Diario Del Viaggio in Birmania Di Helene Weifner E Paolo Orsini
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Diario del viaggio in Birmania di Helene Weifner e Paolo Orsini Un viaggio finisce quando non hai più sogni da inseguire Foto e testo di Paolo Orsini dicembre 2015 1 INDICE 1. SENZA MAI DORMIRE 1.1. Da Firenze a Milano (16-12-2016) 1.2. Da Milano a Singapore (17-12-2016) 2. 60 TONNELLATE DI FOGLIA D’ORO (Primo giorno a Yangon, 18-12-2016) 3. L’ALBERO SACRO DELLA BODHI (Primo giorno a Mandalay, 19-12-2016) 4. LA MEGALOMANIA DEL RE BODAWPAYA (Secondo giorno a Mandalay, 20-12-2016) 5. “UAN DOLLÀR, UAN DOLLÀR !” (Terzo giorno a Mandalay, 21-12-2016) 6. BAMBÙ SULL’IRRAWADDY (Crociera da Mandalay a Bagan, 22-12-2016) 7. DALL’ALBA AL TRAMONTO A BAGAN (Primo giorno a Bagan, 23-12-2016,) 7.1. Il volo in Mongolfiera (Intervista a Helene Weifner) 7.2. Il mercato di Nyaung U 7.3. Le altre visite del primo giorno a Bagan 8. NERE CIOTOLE DI BIANCO RISO ( Secondo giorno a Bagan, 24-12-2016) 9. NATALE A PINDAYA (25-12-2016) 10. DA PINDAYA AL LAGO INLE (26-12-2016) 11. IL SORRISO DELL’ETNIA PA-O (27-12-2016, secondo giorno su Lago Inle) 12. IL RIPOSO SOPRA I FIORI DI LOTO (28-12-2016, terzo giorno sul lago Inle) 13. IL RIENTRO SULLA TERRA FERMA (29-12-2016, dal lago Inle a Yangon) 14. RITORNO A YANGON (30-12-2016) 14.1. La Pagoda tutta d’oro 14.2. Il Bogyoke Aung San Market 14.3. Il Karaweik Palace Per le fonti, si fa riferimento alla guida Loney Planet Myanmar (abbr. LP seguita dal n° della pagina), a Wikipedia, altrimenti sono citate nella nota. 2 1 SENZA MAI DORMIRE Da Firenze a Milano (16-12-2015) Partenza ore 16.00 da Firenze SMN con Dopo aver fatto il check in all’Hotel Cervo e Trenitalia Frecciarossa e arrivo in perfetto orario a lasciate le valigie in camera, scendiamo subito per la Milano Centrale. Di corsa al binario 3 per il treno per cena in una dignitosissima sala, con pochi ospiti, oltre Malpensa. Biglietti alla macchinetta (Trenord, € 6 a a noi. Cucina casalinga molto buona, orchidee di persona) e saltiamo sul treno pochi minuti prima della plastica un po’ dappertutto. Abbiamo fame, partenza. Arriviamo alla Malpensa - Terminal 2 - e prendiamo un hamburger con verdure grigliate, telefoniamo alla navetta dell’Hotel Cervo, come da un’insalatona di noci e nocciole, piatto di patatine accordi al momento della prenotazione dell’albergo. fritte e vino rosso della casa. Chiudo con un grappino. Dopo una ventina di minuti arriva un simpatico Quindi subito a letto. Dormita interrotta da un vecchietto alla guida di un van. Subito concordiamo improvviso pensiero ansiogeno: ma quanto denaro l’orario di ripartenza all’indomani per l’aeroporto, con posso esportare? Sono imbottito di dollari, non è che quattro ore di anticipo rispetto al decollo. Il vecchietto alla dogana mi sequestrano il malloppo? Medito nel resta stupito del nostro esagerato anticipo, azzarda cuore della notte di suddividerlo in varie borse in una ribattuta in dialetto milanese, ma ovviamente si modo che sia più difficile trovarlo. Si sveglia Helene e adegua alle nostre decisioni. Helene ha sentito troppe per rassicurarmi e farmi dormire mi ordina di dare storie e letto troppi articoli di giornale su terrorismo, un’occhiata su internet. Mi collego e apprendo che il controlli aeroportuali, code interminabili ai check-in e limite entro il quale non ci sono problemi è € 10.000. ne è rimasta scioccata. Non vuole perdersi per nessun Mi riaddormento rassicurato, mentre Helene motivo al mondo il viaggio della vita, costato tanti poveretta fa una fatica immane a riaddormentarsi, sacrifici economici. Non posso certo darle torto anche fino a quando il mio cellulare ci sveglierà entrambi alle se la prendo un po’ in giro. 6.30 Da Milano a Singapore (17-12-2015) La navetta, questa mattina guidata da un tragitto che effettua il nostro jet e fissiamo alcuni dati: nero, ci porta in poco tempo al Terminal 1 di altitudine 9448 m. , temperatura esterna da - 53° a - Malpensa. Il Check in è ancora chiuso perché è 63° m., velocità 837 km/h . Milano → veramente molto presto. Nell’attesa assistiamo ad una Venezia→Sarajevo →Sofia→Mar Nero. Il cielo per ora sceneggiata di una nera che urla, piange e si dispera, è sereno o con poche nuvole, Helene si è alzata ed è insieme al suo compagno, di fronte a due poliziotti. andata a occupare un posto libero adiacente al nostro, Probabilmente ha assaggiato l’abilità criminale ma con finestrino e si gode il panorama dall’alto con dell’Italia e ci ha rimesso borsa, soldi, passaporto, immenso piacere; dopo un poco la seguo e mi sistemo chissà. Partenza da Milano Malpensa Terminal 1 ore accanto a lei, dato che i posti sono liberi. Arriva il 11 con la Singapore Airlines e arrivo previsto al pranzo, quelli della Singapore Airlines sono Singapore Changi International Airport dopo quasi 13 soddisfacenti, il menù è stampato in un’elegante ore di volo. Da Malpensa siamo partiti con un’ora e brochure che porteremo a casa per ricordo. Smoked mezzo di ritardo per problemi non so di che cosa. Ci Salmon with potato salad; Beef Goulash served with divertiamo a controllare sul monitor di bordo il sautéed vegetables and mashed potatoes; Gaeng Phed 3 Kai, cioè un pollo al curry alla maniera Thai; infine un portarci via tutto perché siamo in arrivo, eccoci buon gelato alla fragola; un vino bianco accettabile, finalmente a Singapore alle 6.35 ore locali. Singapore mentre il coffee è fatto forse con la cicoria . Finito il notturna è affascinante, Helene ha ragione a difendere pranzo siamo ancora sul Mar Nero, ma sono arrivate le coi denti il posto al finestrino. Mare nerissimo, nuvole e Helene è dispiaciuta per non poter guardare tempestato da milioni di luci, centinaia di navi alla dal finestrino. Mar nero → Samsun → Batumi → Tiblisi fonda nell’enorme porto, diversi minuti di volo per → Baku → Turmekbasi → Mary → Ghazny (sotto sorvolarlo interamente e arrivare a compiere un Kabul). Sopra l’Afghanistan le nuvole si dissolvono e la perfetto morbido atterraggio, nonostante la stazza del luna piena illumina la notte delle montagne afghane. bestione della Singapore Airlines. Helene ammira estasiata le luci dei villaggi, che hanno forme strane e bizzarre, ora rotonde ora strette e lunghe, ora a forma di stella. Invece, ammiro, con simile estasi, le stupende hostess della Singapore TOPINA ERA COSÌ BELLA che i suoi genitori decisero di farle sposare l’essere più potente che Airlines. Indossano un elegante vestito fantasia con ci fosse al mondo. Così si misero in cerca di uno fiori ruggine su fondo blu. Queste asiatiche a mio sposo. Per prima cosa andarono dal Sole. avviso son le più belle hostess del mondo. Hanno facce “Oh, Sole,” lo pregarono “per piacere, sposa la nostra bella figlia”. Il Sole acconsentì subito, ma larghe, tonde, piene, ma anche lunghe come le loro vennero presi da un dubbio e chiesero: “Ma modelle di Modigliani. Tutte di capelli corvini, tu sei davvero l’essere più potente che ci sia al nerissimi, raccolti in crocchie o chignon, più o meno mondo?”. “Be’, no,” rispose il Sole “la Pioggia è più potente di me, perché quando piove mi con la stessa acconciatura tutte quante. La fronte è caccia via dal cielo”. “Ci spiace,” dissero i libera dai capelli, il trucco è perfetto, anche se genitori di Topina, nell’atto di tornarsene via “ma noi vogliamo che nostra figlia sposi solo marcato. Il nero del rimmel contrasta in modo netto e l’essere più potente”. Andarono dalla Pioggia, attraente con il biancore privo di imperfezione della che però disse che il Vento era più potente, visto pelle dei volti. Seni piccoli, molto alte e slanciate, vite che le nuvole portatrici di pioggia sono sempre spinte in giro da lui. Allora andarono dal Vento, strettissime, emergono per la loro bellezza, più che e questi, per quanto desideroso di sposare per la loro divisa. M’incanto a guardarle, sono Topina, ammise che non era lui l’essere più l’incarnazione della bellezza femminile orientale. potente, visto che, per quanti sforzi avesse fatto, non era mai riuscito a soffiar via quel Masso di Appena seduti ci consegnano delle pezzuole di spugna roccia che si trovava sempre sul suo cammino. bollenti di vapore per tergersi le mani prima di Allora andarono dal Masso di roccia, che disse che il Toro era più potente, poiché veniva ogni mangiare. Lasciano la pelle morbida come se si fosse sera ad affilare le corna su di lui e così facendo utilizzato della crema. Mi leggo un breve racconto di ne rompeva sempre qualche pezzo. Allora Dino Buzzati, resisto ad un paio di cascaggini, mi andarono dal Toro che si rammaricò di non essere il più potente, visto che doveva girare a guardo Jurassik Park che è un film facile, perché non destra e a sinistra secondo gli ordini del Cuoio di c’è bisogno che segua i dialoghi in inglese. Dopo il film cui erano fatte le redini che lo guidavano. Allora non so più che fare per ingannare il tempo, allora andarono dal Cuoio, che era felicissimo all’idea di sposare la bella Topina, ma che dovette provoco Helene, lotto con lei per conquistare almeno ammettere anche lui che c’era qualcuno più un quarto d’ora di finestrino, non vuole cedere, non so potente, vale a dire il Topo che viveva nella stalla e che ogni notte veniva a rosicchiarlo. perché dato che è notte e voliamo sopra le nuvole, a Allora il Topo che viveva nella stalla fu scelto me non interessa, lo faccio solo per provocarla, ma come sposo.