ARCHIVI SUL CONFINE CONFINE Atti Del Cessioni Territoriali E Trasferimenti Documentari Convegno a 70 Anni Dal Trattato Di Parigi Del 1947
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SAGGI PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO 118 SAGGI 118 ARCHIVI SUL ARCHIVI SUL CONFINE CONFINE Atti del Cessioni territoriali e trasferimenti documentari convegno a 70 anni dal Trattato di Parigi del 1947 a cura di Atti del convegno internazionale Maria Gattullo Torino, Archivio di Stato, 6 - 7 dicembre 2017 a cura di Maria Gattullo ROMA MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E PER IL TURISMO 2019 DIREZIONE GENERALE ARCHIVI ISBN 9788871252889 2019 Mentre andiamo in stampa apprendiamo che da dicembre il nuovo direttore dell’Archivio di Stato di Torino sarà Stefano Benedetto. Gli diamo il benvenuto con gli auguri di buon lavoro, mentre salutiamo con simpatia e affetto Elisabetta Reale, ringraziandola per il suo impegno in questo Istituto. PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO SAGGI 118 ARCHIVI SUL CONFINE Cessioni territoriali e trasferimenti documentari a 70 anni dal Trattato di Parigi del 1947 Atti del convegno internazionale Torino, Archivio di Stato, 6 - 7 dicembre 2017 a cura di Maria Gattullo Indice analitico a cura di Leonardo Mineo MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI E PER IL TURISMO DIREZIONE GENERALE ARCHIVI 2019 DIREZIONE GENERALE ARCHIVI Servizio II Patrimonio archivistico Direttore generale Archivi: Anna Maria Buzzi Direttore del Servizio II Patrimonio archivistico: Sabrina Mingarelli Si ringrazia Antonella Mulè della Direzione generale Archivi per l’attenzione con cui ha seguito la cura redazionale. Crediti fotografici Archivio di Stato di Torino e Archives départementales de la Haute-Savoie: pp. 141-143 Archives départementales des Alpes-Maritimes: p. 151 Hapax Editore - Riccardo Lorenzino: pp. 15-16, 125-126 Officina delle idee - Diego Giachello: p. 103 Società per gli Studi storici, archeologici e artistici della Provincia di Cuneo: p. 75, foto 1. Si ringraziano Filomena Allegretti, Achiropita Morello, Gianpiero Viviano per le immagini dell’Archivio di Stato di Torino. Per i casi in cui non è stato possibile identificare la fonte delle immagini, si dichiara la disponibilità a regolarizzare. Ideazione grafica, copertina e impaginazione: Pierangelo Bassignana. ©2019 Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Direzione generale Archivi ISBN 9788871252889 Sommario Marco Carassi, Elisabetta Reale, Due parole di saluto non formale VII Maria Gattullo, Invito alla lettura IX Programma del Convegno. Archivi sul confine XIII Monica Grossi, Introduzione ai lavori . Un convegno, un progetto, una sfida XV Politica e Archivi Elisa Mongiano, Diritto e prassi. Gli archivi nei trattati internazionali dei trasferimenti territoriali fra Stati 3 Raffaele Pittella, Storia, memoria e identità nazionale. Gli archivi restituiti all’Italia dall’Austria-Ungheria a termine della Grande Guerra 19 Valeria Deplano, Archivi d’Africa. Le carte dell’amministrazione coloniale in Italia e nei territori di nuova indipendenza 41 Alfredo Canavero, Il ruolo di Alcide De Gasperi nel Trattato di pace del 1947 53 Il Trattato di pace del 1947. Frattura e continuità Davide Bobba, Dal Trattato di Parigi all’accordo tra Italia e Francia sugli archivi di Nizza e Savoia (1947 - 1949) 69 Bruno Galland, Vincolo spezzato – rétrocession. Un point de vue français 77 Esiti del Trattato di Parigi sui fondi archivistici Luisa Gentile, I fondi archivistici dell’Archivio di Corte, memoria di uno Stato sovraregionale 89 Maria Paola Niccoli, Da Chambéry a Torino: il lungo viaggio degli archivi camerali di Savoia 107 Daniela Cereia, Il progetto archivistico sui fondi delle «Materie economiche» e delle «Materie ecclesiastiche» dell’Archivio di Stato di Torino 121 Jean Luquet, Au péril des transferts d’archives, approche archivistique et historiographique des documents « restitués » à la France 133 Hélène Maurin, Les archivistes de Haute-Savoie et les fonds turinois (de 1860 à aujourd’hui) 137 Yves Kinossian, Turin et Nice. Un lien géo-politique, un lien archivistique 147 Parigi 1947, Roma 1957. Storie di persone e prospettive europee Leonardo Mineo, «Uno de’ miei predecessori». Gli archivisti torinesi e la cessione delle carte di Nizza e Savoia 161 Daniela Preda, Dal Trattato di Parigi all’avvio dell’integrazione europea: la rilevanza dei fondi archivistici privati 183 Abstracts 197 Indice analitico a cura di Leonardo Mineo 213 Due parole di saluto non formale Al varo di questa pubblicazione, che scende maestosamente in mare al termine del fruttuoso cantiere intellettuale coordinato da Maria Gattullo, siamo davvero lieti di formulare il nostro cordiale augurio di buona navigazione. Lo facciamo nella nostra rispettiva veste di direttrice dell’Archivio di Stato in carica al momento della pubblicazione degli atti di questo importante convegno e di ex direttore dell’istituto, ora direttore dell’Associazione Amici dell’Archivio di Sta- to. Sappiamo bene quanto sia laborioso portare a compimento lavori di lunga lena come questo, ma volgendo lo sguardo al passato profondo dell’istituto archivistico torinese riconosciamo le radici dell’attualità nelle testimonianze di una lunga tradi- zione, che ancora una volta trova felice e meritevole conferma. Risalendo con lo sguardo fino all’autunno del medioevo, ci sembra di vedere all’opera nella crota domini del castello di Chambéry gli archivisti del duca Amedeo VIII, intenti a dare forma razionale e a descrivere in analitici inventari l’ormai gran- de patrimonio archivistico della dinastia e dei suoi Stati di qua e di là dalle Alpi. Se poi procediamo idealmente verso l’età rinascimentale, vediamo gli affannosi traslo- chi in Piemonte e a Nizza per mettere in salvo i documenti più preziosi al tempo della invasione francese del 1536. Ci rendiamo poi conto delle conseguenze della scelta strategica del duca Emanuele Filiberto di spostare la sua capitale a Torino, e soffriamo le ansie degli archivisti nel vedere le file di muli e i carriaggi che valicano le montagne, carichi del tesoro delle carte. Affanni non da poco ci provocano gli archivi sabaudi sballottati qua e là nel Seicento durante la guerra civile tra filo spagnoli e filo francesi. Fin dall’alba del Set- tecento e poi nel grande secolo delle riforme, due sovrani straordinari come Vittorio Amedeo II e suo figlio ci offrono lo spettacolo di un potere politico profondamente convinto dell’importanza della tutela della memoria istituzionale. E allora nel 1731 vediamo costruire in pochi mesi un palazzo appositamente progettato per i Regi Archivi e poi gli archivisti al lavoro per tutto il secolo al fine di ordinare e descrivere in minuziosi inventari quel gioiello che è l’Archivio di Corte. Il rombo del cannone napoleonico ci annuncia l’annessione alla Francia di Savoia e Piemonte e il doloroso lavoro degli archivisti torinesi per preparare il trasfe- VIII rimento di centinaia di casse di documenti a Parigi, al fine di arricchire gli archivi imperiali. La Restaurazione ci presenta il faticoso ritorno dei documenti a Torino, poi l’Unità d’Italia, con il trasferimento della capitale prima a Firenze e poi a Roma, ci mostra l’archivio torinese mentre perde il ruolo di Archivio centrale di uno Stato e dunque perde i documenti che i ministeri ritengono di portarsi appresso (talora inutilmente) nei loro traslochi. I sinistri bagliori dei bombardamenti della Seconda Guerra mondiale ci testimoniano le parziali perdite e gli eroici salvataggi operati dagli archivisti torinesi. Infine, ed è l’oggetto di questo convegno, vediamo le con- seguenze archivistiche del Trattato di pace del 1947 che per esigenze politiche vede prevalere il principio di territorialità su quello di rispetto dei fondi. A settant’anni di distanza da quell’esodo doloroso per gli archivisti torinesi, assistiamo oggi con viva soddisfazione agli esiti del rinnovato spirito di collabora- zione tra gli archivisti dei due versanti delle Alpi, che lavorano alla ricomposizione virtuale della struttura antica delle serie archivistiche e al miglioramento della loro accessibilità per gli studiosi. Torino, settembre 2019 Marco Carassi Elisabetta Reale Direttore dell’Associazione Direttrice Amici dell’Archivio di Stato dell’Archivio di Stato di Torino Invito alla lettura Il convegno del 6 e 7 dicembre 2017, di cui qui si presentano gli atti, fu l’esito del programma avviato due anni prima da Stefano Vitali che nel 2015 aveva la direzione dell’Archivio di Stato di Torino. Si offrì allora l’occasione del settantesimo anniversario del Trattato di Parigi del 1947 per tornare a studiare le conseguenze che l’articolo 7 aveva procurato agli archivi conservati a Torino riguardanti territori originariamente dello Stato sabaudo, entrati nel 1860 a far parte della Francia. I due anni successivi permisero di organizzare al meglio le tappe del progetto, sostenuto da un generoso contributo della Compagnia di San Paolo. Esso aveva un duplice obiettivo: rendere nuovamente fruibili alla generalità degli studiosi, attraverso una ricostruzione virtuale, gli archivi oggetto dello smembramento; riportare l’attenzione su quell’episodio con una pubblicazione che, aggiornando la ricerca su fonti e bibliografia, evidenziasse nuo- vi elementi di riflessione. Per la prima tappa, l’intervento si concentrò, per motivi economici, su due soli fondi fra quelli oggetto delle trattative del 1947: le Materie economiche e le Materie ecclesiastiche dell’Archivio di Corte. Il progetto prevedeva la revisione degli inventari settecenteschi per accertarne l’effettiva corrispondenza con il contenuto dei faldoni e la riproduzione digitale dei documenti della serie Materie economiche per categorie e di parte del secondo fondo. In contemporanea