L'intransigenza Nella Curia Di Francesco Luigi Fontan
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N N T .. 2 0 L’Intransigenza nella Curia : il caso 1 7 di Francesco Luigi Fontana S A (1750-1822) C L S 1 0 1 Thèse de doctorat dell’Università degli Studi di Teramo et de l'Université Paris-Saclay préparée à l’Université Paris-Sud École doctorale n°578 : Sciences de l'homme et de la société (SHS) Dottorato in Storia dell’Europa dal Medioevo all’Età Contemporanea Spécialité de doctorat: Histoire, Histoire de l’art et archéologie Thèse présentée et soutenue à Teramo, le 6 juillet 2017, par N M. NMarco Ranica T : 20 17 Composition du Jury : S A Mme Irene Fosi, Professeure, Università « G. d’Annunzio » Chieti-Pescara Présidente M. Sylvio Hermann De Franceschi Directeur de recherche, EPHE Examinateur M. Roberto Regoli Professeur, Pontificia Università Gregoriana Examinateur M. François Jankowiak Professeur, Université Paris-Sud (– Unité de recherche)N Directeur de thèse N NT N: T20 Alla mia grande famiglia CREONTE: (Ad Antigone): Quanto a te, dimmi semplicemente, e senza giri di frase: conoscevi l’editto, che vieta proprio ciò che hai fatto? ANTIGONE: Sì lo conoscevo. E come potevo ignorarlo? Era pubblico. CREONTE: Eppure hai osato trasgredire questa norma? ANTIGONE: Sì perché questo editto non Zeus proclamò per me, né Dike, che abita con gli dei sotterranei. No, essi non hanno sancito per gli uomini queste leggi; né avrei attribuito ai tuoi proclami tanta forza che un mortale potesse violare le leggi non scritte, incrollabili degli dei, che non da oggi né da ieri, ma da sempre sono in vita, né alcuno sa quando vennero alla luce. Io non potevo per paura di un uomo arrogante attirarmi il castigo degli dei. Sofocle, Antigone 2 INDICE DELLA TESI Introduzione p. 5 1) Le biografie di Francesco Luigi Fontana, tra ricerca erudita, finalità encomiastiche e propaganda filopapale p. 19 -Cenni biografici p. 19 -Le biografie ottocentesche. Gli autori, i contesti e le finalità p. 23 -Il Fontana di Antonio Maria Grandi e di Giuseppe Baraldi p. 23 -Il Fontana di Gaetano Moroni p. 42 -Il Fontana di Giovanni Piantoni p. 44 2) Tra vita attiva e vita contemplativa: la spiritualità di Fontana e la necessità di un laicato più impegnato p. 54 -Le Lettere spirituali a Carolina Trotti Durini p. 55 -Carolina Trotti Durini e Fontana: una difficile dinamica relazionale p. 57 -La complessa meccanica psicologica p. 60 -Gli strumenti e i principi della guarigione: il salesianesimo p. 63 -La devozione al sacro Cuore: contrapposizione al giansenismo e rispetto della gerarchia p. 75 -Un laicato attivo nella riconquista cattolica della società p. 90 -La Pia unione di carità e beneficenza p. 90 -Il giuramento: la concretezza di una riflessione p. 97 -La lotta per la “buona stampa” e l’erudizione p. 100 3) Napoleone e Pio VII. Il confronto con la politica napoleonica e le riflessioni di Fontana p. 108 - Il Conclave di Venezia, l’elezione di Pio VII e la scelta di dialogare con la modernità p. 108 -Le correnti cardinalizie durante il conclave e la scelta di Barnaba Chiaramonti p. 109 - Il “clima” del conclave e le scelte politiche p. 111 - La ripresa delle relazioni con la Francia napoleonica: il concordato e le esigenze di Napoleone p. 116 - Le esigenze della Curia p. 119 -La reazione dei vescovi refrattari emigrati e la risposta di Fontana: Consensus Ecclesiae e Receptio p. 122 -L’attacco di Alexandre de Lauzières de Thémines p. 122 -La risposta di Fontana p. 134 -Una Congregazione particolare sulle facoltà dei vescovi: il controllo del papato sulla gerarchia diocesana p. 148 -La Formula X per la Chiesa gallicana: una congregazione particolare p. 148 - Un equilibrio tra disciplina ecclesiastica e legge dello Stato p. 162 4) Il Catechismo Imperiale del 1806 p. 174 -Comprendere il catechismo imperiale: una storia complessa p. 174 -La catechesi francese tra XVII e XVIII secolo p. 177 - Il XVII secolo: le Grand Siècle della catechesi p. 177 3 -Il XVIII secolo in Francia: la continuità p. 183 -Il XVIII secolo nella penisola italiana p. 186 -Il magistero papale sulla questione catechetica: uniformità e varietà p. 189 -Le critiche alla dottrina di Bellarmino p. 191 -La Penisola tra giansenismo e giurisdizionalismo p. 195 -Il catechismo napoleonico p. 198 -Le valutazioni di Merenda, Muzzarelli, Rubbi e Toni p. 204 -Il 3° dubbio e il voto di Fontana p. 209 -La soluzione adottata p. 214 -Una valutazione d’insieme dell’attività dei consultori p. 220 5) Tra Francia e Roma: la prigionia, il cardinalato, la morte e le radici della propaganda intransigente (1809-1822) p. 223 -La deportazione in Francia e l’affaire D’Astros p. 223 -Il ritorno in Italia: da Parigi a Roma (maggio 1814 – dicembre 1815) p. 263 -La Congregazione degli Affari Ecclesiastici Straordinari p. 270 -La concessione della porpora cardinalizia, le ragioni e le celebrazioni (8 marzo 1816) p. 277 -La morte di Fontana e gli elogi postumi (1822) p. 288 Conclusione. L’intransigenza nella Curia: il caso di Francesco Luigi Fontana (1750-1822) p. 295 Fonti archivistiche p. 299 Fonti a stampa p. 302 Bibliografia p. 309 Appendici p. 359 Synthèse en français de la thèse de doctorat p. 367 4 INTRODUZIONE Il dialogo tra Antigone –una delle figlie d’Edipo– e Creonte –il nuovo re di Tebe– rappresenta efficacemente i dilemmi drammatici che attanagliarono la Curia immersa in quella congerie di eventi –a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo– che la storiografia ha per convenzione designato come il passaggio travagliato dalla modernità alla contemporaneità. Come lo spettatore assiste rapito al confronto tra la tracotanza della volontà umana e la giustizia della legge divina, così lo storico è portato con altrettanto interesse a domandarsi come si ponga la Chiesa romana nei confronti della modernità1, in che modo affronti le novità che le si presentano innanzi. La Chiesa accetterà un compromesso, transigendo con la modernità o si contrapporrà al sistema politico, giuridico e filosofico che progressivamente si va costituendo, per riaffermare la propria assoluta fedeltà alla disciplina tradizionale? Naturalmente si conosce la conclusione sia delle vicissitudini di Antigone sia di quelle della Chiesa. Sebbene le fascinazioni sollecitate dall’intransigenza antigonea siano estremamente stimolanti, tuttavia questa tesi si concentra sulla storia della Chiesa tra la fine del XVIII secolo e i primi decenni dell’Ottocento. Attraverso la vicenda del barnabita Francesco Luigi Fontana –da utilizzarsi come un prisma per «filtrare altra e più chiara luce»2 sul centro della Chiesa Romana–, si focalizzerà l’attenzione sulle dinamiche relazionali intracuriali e sulle sensibilità degli uomini che con lui cooperavano per trovare una soluzione alle numerose problematiche intraecclesiali ed extraecclesiali che si presentavano al pontefice. Si vuole dunque mostrare la dinamicità del processo decisionale e raffigurare una Curia non monolitica, nella quale più soluzioni erano considerate e discusse prima di giungere alla soluzione da adottare. Corrispondentemente alla prospettiva scelta, sorgono una serie di problematiche relative al paradigma da utilizzare in quest’analisi e alle categorie che possono essere adoperate per interpretare le posizioni intellettuali, politiche ed ecclesiologiche dei membri della Curia. Inoltre ci si può domandare se una singola vicenda umana –seppur inserita in un rapporto dinamico con il contesto– possa aiutare a individuare alcuni nodi problematici fondamentali del periodo considerato, facilitando il riconoscimento di alcuni elementi di continuità della storia ecclesiastica passata. Infine non ci si può non interrogare sulle fonti da utilizzare. Per quanto riguarda la questione paradigmatica, la ricognizione bibliografica ha mostrato un’evoluzione degli studi sulla Curia romana. Nella prima metà del XX secolo prevalse 1 R. Regoli, Ercole Consalvi. Le scelte per la Chiesa, Roma, 2006, p. 11. 2 V. Sgambati, Le lusinghe della biografia, in Studi Storici, 36 (1995), pp. 396-414. 5 l’impostazione positivista, attenta soprattutto a descrivere gli aspetti politico-diplomatici. Ad esempio, se si prendono in considerazione i lavori d’inizio Novecento di Ilario Rinieri3, si può osservare come egli spiegasse l’intera attività curiale attraverso una solida impalcatura storico- politica che sosteneva una riproduzione pedissequa dei documenti dei dicasteri curiali, facendo dello scritto una sorta di sunto archivistico, senza ulteriori approfondimenti4. Ancora nel 1941, Niccolò Del Re, autore di una delle prime e più importanti sintesi sul sistema curiale, si lamentava della scarsità di studi sulla Curia e sul personale curiale, proclamando in maniera ironica e allo stesso tempo preoccupata: ne ignorata damnentur5. Un momento di svolta in questo ambito di studi si ebbe nel 1969, quando Lajos Pásztor presentava nella Revue d’Histoire Ecclésiastique un saggio intitolato L’Histoire de la curie romaine, problème d’histoire de l’Église. Dopo aver delineato la lenta evoluzione della Curia6, l’autore sottolineava come non fosse stato percepito negli studi istituzionali curiali la “dimensione vivente” degli organi di governo papali. Fin dalla fine degli anni ‘60 del ‘900 era dunque chiara la necessità di sviluppare una più stretta correlazione tra due domini «interdépendants, complémentaires», cioè la storia della Curia e la storia della Chiesa, ben sapendo che il y a, sans doute, diverses études sur la vie et les œuvres des représentants les plus illustres de la Curie, ainsi que sur quelques-uns de ses dicastères. Mais les tentatives d’en reconstruire l’histoire interne font défaut, bien que ce soient des problèmes historiques importants que de préciser les cadres administratives du gouvernement pontifical et de faire revivre ce monde 3 I. Rinieri, Della Rovina di una Monarchia: Relazioni Storiche tra Pio VI e la Corte di Napoli negli Anni 1776-1799, Torino, 1901, Id, Napoleone e Pio VII, Torino, 1906, Id, La diplomazia pontifica nel secolo XIX, Roma, 1902-1906. Id, Corrispondenza inedita dei cardinali Consalvi e Pacca nel tempo del Congresso di Vienna (1814-1815): ricavata dall'Archivio secreto vaticano, corredata di sommarii e note, preceduta da uno studio storico sugli Stati d'Europa nel tempo dell'Impero napoleonico, Torino, 1903.