00-Calamo Della Memoria VIII 2019.Pdf

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00-Calamo Della Memoria VIII 2019.Pdf POLYMNIA Studi di filologia classica 24 Polymnia Collana di Scienze dell’antichità fondata e diretta da Lucio Cristante Studi di filologia classica a cura di Lucio Cristante - 24 - COMITATO SCIENTIFICO Gianfranco Agosti (Roma), Alberto Cavarzere (Verona), Carmen Codoñer (Salamanca), Paolo De Paolis (Verona), Stefania De Vido (Venezia), Denis Feissel (Paris), Jean-Luc Fournet (Paris), Massimo Gioseffi (Milano), Stephen J. Harrison (Oxford), Louis Holtz (Paris), Wolfgang Hübner (Münster), Claudio Marangoni (Padova), Marko Marinčič (Ljubljana), Philippe Mudry (Lausanne), Giovanni Polara (Napoli) REDAZIONE Lucio Cristante, Luca Mondin, Vanni Veronesi Il calamo della memoria. Riuso di testi e mestiere letterario nella tarda antichità. VIII a cura di Vanni Veronesi [Trieste]: Edizioni Università di Trieste, 2019. - XX, 338 p. ; 24 cm. ISBN 978-88-5511-094-5 ISBN 978-88-5511-095-2 (online) (Polymnia : studi di filologia classica; 24) 1. Letteratura greca - Atti di congressi 2. Letteratura bizantina - Atti di congressi 3. Letteratura latina - Atti di congressi 4. Letteratura latina medievale - Atti di congressi I. Veronesi, Vanni 880 (WebDewey) Letteratura greca classica Opera sottoposta a peer review secondo il protocollo UPI - University Press Italiane I testi pubblicati sono liberamente disponibili su: https://www.openstarts.units.it/handle/10077/28422 © Copyright 2019 - EUT EDIZIONI UNIVERSITÀ DI TRIESTE Proprietà letteraria riservata I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale di questa pubblicazione, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, le fotocopie o altro), sono riservati per tutti i Paesi. Autori e editore hanno operato per identificare tutti i titolari dei diritti delle illustrazioni riprodotte nel presente volume e ottenerne l’autorizzazione alla pubblicazione; restano tuttavia a disposizione per assolvere gli adempimenti nei confronti degli eventuali aventi diritto non rintracciati. IL CALAMO DELLA MEMORIA RIUSO DI TESTI E MESTIERE LETTERARIO NELLA TARDA ANTICHITÀ VIII A cura di Vanni Veronesi Raccolta delle relazioni discusse nell’VIII incontro internazionale di Venezia, Palazzo Malcanton Marcorà, 24-26 ottobre 2018 Edizioni Università di Trieste 2019 INDICE Abstracts VII Autori del volume XV Premessa XVII Paolo Mastandrea Il Tardo-antico nel Post-moderno. Introduzione a ‘Il calamo della memoria’ VIII 1 Federico M. Petrucci Lezioni platoniche. Riuso dei dialoghi ed etica pratica nel Platonismo post-Ellenistico 25 Anna Motta L’incostante presenza di uno schema isagogico: il caso della vita auctoris 47 Jean-Baptiste Guillaumin Sources anciennes et lecteurs tardo-antiques: quelques réflexions sur le projet littéraire d’Aviénus dans l’Ora maritima 65 Martina Venuti Latebat inter nugas meas libellus ignobilis. Il rompicapo enciclopedico del Griphus di Ausonio 101 Giancarlo Mazzoli Corniger Hesperidum (Prud. c. Symm. II 606) 125 Umberto Roberto Sui rapporti tra l’aristocrazia senatoria di Roma e la cultura costantinopolitana: contatti, contaminazioni e reimpiego di tradizioni storiografiche (V-VII sec.) 139 Arianna Gullo Ekphrastic motifs in late antique epitaphs from Book 7 of the Greek Anthology 173 - V - Roberto Mori L’inno seduliano A solis ortus cardine: un percorso tra memoria letteraria e ‘autocitazioni’ 195 Luciana Furbetta Lucrezio in Draconzio e nei carmina di Avito di Vienne 215 Fabio Gasti Compilazioni esegetiche: Agostino, Isidoro e altri 285 Gianfranco Agosti Giochi letterari nelle iscrizioni metriche tardoantiche e bizantine 305 Indice dei nomi antichi, medievali, bizantini, rinascimentali, moderni dei poeti, degli scrittori e delle opere anonime 327 Indice dei manoscritti 336 Indice delle iscrizioni 336 ABSTRACTS Paolo Mastandrea Il Tardo-antico nel Post-moderno. Introduzione a “Il calamo della memoria” VIII Ddddd - VI - ABSTRACTS Paolo Mastandrea Il Tardo-antico nel Post-moderno. Introduzione a ‘Il calamo della memoria’ VIII Nella prima parte del saggio si delinea un quadro sommario del dibattito in- torno alla ‘New Late Antiquity’, dove l’interpretazione storiografica appare oggi profondamente divisa. Nel séguito, si rileggono alcune pagine dei Saturnalia di Macrobio, per contestare le conclusioni cui sono giunti insieme (2011) l’ultimo editore-commentatore dell’opera e chi ha scritto The Last Pagans of Rome. The paper begins with an overview of the debate about the concept of ‘New Late Antiquity’, that has so deeply divided scholarship. In the second section, we’ll consider some passages in Macrobe’s Saturnalia, to contest the conclusions jointly reached by the most recent critical editor and commentator of the text and by the author of the very popular The Last Pagans of Rome. Federico M. Petrucci Lezioni platoniche. Riuso dei dialoghi ed etica pratica nel Platonismo post-Ellenistico Il fine di questo contributo è dimostrare che la pratica di scuola dei Mediopla- tonici era caratterizzata da almeno tre elementi che non emergono, o emergono solo a fatica, dagli scritti esegetici. In primo luogo, saranno analizzate le testimo- nianze che indicano come lo stesso stile di Platone fosse offerto come modello di retorica a destinatari interessati, con tutta probabilità, a questo particolare aspetto. In secondo luogo, ci si soffermerà sul modo in cui l’etica Platonica era riformula- ta e ripensata, al fine di renderla normativa ed efficace rispetto alla quotidianità. Infine, verranno brevemente discusse alcune testimonianze relative all’ordine di lettura dei dialoghi, dalle quali si intravede una dimensione prettamente scolastica e didattica del Platonismo, volta in modo specifico all’educazione etica individua- le degli allievi. Da tutto ciò emergerà come l’insegnamento e la pratica di scuola nel Medioplatonismo avessero come interesse primario quello di stabilire un’etica pratica fondata sul riuso degli scritti di Platone, che potesse competere in modo efficace nel ‘mercato filosofico’ dell’età imperiale. The aim of this paper is to show that the Middle Platonists’ schools practice was characterised by (at least) three features which do not emerge from exegetical writ- - VII - ings. First, I shall analyse testimonies indicating how Plato’s style was proposed as a rhetorical model to the students, who were mostly interested in such a aspect. Second, I shall consider the way in which Plato’s ethical model was reshaped in order to transform it in a normative set of conducts helpful in the everyday life. Fi- nally, I shall briefly discuss some testimonies related to the dialogues’ reading order, suggesting a very practical dimension of school activity and individual education. From all this, I will show that Middle Platonist school practice and teaching had as key goal the establishment of a model of practical ethics, which was grounded on the re-use of Plato’s texts and had as a goal the achievement of a leading role in the ‘philosophical market’ of the Imperial age. Anna Motta L’incostante presenza di uno schema isagogico: il caso della vita auctoris Obiettivo di questo paper è esaminare la vita auctoris, come parte delle que- stioni isagogiche, al fine di valutare la sua importanza negli schemi di lettura dei dialoghi di Platone. Se da una parte la vita auctoris è un elemento isagogico impre- scindibile prima dello studio dei dialoghi, dall’altra la Vita di Platone non è usata con costanza nelle premesse ai singoli dialoghi o nella premessa al commento del primo dialogo curricolare e talvolta circola separatamente rispetto al primo testo dell’ordine di lettura e talaltra si trova incorporata a questo. Per indagare come la Vita di Platone venga usata nelle classi dove si insegnava Platone si terranno in considerazione non solo il Commento all’Alcibiade di Proclo e quello di Olimpio- doro e i Prolegomena alla filosofia di Platone, ma anche testi biografici usati nelle scuole di retorica da maestri pagani e cristiani. The aim of this paper is to examine the vita auctoris, within the context of the isagogical questions, in order to evaluate its relevance in relation to the reading schemes for Plato’s dialogues. While the vita auctoris seems to be an essential isa- gogical element that comes before the study of the dialogues, the Life of Plato is not consistently used in the prefaces to individual dialogues or to the commentary on the first curricular dialogue. Sometimes it is circulated separately from the first text in the reading order of the dialogues, while at other times it is incorporated into this text. In order to investigate how the Vita Platonis was employed in classes where Plato was taught, I will examine not only the Commentary on the Alcibiades by Proclus and that by Olimpiodorus, along with the Prolegomena to Platonic phi- losophy, but also some biographical texts used in grammar schools by pagan and Christian teachers. - VIII - Jean-Baptiste Guillaumin Sources anciennes et lecteurs tardo-antiques: quelques réflexions sur le projet lit- téraire d’Aviénus dans l’Ora maritima Dans l’Ora maritima, poème en trimètres iambiques composé dans le troi- sième quart du IVe s., Aviénus fournit une description des côtes dont la partie conservée va de Gibraltar à Marseille, avec un excursus sur la façade Atlantique et un autre sur le cours du Rhône. L’une des particularités du poème réside dans l’ancienneté revendiquée de ses sources et dans la mention de toponymes très rares. Si le mouvement général de la description a conduit par le passé à l’hy- pothèse de l’utilisation d’un périple archaïque interpolé, qu’Aviénus n’aurait fait qu’adapter en latin, les chercheurs tendent généralement maintenant à lui rendre la responsabilité de la compilation et de l’organisation du poème. En étudiant la technique de composition, les jeux érudits et intertextuels, nous proposons de lire l’Ora maritima comme un poème ancré dans une esthétique tardo-antique qui reflète les goûts des milieux aristocratiques païens de la seconde moitié du IVe s. In the Ora maritima, a poem in iambic trimeters composed in the third quarter of the fourth century, Avienus gives a description of the sea coasts from Gibraltar to Marseille (for the preserved part), with an excursus on the Atlantic facade and an- other on the course of the Rhône.
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