Francesco Cusani Confalonieri, Traduttore, Storico

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Francesco Cusani Confalonieri, Traduttore, Storico UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Studi Umanistici Dipartimento di Studi Storici Corso di Dottorato in Storia, cultura e teorie della società e delle istituzioni Ciclo XXX PATRIOTTISMO E COSMOPOLITISMO NEL PRIMO OTTOCENTO: FRANCESCO CUSANI CONFALONIERI, TRADUTTORE, STORICO ED EDITORE LOMBARDO M-STO/04 Tesi di Dottorato di: Federica RE Matr. R10898 Tutor: Chiar.ma Prof.ssa Maria Luisa BETRI Tutor: Chiar.ma Prof.ssa Laura GUIDI Tutor: Chiar.mo Prof. Marco SORESINA Coordinatore: Chiar.ma Prof.ssa Daniela SARESELLA Anno Accademico 2016-2017 2 Indice Indice delle tavole presenti nel testo pag. 5 Tavola delle abbreviazioni » 5 Introduzione » 9 Nota tecnica » 14 Capitolo I – La famiglia: i Cusani Confalonieri, aristocratici sulle vie del progresso Cesare Cusani tra Ancien Régime, età napoleonica e Restaurazione: alle origini di una frattura? » 15 La nuova centralità dei sentimenti » 32 L’asse dell’economia familiare: tra filande, gelsibachicoltura e rendite fondiarie » 38 Il salotto di Bianca Visconti a Carate » 53 La biblioteca della villa di Carate » 75 Capitolo II – La formazione e l’esordio nel mondo letterario milanese L’adolescenza nel Collegio di Gorla Minore (1814-1820) » 86 Gli anni del Liceo e dell’Università: la consapevolezza delle «ruine» d’Italia e le vie della rigenerazione nazionale » 93 La prima traduzione di successo: Il Lord delle Isole di Walter Scott » 117 Capitolo III – Da letterato al soldo degli editori a socio della tipografia-libreria Pirotta e C. nei difficili anni Trenta L’arte di tradurre: l’interesse per Walter Scott tra letteratura e politica » 127 Due modelli di libertà: 3 la Scozia e gli Stati Uniti d’America » 143 La «Miscellanea pei fanciulli»: un progetto pionieristico (1832-1833) » 153 La nascita della ditta Pirotta e C. e il contributo di Cusani » 173 Capitolo IV – Viaggiando verso il 1848 Cinque mesi tra Dalmazia, Isole Ionie e Grecia (aprile-settembre 1840) » 207 L’insanabile crisi della ditta Pirotta e C. e il «giro» d’Italia » 225 Le Memorie storico-statistiche sulla Dalmazia, le Isole Ionie e la Grecia e il nono congresso degli scienziati italiani (1847) » 241 L’insurrezione quarantottesca: dal Veneto a Milano » 255 Capitolo V – Dal decennio di preparazione alla Storia di Milano Gli anni Cinquanta » 265 «Affinché l’esperienza del passato giovi al futuro»: la Storia di Milano (1861-1884) » 274 Conclusioni » 281 Fonti archivistiche » 283 Scritti editi e inediti di Francesco Cusani Confalonieri » 288 Fonti a stampa » 300 Bibliografia » 315 4 Indice delle tavole presenti nel testo Le origini dei tre rami ottocenteschi del casato Cusani » 17 Albero genealogico dei Cusani Confalonieri nell’Ottocento » 34 «Serie di Romanzi Storici e d’altro genere de’ più celebri Scrittori moderni per la prima volta tradotti nell’idioma italiano»: una collana decennale (1834-1844) » 188 Aree geografiche servite dalla ditta Pirotta e C. in ordine decrescente in base alla quantità di corrispondenti commerciali (1859) » 270 Tavola delle abbreviazioni ASCCa Archivio Storico Comunale di Carate Brianza ASCCM Archivio Storico della Camera di Commercio di Milano ASCMI Archivio Storico Civico di Milano ASGVF Archivio Storico del Gabinetto Vieusseux di Firenze ASMI Archivio di Stato di Milano ASPV Archivio di Stato di Pavia BAM Biblioteca Ambrosiana di Milano BEM Biblioteca Estense di Modena BMCSNM Biblioteca del Museo Civico di Storia Naturale di Milano BNBM Biblioteca Nazionale Braidense di Milano BNCF Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze CRSM Civiche Raccolte Storiche di Milano Elenco Elenco dei libri della Biblioteca Cusani Confalonieri a Carate Brianza RGP Ruolo generale della popolazione della città di Milano del 1811 5 6 Vedere molto mondo, glisser sans appuyer, sopra la superficie del globo, e farsi proprie le fatiche dei passati, i vantaggi del presente, e gli scrutamenti dell'avvenire. Carlo Chigi (lettera a Francesco Cusani Confalonieri, 1840) 7 8 Introduzione La figura del nobile Francesco Cusani Confalonieri (1802-1879), sebbene nota agli studiosi per una voluminosa Storia di Milano, da lui pubblicata in otto tomi a partire dal 18611, non è ancora stata adeguatamente indagata dalla storiografia. Infatti, l’unico profilo biografico disponibile su di lui – quello redatto da Fiorenza Vittori nel 1985 per il Dizionario Biografico degli Italiani2 –, seppur prezioso, non si fonda su fonti archivistiche e si limita a descrivere, più che interpretare, gli ambiti della vasta produzione dell’autore, senza considerare l’ipotesi dell’esistenza di una possibile continuità fra di essi. Leggendolo si rimane colpiti da come, nella vita del personaggio, durante gli anni Quaranta paia emergere un’improvvisa adesione alle istanze liberali che sfociò in un’attiva partecipazione patriottica alla prima guerra d’indipendenza e nel supporto ideale, tramite alcuni scritti, alla seconda. Basandosi sulle carte personali di Cusani, finora inesplorate, e sulle sue opere, questa ricerca ha quindi inteso scandagliare il suo vissuto da un nuovo angolo visuale, domandandosi se esistesse un nesso tra la sua attività letteraria e storica e il suo engagement politico. Recependo l’interesse che nell’ultimo ventennio la storiografia ha manifestato verso l’analisi dei fattori mobilitanti alla lotta risorgimentale3, si è deciso di iniziare concentrandosi sull’ambiente familiare, per comprendere quale fu il retroterra su cui riuscì a innestarsi la propensione di Cusani all’azione politica e, prima ancora, su cui potè sorgere il suo senso di appartenenza nazionale. L’inclinazione al progresso in molteplici campi, dalla sfera affettiva al versante scientifico-tecnologico, manifestata dai suoi genitori, imparentati con l’illuminista Pietro Verri e con Luigi e Alfonso Castiglioni, si è rivelato un elemento di estrema rilevanza. Così come la frequentazione di un notabilato dedito a iniziative filantropiche o d’orientamento liberale, verificatasi all’interno del vivace salotto della madre Bianca Visconti nella villa di Carate, in Brianza. Decisivo poi l’incontro, 1 F. Cusani, Storia di Milano dall'origine ai nostri giorni e cenni storico-statistici sulle città e province lombarde, 8 voll., Milano, 1861-1884. 2 F. Vittori, «Cusani, Francesco», in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 31, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1985, consultabile on line al sito http://www.treccani.it/enciclopedia/francesco- cusani_(Dizionario-Biografico) 3 Cfr., ad esempio, M. Bertolotti, Le complicazioni della vita. Storie del Risorgimento, Milano, Feltrinelli, 1998; A. M. Banti, La nazione del Risorgimento. Parentela, santità e onore alle origini dell'Italia unita, Torino, Einaudi, 2000; G. Albergoni, Sulla «nuova storia» del Risorgimento. Note per una discussione, in «Società e storia», n. 120, 2008, pp. 349-366; G. Albergoni, Lo studio del mondo intellettuale tra politica e letteratura: la sfida dell'Ottocento, in M. L. Betri (a cura di), Rileggere l'Ottocento. Risorgimento e nazione, Torino, Carocci, 2010, pp. 169-182; A. Arisi Rota, I piccoli cospiratori. Politica ed emozioni nei primi mazziniani, Bologna, Il Mulino, 2010. 9 forse avvenuto in quella stessa sede, con Gian Domenico Romagnosi durante l’estate del 1823, che guidò il patriottismo del giovane Cusani, maturato soprattutto tramite il contatto con le poesie foscoliane, verso la strada dell’impegno a favore della modernizzazione culturale della Penisola. Dal reperimento di alcuni testi fruiti e prodotti dal nostro durante il periodo universitario (1823-1828) è emerso nella sua esperienza un precoce intreccio tra ideali risorgimentali e romanticismo, che fu caratterizzato fin dai suoi albori da uno spiccato cosmopolitismo. Si è infatti constatato come l’apertura a orizzonti europei, quali l’epica portoghese o la guerra d’indipendenza greca, fosse presto divenuta per lui un mezzo attraverso cui approfondire la questione nazionale su un terreno legale, senza destare i sospetti della polizia e censura asburgiche. Con altrettanta evidenza è affiorato quanto fu cruciale, nell’indirizzarlo in tal senso, l’assimilazione della nozione romagnosiana – ma di matrice illuminista – di «incivilimento», inteso come un generale processo del genere umano verso il progresso, incluso quello politico, di cui tenersi costantemente informati e al quale aspirare a contribuire secondo le proprie capacità. Con l’attività di traduzione – abbracciata da Cusani ai suoi esordi nel mondo letterario milanese – l’escamotage di riferirsi a contesti esteri per riflettere sulla propria contemporaneità si trasformò nella possibilità di diffondere principi liberali raccontando delle battaglie a difesa della propria indipendenza sostenute da altre genti, in particolare dagli scozzesi, tramite i poemi e i romanzi storici di Walter Scott. Queste traduzioni concorsero quindi ad alimentare nel pubblico della Penisola la crescita di un senso d’identità nazionale il cui sviluppo si accompagnava in simultanea a quello di un sentimento di solidarietà nei confronti di altri popoli oppressi. Ma non solo: favorirono anche la circolazione di un’immagine della nazione di tipo linguistico-culturale, ossia quale entità mista, d’origine plurale e inclusiva, sorta da un vissuto storico comune che, tuttavia, non aveva eliminato le differenze, persino etniche, delle singole comunità che vi erano confluite nel corso del tempo ed erano arrivate a condividere un medesimo progetto politico. Una raffigurazione, quest’ultima, senz’altro differente da quella entico-razziale individuata da Alberto Mario Banti nei testi del «canone risorgimentale»
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