Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD)

Sommario

SOMMARIO ...... 1 1. PREMESSA ...... 2 1.1. PREMESSA ...... 2 1.2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...... 3 2. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO ...... 4 3. CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE ...... 6 3.1. DESCRIZIONE DEL SITO INTERESSATO DALLA VARIANTE ...... 6 3.2. LA VARIANTE IN RAPPORTO AI BENI CULTURALI E DEMANIALI ...... 8 3.3. LA VARIANTE IN RAPPORTO ALLA TUTELA DEL PAESAGGIO ...... 8 3.4. LA VARIANTE ALLA ZONIZZAZIONE ...... 15 3.5. LA VARIANTE ALLE NORME DI ATTUAZIONE ...... 15 3.6. LA VARIANTE IN RAPPORTO AL T .U.E. D.P.R. 8 GIUGNO 2001 N. 327 ...... 16 3.7. ELENCO IMMOBILI INTERESSATI DALLA VARIANTE ...... 16 4. VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS DELLA VARIANTE ...... 17 4.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO ...... 17 4.2. CARATTERISTICHE GENERALI DELLA LOCALIZZAZIONE ...... 18 4.3. CARATTERISTICHE DEL SITO DI PROGETTO ...... 19 4.4. AMBIENTE E PAESAGGIO ...... 20 4.5. VALORE E VULNERABILITÀ DELL ’AREA ...... 20 4.6. CONDIZIONI VISUALI PERCETTIVE ...... 21 4.7. VALUTAZIONE DI COMPATIBILITÀ PERCETTIVA E PAESAGGISTICA ...... 21 4.8. INTERFERENZE DELLA VARIANTE CON ALTRI PIANI E PROGRAMMI ...... 21 4.9. COERENZA DELLA VARIANTE CON IL CONCETTO DI SVILUPPO SOSTENIBILE ...... 22 4.10. CARATTERISTICHE DEGLI IMPATTI E DELLE AREE INTERESSATE DALLA VARIANTE ...... 24 4.11. PROBABILITÀ , DURATA , FREQUENZA E REVERSIBILITÀ DEGLI IMPATTI ...... 24 4.12. STIMA DEGLI IMPATTI ...... 24 4.13. CARATTERE CUMULATIVO DEGLI IMPATTI ...... 25 4.14. NATURA TRANSFRONTALIERA DEGLI IMPATTI ...... 25 4.15. INTERFERENZE DELLA VARIANTE CON I SITI DELLA RETE NATURA 2000 ...... 26 4.16. CONCLUSIONI ...... 27 5. RELAZIONE GEOLOGICA ...... 28 5.1. ASSETTO GEOLOGICO , GEOMORFOLOGICO E IDROGEOLOGICO ...... 28 5.2. ASSETTO STRUTTURALE ...... 28 5.3. CARATTERIZZAZIONE SISMICA DEL TERRITORIO ...... 29 5.4. PERICOLOSITÀ NATURALI ...... 33 5.5. MODELLAZIONE GEOTECNICA DEI TERRENI ...... 33 5.6. CONCLUSIONI ...... 33 6. ASSEVERAZIONI ...... 34

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1. PREMESSA

1.1. Premessa

La presente Variante al PRGC del Comune di Comeglians viene redatta nell’ambito del progetto preliminare PAR FSC Progetto "Rete wireless per l’accesso ad internet nella montagna friulana" avviato dalla Comunità Montana della , di concerto con l’Amministrazione Regionale ed in collaborazione con le altre Comunità Montane della Regione che prevede la realizzazione di una infrastruttura per distribuire servizi a banda larga anche nelle aree più marginali della montagna friulana costituita da una serie di pali e di sostegni – intervisibili tra loro e situati in punti strategici per la diffusione del segnale e per la spillatura della fibra ottica regionale che potranno esse affidate in concessione a gestori privati per l’installazione di impianti di telecomunicazioni wireless.

La variante allo strumento urbanistico si rende necessaria in tutti quei casi in cui il sito prescelto per l’installazione dell’infrastruttura di telecomunicazioni interessi immobili di proprietà privata che non siano compresi in un’area già destinata a pubblici servizi in quanto un bene è sottoposto al vincolo preordinato all’esproprio quando diventa efficace l’atto di approvazione del piano urbanistico generale, ovvero una sua variante, che prevede la realizzazione di un’opera pubblica o di pubblica utilità ai sensi dell’art. 9 del D.P.R. 08.06.2001, n. 327

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1.2. Normativa di riferimento

Nei casi in cui l’opera pubblica o di pubblica utilità da realizzare non risulti conforme alle previsioni urbanistiche dello strumento di pianificazione comunale l’art. 11 c. 2 del D.P.Reg. 20.03.2008, n. 86 Regolamento di attuazione della Parte I urbanistica, ai sensi della legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5.e concernente l’accelerazione delle procedure per l’esecuzione di opere ed impianti pubblici prevede che l’approvazione progetto preliminare dell’opera pubblica o di pubblica utilità costituisce adozione di variante allo strumento urbanistico comunale e si applicano le procedure di cui all’art. 17 del medesimo regolamento.

La legge regionale 25 settembre 2015, n. 21 – Disposizioni in materia di varianti urbanistiche di livello comunale e contenimento del consumo di suolo – prevede: - all’art. 4 limiti di soglia per le varianti di livello comunale agli strumenti urbanistici dotati di rappresentazione schematica delle strategie di piano, ovvero di piano struttura – sono soggette alle misure di semplificazione in materia di urbanistica comunale le varianti che rispettano i limiti di soglia “j) individuazione a prescindere dal rispetto delle condizioni di cui all’art. 3, comma 1, lett. a di nuove aree ovvero ampliamento di quelle esistenti destinate a opere pubbliche, di pubblica utilità e per servizi pubblici, contestualmente all’approvazione dei relativi progetti preliminari da parte dei soggetti competenti. - All’art. 9 – varianti di livello comunale agli strumenti urbanistici per Comuni non dotati di rappresentazione schematica delle strategie di piano, ovvero di piano struttura sono soggette alle misure di semplificazione in materia di urbanistica comunale le varianti che rispettano i limiti di soglia. “d) hanno a oggetto l’individuazione nuove aree ovvero ampliamento di quelle esistenti per la realizzazione di progetti di opere pubbliche e di pubblica utilità e per servizi pubblici. - all’art. 25 che le disposizioni di cui al capo II – misure di semplificazione in materia di urbanistica comunale trovano applicazione anche con riferimento alla fattispecie disciplinate dall’art. 11 c. 2 del regolamento emanato con D.P.Reg. 20.03.2008, n. 86.

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2. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO

Perimetro Comune di Comeglians, denominazione e localizzazione della struttura.

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Ortofoto con la localizzazione de sito oggetto di Variante

Coordinate (X Y) 336223,82– 5153976,72 Quota (m.s.l.m.) 651.00 Dati catastali Foglio 10 Mappale 361

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3. CARATTERISTICHE DELLA VARIANTE

3.1. Descrizione del sito interessato dalla variante

DATI GENERALI GID (identificatore univoco) 19 Stato Esistente di Progetto Dorsale Primaria Secondaria Denominazione Runchia Chiesa di San Giorgio– frazione Runchia – 33023 Indirizzo Comeglians (UD) Comune Comeglians (UD) Comunità Montana Comunità Montana della Carnia Dati catastali Foglio 10 Mappale 361 Proprietà terreno Pubblico Privato Intestatario terreno Privato Destinazione Urbanistica E4 – Ambito di interesse agricolo paesaggistico Coordinate (X Y) 336223,82– 5153976,72 Quota (m.s.l.m.) 651.00

Il sito interessato dalla variante comprende l’area per la collocazione del traliccio e delle apparecchiature e la strada di accesso. Nel Piano Regolatore Generale Comunale vigente gli immobili interessati sono compresi nella zona omogenea E2 – Agricola forestale ricadente in ambiti boschivi e nella zona omogenea E4 ambiti di interesse agricolopaesaggistico,

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3.2. La Variante in rapporto ai beni culturali e demaniali.

La Variante al PRGC non interessa beni culturali di cui alla parte seconda del Codice dei beni culturali e del paesaggio approvato con decreto legislativo 22.01.2004, n. 42. La Variante al PRGC non interessa beni demaniali e quindi non necessita delle intese con le amministrazioni competenti sulla modifica di destinazione d’uso.

3.3. La Variante in rapporto alla tutela del paesaggio.

La Variante interessa beni paesaggistici di cui alla parte terza del Codice dei beni culturali e del paesaggio approvato con decreto legislativo 22.01.2004, n. 42 – FASCIA DI 150 METRI DA CORSO D’ACQUA INSERITO NEL TESTO DI LEGGE, e di seguito si considera l’integrazione delle infrastrutture con il paesaggio montano.

L’analisi dei siti interessati dal progetto wireless in molti dei quali sono già presenti infrastrutture di telecomunicazione o diffusione radiotelevisiva – ha messo in evidenza quanto il problema dell’integrazione paesaggistica delle strutture di telecomunicazione non sia dovuto alle strutture di sostegno delle antenne (tralicci) che nella media distanza sono praticamente invisibili quando hanno a sfondo la vegetazione e hanno un impatto ridotto quando hanno a sfondo il cielo.

L’analisi dei siti interessati dal progetto wireless in molti dei quali sono già presenti infrastrutture di telecomunicazione o diffusione radiotelevisiva – ha messo in evidenza quanto il problema dell’integrazione paesaggistica delle strutture di telecomunicazione non sia dovuto alle strutture di sostegno delle antenne (tralicci) che nella media distanza sono praticamente invisibili quando hanno a sfondo la vegetazione e hanno un impatto ridotto quando hanno a sfondo il cielo.

quanto ai manufatti dell’intorno (shelter, quadri, recinzioni ecc.) disposti secondo criteri di assoluta casualità con accostamenti di forme e materiali il cui unico elemento unificante è l’estraneità al contesto

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Lo stato evidenziato dalle immagini è abbastanza comune; le stazioni di minor impatto sono evidentemente quelle che hanno un solo operatore che sono oggetto anche di opere di manutenzione (taglio dell’erba, manufatti e recinzioni in buono stato);

Nel caso invece della presenza di più operatori, l’assenza di un progetto della stazione consente ad ogni operatore di intervenire con riferimento alla sola logica commerciale della propria azienda con l’utilizzo di elementi che probabilmente rispondono a standard interni aziendali e non hanno alcuna relazione con gli elementi già presenti di altri operatori e con il contesto.

Per cui anziché concentrare l’attenzione sulle opere di sostegno per le quali il progetto preliminare propone l’adozione di sostegni monostelo o tralicci in funzione delle altezze necessarie evitando interventi di mimetismo ambientale si definisce un basamento della stazione caratterizzato da una recinzione /schermo costituita da pannelli grigliati in tavole orizzontali inclinate legno di larice e sostegni in profili HEA in acciaio zincato.

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Il recinto con un’altezza di 3,00 m. consente di occultare gli shelter, le apparecchiature e i quadri che potranno essere mantenuti nelle caratteristiche di varietà richieste dalle logiche aziendali degli operatori garantendo invece un aspetto unitario riconoscibile e adeguato al contesto montano

L’uso di materiali e tecnologie di grande semplicità consente una facile manutenzione (sostituzione di elementi danneggiati o degradati) ed una flessibilità d’uso anche nell’introduzione di elementi di grandi dimensioni (ad. esempio gli shelter RAIWAY) con il solo smontaggio delle pannellature.

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12 Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD)

Il sistema da adottarsi per tutti i nuovi interventi può essere adottato anche per l’adeguamento e integrazione paesaggistica degli impianti esistenti.

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3.4. La Variante alla Zonizzazione

Il sito individuato viene compreso nella zona omogenea S – Servizi ed attrezzature collettive con la destinazione d’uso SERVIZI TECNOLOGICI DI TELECOMUNICAZIONE (Stc) e gli interventi sono disciplinati dall’art. 50 delle norme di attuazione come integrato con la presente variante.

3.5. La Variante alle Norme di attuazione

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L’art. 50 – Zone Q – Aree per edifici e servizi pubblci e per impianti di interesse collettivo delle Norme di attuazione del Piano Regolatore Generale di Comeglians viene integrato nel modo seguente: • al paragrafo 5 “Nelle Tavole di piano le destinazioni specifiche sono indicate nel seguente modo: viene aggiunto - Q 8 STC – Servizi Tecnologici di telecomunicazione. • Al paragrafo 6 “interventi ammessi” è aggiunto: Q 8- STC – Servizi Tecnologici di telecomunicazione. Il PRGC individua le aree destinate all’installazione di impianti di telecomunicazione (radiotelevisiva, telefonia mobile, rete wireless) comprendenti le antenne e loro strutture di supporto (tralicci, pali), nonché le strutture di protezione delle apparecchiature (shelter, quadri elettrici, ecc.) e la viabilità di accesso alle infrastrutture. Le dimensioni degli elementi sono disciplinate dalle norme di settore. Al fine di garantire un’adeguata integrazione paesaggistica degli impianti l’installazione di nuovi impianti deve essere accompagnata dalla realizzazione di una recinzione continua opaca che garantisca una schermatura delle apparecchiature. La recinzione dovrà avere un’altezza di almeno 2,50 m. e comunque sempre maggiore di qualsiasi manufatto di protezione delle apparecchiature che dovranno essere visibili e accessibili solo dall’interno della recinzione. La recinzione potrà essere costituita da grigliati in legno ovvero da siepi di essenze adeguate (carpino, faggio); le parti metalliche avranno una colorazione neutra (acciaio zincato, grigio).

3.6. La Variante in rapporto al t.u.e. d.p.r. 8 giugno 2001 n. 327

Considerato che la variante comporta l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio l’adozione deve essere preceduta ex art. 11 comma 1 lett. a) del DPR n. 327/2001, dalla comunicazione di avvio del procedimento; ciò in quanto trattasi di variante “puntale” per la realizzazione di una singola opera pubblica e non di una variante generale che investe le fondamentali linee di assetto del territorio. Il T.U.E. prevede che l'avviso di avvio del procedimento sia comunicato personalmente agli interessati alle singole opere previste dal piano o dal progetto qualora questi siano in numero inferiore a cinquanta.

3.7. Elenco Immobili interessati dalla Variante COMEGLIANS RUNCHIA ID 19 Fg mappale Superficie Qualità Classe DITTA iscritta nei registri catastli Codice Fiscale Quota 10 361 8620 Prato 3 COSTANZO ANTONIETTA nata in Francia il 15/02/1972 CSTNNT72B55Z110X 1/2 COSTANZO CALOGERO GIUSEPPE nato a S. Salvatore di CSTCGR43P13I147T 1/2 Fitali (Me) il 13/09/1943

10 334 4780 Prato Arb. 3 DE ANTONI DARIO nato a Comeglians (Ud) il 05/02/1947 DNTDRA57B05C918R 1/3

DE ANTONI ERMES nato a Comeglians (Ud) il 31/10/1948 DNTRMS48R31C918C 1/3

RUPIL GIACOMINA nata a (Ud) il RPLGMN17B43H002R 1/3 03/02/1917 10 335 1370 Prato 3 MAZZOLINI RAFFAELE nato a (UD) il 22/05/1978 MZZRFL78E22L483B 1/1 10 336 1660 Prato 3 VIDALE FRANCO nato a COMEGLIANS (UD) il 20/01/1937VDLFNC37A20C918B 10/54 VIDALE GIANNI nato a COMEGLIANS (UD) il 15/10/1944 VDLGNN44R15C918E 22/54 VIDALE MIRELLA nata a COMEGLIANS (UD) il 16/04/1942VDLMLL42D56C918V 22/54 Il tecnico incaricato Marino Pavoni – urbanista

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4. VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ A VAS DELLA VARIANTE

4.1. Normativa di riferimento

La valutazione ambientale strategica riguarda i piani e programmi di intervento sul territorio ed é preordinata a garantire che gli effetti sull'ambiente derivanti dall'attuazione di detti piani e programmi siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro approvazione (art. 4 c. 2 del Il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. “Norme in materia ambientale”) Lo stesso decreto legislativo all’art. 6 c. 3 prevede che Per i piani e i programmi che determinano l'uso di piccole aree a livello locale e per le modifiche minori dei piani e dei programmi , la valutazione ambientale è necessaria qualora l'autorità competente valuti che producano impatti significativi sull'ambiente

Il Decreto del Presidente della Regione 20 marzo 2008, n. 086/Pres., e successive modifiche ed integrazioni, ed in particolare l’art. 17 “ Varianti non sostanziale agli strumenti di Pianificazione comunale di cui all’art. 63, comma 5, della legge ” prevede al comma 13: “Il Comune valuta la presenza di eventuali effetti significativi sull’ambiente, ai sensi della Direttiva 42/2001/CE, che richiedano l’espletamento della procedura di VAS”.

La L.R. 05.12.2008 n. 16 (Valutazione ambientale strategica degli strumenti di pianificazione comunale) all’art. 4 prevede: 1. Per le finalità di cui all'articolo 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), limitatamente alla pianificazione urbanistica comunale, si intende per: a) proponente: l'ufficio comunale o il soggetto privato che elabora il piano urbanistico; b) autorità procedente: la pubblica amministrazione che elabora il piano o il programma soggetto alle disposizioni della presente legge, ovvero nel caso in cui il soggetto che predispone il piano o il programma sia un diverso soggetto pubblico o privato, la pubblica amministrazione che recepisce, adotta o approva il piano o il programma; c) autorità competente: la Giunta comunale; 2. Ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 152/2006, sono considerate piccole aree a livello locale: a) le aree oggetto di varianti non sostanziali agli strumenti urbanistici comunali di cui all'articolo 63, comma 5, della legge regionale 23 febbraio 2007, n. 5 (Riforma dell'urbanistica e disciplina dell'attività edilizia e del paesaggio); b) le aree interessate dai piani particolareggiati comunali ancorché comportino variante agli strumenti urbanistici nei limiti di cui alla lettera a). 3. Per i piani urbanistici di cui all'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 152/2006, che determinano l'uso di piccole aree a livello locale così come definite al comma 2 e per tutti i piani e varianti agli strumenti urbanistici comunali di cui all'articolo 6, comma 3 bis, del decreto legislativo 152/2006, l'autorità competente valuta, sulla base della relazione allegata al piano e redatta dal proponente con i contenuti di cui all'allegato I della parte II del decreto legislativo 152/2006, se le previsioni derivanti dall'approvazione del piano possono avere effetti significativi sull'ambiente.

La Variante al PRGC di Comeglians “interessa piccole aree a livello locale” e di seguito – con riferimento ai contenuti dell’allegato I della parte II del D.Lgs. n. 152/2006 – si forniscono gli elementi di valutazione degli effetti sull’ambiente delle previsioni della variante al PRGC.

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4.2. Caratteristiche generali della localizzazione

Asili nido, scuole di ogni ordine e grado Incompatibilità (principio Ospedali ed altre strutture adibite a degenza precauzione) Strutture assistenza maternità, infanzia, anziani, disabili Nessuna

Presenza di Vincoli SI NO Vincolo Paesaggistico (D.Lgs.42/2004) Storico/Monumentale/Archeologico (D.Lgs.42/2004) Edifici e luoghi di importanza storico culturale (es. Zone A PRGC) Tipologia dei vincoli presenti Vincoli e tutele di tipo forestale (LR 09/2007) Vincolo idrogeologico e pericolosità idraulica (PAI) Vincolo di tipo Ambientale e Naturalistico (SIC / ZPS.) Aree con presenza di edilizia estensiva di limitata altezza (<7,5m) Aree di proprietà Comunale e di proprietà Pubblica Aree con servizi tecnologici esistenti Condizioni Favorevoli alla Aree in condivisione con impianti esistenti o di futura realizzazione della struttura realizzazione Intorno con infrastrutture energetiche e viarie esistenti Aree in contesti non urbanizzati

Rete elettrica Alimentazione elettrica esistente

Area posta a poche decine di metri dalla Strada Comunale di Rete stradale Runchia

Adeguata Manutenzione verde dell’intorno Non Adeguata Non applicabile

Si rende necessaria la creazione di una schiarita all’interno del bosco di almeno 100 m 2 necessaria per potere realizzare il traliccio e la cabina elettrica e avere lo spazio per il piccolo cantiere.

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4.3. Caratteristiche del sito di progetto

La localizzazione del sito è posta a sinistra delle abitazioni all’interno del bosco.

La Chiesa di San Giorgio con il piazzale antistante in primo piano e la vista verso sud

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4.4. Ambiente e paesaggio

L’area è posta all’interno di un bosco misto di latifoglie termofile che presenta caratteristiche fisionomiche e fitosociologiche intermedie tra la BOSCAGLIA A OSTRYA CARPINIFOLIA E la FAGGETA SUBMONTANA. La fascia boscata si apre in corrispondenza della Chiesa di San Giorgio del cimitero e delle loro pertinenze esterne (sagrato, piazzale interno al tornante)

Panorama dal sagrato della Chiesa di San Giorgio

4.5. Valore e vulnerabilità dell’area

In questo paragrafo verranno descritti gli habitat presenti negli intorni dell’area oggetto di Variante. Gli habitat verranno riportati seguendo la nomenclatura CORINE BIOTOPES, Ogni habitat verrà inoltre descritto attraverso la stima di VALORE ECOLOGICO, SENSIBILITA’ ECOLOGICA, PRESSIONE ANTROPICA, FRAGILITA’ AMBIENTALE.

41.11 -Faggete acidofile centroeuropee o VALORE ECOLOGICO ALTA SENSIBILITA’ ECOLOGICA MEDIA PRESSIONE ANTROPICA MOLTO BASSA FRAGILITA’ AMBIENTALE MOLTO BASS A

41.81 -Boscaglie di Ostrya carpinifolia VALORE ECOLOGICO MEDIA SENSIBILITA’ ECOLOGICA MEDIA PRESSIONE ANTROPICA MOLTO BASSA FRAGILITA’ AMBIENTALE MOLTO BASSA

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4.6. Condizioni visuali percettive

Assente Basso Breve distanza Medio Alto

Assente Basso Media distanza Livello di percezione visiva Medio Alto

Assente Basso Lunga distanza Medio Alto

4.7. Valutazione di compatibilità percettiva e paesaggistica

Assente Basso Fattore di Estraneità nel contesto Medio Alto

MEDIO/ALTO: Il traliccio si inserirebbe come una struttura moderna all’interno di un contesto naturale (bosco) dove le componenti urbane e le pertinenze (le abitazioni) sono Impatto Localizzativo realizzate con tipologie architettoniche tipiche della montagna friulana e nelle vicinanze di un edificio di culto posto in un’area panoramica. BASSO: Il traliccio risulterebbe ben visibile dalla breve distanza mentre sarebbe impercettibile in quanto nascosto Impatto Percettivo e/o mascherato sullo sfondo del bosco dalla media e lunga distanza.

4.8. Interferenze della Variante con altri piani e programmi

Sia la scala di intervento che la portata delle modifiche alla zonizzazione introdotte dalla Variante non influiscono in modo significativo su altri piani e programmi quali il piano delle opere pubbliche, ecc.

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4.9. Coerenza della Variante con il concetto di sviluppo sostenibile

Gli strumenti urbanistici di livello locale come il PRGC del Comune di Comeglians si devono adattare alle linee guida relative alla sostenibilità ambientale contenute all’interno del Piano di Governo del Territorio (PGT).

AZIONE DI VARIANTE OBIETTIVI SOSTENIBILITA’ PGT REALIZZAZIONE PALO PER TELECOMUNICAZIONI Riduzione dei consumi di risorse, di energia, di suolo e delle spese di “gestione” del territorio, funzionali a mantenere in efficienza opere e infrastrutture, evitando sovradimensionamenti e favorendo l’utilizzo del patrimonio esistente Costruzione di un corretto approccio conoscitivo, valutativo e partecipativo ai problemi di sostenibilità posti dagli interventi legati alle grandi infrastrutture Attenzione al rapporto tra la struttura insediativa e le sue linee di sviluppo con il sistema delle aree protette, della risorsa paesaggio, dei beni culturali, delle altre emergenze e C peculiarità regionali, nella ricerca di condizioni di compatibilità tra sviluppo e conservazione Ricorso alle fonti energetiche alternative per soddisfare quote di fabbisogno, favorendo la corretta integrazione territoriale ed ambientale degli interventi di infrastrutturazione energetica in ambito rurale Promozione dello sviluppo sostenibile di tutto il territorio e delle aree produttive migliorando la qualità ambientale e il C sistema produttivo

La realizzazione del palo per le telecomunicazioni rispetto a tali obiettivi di sostenibilità presenta i rapporti di coerenza sintetizzati nella tabella sottostante che è stata redatta seguendo l’identificazione grafica e di valore contenuta nella seguente legenda:

I significati attribuiti ai differenti gradi di corrispondenza sopra indicati sono i seguenti:

• “Obiettivi/Azioni coerenti”: coerenza tra due obiettivi/azioni interpretata come esistenza di correlazione dirette, intrinseche ed attinenti tra gli obiettivi/azioni, possibilità di implementazione reciproca dell’obiettivo/azione; • “Obiettivi coerenti parzialmente”: coerenza tra due obiettivi/azioni intesa come relazione parziale o indiretta tra gli obiettivi/azioni, quindi possibilità di attinenza parziale e di non correlabilità; • “Obiettivi non coerenti”: incoerenza tra gli obiettivi/azioni intesa come contraddizione e/o conflitto di previsione o finalità;

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• “Obiettivi non correlabili”: assenza di correlazione tra obiettivi/azioni che tuttavia non si pongono in conflitto o contraddizione uno con l’altro.

La realizzazione di un nuovo palo per le telecomunicazioni, si inserisce all’interno dell’obiettivo principale che è quello di fornire alla popolazione un servizio affinché possa esserci un’ottimale fruizione dei media e delle telecomunicazioni cercando in questa maniera di fornire alle utenze private, alle attività produttive, alle attività di servizio e alle scuole, degli strumenti per il miglioramento della qualità di vita che contribuiscano, seppur in misura anche minima e forse superficiale, a frenare lo spopolamento della montagna. In un territorio montano la dotazione dei servizi e delle infrastrutture risulta fondamentale per lo sviluppo; infatti, congiuntamente all’incremento delle opportunità economiche, consente di contrastare lo spopolamento e l’abbandono del territorio. Dai riscontri sullo stato attuale e dalle esigenze espresse dagli interlocutori nei diversi processi partecipativi attivati negli ultimi anni dalla Comunità Montana, è emerso che uno dei punti chiave da risolvere nel settore dei servizi è il superamento del digital divide, che interessa gran parte dell’area. Il collegamento in banda larga consentirebbe di riorganizzare in termini più moderni i settori produttivi, dal primario al terziario; in particolare il campo dell’istruzione e della assistenza sanitaria; in generale, si attiverebbero collegamenti in linea con le attuali esigenze di comunicazione e con i più diffusi standard. Andando anche oltre i servizi essenziali, il miglioramento dell’accesso alle tecnologie dell’informazione consentirebbe uno sviluppo maggiore del commercio online, della promozione dei prodotti locali, delle offerte turistiche e del telelavoro.

La realizzazione del palo per le telecomunicazione inoltre si allinea anche alla definizione di sviluppo sostenibile contenuta all’interno del Dlgs n. 152 del 03/04/2006 con le modifiche apportate dal Dlgs n. 4 del 16/01/2008, è così definito:

ART. 3QUATER (PRINCIPIO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE) 1. Ogni attività umana giuridicamente rilevante ai sensi del presente codice deve conformarsi al principio dello sviluppo sostenibile, al fine di garantire che il soddisfacimento dei bisogni delle generazioni attuali non possa compromettere la qualità della vita e le possibilità delle generazioni future. 2. Anche l'attività della pubblica amministrazione deve essere finalizzata a consentire la migliore attuazione possibile del principio dello sviluppo sostenibile, per cui nell'ambito della scelta comparativa di interessi pubblici e privati connotata da discrezionalità, gli interessi alla tutela dell'ambiente e del patrimonio culturale devono essere oggetto di prioritaria considerazione. 3. Data la complessità delle relazioni e delle interferenze tra natura e attività umane, il principio dello sviluppo sostenibile deve consentire di individuare un equilibrato rapporto, nell'ambito delle risorse ereditate, tra quelle da risparmiare e quelle da trasmettere, affinché nell'ambito delle dinamiche della produzione e del consumo si inserisca altresì il principio di solidarietà per salvaguardare e per migliorare la qualità dell'ambiente anche futuro. 4. La risoluzione delle questioni che coinvolgono aspetti ambientali deve essere cercata e trovata nella prospettiva di garanzia dello sviluppo sostenibile, in modo da salvaguardare il corretto funzionamento e l'evoluzione degli ecosistemi naturali dalle modificazioni negative che possono essere prodotte dalle attività umane.

23 Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD)

4.10. Caratteristiche degli impatti e delle aree interessate dalla Variante

I potenziali impatti prevedibili a seguito della realizzazione della Variante e delle opere che la rendono necessaria sono:

COMPONENTE OPERE PREVISTE IMPATTI PREVISTI AMBIENTALE Riduzione della biodiversità per rimozione di porzioni di HABITAT vegetazione Alterazione del paesaggio da Realizzazione di un palo per le PAESAGGIO punti di vista diversi telecomunicazioni Emissioni di onde SALUTE UMANA elettromagnetiche Miglioramento della qualità nelle POPOLAZIONE telecomunicazioni

4.11. Probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli impatti

Dando dei valori alle valutazioni sintetiche si danno a ciascun impatto e cioè:

PROBABILITA’/FREQUEN VALOR REVERSIBILIT VALOR DURATA VALORE ZA E A’ E IRREVERSIBIL A LUNGO ALTA 10 3 3 E TERMINE A BREVE MEDIA 6 REVERSIBILE 1 1 TERMINE BASSA 2

NULLA 0

Sommando PROBABILITA’ + FREQUENZA + DURATA + REVERSIBILITA’ si otterrà per ogni impatto la sua grandezza che avrà segno positivo o negativo a seconda della sua stessa natura. Verranno poi confrontati i valori totali degli effetti positivi (+) e quelli negativi () e la loro differenza ci darà un’indicazione del tipo di carattere cumulativo degli impatti. Si noti che maggiore è il valore e più importante è l’impatto.

4.12. Stima degli impatti

COMPONENTE PROBABILITA’ IMPATTI PREVISTI REVERSIBILITA’ DURATA AMBIENTALE /FREQUENZA Riduzione della biodiversità per A LUNGO HABITAT BASSA REVERSIBILE rimozione di porzioni TERMINE di vegetazione Alterazione del A LUNGO paesaggio da punti di PAESAGGIO BASSA IRREVERSIBILE TERMINE vista diversi Emissioni di onde SALUTE A LUNGO NULLA REVERSIBILE elettromagnetiche UMANA TERMINE Miglioramento della A LUNGO qualità nelle POPOLAZIONE ALTA REVERSIBILE TERMINE telecomunicazioni

24 Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD)

4.13. Carattere cumulativo degli impatti

COMPONENTE PROBABILITA’ IMPATTI PREVISTI REVERSIBILITA’ DURATA TOTALE AMBIENTALE /FREQUENZA Riduzione della biodiversità per HABITAT 2 1 3 6 rimozione di porzioni di vegetazione Alterazione del paesaggio da punti PAESAGGIO 2 3 3 8 di vista diversi Emissioni di onde SALUTE 0 1 3 4 elettromagnetiche UMANA Miglioramento della qualità nelle POPOLAZIONE +10 +1 +3 +13 telecomunicazioni TOTALE +6 -4 -6 -5

Gli impatti negativi sono maggiori di quelli positivi ma il valore assoluto degli impatti cumulati è obiettivamente minimo. Importante è il valore dell’impatto positivo sulla POPOLAZIONE. Prevedibilmente l’impatto negativo sul PAESAGGIO è il più apprezzabile.

4.14. Natura transfrontaliera degli impatti

La Variante non presenta apprezzabili effetti transfrontalieri vista la natura stessa delle opere e l’esigua entità delle variazioni.

25 Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD)

4.15. Interferenze della variante con i siti della Rete Natura 2000

5,9 km

5,4 km 14,7 km 24,0 km

5,9 km 27,5 km

Distanza minima tra l’area interessata dalla Variante (localizzata a Runchia) ed i Siti natura 2000 più prossimi. Come si vede la distanza minima è di 5,4 km relativa alla ZPS “IT3321001 “Alpi Carniche”.

26 Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD)

L’area oggetto di Variante non intercetta alcun sito della Rete Natura 2000. I Siti della Rete Natura 2000 più vicini all’area interessata dalle opere sono: • ZPS IT3321001 “Alpi Carniche” distante 5,4 km. • SIC “IT3320001 “Gruppo del Monte Coglians” distante 5,9 km • SIC IT3320008 “Col Gentile” distante 5,9 km. • SIC IT3320003 “Creta di Aip e Sella di Lanza” distante 24,0 km • SIC IT3320009 “Zuc dal Bor” distante 27,5 km Le distanze sono quelle minime. E’ del tutto evidente come la distanza dell’area soggetta a Variante dalle più vicine perimetrazioni della Rete Natura 2000 non possa arrecare alcun tipo di incidenze sulle componenti ecologiche degli stessi.

4.16. Conclusioni

L’esiguità delle superfici coinvolte dalla variazione di destinazione d’uso e in definitiva anche la stessa natura delle opere, non determineranno interferenze tangibili sulle componenti ecologiche, paesaggistiche, socioeconomiche e culturali. Le componenti coinvolte negli impatti, sia positivi che negativi (questi ultimi peraltro singolarmente di entità trascurabile) sono il PAESAGGIO, HABITAT e la POPOLAZIONE. La Variante determina altresì delle ricadute positive sulla POPOLAZIONE di valore assoluto elevato. Si ritiene, in definitiva, che la VARIANTE AL PRGC di COMEGLIANS non determini assolutamente degli effetti significativi sull’ambiente. Si ritiene quindi assolutamente non necessario attivare la procedura di Valutazione Ambientale Strategica per la presente previsione urbanistica.

Il tecnico incaricato Michele Piccottini Naturalista

27 Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD)

5. RELAZIONE GEOLOGICA

5.1. Assetto geologico, geomorfologico e idrogeologico

Il sito previsto per la costruzione di un impianto di telecomunicazioni nel comune di Comeglians è ubicato a Runchia poco a monte della Pieve di San Giorgio. Il centro abitato sorge in destra idrografica del T. Degano su pendici mediamente acclivi che fanno capo al versante sudorientale del M. Talm. A partire dal fondovalle sovralluvionato dal T. Degano il versante diviene immediatamente acclive con pareti subverticali che si esauriscono sul terrazzo della pieve. Da qui le morfologie divengono più dolci e salgono prima fra terreni agricoli in disuso e in fase di rimboschimento e quindi entro boschi d’alto fusto. Il versante è solcato da un rio senza nome che scende dal Bosco di Calgaretto e confluisce nel Degano poco a valle della pieve. Il terrazzo su cui sorge l’edificio di culto e le pendici montuose sovrastanti sono caratterizzati in superficie dalla presenza di morene wuermiane limoargillose inglobanti ciottoli e ghiaie dallo spessore limitato a 1 – 3 m. Il grado di stabilità delle coperture quaternarie appare soddisfacente, ma le loro caratteristiche tecniche risultano solo discrete.

Fig. 1: Carta geologica delle Alpi Carniche (estratto da Venturini C.,’01)

Il basamento roccioso è costituito da areniti feldspatiche a stratificazione sottile alternate a peliti grigie e verdi. L’origine dei terreni lapidei è torbiditica e fa parte della potente successione flyschoide ercinica della Catena Paleocarnica. Dal punto di vista litostratigrafico i materiali sono associati alla Formazione del Dimon (Carbonifero superiore).

5.2. Assetto strutturale

Le principali direttrici di disturbo tettonico hanno agito in zona secondo l’andamento generale E – W. Una discontinuità di primaria importanza si rileva immediatamente a monte di Entrampo dove è localizzata la Linea Comeglians – . Essa accavalla i terreni evaporitici permiani con le brecce e le dolomie cariate della Formazione a Bellerophon. All’altezza di Comeglians mette invece in contatto affioramenti di calcari devonici con le Arenarie della Val Gardena. Una sua

28 Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD) vicariante corre con direzione E – W immediatamente a monte della Pieve di San Giorgio mettendo in contatto le evaporiti erciniche con i calcari di scogliera devonici. La letteratura scientifica esaminata esclude che in località Runchia siano impostate linee di discontinuità di primaria importanza, tuttora attive.

5.3. Caratterizzazione sismica del territorio

Pericolosità sismica di base

Per la definizione quantitativa della pericolosità sismica di base, si può fare riferimento ai valori di pericolosità sismica del territorio nazionale (Ordinanza PCM del 28 aprile 2006 n. 3519, All. 1b) espressi in termini di accelerazione massima orizzontale al suolo con diverse probabilità di superamento in 50 anni probabilità di eccedenza dal 2% all’81%. La mappa probabilistica della pericolosità sismica riportata in figura 2 è costruita su una griglia regolare a passo 0,05° ed è riferita ad una probabilità di eccedenza del 10%. Nella classificazione sismica del territorio del secondo l’Ordinanza n.3519 del 28.04.2006 pubblicata sulla G.U. n. 108 del 11.05.2006 – Decreto del Ministro delle Infrastrutture del 14.01.2008 pubblicato sul supplemento ordinario n. 30 della G.U. n. 29 del 04.02.2008, il comune di Comeglians è classificato in Zona 2 (alta sismicità).

Figura 2: Mappa ufficiale di pericolosità sismica di base (OPCM 3519/2006)

La Figura 3 riporta la carta delle zone sismiche riferita ai comuni della Regione Friuli Venezia Giulia, parte integrante dell’Allegato 1 di cui alla Delibera di Giunta Regionale n. 845 del 06.05.2010.

29 Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD)

Figura 3: Classificazione sismica del territorio del Friuli Venezia Giulia

Eventi di riferimento e inquadramento sismo tettonico

Per la definizione della pericolosità sismica si fa riferimento ai dati macrosismici presenti nel Database Macrosismico Italiano, la cui ultima versione è il DBMI 2011 (http://emidius.mi.ingv.it/DBMI11/) messo a disposizione dall’INGV. Nel caso di Comeglians vengono evidenziati 13 eventi di riferimento a partire dal 1700 con relativa Magnitudo di Momento (Mw) dell’epicentro della scossa.

Storia sismica di Comeglians [46.514, 12.868] Numero di eventi: 13 Effetti In occasione del terremoto del: I[MCS] Data Ax Np Io Mw 78 1700 07 28 28 89 5.59 ±0.72 6 1924 12 12 03:29 Carnia 78 7 5.38 ±0.19 67 1928 03 27 08:32 Carnia 359 9 5.84 ±0.09 2 1952 01 18 01:36 POLCENIGO 108 5 4.57 ±0.18 NF 1953 07 25 01:34 ARTA 16 4 4.24 ±0.25 6 1956 11 05 19:45 27 6 4.98 ±0.28 5 1959 04 26 14:45 Carnia 122 78 5.23 ±0.13 7 1976 05 06 20:00 Friuli 770 910 6.46 ±0.09 NF 1988 02 01 14:21 273 6 4.65 ±0.09 56 2002 02 14 03:18 Carnia 173 6 4.74 ±0.09 34 2004 07 12 13:04 Alpi Giulie 366 5.19 ±0.09 NF 2004 08 28 04:04 Friuli 91 45 4.09 ±0.17 34 2004 09 27 07:01 Alpi Carniche 22 5 3.67 ±0.21

Tabella 1: Estratto dal database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani (DBMI11) per il comune di Comeglians. I(MCS) = Intensità al sito, Ax = Area epicentrale, Np = numero di punti di intensità disponibili, Io = Intensità epicentrale, Mw = Magnitudo momento.

30 Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD)

Figura 4: Storia sismica di Comeglians (DBMI, 2011).

La tabella 1 e la figura 5 evidenziano che la massima intensità registrata risulta pari a 8 – 9 gradi su MCS riferito all’evento del 6 Maggio 1976 con epicentro in Friuli (Prealpi Carniche). In figura 6 è riportata la distribuzione degli epicentri dei terremoti avvenuti in Veneto orientale, Friuli e Slovenia fra il 238 e il 1984 di intensità maggiore o uguale al VI grado MCS e cioè tali da provocare danno.

Figura 5: Mappa degli epicentri con Io maggiore o uguale a VI MCS nel periodo 2381984 (a cura di: Vai G.B., Venturini C., Carulli G.B., Zanferrari A. 2002)

Essi interessano quasi esclusivamente la fascia pedemontana, mentre la pianura e la regione montuosa settentrionale della Regione risultano aver sperimentato solo sismicità minore, se si escludono i due terremoti del 1348 e del 1690 avvenuti nell’area di Villach. Il massimo della sismicità è concentrato nella zona di Gemona che appartiene ad un fascio strutturale localizzato in corrispondenza del contatto fra strutture alpine e dinariche. La zonazione sismica del territorio nazionale, che identifica le zone sorgente a caratteristiche sismiche omogenee, elaborata da I.N.G.V. (2003), attribuisce l’ambito comunale di Comeglians alla zona sismogenetica 905 (fig. 6), caratterizzata da strutture a pieghe sudvergenti del Sudalpino orientale e faglie inverse associate (Zanferrari et al., 1982; Slejko et al., 1989; Valsenise e Pantosti, 2001; Peruzza et al., 2002; Galadini et al., 2002) e, nelle aree ad est del confine friulano, da faglie trascorrenti destre con direzione NW – SE (trend dinarico) (es. Bernardis et al., 2000; Bajc et al., 2001; Vrabec, 2001). La zona 905 comprende tutta la fascia prealpina veneto – friulana dalla faglia Schio – Vicenza fino al confine italo – sloveno. In generale la zona 905 si caratterizza per una sismicità di grado superiore sia per frequenza che per magnitudo degli eventi rispetto alle aree limitrofe del

31 Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD)

Sudalpino a causa del movimento della placca Adriatica verso NW contro la zolla Europea sotto l’effetto della spinta della zolla Africana. Il movimento tuttora in atto ha provocato un sensibile raccorciamento e ispessimento crostale, in particolare nell’area friulana, con formazione di faglie subverticali e sovrascorrimenti a basso angolo con piani immergenti generalmente a Nord e con direzione E – W.

Figura 6: Zonazione sismogenetica ZS9 (INGV, 2004)

Il risultato di questi movimenti è l’orogenesi Alpina, che nelle Prealpi Friulane si è manifestata in particolare nel Cretacico superiore tramite l’evento dinarico fase mesoalpina (Paleogene), con la formazione di sovrascorrimenti WSW – vergenti e direzione degli sforzi attorno a N60° 80°, e quindi durante la fase neoalpina, a partire dall’Oligocene Superiore (Chattiano). Facendo riferimento al Progetto Ithaca ( HAzard from CApable faults), le più importanti discontinuità riconosciute nel comune di Comeglians sono le seguenti:

• Faglia Canale di San Canciano – Tarvisio1 , Progetto Ithaca) : la discontinuità rappresenta la naturale prosecuzione verso ovest della Linea Fella Sava ed è impostata entro i terreni torbiditici del Permico superiore (Formazione a Bellerophon. In letteratura è riconosciuta una sua componente trascorrente destrorsa.

Fig. 7: Catalogo Ithaca, ISPRASGI GeoMapViewer. Faglia Tagliamento – Agli scopi della presente, la faglia del Progetto Ithaca indicata come Linea Tagliamento – è da ritenersi potenzialmente attiva in quanto sicuramente si è rotta almeno una volta negli ultimi 40.000 anni, ma non capace, giacché non si riscontrano rotture del terreno imputabili alla sua emergenza in superficie.

32 Variante al PRGC del Comune di COMEGLIANS (UD)

5.4. Pericolosità naturali

Al fine di verificare la compatibilità geologica delle previsioni di variante è stata condotta un’analisi mirata all’individuazione di eventuali situazioni di pericolo naturale, in atto o potenziale, legate alle condizioni geologiche, geomorfologiche e idrologiche del territorio.

• Pericolosità idraulica Il sito di variante sorge in sponda destra di un modesto impluvio dotato di portate di massima modeste e non in grado di dare luogo a fenomeni esondativi di sorta, pertanto sono completamente assenti pericolosità di natura idraulica.

• Pericolosità geologica Il sito di variante è ubicato su pendii da poco e mediamente acclivi dove si riconoscono in affioramento sottili coperture moreniche su rocce lapidee flyschoidi di età carbonifera. Né i terreni di copertura, né il basamento roccioso sono interessati da instabilità geostatica, rendendo nulla la pericolosità geologica per l’area indagata.

• Pericolosità valanghiva Il basso versante del M. Talm all’altezza di Runchia non è gravato da pericolosità valanghive.

5.5. Modellazione geotecnica dei terreni

Si fornisce di seguito un inquadramento di massima delle caratteristiche geologiche e tecniche dei terreni affioranti nell’area indagata. I terreni di fondazione sono costituiti da sottili coperture moreniche wuermiane limoargillose inglobanti ciottoli e ghiaie, impostate su basamento roccioso flyschoide stratificato. Le condizioni geotecniche dei depositi di copertura sono scadenti; diversamente le rocce arenacee del substrato di età carbonifera sono dotate in generale di buone caratteristiche geomeccaniche.

Morene wuermiane (GSM): Peso di volume γγγ = 18 kN/m3 Angolo d’attrito φφφ = 30 (°) Coesione c = 0 10 kPa

Flysch ercinico (R): Peso di volume γγγ = 24 kN/m 3 Angolo d’attrito φφφ = 38 40 (°) Coesione c = 200 300 kPa

5.6. Conclusioni

E’ stato effettuato uno studio geologico per l’adozione della Variante puntuale al P.R.G.C. del Comune di Comeglians (Ud). La Variante prevede la modifica puntuale delle previsioni di zonizzazione in località Runchia, dove in zona omogenea E è prevista l’installazione di un’antenna per le telecomunicazioni.

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Il sito di variante sorge a circa 665 m s.l.m. su terreni in pendio localizzati poco a monte della Pieve di San Giorgio. Nel sito affiorano rocce lapidee terrigene stratificate di età Carbonifera superiore (Formazione del Dimon) di origine torbiditica (Flysch ercinico). Tali litologie sono dotate di buone caratteristiche geomeccaniche, ma sono celate da coltri moreniche limoargillose poco potenti. Nel sito è presente un modesto impluvio tributario destro del T. Degano che non è soggetto a fenomeni esondativi. Il sito non è gravato da pericolosità geologiche, idrauliche, o valanghive, né è sottoposto a vincoli naturali o paesaggistici. Dal punto di vista sismico il territorio del Comune di Comeglians (Ordinanza n. 3519 del 28.04.2006) è inserito in Zona 2 (aree ad alta sismicità). In definitiva da quanto è emerso dall’indagine, si ritiene che le previsioni dello strumento urbanistico di variante siano compatibili con le condizioni geologiche, geomorfologiche ed idrauliche del territorio.

Il tecnico incaricato Dott. Geologo Danilo Simonetti

6. ASSEVERAZIONI

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REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA

COMUNE DI COMEGLIANS PROVINCIA DI UDINE

PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE VARIANTE RETE WIRELESS PER L’ACCESSO AD INTERNET NELLA MONTAGNA FRIULANA

ASSEVERAZIONE (Art. 8 comma 9 lett. b) L.R. 25.09.2015, n. 21)

Il sottoscritto dott. in Urbanistica Marino Pavoni dello Studio Associato di Architettura e Pianificazione con sede in Forni di Sopra, Via Cridola, 7, estensore della Variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Comeglians concernente l’individuazione di una zona per servizi tecnologici di telecomunicazione in località Runchia redatta contestualmente al progetto preliminare della rete wireless per l’accesso a internet nella montagna friulana per conto della Comunità Montana della Carnia;

Visto la legge regionale 15.09.2015 n. 21;

ATTESTA

Che la Variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Comeglians concernente l’individuazione di una zona per servizi tecnologici di telecomunicazione in località Runchia redatta contestualmente al progetto preliminare della rete wireless per l’accesso a internet nella montagna friulana per conto della Comunità Montana della Carnia 1. prescinde dal rispetto delle condizioni di cui all’art. 3, c. 1 lett. a) della L.R. 21/2015 come previsto dall’art. 4 lett. j) della medesima legge regionale; 2. rispetta i limiti di soglia di cui all’art. 4 della L.R. 21/2015. 3. prescinde dalle modalità operative di cui all’art. 4 della L.R. 21/2015.

Forni di Sopra lì 30.09. 2015 IL PROGETTISTA Marino Pavoni – Urbanista

Il Responsabile del procedimento

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