Mesocco-Tec Nei Grigioni (Svizzera): Considerazioni Sul Popolamento Delle Vallate Sud-Alpine Fra Mesolitico E Neolitico
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31.1995 MUSEO TRIDENTI NO DI SCIENZE NATURALI PREISTORIA ALPINA rivista fondata da Bernardino Bagolini Preistoria Alpina v. 31 (1995) Museo Tridentino di Scienze Naturali Trento 2000 ISSN 0393-0157 Lo strato inferiore di Mesocco-Tec nei Grigioni (Svizzera): considerazioni sul popolamento delle vallate sud-alpine fra Mesolitico e Neolitico PHILIPPE DELLA CASA ABSTRACT - DELLA CASA PH., 2000- The lower stratum of Mesocco-Tec Nev in Grisons (Switzerland): considerations on the population of the south-alpine valleys between Mesolithic and Neolithic. [Lo strato inferiore di Mesocco-Tec nei Grigioni (Svizzera): considerazioni sul popolamento delle vallate sud-alpine fra Mesolitico e Neolitico]. Preistoria Alpina, vol. 31, pp. 61-89. Mesocco-Tec Nev is one of the few mesolithic and early neolithic sites known in the south-central Alps. The site and its lithic and ceramic materia! are discussed with regard to formation processes, typo-chronology and overall interpretation of the archaeological situation. The detailed study of the find assemblage reveals repe ated occupations of the site over a long span of time during the Mesolithic, early Neolithic and Copper Age. Scenarios of mesolithic territory and resource exploitation as well as of cultura! processes at the transition to early Neolithic are given. PAROLE CHIAVE: Alpi meridionali, Mesocco, Mesolitico, Industria litica, Transizione. KEY WORDS: Southem Alps, Mesocco, Mesolithic, Lithic industry, Transition. Philippe Della Casa- Universitiit Zurich, Abt. Ur- une! Friihgeschichte, Kar/ Schmid-Str 4, CH-8006 Ziirich. l. ASPETTI GENERALI DELLE RICERCHE DEL & RAGETH, 1977) ed una stazione del Neoliti ARCHEOLOGICHE A MESOCCO-TEC co tardivo/età del Rame (Castaneda-Pian del Re NEV mit; RAGETH & DEFUNS, 1992). Le importanti modificazioni del terreno du rante la costruzione dell'autostrada A 13 negli anni Il villaggio di Mesocco e situato in un fon 1967-74 hanno portato alla luce tutt'una serie di dovalle all'estremità nord della Mesolcina, valle siti archeologici intorno al villaggio di Mesocco sud-alpina dei Grigioni che porta dalla confluenza (Fig. 2). Si tratta per una parte di tracce d'abita del Ticino e della Moesa al passo del S. Bernardi zioni o tombe dall'età del Ferro in poi che si ag no (Fig. l). Il terreno è in salita subito dopo il vil giungono alle stazioni conosciute nella cerchia del laggio e conduce in vari gradini al passo che si av villaggio, come la necropoli di Mesocco-Coop vera facilmente accessibile sul versante sud. Il val (RAGETH, 1992a). Più sostanziali sono i siti sco lone stretto della Mesolcina, marcato di conoidi perti nella parte sud della terrazza di Mesocco, nel detritici e di pendi boscosi, non offre molte zone di passaggio fra la rupe del Castello ed il pendio oc insediamento. I pochi paesi attuali si trovano sulle cidentale della valle, a Tec Nev e S. Maria del terrazze allargate della Moesa, talvolta anche a Castello (NAULI & STbCKLI, 1976). Questi due nomi, metà fianco su spianamenti in orientamento clima infatti, appartengono allo stesso areale archeolo tico favorevole, soprattutto all'entrata della valle. gico estendosi da nord a sud su più di 200 m, però Lì sono rinvenuti i più notevoli si ti d eli' età del Ferro scavato in vari saggi (Fig. 3). I risultati di questi (Cama, S. Maria, Castaneda; ScHWARZ, 197 I; ZIN- scavi, finora inediti, sono adesso oggetto d'un va- 62 sto studio scientifico presso il Dipartimento di Pre d' insieme rivela l'eterogeneità del complesso: stru e Protostoria dell'Università di Zurigo. menti ed armature mesolitici (punte a dorso, Lo scavo di S. Maria, con una stratigrafia di triangoli, trapezi), cocci con ornamento ad inci oltre 6 metri, è d'un interesse centrale per la co sione e cordoni di tipo neolitico antico, punte di noscenza del popolamento pre-protostorico della freccia fogliate del Neolitico tardivo/Età del Rame valle Mesoleina (Fig. 4). L'occupazione del sito (Fig. 6-9, 13). Il Manni, nel suo lavoro inedito del incomincia con uno strato culturale con pochissi 1984, aveva dunque concluso che si trattasse d'un mo materiale archeologico, ma verosimilmente in complesso risultato dali ' utilizzazione ripetuta del rapporto collo strato inferiore mesolitico/neoliti sito in vatie epoche preistoriche fra il Mesolitico co di Tec Nev di cui si parlerà più avanti. Seguo tardivo e l'inizio dell'età del Bronzo, senza però no, separati da livelli di detrito sterile, uno strato poter precisarne con certezza l' ambiente culturale culturale con resti d' abitazioni dell'età del Bronzo né il quadro cronologico assoluto. recente/finale, uno strato con strutture edilizie e Mesocco-Tec Nev è rimasto finora l'unica tracce di rogo datato della fine dell'età del Ferro e stazione mesolitica conosciuta del versante sud del periodo romano, le rovine d'uno sbarramento delle Alpi svizzere. Alla luce del rapido sviluppo tardo-romano con fossato orientato verso nord, della ricerca sul Mesolitico alpino nei ultimi anni come pure di muri medioevali e recenti. Si dimo in Italia settentrionale, soprattutto in Trentina-Alto stra dunque una presenza umana, sebbene discon Adige (BAGOLINI & PEDROTTI, 1992; DALMERI & tinua, di almeno 7000 anni nello stesso luogo, in PEDROTTI , 1992) ed in Valchiavenna (FEDELE & sieme a manifestazioni evidenti di periodi d'insta BU ZZETTI, 1993; FEDELE et al. , 1994), come pure bilità geomorfologica. dell'indagine sui processi formativi del Neolitico La situazione è identica nell'arealedi Tec Nev antico padano/sud-alpino nei suoi vari gruppi (BISI per i due strati disotto, osservati su rispettivamen et al. , 1987; BA GO LINI & GRIFONI CREMONESI, 1994 ), te 45 m (strato A: Mesolitico/Neolitico) e 200m si pone con urgenza la questione dell'analisi ag (strato B: Bronzo recente) nel profilo della scar giornata e della pubblicazione dei reperti di Me pata del cantiere stradale (NAULI & STbCKLI, 1976; sacco. MANN I, 1984). Lo strato inferiore è stato scavato su una superficie di 370m2 nei saggi TN 1-3 e TN 5-9 (Fig. 2) , ciò che rappresenta circa il 4% del l' estensione massima dello strato culturale secon 2. PROBLEMATICA INTORNO ALLO STRATO do i reperti archeologico e la topografia del am INFERIORE MESOLITICO-NEOLITICO biente. Il pendio della valle forma un confine na turale verso ovest, mentre sembrano giunti i limiti meridionali ed orientali dell' area antropizzata nel Si distinguono, in ordine metodico, tre aspetti saggio SM 3, nella parte orientale di TN 8 e nel maggiori nella problematico intorno allo strato infe margine occidentale di TN 7, dove cade sensibil riore della stazione di Tec Nev. Il primo riguarda mente l'intensità dei reperti e si dirada lo strato. la fondazione dello strato e delle deposizioni an La situazione non è interamente chiara a nord, dove tropogenee, il secondo si riferisce a la classifica i due strati culturali si riuniscono nel profilo prima zione dei reperti materiali, mentre il terzo interes di essere interrotti da una fossa di pietre posterio sa l' interpretazione complessiva della situazione re. Il proseguimento dell'orizzonte antropizzato archeologica. aldilà della fossa non è stato osservato. Sono poche le strutture funzionali scoperte nello strato culturale A: alcuni covili di pali e pic 2.1. Processi di formazione del deposito culturale cole fosse, due focolari indossati con pietre e carbo ne, una grande buca ripiena di pietre e d'uso igno Siamo in grado di discutere i processi di to, come anche parecchie zone senza contorni net formazione (SCHIFFER , 1987) del deposito cultura ti, caratterizzate di forti concentrazioni di carbone le basandoci su osservazioni sedimentologiche ed e di reperti archeologici (cf. Fig. 16). L'ordine stra analisi morfologiche dello strato culturale e dei re tigrafico relativo delle varie strutture non è inoltre perti. Le strutture funzionari - focolari, covili di ben stabilito. pali, concentrazioni di carbone e reperti - indicano Il materiale archeologico rinvenuto è ampio, un uso intensivo e diversificato dell'area. In mas particolarmente nel saggio TN 8. Consiste di og sima, non mostrano delle tracce di maggiori rima getti litici (selce e quarzo/cristallo di rocca), di ce neggiamenti né le strutture archeologiche come i ramica, di due ciottoli lavorati e d'un piccolissi focolari, né gli oggetti, ad esempio gli spigoli dei mo frammento di pietra levigata. Una breve vista manufatti liti ci. Questi si possono dunque ritenere 63 a priori reperti in situ. I resti organici -legno, semi, Laplace (1968), talvolta in combinazione coll'al ossa- mancano totalmente a causa dell'acidità del largamento del Bagolini ( 1968) per i manufatti non suolo, fenomeno conosciuto in tutta la Valle Me ritoccati. Nelle regioni svizzere del versante nord solcina. delle Alpi sono in uso altre tipologie come quella L'orizzonte culturale è di aspetto scuro, del Taute (1971) o del Rozoy (1978). Spesso man piuttosto regolare ed a grana fine, non molto ric cano maggiori serie di manufatti pubblicate in il co di humus e mescolato con pietre e pezzi di lustrazioni, ciò che impedisce la verifica delle at carbone. Situato fra due livelli detritici marcando tribuzioni tipologiche. Un altro punto debole della periodi di azione erosiva, esso risulta indubbia discussione è l'imprecisione delle definizioni, più mente da un processo formativo del tutto diverso specialmente nell'ambito delle schegge e lame a (cf. Fig. 4). Per quanto si possa giudicare, sem ritocco atipico, che però rappresentano una classi bra di essersi sviluppato pian