Almum Studium Papiense Storia Dell’Università Di Pavia

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Almum Studium Papiense Storia Dell’Università Di Pavia Estratto da Almum Studium Papiense Storia dell’Università di Pavia Volume 2 Dall’età austriaca alla nuova Italia Tomo I L’età austriaca e napoleonica a cura di DARIO MANTOVANI Milano, 2015 ISBN 978-88-205-1077-0 6 PvB-ROERO-scheda:Layout 1 21-10-2015 14:06 Pagina 49 PERSONAGGI RAMIRO RAMPINELLI, UN MAESTRO ESEMPLARE Clara Silvia Roero Università degli Studi di Torino on tutti i dotti sono capaci di essere in - la meccanica, e nel 1720 si recò a Bologna per comple- struttori, né sanno comunicare agli altri tare la sua formazione. Sotto la guida del primo profon- NN« quello che sanno. Il Rampinelli di questo do cultore italiano del metodo differenziale di Gottfried talento era maravigliosamente dotato»: con queste pa- Wilhelm Leibniz, il matematico Gabriele Man fredi role Antonio Brognoli sottolineava nel 1785 la straor- (1681-1761), fratello del più noto astronomo Eustachio, dinaria dedizione all’istruzione dei giovani come uno che teneva all’Università il corso di Analisi sublime3, degli scopi principali dell’attività scientifica di Ramiro apprese la geometria cartesiana, il calcolo differenziale e Rampinelli. Fu, in effetti, la fama per le sue maravi- quello integrale nel corso di Analisi sublime, che questi gliose capacità didattiche, spesso lodate dai contempo- teneva all’Università4. Entrato novizio nella congregazio- ranei1, a indurre il Senato di Milano ad affidargli nel ne di San Benedetto sul Monte Uliveto a Bol ogna, il 1 1747 la cattedra di Matematica all’Università di Pavia, novembre 1722 Rampinelli assunse il no me di Ra miro e dove egli insegnò fino all’anno precedente la morte, l’anno seguente prese i voti sacerdotali. avvenuta a Milano l’8 febbraio 1759. Fra il 1727 e il 1731 Rampinelli si trasferì in Ve - Nato a Brescia il 9 agosto 1697, in un’agiata fami- neto, nel monastero di Sant’Elena a Venezia e poi nel glia di commercianti, Rampinelli compì gli studi di Let- convento di San Benedetto a Padova. Qui incontrò, tere e Filosofia presso i gesuiti nel Collegio delle Grazie nel settembre 1727, il celebre conte Jacopo Riccati della sua città natale2. Poi, in contrasto con il volere del (1676-1754), cui si rivolse per consegnargli una lette- padre che l’aveva destinato alla carriera giuridica, nel ra di Eustachio Manfredi, e soprattutto per ricevere in- 1717 iniziò ad appassionarsi all’architettura militare e dicazioni su come proseguire i suoi studi sulla mate- alla matematica. Frequentando l’amico Francesco Tor - matica e sulla fisica sviluppate di recente sulla scena Figura 1 – Ramiro Rampinelli (1697-1759), riceni e il professor Giovanni Battista Mazzini, si procu- europea5. Riccati, che era amico dei fratelli Manfredi «Matheseos Professor»; incisione di Domeni - rò opere classiche di geometria, come gli Elementi di Eu - ed era solito visitarli a Bologna, dove studiavano i suoi co Cagnoni nell’antiporta delle Lec tio nes opti- clide nella versione di Federico Commandino, le edizio- figli Francesco e Agostino, non solo fu prodigo di con- cae. BUPV. ni degli scritti di Archimede a cura di Francesco Mauro - sigli con Rampinelli, ma ne seguì personalmente l’istru- lico, alcuni libri di Niccolò Tartaglia e di André Tacquet, zione, fornendogli lezioni e chiarimenti, nella sua villa che però il padre diede alle fiamme. La subitanea deci- a Castelfranco Veneto, nel 1728 e ancora nel 1729. Gli sione del giovane Rampinelli di fuggire da casa per ar- procurò anche «qualche documento, canone o proble- ruolarsi nella cavalleria mutò grazie all’intervento dell’or- ma» nelle visite successive e nei carteggi che si andaro- mai anziano padre gesuita G. Bornati, studioso di filoso- no sempre più infittendo di richieste da parte del mo - fia, che lo fece riconciliare con la famiglia e lo indirizzò naco olivetano6. I dubbi di Rampinelli riguardavano allo studio dell’algebra sui testi di Tartaglia, di Gerolamo allora temi di analisi matematica e di meccanica dei Cardano e di François Viète, all’epoca poco letti in Italia. cor pi solidi e fluidi. Ad esempio, lo interrogava sulla Con l’aiuto di Torriceni e Mazzini approfondì anche la comunicazione del moto, sugli urti e sulla misura delle geometria pratica, la trigonometria, le sezioni coniche e cosiddette forze vive, sui pendoli e sulle loro proprietà, Figura 2 – Il convento olivetano di San Bar to- lomeo (contraddistinto dal n. 50) con gli isola- ti circostanti: qui visse Ramiro Rampinelli du - rante il suo primo soggiorno pavese (1732- 1733) e, nel pe riodo delle lezioni, durante i 1 BROGNOLI (1785, p. 85). suoi anni di do cen za universitaria (1747-1758). 2 TORRICENI (1760, pp. XXVI-XXVII); POZZI (1760, pp. VI-VII). Particolare della mappa di Pavia commissionata 3 Sulla sua biografia cfr. RICCATI (1760); TORRICENI (1760); ID. (1781); BROGNOLI (1785); GUERRINI (1919); SUCCI da Ottavio Bal la dae incisa da Cesare Bonacina (1992); ROERO - VENDOLA (1999); ROERO (2014). 4 Cfr. MAZZONE - ROERO (1997); ROERO (2000); EAD. (2002); GIUNTINI (2009). nel 1654 da un disegno del 1617 di Ludovico 5 Cfr. DI ROVERO (1765); MICHIELI (1942-1943). Corte. BUPV, Stampe Pavesi, 1, 8. 6 R. Rampinelli a J. Riccati, 12 agosto 1728 (in MAZZONE - ROERO - LUCIANO 2010, lettera 4). 49 6 PvB-ROERO-scheda:Layout 1 21-10-2015 14:06 Pagina 50 CLARA SILVIA ROERO sulle resistenze dei fluidi, e gli confidava le difficoltà nel monastero di San Francesco, da luglio a dicembre che incontrava nella risoluzione di equazioni diffe- 1740, e all’inizio di gennaio 1741 fu chiamato a Milano renziali. nel convento di San Vittore al Corpo per istruire i Dal giugno 1731 alla primavera 1732 Rampinelli monaci nelle discipline matematiche e fisiche. soggiornò a Roma al monastero di Santa Maria Nuo - Parallelamente alle lezioni orali, Rampinelli redi- va. Ebbe occasione, in questo periodo, di confrontarsi geva per gli scolari testi e trattati, rimasti per lo più con altri matematici e fisici rinomati, come Celestino inediti. L’unica eccezione fu il volume delle Lectiones Galiani e Antonio Leprotti, e di insegnare a Giuseppe opticae9, pubblicato postumo a Brescia, nel 1760. Pur Orlandi, con cui restò a lungo in contatto. Nel 1731 non vertendo su temi di ricerca avanzata, quest’opera si recò a Napoli, dove incontrò Nicola De Martino, fu apprezzata dai contemporanei per la chiarezza e il do cente all’Università e autore degli Statices Elementa rigore nell’esposizione e per la padronanza della lette- (1729)7, un trattato di meccanica, cui Rampinelli era ratura anche estera sull’argomento, ad esempio con particolarmente interessato perché, ai fini del suo inse- dimostrazioni più semplici di alcuni teoremi di Isaac gnamento desiderava coniugare la tradizione galileiana Barrow nelle Lectiones opticae et geometricae10. con i risultati e le teorie recenti di Isaac Newton, Fra le carte di Rampinelli, conservate a Padova Leibniz, Jacob e Johann Bernoulli, Jacob Hermann e nella Biblioteca del Seminario, e quelle dei Riccati re - Pierre Varignon. peribili a Castelfranco, Padova e Udine, si trovano Per circa un anno, dal giugno 1732, visse a Pavia numerosi manoscritti autografi delle sue lezioni di nel convento di San Bartolomeo e nel maggio 1733 fu Istituzioni di meccanica (Institutionum Mechanicarum chiamato a Bologna nel monastero di San Michele in Lectiones), di Idrostatica (Lectiones Hydrostaticae), di Bosco per tenere corsi di Matematica, di Analisi infini- Trigonometria piana e sferica (Institutionum Trigono - tesimale e di Fisica. Questi nuovi incarichi lo indussero metricarum Libri)11, di Ottica (Lectiones Opticae)12, a cercare sempre più l’aiuto e la consulenza dei Riccati accanto ad altri testi con esercizi e appunti in lingua ita- su questioni di idrostatica e di fisica matematica, come liana, che talvolta inviava ai suoi corrispondenti veneti. è documentato nel loro denso epistolario. Rampinelli si A riprova del fatto che Rampinelli soleva sottoporre al rivolse dunque nuovamente al conte Jacopo e due dei giudizio e alla revisione dei Riccati i frutti dei suoi suoi figli: Giordano (1709-1790), che risiedeva allora studi, da trasferire nelle lezioni agli allievi, troviamo il AMIRO AMPINELLI 8 Figura 3 – R R , Lectiones opti- con il padre a Castelfranco , e Vincenzo (1707-1775), suo inedito autografo Elementi meccanici e statici, pres- cae, Brixiae, Excudebat Joannes Baptista Bos - che dal 1739 insegnava Matematica a Bologna nel Col - so la Biblioteca Civica Joppi di Udine, costellato di sini, 1760, frontespizio con vignetta incisa da 13 legio gesuitico di Santa Lucia. Fra gli allievi che Ram - annotazioni vergate dalla penna di Giordano Riccati . Domenico Cagnoni. BUPV. Il volume, edito pinelli ebbe in questo periodo si ricordano Cesareo Non stupisce dunque che un analogo comporta- dall’allievo Cesareo Maria Sommariva, riunisce Giuseppe Pozzi e Cesareo Maria Sommariva che prose- mento egli seguisse nei confronti di Maria Gaetana le quindici lezioni che costituiscono un corso guirono quindi con successo il loro magistero a Roma e Agnesi (1718-1799), senza dubbio la migliore e più tenuto sull’Ottica all’Università di Pavia (cfr. a Bologna. Rampinelli trascorse poi sei mesi a Brescia celebre fra i suoi allievi, di cui divenne il precettore per BALDINI 1982c, p. 880). 7 DE MARTINO (1727). 8 MICHIELI (1944-1945). 9 RAMPINELLI (1760). 10 BARROW (1674). 11 I tre manoscritti si leggono in PADOVA - BIBLIOTECA DEL SEMINARIO, ms. DCCXI, t. 1. 12 Ivi, ms. DCCXI, t. 2. 13 UDINE - BIBLIOTECA CIVICA “VINCENZO JOPPI”, Fondo Giordano Riccati, ms. 1168. 50 6 PvB-ROERO-scheda:Layout 1 21-10-2015 14:06 Pagina 51 RAMIRO RAMPINELLI, UN MAESTRO ESEMPLARE le discipline matematiche e fisiche nel 174114. Dal tafisiche, e nella moda Fisica, nella Geo me tria, 1747 in poi il suo compito precipuo fu infatti quello e nelle Mecaniche quanto basta per la Fisi ca, di assecondare il desiderio di Pietro Agnesi, padre della aveva qualche notizia nell’algebra cartesiana, studiosa, che l’aveva sollecitato a vigilare sulla stesura ma acquistata da sé, perché non aveva qui chi di un trattato di analisi destinato ai giovani.
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