1 ANDREA TOFANELLI Resumè/Biography (UPDATED TO
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Maye.Pdf), Version Vom 20.09.2007
Samples Online-Publikationen des Arbeitskreis Studium Populärer Musik. 6. 2007. (www.aspm-samples.de/Samples6/maye.pdf), Version vom 20.09.2007 ERIC DOLPHYS ITALIENISCHES ERBE: DAS BASSKLARINETTENSPIEL DES JAZZMUSIKERS GIANLUIGI TROVESI Annette Maye Eric Dolphy verhalf der Bassklarinette, die seit den 1920er Jahren im Jazz nahezu in Vergessenheit geraten war, in den späten 1950er und 1960er Jahren zu neuem Ansehen. Mit ungeheurer physischer Kraft und wild- emotionalem Ausdruck holte er sie heraus aus ihrem Schattendasein und ließ die Zuhörer glauben, sie würden ein völlig neues Instrument hören. Seine größten Erfolge feierte Dolphy zu Lebzeiten in Europa. Das euro- päische Publikum wie auch die hiesigen Musikerkollegen zeigten sich offen für seine Musik. Beispielhaft nachvollziehbar ist dies an der holländischen Rhythmusgruppe mit Misha Mengelberg (Klavier), Jacques Schol (Bass) und Han Bennink (Schlagzeug), die Dolphy 1964 auf seiner letzten Konzertauf- nahme (LP Last Date) in Hilversum begleitete; sie fügen sich mühelos seinen Ideen, sind offen für Neuerungen und agieren dennoch als gleichberechtigte Mitspieler. Bert Noglik (2003: 14) schreibt über Dolphys Einfluss auf die europäischen Zeitgenossen: »Die Begegnung mit Eric Dolphy ― sei es im gemeinsamen Spiel oder als Zuhörer ― beeindruckt und beeinflusst eine ganze Generation europäischer Jazzmusiker und Jazzfans.« Und Joachim- Ernst Berendt (2001: 293) bekräftigt: »Dolphys Bassklarinetten-Spielweise hat schnell Schule gemacht, stärker als in den USA noch in Europa, wo viele Musiker - meist Saxophonisten - außer- dem noch Bassklarinette blasen. So haben der Holländer Willem Breuker, der Engländer John Surman, die Deutschen Gunter Hampel, Bernd Konrad und Wollie Kaiser und der Italiener Gianluigi Trovesi das Dolphy-Erbe in eigener Weise weiterentwickelt.« Unabhängig von der Stilistik steht noch heute jeder, der im Jazz Bassklari- nette spielt, unter dem Einfluss Dolphys. -
Ottobre / Novembre 2017 BJF 2017
ottobre / novembre 2017 BJF 2017 Il Bologna Jazz Festival giunge alla dodicesima edizione, proseguendo la strada intrapresa negli ultimi anni: una kermesse lunga quasi un mese che rappresenta la sintesi delle migliori proposte dell’attualità jazzistica internazionale con uno sguardo attento alla tradizione e uno proiettato verso i nuovi linguaggi. La manifestazione inizia strizzando l’occhio alla musica contem- poranea, facendo incontrare il jazz con l’elettronica (Enrico Rava - Matthew Herbert - Giovanni Guidi) e il rap (Steve Lehman & Sélébéyone). Prosegue poi con un omaggio alla carriera di Lee Konitz, tocca un apice con il concerto clou della manifestazione (Chick Corea & Steve Gadd Band) e si conclude celebrando i cento anni dalla nascita di Thelonious Monk (4 by Monk by 4). Il Festival non si limita ai concerti in teatro ma coinvolge anche numerosi altri luoghi delle città e provincie di Bologna, Ferrara e Modena. Arricchiscono l'architettura di questa edizione diverse iniziative multidisciplinari e didattiche, tra cui, per la prima volta, un articolato progetto europeo dedicato all’inte- grazione sociale e professionale dei musicisti migranti e rifugiati. Le illustrazioni del Bologna Jazz Festival 2017 sono opere originali realizzate da Lorenzo Mattotti in collaborazione con BilBOlbul Festival internazionale di fumetto e sono esposte sull'Autobus del Jazz e sulle bacheche di Cheap on Board. G0005_HERA_CULTURA_10,5x14,8.indd 1 12/09/16 14:38 8 Bravo Caffè 14 Teatro Duse Ottobre Novembre BINKER & MOSES 4 BY MONK BY 4 Centro Pandurera Bravo Caffè Cantina Bentivoglio 26 1 9 Bravo Caffè PAOLO FRESU BRIAN AUGER'S SMALLS LIVE 15 YELLOWJACKETS DEVIL QUARTET OBLIVION EXPRESS ON TOUR FEAT. -
Paolo Fresu & Uri Caine
PAOLO FRESU & URI CAINE Paolo Fresu: tpt, flh & effects – Uri Caine: p "Think." è la naturale prosecuzione del fortunato "Things" del 2006. Ancora un discorso a due ma questa volta arricchito dal suono del Quartetto d'archi Alborada. I 15 brani del cd appena pubblicato dalla Blue Note italiana toccano la storia del jazz con incursioni nella musica colta, classica e contemporanea fanno da corollario a questa nuova avventura discografica non dimenticando la canzone italiana e la musica per il cinema con "Centochiodi" scritto per l'omonimo film di Ermanno Olmi. Il duo costituito da PAOLO FRESU E URI CAINE, è la storia del fortunatissimo incontro tra due grandi personalità del jazz moderno. Una sorta di “altra versione” del celeberrimo trio di di Keith Jarrett alle prese con gli standard più tradizionali della storia del jazz ma, con in più, il rischioso “senza rete” di avere in realtà scelto materiale davvero “pericoloso” per la sua enorme popolarità. Non è affatto semplice, come invece potrebbe sembrare, scegliere di suonare ad arte, brani che sono il magma ed il segno della storia jazzistica. Il duo affronta il gioco con sorprendente semplicità, riuscendo perfettamente a trasmettere il sentimento che guida questa straordinaria musica. Ora, dopo il successo di "Things", album del 2006, Paolo Fresu reincontra Uri Caine, il grande pianista americano per un nuovo progetto ironicamente chiamato "Think." L'assonanza tra i due titoli (Things/Think) sta a significare l'assonanza tra i due progetti ma anche la differenza tra "le cose" e il "pensare -
Sardegna Virtuale Paolo Fresu Ikea Identitaria
SARDINIA POST MAGAZINE · N°13 · Bimestrale · Luglio/Agosto 2018 • € 4,00 • Innamorati Illustrazione di Dany&Dany SARDEGNA VIRTUALE PAOLO FRESU IKEA IDENTITARIA Con i visori dei videogame Il grande musicista alla guida Il colosso svedese, assieme si potrà “visitare” l’Isola della Federazione del jazz. allo Ied di Cagliari, sardizza da ogni parte del mondo I segreti di un grande progetto i suoi mobili. Ed è un successo LA LETTURA. Così ho conquistato le Seven Summits. Il diario di Angelo Lobina SARDINIA POST MAGAZINE 72 Passatempi SARDINIA POST MAGAZINE Il sindacalista del jazz Paolo Fresu è il presidente della neonata “Federazione jazz italiano” un’idea nata dopo la maratona musicale a sostegno delle popolazioni terremotate «Tutti assieme possiamo esportare la bellezza» di DONATELLA PERCIVALE ul palcoscenico improvvisare è il suo mestiere. Ma, nella vita quotidiana, Paolo Fresu lascia S poco spazio alla sperimentazione. La sua nota migliore, e per certi versi unica, è una capacità di concen- trazione che, fondendosi con la creatività, scandisce la co- 73 SARDINIA POST MAGAZINE Febbraio2018.PaoloFresurmacolministroFranceschiniilprotocollodintesaperlanascitadellaFederazionejazzitaliano lonna sonora delle sue giornate di musicista jazz e mana- lavorareinsiemenonsitornapiùindietro:lamusicajazz gerculturale.Dueruolichehannosegnatondalprincipio èunarisorsaculturalestrategica,capacedigenerarearte una carriera straordinaria e che quest’anno hanno trovato ediprodurreeconomiareale».lprotocollodintesa,che sintesiinunriconoscimentoimportante:lapresidenzadel- -
Jazz Workshop
COVER STORY paolo JazzFRESU Workshop PAOLO FRESU NON È SOLTANTO UN MUSICISTA MA, COME AMA DEFinirsi, un “sollecitATORE CULturale”. DIRETTORE ARTISTICO, DIDATTA E PRODUTTORE DISCOGRAFICO, IL TROMBETTISTA SARDO HA COSTRUITO IL SUO PERCORSO ARTISTICO ATTRAVERSO UN FITTO DEDALO DI COLLABORAZIONI, CON MUSICISTI MA ANCHE CON ESPONENTI DEL MONDO DELLA CULTURA E DELL’ARTE, ED È SEMPRE RIUSCITO A CONQUISTARE IL CUORE DI APPASSIONATI E NEOFITI. ABBIAMO DECISO DI DEDICARE L’AMPIO APPROFONDIMENTO DELLA COVER STORY A PAOLO FRESU IN SEGUITO AL CONFERIMENTO DELLA LAUREA HONORIS CAUSA IN "PSICOLOGIA DEI PROCESSI SOCIALI, DECISIONALI E DEI COMPORTAMENTI ECONOMICI" DA PARTE DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA DI LUCIANO VANNI © BARBARA RIGON BARBARA © COVER STORY PAOLO FRESU 01 I PRIMI ANNI DI VITA 1961 – 1984 SONO GLI ANNI DELL’inFANZIA E DELL’ADOLESCENZA VISSUTA A BERCHIDDA, IN SARDEGNA, DELL’AVVICINAMENTO ALLA MUSICA, DELLE PRIME ESPERIENZE PROFESSIONALI, DEL DIPLOMA AL CONSERVATORIO DI MUSICA DI CAGLIARI E DEI SEMINARI ESTIVI DI MUSICA A SIENA JAZZ DI LUCIANO VANNI BERCHIDDA, 10 FEBBRAIO 1961 «Sono nato a Carnevale. Mia madre mi ha partorito il dieci febbraio millenovecen- tosessantuno nella vecchia casa di via della Corsa, e mio padre non c’era. O meglio, l’ha assistita durante il parto e poi se n’è andato in giro con gli amici lasciandomi lì a strillare disperato per essere venuto al mondo. Era giovedì grasso a Berchidda, il mio paese di tremila anime, e in casa erano rimasti solo gli anziani, gli ammalati, le donne incinte e chi portava il lutto. Ecco perché mio padre uscì. Era vestito “a ma- schera”, come si dice da noi, e se n’era andato in giro per le strade a fare baldoria». -
Gianluigi Trovesi, Gianni Coscia Round About Weill
ECM Gianluigi Trovesi, Gianni Coscia Round about Weill Gianluigi Trovesi: piccolo and alto clarinets; Gianni Coscia: accordion ECM 1907 CD 6024 982 4131 (8) Release: March 7, 2005 More “knowingly provocative” music (to quote Umberto Eco, once more providing the liner notes) from the great Italian duo that delighted many with its 1999 recording “In cerca di cibo”, “always shifting to some point where the listener doesn’t expect to find them.” “In cerca” had included improvisations on sources as diverse as the Modern Jazz Quartet and music from an old Italian TV film about Pinocchio. This new recording finds them taking a tangential or round about approach to one of the most creative composers of the 20th century, still misunderstood after all these years: Kurt Weill (1900-1950). Eco expresses surprise at this choice, but there’s a clear enough logic to it. Weill scholars still talk about the “problem of the ‘two Weills’”, the composer of the German years, once ranked alongside Hindemith, and the Broadway songwriter of the American years working inside the traditions of the musical, popular theatre, the cinema. For Trovesi/Coscia this ‘problem’ is no problem at all, since the Italian improvisers from Nembro and Alessandria share a similar disdain for artificial distinctions between supposedly highbrow and lowbrow art, know (like Weill) that great music can as easily be found on the street as in the conservatory and that all forms are valid vehicles to carry an argument or, simply, to have fun with. Factor in Weill’s status as a leftwing Jewish troublemaker and one of the very first composers to acknowledge the creative potential of jazz, and he stands as a natural anarcho-spiritual forebear. -
Gianluigi Trovesi / Gianluca Petrin / Fulvio Maras Vaghissimo Ritratto
ECM Gianluigi Trovesi / Gianluca Petrin / Fulvio Maras Vaghissimo ritratto Gianluigi Trovesi: alto clarinet; Umberto Petrin: piano; Fulvio Maras: percussion, electronics ECM 1983 CD 6025 170 9774 (2) Release: March 2, 2007 “Vaghissimo ritratto” means, among other things, “a beautiful picture”, “a vague impression”, “a lifelike image”. This ‘chamber improvisation’ project initiated by Italian reedman Gianluigi Trovesi introduces a new trio and pulls together graceful melodies and musical portraits from all manner of sources: Palestrina, Orlando di Lasso, Monteverdi, Josquin Des Prés, Jacques Brel, Italian pop singer Luigi Tenco, as well as pieces by the group members individually, and spontaneous collective compositions. It is an exceptionally broad spectrum covered here, amounting to a journey through melody in Western art music, as well as an examination of the craft of the songwriter in a wide context. The seeds for the project were sown in 2001 when Gianluigi Trovesi and pianist Umberto Petrin were invited to play at concerts to mark the 100th anniversary of the death of Alfredo Piatti, the Bergamo cellist-composer beloved of Liszt and Mendelssohn. Their deconstructions of his melodies opened up ideas for a fresh ECM project – especially after drums/electronics/sampling man Fulvio Maras was drafted into the group. With his experience in theatre music as well as his history of working with Trovesi in his Ottetto (“Fugace”), Maras is able to envelop atmospherically the interaction of clarinet and piano and to imply connections between the wide ranging repertoire. ‘Meetings’ with the ghost of Piatti – sometimes only fleetingly glimpsed through the prism of their improvising - comprise a red thread through an album which contains some of Trovesi’s most captivating playing and marks an impressive ECM debut for pianist Petrin. -
Dominican Republic Jazz Festival @ 20
NOVEMBER 2016 VOLUME 83 / NUMBER 11 President Kevin Maher Publisher Frank Alkyer Editor Bobby Reed Managing Editor Brian Zimmerman Contributing Editor Ed Enright Creative Director ŽanetaÎuntová Design Assistant Markus Stuckey Circulation Manager Kevin R. Maher Assistant to the Publisher Sue Mahal Bookkeeper Evelyn Oakes Editorial Intern Izzy Yellen ADVERTISING SALES Record Companies & Schools Jennifer Ruban-Gentile 630-941-2030 [email protected] Musical Instruments & East Coast Schools Ritche Deraney 201-445-6260 [email protected] OFFICES 102 N. Haven Road, Elmhurst, IL 60126–2970 630-941-2030 / Fax: 630-941-3210 http://downbeat.com [email protected] CUSTOMER SERVICE 877-904-5299 / [email protected] CONTRIBUTORS Senior Contributors: Michael Bourne, Aaron Cohen, Howard Mandel, John McDonough Atlanta: Jon Ross; Austin: Kevin Whitehead; Boston: Fred Bouchard, Frank- John Hadley; Chicago: John Corbett, Alain Drouot, Michael Jackson, Peter Margasak, Bill Meyer, Mitch Myers, Paul Natkin, Howard Reich; Denver: Norman Provizer; Indiana: Mark Sheldon; Iowa: Will Smith; Los Angeles: Earl Gibson, Todd Jenkins, Kirk Silsbee, Chris Walker, Joe Woodard; Michigan: John Ephland; Minneapolis: Robin James; Nashville: Bob Doerschuk; New Orleans: Erika Goldring, David Kunian, Jennifer Odell; New York: Alan Bergman, Herb Boyd, Bill Douthart, Ira Gitler, Eugene Gologursky, Norm Harris, D.D. Jackson, Jimmy Katz, Jim Macnie, Ken Micallef, Dan Ouellette, Ted Panken, Richard Seidel, Tom Staudter, Jack Vartoogian, Michael Weintrob; North Carolina: Robin -
Biografie Paolo Fresu & Daniele Di Bonaventura
Paolo Fresu inizia lo studio dello strumento all'età di 11 anni nella Banda Musicale del proprio paese natale e dopo varie esperienze di musica leggera scopre il jazz nel 1980 ed inizia l'attività professionale nel 1982 registrando per la RAI sotto la guida del M° Bruno Tommaso e frequentando i Seminari di Siena jazz. Nel 1984 si diploma in tromba presso il Conservatorio di Cagliari e nello stesso anno vince i premi, e come miglior talento del jazz italiano. Nel 1990 vince il premio indetto dalla rivista 'Musica jazz' come miglior musicista italiano, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco (premio per il disco 'Live in Montpellier'), nel 1996 il premio come miglior musicista europeo attraverso una sua opera della 'Académie du jazz' di Parigi ed il prestigioso ‘Django d’Or’ come miglior musicista di jazz europeo e nell’anno 2000 la nomination come miglior musicista internazionale. Solo i primi, in una lunga serie di riconoscimenti che proseguono nel presente musicale tra i quali spiccano le cittadinanze onorarie di Nuoro, Junas (Francia) e Sogliano Cavour, la Laurea Honoris Causa conferitagli dall’Università La Bicocca di Milano e la Laurea Honoris Causa della Berklee School di Boston. Docente e responsabile di diverse importanti realtà didattiche nazionali e internazionali, ha suonato in ogni continente e con i nomi più importanti della musica afroamericana degli ultimi 30 anni: F. D'Andrea, G. Tommaso, B. Tommaso, T. Ghiglioni, E. Rava, A. Salis, E. Pieranunzi, G. Gaslini, GL. Trovesi, R. del Fra, A. Romano, G. Ferris, J. Taylor, K. Wheeler, P. Danielsson, J. -
Gianluigi Trovesi – Gianni Coscia
Gianluigi Trovesi – Gianni Coscia “La misteriosa musica della Regina Loana” Gianluigi Trovesi: alto and piccolo clarinets; Gianni Coscia: accordion This hugely enjoyable and highly inventive album is dedicated to the late Umberto Eco, a lifelong friend of accordionist Gianna Coscia and an ardent champion of this particular duo. Eco’s The Mysterious Flame of Queen Loana, a meditation on the nature of memory, inspires Trovesi and Coscia on their own nostalgic and exploratory journey, referencing music mentioned in the novel and free-associating upon its philosophical themes. As ever, the Italians cast a wide net, playing songs associated with Louis Armstrong, Glenn Miller and George Formby, paraphrasing Janáček, dipping into movie music, and improvising most creatively while keeping their dedicatee in view. Repertoire revisits “Interludio”, a piece that Umberto Eco and Gianni Coscia collaborated on 70 years ago, and Gianluigi Trovesi crafts a new composition on the letters of Eco’s name. From multiple perspectives, a brilliant tribute. (Taken from official ECM press release) There is nothing more seductive than artfulness, when it has the humility to disguise itself as artlessness. And especially when it generates, at every new quotation or invention, a feast of timbre capable of getting the maximum possible out of the instruments, in a natural way … This then is one way to add a popular dimension to cultivated music and a cultivated dimension to popular music. So there’s no need to wonder about in which temple we should place the music of Coscia and Trovesi. On a street corner or in a concert hall, they would feel at home just the same. -
PAOLO FRESU Bio
PAOLO FRESU bio FORMAZIONE MUSICALE Nasce il 10 febbraio 1961 a Berchidda (Sardegna/Italia). Inizia lo studio dello strumento all'età di undici anni nella Banda Musicale <Bernardo De Muro> del suo paese natale. Dopo varie esperienze di musica leggera scopre il jazz nel 1980 ed inizia l'attività professionale nel 1982 frequentando dapprima i <Seminari Senesi> e registrando quindi per la RAI-RadioTelevisione Italiana sotto la direzione di Bruno Tommaso. Si diploma prima come Perito Elettrotecnico a Sassari, nel 1984 in Tromba presso il Conservatorio di Cagliari con il M° Enzo Morandini e frequenta successivamente la facoltà universitaria del <DAMS - sezione musica> presso l'Università di Bologna. La sua attività discografica vanta oltre 400 dischi (oltre 90 a suo nome e come co-leader) e quella concertistica con oltre 3000 concerti in tutti i cinque Continenti. Vive tra Bologna, Parigi e la Sardegna. PREMI E RICONOSCIMENTI 1984 Miglior nuovo talento del jazz italiano (Musica Jazz). Premio <RadioUno jazz> (RAI). 1985 Premio <Radio Corriere TV>. Premio <Città di Alassio>. 1990 Miglior musicista italiano, miglior gruppo (Paolo Fresu Quintet) e miglior disco <Live in Montpellier> (Musica Jazz). 1991 Riconoscimento Presidente Giunta Regionale Sardegna per l’attività artistica svolta in campo nazionale ed internazionale. 1995 Premio <Bobby Jaspar> della <Académie du jazz> francese. Premio <Concorso Golfo degli Angeli/Lyons> di Cagliari. 1996 Premio <Django d’Or> francese come miglior musicista di jazz. Premio <Choc des choc> di Jazzman per il Cd <Night on the City> (Francia). Premio <Città di Ozieri>. Premio <Accademia Mozart> di Taranto. 1998 Premio <Musica News> di Cosenza 2000 Premio <Arrigo Polillo> (Musica Jazz) come miglior disco italiano con <Shades of Chet>. -
Riccardo FASSI, Pianoforte, Tastiere Antonello SALIS, Fisarmonica, Pianoforte
Art Up Art presenta Riccardo FASSI, pianoforte, tastiere Antonello SALIS, fisarmonica, pianoforte Video trailer: Questo affascinante programma si basa sulla grande tradizione del cinema italiano del dopoguerra. Un patrimonio di idee e invenzioni che l'Italia ha regalato al mondo. Il cinema indimenticabile di Fellini, De Sica, Leone, Monicelli , rivive nella bellissima interpretazione di Antonello Salis e Riccardo Fassi, delle musiche di Nino Rota, Ennio Morricone, Manuel De Sica e Piero Umiliani. Una nuova entusiasmante interpretazione in chiave jazz da parte di un duo formidabile, composto da due veri protagonisti del jazz europeo. Antonello Salis, fisarmonicista ,pianista e compositore , e Riccardo Fassi pianista, tastierista, compositore e arrangiatore. Antonello Salis ha suonato con Lester Bowie , Art Ensemble Of Chicago,Don Cherry, Billy Cobham, Michel Portal, Enrico Rava, Paolo Fresu, Pat Metheny, Don Pullen, Ed Blackwell, Javier Girotto, Stefano Bollani, Han Bennik , Billy Hart, Cecil Taylor, Rita Marcotulli e moltissimi altri in Europa, Stati Uniti, Argentina, Brasile , Cina e vari paesi Asiatici. Uno dei più grandi interpreti alla fisarmonica nel jazz contemporaneo, oltre che valente pianista e compositore. Votato spesso nei referendum dell critica tra I migliori musicisti europei. Salis ha inciso vari dischi di piano solo, duo con Fabrizio Bosso, Gerard Pansanel, Joey Baron, Nana Vasconcelos, Riccardo Fassi, Paolo Angeli, in vari gruppi a suo nome dal trio Cadmo al quartetto con Fabrizio Sferra, Riccardo Lay e Sandro Satta, inoltre ha collaborato con Aires Tango e la Tankio Band. Riccardo Fassi Nato a Varese,ha studiato musica al Liceo Musicale della sua città e si è poi diplomato in pianoforte presso il Conservatorio di Musica “L.