Memorie Di Un Vecchio Carbonaro Ravegnate

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Memorie Di Un Vecchio Carbonaro Ravegnate Primo Uccellini Memorie di un vecchio carbonaro ravegnate www.liberliber.it Questo e-book è stato realizzato anche grazie al so- stegno di: E-text Web design, Editoria, Multimedia (pubblica il tuo libro, o crea il tuo sito con E-text!) http://www.e-text.it/ QUESTO E-BOOK: TITOLO: Memorie di un vecchio carbonaro ravegnate AUTORE: Uccellini, Primo TRADUTTORE: CURATORE: Casini, Tommaso NOTE: Il testo è tratto da una copia in formato im- magine presente sul sito Internet Archive (http://www.archive.org/). Realizzato in collabora- zione con il Project Gutenberg (http://www.guten- berg.org/) tramite Distributed proofreaders (http://www.pgdp.net/). DIRITTI D'AUTORE: no LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet: http://www.liberliber.it/biblioteca/licenze/ TRATTO DA: Memorie di un vecchio carbonaro ravegnano / di Primo Uccellini ; pubblicate con annotazioni storiche a cura di Tommaso Casini - Roma : Societa editrice Dante Alighieri, 1898 - XVI, 283 p., [1] c. di tav. ; 19 cm CODICE ISBN FONTE: non disponibile 2 1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 22 settembre 2011 INDICE DI AFFIDABILITA': 1 0: affidabilità bassa 1: affidabilità media 2: affidabilità buona 3: affidabilità ottima ALLA EDIZIONE ELETTRONICA HANNO CONTRIBUITO: Distributed proofreaders, http://www.pgdp.net/ REVISIONE: Claudio Paganelli, [email protected] PUBBLICAZIONE: Claudio Paganelli, [email protected] Informazioni sul "progetto Manuzio" Il "progetto Manuzio" è una iniziativa dell'associa- zione culturale Liber Liber. Aperto a chiunque vo- glia collaborare, si pone come scopo la pubblicazio- ne e la diffusione gratuita di opere letterarie in formato elettronico. Ulteriori informazioni sono di- sponibili sul sito Internet: http://www.liberliber.it/ Aiuta anche tu il "progetto Manuzio" Se questo "libro elettronico" è stato di tuo gradi- mento, o se condividi le finalità del "progetto Ma- nuzio", invia una donazione a Liber Liber. Il tuo sostegno ci aiuterà a far crescere ulteriormente la nostra biblioteca. Qui le istruzioni: http://www.liberliber.it/sostieni/ 3 BIBLIOTECA STORICA DEL RISORGIMENTO ITALIANO pubblicata da T. CASINI e V. FIORINI. - N. 5-6 MEMORIE DI UN VECCHIO CARBONARO RAVE- GNANO DI PRIMO UCCELLINI pubblicate con annotazioni storiche a cura di TOMMASO CASINI 4 ROMA SOCIETÀ EDITRICE DANTE ALIGHIERI 1898 5 PROPRIETÀ LETTERARIA DELLA SOCIETÀ EDITRICE DANTE ALIGHIERI Gli esemplari di questo volume non firmati dal gerente della Società si ritengono per contrafatti. (87) Roma, Tipografia Enrico Voghera 6 AVVERTIMENTO A queste «Memorie di un vecchio Carbonaro» che Primo Uc- cellini compose nell'onorata vecchiezza, sí per ricordare a sé stes- so e agli altri i casi avventurosi e dolorosi della sua lunga vita di patriota, sí per lasciare ai giovani concittadini l'utile insegnamen- to del proprio esempio, non avrei voluto mandare avanti alcuna parola; poiché parevami che non bisognasse presentazione o rac- comandazione per un libro di ricordi veramente vissuti, come oggi dicono, nei quali rinascono quasi presenti i tempi torbidi del- la Carboneria romagnola e delle persecuzioni pontificie e cardina- lizie, le visioni luminose della Giovine Italia e l'odissea amara dei proscritti politici, i moti cosí diversi del 31, del 48 e del 49 e la reazione trionfante sin presso al sorgere del crepuscolo, annunzia- tore dell'Italia restituita nel pieno dominio di sé. Tutta questa epi- ca storia di dolori e di speranze, di prove ognor rinnovate e di sconforti ineffabili, vide l'Uccellini e vi partecipò, secondo che i casi e le forze sue consentirono, ma sempre con onorata condotta, con anima immacolata, con intendimenti del piú puro patriotti- smo. E delle molte cose vedute narrò quelle che piú da vicino era- no legate alle avventure sue personali, con semplice e ingenuo sti- le, con fedeltà scrupolosa al vero, senza passioni e senza vanti; egli che pur di vantarsi avrebbe avuto e occasioni e ragioni, egli cui le tarde persecuzioni dell'idea mazziniana - sua face illumina- trice nella giovinezza, suo conforto e riposo nella piú matura età - avevano tenuta viva e salda tutta la passione politica destata dalle persecuzioni dei Rivarola e degli Invernizzi. L'Uccellini scrisse queste sue ricordanze, passati ch'egli ebbe di poco i settant'anni, quando la mano affaticatasi in mezzo secolo di lavoro era già 7 stanca; ma la memoria era ancora fedele e pronta la mente, cosí che quelle sue paginette si venivano riempiendo di uguale e nitida scrittura a matita, senz'altro lavorio, da quello in fuori che è rap- presentato da pochi ritocchi e rinvii e da alcune pochissime corre- zioni o aggiunte di nomi e date1. Pubblicandole, per gentile con- senso del possessore dell'autografo, l'egregio cittadino Francesco Miserocchi, mi sono fedelissimamente tenuto alla forma data alle sue Memorie dall'Uccellini medesimo; salvo che ho riordinata la punteggiatura ch'egli soleva segnare per mezzo di lineette, ho ag- giunto o rettificato qualche nome proprio, e qua e là, desumendo- le da documenti certi, ho messo tra parentesi quadre alcune date, perché agevolassero al lettore la piena intelligenza di queste ricor- danze. Alle quali ho fatto seguire, perché mi parve di corrispon- dere a un desiderio dell'autore, la narrazione della sua ultima pri- gionia, ch'egli stesso aveva stampata vivente2, e una serie di anno- tazioni, nelle quali, oltre rapidi accenni storici e biografici su cose o persone da lui ricordate, ho allogato ciò che dal carteggio di pri- gione e d'esilio dell'Uccellini coi suoi parenti e amici3 ho potuto ritrarre di utile per la storia, sia pure aneddotica, dei patrioti italia- ni e specialmente dei profughi del 31, e per conoscere piú da vici- 1 L'autografo è di 61 cartelline scritte a matita: il testo di esso trascritto sen- za i necessari avvedimenti fu pubblicato infedelmente in un periodico di Ravenna, Il Ribelle, organo della Consociazione repubblicana Pensiero e Azione, Anno I, n. 1-15 (5 gennaio, 12 aprile 1884), col titolo di Memorie inedite delle vicende politiche di Primo Uccellini;. ma il giornale morí poco dopo, né oggi se ne trova piú alcuna copia, salvo quella conservata nella bi- blioteca Classense: sí che le Memorie dell'UCCELLINI furono stampate, ma non si può dir che fossero veramente pubblicate. 2 La narrazione dei Cinque mesi di carcere nel forte di Bormida fu pubblica- ta nel Diario ravennate per l'anno 1870, pag. 29-40: che l'UCCELLINI la con- siderasse come parte integrante delle sue Memorie si rileva dal cenno che egli fa alla fine del cap. LXXV (pag. 108). 3 Tutte le lettere e carte dell'UCCELLINI da me vedute e studiate si trovano presso il Miserocchi: al quale rendo pubblicamente le piú vive grazie per essermi sempre stato cortese di ciò che egli possiede nella splendida raccol- ta del Risorgimento italiano. 8 no alcuni dei casi che egli aveva solo accennati o anche omesso di raccontare nelle Memorie. L'Uccellini non ebbe mai ambizioni letterarie, ma per le dure necessità dell'esilio dovette ingegnarsi di trarre dalla penna qual- che aiuto alla vita. In Francia lavorò a parecchie compilazioni, di alcune delle quali non si è potuto avere piú precisa notizia: tali sono, per esempio, quei fascicoli di un'opera morale, che dovette- ro esser pubblicati per associazione in Dijon dal 1836 al '37, ma non continuarono oltre il secondo, per difetto di abbonati; quel Compendio della storia d'Italia con la descrizione del suo stato moderno, che s'incominciò a stampare nel '37, ma dopo le due prime puntate uscite nel '38 e concernenti lo Stato pontificio non ebbe altro seguito, perché un commesso infedele gli portò via ogni frutto del suo lavoro; quelle Effemeridi del 1840 per il dipar- timento della Costa d'oro, che saranno state, m'imagino, uno dei tanti almanacchi descrittivi, statistici o storici allora in uso. Di tutti i lavori che il nostro ravennate pubblicò o preparò durante l'esilio, io non ho potuto vedere che il Nuovo | dizionario portati- le | della | lingua italiana | compilato | sul gran vocabolario stam- pato in Bologna | nel 1828 da P. Uccellini | professore d'italiano4; una ricompilazione copiosa e diligente, se non sempre esatta nelle definizioni, dal noto lessico bolognese del Cesari. Tornato dall'esilio, l'Uccellini poté volgere le sue pazienti fati- che di compilatore a una materia meno arida e meno ingrata; vo- glio dire la storia patria romagnola, della quale par che egli si pro- ponesse di farsi volgarizzatore fra il popolo. E di queste sue fati- che frutto osservabile fu il Dizionario storico | di Ravenna | e di altri luoghi di Romagna pubblicato, in grosso volume (col motto Indocti discant, ament meminisse periti), nel 18555: dove, traendo la materia per grandissima parte da un simile lavoro manoscritto 4 Parigi, presso J. Langlumé e Peltier, librai, contrada du Foin-Saint-Jac- ques, 11, 1842; in-32° di pag. VI-630, a due colonne. 5 : Ravenna, nella tip. del Ven. Seminario Arcivescovile 1855: in-4°, di pag. 513. 9 del ravennate conte Ippolito Gamba (1724-1788), ordinò molte notizie storiche, biografiche, genealogiche ecc. degli uomini e cose notabili di Romagna; lavoro di largo disegno, riuscito neces- sariamente di scarso valore, perché l'autore poté giovarsi di po- chissime fonti storiche né ebbe sempre un criterio sicuro di ele- zione e di metodo, ma ciò non ostante consultato anche oggi da chi non abbia familiari o non possa trovarsi sotto mano le opere speciali di piú compita e larga erudizione6. Ma di coteste sue cognizioni di storia patria l'Uccellini meglio si valse a rendere piú utile e istruttivo il Diario annuale di Raven- na, del quale per molti anni curò la pubblicazione. La serie di questi calendari romagnoli risale al 1703, cioè al Diario sacro di Ravenna per quell'anno, compilato da Domenico De Vicari; un al- tro consimile uscí nel 1784, a cura non so di chi, e per il 1792 si ebbe l'Almanacco di Romagna, edito dagli eredi Biasini di Cese- na, che è molto utile a consultare, chi voglia conoscere lo stato politico ed ecclesiastico e gli uffici e le instituzioni pubbliche del- la provincia alla vigilia dell'occupazione francese.
Recommended publications
  • Former Political Prisoners and Exiles in the Roman Revolution of 1848
    Loyola University Chicago Loyola eCommons Dissertations Theses and Dissertations 1989 Between Two Amnesties: Former Political Prisoners and Exiles in the Roman Revolution of 1848 Leopold G. Glueckert Loyola University Chicago Follow this and additional works at: https://ecommons.luc.edu/luc_diss Part of the History Commons Recommended Citation Glueckert, Leopold G., "Between Two Amnesties: Former Political Prisoners and Exiles in the Roman Revolution of 1848" (1989). Dissertations. 2639. https://ecommons.luc.edu/luc_diss/2639 This Dissertation is brought to you for free and open access by the Theses and Dissertations at Loyola eCommons. It has been accepted for inclusion in Dissertations by an authorized administrator of Loyola eCommons. For more information, please contact [email protected]. This work is licensed under a Creative Commons Attribution-Noncommercial-No Derivative Works 3.0 License. Copyright © 1989 Leopold G. Glueckert BETWEEN TWO AMNESTIES: FORMER POLITICAL PRISONERS AND EXILES IN THE ROMAN REVOLUTION OF 1848 by Leopold G. Glueckert, O.Carm. A Dissertation Submitted to the Faculty of the Graduate School of Loyola University of Chicago in Partial Fulfillment of the Requirements for the Degree of Doctor of Philosophy May 1989 Leopold G. Glueckert 1989 © All Rights Reserved ACKNOWLEDGEMENTS As with any paper which has been under way for so long, many people have shared in this work and deserve thanks. Above all, I would like to thank my director, Dr. Anthony Cardoza, and the members of my committee, Dr. Walter Gray and Fr. Richard Costigan. Their patience and encourage­ ment have been every bit as important to me as their good advice and professionalism.
    [Show full text]
  • Elenco Dei Governi Italiani
    Elenco dei Governi Italiani Questo è un elenco dei Governi Italiani e dei relativi Presidenti del Consiglio dei Ministri. Le Istituzioni in Italia Le istituzioni della Repubblica Italiana Costituzione Parlamento o Camera dei deputati o Senato della Repubblica o Legislature Presidente della Repubblica Governo (categoria) o Consiglio dei Ministri o Presidente del Consiglio dei Ministri o Governi Magistratura Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) Consiglio di Stato Corte dei Conti Governo locale (Suddivisioni) o Regioni o Province o Comuni Corte costituzionale Unione Europea Relazioni internazionali Partiti e politici Leggi e Regolamenti parlamentari Elezioni e Calendario Referendum modifica Categorie: Politica, Diritto e Stato Portale Italia Portale Politica Indice [nascondi] 1 Regno d'Italia 2 Repubblica Italiana 3 Sigle e abbreviazioni 4 Politici con maggior numero di Governi della Repubblica Italiana 5 Voci correlate Regno d'Italia Periodo Nome del Governo Primo Ministro 23 marzo 1861 - 12 giugno 1861 Governo Cavour Camillo Benso Conte di Cavour[1] 12 giugno 1861 - 3 marzo 1862 Governo Ricasoli I Bettino Ricasoli 3 marzo 1862 - 8 dicembre 1862 Governo Rattazzi I Urbano Rattazzi 8 dicembre 1862 - 24 marzo 1863 Governo Farini Luigi Carlo Farini 24 marzo 1863 - 28 settembre 1864 Governo Minghetti I Marco Minghetti 28 settembre 1864 - 31 dicembre Governo La Marmora Alfonso La Marmora 1865 I Governo La Marmora 31 dicembre 1865 - 20 giugno 1866 Alfonso La Marmora II 20 giugno 1866 - 10 aprile 1867 Governo Ricasoli
    [Show full text]
  • Questionariostoria
    QuestionarioStoria 1 In seguito a quale evento bellico l'esercito del Regno 7 A seguito di quale accusa fu sciolto il Partito d'Italia poté entrare in Roma nel 1870? Socialista Italiano nel 1894? A) Alla sconfitta dei Francesi a Sedan A) L'accusa di aver appoggiato i Fasci siciliani B) Alla sconfitta dei Prussiani a Verdun B) L'accusa di spionaggio a favore della Seconda Internazionale socialista C) Alla sconfitta degli Austriaci a Sadowa C) L'accusa di voler attentare alla vita del sovrano D) Alla sconfitta dei Francesi a Lipsia D) L' accusa di aver attentato alla vita di Umberto I 2 Come reagì il governo Rudinì alle agitazioni popolari del 1898? 8 Tra quali nazioni l'irredentismo italiano fu causa di rapporti diplomatici tesi? A) Cercò alleanze in parlamento A) L'Italia e la Polonia B) Fece importanti concessioni ai dimostranti B) L'Italia e la Grecia C) Rassegnò le dimissioni C) L'Italia e l'Impero ottomano D) Si affidò all'esercito D) L'Italia e l'Austria - Ungheria 3 Nel 1884 il governo Depretis abolì un'imposta invisa alla popolazione. Quale? 9 In quale anno morì Camillo Cavour? A) La tassa sul macinato A) Nel 1865 B) La tassa doganale regionale B) Nel 1875 C) La tassa comunale di utilizzo delle acque pubbliche C) Nel 1861 D) La tassa sulla prima casa D) Nel 1871 4 Quali direttive di politica estera adottò Antonio 10 Nel 1861 espugnò, dopo un assedio, la fortezza di Rudinì nel marzo del 1896, quando fu incaricato di Gaeta, ultima roccaforte dei Borbone; condusse nella sostituire Francesco Crispi alla guida dell'Esecutivo? Terza guerra d'indipendenza le truppe dell'esercito che operavano sul basso Po.
    [Show full text]
  • Working Paper Dipartimento Di Economia Pubblica
    WORKING PAPER DIPARTIMENTO DI ECONOMIA PUBBLICA Working Paper n. 141 Silvia Fedeli e Francesco Forte A survival analysis of the circulation of the political elites governing Italy from 1861 to 1994 Roma, Aprile 2011 1 Silvia Fedeli and Francesco Forte A survival analysis of the circulation of the political elites governing Italy from 1861 to 1994 Abstract We study the determinants of governments and legislatures’ survival in Italy from the unification to the end of the I Republic (1861-1994) - excluding the fascist period and the subsequent transitory institutional period, "Constituente" (1946-1948). We test whether institutional features such as electoral systems, form of State and extent of suffrage had any effect on the survival of legislatures and governments. We control for voting power of the parliamentary groups, number of parties represented in the parliament and size of the representative bodies. Unlike the political economy wisdom, we show that, over the whole period, governments and legislatures’ survivals are inversely related to the plurality electoral system. The restricted suffrage and a high voting power of the leading parties reduce the risk of anticipated end of governments. The survival of the legislatures is related to the form of state (republic) and to the voting power of the leading party. Universita’ di Roma “La Sapienza” Facolta’ di Economia Dipartimento di Economia e diritto Via del Castro Laurenziano, 9 00161 Roma – Italy E-mail: [email protected] [email protected] Tel. and Fax +39 06 4976 6399 Keywords: Elites; Survival analysis; Electoral systems; Voting power, Political institutions. 2 1. Introduction In this paper we analyze the “struggle for survival” of governments and legislatures of the Italian democratic parliaments, from the creation of the Italian state (1861) up to 1994, with the exclusion of the fascist period (i.e., the legislatures from 1924 to 1945 in which the democratic institutions were absent and of the subsequent transitory institutional period, known as "Constituente", lasting until 1948).
    [Show full text]
  • I Toscani E Le Leggi Di Unificazione *
    13996_Questioni nazionali_imp.qxd:Layout 1 22-01-2016 9:50 Pagina 27 View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by Florence Research Da ‘periferia’ a ‘centro’. I toscani e le leggi di unificazione * LUCA MANNORI 1. Il primo dato da richiamare, nell’aprire una relazione come questa, è il legame strettissimo esistente, nel contesto del 1864-65, tra la brusca conclusione del processo di unificazione normativa del nuovo Stato e la singolarissima situazione in cui venne a trovarsi Firenze all’indomani della Convenzione di settembre. Com’è noto, infatti, fu proprio la scelta di trasferire la capitale del Regno da Torino al capoluogo toscano a ren - dere improvvisamente intollerabile ciò che pure era stato accettato senza problemi nel corso di quasi tutta l’ottava legislatura – la circostanza, cioè, che il Parlamento italiano, a quattro anni dalla unificazione politica del paese, non fosse stato ancora capace di portare in fondo la sua correlativa unificazione ordinamentale. La situazione di provvisorietà legislativa in cui lo Stato viveva fin dalla sua costituzione divenne tutto a un tratto inaccet - tabile per il semplice fatto che quella che si accingeva a divenire la nuova capitale del paese era, sul piano legislativo, la città meno italiana d’Italia. Lo ricordò per tutti il deputato Restelli – relatore della legge che avrebbe conferito al governo i poteri per procedere alla unificazione amministrativa del paese – nel suo celebre discorso alla Camera dell’11 gennaio 1865, col quale la Camera dette appunto luce verde ad una tale soluzione: La Toscana, quantunque posta nel mezzo del Regno, è legislativa - mente la provincia d’Italia più isolata, quella che meno di ogni altra vive della vita amministrativa della rimanente Italia.
    [Show full text]
  • APPENDICE I - ' ' ' -Il
    vi APPENDICE I - ' ' ' -il PRESIDENTI DELLA REPUBBLICA ENRICO DE NICOLA, Capo prov­ visorio dello Stato dal 28 giugno 1946 al 24 giugno 1947 dal 25 giugno al 31 dicembre 1947 ENRICO DE NICOLA, Presidente della Repubblica ; dal 1° gennaio 1948 all'11 maggio 1948 LUIGI EINAUDI, Presidente della Repubblica dall'll maggio 1948 >"..". r ?.-.' V-r^v;*-"^"^ - •«• « ***•••>*• , . :ir.'-.•.:••.• L T • ~ i : ~ . ..' -» "• »-1 -?. ' *- / >^1 • - A •; li ENRICO DE NICOLA 82. • ' ? LUIGI EINAUDI PRESIDENTE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI GIOVANNI GRONCHI. dall'8 maggio 1948 PRESIDÈNTE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA IVANOE BONOMI dall'8 maggio 1948 GIOVANNI GRONCHI -J-Ì IVANOE BONOMI PRESIDENTI DELLA CAMERA DEI DEPUTATI DALLA I ALLA XXVI LEGISLATURA VINCENZO GIOBERTI dall'8 maggio al 20 luglio 1848 e dal 16 ott. 30 die. 1848 IL . LORENZO PARETO dal 1° febbr. al 30 marzo 1849 III. LORENZO PARETO dal 30 luglio al 20* nov. 1849 IV . PIER DIONIGI PINELLI dal 20 die. 1849 al 25 aprile 1852 UHBANO RATTAZZI dall'll maggio 1852 al 27 ott. 1853 CARLO BON-COMPAGNI dal 16 al 21 nov. 1853 V ... CARLO BON-COMPAGNI. dal 19 die. 1853 al 16 giugno 1856 CARLO CADORNA.. dal 7 genn. al 16 luglio 1857 VI .. CARLO CADORNA. dal 14 die. 1857 al 14 luglio 1858 URBANO RATTAZZI. dal 10 genn. 1859 al 21 genn. 1860 VII . GIOVANNI LANZA dal 2 aprile al 28 die. 1860 VIII URBANO RATTAZZI. dal 18 febbr. 1861 al 2 marzo 1862 SEBASTIANO TECCHIO dal 22 marzo 1862 al 21 magg. 1863 GIOVANNI BATTISTA CASSINIS dal 25 maggio 1863 al 7 sett. 1865 IX.
    [Show full text]
  • LUIGI CARLO FARINI, MEDICO E SCIENZIATO Figlio Del Farmacista
    1 LUIGI CARLO FARINI, MEDICO E SCIENZIATO Alla città di Russi, che tiene ben vivi lo studio e la cura delle sue storiche memorie. Figlio del farmacista di Russi di nome Stefano e di Marianna Brunetti, nasce il 22 ottobre 1812. Ha come suo primo insegnante di grammatica e retorica Don Pier Girolamo Santoni, è poi curato per la filosofia, le scienze naturali, le lettere e la matematica dallo zio Domenico Antonio. Un fratello della mamma, è il Dott. Girolamo Brunetti, medico rinomato a Faenza, a cui Luigi Carlo rivolge una lettera, con data 15 novembre 1827, dove lo ringrazia d’averlo liberato di una <<malattia che mi opprimeva>> 1, della cui natura null’altro si sa. A 16 anni chiede di essere ammesso all’esame di ammissione alla facoltà di medicina dell’Università di Bologna al Rettore Mons. Giuseppe Minarelli, dove viene ammesso il 10 novembre 1828. Frequenta le lezioni con assiduità, ma l’ambiente famigliare e la gran parte degli amici di Romagna lo condizionano a condividere l’insofferenza al malgoverno pontificio. In una lettera scritta da Bologna allo zio Domenico Antonio, in data 4 gennaio 1831, lo prega di fargli avere una copia di un opuscolo, scritto in latino, di un medico faentino: Jacopi Sacchi Phil. Medic. et Chir. in principia theoriae Bronuniane animadversiones , ed aggiunge: <<Io non ho tralasciato di attendere le lezioni del prof. Orioli, e finché starò a Bologna vi attenderò sempre lo stesso>> 2. 1 Epistolario di Luigi Carlo Farini , a cura di L, Rava, Bologna, Zanichelli, 1911, vol. I (1827-1847), pp.
    [Show full text]
  • 13 Blanco.Indd
    ADMINISTORY JOURNAL FOR THE HISTORY OF PUBLIC ADMINISTRATION VOLUME 2, 2017 PAGE 278–302 DOI:10.2478/ADHI-2018-0025 Space and Administrative Boundaries at the Birth of the Italian Kingdom LUIGI BLANCO In a letter to General Giacinto Carini dated 14 October timeframes. In recent decades, in the wake of the new 1860, count Cavour, expressing his satisfaction with the ›culturalist‹ attention being devoted to the topic of the Sicilians’ decision to abandon the idea of summoning a nation as an »imagined community«,4 it has above all parliamentary assembly to ratify union with the mon- been the first of these two processes that has been the archy of Vittorio Emanuele II and to accept a plebiscite, catalyst for historiographical debate, with attention wrote: »None of the issues relating to the future inter- being focused on materials of extremely varied origin, nal system [have] any real immediate significance com- frequently pre-political, which led to the construction of pared with the supreme and urgent need to make Italy that ›artificial object‹ which is the modern Italian na- first and establish it later«.1 tion. This means, however, that other ties of territorial Cavour’s statement, which has subsequently been belonging – municipal, regional-national, and state-re- frequently quoted and commented on,2 is of interest not lated – that would remain alive and very powerful, not- only because of the awareness that it demonstrates of withstanding the absorption of the peninsula’s ancient the necessity and urgency to proceed rapidly with polit-
    [Show full text]
  • Scott Matthew
    Mar 10 - 16, 2016 Year XI - Supplement to TF220 The English-speaking news magazine in Florence www.theflorentine.net EAT Taste March 12–14 Florence’s ultimate food fair celebrating gourmet culture and lifestyle trends brings some 330 ex- Stazione Leopolda hibitors to town with their best delicacies in tow. viale Fratelli Rosselli 5 Pasta fresca and craft beers are par for the course, Florence but those with more adventurous palates can try everything from goose bresaola to chocolate-and- chili pepper cookies. This year the Taste Ring, a se- more info here ries of panel discussions moderated by Davide ‘Il Gastronauta’ Paolini, takes place at the Opera di Firenze for the first time. For the full program, in- cluding Fuori di Taste festivities at venues around Florence, see Pitti Immagine’s website (link at left). MUSIC Scott Matthew Australian-born, New York City- March 10, 9pm based songsmith Scott Matthew will Spazio Alfieri grace Florence with his suave voice via dell’Ulivo 6 and bubbly presence March 10. The Florence singer-songwriter is now touring with his latest album This Here De- feat, praised by critics and audiences more info here worldwide. Uncut magazine said of Matthew, ‘Self-pitying, passive-ag- gressive narcissism never sounded so lovely.’ Spazio Alfieri is an appro- priately intimate venue for tuning in to his tales of love and loss. Best events 2 of the week TF Weekly Mar 10-16, 2016 FLASHBACK Fatboy Slim March 11, 10.30pm Thought Norman Cook, better known as Tenax Fatboy Slim, disappeared after the ’90s? via Pratese 46 Think again.
    [Show full text]
  • 4279510-9788817104531 Abstract
    PAOLO MIELI IL CAOS ITALIANO Alle radici del nostro dissesto saggi 3 04/09/18 16:24 Pubblicato per da Mondadori Libri S.p.A. Proprietà letteraria riservata © 2017 Rizzoli Libri S.p.A. / Rizzoli, Milano © 2018 Mondadori Libri S.p.A., Milano ISBN 978-88-17-10453-1 Prima edizione Rizzoli: 2017 Prima edizione BUR Saggi: ottobre 2018 Seguici su: www.rizzolilibri.it /RizzoliLibri @BUR_Rizzoli @rizzolilibri 4 04/09/18 16:24 Introduzione Questo libro si propone di investigare sulle origini del caos italiano guardando a singoli aspetti dei malfunzionamenti del nostro sistema politico per come si è andato costruen- do e poi consolidando dal 1861 a oggi. Malfunzionamenti che, come vedremo, si sono particolarmente accentuati nel secondo dopoguerra. Prima, però, di addentrarci in questa foresta per provare quantomeno a identificarne alcuni dei tronchi principali, è necessario fare un salto all’indietro di un secolo e mezzo e soffermarci sulla stagione in cui si edificò il nostro Stato unitario. Qualche tempo fa l’attenzione della storiografia è stata attratta in modi crescenti dalla circostanza che nei suoi primi centoquarant’anni di vita – cioè dal 1861 al 2001 – lo Stato italiano non abbia mai conosciuto l’alternanza tra destra e sinistra per via elettorale. Mai, neanche una volta è accaduto che una maggioranza precedentemente eletta sia stata manda- ta all’opposizione dagli elettori, cioè che sia stata costretta a cedere il passo a uno o più partiti di segno opposto passando attraverso le urne. E pensare che nel primo ventennio della storia unitaria (dal 1861 al 1882) il nostro Paese ha vissuto in un clima che avrebbe potuto benissimo generare un sistema bipartitico: Destra contro Sinistra, moderati contro progressisti, élite agrarie contro media borghesia urbana.
    [Show full text]
  • Politics of the "Our Father" and of the Holy Father
    Politics of the "Our Father" and of the Holy Father Don Bosco's Mediation in Church-State Affairs By Arthur J. Lenti, SDB Introduction he reader of any popular biography of Don Bosco, even a full length one, will probably come across only the merest reference to his T activity as mediator between Church and state in Italy in the times of their estrangement following the liberal revolution, the unification and the taking of Rome. And yet such mediating activity is attested for a period of some 20 years (1858-1878) and appears as a quite extraordinary feature in the life of the humble and otherwise politically uninvolved priest of Valdocco. Don Bosco's efforts as a "negotiator" were chiefly concerned with filling vacant diocesan sees, the bishops of which had either been expelled or imprisoned, or had died. The appointment of bishops, therefore, was an important objective of this activity. At a later period the principal purpose of such mediation was to obtain the so-called Exequatur after appointment. This was a state-issued permit that enabled bishops to enter their sees and obtain possession of assets and revenues, held by the government, now needed to run the diocese-the so-cailed "temporalities." It is the purpose of this article to tell the story of Don Bosco's efforts to have bishops appointed and to mediate related matters between the Holy See and the Italian government. The Biographical Memoirs have given some attention to this activity, especially in its later phases. Father Francesco Motto in a series of articles and Father Francis Desrarnaut in his biography of Don Bosco have written critically on the subject.
    [Show full text]
  • Sicilian Intellectual and Cultural Resistance to Piedmont's Appropriation (1860-1920) Giordana Poggioli-Kaftan University of Wisconsin-Milwaukee
    University of Wisconsin Milwaukee UWM Digital Commons Theses and Dissertations December 2016 Sicilian Intellectual and Cultural Resistance to Piedmont's Appropriation (1860-1920) Giordana Poggioli-Kaftan University of Wisconsin-Milwaukee Follow this and additional works at: https://dc.uwm.edu/etd Part of the Comparative Literature Commons, and the History Commons Recommended Citation Poggioli-Kaftan, Giordana, "Sicilian Intellectual and Cultural Resistance to Piedmont's Appropriation (1860-1920)" (2016). Theses and Dissertations. 1401. https://dc.uwm.edu/etd/1401 This Dissertation is brought to you for free and open access by UWM Digital Commons. It has been accepted for inclusion in Theses and Dissertations by an authorized administrator of UWM Digital Commons. For more information, please contact [email protected]. SICILIAN INTELLECTUAL AND CULTURAL RESISTANCE TO PIEDMONT’S APPROPRIATION (1860-1920) by Giordana Poggioli-Kaftan A Dissertation Submitted in Partial Fulfillment of the Requirements for the Degree of Doctor of Philosophy in Modern Studies at The University of Wisconsin-Milwaukee December 2016 ABSTRACT SICILIAN INTELLECTUAL AND CULTURAL RESISTANCE TO PIEDMONT’S APPROPRIATION (1860-1920) by Giordana Poggioli-Kaftan The University of Wisconsin-Milwaukee, 2016 Under the Supervision of Professor Gregory Jay Through my analysis of literary works, I endeavor to bring to the fore a cultural and intellectual counter-hegemonic discourse that came to be articulated by three Sicilian writers in the years following Italy’s unification. Their intent was that of debunking a national discourse that constructed Italian Southerners as “Otherness.” My study focuses on six primary texts, five short stories, and one novel, written at the turn of the twentieth century.
    [Show full text]