Parrocchia di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige. Inventario dell'archivio storico (1609 - 1996)

a cura di Cooperativa Koinè

Provincia autonoma di , Soprintendenza per i Beni Culturali, in collaborazione con Archivio Diocesano Tridentino 2015

Premessa

L'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio sono stati effettuati per incarico e con la direzione della Soprintendenza per i beni librari, archivistici e archeologici della Provincia autonoma di Trento e con la collaborazione dell'Archivio Diocesano Tridentino; la redazione dell'inventario è stata curata da Francesca Tecilla, Elena Bertagnolli, Cinzia Groff e Ornella Bolognese socie della cooperativa Koinè e ultimata nel settembre 2013.

L'intervento è stato realizzato utilizzando il Sistema informativo degli archivi storici del . Le schede sono state compilate secondo le norme di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006. Relativamente alla descrizione delle singole unità archivistiche sono stati usati i seguenti criteri: - il titolo originale del documento è riportato tra virgolette; - nella trascrizione dei titoli si sono ricondotti all'uso moderno i segni d'interpunzione, i segni diacritici, le lettere maiuscole e minuscole e si sono sciolte le abbreviature; - le ricostruzioni di titoli, di date ed eventuali altre integrazioni sono state indicate tra parentesi quadre; - di ogni unità archivistica si sono indicati gli estremi cronologici, la definizione archivistica e il numero delle carte.

In particolare per i registri:

- in presenza di più titoli originali, si è scelto quello più significativo, specificandone la posizione solo se esso non appare all'esterno; - si è riportata, ove presente, la numerazione originaria per carte o per pagine; se assente si è dato il computo delle carte scritte, facendo seguire al numero l'espressione "non numerate" (n.n.); - la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte viene espressa mediante la locuzione "carte sinistra - destra" (cc. sd); - in presenza di una numerazione non omogenea si è indicato il computo totale delle carte scritte, specificando di seguito, tra parentesi tonde, il tipo di numerazione presente (parziale, varia, imprecisa); - si è indicata tra parentesi la presenza di carte bianche, tranne quelle esistenti in fine registro.

Nelle citazioni, l'unità archivistica è individuata dal nome del fondo, dal nome della serie e dal numero che indica la posizione dell'unità all'interno della serie. Ad ogni unità archivistica è inoltre associata una segnatura, scritta nel margine sinistro in alto e applicata sul pezzo, che indica la collocazione fisica del pezzo all'interno della serie. Questa è costituita da una lettera alfabetica maiuscola diversa per ogni fondo, dal numero corrispondente alla serie, dal numero del pezzo in inventario e, eventualmente, dal numero della busta-contenitore.

Nella descrizione delle unità archivistiche si è fatto ricorso alle seguenti abbreviazioni e sigle: c., cc. carta, carte recto - verso cc. sd carte sinistra - destra, cioè con la numerazione originaria riferita allo specchio formato da due facciate contrapposte n., nn. numero, numeri n.n. non numerato/e num. orig. numerazione originale p., pp. pagina, pagine tit. dorso titolo dorso tit. int. titolo interno

ADT Archivio Diocesano Tridentino

Alla fine dell'inventario si trovano indici relativi a: persone, toponimi, istituzioni e cose notevoli. Ad ogni lemma dell'indice sono associati i numeri che indicano la posizione del lemma stesso nell'inventario; tali numeri sono collocati tra parentesi graffe, accanto alle introduzioni e alle unità archivistiche, in alto a destra. Le voci dell'indice si riferiscono esclusivamente a quanto riportato nel presente inventario, senza ulteriori ricerche e approfondimenti critici.

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Sommario Parrocchia di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, 1609 - 1996 ...... 7

Parrocchia di San Michele arcangelo...... 10 Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, 1609 - 1996 ...... 15 Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, 1609 - 1717 ...... 16 Registri dei nati e battezzati, 1718 - 1971...... 18 Registri dei nati e battezzati di Sorni, 1843 - 1919...... 21 Registri dei matrimoni, 1718 - 1977...... 22 Registri dei morti, 1718 - 1972...... 25 Indici dei registri dei nati e dei battezzati, dei matrimoni e dei morti, 1798 - 1845 ...... 27 Registri dei cresimati, 1825 - 1996...... 28 Stati delle anime, 1882 - [1961]...... 29 Registri degli sponsali, 1908 - 1943 ...... 31 Atti matrimoniali, 1816 - 1963 ...... 32 Diari delle messe avventizie, 1940 - 1962 ...... 34 Diari personali delle messe, 1938 - 1947...... 35 Registri delle messe manuali, 1948 - 1961 ...... 36 Registri dei legati, [1884] - 1909...... 37 Registri degli adempimenti degli oneri missari, 1883 - 1945 ...... 38 Registri delle pubblicazioni degli avvisi, 1955 - 1960...... 39 Registri delle prediche, 1907 - 1921...... 40 Registri dei funerali, 1946 - 1961 ...... 41 Registri di cassa per le Sante Anime, 1909 - 1961 ...... 42 Registri delle elemosine ed offerte, 1909 - 1961 ...... 43 Registri dei verbali delle riunioni delle associazioni ed opere pie, 1911 - 1968...... 45 Registri degli iscritti delle associazioni ed opere pie, 1883 - 1936...... 47 Registri di cassa delle associazioni ed opere pie, 1911 - 1961 ...... 48 Registri di cassa dell'oratorio parrocchiale, 1947 - 1970 ...... 49 Registri degli abbonamenti, 1944 - 1955...... 51 Registri di cassa generale, 1915 - 1961 ...... 52 Protocolli degli esibiti, 1869 - 1924...... 53 Repertori dell'archivio parrocchiale, 1885 - 1908...... 55 Carteggio e atti repertoriati, 1764 - 1908...... 56 Carteggio e atti, 1835 - 1961 ...... 61

Chiesa di San Michele arcangelo...... 64 Chiesa di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, 1815 - 1985 ...... 68 Registri delle rese di conto degli amministratori, 1815 - 1851 ...... 69 Registri di cassa, 1883 - 1961...... 70 Resoconti, 1850 - 1985...... 71 Carteggio e atti, 1821 - 1961 ...... 73

Prepositura Agostiniana di San Michele all'Adige...... 75 Documentazione dell'archivio della Prepositura Agostiniana in San Michele all'Adige, [1775] ...... 79 Urbari, [1775] ...... 80

Confraternita di Santa Maria del Suffragio...... 81 Documentazione dell'archivio della Confraternita di Santa Maria del Suffragio in San Michele all'Adige, 1745 - 1780 ...... 83 Registri degli iscritti, 1745 - 1780 ...... 84

Confraternita del Santissimo Sacramento ...... 85 Confraternita del Santissimo Sacramento in San Michele all'Adige, 1815 - 1960 ...... 87 Registri degli iscritti e dei verbali delle riunioni, 1815 - 1908 ...... 88 Registri dei verbali delle riunioni, 1909 - 1940 ...... 89 Registri degli iscritti, 1909 - 1941 ...... 90 Registri di cassa, 1825 - 1955...... 91 Carteggio e atti, 1858 - 1960 ...... 92

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Comune di San Michele all'Adige ...... 93 Documentazione dell'archivio del di San Michele all'Adige (ordinamento italico), 1811 - 1813 ...... 94 Registri dei nati, 1811 - 1813...... 95 Registri delle pubblicazioni matrimoniali, 1811 - 1813...... 96 Registri dei matrimoni, 1811 - 1813...... 97 Registri dei morti, 1811 - 1813...... 98 Atti matrimoniali, 1811 - 1813 ...... 99

Comune di San Michele all'Adige ...... 100 Documentazione dell'archivio del comune di San Michele all'Adige (ordinamento austriaco), 1817 - 1930...... 101 Carteggio e atti, 1817 - 1930 ...... 102

Congregazione di carità di San Michele all'Adige...... 103 Documentazione dell'archivio della Congregazione di carità in San Michele all'Adige, 1824 - 1923 ...... 105 Registri di amministrazione, 1824 - 1923...... 106

Lega dei contadini di San Michele e Grumo...... 107 Documentazione dell'archivio della Lega dei contadini di San Michele e Grumo in San Michele all'Adige, 1911 - 1926 ...... 109 Registri dei verbali delle riunioni, 1911 - 1926 ...... 110 Registri dei soci, 1911 ...... 111

Cantina sociale di San Michele all'Adige ...... 112 Documentazione dell'archivio della cantina sociale di San Michele all'Adige, 1920 - 1935 ...... 113 Registri dei verbali delle riunioni, 1920 - 1922 ...... 114 Registri di amministrazione, 1920 - 1935...... 115

Famiglia Bonelli ...... 116 Documentazione dell'archivio privato della famiglia Bonelli di San Michele all'Adige, 1868 - 1996...... 117 Carteggio e atti, 1868 - 1996 ...... 118

Indici ………………………………………………………………………………………………………………… 119

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Albero dei soggetti produttori

Parrocchia di San Michele arcangelo, San Michele all'Adige, 1145 settembre 29 - E' organo/ufficio di : Prepositura Agostiniana di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, 1145 settembre 29 - 1807 giugno 29 Assorbe : Chiesa di San Michele arcangelo, San Michele all'Adige, 1145 settembre 29 - 1987 gennaio 24

Chiesa di San Michele arcangelo, San Michele all'Adige, 1145 settembre 29 - 1987 gennaio 24 E' gestito da : Prepositura Agostiniana di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, 1145 settembre 29 - 1807 giugno 29 E' assorbito da : Parrocchia di San Michele arcangelo, San Michele all'Adige, 1145 settembre 29 -

Prepositura Agostiniana di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, 1145 settembre 29 - 1807 giugno 29 Ha per organo/ufficio : Parrocchia di Santa Maria Assunta, Verla (), [1145] - Ha per organo/ufficio : Curazia del Santissimo Redentore, Faedo, 1637 ottobre 21 - 1919 maggio 14 Ha per organo/ufficio : Parrocchia di San Michele arcangelo, San Michele all'Adige, 1145 settembre 29 - Gestisce : Chiesa di San Michele arcangelo, San Michele all'Adige, 1145 settembre 29 - 1987 gennaio 24 E' gestito da : Ordine dei canonici regolari di Sant'Agostino, San Michele all'Adige,

Confraternita di Santa Maria del Suffragio, San Michele all'Adige, 1673 agosto 23 - [1798]

Confraternita del Santissimo Sacramento, San Michele all'Adige, 1815 gennaio 8 - ante 2004

Comune di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, 1810 settembre 1 - 1817 dicembre 31 Predecessori: Comunità di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, sec. XIII - 1810 agosto 31 Successori: Comune di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Comune di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, 1923 gennaio 13 - Assorbe : Comunità di Faedo, Faedo, [sec. XVII] - 1810 agosto 31

Comune di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12 Predecessori: Comune di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, 1810 settembre 1 - 1817 dicembre 31 Comunità di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, sec. XIII - 1810 agosto 31 Successori: Comune di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, 1923 gennaio 13 - Concorre alla gestione di : Consiglio scolastico locale di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, 1894 gennaio 1 - 1924 ottobre 1 Concorre alla gestione di : Congregazione di carità di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, [1811 febbraio 15] - 1923 dicembre 20

Congregazione di carità di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, [1811 febbraio 15] - 1923 dicembre 20 Alla cui gestione concorre : Comune di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

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Lega dei contadini di San Michele e Grumo, San Michele all'Adige, 1911 settembre 20 - 1926 settembre 2

Cantina sociale di San Michele all'Adige, San Michele all'Adige, [1920] - [1935]

Famiglia Bonelli, San Michele all'Adige, sec. XIX - sec. XX

6 superfondo Parrocchia di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, 1609 - {1} 1996

registri 85, fascicoli 46; metri lineari 4.0

Storia archivistica L'archivio storico della parrocchia di San Michele all'Adige era depositato, prima del presente intervento di riordino, presso la canonica della parrocchia di San Michele all'Adige; la documentazione era collocata in armadi di metallo e di legno in una sala adibita ad archivio, insieme agli archivi delle parrocchie di Faedo e di Grumo, attualmente affidate al medesimo parroco. La storia dell'archivio seguì in parte le sorti di quello della Prepositura agostiniana di San Michele, alla quale era incorporata la parrocchia fino al 1807. Dell'antico archivio parrocchiale si sono salvati infatti quasi tutti i registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, che partono dal 1609, proprio per il fatto che la parrocchia di San Michele venne conservata e continuò la sua attività anche dopo la soppressione della Prepositura (1). In archivio sono conservati anche un urbario della Prepositura (2) e un registro degli iscritti della Confraternita di Santa Maria del Suffragio (3). L'impostazione attuale dell'archivio parrocchiale, soprattutto del carteggio e degli atti, è frutto dell'intervento attuato tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento dal parroco don Giuseppe Adami. Il sacerdote "dopo aver dovuto ripassare più volte registri e specialmente le carte di quest'archivio, posto tutto alla rinfusa, e per prenderne cognizione o per cercare atti domandati o dovuti allegare", riordinò il carteggio e gli atti in 13 "teche" descrivendone il contenuto su un repertorio (4). Sul verbale redatto nel 1908 in occasione della consegna della parrocchia al vicario parrocchiale don Antonio Potrich, di seguito ad un sommario elenco dei registri, dei documenti di fondazione e delle rese di conto, viene puntualizzato che "l'archivio è ordinato con una particolare diligenza dal signor parroco, per la quale si merita una lode speciale" (5). Nel presente intervento di riordino, grazie al repertorio dell'archivio, sono stati ricostruiti i fascicoli originali formati da don Adami. La Commissione Beni Culturali del 2 maggio 1994 ha dichiarato l'archivio parrocchiale di San Michele di interesse storico. Al termine del presente intervento di riordino l'archivio verrà ricondotto nella parrocchia di San Michele all'Adige per la conservazione in locali e arredi idonei.

Contenuto Il fondo comprende la documentazione prodotta dalla parrocchia, dalla chiesa parrocchiale e dalla Confraternita del Santissimo Sacramento di San Michele all'Adige. Presso l'archivio storico della parrocchia sono conservati anche un registro della Prepositura agostiniana, un registro della Confraternita di Santa Maria del Suffragio, documentazione prodotta da altri enti locali quali il Comune, la Congregazione di carità, la Lega dei contadini e la Cantina sociale e documentazione dell'archivio privato della famiglia Bonelli.

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Lingua Italiano; latino; tedesco

Criteri di ordinamento e inventariazione Come riferimento metodologico generale per l'ordinamento e l'inventariazione dell'archivio storico della parrocchia di San Michele all'Adige ci si è attenuti a quanto indicato nelle "Direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento e inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi" approvate dalla Giunta provinciale di Trento con deliberazione 29 marzo 1993, n. 3692, parte prima, punto 3, che fa riferimento alla C.M. del Ministero dell'interno n. 39/1966, Direzione generale degli Archivi di Stato, "Norme per la pubblicazione degli inventari". Il presente lavoro ha comportato tre momenti principali: la schedatura, l'ordinamento e l'elaborazione finale. In fase iniziale sono stati schedati tutti i pezzi rinvenuti nell'archivio parrocchiale rispettando le unità preesistenti. Per quanto riguarda l'ordinamento poiché non è stato possibile ricostruirne uno preesistente, ad eccezione della serie "Carteggio e atti ordinati", si sono individuate le varie attività svolte dal parroco e le amministrazioni che nella parrocchia operano sotto la sua diretta o indiretta responsabilità. Le valutazioni, le scelte e le operazioni occorse nel presente lavoro di riordino sono state comunque concertate con il direttore dell'Archivio Diocesano Tridentino e con il referente della Soprintendenza per i beni storico-artistici, librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento.

Condizioni di accesso In base alle "Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana" la consultazione dei documenti riguarda esclusivamente la documentazione dichiarata di interesse storico. La consultazione di documenti di carattere riservato, relativi a situazioni puramente private di persone, è regolata in termini di legge statale (D. L. 30/6/03 n. 196 "Codice in materia di protezione dei dati personali") richiamata dal "Testo unico provinciale dei Beni Culturali" (L. P. n. 1/2003). Ai titolari degli archivi viene riservato il giudizio sulla consultabilità dei documenti che possono ledere il riserbo dovuto alle persone e comunque solo ad essi, o ad operatori autorizzati, è concessa la facoltà di accedere alla parte relativa all'anagrafe. Inoltre, in base alle suddette "Intese", la consultazione da parte degli studiosi deve comunque avvenire mediante motivata richiesta da inoltrarsi al titolare dell'archivio tramite l'Archivio Diocesano, il quale dovrà inviare al servizio provinciale competente l'elenco delle autorizzazioni rilasciate.

Condizioni di riproduzione La riproduzione (fotoriproduzione, microfilmatura, ecc.) dei documenti conservati nell'archivio parrocchiale è consentita previa autorizzazione da parte del titolare dell'archivio stesso, sentito il parere e avuto il consenso dell'incaricato diocesano per gli archivi parrocchiali. L'Ordinariato consente alla Provincia la microfilmatura dei documenti al fine di costituire copie di sicurezza che saranno conservate presso l'Archivio provinciale.

Bibliografia CASETTI A., Guida storico-archivistica del Trentino, Trento, TEMI, 1961, p. 685

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888

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COPPOLA G., GRANDI C. (a cura di), La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze, Bologna, 1989 GRANDI C. (a cura di), La riconta delle anime (1987-2006): il sacro, il sociale e il profano nelle fonti normative confessionali, Atti del convegno (Trento 3-4 aprile 2008), Roma, 2011 SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989 WEBER S., La prepositura agostiniana di San Michele all'Adige, Trento, 1978

Fonti normative Circolare del Ministero dell'Interno 25 giugno 1966, n. 39, Norme per la pubblicazione degli inventari Codice di diritto canonico (1983) Decreto arcivescovile 10 febbraio 1993, istituzione dell'Archivio Diocesano Tridentino Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 29 marzo 1993 n. 3692, Approvazione delle direttive circa i requisiti dei locali, i criteri generali di ordinamento ed inventariazione, nonché di organizzazione degli archivi (art. 28, comma 2 L.P. 14 febbraio 1992, n. 11) Deliberazione della Giunta provinciale di Trento 27 agosto 1993, n. 11704, Intese fra la Giunta provinciale di Trento e l'Ordinariato diocesano in materia di archivi degli enti ecclesiastici dipendenti dall'autorità diocesana Legge provinciale 17 febbraio 2003, n. 1, Nuove disposizioni in materia di beni culturali Codice in materia di protezione dei dati personali, D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196

Norme o convenzioni La scheda è stata compilata secondo le regole di descrizione di "Sistema informativo degli archivi storici del Trentino. Manuale-guida per l'inserimento dei dati", Trento, 2006.

Note (1) Cfr. WEBER S., La Prepositura Agostiniana di San Michele all'Adige, Trento, 1978, p. 125. (2) Cfr. Documentazione dell'archivio della Prepositura Agostiniana in San Michele all'Adige, Urbari, reg. 1. (3) Cfr. Documentazione dell'archivio della Confraternita di Santa Maria del Suffragio in San Michele all'Adige, Registri degli iscritti, reg. 1. (4) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Repertori dell'archivio parrocchiale e Carteggio e atti repertoriati. (5) Ibidem, Carteggio e atti, fasc. 5.

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Ente Parrocchia di San Michele arcangelo {2} 1145 settembre 29 -

Luoghi San Michele all'Adige (TN)

Archivi prodotti Fondo Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, 15/04/1609 - 18/05/1996

Storia Il paese di San Michele all'Adige si trova nella Piana Rotaliana affacciato sulla sponda sinistra del fiume Adige ed è sede comunale facente parte della Comunità Rotaliana-Königsberg. La storia della parrocchia di San Michele è strettamente legata a quella del monastero dei canonici regolari di Sant'Agostino in San Michele all'Adige, fondato dal vescovo di Trento Altemanno che lo inaugurò insieme alla sua chiesa il 29 settembre 1145. Fin dall'atto di fondazione infatti il monastero ottenne il diritto di cura d'anime sul territorio che lo circondava (1). Nel 1177 papa Alessandro III confermò al monastero tutti i suoi beni, con le sue cappelle, dotazioni, diritti di decime e concesse al vescovo di Trento il diritto di conferma e di investitura del preposito (2). Nei documenti vescovili di investitura veniva precisata la stretta commistione tra il potere spirituale e quello temporale concesso al preposito: "administrationem eiusdem monasterii tam spiritualium tam temporalium plenarie tibi committentes" (3). Il responsabile della cura d'anime di San Michele altri non era che il preposito (non si trova un riferimento a "plebani" o "vicarii Sancti Michaelis", come non si trova un riferimento alla "plebs"), al quale spettava, insieme al capitolo dei canonici, il compito di scegliere i canonici chiamati alla cura delle anime di San Michele e delle chiese dipendenti dal monastero agostiniano: Salorno, Magré, San Floriano, Faedo, Giovo, Pressano e Sorni, che nel corso del tempo conquistarono progressivamente autonomia dalla matrice. Purtroppo, anche a causa della dispersione dell'archivio della Prepositura, le testimonianze rimaste non fanno alcuna luce sulle modalità di attribuzione da parte del preposito delle competenze al parroco di San Michele e sulle sue specifiche attribuzioni spirituali. Al tempo della visita pastorale del 1579 un certo Girolamo, decano del monastero, era responsabile della cura delle anime del luogo (4). Dall'esame delle registrazioni dei battesimi impartiti nella parrocchia di San Michele a partire dal 1609 e per tutto il XVII secolo emerge che il sacerdote che impartiva il sacramento era un "confrater", a volte era definito "curatus", altre volte era il canonico che ricopriva l'incarico di teologo e altre volte era il decano della Prepositura. Dall'inizio del XVIII secolo fino alla soppressione della Prepositura compare la figura del "parochus" del luogo, che impartiva il battesimo con maggiore regolarità degli altri canonici. La stessa situazione si rileva anche dall'esame dei registri dei matrimoni e da quelli dei morti. Nel 1686, dopo la morte del preposito Antonio Quetta, furono stipulati dei capitoli in occasione dell'elezione del nuovo preposito. I vari punti, approvati dal vescovo il 14 agosto 1686, dettavano regole in merito al buon governo della 10

Prepositura, sia da un punto di vista amministrativo che strettamente liturgico, e prevedevano l'assenso del Capitolo della Prepositura per le decisioni più importanti. Al punto 13 dei capitoli si stabiliva che i religiosi deputati alle cure delle anime annesse alla Prepositura fossero nominati con il consenso del Capitolo (5). Per gli incarichi in cura d'anime il preposito e i canonici regolari del monastero di San Michele non percepivano alcun compenso e non incassavano alcun tipo di elemosine e di offerte. Tutte le rendite della parrocchia, comprese quelle derivanti dalle decime e dalle fondazioni, spettavano infatti solo e unicamente alla Prepositura. L'estensione del territorio soggetto alla parrocchia di San Michele, alla quale fin dal 1637 era immediatamente dipendente anche la curazia di Faedo, venne dettagliatamente delineata nella relazione presentata dal preposito Ignazio Kronabiter in occasione della visita pastorale del 1767 (6). Il "districtus parochialis" si estendeva a est "usque ad apices montium Cimbriae et Lisignaci", a sud "per montem Athesis descendendo usque ad viam imperialem", a ovest fino al fiume Adige e a nord fino al territorio del comune di Salorno. In quel momento la cura d'anime della parrocchia di San Michele spettava a Simone Tomasini, decano del monastero. Il preposito Kronabiter precisava inoltre che "onera parochialia huius loci sunt communia" e che "iura pariter sunt ordinaria, omnia tamen Praepositurae incorporata" (7). Il 29 giugno 1807, con decreto del re di Baviera intimato il 2 luglio 1807 (8), il convento fu soppresso. I beni del convento furono incamerati e destinati ad aumentare le rendite dell'Università di Innsbruck. Soppresso il convento sorse la necessità di definire l'esistenza della parrocchia e di assegnarle una congrua dotazione. La conservazione della parrocchia fu decretata il 3 agosto 1813 (9) e nel 1814 don Carlo Zanotti fu incaricato di reggerla come vicario. Qualche anno dopo, il 27 giugno 1817 il governo austriaco concesse al vicario parrocchiale una dotazione annua di 360 fiorini da erogarsi dal Fondo di religione (10). Il diritto di patronato e di presentazione del parroco di San Michele spettava all'imperatore d'Austria, tramite gli organi di governo, mentre la conferma della nomina e la successiva investitura ecclesiastica spettava al vescovo di Trento. Nel 1824 don Zanotti fu nominato primo parroco e la sua dotazione annua fu aumentata a 500 fiorini (11). Da allora il parroco di San Michele venne sempre nominato dal governo austriaco, che provvedeva anche alla congrua del parroco e del cooperatore in base alle vigenti leggi, fino all'annessione del Trentino all'Italia, quando la parrocchia divenne di libera collazione vescovile. Al parroco venne sempre concesso il diritto di abitazione nei locali della ex Prepositura, anche nel periodo in cui essi divennero di proprietà dell'Istituto agrario (12). Dalla parrocchia di San Michele dipendeva anche la cappella dell'Istituto agrario; in qualità di insegnante il cappellano veniva nominato dall'Amministrazione provinciale di Trento (13). Immediatamente soggetta alla parrocchia di San Michele era la cappellania esposta di Sorni eretta il 22 gennaio 1785. Dal 1920 il cappellano esposto di Sorni ottenne la facoltà di tenere regolari registri dei nati (14). La parrocchia di Santa Maria Assunta di Sorni fu elevata il 2 febbraio 1960 e attualmente è sottoposta al decanato di Cembra e . La parrocchia di San Michele rientrava inizialmente nel territorio del decanato di Cembra. Il vescovo Eugenio Carlo Valussi il 5 marzo 1901 formò il decanato di Lavis, includendovi le parrocchie di Lavis, Giovo e San Michele all'Adige scorporate dal decanato di Cembra. Il 7 ottobre 1968 le parrocchie di San Michele e Faedo vennero staccate dal decanato di Lavis e unite a quello di . Con decreto ministeriale del 30 dicembre 1986 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 24 gennaio 1987 la parrocchia di San Michele è stata dichiarata Persona Giuridica Privata (Trib. di Trento, Reg. Persone Giuridiche n. 507).

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ELENCO DEI PARROCI (15)

1824-1840 Carlo Zanotti (dal 1814 vicario parrocchiale) 1841-1845 Gaetano Boscarolli 1845-1852 Pietro Casetti (vicario dal 1845 e parroco dal 1849) 1852-1875 Giuseppe Enrici 1876-1882 Bartolomeo Arvedi 1882-1908 Giuseppe Adami 1909-1942 Angelo Tamanini 1943-1945 Giuseppe Zandonati (vicario parrocchiale) 1945-1961 Francesco Banaletti 1961-1967 Cornelio Cristel 1967-1980 Luciano Wegher 1981-1995 Tarcisio Pederiva 1995-2011 Giancarlo Pellegrini (con Grumo e dal 2000 Faedo) 2011- Mieczyslaw Lubomirski (con Grumo e Faedo)

Condizione giuridica Ente ecclesiastico civilmente riconosciuto

Funzioni, occupazioni e attività Il termine "parrocchia" (16) deriva dal greco e indica, dal punto di vista etimologico, una qualsiasi circoscrizione territoriale. Nei primi secoli della cristianità fino al basso medioevo il termine venne adottato per indicare le ripartizioni dei territori diocesani in circoscrizioni minori, fenomeno nato in conseguenza del moltiplicarsi nelle diocesi di nuove chiese sotto la spinta delle crescenti esigenze dei fedeli. La consacrazione definitiva del "sistema parrocchiale" si ebbe con il Concilio di Trento che, sulla base della precedente normativa pontificia e conciliare, dettò una nuova e completa disciplina della struttura della Chiesa. I legislatori del Concilio prescrissero che, per la più efficace tutela della cura delle anime affidate ai vescovi, il "populus fidelium" si dovesse distinguere in parrocchie proprie con confini determinati e che a ciascuna di esse venisse assegnato un sacerdote che vi risiedesse, soltanto dal quale i fedeli potevano ricevere i Sacramenti (Sess. XXIV, cap. 13). Si ordinò così che venissero erette parrocchie in tutti i luoghi in cui esse non esistevano e si stabilirono delle norme per assicurare ai parroci un reddito minimo. Il parroco si impegnava a risiedere nel luogo assegnatogli, ad approfondire la conoscenza della comunità dei fedeli attraverso la compilazione e l'accurata custodia dei libri parrocchiali e a partecipare alle adunanze vicariali. I principi enunciati dal Concilio di Trento e successivamente ribaditi nella normativa pontificia sono stati accolti e sintetizzati nel testo del Codice di diritto canonico del 1917. Il can. 216 §1 dispone che il territorio di ogni diocesi debba essere diviso in "distinctas partes territoriales", a ciascuna delle quali "sua peculiaris ecclesia cum populo determinato est assignanda suusque peculiaris rector, tamquam proprius eiusdem pastor, est praeficiendus pro necessaria animarum cura". L'istituzione parrocchiale dunque risulta costituita, oltre che dall'elemento territoriale, da altri tre elementi: un determinato "popolo", una peculiare "chiesa" e un "pastor". Il Codice di diritto canonico del 1983 ha riconosciuto la personalità giuridica della parrocchia espressamente concepita come "Communitas Christifidelium" (CIC 1983, can. 515 §3). Tale riforma è stata recepita sia nell'accordo tra Stato e Chiesa (legge 121/1985) sia nelle disposizioni sugli enti e beni ecclesiastici (legge

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222/1985); le diocesi e le parrocchie acquistano la personalità giuridica civile dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministero dell'interno che conferisce loro la qualifica di "ente ecclesiastico civilmente riconosciuto".

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Cembra; decanato di Lavis (dal 1901); decanato di Mezzolombardo (dal 1968)

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali ADT, Investiture ADT, Fondazioni ADT, Libro B ADT, Parrocchie e curazie Bibliografia ADAMI G., Memorie della Borgata di San Michele sull'Adige nel Trentino, Mezzolombardo, 1914, II edizione BONELLI D., San Michele all'Adige. Note di storia e di attualità, coordinamento di Luciano Imperadori, Trento, 1984 CURZEL E., Le pievi trentine, Bologna 1998, pp. 256-257 MATTEVI V., La prepositura di San Michele all'Adige e la pieve di Salorno, IN : "Civis. Studi e testi", Trento, Anno XIII, 1989, n. 37, pp. 19-53 TOVAZZI G., Parochiale tridentinum, ed. a cura di Remo , Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970 WEBER S., La prepositura agostiniana di San Michele all'Adige, Trento, 1978

Note (1) Cfr. CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione della cura d'anime dalle origini al XIII secolo (studio introduttivo e schede), Trento, 1999, p. 257. (2) Cfr. WEBER S., La Prepositura Agostiniana di San Michele all'Adige, Trento, 1978, pp. 37-40. (3) Cfr. la serie dei documenti di investitura della Prepositura a partire dal 1447 in: ADT, Investiture. (4) Cfr. WEBER S., op. cit., p. 79. (5) Ibidem, p. 104. (6) Cfr. ADT, Atti visitali, 67, cc. 13-15. (7) Ibidem. (8) Cfr. Archivio di stato di Trento, Intendenza di finanza, b. 221, fascicolo relativo al I Distretto. (9) Cfr. WEBER S., op. cit., p. 125. (10) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo di San Michele all'Adige, Carteggio e atti repertoriati, fasc. 4. (11) Cfr. ADT, Investiture, 12.A, p. 250. (12) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo di San Michele all'Adige, Carteggio e atti repertoriati, fasc. 4. (13) Ibidem, fasc. 6.

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(14) Ibidem, Registri dei nati e battezzati di Sorni. (15) L'elenco si riferisce al periodo successivo alla soppressione della Prepositura. Per il periodo precedente non è possibile redarre un elenco completo dei canonici regolari che hanno tenuto la cura delle anime di San Michele. (16) Cfr. MAURO T., Parrocchia, in Enciclopedia del diritto, XXXI, Milano, Giuffré, 1981, pp. 868-887.

14 fondo A Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, {3} 1609 - 1996

registri 61, fascicoli 32

Soggetti produttori Parrocchia di San Michele arcangelo, 1145 settembre 29 -

Modalità di acquisizione e versamento Il fondo è sempre stato di proprietà dell'ente.

Contenuto La documentazione conservata nel fondo è quella tipica presente in tutte le parrocchie, composta prevalentemente dai registri anagrafici e dai relativi atti, da registri di amministrazione, da carteggio e atti vari.

Lingua Italiano; latino; tedesco

Incrementi previsti Si prevede il continuo accrescimento della documentazione in quanto l'ente parrocchia è ancora attivo.

Esistenza e localizzazione delle copie Presso l'Archivio Diocesano Tridentino si trovano microfilmati tutti i registri anagrafici (nati e battezzati, matrimoni, morti) dal Concilio di Trento fino alla fine del 1923, data oltre la quale tali registrazioni e certificazioni diventano di competenza comunale. Le registrazioni continuano in parrocchia con il solo valore ecclesiastico.

15 serie A 1 Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, 1609 - 1717 {4}

registri 2

Contenuto La serie è costituita da due registri redatti in lingua latina e riportanti i nati e battezzati, i matrimoni e i morti della parrocchia di San Michele a partire dal 1609 e fino al 1717. Tra il primo e il secondo registro è presente una lacuna che copre gli anni 1629-1668. Sul primo registro le registrazioni dei nati e battezzati non seguono un ordine perfettamente cronologico: riportano in forma discorsiva la data di battesimo, nome e cognome del battezzato, dei suoi genitori, del ministro celebrante e dei padrini. Le registrazioni dei matrimoni sono alternate a quelle dei morti e sono riportate anche capovolgendo il registro. Per quanto riguarda le registrazioni dei morti a volte si limitano ad un mero elenco. Sul secondo registro le registrazioni dei nati e battezzati sono riportate sia in forma discorsiva sia seguendo una tabella tracciata a mano. Per un'introduzione generale alle serie dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti si vedano le serie corrispondenti.

A 1.1 {5} "Matrimoni dall'anno 1609 al 1629. Nati dall'anno 1610 al 1629. Morti dall'anno 1612 al 1629" 1609 aprile 15 - 1628 dicembre 26 (1) Altre denominazioni: "I°. Matrimoni 1609-1629. Nati 1610-1629. Morti 1612-1629" (tit. dorso) cc. 1-40: registro dei nati e battezzati, 1609 aprile 15-1628 settembre 13 (2); cc. 41-45r, cc. 51-52, cc. 54v-59 (3): registro dei matrimoni, 1610 settembre 15-1628 febbraio 9; cc. 45r-54r: registro dei morti, 1612 giugno 10-1628 dicembre 26. A c. 24v: alcuni aforismi, sec. XVIII; all'interno del piatto posteriore, incollata: registrazione parziale di un battesimo, sec. XVII. Latino Registro; carta, legatura in pergamena, con lacci in pelle, cc. 59 Segnature precedenti: I Note (1) Non tutte le registrazioni sono in ordine cronologico. (2) Dal 15 aprile 1609 al 12 novembre 1611 le registrazioni sono sporadiche. Su ogni pagina ci sono solo una o due registrazioni. (3) Le cc. 51v-59 sono registrate capovolgendo il registro.

A 1.2 {6} "Matrimoni dal 1669 al 1718. Nati dal 1671 al 1718. Morti dal 1669 al 1718" (tit. dorso) 1669 febbraio 27 - 1717 dicembre 29 pp. 1-268: registro dei nati e battezzati, 1671 febbraio 26-1717 dicembre 24; pp. 1-94: registro dei matrimoni, 1669 febbraio 27-1717 agosto 3; cc. 1-51, pp. 1-116: registro dei morti, 1669 marzo 2-1717 dicembre 29 (1).

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Italiano, latino Registro; carta, legatura in pelle, cc. 346 (num. orig. varia), con indici alfabetici a rubrica dei nati alle pp. 269-313, dei matrimoni alle pp. 315-348 e dei morti (2) alle pp. 349-387 acefalo Segnature precedenti: II Note (1) Le registrazioni dei morti dall'8 febbraio 1703 al 29 dicembre 1717 si trovano alle cc. 1-51 e precedono le registrazioni dei morti dal 2 marzo 1669 al 16 luglio 1704 che si trovano alle pp. 1-116. (2) L'indice dei morti è limitato ai morti dal 2 marzo 1669 al 16 luglio 1704 ed è diviso in due parti: un indice coevo per i morti dal 1669 al 1688 e un indice redatto nel sec. XX per i morti dal 1688 al 1704.

17 serie A 2 Registri dei nati e battezzati, 1718 - 1971 {7}

registri 5

Contenuto I registri dei battesimi insieme a quelli dei matrimoni furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91-97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei battezzati vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili e anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione in modo da "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno), con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile. In base al decreto del 2 luglio 1825 (Raccolta delle leggi provinciali, volume 63, p. 114) nel periodo austriaco il curatore d'anime era tenuto ad inserire nel registro dei nati il nome della levatrice che assisteva al parto. Fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni, il parroco mantenne la funzione di ufficiale di stato civile; da quella data le registrazioni nelle parrocchie continuano ma con solo valore ecclesiastico.

La serie è formata da cinque registri riportanti i nati e battezzati della parrocchia di San Michele all'Adige a partire dal 1718. Le registrazioni dei nati e battezzati dal 15 aprile 1609 al 13 settembre 1628 e dal 26 febbraio 1671 al 24 dicembre 1717 si trovano in: Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, regg. 1-2. Le registrazioni più antiche antiche sono redatte in lingua latina e in forma discorsiva, con indicazione delle date di nascita e di battesimo, dei nomi del battezzato, dei suoi genitori, del ministro celebrante e dei padrini. Dal 1784 le registrazioni sono riportate in latino su una tabella tracciata a mano nella quale sono registrati, secondo le disposizioni governative, le generalità del battezzato, "il tempo della nascita" (anno, mese, giorno e ora), il luogo di nascita, il giorno del battesimo, i nomi dei genitori, del ministro battezzante e dei padrini, e la condizione sociale di questi ultimi. A partire dal 22 gennaio 1788 le registrazioni sono redatte in lingua italiana, fatta eccezione per quelle dal 28 marzo 1811 al 23 settembre 1816 redatte in lingua latina e in forma discorsiva. Dal secondo registro le tabelle sono prestampate. Il primo registro riporta anche le registrazioni dei nati di Grumo, ai quali fino al 1784 veniva impartito il battesimo su licenza del parroco di . Per quanto riguarda la rilevazione degli estremi cronologici si specifica che viene sempre segnalata come prima data quella riferita alla nascita e come ultima quella riferita al battesimo. 18

A 2.1 {8} "III. Nati. 1718-1798" (tit. dorso) 1718 gennaio 8 - 1798 ottobre 19 Altre denominazioni: "Liber baptizatorum spectans ad ecclesiam parrochialem Sancti Michaelis inceptus anno Domini 1718" (tit. int.) All'inizio, sulla carta di guardia: annotazione del parroco don Carlo Zanetti relativa alla stesura degli indici dei registri dei nati, dei matrimoni e dei morti e alla rilegatura dei registri, 1825 aprile 18; a p. 428a: memoria relativa al decreto dell'imperatore Giuseppe II del 20 febbraio 1784 per le registrazioni dei nati e battezzati, [1784]; a c. 441: memoria di un'abiura e professione di fede, 1789 ottobre 15. Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 457, con indice alfabetico a rubrica del sec. XX alla fine n.n. Segnature precedenti: III

A 2.2 {9} "IV. Libro de' nati e battezzati in San Michele dal 21 novembre 1798 a tutto dicembre 1845 e nell'espositura di Sorni dal 21 novembre 1798 a tutto dicembre 1845" 1798 novembre 21 - 1845 dicembre 31 Altre denominazioni: "IV. Nati 1798-1845" (tit. dorso) A p. 77: memoria del vicario parrocchiale don Carlo Zanotti relativa alle nuove disposizioni per le registrazioni dei nati e battezzati, [1816]; alla fine, tra le registrazioni della lettera D dell'indice: elenco dei cresimati, cassato, 1813. Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 151, cc. sd 152-230, con indice alfabetico alla fine n.n. Segnature precedenti: IV Vedi anche: A 5.1, "Indice alfabetico dei nati, morti e matrimoni dal 1798 al 1845".

A 2.3 {10} "Tomus V. Nati dal 1846 al 1876" 1846 gennaio 31 - 1877 gennaio 1 Altre denominazioni: "V. Nati 1846-1876" (tit. dorso) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 119, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n. Segnature precedenti: V

A 2.4 {11} "Tomo VI. Nati dal 1877 al 1911" 1877 gennaio 1 (1) - 1911 novembre 30 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 97, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n. Segnature precedenti: VI

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Note (1) La nascita dell'1 gennaio 1877 è registrata anche sul registro precedente.

A 2.5 {12} "Registro nati e battezzati della parocchia di San Michele dal 1 gennaio 1912 al 1970 31 dicembre" 1912 gennaio 4 - 1971 gennaio 31 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 198, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: VII

20 sottoserie A 2.1 Registri dei nati e battezzati di Sorni, 1843 - 1919 {13}

registri 2

Contenuto In questa sottoserie sono raccolti due registri dei nati e battezzati della cappellania esposta di Sorni dal 1843 al 1919; a partire dal 1920 il cappellano esposto di Sorni ottenne la facoltà di tenere regolari registri dei nati e battezzati.

A 2.1.1 {14} "Archivio parocchiale di San Michele. Libro dei nati nell'espositura dei Sorni dal 1° gennaio 1843 fino al 1899" 1843 luglio 27 - 1898 dicembre 7 Altre denominazioni: "Sorni. I. Nati dal 1843 al 1899" (tit. dorso) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 47, con indice alfabetico alla fine n.n. e sciolto Segnature precedenti: I

A 2.1.2 {15} "Renati Sorni" 1899 gennaio 3 - 1919 ottobre 24 Altre denominazioni: "II. Registro dei nati e battezzati nella cappellania esposta dei Sorni dall'anno della Redenzione 1899 al ***" (tit. int.) "Sorni. II. Nati dal 1899 al ***" (tit. dorso) Alla fine, dopo l'ultima registrazione: annotazione del parroco di San Michele don Angelo Tamanini relativa all'autorizzazione concessa al cappellano esposto di Sorni di tenere, a partire dal 1920, i registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti e di rilasciare i relativi certificati, 1920 gennaio 22. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. sd 26, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: II

21 serie A 3 Registri dei matrimoni, 1718 - 1977 {16}

registri 5

Contenuto I registri dei matrimoni, insieme a quelli dei battesimi, furono introdotti nel diritto canonico dal "Decretum de Reformatione Matrimonii" del Concilio di Trento (Sess. XXIV, capp. 1-2). I titoli 91- 97 del "Rituale Romanum" emanato da Paolo V nel 1614 proposero le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri. Tali normative trovarono applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; i libri dei matrimoni infatti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con la legge imperiale del 20 aprile 1815 ed il decreto del 21 agosto 1815 della Commissione aulica centrale d'organizzazione veniva restituito ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. Se durante la dominazione austriaca il matrimonio celebrato in chiesa aveva validità civile e al parroco veniva richiesta un'attenzione particolare nella produzione degli atti necessari per la celebrazione e la registrazione del sacramento (Cfr. Codice civile austriaco, § 80), negli anni tra l'annessione al Regno d'Italia e il Concordato del 1929 stipulato tra la Santa Sede e l'autorità politica, i riti civile e religioso venivano celebrati separatamente. Con la legge n. 847 del 27 maggio 1929 lo Stato italiano riconobbe la validità civile del matrimonio celebrato secondo le norme di diritto canonico ed il curatore d'anime è tenuto alla notificazione dell'avvenuta celebrazione al Comune, per la sua trascrizione nei registri anagrafici.

La serie è formata da cinque registri dei matrimoni celebrati nella parocchia di San Michele all'Adige a partire dal 1718. Le registrazioni dei matrimoni dal 15 settembre 1610 al 9 febbraio 1628 e dal 27 febbraio 1669 al 3 agosto 1717 si trovano in: Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, regg. 1-2. Sul primo registro di questa serie le registrazioni sono redatte in lingua latina e, fino al 1784, in forma discorsiva. A partire dal 5 agosto 1784 il registro è impostato a tabella tracciata a mano riportante, secondo le disposizioni governative, la data del matrimonio, le generalità degli sposi, del ministro celebrante, dei testimoni e la condizione sociale di questi ultimi. Dal 1788 le registrazioni sono redatte in lingua italiana. A partire dal secondo registro le registrazioni sono impostate su tabella prestampata, fatta eccezione per il periodo dal 16 marzo 1811 all'11 giugno 1816 in cui veniva adottata la forma discorsiva ignorando la tabella. L'ultimo registro è compilato secondo le norme concordatarie.

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A 3.1 "III. Matrimoni. [1]718-1798" 1718 gennaio 5 - 1798 settembre 22 Altre denominazioni: "Liber matrimoniorum spectans ad ecclesiam parochialem reverendissimae Praepositurae Sancti Michaelis ad Athesim in Tyroli inceptus anno Domini 1718" (tit. int.) A p. 161: memoria relativa al decreto dell'imperatore Giuseppe II del 20 febbraio 1784 per le registrazioni dei matrimoni, [1784]. Latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 191, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: III

A 3.2 {18} "Libro IV dei matrimoni di San Michele e dei Sorni dal 17 novembre 1798 a tutto dicembre 1845" 1798 novembre 17 - 1845 agosto 30 Altre denominazioni: "IV. Matrimoni. 1798-1845" (tit. dorso) A p. 26: memoria del vicario parrocchiale don Carlo Zanotti relativa alle nuove disposizioni per le registrazioni dei matrimoni, [1816]. Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 68, cc. sd 69-97, con indice alfabetico alla fine n.n. Segnature precedenti: IV Vedi anche: A 5.1, "Indice alfabetico dei nati, morti e matrimoni dal 1798 al 1845".

A 3.3 {19} "Tomus V. Matrimoni dal 1846 al 1906" 1846 febbraio 23 - 1906 gennaio 9 Altre denominazioni: "V. Matrimoni. 1846-1906" (tit. dorso) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 99, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n. Segnature precedenti: V

A 3.4 {20} "Matrimoni dal 1906 al 1961" 1906 gennaio 9 (1) - 1945 agosto 4 Altre denominazioni: "Matrimoni contratti nella parrocchia di San Michele dall'anno 1906 al 19***" (tit. int.) Alle cc. sd 82-100: registrazione dei matrimoni celebrati fuori parrocchia, 1945 febbraio 10-1961 febbraio 11. Segnature precedenti: VI Note (1) Il matrimonio del 9 gennaio 1906 è registrato anche sul registro precedente.

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A 3.5 "Registro matrimoni dal 1/11 1945 al 11/9 1977" 1945 novembre 3 - 1977 settembre 11 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 186, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: VII

24 serie A 4 Registri dei morti, 1718 - 1972 {22}

registri 4

Contenuto I registri dei morti vennero resi obbligatori insieme ai registri dei cresimati e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilivano anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § "Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur"). Tale normativa trovò applicazione nelle parrocchie della diocesi di Trento in tempi relativamente brevi; infatti i libri dei morti vennero compilati costantemente fino all'epoca contemporanea, prima con finalità solo religiose, poi anche civili ed anagrafiche. L'autorità politica austriaca si interessò ai libri parrocchiali con la lettera circolare del primo maggio 1781 che li dichiarava documenti pubblici a tutti gli effetti civili. Nella successiva legge imperiale del 20 febbraio 1784 vennero prescritte formule e espressioni linguistiche uniformi per la loro compilazione e si ordinò di "impiegare ogni cura ed attenzione, acciocché per il bene de' nostri sudditi venga data una forma tale a simili registri, per via della quale lo stato ne possa fare l'uso occorrente, e che dalla loro uniformità ne risulti la sicurezza pubblica come oggetto della legge". Dopo la breve parentesi dei domini bavarese e napoleonico, durante i quali le competenze in materia di stato civile furono trasferite ai Comuni (anche se la regolare tenuta dei libri canonici da parte dei parroci non venne mai meno) con il decreto del 21 agosto 1815 la Commissione aulica centrale d'organizzazione restituiva ai curatori d'anime il compito di ufficiali di stato civile, che essi mantennero fino al primo gennaio 1924, data dell'impianto dello stato civile italiano presso i Comuni. Da quel momento le registrazioni nelle parrocchie continuano ma con solo valore ecclesiastico.

La serie è costituita da quattro registri dei morti della parrocchia di San Michele all'Adige a partire dal 1718. Le registrazioni dei morti dal 10 giugno 1612 al 26 dicembre 1628 e dal 2 marzo 1669 al 29 dicembre 1717 si trovano in: Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Registri dei nati e battezzati, dei matrimoni e dei morti, regg. 1-2. Sul primo registro di questa serie le registrazioni sono in lingua latina e riportano, in forma discorsiva fino al 27 aprile 1784, il nome e l'età del defunto e il nome del sacerdote che ha accompagnato la sepoltura; di seguito le registrazioni sono strutturate su una tabella prestampata e riportano, secondo le disposizioni governative, la data della morte, le generalità del defunto, con la religione, il sesso e l'età, la malattia o la causa della morte, dapprima in lingua latina e, dal 6 gennaio 1788, in quella italiana. I registri successivi sono impostati su tabella prestampata, fatta eccezione per le registrazioni dal 29 gennaio 1812 al 27 settembre 1816 redatte in forma discorsiva ignorando la tabella e in lingua latina. Fino al 1919 su questi venivano registrati anche i morti di Sorni, sepolti nel cimitero di quella chiesa; a partire dal 1920 il cappellano esposto di Sorni ottenne la facoltà di tenere regolari registri.

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A 4.1 {23} "III. Morti. 1718-1798" (tit. dorso) 1718 gennaio 19 - 1798 ottobre 7 Altre denominazioni: "Liber defunctorum spectans ad ecclesiam parochialem reverendissimae Prepositurae Sancti Michaelis ad Athesim in Tyroli inceptus anno Domini 1718" (tit. int.) A p. 439: memoria relativa al decreto dell'imperatore Giuseppe II del 20 febbraio 1784 per le registrazioni dei morti, [1784]; alle pp. 497-498: memoria relativa alla sepoltura di soldati morti nella battaglia tra austriaci e francesi del 2 novembre 1796, 1796 novembre 5 - 1796 novembre 10. Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 502, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: III

A 4.2 {24} "Libro IV dei morti dall'otto dicembre 1798 a tutto dicembre 1845" Altre denominazioni: "IV. Morti. 1798-1845" (tit. dorso) A p. 39: memoria del vicario parrocchiale don Carlo Zanotti relativa alle nuove disposizioni per le registrazioni dei morti, [1816]. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 158, con indice alfabetico alla fine n.n. Segnature precedenti: IV Vedi anche: A 5.1, "Indice alfabetico dei nati, morti e matrimoni dal 1798 al 1845".

A 4.3 {25} "Tomus V. Morti dal 1846 al 1915 incluso" 1846 gennaio 13 - 1915 dicembre 23 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 230, con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n. Segnature precedenti: V

A 4.4 {26} "Morti dal 1916 al 1972" 1916 gennaio 8 - 1972 ottobre 27 Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, pp. 199, con indice alfabetico a rubrica alla fine n.n. Segnature precedenti: VI

26 serie A 5 Indici dei registri dei nati e dei battezzati, dei matrimoni e dei morti, {27} 1798 - 1845

registri 1

Contenuto La serie è costituita da un registro riportante gli indici del registro dei nati e battezzati (1), del registro dei matrimoni (2) e del registro dei morti (3) relativamente agli anni 1798-1845.

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Registri dei nati e battezzati, reg. 2. (2) Ibidem, Registri dei matrimoni, reg. 2. (3) Ibidem, Registri dei morti, reg. 2.

A 5.1 {28} "Indice alfabetico dei nati, morti e matrimoni dal 1798 al 1845" 1798 - 1845 Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in mezza pelle, cc. 64 n.n. Vedi anche: A 2.2, "IV. Libro de' nati e battezzati in San Michele dal 21 novembre 1798 a tutto dicembre 1845 e nell'espositura di Sorni dal 21 novembre 1798 a tutto dicembre 1845". A 3.2, "Libro IV dei matrimoni di San Michele e dei Sorni dal 17 novembre 1798 a tutto dicembre 1845". A 4.2, "Libro IV dei morti dall'otto dicembre 1798 a tutto dicembre 1845".

27 serie A 6 Registri dei cresimati, 1825 - 1996 {29}

registri 2

Contenuto I registri dei cresimati vennero resi obbligatori insieme ai registri dei morti e agli "stati delle anime" dal "Rituale Romanum" di Paolo V nel 1614, nel quale si stabilirono anche le formule per la corretta stesura degli atti nei singoli libri (Cfr. § "Formulae scribendae in libris habendis apud parochos ut infra notatur"). In realtà nella diocesi di Trento i registri dei cresimati furono compilati con sistematicità solo a partire dal secolo XIX.

La serie è formata da due registri riportanti i cresimati di San Michele dal 1825 al 1996.

A 6.1 {30} "Registro dei cresimati che incomincia dai 23 maggio 1825 (1)" 1825 maggio 23 - 1944 ottobre 8 Sul piatto anteriore, dopo il titolo, incollata: disposizione del vicario generale di Trento relativa ai cresimati, 1920 giugno; contiene, sciolto: elenco di cresimati, 1617 luglio 9. Italiano Registro a rubrica; carta, legatura in mezza pelle, cc. 60 n.n. Note (1) Di seguito al titolo: "Gli antecedenti sono registrati alla fine di quello del battesimo". Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Registri dei nati e battezzati, reg. 2.

A 6.2 {31} "Registro dei cresimati dal 6.11.1945 al ***" 1945 novembre 6 - 1996 maggio 18 Altre denominazioni: "Cresimati" (tit. dorso) Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 40 Segnature precedenti: II

28 serie A 7 Stati delle anime, 1882 - [1961] {32}

registri 1, fascicoli 4

Contenuto Il "Liber Status animarum" (o Anagrafe) era un registro che permetteva al parroco di conoscere in modo esatto la composizione, la situazione anagrafica e l'impartizione dei Sacramenti delle famiglie sottoposte alla sua cura al fine di facilitare il suo compito di sacerdote e di ufficiale di stato civile. La compilazione degli stati delle anime venne raccomandata, insieme a quella dei registri dei cresimati e dei morti, dal "Rituale Romano" di Paolo V nel 1614. Successivamente diversi concilii e sinodi ordinarono che durante la Quaresima di ogni anno questi libri venissero aggiornati. Queste disposizioni non furono applicate diligentemente nelle parrocchie della diocesi di Trento: prima del XIX secolo infatti si sono conservati pochi registri di questo tipo nonostante le frequenti sollecitazioni provenienti anche dalle autorità civili. Molti sono i vescovi tridentini che, negli atti delle visite pastorali, richiamano l'attenzione su questa lacuna; il vescovo Celestino Endrici in occasione della sua prima visita pastorale nella diocesi stilò un formulario in cui si richiedeva, tra l'altro, e per la prima volta in forma esplicita, di segnalare la presenza in parrocchia degli "Status animarum" o "Anagraphes". Nel 1917 il Codice di diritto canonico li rese obbligatori, lasciando alle disposizioni dei vari Ordinari il compito di introdurli e di stilare anche nuovi e più semplici metodi di compilazione.

La serie è formata da un registro e da quattro fascicoli contenenti schede anagrafiche attestanti lo stato delle famiglie appartenenti alla parrocchia di San Michele all'Adige, comprese le località ad essa soggette, l'Istituto agrario provinciale e la cappellania esposta di Sorni.

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 52 Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, VII (1905) SPARAPANI L., I libri parrocchiali della diocesi di Trento, IN: La conta delle anime. Popolazioni e registri parrocchiali: questioni di metodo ed esperienze a cura di COPPOLA G. e GRANDI C., Bologna, 1989, pp. 277-319

A 7.1 {33} "Anagrafe. 1882" 1882 (con annotazioni fino al 3 novembre 1906) Altre denominazioni: "Anagrafe della parrocchia di San Michele all'Adige dall'anno 1882 al ***" (tit. int.) All'inizio, sulla carta di guardia: memoria relativa ad alcuni emigrati con relativi rimandi all'anagrafe, 1883 agosto 29-1891 aprile 7; annotazioni relative al numero di abitanti di San Michele secondo l'anagrafe comunale, 1890 dicembre 31-1900 settembre 18; all'inizio, prima dell'indice: alcuni aforismi di mano di don Giuseppe Adami, sec. XIX fine, sec. XX inizio. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 254 (bianche molte pp.), con indice alfabetico a rubrica all'inizio n.n.

29

Segnature precedenti: I

A 7.2 b. 1 {34} "Anagrafe II. Anagrafe" 1903 (con integrazioni fino al 12 giugno 1961) Anagrafe a schede. Nn. 1-99 Contiene indice alfabetico a rubrica sciolto. Italiano Fascicolo; carta, cc. 131 n.n.

A 7.3 b. 1 {35} "Anagrafe seconda perpetua. Sorni. 1903" 1903 (con integrazioni fino al 20 settembre 1919) Nn. 1-34 Anagrafe a schede della popolazione di Sorni. Contiene indice alfabetico a rubrica sciolto. Italiano Fascicolo; carta, cc. 34

A 7.4 b.1 {36} "Anagrafe III. Anagrafe famiglie partite" [1909 - 1961] Anagrafe a schede relativa alle famiglie trasferite da San Michele. Italiano Fascicolo; carta, cc. 67 n.n.

A 7.5 b. 1 {37} "A. N. Anagrafe nuova" [1909 - 1961] Nn. 1-156 Anagrafe a schede. Contiene indice alfabetico sciolto. Italiano Fascicolo; carta, cc. 163 n.n.

30 serie A 8 Registri degli sponsali, 1908 - 1943 {38}

registri 2

Contenuto Papa Pio X nel decreto "Ne temere" stabilì che dal giorno di Pasqua del 1908 la promessa di matrimonio per essere valida dovesse essere fatta per iscritto, alla presenza del parroco oppure di due testimoni e firmata dai due fidanzati. Tutto questo allo scopo di impedire problemi o controversie che potevano nascere in seguito ad accordi segreti e di evitare litigi o inimicizie tra persone e famiglie. Il decreto era anche in sintonia con il Codice civile austriaco che stabiliva inoltre che la promessa di matrimonio non imponeva alcun obbligo legale né a contrarre il matrimonio né a versare quanto era stato pattuito, nel caso uno dei due fidanzati mancasse alla promessa.

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda Foglio diocesano per la parte italiana dell'arcidiocesi di Trento, n. III (1908)

A 8.1 {39} "Registro sponsali contratti in San Michele dal 1908 al ***" 1908 ottobre 24 - 1923 dicembre 13 Italiano Registro; carta, legatura in tela, pp. 98

A 8.2 {40} "Sponsali" 1924 gennaio 31 - 1943 marzo 27 Italiano Registro; carta, cc. 49

31 serie A 9 Atti matrimoniali, 1816 - 1963 {41}

fascicoli 8

Contenuto La documentazione è composta dall'insieme delle pratiche relative ai singoli matrimoni celebrati nella parrocchia. Gli atti, prodotti dagli enti ecclesiastici o civili e dai futuri sposi, variano per genere e quantità a seconda delle epoche e dei governi. Si possono trovare, per esempio, certificati di battesimo e di cresima, esami di religione, attestati di avvenute pubblicazioni, dispense vescovili da impedimenti, permessi politici e militari, consensi paterni. Il permesso politico, introdotto nel Tirolo con il decreto della Cancelleria aulica del 12 maggio 1820, veniva rilasciato dal Comune e doveva dimostrare che lo sposo fosse in grado di mantenere una famiglia mediante l'esercizio di un'attività o fosse garantito da una paga giornaliera. Ai parroci era vietato benedire i matrimoni di coloro che non lo avessero presentato. In seguito alla legge n. 847 del 27 maggio 1929, la documentazione di ogni matrimonio viene raccolta nel bifoglio "Esame dei contraenti", consistente nelle domande da farsi agli sposi secondo il can. 1020 del Codice di diritto canonico, e comprende anche la notificazione al comune dell'avvenuta celebrazione da parte del parroco con la relativa attestazione della sua registrazione nei registri anagrafici comunali.

Mancano gli atti matrimoniali relativi agli anni 1841-1850 e 1920-1928.

Bibliografia BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 174-175

A 9.1 b. 1 {42} Atti matrimoniali 1816; 1818 - 1835 Italiano, latino Fascicolo; carta, cc. 287 n.n.

A 9.2 b. 2 {43} Atti matrimoniali 1836 - 1840; 1850 - 1854 Italiano, latino, tedesco Fascicolo; carta, cc. 214 n.n.

A 9.3 b. 3 {44} Atti matrimoniali 1855 - 1870 Italiano, latino, tedesco

32

Fascicolo; carta, cc. 414 n.n.

A 9.4 b. 4 {45} Atti matrimoniali 1871 - 1899 Italiano, latino, tedesco Fascicolo; carta, cc. 704 n.n.

A 9.5 b. 5 {46} Atti matrimoniali 1900 - 1919 Italiano, latino, tedesco Fascicolo; carta, cc. 459 n.n.

A 9.6 b. 6 {47} Atti matrimoniali 1929 - 1945 Contiene, alla fine: parte della documentazione relativa a matrimoni celebrati fuori parrocchia, 1946-1960. Italiano, latino, tedesco Fascicolo; carta, cc. 815 n.n.

A 9.7 b. 7 {48} Atti matrimoniali 1946 - 1956 Italiano Fascicolo; carta, cc. 643 n.n.

A 9.8 b. 8 {49} Atti matrimoniali 1957 - 1963 Italiano Fascicolo; carta, cc. 374 n.n.

33 serie A 10 Diari delle messe avventizie, 1940 - 1962 {50}

registri 3

Contenuto L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. I diari delle messe avventizie, con quelli delle messe legatarie, dovevano essere custoditi in sacrestia, come stabilito da una comunicazione ai decani del 14 agosto 1804 redatta dal vicario generale del vescovo di Trento Simone Albano Zambaiti che riprendeva quanto enunciato nell'enciclica 'Quamvis iterato' del 4 gennaio 1774. Tali disposizioni vennero confermate dal vescovo Francesco Saverio Luschin nel 1825 (Costituzioni diocesane, 1 marzo 1825). Nei diari delle messe avventizie dovevano essere annotati il numero progressivo delle messe celebrate, la data della celebrazione, l'intenzione e il nome del ministro celebrante.

La serie è formata da tre registri che coprono gli anni 1940-1962.

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386

A 10.1 {51} "Diarium missarum" 1940 gennaio 1 - 1950 aprile 22 Altre denominazioni: "Diarium missarum celebratarum in ecclesia Sancti Michaelis ab anno 1940 ad ***" (tit. int.) Latino Registro; carta, legatura in tela, cc. 100 n.n.

A 10.2 {52} "Diarium missarum" 1950 aprile 23 - 1954 agosto 1 (1) Latino Registro; carta, legatura in tela, cc. 15 n.n. Note (1) Le registrazioni sono regolari fino al 25 aprile 1952, mentre quelle successive, dall'1 novembre 1953 all'1 agosto 1954 sono saltuarie.

A 10.3 {53} "Diarium missarum a die 1/7 1956 ad diem ***" 1956 luglio 1 - 1962 dicembre 31 Latino Registro; carta, legatura in tela, cc. 75 n.n. 34 serie A 11 Diari personali delle messe, 1938 - 1947 {54}

registri 1

Contenuto L'autorità ecclesiastica centrale predispose l'uso di tre diari per la registrazione delle messe: il diario per le messe legatarie, quello per le messe avventizie e il diario personale del sacerdote e ne stilò le norme per la loro compilazione. Mentre i primi due diari dovevano essere conservati in sacrestia, il diario personale doveva essere custodito da ogni sacerdote il quale vi annotava tutte le messe che doveva celebrare e quelle celebrate. Tali disposizioni vennero confermate nel 1825 dal decreto diocesano del vescovo di Trento Francesco Saverio Luschin (Costituzioni diocesane del 1 marzo 1825). In seguito altre circolari aggiornarono le disposizioni del decreto e stabilirono che ogni sacerdote dovesse porre al principio del suo diario una dichiarazione firmata con la quale si obbligava a celebrare le messe di cui si fosse preso carico e ad affidare ai suoi eredi, in caso di morte, la soddisfazione delle rimanenti. Fu anche espressamente ordinato che i diari privati dovessero, alla fine di ogni anno, essere riveduti e firmati dal rispettivo parroco per poterne far fede.

La serie è formata da un registro appartenente al sacerdote don Lorenzo Bonelli (1), nato a San Michele all'Adige il 16 marzo 1914 e ordinato sacerdote il 2 aprile 1938. Nel 1941 venne destinato cooperatore nella parrocchia di San Giovanni Battista di Borgo Sacco, dal 1944 al 1967 resse la parrocchia di Sardagna e, in seguito, quella di Terlago. Dal 1978, dopo il suo pensionamento, risiedette a San Michele, dove morì il 21 maggio 1983.

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 382-386

Note (1) Attestati di studio di don Lorenzo Bonelli si trovano in: Documentazione dell'archivio privato della famiglia Bonelli di San Michele all'Adige, Carteggio e atti, fasc. 2.

A 11.1 {55} "Diarium missarum" 1938 aprile 1 - 1947 dicembre 31 Altre denominazioni: "Diarium missarum presbyteri Laurentii Bonelli" (tit. int.) Latino Registro; carta, cc. 78 n.n.

35 serie A 12 Registri delle messe manuali, 1948 - 1961 {56}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale sono annotate le messe celebrate per i defunti secondo l'intenzione dei vari offerenti. Le elemosine per le soddisfazioni erano consegnate "in mano al celebrante" al quale spettava il compito anche di annotare, di anno in anno, la somma totale delle elemosine raccolte e la sua successiva ripartizione a favore dei celebranti, della chiesa, del coro e dei chierichetti.

A 12.1 {57} Registro delle messe manuali 1948 gennaio 1 - 1961 luglio 15 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 92 n.n. (1) Note (1) Le registrazioni dal 20 febbraio 1951 al 15 luglio 1961 sono riportate su cc. sciolte.

36 serie A 13 Registri dei legati, [1884] - 1909 {58}

registri 1

Contenuto Il registro della presente serie è stato iniziato e compilato per la gran parte dal parroco don Giuseppe Adami ed è diviso in due parti. La prima parte riporta gli adempimenti dei legati pii temporanei disposti con testamento. La seconda parte riporta, per ogni legato, il nome del fondatore, la data del documento di fondazione, il numero delle messe, il capitale di fondazione e qualsiasi altra informazione attinente quel legato, con l'annotazione relativa alla posizione del documento di fondazione in archivio (1).

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti ordinati, fasc. 3.

A 13.1 {59} "Legati" [1884] - 1909 Altre denominazioni: "Legati" (tit. dorso) "Legati pii antecedenti il 1884 e susseguenti" (tit. int.) - Registro degli adempimenti dei legati pii temporanei disposti dal 1840, [1884]-1909 marzo 23; - registro dei legati perpetui, [1884]-1909 (con annotazioni del 1959). Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 18 n.n.

37 serie A 14 Registri degli adempimenti degli oneri missari, 1883 - 1945 {60}

registri 2

Contenuto La serie è formata da due registri sui quali sono annotati gli adempimenti annui degli oneri missari dei legati fondati in favore della chiesa di San Michele.

A 14.1 {61} "Diario legati" (tir. dorso) 1883 febbraio 20 - 1908 dicembre 16 Altre denominazioni: "Diario delle sante messe celebrate nella chiesa parochiale di San Michele dall'anno 1883-***" (tit. int.) All'inizio: annotazioni relative alle elemosine per le messe legatarie ed elenco dei legati, [1883-1898]. Italiano, latino Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 15 n.n.

A 14.2 {62} "Messe legatarie. 1909-***" 1909 - 1945 giugno 7 (con annotazioni del 1959) Italiano Registro; carta, legatura in tela, pp. 57 (bianche alcune pp.)

38 serie A 15 Registri delle pubblicazioni degli avvisi, 1955 - 1960 {63}

registri 1

Contenuto La serie è composta da un registro sul quale venivano annotati gli avvisi da leggersi ai fedeli a conclusione delle principali celebrazioni liturgiche; essi riguardavano l'orario e la scadenza delle funzioni settimanali, lo smarrimento di oggetti rinvenuti e portati in chiesa, l'orario delle confessioni, le attività di preparazione alle feste religiose e altre comunicazioni.

A 15.1 {64} Registro delle pubblicazioni degli avvisi 1955 agosto 7 - 1960 dicembre 11 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 153 n.n.

39 serie A 16 Registri delle prediche, 1907 - 1921 {65}

registri 1

Contenuto Il registro che compone la serie fu compilato tra il 1907 e il 1921 da don Angelo Tamanini (1) e dallo stesso utilizzato come base per le prediche.

Note (1) Don Angelo Tamanini nacque a Vigolo Vattaro il 6 novembre 1868 e venne ordinato sacerdote il 2 luglio 1893. Nel 1894 venne destinato cooperatore nella parrocchia di , dove nel 1905 assunse il compito di vicario parrocchiale. Fu curato di Centa San Nicolò dal 1897 e quindi, dal 1909 al 1942, resse la parrocchia di San Michele all'Adige. Morì l'11 ottobre 1944.

A 16.1 {66} "Preparazioni per la predicazione" 1907 luglio 14 - 1921 ottobre 9 Registro delle prediche domenicali e festive di don Angelo Tamanini. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 28 n.n.

40 serie A 17 Registri dei funerali, 1946 - 1961 {67}

registri 2

Contenuto La serie è composta da due registri sui quali venivano annotate le spese sostenute nella celebrazione dei funerali che consistevano nei pagamenti al sacerdote officiante, al sacrestano e al coro e nel contributo per l'acquisto delle candele. A volte alle registrazioni dei pagamenti venivano aggiunte annotazioni relative ai dati anagrafici dei defunti, ai sacramenti ricevuti e al sacerdote celebrante.

A 17.1 {68} "Funerali" 1946 gennaio 1 - 1956 giugno 27 (1) Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 25 n.n. Note (1) Le registrazioni dall'8 luglio 1951 al 27 giugno 1956 sono su cc. sciolte.

A 17.2 {69} Registro dei funerali 1957 luglio 6 - 1961 maggio 22 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 6 n.n.

41 serie A 18 Registri di cassa per le Sante Anime, 1909 - 1961 {70}

registri 1

Contenuto La serie si compone di un registro sul quale sono annotate le entrate derivate da elemosine raccolte in chiesa e le uscite per la celebrazione di messe per le anime del Purgatorio ("pro animabus").

A 18.1 {71} "Anime" 1909 giugno 7 - 1961 luglio 10 Altre denominazioni: "Cassa anime" (tit. int.) All'inizio, incollato sul piatto anteriore: autorizzazione relativa alle tasse diocesane delle messe per le Sante Anime, 1925 novembre 3. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 45 n.n.

42 serie A 19 Registri delle elemosine ed offerte, 1909 - 1961 {72}

registri 4

Contenuto La serie è formata da quattro registri sui quali sono state annotate le offerte e le elemosine destinate ai poveri della parrocchia. Le registrazioni riguardano le somme depositate nella cassetta del Pane di Sant'Antonio (1), le distribuzioni del legato Battisti di Mori, le multe comunali provenienti dalla locale Congregazione di carità e altre collette destinate alla distribuzione di pane ai poveri.

Note (1) La devozione Antoniana più diffusa è quella del Pane di Sant'Antonio, attiva nelle parrocchie per alleviare, con le offerte dei più ricchi, la miseria dei poveri. La pia pratica si diffuse in tutto il mondo, portando molte persone a promettere al Santo una certa quantità di pane per le persone più bisognose se avessero ottenuto la liberazione da mali spirituali o fisici. Ottenuta la grazia, il beneficiato deponeva nella cassetta di Sant'Antonio, presente in chiesa, una somma di denaro corrispondente al pane promesso. Spesso nell'iconografia il Santo viene rappresentato in atto di dare del pane ai poveri e in special modo ai bambini.

A 19.1 {73} Registro delle elemosine 1909 giugno 7 - 1922 dicembre 19 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 62 n.n.

A 19.2 {74} Registro delle elemosine 1922 dicembre 22 - 1933 agosto 21 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 46 n.n.

A 19.3 {75} "Pane di Sant'Antonio dal 21.8.1933 al 1.1.1943" 1933 agosto 21 - 1942 dicembre 31 Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 48 n.n.

{76}

43

A 19.4 "Pane di Sant'Antonio" 1943 gennaio 30 - 1961 luglio 6 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 26 n.n.

44 serie A 20 Registri dei verbali delle riunioni delle associazioni ed opere pie, 1911 - {77} 1968

registri 5

Contenuto La serie si compone di cinque registri dei verbali delle riunioni delle associazioni attive nella parrocchia di San Michele all'Adige, sulle quali il parroco esercitava il controllo.

A 20.1 {78} "Figlie di Maria. Note e protocolli" 1911 settembre 27 - 1946 febbraio 17 Registro dei verbali delle riunioni dalla Pia unione delle Figlie di Maria di San Michele all'Adige. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 45 n.n.

A 20.2 {79} "Le Madri Cristiane. San Michele all'Adige" 1929 dicembre 30 - 1939 giugno 9 Altre denominazioni: "Pia unione delle Madri cristiane di San Michele all'Adige" (tit. int.) Registro dei verbali delle riunioni della Pia unione delle Madri Cristiane di San Michele all'Adige. All'inizio, incollata: richiesta di alcune madri di San Michele di erigere la pia unione, 1929 giugno 9. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 6 n.n.

A 20.3 {80} "Donne Cattoliche" 1931 novembre 12 - 1940 agosto 11 Registro dei verbali delle riunioni della direzione e delle assemblee generali dell'Associazione Donne di Azione cattolica di San Michele all'Adige. All'inizio: memoria relativa alla costituzione dell'associazione, 1931; alla fine: registrazioni di cassa, 1932 gennaio 31-1933 ottobre 31. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 84 n.n.

A 20.4 {81} "Verbali dell'associazione San Michele arcangelo dal 9 marzo 1938-XVI al ***. San Michele all'Adige" (tit. int.) 1938 marzo 9 - [1947] [febbraio]

45

Registro dei verbali delle riunioni del consiglio di presidenza dell'Associazione giovanile di Azione cattolica di San Michele all'Adige. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 27 n.n.

A 20.5 {82} Registro dei verbali delle riunioni 1961 ottobre 12 - 1968 dicembre 4 Registro dei verbali delle riunioni dell'associazione giovanile di Azione cattolica di San Michele all'Adige Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 95 n.n.

46 serie A 21 Registri degli iscritti delle associazioni ed opere pie, 1883 - 1936 {83}

registri 2

Contenuto La serie è formata da due registri riportanti gli iscritti alle associazioni attive nella parrocchia di San Michele all'Adige.

A 21.1 {84} "[...] Santa Infanzia. Perpetuo Soccorso e Sacra Famiglia. Terz'Ordine" (tit. dorso) 1883 febbraio 20 - 1908 dicembre 17 - Registro degli iscritti al Terz'Ordine, 1883 febbraio 20-1889 ottobre 20; - registro degli iscritti alla Confraternita di Maria Santissima del Perpetuo Soccorso, 1886 dicembre-1896; - registro delle famiglie dedicate alla Sacra Famiglia di Nazareth, 1893 marzo 15-1901 gennaio 26; - registro dell'entrata ed uscita e dei soci della Pia unione della Santa Infanzia, 1893 dicembre 29-1908 dicembre 17. Capovolgendo il registro: - registro dei fanciulli nati dal 1869 al 1900 e obbligati alla Dottrina cristiana ammessi alla Prima Comunione, 1884 marzo 7-[1908]. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 39 n.n., con appigli

A 21.2 {85} "Catalogo delle Figlie di Maria" 1911 agosto 27 - 1936 dicembre 8 Registro delle iscritte alle Figlie di Maria di San Michele all'Adige. Capovolgendo il registro: elenco di iscritte, 1921 novembre-1922 gennaio. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 24 n.n.

47 serie A 22 Registri di cassa delle associazioni ed opere pie, 1911 - 1961 {86}

registri 1

Contenuto La serie è costituita da un registro di cassa della Pia unione delle Figlie di Maria di San Michele all'Adige.

A 22.1 {87} "Pia unione Figlie di Maria" 1911 settembre 13 - 1950 novembre 11; 1961 aprile 15 - 1961 luglio 10 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 29 n.n.

48 serie A 23 Registri di cassa dell'oratorio parrocchiale, 1947 - 1970 {88}

registri 5

Contenuto La serie è formata da cinque registri di cassa in uso del cassiere dell'oratorio parrocchiale e del parroco di San Michele e riportanti le entrate e uscite per la costruzione e per la gestione dell'oratorio. La costruzione dell'oratorio fu promossa dal parroco don Francesco Banaletti, che nel 1947 cominciò a raccogliere i contributi e le offerte per finanziare i lavori. Il dottor Giovanni de Gramatica mise a disposizione il terreno, donandolo alla chiesa parrocchiale. La prima pietra fu benedetta il 2 maggio 1948 e i lavori procedettero a varie riprese in base alle possibilità economiche, completando inizialmente solo il primo piano occupato dal cinema teatro. Secondo il progetto il secondo piano sarebbe stato destinato a contenere sale per le riunioni delle associazioni locali e una cappella (1). Negli anni 1954-1957 fu ideato un progetto, non realizzato per mancanza di contributi, per una scuola di lavoro e addestramento per lavoratori disoccupati (2). L'oratorio parrocchiale di San Michele fu ampliato e ristrutturato nel 2007.

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti, fasc. 10. (2) Ibidem.

A 23.1 {89} "Oratorio parrocchiale. 1947" 1947 marzo 25 - 1955 marzo 16 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 16 n.n.

A 23.2 {90} "Oratorio" 1947 marzo 25 - 1961 giugno 28 - pp. 81-139: registro di cassa, 1947 marzo 25-1961 giugno 28; - pp. 243-288: registro delle uscite divise per voci e per fornitori, 1947 luglio 7-1960 dicembre 31; - pp. 289-300: registro dei prestiti concessi all'oratorio da privati, dalla chiesa parrocchiale di San Michele e dalla Cassa rurale di San Michele all'Adige, con elenco dei prestiti, 1948 settembre 5-1961 giugno 28. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 81-300 (bianche le pp. 140-242, 290-292)

{91}

49

A 23.3 "Oratorio. 30/6 1947-31/12 1956" 1947 giugno 30 - 1956 dicembre 31 Altre denominazioni: "Entrata e uscita per oratorio parocchiale di San Michele all'Adige attraverso le mani dell'arciprete don Francesco Banaletti dal 30.6.1947 in poi" (tit. int.) All'inizio: registro dei prestiti, 1948 settembre 5-1955 dicembre 31. Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 31 n.n. Segnature precedenti: I

A 23.4 {92} "Oratorio cinema" 1953 settembre 20 - 1957 dicembre 8 Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 40 n.n.

A 23.5 {93} "Cassa oratorio" (tit. int.) 1961 dicembre 1 - 1970 febbraio 2 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 88 n.n.

50 serie A 24 Registri degli abbonamenti, 1944 - 1955 {94}

registri 1

Contenuto La serie è composta da un registro tenuto dal parroco di San Michele che si occupava degli abbonamenti a settimanali e quotidiani per conto dei suoi parrocchiani.

A 24.1 {95} "Vita trentina" 1944 - 1955 Registro degli abbonamenti a settimanali e quotidiani: Vita Trentina, Il Popolo trentino, La Domenica. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 9 n.n.

51 serie A 25 Registri di cassa generale, 1915 - 1961 {96}

registri 2

Contenuto La serie è formata da due registri, in uso al parroco di San Michele all'Adige, che riportano l'annotazione di entrate e uscite di varie amministrazioni presenti in parrocchia sulle quali il sacerdote esercitava il suo controllo.

A 25.1 {97} "Collette varie" 1915 gennaio 1 - 1961 luglio 10 Registro di cassa di diverse amministrazioni: opere diocesane e parrocchiali, campane, Associazione giovanile San Michele arcangelo, biblioteca parrocchiale, stampa cattolica, pagamenti al quaresimalista, congrua del parroco e del cooperatore, ecc. Italiano Registro; carta, legatura in tela, pp. 259 (bianche molte pp.), con appigli

A 25.2 {98} Registro di cassa generale 1935 dicembre 31 - 1961 giugno 25 Registro di cassa di diverse amministrazioni: Fondo missioni, coro, Pia unione delle Madri Cristiane, Pia Unione delle Figlie di Maria, Confraternita del Santissimo Sacramento, chiesa parrocchiale (obbligazioni), capitali di fondazione dei legati. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 68 (bianche alcune pp.), con indice delle amministrazioni all'inizio n.n.

52 serie A 26 Protocolli degli esibiti, 1869 - 1924 {99}

registri 3

Contenuto I protocolli degli esibiti sono registri sui quali devono essere annotati, secondo una numerazione progressiva, gli atti e la corrispondenza in arrivo e in partenza di una amministrazione con l'indicazione della data e del contenuto. Ai parroci venne raccomandata la compilazione di tali registri per una corretta gestione del loro ufficio sia dall'autorità politica, sia da quella ecclesiastica.

La serie è formata da tre registri. Manca il protocollo degli esibiti relativo agli anni 1828-1847 e contrassegnato dal numero romano I, secondo quanto riportato sul repertorio dell'archivio parrocchiale redatto dal parroco don Giuseppe Adami (1).

Bibliografia utilizzata per la compilazione della scheda BAZZANELLA G., Manuale d'ufficio per il clero curato, Trento, 1888, pp. 120-121

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Repertori dell'archivio parrocchiale, reg. 1, c. sd 5.

A 26.1 {100} "Protocollo degli esibiti della parrocchia di San Michele all'Adige" (tit. int.) 1869 gennaio 2 - 1876 marzo 2 Altre denominazioni: "Protocollo. 1869-1886" (capovolgendo il registro) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 28 n.n. Segnature precedenti: II

A 26.2 {101} "Protocollo. 1876 al ***" 1876 gennaio 5 - 1905 aprile 27 (2) Altre denominazioni: "1814 al 1841. Repertorio delle leggi e verso il fine vi sono gli atti coi quali il padre dà il consenso pel matrimonio al figlio ancor minorenne, cominciando dall'aprile 1841" (1) Dopo la registrazione del 16 agosto 1895: registro di cassa per le Sante Anime, 1876 maggio-1882 aprile 29. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 75 n.n., con indice alfabetico a rubrica (relativo alla parte mancante) alla fine n.n. Segnature precedenti: III

53

Note (1) Manca la parte di registro relativa al titolo (cc. strappate). (2) Mancano le registrazioni dal 17 agosto 1895 al 4 ottobre 1895 (cc. strappate)

A 26.3 {102} "Protocollo degli esibiti dal 1 gennaio 1909" 1909 gennaio 3 - 1924 giugno 7 (1) Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 43 n.n. Note (1) Le registrazioni degli anni 1920-1924 sono sporadiche.

54 serie A 27 Repertori dell'archivio parrocchiale, 1885 - 1908 {103}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un repertorio dell'archivio parrocchiale di San Michele all'Adige redatto tra il 1885 e l'inizio del sec. XX dal parroco di San Michele don Giuseppe Adami (1882-1908). Il sacerdote ha compilato tale repertorio dopo aver "ripassato" e riordinato tutto l'archivio, poiché al suo arrivo a San Michele era "posto tutto alla rinfusa" (1). In esso sono riportati gli elenchi dei registri dei nati e battezzati, dei matrimoni, dei morti e dei cresimati, gli stati delle anime e gli altri registri appartenenti all'archivio della parrocchia di San Michele, compresi i registri della Congregazione di carità, della Confraternita del Santissimo Sacramento, della Congregazione dei Terziari e della Confraternita di Santa Maria del Suffragio, oltre un elenco delle ordinanze, leggi ecclesiastici e civili ritenute più rilevanti. La parte più consistente del registro è costituita dall'elenco dei documenti riordinati dall'Adami, suddivisi secondo le "Teche", numerati e descritti uno per uno (2).

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Repertori dell'archivio parrocchiale, reg. 1, all'inizio. (2) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti repertoriati.

A 27.1 {104} "Repertorio dell'archivio e cronaca (1)" 1885 - 1908 (con integrazioni fino al 1928) (2) Altre denominazioni: "Archivio" (tit. dorso) "Repertorio dell'archivio parochiale di San Michele all'Adige. 1885" (tit. int.) A c. d 1: introduzione al registro, 1885 ottobre 15; a c. s 2: indice dei registri e delle teche (o fascicoli), 1885; alle cc. sd 74-90: notizie storiche e di cronaca locale relative soprattutto alla chiesa parrocchiale e all'asilo infantile di San Michele, [1885]-1907. Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. sd 90 (bianche molte cc. sd), con appigli Note (1) "E cronaca": aggiunta posteriore. (2) Le integrazioni riguardano solo le registrazioni della Teca VIII Autentiche reliquie.

55 serie A 28 Carteggio e atti repertoriati, 1764 - 1908 {105}

fascicoli 10

Contenuto La serie è costituita da 10 fascicoli contenenti la maggior parte del carteggio e degli atti della parrocchia di San Michele all'Adige. I documenti sono stati redatti soprattutto nel periodo posteriore alla soppressione dell'antica Prepositura agostiniana di San Michele; sono conservati solo alcuni documenti del secolo XVIII e alcune copie di atti più antichi. La documentazione è suddivisa secondo l'ordinamento attuato tra la fine del secolo XIX e l'inizio del secolo XX dal parroco don Giuseppe Adami, il quale raggruppò il carteggio e gli atti in 13 "teche" e attribuì un numero ad ogni documento. Il riscontro di tale ordinamento è dettagliatamente rilevabile dal repertorio, compilato interamente dal sacerdote tra il 1885 e il 1908 (1), strumento necessario anche per la ricerca dei documenti. Seguendo il criterio adottato da don Adami, ad ogni numero può corrispondere un singolo documento oppure più documenti attinenti allo stesso argomento (2). In alcune occasioni invece don Adami ha ritenuto opportuno integrare la numerazione aggiungendo a volte un numero esponenziale, a volte una lettera minuscola e a volte un numero frazionale. La ricostruzione della struttura della serie impostata originariamente da don Adami si è resa necessaria nella presente fase di riordino in quanto quasi tutta la documentazione (ad eccezione della Teca IV Beneficio parrocchiale e della Teca XIII Memorie storiche tuttora presenti integralmente) era collocata in raccoglitori ad anelli in buste di plastica trasparente e in alcuni raccoglitori di cartone e ogni traccia del precedente ordinamento era stata quasi completamente cancellata. Nella descrizione inventariale alle unità archivistiche sono stati attribuiti i titoli dedotti dal repertorio stesso. Anche l'ordinamento delle unità all'interno della serie non segue quello cronologico, ma la numerazione delle "teche" originali. In alcune "teche" si possono trovare documenti redatti posteriormente al 1908 e non registrati quindi sul repertorio di don Adami, ma comunque attinenti per l'argomento. Nella presente serie mancano al momento attuale la Teca VII Compagnia Santissimo Sacramento, la Teca VIII Autentiche sacre reliquie, indulgenza Sacro Cuore di Gesù, altare privilegiato e la Teca XII Attestazioni nascita, matrimonio, morte avuti dall'estero. Mancano anche le due pergamene numerate da don Adami: l'atto di consacrazione degli altari della chiesa di San Michele datato 2 maggio 1698 e provvisto di sigillo pendente, contenuto in origine nella Teca I Atti ecclesiastici al n. 1/2; una concessione di altare privilegiato datata 17 novembre 1757, contenuta in origine nella Teca VIII al n. 1/2.

Vedi anche: Fondo Documentazione dell'archivio della Congregazione di carità in San Michele all'Adige. Fondo Documentazione dell'archivio della Prepositura Agostiniana in San Michele all'Adige.

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Repertorio dell'archivio parrocchiale, reg. 1. (2) Ad esempio nella Teca I Atti ecclesiastici al n. 5 corrispondono gli atti visitali degli anni 1842, 1870 e 1880. 56

A 28.1 b. 1 {106} I. Atti ecclesiastici 1821 - 1908 Nn. 1-174 (1) Mancano i nn. 1/2 (2), 47, 52, 66, 102, 122 e 155; il n. 36 è nel n. 68. Circolari, lettere pastorali, disposizioni e carteggio dell'ufficio parrocchiale di San Michele all'Adige in materia di anagrafe, movimento della popolazione, funzioni sacre, processioni, decanato, conferenze decanali, visite pastorali (1842; 1870; 1880; 1891), sacrestano, cimitero, Via Crucis, pubblica moralità e chiesa parrocchiale. Fascicolo; carta, cc. 384 n.n. Segnature precedenti: I Note (1) Il n. 174 non è registrato sul repertorio, ma riporta sul verso il numero assegnato da don Adami. (2) Il n. 1/2 corrisponde all'atto di consacrazione di tre altari del 1698. Il documento datato 2 maggio 1698 e munito di sigillo pendente è segnalato sulla scheda relativa alla parrocchia di San Michele all'Adige dell'indagine conoscitiva sugli archivi parrocchiali promossa nel 1988 dalla Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con l'Ordinariato diocesano.

A 28.2 b. 1 {107} II. Chiesa. Documenti. Memorie. Ristauri 1807 - 1908 (con documenti del 1145 e 1177 in copia) Nn. 1-115 Manca il n. 113; il n. 1 ("atti istorici chiesa, prelatura...") si trova nella Teca XIII; il n. 99 si trova nel n. 75 della Teca IV, il n. 103 si trova nel n. 19 della Teca III, il n. 110 si trova nel resoconto, il n. 114 si trova nel n. 85 della Teca IV. Carteggio e atti relativi alla dotazione annua della chiesa parrocchiale, all'obbligo del Fondo di religione di mantenere la chiesa e gli arredi sacri, ai lavori di restauro della chiesa (decorazione, finestre, scala, tetto, organo, campane), del campanile, della sacrestia, ecc. Contiene: documento relativo alla fondazione della Prepositura agostiniana di San Michele all'Adige (1145, copia); bolla papale (1177, copia). Fascicolo; carta, cc. 375 n.n. Segnature precedenti: II

A 28.3 b. 2 {108} III. Legati 1785 (copia) - 1880 Nn. 1-21 Mancano i nn. 2 (1) 4, 6, 10, 12-19; i nn. 3², 6, 10, 12, 13, 14, 16, 18, 19 si trovano in Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti, fasc. 2. Prospetti relativi alle messe legatarie della Prepositura di San Michele, carteggio e atti relativi alle fondazioni missarie, comunicazioni relative alle disposizioni di legati pii temporanei, ecc. Italiano, latino, tedesco Fascicolo; carta, cc. 115 n.n. Segnature precedenti: III Vedi anche: A 29.2 b. 1, "Fondazioni di messe e missioni".

57

Note (1) Si tratta dell'urbario della Prepositura di San Michele, che si trova in: Documentazione dell'archivio della Prepositura Agostiniana in San Michele all'Adige, Urbari, reg. 1.

A 28.4 b. 2 {109} "IV. Beneficio parochiale. Canonica. Orto. Fassioni" sec. XIX primo quarto - 1908 (con documenti dal 1917 al 1933) Nn. 1-86 Mancano i nn. 5-55, 58, 72, 78-80, 83, 84. Fassioni delle rendite della parrocchia (sec. XIX primo quarto; 1821-1824), carteggio e atti relativi alla congrua, alla canonica e all'orto parrocchiali. Alla fine: documenti senza numero, 1917-1933 (con documento 1824 in copia). Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 258 n.n. Segnature precedenti: IV

A 28.5 b. 2 {110} V. Congregazione di carità 1812 - 1905 (con documento del 1780 in copia e documenti fino al 1924) Nn. 1-50 Mancano i nn. 1, 25, 38, 40-45, 47-50. Carteggio e atti relativi all'amministrazione della Congregazione di carità di San Michele: elenco di debitori, rese di conto, locazioni, cancellazione dei crediti inesigibile, fassioni per il pagamento dell'equivalente d'imposta, documenti di fondazione, amministrazione dei legati, ecc. Contiene: vendita di un fondo alla Confraternita del Suffragio di San Michele, 1780 (copia coeva). Alla fine: documenti senza numero, 1859-1924. Italiano Fascicolo; carta, cc. 108 n.n. Segnature precedenti: V

A 28.6 b. 2 {111} VI. Scuole Istituto agrario e documenti legato Missioni 1866 - 1908 (con documenti dal 1911 al 1928) Nn. 1-36 Il n. 27 si trova nel n. 100 della Teca II; il n. 32 si trova nel n. 146 della Teca I. Carteggio e atti relativi alle scuole e all'Istituto agrario provinciale di San Michele: programma e regolamento dell'Istituto, erezione della Via Crucis nella cappella dell'Istituto, concessione di deroga dall'astinenza dalla carne e dal lavoro festivo, carteggio relativo alla condotta morale degli studenti e degli insegnanti, carteggio relativo alle scuole di Faedo, Sorni e San Michele, ecc. Alla fine: documenti senza numero, 1911-1928. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 137 n.n.

{112}

58

A 28.7 b. 3 IX. Sanità 1830 - 1905 Nn. 1-29 Manca il n. 19. Leggi, istruzioni, lettere pastorali, circolari, articoli di giornali e "ricette" relative alla prevenzione e alla cura del colera; norme per le prevenzione della diffusione della pellagra. Alla fine documento senza numero: "Istruzione sul modo di contenersi in tempi di colera", Trento, 1887, pp. 32, a stampa. Italiano Fascicolo; carta, cc. 115 n.n. Segnature precedenti: IX

A 28.8 b. 3 {113} X. Faedo 1812 - 1908 (con documenti del 1634 e del 1637 in copia) Nn. 1-74 Mancano i nn. 45 e 67. Carteggio e atti relativi alla cura d'anime e alla chiesa di Faedo: documenti di fondazione del legato Simoni (1634 copia) e della curazia (1637 copia), amministrazione del patrimonio della chiesa e del beneficio curaziale, atti di consegna e riconsegna, capitoli del curato, facoltà di benedire i matrimoni, costruzione della nuova chiesa, evasione del conto intercalare 1895/1896, ecc. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 166 n.n. Segnature precedenti: X

A 28.9 b. 3 {114} XI. Sorni 1812 - 1908 (con documento del 1636 in copia; con documenti dal 1928 al 1929 e del 1951) Nn. 1-42 Mancano i nn. 26, 31 e 36. Carteggio e atti relativi alla cura d'anime e alla chiesa di Sorni: amministrazione del patrimonio della chiesa e del beneficio espositurale, consegne e riconsegne, nomine e capitoli dei cappellani esposti, elenco dei cappellani dal 1786 al 1889, evasione del conto intercalare 1902/1903, rapporti con il comune di Lavis, nomina e salario del sacrestano, ecc. Alla fine: documenti senza numero, 1928-1929; 1951. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 117 n.n. Segnature precedenti: XI

A 28.10 b. 3 {115} "XIII. Memorie storiche" 1764 - sec. XIX fine (con documenti fino al 1938) Nn. 1-3 Memorie relative alla Prepositura di San Michele all'Adige ricavate dal Bonelli (1) e dal Tovazzi (2); memoria relativa alla Prepositura con elenco dei prepositi ([1830] copia); elenco dei prepositi e dei canonici, con notizie degli stessi, redatto dal preposito

59

Ignazio Kronabiter (3), ([1770 ca.], con annotazioni fino al 1774); appunti e carteggio di don Giuseppe Adami in preparazione alla sua pubblicazione sulla storia di San Michele (4). Alla fine documenti senza numero: prospetto del patrimonio della Prepositura (1764); atto relativo alla nullità di una transazione del 1750 tra la comunità di San Michele e la Prepositura (sec. XVIII seconda metà); estratto dal catasto comunale di San Michele riportante i beni immobili della Prepositura (sec. XVIII seconda metà); elenco dei pagamenti della dotazione annua del Fondo di religione alla chiesa parrocchiale di San Michele (1817/18-1864); memoria di mano del curato di Grumo don Giuseppe Simonini relativa alla storia e alle origini della devozione del Sacro Cuore di Gesù (sec. XX inizio); riscossione delle tasse sociali della Società agricolo-operaia cattolica di San Michele e Grumo (1912-1913); articoli di giornale e documentazione a stampa (1918-1938); memoria relativa alle istituzioni di ispirazione cattolica di San Michele (1928). Italiano, latino, tedesco Fascicolo; carta, cc. 187 n.n. Segnature precedenti: XIII Note (1) Cfr. BONELLI B., Notizie istorico-critiche intorno al b. m. Adelpreto vescovo di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania e dell'Italia a' tempi dello scisma di Federigo I... contrapposte all'apologia delle memorie antiche di , II, 1762, p. 391. (2) Cfr. TOVAZZI G., Parochiale tridentinum, ed. a cura di Remo Stenico, Trento, Biblioteca PP. Francescani, 1970, p. 847. (3) Il preposito Ignazio Kronabiter celebrò nel 1745 i 600 anni dalla fondazione del monastero di San Michele e in quell'occasione "trasse dall'oblio documenti e memorie dei prelati". Cfr. WEBER S., La Prepositura Agostiniana di San Michele all'Adige, Trento, 1978, p. 110. (4) Cfr. ADAMI G., San Michele all'Adige. Memorie, Trento, 1894.

60 serie A 29 Carteggio e atti, 1835 - 1961 {116}

fascicoli 10

Contenuto La serie è costituita da 10 fascicoli, in parte riportanti titoli originali e in parte formati in fase di riordino con la documentazione rinvenuta sciolta. I due fascicoli relativi alle fondazioni di messe e alle visite pastorali riportano, a matita, le segnature nn. XIV e XV, apposte dal parroco don Francesco Banaletti come virtuale continuazione dei fascicoli della serie Carteggio e atti repertoriati.

A 29.1 b. 1 {117} "Pastorali vescovili da 1835-1879" 1835 - 1879 Pastorali emanate dai vescovi di Trento. Latino Fascicolo; carta, cc. 86

A 29.2 b. 1 {118} "Fondazioni di messe e missioni" 1841 - 1909; 1923 - 1960 Carteggio e atti relativi alle fondazioni missarie, prospetti delle messe legatarie, libretto di risparmio, quietanze, sanatoria e affrancazione delle messe legatarie. Contiene i nn. 3², 6, 10, 12-14, 16, 18, 19 della Teca III (1). Italiano Fascicolo; carta, cc. 114 Segnature precedenti: XV (di mano di don Francesco Banaletti) Vedi anche: A 28.3 b. 2, III. Legati. Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti repertoriati, fasc. 3.

A 29.3 b. 1 {119} Carteggio e atti attinenti all'anagrafe 1888 - 1961 Prospetti, certificati, carteggio e atti relativi all'anagrafe. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 102

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A 29.4 b. 1 {120} Nomine e tabelle di servizio 1895 - 1960 Diffide di pagamento, quietanze e carteggio relativi al pagamento delle tasse di nomina (1895-1915); tabelle di servizio (1909-1929); nomine del parroco, concessioni di facoltà di confessare, nomine di cooperatori, di vicari e altre nomine (1909-1960); ordini di pagamento e quietanze dell'imposta sulla rendita personale (1912-1923); nomine di predicatori quaresimalisti (1915-1938). Italiano Fascicolo; carta, cc. 107

A 29.5 b. 1 {121} Consegne e riconsegne 1908 - 1909; 1943 - 1945 Atti di consegna e riconsegna della parrocchia e del beneficio parrocchiale di San Michele. Italiano Fascicolo; carta, cc. 45

A 29.6 b. 1 {122} Fassioni e congrua 1909 - 1929 Carteggio e atti relativi alla presentazione delle fassioni per il completamento di congrua, alla concessione di aumenti di congrua per il parroco e per il cooperatore. Italiano Fascicolo; carta, cc. 67

A 29.7 b. 2 {123} Carteggio e atti 1909 - 1960 (con documenti dal 1856 al 1951) Carteggio del parroco don Angelo Tamanini in qualità di membro di direzione dell'Asilo infantile di San Michele all'Adige (1909- 1925); carteggio, circolari e atti relativi al coro, all'organista, alle sacre funzioni, alla visite canoniche decanali, alle processioni, a collette, all'erezione della parrocchia di Santa Maria di Sorni, ecc. Contiene: documentazione privata di Ottilia Simoni vedova di Giordano Franch da San Michele all'Adige, 1856-1951. Italiano Fascicolo; carta, cc. 234

A 29.8 b. 2 {124} "Visite pastorali" 1910 - 1954 Decreti visitali, risposte ai questionari, programmi o orari delle visite pastorali compiute a San Michele nel 1910, 1932, 1945 e 1954. Contiene, a stampa: "Direttorio-cerimoniale per la sacra visita pastorale nella archidiocesi di Trento", Trento, 1943, pp. 20; "Direttorio ...", seconda edizione, Trento, 1954, pp. 36. Italiano Fascicolo; carta, cc. 109 Segnature precedenti: XIV (di mano di don Francesco Banaletti)

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A 29.9 b. 2 {125} Associazioni e opere pie 1929 - 1960 Statuto della Pia unione delle Madri Cristiane di San Michele all'Adige (1929); elenchi di iscritte alle Figlie di Maria (1943-1947); documentazione relativa all'azione per la Buona stampa (1946-1947), all'Opera di San Vigilio (1948) e all'Azione cattolica (1949; 1960). Contiene documentazione a stampa. Italiano Fascicolo; carta, cc. 46

A 29.10 b. 2 {126} Oratorio parrocchiale 1948 - 1961 Appunti e conti del parroco don Francesco Banaletti per la costruzione dell'oratorio parrocchiale; richieste e concessioni di contributi pubblici (1948-1961); documentazione relativa al progetto per la realizzazione nei locali dell'oratorio di un cantiere-scuola di lavoro e addestramento per lavoratori disoccupati (1954-1957). Italiano Fascicolo; carta, cc. 188

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Ente Chiesa di San Michele arcangelo {127} 1145 settembre 29 - 1987 gennaio 24

Luoghi San Michele all'Adige (TN)

Archivi prodotti Fondo Chiesa di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, 31/10/1815 - 31/12/1985

Storia Il vescovo di Trento Altemanno consacrò la chiesa di San Michele arcangelo il 29 settembre 1145, in occasione della fondazione del monastero agostiniano al quale era incorporata (1). Nel 1177 il monastero venne posto sotto la protezione papale mediante una bolla che stabiliva che "le possessioni e tutti gli altri beni che la chiesa giustamente e canonicamente ora possiede o coll'aiuto di Dio potrà in avvenire acquistare, per concessione di pontefici, per donazione di re o di principi o per offerte di fedeli o in altre giuste maniere, rimangano intatti a voi e ai vostri successori" (2). Fino al 1807, anno della soppressione del monastero, la storia della chiesa di San Michele fu strettamente legata a quella della Prepositura, in quanto parte integrante del suo patrimonio. La chiesa e il monastero furono resi ricchi prima dal vescovo Altemanno con un annuo assegno di cinque marche e con la concessione di beni in località Traversara, presso Zambana, della decima della chiesa di Faedo e del monte di Favogna. Seguirono donazioni del conte Ulrico di Appiano, di un certo signor Erardo che consegnò alla chiesa ogni suo possedimento che aveva intorno ad essa, e molti altri lasciti alla chiesa e all'altare di San Michele (3). Nel secolo XIII la chiesa, a causa di un incendio, venne ridotta ai muri perimetrali e il monastero fu costretto a vendere boschi e prati per sostenere le spese della sua ricostruzione (4). L'attuale edificio è frutto della ricostruzione attuata dal preposito Antonio Quetta (1663-1687), essendo ormai l'antica chiesa troppo piccola e danneggiata da altri incendi. L'opera fu progettata dagli architetti Giovanni Borghetti e Stefano Panizza e fu completata nel 1683, anno della riconsacrazione della chiesa. La nuova chiesa, posta nel centro del complesso abbaziale, fu provvista di cinque altari di marmo e di una ricca dotazione di opere e oggetti liturgici (5). Nel 1688 fu ampliata con il grande coro e le facciate e nel 1698 venne nuovamente consacrata dal vescovo Giovanni Michele Spaur (6). La chiesa fu devastata dalle truppe francesi che passarono a San Michele nel 1796 e la spogliarono di molti dei preziosi arredi di cui era dotata. L'autorità ecclesiastica esercitava il suo controllo sui beni e sugli arredi sacri della chiesa soprattutto durante le visite vescovili: nel 1579 i visitatori ordinarono di compilare un inventario dei beni mobili del monastero e della chiesa, che era molto ricca di arredi (7). Non possedendo un patrimonio e dei redditi separati da quelli della Prepositura, la chiesa non aveva dei sindaci deputati alla sua amministrazione (8). Rientrava tra i compiti del preposito quello di mantenere in buono stato la chiesa, così come il monastero e i suoi possedimenti.

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Sull'urbario della Prepositura conservato nell'archivio storico della parrocchia di San Michele e compilato nel 1775, tra i beni di fondazione, risulta anche "una chiesa prepositurale e parrochiale" attigua al "collegio prepositurale" che serviva da abitazione del preposito e dei canonici (9). In seguito alla soppressione della Prepositura la chiesa divenne di proprietà del governo bavarese, che le assegnò una dotazione annua per sopperire ai bisogni ordinari per il culto. La dotazione fu confermata anche dal Prefetto del Dipartimento dell'Alto Adige e, durante il dominio austriaco, subentrò nella proprietà il Fondo di religione. Con decreto del 16 aprile 1818 della Cancelleria aulica venne concessa una dotazione permanente, erogabile in rate trimestrali dall'Ufficio del censo di Lavis (10). Con decreto del 12 aprile 1824 il Capitanato circolare di Trento, preso atto dell'estrema povertà della chiesa espositurale di Sorni, ordinava alla chiesa parrocchiale di San Michele di contribuire annualmente, per quanto fosse possibile, al suo mantenimento (11). Oltre alla dotazione annua, la chiesa di San Michele non possedeva capitali o beni immobili, se non quelli derivanti dalle fondazioni missarie istituite posteriormente alla soppressione della Prepositura (12). Al parroco, che ne era il diretto amministratore e veniva coadiuvato da sindaci o fabbiriceri, erano riservati i diritti di usufrutto e di servitù per lo svolgimento delle funzioni sacre. La sentenza della Suprema Corte amministrativa austriaca del 25 novembre 1891 confermò l'obbligo del Fondo di religione di sopperire a tutte le spese ordinarie della chiesa e all'integro mantenimento dell'edificio (13). Il governo italiano, succeduto alla monarchia austroungarica nella proprietà della chiesa, mantenne l'obbligo di fornire i fondi necessari alla celebrazione dei sacri uffici nella chiesa di San Michele (14). Il parroco di San Michele era tenuto a presentare annualmente alla Prefettura di Trento i conti amministrativi (15) della chiesa per la necessaria liquidazione (16). L'edificio subì notevoli danni durante la seconda guerra mondiale e il Genio civile, come organo competente per conto dello stato, si prese in carico i lavori di restauro del tetto e delle vetrate (17). In applicazione della legge n. 222 del 20 maggio 1985 e in seguito ai DD.MM. del 21 marzo 1986 e 30 dicembre 1986 (pubblicato quest'ultimo sulla Gazzetta ufficiale il 24.01.1987), a decorrere dal 24 gennaio 1987 l'ente Chiesa parrocchiale di San Michele arcangelo è stato soppresso e i suoi beni (con tutte le relative pertinenze, accessioni, comproprietà, diritti, servitù e ipoteche) sono stati assegnati all'ente Parrocchia si San Michele arcangelo di San Michele all'Adige. Con decreto del Ministero dell'Interno dell'8 settembre 1988 vennero concesse in proprietà alla parrocchia di San Michele arcangelo anche la chiesa parrocchiale e le sue pertinenze (campanile, sagrato, sacrestia e connessi diritti di servitù). Il 9 gennaio 1989 la chiesa venne consegnata al parroco don Tarcisio Pederiva, legale rappresentante della parrocchia.

Funzioni, occupazioni e attività Il curatore d'anime era il legittimo amministratore della sostanza della chiesa curata, come anche delle chiese annesse e di tutte le fondazioni istituite a favore delle stesse. Il patrimonio della chiesa era costituito dagli apparati, dagli utensili, dagli arredi sacri di cui essa è provvista per il culto divino, dagli altri beni mobili di sua proprietà, come pure dai fabbricati, fondi, capitali, introiti, diritti ad essa appartenenti, i cui proventi sono destinati a sopperire ai bisogni del culto divino e al mantenimento in buono stato dei fabbricati. Il parroco svolgeva la sua attività di responsabile amministrativo affiancato dai fabbricieri (detti anche sindaci o massari), quali rappresentanti della comunità. L'istituzione e l'azione dei fabbricieri vennero disciplinate da un decreto napoleonico del 26 maggio 1807: venivano

65 nominati per decreto ministeriale o prefettizio, erano generalmente tre per ciascuna chiesa e duravano in carica cinque anni. Nella diocesi di Trento venne emanata nel 1865 una normativa relativa all'amministrazione delle chiese che disciplinava, tra l'altro, anche il rapporto del curatore d'anime coi fabbricieri. Il primo era considerato l'organo ecclesiastico dell'amministrazione e a lui competeva la principale direzione; i fabbricieri gli erano affiancati "tanto allo scopo di prestargli assistenza, quanto nella loro qualità di rappresentanti della comunità ecclesiastica (...). Tanto il curator d'anime che i fabbricieri devono sempre aver cognizione di quanto concerne l'amministrazione". I fabbricieri venivano di regola proposti al curatore d'anime; il loro ufficio durava due anni, salvo la possibilità di essere riconfermati. Dal 1874 (Legge 7 maggio 1874, Boll. Leggi dell'Impero n. 50) spettava al decano il diritto di nominare i fabbricieri proposti dalla comunità. Le fabbricerie erano perciò organi amministrativi dipendenti dall'autorità ecclesiastica, ai quali era demandata l'amministrazione dei beni temporali di una chiesa, con esclusione di qualsiasi ingerenza nelle questioni di culto. Anche il Codice di diritto canonico del 1917 (cann. 1183-1184) contemplava espressamente la fabbriceria, escludendola però da molte ingerenze (elemosine di messe, ordine della chiesa e del cimitero, disposizione e custodia dei libri parrocchiali, ecc.). Lo stesso Codice conferiva alla chiesa personalità giuridica, con il diritto di acquistare, ritenere, amministrare liberamente ed indipendentemente da ogni potere civile beni temporali per il conseguimento dei propri fini (can. 1495). Dove mancava la fabbriceria, l'amministratore unico era il rettore della chiesa, sotto l'esclusivo controllo dell'Ordinario. Il parroco o rettore della chiesa, che faceva sempre parte di diritto della fabbriceria, per la natura stessa dell'ente ne era il presidente. Il Concordato del 1929 e il regio decreto del 26 settembre 1935 ridimensionarono ulteriormente la rilevanza delle fabbricerie. L'ente chiesa parrocchiale è stato soppresso in seguito all'applicazione degli adempimenti in materia di revisione concordataria seguiti alla legge 20 maggio 1985 n. 222, e all'entrata in vigore del relativo regolamento di esecuzione (decreto 13 febbraio 1987, n.33), in particolare in seguito all'approvazione dei decreti con i quali è stata stabilita la sede e la denominazione dei nuovi enti parrocchia.

Contesto generale Diocesi di Trento Decanato di Cembra; decanato di Lavis (dal 1901); decanato di Mezzolombardo (dal 1968)

Fonti normative Norme per l'amministrazione del patrimonio delle chiese e dei benefici nonché delle fondazioni ecclesiastiche nella diocesi di Trento, 1865 Legge 20 maggio 1985, n. 222, "Disposizioni sugli enti ecclesiastici in Italia e per il sostentamento del clero cattolico in servizio nelle diocesi" Decreto Ministeriale 30 dicembre 1986, Conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto all'Istituto per il sostentamento del clero nella diocesi di Trento ed alle quattrocentocinquantasei parrocchie costituite nella stessa diocesi. Perdita della personalità giuridica civile da parte di millecentonovantuno enti beneficiali e di quattrocentoquarantadue chiese parrocchiali, tutti della sopraddetta diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali

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ADT, Libro B Bibliografia ADAMI G., Memorie della Borgata di San Michele sull'Adige nel Trentino, Mezzolombardo, 1914, II edizione PELLEGRINI G., La chiesa di San Michele all'Adige/Die Kirche von San Michele all'Adige, 2008 WEBER S., La prepositura agostiniana di San Michele all'Adige, Trento, 1978

Note (1) Cfr. WEBER S., La Prepositura Agostiniana di San Michele all'Adige, Trento, 1978, p. 28. (2) Ibidem, p. 39. (3) Ibidem, p. 31. (4) Cfr. PELLEGRINI G., La chiesa di San Michele all'Adige/Die Kirche von San Michele all'Adige, 2008, p. 6. (5) Cfr. WEBER S., op. cit., p. 98. (6) Cfr. ADT, Atti visitali, 67, c. 13. (7) Cfr. WEBER S., op. cit., pp. 77-79. (8) Cfr. ADT, Atti visitali, 67, cc. 13-15. (9) Cfr. Documentazione dell'archivio della Prepositura Agostiniana di San Michele in San Michele all'Adige, Urbari, reg. 1, c. 1. (10) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti repertoriati, fasc. 2. (11) Ibidem, fasc. 9. (12) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti, fasc. 2. (13) Ibidem. (14) Cfr. Chiesa di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti, fasc. 3. (15) L'anno amministrativo iniziava l'1 luglio e terminava il 30 giugno. (16) Cfr. Chiesa di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti, fasc. 3. (17) Ibidem, fasc. 4.

67 fondo B Chiesa di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, 1815 - 1985 {128}

registri 4, fascicoli 7

Soggetti produttori Chiesa di San Michele arcangelo, 1145 settembre 29 - 1987 gennaio 24

Lingua Italiano; tedesco

68 serie B 1 Registri delle rese di conto degli amministratori, 1815 - 1851 {129}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale i parroci e i vicari parrocchiali di San Michele, in qualità di amministratori della chiesa, riportavano le entrate e le uscite relative al patrimonio della chiesa e i saldi annuali dei conti.

B 1.1 {130} "Registro dell'amministrazion della chiesa parrochiale di San Michele sostenuta dal sacerdote Carlo Zanotti vicario parrochiale, a cui diede incominciamento il primo novembre 1815 ..." 1815 ottobre 31 - 1851 [dicembre 31] All'inizio e alla fine: alcune annotazioni di quietanze, s.d.; alla fine: registrazione delle entrate e delle uscite per la realizzazione della statua di Maria Vergine Addolorata, 1835-1840 novembre 16. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 108 n.n.

69 serie B 2 Registri di cassa, 1883 - 1961 {131}

registri 3

Contenuto La serie è formata da tre registri sui quali è riportata la situazione di cassa della chiesa parrocchiale come luogo di culto (arredi sacri, cera, sacrestano, organista, messe, ecc.) e le entrate e le uscite relative all'amministrazione del suo patrimonio.

B 2.1 {132} "Chiesa. Amministrazione" 1883 febbraio 2 - 1909 giugno 7 Altre denominazioni: "Amministrazione chiesa parrocchiale di San Michele dal 1883 al ***" (tit. int.) All'inizio: prospetto dei pagamenti degli interessi dei capitali dei legati della chiesa, 1890-1909; alla fine: registro dei capitali dei legati, 1904-1906; notizie e descrizione dell'organo, sec. XIX fine. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 59 n.n.

B 2.2 {133} "Entrata e uscita della venerabile chiesa parrocchiale dal 1.1.1909" 1909 gennaio 4 - 1932 giugno 12 All'inizio, incollati sulla carta di guardia: iscrizione della chiesa parrocchiale di San Michele alla Società ceciliana trentina, 1911 settembre 30; invito al pagamento della tassa per il Seminario teologico di Trento, 1923-1924; articolo di giornale relativo alla tassa di bollo, [1923]. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 54 n.n.

B 2.3 {134} "Chiesa" 1944 gennaio 1 - 1961 luglio 10 Italiano Registro; carta, legatura in tela, cc. 30 n.n.

70 serie B 3 Resoconti, 1850 - 1985 {135}

fascicoli 2

Contenuto Con il decreto governativo del 3 agosto 1803 il Ministero per il culto del Regno d'Italia stabiliva delle regole per una migliore amministrazione economica dei beni in possesso degli istituti religiosi. Tutti gli "stabilimenti di religione e di beneficenza pubblica" erano tenuti a presentare annualmente alle municipalità il bilancio della loro attività, entro i tre mesi dell'anno successivo. In base alla circolare del governo del Tirolo e Vorarlberg del 13 ottobre 1821, ogni anno i sindaci della chiesa, nominati dal capo-comune e confermati dal pastore delle anime e dal giudice distrettuale, dovevano rendere conto dell'amministrazione del patrimonio della chiesa mediante un resoconto. Sei settimane dopo il termine dell'anno militare, che cominciava il primo novembre e terminava il 31 ottobre, il sindaco della chiesa servendosi di appositi formulari doveva rendere i conti dell'amministrazione della chiesa, alla presenza del giudice, del pastore locale e di una deputazione comunale. Il conto formalmente rivisto e approvato doveva essere custodito nella cassa della chiesa o in un apposito armadio; in questa occasione era cura del pastore locale delle anime compilare un estratto di tale conto e trasmetterlo per conoscenza all'Ordinariato. Rimase sempre comunque al vescovo l'ispezione del patrimonio delle chiese della sua diocesi. La sorveglianza sull'amministrazione dei beni ecclesiastici, che prima del Concordato tra stato austriaco e Chiesa del 1855 spettava agli organi locali di governo, passava, in base all'art. 30 dell'accordo, all'autorità ecclesiastica. A Trento nel 1865 venne istituito a questo scopo l'Ufficio amministrativo diocesano. Le "Norme d'amministrazione ecclesiastica" pubblicate nel Bollettino delle Leggi dell'Impero del 25 gennaio 1866 regolamentarono la materia stabilendo, tra l'altro, la formazione dei resoconti secondo determinati formulari. Gli amministratori dovevano redigere annualmente i resoconti che, con il visto del curatore d'anime, dovevano essere inviati per l'approvazione all'Ordinariato con la relativa documentazione in ordine di entrata e di uscita. L'Ordinariato doveva vistare e rispedire una copia dei resoconti al curatore d'anime e inviarne un'altra all'autorità politica provinciale. Il Concordato tra stato italiano e Chiesa del 1929 non apportò variazioni sostanziali a questo stato di cose.

B 3.1 b. 1 {136} Resoconti 1850 - 1883 Nn. 1-33 Manca il resoconto per l'anno 1851; per gli anni 1850, 1852-1858 è presente solo l'evasione del resoconto da parte della Contabilità di stato di Innsbruck. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 450 n.n.

{137}

71

B 3.2 b. 2 Resoconti 1883 - 1985 Nn. 34-78 Manca il resoconto per l'anno 1893; per gli anni 1910-1912 è presente solo l'estratto del conto. Italiano Fascicolo; carta, cc. 444 n.n.

72 serie B 4 Carteggio e atti, 1821 - 1961 {138}

fascicoli 5

Contenuto La serie è formata da cinque fascicoli, tre dei quali originali, contenenti la documentazione relativa all'amministrazione della chiesa di San Michele.

B 4.1 b. 1 {139} Inventari 1821 - 1929 Inventari degli arredi (1821-1822; 1829; 1833), inventari del patrimonio (1847; 1864; 1865; 1866; 1870; 1880; 1894; 1908); registro dello stato patrimoniale ed economico (1929). Contiene: "Inventario beneficio parrochiale. Urbario capitali legati chiesa e missioni", notizie del beneficio parrocchiale, registro dei capitali dei legati e della chiesa parrocchiale, di mano del parroco don Giuseppe Adami (1), [1907]. Italiano Fascicolo; carta, cc. 103 Note (1) Don Giuseppe Adami riporta accanto alle registrazioni frequenti riferimenti ai documenti. Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti repertoriati.

B 4.2 b. 1 {140} "Ristauri" 1904 - 1925 (con documento 1891 in copia) Carteggio e atti relativi all'iscrizione al libro fondiario del diritto di usufrutto della canonica e della chiesa di proprietà del Fondo di religione (1904-1909); memorie relative alla canonica (1908; 1914); carteggio e atti relativi ai restauri della canonica, della chiesa parrocchiale, del campanile, di arredi sacri e all'installazione della luce elettrica nella chiesa (1909-1925, con documento del 1891 in copia) e alla requisizione del rame della cupola e del campanile per scopi bellici (1916). Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 133

B 4.3 b. 2 {141} "Conti della chiesa. Campane" 1915 - 1930 Documentazione relativa alla liquidazione dei conti preventivi e consuntivi della chiesa parrocchiale di San Michele da parte della Prefettura della Venezia Tridentina (1920-1930); carteggio e atti relativi alla requisizione delle campane e alla successiva rifusione (1915-1929). Contiene documentazione a stampa, 1918-1927. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 223 73

B 4.4 b. 2 {142} "Amministrazione della chiesa di San Michele. Canonica e orto e sagrestano (1)" 1917 - 1961 (con documenti dal 1883 in copia) Carteggio e atti relativi all'amministrazione della chiesa parrocchiale: prestiti di guerra, sacrestano, organo, approvazione del conto, nomina dei fabbricieri, concessione dell'assegno per le spese di culto e per i restauri, restauro di candelieri, della cupola, della canonica, riparazione del tetto e delle vetrate danneggiati dalla guerra, estratti tavolari dei diritti di usufrutto, ecc. Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 251 Note (1) "Canonica e orto e sagrestano": aggiunta posteriore.

B 4.5 b. 2 {143} Campane 1929 - 1932 Carteggio e atti relativi alla fusione delle nuove campane e al loro collocamento sul campanile: carteggio con le ditte, preventivi, fatture, elenco delle offerte, entrate e uscite, benedizione della campane, rimborso danni di guerra, ecc. Contiene documentazione a stampa, 1924. Italiano Fascicolo; carta, cc. 153

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Ente Prepositura Agostiniana di San Michele all'Adige {144} 1145 settembre 29 - 1807 giugno 29

Luoghi San Michele all'Adige (TN)

Altre Forme autorizzate del nome Monastero dei canonici regolari di Sant'Agostino di San Michele all'Adige

Archivi prodotti Fondo Agostiniani di San Michele, 01/01/1596 - 31/12/1852 Fondo Documentazione dell'archivio della Prepositura Agostiniana in San Michele all'Adige, 01/01/1775 - 31/12/1775

Storia Il monastero agostiniano e la chiesa di San Michele all'Adige furono istituiti il 29 settembre 1145 (1), per volontà del principe vescovo di Trento Altemanno e sotto la protezione dei conti di Appiano, una della più importanti famiglie trentine del tempo. Fin dalla sua fondazione il monastero ebbe incorporato il diritto di parrocchialità sul territorio che lo circondava, che comprendeva anche la pieve di Giovo (2). Il Vescovo assicurava al convento e alla chiesa un'entrata annua di cinque marche su di un maso a Termeno e poco più tardi gli concesse il luogo detto Traversara, presso Zambana, il monte di Favogna e la decima della chiesa di Faedo. Il conte Ulrico d'Appiano donò invece i propri possedimenti situati nella zona attorno al convento, le decime minori del conte Federico d'Appiano e un censo annuo di 10 soldi da pagarsi da ciascun casale sui beni ereditati dai suoi figli. Nel 1177 papa Alessandro III confermò i possessi del monastero e concesse il diritto di libera elezione del preposito da parte del Capitolo dei canonici, poi confermato e investito dal vescovo di Trento (3). Nel 1317 fu unita alla Prepositura la pieve di San Floriano (4) (che comprendeva anche Magré e Cortina all'Adige), nel 1360 la pieve di Salorno (5), entrambe attualmente nella diocesi di Bolzano-Bressanone. Nel 1414, per breve tempo, fu incorporata alla Prepositura anche la pieve di (6). Con queste aggregazioni il convento agostiniano poneva la sua giurisdizione su una zona abbastanza vasta e cospicui dovevano essere perciò anche i redditi che al monastero derivavano, soprattutto per ciò che riguarda le decime. Nel 1326 Enrico, re di Boemia e conte del Tirolo, concesse il privilegio di poter condurre 10 carri di sale ogni anno senza pagar tassa, ratificò donazioni e concesse il diritto di pesca nell'Adige da Egna a Trento. Nel 1327 i rappresentanti della comunità di Faedo donarono al preposito di San Michele un fondo e i diritti comunali al fine di ottenere un servizio liturgico stabile nella chiesa di Sant'Agata (7). Nel 1415 il preposito ottenne dall'antipapa Giovanni XXIII la facoltà di consacrare e benedire oggetti sacri, facoltà confermate in seguito da altri papi (8). Già nel 1474 si rileva la presenza del preposito alla Dieta provinciale degli stati del Tirolo, nella Curia dei prelati: non solo alle diete generali, ma anche ai congressi dietali (9). Il monastero di San Michele aveva le caratteristiche delle fondazioni tipiche dell'area germanica, nelle quali le intenzioni spirituali di riforma del clero impegnato nella cura d'anime, cui veniva prescritta una regola di impianto 75 monastico, si intrecciavano con gli interessi temporali dell'alta nobiltà (10). Fu per secoli l'estrema propaggine meridionale della chiesa tedesca: i suoi prepositi vennero dall'area centroalpina (Bressanone, Brunico, Matrei), ma anche da località della Carinzia, Baviera e Sassonia; il primo ad avere origine dalla diocesi di Trento fu Giorgio Amort da Lavis eletto preposito nel 1476. Il 10 dicembre 1476 il preposito Giorgio Amort fu confermato e investito della Prepositura dal vescovo suffraganeo Albertino "per annuli ac libri traditionem et bireti impositiones, ut moris est" (11). Nel 1742 il preposito Ignazio Kronabiter fu investito "per annuli traditionem et biretti capite tuo impositionem" (12). Negli stessi documenti viene precisata inoltre la stretta commistione tra il potere spirituale e quello temporale concesso al preposito: "administrationem eiusdem monasterii tam spiritualium tam temporalium plenarie tibi committentes" (13). Nel 1530, in occasione della nomina del nuovo preposito, il vescovo Bernardo propose alcuni capitoli da osservarsi dal nuovo eletto e dai canonici in merito all'amministrazione del monastero, puntando l'attenzione sulla conservazione dei beni mobili ed immobili del convento, che dovevano essere inventariati, non alienati e messi a frutto, e sulla presentazione annuale della resa di conto (14). La Prepositura fu oggetto di verifica nel 1538 in occasione della prima visita pastorale del vescovo Bernardo Cles. Venne constatata la presenza di "omnia sacramenta, quae debito cum honere observantur" e la regolare registrazione su un apposito urbario dei beni mobili e immobili spettanti al monastero (15). Nel 1590 il vescovo e il Capitolo della Cattedrale di Trento auspicarono la soppressione del monastero in favore del Seminario, e nuovamente nel 1659 a favore di un'accademia o università. In entrambi i casi la proposta trovò l'opposizione del preposito e la soppressione non fu attuata. Ai tempi del vescovo Carlo Emanuele Madruzzo e in occasione della visita pastorale del 1635, poiché la prepositura dipendeva dal conte del Tirolo per quanto riguardava il potere temporale, sorsero dei contrasti con l'ufficio spirituale di Trento in particolar modo per la vacanza e l'assegnazione della prepositura e per l'esame dei conti e dei registri di amministrazione (16). Nel 1686 il preposito Antonio Quetta ottenne l'aggregazione della Prepositura alla Congregazione Lateranense in Roma; da quell'epoca i prepositi si chiamarono anche abati lateranensi ed i canonici Canonici Regolari Lateranensi (17). Nello stesso anno i canonici presentarono al vescovo alcune capitolazioni in occasione dell'elezione del nuovo preposito: questo avrebbe dovuto render conto dell'amministrazione al Capitolo della Prepositura, costituito da tutti i canonici. Si toccavano poi i punti dell'educazione e degli uffici liturgici: si sarebbero dovuti tenere in convento un lettore per l'insegnamento delle lettere e delle scienze ai religiosi, un cantore per l'insegnamento del canto e degli strumenti musicali ai novizi, e provvedere ai libri necessari istituendo una biblioteca con un custode. Tutti i documenti, l'inventario di tutti i beni mobili e immobili, i privilegi, i diritti e i preziosi si dovevano conservare in un armadio dell'archivio col sigillo capitolare, chiuso con due chiavi, una nella mani del preposito, l'altra del decano (18). Il 2 novembre 1796, in seguito all'invasione francese, il monastero venne saccheggiato e venne dispersa parte dell'archivio. Il patrimonio della Prepositura comprendeva anche la chiesa di San Michele arcangelo e le fondazioni ad essa legate e i canonici che avevano tra i loro compiti quello di cura d'anime non avevano redditi propri. Tra le confraternite erette nella Prepositura, solo la Confraternita del Suffragio possedeva un patrimonio a sé stante e amministrato da due sindaci, mentre la Confraternita della Cintura non possedeva alcun reddito. Il 29 giugno 1807, con decreto del re di Baviera intimato il 2 luglio 1807 (19), il convento fu soppresso e i suoi beni furono incamerati e destinati ad aumentare le rendite dell'Università di Innsbruck. Sotto il Regno d'Italia i beni furono incorporati al Monte Napoleone (20) e in seguito, durante il governo austriaco, furono devoluti in gran parte al Fondo di religione.

76

Il complesso della ex Prepositura venne acquistato dalla Dieta provinciale tirolese di Innsbruck, che nel 1874 vi inaugurò la Scuola Agraria, sviluppatasi poi nell'Istituto Agrario Provinciale. La sede del vecchio convento, lasciata dalla scuola trasferitasi nella nuova e moderna struttura, venne adibita a sede del Museo degli usi e costumi della gente trentina.

Contesto generale Diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Investiture ADT, Atti visitali ADT, Libro B Bibliografia ADAMI G., Memorie della Borgata di San Michele sull'Adige nel Trentino, Mezzolombardo, 1914, II edizione BUCCELLA M., Aspetti istituzionali ed economici nella vita di un monastero agostiniano (S. Michele all'Adige presso Trento, sec. XII - XIV), IN : "Civis. Studi e testi", III, 1979, n. 9, pp. 249-303 CORSINI U., Storia di un Istituto nella storia di un paese autonomo, Trento, 1974 CURZEL E., Le pievi trentine, Bologna 1998, pp. 250-260 CURZEL E., Chiese trentine. Ricerche storiche su territori, persone e istituzioni, Biblioteca dei quaderni di storia religiosa, Verona, 2005 GIACOMONI F., L'Istituto agrario di S. Michele all'Adige, Trento, 1994 HUTER F., Die Gründungsaufzeichnungen von St. Michael a.d. Etsch [1936], IN: Franz Huter, Ausgewählte Aufsätze zur GeschichteTirols, a cura di Marjan Cescutti e Josef Riedmann, Innsbruck, 1997, pp. 11-28 JENAL G., Die geistlichen Gemeinschaften in Trentino - Alto Adige bis zu den Gründungen der Bettelorden, IN: "Atti della Accademia Roveretana degli Agiati. Contributi della classe di scienze umane, di lettere ed arti", a.a. 235, 1985, serie VI, vol. 25, f. A, pp. 309-370, pp. 359-361 MATTEVI V., La prepositura di San Michele all'Adige e la pieve di Salorno, IN : "Civis. Studi e testi", Trento, Anno XIII, 1989, n. 37, pp. 19-53 OBERMAIR H., Der Augustiner-Chorherrenstift St. Michael a. d. Etsch, IN: Dom- und Kollegiatstifte in der Region Tirol - Südtirol - Trentino in Mittelalter und Neuzeit / Collegialità ecclesiastica nella regione trentino - tirolese dal medioevo all'età moderna, a cura di Hannes Obermair, Klaus Brandstätter, Emanuele Curzel, Innsbruck, 2006, pp. 253-271 OBERMAIR H., BITSCHNAU M., Le "notitiae traditionum" del monastero dei canonici agostiniani di S. Michele all'Adige. Studio preliminare all'edizione della Sezione II del "Tiroler Urkundenbuch", IN: "Studi di storia medioevale e di diplomatica", 18, 2000, pp. 97-171 OCCHI K., Gli atti dietali: percorsi di ricerca nei fondi archivistici di Trento, IN: Ceti tirolesi e territorio trentino. Materiali dagli archivi di Innsbruck e di Trento 1413-1790, a cura di Marco Bellabarba, Marcello Bonazza, Katia Occhi, Bologna, 2006, pp. 97-106, pp. 99-100

77

ROGGER I., [recensione a] Simone Weber, La prepositura Agostiniana di S. Michele all'Adige, Trento, Gruppo storico Argentario - Biblioteca Cappuccini, 1978, IN: "Studi trentini di scienze storiche", LVIII, 1979, n. 2, pp. 267-270 ROGGER I., Per la storia del monastero di S. Michele all'Adige: i regesti del dott. Hugo Neugebauer, IN: "Studi trentini di scienze storiche", LIX, 1980, n. 1, pp. 3-39 SPARBER A., St. Michael an der Etsch, IN: Stifte und Klöster. Entwicklung und Bedeutung im Kulturleben Südtirols, a cura del Südtiroler Kulturinstitut, Bolzano, 1962, pp. 336-342 VOLTELINI H. V., Beiträge zur Geschichte Tirols, IN: "Zeitschrift des Ferdinandeums für Tirol und Vorarlberg", III. Folge, 33, 1889, pp. 1-188, 71-77 WEBER S., La prepositura agostiniana di San Michele all'Adige, Trento, 1978

Note (1) Mancando l'atto originale di fondazione, per la fondazione del monastero è necessario ricorrere a diverse testimonianze redatte in tempo posteriore e tra loro leggermente discordanti. Cfr. CURZEL E., Le pievi trentine. Trasformazioni e continuità nell'organizzazione territoriale della cura d'anime dalle origini fino al XIII secolo. Studio introduttivo e schede, Trento, 1999, p. 256, nota 349. (2) Cfr. CURZEL E., op. cit., pp 258-260. (3) Cfr. WEBER S., La Prepositura Agostiniana di San Michele all'Adige, Trento, 1978, p. 31. (4) Cfr. CURZEL E., op. cit., pp. 250-254. (5) Ibidem, pp. 254-256. (6) Ibidem, pp. 184-186. (7) Cfr. BUCCELLA M., Aspetti istituzionali ed economici nella vita di un monastero agostiniano (S. Michele all'Adige presso Trento, sec. XII - XIV), IN : "Civis. Studi e testi", III, 1979, n. 9, p. 266. (8) Cfr. WEBER S., op. cit., p. 61. (9) Il Trentino aveva presso la Dieta provinciale due rappresentanti per le città, due per il contado, e tre per il clero. Questi ultimi erano designati uno dal Vescovo, uno dal Capitolo e uno dalla Prepositura di San Michele all'Adige. La Dieta deliberava in materia legislativa e amministrativa, teneva una sessione annuale e sottoponeva le deliberazioni al visto imperiale. (10) Cfr. CURZEL E., Chiese trentine. Ricerche storiche su territori, persone e istituzioni, Biblioteca dei quaderni di storia religiosa, Verona, 2005, pp. 348-349. (11) Cfr. ADT, Investiture, I, cc. 90-91. (12) Ibidem, 9, cc. 105-106. (13) Ibidem. (14) Cfr. WEBER S., op. cit., p. 72-74. (15) Cfr. ADT, Atti visitali, 1, c. 183. (16) Cfr. WEBER S., op. cit., p. 85, p. 91 e segg. (17) Ibidem, p. 100. (18) Ibidem, p. 103 e segg. (19) Cfr. Archivio di Stato di Trento, Intendenza di finanza, b. 221, fascicolo relativo al I Distretto. (20) Il Monte Napoleone era l'istituzione finanziaria incaricata di amministrare il debito pubblico nel periodo napoleonico.

78 fondo C Documentazione dell'archivio della Prepositura Agostiniana in San {145} Michele all'Adige, [1775]

volumi 1

Soggetti produttori Prepositura Agostiniana di San Michele all'Adige, 1145 settembre 29 - 1807 giugno 29

Contenuto Il volume facente parte del fondo è stato rinvenuto, in fase di riordino, frammisto alla documentazione dell'archivio storico della parrocchia di San Michele all'Adige. Secondo un'annotazione riportata all'inizio del volume, esso fu ritrovato nel 1887 nell'archivio comunale dal parroco don Giuseppe Adami. Documentazione dell'archivio della Prepositura si trova anche in: Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo, Carteggio e atti repertoriati, fasc. 10 e nel fondo "Ordini e congregazioni religiose, confraternite, corporazioni di arti e mestieri" conservato nell'Archivio provinciale di Trento.

Lingua Italiano

Vedi anche: Serie Carteggio e atti repertoriati.

79 serie C 1 Urbari, [1775] {146}

volumi 1

Contenuto Per la corretta e vigile amministrazione dei beni degli enti ecclesiastici e per dimostrare la regolarità della gestione del patrimonio, si faceva uso di un particolare tipo di registro chiamato "inventarium" o "urbarium". In esso si registravano i fondi, gli stabili e i capitali di proprietà di un ente, la loro estensione, la rendita annuale, il nome dei locatari, le scadenze dei pagamenti degli interessi, la durata delle locazioni, le ipoteche, le garanzie ed eventuali altre annotazioni.

La prima parte del volume facente parte della serie è costituita da un unico fascicolo legato che riporta la descrizione dei beni immobili della Prepositura rilevata dai "pubblici catastri steorali". Per ogni bene immobile viene riportata la tipologia del fondo, la località in cui si trova e la misura; nelle colonne viene riportata la relativa rendita a seconda della tipologia del fondo (vignato, arativo, prativo e boschivo), con la precisazione delle eventuali steore, collette o decime dovute dalla Prepositura ai conti Zenobio, ai conti Thun e alla chiesa curata di Faedo. La seconda parte del volume è costituita dalle dichiarazioni dei debitori della Prepositura ("fassioni") per i livelli (in base alle locazioni perpetue da rinnovarsi ogni 19 anni) e le decime cosiddette "dalle 11" per i possedimenti della Prepositura nel territorio di San Michele. Le dichiarazioni sono sottoscritte dai debitori e riportano le loro generalità, la descrizione dei beni concessi in locazione, con l'indicazione della rendita. Le dichiarazioni, senza data, sono costituite da bifogli legati al volume. Negli estremi cronologici del volume viene indicata solo la data rilevata dal titolo (1775); le altre due date presenti sul volume sono costituite da annotazioni apposte in occasione di due dichiarazioni dei debitori relative alle decime "dalle 11" (2 marzo 1777 e 5 marzo 1777).

C 1.1 {147} "Santo Michele" [1775] (con annotazioni del 2 e 5 marzo 1777) Altre denominazioni: "Fassione della Prepositura di Santo Michele all'Adige. 1775" (tit. int.) Urbario dei beni immobili. All'inizio, nota archivistica e annotazione di mano di don Giuseppe Adami: "Trovato dal paroco in Comune nel 1887", [1887]. Volume; carta, legatura in carta, cc. 113 (bianche alcune cc.) Segnature precedenti: 87 (sec. XVIII); n. 2/III (sec. XIX fine)

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Ente Confraternita di Santa Maria del Suffragio {148} 1673 agosto 23 - [1798]

Luoghi San Michele all'Adige (TN)

Altre Forme autorizzate del nome Confraternita del Suffragio per le Anime del Purgatorio

Archivi prodotti Fondo Confraternite del Suffragio e della Cintura in San Michele, 01/01/1783 - 31/12/1800 Fondo Documentazione dell'archivio della Confraternita di Santa Maria del Suffragio in San Michele all'Adige, 01/01/1745 - 15/11/1780

Storia La Confraternita di Santa Maria del Suffragio di San Michele all'Adige venne eretta nella chiesa di San Michele arcangelo, appartenente alla Prepositura agostiniana di San Michele, il 23 agosto 1673 dal vicario generale di Trento Giuseppe Vittorio Alberti d'Enno e aggregata all'omonima Arciconfraternita romana l'1 gennaio 1677 (1). Sul registro degli iscritti della confraternita (1745-1780) conservato nell'archivio storico della parrocchia di San Michele, tra i confratelli iscritti figuravano anche i canonici regolari della Prepositura (2). A dirigere la Confraternita, il cui scopo era suffragare le anime del purgatorio mediante funzioni sacre celebrate nella chiesa di San Michele, veniva incaricato un canonico. Nel 1767 direttore del sodalizio era il decano prepositurale e parroco di San Michele Simone Tomasini. Il patrimonio e i redditi del sodalizio erano staccati da quello della Prepositura ed erano amministrati da due sindaci (3). La Confraternita fu sciolta in ottemperanza al decreto napoleonico del 1798 che prevedeva la soppressione di tutte le compagnie religiose e laicali ad esclusione di quelle appartenenti al Santissimo Sacramento.

Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite 81 religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1806 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie.

Contesto generale Diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Atti visitali

Note (1) Cfr. la relazione presentata dal preposito Ignazio Kronabiter in occasione della visita pastorale del 1767 in: ADT, Atti visitali, 67, cc. 13-15. (2) Cfr. Documentazione dell'archivio della Confraternita di Santa Maria del Suffragio in San Michele all'Adige, Registri degli iscritti, reg. 1. (3) Cfr. ADT, Atti visitali, 67, cc. 13-15.

82 fondo D Documentazione dell'archivio della Confraternita di Santa Maria del {149} Suffragio in San Michele all'Adige, 1745 - 1780

registri 1

Soggetti produttori Confraternita di Santa Maria del Suffragio, 1673 agosto 23 - [1798]

Contenuto Nell'archivio storico della parrocchia di San Michele all'Adige si conserva un registro appartenente alla Confraternita del Suffragio. Altra documentazione dell'archivio della Confraternita è andata dispersa, seguendo le sorti subite dall'archivio della Prepositura in seguito alla sua soppressione. Un fascicolo di documenti relativi all'amministrazione del patrimonio della confraternita degli anni 1783 e 1800 si trova nel fondo "Ordini e congregazioni religiose, confraternite, corporazioni di arti e mestieri" conservato nell'Archivio provinciale di Trento.

Lingua Italiano

83 serie D 1 Registri degli iscritti, 1745 - 1780 {150}

registri 1

Contenuto La serie è costituita da un registro riportante gli iscritti alla Confraternita, con l'annotazione dell'eventuale cessazione per morte o per mancato pagamento della tassa annuale.

D 1.1 {151} "Confratelli. Beata Vergine Suffragio (1)" 1745 - 1780 novembre 15 Altre denominazioni: "Catalogo dei confratelli della venerabile Archiconfraternità della Beata Vergine Maria Madonna del Suffragio della chiesa prepositurale nel Borgo di San Michele arcangelo all'Adige per l'anno 1745, che termina fino l'anno 1780" (tit. int.) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. sd 61 Note (1) "Beata Vergine Suffragio": aggiunta posteriore di altra mano.

84

Ente Confraternita del Santissimo Sacramento {152} 1818 gennaio 8 - ante 2004

Luoghi San Michele all'Adige (TN)

Archivi prodotti Fondo Confraternita del Santissimo Sacramento in San Michele all'Adige, 05/03/1815 - 31/12/1960

Storia La Confraternita del Santissimo Sacramento di San Michele all'Adige venne eretta l'8 gennaio 1815 (1) per interessamento del vicario parrocchiale don Carlo Zanotti. L'assemblea di tutti i confratelli era deputata a nominare il rettore della compagnia, due priori, il cassiere e i vari funzionari. Fino al 1908 tali incarichi erano ricoperti da laici, mentre il parroco di San Michele presenziava alle riunioni e, in genere, rivestiva la carica di cassiere. Nel 1909, su stimolo del parroco don Angelo Tamanini, la confraternita venne rinnovata mediante la redazione di un nuovo statuto, approvato dal vescovo Celestino Endrici il 21 ottobre (2). Secondo il nuovo statuto il parroco fungeva da presidente con l'incarico "di aggregare nuovi membri, di benedire e imporre loro i distintivi, di escludere gli indegni, di convocare e presiedere le adunanze generali e le sessioni di consiglio" (3). L'assemblea generale, composta da tutti i confratelli iscritti, prendeva decisioni in merito alle modifiche dello statuto, all'elezione dei membri del consiglio, alle tasse di iscrizione e a quelle annuali e all'approvazione dei conti annuali. Il consiglio, composto da otto consiglieri, si occupava dell'amministrazione del patrimonio della confraternita ed eleggeva gli ufficiali della confraternita per lo svolgimento dei diversi incarichi: un bidello quattro portatori del baldacchino, quattro "torceri", cinque portatori delle lanterne, due portatori dei gonfaloni, i portatori del Crocifisso, i sorveglianti dei ragazzi durante le sacre funzioni e le processioni, ecc. I confratelli, con le proprie divise e i propri emblemi, seguivano i sacerdoti e gli ordini religiosi nelle processioni. Ogni terza domenica del mese veniva celebrata una santa messa per tutti i confratelli vivi e defunti. I confratelli defunti venivano accompagnati alla sepoltura dai confratelli in divisa, con gonfalone, lanterna, crocifisso, candele, torce e con il palio della confraternita. Le entrate derivanti dalle quote di iscrizione e da quelle annuali, dalle elemosine e da eventuali donazioni o fondazioni erano destinate a coprire le spese per la celebrazione delle messe, per l'acquisto e riparazione degli arredi sacri e per i funerali dei confratelli defunti. In occasione della visita pastorale del 1932 il parroco riferiva che la confraternita, che contava quell'anno 187 iscritti, applicava tre messe per ogni confratello defunto, faceva celebrare la messa con la processione tutte le terze domeniche del mese e recitare le ore di adorazione il giovedì santo (4). Nel questionario per la visita pastorale del 1945 il parroco precisava che per la confraternita il paese manifestava "poco fervore" (5), anche se venivano comunque raggiunti gli scopi statutari. La documentazione prodotta dalla Confraternita e conservata in archivio si ferma al 1960. Nel 2004 un decreto vescovile soppresse tutte le confraternite ancora attive nella diocesi di Trento: fra queste non rientrava però la Confraternita del Santissimo Sacramento di San Michele all'Adige, che dunque doveva essere già estinta.

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Funzioni, occupazioni e attività Le confraternite sono pie congregazioni di persone laiche associate per attendere ad esercizi di culto e anche di beneficenza. Esse possono essere canonicamente erette dalla competente autorità ecclesiastica, oppure mancare di tale approvazione e in questo caso sono enti di natura laicale. Norme generali circa l'erezione delle confraternite, da osservarsi esattamente pena la nullità delle stesse, furono stabilite da papa Clemente VIII (Bolla "Quaecumque a Sede Apostolica" del 7 dicembre 1604). Fin dal Concilio di Trento la Chiesa sentì la necessità di esercitare su di esse un'azione di controllo, ponendole sotto la vigilanza dei vescovi ed introducendovi il clero. In conseguenza di ciò il curatore d'anime ricoprì presto al loro interno una posizione preminente - generalmente ne era il presidente - ed era chiamato a garantirne il retto funzionamento. Un interesse particolare dell'autorità ecclesiastica era dedicato all'amministrazione dei redditi dei vari sodalizi. Ad essa provvedeva un massaro, che ogni anno doveva rendere conto del suo operato. Per le associazioni trentine, in particolare, lo scopo principale era quello di assicurare la celebrazione di messe in suffragio dell'anima dei confratelli e delle consorelle defunti. Durante il periodo napoleonico le confraternite religiose furono soppresse, ad eccezione di quelle del Santissimo Sacramento, seguendo provvedimenti analoghi a quelli presi da Giuseppe II e dal governo bavarese durante la loro dominazione nel Trentino. Infatti il decreto del 25 aprile 1806 art. I stabiliva: "Sono proibite in tutto il Regno le confraternite, le congregazioni, le compagnie ed in genere tutte le società religiose laicali eccettuate le confraternite sotto la denominazione del Santissimo, delle quali potrà esistere una sola presso ciascuna parrocchia sotto la direzione e dipendenza dell'Ordinariato e del parroco rispettivo per l'esercizio delle sacre funzioni" e l'art. IV prevedeva che i beni e le rendite delle confraternite del Santissimo fossero amministrati dai fabbriceri delle chiese parrocchiali e sussidiarie. In seguito al Concordato le confraternite che avevano scopo esclusivo o prevalente di culto dovevano passare alla dipendenza dell'autorità ecclesiastica per quanto riguardava il funzionamento e l'amministrazione.

Contesto generale Diocesi di Trento

Fonti archivistiche e bibliografia Fonti d’archivio ADT, Libro B ADT, Parrocchie e curazie ADT, Atti visitali

Note (1) Cfr. ADT, Libro B (168), n. 141. (2) Cfr. Confraternita del Santissimo Sacramento in San Michele all'Adige, Carteggio e atti , fasc. 1. (3) Ibidem. (4) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti, fasc. 8. (5) Ibidem.

86 fondo E Confraternita del Santissimo Sacramento in San Michele all'Adige, 1815 {153} - 1960

registri 6, fascicoli 1

Soggetti produttori Confraternita del Santissimo Sacramento, 1818 gennaio 8 - ante 2004

Contenuto Il fondo raccoglie la documentazione prodotta dalla Confraternita a partire dalla sua istituzione. Manca il carteggio più antico della confraternita, che era descritto alla Teca VII del repertorio di don Giuseppe Adami (1).

Lingua Italiano

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Repertori dell'archivio parrocchiale, reg. 1.

87 serie E 1 Registri degli iscritti e dei verbali delle riunioni, 1815 - 1908 {154}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale sono riportate le registrazioni relative agli iscritti alla Confraternita, che si alternano periodicamente ai verbali delle assemblee generali dei confratelli e alle registrazioni dei confratelli defunti.

E 1.1 {155} "Confraternita" (tit. dorso) 1815 marzo 5 - 1908 luglio 19 - Registro degli iscritti, 1815-1840 giugno 28; 1879-1897 luglio 11; - registro dei verbali delle assemblee generali, 1815 marzo 5-1908 luglio 19; - registro dei confratelli defunti, 1815-1842; 1885-1898. All'inizio: memoria relativa all'erezione della confraternita, 1815. Italiano Registro; carta, legatura in pelle, cc. 154 n.n. Note (1) Le registrazioni sono raggruppate per tipologia e per un periodo di alcuni anni.

88 serie E 2 Registri dei verbali delle riunioni, 1909 - 1940 {156}

registri 1

Contenuto La serie si compone di un registro. Le registrazioni precedenti, dal 5 marzo 1815 al 19 luglio 1908, si trovano in Confraternita del Santissimo Sacramento in San Michele all'Adige, Registri degli iscritti e dei verbali delle riunioni, reg. 1.

E 2.1 {157} "Confraternita del Santissimo Sacramento. Protocolli" 1909 agosto 8 - 1940 maggio 17 Registro dei verbali delle riunioni del consiglio e dell'assemblea generale. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 16 n.n.

89 serie E 3 Registri degli iscritti, 1909 - 1941 {158}

registri 1

Contenuto La serie è costituita da un registro degli iscritti. Le registrazioni degli iscritti dal 1815 al 1840 e dal 1879 al 1897 si trovano in: Confraternita del Santissimo Sacramento in San Michele all'Adige, Registri degli iscritti e dei verbali delle riunioni, reg. 1.

E 3.1 {159} "Catalogo generale dei confratelli del Santissimo Sacramento. San Michele all'Adige" 1909 novembre 23 - 1941 - Registro degli iscritti, 1909 novembre 23-1936 aprile 5 (con annotazioni fino al 26 giugno 1937); - registro delle riscossioni delle quote annuali, 1915-1941; - registro degli iscritti, con annotazione del pagamento della quota di iscrizione, 1910 febbraio 22-1933 dicembre 31. All'inizio, sulla carta di guardia: prospetto delle quote di iscrizione, s.d.; alla fine: registro delle messe celebrate per i confratelli defunti, 1918 febbraio 5-1934 luglio 16. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 51 n.n.

90 serie E 4 Registri di cassa, 1825 - 1955 {160}

registri 3

Contenuto La serie è formata da tre registri di cassa della Confraternita del Santissimo Sacramento di San Michele all'Adige dal 1825 al 1955, con una lacuna dal 1850 al 1883.

E 4.1 {161} "Registro dei introiti e delle spese della Confraternita del Santissimo Sacramento" 1825 maggio 22 - 1849 luglio 16 Altre denominazioni: "Registro dei introiti e delle spese della Confraternita del Santissimo Sacramento impiantato li 22 maggio 1825 allorché venne il sottoscritto nominato cassiere della medesima" (tit. int.) Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 41 n.n.

E 4.2 {162} "Registro cassa della Confraternita del Santissimo Sacramento in San Michele dall'anno 1883 all'anno ***" (tit. int.) 1883 aprile 12 - 1909 luglio 19 All'inizio: elenco degli arredi della Confraternita, s.d. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 63 n.n.

E 4.3 {163} "Confraternita Santissimo Sacramento" 1909 giugno 7 (1) - 1955 dicembre 18 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 48 n.n. Note (1) Le registrazioni dal 27 giugno al 19 luglio 1909 sono riprese dal registro precedente.

91 serie E 5 Carteggio e atti, 1858 - 1960 {164}

fascicoli 1

E 5.1 b. 1 {165} Carteggio e atti 1858 - 1960 Aggregazione di una consorella (1858); quietanze (1878-1940); prospetti degli iscritti (1889; 1898); rese di conto (1890; 1901); verbali delle riunioni (1890); statuto (1909); libretto al portatore (1937-1960). Italiano Fascicolo; carta, cc. 60

92

Ente Comune di San Michele all'Adige {166} 1810 settembre 1 - 1817 dicembre 31

Luoghi San Michele all'Adige (TN)

Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio del comune di San Michele all'Adige (ordinamento italico), 04/01/1811 - 22/12/1813

93 fondo F Documentazione dell'archivio del comune di San Michele all'Adige {167} (ordinamento italico), 1811 - 1813

registri 4, fascicoli 1

Soggetti produttori Comune di San Michele all'Adige, 1810 settembre 1 - 1817 dicembre 31

Contenuto Il fondo comprende documentazione prodotta dal comune di San Michele fra il 1811 e il 1813, epoca in cui vigeva la legislazione italica, che aveva esautorato i curatori d'anime dalla loro funzione di ufficiali di stato civile. La presenza di tale documentazione presso l'archivio della parrocchia di San Michele è giustificata, con ogni probabilità, dall'applicazione delle istruzioni emanate il 21 settembre 1815 dal governo austriaco e rivolte ai curatori d'anime che avevano di nuovo assunto il compito di ufficiali di stato civile. Secondo tali istruzioni ai sacerdoti, che durante il regno italico avevano continuato la tenuta dei propri registri dei matrimoni, delle nascite e dei morti, veniva dato "il permesso entro lo spazio di sei settimane, anzi perfino ordinato, di confrontare i loro registri parrocchiali coi registri dello stato civile" (1) e di comunicare le eventuali discordanze. Effettuati i dovuti controlli il parroco di San Michele avrebbe dovuto restituire i registri di stato civile al Comune per la loro custodia, come previsto dalle citate istruzioni, ma evidentemente ciò non fu fatto.

Lingua Italiano

Note (1) Cfr. Decreto governiale 21 settembre 1815, n. 9286, Intorno ai registri dei matrimoni, delle nascite e delle morti in: Raccolta delle leggi provinciali pel Tirolo e Vorarlberg per l'anno 1815, vol. II, pagg. 404-440.

94 serie F 1 Registri dei nati, 1811 - 1813 {168}

registri 1

Contenuto Con decreto vicereale emanato a Parigi in data 15 giugno 1810 venne ordinata la pubblicazione nel dipartimento dell'Alto Adige del decreto 27 marzo 1806 (1) che aveva introdotto su tutto il territorio del Regno d'Italia il regolamento generale riguardante la tenuta dei registri di stato civile da parte dei Comuni; nella nostra provincia tale regolamento entrò in vigore a decorrere dal 1 gennaio 1811. In base alla legislazione francese ogni municipalità era tenuta a trascrivere gli atti relativi a nascite, morti e matrimoni in appositi registri, un duplicato dei quali doveva essere trasmesso alle autorità centrali. Con ordinanza del 30 giugno 1815 (2) il restaurato governo austriaco affidò nuovamente la tenuta dei registri di nascita, morte, matrimonio alla competenza dei parroci. Nell'archivio della parrocchia di San Michele all'Adige si trovano depositati i registri dei nati redatti dal 1811 al 1813. I registri erano annuali (da gennaio a dicembre) e contenevano tutte le indicazioni relative al tipo di atto registrato: le generalità del padre che dichiara il tempo della nascita, le generalità della madre, il sesso e il nome del nato, le generalità dei testimoni e le firme. Alla fine delle registrazioni annuali l'ufficiale di stato civile o il suo aggiunto dichiaravano la chiusura del registro. I registri annuali sono stati rilegati assieme dal parroco di San Michele don Giuseppe Adami alla fine dell'Ottocento.

Note (1) Cfr. Bollettino delle leggi del Regno d'Italia, 1806, p. 243. (2) Cfr. Raccolta leggi provinciali per il Tirolo e Vorarlberg, vol. 2 (1815), Innsbruck, 1822, pp. 403-404.

F 1.1 {169} "Registro dei nati. San Michele. 1811. 1812, 1813 (1)" 1811 gennaio 20 - 1813 novembre 29 - registro dei nati, 1811 gennaio 20-1811 dicembre 30 (con annotazione di chiusura del 31 dicembre 1811); - registro dei nati, 1812 febbraio 3-1812 novembre 12 (con annotazione di chiusura dei 31 dicembre 1812); - registro dei nati, 1813 gennaio 14-1813 novembre 29 (con annotazione di chiusura del 31 dicembre 1813 e con elenco dei nati del 1813 del 6 gennaio 1814) (2). Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 15 (num. orig. varia) Note (1) "1812 e 1813": aggiunta posteriore di mano di don Giuseppe Adami, parroco di San Michele dal 1882 al 1908. (2) I registri dei nati del 1812 e 1813 sono sciolti.

95 serie F 2 Registri delle pubblicazioni matrimoniali, 1811 - 1813 {170}

registri 1

Contenuto Le pubblicazioni matrimoniali avevano lo scopo di informare la popolazione circa un futuro matrimonio e dare la possibilità di opporvisi. La serie è costituita da tre registri annuali (da gennaio a dicembre) rilegati insieme sui quali l'ufficiale di stato civile del comune di San Michele riportava gli atti delle pubblicazioni e delle eventuali opposizioni. I registri annuali sono stati rilegati assieme dal parroco di San Michele don Giuseppe Adami alla fine dell'Ottocento.

F 2.1 {171} "Registro d'inscrizione delle pubblicazioni matrimoniali e delle opposizioni. 1811. 1811. 1812. 1813 (1)" 1811 gennaio 6 - 1813 settembre 12 - registro delle pubblicazioni matrimoniali, 1811 gennaio 6-1811 dicembre 15 (con annotazione di chiusura del 31 dicembre 1811): - registro delle pubblicazioni matrimoniali, 1812 gennaio 5-1812 dicembre 27 (con annotazione di chiusura del 31 dicembre 1812); - registro delle pubblicazioni matrimoniali, 1813 gennaio 3-1813 settembre 12 (con annotazione di chiusura del 31 dicembre 1813). Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 14 (num. orig. varia) Note (1) "1811. 1812. 1813": aggiunta posteriore di mano di don Giuseppe Adami, parroco di San Michele dal 1882 al 1908.

96 serie F 3 Registri dei matrimoni, 1811 - 1813 {172}

registri 1

Contenuto Con decreto vicereale emanato a Parigi in data 15 giugno 1810 venne ordinata la pubblicazione nel dipartimento dell'Alto Adige del decreto 27 marzo 1806 (1) che aveva introdotto su tutto il territorio del Regno d'Italia il regolamento generale riguardante la tenuta dei registri di stato civile da parte dei Comuni; nella nostra provincia tale regolamento entrò in vigore a decorrere dal 1 gennaio 1811. In base alla legislazione francese ogni municipalità era tenuta a trascrivere gli atti relativi a nascite, morti e matrimoni in appositi registri, un duplicato dei quali doveva essere trasmesso alle autorità centrali. Con ordinanza del 30 giugno 1815 (2) il restaurato governo austriaco affidò nuovamente la tenuta dei registri di nascita, morte, matrimonio alla competenza dei parroci. I registri erano annuali e contenevano tutte le indicazioni relative al tipo di atto registrato: le generalità dei contraenti e dei testimoni, la dichiarazione di lettura dei certificati prodotti, la dichiarazione dei futuri sposi di volersi unire reciprocamente in matrimonio, infine le relative firme dei partecipanti. Alla fine delle registrazioni annuali l'ufficiale di stato civile o il suo aggiunto dichiaravano la chiusura del registro. I registri annuali sono stati rilegati assieme dal parroco di San Michele don Giuseppe Adami alla fine dell'Ottocento.

Note (1) Cfr. Bollettino delle leggi del Regno d'Italia, 1806, p. 243. (2) Cfr. Raccolta leggi provinciali per il Tirolo e Vorarlberg, Vol. 2 (1815), Innsbruck, 1822, pp. 403-404.

F 3.1 {173} "Registro dei matrimoni del comune di San Michele. 1811. 1811. 1812. 1813 (1)" 1811 marzo 16 - 1813 settembre 16 - registro dei matrimoni, 1811 marzo 16-1811 dicembre 28 (con annotazione di chiusura del 31 dicembre 1811); - registro dei matrimoni, 1812 aprile 15-1812 maggio 30 (con annotazione di chiusura del 31 dicembre 1812); - registro dei matrimoni, 1813 gennaio 7- 1813 settembre 16 (con annotazione di chiusura del 31 dicembre 1813 e con elenco dei matrimoni del 1813 del 6 gennaio 1814) (2). Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 13 (num. orig. varia) Note (1) "1811. 1812. 1813": aggiunta posteriore di mano di don Giuseppe Adami, parroco di San Michele dal 1882 al 1908. (2) I registri dei matrimoni del 1812 e 1813 sono sciolti.

97 serie F 4 Registri dei morti, 1811 - 1813 {174}

registri 1

Contenuto Con decreto vicereale emanato a Parigi in data 15 giugno 1810 venne ordinata la pubblicazione nel dipartimento dell'Alto Adige del decreto 27 marzo 1806 (1) che aveva introdotto su tutto il territorio del Regno d'Italia il regolamento generale riguardante la tenuta dei registri di stato civile da parte dei Comuni; nella nostra provincia tale regolamento entrò in vigore a decorrere dal 1 gennaio 1811. In base alla legislazione francese ogni municipalità era tenuta a trascrivere gli atti relativi a nascite, a morti e a matrimoni in appositi registri, un duplicato dei quali doveva essere trasmesso alle autorità centrali. Con ordinanza del 30 giugno 1815 (2) il restaurato governo austriaco affidò nuovamente la tenuta dei registri di nascita, morte, matrimonio alla competenza dei parroci. I registri erano annuali (da gennaio a dicembre) e contenevano tutte le indicazioni relative al tipo di atto registrato: la dichiarazione dell'ufficiale di stato civile relativa al riconoscimento del cadavere, le generalità del defunto e la data del decesso, le generalità dei testimoni "presenti alla ricognizione", infine le firme. Alla fine delle registrazioni annuali l'ufficiale di stato civile o il suo aggiunto dichiaravano la chiusura del registro. I registri annuali sono stati rilegati assieme dal parroco di San Michele don Giuseppe Adami alla fine dell'Ottocento.

Note (1) Cfr. Bollettino delle leggi del Regno d'Italia, 1806, p. 243. (2) Cfr. Raccolta leggi provinciali per il Tirolo e Vorarlberg, vol. 2 (1815), Innsbruck, 1822, pp. 403-404.

F 4.1 {175} "Registro dei morti di Sant Michele. San Michele 1811. 1812. 1813 (1)" 1811 gennaio 4 - 1813 dicembre 22 - registro dei morti, 1811 gennaio 4-1811 novembre 6 (con annotazione di chiusura del 31 dicembre 1811); - registro dei morti, 1812 gennaio 30-1812 dicembre 9 (con annotazione di chiusura del 31 dicembre 1812); - registro dei morti, 1813 gennaio 22-1813 dicembre 22 (con annotazione di chiusura del 31 dicembre 1813 e con elenco dei morti del 1813, 1814 gennaio 6). Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 14 (num. orig. varia) Note (1) "1812. 1813": aggiunta posteriore di mano di don Giuseppe Adami, parroco di San Michele dal 1882 al 1908.

98 serie F 5 Atti matrimoniali, 1811 - 1813 {176}

fascicoli 1

Contenuto La serie è costituita da un fascicolo contenente la documentazione presentata dagli sposi all'ufficiale di stato civile del comune di San Michele affinché si potesse celebrare il matrimonio. Tale documentazione è stata rinvenuta in fase di riordino dell'archivio della parrocchia di San Michele all'Adige insieme agli atti matrimoniali della parrocchia stessa. I documenti prodotti dagli sposi erano rappresentati da atti di nascita, da consensi paterni o materni redatti da un notaio, da certificati attestanti l'avvenuta pubblicazione matrimoniale e da eventuali atti di morte dei genitori o degli avi degli sposi. Nella registrazione dell'atto di matrimonio l'ufficiale di stato civile elencava dettagliatamente i documenti allegati apponendovi una numerazione. Dopo l'unione in matrimonio l'ufficiale così riporta sul registro: "Gli enunziati documenti dal presentatore (1) e da noi contrassegnati vennero uniti al registro da presentarsi alla Cancelleria del Tribunale di prima istanza (...)" (2).

Note (1) Lo sposo. (2) Cfr. Documentazione dell'archivio del comune di San Michele (ordinamento italico), Registri dei matrimoni.

F 5.1 b. 1 {177} Atti matrimoniali 1811 - 1813 Altre denominazioni: "Atti dei matrimoni civili. 1811. 1812. 1813" (tit. di mano di don Giuseppe Adami) Italiano Fascicolo; carta, cc. 127 n.n.

99

Ente Comune di San Michele all'Adige {178} 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Luoghi San Michele all'Adige

Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio del comune di San Michele all'Adige (ordinamento austriaco), 01/01/1817 - 31/12/1930

100 fondo G Documentazione dell'archivio del comune di San Michele all'Adige {179} (ordinamento austriaco), 1817 - 1930

fascicoli 2

Soggetti produttori Comune di San Michele all'Adige, 1818 gennaio 1 - 1923 gennaio 12

Contenuto I fascicoli facenti parte del fondo sono stati rinvenuti in fase di riordino frammisti alla documentazione dell'archivio storico della parrocchia di San Michele all'Adige.

Lingua Italiano; tedesco

101 serie G 1 Carteggio e atti, 1817 - 1930 {180}

fascicoli 2

G 1.1 b. 1 {181} Carteggio e atti 1817 - 1887 Carteggio e atti relativi al sussidio annuo del Fondo di religione per la scuola comunale, al cimitero, ai restauri della chiesa parrocchiale di San Michele, ecc. Contiene anche: prospetto delle somministrazioni fatte alle truppe francesi, 1807; mappa topografica della località "Ischia grande", 1809. Italiano Fascicolo; carta, cc. 92

G 1.2 b. 1 {182} "Atti relativi alla chiesa di San Michele fino al 1929" 1889 - 1891; 1924 - 1930 (con allegati dal 1145 al 1890 in copia) Carteggio e atti relativi alla concorrenza alle spese per la manutenzione della chiesa e per la congrua del cooperatore (1889-1891, con allegati dal 1145 al 1890 in copia); carteggio e atti relativi all'orologio del campanile (1924), al conferimento del titolo di arcipretale alla chiesa parrocchiale (1928-1929) e a lavori di restauro della chiesa (1929-1930). Italiano, tedesco Fascicolo; carta, cc. 148

102

Ente Congregazione di carità di San Michele all'Adige {183} [1811 febbraio 15] - 1923 dicembre 20

Luoghi San Michele all'Adige (TN)

Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio della Congregazione di carità in San Michele all'Adige, 01/11/1824 - 20/12/1923

Storia Da un documento amministrativo conservato nell'archivio della parrocchia di San Michele datato 1812 (1) si deduce che in quell'anno la Congregazione di carità di San Michele era già attiva. Venne istituita dunque in seguito al decreto vicereale del 15 febbraio 1811. Il parroco di San Michele ricopriva la carica di preside dell'istituzione locale. Il suo patrimonio era costituito da diversi capitali investiti presso privati e da due beni immobili concessi in locazione. Verso la fine del secolo XIX vennero istituite presso la Congregazione alcune fondazioni missarie che prevedevano l'erogazione di un'elemosina annua in favore dei poveri e che contribuirono ad incrementare il suo patrimonio. In base al decreto del 23 aprile 1923, il 20 dicembre 1923 il patrimonio della Congregazione venne ceduto alla nuova amministrazione approvata dalla Prefettura di Trento e composta interamente da laici (2). Nel 1924 il parroco di San Michele don Angelo Tamanini venne nominato membro della Congregazione di carità di Faedo (3).

Funzioni, occupazioni e attività La Congregazione di carità (4) era un'istituzione pubblica di beneficenza istituita in Trentino in base al decreto vicereale del 15 febbraio 1811, n. 49, che all'art. 2 stabiliva: "in ogni comune del Dipartimento dell'Alto Adige e dei Cantoni di Tobiano e Primiero tutti gli spedali, orfanotrofi, luoghi pii, lasciti e fondi di pubblica beneficenza (...) avranno una sola e medesima amministrazione che prenderà il titolo di Congregazione di carità". Essa ebbe quale compito fondamentale l'assistenza e la beneficenza a persone in particolari difficoltà economiche (poveri, anziani, inabili al lavoro, fanciulli esposti, donne partorienti) o fisico-psichiche (malati e mentecatti) che da essa ricevevano sussidi in modo diretto - generi di prima necessità - o, molto spesso, attraverso l'assistenza e le cure prestate in apposite istituzioni di cui la Congregazione curava l'amministrazione patrimoniale. Le entrate della Congregazione provenivano da lasciti, donazioni, legati pii. L'art. 10 del suddetto decreto vicereale ordinava che ogni Congregazione dovesse essere divisa in tre sezioni - denominate "degli ospedali", "degli ospizi" e "delle limosine" - ognuna incaricata dell'esecuzione dell'amministrazione affidatale, di cui avrebbe reso conto alla Congregazione. Per quanto riguarda l'organico della Congregazione durante l'amministrazione italica, il decreto vicereale stabiliva che essa fosse composta da "probi e distinti cittadini del comune, scelti fra i proprietari, commercianti e gli uomini di legge più distinti". Il numero dei membri era compreso tra i quattro e i sei ed essi venivano nominati dal podestà o dal sindaco. Nel capoluogo di Dipartimento la Congregazione era presieduta dal prefetto, nei capoluoghi dei distretti dal viceprefetto e in tutti gli altri Comuni dal podestà o dal sindaco; in tutti i Comuni inoltre erano ugualmente membri di diritto il podestà o il sindaco, oppure un parroco del luogo. Le Congregazioni dipendevano dal Ministro dell'Interno del Regno d'Italia che vigilava 103 tramite il consigliere di stato (artt. 1, 5, 6 del decreto vicereale) e intrattenevano con i comuni rapporti assai stretti. Con l'annessione del Trentino all'Austria venne sostanzialmente confermata la normativa vigente in materia di assistenza e beneficenza pubblica e l'unica legge che nomina la Congregazione di carità fu l'editto del commissario in capo del Tirolo del 1° marzo 1814 (artt. 118-125), che confermò le Congregazioni di carità nei luoghi dove esistevano e dispose la loro istituzione nei Comuni che avessero dei propri istituti di beneficenza con una rendita lorda di almeno 500 fiorini. Durante la seconda dominazione austriaca le Congregazioni di carità continuarono la loro attività gestite da un apposito comitato. Le direttive date dalle autorità austriache prevedevano sostanzialmente che la rappresentanza della Congregazione fosse composta da un preside (o presidente) che doveva essere possibilmente il curatore d'anime locale, da due consiglieri e da un cassiere. Anche se non eletti come membri con voto attivo nelle deliberazioni, il curatore d'anime e il capocomune locali dovevano comunque far parte dell'organo direttivo della Congregazione. La nomina del preside, dei consiglieri e del cassiere spettava alla rappresentanza comunale con l'approvazione dell'autorità superiore (I.R. Pretura o I.R. Giudizio distrettuale). I rappresentanti della Congregazione si dovevano occupare della conservazione del patrimonio e decidere in merito all'elargizione dei sussidi; le deliberazioni dovevano sempre essere redatte su apposito protocollo. I compiti specifici del cassiere erano quelli di tenere un giornale di tutti i pagamenti effettuati e un registro della contabilità riportante i capitali investiti e i nomi dei debitori con gli interessi a loro dovuti e le somme mano a mano versate. Egli doveva inoltre, sulla base dei mandati rilasciati dal preside, pagare puntualmente le sovvenzioni ai poveri secondo l'importo stabilito. Era incaricato di presentare ogni anno al preside la resa di conto (corredata dalle relative pezze d'appoggio) affinché la esaminasse con i consiglieri e la passasse poi per la liquidazione alla rappresentanza comunale. Tale resa di conto veniva infine passata all'autorità superiore per la definitiva revisione ed approvazione. A partire dalla metà del secolo XIX i rapporti con i Comuni si intensificarono: alcune leggi stabilirono infatti che, non bastando i mezzi forniti dalle società di beneficenza e dagli istituti esistenti, la rappresentanza comunale avrebbe dovuto sopperire all'importo occorrente per le sovvenzioni ai poveri con i fondi della cassa comunale. Dopo l'annessione del Trentino all'Italia, il primo importante provvedimento in materia di assistenza e beneficenza si ebbe con il R.D. n. 976 del 26 aprile 1923 che dava facoltà al Ministro dell'Interno di dichiarare sciolte le amministrazioni delle congregazioni di carità e di tutte le istituzioni pubbliche di beneficenza esistenti in uno stesso comune e di affidarne la gestione a speciali commissari o commissioni. A tale provvedimento fece seguito il R.D. n. 982 del 22 aprile 1923 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 16 maggio 1923 che determinava l'adeguamento alla legislazione italiana vigente sulle istituzioni pubbliche di beneficenza. Le Congregazioni di carità vennero soppresse in seguito all'entrata in vigore della legge del 3 giugno 1937, n. 847, che istituiva in ogni comune del Regno gli Enti comunali di assistenza (E.C.A.).

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti repertoriati, fasc. 5. (2) Ibidem. (3) Ibidem. (4) Le seguenti note sono tratte dalla scheda-soggetto redatta nel 2000 da Corrado Sala per il Servizio beni librari e archivistici della Provincia autonoma di Trento, alla quale si rimanda per un approfondimento e per la bibliografia.

104 fondo H Documentazione dell'archivio della Congregazione di carità in San {184} Michele all'Adige, 1824 - 1923

registri 2

Soggetti produttori Congregazione di carità di San Michele all'Adige, [1811 febbraio 15] - 1923 dicembre 20

Contenuto La presenza dei due registri di amministrazione della Congregazione di carità nell'archivio storico della parrocchia di San Michele all'Adige è giustificata dal fatto che il parroco ricopriva la carica di preside dell'ente. Carteggio e atti della Congregazione di carità dal 1812 al 1905 si trovano in: Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Carteggio e atti repertoriati, fasc. 5. Un fascicolo di atti e di specifiche dei medicinali somministrati ai poveri del comune di San Michele all'Adige dal 1833 al 1850 si trova nell'archivio storico del Comune (1).

Lingua Italiano

Vedi anche: Serie Carteggio e atti repertoriati.

Note (1) Cfr. Comune di San Michele all'Adige. Inventario dell'archivio storico (1745-1944) e degli archivi aggregati (1833- 1944), a cura di Cooperativa Corist, Provincia autonoma di Trento, 1984.

105 serie H 1 Registri di amministrazione, 1824 - 1923 {185}

registri 2

H 1.1 {186} "Registro della Congregazione di carità" [1824 novembre 1] - 1906 maggio 4 Altre denominazioni: "Registro della Congregazione di carità di San Michele in cui si contengono tutti li suoi averi tanto in capitali che realità ... Questo registro prende il suo cominciamento dal primo novembre 1824" (tit. int.) - Partitario dei capitali e dei beni immobili, [1824 novembre 1]-1839 dicembre 30; - registro delle rese di conto dei cassieri, 1827 novembre 1-1845 [ottobre 31] - inventario del patrimonio, 1854; - registro del movimento del patrimonio, 1890-1906 maggio 4. Italiano Registro; carta, legatura in mezza pelle, cc. 74 (num. orig. parziale), con indice dei debitori all'inizio n.n.

H 1.2 {187} Registro di amministrazione 1909 marzo 16 - 1923 dicembre 20 - Partitario dei capitali e dei beni immobili, 1909 marzo 16-1923 novembre 20; - registro di cassa, 1910 gennaio 2-1923 dicembre 20; - inventario del patrimonio, [1920 settembre 3]; 1923 gennaio 1. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 51 (num. orig. parziale)

106

Ente Lega dei contadini di San Michele e Grumo {188} 1911 settembre 20 - 1926 settembre 2

Luoghi San Michele all'Adige (TN), Grumo (TN)

Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio della Lega dei contadini di San Michele e Grumo in San Michele all'Adige, 24/11/1911 - 02/09/1926

Storia All'inizio del XX secolo, nelle regioni dell'Europa centro-orientale, la cui popolazione era composta per lo più da contadini, l'estensione del diritto di voto nelle elezioni politiche, la diffusione dell'alfabetizzazione e della stampa crearono le condizioni per l'attivazione politica di questa fascia sociale. Nell'ambito dell'impero asburgico fu in Trentino che sorsero i primi movimenti di contadini e, nel contempo, i primi consorzi economici di produttori. La prima Lega dei contadini fu quella di Levico, costituita nel 1907 e, in seguito al propagarsi del movimento, fu la volta di quella della Vallagarina, costituita a nel 1910 (1). Il 20 settembre 1911 si costituiva a San Michele all'Adige la Lega dei contadini di San Michele e Grumo. Secondo lo statuto il consorzio economico aveva lo scopo di "assicurare ai propri soci il maggior utile possibile dei loro prodotti, sia colla vendita cumulativa degli stessi, sia col procurare ai soci le scorte agrarie, gli attrezzi agricoli e in genere le cose di prima necessità per l'economia rurale al minimo prezzo; sia di sviluppare ed esercire industrie attinenti a tali prodotti" (2). I soci del consorzio, dimoranti o possidenti nei territori ecclesiastici di San Michele e Grumo, versando una quota sociale e una tassa d'ingresso, avevano l'obbligo di fornire un quantitativo di prodotti agricoli (graspato, frutta, legumi, grano, ecc.) che erano destinati alla vendita e, in cambio, avevano diritto a partecipare ai vantaggi e ai redditi del consorzio. Tra i requisiti richiesti ai soci c'era anche quello di "tenere una condotta da buon cristiano e cittadino". Una volta l'anno i soci si riunivano in un'assemblea ordinaria per decidere in merito all'approvazione e alle modifiche dello statuto, per la nomina dei membri di direzione e del consiglio di sorveglianza, per le modalità di versamento delle quote di compartecipazione e di quelle d'ingresso, per la liquidazione dei conti annuali, per lo scioglimento del consorzio e per l'adesione ad altre istituzioni. La direzione si occupava della gestione del consorzio, mentre il consiglio di sorveglianza aveva il compito di ispezionare e vigilare sull'operato della direzione e esaminare i conti annuali. Il parroco di San Michele, don Angelo Tamanini, ricoprì la carica di membro della direzione della Lega. Il 30 giugno 1912 l'assemblea generale approvò il regolamento interno che prevedeva anche l'adesione della Lega al Comitato diocesano trentino per l'Azione cattolica (3). Lo stesso giorno venne accettata dai soci la proposta di aderire alla Federazione dei consorzi cooperativi di Trento. Il periodo di attività della Lega fu limitato: l'ultima assemblea generale fu quella del 12 luglio 1914, durante la quale il parroco don Tamanini fu chiamato a esporre ai soci una breve relazione sull'attività svolta in quasi tre anni. Il sacerdote ricordava che "nei due esercizi dell'anno 1912 e 1913 la società ha fatto pochi affari, ma bene, piccoli avanzi per lasciare tutto l'utile ai soci" (4) e si augurava "che tutti i soci comprendano l'importanza di questa istituzione, la quale è destinata a procurare direttamente ed indirettamente l'interesse dei contadini nella vendita dei loro prodotti e nella 107 compera delle scorte agrarie". Dopo più di dieci anni, il 2 settembre 1926, l'assemblea generale straordinaria stabiliva lo scioglimento del consorzio; don Angelo Tamanini in quell'occasione fungeva da segretario (5).

Note (1) Per notizie riguardanti il movimento contadino e la Lega dei contadini si rimanda ad un intervento del prof. Michele Corti "Contadinismo alpino" e alle relative note bibliografiche nel sito www.associazione-malghesilagorai.it, consultato nel luglio 2013. (2) Cfr. Parrocchia dell'Immacolata in Grumo. Inventario dell'archivio storico (1743-2001), a cura di Cooperativa Koinè, Provincia autonoma di Trento, 2013: Ufficio parrocchiale dell'Immacolata in Grumo, Carteggio e atti, fasc. 3. (3) Cfr. Documentazione dell'archivio della Lega dei contadini di San Michele e Grumo in San Michele all'Adige, Registri dei verbali delle riunioni, reg. 1. (4) Ibidem. (5) Ibidem.

108 fondo I Documentazione dell'archivio della Lega dei contadini di San Michele e {189} Grumo in San Michele all'Adige, 1911 - 1926

registri 2

Soggetti produttori Lega dei contadini di San Michele e Grumo, 1911 settembre 20 - 1926 settembre 2

Lingua Italiano

109 serie I 1 Registri dei verbali delle riunioni, 1911 - 1926 {190}

registri 1

I 1.1 {191} "Lega dei contadini in San Michele e Grumo" 1911 novembre 24 - 1914 luglio 12; 1926 agosto 26 - 1926 settembre 2 Registro dei verbali delle riunioni della direzione e dell'assemblea generale. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 21 (bianche le pp. 1-2)

110 serie I 2 Registri dei soci, 1911 {192}

registri 1

Contenuto La serie è formata da un registro sul quale sono riportati i nominativi dei soci della Lega dei contadini di San Michele e Grumo. Per ogni iscritto viene data indicazione della data di adesione, del numero di quote sottoscritte e versate, dell'eventuale data di uscita e infine viene riportata la sottoscrizione del socio.

I 2.1 {193} "Matricola dei soci. Lega dei contadini di San Michele e Grumo. 1911" 1911 dicembre 13 - 1911 dicembre 31 (con annotazioni fino al 31 dicembre 1913) Italiano Registro; carta, legatura in carta, cc. 10 n.n.

111

Ente Cantina sociale di San Michele all'Adige {194} [1920] - [1935]

Luoghi San Michele all'Adige (TN)

Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio della cantina sociale di San Michele all'Adige, 01/01/1920 - 15/05/1935

Storia Non si conosce l'anno di costituzione della cantina sociale di San Michele all'Adige, ma è certo che nel luglio 1920 era già attiva (1). Si trattava di un consorzio regionale a garanzia limitata che raccoglieva i prodotti vitivinicoli dei propri soci. L'attività della cantina proseguì fino al 1922 e, dopo un periodo di sospensione, riprese nel 1927. La documentazione presente in archivio testimonia che nel 1935 il consorzio era ancora in funzione, ma non si è a conoscenza di notizie successive a tale data.

Note (1) Cfr. Documentazione della cantina sociale di San Michele all'Adige, Registri dei verbali delle riunioni, reg. 1.

112 fondo J Documentazione dell'archivio della cantina sociale di San Michele {195} all'Adige, 1920 - 1935

registri 4

Soggetti produttori Cantina sociale di San Michele all'Adige, [1920] - [1935]

Contenuto La presenza dei quattro registri della Cantina sociale nell'archivio storico della parrocchia di San Michele all'Adige è probabilmente giustificata dal fatto che per un certo periodo (1) amministratore del consorzio fu Ilario Bonelli e che, sempre nell'archivio storico della parrocchia di San Michele, è conservata documentazione dell'archivio privato della famiglia Bonelli (2) (che peraltro possedeva una cantina).

Lingua Italiano

Note (1) Sicuramente dal 1920 al 1922. Cfr. Documentazione dell'archivio della cantina sociale di San Michele all'Adige, Registri dei verbali delle riunioni, reg. 1. (2) Cfr. Documentazione dell'archivio privato della famiglia Bonelli di San Michele all'Adige, Carteggio e atti.

113 serie J 1 Registri dei verbali delle riunioni, 1920 - 1922 {196}

registri 1

J 1.1 {197} "Protocollo delle sessioni di direzione" 1920 luglio 30 - 1922 gennaio 17 Registro dei verbali delle riunioni dei membri di direzione e di sorveglianza. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 40

114 serie J 2 Registri di amministrazione, 1920 - 1935 {198}

registri 3

J 2.1 {199} "Cantina. Mobilio e valori. Contiene le registrazioni della cantina sociale cessata nel 1922. 1920/22. 1930-***" 1920 - 1922 settembre 23; 1927 settembre 19 - 1935 febbraio 13 Registro di carico e scarico. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 99 (bianche molte pp.), con indice a p. 1 Segnature precedenti: N. 2

J 2.2 {200} Registro dei conti con i soci 1927 settembre 1 - 1935 maggio 15 Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, pp. 100 (bianche le pp. 81-92)

J 2.3 {201} "Libro degli inventari" 1928 luglio 31 - 1933 luglio 31 Registro dei bilanci annuali. Italiano Registro; carta, legatura in mezza tela, cc. 17 n.n. Segnature precedenti: N. 1

115

Famiglia Famiglia Bonelli {202} sec. XIX - sec. XX

Luoghi San Michele all'Adige (TN)

Archivi prodotti Fondo Documentazione dell'archivio privato della famiglia Bonelli di San Michele all'Adige, 01/01/1868 - 31/12/1996

Storia L'ultimo discendente della famiglia Bonelli di San Michele all'Adige fu Diego, nato il primo giugno 1904 (1) e morto nel giugno 1996. Egli fu impiegato a Trento, presidente della Famiglia cooperativa di San Michele negli anni 1956- 1978, si dedicò a ricerche in merito alla storia locale che nel 1984, in occasione dell'ottantesimo di fondazione della Cassa rurale di San Michele, confluirono in una pubblicazione (2). I genitori di Diego, Ilario Bonelli e Maria fu Romano Pellegrini, furono uniti in matrimonio il 5 agosto 1901. Dalla loro unione nacquero anche Irma (23 giugno 1902), Elena (8 settembre 1907), che divenne suora delle Figlie della Carità di Maria Bambina, e Renzo (16 marzo 1914), che nel 1938 fu consacrato sacerdote (3). Tra le proprietà della famiglia Bonelli, derivanti anche dalla famiglia Pellegrini, figurano una casa in San Michele, dei terreni coltivati, un'azienda agricola e una cantina vinicola.

Note (1) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Stati delle anime, reg. 2. (2) Cfr. BONELLI D., San Michele all'Adige. Note di storia e di attualità, coordinamento di Luciano Imperadori, Trento, 1984. (3) Cfr. Ufficio parrocchiale di San Michele arcangelo in San Michele all'Adige, Diari personali delle messe, reg. 1.

116 fondo K Documentazione dell'archivio privato della famiglia Bonelli di San {203} Michele all'Adige, 1868 - 1996

fascicoli 3

Soggetti produttori Famiglia Bonelli, sec. XIX - sec. XX

Contenuto La documentazione facente parte del fondo è costituita da tre fascicoli ed è stata rinvenuta durante il riordino dell'archivio storico della parrocchia di San Michele all'Adige. Non si conosce il motivo per cui tale documentazione sia conservata presso la parrocchia, ma si può ipotizzare che sia stato il legame stretto tra Diego Bonelli e il parroco di San Michele don Giancarlo Pellegrini accomunati entrambi dalla passione per la storia locale.

Lingua Italiano; ungherese

117 serie K 1 Carteggio e atti, 1868 - 1996 {204}

fascicoli 3

K 1.1 b. 1 {205} Atti relativi ai beni di famiglia 1868 - 1907; 1949 - 1996 Compravendite, divisioni, estratti catastali, decreti tavolari, successioni ereditarie, elenchi di beni di famiglia, obbligazione della Croce Rossa Ungherese (1882), documentazione relativa all'amministrazione della campagna e dell'azienda agricola, del bosco, della cantina, all'assicurazione, all'allacciamento alla fognatura, dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico. Italiano, ungherese Fascicolo; carta, cc. 329

K 1.2 b. 1 {206} Atti personali 1911 - 1966 Quaderno di ricette di Maria Bonelli (1911-1940); attestati di studio di don Renzo Bonelli (1926; 1935); elaborati di Maria Bonelli per un corso per corrispondenza di propaganda dell'Unione Donne dell'Azione cattolica (1936); lettera della Democrazia Cristiana di Trento a Diego Bonelli (1966); trascrizione del foglio matricolare militare di Diego Bonelli (s.d.). Italiano Fascicolo; carta, cc. 41

K 1.3 b. 1 {207} Studi e appunti di carattere storico 1940 - 1995 Note di cronaca (1940-1941); relazioni presentate in occasione dell'approvazione del bilancio della Cassa rurale di San Michele e degli anniversari della sua costituzione, con inviti alle assemblee ([1954]-1986; 1995); bilanci della Famiglia cooperativa di San Michele e note storiche del movimento cooperativistico trentino ([1957]-[1984]); appunti, relazioni, carteggio e fotocopie relativi agli usi civici di Grumo (1978-1990); richieste di notizie e autorizzazioni per la consultazione di archivi (1979-1983); ritagli di giornali, studi, appunti, relazioni su diversi argomenti relativi alla storia di San Michele all'Adige e del Trentino (vigili del fuoco, Prepositura di San Michele, Principato vescovile di Trento, misure e monete, inno a San Michele), (s.d.) Italiano Fascicolo; carta, cc. 443

118

INDICE ANALITICO DELLE COSE NOTEVOLI

Altari 105, 106, 127

Archivio parrocchiale di San Michele all'Adige 1, 103, 127, 148

Arredi sacri 107, 127, 131, 140, 152

Biblioteca parrocchiale 97

Campane 97, 107, 141, 143

Campanile 107, 127, 140, 143, 182

Canonica 1, 109, 140, 142

Cappelle 111

Cimitero 106, 181

Colera 112

Coro parrocchiale 98, 123

Cronache e memorie 8, 80

Danni di guerra 142, 143

Domenica (La), rivista 95

Oratorio 88, 89, 90, 91, 92, 93, 126

Organista 131

Organo 107, 132, 142

Pane di Sant'Antonio di San Michele all'Adige 72, 75, 76

Prestiti di guerra 142

Reliquie 104, 105

Restauri 107, 142, 181, 182

Sacrestano 67, 106, 114, 131, 142

Sacrestia 107

Scuole 111, 181

Statue 130

Via Crucis 106, 111

Visite pastorali 2, 106, 116, 124, 127, 144, 148

Vita Trentina, periodico 95 119

INDICE ANALITICO DELLE ISTITUZIONI

Amministrazione provinciale di Trento 2

Archivio Diocesano Tridentino di Trento 1, 3

Archivio provinciale di Trento 1, 145, 149

Arciconfraternita del Suffragio di Roma 148

Asilo infantile di San Michele all'Adige 104, 123

Associazione donne di Azione cattolica di San Michele 80, 206 all'Adige

Associazione giovanile San Michele arcangelo di San Michele 81, 82, 97 all'Adige

Azione Cattolica di San Michele all'Adige 125

Beneficio parrocchiale del Santissimo Redentore di Faedo 113

Beneficio parrocchiale di San Michele all'Adige 105, 121, 139

Cancelleria aulica di Vienna 41, 127

Cantina sociale di San Michele all'Adige 194, 195, 199

Cantone di Primiero 183

Cantone di Tobiano 183

Capitolo della Cattedrale di Trento 144

Cappellania esposta di Sorni Vedi Espositura di Sorni

Cassa rurale di San Michele all'Adige 90, 202, 207

Chiesa del Santissimo Redentore di Faedo 113

Chiesa di San Michele arcangelo di San Michele all'Adige 60, 90, 98, 104, 105, 106, 107, 115, 127, 128, 130, 133, 138, 139, 140, 141, 144, 148, 181, 182

Chiesa di Santa Maria Assunta di Sorni 114, 127

Chiesa di Sant'Agata di Faedo 113, 127, 144, 146

Comitato diocesano trentino per l'Azione cattolica di Trento 188

Commissione aulica centrale d'organizzazione, Vienna 7, 16, 22

Comune di Lavis 114

Comune di San Michele all'Adige 1, 166, 167, 170, 173, 176, 178, 179, 184 120

Comunità di Faedo 144

Comunità di San Michele all'Adige 115

Comunità Rotaliana-Königsberg 2

Confraternita del Santissimo Sacramento di San Michele 1, 98, 105, 152, 153, 157, 159, 160, 161, 162 all'Adige

Confraternita della Cintura di San Michele all'Adige Vedi Confraternita della cintura di Sant'Agostino e Santa Monica in San Michele all'Adige

Confraternita della cintura di Sant'Agostino e Santa Monica 144 in San Michele all'Adige

Confraternita di Maria Santissima del Perpetuo Soccorso di 84 Innsbruck

Confraternita di Santa Maria del Suffragio di San Michele 1, 103, 110, 144, 148, 149, 151 all'Adige

Congregazione del Terz'Ordine di San Michele all'Adige 84, 103

Congregazione di carità di Faedo 183

Congregazione di carità di San Michele all'Adige 1, 72, 103, 110, 183, 184, 186

Congregazione Lateranense di Roma 144

Contabilità provinciale tirolese di Innsbruck 136

Corte amministrativa austriaca di Vienna 127

Croce rossa ungherese 205

Curazia di Faedo 113

Decanato di Cembra 2, 127

Decanato di Cembra e Lavis 2

Decanato di Lavis 2, 127

Decanato di Mezzolombardo 2, 127

Democrazia Cristiana di Trento 206

Dieta provinciale di Innsbruck 144

Diocesi di Bolzano-Bressanone 144

Diocesi di Trento 7, 29, 32, 127, 144, 152

Dipartimento dell'Alto Adige 127, 172, 174, 183

Espositura di Sorni 7, 14, 15, 18, 114

Famiglia cooperativa di San Michele all'Adige 202, 207

121

Federazione dei consorzi cooperativi di Trento 188

Fondo missioni di San Michele all'Adige 98

Genio civile di Trento 127

Governo per il Tirolo e Vorarlberg 135

Istituto agrario provinciale di San Michele all'Adige 2, 32, 111, 144

Lega dei contadini della Vallagarina, Isera 188

Lega dei contadini di Levico 188

Lega dei contadini per lo smercio dei prodotti agrari in San 1, 189, 191, 192, 193 Michele e Grumo

Legato Battisti di Mori 72

Legato Nicolò Simoni di Faedo 113

Ministero dell'Interno 127

Ministero per il culto e l'istruzione, Fondo di religione 2, 107, 115, 127, 140, 144, 181

Monastero dei canonici regolari di Sant'Agostino di San 2, 144 Michele all'Adige

Museo degli usi e costumi della gente trentina di San Michele 144 all'Adige

Opera di San Vigilio di San Michele all'Adige 125

Ordinariato vescovile di Trento 1, 106

Parrocchia dei Santi Filippo e Giacomo di Sardagna 54

Parrocchia del Santissimo Redentore di Faedo 1

Parrocchia dell'Immacolata di Grumo 1

Parrocchia di Predazzo 65

Parrocchia di San Giovanni Battista di Borgo Sacco 54

Parrocchia di San Michele arcangelo di San Michele 1, 2, 4, 7, 12, 16, 22, 32, 65, 72, 77, 83, 100, all'Adige 105, 106, 121, 127, 145, 149, 167, 168, 176, 179, 184, 195

Parrocchia di Santa Maria Assunta di Sorni 2, 123

Parrocchia di Sant'Andrea e dei Santi Angeli di Terlago 54

Pia opera della Santa Infanzia 84

Pia unione delle Figlie di Maria di San Michele all'Adige 78, 85, 86, 87, 98, 125

Pia unione delle Madri Cristiane di San Michele all'Adige 79, 98, 125

Pieve di Ossana 144

122

Pieve di Salorno 144

Pieve di San Floriano 144

Pieve di Santa Maria di Giovo 144

Popolo Trentino (Il), giornale 95

Prefettura di Trento 127, 183

Prefettura per la Venezia Tridentina, Trento 141

Prepositura agostiniana di San Michele all'Adige 1, 2, 105, 107, 108, 115, 127, 144, 145, 146, 148, 149, 207

Principato vescovile di Trento 207

Provincia autonoma di Trento, Commissione beni culturali 3

Provincia autonoma di Trento (PAT) 106

Provincia di Trento, Giunta provinciale 1

Regno d'Italia 16, 168, 172, 174

Regno d'Italia, Ministero dell'Interno 183

Regno d'Italia, Ministero per il culto 135

Regno d'Italia, Monte Napoleone 144

Sacra famiglia di Nazareth 84

Sante Anime di San Michele all'Adige 70, 71, 101

Seminario maggiore di Trento 144

Società agricolo operaia cattolica di San Michele e Grumo 115

Società ceciliana trentina 133

Ufficio amministrativo diocesano di Trento 135

Ufficio del censo di Lavis 127

Ufficio spirituale di Trento 144

Università di Innsbruck 2, 144

123

INDICE ANALITICO DEI NOMI DI PERSONA

Adami Giuseppe, parroco di San Michele all'Adige 1, 2, 33, 58, 99, 103, 105, 106, 115, 139, 145, 147, 153, 168, 169, 170, 171, 172, 173, 174, 175

Alberti d'Enno Giuseppe Vittorio, vicario generale del 148 vescovo di Trento

Albertino da Tridino, suffraganeo del vescovo di Trento 144

Alessandro III, papa 2, 144

Altemanno, vescovo di Trento 2, 127, 144

Amort Giorgio da Lavis, preposito di San Michele all'Adige 144

Appiano (d') Federico, conte 144

Appiano (d') Ulrico, conte 127, 144

Arvedi Bartolomeo, parroco di San Michele all'Adige 2

Banaletti Francesco, parroco di San Michele all'Adige 2, 88, 116, 126

Bonelli Benedetto, francescano 115

Bonelli Diego da San Michele all'Adige 202, 203, 206

Bonelli Elena da San Michele all'Adige 202

Bonelli, famiglia di San Michele all'Adige 1, 195, 202

Bonelli Ilario da San Michele all'Adige 195, 202

Bonelli Irma da San Michele all'Adige 202

Bonelli Lorenzo (Renzo) da San Michele all'Adige, sacerdote 54, 202, 206

Borghetti Giovanni, architetto 127

Boscarolli Gaetano, parroco di San Michele all'Adige 2

Casetti Pietro, parroco di San Michele all'Adige 2

Clemente VIII, papa 148, 152

Cles Bernardo, principe vescovo di Trento 144 de Gramatica Giovanni da San Michele all'Adige 88

Endrici Celestino, vescovo di Trento 32, 152

Enrici Giuseppe, parroco di San Michele all'Adige 2

Enrico, re di Boemia e conte del Tirolo 144

124

144 Giovanni XXIII, antipapa

Girolamo, decano dela Prepositura di San Michele all'Adige 2

Giuseppe II d'Asburgo, imperatore 8, 17, 23, 148, 152

Kronabiter Ignazio, preposito di San Michele all'Adige 2, 115, 144, 148

Lubomirski Mieczyslaw, parroco di San Michele all'Adige, 2 Faedo e Grumo

Luschin Francesco Saverio, vescovo di Trento 50

Madruzzo Carlo Emanuele, vescovo di Trento 144

Panizza Stefano, architetto 127

Paolo V, papa 7, 16, 22, 29, 32

Pederiva Tarcisio, parroco di San Michele all'Adige 2, 127

Pellegrini Bonelli Maria, moglie di Ilario da San Michele 202, 206 all'Adige

Pellegrini, famiglia di San Michele all'Adige 202

Pellegrini Giancarlo, parroco di San Michele all'Adige, 2, 203 Faedo e Grumo

Pio X, papa 38

Potrich Antonio, vicario parrocchiale di San Michele 1 all'Adige

Quetta Antonio, preposito di San Michele all'Adige 2, 127, 144

Simoni Franch Ottilia vedova di Giordano da San Michele 123 all'Adige

Simonini Giuseppe, curato di Grumo 115

Spaur Giovanni Michele, vescovo di Trento 127

Tamanini Angelo, parroco di San Michele all'Adige 2, 15, 65, 123, 152, 183, 188

Thun, conti 146

Tomasini Simone, decano della Prepositura di San Michele 2, 148 all'Adige

Tovazzi Giangrisostomo 115

Valussi Eugenio Carlo, vescovo di Trento 2

Wegher Luciano, parroco di San Michele all'Adige 2

Zambaiti Simone Albano, vicario generale del vescovo di 50 Trento

125

Zandonati Giuseppe, vicario parrocchiale di San Michele 2 all'Adige

Zanotti Carlo, parroco di San Michele all'Adige 2, 8, 9, 18, 24, 130, 152

Zenobio, conti 146

126

INDICE ANALITICO DEI TOPONOMI

Adige, fiume 2, 144

Austria 183

Avisio, torrente 2

Baviera 144

Bressanone/ Brixen (Bolzano) 144

Carinzia 144

Centa San Nicolò 65

Egna/ Neumarkt (Bolzano) 144

Europa 188

Faedo 111

Favogna (BZ) 127, 144

Giovo 2

Grumo, frazione di San Michele all'Adige 7, 207

Ischia grande, località di San Michele all'Adige 181

Italia 183

Lavis 2

Magrè/ Margreid (Bolzano) 2

Matrei 144

Mezzocorona 7

Parigi (Francia) 168, 172, 174

Piana Rotaliana 2

Pressano, frazione di Lavis 2

Salorno/ Salurn (Bolzano) 2

San Floriano, frazione di Egna (BZ) 2

San Michele all'Adige 2, 9, 36, 39, 54, 111, 207

Sassonia 144

Sorni, frazione di Lavis 2, 13, 15, 22, 111

Termeno (BZ) 144 127

Tirolo 41, 183

Traversara, località presso Zambana 127, 144

Trentino 1, 148, 152, 183, 188, 207

Trento 144

Vigolo Vattaro 65

128