Variante Generale Di Adeguamento E Aggiornamento Del P.T.C. - Relazione Generale 2018
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Variante generale di adeguamento e aggiornamento del P.T.C. - Relazione Generale 2018 Indice Premessa 1. Le funzioni della Provincia nel quadro normativo nazionale e regionale 2. La pianificazione Provinciale nella L.R. 65/2014 3. Il P.I.T. con valenza di Piano paesaggistico 4. Il Sistema Informativo Geografico 5. La pianificazione della Provincia di Pistoia 6. Finalità della Variante al P.T.C. e aspetti procedurali 7. Il progetto della Variante di Piano del P.T.C. 7.1 L'Avvio del procedimento del 2014 7.2 L' Avvio del procedimento del 2016 7.3 L'Ufficio di Piano della Variante del P.T.C. e il percorso di condivisione con la Regione 7.4 I contenuti della Variante di Piano del P.T.C. 7.5 Obiettivi di Piano 7.6 Ambito geografico e climatico 7.6.1 Orografia del territorio 7.6.2 Climatologia 7.7 Ambito geomorfologico 7.7.1 Geologia 7.7.2 Rilevanza areale della propensione al dissesto idrogeomorfologico. 7.8 Ambito idrologico - idraulico 7.8.1 Reticolo idrografico 7.8.2 Analisi idrologico-idraulica dei corsi di acqua 7.8.3 Bacini e sottobacini idrografici 7.9 Ambito idrogeologico 1 Variante generale di adeguamento e aggiornamento del P.T.C. - Relazione Generale 2018 7.9.1 Vulnerabilità idrogeologica 7.10 Ambito idrotermale 7.10.1 Vincoli di protezione e salvaguardia termale 7.11 Attività estrattive dismesse 7.12 Le Invarianti Strutturali 7.12.1 Invariante I - I caratteri idrogeomorfologici dei bacini idrografici e dei sistemi morfogenetici 7.12.2 Invariante II - I caratteri ecosistemici del paesaggio 7.12.3 Invariante III - Il carattere policentrico dei sistemi insediativi, urbani e infrastrutturali 7.12.4 L’atlante degli edifici di rilevante valore storico – architettonico 7.12.5 Invariante IV - I caratteri morfotipologici dei paesaggi rurali 7.13 Ambiti di paesaggio e Sistemi territoriali 7.14 Il Patrimonio culturale e paesaggistico 7.14.1 Siti Unesco. Villa La Magia di Quarrata 7.15 Proposta di aggiornamento del Quadro Conoscitivo del P.I.T./PPR. Schedatura dei beni paesaggistici 7.16 Il territorio rurale: le aree agricole 7.17 Il territorio rurale: le aree a vocazione vivaistica 7.18 Le infrastrutture per la mobilità 7.19 La mobilità dolce 7.20 La sostenibilità dello sviluppo del territorio 7.21 Gli strumenti della programmazione Provinciale 7.21.1 Piano Provinciale dei trasporti 7.22 La Pianificazione Strutturale Intercomunale 7.23 Variante al Piano delle Aree Sciistiche Attrezzate 2 Variante generale di adeguamento e aggiornamento del P.T.C. - Relazione Generale 2018 Premessa La presente Variante di adeguamento e aggiornamento del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale viene redatta con lo scopo di adeguare lo strumento urbanistico della Provincia di Pistoia alle nuove normative. La versione al momento vigente è del 2009, e da allora sono varie le materie da aggiornare con il lavoro svolto dal Servizio Pianificazione Territoriale della Provincia, e con le modifiche imposte dalle normative, tra cui emerge l'introduzione della nuova legge sul governo del territorio, la L.R. 10 novembre 2014, n. 65, e l'approvazione da parte della Regione Toscana del Piano di Indirizzo Territoriale con valenza di Piano Paesaggistico. 1. Le funzioni della Provincia nel quadro normativo nazionale e regionale Con il D. Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267, l'ordinamento delle autonomie locali è stato riordinato in un testo unico. L’art. 19 del 267/2000 dispone che spettano alla Provincia le funzioni amministrative di interesse Provinciale che riguardano vaste zone intercomunali o l'intero territorio Provinciale, nei seguenti settori: a) difesa del suolo, tutela e valorizzazione dell'ambiente e prevenzione delle calamità; b) tutela e valorizzazione delle risorse idriche ed energetiche; c) valorizzazione dei beni culturali; d) viabilità e trasporti; e) protezione della flora e della fauna, parchi e risorse naturali; f) caccia e pesca nelle acque interne; g) organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello Provinciale, rilevamento, disciplina e controllo degli scarichi delle acque e delle emissioni atmosferiche e sonore; h) servizi sanitari, di igiene e profilassi pubblica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale; i) compiti connessi alla istruzione secondaria di secondo grado ed artistica ed alla formazione professionale, compresa l'edilizia scolastica, attribuiti dalla legislazione statale e regionale; j) raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali. L’art. 19 del D.Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267 dispone inoltre che la Provincia, in collaborazione con i Comuni e sulla base di programmi, promuove e coordina attività nonché realizza opere di rilevante interesse Provinciale sia nel settore economico, produttivo, commerciale e turistico, sia in quello sociale, culturale e sportivo. I compiti di programmazione delle province previste all'art. 20 sono: a) raccogliere e coordinare le proposte avanzate dai comuni, ai fini della programmazione economica, territoriale ed ambientale della regione; b) concorrere alla determinazione del programma regionale di sviluppo e degli altri programmi e piani regionali secondo norme dettate dalla legge regionale; c) formulare e adottare, con riferimento alle previsioni e agli obiettivi del programma regionale di sviluppo, propri programmi pluriennali sia di carattere generale che settoriale e promuovere il coordinamento dell'attività programmatoria dei comuni. Il comma 2 prevede che la Provincia, ferme restando le competenze dei comuni ed in attuazione della legislazione e dei programmi regionali, predisponga ed adotti il P.T.C. Il P.T.C. determina gli indirizzi generali di assetto del territorio e, in particolare, indica: d) le diverse destinazioni del territorio in relazione alla prevalente vocazione delle sue parti; e) la localizzazione di massima delle maggiori infrastrutture e delle principali linee di comunicazione; f) le linee di intervento per la sistemazione idrica, idrogeologica ed idraulico-forestale ed in genere per il consolidamento del suolo e la regimazione delle acque; g) le aree nelle quali sia opportuno istituire parchi o riserve naturali. 3 Variante generale di adeguamento e aggiornamento del P.T.C. - Relazione Generale 2018 La Legge 7 aprile 2014, n. 56, cosiddetta Legge Delrio, ha dettato un'ampia riforma in materia di enti locali, in riferimento alle Città metropolitane e alla ridefinizione del sistema delle Amministrazioni Provinciali, e ad una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di comuni, nelle more dell'approvazione della riforma costituzionale del Titolo V. E' stata quindi avviata una trasformazione del ruolo delle Province, in attesa di una loro abolizione di competenza di una legge di rango costituzionale, che poi non è avvenuta a causa della non riuscita del referendum confermativo del dicembre 2016. I commi da 5 a 50 della L. 56/2014 prevedono l'istituzione e la disciplina delle Città metropolitane. Ne sono state istituite 9: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria, trasformando le omonime province in città metropolitana, mantenendo inalterato il medesimo territorio di competenza. Il comma 54 della legge modifica l'organizzazione degli organi delle province, prevedendo: . il Presidente della Provincia, eletto tra i sindaci della Provincia; . il Consiglio Provinciale, i cui componenti sono eletti tra i sindaci e i consiglieri comunali in carica; . l'Assemblea dei sindaci, costituita dai sindaci dei comuni appartenenti alla Provincia. Tutti gli incarichi sono a titolo gratuito. Il comma 85 dispone che le province, quali enti con funzioni di area vasta, esercitino le seguenti funzioni fondamentali: a) pianificazione territoriale Provinciale di coordinamento, nonché tutela e valorizzazione dell'ambiente, per gli aspetti di competenza; b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito Provinciale, autorizzazione e controllo in materia di trasporto privato, in coerenza con la programmazione regionale, nonché costruzione e gestione delle strade Provinciali e regolazione della circolazione stradale ad esse inerente; c) programmazione Provinciale della rete scolastica, nel rispetto della programmazione regionale; d) raccolta ed elaborazione di dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali; e) gestione dell'edilizia scolastica; f) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari opportunità sul territorio Provinciale. Le province esercitano inoltre le seguenti ulteriori funzioni fondamentali: a) cura dello sviluppo strategico del territorio e gestione di servizi in forma associata in base alle specificità del territorio medesimo; b) cura delle relazioni istituzionali con province, province autonome, regioni, regioni a statuto speciale ed enti territoriali di altri Stati, con esse confinanti e il cui territorio abbia caratteristiche montane, anche stipulando accordi e convenzioni con gli enti predetti. Le funzioni fondamentali di cui al comma 85 sono esercitate nei limiti e secondo le modalità stabilite dalla legislazione statale e regionale di settore, secondo la rispettiva competenza per materia ai sensi dell'articolo 117, commi secondo, terzo e quarto, della Costituzione. La Provincia inoltre può, d'intesa con i comuni, esercitare le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive. Le legge 56/2014 quindi conferma la competenza della Provincia sull'area vasta ed include tra le funzioni fondamentali la pianificazione