E Il Quadri C'e' Sempre!
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SOMMARIO anno secondo — numero terzo Ma se io avessi previsto tutto questo.. Pag.3 La caduta di Varsavia ... Pag.4 Antigone, tragedia immortale Pag.7 L’uomo, la bestia e la virtù”: realtà o apparenza Pag.9 Cento motivi x non ritirarsi dal Quadri Pag.10 IL peso dello zaino Pag.12 E meglio vivere o morire? Pag.13 I francobolli Pag.14 L’era glaciale Pag.15 Gin e Fizz, appuntamento noir Pag.16 Poesie Pag.17 Millencolin forever Pag.18 Tutti insieme appassionatamente Pag.20 Allarme HOAX Pag.21 Videogiochi & musica Pag.22 Orientamento lento Pag.24 Profémon Pag.26 171 Nomi Pag.28 Ritorna la pagella Pag.30 Direttore: Marco Azzalini 5^CI - [email protected] Il Giudizio Universale Vicedirettore: Arianna Frigo 4^AI - [email protected] Copertina di: SUPERVISORE ( NONCHé anima del giornalino ): Giuliano Guzzo 4^AI Giuliano Guzzo 4^AI - [email protected] Uomo obiettivo: Prof. Giuliano Cisco - [email protected] Impaginatori: Janusz Trevisan 4^AI - [email protected], Alessandro Venturini 5^CI [email protected], Cristian Pozza 3^AST, Gennaro Di Napoli 5^LG - [email protected], Gianluca Bonanno 5^LG, Gregorio Dal Sasso 2^BI - [email protected], Paolo Albanese 3^AST REDAZIONE: Giovanni Monarca 4^AST - [email protected], Andrea Pezzato 4^AST, Paola Bertozzi 3^BI, Trivisonno Andrea 1^AI, Paolo Zoccante 2^BI - [email protected], Mariasole Cavallarin 2^LG, Elisa Borrelli 5^CI, Stefano Tapparo 4^AST, Elisa Dalla Libera 2^LG, Valentina Accietto 3^BST, Guzzo Alberto 1^AI, Barbolan Cristina 1^BI, David Tosin 3^LG, Michele D’Alessandro 3^ATL, MariaGiulia Rigon 3^ATL Michael Walker “Texas Ranger” 4^AST Un ringraziamento particolare va rivolto al Comitato Genitori per il sostegno finanziario a questa pubblicazione Marco Azzalini 5^CI Vabbé, lo ammetto: cinque anni sono volati. Non mi hanno sopportato-supportato. Ho svolto cen- voglio scadere in tronfi e banali sentimentalismi, tinaia di compiti e interrogazioni, ho partecipato ma mi sembra sia passato poco più di una setti- a decine di scioperi e manifestazioni, da Roma mana da quando per la prima volta sono entrato a Padova, ho organizzato assemblee di istituto, dal portone di vetro del Quadri, quattro giorni do- un'autogestione e un'occupazione. Ho conosciu- po l'inizio della scuola, emigrato dal Pigafetta. to un sacco di gente, studenti e professori. Ho Frequentando da cinque più tre anni una piccola riso, mi sono divertito. Ho preso delle incazza- scuola di provincia, con al massimo 150 iscritti, il ture incredibili, alcuni mi hanno deluso, non ho Liceo mi sembrava immenso. Il topo di campagna capito molta gente, a volte ho pianto che scopre la città... dalla rabbia. Sono cresciuto. E se Accumulo di pensieri, stato confusio- io avessi previsto tutto questo, nale. Prima ci... Devo ricordarmi questi cinque anni, forse farei lo stes- assolutamente la classe. Entro. Prima porta, so, non cambierei e non tornerei indie- seconda porta. Madonna quanta gente! De- tro. vo cercare la prima ci. Vago per i corridoi Molte persone, scrivevo poche righe guardando le porte delle aule. E' un labirin- sopra, mi hanno deluso e mi hanno to 'sto Quadri... Chiedo ad un bidello. "Mi fatto incazzare. Le ho maledette, le scusi, dov'è la prima ci?". "E' il quarto gior- ho odiate, non mi hanno fatto dormire la no e ancora non sai dov'è la tua classe?". notte, ma ora, e non sono discorsi alla "Eh... sa, io vengo da un'altra scuola...". Se- "scordiamoci il passato, vogliamoci be- gue rapida spiegazione. Mi avvio per il cor- ne", le ringrazio tutte. Sono felice di aver ridoio. Supero qualche porta... Prima AT, pri- fatto un certo tipo di esperienze, anche se al- ma BT... Prima CI. Un respiro profondo. Con i cune nel male, perché mi hanno insegnato come ragazzi che vedrò fra un attimo ci passerò quelli gira veramente il mondo. Ho imparato a difen- che dicono essere "gli anni migliori della giovi- dermi e a tirare fuori le unghie se necessario. nezza". Accumulo di pensieri, stato confusionale. "Scola magistra vitae": anche il latino serve a Un respiro profondo. Entro. "Ciao". "Ciao sei uno qualcosa! Vogliamo attualizzare questa frase? nuovo?". Segue rapida spiegazione. "Siediti là La scuola, a mio parere, è un grande gioco di che c'è un posto libero". Carine 'ste due tipe da- ruolo, una specie di simulatore di volo. I piloti vanti... "Scusate, mi dettereste l'orario settimana- degli aerei, prima di volare sul serio, si esercita- le?". Matematica, matematica, italiano, matemati- no su grandi macchine che imitano la cabina di ca, matematica... "Caspita, ci sono un casino di pilotaggio di un velivolo vero. E' noiosissimo, ore di matematica...". "Guarda che qui siamo allo ma possono scagliarsi addosso alle montagne ai scientifico e non al classico!". SLAM! Poche pa- cinquecento all'ora, possono atterrare in mezzo role come uno schiaffo ben dato mi riportano nel- all'oceano, possono passare sotto le funivie e la realtà. tranciarne i cavi (poi qualcuno lo fa anche dav- Liceoscientificostatalegiovanbattistaquadri. vero...), senza temere nulla. Dopo ore ed ore Cinquemila ore di scuola dopo, scrivo l'ultimo che si esercitano su questi simulatori, decollano articolo per "Il Quadrifoglio". Fra un mese si ed atterrano per davvero, iniziano a librarsi in chiuderà un capitolo della mia vita, e ne inizierà aria e dopo anni ed anni sono dei provetti piloti. un altro, ancora tutto da scrivere. Forse volete un Più passa il tempo e più diventano esperti, e bilancio di questi anni, forse vi aspettate un ulti- sempre di meno sbagliano le manovre. Sono mo crucifige contro tutto e tutti. In questo caso diventati dei provetti aviatori. E senza il simula- girate pagina, non vi accontenterò. Voglio sola- tore che tanti anni prima avevano stramaledetto, mente fare alcune riflessioni che da un po' mi gi- non sarebbero andati da nessuna parte, o forse rano per la testa ma che non ho mai avuto modo si sarebbero schiantati dopo la prima virata. di dire. Ne ho combinate di tutti i colori, questo lo Ad ogni modo, grazie a tutti, e buona fortuna ammetto. Non me ne pento, e ringrazio quelli che pure a voi. Sentite, selvaggi...la finite? In data odierna 19/06/01 la Commissione per l'assegnazione del Premio " Stefanella Xausa" costituita dagli insegnanti Arcuri, Daretti, De Guio, Manfron, Valoriani, Vidali stabilisce di assegnare il premio per la sezione "triennio" al racconto: "La caduta di Varsavia...…” La motivazione è la seguente: “testo originale sull'amicizia, a metà tra la riflessione saggistica e la narrazione interiore, recupera nella forma del racconto la struttura del dialogo con se stessi, che poi significa, nel testo, il dialogo con una figlia che deve nascere. Pur se talvolta il racconto indulge su riflessioni consuete, è suggestivo e originale il quadro generale in cui si inserisce la ricer- ca di una teoria e di una pratica dell'amicizia. Interessante la valorizzazione di alcuni spunti" scolastici", rivisitati alla luce del tema ed anche criticati, ma con una bella disin- voltura, poco seriosa ed adatta all'occasione”. Vicenza, 19/06/01 di Perdoncin Sarah 4^BST UNA EST ENIM AMICITIA IN REBUS HU- rubato tutto: il futuro, la famiglia, la libertà di MANIS DE CUIUS UTILITATE OMNES UNA decidere e gli amici. Già, gli amici. ORE CONSENTIUNT…[Fra tutte le cose uma- ne, l’amicizia è la sola la cui utilità sia ricono- “L’amicizia è un fiore che bisogna aver il co- sciuta concordemente da tutti…] raggio di coltivare anche nei sentieri più imper- vi” Le note de “La caduta di Varsavia” di Chopin inondavano quel cupo salotto, così strano Il punto, però, era un altro. Di che amicizia si e un po’ sinistro nella penombra, con la sola luce stava parlando? Due anni e due mesi di filosofia del caminetto. La musica esprimeva la forza del- scolastica le erano bastati per capire che i filoso- la disperazione del compositore alla vista della fi erano tanto bravi a porsi le domande, un po’ sua città presa dalle armate russe. I tasti sembra- meno quando si trattava di trovarvi la risposta. vano quasi gemere con il compositore, anche se Ecco quindi sorgere mille interpretazioni su un erano appena sfiorati dalle dita di quel fantasma, argomento facile, ma non semplice, scontato, ma perché persona non era, seduto sullo sgabello. non banale, come l’amicizia. Alti. Bassi. Alti e bassi a rappresentare il vento Innanzi tutto, come non citare Aristotele? che soffia tra le rovine degli edifici e non solo. Nell’Etica Nicomachea troviamo la più notevole Un ultimo forte colpo, il fantasma si alzò e lo analisi dell’amicizia che sia mai stata scritta. Se- sgabello cadde con fragore. condo il Maestro l’amicizia, nell’accezione più Due occhi fissi, con lo sguardo perso nel vuoto, vasta del termine, risulta quanto mai indispensa- incantato dal gioco delle fiamme. Un’espressione bile alla vita, giacché di passiva rassegnazione, vuota come una piazza dopo la tempesta. “…senza amici nessuno sceglierebbe di vivere, Doveva reagire, scuotersi, vivere ancora anche se possedesse tutti gli altri beni” e non comportarsi come un’ameba…Per quale motivo, cielo? Cosa era rimasto per cui combat- tere? La vita che cresceva dentro di lei le aveva Tu, perché ti hanno chiamato Riccardo e non sedia?! Quel grand’uomo nell’unica parte interessante bile, per altri sprecata. Improvvisamente si era del capitolo sottolineò anche un’altra cosa: il sentita osservata, additata, avevano cominciato a sentimento in questione può essere fondato salutarla con fredda cortesia i conoscenti e a fer- sull’utile, sul piacere o sul bene con conseguen- marla per una battuta pesante gli sconosciuti. Mai ti tipi di amicizia.