L'apparato decorativo di Palazzo Civico a

Autor(en): Songeregger, Cristina

Objekttyp: Article

Zeitschrift: Kunst + Architektur in der Schweiz = Art + architecture en Suisse = Arte + architettura in Svizzera

Band (Jahr): 65 (2014)

Heft 4

PDF erstellt am: 03.10.2021

Persistenter Link: http://doi.org/10.5169/seals-685774

Nutzungsbedingungen Die ETH-Bibliothek ist Anbieterin der digitalisierten Zeitschriften. Sie besitzt keine Urheberrechte an den Inhalten der Zeitschriften. Die Rechte liegen in der Regel bei den Herausgebern. Die auf der Plattform e-periodica veröffentlichten Dokumente stehen für nicht-kommerzielle Zwecke in Lehre und Forschung sowie für die private Nutzung frei zur Verfügung. Einzelne Dateien oder Ausdrucke aus diesem Angebot können zusammen mit diesen Nutzungsbedingungen und den korrekten Herkunftsbezeichnungen weitergegeben werden. Das Veröffentlichen von Bildern in Print- und Online-Publikationen ist nur mit vorheriger Genehmigung der Rechteinhaber erlaubt. Die systematische Speicherung von Teilen des elektronischen Angebots auf anderen Servern bedarf ebenfalls des schriftlichen Einverständnisses der Rechteinhaber.

Haftungsausschluss Alle Angaben erfolgen ohne Gewähr für Vollständigkeit oder Richtigkeit. Es wird keine Haftung übernommen für Schäden durch die Verwendung von Informationen aus diesem Online-Angebot oder durch das Fehlen von Informationen. Dies gilt auch für Inhalte Dritter, die über dieses Angebot zugänglich sind.

Ein Dienst der ETH-Bibliothek ETH Zürich, Rämistrasse 101, 8092 Zürich, Schweiz, www.library.ethz.ch

http://www.e-periodica.ch Dossier 3

Cristina Sonderegger L'apparato decorativo di Palazzo Civico a Lugano La declinazione di un'idea politica Tra gli edifici laici più riccamente decorati del Cantone, Palazzo Civico di Lugano è certamente uno degli esempi ottocenteschi più significativi del potere che si mette in scena: esso prende forma nella scelta deU'impianto architettonico neoclassico e nelle allégorie che celebrano la politica e il buon governo, la Repubblica e gli uomini illustri del passato.

L'attuale Palazzo Civico (ill. i)C progettato Dal profilo degli equilibri politici, l'avvio dei dall'architetto milanese (1791- lavori di costruzione coincise con il primo im- i860) nel 1842 e costruito nel 1843-1844, venne portante successo dei liberali-radicali che dopo edificato per ospitare il Governo cantonale che la rivoluzione del 1839 vedranno la loro egemo- sarebbe giunto da Locarno a Lugano nel 1845. Sin nia politica confermata nel 1844. dalla nascita nel 1803 il Canton era domi- La scelta di un'architettura neoclassica, do- nato dalle tensioni tra i vari distretti, gli ex-ba- tata, secondo il progetto originale di Moraglia, liaggi, per la difesa dei propri interessi; cib aveva di un complesso decoro scultoreo in facciata, di fatto si che - come decretato dalla Costituzione quattro statue monumentali nell'atrio e di un af- del 17 dicembre 1814 e fino al 1870 - il Cantone fresco sul soffitto délia grande sala del Pariamen- non avesse una capitale stabile, bensi che questa to al piano nobile avrebbe dovuto rispecchiare cambiasse ogni sei anni e fosse insediata a turno l'impianto ideologico e le ambizioni délia nuova a , Locarno e Lugano^. classe politica liberale-radicale al potere nel Can- Durante l'assenza del Governo, dal 1851 al tone. L'abbattimento degli edifici religiosi e l'edi- 1863 e dal 1869 fino alla definitiva destinazione ficazione di quello che per sei anni sarebbe stato dell'edificio a Palazzo Civico nel 1890, questo era il Palazzo governativo esplicitano il consolida- occupato dall'Albergo del Lago e poi dall'Hotel mento, dopo appunto la rivoluzione del 1839, dei Washington. La difficile situazione finanziaria valori riformisti délia Costituzione del 1830, ma in cui la Città venne a trovarsi a causa anche del soprattutto la sfida lanciata dal pensiero laico blocco austriaco del 1848, spinse addirittura a un liberale-radicale a quello conservatore per l'ege- certo punto il Municipio a valutare la possibilità monia politica e culturale nel Cantone. di vendere l'edificio. Trattative in tale senso fu- La costruzione del nuovo edificio - su deci- rono condotte fino al 1861, ma poi non se ne fece sione del Consiglio Comunale del 27 dicembre più nulla e nel 1863 l'edificio torno ad essere, per 1841 - avvenne a carico dei cittadini e a cura gli Ultimi sei anni délia storia dell'itineranza del- del Municipio di Lugano come ricorda l'iscrizio- la capitale cantonale, Palazzo governativo. ne posta sulla facciata «Aere civium conditum L'edificio fu costruito sul sito occupato dall'an- anno MDCCCXXXXIV» (fabbricato con i denari tico Palazzo episcopale délia Mensa vescovile di dei cittadini nel 1844). La commissione dirigente Como e dalla chiesa dell'Immacolata, rispettiva- i lavori, composta dal sindaco Giacomo Luvini- mente distrutti sul finire del 1842 e nel 1843^, di- Perseghini e dai municipali Antonio Airoldi, ventando cosi un elemento centrale dell'impian- Carlo Morosini e Giacomo Bianchi, pubblico il to urbanistico délia Città. Corne attestano anche Programma per la cosfrnzione di arc Pa/azzo Gouer- due belle vedute di Carlo Bossoli del 1849 (ill. 2 nafiuc in Lagano^, fissando la chiusura del con- e ill. 3), il sontuoso Palazzo andava a chiudere la corso a fine dicembre 1842.1 quattordici progetti Piazza Grande (oggi Piazza délia Riforma) verso che vi parteciparono vennero esposti al pubblico il lago, conferendole, seppure allora non fosse all'inizio dell'anno successivo. La giuria compo- ancora lastricata, ma in terra battuta, l'impianto sta dagli architetti milanesi Giulio Aluvisetti, attuale. Gioachino Crivelli, Giacomo Moraglia e i ticinesi

28 k+a 4/2014 fgcccx'

Biagio Magistretti e Domenico Gilardi, espresse, Tralasceremo in questa sede l'analisi dell'ar- III. 1 Palazzo Civico in Piazza della Riforma senza quest'ultimo, il proprio verdetto il 18 feb- chitettura dell'edificio per concentrarci sulla sua a Lugano.Foto braio 1843: «niuno aveva pienamente corrispo- parte decorativa seguendo un percorso che dalla Michael Peuckert sto alle intenzioni del Programma» 0 forse, agli facciata che dà sulla Piazza, attraverso l'atrio e occhi del Municipio, nessuno dei progetti era salendo lo scalone porta alla sala del Parlamento. all'altezza delle sue ambizioni dato che aspirava Ci soffermeremo più ampiamente sugli elemen- anche a rivendicare per Lugano il ruolo di capita- ti presenti nel progetto originale, per accennare le stabile del Cantone. solo brevemente a quelli successivi. I migliori progetti risultarono essere in ordi- L'iconografia del ciclo scultoreo della faccia- ne di apprezzamento quelli del comasco Battista ta fu concepita dallo stesso Moraglia e la realizza- Dottesio, di Luigi Fontana di Muggio e del luga- zione fu affidata agli scultori Francesco Somaini nese Giuseppe Stabile. Malgrado Luigi Fontana (1795-1855), originario di Maroggia, per la parte avesse rielaborato il proprio progetto sottopo- delle statue, e a Lorenzo Vela (1812-1897), origina- nendolo al Municipio il 12 maggio 1843, quest'ul- rio di Ligornetto, per la parte dei rilievi. Si tratta timo il 15 maggio decise di accelerare le pratiche di due personalità di spicco del mondo dell'arte e di affidare direttamente l'incarico a Giacomo lombardo-ticinese, esponenti allora noti della Moraglia, tra l'altro membro della giuria. Milano neoclassica. Somaini prima del ciclo luga- Esponente di spicco dell'architettura neoclas- nese aveva già realizzato tra gli altri, oltre a nu- sica in Lombardia, in Ticino Moraglia® costrui merosi monumenti funebri, il rilievo raffiguran- anche il Teatro Sociale a Bellinzona e Villa Ghisler te la battaglia di Arcis sur Aube che decora TArco e la chiesa di San Carlo a Magadino. Rifacendosi della Pace a Milano (1830 circa), il gruppo Igea c/ie in parte all'idea di Fontana, egli élabora un proget- presta Ze sue cure a un giouane ammaZato per la fontana to per il Palazzo di Lugano questa volta conforme di Piazza Cavour a Trescore Balneario (1842) e il alle aspettative della committenza, come sottoli- monumento a allAccademia neato anche da due pubblicazioni dell'epoca®. di Brera (1840), dove era insegnante accanto a

a+a 4/2014 29

QVID LEGES SINE MORIBVS

Pompeo Marchesi e Benedetto Cacciatori. Loren- due bassorilievi rappresentanti le Be/fe Ariz e il III.4 II frontone coronato dallo stemma della Città zo Vela, fratello maggiore del più noto Vincenzo, CommezTzo. L'impostazione della facciata e la seel- e da figure allegoriche. a sua volta coinvolto nella realizzazione di una ta iconografica adottata da Somaini per le scultu- Foto MichaelPeuckert delle sculture dell'atrio, specializzatosi come seul- re realizzate in pietra di Breno sono da ricondur- tore ornatista, era apprezzato su numerosi can- re a modelli classici allora ampiamente diffusi. tieri, tra cui la fabbrica del Duomo di Milano? Nell'atrio d'ingresso quattro nicchie accol- Sopra al frontone (ill. 4) - con al centra il gono invece altrettante sculture di personalità primo orologio pubblico, sorretto da due figure illustri del Cantone, il cui operato si esercito so- rappresentanti la Fama - sedute ai lati dello stem- prattutto fuori dai confini cantonali: a sinistra, ma délia Città, ornato dal cappello di Guglielmo la prima, ad opera del bresciano Giovanni Labus III. 2 Carlo Bossoli, è Tell e da diversi oggetti militari, troneggiano (1806-1856), dedicata al direttore della scuola Lugano, Piazza Grande, le personificazioni della Corzcordw, appoggiata a d'ornato di Brera (1742-1839) 1849, tempera su carta, 49 x68 cm. Collezione uno scudo con due mani che si stringono, e della (ill. 5), la seconda, di Vincenzo Vela (1820-1891), a Città di Lugano. Foto Forza, con in mano una clava e al suo fianco un Monsignor Giuseppe Maria Luvini (1722-1790) Archivio fotografico del leone disteso. In piedi, a sinistra, troviamo Talle- (ill. 6); a destra, la prima, del milanese Giovanni Dicastero Attività Cultu- Città di goria della Re/zgione, raffigurata con il capo cinto Pandiani (1809-1879), raffigura padre Giovanni rali, Lugano da raggi, recante il globo terrestre nella mano de- Francesco Soave (1744-1806) (ill. 7), la seconda, di stra, mentre la sinistra solleva il calice al cielo; sul Antonio Galli (1812-1861) di Viggiù, 1'architetto III. 3 Carlo Bossoli, lato destro abbiamo invece la statua della LzFerfà Domenico Fontana (1543^607) (ill. 8). Lugano, Riva del Grano, 1849, tempera su carta, con ai piedi giogo appoggiata a un'a- A ideale galleria di uomini illustri del il spezzato, questa 49,2 x 68 cm, Collezione sta con una cornucopia nella mano destra. Nelle Cantone, si sarebbe poi aggiunto nel 1846 sullo Città di Lugano. A fianco nicchie al piano nobile sono collocate le personi- scalone che porta al piano nobile il monumen- di Palazzo Civico si intravvede ancora il ficazioni, a destra, delMwton'fà fegzs/atzha (Gran to all'architetto Luigi Canonica ^764-1844) di Teatro che sarebbe stato Consiglio) appoggiata alio stemma del Cantone Raffaele Monti (r8i8-i88r)e poco meno di cento abbattuto nel 1889. e con in mano il libra della legge (ill. 10), a sinistra, anni dopo, nel 1938, l'affresco di Pietro Chiesa Foto Archivio fotografico del Dicastero Attività delTAatorzfà esecatziza (Consiglio di Stato) con la per- (1876-1959) dedicato all'Ignoto campionese e alio Culturali, Città di Lugano gamena della Costituzione (ill. 11). Sopra di loro scultore Stefano Maderno (1576^636), (ill. 9), a

a+a 4/2014 31 Dossier 3

111.5 Giovanni Labus, Giocondo Albertolli, 1844, pietra di Viggiù. Foto Michael Peuckert

III.6 Vincenzo Vela, Il vescovo Giuseppe Maria Luvini, 1844, pietra di Viggiù. Foto Michael Peuckert

111. 7 Giovanni Pandiani, Giovanni Francesco Soave, 1844, pietra di Viggiù. Foto Michael Peuckert

III. 8 Antonio Galli, Domenico Fontana, 1844, pietra di Viggiù. Foto Michael Peuckert

32 k+a 4/2014 ILL. 9 Pietro Chiesa, L'Ignoto campionese vicino alla statua eque- stre di Cangrande délia Scala a Verona e Stefano Maderno nell'atto di scolpire la statua di IGNOTC STEFANO /AADFRNO santa Cecilia, 1936-1938, affresco. Foto Archivio fotografico del Dicastero Attività Culturali, Città di Lugano

sottolineare la vocazione di «terra d'artisti» del- za nazionale, oggi di propriété délia Fondazione la Svizzera italiana, uno degli elementi centrali Gottfried-Keller. del discorso identitario elaborate nel Cantone Riprendendo il percorso attraverso l'impianto sin dalla sua nascita. La scelta cadde dunque su decorativo originale previsto da Moraglia, nella personalità del mondo delle belle arti, dell'archi- sala che ospitava il Parlamente (oggi sala del Con- tettura, su un pedagogista somasco e un cappuc- siglio comunale) al centro di un soffitto dipinto a cino predicatore diventato Vescovo. Sara solo cassettoni, era visibile un grande affresco allego- nel 1938 con la posa nell'atrio del basso rilievo rico realizzato da Domenico Cattaneo (1799^876), Gzacomo Luuini Perseg/zzm e /a rz/ormcz costz'tazzozia/e originario di Carona, oggi perduto®. Grazie a una fzczrzese de/ rSjo (ill. 13) di José Belloni (1892-1965) fotografia di Vincenzo Vicari®, si riconoscono a che venne onorato, come recita l'epigrafe, un destra seduta sul trono la Repubblica che regge protagonista del mondo politico ed esponente le tavole délia legge, al suo franco è raffïgurata la di spicco dell'area liberale-radicale: «Nel volto di Giustizia con in mano la bilancia e un putto con Giacomo Luvini Perseghini / Lugano onora e ri- il fascio littorio. Al centro tre figure maschili, di corda / il suo sindaco, che al Cantone dette / con cui una reggente una bandiera, prestano giura- Stefano Franscini, Pietro Péri e Carlo Lurati / La mento con il braccio levato. Meno chiara risulta Riforma costituzionale del 1830 / primo amore la lettura del gruppo di persone che si trovano del popolo ticinese»; «L'oligarchia cede il posto sul lato sinistra del dipinto: in primo piano po- all'uguaglianza, l'abuso lascia luogo all'ordine trebbe essere raffïgurata un'allegoria délia pittu- ed alla legge e la dittatura s'umilia davanti alla ra, mentre sullo sfondo la figura barbuta distesa sovranità del popolo». potrebbe essere una personificazione del hume A fare da pendant di fronte al basso rilie- Ticino corne si ritrova già nella grande tela inti- vo di Belloni troviamo dal 1946 lo Sparfaco di tolata la Rzgezierazzone de/ Ccznfone Tz'cz'w realizza- Vincenzo Vela (ill. 12) realizzato in marmo tra il ta da Antonio Baroffio (1762^825) nel 1805 e oggi 1848 e il r850 per il duca Litta, allora eletto dai esposta a Palazzo delle Orsoline a Bellinzona. milanesi a simbolo délia lotta per l'indipenden- Questo dipinto, che seguiva l'itineranza del Go-

a+a 4/2014 33 Dossier 3

111.10 Francesco Somaini, L'Autorità legislativa, 1844, pietra di Breno. Foto Michael Peuckert verno e veniva ogni sei anni traslocato nella nuo- va sede governativa, è la prima allegoria politica III. 11 Francesco Somaini, del Cantone ed è certamente stata una fonte di L'Autorità esecutiva, ispirazione Domenico Cattaneo, come lo era 1844, pietra di Breno. per Foto Michael Peuckert già stata per Abbondio Bagutti (1788-1850), auto- re dell'affresco, anche'esso perduto, del soffitto del Palazzo délia Sopracenerina, sede del gover- III. 12 Vincenzo Vela, si Spartaco, 1847-1850, marmo. no durante il periodo in cui la capitale trovava Foto Michael Peuckert a Locarno^®. L'ultimo intervento decorativo immobile III. 13 José Belloni, Giacomo realizzato all'interno dell'edificioH fu affidato Luvini Perseghini e la riforma mediante concorso nel 1941 alla pittrice Rosetta costituzionale ticinese Leins (1905-1966), che per la sala matrimonio si- del 1830, 1837-38, bronzo. ad Foto Michael Peuckert tuata al primo piano dipinse affresco nel 1943 l'allegoria Famig/ia e /auoroi^ tematica ampia- mente diffusa nell'iconografia degli anni trenta e durante la seconda guerra mondiale, valori considerati unificanti per una società allora pro- fondamente divisa. •

34 k+a 4/2014 Note L'autrice

1 Sulla storia dell'edificio si legga Antonio Gili, Gian- Cristina Sonderegger si è laureata in lettere con franco Rossi, Luigi Ferraresi (a cura di), Lugano Pa/azzo indirizzo storia dell'arte all'Università di Losanna con C/V/co, Lugano 1988. unatesi su Edoardo Berta. Studiosa in particolare della realtà artistica del Cantone Ticino a cavallo 2 Andrea Ghiringhelli, A//o r/'cerco c/e//'u/7/'ta contono/e, tra Otto e Novecento, attualmente è conservatrice in Andrea Ghiringhelli, Lorenzo Sganzini (a cura di), 7/c/no del Museo d'Arte di Lugano. 7798-7998, Do/ baZ/'agg/' /'taZ/'a/i/' o//o Repubb//'ca contono- Contatto : [email protected] Ze, catalogo della mostra (Lugano, Museo Civico di Belle Arti), vol. 1, p. 25-37.

3 Le trattative con il Vescovo di Como per la cessione del Palazzo episcopale furono condotte dal Cantone, il quale Zusammenfassung cedette successivamente la propriété alla Città di Lu- Bildhauerischer Schmuck gano. L'abbattimento della chiesa dell'lmmacolata poté avvenire solo dopo l'espropriazione forzata decretata des Rathauses von Lugano dal Municipio il 17 marzo 1843 e autorizzata dai decreti Unter den am reichsten ausgestatteten Profanbauten cantonali del 30 maggio e del 26 novembre del 1842. des Kantons Tessin stellt der Palazzo Civico (1843/44) von Lugano eines der besten Beispiele dar, um aufzuzei- 4 Programma /a costruz/one d/' un Pa/azzo Go vernat/Vo per wie im 19. Jahrhundert Macht inszeniert wird. Sie /'n Lugano, Lugano 1842. gen, konkretisiert sich in Gestalt einer klassizistischen Anlage 5 Si veda Riccardo Bergossi, Giampaolo Cisotto, G/ocomo mit einer dekorativen Ausstattung, die republikanische iWorag//'a arcb/'tetto. La d/'fft/s/'one de/ neoc/oss/co, Varese Werte und bedeutende Persönlichkeiten der Vergangen- 1991. heit zelebriert. Die Ikonographie des Figurenzyklus an wurde einem 6 Ad opera dell'editore Antonio Veladini vennero pub- der Fassade von Giacomo Moraglia, Mai- blicate le tavole del progetto, mentre a firma di «G. G»., länder Architekten, konzipiert, der auch für das Gesamt- identificato con l'esule Giovanni Grilenzoni, un'entusia- projekt verantwortlich zeichnet. Die Ausführung der in del stica descrizione e interpretazione particolare ciclo Figuren wurde indessen den Bildhauern Francesco scultoreo. Si veda rispettivamente Giacomo Moraglia, Somaini (E/ntracbt, Stärke, Rel/g/'on und Ere/he/t; Antonio Veladini, D/'segn/' de/ po/ozzo comuna/e eretto ad Leg/s- uso d/ res/denza governat/Va /'n Lugano, Lugano 1845;G.G. (ot/Ve und Exekut/Ve), die Umsetzung der Reliefs Lorenzo [Giovanni Grilenzoni], Cenn/'su/ Pa/azzo C/V/co d/ Lugano Vela (Künste und Hönde/) übertragen. Auf den Entwurf ed /7/ustraz/on/ de//e sue interessant/' decoraz/'on/, Capo- von Moraglia sind auch die Grossfiguren im Vestibül zu- lago 1845. rückzuführen, die berühmte Persönlichkeiten des Kantons

i Giocondo Giovanni 7 Sugli scultori ticinesi in generale si vedano diversi wie Albertolli, Giuseppe Maria Luvini, contributi in Rudy Chiappini (a cura di), Arte /'n I/'c/no Francesco Soave und Domenico Fontana darstellen; 7803-2003. La r/'cerca d/' un'appartenenza 7803-7870, ca- sie wurden von Giovanni Labus, Vincenzo Vela, Giovanni talogo della mostra (Lugano, Museo di belle arti Città di Pandiani und Antonio Galli ausgeführt. Lugano), 2001.

8 L'altezza dell'attuale sala del Consiglio comunale è stata dimezzata per ricavare un piano supplementäre. Résumé Sin dall'inizio la sala aveva suscito critiche per non esse- L'appareil décoratif re «in giuste proporzioni condotta nè per l'altezza nè per du Palazzo Civico à la larghezza» (Giuseppe Pasqualigo, Manua/e ad uso de/ Lugano forast/ere /'n Lugano ovvero gu/da stor/co-art/st/'ca de//a Parmi les édifices laïcs les plus richement décorés c/'ttà e de/ contorn/', Lugano 1855, p. 108). Una piccolis- du canton du Tessin, le Palazzo Civico de Lugano sima parte del soffitto affrescato è ancora visibile nel (1843-1844) est certainement l'un des exemples du XIX® locale che oggi ospita l'impianto di ventilazione. siècle les plus emblématiques d'une architecture qui met le dans le choix d'éri- 9 II negativo è conservato nel Fondo Vicari depositato en scène pouvoir: cela se manifeste all'Archivio Storico di Lugano. ger un bâtiment néoclassique et dans l'appareil décoratif qui célèbre les valeurs républicaines et les illustres per- 10 Si veda Federica Bianchi, Cristina Sonderegger, Com- sonnalités du passé. La réalisation du cycle de sculptures m/'ttenza pubb//'ca e pr/'vata, in Rudy Chiappini, cfr. nota 8, de la dont l'iconographie fut l'archi- p. 260-262. façade, conçue par tecte du bâtiment, le Milanais Giacomo Moraglia, fut 11 Tra le opere d'arte mobili che si trovano negli spazi confiée au sculpteur Francesco Somaini pour les statues alla collezione della Città di dell'edificio, appartenenti (Lo Concorde, Lo Force, Lo Re/Zg/on et Lo L/berté ; L'Autor/té Lugano, si in la scultura in segnala particolare grande Zég/sZot/Ve et L'Autor/té exécut/'ve) et à Lorenzo Vela marmo La sposa de/' Cant/'c/' (1882) di Adelaide Maraini (Les Le Pandiani (1843-1917), collocata in cima alio scalone al pour les reliefs Seaux-Arts et Commerce). Les primo piano nel 1928. statues monumentales de l'atrium qui représentent des personnalités célèbres du canton - Giocondo Albertolli, 12 Per un'illustrazione dell'opera e l'analisi del Concor- Giuseppe Maria Luvini, Giovanni Francesco Soave et so si veda Simona Ostinelli (a cura di), ftosetta Le/'ns. V/'ta Domenico Fontana remontent au de Moraglia et e opere d/' una p/ffr/ce ant/'conform/'sta 7905-7966, cata- - projet logo della mostra (Pinacoteca Giovanni Züst, Rancate), ont été réalisées par Giovanni Labus, Vincenzo Vela, 2014, p. 40-47. Giovanni Pandiani et Antonio Galli.

a+a 4/2014 35