● marzo/aprile 2019 INTERNATIONAL STANDARD SERIALNUMBER 2532-2036

Rivista bimestrale della Federazione Italiana Tradizioni Popolari

LA SALA VERDE: QUALI PROGETTI

SINKRONIA EDIZIONI – POSTE ITALIANE S.P.A. – SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE – 70% S1/FG - N. 02 - ANNO 2019 - IL FOLKLORE D’ITALIA - € 5,00 FOLKLORE D’ITALIA ANNO 2019 - IL – 70% S1/FG - N. 02 POSTALE ABBONAMENTO – SPEDIZIONE IN S.P.A. EDIZIONI – POSTE ITALIANE SINKRONIA FUTURI? ● WWW.FITP.ORG

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIUSEPPE CONTE CON I DIRIGENTI F.I.T.P.

Segreteria Consulta Scientifica TRENTINO A.A. LOMBARDIA Presidenza Nazionale PRESIDENTE Giuseppe Attilio Gasperotti Fabrizio Nicola Via San Nicola, 12 Mario Atzori d’Alessandro 71013 San Giovanni R. (FG) Tel. e Fax: 0882.441108 COMPONENTI LIGURIA Francesco Pilotti Sandra Stopponi [email protected] Leonardo Alario Giuliano Travi Vincenzo Alliegro Valle d’Aosta F.I.T.P. - Federazione Italiana Ufficio tesseramento Letizia Bindi LOMBARDIA Susi Lillaz Michele Castrilli Tradizioni Popolari Via San Sebastiano, 16/18 Gian Luigi Bravo Enzo Felotti 98122 Messina Pino Gala Dionigi Garofoli VENETO PIEMONTE Tel. e Fax: 090.771398 L. M. Lombardi Satriani Gianni Marini Bernardo Beisso Sede legale: Via San Nicola, 12 [email protected] Ignazio Macchiarella MARCHE 71013 S. Giovanni Rotondo Raffaele Mazzacane Mario Borroni Presidenti PUGLIA Segretario generale Alessandra Gasparroni Comitati Regionali Concetta Masciale Contrada Chiusa Lotto 4/b MOLISE Segreteria del Presidente Naz. Loc. Simeri Mare Consiglio Nazionale Maria Monaco Fidio Bianchi SARDEGNA Via San Nicola, 12 Villaggio Santa Lucia COORD. NAZIONALE Gianfranco Uda 71013 88050 Simeri Crichi (CZ) Maria Monaco PIEMONTE BASILICATA S. Giovanni Rotondo Tel.: 0961.881609 Bernardo Beisso Pietro Basile SICILIA Tel. e fax +39 0882 441108 0961.794388 Consiglieri Alfio Russo Fax: 0961.881491 ABRUZZO PUGLIA CALABRIA [email protected] Maria L. De Dominicis Vittorio Coriglione Marcello Perrone TOSCANA Antonio Greco Francesco Castelli Ufficio tesoreria BASILICATA CAMPANIA C.da Conca d’Oro, Pasquale Casaletto SARDEGNA Francesco Tortoriello TRENTINO A.A. Garden Ville, 16 Stefano Demelas Attilio Gasperotti 98168 Messina CALABRIA Mario Pau EMILIA ROMAGNA Tel. 090.355604 Carmine Gentile Luigi Usai Sauro Casali (comm.) UMBRIA [email protected] Andrea Addolorato Floriano Zangarelli SICILIA FRIULI V. GIULIA Ufficio stampa CAMPANIA Angelo Scolaro Giampiero Crismani VALLE D’AOSTA sinkronia srl - foggia Ciro Marino Giuseppe Restivo Susi Lillaz [email protected] Antonio Visconte LAZIO (comm. straordinario) TOSCANA Salvatore L. Bonventre EMILIA ROMAGNA Marco Fini VENETO Sauro Casali LIGURIA Erik Zanatta Milena Medicina FRIULI V. GIULIA Renato Perin

2 ● marzo/aprile 2019 PER IL FUTURO: PROGRAMMI E PROGETTI DELLA F.I.T.P.

rici distribuiti nelle diverse periferie e i documenti presenti in entrambe le regionali. Un importante punto di riviste, sebbene caratterizzati da arti- partenza è stata la pubblicazione, nel coli datati e scritti con un’evidente in- di Vincenzo Cocca 2013, con Angeli Editore e cura del terpretazione romantica e storicistica Prof. Gian Luigi Bravo, del volume delle cosiddette «tradizioni popolari», la Federazione ha inteso fornire ma- ell’ultimo decennio, a par- folklore tra ‘800 e ‘900 nel quadro eu- teriali originali per le rielaborazioni tire dal 2008, la Federa- Primaropeo; etnografianell’opera, oltred’Italia. ai saggiGli studi intro di- sceniche che i gruppi folklorici attual- N zione Italiana Tradizioni duttivi di noti studiosi sulle proble- mente propongono durante le loro esi- Popolari è riuscita a re- matiche demo-etno-antropologiche, è bizioni in occasioni di feste patronali e alizzare un’importante rivoluzione allegato un DVD da installare nei com- di rassegne folkloriche. Nel quadro di culturale; in primo luogo, si è posta il puter e dove sono raccolti in digitale questo indirizzo culturale sono state tutti i numeri di due importanti riviste: istituite le seguenti manifestazioni; e indirizzi teorici delle proprie attività la prima, «Archivio per lo studio delle nel 2014, «Il Premio Internazionale istituzionaliproblema di eridefinire della propria alcuni originaria termini tradizioni popolari» fondata nel 1882 - concezione teorica elaborata all’inizio mo-Etno-Antropologici» con il quale degli anni ’70 del secolo scorso. In par- 1909; la seconda, «Rivista delle tra- “Giuseppe Cocchiara” per gli Studi De ticolare, per quanto riguarda quest’ul- dizionida Giuseppe popolari Pitrè italiane» e pubblicata fondata fino da al tima questione si sono accolti gli esiti Angelo De Gubernatis nel 1893 e pub- studiosola F.I.T.P. delle intende culture ricordare popolari la efigura come dell’attuale dibattito antropologico a fondatore,e il ruolo di in Giuseppe Italia, dell’antropologia Cocchiara come proposito della nozione ottocentesca sociale. Il premio, inoltre, ad anni alter- di «tradizione popolare», nella quale, blicata fino al 1895. Con le descrizioni ni viene attribuito a studiosi italiani e come è noto, risultano sottesi indirizzi stranieri; secondo un apposito regola- interpretativi storicistici ed evoluzio- mento è conferito da una commissione nistici, da tempo considerati inadegua- composta da tre professori del settore ti dall’antropologia moderna contem- - poranea. tropologico designati rispettivamente Le considerazioni e le relative prese daiscientifico tre atenei disciplinare siciliani, demo-etno-an da un rappre- di coscienza sull’attuale dibattito et- sentante dell’Amministrazione comu- no-antropologico, appena sintetizza- - te, sono state stimolo per realizzare le to, da un assessore alla cultura e dal diverse iniziative culturali che hanno nale di Mistretta dove Cocchiara è na caratterizzato l’attuale crescita della della F.I.T.P.; quest’ultimo presiede la F.I.T.P. sia in ambito nazionale, sia in commissione.presidente della Nel Consulta2016 è stata Scientifica istituita quello internazionale. la «Rassegna Internazionale “Vittorio Inoltre, tale crescita ha coinvolto non solo i quadri della dirigenza centrale, con la quale la Federazione intende ri- ma anche le attività dei gruppi folklo- De Seta” di Documentari Etnografici»

cordare la figura di Vittoriomarzo/aprile De 2019 Seta, ● 3 ● WWW.FITP.ORG

to prossimo Decreto Legislativo che

attivaresarà emanato quanto dal disposto Governo, dalla definito Legge come «Codice dello spettacolo» per

n. 175 del 22/11/2017. Nello stesso- caambito ha illustrato dell’incontro le particolari di Palazzo funzioni Chigi, il Presidente della Consulta Scientifi- lorizzazione delle differenti identità scomparso nel 2011, quale fondatore, è aperto un ampio dibattito tra i di- regionali;del Centro inoltre, di documentazione nello stesso quadro e va in Italia, dell’antropologia visuale e rigenti federali circa l’elaborazione di di obiettivi, sono stati illustrati i pro- come autore, a partire dalla seconda un progetto inerente l’istituzione di grammi operativi, sia della Rassegna - - lorizzazione delle Identità Regionali». meta degli anni ’50 del secolo scorso,- un «Centro di Documentazione e Va del documentario etnografico dedicata di importanti documentari e film et è stata elaborata una prima bozza del qualia Vittorio la Federazione De Seta, sia riceve i programmi consensi del e anografici partire dall’edizionesu diverse realtà del fascicolo socio-cul di progettoNella fine perdello la scorsocostituzione mese di di gennaio questo Premio Giuseppe Cocchiara, tramite i settembre/ottobre,turali meridionali. èSempre stato avviato nel 2016, un centro per presentarla, insieme alle nazionale ed internazionale. nuovo indirizzo editoriale della rivi- altre attività della Federazione prima L’incontroriconoscimenti si è concluso dal mondo con l’offertascientifico da sta «Il Folklore d’Italia», riconosciuta sintetizzate, in occasione dell’incontro - di una serie di doni, fra i quali due gativa e quindi accettata nel database cofanettiparte della che Federazione raccolgono al i Prof.numeri Conte del come pubblicazione scientifica divul- che si è tenuto il 25 febbraio 2019 con nuovo corso della rivista «Il Folklore zione, dell’Università e della Ricerca Inil Presidente tale incontro, del Consiglio il Presidente dei Ministri Beni- d’Italia»; ed ancora, nello stesso conte- del CINECA del Ministero dell’Istru toil Chiar.mo Ripoli ha Prof. ampiamente Giuseppe illustratoConte. il sto cerimoniale, c’è stata la valida esi- della rivista, nel 2018, è stato pubbli- ruolo sociale e culturale della F.I.T.P.; al bizione del soprano Maria Luigia Mar- catoScientifica. l’opuscolo Nel Dies nuovo Fasti corso – Eventi culturale FITP tempo stesso ha evidenziato la neces- tino accompagnata da Antonio Ripoli del ciclo dell’anno, scritto e curato da sità di veder riconosciuti e formalmen- Franco Megna; nel volumetto vengono te inseriti, nel Dispositivo legislativo, descritte e illustrate le diverse mani- i canti, le musiche, i balli della tradi- con illa mandolino. fisarmonica, da Tobia Rinaldo festazioni organizzate annualmente zione orale del nostro Paese, messi in con la chitarra e da Giampiero Cannas dalla Federazione. scena dai Gruppi Folklorici Italiani a stima per le attenzioni dimostrategli partire dagli anni 20 del secolo scor- eIl haProf. promesso Conte ha che ringraziato si impegnerà, con molta nelle so; come è noto, si tratta di patrimoni sedi opportune, a risolvere e attivare Infine, dietro suggerimento della spettacolari eseguiti in occasione di le richieste e le proposte che la FITP Consulta Scientifica, ultimamente si manifestazioni teatrali nazionali ed gli ha avanzato. A questo punto, in un internazionali. breve esame consuntivo dell’incontro, Nello stesso contesto, il segretario ge- senza promettere e spendere nessun nerale Franco Megna ha ugualmente impegno politico da parte della F.I.T.P., evidenziato, leggendo una lettera poi resta da attendere e sperare che le consegnata, il complesso problema istanze e i progetti presentati vengano da risolvere nell’ambito del suddet- accolti e soprattutto realizzati.

4 ● marzo/aprile 2019 SOMMARIO ● marzo/aprile 2019

in copertina La Sala Verde: quali progetti futuri? mar/apr

Il Folklore d’Italia Rivista bimestrale d’informazione, di ricerche e studi demo-etno-antropologici Anno XXI n. 02 2019 Registrazione al Tribunale di Foggia n. 9 dell’8 aprile 2008 ISSN 2532-2036 DIRETTORE RESPONSABILE: Vincenzo Cocca

EDITORE: Sinkronia srl

COMITATO SCIENTIFICO E REDAZIONALE Mario Atzori, Gian Luigi Bravo, Luigi Lombardi Satriani, Raffaello Mazzacane, Domenico Scafoglio, Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, riceve la tessera n.1 della F.I.T.P. Maria Margherita Satta, Enzo Spera, Ottavio Cavalcanti, Letizia Bindi, Ignazio Macchiarella, Enzo Vinicio Alliegro, Giuseppe Michele Gala, Leonardo Alario, Alessandra Gasparroni, Francesco Lettera, Loredana Bruno, Enzo Palma, Enzo Fortunati

PROGETTO GRAFICO Edizioni Sinkronia.it Via Napoli, 6/B - Foggia email: [email protected]

STAMPA: Printek - Fg Via di San Giuliano 15 - Foggia tel. 0881 070018

FITP PRESIDENTE NAZIONALE Benito Ripoli

VICE PRESIDENTI Fabrizio Cattaneo, Nino Indaimo

ASSESSORI EFFETTIVI Gerardo Bonifati, Enzo Cocca, Fabio Filippi, Antonio Giuliani, Luigi Scalas, Pamela Trisciani 06 PUGLIA... 08 ATTENZIONI E INTERESSI 10 IL «CENTRO

ASSESSORI SUPPLENTI BELLEZZA E FASCINO ETNO-ANTROPOLOGICI DI DOCUMENTAZIONE Giuliano Ierardi, Mario Srebotuyak DELLA SUA STORIA DEL PRESIDENTE E VALORIZZAZIONE SEGRETARIO GENERALE PROF. GIUSEPPE CONTE DELLE IDENTITÀ Franco Megna REGIONALI» VICE SEGRETARIO GENERALE Donatella Bastari

TESORIERE Tobia Rinaldo

VICE TESORIERE Santo Gitto

COLLEGIO SINDACI REVISORI Giampiero Cannas (Presidente) Francesco Fedele (Vice Presidente) Giancarlo Castagna (Membro Effettivo) Fedele Zurlo (Membro Supplente) Elisabetta Mannoni (Membro Supplente)

COLLEGIO PROBIVIRI Nando Fiore (Presidente) Silvio Giannoni (Vice Presidente) Nicola Bove (Membro Effettivo) Andrea Marchesani (Membro Supplente) 16 LA F. I. T. P. 18 LE ROSE, IL LUTTO, 48 IL CARNEVALE Francesco Pilotti (Membro Supplente) A PALAZZO CHIGI LA LUCE DI LARINO: COMITATO D’ONORE FITP NELLA «SALA VERDE» UNA FESTA Presidente Emerito, Lillo Alessandro ESILARANTE Staff del Presidente: Ida Boffelli, Bruno Bordoni, Mario Borroni, Ivo Di Matteo, E COLORATISSIMA Francesca Grella, Matteo Russo, Pietro Salcuni, Pietro Arrigoni

Cerimoniere: Michele Putrino Tutti gli articoli riportati in questo numero sono visibili sul sito internet www.fitp.org - Servizio fotografico dell'incontro a Palazzo Chigi a cura di F. Attili.

marzo/aprile 2019 ● 5 ● WWW.FITP.ORG PUGLIA...

di Benito Ripoli

- un mondo nuovo, composito, articolato le. Tra le altre, ho scoperto che la mia vo e radioso giorno - scri- e con sensibilità e culture diverse. Nel terra, la Puglia, è un territorio non solo “ Sperovevo nel sia mio l’alba articolo di un dellanuo primo incontro ero frastornato e non affascinante, ma pregno di peculiarità Rivista 'Il Folklore d’Italia' riuscivo a rendermi conto di cosa si- storiche e celebrative, ove Fede, Folklo- di Gennaio 2019 -, credo di vivere un re, Mito e Leggende, si fondono nelle momento di straordinaria visibilità numerose feste, laddove la solennità Ègnificasse stato stimolante essere scoprire,componente di riunione di una delle rievocazioni storiche e dei rituali Mai, però, avrei immaginato di provare inCommissione riunione, una così complessa prestigiosa. e nuova re- sensazionipersonale e così federativa”. intense, nel momento altà, anche se molto burocratica. La co- più trasgressive atmosfere delle sagre sa più importante, però, è che ho avuto gastronomiche.religiosi, convive pacificamente con le ministeriale di valutazione dei proget- il piacere e la gioia di conoscere, a fon- - ti,in prepostacui si è insediata a valutare la i criteri Commissione di acces- do, il mondo delle rievocazioni storiche so al fondo nazionale per le rievocazio- e di lavorare a contatto di gomito con un“Apulia po’ dappertutto, petrosa”, viene dura definita e spoglia, la che,Pu persone di rilevante spessore cultura- plasmataglia negli antichi attraverso testi, pietraun duro affiorante lavoro,

6ni ● storiche.marzo/aprile Sono2019 venuto a contatto con BELLEZZA E FASCINO DELLA SUA STORIA

acquista vita e si trasforma nelle umi- naria fatica dell’uomo, si sovrappone tità e rinsaldano le proprie radici. Le armonicamente a quello naturale sen- rievocazioni sono eventi della cultura a secco, nella mole rassicurante delle za lacerazioni o sconvolgimenti. Un masserieli “chiancarelle” e nei fregi dei ditrulli chiese e dei e palaz muri- mosaico di coltivi attraversato da un zi. E’proprio la pietra, rozza e informe, reticolato di irreali delimitazioni del ufficiale, ma anche ricco e affascinante la protagonista di antichi monumenti territorio, i muretti a secco, dominato dell’unicità,repertorio di rivissute folklore cone Culture forme varie. spet- che, andando a ritroso nel tempo, con- dalla presenza dell’ulivo, il vero prota- tacolariSono tante di gusto e, quasi mediterraneo. tutte, all’insegna sentono di conoscere le vestigia di un gonista del paesaggio pugliese, anche Ne contiamo tantissime, spalmate su - se da qualche tempo malato(xilella). In tutto il territorio. to preistoria. - Unalontano terra passato, antica, comunementevariegata di risorse defini e didefinitiva pregnante è un interesse caleidoscopio naturalistico. di colori, notturno“La notte adegli ritroso Ipogei” nel tempo, a Canosa. nei sug L’e- di fondo, di un comune sostrato, che le- Laun Puglia,paradiso però, di flora non èe solodi fauna, bellezza un sito del gestivivento si luoghi configura degli ipogei. come un viaggio gaspecificità i paesi della e pur costa dotata a quelli di un’identità dell’entro- paesaggio, conturbante e selvaggia terra, le comunità insediate sulle dolci armonia delle coste, fascino del lussu- dieci contrade, nata per celebrare la colline a quelle languidamente distese reggiante territorio, azzurro del mare, vittoria“La Scamiciata” sui Turchi. a Fasano: Palio delle nella piana del tavoliere. capolavori della natura, ma anche siti Un territorio multiforme al cui inter- archeologici, disseminati nella campa- Messe in scena di mercati dell’epoca, no la luce agisce da protagonista e da gna o nascosti sotto gli abitati medie- per“Fiera celebrare Medievale il trionfale Franca” ingressoa Mesagne. in amalgama. Essa illumina di ocra-do- vali, che raccontano la storia dei Mes- rato le preziose facciate di chiese ed sapi, dei Romani e dei Greci; castelli , il centro storico. antichi palazzi , gioca tra le chianca- palazzi baronali, torri e bastioni, che città di Federico II e quindi Corte per- relle di muretti a secco, s’insinua fur- rimandano alle conquiste dei Norman- - tiva nei bianchi vicoli dei centri storici sa“Nox dei Templarum” Templari dai e Briganti “Nozze di e sfarzoseRe Man (vedi Ostuni, ma tanti altri), dardeggia È proprio nell’approfondire gli studi e nozzefredi” anello Trani. splendido Rievocazione maniero della delladife improvvisa nella selva di secolari ulivi ni, Svevi e Angioini. città. esprimere il mio giudizio in ambito conferendo all’insieme quella partico- la ricerca sui Cortei storici , per meglio - laree accende luminosità, di riflessi che èl’azzurro l’elemento del distin mare,- conto che, all’ombra di tali testimo- “ Torneo delle chiavi” a Lucera. Cinque- tivo di questo lembo d’italica terra: la nianze,della Commissione, si stagliano che le vestigia mi sono dellareso teoRioni degli si sfidano abiti, che in giochisi dipana e gare dal mediecentro Puglia. quotidianità contadina, segni di una storico,vali. Un sino variegato all’affascinante e affascinante fortezza Cor di Una terra baciata dal sole, un territo- storia minore, spesso custodita in ve- Federico II. rio prodigo di natura, una costa di sfa- ri e propri musei, che, i convulsi ritmi “In viaggio per le terre Federiciane e villante bellezza per chi abbia vaghez- di vita moderna non riusciranno a di- za di percorrere itinerari inediti alla sperdere. Presenze tangibili del senso del raduno si rivivono i momenti di fe- scoperta di grotte, castelli, cattedrali, di appartenenza di un popolo che, con sta,Angioine” di abitudini a Gravina. dell’epoca Durante con i garegiorni e insediamenti rupestri e antiche mas- la stessa tenace perseveranza, conser- tornei particolari. serie. Un’entità territoriale di un ricco In calendario ancora tante città, che patrimonio riferito al paesaggio, alla il suo passato attraverso suggestive storia, all’arte, al folklore, all’artigiana- rievocazioni.va usi e Culture popolari, celebrando le Rievocazioni: Alberobello,Ginosa, to, alle culture popolari. Un ambiente E’ proprio attraverso esse, che le po- celebrano la propria Storia attraverso- intessuto con i colori della natura dove polazioni pugliesi, o la maggior parte ranto. il paesaggio agrario, frutto della mille- di loro, riaffermano la propria iden- PugliaPulsano,Putignano, tutta da vivere San e da Severo, gustare. Ta

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ATTENZIONI E INTERESSI ETNO-ANTROPOLOGICI DEL PRESIDENTE PROF. GIUSEPPE CONTE

8 ● marzo/aprile 2019 marzo/aprile 2019 ● 9 ● WWW.FITP.ORG

IL «CENTRO DI DOCUMENTAZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE IDENTITÀ REGIONALI» PROPOSTO DALLA F.I.T.P.

10 ● marzo/aprile 2019 Da tale processo pertanto, nelle diver- se realtà, si riscontrano patrimoni non di Mario Atzori solo delle biodiversità ambientali, ma anche i relativi patrimoni dei prodotti materiali e immateriali della cultura n quanto animali sociali, realizzati dagli uomini che storicamen- gli uomini si riuniscono in te hanno vissuto e vivono ancora nelle I comunità la cui base or- diverse comunità e regioni. ganizzativa è la famiglia. Per una sua tradizione storica molto Ogni comunità elabora, in base all’am- articolata e complessa, l’Italia presen- biente in cui vive, un proprio patrimo- ta una grande quantità e varietà di secondo la dinamica storica realizzata e differenziano numerose identità re- alizzato dai diversi comparti dell’arti- quandonio identitario entra in cherapporto viene sia modificato con la na- gionalipatrimoni e locali. culturali che diversificano gianato domestico e dei mestieri. tura, sia con le comunità limitrofe con Nelle diverse regioni italiane – così Invece, per quanto riguarda i patrimo- le quali ha contatti e scontri. come si riscontra anche in altri Paesi ni identitari da inserire nel quadro dei - – ogni comunità – ovvero ogni campa- beni culturali immateriali nell’analisi ne nazioni derivate dalla Rivoluzione nile – vuole distinguersi dalle comuni- di selezione sono necessarie attenzioni Francese,Così come l’Italia si rileva storicamente in tutte le moder ed an- molto più caute, in quanto il rappor- tropologicamente è una realtà geogra- tale distinzione, inoltre, risulta ancora to sociale con gran parte dei singoli - piùtà limitrofe forte per per le specificitàcomunità piùidentitarie; lontane oggetti o fatti è ancora vitale (non è ti patrimoni identitari particolari tra pur appartenenti allo stesso orizzonte difico-culturale loro molto nelladifferenti quale che sono non presen sono regionale. dinamica delle rifunzionalizzazioni. statici, ma si adeguano autonoma- Da qui la complessa questione sull’i- Permuseificabile), esempio, le quindifeste, i soggettocanti popola alla- dentità culturale, ampiamente trattata ri, le leggende, i balli popolari sono negli studi antropologici. Tali studi so- soggetti a continue rielaborazioni ed emente, culturali in base delle alle diverse proprie contingenze specificità, no giunti alla conclusione che le identi- adattamenti di attualizzazione, sebbe- storiche.alle modificazioni In tale processo economico-sociali di adegua- tà socio-culturali costituiscono status ne siano da considerare beni identitari mento, tuttavia, nella dinamica stori- - ca, si conservano più a lungo, diversi delle comunità che li adottano; tutta- ni in cui sono stati elaborati e quindi elementi identitari che costituiscono via,identificativi in tale dinamica costantemente di trasformazione, dinamici diffusi.specifici delle diverse località e regio le basi grammaticali e sintattiche di soprattutto i prodotti materiali della Dagli anni ’60 del secolo scorso la Fe- un dato patrimonio culturale delle derazione Italiana Tradizioni Popolari differenti comunità locali e regionali. patrimonio materiale, tendono ad es- opera nel campo dei beni immateriali serecultura, statici definibili e a conservarsi anche come per beni ciò chedel della cultura, in particolare, docu- di conservazione delle identità locali, sono storicamente diventati: per esem- mentando, tutelando e valorizzando infatti,Esempi insignificativi primo luogo di sitale riscontrano processo pio, i patrimoni archeologici e stori- il patrimonio della cultura popolare nelle differenti parlate locali e nei co- co-artistici di una data zona hanno e identitario delle diverse regioni ita- - una loro caratterizzazione identitaria liane per quanto riguarda le feste, le - tradizioni orali di canti e leggende, i tocentescasiddetti «dialetti», per enfatizzare definiti così il primato secon questo ambito di tempi lunghi di cam- balli, l’abbigliamento e gli ornamen- dellado una lingua classificazione nazionale, glottologica derivata dalla ot biamentoben definita si collocae, quindi, tutto molto il patrimonio statica. In ti preziosi delle comunità dei gruppi parlata toscana. di cultura materiale storicamente re-

folklorici affiliati. marzo/aprile 2019 ● 11 ● WWW.FITP.ORG

Tale valorizzazione, in particolare, av- precisi, ma facilmente comprensibili Alla biblioteca dovrà essere unita viene in occasione di manifestazioni da fruitori non esperti sui vari settori. un’emeroteca, una diateca e una cine- annualmente organizzate dalla Fede- Tuttavia, dove sarà possibile, soprat- teca-videoteca nelle quali conservare razione e tramite viaggi all’estero com- tutto nell’ambito dei prodotti materiali documenti di antropologia visuale piuti dai gruppi per scambi culturali dell’artigianato contadino, si cercherà con gruppi di paesi di tutto il mondo. di recuperare manufatti originali da - Nel quadro di queste esperienze la esporre con opportune leggende espli- strare(fotografie, le realtà diapositive, socio-culturali documentari delle di- F.I.T.P. si propone di realizzazione un cative. In tutte le proposte espositive, versecinematografici regioni dell’Italia e televisivi) preindustriale. utili a mo la forma comunicativa curerà oppor- Tali documentazioni potranno essere tuni aspetti educativi e pedagogici per presentate periodicamente per singo- REGIONALI»«CENTRO DI conDOCUMENTAZIONE l’obiettivo di racco E- suscitare interessi tra i giovani. la regione, con opportune scadenze, in gliereVALORIZZAZIONE i fondamentali DELLE elementi IDENTITÀ iden- Per quanto riguarda i patrimoni di cul- base a particolari avvenimenti che ne titari sia della cultura materiale, sia tura immateriale la raccolta ed espo- richiameranno la presentazione. di quella immateriale delle regioni sizione dei reperti è più complessa, in In coincidenza di queste occasioni, italiane. In particolare, per la cultura quanto richiede più fasi e diversi am- materiale potranno essere raccolti, nel biti di conservazione e di esposizione. - contesto dei relativi ambienti, trami- In primo luogo, è indispensabile realiz- cipertanto, sulla cultura il Centro popolare potrà della organizzare regione zare una biblioteca nella quale venga oggettomostre specifiche di esposizione. e convegni scientifi monumenti archeologici e storico-ar- raccolta tutta la letteratura etno-an- Tali iniziative saranno motivo per tisticite pannelli presenti fotografici nelle diverse le immagini regioni; dei tropologica apparsa sulle diverse re- evidenziare la ricchezza della varietà identica soluzione potrà essere segui- gioni italiane a partire dall’Ottocento; delle identità delle comunità italiane ta per documentare sia gli strumenti - che, in questo modo, contrappongono che i manufatti dell’artigianato dome- tuirà la base di partenza per qualsiasi il loro localismo al globalismo dell’at- stico e dei mestieri della tradizione futuraquesto indaginepatrimonio sulle bibliografico culture popolari costi tuale sistema economico-sociale, in cui preindustriale. In entrambe le forme italiane. Inoltre, costituirà un valido gli uomini sono inclusi rischiando di espositive, i diversi reperti saranno centro per gli studiosi che vorranno essere soffocati in un’unica dimensio- opportunamente presentati tramite dedicarsi a problematiche etno-antro- ne, nella quale si può perde la propria pologiche del nostro Paese. individualità. pannelli esplicativi scientificamente

12 ● marzo/aprile 2019 LA F.I.T.P. ISTITUISCE LA «RASSEGNA INTERNAZIONALE VITTORIO DE SETA DI DOCUMENTARI ETNOGRAFICI»

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di Mario Atzori

el 2016 la Federazione Italiana Tradizioni Popo- N lari ha istituito, con rela- tiva registrazione presso il competente Ministero, la Rassegna con i seguenti obiettivi: a) ricordare e gna nel quadro di un rinnovato dibat- organizzare convegni e dibattiti sulle dareannuale merito di documentarial grande documentarista etnografici tito culturale sull’annosa «Questione varie problematiche delle «Questioni Meridionale». Meridionali» mondiali. - - Per realizzare questo complesso e larietnografico meridionali, e cineasta scomparso Vittorio nel De 2011Seta, to dai documentari realizzati a partire ambizioso progetto la F.I.T.P., in primo eimpegnato purtroppo a filmarespesso dimenticatole culture popo tra Si tratta, pertanto, di prendere lo spun gli etno-antropologi; b) promuovere dagli anni ’50 del secolo scorso proprio- luogo, intende coinvolgere la Cineteca- attività e lavori di documentazione di turaleda Vittorio della De «questione Seta. meridionale» della Calabria, la Fondazione Ignazio- Antropologiatra i gruppi affiliati Visuale alla attualmente Federazione fa- siCome colloca è noto, a partire l’importanza dal verismo politico-cul di Gio- Buttitta di Palermo, l’Istituto Superio cilmente realizzabili con strumenti da vanni Verga nell’Ottocento, continua, Restare Regionale fermo che Etnografico la Rassegna della potrà Sarde es- ripresa televisiva ormai a disposizione nel Novecento, con il contributo di di- seregna eorganizzata, la Film Commission con cadenza della annuale, Puglia. di un vasto pubblico. - nelle diverse regioni, nella misura in A questo riguardo si può rilevare che cui ci sarà la capacità e la disponibili- gli appunti e le documentazioni realiz- Cristoversi intellettuali si è fermato atra Eboli. i quali è signifi Quest’operacativo quello attualmentedi Carlo Levi costituiscecon il noto A tale riguardo si precisa, come esem- televisive risultano più semplici da un dato politico-culturale oggettivo pio,tà finanziaria che la Regione da parte Puglia degli ha enti stipulato locali. ottenerezati con lerispetto fotografie alle odescrizioni, con le riprese che secondo il quale «La Questione Me- richiedono conoscenze grammaticali ridionale» non è più una realtà so- quale è stabilito che la Rassegna «De e sintattiche più complesse e con esi- con la F.I.T.P. una Convenzione nella ti meno evidenti e pregnanti rispetto Infatti, nel mondo ormai esistono tanti a quelle realizzate con le immagini; cio-culturale soltanto del Sud Italia.- suddettaSeta» rientra Regione. nelle attività culturali infatti, da sempre la comunicazione - finanziate nei prossimi tre anni dalla visiva risulta più immediata e reali- “sud”, tanti “meridioni” rispetto ai qua stica, come da tempo ha dimostrato la povertàli “Cristo e si nella è fermato” condizione in una di particola«pagani», stipulaPer questo di un scopo apposito e al fine protocollo, di mettere nel semiologia. mentrere “Eboli”, pochi lasciando altri, le tantaélite sociali gente vivonella- qualein atto la una Rassegna specifica venga intesa, organizzata tramite la Di fronte all’evidente attuale impor- no nell’abbondanza. con le cadenze annuali nelle regioni tanza dell’Antropologia Visuale, la Fe- «La Rassegna Internazionale “Vittorio aderenti al progetto, è in programma derazione Italiana Tradizioni Popolari una riunione per discutere circa l’isti- nell’istituire la Rassegna, da proporre organizzata annualmente nelle diver- - seDe regioni Seta” di italiane, Documentari con i contributi Etnografici», e la della Rassegna, sul suo regolamento e no coinvolgere le istituzioni pubbliche collaborazione di enti e associazioni sultuzione bando di undi concorso,Consorzio inorganizzativo particolare ai gruppi affiliati, ha ritenuto opportu che aderiranno al progetto, dovrebbe per il corrente anno 2019. - promuovere non soltanto la Rassegna - nizzare,e private in della forma Calabria, itinerante, della la Sicilia,Rasse- in quanto tale, ma in contemporanea ganizzazione dell’iniziativa, la Federa- della Sardegna e della Puglia, per orga Infine, per una rapida ed efficiente or

14 ● marzo/aprile 2019 zione Italiana Tradizioni Popolari ha questioni della realizzazione operativa di raccolta e proiezione dei documen- dei Ministri di inserire la Rassegna nei tari, sia per quanto concerne l’organiz- programmiproposto alla del Presidenza Ministero del per Consiglio i Beni zazione di convegni, di mostre fotogra- e le Attività Culturali (Direzione Ge- - nerale Spettacolo) verse culture oggetto dei convegni, la F.I.T.P.fiche e mette di reperti a disposizione, etnografici sul delle piano di di strutturare la manifestazione affinché vengano in un volontaristico, quindi senza richiedere insiemeconcessi di sufficienti attività culturali contributi della al finedu- alcuna retribuzione, la professionalità rata di una settimana, in modo tale da tecnica di diversi iscritti e le compe- - sulle problematiche antropologiche ed ca composta da professori del settore economichepoter organizzare delle diverse convegni realtà scientifici sociali tenze della propria Consulta Scientifi- - detti sottosviluppi presenti nei diffe- inscientifico Antropologia disciplinare Visuale Demo-Etno-An e Museale. rentidefinibili continenti. meridionali, ovvero i cosid Talitropologico capacità con e presupposti specifiche competenze organizza- Nello stesso contesto, inoltre, potran- tivi della F.I.T.P., pertanto, costituisco- no una garanzia importante perché il ed esposizioni di manufatti riguardan- progetto e i programmi della Rassegna no essere allestite mostre fotografiche vengano attuati e, quindi, si operi ra- sociali oggetto dei convegni. ti i patrimoni etnografici delle realtà del 2019 venga organizzata sulla scor- Rassegna, sia per quanto riguarda le tapidamente degli indirizzi affinché appena la manifestazione sintetizzati. Circa gli impegni organizzativi della

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LA F. I. T. P. A PALAZZO CHIGI NELLA «SALA VERDE»

presenti alcuni dirigenti regionali, En- zo Palma e Francesco Lettera titolari ufficiali importanti del Presidente del di Vincenzo Cocca pubblica la Rivista Il Folklore d’Italia, quantoConsiglio le connumerose delegazioni sedie, di disposte diverso della società Sinkronia editore, che- intornogenere. Laad salaun ampioè definita tavolo «verde» ovale in e razie all’antica amici- dato al quale è stato commissionata la che devono accogliere gli invitati, so- zia, che risale al periodo realizzazionee l’artista orafo di calabrese un originale Michele creazione Affi no imbottite con un prezioso tessuto G dell’infanzia e dell’adole- di colore verde molto tenue, così come scenza, di Tonino Placen- che, nell’incontro, è stato offerto al è identico colore quello della tappezze- raffigurante il logo della Federazione ria delle pareti, su due delle quali, che febbraio scorso, i dirigenti della F.I.T.P. di gratitudine per l’invito e il suo inte- corrispondono ai lati lunghi del tavolo, tino con il Prof. Giuseppe Conte, il 25- ressePresidente verso delil mondo Consiglio del folklore. come segno sono appesi interessanti arazzi antichi. tanto, il Presidente Benito Ripoli, gli - I componenti della Giunta si sono sedu- assessorisono stati einvitati gli altri a dirigentiPalazzo Chigi. del setto Per- so le 16.00, gli invitati, attraversando il ti lungo la parte del tavolo opposta a re amministrativo e culturale si sono piazzaleIn base ad centrale uno specifico dello storico protocollo palazzo ver quella nella quale c’è la porta da dove ritrovati nella vicina Galleria «Alberto - de», di solito preposta per gli incontri nella sala annunciato dal cerimoniere Chigi, hanno raggiunto la «Sala Ver il Presidente Conte ha fatto ingresso

16Sordi»; ● marzo/aprile hanno 2019 ampliato il gruppo dei e accolto da Benito Ripoli e da Tonino denziato il grave problema da risolvere Placentino che lo hanno salutato come nell’ambito del Decreto Legislativo che Demo-etno-antropologici». avviene tra vecchi amici. Dopo un bre- il Governo dovrà emanare come «Co- Doponale “Giuseppe tali interventi Cocchiara” culturalmente per gli Studi ab- ve saluto rivolto verso tutti i presenti dice dello spettacolo» - - - breve spettacolo canoro eseguito dal 22/11/2017. A tale riguardo, al fine lo distesso atti ticolaribastanza complimenti qualificanti perha preso gli impegni la paro e sopranoda parte Mariadel Prof. Luigia Conte, Martino c’è stato che unha segretariovare il disposto generale, della ha Legge auspicato n. 175 chedel lela iniziativeil Presidente della Conte FITP; esprimendo inoltre, ha prepar- cantato la nota canzone «Mamma»; nel suddetto Decreto, vengano asso- cisato che curerà in modo particolare quindi la cerimonia è continuata con lutamente riconosciuti e formalmente un suo intervento per quanto riguarda inseriti, i canti, le musiche, i balli della Per primo ha preso la parola il Presi- tradizione orale italiana che continua- 22/11/2017 degli spettacoli folklorici. dentei discorsi Ripoli ufficiali. che ha dettagliatamente mente sono messi in scena dai gruppi L’incontrola dimenticanza è andato nella avanti Legge conn. 175 le delof- affrontato il ruolo sociale, culturale folklorici nazionali ed internazionali. ferte dei doni al Presidente; il primo ed educativo svolto dalla FITP e dai un’artistica realizzazione del logo della gruppi folklorici a partire dagli anni - FITP curato, come si è prima accenna- Subito dopo, sono stati rapidamente illustrati dal Presidente della Consul sono seguiti i doni di Marcello Perrone to, dall’orafo artista Michele Affidato; e quelli di Pamela Trisciani per le Mar- che.offerti Particolarmente a nome dei gruppi graditi della dalCalabria Prof. -

qualiConte sono sono stati stati raccolti i due cofanetti, i diversi consenume- rignati della dal rivista direttore «Il FolkloreVincenzo d’Italia»Cocca, nei a partire da settembre/ottobre 2016. L’offerta dei doni è stata occasione e motivo per la realizzazione di nume- repor- ter Attili; le foto hanno immortalato lo rosestorico immagini incontro fotografiche che si è concluso del con ’60 del ‘900; inoltre, Ripoli ha anche il- la prospettiva di organizzare a Roma, lustrato le diverse manifestazioni che Federazione si propone di realizzare e - annualmente la Federazione organizza continuareta Scientifica a iportare progetti avanti culturali nei chepros la- glio, la Giornata Nazionale del Folklore ottenendo consensi nazionali ed inter- consotto la l’egidapartecipazione del Presidente delle varie del Consirealtà nazionali. Nel quadro degli interventi Documentazione e Valorizzazione delle folkloriche presenti nelle differenti re- previsti, ha quindi preso la parola il Identitàsimi anni: Regionali», istituzione continuazione di un «Centro del di- gioni italiane, così da mettere in risalto segretario generale Franco Megna la «Rassegna Internazionale “Vittorio la ricchezza del nostro patrimonio cul- turale etno-antropologico in ogni sua - continuazione del «Premio Internazio- diversità. che, leggendo una specifica lettera, De Seta” di Documentari Etnografici», consegnata poi al Prof. Conte, ha evi marzo/aprile 2019 ● 17 ● WWW.FITP.ORG LE ROSE, IL LUTTO, LA LUCE

– con il quale viveva nella sua casa di in Sicilia». Organizzò quindi un’ampia di Luigi M. - équipe della quale chiamò a far parte, Lombardi Satriani pre più deserta, per la scomparsa di fra gli altri, Francesco Faeta, che ave- San Costantino di Briatico, resa sem va avuto modo di apprezzare per il suo nel lungo viale del giardino attiguo alla rigoroso impegno nel settore dell’etno- Son tornate a fiorire le ro- casafigure per adorate segnarsi – si fossedevotamente inginocchiato e poi se …», si cantava negli anni abbracciare il caro nipote. Ricorda pu- « re, il ragazzo, di come la sera del Gio- grafia visiva. ConvenneroCaracolo che avrebbe e il verso è divenuto an- varipreso a comporre il rituale la della processione Settimana del Santa Ve- Sessanta del secolo scorso- nerdìa Caulonia, santo, con giungendo il nella (figura piazza che convedì i Santopiatti difosse grano uscito fatto con germogliare lo zio per che titolo di un film di Vittorio Sin alandare buio («ia visitare giardini il Sepolcro,di Adone») adornato e come nell’équipe - doni (1975): e con lo schiudersi della del piccolo centro reggino). Coinvolse cheprimavera torna a tornanorivivere acon fiorire i suoi tutti tepori, gli il canto dei fedeli che giungevano da a queste ricerche, con Faeta, partecipò Vittorugo con Conti entu- colorialtri fiori e sapori. e con «Primaverai fiori tutta d’intorno./la natura, Potenzoni,la Sera del frazioneVenerdì vicinaavesse al ascoltato suo pae- siasmono e altri Marina ottimi Malabotti, fotografi ecompagna ricercatori; di Brilla nell’aria/e per li campi esulta,/si’ se, avanzando nel buio illuminato dai vita e di lavoro di Francesco Faeta, suo ch’a mirarla intenerisce il core/odi greg- - - gi belar, muggire armenti/e gli altri au- - gelli contenti/a gara insieme,/per lo li- ragazzoceri cantando avrebbe lamentazioni portato i damaschiper il Cri caamorevole così acquisita maestro è attualmente nell’arte fotografi deposi- bero ciel/fan mille giri,/pur festeggiando conservatisto morto. Connella la propria sorella Concettina,casa per pre il- tataca. L’ampia nell’Archivio documentazione del Museo nazionalefotografi il lor tempo migliore», nella splendida parare la «varetta», la barella nella delle arti e tradizioni popolari. evocazione leopardiana. quale sarebbe stato adagiato il corpo Avrebbe scritto, nel tempo, del pas- È la primavera uno spazio-tempo, - saggio dall’inverno alla primavera, del di radicale rinnovamento. In esso si votamente in processione. svolgono – e ne costituiscono momen- Ricordidi Cristo di morto, un’epoca per essereormai lontanaportato denel che muore e risorge alla vicenda pre- to centrale – i rituali pasquali, ramme- - cristianasovrapporsi del dellarapimento vicenda di Demetradel Cristo e tuendo in pieno il calore e il sapore di del dolore della madre per la prigionia dell’uomo la morte e risorgendo da es- allora.tempo, ma che pure riaffiorano, resti - samorazione ha riscattato di Chi l’Uomo ha sofferto dal suo per origina amore- Lo studioso, come sarebbe diventato il tolineato, anche, essere il tempo della rio peccato. Pasquadella figlia una negli forma inferi. di renovatio E avrebbe tem sot- - poris quanta, ricorda come al suono festoso tradizioniragazzo di popolariallora, sul nell’Università finire degli anni di tempo, evitando così il suo precipitare delleIl ragazzo, campane che che io ero si «scioglievano» negli anni Cin a Sessanta, neodocente di Storia delle- nel nulla., per Ma far il rifluireragazzo nuova di allora, linfa quale nel - do la liturgia del tempo, suo zio Nicola «LaMessina, settimana avviò, conSanta un inesiguo Calabria finan e non le sapeva, né poteva saperle. Mezzogiorno del Sabato santo secon ziamento CNR, un’ampia ricerca su era negli anni Cinquanta, queste cose

18 ● marzo/aprile 2019 È l’adulto che avrebbe scritto poi, as- ra, dove la fantasia popolare sbizzar- - sieme a Mariano Meligrana, suo com- risce l’antico mito della paura e della tegoria che sembra orientare l’inten- pagno per decenni di studi e di pensie- tragedia in forme grottesche. Armata Neizionalità rituali cerimoniale della Settimana è la Santa,commemo la ca- ri, Il ponte di San Giacomo, nel quale si di balestra la morte prende di mira i - sarebbero soffermati anche sui rituali passanti, che colpito viene afferrato nica di Pasqua, il paese tradizionale si di Pasqua come uno dei momenti più dai diavoli e portato di peso in una ta- caricarazione. di Dalun luttoGiovedì collettivo Santo allae instaura, dome verna dove pagherà da bere a tutta la secondo l’articolata liturgia ecclesiasti- compagnia, fra lo scherno degli astanti. ca, una strategia del cordoglio che ha, quantosignificativi in parte della recitava filosofia il sottotitolo popolare come nucleo speciale di riferimento, della loromorte opera. nel Sud Da d’Italia,esso saranno secondo ri- dal vino, vengono via via sostituiti da la chiesa. Questa svolge una funzione prese le modalità folkloriche pasquali altriI diavoli, animosi stanchi e la e scenatrafelati, […] afflosciati continua analoga a quella che nel lutto “priva- qui riportate. animatissima di strada in strada, sino all’apparire della Madonna […]. Un an- mai come in questo caso, acquista un dello «scioglimento» delle campane, gelo lega diavoli e morte e li trascina to” svolge la casa. A livello popolare, aA Pasqua,Randazzo, si usa in bruciareSicilia, aldell’incenso, momento al cospetto di Maria; qui vengono tol- ecclesiastica della chiesa come «casa per cacciare la «brutta bestia», cioè il te le maschere e un’offerta in denaro a disignificato Dio». quasi letterale l’espressione demonio. Per lo stesso scopo tutti si Ab- La chiesa, investita dalla morte di danno da fare, per produrre rumori, ballu Val di Mazara e Ca- - ripetendo questo scongiuro: «Nesci poSanta San Anna Vito mette fine al frenetico mesticità della casa; anche in essa si fitenti, ca trasi Diu onnipotenti» (esci » (G. Candura, articolanoCristo, assume precise tutta azioni la dolenterituali, attedo fetente, perché entri Dio onnipoten- , in L.M. Lombardi Satriani- a porre il morto in una momentanea - tora(a cura presente di), in nellaSanti, vita streghe culturale e diavoli, della e funzionale centralità e a consentire ta – e gli Autori conoscevano l’usanza comunità,Firenze, Sansone, come hanno 1971). avuto Il rito modo è tut di un trascendimento della crisi suscitata perte). Aesperienza Parghelia, diretta sono agli – alcune anni Sessan donne constatare direttamente gli Autori nel dalla perdita della persona cara. solevano, durante il Gloria, allo sciogli- - - mento pasquale delle campane, battere la vita: il tabernacolo si vuota; le lam- le palme della mano sugli armadi per anno1970, innel cui corso è stata della eseguita ricerca sullaanche Setti una padeSono adritualmente olio si spengono; sospesi alcuni i simboli oggetti del scacciare spiriti e demoni. registrazionemana Santa di televisiva. cui si è detto e nel 1977, - e la chiesa addobbata; le campane non vengonosacri (il crocefisso) più suonate vengono e il suono ricoperti sostitu- delA Prizzi, paese, in recitando Sicilia, durante un mimo la «Quaresi masche- Il funerale di Cristo, che commemora- ito da uno strumento che dà un suono rato,ma un che gruppo vede di i giovanipartecipanti sfila per coperti le vie noil suo il dolore Supremo per sacrificio,le morti individuali rinvia a un e cupo e gracidante, detto in alcuni paesi da sacchi neri e da orrende maschere. quellomodello collettivo-religioso, penitenziale in cui confondenconfluisco- (Parghelia, Briatico), «troccola». doli in un unicum mitico-religioso che In numerosi centri meridionali, nella la morte, nascosta sotto una masche- reale. - Sono i diavoli e hanno in mezzo a loro

presentifica, però, un morto Settimana Santa si svolgonomarzo/aprile le proces2019 ● 19 ● WWW.FITP.ORG

sioni dei Misteri. Nuclei di fedeli por- tano in giro processionalmente grup- pi di statue rappresentanti momenti e situazioni della Passione e Morte di -

nellaCristo. seconda A Caltanissetta metà del – pomeriggiosecondo quan di to verificato direttamente nel 1980 – del Duomo i giganteschi Misteri che si dispongonoGiovedì Santo, in giungonocircolo. Da nella lì essi piazza par- tiranno seguiti da una moltitudine di fedeli, per un lungo giro processionale, che attraverserà le vie della città per tutta la sera e la notte, con numerose soste, durante le quali i portatori dei Misteri vanno a mangiare e a bere nel- le osterie. «La processione dei ‘misteri’ di Trapa- ni si svolge dal venerdì sera alle pri- me ore del sabato e sostanzialmente, per una ragione o per l’altra, impegna - nunziata da squilli di tromba e rullo di tutta la città. La sfilata dei gruppi, an - tamburi, è aperta dalla Confraternitavare: diciotto di S. Michele, in tunica rossa e cappuc- stocio bianco.morto eSeguono la statua venti dell’Addolorata. ‘misteri’Accompagnati veri e daipropri, rappresentanti l’urna del Cri del ceto cui appartengono, in abito nero e portati a spalla, i Misteri si succedono secondo un ordine che rispetta la se- quenza narrativa della Passione: [dalla separazione e la lavanda dei piedi, sino al trasporto al sepolcro]. […] Anche se di dimensioni più ridotte, non meno suggestive sono altre processioni di ‘misteri’ che si svolgono nell’area pa- - minna. In quest’ultimo centro la pro- cessionelermitana: si tienePolizzi, nella Prizzi, mattinata Petralia, del VeCi-

FOTO: MARIOLINO LAUDATI Gesù nell’orto di Getsemani ed è preceduto nerdì. Il primo mistero raffigura

20 ● marzo/aprile 2019 la Passione di Cristo, la sua morte e resurrezione, non sono soltanto commemorate durante la Settimana Santa, avvengono realmente allora sotto gli occhi dei fedeli da ragazzi con tròccoli e uno stendar- svolge in un’atmosfera di grande rac- processione si pongono come due mo- coglimento e di intensa comparteci- menti di una rappresentazione rituale gli appartenenti a una confraternita, pazione. in cui gli spettatori sono anch’essi pro- condo nero, il capo seguono, coronato disposti di spine; su due quindi file, Non si tratta soltanto di rappresenta- tagonisti del rito. gli altri ‘misteri’: La flagellazione; L’in- zioni commemorative. Attraverso la Non possono essere ignorati la proces- coronazione di spine; La caduta sotto la suggestione della teatralizzazione, con sione dei battenti di Nocera Tirinese e croce; La crocifissione; Un’urna di legno tutte le sue implicazioni sacrali, è come vuota raffigurante il sepolcro di Cristo e se - La pietà» (A. Buttitta, Pasqua in si compisse, è come se - nodi Verbicarole vie dei rispettiviche la mattina paesi, di percuo Sabato- Sicilia in A. Buttitta – M. Minnella, Pa- sto in venisse quel momento in quel momentoil sacrificio versato divino tendosiSanto e laripetutamente notte di Venerdì le gambe percorro e il squainfine in Sicilia per la rigenerazione dellail sangue comunità. di Cri petto con il cardo o cardidd (pezzo di 1978). Già Mircea Eliade ha notato: «la Pas- È da sottolineare, Palermo, come in Grafindustria, questi miste- sione di Cristo, la sua morte e resurre- con la cera 33 spilli o pezzenti di ve- ri il sangue costituisca uno degli ele- zione, non sono soltanto commemorate tro),sughero segnando nel quale con sonoil proprio stati sangue fissati menti più vistosi e ricorrenti; si tratti durante la Settimana Santa, avvengono le vie del paese e le porte delle case di realmente allora sotto gli occhi dei fe- parenti e amici perché siano rispar- deli. E un vero cristiano deve sentirsi della flagellazione o dell’esposizione di contemporaneo di tali eventi trans-i- costato,Cristo piagato l’immagine alla folla che (l’Ecceviene ripropo Homo);- storici, poiché il tempo teofanico, ripe- stadell’ascesa all’adorazione al Calvario è quella o della del corpo ferita del al tendosi, gli diviene presente» (M. Elia- de, Trattato di storia delle religioni, rist. questi segni di sangue. NéSalvatore, può essere il cui taciuta, sacrificio pur è tradottonella rapi in- meridionali, la commemorazione-pre- dità di questa rassegna, la processio- Torino, 1957). In numerosi altri paesi ne delle «Perdùne» di Taranto, rituale svolge attraverso la rappresentazio- complesso che prevede nella serata ne,sentificazione teatrale appunto, della morte della di Passione: Cristo si deifinale misteri del Venerdì della statua Santo dell’Addolora l’uscita dalla- unaad esempio giornata. a LaSan mattina, Pietro Apostolo,nella piazza in Chiesa del Carmine della processione delCalabria, paese, dove degli occupa attori dilettantil’intero arco reci di- ricoperti dalla tunica bianca rituale tano su un palco i momenti essenziali eta, con sorretta in mano dai iConfratelli segni della totalmente Passione, della Passione, dinanzi a un pubblico con il cappuccio forato all’altezza degli occhi, scalzi, che muovono a passetti occupano l’intera piazza di cui viene ri- - di spettatori, seduti su file di sedie che- mente le spalle, in un movimento detto co luogo teatrale popolare. Nelle prime «nazzecata»infinitesimali, (che dondolando richiama alla ritmica mente oreconfermato del pomeriggio così, il caratteresi svolge processio di specifi- il dondolio di una culla, «naca»), ritor- - nando l’indomani mattina intorno alle na nei pressi dell’abitato dove avverrà - nalmente l’ascesa al Calvario, una colli corso di circa un km. Il tutto – come reale soluzione di continuità tra rap- constatato7 alla Chiesa direttamente del Carmine dopodurante un peruna presentazionela crocefissione. teatrale Non vi eè, dimensionequindi, una rilevazione nei primi anni Duemila – si liturgica; rappresentazione teatrale e

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esse sono ancora presenti nella cultura popolare dei nostri paesi

FOTO: MARIOLINO LAUDATI miate dall’Angelo sterminatore e of- eterna. Il tutto viene teatralmente intensa e rinnovata commozione degli frendo così simbolicamente la propria rappresentato nelle Affruntate, di Vi- spettatori-fedeli, compreso il ragazzo vita (rappresentata dal sangue) perché bo Valentia, Briatico, Dasà, Filogaso, di cui si è detto all’inizio e l’adulto suc- sia garantita alla comunità un ricco Maierato e altri centri nelle quali si cessivamente divenuto. raccolto di uva e conseguentemente rappresenta l’incontro tra l’Addolora- Non si tratta di modalità scomparse di vino (equiparazione esplicita tra ormai in un tempo più o meno remo- sangue e vino, come il vino nell’Ulti- volte dall’apostolo Giovanni che porta to; esse sono ancora presenti nella ma cena diventa, attraverso le parole lata buonae il Cristo novella Risorto, alla Madre, mediato dapprima per tre cultura popolare dei nostri paesi, né incredula. La terza volta, nel momento sembra facilmente prevedibile la loro di vita eterna). dell’incontro, alla Madonna viene fatto rapida scomparsa, ché dicono l’eterna fondantiResurrexit del Cristo, sangue, alimento cadere il manto nero che la chiudeva speranza dell’uomo di non morire con - nel suo duro dolore per presentarla ciò che muore, ma di poter continua- moInfine, dalla morte, costituita, il Cristo dal risorge peccato, e nel suo tripudio celeste, mentre delle mente vivere e rivivere: «son tornate econ gli la assicura Sua Resurrezione così la vera riscatta vita, quella l’uo a fiorire le rose…».

22 ● marzo/aprile 2019 colombe si librano in cielo. Così nella LA “BARETTA” DELL’ADDOLORATA

LE STATUE DEI MISTERI NEL VENERDÌ SANTO DI MESSINA

Le cronache riferiscono che fu Messina le processioni del- messo in scena uno spettacolo re- di Nino Principato A alizzato con lavori di falegnameria, XVIla Settimana o agli inizi Santa del si fannoXVII. carta, stoffe colorate e con attori Una prima rievocazionerisalire alla fine della del Passio secolo- impegnati nei vari ruoli. sulla piazza del monastero carmelita- none di(ordine Gesù convenne la sederealizzata nella chiesanel 1508 di

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Si racconta che il Viceré Emanuele Filiberto di Savoia, nel 1622, fosse rimasto meravigliato dalla processione

USCITA DEL “CRISTO ALLA COLONNA”

ve fu importata in altri paesi europei allora amministrati dalla monarchia spagnola; in questo modo la tradizione si diffuse in numerose regioni italiane.

può essere il termine «las Casazas» dal Un esempio di tale influsso culturale

XVIIquale furono deriverebbe chiamate, l’italiano anche «Casazze» presso di noi,o «Casacce» le prime manifestazionicon cui, nei secoli nelle XVI quali e vengono portate in processione gruppi Italia fece scomparire la denominazio- statuari. neLa fineparticolare della dominazione di «Barette» spagnola e quindi, in A Messina, invece, per designare questi gruppi statuari si usa la parola «Baret- processione simulacri di «sacri grup- te»; il motivo è legato al fatto che, in in Sicilia, i catafalchi per portare in origine, si portavano in processione diversi, fra i quali quello di «Miste- - pi» sono stati definiti con altri nomi mi cristalli» rappresentanti i «misteri congetture glottologiche, fra le quali la dolorosi»,cinque «machine appunto d’argento dette «bare»; e di finissi infat- derivazioneri». Su questo dal termine latino ci«ministerium» sono diverse, ti, si tratta di una sorta di catafalco a ovvero «funzione», oppure «myniste- rium», cioè «mistero religioso»; si trat- viene portato a spalla; a questo cata- ta di soluzioni proposte nel Medioevo falcoforma seguono di bara altrecon il bare. Cristo morto che soprattutto in Francia dove furono - avanzate dai «Confréres de la Passion». - venne nel 1610, quando l’Arciconfra- In pratica, sono composizioni teatrali Sancilia Cataldo)e Napoli. in occasione della visita Secondo le cronache l’istituzione av di argomento sacro, tratte dall’Antico diLe Raimondocronache riferiscono di Cardona che Viceré fu messo di Si dei «Bianchi e della Pace» e fondata nel e dal Nuovo Testamento e dalle vite dei in scena uno spettacolo realizzato con ternita del Santissimo Rosario, definita- santi. Per estensione vennero poi così lavori di falegnameria, carta, stoffe - chiamate le analoghe manifestazioni di colorate e con attori impegnati nei va- 1550 insieme a quella dei Santi Apo drammatica popolare che si svolsero ri ruoli. È opportuno precisare che si «Barette».stoli Simone e Giuda, a sua volta fonda era nel periodo della dominazione spa- ta nel 1554, istituì la processione delle- e in Italia, dove presero anche il nome - - diin Spagna,«divozioni» in Germania, e di «sacre in rappresenInghilterra- stoSi racconta meravigliato che il dalla Viceré processione; Emanuele per Fi tazioni». Il tema era quello del teatro gnola in Sicilia e queste manifestazio- questoliberto dimotivo Savoia, concesse nel 1622, una fosse rendita rima - ni prendevano spunto dalla Settimana- annuale in favore della manifestazione. cre che ebbero grande diffusione dal Santa di Siviglia. L’usanza, infatti, pro edificante delle rappresentazioni sa

24babilmente ● marzo/aprile deriva 2019 dalla Spagna, da do I TAMBURINI PRECEDONO LA PROCESSIONE E IN LONTANANZA L’“ULTIMA CENA”

poi verso le due hore di notte [le 22,00,

le ore a partire dalle 19, tramonto del sole,secondo cui l’”oracorrispondevano italica” che conteggiava le ore 24] precedono nell’uscir della Processione nel medesimo modo, con quei stromenti per tutto romoreggiando. Segue poi un gran stendardo negro, i cui capi sono da due Fratelli sostentati, che sono alla Madre di Dio, protettrice di Messina»; destra, & alla sinistra, accompagnato «Mà sopra tutto è da quattro altri Fratelli, con torcioni contestoMedioevo storico-culturale, al Settecento per infatti, giungere sono opera degnissima la Processione istitu- à vento nelle cime dell’haste, e questi fino ai nostri giorni. Nel quadro di tale- Samperiita nella sera sostiene: del Giovedì Santo in memo- tutti vanno, con molta divotione à piedi tuari che sono portati in processione ria della Passione del nostro Salvatore. scalzi. Vengono dietro immediatamente definiti «misteri» gli altri gruppi sta- Nell’anno 1610, essendo Governatore le Verginelle Disperse à due à due, con mo, fra i più importanti e noti, quelli della Compagnia il Dottor D. Andrea singolar modestia cò capelli sparsi, e in diversi centri della Sicilia. Ricordia Furnari, e Consiglieri Pietro Staiti, e con le corone in capo, portando in una Passione; sono opere di artigiani dei Mario Corvaia, la quale per essere co- mano la torcia accesa, e nell’altra alcun secolidi Trapani: XVII ventie XVIII, statue fra i raffiguranti quali Giovan la- sa molto grave, e nobile, hò giudicato misterio della Passione del Signore, con ni Matera, autore anche di pastori da in questo luogo brevemente descrivere. un Choro scelto delle medesime, che so- Presepio. Dello stesso autore ci sono Viene questa Processione ordinata à avemente cantano alcun Hinno, ò Madri- - spese della Compagnia da quattro Gen- gale conforme à quel lagrimoso tempo. til’huomini Deputati dal Governatore Dopò queste Verginelle si porta la Bara dell’Addolorata.ad Enna due «varette» Altre opere raffiguran sono ad nel mese di Febraro, i quali provedono della Santissima Vergine, che si licentia Erice:ti l’urna sei del gruppi Cristo statuari morto in e legnoil fercolo e in di tutte le cose, che fanno di mestieri, dal suo dolcissimo Figliuolo, e segue una per la sera del Giovedì Santo, affinche, gran Croce accompagnata da quattro piccoli gruppi o «varicedde» e sedici con la loro sollecita diligenza, sia ogni torcioni, e dietro à questa vengono per piùtela grandi.e colla; altre sono a Caltanissetta, cosa all’ordine. Escono nella mattina del ordine altre cinque Bare, ove si rappre- Giovedì Santo à buon’hora, per le strade sentano al vivo, con statue di tutto rilie- già accennato, nel 1610 erano cinque, della Città quattro Ministri, con le cappe vo delicatamente fatte, li cinque Misterij preceduteCirca le «barette» da quella messinesi, dell’Addolorata; come si è negre toccate di bianco, e berettini pur dolorosi, con l’ultima Bara di cristallo, in - negri co’ suoi veletti d’argento, e co’ stro- cui giace il Christo morto»1. to, riposto in una teca di cristallo. Era- menti di legno nelle mani, come si usa nochiude cinque il corteo nel 1644, quella anno del in Cristo cui furono mor in quel luttuoso tempo, per far rumore, Rappresentazione avvenne a causa del e darsi à sentire, annuntiando a’ popoli Una prima sospensione di questa Sacra- «Iconologia delle Beata Vergine Maria la futura notturna Processione. Questi neggiò i gruppi statuari. Fu ripresa nel descritte da Placido Samperi nella sua terremoto del 5 febbraio 1783 che dan

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LE “BARETTE” ESCONO DALL’“ORATORIO DELLA PACE”, A SINISTRA DI PALAZZO GRANO FOTO PRECEDENTI AL SISMA DEL 1908

terremoto del 1908, con i diversi ade- guamentiAlla fine dell’Ottocentole «Barette» divennero e prima otto del -

e raffiguravano, nell’ordine proces- sionale, «l’Ultima Cena»; «l’Orazione nell’Orto»; «il Cristo flagellato alla co- lonna»; «l’Ecce Homo»; «il Cristo sotto Primala Croce»; del «ilsisma Crocifisso»; del 1908, «l’Addolora la mattina ta» e «il Cristo nella bara». - - cisdel viventeVenerdì Santoimpersonata si svolgeva da ragazzi la proces in costume.sione delle Dopo «Varittedde», il terremoto, una nel Via 1922, Cru - ce e dei Bianchi» e grazie ad un appo- sitosi ricostituì comitato la presieduto «Confraternita dal cav. della Diego Pa LA “BARETTA” DELL’”ECCE HOMO” Musicò, si restaurarono e si rifecero le «Barette» danneggiate dal movimento secolo XVIII e alle prime cinque statue il nome di Oratorio della Pace. tellurico. furono aggiunte altre tra cui è ricor- Nel 1801 la processione, per rispetta- In quell’anno, si svolse la prima pro- re la cronologia dei sacri eventi, venne cessione del dopo terremoto. Nel 1926 - spostata al pomeriggio del Venerdì i sacri fercoli furono custoditi nella nesedata quellaGiovanni del Rossello.«Cristo caduto Attualmente sotto la - questoCroce», gruppoattribuita scultoreo allo scultore si è messiperso. ricchì di nuove «barette»; fra queste quando, nel 1932, venne costruito il Santo e, negli anni successivi, si ar «Nuovorestaurata Oratorio chiesa della di Sant’Elia Pace» in viafino 24 a Mancuso. Maggio e le «Barette» divennero undi- conosceAltre sculture l’autore sono sebbene l’«Ecce si Homo» proponga e il «l’Ultima Cena» realizzata da Matteo ci, che è l’attuale numero; sono tutte ri- lo«Cristo stile dialla Frate colonna» Umile delle da Petraliaquali non e siil con tredici statue a grandezza natu- Rossello, un abile ceroplasta che si di- rale;Si tratta l’insieme di una statuariogrande composizione si ispira al Questefatte tranne ultime «l’Ecce dai caratteri Homo» e tardo «il Cristo set- e realistiche realizzazioni di Bambini rilevare che anche questa è in parte tecenteschiflagellato alla si colonna».rifanno, nella tipologia, Gesùstinse in particolarmente cera. per le raffinate andataCenacolo perduta. di Leonardo Nello dastesso Vinci. contesto Si deve alla famosa scultura lignea conserva- Nel 1787 le due arciconfraternite pri- cerimoniale, furono introdotti nel cor- ma indicate si fusero e si insediarono teo processionale il picchetto armato e - nella cappella del palazzo Balsamo del la banda musicale militare, mantenuti colota nel Giovanni Santuario Francesco di Calvaruso, Pintorno) opera che di lafrate scolpì Umile nel da 1634 Petralia su commissione Soprana (al se di quella cappella da quel momento prese dai Vigili Urbani. principe di Roccafiorita, poi Grano; fino al 1866 per essere poi sostituiti

26 ● marzo/aprile 2019 don Cesare Moncada. Queste “Barette”, PIETER BRUEGEL “SALITA AL CALVARIO” - 1564 infatti, ricordano le peculiari caratte- - diffondere la devozione ai dolori della ristiche presenti nelle opere di frate tori, espressiva dell’uno e del tutto, del - Umile: l’abbondanza di sangue, le di- zioneparticolare unitaria e dell’universale. composta d’infiniti fat gli eventi bellici del 1943 che distrus- verse e sparse ferite, tumefazioni e ri- seroPassione la chiesa di Cristo, e dispersero rimase travoltoi confratelli da mondiale, i bombardamenti e le distru- superstiti. zioniNel 1940-44 resero impossibileil lungo secondo la manifesta conflitto- Il «Nuovo Oratorio della Pace» in via girigonfiamenti, di spine. l’ampia ferita nel costato 24 Maggio, già «dei Monasteri», che del Cristo, la folta corona di molteplici temporaneamente ospitati nella con- custodisce le «Barette», è caratteriz- - zione del Venerdì Santo. I simulacri zato dal portale principale d’ingres- coloPer «l’Ultima che Leonardo Cena», da MatteoVinci dipinse, Mancuso dal so in pietra che reca sull’architrave s’ispirò chiaramente al celebre Cena- cattedrale del Santissimo Salvatore, alla fine della guerra furono oggetto - 1495 al 1497, nel refettorio del conven dicon restauri un percorso e, nella che Settimanatoccava via SantaPorta l’iscrizione «FIRMITER AEDIFICATA nonto di concepì Santa Maria più la delle «storia» Grazie come a Milano. un’a- delImperiale 1945 venne e via Ninoripresa Bixio. la processione Nel 1971 la MDCVIII» (1609), proveniente dal Mo Come è noto, in quest’opera Leonardo- nastero benedettino di San Placido zione» psicologica complessa fatta di ilCalonerò. Ritrovato Dalla che hasua in ricostituzione, custodia le undi vi- attizione e reazioni definita, intrecciati, ma come inseparabili,una «situa potéConfraternita più far fronte dei Bianchi, all’organizzazione fusasi con ha sede la Confraternita SS. Crocifisso quindi, da valutare solo nel loro risul- quella di San Basilio degli Azzurri, non- statuario dei primi decenni del Nove- tato Battitori», eredi degli antichi cu- centoci “Barette”: di Matteo 1) “Ultima Mancuso Cena”: del gruppo 1846, gruppi di tre – e tale composizione stodi.della processione. Subentrò il «Comi rifatta sullo stesso modello dopo il mantienetato globale. in generaleLe figure ilsono Mancuso riunite – inle - terremoto del 1908; 2) “Gesù nell’Orto espressioni dei volti, gli atti delle mani - sono il risultato di un concitato chiede- Il 22 maggio 1994 al «Comitato Batti ditori» cui subentra fanno parte a sua i voltacomponenti la «Confra del degli Ulivi”: 1956; 3) “La Flagellazione”: è isolato e il suo gesto è assoluto. Negli ternita del SS. Crocifisso Ritrovato» conosciuta come “Cristo alla Colonna”- uomini,re, rispondere, invece, consultarsi:tutto è relativo. solo Cristo febbraio 2000, l’arcivescovo mons. Gio- del XVII - XVIII secolo; 4) “Ecce Homo”: Tale varietà psicologica delle espres- vannidisciolto Marra, «Comitato riapre al Battitori». culto il «Nuovo Il 5 del XVII - XVIII secolo; 5) “La Veroni - Oratorio della Pace» di via 24 Maggio. ca”: 1956; 6) “La Caduta” o “Cristo cade vere allo stesso Leonardo: «Il bono pit- ceroplastasotto il peso Giovanni della Croce”, Rossello realizzata e rifatta in toresioni à fisionomiche da dipingere duee dei cose gesti, principali, fa scri detto «il Ritrovato» venne fondata nel cartapesta nel primo Settecento dal cioè l’homo e il concetto della mente sua; La Confraternita del SS. Crocifisso - il primo è facile, il secondo difficile, per- La Montagna e, successivamente, dopo dopo il 1908; 7) “Il Cireneo” 1958; 8) ché s’ha a figurare con gesti i movimenti il1751 sisma con del sede 1783, nella dietro chiesa concessione di S. Nicolò “Crocifisso” o “Crocifissione”: XX seco delle membra» - - secolo.lo; 9) “L’Addolorata”; 10) “Pietà” o “La nardo e, quindi, quella scultorea della faglione, ebbe sede nel quartiere Tiro- Deposizione”; 11) “Cristo Morto”: XX «Baretta» (rifatta,. «L’Ultima in parte, Cena» nel di primo Leo dell’Arcivescovo di Messina Mons. Cia Iconologia della Gloriosa dopoguerra sul modello del Mancuso), il Ritrovato. Il pio sodalizio, che ave- Vergine Madre di Dio Maria protettrice di Mes- sina1 Samperi, Messina Placido, 1644, pag. 496. giungono ad esprimere così una situa- vane lopresso scopo la primario chiesa del di SS.tenere Crocifisso viva e

marzo/aprile 2019 ● 27 ● WWW.FITP.ORG LA PASQUA IN TAVOLA: ALCUNE TRADIZIONI DELLA CUCINA D’ABRUZZO

- di zucchero, e con piumine e brizzolatu- di Alessandra rietà dei piatti tradizionali del perio- re di oro e di colori vari, secondo i luo- Gasparroni doDifficile pasquale elencare in questa e descrivere regione, lase va ne ghi, è chiamata Cavalle, Castèlle, Palom- suggeriscono alcuni i cui ingredienti bella Pijòne si collegano strettamente con alimenti ( Fara s.Martino), Pizzacole (Teramo) a cucina abruzzese offre legati ai percorsi della tradizione devo- - così (Aquila,descriveva Celano, i dolci Pescina), preparati per la - zionale. - Una pasta dolce foggiata a ca- - L tre che un grande gusto vallo, a uccello, a pupattola, cotta con un spunti di riflessione, ol numero più o meno grande di uova inca- nelPasqua 1890. Gennaro In tutta Finamore la nostra penisolain Creden la profumi che inebriano le case durante stonatevi e fermate con treccioline della tradizioneze, Usi e Costumi gastronomica Abruzzesi pasquale pubblicato si la preparazionenell’affiancare dei piatti di sapori Pasqua. e stessa pasta, per lo più con una vernice dipana intorno a ingredienti o a prepa-

28 ● marzo/aprile 2019 “LA PUPA” DOLCE PASQUALE ABRUZZESE “LA PIZZACOLA” DOLCE PASQUALE PER LE BAMBINE, DELL’AREA DI TERAMO. “IL CAVALLO” PER I BAMBINI L’UOVO È SIMBOLO DI RINASCITA. FOTO M. PROTASSI FOTO FORNO “IL PANE” TERAMO

razione di dolci e pietanze che hanno cuoceva e lei diceva che faceva questo come comune denominatore il senso per tradizione “pizzacola” deve lievitare più volte, se- In Abruzzo, in area teramana, la parte- condo le antiche (Rosanna, ricette delle 2005) mie -. inLa- della rinascita della natura e di Cristo.- formatrici intervistate qualche anno - fa - Ricordo che, da piccola, mia nonna litàcipazione dell’allestimento ai riti religiosi dei della cibi pasqualiSettima faceva lievitare le pizze di Pasqua, tra comena Santa la “pizzacola”si affianca a. quellaIl dolce della prevede ritua il 1950 e il1960, la notte. Le metteva ne più lievitazioni e rimpasti anche not- “lu predde” (il prete) [un attrezzo che turni e, solitamente, viene preparato il serviva a tenere sospese le coperte del venerdì per essere consumato la dome- letto perché accoglieva al suo interno nica pasquale. I ritmi della devozione lo scaldino con la brace] e noi bambini sembrano legarsi, silenziosamente, a passavamo la nottata sul un giaciglio di quelli alimentari della tradizione. fortuna La notte, le ore del buio e delle tenebre degli alimenti benedetti, poiché era ed nelle quali si assiste alla processione è tradizione (Vincenzina, far benedite 2005) le -. pizzeSarà uno dal più che nelle città, di portare a bene- della «Desolata», sottolineano l’attesa sacerdote, consumati la mattina della delle ore più chiare, del ritorno a casa, Resurrezione insieme a uova, a salumi si materializzano d’incanto una dopo della lievitazione avvenuta. Dalle buie e “mazzarelle” piatto tipico della cuci- l’altra,dire le comepizze. un Sui corteo banchi profumato delle chiese che na pasquale teramana. La colazione del il sacerdote asperge di acqua bene- attende la rinascita nel rito liturgico mattino di Pasqua, dopo il digiuno not- detta. Le uova sode, una volta dipinte, comeore della in quello morte alimentare: corporale di dopo Cristo, il di si- turno e l’osservazione dei limiti della decorano la tavola di Pasqua, le altre giuno del venerdì si consumeranno i Quaresima che prevedeva l’astensione occhieggiano dalle strisce di pasta che cibi preparati per Pasqua. dalla carne e dai dolci, coniugava l’u- le trattengono nella pizza a forma di In molte famiglie si ripete, in questa scita dal periodo magro per augurar- ciambella. circostanza, la consueta abitudine si ed augurare a tutti il seguente pe- La preparazione della pizza con l’uovo di approntare “la pizzacola” secon- riodo di abbondanza con la rinascita è appannaggio di qualche forno che do le proprie ricette. È ancora in uso ancora rispetta la tradizione. di regalarla, poiché se ne cuociono tutti gli alimenti importanti per un Più comuni e più commerciabili sono numerose, e di riceverne proferen- seguentedella vegetazione. benessere: Si mangiavano uova, carne così di quelle che si tagliano a fette, per an- do poi giudizi positivi o negativi in agnello, carne di maiale, verdure, dol- dare incontro alla richiesta di coloro merito alla cottura, alla lievitazione ci. Nel celebrare la rinascita di Gesù si che ne acquistano un solo pezzo per e al condimento nell’ambito del non festeggiava la beneaugurante rinascita rispettare l’antica abitudine del con- dimenticato rapporto di interscam- delle piante. sumo pasquale. Fornai che si alzavano bio alimentare tipico delle società Le mozzarelle, infatti, sono involtini più volte nella notte per rimpastare il contadine. Il dolce, spesso, racchiude preparati con interiora di agnello e preparato che lievitava così molte vol- all’interno un uovo, simbolo pasquale profumi dell’orto, avvolti in foglie di te. Nelle case si segue la stessa proce- e anche simbolo della vita e, in questo lattuga o indivia e legati con le budelli- dura, anche se alcune varianti della caso, di rinascita - Mia suocera prepa- ne dello stesso animale. Vengono cotte ricetta, prevedono meno rimpasti e rava ancora la pizzacola con la farina, lo al forno o in umido, secondo le abitudi- quindi migliore riposo notturno per zucchero, il lievito e quello che serviva. ni familiari. Questa tradizionale cola- la massaia. Metteva l’uovo fresco sulla pasta della zione di Pasqua viene oggi praticata da ciambella prima di infornarla, l’uovo si pochi, mentre persiste l’uso, nei paesi - La pasta lievita, si gonfia, rinasce come

il Signore e, legato al piùmarzo/aprile comune 2019 e ●fa 29 ● WWW.FITP.ORG

LA “PIZZA DI PASQUA” È IL DOLCE PASQUALE COMUNEMENTE CONSUMATO IN AREA ABRUZZESE, IL SUO INTERNO È ARRICCHITO CON UVA PASSA FOTO FORNO “IL PANE” TERAMO

nella tradizione, ormai desueta, il gesto similaremiliare gesto attribuito del panificatore, alle madri abruzze restava- si di muovere i bambini sul letto, co- me Antonio De Nino descriveva in Usi Abruzzesi del 1881 - «Come il fornaio rimena la massa della pasta per farne filari di pane, così le affettuose madri ro- tolano sul letto i loro bambini, mentre le campane della chiesa suonano a festa. Piangano pure quelle innocenti anime di Dio; piangano allora; ma non pian- geranno poi per i dolori di ventre. Sui prati i fanciulli e i giovanetti si rotolano anch’essi e fanno capriole e capitomboli LE “MAZZARELLE” TIPICO PIATTO PASQUALE per liberarsi dai dolori viscerali. Intanto CON INTERIORA DI AGNELLO, DI AREA TERAMANA. le campane suonano per commemorare FOTO “TRE ARCHI” la risurrezione di Cristo». Alle preziose notizie di De Nino si raccorda Finamore in riferimento ad un’antica e scomparsa tradizione di Teramo «I bambini che stentano a da- re i primi passi, si lasciano per poco in quel momento, senza sostegno; e si ha fiducia che così cammineranno più pre- sto (Teramo)». La carne d’agnello viene servita sulle tavole italiane, nel giorno di Pasqua, a ricordo dell’agnello sacro alla tradizione religiosa. Nel terama- AGNELLO “CACIO E OVA”, UNA DELLE PREPARAZIONI DELL’AGNELLO PASQUALE. no, oltre alle tradizionali mazzarelle, FOTO “TRE ARCHI” l’agnello si sposa ad altri alimenti che racchiudono il senso di un’economia agropastorale come il formaggio e il Bibliografia di riferimento simbolo pasquale, l’uovo. In questa ar- De Nino A., Usi Abruzzesi - tore, Firenze, 1963. preparazione dell’agnello cacio e ovo Finamore G., Credenze Usi, vol. e Costumi 1-6, (ristampa Abruzzesi dell’edizione Barbera 1879) Leo S. Olschki Edi riassumemonia di gustisapidità e sottesi e tradizioni significati, di vita. la Gasparroni A., La Settimana Santa a Teramo , (ristampa anastatica della edizione Clausen, Palermo 1890) Adelmo Polla Editore, Cerchio (AQ), 1988. , Arckè- Edigrafital, Teramo, 2005. 30 ● marzo/aprile 2019 MISERERE MEI DEUS

APPUNTI SULLA SETTIMANA SANTA

A SAN NICANDRO GIOVEDÌ SANTO: RIENTRO DELLA CONFRATERNITA DELLA PIETÀ 1 E MORTE DALLA VISITA AGLI ALTARI DEI SEPOLCRI GARGANICO FOTO: L. LAMACCHIA - 2015

Qui come altrove, anch’essa negli anni da una forte partecipazione popolare, è stata soggetta a rivisitazioni, dovu- si teneva alle cinque del mattino e di Angelo Frascaria te in parte all’opera degli esponenti del clero, alcuni dei quali impegnati a - - marginalizzare ed emendare dal com- dutoprevedeva sotto lal’“incontro” croce, portati tra i insimulacri proces- plesso cerimoniale tanto gli aspetti ri- sionedell’Addolorata da cortei distinti; e quello entrambi del Cristo con ca- I seguel corpus le ritualedirettive della della Setti li- venivano in piazza Domenico Fioritto mana Santa sannicandrese instaurare quel silenzio prescritto per e nel momento in cui i due simulacri noto, col tempo si è aggiornata al suc- tenuti più “rumorosi”, nel tentativo di giungevano uno di fronte all’altro il cedersi delleturgia varie ufficiale, riforme, che, la più come inci è- riconducibili in primo luogo all’azione frapporsi della croce ne impediva sim- dellel’occasione, associazioni quanto confraternali quelli “popolari”, laiche. bolicamente il contatto. Un suggestivo L’espressività cerimoniale extralitur- In quest’ultimo caso, a essere colpito effetto teatrale enfatizzato, sul piano gicasiva delleripropone quali restamodelli quella ampiamente del 1955. - acustico, dall’improvviso spegnersi del diffusi, riscontrati, pur con le dovute dotto nel 1982 su iniziativa privata sostenutaè stato il cosiddetto dalle confraternite “Incontro”, e (tolleintro- - rata) dal clero. L’evento, caratterizzato refragore accompagnava degli “strumenti la corsa delle dei tenebre” cortei, differenze e specificità, in altri contesti (cfr. Levi Strauss 2001), il cui risuona etnografici (cfr. Atzori 2003). marzo/aprile 2019 ● 31 ● WWW.FITP.ORG

L’evento si teneva alle cinque del mattino e prevedeva l’“incontro” tra i simulacri dell’Addolorata e quello del Cristo caduto sotto la croce

nel 1718 (ma attiva già dal sec. XVII), mare l’attenzione dei fedeli sui diversi - momenti della drammaturgia rituale,

leregio confraternite assenso del 1750,della conPietà sede e dellapres dopo il Gloria vespertino del Giovedì Morteso la Chiesa (istituita di San nel Giovanni XVII, regio Battista), assen- come sostituti delle campaneMissa in “legate” coena Domini; un’interpretazione della fun- Santo, nel corso della VIA MATRIS: zione di questi strumenti che «sembra SIMULACRO DELL’ADDOLORATA (istituitaso del 1769, nel con 1863, sede con presso sede pressola Chiesa la fortemente riduttiva e deviata da una FOTO: L. LAMACCHIA - 2015 dei “Morti”), di Maria SS. della Cintura - all’inserimento della croce, dando luogo, per alcuni minuti, a un silenzio Chiesa di San Biagio) e di Maria SS. di […]sovrapposizione che la produzione ideologica formalizzata influenza di irreale. La decisione di sopprimere la (cfr.Costantinopoli Petrucci 2018). (istituita nel 1882, con suonita dalla indeterminati, Chiesa. Appare in evidente contesti invece ceri- manifestazione paraliturgica nel 1997, Alsede loro presso strumentario la Chiesa appartengono di San Giorgio) gli moniali di propiziazione, di rischio - idiofoni in legno denominati ndròccëla legato alla morte della divinità e di ri- ta dalla necessità di preservare l’inte- (battole) e tirrë tirrë (raganelle) (cfr. nascita, rivesta una precisa funzione standogrità del alla complesso linea ufficiale, cerimoniale venne “tradidetta- esorcistica e apotropaica dello spazio vexata realizzati nel tempo da artigiani locali umanizzato» (Ricci 2012: 60-61). Il lo- questio che ogni anno, puntualmente, suSachs loro 2009: commissione 539-555, Tuccio a esse 2007), donate che, ro risuonare a sera inoltrata dà inizio sizionale” ripropone da elementi quale argomento allotri. Una di con- in quanto associati, dopo il lungo pe- della visita ai Sëppulëcrë, gli altari della fronto tra il clero e le confraternite, riodo di riposo ritornano a far sentire deposizione, allestiti nelle parrocchie e tra integralisti, color che son sospesi e - rettorie del paese. Ogni confraternita i sostenitori del ripristino. Non meno teare dai confratelli e da chierichetti attraversa le strade del centro abitato incisiva anche l’iniziativa delle confra- inla loroetà adolescenziale,rumorosa voce. ndròccëla Scossi e fatti e tirrë ro - ternite, a cui è riconducibile l’introdu- tirrë trovano impiego principalmente rante gli strumenti della Passio Christi, zione, nella seconda metà degli anni come strumenti da segnale per richia- accompagnatacon in testa al dacorteo un esponente la croce raffigu del cle- Via crucis cittadina, in

Settanta, della sostituzione dell’Ufficio delle tenebre Purdel Mercoledì, divise da celebratoataviche finorivalità, agli anni ieri comeCinquanta. oggi sono le confraternite (cun- gréje), di concerto con il clero, a detene- re la regia degli eventi delle cerimonie garantire il «rito sonoro» (Ricci 2012: 42)della che Passione si consuma e Morte nei giornidel Cristo del Tri e a- confraternali attualmente presenti e duo pasquale. Cinque le associazioni operanti: le Arciconfraternite del SS. VENERDÌ SANTO: assenso del 1776, che ha sede presso CONFRATELLI DEL SACRATISSIMO ROSARIO NEL CORSO Sacramento (istituita nel 1580, regio- DELLA VESTIZIONE. UN BAMBINO INDOSSA I PANNI DEL CIRENEO FOTO: L. LAMACCHIA - 2015 tissimo Rosario (canonicamente eretta la Chiesa del “Carmine”) e del Sacra

32 ● marzo/aprile 2019 VENERDÌ SANTO: MATTEO RICCIOTTI, GIOVANNI MANDUZIO USCITA DEI MISTERI DALLA CHIESA MADRE. E ALCUNI CONFRATELLI DELLA PIETÀ E MORTE DAI BALCONI VENGONO ESPOSTE PER DEVOZIONE ESEGUONO IL «MISERERE» COPERTE DI COLOR PORPORA FOTO: A. FRASCARIA - 2010 FOTO: L. LAMACCHIA - 2015 ro (consuetudine consolidatasi negli vero e proprio refrain tizza il clima di trepidante attesa: voci, ultimi due decenni); lungo il percorso mattina è ancora il fragore degli “stru- chiacchierio e grida improvvisamente è anticipato dal cerimoniere, che veri- . Il Venerdì Santo si smorzano all’uscita dei vari Miste- Morte, a cui si aggiungono i chierichet- ri, per poi spegnersi bruscamente al e se nella chiesa meta dei suoi sodali menti delle tenebre” della Pietà e della rumore degli strumenti lignei che fa siafica in la corso percorribilità la visita didello qualche spazio gruppo viario Borgo, a segnare la scena acustica in strada ai simulacri dell’Addolorata e parrocchiale o di altre confraternite. cuiti della è immerso parrocchia il percorso di Santa del Maria simula del- - Il percorso e le soste di alcune di esse cro dell’Addolorata dalla sede in cui è giato su una lettiga adornata da rose sono scanditi dalle esecuzioni di O fie- rossedel Cristo (che il morto, venerdì quest’ultimo successivo verran ada- ri flagelli (nella diffusissima versione Via matris, introdotta nel 1997 in so- no distribuite ai fedeli). La loro lenta custodita verso la Chiesa Madre: è la discesa dalla gradinata del sagrato Gesù mio con dure funi, Ai tuoi piedi o ad agevolare la composizione della - bellaattribuita Madre a Sant’Alfonso(eseguito esclusivamen De Liguori),- processionestituzione dell’“Incontro”, pomeridiana. funzionale licatissimo e perciò carico di suspance: te dalla Pietà e Morte al rientro nella L’ingresso di ndròccëla e tirrë tir- didella tanto Chiesa in tanto Madre il brusco è un momento sobbalzo dedei propria sede al termine della visita al- rë simulacri portati a spalla dai confratel- le sette chiese, a notte inoltrata) e del dall’ambiente chiuso e riverberante; li provoca il sussulto degli spettatori. - la loronell’edificio presenza sonorasacro èsi amplificato sovrappone Per permettere di fruire di una vista la Vulgata. Questo è intonato in chiesa al suono dell’organo e all’esecuzione migliore, i più piccoli vengono solle- con“Miserere” l’accompagnamento (Mësarérë), il dell’organo Salmo 50 del o a vati al di sopra della folla; qualcuno di cappella durante il percorso processio- spegnersi del fragore degli strumenti nale e la prassi performativa prevede lignei,del “Miserere”, prendono che, il sopravvento. con il graduale Il si- su tale manifestazione e, avvertendo la l’alternanza tra un gruppo di cantatori mulacro della Vergine è collocato sul tensione,questi si “affaccia”irrompe nel per pianto; la prima qualche volta (al suo interno distinto in voci di “can- lato sinistro dell’altare maggiore dai adulto invece è vinto dall’emozione. I confratelli della Pietà e della Morte. flash Nel primo pomeriggio si celebra l’A- i clic delle apparecchiature si rincor- to”, che eseguono la melodia principale, gonia con le meditazioni sulle Sette rono. dei fotografi fendono la scena e e di “controcanto”, che si assestano una parole di Cristo e la commemorazione pariterza del sotto testo a essa) biblico e il (cfr.“solista”, Frascaria a cui della Passione, secondo le direttive ca- le confraternite si dispongono in base è affidata la cantillazione dei versetti noniche. Qualche ora prima dell’imbru- all’annoCompostosi di fondazione, l’imponente la corteo, processione in cui nire, ha luogo l’evento più imponente è pronta per attraversare le strade del canti2018; oggisi ascoltino in uso, èle considerato tr.e 20-24 del l’em CD- centro urbano, seguendo il consolida- blema2 a esso del allegato). repertorio Il “Miserere”, confraternale tra i la processione dei Misteri. Essa pren- dee spettacolare corpo nello spaziodella Settimana viario antistante Santa: condurrà in piazza Domenico Fioritto. è oggetto di contesa tra le cungrée) e Ito balconi itinerario che che si affacciano dalla Chiesa sul Madre percor lo- costituisce(tanto che lal’impronta sua specificità sonora esecutiva più rap- gradualmente le confraternite (in abiti so processionale sono adornati da presentativa del paesaggio sonoro (cfr. solenni),la Chiesa le Madre, autorità dove cittadine, vi convengono le asso- coperte color porpora e illuminati da ciazioni religiose e di volontariato, una lampade elettriche; da questi, gremiti un motivo così ricorrente da poter rappresentanza delle forze dell’ordine di spettatori, vengono lanciati petali essereSchaffer considerato 1985) della alla Settimana stregua Santa: di un e gli spettatori; lo sfondo sonoro enfa- di rose al passaggio dell’Addolorata

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PROCESSIONE DEI MISTERI: LA CONFRATERNITA DI MARIA SS. DI COSTANTINOPOLI APRE IL CORTEO DELLE CONFRATERNITE FOTO: L. LAMACCHIA - 2015

mentre altri commentano i momenti giunge il suono di una musicassetta critici affrontati durante il percorso, e del Cristo morto. Da un’abitazione che talvolta danno luogo ad accese di- i canti si tacciono e lasciano la scena scussioni. acusticache riproduce a questo il atto“Miserere”, devozionale. per Percui poter permettere a tutti gli spettatori del centro abitato gli “strumenti delle bri l’intonazione che permetta loro di La sera del Sabato Santo per le strade poter partecipare all’esecuzione. Le far sentire il loro fragore per richia- delil “contatto” percorso ilvisivo corteo con si arrestal’Addolorata e i por e- loro voci si innalzano da uno sfondo maretenebre” i fedeli tornano alla veglia,per l’ultima in attesa volta dei a iltatori Cristo ruotano morto, lentamente agli incroci i principalisimulacri sonoro tutt’altro che silenzioso, fatto rintocchi delle campane a Festa che li verso le strade non previste nell’itine- di continui sibili emessi per quietare riporteranno nelle cassepanche delle rario, per poi riprendere il cammino. Il il chiacchierio di fondo, di suoni fun- - gruppo dei candaturë segue la statua zionali a richiamare l’attenzione dei simo anno. della Vergine e intona e ciclicamente portatori dei simulacri (brevi scambi sagrestie dove taceranno fino al pros ripropone i canti del repertorio confra- di battute, l’eco dei colpi della mazza 1 - Il presente contributo sintetizza gli esiti di una personale attività di ricerca e documenta- ternale; il nucleo principale di questo - gruppo esclusivamente maschile, che ste, seguiti da quelli delle mani contro sonoro della cittadina garganica, condotta a partirezione etnografica dal 2006 esull’evoluzione negli ultimi anni del paesaggiocondivisa durante il percorso si accresce di nuovi lepriorale stanghe per dei segnalare fercoli) e la gli fine accordi delle sotra - membri (a riprova del prestigio socia- i cantatori circa i brani da eseguire ternite, per aver tollerato in questi anni il mio occhiocon Libera indiscreto, Lamacchia. e al Sono gruppo grato dei alle cantatori confra le che riveste l’esserne parte, in quel in base al percorso processionale. Il momento), è costituito da confratelli rumore dei passi sul manto strada- - colaredel Venerdì mi preme Santo, ringraziare per avermi i cantatori accolto, Matteodopo il le scandisce il maestoso e incostante Ricciotti,necessario Matteo “tirocinio”, Vocale al suoe Giovanni interno; Mascolo, in parti resto della cungréa e da ex confratelli avanzare del corteo. costanti punti di riferimento per le questioni chea cui per viene l’occasione socialmente non riconosciuta sfilano con lail - storiche e musicali delle confraternite. perizia nell’esecuzione dei canti. È attorno a loro che si costituisce il dellaCon l’esposizione predica il corteo dei Misterisi divide in in piaz due Riscontri bibliografici za, si giunge all’ultima sosta. Alla fine Atzori M. (2003), Settimana Santa in Sardegna gruppo, col passare degli anni sempre e Corsica più esiguo, segno del mancato ricam- - Frascaria A. (2018), Essere stati Quaggiù. Il gruppi: uno segue il rientro del Cristo canto all’altalena, EDES Editrice, nel paesaggio Sassari. sonoro di San bio generazione lamentato dai confra- - Nicandro Garganico - telli. (Da ciò l’appello diffuso sui social morto in Chiesa “Madre”, accolto all’in sone, Foggia. , con 2 CD, Edizioni del Ro, il network eterno dal gruppo dal “Miserere” dei cantatori; intonato l’altro dall’Arci sosta Dal miele alle ceneri confraternita del Sacratissimo Rosario PetrucciLévi-Strauss G. (2018), C. (2001), Le confraternite e gli argenti cantori perdall’Associazione il 2019). “Settimana - sacriSaggiatore di San NicandroEST, Milano. Garganico, in Lorenzo Pel- legrino (a cura di), Siponto e Manfrdonia nella Santa” per costituire un coro stabile di lenello battole spazio per viario il rientro antistante dell’Addolorata. la Chiesa Daunia, Andrea Pacilli editore, Manfredonia. viene deciso l’ordine di esecuzione; dei “Morti”, attraversato dal suono del- Ricci A. (2012), Il paese dei suoni. Antropolo- gia dell’ascolto a Mesoraca È qui che si “formano” i canti, che ne la Pietà e della Morte gli si pongono di Roma. le precedenze accordate ai cantatori fronteSistemato e intonano il simulacro, Ai tuoi i confratelli piedi o bella del Storia degli, strumenticon CD, Squilibri, musicali, qui si “impara” a cantare rispettando Mondadori, Milano. più anziani (alcuni dei quali cantano Madre. Sachs C. (2009), Il paesaggio sonoro, Ri- per devozione e per tradizione fami- cordi-Unicopli, Milano. TucciSchaffer R. (2007), M. R. (1985), Gli strumenti delle tenebre. Or- clima si fa più disteso. Anche i confra- ganologia della Settimana Santa in Calabria, in il passo dei canti e che, data la loro telliLa tensione appaiono finalmente più rilassati: si scioglie alcuni e siil Faeta F., Ricci A. (a cura di), Le forme della festa. gliare), coloro i quali “sanno” tenere intrattengono a salutare famigliari e La Settimana Santa in Calabria: studi e ricerche, per l’intero gruppo fornendo ai mem- conoscenti, scambiandosi gli auguri, esperienza, fungono da “diapason” con CD, Squilibri, Roma, pp. 337-353.

34 ● marzo/aprile 2019 SETTIMANA SANTA E PASQUA IN ALCUNE COMUNITÀ DELL’ISTMO DI CATANZARO NEPITELLE FOTO: ARCH. CENTRO STUDI MEMORANDUM, CORTALE (CZ)

Quaresima, caprona). Quest’ultimo ag- e caratterizzano la Quaresima nelle gettivo è in pratica ancora in uso tanto di Caterina Pellegrini differentitigna). Ecco comunità; altre frasi a cheGirifalco definiscono che nel linguaggio corrente si dice pare «Corajìsima mpinnata/jìu mu facia a Corajìsima (sembra Quaresime) per in- vucata/l’affruntau nu cavaliari/li minau (CZ): dicare una persona magra, brutta e dai ebbene i riti della Quare- cu lu bicchiari/lu bicchiari si ruppiu lu modi sgradevoli. sima e della Pasqua si so- cavaliari sinda jìu» (Quaresima con le La Quaresima ha come emblema una S miglino tutti per il fondo penne/è andata a lavare il bucato/ha pupattola vestita a lutto che fra le ap- comune che li riporta alla incontrato un cavaliere/l’ha picchiato prossimative mani regge la canocchia tradizione evangelica, di regione in re- con il bicchiere/il bicchiere si è rotto/ e il fuso, che rammentano lo scorrere gione, secondo lo spirito e le usanze, il cavaliere se n’ è andato); a Squillace del tempo raccontato nel mito delle rivelano caratteristiche differenti. «Corajìsima è venuta/u si mangia - Fino alla metà del secolo scorso, pana e lattuca/a lattuca li ficia mala/ rancia selvatica o una patata o un limo- bene(CZ): meu Pasqua e Natala». (Quare- Parche. Sulla testa o ai piedi ha un’a popolare la Quaresima veniva imma- sima è venuta/per mangiare pane e primi costituiscono simbolo, nel gergo ginatanell’istmo come di unaCatanzaro, vecchia nella stecchita fantasia che lattuga/la lattuga le ha fatto male/ popolare,ne, con infilate del sesso sette femminile; penne di gallina. nel pas -I - mia soddisfazione Pasqua e Natale); a sato, inoltre, ricordavano l’astinenza riose. Per esempio, a Cortale San Pietro a Maida «Corajìsima temporanea dai rapporti sessuali e le stataveniva elaborata accolta con questa filastrocche frase: «Corajìs ingiu- a la bardascia / chi non dassa ficu a la seconde le sette settimane quaresi- ima pilata/jìu mu lava la vucata/li (CZ), pigera- cascia / e mancu a lu casciune(CZ): / Corajìs- mali. L’avvicinarsi della Pasqua, infat- ghjìau na freve maligna/Corajìsima con ima a lu bardune» (Quaresima, ragaz- ti, ancora oggi è scandito proprio dal la tigna» (Quaresima senza capelli/è togliere dalla bambola una penna per andata a lavare il bucato/ha contratto piccola / e neppure in quella grande ogni domenica. una febbre maligna/Quaresima con la (dovezaccia, di / solitoche non si conservavalascia fichi nella il grano) cassa / Nella domenica delle Palme, antica-

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LUMERICCHIU GIRIFALCI, CUMPRUNTA FOTO: ARCH. CENTRO STUDI FOTO. ARCH. CENTRO STUDI, MEMORANDUM, CORTALE (CZ) MEMORANDUM, CORTALE (CZ) mente chiamata della frasca, come troccole che, a secondo dei paesi, ac- stesso impasto è usato per fare le cas- testimonia l’adagio Non è Pasqua ma compagnano l’incedere processionale sate, che si differenziano per la forma domenica de frasca (non è Pasqua ma della Naca chiusa e per la sostituzione del sale con domenica delle Palme), portando in morto; in altre comunità dei Mistiari, lo zucchero nel ripieno. Queste ultime, chiesa grossi rami di ulivo carichi i , ovvero la bara del Cristo in alcuni paesi, sono anche chiamate contadini usavano dire Parma vagnata chinulille o chinuliddre. gregna carricata. L’epiteto che richia- simulacri raffiguranti la Flagellazione, Lo scenario della Pasqua termina con mava alla credenza metereologica, èla scandita Crocifissione dall’usanza e le Marie. di far togliere al l’Affruntata o la Cumprunta, ovvero l’in- per la quale in caso di pioggia nella componenteLa Resurrezione più giovanedi Cristo, della ancora famiglia oggi, domenica delle Palme si pronosticava l’ultima penna della Corajìsima. Fino con la presenza di san Giovanni o san un buon raccolto. Per buon auspicio, Michelecontro tra che Cristo fa da espola la Madonna, tra i due spesso simu- oggi come ieri, i rametti benedetti so- quest’operazione avveniva il sabato lacri. Nel momento culminante della no distribuiti ad amici e parenti che li mattinaagli anni quando Cinquanta sonava del lasecolo Gloria, scorso e co- rappresentazione, la Mater dolorosa al- appendono al capezzale. In particola- me rammenta il detto, Niasci tu, sarda re, nelle comunità della costa ionica i siccata,/mu trasu eu, la ricrjiata/ mu il manto nero del lutto e i cortei delle rami d’ulivo sono posti a ornamento cunsulu sti zitiari/cu sti belli cuzzupjari; duela vista statue del siCristo uniscono. Risorto La lascia comunità cadere di questo annuncio permetteva ai bam- Girifalco costituisce un unico esempio nicchie votive. bini di mangiare i dolci pasquali. Tra di Cumprunta dove ci sono quattro sta- delle croci in ferro del Calvario e delle i dolci tipici, oltre alla cuzzupa, si usa - probabilmente rimandano al rito preparare le nipitiajri e il lumericchiu. to e san Giovanni evangelista. dell’Comeiresione è noto, ovvero si tratta il ramodi ritualità di alloro che o Le nipitiajri o nepitelle, il cui termine tue: Madonna, Maddalena, Cristo risor di ulivo carico delle primizie del rac- deriva dal latino «nepitedum» (palpe- colto, che gli antichi Greci, durante le bra degli occhi), in quanto questi dolci Pianepsie, offrivano al dio Apollo e che, hanno una forma che ricorda quella AlarioRiscontri L.R., bibliografici 2017, I riti della Settimana Santa, in segno di protezione, appendevano degli occhi. alle porte delle loro case. La ritualità Ecco gli ingredienti: l’impasto è pre- Anfosso M., 2018, Dolci di Quaresima e di Pa- squa«Il Folklore in due proverbi d’Italia», di marzo-aprile, Jacurso (CZ), «Il p. Folklore24-25. greca, in particolare quella bizanti- parato con farina, zucchero, latte, olio, d’Italia», luglio-agosto, p. 30-32. uova e lievito madre, e il ripieno è fat- Sfaccettature della Pasqua in Calabria, «Il Folklore d’Italia», marzo-aprile, to con mostarda (marmellata di uva Cavalcantip. 18-19. O, 2018, L’usona, si diriscontra far germogliare anche il Giovedì cerali e Santo legu- fragola), noci, uva passa e zucchero. Il La Pasqua in Calabria minell’allestimento al buio in larghi dei vasi, sepolcri infatti, di Cristo. come lumericchiu o fragune rievoca i «lichna- Letteraria», aprile, n. 6, p. 1-2. ButtittaCorso R., I.1954, E., 2002, La memoria lunga:, «Calabria simboli è noto era ampiamente praticato dalle rakia», dolci greci pasquali proprio a e riti della religiosità tradizionale, Roma, Mal- donne greche e fenice che, per propi- forma di lampada. Fragune probabil- temi. Teti V., 1978, Il pane, la beffa e la festa: cultura ziarsi il favore del dio Adone, portava- alimentare e ideologica dell’alimentazione nelle no al tempio del dio i germogli coltivati classi subalterne, Rimini, Guaraldi. mente deriva dal latino «flado» che Teti V., 2007, Il colore del cibo: geografia, mito durante l’inverno. circolare. Gli ingredienti necessari e realtà dell’alimentazione mediterranea, Roma, - persignifica l’impasto sfornato, sono: farina,focaccia acqua, di forma olio, Meltemi. Il Sangue nei ri- suete processioni dai tradizionali la- sale e lievito madre, mentre il ripieno tuali pasquali tradizioni dei paesi del Sud d’Ita- mentiNel Venerdì funebri Santo e dal si rimbombare svolgono le dellecon è composto da ricotta, uova e sale. Lo liaLuigi, «Il Lombardi Folklore d’Italia», Satriani, marzo-aprile, 2017, p. 16-17.

36 ● marzo/aprile 2019 I PRODOTTI AGROALIMENTARI PASQUALI E IL LORO ATTUALE USO NELLA CULTURA POPOLARE DEL LAZIO

di Salvatore Luciano Bonventre

l Lazio è ricco di cibi pa- o lonza; quelli di stampo dolciario co- squali. Un primo elenco si me il , la ciammellone morolano caciatel- PIZZA DOLCE CON ARANCE CUCINATA I può ricavare consultando la e i recresciuti di Maenza, le ciambelle DA PINA DI BELLO A CASTELFORTE FOTO: GRUPPO GLIO VENTRISCO il volume Le eccellenze ga- di magro di Sermoneta, i fiatoni o fiaoni DI CASTELFORTE, LATINA stronomiche del Lazio dell’alto Cicolano, la panicella di Sperlon- ga, le uova stregate di Arpino e Veroli e i per lo sviluppo e l’innovazione edito nel 2015 dell’a a- quaresimali di Alvito e della Valle di Co- comuni delle province di Frosinone e gricolturacura dell’ARSIAL, nel Lazio Agenzia e basato Regionale sull’elen- mino; i biscotti di forma particolare co- di Latina. co nazionale dei prodotti agroalimen- me i cavallucci e le pigne di Palestrina, Le note di presentazione e i cenni tari tradizionali, in breve PAT, istitui- lu cavalluccio e la puccanella di Ama- storici descrittivi dei vari prodotti to presso il Ministero per le politiche trice e la tosa di Pasqua con la pupa e permettono poi di ricostruire le loro agricole con il Decreto Ministeriale 8 gliu campanaru funzioni. al salato come i caucioni di patate del Gli insaccati conditi quasi sempre con - pizza a Supino; grassa i cibi di Leonessa tendenti spezie, nel passato, accompagnava- cilmentesettembre in 1999, una preziosan. 350. fonte di stu- e naturalmente le molteplici forme di no in modo ottimo uova sode e torte dio,Scorrendo emerge la un lista, quadro che sigastronomico tramuta fa tortaCicolano pasquale o la che vanno dalla palom- pasquali, dolci o al formaggio, nella riconducibile a cinque categorie: i pro- bella o tortano di Pasqua del Reatino, colazione di Pasqua che aveva luogo dotti derivanti dall’allevamento suino alla pizza di Pasqua della Tuscia, ai tor- dopo che il sacerdote aveva benedetto come la corallina romana e il lombetto teni, torteri o tortoli censiti in diversi queste cibarie.

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la cultura popolare a carattere alimentare legata alla Pasqua è viva e praticata in ambito domestico

Tutte le torte pasquali sono un evi- - dente espressione di quelli che l’an- mente la pizza nera a forma di colom- badi S.e Angelola pizza Romano varata; ainforna Pescorocchiano apposita Betta e Daniela della Compagnia degli occasioni,tropologo ottenutiPiero Camporesi con gli stessi definisce ingre- Zanni cuociono in casa i cauciuni con dienti“pani rituali”,del pane ossia ma arricchiti i pani delle e decorati grandi patate e formaggio e familiari più an- - lorate. I biscotti destinati ai bambini Gioverotondo ammanniscono rego- eranocon sostanze per lo più dolcificanti consumati e adurante volte co la larmenteziani come la Domenicacaciata per di la S.mattina Lucia di scampagnata fuori porta che a secon- Pasqua insieme con salame locale e da della località si effettua il giorno coratella; ad Alvito Oscar del gruppo di Pasquetta o in quello dell’Ottava Picari del Cominium dice che i ragazzi di Pasqua quando, assumendo forme sanno come fare una pigna; Federico vicine al gioco e intrecciandosi a volte del gruppo Chigli e Morolo conferma una diffusa fattura del ciammellone cavallucci e campanari si distribuiva- morolano; Rita suocera di Diego del nocon ai usanze maschietti di fidanzamento e bamboline tra chiamate coppie, gruppo Vallemaio dell’omonimo paese puccanelle o pigne alle bambine. La secolarizzazione degli ultimi decen- ni ha certamente ridotto la valenza re- ligiosa e la benedizione pasquale di uo- va, torte e salami è oggi poco praticata. A questo punto è opportuno chieder- si, ma questi cibi attualmente si pre- parano in casa? Un rapido sondaggio compiuto nel mese di marzo del 2019 in collaborazione con i gruppi folklori- ci del Lazio iscritti alla FITP dimostra Esse avevano dunque un particolare che la cultura popolare a carattere valore simbolico e rituale fortemente alimentare legata alla Pasqua è viva e collegato alla liturgia cattolica. praticata in ambito domestico. A Tivoli Anna Maria e Franca del grup- nel caso della palombella reatina, fatta po Le Tamburellare conoscono i segreti Ciòa forma è tanto di nidopiù evidente di colomba per con esempio uovo della pizza cresciuta; Anna Maria mam- al centro. Montepatulo

ma di Cesare del gruppo

CULTURA POPOLARE E GASTRONOMIA PASQUALE USANZE ALIMENTARI VIVE, MANGIARE CAUCIUNI NEL CICOLANO: DOMENICA CANESTRELLA IN CASA A PESCOROCCHIANO E LA CACIATA DI S. LUCIA DI GIOVEROTONDO FOTO: GRUPPO COMPAGNIA DEGLI ZANNI FOTO: GRUPPO COMPAGNIA DEGLI ZANNI DI PESCOROCCHIANO, RIETI DI PESCOROCCHIANO, RIETI

38 ● marzo/aprile 2019 IL CIAMMELLONE MOROLANO PRIMA DELLA COTTURA FOTO: GRUPPO "CHIGLI E MOROLO" DI MOROLO, FROSINONE

PREPARAZIONI CASALINGHE IN VISTA DELLA RICORRENZA. ANNA MARIA SPAGNOLI E LA PIZZA VARATA DI S. ANGELO ROMANO FOTO: GRUPPO "MONTEPATULO" DI S. ANGELO ROMANO, ROMA

è esperta di tortoli; Antonio del gruppo i Paggetti di Minturno invia per what- tsapp la ricetta della sua prozia Lina Frate de ju tòrturu e Pasqua e spiega cosa lo distingue da ju tòrturu di pane sul quale si pongono bandierine colo- rate; anche Pina del gruppo Glio Ventri- sco il Tortano di Pasqua e una pizza dolce di Castelforte impiatta solitamente un prodotto DOP. Traguarnita l’altro con si leviene arance a sapere bionde chedi Suio, nei comuni del Lazio meridionale già ap- partenenti al Regno di Napoli a Pasqua si mangia la pastiera, non indicata dal

- viamente,volume dell’ARSIAL, anche l’abbacchio così come che nellacon- servalimitrofa nella Campania. storia della Da cucina ricordare, romana ov e laziale un ruolo fondamentale specie in questa festività. Dove la produzione familiare è lati- tante, a colmare il vuoto intervengono forni e norcinerie del posto che quasi ovunque vendono su ordinazione torte pasquali e altri cibi tipici. Il dialogo con i componenti dei gruppi

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II TÒRTURU O TORTENO folk ha permesso di entrare diretta- DI MINTURNO mente nelle loro case. In un attimo si come nel territorio della regione Lazio questaè aperto sacra uno ricorrenzascenario e uniscasi è verificato solida- mente le famiglie intorno alla tavola. Magari più in occasione del pranzo piuttosto che della colazione come un tempo, è vero, ma pur sempre nel gior- no di Pasqua. Diffusissimo è anche il costume di fare una scampagnata all’a- ria aperta nei giorni seguenti: a Pale- strina è un classico andare presso la sorgente del Pisciariello. Ad Arpino, invece, le ragazze usano Pigna cresciuta. Dunque, l’intero periodo pa- regalaresquale rappresenta al proprio tuttorafidanzato un momenla - to importante di socializzazione e pare tutto sommato resistere all’invadenza dei modelli individualistici imposti dalla società postmoderna. di Antonio Tucciarone che vale come proposta: le informazio- niInfine, raccolte una considerazionemostrano indirettamente aggiuntiva Ritengo possa essere interessante come l’elenco ministeriale dei PAT sia riportare la ricetta del Tòrturu che attualmente incompleto in quanto non ho avuto la fortuna di ricopiare da- 500 grammi di lievito. Dose: 1 chilo appaiono diverse varianti dei prodotti, gli appunti scritti, su un quaderno di farina, 250 grammi di zucchero, ad esempio mancano la caciata, la cora- lievito250 grammi con il burro di birra, fuso 10 a grammi bagnoma di- tella, la pizza varata e la pizza cresciuta, Lina Frate, una mia anziana prozia sale, 10 tuorli d’uovo. Si stempera il oppure l’area di diffusione di quelli che chedegli aveva anni la’50 passione del secolo di documenscorso, da- sciolto in un decilitro abbondante vi sono risulta parziale essendo in re- tare la cultura alimentare paesana. diria. anice Si aggiunge (riscaldato); il sale si e aggiungonolo zucchero altà molto più vasta. - i tuorli e si impasta il tutto senza In tal senso, per integrare i dati potreb- gni a realizzare il Tòrturu. - be essere utile proprio l’apporto dei PreparazioneSpero che qualche del lievito: lettrice 20 si gramimpe- sare l’impasto per mezz’ora e poi gruppi FITP che hanno il vantaggio di mi di lievito di birra impastati con sirisparmio formano di i tortenifatica. Si e lasciasi lasciano ripo 100 grammi di farina. Quando il lievitare. Poi si mettono nelle te- e di essere culturalmente radicati nella composto è lievitato (raddoppiato glie unte di burro e spolverate di propriaessere ramificati comunità sudi appartenenza.tutto il territorio di volume) si impasta ancora con farina e si infornano. Ungere la su- un po’ di farina e acqua calda. Poi si ripete questo procedimento per la terza volta, ottenendo così circa operficie un’ora con e un un quarto po’ di chiaradi cottura. d’uovo. Se il forno è moderato basta un’ora

40 ● marzo/aprile 2019 MISERERE MEI DEUS: I RITI DELLA SETTIMANA SANTA A SESSA AURUNCA

- ricordano l’ira di Dio nei confronti dei - peccati degli uomini. In tale atmosfe- escrivere i riti della Set di Francesca Grella D runca non è facile. Ogni ra triste e lugubre emerge il canto del giornotimana c’è Santa un rito a Sessa con unoAu Miserere, eseguito a tre voci secondo i - na nei vicoli medievali della cittadina è È l’avvio dei diversi momenti della Pas- specifico significato. Ciò che va in sce- versi dispari del Salmo 50 di Davide. -

echeggiamolto complesso; un canto fin che dal sa primo di suoni vener lon- Ilsione dolore, di Cristo sentimento che caratterizza arduo a venir la litur fuo- dì, che segue al Mercoledì delle Ceneri, gia popolare della Settimana Santa. FOTO: MATTEO RICCI tani accompagnati da lugubri lamenti; ri più dell’amore, si riversa sui sagrati

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delle piazze, divenendo pubblico. Non giorno con il canto delle dieci strofe più umiliante e quindi da nascondere, del Miserere; si tratta di un canto mol- ma catartico, quasi necessario. to triste in quanto viene accompagnato Carlo Borromeo e l’Arciconfraternita Quattro sono i momenti focali nei quali dal suono di un antico harmonium. del SS. Rosario che chiude i riti. si articola l’ordine della messa in scena - I sai delle Confraternite sono bianchi,- zetta,tranne in quello quanto dei il cappuccioconfratelli è del molto SS. Il complesso spettacolo della Setti lungo;Crocifisso essi chesi distinguono è nero e non per ha il la colore moz della passione di Cristo: Le Processioni mana Santa con la passione e morte diverso della mozzetta sul quale è po- ePenitenziali, protagonisti, L’Ufficio assieme delle al popolo Tenebre, ses il- che,di Cristo come e tutti la successiva i drammi, resurrezione si suddivide sto uno stemma. I cortei dei confratelli Venerdì Santo e il Sabato Santo. Registi ina Sessa differenti Aurunca fasi osegue atti teatrali. un canovaccio sono disposti dietro al proprio sten- Atto Primo: va dal mattino del Lunedì sano, sono le sei Confraternite ancora due e cantano il Benedictus oggi esistenti: Arciconfraternita di San - dardo aperto a vento; sono in fila per MonteBiagio, dei Confraternita Morti, Arciconfraternita del SS. Rifugio, del- prieal pomeriggio chiese, raggiungono del Mercoledì il Duomo Santo; del le- Viene ripetuto più volte duranteo Cantico il per- Arciconfraternita del SS. Crocifisso e sei Confraternite, partendo dalle pro- corso.di Zaccaria Tuttavia, (Vangelo i diversi di Luca cortei 1,68-79). giunti - cramento esposto durante la mattina e in cattedrale, dopo la benedizione eu- la SS. Concezione, Confraternita di San poila città, deposto per neladorare pomeriggio; il Santissimo l’ingresso Sa caristica e un breve sermone del sacer- Carlo Borromeo, Reale Arciconfrater in Duomo segue un preciso ordine, for- dote, ritornano presso le proprie sedi, fedelinita del partecipano SS. Rosario. alla funzione dell’E- se risalente alla differente anzianità intonando il Te Deum. sposizioneNella chiesa dei di Misteri San Giovanni. È ignoto a l’autore Villa, i delle rispettive confraternite. Atto secondo: - cio delle Tenebre (Mattutinum Tenebra- dolorosi: Gesù con l’Angelo nell’orto ad uscire, al suono delle campane della rum è il momento“Terremoto” dell’Uffi, dei SacriGetsemani, Gruppi, Gesù raffiguranti legato alla i Misteri colon- I Confratelli di San Biagio cominciano che si svolge nella sera del Mercoledì ), altrimenti definito il voci,propria si indossanochiesa, aprendo i sai, ciufficialmente si abitua al si avvia a vivere uno dei momenti di na, l’Ecce Homo, Gesù che cade sotto- cappuccioi riti processionali. calato sulla Si testa riscaldano che lascia le piùSanto. emotivi. In questa Il buio fase, in il cuipopolo è avvolta sessano la la Croce, il Cristo Morto e le Tre Marie. liberi solo gli occhi. In pomeriggio è la chiesa richiama l’oscurità di quei gior- adSono essere realizzati stato in realizzato carta pesta, interamen ad ecce- - ni terribili della Passione, in cui Gesù tezione dal deltronco Corpo di undel ulivo. Gesù Lamorto, tradizione unico mo Rifugio. fu tradito da Giuda, poi rinnegato da popolare racconta che sia stato scolpi- Ilvolta Martedì della percorronoConfraternita le stradedel Santissi citta- Pietro, abbandonato dagli Apostoli. Il to da un ergastolano pentito. dine i confratelli dell’Arciconfraternita rito si struttura liturgicamente su va- Il commento al simbolismo dei Miste- ri testi sacri, tra cui le Lamentazioni

- del SS. Crocifisso e Monte dei Morti e dicatoreri, esposti che durante conclude i Venerdì la liturgia Santo, del è quelli dell’Arciconfraternita della SS. sermonidi Geremia, letti i Trattatie cantati, di tuttiSant’Agostino in latino. esposto dal Sermone del padre pre Concezione. Infine, il Mercoledì, vanno e le Epistole di San Paolo e su diversi

42 ● marzo/aprile 2019 in processione la Confraternita di San misereremeideus

L’harmonium che accompagna la fun- nedictus, mentre i confratelli recitano tempo. Le tenebre si dipanano: dopo zione rende l’atmosfera ancora più il Miserere, il cerimoniere porta l’unica profonda e arcaica. Ai lati dell’altare, e la chiesa resta completamente al tanto dolore, la luce di Cristo continua - buio.fiamma Tutti rimasta i presenti, accesa, battono dietro con l’altare i pie- a brillare. La Sua morte ha salvato il- natoseduti da in due fila, candele ci sono e, ia confratelli dominare l’aldel- di e con le mani sui banchi, provocando mondo. Simbolismo e gestualità sono tare,SS. Crocifisso. c’è la saetta L’antico, un grande leggio candeliere è illumi un fortissimo rumore; è il terremoto, Attola “teatralità” terzo: è dellail momento liturgia liturgico che soprav del triangolare su cui bruciano quindici rappresentazione simbolica della na- vive ancora a Sessa. sole che scende dietro il Golfo di Gaeta da cui deriva la tradizione del nome. siVenerdì odono Santo. in lontananza Nel tramonto le prime rosso note del Ognicandele. candela Ha la della forma saetta di una viene freccia, spen- cerimonieretura che si ribellò riporta alla sull’altare morte di l’unicaCristo. della Marcia Funebre Lugete Veneres. ta dopo ogni salmo ed ogni cantico, Il “terremoto” termina solo quando il- - accendono ed il rito termina. I presenti tale della chiesa esce lo stendardo nero Pian piano la luce diventa sempre più riprendonofiammella che a respirare, ancora arde. come Le lucise quasi si ri (avvoltoTutto è pronto. in segno Si diva lutto) in scena. dell’Arcicon Dal por- finché resta solo la fiamma centrale.Be- fioca, l’oscurità si addensa. Dopo il avessero trattenuto il fiato per tutto il fraternita del SS. Crocifisso.

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UN MOMENTO DELLA PROCESSIONE FOTO: MARIOLINO LAUDATI

tima processione dei riti penitenziali. È forse la parte più toccante e commo- vente: viene rappresentata una madre

- che piange il figlio morto. Come ormai- nime;definita la nell’iconografia scena come è classicanoto provoca la ma dolore.dre stringe Nessuno tra le potrà braccia mai il consolarefiglio esa la Madonna. Le donne sono vestite a lutto e scalze. Il gruppo della Deposi- zione e della Pietà, cunnuliati, vengono

per Mistero, i quali non sono più incap- - pucciati.portati a spalla da circa 25 confratelli per due con le torce accese, delimi- no le Tre Marie che indossano preziosi Glitando, incappucciati tra la folla, si la dispongono scena intorno in fila ai abitibagliore neri di e altre gioielli fiamme. offerti Infine, dal popolo. seguo D’Arimatea e Giovanni Nicodemo che Moltissime donne alluttate e scalze, Il primo gruppo raffigura Giuseppe intorno alle 19. Le statue vengono sol- procedono nel corteo portando pesanti e lo consegnano a Maria, accanto a Sacri Gruppi. La Processiona ha inizio- ceri. tolgono il corpo di Cristo dalla Croce sto Morto e le Tre Marie che vengono Ad aprire il corteo è il suono lugubre personaggio. È Il gruppo della Pietà, levate e portate a spalla, tranne il Cri della cornetta a morto. Inizialmente è chiamatocui figurano a dell’Addolorata: la Maddalena ed è l’abbracun altro- quasi appena percepibile, poi via via cio struggente della Madre che racco- custodeportate adi mano, questi dai gruppi confratelli statuari. del Tut SS.- sempre più stridulo e crescente, come toCrocifisso, è greve, damistico, sempre commovente. proprietaria Un e il suono Non c’è il canto del Miserere, i grandi altro anno è passato ed i fedeli ringra- che nei barbari tempi annunziava l’ap- falòglie ilsi Corpo sono ormaidi Cristo consumati. ormai deposto. Le ca- ziano per essere nuovamente presen- prossimarsilo ha definito dei uno giustiziandi studioso:». Dai « remo- ti. L’insolente intercedere del tempo è ti angoli del centro storico i tre canto- numero di confratelli con i rispettivi ri del Miserere uniscono le loro teste. sai;melie c’è sono un’alta state presenza tolte. femminileC’è un minor ve- iniziano ad uscire i Misteri (nell’ordi- stita rigorosamente di nero che segue nestato prima con loroindicato) generoso. con laDalla caratteri Chiesa- canto si elevano, mentre corteo cun- - stica cunnulella, cioè un movimento Le note flemmatiche e lamentose del da da questo momento la particolare dondolante e sincrono delle spalle e di inoltrata, con i suoi passi cadenzati: la processione; è l’Addolorata. Si sno- nuliante avanza per ore, fino a notte- compagnamento di marce funebri e la segue i Misteri, sulla quale sono po- ché l’ultimo Mistero raggiunge il suo partecipazioneprocessione del di Cristo gran mortofolla di con fedeli. l’ac stitutta i simboli la persona. principali Una massiccia della Passione. Croce, postodue (o intre) chiesa. avanti Il ed Canto uno indietro,del Miserere fin Dal 1968 due processioni procedono e la Marcia Funebre Vella scandiscono ricoperto da camelie, di ruta e adagiato il rientro. Le vie si svuotano, il popolo la Deposizione precede la Pietà. Il sipa- suContinua una bara il simulacrodi legno. L’onore di Cristo di portare Morto, rientra nelle proprie case con un misto unificate in un unico corteo nel quale di dolore e speranza, ma anche di forte questi ultimi due Misteri fanno ritorno esclusivamente a confratelli anziani. Il malinconia. nellerio sulla rispettive Settimana chiese. Santa I confratelli cala quando di- crepitiola bara con sordo il Cristo dei “carraciuni morto è riservato Ultimo Atto: arriva il momento del stribuiscono ai partecipanti i ceri degli ex voto donati dalle donne alluttate. morto, inizia a farsi strada assieme” (falò dial riposo e si riscende in piazza per l’ul- La Pasqua è alle porte. fascine), accesi al passaggio di Cristo Sabato Santo. Appena qualche ora di

44 ● marzo/aprile 2019 ALGHERO, VENERDÌ SANTO 1998. IN CATTEDRALE IL DESCLAVEMENT (LA DEPOSIZIONE). QUATTRO VARONS CALANO IL SIMULACRO LIGNEO DEL CRISTO DEFINITO IN ALGHERESE LO SANT CRIST DE LA MISERICÒRDIA FOTO: PIERO PES

IDENTITÀ COMPOSITE LA SETTIMANA SANTA DI ALGHERO

Immediatamente riscontrabile nei riti di Gianna Saba che si svolgono in questo periodo è, ad all’anno 1649, quando il vescovo Vin- durante la Settimana Santa risalgono che, com’è noto, costituisce componen- la partecipazione alla processione del e cerimonie che si svolgono esempio,te fondamentale la forte dell’identità influenza cittadina.catalana cent Augusti Claveria Sants descrive - L - di Alghero non «cogliere come questa Rosario,Giovedì Santo quella del dell’Orazione 1625 da parte e diMor tre- durante la Settimana San manifestazioneÈ impossibile nellapossa Settimana essere ancora Santa og- Confraternite: la Confraternita del esempio di quantota ad Alghero identità (SS) complesse rappre gi motivo di espressione di catalanità e, - tra loro interagentisentano possano un significativo emergere, quindi, della rappresentazione di una ternita,te e, infine, i cui quella componenti della Misericordia. sono indicati affermando la propria forza ed autono- particolare, specifica identità culturale» conAttualmente, l’appellativo proprio Germans questa Blancs Confra, è pro- mia, nella celebrazione di riti collettivi. (Atzori 2003, p.137). Questo garanti- tagonista della maggior parte dei riti A saltare immediatamente all’occhio, in questo caso, non è solo la vivace con- varie cerimonie, cui partecipano, con col patrocino dell’amministrazione - egualesce una fervore, certa fortuna sia i cittadini ed affluenza che i rap alle- comunaledella Settimana cittadina. Santa, Nata che nel si XVII volgono sec. zione popolare che caratterizza molte presentanti delle confraternite, cui si col compito di raccogliere le elemosine celebrazionifluenza tra ortodossia del periodo ufficiale pasquale e devo in aggiungono numerosi turisti e fedeli, per la redenzione dei cristiani ridotti tutta la Penisola. Ad emergere è un non di rado provenienti da comunità in schiavitù dai corsari barbareschi, groviglio inestricabile di intenzioni e catalane. - proiezioni, rappresentazioni del mondo Le prime attestazioni storiche delle e del proprio sé, che coinvolge i parte- manifestazioni liturgiche e parali- svolgendola Confraternita varie attivitàsi regge di prevalente assistenza cipanti, a vario titolo, alle celebrazioni. turgiche che hanno luogo ad Alghero socialemente suled occupandosivolontariato dell’organizza degli affiliati,-

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Ad emergere è un groviglio

ALGHERO, VENERDÌ SANTO 1998. di intenzioni e proiezioni, I RAPPRESENTANTI DELLE CONFRATERNITE IN PROCESSIONE PER LE STRADE rappresentazioni del mondo DELLA CITTÀ VECCHIA FOTO: PIERO PES e del proprio sé

nica delle Palme non presenta signi-

dell’isola: le palme intrecciate ven- gonoficative benedette differenze durante con altre la liturgia località e portate a casa dai fedeli, con evidente scopo apotropaico. La sera dello stes- so giorno dopo la funzione, i confratelli della Misericordia in abito cerimoniale an- cristus) di cui hanno custodia durante allestiscono il simulacro di Cristo (S - gneo seicentesco di stile barocco, so- il resto dell’anno. L’originale Cristo li per il divieto da parte del Ministero dei stituito dal 1985 da una copia identica- brazioni, è oggetto di intensa devozio- neBeni da Culturali parte dei di cittadini. utilizzarlo La nelle leggenda cele del suo fortunoso ritrovamento dentro una cassa arenata a seguito di un nau- fragio, comune ad altre città costiere italiane, sottolinea l’indissolubile lega- me che lega la città al mare. Durante le zione del complesso sistema cerimo- ne sia stata istituita dalle nobildonne operazioni, i nove confratelli incaricati niale. - della deposizione cantano il Miserere. tiva rivendicazione di partecipazione Di alto impatto suggestivo è la Proces- indicativo di quanto queste celebra- femminilealgheresi, per a riti cui che, costituisce soprattutto significa a se- sione dei Misteri (Processó dels Miste- zioniStupisce coinvolgano ed insieme ogni è estremamentecategoria della guito degli antichi divieti dell’inquisi- ris), che ha luogo la sera del Martedì compagine sociale, che l’organizzazio- zione alla partecipazione delle donne santo e prende avvio dalla chiesa di ne della prima cerimonia connessa al a cortei e sacre rappresentazioni, si ciclo pasquale non sia però appannag- sono strutturati attorno ad una netta - prevalenza della componente maschile. MariaSan Francesco, e poi riportati dove indietro. sono custoditi In questa i Procesó del Nostra occasione,simulacri, finoi confratelli alla cattedrale indossano di Santa la di- Senyoragio della de Confraternita les set dolors della, la processione Misericor algheresi anche come Procesó de les da- visa listata a lutto mentre le consorelle delladia. Si Madonna tratta della Addolorata, organizza- mesNon. aDi caso, forte viene impatto quindi emotivo definita e daglidella indossano un velo nero. - cesco, che ha luogo il venerdì di Pas- de Las celcas: partendo dalla chiesa sione,ta dai fedeliquello della precedente chiesa dila Sandomenica Fran durata di circa un’ora, vede due file di- laIl GiovedìMisericordia, Santo siuomini svolge e ladonne cerimonia della delle Palme. Protagonista il simulacro tedonne da carta sfilare rossa, dietro i farols il simulacro, e si conclude della confraternita trasportano di chiesa in - nellamadonna chiesa con di in partenza mano fiaccole con una ripara fun- chiesa il simulacro della Madonna dei te dolori, trasportato dalla chiesa di zione che rievoca i sette dolori della settecentesco della Madonna dei Set Madonna e l’esposizione del simulacro Gesù. La ricerca non ha esito positivo e si snoda per le vie del centro storico. alla devozione dei fedeli. Sette Dolori alla disperata ricerca di- TradizioneSan Francesco vuole in che una questa processione processio che- - ne riaccompagnata alla Misericordia, così Nostra Signora dei sette dolori vie

46 ● marzo/aprile 2019 La Cerimonia mattutina della Dome dove i fedeli cantano inni religiosi in (“Desclavament algherese. Dalla stessa chiesa si muo- momenti più intensi e partecipati del- ve una processione che accompagna il ”) costituisce uno dei la processione entra nella cattedrale È il momento del rito dell’Arborament gremita,la Settimana ogni Santa personaggio algherese. della Quando sacra simulacro di Cristo fino alla Cattedrale. rappresentazione si colloca al proprio i confratelli della Misericordia innalza- posto ed ha inizio il rito. Issato sulla no(lett. solennemente “inalberamento”) sull’altare durante il Santcri il quale- croce e al centro della scena, il simula- stus, attorno a cui, successivamente, si cro. Il predicatore dà inizio ad un ser- accalcano i fedeli. mone che ha lo scopo di rievocare la vita di Gesù soffermandosi sugli eventi inizio alle venti circa. Mentre in catte- draleLa celebrazione si svolge il del rito Venerdì dell’adorazione Santo ha al momento culminante della celebra- zione,salienti quello della dellaPassione, deposizione. fino a giungere Di vol- “Missa Fugi Fugi nelladella chiesaCroce della(popolarmente Misericordia definito si pre- gli eventi narrati. Terminato il rito, ha dispongono i preparativi”), tra le per 19 il esucces le 20,- luogota, in volta, una processione i figuranti mettono durante inla scenaquale sivo rito della Deposizione (“Desclava- il simulacro è portato, con tutti i sim- men - boli della Passione, lungo le vie della pri costumi: i “varons città, illuminata dai farols e dalle luci t”). I protagonisti indossano i pro una tunica senza maniche verde scuro dei lampioni, anch’essi ricoperti da un ALGHERO, VENERDÌ SANTO 1998. sopra un camice bianco;” il turbanteNicodemo ed e drappo rosso. La processione arriva a LE CONSORELLE SFILANO PORTANDO IN MANO I CARATTERISTICI FASSOLS Giuseppe d’Arimatea, un tempo sele- notte fonda nell’oratorio della Miseri- FOTO: PIERO PES zionati fra i cittadini nobili o laureati, cordia. ora fra i confratelli, una stola azzurra i moccoli di candela rimasti dalle ce- e una fascia verde. Pasqua, intorno alle dieci, si costitui- Alle 20.00 circa, parte il corteo proces- sconoInfine, due la mattinadistinti cortei;della domenicauno maschi di- - le, che parte dalla chiesa della Miseri- norimonie. le statue, Ha luogocui la tradizionela distribuzione popolare del comprendente, oltre i quattro varons, cordia per accompagnare il simulacro attribuiscepane benedetto funzione e dei protettiva. fiori che adorna devotisionale in verso costume la chiesa popolare di Santa catalano, Maria, Da una parte, le singole manifesta- confratelli e consorelle della Misericor- dalle donne e dalle consorelle, parte zioni liturgiche paraliturgiche che dia, rappresentanti delle confraternite del Cristo redentore; l’altro, composto hanno luogo durante questo periodo, ospiti, e nove bambini in camice bianco con la statua della Madonna Gloriosa ed in particolare le numerose pro- recanti altrettanti vassoi (“ fuentes trasportatainvece dalla da chiesa ex marinai. di San All’incrocioFrancesco, cessioni attraverso cui si attuano ap- con gli strumenti da utilizzare duran- propriazione e sacralizzazione dello te la deposizione. Partecipano al cor”)- due processioni s’incontrano, ed avvie- spazio, si dimostrano, tuttora, valido teo anche rappresentanti delle forze netra l’avvicinamento le vie Carlo Alberto delle estatue, G. Ferret, con ri le- strumento di espressione di identità dell’ordine e il sindaco con la fascia spettivi inchini ottenuti con un leggero vive e composite, di volta in volta lo- tricolore. Il corteo diretto alla chiesa abbassamento delle predelle. L’evento cali (sardi, algheresi-catalani), sociali - è sottolineato da un ricco panorama (fedeli, confratelli, forze dell’ordine, ze della città vecchia, vede in testa la sonoro: gli spari a salve dei fucili e dei gerarchie ecclesiastiche), persino, più di Santa Maria, procede lungo le viuz- mortaretti si accompagnano al suono festoso delle campane di tutte le chie- e consorelle). Dall’altra, come risultato Giovannicroce bianca e il baldacchino,con a fianco idue rappresen lampio- se. Le due processioni si fondono in un storicamentespecificatamente, determinato di genere di(confratelli un lungo tantini. Seguono, delle confraternite, nell’ordine, la statuai bambini, di San la unico corteo, cui partecipano le corpo- processo di adattamento ed acquisizio- lettiga in cui verrà deposto il corpo razioni di arti e mestieri con i propri ne da parte della popolazione locale di - segni, espressioni simboliche e rappre- “bressol - dia, dove si celebra la Messa pasquale sentazioni rituali adeguate alle circo- nadi Cristo,trasportata chiamata da marinai dalla popolazionein congedo e invessilli, lingua fino catalana, alla chiesa popolarmente della Misericor de- stanze persistono, e continueranno a una folla” (culla),di fedeli. la statua della Madon la missa de los mocols beneits persistere proprio in virtù della loro poiché in passato venivano distribuiti adattabilità. finita “ ”,

La Deposizione del Cristo dalla croce marzo/aprile 2019 ● 47 IL CARNEVALE DI LARINO: UNA FESTA ESILARANTE E COLORATISSIMA

di Maurizio Varriano l’Italia tutta. Un’edizione che ha avu- dal giovedì grasso e, quindi, sino all’ul- to dell’incredibile! Una corsa contro uest’anno siamo stati a La- il tempo per cercar il costume da in- la città si è colorata di pace, non solo - dossar alla festa …. Una corsa contro timo giorno del Carnevale Ambrosiano,- Q pobasso, per il carnevale il tempo per realizzare le maschere e doli colorati da ogni poro ma, anche e cherino, ci in ha provincia lasciati di stupiti Cam partecipare al meglio alla parata al- perché il Carnevale sprizza di corian- per qualità, organizzazione, goliardia - tamente legato alla Pasqua e, quindi, il ed empatia. rabilmente preparati dai maestri car- soprattutto perché, Carnevale è stret legorica che ha visto sfilare carri mi cambia ogni anno segnando il mercole- di una delle «carresi» più belle al mon- scherni, arrabbiature, litigate, compe- dìmartedì delle ceneri grasso inizio e la data della del Quaresima; Carnevale Larino … città d’arte, dei fiori di carta, tapestai. Corografie, prove, incontri,- così torna il periodo di sobrietà, dopo far invidia al più bel prato primaverile. sica e dell’allegria trionfa in un unico e aver decisamente bagordato e attivato Larinodo, con dallela sua tradizioni sfilata di carrimillenarie a botte sen da- solotizioni grido ma dialla gioia fine, che il fragore si innalza della al mucie- festeggiamenti un tantino fuori dalle za tempo, dalla gente piena di orgoglio, lo e che illumina le notti buie e fredde righe. Protagonista assoluto dei festeg- ma sempre a testa bassa e voglia di di una Larino sempre bella e sempre giamenti, che durano quattro giorni, stupire con il loro lavoro dei campi e piena di gente pronta ad applaudire come si è accennato prima, è stato il la cura dei secolari olivi dalla varietà e plaudire le associazioni che mira- carro allegorico che si burla dei difetti «gentile». Una Larino che si adorna bilmente da anni, si immergono nella della borghesia padrona, della politica, quanto serve e dà il meglio di sé ogni tradizione con tanta voglia e forza di in generale del mondo dei potenti. E volta necessiti primeggiare. Garbo, un’innovazione che sottrae la noia alla quest’anno i carri hanno davvero offer- sera e rende splendente il buio sino ad to un’interpretazione incredibilmente in termini ambientali, alberi monu- illuminarsi a giorno. veritiera. Per completezza e semplicità mentali,sofficità didistese un ambiente di frumento straordinario color oro descrittiva ecco i temi dei carri e dei zecchino, prati di papaveri senza tem- carro di seconda, hanno preso posses- gruppi costruttori partecipanti. soCosì, delle 5 carri vie, deidi 1° fronti categoria dei palazzi ed un soloche Carri di 1° categoria: amarena. Ugualmente senza tempo è il magicamente sono stati accarezzati da A) «Io non ho paura», gruppo costrut- suopo, viticarnevale. floride e dall’uva profumata di Quest’anno alla sua 44° edizione, la da potenti meccanismi hanno preso vi- Il carro descrive il terremoto che, qual- - tagiganti con movimenti, alti anche 15 a secondametri che della azionati loro chetore tempo «Associazione addietro, Officine ha colpito dell’Arte». il basso Molise e, quindi, anche Larino; le ferite laprima cittadina «Storica» Molisana, in quanto l’intero riconosciu Molise e Il 3 e 4 ed il 9 e 10 marzo, già partendo inferte dal sisma ne sono ricordo inde- ta dal MIBAC, ha inorgoglito ancor più funzione e della loro coreografia.

48 ● marzo/aprile 2019 ilcarnevalediLarino

lebile. Il terremoto annida nei cuori una quel popolo che ha voluto «premiarlo» con la defenestrazione dalla «poltrona ma la speranza persevera nelle forze politica» tanto cara al personaggio. D) paura che difficilmente potrà svanire, «Ritorno al passato», gruppo costrut- dei vigili del Fuoco. È proprio la loro tore «Associazione Gruppo Larinelli». caparbietàdell’ordine ed,e abnegazione in particolare, che nel ci Corporende Il carro prende lo spunto del recente ancora in grado di urlare al Mondo: «Io «riarmo atomico», dell’interesse stri- non ho paura!!». B) «Il bagaglio uma- sciante dei potenti della terra, quali no», gruppo costruttore «I Gatti randa- Trump, Putin e Kim Joung-un. L’ana- gi e Modellarte». Il carro di dimensioni eccezionali ha voluto esprimere la con- del carro. La guerra fredda che viene sapevole metafora del percorso di vita manifestatalisi è espresso senza dalla mezzi trasfigurazione termini dai dei migranti, la morte, con emblema il tre rappresentati come trogloditi, in- piccolo Aylan Kurdi, annegato e ritro- vato sulle spiagge turche con quel pan- termine, la cui immagine viene trasla- taloncino blu e maglietta rossa, simbo- tesi nel significato stereotipato del - loro atteggiamento antiprogressista tà, disumanizzazione, ambientazioni, eta degenerativo.per rimandare Laalla scena definizione è ampia del- rincorselo di un’umanità verso ormaivite migliori, svanita. Crudelmorte, mente condizionata da un Giganto- tempeste e vita …. Vita come salvezza, saurus, simbolo del terrore che viene salvezza come la piovra ed il drago che riabilitato dando ad esso la simbologia nonostante rappresentino la salvezza dell’essere umano timoroso difronte e la morte, in un connubio si fondono al pericolo nucleare. E) «Il canto del pollo spennato», gruppo costruttore speranza che è la terra ferma che non «Associazione Gioventù Frentana». È puòe diventano non ospitare artefici un essere di una umano fonte diin un carro di un’Italia che perde bellez- za quando il tema sono le tasse. L’ec- si misura, come potrebbe misurarsi un semplicedifficoltà bagaglioe che ricorda scaricato che la in vita ogni non e macchina amministrativa, il debito, dove senza attenzione e senza anima. cessiva tassazione, l’inefficienza della C) «L’incantatopi», gruppo costrutto- è un Orco affamato chesi aggira tra i pollail’evasione con lafiscale, sua malvagità fanno il resto. e goffaggi Fisco- anche questo di notevoli dimensioni, ne per arraffare e spennare i polli im- hare «Associazionereso omaggio alla Carnaval». magica maestria Il carro, pazziti che stano lì a rappresentare il di Matteo Renzi nell’incantar il popolo popolo italiano impazzito proprio per con promesse, chiaramente disattese, le tasse e la negativa condizione di far magicamente condite di bugie, bluff e quadrare i propri conti. Ma, nonostante mosse azzardate. Il magico Matteo si tutto, i polli continuano a cantare per una sorta di rassegnazione e di sopori- magico ha avuto solo la musica incan- fera assuefazione che li rende inermi e tatricepresenta di conun popolo un flauto rappresentato magico che dadi capaci solo di subire. Un quadro tratto topini. Ma un cobra, spunta pian pia- dal romanzo dall’omonimo titolo scrit- no e riprendendosi la scena reincarna -

to ad arte dalla scrittrice Diana Sga marzo/aprile 2019 ● 49 ● WWW.FITP.ORG

nappa che, analizzando la sconcertante rappresentazione coreutica dei carri e situazione, pone come rimedio unico, la - «La solita favola Italiana». Il miglior risata liberatoria . gruppopremiato di ilballo gruppo è risultato dei Selvaggi quello condei Carro di 2° categoria, unico in gara: delle maschere. Si è chiusa la 44° edi Gatti Randagi Modellarte che bissa il A) «La solita favola Italiana», gruppo sentitazione del manifestazione Carnevale di Larino. carnevalesca. successo del carro. - C’è stata gioia e dolori come in ogni - ne l’allegoria di Pinocchio con un Man- emersi cultura popolare, tradizione, riti, tuttavia il risultato è sotto gli oc- giafuococostruttore che «Selvaggi». rappresenta Il lacarro politica propo eu- Carri di spessore in ogni senso; sono Come ogni gara ha avuto critiche e me ropea in ambito lavorativo che muove delle simbologie carnevalesche fonda- partecipazione, imparzialità, coerenza, mentali.significato e completezza sistemica chi di tutti. Si sono quindi riscontrate burattino rappresenta la classe operaia sottomessaa piacimento alle Pinocchio logiche politiche, tramite fili.men Il- un’organizzazione che ha raggiunto la correttezza e, alla fine, ha vinto Larino- tre il Gatto e la Volpe rappresentano la perfezione;Si deve mettere è stata incapeggiata risalto, dall’Aminoltre,- siamoed il suo dirlo Carnevale senza ombradichiarato di dubbio, Storico politica; stanno li a guardare compia- dopodal MIBAC Viareggio e tra ie più Putignano, belli d’Italia. Larino Pos è la mano attenta e operativa dell’Asso- davvero la massima espressione della condizione attuale orientata soltanto ciazioneministrazione Larinella Comunale ed il patrocinio che ha avuto del festa più sentita in ordine al diverti- aciuti. sperare. Si tratta di una riflessione, sulla mento. - contesto, tuttavia, a vincere è stato uno Quindi è ringraziare chi è riuscito a - MIBAC e della Regione Molise; in tale- metter su tutto ciò sarebbe soltanto taCome formata ogni unamanifestazione giuria di esperti, che comsi ri- tolo: «Il Bagaglio Umano….». riduttivo. Infatti, la favola è ancora spetti, per il Carnevale di Larino, è sta- solo e quell’uno è stato il Carro dal Ti- tutta da scoprire, pian piano la stessa sto modo si è ottenuto un totale di 16 la Gioventù Frentana con «Il Canto del riecheggerà tra le realtà che il Molise, giuratiposta da con, 4 giuratiin più, il per presidente; sfilata; in questa que PolloIl secondo Spennato» posto è quello del Carro del terra di transito e mai realmente rico- pletorica giuria si è dovuta esprimere nosciuta come Madre e Regina, sa offri- ed aggiudicare i premi; inoltre, un’altra con «L’incantatopi»; il terzo; quarto classificato il carro re; con tali obiettivi il sogno diventerà è il carro dell’Associazione«Io Carneval non ho la più bella realtà! Amare per poter so- i corpi di ballo annessi ai carri. Paura» gnare e sognare per far sbocciare un Quest’annogiuria ha dovuto alla giuriavalutare ha e partecipato classificare delle Officine dell’Arte con grande amore. Grazie Larino, a presto Benito Ripoli presidente della Fede- Larinelli; infinecon «Ritorno il quinto, al penalizzato Passato». di ed a non dimenticarti mai! Le foto so- razione Italiana Tradizioni Popolari Per5 punti la seconda per irregolarità, categoria, il nellacarro quale della no gentilmente offerte da Carnevali valutando i caratteri di originalità e di si è presentato un solo carro, è stato d’Italia e da «Carnevale di Larino».

50 ● marzo/aprile 2019 OLTRE 70MILA SPETTATORI AL CARNEVALE DI CASTROVILLARI

IL CARRO VINCITORE

- nevali di particolare prestigio; il Tou- di Anna R. Cardamone no titolo dal MIBACT tra gli attuali car- vali italiani più belli. Da quest’anno, la LA PREMIAZIONE DEI VINCITORI manifestazione,ring Club lo inserisce organizzata tra i dieci dalla carne Pro ome sempre l’allegria, la Loco cittadina, presieduta da Eugenio diverse caratterizzazioni, si oppongo- musica, i colori e il diver- no all’uniformità dell’attuale sistema C timento sono state le note da Gerardo Bonifati, è stata valutata globalizzante. - traIannelli i grandi ed etnograficamenteeventi sponsorizzati diretta dalla Oltre 70 mila persone sono giunte nevale 2019, il 61° dell’attuale serie. - predominanti del Car è stato un giudizio importante per gli ha origini più antiche; si possono far Regione Calabria. Questa valutazione bela Castrovillari, tempo, l’allegria, per ilfesteggiare divertimento nel e risalireInfatti, allail Carnevale prima metà di del Castrovillari ‘600, quan- una rinnovata attenzione per le attivi- le due sfilate Re Burlone. Complice il do venne diffusa la storia di «Organti- tàorganizzatori, ed iniziative in culturali quanto ha nelle significato quali si un’edizione scoppiettante che ha visto no», una farsa in parlata locale compo- collocano tutte le manifestazioni del- oltre 2000 figuranti hanno realizzato- la cultura popolare di tipo spettaco- to ai gruppi mascherati, i coloratissimi dei riti carnascialeschi e rappresenta- «salireLittle sulDragon podio of delMadagascar Concorso». riservaNel con- sta, da Cesare Quintana in occasione si tratta di beni e saperi culturali che corso, tra i diversi partecipanti, nella valorizzanolare come il leCarnevale. identità e Comei saperi è noto,delle ta nel Comune, nel febbraio del 1635.- diverse località che, nelle rispettive posto è andato alla rappresentazione Grazie alla sua storia il Carnevale di categoria «Scuola Primaria» il primo

Castrovillari è stato riconosciuto a pie marzo/aprile 2019 ● 51 ● WWW.FITP.ORG

I PICCOLI DELLA PRO LOCO

le tre serate dedicate alla dea Tersi-

serenate tradizionali con il suggestivo concorsocore, Sport per con maschere la Coppa «CarnevaleSirinata da e savuzizza». La folla ha salutato «Re

dovuto lasciare il suo regno alla Qua- resimaCarnevale» (Manuel (Rosario La Vecchia) Rummolo) a cura che del ha- - le». Poi tutti a ballare, con la splendida la Compagnia Teatrale «Scena Vertica

nonCecilia ha Gaylefatto mancareche ha coinvolto il proprio il popolo soste- del Carnevale che dall’inizio alla fine-

FALO' RE CARNEVALE gno. Sul palco, Carlo Catucci, coadiuva lato Missdalla Mammasplendida 2018, Giada Natasha Carino eFato dalla e - con le seguenti motivazioni: per es- MarcoMadrina Graziadio. del Carnevale, Greta Rago, sersi distinti, come calabresi, portando «L’Alfabeto in Festa» (Scuola dell’infan alla ribalta della cronaca nazionale ed postozia SS Medici),è stato per mentre la rappresentazione per la categoria internazionale la loro terra d’origine; il MandaranoHanno animato e Maria la sfilata Rosaria i DJ di Gairo «Radio di riservata alle Scuole Superiori, primo primo, in qualità di presidente dell’U- RLB.Livevent», Un ringraziamento Stefano Borrelli particolare, e Roberto - nicef per aver testimoniato con un’at- da parte del presidente della Pro Loco, «Il ritorno di Zeus» dell’insieme Liceo tività ventennale l’impegno a favore di Eugenio Iannelli e del direttore etno- Artistico A. Alfano, Classico G. Garibal soggetti più vulnerabili, come i bambi- - di,raggiunto IPSIA, L. dal Da gruppo Vinci. Nella «È una categoria storia disfatti della riuscita della manifesta- sai»Carri che Allegorici, ha ottenuto primo un posto particolare è stato d’impresa tra le più prestigiose della zione,grafico, a Gerardotutte le testate Bonifati, giornalistiche, più che sod gradimento del pubblico votandolo e, ni; il secondo, in qualità di «Capitano» TV, Radio, carta stampata, siti web, ai così, abbinandolo alla relativa lotteria Il premio, istituito dalla consulta scien- Calabria, con i suoi 106 anni di storia. voce all’evento; il grazie viene esteso Il vincitore del primo premio tra i 61 dal noto orafo calabrese, Michele Affi- giornalisti, fotografi, che hanno dato- messidi Carnevale. in palio, ha ottenuto una Auto datotifica. della Pro Loco è stato realizzato tion, alle forze dell’ordine, ai volontari - - aall’Ufficio tutti i partecipanti, Stampa, Arca attori Communica principali strovillari del 2019 ha spaziato dalle della manifestazione carnascialesca, e FiatIl lunghi Panda serpentoni 1.2 BZ, offerta colorati dalla delle con La manifestazione del Carnevale di Ca- in modo particolare a tutte le scuole cessionaria «Carlomagno». che hanno preso parte all’evento, ren- gruppi folklorici provenienti dalla dellamostre Pro pittoriche loco e dall’Accademia a quelle fotografi «Polli- dendolo frizzante, colorato, allegro, due sfilate sono stati impreziositi dai neana»che, curate diretta dalla dalla consulta Prof.ssa scientifica Minella vivace; ingredienti questi che hanno di quest’anno e quelli della città di Bloise che, come ogni anno, cura anche Campania, regioneIl «Premio abbinata Carnevale» al focus il Festival Antopologico dei popoli ed il un’attuale punta di “diamante “degli 61° edizione, quest’anno è andato al dr. concorso letterario, riservato agli stu- eventifatto del invernali Carnevale del mezzogiorno di Castrovillari d’Ita- FrancescoCastrovillari. Samengo, Presidente UNICEF denti «U Monachiddu». Nel complesso, lia. Non resta quindi rimandare all’ap- e all’imprenditore Cav. Filippo Callipo

52 ● marzo/aprile 2019 il Carnevale è stato anche danza con puntamento del Carnevale del 2020. LE VIE DELLA TRANSUMANZA ACCOMUNANO L’EUROPA IN UN UNICO CAMMINO

re giorni di workshop a per la valorizzazione dei Tratturi, delle - di Maurizio Varriano T - viltà della Transumanza; la complessa naleSan Giovanni del progetto Rotondo «Le pervie questioneVie pecuarie vede e delle come Grandi tema Vie centrale delle Ci la della Transumanza,la firma del documentoPatrimonio fi «Pratica della ‘Transumanza’», da tem- della Cultura e dell'Umanità». È sta- ta una tre giorni conclusa il 3 marzo Patrimonio culturale immateriale 2019, che ha visto presente l’intero dell’Umanità.po oggetto di Candidatura UNESCO al partenariato internazionale del pro- L’incontro organizzato dall’Asvir Mo- gramma «Terre Rurali d’Europa T.R.E.» -

ligal, Capofila del tavolomarzo/aprile Tecnico 2019 ●In 53 ● WWW.FITP.ORG

ternazionale, in collaborazione con e la sua azione, anche per favorire al meglio l’incontro di merito che si ter- - rà a Bruxelles ad aprile 2019. Nell’anno i Comuni ed i Distretti Urbani di San dedicato al Turismo Lento deciso dal RegioneGiovanni Puglia, Rotondo Puglia e San Promozione, Marco in ReLa- gionemis, patrocinato Molise, Fondazione da Consiglio Popoli d’Europa, e Ter- Dario Franceschini, i Paesi interessati ritorio, Parco del Gargano, Borghi della fannoMIBACT quadrato. nel 2017 Anche dall’allora e soprattutto ministro i Borghi che si trovano lungo la tratta partner del progetto, ha visto la par- della Transumanza. Percorso, in fase tecipazioneSalute, Borghi di d’Eccellenza, diversi rappresentanti a loro volta - sonautica, Geaco, già partner strategici Meridionaledi validazione e l’Europa. presso l’UNESCO,All’uopo, i parche- deld’oltre Programma, Alpi e non oltre solo, la quali FAO, l’UCI,presente As interessa gran parte dell’Italia Centro con la piattaforma Mondiale del Pasto- Albania si sono impegnati a presentare ralismo, l’Associazione Trashumancia y propriatner di Portogallo, candidatura Spagna, ad integrazione Francia ed di quella in itinere. promotrice dell’Appennino Bike Tour. Naturaleza Spagnola e Vivi Appennino- sus Garzon, simboli della Transuman- perSono stringere stati commentati e rafforzare i idocumenti legami tra Presenti Carmelina Colantuono e Je lefirmati parti, dagli ma ancor attori più presenti per presentarsi al tavolo iscritte nei rispettivi registri Naziona- in modo adeguato all’Unione Europea e liza di Italiana Tutela. e Presenti Spagnola, i rappresentanticon le pratiche riaggiornare la documentazione UNE- delle Regioni Abruzzo, Molise, Puglia, La collaborazione tra varie Nazioni nasceSCO. dall’idea di voler creare una rete Austria,Basilicata, Francia, Calabria, Albania, Campania Portogallo, e Lazio, strutturata di percorsi europei ecologici per l’Italia e rappresentanti di Spagna, e salutari a basso impatto ambientale. Partner del Progetto e del costituendo Norvegia, Svezia, Grecia, in qualità di- Eurosport che riguarda tre mega tour: ration du Territoire), del GEIE (Grup- laIn Vueltacampo spagnola, il progetto le Tourdi Cooperazione de France e poGECT Europeo (Groupe di InteresseEuropeenne Economico) de Coope e il Giro d’Italia. Il progetto ha già ricevuto il placet del Multiservizi), quali strumenti neces- saridel CRAMM per implementare (Centro Rurale il programma Assistenza addietro, ebbe ad incontrare a Palaz- premier Giuseppe Conte che, giorni

54 ● marzo/aprile 2019 La collaborazione tra Nazioni nasce dall’idea di voler creare una rete di percorsi europei ecologici e salutari a basso impatto

- - ligal e disporre della sua più totale gionare in termini di area omogenea partecipazione.zo Chigi la delegazione Un progetto dell’Asvirmo che vuol Si tratta anche di unire le forze, ra imprimere esigenze ormai insoppri- progettualità unica e condivisa e, a tale mibili per i cittadini metropolitani di e proporre agli uffici che contano una- percorrere, a piedi, le strade calpestate do in Nicola Di Niro, Maurizio Varriano, dai propri avi per raggiungere mete di Pieroscopo, Orlando confermando e coordinatore le figure di del raccor tavo- turistico-religiose e i mercati orienta- - Europa al Medio Oriente appunto at- scavilla,lo tecnico i nellapresenti persona hanno dell’ex sottoscritto Sindaco traversoli. Come il’Appennino. tempi che furono, Tutto questo dal Nord nel l’accordodi San Giovanni di Partenariato Rotondo, Costanzo e l’Adesione Ca al Programma delle Terre Rurali d’Eu- interne, quindi indotto economico po- ropa T.R.E., con il relativo progetto. Le sitivo.concreto I punti significa di sosta turismo lungo per la le tratta aree Amministrazioni italiane presenti: Re- considerata sono chiamati a divenire gione Molise con l’Assessore Vincenzo recettivi: a fornire cioè servizi legati - alla ristorazione e al pernottamento. - Cotugno ed il vice presidente del Con

siglio Gianluca Cefaratti, l’Abruzzo rap marzo/aprile 2019 ● 55 ● WWW.FITP.ORG

tornare a camminare lentamente per poter assaporare il ritmo vitale della natura

- presentato da Manuela Cozzi, la Puglia,- i Comuni di Matera, Castellaneta, Irsi na, Gravina di Puglia, Campobasso, Ve Vasto,nafro, Sulmona,Fossacesia. Celano, Foggia, Lucera, l’Aquila, Pescasseroli, Castel di Sangro,-

Rotondo,All’incontro Tony presente Incollingo. anche il Com Lamissario transumanza Prefettizio con idi suoi San profumi, Giovanni la sua storia millenaria, le sue vie trattu- rali, le sue genti, vuole porre al centro di un sistema ormai logoro e senza schemi, viscido nelle concretezze e poco incline al centro del mondo che è “ l’uomo “, l’assoluta necessità di sof- fermarsi, di tornare a camminare len- tamente per poter assaporare il ritmo vitale della natura, dell’essere «Re» del proprio destino e gridare al cielo «VITA». Un mondo in cammino per esplorare l’essere più recondito, quel essere ancora nascosto nell’intimità, nei sapori, nell’essere davvero vivo. Mandrie ed uomini che si muovono la- sciando segni indelebili che nei tempi passati non si son cancellati nei passi e nelle soavità volteggianti nell’etere con racconti, favole, storie che si tra- manderanno ancora sino a quando il mondo imploderà e si dissolverà nelle più profonde galassie che, non potran- no che raccogliere anch’esse quanto è di grande una necessità dell’epoca ed una tradizione attuale. Noi ci siamo, godiamo di tutto ciò e, come pastori in cammino, trasferiamo decantando gesta e vita vissuta a chi vorrà raccoglierne il frutto... Non sarà certo la Mela del Peccato ma, la Mela dell’Amore!

Foto: archivio Moligal.

56 ● marzo/aprile 2019 50 ANNI DEL GRUPPO LA TAKKARATA

abato 2 marzo, presso la - ricorrenza del cinquantenario della di Anna Cavoto to ufficialmente il via alla prestigiosa e Daniela Giantomasi S ne di Fragneto Monforte, - insala un Consiliare auditorium del gremito, Comu pobianco ha preso la parola per dare il gruppo Folk La Takkarata ilfondazione. benvenuto Il a presidente,tutti i presenti Dr. Ninoe ai rela Ca- - tori. La manifestazione è stata un sus- - Centro

Studi Arti e Tradizioni popolari, ha da marzo/aprile 2019 ● 57 ● WWW.FITP.ORG

«La voce della mia Terra ieri, oggi e domani: suoni, canti, danze e tradi- zioni popolari» quella di incentivare la conoscenza, la conservazione e la che valorizzazione ha come finalità delle locali tradizioni popolari canore, musi- cali e coreutiche, inserendo nella didat- tica scolastica, un particolare spaccato

Intento fondamentale è quello di far seguirsi di testimonianze di stima nei conosceredel patrimonio alle etnograficonuove generazioni fragnetano. ta- confronti dei componenti del gruppo risonanza. le patrimonio. In tale prospettiva so- e di plauso alle attività da loro portate Neglipatrimonio altri interventi etnografico il vicesindaco ha una grande Lu- no programmate diverse iniziative: il avanti. igi Facchino e il presidente della Pro Loco Antonio Petrone hanno messo in Fragneto Monforte, giunto alla sua XIV intervenuti al «Brindisi inaugurale»; risalto il ruolo svolto dal gruppo per edizione,pellegrinaggio ricercato a San e Nicola organizzato di Bari, dal da perSignificative primo, ha le parlato testimonianze il parroco degli Don far conoscere la cultura popolare fra- Donato D’Agostino, che ha cercato di gnetana. trovare il motivo del segreto della lon- Un esempio di tale ruolo è avvenuto riprendereCentro Studi l’antico La Takkarata, pellegrinaggio su un’idea nel gevità del gruppo. lo corso 20 febbraio quanto il gruppo passatodel presidente fatto a Capobianco; piedi e descritto, si ratta nel di 1833, ma già noto nel XIV secolo. risposta nel fatto che il gruppo ha sem- Pietro. Nel programma consolidato del grup- preHa trovato, saputo leggerein conclusione, il passato la reale in chiave vera Nelha incontrato quadro delle Papa attività Francesco che è in stato San po anche quest’anno, nel mese di ago- contemporanea. Inoltre, molto corret- attivato c’è il progetto extrascolastico sto, si terrà il Sannio Mondial Folk, tamente Don Donato ha colto una que- stione moto importante che non basta recuperare dal passato la cultura po- polare per riproporla, è necessario saperla rileggere per riattualizzarla. Quest’opera, infatti, è stato l’impegno dei diversi dirigenti che si sono succe- sono proseguiti tutti gli interventi. Aduti conclusione, nei cinque il decenni.presidente Su della tale lineaFITP Benito Ripoli ha sottolineato che la nascita di un gruppo presuppone un momento di sofferenza interiore e di impegno operativo; quanto più inten- si sono entrambi questi due aspetti, tanto più grandi saranno le soddisfa- zioni che si avranno; questo è il caso del gruppo Takkarata che può essere preso ad esempio; grazie a ciò il nostro

58 ● marzo/aprile 2019 la nascita di un gruppo presuppone un momento di sofferenza interiore e di impegno operativo

un meeting internazionale di gruppi anni ’60 del secolo scorso, il gruppo realtà sociali rurali presenti nella metà folk organizzato da La Takkarata. La perseguiva intenti e interessi sulle le dell’Ottocento che pare abbiano diversi manifestazione coinvolge tutta la pro- tradizioni popolari, già mantenute vive vincia e non solo e ormai è giunta alla dagli appassionati nei decenni prece- con merletti multicolori; questi costu- 34° edizione. denti con rappresentazioni varie nei miinflussi vengono albanesi utilizzati e comunque per eseguire orientali, il Nel prossimo settembre il gruppo periodi di carnevale, durante le esta- ballo della «taccarata». Il costume femminile è composto da realizzare uno scambio culturale con Nicola: «Santunikulai và p’ la Tèrra» e partirà alla volta dell’Honduras per ti fragnetane e leLa feste Fèsta patronali: de le Kàrra San». galloni tradizionali, grembiule rosso, Pertanto, queste atività diventavano il camiciauna gonna bianca, di panno ricca bludi merletti e pieghe e fitte,gon- il gruppo YARUGUA EMBAJADORES naturaleSant’Anna, prosieguo con « dei gruppi amato- tipoDE LA istituzionale CULTURA inY quantoEL FOLKLORE il rapporto DE riali spontanei strutturatosi negli anni testa (‘a mappuccia), corpetto di pan- culturaleHONDURAS; ha il si patrocinio tratta di un del incontro Ministero di venti/trenta del Novecento che aveva- nofia blusulle ricamato maniche, in fazzoletto oro, scialle bianco di pan in- - no operato, periodicamente, sino alla tivo importante di quest’anniversario volta, il costume maschile si compone èdella la realizzazione Cultura Honduregno. di un opuscolo Altro obiet nel Gli anziani riferiscono di esibizioni, dino giletblu rifinito di panno con nero galloni o blu dorati. chiaro A sua di quale indicare le diverse attività rea- infine quegli degli anni,anni al’50, passaggio inizi anni di ‘60. rappre- velluto, calzoni corti al ginocchio con lizzate dal gruppo. sentanze reali nel palazzo dei duchi In conclusione si propone un breve Montalto. sulle maniche, calzari di cuoio nero e storia del gruppo che è sorto nel 1969 I riferimenti maggiori erano rivolti al mocassinobottoni dorati, con borchiecamicia metallichebianca gonfia co- come associazione di ricerca, richia- «Ballo della Taccarata» (1800), così de- mandosi alle organizzazioni dei grup- mantello e cappello. pi spontanei esistenti già agli inizi del «tàkkare», bacchette di ulivo stagio- Illoro gruppo oro. Cidella sono nuova i seguenti generazione, accessori: na- Novecento e riportati dalle cronache natofinito e perper l’usol’originale ritmico motivo che simusicale. fa delle to nel come si è prima accennato nel L’abbigliamento popolare rimanda a 1969, si pone l’obiettivo, attraverso fragnetane dell’epoca. Alla fine degli marzo/aprile 2019 ● 59 ● WWW.FITP.ORG

in altro contesto, sino ad arrivare alla

improntatel’esecuzione ad delle una varie rappresentazione coreografie, «verista»di fissare dellele illustrazioni usanze del folclorichepassato. A danza finale con la serenata agli sposi questo riguardo sono particolarmente (“La santa notte bella”, “‘U ballèttu d’- tagliu contadina panariégliu”). e popolare rapportandola - Si tende a presentare degli scorci di vi esplicative le seguenti coreografie:”La shkugnatùra” - “ ‘U ballettu d’ gliu pa l’associazioneal contesto del siSannio è dotata Beneventano. di un Centro Al d’nariégliu” gli trappitari - “I zing’ri “, ed altrikaudarari canti coreo“ - “La- Studifine di Arti poter e raggiungereTradizioni Popolari tali obiettivi, che grafati.ballàta d’ Santuikùlai” - “ ‘U Kamminu si occupa di studiare, conoscere, dif- Nel 1992, sebbene si sia consapevoli fondere e promuovere la storia e le che i glottologi utilizzano particolari tradizioni locali, gli usi e costumi, in simboli internazionali per le trascri- tutti i loro aspetti. zioni fonetiche delle differenti lingue e vernacoli, per una maggiore aderen- utilizzati per migliorare la conoscenza za alla fonetica della parlata locale si delleI dati tradizioniraccolti dal del Centro territorio Studi e vengonoper pro- è scelto – ovviamente in modo non porre progetti ed interventi alle istitu- - zioni locali, regionali, nazionali ed in- ternazionali, oltre che essere archiviati «KK».scientifico – di indicare i suoni du nel museo antropologico La Takkarata, Ilri temadelle dominantedue «CC» con della il simbolo rappresenta della- istituito nel 2007 in seno al gruppo. zione Takkarata è quello dell’approccio Il cinquantenario rappresenta una tap- (corteggiamento) e dell’innamoramen- pa fondamentale per fare un bilancio to (“La Girulélla” - ‘U Ballu d’ gli Zitiégli del passato e del presente, ma con la - ‘A l’acqua a la fùntanèlla); in questo mente già proiettata alle tante altre ambito si sviluppa l’intera esibizione strade da percorrere in futuro. attraverso i canti e le danze sull’aia o

60 ● marzo/aprile 2019 I CARVINATI AL LAVORO PER L'EVENTO "IL FANCIULLO ED IL FOLKLORE"

positivi in quanto stimolanti nella co- noscenza delle differenti culture che Giovanni Martino ogni luogo rappresentato ha nella sua terra. Il fanciullo e il folklore, costitui- sce un momento di particolare impor- tanza in quanto i diversi gruppi con la on immenso piacere la messa in scena della proprie tradizioni attraverso vari spettacoli che si svolge- C ranno venerdi 26 e sabato 27 trasmet- insiemeCompagnia alla sbandieratori FITP ospi- teranno agli spettatori il vissuto della e musici “I CARVINATI” loro terra. Quest’evento rappresenta un insieme di musiche, balli, canti e trentata a Carovigno anni. Questa “IL FANCIULLO manifestazione, E IL colori ma per noi oltre a questo rap- cheFOLKLORE”, raduna gruppi evento di che giovani si protrae artisti da presenta molto di più, infatti vogliamo da tutt’Italia e non solo, si svolgerà promuovere una cultura solidale. Vo- gliamo dimostrare che diversità non importanti per la nostra comunità in è sinonimo di debolezza ma un modo quantoa Carovigno in questa il 26-27-28 settimana aprile, si festeg date- per rappresentare le proprie storie e il gia la battitura della ‘nzegna, millena- proprio sentimento di appartenenza se ria tradizione carovignese. L’unione di pur manifestato in maniere differenti. quest’evento alla nostra tradizione riu- nirà nella nostra cittadina un’immensa dimostrare che le differenze culturali quantità di ragazzi di diverse età, che nonSaranno sono i barriereragazzi dei ma diversi solo strumenti gruppi a si confronteranno nelle loro diversità utili per un confronto aperto anche a locali storico culturali, costituendo una nuove amicizie. Vi aspettiamo e vi au- guriamo una buona permanenza nella si tratta di confronti particolarmente ricchezza del patrimonio etnografico;

nostra Carovigno. marzo/aprile 2019 ● 61 ● WWW.FITP.ORG

(1928-2018) I 90 ANNI DI CUORE E PASSIONE DEL GRUPPO INTERNAZIONALE FOLKLORICO TANAGER DI POLLA

tocento e i primi decenni del Novecen- nità greco-albanesi; per questo moti- di Gianfranco Mossuto to ha inserito l’esecuzione di polke, vo è possibile che i costumi riportino e Gennaro Gonnelli mazurche e quadriglie. In tutti i casi, l’accompagnamento musicale viene - eseguito con strumenti della tradizio- niainflussi rientravano, che persistono prima, nell’orizzonte dai periodi l gruppo folklorico inter- ne napoletana, chitarre, scetavaiasse, culturaleantichi in dellacui il MagnaMeridione Grecia e la e Campasucces- nazionale TANAGER, si è putipù e triccheballacche; inoltre ven- sivamente, in quello greco-bizantino; I affermato in Italia e all’e- gono impiegati quelli della tradizione in tale contesto storico-culturale, fra stero; per questo motivo è salernitana, cilentana e lucana come l’altro, bisogna sempre tenere presente ambasciatore e messaggero culturale organetto, zampogna, ceramella e - in lontane contrade offrendo rappre- tamburelli. pre stati porti nei quali con le merci so- sentazioni di spettacoli nei quali pro- Il gruppo TANAGER non è soltanto noche costantemente Amalfi, Napoli approdate e Capua sono le diverse sem pone modelli genuini della cultura portatore della cultura e delle tradizio- culture mediterranee. popolare campano-salernitana; ne ni dell’area salernitana, è anche veicolo Tramandato con cura, di generazione sono esiti i numerosi riconoscimenti e per divulgare e valorizzare tale cultura in generazione, nel suo insieme il co- giudizi positivi. in funzione turistica, collocandosi tra i stume femminile è di grande effetto ed richiami ambientali e paesaggistici che ha il potere di impressionare l’occhio e luca, appassionato interprete delle cul- caratterizzano soprattutto la costiera la fantasia, come dimostrano le nume- tureFondato locali, nel il 1928 gruppo dal haCav. documentato Amedeo De salernitana nella quale, come è noto, rose descrizioni lasciate dai viaggiato- tutta la vivacità e ironia del mondo po- sono presenti importanti monumenti ri italiani e stranieri, i quali, passando polare campano e, in particolare, saler- per Polla, sono rimasti sempre colpiti nitano che da secoli vive l’esperienza - sia dalla straordinaria bellezza ed ele- di una zona di frontiera. È crocevia di stellostorico-artistici, di Teggiano, la le città grotte di diAmalfi, Pertosa, la ganza dell’abito, così come dalla grazia varie culture simili ma comunque di- Certosa di San Lorenzo a Padula, il Ca delle donne che lo indossavano. Oggi il verse: napoletana, lucana e cilentana; Antonio e il Mausoleo a Polla che rap- costume è esposto insieme ad altri, nel le loro differenze possono essere colte presentanoCastelcivita i evalori Polla, culturali il Santuario del Parco di S. soltanto da coloro che ne vivono le di- alle antiche vestiture pollesi. verse sfumature. Diano – Alburni. DaMuseo numerosi Civico anni«Insteia il gruppo Polla, dedicatofolklori- Di fronte a tali particolari attenzioni L’abbigliamentoNazionale del Cilento popolare con femminileil Vallo di co TANAGER in estate organizza il del Gruppo è molto interessante in «GRAN GALA DEL FOLKLORE INTER- i suoi spettacoli canti e danze della tra- quanto suscita attenzioni da parte dei - dizioneetnografiche, come il le gruppo paricolari esegue tarantelle; durante costumisti; infatti, è ricco di elementi versi gruppi provenienti da numerosi tuttavia, per storicizzare il susseguirsi orientali. Infatti sono presenti diverse paesi;NAZIONALE» a giunto al del quale 2018 partecipano c’è stata la 34° di - - edizione.

62delle ● marzo/aprile mode popolari 2019 della fine dell’Ot affinità con tanti costumi delle comu FEDERAZIONE ITALIANA (1928-2018) TRADIZIONI I 90 ANNI DI CUORE POPOLARI E PASSIONE DEL GRUPPO INTERNAZIONALE FOLKLORICO TANAGER DI POLLA

IL FANCIULLO E IL FOLKLORE

Venerdì 26 Aprile 2019 ORE 15.00 - STADIO COMUNALE Incontro di calcio di beneficenza 26/27/28 tra la Nazionale F.I.T.P. e Politici Carovigno APRILE 2019 ORE 18,00 - PIAZZA MUNICIPIO Spettacolo dell’Amicizia

CAROVIGNO - BR Sabato 27 Aprile 2019 ORE 09.30 - SALA CONSILIARE Proiezione filmati dei gruppi partecipanti al “Festival Documentario etnografico” ORE 17.00 - PIAZZA MUNICIPIO Spettacolo della Fratellanza

Domenica 28 Aprile 2019 ORE 10.00 - DUOMO - SANTA MESSA

ORE 11.00 - CENTRO STORICO Parata Internazionale della Gioia ORE 12.00 - PIAZZA DUOMO Cerimonia di chiusura, scambio dei doni e premiazioni LA SETTIMANA SANTA DI FRANCAVILLA FONTANA