€ 50,00 887286157 788867 9 ISBN  8-8  6728  615- 

Sa n Giorgio m a gg i o r e ‒ In v e n t z a r i o FONTI RELATIVE ALLASTORIADIVENEZIA COMITATO PER LAPUBBLICAZIONE DELLE ARCHIVI PUBBLICI S. G S. FONTI PERLASTORIADIVENEZIA B a c n a i r o i L I i u o i r a t n e v n L g g SEZIONE II i h c n a r f n a i a curadi L o i VIELLA

l o v – DIOCESICASTELLANA i h c n a r f n a 2016 e M . i a

G G S a n i r t e r o i

COMITATO PER LA PUBBLICAZIONE DELLE FONTI RELATIVE ALLA STORIA DI VENEZIA

FONTI PER LA STORIA DI VENEZIA SEZIONE II ARCHIVI ECCLESIASTICI - DIOCESI CASTELLANA

S. Giorgio Maggiore VOL. I Inventario

a cura di Luigi Lanfranchi e Bianca Lanfranchi Strina

VIELLA 2016 © 2016 – Comitato per la Pubblicazione delle Fonti Relative alla Storia di Venezia Tutti i diritti riservati Prima edizione: marzo 2016 ISBN 978-88-6728-615-7 (carta) ISBN 978-88-6728-616-4 (e-book)

La versione in e-book di questo volume è scaricabile all’indirizzo http://www.viella.it/libro/9788867286157/3746

viella libreria editrice via delle Alpi 32 I-00198 ROMA tel. 06 84 17 75 8 fax 06 85 35 39 60 www.viella.it SOMMARIO

Premessa ...... IX

Criteri ...... XIV

Ringraziamenti ...... XV

Elenco delle abbreviazioni ...... 2

INVENTARIO ...... 3

Opere citate ...... 367

Elenco delle illustrazioni ...... 375

PROVA_SG.indd V 22/02/16 12.45 PROVA_SG.indd VI 22/02/16 12.45 PREMESSA

PROVA_SG.indd VII 22/02/16 12.45 PROVA_SG.indd VIII 22/02/16 12.45 I tre volumi fi nora usciti 1 avrebbero dovuto essere completati dal vol. I Prefazione che Luigi Lanfranchi non poté portare a termine. Affi nché l’opera non rimanes- se monca, considerando che la storia del monastero di è abbastanza conosciuta – sia attraverso le opere di storici veneziani classici (come Ecclesiae Venetae di Flaminio Corner o Delle inscrizioni veneziane di Emmanue- le Antonio Cicogna) sia attraverso altri successivi studi – si è pensato che fosse più utile completarla con un inventario analitico dell’intero fondo (conservato nell’Archivio di Stato di Venezia) che, insieme con l’edizione dei documenti fi no al 1199 e con i regesti dei documenti del secolo XIII, avrebbe potuto dare un panorama completo della ricchezza e varietà della documentazione. L’impianto generale dell’ordinamento dell’archivio, iniziato negli anni ’40 in parallelo con i lavori generali di sistemazione delle Manimorte (il termine indica, nel lessico archivistico veneziano, le Corporazioni Religiose Soppres- se) 2, che sfoceranno nella compilazione del Codice diplomatico veneziano 3 e

1. vol. II Documenti 982 - 1159, Venezia 1968; vol. III Documenti 1160 - 1199 e notizie di documenti, Venezia 1968; vol. IV Indice, Venezia 1986. 2. In proposito v. Lavori e programmi per una pubblicazione delle carte veneziane anteriori al 1200, “Ar- chivio ”, vol. XXX, 1942, pp, 246 - 252; Lavori e studi per una raccolta delle carte relative a Venezia anteriori al 1200, “Archivio Veneto”, a. CXXXIII, vol. 129, nn. 7-8-9 luglio agosto settembre 1942. 3. Il Codice diplomatico veneziano si compone di varie parti: la riproduzione fotografi ca di tutti i documenti reperiti nell’Archivio di Stato di Venezia fi no al 1199; la trascrizione dattiloscritta dei do- cumenti dal 1000 al 1199; i regesti dattiloscritti dei documenti del sec. XIII. Non sono stati trascritti i documenti anteriori al 1000 perché compresi nell’opera di R. Cessi, Documenti relativi alla storia di Venezia anteriori al Mille, Testi e documenti di storia e di letteratura latina medioevale, I, Gregoriana editrice in Padova 1942 (ed. anastatica 1991, Deputazione di storia patria per le Venezie).

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nelle edizioni di vari fondi ecclesiastici, è stato totalmente compiuto da Luigi Lanfranchi. Seguendo lo schema organizzativo del fondo, che è articolato in “processi” numerati e con un titolo (“processo” nella terminologia degli archivi veneziani cor- risponde ad una singola pratica identifi cata per materia o per località), come sono descritti nel settecentesco, più completo, Catastico Sandei e come sono progressiva- mente contenuti nelle buste, Luigi Lanfranchi ha operato, aggiungendo fi sicamente ai vari processi altri documenti trovati in svariate collocazioni improprie non sempre descritti nel catastico stesso ma riferentisi alla medesima materia 4. A tal fi ne sono stati utili attergati antichi, numeri progressivi, richiami tra un documento e un altro e simili. Il risultato di questa prima operazione appare dai fogli manoscritti inseriti, nelle pagine del catastico alla fi ne della descrizione del materiale del singolo processo, che contengono l’indicazione in ordine cronologico dei documenti aggiunti. Ma, come è nozione corrente nella pratica archivistica, i catastici non danno conto di tutto ciò che si trova nell’archivio al momento in cui il catasticatore si ac- cinge al suo lavoro: non solo ovviamente i documenti prodotti successivamente e cronologicamente posteriori, ma anche una notevole massa di fogli sciolti 5 di va- rio genere (spesso cartacei) preparatori, non defi nitivi, miscellanei, etc., che non solo non trovano menzione nel catastico (forse perché considerati di rango infe- riore al vero e proprio documento costitutivo di diritti), ma nemmeno presentano una qualche forma organica (copertina, fascicolazione) 6. Tale incompletezza era stata già rilevata dall’abate visitatore Mauro Soldo che opera negli ultimi decenni del ’700, persona indubbiamente colta e in non velata polemica con il notaio Sandei, come si ricava dalle note da lui inserite nel Catastico II3, T. III in B. 10 (p. 1427) e nel Catastico RR in B. 11. Il materiale di questo tipo, nel corso dell’or- dinamento, è stato riunito in gruppi, ciascuno di contenuto omogeneo, riferi- bili idealmente ad una sistemazione collegata al processo originario: ne portano quindi lo stesso numero, ma sono contrassegnati dall’aggiunta A, B, etc., talvolta anche con numerose sottospecifi cazioni. Il titolo dato loro è quindi puramente critico (pur se collegato a voci che si ritrovano talvolta in fondi monastici “Disci- plina ecclesiastica”, “Governo ecclesiastico”). Nella descrizione delle singole poste dell’inventario verrà segnalata questa situazione con la formula “Processo critico”. Tale denominazione, se pur poco felice, pare utile sotto un profi lo mera- mente archivistico. Non solo per tutela del materiale che deve essere conservato

4. Tracce di questo lavoro sono visibili nel catastico, dove alla pagina fi nale di elencazione dei documenti sono inseriti fogli manoscritti con l’elenco cronologico degli atti ricondotti per analogia al processo. 5. Sono le “carte volanti”, le “ricevute volanti” spesso citate da Cicogna che ne trae numerose assai precise notizie rilevandone l’importanza. Il materiale è riunito in copertine moderne o sempli- ci camicie con l’indicazione manoscritta del titolo. 6. Il materiale è riunito in copertine moderne o semplici camicie con l’indicazione manoscritta del titolo.

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nella sistemazione datagli, ma anche perché lo studioso che utilizza di conserva l’inventario, il catastico e il materiale nelle singole buste si trovi di fronte alla identica formulazione di titolo, testuale o critico, nel materiale e nello strumento di corredo. A questo fi ne, si riportano sempre anche i sottotitoli testuali di piccole unità che altrimenti verrebbero confuse in una descrizione generale: ciò costitu- isce anche una tutela materiale di documenti a rischio di trafugamenti totali o parziali (es., le stampe, gli autografi , i disegni) e un elemento indispensabile per poter avviare eventuali azioni di rivendica: ciò che è, a mio avviso, il principale compito dell’archivista come custos archivi. Da una esigenza archivistica (vorrei dire da uno spirito archivistico) nasce anche la desolante serie di Manca apposta, per esempio, ai fascicoli relativi al mo- nastero di Santa Maria del Pero a Monastier presso Treviso. Lo studioso potrebbe obiettare: “Perché riempire pagine dell’inventario con la descrizione di fascicoli che non ci sono?” La risposta è duplice: da un lato la descrizione del catastico (talvolta sommaria, ma talvolta invece molto dettagliata) è comunque in ogni caso una fon- te; dall’altro se per avventura venissero ritrovati fascicoli dispersi in miscellanee, in cataloghi di vendite antiquarie o altrove, avere un titolo testuale sarebbe un buon punto di partenza per identifi carli e riportarli al loro fondo originario. Dopo l’ordinamento era stata iniziata da Luigi Lanfranchi la redazione del- l’inventario; si conserva in dattiloscritto “autografo” fi no al Processo 53; mano- scritto in varie versioni fi no al Processo 108; esistono poi vari schemi, appunti, tavole di ragguaglio 7. A questo punto è iniziato il lavoro di chi scrive. Sono stati rivisti i testi per correggere eventuali errori di scrittura; sono stati aggiunti nella descrizione delle voci alcuni elementi (patronimici, indicazione del confi nio, parentele, localizzazioni topografi che); si sono date spiegazioni rilevate dai documenti quando il titolo testuale non appariva suffi centemente chiaro; si sono segnalati particolari che nella organizzazione generale non avevano potuto essere presi in considerazione. Sulla scorta delle intitolazioni dei processi (origi- nali o critici) si è infi ne proceduto alla stesura delle varie poste dell’inventario. Poiché non vi sarà un indice dei nomi, l’intero testo dell’inventario sarà dato in versione digitale in modo da permettere a ricercatori e studiosi di avvalersi delle funzioni di ricerca che i software di lettura off rono. Un inventario analitico d’archivio è per sua natura un lavoro arbitrario. Al di là delle intitolazioni testuali, delle indicazioni cronologiche, dei dati quantitavi, degli elementi estrinseci, di tutto ciò che gli standard archivistici prescrivono che venga segnalato, che cosa scriviamo in più? Evidentemente non tutto, ma ciò che ci pare tipologicamente non consueto o interessante per la notorietà dei personaggi che si incontrano o rilevante dal punto di vista giuridico o per l’intervento di ma- gistrature nelle vicende che si sono svolte? Gli archivisti sono talvolta infl uenzati

7. La prima parte dell’inventario è stata trascritta in computer fi no al Processo 234 da Alessan- dra Scarpa, che qui ringrazio per la collaborazione.

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da interessi occasionali (un convegno di studi, una conversazione in archivio, una richiesta di notizie di qualche ricercatore, una lettura stimolante) e quindi tendono a metterne in evidenza i dati relativi. Anche con la maggiore oggettività non sia- mo lontani dalle deprecate “cose notevoli” degli indici di opere sette-ottocentesche. Né, ampliando per ipotesi la quantità di elementi riportati (ed allungando forse in modo sproporzionato il testo), saremmo in grado di rispondere al desiderio del ricercatore di qualsiasi materia di trovare facilmente ciò che desidera. Un inventario d’archivio è, altrettanto per sua natura, un testo piuttosto arido e schematizzato. Per dare una certa scorrevolezza alla lettura si è cercato di evita- re schemi prefi ssati, di adoperare senza virgolettature i termini antichi e dialettali quando paiano di facile interpretazione, di evitare fastidiose abbreviazioni che deb- bano essere ogni volta verifi cate nella Tavola delle abbreviazioni, etc. Ugualmente si sono ridotte al minimo le indicazioni bibliografi che nel testo, rimandando all’ap- pendice Opere citate la citazione completa. Nel caso concreto poi, per evidenti motivi di aff ezione, ho voluto rispettare lo stile dei testi redatti da Luigi Lanfranchi, mentre la parte successiva, di cui sono responsabile nella formulazione, è diversa. Debbo tuttavia confessare che nel proseguire il lavoro, iniziato come pu- ramente “redazionale”, la ricchezza e varietà della documentazione (e talvolta la diffi coltà di comprendere, e quindi spiegare al lettore, la sostanza delle carte esa- minate) mi hanno preso la mano e, avendo imparato molte cose che non conosce- vo aff atto, ho forse abbondato nelle descrizioni e nel riportare testualmente certe particolarità (per esempio, l’attività fi nanziaria della Cassa Veneta della Congre- gazione e i dettagli “agricoli” dei libri di contabilità): mi auguro tuttavia che ciò non risulti superfl uo, ma possa invece essere utile ai ricercatori e che vi possano trovare certe informazioni più minute su cui elaborare i propri studi. Un’ultima osservazione. Questo inventario descrive il materiale che si trova nel fondo di San Giorgio Maggiore dell’Archivio di Stato di Venezia che non è ovviamente tutto ciò che il monastero ha prodotto e ricevuto in scritture durante la sua lunga vita. A parte perdite occasionali che certamente si verifi carono, altri gruppi sostanziosi si trovano presso sedi di conservazione diverse: in particolare gli Archivi di Stato di Padova e di Treviso. Come è noto infatti al momento delle soppressioni napoleoniche (1806 e 1810), i beni dei monasteri furono avocati al Demanio e le carte utili per l’amministrazione dei beni stessi furono assegnate alle autorità statali locali, pervenendo infi ne agli istituti archivistici statali. Presso questi pertanto è possibile trovare, con l’ausilio degli archivisti di quegli istituti, ogni notizia utile in merito alla consistenza, alla qualità, agli strumenti di corredo, alla bibliografi a specifi ca, etc., come risulta anche dalle rispettive voci della Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani. Sorte diversa e particolare fu invece quella delle carte di due importanti monasteri che appartennero a San Giorgio Maggiore: il monastero di Santa Maria del Pero a Monastier e quello dei Santi Martiri di Trieste. Il primo [P. Davide da Portogruaro 1948; v. Opere citate] venne colpito anch’esso dalla soppressione di San Giorgio Maggiore (28 luglio 1806); i suoi

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terreni vennero incamerati dal Demanio e amministrati da esso per i primi anni; subentrato il Governo Austriaco, la badia con tutti i suoi beni venne assegnata in dotazione dell’imperial casa degli Asburgo che vi mandò i suoi amministratori. Prosegue P. Davide “in epoca imprecisata, ma certo dopo il 1827, il monastero e i beni posti in vendita furono acquistati dalla nobile famiglia Ninni [..]”. La data indicata da P. Davide può essere anche confermata da una breve annotazione allegata ai mensuali dell’abbazia (B. 218, fasc. 2): “Carte avanzate alla consegna fatta conte Ninni 1850”, immaginando che le procedure della vendita e della relativa consegna delle carte abbiano richiesto un certo tempo. Da informazioni verbali che meriteranno un approfondimento i fascicoli rimasti presso la famiglia che tuttora è propietaria dei beni andarono fortunosamenete perduti in seguito. È stato posssibile, attraverso la segnalazione di studiosi locali, identifi care due processi (Proc. 274 e Prc. 307, di cui si dirà più ampiamente a suo luogo) tuttora esistenti nell’archivio di famiglia, né è da escludere che possano avvenire altre identi- fi cazioni. L’esistenza di carte di monasteri soppressi presso i privati acquirenti dei beni meriterebbe ben altro approfondimento di quanto non si possa fare in questa sede. Importante in questa direzione l’attività del Ministero per i Beni e le Attività culturali che, attraveso le Soprintendenze archivistiche, procede al censimento di archivi privati (v. Archivi di famiglie e di persone, 1991 - 1998) e alla inventariazione di archivi rimasti in loco o pervenuti a vario titolo presso istituzioni statali. Altro fi lione di ricerca po- trebbe essere un’indagine sui monasteri passati in commenda, dal cui repertorio poter indirizzare una ricerca mirata negli archivi di famiglia dei commendatari. Sulla scorta dell’opera di P. Davide avanti citata è stato verifi cato l’altro cata- stico spettante a Santa Maria del Pero da lui intitolato “Codice Pirense di Praglia”, tuttora conservato presso la Biblioteca del monumento nazionale di Praglia, di cui descrive le caratteristiche e le vicende. Alla sua descrizione si può aggiungere che il codice fu presentato anche in un altro giudizio, a tutela delle prerogative del monastero, nel 13 gennaio 1664 agli Avogadori di Comun per reverendum patrem Silverium Calegarium monacum Sancti Georgii Maioris 8. Il secondo [Occioni - Bonaff ons 1903; v. Opere citate] dopo molte vicissitudi- ni motivate da contrasti politici (di cui troviamo ampia documentazione nei processi nn. 473, 482, 482 A e nelle note ai documenti nn. 106, 108, 111, 202, 227, 381, 398) fu soppresso nel 1736 da Carlo VI imperatore d’Austria con acquisizione al Governo Austriaco della chiesa, del monastero e dei beni: pertanto presso l’Archivio di Stato di Trieste, nel “Fondo della cesarea regia intendenza commerciale per il litorale in Trieste”, vi sono numerosi documenti relativi al monastero e ai suoi beni 9.

8. Oltre all’opera del P. Davide, v. ora Passolunghi [Passolunghi 2007; v. Opere citate] che illustra la storia del monastero di Santa Maria del Pero con numerose note archivistiche e bibliografi che. 9. Ai beni “triestini” dei Santi Martiri, Maria Laura Iona [Iona 2004; v. Opere citate] ha dedi- cato un esauriente e appassionato lavoro mediante la pubblicazione di numerosi documenti, regesti, indici delle persone e delle contrade, inquadrando altresì l’importante vicenda, con i suoi sviluppi politici, economici e internazionali, nei rapporti tra Venezia e l’Austria

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Criteri

I processi presenti nella confezione originale completa di copertina vengono de- scritti mediante la trascrizione testuale e tra virgolette del titolo apposto sulla copertina stessa, che corrisponde in genere alla descrizione del catastico. Il catastico di riferimento, perché più completo, è quello opera del notaio Andrea Sandei (= Catastico II1 T. I, II2 T. II in B. 9 e II3 T. III in B. 10). La grandissima maggioranza dei testi delle copertine è di una medesima mano; non pare quindi opportuno segnalare i pochi casi in cui la scrittura è diff erente. Quando manchi invece la copertina originale, si utilizza sempre tra virgo- lette la descrizione del catastico, indicando sulla copertina moderna il titolo del processo così ricavato. I processi mancanti vengono descritti mediante la trascrizione testuale e tra virgolette del titolo contenuto nel catastico e l’indicazione Manca. I processi integrativi, creati dall’ordinatore dell’archivio per l’affi nità della materia con i processi esistenti, vengono contrassegnati con lo stesso numero e titolo di processo e l’indicazione A, B, etc. senza virgolette. Il materiale completamente sfuso, disordinato, non confezionato e privo di qualsiasi indicazione (esempio tipico le bollette, le fatture, gli appunti organizza- tivi, e altro, presenti in gran quantità) è stato ricondotto criticamente dall’ordi- natore dell’archivio a categorie omogenee, ispirate ad una organizzazione ideale dell’archivio, riunito in copertine moderne, descritto con termini moderni e con l’indicazione “Processo critico”. Alcuni processi (originali o critici), particolarmente complessi, hanno all’in- terno libretti, fascicoletti, fascicoli di lite, etc., recanti una propria ulteriore intito- lazione: in questi casi si trascrive tra virgolette anche questa intitolazione testuale che serve ad identifi care con chiarezza il singolo pezzo e off re altri utili elementi. In calce ad ogni voce dell’inventario (= Processo) vengono date indicazioni sullo stato fi sico (es. copertina originale, copertina moderna, fascicolo legato, fa- scicolo slegato, danneggiato, e simili). Nel testo le indicazioni bibliografi che vengono date in forma abbreviata [Autore o Titolo e anno di edizione], rimandando per la citazione completa alla appendice “Opere citate”.

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ringraziamenti

Ho potuto terminare questo lavoro mediante l’aiuto di molti amici che, ciascuno nel campo di sua competenza ma tutti con il medesimo aff etto, mi sono stati vicini. In primo luogo l’Archivio di Stato di Venezia, inteso in tutto il suo insieme e nel suo co- mune spirito, per la grande disponibilità sempre e lungamente dimostrata e il supporto tecnico off erto. Così pure la Biblioteca Nazionale Marciana, la Biblioteca del Civico Museo Correr, la Biblioteca Querini Stampalia, l’Archivio della Curia Patriarcale, la Biblioteca del Seminario Patriarcale, la Biblioteca di San Francesco della Vigna, la Biblioteca di Santa Maria di Praglia, la Biblioteca di Santa Giustina di Padova. Inoltre Elisabetta Barile, Giorgetta Bonfi glio Dosio, Ugo Cova, Giorgio Fe- dalto, Dieter Girgensohn, Maria Laura Iona, Maria Enrica Lanfranchi, Antonio Lazzarini, Andrea Mozzato, Reinhold C. Mueller, mons. Antonio Niero, Andrea Pelizza, Sergio Perini, Paolo Selmi, Maria Francesca Tiepolo, Viola Venturini Carini, Oscar Zambon. Infi ne Giovanni Keller per il competente e paziente lavoro di editing.

A tutti il mio grazie ricordando che, comunque, gli sbagli sono soltanto miei.

Venezia, luglio 2015

PROVA_SG.indd XV 22/02/16 13.19 PROVA_SG.indd XVI 22/02/16 12.45 INVENTARIO

PROVA_SG.indd 1 22/02/16 12.45 elenco delle abbreviazioni

a.a. anno accademico n°, nn. numero/i B. busta n.d. nobilis domina c., cc. carta/e n.h., nn.hh. nobilis homo, cart. cartaceo nobili homines cfr. confronta orig. originale cit. citato op. cit. opera citata cm centimetri perg. pergamenaceo cop. copertina p., pp. pagina/e cod., codd. codice/i Proc. processo c.s. come sopra qd. quondam doc., docc. documento/i r. recto D.O.M. Deo Optimo Maximo s.d. senza data ed. edizione sec. secc. secolo/i es. esempio sez. sezione etc. eccetera sgg. seguenti fasc. fascicolo T. tomo ms., mss. manoscritto/i v. verso mm millimetri v. vedi m.v. more veneto vol., voll. volume/i

N.B. : v. (in tondo) equivale a verso (come r. recto) v. (corsivo) equivale a vedi.

PROVA_SG.indd 2 22/02/16 12.45 B.  Registro A perg. di cc. 10 (nell’ed. siglato B). Contiene docc. in copia notarile di varie mani dal 1257 al 1275 relativi a Mantova. Catastico B costituito da due pergg. del sec. XIII (nell’ed. siglato C). Contiene descrizione dei beni di Rosara e Melara. Catastico C costituito da una perg. del sec. XIII (nell’ed. siglato D). Contiene descrizione dei beni di Rosara con regesti 1102 - 1232. Catastico D costituito da una perg. del sec. XIII (nell’ed. siglato E). Contiene descrizione dei beni lagunari (Litus Marcense, Vinea Beto, Vinea Murata) con regesti 1059 - 1251. Catastico E costituito da una perg. del sec. XIII (nell’ed. siglato F). Contiene descrizione dei beni di Rimini. [Registro F (nell’ed. siglato G) corrisponde al Proc. 511 “Registro di diversi in- stromenti spettanti li beni di ” 1084 - 1275 in B. 125]. Registro F1 perg. di cc. 8 (nell’ed. siglato G1) del sec. XIV. Contiene docc. in copia notarile dal 1279 al 1308. Registri G perg. di cc. 68 complessive (nove fascicoletti) (nell’ed. siglati H). Con- tengono copie notarili di docc. dal 1286 al 1316 relativi ai beni di Rimini. Catastici H cart. di cc. 18 complessive (due fascicoletti) (nell’ed. siglati M) del sec. XIV. Contengono regesti di docc. relativi ai beni di e nella zona di . Catastico I cart. di cc. 7 (nell’ed. siglato N) del sec. XIV. Contiene regesti di docc. dal 1218 al 1340 relativi a beni nella zona di Verona. [Codice K (nell’ed. siglato P) corrisponde al Proc. 393 “Affi ttanze spettanti la gastaldia di Codevigo” fasc. 1461 - 1462 in B. 110]. Registro L perg. cop. cuoio di cc. 174 (nell’ed. siglato Q) del sec. XV. Contiene

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copie di docc. dal 982 al 1469, con indice fi nale, probabilmente di mano dell’abate visitatore Mauro Soldo, (cc. 172v - 174r).

B.  Catastico M cart. cop. perg. Index privilegiorum monasterii S. Geeorgii di cc. 16 (nell’ed. siglato R), compilato nel 1468. Contiene regesti di docc. dal 982 al 1439. [Catastico N (nell’ed. siglato S) corrisponde al Proc. 393 “Affi ttanze spettanti la gastaldia di Codevigo” fasc. 1483 - 1487 in B. 110]. Catastico O consistente in quattro fogli cart. (nell’ed. siglato T), sec. XV. Contie- ne regesti di docc. dal 1123 al 1278. Catastico P cart. di cc. 10 (nell’ed. siglato U) sec. XV. Comprende regesti di docc. relativi ai beni di Rimini dal 1208 al 1402. Con alcuni schizzi a penna di volti umani. Danneggiato. Catastico Q perg. di cc. 10 (5 scritte) (nell’ed. siglato V) sec. XV. c. 1 Ihesus Christus. S. Mariae de Piro. Infrascripte sunt scripture pertinentes monasterio S. Mariae de Piro que in cellario S. Georgii Maioris Venetiarum reperiuntur [..]; a c. 5 Vise fuerunt [..] et prout sunt ordinate in Sancta Maria de Piro a me domino Eusebio monacho qui scripsi et portate in cellario ut dictum est 26 maii 1508. Contiene sommario di docc. 1069 - 1506. Registro R cart. cop. perg. di cc. 51 (nell’ed. siglato X) sec. XVI (c. 1 Ihesus Christus S. Mariae de Piro. Infrascriptae). Contiene copie di docc. dal 1518 al 1523. Frammentario. [Catastico S (nell’ed. siglato Y) corrisponde al Proc. 393 “Affi ttanze spettanti la gastaldia di Codevigo” fasc. 1520 - 1522 in B. 110]. Frammentario. Registri T cart. di cc. 200 complessive (nell’ed. siglati W) sec. XVI. Comprendo- no copie di docc. dal 1521 al 1547. Frammentario. [Codice U (nell’ed. siglato Z) corrisponde al Proc. 357 “Affi tanze di Roncaiette” in B. 90]. Registro V cart. cop. cartone di cc. 98 (nell’ed. siglato AA) sec. XVI. “Affi ttanze principiano l’anno 1540 delle terre sive possessioni di Codevigo, Ronca- iete, Cadene, abbatia del Pero e case e botteghe di Venezia”. Comprende copie di docc. dal 1540 al 1559. Uniti due fogli cart. con appunti giuridici (de benefi ciis, de matrimonio, de vicario episcopi) e un foglio con lettera a Giangiacomo Raspis notaio di Alessandro Ponte monaco 1561, 23 marzo, riutilizzata per minute.

B.  Registro X1 T. A perg. cop. cuoio di cc. 83 (nell’ed. siglato BB) sec. XVI. Com- prende in copia i privilegi concessi al monastero; precede Rubrica sive index privilegiorum pontifi cium. Registro X2 T. B perg. cop. cuoio di cc. 88 (nell’ed. siglato BB) sec. XVI. Com-

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prende in copia i testamenti spettanti al monastero: Puncta testamentorum spectantia monasterio S. Georgii Maioris Venetiarum. Registro X3 T. C perg. cop. cuoio di cc. 120 (nell’ed. siglato BB) sec. XVI. [I] n (spazio vuoto per la miniatura dell’iniziale) hoc cattastico sunt registrata instrumenta acquisitionum donationum nec non cetera documenta omnium stabilium positorum in civitate Venetiarum de ratione monasterii Sancti Ge- orgii Maioris. I documenti si susseguono topografi camente fi no a c. 86r.; seguono (senza segnalazione nella rubrica iniziale) da c. 86v. a c. 118v. do- cumenti vari 1579 - 1713 di atti capitolari (nomi dei partecipanti) circa cappelle nella chiesa, mansionerie, testamenti, livelli, capitali in Zecca. A c. 86v. 1611, 16 giugno. Memoria di udienza dell’abate di San Giorgio dinan- zi al doge e ai Savi circa la “mala vita” di Pietro da Verona professo di Farfa.

B.  Registro X4 T. D cart. cop. cuoio di cc. 16 scritte (la maggior parte del registro è in bianco) con aggiunte alcune note su obblighi di messe 1579 - 1639 (una a stampa) (nell’ed. siglato BB) sec. XVII. “Summario de scritture et processi spettanti a cause et altre cose agittate in Venetia quale non sono registrate nel cattastico” 1303 - 1666. [Registro X4 T. E in Biblioteca Querini Stampalia cod. classe IX, n. 13 Miscella- nea di frammenti membranacei, perg. Di cc. 22 complessive con cartatura discontinua cc. 32 - 142. Comprende copie, nella maggior parte incomple- te, di docc. dal 1120 al 1477 circa beni nella zona di Mestre. La sopracoper- ta del fascicolo reca annotazione del bibliotecario della Querini Leonardo Perosa: Fragmenta quaedam antiqui catastici [..] nuper e manibus olitoris [= ortolano] cuiusdam per me L. P. fortuito vindicata. Frammentario. Registro X5 T. F cart. cop. cuoio di cc. 33 scritte (la rimanente parte del registro è in bianco) (nell’ed. siglato BB) sec. XVII. “Summario de scritture quale non sono registrade nel cattastico dell’abbatia di Pero” 1017 - 1613. Alla c. 1 inserto schizzo a penna sec. XVI “Pertegatione del Pero”1. Registro X6 T. G perg. cop. cuoio di cc. 130 (nell’ed. siglato BB) sec. XVI di copie di docc., in cc. non numerate precede Rubrica instrumentorum et scriptura- rum bonorum positorum in villa Ronchalittoris Paduani districtus.

B.  Registro X7 T. H perg. cop. cuoio così composto: 2 cc. non numerate In hoc con- tinentur catastico con le rubriche Privilegia, permutationes [..]; seguono cc. 1 - 30 con le varie rubriche; seguono cc. 1 - 153 copie di docc. relativi a

1. Nella prima carta: “1572, adì 3 genaro. Fu fatto accordo con messer Filippo Caogrosso de far un registro de tutte le scritture dell’archivio del monastero de S. Giorgio col fare anco i cattastici distintamente in cadauna materia [..] et cetera. Per sua mercede ducati 200 e certe altre regaglie come appar nella scrittura”. Se, come pare, il catasticatore del registro è il Caogrosso, è sua opera anche il precedente registro D. Il contratto (1572, 3 gennaio) si trova in Proc. 550 Archivalia.

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beni di Codevigo, Rosara, Melara, Casale, Vallonga e Pontelongo. (nell’ed. siglato BB) sec. XVI2. Registro X8 T. I cart. cop. cuoio di cc. 136 numerate a matita nel corso dell’or- dinamento (la maggior parte delle cc. in bianco) (nell’ed. siglato BB) sec. XVI. “Ronchaiette. Summario de scritture spettante a le terre de Roncha- ietto quale non sono registrate nel cattastico”. Oltre a Roncaiette, contiene regesti relativi a Codevigo (c. 57) e in Mestrino districtu (c. 105). Opera, come il catastico X5 T. F, di Filippo Caogrosso.

B.  Registro W (nell’ed. segnato DD) perg. cop. cuoio. 1092 - 1586. Il volume, di fattura assai elegante, inizia con 3 cc. cart. numerate a matita nel corso del lavoro a), b), c); seguono 130 cc. perg. numerate come sopra (sono bianche le cc. 1, 2, 12-16, 130), legate con cordula serica (fi no alla c. 126), il sigillo non è presente. Nella c. a)r.: 1641, die 21 ianuarii. Presens liber bullarum Congregationis Cassinensis presentatus fuit in offi cio Advocarie Comunis ut in processu signato presentis diei. Die 3 februarii 1641. Presentatus in offi cio Ad- vocarie Comunis ad excellentissimum consilium de XLta Civil Nova per domi- num Bernardinum Mainenti nomine reverendi domini Antonii de Brixianis rectoris ecclesie Sancte Marie Arcis Maioris3 Verone in causa cum excellentissi- mo domino Claudio Bassetto phiscali curie episcopatus Verone simul cum berga- mino et processu signatis presentis diei. In calce alla c. 3r. Est monasterii Sancti Georgii Maioris Venetiarum. In testa alla stessa c. 3r. Index huius libri. Segue grande I iniziale con lettere inserte Horatius Miletus Romae 1583 scripsit 1583. Si tratta del notaio autore della massima parte del testo Horatius Mi- letus de Castronovo abbatiae Farfensis nullius diocesis auctoritate apostolica notarius et in archivo Romane curie descriptus che autentica tutte le copie del testo, tranne l’ultimo atto (c. 129r. e v.; Giovanni cardinal Morono 1565, 4 giugno, Roma). Da c. 3r. fi no a c. 11v. esposizione di Horatius Miletus, mediante transunti, dei privilegi e prerogative concessi alla Congregazio- ne, assai raramente con richiami espliciti a date o nomi dei pontefi ci (per es., Incipiunt capitula primi privilegii Eugenii, revocatio privilegii Martini V), nella maggior parte dei casi senza. Seguono le copie autentiche (da c. 18v. a c. 126 r.), che non si susseguono in ordine cronologico e che com- prendono privilegi di Urbano II (1092, 14 settembre, Salerno); Eugenio IV (1431, 11 novembre - 1441, 12 settembre); e successivamente da Nicolò V (1449, 6 giugno) a Paolo III (1537, 5 novembre); privilegio di Carlo V elet- to imperatore (1522, 12 gennaio, Gand) che conferma il precedente atto di Massimiliano eletto imperatore (1516, 12 maggio, Trento); e atti di autorità

2. A c. 1 inserto foglietto “L’anno del 1172 sottoscrizione Gerardus episcopus Paduanus” sec. XVIII. 3. Si tratta della chiesa di Santa Maria Rocca Maggiore, v. Chiese e monasteri di Verona, a cura di Giorgio Borelli, Banca Popolare di Verona, Verona 1980, p. 679.

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ecclesiastiche (1565 - 1586). Le copie, richieste con istanza del presidente e dei defi nitori della Congregazione (procuratore Petrus Grossi de Gallesio), sono state transunte ed esemplate in forma pubblica con decreto di Hiero- nymus Mattheius [..] uditore generale della curia delle cause della Camera Apostolica in data 1585, 9 aprile. Nel suo decreto richiama una precedente concessione delle copie sancita, al termine di una procedura comprendente anche una dichiarazione di contumacia, mediante un instrumentum emana- to da Ioannes Baptista Cicada episcopus Albiganensis e suo predecessore nella carica in data 1546, 12 novembre, Roma San Pietro. Registro Y cart. cop. cuoio (nell’ed. siglato CC) 1092 - 1577. . Il volume inizia con 6 cc. carte bianche; seguono 1 c. non numerata [indicata qui c. a) r. e v.] con l’indice del contenuto; 221 cc. numerate e scritte; le cc. 222r. - 236r. sono numerate e bianche. Opera di Augustinus a Florentia monacus S. Benedicti de Padolyrone, è di una unica mano tranne le autentiche (c. 135r. - 136r. Octavianus Vestrius curiae causarum Camerae Apostolicae notarius e Antonius quondam Ioannis Petri de Renoardis, cui segue la fede di notaio di Marco Gonzaga vescovo di Mantova). L’autore non si nomina nell’esordio (Adverte candide lector); lo fa invece (c. 169r.) elencando i privilegi che, concessi a un singolo monastero, possono essere estesi a tutti i monasteri della Con- gregazione e nella parte fi nale (c. 220v.) scribebat in eodem monasterio S. Benedicti de Padolyrone [..] de anno MDLXXVI die XII mensis octobris [..] ad consolationem patrum et fratrum suorum legentium. Amen. Viene nominato (c. 135v.) dal notaio Antonio de Renoardis che attesta di aver tratto la copia dei privilegi papali scriptam manu [..] Augustini de Florentia monaci professi monasterii S. Mariae de Florentia Congregationis Casinensis alias S. Iustinae de Padua ordinis s. Benedicti de Observantia ad presens in monasterio S. Be- nedicti de Padolyrone [..] eiusdem Congregationis deputati et moram trahentis [..] ab eius originali proprio authentico ex quodam libreto in 4° alligato [..]. Contiene (da c. 3r. a c. 134v.) copie autentiche di privilegi papali iniziando con i diciannove privilegi di Eugenio IV (1431, 11 novembre - 1441, 11 settembre); seguono quelli di Pio II (1458, 18 gennaio), di Innocenzo VIII (1485, 29 novembre), Urbano II (1092, 14 settembre), Nicolò V (1449, 6 giugno), Sisto IV (1474, 24 agosto), Alessandro VI (1501, 1 aprile), Leo- ne X (1513, 22 luglio - 1520, 16 maggio), Clemente VII (1527, 30 apri- le - 1531, 15 dicembre), Paolo III (1537, 5 novembre), Carlo V imperatore eletto (1522, 12 gennaio) che conferma il precedente atto di Massimiliano eletto imperatore (1516, 2 maggio, Trento). Le copie, richieste con istanza del presidente e dei defi nitori della Congregazione Cassinese (procuratore Ioannes de Cellis de Gallesio), sono state transunte ed esemplate in forma pubblica con decreto di Franciscus de Alberici de Rachaneto uditore gene- rale della curia delle cause della Camera Apostolica in data 1552, 10 lu- glio, Roma San Pietro al termine di una procedura comprendente anche una dichiarazione di contumacia ed autenticate dal notaio de Renoardis in

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data 1577, 22 marzo, San Benedetto di Mantova (c. 136r.). Seguono (da c. 139r.), come indicato dall’autore nell’indice iniziale, il sommario di molte grazie e indulgenze concesse alla Congregazione; poi (da c. 169r.) alcuni privilegi concessi a singoli monasteri della Congregazione che possono esse- re estesi agli altri monasteri della Congregazione; infi ne (da c. 183r.) uniones omnium monasteriorum Congregationis nostrae cum suis benefi tiis et annexis. La parte fi nale (cc. 219v. - 220v., con data 1564, novembre - dicembre), satisfaciendo pretenso monitorio ad instantiam fi sci contra [..] Congregationem Cassinensem super indicatione benefi ciorum, espone le ragioni e i titoli della Congregazione in materia di tassazione. V. le notizie IV (*643, 4 maggio, ***), VI (*748, 18 febbraio, Aquino) e LXXIV (1060, 10 febbraio, Cesena). Danni per inchiostro ferroso. [Catastico Z (nell’ed. siglato U) corrisponde al Proc. 357 “Affi ttanze di Ronca- iette” in B. 90]. Catastico AA costituito da complessivi sei fogli cart.: il primo (fogli quattro) 1272 - 1570; il secondo (fogli due) 1449 - 1521 (nell’ed. siglato FF) sec. XVI. Comprende regesti di testamenti e note su altri documenti. Catastico BB costituito da due fogli cart. (nell’ed. siglato GG) sec. XVI. Com- prende tre regesti 1121 - 1257. Catastico CC costituito da un fascicoletto di otto fogli cart. Index et tabula pos- sessionum ac iurium [..] registrata in catastico magno de pergamenis (nell’ed. siglato HH) sec. XVI. Registro DD cart. cop. perg. Primus instrumentorum Congregationis (nell’ed. si- glato II) di cc. 317, con alcune cc. sciolte numerate, sec. XVII. Comprende copie di docc. 1573 - 1600, con allegato indice alfabetico, di stipulazione e aff rancazione di livelli, partite di banco. Per il presente e i seguenti libri di instrumenti v. i Procc. 725, 726 (in B. 163) e 727 (in B. 164). [Catastico EE (nell’ed. siglato Z) corrisponde al Proc. 97 “Inventario de beni del monastero mandato a Roma” in B. 55].

B.  Registro EE1 cart. cop. perg. Liber secundus instrumentorum Congregationis Casi- nensis (nell’ed. siglato KK1) di cc. 335, con alcune cc. inserte legate non nu- merate, sec. XVII. Comprende copie di docc. 1600 - 1615 di stipulazione e aff rancazione di livelli, partite di banco. Danni per inchiostro ferroso. Registro EE2 cart. cop. perg. Liber tertius instrumentorum Congregationis Casinen- sis (nell’ed. siglato KK2) di cc. 272 scritte, cc. 271 e 272 sciolte e numerate, sec. XVII. Comprende copie di docc. 1615 - 1684 di stipulazione e aff ran- cazione di livelli, partite di banco, deliberazioni del Senato, dei Provveditori sopra Monasteri. Inserto indice alfabetico. Alla prima c. non numerata “Av- vertimenti in materia di fondatione e ridutione de censi ex bulla Pii quinti de censibus sub [anulo Piscatoris] datum 1568” [19 gennaio].

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B.  Registro FF cart. cop. perg. di cc. 298 (292 scritte, 6 bianche non scritte e non numerate, in fondo fascicoletto cucito di 4 cc. 1693 - 1694) Liber quartus instrumentorum reverendissime Congregationis Cassinensis a die 14 ianuarii 1685 (nell’ed. siglato MM) sec. XVIII. Comprende copie di docc. dal 1685 al 1757. Inserto indice alfabetico. Catastico GG cart. di pp. 37 Abbatia Pyrensis (nell’ed. siglato NN) sec. XVII. Comprende regesti relativi all’abbazia del Pero 936 - 1640 e qualche nota di conto. Catastico HH cart. di cc. 28 Continentur in hoc cattastico infrascripta. De origine abbatie Pirensis [..] (nell’ed. siglato OO) sec. XVII. Comprende regesti rela- tivi all’abbazia del Pero 1017 - 1595. A cc. 16v. - 17r. il diploma di Enrico II imperatore, v. notizia XLVI (1017, **, ind. I, Allstedt); a cc. 17r. - 20v. testimonianze super informatione abbatie Piri pro unione fi enda Congregatio- ni S. Giustine de Padua; nelle ultime carte alberi genealogici dei titolari di diritti discendenti da Giovanni Barbo commendatario. Senza copertina, danneggiato. Catastico LL4 cart. cop. cuoio di cc. 50 (44 scritte) “Copia del summario delle scritture spettanti al priorato de Santi Martiri, alli beni di Muggia, Capo d’Istria e Città Nova [..]” (nell’ed. siglato RR) sec. XVIII [Occioni - Bo- naff ons 1903; v. Opere citate]. Comprende i processi da 434 a 495; inserto foglio 1719 circa affi ttanza di bosco a Muggia. Danni per inchiostro ferroso.

B.  Catastico II1 T. I cart. cop. cuoio di cc. 140 (nell’ed. siglato PP) “Venetia e Doga- do. T. I” (nella costola) diviso in processi opera di Andrea Sandei compilato nel 1731 (annotazione nel T. III a p. 1465, con dedica all’abate Leopoldo Capello 15 aprile). Descrive i processi da 1 a 116 (cc. 1r. - 130r.), le cc. 131 - 134 sono bianche, seguono i procc. 117 e 118 (cc. 135r. - 136r.), la c. 137 è bianca, i procc. 119 - 126 sono descritti a cc. 138r. - 140r. Nella prima c. non numerata dedica, s. d. e destinatario, di Andrea Sandei. A c. 140v. aggiunge i processi 518, 519, 520, 521. Nella controcoperta tracce di disegno a colori molto danneggiato. Catastico II2 T. II cart. cop. cuoio (nell’ed. siglato PP) di pp. 141 - 760 scritte “Mestrina Trevisana. T. II” (nella costola). Nella prima p. non numerata “Tomo secondo”. Descrive i processi, anche qui in sequenza non rigorosa, da 127 a 313; a p. 371 inserisce il Proc. 526; a p. 565 inserisce il Proc. 232; il Proc. 233 è omesso; a p. 739 inserisce il Proc. 527; a p. 741 inserisce il Proc. 309.

B.  Catastico II3 T. III cart. cop. cuoio di pp. 761 - 1465 (nell’ed. siglato PP) “Pado-

4. I catastici II1-3, sono conservati nelle seguenti buste 9 e 10 per esigenze di confezione.

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vana et altre. T. III” (nella costola). Nella prima c. non numerata “Tomo terzo” [Occioni - Bonaff ons 1903; v. Opere citate]. Descrive i processi da 314 a 517 e succesivamente la registrazione si arresta. Alla p. 1465 (le pp. successive non sono numerate) l’autentica e la seguente annotazione: Qui- buscumque fi dem facio et testor ego notarius publicus infrascriptus quod singu- la contenta in tribus libris quorum titulus “Scripturarum cenobii S. Georgii Maioris promptuarium” currentibus a n° 1 usque ad n° 1465 fuerunt per me in summarium redacta ex auttenticis documentis et scripturis in archivio dicti cenobii partim in membranis et partim in bombisenis dispositis in liberculis n° 527 et inde manu mihi fi da in his libris exemplata iubente reverendissimo in Christo patre domino domno Leopoldo Capello eiusdem monasterii abbate me- ritissimo et ne unquam dubitari possit de veritate et existentia dictarum scrip- turarum et eorundem summarii me in fi dem subscripsi die 15 aprilis 1731. S.T. Andreas Sandei publicus Venetiarum notarius pro fi de se subscribit atque signat5. Da essa si rileva che, benché non registrati, anche processi succes- sivi sono stati dispositi in liberculis; infatti sono presenti nel fondo processi numerati (dal n. 528 al n. 535) con copertine originali in modo simile ai precedenti. Indice alfabetico del Catastico Sandei per nomi e materie con riferimento alle carte dei tre volumi, talvolta al processo; della medesima mano con alcu- ne aggiunte di altra mano. cart. cop. cartone. Sulla copertina “S. Giorgio Maggiore”. Catastico KK cart. cop. cuoio di pp. 95 (79 scritte; pp. 31, 80, 81, 83 bian- che; riprende p. 82, ultime sei carte bianche non numerate) (nell’ed. siglato QQ). Nella copertina “Catastico M.D.C.C.XX.VI”; all’interno “Catastico delle scritture della Cassa della reverendissima Congregatione Cassinense essendo administratore della medesima il molto reverendo padre priore don Agostino Bianchi MDCCXXVI”, con stemma della Congregazione. Nella

5. A p. 1201, all’inizio della descrizione dei processi relativi ai Santi Martiri inserto foglio: “Li processi spettanti alli beni di SS. Martiri di Trieste cominciano dal n° 434 e fi niscono al n° 495, sicché dovrebbero essere in tutti n° 62. Eppure non ve ne sono che 37 e 25 ne mancano. È probabile che si sieno dati alli compratori di quei beni come apparisce da una lettera di monsignor Agostino Gradenigo vescovo di Ceneda del 1773 scritta al signor abate Schioppalalba e posta nel processo 434”. (La lettera del Gradenigo non è presente nel processo). Nel medesimo catastico a p. 1427 inserto e incollato un foglio della medesima mano con riferimento al Proc. 504 “Carte concernenti li beni di Bologna [..]” e al regesto del primo documento che il notaio Sandei descrive “Carta obli- terata dal tempo della quale non s’è potuto rilevare il contenuto” del seguente tenore: “L’autore di questo catastico dice che della prima carta del processo n° 504 non si è potuto rilevare il contenuto per essere obliterata dal tempo; e dovea piuttosto dire per non saperla leggere”. Segue il regesto e “Ecco la copia della suddetta carta 1078, 25 maggio”. Segue la trascrizione, alla fi ne della quale aggiunge alcune note esplicative “Launechilt è una parola barbara” e “Altri esempi della parola [..] si possono vedere nel processo 127 a c. 1 e nel mazzo A a c. 9”. L’annotazione è dell’abate visitatore Mauro Soldo.

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Busta 10. Catastico Andrea Sandei, II2, T. III, p. 1201, Processi Santi Martiri di Trieste.

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Busta 10. Catastico Andrea Sandei, T. III, p. 1427, osservazioni di Mauro Soldo sul Catastico Sandei.

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prima p. (non numerata): Admodum reverendo patri priori domno Au- gustino de Blanchis administratori Capse reverendissime Congregationis Cassinensis domino et patrono singulari. Hanc qualemcumque laboris mei ordinatam congeriem, prior religiossime, tua imperante solertia dispositam nulli alio exibere debui quem tibi quo auctore suscepi hoc quod erit suc- cessoribus testimonium vigilantie tue ommissis omnibus (licet multa dicere possem) sit testimonium ere perrennius laudis tue unde posteri perspicien- tes dogmata capse velut in speculi repercusione videant et intelligant zelum, relligiositatem et solertiam tuam. Accipe igitur grato animo hoc devotionis mee inane munus quod a te procedit et inspice in ipsis onera quibus teneor erga te. Vale. Paternitatis tue admodum reverende humilimus et addictis- simus famulus Andreas Sandei publicus Venetiarum notarius. Comprende (con mani diverse, oltre al notaio Sandei, in sequenza non rigorosa) processi numerati da 1 a 105 (pp. 1 - 71), il Proc. 101 a p. 82, il Proc. 102 a p. 62 (inserito tra i nn. 57 e 58), a p. 63 in testa al foglio a mo’ di titolo “Litti”. Da p. 72 a 79 elenchi di vitalizi (molto dettagliati) con aggiunte di altre mani e aggiornamenti fi no al 1762. A p. 71 la seguente nota: “Il n° 103 contiene l’indice generale di cause nell’archivio della reverendissima Teso- reria della Congregatione Cassinense compito nell’anno 1648 per domino don Cornelio Margarini archivista general di detta Congregatione essendo tesoriere il reverendissimo padre don Zuan Battista Pasteca da Padova”. Il Proc. 1 (pp. 1- 8) è intitolato “Narrativa historica dell’errettione e separatio- ne di questa Cassa dalla Cassa di Roma [..]”; seguono (con aggiunte di varie mani) i processi, specialmente relativi a livelli, con note contabili e dettaglio dei vitalizi. I processi sono stati inseriti, con richiamo, nella numerazione generale del Catastico Sandei: il n. 2 nel Proc. 623; i nn. da 3 a 105 nei Procc. da 629 a 727; il n. 1 “Narrativa historica” non è presente nella forma normale degli altri.

B.  [Catastico MM (nell’ed. siglato SS) corrisponde al Proc. 46 “Ridutione delle mansionerie di S. Giorgio Maggiore” cart. 1107 - 1765 in B. 42]. Registro NN cart. cop. perg. (nell’ed. siglato TT) di cc. 180 sec. XVIII. “1623. Libro di francationi”. Comprende copie di docc. dal 1623 al 1727. Catastico OO fasc. cart. (nell’ed. siglato UU) sec. XVIII. Descrizione di alcuni processi (con regesti dal sec. XI), con note varie sul monastero, opera e di mano, in parte, del padre archivista Colombano Capellis. Fascicoletto “Aquisti [..] in Rimini” con regesti di documenti 1208 - 1287; note sui monasteri benedettini (anche tratte dal Mabillon [Annales ordinis… 1739, v. Opere citate] e altri testi); una memoria sull’abate Buonincontro; spese per celebrazione di feste; albero della famiglia Ribier; rapporti con i Provve- ditori sopra Monasteri per riduzione di messe (1743, gennaio). Forti danni per inchiostro ferroso. Catastico PP cart. (nell’ed. siglato VV) di cc. 6 (cc. 3 scritte) sec. XVIII. A c. 1r.

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“Casela di Bologna” Comprende regesti di docc. relativi ai beni di Bologna 1089 - 1713. Catastico QQ cart. cop. cuoio (nell’ed. siglato XX) di cc. 98 (cc. 82 scritte) sec. XVIII A c. 1r. “Venerando monastero di S. Giorgio Maggiore. Beni stabili di Venezia [..]”. Seguono le altre rubriche topografi che con le rendite e gli aggravi; a cc. 81v. - 82r. “Ristretto fi nale” delle rendite e degli aggravi. Com- prende descrizione dei beni del monastero. Catastico RR fasc. cart. (nell’ed. siglato YY) di cc. 96 complessive (quattro fasci- coletti) sec. XVIII diviso in mazzi indicati con numeri e lettere6.

B.  Registro SS cart. cop. perg. di cc. 336 (329 scritte) (nell’ed. siglato WW) Liber locationum bonorum stabilium in civitate Venetiarum existentium de ratione venerabilis monasterii Sancti Georgii Maioris ordinis sancti patris Benedicti Congregationis Cassinensis sub anno 1796 quo fuit abbas reverendus pater domnus Marchus Antonius Querini venetus primus vero cellerarius admodum reverendus pater domnus Fedricus Carli a Sacilo. Unito indice alfabetico.

B.  Proc. 1. “Donazione dell’isola, dove è eretto questo monastero alla religion Benedettina Cassinense”. perg. e cart. 982 - 1241. Comprende: a) Copia perg. dell’atto di donazione del 982, 20 dicembre, Rialto, del 1063, settembre, Rialto redatta da Hieremias presbiter et notarius. b) Fasc. cart. sec. XIV con le copie degli atti: diploma di fondazione del monastero del 982, 20 dicembre, Rialto, tratta da copia del 1241 di Miretus notarius; diploma di Federico I imperatore del 1177, agosto, Venezia; diploma di Federico II imperatore del 1232, marzo, Venezia (da copia not. del 1237, 1 agosto). c) Copia cart. sec. XVI del notaio Vincenzo Negri del diploma di fondazione del 982, 20 dicembre dalla copia del 1063 cit. d) Copie cart. del sec. XVII di mano di Fortunato Olmo di: diploma di fondazione del monastero del 982 cit.; diploma del 1704, settembre, Rialto: Domenico Selvo duca regolamenta la chiesa Gradense (da copia del 1223, 22 maggio di Rusticus de Compagnino notarius); donazione del 1090, luglio, Rialto di Vitale Falier duca a Carimanno abate di un’area nel quartiere veneziano di Costantinopoli, da orig.

6. A c. 1 del primo fascicoletto : “Tutti li mazzi sono trasportati nel primo armajo [..] alla destra entrando [..]. Nella cassella quarta vi sono li mazzi A, B, C, D, E, F li quali contengono le carte per- gamene ch’erano disperse nelle cinque casselle di questo archivio e trascurate come inutili né poste nell’indice generale. Trovandosene però molte preggiatissime per la loro antichità e potendo tutte essere di qualche uso perciò si sono disposte in questi mazzi per ordine di tempo e sommariate. Ma sarà bene che quelle le quali hanno relazione ai beni del monastero siano poste dal padre archivista nei rispettivi processi ed aggionte all’indice generale”. La nota è dell’abate visitatore Mauro Soldo.

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Busta 12. Registro SS, c. 183v., Libro di locazioni.

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Busta 12. Registro SS, c. 325v., Libro di locazioni.

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e) Due copie cart. sec. XVIII del diploma cit. del 982, dalla copia del 1063 cit. f) Copia cart. sec. XVIII del diploma cit. del 982, dalla copia del 1063; con al- cuni regesti posteriori. Fortemente danneggiato per inchiostro ferroso. g) Copia parziale cart. del sec. XVI del diploma cit. del 982. h) Estratto cart. sec. XVIII del diploma cit. del 982, con note sulla pertinenza giuridica del monastero sul quale esiste patronato ducale7. Copertina originale, slegato. Proc. 2. “Misure tolte dalli Proveditori sopra le Aque della circonferenza dell’orto del mo- nastero e pagamenti fatti per aquisti di terreno incluso nel medemo pretesi usurpati”. perg. e cart. 1491 - 1549. Il processo comprende una perg. del sec. XV; 3 del sec. XVI; una pianta dell’isola (tra la pergola e gli oliveti) del sec. XVI con misurazioni. L’isola aumentava a poco a poco in area, sia verso la che verso il bacino di San Mar- co. Nel 1491, 18 luglio, i Provveditori sopra le Acque (perg. n. 1), dopo aver eseguito la misurazione del perimetro dell’isola, decisero di scavare due bocche nella nuova barena che si era mano mano formata e vietarono ai monaci di interrare le aree trovantesi oltre la eseguita misurazione. Sembra però che quest’ordine non sia stato obbedito: con deliberazione dei Savi so- pra le Acque del 1503, 20 gennaio (perg. n. 2), infatti, i monaci vengono condannati a pagare ducati 350, in ragione di grossi d’oro 8 per ogni passo quadrato dell’incremento interrato, mentre sono esentati dal pagamento per gli incrementi avvenuti dal 1495 in poi attorno all’orto del monastero. È comunque vietato ogni ulteriore incremento. La deliberazione è presa su altra deliberazione del Consiglio dei Dieci in data 1502, 6 aprile. Tuttavia l’interramento lungo il bordo dell’orto, in periodo di poco anteriore al 1525 era stato prodotto anche dai Savi alle Acque, che, rimpetto a San Giovanni della Giudecca, avevano fatto gettare rovinacci e fanghi. Perciò con delibe- razione 1529, 11 gennaio (perg. n. 3), dopo un’ispezione eseguita nel 1529, 6 gennaio dal savio sopra le acque Filippo da Molin, i Savi permettevano ai monaci di entrare in possesso di detti fanghi, pagando ducati 260, con l’ob- bligo di conterminarli con una palizzata. Successivamente (1530, 9 febbraio, perg. n. 4) venivano eseguite di nuovo le misurazioni. Nel Fasc. si conserva inoltre una pianta con relative misurazioni dell’epoca; una istanza diretta ai Capi del Consiglio dei Dieci per ottenere il permesso di tagliare boschi siti nella Trevigiana appartenenti al monastero per eseguire la palizzata ed una ordinanza dei Savi sopra la excavation della laguna del 1549, 14 marzo con

7. La copia del diploma di fondazione del 982 redatta dal not. Miretus nel 1241 trovasi nell’archivio dei Benedettini del monastero della Ss. Trinità di Cava dei Tirreni, Arca A. M. n. 13 [edita in Codex Diplomaticus Cavensis, 1875, p. 177 sgg., e in San Giorgio Maggiore, II, 1967, p. 15, nota. 1, v. Opere citate].

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Busta 13. Proc.1, Copia cart. del sec. XVII di mano di Fortunato Olmo del diploma di fondazione del monastero del 982.

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cui si ingiunge al monastero di ultimare il muro lungo i margini dell’orto. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 2 A. Misurazioni. cart. 1496 - 1507. Numerose misurazioni, eseguite con l’“astrola- bio” in molti casi, con relazioni sul lavoro compiuto, eseguite per la redazio- ne di mappe topografi che dal 1496 ai primi anni del sec. XVI. Fra esse, v’ha una misurazione del palazzo del Fontego dei Tedeschi, che sembra molto accurata. Il materiale è stato diviso in 28 fascicoli, che contengono: Fasc. 1. Intitolato “Libero primo del desegno dei Canalli et Valieri 1496 adì 25 hottobre”. Inizia: 1496, 25 ottobre: rilevazioni topografi che per la esecu- zione di una mappa dei beni appartenenti ai da Canal, ai Valier e ai Mo- rosini nell’area di Sant’Ilario; 1497, 17 gennaio, 30 gennaio e 9 febbraio: i rilevamenti, partenti da Lizza Fusina, si estendono all’argine della Fossa, Moranzani, bosco e valle del Pomodoro, Volpadego, lago di Vigo sino a San Marco di Boccalama, Fossamala e Bottenigo (24 febbraio). Si chiude con un appunto del 1506, 25 luglio. Di cc. 26.8 Fasc. 2. Di cc. 6 scritte. Comprende: 1497, 25 gennaio. Rilievi topografi ci nelle aree Brenta, Brenta Nuova, Volpadego, Canal Mazor, Torre di Curano, La- roncello. Fasc. 3. Di cc. 8. (1497). Rilievi topografi ci nell’area di , San Lorenzo di Ammiana, Sant’Elena di Tessera, Brian, Torre di Musoni, Torre di Mosto, Torre di Fine. Sono citati beni del monastero di San Salvatore e del vesco- vado di Caorle. Fasc. 4. Di cc. 7. Comprende: 1498, 3 aprile. Rilievi nella area: Canale dei Sette Casoni, canale che va a Torre di Mosto, chiesa di San Giorgio di Livenza, Torre di Musoni; 1498, 21 maggio (due copie): Coa del canale di San Mar- tino, terre presso il Livenza. Fasc. 5. Di c. 1. 1496 - 1500. Relazione su rilievi topografi ci eseguiti nelle aree di Torre di Mosto, chiesa di Santa Croce, San Lorenzo di Bocca della Fos- sa, Torre di Fine ed altri territori lagunari di autore ignoto, coadiuvato da Servodio Bendolo; 1496, 23 ottobre. Esecuzione d’un disegno di territorio non indicato, d’ordine di Agostino Barbarigo doge, per giorni 9, 1497, 12 marzo. Rilievi da Torre di Mosto a Santa Croce per miglia 14 e da San Lorenzo di Bocca della Fossa sin quasi a Torre di Fine per miglia 10-11. Giorni 16.; 1498, 2 aprile. Ritornano sui luoghi “con i frati” per verifi care il disegno. Giorni 10; 1498, 19 maggio. Ritornano sui luoghi con i Pioveghi per verifi care “dove fo messo el canal de S. Martin al confi n de S. Lena”; 1499, 30 aprile. “Andai con i signor auditori misser Zuan Matio Girardo e compagni et bisognò mostrar el tuto [..] e fo messo el confi n de San Piero

8. Molte carte relative a quest’area in Procuratori di S. Marco de Ultra, Buste 68-82, Commis- saria Polo e Nicolò Valier. Una mappa cart. del sec. XV trovasi nella B. 82 (XV° della Commissaria), mappa cosiddetta Valier.

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de La Remondina con San Zorzi dove fo trovà zerte vestigie de chanali [..]; con misser Piero Pasqualigo auditor [..] e li fo grande disputazion. Zorni 4.”; 1500, 9 giugno. “Andai a meter i termeni [..]. Zorni 7”. Fasc. 6. Di cc. 16. (1497), 3 dicembre - 1498, 3 settembre. Varie misurazioni di territori non reperibili. Fasc. 7. Di cc. 8. Fine sec. XV. Rilievi topografi ci sull’area di San Bruson: misure della conca fatta al “sborador” di San Bruson. Rilievi su una valle a Vallon- ga, presso beni di Zaccaria Contarini. Fasc. 8. Di cc. 19. Fine sec. XV. Rilievi nell’area della Brenta. Fasc. 9. Di cc. 2. Rilevamento di distanze dal campanile del vescovado di Chiog- gia, dalla Torre delle Bebbe, dal campanile di San Lorenzo di Mestre, dal campanile di e dal campanile di San Marco relativamente a molte località. Fine sec. XV. Fasc. 10. Due libretti di cc. 30 (“Desegno del Trivixan fato per la nostra illustrissi- ma Signoria”) e cc. 40 (“Libretto del desegno che andì a far su el Trevixan”). 1503. Lavori per la esecuzione di una mappa del territorio Trevigiano. Con itinerario da Venezia a Treviso e Castelfranco (13-20 agosto), Bassano (21 agosto), Onigo (22 agosto), Pederobba (24 agosto), Santa Maria del Covolo. Fasc. 11. 1504, 16 novembre - 14 dicembre. Composto di due fascicoletti: Ri- levazioni per la esecuzione di una mappa nell’area di Castelbaldo. Relazio- ne. Partenza da Venezia il 16, arrivo a Castelbaldo il 19 novembre; ritorno a Venezia il 14 dicembre. Di cc. 23 (“1504. Desegno de Castelbaldo”). Perticazioni relative (“Pertegason delle terre et desegno de Castelbaldo”). Di cc. 13. Fasc. 12. Di cc. 2. 1505, 3 luglio. Lavori per ingrandire una mappa del Veneto (Venezia, Padovana e Trevigiana) già compilata da Francesco da Vicenza “inzegner”; misurazioni relative a molte località da Lio Mazor a Chioggia. Fasc. 13. Di cc. 6. 1505, 4 ottobre. Rilevazioni fatte dalle località di Sant’Andrea di Lido, Cavergnago, Tombelle. Con un elenco di arnesi da muratore o falegname. Fasc. 14. Di cc. 8. 1505, 24 novembre. Rilevazioni topografi che dell’area di San Bruson. Fasc. 15. 1506, 14-29 aprile. Lavori per rettifi ca di confi ni tra Ferraresi, Ravenna- ti ed il marchese di Ferrara. Località: fi ume della Rafanara, San Savino. Due fascicoletti: rilevamento di cc. 15 (“1506. Libereto del desegno et termini posti tra la nostra illustrissima Signoria et el signor marchexe da Ferara”); relazione di cc. 11 (“Desegno da Ravena per meter de termeni con el signor marchexe da Ferara”). Fasc. 16. 1506, 5 luglio. Rilevamenti topografi ci per la redazione di una mappa di beni siti tra Torre Marchesana, Masi e d’Adige. Due libretti, di cc. 16 e di cc. 10. Fasc. 17. Di cc. 4. 1506, 25 luglio. Rilievi topografi ci nell’area della Torre di Curano e Sant’Ilario.

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Fasc. 18. Di cc. 12. 1506, 9 settembre. Rilievi topografi ci dell’area di Torre di Cura- no e Brenta [..], 2 marzo. Rilievi e misurazioni relativi al Fontego dei Tedeschi. Fasc. 19. 1506, 4 ottobre. Rilevamenti topografi ci per la redazione di una mappa ordinata da Alvise Bragadin circa beni da Vanezuola a fossa Paltana. Due libretti di cc. 16 “Dessegno de miser Alvixe Bragadin [..]” e di cc. 12. Fasc. 20. Di cc. 16. 1507, 26 giugno - 10 luglio. Rilevamenti topografi ci relativi alla Trevigiana (via Postumia, Castelfranco). Fasc. 21. Di cc. 31. 1507, 3-22 maggio. Disegno del bosco di Papariano presso l’Isonzo. Di cc. 28. s. d.. Rilievi relativi al detto bosco. Di cc. 13. s. d.. “Libreto terzo del desegno et pertegacion dei signor Sopra le Camere de Fiumexello”. Lavori per l’esecuzione di una mappa di beni siti a Fiumicello (fossa della Lamondina) d’ordine dei Sopra Camere. Fasc. 22. Di cc. 24. “Dessegno de la deferencia del comun de Salvaruoxa con el comun de San Fiorian”. 1507, 29 giugno. Rilevamenti topografi ci per l’esecuzione di una mappa relativa a beni in lite tra i comuni di Salvarosa e di San Floriano. Con ap- punto del 1507, 17 giugno: partenza da Venezia con l’auditor vecchio Domenico Trevisan per la redazione della mappa di Alvise Bragadin (v. supra, Fasc. 19). Fasc. 23. Di cc. 3 scritte. Fine sec. XV - primi sec. XVI. Rilevamenti topografi ci dalla palata dei Zigai ad Altino, con indicazione di molte località: campa- nile di Sant’Andrea di Ammiana, bocca di Valio, palata di Sile, Montirone, Meolo, Seneza. Fasc. 24. Sec. XV fi ne - primi sec. XVI. Due libretti: di cc. 16 “Divixion di zentil- homeni da ca Soranzo et da cha Querini”; di cc. 14. Rilevamenti topografi ci per la divisione di beni siti presso Meolo tra i Soranzo ed i Querini. Fasc. 25. Sec. XVI. 3 libretti di cc. 4 ciascuno con rilevamenti topografi ci su aree non identifi cate (citata la fossa della Lamondina). Fasc. 26. Di cc. 12. Sec. XVI. Rilevamenti topografi ci relativi a beni Contarini lungo la Brenta, Brenta Nuova, fossa Schila. Fasc. 27. Di cc. 7. Sec. XVI. Rilevamenti topografi ci nell’area della Brenta, Brenta Nuova, Brenton. Beni Morosini, Badoer, Barbaro. Fasc. 28. Di cc. 2. Sec. XVI. Misure topografi che; tecniche di rilevazione. Citati chiesa di San Lorenzo, Lisonzo, Saziletto9. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 3. “Aquisto della casa sul canton del monastero e magazini. Circa li magazini più diff usamente nel processo n° 100 nelle aggionte”. perg. e cart. 982 - 1552. Con quattro pergg. del sec. XVI.

9. Su tutto il Proc. cfr. Eugenia Bevilacqua, Notizie preliminari intorno a documenti di rileva- mento cartografi co del territorio veneziano della fi ne del XV secolo, Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti Venezia, Atti a. a. CXXXIII 1970 - 71, T. CXXIX Classe di scienze morali, lettere ed arti, Venezia 1971.

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c. 1. Nota delle spese fatte nella casa grande del monastero, di residenza degli abati. Tre documenti 1415 - 1464; c. 2. Parte dei Pregadi del 1532, 20 febbraio su deliberazione dei Provveditori di Comun del 1532, 7 gennaio; c. 3. Lettera ducale di Andrea Gritti del 1532, 20 giugno (perg. senza bolla, con capolettera dorato) con cui si cede la proprietà della casa al monaste- ro; cc. 4r. - 6v. s. d.. Supplica del monastero al doge, con estratto dell’atto di fondazione del 982, 20 dicembre, a c. 4r. - v. La casa, appartenente al Comune di Venezia, era stata venduta dagli Offi ciali alle Rason Vecchie ad Andrea Tiepolo, che la rivendette con atto 1534, 1 settembre; mancando il monastero di capitali, aveva ottenuto con autorizzazione del Consiglio dei Dieci del 1533, 15 dicembre di poter vendere beni siti presso Santa Maria del Pero in Trevigiana. I beni furono venduti (si trattava di quarantuno campi a Monastier) a Bernardo dei Scannabecchi merciaio con atto 1534, 1 settembre. La approvazione del negozio avvenne nel 1536, 3 dicembre ad opera del cardinale legato Gerolamo Verallo. Perg., frammento di sigillo pendente, mezza teca in zinco. Seguirono, dopo l’acquisto, noie fi scali: una sentenza del 1552, 10 dicem- bre esenta il monastero dal pagamento della decima ecclesiastica da pagarsi “al laico” sull’importo del negozio. La sentenza è emessa dai Collettori delle decime del clero. Perg., tre cordule, mezza teca in zinco, una teca in zinco chiusa. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 4. “Possesso tolto dalla Congregazione Cassinense alias S. Giustina di Padova di questo monastero e capitoli della riforma del medemo”. perg. e cart. 1429 - 1443. Comprende: Perg. 1429, 6 novembre, Venezia: Statuto stabilito da Giovanni Michiel abate e dal capitolo [costituito dall’abate e da Zeno da Verona priore, Onorato da Pavia, Vito da Palas, Tomaso da Oesborch, Giovanni Maria da Milano, Giovanni Pietro da Choto, Eustachio de Alemania, Fabiano de Sclavonia, Gerardo de Alemania, Vincenzo de Alemania tutti professi; Michele di Sici- lia, Pietro de Alemania, Gerolamo de Gallia, Martino de Ungaria, Giuliano da Milano, Gaspare da Messina, Enrico de Saxonia, Federico de Saxonia tutti novizi; Allegretto da Cattaro, Giorgio da Como e Giovanni da Cone- gliano tutti “off erti”]: 1) che nel monastero non possano risiedere meno di venti chierici e sei con- versi; che il cellerario amministri ciascuno di essi entro la somma di 1200 ducati; che i beni donati al monastero restino a vantaggio del medesimo, escludendosi ogni “exactione” da parte della Curia Romana; tutti i beni comunque acquisiti vadano spesi nel culto, nel mantenimento dei monaci e nelle elemosine ai poveri e se alcunché sopravvanzi sia speso nella fabbrica della chiesa, nei paramenti. 2) Che nel giorno 1° maggio di ogni anno si faccia il capitolo generale, che non

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duri oltre tre giorni. In esso debbono essere nominati il priore, i decani ed il cellerario; che in esso si pratichi la regola di san Benedetto. 3) I monaci, in assenza dell’abate, possono eleggersi un priore, che li governi materialmente e spiritualmente. 4) Che il cellerario, eletto dai monaci, sia alle dipendenze del priore. 5) Che nessun novizio venga assunto senza il consenso dei defi nitori, che sono il priore, i decani, il cellerario o la maggioranza dei monaci professi. L’abate, dato il grave passivo del monastero, assegna ai monaci 800 ducati, da prelevarsi sui redditi delle case di Venezia (corte di San Giorgio e Santa Trinità) e di Roncaiette e, pagati i debiti, i monaci potranno usufruire dei beni in Trevigiana e altrove. L’abate riserva per sé la “camera de podiolo” con due piccole stanze, la cu- cina, la “caneva”. Dà licenza ai monaci di edifi care il dormitorio dalla parte della palude. Perg. 1431, 17 febbraio, Venezia. Bartolomeo da Verona abate di San Nicolò di Lido, delegato da Martino V papa (lettera in copia del 1430, 10 maggio, Roma Santi Apostoli) conferma il detto statuto. Un foglio del sec. XV osserva che nel documento del 1431 non viene citata la incorporazione di San Giorgio nella Congregazione di Santa Giustina. Foglio cart. sec. XV: copia della parte del Senato del 1432, 9 febbraio, con cui si stabilisce che la bolla di Martino V papa che sancisce l’unione di San Gior- gio Maggiore con la Congregazione di Santa Giustina abbia applicazione. Perg. 1432, 11 febbraio, Venezia. Dinnanzi al capitolo di San Giorgio Maggiore [Zeno da Verona, Tommaso da Usburg, Vito de Palas, Gerardo de Peldast, Pietro de Erfordia, Gaspare da Messina, Enrico de Saxonia, Epifanio de Sa- xonia, Domenico dal Friuli, Giacomo da Venezia, Eustachio da Alemania, Vincenzo de Saxonia e Fabiano de Sclavonia], Teofi lo da Venezia e Arsenio da Milano visitatori della Congregazione di Santa Giustina entrano in pos- sesso del monastero di San Giorgio e dei suoi beni. I monaci dichiarano di sottomettersi alla volontà della Sede Apostolica ed a quella della Congrega- zione, eccetto Pietro de Corfa e Gaspare da Messina che intendono di uscire dal monastero di San Giorgio. Perg. 1442, 13 marzo, Venezia. Giorgio da Genova presidente della Congregazio- ne di Santa Giustina e priore di San Giorgio Maggiore, poiché da dieci anni il monastero di San Giorgio è unito a Santa Giustina, notifi ca a San Giorgio lettera di Eugenio IV papa del 1442, 4 febbraio, Firenze con cui il papa, accedendo alla opinione espressa dal doge Francesco Foscari, ratifi ca det- ta unione. Sono presenti: Fulgenzio da Vicenza, Benedetto de Alemagna, Agostino dal Friuli, Eugenio da Piacenza, Bonforte da Pavia, Gianfranco da Padova, Procolo de Alemagna, Agostino da Alessandria, Enoch da Vicenza, da Pavia, Elia di Albania, Bonifacio dal Lago Maggiore, Timoteo da Genova, Tito di Albania. Perg. 1442, 12 giugno, con copia cart. sec. XV. Ducale di Francesco Foscari

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doge a Pietro Querini civi nostro in Florentia con cui lo invita a richiedere a Eugenio IV papa che la nomina dell’abate di San Giorgio Maggiore, come avviene per altri monasteri della Congregazione di Santa Giustina, sia fat- ta dal capitolo di Venezia, tanto più che il monastero è di giuspatronato ducale. Perg. 1443, 26 aprile, Siena. Lettera di Ludovico cardinale prete di San Damaso alla Congregazione di Santa Giustina, con cui la esenta da tasse relativa- mente all’unione di San Giorgio Maggiore, secondo quanto stabilito da Eu- genio IV papa. Manca il decreto di Martino V papa che sancisce l’unione. Con sigillo pendente di cera con tenia. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 5. “Altari privilegiati et altre indulgenze concesse a questo monastero”. perg. e cart. 1503 - 1739. Comprende: Perg. 1503, 9 ottobre. Pietro vescovo di Reggio Calabria cardinale di San Ciriaco in Terme concede cento giorni di indulgenza. Teca zinco senza sigillo. Perg. 1578. Gregorio XIII papa circa l’erezione dell’altare di san Paolo Martire di Costantinopoli. Senza bulla. Perg. 1605, 20 ottobre. Breve di Paolo V papa che concede indulgenza al detto altare di san Paolo. Perg. Breve 1732, 12 settembre, Santa Maria Maggiore di Clemente XII papa: indulgenza all’altare di san Giorgio. Decreto a stampa di Clemente XII papa del 1739, 6 marzo, Roma Santa Maria Maggiore (due esemplari); decreto 1739, 3 aprile, Roma a stampa per l’al- tare di san Benedetto. Copertina originale, legato. Proc. 5 A. Indulgenze. cart. 1565 - 1720. Vari decreti a stampa e mss., relativi a concessioni di indulgenze. 1579, 4 novembre Gregorio XIII papa viva voce oraculo; 1610, 1611 Paolo V papa; 1623, 1624 Urbano VIII papa (due esemplari); 1671, 1675 Clemente X papa; 1679 Innocenzo XI papa; 1697 Innocenzo XII papa; 1715, 1720 Clemente XI papa. Stampa: Indulgenze concesse alla Confraternita secreta del Corpo di Cristo in Santi Siro e Libera di Verona 1565 - 1690. Copertina moderna, processo critico. Proc. 6. “Riconciliazione della chiesa di S. Giorgio polluta, fatta dall’abbate del medesimo monastero”. cart. 1722. Con un doc. cart. del 1722, 31 maggio. La recon- ciliatio si rese necessaria essendosi rifugiati in chiesa tre galeotti, che furono feriti dai loro comandanti. Il fatto accadde nel 29 maggio; la reconciliatio fu operata dall’abate alla presenza dei monaci. Copertina originale, legato.

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Proc. 7. “Decreto del Senato per la restitutione del deposito del serenissimo Doge Domenico Michiel con altro decreto inhibitivo di rinnovar alterar e distrugger depositi senza licenza dell’eccellentissimo Senato”. cart. 1610 - 1705. Poco prima del 1635 la chiesa di San Giorgio Maggiore fu restaurata ed il sepolcro del doge Do- menico Michiel (1118 - morto nel 1130) distrutto e sparse le ceneri. Il Senato, con decreto 1635, 19 luglio invitava il monastero a riedifi care il monumento, che era “di fi nissimi marmi”. Nello stesso anno fu redatta una memoria dal consultore in iure Scipione conte Ferramosca. L’azione contro il monastero fu intentata da Giovanni Battista Michiel qd. Pierantonio e l’ingiunzione al mona- stero promossa dall’avogador di comun da Ponte è del 1610, 13 luglio (c. 2). Per la sepoltura del doge Michiel cfr. Andreae Danduli […] chronica […], lib. IX, cap. XII, par. XXVI; per il riferimento bibliografi co completo v. Opere citate. Copertina originale, legato. Proc. 8. “Autentiche delle reliquie che si conservano in questo monastero”. perg. e cart. 1110 - 1790. Il processo comprende un Fasc. A numerato da 1 a 81, più una carta in perg. e dieci carte bianche e non numerate, ed un Fasc. B con alcuni documenti sciolti. Il Fasc. A a sua volta si compone di due parti, trovate disunite ed in collocazioni diverse, ma legate tra loro da numerazione progressiva comune. La prima parte, pergamenacea, di mano del sec. XV, con inserti cartacei, della misura media di mm 240 x 315, è di identico scrittore nelle carte 1-10, 21-29, 31, 33-39. L’ultima carta, tagliata, è mancante (c. 42). Gli inserti, cartacei e per- gamenacei, di varie mani, con danni assai forti, vanno dal sec. XV al XVIII, e si riferiscono ai numeri qui sopra omessi. La grafi a, caratteristica del sec. XV, è ben curata; il testo reca titoli in color rosso e reca numerosi capilettera di fattura alquanto fi ne, in prevalenza di color cinabro e accompagnati da abbellimenti a foglie e fi ori o geometrici. Essi trovansi alle carte 1r., 5v., 10v., 21r., 21v., 22r., 24v., 29v., 33r., 38r. e v., 39r., 39v. La seconda parte è del tutto miscellanea (cc. 43 - 81) e, pur continuando la nu- merazione, è stata aggiunta posteriormente. Comprende anche vari docu- menti a stampa dei secc. XVII-XVIII. Contenuto: cc. 1r.-5v. Incipit passio sancti Georgii Martyris. c. 5v. Prologus in martyrium gloriosi militis Georgii. cc. 5v. - 10r. Eiusdem martyrium incipit. c. 10r. e v. Sequitur translatio capitis divi Georgii ab Aegina insula Venetias ab Hy- larione mon[a]cho edita. cc. 11r. e v. Inserto cart. sec. XV. Illeggibile. cc. 12r. - 15v. Inserto cart. sec. XV: copia della Translatio sacri capitis divi Georgii Martyris ex insula Aegina. Illeggibile.

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c. 16r. e v. Parte del Senato 1462, 20 agosto. Illeggibile. cc. 17r. - 20v. Inserto cart. sec. XVI: “[..] qui farò noto el modo de la invention de la testa [..]”. Illeggibile. c. 21r. e v. Unde et a quo hominum, quove ordine, quibus auspiciis prodigiisque translatum sit brachium invictissimi Martyris Georgii huc Venetias hinc ac- cipe. cc. 21v. - 26v. De translatione sancti Prothomartyris Stephani de Constantinopoli in Venetias; v. notizia CXLIV (1109 - 1110, ***, [Rialto]). cc. 26v. - 29v. Incipit de mirabilibus sancti Stephani Prothomartyris. cc. 29v., 31r. - 31v., 33r. Martyrium et confessio sancti Pauli Novi qui passus est sub Constantino Copronymo impio imperante. c. 30r. e v. Inserto cart. sec. XV. Relatio translationis corporis sancti Prothomartyris Stephani. Illeggibile. c. 30r. e v. Revelatio corporis sancti Prothomartyris Stephani. c. 32r. e v. Inserto perg. sec. XV Hic iacet beatissimi Pauli Martiris [..] corpus. cc. 33r. - 34v. Translatio corporis sancti Pauli Martiris de Constantinopoli in Vene- tias anno Domini MCCXXII in monasterio Sancti Georgii Maioris. c. 35r. e v. Vita sancti Eustachii patriarche Constantinopolitani per domnum Fabia- num Cretensem monachum Congregationis Casinensis alias Sancte Iustine ex greco in latinum traducta. c. 36r. Inserto perg. sec. XV, frammento. Cosmas Confessor [..]. c. 37r. Frammento perg. circa la reliquia del capo di san Felice. c. 38r. e v. Vita sancti Cosme Heremite et Confessoris. cc. 38v. - 39r. De translatione sanctorum Martyrum Cosmae et Damiani. c. 39r. e v. Incipit liber primus Elemonis doctoris de diversitate librorum et primo que sunt instrumenta bonorum hoperum. cc. 40r. - 41v. Doc. perg. 1719, 21 dicembre. Ricognizione delle reliquie a cura di Fortunato Baglioni abate di San Giorgio Maggiore. c. 42. Mancante (tagliata). c. 43. Recupero da parte del monastero di San Giorgio Maggiore di reliquie ivi de- positate nel 1463 da Absalon Inzinger [..] ex natione Alemanus. 1471, 25 agosto. c. 44. Frammento sec. XV cart. Storia di san Cosma Eremita a Creta. c. 45. 1488. La vedova di Paolo da Canal fi glio qd. Pietro già console in Alessan- dria consegna al monastero di San Giorgio Maggiore una reliquia del Legno della Croce legata in testamento dal marito al monastero: reliquia da lui acquistata in Costantinopoli. cc. 46 - 47 ed anche copia a c. 70. 1548, 22 giugno. Stefano abate di San Giorgio Maggiore riceve la reliquia d’un braccio di san Ilarione da Agostina Con- tarini priora di Santa Caterina, che l’aveva ricevuta in deposito da Nicolò Michiel “dottor” nel 1518. c. 48: numerazione omessa. cc. 49r. - 50r. 1579, 26 novembre. Nella cappella della chiesa vecchia sono molte reliquie che debbono essere trasportate nella chiesa nuova. Questa decisio-

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ne è presa anche in presenza di architetto e di Antonio di Marco proto dei muratori della chiesa nuova. c. 51. [1579]. Supplica al doge di poter distruggere il coro vecchio ove è la cap- pella di santo Stefano. cc. 52r. - 54v. 1581, 12 agosto. Parte dei Pregadi che lo autorizza. cc. 55r. - 56r. 1581, 15 agosto. Relazione circa la ispezione alla reliquia di santo Stefano Protomartire. c. 57r. 1625, 1 luglio, Pontida. Relazione su ispezione a reliquie. c. 58r. 1670, 25 febbraio. Deposito in San Giorgio Maggiore di alcune reliquie eseguito da Francesco Maphauser di Carinzia protonotario apostolico (con sigillo aderente su carta staccato e rotto). c. 59r. 1671, 15 ottobre. Autentica di reliquie operata da Pier Paolo Mageno cano- nico di vicario generale di Daniele Giustinian vescovo di Bergamo. c. 60r. e v. 1707, 25 giugno. Autentica di molte reliquie operata da Pietro Priuli cardinale di Sant’ Adriano. c. 61r. e v. 1721, 18 febbraio. Deposito di varie reliquie fatto da Giovanni Battista Rubini patrizio veneziano, nipote del cardinale Giovanni Battista. cc. 62r. - 63r. 1715, maggio. Deposito d’una reliquia di san Placido fatto da For- tunato vescovo di Treviso. c. 64r. 1715, 31 maggio. Decreto a stampa di Fortunato Morosini vescovo di Treviso circa il deposito a San Giorgio Maggiore della reliquia di san Placido (sigillo aderente di cera sotto carta). c. 65. 1719, 7 luglio. Autentica della reliquia di santa Lucia deposta in San Gior- gio Maggiore eseguita da Tommaso Cervino vescovo di Eraclea. c. 66. 1728, 7 giugno. Benedetto XIII papa richiede al monastero di San Giorgio Maggiore che gli venga ceduta parte della reliquia di santa Lucia. c. 67. 1593, 9 agosto, Murano, San Donato. Il pievano di San Donato cede a San Giorgio Maggiore una reliquia di san Gerardo vescovo e martire. c. 68. 1634, 12 dicembre. Geremia da Zacinto arcivescovo di Durazzo cede a San Giorgio Maggiore una reliquia di san Giovanni Battista. c. 69. 1689, 20 dicembre. Ricognizione della reliquia della santissima Croce con- servata in San Giorgio Maggiore (con schizzo e sigillo di ceralacca). c. 70. 1548, 22 giugno. v. a c. 46. c. 72r. e v. 1702, 27 ottobre. Ricognizione e disegno della reliquia del braccio di san Ilarione, sottoscritta da Bortolo Alberti anatomista. c. 73r. e v. 1634, 14 giugno. Donazione della reliquia di santa Rosalia, con una ricognizione 1790, 15 dicembre fatta dall’abate Mauro Soldo. c. 74r. e v. 1636, 4 giugno. Donazione e ricognizione della reliquia di san Placido. c. 75. 1716, 29 giugno. Ricognizione della reliquia di san Bernardo di Chiaraval- le, operata da Fabrizio Paulucci cardinale dei Santi Giovanni e Paolo. c. 75 bis. 1733, 4 novembre. Ricognizione e divisione in due parti della reliquia di san Pietro Orseolo operata da Santes Veronesius canonico Padovano e vicario generale.

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c. 76. 1740, 20 agosto. Ricognizione ed autentica della reliquia di san Pietro Or- seolo operata da Francesco Antonio Correr patriarca di Venezia. c. 77. 1745, 18 marzo. Ricognizione ed autentica della reliquia di san Mauro Abate e di san Cosma Confessore, operata da Antonio Redetti vescovo di Bergamo. cc. 79r. - 80v. 1581, 15 agosto. Traslazione della reliquia di santo Stefano alla nuova chiesa di San Giorgio Maggiore. perg. c. 81r. 1593, 6 aprile. Traslazione della reliquia di san Giacomo Alfeo. perg. c. 81v. 1610, 20 dicembre. Traslazione della reliquia di san Pantaleone. perg. Fasc. B.10 Comprende: 1581, 12 agosto. Relazione circa la ricognizione della reliquia di santo Stefano. Sec. XVII. Disegno di due crocette con la descrizione di molte reliquie poste in vari comparti. Sec. XVII. Stampa della “Beata Vergine di S. Marco”. 1756, 1 marzo. Ricognizione ed autentica di varie reliquie da parte di Vincenzo Bragadin vescovo di Chioggia. A stampa. Copertina originale, slegato.

B.  Proc. 8 A. Disciplina ecclesiastica. Atti di autorità civili. cart. 1325 - 1796. Fasc. 1. Decreti del Senato in materia ecclesiastica. 1399 - 1796. Decreti, suppli- che, memorie varie Si tratta di parte della legislazione civile che si occupa di materie fi nanziarie (tassazione), di disciplina ecclesiastica (nomina dell’aba- te, partecipazione a canonicati, ecc.), norme di procedura civile, ecc. Fasc. 2. Decreti dei Provveditori sopra Monasteri. 1493 - 1792. Con un fascicolo di decreti a stampa e ms. “Terminazioni dell’eccellentissimo magistrato sopra Monasteri” legato 1677 - 1757; stampe sciolte 1663 - 1779; decreti ms. sciolti. Fasc. 3. Decreti di varie autorità civili in materia ecclesiastica (Consiglio dei Die- ci, Esecutori contro la Bestemmia, Maggior Consiglio) 1329 - 1782 (stam- pa e ms.). Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 8 A. (segue) Disciplina ecclesiastica. Fasc. 4. Bolle papali relative alla disciplina ecclesiastica. 1434, 23 febbraio, Firenze. Eugenio IV papa circa la formazione della Congrega- zione di Santa Giustina, con la tassa di un’annua oncia d’oro alle feste dei santi Pietro e Paolo. 1465, 11 maggio, Roma, San Pietro. Paolo V papa circa alienazioni di beni ec- clesiastici.

10. Copertina non corrispondente riutilizzata.

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1503, 1 aprile, Roma. Alessandro VI papa: privilegi alla Congregazione. 1529, 23 dicembre, Bologna. Clemente VII papa: alienazione di beni ecclesia- stici per il pagamento di debiti ammontanti a 20.000 ducati (San Giorgio Maggiore). 1554, 8 maggio, Roma. Giovanni Morrone cardinale di San Lorenzo in Lucina vice-protettore della Congregazione circa l’assoluzione da delitti e infrazioni commessi da monaci. 1574, 16 aprile, Roma, San Pietro. Gregorio XIII papa circa la nomina delle ba- desse nei monasteri della Congregazione. A stampa. 1582, 10 novembre, Roma. Alessandro Farnese cardinale protettore della Con- gregazione: concede di dir messa dopo mezzanotte e prima dell’alba in caso di viaggio. Due esemplari, di cui uno a stampa. 1588, 21 ottobre, Roma, Quirinale. Sisto V papa. Sulla ammissione alla Congre- gazione dei novizi. A stampa. 1593, 6 marzo, Roma, San Pietro. Clemente VIII papa. Riforme alla Congrega- zione. 1593, 26 maggio, Roma, San Pietro. Clemente VIII papa. Divieto ai superiori dei Regolari di assolvere dai peccati più gravi, di cui segue elenco. Due esemplari. 1596, 12 marzo, Roma, San Pietro. Clemente VIII papa: che la assunzione di novizi avvenga nei luoghi debiti. A stampa e ms. 1599, 20 giugno, Roma, San Pietro. Simile a stampa. 1599, 25 luglio, Roma, San Pietro. Riserva nelle assoluzioni. A stampa. 1605, 4 dicembre, Roma, San Pietro. Paolo V papa: stabilire il numero dei reli- giosi in ogni singolo monastero.11 1621, 10 luglio, Roma. I vicari dei vescovi non possano esigere il baldacchino nelle chiese della Congregazione di Santa Giustina. 1622, 11 luglio, Roma, Santa Maria Maggiore. Gregorio XV papa: contro gli eretici. A stampa. 1622, 30 agosto, Roma, Santa Maria Maggiore. Gregorio XV papa. Circa i con- fessori. A stampa. 1623, 22 ottobre, Roma, Santa Maria Maggiore. Urbano VIII papa: chiede pre- ghiere per l’assunzione del pontifi cato. A stampa. 1624, 26 agosto, Roma. Ippolito Aldobrandini cardinale di Santa Maria Nuova: circa il pagamento dei quindenni. A stampa. 1631, 20 dicembre, Roma, Santa Maria Maggiore. Urbano VIII papa circa rifor- ma alla Congregazione. 1636, 28 agosto, Roma, Santa Maria Maggiore. Urbano VIII papa: conferma il capitolo generale circa il pagamento delle tasse ecclesiastiche. A stampa. 1637, 19 giugno, Roma, Santa Maria Maggiore. Urbano VIII papa. Concessa la alienazione di beni sino a 250.000 ducati. A stampa.

11. I precedenti documenti, a partire da 1596, 12 marzo, escluso 1599, 20 giugno, sono in un fasc. legato.

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1638, 6 settembre, Roma, Santa Maria Maggiore. Urbano VIII papa: che i mo- naci possano celebrare nei monasteri della Congregazione e nelle parrocchie dipendenti. A stampa. 1638, 11 maggio, Roma, Santa Maria Maggiore. Urbano VIII papa. Amplia i privilegi concessi alla Congregazione da Gregorio XIII papa. A stampa. 1638, 17 novembre, Roma, San Pietro. Urbano VIII papa: che i monaci Cassinesi non siano costretti a partecipare a processioni nelle quali non vi sia il Ss. Sacramento. A stampa. 1640, 16 ottobre, Roma Santa Maria Maggiore. Urbano VIII papa. Conferma la costituzione di Clemente VIII papa circa gli incarichi da darsi ai Regolari. 1643, 15 aprile, Roma, San Pietro. Urbano VIII papa. Facoltà alla Congregazione di vendere sino al valore di 250.000 ducati e di poter imporre tasse. A stampa. 1644, 1 ottobre, Roma, San Pietro. Innocenzo X papa. Divieto di locazioni. A stampa, due esemplari. 1645, 17 settembre, Venezia. Angelo Cesio nunzio apostolico a Venezia, trasmet- te la lettera di Innocenzo X papa, 1645, 3 agosto, Roma. Guerra contro i Turchi. A stampa. 1645, 7 novembre, Roma, Santa Maria Maggiore. Innocenzo X papa. Circa l’ele- zione a decano nella Congregazione. 1649, 22 dicembre, Roma. Innocenzo X papa. Del modo di compilare le relazio- ni sullo stato del monastero. A stampa. 1652, 15 ottobre, Roma, Santa Maria Maggiore. Innocenzo X papa. Soppressio- ne di piccoli monasteri della Congregazione. A stampa. 1654, 13 luglio, Roma. Innocenzo X papa. Circa l’amministrazione dei cellerarii della Congregazione. Due esemplari a stampa e ms. 1655, 7 settembre, Roma, Santa Maria Maggiore. Alessandro VII papa. Confer- ma la costituzione di Innocenzo X papa sulla amministrazione dei cellerarii. Tre esemplari. 1656, 18 novembre, Roma, Santa Maria Maggiore. Alessandro VII papa. Su istanza di Simplicio da Napoli procuratore generale dei Cassinesi assolve i monasteri dal pagamento del censo. A stampa. 1656, 22 agosto, Roma, Santa Maria Maggiore. Alessandro VII papa. Revoca l’esenzione da tassazione. A stampa. 1659, 27 settembre, Roma. La Congregazione dei Riti circa l’uso dei pontifi cali concessi dai vescovi a prelati inferiori. A stampa. 1661, 11 aprile, Roma, Santa Maria Maggiore. Alessandro VII papa. Circa gli statuti approvati dalla Congregazione nel concilio generale. A stampa. 1661, 11 aprile, Roma, Santa Maria Maggiore. Alessandro VII papa. Circa il go- verno economico della Congregazione. Due esemplari a stampa. 1661, 21 novembre, Roma, Santa Maria Maggiore. Alessandro VII papa. Confer- ma i privilegi della Congregazione di carattere fi nanziario. A stampa. 1667, 9 agosto, Roma, Santa Maria Maggiore. Clemente IX papa. A Fabrizio Melzi da Milano benedettino, in suo favore. A stampa.

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1670, 22 agosto, Roma, Santa Maria Maggiore. Clemente X papa. Circa la elezio- ne del procuratore generale della Congregazione. A stampa. 1670, 9 settembre, Roma, Santa Maria Maggiore. Clemente X papa. Conferma i decreti di Gregorio XIII e Urbano VIII circa l’amministrazione dei mona- steri. A stampa. 1671, 19 dicembre, Roma, Santa Maria Maggiore. Clemente X papa. Indulgenza a chi visiterà i monasteri benedettini nelle festività di san Benedetto, san Mauro, santa Scolastica e san Placido e nel 13 novembre. A stampa. 1675, 14 gennaio, Roma, Santa Maria Maggiore. Clemente X papa. Circa i limiti dei poteri degli abati. Due esemplari di cui uno a stampa. 1680, 11 settembre, Roma, Santa Maria Maggiore. Innocenzo XI papa. Circa il capitolo triennale della Congregazione. 1681, 10 gennaio, Roma, San Pietro. Innocenzo XI papa. Circa la celebrazione dei capitoli generali. Due esemplari. 1687, 22 marzo, Roma, Santa Maria Maggiore. Innocenzo XI papa. Per la ere- zione di un nuovo collegio nel monastero di San Paolo di Roma. A stampa. 1691, 28 luglio, Roma, Santa Maria Maggiore. Innocenzo XII papa. Della dieta da celebrarsi nella terza domenica dopo Pasqua. Due esemplari a stampa. 1695, 12 maggio, Roma. Innocenzo XII papa. Circa la disciplina dei Regolari. 1695, 25 luglio, Roma. Decreto circa la disciplina dei Regolari e l’ammissione dei novizi. 1701, 25 febbraio, Roma, San Pietro. Clemente XI papa. Circa il futuro capitolo generale da celebrarsi a Genova. Due esemplari a stampa. 1724, 24 dicembre, Roma, San Pietro. Benedetto XIII papa. Indice un concilio provinciale da celebrare a Roma nella domenica in Albis del 1725. A stam- pa. 1726, 23 dicembre, Roma, San Pietro. Benedetto XIII papa. Conferma talune de- libere del consiglio generale dei Cassinesi dell’anno. Tre esemplari a stampa. 1727, 27 agosto, Roma, Santa Maria Maggiore. Benedetto XIII papa. A Sebastia- no Gadaleta abate di Montecassino. Conferma i beni e diritti della Congre- gazione. A stampa. 1734, 19 gennaio, Roma, Santa Maria Maggiore. Clemente XII papa. Assolve il procuratore generale dei Cassinesi da sentenze e censure ecclesiastiche. A stampa. 1734, 4 maggio, Roma, Santa Maria Maggiore. Clemente XII papa. Circa la elar- gizione al monastero del Sacro Speco di Subiaco di Nicola Maria Tedeschi arcivescovo Apamiarum (correttamente: Apamiensis = Apamena in partibus infi delium). A stampa. 1735, 28 febbraio, Roma, Santa Maria Maggiore. Clemente XII papa. A favore del monastero del Sacro Speco. A stampa. 1761, 31 luglio, Roma, Santa Maria Maggiore. Clemente XIII papa. In favore del clero veneto, per la guerra contro i Turchi, trasmessa dal nunzio apostolico a Venezia Francesco Carafa. A stampa.

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Sec. XVIII. Elenco dei santi dell’ordine benedettino. A stampa. Fasc. 5. Decreti della Congregazione dei cardinali sullo stato dei Regolari e sullo stato economico dei monasteri della Congregazione Cassinese. 1655, 11 maggio, Roma. Si stabilisce, d’ordine di Alessandro VII papa, il numero dei monasteri nei quali possono accogliersi le professioni. 1659, 10 maggio, San Giorgio Maggiore. Circa il pagamento delle tasse da parte del monastero al procuratore generale della Congregazione. 1661, 18 gennaio, Roma. Decreto circa il governo economico. A stampa. 1661, 5 aprile, Roma. Circa la morosità dei monasteri veneti nel pagamento delle tassazioni. 1661, 10 agosto, Roma. Norme circa il buon governo economico. 1673, 15 dicembre, Roma. Conferma della nomina di Pietro Vecchia già abate di Santa Giustina di Padova in abate di San Giacomo di Pontida. Fasc. 6. Decreti della Congregazione del Concilio Tridentino. 1615, 24 gennaio. I monaci possono esercitare cura d’anime nelle parrocchie dipendenti dai Cassinesi. (Sigillo aderente). 1624, 7 settembre, Roma. Vengono annullate alienazioni di beni dei Regolari. A stampa. Fasc. 7. Decreti della Congregazione sopra lo Stato dei Regolari e suppliche. 1603, 1 settembre, Roma. Precedenza tra monaci Cassinesi e Canonici Regolari Lateranensi. A stampa. 1611. Privilegi dei Regolari circa tassazione. A stampa. 1648, 26 dicembre, Roma. Si concede a Marco abate di San Giorgio Maggiore di eseguire lavori edilizi al monastero. 1654, 5 novembre, Roma. Decreto circa l’accettazione di novizi. A stampa. 1655, 11 maggio, Roma. Elenco dei monasteri e numero dei monaci relativi. 1655, 27 luglio, Roma. Decreto di Innocenzo X papa. Circa la soggezione di alcuni monasteri alla giurisdizione dell’Ordinario. A stampa. 1669, 11 maggio, Roma. Clemente IX papa. Circa l’accesso ai monasteri di monache. 1675, 16 maggio, Roma. Che i novizi abbiano almeno quindici anni. A stampa, due esemplari. 1676, 3 dicembre, Roma. Metodo di approvazione dei novizi. A stampa e ms. 1679, 2 maggio, San Giorgio Maggiore. Circa la mensa nel corso del capitolo generale. 1687, 14 novembre. Circa residenza e uffi ci. Tre esemplari. 1695, 25 luglio, Roma. Norme per la vita comune (Innocenzo XII papa). Sec. XVII. Soggezione dei Regolari all’Ordinario per quanto si riferisce alle processioni. 1700, 7 gennaio, Roma. Riforma circa l’assegnazione di conversi e novizi. Due esemplari, uno con schizzi. 1703, Roma. Assegnazione di otto chierici agli Olivetani e norme sugli Olivetani. Quattro esemplari. 1704, 26 febbraio, Roma. Otto chierici per il monastero di San Martino (non specifi cato).

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1704, 15 settembre. Dovendo avere il monastero di Santa Giustina centoquattro monaci, risiedendone solo novanta ridotti per morte dei titolari a settanta- due, si autorizza l’assunzione di sedici novizi. 1705, 20 gennaio. Supplica del monastero di San Giorgio Maggiore, essendo ridotti i monaci da sessantotto a cinquantatre, di assumere novizi. Sec. XVIII. Memoria circa la partecipazione a processioni. Fasc. 8. Decreti della Sacra Congregazione dei Riti. Sec. XV. Quesito se gli abati e gli inferiori ai vescovi possano benedire le vesti ed arredi sacri. Risposta negativa. 1618, 12 marzo, Roma. È lecito agli abati usare il baldacchino nella loro chiesa. A stampa, tre esemplari. 1632, 11 agosto, Roma. I decreti stampati su libri prodotti in lite od altro debbo- no essere autenticati. A stampa. 1659, 27 settembre, Roma. Conferma dell’uso della mitra e del baculo agli abati; seguono ventuno problemi relativi al rituale proposti e relative risposte circa usum pontifi calium. Due esemplari a stampa. 1674, 22 settembre, Roma. Conferma dei santi della Congregazione spagnuola di Valle Oletana. A stampa. 1682, 24 gennaio, Roma. Non si possono recitare gli offi cii dei santi in giorni diversi dalle rispettive festività. 1687, 22 febbraio, Roma. Lettura dell’offi cio di san Benedetto col rito semidu- plice per una volta alla settimana, nella feria terza o in altro giorno. Due esemplari a stampa. 1706, 6 marzo. Permesso ai monaci di San Giorgio di recitar l’offi cio nella festa del santo (23 aprile) con tre lezioni proprie del santo stesso nel secondo notturno. Quesito sulle reliquie ed ispezioni ad esse. Fasc. 9. Decreti della Sacra Congregazione di Propaganda Fide. 1625, 11 aprile, Roma. Per promuovere lo studio delle lingue straniere nei mo- nasteri. 1624, 17 dicembre, Roma. Decreto circa le lingue straniere. 1647, 8 luglio, Perugia. “Raccordi” del presidente della Congregazione Cassinese circa il digiuno e la disciplina settimanali; i monaci non possano portare scarpe “alla francese”, né “mostacci più alti della barba”. Fasc. 10. Decreti patriarcali. 1730, 24 novembre, Venezia. Marco Gradenigo patriarca di Venezia. Ordine del- le cerimonie nei giorni 26-28 novembre per la festa di . A stampa. Fasc. 11. Decreti di cardinali e suppliche. 1558, 21 febbraio, Parma. Il cardinale Alessandro Farnese chiede vitto ed alloggio nel corso della sua venuta a Venezia. 1601, 14 febbraio, Roma. Il cardinale Alessandro de Medici stabilisce che i Cano- nici Lateranensi debbano partecipare alle Quarantore (Quadraginta horae) in veste clericale. A stampa.

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1621, 10 luglio, Roma. Ai vicari vescovili non sia lecito l’uso del baldacchino nel- le chiese dipendenti dalla Congregazione di Santa Giustina. Due esemplari a stampa. 1625, 2 agosto, Roma. Conferma del decreto 1618, 12 marzo circa l’uso del bal- dacchino. Due esemplari a stampa. 1653, 4 aprile, Roma. Circa l’assoluzione di priori nel corso del capitolo generale da parte dei defi nitori. A stampa. 1655, 18 settembre, Roma. Il cardinale Barberini circa il pagamento delle tasse da parte di monasteri morosi. A stampa. 1662, 5 agosto, Roma. Il cardinale Giulio Sacchetto: non si celebrino messe pri- vate pro defunti nelle feste duplici. A stampa. 1663, 15 dicembre, Roma. Il cardinale Flavio Chigi: circa i testamenti. A stampa. 1665, 2 marzo, Roma. Permesso del cardinale Marzio Ginetti di uscire dal novi- ziato ad Alessandro Busonello e Vettore Zignoni veneziani. 1666, 30 luglio, Roma. Il cardinale Marzio Ginetti: circa il pagamento delle tasse. A stampa. 1678, 4 maggio, Perugia. Decreto di ordine del cardinale Francesco Barberini pel monastero di San Paolo di Roma. A stampa. 1699, 8 febbraio, Roma. Il cardinale Alderano Cybo risponde a vari quesiti avan- zati da prete Clemente Bertoluccio confessore delle Benedettine di Treviso. A stampa. 1700, 7 gennaio, Roma. Non si diano licenze a novizi prima della professione. A stampa. 1701, 11 luglio, Roma. Nomina di Alessandro da Perugia ad abate del monastero di Santa Maria del Monte di Cesena. 1780, 4 ottobre, Roma. Circa la canonizzazione di Giovanna Maria Bonomi, monaca in San Girolamo di Bassano. A stampa. Fasc. 12. Decreti vescovili. 1661, 21 marzo, Venezia. Giacomo Altoviti legato apostolico in Venezia: che i monaci non vadano soli in città, ma s’accompagnino ad altro religioso. A stampa. 1697, 7 luglio, Torcello. Marco Giustinian vescovo di Torcello. Promozione all’ordine presbiterale di Girolamo da Venezia diacono benedettino, che ha cantato la prima messa in San Salvatore di Murano. A stampa. 1715, 7 gennaio, Treviso. Fortunato Morosini vescovo di Treviso circa le funzioni nei mesi di gennaio e febbraio nella diocesi. A stampa. 1726, 7 gennaio, Venezia. Gaetano Stampa arcivescovo di Calcedonia nunzio apostolico a Venezia. Notifi ca la bolla di Benedetto XIII papa del 1725, 2 ottobre, Roma, Santa Maria Maggiore circa aiuto fi nanziario a favore degli Ospitalieri di san Giovanni nella guerra contro i Turchi. A stampa. Uno stemma tagliato. 1759, 7 marzo, Venezia. Giovanni Bragadin patriarca di Venezia. Revoca di licen- ze a celebrare a religiosi stranieri o di passaggio. A stampa.

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1759, 25 marzo, Treviso. Paolo Francesco Giustinian vescovo di Treviso. Celebra- zione della domenica in Albis del giorno 22 e delle cerimonie nel mese di aprile. Tre esemplari a stampa. Fasc. 13. Bolle degli abati generali in materia di disciplina ecclesiastica. 1738, 9 novembre, Ferrara, San Benedetto. Giuseppe Maria Giorgi abate gene- rale della Congregazione Cassinese. Che non avvengano abusi sulle suppel- lettili sacre della chiesa di San Giorgio Maggiore. Ventotto esemplari doppi a stampa. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 8 B. Disciplina ecclesiastica. perg. 1420 - 1782. Fasc. 1. Pochi atti riferentisi all’accettazione quali oblati nel monastero (anni 1430, 1449, 1455, 1472, 1530), un atto avente ad oggetto la restituzione dei beni all’interessato che abbandona il monastero (anno 1523) ed altro di restituzione parziale del patrimonio a famigliari bisognosi (anno 1547). Fasc. 2. Composto di quattro pacchetti di pergg. comprendenti promesse di fede personali all’atto dell’ingresso nel monastero. Si indicano gli anni, il luogo di provenienza dei professi ed il numero di esse: 1420, 1; 1421, 6; 1422, 2; 1424, 3; 1426, 1; 1427, 1; 1429, 1; 1431, 4; 1434, 1 (da Padova); 1436, 2 (de Alamania, da Lugo diocesi di Vicenza); 1438, 2 (de Capacia, da Borgo Valditaro); 1439, 4 (de Scoenhovia, da Salisburgo, dal monastero di San Biagio diocesi di Costanza, dall’abbazia di Villanova diocesi di Vicenza); 1440, 3 (da Portonovo, de Pereto, da Ebernburg); 1441, 5 (da Vicenza, de Crevezia, de Ast, da Drivasto, da Castello diocesi di Alessandria); 1442, 3 (da Durazzo, da Genova, da Milano); 1443, 4 (de Valle Leudri, da Pontremoli, da Ragusa, da Basilea); 1444, 2 (da Milano, da Venezia); 1445, 2 (da Bergamo, dalla diocesi di Piacenza); 1446, 5 (da Padova, da Milano, da La Spezia, da Pavia, dal Friuli); 1447, 2 (da Pavia, da Alessandria); 1449, 2 (da Marostica, da Firenze); 1450, 1 (da Trieste); 1451, 2 (da Venezia, da Borgo S. Mar- tino); 1452, 1 (da Spira); 1453, 4 (da Reggio, da Venezia, da Rocca S. Cassiano, da Como); 1454, 8 (da Monza, 4 da Venezia, 2 da Milano, de Sarmato); 1455, 7 (2 da Milano, 4 da Venezia, da Caff a); 1456, 2 (dalla Fiandra, da Bergamo); 1457, 3 (tutti da Venezia); 1458, 3 (da Treviglio, da Corone, da Ferrara); 1459, 1 (da Venezia); 1460, 4 (2 da Savigliano, da Firenze, da Venezia); 1461, 2 (tutti da Venezia); 1462, 1 (da Venezia); 1463, 6 (2 da Barcellona, de Bednis de confi nio Sclavonie, da Avignone, da Firenze, da Venezia); 1464, 1 (da Genova); 1465, 3 (da Savigliano, da Vigoleno diocesi di Piacenza, da Ferrara); 1466, 2 (tutti da Venezia); 1467, 2 (tutti da Vicenza); 1469, 3 (da Venezia, da Milano, da Brescia); 1471, 4 (2 da Venezia, da Muggia, da Pola); 1472, 1 (da Venezia); 1474, 1 (da Venezia); 1475, 4 (2 da Muggia, da Murano, da Venezia); 1476, 1

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(da Ivrea); 1478, 2 (da Pavia, da Novara); 1480, 1 (da Venezia); 1481, 7 (2 da Brescia, 2 da Canea, 2 da Venezia, da Ragusa); 1482, 1 (da Bas- signana); 1485, 3 (2 da Venezia, da Riva di Trento); 1486, 1 (de Litio); 1487, 2 (da Mantova, da Venezia); 1488, 1 (da Corfù); 1489, 1 (da Venezia); 1490, 1 (da Zara); 1491, 1 (da Ragusa); 1492, 3 (hispanus de Salmantica, 2 da Brescia); 1493, 3 (da Piacenza, da Brescia, da Novara); 1494, 3 (hispanus, da Bitonto, da Piacenza); 1495, 1 (da Venezia); 1496, 1 (da Brescia); 1497, 1 (da Brescia); 1499, 1 (da Brescia); 1500, 3 (2 da Brescia, da Urbino). Totale pergg. centosessanta. 1501, 1 (de La Selva); 1502, 1 (da Brescia); 1503, 2 (da Mantova, da Modone); 1504, 4 (2 da Brescia, da Novara, da Guastalla); 1505, 4 (3 da Brescia, da Venezia); 1506, 3 (da Vallera, da Milano, da Brescia); 1507, 5 (da Intra, da Chioggia, da Padova, de Doxulo, da Venezia); 1511, 1 (da Fosdinovo diocesi Lunensi); 1512, 1 (de plebe Boni et diocesi Tridentina); 1513, 2 (da Vicenza, da Correggio); 1514, 4 (2 da Venezia, da Bergamo, da Genova); 1515, 3 (2 da Venezia, da Brescia); 1516, 1 (da Venezia); 1519, 2 (da Mantova, da Asola); 1520, 2 (da Venezia, da Zara); 1522, 1 (da Milano); 1524, 1 (da Venezia); 1525, 2 (da Chiari, dalla diocesi di Brescia); 1526, 1 (da Bruxelles); 1527, 3 (2 da Zara, da Pratalboino diocesi di Brescia); 1528, 5 (2 da Bergamo, da Vicenza, da Riva di Trento, da Venezia); 1530, 2 (da Verona, da Tornata diocesi di Cremona); 1531, 2 (da Ferrara, da Chiari); 1532, 2 (da Brescia, da Milano); 1534, 1 (da Novara); 1535, 3 (da Vicenza, da Verona, da Bergamo); 1536, 2 (da Modena, da Asola); 1537, 4 (2 da Brescia, da Venezia, da Carpi); 1538, 1 (da Venezia); 1539, 1 (da Roncaiette); 1540, 1 (da Martinengo); 1541, 1 (da Salò); 1542, 2 (da Castelfi do diocesi di Brescia, da Venezia); 1544, 4 (da Torricella dio- cesi di Chieti, da Venezia, da Bergamo, da Padova); 1545, 2 (da Salò, da Venezia); 1547, 3 (2 da Cesena, da Sovere diocesi di Bergamo); 1549, 7 (Flandrie sive de Hugardio diocesis Leodiensis, da Brescia, 2 da Minerbio, da Riva di Trento, da San Donato diocesi di Sora, da San Felice diocesi di Verona); 1550, 2 (da Venezia, da Milano); 1551, 3 (de Tabernis, da Venezia, da Cassolodio diocesi di Brescia); 1552, 4 (da Erbanno, da Lotio diocesi di Brescia, da Milano, da Asola); 1555, 5 (4 da Cividale di Bellu- no, da Novara); 1556, 3 (da Venezia, da Brescia, da Cividale di Belluno); 1558, 2 (da Brescia, da Verona); 1559, 2 (da Venezia, da Zugliano); 1561, 5 (3 da Padova, da Venezia, da Riva di Trento); 1562, 3 (dalla Valtellina, da Salò, dalla Valsabbia); 1563, 7 (4 da Venezia, 2 da Brescia, da Marti- nengo); 1564, 2 (da Venezia, da Verona); 1565, 1 (da Venezia); 1566, 2 (da Manerbio, da Brescia); 1567, 4 (2 da Venezia, da Ferrara, da Trento); 1568, 2 (da S. Felice diocesi di Verona, da Bergamo); 1569, 3 (2 da Asola, da Venezia); 1571, 4 (da Polcenigo diocesi di Concordia, da Verona, da Trieste, da Venezia); 1572, 3 (da Montagnana, da Pavone diocesi di Bre- scia, da Manerbio); 1573, 3 (da Brescia, da Venezia, da Ferrara); 1574, 3

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(da Remedello Superiore, da Milano, da Vicenza); 1575, 6 (da Milano, da Chiari, da Riva di Trento, da Brescia, dal Friuli, da Bergamo); 1576, 2 (tutti da Venezia); 1577, 2 (tutti da Venezia); 1578, 1 (da San Felice diocesi di Verona); 1579, 4 (2 da Vicenza, da Venezia, da Casalimacero diocesi di Brescia); 1581, 1 (da Venezia); 1582, 4 (2 de Insula Laci Sebini, da Salò, da Calvisano); 1584, 3 (da Venezia, dalla Valtellina, da Verola Vecchia); 1585, 3 (da Valvasone, da Genova, da Venezia); 1586, 3 (2 da Verona, da Venezia); 1588, 3 (2 da Venezia, da Padova); 1589, 1 (da Rez- zato); 1591, 3 (2 da Venezia, da Camposanpiero); 1592, 1 (da Calcinato); 1593, 2 (da Venezia, da Padova); 1594, 1 (da Venezia); 1595, 6 (tutti da Venezia); 1596, 2 (tutti da Venezia); 1598, 2 (tutti da Venezia); 1599, 3 (tutti da Venezia). Totale pergg. duecentotre. 1602, 4 (da Sovere, da Gardone, da Venezia, da Lesena); 1603, 3 (2 da Venezia, Anglus Elyensis); 1606, 4 (a Scotia, 3 da Venezia); 1609, 2 (tutti da Venezia); 1610, 1 (da Venezia); 1611, 3 (tutti da Venezia); 1613, 3 (da Bergamo, Coloniensis, Venetus); 1614, 3 (2 da Venezia, da Tirano); 1615, 2 (da Tre- viso, da Venezia); 1616, 1 (da Venezia); 1617, 2 (tutti da Venezia); 1618, 2 (da Bergamo, da Venezia); 1619, 6 (tutti da Venezia); 1620, 3 (tutti da Venezia); 1621, 1 (da Venezia); 1622, 1 (da Venezia); 1623, 5 (4 da Venezia, da Bergamo); 1624, 2 (da Venezia, Venetus); 1625, 1 (da Venezia); 1627, 4 (tutti da Venezia); 1628, 2 (tutti da Venezia); 1629, 3 (tutti da Venezia); 1631, 3 (tutti da Venezia); 1633, 3 (tutti da Venezia); 1635, 1 (da Crema); 1638, 2 (tutti da Venezia); 1639, 2 (tutti da Venezia); 1641, 1 (da Venezia); 1642, 1 (da Venezia); 1646, 1 (da Venezia); 1647, 2 (tutti da Venezia); 1648, 1 (da Venezia); 1649, 4 (3 da Venezia, da Chio); 1651, 4 (tutti da Venezia); 1652, 1 (da Creta); 1653, 4 (2 da Venezia, da Salò, da Vicenza); 1654, 2 (da Venezia, da Bergamo); 1656, 5 (3 da Bergamo, da Desenzano, da Vicenza); 1657, 5 (2 da Venezia, 2 da Brescia, da Genova); 1658, 5 (4 da Venezia, da Bergamo); 1659, 2 (tutti da Venezia); 1661, 3 (2 da Venezia, da Zara); 1662, 3 (tutti da Venezia); 1663, 3 (2 da Venezia, da Bergamo); 1664, 1 (da Venezia); 1665, 2 (da Zara, da Venezia); 1666, 2 (da Vicenza, da Bergamo); 1667, 6 (3 da Venezia, 2 da Bergamo, da Padova); 1668, 1 (da Vicenza); 1669, 2 (tutti da Venezia); 1670, 5 (2 da Venezia, 2 da Brescia, da Bergamo); 1671, 2 (tutti da Venezia); 1672, 3 (tutti da Bergamo); 1673, 5 (2 da Venezia, da Vicenza, da Verona, da Bergamo); 1674, 2 (da Nizza, da Venezia); 1675, 6 (3 da Brescia, da Venezia, da Milano, da Nizza); 1676, 2 (tutti da Venezia); 1677, 3 (2 da Venezia, da Brescia); 1678, 4 (2 da Vene- zia, da Milano, da Verona); 1679, 4 (da Bergamo, da Venezia, da Padova, da Milano); 1680, 2 (da Venezia, da Bergamo); 1681, 3 (da Venezia, da Verona, da Milano); 1682, 3 (2 da Venezia, da Verona); 1683, 2 (tutti da Bergamo); 1684, 1 (da Venezia); 1685, 2 (da Brescia, da Venezia); 1686, 8 (7 da Venezia, da Milano); 1687, 2 (da Brescia, da Bergamo); 1688, 2 (tutti da Venezia); 1689, 5 (3 da Venezia, da Brescia, da Bergamo); 1690, 4 (da

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Brescia, da Bergamo, da Venezia, da Bologna); 1691, 6 (5 da Venezia, da Bergamo); 1692, 2 (da Venezia, da Brescia); 1693, 2 (da Venezia, da Ber- gamo); 1694, 6 (3 da Venezia, 3 da Bergamo); 1695, 2 (tutti da Venezia); 1696, 2 (da Vicenza, da Venezia); 1699, 3 (2 da Venezia, da Bergamo); 1700, 5 (2 da Bergamo, da Venezia, da Udine, da Vicenza). Totale pergg. duecentoventotto. 1706, 8 (6 da Venezia, da Brescia, da Udine); 1707, 5 (4 da Venezia, da Brescia); 1708, 2 (tutti da Venezia); 1709, 5 (3 da Venezia, 2 da Bergamo); 1711, 2 (tutti da Brescia); 1712, 3 (2 da Venezia, da Brescia); 1713, 7 (5 da Vene- zia, da Oderzo, da Vicenza); 1714, 1 (da Bergamo); 1715, 2 (da Bergamo, da Venezia); 1716, 1 (da Venezia); 1717, 8 (6 da Venezia, da Bergamo, da Siena); 1718, 1 (da Bergamo); 1719, 4 (2 da Venezia, da Firenze, da Siena); 1720, 2 (da Bergamo, da Brescia); 1721, 3 (2 da Venezia, da Bergamo)12; 1722, 1 (da Venezia); 1723, 4 (2 da Venezia, da Vicenza, da Brescia); 1724, 5 (4 da Venezia, da Montagnana); 1725, 2 (tutti da Venezia); 1726, 5 (4 da Venezia, da Belluno); 1727, 4 (tutti da Venezia); 1728, 1 (da Venezia); 1729, 3 (tutti da Venezia); 1730, 4 (da Treviso, da Savigliano, da Venezia, da Brescia); 1731, 2 (da Brescia, da Venezia); 1732, 3 (2 da Brescia, da Venezia); 1733, 1 (da Venezia); 1734, 3 (2 da Venezia, da Brescia); 1735, 2 (da Venezia, da Verona); 1738, 2 (tutti da Venezia); 1739, 1 (da Vicenza); 1741, 1 (da Ferrara); 1742, 1 (da Brescia); 1743, 1 (da Venezia); 1744, 2 (da Venezia, da Brescia); 1745, 4 (2 da Venezia, da Bergamo, da Brescia); 1746, 3 (da Genova, da Bergamo, da Venezia); 1748, 3 (2 da Bergamo, da Padova); 1749, 5 (2 da Brescia, da Venezia, da Genova, da Bergamo); 1750, 1 (da Brescia); 1751, 2 (da Bergamo, da Milano); 1752, 1 (da Vene- zia); 1753, 3 (da Venezia, da Sacile, da Padova); 1754, 2 (tutti da Vicenza); 1756, 1 (da Venezia); 1757, 2 (Venetus, non indicato); 1758, 3 (2 da Brescia, da Venezia); 1759, 4 (2 da Bergamo, da Genova, da Brescia); 1761, 4 (2 da Bergamo, da Venezia, non indicato); 1762, 2 (da Venezia, da Vicenza); 1763, 3 (2 da Venezia, da Monfalcone); 1764, 2 (tutti da Venezia); 1765, 1 (da Bergamo); 1766, 2 (da Brescia, da Bergamo); 1768, 5 (2 da Venezia, 2 da Verona, da Bergamo); 1769, 1 (da Venezia); 1782, 1 (da Sacile). Totale pergg. centocinquantasette. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 8 C. Disciplina ecclesiastica. cart. 1586 - 1792. 1. Fasc. a. Ammissione alla professione di fede e novizi. Ammissioni alla prima ton-

12. Il doc. 1721, 6 gennaio reca in attergato anche i cognomi dei professi dal 1707 al 1721; i docc. 1722 - 1782 recano alla fi ne, di una stessa mano, i cognomi dei professi. Alcune, assai poche, annotano probata invaliditate professionis exivit cucullum.

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sura. Liti per nullità di professione. 1586 - 1792. Dimissioni per promozio- ne, esami, nulla-osta dei Provveditori sopra Monasteri 1586 - 1792. Il doc. relativo alla lite per nullità di professione è del 1639. Fasc. b. Dispense dal periodo prescritto per la promozione agli ordini sacri. 1645 - 1673. Fasc. c. Promozioni ad ordini sacri. Carte concernenti promozioni a più ordini e ammissioni alla prima tonsura. 1633 - 1759. Fasc. d. Promozioni al suddiaconato ed al diaconato (alcune a stampa). 1634 - 1759. Fasc. e. Promozioni al presbiterato (alcune a stampa). 1624 - 1753. Fasc. f. Scritture in materia di ordinazioni. I Scrittura su quesiti, anonima. II (prima copertina): “Scrittura regalatami l’anno 1779 dal padre L. Perolio dell’ordine de Domenicani pubblico professore di teologia nell’Universi- tà di Camerino. Essa prova come i Regolari possino esser ordinati extra tempora a jure statuta. (seconda copertina): Elucidatio canonica de singulari privilegio ordinandi ad sacros ordines extra tempora a iure statuta Regulari- bus concesso a summis pontifi cibus in lucem edita a patre fratre Marcolino de Squarzonis Argentensi sacre theologie magistri ordinis Predicatorum. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 8 C. (segue) Disciplina ecclesiastica. 1430 - 1799. 2. Promozioni a dignità e cariche ecclesiastiche e civili nei monasteri. Fasc. a. Regole e norme sulle cariche nei monasteri. Documento del 1589: legit- timazione alla nomina ad abate di Santa Giustina di Padova di Paolo da Ve- nezia. Foglio di appunti 1769 - 1785. Elenco delle cariche: visitatore, abate di governo, priore claustrale, cellerario primo, cellerario secondo, cellerario terzo, procuratore alle liti, procuratore di stato, vicario della sacrestia, vica- rio all’infermeria, vicario e rettore in spiritualibus dell’abbazia di Santa Ma- ria del Pero [per San Giorgio Maggiore]. Le cariche vanno create anche per le fattorie periferiche: Roncaiette, Cadene, Monastier. Il visitatore rimane in carica per tre anni, gli altri per sei. Elenco dei titolari. Su istanza del padre Pierluigi Soardo di San Giorgio Maggiore, il Senato, con decreto del 1785, 10 settembre, sentito il parere dei Consultori in Iure e della Deputazione ad Pias Causas, accoglie il principio che due cariche diverse possano esser ricoperte da un’unica persona. Pagamenti per le promozioni 1669 - 1671. Fasc. b. Carica di procuratore dei monasteri veneti 1626 - 1647. Fasc. c. Dignità di abate. Nomine: 1430, 6 agosto. Eletto abate di San Giorgio Maggiore Teofi lo Michiel, ma al contempo il papa diede l’abbazia in commenda al cardinale Gabriele Condulmer. Questi, nominato papa (Eugenio IV), restituì l’abbazia ai Cassinesi e si ebbe altra elezione in abate.

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1614, 27 aprile. Ilario da Vicenza eletto abate di San Giorgio Maggiore. 1635. Circa Michele Cattaneo abate di San Giovanni Battista di Venda. 1641, 29 aprile. Elezione in abate di San Sepolcro di Campora di Lorenzo da Venezia. 1647, 26 dicembre. Lorenzo da Venezia abate di Santa Maria de Donno13. 1655, 29 dicembre. Placido da Venezia abate di San Giorgio Maggiore. 1658, 20 maggio. Ambrogio da Cologna abate di San Giorgio Maggiore. 1658, 28 dicembre. Angelo da Venezia priore di San Giorgio Maggiore eletto abate di Sant’Angelo del Cilento. 1663, 8 marzo. Cosma da Venezia priore di San Giorgio Maggiore eletto aba- te di San Baronzio di Pistoia. 1687, 25 aprile. Francesco da Venezia eletto abate di Santa Maria del Pero. 1688, 29 dicembre. Alvise da Venezia abate di San Giorgio Maggiore nomina un cellerario. (1696). Memoria con deroghe proposte alla elezione in abate al rescritto di Paolo V papa. 1708. Andrea da Parma eletto abate titolare di Santa Giustina di Padova. 1771, 14 gennaio. I Provveditori sopra Monasteri annullano cariche assegnate nel monastero di Santa Giustina di Padova senza il consiglio dei decani, secondo la costituzione della Congregazione. 1784, 20 settembre. Elezione di Gaudenzio Capretta in abate titolare di Santa Maria di Praglia. 1784, 28 luglio. Elezione di Florenzio Alberti ad abate titolare. Sec. XVIII. Lettera al doge che raccomanda la elezione in abate supranumera- rio di Giuseppe Puiati professore all’Università di Padova. Fasc. d. Dignità di priore. Nomine 1624 - 1781. Con una lettera di Alessandro VIII papa del 1690, 10 febbraio ad Alessandro Businello per la nomina. Fasc. e. Carica di maestro dei novizi. Nomine 1637 - 1705. Fasc. f. Carica di cellerario. Nomine 1627 - 1787. Con un elenco (anno 1778) di tutte le cariche economiche in Santa Giustina (Correzzola, Venezia, Mase- rà) e nella farmacia. Con un modulo a stampa per l’elezione del cellerario. Fasc. g. Dignità di decano. Nomine con intervento dell’autorità civile quasi tutte. 1625 - 1792. Fasc. h. Conservatore ecclesiastico del monastero di San Giorgio. Nomine 1593 - 1628. Fasc. i. Carica di prefetto degli studi. Nomina di Raff aele da Venezia. 1661. Fasc. k. Decreti dei Provveditori sopra Monasteri che approvano l’assunzione a dignità o cariche nel monastero di San Giorgio Maggiore 1781 - 1790. Tut-

13. Potrebbe trattarsi della chiesa di Santa Maria detta de Domno (Rodulfo) [Cottineau 1995, I, col. 984; v. Opere citate] le cui carte sono conservate presso il monastero della Santissima Trinità di Cava dei Tirreni [Kehr 1906, VIII, p. 363; v. Opere citate].

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ti a stampa (“stampiglia”). Con una parte del Senato del 1784, 13 marzo che abbassa l’età delle vestizioni e delle professioni rispettivamente da anni 21 e 25 ad anni 16 e 21. Fasc. l. Visitatori della Congregazione di Santa Giustina. Due atti: 1561 e sec. XVIII. Fasc. m. Nomine ad amministratore civile nel monastero di San Giorgio Mag- giore: 1440 patti con Marco Abramo qd. Giovanni amministratore; 1449 patto simile con Angelo Brocardo da Imola fattore, col salario annuo di 24 ducati, staia 20 di farina ed alloggio. Fasc. n. Fedi di battesimo 1589 - 1740. Certifi cati di residenza, buona condotta civile e religiosa, di stato libero, di morte 1670 - 1799. Inserita copertina sciolta “Attestati de commessi vestiendi”. 1477, 8 giugno, Napoli. Contratto di nozze tra Francesca d’Aragona nipote di Ferrando re di Sicilia e Leonardo di Tocco despoto di Arta, conte di Cefa- lonia. Copia 1724. Fasc. o. Nomine a cariche varie ecclesiastiche. 1427 - 1516 con due atti s. d. sec. XVIII. Fasc. p. Sec. XVIII. Scrittura circa i regali per le vestizioni e professioni dei novizi. Fasc. q. Liti intorno alla promozione a cariche o dignità ecclesiastiche, con due docc.: sec. XVII e anno 1784. Fasc. r. Scrittura presentata al doge dai monaci dei Santi Faustino e Giovita di Brescia e di Santa Eufemia di Brescia circa i monasteri sprovvisti di abate o priore. Sec. XVIII. Fasc. s. Decreti sulle prerogative liturgiche degli abati Cassinesi e sulla regolamen- tazione in genere di essi. Comprende: 1602, 6 aprile. Congregazione dei Riti: circa l’abito dei prelati Regolari. 1606, 8 agosto. Decreto della predetta Congregazione che estende ai Celestini le prerogative della mitra, baculo, berretto quadrato, mantello. 1615, 12 marzo. La detta Congregazione riconosce agli abati nelle loro chiese l’uso del baldacchino, con una conferma della Congregazione dei cardi- nali del Concilio Tridentino s. d.. 1627, 18 dicembre. Gli abati non in carica non possano celebrare pontifi cali senza il placito del capitolo generale (Congregazione dei Riti). 1629, 11 luglio. Urbano VIII papa conferma l’uso del baldacchino (stampa). 1632 - 1692. Lettere e memorie al doge e Provveditori sopra Monasteri. Co- pertina interna “Carte relative alla disciplina interna del convento”. Fasc. t. 1623 - 1771. Permessi e facoltà particolari concessi a singoli monaci (let- tura di libri proibiti, visite a parenti, esenzione da riti e da obblighi di vita comune per motivi di salute). Fasc. u. 1665 - 1703. Circa l’introduzione di monaci forestieri nei conventi. Con una ducale di Marino Grimani (copia) circa il monastero degli Eremitani di Padova 1605, 25 agosto; una ducale di Antonio Priuli (copia) 1619, 24

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maggio circa San Giovanni di Verdara di Padova; un decreto del Consiglio dei Dieci del 1646, 27 settembre ed una relazione di Cleto abate di San Giorgio Maggiore ai Provveditori sopra Monasteri 1703. Fasc. v. Sec. XVIII. Lettere relative all’abbandono della religione del monaco Cri- stoforo Cristinelli. Fasc. x. 1696 - sec. XVIII. Norme di polizia e punizioni di monaci. Carte relative alla disciplina di privati frequentanti il monastero e l’isola di San Giorgio. 1633 - 1696. Correzioni e misure cautelative contro monaci. Pareri giuridici su liti varie anche penali. Comprende: Sec. XV parere su falso documentale. Sec. XV parere di Filippo Decio circa una lite tra la chiesa di San Bartolomeo di Venezia, i parrocchiani ed il Patriarcato di Venezia. 1596, 9 settembre. Decreto di Antonio Maria Graziano nunzio apostolico: pre- clusione di giudizio civile nei confronti del monastero di San Giorgio Mag- giore. 1347, 8 ottobre. perg. Processo penale dinnanzi a Petrocino abate di San Cipria- no, dottor di decreti, preside provinciale del capitolo degli abati, contro i monaci Padovano da Padova, Costantino da Treviso e Martino da Trieste che si proponevano di estrar da prigione tale Morandino monaco e circa tra Giovannino da Bologna che fu trovato in carcere impiccato. Fasc. y. Sec. XVIII. Norme generali di amministrazione dei monasteri. Fasc. w. Carte relative all’istruzione nella scienza e nelle arti dei monaci. Com- prende: 1659, 25 giugno, Bologna. Diploma di laurea in teologia di Benedetto Vitallio Veneto monaco cassinese. In pergamena, con rilegatura in cuoio ornato a piccoli ferri in oro. Manca la prima pagina. Note in materia a seguito del decreto 1793, 15 maggio della Deputazione ad Pias Causas, memoria dell’abate visitatore Mauro Soldo ai Provveditori ed Aggiunto sopra Monasteri. Sec. XVIII. Osservazioni circa la Congregazione Cassinese nella Lombardia Au- striaca. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 8 C. (segue) Disciplina ecclesiastica. Fasc. aa. Rapporti tra Benedettini ed Olivetani. Note relative a riforme. 1678. Comprende: 1678, 20 marzo. Memoria circa i rapporti con gli Olivetani, contro gli abati perpetui di Angelo della Noce arcivescovo di Rossano. Sec. XVII. Ricorso al papa per modifi che al capitolo generale che reca modifi - che alle provincie, alla funzione degli abati, alla estensione dei visitatori a monasteri troppo lontani tra loro.

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Sec. XVII. Considerazioni circa una “Repubblica religiosa” e sulla organizza- zione della Congregazione cassinese (a seguito del breve di Urbano VIII papa) sulla questione della perpetuità o “vacabilità” del Defi nitorio. Fasc. bb. Rapporti tra Secolari e Regolari. perg. e cart. 1622, 1 luglio. Lettera (perg.) di Giovanni Battista Remboldo a Paolo de Alessis canonico di Brescia giudice di lite per una cappellania tra Giovanni Battista de Britis e Claudio Barbisone, ambedue da Brescia. Bollo cereo rosso con teca lignea ben conservato. 1538, 6 settembre, Roma Santa Maria Maggiore. Breve di Urbano VIII papa: che nelle chiese appartenenti ai Cassinesi i monaci possano esercitare la cura d’anime ed esser rimossi dai loro superiori. A stampa. Sec. XVII. Due brevi memorie circa un coadiutore nominato dal vescovo di Tre- viso ed altro dal vescovo di Padova. Fasc. cc. Liti in materia di benefi ci ecclesiastici. 1480 - 1539. 1480, 23 dicembre, Venezia. Lite tra il monastero di San Giovanni di Verdara di Padova e prete Andrea Spiti per un benefi cio, con sentenza di scomunica di questi, contumace, emessa da Antonio Mauro abate di San Giorgio Mag- giore conservatore e giudice apostolico della Congregazione Lateranense. 1488 - 1499. Lite circa un canonicato tra Pietro Loredan qd. Lorenzo protonota- rio apostolico e Pietro Antonio e Alvise Zuccoli fratelli fi gli di Daniele mo- naci con ducale in copia (1488, 9 luglio) di Agostino Barbarigo a Leonardo Loredan podestà e Nicolò Trevisan capitano di Padova, sentenza (1498, 29 dicembre, Venezia) di Michele da Trieste abate di Santa Maria Rotonda di Ravenna e lettera (1499, 14 gennaio, Roma, San Pietro) di Giuliano vesco- vo Ostiense al Patriarca di Venezia. 1503, 13 novembre. Lettera di Michele da Trieste abate di Santa Maria Rotonda di Ravenna agli Avogadori di Comun circa lite tra Ambrogio Albignano e Giacomo Miculi. 1511, 14 maggio, Roma. Sentenza di Giovanni Vanulio auditore papale in lite tra Girolamo Patrimessi e Francesco della Priora per il benefi cio di San Lorenzo di Parlano, diocesi di Treviso. 1539. Procura di Francesco Pesaro patriarca di Costantinopoli a Giovanni Fran- cesco di Lugo; procura di Ludovica fi glia qd. Luca Zorzi a Domenico Nigro in lite. Fasc. dd. Giuspatronati. Teoria. Sec. XVIII. Estratto dall’opera del cardinale Giovanni Battista De Luca, Disser- tazioni XI e LV14. Fasc. ee. Lettere varie e Miscellanea.

14. Sacrae Rotae Romanae Decisiones, et summorum Pontifi cum Constitutiones recentissimae, Th ea- trum veritatis et justitiae cardinalis De Lucae, ejusque tractatus De offi ciis venal. et statut. successionibus amplectentes, confi rmantes, et laudantes. Argumentis, summariis et indicibus necessaribus exornatae ..., Venetiis : ex typographia Balleoniana, 1734, 11 voll.

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Appunti storici; cenni sulla polemica Felice Contelori - Fortunato Olmo circa la venuta di Alessandro III a Venezia sec. XVII; due carmi latini Si felix dicen- dus e Michi decet prosodia sec. XVII; indirizzo all’imperatore d’Austria di un giovane dell’Accademia Reale Teresiana. Due lettere sec. XV e XVII a carattere religioso; 1755, 31 marzo lettera di Gia- como Inghirami vescovo di Arezzo agli Aretini; 1769 lettera con descri- zione di visita pastorale ad un monastero del vescovo di Rovigo; 1773, 29 maggio, Roma: lettera di Clemente XIV papa a prete Lorenzo Balbi; 1776, 13 ..: lettera di Andrea [Giovannetti] vescovo Himeriensis (= Hemeria, pa- triarcato di Antiochia) amministratore arcivescovile di Bologna a Giuseppe Callegari abate olivetano del monastero di San Nicolò di Rodengo; 1768, aprile - maggio: lettera di Stanislao Perondoli da Pavia a Giuseppe Callegari con minuta di risposta; sec. XVIII copia di lettera di “milord Walter” descri- vente l’accoglienza da lui ricevuta dal Papa; sec. XVIII lettera a Pellegrino Ferri vescovo di Adria. (1521, dicembre). Lettera sulle condizioni fi nanziarie di Roma alla morte di Le- one X papa. 1764. Ricorso di Tommaso Campagnella da Rovigo per l’assunzione alla cittadi- nanza veneziana. Sec. XVII. Esposto circa la somministrazione dei sacramenti in caso di pestilenza. 1772, 15 luglio. Lettera di Gaetano Stampa, arcivescovo di Calcedonia, legato apostolico al doge Alvise IV Mocenigo, di convenevoli. sec. XV. Estratto dalla lettera di san Bernardo sulla famiglia. Alcuni frammenti a stampa del sec. XVIII, in parte di Simone Occhi tipografo veneto. Fasc. ff . Beatifi cazione di Giovanna Maria Bonomi monaca di San Girolamo di Bassano. 1781, 28 settembre. Decreto dei Provveditori sopra Monasteri che autorizzano l’abate amministratore della Cassa Veneta Cassinese a spendere ducati 100 per la cerimonia da tenersi in San Pietro. Fasc. gg. Cause singole e provvedimenti disciplinari di Regolari. 1548 - 1682. Sec. XV. Parere giuridico in lite civile cui interviene il monastero di Santa Lucia non specifi cato ed altro non nominato (si accenna alla prescrizione, alla buona fede, ecc.). 1548, 18 gennaio, Venezia. Vittore da Pozzuoli vicario generale di Girolamo Querini patriarca di Venezia cita l’abate di San Giorgio Maggiore a compa- rire nella causa contro prete Camillo de Zamari da Brescia che, abbandonati i Regolari, si era dato a pratiche secolari e, ritornato fra i Regolari in San Giorgio Maggiore, era stato assolto dalla Penitenzieria. 1670, 19 aprile, Perugia. Il capitolo generale proibisce ai monaci di uscire da San Giorgio Maggiore. 1677, 17 maggio, Perugia. Ordine simile specie per i monaci che, nel carnevale, vanno ad abitare da parenti. Due esemplari; ripetuto nel 18 giugno, Peru- gia.

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1682, 7 aprile, San Nicolò di Lido. Giovanni da Venezia abate di San Nicolò cita a comparire Pietro Andrea decano nello stesso monastero, pena la scomu- nica. 1682, 30 dicembre. Provvedimento dell’abate di San Giorgio Maggiore contro i monaci che, ammalati, vanno a curarsi fuori dal monastero. Copertina (e copertine interne) moderna, processo critico. Proc. 8 D. Decreti dell’Inquisizione contro gli eretici e bolle papali simili. 1559 - 1753. Comprende: 1559, 11 febbraio, Venezia. Il Tribunale dell’Inquisizione alle autorità ecclesiasti- che: annotino le opere edite in qualsiasi lingua e ne comunichino l’elenco. 1587, 10 giugno, Roma. L’Inquisizione romana e universale assolve fra Timoteo da Pavia da eresia. 1677. Verbale della causa d’eresia contro Giacinto da Pavia detenuto in carcere, con un consulto di Silvio de Cavaleriis da Roma sugli incorreggibili. Sec. XVII. Proposizioni teologiche dei padri Crusè e Miller domenicani lettori nell’Università di Torino e dell’abate Lungiani lettore dell’Università di Torino. Decreti a stampa: 1623, 3 febbraio. Gregorio XV papa contro i sortilegi e malefi ci. (segnato “Num. 17”). 1624, 21 settembre, Roma. Decreto della Congregazione del Concilio contro Regolari apostati. (all. foglio ms. “Num. 27”). 1625, 30 ottobre. Decreto di Urbano VIII papa contra colentes immagines non beatifi catorum. Due esemplari. 1627, 4 febbraio, Roma. Decreto della Congregazione dell’ Indice contro libri proibiti. 1665, 24 settembre, Roma. Decreto dell’Inquisizione romana e universale in me- rito alla rilassatezza della fede. Due esemplari. 1666, 18 marzo, Roma. Decreto della stessa autorità con varie regole religiose. Due esemplari. (segnato “N° 15”). 1679, 2 marzo, Roma. Decreto simile. (segnato “Num. 29”). 1687, 28 agosto, Roma. Decreto simile. 1690, 24 agosto, Roma. Decreto simile. (segnato “N° 8”). 1691, 1 dicembre, Roma. Decreto della Penitenzieria Maggiore circa il ritorno di religiosi apostati o fuggitivi. 1694, 24 luglio, Roma. Decreto della Congregazione dei cardinali contro apostati e fuggitivi. Due esemplari. 1745, 5 agosto, Roma. Decreto dell’Inquisizione romana e universale contro sor- tilegia nella messa e nelle confessioni. 1753, 25 giugno, Verona. Gerolamo Giacinto Maria Medolago da Bergamo in- quisitore generale nella diocesi nomina consultore teologo l’abate Gregorio Correr. Copertina moderna, processo critico.

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Proc. 8 E. Scritture circa la soppressione di piccoli monasteri. sec. XVII. Con tre memorie del sec. XVII (frammento) incomplete. (“conventini”, “luoghi piccioli”). Copertina moderna, processo critico. Proc. 8 F. Bolle papali relative ai giubilei e bolle vescovili di esecuzione. 1625 - 1777. 1625, 28 gennaio, Roma San Pietro. Urbano VIII papa indice il giubileo. A stampa. 1648, 19 marzo, Venezia. Il patriarca Giovanni Francesco Morosini notifi ca il sommario del giubileo indetto da Innocenzo X papa. A stampa. 1656, 21 luglio, Roma Santa Maria Maggiore. Alessandro VII papa indice il giu- bileo. A stampa. (Due esemplari). 1661, 2 marzo, Roma Santa Maria Maggiore. Alessandro VII papa indice il giu- bileo per sovvenire alla guerra contro i Turchi, con il sommario del patriarca di Venezia Giovanni Francesco Morosini del 19 marzo. A stampa. 1663, 16 febbraio, Roma Santa Maria Maggiore. Alessandro VII papa indice il giubileo. A stampa. 1664, 7 marzo, Roma Santa Maria Maggiore. Alessandro VII papa indice il giu- bileo, per la guerra contro i Turchi. A stampa. 1667, 18 luglio, Roma Santa Maria Maggiore. Clemente IX papa indice il giubi- leo, con accluso sommario 1667, 3 agosto, Venezia del patriarca di Venezia Giovanni Francesco Morosini. A stampa. 1673, 14 febbraio, Verona. Lettera dell’abate dei Santi Nazaro e Celso di Verona Alvise Ghidini circa il giubileo del 1673. 1691, 3 dicembre, Venezia. Sommario del giubileo indetto da Innocenzo XII papa (1691, 12 novembre) del patriarca di Venezia Giovanni Badoer. A stampa. 1693, 26 dicembre. Sommario del giubileo indetto da Innocenzo XII papa (1693, 7 dicembre) di Giovanni Badoer patriarca di Venezia. A stampa. 1699, 18 maggio, Roma Santa Maria Maggiore. Innocenzo XII papa indice il giubileo per l’anno 1700, con accluso sommario del 24 novembre, Venezia di Giovanni Badoer patriarca. A stampa. 1728, 2 gennaio, Roma San Pietro. Benedetto XIII papa indice il giubileo, segue sommario del 10 febbraio del vescovo di Brescia cardinale Angelo Maria Querini. A stampa. 1741, 15 febbraio, Venezia. Sommario notifi cato dal patriarca Francesco Antonio Correr relativo al giubileo indetto da Benedetto XIV papa. A stampa. 1751, 23 marzo, Venezia. Pubblicazione del giubileo indetto da Benedetto XIV papa nel 1751, 1 gennaio da parte di Alvise Foscari patriarca. A stampa. 1759, 7 marzo, Venezia. Pubblicazione del giubileo indetto da Clemente XIII papa nel 1758, 11 settembre da parte del patriarca di Venezia Giovanni Bragadin. A stampa. 1758, 11 settembre, Roma Santa Maria Maggiore. Indizione del giubileo di Cle- mente XIII papa. Cinque esemplari a stampa (di cui quattro con incollato

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ms. di Giovanni Antonio Th iera abate di San Giorgio Maggiore che ordina la pubblicazione) con il sommario del 1759, 7 marzo, di Giovanni Bragadin patriarca in tre esemplari a stampa. 1775, 25 dicembre, Roma San Pietro. Pio VI papa indice il giubileo, con il som- mario del 1777, 26 febbraio, Venezia di Federico Maria Giovanelli patriar- ca. A stampa. Aggiunte tredici lettere di ricevuta da parte di autorità reli- giose 1777. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 8 G. Preminenza dei Regolari nelle pubbliche processioni. 1502 - 1729. Comprende: 1502, 29 aprile. Parte del Consiglio dei Dieci che stabilisce le precedenze (i cas- sinesi di San Giorgio Maggiore vengono dopo i Canonici Regolari). Tre esemplari in copia sec. XVII. 1510, 23 gennaio, Roma. Decreto della Congregazione dei Riti che dà in Verona la precedenza ai cassinesi dei Santi Nazaro e Celso nei confronti degli Oli- vetani di Santa Maria in Organo. A stampa. (segnato “N° 14”). 1729. “Carte spetanti alla controversia de monaci Cassinensi e Canonici di S. Salvator per la precedenza”. Copertina moderna, processo critico. Proc. 8 H. Liti tra Secolari e Regolari circa le sepolture. 1476 - 1737. Comprende: 1476, 18 marzo, Roma San Pietro. Bolla di Sisto IV papa, in copia. 1591 - sec. XVII. Documenti e memorie in merito. 1671, 5 giugno. Parte del Senato. 1688, 19 agosto. Parte del Senato. Sospende la parte precedente, dando la premi- nenza ai parroci. Fasc. “Per li [..] padri et monaci di S. Giorgio Maggior [..] contro il reverendissi- mo clero di Venetia in causa di dar sepoltura a morti nella chiesa d’essi padri e altri Regolari colla sentenza in favore del clero”. 1664 - 1737. La lite si svolge in Avogaria di Comun; elenco e testimonianze dei parroci. Copertina moderna, processo critico. Proc. 8 I. Liti tra Secolari e Regolari circa l’elezione dei parroci. 1531 - 1718. Con una parte del Consiglio dei Dieci del 1718, 23 gennaio. Copertina moderna, processo critico. Proc. 8 K. Controversia tra l’arcivescovo di Milano ed il presidente della Congregazione Cassinese. 1654 - sec. XVII. Comprende: 1654. Breve memoria circa l’indipendenza dei Regolari dai vescovi, con consi- glio a favore del priore di San Simpliciano di Milano e testo dell’iscrizione

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(1654, 19 maggio) in latino affi ssa alla porta di San Simpliciano con le ragioni a favore della chiesa. Sec. XVII. Breve memoria a stampa (“Ristretto delle ragioni”) circa la pretesa dei canonici di Milano nel volere che i Cassinesi di San Simpliciano loro sostengano il libro nelle processioni. Sec. XVII. Breve memoria (In causa iurisdictionis) tra l’arcivescovo di Milano e Stefano Figino presidente della Congregazione Cassinese. A stampa. Copertina moderna, processo critico. Proc. 9. “Liti contro li mercanti Armeni che pretendevano ragione di aver le sue sepolture in questo monastero”. cart. 1675. Con interventi dei Provveditori sopra Monasteri e dei Provveditori alla Sanità. Copertina originale, legato con aggiunte. In buona parte illeggibile per danni da scoloritura. Proc. 10. “Scritture d’accordo e ricevute per la facitura di pitture e statue in questo mona- stero”. cart. 1562 - 1649. Quietanze di: Pietro Bosello “buttador” (fonditore) alla Stella per la esecuzione in bronzo degli Angeli commessigli 1637 - 1642. Girolamo Campagna scultore per una Madonna in pietra viva (ducati 200). 1595. Matteo Ponzoni pittore. Contratto 1649, 24 gennaio per un quadro di San Gior- gio di altezza e larghezza eguali all’altare (che è il terzo da sinistra dopo l’altare della Madonna). Spesa di lire 700. Paolo Caliar da Verona. Contratto del 1562, 6 giugno (Alessandro da Bergamo procuratore e Maurizio da Bergamo cellerario) per “la istoria de la Cena del miracolo fatto da Cristo in Cana Galilea facendo quella quantità di fi gure che le potrà intrar acomodamente”. Compenso vitto, una botte di vino ducati 324. Quietanza del 6 ottobre 1563. Proc. 10 A. “S. Zorzi M[aggio]re. Fabrica della chisa”. Registro cart. di contratti vari relativi, in gran parte, alla esecuzione della chiesa nuova, di cc. 1 (indice) + 73 scrit- te, più un foglio staccato non numerato. Nella numerazione antica - che qui si segue - mancano le cc. 50, 58, 59. Le cc. 10 e 25 sono ripetute. Il registro è fortemente danneggiato da umidità spesso a piena pagina: umidità che tuttora non ha assunto il color rosso-vino. cc. 1r. - 2r. 1591 (o 92), 20 gennaio. Accordo tra Michele da Venezia abate ed i fratelli Girolamo e Giuseppe Campagna per la esecuzione di cinque fi gure in bronzo (Dio e i Quattro Evangelisti). Consegna entro la Pasqua 1593. Testi Antonio Aliense pittore e Marcho da la Carità del qd. Rocho pitor. Compenso: ducati 1650. L’accordo si estende al fonditore, France- sco Mazzoleni. cc. 2v. - 6r. 1582, 22 ottobre, Venezia. Testamento del novizio Luca de’ Mozzi da Calvisano che lega al monastero 20 ducati d’oro.

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cc. 6v. - 7r. 1589, 17 novembre. Quietanza per lavori non specifi cati e senza indicazione dell’importo di Antonio di Palliari detto da Marchon “murer”. cc. 7v. - 8v. s.d. Accordo tra Michele abate e Giovanni Giacomo di Pietro taglia- pietra a San Vidal per la esecuzione di tre altari siti a mezzogiorno nella chiesa (tre gradini di pietra istriana e predella in pietra veronese, misure eguali a quelle dell’altare fatto eseguire dal qd. [Domenico] Bollani vescovo di Brescia). Esecuzione entro un anno; prezzo 800 ducati. cc. 9r. - 10v. 1592, 23 febbraio. Accordo tra Michele abate e Pietro di Comino tagliapietra a San Vidal ed il fi glio di questi Giovanni Giacomo. Per “far un altar grande della crosera verso mezogiorno della chiesa [..] in pietra da Rovigno [..] e in pietra mandolata e machiata da Verona” con cinque gradi- ni, quattro colonne con capitello secondo il disegno. Inoltre: una porta in pietra di Rovigno alta piedi 12 e larga 6 per la sagrestia nuova, secondo il disegno; otto “giozzoli” nella sacrestia secondo disegno; due “gorne” intor- no alla sacrestia e il “salizato” in pietra di Rovigno e di Verona. Costo: ducati 1326. L’atto è sottoscritto da Marcho da la Carità qd. Rocho pitor. cc. 10r. - 11v. 1593, 18 marzo. Accordo tra Michele abate e Gasparo fi glio qd. Pietro Gatti da Bassano intagliatore abitante in contrada di San Moisé in Frezzeria per la sagrestia della chiesa nuova (banchi, spalliera, sedili (“se- doline”), armadi nel muro perimetrale); misure della predella; banco con portelle. Il tutto in larice, abete e noce. Lavoro entro il maggio 1594. Prezzo ducati 900. c. 12r. - 12v. 1593, 28 maggio. Accordo tra Michele abate e Battista fi glio qd. Giacomo di Baldi muratore dalla Riviera di Salò. Revisione delle fonda- menta di tutto il monastero, alle “gorne”; previsto l’utilizzo di palifi cazioni. Prezzo ducati 516. cc. 13r. - 14v. 1593, agosto - novembre. Contratto di livello. c. 15r. 1593, 31 gennaio. Accordo tra Pietro da Valtellina cellerario e Nicolò Roc- catagliata scultore per la esecuzione di due fi gure in bronzo (San Giorgio e Santo Stefano) “conforme al modello di cera da lui presentato”, da porre nel coro nuovo. Prezzo ducati 60. c. 15v. 1593, 26 febbraio. Accordo tra Michele abate e Giacomo di Pietro taglia- pietra a San Vidal: quattro altari dalla parte di tramontana, cioè quello di santo Stefano e gli altri tre “all’incontro de quelli tre pur da lui fatti dalla parte di mezzogiorno”, essendo conformi in tutto e per tutto agli altri. Ese- cuzione entro il 1595. Prezzo ducati 1400. c. 16r. - 16v. 1594, 15 marzo. Accordo tra Michele abate e Niccolino Roccata- gliata scultore: ventidue fi gure di bronzo con un campanello attaccato alla mano del puttino, che reca un candeliere sulla testa. Esecuzione entro il febbraio 1595. Prezzo ducati 340. cc. 17r. - 20r. 1594, 1 aprile. Accordo tra Michele abate e Gasparo qd. Pietro Gatti da Bassano intagliatore a San Moisè in Frezzeria. Esecuzione del coro lungo piedi 50 e largo 35; sedie del coro; un sedile grande; colonne scanala-

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te; capitelli lavorati a foglia di rovere; angeli; puttini. Descrizione assai lunga e minuta. Tutto in noce. Esecuzione entro la Quaresima del 1596. Prezzo ducati 3000, più staia venticinque di grano e dodici bigonci di vino. c. 20v. 1594, 6 giugno. Accordo tra Michele abate e Bartolomeo Salvioni “calde- raro sta in calle dei Favri all’insegna del Papa”. Esecuzione entro tre mesi di una “balla di rame rotonda [..] che va posta sopra li Quattro evangelisti di bronzo che serveno per tabernacolo del Ss. Sacramento, alta e larga piedi 3 ½”. Prezzo ducati 60. c. 21r. 1594, 25 giugno. Bartolomeo qd. Domenico tagliapietra e “protho” dalla contrada di Sant’ Agnese si impegna ad eseguire l’altar maggiore della chiesa nuova, su disegno dello stesso Bartolomeo. Prezzo ducati 400. c. 21v. 1594, 2 settembre. Accordo tra Girolamo da Valtellina cellerario ed Anto- nio de’ Sarri Pallasi fi orentino “marangon et compagni fatto venir in questa città dal [..] padre abbate” per la esecuzione giornaliera di lavori vari, col salario di lire 3 di piccoli al giorno, con inizio dal 4 agosto. c. 22r. 1595, 3 febbraio. Accordo tra Michele abate e Piero di Ciprian da Tri- cesimo per esecuzione di piedi duecentocinquanta di “frisi” larghi sette di pietra “negra e bianca” per soldi 26 al piede. Lavoro da eseguirsi entro la festa dell’Ascensione. cc. 22v. - 24r. 1595, 9 marzo. Accordo tra Michele abate e Piero Burlandi da Verona contrada di San Nicolò tagliapietra per la esecuzione del pavimento: quadri in pietra rossa, nera e bianca, contorni, tavolette, gradini e frisi. Tavolette mille- trecentootto a marchetti 52 l’una (da oncie 15); tavolette duemilaseicentoot- tanta a marchetti 58 l’una (di oncie 18). Notevoli altre misure. Sottoscrizione anche di Marcho qd. Rocho de’ Bagioni “pitor a la insegna de la Carità”. cc. 24v. - 25v. 1595, 11 marzo. Accordo tra Michele abate e Bortolo tagliapietra e suo fi glio Giulio per la esecuzione di quattro scalini con cui si va al coro in pietra bianca di Rovigno e dell’altare nella sacrestia nuova. Prezzo ducati 440. c. 25v. 1587, novembre. Estratto del testamento di Andrea Vendramin qd. An- drea monaco in San Giorgio Maggiore. cc. 25r. - 26r. 1595, 13 marzo. Accordo tra Michele abate ed Alessio Zecchino da Verona pel trasporto di pietre. c. 26r. 1595, 25 marzo. Accordo tra Michele abate e Giovanni Giacomo taglia- pietra a San Vidal per la esecuzione di lavori vari. c. 26v. 1595, 1 aprile. Accordo tra Michele abate e Francesco Genova “orese [..] alla Croce in Rialto” per la esecuzione di due candelieri d’argento per ... all’oncia. c. 27r. 1595, 5 aprile. Accordo tra Michele abate e Giovanni Giacomo tagliapietra a San Vidal per la esecuzione del “salizado” della chiesa in marmo bianco, rosso e nero per ducati 10 al passo. cc. 27v. - 28r. 1595, 1 giugno. Accordo tra Girolamo da Valtellina cellerario e Zuane da Padenghi ortolano.

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cc. 28v. 1595, 7 giugno. Accordo tra detto Girolamo e Giacomo Moretto milane- se e Giacomo di Pilon Falzer dalla Motta “sbianchesini”. c. 29r. - 29v. Accordo tra Michele abate e Pietro Burlandi da Verona, contrada di San Nicolò, per scalini lavorati col suo cordone. Prezzo ducati 45. 1595, 7 giugno. c. 30r. - 30v. s.d. (1595). Accordo con Girolamo Campagna scultor per la ese- cuzione della Madonna “in pietra viva nominata bronzo da Verona con un fantolino in braccio et doi anzoletti alli piedi [..], doi altri anzoletti che so- stentino una corona sopra la testa di essa Madonna”. Da approntarsi entro la Pasqua ventura. Prezzo ducati 250. c. 31r. 1595, 22 giugno. Accordo con gli “sbianchesini” sopra citati per “governar tutte le porte di pietra viva” del monastero. c. 31v. 1595, 27 giugno. Giovanni Battista Rizoleci padovano, orefi ce al Gesù, si impegna ad eseguire quattro tabernacoli d’argento per il prezzo di ducati 20 ciascuno, da ultimarsi entro il Natale. c. 32r. 1595, 11 novembre. Giacomo Zane qd. Alessandro intagliatore a San Lio si obbliga ad eseguire quattro fi gure (Cristo in Croce, Madonna, Maddale- na, San Giovanni) che saranno poste sopra l’organo della chiesa nuova per ducati 50. c. 32v. 1596, 25 gennaio. Obbligazione di Marcantonio Vanin intagliatore di fare una cassa d’intaglio per riporre il Corpo del Signore nella Settimana Santa, per ducati 75. c. 33r. 1596, 16 aprile. Leandro Bassano pittore si impegna ad eseguire un quadro di Santa Lucia grande “come l’altare dove va posto”, secondo il bozzetto da lui eseguito entro il settembre, per ducati 80. Sottoscrizione di Leandro Ponte Bassano cavalier. cc. 33v. - 34r. 1596, 20 aprile. Accordo tra Michele abate e Livio de’ Comaschi piacentino: esecuzione del fregio a tutte le sedie del coro. Lavoro da ultimar- si entro il settembre, per ducati 150. cc. 34v. - 35r. 1596, 22 aprile. Accordo tra Michele abate e Cesare Groppo geno- vese e Nicolino Roccatagliata per la esecuzione di due candelieri con fi gure in bronzo entro il novembre. Prezzo ducati 500. c. 35v. 1596, 22 aprile. Accordo tra Michele abate e Francesco Genova orefi ce alla Croce per la esecuzione di due candelieri d’argento di lega bollata simili, conforme al disegno e agli altri due. Ducati 50 (?). c. 36r. 1597, 27 febbraio. Accordo tra Michele abate ed Antonio Beltrame da Salò per la fornitura di seicentocinquantasei pietre “di parangone” per ducati 25. c. 36v. 1597, 4 giugno. Accordo tra Michele abate e Giovanni Giacomo di Pietro tagliapietra a San Vidal per la posa in opera del “salizzado” del coro nuovo per ducati 15 al passo quadro. c. 37r. - 37v. 1597, 6 giugno. Accordo tra Michele abate, Leonardo Donà pro- curatore di San Marco e Alessio Cechin tagliapietra di Sant’Ambrogio di Verona pel trasporto di pietre a lire 3 giornaliere.

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c. 38r. 1597, 20 giugno. Accordo tra Michele abate ed Alberto Fiamengo intaglia- tore per eseguire “tutti li leoni che intrano nel choro novo [..] e li dolfi ni [..] sopra detti leoni”, pel prezzo di ducati ... c. 38v. 1597, 20 giugno. Accordo tra Michele abate e Livio intagliatore piacenti- no per intagli nelle cartelle del coro nuovo, per lire 10. c. 39r. 1597, 20 giugno. Accordo tra Michele abate e Piero da San Barnaba in- tagliatore per intagli alle cartelle sugli appoggi del coro nuovo, per lire 13. c. 39v. 1597, 17 novembre. Accordo tra Michele abate e Livio piacentino inta- gliatore per intagliare le cartelle nelle sedie del coro per ... . c. 40r. 1598, 8 gennaio. Contratto di locazione. c. 40v. 1598, 24 febbraio. Obbligazione di Leandro Bassano pittore di eseguire un quadro raffi gurante il Confl itto degli Angeli buoni con Lucifero per ducati 65. c. 41r. 1598, 4 aprile. Obbligazione di Livio piacentino intagliatore di eseguire fogliami attorno alle sedie del coro nuovo per ducati 80. c. 41v. 1599, 20 gennaio. Accordo tra Pietro da Valtellina cellerario ed Alberto Fiamengo intagliatore per eseguire quarantotto vasi, secondo disegno, che vanno posti sopra la cornice del coro nuovo. Prezzo lire 7 ciascuno (?). c. 42r. 1599, 22 febbraio. Pagamento di ducati 500 a Nicolò Pecin e Francesco Burlandi tagliapietra. c. 42v. 1599, 1 marzo. Giacomo Palma pittore si obbliga a dipingere un quadro “della Historia del Paradiso conforme alla buciatura et disegno” con buoni colori e “buona laca de Fiorenza” per ducati 75. c. 43r. 1601, 12 ottobre. Accordo tra Giacomo da San Felice abate e Antonio Beltrame della Riviera di Salò per l’acquisto di tre pietre “de parangon” negre per ducati 20. cc. 43v. - 44r. 1602, 19 luglio. Accordo tra lo stesso Giacomo ed Antonio taglia- pietra dai Santi Giovanni e Paolo per molti marmi lavorati, fra cui colonne, per ducati 620. cc. 44v. - 45r. 1607, 28 giugno. Accordo tra Domenico da Cologna abate e Gi- rolamo Locatelli detto Burla da Rovigno. Acquisto di n. dodici colonne da miara 28 / 8 per ducati 80 l’una; architravi da miara 24 a ducati 80; due pezzi di architrave da miara 32 l’uno per ducati 90; altre pietre occorrenti per fi nire “la fazzada della chiesa”. Il tutto condotto a San Giorgio. c. 45v. 1607, 30 giugno. Accordo tra Domenico da Cologna abate, Giulio qd. Bortolo tagliapietra da Sant’Agnese e Giacomo di Pietro da Santa Mar- gherita per “tutte le pietre che anderanno nella fazzada della chiesa [..] dal bassamento [..] fi n alla summità conforme al modello fatto”. Prezzo ducati 4900, da lire 6 soldi 4. c. 46r. 1610, 30 gennaio. Accordo tra lo stesso Domenico e Girolamo Locatello detto Burla per pietra di Rovigno. c. 46v. 1611, 14 gennaio. Accordo con l’ospedale dei Santi Giovanni e Paolo per successione.

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c. 47r. - 47v. 1611, 15 luglio. Accordo per lavori fatti alla facciata della chiesa e altrove con Giulio qd. Bortolo da Sant’Agnese e Giovanni Giacomo qd. Pietro da Santa Margherita tagliapietra. Pagamento resto di ducati 400. c. 48r. - 48v. Accordo con Maddalena vedova di Battista qd. Antonio marangon pel pagamento di un residuo, ammontante a ducati 250. c. 49r. 1613, 22 aprile. Obbligazione di Cristoforo qd. Cristoforo Panalato da Pieve di Bon (diocesi di Trento) abitante a San Luca per la manutenzione delle case del monastero, col salario di annui ducati 30 in due rate. c. 49v. 1614, 6 giugno. Obbligazione di Giulio tagliapietra di eseguire “tutto il balaustrado avanti il santuario”, dando il monastero tutto il materiale, per ducati 210. c. 51r. - 51v. 1618, giugno. Accordo tra Pietro da Valtellina abate e Bernardo tagliapietra da Venezia per fare “l’inclaustro appresso la porta di detto mo- nasterio” con colonne e capitelli. Prezzi unitari. c. 52r. - 52v. 1618, 4 settembre. Accordo tra detto Pietro abate e Giovanni Bat- tista Albasene scultore vicentino abitante a Padova per la esecuzione di cin- que fi gure “di pietra da Costoza del Vicentino”: tre poste alla sommità del frontespizio (Cristo benedicente ed ai lati due Angeli oranti) e due più in basso, nel corpo dell’edifi cio (San Paolo, in veste “di cavalier di santa chiesa” ed altro santo da destinarsi). Esecuzione entro il dicembre 1619. Prezzo ducati 300. c. 53r. 1622, 9 maggio. Obbligazione di pittore di eseguire do- dici quadri “di altezza di sei et sette quarte l’uno” raffi guranti il Beato Nicolò Giustinian, San Gerardo Sagredo e Dieci dogi fattisi monaci in San Giorgio. Acconto di lire 62. c. 53v. 1622, 31 maggio. Contratto d’acquisto di vino nero. c. 54r. - 54v. 1622, 5 giugno. Obbligazione di Antonio Palma intagliatore alla Madonna dei Miracoli per la esecuzione d’un tabernacolo in legno, da porsi sull’altar grande di Santa Maria del Pero. c. 55r. 1622, 30 giugno. Contratto d’acquisto di broccatello. c. 55v. 1622, 17 luglio. Contratto pel taglio del fi eno prodotto dall’orto. c. 56r. 1622, 6 agosto. Contratto per l’esecuzione di pulizie. cc. 56v. - 57r. 1622, .. ottobre. Accordo tra Paolo da Venezia abate e Girolamo Palliari scultore a San Vidal per la esecuzione di Due angeli in marmo di piedi 4 ½ di altezza, da ultimarsi entro il maggio 1623. Prezzo ducati 200. c. 60r. - 60v. 1626, 23 marzo. Accordo tra Cornelio da Venezia abate e Pietro e Santo Fadi fratelli campanari al San Francesco di Paola per far “rebutar” la campana grande. Abitano in calle dei Fabbri. Rimozione per ducati 3 e lavoro per lire 6 alla libbra di peso. c. 61r. - 61v. 1633, 27 giugno. Accordo con Angelo di Angelo de Polo fonditore all’insegna della Madonna in calle dei Fabbri per le campane. c. 62r. - 62v. 1636, 15 luglio. Accordo tra Cornelio abate e Sebastiano Nicolini fi glio di Nicolò per la esecuzione di Due angeli in bronzo da porsi ai lati

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dell’altar maggiore. Modello in cera. Prezzo ducati 1000. A Pietro Bosello “butador” ducati 400. In calce: “Adì 17 marzo 1645. Fu messi sopra l’altar maggiore li detti angeli [..] e fatti di tutto ponto dal signor Pietro Busello homo celebre di questi tempi [..]”. Abate: Alvise da Venezia. c. 65 r. 1638, 9 marzo. Obbligazione di Baldisera Longhena protto alla nova chiesa di eseguire un monumento a *** Civran, secondo il disegno da lui approntato, in marmo greco, con colonne in marmo bianco e nero. Costo ducati 360. c. 65v. 1641, 27 dicembre. Obbligazione di Giovanni Battista de Florio scultor di legname per l’esecuzione di sei statue in legno di cirmolo, da porsi tre sull’altare di santo Stefano e tre su quello di san Benedetto. Esecuzione en- tro l’ottobre. Prezzo ducati 200. c. 67r. 1644, 1 marzo. Accordo tra fra Cirillo cellerario e Giovanni Battista de Florio scultor da legname per la esecuzione delle quattro statue di dottori “che vanno nelli nichi sopra la porta grande della chiesa”. Compimento entro il novembre 1644. Legno di cirmolo. Prezzo ducati 160. c. 67v. 1644, 1 marzo. Accordo tra Alvise da Venezia abate e Giovanni Battista Pagliari scultore a San Vidal per la esecuzione di tre fi gure in pietra di Nanto rappresentanti Venezia, La prudenza e La giustizia che saranno poste “nelli nichi sopra li patti della scalla nova”. Prezzo ducati 110. c. 68r. “Adì 6 luglio 1643 si incominciò a far la scalla nova [..] e fu perfetionata adì 24 decem- brio 1645”. Segue la nota spese complessiva. c. 68v. 1648, 6 gennaio. Accordo con Domenico Ciotti campaner in calle dei Fabbri per “ributtar” la campana mezana che si trova nel campanile rotta. Annullato. cc. 69r. - 70v. 1648, 5-9 marzo. Accordo tra l’abate e maestro Antonio di Antonio de Polli campanaio “all’insegna della Madona in calle dei Favri” circa due campane eseguite pel monastero. cc. 71r. - 72r. 1652, 10 maggio. Perizia di Baldisera Longhena proto circa i lavori di dipintura e riparazioni alla chiesa, con la spesa di ducati 380, oltre a “un sechio di vino e doi bine di pane della famiglia per ogni giorno”. cc. 72v. - 73r. 1653, 5 luglio. Accordo tra Alvise da Venezia abate ed Annibale Basso ricamatore per fi nire una pianeta non ancora ultimata. Prezzo ducati 400. È in seta ed oro. Esecuzione entro la Quaresima. Foglio staccato. 1610, 30 gennaio. I garanti di Girolamo Locatello detto Burla da Rovigno, che aveva assunto una fornitura di marmi, essendo questi defunto, si recano a Rovigno per ultimare il negozio e, eseguitolo, si dichiarano liberi dall’obbligazione. Copertina moderna, processo critico. Proc. 11. “Accordi per la facitura di rami dell’Alboro Benedettino”. cart. 1591 - 1595. Comprende: 1591, 12 settembre. Accordo tra Paolo Veneto abate e presidente della Congregazione Cassinese, col suo procuratore Antonio da Verona,

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e Giacomo Franco “intagliator di rame, che lui intaglii l’opera over ramo della religione del glorioso padre nostro santissimo Benedetto giusta il desegno ritrovato dal [..] padre don Arnoldo monaco di S. Benedetto di Mantova et fatto dal signor Paolo Farinato da Verona”. Teste Girolamo de’ Bardi. 1595. Fattura di Giorgio Angiolieri per “stampatura delli 600 Lignum vite [Wion 1595, v. Opere citate] sono fogli [..], per carta andata nella Dechiaratione [Wion 1594, v. Opere citate] sono lire [..], per stampatura di detti libri [..], per stampatura e carta di 100 arbori sono fogli [..]”. Interessanti i prezzi di stampa e carta. Copertina originale, legato, forti danni per scoloritura. Proc. 12. “Liti di questo monastero contro Andrea dalla Vecchia tagliapietra per la fabri- ca della nuova chiesa”. cart. 1566 - 1572. La fornitura delle pietre, anche “greze”, avvenne in più riprese: 1567, 13 gennaio; 1567, 22 maggio, con l’intervento anche di Zuan Giacomo di Guglielmo de Grigis architetto e così anche nel 1568, 4 dicembre per “el far della gorna della nova chiesa iusta le sagome et misure [..] datte per messer Andrea Paladio” e per fare il cornicione. La lite si svolse dinnanzi ai Consoli dei Mercanti ed agli Avoga- dori di Comun, nel 1572. Con sommario 1566 - 1572. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 13. “Fabrica della chiesa. Accordi polizze conti et altre memorie concernenti la fabri- ca della chiesa e monastero e nuovo campanile”. Manca. Proc. 13 A I. Fabbriche. Carte concernenti la chiesa di San Giorgio Maggiore in generale. cart. 1456 - 1785. Fra essi: 1456 - 1595. Sommario di lite contra gastaldionem lapicidarum. 1566 - 1572. Fascicoletto conti. 1567. Accordo con Antonio murer per la edifi cazione della nuova chiesa e per ferramenta. 1570, 31 maggio. Accordo con Bortolo tagliapietra per la fattura del cornicione “secondo la sagoma datta a lui per misser Andrea Paladio”. 1571, 9 agosto. Accordo con Andrea dalla Vecchia per “la gorna della nave de mezo [..] secondo la sagoma datta dal Paladio”. 1574. Libretto conti con misure, prezzi. (pietre, piombo [Stefano e fratelli Allegri piomberi], termini tecnici). 1575, 10 dicembre. Quietanza; tra i testi Gregorio Malaxò da Napoli di Romania nobile cretese. 1594. Nota di conto “per una pila da meter l’olgio del balsamo”. 1596, 16 febbraio. Fascicoletto di accordi con Marco Greco intagliador a San Maurizio. 1598, 30 gennaio. Accordo tra Pietro da Valtellina cellerario e Alberto Fiamengo

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intagliadore per la esecuzione di quarantotto vasi in legno a lire 3 soldi 10 cadauno. 1641, 14 febbraio. Accordo con Andrea di Poli campaner all’insegna della Ma- donna “per ributar la campana grande rotta in campanil”. 1642, 25 giugno. Accordo con Zuanne Chirettti francese e Marin Feron compa- gni bronzeri “per nettar et polir” due angeli in bronzo per l’altar maggiore. 1645, 30 marzo. Accordo con Zuanne Paliari per la “statua della Venetia” 1652, 10 maggio. Accordo “per nettar et bianchizar et acomodar la chiesa” con intervento e ricevuta di Baldisera Longhena protto. sec. XVII. Memoria in latino su padre Aloysius15 e sui lavori da lui fatti nella chie- sa; al verso poesia Coelum benedectinum. sec. XVII. Foglio doppio s. d. di lavori minuti per oggetti di chiesa. 1761, 10 ottobre. Accordo con Nicoletto Guardi per pitture del catafalco. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 A II. Carte riguardanti la chiesa di San Giorgio Maggiore. perg. e cart. 1499 - 1791. Fasc. 1. Disegni. Un disegno assai limitato del sec. XVI. Fasc. 2. Norme sulle fabbriche. 1659 - 1734. Si tratta soprattutto di norme di- rette al contenimento delle spese emesse dal Senato e dai Provveditori sopra Monasteri. Fasc. 3. Disegno in pianta della cupola centrale del 1718 con tre perizie accluse del 15, 29 marzo e s. d. di Domenico Mazzoni perito, Domenico Rossi proto ed Antonio Gaspari architetto; s.d. Altre due perizie di Michele Do- menico Magni e di Giovanni Scalfurotto proto (il primo è architetto). Le perizie furono richieste per segni di cedimento della cupola. Fasc. 4. Facciata della chiesa, con polizze e stime relative al materiale in pietra e legno 1597 - 1734. In documento 1601, 9 marzo piccolo schizzo a penna del basamento della facciata. Fasc. 5. Monumenti e tombe in chiesa. 1634. Lite pel monumento Civran, da rinnovarsi nella nuova chiesa. 1636, 25 febbraio - 1638, 28 agosto. Accordo con Baldisera Longhena “protto alla nova chiesa di Salutte” per l’esecuzione del monumento al doge Vitale Michiel e polizza inerente al lavoro. 1670. Restauro alla statua di sant’Andrea. 1645. Lavori vari e restauri ai piedestalli delle fi gure in legno. 1740. Restauro danni alla statua di san Giorgio. 1754. Lapide a prete Paolo Marioni morto in odore di santità. Fasc. 6. 1760 - 1761. Spese per l’erezione di un catafalco in chiesa.

15. Si tratta dell’abate Alvise Squadron (morto 1659, 22 luglio a Santa Giustina di Padova) come segnalato da Cicogna che però indica come data il 2 luglio [Delle iscrizioni veneziane ..., p. 377, n. 305; v. Opere citate].

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Fasc. 7. Coro nuovo del 1550 e coro. Con: 1550. Libretto di conti per l’erezione del coro nuovo. 1575 - 1592. Note di conto e polizze di maestro Bortolo tagliapietra. 1592 - 1596. Osservazioni sul lavoro eseguito da Gasparo Gatti intagliatore del “gastaldo e compagni de l’Arte di marangoni da case”. 1595. Verbale della lite con Gasparo Gatti. 1594, 25 febbraio. Libretto cop. perg. con i conti relativi alle opere eseguite. 1596, 20 marzo. perg. Sentenza arbitrale alla lite con Gasparo Gatti. 1551 - 1743. Varie polizze di spese pel coro. 1641, 27 dicembre. Ricevuta di Zanbatista di Florio intagiador. Fasc. 8. Organo e musica. a) Organo. Sec. XV. Elenco dei giorni in cui è d’obbligo “sonare l’organo”. 1499 - 1501. Accordo con Antonio Trevisan organista. 1501, 8 aprile. Accordo con Zuane Partenio organista, con l’elenco dei giorni cui è tenuto a dare le sue prestazioni. 1502, 1 gennaio. Accordo simile con Zuane Dargentina todescho. 1503, 25 dicembre. Accordo simile con fra Cherubino del convento di Santo Stefano di Venezia. 1758. Elenco lavori fatti pel nuovo organo da Pietro Nachini e Francesco Dacii con polizze. b) 1683 - 1765. Musiche, con elenchi dei cantori e degli istrumenti. Non sono nominati i maestri direttori. Ricevute di suonatori, acquisti di carta con ri- gature. 1704, 1 luglio ricevute di Antonio Minunno “reportista”; 1708, 30 aprile polizza di Antonio Lotti maestro di cappella; 1764, 19 gennaio accordo con Francesco Dacii artefi ce d’organi per l’organo della chiesa di Monastier; Fasc. 9. Altari e cappelle. 1566, 6 gennaio. Accordo con Marco Bollani per restaurare la cappella della fa- miglia Bollani. 1592. Polizza di Guglielmo tagliapietra per lavoro eseguito alla cappella dei morti. Sec. XVII. Disegno della balaustra di altare, a colori. 1699, 23 gennaio. Polizze restauro ai parapetti degli altari. 1699, 12 aprile. Polizza per restauro altari. Sec. XVII. Due polizze per restauri all’altare di santo Stefano. Sec. XVII. Polizza lavori vari agli altari e chiesa. Sec. XVII. Spese per l’altar maggiore. 1704, 13 marzo. Polizza per doratura del “mondo” posto sull’altar maggiore. 1760. Il cardinale Carlo Rezzonico, ad istanza di Adelelmo Gobbi decano cassi- nese, concede privilegio ad un altare. Fasc. 10. Scalinata e riva, cavana, pavimento, scavo canali intorno all’isola. Con: a) Riva. Conti e polizze 1548 - 1791. b) Cavana. Rifacimento 1612 - 1690. 1690, 14 marzo accordo con Alessandro Trimigion protto. c) Scalinata. Riparazioni 1743.

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d) Pavimento. Restauro 1700. e) Scavo rii dattorno all’isola 1510. Copertina moderna, processo critico. Proc. 13 A III. Fabbriche. Carte concernenti il campanile di San Giorgio Maggiore e orologio. cart. 1639 - 1791. Fasc. 1. 1639 - 1650. Lite tra il monastero e Antonio di Poli campaner alla Ma- donna in calle dei Fabbri. Nel 1647, gennaio, erano state commissionate due campane, una grande ed una piccola: ma la grande nel settembre 1648 si ruppe per difetto di fusione. Della lite si occupò la Giustizia Vecchia nel 1650. Risulta che già nel 1640 il di Poli aveva avuto una questione con il comune di Visnà per motivo simile. Fasc. 2. Contratti e polizze varie relative a riparazioni di campane; contratto del 1689 con Gregorio Zambelli di Cadore fonditore di campane. 1664 - 1791. Fasc. 3. Carte relative al campanile. 1685 - 1791. Polizza 1685 di lavori di restauro. 1726 - 1728. Libretti e polizze relativi alla edifi cazione del nuovo campanile, essendo il vecchio divenuto pericolante. Carte sciolte 1726 - 1728. Libretto cop. cartone con legaccio di pelle segnato “III” 1726 giugno - 1727, 2 luglio. A c. 2 “al signor Zuane Scalfaroto proto per il modello del campanil e a conto per la sua assistenza”; a c. 5 “Paulo Gropelli e Bortolo Modo- lo scultori”. Il libretto risulta presentato ai Provveditori sopra Monasteri (1788, 18 agosto) e alla Quarantia Civil Nova (1789, 18 agosto). 1727, 29 settembre. Polizza di Zuane Marchiori per la “statua del angelo di le- gno”. 1761. Polizza relativa alla manutenzione. 1791. Ripresa dei lavori. Numerose polizze e note di conto. Direttore dei lavori l’architetto Francesco dal Peder. Fasc. 4. Orologio sul campanile. Contratti e polizze 1670 - 1779. Comprende tra l’altro: 1670, 22 novembre. Pandolfo Cuolo di Monaco di Baviera orologiaio in calle dei Fuseri si obbliga alla manutenzione dell’orologio per un annuo staio di farina. 1700, 9 settembre. Bartolomeo Lodello “horologiaro” all’Ascensione si obbliga ad eseguire un orologio nuovo, largo piedi 3 1/2 ed alto 4, per ducati 200. 1700, 8 novembre. Spesa di “rame per far il raggio del reloglio”. 1737, 20 febbraio. Accordo con Iseppo Pach orologiaio in campo della Guerra a San Giuliano. 1779. Quattro progetti per la fabbricazione di un nuovo orologio: di Giacomo Pedralli per ducati 380, di Lorenzo Tantardini per ducati 500; di Giovanni Battista Adami Agiat per ducati 600 e di Francesco Vittali fabbro in Castel- lo per ducati 1200. Copertina moderna, processo critico.

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B.  Proc. 13 A IV. Carte riguardanti la chiesa di San Giorgio Maggiore. Ori, argenti e bronzi di chie- sa. Paramenti. Mobili di chiesa. Note varie. cart. 1444 - 1797. Fasc. A. Ori, bronzi ed argenti di chiesa e sacrestia. Con: 1602, 30 maggio. Contratto con Cristoforo Simiti “orese al Salvadego” per la esecuzione di un candeliere d’argento pel cero pasquale. 1650, 10 gennaio. Nicolò Guasconi orefi ce riceve dal monastero ducati 70, una medaglia d’oro con impressi il re e la regina di Francia, una crocetta dorata, un orologio francese in argento ed altro. 1683. Inventario degli argenti della sacrestia. 1719, 20 dicembre. Ispezione a cinque statue-reliquario in argento operata dall’abate Fortunato Baglioni. 1730. Quietanze di Giovanni Battista Alberghetti per la esecuzione di sei cande- labri di bronzo. Polizze di conti vari: 1) 1444 - sec. XVI; 2) 1629 - 1694 spese con molti dettagli per la fattura “dei globi” con pagamento “al giovane del Coronelli” 1694; 3) 1700 - 1797 con nota 1746 - 1747 “Spese per il parapetto d’argento”. Fasc. B. Paramenti. 1493 - 1781. Un campione di tessuto. 1) Contratti vari: 1493, 3 ottobre. Con Giacomo di Zuanne Toscano per panno di seta bianco. 1511, 28 novembre. Con maestro Girolamo e Domenico da l’Oro suo fi glio per broccatello d’oro. 1533, 8 febbraio. Con maestro Vincenzo “recamadore” col fi glio Bonaventu- ra di Milano abitante a Padova al volto di Negri per ricamo a fogliami d’oro. 1627, 24 maggio. Ricevuta del monastero a Matteo Barbarigo qd. Lorenzo d’una pianeta di zalin bianco, avuta con l’intervento di Giovanni Dolfi n cardinale. Polizze di conti vari: 1) 1493 - 1494; 2) 1512 - 1554 con polizza di scrittura in ebraico di Simon de Caleman hebreo 1547, note su spogli di monaci, for- niture anche per altri monasteri; 3) 1602 - 1699; 4) 1700 - 1781. Fasc. C. Suppellettili varie. 1551 - 1754. Polizza con “Anzolo qd. Mandolin hebreo in Gheto” con scritto in ebraico 1551; frammento di ordine del capitolo generale (1669, 12 maggio, Man- tova) sulle suppellettili; lunga note spese varie (1703, maggio) tra cui “al signor Pietro Bertani per otto quadri de santi monaci, tela et azuro” e “ad un giardiniero [..] per impiantar li bussi del claustro nuovo”; frammento di registrino 1745 con note sugli addobbi che si fanno in chiesa per le varie festività. Fasc. D. Breve elenco di pittori (Marco Vecelio detto Ticianello, Giacomo Ro- busti detto , Alessandro Varotari detto il Padovanino, Gregorio Lazzarini). Copertina moderna, processo critico.

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B.  Proc. 13 A V. Carte riguardanti la chiesa di San Giorgio Maggiore. Sacrestia. Cere. 1622 - 1766. A) Sacrestia, con: “1622. Libro de dinari della sachrestia” 1622 - 1624. Libretto cart. cop. cartone. Inventario di sacrestia 1626, 20 giugno (anche con strumenti musicali). Conti e polizze varie 1638 - 1766. B) Cere: un fascicolo polizze sec. XV (1494 - 1498 con una lettera dal monaste- ro di San Pietro in Gessate); uno del sec. XVI (1560); uno del sec. XVII (1625 - 1684); uno del sec. XVIII (1700 - 1762). Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 B. Fabbriche. Carte riguardanti le fabbriche del monastero in generale, site nell’isola di San Giorgio Maggiore16. Comprende: Fasc. contratti, con: 1518, 7 gennaio. Contratto con Andrea Bura (Buora) tagliapietra per l’acquisto di venti colonne di marmo. 1639, 6 marzo. Quietanza di Baldisera Longhena proto alla Salute per vari lavori. Fascicoli con estratti di conto e polizze per lavori eseguiti, divisi in base al quantitati- vo annuo: 1447 - 1494; 1520 - 1568; 1626 - 1629 (con libretto 1626 - 1627, gennaio); 1641 - 1643 (1642, 27 febbraio “regolatto la detta polizza [..] da me Baldisera Longhena”); 1659; 1664 - 1678; 1681; 1684 (numerose po- lizze di fabbro, forse per la celebrazione del capitolo); 1685; 1686; 1687; 1688; sec. XVII; 1703 (varie polizze tansate da Antonio Gaspari architetto); 1704 - 1708 (varie polizze tansate come le precedenti); 1700 - 1708 (varie polizze tansate come le precedenti); 1720 - 1729 (varie polizze tansate da Gio- vanni Scalfurotto proto; polizze per fattura di chiavi “del palcho de la musi- cha” e “per le portele de l’organo”); 1723 - 1728 (sopratutto spese per fi nestre e fabbro); 1730 - 1739 (polizze di Zuane Meduna fenestrer); 1740 - 1746; 1761 - 1763; 1782 - 1787 (polizze “tansate” da Francesco dal Peder architetto e pubblico perito); sec. XVIII (polizza di falegname “fatte tutte le cornisete che mancavano nell’adornamento del quadro dell’Adultera del capitolo”). Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 B. (segue) Fabbriche. I. Refettorio e mobili di cucina e forno. 1505 - 1569. 1560. Contratto con Piero de’ Zuanelli ed i suoi fi gli, fi orentini, per l’esecuzione di banchi del nuovo refettorio.

16. Alcuni contratti e polizze si riferiscono anche a proprietà del monastero fuori dell’isola; l’avvertenza vale in generale e anche per il caso opposto di note su lavori nel monastero comprese in conti per gli stabili.

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1560. Accordo con Liberale da Castelfranco per fornitura di pietre e calcina pel refettorio nuovo. 1560, 3 luglio. Accordo con Berton qd. Bon bresciano per la costruzione del refettorio nuovo, che risulta già iniziata. 1560. Richiesta di 5 scudi da parte di Francesco fi orentino intagliatore e quietanze. 1561. Accordo con Nicolò qd. Cristin tagliapietra per l’erezione delle porte gran- di del refettorio; altro accordo del 1563. 1563. Accordo con Benedetto “marangon” per la esecuzione del cornicione sotto la travatura del refettorio. Varie polizze di spese (stagnino e calderaro). Fascicolo refettorio e mobili di cucina 1613 - 1688. Polizze e conti di stagnini. Inoltre: 1613, 23 gennaio. Polizza di Rizardo “bocalaro” di vasi per la spezieria. 1642. Polizza di un alambicco della spezieria. Citati: “tagieri”, piatti, tovaglioli, “piati da capon”, “piadenelle”, scodelle, “caldie- re”, una “zara del spicier”, una “fersora”. Fascicolo refettorio e mobili di cucina 1700 - 1784. Sono citati “pironi, posata d’ar- gento torta, pironi bolati, piatti di stagnio di Malacca, fi aschi, vasi da tabacco”. 1784. Polizza della “bottega delle Nove a S. Moisè” (piatti tondi angolati bianchi centoventi, brocche, catini). sec. XVIII. Polizza di Bernardin Bigaglia (di Murano) per “bozze colo lungo, tazze, bechieri cristallo”. Sec. XVIII. Preventivo per “scudellini, coppe, cadini in maggiolica di Bassano; broche a lire 8 l’una questi sono fatti a fi ori”. II. Carte relative al dormitorio nuovo. 1432 - 1686. Con: a) Documenti vari 1432 - 1686. Contratti e conti vari con Zuanne Buora e Bartolomeo di Domenico, Andrea e Antonio Buora fratelli (Andreas dictus Bora quondam Iohannis lapicida habitans in confi nio Sancte Marie Iubanico) 1494, 1517, 1523, 1524, 1525, 1526, 1528 (porta del capitolo nuovo, esecuzione di colonne). 1513. Accordo con Simon tagliapietra “sta a S. Anzolo”. 1514. Contratto acquisto pietra da fornace di Codevigo. 1686. Lunga nota spese pel dormitorio. Sec. XVIII. Contratto con Pasqualino di Bonetto e Andrea de Cirabelli per l’ese- cuzione del dormitorio nuovo. Sec. XVIII. Elenco degli occupanti le camere (sono in numero di cinquantatre). b) Libretti di conti. 1494 - 1499; 1506 “Liberetto del conto de le prie cotte mandatte per quel de San Benedecto de Manttoa”; 1507 - 1510; “1513. Libreto per la fazada del dormitorio novo”;

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1520 - 1527; 1522 - 1523 “Libro de la fabricha de don Augustin” (anche conti con Andrea Bura); “1522. Libro de la fabricha del dormittorio novo de lo anditto in tempo del padre don Prospero da Favenza”; 1523 (giugno - luglio) “Libreto di la fabrica di don Damian”; “Conto de dinari recevuti e spesi per mi don Prospero abbate in la fabrica da 24 luglio 1523 fi no a X aprile 1524”. III. Dormitorio, refettorio, casa degli abati perpetui. Con polizze di spese 1496 - 1686. IV. Spezieria. 1548 - 1780. Conti e varie di spezieria. In particolare: lettera (1548) da Roma; fascicolo “Inventario della spetiaria [..]” 1629 (anche libri, con date); ricette mediche (ma anche per lavori di metallo e avorio); carteggio con i Provveditori alla Sanità (1780) circa il diritto di fabbricazione dell’olio balsamico, con stampa “Manifesto [..]. Forza dell’oglio balsamico il quale si fabrica nella specieria del monastero [..]”, in confronto con l’olio detto di Santa Giustina. Copertina moderna, processo critico. Nei “Libretti di conti” forti danni per umidità.

B.  Proc. 13 B. (segue) Fabbriche. 1430 - 1802. Fasc. I. Capitolo. 1530. 1530, 13 giugno. Accordo con Antonio Bora tagliapietra per la esecuzione di quadroni in pietra viva rossa e bianca pel pavimento del capitolo nuovo. Fasc. II. Chiostro. 1526 - 1740. Sec. XV. Carte varie. Sec. XVI. Note varie, con: 1526. Polizza lavori eseguiti da maestro Zulian. 1540. Polizza porte chiostro nuovo. Sec. XVII. Due note di conto. 1619, gennaio. Due note di conto, una con schizzi. 1620, marzo. Conti di Bernardo di Antonio tagliapietra. Sec. XVIII. 1708, 20 marzo. Restauro alle colonne del chiostro nuovo conto di Alvise Franceschini. 1740, 25 marzo. Conto di Zuanne Fioretti tagliapietra. Fasc. III. Infermeria Nuova. Carte varie 1521 - 1780, con: 1521 ricevuta per medicine inviate a San Pietro di Perugia per curare Simone da Genova monaco di San Giorgio Maggiore, ospite di San Pietro. 1581, 20 novembre. Lunga nota di conto relativa alle sette stanze adibite ad infer- meria, con descrizione di esse. Unito: fornitura di pietre pel chiostro nuovo. 1600, 20 dicembre, Perugia. Proibizione di eseguir lavori per l’infermeria nuova senza il permesso del capitolo generale. 1603 - 1604. Cinque documenti con note di conto. 1655. Polizza di Iseppo muratore.

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1662, 7 maggio. Liquidazione spese di infermeria fatte per conto di San Nicolò di Lido. 1663 - 1664. Spese di vitto di infermeria e foresteria. 1675, 9 novembre. Supplica per esenzione dai digiuni dell’Avvento per i molti malati di infl uenza autunnale. 1677, 6 novembre. Viene concesso di alzare di un piano l’infermeria vecchia per aggiungere dodici stanze. 1678. Vari documenti relativi ai lavori per la nuova infermeria, di cui uno molto importante. 1679, 17 novembre. Altra dispensa dal digiuno (venti malati di febbre). 1686. Note di conto. 1703 - 1780. Note di conto. 1704, 13 giugno. Decreto dei visitatori circa l’infermeria: che sia disposta in luo- go quieto. Fasc. IV. Foresteria. 1562 - 1702. 1562 - 1563 Tredici documenti di conti di falegnami, di Andrea tagliapietra, di Francesco intagliatore di legno, legname (molto larice) che viene fatto veni- re anche da Mestre e da Catene; note di Paolo Genova mercante di legnami. 1627. Inventario di mobili della foresteria (dieci letti). Fasc. V. Noviziato. 1600 - 1750. 1627 e 1649. Due inventari dei mobili. 1656, 12 maggio. Concessione di edifi care una scala. 1676, 17 aprile. Richiesta di edifi care un nuovo noviziato. 1678 Due documenti di spesa (uno importante). 1721 Lettera che descrive l’incendio del noviziato di cui si autorizza la riparazione da parte dei Provveditori sopra Monasteri. 1750 (?). Polizza per riparazioni al pittore Segalla e al “giovane del pittor”. S. d.. In attergato: “Legname per il novitiato. Mastro Giacomo Visinoni da Ca- dore. Polize del signor Longhena”. Fasc. VI. Libreria. 1430 - 1786. Sec. XV. 1430 - 1494. 1430 Agostino Michiel arciprete padovano dichiara di aver ricevuto dal fratello abate di San Giorgio venti libri, elencati, di teologia, letteratura, giuridici, molti in pergamena. 1473. Lungo elenco di spese per la libreria, relative all’immobile ed agli scaf- fali. 1494. Nota di spese per la casa dove abita Luca Antonio Zonta (Giunta). Sec. XVI. 1512 - 1580. Inventario di libri: sono centosedici titoli, più diciassette cancellati. 1512. Elenco libri acquistati da ser Luca Antonio Giunta fi orentino (di religione e classici: Svetonio, Valerio Massimo, breviario benedettino), anche per altri monasteri. 1513. Libri acquistati da Luca Giunta.

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1516 - 1518. Due note spese per la casa di Luca Giunta libraio. 1517. Acquisto libri dal librario Columbin, in conto fi tto. 1519. Conti con Bartolomeo Columbin libraio. 1526. Conto di Tommaso Giunta libraio. 1548, 12 dicembre. Quietanza di Orfeo librer a Sant’Alvise al cellerario di San Giorgio Maggiore per vendita al monastero d’un libro in pergamena di cc. 127 con orazioni per la Settimana Santa. 1565, 8 marzo. Ordinazione allo stampatore Girolamo Scotto di cinquecento copie della musica di padre Pauletto ferrarese. Interessanti conti relativi alla stampa, alla carta ed alla esecuzione. 1566. Conto spese di carta. 1566, 20 aprile. Quietanza di Domenico Nicolini stampatore. 1568, 23 luglio. Quietanza dello stampatore Domenico Nicolini per la stampa delle Orationi estraordinarie di Isidoro [Clario da Brescia benedettino] ve- scovo di Foligno (in due volumi). 1572. Conti di Giovanni Battista Bragadino libraio in Roma. 1579, 6 aprile. Quietanza di Benvenuto di Agostin carter alla Corona per balle di carta di risme dieci per balla. 1579, aprile - luglio. Ricevute di Domenico Nicolini stampatore. 1579, novembre - 1580, giugno. Quietanze di Domenico Nicolini stampatore per la stampa della Regula et constitutioni di san Benedetto. Sec. XVII. 1609 - 1687. 1609. Elenco libri di storia e fi losofi a (due documenti). 1638. Elenco libri di religione. 1642 - 1659. “Libro de la carta”. Con note tecniche, sulle fi ligrane e sui prezzi. Libretto cart. cop. cartone. 1648, 27 aprile. Quietanza di ducati 90 per l’acquisto dei diciassette volumi della Bibliotheca Patrum. 1649, 22 febbraio - 1650, 26 marzo. Quietanze di Matteo Leni stampatore al padre Mauro Marchesi per “stampe da me fattegli”. 1650, 2 aprile. “[..] fatto il conto con il reverendo padre don Mauro Mar- chesi io [..] Matteo Leni confesso aver ricevuto [..] in più partite lire di piccole mille cinquecento ventitre soldi sedici quali sono per la stam- patura del Boezio, per la stampatura del Mancipatus e carta del detto Mancipatus et per altre stampe [..], a conto della stampatura degli An- nali del padre Bucelino (= Bucelin)17 per lo prezzo de’ quali siamo convenuti con detto padre che un perito per lui et uno per me habbino insieme da terminare quanto al prezzo di dette stampature a tanto per foglio [..]” 1652. Quietanza di Giovanni Bertano stampatore.

17. V. Gabriel Bucelin osb, Diario veneziano 1649 - 1650, a cura di G. Cazzagon, Edizioni scritti monastici, Abbazia di Praglia 2013.

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1653. Quietanza per spese di carta nella bottega del carter alla Balestra. 1654. Due quietanze di Andrea Baba per acquisto libri. 1655. Spese mobili per la libreria (due documenti). 1667 - 1668. Elenco spese per mobili della libreria con i “marangoni todeschi”. 1682. Polizza per spese di stampa. 1684 giugno - settembre. Polizza di spese di legatura. 1684. Cinque note di spese di Silvestro (o Silvestrino) Amanzio Maroncelli per la esecuzione di mappamondi (“li globi”). 1687. Nota spese di stampa. s. d.. Nota acquisto libri e cinque documenti di conti vari. Sec. XVIII. 1700 - 1786. 1708, 11 gennaio. Decreto dell’Inquisizione Romana e Universale: la libreria pos- sa avere libri proibiti, purché separati dagli altri. Sec. XVIII. Documenti di spese di stampa (anche dei calendari benedettini) e brevi elenchi di libri. Fasc. VII. Pozzo. sec. XV - 1700. Sec. XV. Note di conto per “far conzar el pozo”. 1561, 8 agosto. Accordo con Berton murer e fi glio Zuanmaria per fare la cisterna del refettorio. 1687 - 1700. Polizze conti per pozzi in case del monastero. Fasc. VIII. Magazzini nell’isola di San Giorgio Maggiore affi ttati alla Dogana di Transito e terra disponibile nell’isola. 1441 - 1802. 1441, 1 maggio. perg. Accordo con Zuane Vianello pel fi tto d’un terreno in San Giorgio Maggiore per costruirvi un “chaxon de legname” per deposito di legnami. 1544. Quietanza per materiale di ferro e catene pel magazzino presso l’orto. 1683. Lite con Antonio Bernardo procuratore di San Marco locatario del magaz- zino in San Giorgio Maggiore. 1691. Affi tto magazzini. 1744 - 1802, 4 maggio. Magazzini per uso di dogana di transito. Comprende deliberazione del Senato1744, 20 agosto in base a memoria della Deputa- zione al Commercio, da trasmettere anche al magistrato alle Acque affi nché provveda all’escavo del paludo per l’approdo dei bastimenti; “Abbozzo di scrittura per li magazzini” s.d. con citazione di decreto del Senato 1787, 13 dicembre (assai particolareggiata); atto della Deputazione alle Tariff e 1794, 24 settembre che per necessità di nuovi spazi modifi ca il contratto di affi t- tanza con il monastero 1789, 15 gennaio; ordine della I.R. Intendenza ge- nerale di Venezia e Dogado 1802, 4 maggio al monastero affi nché provveda alla manutenzione dei selciati ad uso dei magazzini. Fasc. IX. Orto. 1454 - 1763. 1454. Libretto di conti di cc. 14: “Adì primo zenaro 1454. Quinterno del orto” relativi all’orto (vendita di prodotti, spese pei coltivatori). La copertina reca un testo contenente preces et acclamationes liturgiche sec. XV con piccole

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glosse. Segue il testo: Omnipotens sempiterne Deus cuius iudicio universa fun- dantur respice propicius ad preces nostras et electum nobis antistitem tua pietate conserva ut christiana plebs que tali gubernatur auctore sub tanto pontifi ce credulitatis sue meritis augeatur per dominum nostrum. Cart. cop. perg. con capilettera a colori, copertina molto danneggiata. 1499, 15 febbraio. Conti con Castelin, Agostino e Giacomo tutti da Brescia, ca- vacanali per scavare presso l’orto, gettando il fango nell’orto stesso. 1507. Nota spese per la cura dei cavalli usati nell’orto. 1547 - 1549. Spese per la palata lungo il muro dell’orto. 1556. Spese per fornimenti di cavalli. 1580 - 1584. Libretto cart. cop. cartone di conti dell’orto. 1591 - 1763. Contratti per l’orto. 1639, 12 settembre. Nota spese per arredi di barca (forcole, remi). 1670 - 1689. Permessi dei Savi ed Esecutori alle Acque pel riassetto del muro dell’orto. 1684 - 1691. Locazione del prato dell’orto (tre documenti). Fasc. X. Carte varie per mobili della camera del barcaiolo, cavana, portineria, sartoria, scarperia, caneva, forno e barbieria. 1500 - 1787. 1500. Conti di ferri per la cavana. 1543, 10 febbraio. Conti per la costruzione di otto tinazzi da olio. 1544 - 1706. Quietanze dei bottai. 1596. Quietanza di vino di Francesco barbiere a compenso delle sue prestazioni. 1627. Inventari della barbieria, forno, caneva, sartoria, portineria. 1726. Conto di Bortolo Crestinelli materassaio (stramazer). 1738 - 1786. Conti di lavori fatti nella caneva. 1786. Conto di vini (Malvasia di Lipari, Canellino, Aleatico, Generoide, Cerigo). Fasc. XI. Conti vari relativi ai dipendenti del monastero. 1537 - 1699. 1537. Nota di conto del sagrestano per spese varie. 1655. Contratto del servitore Paolo Bonomo bergamasco. 1699. Elenco mance del primo d’anno. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 B. (segue) Fabbriche. 1441 - 1792. Carte e quietanze relative a fabbriche varie nel monastero ed a Venezia. cart. 1441 - 1792. Sec. XV. 1441 - 1501. Varie polizze. 1490. Libretto di cc. 10 di conti di ferramenta. 1495 - 1501. Libretto di cc. 10 di conti di legname. 1499. Libretto di cc. 34 di lavori vari (Maff eo tagliapietra ed altri). Perg. frammentario Sec. XV, Treviso. Contratto con Pasqualino qd. Paolo Pasqua- lini da Casale per fornitura di “laverchia, tegule, taveloni, ...”. Sec. XVI. 1500 - 1570.

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1507. Un libretto di cc. 12 di conti per lavori vari. 1507. Un libretto di conti di cc. 7 di lavori vari. “Liberetto de spexe de fabriche [..] le qual ò messo a l’anno 1508”. 1508. Fattura del tagliapietra Francesco da Porlezza. 1523, Padova. Contratto fornitura calcina con Lorenzo de Panci. 1544. Parecchi documenti circa lavori eseguiti. 1550. Quietanze di Salomon fi glio di Consiglio ebreo e di Marco di Iacob ebreo per fornitura di spalliere per il coro. 1569. Quietanze per calcina dalla fornace di Zuane Marcello qd. Andrea. s.d. Dieci documenti vari. Sec. XVII. 1627 - 1696. 1627 - 1696. Polizze di lavori vari di restauro alle case e botteghe di campo Ru- solo, Rialto, Merceria (“dal Zonta”, 1627) ed inoltre pel capitolo, chiostro nuovo e case a Sant’Agnese. 1630 - 1635. Libretto conti di cc. 16. 1633. Fascicoletto conti con Isepo Tiral murer per lavori nelle case (librer dalla Pigna, San Giovanni di Rialto, Santa Ternita, ruga Due Pozzi). 1661, 7 febbraio. “Opere fatte far da me Baldisera Longhena protto” in varie case del monastero. Sec. XVIII. 1700 - 1792. 1700, 24 settembre. Polizze tansate da Antonio Gaspari architetto. Carte per restauri nell’isola e alle case e botteghe del ponte dei Baretteri, San Marci- lian, campo Rusolo, Rialto, campo Due Pozzi, San Trovaso 1705, Sant’Agne- se, Merceria (libraio dal Zio 1705; Bettinelli librer 1740), corte San Zorzi, ruga degli Orefi ci, San Giovanni di Rialto, San Martino 1741, Santa Trinità, noviziato 1744, magazzino del tabacco in San Giorgio (situato sul canale con una porta sulla riva) 1744; 1743, 20 dicembre “per aver fatto il caro per tagiar li carpani in orto”; 1761, giugno - novembre lavori “in scuola de fi losifi a”. Grosse polizze per lavori di case e botteghe del 1744 e 1761 (due polizze) (Albrizi li- brer) e del 1762 (quattro polizze), specialmente del marangon Pietro Zanetti. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 B. (segue) Fabbriche. 1544 - 1791. Fasc. I. 1544 - 1690. Carte varie e polizze riguardanti fabbriche varie. Una polizza del 1544. 1600 - 1690. Polizze varie, anche per San Nicolò di Lido e per beni in Terraferma (Zelarino, Catene). 1671, 16 dicembre. Polizza approvata da “Baldisera Longhena architetto della chiesa Salutte” di spese “per la scala principal [..] per metter in opera il qua- dro de pitura nel detto volto”. 1684, 2 settembre. “Spese fatte nel cochio del reverendo padre abbate”.

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1688, settembre - novembre. Polizze per forniture di legname, anche con qualche nota sulle spese di trasporto “[..] spesi a cavar la lettera d’aprir il cidolo”. s. d. Manutenzione di oggetti di chiesa. Fasc. II. 1700 - 1791. Polizze varie di materiali da costruzione (legname, ferramenta, vetri) senza indicazione dei singoli immobili; 1737 - 1744 polizze di Zuane Meduna fenestrer; 1768, maggio polizza di Francesco Nachini per manutenzione di strumenti musicali. Fasc. III. 1614 - 1705. 1614 - 1705. Polizze varie e gestione legnami della ditta Giacobbi. 1675, 29 aprile. Forniture di Simon Giacobi insieme con Vincenzo de Francesco Busetto e altri Busetto di , con qualche nota sul trasporto (“legna- me havuto per far zattara d’accordo”). 1691. Quietanza per vendita cavallo datata a Perarolo. perg. 1694. Mandato di pagamento. Un foglio A Q indirizzato al podestà di Treviso. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 C. Polizze di spese di spezieria e farmacia. cart. 1446 - 1791. Con sette docc. sec. XVI; trentotto docc. sec. XVII; centoquarantuno docc. sec. XVIII. 1512 - 1523. Note di conto della spezieria del Pozzo (dieci documenti). 1502. Fascicoletto “Libro de spitiarie fono toltte a la botega de Iacomo Fellipo a Mantoa che tien la Columbina per insegna per la infermità del padre don Zacharia nostro abbate l’anno 1502”. 1446 - 1589. Polizze di spezieria, fra cui polizze con la spezieria dell’Imperador e del Papa (“profumier” o “muschier” per specchi) (cinque documenti). Alcu- ne spese si riferiscono anche ad altri monasteri della Congregazione Cassinese. Copertina moderna, processo critico. Proc. 13 D. Acquisto viveri vari (e altro). cart. 1490 - 1781. Fasc. 1490 - 1560. (quindici documenti). Con: 1490 Invio di formaggio da San Sisto di Piacenza; polizza 1496. Gruppi di polizze viveri vari 1601; 1626 - 1628 (anche sapone); 1631 - 1639; 1641 - 1646; 1654 - 1659; 1660 - 1666; 1667 - 1669. Libretti di conti vari di case e botteghe: 1608 - 1650 (affi tto di bottega di bar- biere a San Luca, interessati Zuanne Marcello e Marcantonio Querini); 1625 - 1657 (ricevute di Domenego di Rossi per il monastero di imprestiti alla Ternaria Vecchia); 1657 (remi e forcole); 1657 - 1658 (“Panno” ricevute per acquisto di panni); 1662 - 1668 (formaggio). Copertina moderna, processo critico.

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B.  Proc. 13 D. (segue) Viveri vari. Polizze18. sec. XVII. 1670 - 1676 (1670, 18 agosto ricevuta per vino di Baldisera Longhena protto); 1681 - 1689; 1690 - 1697; s. d. sec. XVII. Viveri vari. Polizze. sec. XVIII. 1700 - 1709 (“polizza della musica della Settimana Santa”); 1714; 1722; 1729; 1730; 1737 - 1746 (1740, 25 novembre spese di farmacia e cavadenti; polizza 1743, 28 settembre, al verso schizzo a penna per una fontana; ricevuta 1746, 7 agosto di Francesco Costa proto architetto per “soffi tto et altro dipinto [..] nelle stanze del [..] padre procurator” pagato in denaro e cioccolata); 1754; 1757 - 1763; 1767; 1784 - 1789; 1798, 27 novembre - 1799, 9 maggio (contratto per for- nitura di vino dalla corte di Roncaiette con clausola a rischio del compratore “per qualunque requisizione o sacheggio di truppe che Dio non voglia”). Si segnalano alcuni generi non usuali o con provenienze geografi che: “arnera sal- vaticha”; caviale (caviaro); fi ori di sanbugo; formaggio di Brescia, Lodi, Piacenza (bressan, lodesan, piasentin); formaggio morlacco; ghiaccio; lodole et uccelletti; maccaroni di Puglia; mandole nove di Puglia; miele da Cherso; uva di Calabria. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 D. (segue) Viveri. Polizze del pescatore (e altro). 1638 - 1697. Contiene anche note di consumi mensili e per persone frequentanti la foresteria. 1638. Contratto per fornitura di burro. 1641 - 1645; 1660; 1663 - 1666 (mol- te polizze di Battista pescador); 1667 - 1669; 1671 - 1672; 1674; 1682; 1683; 1684; 1685; 1686; 1687; 1688; 1690 - 1691; 1696 - 1697; varie s. d. sec. XVII. Diversamente da quanto fatto per le precedenti poste relative ai viveri, qui si omettono i numerosi nomi dei vari pesci; è spesso presente una voce, con prezzo relativo, “terza cosa”, cui non si sa dare un signifi cato. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 D. (segue) Viveri. Polizze del pescatore (e altro). 1700 - 1708; 1722; 1723 - 1731. cart. Copertina moderna, processo critico.

B. 34 Proc. 13 D. (segue) 1736 - 1781. cart. Viveri. Polizze del pescatore (e altro). 1736 - 1745; 1749; 1760 - 1763; 1781; s.d. sec. XVIII. Alcune polizze del salario; altre relative a pesce inviato alle dipendenze del mona- stero in terraferma (Catene, Monastier; Mestre “per i novizzi”); una polizza

18. Oltre a polizze per acquisti esterni, sono presenti anche (apparenti) note di consegna di ge- neri tra servizi interni del monastero nonché note di consumi mensili e spese per occasioni speciali.

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1741, 24 luglio “all’uomo delle aque di Recoaro”; polizze riassuntive per celeraria, foresteria, per singoli abati. Copertina moderna, processo critico. Proc. 13 E. Vestiario, biancheria, tendaggi, stoviglie. Polizze e conti. 1464 - 1787. sec. XV. 1464 - 1467. Note di conto di scarpe (libretto) di maistro Lorenzo chalegaro. 1469. Conti di stoff e, anche “per lo capitolo”. 1492. Libretto di cc. 14 con conti “de rasse compratte per più monasteri”. Inserta lettera 1493 da San Giorgio Maggiore al monastero di Ognissanti di Man- tova (riutilizzata). 1498. Conti di stoff a (rassa). s.d. sec. XV. Nota di “rasse datte al tentor”. sec. XVI. 1508. Note per vasi di vino, per il pagamento del dazio dell’imbottadura. 1514. Conti di velluto con Bortolo de Martin dicto Pifaretto veluder. 1505 - 1589. Conti relativi a stoff e. Conti di stoviglie. 1502 - 1531. Conto di Bortolomio bocaler da Treviso, Zuan Antonio bocalaro da Treviso. Citate numerose insegne di botteghe. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 E. (segue) Polizze e conti relativi al vestiario, biancheria, tendaggi, calzature, oggetti di ar- redo. cart. Note di conto: 1602 - 1605; 1620; 1625; 1627 - 1628; 1632 - 1633; 1635; 1637 - 1642; 1644 - 1645; 1651 - 1652; 1654 - 1655; 1657; 1659; 1660 - 1669; 1670 - 1672; 1679; 1682 - 1688; 1691; 1696 - 1697; s.d. sec. XVII. 1700 - 1708 (1703, 22 marzo polizza di tessuti per il palco della musica, per le feste di s. Stefano e s. Giorgio; 1704, ottobre polizza per “rilegar tre messali et agiustarli con canoni e messe de santi nuovi”; 1705, 31 gennaio m.v. “polizza [..] per spese della scena [..] Pantalon [..] Trofaldino [..]”; 1705, gennaio po- lizza per foderatura quadro “del choro della notte”); 1715; 1718; 1731 - 1739 (molte polizze di Bortolo Cristinelli; alla sua morte la vedova Agnese ha in affi tto da Alvise Badoer qd. Antonio “il casello sive botteghin appresso il pon- te sul Brenton in villa di Sambruson”); 1740 - 1742; 1745 - 1749; 1753; 1755 - 1757; 1760 - 1763; 1765; 1777; 1779 - 1781; 1784; 178719. Copertina moderna, processo critico.

19. Nella grande maggioranza le polizze sono relative agli oggetti di cui al titolo, ma talvolta nella medesima polizza compaiono anche voci diverse (es. legatura libri, foderatura quadri, oggetti per la chiesa).

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B.  Proc. 13 F. Polizze relative a spese di viaggio e trasporti. cart. 1509 - 1791. 1509; 1520; 1548; 1623; 1627 - 1629; 1634 - 1635; 1656; 1662 - 1669 (“viaggio capitolare”); 1670 - 1671; 1674; 1682 - 1688 (“spese per Fe- rara a levar li reverendissimi padri visitatori”;”viaggio capitolare”); s. d. sec. XVII; 1700 - 1706 (1703, settembre viaggio a Monfalcone); 1709; 1737 - 1745; 1760 - 1764; 1791; s. d. sec. XVIII (viaggio a Roma, Montecassino, Farfa; “viaggio per Brescia per ordine dell’eminentissimo cardinal Barberino”). 1509. Nota spese per viaggio da Venezia a Roma (“per el monitorio”). 1548. Nota spese per viaggio da Napoli a Venezia. Sec. XVI Viaggi Venezia-Rimini, Ferrara, Bologna, Roncaiette, Roma, monastero del Pero, Brescia, Perugia, anche per merci. 1634 - 1646. Libretto di conti di “Paulo secondo gondoliero”. 1635. Noleggio di cavalli. 1663. Nota spese nei porti di Volano, Primaro, Cesena, Rimini (1667, 30 novem- bre a Rimini “spesi in porti, alborazi [..]”). Sec. XVIII: viaggi a Rimini (per peota), Roncaiette, Perugia, Brescia, Schio, Co- devigo. Molte polizze di burchieri per asporto di rovinacci dagli stabili dopo lavori edilizi (alcune tansate dagli architetti). Copertina moderna, processo critico. Proc. 13 G. Conti vari relativi a riparazioni di barche e contratti di costruzione di barche. 1515 - 1785. sec. XVI 1515 - 1537. sec. XVII 1627; 1642; 1649; 1656; 1658; 1659; 1660; 1661; 1663; 1664; 1666; 1667; 1670; 1671; 1682; 1684 - 1687; 1690; 1695; s. d. sec. XVII. sec. XVIII 1700 - 1707; 1714; 1723; 1735; 1737 - 1740; 1743; 1744; 1760 - 1762; 1785; s. d. sec. XVIII. La costruzione si riferisce a burchio, peata, gondola. Polizze di squeraroli, veleri. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 H. Note di conto varie e conti in fi lza. 1492 - 1785. cart. Sec. XV: 1472, 1491, 1492, fascicolo “1492 al 1502”; s. d. sec. XV. Sec. XVI: 1512, 1520, 1521, 1538, 1540, 1543; s. d. sec. XVI. Sec. XVII: 1613 - 1637, 1640 - 1649, 1652 - 1669, 1670 - 1689 (allegata stampa circa pagamento delle tre decime 1684, 4 marzo), 1693 - 1698; 1641 - 1642 indice di un libro di conti; s. d. sec. XVII. Sec. XVIII: 1700 - 1785 (libretto 1706; polizza 1763, 11 giugno “per far una cassa da morto”); s. d. sec. XVIII con una nota “robba venduda al publico incanto de rasion [..] Marco Diedo [..] il tapedo caiarin”.

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Piccola fi lza polizze varie di pagamenti dal padre cellerario al padre depositario 1676 - 1677. Piccola fi lza polizze varie come sopra 1667 - 1669. 1741 - 1747. Libretti riceveri vari: “Riceveri della signora Cecilia Zanetti Cri- stinelli [..] 1741 - 1746; “n° 5” Agnese Cristinelli 1741 - 1744; “Vale- rio. Bortolo Cristinelli stramazer” pagamenti di affi tto di appartamento a San Giovanni Grisostomo 1729 - 1738; “Magazeno del signor Lavezzi” 1732 - 1748 con allegato foglio 1749; 1744 ricevute di Agnese Cristinel- li; “Libreto del marzer [..]” 1748 - 1749; “Decima per li 7 1/2 caratti di pistoria” a San Trovaso (Cristinelli) 1737 - 1747 con allegato foglio 1753; “Conti di Maria Trevisana” 1718 - 1735 spese di tessuti scritte in libretto a stampa della “Scola di S. Barbara de Bombardieri di Venetia n° 843” (1715 “benintrada” di Antonio Cristinelli qd. Cristofolo) con disegni e note sui numeri del lotto; “Libretto di Martin Gualdi 1741 - 1745 con [..] Agnese [..] Cristinelli”. Copertina moderna, processo critico. Proc. 13 I. Note di conto generali del monastero e relazioni fi nanziarie. cart. 1398 - 1786. sec. XIV. 1398. Conto di Carlo abate con Lorenzo dai Zendadi. sec. XV. “1449”. Quadernetto di cc. 6 del fattore di Rimini di entrate del monastero 1449 - 1451. 1453 - 1457. Conti vari: 1453 “Intrada e spessa [..] da fi r mandata al capitulo ge- neral”. Una posta segnala una perdita con “lo bancho de li Soranzi che fallì”. 1455 - 1457 (anche conti e rapporti con la ditta Baldesi). 1463, 1464 - 1465, 1465, 1480 (“Conto de messer Almorò Bardollin”). Conti vari. 1485. “Intrada [..] 1485”. Specchio di entrate circa case in Merceria, Rialto, corte di San Zorzi a San Geminiano, Santa Trinità. 1488. “Intrada [..] 1488”. Specchio simile, con aggiunta di case a Sant’Agnese e San Gervasio. Sec. XV. Cinque documenti tra cui uno con le entrate di Merceria ed uno circa i beni di Rimini, Arquà, Mestrina (1482 - 1492). sec. XVI. 1503 - 1507. Foglio di conti vari. 1511 - 1514. Conto di Girolamo dal Oro. 1514. Foglio di conti vari. 1529 - 1533. Riepilogo spese. 1539 - 1555. Conti con Battista crivelador, Zanantonio servitor, Perina vedova, Martino fruttivendolo. s. d.. Foglio di spese per il monastero di Santa Maria del Pero. sec. XVII. 1634 - 1679. Nota di conti vari.

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1667 (libretto di cc. 34, con quattro fogli inserti) “1667. Introito generale [..]”; 1679 (spese pel capitolo generale). sec. XVIII. 1707, 11 agosto. Lettera dei Provveditori sopra Monasteri che approva il maneg- gio dell’abate Giovanni Retano. 1761 - 1762. Conti vari. 1786, 2 ottobre. Terminazione dei Provveditori sopra Monasteri circa la ammini- strazione del monastero. Sec. XVIII. “Elenco luoghi che trovansi inclusi nel Dogado: Altin, Biancade, Bot- tenigo, Bocca della Fossa, Cona, Cavarzere, Colognese, Cavalin, Chiozza, Gambarare, gastaldia di Crose, gastaldia di S. Biasio, Granze, Loredo, Ma- zorno sotto Loredo, S. Martin da Stra, S. Michiel del Quarto sotto Torzello, S. Donà di Piave, Torre di Mosto, Torcello, Murano, Caorle, S. Stin di Li- venza parte sotto Torzello parte sotto la Motta, Adria. Adria gode privilegio per decreto 1603, 24 luglio considerata terraferma”. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 J. Mensuali dei fattori del monastero. cart. 1487 - 1564. Mensuali del fattore Nicolò di Bonvesin (e Simone Scaramelli): 1487, 1489, 1491, 1492, 1495, 1496, 1497, 1498, 1499, 1500, 1503, 1504, 1505, 1506, 1508. Mensuali del fattore Simone Scaramelli (e Girolamo Zordan): 1510, 1511, 1512, 1514, 1515, 1516 (spese per Bernardo organista; spese per Adamo fi amen- go), 1518, 1519. Mensuali del fattore Girolamo Zordan: 1520, 1523, 1524, 1525, 1526, 1527, 1528, 1529, 1532, 1533. Due libretti di conti della Congregazione 1525; Libellus expensarum per la Con- gregazione 1526; “Conto de S. Nicolò de Lio” 1526; Memoriale pro petendis in dieta; (a tergo) “Conti del padre don Zuanmaria de Crema abbate de San Zorzi Mazor” 1526; Libellus expensarum anche per la Congregazione 1529. Mensuali di Paris de Grandi fattore: 1558, 1559, 1560 (“per far espedir bollette n° tre de formazi venuti della pigneda de Giesulo”), 1561, 1562, 1563 (ci- tati tra gli affi ttuali Francesco musicho, messer [..] de Malines fi amengo), 1564. Copertina moderna, processo critico. Nelle ultime cc. danni per strappi e muff a.

B.  Proc. 13 J (segue). Mensuali rendite e spese. cart. 1798, settembre - 1804, aprile. Assai ordinati e dettagliati, divisi per voci di spesa. Molte note sul conclave per l’elezione di Pio VII, sulle cerimonie dopo l’elezione, sul pagamento (1800, novem- bre) al pittore Teodoro Matteini per li due ritratti del S. Padre Pio VII, sul soggiorno (1802/3, maggio) di Francesco Righetti professor e scultor che

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ha portato a San Giorgio dei candelabri regalati dal papa. Note di spesa (1798/9) per Francesco Daci professor d’organi e per Francesco Rongau- diò orologier; spesa (1799/1800) per Giovanni Parisi maestro per le due orchestre d’istromenti e per il maestro Bertoni; spese in elemosina (1799, settembre) a tre poveri soldati todeschi che hanno ottenuto la grazia di non esser fucilati; spese (1801/2, gennaio) per la ricognizione d’uso nell’elezio- ne a cardinale dell’abate Michelangelo Lucchi; pagamento (1802, dicem- bre) alla “Nobile Deputazione all’interna pulizia della città, strade e canali” dell’escavo del rio del Cavalletto dove sono case del monastero affi ttate. Tra le entrate sono registrati i proventi dell’affi tto dei magazzini per uso di Dogana di Transito. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 K. Quietanze varie rilegate. cart. 1719 - 1806. 1) “Ricevute volanti 1720 fi n 1723”. Quietanze varie rilegate a fascicolo rila- sciate ai cassieri della Provincia Veneta Cassinese Leopoldo Cappelli, Gio- vanni Maria Businello e Floriano di Vicenza priore e vice cassiere 1719, 10 agosto - 1720, 22 maggio con alcune lettere e documenti. Interessano i monasteri di Santa Giustina di Padova, San Giacomo di Pontida, San Felice di Vicenza, Santa Maria di Praglia, Santi Nazaro e Celso di Verona, Sant’Eufemia di , Sant’Andrea di Bosco, Santi Vito e Modesto di , con note su medicine e medici (1719); nominati chirurghi di Oderzo (Mattio Forestin; Rossi; Giacomo Peruchin). Certifi cato di morte di Sebastiano Bombelli qd. Valentino pittore 1719, 6 maggio, di età di anni 84 circa, confi nio di San Pantalon. Altre quietanze interessanti San Faustino di Brescia, Dimesse di Murano, San Matteo di Murano. Qualche quietanza per pagamento vitalizi a civili e alla Procura Generale Cassinese 1719 - 1723. 2) “Ricevute volanti 1741 sino 1745”. Quietanze varie rilegate a Bernardo Franceschi vice cassiere e poi cassiere dei Cassinesi Veneti 1741 - 1745. In- teressano: Santa Giustina di Padova, Santa Chiara di Murano, San Vitale di Ravenna, Sant’Andrea di Bosco, Santi Nazaro e Celso di Verona, San Benedetto di Bergamo, Scuola del Santissimo Sacramento nella chiesa di Sant’Alessandro in Colonna di Bergamo, Santi Felice e Fortunato di Noale, San Giacomo di Pontida, San Paolo di Argon, parrocchia dei Santi Ippoli- to e Lorenzo di Faenza (atto 1742, 29 luglio, Faenza su carta bollata della reverenda Camera Apostolica), San Zaccaria di Venezia. Note per spese di medicine, attestati di vita per vitaliziati. “Filza n° 1. Ricevute bolete e mandati 1804”. Ricevute, bollette e mandati 1804 - 1806, 29 marzo. Quietanze rilasciate al cellerario Alessandro Cavalli, relative alla tassa del casatico, spese di associazione alla Veneta Gazzetta Politica intitolata Notizie del mondo, del Regio Aggionto all’interna polizia della città strade e canali, cam-

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patico estraordinario Seconda Presa Brenta, imposta fondiaria per le decime del clero, tasse agrarie, bollette dazio del vino anno 1804. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 13 L. Quietanze varie di privati, non specifi cate, al monastero di San Giorgio Maggio- re. cart. 1494 - 1797, luglio. Copertina moderna, processo critico. Proc. 13 M. Quietanze di ecclesiastici al monastero di San Giorgio Maggiore. cart. 1520 - 1549; 1623 - 1687; 1700 - 1753. Copertina moderna, processo critico. Proc. 13 N. Quietanze del monastero di San Giorgio Maggiore a privati non qualifi cati. cart. 1496; 1519 - 1547; 1626 - 1655. Copertina moderna, processo critico. Proc. 13 O. Carte del cellerario Carlo Francesco Merati (anche spese per la sua malattia, fune- rale e spoglio), con note di conto. cart. 1748 - 1750. Copertina moderna, processo critico. Proc. 13 P. Bollette a stampa di consegna di foglia Albania (tabacco) al monastero di San Giorgio Maggiore, dirette ai signori Santi, numerate, con data “Dat. dal monast. di S. Giorgio Maggiore, li **, 17**”, ma tutte in bianco. cart. Copertina moderna, processo critico. Proc. 14. “Legati lasciati a questo monastero dal qd. prè Antonio d’Ascoli”. perg. e cart. 1456 - 1457. Antonio qd. Matteo mansionario in San Marco e rettore delle scuole nella canonica di San Marco. Testamento del 1456, 8 marzo, Rialto, rogatario Th omeus de Th omeis ecclesie S. Sophie plebanus et notarius; con due pergg. del 1457, 4 febbraio, Rialto. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 15. “Legati lasciati a questo monastero dal qd. don Luca da Calvisan”. perg. e cart. 1581 - 1594. Testamento del 1582, 22 ottobre, Rialto rogatario Marinus Rhenius Venetiarum notarius. Rendita a San Giorgio Maggiore di 20 ducati d’oro. Beni a Calvisano. Comprende: una perg. sec. XVI (1593); una ducale di Pasquale Cicogna del 1594, 11 febbraio, con bolla; un fascicolo cart. con atti 1581 - 1594 riguardanti i beni di Calvisano con albero della famiglia de Motiis, cui appartiene Luca monaco in San Giorgio Maggiore, al secolo Bene- detto qd. Tommaso. Fasc. cart. con atti 1581 - 1594 processo contro gli eredi di Luca. Copertina originale, legato con aggiunte.

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Proc. 16. “Eredità lasciata a questo monastero dal n.h. sier Piero Badoer fu di sier Zilio ne tempi e casi in esso testamento espressi”. cart. 1698. Con: 1698, 3 aprile, Rialto. Convalida del testamento del 1697, 16 settembre, rogato nella sua casa sopra le Fondamente Nove. Fra i mobili “una spada d’argento con manego anticho”. Copertina originale, legato. Proc. 17. “Beni e benefi ci lasciati a questo monastero dalla qd. n.d. Maria Gritti il di cui testamento fu tagliato et il monastero nulla conseguì”. perg. e cart. Con perg. 1492, 19 luglio, Rialto. Testamento di Lorenzo Gritti qd. Pietro dal confi nio di San Provolo, che ha per moglie Maria e per fi gli Pietro, Fran- cesco e Andrea. Rogatario presbiter Laurentius Stella de Venetiis quondam Damiani Venetiarum notarius. Perg. 1499, 6 dicembre, Rialto. Testamento di Maria relicta Lorenzo. Sono nominati i fi gli Pietro e Francesco e le fi glie Andreana, Regina, Ginevra e Alba. Rogatario il cit. Stella. Perg. 1525, 12 dicembre. Sentenza dei Giudici del Procurator: facoltà al monastero di rivalersi sui beni mobili per recuperare il legato. Perg. 1526, 28 maggio, Venezia. Breve di Tommaso Campeggi vescovo eletto di Feltre e legato apostolico contro coloro che molestano il monastero circa il godimento del legato; teca di zinco; cordula serica rossa. 1502 - 1526 pochi docu- menti cartacei. Copertina originale, legato. Proc. 18. “Mansioneria del qd. n.h. sier Francesco Valeresso alla quale è obbligato il mo- nastero in spezialità”. perg. 1540. Francesco è fi glio qd. Zaccaria. Con una perg. 1540, 19 aprile, Rialto: procura del monastero (nomi dei partecipanti al capitolo) per la riscossione del legato a favore della sacrestia. Copertina originale, legato. Proc. 19. “Mansioneria del qd. n.h. sier Alessandro Michiel alla quale è obbligato il mo- nastero in spezialità”. cart. 1564 - 1583. Con testamento 1564, 15 agosto, Rialto e codicillo 31 agosto. Il Michiel è fi glio qd. Nicolò il dottor, dal con- fi nio di San Giovanni Novo. Nel 1583, 3 dicembre il monastero (nomi dei partecipanti al capitolo) si accorda con gli eredi per l’esecuzione del lascito. Rogatario del testamento Franciscus Rhenius Venetiarum notarius. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 20. “Mansioneria del qd. n.h. sier Pasqual Foscarini quale non viene adempita per non trovarsi memorie dell’esborso del capitale”. cart. 1527. Con punto del testa- mento 1527, 6 marzo; rogatario Hieronymus Costa Venetiarum notarius. Il Fo- scarini è fi glio qd. Bartolomeo dal confi nio di Sant’ Eufemia della Giudecca. Copertina originale, legato con aggiunte.

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Proc. 21. “Mansioneria e legati lasciati a questo monastero dal qd. Alessandro dei Conti che furonno rinonciati”. perg. 1589. Con conferma (1589, 2 agosto) del testamento in data 1589, 27 luglio, Mussolente; rogatario Iohannes Baptista de Th omasiis quondam Iulii e una perg. 1589, 12 agosto, Rialto. Il testatore, fi glio qd. Pietro e civis venetus, possiede beni ad Asolo. Copertina originale, legato. Proc. 22. “Mansioneria del qd. n.h. sier Alvise Priuli quale non viene celebrata per non essere pagata”. cart. 1536, 29 settembre, Rialto testamento (punto); rogatario Hieronymus Lu- ranus notarius publicus Venetiarum. Alvise Priuli è fi glio qd. Francesco dal confi nio di San Tomà. Copertina originale, non legato. Proc. 23. “Mansioneria e capella Bollani”. cart. 1566 - 1579. Andando in rovina la vecchia chiesa, l’abate Andrea nel 1566 si impegna a ricostruire la cappella, che riceve una sovvenzione con atto 1579, 26 marzo (nomi dei partecipanti al capitolo) da Domenico Bollani vescovo di Brescia, permettendo di ultimare l’iniziativa presa da suo fratello Giacomo. Copertina originale, legato. Proc. 24. “Mansoneria e capella Morosini”. cart. 1583. La istituisce con atto 1583, 7 set- tembre Vincenzo Morosini cavaliere e procuratore fi glio qd. Barbon per suff ragio del fratello Andrea dottore. Copertina originale, non legato. Proc. 25. “Mansoneria della qd. n.d. Soffi a Priuli”. cart. 1607. Istituita con atto 1607, 26 agosto; Soffi a è vedova di Ferigo. (Nomi dei partecipanti al capitolo). Copertina originale, legato. Proc. 26. “Mansionerie della qd. n.d. Maria Grimani relitta in terzo voto sier Lorenzo Giu- stinian e di detto sier Lorenzo suo marito alle quali è obbligato il monastero in spezialità”. cart. 1620 - 1622. La testatrice è fi glia di Marino Grimani doge; la mansioneria è istituita con atto 1622, 9 luglio in base al testamento 1620, 6 novembre. Copertina originale, legato. Proc. 27. “Mansioneria del qd. Arminio Trevisan alla quale è obbligato il monastero in specialità”. perg. e cart. 1587 - 1595. Comprende: 1594, 26 aprile, Porde- none: pubblicazione del testamento in data 1587, 4 aprile, Rialto (in perg.) con cui il Trevisan largisce al monastero “questo mio loco” di abitazione. Trovansi ancora: quattro pergg. del sec. XVI (1587 - 1594); una ducale di

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Pasquale Cicogna del 1594, 21 giugno, con cordula e senza bulla; altre carte varie 1594 - 1595. Il Trevisan fi glio qd. Antonio è civis venetus ed abita ad Aviano. Copertina originale, legato con aggiunte.

B.  Proc. 28. “Carte corse nelle liti tra questo monastero come erede del qd. Arminio Trevisan per li beni di Daviano contro Giuseppe Leoni per la quale detto monastero restò spogliato di detti beni come dalla sentenza esistente nell’antecedente processo”. cart. 1440 - 1594. Con quattro sommari di lite. Aggiunte altre carte trovate fuori dal Proc. 1569 - 1591, con un disegno a penna di beni ad Aviano (“Dissegno del locco di Aviano”). Il Trevisan era cancelliere nel castello di Aviano; da un appunto risulta che i beni furono venduti da Mi- chele abate ad Iseppo Leoni. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 29. “Mansonaria del qd. serenissimo prencipe domino Marcantonio Memo”. cart. 1626. Con atto, in copia, del 1626, 3 ottobre, di costituzione della man- sionaria fatto da Marcantonio Memmo qd. Tribuno, per messe a favore dei suoi parenti e per il doge, zio paterno di suo padre Tribuno, con l’esborso di annui ducati 1000. Copertina originale, legato. Proc. 30. “Mansioneria della qd. Elena Baroni alla quale è obbligato il monastero in spe- zialità”. perg. 1610. Elena è fi glia qd. Ottaviano. Con atto di costituzione del 1610, 31 dicembre dinnanzi a Domenico da Cologna abate, Eusebio da Brescia priore e trentatre monaci. Copertina originale, legato. Proc. 31. “Mansoneria del qd. Marcantonio Priuli”. cart. 1607 - 1616. Con atto di costitu- zione del 1607, 4 dicembre e 1616, 2 agosto, per ducati 600. [Domenico da Cologna abate ed Eusebio da Brescia priore nel 1607; Alvise da Padova abate nel 1616]. È gastaldo della Procuratia de Supra; muore nel 1616, 30 luglio. Copertina originale, legato. Proc. 32. “Mansonaria della qd. n.d. Bianca Barbaro”. cart. 1627. Con, in copia, atto di costituzione del 1627, 3 agosto. [Nel 1627 Cornelio da Venezia abate, Angelo vice-priore per Maurizio da Brescia priore e 30 monaci]. Bianca Barbaro è moglie di Girolamo Pisani qd. Marco; il testamento è in data 1612, 19 luglio. Copertina originale, legato. Proc. 33. “Rinoncia della mansioneria di monsignor Hermolao Barbaro patriarcha d’Aqui-

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leia”. cart. 1622 - 1633. Ermolao morì nel 1622, nella casa di suo fratello Antonio alla Giudecca; punto di testamento s. d.. [1633, 4 febbraio: Cor- nelio Marendella da Venezia abate, Alessandro da Venezia priore, ventisette monaci]. Copertina originale, legato. Proc. 34. “Mansioneria della qd. Zuana Amigoni relitta Cristin Lavador alla quale è obbli- gato il monastero in spezialità”. cart. 1603 - 1613. Con il punto di testa- mento del 1603, 2 marzo istitutivo della mansionaria ed alcune quietanze. Copertina originale, legato. Proc. 35. “Mansioneria della qd. Zuana qd. Bettin de Pasin alla quale è obbligato il monastero in specialità”. perg. 1610. Bettin è luganegaro a San Barnaba. Con una perg. 1610, 5 gennaio [citati Pietro da Valtellina priore di San Filippo in Argiron (Argiro, diocesi di Catania) di Sicilia, abitante in San Giorgio Maggiore, cassiere e ministro della Congregazione Cassinese; Domenico da Cologna abate di San Giorgio Maggiore e tesoriere della Congregazione]. Copertina originale, legato. Proc. 36. “Mansioneria del circospetto signor Alvise Quirini alla quale è obbligato il mo- nastero in specialità”. cart. 1652 - 1676. Con atto 1652, 21 ottobre, Alvi- se Querini lasciò la sua libreria ad Alvise da Venezia abate per istituire una mansionaria. Molto ricco elenco dei libri, tra i quali trentatre manoscritti; l’elenco consta di 59 cc. e reca la nota “Tutti questi libri sono nell’indice grande della libraria”. [1676 Bonaventura da Venezia abate]. Alvise Que- rini fi glio qd. Tiberio è segretario del Senato. Copertina originale, legato. Proc. 37. “Mansioneria et anniversario del qd. Pietro Ficio pagabile da suoi eredi quale non si celebra per non venir pagata, doverebbe celebrarsi a Monestier. Permissione concessa agli eredi del sopradetto di poterla offi ciare altrove. Mansionaria Lippamano”. cart. 1658 - 1788. La mansioneria di Pietro Ficio fi glio qd. Zuanne è istituita con atto 1658, 15 maggio, con do- tazione di 50 ducati annui, nella chiesa di Santa Maria del Pero (docc. 1658 - 1733). La mansioneria Lippomano è istituita da Giovanni Battista fi glio qd. Antonio con testamento 1733, 3 settembre (docc. 1733 - 1788). Non appare legame tra le due mansionerie. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 38. “Carte attinenti al nome et interesse del qd. padre don Alvise Piazzalonga e man- sioneria della qd. Angiola Berizzi, paga il magistrato del Proveditor agl’Ori et Argenti in Cecca, Dacio del Oglio”. cart. 1602 - 1705. Giovanni Alvi-

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se Piazzalonga vestito ma non professo in San Giorgio Maggiore al secolo Giovanni Angelo qd. Carlo (testamento 1671, 8 ottobre); Angiola Berizzi fi glia qd. Giovanni Antonio vedova di Carlo (testamento 1691, 27 luglio) madre del monaco; Giovanni Antonio qd. Battista Piazzalonga (Cazza de Platealonga) cittadino di Bergamo abitante ad Almeno (testamento 1602, 26 settembre, Almeno); Isabetta Berizzi vedova di Giovanni Antonio dal confi nio di San Salvador madre di Angiola e ava del monaco (testamento 1691, 13 settembre). Con inventario di beni mobili. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 39. “Credito del qd. padre don Alvise Piazzalonga contro li signori d’Attimis”. cart. 1689 - 1708. Alvise aveva dato molti denari a Giovanni Battista Fabris (o Fa- ber) bolognese, agente della famiglia d’Attimis; vari atti di riconoscimento dei suoi diritti di Ignazio Maria d’ Attimis (1689, 19 maggio, Lubiana); Francesco Antonio d’Attimis (1697, 7 febbraio, Santa Croce); Girolamo Malvasia (1707, 10 maggio, Venezia); Maria Anna vedova contessa d’Attimis (1707, 20 dicem- bre, Trieste); fra Girolamo di Pers cavaliere (s. d.). Piccoli sigilli in ceralacca. Copertina originale, legato. Proc. 40. “Mansioneria della qd. Franceschina Statio, anniversario della medesima ed altro del qd. reverendissimo padre don Giovanni Battista Stazio abbate titolare fratello della sudetta”. cart. 1719 - 1733. Testamento del 1719, 20 settem- bre (ducati 90 annui) pubblicato nel 1723, 27 febbraio; 1726, 28 aprile ac- cettazione del monastero [Bernardo Franceschi abate]. 1731, 13 settembre. Franceschina è fi glia qd. Giacomo. Il monastero dichiara di voler celebrare l’anniversario di Giovanni Battista Stazio abate dopo la sua morte (nomi dei partecipanti al capitolo). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 41. “Anniversario del serenissimo domino domino Andrea Gritti doge di Venezia pa- gava il magistrato del Sal ora il magistrato del Proveditor agli Ori et Argenti in Cecca, Dazio dell’Oglio”. perg. e cart. 1539 - 1673. Con il punto del testamento del 1539, 11 marzo istitutivo, con la rendita di ducati 140 del Monte del Sussidio. Con una perg. 1673, 21 marzo, fede di deposito ai Provveditori al Sal e note di conto. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 42. “Anniversario da celebrarsi a Monestier per l’anima del qd. Francesco da Caravag- gio fattore dell’abbazia sudetta”. cart. 1589 - 1593. Francesco de Albertinis da Caravaggio fi glio qd. Lorenzo (copia del testamento 1589, 22 gennaio, Monastier) largisce al monastero di Santa Maria del Pero una casetta a Tre- viso presso porta San Tommaso. Copertina originale, legato.

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Proc. 43. “Anniversarii del quondam Bochazo detto nella tabella Bochari, di Girolamo Folcato, di Giulio Pezzotti, di domino Guido Gonzaga”. cart. 1480 - 1600. Con: 1480, 20 agosto, Padova (teste da Ferrara libraio) testamento di David qd. Rolando Bochazo da Piacenza. Delle altre mansionarie si leggono solo i “fondamenti” tratti dal giornale (rispettivamente del 1547, 1599, 1600). Copertina originale, legato. Proc. 44. “Anniversario del quondam Bortolamio Superchi e Paolo suo fratello paga la casa Superchi”. cart. 1665 - 1755. Con testamento istitutivo del 1665, 15 luglio, Venezia. (Bartolomeo fi glio qd. Francesco). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 45. “Anniversarii di don Arsenio da Padova”. cart. 1571 - 1588. Con copia del testa- mento 1587, 6 agosto di Zuanpiero fi glio qd. Simon da Conegliano chie- rico cenetense zio di Arsenio, al secolo Alessandro fi glio qd. Antonio da Conegliano (testamento 1588, 22 giugno). Copertina originale, legato. Proc. 45 A. Miscellanea mansionarie. cart. 1107 - 1799. Con “ristretto di tutti gli obblighi de le messe” 1107 - 1691; pagamenti per mansionerie (Giovanni Battista de Rainis 1522; Zuanna de Crestin di Livadori 1616); avvisi (a stampa e ms.) di morte di confratelli con invito a partecipare alle esequie da parte del Suff ragio della Santissima Croce in San Moisè (1733); avvisi simili di Gio- vanni Battista Armano cassier di confraternita non identifi cata con invito a Giacomo Calegari pievano non identifi cato di soddisfare agli obblighi di messe (1734 - 1735); varie circa suff ragi (breve di Clemente XIII papa nova [..] destributio suff ragiorum eveniente obitu monachorum Casinensium 1763, 29 luglio, a stampa; decreti applicativi tra cui uno di Gregorio Correr abate 1765) 1683 - 1799; messe da celebrarsi in San Benedetto di Trieste 1726; note sul rituale da seguire in vari giorni festivi (libretto, danneggiato, con schizzo a penna del reliquiario di san Placido) sec. XVIII. Copertina moderna, processo critico. Proc. 46. “Ridutione delle mansionerie di S. Giorgio Maggiore”. cart. 1107 - 1765. La par- te legata del fasc. comprende: (a stampa) decreto della Sacra Congregazione del Concilio in data 1724, 29 agosto, Roma (in base alla bolla di Benedetto XIII papa in data 1724, 15 luglio, Roma) trasmesso da Serafi no da Matera procuratore generale della Congregazione Cassinese in data 1724, 29 agosto, Roma con ordini per l’applicazione; fasc. Onera missarum et anniversariorum ad que tenetur [..] monasterium Divi Georgii Maioris Venetiarum Congregatio- nis Cassinensis (con regesto dei documenti fondativi degli obblighi di messe e anniversari, calcolo delle rendite, 1107 - 1691) compilato da Andrea Sandei

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Busta 42. Proc. 45 A, Bollettini delle Confraternite con avvisi di morte di confratelli.

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Busta 42. Proc. 45 A, Reliquario di san Placido.

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in data 1726, 10 aprile, Venezia (la cui sottoscrizione viene validata in data 1726, 13 aprile, Venezia da Gaetano Stampa arcivescovo di Calcedonia nunzio a Venezia) (corrisponde al Catastico MM, nell’ed. siglato SS); osservazioni dei deputati eletti dal Defi nitorio s. d. (distinzione tra messe cantate e messe lette, interesse da applicare ai capitali, sussistenza degli obblighi) che verranno esa- minate nel capitolo generale ovvero dieta dell’anno 1726 per le decisioni fi nali. Seguono carte sciolte con altro esemplare del testo del Sandei non di sua mano ma con la sua autentica, minute, conteggi, 1729. Unito altro processo (con copertina originale, ma di altra mano) “Supplica delli signori conti Bartoli al monastero di S. Giorgio Maggiore per ricever l’obbligo di 53 messe annue per l’anima del qd. Francesco Reccanati e fu accettato come appar et cetera”. 1707 - 1765 con testamento di Francesco qd. Girolamo 1707, 15 agosto. Copertina originale, legato con aggiunte.

B.  Proc. 46 A. Testamenti vari. perg. e cart. 1276 - 1776. 1276, 13 dicembre, San Giorgio Maggiore. Nicola vescovo di Crotone (perg.). 1299, 26 agosto, Rialto. Marino Piçolani pievano di Santo Stefano Confessore (perg.). sec. XIII. Bona vedova di Pietro Bedeche (perg.). 1369, 8 ottobre, Venezia. Inventario dei mobili del monastero consegnati a Buonin- contro abate di San Cipriano di Murano vicario e amministratore di San Gior- gio Maggiore da Giacomo de Syrano canonico narbonense decretorum doctor delegato dalla Sede Apostolica a ricevere i beni e debiti del defunto Pietro abate di San Giorgio Maggiore (perg.). s.d. Luca Vallaresso (punto) (perg.). 1428, 13 dicembre, Rialto. Giorgio Soler qd. Alberto dal confi nio di San Cas- siano. 1467, 8 giugno, Rialto. Alvise Contarini qd. Bartolomeo dal confi nio di San Paternian. 1482, 7 gennaio, Rialto. Bartolomea Valier moglie di Francesco dal confi nio di San Gervasio. 1489, 8 ottobre, Venezia. Basilio de Anzeleriis qd. Bartolomeo monaco in San Giorgio Maggiore. 1494, luglio, Rialto. David Corner qd. Pietro dal confi nio di Sant’Ubaldo. 1502, 2 marzo, Rialto. Giovanni Alvise Diedo qd. Leonardo dal confi nio di San Pantalon (perg.). 1507, 17 giugno, Padova. Bartolomeo qd. Ameto abitante a Codevigo. 1508, 16 giugno, Venezia. Giacomo qd. Bonomo di Sarzonio da San Pellegrino garbelator. 1509, 12 maggio, nel monastero di San Benedetto presso Firenze. Guido Polo detto Guido de Borrieti (?) qd. Angelo. 1513, 1 agosto, Rialto. Marco Lando protonotario apostolico qd. Vitale (a stam- pa, con albero).

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1550, 26 febbraio, Schio. Dionora fi glia qd. Ludovico Meliorini de Montebello moglie di Giovanni Battista Betamei qd. Gregorio da Schio. 1570, 30 marzo, Rialto. Domenico Iuriolo detto Mingazin qd. Silvestro da Ra- venna, in partenza con la galea di Francesco Vendramin. 1581, 26 maggio, Montagnana. Pietro Biolca qd. Giovanni Francesco da Mon- tagnana. s.d. (sec. XVI). Antonio Tron procuratore (punto). 1608, 8 gennaio, porto di Calamata, nave Salvetta. Marco Grigis qd. Zuanne da Venezia, con inventario. 1622, 9 novembre, Rialto. Francesco Berengo qd. Bernardo sanser (perg.). 1631, 26 giugno, Venezia. Botaria Blanzina. 1635, 28 novembre, Padova. Antonio Moresco qd. Giovanni Battista da Bergamo. 1638, 3 dicembre, Venezia. Emilio Parisan (citazione). 1640, 23 dicembre, Milano. Antonino de Marchisi qd. Lorenzo. 1647, 17 settembre, Rialto. Baldi Ton qd. Giacomo da Moniga della Riviera di Salò. 1658, 8 aprile, Venezia. Rocco Antonio Zignoni qd. Iseppo, con note sul lascito alla Fraterna dei Poveri Vergognosi. 1658, 2 giugno, Modena. Antonio Carrari qd. Girolamo. 1663, 9 novembre, Venezia. Giuseppe dall’Acqua qd. Rinaldo. 1678, 12 dicembre, Padova. Giulio Tachini (o Tarchini) rettore della chiesa di San Luca di Padova. 1689, 26 novembre, Piove di Sacco. Battista Toniazzo. 1694, 18 dicembre, Rialto. Francesco da Mula qd. Nicolò. s. d. (sec. XVII). Antonia Paresani (spese dell’eredità). 1704, 19 luglio, Rialto. Girolamo Gamba qd. Giacomo “marzer da bianco” all’in- segna di san Lorenzo, dal confi nio di San Zulian. 1710, 8 marzo, Rialto. Margherita Miozzi vedova di Iseppo. 1713, 19 ottobre, Rialto. Andrea Nerini qd. Pietro monaco in San Giorgio Mag- giore. 1715, 5 aprile, ***. Giovanni Vincenzo Gravina. 1730, 30 maggio, Rialto. Marco Giustinian vescovo di Torcello qd. Girolamo procuratore (a stampa). 1739 - 1755. Note circa legati di Giovanni Valentini. 1741, 14 ottobre, Treviglio. Benedetto Micheletti qd. Giuseppe da Ponte San Pietro (con carte aggiunte). 1744, 12 febbraio, Padova. Nicolò Civran qd. Antonio (con carte aggiunte). 1749, 13 luglio, Brescia. Angelo Maria Querini cardinale e vescovo di Brescia. 1749, 23 giugno, Venezia. Carlo Gasparini portinaio di San Giorgio Maggiore (con inventario e carte aggiunte). 1753, 9 maggio, Rialto. Bernardo Bognolo ortolano di San Giorgio Maggiore. 1771, 23 ottobre, Venezia. Bertucci Dolfi n Valier qd. Zuanne (con carte aggiunte). Copertina moderna, processo critico.

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Proc. 46 B. Alberi genealogici vari. cart. 1617 - 1741. Con: Albero di Benedetto Lazzari, che fa testamento nel 1741. Non reca altre date. Albero di Giuseppe e Geminiano discendenti da Girolamo Carara tentor, senza date. Albero di prete Camillo Rondinelli, senza date. Albero di Cristoforo e Paolo .. dal 1617, senza altre date, né cognome. Albero discendenti famiglia Peretti comprendente anche Sisto V papa (con picco- li schizzi), senza date. Sembra di mano di Fortunato Olmo. Copertina moderna, processo critico. Proc. 46 C. Elenchi obblighi di messe e di testamenti. perg. e cart. 1107 - 1760. Con tre pergg. sec. XVIII (con cornici a colori “tabelle”) con lungo elenco nomi- nativo di detti obblighi. Vi sono anche altri elenchi parziali del sec. XVIII; brevissimo estratto dell’atto di fondazione del monastero del 982, 20 di- cembre ed anniversari a cominciare dal 1107 (Caloluza Dolfi n fi glia di Do- menico vedova di Pietro Foscari), con qualche nota sulle celebrazioni. Copertina moderna, processo critico. Proc. 47. “Carte attinenti al livello che paga il monastero di S. Maria della Cavana ora S. Maria delle Grazie”. perg. e cart. 1264 - 1674. Con quattro pergg. del sec. XIII (tra cui sentenza dei Giudici del Piovego 1289, 23 settembre [= sent. n. 19], con copia dell’atto di fondazione 982, 20 dicembre), quattro pergg. del sec. XIV (1328), due pergg. del sec. XV (1429 - 1439) e (cart. 1674, 31 ottobre) terminazione dei Provveditori sopra Monasteri che ordina alle Cappuccine di Santa Maria delle Grazie di pagare a San Giorgio l’annuo censo di una libbra d’incenso. Con atto del 1264, 12 ottobre, l’abate di San Giorgio Marco Bollani concede a Lorenzo, rettore del hospitalis Domus Dei, una palude di passi 30 di lunghezza per 25 di larghezza per elevarvi edifi ci ed una chiesa. L’atto è sottoscritto dall’abate, dal priore e da otto monaci. Titoli precedenti pare non ci siano, almeno in forma precisa. L’atto del 982 reca una dizione assai generica. Con la sentenza del Piovego del 1289 cit., è riconosciuta al monastero la proprietà dell’acqua compresa fra la “scomenzera” per la quale si va a Chioggia ed a San Clemente, quella che porta a ed il canal Vigano (= della Giudecca) permittendo extra quedam insulam aqua superlabente versus Sanctam Elenam, que insula est facta ibi a parvo tempore citra, perexiente de ipso canale et venientem usque ad punctam sive angulum dicti monasterii que est versus Sanctum Marcum. Tale sentenza è invocata in una lite con sentenza del 1328, 5 marzo, svoltasi tra il monastero di San Giorgio e certa Margherita esecutrice testamentaria di frate Benedetto da Ferrara di Santa Maria della Cavana. Essa abitava nell’isola e in base a questa sentenza ne è allontanata. Secondo una depo- sizione testimoniale eff ettuatasi nel corso del giudizio, il luogo, chiamato Santa Maria Nuova della Cavana, è compreso fra la “scomenzera”, la palude

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verso San Servolo e San Nicolò, la palude verso San Giorgio Maggiore e la palude verso il canale Orfano. Altra deposizione testimoniale aff erma che la proprietà di San Giorgio è compresa fra la “scomenzera” verso il canale Orfano e corre lungo il detto canale sino alla punta di Bagnera e va da detta punta sino a San Giorgio. Però la dizione “S. Maria Nova da la Cavana” fa supporre qualche cambiamento intermedio. Nella investizione susseguente, del 1328, 13 aprile, i confi ni sono i medesimi sopra descritti. La perg. 1439, 17 ottobre - 15 dicembre contiene atto di Lorenzo Giustinian vescovo di Castello delegato del papa (inserta lettera di Eugenio IV papa al vescovo di Castello del 2 settembre 1439, Firenze Piis fi delium) in seguito al quale San Giorgio Maggiore, con atto capitolare, concede l’isola di Santa Maria delle Grazie a frate Corrado Armanni degli Eremiti di San Girolamo della societas di Carlo di Montegranelli di Fiesole. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 48. “Carte concernenti giurisdizioni d’acque paludi valle canali e pesche possedeva questo monastero confi scate dal Publico l’anno 1562, cominciano l’anno 982 sino all’anno 1250”. perg. e cart. 1104 - 1289. Questo processo, nel sec. XVIII, è stato disfatto. Esso era costituito da trentasei pergg.. Di esse, ne rimangono tre del sec. XII, una del sec. XIII con copia di atto del sec. XII, una del sec. XIV con copia di atto del sec. XII, 18 del sec. XIII. Se- guendo i numeri apposti nel bordo superiore delle pergamene abbiamo: nn. 1-11 mancano; n. 12 1106, luglio, Rialto (fondamento Dorsoduro); n. 13 1104, dicembre, Rialto (Lido Marcense); n. 14 manca; n. 15 1160, genna- io, Rialto (lago e fossa di Campalto); n. 16 1198, 28 ottobre, Rialto (Lido Marcense); nn. 17-19 mancano; n. 20 1223, gennaio, Rialto (Vigna Beto); n. 21 1223, gennaio, Rialto (Vigna Beto); n. 22 1233, 8 gennaio, Rialto (Lido Marcense); n. 23 1232, settembre, Rialto (Lido Marcense); n. 24 1232, novembre, Rialto (Lido Marcense); n. 25 1234, gennaio, Rialto (pa- lude Sclavo, in episcopatu Castellano); n. 26 1234, gennaio, Rialto (palude Sclavo); n. 27 1233, marzo, Rialto (Lido Marcense); n. 28 1240, 25 marzo, Rialto (acqua dalla fossa di Campalto al canale di Murano); n. 29 1241, novembre, Rialto (acqua dal rio di Santa Giustina al canale di Murano alla “scomenzera” di Santa Maria dei Crociferi); n. 30 1241, novembre, Rialto (idem); n. 31 1241, novembre, Rialto (idem); n. 32 1241, novembre, Ri- alto (idem); n. 33 1241, novembre, Rialto (idem); n. 34 1241, novembre, Rialto (idem); n. 35 1243, 2 maggio, Rialto (palude tra Campalto e Mu- rano); n. 36 1243, 2 maggio, Rialto (idem); con altri numeri (che essendo generici, non danno idea di quanto manchi), n. 130 1275, 25 ottobre, Rialto (Vigna Beto). Inoltre copia cart. semplice della sentenza dei Giudici del Piovego 1289, 23 settembre (nell’edizione n. 19). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 49.

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“Carte concernenti giurisdizioni d’aque, paludi, valle, canali e pesche possedeva questo monastero, confi scate dal Publico l’anno 1562, cominciano l’anno 1250 sino all’anno 1537”. perg. e cart. 1328 - 1537. Il processo attual- mente comprende una perg. del sec. XV (1491) e per il resto è cartaceo: la cartatura inizia col n. 24 e fi nisce al n. 40; manca la c. 36. Comprende: c. 24. Processo del 1385, 21 settembre, Rialto (in copia del sec. XV) con sentenza a favore del pievano di Santa Maria di Murano, circa acque presso Murano, che a sua volta contiene una sentenza dei Giudici del Procurator del 1379, 24 gennaio, Rialto (che reca l’estratto di due docc. del 1150 e di un doc. del 1158); inoltre, la sentenza dei magistrati al Piovego del 1324, 17 luglio (nell’edizione n. 70) circa l’acqua Plancido, emessa tra i monasteri di San Lorenzo, San Zaccaria e San Giorgio Maggiore. c. 27. Doc. 1386, 6 giugno, Rialto. Divisione giudiziale tra San Lorenzo, San Zaccaria e San Giorgio Maggiore di una acqua nel distretto di Murano, presso Campalto. cc. 29r. - 32v. 1469, 16 giugno - 1500, 2 dicembre, Venezia. I monaste- ri suddetti si accordano per dare in locazione dette acque. cc. 33r. - 40. Atti vari 1385 - 1537 relativi a dette acque, che sono denominate Piazuola (= Plancido). Infi ne altre carte sciolte 1328 - 1502, v. notizia CCLXXXII (1158, agosto, Murano). Copertina originale, slegato.

B.  Proc. 50. “Accordi con la corte di Sua Serenità per il regalo solito farsi il giorno di s. Ste- fano”. perg. e cart. 1562. Documenti del sec. XVI sino al 1562. Con una perg. sec. XVI (capilettera in rosso) nella quale si descrive la complessa pro- cedura del ricevimento del doge e della Signoria; una perg. del 1562, 19 dicembre con cui si permutano le prestazioni dovute al corteo del doge (luc- cio “in zeladia”, cefali arrosto, pane e fasuoli) in denaro, cioè per la somma di lire 310. 2. Il corteo del doge è costituito da due gastaldi, il portiere di Collegio e quello della Bolla, il cavaliere del doge, lo scalco e due camerieri, i sedici scudieri che portano l’ombrello, il cuscino e la seggiola, il “pistor, sotto-pistor e cuoco”, gli otto piff eri, i sei trombettieri, gli otto comanda- dori, i due comandadori di Collegio, i quaranta comandadori, i sette fanti dei Capi del Consiglio dei Dieci, il Capitan Grande con i tre Capitani dei Capi, i Capitani di San Marco, di Rialto e dell’Avogaria, i capitani Mida e Sorzetto, gli uomini che rimorchiano le peate, quelli in poppa alle peate e quelli che vogano nella barca degli stendardi, i cantori. L’accordo è sotto- scritto dalle varie parti. Copertina originale, legato. Proc. 50 A. Cerimonie. cart. 1548 - 1734. Con: Fasc. I. (“tabella” con riquadri a colori). Elenco dei religiosi e delle dignità impe- gnate nella cerimonia di santo Stefano.

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Fasc. II. sec. XVIII. “Ceremonie de pontifi cali”. Lunga descrizione di cerimoniali senza indicazione della festa, tranne che per la festa della Purifi cazione. Fasc III. Altra copia del ricorso al doge del 1562 (citato Paolo Vergelli “musico di Sua Serenità”). Nella festa venivano distribuiti ai due gastaldi “calissoni” (fatti di mandorle, miele, biscotto pesto “cum le pastelle atorno”) cinquan- ta, pani (“paneti”) cinquanta, sei pezzi di luccio “in zeladia” con sei “cievoli rosti” ciascuno [= lire 24]; al “portinaro de Collegio” calissoni venticinque, pani dieci [= lire 6]; a “quel da la Bolla” calissoni venti [= lire 2]; al cava- liere del doge calissoni venti, pani dodici e “zeladia” [= lire 7]; “al scalco e camerieri” calissoni venti, zeladia e pani sei ciascuno [= lire 10, soldi 16]; ai sedici scudieri, calissoni dieci, pani sei, zeladia e un “cievalo” ciascuno, (di più a quello che porta l’ombrella) [= lire 35, soldi 14]; al “pistor, cuogo e canever” calissoni dieci, pani sei [= lire 3]; “alli 8 pifari calissoni 10, pani 6, zeladia, un cievalo et fasoli” [= lire 19, soldi 14]; ai sei trombetti calissoni dieci, pani sei e fagiuoli [= lire 6]; agli otto comandadori “et a quelli portano li stendardi” calissoni sette, pani sei [= lire 8]; ai due comandadori del Col- legio calissoni dodici, pani sei, zeladia, cievolo e fagiuoli [= lire 2, soldi 8]; ai quaranta comandadori calissoni sette, pani sei, zeladia, fagiuoli, sievolo e “vino de Marcha” [= lire 40]; ai sette fanti dei Capi del Consiglio dei Dieci calissoni venti, pani dieci [= lire 16, soldi 16]; al Capitan Grande con i tre Capitani dei sestieri con loro uomini calissoni venti, pani dieci, fagiuoli, zeladia e “un sievolo cadaun capitano” [lire 58, soldi 12]; ai Capitani di San Marco e Rialto e quello dell’Avogaria (sono in tutto cinque) calissoni venti, pani dieci, zeladia, un sievolo, fagiuoli “e da bever se ne voleno” [= lire 15]; agli uomini che rimorchiano le peate, quelli che stanno in poppa alle peate, a quelli che vogano nella barca degli stendardi col loro capo, “se gli dà pan de la famiglia e fasoli et zeladia” [= lire 3, soldi 6]; ai cantori della messa denari 5. Seguono note varie sui criteri di valutazione; tappezzerie prestate da Anzolo ebreo (1548); per l’apparecchio di feste (san Mauro, santi Inno- centi, messa nuova 1734); arredi mandati a Monastier a Santa Maria del Pero per la visita del vescovo di Treviso (1745). Copertina moderna, processo critico. Proc. 51. “Case a S. Zulian legate a questo monastero dal n.h. sier Giacomo Ziani fu del serenissimo domino domino Sebastian. T. I”. perg. 1145 - 1190. Con ven- tisette pergg. del sec. XII. Copertina originale, slegato. Proc. 52. “Case a S. Zulian legate a questo monastero dal n.h. sier Giacomo Ziani fu del sere- nissimo domino domino Sebastian. T. II”. perg. e cart. 1192 - 1308. Con sette pergg. del sec. XII; una copia cart. del sec. XVI di doc. del sec. XII; otto pergg. del sec. XIII; tre pergg. del sec. XIV (1306 - 1307). Gli atti dei secc. XIII e XIV qui conservati si riferiscono alle case della famiglia Zulian che confi navano con

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quelle di San Giorgio Maggiore e che si estendevano dalla parte del bacino Or- seolo; vi fu con questa famiglia una lite, svoltasi nel 1306 - 1308, conclusa con una sentenza dei Giudici del Proprio del 1308, 21 febbraio. L’insieme degli atti dei Procc. 51 e 52 è assai utile per lo studio dell’area compresa tra la chiesa di San Zulian, il rio Batario ed il ponte dei Baretteri. Nel 1145 un gruppo di que- ste case apparteneva ai Rubulo (Roybulo); nel 1152 si aggiunge notizia di beni appartenenti alla famiglia Grisuni; col 1160, 9 maggio di beni della famiglia Pantaleo che passano, per debiti non pagati, ai Michiel. Chi infi ne compera i beni da Enrico e Vitale Michiel, sempre per debiti non pagati, è Sebastiano Zia- ni (1164, agosto e 1168, gennaio). Sebastiano assegna parte delle case (1173, giugno) ai fi gli Pietro e Giacomo, che procedettero alla divisione di esse tra loro con atto 1177, dicembre. Giacomo Ziani legò poi la sua parte al monastero, che ne ebbe investizione nel 1193, 8 gennaio. Si trattava di beni assai rilevanti: da atto del 1267, 31 maggio risulta che i titolari degli affi tti sono trentacinque, più altri ventotto tra campo Rusolo e San Zulian. Un atto del 1269, 8 giugno descrive meglio i beni dei Zulian: si tratta di una casa grande che va dal rio Batario sino alle case della chiesa, lungo una calle abbandonata da San Giorgio Maggiore per un miglior passaggio verso detta casa. Copertina originale, slegato. Proc. 53. “Carte attinenti alle case a S. Zulian. Tomo terzo”. perg. e cart. 1352 - 1780. Con sei pergg. del sec. XIV (1352 - 1355); una perg. del sec. XV (1477); una perg. del sec. XVI (1552); due piante del sec. XVIII (con numerose note esplicative allegate). In buona parte riguardano la lite svoltasi tra il monaste- ro ed il pievano di San Zulian che si svolse tra il 1659 ed il 1780 (sommario di lite 1352 - 1598) (v. anche il Proc. 55), per lavori indebitamente eseguiti: lite trattata dinnanzi ai Provveditori sopra Monasteri. Così, nel 1449 si svol- se per ragioni simili una lite con Ludovico Tron circa una casa sita sul ponte delle Mercerie (= ponte dei Baretteri) innanzi ai Giudici del Piovego e agli Auditori Vecchi delle Sentenze. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 53 A. Carte relative alle case di San Zulian. cart. 1177 - 1805. Miscellanea di carte sciolte (originali e copie) relative ai beni Ziani, a rapporti col pievano di San Zulian, a lavori edilizi, ad affi ttanze di case e botteghe. Citate numerose insegne di botteghe (“botegha del Salvadegho” 1540); nomi e mestieri di affi ttuali (1490, 29 aprile Marco da Lago “lavora de tersie”); inventario di bottega di alimentari (1625, 2 agosto); libretto 1719 - 1731 di ricevute di fi tti; 1725 un affi ttuale dà in pegno un quadro Bambino Giesu e Beata Vergine stimato dal signor Fontana pittore in calle dei Fabbri. Nel 1475 il monastero ottiene a mutuo dai monasteri di Santa Giustina di Padova, San Paolo de Urbe e San Benedetto di Polirone 1500 ducati per provvedere a restauri delle proprietà. Un gruppo di affi ttanze dal 1798, ottobre al 1805,

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ottobre reca una numerazione progressiva discontinua. Inserta anche una nota di case a San Matteo di Rialto 1566. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 53 B I. Accordi, spese e fatture di fabbriche nelle case di Merzaria. cart. 1464 - 1554. Fascico- lo interno “Venezia mazzo 4. Accordi spese e fatture di fabriche dall’anno 1464 al 1554”20. Comprende polizze sciolte 1464 - 1554 e vari libretti. Libretto cart. cop. perg. MCCCCLXXXXVI. Liber fabricae domorum Merceriae 1496; libret- to cart. cop. cart. “Iesus 1489 fi n 1490. In questo libro se noterà tuti i danari se spenderano per la fabrica se à a far in Marçaria” 1489 - 1490; libretto cart. “1486, adì ** mazo. Qui in questo io Brochardo notarò tute spexe si farà per le sie prime chaxe in Marzaria comenzando dal ponte di Bereteri e prima per da- nari contadi a maistro Pasqualin murer [..]” 1486; libretto cart. “1486. Qui in questo si farà nota de tute robe e danari si torà e pagerà per la segonda fabricha de 4 chaxe in Marzaria” 1486; libretto cart. “1542 Contto de le maistranze de la chaxa de ser Anttonio Lonbardo suxo el ponte di Beretteri in Marzaria” 1542; libretto cart. “Contto de danari spexi ne la chaxa [..] qual fo afi tada a messer Francesco Luchadeli [..] da dì 13 ottobre 1548 fi na adì 14 zener 1549 a uxo de teraferma” 1548 - 1549; libretto cart. “Contto de danari spexi in Marzaria da primo fevrer 1549 a uxo de teraferma fi na adì 16 mazo” 1550. Copertina moderna, processo critico. Proc. 53 B II. Polizze e varie relative a case a San Zulian. cart. 1450 - 1789. Polizze sciol- te 1450 - 1789; libretto di ricevute di affi tto di bottega a San Zulian 1701 - 1705; libretto di conti 1705 (pochissime annotazioni). Numerosi nomi di affi ttuali e di insegne di botteghe. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 54. “Aquisto fatto per questo monastero di due case in S. Zulian dal magistrato delle Cazude per debito di sier Francesco Giustinian”. perg. 1441. Con una perg. 1441, 11 maggio, Rialto (atto di acquisto). Francesco Giustinian è fi glio qd. Marco. Copertina originale, legato.

20. Il titolo testuale sopra riportato, di mano del sec. XVIII, è di scrittura diversa da quella del titolo delle copertine originali (e del catastico) e viene quindi segnalato in modo diverso; è facilmen- te identifi cabile perché vergato con scrittura assai minuta e regolare e si ritrova in altri fascicoli di processi critici con una relativa frequenza: verrà perciò sempre in seguito indicato quando presente. Essendo indipendente dalla numerazione e descrizione dei processi del catastico Sandei è evidente- mente opera di un intervento successivo sulla scorta delle osservazioni dell’abate Mauro Soldo (in B. 11, Catastico RR, nota) e forse sua opera.

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Proc. 55. “Liti di questo monastero contro il piovan e capitolo di S. Zulian sopra chiamor annotato da questi alla fabrica che si faceva di due fenestroni da pozo e ca- mini eccedenti sopra la corte di detto piovan con sentenza a favor di questo monastero”. cart. 1495 - 1780. La più notevole lite si svolse nel 1596 dinan- zi ai Giudici del Proprio; nel 1780 dinanzi ai Provveditori sopra Monasteri. Copertina originale, legato. Proc. 56. “Liti di questo monastero sopra l’appellazione interposta al consiglio di Quaranta Civil Vecchio di un proclama del magistrato dei Provveditori di Commun che impediva alla bottega posta sopra detto ponte di poter drizzare il balco- ne della bottega sopra esso ponte per ponervi le merci”. cart. 1509 - 1617. La bottega era sul ponte dei Baretteri e l’affi ttuale Giacomo Mazzoleni (all’insegna della Fortezza) occupava, talvolta, quasi tutto il ponte per farvi la mostra dei panni. Con una parte del Senato (1551, 10 settembre) si proi- biva l’occupazione delle pubbliche strade che spesso abusivamente veniva eseguita da artigiani e bottegai; nel 15 settembre i Provveditori di Comun con decreto ne stabilivano il regolamento, essendovi anche contrasto con provvedimenti dei Giudici del Piovego. Sul ponte (1615) vi era anche la “spicieria del Struzzo”. La lite si svolse nel 1615 - 1618. Copertina originale, legato. Proc. 57. “Case a S. Giovanni di Rialto”. perg. e cart. 1185 - 1794. Con una perg. del sec. XII; una perg. del sec. XIV (1326); tre pergg. del sec. XV (1444 - 1488); una perg. del sec. XVI (1500). La perg. del sec. XII contiene un atto del 1185, maggio, Rialto. Tutto il fascicolo è costituito da un processo, svoltosi tra il monastero e Filippo e Zuanne da Molin fi gli qd. Marco Bertucci nel 1791, avente ad oggetto lavori edilizi su una casa in questa contrada. Così, l’atto del 1185, maggio, cit. è in copia cart. del sec. XVIII a c. lr. di detto processo; trovasi invece in regesto italiano nel sommario accluso al processo, sempre del sec. XVIII. Nel processo fi gurano anche perizie degli architetti Giovanni Antonio Selva e Pier Angelo Fossati e numerose note tecniche (“fi lo armato”). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 57 A. Case a S. Giovanni di Rialto. cart. 1450 - 1806. Un primo fasc. intitolato “Rialto. Due affi ttanze di case a Rialto degl’anni 1450 e 1499. Alcuni libretti di spe- se fatte nella rifabbrica delle case di Rialto 1499 al 1554. Atti contro alcuni affi ttuali di Rialto. Venezia. Mazzo 9”. Carte sciolte e due libretti “per el fuogo” 1505; un libretto [..] fabrice domorum Rivialti 1499; altro libretto simile 1514 - 1515. Un secondo fasc. 1492 - 1806 contiene affi ttanze (si segnala un’affi ttanza 1492, 10 luglio ad Alvise de Tores spagnol con divieti particolari), polizze per lavori, atti giudiziari e un libretto ricevute di fi tti 1725 - 1734. Un gruppo di affi ttanze dal 1799, agosto al 1804, ottobre reca

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una numerazione progressiva discontinua (come nel Proc. 53 A). Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale del primo fasc. v. annotazione al Proc. 53 B I.

B.  Proc. 58. “Titoli delle case a S. Giminiano”. perg. e cart. 1161 - 1549. Con una perg. del sec. XII; un atto 1192, 3 gennaio, in copia cart. sec. XVII; una perg. del sec. XIII; quattro pergg. del sec. XVI (1545 - 1549). Case lignee furono donate al monastero da Bonafante vedova di Giovanni Foscari dal confi nio di San Geminiano anteriormente al 1161, settembre. La proprietà fu ampliata nel febbraio 1224, anno in cui Mabilia ed Agnese fi glie qd. Donato Tagliapietra dal confi nio di San Geminiano vendettero al monastero per lire 5 una casa in questo confi nio; nel 1543 Gaspare di Giorgio “drapier” si impegna a costruire una casa sull’area del monastero; una casa appartenente sempre al monastero sta presso il ponte delle Ancore e il ponte dei Fuseri; è riparata nel 1543. Fra le carte conservate nel processo alcune locazioni: a Giacomo Zambelli proto- notaro apostolico e canonico di Treviso fatta da Giacomo da Milano abate, Sigismondo da Perugia priore e ventisette monaci nel 1545, 28 settembre; altra del 1547, 1 febbraio fatta dai detti abate, priore e ventitre monaci a Bal- dassarre qd. Gaspare di Giorgio “drapier” (la casa è in corte San Zorzi). Una polizza per la costruzione di una casa in campo Rusolo (1547). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 58 A I. Case in campo Rusolo (S. Geminiano). cart. 1501 - 1805. Un primo fasc. inti- tolato “Campo Rusolo. Carte di spese e fatture per le fabbriche di campo Rusolo poste per ordine di tempi dal 1501 fi no al 1576. Venezia. Mazzo 5”. Polizze sciolte, vari libretti di spese (1501; 1501 (“Libro de fabricha [..] in cortte de S. Zorzi”; 1501 (“Libro de fabricha fo fatta l’anno 1501 [..]”); 1512 (“Conto de legname tolto da ser Zacharia Trevixan per le caxe [..]”); 1512 - 1513 (“Libreto de do case fabricate in la corte de S. Zorzi”); 1541 (“Conto de li danari spexi [..]”); 1541 (“Contto de li danari spexi in la chaxa [..] sopra el chanal ..”); 1541 - 1542 (“Contto de li danari spexi in la chaxa de [..] marzer a l’insegna del Sol”); 1541 - 1542 (“Contto de le mai- stranze [..] “); 1542; 1543 - 1544 (“Conto de tuta la spesa fatta in fabrichar [..]”); 1545 (“Contto [..] dove steva ser Lucha zimador”) due libretti uguali; 1575 - 1576 (“Conto de li padri de S. Zorzi de la fabricha in campo Rusol- lo”) e un disegno senza autore e senza data delle proprietà in campo Rusolo. Un secondo fasc. 1580 - 1805 con affi ttanze, polizze di spesa, ricevute del pagamento ai Provveditori di Comun per lo scavo dei rii 1726; un gruppo di affi ttanze dal 1798, ottobre al 1804, gennaio reca una numerazione pro- gressiva discontinua (come nel Proc. 53 A). Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale del primo fasc. v. annotazione al Proc. 53 B I.

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Proc. 58 A II. Case a S. Geminiano (campo Rusolo). cart. 1492 - 1791. Polizze sciolte di spese per lavori nelle case, spese giudiziarie, affi ttanze con numerosi nomi di af- fi ttuali e mestieri; un contratto (1543, 6 agosto) per fabbricare una casa in campo Rusolo “secondo el desegno de maistro Antonio Scarpagnin proto al Sal”; un libretto cop. perg. di spese 1543 - 1544; un libretto (“Contto de robe compratte la fabricha”); un libretto di ricevute di affi tti 1699 - 1706. Alcune polizze di spesa sono “tansate” dagli architetti e periti Antonio Ga- spari (fattura di pozzi 1701, ** marzo), Alessandro Trimignon proto (fattura di pozzi 1687, 1 febbraio - 10 settembre) e Francesco dal Peder. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 59. “Case a S. Trovaso legato della qd. Franceschina Bratti”. perg. e cart. 1418 - 1730. Con undici pergg. del sec. XV (1418 - 1469); una perg. del sec. XVI (1512); un decreto cart. del 1472, 13 gennaio di Bernardo abate di Santa Maria di Praglia e di Eugenio abate di Santa Giustina di Padova visitatori. Il testamento di Fran- ceschina è del 1469, 21 aprile, Rialto; le dieci pergg. precedenti (1418 - 1461) costituiscono i titoli di proprietà antecedenti. Fra questi i testamenti di Maria vedova di Lorenzo Foscari qd. Cristoforo da Chioggia 1411, 30 aprile (solo richiamato); di Lorenzo Foscari da Chioggia 1398, 13 febbraio, Chioggia (solo richiamato); di Chiara qd. Giacomo Maluso da Chioggia (1428, 24 gennaio, Chioggia); di Polonia vedova di Giovanni Gabo da Chioggia (1444, 22 dicem- bre, Rialto); di Franceschina fi glia qd. Antonio Gabo vedova di Nicolò Bratti dal confi nio di San Geminiano (cit. 1469, 21 aprile, Rialto). Franceschina di- spone nel testamento di due case a favore di San Giorgio; se non sarà possibile conferirle al monastero, si regalino ducati 70 alla libreria del monastero stesso. Lega anche sedici campi a Campolongo di Piove di Sacco. Copertina originale, legato. Proc. 59 A. Carte relative a case in San Trovaso. cart. 1575 - 1804. Si tratta di polizze di spesa per lavori e di due affi ttanze della casa (1683 e 1804). Copertina moderna, processo critico. Proc. 60. “Case a S. Agnese legato della qd. Franceschina Bratti”. perg. e cart. 1393 - 1549. Con quattro pergg. del sec. XV (1437 - 1470). Il processo è quasi del tutto illeggibile. Si tratta di altre due case, su cui vi è lite con Leonardo Malipiero, con schizzo a penna senza autore e senza data. Copertina originale, legato, con forti danni. Proc. 60 A. Case a San Trovaso e a Sant’Agnese. cart. 1469 - 1803. Un primo fasc. intitolato “Case a S. Trovaso e a S. Agnese. 1469 [..] particola del testamento della qd. Franceschina Bratti che lascia al monastero due case [..]; 1550 [..] termina-

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zione delli Dieci Savi che sia depennato il debito del monastero di decime al laico [..]; 1587 [..] altra terminazione simile [..]. Alcune affi ttanze e alcuni atti forensi contro affi ttuali di S. Trovaso. Venezia. Mazzo 8”. 1469 - 1614. Un secondo fasc. intitolato “1564. Monastero di S. Giorgio Maggiore in causa con il n.h. ser Giovanni Balbi il quale entrato nelle ragioni del qd. Vicenzo Vetturi fu affi ttuale [..] di una casa a S. Trovaso pretendeva esser creditore [..] per miglioramenti [..] e perché appariva dai libri del monastero che detti miglioramenti gli erano stati bonifi cati querelò detti libri all’Avo- garia [..] fu assolto il monastero dalla querella [..]”. 1543 - 1570. Vincenzo Vitturi è fi glio qd. Francesco; Giovanni Balbi è fi glio qd. Marco. Le perizie sulla scrittura dei libri vengono fatte da Francesco Flaco qd. Nicolò scriptor et preceptor arimatiche gramatice, veronensis quondam Ioannis Captivi scriptor et abbachista in scientia mathematicha, Giovanni a Ligna- mine tarvisinus scriptor et magister abbachi e Zuan Battista di Lodovici “deputato alle ziff are”. Altro fasc. di affi ttanze, polizze. 1655 - 1803. Un gruppo di affi ttanze dal 1802, aprile al 1803, febbraio reca una numerazio- ne progressiva discontinua (come nel Proc. 53 A). Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale del primo fasc. v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 60 B. Carte attinenti a beni in Dorsoduro. perg. 1079 - 1119. Con ottto pergg. del sec. XI; una perg. del sec. XII. Copertina moderna, processo critico. Proc. 61. “Case a S. Barnaba legato del qd. don Zan Francesco de Borra”. perg. e cart. 1419 - 1482. Con ventuno pergg. del sec. XV (1419 - 1454). Nel 1419, 5 maggio Anna de Buora vedova di Simone acquistò dai Procuratori di S. Marco, quali tutori dei pupilli di Marino de Mezo una casa da affi tto e due case “da sazenti”; ne fu investita con atto 1422, 22 giugno. Le case per- vennero al monastero per parte di padre Zan Francesco de Buora monaco in S. Giorgio Maggiore, fi glio di Domenico e di Perina; per il passaggio si stipulò tra il monastero e Perina vedova di Domenico una convenzione nel 1482, 2 gennaio. Le pergg. sono tutte di casa Buora ed illustrano rapporti precedenti con la famiglia Zio. Copertina originale, legato, con danni. Proc. 62. “Carte attinenti alle case in S. Ternita”. perg. e cart. 1224 - 1612. Con due pergg. del sec. XIII; otto pergg. del sec. XIV (1333 - 1358); una perg. del sec. XVI (1518). La perg. del sec. XVI contiene decreto di Teofi lo da Milano presi- dente e dei defi nitori del capitolo generale della Congregazione Cassinese alias di S. Giustina con cui incarica gli abati di San Nicolò di Lido e di Santa Giustina di Padova di informarsi circa la proposta vendita delle case (1518, 5 giugno, San Benedetto di Polirone, con sigillo cereo e teca lignea).

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Il monastero di San Giorgio Maggiore acquistò a mezzo del suo procuratore Marco Ziani fi glio qd. Pietro per lire 200 quattro case “da sazenti” nel con- fi nio di Santa Ternita da Marino Vallaresso (1246, 31 agosto, Rialto) e ne fu investito nel 1247, 5 maggio, Rialto. Nel sec. XIV erano sorti dubbi sulla confi nazione e perciò (1331, 4 gennaio) il monastero richiese ai Giudici del Piovego di delimitarla (la sentenza non è compresa nel Codex Publicorum). Nel 1333, 5 luglio il monastero aveva colà un terreno con una fabbrica di pietra e legname, affi ttata a Pietro di Bonomo. Nel 1612, 7 luglio fu abbat- tuta una casa e poi ricostruita (in campo Due Pozzi). Copertina originale, legato, con danni. Proc. 62 A. Case a Santa Ternita. cart. 1246 - 1804. Un primo fasc. intitolato “Case a S. Ternita. 1469 libretto di affi ttanze di case a S. Ternita e in altre contrade. 1539, 1548, 1550, 1551 spese di fabbrica [..]. 1539, 29 aprile affi ttanza a Battista Crivellador [..]. 1638 altra affi ttanza di casa e botega [..]. Venezia. Mazzo 10”. 1469 - 1638. Il libretto di affi ttanze (1469) contiene anche atti per beni di terraferma; la copertina strappata reca [..] Laurentii nota- rii infrascripti e uno schizzo di stemma; altro libretto 1539 (“Conto de le spese fatte in conzar le case de S. Trinita e de S. Agnese”). Il secondo fasc. contiene (in copia) il doc. del 1246, 31 agosto di vendita delle case a Santa Ternita da Marino Vallaresso dal confi nio di Santa Ternita a Marco Ziani fi glio di Pietro doge; affi ttanze, polizze di spese per lavori. 1246 - 1804. Un gruppo di affi ttanze dal 1799, giugno al 1803, luglio reca una numerazione progressiva discontinua (come il Proc. 53 A). Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I.

B.  Proc. 63. “Liti di questo monastero contro il n.h. sier Nicolò Longo che pretendeva per la nuova fabrica delle case a S. Ternita esser stato debilitato un muro commu- ne con sentenza a favor del monastero”. cart. 1614 - 1779. Nicolò Longo è fi glio qd. Alvise; per la casa in campo delle Gatte danneggiata è unita una perizia di Francesco Belgrado “protto publico”. È accluso un altro proces- so (“Venerando monastero di S. Giorgio Maggiore contro Albrizzi”) tra il monastero e Domenico Albrizzi fi glio qd. Giovanni Battista spezier da medicine all’insegna dello Struzzo al ponte dei Baretteri (1638 - 1779) circa il pregiudizio che derivava agli immobili circonvicini per la frantumazione della triaca a mezzo di mortai e per “far la mostra della pubblica facitura della triaca”, dinanzi ai Provveditori di Comun. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 64. “Case a S. Martin”. perg. 1197 - 1331. Con una perg. del sec. XII; quattro pergg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1331). Come risulta dalla perg. 1197, 12 aprile, parte dei beni pervennero al monastero da Pancrazio Zorzi e suo

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fi glio Giovanni. Nel 1244, 26 maggio Marino Vallaresso fi glio qd. Andrea dal confi nio della Ss. Trinità vende a Uberto Zanasi terre e case a San Mar- tino per lire 500; le case furono poi vendute dallo Zanasi nel 1244, 23 settembre a Pietro Querini abate di San Giorgio Maggiore per lire 540. Nel 1331, 28 settembre Marchesina dalla Scala vedova di Donato donò a Mo- rando abate la casa in cui abitava in confi nio di San Martino. Copertina originale, legato. Proc. 64 A. Note degli affi ttuali delle case in Venezia con i relativi importi. cart. 1426 - 1746. Libretto di riscossioni di fi tti tenuto da Domenico Zen (“ca’ grande”, ma- gazzini) 1426 - 1428; note di conto dei fi tti e varie (con corso dei cambi s. d. sec. XVII) 1469 - 1686; altro libretto “1469”; ricevute di forniture di botteghe di Bortolo Cristinelli 1718 - 1746. Tra gli affi ttuali delle case di San Zorzi (corte) fi gura “Vetor Scarpaza” 1487. Copertina moderna, processo critico. Il primo libretto danneggiato. Proc. 64 B. Memorie per autorizzazione a vendita di case in Venezia. cart. sec. XVI. Copertina moderna, processo critico. Proc. 65. “Carte attinenti alli ducati 50 buona valuta paga la cassa piccola al magistrato del Sal per livello della Vigna Murata convertita dal publico in Lazaretto Nuovo”. perg. e cart. 1064 - 1805. Con due pergg. del sec. XI; una perg. del sec. XIII; carte sciolte 1520 - 1702. Altro fasc. “Vigna Murata o sia Lazaretto. 1431 al 1487. Carte spettanti alla Vigna Murata la quale fu ridotta in Lazaretto nel 1468 per cui l’offi zio del Sale paga di livello al monastero ducati 50 buona valuta [..]. Venezia. Mazzo 19”. 1431 - 1504. I docc. citano una chiesa e monastero intitolati a San Bartolomeo con orto della Vigna Murata “sotto Murano”. Altro fasc. “Per il [..] monastero di S. Giorgio Maggiore [..] per l’isola del Lazzaretto” 1468 - 1805. Al momento della caduta della Repub- blica il pagamento fu sospeso, sicché il monastero dovette rivolgersi alla R. Amministrazione Camerale, all’Intendenza generale delle II. RR. Finanze e al I. R. Magistrato di Sanità che subentrò nel pagamento al magistrato al Sal. Copertina moderna. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 65 A. Carte attinenti ai beni lagunari di Murano. perg. 1036 - 1493. Con diciassette pergg. del sec. XI; due pergg. del sec. XII; dieci pergg. del sec. XIII; tre pergg. del sec. XIV (1320 - 1373); una perg. del sec. XV (1493). Copertina moderna, processo critico. Proc. 65 B. Carte relative a beni di Burano e Torcello. perg. 1203 - 1293. Con sedici pergg. del sec. XIII. I documenti si riferiscono alla Vigna Beto situata a Burano “da Mar” e alle acque tra il porto di Murano e il porto di Torcello. Copertina moderna, processo critico.

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Proc. 65 C. Carte relative ad acque varie. perg. 1060 - 1241. Con tre pergg. del sec. XI; tre pergg. del sec. XIII. I documenti si riferiscono alla palude Sclavo e ad un’ac- qua tra il rio di Santa Giustina, il canale di Murano e la “començaria” di Santa Maria dei Crociferi. Copertina moderna, processo critico. Proc. 66. “Querella data a questo monastero come usurpatore della Vigna Murata con sen- tenza a favor di questo monastero”. cart. 1544 - 1552. L’accusa anonima porta ad un giudizio dinanzi ai Tre Savii sopra il regno di Cipro (in altro doc. Provisores super offi ciis et rebus regni Cypri); nella Vigna Murata è fab- bricato il Lazzaretto Nuovo. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 67. “Capitali di Cecha et altri publici depositi [segue integrato da altra mano] ed il tra- sporto del capitale che era al’Arte della Seda al deposito Novissimo col pro di 3 1/2 per cento”. cart. 1641 - 1766. Alcuni docc. si riferiscono ai depositi in Zecca di Teodoro Curti converso non professo in San Giorgio Maggiore, che nel detto anno aveva ivi depositato ducati 3469; tutti i denari egli legò al monastero con atto 1651, 10 luglio. Nel 1680, 30 marzo il monastero ha a disposizione du- cati 1700 lasciati da don Silverio dalla Bella monaco cassinese; nel 1720 aveva ducati 646 lasciati da Angela Berici e in più ducati 2144 ricevuti dall’ospedale degli Incurabili, più altri 3348 ducati. Nel 1721 tali somme erano ripartite negli Uffi ci del Dazio del Vin e dell’Uscida, nella Zecca, nei Provveditori al Sal. Al processo sono acclusi: 1712, 25 febbraio livello per capitale di ducati 1000 con l’ospedale degli Incurabili; 1754, 11 marzo livello stipulato con i Proveditori all’Offi cio della Seda rappresentanti l’Università delli signori mercanti da panni de seda (stabile a San Giovanni Grisostomo); 1764, 1 giugno livello attivo di ducati 8000 a debito dell’ospedale degli Incurabili; 1766, 12 aprile livello attivo di ducati 5000 a debito dell’ospedale della Pietà. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 68. “Livelli a credito di questo monastero a debito della Cassa Veneta”. cart. 1713 - 1726. Nel 1713, 25 febbraio il monastero ha un credito verso la Cassa Veneta Cas- sinese di ducati 7000; dal 1618 al 1714, 27 aprile il monastero aveva prestato alla Cassa Veneta ducati 13500 ed in questa data il capitolo generale della Congregazione di S. Giustina (presidente e defi nitori; nomi dei partecipanti) concede lo sgravio dalle decime sul detto capitale. Nel 1718, 30 agosto il monastero contrasse un livello passivo con Francesca Statio qd. Giacomo di ducati 4000; questi ducati sono girati nel 1726 a credito di Giovanni Battista Statio abate cassinese fratello della detta Francesca, ma sulla partita a credito del monastero presso la Cassa Cassinese di ducati 7000. Copertina originale, legato.

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B.  Proc. 68 A. Contratti di livello del monastero di San Giorgio Maggiore. cart. 1439 - 1806. Il fascicolo inizia con una memoria (1439 - 1626: “Nota di dove derivano li livelli che scuode il monastero [..]”) su alcuni antichi livelli del monastero (Lazzaretto Nuovo, Madonna della Cavana); nel 1568 il monastero stipula un livello con Giulio Contarini vescovo di Belluno; nel 1716 il cassiere della Congregazione Cassinese stipula diversi livelli a nome dei monasteri dipen- denti per il pagamento del sussidio ecclesiastico per le “considerabili spese [..] nelle correnti gloriose intraprese contro l’inimico comune della fede” (nomi dei partecipanti ai capitoli); nel 1754, 10 dicembre il monastero di San Gior- gio stipula un livello con il monastero di San Paolo di Argon presso Bergamo; nel 1806, 16 gennaio il monastero stipula un livello di ducati 2000 con Mi- chele Malanotti qd. Nicolò. Dopo la caduta della Repubblica la stipulazione dei livelli viene autorizzata dall’I. R. Governo generale (1805, 23 dicembre) e dall’I. R. Consiglio di governo (1806, 15 gennaio e 24 gennaio). Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 68 B. Inventari vari. cart. 1573 - 1795. (Inventario del 1573 degli arredi della chiesa parrocchiale di Motta). Copertina moderna, processo critico. Proc. 68 C. Aff rancazione di livelli di San Giorgio Maggiore. cart. 1750 - 1768. Con elenco dei crediti dei monasteri della Congregazione Cassinese che avevano fatto off erta nel 1715 “per ocasione della guerra contro il Turco”. Copertina moderna, processo critico. Proc. 68 D. Procure. cart. 1507 - 1798. perg. 1238 - 1646. Con quatttordici pergg. del sec. XIII; quattro pergg. del sec. XIV (1338 - 1380); cinquantacinque pergg. del sec. XV (1418 - 1499); quaranta pergg. del sec. XVI (1500 - 1587); due pergg. del sec. XVII (1639 - 1646). Oltre alle procure generali del capitolo (nomi dei componenti) per la gestione degli aff ari del monastero, si segna- lano alcune procure speciali di soggetti diversi: 1445, 5 aprile Giovanni Contarini patriarca di Costantinopoli per reclamare dinanzi agli Auditori Vecchi e Nuovi contro una sentenza di Matteo Barbaro bailo di Negropon- te; 1446, 23 febbraio idem contro il bailo Bertucci Civran; 1448, 4 aprile Nicolò Brati qd. Giorgio marinarius per esigere da Meneghino “samiter” dal confi nio di Sant’Ermagora unum telarium fulcitum pro arte samitarie ex- ceptis plombis; 1453, 30 novembre Giovanni Percy de Anglia canonico della cattedrale di Santa Maria Lincolniensis (Lincoln) per riscuotere un deposito di 300 ducati d’oro presso il banco Soranzo; 1464, 27 ottobre Pellegrina vedova di Pietro Bonvesin, moglie di Giovanni Balbi dal confi nio di San Silvestro “recamator” al fi glio Nicolò della stessa professione e dello stesso

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confi nio per recupero di un credito; 1483, 6 agosto, Padova Margherita da Cipro fi glia di Tommaso Careri vedova di Giacomo Splava per recuperare il casale Stremata a Cipro. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 68 E. Censi vitalizi del monastero di San Giorgio Maggiore. cart. 1528 - 1764. Si tratta sia di rinunzie ai propri beni al momento dell’ingresso in monastero da parte di monaci sia di costituzioni di censi vitalizi a carico del monastero e a favore di varie persone. Copertina moderna, processo critico. Proc. 68 F. Capitali in Zecca. perg. e cart. 1517 - 1796. Con una perg. del sec. XVII (1647). Copertina moderna, processo critico. Proc. 68 G. Depositi di somme ed altri mobili nel monastero di San Giorgio Maggiore. cart. 1499 - 1722. Nel 1499 il monastero riceve un deposito di 875 ducati d’oro da Lionello Chiericati vescovo di Concordia insieme con oggetti mobili (in- ventario, con numerosi pezzi d’argento “cum le arme dil re di Frantia”); nel 1520, 9 agosto riceve altro deposito di denaro e oggetti da Zuan Fernandez da Camora in Castiglia in viaggio per Gerusalemme. Copertina moderna, processo critico. Proc. 68 H. Mutui contratti dal monastero di San Giorgio Maggiore. perg. e cart. 1405 - 1732. Con una perg. del sec. XVI (1565). Nel 1453 il monastero di San Giorgio Maggiore prende a mutuo dal monastero di San Benedetto di Polirone 2000 ducati d’oro; nel 1529 il monastero prende a cambio 1000 ducati per la fi e- ra di Ognissanti di Lione con garanzia di Luca Antonio Giunta; nel 1565, 22 giugno (perg.) con autorizzazione di Pio IV papa (1564, 24 dicembre, inserta) contrae vari mutui; nel 1732 il monastero stipula un mutuo di 1739 ducati con Marco Gradenigo patriarca di Venezia per il pagamento del sussidio. Le obbligazioni in genere hanno la forma della ricevuta. Nomi dei partecipanti ai capitoli. Copertina moderna, processo critico. Proc. 68 I. Mutui contratti da privati o ecclesiastici col monastero di San Giorgio Maggiore. cart. 1516 - 1755. Copertina moderna, processo critico. Proc. 68 J. Contratti vari del monastero di San Giorgio Maggiore con privati. Fascicolet- to cart. “Convenzioni del monastero di S. Giorgio Maggiore con li qui sottoscritti [..]”. 1752 - 1773. Tranne un pagamento di credito per livelli (1764) si tratta di convenzioni per lavori da eseguirsi su proprietà in campo

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Rusolo (1752), a San Trovaso (1763), presso la parrocchia di Salgareda e Sant’Andrea di Barbarana (1767), Mestre (1773) e contrada San Tommaso di Treviso, con perizia di Giacomo Patron pubblico perito (1773). Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 69. “Liti di questo monastero per la consecutione d’un capital livellario di ducati 600 dovuti dalli signori Magno e fratelli Zogia quale fu aff rancato l’anno 1676”. perg. e cart. 1582 - 1676. Con una perg. del sec. XVII (1675). I fratelli Zo- gia sono Magno, Zaccaria e Giacinto fi gli qd. Antonio; il livello è collegato a una casa in confi nio di San Gregorio presso il rio dei Saloni. Nel fasc. an- che una condizione dei beni del monastero “sottoposti al laico” presentata ai Dieci Savi in base alla parte del Senato 1666, 20 gennaio. Copertina originale, legato. Proc. 70. “Livelli a debito del monastero aff rancati”. perg. e cart. 1532 - 1723. Con due pergg. del sec. XVI (1523 - 1546); una perg. del sec. XVII (1612). Nel 1546, 1 aprile il monastero aff ranca con ducati 833 un livello gravante sulla terra della Ca’ Rossa presso l’abbazia di Santa Maria del Pero con- tratto con prete Giovanni Battista Cavalli canonico di San Marco; nel 1532, 17 settembre se ne stabilisce uno per ducati 700 su campi 30 a Portolongo di Treviso con il monastero dei Santi Cosma e Damiano della Giudecca; nel 1590, 18 settembre ne contrae altro di ducati 2000 su terre a Caselle dell’Abate (Parma) con la commissaria di Paolo Priel fornaio (gli esecutori testamentari sono due fornai tedeschi Baldassarre Zetele e Mi- chele Phifi nger); nel 1672, 25 marzo viene aff rancato un livello di ducati 2000 stipulato nel 1663 con Bartolomeo Superchi; nel 1612, 26 giugno prende da Caterina fi glia qd. Battista Tessera “pennachier” ducati 500 co- stituendo un vitalizio di ducati 47 e 1/2 a favore della stessa e della sorella Franceschina; nel 1718, 30 agosto uno di ducati 2000 con Nicola Dellera qd. Giacomo, impegnando campi quaranta a Pralongo nel Trevisano. Nel 1718, 30 agosto sono accesi altri debiti per pagare i ducati 6000, quota riservata al monastero di San Giorgio Maggiore, dei 500.000 ducati ri- chiesti dal Senato e dai Sovrintendenti alle Decime del Clero. Nomi dei partecipanti ai capitoli. Copertina originale, legato. Proc. 71. “Decreto del Senato che libera le clausure di monasteri dai grossi per ducato”. cart. 1695. La tassa, imposta per gli anni 1686 e 1687 da corrispondersi al magistrato alle Acque, era di 3 grossi per ogni ducato di fi tto dei beni riscossi dai vari enti religiosi. La parte che esenta le “sacre clausure” è del 1695, 26 novembre. Copertina originale, legato.

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Proc. 72. “Decreto del Senato che stabilisce che le galere non possino più spalmarsi sopra il campo di S. Giorgio Maggiore”. perg. e cart. 1729. Con una ducale di Al- vise Mocenigo del 1729, 10 settembre (senza bolla). La supplica presentata dal monastero al doge illustra i pericoli causati dalle operazioni di “spalmare e dar carena alle pubbliche galere [..]; camminar notte e giorno con pippe accese per il campo ove esistono le polveri con pericolo di mandar in aria l’isola tutta [..]; le militie et operarii con clamori et improprietà di parole disturbano le sagre fontioni e fanno allontanare chi o per divotione viene a visitar la chiesa o per necessità deve ritornar al monastero”. Copertina originale, legato. Proc. 73. “Decreti del Senato che concedono a questo monastero libertà di vender beni in diversi luoghi”. cart. 1436. Il decreto del Senato è del 1436, 4 maggio. Si autorizza la vendita 1) Creta: alcune case que pro octocentum ducatis non reperentur; solevano esser affi ttate per annui ducati 100, ma da otto anni manca la rendita 2) Negroponte: case che rendevano 10 ducati annui da set- te anni non rendono 3) Trieste: case, vigne e possessi dai quali non si ricava reddito quia totum remanet ibi in factore et aliis expensis 4) Capodistria: case e beni che rendono lire 10 di piccoli 5) Rimini: vigne e case che rendono sei anfore di vino e staia sette di frumento, il fattore ha un salario di ducati 6, anticamente il monastero aveva una rendita di quaranta anfore 6) Bologna: beni per sei staia di frumento, da tre anni manca la rendita 7) Chioggia: vigne e saline che rendono ducati 32 8) Padova: una casa e alcuni sedimi in Codevigo 9) Verona: a Bonavigo vigna e prati che rendono lire 15 di piccoli 10) Salò: una casa che rende soldi 20 di piccoli. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 74. “Terminazione che libera questo monastero da un debito postogli dal magistrato de Tre Savii sopra Uffi ci per debito di entrata da terra”. cart. 1646 - 1681. I Provveditori e Tre Savii sopra gli Offi tii riconoscono che S. Giorgio Mag- giore è esente dal pagamento dei dazi. Copertina originale, legato. Proc. 75. “Nota anticha delle rendite del monastero sotto l’abbate Bonincontro Boaterii del 1375”. perg. 1375 - 1376. Catastico perg. di mm 271 x 388 di cc. 10, bianche le cc. 3v., 5r. e 5v. Inizia Anno nativitatis Domini MCCCLXXV, indictione XIII. Liber reddituum monasterii Sancti Georgii Maioris de Venetiis editus tempore reverendi in Christo patris et domini domini Bonincuntri de Boateriis de Bononia decretorum doctoris eiu- sdem monasterii tunc abbatis. È diviso in rubriche territoriali, nelle quali sono descritte in breve le rendite e vi sono poi molte note che descrivono i beni, riferendosi ai documenti. Rubriche: c. 2r. - v. De aquis de pertinentiis Murani.

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Rendite ducati 16 d’oro, otto paia di anitre, venticinque anguillas fl uviales. Cita i confi ni descritti in una sentenza 1322, 23 settembre e in altra sentenza 1324, 17 luglio dei Giudici del Piovego (= sent. n. 70). c. 3r. De Vinea Mura- ta. Rendita ducati 18 d’oro. [..] de possessione [..] plenius scriptum est in quibu- sdam instrumentis positis in quodam sacculo posito in armario iurium aquarum monasterii, qui sacculus est signatus ab uno latere De Vinea Murata et Litore Marcensi. c. 4r. - v. De Sancta Maria de Cavana et aquis ibidem circumstanti- bus. Cita i docc. 1328, 23 marzo (sentenza); 1328, 13 aprile; 1313, 8 agosto. c. 4v. Denarii debiti annuatim a Procuratoribus Sancti Marci et primo a prima Procuratia. Soldi 5 e denari 11 grossi dalla commissaria Nicolò Basilio. De secunda Procuratia. Soldi 20 di grossi per il legato di Marco Querini; soldi 20 di grossi per il legato di Nicolò Cocco. c. 6r. In diocesi Tarvisina et Pirago Ma- gno. Metà frumenti et aliorum grossorum; un terzo omnium minutorum. Sono elencati Pirago Grande con sedici campi con case di paglia; sette campi; quat- tro campi; due campi; quattro campi; dieci campi; cinquantacinque campi boschivi; quattordici campi; un campo; due campi; quattro campi; quattro campi; sei campi; sette campi; sei campi; sei campi; sei campi; due campi; un campo a prato; dieci campi a bosco; due campi; tre campi alle Catene; un campo; cinque campi; sei campi; un campo; tre sedimi e due campi. c. 7r. De Pirago Parvo. Sono citati un manso di campi otto; sei campi; un campo; un campo; un quarto di campo; una posta da molino e una casa in località Albor Seco, presso il Marzenego. Il molino fu acquistato nel 1367. c. 7v. De Pirago Parvo. Sono pagate le seguenti rendite: frumento sestaria ventotto; polli due; galline due; un’anitra; una spalla; venticinque uova. I beni consistono in sedici campi; quattro campi a Campo Grando; quattro campi; un campo; sei campi; due campi. Si pagano libras V parvorum da Petrus Scorçonus per una terra a Mestre, ducatus auri 9 dallo stesso pro pratis. c. 8r. De Çello. Ventisei staria di frumento; due polli; due galline; un’anitra; una spalla per un manso a Zello; trenta sestaria di frumento per trentaquattro campi; tredici sestaria di frumen- to per una terra; 1 ducato d’oro pro casamento quod tenet. c. 8v. De Chalbiço. Trentasei sestaria di frumento; due polli; due galline; un’anitra; una spalla; venticinque uova per campi tredici più sedici con sedimi; quattro campi; un campo; due campi; un campo; una terra a bosco. cc. 8v.-9r. De Madernis. Fru- mento staria quaranta; quattro polli; due galline; un’anitra; una spalla per le seguenti terre acquistate dall’abate Marco Bollani nel 1387: cinquanta iugeri con due mansi, uno detto Manso del Mulino diviso in più pezze di terra di cui una a Vanceo, tre a Visnadello. Il secondo è sito a Maerne e così composto: una terra a Gorgo; una terra a Campozo; una terra a Campaçi; una terra nella via verso il mulino; tre terre a Vanceo; una terra presso Menzanigo; una terra a bosco detta Amiedis; una terra a bosco in località Castellino in Bucha de Rovego; altra terra a bosco in località Castellino Bocha de Bampadora. c. 9v. De Lugugnano. Quindici sestaria di frumento; dieci sestaria di spelta per un manso. De Scorçano. Libras parvorum XIII per due terre. De Campo Castri. La

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metà dei frutti per un casamento presso la riva del canale e 12 lire di piccoli per un casamento a Mestre. La copertina del catastico reca atti notarili dal 1254 al 1274. Copertina originale, legato. Proc. 76. “Parti del magistrato delli Proveditori di Commun contro li barcharuoli di traget- to delle Colonne che pretendevano le rive del monastero esser di giurisdi- zione del loro tragetto”. cart. 1704 - 1705. La lite è col gastaldo dei barcaioli del traghetto delle Colonne a S. Marco. Copertina originale, legato. Proc. 77. “Off erta fatta dal monastero al publico di ducati 1200 per l’escavazione della laguna vicino al monastero in faccia al dromitorio con patto di non poter mai in conto alcuno esser tassati per tale et altre escavazioni di laguna”. cart. 1521 - sec. XVII. L’off erta fu fatta nel XVII secolo. Al processo sono aggiunte alcune note sulla escavazione dei canali e, a stampa, consulti dei periti “Stampe spetanti alle escavazioni delle lagune coi consulti delli periti”. Nel 1521, 18 settembre viene scavato “el muolo [..] avanti la can- neva”. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 78. “Oblazione volontaria fatta dal monastero al publico serenissimo durante la guer- ra di Candia di ducati 1800 all’anno”. cart. 1630 - 1655. Con molte quie- tanze dei pagamenti alla Zecca e note di conto. Il documento del 1630 si riferisce al “donativo in tempo di peste”. Nomi dei partecipanti ai capitoli. Copertina originale, legato. Proc. 79. “Esenzioni del dazio del’uscida”. cart. 1485 - 1583. Con due stampe sulle tariff e dei dazi a Piove di Sacco. L’esenzione è concessa dai Governatori delle Entrate. Copertina originale, legato. Proc. 80. “Documenti che stabiliscono li monaci Cassinensi non esser obbligati in tem- po di peste alla amministrazione de sagramenti”. cart. 1620 - 1630. La questione trae origine da un monitorio del patriarca Giovanni Tiepolo del 1630, 17 dicembre che obbligava i monaci di San Giorgio ad amministrare i sacramenti alla Giudecca, in accordo con il pievano di Sant’Eufemia. Il monitorio fu appellato al Nunzio. Copertina originale, legato. Proc. 81. “Proclama del magistrato delle Aque che inhibisce a cadauna sorte di bastimenti il legarsi alle rive del monastero”. cart. 1591. Il proclama è in data 11 maggio. Copertina originale, legato. Proc. 82.

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“Parte del Senato che prohibisce il sbarro di morteretti, codette et cetera nella piazza di S. Marco et isole vicine fuorché in occasione di publiche feste”. cart. 1649. Il decreto è in data 14 agosto, “per divertir il danno che da ciò deriva alla chiesa di S. Marco in particolare et alli lavori di musaico che vi sono in tanta copia e bellezza”. Il divieto riguarda lo sparo “in solennità et allegrezze private”. Copertina originale, legato. Proc. 83. “Parte che l’uomo deputato alla peota di questo monastero non sia obbligato a far la gastaldia de burchieri”. cart. 1652. La deliberazione dei Provveditori ed Aggiunti alle Biave è del 27 giugno ed esonera dal pagamento della bolletta “quando va al molino”. Copertina originale, legato. Proc. 84. “Decreto del Senato che libera li monasteri dal campadego imposto l’anno 1645 per li loro beni che fanno con il clero”. cart. 1644 - 1645. Il campadego era stato imposto dai Governatori alle Entrate; il decreto del Senato è in data 1645, 4 agosto. Elenco dei monasteri che hanno presentato la supplica. Copertina originale, legato. Proc. 85. “Elezioni fatte dal capitolo del monasterio del abbate avanti la Congregazione ser- vono per memoria di tal giurisdizione”. perg. 1318 - 1338. Con una perg. del sec. XIV (1318 - 1338). 1318, 12 settembre. Michele Raimondo priore clau- strale con nove monaci stabiliscono che l’elezione si può fare per scrutinio, per compromesso o per ispirazione divina. Il priore propone quale di questi metodi debba seguirsi; il capitolo sceglie la forma del compromesso. Com- promissari sono eletti Michele Raimondo priore, frate Pietro, frate Giacomo Barastro, frate Filippo Tagliapietra, frate Giovannino Morosini. Il capitolo promette di accettare la elezione da questi fatta. Ciò avviene dopo la morte dell’abate Saladino Dandolo avvenuta il 4 settembre. 1318, 12 settembre. I compromissari eleggono in abate Filippo Tagliapietra. 1318, 13 settembre. Il capitolo fa procura speciale a frate Giordano affi nché annunzi a Filippo Tagliapietra la elezione e ne riceva il consenso. 1318, 16 settembre. Giordano procuratore notifi ca la elezione a Filippo Tagliapietra che si riserva di rispon- dere. 1318, 18 settembre. Filippo Tagliapietra accetta la elezione. 1318, 20 settembre. Il capitolo fa procura a Giovannino Morosini e Giordano al fi ne di ottenere la conferma dell’elezione da papa Giovanni XXII. 1318, 2 otto- bre, alla riva di San Giorgio Maggiore. Filippo Tagliapietra neo eletto abate dichiara di partire per Avignone per richiedere la conferma del papa. 1318, 3 ottobre, Padova. Filippo Tagliapietra dichiara, dinanzi a Giovanni da Molin podestà di Padova, che non può partire da Padova nel giorno stesso perché i suoi accompagnatori sono impediti. 1318, 28 ottobre, Avignone. Filippo Tagliapietra si presenta ad hostium della curia ma gli ostiari lo respingono

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dicendo quod tunc non erat tempus. 1318, 3 novembre, Avignone. Avezut da Padova giudice avvocato nella Curia Romana procuratore di Filippo Taglia- pietra dichiara che, recatosi alla curia, non poté richiedere la conferma al papa perché quel giorno nel concistoro si trattavano solo aff ari de partibus gallicanis e non potevano entrare nisi gallici. 1338, 26 luglio - 23 agosto. Atti relativi all’elezione in abate di frate Bartolomeo abate di Santa Bona di Vidor, succes- sore di Giordano abate. Nel 23 agosto Bartolomeo accetta. Copertina originale, non legato. Le pergg. sono cucite insieme. Proc. 86. “Diverse accettazioni di oblati”. cart. 1607 - 1755. Sono accettazioni di off erte da parte di oblati che, al momento del ricevimento nel monastero, fanno donazione di beni. Si segnalano Pietro Uberti pittore fi glio qd. Domenico (1729, 8 gennaio) e Giacomo Callegari già pievano in San Moisé (1755, 24 agosto). Nomi dei partecipanti ai capitoli. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 87. “Esami di testimoni sopra la pretesa del vescovo di Castello che l’abbate di questo monastero fosse soggetto alla di lui giurisdizione”. perg. 1222 - 1283. Con tre pergg. del sec. XIII. La lite ha per oggetto la dipendenza del monastero dal vescovo Castellano. Il processo è importante per la storia giuridica e per notizie sui costumi veneziani: descrive la processio scholarum nel giorno della Purifi cazione, tutte le formalità che si seguono nel corso delle cerimonie all’ar- rivo nell’isola del vescovo e del patriarca, nell’arrivo del patriarca da Grado. La lite nacque ai tempi della legazione di Ugolino vescovo di Ostia (poi papa Gregorio IX) a Venezia (1217). Sono citati privilegi imperiali e papali. Copertina originale, legato con aggiunte.

B.  Proc. 88. “Liti di questo monastero contro il primicerio e canonici di S. Marco pretendenti la quarta canonica sopra i legati lasciati da testatori della loro parochia a questo monastero. Primo”. perg. 1280 - 1281. Con otto pergg. del sec. XIII. 1280, 10 settembre, chiesa di San Marco. Atto di procedura dinanzi all’arcidiacono di Equilo, Victor, giudice delegato di Latino vescovo Ostiense e Velletrense le- gato apostolico, tra Giacomo canonico di San Marco procuratore del capitolo e frate Aliprando procuratore di San Giorgio Maggiore a seguito di istanza rivolta al legato dai canonici di San Marco ed a incarico a lui dato (Nicolò III papa 1280, 19 agosto, Imola), con cui San Giorgio Maggiore ricusa il giudice. Elenco completo dei trentaquattro canonici di San Marco. La lite si svolge super decimis, quadam pecunie summa et rebus aliis. 1280, 13 settembre. Ulte- riore atto di citazione delle parti. 1281, 24 luglio - 11 agosto. Fase di appello dinanzi a Giovanni vescovo di Padova, Bonaccorso priore di Santa Maria in Vanzo di Padova ed Ero arcidiacono tebano subdelegato di Giovanni pievano degli Ognissanti di Pellestrina. Come risulta da atto 1281, 28 luglio l’arcidia-

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cono di Equilo, per vizi di procedura, aveva scomunicato il monastero di San Giorgio Maggiore. La lite continua con atti procedurali fi no all’agosto 1281; manca la decisione fi nale dei giudici. Copertina originale, legato. Proc. 89. “Liti di questo monastero contro il primicerio e canonici di S. Marco pretendenti la quarta canonica sopra i legati lasciati da testatori della loro parochia a questo monastero. Secondo”. perg. 1265 - 1282. Con quattro pergg. del sec. XIII, costituite da molti pezzi accuratamente cuciti insieme e con segni che confermano la sequenza. Copertina originale, legato. Proc. 90. “Liti di questo monastero contro Paula Curti per occasione dell’eredità del quon- dam fra Th eodoro Curti comesso in questo monastero per la quale si conse- guirono quatro casoni in villa delle Cadenne che sono stati venduti et alcuni capitali in Cecha”. cart. 1652 - 1663. Con un inventario di beni mobili. Paola Curti è sorella del frate; nella lite intervengono anche le monache di Sant’Andrea di Zirada, di cui sono affi ttuali altri parenti. Copertina originale, legato. Proc. 91. “Liti di questo monastero avanti l’eccellentissima Consulta contro Domenico Sartori olim fra Piero da Venezia comesso in questo monastero espulso sopra la bolla di appellazione impetrata a Roma per essere ascoltato e rein- tegrato nella religione, quale dovendo essere ammessa dall’eccellentissimo Collegio fu posta da parte”. cart. 1648 - 1710. Il Sartori (Giovanni Dome- nico, laico) si allontanò dal monastero nell’agosto 1709 dicendo di dover provvedere a curare il padre ammalato; non riammesso nel monastero ot- tenne un breve di Clemente XI papa (1709, 18 ottobre) che commetteva la cognizione al patriarca di Venezia e ai vescovi di Brescia e Treviso (a stampa). Presenti atti abbaziali, testimonianze di abati e monaci di San Giorgio e degli abati Cassinesi del Dominio Veneto (con nomi e sottoscri- zioni autografe), memorie delle parti, parere presentato al doge da frate Antonio Maria dei Servi. Accluso un elenco dei monaci espulsi dal 1648 ed il 1705: fra Santo da Venezia, fra Vincenzo da Padova, fra Alessandro, fra Benedetto da Tibi, fra Carlo da Roncaiette, fra Eustachio da Oderzo, fra Colombano da Piove, fra Antonio da Bergamo, fra Giovanni da Brescia, fra Pietro da Bergamo, fra Angelo da Brescia, fra Andrea da Vicenza, fra Giovanni da Venezia, fra Agostino da Pontevico, fra Filippo da Brescia, senza indicazione dei motivi. Copertina originale, legato. Proc. 92. “Liti tra questo monastero e quello di S. Giustina di Padoa sopra il spoglio del padre abbate don Alvise Squadron”. cart. 1658 - 1667. Lo Squadron era

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abate di Santa Giustina e presidente della Congregazione Cassinese, aveva fatto professione in San Giorgio Maggiore; morì il 2 luglio 1660. Copertina originale, legato. Proc. 93. “Liti di questo monastero unito cogli altri monasteri de Regolari contro il clero di Venezia per accompagnar li cadaveri de defonti con croce alta e stola al collo nelle chiese de Regolari con sentenza a favor del clero secolare”. cart. 1635 - 1738. Fasc. B 1635 - 1738. Stampa Decretorum [..] Senatus collecta in materia funerum pro [..] congregatione cleri intrinseci Veronae 1685; altro decreto del Senato pure a stampa 1738, 26 giugno; due decreti (a stampa) di Clemente X papa 1672, 18 gennaio, Roma Santa Maria Maggiore; un decreto (a stampa) 1661, 16 dicembre, Roma. Fasc. C 1687 con molte deposizioni testimoniali. Alcune deposizioni sono tratte dal notatorio dei Provveditori alla Sanità. La causa si svolge dinanzi al Collegio. Copertina originale, slegato. Proc. 94. “Denoncia contro questo monastero al magistrato del Formento per vender fari- ne a particolari”. cart. 1552 - 1553, con una nota sciolta 1685. La citazione è del 1552, 17 novembre (dei Signori al Formento a San Marco). Le vendite danneggiavano il dazio; sembra che il monastero talvolta forzasse i lavo- ranti ad accettare in pagamento farine (ad esempio, Zuan Paulo fenestrer ricevette tre staia di farina; quietanze di medico e chirurgo di aver ricevuto farina). La sentenza degli Uffi ciali al Fontego della Farina viene appellata dal monastero dinanzi agli Auditori Vecchi alle sentenze. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 95. “Convenzione seguita fra la Cassa Veneta Cassinense e la Cassa di Roma l’anno 1671 nell’occasione della loro separazione e contributione stabilita a questa Cassa Veneta di scudi 1500 a quella di Roma con diverse carte inserte con- cernenti le ragioni di ambe le parti che servironno per fondamento de loro conteggi”. cart. 1604 - 1680. Sono indicate varie contribuzioni: quindenni, monte delle religioni, monte novennale, monte Pio, spese della Congrega- zione, onza d’oro, per li monasteri che non pagano, censi in Venezia, censi in Roma. Con molte note di conto anche di carattere generale per tutta la Congregazione, 1654 - 1660 atti capitolari (stampa), 1665 - 1672 termina- zioni dei Provveditori sopra Monasteri (stampa). Tra la documentazione di carattere generale, fascicoletto Quindennia Congregationis Cassinensis; altro “Alcune partitioni del libro delli pagamenti e spese fa annualmente la [..] Congregazione Cassinese e delle tasse assegnate alli suoi monasteri [..] fatto l’anno 1604 e chiamato per il più Libro d’oro”; altro “Congregationi che pagano alla Camera Apostolica ogn’anno scudi d’oro”. Copertina originale, legato con aggiunte, sigillo sotto carta staccato.

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Proc. 96. “Testamenti che poco o nulla concernono al monastero se non per occasione di qualche legato per una volta tanto”. perg. e cart. 1460 - 1691. Con i seguenti testamenti: 1460, 25 ottobre, Brescia. Giacomo da Terzo (cart.); 1465, 20 giugno, Rialto. Marco de Villani qd. Franceschino da Saviglione monaco di San Giorgio Maggiore (cart.); 1467, 6 febbraio, Rialto. Veronica Cavazza re- licta Andrea dal confi nio di San Geremia (perg.); 1466, 1 dicembre, Rialto. Marina Sagredo relicta Albano dal confi nio di San Giovanni in Bragora (in atto 1467, 20 maggio, Rialto, perg.); 1471, 26 agosto, Rialto. Giovanni Tre- visan qd. Marco dal confi nio di Santa Maria Zobenigo (estratto cart.); 1479, 8 luglio, Rialto. Giacomo Gonella qd. Alessio dal confi nio di San Geremia (cart.); 1464, Cesena. Domenico Malatesta Novello de Malatestis (in atto 1497, 9 gennaio, Cesena, perg.); 1508, 11 giugno, Isorella. Maddalena de Negri relicta Melchiorre (perg.); 1517, 23 giugno. Andrea Bernardo de Gior- gi chierico di Venezia (perg.); 1673, 12 ottobre. Giovanni Tiepolo qd. Nicolò (estratto cart.) con elenco libri; 1658, 21 maggio. *** Zen abate di San Gior- gio Maggiore (estratto cart.); 1599, 27 novembre, Rialto. Giulio qd. Elia ber- rettaio all’Angelo (cart.); 1587, 20 novembre. Andrea Vendramin qd. Andrea monaco di San Giorgio Maggiore (estratto cart.); 1691, 14 marzo, Rialto. Paolo Bonomo qd. Berto da Bergamo oblato di San Giorgio Maggiore (cart.) con inventario; 1682, 4 novembre, Rialto. Paolo Montini qd. Paolo portinaio di San Giorgio Maggiore (cart.) con inventario (1682, 20 ottobre, cedola). Aggiunto, tratto dal Proc. 749. “Carte private sec. XVI”, contratto di nozze tra Giulio di Pezzotti “capeler e bareter” in Merceria all’insegna dell’Angelo qd. Elia e Gerolama qd. Antonio qd. Bartolomeo Pegolotto 1569 - 1570. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 97. “Inventario de beni del monastero mandato a Roma”. cart. 1589, 23 luglio. Fasc. di cc. 116 numerate con nuova numerazione; contiene moltissimi regesti di documenti e la descrizione dei beni del monastero; del lavoro esiste altra copia senza autentica notarile (cc. 33r. - 78v.); da c. 79r. è riportato un bro- gliaccio, in nuova copia, di contenuto simile, con grande quantità di regesti i quali portano tutti a margine la data. Corrisponde al codice EE, nell’ed. siglato Z. c. 1r. In nomine Domini. Amen. Inventarium omnium et singulorum bonorum mobi- lium et immobilium, censuum, canonum, livellorum, proventuum annuorum, iurium, iurisdictionum, privilegiorum et scripturarum monasterii Sancti Geor- gii Maioris Venetiarum [..]. Ordo autem hic erit: Primo describuntur scripturae sub signo + vel .A. et sic successive per litteras alphabeticas destinguentes loca, contratas seu villas quibus sita sunt bona ipsius monasterii et unicuique signo correspondebunt tam iura et bona quam etiam fructus. Exempli gratia: Abbatia Piri sub signo .A. bona ipsius et fructos erunt sub eodem signo [..]. cc. 1r. - v. Iura bonorum in inclita civitate Venetiarum [..] sub signo +.

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cc. 1v. - 3v. Iura bonorum in monasterio de Piro sub littera .A. cc. 4r. - 7r. Iura bonorum in villa Ronchalittoris seu Ronchaietarum districtus Pa- duae sub signo .B. cc. 7r. - 11r. Iura bonorum in villa Capitis Vici sub littera .C. cc. 11v. - 13v. Iura bonorum in villa Zellerini et Cathenarum sub littera .D. cc. 13v. - 14v. Iura bonorum in districtu civitatis Ariminensis et testamentorum sub littera .E. cc. 15r. - 16r. Litterae apostolicae et privilegia sub littera .F. tutta questa prima parte è composta di regesti di docc. Segue poi, da c. 17r., la descrizione dei beni in ogni singola località. Pero: campi arativi quattrocentoquarantacinque; prativi centoquindici; prati pa- scolivi “palodosi et per far feno” sessanta; in più campi quattordici arativi e prativi in otto chiusure per “habitatione de’ poveri brazenti”. In tutto campi seicentotrentasette; in villa di Barbarana e Zenson campi arativi quattrocen- tosettantaquattro, prativi centoventitre; dati a lavoratori campi undici. To- tale campi seicentootto; in villa di Pralongo campi arativi centonovantadue, prativi cinquantanove; in villa di Monastier e di Sant’Andrea di Ponte di Piave pezzi di bosco totale campi duecentocinquantuno; alla Fossetta campi arativi e prativi sette; in territorio di Brognera campi arativi quattro. Som- ma dei campi nella regione dell’abbazia del Pero, millecinquecentosette. Roncaiette: campi arativi seicentosettantatre, prativi ottantatre e mezzo, partiti fra i lavoratori quattordici. Totale settecentoottantatre e mezzo. Codevigo: campi arativi trecentoottantatre, prati, pascoli e paludi sessantatre; Vallelonga sotto Codevigo arativi trentacinque, pascolivi e prativi nove; a Rosara arativi ses- santasei, prativi otto; Pontelongo arativi sedici. In tutto campi trecentoottantatre “al presente deteriorati [..] et fatti valle per la maggior parte, et l’arie talmente mal conditionato che la villa et quel paese resta per il più dishabitato [..]. Mestre: in villa de Cellarino sotto le Cadene campi arativi 108, prativi 23; in villa di Chirignaco et Pirighetto arativi 221, prativi trentotto e 1/2o; in Villabona ovvero Bottanigho arativi 131, prativi 32; in villa di Parlan campi 57, prativi e pascolivi 11; villa di Maderne arativi 44, prativi e pascolivi 8 e diritti sul bosco. Totale campi 677. Arimini, Trieste e Bologna. Presso Rimini, divisa in più pezze tornaturie due- cento circa; a Trieste, il priorato molto povero dei Santi Martiri; a Bo- logna, la chiesa e diritti di Santo Stefano di Fune, di ben poco reddito. Segue poi, da c. 21r. l’elenco delle entrate divise secondo le varie località. L’elenco è tutto di mano di Horatius Miletus de Castronovo abbatiae Farfensis nullius diocesis publicus apostolica auctoritate notarius et in archivio Romane Curie descriptus che sottoscrive e autentica soltanto a c. 25v. La redazione dell’inventario è stata richesta da Sisto V papa. Copertina originale, legato. Nella parte iniziale danni da inchiostro ferroso. Proc. 97 A. Inventari generali del monastero. cart. 1769, 2 agosto. Compilato in seguito a de-

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creto del Senato 1769, 28 gennaio. Fasc. di pp. 54 più altri quattro fogli non numerati compilati nella stessa data. Comprende descrizione dei beni del monastero divisi per località, per affi ttuale. Presentato ai Sopraintendenti alle Decime del Clero. Copertina moderna, processo critico. Proc. 97 B. “[..] concerne la liberatione del collegio ecc.mo X Savii dalla pretesa vendita de beni quando non fossero mostrati li titoli [..] oltre la visita che fu fatta dall’eccellentissimo fi scal del Collegio sopra li libri antichi del monastero”. cart. 982 - 1749. Fasc. di cc. 22. Contiene elenco dei beni, con i nomi degli affi ttuali e copia di documenti contenenti titoli di proprietà. La richiesta dei Dieci Savi alle Decime è in data 1748, 13 agosto. La copertina antica reca il titolo sopra indicato, processo critico non compreso nel Catastico Sandei. Proc. 98. “Affi ttanze. Libri d’affi ttanze vecchie”. Manca. Proc. 99. “Condizioni al clero del monastero nostro e dell’abbazia di Pero”. cart. 1561 - 1566. Con copie di condizioni “1564. Prima poliza presentata alli [..] tansadori del clero sopra la nova decima [..]; “1564. 1566. Condicion del monastero [..] et accetada dalli [..] Collettori delle decime del [..] clero”; elenchi di beni 1563 e riepilogo sullo stato delle entrate e spese del mona- stero. Copertina originale, slegato. Proc. 100. “Condizioni al laico de monastero di S. Giorgio Maggiore”. cart. 1529 - 1747. Presentate ai Sopraintendenti alle Decime del Clero e ai Dieci Savi sopra le Decime. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 101. “Terminazioni diverse del collegio de X Savii, Governatori delle Intrade e Cazu- de. Vedi anco il processo n° 100 nelle aggiunte”. cart. 1526 - 1711. A c. 1 “[..] ne la mare numero prima existente in dicto offi tio de le Raxon Vechie nel sestier de San Marcho ne la contrà de San Zulian” per l’anno 1412 sono indicate “caxe et beni del monestier de San Zorzi per lire diexe millia e dusento; “[..] mare numero do” per il 1427 case e beni per un valore di lire 8.000; “mare numero tre” per il 1434 lire 8.000. Seguono poi varie parti e terminazioni, documentazione per correzioni e sgravi fi no al 1711. Copertina originale, legato. Proc. 102. “Fedi presentate da questo monastero al collegio de X Savii in ordine a procla- mi publici di non aver beni lasciati ad pias causas dopo li decreti in esso proclama descritti”. cart. 1712. Il decreto (a stampa) dei Deputati alle

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vendite dei Dieci Savii sopra le Decime in Rialto che obbliga gli ecclesia- stici, scuole, ospedali, luoghi pii e mansionerie a notifi care a mezzo di fede giurata i beni loro pervenuti dai privati è del 1712, 23 novembre. I decreti cui si fa riferimento, del Maggior Consiglio e del Senato, sono del 1333, 24 settembre; 1536, 31 dicembre; 1605, 26 marzo e 1709, 20 luglio. Copertina originale, legato. Proc. 103. “Libri di decime al clero et al laico di questo monastero e diversi pagamenti delle medesime”. cart. 1467 - 1684. Comprende un pacco quietanze cart. 1467 - 1664; documenti 1552 - 1684; un registro cart. cop. perg. 1529 - 1593 diviso nelle rubriche: Diese Savii; Governadori; Tansadori (in parte non compilato). Le quietanze sono di Bartolomeo Paruta abate di San Gregorio commissarius apostolicus ad decimas exigendas; dei Signori sopra le Cazude; dei Governatori alle Entrate. Si riferiscono anche al pagamento del sussidio e riguardano sia San Giorgio Maggiore sia Santa Maria del Pero. Copertina originale, slegato. Proc. 104. “Decreti in materia de beni ecclesiastici”. cart. 1492 - 1677. Con fascicoletto (a stampa) “Ordeni dell’offi cio delli [..] X Savii intorno la regolatione del suo offi cio” 1582 - 1612; “Sommario delle parti, leggi [..] de X Savii sopra le Decime [..] 1561 - 1633”; “Sommario delle leggi dell’eccellentissimo Senato e Maggior Conseglio [..] circa le vendite dei beni stabili lasciati [..] a luochi pii [..] 1333 - 1620”. (Giovanni Pietro Pinelli stampator ducale 1634). Copertina originale, legato. Molto danneggiato e quasi illeggibile. Proc. 105. “Decreti in materia de scrivani de Dieci Savii”. cart. 1464 - 1578. Comprende parti del Senato e estratti dal capitolare dei Dieci Savi alle Decime. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 106. “Decreti in materia di decime al clero”. cart. 1463 - 1548. Comprende delibera- zioni del Senato, atti papali e di autorità ecclesiastiche, note di conto. Copertina originale, legato. Proc. 106 A I. Dazi in Venezia. Dazi vari su merci. cart. 1617 - 1725. Bollette del dazio del vino (fi lza) (1617 - 1725), dell’olio (1640 - 1671), di generi vari (1637 - 1700); “Libreto della Ternaria del Oglio” (1658); merci esenti dal dazio dell’uscita (1648). Con un proclama a stampa 1702, 12 agosto dei Sopraprovveditori e Provveditori alle Biave. Copertina moderna, processo critico. Proc. 106 A II. “1534 al 1672. Atti contro li daziari i quali aveno fatto contrabando certo for-

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maggio vino e farina. Venezia. Mazzo 21”. cart. 1518 - 1672. Altro fasc. interno “1542. 1543. Atti contro li daziari li quali aveano fatto contraban- do alcune pezze di formaggio fatto nel luogo di Caligo dov’erano i pascoli della mandra del monastero e furono restituite”. Con lettere dei podestà di Chioggia, e Torcello. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 106 A III. Tassazione civile in Venezia. cart. 1463 - 1748. Mandati, ingiunzioni di pagamen- to, sentenze, lievi di sequestro, ordini di comparizione di varie magistrature. 1472 - 1748. Comprende fasc. Pro monasterio S. Georgii Maioris Venetia- rum in causa bonifi cationis decimarum 1663 - 1716; cartellina con etichetta “Scrittura spettante alla tansa che pagano gli ecclesiastici sotto il nome di de- cima del clero” 1472 - 1743 con tre proclami a stampa in materia. Ricevute di pagamento imprestiti, campatico, taglion, decime, Cazude 1463 - 1669. Copertina moderna, processo critico. Proc. 106 A IV. Ingiunzioni di pagamento per la tassa di escavo di vari rii di Venezia. cart. 1660 - 1715. Oltre alle tasse di carattere generale, sono specifi cate quelle per i rii dei Ferali (contrada di San Geminiano), della Fava (contrada di San Zulian), di San Vio (contrada di Sant’Agnese), della Ca’ di Dio (contrade di Santa Ternita e San Martino), dei rii dei Melloni, Beccarie e Carampane (contrada di San Giovanni di Rialto), degli Scoacamini (contrada di San Geminiano), delle Colonne (contrade di San Geminiano, San Salvador, San Zulian), delle Beccarie (contrade di San Matteo, San Giovanni di Rialto), delle Procuratie Vecchie (contrade di San Geminiano, San Zulian, San Moi- sè, San Basso). Una bolletta per la tassa di escavazione della Laguna 1666 e una nota per la manutenzione delle rive di San Zulian. Anche numerosi moduli in bianco. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 106 A V. Ingiunzioni di pagamento per la tassa dei grossi per ducato sui canoni di fi tto, ap- plicata alla riparazione dei lidi. cart. 1650 - 1707. Le bollette emesse dai Savi ed Esecutori alle Acque riportano gli estremi delle numerose parti del Senato. Copertina moderna, processo critico. Proc. 106 A VI. Specchio relativo alla tassazione di vescovadi, chiese e monasteri del Ducato ve- neziano. cart. sec. XV. Copertina moderna, processo critico. Proc. 106 A VII. Note di conto del monastero di San Giorgio Maggiore con la Procuratoria Gene- rale Cassinese di Roma, con qualche lettera. cart. 1630 - 1763. Copertina moderna, processo critico.

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Proc. 106 A VIII. Tassazione ecclesiastica del monastero di San Giorgio Maggiore. cart. 1433 - 1761. Comprende copie di atti papali, memorie, ricevute di pagamenti e (a stam- pa) ordini generali dei Collettori apostolici del sussidio concesso da Inno- cenzo X papa per i subcollettori 1645, 17 settembre; ordini generali dei Collettori apostolici delle decime per i subcollettori 1736, 24 settembre; ordini generali dei Collettori apostolici per l’esazione del sussidio concesso da Clemente XIII papa 1761, 28 settembre. Copertina moderna, processo critico. Proc. 106 A IX. In hoc libello continetur bulla annatarum cum brevi apostolico [..] pape Pauli II cum taxis seu annatis monasteriorum Congregationis et informationibus valoris annu- um reddituum quorumdam monasteriorum. 1469 - 1470. Registrino cart. cop. perg. di cc. 45; copertina con notazione neumatica beneventana e capilettera miniati. Oltre ai conti dei pagamenti dei monasteri, due lettere in copia di Paolo II papa (1469, 6 giugno e 1469, 21 luglio); note sulla morte di Paolo II papa e sull’elezione di Sisto IV (Franciscus de Savona ordinis Minorum) (c. 15v.); quietanza della Camera Apostolica per il pagamento del sussidio di 2000 fi orini 1470, 4 agosto, Roma San Pietro (c. 17); Informationes habite Bononia (c. 28); note più diff use sul monastero di San Paolo de Urbe e sui mo- nasteri di Genova; e nella c. fi nale (45v.) Scritto polemico sulla tassazione che inizia Licet papa quamdiu vivit omnia possit et valeat mutare quadrata rotundis. Copertina moderna, processo critico. Proc. 106 A X. Tassazione civile del monastero di San Giorgio Maggiore. perg. e cart. 1431 - 1802. Con una perg. del sec. XVI (1523); una perg. del sec. XVII (1625). Inoltre “Quietanze n° 2” libretto cart. cop. perg. (1474 - 1487) di pagamenti ai Sopraintendenti alle Decime del Clero, Cazude, Governatori alle entrate, con allegata ricevuta (1513) di Nicolò Dolce vescovo di Limisso collettore della decima papale; decreti, conteggi, conto dei Provveditori al Sal per il livello della Vigna Murata (1431 - 1780); stampa della Nobile Congrega- zione Delegata 1802, 11 marzo. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 106 A XI. “Carte appartenenti agl’estimi, decime laiche e condizioni di beni dal 1470 al 1674. Venezia. Mazzo 18”. cart. 1470 - 1708. Annotazioni sulla tassazione “al clero” e “al laico”. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 106 A XII. “Monastero di S. Zorzi Maggior. Conto di decime dall’anno 1638 fi n tutto 1772 e delli sussidi dall’anno 1645 fi n 1761”. cart. 1638 - 1772. Copertina moderna, processo critico.

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Proc. 106 A XIII. “Deputatione ad Pias Causas della redecima 1768”. Memoria al doge con le pro- poste della conferenza 1768, 30 dicembre dei Deputati Estraordinari ad Pias Causas e dei Sopraintendenti alle Decime del Clero per una nuova redecima. Registrino cart. cop. cartone di pp. 66. 1768. Esposizione della questione con narrazione dei fatti e rapporti precedenti con la Curia Roma- na, citazione di leggi, dottrina e giurisprudenza in materia. Copertina moderna, processo critico. Proc. 106 A XIV. Carte relative all’amministrazione dei beni del monastero dopo la caduta della Repubblica di Venezia ad opera del Demanio con una relazione sullo stato economico del monastero. cart. 1797 - 1810. Bandi e decreti circa imposte (a stampa) 1799, 17 ottobre; 1799, 30 novembre; 1802, 18 giugno; 1802, 25 agosto; 1802, 1 settembre (due esemplari); 1803, 16 marzo; 1803, 1 agosto (tre esemplari); 1803, 19 agosto (2 esemplari). Relazione sullo stato economico del monastero. Carte varie, conteggi e carteggio con il Nobile Dipartimento sopra monasteri (s. d.); I.R. Intendenza provinciale di Vene- zia e Dogado (1802); Direzione generale del Demanio e diritti uniti del Di- partimento dell’Adriatico (1806); Ispettorato generale di fi nanza in Venezia (1808); Intendenza di fi nanza (1810). Contratti con gli affi ttuali, vendite di vino e frumento, contratto con Francesco Daci “professor de organi” per la manutenzione dei due organi del monastero (chiesa e coretto), con una nota 1755 di spese per vitto. Copertina moderna, processo critico. Proc. 107. “Privilegii imperiali concessi a questo monastero”. perg. 1116 - 1232. Con sette pergg. del sec. XII; due pergg. del sec. XIII. Sono presenti privilegi di En- rico V (1116, 11 marzo, Venezia), Federico I (1177, 17 agosto, Venezia) e Federico II (1232, marzo, Venezia). Copertina originale, slegato. Proc. 107 A. Lettere ducali e d’altri principi. perg. 1425 - 1657. Con tredici pergg. del sec. XV (1425 - 1497); cinque pergg. del sec. XVI (1501 - 1582); due pergg. del sec. XVII (1655 - 1657); una perg. (involucro) con la sola mansione a Francisco de cha de Pesaro oratori nostro Verone e l’annotazione cito cito cito (posteriore al 1518, 2 ottobre data dell’elezione [Segretario alle Voci, Elezioni Senato, reg. “A” c. 112a. È fi glio qd. Marco]. Sono presenti ducali dei dogi: France- sco Foscari (1425, 4 settembre; 1427, 7 giugno; 1437, 30 giugno; 1438, 28 novembre); Cristoforo Moro (1455, 6 dicembre; 1465, 4 luglio; 1467, 25 giugno); Giovanni Mocenigo (1484, 2 settembre); Marco Barbarigo (1486, 25 febbraio); Agostino Barbarigo (1497, 28 aprile; 1501, 24 febbraio ai rettori di Bergamo per interventi a favore del monastero di San Paolo di Argon); Pietro Lando (1541, 27 agosto); Nicolò da Ponte (1582, 23 agosto;

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1582, 22 settembre); Carlo Contarini (1655, 22 maggio); Bertucci Valier (1657, 5 gennaio). Sono pure presenti una parte del Senato 1430, 14 ago- sto; una lettera di Borso duca di Modena e Reggio (1454, 17 luglio, Ferrara, con sigillo aderente di cera sotto carta); una lettera di Borso duca di Mo- dena e Reggio (1468, 16 febbraio, Medelana, con sigillo aderente di cera sotto carta); una lettera di Lorenzo Campeggio vescovo di Cervia e legato apostolico a Venezia (1582, 17 ottobre, Venezia). Sono in genere fedi di notaio e salvacondotti. Copertina moderna, processo critico.

B. 59 Proc. 108. “Privilegi pontifi ci concessi a questo monastero dall’anno 1100 sino all’anno 1200”. perg. 1123 - 1144. Con nove pergg. del sec. XII. Sono presenti privilegi di Callisto II (1123, 8 maggio, Roma Laterano; in tre versioni, nell’edizione n. 135), Onorio II (1125, 5 maggio, Roma Laterano; in due versioni, nell’edizione n. 148), Innocenzo II (1132, 7 ottobre, Nonantola; in tre versioni, nell’edizione n. 171) e Lucio II Ex commisso (1144, 31 mar- zo, Roma Laterano; nell’edizione notizia n. CCXXX, che peraltro lo segnala nel processo 108 A). Copertina originale, slegato. Proc. 108 A. Privilegi pontifi ci vari. perg. e cart. 1024 - 1224 (con regesti dal 597). Con cin- que pergg. del sec. XIII. Sono presenti (o soltanto citati) atti di Pelagio II v. notizia I (*597, 20 aprile, Roma); Giovanni XIX Convenit apostolatui v. no- tizia LVI (1024, dicembre, *** copia cart.); Leone IX v. notizia LXX (1053, aprile, Roma); Alessandro II v. notizia LXXIX (1064, giugno, Mantova); Urbano II Cum universis v. notizia CXXIII (1092, 14 settembre, Salerno) due copie cart.; Urbano II v. notizia CXXV (1095, marzo - aprile, Piacen- za); Innocenzo II v. notizia CC (1135, 12 giugno, Pisa); Lucio II v. notizia CCXXX (1144, 31 marzo, Roma Laterano); Clemente III Quotiens a nobis v. notizia CDXLIII (1188, 21 novembre, Laterano) copia cart.; Onorio III Pie postulatio (1224, 17 maggio, Laterano) originale e quattro copie perg. Copertina moderna, processo critico. Proc. 109. “Privileggii pontifi cii concessi al monastero di S. Georgio dall’anno 1200 fi no 1250”. perg. e cart. 1224 - 1246. Con sedici pergg. del sec. XIII. Sono presenti atti di Onorio III 1224, 6 maggio, Laterano In causa que (originale e una copia); Onorio III 1224, 7 maggio, Laterano In causa que all’abate di San Cipriano di Murano (originale e una copia); Onorio III 1226, 20 maggio, Laterano Debetis loca al patriarca di Grado (originale); Gregorio IX 1229, 29 luglio, Perugia Pie postulacio (originale e tre copie); Gregorio IX 1229, 7 agosto, Perugia Dilecti fi lii al patriarca di Grado (originale); Grego- rio IX 1232, 16 settembre, Anagni Supplicavit nobis al vescovo di Vicenza

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(originale); Innocenzo IV 1244, 17 gennaio, Laterano Pie postulatio (origi- nale e una copia cart.); Innocenzo IV 1246, 5 giugno, Lione Ne ob provisio- nes (originale e una copia); Innocenzo IV 1246, 16 giugno, Lione Dilectus fi lius al vescovo di Castello (originale); Innocenzo IV 1246, 13 luglio, Lione Dilectorum fi liorum al vescovo di Caorle (originale)21. Copertina originale, slegato. Proc. 110. “Privilegi pontifi ci concessi a questo monastero dall’anno 1250 sino all’anno 1300”. perg. e cart. 1252 - 1295. Con ventuno pergg. del sec. XIII. Sono presenti atti di Innocenzo IV 1252, 31 luglio, Perugia Meritis dilectorum al vescovo di Adria (originale); Innocenzo IV 1252, 4 settembre, Perugia Cum a nobis (originale); Alessandro III 1255, 22 settembre, Anagni Conquesti sunt a Simone Mauro canonico di Grado (originale); Urbano IV 1264, 1 giugno, Orvieto Conquesti sunt ai priori di Santa Maria delle Vergini, di San Salva- dor e di Santa Croce di Venezia (diocesi di Castello) (originale); Clemente IV 1266, 28 settembre, Perugia Religionis vestre (originale e due copie; Cle- mente IV 1267, 28 luglio, Viterbo Non absque dolore al patriarca di Grado (originale); Gregorio X 1272, 13 gennaio, Orvieto Religiosam vitam (origi- nale, due copie perg., una copia cart.); Gregorio X 1272, 16 aprile, Latera- no Pervenit ad al priore di Santa Maria delle Vergini di Venezia (originale); Gregorio X 1272, 13 maggio, Laterano Cum a nobis (originale); Gregorio X 1272, 4 agosto, Orvieto Conquesti sunt all’arciprete di Bologna (originale); Gregorio X 1272, 4 agosto, Orvieto Conquesti sunt all’abate di Sant’Ilario di Venezia (originale); Gregorio X 1272, 27 settembre, Orvieto Conquesti sunt all’abate di San Procolo di Bologna (originale con bolla); Nicolò III 1278, 1 dicembre, Roma Santa Maria Maggiore Conquestus est al priore dei Santi Martiri di Trieste, all’arcidiacono di Trieste e a Tornadeo pievano di Camino diocesi di Trieste (originale); Martino IV 1281, 13 novembre, Orvieto Signi- fi carunt nobis al vescovo di Treviso, all’arcidiacono di Castello e a Bartolo- meo de Giciis canonico di Padova (originale); Nicolò IV 1291, 5 novembre, Roma Santa Maria Maggiore Ad audientiam al priore di Sant’Andrea di (originale); Bonifacio VIII 1295, 18 aprile, Laterano Solet annuere (originale); Bonifacio VIII 1295, 18 aprile, Laterano Cum sicut (originale)22. Copertina originale, legato con aggiunte.

Proc. 111. B.  “Privilegi pontifi ci concessi a questo monastero dall’anno 1300 sino all’anno 1400”. perg. 1316 - 1390. Con nove pergg. del sec. XIV (1316 - 1390); una perg. del sec. XV (1428). Comprende atti di Giovanni XXII 1316, 15 ottobre, Viterbo Cum a nobis (originale; attergato in lettere rosse “n° 35”);

21. Quando non è indicato il destinatario, l’atto è rivolto a San Giorgio Maggiore. 22. Idem.

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Innocenzo VI 1358, 5 settembre, Avignone Nuper ad nostri a Geraldo abate di San Nicolò di Lido (originale); Urbano V 1369, 16 maggio, Montefi a- scone Si quis culpas agli abati di San Giorgio Maggiore, di San Cipriano di Murano e all’arcidiacono della chiesa di Teramo (originale); Bonifacio IX 1390, 4 maggio, Laterano Regularis ordinis al vescovo di Castello (origina- le); Bonifacio IX (frammento) ***, *** Roma San Pietro Dignum arbitra- mur (originale). Comprende inoltre atti di Domenico patriarca di Grado 1319, 27 giugno, Venezia a Pagano vescovo eletto di Aquileia amministra- tore della chiesa di Padova contro usurpatori di beni di San Giorgio Mag- giore nella diocesi di Padova (originale); Gli abati presidenti del capitolo provinciale degli abati e prelati dei monasteri dell’ordine dei monaci Neri di san Benedetto dei patriarcati di Aquileia e Grado e delle province di Zara, Spalato e Ragusa (Giovanni di Santa Maria del Pero, Pietro di Santa Maria di Fellonica di Mantova, Petrocino di San Cipriano di Murano, Giovanni di Sant’Abondio di Como, Omnebono di Santa Maria in Organo di Verona, Nicolò di San Pietro di Arbe, Giovanni di San Grisogono di Zara) nomina- no visitatore Bartolomeo abate di San Giorgio Maggiore 1346, 2 maggio, Venezia (originale); Andrea patriarca di Grado e primate della Dalmazia conservatore e giudice delegato sui beni di San Giorgio Maggiore 1347, 19 novembre, Venezia notifi ca agli abati di San Cipriano di Murano e di Santa Maria di Praglia e al pievano di Santa Maria di Murano lettera di Giovanni XXII 1320, 11 marzo, Avignone al patriarca di Grado, all’arcivescovo di Ravenna e al vescovo di Capodistria Quanvis ex debito (originale; attergato come sopra “n° 42”) e una copia autentica 1428, 11 aprile); Marino arcive- scovo di Taranto camerario papale 1383, 8 maggio, Roma S. Pietro universis (originale, tracce di sigillo cereo pendente, tenia in pergamena; attergato come sopra “n° 43”)23. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 112. “Privileggi pontifi cii concessi a questo monastero dall’anno 1400 fi no 1440”. perg. e cart. 1417 - 1486. Con ventidue pergg. del sec. XV (1428 - 1486). Comprende atti di Martino V 1417, 18 aprile, Costanza Personam tuam a Giovanni vescovo eletto di Costantinopoli (copia cart.); Martino V 1428, 2 giugno, Roma Santi Apostoli Cum a nobis (originale; attergato in lettere rosse “n° 44”); Martino V 1429, 18 agosto, Anagni Ad audientiam nostram all’abate di San Giuliano di Rimini e al preposito della chiesa di Rimini (originale; attergato in lettere rosse “n° 45”); Eugenio IV 1431, 12 mag- gio, Roma San Pietro Nobilitas generis ai vescovi di Parenzo e Torcello e al priore di Sant’Antonio di Castellane diocesis (originale); Eugenio IV 1431, 17 novembre, Roma San Pietro Apostolice sedis (originale); Eugenio

23. Quando non è indicato il destinatario, l’atto è rivolto a San Giorgio Maggiore.

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IV 1431, 17 novembre, Roma San Pietro Apostolice sedis (originale); Euge- nio IV 1431, 29 novembre, Roma San Pietro Cum saluti a Marco Giusti- nian qd. Bernardo e Nicolò Marcello qd. Nicolò domicellis Castellane diocesi (originale, con copia cart. sec. XV); Eugenio IV 1432, 8 febbraio, Roma San Pietro sub annulo capitum principum. Cum alias (originale); Eugenio IV 1432, 18 novembre, Roma San Pietro Inter solicitudines a Lodovico abate di Santa Giustina di Padova (originale); Eugenio IV 1432, 23 novembre, Roma San Pietro Et si ex (originale); Eugenio IV 1432, 24 dicembre, Roma San Pietro Apostolice sedis (originale; attergato in lettere rosse “n° 47”); Eu- genio IV 1433, 31 agosto, Roma San Lorenzo in Damaso Dudum siquidem (originale; attergato in lettere rosse “n° 43”); Eugenio IV 1434, 23 febbraio, Firenze Et si ex (copia; attergato in lettere rosse “n° 49”); Eugenio IV 1435, 6 luglio, Firenze Ad ecclesiarum al vescovo di Castello (originale; attergato in lettere rosse “n° 50” e una copia); Eugenio IV 1436, 24 novembre, Bo- logna Militanti ecclesie all’arcivescovo di Milano, al vescovo di Castello, a Cristoforo vescovo di Rimini e all’abate monasterii Casinensis insieme con Innocenzo VIII 1486, 12 giugno, Roma San Pietro Devotionis augmentum alla Congregazione dei monaci di Santa Giustina di Padova (due copie; attergato in lettere rosse “n° 51”); Eugenio IV 1437, 27 giugno, Bologna Ad ecclesiarum maxime (copia cart.). Comprende inoltre atti di Lodovico abate di Santa Giustina di Padova governatore ed economo di San Gior- gio Maggiore 1434, 4 febbraio, Venezia con inserta lettera di Eugenio IV 1432, 18 novembre, Roma San Pietro a lui diretta; Lodovico Barbo abate di Santa Giustina di Padova economo ed amministratore porcionis ad mensam abbacialem monasterii Sancti Georgii Maioris spectantis 1435, 1 dicembre, Padova; atto capitolare di San Giorgio Maggiore 1437, 27 giugno con in- serta lettera di Eugenio IV 1435, 6 luglio, Firenze Ad ecclesiarum al vescovo di Castello; Lorenzo Giustinian vescovo di Castello commissario apostolico 1438, 13 agosto, Venezia (sigillo aderente sotto carta perduto); Lorenzo Giustinian vescovo di Castello commissario apostolico 1438, 20 ottobre, Venezia (sigillo aderente sotto carta); Giovanni de Mella vescovo eletto di Leon iudex et commissarius causarum 1438, 5 agosto, Ferrara contro Marco de Alega usurpatore di beni di San Giorgio Maggiore in Candia24. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 113. “Privileggi pontifi ci concessi a questo monastero dall’anno 1440 fi no gl’ulti- mi tempi”. perg. e cart. 1443 - 1731 con regesti cart. dal 1123 al 1443. Con nove pergg. del sec. XV (1443 - 1491); nove pergg. del sec. XVI (1504 - 1598); cinque pergg. del sec. XVII (1603 - 1682); due pergg. del sec. XVIII (1724 - 1731). Comprende atti di Eugenio IV 1443, 12 luglio,

24. Quando non è indicato il destinatario, l’atto è rivolto a San Giorgio Maggiore.

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Siena Iniunctum nobis (originale); Nicolò V 1451, 12 febbraio, Roma San Pietro Sacre religionis (originale); Callisto III 1457, 21 gennaio, Roma San Pietro Hiis per que all’abate di San Daniele in Monte diocesi di Padova (ori- ginale); Pio II 1459, 13 luglio, Mantova Eximie devotionis a Giacomo Go- nella civis Venetus (originale); Pio II 1463, 25 ottobre, *** Quod iam pridem a Cristoforo Moro doge (copia cart.); Sisto IV 1475, 7 ottobre, Roma San Pietro Dum intra nostre (copia cart.); Sisto IV 1479, 30 dicembre, Roma San Pietro Et si dominici (copia cart.); Sisto IV 1481, 21 dicembre, Roma San Pietro Religionis zelus a Bernardo Iacobi de Camulio priore di Santa Maria de Cisterna terre Pere Congregationis Sancte Iustine Paduane ordinis sancti Benedicti Constantinopolitane diocesis (originale); Sisto IV 1482, 17 gennaio, Roma San Pietro Nobis exponi fecistis (originale); Sisto IV 1482, 28 marzo, Roma San Pietro Mittimus circumspectioni a Pietro Foscari cardinale di San Nicolò inter Imagines (originale); Innocenzo VIII 1486, 18 luglio, Roma San Pietro Mittimus tibi all’abate di Santa Maria del Pero diocesi di Treviso (originale); Innocenzo VIII 1491, 28 settembre, Roma San Pietro Humilibus supplicum all’abate di Santa Maria in Organo e al priore di San Giorgio in Braida di Verona e a Paolo de Dionisi canonico della chiesa di Verona (originale con bolla); Giulio II 1504, 21 agosto, Roma San Pietro Contulimus nuper a Leonardo Loredan doge (originale); Leone X 1517, 26 marzo, Magliana Decet romanum al presidente e ai visitatori della Congre- gazione di Montecassino alias Sancte Iustine ordinis sancti Benedicti regularis Observantiae (originale); Clemente VII 1529, 2 ottobre, Roma San Pietro Dudum cum vos al presidente e ai visitatori della Congregazione Cassine- se alias Sancte Iustine de Padua ordinis sancti Benedicti e all’abate di San Giorgio Maggiore (originale); Clemente VII 1529, 23 dicembre, Bologna Nuper postquam al presidente, visitatori, abati, priori e amministratori della Congregazione Cassinese ordinis sancti Benedicti alias Sancte Iustine (copia cart.); Giulio III 1549, 28 febbraio, Roma San Pietro Onerosa pastoralis ad Alessandro Farnese cardinale diacono di San Lorenzo in Damaso (origina- le); Giulio III 1549, 28 febbraio, Roma San Pietro Hodie cum ai vescovi di Vaison (Francia), di Albenga e di Bagnorea (originale); Pio V 1571, 4 otto- bre, Roma San Pietro Exibita nobis al nunzio a Venezia (originale); Gregorio XIII 1578, 15 ottobre, Roma San Pietro Cum sicut al patriarca di Venezia (originale); Gregorio XIII 1579, 10 dicembre, Roma San Pietro universis Ad augendam (originale); Clemente VIII 1598, 27 luglio, Ferrara Cum sicut a Serafi no Veneto monaco della Congregazione Cassinese (originale); Cle- mente VIII 1603, 23 aprile, Roma San Marco Vestrarum scientia al vescovo di Amelia e ai vicari degli arcivescovi di Spalato e Traù (originale); Urbano VIII 1638, 6 settembre, Roma Santa Maria Maggiore Alias a venerabilibus (copia con schizzi san Pietro, san Paolo, stemma papale, stemma cardina- lizio); Urbano VIII 1638, 17 novembre, Roma San Pietro Nuper pro parte (copia con schizzi come sopra); Innocenzo X 1654, 26 novembre, Roma

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Santa Maria Maggiore Omnium saluti (originale); Innocenzo XI 1682, 16 febbraio, Roma San Pietro universis Ad augendam (originale con nota sulla registrazione e pubblicazione); Benedetto XIII 1724, 10 giugno, Roma San Pietro Religionis zelus a Adelelmo da Venezia monaco della Congregazione Cassinese (originale; visto e licenziato per l’esecuzione in Collegio; dan- neggiato); Clemente XII 1731, 22 agosto, Roma Santa Maria Maggiore universis Ad augendam (originale)25. Copertina moderna, slegato. Proc. 114. “Statuti generali per tutto l’ordine di s. Benedetto”. Fasc. perg. di cc. 23 con titoli in rosso; carte legate con fi lo rosso e oro. Bolla di Benedetto XII 1336, 20 giugno, Avignone Summi magistri. Sulla copertina del fasc. Ista bula domini pape Benedicti est monacorum Congregationis Sancte Iustine alias Unitatis ad usum monasterii Sancti Georgii Maioris Veneciis. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 115. “Privilegii pontifi ci concessi alla Congregazion Casinense”. cart. 1434 - 1677. Comprende, in copia di varie epoche, atti papali e di autorità ecclesiastiche in materia ordinamentale, fi scale; regesti e sommari di disposizioni. In par- ticolare: Eugenio IV 1434, 23 febbraio, Firenze Et si ex debito (una copia e quattro estratti di cui uno notifi cato a prete Michele rettore della chiesa di Baone per turbative nel possesso); Eugenio IV 1436, 30 giugno, Bologna Et si quaslibet (formula dell’assoluzione plenaria); Eugenio IV 1436, 24 no- vembre, Bologna Militanti ecclesie (a stampa, insieme con Innocenzo VIII 1486, 13 giugno, Roma San Pietro Devotionis augumentum, due esempla- ri); Innocenzo VIII [1484 - 1492] supplica per fi at; Alessandro VI 1501, 1 aprile, Roma San Pietro Inter ceteros; Leone X 1515, 11 marzo, Firenze Gregis dominici; Paolo III 1545, 1 febbraio, Roma San Pietro Exponi nuper (a Santa Flora e Lucilla di Arezzo); rubrica dei privilegi concessi da Paolo III alla Congregazione Cassinese; Pio IV 1565, 6 giugno, Roma San Pietro Sedis apostolice; Pio IV 1565, 18 gennaio, supplica per fi at circa pagamento dei quindenni con allegata memoria della Congregazione sulla questione; Pio V 1566, 24 ottobre, Roma San Pietro Regularium personarum; Pio V 1570, 19 marzo, Roma San Pietro Decet et expedit; Gregorio XIII 1574, 16 aprile, Roma San Pietro Ex nostri pastoralis; Gregorio XIII 1582, 20 apri- le, Roma San Pietro Quoniam plerumque; Innocenzo XI 1677, 5 maggio, Roma San Pietro Sacrosancte romane ecclesie (“num. 19”). Seguono atti di cardinali: Giovanni Morone (1554, 9 maggio); Ippolito Capilupi (1564, 5 aprile); Giovanni Ricci “il cardinale di Pisa” (1565, 23 ottobre e 1568, 23

25. Quando non è indicato il destinatario, l’atto è rivolto a San Giorgio Maggiore.

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ottobre: due lettere); Alessandro Farnese (1582, 10 novembre a stampa); Antonio Carafa (1586, 2 maggio a stampa). Comprende infi ne (sec. XV) regesto dei privilegi ottenuti dall’abate di Santa Giustina di Padova per i monasteri di San Giorgio Maggiore, Santa Maria di Firenze, San Felice di Ammiana; 1555 - 1565 note e memorie sulla questione del pagamento di imposte e quindenni con (1565, 21 giugno, Roma) atto di obbligazione assunta dalla Congregazione verso la Camera Apostolica circa il pagamento dei quindenni con lungo elenco di monasteri, chiese parrocchiali, priorati, cappelle, oratori, prepositure e ospedali. Copertina originale, slegato. Danneggiato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 116. “Decreti, bolle, decisioni et altre cose concernenti la Congregazion Casinense et altre materie”. cart. 1207 - 1694. Con numerose stampe. Documentazio- ne nella massima parte in copia (secc. XV - XVIII); parecchi documenti recano l’indicazione del volume e della pagina del Bullarium Casinense 26 (ma in alcuni casi annotazione non est in Bullario Casinensi, non reperitur in Bullario Casinensi); poche rinviano invece al Bullarium Romanum [v. Opere citate]; altri recano incollata una schedina con data, nome del papa e bre- ve sommario. Comprende atti papali, di cardinali e autorità ecclesiastiche, concessione di indulgenze, decreti delle Congregazioni del Concilio e dei Regolari, ripartizione tra i monasteri della Congregazione Cassinese delle somme ricavate da alienazioni di beni, decisioni della Rota romana, qualche lettera. In particolare si segnala: Innocenzo III 1207, 15 ottobre, Tusca- nia a Bernardo abate di Sant’Eugenio di Siena Quotiens illud; Clemente VI 1342, 1 giugno, Avignone Sacrosancta romana; Eugenio IV (documenti sciolti) 1431, 17 novembre, Roma San Pietro Apostolice sedis nel medesimo foglio doppio insieme con 1432, 8 febbraio, Roma San Pietro Cum alias a

26. Bullarium Casinense 1650; Bullarium Casinense 1670 [v. Opere citate]. Per verifi care la cor- rispondenza delle citazioni ho utilizzato l’esemplare in due tomi conservato nella Biblioteca dell’Ar- chivio di Stato di Venezia (ex libris “Biblioteca dell’I.R. Archivio generale n° 301 - XIX). Questo presenta alcuni particolari che fanno pensare appartenesse all’archivio del monastero: entrambi i tomi portano nella copertina in grandi lettere capitali la dicitura “Pro archivio S. Georgii Maioris Venetiarum“; vi sono inserzioni manoscritte in parte legate, in parte sciolte, tra cui stampe di privi- legi che recano lo stesso richiamo al Bullarium di quelle contenute nel Proc. in esame; il primo tomo ha all’inizio sei fogli manoscritti legati divisi in capitoletti e con richiamo alla carta corrispondente sia del primo sia del secondo, il cui scopo sembra quello di facilitare al massimo il reperimento dei privilegi di maggior interesse per la Congregazione; infi ne ha alcuni fogli manoscritti e una stampa sciolti inseriti forse in riferimento al testo a stampa. Da una analoga verifi ca dei più scarsi rinvii al Bullarium Romanum, è emerso che l’archivista del monastero ha utilizzato, tra le molte edizioni di tale testo, l‘edizione della tipografi a della Camera Apostolica (Bullarium Romanum novissimum 1638). Per la citazione completa di entrambe le opere [v. Opere citate].

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Martino arcivescovo di Corfù e agli esecutori nonnullarum reservationum in monasterio Sancti Georgii a nobis deputatis (sub annulo capitum principum apostolorum); 1434, 23 febbraio, Firenze Et si ex debito; 1436, 30 giugno, Bologna Et si quaslibet; 1436, 30 giugno, Bologna Regularem vitam; 1441, 10 agosto, Firenze Acceptam Deo; 1442, 30 agosto, Siena (sub anulo nostro secreto) Cum prout. Sempre di Eugenio IV è pure presente un frammento di registro di cc. 9 discontinue e incomplete (copia sec. XV) di atti: 1432, 23 novembre, Roma San Pietro Et si ex solicitudinis; 1434, 11 gennaio, Firenze Et si monasteria; 1434, 23 febbraio, Firenze Et si ex debito (incompleto); 1436, 30 giugno, Bologna Et si quaslibet; 1436, 30 giugno, Bologna Re- gularem vitam; 1441, 10 agosto, Firenze Acceptam Deo; Callisto III 1456, 31 luglio, Roma Santa Maria Maggiore Sacre religionis; 1456, 30 agosto, Roma Santa Maria Maggiore Quem admodum; 1457, 16 febbraio, Roma San Pietro Quia mundo (uniti in uno stesso foglio doppio) a Celso abate e al convento di San Paolo extra muros e agli uomini di Nazzano diocesi di Nepi; Paolo II 1466, 22 agosto, Roma San Marco Inter varias (copia notarile con sigillo aderente sotto carta del comune di Ragusa) molto danneggiato; In- nocenzo VIII supplica per fi at 1488, 17 maggio, Roma San Pietro e 1488, 16 settembre, Roma San Pietro circa il monastero di Santa Maria del Pero (beni concessi dal commendatario Giovanni Barbo ad Antonio Bembo); altra supplica per fi at sulla stessa questione (originale) [1487, 12 set. - 1488, 12 set.] = anno IV, ***, Roma (originale); 1489, 9 aprile, Roma San Pietro Exposuit tue a Giovanni abate monasterii Cistertii Cabilonensis diocesis (= Ci- teaux, diocesi di Chalons sur Saone). Seguono numerosi atti, in gran parte a stampa, dei secc. XVI (1500, 26 maggio - 1599, 20 giugno) e XVII (1602, 10 giugno - 1694, 24 luglio) di cui si omette descrizione particolareggiata. A parte, ma slegato, fasc. segnato Casinensis (ms. e a stampa) 1607 - 1637: memorie di monasteri circa casi particolari (San Simpliciano di Milano, Santa Maria di Praglia, Santa Maria dei Miracoli di Andria); avvisi per i capitoli. Copertina originale, slegato.

B.  Proc. 116 I. Decreti come sopra. cart. Con numerose stampe 1540 - 1697. Norme varie in materia fi scale, elenco dei libri proibiti (1646, 18 dicembre), decreti di con- gregazioni romane (Sacra Congregazione dei cardinali del Concilio Triden- tino, Congregatio Reformationis Apostolicae, Sacra Congregatio Cardinalium sacrosancti Tridentini Concilii Interpretum) decreti pro bono Congregationis, regole per le alienazioni (con formulario), indulgenze nelle feste dei santi benedettini (in volgare), atti dei capitoli generali, qualche lettera. Diverse stampe in esemplari plurimi, tratte dal Bullarium Casinense; la maggior par- te reca una etichetta incollata con data, nome del papa e breve regesto; tal-

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volta anche una numerazione con cifra araba27. Si segnala, in originale, atto di Guido Ferreri vescovo di Vercelli e legato nel Dominio veneto, Giulio Contarini vescovo di Belluno e Francesco Loredan abate commendatario di Santa Maria della Vangadizza Deputati all’esazione delle decime nel Domi- nio veneto 1564, 23 dicembre, Venezia con tre sigilli aderenti sotto carta; un atto di Paolo V 1608, 21 marzo, Roma San Pietro con schizzo a penna di stemmi; un atto di Gregorio XIII 1582, 18 dicembre, Roma San Pietro a stampa con autentica di Horatius Miletus. Copertina riutilizzata senza indicazione, processo critico.

B.  Proc. 116 II. Atti patriarcali, di cardinali e di vescovi, arcivescovi e un atto papale. perg. e cart. 1279 - 1621. Con due pergg. del sec. XIII; tre pergg. del sec. XIV (1360 - 1384); otto pergg. del sec. XV (1431 - 1487); quattro pergg. del sec. XVI (1516 - 1552); una perg. del sec. XVII (1621). Si segnalano i se- guenti atti: 1279, 22 aprile, Imola. Latino vescovo di Ostia e Velletri; 1284, 20 luglio, San Giorgio Maggiore. Ugo dell’ordine dei Predicatori vescovo di Betlemme; 1360, 3 marzo, Avignone. Stefano arcivescovo di Tolosa; 1380, 2 marzo, Roma San Pietro. Marino arcivescovo di Taranto (sigillo pendente di cera con teca cartacea e tenia); 1384, 1 febbraio, Napoli. Agostino ve- scovo di Penne (sigillo pendente di cera con tenia); 1431, 15 agosto, Roma San Pietro. Tommaso vescovo di Traù (sigillo pendente di cera con teca di pelle); 1438, 27 giugno, Ferrara. Eugenio IV supplica per fi at; 1446, 8 mar- zo, Venezia. Lorenzo Giustinian vescovo di Castello (frammento di sigillo pendente di cera); 1469, 12 luglio, Venezia. Placido Pavanello vescovo di Torcello; 1472, 17 marzo, Venezia. Maff eo Girardo patriarca di Venezia e primate della Dalmazia; 1480, 23 luglio, Venezia. Giovanni d’Aragona car- dinale di Sant’Adriano; 1486, 13 giugno, Roma San Pietro. Paolo Zabarella vescovo di Argo; 1487, 28 giugno, Roma San Pietro. Giuliano vescovo di

27. La numerazione è presente anche in documenti analoghi in altri processi e viene quindi qui segnalata, costituendo forse un segnale che i documenti così contrassegnati fossero considerati di particolare importanza: Urbano VIII 1628, 12 settembre, Roma Santa Maria Maggiore (“num. 24”); Urbano VIII 1636, 5 gennaio, Roma (“n° 12”); Innocenzo X 1645, 7 novembre, Roma Santa Maria Maggiore (“num. 28”); Innocenzo XI 1679, 26 settembre, Roma Santa Maria Maggiore (ms.) (“n° 5”); Innocenzo XI 1679, 26 settembre, Roma Santa Maria Maggiore (ms.) (“n° 13”) analoga alla precedente; Innocenzo XI 1679, 26 settembre, Roma Santa Maria Maggiore (“num. 26”) analoga alla precedente a stampa in volgare; Innocenzo XII 1691, 28 luglio, Roma Santa Maria Maggiore (“n° 9”); Sacra Congregazione dei cardinali 1601, 9 gennaio, Roma (“num. 25”); Sacra Congregazione dei cardinali 1661, 18-19 gennaio, Roma (“n°6”); Sacra Congregazione super statu Regularium 1676, 3 dicembre, Roma („n° 2”); Giuseppe Archinto arcivescovo di Tessalonica nunzio apostolico nel Dominio veneto („num. 33”); Congregazione super moderatione indultorum 1693, 14 dicembre, Roma (ms.) („n° 10”).

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Ostia; 1516, 10 marzo, Roma. Domenico de Giacobazzi vescovo di Lucera; 1530, 24 novembre, Padova. Girolamo de Sanctis vescovo di Argo (auten- tica copia di privilegio di Eugenio IV 1434, 23 febbraio, Firenze Et si ex debito); 1535, ***, *** (frammento). Ippolito cardinale di San Lorenzo in Damaso; 1552, 20 novembre, Venezia. Giovanni Francesco de Rubeis ve- scovo di Avara (Fenicia); 1621, 3 aprile, Roma. Alessandro Peretti cardinale di Montalto (con mezza teca di zinco) (con regesto cart.). Copertina moderna, processo critico. Proc. 116 III. Atti di autorità ecclesiastiche varie. perg. 1300 - 1623. Con due pergg. del sec. XIV (1300 - 1324); due pergg. del sec. XV (1466 - 1488); cinque pergg. del sec. XVI (1534 - 1593); una perg. del sec. XVII (1623). Comprende atti di Silvester domini pape [Bonifacio VIII] scriptor 1300, 22 febbraio, Roma San Pietro (indizione giubileo?); Pietro Alrici canonico di Mende (Francia) Collettore delle decime 1324, 6 luglio, Venezia (frammento di sigillo pen- dente di cera con teca di carta e tenia); Vienesio de Albergatis protonotario apostolico 1466, 22 marzo, Roma San Marco (sigillo pendente di cera ros- sa, teca di cera vergine); Leonardo Contarini vicario del vescovo di Padova 1488, 1 agosto, Padova; Cesare Baccono vicario del patriarca di Venezia 1534, 10 settembre, Venezia; Ricevuta del pagamento dei quindenni 1555, 14 marzo, Roma (sigillo pendente di cera, mezza teca di legno); Francesco Desiderio cavaliere aurato conte palatino 1560, 4 giugno, Bologna (sigillo pendente di cera, mezza teca di zinco); Andrea de Mateis procuratore del monastero di Santa Maria degli Angeli nelle terme di Diocleziano 1572, 4 gennaio, Roma (frammento di sigillo pendente di cera, mezza teca di legno); Congregazione del Concilio Tridentino 1593, 29 gennaio, Roma; Giovanni Domenico Spinola protonotario apostolico, auditore e giudice 1623, 2 giugno, Roma. Copertina moderna, processo critico. Proc. 116 IV. Atti di abati e presidenti della Congregazione di Santa Giustina. perg. 1395 - 1738. Con due pergg. del sec. XIV (1395 - 1397); cinque pergg. del sec. XV (1411 - 1481); diciassette pergg. del sec. XVI (1506 - 1563); una perg. del sec. XVII (1602); una perg. del sec. XVIII (1738). Comprende atti di Carlo abate di San Giorgio Maggiore 1395, 5 dicembre, Venezia; Carlo abate di San Giorgio Maggiore 1397, 3 settembre, Venezia; Girolamo Betanio abate dei Santi Gregorio, Ilario e Benedetto di Venezia 1411, 23 luglio, Venezia; Giovanni di Sicilia presidente e defi nitori 1440, 29 aprile, San Benedetto di Polirone; Teofi lo presidente e defi nitori. 1469, 5 maggio, San Benedetto di Polirone; Bessarione presidente e defi nitori 1479, 29 aprile, San Bene- detto di Polirone; Severino presidente e defi nitori. 1481, 3 giugno, San Benedetto di Polirone; Giacomo da Genova presidente e defi nitori 1506, 16 maggio, Santa Maria di Praglia; Eusebio da Modena presidente e defi ni-

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tori 1507, 11 maggio, San Benedetto di Polirone (con mezza teca di legno) agli abati di Santa Maria di Cesena e di San Vitale di Ravenna; Eusebio da Modena presidente e defi nitori 1507, 11 maggio, San Benedetto di Poli- rone; Ignazio presidente e defi nitori. 1515, 20 maggio, San Benedetto di Polirone; Ignazio da Firenze presidente e defi nitori 1520, 27 giugno, Santa Maria di Praglia; Benedetto Marino abate di San Giorgio Maggiore 1521, 7 aprile, Venezia; Girolamo da Monferrato presidente e defi nitori 1528, 12 maggio, San Benedetto di Polirone (vendita beni di Santa Maria del Pero); Girolamo da Monferrato presidente e defi nitori 1528, 12 maggio, San Be- nedetto di Polirone; Crisostomo presidente e defi nitori 1529, 15 maggio, San Benedetto di Polirone (con sigillo pendente di cera e teca di zinco); Basilio da Mantova presidente e defi nitori 1530, 25 maggio, San Benedetto di Polirone; Teofi lo da Milano presidente e defi nitori 1532, 4 maggio, San Benedetto di Polirone (con sigillo pendente di cera e mezza teca di legno); Gregorio da Modena abate di San Giorgio Maggiore 1532, 3 novembre, Venezia; Basilio da Mantova presidente e defi nitori 1533, 27 maggio, San Benedetto di Polirone; Marco da Pontremoli presidente e defi nitori 1541, 21 maggio, San Benedetto di Polirone (con sigillo pendente di cera e mezza teca di legno) circa beni a Roncaiette; Marco da Pontremoli presidente e defi nitori 1541, 21 maggio, San Benedetto di Polirone; Stefano da Novara presidente e defi nitori 1551, 4 maggio, Santa Maria di Praglia; Isidoro da Piacenza presidente e defi nitori 1563, 19 giugno, Padova (con sigillo pen- dente di cera e mezza teca di legno); David Patavino presidente e defi nitori 1602, 27 aprile, Mantova (con frammento di sigillo pendente di cera e teca di zinco); Giuseppe da Pavia presidente e defi nitori 1768, 28 aprile, Santa Giustina di Padova. Copertina moderna, processo critico. Nella busta vi sono anche due sigilli staccati.

B.  Proc. 116 A. Ducali. perg. e cart. 1323 - 1707. Con tre ducali del sec. XIV; ventiquattro ducali del sec. XV; diciotto ducali del sec. XVI; sei ducali del sec. XVII; una perg. del sec. XVI contenente una sentenza dei Giudici del Procurator. Sono pre- senti ducali di Giovanni Soranzo; dux cum nostro consilio 1361, 6 settembre; Andrea Contarini; Michele Steno; Tommaso Mocenigo; Francesco Foscari; Pasquale Malipiero; Cristoforo Moro; Andrea Vendramin; Giovanni Mo- cenigo; Agostino Barbarigo; Leonardo Loredan; Andrea Gritti; Pietro Lan- do; Francesco Donà; Francesco Venier; Pietro Loredan; Alvise Mocenigo; Pasquale Cicogna; Leonardo Donà; Giovanni Corner; Nicolò Contarini; Francesco Erizzo; Silvestro Valier. Seguono alcune parti del Senato in copia 1746 - 1756 e un fasc. “1433 al 1706. Ducali, parti de Pregadi e Statuti. Venezia. Mazzo 15” 1433 - 1707. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale dell’ultimo fasc. v. annotazione al Proc. 53 B I.

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Proc. 117. “Saline e vigne in Chiozza lasciate a questo monastero dal serenissimo Doge Pie- tro Ziani e d’altri benefattori”. perg. 1188 - 1228. Con una perg. del sec. XII; una perg. del sec. XIII. La perg. del sec. XIII contiene il testamento del doge (1228, settembre) in copia 1229, aprile, Rialto di Nicolò Girardo prete, pievano di San Moisè, notaio e cancelliere ducale, rogatario anche dell’originale. Copertina originale, slegato. Proc. 118. “Livello che si riscuote in Chioza”. cart. 1615. Trattasi di una vigna in Chioggia “in contrà dell’Usenso” (= Lusenzo). Copertina originale, legato.

B.  Proc. 119. “Carte attinenti alle vigne case aque saline et altri beni di Chioza quali più non si possedono e le saline in specialità si credono vendute come da licenza de capi della relligione 1470”. perg. 1051 - 1139. Con sedici pergg. datate del sec. XI (1051 - 1098); un frammento con sottoscrizione di tre testi sec. XI; due atti (1051, agosto e 1091, giugno) in unica perg. in copia 1241; tren- tacinque pergg. datate (1101 - 1139) del sec. XII; un atto 1123, novembre in copia 1237. La “licenza della relligione” citata (1470, 30 maggio, San Benedetto di Polirone) trovasi in B. 70, Proc. 124 A, Carte attinenti ai beni di Chioggia. Nello stesso documento, licenza analoga per permuta di due campi a Roncaiette. Copertina moderna, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”.

B.  Proc. 120. “Carte simili”. perg. 1141 - 1199. Con centotrentuno pergg. del sec. XII. Copertina moderna, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”.

B.  Proc. 121. “Carte simili”. perg. 1202 - 1248. Con centoquindici pergg. del sec. XIII. Tra queste v. le notizie CCLXI (1152, settembre, Chioggia da doc 1214, giu- gno, Chioggia) e CCCCLXXI (anteriore al 1178, 13 aprile, *** da doc. 1241, novembre, Rialto). Copertina moderna, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”.

B.  Proc. 122. “Carte simili”. perg. 1250 - 1329. Con settantasette pergg. datate del sec. XIII (1250 - 1298) e sei elenchi (“memoriale”) s. d. sec. XIII di saline in Chiog- gia Maggiore in parte divise per fundamenta (anche qualche nota di terre e case); trentasette pergg. del sec. XIV (1300 - 1329). Copertina moderna, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”.

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B.  Proc. 123. “Carte simili”. perg. e cart. 1226 - 1699. Con quindici pergg. del sec. XIII; quindici pergg. del sec. XIV (1300 - 1377); trentasette pergg. del sec. XV (1400 - 1498); trentanove pergg. del sec. XVI (1501 - 1596); ventotto pergg. del sec. XVII (1600 - 1699); una nota cart. sec. XVI. Si segnala una lettera perg. di Pietro re di Gerusalemme e Cipro 1363, 5 agosto, Bruges (con sigillo pendente di cera ricoperto di carta); una perg. del 1471, 3 aprile recante al verso uno schizzo di beni appartenenti a Santa Maria di Follina (a Stabiuzzo); un doc. del 1487, 24 marzo, Ragusa recante un sigillo aderente di cera e carta del comune di Ragusa; una preghiera di sant’Agostino perg. sec. XIV; una preghiera di Giovanni XXII papa perg. sec. XIV28. Copertina moderna, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”.

B.  Proc. 124. “Seguono le carte attinenti alli beni di Chioza che più non si possedono da que- sto monastero”. perg. 1312 - 1541. Con trentaquattro pergg. del sec. XIV (1312 - 1391); nove pergg. del sec. XV (1411 - 1482); tre pergg. del sec. XVI (1507 - 1541). Fascicolo “Dall’anno 1331 al 1450. Carte n.° 39”. Copertina originale, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 124 A. Carte attinenti ai beni di Chioggia. perg. e cart. 1275 - 1756. Contiene a) vari elenchi di saline, vigne e case in Chioggia Maggiore e Chioggia Minore secc. XIV - XVI, con qualche appunto (sec. XV) sui diritti del monastero in dipendenza della donazione di Pietro e Giacomo Ziani fi gli qd. Seba- stiano doge con richiamo ai documenti del 1180 e del 1192. b) tredici libretti entrata e uscita dei beni di Chioggia 1378 - 1531: la copertina del libretto del 1378 reca la nota [..] MCCCXLII [..] tempore domini Bartolo- mei [..] abatis; 1398 Quaternus in quo sunt [..] dies salis [..]; 1423 - 1428 “Quaderno de tuta la intrada [..]”; otto libretti 1425 - 1433 tutti intitolati Computum Iohannis Iacobi de Clugia procuratoris monasterii (il libretto del 1429 reca alcune note topografi che); 1492 - 1499 “Libero de liveli et afi ti [..]”; 1530 - 1531 “Chioza 1530”. c) “Carte spettanti alle saline case e vi- gne di Chioza quali ora il monastero non possiede a riserva di un livello di

28. Il Proc. 123, come i precedenti 120, 121, 122 si presentava slegato e privo della copertina originale con il titolo del processo che pertanto è stato ricavato dal catastico. Ma mentre i Procc. 120, 121, 122 contengono eff ettivamente documenti relativi ai beni di Chioggia, il contenuto del presente processo (come appare dalle indicazioni esemplifi cative) è fortemente miscellaneo. Il catastico non è di alcun aiuto perché al dato “Carte simili” non aggiunge né descrizione né dati cronologici. Si può ipotizzare che, trattandosi di beni “quali più non si possedono” l’interesse emi- nentemente amministrativo del catasticatore si sia affi evolito e abbia aff astellato materiali disparati a suo avviso di scarso momento.

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lire 4 che pagano li signori Bonaldi. Anno 1321 al 1587. Chioza. Mazzo terzo”. Note varie di amministrazione, divisione di una vigna a Malamoc- co fatta dall’Auditor Vecchio (1506), ricevuta per la consegna all’agente di Chioggia Cristoforo Sabadino di numerosi documenti (1540, 1 settem- bre). 1275 - 1756. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale dell’ultimo fasc. v. annotazione al Proc. 53 B I. V. anche Proc. 119. Proc. 124 B. Carte attinenti ai beni di Chioggia. cart. 1704 - 1767. Conti e ricevute per lavori sui beni di Chioggia. Note sul monastero di San Domenico di Chioggia. Copertina moderna, processo critico. Proc. 125. “Affi tanza di una vigna a S. Erasmo di ragion di questo monastero”. perg. 1435. Con una perg. del sec. XV. Copertina originale, legato. Proc. 125 A. Carte varie. perg. e cart. 1074 - 1195 (con regesti dall’840). Con una perg. del sec. XI; ventisei pergg. del sec. XII. Si tratta di documenti non direttamen- te attinenti al monastero del tipo spesso indicato come “Carte estere”. V. le notizie XIII (840, 23 febbraio, Pavia); XXIII (880, 11 gennaio, Ravenna); XXV (888, 7 maggio, Olona); XXX (967, 2 dicembre, Roma); XXXVI (983, 7 giugno, Verona); CXXVI (1095, ***, Treviso); CXLV (1111, 22 maggio, Verona); CCLXXI (1153, 2 aprile, [Pola]). Oltre agli atti pubblicati nell’edi- zione, il fascicolo comprende le pergg. 1171, 25 marzo, Valle; 1160 oppure 1175 oppure 1190 (ind. VIII, Senigallia); sec. XII, *** non editi perché non appartenenti al fondo di San Giorgio Maggiore. Le pergg. sono regolarmente fotografate nella raccolta del Codice Diplomatico Veneziano alle date rispetti- vamente 1171; 1190; sec. XII. Benchè non appartenenti al fondo, restano qui collocate non risultando al momento altra collocazione più convincente. La parte cartacea (1111 - 1190 in copia), oltre a quanto pubblicato nell’edizione come notizia o come regesto di documenti editi, contiene copia a stampa della fondazione del monastero di Santa Maria Scotorum (1161, 22 aprile, Vienna) e brevissimi regesti (1171 - 1190) di investiture di beni in Padovana di Gerardo vescovo di Padova. L’edizione comprende anche il doc. 1191, ot- tobre, Rialto (n. 543) come facente parte del Proc. 125 A29. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 126. già / “Carte doppie inservienti al catastico di Venetia”. Manca. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”.

29. Al momento il doc. non risulta reperito.

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Proc. 127. “Titoli de beni di Chirignago e Cadene. Tomo primo”. perg. 1120 - 1287. Con sei pergg. del sec. XII; due pergg. del sec. XIII. Copertina moderna, slegato. Proc. 128. “Titoli de beni di Chirignago e Cadene. Tomo secondo”. perg. 1278 - 1456. Con due pergg. del sec. XIII; due pergg. del sec. XV. Contratti di affi tto di boschi e di soccida. Copertina moderna, slegato. Proc. 129. “Titoli de beni di Chirignago e Cadene. Tomo terzo”. perg. 1476 - 1582. Con una perg. del sec. XV; due pergg. del sec. XVI. Si segnala sentenza di Nicolò Vitturi podestà e capitano di Mestre 1477, 28 febbraio. Copertina moderna, slegato. Proc. 130. “Aquisti in Chirignago da quelli da Lio”. perg. e cart. 1597 - 1685. Con una perg. del sec. XVII e una ducale di Alvise Contarini 1680, 14 marzo con bolla. Inventario di oggetti di casa e di campagna. Copertina originale, legato. Proc. 131. “Titoli de beni di Pirago Maggior e Minor”. perg. 1191 - 1220. Con una perg. del sec. XII; due pergg. del sec. XIII. Copertina moderna, slegato. Proc. 132. “Titoli de beni di Pirago Maggior e Minor. Tomo secondo”. perg. 1273. Con una perg. del sec. XIII. Copertina moderna, slegato. Proc. 133. “Titoli de beni di Pirago Maggior e Minor. Tomo terzo”. perg. 1302 - 1308. Con due pergg. del sec. XIV. Copertina moderna, slegato. Proc. 134. “Beni di Pirago Maggior e Minor. Tomo quarto”. perg. e cart. 1510 - 1517. Con una perg. del sec. XVI; 3 ricevute cart. di pagamento di un livello al vesco- vado di Treviso. Copertina moderna, slegato. Proc. 135. “Carte inservienti all’aquisto fatto per questo monastero in villa di Pirago Mag- gior per questo monastero da Gasperina di Martignago di campi tre in due pezze”. cart. 1347 - 1461. Il doc. del 1347 è copia di ducale di Andrea Dandolo al podestà di Treviso sui diritti di proprietà delle donne (1347, 3 marzo), tratta ex libro VI° voluminis provisionum ducalium Tarvisii cap. XX°. Copertina originale, legato. Proc. 136.

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“Titoli de beni di Zelarin”. perg. e cart. 1214 - 1701. Con due pergg. del sec. XIII; due pergg. del sec. XIV. Si segnala un inventario del 1437 dei beni mobili ed immobili della chiesa di San Vigilio di Zelarino. Copertina moderna, slegato. Proc. 137. “Beni di Maerne. Tomo primo”. perg. 1260 - 1278. Con dieci pergg. del sec. XIII. Copertina moderna, slegato. Proc. 138. “Beni di Maerne. Tomo secondo”. perg. e cart. 1374 - 1530. Con una perg. del sec. XIV. Copertina moderna, slegato. Proc. 139. “Beni di Mestrina”. perg. e cart. 1286 - 1585. Con due pergg. del sec. XIII; quat- tro pergg. del sec. XIV; due pergg. del sec. XV; quattro pergg. del sec. XVI. Una delle perg. del sec. XV è costituita da un libretto perg. 1454 - 1455 “Spese de la fornasa de Botenigo” con note e conti per lavori su una fornace a Bottenigo affi ttata a Guglielmo da Caravaggio; nota cart. 1465 affi ttanza di fornace a Bottenigo a Piero da Bergamo “fornasiero”. Copertina moderna, slegato. Proc. 140. “Case e livelli di Mestre”. 1235 - 1598. Manca. Proc. 141. “Carte concernenti li boschi di Mestrina”. perg. e cart. 1192 - 1759. Con una perg. del sec. XII; una perg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV e uno schiz- zo a colori molto sommario (in attergato “[..] Gastaldia de Crose”). Fasc. “1302 al 1705. Boschi e taglio di roveri” 1458 - 1759. Notizie sui boschi di Pulignaga, Vallio, Barbarana, Montello e Castelletto; proclama a stampa dei Provveditori e Patroni all’Arsenal (1675, 23 dicembre) per i boschi di Musestre; testimonianze su diritto di pascolo, taglio legna. Copertina moderna, slegato. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 142. “Posta delle pecore”. 1458 - 1710. Manca. Proc. 142 A. Posta pecore di Monastier. cart. 1475 - 1756. Contiene carte sciolte circa locazione di una posta di pecore a Monastier da parte del monastero di Santa Maria del Pero (1592 - 1752) e fasc. di lite a stampa (due esemplari e un frammento pp. 15 - 42) del monastero di San Giorgio Maggiore contro “nonzio e pastori de Sette Comuni Vicentini” circa posta delle pecore a Monastier (1475 - 1756). Copertina moderna, processo critico. Proc. 143. “Parlan. Confi ni d’alcuni beni in villa di Parlan di questo monastero”. Manca. Proc. 143 A.

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Carte relative ai beni di Parlano (Treviso). cart. 1619 - 1750. Una nota di conto, un inventario di attrezzi e un’intimazione di pagamento dell’imposta dei grossi due per ducato all’affi ttuale dei beni di Parlano dei Savi ed Esecutori alle Acque (1750, 2 giugno). Copertina moderna, processo critico. Proc. 144. “Aquisti fatti per questo monastero delle dadie di Mestre necnon conventioni, pa- gamenti et altre carte concernenti il clero di Mestre”. 1524 - 1726. Manca. Proc. 144 A. Carte concernenti il clero di Mestre (tassazione). cart. 1529 - 1773. a) 1529 - 1615 Note circa colte e dadie per i beni di Mestrina. b) “Veneran- do monastero di San Giorgio Maggiore di Venezia per francation colta con la magnifi ca comunità di Mestre ut intus” 1565 - 1756. c) “Estimo magnifi ca comunità di Mestre 1565. San Giorgio Maggior di Venezia ut intus” 1565 - 1773. Comprende i beni alla voce “Piraghetto” secondo l’estimo 1565 “che durò fi no 1730” (copia 1773, 1 febbraio). Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 145. già / “Liti con il clero di Mestre per occasione delle nuove impositioni di gravezze gettate sopra questo monastero per tasse di genti d’arme, d’altro, qual lite fu convenuta come appare nel processo antecedente”. cart. 1446 - 1680. Fasc. H 1472 - 1669; Fasc. L 1446 - 1669; Fasc. M 1520 - 1680; Fasc. N 1534 - 1672; Fasc. O 1449 - 1680; Fasc. P 1479 - 1668; disegno a colori 1624, 9 luglio di Bernardino Contino vice proto all’Uffi cio delle Acque di beni presso Mestre e il Marzenego. I vari fascicoli in causa sono intitolati “Per il monastero di S. Zorzi Mazor per l’abbatia di Pero contro reverendissimo clero di Treviso”; il fascicolo H reca anche l’indicazione “Pien Collegio”; il fascicolo P Pro [..] abbatia Piri Sancti Georgii Venetia- rum occasione taxari ut vulgo dicitur di gente d’arme et alogi di cavalaria. Copertina originale, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 146. “Estimi de beni soggetti alla rettoria delle Cadenne”. cart. 1522 - 1673. Note in relazione all’estimo di Mestre del 1565 per i beni di Villabona, Cate- ne, Piraghetto, Parlan, Chirignago, Zello, Maerne, Mestre. Copertina originale, legato. Proc. 147. “Tomo primo. Affi ttanze de beni di Mestrina”. Manca. Proc. 148. “Tomo secondo. Affi ttanze de beni di Mestrina”. Manca. Proc. 148 A. Carte varie relative ai beni di Mestrina. cart. 1469 - 1799. Note di conto, af- fi ttanze, note su imposte. 1470 - 1764. Fatture per lavori edilizi, inven-

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tari, vendita prodotti, specialmente per la corte di Catene 1520 - 1799. Note circa controversia per una strada e un fosso a Chirignago e Cate- ne 1477 - 1707. Fasc. “Nota della fabrica delle Cadene [..]” 1706. Li- bretti di conti con gli affi ttuali: 1492 - 1586 (cop. perg.); 1494 - 1517; 1504 - 1509 (danneggiato); 1562; 1635 - 1657 (con alfabeto). Libretto redatto da don Antonio da Piacenza circa perticazione delle proprietà nella zona di Mestre (Catene, Chirignago, Piraghetto) con numerose an- notazioni di gestione 1469. Disegni: 1 disegno a colori 1644, 26 aprile di Sebastiano Roccatagliata proto del magistrato alle Acque di un fosso a Chirignago; 1 disegno a colori 1788, 19 giugno, Ospedaletto di Iseppo dalle Coste pubblico perito di beni in località Pomer della Crosara. Regi- stro cart. coperto carta “Cattasticatione de beni del venerando monaste- ro di S. Giorgio Maggior di Venezia con l’individuatione delli comuni, quantità, qualità, confi ni e stime a corpo per corpo con sue aff rancationi di colta ducal sive dadie tratta dalli libri delle perticationi di domino Zuanne Rizzi pubblico perito servirono per la facitura dell’ultimo cor- rente estimo della magnifi ca comunità di Mestre decretato dall’eccel- lentissimo Senato l’anno 1730 datta ad uso del venerando monastero suddetto al molto reverendo padre don Giuseppe Tamagno suo attual rettore e decano alla corte delle Cadene l’anno 1756”. Copertina moderna, processo critico. Proc. 149. “Liti di questo monastero contro Domenico Gnesato per la prelatione prete- sa sopra mezzo campo di terra venduto per il qd. Zuanne suo padre a questo monastero l’anno 1597, 8 ottobre, atti di domino Oratio Tasca notaro veneto”. cart. 1602. Copertina originale, tagliata, con un frammento legato inutilizzabile da cui si ricava la sola data. Proc. 150. “[Liti del mona]stero di San Georgio contro il parocho [di Chirig]nago per occasione di quartesi”. Copertina originale, tagliata, completamente vuota.

B.  Proc. 151. già / “Quartesi. Liti di questo monastero contro il parroco di Mestre per occasione di quartesi”. Manca. Proc. 152. “Liti del monastero di San Giorgio Maggiore contro Zanetta relitta del qd. Gerolamo Bochi per crediti d’affi tti d’alcuni campi di ragione di detto monastero teneva ad affi tto il detto suo marito, qual credito stante il pagamento di dotte fu perduto”. cart. 1645 - 1657. I beni si trovano a Maerne. Copertina originale, legato.

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Proc. 153. “Liti fra il monastero di San Giorgio Maggiore e Girardo Nassi, li signo- ri Martinelli, Vedova e Busti per occasione del possesso d’una stradela consortiva et un fosso in Piraghetto”. cart. 1467 - 1670. Con sommario di lite, schizzo a penna e disegno a penna s. d. (data della presentazione all’Avogaria di Comun 1638, 12 aprile), senza autore, dei beni oggetto della lite, con qualche nota sulle consuetudini di escavo dei fossi. Copertina originale, legato. Proc. 154. “Liti del monastero di San Giorgio Maggiore contro Santo Bologna affi ttuale della villa di Piraghetto sopra pretesi miglioramenti fatti sopra detti beni che li furon pagati”. cart. 1505. La lite si svolge dinanzi al podestà e capitano di Mestre Sebastiano Contarini. Copertina originale, legato. Proc. 155. “Liti del monastero di S. Giorgio Maggiore contro Francesco Maria Marcheselli sopra il possessorio d’una lingua di terra in villa di Zellarino vicino all’ar- zerone di detto Marcheselli quale fu rilasciata con informatione e dissegno sopra detto aff are”. cart. 1629. Con disegno a penna s. d. (data della pre- sentazione all’Avogaria di Comun 1629, 25 settembre), senza autore. Copertina originale, legato. Proc. 156. “Liti del monastero di San Giorgio Maggiore con la signora Caradona Zet- terle sopra il possessorio d’un fosso in villa d’Asegian osia Parlan con informatione sopra tal aff are”. cart. 1663 - 1703. Copertina originale, legato. Proc. 157. “Liti di questo monastero con il signor Angelo Zon fu Cancellir Grande per occasione dell’escavatione d’un fosso contiguo al muro della casa di detto Zon con il dissegno di detto luogo contentioso”. cart. 1707 - 1716. Con disegno a colori 1716, 8 marzo di Domenico Battaia perito e agrimenso- re pubblico dei beni siti a Piraghetto sulla strada da Mestre a Chirignago. Copertina originale, legato. Proc. 158. “Liti del monastero di San Giorgio Maggiore contro la Scuola de Batudi di Mestre sopra il possesorio d’un fosso in villa di Chirignago luoco detto la Valesella”. cart. 1509 - 1695. Nell’atto 1509 il luogo è indicato come Catene. Copertina originale, legato. Proc. 159. “Sentenza del Podestà di Mestre sopra mandato impetrato dagl’interessatti nel molin di Zelarin contro Rocho Spolador sé opponente alla faccitura de ga- tolo per il scolo del fi ume del Marzenego perché fatto fuori de sito praticato

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e in pregiudicio de beni del monastero di San Giorgio Maggiore di cui era affi ttuale, quale revocha detto mandato”. cart. 1706. Il podestà e capitano di Mestre è Ferigo Marin. Copertina originale, legato. Proc. 160. “Liti del monastero di San Giorgio Maggiore et n.h. ser Antonio Lin da una et le monache di Sant’Anna dall’altra sopra il possessorio di due stradelle consortive in villa di Zelarin che vano dalla strada commune alli beni d’esse monache in facia la chiesola di ca’ Lin con sentenza in absenza a favor del monastero di S. Giorgio Maggiore”. cart. 1702 - 1703. La lite è dinanzi ai Provveditori sopra Monasteri. Copertina originale, legato. Proc. 161. “Strada de Canali. Liti di questo monastero contro Marina Zambelli sopra il posessorio d’una strada detta de Canali et un fosso di là da detta strada con sentenza arbitraria che conferma il posesso di detta strada al monastero e la metà del fosso a detta Marina e l’altra metà per l’acconciamento della strada”. Manca. Proc. 162. “Liti del monastero di San Giorgio Maggiore contro il n.h. ser Nicolò Conta- rini e consorti per occasione dell’otturatione d’un fosso per farsi strada sopra li beni del monastero in Botenigo”. cart. 1573 - 1574, con estratti dagli Statuti di Treviso, una annotazione 1315 tratta dal catastico delle vie pubbliche del territorio di Mestre e un disegno a colori su tela 1573, 18 giugno di Domenico Gallo perticatore e disegnatore pubblico di beni presso Catene e il fi ume Bottenigo. Copertina originale, legato. Proc. 163. “Liti del monastero di S. Giorgio Maggiore contro le monache di San Zacca- ria di Venezia sopra il possessorio d’un fosso in Chirignago dirimpetto il muro delle stanze dominicali del monastero con sentenza a favor del monastero di San Giorgio Maggiore con un dissegno del luoco conten- tioso”. cart. 1642 - 1646. Il fosso è posto coram murum broduli del fab- bricato del monastero. Con sommario di lite, un disegno a colori 1644, 26 aprile di Sebastiano Roccatagliata ingegnere e proto del magistrato alle Acque e due schizzi a penna senza data, senza autore. Note e testi- monianze “sull’ uso antichissimo nel territorio mestrino” degli scavi di fossi divisori tra due confi nanti. Copertina originale, legato.

B. già Proc. 164. / “Liti del monastero di San Giorgio Maggiore contro Francesco Mondonovo che pretendeva spogliari il monastero di campo uno in circa in villa di Maerne

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preteso di sua ragione”. cart. 1566 - 1704. Con un disegno a colori senza data, senza autore. Copertina originale, legato. Proc. 165. “Liti di questo monastero contro li consorti Bonaldi affi ttuali d’una posessione di campi cento alle Cadene sopra cognito, contracognito e pretesi miglio- ramenti”. Manca. Proc. 166. “Liti del monastero di San Giorgio Maggiore con il commune et huomini di Maerne sopra il preteso rissarcimento d’una piantada noturnamente e furtivamente tagliata nella possessione di detti padri in detta villa”. cart. 1436 - 1582. La piantada era costituita da “vide con arbori che la sostenta- vano”; note varie sui danneggiamenti. Copertina originale, legato. Proc. 167. “Liti di questo monastero contro il signor Marcantonio Prezato sopra il possesso- rio d’un pezzo di canaletto detto il Poeseto con dissegni del luoco conten- cioso”. cart. 1626 - 1632. Con sommario di lite, un disegno a colori 1626, 17 aprile di Bernardino Contino vice proto dell’Uffi cio delle Acque e un disegno a colori 1626, 16 maggio di Ercole Pereti ordinario dell’Uffi cio sopra Beni Inculti. Il canale in questione si trova presso Mestre, Catene, Bottenigo e la Brentella. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 168. “Liti del monastero di San Giorgio Maggiore con il magistrato dei Cattaver sopra denoncia contro il detto monastero che fossero stati trovati alcu- ni denari nel luoco delle Cadene con sentenza in prima istanza contro detto monastero tagliata dal Collegio eccellentissimo dei Dodici”. cart. 1674 - 1679. Le “monede d’oro, cioè doble e cechini” vengono trovate dal muratore durante lavori “de dover accomodar il colmo d’un apparta- mento sopra una lissiera”. Copertina originale, legato. Proc. 168 A. “Monaci S. Giorgio Maggiore di Venetia contro Consortio del Dese”. cart. 1589 - 1747. Fascicolo di lite circa pagamento di campatico in seguito all’escavo del fi ume Dese, con sommario, proclami a stampa dei Savi e Esecutori alle Acque (1742, 19 luglio; 1746, 8 giugno) e bollette di se- questro. Processo critico. Proc. 168 B. “1514 al 1639. Alcuni atti del monastero contro li parrochi di Chirignago e di Zellarin per il quartese”. perg. e cart. 1512 - 1639. Con una perg. del sec. XVI (1529). Ricevute e note di conto dei quartesi pagati a San Giorgio di

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Chirignago e al cappellano di Zelarino, con alcune lettere, una (1520, 14 settembre) a Lodovico cellerario di San Giorgio Maggiore di f[r]ate Iulliano. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 169. “Liti del monastero di San Giorgio Maggiore contro Carlo Fagoto sopra con- tracognito fatto contro il cognito fattoli da detto monastero della casa e campi vicino a Mestre sulli Sabbioni quale fu in progresso da lui rilascia- to”. cart. 1709. Lite per il rilascio della casa dove il convenuto “fa hostaria pubblica”. Copertina originale, legato. Proc. 170. “Carte et ordini di pagamenti in proposito dell’acconciamento della strada che conduce da Mestre a Miran”. cart. 1619 - 1620. I lavori vengono fatti, in base alla parte del Senato 1619, 19 aprile, a cura dei Savi ed Ese- cutori alle Acque (periti Alvise Galese e Contin) attraverso i presidenti della strada. Copertina originale, legato. Proc. 171. “Alcune poche carte concernenti il circondario et arzeri del Bottenigo e liti di questo monastero per tal causa”. cart. 1491 - 1597. La questione sorge in dipendenza dell’esecuzione del retratto del Bottenigo, autorizzata dai Provveditori ai Beni Inculti su richiesta di Nicolò Tron, Nicolò Memmo e Zuanne Marcello presidenti degli interessati alle valli del Bottenigo tra Lizza Fusina e Marghera (Malghera); incaricato Antonio Glisenti perito ordinario dei Provveditori. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 172. “Marzenego. Alcune poche carte concernenti il fi ume Marzenego”. Manca. Proc. 173. “Liti del monastero di San Giorgio Maggiore contro Pasqualin Gnesato che pre- tendeva le fosse data strada sopra li beni del monastero con sentenza in prima e seconda istanza a favor del monastero”. cart. 1557 - 1558. Con sommario e citazione di statuti; i beni sono a Catene. Copertina originale, legato. Proc. 174. “Liti con li frattelli Bassi per occasione de l’escavatione d’una fossa in villa di Bottenigo”. cart. 1572. Copertina originale, legato. Proc. 174 A. Liti varie per beni a Monastier in Trevisana. cart. 1513 - 1588. Trattasi di rilascio di affi ttanza, con controrichiesta di miglioramenti, di beni di Santa Maria del Pero. Copertina moderna, processo critico.

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Proc. 175. “Carte doppie delle Cadene”. cart. 1277 - 1696. Con un doc. del sec. XIII; sei docc. del sec. XV; un doc. del sec. XVI; due docc. del sec. XVII (tutti in copia)30. Copertina originale riutilizzata da altra senza numero, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 175 A. Lettere dall’amministratore delle Catene all’amministrazione centrale, con qual- che nota. cart. 1628 - 1800, agosto. Lettere degli amministratori fra Da- niele, fra Teodoro da Venezia, fra Venanzio da Padova, Giovanni Battista da Bergamo, Antonio Tamagno, Stefano Venturini, Gerardo Sale, Bona- ventura Veneto, Antonio Tomassetti, Ambrosio di Bergamo, Gianfrancesco Briani, Marco Molin, Federico Carli, Pietro Fenzin31. Copertina moderna, processo critico. Proc. 176. “Perticationi antiche e dissegni 1593 e 1621 de beni soggetti alla rettoria delle Cadene et altri dissegni volanti”. Copertina originale, vuota. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 177. “Carte concernenti alcuni beni di questo monastero in villa di Sala”. perg. 1182. Con due pergg. del sec. XII. Copertina originale, slegato. Proc. 178. “Beni in villa di Lugugnana”. perg. 1431. Con una perg. del sec. XV (1431). Ob- bligazione al pagamento del fi tto di una proprietà a Lugugnana. Copertina moderna.

B.  Proc. 179. già / “Unione della badia di Pero alla Congregazione Casinense et indi al monastero di S. Georgio Maggiore”. 1449 - 1555. Manca. Proc. 180. “Consecratione della chiesa di S. Maria di Pero”. 1469 - 1503. Manca. Proc. 181. “Auttentiche del Legno della Santissima Croce et altre reliquie s’attrovano nella chiesa della badia di Pero”. 1637 - 1729. Manca. Proc. 182. “Accordo per la fabrica della chiesa di Monestier l’anno 1489”. Manca. Proc. 183.

30. I documenti recano in attergato il numero del Proc. di provenienza (129, 130, 134, 140, 144: di questi mancano i nn. 140 e 144); dal controllo eff ettuato tuttavia non tutte risultano eff et- tivamente “doppie”. 31. Non tutti i nomi sono stati identifi cati.

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“Alcune carte appartenenti ad una pretesa d’alcuni abbati che intendevano disunir la badia di Pero dal monastero di S. Georgio Maggiore con la pretesa che la medesima dovesse haver abbate e monaci da per sé”. cart. 1221 - 1672. Note sul monastero che si dice istituito dall’imperatore Ottone nel 1017 sotto il titolo di san Pietro Apostolo e assegnato al patriarca di Aquileia. Passato in commenda a Giovanni Barbo proto- notario apostolico, successivamente da questi rinunciato a Sisto IV papa, fu unito nel 1493 al monastero di San Giorgio Maggiore. La questione verte sulla posizione fi scale dei beni dell’abbazia: non devo- no essere compresi nell’estimo di Treviso, con pagamento di colte e da- die, per delibere del Senato 1446, 7 luglio e 1454, 29 novembre. Con il passaggio dell’abbazia, pervengono inoltre a San Giorgio Maggiore i diritti (collazione, visita) sulle chiese di Sant’Andrea di Barbarana, San Marco di Fagarè, San Mauro di Roverè e San Benedetto di Zenson. La fondazione attribuita a Ottone imperatore nel 1017 è evidentemente incongrua: esiste diploma del 1017 di Enrico II [Kehr 1906, VII, P. I, p. 118, v. Opere citate]. Copertina moderna. Proc. 184. “Decisione dell’eccellente giurisconsulto Pietro Marini sopra la diseminatione d’alcuni monaci forastieri che pretendevano stante l’unione della badia di Pero che dovesse questo monastero di S. Georgio esser tenuto a spesar li fo- rastieri, quale conclude non dover il monastero esser tenuto a tal aggravio”. Manca. Proc. 185. “Concordato col vescovo di Treviso sopra la giurisdicione della badia di Pero”. 1641 - 1645. Manca. Proc. 186. “Carte corse nelle liti col vescovo di Treviso sopra le quali seguì il concordato per occasione della badia di Pero”. Manca. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 187. “Visite del vescovo. Visite fatte alla chiesa di Monestier et altre chiese soggette dal vescovo di Treviso”. Manca. Proc. 188. “Benefi tio di S. Maria di Pero olim S. Piero Novello”. cart. 1784 - 1785. Due note circa la nomina del rettore di Santa Maria di Pero nella persona di Giu- seppe Serafi ni, fatta dai Provveditori sopra Monasteri (1785, 26 settembre). Copertina moderna. Proc. 189. “Campo dov’era la chiesa di S. Piero Novello”. cart. 1534 - 1674. Due note circa l’affi tto del detto campo, confi nante col fi ume Meolo. Copertina moderna.

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Proc. 190. “Carte concernenti il benefi tio di S. Mauro di Roveredo”. cart. 1537 - 1761. Poche note tra cui il resoconto della immissione nel possesso del benefi - cio di Giovanni Battista Perini. Copertina moderna. Proc. 191. “Benefi tio di S. Marco di Fagarè”. 1504 - 1706. Manca. Proc. 192. “Carte e decreti abbaziali concernenti la rifabrica della chiesa di S. Marco di Fagarè annessa alla badia di Pero e benedittione della nuova chiesa fatta per li delegati dall’abbate di S. Georgio”. Manca. Proc. 193. “Processo criminale formato per l’abbate del monastero di San Giorgio Mag- giore contro pre’ Zuanne Bovio capellano di Fagarè per il ratto d’una femina maritata con sentenza condannatoria del medesimo”. cart. 1647 - 1650. Il processo è condotto da Marco da Venezia abate di San Giorgio amministratore perpetuo di Santa Maria del Pero; Giovanni Bo- vio da Feltre è indicato nel fascicolo come cappellano di San Mauro di Roverè. Copertina originale, legato. Proc. 194. “Carte attinenti al benefi tio curato di S. Benedetto di Zenson”. perg. e cart. 1294 - 1782. Con cinque pergg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV. Alcune lettere e note circa confi ni con la famiglia da Mula e regolazione di acque. Copertina moderna. Proc. 194 A. Carte inerenti al benefi cio curato di San Benedetto di Zenson e San Marco di Fagarè. cart. 1479 - 1782. Contiene accordo con il vescovo di Treviso circa i benefi ci curati nella Trevigiana 1645, 7 novembre; note e ricevute circa lavori; un inventario della chiesa di San Marco di Fagarè 1662, 9 maggio; trasferimento della chiesa di San Marco di Fagarè, minaccia- ta dal fi ume, nella chiesa di Sant’Andrea di Barbarana 1662; memoria sull’abbazia del Pero sec. XVI (di cc. 20) con citazione di documenti, “Informatione” di Pier Paolo Rutilio (“eccellentissimo Ruttilio”), con- sulto anonimo (1572, 4 gennaio), elenco di documenti mandati a Roma (1599); visitazioni della chiesa di San Benedetto di Zenson da parte dell’abate di San Giorgio 1494 - 1556; collazione della chiesa di San Be- nedetto di Zenson da parte dell’abate di San Giorgio 1573; atti discipli- nari dell’abate di San Giorgio nei riguardi delle chiese sottoposte 1568. Copertina moderna, carte in parte legate, processo critico. Proc. 195. “Perticatione de beni della chiesa e fabrica di Zenson”. Manca.

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Proc. 196. “Esami et altre carte corse nelle liti tra il monastero di S. Georgio et il parrocco di S. Benedetto di Zenson sopra il posessorio d’una pezza di grava in detta villa, qual causa fu rimessa in arbitri e ne appar la sentenza in processo n. 194, c. 34 con un dissegno di detta grava”. cart. 1516 - 1680 con sei disegni a penna senza data, senza autore sec. XVI, due sommari di lite e alcune lettere. La sentenza richiamata nel processo n. 194 manca. La “grava” oggetto della lite è anche indicata come toponimo (la Grava in villa Insule Plavis); confi na con il Piave, il fi ume Zenson e beni della famiglia da Mula. Il rettore di Zenson è Anteo Magi. In una informazione sulla lite, note tecniche su alluvione e la “zocaferma”. Copertina moderna. Proc. 197. “Chiericato di S. Benedetto di Zenson annesso alla badia di Pero”. Manca. Proc. 198. “Litti dell’abbate dall’Oglio posessor del chiericato di S. Benedetto di Zenson contro li Premuda per occasione d’un livello che pagano a detto chieri- cato”. Manca. Proc. 199. “Carte concernenti il benefi cio di S. Andrea di Barbarana”. perg. e cart. 1274 - 1705. Con una perg. del sec. XIII. Supplica per taglio di roveri 1705; stima dei campi in villa di Isola per lavori sugli argini del Piave con note di conto 1565 - 1567 di Francesco d’Avanzo proto sopra la Piave sui lavori in detti argini. Copertina moderna. Proc. 200. “Carte concernenti la rifabrica della chiesa di S. Andrea di Barbarana”. Manca. Proc. 201. “Capitello di Barbarana. Capitello fabricato dal rettor di S. Andrea di Barba- rana a Ponte di Piave e spese fatte nel medesimo e fabrica del pozzo con- tiguo e liti col pievan di Ponte di Piave sopra la giurisdittione di detto capitello con sentenza a favor del pievan di Barbarana”. Manca. Proc. 202. “Liti del monastero di S. Georgio e di don Domenico Franceschetti parrocco elletto dall’abbate di detto monastero contro il comune et huomeni di detta villa che pretendevano che detto parrocco fosse escluso, con decre- to del Senato che licentia detto comune et huomeni e concede il posesso temporale a detto Franceschetti”. Manca. Proc. 203. “Supplica presentata dall’abbate di S. Georgio a piedi di Sua Serenità per la decisione delle liti in Pien Colleggio tra li pievani di Ponte di Piave e Barbarana per occasione di quella portione di villa di Barbarana che

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Busta 75 già 73/1. Proc. 196, Due schizzi di proprietà a Zenson, s.d., s.a., sec. XVI (particolari).

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s’attrova di là della Piave e quartesi della medesima, esami prodotti sopra di ciò e spazzo dell’eccellentissimo Pien Colleggio a favor dell’abbate di S. Georgio”. Manca. Proc. 204. “Alcuni capitoli proposti dal rettor di S. Andrea di Barbarana contro il rettor di S. Romano di Negrisia sopra li confi ni delle loro parrocchie per occa- sione de beni posessi dalli consorti Poli con sentenza a favor del rettor di Barbarana”. Manca. Proc. 205. “Atti e scritture corsi et usate nelle litti tra il pievano di Barbarana e quello di Ponte di Piave per occasione della giurisdittione e quartesi della villa di Barbarana di là della Piave che furono decise come nel processo n° 203”. Manca. Proc. 206. “Litti dell’abbate di S. Georgio contro Domenico Martarello e Domenico di Barbarana che non volevano pagar quartese alla cura di Barbarana sopra alcune terre poste nel luoco della Spinosa per essi ridotte a coltura con sentenza in appellatione a favor del monastero”. Manca. Proc. 207. “Zonte di Piave. Taglio del Re. Carte in materia di campadeghi per Zonte di Piave e Taglio del Re”. Manca. Proc. 207 A. Carte relative a lavori sul Piave. cart. 1549 - 1789. I. Fasc. circa lavori di arginatura sui fi umi Piave, Sile e Musestre (progetto Bernardino Zendrini, perizie di Giovanni Iseppi e Tommaso Scalfarot- to) presentato al magistrato alle Acque dai presidenti dei Consorzi Sile Musestre Piave 1779 - 1789. Copertina strappata. II. Fasc. “Per il consorzio delle ville situate tra li fi umi Sile, Musestre e strada Callalta e tra la Piave Vecchia e Taglio di Re”. 1779 - 1789. III. Stampa “NN. HH. Pressidenti generali de’ beni tra li fi umi Sile, Musestre e Piave e la strada regia detta la Callalta etc. Casi”. 1783 - 1785. IV. Fasc. Memoria per i fi umi Meolo e Vallio con allegato disegno a penna senza data senza autore (citati Fossetta, Fossa Candellara).(danneggiato). V. Disegno a penna del tratto del Piave presso Maserada senza data senza autore. VI. Proclami a stampa dei Savi ed Esecutori alle Acque: 1780, 9 giugno; 1785, 5 aprile; 1785, 3 agosto; stampa del campadego sopra la Sesta Presa di Piove di Sacco 1684, 21 luglio. VII. Carte sciolte (tassazione di enti ecclesiastici per la regolazione del Piave 1571 - 1643), elenchi obbligati, lettere, note) 1549 - 1757. Copertina moderna, processo critico.

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B.  Proc. 207 B. già / Carte relative alle parrocchie di Barbarana e Zenson. cart. 1695 - 1765. Me- moria circa la competenza (abate di San Giorgio Maggiore o vescovo di Treviso) per procedere contro il curato di Sant’Andrea di Barbarana per ferimento di una persona sec. XVII; atti circa l’istanza del comune di Barbarana contro la nomina a parroco di Domenico Franceschetti 1695; processo (segnato A con sommario) “sopra il contegno e costumi” di Giovanni Tacchetti (vicario curato di San Benedetto di Zenson), Ste- fano Pace (cappellano di Zenson), Giacomo Perini (abitante a Zenson) e prete Paolo Barbaran (chierico abitante a Zenson) 1763 - 1765. Copertina moderna, processo critico. Proc. 208. “Carte concernenti il benefi tio semplice di S. Ermacora e Fortunato di Fossal- ta unito alla badia di Pero”. perg. e cart. 1426 - 1544. Con una perg. del sec. XVI (1544) (atto di disposizione dei frutti della cappellania) e una nota cart. (estimo dei beni della cappellania). Copertina moderna, slegato. Proc. 209. “Carte attinenti alli beni e livelli del benefi tio semplice di S. Ermacora e For- tunato di Fossalta. A”. Manca. Proc. 210. “Carte simili. B.” Manca. Proc. 211. “Estimi de beni soggetti alla parrochia della badia di Pero”. Manca. Proc. 212. “Altar di s. Antonio di Monestier. Supplica del parrocco, comune et huomi- ni di Monestier presentata al padre abbate di S. Georgio Maggiore per fabricar di pietra l’altar di s. Antonio Abbate e di s. Antonio di Padova Confessor con protesta di non dover mai pretender giurisditione sopra il retroscritto altare”. Manca. Proc. 213. “Decreti. Diversi decreti degl’abbati di S. Georgio concernenti il buon governo delle chiese sogette alla badia di Pero”. Manca. Proc. 214. “Processi. Supplica dell’abbate di S. Georgio Maggiore a piedi del Prencipe per esser conservato nel ius di formar processi alli parrocchi soggetti alla badia di Pero”. Manca. Proc. 215. “Giubileo. Lettere che dimostrano l’antico posesso dell’abbate di S. Georgio di trasmettere il giubileo et altre indulgenze alle chiese soggette”. Manca. Proc. 216. “Sponsali. Lettere che dimostrano la giurisditione dell’abbate di giudicar le cause in materia de sponsali che succedessero nella badia”. Manca.

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Proc. 217. “Concorsi. Varii concorsi intimati et eseguiti dal vescovo di Treviso nelle vacanze de benefi tii soggetti alla badia di Pero”. cart. 1670 - 1680. Note di conto per spese di liti col vescovo di Treviso. Copertina moderna, slegato. Proc. 218. “Elemosine. Carte che decidono col caso seguito che l’elemosine et oblationi off erte nella chiesa della badia di Pero et alle immagini o sia capitelli esistenti in detta villa tutte devono cedere a benefi tio di detta chiesa et alla dispensa dell’abbate”. Manca. Proc. 219. “Errettione. Beneditione di chiese. Lettere che dimostrano l’auttorità dell’abbate di S. Georgio di benedire le chiese che fossero errette nella giurisditione del- la badia di Pero con il caso della beneditione della chiesola di ca’ Dandolo e l’auttorità di permettere l’errettione delle medeme”. Manca. Proc. 220. “Predicatori. Dimissorie per li predicatori delle chiese soggette alla badia di Pero”. Manca. Proc. 221. “Benedition del fonte e cereo. Decreti dell’abbate di S. Georgio Maggiore che com- metono a parrocchi soggetti alla badia di Pero di dover andar a benedir il cereo et il fonte baptismale a tempi debiti nelle chiese di detta badia”. Manca. Proc. 222. “Sepolture. Avogaresca che commette alli parrocchi soggetti alla badia di Pero di non escavar sepolture nelle loro chiese senza licenza dell’abbate”. Manca. Proc. 223. “Processi. Diversi processi formati dall’abbate di S. Georgio contro li parrocchi soggetti alla badia di Pero”. Manca. Proc. 224. “Visite. Collattioni. Libri, registri di visite e collattioni di benefi tii soggetti alla badia di Pero”. Manca. Proc. 225. “Capitello del Casteletto. Carte concernenti il capitello di Castelletto”. Manca. Proc. 226. “Beni lasciati alla badia di Pero da Zuanne di Liborio avanti l’unione al monaste- ro di S. Georgio”. 1221 - 1283. Manca. Proc. 227. “Carte antiche concernenti li beni tutti della badia di Pero principiano 1172 fi - niscono l’anno 1240 avanti l’unione della badia alla Congregatione”. perg. 1186 - 1230. Con una perg. del sec. XII; una perg. del sec. XIII. V. le notizie XLVI (1017, ***, Allstedt); CDXV (1185, 25 novembre - 1186, 17 ottobre, [Verona]); CDXVI (1185, 25 novembre - 1186, 17 ottobre, ***); CDXVII (1186, 17 ottobre, Vicenza). Copertina moderna, slegato.

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Proc. 228. “Carte antiche concernenti li beni tutti di S. Maria di Pero principiano l’anno 1246 fi niscono l’anno 1299 avanti l’unione della badia al monastero di S. Georgio”. perg. 1279 - 1292. Con tre pergg. del sec. XIII. Copertina moderna, slegato. Proc. 229. “Carte concernenti li titoli antichi de beni tutti di S. Maria di Pero principiano 1300 fi niscono l’anno 1327 avanti l’unione della badia al monastero di S. Georgio”. perg. 1303 - 1321. Con tre pergg. del sec. XIV (1303 - 1321) (atti capitolari). Copertina moderna, slegato. Proc. 230. “Carte antiche concernenti li beni tutti della badia di Pero principiano l’anno 1335 fi niscono 1399 prima dell’unione al monastero di S. Georgio”. perg. sec. XIV. Con una perg. del sec. XIV (s. d.). Copertina moderna, slegato. Proc. 231. “Carte concernenti li beni tutti della badia di S. Maria di Pero principiano l’an- no 1400 fi niscono l’anno 1479 doppo di che fu unita la badia di Pero alla Congregatione”. 1400 - 1479. Manca. Proc. 232. “Carte concernenti li beni della badia di Pero in villa di Monestier seguite doppo l’unione alla Congregatione”. perg. e cart. 1429 - 1600. Con quattordici pergg. del sec. XV (1429 - 1498); dieci pergg. del sec. XVI (1514 - 1580); una perg. del sec. XVII (1600) e una nota cart. di beni a Monastier. Si segnala atto 1473, 10 novembre, Venezia (con cordula) di Pietro Charlo vescovo di Caorle delegato di Sisto IV papa che autorizza Giovanni Barbo abate commendatario a stipulare un livello; atto 1494, 30 aprile, San Bene- detto di Polirone (con cordula e frammento di sigillo cereo pendente) del presidente della Congregazione e dei defi nitori del capitolo generale. Copertina moderna, slegato.

B.  Proc. 233. già / Il n. 233 è stato omesso. Proc. 234. “Aquisto fatto per il monastero di S. Georgio Maggiore da Baldissera Arigoni di campi uno tavole 844 in villa di Monestier contrà di Pralongo qual campo fu evitto con l’assicuratione di dotte della qd. Chiara dall’Olmo”. Manca. Proc. 234 A. Beni a Pralongo. cart. 1302 - 1751. Note su affi ttanze, imposte, posta delle pe- core (con sommario di lite 1411 - 1743), con un libretto di conti cart. cop. cartone “1632” 1631 - 1638. Citata “mazza” del comune (= elenco di terre e possessori?) Copertina moderna, processo critico.

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Proc. 235. “Permute in villa di Monestier con ca’ Loredan”. cart. 1625 - 1632. Una nota di conto. Copertina moderna, slegato. Proc. 236. “Carte concernenti li boschi soggetti alla badia di Pero che hora sono ridotti a coltura”. cart. 1675 - 1676. Proclama a stampa “in proposito delle caratta- de” 1675, 7 febbraio, Treviso, dei Sindici e Inquisitori in Terraferma e due licenze (1676) dei Provveditori all’Arsenal sul taglio di alberi. Copertina moderna, slegato. Proc. 237. “Carte concernenti li beni di Zenson doppo l’unione della badia di Pero al mona- stero di S. Georgio”. 1484 - 1585. Manca. Proc. 238. “Titoli de beni posessi dalla badia di Pero nella villa di Barbarana doppo l’unione al monastero di S. Georgio”. 1486 - 1597. Manca. Proc. 238 A. Carte varie relative ai possessi di Barbarana. cart. 1459 - 1798. Note di conto, ri- cevute, note di generi, conti di fornaci, spese di boaria, di legna, di vitto, per Sant’Andrea di Barbarana. Una affi ttanza del 1798, 20 ottobre, Monastier reca la numerazione (n. 1) come il Proc. 53 A. Copertina moderna, processo critico. Proc. 238 B. Lettere dell’amministratore di Barbarana all’amministrazione centrale. cart. 1629 - 1777. Lettere dell’amministratore fra Eustachio 1629 - 1643; lettere di vari 1666 - 1777. Copertina moderna, processo critico. Proc. 239. “Casa e chiesura alla Fossetta”. 1547. Manca. Proc. 240. “Donatione alla badia di Pero d’una pezza di terra in Treviso al ponte di Piera”. Manca. Proc. 241. “Aggiustamento tra questo monastero e la n.d. Cristina da Mula Contarini per occasione del quartese delle tre possessioni e meza che possiede in villa di Monestier”. cart. 1719. Nomi dei partecipanti al capitolo del monastero. Copertina originale, legato. Proc. 242. “Assolutione apostolica concessa al monastero di San Giorgio Maggiore per l’abba- zia di Pero dall’ulterior pagamento di lire 260 annue al Seminario di Treviso”. cart. 1564 - 1571. Con copia di supplica per fi at di Pio IV papa (1564, 4 otto- bre, Roma San Pietro); lettera di Giorgio Corner vescovo di Treviso all’abate di Santa Maria del Pero (1566, 27 novembre, Treviso, con sigillo aderente di

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cera sotto carta); copia di lettera di Alessandro Riario auditore generale (1567, 31 luglio, Roma con inserta di breve di Pio V papa del 1567, 8 luglio, Roma San Pietro); lettera del cardinale Gerolamo Rusticucci al vescovo di Treviso (1571, 4 agosto, Roma); conti relativi ai pagamenti. Copertina originale, legato. Proc. 243. “Livelli douti alla badia di Pero sopra beni del Castelletto”. Manca. Proc. 243 A. Livelli sopra i beni del Castelletto. cart. 1480 - 1750. Fasc. “Carte spettanti al livello Contarini sopra campi al Castelletto”. Il livello è con la famiglia Con- tarini, di cui sono citati alcuni membri (Francesco Alvise qd. Nicolò, Vin- cenzo, Lucietta, Marchiò, Andrea; è presente anche un albero genealogico). Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 244. “Livello de beni della badia di Pero con ser Francesco Alvise Contarini fu de ser Nicolò, sentenze ecclesiastiche che tagliano detto livello, conventioni con la n. d. Maria Memo relicta ser Francesco Alvise Contarini e livello di lire 180.6.6. paga il n.h. ser Piero Loredan”. perg. 1481. Con una perg. del sec. XV (1481). Copertina moderna, slegato. Proc. 245. “Segue livello della badia di Pero con ser Francesco Alvise Contarini. Tomo se- condo”. Manca. Proc. 246. “Liti degl’intervenienti della badia di Pero contro il n.h. ser Francesco Alvise Contarini per occasione del taglio del livello de beni di detta badia che fu tagliato. Primo”. cart. sec. XVI. Memoria sulla questione con notizie (1017 - 1548) sulle vicende della badia del Pero e della chiesa a Castelletto giuspatronato della famiglia Contarini. Copertina moderna, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”.

B.  Proc. 247. già / “Liti simili. Secondo”. Manca. Copertina Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 247 A. Liti contro Francesco Alvise Contarini per livello del Pero. cart. 1202 - 1593. Note varie nella causa di cui sopra con regesti di documenti; lettere; tre consilia di Angelo de Castro, Giovanni Battista Roselli e Pietro di Soncino 1481 (i consilia recano tutti sigilli di cera sotto carta e sono legati insieme); lettera 1482, 2 aprile di Giovanni arcivescovo di Tebe e vescovo di Treviso delegato di Sisto IV papa (sigillo di cera sotto carta); lettera 1483, 19 di- cembre, San Benedetto di Polirone di Bernardo presidente e abate di San Benedetto (sigillo di cera sotto carta); lettera 1487, 4 maggio dei Provvedi-

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tori sopra le legne al podestà di Treviso con divieto di taglio di alberi; sup- plica per fi at in merito alla causa; breve per l’unione di Santa Maria del Pero alla Congregazione 1479; 1479, 1 marzo quietanza del banco di Benedetto Salutati di pagamento alla Camera Apostolica; una copertina sciolta con schizzo di castello sec. XV. Copertina moderna, processo critico. Proc. 247 B. Legato Contarini Turo. perg. e cart. 1698 - 1786. Con una perg. del sec. XVIII. Lite di Antonio Maria Turo monaco cassinese (al secolo Alessandro fi glio di Antonio), insieme con la sorella Maria Vittoria Turo monaca al Santo Sepolcro, contro la sorella Vittoria Turo Zorzi moglie di Zuanantonio Zorzi per il pagamento di un legato testamentario (testamento 1741, 4 febbraio) della madre Angela Contarini Turo relicta Antonio Turo. Con sommario di lite 1740 - 1765; bollettino per indulgenza della Confraternita dei Morti in San Trovaso 1781, 15 luglio. Interessato anche Lodovico Manin, erede dello zio Bernardo, creditore di livello. Copertina moderna, legato con aggiunto fascicolo segnato “Turo”, processo critico. Proc. 248. “Livello sopra beni della badia di Pero con ser Giovanni Antonio Bembo e senten- za della Rota Romana che taglia detti livelli”. cart. 1715. Quietanza. Copertina moderna, slegato. Proc. 249. “Conventioni con li Soranzi, Zeni e Capelli heredi di ser Antonio Bembo per oc- casione del taglio del livello fatto con detto Bembo e livelli di cera che sono tenuti pagar per tal causa”. Manca. Proc. 250. “Liti seguite al foro ecclesiastico e secolare tra la badia di Pero et il n.h. ser Anto- nio Bembo e suoi heredi per occasione delli livelli descritti nel retroscritto processo quali furono tagliati e seguirono poi le conventioni con gl’heredi di quello che avanti si legono”. Manca. Proc. 251. “Liti degl’intervenienti della badia di Pero contro il monastero di S. Adriano di Torcello che in virtù di sentenza absente 1580, 30 agosto contro ser Anto- nio Bembo haveva preso il posesso di campi cento in villa di Monestier era- no livellarii di detta badia dissegnati nel processo di dette liti qual sentenza fu tagliata a favor del monastero”. Manca. Proc. 252. “Livello Centa pagavano li Cortivi, Valle e Bragadini hora aff rancatto”. Manca. Proc. 252 A. Livello Centa già Bragadin. cart. 1427 - 1703. Fasc. “Alcune carte appartenenti al livello di ducati 3 e cera bianca libbre 3 che pagano li nn. hh. Bragadini sopra una loro possessione alla Fornasa sotto Monestier”. Ricevute; note di conto; alberi genealogici; licenza s. d. (secolo XV) per permutare i beni con

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i Bragadin sottoscritta da Stephanus de Novaria scriba diete. Sono citati della famiglia Bragadin Alvise, Domenico, Giovanni, Marco e Vincenzo. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 253. “Carte corse avanti li delegati apostolici tra il monastero di S. Georgio Maggiore e ser Marco e ser Zuane Bragadini e Tomaso dal Cortivo per occasione della pretesa conferma apostolica nelle loro persone del livello perpetuo delli beni per essi aquistati erano del corpo di quelli livellati ad Agostin da Centa per l’abbazia di Pero”. Manca. Proc. 254. “Liti diverse per diverse cause con li Cortivi livellarii della badia di Pero”. cart. 1524 - 1553. Il livello è su beni in località Ca’ Rossa. Lettera 1553, 31 luglio, Santa Giustina di Padova di Stephanus a Leonardo priore di San Giorgio Maggiore; licenza per permutare i beni 1524 (Basilius scriba patrum auditorum; notizie sulle vicende dei beni. Copertina moderna, slegato. Proc. 255. “Livello Ormagni in parte aff rancato et in parte paga ca’ Leze”. cart. 1479 - 1556. Fasc. “Livello Leze”. I beni si trovano in villa di Predenzin e al Castelletto; interessato Andrea da Leze qd. Benedetto dal confi nio di San Marcilian. Copertina moderna, slegato. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 255 A. Livello Michiel. cart. 1596 - 1681. Fasc. “Livello Michiel di ducati 4. 1596 al 1661”. Pagamenti del detto livello tratti dal giornale; Pietro Michiel è inte- ressato come erede di Vincenzo Contarini. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 256. “Livello a debito di Mauro Bernardo di Felletto fondato sopra beni in Villa Cu- cha poi passato in ca’ Tiepolo e ca’ Corner aff rancatto l’anno 1520”. Manca. Proc. 256 A. Carte relative a Villa Cuca. cart. 1759. Una lettera circa beni a Villa Cuca di Do- menico Calegari agente del n.h. Lion. Copertina moderna, processo critico. Proc. 257. “Livello a credito della badia di Pero sopra molin e campi in villa di Barbarana a debito di ca’ Barbo hora di ca’ Zen e ca’ Bragadin”. cart. 1517 - 1533. Elenco di livellari. Copertina moderna, slegato. Proc. 257 A. Livello Morosini a Barbarana. cart. 1472 - 1481. Promemoria e note di conto. Prima della famiglia Morosini, il livello è intestato alla famiglia Barbo. Copertina moderna, processo critico.

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Proc. 258. “Beni di Croce venduti e livelli sopra portione de medesimi pagano li Foscari e Leze”. Manca. Proc. 258 A. Carte relative a beni in Croce di Piave. cart. 1299 - 1549. Donazione mortis causa all’abbazia del Pero di Ognibene qd. Arnaldo da Cornaleda di due mansi a Croce 1299 e note sulle vicende dei beni, località Gonfo. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 259. già / “Posta di pecore. Carte concernenti il ius della posta di pecore nella villa di Mo- nestier”. Manca. Proc. 259 A. Posta di pecore a Monastier. cart. 1493 - 1640. Sommario di lite di San Giorgio Maggiore contro Paolo Michiel qd. Luca circa la posta di pecore di Mona- stier, concessa a livello enfi teutico dall’abate commendatario di Santa Maria del Pero. Copertina moderna, processo critico. Proc. 260. “Detta. Liti del monastero di S. Georgio Maggiore contro il n.h. ser Antonio Contarini che intendeva che il monastero non potesse far pascolar con la sua posta di pecore li beni del Castelletto”. Manca. Proc. 261. “Detta. Liti del clero di Treviso contro li Proveditori Deputati alle Cose Utili della città medema sopra il ius de rettori villici di detto territtorio d’affi ttar la posta delle pecore delle loro ville come perpetui massari delle fabriche di quelle per servitio delle loro chiese”. Manca. Proc. 262. “Posta di pecore. Liti del monastero di S. Georgio Maggiore amministratore della badia di Pero contro il n.h. ser Zuanne Morosini per occasione della posta di pecore di detta villa”. Manca. È presente una copertina di fasc. processua- le Pro abbatia Pyrri. A. Contra ser Ioannem Maurocenum nomine quo infra occasione posta pecudum. Proc. 262 A. Carte relative alla posta delle pecore di Barbarana. cart. 1589 - 1700. Affi ttanze della posta delle pecore. Copertina moderna, processo critico. Proc. 263. “Livello a debito dell’abbazia di Pero a credito della commissaria del qd. reve- rendo don Giovanni Battista de Cavalli aff rancato”. cart. 1542 - 1546. Il livello è fondato sulla possessione detta la Ca’ Rossa venduta alla com- missaria del Cavalli canonico di San Marco previa autorizzazione ricevu- ta con due brevi papali (1535, 25 ottobre e 1542, 25 febbraio). La pos-

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sessione si trova nelle pertinenze dell’abbazia e confi na col fi ume Meolo. Copertina originale, legato. Proc. 264. “Livello a debito dell’abbazia di Pero a credito di Cristoforo Damiani aff rancato”. cart. 1538 - 1547. Con copia del testamento (1538, 7 novembre, Rialto) di Cristoforo de Damianis qd. Giacomo da Sedrina distretto di Bergamo mercante di frumento a San Maurizio. I beni su cui è fondato il livello si trovano a Monastier. Copertina originale, legato. Proc. 265. “Monastero di S. Cosmo. Aff rancatione d’un livello a debito della badia di Pero a credito del monastero di S. Cosmo”. Manca. Proc. 266. “Monastero di S. Paolo d’Argon. Livelli a debito della badia di Pero a credito del monastero di S. Paolo d’Argon aff rancati”. Il livello è sulla possessione Ca’ Rossa; è interessato anche il monastero di San Sisto di Piacenza. cart. 1532 - 1699. Copertina moderna. Proc. 267. “Soventioni d’affi ttualli. Diversi livelli a debito della badia di Pero per sovenir li suoi affi ttualli”. cart. 1603 - 1738. Copertina moderna. Proc. 268. “Beni di Barbarana. Denoncia contro l’abbate e monaci di Pero avanti il po- destà di Treviso sopra il preteso usurpo di campi vinti di ben commu- nale in villa d’Isola e Barbarana con sentenza che assolve detti monaci. Manca. Proc. 269. “Campagna di Barbarana. Giuditii che confermano alla badia di Pero il posesso della campagna di Barbarana”. Manca. Proc. 270. “Detta. Carte corse nelle liti fatte a Venetia et a Treviso sopra la denoncia contro la badia di Pero che la campagna di Barbarana fosse ben communale quale fu giudicata propria del monastero”. Manca. Proc. 271. “Beni detti il Gonfo. Carte attinenti alla denontia presentata al magistrato dell’Acque contro questo monastero sopra l’usurpo preteso di campi quat- tro chiamati il Gonfo in villa di Barbarana in riva della Piave pretesi del cor- po del letto vecchio della medesima con scritture presentate al magistrato dell’Acque per stabilir il posesso di quelli”. Manca. Proc. 272. “Liti fra la badia di Pero e li Furlani di Barbarana suoi affi ttualli sopra cognito fatole per pretesi miglioramenti”. Manca.

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Proc. 273. “Arzere di Pra San Martin. Liti della badia di Pero contro li Biasini de Poli di Bar- barana per la distruttione d’un arzere costrutto da detto Biasin e consorti in villa di Barbarana luoco detto Pra S. Martin ch’impediva il corso delle aque per li fossi ordinarii che scorevano fi no alla strada della Calaltella con sentenza a favor del monastero”. Manca. Proc. 274. “Liti al magistrato de Beni Inculti tra questo monastero e Francesco Riva per occasione d’un fosso intestato per detto Riva nel qual scolavano li beni de retroscritti padri in villa di Barbarana con un dissegno in tal proposito”. Manca 32. Proc. 275. “Sentenza absente contro il commun di Barbarana che pretendeva la metà delle legne di roveri duecento tagliati per publico servitio nel bosco del monaste- ro”. Manca. Proc. 276. “Barbarana. Denoncia del monastero di S. Georgio per la badia di Pero contro Lodovico Moliner et altri di Barbarana per essersi intrusi a lavorar una pez- za di terra confi nante con li beni del monastero di S. Piero di Casacalba e con l’aqua del Zenson con assuntione di giuditio per detti accusati di ser Bernardin Barbo che asseriva detta pezza esser unita al suo molino”. Manca. Proc. 277. “Isola di Zenson. Scritture di questo monastero nella causa al magistrato delle Raggion Vecchie sopra la denoncia contro del medesimo d’haver usurpato campi vinti de beni communali in villa d’Isola di Zenson luoco detto Pra- longo”. Manca. Proc. 278. “Ponte di Zenson. Processo formato a querela di questo monastero per la badia di Pero contro gl’agenti del n.h. ser Nicolò da Mula per haver di propria auttorità disfatto un ponte sopra l’aqua di Zenson fatto da padri per pretesa che non potessero fabricarlo per esser l’aqua di ca’ Mula”. Manca. Proc. 279. “Businello di Zenson. Scritture e dissegni concernenti le pretese del n.h. ser Bor- tolamio Mora d’esser risarcito per le spese fatte per l’errettione d’un businel- lo in villa di Zenson e specialmente contro questo monastero per la summa di ducati 2409 qual pretesa restò giacente con la risposta di detto monastero che non poteva esser soggetto a detta spesa perché li beni del medesimo non scolavano in dette aque”. Manca. Proc. 280.

32. Il Proc. si trova nell’archivio della famiglia Ninni a Monastier (Treviso), compreso il disegno in data 1661, 10 aprile di Iseppo Cuman perito del magistrato dei Beni Inculti. I documenti sono consultabili in riproduzione fotografi ca presso la Biblioteca Comunale di Monastier.

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“Fiume Vallio. Conventione tra questo monastero e li pressidenti del fi ume Vallio per l’escavatione di quello”. cart. 1613 - 1740. Note tecniche sulle modalità di scavo, istituzione di un campatico per il pagamento dell’opera (delibera del Senato 1739, 23 maggio). Copertina moderna, slegato. Proc. 281. “Fiume Vallio. Liti del monastero di S. Georgio con li pressidenti del fi ume Vallio per campadego getato sopra li beni del monastero qual vertenza fu con- venuta con l’aggiustamento 1623, 20 giugno in Proc. n° 280”. Manca. Il documento citato del 1623 non è presente nel Proc. 280. Proc. 282. “Arzeri del Vallio. Liti di questo monastero contro il n.h. ser Gerolamo Valier sopra la pretesa di questi che non potessero li padri tagliar l’arzere del Vallio sopra li suoi molini per adaquar li loro campi in tempo di siccità con sen- tenza a favor di detto Valier”. Manca. Proc. 283. “Bosco di Vallio. Esami a favor della badia di Pero sopra il posessorio d’un bosco in villa di Vallio luoco detto Maredo”. Manca. Proc. 284. “Fossa Vecchia. Carte concernenti l’escavatione della Fossa Vecchia”. cart. 1628 - 1722. Note sull’istituzione del campatico (delibera del Senato 1721, 22 gennaio). La fossa si trova presso il fi ume Meolo. Copertina moderna, slegato. Proc. 285. “Fossa Bruna. Querella data per gl’affi ttualli della badia di Pero contro Ermano Serato da Roveredo per la distruttione d’un arzere della Bruna con sentenza a favor di detto Serato”. cart. 1490 - sec. XVII. Frammento di copertina di cartone per fascicolo in lite con data 1490 e, s. d., intimazione a non com- piere turbative nel ponte della Fossa Bruna. Copertina moderna, slegato. Proc. 286. “Scolador di Fossa Bruna. Conventioni antiche per il scolador di Fossa Bruna”. Manca. Proc. 287. “Detta. Liti del monastero di Pero contro ser Marco e fratelli Bragadini sopra il posessorio d’una fossa nella quale scola la Fossa Bruna contigua a beni di ca’ Bragadin”. Manca. Proc. 288. “Fiume Meolo. Carte concernenti l’escavation del Meolo”. cart. sec. XV - 1767. Un elenco di beni a Meolo sec. XV; deliberazione dei Provveditori sopra Beni Inculti 1583, 27 febbraio; note di conto, note sul campatico, libretto redditi dei beni “1657”; libro cart. cop. cartone “Cassa del Meolo del qd. don Silverio Veneto n° II” 1665 - 1666 (quasi tutto in bianco). Copertina moderna, slegato.

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Proc. 289. “Carte concernenti il passo di Salgareda”. cart. 1521 - 1601. Il diritto di esercitare il passo sul Piave è stato venduto al pubblico incanto in base a parte del Senato 1521, 8 maggio; tra i proprietari confi nanti interessati alle questioni che insorgono per l’uso del diritto non fi gura esplicitamente il monastero. Copertina originale, legato. Proc. 290. “Clero di Treviso. Conventioni col clero di Treviso per occasione di gravezze”. Manca. Proc. 291. “Essentioni. Carte che servirono alli Tiepoli e Pizzamani al Colleggio de Vinti Sa- vii del corpo del Senato con la Zonta per conseguir l’esentione sopra alcuni loro beni livellarii della badia di Pero”. Manca. Proc. 292. “Conditioni della badia di Pero”. cart. 1527 - 1788. Inventario dei beni dell’ab- bazia del Pero 1713, note di pagamento di affi ttuali, lavori nella chiesa di Monastier, bilanci. Piccolo catastico indicante i processi (nn. 243-258) con- tenuti nelle “Casselle Monestier” e analogamente (nn. 314-365) “Cassetta Roncaiette”. Copertina moderna. Proc. 293. “Estimi. Estimi di detta badia”. Manca. Proc. 294. “Detti. Note antiche de beni all’estimo di Treviso”. Manca. Proc. 295. “Estimi e caretade. Decreti del Senato, sentenze et altre carte concernenti la fa- citura de nuovi estimi, l’impositione delle carretade et altre gravezze nel territtorio di Treviso e sue castelle”. Manca. Proc. 296. “Affi ttanze. Affi ttanze della badia di Pero”. Manca. Proc. 297. “Roveri. Scritture prodotte al magistrato dell’Arsenal per questo monastero sopra la pretesa che dovesse pagar li roveri mancanti nelli suoi boschi di Mone- stier in ordine alla numeratione del cattastico Giustinian 1588 et altre carte concernenti querelle per tagli di roveri”. Manca. Proc. 298. “Liti di questo monastero contro Bortolo Cita affi ttualle di Monestier sopra co- gnito datole”. Manca. Proc. 299. “Strade. Lite del meriga et huomeni di Monestier contro li coloni delle posessioni esenti in detta villa per occasione dell’acconciamento delle strade”. Manca. Proc. 300. “Esentioni. Lite del meriga et huomeni di Pralongo contro Domenico Fastidioso

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affi ttualle de beni d’Alvise Olmo olim di ca’ Franceschi quali esendo esenti dalle fattioni reali e personali pretendeva come affi ttualle d’esser esente dalle fattioni personali”. Manca. Proc. 301. “Carettade de roveri. Lettere del magistrato dell’Arsenal che liberano li merighi della villa di Monestier dall’obligo di pagar le carrettade de roveri per il loro commune dovendo esser fatte l’esecutioni contro particolari debitori”. Manca. Proc. 302. “Liti di questo monastero contro Valentin de Mori debitor d’affi tti”. Manca. Proc. 303. “Strada di Monestier. Liti contro Benetto Querini per l’occupatione d’una strada in villa di Monestier concessa alla badia di Pero dagl’Avanzi nec non per la distruttione d’un muro che circondava la sua casa fatto sopra il fondo della badia”. Manca. Proc. 304. “Barbarana. Campardo. Liti contro la n.d. Antonia Zorzi relicta ser Lunardo Contarini sopra contradittione annottata all’aquisto fatto per detto mona- stero di campi sei in villa di Barbarana al Campardo”. Manca. Proc. 305. “Liti contro Andrea Righetto fu oblato in San Georgio e con ser Andrea Diedo suo herede per occasiione di reciprochi pretesi crediti qual fu rimessa in arbitri”. Manca. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 306. “Terminationi. Terminationi del Colleggio de Dieci Savii, magistrato di Gover- natori dell’Entrade et altri conti, note e memorie concernenti li debiti ap- postati a questo monastero tanto per li dinari tolti a livello per ricuperar beni della badia di Pero quanto per gl’aquisti fatti da Cortivi li di cui beni a loro livellati erano sottoposti al laico e ricuperati dal monastero vivevano al clero”. Manca. Proc. 307. “Esentioni. Esentioni della badia di Pero con suo summario”. Manca33.

33. Il Proc. si trova nell’archivio della famiglia Ninni a Monastier (Treviso). È segnalato nello studio del P. Davide (1948) come “Codice Ninni di Monastier”. È consultabile in riproduzione fotografi ca presso la Biblioteca Comunale di Monastier. Per comodità di chi non potesse consultare facilmente l’opera (che è peraltro disponibile nella biblioteca dell’Archivio di Stato di Venezia), si riportano qui sommariamente le precise indicazioni del P. Davide: si tratta di codice miscellaneo di pergamene e carte per complessivi 206 fogli contenente originali e copie di documenti dal 1017 al 1571 con un sommario 1017 - 1529 intitolato L. D. O. M. Pro venerando monasterio S. Georgii Maioris pro exemptionibus abbatie Pyri. Nell’occasione si segnala che presso la Biblioteca Comunale di Monastier si trova pure, in riprodu-

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Proc. 307 A. Tasse ed imposte di Trevigiana. cart. 1503 - 1670. Intimazioni di pagamento dei Governatori alle Entrate, dei Savi alle Cazude, del Provveditore e Inquisito- re sopra Formenti nel Trevigiano. Copertina moderna, processo critico. Proc. 308. “Penali della Quarantia. Ducale del Consiglio di Quaranta al Criminal contro quelli che inferiscono danni alla badia di Pero et impedissero l’uso della beccaria e feste di ballo”. Manca. Proc. 309. “Investiture et altre carte concernenti li beni feudali di Brugnara”. Manca. Proc. 309 A. Beni a Brugnera. cart. 1681 - 1718. Affi tti di casa. Copertina moderna, processo critico. Proc. 310. “Litti con Antonio Ghit per occasione del cognito fattoli de beni di Brugnara che teneva ad affi tto et il contracognito del medesimo qual causa fu agiustata come in esso processo si legge”. cart. 1681 - 1709. Con alcune lettere e note di conto. Copertina originale, legato. Proc. 310 A. Lite S. Giorgio Maggiore contro comune di Cividal di Belluno. cart. 1528 - 1612. Lite circa il diritto di pascolo, esercitato dal monastero di Santa Maria del Pero, della montagna del Corno a Cividale di Belluno. La montagna è affi t- tata dal vescovo di Ceneda al monastero di San Giorgio; interessato anche il comune di Limana. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 311. già / “Litti di questo monastero e del comun d’Avian contro il magistrato delle Ra- zon Vecchie che pretendeva haver usurpato la montagna di Candelea ben comunale degl’huomini e comun d’Avian ma che in fatti l’haveva riceuta con danari a goder da detto comun ed huomini”. perg. e cart. 1420 - 1578. fasc. A “Processi della litte con il commun de Avian” 1557 - 1578; fasc. B 1578; fasc. C 1453 - 1578; fasc. D 1495 - 1563 con carta sciolta 1572; fasc. E 1564 - 1578; fasc. F 1420 - 1578; fasc. G 1570 - 1578; fasc. H 1563 - 1578; fasc. I 1463 - 1580 con una ducale di Nicolò da Ponte 1580, 24 novembre e una perg. 1539, 2 luglio, Sommoprato. La lite trae origine da denuncia segreta contro il monastero di San Giorgio e il comune di Aviano per utilizzo a pascolo della montagna di Candelea (anche indicata

zione fotografi ca, il secondo codice appartenente a Santa Maria del Pero descritto dal P. Davide e intitolato “Codice Pirense di Praglia”.

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come Caldalia, Candaglia, Campo de Alea). Si segnalano: varie parti del Consiglio dei Dieci e del Senato; il libro dei beni comunali esistente nel magistrato alle Rason Vecchie 1542, 26 - 28 giugno (fasc. C, c. 14); deli- berazioni del Parlamento della Patria del Friuli 1542, 26 marzo (fasc. D, cc. 8-12); ducali (in copia) di Tommaso Mocenigo 1420, 5 giugno (fasc. F, c. 59), Cristoforo Moro 1463, 19 dicembre (fasc. I, c. 6), Pietro Lando 1542, 5 dicembre (fasc. D, c. 15v.); lettere di Pietro Asquini capitano di Aviano 1566 (fasc. H); una istanza ai massari di Matteo Grant armigero di Cristoforo da Tolentino per costruirsi una casa sul terreno della comunità in plebe Aviani 1458, 6 agosto, Aviano (fasc. D, c. 23v.); testimonianze ed esame di casi analoghi (1574, 5 maggio, Pieve di Cadore) il marigo della regola di Pozalle “como quella che ha il governo dalle monte di Antelau et sue pertinentie” affi tta boschi (fasc. G, c. 24). Copertina originale, slegato. Proc. 312. “Legati Barisan. Legati lasciati dal qd. Gerolamo Barisani di Treviso doppo l’estintione della sua discendenza mascolina e femenina per l’errettione d’un monastero de Benedittini in Treviso”. cart. 1457 - 1484. Il testamento del Barisani nobile di Treviso (1457, 21 maggio, Treviso) prevede l’istituzione di un monastero, di un ospedale e l’acquisto di libri; inventario dei beni già di Federico di Sovergnano de iure Patriarchatus pervenuti alla famiglia Barisani che doteranno il monastero. I beni si trovano a Fossalta di Piave, Meolo, Zenson. Copertina originale, legato. Proc. 313. “Carte doppie concernenti li beni della badia di Pero. Un libro d’instromenti spettanti alla badia di Pero che fu spogliato”. cart. 1017 - 1788. Fascicoletto (cc. 8) di copie autentiche di privilegi per l’abbazia del Pero 1017 - 1300; note sulla nomina del rettore dell’abbazia, immissione in possesso, note sull’insegnamento della dottrina cristiana, atti dei Provveditori ed Aggiunto sopra Monasteri, nota sull’interdetto 1509 - 1510 di Giulio II papa. Copertina moderna, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”.

B.  Proc. 313 A. già  Carte varie relative ai beni di Trevigiana. perg. 1230 - 1599. Con quindici pergg. del sec. XIII; dodici pergg. del sec. XIV (1300 - 1397); sei pergg. del sec. XV (1421 - 1487); tredici pergg. del sec. XVI (1513 - 1599). Trattasi di vendite, procure, commiati di affi tto, liti, affi ttanze, con elenco (sec. XIV) dei beni del monastero in diocesi di Treviso e testamenti di Madalgisio de Lopresinis (1300, 20 ottobre, Rovereto) e Agnese vedova di Giovanni de Bacis da Mantova fi glia qd. Enrigeto de Tantarditi da Treviso (1424, 5 set- tembre, Treviso). Copertina moderna, processo critico.

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Proc. 313 B I. Accordi e contratti vari relativi a Monastier. cart. 1486 - 1752. Si segnalano note sui beni comunali, una consegna delle off erte raccolte al capitello del Ca- stelletto a Monastier 1625 e alcune note sulle roveri abbattute dal vento nel bosco del monastero a Barbarana, con intervento del sottoproto ai boschi dell’Arsenale 1680 - 1687. Copertina moderna, processo critico. Proc. 313 B II. Quietanze relative a Monastier. cart. 1483 - 1796. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 313 B III. già  Note di conto e polizze di Monastier. cart. 1483 - 1797. Polizze sciolte 1483 - 1565; 1619 - 1698; 1700 - 1797; libretti 1667 - 1674; 1728 - 1729; 1734 - 1739; segnato “1738” con parte di carte legate e parte sciolte e qualche lettera 1734 - 1743; “Anno 1738. Libretto di maistro Giacinto dal- la Fornase marangon”; 1738 libretto fatture di muraro e marangon. Sono spese per lavori edilizi, alimentari, governo dei cavalli, barca. Copertina moderna, processo critico. Proc. 313 B IV. Carte relative a liti per beni a Monastier. cart. 1472 - 1665. Sommari di lite, memorie per cause, stime di miglioramenti, registrini di affi ttanze 1553 per beni a Chirignago e 1559 per beni a Barbarana. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 313 B V. già  Tassazioni di Trevigiana. cart. 1497 - 1758. Interessa beni di Mestre, Catene, Chirignago, Piraghetto. Note su campatici, sequestri, tasse per lavori idrau- lici (fi umi Vallio, Meolo, Piave, Fossa Vecchia, Fossa Cornara, Consorzio del Dese, Consorzio del Businello). Con proclama a stampa 1724, 9 marzo dei Savi ed Esecutori alle Acque “per il taglio nuovo di Miran [..] Muson superiore [..]. Copertina moderna, processo critico. Proc. 313 B VI. Carte relative a tassazioni civili ed ecclesiastiche di Monastier e liti inerenti ad esse. cart. 1432 - 1754. Note per lite dinanzi ai Savi alle Decime (con regesti di documenti dal 1017 al 1523), estimi di Santa Maria del Pero 1542, paga- mento di imposte della stessa badia 1645 - 1750, note di conto, proclama a stampa 1675, 10 giugno dei Sindici e Inquisitori in Terraferma, proclama a stampa dei Provveditori e Inquisitori sopra Formenti nel Trevigiano s. d. (attergato 1648 - 1649). Copertina moderna, processo critico. Proc. 313 C I.

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Lettere dall’amministrazione di Monastier all’amministrazione centrale. cart. 1499 - 1797. Lettere 1499 - 1677 degli amministratori Girolamo da Venezia, Marcantonio da Oderzo, Matteo da Bergamo, Cleto Veneto, Cosmo Veneto o da Bergamo, e altri; lettere 1701 - 1797 di Giovanni Maria Ghirardi, Alberto da Bergamo, Antonio Maria Civran, Angelo Ma- ria Querengo, Giacinto Celestino Biffi , Giuseppe Serafi ni, Bonaventura Venier e altri34. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 313 C II. già  Lettere dirette all’amministrazione di Monastier. cart. 1562 - 1690. (Con forti lacune; i nuclei più consistenti sono 1639 - 1640). Lettere di Cleto Veneto, Alvise Veneto, Girolamo da Venezia, Marcantonio da Oderzo, Pietro Vene- to, Orazio Rampi, Giovanni Battista Maccarelli, Marco Maccarelli, Rafael Veneto, Cornelio Veneto, Marino Badoer (= Marino Veneto?), Cosmo Ve- neto, Paolo da Venezia (riutilizzata da Tranquillo Tachini) e altri. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 313 C III. già  Lettere dirette all’amministrazione di Monastier. cart. 1738 - 1797. (Con forti lacune). I nuclei più consistenti sono di don Pierluigi Soardo (1797, 13 giugno - 22 novembre) al cittadino abate Bonaventura Venier, di don Luigi Balbi (1797, 1 giugno - 30 novembre) allo stesso e poche altre (Veremondo Musitelli) Copertina moderna, processo critico. Proc. 313 C IV. Lettere varie da Treviso. cart. 1624 - 1783.(Con forti lacune: sono presenti lettere 1624 - 1642 e 1705 - 1783). Copertina moderna, processo critico. Proc. 313 D. Lettere da Oderzo. cart. 1642 - 1700. Piccoli gruppi: 1642; 1692 - 1696; 1700 (due lettere). Copertina moderna, processo critico. Proc. 313 E. Vendite di beni di Monastier e varie in Trevisana con le suppliche ed i decreti di autorizzazione. cart. 1523 - 1641 (sec. XVIII). Con un fascicoletto s. d. “Consulto del Cingiaro della litte del Pero”, attribuibile a Giacomo Cingari (1709 - 1768), a sostegno dei diritti di San Giorgio Maggiore sull’abbazia di Santa Maria del Pero nei confronti della Congregazione Cassinese. Copertina moderna, processo critico.

34. Non tutti i nomi sono stati identifi cati; l’avvertenza vale anche per le lettere successive.

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Proc. 313 F. Registro soccide di Monastier. cart. 1655 - 1666. Fasc. “Socede di vacche della reverenda abbatia di Pero nell’anno 1660 a 1 gennaro sino l’anno 1665. D”. Copertina moderna, processo critico. Proc. 313 G. Pascoli di vacche a Jesolo e zone del Dogado e pascoli in Monastier. cart. 1518 - 1672. Con un libretto cart. cop. perg. “1545 al 1561. Libreto de le affi tation de li pascoli de le vache posti a Giesolo” di affi tti dei pascoli delle vacche a Jesolo 1545 - 1562, note sui pascoli a Lido Maggiore e Minore e a Monastier. Copertina moderna, processo critico. Proc. 313 H. Mappe di beni in zona Trevigiana. cart. secc. XV - XVI. Tre schizzi a penna senza autore senza data con la chiesa e i fi umi Meolo e Vallio. Copertina moderna, processo critico. Proc. 313 I. Carte private tra privati relative alla zona di Monastier. cart. 1448 - 1680. Libret- to di appunti vari 1658 - 1669 presentato in lite nel 1733. Copertina moderna, processo critico. Proc. 313 L. “Monaci S. Giorgio contro Tessari”. cart. 1714 - 1746. Fasc. legato con aggiunte carte sciolte. Lite dinanzi ai Provveditori sopra Monasteri di Benedetto Tes- sari oste a Chirignago contro il monastero per il risarcimento delle spese di vitto e alloggio nell’osteria di Antonio Maria Civran monaco di San Giorgio e parroco di Monastier, con note di conto. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 314. già  “Titoli d’una casa in Padova in contrà di S. Georgio livellaria di questo monaste- ro”. perg. 1303 - 1308. Con tre pergg. del sec. XIV. Copertina moderna, slegato. Proc. 314 A. Carte relative a casa in Padova. perg. e cart. 1308 - 1374. Con due pergg. del sec. XIV. Fascicolo “1330, 6 maggio. Monastero di S. Giorgio Maggiore acqui- sta da Rogato de Rogati [..] una casa grande [..] posta in Padova in contrà di S. Giorgio [..]. 1219, 7 febbraio. Monastero dà in permuta a Bertaldo di Caltana una pezza di terra posta ne confi ni di Caltana [..]”. Copertina cart. fortemente danneggiata, contiene registrino perg. di cc. 5, anch’esso danneggiato e in parte illeggibile con copie notarili di atti 1331, marzo - ot- tobre. La casa si trova in contrada di San Giorgio. In un atto del 1308, 2 agosto sono riportati estratti degli Statuti di Padova (1287, 1299, 1308); la nota cart. del 1374 riporta i confi ni tra Padova e Venezia. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I.

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Proc. 315. “Aquisti di Roncaiette dall’anno 1000 fi no 1200”. 1167 - 1196. Con trentotto pergg. del sec. XII. Copertina originale, slegato. Proc. 316. “Aquisti in Roncaiette dall’anno 1200 sino l’anno 1299”. perg. 1211 - 1297. Con trenta pergg. del sec. XIII. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 316 A. Acquisti vari di Roncaiette. perg. 1220 - 1258. Con tredici pergg. del sec. XIII. Copertina moderna, processo critico. Proc. 317. “Aquisti in villa di Roncaiette dall’anno 1300 sino l’anno 1399”. perg. 1303 - 1379. Con ventidue pergg. del sec. XIV. Copertina originale, slegato, pergamene con cucitura. Proc. 317 A. Carte relative ai beni di Roncaiette. perg. e cart. 1236 - 1582. Con sei pergg. del sec. XV (1438 - 1467); otto pergg. del sec. XVI (1523 - 1578); un fascico- letto perg. (di cc. 4) con copie notarili di atti 1322, 10 luglio - 27 agosto; tre elenchi perg. (di cui uno del 1236) di beni e redditi a Roncaiette; fascicolo cart. “1444 al 1582. Alcuni instromenti e varie memorie di acquisti de beni fatti dal monastero di S. Giorgio Maggiore in villa di Roncagette”. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 318. “Aquisti e permute con li Cai di Vacca. Parte prima”. perg. 1303. Con otto pergg. del sec. XIV (1303). I beni si trovano a Roncaiette. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 319. già  “Aquisti e permute con li Cai di Vacca. Parte seconda. Con terminazione del ma- gistrato delle Razon Vecchie dell’anno 1760 circa le marezane”. perg. e cart. 1303 - 1760. Con sette pergg. del sec. XIV (1303 - 1308) e una delibera- zione cart. degli Uffi ciali alle Rason Vecchie circa le maresane a Roncaiette. I documenti citano sia “le marezane sopra il canal di Roncaggiete” (come vocabolo comune) sia “una pezza chiamata Maresane” (come toponimo). Il diritto del monastero è riconosciuto sia in base ai documenti presentati con giuramento dal suo archivista sia alla parte del Senato 1436, 9 gennaio che “proibisce inquisizione sopra possessioni, decime et altri beni del territorio di Padova possessi ante dominio”. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 320. “Aquisti in Roncaiette, Casal e Spasian da Marco Caodevacca, Daniel qd. Nicolò da Padova et Avanzo hosto”. perg. 1318 - 1321. Con quindici pergg. del sec. XIV

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(1318 - 1321); una delle perg. è un fascicoletto (cc. 8) con sentenza emessa dal giudice al Disco dell’Orso di Padova, con copie notarili di documenti 1321, novembre - dicembre. Beni a Roncaiette, Casale e villa Vespesiani. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 321. “Aquisti fatti da Aimerico de Zuane de Lanfranco in villa de Roncaiette”. perg. 1220 - 1321. Con diciassette perg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1321). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 322. “Aquisti in villa di Roncaiette da Henrichetto de Rolando d’Azzon de Borselli”. perg. 1225 - 1227. Con dieci pergg. del sec. XIII. Copertina originale, legato. Proc. 323. “Aquisti da Zuanne e Menego qd. Padoan da Roncaiette”. perg. 1304 - 1319. Con quattro pergg. del sec. XIV (1304 - 1319). I beni si trovano a Ronca- iette e Spasiano. Copertina originale, legato. Proc. 324. “Aquisti dai Garbini in villa di Roncaiette”. perg. 1539 - 1543. Con due pergg. del sec. XVI (1539 - 1543). Copertina originale, legato. Proc. 325. “Aquisti in Roncaiette dalli Gasparini”. perg. 1488 - 1498. Con tre pergg. del sec. XV (1488 - 1498). Una delle perg. è un fascicoletto frammentario (cc. 2) con copie notarili di docc. 1488, dicembre. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 326. già  “Aquisti in villa di Roncaiette dalli Prevedelli”. perg. 1470 - 1473. Con quattro pergg. del sec. XV (1470 - 1473). Copertina originale, legato. Proc. 327. “Aquisti in Roncaiette da Laura Malatini”. perg. e cart. 1500 - 1503. Con una perg. del sec. XVI (1503). Copertina originale, legato. Proc. 328. “Aquisti da Colda Corsati in villa di Roncaiette”. perg. 1511. Con due pergg. del sec. XVI (1511). Copertina originale, legato. Proc. 329. “Aquisti da Brolo in Roncaiette”. perg. e cart. 1491 - 1519. Con due pergg. del sec. XVI (1512 - 1519) (una delle perg. costituita da fasc. di cc. 2 copie no-

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tarili di atti 1512, 6 - 16 marzo); un disegno a colori di beni a Casale presso il Bacchiglione s. d. di Gerolamo Gallo pertigador in Piove, uno schizzo a penna s. d. senza autore, albero genealogico della famiglia a Brodulo. Copertina originale, legato. Proc. 330. “Aquisti in villa di Roncaiette da Sebastian Marzer”. perg. 1470 - 1472. Con tre pergg. del sec. XV (1470 - 1472). Copertina originale, legato. Proc. 331. “Aquisti da Simionato in villa di Roncaiette”. perg. 1588. Con due pergg. del sec. XVI (1588). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 332. “Convenzioni et aquisti con li Bortoloti in villa di Roncaiette”. perg. e cart. 1488 - 1546. Con una perg. del sec. XV (fascicoletto di cc. 2 con copie notarili di atti 1488). Copertina originale, legato. Proc. 333. “Aquisti da Fabricii in Roncaiette”. cart. 1505. Copertina originale, legato. Proc. 334. “Aquisti in Roncaiette contrà de Pilastri dalli Dotii”. 1443 - 1548. Con tredici pergg. del sec. XV (1443 - 1485); due pergg. del sec. XVI (1545 - 1548) e un fascicoletto frammentario (cc. 7) con copie notarili di atti 1482 - 1492. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 335. “Liti di questo monastero contro il conte Rambaldo di Colalto che aveva preso in pagamento per il magistrato del Sopragastaldo per suoi crediti dotali contro il conte Antonio Capodivaccha un campo e mezzo in circa acquistato per questo monastero l’anno 1545, 7 febraro da Pietro de Dotii da Roncaggette quale non fu proseguita”. cart. 1482 - 1557. Con il testamento (1482, 30 agosto, Padova) di Bartolomeo Capodivacca qd. Ubertino, un elenco di beni sottoposti ad estimo 1548 di Antonio Capodivacca e un inventario di beni mobili e immobili alla sua morte. Rambaldo è fi glio qd. Antonio. Copertina originale, legato. Proc. 336. “Aquisti dalli Titati in Roncaiette”. perg. 1391 - 1465. Con quattro pergg. del sec. XIV (1391 - 1393); sei pergg. del sec. XV (1407 - 1465). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 337. “Aquisti in villa di Roncaiette da Marco e Domenico qd. Bortolo di detta villa”. perg. e cart. 1442 - 1512. Con una perg. del sec. XV (1442). Copertina originale, “e Domenico” aggiunto di altra mano, legato.

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Proc. 338. “Aquisti da Becii in villa di Roncaiette”. perg. e cart. 1449 - 1552. Con due pergg. del sec. XV (1449 - 1467); una perg. del sec. XVI (1547). Copertina originale, legato. Proc. 339. “Aquisti dai Favri in villa di Roncaiette”. perg. e cart. 1475 - 1596. Con tre pergg. del sec. XV (1475 - 1477); otto pergg. del sec. XVI (1529 - 1581). Copertina originale, legato. Proc. 340. “Liti di questo monastero contro Altobello Fabris sopra la pretesa di questo di voler la prelazione nell’aquisto fatto per detto monastero l’anno 1545, 8 marzo da Girolamo Fabris in villa di Roncaiette dalla qual lite si rimosse come appar dal costituto 16 marzo 1596”. cart. 1543 - 1581. Copertina originale, “1596” corretto da altra mano in “1579”, legato.

B.  Proc. 341. già  “Liti di questo monastero contro Matteo Favro sopra la prelazione pretesa da questi sopra l’aquisto fatto per detto monastero l’anno 1547, 6 marzo da Geronimo di lui padre e da Cassandra di lui madre di campi tre e mezzo del corpo di campi cinque in villa di Roncaiette o sia Casal”. cart. 1568 - 1569. Copertina originale, legato. Proc. 342. “Liti di Mattio Fabro contro Melchioro Molinaro sopra la prelazione pretesa per detto Fabro sopra un aquisto fatto per detto Melchioro da Tadea relicta Tomaso Fabro e da Antonio et Alessandro suo fi glio di campo uno in villa di Lion in contrà di Scalon con sentenza a favor di detto Fabro qual campo poi pervene al monastero l’anno 1544”. cart. 1539 - 1543. Copertina originale, legato. Proc. 343. “Aquisti d’alcuni miglioramenti in Roncaiette fatti dalli Maritani”. cart. 1491 - 1519. Copertina originale, legato. Proc. 344. “Permute di Roncaiette”. perg. e cart. 1213 - 1651. Con dieci pergg. del sec. XIII; due perg. del sec. XIV (1306); tre pergg. del sec. XVI (1543 - 1552); due pergg. del sec. XVII (1602 - 1651) e un disegno a penna 1552, 7 febbraio di Benetto Brogiollo gastaldo di Santa Giustina di beni a Pozzoveggiani. Fascicolo “1484 al 1624. Licenze di poter permutar terre in Roncagette e memorie di alcune permute seguite”. Le licenze sono date dal presidente e dai defi nitori nel corso dei capitoli generali (nomi dei partecipanti). Copertina originale, legato con aggiunte. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I.

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Proc. 345. “Liti di questo monastero con gl’eredi Silvestro Monari sopra il taglio preteso d’una permuta fatta per detto monastero con detto Monari de beni in Ron- caiete”. perg. e cart. 1547 - 1651. Con una perg. del sec. XVII (1651) e proclama a stampa (1644, 1 ottobre) di Alvise Foscarini podestà e Girolamo Dolfi n capitano rettori di Padova. Copertina originale, legato. Proc. 346. “Livello paga la chiesa di Roncaiette al monastero di S. Georgio”. perg. 1426. Con una perg. del sec. XV (1426). Sentenza di Giovanni de Mutoni- bus decano di Treviso canonico di Padova vicario di Pietro Marcello vescovo di Padova nella lite tra Agostino Michiel di Venezia abitante a Padova fratello e procuratore di Giovanni Michiel abate di San Giorgio Maggiore e Francesco di Venezia rettore della chiesa di San Fidenzio di Roncaiette e Giacomo qd. Alberto notaio e uffi ciale della curia episco- pale di Padova. Copertina moderna, slegato. Proc. 346 A. Lettere dell’amministrazione di Roncaiette all’amministrazione centrale. cart. 1623 - 1783. Lettere (1623 - 1643) di fra Filippo da Brescia e altri; (1700 - 1783) di fra Ambrosio da Bergamo, Lorenzo Balbi, Federico Carli, Pietro degli Agostini parroco di Roncaiette e altri. Copertina moderna, processo critico. Proc. 347. “Aquisti in villa de Lion da Gio. Mattio de Princival”. perg. e cart. 1452 - 1521. Con una perg. del sec. XV (1452). Copertina originale, legato. Proc. 348. “Aquisti in Casal dalli Rinaldi”. perg. e cart. 1454 - 1485. Con due pergg. del sec. XV (1454 - 1455). Copertina originale, legato. Proc. 349. “Aquisti in villa di Casal dalli Calarga”. perg. e cart. 1452 - 1529. Con due pergg. del sec. XV (1452 - 1458); una perg. del sec. XVI (1529). Copertina originale, legato.

B.  Proc. 350. già  “Aquisti in villa di Casal da Nicolò Malatini”. perg. e cart. 1480 - 1499. Con una perg. del sec. XV (1499). Copertina originale, legato. Proc. 351. “Aquisti in villa di Spasian da Marco Panciera”. perg. 1323 - 1329. Con quattro pergg. del sec. XIV (1328) e un fasc. perg. (cc. 8) comprendente copie no-

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tarili di atti 1323, giugno - 1329, aprile, Padova ad discum Bovis; attergato De possessionibus in villa Spaxiani. Copertina moderna, slegato. Proc. 352. “Aquisti in Spasian da Zuanne commandador da Padova”. perg. 1328. Con tre pergg. del sec. XIV. Copertina moderna, slegato, pergamene con tracce di cucitura. Proc. 353. “Testamento del qd. padre Antonio Morescho che lascia al monastero un capital livellario di ducati 150 con il quale pagava Agostin Tolentin lire 51,3 et ora si riscuotono per residuo solo lire 17”. cart. 1635. Il testamento è in data 1635, 28 novembre, Padova; lascito alla sacrestia del monastero. Copertina originale, legato. Proc. 354. “Prottetione di Padova. Decreto della città di Padova che assume la protettione del monastero di S. Georgio Maggiore”. Manca. Proc. 355. “Esention di Roncaiette”. perg. e cart. 1281 - 1286. Con sei pergg. del sec. XIII e copie cart. delle stesse. Trattasi di lite con il comune di Padova per esenzioni fi scali dei beni di Roncaiette. Copertina originale, legato. Proc. 356. “Carte che comprobano l’esenzione di questo monastero dal datio padovan per farine e vini che si conducono a Venezia per uso de monaci”. cart. 1504 - 1776. Comprende sommario di lite (1504 - 1606) contro i dazieri di Padova, con proclama a stampa “Capitoli del dazio della mercanzia di Piove” 1770, 20 dicembre, altra stampa “Copia di un capitolo contenuto in parte presa nell’eccellentissimo Senato a 18 settembrio 1599”, parti del Senato. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 357. “Affi tanze di Roncaiette”. cart. 1540 - 1544. Registro cart. cop. cartone di cc. 100 comprendente copie di affi ttanze (frammentario). Corrisponde al catastico Z (nell’ed. siglato U). Copertina originale, legato. Proc. 358. “Affi ttanze di Roncaiette”. perg. e cart. 1258 - 1603. Con quattro pergg. del sec. XIII; cinque pergg. del sec. XIV (1359 - 1384); sei pergg. del sec. XV (1443 - 1469); una perg. del sec. XVI (1501). Copertina originale, legato. Proc. 358 A. Libretti affi ttuali di Roncaiette e Codevigo. cart. 1393 - 1442. Fascicolo “Ronca- gette. Mazzo 2. 13** al 1699. Alcuni antichi libretti ne’ quali sono intavolati

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gli affi ttuali del monastero in Roncagette col numero de’ campi e quantità degli affi tti più diverse affi tanze di detti beni”. Fasc. 1 1393 - 1394 “M III LXXXXIIII. Liber omnium redituum monasterii Sancti Georgii Maioris de Veneciis recipiendorum in districtu Paduano et hoc pro anno suprascripto M III LXXXXIIII in villa Roncaietarum et in villa Codevici”. Nella copertina prove di penna e frammento perg. usato come costola. Fasc. 2 1420 - 1434 (nel primo e ultimo foglio, usati come copertina, frammenti di glossario sec. XV). Nella prima c. (non numerata) “1434, adì 6 marzo. Quaderno extrato de queli de ser Bortolomio Rizo [..]”. Con richiami a documenti preceden- ti (dal 1423). Fasc. 3 1414 - 1433. Con copertina (frammento) perg. con schizzo di fi gura e motto. Fasc. 4 1427. Fasc. 5 1440 - 1442. Copertina perg. “Ihesu. M IIII XL”. Fogli interni con note varie dal 1415 al 1418. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I.

B.  Proc. 359. già  “Campadeghi della Brenta e ponti canali per questo monastero”. cart. 1604 - 1611. Note di conto relative ai beni di Pontelongo, Cambroso, Vallonga, Codevi- go, Roncaiette, Villamora. Copertina originale, legato. Proc. 360. “Liti tra il n.h. messer Daniel Bragadin procurator e consorti per una strada in villa di Roncaiette detta l’Alberegna”. cart. 1655 - 1656. Con uno schizzo a penna. La strada si trova nel comune di Lion; litisconsorti con il Bragadin (fi glio qd. Marco) sono il marchese Pio Enea Obizzi, Daniele de Dottori e Paolo Lion. Copertina originale, legato. Proc. 360 A. Processi contro affi ttuali di Roncaiette. perg. e cart. 1444 - 1663. Con una perg. del sec. XVI (1596). Fascicolo “Roncagette. Mazzo 1. 1191 al 1663. Pro- cessi contro diversi affi ttuali per causa di debito o di comiato e per querelle di usurpazione di strade publiche etc.”. Note varie per la causa, lettere, me- morie. 1444 - 1663. Fasc. di lite con sommario 1568 - 1587. Alcune note sulla chiesa di San Fidenzio di Roncaiette. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 361. “Liti di questo monastero assuntor di giudizio per il commun di Pozzivigiani contro Alessandro Bonis sopra l’otturazion d’un fosso in una pezza di terra di detto Bonis di campi vinti luoco detto La Valle”. cart. 1547 - 1548. Copertina originale, legato. Proc. 362. “Carte concernenti le decime che riscuotono li canonici di Padova sopra beni di Roncaiette”. perg. e cart. 1095 - 1789. Memorie, documenti, note varie con

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una ducale di Michele Steno al vescovo di Padova (1408, 21 gennaio), copia cart. sec. XVIII di privilegio s. d. di Enrico IV ai canonici di Padova [ed. in M.G.H, vol. 14, T. VI, P. II, n. 446, p. 601; v. Opere citate] e un disegno a colori dei beni 1746, 24 dicembre, Padova (in copia 1760, 27 giugno, Padova) di Carlo Mazi pubblico perito. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 362 A. Tassazione dei beni di Roncaiette. cart. 1486 - 1604. Fascicolo “1486 al 1604. Polize de’ beni del monastero in Roncagette, note dei campi che pagano le dadie a Padova, vari traslati de’ beni ed altre carte spettanti all’estimo”. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 363. “Giurisdizione del monastero sopra la strada della Frata in Roncaiette”. perg. 1318. Con una perg. del sec. XIV. Diffi da del monastero al comune di Roncaiette ad ingerirsi nella fossa e contrada Fratta. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 364. già  “Processo formato a Padoa sopra l’uccisione di frate Felice commesso abitava in Roncaggiette”. cart. 1575. Deposizioni testimoniali sull’uccisione di frate Felice da Mantova. Copertina originale, legato. Proc. 365. “Perticationi antiche di Roncaiette”. perg. e cart. 1427 - 1438. Registrino perg. e cart. cop. perg. di cc. 23. La perticazione è stata eseguita da maestro Galva- no detto Bevilacqua perticatore e misuratore del comune di Padova. Copertina originale, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 365 A. Entrate e spese di Roncaiette. cart. 1507 - 1670. Fascicolo “1507 a 1670. Alcune note di entrata e spesa della corte di Roncagette. 1505 al 1626. Alcuni inven- tari dei mobili della corte di Roncagette”. Registrino di spese 1507 - 1512 con copertina perg. recante un testo biblico del sec. XI; carte sciolte 1549 - 1670. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 365 B. Perticazioni in Roncaiette. cart. 1427 - 1607. Fascicolo “1427 al 1607. Pertica- zioni di terre e fabbriche di ragione del monastero in Roncagette”. Libretto cart. con copertina perg. recante testo del Libro di Ester del sec. XII con elenco e descrizione delle terre di Roncaiette; un disegno a colori senza autore s. d. sec. XVI; tre schizzi a penna di appezzamenti di terreno sec. XVI; carte sciolte 1427 - 1607 (anche alcune misurazioni di case). Alcune perticazioni riguardano anche beni del monastero di San Zaccaria; qualche nota sulla fornace. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I.

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Proc. 366. “Liti di questo monastero sopra denuncia presentata al magistrato delle Razon Vecchie contro il medemo per l’usurpo di alcune strade in Roncaiette con sentenza in favor del monastero. Et ultima denuncia 1747 con ter- minazione che libera per nova denonzia di usurpo della strada Alberenga e d’usurpo delle marezane del Bacchiglione”. cart. 1436 - 1763. Con una perg. del sec. XVI (1563). Fasc. di lite segnato “Primo” 1552 - 1565; fasc. di lite segnato “2°” 1552 - 1563 con deposizioni testimoniali e sommario; carte sciolte 1436 - 1763 con estratto degli Statuti di Padova 1236 e 1265 e ducale di Gerolamo Priuli 1563, 26 novembre. Le strade interessate sono denominate Scalon, strada della Guizza, Alberegna, Calmaor, Calle di Pre, Branchello. Copertina originale, slegato; da “Et ultima” di altra mano. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 367. “Accordo con li contadini di Roncaiette sopra le liti per pegnore e combiadi”. perg. e cart. 1523. Note varie sulla lite; registro perg. (cc. 9) 1523, 26 giu- gno - 1523, 10 settembre. L’accordo, stipulato dinanzi a Leonardo Emo podestà di Padova, comprende anche una descrizione e stima dei beni. Copertina originale, legato. Proc. 368. “Liti contro li contadini di Roncaiette”. cart. 1383 - 1534. La lite verte intorno a licenze per fi nita locazione, valutazione dei miglioramenti, turbative nel possesso e resistenza al sequestro. Fasc. di lite cart. cop. cartone segnato “A”, con nota “parte del mazzo 368”, con sommario (1383 - 1534.). Comprende copie di affi ttanze e rese di conti tra il monastero e gli affi ttuali. Copertina moderna.

B.  Proc. 368. (segue) già  “Liti contro li contadini di Roncaiette sopra pegnore e combiadi”. cart. 1391 - 1533. Fasc. di lite segnato “B” 1466 - 1508 (dopo la c. 83, altro fasc. legato “[..] cum Silvestro de Polis et sotiis super comeatu [..]” 1507 - 1508; fasc. di lite segnato “C” 1531 - 1533; fasc. di lite segnato “D” 1522 - 1524 (dopo la c. 40, altro fasc. legato [..] cum Leonardo Tavellato de Ronchayetis super commeatus [..]; carte sciolte 1467 - 1533 (in parte accorpate, con cartature discontinue): 1° 1467 - 1530; 2° 1521 - 1534; 3° 1523 - 1531; 4° “[..] Comandamenti et tansa et al- tri atti fati contra queli de Ronchaiete sopra indesubidentie” 1526; 5° 1527 - 1532. Comprende ducali in copia, atti di podestà, testimonian- ze, atti di magistrature varie. Copertina originale, slegato; i fascicoli interni legati con copertina di cartone e legacci di pelle. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”.

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B.  Proc. 369. già  “Liti contro li contadini di Roncaiette sopra pegnore e combiadi. B”. cart. 1431 - 1554. Sommario di lite con richiami ai fascc. C, E, G, H, I. Fasc. di lite segnato “E” 1526 - 1531; fasc. di lite segnato “F” 1531 - 1534; fasc. di lite segnato “G” 1526; fasc. di lite segnato “H” 1530; fasc. di lite segnato “I” 1431 - 1523; fasc. di lite segnato “L” 1522 - 1554. Proc. 369. (segue) “Parte del mazzo n° 369. Liti contro li contadini di Roncagette”. cart. 1405 - 1554. Con una perg. del sec. XVI. Sommario processuale “M D LIII. [..] contra perfi dos rusticos Roncaietarum 1493 - 1554; Liber literarum contra rusticos [..] 1526 - 1532; fasc. di lite segnato “+” 1405 - 1524 con numerosi estratti degli Statuti di Padova; carte sciolte con ducale (perg.) di Andrea Gritti (1531, 30 giugno) 1522 - 1533. Copertina originale, il fascicolo segnato “+” copertina cartone con legacci di pelle. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I.

B.  Proc. 369 A. già  Carte varie e libri di amministrazione di Roncaiette. cart. 1497 - 1799. Carte sciolte di amministrazione, lettere, note sulla fornace, note di conto per lavori edilizi, affi ttanze, conto di farmacia (1746), spese per fornimenti di cavalli (1746), note sulla costruzione di un altare nella chiesa di San Fidenzio (1674); libretto (cc. 36) entrate e spese degli affi ttuali di Roncaiette 1505 - 1506 (copertina perg. con testo biblico sec. XII); mensuali (due fascc.)1 giugno 1775 - 31 maggio 1776 e 1777, agosto. Una affi ttanza del 1799, 6 agosto reca una nu- merazione progressiva discontinua (come nel Proc. 53 A). Copertina moderna, processo critico. Proc. 370. “Aquisti in villa di Rosara, Codevigo e Mellara dall’anno 1100 sino all’anno 1150”. perg. 988 - 1147. Con una perg. del sec. X; sette pergg. del sec. XI; trentuno pergg. del sec. XII. Copertina originale, slegato. Proc. 371. “Aquisti fatti in villa di Codevigo, Rosara e Mellara dall’anno 1150 fi no all’anno 1200”. perg. 1151 - 1199. Con trentotto pergg. del sec. XII. Copertina originale, slegato.

B.  Proc. 372. già  “Aquisti dei beni di Codevigo, Rosara e Mellara dall’anno 1200 fi no all’anno 1299”. perg. 1201 - 1290. Con settantatre pergg. del sec. XIII. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 373. “Aquisti fatti nelle ville di Codevigo, Rosara e Mellara dall’anno 1300 fi no al 1399”.

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perg. e cart. 1311 - 1382. Con cinque pergg. del sec. XIV (1311 - 1346) e un elenco cart. di affi ttuali del 1382. Copertina originale, slegato. Le pergamene recano tracce di cucitura. Proc. 374. “Aquisti di Codevigo, Rosara e Mellara dall’anno 1400 sino 1499”. perg. e cart. 1456 - 1497. Con sette pergg. del sec. XV (1456 - 1475) Copertina originale, legato. Proc. 375. “Aquisti nelle ville di Codevigo, Rosara e Mellara dall’anno 1500 fi no al 1599”. perg. 1530 - 1531. Con due pergg. del sec. XVI (1530 - 1531). Copertina originale, legato. Proc. 376. “Legati lasciati a questo monastero dal qd. n.h. sier Marco Ziani fu del serenissi- mo domino Piero dalli quali provengono beni in Zelarin e Codevigo”. perg. 1035 - 1261. Con una perg. del sec. XI; una perg. del sec. XII; quattro pergg. del sec. XIII. Il testamento è in data 1253, 26 giugno, Rialto. Copertina originale, slegato. Proc. 377. “Aquisto fatto per questo monastero dal n.h. sier Alvise Foscarini fu di sier Luca della decima di campi due in Codevigo alle Salghere”. perg. e cart. 1479 - 1557. Con una perg. del sec. XV (1494). La località è anche detta Salgar Lungo. Copertina originale, legato. Proc. 378. “Legati de beni in Codevigo lasciati a questo monastero da Nicolò Guato”. cart. 1411 - 1435. Il testamento è in data 1435, 27 ottobre, Codevigo; i beni legati si trovano in località Livello. Copertina originale, legato. Proc. 378 A. “1659 al 1687. Affi ttanze de beni della commissaria Barbaro in Codevigo”. cart. 1659 - 1688. Trattasi della commissaria di Marco Barbaro qd. Marco. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 379. “Livello per capitale di ducati 250 a credito di questo monastero a debito di Se- bastian Ranzato di Codevigo passato a debito di ca’ Corner”. perg. e cart. 1619 - 1624. Con due pergg. del sec. XVII (1619 - 1624) e una ducale 1624, 17 giugno di Francesco Contarini. L’obbligato è Gerolamo Corner qd. Giacomo. Copertina originale, legato. Proc. 380. “Legati lasciati a questo monastero nelli casi e tempi ivi descritti dal qd. Borto- lamio qd. Ametto”. perg. e cart. 1507 - 1759. Fascicoletto perg. (cc. 10) 1507, giugno - ottobre. Il testamento è in data 1507, 17 giugno, Padova;

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albero genealogico della famiglia e (1759) descrizione e stima dei beni. Copertina originale, legato con aggiunte.

B.  Proc. 380 A. già  Carte relative all’eredità Ametto. cart. 1487 - 1768. Comprende tre sommari di lite 1487 - 1761, 1507 - 1761, 1550 - 1624; un fasc. “[..] Sumario genera- le” 1488 - 1760; un fasc. con sommario 1507 - 1717 e con “Indice di tutte le ville [..]”; un fasc. “Identità de beni per il fi deicomisso Ametto [..]” con descrizioni dei beni ereditari divisi per località 1507 - 1720; un fasc. “Infor- mationi [..]” con alberi genealogici 1507 - 1761; un fasc. “Monaci S. Gior- gio [..]” 1606 - 1761; una stampa con inserti mss. “Per li poveri germani Bissoni” 1487 - 1760; una stampa “Per li poveri litisconsorti Bissoni, Tassis et Alibardi” con albero 1507 - 1775; due esemplari di stampa “Monastero di S. Giorgio Maggiore [..]” 1487 - 1760; un fasc. segnato “A” 1518 - 1757 con albero; un fasc. segnato “B” 1670 - 1757; un fasc. “[..] carte spettanti alla vendita fatta da questo monastero di campi Ameto alla n.d. Lugrezia Zorzi Grimani e al n.h. ser Francesco Foscari [..]” con un disegno a penna sec. XVII senza autore 1655 - 1768; carte sciolte 1505 - 1763 con albero e schizzo a penna di beni presso la fossa Schilla. Bartolomeo fi glio qd. Ametto era gastaldo del monastero; il testamento (1507, 17 giugno, Padova) istitu- isce erede la fi glia Domenica moglie di Zuan Piero Cavallo e in mancanza di successiva discendenza maschile e femminile il monastero. I beni sono situati a Codevigo, Padova, Rosara, Corte, Cambroso, Terranova, Piovega, Legnaro e Arzere dei Bandelli. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 380 A. (segue) già  Carte relative all’eredità Ametto. cart. 1376 - 1760. Sommario del processo “[..] monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia contro possessori de beni dell’eredità Ametto. Summario. Tomo primo” 1376 - 1579; “[..] Tomo se- condo” 1580 - 1629; “[..] Tomo terzo” 1631 - 1754; “[..] Tomo quarto” 1702 - 1760. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 381. già  “Convenzioni livelli et altre carte fatte per questo monastero con Zan Giacomo Cavallo per occasione d’alcuni beni per esso possessi in villa di Code- vigo”. perg. e cart. 1191 - 1602. Con una perg. del sec. XII; una perg. del sec. XIII; due pergg. del sec. XV (1469); cinque pergg. del sec. XVI (1522 - 1587). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 382. “Carte corse nelle liti fra questo monastero da una e Zan Giacomo Cavallo come

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erede di Bortolamio d’Ameto dall’altra sopra il combiado datole de beni che teneva ad affi tto detto Bortolo di ragione del monastero, quali cose si sono convenute come nell’antecedente processo si legge”. cart. 1431 - 1595. Con ducali (in copia) di Francesco Foscari (1431, 11 luglio; 1439, 5 marzo; 1444, 18 luglio) e di Pasquale Malipiero (1461, 16 luglio). Copertina originale, legato. Proc. 383. “Liti di questo monastero contro Zan Piero Cavallo sopra cognito fattole per il rilascio di una pezza di terra in villa di Codevigo in contrà di Pradoneghe con sentenza a favor di detto monastero che comanda il rilascio di detta pezza di terra”. cart. 1571 - 1590. Copertina originale, legato, danneggiato. Proc. 383 A. Lite Cavalli - città di Padova. cart. 1431 - 1729. Fasc. segnato “AA” 1473 - 1692; fasc. segnato “2 C” 1557 - 1691; fasc. segnato “G A” 1548 - 1616 (con estratti dai libri degli estimi della città di Padova); fasc. segnato “2 I” 1603 - 1650 con inventario; fasc. segnato “I A” 1550 - 1692 (con te- stamento di Giacomo Cavalli qd. Giovanni Pietro 1613, 29 novembre, Padova); fasc. segnato “L A” 1635 - 1729; fasc. segnato “M A”, (inter- no) “Colonato 1627 del comun della villa di Rosara” (tratto dai tomi del colonato della podesteria di Piove di Sacco); fasc. segnato “2 M A” 1626 - 1691 con ducale (in copia) di Giovanni Corner 1626, 29 giugno; fasc. segnato “2 N A” 1507 - 1691. La lite, vertente circa l’iscrizione di Cesare Cavalli tra i cittadini di Padova, si ricollega alle liti per l’eredità di Bartolomeo qd. Ameto. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 383 A. (segue) già  Lite Cavalli - città di Padova. cart. 1376 - 1760. Fasc. segnato “C A” 1487 - 1760 (con testamento di Angelica Cavalli qd. Cesare 1751, 2 settembre, Padova e albero); fasc. segnato “O A” 1376 - 1628; fasc. segnato “P A” 1507 - 1695 con albero e qualche lettera; fasc. segnato “2 P A” 1538 - 1691; fasc. segnato “Q A” 1480 - 1665 con sommario e lettere. Copertina moderna, processo critico. Proc. 383 B. Vari processi Cavalli. cart. 1548 - 1733. Fasc. segnato “2 E A” Pro domina An- gelica Cavalli contra [..] Scolam S. Marci Venetiarum per credito di livello 1548 - 1733; fasc. segnato “2 O A”, interno “Fratelli Cavalli contro eredi Zagaglia” per credito di livello 1608 - 1700. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 383 C. già  Lite Cavalli contro Brusco. cart. 1480 - 1717. Lite circa la successione di Fer-

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dinando Brusco. Fasc. segnato “A 2 H” 1684 - 1717; fasc. segnato “2 D C” 1480 - 1677 con alberi genealogici e i testamenti di Maddalena relicta Novello de Mediis Comitibus fi glia qd. Fredo de Militiis (1480, 7 aprile, Padova) e di Antonia relicta Nicolò de Schirotis fi glia qd. Antonio Milicia (1498, 10 settembre, Padova). Copertina moderna, processo critico. Proc. 383 D. Liti Cavalli. Cause Bergomi e Alzani. cart. 1501 - 1735. Fasc. segnato “A 2 B” contro fratelli Alzani per fi decommesso 1632 - 1634; fasc. segnato “A 2 F” eredi Bergomi contro fratelli Brozoli per rilascio terra a Mezzavia 1607 - 1691; fasc. segnato “A 2 G” Cavalli contro Alessandro Santuliana per livello 1612 - 1705; fasc. segnato “A H” Cavalli contro Cavalli per fi - decommesso 1501 - 1735; fasc. segnato “A 2 L” Francesco Alzani contro Bernardino Illario per credito, con inventario 1602 - 1632. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 383 E. già  Lite San Giorgio Maggiore contro Michiel. cart. 1288 - 1756. La lite verte in- torno alla decima di Vallonga, Rosara e Cambroso concessa in feudo dai vescovi di Padova prima ai Forzatè e poi ai Michiel. Fasc. segnato “A. Mo- naci S. Giorgio Maggior contro n.h. Michiel” 1688 - 1755 con sommario; fasc. segnato “B” 1288 - 1754 con albero genealogico; fasc. segnato “C. Cattastico anno 1717” 1717 - 1755 dei beni soggetti a decima; fasc. segnato “D” 1290 - 1756 (interessati Polo Michiel qd. Andrea e Anzolo Michiel); fasc. a stampa “N.H. Michiel” 1406 - 1756; fasc. a stampa “N.H. Michiel e litisconsorti al taglio” 1452 - 1726; fasc. segnato “Summario decima Col- lalto” circa feudo episcopale con albero (per matrimonio Collalto - Forzatè) 1288 - 1756. Il sommario è relativo ai precedenti fascc. A, B, C, D. Copertina moderna, processo critico. Proc. 383 F. Liti varie. cart. 1288 - 1732. “Stampa n.h. ser Zorzi Contarini co. kav. dal Zaff o uxorio nomine et commissaria del fu nob. ho. ser Zuanne Gradenigo herede della qd. n.d. Isabetta Contarini fu di lui consorte” circa beni in Padovana, con elenco dei beni feudali, citazioni di dottrina in materia. La lite si svolge dinanzi ai Provveditori sopra Feudi. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 383 G. già  Liti San Giorgio Maggiore contro quoscumque. cart. 1485 - 1754. Fasc. segnato “A D” con i testamenti di Zuanne Zanchi procurator di palazzo (1647, 26 gennaio, Padova), Silvio Cavalli qd. Silvio (1655, 7 luglio, Codevigo), Stefano Zanchi (1662, 15 giugno, Padova), Girardo Zanchi avvocato qd. Zuanne (1673, 8 gen- naio, Padova), Giovanni Francesco Zanchi dottor qd. Girardo (1707, 18 set-

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tembre, Padova e inventario), albero, note dagli estimi, campatici 1627 - 1723; fasc. segnato “A E” 1485 - 1728 con sommario; fasc. segnato “A F” 1627 - 1754. La lite verte intorno ai beni Cavalli a Codevigo, con intrecci di varie successioni. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 383 H. già  Processi contro affi ttuali di Codevigo. cart. 1472 - 1596. Fasc. “Codevigo. Mazzo 3. 1505 al 1706. Processi contro diversi affi ttuali della corte di Codevigo per debito di affi tti o per causa di comiato o per turbata possessione o per altri motivi”. Vari fascicoletti di lite: contro Bertolino Goato di Codevigo per pagamento fi tto 1476; contro vari per danneggiamento fossati a Rosara contrada Le Prese 1495 - 1505; contro Menego Cechinazzo per migliora- menti 1497 - 1526; contro Nicolò Zorzi qd. Bernardo per locazione 1505; contro vari per fi nita locazione 1519; contro Lodovico Selario di Vallonga per pagamento fi tto 1520 - 1521; Processus monasterii Sancti Georgii Maio- ris de Venetiis con[meatus] Petri Gatola de villa Rosaria per fi nita locazione 1525; contro Cecco Ravano di Vallonga per turbativa 1526; contro vari di Codevigo per fi nita locazione 1526; contro vari per fi nita locazione 1548 - 1549; contro vari per pignoramento 1560; contro fratelli Righetti “fatta coadunatione et setta insieme armati” in Codevigo 1571; contro vari per turbativa 1588; contro Antonio Gaban e altri per vendita paglia 1588; carte sciolte, con qualche lettera 1472 - 1596. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I.

B.  Proc. 383 I. già  Liti varie per beni a Codevigo. cart. 1440 - 1789. Fasc. 1 Fascicolo “1522 al 1678. Denonzia secreta al magistrato delle Rason Vecchie contro il commune di Codevigo per aver alienato beni communali e contro il n.h. Cornaro per la occupazione di un ponte publico ed altre carte et atti seguiti in tal proposi- to. 1480, 23 marzo. Il magistrato delle Rason Vecchie confi sca al commune di Codevigo certi luoghi usurpati detti la Malavolta”. Fasc. di lite segnato Pro monasterio Sancti Georgii Maioris Venetiarum contra [..] Marcum Anto- nium et Petrum Cornelium in causa transitus pontis Capitis Vici super Bren- tam Novam 1480 - 1678, con schizzo a penna senza autore senza data; Fasc. 2 segnato “N A” (interno) “Estimo del comun di Rosara 1535”. L’estimo è stabilito da Nicolò dalla Torre e Zuan Ramberti eletti dai comuni di Rosara e Melara 1535 - 1566; Fasc. 3 Investitura del magistrato alle Rason Vecchie al monastero di San Giorgio Maggiore di sei campi a Rosara e Codevigo 1760 - 1792; Fasc. 4 “Marezzane di Codevigo e carte delle Rason Vecchie spettanti a dette marezzane” con schizzo a penna di beni tra Brenta Vec- chia e Brentella senza autore sec. XVII, altro schizzo a penna dell’argine del Brentone, sommario e due stampe 1760, 20 febbraio dei Provveditori alle

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Rason Vecchie e 1761, 1 aprile degli stessi con elenco di beni usurpati a Pa- dova e territorio 1440 - 1767. L’atto 1440 cita beni a Rosara del monastero di Sant’Andrea della Certosa di Venezia subentrato agli Agostiniani; Fasc. 5 “Investidura Rason Vechie al monastero di S. Giorgio Maggior delle mare- zane e casoni in villa di Rosara e Codevigo a pagar ducati 12 lire 12 eff ettivi annui” 1488 - 1772; Fasc. 6 Estimo dei beni del monastero di Sant’Andrea della Certosa di Venezia a Rosara e estimo dei beni di San Giorgio Maggiore a Codevigo, con piccolo schizzo a penna 1557 - 1768; Fasc. 7 Carte sciolte, con alcune lettere 1594 - 1706. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale al Fasc. 1 v. annotazione al Proc. 53 B I.

B.  Proc. 384. già  “Permute di Codevigo, Rosara e Mellara”. perg. e cart. 1121 - 1535. Con cinque pergg. del sec. XII; ventisei pergg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1316); quattro pergg. del sec. XV (1456 - 1483); una perg. del sec. XVI (1535 atto capitolare con nomi dei partecipanti). Le permute, oltre che con privati, hanno luogo con i monasteri di San Cipriano di Murano, Santis- sima Trinità di Brondolo e San Zaccaria di Venezia; con la chiesa di San Daniele di Rosara; con Pietro Ziani doge di Venezia. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 385. “Livello perpetuo de beni in Codevigo tra questo monastero e s. Bellin vescovo di Padova”. perg. 1129. Con una perg. del sec. XII. Copertina moderna. Proc. 386. “Concessione fatta dal vescovo di Padoa al monastero di S. Giorgio Maggiore del- le decime de beni di Codevigo”. perg. 1171 - 1339. Con cinque pergg. del sec. XII; nove pergg. del sec. XIII; tre pergg. del sec. XIV (1301 - 1339). Tra le pergamene del sec. XIV trovasi un fascicoletto (1319, gennaio - luglio cc. 8) di lite dinanzi al vescovo di Padova tra il monastero di San Giorgio Mag- giore e Marco qd. Giovanni Forzatè circa la decima di Codevigo e un atto (1339, 27 settembre, Padova; con cordula) con cui Ildebrandino vescovo di Padova conferma a Bartolomeo abate di San Giorgio Maggiore i privi- legi dei vescovi di Padova Gerardo (1190, 25 giugno), Giordano (1221, 5 luglio) e Ottobono (1301, 8 dicembre) in materia di decime in Padovana. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 386 A. Lettere dell’amministrazione di Codevigo all’amministrazione centrale. cart. 1531 - 1790. Le lettere sono, tra gli altri, di Andrea Veneto, Alvise Ve- neto (1622 - 1691); Giovanni Antonio da Bergamo, Bartolomeo Miot- ti, Venanzio da Padova, Stefano, Mauro Toniato, Antonio Zottarelli, Fe- lice Dozzi, Antonio Dozzi, Nicolò Superchi, Giovanni Andrea Tamagno

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(1701 - 1790). Oltre le lettere, poche note relative ad aff ari di Codevigo e una perizia 1790, 29 gennaio sui beni del circondario Brenta di Andrea Commacchio pubblico perito. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 386 A. (segue) già  Contratti e polizze di Codevigo e Rosara. cart. 1389 - 1800. Fasc. 1 Lettere relative all’amministrazione di Codevigo 1798 - 1800, agosto in gran parte di Marco Motti. Fasc. 2 Catastici di beni di Codevigo 1389 - 1571 (8 pezzi: 1389; sec. XIV Numerus sediminum [..]; sec. XIV; sec. XIV Roxaria; 1489 - 1495 con schizzo a penna; 1571; sec. XV [..] possessiones [..] ville Capitisvici; 1533 “Tute le terre de la gastaldia de Codevigo”). Fasc. 3 Campatici della Settima Presa di Rosara 1710 - 1759 con proclama a stampa 1722, 2 giugno dei Savi ed Esecu- tori alle Acque. Fasc. 4 Misurazioni di beni a Codevigo (2 libretti) 1504. Fasc. 5 Due libretti di affi ttanze di beni a Codevigo: “[..] Locattion de Codevigo facte per don Ignatio fi orentin del 1469” e 1540 anche per Roncaiette. Fasc. 6 Libretto entrate e uscite 1763 della corte di Codevigo. Fasc. 735 1450 - 1662. Fascicolo “Codevigo. Mazzo 2. Nota dei campi in Pontelongo lasciati al mo- nastero da Franceschina Bratti e varie altre note e perticazioni di campi in Codevigo. 1468 al 1585. Licenze di permutar terre in Codevigo e memorie di permute seguite. 1542 al 1662. Campatici per cavar la Brenta per il ponte canale etc. Polize de beni di Codevigo ed altre carte spettanti all’estimo” con a stampa “Campadego primo della Sesta Presa del Piovado di Sacco tra Brenta e Bachiglion” 1608, 1 ottobre. Fasc. 8 Carte sciolte 1453 - 1778, con piccoli gruppi più organici (1454 - 1455 affi ttanze cc. 13), 1585 prospetto della rendita del frumento, qualche lettera, capitoli delle affi ttanze, contratto col gastaldo, informazioni per vertenza sulle decime vescovili. Copertina moderna, processo critico. Proc. 386 B. Lettere dall’amministrazione di Corte all’amministrazione centrale. cart. 1637 - 1638. Lettere di fra Paolo di Venezia al cellerario di San Nicolò di Lido. Copertina moderna, processo critico.

35. Per il titolo testuale del Fasc. 7, v. nota al Proc. 53 B I. Tra il materiale è presente un altro foglio (danneggiato) dello stesso genere cui non corrispondono però con precisione documenti, se non, con molta approssimazione, qualche nota nel fasc. Carte sciolte. Ne viene tuttavia ugualmente trascritto il testo, potendo essere utile per qualche riscontro. “Codevigo. Mazzo 1. 1287, 29 maggio. Procura del prior dell’ordine Gerosolimitano di Venezia e di Roma in persona del priore dell’ospita- le di S. Giovanni di Venezia per stabilire un accordato col monastero di S. Giorgio Maggiore circa li confi ni di certi boschi in contrà di Fossola. Nodaro Martino Ravignano. 1382 al 1685. Note diverse delle possessioni e chiesure della corte di Codevigo e di quanto pagano gli affi ttuali e varie affi ttanze di terre in detta villa. 1526 al 1623. Alcuni inventari de mobili della corte di Codevigo”.

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B.  Proc. 387. già  “Titoli de beni di Pontelongo distreto di Piove di Sacco lasciati a questo monastero dalla qd. Franceschina Bratti”. perg. e cart. 1446 - 1472. Con undici pergg. del sec. XV (1450 - 1468) e testamento 1469, 21 aprile, Rialto di Franceschina relicta Nicolò Bratti dal confi nio di San Geminiano, fi glia qd. Antonio Gabo. Oltre al lascito di beni a Pontelongo, vi sono lasciti di case a San Gervasio e Sant’Agnese, case e vigne a Chioggia e per acquisti di reliquie e paramenti. Copertina originale, legato. Proc. 388. “Aquisti in villa di Vallonga”. perg. e cart. 1174 - 1490. Con quattro pergg. del sec. XII; due pergg. del sec. XV (1455 - 1458); poche note cart. circa diritti di decima. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 389. “Permute in villa di Vallonga”. perg. 1174 - 1175. Con due pergg. del sec. XII. Copertina originale, slegato. Proc. 390. “Possesso dato a questo monastero di alcune pezze di terra in Vallonga in vigor di sentenza contro Menego Carnello da Chioza”. perg. 1223 - 1276. Con sette pergg. del sec. XIII. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 390 A. Procure per la Padovana. perg. 1265 - 1483. Con sette pergg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1395); due pergg. del sec. XV (1447 - 1483). Copertina moderna, processo critico. Proc. 390 B. Aff ari vari di Padovana. perg. 1225 - 1583. Con sette pergg. del sec. XIII; cinque pergg. del sec. XIV (1305 - 1392); nove pergg. del sec. XV (1416 - 1499); dieci pergg. del sec. XVI (1518 - 1583). Copertina moderna, processo critico. Proc. 390 C. Carte e conti relativi a Piove di Sacco. cart. 1528 - 1781. Fasc. 1 Libretto cop. perg. di varie mani (si nomina don Lorenzo di Venezia cassiere) con conti, alcune note su fatti del monastero, note sul monastero di San Crisogono di Zara, un inventario di beni mobili e alcune citazioni da san Matteo, sant’Agostino, con due fogli inserti di conti e note varie. 1615 - 1624. Fasc. 2 Libretto di conti 1668 - 1677; Fasc. 3 Lettere da Piove (una da Corte) 1629 - 1781; Fasc. 4 Ricevute 1528 - 1546. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 390 D. già  Beni vari di Padovana. perg. e cart. 1209 - 1800. Fasc. 1 Roncon. Con quattro pergg. del sec. XIII; Fasc. 2 Boion. Con due pergg. del sec. XV (1474 - 1495);

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Fasc. 3 Baon e Arquà. Con nove pergg. del sec. XV (1426 - 1454), una perg. del sec. XVI (1546), un fasc. perg. con copie notarili (cc. 9, con inserti cart. 1469 - 1518) e note cart.; Fasc. 4 Scandolé di Legnaro. Con tre pergg. del sec. XIV (1392 - 1393); due pergg. del sec. XV (1415 - 1450); Fasc. 5 Con- selve. Con una perg. del sec. XIII; Fasc. 6 Camposanpiero. Con una perg. del sec. XV (1487); Fasc. 7 Piove di Sacco (Argine di Campagnola). Con cinque pergg. del sec. XIII; Fasc. 8 Carte sciolte (1429 - 1800) e un libretto a stampa (pp. 21) con conto delle spese fatte dai presidenti del Consorzio Bacchiglione e Fossa Paltana per la rotta del 21 novembre 1719, compilato da padre Leandro Borini cellerario di Santa Giustina di Padova. Copertina moderna, processo critico. Alcuni fascicoli preconfezionati, tracce di legatura. Proc. 391. “Permuta fatta dal monastero di S. Georgio d’alcuni beni in S. Stefano di Fune territtorio di Bologna con altri beni in villa d’Arzere della Campagnola”. perg. 1261. Con sei pergg. del sec. XIII. Gli atti contenuti nel processo de- scrivono solamente i beni nella zona di Piove di Sacco; per i beni nella zona bolognese v. il Proc. 505 e seguenti. Copertina moderna, slegato. Proc. 392. “Affi ttanze spettanti alla gastaldia di Codevigo”. perg. e cart. 1251 - 1565. Con ventiquattro pergg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1391); diciassette pergg. del sec. XV (1420 - 1476). Copertina originale, legato.

B.  Proc. 393. già  “Affi ttanze spettanti la gastaldia di Codevigo”. perg. 1267 - 1522. Contiene una perg. del sec. XIII; un libretto perg. cop. perg. (di cc. 40) “Location in villa Capitisvici del 1483 [..]” contenente copie notarili di affi ttanze 1483 - 1487 (corrisponde al cod. S, nell’ed. siglato N); un fasc. perg. frammentario (di cc. 10) contenente copie come sopra 1520 - 1522 (corrisponde al cod. Y, nell’ed. siglato S); un fasc. perg. (di cc. 6) contenente copie come sopra 1461 - 1462 (corrisponde al cod. P, nell’ed. siglato K). Copertina originale, legato. Proc. 394. “Perticazioni de beni del monastero in villa di Codevigo, Rosara, Mellara”. perg. e cart. 1264 - 1452. Atti notarili e registrini frammentari contenenti descri- zioni, perticazioni e misurazioni, elenco dei canoni pagati, nomi dei con- cessionari, di beni a Codevigo, Rosara, Melara e Roncaiette; una nota cart. del sec. XVI con attestazione di Marinus Rhenius quondam Francisci Vene- tiarum notarius circa l’autenticità delle perticazioni contenute nei catastici del monastero. Copertina originale, legato.

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Proc. 395. “Carte concernenti le gravezze imposte per il scolador di Sciocco e fossa dante”. cart. 1635 - 1738. Convenzioni, conti, ordini di sequestro, con un disegno a penna senza autore del sec. XVIII di beni tra la Brenta Nuova “vulgo detta il Brenton” e la Novissima presso Conche, un proclama a stampa 1676, 23 settembre dei Savi ed Esecutori alle Acque. La formula usata nel procla- ma “[..] campadego [..] sopra i beni tutti che scolano nella fossa dante nel Piovado di Sacco” chiarisce che il termine “dante” non va inteso come un toponimo, come invece appare dal catastico. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 395 A. “Processo spettante alle vertenze tra li presidenti del Sciocco e n.h. Gerolamo Grimani uxorio nomine per le grisiole alla valle detta Millecampi”. cart. 1763 - 1765. Carte in lite dei presidenti del Consorzio del Siocco contro Lucrezia Zorzi Grimani e Fontana Zorzi Erizzo circa diritti d’acque nella valle Millecampi, con un proclama a stampa 1764, 9 maggio dei Savi ed Esecutori alle Acque e un disegno a colori dello scolador del Siocco 1765, 28 maggio di Matteo Lucchesi e Tommaso Scalfurotto pubblici ingegneri. Processo critico. Proc. 396. “Liti di questo monastero contro il magistrato delle Razon Vecchie a querela del commun di Codevigo sopra l’usurpo preteso di un pezzo di strada di misura di tavole 126 appresso la casa del monastero confi nante con la comissaria Barbaro con sentenza in prima instanza contro il monastero che fu tagliata dal Collegio de X Savi sopra le Decime in Rialto”. cart. 1545 - 1679. Con schizzo a penna senza autore senza data. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 397. “Confi scatione fatta dalli magistrati delle Razon Vecchie e Nove di campi mille nel luoco della Malvulta sotto Codevigo e susseguente delibera- zione de medemi al publico incanto a ca’ Gussoni, alla qual confi sca- tione avendo contradetto questo monastero per campi 32 intendeva ivi posseder in più pezzi, non avendo prodotti i suoi titoli furono pure confi scati”36. cart. 1406 - 1496. Con un disegno a penna senza autore del sec. XV dei beni a Malavolta presso Codevigo, Fossa Schilla, Santa Margherita, Siocho. Copertina originale, legato.

36. Al titolo qui citato, il catastico aggiunge: “Vedi nel fi ne di detto processo le carte spettanti al livello di lire 12.12 che paga il monastero al magistrato delle Rason Vecchie sopra campi 6.123 di marezane in 11 pezze”.

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Proc. 398. “Eredità della qd. Biancha Soligo relitta in primo voto Benetto Bertipaglia et in secondo del qd. Bortolamio Guidoti rinonciata da questo monastero”. cart. 1460 - 1607. Il testamento in data 1600, 6 giugno assegna i beni al monastero di San Giorgio dove è monaco il fi glio della testatrice, Arcan- gelo. Copertina originale, legato. Proc. 399. “Confi ni posti da confi denti fra questo monastero da una e Marco e fratelli Bar- bier dall’altra della villa di Codevigo”. cart. 1558. Gli arbitri sono Antonio Badoer e Francesco Cicogna. Copertina originale, legato. Proc. 400. “Esame di testimoni pro et contra questo monastero per un bosco in villa di Rosara luoco chiamato l’Arzere”. perg. 1219. Con quattro pergg. del sec. XIII. La lite si svolge contro Visdomino da Padova dinanzi al podestà di Padova. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 401. già  “Liti di questo monastero contro Francesco dal Rosso, Piero Piacentin e France- sco Longo loro affi ttuali di Codevigo sopra cognito datole da questo mona- stero per pretesa delli medemi da esser risarciti de loro miglioramenti, con sentenza che decide laudando il cognito con obbligo al monastero di pagar li miglioramenti di fabriche e non di campagna, appellata all’Auditor Vec- chio e levata la sospensione”. cart. 1236 - 1474. Con estratti dagli Statuti di Padova in materia di fi nita locazione e di miglioramenti 1236, ducale (in copia) di Cristoforo Moro 1468, 25 maggio. Copertina originale, legato. Proc. 402. “Liti di questo monastero contro Meneghin e consorti Moregati di Rosara so- pra contradizione annotata da questi al cognito datone dal monastero dalla quale si sono rimossi. Item liti contro li medemi per danni dati nelle posses- sioni del monastero”. cart. 1548 - 1549. La causa trae origine dalla licenza di fi nita locazione per beni a Rosara. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 403. “Liti del monastero di S. Giorgio Maggiore seguite l’anno 1593 con il n.h. sier Marcantonio Corner per transito del ponte di Codevigo. Item con il n.h. sier Antonio Dandolo per il pagamento del transito di detto ponte e sus- seguente accordo con detto n.h. seguito l’anno 1710 per il transito sud- detto per il quale vien concordato che siano pagati ducati 4 l’anno”. cart. 1571 - 1713. Con un sommario di lite e uno schizzo a penna senza autore

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senza data del ponte sulla Brenta Nuova e sul Brenton. Marcantonio Corner è fi glio qd. Zuane; Antonio Dandolo è fi glio qd. Zuanne. Copertina originale, legato. Proc. 404. “Avogaresche contro li pastori di Codevigo acciò non pascolino li beni oltre il tempo determinato dalli Statuti di Padova”. cart. 1585 - 1601. Il termine va dal mese di marzo alla festa di san Giorgio; si tratta di pascolo di cavalli e pecore di cui è titolare Marcantonio Corner. Copertina originale, legato. Proc. 405. “Liti di questo monastero con Piero ditto Buzo qd. Macario e Piero qd. Lance- roto di Codevigo per il rilascio della infrascritte pezze di terra in detta villa, una di campi 6 in contrà di Roa da Molin e l’altra di campi 3 in contrà del Peraro”. perg. 1323 - 1326. Fascicolo processuale (cc. 8) con procure, libelli in causa37. Copertina originale, legato. Proc. 406. “Liti della n.d. Lucietta Renier con questo monastero per occasione di una strada in Codevigo con sentenza in favor dello stesso monastero”. cart. 1571 - 1572. Fascicolo processuale (in Padova al disco dello Stambecco) con testimonian- ze, istanze in causa, due sommari e altro sommario con testimonianze in lite contro Sebastiano Renier. Lucietta Renier è relicta Bernardino. Copertina originale, legato. Proc. 407. “Strada concessa al n.h. sier Costantin Priuli dal magistrato dell’Aque per poter passar alla strada publica in luogo della strada toltale per far la Nova Bren- tella e ciò sopra terreni di questo monastero”. cart. 1540 - 1571. Con copia di scrittura (1540, 6 giugno “in Collegio Paduano”) di Domenico Bollani esecutore alle Acque con i pareri degli inzegneri Alvise Donato quondam Girolamo, Battista de Silvaneis, Zanin Carara, Cristoforo Sabadin quon- dam Paolo da Chioza e maistro Paulo de Castello sugli interventi idraulici da compiere sul corso del Brenta; una delibera del consiglio della comunità di Piove di Sacco (1542, 13 gennaio) sugli interventi proposti e un pro- clama del podestà di Piove di Sacco (1571, 5 settembre) contro turbative compiute sui lavori nella zona. I terreni di San Giorgio Maggiore interessati all’intervento a ristoro del Priuli sono a Rosara, contrada del Cerchion, dove si trovano anche beni del monastero di Santa Eufemia di Mazzorbo. Copertina originale, legato. Proc. 408. “Liti del monastero di S. Michiel di Murano assuntor di giudicio per Bochin

37. V. Proc. 415.

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Bon contro questo monastero sopra il taglio praticato per questi d’una stra- della in Vallonga confi na con la Fossa Schilla”. cart. 1489 - 1508. Con un disegno a penna senza autore del sec. XVI. Il monastero di San Michele di Murano agisce per il monastero di Santa Maria di Porciglia. Copertina originale, legato. Proc. 409. “Liti di questo monastero antichissime contro la commissaria di Pietro Tagliapie- tra sopra la rilassatione de beni de Codevigo allo stesso afi ttati con sentenza a favor del monastero”. perg. 1323 - 1324. Con due pergg. del sec. XIV: una costituita da un fasc. (di cc. 8) 1323, novembre - dicembre con copia di ducale di Giovanni Soranzo 1323, 24 novembre al podestà di Padova per la gestione della commissaria; la seconda (1324) sentenza dei Giudici del Procurator. Pietro Tagliapietra dal confi nio di San Zulian fratello dell’abate di San Giorgio, Filippo, affi ttuale di beni del monastero a Codevigo fece testamento in data 1321, 13 giugno, Rialto (estratto). Copertina originale, legato. Proc. 410. “Liti di questo monastero contro li daciali di Piove che pretendevano le fosse pagato il dacio di stara 90 fava trasmessa per questo monastero alla corte di Codevigo ad uso degli abitanti in detta corte”. cart. 1581 - 1598. Con due bollette di uscita dei Provveditori alle Biave 1597 e ducale (in copia) di Nicolò da Ponte 1581, 18 febbraio. Copertina originale, legato. Proc. 411. “Liti di questo monastero contro li conti da Colalto pretendenti conseguir dal medemo livelli come possessore di porzione de beni livellati al commun di Rosara l’anno 1543 con spedizion absente contro detti conti da Colal- to”. cart. 1113 - 1639. Sommario con regesto di documenti 1113 - 1548 e osservazioni in merito, altro sommario 1543 - 1639, altro sommario 1543 - 1608. I documenti (in regesto) dei secc. XII e XIII contengono atti di disposizione da parte del monastero dei beni in Rosara e Melara. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 412. già  “Alcune avogaresche intimate al signor Barone Tassis come rapresentante ca’ Fon- te per il chiuder di una porta che passava sopra alcuni beni in villa di Rosara di ragione di questo monastero, quale fu anco chiusa”. cart. 1665. Trattasi di porta in un muro per consentire transito agricolo; interessato è Annibale Fonte. Copertina originale, legato. Proc. 413. “Liti di questo monastero contro Nicolin Mercato venditor e Piero Muraro com- prator di campi 4 in villa di Rosara in contrà di Cernauro erano di ragione

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del monastero con sentenza a favor del monastero”. cart. 1493 - 1499. La lite si svolge dinanzi al podestà di Padova. Copertina originale, legato. Proc. 414. “Liti di questo monastero contro Checo Zarabin di Codevigo sopra cognito fattole e miglioramenti da esso pretesi, qual causa terminò coll’esborso di ducati 12 fattole dal monastero in ordine alla sentenza arbitraria”. cart. 1523 - 1527. Lite per fi nita locazione, con interrogatori dei testi, stime dei miglioramenti. Copertina originale, legato. Proc. 415. “Liti di questo monastero seguite l’anno 1326 contro Piero Buzo e Piero Lanterato di Codevigo affi ttuali del medemo per il rilascio di due pezze di terra in detta villa, una di campi sei luoco detto Roa de Molde, l’altra de campi tre luoco detto al Peraro”. perg. 1326. Fasc. processuale (17 aprile - 16 giugno, cc. 14) in Padova al disco dello Stambecco, con capitoli di prova, libelli in causa38. Copertina originale, legato. Proc. 416. “Liti di questo monastero contro Domenico Longo et altri consorti di Rosara sopra il possessorio d’una pezza di terra in detta villa luoco detto il Tacon o sia delle Trezuole”. cart. 1474 - 1476. Lite per turbativa del possesso, con deposizioni di testi (21 maggio - 12 agosto) in Padova dinanzi al Giudice del Malefi cio. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 417. “Liti di questo monastero contro sier David Spinelli e Francesco Mascherini credi- tori della Sesta Presa del Piovado di Sacco sopra intromissioni praticate contro beni di questo monastero”. perg. e cart. 1604 - 1648. Con due pergg. del sec. XVII (1647) e due ducali di Francesco da Molin: 1647, 25 maggio e 1647, 12 novembre con bolla. Sono presenti anche due sommari di lite (1604 - 1648), elenco di obbligati (1647) e tre proclami a stampa: 1630, 28 aprile “Campa- dego sopra la Sesta Presa del Piovà di Sacco”, 1645, 6 luglio parte del Senato per “imponer campatici per pagar dannifi cati dalla facitura del retratto del Gorzon”, 1648, 21 luglio “Campadego sopra la Sesta Presa di Piove di Sacco”. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 418. “Beni in Vigo d’Arzere lasciati a questo monastero da p. Compagnin”. perg. 1229 - 1257. Con dodici pergg. del sec. XIII. Prete Compagnino fi glio qd. Barateria da Vigodarzere, abitante a Borso, lascia erede il monastero con testamento 1237, 30 ottobre, Vigodarzere. Copertina moderna.

38. V. Proc. 405.

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Proc. 419. “Aquisti in villa di Vigo d’Arzere”. perg. 1019 - 1282. Con una perg. del sec. XI; quarantuno pergg. del sec. XII; tredici pergg. del sec. XIII (una delle pergg. del sec. XIII è costituita da un rotolo di otto pezzi). Copertina moderna. Proc. 420. “Permute in Vigo d’Arzere”. perg. 1139 - 1289. Con due pergg. del sec. XII; dodici pergg. del sec. XIII. Copertina moderna. Proc. 421. “Affi ttanze di Vigo d’Arzere”. perg. 1270 - 1292. Con quattordici pergg. del sec. XIII. Copertina moderna.

B.  Proc. 422. già  “Beni d’Arquà. Beni d’Arquà e casa del Petrarca in detto luoco venduti l’anno 1546, 21 settembre a Paolo Valdesocco di Padova per ducati 1150 con quali fu af- francato un livello a debito di questo monastero con Piero Fontegher”. Manca. Proc. 422 A. Beni in Arquà. perg. e cart. 1412 - 1597. Con una perg. del sec. XVI (1503). Fascicolo “Beni in Arquà dall’anno 1454 al 1597”. Segue “Mazzo 5” can- cellato. Nomi dei partecipanti al capitolo. Con numerose note di conto, in parte tratte dal fi glio Luca, dai libri di Nicolò Carlo gastaldo ducale 1450. I beni di Arquà erano stati acquistati da Ferigo Giustinian fi glio qd. Nicolò. Copertina moderna, processo critico. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc 53 B I. Proc. 423. “Liti di questo monastero con Marco e Lorenzo padre e fi gliolo Marcilliani scri- vani alli Dieci Savii per debito mandato al laico sopra beni di Arquà, quale fu tagliato”. cart. 1531 - 1597. Con libretto (cc. 11) “Chondition [..] apre- sentada [..] adì 21 luio 1534” dei beni del monastero. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 424. “Liti et esequtioni contro li Bigolini livellari di Arquà per livelli non pagati”. perg. e cart. 1472 - 1521. Con una perg. del sec. XVI (1520). La contro- parte è Battista de Mainardis da Treviso detto Bigolino fi glio qd. Vittore decretorum doctor insieme con i fi gli Vittore e Alessandro. La causa si svol- ge dinanzi al podestà di Padova, carteggi con i podestà di Camposanpiero e Cittadella. Copertina originale, legato. Proc. 425. “Liti di questo monastero compratore de beni di Arquà contro sier Marin Mo- rosini che per ragioni fi deicomissarie di sier Gierolamo Morosini intendeva

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spogliar questo monastero de beni di Arquà con sentenza a favor di questo monastero”. perg. e cart. 1446 - 1502. Con una perg. del sec. XVI (1503) e una ducale di Leonardo Loredan 1502, 15 ottobre. Comprende copie cart. di ducali di Francesco Foscari 1450, 4 agosto e 1450, 23 settembre; estratto del testamento di Nicolò Morosini fi glio qd. Gaspare dal confi nio della Santissima Trinità (1447, 17 gennaio) la cui eredità pervenne per linea femminile in Antonio e fratelli Giustinian (Morosina fi glia di Nicolò Morosini moglie di Federico Giustinian e madre di Antonio). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 426. “Carte doppie de beni di Roncaiette”. cart. 1491 - 1760. Con fascicolo cart. cop. cartone “1729. Locazioni delli beni di Roncagete”. Vendite, accordi, procure, affi ttanze. Copertina originale, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 427. “Carte doppie de beni di Codevigo”. perg. e cart. 1171 - 1555. Con tre pergg. del sec. XII; nove pergg. del sec. XIII; due pergg. del sec. XIV (1301 - 1335); due pergg. del sec. XV (1466 - 1479). Copertina originale, slegato. Proc. 427 A. Tasse e imposte di Padovana. cart. 1477 - 1768. Con numerose stampe: Cam- padego nella Sesta Presa. 1608, primo ottobre (2 esemplari); Proveditori sopra li beni inculti 1725, 24 gennaio ripubblicato 1756, 4 marzo; Savj et esecutori all’Acque 1751, 2 agosto; Savj et esecutori all’Acque 1755, 14 aprile. Comprende numerose bollette, ordini e lievi di sequestro; campatici della Seconda, Quinta, Sesta e Settima Presa; ordini per con- durre frumento a Venezia (Bertucci Valier provveditore sopra i Formenti nel Padovano 1648, Vicenzo Gussoni provveditore e inquisitore sopra i Formenti in Padovana 1649, Sebastian Michiel Provveditore e Inquisi- tore sopra Formenti nel Trivigiano 1649). Inoltre una terminazione dei Provveditori sopra Monasteri 1786, 2 ottobre “per il nuovo impianto de quaderni ed altri libri di economia” per le corti di Codevigo, Monastier, Roncaiette e Catene. Copertina moderna, processo critico.

B.  Disegni39. già  n. 1. Disegno a colori di appezzamenti di terreni a Codevigo. 1760, 22 luglio. Domenico Rizzi pubblico perito. cm 95 x 270. cart. n. 2. Disegno a colori di appezzamento di terreno a Volta presso Piove di Sacco. 1592 (?). Senza autore. cm 43 x 55. cart.

39. La numerazione dei disegni è stata fatta seguendo quella antica; vi sono pertanto delle lacune.

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n. 2 A. Disegno a colori di appezzamento di terreno a Visino presso Piove di Sac- co. 1592 (?). Senza autore (stessa mano del precedente). cm 28 x 42. cart. n. 3. Disegno a penna del corso della Brenta presso Stra. sec. XVI. Senza autore. cm 29 x 44. cart. n. 4. Disegno a colori di terreno presso la Brenta Nuova. sec. XVI. Senza autore. cm 30 x 42. cart. n. 5. Disegno a colori di terreni a Codevigo. sec. XV. Senza autore. cm 77 x 81. cart. n. 6. Disegno a colori di una scala. sec. XVII. Senza autore. cm 22 x 30. cart. n. 7. Disegno a colori di beni presso la Livenza (valle dell’Ongaro). 1736, 22 novembre. Senza autore. cm 44 x 58. cart. su tela. Danneggiato. n. 8. Disegno a colori di beni a Fossa Corina presso Piove di Sacco. 1592 (?). Senza autore (stessa mano dei nn. 2 e 2 A). cm 43 x 55. cart. n. 9. Disegno a colori di terreni presso la Brenta Nuova. 1760, 28 febbraio. Fran- cesco Polati pubblico perito. cm 39 x 150. cart. n. 10. Disegno a colori di beni a Roncaiette. 1588, 4 febbraio. Livio delli Astori pertegador in Piove. cm 29 x 44. cart. n. 11. Disegno a colori di beni presso la Brenta e la Brenta Vecchia con Piove di Sacco, Conche e Codevigo. sec. XVI. Senza autore. cm 68 x 121. cart. n. 14. Disegno a colori di beni in località non specifi cata. sec. XVI. Senza autore. 35 x 43. cart. n. 19. Disegno a colori di beni a Catene (“Brentella va a Mestre, strada de Or- lando, strada va da Mestre a Miran”). 1634, 20 dicembre. Bernardin Conti perito dell’Uffi cio delle Acque. cm 27 x 72. cart. n. 20. Disegno a colori di beni a Codevigo. 1572, 8 febbraio. Bernardin Gallo qd. Gerolamo pertegador e desegniador publico in Piove. cm 36 x 50. cart. n. 22. Disegno a colori di beni presso la Brenta con Piove di Sacco, Conche e Co- devigo. sec. XVI. Senza autore (stessa mano del n. 11). cm 67 x 120. cart. n. 23. Disegno a colori di beni tra Vallonga e Rosara. 1572, 13 marzo. Bernardin Gal- lo qd. Gerolamo pertegador e desegnador publico in Piove. cm 40 x 55. cart. n. 23 A. Disegno a colori di bosco e casa presso il Bottenigo. sec. XVI. Senza autore. cm 29 x 43. cart. n. 23 B. Disegno a penna di beni presso la Brenta. sec. XVI. Senza autore. cm 29 x 41. cart. n. 23 C. Disegno a penna di beni presso la Fossa Schilla. sec. XVI. Senza autore. cm 38 x 40. cart. n. 24. Disegno a colori di beni a Branchello presso Piove di Sacco. 1592 (?). Senza autore (stessa mano dei nn. 2, 2 A e 8). cm 43 x 56. cart. n. 25. Disegno a colori di beni a Borachia presso Piove. 1592 (?). Senza autore (stessa mano dei nn. 2, 2 A, 8 e 24). cm 27 x 43. cart. n. 26. Disegno a colori dei canali della Sesta Presa. sec. XVIII. Senza autore. cm 33 x 44. Dannegiato.

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n. 27. Disegno a colori di lavori idraulici sulla Brenta Novissima presso Conche. sec. XVII. Francesco Fiorini perito del magistrato alle Acque. cm 31 x 105. cart. n. 28. Disegno a penna di beni presso la Fossa Schilla. sec. XVII. Senza autore. cm 29 x 44. cart. n. 30. Disegno a colori di beni presso il Brenton. 1768, 16 settembre (da disegno del 1550 di Giovanni Giacomo de Albertis). Francesco Polati pubblico pe- rito di Padova. cm 32 x 176. cart. n. 31. Disegno a colori di beni a Salgar Longo presso Codevigo. sec. XVI. Senza autore. cm 43 x 58. cart. n. 32. Disegno a colori di beni presso Campagna tra la Brenta Vecchia, la Brenta Nuova e la Brenta Nuovissima. sec. XVIII. Senza autore. cm 43 x 57. cart. n. 33. Disegno a colori di beni a Codevigo. sec. XVII. Senza autore. cm 48 x 75. cart. n. 52. Disegno a colori delle marezane a Codevigo e Rosara. 1760, 28 febbraio. Francesco Polati pubblico perito di Padova. cm 39 x 150. cart. n. 56. Disegno a colori di beni a Restara presso Piove. 1592 (?). Senza autore (stessa mano dei nn. 2, 2 A, 8, 24 e 25). cm 42 x 55. cart. n. 57. Disegno a colori di beni a Albaregia presso Piove. 1592 (?). Senza autore (stessa mano dei n. 2, 2 A, 8, 24, 25 e 56). cm 42 x 55. cart. n. 69. Disegno a colori della corte del monastero a Roncaiette. sec. XVI. Senza autore. cm 36 x 43. cart. Danneggiato. n. 71. Disegno a colori di beni in località non specifi cata. sec. XVII. Senza autore. cm 36 x 50. cart. n. 74. Disegno a colori di beni a Borachia presso Piove. 1592 (?). Senza autore (stessa mano dei nn. 2, 2 A, 8, 24, 25, 56 e 57). cm 16 x 56. cart. Danneggiato. Fasc. a.40 “1593. Fede facio io Marcho Fantinato publicho agrimensorre abittante in villa di S. Nichollò teritorio di Mestre come ho perteghatto le possision de ragion del monastero di S. Giorgi poste in più ville come qui sotto cioè in Piraghetto in Chadene in Villabonna in Parlan in Zello o Zelarin in Ma- erne et altri lochi e chiesure tuti nel teritorio e podestaria di Mestre et mese in disegno nel presente libro a una per una come stano con sui cortivi et fabriche con la quantità de li canpi quarti et taole in ogni pezzo dove si vede ogni pezzo la sua quantittà di qualittà sonno la qual perteghacione et dise- gni mi a fatto far il padre fra Benedetto”. Fascicolo sciolto di diciassette fogli con disegni a colori, con inserti foglietti indicanti nomi di lavoratori, anche con annotazioni cronologiche posteriori non assegnabili ai singoli disegni. Fasc. b. “1621. Facio fede io Gioan Battista Furlani del qd. Anzolo da Mestre

40. I due fascicoli di disegni che seguono (a. e b.) sono pervenuti dall’Archivio di Stato di Trevi- so.

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agrimenssor publico di aver perticato le pussission e lochi de li reverendi padri di S. Zorzi Mazor di Venetia et posti in desegno nel presente libro a pussission per pussion a pezza per peza con le sue giuste misure come si po veder nella scalla geometra le qual pussission sono nominate dove sono poste in che villa con li suoi confi ni e la sua quantità et queli che le lavorano et questa pertichatione o fato ad instantia de li signori reverendi padri don Pietro de Voltolina abatte et don Lorenzo da Venetia celerario del sopradet- to monasterio et de ordine del signor padre Fradini da Ferara le qual pussis- sion e tere sono poste tute nel teritorio di Mestre. Io Gio. Battista Furlani sopradetto di mano propria”. Fascicolo sciolto di dieci fogli con disegni a colori. Annotazione di presentazione in data 1635, 28 aprile in causa dinan- zi all’Avogaria di Comun con Alvise e Giacomo de Busti e Marco Vedova.

B.  Proc. 428. già  “Legati de beni sopra il Cornio lasciati da Berto detto Bertolo qd. Berto al mona- stero di S. Giorgio Maggiore”. cart. 1485. Il testamento (1485, 28 giugno, Padova) recita campos [..] positos in villa supra Cornii Paduani districtus. Copertina originale, legato. Proc. 429. “Beni di S. Illasio sotto Verona”. perg. 1202 - 1332. Con una perg. del sec. XIII; tre pergg. del sec. XIV (1301 - 1332). Il catastico indica correttamente il titolo “Beni d’Ilasio sotto Verona”. Copertina originale, legato. Proc. 430. “Beni di Val Polesela”. perg. 1277 - 1340. Con due pergg. del sec. XIII; quattro pergg. del sec. XIV (1301 - 1340). Copertina moderna. Le pergamene, sciolte, recano tracce di cucitura. Proc. 431. “Beni di Bonadigo territorio veronese spettanti a questo monastero”. perg. 1218 - 1401. Con cinque pergg. del sec. XIII; sei pergg. del sec. XIV (1321 - 1348); due pergg. del sec. XV (1401). I documenti del sec. XIII contengono la donazione a San Giorgio Maggiore della chiesa e dei beni di Sant’Antonio di Bonavigo. Copertina originale, slegato; le pergamene recano tracce di cucitura. Proc. 432. “Beni di Lonigo lasciati a questo monastero da Fino de Fabarii”. perg. 1319. Con una perg. del sec. XIV (1319). Non è citata la data del testamento. Procura del capitolo di San Giorgio Maggiore (nomi dei componenti) per l’ammi- nistrazione dei beni di Lonigo. Copertina moderna. La pergamena reca tracce di cucitura. Proc. 432 A. Carte varie territorio veronese. perg. e cart. 1202 - 1507. Con trentatre pergg. del sec. XIII; tre pergg. del sec. XIV (1313 - 1340); tre pergg. del sec. XV

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(1439 - 1496); tre pergg. del sec. XVI (1500 - 1507). Con i testamen- ti di Clermandia moglie di Floriamonte de Blancis, fi glia qd. Mantovano de Ripalta (1331, 21 agosto, Mantova) e di Bartolomea vedova di Battista de Ciprianis, fi glia qd. Novello Francesco de Fragastori (1439, 6 gennaio, Verona). Atti di disposizione di beni a Montorio, Lugo, Cologna, Sabion, Zimelle e San Bonifacio. Un documento del sec. XIV contiene un elenco di beni nella zona veronese. Copertina moderna, processo critico. Le pergamene sono in parte cucite; anche quelle sciolte recano tracce di cucitura. Proc. 432 B. Carte relative a beni a Vicenza, Brescia e Bergamo. perg. e cart. 1429 - 1727. Con due pergg. del sec. XV (1429 - 1441); nove pergg. del sec. XVI (1503 - 1582). Atti relativi a beni in borgo Pusterla di Vicenza e a Muselino per la zona vicen- tina; a Torbole per la zona bresciana; procure del capitolo (nomi dei compo- nenti) per i beni della zona di Bergamo. Il documento del 1727 contiene una quietanza della fraglia del Santissimo in San Silvestro di Vicenza. Copertina moderna, processo critico. Proc. 433. “Beni di Chiari legato del qd. Bernardin da Chiari servente in questo monaste- ro”. perg. e cart. 1503. Il testamento di Giovanni Pietro qd. Bonetto da Chiari famulus del monastero di San Giorgio Maggiore è in data 1503, 15 settembre, in monasterio Sancti Georgii Maioris Venetiarum in vinea in domo residentie dicti testatoris. Copertina originale, legato. Proc. 434. “Donacioni fatte dal vescovo di Trieste al monastero di S. Giorgio Maggiore del monastero di SS. Martiri e beni annessi”. perg. e cart. 1114 - sec. XVII. Con sette pergg. del sec. XII; una perg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1350). Una nota cart. del sec. XVII reca notizie dei monaci veneti dei Santi Martiri allontanati per ordine del capitano di Trieste barone Petazzo al tempo delle “ultime guerre passate in Italia” e rientrati, a seguito di supplica (1632) del monastero di San Giorgio Maggiore, per ordine imperiale41. Copertina originale, slegato. Proc. 435. “Consecratione della chiesa di Santi Martiri di Trieste”. Manca. Proc. 436. “Beni e benefi tii con obligo di messe lasciati al monastero di SS. Martiri dal qd. Lunardo di Brem”. perg. 1287. Con una perg. del sec. XIII. Locazione di una terra a Trieste, contrada Grece. Copertina moderna, slegato.

41. Sulla questione v. anche Proc. 473 “Lettere dell’imperator Ferdinando [..]” e Proc. 482 A “Lite col Governo Austriaco [..]”.

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Proc. 437. “Casa in Trieste in contrà di Coppa”. cart. 1629 - 1732. La contrada “anticamen- te chiamata Coppa hora [1732] Crosada”. Locazioni. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 438. “Casa in Trieste in contrà di Sporcavilla”. cart. 1593 - 1634. Cessione al monaste- ro dei Santi Martiri e locazione. Copertina originale, legato. Proc. 439. “Casa e beni in Trieste in contrà di Cavana”. cart. 1504 - 1735. Nella casa sono situati dei forni “servirà per cucinar il pane alli cesarei soldati”. Copertina moderna, slegato. Proc. 440. “Beni in contrà del Corgnoleto”. perg. 1304. Con una perg. del sec. XIV (1304). Locazione. Copertina originale, legato. Proc. 441. “Casa in contrà del Marcà”. perg. 1237 - 1299. Con sei pergg. del sec. XIII. I beni pervengono al momento dell’ingresso nel monastero di Domenica fi glia qd. Giovanni Glamoriassi. Questioni circa un muro comune, scarico d’acqua. Copertina originale, legato. Proc. 442. “Beni e livelli di Trieste in contrà di Santi Martiri”. cart. 1268 - 1732. Lettera di Acacio vescovo di Trieste contro gli usurpatori di beni ecclesiastici (1494, 29 gennaio, sigillo aderente di cera sotto carta); note varie sull’istituzione del ballottino del doge (1268), cerimoniali (tra cui quello del 1644, 28 marzo quando “fu alloggiato l’eminentissimo cardinal [Alessandro] Bichi nel monastero di S. Giorgio”), ducale (in copia) di Marcantonio Memmo 1612, 1 gennaio sul maestro di coro della cappella ducale Cesare Vergano, discorso di Pietro Sagredo presidente della Congregazione Cassinese in Pien Collegio, locazioni; lettere; questioni di confi ne. Copertina moderna, slegato. Proc. 443. “Beni e livelli di Trieste in contrà di S. Andrea”. perg. e cart. 1115 - 1695. Con una perg. del sec. XII; cinque pergg. del sec. XIII. Copertina moderna, slegato.

B.  Proc. 444. già  “Beni e livelli di Trieste in contrà di S. Pietro”. perg. 1080 - 1558. Con una perg. del sec. XI; nove pergg. del sec. XIII; due pergg. del sec. XIV (1315 - 1316); una perg. del sec. XVI (1558). Con il testamento di Sergio fi glio qd. An- drea de Remenardo 1278, 27 luglio. I beni consistono in terre e vigne; nel 1316 ha luogo una lite dinanzi a Federico Corner podestà di Trieste circa

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il pagamento di un censo in vino; nel 1558, 14 febbraio il monastero di San Giorgio Maggiore (nomi dei componenti il capitolo) fa procura per sistemare le questioni sorte dalla cessione del braido del monastero, sito in contrada di San Pietro, dove extat ecclesia vetus ecclesie dicti S. Petri a Abram qd. Donato ebreo. Copertina originale, slegato. Proc. 445. “Beni in contrà di Ruzolio”. Manca. Proc. 446. “Beni e livelli in contrà di San Rocho”. cart. 1610. Lite circa il pagamento del canone in olio. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 447. “Beni in contrà delle Sette Fontane”. perg. 1299 - 1323. Con una perg. del sec. XIII; quattro pergg. del sec. XIV (1301 - 1323). I beni consistono in una vigna donata al monastero da Zilia vedova di Martino de Tribican custos et illuminatrix della chiesa di San Pietro. Copertina originale, legato con aggiunte, pergamene aggiunte con tracce di cucitura. Proc. 448. “Beni in contrà di Conscavalli”. perg. 1260. Con una perg. del sec. XIII. Copertina originale, legato. Proc. 449. “Beni in contrà di Zamfenestre”. perg. 1304. Con una perg. del sec. XIV. Loca- zione di una pezza di terra. Copertina moderna, slegato. Proc. 450. “Beni in contrà di Cornolei”. perg. 1329. Con una perg. del sec. XIV. Locazione di terra e vigna. Copertina originale, legato. Proc. 451. “Beni in contrà di Rivo Primario”. perg. 1208 - 1307. Con una perg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1307). I beni consistono in una vigna. Copertina originale, slegato. Proc. 452. “Beni e livelli di Trieste in contrà di Riborgo”. perg. e cart. 1326 - 1484. Con una perg. del sec. XIV (1326); una perg. del sec. XV (1440). I beni consistono in una casa e un orto; nel 1326, 30 gennaio Giovanni Contarini podestà di Trieste emette sentenza circa turbative nel possesso del detto orto. Copertina originale, slegato, pergamene con tracce di cucitura. Proc. 453. “Beni e livelli di Trieste in contrà di Campomarzo”. cart. sec. XVII. Memoria in causa circa il pagamento di una vigna. Copertina moderna, slegato.

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Proc. 454. “Beni in contrà di Longera”. perg. 1212. Con una perg. del sec. XIII. Copertina originale, legato. Proc. 455. “Beni in contrà di Barcola”. perg. 1284 - 1305. Con una perg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1305). Attestazioni circa il pagamento del canone di una vigna. Copertina originale, legato. Proc. 456. “Beni in contrà di Cologna”. perg. 1302 - 1315. Con due pergg. del sec. XIV (1302 - 1315). I beni consistono in una vigna. Copertina originale, legato. Proc. 457. “Beni in contrà di Santa Croce”. cart. 1621. Sentenza per il pagamento del cano- ne di una vigna con olivi emessa da Francesco Zeno giudice del Comune. Copertina originale, legato. Proc. 458. “Beni e livelli in Trieste in contrà di Rem o sia Arena”. Manca. Proc. 459. “Beni in Trieste luoco detto S. Vito”. cart. 1734. Quietanza di Giuseppe Antonio Tamagno rettore dei Santi Martiri. Copertina moderna, slegato. Proc. 460. “Beni sotto Trieste loco detto Grignana”. perg. e cart. 1284 - 1549. Con due pergg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1351); tre pergg. del sec. XV (1439 - 1461); un atto cart. (1495, 14 febbraio, Trieste) di Tommaso Can- ziani canonico di Trieste vicario generale di Acacio vescovo e conte di Trieste (con sigillo aderente di cera sotto carta) circa usurpazione di beni del mo- nastero; un atto (1549, 19 giugno, Praga) di Prosper de Sancta Cruce electus Risiniensis42 [..] ad [..] Ferdinandum Romanorum Hungarie et Bohemie regem [..] nuntius circa la chiesa di Santa Maria di Grignana. Nel 1351 viene loca- ta la chiesa di Santa Maria di Grignana con le sue pertinenze a Enrico fi glio qd. Iacheglo da Sant’Odorlico Valle di Muco. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 461. “Beni in contrà di Carezola”. perg. 1302. Con due pergg. del sec. XIV (1302). Locazioni di terra. Copertina originale, slegato, pergg. con segni di cucitura. Proc. 462. “Beni e livelli in Chiarcola”. Manca.

42. Nell’atto indicato anche come Rissanensis; si tratta invece del vescovo di Chissamo, Prosper (Publicola) de S. Cruce [Eubel 1823 e 1960, vol. III, p. 40, n. 30; v. Opere citate].

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Proc. 463. “Beni in contrà di Scammello”. perg. 1328. Con una perg. del sec. XIV (1328). Cessione di affi tto. Copertina moderna, slegato. Proc. 464. “Beni in contrà di Cadusio e di Castello”. perg. 1494. Con una perg. del sec. XV (1494). I beni consistono in una casa. Copertina originale, slegato. Proc. 465. “Beni in contrà di San Stefano”. perg. 1257. Con una perg. del sec. XIII. Copertina originale, legato. Proc. 466. “Beni in contrà di Carbonara con obligo d’anniversario per la qd. Grima da Trieste e frate Adeodato monaco suo nipote con vesperi e messe”. perg. 1278 - 1331. Con tre pergg. del sec. XIII; quattro pergg. del sec. XIV (1304 - 1331). I beni, consistenti in una vigna, pervengono al monastero per testamento di Domenico marito di Grima (1286, 23 agosto). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 467. “Beni e livelli in contrà di San Polai”. perg. e cart. 1292 - 1627. Con una perg. del sec. XIII. Lite circa i diritti su una vigna. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 468. “Beni sotto Trieste in contrà di Montorsin”. perg. 1280 - 1331. Con una perg. del sec. XIII; cinque pergg. del sec. XIV (1315 - 1331). I beni consistono in una vigna con un “baretum”. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 469. “Beni in contrà di Gromule”. cart. 1590. Istanza circa decadenza dal diritto di livello per un orto, già concesso a Bartolomeo cantor musicus, contro gli eredi. Copertina originale, legato. Proc. 470. “Beni e livelli di Trieste in contrà delle Felette”. perg. 1279 - 1329. Con quattro pergg. del sec. XIII; tre pergg. del sec. XIV (1301 - 1329). Con il testa- mento di prete Giorgio fi glio qd. Dragogna de Ronchi cittadino di Trieste del 1301, 5 luglio, Trieste (tra i beni lasciati al monastero dei Santi Martiri fi gurano un messale, un altarolo e un libro intitolato Speculum ecclesie). Copertina originale, slegato, tracce di cucitura. Proc. 471. “Livello di ducati 47 paga la Camera di Trieste per mansioneria Petazzo et altri benefi tii lasciati per detta casa all’infrascritto monastero”. cart. 1733. Con un disegno “Dessegno del luoco de Trieste” a colori senza autore sec. XVIII

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dei beni lasciati al monastero con varie annotazioni sull’utilizzo del lascito e una quietanza di Giuseppe Antonio Tamagno rettore del monastero dei Santi Martiri. Copertina moderna, slegato.

B.  Proc. 472. già  “Ospitale di Trieste e giurisditione del priore di Santi Martiri sopra quello”. perg. e cart. 1217 - 1489. Con undici pergg. del sec. XIII; otto pergg. del sec. XIV (1302 - 1389); una perg. del sec. XV (1489). Un documento del 1265 reca un inventario dei beni immobili e mobili dell’ospedale; altro inventario in documento del 1307, 18 ottobre. Al doc. 1217, 11 luglio, fortemente danneggiato, è unita una copia semplice cart. del sec. XVIII. Copertina originale, slegato, pergamene con tracce di cucitura. Proc. 473. “Lettere dell’imperator Ferdinando che comandano la restitutione de due religiosi veneti che presiedevano al governo del monastero di Santi Martiri di Trieste licentiati per le guerre d’Italia con la Repubblica”. cart. 1632. Lettere in tede- sco con traduzione. I due religiosi, di cui non è fatto il nome, sudditi veneti erano stati allontanati dal monastero dei Santi Martiri a causa della guerra43. Copertina originale, legato. Proc. 474. “Liti corse con li canonici di Trieste per la pretesa che tenevano d’inalzar la croce nelle sepolture de defonti nella chiesa de SS. Martiri”. Manca. Proc. 475. “Liti del monastero de SS. Martiri contro il capitolo e canonici della catedrale di Trieste che pretendevano l’intero delle cere de funerali de defonti che anda- vano sepolti nella chiesa di detto monastero, con sentenza che giudica dover li padri conseguir la metà delle cere”. Manca. Proc. 476. “Decreto del vescovo di Trieste sopra il luogo che deve havere nelle processioni la croce detta delle surofole”. Manca. Proc. 477. “Testamenti appartenenti a Trieste per legati per una volta tanto”. cart. 1334 - 1616. Attestazioni circa la successione di Clara moglie di Giacomo de Teresio; testamenti di Simone da Modrussa (1486, 12 gennaio, Trieste), Giovanni Petazzo (1606, 2 dicembre, Trieste) e Tullio Calò (1616, 16 mar- zo, Trieste). Copertina moderna, slegato. Proc. 478. “Scritture appartenenti alle decime di Trieste”. Manca.

43. Sulla questione v. anche Proc. 434 “Donacioni fatte dal vescovo [..]”.

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Proc. 479. “Affi ttanze di Trieste”. cart. 1412 - 1701. Nel 1505 viene locato il monastero dei Santi Martiri con tutti i beni e le cappelle di Santa Maria di Grignano e di San Pietro a prete Antonio della Valle. Copertina moderna, slegato. Proc. 480. “Inventario de beni del monastero de Santi Martiri di Trieste”. cart. 1479 - 1725. Un inventario dello spoglio di due monaci (sec. XVI) reca al verso disegno a penna senza autore del sec. XV con la tavola dei pianeti e degli elementi. Copertina moderna, slegato. Proc. 481. “Lettere di monsignor vescovo di Trieste et altri che indicano la consuetudine di questo monastero di eleger il confessore alle monache di Trieste”. cart. 1460 - 1737. Un fasc. a parte “Carte appartenenti alla dimanda fatta dalle monache benedettine di Fiume d’un monaco cassinese per confessore straor- dinario [..]” 1733 - 1737 si riferisce al monastero di San Rocco di Fiume. È presente anche una stima del 1732 dei beni del monastero dei Santi Martiri. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 482. “Informatione presentata l’anno 1720 al Capitanio di Trieste in ordine alli com- mandi dell’Imperatore degl’aquisti, donazioni e privilegii del monastero di Santi Martiri di Trieste membro del monastero di S. Giorgio Maggiore”. cart. 1115 - 1720. La richiesta, in data 1720, 19 luglio, è fatta da Giovanni Battista Francol vicario generale del vescovo e conte di Trieste delegato all’aff are; la risposta con informazione e documenti è sottoscritta da Francesco Superchi abate di San Giorgio Maggiore; i documenti dal 1115 al 1546 sono in regesto. Copertina originale, legato. Proc. 482 A. Lite col Governo Austriaco circa la chiesa ed i beni dei Santi Martiri. cart. 1115 (in regesto) - 1739. La questione nasce dall’ordine impartito dall’imperato- re Carlo VI che i beni dei Santi Martiri, previa una stima, vengano devoluti al Governo e che i due monaci ivi residenti tornino a Venezia nel monastero di San Giorgio Maggiore “non potendo sudditi veneti avere governo eccle- siastico ne domini ereditari austriaci”. Conseguenza di ciò è la discussione se la dotazione della chiesa dei Santi Martiri spetti per il futuro a San Gior- gio o al compratore dei beni. Il materiale comprende numerose memorie sulla chiesa, regesto (1115 - 1632) dei documenti, carteggio tra Venezia e Trieste, stime ed inventari dei beni, lettere in tedesco44. Copertina moderna, processo critico.

44. Per maggiori notizie v. le note introduttive ai documenti editi: 1114, 4 luglio, Trieste (n. 106), 1115, 12 ottobre, Trieste (n. 108), 1142, 27 luglio, Trieste (n. 202) e seguenti. V. anche Proc. 434 “Donacioni fatte dal vescovo [..]”.

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B.  Proc. 482 B. già  Lettere relative ai Santi Martiri di Trieste. cart. 1503 - 1773. Lettere di Veremon- do Musitelli, Francesco Maria Ricci, Baldassarre Trevisan, Eusebio, Massi- mo di Milano, Cornelio Veneto, Agostino Bianchi, Silvio di Venezia, Do- menico Montanelli, Polidoro Faventini, Faustino Piazzoni, Giuseppe An- tonio Tamagno, Dionisio Bigaglia e altri. Alcune note (ricevute, polizze di lavori) 1628 - 1726. Informazioni su celebrazione di messe ed anniversari, estratto degli Statuti di Trieste sul recupero di beni iure agnationis, memoria sui Santi Martiri sec. XVIII. Copertina moderna, processo critico. Proc. 483. “Decreto della Sacra Congregatione ch’esenta li monaci Casinensi dalle proces- sioni che si fanno universalmente in tutte le città fuorché a quello del San- tissimo Sacramento”. perg. e cart. 1375 - 1602. Con una perg. del sec. XIV (1375) quietanza del capitolo della cattedrale di Trieste per pagamento in occasione delle processioni. Il decreto della Congregazione dei Riti è in data 1602, 10 giugno, emesso ad istanza del monastero di San Sisto di Piacenza. Copertina originale, legato. Proc. 484. “Carte concernenti il negotio corso con li padri Capucini che pretendevano fabri- car un loro convento in un campo del monastero”. Manca. Proc. 485. “Ordine imperiale che nel monastero de SS. Martiri non si faccia lazareto”. Manca. Proc. 486. “Accordo tra il monastero de Santi Martiri e li canonici di Trieste per la refettione solita darsegli il giorno di s. Paolo e s. Giustina che fano la processione a detto monastero”. cart. 1240. Il doc. del 1240 è in copia notarile con sigillo aderente di cera sotto carta. Copertina moderna. Proc. 487. “Ricorsi alla Sede Apostolica dell’abbate di questo monastero sopra la carcera- tione di don Gregorio di Santi Martiri di Trieste fatta dal vescovo di detto luogo”. cart. 1574. La causa della carcerazione non è espressa. Gregorio è priore del monastero. Copertina originale, legato. Proc. 488. “Ordini imperiali trasmessi al monastero de SS. Martiri”. Manca. Proc. 489. “Carte circa la batteria erretta nella posessione de SS. Martiri”. Manca. Proc. 490. “Riduttione delle mansionerie et anniversarii del monastero de SS. Martiri di Trieste”. Manca.

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Busta 118 già 113. Proc. 492 B, Fasc. 5, Sigillo di San Giorgio, 1544, 13 marzo.

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Proc. 491. “Liti del priore de SS. Martiri contro Elena consorte di Pietro Antonio Marche- setti che pretendeva esser preferita sopra un’aquisto fatto per detto priore d’una vigna in Campomarzo comprata da detto Pietrantonio, qual causa doppo un giuditio seguito fu decisa a favor di detto monastero”. Manca. Proc. 492. “Carte doppie concernenti li beni di Trieste”. perg. e cart. 1170 - 1713. Con una perg. del sec. XVI (1500). Contiene una lettera 1170 - 1180, 28 ottobre, Tuscolo di Alessandro III papa in copia, locazioni di vigne, procure, note su legati. Copertina originale, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 492 A. Carte aggiunte relative a beni ed aff ari di Trieste. perg. e cart. 1213 - 1572. Con diciotto pergg. del sec. XIII; ventisette pergg. del sec. XIV (1306 - 1360) e un frammento; undici pergg. del sec. XV (1409 - 1497); dodici pergg. del sec. XVI (1502 - 1572); un registrino cart. cop. perg. di cc. 8 Quaternus om- nium debitorum prioratus Sanctorum Martirum restantium tam pecuniarum quam vini et olei in civitate Tergesti et Iustinopolis pro MCCCCVIII usque in presentem diem tempore mei presbiteri Henrici quondam Mathei procuratoris prefati prioratus sive abbatie Sancti Georgii Maioris de Veneciis (1408 - 1421), la copertina perg. reca un atto del 1413, 8 agosto, Trieste di Nicolò vescovo e conte di Trieste rogato dal medesimo Henricus quondam Mathei publicus imperiali auctoritate notarius; piccolo catastico sciolto 1529. Copertina moderna, processo critico. Proc. 492 B. Miscellanea di carte (regestate) relative ai Santi Martiri. cart. 1360 - 1714. Fasc. 1 Note circa la pieve di Sant’Odorico di giurisdizione del monastero dei Santi Martiri 1360. Fasc. 2 Regolamento fi nanziario del vescovado di Trie- ste 1370, 25 gennaio. Fasc. 3 Liti e cause per riscossione di affi tti e cano- ni, interventi di pubbliche autorità circa suppliche, dichiarazioni di debito 1409 - 1678. Fasc. 4 Scomunica di Venturino da Mantova vicario generale di Antonio di Goppo vescovo di Trieste contro ignoti danneggiatori del campanile dei Santi Martiri 1460, 4 agosto, Trieste (con sigillo aderente di cera sotto carta). Fasc. 5 Elezioni a priore 1464 - 1544. Doc. 1544, 13 mar- zo con sigillo aderente di cera sotto carta. Fasc. 6 Quietanze 1489 - 1736. Fasc. 7 Note sul martirio in Trieste dei santi Primo prete, Marco diaco- no, Giasone e Celiano al tempo delle persecuzioni dell’imperatore Adriano 1490. Fasc. 8 Autorizzazioni a vendere o permutare due terre in Trieste concesse da Teofi lo da Cremona presidente della Congregazione di Santa Giustina 1490, 18 maggio e 1490, 20 maggio, San Benedetto di Polirone (sigilli aderenti di cera sotto carta). Fasc. 9 Causa tra il governatore dei Santi Martiri Michele Pace abate di Santa Maria Rotonda di Ravenna e prete Pie- tro di Rosetta per emolumenti derivatigli da servizi religiosi prestati al tem-

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po della peste 1494 - 1504. Fasc. 10 Rendiconto spese per monache, San Nicolò de Ultra e Santi Martiri sec. XV. Fasc. 11 Lettere di amministrazione e istruzioni amministrative 1504 - 1736. Fasc. 12 Lettera di congratulazioni di Michele Pace monaco di Trieste a Pietro eletto vescovo di Trieste e oratore regio 1505. Fasc. 13 Concessioni e proposte a vendere e livellare beni 1544. Fasc. 14 Lite tra Giorgio da Brescia priore dei Santi Martiri e Giovanni Ma- ria de Camnich per cessione di un credito fatta dal debitore del monastero Giuseppe Bonomo 1598, luglio. Fasc. 15 Note giuridiche sulla sostituzione fi decommissaria sec. XVI. Fasc. 16 Inchiesta disciplinare sul monastero dei Santi Martiri eseguita da Raff aello da Bergamo priore di San Nicolò di Lido e Domenico da Quinzano rettore di San Nicolò de Ultra 1613, 7 agosto. Fasc. 17 Dichiarazioni di buona condotta di Pietro qd. Lorenzo Colombo da Venezia 1636, 11 dicembre. Fasc. 18 Pratiche per il ritiro di uno scrigno depositato in San Giorgio Maggiore da Giovanni Giorgio d’Herbenstein capitano di Trieste 1649 (con sigilli di ceralacca). Fasc. 19 Notazioni sulla buona condotta di don Tranquillo rettore dei Santi Martiri redatta dai sin- daci, rettori e provveditori di Trieste 1652, 10 gennaio. Fasc. 20 Dichiara- zioni sulla malattia contratta da un cavallo del maniscalco Nicolò Vicentini 1693, 23 dicembre, Udine. Fasc. 21 Ordine di pagamento da parte del monastero di San Nicolò di Lido a San Crisogono di Zara 1695, 29 aprile. Fasc. 22 Livelli tra privati 1704. Fasc. 23 Nota di spese per il restauro dei Santi Martiri con disegno a penna della facciata, di un muro laterale e della pianta senza autore 1714. Fasc. 24 Lite tra il monastero dei Santi Martiri e Raimondo e Pietro di Francolsperch fratelli per servitù di luce e prospetto 1733, 10 maggio, Trieste (con sigilli di ceralacca). Fasc. 25 Capitoli di affi t- tanza sec. XVIII. Copertina moderna, processo critico.

B.  Libri contabili dei Santi Martiri di Trieste. già  Fasc. 1 Libro di spese (anche per Capodistria) preceduto da inventario tenuto da pre Rigo de Mathio cart. cop. perg. di cc. 12 1410 - 1421; Fasc. 2 Libretto spese di Antonio de Mirisa camerario del Comune di Trieste e procuratore dei Santi Martiri 1456 - 1464; Fasc. 3 Libretto spese 1460. Computa domini Petri de Salerno prioris olim Sanctorum Martirum contenente anche spese a Ferrara, Codigoro, Comacchio e Pomposa 1460; Fasc. 4 Conti sciolti entra- te e spese per le vigne, per cerimonie (santa Lucia, san Marco, santi Zenone e Giustina, Pentecoste). 1489 - 1723; Fasc. 5 Libro entrate e spese cart. cop. perg. di cc. 93 1567 - 1571; Fasc. 6 Libro entrate e spese “Nicolò. Adì pri- mo zenaro MDLXXXIIII” cart. cop. perg. con legacci di pelle 1584 - 1585; Fasc. 7 Libretto entrate e spese “Cassa del padre don Giorgio in Trieste” cart. cop. cartone 1594 - 1598; Fasc. 8 Libretto entrate e spese anche per libri, oggetti di chiesa, cart. cop. cartone con legacci di pelle e un campione di fi lo (alla p. in data 1622, 28 agosto) 1609 - 1626; Fasc. 9 Libro entrate

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e spese “Conti del priorato di Santi Martiri del anno 1627 et 1628, 1629, 1630” cart. cop. cartone di cc. 95 tenuto da don Silvio di Venezia monaco di San Giorgio Maggiore e cellerario dei Santi Martiri 1627 - 1631; Fasc. 10 Foglio di spese giornaliere 1632 luglio - ottobre; Fasc. 11 Libro entrate e spese “1632, 33, 34, 35, 36, 37” cart. cop. cartone tenuto da don Hilario di Venezia rettore 1632 - 1638; Fasc. 12 Libro entrate e spese “Conti del prio- rato di Santi Martiri del anno 1638, 39, 40, 41, 42” tenuto da don Giovan- ni Dominico di Venezia rettore e cellerario cart. cop. cartone 1638 - 1642.

B.  Libri contabili dei Santi Martiri di Trieste. (segue) già  Fasc. 1 Libro entrate e spese cart. cop. cartone cc. 180 (numerazione contabile) 1645 - 1651; Fasc. 2 Libro entrate e spese cart. cop. cartone 1651 - 1665; Fasc. 3 Libro entrate e spese “Trieste” cart. cop. cartone con legacci di pelle di cc. 47 scritte 1662 - 1665; Fasc. 4 Libro entrate e spese cart. cop. cartone con legacci di pelle 1676 - 1681; Fasc. 5 Libro entrate e spese “In nomine Domini. Libro dell’aministratione de SS. Martiri di Trieste 1705” tenuto da don Giovanni Maria di Venezia rettore cart. cop. cartone 1705 - 1711; Fasc. 6 “Libro de fi tti et livelli 1579 sino 1620” cart. cop. perg. 1579 - 1610; Fasc. 7 Libro di fi tti e livelli cart. cop. cartone di cc. 94 (a c. 51r. si nomina “don Hilario”) 1612 - 1630.

B.  Proc. 493. già  “Carte concernenti li beni in Capo d’Istria e chiesa di Santa Maria del Mon- te”. perg. e cart. 1152 - 1440. Con tre pergg. del sec. XII; diciassette pergg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1354); due pergg. del sec. XV (1439 - 1440); una lettera in copia cart. di Tommaso Donà patriarca di Venezia (1492 - 1504); due suppliche al Papa s. d. circa la giurisdizione della chiesa. Copertina originale, slegato. Proc. 493 A. Carte aggiunte concernenti beni ed aff ari di Capodistria. perg. e cart. 1204 - 1426. Con ventitre pergg. del sec. XIII; sette pergg. del sec. XIV (1321 - 1387); due pergg. del sec. XV (1401 - 1426) (1426, 17 gennaio, Venezia: lettera di Antonio de Massa dell’ordine dei Minori a Michele di Gavardo di Giu- stinopoli); una nota cart. sec. XV (elenco di documenti, s. d., emessi dai vicedomini e relativi ai beni della chiesa, presentati ai canonici procuratori del vescovo di Capodistria). Copertina moderna, processo critico, pergamene con tracce di cucitura. Proc. 494. “Beni e bosco di Muggia”. perg. e cart. 1295 - 1737. Con due pergg. del sec. XIII; una perg. del sec. XVI (1554); un disegno a colori dei beni di Muggia cart. senza autore s. d. (sec. XVI, con autentica di Marco Gritti podestà in data **, 4 agosto); due sommari dei documenti relativi ai beni di Muggia

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1554 - 1678; note sciolte 1709 - 1729; fascicolo legato (con vari sigilli ade- renti di cera sotto carta) di cc. 22 1554 - 1721; fascicolo “Carte appartenen- ti alla vendita del bosco di Muggia” 1736 - 1737 (con vari sigilli aderenti di cera sotto carta). Nomi dei partecipanti ai capitoli. Copertina originale, slegato. Proc. 495. “Donatione fatta al monastero di S. Giorgio Maggiore d’alcuni beni in Città Nuova”. perg. 1106. Con due pergg. del sec. XII. Copertina originale, slegato. Proc. 496. “Carte concernenti li beni di Rimini dall’anno 1200 sino l’anno 1226”. perg. 1174 - 1237. Con una perg. del sec. XII; tredici pergg. del sec. XIII. Copertina originale, slegato, pergg. con tracce di cucitura, alcune pergg. legate. Proc. 497. “Carte concernenti li beni di Rimini dall’anno 1227 fi no l’anno 1287”. perg. 1227 - 1277. Con ventidue pergg. datate del sec. XIII; una perg. sec. XIII con elenco dei beni. Copertina originale, legato con aggiunte.

B.  Proc. 498. già  “Carte attinenti li beni di Rimini dall’anno 1287 fi no l’anno 1300”. perg. 1277 - 1297. Con ventotto pergg. del sec. XIII. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 499. “Carte concernenti li beni di Rimini dall’anno 1300 sino l’anno 1400”. perg. 1300 - 1380. Con trenta pergg. del sec. XIV (1300 - 1386). Del materiale fanno parte due elenchi di proprietà nella zona di Rimini: uno s. d. e uno (cc. 4) con autentica Nicolaus quondam Guiduçoli de Arimino imperiali auc- toritate notarius et iudex ordinarius et nunc notarius et offi cialis super armario librorum extimorum comunis Arimini predictum extimum sumpsi et exemplavi [..] prout inveni in dictis libris in millesimo III LXXX, indicione secunda [..] die ultimo mensis februarii et hoc de mandato [..] Zanotti de cha Lauredano de Venetiis sindici et procuratoris dicti monasterii S. Georgii Maioris [..]. Segue altra autentica di mano coeva; a c. 2v. aggiunta di mano posteriore. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 500. “Carte concernenti li beni di Rimini dall’anno 1400 sino l’anno 1600”. perg. e cart. 1419 - 1588. Con sedici pergg. del sec. XV (1419 - 1490); quindici pergg. del sec. XVI (1501 - 1588). Un doc. perg. (1485, 19 settembre, Cesena; con sigillo aderente di cera sotto carta dei Conservatori del Popolo di Cesena) atto capitolare del monastero di Santa Maria del Monte di Ce- sena recomendatum all’“Uffi cio del Cathavere” 1485, 8 dicembre; un doc. cart. (1492, 5 novembre, Rimini; con sigillo aderente di cera sotto carta dei

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potestas, domini quatuor, consilium et comune civitatis Arimini) procura; un doc. cart. (1583, 20 ottobre, Ravenna; con sigillo aderente sotto carta dei Sapientes ad Utilia di Ravenna) prova di fortuna. Copertina originale, legato con aggiunte.

B.  Proc. 501. già  “Carte concernenti li beni di Rimini dall’anno 1600 sino l’anno 1744”. perg. e cart. 1208 - 1786. Con un fasc. perg. 1642, novembre (cc. 8), lettere, numerose note su esenzioni da dazi per trasporto di viveri (con proclama a stampa 1733, 9 settembre dei Revisori e Regolatori de Datii) e sui diritti di enfi teusi. I beni di Rimini erano stati concessi in enfi teusi alla famiglia Baldi; all’estinzione di questa passarono al monastero di San Giuliano di Rimini e poi alla famiglia Bentivegni. Tra le carte una memoria sulla que- stione di Saverio Giustiniano avvocato nella Curia Romana, altre memorie presentate alla Sacra Congregazione dei Vescovi e dei Regolari s. d. con sommari e una (1788, 18 marzo, un foglio) di Andrea Pellegrini avvocato veneto. Sono pure presenti carte (1787 - 1788) sulla ripartizione dei danni causati dal terremoto del 1786. Una breve nota sugli acquisti di San Giorgio Maggiore nella zona di Rimini 1208 - 1337 ricorda che i titoli del mona- stero sono protetti dal Senato come appare da ducale indirizzata a Sallustio e Isotta Malatesta; elenco dei possidenti veneti nel territorio della comunità di Rimini 1749, 10 marzo. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 501 A. Carte varie concernenti i beni di Rimini dal 1237 al sec. XVIII. cart. 1237 - 1666. a) Lettere relative ad aff ari di Rimini di Francesco Grassi priore, Andrea Ve- neto, Giustino di Ferrara, Pompilio Baldi e altri 1546 - 1666. b) Liti per locazioni di beni a Rimini, con lettere e note varie, anche con Pompilio Baldi, sec. XV - 1573. c) Inventari di beni immobili a Rimini (Sant’Arcan- gelo, Sant’ Ermete) 1390 - 1545. d) Locazioni e contratti di beni a Rimini 1376 - 1631, con libretto “1546. [..] Anno 1483 pestis mala, 1576 pestis pe- ior, 1630 pestis pessima” e uno schema per cifrario. e) Schizzo a penna di casa a Rimini (San Martino in Vinti) sec. XVI. f) Note di conto 1237 - 1645, con lettera 1613, 22 novembre di Berlingerius Gypsius episcopus Ariminensis e nunzio apostolico nel Dominio veneto e libretto “Conto del fator da Ri- mano portò Anzolo nostro fator” 1459 - 1460. Copertina moderna, processo critico. Proc. 501 B. Carte varie spettanti ai beni di Rimini. cart. 1208 - 1788. Note di conto, lette- re di Pietro Giuseppe Giupponi, Antonio e Filippo Bentivegni, Lorenzo Balbi, Giuseppe Bussetti, Giovanni Placido Frontorio e altri circa ammini- strazione dei beni di Rimini; descrizione dei beni di Rimini; un sommario di lite 1546 - 1744; un fasc. “Venerando monastero S. Giorgio Maggiore

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circa beni di Rimini” circa i beni concessi in enfi teusi alla famiglia Baldi e successivamente alla famiglia Bentivegni con regesti di docc. dal 1208 al 1778 e memorie sulla questione dell’enfi teusi; un registrino cart. cop. cart. 1369 - 1371: In isto quaterno sunt descripti omnes introitus et quantitates pecuniarum recepte per reverendum in Christo patrem et dominum dominum Bonincuntrum Dei gratia abbatem monasterii Sancti Georgii de Venetiis pro toto tempore quo fuit vicarius dicti monasterii a Sede Apostolica deputatus. Di mano posteriore Primo de possessionibus Arimini. Oltre che per Rimini con- tiene note per i beni di Venezia, Chioggia, Candia, Roncaiette, Codevigo, Mestre, Trieste e Capodistria. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 502. già  “Affi ttanze antiche de beni di Rimini. Tomo primo”. perg. e cart. 1208 - 1380. Con venti pergg. del sec. XIII; nove pergg. del sec. XIV (1305 - 1380). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 503. “Affi ttanze antiche de beni di Rimini. Tomo secondo”. perg. 1291 - 1400. Con due pergg. del sec. XIII; sette pergg. del sec. XIV (1312 - 1384); una perg. del sec. XV (1400). Copertina originale, slegato, pergamene con tracce di cucitura. Proc. 503 A. Lettere dell’amministrazione di Rimini all’amministrazione centrale. cart. 1505 - 1781. Lettere di Vincenzo Arginello (1505), Andrea Veneto, Fran- cesco Grassi, Alvise Veneto (1642 - 1643), Giustino Ceresara, Pietro Giup- poni, Giuseppe Bussetti (1702 - 1781) e altri. Lettere da Ravenna di Vin- cenzo da Piacenza e Giustino da Ferrara con notizie su statue e lavori di Alessandro Vittoria e di Giovanni Battista Pagliari 1642 - 1643), di ammi- nistrazione 1763. Copertina moderna, processo critico. Proc. 504. “Carte concernenti li beni di Bologna principiano l’anno 1078 sino l’anno 1193”. perg. 1080 - 1197. Con dieci pergg. del sec. XI; venticinque pergg. del sec. XII. Copertina originale, slegato. Proc. 505. “Carte concernenti li beni di Bologna dall’anno 1193 fi no l’anno 1413”. perg. 1198 - 1351. Con due pergg. del sec. XII; ventiquattro pergg. del sec. XIII; otto pergg. del sec. XIV (1311 - 1351). Copertina originale, slegato. Proc. 506. “Carte concernenti li beni di Bologna principiano l’anno 1413 sino l’anno 1742”. perg. e cart. 1089 - 1777. Con sei pergg. del sec. XV (1413 - 1486); cinque

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pergg. del sec. XVI (1529 - 1536); una perg. del sec. XVII (1634); fascicolo 1713, die 22 decembris. Locatio emphiteotica [..] domini canonici Francisci et domini Astorgii [..] de Tortorellis [..] ab [..] monachis S. Georgii Maioris Venetiarum con un disegno a colori 1713, 10 novembre, Bologna di Ago- stino Biancossi pubblico agrimensore in copia del sec. XVIII di Giovanni Maria Casalini pubblico perito agrimensore di beni a San Nicolò di Funi; copia cart. sec. XVIII del doc. 1089, 23 novembre; atti di amministrazione, ricevute, elenco di documenti 1713 - 1777. Copertina originale, legato con aggiunte.

B.  Proc. 507. già  “Diverse affi ttanze vecchie de beni di Bologna”. perg. 1230 - 1351. Con dieci pergg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1351). Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 508. “Donatione della chiesa di S. Stefano di Fune”. perg. 1089 - 1130. Con due pergg. del sec. XI; quattro pergg. del sec. XII. Copertina originale, slegato, pergamene con tracce di cucitura. Proc. 509. “Carte concernenti la chiesa di S. Stefano di Fune nel territorio di Bologna prin- cipiano l’anno 1130 sino l’anno 1253, sono liti per la giurisdittione di quel- la. Tomo primo”. perg. 1239 - 1253. Con diciassette pergg. del sec. XIII. Copertina originale, legato. Proc. 510. “Carte concernenti la chiesa di San Steff ano di Fune nel territorio di Bologna principiano l’anno 1254 sino l’anno 1425, sono liti per il ius di detta chiesa. Tomo secondo”. perg. e cart. 1254 - 1475. Con sedici pergg. del sec. XIII; due pergg. del sec. XIV (1311 - 1314); tre note cart. (1348 - 1475) conte- nenti elenchi di beni e masserizie del monastero, oggetti di chiesa e libri. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 511. “Registro di diversi instromenti spettanti li beni di Bologna”. perg. 1084 - 1275. Contiene un fascicolo legato di copie notarili del sec. XIII 1092 - 1275 (cc. 8) e, slegati, tre registri frammentari: 1089 - 1260 (cc. 2), 1086 - 1202 (cc. 2), 1084 - 1275 (cc. 4). Corrisponde al codice G, nell’ed. siglato F. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 512. “Diverse lettere spettanti li beni di Bologna”. cart. 1591 - 1714. Lettere di Giosef- fo Ghislardi, don Graziano da Bologna, Prudenzio, Florberto, Flaminio da Ravenna, Andrea Ghislardi, Giacomo Filippo Viggiani, Michel Pio da Pa- via; pareri in causa (Marco Antonio Zaniboni, Bernardinus Scotus, Giacomo Gallo iuris utriusque doctor et comes atque in patavino gymnasio primarius iu- ris interpres, Matteo Massa avvocato, Victor Durante advocatus e altri) circa

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beni concessi in enfi teusi alle famiglie de Ponticelli e Ghislardi e problemi legati alla successione per linea femminile. Copertina originale, legato, danni per inchiostro ferroso.

B.  Proc. 513. già  “Carte doppie appartenenti a beni di Rimini e Bologna”. cart. 1413 - 1536. Loca- zioni; note di conto; misurazioni; licenza dei defi nitori del capitolo generale della Congregazione di vendere beni a Bologna e di permutare beni in Me- strina 1473, 26 maggio, San Benedetto di Polirone (con sigillo di cera ade- rente sotto carta) della Congregazione di Santa Giustina; una lettera 1484; “Libriçolo di monasterio di San Georgio Maiore da Venetia” cart. cop. perg. (molto danneggiato) contenente spese, annotazioni, copie di documenti del monastero di Santo Stefano di Fune 1413 - 1481. Copertina originale, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 514. “Donatione fatta di questo monastero in Ferrara”. perg. 1084. Con una perg. del sec. XI. Copertina originale, slegato. Proc. 514 A. Carte concernenti aff ari nel Ferrarese. perg. 1274 - 1347. Con sette pergg. del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1347). Copertina moderna, processo critico. Proc. 514 B. Carte relative ad aff ari nel Mantovano. perg. 1229 - 1564. Con ventuno pergg. del sec. XIII; tre pergg. del sec. XIV (1309 - 1348); una perg. del sec. XV (1452); una perg. del sec. XVI (1564). Un documento del 1348, 4 luglio, Venezia reca il testamento di Mantovano fi glio qd. Floriamonte de Bianchi di Mantova. Copertina moderna, processo critico. Proc. 515. “Beni di Massa lasciati a questo monastero da Stefano di Lugugnano”. perg. 1234. Testamento di Stefano Lugnano dal confi nio di San Matteo, in data 1234, gennaio, Rialto. Copertina originale, legato. Proc. 516. “Donazioni e concessioni de beni in Negroponte, Tebe, Candia, Pera et altri luo- ghi nel Levante a questo monastero ed il jus delle misure in Redesto”. perg. e cart. 1090 - 1787. Con una perg. del sec. XI; ventisette pergg. del sec. XII; tredici pergg. del sec. XIII; nove pergg. del sec. XIV (1308 - 1392); sedici pergg. del sec. XV (1419 - 1464) tra cui due ducali: di Francesco Foscari (1445, 29 aprile) e Cristoforo Moro (1464, 12 maggio). Tra il materiale cartaceo atti e conti relativi all’amministrazione della chiesa di San Marco di Negroponte (questioni giurisdizionali, affi ttanze della chiesa e dei beni,

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recupero oggetti della chiesa, una obbligazione di pagamento del fi tto di Alvise Giustinian fi glio qd. Donato del 1424 con sigillo aderente di cera sotto carta) e dei beni del monastero in Candia; foglio cart. cucito in vari pezzi con copia documenti 1221, maggio - 1288, maggio; un atto (1405, 28 aprile) di Giovanni Contarini patriarca di Costantinopoli; un registrino cart. “1444. Beni di Candia” e sul rovescio “Ihesus. 1444 [..]. Conto man- dado de Candia”. Copertina originale, slegato. Il titolo, da “ed il jus”, di altra mano. Tutto il materiale cartaceo danneggiato. Proc. 517. “Affi ttanze de beni di Negroponte, Tebe, Candia, Pera erano di ragione di que- sto monastero”. perg. e cart. 1206 - 1560. Con sei pergg. del sec. XIII; tre pergg. del sec. XIV (1323 - 1340); tre pergg. del sec. XV (1400 - 1464); una lettera del Collegio cart. 1560, 12 luglio al bailo in Negroponte relativa all’abbazia di San Benedetto di Pera. Copertina originale, slegato. Proc. 517 A. Conti relativi a beni di Candia. cart. 1427 - 1428. Libretto cart. cop. perg. (con- tenente sermoni sui Vangeli del sec. XI) di cc. 35 scritte “Extrato del libro de don Zen monacho del monastero de San Zorzi Mazor de Vinexia dei conti ch’el fe cum li habitadori e altre persone de Chandia fi nisse in diversi tempi parte fi n 1428 parte fi n 1429 chomo apare a le soe partide”. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 518. già  “Beni di Pelestrina”45. perg. 1092 - 1607. Con due pergg. del sec. XI; venti pergg. del sec. XII; trentaquattro pergg. del sec. XIII; due pergg. del sec. XIV (1304); una perg. del sec. XV (1485); una perg. del sec. XVII (1607). Copertina originale, slegato. Proc. 519. “Giurisdizioni di aque in Pelestrina”. perg. 1128 - 1313. Con cinque pergg. del sec. XII; cinque pergg del sec. XIII; una perg. del sec. XIV (1313). La perg. 1285, 1 agosto contiene la sentenza dei Giudici del Piovego n. 11. Copertina originale, slegato. Proc. 520. “Divisioni de canali di questo monastero, di quelli di S. Lorenzo e S. Zacharia dalli canali dal publico”. perg. 1322 - 1324. Con due pergg. del sec. XIV (sentenza dei Giudici dell’Esaminador 1322, 23 settembre, Rialto e dei Giudici del Piovego 1324, 17 luglio, Rialto sentenza n. 70). Per i documen- ti in copia o estratto contenuti nella sentenza dei Giudici dell’Esaminador v.

45. Il processo, insieme con i numeri seguenti 519, 520, 521, è registrato nel Catastico T. I a c. 140v. in B. 9.

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le notizie XLVII (anteriore al 1019, marzo ***); XLVIII (anteriore al 1019, marzo, ***); XLIX (989, 1004 o 1019, marzo, Rialto); L (anteriore al 1019, settembre, ***); LI (anteriore al 1019, settembre, ***); LII (989, 1004 o 1019, settembre, Rialto); LIII (989, 1004 o 1019, ottobre, Rialto); CII (1079, agosto, Rialto); CXL (1079, agosto - 1108 marzo, [Rialto]); CXLI (1108, marzo, Rialto); CCXLVIII (1151, marzo, Rialto); CCLXXXVIII (coevo al 1160, gennaio, [Rialto]); CCLXXXIX (1160, gennaio, Rialto). Per i documenti contenuti nella sentenza dei Giudici del Piovego v. le no- tizie XXXIV, LVIII, CII, CXIII, CXL, CXLI, CCLXXXVIII, CCLXXXIX, CCXC, CCXCI, CCCXXIV, CCCLXXII, CCCLXXIII, CCCLXXXII, CCCLXXXIII, CCCLXXXIV, CCCLXXXV, rimandando per ulteriori note all’edizione della sentenza n. 70 sopra citata.46 Copertina originale, legato con aggiunte. La sentenza dei Giudici dell’Esaminador è aggiunta.

B.  PProc. 521. già  “Liti di questo monastero con l’abbate di S. Cipriano di Murano sopra la giuri- sdizione di una valle da pesce posta in Pelestrina luoco detto Palusella quale non è più in possesso del monastero essendo stata confi scata dal Prencipe l’anno 1562 come appar dal libro maestro di detto anno a carte 544”. perg. e cart. 1037 - 1492. Il libro maestro non è presente. Fasc. I Documenti ed atti di procedura 1471 - 1488, elenco (due fogli cart.) con brevi rege- sti di documenti dal 1150, altro elenco (un foglio cart.) con regesti dal 1192). Fasc. II Processo 1488 Processus monasterii Sancti Georgii Maioris Venetiarum cum reverendo domino abbati Sancti Cypriani. Con brevi regesti di documenti dal 1062. La causa si svolge dinanzi al vescovo di Pola dele- gato apostolico. Fasc. III Processo 1489 (sei fascicoletti): interrogatorio dei testi, allegazioni delle parti, brevi regesti di documenti dal 1037. La causa si svolge dinanzi al vescovo di Padova giudice deputato. Fasc. IV Processo 1490 - 1491 con regesti di documenti dal 1158, lettera di Pietro vescovo di Padova (1491, 4 gennaio con sigillo aderente di cera sotto carta), lettera di Sebastiano da Brescia priore di Santa Corona di Vicenza (sec. XV, due esemplari, uno con sigillo aderente di cera sotto carta), parere di Pietro Al- bignano 1491, 7 ottobre. Fasc. V Lite per un’acqua presso Murano 1494. Fasc. VI Pergamene sec. XV: 1491, 28 ottobre, Verona, presentazione a Simone di Martinengo priore di San Giorgio in Braida di Verona di lettera di Innocenzo VIII papa (1491, 28 settembre) che gli commette, insieme con altri, la cognizione della causa tra San Giorgio Maggiore e San Cipriano di Murano circa l’acqua Palusella. 1492, 23 luglio: accordo tra San Giorgio Maggiore e San Cipriano con la mediazione del doge Agostino Barbarigo

46. In Codex Publicorum, vol II, a cura di Bianca Lanfranchi Strina, Venezia 2006, n. 70, pp. 518-535.

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circa la valle Palusella. Fasc. VII Due disegni a colori senza autore s. d. (sec. XVI) dell’acqua Palusella presso Pellestrina, con numerose note: “Desegno de le aque nostre de Pelestrina” e “Desegno de Pellestrina de le aque nostre”. I fascicoli I - IV contengono vari brevi regesti di documenti presentati dalle due parti in causa, talvolta con date imprecise o errate: v. le notizie LXII (coevo al 1037, giugno, Rialto); LXIII (1037, giugno, Rialto); LXXVII (1062, set- tembre - dicembre o 1063, gennaio - febbraio, Rialto); CCXLII (1150, set- tembre, Rialto); CCLXXXIII (1158, dicembre, Chioggia); CCCIX (1166, settembre, Rialto); CCCXX (1168, settembre, Rialto); CCCXXXVII (1172, 6 - 31 o 26 - 31 dicembre, Rialto); CCCXLII (1173, 6 settembre, Rialto); CCCLX (1176, agosto, Rialto). Copertina originale, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 521 bis47. “Carte appartenenti al monastero di S. Maria Novella de padri Serviti alla Giudec- ca”. cart. 1338 - 1518. Con estratto del testamento di Marsilio da Carrara fi glio qd. Perenzano (1338, 8 marzo) che ordina la costruzione a Venezia di un monastero sotto il titolo di Maria Vergine da assegnare ai Serviti e posto sotto il patronato dei Procuratori di San Marco. Il monastero venne costruito alla Giudecca. Alcune note su un monastero a Caziviaga diocesi di Padova da costruire per lascito di Alessandro Turella cittadino veneto ad uso dei frati di Santa Maria Novella alla Giudecca, con lettera di Giulio II papa (1503, 26 novembre, Roma San Pietro) a Francesco de Pace canonico di Treviso (inserti riferimenti a interventi precedenti di Innocenzo VIII e Alessandro VI). Copertina originale, slegato.

B.  Proc. 52248. già  “Legato alli religiosi e serventi di questo monastero d’un pasto o sia infermaria di vitello il primo giorno dell’anno lasciato da Gerolamo Ghelfo con l’obligo d’una messa a dispositione del padre abbate in detto giorno”. cart. 1731. Il Ghelfo fi glio qd. Alvise era portinaio del monastero. Nomi dei partecipanti al capitolo. Copertina originale, legato. Proc. 52349. “Livello aff rancabile per capitale di ducati 6000 a debito del monastero et a cre- dito delli signori Alessandro e Michiel zio e nipote Zois nell’anno 1729, 17 settembre. Deposito del monastero per aff rancatione del capitale sudetto l’anno 1740, 15 marzo. Aff rancatione del capitale sudetto col saldo delli pro nello stesso anno 1740, 29 marzo”. cart. 1729 - 1740. Con punto di testamento di Michele Zois qd. Giovanni Battista 1731, 8 febbraio e atto

47. Processo senza numero non registrato nel catastico. 48. Il processo è registrato nel Catastico T. I c. 54r. in B. 9. 49. Il processo insieme con i nn. 524 e 525 è registrato nel Catastico T. I c. 110r. e v. in B. 9.

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Busta 128 già 123. Proc. 521, Fasc. VII, Disegno acqua Palusella e dettaglio., s.d., s.a. sec. XVI.

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della Sacra Congregazione dei Vescovi e dei Regolari in data 1739, 6 marzo. Il livello è fondato su una possessione a Barbarana. “Livello per capitale di ducati 6000 a debito di questo monastero et a credito delli signori Zoiis. C. Aff rancato”. cart. 1729. Due fascicoli con lo stesso numero. Il primo (1729 - 1740) con copertina origi- nale, legato con aggiunte; il secondo segnato C (1729) con copertina origi- nale, legato. I titoli sono di varie mani. Proc. 524. “Proclama del magistrato della Bestemia che prohibisce le sfi de de laché al corso nell’orto del monastero di S. Georgio. Terminazione del magistrato de V Savii alla Mercanzia inhibitiva a mercanti turchi d’introdursi nel mona- stero e nell’orto e approvata con decreto dell’eccellentissimo Senato”. cart. 1726 - 1757. I mercanti turchi esercitavano contrabbando di tabacco. Il proclama degli Esecutori contro la Bestemmia è in data 1726, 4 giugno; la terminazione dei Savi alla Mercanzia 1757, 3 agosto. Copertina originale, legato. Il titolo, da “Terminazione “, di altra mano. Proc. 525. “Scritture contro li padri Scoppettini di S. Salvador per la precedenza nelle pro- cessioni attentata ma non conseguita sopra de Benedettini, descrizione del successo e carte appartenenti al medesimo”. cart. 1729 - 1732. Memorie, lettere, stampa [..] Clementis XII [..] constitutio quae nonnullas apostolicas li- teras ordinibus Regularibus et Mendicantibus a piae memoriae Benedicto papa XIII concessas moderatur ac reducit ad terminos juris communis [..], Roma Santa Maria Maggiore, 1732, 30 marzo, varie memorie in causa tra cui due di padre Francesco Rota decano lettore di sacra teologia in San Giorgio Maggiore, altra di Francesco Maria Ricci romano professo in San Paolo di Roma lettore de sacri canoni nel Seminario vescovile di Brescia con, oltre a numerose citazioni dottrinali nei testi, nota bibliografi ca fi nale “se insorges- sero ne tempi venturi più tali vessazioni [..]”. Copertina originale, legato con aggiunte. Danni per inchiostro ferroso. Proc. 52650. “Decreto del Senato che essenta il parocco di Monestier dal prendere il poses- so temporale di detto benefi cio per eser della mensa di detta badia”. cart. 1593 - 1764. Con (in copia) ducali di Pasquale Cicogna 1593, 18 settembre e Leonardo Donà 1610, 18 settembre; delibera del Collegio 1728, 3 luglio e decreto del Senato in data 1728, 18 settembre. Copertina originale, legato. Proc. 52751. “Decreto del Senato che concede licenza al monastero di S. Georgio di tagliar

50. Il processo è registrato nel Catastico T. II c. 371 in B. 9. 51. Il processo è registrato nel Catastico T. II c. 739r. in B. 9. I processi successivi non sono registrati nel Catastico.

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alcune zocche nel bosco di Barbarana”. perg. e cart. 1728. Con una perg. del sec. XVIII: ducale di Alvise Mocenigo (1728, 18 settembre) relativa al possesso temporale dell’abbazia di Santa Maria del Pero di cui al Proc. pre- cedente. Il decreto del Senato è in data 1728, 4 marzo. Copertina originale, legato. Proc. 528. “Descritione delle solenni publiche funtioni fatte nella ducale chiesa di S. Marco ed in questa nostra di S. Giorgio Maggiore in occasione della rinovatione del culto e della concessione dell’offi zio e messa di s. Pietro Orseolo doge di Venetia poi monaco del nostro ordine”. cart. 1731. Relazione sulle ceri- monie di Colombano Capellis prefetto dell’archivio di San Giorgio, parte del Senato (1731, 19 maggio), decreto della Sacra Congregazione dei Riti (stampa 1731, 28 aprile) polizze di spese, anche per la musica. Copertina originale, legato. Danni per inchiostro ferroso. Proc. 529. “Memorie della traslazione della sacra reliquia di s. Pietro Orseolo mandata in dono alla serenissima Republica dall’abbate e monaci di Cossano52 da quel monistero a questo di S. Giorgio Maggiore e da questo al tesoro di San Mar- co con le descrizioni della recognitione e d’altre publiche e private funzioni, decreti di Senato, scritture, lettere, formalità e spese di questo monastero nell’allogio dato ai due monaci portatori della medesima, decreti della Sa- cra Congregatione de’ Riti per l’estensione e per la concessione dell’offi zio, lezioni ed orazione proprie ed altro spettante sì alla sudetta santa reliquia che all’istaurazione del culto dello stesso santo”. cart. 1715 - 1732. Con va- rie stampe: decreto della Sacra Congregazione dei Riti (1731, 28 aprile - 2 maggio); fascicoletto “Relazione distinta della solenne funzione [..]”, Vene- zia 1733 (c. 45); Die XIV januarii in festo s. Petri Urseoli [..] due versioni, Venezia 1734 (c. 73). Comprende pure parte del Senato 1733, 11 aprile (c. 68) per invio “alli rettori delle città del Dominio [..] se ne trasmettono le stampe” da consegnare al vescovo perchè le inserisca nel calendario ecclesia- stico della sua diocesi, con incollato stampa Decretum Venetiarum 17 genna- io 1733. Inserto legato (c. 71) disegno dell’osella con “l’imagini delle sante ossa e della sacra urna” e dall’altro lato Caroli Ruzini principis munus anno II. B. Z. Nel fasc. anche orazione anonima s. d. In funere [..] Bonaventurae Finardi Sancti Georgii Maioris Venetiarum abbatis oratio. Copertina originale, legato. Danni per inchiostro ferroso. Proc. 530. “Mansonaria instituita dall’eccellentissimo signor kavalier e procurator Girolamo Venier per l’anima della qd. eccellentissima Paolina Malipiero sua moglie

52. Il monastero di Cossano è St-Michel e St-Germain d’Auxerre di Cuxa in Francia [Cottineau 1935, I, col. 937; v. Opere citate].

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sopra capitale di ducati 4000 correnti investito alli 4 per cento nella ve- neranda Scola di San Rocco di questa città”. cart. 1731 - 1764. Nomi dei partecipanti al capitolo. Nel testo: Paolina Malipiero Mocenigo; Girolamo Venier è fi glio qd. Nicolò come nel seguente processo che precisa altre pa- rentele. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 531. “Mansioneria istituita dalli nn.hh. Lunardo e Nicolò Venier in suff ragio dell’ani- ma del fu n.h. messer Girolamo Venier kavalier procurator di S. Marco sopra capitale di ducati 2250 investito al 4 per cento all’Offi zio della Seta. Trasportato il capitale al deposito Novissimo”. cart. 1722 - 1757. Nomi dei partecipanti al capitolo. Lunardo è fi glio qd. Nicolò (fratello del testatore); Nicolò è fi glio di Lunardo (nipote del testatore). Copertina originale, legato. Proc. 532. “Sentenze di nullità di professioni di alcuni monaci e metodo tenuto dal mona- stero in tali cause et in fi ne un’allegazione dell’iurisconsulto Ioanni Crucis sopra questa materia”. cart. 1736 - 1742. Con la stampa Censura adversus brevia quae oblique et subreptitie impetrantur a Sancta Sede pro commissione causarum nullitatum professionum Regularium eorumdemque modernam ma- lam interpretationem per quam, ut inquit Fagnanus53 in cap. perlatum de his quae vi et cetera, volentibus exire e religione pons aureus construitur, auctore Joanne Crucis advocato ecclesiastico veneto, Roma 1742. Tra i monaci inte- ressati alla nullità di professione citati Angelo Benedetto Schietti al secolo Antonio fi glio del conte Angelo e di Regina Boldù; Sebastiano Salvioni al secolo Giovanni Battista, Giovanni Francesco Briani. Atti di Clemente XII papa 1736, 21 febbraio, Roma Santa Maria Maggiore; Benedetto XIV papa 1740, 12 settembre, Roma Santa Maria Maggiore; 1741, 9 novembre, Roma Santa Maria Maggiore; 1742, 5 marzo, Roma Santa Maria Maggiore. Memoria di Victor Franceschini avvocato, note varie, atti di procedura. Copertina originale, legato. Proc. 533. “Bolle ed altro appartenenti all’abbazia di S. Andrea di Busco unita alla Congre- gatione Cassinense per rinuntia dell’eminentissimo signor cardinale Angelo Maria Querini fu ultimo comendatario della medesima”. cart. 1729 - 1741. Con (a stampa) decreto di Clemente XII papa 1739, 28 aprile, Roma Santa Maria Maggiore; atto della Congregazione Cassinese con nomi dei parte- cipanti 1741, 1 maggio, Santa Giustina di Padova; decreto di Benedetto XIII papa 1729, 20 gennaio, Roma San Pietro; un disegno a penna (senza

53. Fagnanus indica probabilmente Prospero Fagnani Boni (1588 - 1678) [D.B.I., ad vocem, vol. 44, pp. 187-189; v. Opere citate].

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autore, s. d.) del monumento con iscrizione (1740) dello scultore Antonio Gai da porre nella chiesa di Sant’Andrea in Bosco (diocesi di Ceneda). Copertina originale, legato con aggiunte. Danni per inchiostro ferroso. Proc. 534. “Carte appartenenti alla Seconda e Quinta Presa per l’escavazione del soprabondan- te ed altro”. cart. 1739 - 1751. Delibere, stampe (Savii Essecutori alle Acque 1739, 1 giugno; Senato 1751, 29 maggio in due esemplari; “Li confi ni delle sette prese della Brenta formate dal Collegio [..] all’Acque l’anno 1602 sono li seguenti”); fasc. legato “Monaci S. Giorgio Maggior” 1749 - 1750, con proclama a stampa dei Savii et Esecutori all’Acque 1749, 9 maggio; prospetti degli obbligati per l’imposizione di un campatico per il raff orzamento degli argini della Brenta tra Curtarolo e Vigodarzere in seguito ad alluvione. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 535. “Descrizione di ciò che si prattica nelle visite delle chiese sogette alla badia di Pero e modo di dare l’investiture a religiosi Secolari, formule delle patenti sì per monaci che per preti ad esse chiese destinati, di coadiutori e di economi, con in fi ne un rescritto della Sacra Congregazione de’ Vescovi e Regolari che determina che l’approbazione da farsi da vescovi debba essere durante l’esercizio della cura e non ad annum”. cart. 1739 - 1745. La visita è com- piuta nel 1739 da Veremondo Musitelli abate di San Giorgio Maggiore e perpetuo amministratore dell’abbazia del Pero. Comprende inventario de- gli oggetti mobili portati da Venezia per le celebrazioni; quattro moduli (stampa e ms.) 1744 - 1745 di relazione della visita; decreto (a stampa) di Benedetto de Luca vescovo di Treviso (1744, 25 gennaio). Le chiese visitate sono San Benedetto di Zenson di Piave, San Mauro di Roverè, Sant’Andrea di Barbarana e San Marco di Fagarè. Copertina originale, legato. Danni per inchiostro ferroso. V. nota al Proc. 527. Proc. 536. “Livello con l’Arte de Luganegheri a credito di questo monastero capital ducati 8000 a quatro per cento ed altro col pio Ospitale degl’Incurabili capitale ducati 1150 a 3 1/2 per cento, li ducati 8000 sopradetti e ducati 900 di quest’ultimo livello sono dinaro fatto esborsare da sua Maestà Cesarea e Cattolica al monastero per la compreda fatta da detta Maestà de beni che possedeva il monastero in Trieste. Trasportato al deposito Novissimo al 3 1/2 per cento”. cart. 1739 - 1757. Copertina originale, slegato. Il titolo, da “Trasportato”, di altra mano. Proc. 537. “Esenzione di questo monastero dalla tansa degl’ortolani tagliata con decreto dell’eccellentissimo Senato dell’anno 1744”. cart. 1732 - 1744. L’esenzione, oltre che dal monastero di San Giorgio, era stata richiesta dal monastero di San Domenico di Castello. Il decreto del Senato è in data 1744, 21 marzo. Copertina originale, legato.

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Proc. 538. “Terminazione de Capi dell’eccelso Consiglio di X colla quale vien concesso all’abbate di S. Giorgio di poter intervenire, per sé o per un monaco da lui deputato, alle ballotazioni de piovani in quelle parochie che il monastero possede stabili”. cart. 1740. La terminazione (1740, 18 agosto) si riferisce, oltre che a San Giorgio, anche al monastero di San Nicolò di Lido. Copertina originale, slegato. Proc. 539. “Anniversario de l’eminentissimo nostro Querini”. cart. 1729 - 1741. Si tratta del cardinale Angelo Maria Querini. Atto della Congregazione Cassinese, con i nomi dei partecipanti, 1741, 1 maggio, Santa Giustina di Padova; accluso il decreto di Clemente XII papa (1739, 28 aprile, Roma, Santa Maria Mag- giore) a stampa. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 540. “Mansioneria instituita dal n.h. ser Alessandro Corner in sufraggio de l’anima sua ed altri come nel instromento sopra capitale di ducati 3000 investito al 4 per cento all’Arte de Luganegheri. Item consegna fatta in mano del commissario testamentario del deposito che il sudetto n.h. ser Alessandro Corner teneva nel scrigno di questo monastero. Il capitale che era all’Ar- te de Luganegeri ora è trasportato al deposito Novissimo ut intus”. cart. 1745 - 1758. Alessandro Corner è fi glio qd. Francesco; il commissario è Anzolo Memo terzo detto Michiel. Nomi dei partecipanti al capitolo e in- ventario del contenuto dello scrigno. Copertina originale, legato. Il titolo del processo è di varie mani.

B.  Proc. 541. già  “Punto del testamento del n.h. ser Giovanni Battista Lippomano concernente all’abbate di questo monastero nel caso come in esso testamento”. cart. 1733. Il testamento (1733, 3 settembre) di Giovanni Battista Lippomano fi glio qd. Antonio prevede un lascito per la celebrazione di una messa in caso di morte di nobile veneto. Il fi glio del testatore, Bernardo, è monaco in San Giorgio Maggiore. Copertina originale, legato. Proc. 542. “Carte spettanti al Consortio della Cavaizza”. cart. 1679 - 1745. Con proclama a stampa dei Savii et Esecutori all’Acque 1745, 23 dicembre. Note circa il campatico sui beni della Settima Presa a Rosara. Copertina originale, legato. Proc. 543. “Decreti del Clero veneto spettanti agl’anniversari degli Ziani che devono da esso celebrarsi ogni anno in questa nostra capella di s. Paolo Martire”. cart. 1749 - 1750. Le date più opportune per la celebrazione, in considerazione

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del clima invernale (“tempi sinistri”), vengono stabilite dai presidenti delle Nove Congregazioni del Clero di Venezia con atti in data 1749, 6 settembre e 1750, 10 marzo (sottoscrizioni autografe, entrambe con sigillo aderente di cera sotto carta, Petrus Costadoni notarius et cancellarius); la cappella è detta “volgarmente dei morti”. Copertina originale, legato. Proc. 544. “Instrumenti appartenenti all’aff rancazione fatta dalla Cassa Veneta Cassinense alla reverendissima Procuratia Generale di Roma, sono inclusi l’instromen- ti di soldo preso a censo dal monastero di San Giorgio Maggiore per la suddetta aff rancazione”. cart. 1743 - 1750. Comprende cinque fascicoli: “1743. Instromento di livello passivo per anni tre della Cassa Veneta col monastero di S. Polo d’Argon [..]”; “1743. Instromento di livello passivo per anni cinque della Cassa Veneta con [..] Alfonso degli Oddi nobile pado- vano [..]” 1743 - 1750; “Processo concernente alla francazione [..] fatta dalli monasteri veneti con la reverendissima Procura Generale in Roma” 1743; “Monastero di S. Giorgio Maggiore. Instrumento di francazione con la Pro- curatia Generale di Roma [..] 1743”; “Instrumento di livello passivo col signor Francesco Ghedinelli trasportato dal livello del signor conte Oddi”. Copertina originale, slegato. Proc. 545. “Instromento di livello a credito del monastero di S. Polo d’Argon a debito di questo nostro”. cart. 1754. Il livello, fondato su una bottega a San Zulian, giustifi cato per spese necessarie alla riparazione del coro d’inverno, di una campana, di fabbriche in città viene autorizzato dalla Sacra Congregazione dei cardinali (atto in data 1754, 30 agosto con sigillo aderente di cera sotto carta). Atto capitolare con i nomi dei partecipanti, lettere, osservazioni. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 546. “Copia dell’istromento fatto in occasione dell’invenzione delle ossa del servo di Dio Nicolò Giustiniani fu religioso nel monastero di S. Nicolò del Lido ed altre notizie ad esso appartenenti”. cart. 1756 - 1771. Comprende l’istro- mento in data 1756, 17 aprile, Murano (con sigillo aderente di cera sotto carta); relazione in forma di lettera anonima (1758, 1 marzo, Murano) con “fragmenti del papiro enunziato in questa lettera”; altra relazione 9 genna- io 1758 (m.v.) in S. Nicolò di Lido. Oltre al materiale precedente, legato alla copertina, un fascicolo slegato con copertina di carta a fi ori contenente relazione notarile (1770, 30 gennaio m.v. - 8 febbraio m.v.) anche con in- tervento dei Provveditori alla Sanità. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 547. “Carte appartenenti allo spoglio del fu padre don Lodovico Dolce”. cart. 1688 - 1758. Il monaco, al secolo Agostino fi glio di Orazio qd. Giovanni e

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di Caterina Magno fi glia Zuanne qd. Marco, fa professione con rinunzia ai beni in data 1716, 4 gennaio e muore il 12 aprile 1757. Il materiale com- prende cinque fascicoli di livelli stipulati dal Dolce (1728; 1733 - 1749; 1744 - 1757; 1748 - 1757; 1749 - 1758); fascicolo con la professione di fede; fascicolo con il testamento di Caterina Magno (1722, 24 novembre); fascicolo 1689 - 1738 sul patrimonio familiare (contratti di nozze, beni a Bassano) con inventari di oggetti mobili. Copertina originale, slegato. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”.

B.  Proc. 54854. già  Lettere. Fasc. 1 da Sant’Andrea in Bosco 1642 - 1759 di Lorenzo Veneto, Tadeo Veneto, e altri. Fasc. 2 da Barletta 1475 (polizza di carico di Bartolomeo Salutati). Fasc. 3 da Barletto in Val di Scalve 1680 di Giovanni Battista Lucha; da Bassano 1613 di Gabriele. Fasc. 4 da Belluno 1675 di Innocenza Miari, Virginia Dogliona priora. Fasc. 5 da Bergamo 1643 di Raff aele di (..). Fasc. 6 da Bologna 1521 - 1746 di Bernardo Rossi vescovo di Treviso, Nicolò Maria Corbelli, Vitale di Parma, Giovanni Battista Rota, Eugenio Condulmer. Fasc. 7 da Bovolenta 1671 - 1769 di Francesco Dan burchiero, Pietro Contuvenian (?). Fasc. 8 da Brescia 1504 - 1770 di Francesco Rosa, Floriano di Vicenza, Tranquillo Tachini, Gilmo Capitanio, Leonardo di Brescia, Giovanni Battista di Brescia, Ippolito Montini, Lodovico Pedrazo- lo, Angelo Maria Zamboni, Luigi Maria di Brescia, Carlo Maria Masnago, Angelo da Desenzano, e altri; da Santa Eufemia di Brescia 1505 - 1513 di Ioannes, Bartholomeus; da Brugnera 1734 di Giacomo Cargnello; da Bueggio 1683 - 1685 di Giovanni Battista Orsini. Fasc. 9 da Capodistria 1703 - 1704 di Giovanni Bezini, Marino Peroni; da Castellavazzo 168(..) di Andrea de Rul tagliapietra; da Cavazzo 1769 di Giacomo . Fasc. 10 da Cesena 1483 - 1643 di Iohannes Petrus, Iohannes Percy Anglicus, Arcan- gelo di Ravenna, Tommaso di Ravenna, Isidoro [della Robbia] vescovo di Bertinoro. Fasc. 11 da Chioggia 1642 - 1769 di Benedetto di (..), Anto- nio Rodononie (?); da Cividate 1797 di Giambattista Guadagnini. Fasc. 12 da Correzzola 1642 di Marco di Venezia abate; da Chiuppano 1593 di Daniele di Sclipi (?). Fasc. 13 da Ferrara 1673 - 1763 di Alessandro di Venezia, Alvise Zeno, Mauro da Forlì, Girolamo di Ferrara, Orsola Vandini Perondolo, Andrea Perondoli (con notizie musicali); da San Benedetto di Ferrara 1513 - 1642 di Antonius, Andrea di Mantova. Fasc. 14 da Firenze 1424 - 1800 di Lucas Iacobi Hispanus confessore generale di Santa Brigida in Paradiso di Firenze, Americo [Corsini] arcivescovo di Firenze, Federico Manfredini, Onorato Buonamici (22 marzo 1800, di giubilo per l’elezione di Pio VII papa). Fasc. 15 da Follina 1683 di Vettor Giera, Carlo Benaglia;

54. Non tutti i nomi sono stati identifi cati. La punteggiatura in parentesi tonda indica cognomi o provenienze non letti e il punto di domanda in parentesi nomi dubbi.

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da Gambarare 1642 di Lorenzo Scrici. Fasc. 16 da Genova 1699 - 1707 di Luigi Maria di Genova, Giovanni Battista Sangiantoff etti. Fasc. 17 da Gravona (?) 1785 di Agnese Belbi; da Guastalla 1767 di Faustino de Ra- dos; da Legnago 1759 di Giuseppe Gianella, prete Bernardo Piccinato; da Lendinara 1705 di Bellin Genari. Fasc. 18 da Mantova (San Benedetto) 1509 - 1763 di Benedetto, Hilarius servus inutilis, Bassianus, Martialis, Pio, Gregorio di (..), Colombano di Mantova, Odoardo di Vicenza e Mode- sto di Cesena, Antonio Lafranchi, Angiolo Federico Giovanelli. Fasc. 19 da San Martino 1770 di Costantino Rotigni; da Massalombarda 1752 di Andrea Perondoli; da Monticello 1685 di Gelmo Capitanio. Fasc. 20 da Milano 1513 - 1795 di Manente portinarius, Giovanni Gobbi, Leandro di Piacenza presidente della Congregazione. Fasc. 21 da Modena 1584 - 1749 di Zaccaria, Giovanni Battista Zeneroli; da Mogliano 1686 di Marco Que- rini; da Montecassino 1683 - 1704 di Teodoro priore e Agostino da Na- poli, Ippolito di Napoli presidente della Congregazione; da Monza 1702 di Antonio Tomasetti. Fasc. 22 da Montagnana 1650 di Alessandro Zorzi podestà. Fasc. 23 da Murano 1713 - 1761 di Taddeo Paiata, Angela Maria Bigaglia badessa di Santa Chiara, Marco Zampolo (note su libri). Fasc. 24 da Napoli 1500 - 1759 di Michael, Benedictus peccator, Girolamo da Mo- nopoli, Felice “ambulante” (descrizione del Vesuvio). Fasc. 25 da San Paolo di Argon 1641 - 1759 di Orazio di Bergamo, Anastasio Caprioli, Giovanni Girolamo di Venezia, Giuseppe Benedetto de Segis. Fasc. 26 da Padova 1499 - 1797 di Felix peccator, Andreas, Iohannes peccator, Antonio Delmo- nico, Stephanus presidens, Panfi lo Salice, Alvise Grimani podestà, Marino Badoer, Angelo Veneto, Anastasio di Vicenza, Giorgio di Padova, Emiliano della Mirandola, Ignatius 1650 osservazioni sulla gestione di un giardino (Orto botanico di Padova ?), Silvestro Rovere, Alvise di Padova, Alessandro Busanelli, Fulvio Leoni, Francesco Maria Mastini, Lodovico Maria Molin, Claudio Veneto, Giovanni Alberto Campolongo 1797, 25 settembre - 22 ottobre, Giovanni Battista Zannini parroco di San Luca, e altri; a Padova 1658 - 1758 di Benigno di Milano, Benedetto Driuzzi. Fasc. 27 da Paderno 1762 di Eustachio Francesconi; da Palermo 1770 di Gioacchino Maria Le- vanti decano; da Parma 1642 - 1731 di Angelo Maria di Parma, Enrichetta duchessa di Parma; da Perugia 1705 di Alessandro (..), e altri; da Pesaro 1548 di Francesco e Agostino Torbola; da Piacenza 1637 (?) - 1704 di Paolo Camillo piacentino, Onorato di Piacenza (ordinazione di brilli55), Vincen- zo Leoni, atto 1680 circa San Placido di Messina; da Pontecasale 1759 di Elena Corner Michiel; da Ponte San Pietro 1751 di Giuseppe Rovaris. Fasc. 28 da Pavia 1454 di Isnardo e Bartolomeo speziali ad signum Vervelle 56 (per

55. Falso diamante, berillo. 56. Vertibella = forfex medicinalis [Du Cange 1883 - 1887, T. VIII, col. 288a; v. Opere citate].

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rapporti di commercio, anche con San Sisto di Pavia). Fasc. 29 da Pontevico 1728 dell’abate Garbelli (relazione di miracolo). Fasc. 30 da San Giacomo di Pontida 1642 - 1776 di Lorenzo Veneto, Damiano di Lesina priore, Pie- tro Sozzi, Damiano Parta o di Bergamo, Carlo Soardo o di Bergamo, Emilio Noris, Pietro Paolo Ginanni, Michele Francesco Benaglio, Gianlodovico Luchi, Lodovico Maria Molin, Federico Stecchini, e altri; a San Giacomo di Pontida 1682 di Giovanni Angelo Sempretti. Fasc. 31 da Pordenone 1767 di Domizio Todeschini; da Portogruaro 1766 - 1767 di Michele Th iera; da Pradella 1678 - 1689 di Giovanni Martino Buonhuomo, Paolo Bonhomi; da Reggio 1758 di Adriano Torello; da Ripa 1642 di Girolamo Luci. Fasc. 32 da Praglia 1498 - 1770 di Simon, Georgius, Paulus, Deutico di Cesena, Alessandro di Genova, Siro di Pavia, Alberto di Venezia, Benedetto Olmo. Fasc. 33 da Pola 1653 di M[arino Badoer] vescovo di Pola. Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 548. già  Lettere (segue) Fasc. 34 da Santa Maria di Lacroma di Ragusa 1513 di Maurus, Placidus, Michael (note su Turchi). Fasc. 35 da San Vitale di Ravenna 1484 di Iohannes Petrus; da Rimini 1702 di Giovanni Vermigli. Fasc. 36 da Roma 1513 - 1761 di Benedictus, Alessandro di Brescia, Laurentius, Domenico, Horatio presiden- te generale, Paolo di Mantova, Giuseppe da Vicenza, Luigi Maria di Ge- nova, Vincenzo Manenti, Felice romano, Giangirolamo Agapito, Pierluigi della Torre, Gregorio Alfi ere, Marzio Gallotti, Felice Specuense “ambulan- te” o “viaggiatore”, Anselmo Bortoletti, e altri. Fasc. 37 da Sabbione 1656 di Francesco (..); da Sacile 1734 di Francesco Fabio; da Salgareda 1769 di Giovanni Maria Ceccarello; da Sambughè 1759 di (..); da Selvazzano 1758 di Angelo Maria Querengo; da Trissino 1666 di Altilia Porto Trissino; da San Pietro di Savigliano 1699 di Lodovico di Torino; da Siena 1650 di Vit- torio Siri (alcuni pezzi tagliati); da Todi 1799 di Massimo Petrucci. Fasc. 38 dal Sacro Speco di Subiaco 1633 - 1760 di Modesto presidente della Con- gregazione, Felice Specuense “ortolano” (note su monasteri, nomine). Fasc. 39 da Torre di Caligo 1642 di Rocco di Rossi; da Udine 1517 di A. Frago- nerius presbiter Lauzane; da Val di Ledro 1748 - 1749 di Giacomo Trentin, Giorgio Antonio Donati cancelliere di Ledro; da Valmaggiore e Valminore 1676 - 1677 di Domenico Bendotti, Giovanni Battista Orsini. Fasc. 40 da Venezia 1529 - 1792 di Cyprianus, Antonio veronese, Cristoforo Vene- to, Angelo Veneto, Pietro II di Venezia (a San Paolo di Argon), Annibale Faenza (“dalle prigioni”), Giacomo Trentin (a Val di Ledro), Marco Anto- nio Querini (a San Vitale di Ravenna, con inserte), Giacomo di Venezia, Carlo Zen qd. Luigi. Fasc. 41 al priore dei Santi Nazaro e Celso di Verona Tranquillo Tachini 1675 - 1678 di Giovanni Girolamo di Venezia cassiere, Pietro Agostini, Cristoforo di Venezia, e altri. Fasc. 42 da San Zeno Mag-

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giore di Verona 1505 - 1770 di Damianus, Giovanni Filippo Magnanini, Cherubino Veneto, Giovanni Andrea Molino (sciolte 1685 - 1701, in parte legate in fascicolo “Lettere spettanti all’insussistente pretesa del monastero di Verona debitor al reverendissimo Superchi per soldi dal medemo prestati nel suo regimento” 1684 - 1685 relative a questione tra San Zeno e l’abate Superchi), Giovanni Girolamo di Venezia, Bartolomeo Gradenigo pode- stà, Benedetto da Vico, Giuseppe Scappini, Marco Zeno capitano e vice podestà di Verona (1765 all’avogador Domenico Trevisan con inserte di Nicolò Antonio Giustinian vescovo di Verona 1765, 8 dicembre e anonima 1766, 17 dicembre all’avogador), Antonio Tron, e altri. Fasc. 43 da Vicenza 1497 - 1781 di Hylarius, Francesco Cevasco, Angelo Veneto, Parmenione Piovene, Odoardo di Vicenza, Antonio Zon, Giulio Ferrari, Floriano di Vi- cenza, Anastasio di Vicenza, Francesco Sbardelà, Gaetano Nicoletti, Pietro Righi, Girolamo Cerasara, Zaccaria Morosini, Annibale Faenza, Giovanna Gasparato, e altri. Fasc. 44 da Vienna 1739 atto di Carlo VI imperatore circa monasteri negli stati di Milano, Mantova, Parma e Piacenza (copia). Fasc. 45 da Roma 1645 - 1686 di Paris Parisani a Pietro Antonio e France- sco Magno, atto relativo a Lodovico Parisani 1627. Fasc. 46 1624, 27 aprile di Urbano VIII papa a Ferdinando re d’Ungheria (copia); 1709 di Placi- do Flaminio abate di San Giacomo di Ratisbona a Cleto Caspio. Fasc. 47 1642 di Isidoro [della Robbia] vescovo di Bertinoro. Fasc. 48 1652 - 1657 di Antonio [Marenzi] vescovo di Trieste. Fasc. 49 1776 di Nicolò Anto- nio Giustinian vescovo di Padova a Lorenzo Balbi cellerario di San Giorgio Maggiore. Fasc. 50 da Ferrara 1706 del cardinale [Taddeo] dal Verme a Cle- to abate. Fasc. 51 da Conegliano 1740 di Giuseppe Maria Savorgnan a fra Evangelista Ghirardi. Fasc. 52 1455, 17 maggio, Nizza di Aymo de Provanis vescovo di Nizza vicario generale di Guglielmo de Estoutevilla cardinale di San Martino in Monte per raccomandare il monaco basiliano Dionisio abate dei Santi Salvatore, Teodosio e Basilio di Costantinopoli (con sigillo aderente di cera sotto carta). Fasc. 53 1512 - 1562 di Teofi lo abate di San Giovanni Evangelista di Parma, Placido e Aurelio a Giovanni Antonio prio- re ed a Alessandro decano di San Giorgio Maggiore (richieste di tessuti, tappeti; inserta lettera di Prospero abate di Santa Maria di Praglia). Fasc. 54 da Zante e Corfù 1688 di Francesco Serigo (richieste di tessuti, bottoni). Fasc. 55 di provenienza e destinazione incerta e s. d. 1496 - 1772 (contiene anche appunti, copie di atti papali; lettera di Giacomo Savorgnan 1765 che cita “il violino del Campioni” [Carlo Antonio] ? e musica. Fasc. 56 da Venezia ed altri luoghi non indicati a religiosi di San Giorgio Maggiore 1530 - 1798 di Th omas, Bartolomeo Caroli, Calisto di Venezia, Pietro dalla Bella, Francesco Squadron, Giovanni Cortenovi, Marcantonio di Oderzo, Lattanzio Zucconi, Pietro Lotti, Girolamo Saraval, Gabriele Bembo, Carlo Meratti, Pietro Corner, Giovanni Gaspari, Pier Francesco Lallich, e altri. Fasc. 57 senza indicazione di provenienza al cellerario di San Giorgio Mag-

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giore 1497 - 1642 di Hilarius, Celsus (chiede l’invio di “uno [..] offi ciolo de la Madona in estreto li quali sono stampati da Aldo”), Placidus, Bernardo Veneto. Copertina moderna, processo critico. Vari piccoli sigilli di cera sotto carta nel fasc. 57. Proc. 549. Appunti storico-politici, teologici, poesie (sonetto per la festa dei tori a Mira- no 1750), due memorie (una a stampa) sull’artiglieria e sulla lavorazione dell’acciaio (attergato: “Segretti havuti in Monte Cassino”), note di legi- slazione (parti del Senato sugli Ebrei 1496), cerimoniali (1776), schiz- zo e regole per fare misurazioni, note sull’elezione del doge (1423), cart. 1423 - sec. XVIII. Copertina moderna, processo critico. Proc. 550. Archivalia. cart. 1439 - 1727. Catastici di documenti: 1525 documenti presentati ai Procuratori di San Marco de Supra per i benefi ci di San Giacomo di Pon- tida; 1439 - 1468 documenti rogati da Bartolomeo de Camutiis per i beni di Bottenigo, Catene, Zero e Maerne; istruzioni papali per la tenuta dell’archivio (a stampa: editto 1587, 20 febbraio, Roma) di Giulio Cesare Moriconda ve- scovo di Trivento e archivista generalis ecclesiasticus; decreto 1727, 24 giugno, Roma di Benedetto XIII papa trasmesso (1727, 5 luglio, Roma) da Serafi no da Matera abate procuratore generale della Congregazione Cassinese; contrat- to per la catasticazione dell’archivio con Filippo Caogrosso (1572). Copertina moderna, processo critico.

B.  Proc. 551. già  Eredità Stazio. perg. e cart. 1633 - 1788. Lite del monastero, in base al testamen- to di Bernardino Stazio fi glio qd. Giacomo, con Francesca Stazio fi glia qd. Giacomo, fratelli di Giovanni Battista Stazio abate di San Giorgio. Fasc. “A. [..] monastero di S. Giorgio Maggior contro consorti Stazio” 1633 - 1732 con tre pergg. del sec. XVII (1661 - 1667) e note sulla costituzione di una compagnia per fabbricare panni di lana spagnola alla veneziana (vari si- gilli aderenti di cera sotto carta). Fasc. “B. [..] monastero di S. Giorgio Maggior contro consorti Stazio” 1714 - 1733 con testamento di Francesca Stazio fi glia qd. Giacomo 1714, 20 settembre. Fasc. “C. [..] monastero di S. Giorgio Maggior contro consorti Stazio” 1680 - 1788. Fasc. “Corrente. [..] monastero di San Giorgio Maggior contro consorti Stazio, Grisoldi e Laganà” 1633 - 1789 con sommario (1633 - 1688); consilium (con alberi genealogici) di Marcantonio Peregrini giurisconsulto della Repubblica circa successione dei religiosi; “casi” (situazioni analoghe invocate nelle cause) con punto di testamento di Francesco Boldù fi glio qd. Leonardo 1639, 15 settembre e di Francesca Mazzocco fi glia qd. Lunardo 1718, 4 maggio. Le famiglie Grisoldi e Laganà sono per parentela tra i consorti Stazio. Copertina moderna.

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Proc. 552. Lite San Giorgio Maggiore contro Donini. cart. 1730 - 1771. Fascicolo cart. cop. cartone “Venerando monastero S. Giorgio Maggiore contro Donini”. Fascicolo legato con aggiunte, sommario (1730 - 1767) e inventari. Lite, dinanzi ai Provveditori sopra Monasteri, per mancato pagamento fi tti di una bottega in Merceria all’insegna di Gesù e san Cristoforo d’oro, affi ttuale Giovanni Battista Donini fi glio qd. Martino. Copertina moderna.

B.  Proc. 553. già  Lite San Giorgio Maggiore contro il conte Piceni. cart. 1668 - 1749. Fascicolo “A. Monaci S. Giorgio contro heredità co. Giacomo Piceni” (morto 1732, 23 ottobre) manoscritto e a stampa, con alberi e testamento di Francesco Pice- ni fi glio qd. Pietro (1668, 24 marzo) e punto di testamento di Pietro Piceni fi glio qd. Venturin (1641, 22 agosto, Bergamo) 1641 - 1747. Fascicolo “B. Monaci S. Giorgio contro heredità co. Giacomo Piceni” 1699 - 1749. La lite verte sul pagamento di livelli spettanti a Giacomo Piceni monaco in San Giorgio Maggiore (al secolo Francesco fi glio Giacomo, professo nel 1699, morto nel 1745) provenienti dall’eredità familiare, parzialmente vincolati al pagamento di dote di Annamaria Marcello moglie di Bonaventura Piceni fi glio qd. Giacomo. Annamaria Marcello ha lasciato la casa maritale per maltrattamenti. Beni in Friuli, Venezia e nella Bergamasca. Copertina moderna. Proc. 554. Lite San Giorgio Maggiore contro Malipiero. cart. 1695 - 1748. Fascico- lo “Monaci S. Giorgio Maggior contro n.h. Malipiero” con sommario 1695 - 1748, copie di conti tratti dal “quaderno del Businello esistente nel magistrato alle Acque”, proclama a stampa 1696, 16 maggio dei Savi ed Esecutori alle Acque “e a istanza delli nobili homeni pressidenti del Sile”, proclama a stampa 1744, 14 aprile dei Savi ed Esecutori alle Acque. Il monastero contesta che i propri beni di Monastier siano soggetti al Con- sorzio del Businello del Sile, presso le Porte Nuove; i beni del Consorzio sono stati sequestrati per crediti verso Girolamo Malipiero fi glio qd. Zac- caria presidente del Consorzio. Copertina moderna. Proc. 555. Lite San Giorgio Maggiore contro Bernati. cart. 1725 - 1763. Per pagamento fi tti di casa a Sant’Agnese affi ttata dal monastero a Maria Ferini Bernati moglie di Giuseppe. Fasc. “A. Per il venerando monastero di S. Giorgio Maggior contro Bernati” 1732 - 1762. Fasc. “B. Per il venerando monastero di S. Giorgio Maggior contro Bernati. Ex adversariis” 1725 - 1761. Fasc. “Vene- rando monastero di S. Giorgio Maggior contro Bernati” 1732 - 1755. Fasc. carte sciolte 1725 - 1762 con sommario 1725 - 1762. La lite si svolge di-

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nanzi ai Provveditori sopra Monasteri. Nel canone di affi tto sono comprese forniture di pietre e calcina. Copertina moderna. Proc. 556. Lite San Giorgio Maggiore circa tassazione dei magazzini. cart. 1540 - 1749. Fa- scicolo “Monastero S. Giorgio Maggior di Venetia circa magazeni. Con- cerne taglio di debito d’accressimenti per decime che fu rinovato nella re- decima l’anno 1748 dal collegio eccellentissimo Dieci Savii a Rialto per magazeni n° 20 si pretendeva dovessero darsi in notta al laico”. Con pro- clama a stampa dei Dieci Savii sopra le decime in Rialto 1739, 13 maggio “in materia della nuova redecima” e sommario 1564 - 1743. Si tratta dei magazzini situati dentro il recinto del monastero, affi ttati a varie persone (elenco degli affi ttuali 1563 - 1565). Citata una casa nell’isola, ricevuta nel 982 da Tribuno Memmo doge, “tocada al loto al magnifi co messer Andrea Th iepolo” nel 1532 e ritornata al monastero nel 1534, 1 settembre. Copertina moderna. Proc. 557. Lite San Giorgio Maggiore contro dall’Acqua. cart. 1674 - 1739. Fascicolo “Padri di S. Giorgio Maggiore contro dall’Acqua”. La lite, contro Francesco dall’Ac- qua abitante a San Vidal, riguarda una strada sita a Sant’Andrea di Barbarana. Con punto di testamento di Girolamo Lionzini (1674, 14 aprile) da cui il dall’Acqua ha ereditato attraverso Ginevra Zorzi sua madre (albero genea- logico), un disegno a colori di beni sul fi ume Zenson 1739, 11 maggio di Marin Tomadelli pubblico perito, un disegno a colori di beni sul fi ume Zen- son presso Barbarana senza autore sec. XVIII, un disegno a colori di beni a Sant’Andrea di Barbarana 1738, 31 luglio di Faustin Zorzi pubblico perito. Copertina moderna. Proc. 558. Lite San Giorgio Maggiore contro Diedo. cart. 1729 - 1755. Fascicolo “Veneranda abbatia di S. Giorgio Maggior contro nn.hh. Diedo”. Il monastero, creditore di affi tti verso Pietro Amadio, è cessionario di un credito dell’Amadio (ditta Vieselli e Amadio all’insegna della Generosità coronata) verso Francesco Diedo fi glio qd. Girolamo per forniture fattegli come governatore di galiazza nel 1737. Copertina moderna. Proc. 559. Lite Gallicciolli. cart. 1667 - 1725. Fascicolo “Reverendo padre don Tomaso Gallitioli. S. Giorgio Maggior di Venetia”. Tommaso Gallicciolli fi glio di Andrea al secolo Pietro monaco in San Giorgio Maggiore professo nel 1685 contro i fratelli Domenico e Pietro per l’eredità familiare, con testamento di Andrea Gallicciolli fi glio qd. Pietro (1693, 26 marzo) e di Margherita Viscardi fi glia qd. Giovanni Battista vedova di Andrea Gallicciolli (1711, 23 luglio). Beni a San Marcuola, San Felice e San Polo. Copertina moderna.

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Proc. 560. Lite S. Giorgio Maggiore contro Morando. cart. 1803. Carte in lite ms. 1803, 26 settembre e varie a stampa: “Allegazione del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di questa città contro il signor Domenico Morando”, “Alla Regia Commissione deputata per il Regio Tribunale Civile di prima istanza” (due esemplari), “Al Regio Tribunale Civil di prima istanza per il Regio Tribunale d’Appello”, “Al Regio Tribunale Civil di prima istanza. Du- plo di risposta”, “Al Regio Tribunale Civile di prima istanza. Replica”, sciol- ta senza indicazione. Circa lavori su immobili confi nanti a San Giovanni di Rialto. Copertina moderna.

B.  Proc. 561. già  Lite S. Giorgio Maggiore contro fratelli Querengo. cart. 1712 - 1761. La lite riguarda i diritti di Angelo Maria Querengo monaco in San Giorgio Mag- giore sull’eredità del padre Giuseppe e dello zio Francesco. Tra i beni vi sono livelli in Trevisana. Fasc. I. “A. Per reverendo Querengo” con albero genealo- gico 1731 - 1751. Fasc. II. “Reverendo padre Querengo al laudo” a stampa 1712 - 1757. Fasc. III. “Per il signor Antonio Querengo e assuntori di giu- dizio contro li signori Domenico e Nicolò padre e fi glio Gallicioli assuntori di giudizio” [Domenico e Nicolò Gallicioli sono rispettivamente suocero e marito di Caterina Querengo fi glia di Giuseppe] a stampa 1731 - 1751, con testamenti di Francesco Querengo qd. Domenico (1731, 18 luglio); Giuseppe Querengo fi glio qd. Domenico mercante (1732, 20 ottobre con codicilli 1734, 16 novembre, 1736, 17 aprile) ed elenchi dei beni. Fasc. IV. “Padre don Angelo Maria Querengo contro Bonfi l” [Rapporti tra la ditta Daniel Bonfi l e fi glio e la ditta Iseppo e fratelli Querengo, con mandati di sequestro emessi dai Consoli dei Mercanti contro gli affi ttuali della ditta Querengo per credito da cambiale e inventario (1756) del palazzo di Silvana nel Trevigiano]. Fasc. V. “A. Monastero S. Giorgio Maggiore rappresentante padre Querengo” con sommari 1712 - 1761, conti dei livelli, affi ttanze. 1712 - 1761. Fasc. VI. “B. Per reverendo Querengo” 1712 - 1761 con pro- fessione di Angelo Maria Querengo al secolo Antonio qd. Giuseppe (1712, 9 novembre), copie dei vari testamenti, carteggi, note su aff ari a Cadice e Lisbona liquidati alla morte di Giuseppe nel 1737. Fasc. VII. “Monastero S. Giorgio Maggior” a stampa tre esemplari 1712 - 1761. Copertina moderna. Proc. 562. Lite San Giorgio Maggiore contro Salvioni. cart. a stampa secc. XVIII-XIX. “Al- legazione del venerando monastero di San Giorgio Maggiore di questa città contro le nobili signore Laura Salvioni Balzi e Catterina Salvioni Chierica- to” di Gioan Battista Muttinelli avvocato veneto e Girolamo Chiodo inter- veniente e procurator presentata al Regio Tribunale Civile di prima instanza

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in data 1796, 15 settembre. La lite riguarda la costruzione di una scala in un magazzino a San Giovanni di Rialto, di proprietà del monastero, affi ttato nel 1685 a Girolamo Giavarina e successivamente alle Salvioni. Copertina moderna.

B.  Proc. 563. già  Lite San Giorgio Maggiore per successione di Giulio baretter. cart. 1570 - 1599. Fascicolo “Processo nella causa del qd. messer Giulio capeller 1599” e di altra mano “1599. Processo in causa contro il magistrato delli Cattaveri per il testamento di Giulio olim bareter all’insegna dell’Anzolo”. Il monastero è legatario (citato il testamento in data 1599, 24 novembre) dei beni mobili, tra cui anche quadri, esistenti nella casa del defunto, che aveva bottega in Merceria, inventario di oggetti della bottega con stime (1599, 17 dicem- bre); ugualmente legatario è Santo capeller all’insegna della Testa d’oro. Contiene anche note sulla successione di Zuan Giacomo Cinquevie fi glio qd. Bernardino merciaio all’insegna del Moro bianco, guardian grande della Scuola di San Teodoro con copia del testamento 1570, 18 maggio e codicil- lo 1571, 7 luglio (inventario gioie e note su aff ari e beni a Milano e Cipro). Copertina moderna. Proc. 564. Processi contro alcuni affi ttuali di case in campo Rusolo. perg. e cart. 1510 - 1682. Fascicolo “Venezia. Mazzo 6. Processi contro alcuni affi ttuali di case in cam- po Rusolo videlicet contro Simon Scaramella anno 1510 al 1529; contro Valerio Corbelli anno 1609; contro Fabricio Zonca anno 1610; contro Carlo Graziani anno 1682; contro Alessandro Grigis anno 1586; contro Bortolamio Cavazza anno 1614”. 1) Contro Simon Scaramella fattore del monastero per miglioramenti nella casa affi ttata e questioni circa l’ammini- strazione 1510 - 1533 con una perg. del sec. XVI (1521). 2) Contro Valerio Corbelli per rilascio dell’immobile affi ttato 1607 - 1610. 3) Contro Fabri- cio (oppure Fabio) Zonca per rilascio dell’immobile affi ttato 1610. 4) Con- tro Carlo Graziani abate di San Giorgio Maggiore per riduzione del canone fi tto 1682. 5) Contro Alessandro de Grigis “laner” per rilascio: fasc. Pro domino Alessandro de Grigis contra reverendos monacos Sancti Georgii Maio- ris. C. 1572 - 1587; fasc. “S. G. M. 1586 in causa con ser Alessandro Grigis affi ttual de campo Rusolo. E.” con inserti “casi”. 1510 - 1603. 6) Contro Bartolomeo Cavazza per rilascio 1613 - 1615 con sommari. Copertina moderna. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 565. Lite S. Giorgio Maggiore contro Leoni. cart. 1525 - 1595. Fascicolo “Venezia. Mazzo 13. 1591 al 1595. Monastero in causa contro Iseppo Leoni preten- dente ragione sopra un legato di alcuni campi con casa ed altre fabbriche poste in villa di Aviano lasciato al detto monastero dal qd. Arminio Trevisan con certi obblighi di messe. Fu rimessa la causa in giudici arbitri i quali

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sentenziarono che li detti campi, casa, etc. dovessero appartenere al detto Leoni ma che per i miglioramenti fatti in detti luoghi dal detto qd. Arminio dovesse il Leoni sborsare al monastero ducati 8000 da essere investiti accioc- ché col frutto di essi si adempissero le condizioni del testatore”. Citato il testamento di Arminio Trevisan 1587, 4 aprile, Venezia con codicilli 1591, 10 novembre e altro s. d.. La sentenza arbitrale è in data 1595, 15 febbraio. Copertina moderna. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 566. Processo contro Bortolo murer. cart. 1608 - 1614. Fascicolo “1610. Copia di scrittura cavata dal processo contra Bortholo murer e li suoi complici” con sommario 1610. Il processo è dinanzi ai Signori di Notte al Criminal (1610, 19 agosto - 15 novembre); Bortolo Tebaldini è accusato di aver rubato “una cassa di libri et altre robbe con una cassella piena di quadri di gran valore [..] erano venute da Bergamo di ragione del padre don Gregorio da Bressa”. Aggiunte note su lavori nei magazzini del monastero verso il campo eseguiti da Bortolo e dai suoi soci. Copertina moderna. Proc. 567. Lite San Giorgio Maggiore contro Girolamo Zordan. cart. 1556 - 1557. La lite dinanzi agli Uffi ciali alla Giustizia Vecchia con Lauro e Sebastiano Zordan fratelli fi gli di Girolamo verte sulla valutazione del salario dello Zordan come fattore o “quadernier” del monastero e su miglioramenti da questo compiuti in una casa del monastero. Copertina moderna. Proc. 568. Lite San Giorgio Maggiore contro Barono dall’Aceto. cart. 1526 - 1527. La lite si svolge dinanzi al podestà di Padova; l’accusa è di aver trafugato due barili di aceto dalla caneva del monastero di Sant’Urbano di Padova ai danni del monastero di San Giorgio Maggiore. Copertina moderna. Proc. 569. Processo padre Arcangelo da Venezia contro Cristoforo Smith e Francesco Fo- scolo. cart. 1574 - 1615. Fascicolo “Carte estere. Mazzo 6. 1604 al 1615. Processo nella causa del padre don Arcangelo da Venezia contro Cristoforo Smith orefi ce e contro il n.h. Francesco Foscolo”. Comprende tre fascico- li: “Nottula bonorum illustrissimi domini Francisci Fusculi apprensorum in villa Sancte Agate [..]” legato 1601 - 1613; “Pro reverendo padre don Ar- cangelo de Venetiis contra Christoforum Smitium de Parma aurifi cem” legato 1603 - 1613; copertina “Io don Arcangelo Veneto decano nel monastero di S. Giorgio [..]” con carte sciolte 1574 - 1615, con sommario 1607 - 1611 con estratti di lettere e cinque atti di Berlingerio Gipsio vescovo di Rimi- ni nunzio apostolico a Venezia (1613, 14 giugno, Venezia) (originale con sigillo aderente di cera sotto carta) al padre Arcangelo; 1613, 6 settembre,

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Venezia (copia) al vicario generale del patriarca di Venezia; 1613, 30 otto- bre, Venezia (originale con sigillo) al padre Arcangelo; 1613, 13 novembre, Venezia (originale con sigillo); 1615, 4 aprile, Venezia (originale con sigillo) all’abate di San Giorgio Maggiore perché faccia inventario dei beni del pa- dre Arcangelo nuper defuncti. Arcangelo da Venezia, creditore dello Smith (Cristoforo fi glio qd. Agostino de Smittis, lavora a Bozzolo) di denari con- segnatigli per fabbricare argenti, diviene cessionario di fi tti di casa e bottega dello Smith a San Bartolomeo; è procuratore di Francesco Foscolo fi glio qd. Marco per aff ari nello Stato di Milano circa eredità dei marchesi Guido e Giovanni Paolo Cusani e rapporti con Enea Pio di Savoia. Copertina moderna. Per il titolo testuale v. annotazione al Proc. 53 B I. Proc. 570. Lite Giovanni Battista Soardi contro eredi Zuanfrancesco Fracassetti per restitu- zione di somma mutuatagli. cart. 1721 - 1733. Fascicolo Pro reverendo patre domino Ioane Baptista Soardo monaco S. Ioanis Maioris contra. Il Fracassetti è morto il 2 settembre 1722; dall’accluso “Giornale et lunario sopra l’anno 1721 [..]”, Venezia Gio. de Paoli, si ricava la sua dichiarazione del debito con attestazione notarile della autenticità della scrittura. Copertina moderna.

B.  Proc. 571. già  Lite Cristoforo da Venezia cellerario contro monastero di San Giorgio circa te- nuta dell’amministrazione. cart. 1659 - 1663. La lite si svolge dinanzi al nunzio a Venezia Giacomo Altoviti arcivescovo di Atene che convoca (con lettera 1663, 29 marzo, Venezia con sigillo aderente di cera sotto carta) l’abate di San Giorgio Maggiore e il procuratore di San Giorgio e della Congregazione Cassinese. Copertina moderna. Danni per inchiostro ferroso, quasi illeggibile. Proc. 572. Lite Andrea Michiel monaco cassinese contro Mattio Zorzi. cart. 1699 - 1701. Fascicolo “Per il reverendo padre don Andrea Michiel monaco cassinense contro il n.h. Mattio Zorzi fu de ser Benetto”. La lite, dinanzi ai Provvedito- ri sopra Monasteri, riguarda il pagamento per l’offi ciatura di messe da farsi con i redditi di casa a San Matteo di Rialto in corte di Pié. Con attestazione di Giovanni Retano abate di San Giorgio Maggiore 1701 con sigillo ade- rente di cera sotto carta. Copertina moderna. Proc. 573. Lite San Giorgio Maggiore contro Superchi. cart. 1665 - 1757. Fascicolo “Padri di S. Giorgio Maggiore contro Superchi”, con due sommari di lite: 1666 - 1757 e frammentario 1747 - 1753. La lite, dinanzi ai Provveditori sopra Monasteri, riguarda il pagamento del legato a favore della libreria di San Giorgio, isti- tuito dal conte Bortolo Superchi (testamento 1665, 15 luglio), con obbligo

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di celebrare messe in suff ragio del fratello abate Paolo. Fra gli eredi fi gurano Francesca Superchi, sua sorella Domenica Superchi Magalotti e Marcella Su- perchi fi glia qd. Giulio moglie di Faustino Rados. Per il pagamento del legato vengono adoperati i redditi di fi tti di case a San Lio in corte dello Strazarol. Copertina moderna. Proc. 574. Livello su beni a Chioggia. cart. 1720 - 1756. Sequestro di generi (formento, salata, melloni) a proprietari e affi ttuali “tutti in luoco di Marina”, note di conto circa pagamento di livello su beni in località Usenzo (= Lusenzo). Una nota di conto 1720 -1755 reca l’annotazione “Processo 118. .. Bonaldi passato .. al Crivellari li 18 marzo 1821”. Copertina moderna. Proc. 575. Processo contro Ambrogio da Padova per furto. cart. 1555. Lettere e note di con- to circa Ambrogio da Padova monaco a Santa Maria di Maguzzano presso Brescia accusato di furto (indumenti, denaro, un cavallo). Proc. 576. Processo circa l’eredità di Giovanni Contarini patriarca di Costantinopoli. cart. 1451 - 1460. Il processo (in fasc. legato), dinanzi a Lorenzo Giustinian patriarca di Venezia e Andrea Bon decretorum doctor abate di San Gregorio di Venezia, giudici delegati da Nicolò V papa (1452, 29 luglio, Roma San Pietro), è promosso da Giovanni di Martinengo abate del monastero di Santa Maria de La Politica (diocesi di Negroponte) contro il monastero di San Giorgio Maggiore che deteneva oggetti di proprietà del Contarini. Unita (sciolta) copia di lettera di Pio II papa (1460, 27 aprile, Siena) ad Andrea patriarca di Venezia cui, ad istanza di I[sidorus Kiowensis] episcopus Sabinensis cardinalis Ruthenus, commette la soluzione della questione me- diante pagamento dei debiti57. Copertina moderna. Proc. 577. Processo agli Uffi ciali sopra i Dieci Uffi ci. cart. 1460 - 1540. Fascicolo Processus formatus in causa Decem Offi ciorum. Parti del Senato, del Consiglio dei Die- ci, circa debiti di imposte (decime, dazi, tributi dovuti alla Tavola dell’entra- ta e alla Dogana da Mar). Sono anche interessati i Provveditori sopra uffi ci e le cose del regno di Cipro e i Provveditori alle Rason Nuove. Al termine del fascicolo, nota di presentazione alla Quarantia in data 1544, 5 marzo. Copertina moderna. Proc. 578. San Giorgio Maggiore per beni di Santa Maria del Pero. cart. 1017 - 1795. Due sommari di lite: il primo (1017 - 1752) contro Marco Pisani uxorio nomine

57. V. anche i Procc. 737 e 738.

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circa la posta delle pecore, con citazione del diploma di Enrico II impera- tore, v. notizia XLVI (1017, ***, Allstedt); il secondo (1782 - 1795) “Per il venerando monastero S. Giorgio Maggiore” molto dettagliato (decreti, perizie, piani) circa imposizione di imposte sui beni interessati alla regola- zione della Brenta. Copertina moderna. Proc. 579. “Terminazione spettante al fu padre don Beda Sanzonio”. cart. 1699 - 1771. La terminazione dei Provveditori ed Aggiunto sopra Monasteri attribuisce il livello già spettante al Sanzonio (morto il 24 settembre 1770) al monastero di San Giorgio Maggiore. Copertina moderna. Proc. 580. Processi contro debitori del monastero. Perg. e cart. 1524 - 1681. Con due pergg. del sec. XVI (1585 - 1597); due pergg. del sec. XVII (1618 - 1680). Fasci- colo “Venezia. Mazzo 22. Processi contro debitori del monastero 1377 al 1635”. Carte varie sciolte (con una lettera cart. 1552, 16 novembre, Vene- zia di Ludovico Beccatello vescovo di Ravello legato apostolico a Venezia con sigillo aderente di cera sotto carta); fascicolo legato “S. Georgii Maioris Venetiarum” 1566 - 1585 con sommario e lettere circa il monaco Santo de Ianvici qd. Matteo da Cazzano (Val Gandino, Bergamo) professo in San Pietro in Gessate “ridutto in penitenza” e rientrato nel monastero. Copertina moderna. Per il titolo testuale, v. nota al Proc. 53 B I.

B.  Proc. 581. già  Procedimento all’Avogaria di Comun circa un libro sulle famiglie nobili venete. cart. 1687. Il libro illegittimus et alteratus era stato lasciato in eredità alla li- breria del monastero da Sebastiano Michiel e viene consegnato all’Avogaria di Comun. Copertina moderna. Proc. 582. Lite per interessi di Diogene Bigaglia contro eredi Varisco. cart. 1619 - 1748. Contiene tre fascicoli: “Sumario padre Bigaglia” 1619 - 1748; fasc. A 1668 - 1738; fasc. C 1682 - 1750. Il monaco Diogene Bigaglia (al secolo Giovanni Antonio fi glio qd. Bernardino professo in San Giorgio Maggiore con testamento 1694, 9 marzo) è morto il 29 novembre 1745; la lite riguar- da un livello su casa e fornace a Murano presso il rio dei Verieri (Bernardino Bigaglia è fi glio qd. Zuanne padrone di fornace a Murano); la controparte sono gli eredi di Lucrezia Varisco vedova Giacinto per assicurazione di dote. Copertina moderna. Proc. 583. Processo dinanzi agli Uffi ciali alle Rason Nuove circa beni pubblici usurpati dagli uomini di Piancada (Palazzolo dello Stella). cart. 1555 - 1578. Annotazione

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di presentazione (1578, 10 novembre) da parte della comunità di Aviano agli Uffi ciali alle Rason Vecchie. Copertina moderna. Proc. 584. Processi ecclesiastici. cart., a stampa. 1666 - 1693. Fasc. 1 Dinanzi alla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari circa elezione in abate di San Pietro di Modena di Onorio da Pistoia oppure di Crisostomo Alderano Malaspi- na 1692 - 1693. Fasc. 2 Lettere al presidente generale della Congregazione Cassinese circa pagamento imposte da parte dei monasteri agli organi cen- trali 1666 - 1682. Fasc. 3 Processus contra reverendissimum patrem dominum Benedictum a Mutina abbatem venerandi monasterii Sancti Spiritus Papiae per cattiva amministrazione (taglio alberi, demolizione di cascina) 1692 - 1693. Copertina moderna.

B.  Proc. 585. già  Stampe in causa. cart. 1203 - 1796. Fasc. a) “Stampa casi” 1568 - 1712. Circa successioni di ecclesiastici e fi decommessi. Fasc. b) “Per il nobile signor conte Carlo Santi contro il reverendo don Lauro Santi monaco cassinese” 1764 - 1786; “Stampa reverendo padre don Lauro Santi monaco cassinense al laudo” (tre esemplari) 1747 - 1785. Circa pagamento di livello dovuto al monaco sui beni familiari. Fasc. c) “Fedelissima communità di Lendenara” 1688 - 1745 e foglio ms. 1745. Circa i diritti dei pastori dei Sette Comuni al pascolo in pianura nella stagione invernale anche “ove non v’è posta né pisi- natico”. Fasc. d) “Per il venerando monastero di S. Giorgio Maggiore contro domino Gaetano Celli” 1716 - 1796. Circa affi ttanza di casa a San Geminia- no per rilascio e valutazione dei miglioramenti. Fasc. e) “Stampa litisconsorti della Sesta Presa” 1549 - 1749 con fogli mss. 1718 - 1774. Circa imposizione di campatico su beni nella zona di Piove di Sacco con identifi cazione del circondario; anche qualche nota sulla Settima Presa. Fasc. f) “Stampe diverse cioè” 1203 - 1746. Lite tra il monastero di Santa Maria dei Carmini e la chiesa di Santa Margherita circa reciproci diritti (sepolture, elemosine), copie dalla regola di san Basilio, documenti papali, copie dal Bollario Carmelitano, statuti, note sull’elezione a cariche nell’ordine carmelitano, analisi fatta da alcuni notai sull’autenticità di documenti presentati in giudizio. Copertina moderna.

B.  Proc. 586. già  Lite di Lucrezia Gentili moglie di Iseppo Bindoni comandador contro il mo- nastero. perg. e cart. 1657 - 1661. Con tre pergg. del sec. XVII (1657) e inventario di beni mobili. Iseppo Bindoni aveva ottenuto, a pagamento, un alloggio nel monastero; per il recupero della dote la moglie si rivale sui beni mobili contenuti nell’alloggio. Copertina moderna.

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Proc. 587. Lite di Pietro e Francesco Magoni contro il monastero. cart. 1661 - 1663. I Ma- goni agiscono per il recupero di un credito verso il monastero, con sequestro su beni del monastero a Catene. Copertina moderna. Proc. 588. Lite del monastero di San Vitale di Ravenna contro Domenico e Giacomo Ve- nier. cart. 1511 - 1540. La lite verte su turbative nel possesso della valle e palude di Bartina (diocesi di Ravenna); il monastero di San Giorgio Maggiore è procuratore di San Vitale di Ravenna. Atti nella causa, che comprende diritti di enfi teusi, di Simone [Bonadies] vescovo di Rimini giudice e commissario insieme con il vescovo di Faenza (1511, 11 aprile, Rimini) su mandato di Giulio II papa (due esemplari) e di Marcantonio Foscarini iuris utriusque doctor vescovo di Emona commissario ed esecuto- re apostolico (1520, 6 marzo, Venezia con piccolo sigillo aderente di cera sotto carta). Comprende una confi nazione (1540) dei beni di San Vitale nella valle di Bartina. Copertina moderna. Proc. 589. Lite del monastero contro eredi di Agostino Michiel. cart. 1430 - 1465. Il mo- nastero richiede il pagamento di debiti e la restituzione dei libri (di cui inventario con valori, datato 1436, 10 agosto, Bologna di mano di Agostino Michiel) dati in prestito da Giovanni Michiel abate di San Giorgio al fratel- lo Agostino arciprete della chiesa cattedrale di Padova e dottore, con punto di testamento di Agostino 1446, 11 aprile, Padova. Copertina moderna. Proc. 590. Accordo tra Grimani e il monastero di San Paolo di Roma circa regolazione delle acque nei beni in località Moriana nel territorio di Ravenna. cart. 1596. Con disegno a penna s. d. di Gentile **saroco pubblico agrimensore di Ravenna (Alfonsine, Sant’Alberto, fi ume di Savarna). I padri di San Paolo di Roma sono “padroni dei luoghi di Moriana”; le acque dalle terre dei Grimani defl uivano nelle terre di Santa Maria di Porto di Ravenna attra- verso un fossato ora interrato. Tra la documentazione sentenza del vicario di Ravenna (1593, 9 aprile), appello all’Auditore della Camera Apostolica, sentenza dell’arcidiacono di Ravenna (1595, 28 novembre). I Grimani e consorti possiedono beni “delle ragioni di Santa Giustina”; interessati come controparte “i padri di Porto di Ravenna della Congregazione Lateranense”. L’accordo è stato raggiunto “dopo molti ragionamenti” nel monastero di San Giorgio Maggiore (1596, 25 aprile) tra Giovanni Battista Stella abate di San Paolo, Alvise Mocenigo savio grande, Almorò Grimani “per nome del serenissimo principe suo fratello” e Francesco Formenti. Copertina moderna.

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Proc. 591. Fascicolo processuale circa beni ad Aviano. cart. 1525 - 1558. Con due ducali (in copia) di Andrea Gritti 1525, 18 maggio e di Francesco Donà 1547, 22 agosto. La questione, in materia di giurisdizione civile e criminale, coin- volge la comunità di Aviano; Angelo Gabriel e Paolo Pasqualigo conti di Aviano in base ai privilegi concessi a Lancillotto da Tolentino (1503, 10 gennaio); il Luogotenente alla Patria del Friuli. Copertina moderna. Danni per scoloritura. Proc. 592. Causa dell’Arte dei Tagliapietra. cart. 1456 - 1595. Diffi da degli Uffi ciali alla Giustizia Vecchia, ad istanza dell’Arte dei Tagliapietra, al monastero dal far condurre in Venezia lavori di pietra viva eseguiti fuori della città. Allegato foglietto s. d. con note e nomi di tragressori al divieto. Copertina moderna. Proc. 593. Causa Andrea Arimondo contro Giacomo Teutonico. cart. 1507 - 1509. La cau- sa si svolge dinanzi al podestà di Treviso contro Giacomo Teutonico o di Carinzia olim hospes ad Fonticum (ma vivente) per credito di affi tto, con sequestro di beni in villa de Biadene in domo Th eutonicorum de Veneciis. Copertina moderna. Danni per scoloritura. Proc. 594. Consilia circa beni del monastero di San Sebastiano. cart. 1503. Dovendosi giudicare sull’opportunità di una permuta di beni tra il monastero di San Sebastiano di Venezia e Giovanni de Onorati, avuti i pareri di Andrea Mocenigo iuris utri- usque doctor e protonotario apostolico, Pietro Albignani causidico e dottore e Paolo Borgasio, Michele abate di Santa Maria Rotonda di Ravenna delegato apostolico ordina a prete Aloisio Bonfante notaio della Camera Apostolica di leggere e pubblicare i consilia che lo dichiarano giudice competente. L’ordine (1503, 11 maggio) è dato alla presenza di due testi, l’uno professo e l’altro “co- misso” nel monastero di San Giorgio Maggiore, in calce al parere di Mocenigo. Copertina moderna. Danni per scoloritura e strappi. Proc. 595. Lite tra Lorenzo da Piazzola e Antonio de Conchedellis. cart. 1524 - 1525. Con una ducale (in copia) di Andrea Gritti 1525, 22 febbraio. Lorenzo da Piaz- zola agisce uxorio nomine. La lite si svolge dinanzi al podestà di Padova e riguarda una vendita di pegni alla Camera dei Pegni di Padova. Copertina moderna. Proc. 596. Lite circa successione di Andriana Barella. cart. 1503 - 1595. Atti in giudizio e testimonianze dinanzi ai Giudici del Proprio circa testamento di Andriana Barella fi glia qd. Andrea dal confi nio di Santa Sofi a “desendente de cardina- li” con lascito a favore del monastero di beni a Motta. Copertina moderna.

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Proc. 597. Caso dei conti di Porcia. cart. 1565 - 1567. Fascicolo “Caso delli conti de Portia del qual se volevimo servir per caso è seguido nella causa della campagna”. Gli Uffi ciali alle Rason Vecchie avevano assegnato dei campi ad Alfonso e fratelli di Porcia, il Collegio dei Dieci del Senato annulla l’assegnazione e rimette la situazione in pristinum. Non è specifi cato per quale “causa della campagna” il monastero volesse servirsi del precedente. Copertina moderna. Proc. 598. Lite del monastero di San Lorenzo di Venezia contro Marino ed Almorò Zane fi gli qd. Leonardo circa casa in confi nio di San Severo. cart. 1632 - 1639. Copertina moderna Proc. 599. Lite degli eredi di Alessandro de Chirolis contro Cristoforo Flech per credito. cart. 1607 - 1610. La causa dinanzi ai Consoli dei Mercanti riguarda il pa- gamento di un barile di agarico greco spedito da Milano; Cristoforo Flech è “spiciero al segno del Todescho”; procuratore degli eredi è Eugenio Chirolo probabilmente monaco di San Giorgio Maggiore (l’attergato recita “padre don Eugenio di Milano”). Copertina moderna. Proc. 600. Lite del monastero contro Iseppo Vecellio profumiere all’insegna del Re di Polo- nia al ponte dei Baretteri circa affi tto della bottega di proprietà del mona- stero. cart. 1680 - 1699. Copertina moderna. Proc. 601. Lite del monastero contro Zuanne e Pietro Agostini affi ttuali di casa e bottega in Merceria per rapporti debito e credito. cart. 1661 - 1662. Copertina moderna. Proc. 602. Lite circa usurpazione di beni a Sommacampagna. cart. 1492 - 1576. Fascicolo “1573. Beni comunali. H”. Con ducali (in copia) di Agostino Barbarigo (1496, 18 giugno) e Alvise Mocenigo (1571, 4 gennaio). La comunità di Sommacampagna è stato denunciata per usurpazione dinanzi alla Camera fi scale di Verona. Copertina moderna.

B.  Proc. 603. già  Carte giudiziarie varie relative ad aff ari di Venezia. perg. e cart. 1432 - 1798. Fascicolo “Venezia. Mazzo 23. Processi per la maggior parte imperfetti e di poco conto dall’anno 1436 al 1697”. Fasc. I. a) Con una perg. del sec. XVI (1534); una perg. del sec. XVII (1630). b) sec. XV 1432 - 1495. c) sec. XVI 1501 - 1594. Una nota s. d. circa lite tra il monastero e Girolamo da

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la Nave fi glio qd. Cristoforo ricorda che il defunto Cristoforo, avendo fatto un prestito di 40 ducati, “volse in pegno et per segurtà le spaliere de la sa- chrestia che si tengono al sepulchro del Nostro Signore”. d) circa case a San Zulian (botteghe all’insegna del Cappello, dell’Angelo Coronato, della Stel- la, di Santa Caterina, della Fecondità, dell’Italiano); bottega di barbiere con inventario (1746). e) circa elezione di Scolastica Contarini badessa di San Mauro di Burano in contrasto con l’altra candidata Cristina Muazzo, con sentenza di Andrea Mocenigo arcidiacono di Modone protonotario delega- to apostolico, su precedente sentenza del pievano di San Giacomo di Rialto sec. XVI. Fasc. II. a) sec. XVII 1611 - 1699. Con una perg. del sec. XVII (1662). Note spese, anche per consulti, appunti vari su cause. In particolare: testamento di Laura fi glia qd. Nicolò Trevisan vedova di Antonio Bucari medico (1655, 21 giugno, Rialto); lite col Seminario patriarcale subentrato nelle ragioni del priorato della Santissima Trinità circa livelli (1665, 28 apri- le). b) sec. XVIII 1702 - 1798. Materiale come sopra. In particolare: spese per don Leonardo da Vicenza detenuto nelle carceri del monastero di San Salvatore di Pavia (1708, 19 aprile); lite con il monastero dei Santi Vito e Modesto di Piove di Sacco circa testamento (1700, 6 ottobre) di Antonio Civran fi glio qd. Nicolò 1743 - 1746; spese per liberazione di un carcerato 1761, 7 maggio; consulto s. d. di Giovanni Giacomo Maccio pubblico pro- fessore di leggi nel Liceo veneto. Copertina moderna. Per il titolo testuale, v. nota al Proc, 53 B I.

B.  Proc. 604. già  Carte giudiziarie varie relative ad aff ari di Mestrina. cart. 1469 - 1766. Con un disegno a penna 1739, 13 ottobre di Domenico Battagia pubblico perito per beni a Chirignago e Parlano. Lettere, inventario di beni mobili di casa a Zello (1679, 8 maggio), albero genealogico (1368 - 1576) della famiglia Boschetti per beni feudali, atti relativi a rapporti di debito e credito tra il monastero e Giovanni Battista Cipelli (Battista Egnazio) per beni a Zela- rino (1545), vendita (1574, 20 giugno) de “l’arboro qual se dimanda un sicomoro hover uno schieson” alla corte di Catene. Copertina moderna. Proc. 605. Carte giudiziarie varie relative ad aff ari di Trevigiana. cart. 1499 - 1790. Con uno schizzo a penna senza autore senza data (riferibile al 1748) di beni a Mona- stier, Barbarana e Pralongo. Molti documenti si riferiscono a beni di Santa Maria del Pero; alcune note su Giacomo di Carinzia oste a Pontino in lite con Andrea Arimondo fi glio qd. Simone 1508 - 1509. Copertina moderna. Proc. 606. Carte giudiziarie varie relative ad aff ari di Padovana. cart. 1391 - 1768. Con una ducale (in copia) di Tommaso Mocenigo 1417, 24 luglio. Sommario

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1391 - 1532 (con riferimento a fascicoli A, B, C non identifi cati) circa beni nella zona di Padova; alcune note sulla chiesa parrocchiale di San Biagio di Caltana 1643; inventario di beni mobili e attrezzi di campagna 1709, 28 febbraio. Copertina moderna. Proc. 607. Carte giudiziarie varie relative ad aff ari di Roncaiette. cart. 1739 - 1796. Lite tra Melchiorre Fabris parroco di Roncaiette e Giuseppe Antonio Tamagno rettore, per il monastero, di Roncaiette, con un intervento dei Capi del Consiglio dei Dieci 1759; bollette di pagamento per il campatico della Sesta Presa 1752. Copertina moderna. Proc. 608. Carte giudiziarie varie di vari luoghi. cart. 1346 - 1755. Carte di Brescia (1532 - 1546); Bergamo (1574 - 1741); Udine (1346) frammento di due cc. di lite tra Odorico abate della Beligna diocesi di Aquileia e Giacomo de Privano per beni in villa di Visco; 1754 - 1755 bollette per campatici di Bru- gnera; Napoli (1715 - 1717) Carlo imperatore dei Romani e re di Spagna per recupero credito a Venezia attraverso Giacomo Cappello residente di Venezia nel regno di Napoli; Verona (1494 - 1575); Vicenza (1527 - 1546). Copertina moderna.

B.  Proc. 609. già  Lite circa pagamento di livello su beni a Campese. cart. 1610 - 1725. Fasc. A Gerolamo Ghelfo fi glio qd. Alvise contro Beltrame Bertramello fi glio qd. Sebastiano 1636 - 1725 con una perg. del sec. XVII (1686), due pergg. del sec. XVIII (1722), un foglio AQ (= carta da bollo) e inventario di beni mobili per dote (1636) (danneggiato). Fasc. AA Gerolamo Ghelfo contro Bertramello, Fabris e Pizzardina 1614 - 1694 con inventario di beni mobili 1615. Fasc. B Gerolamo Ghelfo contro Beltrame Beltramello 1618 - 1697 con alberi genealogici. Fasc. D Gerolamo Ghelfo fi glio di Alvise contro Giovanni Battista Fabris e Ottavia Pizzardina 1620 - 1694 con testamenti di Antonio Ghelfo fi glio qd. Paolo (1630, 29 agosto, Angarano) e di Benve- nuta nata Lucari oriunda di Tine, moglie in primo matrimonio di Alessan- dro Guazzo capitano e vedova di Antonio Ghelfo (1642, 2 marzo, Bassano). Fasc. E Divisione tra fratelli Ghelfi e Benvenuta Ghelfo 1610 - 1691. Nel fasc. (c. 19) inserita testimonianza di Francesco Guazzo avvocato (1658, 8 ottobre) sulla morte a Zante di Benvenuta che si trovava colà insieme col fi glio Giovanni Battista Guazzo uffi ciale dei fanti italiani destinato a Tine e poi a Candia. Fasc. F “Per domino Gerolemo Ghelfo contro Fabris e Piz- zardini” 1693 - 1697, con una ducale 1697, 28 febbraio di Silvestro Valier. Fasc. F “Per domino Gerolimo Ghelfo contro domino Beltrame Beltramel- lo” 1688 - 1691, con albero genealogico. Fasc. H Gerolimo Ghelfo contro

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Beltrame Beltramello 1632 - 1694. Fasc. M Gerolamo Ghelfo contro Piz- zardini e Fabris 1688 - 1693. Fasc. P Girolimo Ghelfo contro Giovanni An- dreatta 1688 - 1697, con lettere a Giovanni Battista Suardi monaco in San Giorgio Maggiore. Le controparti che fi gurano nei vari fascicoli sono legate alle fi glie di Benvenuta per matrimonio. Le cause comprendono questioni di eredità, di crediti di dote. Copertina moderna. Proc. 609 A. Lite contro Michele Campi per fi nita locazione e valutazione dei miglioramenti per casa e bottega a San Zulian. cart. 1473 - 1604. La lite si svolge dinanzi ai Giudici del Forestier. Fasc. A 1596 - 1602. Il Campi, già muschier all’in- segna del san Marco d’oro, gestisce la bottega di merceria oggetto della lite all’insegna del san Marco d’argento. Citate varie insegne: merceria all’Ita- liano, libreria all’Orso e Leone, merceria al Cappello. Fasc. B 1590 - 1604. Fasc. B Casus nostri producti in causa domini Michaelis Campi 1544 - 1602, con documenti relativi a casi analoghi vertenti sulla normativa vigente per i monasteri in materia di locazioni. Fasc. C Casus adversariorum in causa domini Michaelis Campi 1473 - 1602 con documenti come sopra. Copertina moderna.

B.  Proc. 610. già  Lite Duramani contro Baroni per successione. perg. e cart. 1622 - 1734. Fasc. “Baroni” [..] 1689 - 1734 con inventario di beni mobili di casetta a Campo Noghera (1724, 29 agosto) anche con “dodeci quadretti di santi e sante in bergamina”, albero genealogico della famiglia Baroni e punto di testa- mento (1628, 22 marzo) di Giovanni Antonio Baroni fi glio qd. Giovanni Francesco di Collio di Valtrompia. Fasc. C 1646 - 1733 con inventario di beni mobili (1646). Fasc. D 1644 - 1729 con due inventari di beni mobili (1644, 1 luglio per dote e 1677, 30 giugno). Francesco Duramani fi glio qd. Cristoforo è tellarol all’insegna del Sole. Fasc. E 1622 - 1729 con albero genealogico della famiglia Bettamin e testamenti di Zanetta fi glia di Fran- cesco Baroni moglie di Francesco Duramani (1651, 8 giugno) e di Fran- ceschina Bettamin vedova di Francesco Baroni (1665, 27 maggio). Fasc F 1650 - 1732 con testamenti di Franceschina Bettamin e di Zanetta Baroni). Fasc. G 1628 - 1707 con una perg. del sec. XVIII (1706) e testamento di Margherita Baroni fi glia qd. Giovanni Battista vedova del capitano Giovan- ni Carlo Fracassini (1703, 15 maggio). Beni a Venezia in confi nio di San Stin in corte de ca’ Dolfi n e a Collio di Valtrompia. Copertina moderna. Proc. 61158.

58. Riguardo al titolo testuale, v. nota al Proc. 53 B I.

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Processo circa eredità di Michele de Bernardis vescovo di Milo59. cart. 1617 - 1639. Fascicolo “Carte estere. Mazzo 8. 1639. Processo degli Scatolini o Boccaletti in causa contro li benefi cati del vescovo di Milo frate Michiele Scatolin pre- tendendo che il detto vescovo come religioso riformato di s. Francesco non potesse far testamento”. Lite promossa dalle nipoti Momola e Anzola Scatolin fi glie qd. Zaccaria detto Boccaletto, come successori ab intestato contro i be- nefi cati nel testamento (1639, 18 aprile, Rialto) di Michele Scatolin (al secolo Anzolo) detto Bernardi vescovo di Milo. Nel testamento (rogato nell’abitazio- ne a Santa Maria Formosa, in cui si nomina come “Michiel Bernardo vescovo già di Milo”) e nel codicillo (1639, 25 aprile, Rialto) sono citati la libreria, (con elenco dei libri, legata al monastero di San Bonaventura), paramenti e argenti, un lascito alla Sacra Congregazione di Propaganda Fide, altro lascito per la cappella di san Sesin (= Sissino) nella chiesa di San Giovanni Evangeli- sta di Torcello, un lascito a prete Giovanni Maria Terzo servitore, Commissari Antonio da Canal e Paolo Pisani. Fasc. A 1632 - 1639 con ducale (in copia) 1625, 13 gennaio di Giovanni Corner, vari inventari di oggetti mobili, albero genealogico, testimonianze, note sulla facoltà di testare (Sacra Congregazione dei Riti 1632, 11 agosto), copie del testamento (a c. 12 e c. 39), atto (1634, 7 luglio) di Francesco Zen provveditore generale in Dalmazia e Albania che commina il bando per off ese alle suore del monastero di Santa Maria di Zara a Giovanni Maria da Brescia (= Terzo) “caudettario del vescovo” che si trova- va a Zara come suff raganeo, memorie di Fortunato Olmo in sostegno delle ragioni dei discendenti (1639, 30 agosto e 3 settembre). Alla fi ne del fasc., la sua fede di battesimo (1566, 8 dicembre) come Anzolo fi glio di Paulo de Anzolo testor, abitante nelle case Morosini in campo, del pievano di San Gia- como dall’Orio. Fasc. B (legato) 1633 - 1639 con ducale (in copia) 1633, 26 giugno di Francesco Erizzo al podestà di Zara che annuncia l’arrivo a Zara del vescovo di Milo, lettera al provveditore generale in Dalmazia e Albania (1638, 7 agosto) che comunica la liberazione dal bando sancita dalla Qua- rantia Criminale in seguito al pagamento di oblazione, elenco dei libri legati, “casi”. Allegati (carte slegate) alcuni documenti (1639) e numerose note, nella gran parte di mano di Fortunato Olmo, con alberi genealogici, inventari di mobili, citazioni giuridiche, estratti di atti papali relativi ai Francescani, copie dagli Statuti di Venezia, osservazioni in dottrina in sostegno della successione legittima 1617 - 1639. Copertina moderna.

59. Si è indicato nel titolo del processo il nome del vescovo (de Bernardis) come regi- strato in Eubel per facilitare eventuali ricerche [Eubel 1835 e 1968, vol. IV, p. 241; v. Opere citate]. Nei documenti, tuttavia, vi sono altre denominazioni: “Bernardo” (come egli si indica nel testamento); “Michiel Scatolin [..] divenne vescovo di Milo in partibus infi delium e lì si nominò Bernardi” (in memorie in causa); “Anzolo Scatolin poi fra Michiel” (in albero genealogico), “Anzolo fi glio Paulo de Anzolo testor” (nella fede di battesimo).

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Proc. 611 A. Carte circa eredità di Michele de Bernardis vescovo di Milo. cart. 1465 - 1642. Fascicolo “Carte estere. Mazzo 9. 1641 e oltre; Carte appartenenti alli Coc- colini e Girardini ed alcuni atti della causa tra il padre don Fortunato Olmo abate titolare contro li detti Gerardini pretendenti che dovesse consegnare ogni cosa la qual fosse de beni lasciati dal qd. reverendissimo frate Michiel Scatolin vescovo di Milo”. Il coinvolgimento dell’Olmo nella causa, come amministratore interveniente nei beni lasciati dal vescovo, deriva dal fatto che Isabetta moglie di Pietro Coccolino (morto 1629, 22 novembre) è sua sorella; inoltre egli ha trattato come tutore il matrimonio (1632, 19 luglio) di Giustina fi glia di Isabetta con Giovanni Maria qd. *** promettendo beni per la dote. L’interesse della famiglia Girardini deriva, a sua volta, dall’essere Lidia Girardini sorella di Giustina Coccolini; per la famiglia agisce Stefano Girardini fi glio di Giovanni Paolo chiedendo la consegna di tutti i beni lasciati dal vescovo. Appunti (1513 - 1571) dell’Olmo sulla vicenda, albe- ri genealogici, inventari, copie di documenti papali, procure, “casi”, note di dottrina, memorie in causa, fascicoletto (1465 - 1620) di acquisti di beni a Meianiga. La causa si svolge dinanzi al Nunzio apostolico a Venezia: in particolare (1609, 4 luglio, Roma, copia) lettera del cardinale Borghese [Scipione Caff arelli Borghese] al vescovo di Rimini nunzio a Venezia (Ber- lingerio Gipsio) trasmessa il successivo 10 luglio dal nunzio a Domenico da Colonia abate di San Giorgio Maggiore; (1641, 24 aprile, Venezia, originale con sigillo aderente di cera sotto carta e copia) lettera di Francesco Vitellio arcivescovo di Tessalonica nunzio a Venezia a Fortunato Olmo abate tito- lare di San Giorgio Maggiore. Presente una nota di conto (1632 - 1636) di stoff e del “negotio del [..] don Fortunato abbate titolare” e un fascicoletto (1642, giugno - agosto) di lite dinanzi ai Provveditori di Comun per un “ligazzetto” con preziosi, inviato da Padova a Venezia e non pervenuto, tra Paolo Cocolin dispensator de tramessi (= portalettere) a Venezia e Marco Guglielmi del medesimo mestiere a Padova. Il fascicoletto in gran parte di mano di Fortunato Olmo. Copertina moderna. Per il titolo testuale, v. nota al Proc. 53 B I.

B.  Proc. 612. già  Carte varie sciolte. cart. 1416 - 1631. Fasc. a) Beni di Venezia (note su lavori nelle case di campo Rusolo, magazzino nell’isola di San Giorgio (1605), botteghe a San Zulian, polizze di spese del fattore (1530), polizze del fab- bro, tessuti acquistati da Salomon de Consegio hebreo in Ghetto (1552), acquisto frumento. 1516 - 1625. Fasc. b) Beni di Padovana (note sulla posta delle pecore, registrino acquisti di ferramenta (1524 - 1525), note sui beni di Roncaiette, Codevigo, Piove di Sacco e Brenta, note sul dazio di Piove di Sacco (1563 - 1573), note sul transito al ponte di Corte (1559, 20 novem- bre), inventari, note su rapporti con l’arciprete di Brenta (1630 - 1631).

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1416 - 1631. Fasc. c) Note su interessi della famiglia Pizzamano circa la lavorazione del ferro a Borca e commercio del legname 1591 - 1595. Copertina moderna. Proc. 613. Carte riferentesi ai capitoli generali della Congregazione Cassinese di Santa Giustina. cart. 1457 - 1795. Fasc. 1 (stampa) Atti dei capitoli generali 1696 - 1792. Fasc. 2 Mutationes fratrum capituli generalis in anno 1514 [..]; “Lista de le mutation de fradelli l’anno 1515”. Fasc. 3 Decreti di capitoli generali 1457 - 1732. Con varie stampe: 1690, 23 aprile, San Pietro di Perugia; 1691, 25 agosto, Roma; 1732, ** (con ms.) capitolo in Perugia con sottoscrizioni degli abati partecipanti e sigilli aderenti di cera sotto carta. Fasc. 4 Regole per i capitoli, norme organizzative, conti, carteggi con autorità civili. 1508 - 1795. In particolare: libretto “Instrut- tione per la celebratione del capitolo generale nel monasterio di S. Gior- gio Maggiore di Venezia praticata da me don Pietro Sagredo abbate di detto monasterio nel capitolo dell’anno 1679”; fascicoletto “Promemoria al reverendissimo diffi nitorio adunato nel capitolo generale di S. Pietro di Perugia l’anno 1781”; stampe (e ms.) 1701, 26 marzo, Roma (Prospe- ro da Cremona procuratore generale), 1783, 22 novembre, San Pietro di Perugia (abate e presidente della Congregazione Cassinese), 1784, 15 aprile (supplica al papa), 1787, 10 gennaio, San Felice di Vicenza (invito al capitolo), 1789, 31 gennaio, San Pietro di Savigliano (idem), 1790, 10 gennaio, San Pietro di Savigliano (idem), 1792, 20 gennaio, San Sisto di Piacenza (idem), 1793, 31 gennaio, San Sisto di Piacenza (idem), 1795, 18 dicembre, Badia di Firenze (idem), s. d. (invio stampiglia da parte dei Provveditori ed Aggiunto sopra Monasteri). Fasc. 5 Libretto cart. cop. cartone “Spese capitolari 1683” del monastero di San Giorgio Maggiore 1683 - 1713. Copertina moderna.

B.  Proc. 614. già  Decreti e corrispondenza del padre presidente della Congregazione Cassinese. cart. 1608 - 1772. Fasc. a) “Decreti del reverendissimo padre presidente” 1626 - 1759 (fi lza, con numerosi sigilli aderenti di cera sotto carta). Fasc. b) Decreti, corrispondenza, mss. e a stampa 1608 - 1772 (sciolti). A stampa: 1661, 18 maggio, San Giovanni Evangelista di Parma; 1668, 4 febbraio, San Severino di Napoli; sec. XVII (post 1675) memoria; 1723, 23 - 24 apri- le, San Benedetto di Mantova; 1730, 30 agosto, Sant’Eufemia di Brescia; 1730, 31 dicembre, Sant’Eufemia di Brescia; 1732, 5 gennaio, San Giorgio Maggiore di Venezia; 1738, 4 maggio, Santa Giustina di Padova (frammen- to); 1738, 9 novembre, San Benedetto di Ferrara; 1743, 28 gennaio, Santa Maria di Praglia; 1763, 16 luglio, Sant’Eugenio di Siena; 1772, 9 dicembre, il Patriarca di Venezia. Memoria anonima “Per la perpetuità degl’abbati”

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1678, 20 marzo; nota tratta dal Mabillon [Annales ordinis… 1739, v. Opere citate] sull’accoglienza di non nobili nei monasteri. Copertina moderna. Proc. 615. Elenchi di monaci appartenenti alla Congregazione Cassinese di Santa Giustina. cart. 1512 - 1799. Fasc. a) Lista facta in Edomada Sancta et in Resurectione Domini anno 1512. Grande foglio, probabilmente da esporre, con i nomi dei monaci incaricati per le celebrazioni in San Giorgio 1512. Fasc. b) Elen- co destinatari di donativi in occasione non specifi cata sec. XVIII. Fasc. c) Distribuzione dei monasteri della Congregazione Cassinese nelle varie pro- vincie 1608 - 1655. Fasc. d) Elenchi di monaci in San Benedetto di Ferrara (1679), San Paolo di Argon (1792), Santa Eufemia di Brescia (1792), Santi Felice e Fortunato di Vicenza (1792), San Giorgio Maggiore di Venezia (s. d.), altri elenchi non specifi cati (1793). Fasc. e) Liste di professi 1681 per i monasteri di Arezzo (Sante Flora e Lucilla), Argon (San Paolo), Aversa (San Lorenzo), Bobbio (San Colombano), Bologna (San Procolo), Brescia (Santa Eufemia), Cava (Santissima Trinità), Cervara (San Gerolamo), Cese- na (Santa Maria del Monte), Farfa (Santa Maria), Ferrara (San Benedetto), Firenze (Santa Maria), Genova (San Benigno, Santa Caterina, San Nicola del Boschetto), Mantova (San Benedetto), Monte Caveoso (San Michele Arcangelo), Milano (San Pietro in Gessate, San Simpliciano), Modena (San Pietro), Napoli (Santi Severino e Sossio), Padova (Santa Giustina), Palermo (San Martino), Parma (San Giovanni Evangelista), Pavia (San Salvatore), Perugia (San Pietro), Piacenza (San Sisto), Pontida (San Giacomo), Pra- glia (Santa Maria), Ravenna (San Vitale), Reggio (San Pietro), Roma (San Paolo), Subiaco (Santa Scolastica), Venezia (San Giorgio Maggiore), Vero- na (Santi Nazaro e Celso). Fasc. f) Series cuiuscumque patriae praelatorum post emanatam bullam sanctissimi domini nostri Pauli V MDCVII pro iusta dignitatum distributioni nec non alia nostrae Congregationis monumenta ab involutis excerta paginis industria domini Iohannis Andreae Galliae veneti vi- sitatoratum agentis 1652. cart. cop. perg., diviso in rubriche alfabetiche, con annotazioni 1606 - 1679; seguono note sulla Congregazione 1136 - 1646 (1136, 27 agosto, Pisa: citazione del privilegio di Innocenzo II papa al prio- re di Santa Maria di Reno). Fasc. g) Matricola della Congregazione, da Arezzo a Vicenza, con annotazioni 1625 - 1718. Libretto cart. cop. perg. con titoli in colore rosso e “ex libris” Est S. Georgii Majoris Venetiarum ad usum domini Gregorii a Venetiis. Copertina moderna.

B.  Proc. 616. già  Visite. cart. 1505 - 1722. Fasc. a) Note generali: spese per visitazioni 1505, spese capitolari di vari monasteri 1681, Consultum excellentissimi Galesii in causa visitationum Ordinariorum et aliis emergentiis sec. XVI, formule per visitazio-

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Busta 146 già 141. Proc. 615, Fasc. a), Lista facta in Edomada Sancta et in Resurrectione Domini anno 1512 (indicazione dei nomi dei monaci incaricati delle celebrazioni litur- giche).

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ni a monasteri femminili sec. XVI. Fasc. b) Relazioni di visite ai monasteri di Argon (San Paolo) 1677 - 1679; Asti (San Bartolomeo) 1680; unite San Bartolomeo di Asti, Santa Maria di Talloires e San Pietro di Savigliano 1678; Bobbio (San Colombano) 1677 - 1681; Bologna (San Procolo) 1679; Brescia Sant’Eufemia 1679 e Santi Faustino e Giovita 1679; Castelnuovo (provincia di Parma) (Santa Maria delle Grazie) 1678 - 1679; Cava (Santissima Trinità) 1678 - 1680; Cesena (Santa Maria del Monte) 1678 - 1680; Farfa (Santa Maria) 1677 - 1678; Ferrara (San Benedetto) 1679; Firenze (Santa Maria) 1678 - 1681; Gaeta (Sant’Angelo) 1678; Genova San Benigno 1678 - 1680, Santa Caterina 1679 - 1680, San Giuliano d’Albaro 1680 e San Nicola del Bo- schetto 1679 - 1680; Lerins (Sant’Onorato) 1680; Liguria (Santa Caterina di Genova, San Benigno di Genova, San Nicola del Boschetto, San Gerolamo de Silvaria o Cervara) 1677; Mantova (San Benedetto) 1671 - 1679 con spoglio dell’abate Giovanni Andrea da Ferrara; Milano San Pietro in Gessate 1679 e San Simpliciano 1678 - 1679; Montecassino (San Benedetto) 1678 - 1680; Modena (San Pietro) 1679 - 1680; Napoli (Santi Severino e Sossio) 1678; Pa- dova (Santa Giustina) 1679; Parma (San Giovanni Evangelista) 1677 e 1679; Pavia San Salvatore 1677 - 1679 e Santi Spirito e Gallo 1679; Perugia (San Pietro) 1678 - 1679; Pontida (San Giacomo) 1678 - 1680; Ravenna (San Vi- tale) 1678 - 1680; Reggio (San Pietro) 1679; Roma (San Paolo) 1676 - 1678; Savigliano (San Pietro) 1678 - 1680; Subiaco (Santa Scolastica) 1678; Tal- loires (Santa Maria) 1680; Venezia San Giorgio Maggiore 1677 - 1679 e San Nicolò di Lido 1677 - 1679; Verona (Santi Nazaro e Celso) 1679; Vicenza (Santi Felice e Fortunato) 1679. Inoltre relazione delle visite a San Magno di Amelia e Santa Margherita delle Milizie di Todi 1722 con note bio-bibliogra- fi che sul visitatore Bonaventura Finardi di Bergamo60. Copertina moderna.

B.  Proc. 617. già  Trasferimenti di monaci della Congregazione Cassinese. cart. 1607 - 1789. Fasc. 1 Carteggi vari 1649 - 1789. Fasc. 2 Tariff a pro mutationibus monacorum Casinensium iussu reverendissimi difi nitorii capituli generalis celebrati Perusie 1639 edita [..]. 1639. Fasc. 3 Biglietti della mutazione 1607 - 1749 (con la- cune). Decreti de consensu prelatorum, con sottoscrizioni e sigilli aderenti di cera sotto carta. Fasc. 4 Biglietti della mutazione, s. d., in parte sottoscritti dagli abati di San Giorgio Maggiore Agostino da Venezia, Alvise da Venezia, Bernardo da Venezia, Cleto da Venezia, Cornelio da Venezia, Giovanni da Venezia, Leopoldo da Venezia, Pietro II da Venezia, Teodoro da Brescia, Veremondo da Venezia. Altri, s. d., non emanati da San Giorgio Maggiore. Fasc. 5 Terminazioni dei Provveditori sopra Monasteri e dell’Aggiunto so-

60. Molte relazioni sono contenute in buste sigillate con l’annotazione Omnia bene, altre aperte.

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pra Monasteri (a stampa e ms.) circa permessi per trasferimenti (decreti del Senato 1729, 7 gennaio; 1768, 24 settembre; 1769, 1 giugno) 1771 - 1787; approvazione degli uffi ci e cariche 1781 - 1787; autorizzazione al trasferi- mento temporaneo da una città all’altra 1786; “stampiglia” per comunicare gli uffi ci (incompleta, San Giorgio Maggiore) 1778. Copertina moderna Proc. 618. Lettere circolari per monaci defunti appartenenti a vari monasteri cassinesi. cart. 1748 - 1797. Fasc. 1 Filza (stampa e mss.) “Lettere circolari per monaci morti dall’anno 1791 fi no all’anno” 1791 - 1797. Fasc. 2 Lettere come sopra sciolte (stampa e mss) 1748 - 1781. Fasc. 3 “Modo per la spedizione delle circolari per li morti” tabella divisa per provincie. Copertina moderna. Proc. 618 A. Monaci defunti. cart. 1493 - 1793. Fasc. 1 Libretto cart. cop. cartone (verso della copertina) “1570. Libro de morti col ius di possesso che ha la casa Bonicelli di sepelire i loro morti sotto la nostra sagrestia” di San Giorgio Maggiore (note sulle malattie, sulle sepolture, albero della famiglia Bonicelli) 1570 - 1762. Fasc. 2 Elenchi di monaci morti, secolarizzati e vestiti 1779 - 1793 per i monasteri di San Giorgio Maggiore, Santa Giustina di Padova, Santa Maria di Praglia, Santi Felice e Fortunato di Vicenza, Santa Eufemia di Brescia, San Faustino di Brescia di Mauro Soldo abate e visitatore 1792, 30 luglio, San Giacomo di Pontida, San Paolo di Argon. Fasc. 3 Inventari di beni mobili (spogli) di monaci ed ecclesiastici 1493 - 1728 (quadri, stime, debiti e credi- ti). In particolare: panni e vesti portati a Sant’Angelo di Gaeta e a San Pietro di Perugia 1493; “robe de la signoria de monsignor episcopo” s. d. sec. XVI (danneggiato); spoglio di S. Zanella oblato di Roncaiette 1530 (danneggiato); idem di “messer Zuanne primo sartore” del monastero 1685 - 1686 tra gli oggetti anche “un violino con archetto”; idem di Stefano Stefanini pievano di San Moisè 1728; oggetti donati da padre Sebastiano Carandelli al monastero di San Giacomo della Giudecca s. d. sec. XVIII. Copertina moderna.

B.  Proc. 619. già  Conti generali della Cassa Veneta Cassinese. cart. 1687 - 1711. Comprende tre fasci- coli: “Ristretto del libro maestro della Cassa della reverendissima Congregatione Cassinese in Venezia [..]” 1687 - 1705; “Ristretto delle spese della Cassa di mese in mese 1693 - 1694 [..]” 1693 - 1695; “Ristretto de conti della Cassa Veneta Cassinese da primo giugno 1710 sino ultimo maggio 1711” 1710 - 1711. Copertina moderna. Proc. 620. Cassa Veneta Cassinese. Decreti dei Provveditori sopra Monasteri, Senato e suppliche. Decime del clero. Cassa Terziarie. cart. 1624 - 1799. Comprende quattro fa-

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scicoli: fi lza (parte sciolta parte legata) “Cassa Veneta anno 1795” 1791- 1796. Carteggi, conteggi, varie specialmente per sgravi d’imposte, autorizzazioni a operazioni fi nanziarie, contribuzione per la guerra contro i Turchi (1716), me- morie sulle soppressioni dei monasteri per mancanza del numero di monaci prescritto (1770, 28 novembre), con varie stampe 1671, 23 maggio (Senato con tabella “Ridutione de capitali”), 1672, 11 aprile (Provveditori sopra Mo- nasteri, due esemplari), 1706, 23 marzo (Provveditori sopra Monasteri, quattro esemplari) 1624 - 1798. Fascicoletto “Carte decime del clero de monasteri” per i monasteri di San Faustino di Brescia, Santa Eufemia di Brescia e Santi Felice e Fortunato di Vicenza 1769 - 1774. Carteggio circa la Cassa terziarie con il Governo Generale di Venezia, la Nobile Congregazione Delegata, la Deputa- zione alle Cause Pie 1798, 8 dicembre - 1799, 15 gennaio. Dopo una breve illustrazione sulla Cassa terziarie (istituita per ordine papale nel secolo XVI nel monastero di San Giorgio Maggiore per i bisogni della chiesa e delle guerre con- tro i Turchi, deriva il nome dal fatto che i pagamenti imposti ai monasteri av- venivano tre volte l’anno), la Cassa Veneta espone l’impossibilità in cui si trova di pagare gli interessi sui capitali a livello o vitalizi dopo che quattro monasteri (due di Bergamo e due di Brescia), già appartenenti alla Congregazione di Santa Giustina, “ora sono cisalpini” e non versano più i contributi. Copertina moderna. Proc. 621. Cassa Veneta Cassinese. Documenti relativi ai rapporti con i monasteri dipenden- ti, note di conto, quietanze. cart. 1466 - 1784. Note varie sulla situazione economica della Congregazione Cassinese; sulla fi gura giuridica del cassiere (1708, in questione tra l’abate Cleto Caspi e Giovanni Guido di Bergamo cassiere: il cassiere deve essere professo nel monastero; citato anche decreto 1680, 23 gennaio del presidente della Congregazione affi nché “non com- mettino cure d’archivii e librarie se non alli professi e fi gli del monastero del qual è l’archivio o libraria”); sui monasteri “campestri” (s. d., con riferimen- to ad un decreto in data 1768, 7 settembre, citati Santa Maria di Praglia, San Paolo di Argon, San Giacomo di Pontida); sui vitalizi per i monaci e capitali ad heredes 1691; stampa 1671, 23 maggio con tabella “ridutione de capitali”; minuta di supplica s. d. del solecitadore Poleni al Collegio perché provveda a liberare i monasteri di San Giorgio Maggiore e San Nicolò di Lido dalle continue molestie che ricevono dai creditori della Cassa; libretti di entrate e uscite di monasteri facenti parte della Congregazione: “Conto assegnato per don Ignatio cellerario de San Benedeto al nostro moneste- rio de la Congregatione” 1493 - 1499; libretto senza titolo 1519 - 1520; “1520. Conto del monastero de S. Zorzi Mazor de danari da eser scosi et pagati a capitolo” 1520; libretto senza titolo 1520 - 1521; “Chontto del monestier de San Zorzi da essere portado al capitolo zeneral del ano 1521” 1521; libretto (danneggiato, di cc. 19) 1520 - 1530. Copertina moderna.

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Proc. 622. Rapporti tra la Cassa Veneta Cassinese e la Procuratoria Generale Cassinese di Roma. cart. 1409 - 1799. cart. Fasc. 1 Memorie, sommario di atti papali, terminazioni del Senato circa il pagamento dei quindenni, con atto capi- tolare a stampa (1660, 27 aprile, San Procolo di Bologna) con memoria per la Sacra Congregazione sopra lo stato economico delle Congregazio- ni 1624 - 1781. Fasc. 2 Registro cart. cop. cartone “Casinensi. Registro spettante alcuni crediti della Provincia Veneta con la Procura Generale di Roma in materia di quindenni etc. come da terminazione 15 settembre 1781” 1782 - 1784. Fasc. 3 Carte sciolte inserte nel registro precedente 1409 - 1799: organizzazione della Cassa Veneta, note di conto, compar- to delle contribuzioni tra i monasteri soggetti alla Cassa Veneta rispetto alle varie imposizioni (monte novennale, monte pio o ricuperatorio, monte delle religioni). Due lettere da Roma (1799, febbraio - marzo) di Antonio Ciccognani amministratore della Procuratoria Generale Cassinese al padre abate cassiere della Cassa Veneta a Venezia in San Giorgio Maggiore. Il Cic- cognani espone che la “precipitosa fuga presa da Roma dalli cittadini Mauro Soldo e Ilario Primoli”, il primo procuratore generale della Congregazione Cassinese a Roma e il secondo computista, ha creato una “sommossa dei creditori della Procuratoria” che per riscuotere gli interessi dovuti si rivolgo- no al monastero di San Paolo di Roma; questo non è in grado di far fronte agli impegni e pertanto la Cassa Veneta deve intervenire. Copertina moderna.

B.  Proc. 623. già  “Decreti del Senato, terminationi de sopra Monasterii e decreti della dieta e ca- pitoli generali cassinensi per il buon governo di questa cassa” (= Proc. 2 descritto nel catastico KK “Catastico delle scritture della Cassa della reve- rendissima Congregatione Cassinense [..]” in B. 10, nell’ed. siglato QQ, relativo alla Cassa Veneta della Congregazione). perg. e cart. 1620 - 1732, con ducali di Francesco da Molin 1647, 13 luglio; 1647, 26 settembre; 1647, 12 dicembre e i seguenti decreti a stampa: Urbano VIII papa (1633, 15 aprile, Roma San Pietro), cardinale Francesco Barberini (1643, 8 luglio, Roma), Innocenzo X papa (1646, 28 agosto, Roma Santa Maria Maggiore), Innocenzo X papa (1652, 1 febbraio, Roma Santa Maria Maggiore), atto capitolare (1660, 27 aprile, San Procolo di Bologna), Provveditori sopra Monasteri (1663, 16 novembre), Senato (1671, 23 maggio, con tabella “Ridutione de capitali”, due esemplari), Decreta pro bono Congregationis Casinensis (1676, 3 maggio, Firenze), Provveditori sopra Monasteri (1706, 23 marzo), Provveditori sopra Monasteri (1718, 24 marzo, due esemplari), cardinale Marzio Ginetti (1653, 4 aprile, Roma), Provveditori sopra Mo- nasteri (1672, 11 aprile), Provveditori sopra Monasteri (1706, 23 marzo). Copertina originale, legato. La descrizione delle stampe segue l’ordine di impaginazione.

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Proc. 624. Cassa Veneta Cassinese. Contratti di livello. cart. 1667 - 1775. I livelli, con l’au- torizzazione dei Provveditori sopra Monasteri, vengono stipulati con varie persone dalla Cassa per esigenze diverse; sono interessati alcuni monasteri (Sant’Andrea di Bosco, San Benedetto di Bergamo, San Giorgio Maggiore, San Maffi o di Murano, San Nicolò di Lido, San Paolo di Argon). Nel 1716, 18 marzo la Cassa come procuratore “delli nove monasteri della Congrega- zione in questo serenissimo Dominio” (Santa Giustina di Padova, San Paolo di Argon, Santa Eufemia di Brescia, San Nicolò di Lido, San Giorgio Mag- giore, San Giacomo di Pontida, Santi Felice e Fortunato di Vicenza, Santi Faustino e Giovita di Brescia, Santa Maria di Praglia) stipula un livello per soddisfare al “volontario libero dono [..] in difesa della causa di Dio e della santa fede”. 1698 - 1775. Un fascicolo 1667 - 1711 Pro monasterio Sancte Iustine de Padua in causa bonifi cationis decimarum. Copertina moderna. Danni per scoloriture.

B.  Proc. 625. già  Cassa Veneta Cassinese. Aff rancazioni di livelli. cart. 1721 - 1729. Un solo atto, relativo ad un livello di 2000 ducati a credito di Gasparo Piovan e della moglie Elisabetta Biffi . Copertina moderna. Proc. 626. Cassa Veneta Cassinese. Censi vitalizi. cart. 1675 - 1787. Contratti di censi vitali- zi 1675 - 1787 (17 fascicoli), in atto 1686, 14 gennaio inventario di oggetti; due suppliche della Cassa a Pio VI papa: per l’autorizzazione a stipulare censo oppure vitalizio “in occasione della disgrazia del campanile del mona- stero di S. Giorgio Maggiore” (1777, 22 febbraio), l’altra (1777, 24 marzo) per convertire in censi vitalizi i censi passivi ad heredes che la aggravano, entrambe concesse dal cardinale Carlo Rezzonico protettore dell’ordine be- nedettino (con sigilli aderenti di cera sotto carta). Copertina moderna. Danni per scoloriture. Proc. 627. Livelli. cart. 1579 - 1589. “Libro de livelli di diversi monasterii della Congrega- tione nostra”. Fascicolo cart. cop. perg. di cc. 55 scritte. Copertina moderna. Danni per inchiostro ferroso. Proc. 628. Decreti pro bono Congregationis. cart. 1624 - 1740. a) “Processo concernente vari decreti fatti dalli capitoli e diete pro bono regimine Congregationis [..]” 1738 - 1739. Fascicolo legato (a stampa e ms.). Decreto del capitolo tenu- to in Santa Giustina di Padova (1738, 4 maggio), supplica al doge di San Giorgio Maggiore e San Nicolò di Lido, intervento del Collegio (1739, 30 luglio) di remissione della questione ai Savi, richiesta (1739, 1 agosto) di parere ai Consultori in Iure (citata loro scrittura, non presente, 1738, 13

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dicembre), “costituto” (1739, 4 settembre) presentato da San Giorgio Mag- giore attraverso l’avvocato Andrea Lorenzo Zambelli, adesioni al decreto di vari monasteri. Seguono memorie (a doppia colonna) “Brevi rifl essi [..]” con “note” in opposizione e “Informazione [..]” con “note” simili. Infi ne due brevi memorie s. d.. b) Decreti come sopra sciolti 1624 - 1711 e s. d.. c) Decreti come sopra a stampa 1654 - 1738. 1654, 6 maggio, San Giorgio Maggiore; 1658, 20 maggio, San Pietro di Perugia; 1662, 6 maggio, San Benedetto di Ferrara; 1665, 4 maggio, Perugia; 1666, 18 maggio, Perugia; 1671, 27 aprile, Padova; 1673, 4 maggio, Padova; 1674, 18 aprile, Ferrara; 1675, 14 maggio, Perugia (due esemplari); 1676, 3 maggio, Firenze (due esemplari); 1677, 17 luglio, Perugia; 1676, 29 luglio, Roma (Sacra Congre- gazione dei cardinali del Concilio Tridentino); 1678, 4 maggio, San Pietro di Perugia; 1679, 25 maggio, San Giorgio Maggiore di Venezia; 1680, 16 maggio, San Sisto di Piacenza; 1682, 29 dicembre, San Giorgio Maggiore di Venezia; 1684, 1 maggio, San Giorgio Maggiore di Venezia; 1685, 29 dicembre, Montecassino; 1687, 28 aprile, Perugia; 1696, 23 maggio, Santa Giustina di Padova (due esemplari); 1707, 19 luglio, Roma (Sacra Congre- gazione sulla disciplina dei Regolari); 1732, 9 maggio, San Pietro di Perugia (tre esemplari); 1735, 6 maggio, Perugia; 1738, 4 maggio, Santa Giustina di Padova (cinque esemplari); 1738, 19 settembre, San Benedetto di Ferrara (trasmette atti da 1608, 21 marzo, Paolo V papa); s. d. Sacra Congregatio cardinalium supra negociis economicis monachorum Cassinensium, Pro mo- nasterio Cavensi; s. d.. d) Sommario di decreti 1732 - 1739. e) Due termi- nazioni del Senato (1740, 27 febbraio - incompleto - e 5 maggio) e una lettera di Benedetto Olmo (1740, 2 aprile, Padova al padre Nicolò Antonio Giustinian a Venezia) circa la questione del capitolo tenuto a Padova il 4 maggio 1738. Copertina moderna.

B.  Proc. 629. già  “Livello a credito di questa Cassa a debito del monastero di S. Nazaro di Verona” (= Proc. 3 come sopra nel Proc. 623). cart. 1614 - 1708. Questione dinanzi ai Provveditori sopra Monasteri con due memorie di San Nazaro, di cui una “scrittura in iure” del n.h. Marcantonio Donini, note di debiti e crediti, la decisione viene sospesa nel 1708 in attesa del capitolo generale che deve celebrarsi in Santa Giustina di Padova. Copertina originale, legato. Proc. 630. “Livelli a debito di questa Cassa a credito de monasterii Cassinensi dello Stato Veneto” (= Proc. 4 come sopra). cart. 1676 - 1716. I livelli si riferiscono ai monasteri di San Giorgio Maggiore di Venezia, San Paolo di Argon, San Giacomo di Pontida, Sant’Eufemia di Brescia e San Nicolò di Lido. Copertina originale, legato.

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Proc. 631. “Livelli aff rancabili a credito di diversi particolari a debito di questa Cassa” (= Proc. 5 come sopra). cart. 1716 - 1722. Comprende tredici fascicoli di livelli con privati, commissarie e monasteri. Copertina originale, legato. Proc. 632. “Censi vitalitii a debito di questa Cassa non per anco estinti” (= Proc. 6 come sopra). cart. 1656 - 1726. Comprende trenta fascicoli di vitalizi a favore di laici ed ecclesiastici. Copertina originale, legato. Proc. 633. “Instromenti restituiti de censi aff rancatti da questa Cassa dall’anno 1547 fi no 1561 inclusive” ( = Proc. 7 come sopra). perg. 1547 - 1561. Con diciotto pergg. del sec. XVI (1547 - 1561). Copertina originale, legato. Proc. 634. “Instromenti de censi aff rancatti restituiti a questa Cassa dall’anno 1562 sino 1573 inclusive” ( = Proc. 8 come sopra). perg. e cart. 1562 - 1573. Con diciassette pergg. del sec. XVI (1563 - 1573). Copertina originale, legato, danneggiato. Proc. 635. “Instromenti de censi aff rancatti restituiti a questa Cassa dall’anno 1574 fi no 1573 inclusive” ( = Proc. 9 come sopra). perg. e cart. 1565 - 1590. Con ven- totto pergg. del sec. XVI (1565 - 1590). Molti documenti recano in atterga- to un atto completo, con sottoscrizione del notaio, di successiva disposizio- ne del bene oggetto del primo documento: date degli attergati 1591 - 1598. Copertina originale, legato. Proc. 636. “Instromenti de censi aff rancatti restituiti dall’anno 1584 fi no 1587” ( = Proc. 10 come sopra). perg. e cart. 1577 - 1587. Con trentadue pergg. del sec. XVI (1577 - 1587). Documenti come sopra: date 1589 - 1612. Copertina originale, legato. Proc. 637. “Instromenti de censi aff rancatti restituiti alla Cas[s]a dall’anno 1587 fi no 1589” ( = Proc. 11 come sopra). perg. e cart. 1587 - 1589. Con ventidue pergg. del sec. XVI (1587 - 1589). Documenti come sopra: date 1589 - 1604. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 638. già  “Instrumenti de censi aff rancatti da questa Cassa dall’anno 1590 fi no 1599” ( = Proc. 12 come sopra). perg. e cart. 1585 - 1599. Con trentacinque pergg. del sec. XVI (1585 - 1599). Documenti come sopra: date 1590 - 1611. Copertina originale, legato.

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Proc. 639. “Instromenti de censi aff rancatti da questa Cassa e restitui[ti] dell’anno 1600 e 1601” ( = Proc. 13 come sopra). perg e cart. 1595 - 1601. Con una perg. del sec. XVI (1595); ventiquattro pergg. del sec. XVII (1600 - 1601). Do- cumenti come sopra: date 1604 - 1608. Copertina originale, legato. Proc. 640. “Instrumenti de censi a debito di questa Cassa aff rancatti e restituiti dall’anno 1602 fi no 1603” ( = Proc. 14 come sopra). perg. e cart. 1602 - 1603. Con trentadue pergg. del sec. XVII (1602 - 1603). Documenti come sopra: date 1604 - 1614. Copertna originale, legato. Proc. 641. “Instromenti de censi aff rancatti restituiti a questa Cassa dall’anno 1603 fi no 1605” ( = Proc. 15 come sopra). perg. e cart. 1603 - 1614. Con trenta- sei pergg. del sec. XVII (1603 - 1614). Documenti come sopra: date 1608 - 1621. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 642. già  “Instromenti aff rancatti e restituiti a questa Cassa dall’anno 1606 fi no 1609” ( = Proc. 16 come sopra). perg. e cart. 1602 - 1614. Con ventinove pergg. del sec. XVII (1602 - 1609). Documenti come sopra: date 1609 - 1614. Copertina originale, legato. Proc. 643. “Instromenti de livelli aff rancatti restituiti a questa Cassa dall’anno 1610 fi no 1612” ( = Proc. 17 come sopra). perg. e cart. 1609 - 1673. Con quarantotto pergg. del sec. XVII (1609 - 1612). Documenti come sopra: date 1612 - 1621. Copertina originale, legato. Proc. 644. “Instromenti a debito di questa Cassa aff rancatti e restituiti dell’anno 1613 e 1614” ( = Proc. 18 come sopra). perg. e cart. 1610 - 1637. Con venti- cinque pergg. del sec. XVII (1610 - 1614). Documenti come sopra: date 1614 - 1623. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 645. “Instromenti a debito di questa Cassa aff rancatti e restituiti dall’anno 1615 fi no 1640” ( = Proc. 19 come sopra). perg. e cart. 1615 - 1678. Con trentuno pergg. del sec. XVII (1615 - 1662) e testamenti di Leonora Baglioni vedova Paolo Antonio Labia (1624, 30 agosto, Venezia) e Giovanni Francesco La- bia fi glio qd. Paolo Antonio (1662, 18 marzo, Venezia). Documenti come sopra: date 1617 - 1682. Copertina originale, legato.

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B.  Proc. 646. già  “Instromenti di livello a debito di questa Cassa aff rancatti e restituiti dall’anno 1640 fi no 1669” ( = Proc. 20 come sopra). perg. e cart. 1569 - 1682. Con una perg. del sec. XVI (1569), quindici pergg. del sec. XVII (1642 - 1666) (alcune in fascicoletti). Documenti come sopra: date 1660. Copertina originale, legato. Proc. 647. “Livelli aff rancabilli a debito di questa Cassa aff rancatti e restituiti dall’anno 1670 fi no 1679” ( = Proc. 21 come sopra). perg. e cart. 1670 - 1700. Con due pergg. del sec. XVII (1670 - 1677) (in fascicoletti). Copertina originale, legato. Proc. 648. “Livelli a debito di questa Cassa aff rancatti e restituiti dall’anno 1680 fi no 1689” ( = Proc. 22 come sopra). cart. 1669 - 1711. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 649. già  “Instromenti de livelli aff rancabilli a debito di questa Cassa aff rancatti e restituiti dall’anno 1690 fi no 1716” ( = Proc. 23 come sopra). cart. 1693 - 1726. Con (a stampa) fede di morte 1711, 1 maggio dei Provveditori alla Sanità di Padova. Copertina originale, legato. Proc. 650. “Diverse scritture private d’obie estinte”61 ( = Proc. 24 come sopra). cart. 1605 - 1681. Stipulazione del vitalizio, certifi cati di vita e di morte di varie persone. In particolare: pagamento a favore di Orsetta Foscolo monaca in Sant’Anna in riferimento ad un censo stipulato con San Giorgio Maggiore dal doge Nicolò Donà (1619); note varie (1618 - 1622) su un censo a carico di San Giorgio Maggiore e a credito di Costantino Paleologo (morto 1622, 15 marzo) e poi del nipote Anastasio Paleologo con testi e sottoscrizioni in greco e sigilli aderenti di cera sotto carta di Gregorio abate di San Giovanni Evangelista di Patmos (1618, 1 aprile) e di Macario abate di San Giovanni Evangelista di Patmos (1622, 22 aprile). Copertina originale, legato. Proc. 651. “Diversi livelli privati con diverse monache di Vicenza” ( = Proc. 25 come sopra). cart. 1648 - 1654. Si tratta di monache dei monasteri di San Pietro e di San Silvestro di Vicenza. Copertina originale, legato. Proc. 652.

61. Il catastico, anziché il termine “obia” (= oblia, oblata), usa il termine “vitalizio”.

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“Diverse scritture private di debiti non fruttanti di questa Cassa” ( = Proc. 26 come so- pra). cart. 1649 - 1665. Sono contraenti Giovanni Battista Eugenico per la dote della moglie Chiara Badoer e Pasqualino Danieli pievano di San Benedetto. Copertina originale, legato. Proc. 653. “Diverse intimationi d’aff rancattioni de livelli e depositi a favore di questa Cassa” ( = Proc. 27 come sopra). cart. 1584 - 169062. Si tratta di atti vari procedu- rali per termini scaduti, mancata comunicazione, depositi in Zecca. Copertina originale, legato. Proc. 654. “Diversi censi vitalitii estinti con diverse monache di S. Daniel di Venetia” ( = Proc. 29 come sopra). cart. 1627 - 1673. Gran parte dei censi sono fondati sopra beni del monastero di Santa Giustina di Padova a Correzzola. Copertina originale, legato. Proc. 655. “Depositi, intromissioni et altre carte concernenti un capitale teneva a livello con questa Cassa il qd. Francesco Bianchi” ( = Proc. 30 come sopra). cart. 1614 - 1617. Francesco Bianchi è “cartoler” all’insegna della Corona; agisco- no in giudizio, dinanzi ai Giudici di Petizion e al Sopragastaldo, i parenti. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 656. già  “Contradittione annotata dalli commissarii del qd. Bernardo Torre ad un deposi- to di ducati 3000 fatto per questa Cassa in aff rancattione di livello a credito di detto Torre per non esser stata intimata l’aff rancattione mesi sei avanti” ( = Proc. 31 come sopra). cart. 1611 - 1613. Copertina originale, legato. Proc. 657. “Aff rancattione di ducati 14000 all’heredità di monsignor Pietro abbate Labia” ( = Proc. 32 come sopra). cart. 1684 - 1710. Con testamento (1684, 21 dicembre, Venezia) di Angelo Maria Labia qd. Giovanni Francesco, fratello dell’abate Pietro; il livello è a debito della Congregazione Cassinese. Copertina originale, legato. Proc. 658. “Aff rancattioni de livelli a debito di questa Cassa a credito della eredità di ser Lo- renzo Pattarol” ( = Proc. 33 come sopra). cart. 1622 - 1713. Con testamen- to 1683, 1 gennaio (pubblicazione 1701, 7 giugno, Venezia) di Lorenzo Pattarol qd. Francesco e qualche lettera; il livello originario è a debito del monastero di Santa Maria di Praglia. Copertina originale, legato.

62. Il catastico registra un Proc. 28 “Censi vitalitii estinti a credito di diverse monache del Sepol- cro” che manca.

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Proc. 659. “Aff rancattione di diversi capitali fatta per questa Cassa alla commissaria del qd. Marco Antonio Formenti” ( = Proc. 34 come sopra). cart. 1696 - 1718. La questione è posta da Cornelia Apostoli vedova di Marco Antonio Formenti in base al testamento e codicillo di questi (1689, 13 agosto e 1692, 5 aprile) anche a nome del fi glio defunto Lunardo. Copertina originale, legato. Proc. 659 A. Livelli Formenti e Pattarol. cart. 1670 - 1749. Fascicolo “Veneranda Congrega- tione Cassinense contra quoscumque”. Lite per aff rancazione dei livelli a favore di Lunardo Formenti qd. Marco Antonio segretario (su vigna al Lido di proprietà di San Nicolò di Lido) e di Lorenzo Pattarol qd. Francesco (su beni a Cona di proprietà di Santa Giustina di Padova). Copertina moderna, processo critico. Proc. 660. “Carte concernenti li livelli Bardellini aff rancatti a padri Somaschi legatarii per mansioneria” ( = Proc. 35 come sopra). cart. 1657 - 1664. Con punto di te- stamento di Laura Belloni moglie di Giovanni Francesco Bardellini (1657, 17 agosto) e testamento di Francesco Bardellini qd. Agesilao (1660, 27 ot- tobre) che istituiscono una mansioneria nella chiesa della Salute. Copertina originale, legato. Proc. 661. “Cessioni e passaggi del capitale di livello a debito di Marco Baggioni passato in Cecilia Torniello, in Scola de Nobili Luchesi, in Nicolò Cieri, aff rancatto l’anno 1671” ( = Proc. 36 come sopra). perg. e cart. 1627 - 1671. Con una perg. del sec. XVII (1664) e una ducale di Domenico Contarini (1664, 17 marzo con bolla). Marco Baggioni anche chiamato Baglioni; Cecilia Tor- niello vedova di Baldissera Vincenti per cui agisce il fi glio Zuanne; la Con- fraternita del Volto Santo dei Nobili Lucchesi; Nicolò Cieri qd. Liberale. Il censo, a debito della Congregazione Cassinese, viene ceduto ricevendo il prezzo parte in denaro e parte in quadri, con attribuzioni e stime. Copertina originale, legato. Proc. 662. “Cessione del livello Perazza Perazzo a ser Domenico Priuli” ( = Proc. 37 come sopra). cart. 1641 - 1659. Perazza Perazzo qd. Antonio è zia di Michele Priuli qd. Domenico monaco in San Giorgio Maggiore. Copertina originale, legato. Proc. 663. “Carte concernenti il livello Superchi aff rancatto” ( = Proc. 38 come sopra). cart. 1629 - 1676. Paolo Superchi è monaco in San Giorgio Maggiore; il livello, a debito della Cassa, è stipulato dai fratelli Bartolomeo e Pietro. Copertina originale, legato. Proc. 664.

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“Livello a credito del monastero di S. Mama di Cipro aff rancatto al monastero di S. Domenico di Castello cessionario” ( = Proc. 39 come sopra). perg. e cart. 1648 - 1676. Con una perg. del sec. XVII (1653, fascicoletto). Il livello a credito del monastero di San Mama sive Santa Maria di Morfù di Cipro e a debito della Congregazione Cassinese è stato stipulato il 18 dicembre 1613; pervenuto in proprietà a Marco e fratelli Toderini qd. Nicolò (1645, 12 dicembre “in lingua greca et in lingua turchesca sigilato all’uso et stille del Regno di Cipro”) viene da questi ceduto alla commissaria di Zuanne Civran sua creditrice con assicurazione su beni di San Giorgio Maggiore a Monastier; la commissaria cede il livello al monastero di San Domenico di Castello dove sono sepolti Zuanne Civran e la madre Caterina vedova di Marco di Zuanne e dove viene istituita una mansioneria. Atto capitolare del monastero di San Domenico (nomi dei partecipanti), in cui si decide anche di murare una lapide (“una pietra”) nella sacrestia in ricordo dell’istituzione della mansioneria. Copertina originale, legato. Proc. 665. “Carte concernenti la mansioneria del qd. Zorzi Torelli in S. Fantin alla quale era obligato un capitale investito con questa Cassa” ( = Proc. 40 come sopra). cart. 1635 - 1645. La costituzione della mansioneria di Zorzi Torelli qd. Bernardo viene autorizzata dal cardinale Federico Corner patriarca di Vene- zia (1635, 13 giugno con sigillo aderente di cera sotto carta), mansionario è Francesco Boncio primo diacono titolato nella chiesa di San Fantin (nomi dei partecipanti al capitolo di San Fantin). Copertina originale, legato. Proc. 666. “Carte concernenti il livello aff rancatto per questa Cassa a Benetto Garbina” ( = Proc. 41 come sopra). cart. 1603 - 1676. Con testamento (1617, 4 giu- gno, pubblicato 1618, 26 agosto) Benetto Garbina qd. Bortolo “sopressador da barette” lascia al monastero di Santo Stefano e alla Scuola di Santo Ste- fano, per istituire una mansioneria nella chiesa di Santo Stefano, l’usufrutto del “censo francabile” (stipule 1603, 3 gennaio; 1607, 4 settembre [dopo la dieta 1606, 26 ottobre in San Pietro di Modena]; 1611, 21 febbraio) con acquisto da San Giorgio Maggiore di beni a Cona, il cui capitale viene scritto per partita al banco Trevisan. Nel 1676, 18 aprile viene richiesta dalla Cassa l’aff rancazione; la Scuola di Santo Stefano ha nel frattempo trasferito i livelli aff rancabili alla Scuola de Tesseri da pani de lana, che pagano un pro del 4 1/2 per cento consentito “nelle parti de capitoli di dette arti ratiffi cate dai Provveditori di Comun”. I Provveditori sopra Monasteri ordinano di restituire gli strumenti di livello al Garbina, consegnando copia (tratta dal loro “Libro dei depositi per partite di Banco e Cecca”) della terminazione “a cautione della Congregazione”. Copertina originale, legato.

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Proc. 667. “Carte attinenti alli livelli douti per questa Cassa a padre Pesio” ( = Proc. 42 come sopra). cart. 1622 - 1669. Con una ducale (in copia) di Francesco da Molin 1652, 16 novembre al podestà di Vicenza. Simeone Pesio è primo prete titolato nella chiesa parrocchiale dei Santi Ermagora e Fortunato. I livelli, garantiti da beni siti a Bissuola di proprietà del monastero di San Nicolò di Lido, vengono stipulati per pagamento di “debito di frutti decorsi e non pagati per diverse calamità” dei monasteri di San Giacomo di Pontida e di San Felice di Vicenza; citati vari interventi di autorità (Senato 1622, 22 novembre; Sacra Congregazione dei cardinali del Concilio Tridentino 1647, 6 luglio; presidente della Congregazione Cassinese 1647, 16 luglio, Perugia; e la ducale sopra citata). Copertina originale, legato. Proc. 668. “Carte attinenti al livello con questa Cassa a credito di domino Zorzi Rotta da esso disposto in diversi legati” ( = Proc. 43 come sopra). cart. 1629 - 1670. I legati sono disposti, con testamento (punto, 1652, 9 marzo) da Vittoria de Zilio qd. Gaspare, vedova di Zorzi Rota e moglie di Bernardino Colle, a favore di ospedali e monasteri di Venezia, tra cui Santa Maria Maggiore dove è monaca Antonia fi glia di Vittoria. Copertina originale, legato. Proc. 669. “Carte attinenti il livello a credito di Tomasina Allegri” ( = Proc. 44 come sopra). cart. 1615 - 1695. Tomasina Allegri è vedova di Agostino; il livello è fon- dato su beni siti a Correzzola di proprietà del monastero di Santa Giustina di Padova. La questione si svolge dinanzi ai Provveditori sopra Monasteri; presenti anche alcune lettere. Copertina originale, legato. Proc. 670. “Carte attinenti a livello a credito di Franceschina Calvisan relicta Salvador dal Pian” ( = Proc. 45 come sopra). cart. 1614 - 1669. Franceschina fi glia di Matteo sensale e vedova di Salvatore scrivano degli Uffi ciali alla Giustizia Vecchia, “camerista” all’ospedale del monastero di Sant’Andrea, lascia con testamento (1647, 9 maggio) il reddito del livello in legati alle nipoti che a loro volta lo cedono per realizzare il capitale; il livello è fondato su beni siti a Cona di proprietà di Santa Giustina di Padova. Copertina originale, legato. Proc. 671. “Carte attinenti al livello con la Scola degl’Albanesi aff rancato” ( = Proc. 46 come sopra). cart. 1599 - 1676. Il livello, a credito della Scuola di Santa Maria e San Gallo “della nation di Albanesi in contrà di San Maurizio” e a debito della Congregazione Cassinese e del monastero di San Vitale di Ravenna, è fondato su beni nel distretto di Ravenna. La lite si svolge con intervento dei

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Provveditori di Comun e dei Provveditori sopra Monasteri; per la scuola, oltre al gastaldo, intervengono Marco Baglioni pittor e Vincenzo Bonella “dai Collori”. Copertina originale, legato. Proc. 672. “Crediti di Cattarina Gambirasi contro questa Cassa” ( = Proc. 47 come sopra). cart. 1647 - 1665. Caterina Terzi vedova di Giovanni Battista Gambirasi dalla Colombina, agente anche come procuratrice della fi glia Lucieta mo- glie di Stefano Marinoni dal confi nio di San Canciano, ha fatto sequestrare botteghe di San Giorgio Maggiore per conseguire il pagamento dei pro del capitale (stipule 1652, 11 novembre; 1654, 18 febbraio), mentre la Con- gregazione Cassinese contesta il pagamento sostenendo che si è trattato di “semplice imprestito”; i pro dei livelli e il saldo del capitale vengono infi ne (1665, 14 novembre) pagati dai Provveditori sopra Monasteri “col dinaro della Toresella di Bressa”. La Toresella è probabilmente una proprietà del monastero di San Faustino di Brescia: varie note su di essa nel Proc. 718. Copertina originale, legato. Proc. 673. “Carte attinenti al livello con Angelo Costantini aff rancatto” ( = Proc. 48 come sopra). cart. 1628 - 1671. Angelo Costantini “veneto” qd. Nicolò stipula il livello per conto della moglie Ziana fi glia qd. Giovanni Antonio Toselli; beni a Correzzola di proprietà di Santa Giustina di Padova. Il livello (1628, 21 maggio) è stipulato nel monastero di San Giovanni Evangelista di Parma durante la celebrazione del capitolo generale della Congregazione Cassinese. Copertina originale, legato. Proc. 674. “Carte attinenti il livello col monastero di S. Michiel di Muran aff rancatto” ( = Proc. 49 come sopra). cart. 1647 - 1665. Il livello è fondato su beni a Gualterolo, di proprietà del monastero di San Prospero di Reggio, e a Cor- rezzola, di proprietà di Santa Giustina di Padova. Per San Michele di Mura- no agisce don Teodoro Soldati abate; una ducale (in copia) di Francesco da Molin 1647, 26 settembre universis trasmette parte del Senato (13 aprile) che autorizza il cassiere della Congregazione Cassinese a prendere a livello da una o più persone la somma necessaria (15.000 ducati), depositandola “in Cecca nella Cassa Ori e Argenti o sopra Monti pubblici nelle città di Terraferma”. Copertina originale, legato. Proc. 675. “Carte concernenti li livelli Guidotto e Zanchi aff rancatti” ( = Proc. 50 come so- pra). cart. 1619 - 1663. Il livello Guidotti, stipulato dal cassiere della Con- gregazione Cassinese per poter disporre di denaro per completare la nuova chiesa di San Nicolò di Lido, autorizzato dal Senato (1627, 15 settembre), è fondato su beni di San Nicolò a Bissuola. Guidotto Guidotti fi glio qd.

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Lorenzo è mercante in Merceria all’insegna della Scala. Con Pietro Zanchi qd. Francesco viene stipulato livello su beni a Lepia di proprietà dei Santi Nazaro e Celso di Verona63. Copertina originale, legato. Proc. 676. “Carte attinenti al livello con l’eremo di Rua aff rancato” ( = Proc. 51 come sopra). cart. 1648 - 1664. Lettere (1664, 3 aprile; 5 aprile; 8 maggio) per sollecito del pagamento (“fl agello della gran tempesta” nel 1664) tra Gioacchino cellerario di Santa Maria di Rua e il cassiere della Congregazione Cassinese in San Giorgio Maggiore circa il livello (stipulato 1648, 23 giugno) paga- to dal cellerario di Santa Maria di Praglia per conto della Cassa. L’eremo, appartenente ai Camaldolesi, è collegato al monastero di San Clemente in Isola di Venezia. Copertina originale, legato. Proc. 677. “Scritture attinenti alli livelli Manzoni e Panighetti aff rancatti” ( = Proc. 52 come sopra). cart. 1665 - 1666. Sono livelli del monastero di Santa Giustina di Padova, su beni a Correzzola, Legnaro e Maserà, con Francesco Manzoni di Padova e Giovanni Battista Panighetti mercante in Padova. La cassa della Congregazione Cassinese agisce in base a disposizioni del Senato, dei Prov- veditori sopra Monasteri e della Sacra Congregazione dei cardinali negotiis et consultationibus preposita (1663, 28 settembre, Roma). Copertina originale, legato. Proc. 678. “Carte attinenti al censo douto per questa Cassa al conte Scipion Martinengo” ( = Proc. 53 come sopra). cart. 1631 - 1663. Benefi ciario del livello, su beni spettanti a San Benedetto Maggiore di Ferrara siti a Caselle, è Scipione fi glio naturale legittimato di Estore. Copertina originale, legato. Proc. 679. “Carte attinenti alli censi vitalitii con Marina e Belforte Spinelli” ( = Proc. 54 come sopra). cart. 1631 - 1676. Con (a stampa) atto dei Provveditori alla Sanità di Padova 1676, 6 luglio. Marina Spinelli nobile di Padova qd. Ilario; Belforte Spinelli fi glio naturale di Andronico fratello di Marina; Girolamo da Padova abate di Santa Giustina di Padova e Camillo da Padova monaco in Santa Giustina di Padova (zio e nipote) appartengono alla famiglia Spi- nelli. Copertina originale, legato. Proc. 680. “Carte attinenti alli censi vitalitii et aff rancabili con Agostin Marchesoti” ( = Proc.

63. Per altre note v. Proc 741.

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55 come sopra). cart. 1653 - 1659. Il censo vitalizio a favore di Agostino è stato stipulato dal padre Martino e fondato su beni del monastero di Santa Giustina di Padova. Copertina originale, legato. Proc. 681. “Cessioni et altre carte concernenti un capitale vitalitio a debito di questa Cassa a credito della n.d. Virginia Bolani Malipiero” ( = Proc. 56 come sopra). cart. 1654 - 1679. Con alcune lettere. La creditrice Virginia Bolani fi glia qd. Maffi o moglie di Bernardo Malipiero fi glio qd. Francesco Maria cede in varie riprese la riscossione del canone dovutole a vari, tra cui il console di Francia Paolo Vedoa (“consolo di sua Maestà Christianissima in questa città”). Copertina originale, legato. Proc. 682. “Carte concernenti un ressiduo debito d’obie di questa Cassa a credito degl’heredi di Francesco Basile di Napoli” ( = Proc. 57 come sopra). cart. 1655 - 1674. Il vitalizio stipulato nel 1655, 16 marzo; procuratore di Basile è Alberto Siiz todesco; Francesco Basile è annegato nel marzo 1659 durante il viaggio da Barletta a Venezia. Dinanzi ai Provveditori sopra Monasteri i vari eredi ottengono il pagamento, attestando la parentela con atto della cancelleria del Nunzio in Napoli (1668, 25 gennaio, Napoli con sigillo aderente di cera sotto carta). Copertina originale, legato. Proc. 683. “Litti di questa Cassa contro Marieta64 Baldassini e Nicolò Sapioti comprator dal magistrato del Sopragastaldo de beni del monastero di S. Giorgio Maggiore intromessi per detta Baldassini per credito di capital livellario di ducati 227 del corpo di ducati 1000 a credito di Marco Baldassini appreso in pagamen- to di sua dotte” ( = Proc. 58 come sopra). cart. 1610 - 1673. Con inventario di beni mobili della dote di Lucrezia vedova di Baldissera (1661); Marco Baldassini qd. Baldissera è bocaler. Il livello con San Giorgio Maggiore è stato stipulato nel 1610, 4 dicembre; nel 1662 viene eff ettuato un sequestro nelle botteghe del monastero; Nicolò Sapioti qd. Francesco è affi ttuale di bottega a San Zulian; citati anche un Gerolamo Baldassini mercante di lana (1646) nonché un Domenico Baldassarri (ma rectius Baldassini) da Treviso morto (1671, 21 maggio e 1 giugno) “nelle prigioni forte”. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 684. già  “Litti di questa Cassa contro gl’heredi di Giovanni Maria Canevalli per pretese di

64. Il nome “Marieta”, presente sia nella copertina del processo sia nel catastico, non compare invece nei documenti contenuti nel fascicolo.

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ressidui capitali livellarii investiti con questa Cassa” ( = Proc. 59 come so- pra). cart. 1611 - 1643. Con testamento di Giovanni Maria Canevalli fi glio qd. Giuliano (1613, 15 marzo, con codicillo 1617, 15 aprile, commissario il fratello Gerolamo) e sommario di lite. Eredi sono le fi glie Caterina moglie di Marino Badoer e Isabella moglie di Giovanni Battista Sebastiani; i livelli sono stati stipulati nel 1611, 20 ottobre e nel 1615, 8 agosto su beni a Cor- rezzola e in altri luoghi della zona di Padova. Nel 1643, 16 luglio i Giudici del Piovego intimano a San Giorgio Maggiore di produrre “scritti, lettere, notte, conti, libri [..] concernenti il nome et interesse” delle ricorrenti. Copertina originale, legato. Proc. 685. “Litti di questa Cassa contro Isabetta Caroldo per pretesa d’un capitale di ducati 2000 haveva investito con questa Cassa costituito in dotte ad Iseppo Bon- tio suo marito del quale ne haveva riceuta l’aff rancattione e poi appreso in restitutione di dotte da detta Laura65 con sentenza in prima instanza a favor del monastero laudata dal conseglio di 40 Civil Vecchio” ( = Proc. 60 come sopra). cart. 1611 - 1641. Con inventario (1639, 22 dicembre) di beni mo- bili della dote di Isabetta Caroldo fi glia qd. Giovanni, tra cui quadri e armi, e beni a Mazzorbo e Murano. Il livello è stato costituito nel 1611, 17 aprile al momento del matrimonio con Iseppo Bontio fi glio qd. Zuanne. Copertina originale, legato, danneggiato. Proc. 686. “Litti di questa Cassa contro Francesco Scolari per asserta pretesa di risarcimento di cechini cento in una aff rancattione di ducati 1000 doppo seguito l’esbor- so e l’instrumento, con sentenza in prima instanza a favor di questa Cassa” ( = Proc. 61 come sopra). cart. 1612. La lite verte sulla discordante valuta- zione delle monete. Lo Scolari è merciaio all’insegna del san Daniel. Copertina originale, legato, danneggiato. Proc. 687. “Litti di questa Cassa contro Alvise Rizzo herede di Sebastian Rizzo per asserti crediti de pro de livelli da questa Cassa con sentenza a favor della medema laudata dal conseglio di 40 Civil Vecchio” ( = Proc. 62 come sopra). perg. e cart. 1556 - 1676. Con una perg. del sec. XVII (1663), testamento di Lodovico Rizzo (1616, 8 agosto), punto di testamento di Francesco Riz- zo fi glio qd. Giuseppe dal confi nio di San Silvestro (1614, 20 novembre), lettere, conti e un inventario (1668, 18 dicembre) di beni mobili di casa e forno a Stra. Copertina originale, legato. Proc. 688. “Litti di questa Cassa contro li frattelli Vitali fatta in Bergamo per la competenza

65. Il nome “Laura”, presente sia nella copertina del processo sia nel catastico, non compare invece nei documenti contenuti nel fascicolo.

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de fori sopra il deposito da farsi di ducati 3000 capital di livello doutole da questa Cassa, qual fu poi depositato sopra il santo Monte di Pietà di Bergamo et investito come entro si legge” ( = Proc. 63 come sopra). cart. 1693 - 1704. Con punto di testamento di Domenico Vitali fi glio qd. Pietro da borgo San Leonardo di Bergamo (1693, 26 settembre) e sommario. I fratelli Vitali sono Giovanni Battista e Marcantonio fi gli di Domenico; il livello è stato stipulato (1693, 3 agosto, Bergamo) dal monastero di San Paolo di Argon, come procuratore della Cassa, fondato su beni nel comu- ne di Trescore (“un molino di due ruote da macina et una da pesta”) con clausola di competenza in caso di liti presso il podestà di Bergamo (“per la competenza de fori”). Con atto 1702, 23 settembre uno dei fratelli Vitali, Marcantonio, “dice esser caporale delli bombardieri delli trecento e perciò sogetto al foro [..] del Capitanio” e non del podestà. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 689. già  “Litti di questa Cassa contro Franceschina dal Forno Valvason sopra que[re]lla presentata al Piovego per taglio d’instrumento vitalitio a di lei credito” ( = Proc. 64 come sopra). cart. 1622 - 1648. Comprende quattro fascicoli. Con testamento di Marino Renio fi glio qd. Francesco dal confi nio di San Gregorio 1631, 7 marzo, Rialto e inventario di beni mobili. Franceschina vedova di Antonio Valvason è nipote del Renio, notaio di Conegliano, mor- to di peste. Fasc. A 1631 - 1648. Contiene l’ordine (1647, 28 novembre) dei Giudici del Piovego a Franceschina di presentare ogni documento inte- ressante la questione e giurare di non avere altre carte. Fasc. B 1627 - 1648. Contiene, oltre al testamento, atto 1630, 20 novembre, Conegliano, in cui il Renio notaio di Venezia “sequestrato qui in castello dove è morto il can- celiero, canceliera et tutti quelli che erino ecetto [..] Alessandro Brunacini vice cancellier [..] et ritrovandome ferito in una cossa [..]” detta disposizioni testamentarie. Inoltre sentenza di bando (1627, 26 gennaio) di Gerolamo Lando podestà di Padova, delegato dal Consiglio dei Dieci, contro Antonio Valvason da Borgoricco accusato di minacce contro un inviato del Patriarca di Venezia che esaminava “per causa spirituale” Lucieta sua suocera. Fasc. C 1622 - 1648. Con sommario. Fasc. D 1632 - 1646. Note circa l’adempi- mento di una disposizione, contenuta nel testamento, che nella casa in con- fi nio di San Gregorio si facesse “un hospitale”, con nomina dei commissari incaricati. Citato pure “un palazzo” in Borgoricco. Copertina originale, slegato con quattro fascicoli interni. Il catastico, anziché “Processo”, intitola “Mazzo”. Proc. 690. “Litti di questa Cassa contro Carlo Giustachini e frattelli Bonfi li per asserta pre- tesa di pro ressidui sopra capitali investiti con questa Cassa sopra la vita del padre don Flavio Bonfi o” ( = Proc. 65 come sopra). cart. 1629 - 1665. Carlo

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Giustachini è nobile di Padova; i fratelli Bonfi li sono Achille e Camillo fi gli qd. Giovanni Antonio; Flavio Bonfi o professo in Santa Maria di Praglia è poi abate di San Giacomo di Pontida (anche se il nome è il medesimo, non appare parentela tra i due). Con sommario, inventario (1662, 19 luglio, Padova) dei beni di Flavio Bonfi o, alcune lettere e consilium di Francesco Iuliani iuris utriusque doctor. Il vitalizio del Bonfi o, su beni a Correzzola e Roncaiette spettanti a Santa Giustina di Padova, è pervenuto con alcuni passaggi intermedi al Giustachini. Il processo comprende una fase presso la Nunziatura di Venezia (stampa e ms. 1662, 5 giugno, con sigillo aderente di cera sotto carta) di Giacomo Altoviti arcivescovo di Atene e nunzio a Ve- nezia che ordina la comparizione delle parti; una sentenza arbitrale (1641, 8 aprile) tra il monastero di San Benedetto di Mantova e Carlo Giustachini per rendiconti di spese; altra sentenza arbitrale (1655, 22 agosto, Venezia) tra Santa Maria di Praglia e il Bonfi o per spese nella gestione di campagna a Bevilacqua. Sono anche riportate in copia parti del Senato in materia di esecuzione e pagamento di mansionerie (1629, 7 aprile; 1659, 24 maggio; 1659, 5 novembre). Copertina originale, legato, danneggiato. Proc. 691. “Litti di questa Cassa contro Paolo Gueriglio creditore di decime per dinari dati a censo a questa Cassa con sentenza del colleggio de Dieci Savii a credito di detto Gueriglio” ( = Proc. 66 come sopra). cart. 1632 - 1669. Con (a stam- pa) decreti del Senato 1666, 21 dicembre “in materia d’una decima estra- ordinaria n° 2 overo taglion”, 1648, 9 maggio “una decima overo taglion”, 1667, 7 gennaio “decima estraordinaria n° 5 overo taglion”. Il Gueriglio, stampador con casa e bottega a San Zulian, contesta di dover pagare impo- ste istituite dopo la costituzione del censo (1635, 7 maggio) che prevedeva invece che “li pro che si pagano devono esser liberi da qualsivoglia gravezza”. Copertina originale, legato. Proc. 692. “Litti di questa Cassa contro Laura Baglioni creditrice da questa Cassa d’un censo di ducati 10000 per pretesa di detta Laura che le fossero pagati li pro de cen- si in moneta alla parte dalla quale si rimosse et di più che fossero pagate le decime del censo da detta Laura, del che nacque sentenza del magistrato de Dieci Savii contro questo monastero” ( = Proc. 67 come sopra). perg. e cart. 1600 - 1676. Con una perg. del sec. XVII (1637). Laura Baglioni vedova di Alberto Terzo cede una quota del livello stipulato nel 1611, 1 agosto su beni a Montagnana al marchese Bartolomeo Belloni fi glio qd. Giacomo di Padova; la Congregazione stipula altro livello (1603, 22 aprile, Polirone) su beni a Gualterolo spettanti al monastero di San Prospero di Reggio con il pittore Marco Baglioni, di cui non risulta parentela con Laura. Copertina originale, legato. Proc. 693.

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“Litti di questa Cassa contro il monastero di S. Anna herede di suor Olimpia e sorelle Terzo monache in detto monastero heredi della qd. Laura Baglioni fu sua madre sopra la pretesa aff rancattione d’un capitale di ducati 1600 del corpo di mag- gior summa alla quale pretendeva di non poter esser astretta posto che nell’in- strumento era stabilita a piacere della Cassa” ( = Proc. 68 come sopra). cart. 1568 - 1652. Le monache oltre a Olimpia, sono Virginia e Clementia. Con te- stamento di Alberto Terzo iuris utriusque doctor (1598, 11 luglio, Sanbruson) e di Laura Baglioni (1627, 2 marzo, Venezia) e sommario. Il livello originario (1611, 1 agosto) con San Giorgio Maggiore viene ceduto da Giovanni Veglia fi glio qd. Gerolamo commissario della Baglioni alle monache. Citati vari decreti del Senato (1629, 7 aprile; 1637, 18 novembre) sulla competenza dei Provve- ditori sopra Monasteri in materia. Un documento s. d. contiene una supplica del cassiere della Congregazione al capitolo generale, dopo il capitolo tenuto a Parma nel 1634, perché ratifi chino una sua decisione, “perché desistessero dal litigio”, di crescere l’interesse (pro) su parte del capitale dal 4 al 5 per cento. Copertina originale, legato. Proc. 694. “Litti di questa Cassa contro Santo Reato rappresentante le raggioni di Gio[vanni] Gastaldello per asserti crediti di pro de censi” ( = Proc. 69 come sopra). cart. 1630 - 1668. Santo Reato casseler detto dal Pra e anche Giantin Reato; Giovan- ni Gastaldello “verer” alla Madonna a Murano (morto 1644, 21 ottobre) fi glio qd. Giulio sposa Diamante detta Gastaldella fi glia di Gasparo Patania (detto anche Battagini) da cui una fi glia Chiara moglie di Santo Reato (inventario del- la dote, anche con tessuti stimati e una “spinetta da sonar”); Diamante sposata successivamente (1648, 3 aprile) con Gerolamo Baldassini mercante di lana. Nel 1630, 23 aprile viene stipulato dalla Congregazione livello vitalizio su beni a Correzzola spettanti al monastero di Santa Giustina di Padova con Giovanni Gastaldello e Diamante sua moglie, con successivi atti di disposizione (1631, 11 marzo; 1647, 9 giugno; 1666, 17 agosto).Una fase di giudizio si svolge dinanzi ai Provveditori sopra Feudi, cui il Reato (1653, 14 novembre) chiede di essere investito “in ragion di feudo” di quanto gli spetta dei carati di livello a carico di San Giorgio Maggiore (cui sono stati sequestrati affi tti di botteghe a San Zu- lian), poiché Diamante è stata bandita dalla Quarantia Criminale e confi scata (1650, 25 agosto) essendo egli stato “da essa off eso”, con clausola che Diaman- te “non potesse mai liberarsi senza la pace di me Santo off eso”. Intervengono anche i Provveditori sopra Monasteri e Giacomo Altoviti arcivescovo di Atene e nunzio a Venezia (ordine di comparizione al cassiere della Congregazione, a stampa e ms. con sigillo aderente di cera sotto carta 1662, 9 gennaio, Venezia). Presente pure in copia decreto del Senato (1663, 5 settembre) in merito ad “af- fi tti di botteghe e case di Merceria che sono stati deliberati al pubblico incanto per debito della Cassa”; libretto di ricevute 1658 - 1665. Copertina originale, legato.

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B.  Proc. 695. già  “Atti praticati contro questa Cassa per la consecutione del livello a credito della qd. Zanetta Cassiola” ( = Proc. 70 come sopra). perg. e cart. 1647 - 1669. Con una perg. del sec. XVII (1663). Zanetta è fi glia qd. Giovanni Maria. Il livello era fondato su beni a Correzzola di proprietà del monastero di Santa Giustina di Padova; per conseguire il pagamento del livello vengono venduti gli affi tti di case e botteghe (insegne alla Madonna, alla Corona, alla Bontà) in Merceria provenienti dal lascito Ziani. Copertina originale, legato. Proc. 696. “Litti di questa Cassa con Francesco, Marieta e Lucieta fratello e sorelle Sca- gnelli per denari investiti con la medema” ( = Proc. 71 come sopra). cart. 1585 - 1624. Con albero genealogico, sommario e testamenti di Zuanne Scagnelli fi glio qd. Francesco da Torcello (1586, 6 novembre) e di France- sco Scagnelli fi glio qd. Zuanne chirurgo (nel testamento del padre indicato come “barbier” a Trieste) (1619, 9 novembre e codicillo 10 novembre, Ri- alto). Paolo Scagnelli fi glio qd. Zuanne è monaco in San Nicolò di Lido col nome di Agostino (1595, 30 novembre, Rialto all’ingresso in monastero); Lucieta fi glia qd. Zuanne è maritata con Gerolamo Bignoto “dissegnador”. Copertina originale, legato. Proc. 697. “Litti di questa Cassa contro li frattelli Arontii per livelli con la medema già aff rancatti” ( = Proc. 72 come sopra). perg. e cart. 1588 - 1665. Con sei pergg. del sec. XVII (1623 - 1665). I fratelli Bartolomeo, Francesco e Pietro fi gli qd. Domenico mercante di panni sono nipoti di Pietro Aroncio abate cassinese. Note di deposito presso i banchi Soranzo (1616, 23 novembre), Loredan (1617, 28 luglio) e Corner (1617, 13 ottobre) e alcune lettere. Vari livelli, tra cui (1621, 9 maggio, San Benedetto di Polirone in offi cina aro- mataria eiusdem monasterii) livello fondato su beni del monastero di Santa Croce di Campese venduto dal procuratore generale della Congregazione e cellerario di San Benedetto di Polirone (Giovanni Battista da Mantova) all’abate Pietro da Valtellina per la commissaria di Domenico Aroncio de- funto suo fratello. Altro livello (1647, 18 dicembre) con cui il cassiere della Congregazione vende beni a Legnaro a Bartolomeo e fratelli Aroncio fi gli qd. Domenico. Nel 1654, 29 aprile, Venezia il cassiere riceve da Bartolomeo Aroncio, oltre che per altri livelli, una somma per censi vitalizi per i propri fi gli Domenico (di anni nove), Pietro (di anni sei), Francesco (di anni tre) e Giovanni Antonio (di anni due). Copertina originale, legato. Proc. 698. “Atti praticati contro questa Cassa da Franceschina Forni per conseguir li pro d’un suo vitalitio” ( = Proc. 73 come sopra). cart. 1661 - 1670. Franceschi- na Forni detta Muranese vedova in primo voto di Antonio Valvason chiede

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il sequestro di una possessione dell’abbazia di Santa Maria del Pero; inter- vengono i Provveditori sopra Monasteri e gli Scansadori alle Spese Superfl ue come giudici delegati. Copertina originale, legato. Proc. 699. “Intromissioni e vendite de beni di S. Giustina di Padova praticate da ser Piero Civran creditor livellario di questa Cassa” ( = Proc. 74 come sopra). cart. 1649 - 1661. Vengono venduti all’incanto dal Sopragastaldo beni siti nel foresto di Cavarzere, loc. La Presa del Cuor di Nasso a favore di Piero Ci- vran fi glio qd. Antonio. Copertina originale, legato. Proc. 700. “Pagamento fatto per questa Cassa a Domenico Volpe herede di Bernardo Pa- lao di ducati 55.2.5. per ressidui pro d’un livello era creditore da questa Cassa detto Palao, aff rancatto l’anno 1690” ( = Proc. 75 come sopra). cart. 1669 - 1693. Domenico Volpe tenente nella compagnia dei bombardieri qd. Nicoletto riceve il pagamento circa il livello (stipulato nel 1610, 10 gennaio) come nipote ed erede di Bernardo (o Bortolo) Palao di Capodi- stria fallito, come risulta da alcune lettere da Capodistria e da San Nicolò de Ultra. Nelle lettere, elenco dei monasteri di Capodistria utilizzato per la ricerca di eventuali aventi diritto. Copertina originale, legato. Proc. 701. “Principio di litti contro Francesco Bertoni herede di Zuan Battista Bertoni per asserta pretesa di detto Francesco di ripeter da questa Cassa capitali già inve- stiti nella medema da detto Zuan Battista e poi aff rancatti l’anno 1628 per fi decommesso del medemo” ( = Proc. 76 come sopra). cart. 1614 - 1673. Con testamento di Zuan Battista fi glio qd. Antonio libraio in Merceria all’insegna del Pellegrino (1616, 8 settembre) con qualche nota sulla sua attività. Con albero genealogico, appunti per la gestione della lite. Copertina originale, legato. Proc. 702. “Sequestri e depositi vitalitii della qd. Alessandra Campagnara” ( = Proc. 77 come sopra). cart. 1670 - 1679. La Campagnara è fi glia qd. Francesco Campa- gnari; nel giudizio compaiono Viena Righi vedova di Alessandro Campa- gnari e Gasparo Righi. Copertina originale, legato. Proc. 703. “Atti praticati da fra Santo Damiani minor conventuale per aff rancattione d’un livello di ducati 1800 a debito del monastero di S. Giacomo di Pontida” ( = Proc. 78 come sopra). cart. 1635 - 1657. Santo Damiani monaco (detto anche maestro e gubernator) in San Nicolò della Lattuga di Venezia credi- tore del livello stipulato dal monastero di San Giacomo di Pontida (1635,

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6 settembre, Venezia) fondato su beni a Pontida ottiene sequestro di beni di Santa Maria di Praglia per la sodddisfazione del suo credito. Il Damiano aveva dichiarato che il livello non era per sé ma per incarico avuto “sotto il sigillo della confessione da persona pia”. Il monastero di Pontida chiede (1634, 2 settembre) di poter stipulare un livello per la perdita del raccolto a causa di un incendio; gli viene concesso con atto (1634, 30 settembre, Roma) dalla Sacra Congregazione dei cardinali del Concilio Tridentino; presente anche parte del Senato 1635, 18 giugno. Copertina originale, legato. Proc. 704. “Litti di questa Cassa contro gl’heredi del serenissimo domino Doge Leonardo Donato sopra la pretesa aff rancattione di due capitali di livello aff rancabille di ducati 1833.12” ( = Proc. 79 come sopra). cart. 1602 - 1623. Il livello, fondato su beni a Pralongo, è stipulato a favore di Beatrice Donà monaca in Sant’Alvise fi glia di Nicolò fratello del doge; la Cassa ne chiede l’aff ranca- zione “per aff rancar altri censi che è tenuta pagare nell’alma città di Roma”. Copertina originale, legato. Proc. 705. “Scritture concernenti li campi nella communità di Sarzan sotto Rovigo toccati al lotto a questa Cassa venduti l’anno 1721, 24 settembre come nel libro quar- to d’instrumenti carta 166” ( = Proc. 80 come sopra). cart. 1701 - 1721. La Cassa ha ricevuto, attraverso il “pubblico lotto” (Tre Provveditori sopra la Camera d’imprestiti et denari feudali e livellarii feudali del Polesine di Ro- vigo; decreto del Senato 1702, 21 ottobre), insieme con altri tre “graziati”, 450 campi nelle valli di Sarzano; seguita la divisione tra i comproprietari, i beni vengono venduti ad uno di essi, Francesco Zanchi. Note sul pagamen- to delle decime per la “situazione infelice di detti beni”, sommario, lettere, bollette di sequestri, decreto del Senato (1721, 18 settembre) con memoria sulle rotte e la necessità di riparazione degli argini. Copertina originale, legato. Il “libro quarto d’instrumenti” corrisponde al cod. FF (nell’ed. siglato MM) in B. 8. Il doc. trovasi a cc. 165v. - 166v. Proc. 706. “Off erta volontaria di ducati 40 mila fatta al publico dalla Congregatione Cassi- nense l’anno 1693” ( = Proc. 82 come sopra). cart. 1693. Per procurarsi la somma da off rire “per le correnti gloriose intraprese contro l’inimico comu- ne della fede” la Congregazione (nomi degli abati) stipula con Andrea Corte fi glio qd. Gerolamo da Bergamo un censo vitalizio basato su una vigna di proprietà del monastero di San Nicolò di Lido sita al Lido. Copertina originale, legato. Proc. 707. “Carte unite per difendersi dalla pretesa che si presumeva dover havere il mona- stero di S. Polo d’Argon contro questa Cassa per l’aff rancattione fattale di ducati 5000 in ducati da lire 6. 4 che pareva la volesse in ducati eff ettivi

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da lire 7.10” ( = Proc. 83 come sopra). cart. 1644 - 1723. Con proclama a stampa 1693, 24 maggio dei Proveditori sopra Ori e Monete “in materia d’ogni sorte di valute così d’oro come d’argento”. Vendite (1693, 20 no- vembre e 1718, 23 settembre) dalla Cassa al monastero di Argon di campi a Cona e Concadalbero e a Monastier; “sumario per diff endersi” con note dal 1644, conteggi, lettere di Alvise Finardi da Bergamo e dal monastero di Argon (1721 - 1722) a Floriano Serta a San Giorgio Maggiore pro-cassiere. Copertina originale, legato. Proc. 708. “Carte concernenti il monastero di S. Polo d’Argon circa l’alloggio de rappre- sentanti di Bergamo nella loro andata e ritorno” ( = Proc. 84 come sopra). cart. 1613 - 1614. Due suppliche s. d. del monastero al doge che lamenta- no l’aggravio che riceve; ducale (in copia) 1613, 23 luglio di Marcantonio Memmo al podestà e capitano di Bergamo che, con riferimento “a quanto ci è stato rappresentato”, detta regole per l’alloggio; due lettere di Marco Bragadin podestà di Bergamo (1614, 11 e 12 gennaio) al monastero e una lettera del monastero (1614, 12 gennaio). Copertina originale, legato. Proc. 709. “Relatione dell’abbate del Lido al magistrato de sopra Monasterii dello stato della Cassa e monasterii e dichiarati delle impositioni fatte a monasterii dalla Curia Romana” ( = Proc. 85 come sopra). cart. 1543 - 1663. Note sulle contribuzioni pagate alla Curia Romana con memoria (dal 1543), elenco rendite e spese dei monasteri di Santa Giustina di Padova, San Nicolò di Lido, San Paolo di Argon, San Faustino di Brescia, San Giorgio Maggiore, Santa Maria di Praglia, San Felice di Vicenza, Sant’Eufemia di Brescia, San Giacomo di Pontida, Santi Nazaro e Celso di Verona. Il monastero di Argon annota, tra le spese, anche quelle sostenute dal 1645 al 1659 per l’alloggio dei Rettori di Bergamo. Copertina originale, legato. Proc. 710. “Casi hinc inde sopra la materia de livelli instituiti con partite di banco se deb- bano essere aff rancatti con tanta partita di banco come valeva al tempo dell’institutione opure come vale al tempo dell’aff rancattione” ( = Proc. 86 come sopra). cart. 1558 - 1669. Copie ed estratti da vari atti in giudizio per servire da sostegno ad analoga lite in corso non precisata. Allegato foglietto del notaio Hieronymus Marcellini [..] interlineavi presentem processum, che sigla ogni foglio. Copertina originale, legato. Proc. 711. “Casi e giudicii che stabiliscono che l’espressione apposta negli instrumenti anti- chi di ducati d’oro in oro debba intendersi per cechini, con inserto l’instru- mento di concessione fatta da Procuratori di S. Marco di Supra alla relli-

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gione Cassinense del monastero di S. Giacomo di Pontida con l’espressione di dover pagar a detta Procuratia ducati 150 d’oro. Item decreti di Senato a favore de monasterii di Magazano e di S. Croce di Campese soggetti al monastero di Mantova perché non siano ammessi celerarii et administratori forastieri nel loro governo né tampoco obligati li loro beni per debito de monasteri forastieri” ( = Proc. 87 come sopra). cart. 1491 - 1636. Si tratta dei medesimi materiali di cui al Proc. precedente, anch’essi siglati dal notaio Marcellini. La concessione dei Procuratori di San Marco è in data 1491, 26 settembre; i decreti del Senato 1623, 13 maggio e 1626, 12 dicembre. Copertina originale, legato, danni per inchiostro ferroso.

B.  Proc. 712. già  “Diverse procure in Monte fatte alli padri amministratori della Cassa come pure procure d’altri per riscuotere dalla stessa Cassa” ( = Proc. 88 come sopra). cart. 1569 - 1721. Oltre a poche procure di privati, numerose procure di monasteri appartenenti alla Congregazione (nomi dei componenti il capi- tolo, fedi di notaio, numerosi sigilli aderenti di cera sotto carta). In partico- lare atti di San Giovanni di Patmo (1618, 10 aprile, Patmo) e San Mama di Cipro (1642, 29 marzo, Cipro). Copertina originale, legato. Proc. 713. “Diversi mandati trasmessi da tesorieri al padre cassiere per far pagamenti per conto della Cassa” ( = Proc. 89 come sopra). cart. 1637 - 1690. Spese per visite, per vitto e vestiario, per celebrazione della dieta. Copertina originale, legato. Con vari sigilli aderenti di cera sotto carta. Proc. 714. “Dichiaratione di quanto paga in Roma la Procuratia General Cassinense. Di- chiaratione e comparto de quindenii, vigenii, onzia d’oro, monte ricupe- ratorio, monte delle relligioni, spese della Congregatione. Nota de mona- sterii della Congregatione Cassinense soggetti a tali aggravii” ( = Proc. 90 come sopra). cart. 1656 - 1710. Tre prospetti a stampa: 1° “Dichiaratione di quanto deve pagare la [..] Procureria Generale Casinense [..] dal primo apri- le 1656 a tutto marzo 1657 [..]. 2° (a quattro colonne) Declaratio quinden- niorum et vigenniorum [..]. Declaratio portionum solvendarum sacro Collegio [..]. Declaratio portionum solvendarum Cancellarie Apostolice [..]. Declaratio quindenniorum et vigenniorum [..] Cancellarie Apostolice pro monasteriis non taxatis [..] 1710 sottoscritta da Bernardus Romanus computator. 3° Index monasteriorum et ecclesiarum unitarum Congregationi Casinensi [..] 1710 sottoscritta da Bernardus Romanus computator. Copertina originale, legato. Proc. 715. “Carte concernenti la ritrattatione del debito mandato a questa Cassa dal magi- strato delle Cazude per il capital di livello di ducati 2000 a credito della qd.

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Giulia Torniello Turloni” ( = Proc. 91 come sopra). cart. 1610 - 1691. Con testamento di Giulia Tornielli vedova di Gasparo Turloni dal confi nio di San Marcuola (1630, 19 settembre, Venezia), note di deposito al banco Valaresso e al Banco Giro, conteggi. Del livello originario (1610, 14 ottobre) diven- gono cessionari Gerolamo da Lezze fi glio qd. Zuanne e (1625, 17 giugno) Marco Ottobon segretario del Consiglio dei Dieci. La Congregazione ne paga la decima, ma sostiene che dovrebbe pagarla la commissaria rappresentata da Marcantonio Bembo; gli Uffi ciali alle Cazude (1691, 25 maggio) annullano (“ritrattano”) il debito della Congregazione, riconoscendono le ragioni. Copertina originale, legato. Proc. 716. “Terminationi del magistrato de Dieci Savii a favore di questa Cassa per ritratta- tione di debiti di livelli aff rancatti et altro, conti, note et instruttioni a padri cassieri sopra tal materia” ( = Proc. 92 come sopra). cart. 1623 - 1718. Con accordo 1694, 15 settembre viene stabilito se il pagamento della decima spetti alla Cassa o al monastero di San Giorgio Maggiore; segue la “condizione” di San Giorgio Maggiore in esecuzione di parte del Senato 1711, 3 settembre. Copertina originale, legato. Proc. 717. “Ritratatione di debito mandato a questa Cassa per debito di decime d’un livello di ducati 9091 a credito del qd. Giovanni Lorando” ( = Proc. 93 come sopra). cart. 1647 - 1689. Il livello su beni a Correzzola è del 1647, 18 novembre. Il cassiere (1689, 4 giugno) sostiene che ingiustamente “è stato appostato debitor d’accrescimento” non denunciato nella decima e chiede che il “debito sia posto nella serenissima Signoria, essendo livello fatto tra forestier e forestier” perché il Lorando abita a Padova e come “piezzi” sono obbligati i beni del monastero di Santa Giustina di Padova. Vengono date prove dell’abitazione a Padova con ricevute del pagamento dell’affi tto al proprietario Andrea Morosini fi glio qd. Carlo. Copertina originale, legato.

B.  Proc. 71866. già  “Carte concernenti le vendite de beni de monasterii di S. Giustina di Padova e S. Faustino di Brescia, S. Maria di Praglia” ( = Proc. 94 come sopra). cart. 1632 - 1665. Le vendite, a cura dei Provveditori sopra Monasteri in esecuzione di parti del Senato (1663, 5 settembre; 1664, 16 agosto; 1664, 23 dicembre; 1665, 16 maggio), sono necessarie per il pagamento di livelli ai creditori e di decime ai Governatori delle Entrate a carico della Congre- gazione, di cui sono garanti San Giorgio Maggiore e San Nicolò di Lido. Il materiale comprende lettere, elenchi dei beni vendibili, conti, prospetti,

66. Il Proc. “Zara. Litti con l’abbate commendatario di Zara per le spese fatte dalla Cassa per la rifabrica di quel monastero” ( = Proc. 95 come sopra) manca.

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elenchi di creditori e un libretto dettagliato dei beni vendibili del monastero di Santa Maria di Praglia. Per i beni di San Faustino di Brescia v. anche il Proc. 672. Copertina originale, legato. Proc. 719. “Conti, note e lettere concernenti la fabrica di S. Grisogono di Zara” ( = Proc. 96 come sopra). cart. 1699 - 1716. Con un disegno a penna del monastero senza autore senza data. La spesa per la riparazione del monastero è autoriz- zata dai Provveditori sopra Monasteri (1699, 10 giugno) in base al defi nito- rio tenuto nel 18 maggio 1699 in Santa Giustina di Padova (sottoscrizioni degli abati, sigilli aderenti di cera sotto carta). Nelle lettere qualche notizia sulla vita del monastero e sulla situazione della Dalmazia. Copertina originale, legato. Proc. 72067. “Carte et altro concernente la demissione dell’abbazia di Busco fatta dall’eminen- tissimo signor cardinal Querini l’anno 1729, 18 aprile” ( = Proc. 97 come sopra). cart. 1728 - 1755. Fascicolo cart. legato cartone di pp. 115 con indice fi nale, con copie autentiche in parte del notaio Andrea Sandei. Fasci- coletto di carte sciolte 1729 - 1755. La rinuncia dell’abate commendatario Angelo Maria Querini vescovo di Brescia ai diritti spettanti alla commenda di Sant’Andrea di Bosco (diocesi di Ceneda) fatta a favore della Congre- gazione Cassinese viene autorizzata da Benedetto XIII papa in data 1729, 20 gennaio; seguono gli atti relativi alla esecuzione, alla presa di possesso temporale, all’inventario dei beni, alla regolazione dei crediti e debiti con gli eredi del precedente commendatario Pietro Priuli (eredi i fratelli Lodovico e Zuanne), agli accordi con i vescovi di Treviso (Augusto Zacco) e di Ceneda (Benedetto de Luca) sulla rispettiva giurisdizione in particolare per i bene- fi ci curati di Campobernardo e Paderno di Campagna (accordo 1 giugno 1730; altro 12 gennaio 1731), alla corresponsione di pensione al cardinal Querini. Nelle carte sciolte appunti, note di spese, giudizio arbitrale di Car- lo Terzi (1755, 5 aprile) “per occasione dell’ultima rata della pensione sopra Busco” secondo quanto previsto nel testamento e conferma della cessione fatta da Clemente XII papa il 17 giugno 1739. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 72168. “Carte et altro concernente la regolazione della decima 1729, 16 settembre” ( = Proc. 98 come sopra). cart. 1728 - 1736. Fascicolo cart. cop. cartone di

67. Di altra mano. 68. Di altra mano. Il Proc. “Instromento di francazione di scudi 1072 baiocchi 30 con la Procura Generale di Roma dal corpo dei scudi 1500 che contribuivagli annualmente la Cassa Veneta con annessa la terminazione del magistrato eccellentissimo sopra Monasteri et altre carte spettanti alla suddetta francazione” ( = Proc. 99 come sopra) manca.

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cc. 33. Si tratta delle decime relative a Sant’Andrea di Bosco a seguito della rinuncia del cardinale Angelo Maria Querini. Allegata c. slegata 1729, 11 aprile con delibera del Senato “che il breve [di trasferimento alla Congrega- zione] sia licenziato [..] in Collegio” ma con clausola che “la Congregazione e monaci di Busco [..] prendano il possesso temporale da questo consiglio [..] e salva l’ordinaria giurisdizione del vescovo di Ceneda”. Copertina originale, legato con aggiunte. Proc. 722. “1730, 20 settembre. Livello di ducati 4200 da lire 6, 4 correnti capitale consti- tuito dalla Cassa Cassinense della religione benedettina in Venezia a favor della veneranda Scola del Santissimo in S. Alessandro in Colonna”( = Proc. 100 come sopra). cart. 1730 - 1745. Fascicolo cart. di copie autentiche, in parte del notaio Andrea Sandei. Si tratta della chiesa prepositurale di Sant’Alessandro in Colonna in borgo San Leonardo di Bergamo; il livello (1730, 20 settembre) è basato su beni a Monastier di proprietà di San Gior- gio Maggiore; l’aff rancazione è in data 1745, 13 maggio. Copertina originale, legato. Proc. 723. “Congregation Cassinense. 1639 usque 1669 circa. Dieci Savii e Governatori dell’Entrade. Condition e termination e pagamenti di decime e tanse de livelli” ( = Proc. 101 come sopra). cart. 1584 - 1687. Bollette, note di conto, appunti. Copertina originale, legato: tutte le carte sono legate molto strettamente. Proc. 724. “Congregation Cassinense. 1582 usque 1625. Partide di banco per aff rancation de livelli. 1589 usque 1694. Fedi d’aff rancatione de livelli et altre carte a quelli concernenti con ricevute de censi. 1713 usque 1726. Aff rancatione come sopra” ( = Proc. 102 come sopra). cart. 1566 - 1726. Molte note di ca- pitali presso banchi privati (Badoer, Contarini, Emo, Loredan, Bondumier, Soranzo, Vallaresso), atti dei Provveditori sopra Banchi, copie autentiche e punti di testamenti (1580, 12 giugno, Bergamo di Giovanni Antonio de Casottis fi glio qd. Marsilio; 1610, 17 marzo, Rialto di Marco de Daniel cipriotto; 1618, 21 giugno, Rialto di Cassandra Cavalli vedova di Francesco Pallao e moglie di Santo Querini; 1648, 13 settembre, Noale di France- schina Castoria vedova di Alessandro), deposizioni testimoniali (in lite tra San Giorgio Maggiore e la Scuola della Beata Vergine del Rosario presso la chiesa dei Santi Giovanni e Paolo). Copertina originale, legato.

B.  Proc. 725. già  “Congregation Cassinense. Indice general completto l’anno 1648 delle cause” ( = Proc. 103 come sopra). Registro cart. cop. cartone di pp. 849 (numerosi fogli intercalari in bianco). Nella prima p. Archivii reverendissime thesaura-

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rie Congregationis Casinensis index generalis auspiciis reverendissimi patris domini Ioannis Baptiste Pasteca a Padua thesaurarii dispositus per domi- num Cornelium Margarinum eiusdem Congregationis archivista generalis completus anno salutis redempte 1648 die 8 ianuarii. L’indice è organizzato per ordine alfabetico molto dettagliato, con richiami tra nomi e cognomi, e anche rubriche per materia (es. alienatio, locatio, reductio e simili). A mar- gine di ogni regesto reca un numero discontinuo di cui non si comprende il signifi cato, i regesti sono s. d. e fanno riferimento quasi sempre a lib[er] e caps[ella] (ma in pochi casi soltanto uno dei due) seguiti da numeri: da alcuni controlli si è potuto accertare che i libri corrispondono ai registri di copie integrali (Primus instrumentorum Congregationis) e seguenti fi no al sesto (contenuti nelle buste 6, 7, 8) di cui però sono presenti ora nel fondo solo i primi quattro. Le copie integrali, a loro volta, portano a margine un brevissimo regesto, la data e la cartatura della successiva aff rancazione del livello, e talvolta una nota (in pergamenis) con un numero che coincide col numero che in questo registro è quello della capsa. Tuttavia sia l’indicazione capsella sia l’indicazione in pergamenis non sono di aiuto perchè attual- mente non si riscontra nell’archivio una organizzazione di questo tipo. Copertina originale. Proc. 726. “Congregation Cassinense. Atti di cause diverse per li livelli, aff rancationi e censi” ( = Proc. 104 come sopra). Registro cart. cop. cartone di cc. 319 (316 scrit- te) con numerazione moderna a matita, senza indicazione di autore, come il seguente. L’indice è organizzato in modo simile al precedente: nomi, co- gnomi, rubriche (es. acta cause, testamentum) per ordine alfabetico; i sin- goli regesti fanno riferimento a lib[er] e caps[ella] con gli stessi numeri del precedente e giungono anch’essi fi no al libro sesto. Copertina originale, danneggiato.

B.  Proc. 727. già  “Congregation Cassinense. Atti di cause diverse per li livelli, aff rancationi e censi” ( = Proc. 105 come sopra). Registro cart. cop. cartone di cc. 254 (253 scrit- te) con numerazione moderna a matita e numerose carte bianche intercala- ri. È della stessa mano del Proc. 726 e anch’esso senza indicazione di autore. L’indice è organizzato in modo simile ai due precedenti: nomi, cognomi, rubriche; i riferimenti sono invece soltanto fol[ium] e non si comprende al momento a quali documenti rimandino. A diff erenza dei due precedenti registri, i cui regesti sono privi di date, ne ha alcune: per es. a c. 170v. cedule bancharie ab a. 1582 usque 1625 [..]; oppure a c. 173v. decretum [..] ab a. 1637 usque a. 1647. Copertina originale, danneggiato.

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Fondi ecclesiastici annessi.

B.  Proc. 728. già  Monastero di San Grisogono di Zara. cart. 1412 - 1800. fasc. 1 “Carte spettanti al monastero di S. Grisogono di Zara”. cart. 1766 - 1790. Con proclama a stampa 1781, 5 maggio dei Sopraprovveditori e Provvedi- tori alla Sanità. Lettere, conti, note varie (pontile per la spedizione di ani- mali a Venezia, risposte e informazioni sui Regolari nelle provincie d’Oltre- mare, lite per i magazzini, nota su tessuti con prezzi (1783, 15 settembre), notizie su movimenti di truppe (1788). fasc. 2 “Adì 6 aprile 1773. Legato Priuli di lire 9000 buona valuta depositate al Sacro Monte di Pietà di Vicenza a credito del monastero di San Grisogono di Zara [..]”. cart. 1772 - 1773. fasc. 3 “Stampa delli monaci Cassinensi di S. Grisogono di Zara al laudo”. cart. 1412 - 1782. La lite è contro Doimo delli Millich bottaro circa i magazzini del monastero affi ttati il 1 giugno 1751. Il documento 1412 è un estratto dagli Statuti Veneti; presenti anche terminazioni del Senato e “casi”. fasc. 4 “Cassa della chiesa e sagrestia di S. Grisogono di Zara comincia primo settembre 1778”. cart. 1778 - 1785 con allegata relazione s. d. sulla tenuta dei conti. fasc. 5 Ricevute e fatture. cart. 1653 - 1800. fasc. 6 Note di conto, di spese. cart. 1660 - 1787. fasc. 7 Lettere. cart. 1693 - 1799. Nella maggior parte da Zara, qualcuna da Venezia, di Alessandro di Venezia, Marino Peroni, Giovanni di Venezia, Maurizio di Venezia, Cristoforo di Bergamo, Marcellino Pizzoni, Severi- no Gallicciolli, Alessandro Zuccarino (con nota spese per la fabbrica della chiesa 1744), Gaetano Bigaglia, Niccolò Maria Ludovici, (1759, 24 aprile Pietro Fanfogna, Natal Nassi, Giovanni Maria Gliubavaz consiglieri al pa- dre Antonio Tiera), Giovanni Antonio Th iera abate di San Giorgio Maggio- re, Marco Aurelio Soranzo, Alessandro Balbi, Veremondo Albani. Lettere 1782, marzo - aprile di Francesco de Lottieri da San Giorgio Maggiore al priore di San Grisogono con allegata “Memoria [..] ai Provveditori sopra Monasteri” 1762, docc. 1 - 11, di cui il n. 8 è edito nella notizia XXXVII (986, 19 dicembre, [Zara]). fasc. 8 Questione tra San Crisogono e l’arcivescovo di Zara in materia di funerali. cart. 1476 - 1711. Estratto dal libro dei privilegi del capitolo di Zara (1476, 4 maggio, Zara), deliberazioni del Senato, atti del Provveditore Generale in Dalmazia e Albania, note varie. fasc. 9 Note sciolte circa vari aff ari. cart. 1616 - 1800. Con ducali (in copia) di Antonio Priuli 1620, 29 agosto e di Giovanni Corner 1627, 15 settembre; deliberazioni del Senato; atto (1731, 26 settembre, Venezia con sigillo aderen- te di cera sotto carta) di Bonaventura Finardi abate di San Giorgio Maggiore e presidente della Congregazione Benedettina Cassinese; memoria sul mo-

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nastero (1782, 23 marzo ai Provveditori sopra Monasteri con richiamo alla fondazione 986, 19 dicembre, [Zara] di cui alla notizia XXXVII già citata); suppliche per sussidi; lavori; rendimento di conti; stima (1780) dell’orto di Diclo redatta dagli stimatori pubblici del borgo Erizzo di Zara con descrizio- ne delle piante; lite tra San Grisogono e il Seminario arcivescovile degli Illirici (eretto nel 1729, 30 settembre da Benedetto XIII papa) sulla destinazione dei proventi della commenda al momento della morte del commendatario Fran- cesco Antonio Ietta 1744 - 1749; due affi ttanze 1800, 26 luglio e 15 ottobre. fasc. 10 Cariche del monastero. cart. 1769 - 1776. fasc. 11 Memoria della famiglia Contostauli sec. XVIII per ottenere il privilegio della cittadinanza originaria veneta. fasc. 12 Questione circa l’amministrazione tenuta da Veremondo Albani celle- rario di San Crisogono dinanzi al Cesareo Regio Governo del Regno della Dalmazia su denuncia di Alessandro Balbi amministratore del monastero medesimo: a) carteggio con il Governo 1797 - 1799 con elenchi dettagliati di spesa (i fascicoli recano attergati di protocollo) b) “Dilucidazioni” di Veremondo Albani in merito alla resa di conti 1798 (nn. 1 - 14) c) “Spe- cifi che” di Alessandro Balbi in contradittorio 1795 - 1799 (nn. 1 - 13 e A) d) copie autentiche di lettere, capitoli della Regola, costituzioni papali 1797 - 1799 (nn. A - G). Copertina moderna.

B.  Proc. 728 (segue) già / Monastero di San Grisogono di Zara. cart.  -  fasc. 1 “Filza delle polize saldate dal padre don Marco Aurelio Soranzo economo di S. Grisogono di Zara dall’anno 1784 primo settembre sin ultimo giugno 1789 nel qual giorno terminò la sua amministrazione”. cart. 1784 - 1789. Polizze numerate da 1 a 146. fasc. 2 Bilancio generale del monastero di San Grisogono (prospetto) tratto dal libro maestro cassa. cart. 1789. fasc. 3 “Inventario di tutti gli utensili e mobili del monastero di S. Grisogono ed annessa corte di Diclo, fatto li 28 maggio 1789 dal fu ecconomo padre don Marco Aurelio Soranzo, riveduto, approvato in ogni sua parte e fi rmato dal- li molto reverendi padri successori padre don Angelo Maria Vecchia prior nuovo ed amministratore di S. Grisogono e dal nuovo cellerario padre don Alessandro Balbi ambi suoi comprofessi dell’illustre monastero di S. Gior- gio Maggiore di Venezia”. Libretto cart. cop. cartone 1789 con allegato ago e fi lo e due buste indirizzate al padre Aurelio Soranzo. fasc. 4 Mensuali del monastero di San Grisogono 1774 (ottobre, novembre, di- cembre); 1775 (gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio); 1781 (dicembre); 1782 con altro fascicolo “spese fatte per la litte de magaz- zeni”; 1783; 1784 (gennaio, febbraio, marzo). cart. 1774 - 1784. fasc. 5 “Mensuali da primo settembre 1784 sin ultimo giugno 1789 del padre

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don Marcaurelio Soranzo economo di S. Grisogono di Zara”. Contenuti in cartella di cartone con legacci di seta, il titolo è nella costola. I mensuali comprendono ciascuno due mesi, il titolo del secondo mese è nell’interno. cart. 1784, settembre - 1789, giugno. Copertina moderna.

B.  Proc. 728 (segue) già / Monastero di San Grisogono di Zara. cart. 1789 - 1793 Mensuali 1789 (luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, dicembre); 1790; 1791; 1792; 1793. Ciascun fascicolo comprende un solo mese; sono sotto- scritti da Angelo Maria Vecchia priore e da Giuseppe Benedetto Biffi am- ministratore. Si segnala una annotazione (1792, settembre) di pagamento a “Serafi n pitor per aver mutato il stema de l’arma del monastero di sua eccellenza provveditor generale Angelo Diedo in quella di sua eccellenza provveditor generale Marini”. cart. 1789 - 1793. Copertina moderna.

B.  Proc. 728 (segue) già  Monastero di San Grisogono di Zara. cart. 1794 - 1802 Mensuali 1794 (sottoscritti da Alessandro Balbi e Giuseppe Benedetto Biffi ); 1795 (gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, set- tembre, ottobre, novembre; sottoscritti da Alessandro Balbi e Veremondo Albani); 1796 (febbraio, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre; sottoscritti da Alessandro Balbi e Veremondo Albani); 1799 (ottobre, novembre, dicembre; sottoscritti da Alessandro Balbi); 1800 (sottoscritti da Alessandro Balbi, Gaetano Aleardi e Giuseppe Antonio Re- gaù); 1801 (sottoscritti da Gaetano Aleardi e Giuseppe Antonio Regaù); 1802 (sottoscritti da Gaetano Aleardi e Giuseppe Antonio Regaù); 1803 (gennaio, febbraio; sottoscritti da Gaetano Aleardi e Giuseppe Antonio Re- gaù). Si segnalano (novembre 1799) pagamento del “caricatore degli anima- li ossia pontile” alla Regia Camera Fiscale di Zara; (ottobre 1800) “estimo delle olive nella villa di Diclo a solo oggetto di mantenere il monastero in diritto”; (gennaio 1801) lettera al Cesareo Regio Governo di Zara “nota di approssimazione dello stato attivo e passivo delle rendite” con atterga- to numero di protocollo; (gennaio 1801) esposizione del “Sacramento per implorare la benedizione sopra le armi del nostro clementissimo sovrano Francesco II”; (gennaio 1802) pagamento all’organista [..] Francesco Valen- tini per anni tredici di servizio prestato”; (aprile 1802) “maestro di cappella, musici e folista”, “giovine che suonò la taropatacola”. cart. 1794 - 1803. Copertina moderna.

B.  Proc. 729. già  perg. e cart. 1177 - 1799. Con regesti dal 1001.

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) Monastero di Sant’Adriano di Torcello. cart. 1452 - 1490. Affi ttanza dei boschi del monastero presso il fi ume Meolo 1452 - 1453. Affi ttanza di una bottega di olio sulla riva del Ferro 1490. ) Monastero di Sant’Andrea di Bosco. perg. e cart. 1001 - 1745. a) 1177, 9 maggio, Rialto perg. b) “Privilegii e scritture relative al monastero di Busco”. Registro cart. cop. cartone di pp. 148 (143 scritte). 1728 - 1739 con indice fi nale. c) “Abbazia di S. Andrea di Busco”. Stampa in lite circa esenzione dell’ab- bazia dalla giurisdizione del vescovo di Ceneda 1001 - 1745. V. le notizie XL (1001, 22 novembre, Ravenna); LIV (1022, luglio, ***); LXIX (1052, 18 marzo, ***); CLXXIII (1124, 16 ottobre, Roma Laterano); CCLXXIII (1154, 19 marzo, Roma Laterano); CCXCIV (1160, 21 dicembre, Ana- gni); CCCLXIII (1177, 3 settembre, Venezia); CDLXIII (1192, 13 luglio, Roma Laterano); CDLXXIV (1195, 23 maggio, Modena). d) Carte sciolte miscellanee (lettere; atti della Congregazione; informazioni; note di conto); nota s. d. sec. XVI su una fossa e mulino sul fi ume Bidoia; fascicoletto 1623 - 1626 “Spese fatte da me Fortunato di Venetia ( = Olmo) procuratore [..] in occasione della lite [..]”; fascicoletto frammentario (cc. 33 - 41) 1698 - 1711 collazioni dei benefi ci di San Martino di Campober- nardo, Sant’Elena di Romanzuolo, San Lorenzo di Bidoggia compiute dal cardinale Giorgio Corner vescovo di Padova commendatario 1623 - 1738. ) Monastero di Sant’Andrea di Zirada di Venezia. cart. 1394 - 1634. Poche note cartacee (donazione mortis causa di Nicolò da Pesaro fi glio qd. Francesco dal confi nio di San Geremia di beni a Chirignago). ) Chiesa di Sant’Antonino di Venezia. cart. 1775. Procura per riscossione di crediti di vitalizio dalla Cassa Veneta 1775, 7 dicembre. ) Monastero di Sant’Antonio di Padova. cart. sec. XVIII. Notifi ca di provvedimento da parte dei Rettori di Padova ai padri del Santo sec. XVIII. ) Badia di Arezzo (Sante Flora e Lucilla). cart. 1635. Quietanza alla Cassa Veneta 1635, 29 settembre, Venezia. ) Monasteri di San Benedetto di Castrovillari, Santa Maria dei Mi- racoli di Andria, Sant’Angelo di Monte Caveoso. cart. 1675. Delega dei visitatori ai subdelegati per la visitazione 1675, 5 gennaio, Roma. ) Monastero di San Benedetto di Ferrara. cart. 1539 - 1745. Lettere, note di conto, inventario circa il padre Alessandro Zon consegnato al carcere di San Benedetto di Ferrara per mandato del Capitan Grande (1681 - 1706). 1539 - 1745. ) Monastero di San Benedetto di Mantova (Polirone). perg. e cart. 1485 - 1708. a) Brevi sub anulo Piscatoris di Innocenzo XI papa 1680, 9 settembre, Roma Santa Maria Maggiore; 1680, 22 novembre, Roma Santa Maria Maggiore;

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1681, 26 marzo, Roma San Pietro; 1681, 29 marzo, Roma San Pietro. b) Ricevute, note di conto, atto di delega (1708, 28 gennaio, Venezia, con sigillo aderente di cera sotto carta) di Cleto da Venezia abate di San Gior- gio Maggiore visitatore della Provincia di Lombardia della Congregazione Cassinese eletto nel capitolo generale tenuto a Perugia nel 1705, fornitura di colonne al monastero di Giovanni Buora e Bartolomeo di Domenico tagliapietra. 1485 - 1705. ) Monastero di San Benedetto di Montecassino. cart. 1512. Nota di conto 1512. 11) Chiesa di San Biagio di Legnaro. cart. 1558 - 1594. Visitazioni della chiesa di San Biagio di Legnaro da parte dell’abate di Santa Giustina di Padova 1558 - 1594 con inventario; note sec. XVI sul diritto di visitazione. ) Monastero di Santa Bona di Vidor. perg. e cart. 1403 - 1590. a) perg. 1403, 7 aprile, Treviso. b) frammento (cc. 187 - 194; 199 - 206; con documento sciolto cucito) di registro di affi ttanze del monastero di beni a Covolo, Levada, Ciano 1588 - 1590. ) Monastero di Santa Chiara di Murano. cart. 1796. Conferimento di beni, all’ingresso nel monastero, di Lucrezia Maria Mus- satti costituiti da censo a debito della Cassa Cassinese 1796, 8 giugno. ) Capitolo dei Canonici di Sebenico. cart. 1448 - 1468. Lettera di Nicolò V papa al vescovo e capitolo di Sebenico 1448, 16 maggio (copia, frammento); lettera di Urbano [Vignato] vescovo di Sebenico 1468, 4 agosto, Roma San Pietro (con sigillo aderente di cera sotto carta). 15) Provinciale dei Cappuccini della Provincia Veneta di Sant’Anto- nio. cart. 1732. Parte del Senato (1732, 19 aprile) circa divieto di cariche a frati esteri per abusi compiuti nella Provincia di Brescia. ) Monastero di San Bartolomeo di Imola (Cappuccini). cart. 1777 - 1779. Ricevute per celebrazione di messe (stampa e ms., con sigillo aderente di cera sotto carta) 1777 - 1779. ) Monastero del Santissimo Redentore alla Giudecca (Cappuccini). cart. sec. XVIII fi ne. Inventario dei mobili fi ne sec. XVIII. L’inventario precisa i vari luoghi di conservazione dei mobili, tra cui quadri, “sopra il coro, nel coreto”, indican- done anche alcuni appartenenti al “cittadino” Masuchelo. ) Monastero delle Dimesse di Padova. cart. 1636. Ricevuta del monastero a San Giorgio Maggiore 1636, 26 luglio. ) Monastero di Santa Maria del Rosario di Venezia (Domenicani Os- servanti). cart. sec. XVIII. Stampa per richiesta di elemosine per la costruzione della nuova chiesa. sec. XVIII.

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) Monastero di San Clemente in Isola. perg. 1266. Lettera di Angelo patriarca di Grado al priore di San Clemente 1266, 23 giugno, Grado. ) Conventuali in genere. cart. 1492. Ducale di Agostino Barbarigo (copia cart., due esemplari) al podestà e al ca- pitano di Padova affi nché vigilino che non si compiano pressioni (nonnulli [..] pervertere conantur [..]) nei monasteri dei Conventuali per il passaggio agli Osservanti. 1492, 23 aprile. ) Chiesa di San Daniele di Padova. cart. 1534. Istanza dell’abate di Santa Giustina di Padova al vicario del vescovo di Pado- va affi nché rilasci dal carcere Giovanni de Soldi cappellano in San Daniele, consegnandolo al monastero. 1534, 10 agosto. ) Monastero di Sant’Erasmo di Itro (Diocesi di Gaeta). cart. 1409. Lettera di Gregorio XIII papa 1409, 7 febbraio, Gaeta (copia) circa nomina dell’abate. ) Eremitani di Padova (Santi Filippo e Giacomo). cart. 1605. Due ducali (copia cart.) di Marino Grimani 1605, 25 agosto e 1605, 9 settembre al podestà di Padova circa discrimazioni tra frati “nativi” e “fore- stieri”. ) Monastero di Santa Eufemia di Brescia. cart. 1463 - 1797. a) Ducale di Cristoforo Moro 1463, 19 dicembre (copia cart.) circa beni comunali di Onore in Val Seriana. b) Procure, note di conto, memorie (Mauro Soldo abate 1782, 8 novem- bre). 1511 - 1797. c) Prospetti delle rendite, degli individui, a richiesta della Deputazione ad Pias Causas e dell’ Aggiunto sopra Monasteri per il triennio 1767 - 1770. ) Monastero dei Santi Faustino e Giovita di Brescia. cart. 1523 - 1797. a) Libretto con copia di lettere inviate, note di anniversari, appunti, versi di Severino Boezio, appunti per omelie 1760. b) “Ricevute del sussidio 1761 per il monastero di S. Faustino Mazor di Brescia”. Libretto 1761 - 1764. c) Procure, note di conto. 1523 - 1797. d) Visitazione del monastero 1679, 17 novembre. ) Monastero dei Santi Felice e Fortunato di Vicenza. cart. 1518 - 1799. a) “Ricevute del sussidio 1761 di S. Felice di Vicenza”. Libretto 1761 - 1764. b) Note di conto, affi ttanze, nomine. 1518 - 1787. c) Memoria (1799, 1 agosto) dell’avvocato Giovanni Candin al Regio Tri- bunale d’Appello di Vicenza contro l’obbligo imposto al monastero dal Go- verno Centrale di Vicenza, Commissione per l’esecuzione del decreto, di accogliere i monaci del monastero di San Lorenzo di Vicenza. ) Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo della Cagnola (Padova). cart. 1494 - 1683. Note sulle rendite della chiesa. 1494 - 1683.

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) Monastero di San Fortunato di Bassano. cart. sec. XVI. Supplica al doge per riduzione di imposte del monastero “posto fuora et apresso il castello di Bassan”. sec. XVI. ) Frati Minori di Venezia. cart. sec. XVII. Nota (sec. XVII) su lasciti ai frati Minori, a e a San Giorgio Maggiore, amministrati dai Procuratori di San Marco.

B.  Proc. 729 (segue) già / Fondi ecclesiastici annessi. cart. 1378 - 1799. Con regesti dal 595. ) Monastero di San Gerolamo di Cervara. cart. 1440. Atto di aggregazione alla Congregazione di Santa Giustina 1440, 29 marzo, San Gerolamo di Cervara (sottoscrizioni autografe, con sigillo aderente di cera sotto carta). ) Monastero di San Gerolamo di Venezia. cart. 1755. Procura 1755, 4 settembre, Piacenza. ) Monastero di San Giacomo della Giudecca. cart. 1773. Dichiarazione di debito 1773, 23 marzo. ) Monastero di San Giacomo di Pontida. cart. 1491 - 1799. a) “Ricevute del sussidio 1761 per il monastero di S. Giacomo di Pontida”. Libretto 1761 - 1764. b) “Lista generale dell’entrada spesa debiti e crediti [..]”. 1676, 1 giu- gno - 1677, 31 maggio. c) Carte sciolte, tra cui: atto (1491, 26 settembre, Venezia, autenticato in data 1799, 10 luglio, Bergamo) di regolazione dei rapporti con i Procuratori di San Marco; memoria “Titoli de beni del monastero [..]” s. d. sec. XVIII di Mauro Soldo (due esemplari). 1491 - 1799. ) Congregazione di San Giorgio in Alga. cart. 1572 - 1668. Ducale (a stampa) di Alvise Mocenigo 1572, 28 gennaio; bolla di soppres- sione (copia, due esemplari) di Clemente IX papa 1668, 6 dicembre, Roma Santa Maria Maggiore Romanus pontifex. ) Monastero di San Giorgio in Braida di Verona. cart. 1491. Notifi ca di lettera di Innocenzo VIII papa 1491, 28 settembre, Roma San Pietro. ) Pieve di San Giorgio di Postioma. cart. 1378. Atti relativi al diritto della pieve ai quartesi verso i comuni di Paderno, Marlengo e Musano con consulti dell’abate di San Giorgio Maggiore e di Filippo da Reggio. 1378, febbraio. ) Monastero di San Giovanni Evangelista di Parma. cart. 1511 - 1768. Note di conto, ricevute. 1511 - 1768. ) Chiesa di San Giovanni Evangelista di Venezia. cart. 1725. Immissione in possesso del “luocotenente” Stefano Soardi da parte dei giu- spatroni Badoer 1725, 17 febbraio. ) Monastero di San Giovanni di Verdara di Padova. cart. 1619.

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Ducale (copia) di Antonio Priuli circa forestieri nel monastero 1619, 24 maggio. ) Chiesa di San Giovanni Lupatoto. cart. 1786. Procura 1786, 30 agosto, Verona. ) Monastero di Santa Giustina di Padova. cart. 595 - 1770. a) Privilegi di Leone IX papa a Giovanni abate di Santa Giustina (copia cart. sec. XVII); v. notizia LXXI (*1053, 2 agosto, Padova). b) “[..] Scrittura fatta dal reverendissimo padre maestro Francesco Emo ser- vita teologo e consultore della serenissima Repubblica e vicario generale della sua religione in Venetia e nella marca Trivigiana sopra la collatione del benefi cio di S. Daniele di Padova contesa alli monaci di S. Giustina dal Vescovato di Padoa 1675”; altra memoria (1609) nella stessa materia del consultore Fulgenzio Micanzio. 1609 - 1675. c) Controversia con il vescovo di Padova circa incarcerazione di vicari della chiesa di San Biagio di Legnaro 1602 - 1643, con decreto a stampa della Sacra Congregazione dei cardinali del Concilio Tridentino (1602, **). d) Memorie sullo ius visitandi spettante a Santa Giustina di Padova (due fascicoli). Fasc. a stampa copertina a fi ori con ex-libris di Bonaventura Fi- nardi Allegatio iuris et facti in causa iuris visitandi inter [..] cardinalem Cor- nelium episcopum Patavinum et [..] Congregationem Sanctae Iustinae Paduae [..] 1721, 13 dicembre, Venezia, opera di Giuseppe Motta di pp. 72; lega- to insieme con Vindiciae seu interdictum retinendi ius visitandi [..] ecclesias parochiales unitas mensae abbatiali monasterii S. Iustinae Paduae venerabilis Congregationis Unitatis ordinis s. Benedicti et earum capellanos opera anch’es- sa di Giuseppe Motta di pp. 11. Altro fasc. a stampa cop. cartone di pp. 10, opera di Giuseppe Motta, Padova 1721, contenente il solo testo Vindiciae [..]. V. le notizie II (595, settembre, ***); III (*595, ***, ***); IV (*643, 4 maggio, ***); VI (*748, 18 febbraio, Aquino); XXXII (975, ***, ***); XLII (1014, 2 febbraio, Padova); LX (1034, ***, [Padova]); LXV (1045, maggio, ***); CXXIII (*1092, 14 settembre, Salerno); CXXVIII (1100, 19 ottobre, Troia); CLXIII (1123, 15 marzo, Roma Laterano); CLXXIX (1129, 12 giu- gno, Padova); CCCVI (1165, 8 febbraio, Sens); CCCLVI (1176, 30 aprile, Anagni). e) “Stampa del venerabile monastero di Santa Giustina di Padova” di pp. 70 circa diritti su Prato della Valle 964 - 1767; foglietto ms. 1767, 9 aprile parte del Senato al provveditore di Padova “il Prà della Valle abbia a restar sempre libero a comune e pubblico uso”. V. le notizie XXIX (964, 6 luglio, Acquapendente); XXXI (970, febbraio, [Padova]); XCV (1076, 30 marzo, Piove di Sacco); XCVI (1077, 26 febbraio, Padova); CCXXXVII (1147, 24 dicembre, [Padova]); CCCIII (1163, 24 gennaio, Padova); CCCLIX (1176, 6 luglio, [Padova]); CDLXIX (1193, ***, ***). f) Inventario beni (oggetti, quadri e libri con prezzi) 1656, 28 dicem- bre - 1660, 5 luglio. g) Carte sciolte 1477 - 1770 (note su imprestiti 1477; lettera di Tommaso

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Donà patriarca di Venezia 1496, 28 ottobre, Venezia, con sigillo aderente di cera sotto carta). 43) Monastero di San Lorenzo di Venezia. cart. 1169 - 1757. Elenco di documenti del monastero con breve regesto 1169 - 1404 (forse opera di Fortunato Olmo); note su beni Michiel a Santa Sofi a 1516 - 1757 (forse opera dello stesso). 44) Chiesa di San Luca di Padova. cart. 1678. Estratto di testamento non specifi cato a favore della chiesa 1678. 45) Diocesi di Mantova. cart. 1459 - 1471. Licenza per celebrazione di messe a favore di Absalon Inzinger sacre teo- logie professor (1459, 10 aprile, Mantova) di Carlo de Uberti arcidiacono di Mantova vicario generale di Galeazzo de Capriani vescovo di Mantova; altra a favore dello stesso di Marco Barbo vescovo di Treviso luogotenente generale del cardinale di San Marco vescovo di Vicenza Pietro Barbo (1460, 12 febbraio, Treviso); inventario di beni mobili 1471. 46) Monastero dei Santi Marco e Andrea di Murano. cart. 1684. Sequestro a favore del monastero 1684, 13 maggio, Venezia. 47) Monastero di Santa Maria di Firenze. cart. 1464 - 1487. Conti e alcune note 1464 - 1487. 48) Chiesa di Santa Maria Elisabetta di Lido. cart. 1770 circa. Inventario dei beni del monastero soppresso di San Nicolò di Lido conse- gnati dall’economo al parroco della chiesa. 1770 circa. 49) Cappuccine di Santa Maria degli Angeli in isola delle Grazie. cart. 1759. Concessione, da parte di Scuola non specifi cata, di sovvenzione per ingresso nel monastero. 1759, 26 luglio. 50) Monastero Maggiore di Milano (San Maurizio). cart. 1569. Nomina di tre protettori per il monastero delle Benedettine fatta dal cardi- nale Carlo Borromeo arcivescovo di Milano. 1569, 22 ottobre, Milano. 51) Monastero di Santa Maria dell’Orazione di Malamocco. cart. 1639 - 1708. a) “Libro di riceute dal datio del vin”. Pagamenti per la mansioneria di Isa- betta Dandolo Giustinian. 1697 - 1708. b) “Libro di riceute delli Governatori de l’Entrate”. Pagamenti come sopra. 1696 - 1707. c) Carte sciolte varie (nomi delle monache). 1639 - 1707. 52) Monastero di Santa Maria di Farfa. cart. 1651. Ricevuta 1651, 15 luglio. 53) Monastero di Santa Maria di Follina. cart. 1669 - 1676. Note di conto 1669 - 1676; memoria s. d. circa affi ttanza alla famiglia Tiepolo. 54) Monastero di Santa Maria dei Frari di Venezia. cart. 1589. Richiesta, ad abate non specifi cato, di sovvenzione per la celebrazione del capitolo generale 1589, 12 gennaio.

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54 bis) Chiesa dei Santi Maria e Donato di Murano. cart. 1778. Attestazione di celebrazione di messe nel duomo 1778, 16 maggio.

B.  Proc. 729 (segue) già / Fondi ecclesiastici annessi. perg. e cart. 1452 - 1804. Con regesti dal 1122. 55) Monastero di Santa Maria di Lacroma di Ragusa. perg. e cart. 1466 - 1475. a) perg. Lettera di Paolo II papa (copia) 1466, 22 agosto, Roma San Marco; 1475, 1 agosto, in monasterio Lachromensi posito extra et prope Ragusium (con sigillo aderente di cera sotto carta della città di Ragusa). b) “Affi ttanze abbadia di Santa Maria di Fierenze”. Fascicoletto 1782, 1 ottobre - 1801, 1 giugno, Venezia. Le affi ttanze sono stipulate da Bonaven- tura Venier abate di San Giorgio Maggiore come procuratore della badia di Santa Maria di Firenze e riguardano beni in Venezia in confi nio di San Bar- tolomeo (calle degli Stagneri) già appartenenti a Santa Maria di Lacroma, aggregata ai Benedettini Neri della Provincia di Toscana da Paolo II papa nel 1466, 30 agosto. c) Carte sciolte varie, lettere. 1472 - 1805; fascicoletto (cc. 6) di conti di Florangelo Ninci della badia di Firenze 1799, 16 dicembre - 1805, 30 di- cembre con polizze giustifi cative (nn. 1 - 124 con molte lacune). In partico- lare comprende: bolla di Pio VII papa (1802, 26 agosto, Roma Santa Maria Maggiore In omnes agri in copia notarile 1802, 28 agosto) all’arcivescovo di Ragusa che, ad istanza del Rettore e dei Consiglieri della Repubblica di Ragusa, conferma la soppressione del monastero destinandone i beni (compresi quelli esistenti a Venezia in confi nio di San Bartolomeo) a favore delle opere e istituzioni della città di Ragusa, richiamando atto di Pio VI papa (1798, 27 settembre) che attentis temporum calamitatibus aveva au- torizzato la vendita dei beni [Bullarii Romani continuatio 1846: v. Opere citate]; note e carteggi (con numeri di protocollo) col cesareo regio ministro plenipotenziario Ferdinando conte di Bissingen; tre rapporti sulla vicen- da dell’abate Bonaventura Venier cassiere della Congregazione Cassinese (1804, 20 luglio; 1804, 8 dicembre; 1804, 27 dicembre [due esemplari]; carteggi per pagamento imposte col Regio Uffi cio delle Decime del clero (1804, 27 giugno) e col Regio Capitanato di Venezia, Uffi cio al casatico (1805, 7 ottobre). d) “Cassa monastero Lacroma Ragusi giugno 1772”. Registro cart. cop. car- tone 1772 - 1802 (gran parte in bianco, inserto foglio sciolto di conteggi). 56) Monastero di Santa Maria del Monte di Cesena. cart. 1466 - 1589. Note varie, lettere, anche circa i legati disposti da Malatesta Novello e Mal- tosello Malatesta; atto (1509, 10 gennaio, Cesena) di Cesare Insulano ca- nonico di Cesena e vicario di Fazio Santorio cardinale di e vescovo di Cesena. 56 bis) Monastero di Santa Maria in Organo di Verona. cart. 1557 - 1553.

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Note circa turbative ai beni del monastero a Roncanova 1547 - 1553. Atti dei Provveditori sopra uffi ci e le cose del Regno di Cipro; lettera dei Capi del Consiglio dei Dieci al podestà di Verona 1547, 29 ottobre (copia). 57) Monastero di Santa Maria di Pomposa. cart. 1544 - 1548. Note varie con memoria sulla chiesa di San Matteo di Verona dipendente dal monastero di Nicolaus Noalis; lettere circa rapporti con Andrea Dolfi n. 1544 - 1548. 58) Monastero di Santa Maria di Praglia. cart. 1122 - 1798. a) Ricevute, conti, note (Senato, Provveditori sopra Monasteri) sul trasfe- rimento di Michelangelo Luchi “professore di lingue esotiche” da Praglia a Firenze a richiesta del Granduca di Toscana per insegnare lingue orien- tali e ordinare i codici della Libreria Laurenziana (1793, 13 - 17 agosto). 1466 - 1795. b) “1667. Praglia”. Lettere, memorie sui titoli dei beni del monastero, con disegno a sanguigna senza autore senza data sec. XVI 1452 - 179869. Fa- scicoletto con docc. numerati. V. le notizie CLIX (1122, 1 maggio, Roma Laterano) e CLXV (1123, 1 maggio, Roma Laterano). 59) Monastero di Santa Maria di Rodengo. cart. 1512. Ricevuta 1512, 31 marzo di Francesco Dalmassio abate al monastero di San Giorgio Maggiore.

B.  Proc. 729 (segue) già  Fondi ecclesiastici annessi. cart. 1434 - 1789. Con regesti dal 643. 60) omesso. 61) Abbazia di San Martino di Fanna. cart. 1434 - 1527. Visitazione dell’abbazia da parte dell’abate di Santa Maria di Pomposa 1434 - 1527. 62) Monastero di San Michele di Firenze (Celestini). cart. 1655. Procura per accettazione di eredità 1655, 5 - 14 agosto. 63) Cappella di San Michele in San Giorgio di Latisana. cart. 1588. Collazione del benefi cio da parte di Matteo Sanudo vescovo duca marchese e conte di Concordia 1588, 11 settembre, Portogruaro. 64) Monastero di San Michele di Murano. cart. 1502. Quietanza 1502, 25 agosto. 65) Chiesa parrocchiale di San Michele di Prozzolo. cart. 1589. Collazione del benefi cio da parte di Nicolò Galerio iuris utriusque doctor prothonotarius apostolicus e vicario generale di Federico Corner cardinale e vescovo di Padova 1589, 15 novembre, Padova (con sigillo aderente di cera sotto carta). 66) Chiesa di San Moisè di Venezia. cart. 1724.

69. Il fascicolo reca una cartatura a matita di Luigi Lanfranchi da cui risulta mancante la carta n° 13.

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Atti del capitolo dei sacerdoti della chiesa 1724, 12 novembre. Danneggiato. 67) Monastero di Santa Maria Nuova di Monreale. cart. 1558. Nota spese per un presente al cardinale Alessandro Farnese 1558. 68) Canonica di Montecchio Precalcino. cart. 1747 - 1749. Inventario di beni della canonica “mobilia di casa” (anche libri) 1747; me- moria al doge perché approvi l’assegnamento della congrua all’eletto da parte del monastero di San Domenico di Vicenza s. d. (citate parti 1768, 7 luglio e 1769, 6 maggio). 69) Monastero dei Santi Nazaro e Celso di Verona. cart. 1520 - 1708. Ricevute varie; questione con la Cassa della Congregazione Cassinese sui re- ciproci rapporti contabili, con scrittura in iure del n.h. Marcantonio Donini a favore del monastero 1520 - 1708. 70) Monastero di San Nicolò di Lido. cart. 1480 - 1762. a) Ricevute, fatture. 1480 - 1770. b) Lettere da Bissuola di frate Adriano 1637 - 1638; dal Lido di Nicolò Maria Ludovici 1762, 2 gennaio. c) Promemoria sulle cariche del monastero a Antonio Grimani ambascia- tore a Roma (probabilmente Antonio fi glio di Giovanni, morto nel 1699 durante l’ambasceria) 1667 - 1671. d) “Conti generali [..] da primo giugno 1738 sino ultimo maggio 1738 - 39”. Prospetto. 71) Monastero di San Nicolò di Rodengo. cart. 1682. Lettera dei Provveditori sopra Monasteri al podestà di Brescia circa aff ari del monastero 1682, 27 gennaio. 72) Monastero di Sant’Onorato di Lerins. cart. 1583. Procura 1583, 17 settembre, Milano con sigillo aderente di cera sotto carta del Collegio dei Notai di Milano. 73) Ospedale Grande di Brescia. cart. 1767 - 1768. Atti dei Provveditori sopra Monasteri sul pagamento dei quindenni gra- vanti sui benefi ci annessi all’Ospedale, con consulto di fra Enrico dei Servi 1767 - 1768. 74) Ospedale degli Incurabili di Venezia. cart. 1752 - 1767. Cinque fascicoli di livelli con San Paolo di Argon e Santa Eufemia di Brescia 1752; 1767, 7 marzo “in palazzo ducale vulgo in anticollegio” stipulazione di accordo per la diminuzione dei pro tra gli Incurabili e il monastero di San Giacomo di Pontida. 75) Ospedale della Pietà di Venezia. cart. 1588 - 1784. Note su lasciti all’Ospedale 1588, 22 aprile; 1784, 6 ottobre parte del Sena- to sulla situazione degli ospedali. 76) Monastero di San Bartolomeo di Rovigo (Olivetani). cart. 1627. Ducale (in copia) di Giovanni Corner al podestà e al capitano di Padova circa spoglio dei monaci defunti 1627, 13 settembre.

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77) Monastero di San Paolo di Argon. cart. 1496 - 1789. a) “Ricevute del sussidio 1761 per il monastero di S. Polo d’Argon”. Libret- to 1761 - 1764. b) Locatio emphiteotica della possessione Ca’ Rossa presso Monastier dal monastero di San Paolo di Argon al monastero di San Giorgio Maggiore 1529, 24 marzo, Venezia. c) “Lista generale de conti del monastero di S. Pol d’Argon dell’anno princi- piato a primo giugno 1671 e terminato ultimo maggio 1672” 1671 - 1672. d) Note varie, nomine, alcune lettere. Con atto 1718, 10 dicembre, Peru- gia di Onorato da Palermo abate presidente della Congregazione Cassinese (con sigillo aderente di cera sotto carta); memoria dell’abate Mauro Soldo “Titoli de’ beni del monastero di S. Polo de Cassinesi” e (in attergato) “ri- fl essioni per la sua sussistenza” s. d.. 1609 - 1789. e) Supplica per fi at (copia) di Alessandro VI papa circa la commenda con- cessa a Giovanni Battista Colleoni appartenente alla chiesa di Bergamo pro- tonotario della Sede Apostolica 1496, 14 maggio. 78) Monastero di San Paolo di Roma. cart. 1441 - 1634. Conti, ricevute, polizze, acquisti (anche di vetri) a Venezia. 1441 - 1634. 79) Monastero di San Pietro di Casacalba. cart. 1487. Livello per beni a Barbarana sul Piave (1487, 2 aprile) stipulato da Cristo- foro Rizzo pievano di San Giovanni in Bragora e Bernardo Morosini decre- torum doctor giudici delegati di Nicolò Franco vescovo di Treviso e legato apostolico a Venezia. 80) Chiesa di San Pietro Apostolo di Porto di Legnago. cart. 1778. Ricevuta per celebrazione di messe da parte dell’arciprete 1778, 12 luglio. 81) Monastero di San Pietro in Gessate (Milano). cart. 1523 - 1769. a) Fascicolo a stampa (danneggiato) Factum summarium et iura ac alia et cetera in causa vertente inter promotorem fi scalem curiae archiepiscopalis Me- diolani et monachos S. Petri Inglassiate dictae civitatis Mediolani ordinis sancti Benedicti Congregationis Cassinensis, reverendissimo patre domino Simplicio Cantelmo procuratore generali dictae Congregationis die 4 augusti 1657, Ro- mae ex typographia reverende Camere Apostolicae MDCLVII, superiorum per- missu in materia di giurisdizione per la cerimonia funebre del cardinale Te- odoro Trivulzio) 1657. V. le notizie IV (*643, 4 maggio, ***); LXV (1045, maggio, ***); CXXIII (*1092, 14 settembre, Salerno); CXXIV (*1093, 14 gennaio, Salerno); CLX (1122, 16 settembre, Veroli); CCCXXII (*1169, 30 gennaio, Benevento); CCCLVI (1176, 30 aprile, Anagni). b) Ricevute e note varie 1523 - 1769. 82-83) Monastero di San Pietro di Modena. cart. 1523 - 1649. a) Ricevute, procure. 1523 - 1649. b) Causa del monastero contro i conti Boschetti di Modena circa la chiesa, monastero e castello di San Cesario: fasc. I (copertina azzurra) “[..] Ra- dix nobilium de Boschetis [..]” 1559 (attergato) di cc. 6, numerazione docc.

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7 - 11; fasc. II (copertina azzurra) “1569. Alegationi del padre don Sigi- smondo Zanetto da Bressa, di messer Hercole Silvestro, di messer Helia Carandino, di messer Alimon Caretto in le cause delli Boschetti [..]” di cc. 31 - 87 (con lacune); fasc. III carte sciolte 1517 - 1575 con memorie, pareri e regesti di documenti; altro fasc. senza copertina (in due esemplari) Radix nobillium de Boschetis ciascuno di cc. 8; altro fasc. senza copertina “Arbore di casa Boschetta cum soi dessendenti” di cc. 6. V. per i regesti del fasc. III le notizie XLI (1005, ***, [Modena]); LVII (1025, 24 aprile, [Modena]); CXLVI (1112, 8 maggio, Bondeno di Roncore); CXLVIII (1115, 8 maggio, Bondeno); CLXII (1123, 26 febbraio, Roma Laterano); CXCIX (1134, 9 giugno, Pisa); CCX (1133, 4 giugno - 1137, 3 dicembre, ***); CCXXXIV (1145, 5 maggio, Viterbo); CCLXXIV (1153, 14 settembre, Roma Latera- no o 1155, 21 gennaio, Roma San Pietro); CCLXXXVI (1159, 1 agosto, Lodi); CCCXIX (1168, 12 maggio, Benevento); CCCLXXXIX (1184, 27 gennaio, Anagni); CDXI (1186, 10 aprile, Verona); CDLIII (1190, 7 di- cembre, Roma Laterano); CDLIV (1190, 7 dicembre, Roma Laterano); CDLVI (1191, 21 giugno, Roma San Pietro); CDLXXII (1194, 21 novem- bre, Roma San Pietro). Si segnala nel fasc. III il doc. 19 del 1576 Inven- tarium scripturarum spectantium ad causam Buschettam que sunt in archivo monasteri Divi Petri Mutinensis. 84) Monastero di San Pietro di Perugia. cart. 1600. Ricevuta 1600, 23 febbraio, Venezia. 85) Monasteri di San Placido di Messina Calonerò (intra) e San Placi- do in Silvis (extra). cart. 1680 - 1681. Memoria sui beni dei monasteri (rendite, conteggi, ricevute) rilevata nel corso della visita (1680) compiuta da Giovanni Evangelista da Palermo aba- te di San Martino di Palermo visitatore della Provincia di Sicilia nominato nella dieta tenuta a Piacenza il 16 maggio 1680. Le rendite vengono preci- sate “prima della guerra” e “dopo la guerra”. 1680 - 1681. 86) Monastero di San Procolo di Bologna. cart. 1508 - 1587. Ricevute, note di conto (anche per acquisto di libri) 1508; procura 1587, 15 aprile, Bologna (nomi dei partecipanti al capitolo) per la stipulazione di censo. 1508 - 1587. 87) Monastero di San Prospero di Reggio. cart. 1529 - 1565. Ricevuta (1529); procura 1565, 15 febbraio, Reggio (nomi dei partecipanti al capitolo) per la stipulazione di censo; memoria presentata al doge affi n- ché intervenga presso il Signore di Modena per difendere i monaci da vio- lenza subita da “zentilhomini citadini de Zoboli” di Reggio. 1529 - 1565.

B.  Proc. 729 (segue) già  cart. 1425 - 1799. Con regesti dal 672. 88) Scuola di San Rocco di Venezia. cart. 1636 - 1637. Ricevute per pagamento di legati 1636 - 1637.

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89) Monastero dei Santi Salvatore e Giulia di Brescia. cart. 672 - 1714. a) “Scritture diverse in occasione della lite vertita tra li episcopali di Brescia e li monaci Casinensi per il regio monistero di S. Giulia di Brescia” (di cc. 52, con numerazione moderna) con memorie di Alessandro Burgos teologo dei Minori Conventuali pubblico professore di metafi sica nell’Università di Padova e fra Paolo Celotto dei Servi sec. XVIII (1714?). V. le notizie V (672, 11 aprile - 676, 17 giugno, ***); VII (762, 4 ottobre, Pavia); VIII (762, 26 ottobre, ***); IX (772, 13 ottobre, Pavia); X (781, ***, ***); XI (819, *** - 825, ***, ***); XII (837, 15 dicembre, Marengo); XIV (848, 16 marzo, Aquisgrana); XV (851, 8 settembre, Gundulfo); XVI (856, 6 maggio, Brescia); XVII (856, 19 maggio, Brescia); XVIII (856, 19 maggio, Brescia); XIX (861, 10 gennaio, Brescia); XX (861, 12 gennaio, Brescia); XXI (861, 13 gennaio, Brescia); XXII (879, 8 luglio, Otinga); XXIV (887, 16 febbraio, Rottweil); XXVI (889, 18 agosto, Cremo- na); XXVII (915, 4 marzo, Verona); XXVIII (916, 25 maggio, Curte Sinna); XXXIX (998, 19 gennaio, Cremona); XLIII (1014, ***, Verona); LXVI (1045, 22 luglio, Maastricht); LXVII (1048, 2 maggio, Zurigo); LXXV (1060, 5 [6] maggio, Roma); LXXVI (1060, 16 [14] maggio, Roma); LXXVIII (1063, 19 aprile, ***); CX (1085, 9 novembre, Regensburg); CXXXVII (1106, 11 mag- gio, Roma Laterano); CLXIV (1123, 3 aprile, Roma Laterano); CLXXXVIII (1132, 30 agosto, Brescia); CCVI (1136, 9 ottobre, Casalmaggiore); CCXL (1148, 8 settembre, Brescia); CCLX (1152, 9 giugno, Segni); CCCV (1163, 27 novembre, Pavia); CCCXCVI (1184, 17 agosto, Verona); CCCXCIX (1185, 1 [2] gennaio, Leno [Verona]). b) “Fondazione e privilegi del monastero di S. Giulia di Brescia” (di cc. 32, con numerazione moderna) con memoria di Alessandro Burgos. sec. XVIII (1714?). (Danneggiato). V., tranne la notizia V, le medesime notizie sopra citate. c) Nomina del confessore 1714, 18 febbraio, Padova. 90) Monastero di San Salvatore di Pavia. cart. 1695 - 1703. Note di conto 1695 - 1703, anche relative a spese per Alessandro Zon. 91) Monastero di San Secondo di Venezia. cart. 1672 - 1799. a) Diritto di decima su beni a Lendinara di proprietà dei fratelli Gasparo e Francesco Arquà fi gli qd. Giovanni 1787. b) Nomina di Francesco Miotto agente per i beni a Lendinara 1795, 28 agosto. c) Ricognizione operata dai Provveditori alla Sanità del corpo del padre maestro Basilio Picca (morto 8 ottobre 1664) con testo della lapide sepolcrale 1695. d) “Notizie priorali del padre Pietro Martire Bertagna” 1672 - 1674. e) Polizze di spesa per lavori edilizi e varie 1799. 92) Monastero dei Santi Severino e Sossio di Napoli. cart. 1494 - 1529. Due note di conto per acquisti di tessuti e spese di spezieria 1494 - 1529. 93) Monastero di San Simpliciano di Piacenza. cart. 1634. Ricevuta 1634, 16 maggio. 94) Monastero di San Sisto di Piacenza. cart. 1510 - 1797.

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Ricevute, procure; note su una derivazione d’acqua dal fi ume Trebbia (atto ca- pitolare con nomi dei partecipanti 1588, 23 giugno, Piacenza) 1510 - 1797. 95) Chiesa di Santo Spirito di Valdobbiadene. cart. 1539. Procura per esercizio del diritto di giuspatronato sulla chiesa (diocesi di Padova) della famiglia de Merconibus 1539, 8 settembre, Venezia. 96) Monastero dei Santi Spirito e Gallo di Pavia. cart. 1530 - 1635. Procure, ricevute, pagamenti per spese di farmacia, per acquisti vari (anche libri e vetri). Nomi dei monaci. 1530 - 1635. 97) Monastero di San Timoteo di Arezzo. cart. sec. XVI. Richiesta di sovvenzione per riparazione di case. sec. XVI. 98) Monastero di San Tommaso dei Borgognoni di Torcello. cart. 1544. Atto relativo al giuspatronato della famiglia Trevisan sul monastero e sulla chiesa di San Giovanni Nuovo (in Oleo) 1544, 19 maggio. 99) Chiesa di Torbole. cart. sec. XVII. Note su lavori di ampliamento. sec. XVII. 100) Monastero di San Vitale di Ravenna. cart. 1495 - 1597. a) Ducale di Agostino Barbarigo (copia) ad Andrea Zancani podestà di Ra- venna circa esenzione da dazi 1495, giugno - 1496, ottobre (unito sigillo di cera sotto carta non identifi cato). b) “Petition de la illustrissima Signoria facta a li reverendi padri diffi nitori” circa beni della chiesa di San Fantin di Venezia, nel territorio di Ravenna lasciatile da Francesco Priuli, perduti per il mancato pagamento di livelli 1539, 16 aprile. c) Ricevuta 1589, 9 maggio. d) Fornitura di pietra d’Istria per il chiostro del monastero 1597, 30 giugno. 101) Monastero dei Santi Vito e Modesto di Burano. cart. 1780. Procura per la riscossione di un vitalizio 1780, 17 settembre, Burano. 102) Monastero di San Zaccaria di Venezia. cart. 1517 - 1529. Ricevuta (1517) e memoria per revisione delle decime del clero (1529). 103) Chiesa di Zanè. cart. 1739. Lettera di Sanctes abbas Veronesius iuris utriusque doctor vicario generale del vescovo di Padova circa ricostruzione della chiesa, con sigillo aderente di cera sotto carta di Giovanni Minotto Ottoboni vescovo 1739, 31 agosto. 104) Monastero di San Zeno Maggiore di Verona. cart. 1425 - 1661. a) Registrino di grazie dotali 1502, 15 - 22 gennaio. b) Registrino di spese dei “signori sopra la francation del Monte Novo” circa il bosco di Legnago per “meterlo in desegno” 1503, 23 giugno. Dannegiato. c) Note varie sulla commenda (Vettor Grimani)70 e sull’unione alla Congre- gazione Cassinese 1425 - 1661.

70. Sulla commenda Grimani v. Proc. 730 infra, Fondo cardinale Francesco Barberini.

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105) Vari altri monasteri. cart. 1488 - 1778. a) Conti 1488 - 1778. b) Varie 1561 - 1693.

Fondi privati annessi.

B.  Proc. 730. già / Fondo cardinale Francesco Barberini71. cart. 1661 - 1689. a) Lettere di vari membri della famiglia Barberini. cart. 1666 - 1688. Sono nella massima parte relative all’amministrazione della commenda dell’abbazia di Santa Maria di Follina, dirette all’abate Pietro Sagredo cassiere della Con- gregazione Cassinese (qualcuna anche a Nicolò Sagredo anch’egli cassiere): Francesco cardinale fi glio di Carlo (1597 - 1679) 1666, 30 gennaio - 1674, 19 maggio (da Roma); Francesco cardinale fi glio di Carlo a Filippo Mac- chiavelli 1672, 13 agosto (da Roma); Francesco fi glio di Maff eo (?) 1687, gennaio - 1688, ottobre (da Roma) e due s. d.; Lucrezia duchessa di Mode- na fi glia di Taddeo 1681, aprile - 1683, gennaio (da Modena) e una ricevuta di Settimia Boschetti Ercolani 1683; Maff eo fi glio di Taddeo 1680, 27 gen- naio - 1685, 29 settembre; Taddeo fi glio di Maff eo 1685, dicembre - 1688, maggio e una s. d. (da Roma e Palestrina); Urbano fi glio di Maff eo 1685, dicembre - 1688, aprile e un frammento s. d. (con numerosi sigilli aderenti di cera sotto carta). b) Lettere di vari. cart. 1661 - 1689. Paolo Bolli 1681, 15 marzo, da Roma; Gio- vanni Battista Hussoni 1669, 10 agosto, da Roma; A. Macchiavelli 1672, 14 agosto, da Copparo; Giovanni Battista Nolfi 1688, marzo - 1689, febbraio, da Roma; Benedetto Pamphili cardinale (con conti e note varie) 1685, apri- le - 1686, ottobre, da Roma; Giovanni Savoino s. d.; Pietro Sagredo 1671,

71. Il materiale si riferisce a vari aff ari della famiglia Barberini (in particolare il cardinale Fran- cesco fi glio di Carlo) nella cui gestione fu interessato il monastero di San Giorgio Maggiore: la commenda di Santa Maria di Follina (procuratore del cardinal Barberini è Pietro Sagredo abate di San Nicolò di Lido, morto in San Giorgio Maggiore); due commende appartenenti all’Ordine di Malta (Zante e Cefalonia); la commenda di Santa Maria di Pomposa e la commenda di San Zeno di Verona per cui vi fu una causa con l’abate Vittore Grimani Calergi. Alla morte del cardinal Barberini (1679), nella commenda di Follina subentra il cardinale Benedetto Pamphili; erede del Barberini è il monastero di Santa Maria della Provvidenza di Fara e parte delle rendite spettano alla famiglia Barberini. La commenda di San Zeno di Verona, già goduta da Pietro Contarini e da questi refutata a Urbano VIII papa, viene concessa nel 1638 all’abate Vittore Grimani Calergi fi glio di Vincenzo (1610 - 1665). Successivamente ne viene data l’investitura da Alessandro VII papa al cardinal Barberini il 18 aprile 1657: tale investitura viene contestata dall’abate Grimani. La causa si articola in varie fasi: dinanzi a Giacomo Altoviti arcivescovo di Atene nunzio apostolico a Venezia; dinanzi alla Segnatura di Giustizia di Roma; dinanzi al Senato e al Pien Collegio di Venezia; dinanzi a Marco Marchiano vescovo di Feltre uditore apostolico commissario delegato dal papa.

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30 luglio, da Venezia a Pietro Tron fattore di Quinto; Alessandro Scanaroli 1672, 13 agosto, da Verginesi; Giovanni Pietro Tron fattore all’abate Pietro Sagredo 1670, 5 dicembre, da Quinto; monsignor Antonio Vallati 1679, dicembre - 1683, maggio, da Roma; Lodovico Fontana 1661, 15 giugno, da Roma; una s. d. e un pagamento all’abate Pietro Sagredo.

B.  Proc. 730 (segue) già / Fondo cardinale Francesco Barberini. a) Copialettere dell’abate Sagredo. cart. 1671 - 1683. 1° “Copie di lettere scritte al eminentissimo signor cardinale Barberino principiano 30 maggio 1671”. 1671, 30 maggio - 22 agosto; 2° (senza titolo e senza copertina) 1671, 29 agosto - 1673, 5 agosto; 3° “Copie di lettere scritte all’eminentissimo signor cardinale Barberino e all’altezza serenissima del signor prencipe ser Rinaldo d’Este da primo genaro 1672 sin”. 1672, 2 gennaio - 1674, 17 febbraio; 4° (copertina cartone) “Copie di lettere che si scrivono all’eminentissimo et reverendissimo signor cardinale Barberino dal padre abbate Sagredo princi- piano primo genaro 1674”. 1674, 6 gennaio - 1678, 2 luglio; 5° (copertina carta) “Lettere all’eminentissimo Barbarino et eccellentissimo signor pren- cipe di Palestina 1679, 1680, 1681”. 1679, 4 febbraio - 1683, 28 agosto; 6° (fascicoletto) “Copia di lettere di cambio mandate all’eminentissimo signor cardinale Barberino a Roma per conto d’affi tti dell’abbazia della Follina e della tenuta di Quinto principiano li 23 dicembre 1673”. 1673, 23 dicem- bre - 1683, 22 maggio. b) Memoriale e note varie a “Giacomo Gatti secrettario dell’illustrissimo et eccel- lentissimo signor Civrano generale delle Tre Isole per favorire l’eminentis- simo signor cardinale Barberino per le sue comende di Zante e Ceff alonia”. Le commende (Santa Maria di Zante e San Giorgio di Cefalonia) apparten- gono all’Ordine di Malta e spettano a Carlo Barberini (1630 - 1704, fi glio di Taddeo) cardinale di San Cesario 1647 - 1661, con un atto 1654 della Camera fi scale di Cefalonia. Il provveditore è Alvise Civran. c) Atti vari (procure, obbligazioni) spettanti all’amministrazione della commenda di Santa Maria di Follina 1643 - 1685. Si segnalano (1660, 17 dicembre) “Inventario delle scritture spettanti agli interessi del [..] cardinale Barberino [..]”; (1667, 21 agosto - 1672, 23 giugno) inventari del palazzo di Quinto di proprietà del marchese Lorenzo Macchiavelli (con numerosi sigilli ade- renti di cera sotto carta); due proclami a stampa (1671, 16 maggio, e 1671, 15 luglio) del podestà di Vicenza circa “condotta de’ formenti” nella città di Vicenza; libretto cart. cop. cartone (1682, 29 ottobre, Miane) cessione di capitale a Pietro Sagredo abate “presidente generale della religione di san Benedetto” già procuratore del defunto cardinale Antonio Barberini e ora procuratore del cardinale Benedetto Pamphili. d) Polizze; mandati; note di conto; spese “per la spiciaria dell’ [..] cardinale Fran- cesco Barberino per li poveri di Roma” s. d.; note sul pagamento di pensione

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sopra la mensa episcopale di Padova, dopo la morte del cardinale Francesco Barberini (1679, 10 dicembre), al cardinale Francesco Barbarigo; conti con il cardinale Pamphili 1683 - 1688; ordini di pagamento del cardinale Fran- cesco Barberini (1678, 14 ottobre - 1679, 17 giugno) e di Maff eo Barberini (1683, 20 febbraio - 1684, 12 agosto, Roma e Palestrina); note sull’eredità di Zuan Mattio Bernardelli affi ttuale 1666 - 1685; stima del “dano de la tempesta venuta il dì 24 magio 1678” a Quinto. 1661 - 1688.

B.  Proc. 730 (segue) già  Fondo cardinale Francesco Barberini. cart. 1641 - 1686. a) Comprende tre fascicoli: “1656. Nota delli affi ttuali delle comende et prepo- siture dell’eminentissimo Barberini”. Libretto cart. 1656 - 1658 con carte sciolte 1659 - 1662 (cc. 25 scritte, con indice iniziale). L’indice elenca le se- guenti voci: Follina, San Zeno di Verona, vescovado di Padova, Santa Maria di Sesto, abbazie di Ossaro e Mozzo, vescovado di Verona, prepositura di Verona, commenda di Rovigo, commenda di Sacile e Pordenone, commen- da di Cefalonia e Zante, prepositura di Brescia. L’abbazia di Ossaro è San Pietro di Ossero [Cottineau 1935, I, col. 9, v. Opere citate] che dal 1440 fu data in commenda [Annales Camaldulenses 1755, I, p. 258, v. Opere citate]; quella di Mozzo è San Gallo di Moggio [Cottineau 1939, II, col. 1866, v. Opere citate] di cui peraltro è indicato commendatario dal 1628 al 1665 il Grimani e non il Barberini [Paschini 1927, p. 181, v. Opere citate]; Li- bretto di entrate e spese come il precedente 1660 - 1662; “1674 in Quinto. Libbro di tute le spese fatte nella boaria deta il Roncilione et ancho cavati alla sudeta boaria” 1674 - 1675. b) Comprende tre fascicoli: “Ristretto dell’entrata et uscita delle tre possessioni di Quinto per raggione dell’eminentissimo signor cardinale Barberino da lu- glio 1668 sino ultimo dicembre 1669” 1668 - 1676 e 1680 - 1685; “Appro- batione [..] al maneggio del padre abbate Sagredo [..]” 1668 - 1686 (titolo tratto dagli attergati, che indicano anche “saldo” e “quietanza”); “Ristretto de debitori da luglio 1645 a tutto li 22 settembre 1668 [..] per mandare a Roma” 1645 - 1668, con allegato foglio s. d. di schiarimenti sulle varie voci. c) “Riscontro di banco dell’eminentissimo signor cardinale Francesco Barberino”. Libro cart. cop. perg. 1641 - 1657 relativo alla commenda (o prepositura) di Pomposa con allegato contratto di locazione dei beni 1650, 12 agosto, Codigoro. d) Barberina. Executionis litterarum apostolicarum pro eminentissimo ac reverendissi- mo domino domino Francisco cardinali Barberino contra illustrissimum et reve- rendissimum dominum dominum Victorem abbatem Grimanum Calergium de et super abbatia S. Zenonis Verone. 1657 - 1660. Fascicolo di cc. 203; all’ultima carta annotazione (1661, 28 maggio) di presentazione “nella Cancelleria ducal [..] per nome del cardinale Francesco Barberino in causa avanti l’eccellentis- simo Senato aperto con l’illustrissimo et reverendissimo signor abbate Vettor

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Grimani Calergi [..] insieme con altri tre segnati del presente giorno [..]. 29 detto. Intimato [..] al sudetto signor abbate alla casa in mano d’un camerier”.

B.  Proc. 730. (segue) già  Fondo cardinale Francesco Barberini. 1459 - 1688. a) Allegationes in causa Barberina tam pro parte eminentissimi domini cardinalis quam illustrissimi domini abbatis Grimani ad usum Simeonis Donati iuris utriusque doctoris di Alessandro Saracinello, Alvise Zane iuris utriusque doc- tor advocatus e Hercules Ronconius advocatus. Di cc. 32 scritte. b) Pro eminentissimo et reverendissimo domino cardinali Barberino allegationes om- nes date in secunda instantia illustrissimo et reverendissimo domino Marchiano iudice ab utraque parte con illustrazione di “casi” analoghi 1625 - 1661. Allegazione di Alessandro Saracinello. c) A. Pro eminentissimo et reverendissimo domino cardinali Francisco Barberino con- tra illustrissimum et reverendissimum dominum abbatem Victorem Grimanum 1646 - 1660 (presentazione alla Cancelleria ducale 1661, 28 maggio). d) B. Pro eminentissimo et reverendissimo domino cardinali Francisco Barberino con- tra illustrissimum et reverendissimum dominum abbatem Victorem Grimanum 1651 - 1661 (presentazione alla Cancelleria ducale per discussione al Pien Collegio 1661, 5 marzo e 28 maggio). Danneggiato. e) C. 1597 - 1660 con “casi” analoghi 1597 - 1642 (presentazione alla Cancelleria ducale 1661, 28 maggio). f) D. Allegazioni delle parti. Di cc. 45 scritte. g) Barberina. Exequutionis literarum apostolicarum abbatiae S. Zenonis post licen- tiatum decretum [..]. 1660 - 1663, maggio. h) Barberina cum Grimano 1662 - 1663, dicembre. i) Nota spese del cardinal Barberini 1661, 4 settembre. l) Stampa (due esemplari) della genealogia Sagredo 1459 - 1640 per prova di nobiltà di Zuan Francesco Sagredo. m) “Tutella, inventarii di stabili e mobili, carta di procura ut intus”. 1683 - 1688. La tutela esercita dall’abate Pietro Sagredo riguarda i nipoti Pietro Antonio, Zuan- ne e Gerardo fi gli di Giovanni Francesco e di Laura fi glia di Giovanni Battista conte d’Alviano. I beni immobili sono siti a Asigliano territorio vicentino. n) Carte varie sciolte (conti, procure, testamento nuncupativo, note sulla morte, “sproprio”, note sul benefi cio di Sant’Ermagora di Fossalta spettante a Pietro Antonio fi glio di Giovanni Francesco, spese per il funerale di Laura moglie di Giovanni Francesco, inventari) relative all’abate Pietro Sagredo, anche in rap- porto alla tutela dei nipoti 1679 - 1688. Pietro Sagredo abate di San Nicolò di Lido nato a Candia (1630, 15 giugno), morto in San Giorgio Maggiore (1688, 11 luglio); il testamento è fatto alla vigilia della morte (con sottoscri- zioni di vari confratelli). Negli inventari oltre ad oggetti di casa, quadri, “un clavicembalo di buon autore”, tavolino “in maiolica di Lodi”.

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o) “Libro de conti particolari di domino Pietro Sagredo”. Libro cart. cop. cartone con legacci di pelle 1660 - 1665 (in ordine alfabetico di partita).

B.  Proc. 731. già  Fondo arcivescovo Ganassoni. perg. e cart. 1359 - 178072. a) Archiepiscopatus Corcyrensis 1774 - 1775 (nella costola). Registro cart. cop. car- tone. Con una perg. (fascicoletto) del sec. XVIII: atto di Clemente XIV papa 1774, 2 gennaio, Roma Santa Maria Maggiore, licenziato in Collegio 1774, 23 febbraio e a stampa (secondo l’ordine di presentazione nel registro non paginato): Epistola pastoralis ad clerum et populum Corcyrensem, Romae MDC- CLXXIV, ex typographia Marci Palearini superiorum facultate (pp. VII); Propo- sitio metropolitanae ecclesiae Corcyrensis, Typis Bernabò 1773 (due esemplari). Lettere varie; relazione dell’ingresso; nomina del vicario; visita pastorale; in- ventari di beni (anche “libri, processi e carte”), “Inventario delle suppelleteli esistenti nella sagrestia della cathedrale di Corfù fatta nell’anno 1775”, “sup- pellettili del Seminario”, libreria del Seminario; stati delle anime (“Piano di famiglie o sia numero d’anime di ritto lattino e greco [..] ne vari sestieri di questa fortezza vechia e cittadella”), (“Anagrafi delle anime latine abitanti nella parrocchia della città di Corfù comprese quelle di fortezza nuova et eccettuate quelle di fortezza vecchia fatta nell’anno 1774”); elenco del personale del “pu- blico regio militar ospitale”; carteggi con autorità centrali e locali; nota “Nomi cognomi patria titoli ed onori delli arcivescovi latini” dal 1359. 1359 - 1779. b) Archiepiscopatus Corcyrensis 1774, 1775, 1776, 1777 (nella costola). Registro cart. cop. cartone. Con a stampa decreto della Deputazione estraordinaria ad pias causas 1775, 30 marzo; decreto dei Provveditori alla Sanità 1775, 25 agosto; decreto degli stessi 1777, 22 febbraio; Federico Maria Giovanelli patriarca di Venezia 1777, 26 febbraio; Clemente XIV papa Indictio uni- versalis iubilaei 1774, 30 aprile, Roma Santa Maria Maggiore; Pio VI papa Epistola encyclica 1777, 25 dicembre, Roma San Pietro; Pio VI papa Exten- sio universalis iubilaei 1775, 29 dicembre, Roma San Pietro. Carteggi con autorità centrali e locali (Provveditore generale da Mar); copie di mariegole (“ordini”, “regole”) della Scuola del Santissimo in Domo, della Scuola di San Giacomo, della Scuola del Santissimo Sacramento nella cattedrale dei Santi Giacomo e Cristoforo di Corfù; cause di divorzio (1776); note su or- dini religiosi (1776, 30 dicembre Provincia dei Minori Osservanti di Can- dia con elenco dei “conventi di Levante notifi cati come spettanti alla Pro- vincia di Candia de’ Minori Osservanti dal superiore di S. Spirito” (si tratta

72. Si tratta di Andrea Benedetto Ganassoni, bresciano, nato nel 1734, abate di San Giorgio Maggiore, arcivescovo di Corfù dal 1773, 20 dicembre al 1779, 12 luglio, successivamente vescovo di Feltre, morto nel 1786, 29 marzo a San Giorgio Maggiore. Si può ipotizzare che abbia portato con sé da Corfù i registri di seguito descritti e questi siano rimasti in San Giorgio Maggiore, forse alla sua morte.

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del monastero di Santo Spirito in Isola di Venezia: [Corner 1749, v. Opere citate]), nota s. d. sul convento degli Agostiniani in Corfù; carteggi (1775, ottobre - 1776, aprile) con Flaminio Corner presidente del Pio Luogo dei Catecumeni di Venezia (con richiamo al decreto del Senato 1496, 26 marzo sul divieto di battezzare ebrei minori di quattordici anni), copie di atti tratti dall’archivio della “Sinagoga italiana ab origine Corfi ota” richieste in varie occasioni (1692, 1714), pubblicazione di proclami in merito (1773); “peri- zia dei danni arrecati dal turbine 13 novembre 1775”; spese per il Seminario 1725 -1777 con elenco dei seminaristi (dati 1758 - 1773); contratto in gre- co (con traduzione) 1776, 29 gennaio di affi tto di beni del benefi cio di San Pantalon d’Agioneri casal San Teodoro di Leschimo. 1587 - 1778. c) Lettera (1780, ** maggio, Feltre) di Andrea Benedetto Ganassoni “da abate be- nedettino cassinese [..] arcivescovo vescovo di Feltre e conte, prelato dome- stico e assistente al soglio pontifi cio” per raccomandare nella diocesi l’uso “di un cattechismo che, sotto gli auspici di sua maestà cesarea regia apostolica l’augustissima imperatrice regina, è stato composto dai più accreditati teolo- gi con l’ispezione di sua eminenza il signor cardinale arcivescovo di Vienna”. Il testo è formato da tre libri: il catechismo, “e insieme il di lui compendio e un cattechismo minore” e la sua creazione era stata auspicata da Clemente VIII papa e da Benedetto XIV papa (1742, 7 febbraio Et si minime nobis). La lettera prosegue “[..] facciamo qui sotto descrivere per esteso il titolo o sia il frontespicio dei tre libri [..]” che però manca. Si tratta dei catechismi detti “saganici” dalla città di Sagan nella Slesia nelle cui scuole furono accolti subito dall’abate Ignazio Felbiger e poi imposti a tutte le diocesi dell’Austria, opera di Benedetto Strauch (1765 -1766) [Enciclopedia cattolica, sub voce “Catechismo”, di Celestino Testore, vol. III; v. Opere citate].

B.  Proc. 732. già  Fondo abate Superchi73. cart. 1576 - 1702. a) Testamento 1576, 22 settembre, Rialto di Girolamo Superchi preposito di Pesaro (istituzione di un collegio a Padova). b) “Signori Superchi”. Libretto cart. cop. cartone di Bortolo Superchi con anno- tazioni sulle proprietà, sui suoi acquisti e conti 1663 - 1665.

73. Si tratta di Francesco Superchi, al secolo Domenico, fi glio di Francesco, morto nel 1701. Il Cicogna, nella parte relativa al monastero di Santa Maria Maggiore, dà numerose notizie sulla famiglia [Delle iscrizioni veneziane ..., pp. 447-463, in particolare per Domenico, p. 462; v. Opere citate]; nei documenti viene citato, oltre che come abate di San Giorgio Maggiore, come abate di San Paolo di Argon, di Sant’Andrea di Bosco, dei Santi Nazaro e Celso di Verona e di Santa Maria di Praglia. Nell’archivio di San Giorgio Maggiore sono presenti alcuni processi legati e descritti nei catastici relativi ad aff ari concernenti la famiglia Superchi (Proc. 44 in B. 42; Proc. 70 in B. 53; Proc. 573 in B. 137; Proc. 663 in B. 157); il materiale di seguito descritto rimase probabilmente a parte perchè considerato di interesse non immediato per il monastero.

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c) Cessione dei conti Quinto e Nicolò Superchi fi gli qd. Giulio allo zio abate Francesco di livello su casa a San Lio a carico dei fratelli Antonio e Andrea Diedo fi gli qd. Giacomo 1681, 8 maggio. d) “Divisioni de signori Superchi”. Fasc. cart. (con allegate ricevute di pagamento delle “dadie lanze e penelli” 1683 - 1700) 1677 - 1699) relativo all’eredità di Giulio Superchi. e) Pro reverendissimo patre domino Francisco abbate Superchi contra illustrissimum dominum Ioannem Lombardum. Fasc. cart. di lite 1666 - 1699 (Giovanni Lombardo è marito di Giulia Superchi fi glia qd. Giulio) circa beni nella spianata fuori porta Santa Lucia a Verona. f) Registrino cart. con copie di partite di giro di capitali spettanti a San Giorgio Maggiore con relativi obblighi di messe 1546 - 1702. Il capitale della fami- glia Superchi è investito alla Stimaria dei panni alla Tavola dell’entrata ed è relativo al lascito alla libreria di San Giorgio Maggiore fatto da Bartolo- meo Superchi con testamento 1665, 15 luglio con obbligo di celebrazione nell’anniversario del fratello Paolo. g) Lettere: 1646 (dell’abate Superchi); 1668 (di Lorenzo Patarol); 1683 - 1700 (di Nicolò Superchi); 1687 - 1699 (di Quinto Superchi); 1692 (di Giovanni Battista Megliorato); 1697 (di Alvise Bertoldini). h) Fasc. sciolto circa beni a Oderzo, località Le Grazie con alcune lettere di Nicolò Superchi e altri 1684 - 1693. i) Carte sciolte (procure, note di conto, bollette di sequestri, atti in causa) con due alberi genealogici 1631 - 1757. l) “Note del ricavato del colono di Verona” (polizze sciolte) 1660 - 1700. La pro- prietà è sita a Santa Lucia Extra. m) “1688. Libreto del Megliorato” di ricevute per vari pagamenti 1688 - 1690. n) Libretto cart. di conti, con inventario di indumenti e oggetti di casa, fra Giulio Superchi e il fratello 1667 - 1668.

B.  Proc. 733. già  Fondo Baldesi. perg. e cart. 1398 - 147574. a) Pergamene: 1454, 23 settembre, Firenze (bifoglio): Giovanni fi glio qd. Anto- nio Baldesi fa procura per aff ari a Venezia ad Angelo di Antonio Baldesi, con fede del notaio di Macteus de Grassis de Sancto Severino offi cialis forensis merchantie et Universitatis merchatorum civitatis Florentie in data 1454, 25 settembre e sigillo aderente, segue postilla in data 1458, 28 novembre con fede come sopra in data 1458, 29 novembre e tracce di sigillo come sopra;

74. Si tratta di materiale relativo alla famiglia mercantesca fi orentina dei Baldesi, in particolare Agnolo e Giovanni. Il motivo della presenza di carte loro spettanti nell’archivio di San Giorgio Maggiore può forse trovarsi nell’incarico ad essi conferito dalla Congregazione di Santa Giustina nel 1464, 13 marzo (fasc. d) di pagare a suo nome al papa Pio II quanto dovuto dalla Congregazione medesima.

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1454, 17 ottobre, Firenze (bifoglio): Giacomo de Villani fi glio qd. Ludovi- co civis et mercator Florentinus fa procura per aff ari a Venezia ad Angelo di Antonio Baldesi, con fede del notaio come sopra in data 1454, 17 ottobre e tracce di sigillo della Universitas merchatorum civitatis Florentie, in calce 1454, 11 dicembre, Rialto Recomendatum [..] instrumemtum [..] alla curia del Forestier; 1455, 19 giugno, Firenze (sentenza dell’Uffi cio delle Sentenze della Mercanzia e dell’Università dei Mercanti di Firenze circa Torino di Antonio Baldesi); 1460, 5 aprile, Venezia (Zaymozumbo da Messina ora- tore di Ferdinando re di Sicilia a Venezia fa quietanza a Giovanni e Angelo Baldesi del pagamento di una partita di zucchero); 1460, 15 novembre, Venezia (Paolo Zuccato fi glio qd. Giovanni vende a Giovanni e Angelo Bal- desi una schiava circassa); 1464, 16 giugno ducale di Cristoforo Moro per salvacondotto a Angelo Baldese. (già in Miscellanea ducali e diplomatici B. 72 n. 20) b) Lettere commerciali: 1) a Giovanni e Agnolo Baldesi 1453 - 1461 (alcune costituite da frammenti, foglietti, post-scriptum). 2) di Giovanni e Agnolo Baldesi 1454, 25 gennaio - 22 febbraio. 3) Conti, fatture, elenchi merci, ob- bligazioni, memorie per cause dinanzi ai Giudici di Petizion e del Forestier 1450 - 1475. 4) Due lettere ai Consoli dei Mercanti di Venezia 1466, 24 luglio, Firenze e 1466, 31 luglio, Firenze (con allegato 1466, 14 luglio) dei Consiglieri della Mercanzia di Firenze (entrambe con frammenti di sigillo). c) Noli di nave e assicurazioni (frumento, ferro, legname) per Trani, Barletta, Manfredonia, Calabria. 1455 - 1457. d) Mandato della Congregazione di Santa Giustina a Giovanni ed Angelo Baldesi di pagare quanto dovuto alla Curia Romana 1464, 13 marzo (con sigillo aderente di cera sotto carta). e) Materiale non esplicitamente relativo ai Baldesi. 1) Supplica per fi at di Ludo- vico Aliotti vescovo di Volterra circa causa, s. d., 1398 - 1410 (date estreme del vescovado). 2) Lettera s. d. di Giovanni da Prato circa causa (la stessa?). 3) Ducale di Cristoforo Moro (copia cart.) 1463, 16 febbraio per salvacon- dotto di Orlichina moglie del conte di Calia e fi glia del despota di Serbia.

B.  Proc. 734 già  Fondo abate Giovanni Michiel. perg. e cart. 1393 - 1440. Cinque pergg. (1415 - 1440) relative ad un mutuo concesso al monastero da Marco Mi- chiel fi glio qd. Giovanni dal confi nio di San Canciano padre dell’abate, anche per pagamenti alla Camera Apostolica (eseguiti da Giacomo del Bene e soci mercanti presso la Curia Romana), e rapporti successivi con i fratelli dell’aba- te Tommaso, Giorgio, Domenico, Gerolamo e Agostino decretorum doctor e arciprete della chiesa di Padova. Due note cart. (1393 - 1415) contenenti at- testazioni e conti (informatio) relativi al chiarimento dei rapporti di cui sopra. Proc. 735. Fondo famiglia Moro dal confi nio di San Giovanni Decollato. perg. e cart.

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1242 - 1472. Con una perg. del sec. XIII; dodici pergg. del sec. XIV (1303 - 1392); sei pergg. del sec. XV (1422 - 1472). Si tratta di vari atti di disposizione (vendite, investizioni, testamenti) di membri della famiglia Moro dal confi nio di San Giovanni Decollato (ma anche di San Cancia- no, San Basso) circa immobili specialmente nel detto confi nio (ma anche a Santa Maria Formosa). Tra i beni di proprietà di San Giorgio Maggiore non fi gurano beni a San Giovanni Decollato e il solo documento che faccia menzione del monastero è un atto del 1453, 5 febbraio in cui Domenico Moro fi glio qd. Antonio dal confi nio di San Basso, a nome di Michele de Pellatis de Castelacio iuris utriusque doctor e milite di San Giovanni di Rodi, fa quietanza a San Giorgio Maggiore della restituzione di 107 ducati d’oro depositati dal detto Michele presso Agostino de Pellatis de Castelacio monaco in San Giorgio Maggiore. Lo stesso Michele de Pellatis compare in una nota cart. s. d. con cui incarica l’abate di San Giorgio Maggiore di inte- ressarsi al recupero della vendita di suoi gioielli e cavalli lasciati a Bologna. La documentazione sulle proprietà e sulla famiglia è abbastanza dettaglia- ta: si segnalano (in un documento 1392, 2 dicembre sentenza dei Giudici dell’Esaminador) una casa in confi nio di San Giovanni Decollato vocata domus ab angelo e unus arsenatus positus a latere versus Sanctam Iustinam cum hospiciis in confi nio di Santa Maria Formosa. Proc. 736. Fondo famiglia Zuccato. perg. 1568 - 1659. Con tre pergg. del sec. XVI (1568 - 1593); dodici pergg. del sec. XVII (1603 - 1659). Si tratta di atti di disposizione e di regolamento di rapporti patrimoniali tra membri della famiglia (Alberto Zuccato fi glio qd. Zuanne, Vincenzo Zuccato fi glio qd. Andrea) e le famiglie con essa imparentate (Francesco Alberti marito di Camilla Zuccato; Ettore di Avanzo marito di Cristina Zuccato; Licinio Fe- drici marito di Cristina Zuccato). Con atto 1568, 8 agosto Marieta fi glia di Alberto di Zaninelli moglie di Zuanne Zuccato fi glio qd. Andrea dispone del “guadagno et utile che per la parte sua seguirà de anno in anno dell’arte della lana che ha in compagnia con messer Zuanmaria di Zaninelli fi glio qd. Bernardo”. Non appare legame esplicito con il monastero.

B.  Proc. 737. già  Carte Giovanni Contarini Patriarca di Costantinopoli. cart. 1408 - 145275. Fasc. 1 Lettere di diversi a Giovanni Contarini 1428, 22 dicembre - 1452, 3 ago- sto (pezzi quattordici). Fasc. 2 Lettere di Zaccaria Valaresso fi glio qd. Vettor a Giovanni Contarini 1429, 24 agosto - 1432, 19 marzo, Negroponte (pezzi

75. La presenza delle carte del Patriarca nell’archivio di San Giorgio Maggiore è da collegare alla sua morte, avvenuta nel 1451, nel monastero medesimo e alla successiva causa relativa alla sua eredità (v. Proc. 576).

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sette). Fasc. 3 Lettere di Antonio Contarini fi glio qd. Domenico a Giovanni Contarini 1430 - 1437 (pezzi quaranta). Fasc. 4 Lettere di Marco Venier a Giovanni Contarini 1434, 22 novembre, Negroponte (pezzi due). Fasc. 5 Lettere di Antonio de Luxa a Giovanni Contarini 1441, 5 maggio - 24 agosto, Firenze (pezzi tre). Fasc. 6 Lettere di Nicolò Protimo a Giovanni Contarini 1441, 19 aprile - 5 maggio, Firenze (pezzi tre). Fasc. 7 Lettera (in copia) di Giovanni Contarini al nipote Antonio 1435, 24-25 luglio, Bovo- lenta. Fasc. 8 Lettere a Ruggero Morosini (sic, la svista è già rilevata da Della Santa) [Della Santa 1916: v. Opere citate] 1408 (recepta), 19 settembre, Siena di Antonio Correr vescovo di Porto, di Bolognadel cardinale Antonio Correr vescovo di Porto di Bologna, cardinale di San Pietro in Vincoli e vicarius Senesis; a Ruggero Contarini 1408 (recepta) 27 settembre, Siena di Giovanni Dominici vescovo di Ragusa cardinale di San Sisto (pezzi due). Fasc. 9 Lettera di Zaccaria Valaresso fi glio qd. Vettor a Antonio Contarini 1429, 20 novembre, Negroponte. Fasc. 10 Memoria di Giovanni Contarini a Nicolò Protimo arcivescovo di Atene 1449. Fasc. 11 Lettera di Antonio de Luxa a Nicolò [Protimo] canonico di Negroponte 1441, 6 settembre, Fi- renze. Fasc. 12 Carte diverse, inventario e note di conto 1409 - 1452. Fasc. 13 Libretto di conti del patriarca (Zuan Zorzi procuratore) 1451 - 1452. Fasc. 14 Copia del libro terzo degli Statuti di Iacopo Tiepolo. Fasc. 15 Estratti da documenti papali di scomunica e anatema contro vari, attribuibili o a Martino V (1427, 17 aprile) o a Eugenio IV (1440, 17 aprile). Proc. 73876. Lettere di Ruggero e Andrea Contarini al fratello Giovanni a Oxford e Parigi. Per la presenza delle carte nel fondo di San Giorgio Maggiore v. Proc. 737. perg. e cart. 1392 - 1408. Fasc. 1 perg. Procura di Giovanni Contarini fi glio qd. Marco (1407, 24 luglio, Parigi). Fasc. 2 Annotazioni su rapporti tra i fra- telli Ruggero, Andrea e Giovanni 1392 - 1404. Fasc. 3 Lettere di Ruggero e Andrea Contarini al fratello Giovanni 1392 - 1408 (pezzi quarantotto). Proc. 739. Carte Guidi. perg. e cart. 157777. Sentenza di assoluzione dall’accusa di eresia per il possesso del libro intitolato Espositione dell’oratione del Signore emessa da Eliseo Capys Veneto dell’ordi-

76. I processi nn. 737 e 738 si riferiscono al medesimo personaggio (Giovanni Contarini fi glio qd. Marco Patriarca di Costantinopoli); sono stati tuttavia tenuti distinti perchè contengono carte più volte citate. 77. Carte relative al padre Benedetto da Venezia. È indicato nei documenti come priore del convento di San Simpliciano di Milano, priore di San Giovanni Evangelista di Parma e priore di San Pietro di Modena. Il cognome Guidi si ricava dagli attergati; un attergato “Per li reverendi monaci di S. Giorgio Mag- giore” fa supporre che il Guidi sia stato anche monaco in San Giorgio Maggiore.

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ne dei Predicatori professore di teologia inquisitor generalis in toto dominio [..] ducis Ferrarie e Alessandro Canale canonico di Ferrara e vicario vescovi- le. Sentenza cart. (1577, 20 settembre, Ferrara) con estratto cart. della stessa data; dispositivo della sentenza 1575, 10 gennaio, Milano (perg. con sigillo aderente di cera sotto carta [I. B.]: Giovanni Battista da Milano magister et totius status Mediolani inquisitor generalis); dispositivo della sentenza 1577, 20 settembre, Ferrara (perg. con sigillo aderente di cera sotto carta dell’Uf- fi cio dell’Inquisizione del dominio di Ferrara). Proc. 740. Carte relative a Giacomo Callegari pievano in San Moisè. cart. 1700 - 1768. Giacomo Callegari viene accolto come oblato nel monastero di San Giorgio Mag- giore nel 1755. Fasc. 1 Accettazione come oblato 1755, 24 agosto. Fasc. 2 Tre fascicoli di vitalizi stipulati dal Callegari con il pio luogo delle Penitenti in San Giobbe, con l’ospedale della Pietà e con il conservatorio delle Zitelle (intitolato alla Presentazione della Madonna) alla Giudecca 1741 - 1742. Fasc. 3 Ordini e notifi che di varie magistrature allo stesso come pievano di San Moisè 1705 - 1753. Fasc. 4 Richieste del pievano al Patriarca di Venezia e relative autorizzazioni per speciali celebrazioni (“paterna benedizione”) per malati 1732 - 1738. Fasc. 5 Ricevute e polizze 1705 - 1758. Fasc. 6 Bollette del pagamento del dazio biade 1700 - 1743. Fasc. 7 Polizze saldate numerate (nn. 1 - 35 con lacune) per lavori edilizi 1729. Fasc. 8 Polizze per offi ciatura di messe (alcune numerate) 1729 - 1744.

B.  Proc. 741. già  Carte spettanti alla famiglia Guidotti. cart. 1460 - 159878. Una annotazione archivistica del sec. XIX reca la indicazione “Carte estere mazzo 5 pertinenti alla famiglia Guidotti” (le altre annotazioni simili sono però di mano diversa). Carte varie in lite familiare circa l’eredità di Filippo Guidotti fi glio qd. Bartolo- meo (testamento 1460, 11 settembre, Montagnana), con richiamo a Gi- rolamo Guidotti padovano i cui beni nel Veronese vennero confi scati nel 1515 come ribelle al tempo della dominazione in Verona dell’imperatore Massimiliano I (elenco dei beni confi scati tratto da libro esistente nell’ar- chivio della Camera Regia di Innsbruck). Materiale molto danneggiato per scoloriture. Proc. 742.

78. Dal processo non risultano legami espliciti con il monastero; i beni della famiglia Guidotti sono nella zona veronese, dove pure il monastero possedeva beni (v. Proc. 429 e sgg.) e da un elenco di affi ttuali del 1686, 20 giugno (in Proc. 64 A) Guidotto e Paolo Guidotti fratelli sono affi ttuali di una casa e bottega in Merceria. V. anche Proc. 675.

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Fondo Alvise Priuli. cart. 1452 - 149779. Lettere commerciali, contratti di assicurazione, polizze di carico con marche mer- cantili. Proc. 743. Giuspatronato famiglia Marcello. cart. 1729. Informazione (anonima) e richiesta di parere (pure a persona non indicata, forse un religioso di San Giorgio Maggiore) circa nuova elezione da farsi nel mo- nastero di San Zorzi Ipsilan (= San Zorzi d’Alto) a Corfù spettante alla ba- ronia della famiglia Marcello e agli obblighi relativi di pagamento del censo. Proc. 744. Carte Carminati. cart. 1675 - 1724. a) Informazioni su Maurizio Carminati monaco a San Giacomo di Pontida 1675, 20 marzo; simile su Marco Brombilla monaco a San Giacomo di Pontida 1675, 15 aprile. b) Documenti su Pietro Antonio Carminati (fi glio qd. Alessandro e Chiara Lo- redan), battezzato il 5 gennaio 1704, monaco in Santa Giustina di Padova con il nome di Alessandro da Venezia, con copia del testamento 1724, 2 aprile, Padova. 1704 - 1724. Proc. 745. Carte Pallavicini. cart. 1249 - 1535. Fascicoletto (cc. 20) di copie semplici di diplomi imperiali per la famiglia Palla- vicini (Federico II 1249, maggio, Pisa; Federico II 1250, ottobre, Foggia; Corrado IV 1253, giugno, in castris in depopulatione Neapolis; Ludovico IV 1327, 2 luglio, Milano; Carlo IV 1360, 5 giugno, Praga; Venceslao 1395, 12 marzo, Praga; Sigismondo 1413, 5 ottobre, Lodi; Carlo V 1530, 6 feb- braio, Bologna (in lingua spagnola); Carlo V 1535, 14 novembre in castro Villa (in lingua spagnola). Il fasc. reca alla fi ne l’annotazione: Ex simili sum- pto ex autentico restituto mandato illustrium Advocatorum Comunis; numero- si fascicoli della stessa mano e con la medesima annotazione in Avogaria di Comun B. 336/54 per la prova di nobiltà della famiglia. Proc. 746. Carte relative a Francesco Morosini doge. cart. 1681 - 1692. Nota di conto (1681, 9 luglio) per lavori edilizi a Casal e Polesine (con atterga- to: “n° 130. Dell’illustrissimo et eccellentissimo signor kavalier e capitano general ser Francesco Morosini poi procurator di S. Marco che fu il sere- nissimo principe”); nota di conto 1683, 7 ottobre - 1692, 3 dicembre (con attergato: “n° 150. Dell’eccellentissimo signor Zuane Morosini”).

79. Non appare legame esplicito con il monastero: si può pensare a carte personali date in com- mendazione. Alvise Priuli è fi glio qd. Nicolò; citate varie persone della famiglia o in rapporti com- merciali (Zuanfrancesco Priuli e fratelli, commissaria del qd. Nicolò Priuli, Alvise Priuli fi glio qd. Benedetto, Andrea Barbarigo fi glio di Marco, Francesco da Molin fi glio di Andrea, Agostino Ciera, Lorenzo Venier.

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Proc. 74780. Carte private. cart. 1618 - 1638. cart. 1618 - 1638. Libretto cart. cop. cartone di conti familiari. Proc. 748. Carte private. cart. 1349 - 1506. Atti vari tra privati. Proc. 749. Carte private. perg. e cart. 1507 - 1598. Con una perg. del sec. XVI (1520, 11 aprile: ricevuta). In doc. 1570, 19 luglio è citata una perizia di Andreas Palladius architectus quondam domini Petri elet- to dalle parti (Marco Marin fi glio qd. Benedetto e Pietro Malipiero fi glio qd. Gerolamo) in lite per casa in confi nio di San Benedetto; 1590, luglio - 1592, febbraio, Verona: carte e perizia di Zuanfrancesco Galesi perito ordinario dei Provveditori sopra Beni Inculti circa regolazione dell’acqua “del Bussè per la val de Megian” tra proprietà delle famiglie Boldieri e Franco. Proc. 750. Carte private. cart. 1608 - 1772. Carte private sec. XVII (1608 - 1693) e sec. XVIII (1701 - 1772). Si segnala un piccolo gruppo di conti e note varie con la famiglia Cristinelli 1747 - 1749; un inventario 1647, 29 ottobre; “spoglio” e spese del padre Marcantonio e del padre Giovanni Antonio s. d.; una “esposizione” di personalità non specifi cata al doge (?) sec. XVIII.

B.  Proc. 75181. già  Carte Parisani. cart. 1582 - 1693. Fasc. 1 Carte sciolte, testamento di Emilio fi glio qd. Camillo dal confi nio di San Maurizio (cedola 1638, 31 dicembre, Rialto, pubblicazione 1645, 9 marzo), contratti, note di conto, inventario (1647, 23 marzo, anche con quadri), alcu- ne lettere di Paris Parisani, fratello di Vittorio legato ad ambienti della Curia Romana, da Roma con notizie varie (quadri, conclave) al fratello, al padre Pietrantonio Magni a San Salvador e a Lazzaro Ferro 1582 - 1693. Fasc. 2 Libretti di conti: “Paresani cassa” 1648 - 1659; “1648. Vachetta di spese fatte per gli heredi Paresani. Don Pietrantonio Magni procurator delli su- detti heredi” 1648 - 1659; “Agosto 1648 in Venetia. Nota del denaro scosso così d’affi tti come pro de livelli di raggione della clarissima signora Antonia

80. Per il presente processo e per i seguenti nn. 748, 749, 750 è ancora più arduo indicare qual- siasi motivo per la loro presenza nel fondo di San Giorgio Maggiore: si può suggerire che si tratti di carte di persone parenti di qualche monaco oppure affi ttuali di case e botteghe o simili. 81. Qui collocato, anziché dopo il Proc. 746, per esigenze di confezione. Carte relative ad aff ari di Ludovico Parisani (fi glio di Emilio medico e di Antonia Bergonzi) entrato in San Giorgio Maggiore con il nome di Vittorio nel 1627, abate, morto nel 1694. La famiglia Bergonzi è legata al commercio del ferro.

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Bergonzia et del [..] Paris Paresani suo fi gliolo da me don Piero Antonio Magni canonico regolare del Salvator procurator delli sudetti” 1648 - 1657. Fasc. 3 Processi circa beni a Venezia (calle dei Fabbri, calle delle Rasse): a) eredi di Emilio Parisani contro Cornelia Finotti “sive Balbi” 1636 - 1650; b) come il precedente 1647; c) eredi come il precedente contro Daniele Pittoni per beni presso Este 1614 - 1657; d) Paris Parisani (con testamento 1609, 21 settembre, Venezia di Piero fi glio qd. Francesco Amadio specier alla Pace e inventario 1624, 1 giugno) e contro Giacinto Canciani “dalle Carozze” 1656.

Libri di contabilità.82

B.  Fasc. 1 1641 - 1795. già  Frontespizio interno83: “1641. Questo libro fu principiato sendo abbate di questo monastero di San Giorgio Maggiore il reverendissimo padre don Alvise, priore il molto reverendo padre don Girolamo et cellerario il molto reve- rendo padre don Cirillo tutti di Venetia”. Registro cart. cop. perg. delle consegne di indumenti ai monaci. 1641 - 1665. Fasc. 2 Registro a scadenziario (giugno - maggio) evidenziato con tacche in inchiostro rosso di “riscossioni” e “pagamenti”. 1777 - 1789. Tra le riscossioni fi gura- no principalmente i proventi delle case (campo Rusolo, Sant’Agnese, Santa Ternita, Rialto, San Trovaso con i nomi degli affi ttuali) e delle botteghe (con segnalazione delle insegne), nonché altre entrate in vari mesi per es., Provveditori agli Ori e Argenti in Zecca per il deposito novissimo. Tra i pa- gamenti ricorrenti le voci vestiarie, salariati, speciaria, sagrestia, estraordina- ria, elemosina, cassa opere pie, campatico alle decime del clero e campatico Brenta, redecima e altre. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle. Fasc. 3 Registro entrate e spese del monastero di San Giorgio Maggiore. 1793, novem- bre - 1795, agosto. Le partite distinte in “die dar” e “die aver” elencano tra le prime principalmente gli affi tti di botteghe (con indicazione delle insegne) e di case (con i nomi degli affi ttuali) a campo Rusolo, Rialto, Santa Ternita, Sant’Agnese e San Trovaso. Alla voce Serenissima Signoria si trovano svariati abbuoni di affi tti a vari locatari per lo scavo del rio del Cavalletto (1794, giu- gno); sotto la posta Livelli (1794, dicembre) il reddito dei beni di Rimini “dei

82. L’ordine cronologico e la titolarità(San Giorgio Maggiore, Cassa Veneta, altri monasteri) dei registri non sono sempre rispettati: cioò dipende in parte da esigenze di confezione, in parte dall’op- portunità di non cambaiare segnature precedenti dovendo inserire nel fondo materiale pervenuto successivamente. 83. Si omette la trascrizione di eventuali frontespizo ontercalaro.

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signori Bentivegni”; i proventi delle corti agricole; in varie date i canoni d’affi tto dei magazzini situati nell’isola. Sono presenti altri piccoli proventi in vari mesi (per es. 1795, giugno alla voce Orto “frutti ed erbaggi venduti” e di contro spese per l’orto (1794, novembre “salario d’un mese ad un ortolano preso di più per rimettere li carpani” e 1795, gennaio “in opere per far nettare la neve”. Ugual- mente la voce Speciaria (1795, maggio) porta una somma “ritratta dalla vendita dell’oglio balsamico” e di contro le spese per farlo confezionare (1794, maggio). Note nella medesima posta (1794, luglio) “per i fanghi minerali a Praglia appli- cati al padre Luigi Tramontini”. Assai più dettagliati i pagamenti: ad es. Livelli (1793, dicembre ai canonici di Torcello); Vestierie (1793, dicembre e altre date) con i nomi dei monaci e (1795, giugno) con i nomi dei conversi, nonché in varie date “per azze e seda”); Salariati comprende (1794, gennaio) il compenso per il padre organista e (1793, dicembre) compenso a Francesco Merlini per far registrare l’organo. Assai ricca la posta Libreria: foglio di Firenze; foglio Graziosi (1793) e (1795, gennaio) “al negozio Graziosi per l’associazione dell’epistola- rio di quest’anno”; foglio veladino di Milano (1794, febbraio); “semestre del foglio intitolato Notizie del mondo” (1795, maggio); “semestre de conseggi” (1794, marzo e altre date) pagato a Vico ballotin; (1795, agosto) “spese nella traduzione del Dughet fatta dal padre Caleppio”; (1795, luglio) “all’autore delli codici della Biblioteca Laurenziana tomi 11” e per farli legare; (1795, marzo) “saldo del semestre del foglio di Zurigo”. Alla voce Mancie vengono registrati indistintamente (1795, gennaio) “il lettor de casi” e il “lettor di teologia se ci sarà”; (1793, dicembre) l’architetto; (1795, maggio) “il padre computista per la facitura dei conti dell’anno 1793”. Varie note (registrate nelle poste Sacrestia oppure Barche e noli oppure Straordinaria) per la partecipazione a processioni (sant’Isidoro, Corpus Domini, sant’Antonio, Redentore), ai musici in varie oc- casioni, a Francesco Menegatti maestro di cappella; “un martirologio romano ad uso del coro” (1795, maggio); spese per ordinazioni (1793, dicembre padre Bembo); vini e rosolio per le feste di san Martino e santo Stefano. Le Elemo- sine, oltre alle consuete, vengono elargite (1794, agosto) “a un povero francese raccomandato dal reverendissimo di Ferrara”; (1795, giugno) “ad un monaco francese” (1795, luglio) “ad un monaco fi amingo”. Note dettagliate per lavori sul campanile 1794, gennaio e 1795, aprile; segnalati nella voce Estraordinaria (1794, novembre) pagamenti alla sacrestia di San Zulian “per l’incendio”. La posta Tasse di visite segnala (1795, aprile) “per li visitatori carta, bolini, forbici”. Registro cart. cop. perg. di piccolo formato, pagine non numerate.

B.  1499 - 1756. già  Fasc. 1 “Libro de receveri de le decime papale che si pagano a la illustrissima Signoria di Venezia”. 1499 - 1560 relativo a San Giorgio Maggiore e all’abbazia del Pero. Alcune sottoscrizioni autografe di collettori e subcollettori delle decime. Libretto perg. cop. perg. con legacci di pelle.

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Fasc. 2 “1549. Decime clericali”. 1549 - 1570 relativo a San Giorgio Maggiore e all’ab- bazia del Pero. Libretto cart. cop. cartone con legacci di pelle. Fasc. 3 “Receveri de decime clericali, sussidii et altro con le sue partide”. 1556 - 1570. Fascicoletto cart. Fasc. 4 “1586. Decime clericali”. 1586 - 1675 relativo a San Giorgio Maggiore e all’ab- bazia del Pero. Libretto cart. cop. perg. Fasc. 5 “Riceveri de decime clericali pagate [..]”. 1634 - 1663 relativo a San Giorgio Maggiore e all’abbazia del Pero. Filza cart. cop. cartone. Fasc. 6 “Conto del monastero di San Zorzi Mazor”. Nelle controcopertina “Conto de le decime laichali nin la decima n° 29 1599. R.”. 1541 - 1579. Sono pagamen- ti di decime e tanse. Registrino cart. cop. cartone con legacci di pelle. Fasc. 7 “S. Giorgio Maggiore. Censi”. 1691 - 1756. Ricevute di pagamenti fatti a vari dalla Cassa della Congregazione Cassinese. Registrino cart. cop. perg. di pp. 167. Fasc. 8 “Libro di messe secondo l’intenzione del signor piovano “. 1732 - 1738. Numerosi pagamenti per la celebrazione di messe, semplici o cantate, con indicazione del nome dei monaci celebranti e della somma che costituisce l’utile della sagrestia. Oltre al piovano, fi gurano tra i commit- tenti anche varie istituzioni, per es., la Scuola di San Valentino, la Scuola del Santissimo, la Scuola di Sant’Antonio, la Scuola della Madonna o della Beata Vergine; nonché off erte per le indulgenze di santi benedettini (san Benedetto, san Mauro, santa Geltruda, san Placido). Registrino a formato vacchetta cart. cop. cartone.

B.  1786 - 1789. già  “Residuario Cadene”. Nella costola “Residuario Cadene. 24.” Allegato “Alfabetto residuario Cadene” per nomi degli affi ttuali, cui corrispondono le singole partite, con elenco dei vari generi, note “conto resti”, “resti liquidati”. 1786, 11 novembre - 1789, 31 maggio. Registro cart. cop. perg. con sopracoperta cart. e legacci di fettuccia, di pp. 96 scritte con numerazione contabile (a facciata).

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B.  1786 - 1795. già  “Monti Cadene”. Nella costola “Monti Cadene. 25”. 1786, 11 novem- bre - 1795. Il registro è munito di tacche che indicano i vari generi costi- tuenti le partite (formento, formenton, sorgo rosso, miglio, vena, legumi, vino, fi eno, legne, paglia segalina, fassine, paglia, ovi, polastri, caponi, galine, ocche, dindi, porcina, uua, scoe, scovoli, bussoladi di strope, faggie di stroppe, canevo). Registro cart. cop. perg. con sopracoperta cart. e legacci di fettuccia, di pp. 288 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1786 - 1795. già  “Quaderno affi ttuali livellari Cadene”. Nella costola “Quaderno Cadene. 22”. Allegato “Alfabetto affi ttuali e livellari Cadene” 1786, 11 novembre - 1795, 31 maggio.Alle pp. 2 - 3 terminazione dei Provveditori e Aggiunto sopra Monasteri (1786, 2 ottobre) per l’impianto e tenuta di un quaderno per le quattro corti (Monestier, Codevigo, Roncaiette e Cadene), indicando di- stintamente “Cassa”, “Monti”, “Resti”, facendone due copie e con varie altre prescrizioni; alle pp. 4 - 5 capitoli stabiliti dal monastero per la stipula- zione di affi ttanze. Prima delle partite intestate nominativamente a ciascun affi ttuale vi è una breve descrizione dei beni affi ttati, con indicazione del luogo, la quantità. . Vi sono poi altre partite (per es, posta di pecore, un pra’ a Bottenigo, spese diverse, entrate e spese del brolo, spese fabriche e restauri, padre rettor pro tempore, spese di elemosina, serventi di corte, spese di ope- re, spese di pubbliche gravezze, utili e danni, spese di graner e caneva, spese di forestaria, spese d’infermaria, spese di mancie e regalie, esazioni diverse, affi ttuali diversi conto metà delle legna). Registro cart. cop. perg. con sopracoperta cart. e legacci di fettuccia, di pp. 267 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1786 - 1795. già  “Cassa Cadene”. Nella costola “Cassa Cadene. 23”. 1786, 29 novembre - 1795, maggio. Alla p. 2 “Cassa contanti della corte delle Cadene”, le scritturazioni sono divise per mese. Registro cart. cop. perg. con sopracoperta cart. e legacci di fettuccia, di pp. 34 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1769 - 1806. già  Fasc. 1 “Conti della corte delle Cadene”. Mensuali (cinquantasette fascicoletti) 1798, giugno - 1806, febbraio (con lacune). Alcuni fascicoletti, oltre alla doppia datazione (more veneto) recano anche una datazione corrispondente all’an- nata agraria (novembre - maggio). Fascicoli cart.

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Fasc. 2 “Quartese di Spinea”. 1769 - 1782. Le partite sono intestate nominativamente ai singoli affi ttuali e contengono i conti del quartese pagato alle parrocchie (indicate con tacche) Spinea, Orgiano, Rossignago, Crea, Fornase. Alcune annotazioni: per es. “non sta più sotto la parocchia ma nulla di meno deve pagare” oppure il nominativo è “subentrante a [..]”. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, di pp. 422 scritte. Fasc. 3 Registro di pagamenti mensili tra agente, fattore, cellerario e rettore (“saldi delle corti”, “saldo dei mensuali”) divise “Corte delle Cadene”, “Corte di Code- vigo”, “Monastier Abazia del Pero”, “Corte di Roncaiette”. 1776, 30 giu- gno - 1789, 1 dicembre. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle.

B.  1786 - 1806. già  Fasc. 1 “Cassa Roncagiete”. 1786, 11 novembre - 1795, maggio. Le partite sono indicate “Cassa de contanti”, “Cassa contanti”. Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, di pp. 39 scritte con numerazione contabile (a facciata). Fasc. 2 “Cassa Roncagiete”. Di altra mano “S. Giorgio di Venezia 1805”. Nella costola “Roncaiete. Quad[erno] cassa”. 1786, 1 novembre - 1806, maggio. Le par- tite sono indicate “Cassa de contanti”, “Cassa denari”. Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, di pp. 101 scritte con numerazione contabile (a facciata); seguono altre pagine non numerate). Già in Archivio di Stato di Padova.

B.  Proc.1757 - 1771. già  “1757. Affi ttuali”. Di altra mano “Roncaiette”. Nella costola “Quad[erno] C”. 1757, 1 giugno - 1771, 31 maggio. Le partite sono intestate agli affi ttuali senza ordine alfabetico, precedute da breve descrizione dei beni affi ttati, del luogo, della quantità. Tra i generi in pagamento anche noci, lino “spollato” oppure “chigiato”, agnelli, puina; alcuni pagamenti sono a scadenze partico- lari (pollastri da san Pietro, galline da carnovale, ovi a Pasqua, in contanti da santa Giustina); un affi ttuale paga a parte per l’affi tto della marezzana; altro ha “obbligo [..] di rimettere li ferri a tutti li cavalli di casa” (1760, 1 giugno). Alcune partite sembrano relative non ad affi ttuali lavoratori ma a semplici livellari (conte Antonio Oddo, nobile signor Andrea Gruato 1761, 1 giugno); infi ne alcuni abbuoni del fi tto per tempesta o nebbia (1766, 31 maggio). Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle. Già in Archivio di Stato di Padova.

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Busta 193 già 185. Registri di amministrazione della corte di Roncaiette, 1759 - 1760.

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B.  1771 - 1779. già  “Affi ttuali. 1771, 1772, 1773, 1774 a 1778”. Di altra mano “Roncaiette”. Nella costola “Quad[erno] D”. 1771, 1 giugno - 1779, 31 maggio. Pre- cede indice di due pp. non numerate, con indicazione delle varie voci di- vise tra “possessioni”, “terra” oppure “terreno”, “chiesure”, “due camare”, “livello attivo” e “livello passivo” (quest’ultimo, spettante al benefi cio di San Fidenzio di Roncaiette, però, non è presente). Descrizione come il precedente: nomi degli affi ttuali, misura, luogo, generi in pagamento, conto dare e avere. Le “due camare” vengono specifi cate “poste alla for- nace”, qualche nota per abbuoni del fi tto per “danni causati dalle aque e da vermi”. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle di pp. 278 scritte. Già in Archivio di Stato di Padova.

B.  1780 - 1787. già  “Affi tualli”. Di altra mano “Roncaiette” e “1780 a 1786”. Nella costola “Quad[erno] E”. 1780, 1 giugno - 1787, 31 maggio. Precede indice di due pp. numerate, con indicazioni come il registro precedente, cui seguono le voci con la stessa descrizione, alcuni canoni in contanti a santa Giustina, il livello passivo, come il precedente, non è compreso nel registro. Alcune particolarità: (p. 105) affi ttanza “a fuoco e fi ama ed a tutti suoi danni”; (p. 145) spese “per versuri”; (p. 163) “consegnò manzi para due a conto di de- bito stimati scudi n° 212 di lire 7”; (p. 298) “non paga per esser giubilato per il buon servizio prestato al monastero”. Registro cart. cop. perg. di pp. 430 scritte. Già in Archivio di Stato di Padova.

B.  1783 - 1795. già  “Quaderno affi tualli e livellari Roncagiete”. Nella costola “III”. 1783 - 1795. Ac- cluso “Alfabetto affi ttuali e livellari di Roncagiette” e tre fogli sciolti con riepilogo e annotazioni 1789 - 1791. Precede le partite terminazione (in quattordici capi) dei Provveditori e Aggiunto sopra Monasteri (1786, 2 ot- tobre) con varie prescrizioni per le corti di Monestier, Codevigo, Ronca- iette e Cadene: quaderni, libri cassa, monti, residuario; partita “Casaria” se questa esiste nella corte; due copie di ciascun libro; approvazione triennale e sostituzione dell’incaricato (come da decreto 1785, 10 settembre), con nota che le disposizioni sono state prese ad istanza “dell’intiera Provincia de’ monaci Casinesi”. Seguono ventuno capitoli per le nuove affi ttanze, stabiliti dall’abate Marcantonio Querini 1783, 16 marzo con numerose prescrizio- ni di carattere amministrativo e colturale (osservanze delle feste compresa quella di san Benedetto, trasporto del frumento nei granai e alle barche, estirpo delle erbe cattive, seminagioni corrette, manutenzione delle fosse e delle strade, cura degli alberi e della legna e impianto di morari, famigli in

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numero suffi ciente, costruire penelli sul fi ume. Le partite (1786, 11 novem- bre - 1795, 31 maggio) comprendono possessioni, chiesure, cason con cam- pi, livelli attivi, rettore pro tempore, boaria, serventi di corte e cucina, spese del brolo e maresana, livelli passivi (benefi cio di San Fidenzio di Roncaiette e la famiglia Buzzacarini), elemosine, spese diverse, spese di forestaria, spese di opere, spese di caneva e graner, spese di fabriche e restauri, spese di infer- maria, spese di mancie e regalie, agravio di decima alla cattedrale di Padova, monastero di San Giorgio Maggiore, spese di pubbliche gravezze, utili e danni, esazioni diverse, spese forensi, parroco di Roncaiette. Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, di pp. 280 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1783 - 1797. già  “Quaderno affi tuali e livellari Roncagiete”. Nella costola “IV”. 1783 - 1797. Le partite (1786, 11 novembre - 1797, 1 giugno) seguono l’ordine e lo schema consueto: possessioni, chiesure, caseta di muro, una chiesura alla fornasa, un cason con campi, livelli attivi, capitali della boaria, animali bovini in Roncaiette, [..] boaro di Roncagiette, rettore pro tempore, serventi di corte e cucina, livello passivo pagato al benefi cio di San Fidenzio di Roncaiette, aggravi alla mensa episcopale di Padova, elemosine. Precedono le partite terminazione in tredici capi dei Provveditori e Aggiunto sopra Monasteri (1786, 2 ottobre) e ventuno capitoli delle affi ttanze stabiliti dall’abate Mar- cantonio Querini (1783, 16 marzo) con numerose prescrizioni di carattere amministrativo e colturale, simili entrambi a quelli del registro precedente. Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, di pp. 280 scritte con numerazione contabile (a facciata); a p. 57 inserto foglietto con note di conto.

B.  1798 - 1806. già  “Quaderno affi ttuali e livellari Roncaiette”. Di altra mano “S. Giorgio di Venezia. 1798”. Accluso “Alfabetto affi ttuali e livellari di Roncagiette”. 1798, 1 giu- gno - 1806, 31 maggio. Le partite iniziano con intestazione agli obbligati senza ordine alfabetico, seguono altre partite: possessione; chiesure; (p. 156) “una chiesura con casa di muro e bottega di fabbro”; (p. 181) “una chiesura alla fornase”; (p. 197) “nobile Andrea Gruato”; (p. 200) “una casetta di muro”; (p. 208) “una metà di casa”; (p. 212) “livello attivo [..] per istro- mento di permuta [..] 1308 adì 20 novembre” e altra con richiamo simile; (p. 224) livello passivo “al parroco [..] per campi [..] nella contrada delle Bracelle sotto la parocchia di Casale”. Registro cart. cop. perg., di pp. 226 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1786 - 1795. già  “Monti Roncagiete”. 1786, 11 novembre - 1795, 31 maggio. Accluso foglio di osservazioni su alcune partite. Il registro è diviso a tacche per generi (for-

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mento; formenton; sorgo rosso; vena; vino, mosto, vino piccolo; miglio; legne e zocche; legumi; fassine; paglia; ovi; polastri; caponi; galine; ocche; lino; porcina; uua marsemina; scoe; scovoli; bussoladi di strope; agnelli; segue [non indicato nelle tacche] noci). Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, di pp. 278 scritte con numerazione contabile (a facciata); aggiunte, slegate, due pp. (285 e 286). Già in Archivio di Stato di Padova.

B.  1786 - 1798. già  “Monti Roncagiete”. Nella costola “Monti [..] 1786 fi no [..] 1798”. 1786, 11 no- vembre - 1798, 31 agosto. Il registro comprende i generi, simili a quelli del precedente, indicando le quantità conferite dagli affi ttuali e di contro il re- lativo scarico: “vena consumata in scuderia”, “vino consumato in forestaria e convenienze”, “sorgo rosso consumato dal polame”, “miglio consegnato alla decima di Roncaiette”, “legne e zocche consumate e disposte in corte e boaria”, “paglia consumata in pagiada per l’inverno venturo per li cavali”, “ovi venduti e girato il soldo in cassa”. Reg. cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, pagine non numerate. Già in Archivio di Stato di Padova.

B.  1798 - 1806. già  “Monti Roncagiete 1798”. Di altra mano “S. Giorgio di Venezia”. Il registro è di- viso a tacche per generi, talvolta con correzioni e aggiunte interne: formen- to, vena e spelta, sorgo rosso, formentone, miglio, legumi, legne e zocche, agnelli, ovi, polastri e polastre, capponi, galline, lino, scove, scovoli, paglia, ocche (ma nessuna registrazione), bussolai di stroppe, fascine, porcina (ma nessuna registrazione), noci, anitre, formentello sortito dal crivello, vino. Le partite (1798, 1 settembre - 1806, 31 maggio) di conferimento precisano se si tratti di affi ttuali, chiesuranti o livelli; le contropartite di scarico, oltre a occorrenze normali (consumato in corte, spedito al monastero e simili), presentano alcune motivazioni specifi che (galline: al dispenzier delle lettere, lettere e tramessi allo scapinante; lino: consumato in far tella, consegnato al fabricante per tela tovagliata; paglia: per il salizo, per la scuderia, per il cason di [..]; noci: vendute e girato il soldo [..]; vino: per forestaria e conve- nienze, decime, Cappuccine di Chioggia, Riformati, Francescani, cappella- no, convertito in vin piccolo, sacrestia vin bianco per le messe, venduto al mercante; anitre: (calcolate in para) vendute e girate in corte; ovi: a quelli della posta, alli servitori, al campanaro; agnelli: venduti; legne e zocche: vendute; legumi: decima ai canonici di Padova; miglio: consumato dal po- lame e dalle anitre, decima ai canonici di Padova; formenton: decima ai canonici di Padova, danno per calo e polvere; sorgo rosso: decima ai cano- nici di Padova; formento: danno di polvere e spagliature, alli affi ttuali per semina. Si segnalano ancora alcuni scarichi particolari: per il vino (1805,

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dicembre) “consumato per le truppe ed uffi cialità francese”, per lo stesso (1806, febbraio - marzo) “versato nelli magazzini militari riscosso il soldo e girato al [..] cellerario; per le fascine (1799, marzo) “consumate in corte e milizie”; per l’avena (1801, febbraio) “consumata da cavalli anche dalle mi- lizie”; per il frumento (1805, dicembre) “per forestaria alli uffi ciali francesi e requisitioni”. Reg. cart. cop. perg., pagine non numerate. Già in Archivio di Stato di Padova.

B.  1780 - 1787. già  “Graneri e caneva”. Di altra mano “Roncaiette 1783 al 1786”. 1780, 1 giu- gno - 1787, 31 marzo. Il registro è diviso a tacche per generi (formento, formenton e miglio, sorgo roso, vena e spelta, legumi, caneva de vino, con- tanti). Le partite dei conferimenti, all’interno, sono distinte tra possessioni, chiesure, possessione lavorata in casa, livelli. Le uscite, oltre alle normali voci di pagamento in natura, segnalano per il formento: consegnato al mer- cante; al [..] per tenir cura delli animali bovini; per bater li sumieri giusta il praticato; per opere e guardare li arseri delli affi ttualli - per il formenton: semine; al boaro in conto salario; calo di bula e polvere - per il sorgo: con- sumato per ingrassar un paro manzi - per vena e spelta: consumata da stalla de cavalli di casa e foresteria - per i legumi: consumati da opere a segar il brolo e la maresana; far la pagliada; da opere a far le legne alle strade - per il vino: molti utilizzi, oltre alle consuete forestaria e convenienze; spedito a Codevigo per li bisogni di quella corte; ai barcaroli; decima di Casale; de- cima di Roncaiette - per i contanti, infi ne, oltre a eff ettivo conferimento in contante, anche conferimento in generi di cui si indica il valore. Registro cart. cop. perg., pagine non numerate. Già in Archivio di Stato di Padova.

B.  1786 - 1790. già  “Libro residuario Roncagiete”. Nella costola “Quad[erno] E”. 1786, 11 novem- bre - 1790, 31 maggio. Accluso “Alfabetto residuario Roncagiette”. Le par- tite sono intestate agli affi ttuali con la nota “conto resti”, l’indicazione dei generi consueti e le date della liquidazione del debito. Oltre agli affi ttuali lavoratori, alla p. 100, alcuni nominativi obbligati ad altro titolo. Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, di pp. 112 scritte con numerazione contabile (a facciata). Già in Archivio di Stato di Padova.

B.  1783 - 1795. già  “Quaderno affi tuali e livellari Codevigo”. 1783 - 1795. Accluso “Afabetto affi t- tuali e livellari di Codevigo” e due fogli di osservazioni su alcune partite 1789, 31 maggio - 1790, 31 maggio e 1790, 20 marzo - 1791. Precedono

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le partite terminazione dei Provveditori e Aggiunto sopra Monasteri (1786, 2 ottobre) in tredici capi (analoga alle precedenti) e tredici capitoli per le af- fi ttanze stabiliti dall’abate Marcantonio Querini 178[3, 16 marzo] anch’essi sullo schema delle precedenti: criteri per dividere gli oneri tra un affi ttuale e il subentrante, calcolo dei danni da tempesta, “non condurre a chichesia decima o quartese senza preciso ordine”. Le partite prevedono possessioni; chiesure; una maresana in villa della Rosara senza cason; le taruff e tra le due Brente in villa di Codevigo senza cason; valle nominata la Valle della boaria grande; livelli, tra cui uno in contanti sopra le rendite dell’altar di Sant’An- tonio nella chiesa di Codevigo; affi tto di un granaro; boaria conto frutti; casa [..] Foscari per conto della posta pecore; brollo [..] l’altra metà serve al passaggio e ad uso de’ frutteri; capitali della boaria; boari di Codevigo; agen- te della corte; un pezzo di terra senza cason; comune di Codevigo per aggra- vio sopra li beni lavorati a boaria; numerose spese: di opere, di campatici, di pubbliche gravezze, forensi, di forestaria, passador al ponte di Brenta conto assegnamento, infermaria, fabro di Codevigo conto assegnamento e come fabro e come marescalco, diverse, di fabriche e restauri, di graner e caneva, di manccie e regalie; utili e danni; elemosine; monastero di San Giorgio; cassa della corte di Roncagiette. I generi, oltre alle voci più comuni e sempre presenti in ogni rapporto, prevedono mosto corbin e pignolo, lattole, store e stiora di piedi dieci, restelli, versuri, scove da terazzo, bovoli, legumi. Una annotazione (p. 138): “il controscritto affi ttuale fu scacciato dalla chiesura per non voler pagar l’affi tto”. Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, di pp. 299 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1783 - 1799. già  “Quaderno affi ttuali 1786 al 1798 Codevigo”. Nella costola “Quaderno A”. 1786, 11 novembre - 1799, 31 maggio. Precedono le partite terminazione dei Prov- veditori e Aggiunto sopra Monasteri (1786, 2 ottobre) in tredici capi circa regole di amministrazione e tredici capitoli delle affi ttanze (178[3, 16 marzo]) stabiliti dall’abate Marcantonio Querini. Le partite elencano (distinguendo tra tipologie dei beni e titolo del rapporto): possessioni (con l’estensione, il nome dell’affi ttuale e il luogo); chiesure; un pezzo di terra con un casonetto; una maresana in [..] Rosara senza cason e un’altra maresana; taruff e tra le due Brente [..] senza cason; Valle della boaria grande; livelli attivo in contanti [..] investitura fatta dal monastero alli [..] di una vigna in Chiozza li 7 dicembre 1615; livello attivo in contanti sopra le rendite dell’altar di S. Antonio nella chiesa di Codevigo; brollo; capitali della boaria (con stime degli animali); bo- ari; agente della corte; comun di Codevigo per aggravio sopra li beni lavorati a boaria; spese de campatici; passador al ponte di Brenta conto assegnamento; fabro di Codevigo conto assegnamento e come fabro e come marescalco; ele- mosine. I generi conferiti, come di consueto, comprendono con l’indicazione

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delle quantità: formento, mosto corbin pignolo e marzemin, miglio, sorgo, legumi, uva, paglia di frumento, lino spolato, fassine, lattole, ovi, agnello, po- lastri, galline, capponi, ocche, scove, scovoli, zocche, contanti (per la porcina), restelli, versuri, opere e carizzi, bovoli, stiora di piedi 10. Alcune annotazioni sul calcolo del dovuto dagli affi ttuali in caso di subentri; 31 maggio 1791 “per aver perduto la semina del formento e per questa abbonato [..] attesa l’innon- dazione [..]” e altre simili; 1792, 31 maggio “per bonifi cati per stima fatta da perito Antonio Noventa”. Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, di pp. 276 scritte con numerazione contabile (a facciata). Inseriti fogli di annotazioni pro memoria alle pp. 18, 24, 38, 66, 80, 86, 126 e un involucro a p. 210. Già in Archivio di Stato di Padova.

B.  1798 - 1806. già  “S. Giorgio di Venezia. Quaderno affi ttuali Codevigo”. 1798, 1 giugno - 1806, 31 maggio. Nella costola “Quader[no] B”. Allegato “Afabetto affi ttuali e livellari di Codevigo”. Le partite comprendono, secondo lo schema consueto, affi t- tuali; possessioni; chiesure; pezzo di terra senza cason; agente; livello signori Bonaldi di Chioza; massari dell’altare della [..] chiesa di S. Zacaria della villa di Codevigo; marezana chiamata le Teruff e [..] in Codevigo e simili. Cia- scuna partita elenca, anch’essa secondo lo schema degli altri registri simili, i beni conferiti con le quantità, i servizi resi, obbligazioni particolari: formento, mosto corbin, miglio, sorgo rosso, legumi, occa, ovi, polastri, capponi, galli- ne. porcina (espressa in contanti), anere, lino spolato, uva marzemina, lattole (misurate in carra), paglia di formento, scope, scovoli, bovoli, verzuri, opere, fassine, rastelli, zocche (la giusta metà), carizzi (il bisogno), stiore da piedi dieci, contanti, fasioli, agente (salario oglio e candele “accordato il cavallo in corte senza alcun peso di mantenimento al monastero”). Alcune annotazioni particolari, per es., abbuoni per i danni della tempesta; danni soff erti “abonati per l’escavation della Brentela” 1801, maggio. Registro cart. cop. perg. di cc. 200 scritte. Già in Archivio di Stato di Padova.

B.  1786 - 1805. già  Fasc. 1 “Anno 1786 usque 1804. Quaderno monti Codevigo”. 1786, 11 novembre - 1805. Il registro è diviso in tacche per generi, con modifi che e aggiunte ad alcune voci nelle pagine interne: formento, formenton, sorgo rosso, miglio, vino pic- collo, vino mosto, agnelli e uva marzemina, legne, latole, fassine, paglia for- mentena, ovi, polastri e anere, caponi e ocche, galline, vena, legumi (fasoli), restelli, versuri e fassi, scoe e frutti, scovoli e fi eno, bovoli e nosse, stiore, lino. Le partite elencano in entrata i conferimenti con le quantità e i valori rispet- tivi; in uscita i pagamenti in generi (agli operai, ai boari), i cali per polvere

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e bulla, le semine, le vendite, le elemosine, il pedaggio del ponte, i consumi e onorario dell’agente e per il suo cavallo, i danni da tempesta, le spedizioni al monastero con la coriera di Piove, i consumi in corte, “callo e torbidi” del vino, vino ai barcaioli, “vino grosso [..] aggiunta d’aqua”, pagamento di quar- tesi, off erte al capelano e schuolle di questa chiesa, invio di latole alla corte di Roncaiette per riparo del canale, paglia usata per ricoprire il “seliso”, perdite di galine morte in caponara dal vaiuolo (1786), lino per redurlo in tella e to- vagliata, fi eno per bovi e cavallo. Alcune uscite particolari: (1797, settembre) formento consegnato al zitadino [..] come da scritura rigistrata alla centralle di Padoa; (1801, gennaio) vino spedito al campo de l’armata francese; (1801, gennaio) vino derubato da soldati e consumato da uffi ciali; (1801, marzo) galline consumate da Francesi. Registro cart. perg. con legacci di fettuccia, pagine non numerate. Già in Archivio di Stato di Padova. Fasc. 2 “S. Giorgio di Venezia. 1805”. 1805, 1 giugno - 1806, 30 aprile. Il registro costi- tuisce il seguito del precedente e si riferisce alla corte di Codevigo, come si ricava dal confronto con i nomi degli affi ttuali. È diviso in tacche per gene- ri, con aggiunte interne: formento, formenton, sorgo rosso, vena e spelta, miglio e legumi, vino grosso, vino piccolo, legne e latole e zocche, fassi e restelli, fassine, fi eno e paglia, bovoli e ovi, caponi e galine, polastri e anere, lino e stiore, scoe e scovoli. Le uscite seguono il medesimo schema di paga- menti in generi per salariati e opere, consumi in corte, fassine consumate in corte e far brombi, e simili. Annotazioni particolari: (1805, dicembre) vino bevuto da Francesi; (1806, febbraio) vino per tanto consegnato al giudice di Piove, consegnato alle truppe; (1805, novembre) zocche consumate da Francesi in corte e ugualmente nel dicembre; (1805, novembre e dicembre) fassine consumate da Francesi. Registro cart. cop. perg., pagine non numerate. Già in Archivio di Stato di Padova.

B.  1539 - 1796. già  Fasc. 1 “Mensuale”, all’interno “Mensuale de censi et obie”. 1668. Fascicoletto cart. di pp. 6 scritte a numerazione contabile (a facciata). Fasc. 2 “Mensuale per le riscossioni da farsi e aggravii da soddisfarsi. 1760”. 1760 - 1761. Libretto cart. cop. cartone. Fasc. 3 “Terminationi al laico”. 1539 - 1604. Il registro è diviso in tacche: Condition Aggionti Translation; Terminacion; Debiti de acrescimenti; Catastici de dentro e fora. Registro cart. cop. perg., pagine non numerate.

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Fasc. 4 “Istanze, terminationi, decreti et altre scritture spettanti alla Cassa Ve- neta”. Nella costola “B. Instanze termination decretti per la Cassa”. 1620 - 1796. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, di pp. 1 - 28 e 1 - 224 scritte. Fasc. 5 “Ristretti delli stati attivi e passivi di cassa da maggio 1740 a tutto aprile 1741 ponendosi in primo luogo [..] tutte le spese forzose ed eventuali [..] accadu- te da maggio 1702 a tutto aprile 1740 [..] per commissione del reverendo padre don Luca Pertusati e spedite allo stesso legalizzate da notaro a Vene- zia allorché se ne stava colà per comporre le vertenze che passavano tra la Procureria Generale e la Provincia Veneta” (Il titolo a p. 1). 1702 - 1750. Allegata nota cart. s. d. di conti di vari monasteri. Registro cart. cop. perg. di pp. 105 scritte. Fasc. 6 “Conti reverendissima Procura Generale colla Cassa Veneta”. 1781 - 1788. Libretto cart. cop. cartone.

B.  1620 - 1803. già  Fasc. 1 “Famiglie attuali 1794 m[ore] v[eneto]”. 1794. Elenco dei componenti dei mo- nasteri di Santa Giustina di Padova, San Giorgio Maggiore, Santa Maria di Praglia, San Felice di Vicenza, Santa Eufemia di Brescia, San Faustino di Brescia, San Paolo di Argon, San Giacomo di Pontida. Registrino cart. cop. cartone. Fasc. 2 Elenco dei monasteri delle Provincie di Toscana, Mantova, Genova, Lombardia, Romagna, Roma, Trevisana, Napoli, Venezia e Corsica dell’ordine dei Servi. sec. XVIII. Fascicoletto cart. Fasc. 3 “Primo libro de tanse e decime. Congregation Cassinense. Cassinense”. 1620 - 1644. Il registro è diviso con tacche nelle rubriche: Dieci Savii, Go- vernadori, decima estraordinaria (in bianco), decima a restituire (in bian- co), recceveri. Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, pagine non numerate. Fasc. 4 “Cassinense. Decime libro secondo”. 1620 - 1694. Il registro è diviso con tacche nelle rubriche: Dieci Savii, Governadori, Cazude, terminacion de debiti de acresimenti, liveli et campi (in bianco), receveri, partide di Governatori, bilanzo. 1620 - 1694. Accluse carte sciolte, inserite nelle pagine corrispon- denti per data 1623 - 1674. Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, di cc. 198.

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Fasc. 5 “1790. Libro ricevute”. 1790, 10 giugno - 1803, 4 marzo. Ricevute per vitalizi pagati dalla Congregazione Cassinese. Acclusa fede di vita 1803, 1 febbraio emessa dalla parrocchia di Santa Marina. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, di pp. 59. Fasc. 6 “Mensuale”. 1741 - 1768. Nella prima pagina “Estimo de monasteri nostri sopra quali si compartono le spese”. Il registrino è diviso nelle rubriche: censi, capitali e pro, obie e riguarda i monasteri della Congregazione Cassinese: San Nicolò di Lido, San Giorgio Maggiore, Santa Giustina di Padova, Santa Maria di Praglia, San Felice di Vicenza, San Nazaro di Verona, Santa Eufe- mia di Brescia, San Faustino di Brescia, San Paolo di Argon, San Giacomo di Pontida. Registrino cart. cop. cartone. Fasc. 7 “1626. Libro delle lettere di cambio”. 1626 - 1669. Le lettere di cambio sono emesse dalla Congregazione Cassinese per aff ari di vari monasteri. Registrino cart. cop. cartone.

B.  1695 - 1774. già  Fasc. 1 “Cassa 1706, 1707, 1708, 1709, 1710, 1711, 1712, 1713, 1714, 1715, 1716, 1717, 1718, 1719, 1720, 1721”. Nella costola “Cassa 1706 fi n 1722”. 1706, 1 giugno - 1722, 30 maggio. Giornale della Cassa Veneta della Con- gregazione Cassinese. Senza frontespizi interni, le pagine recano solo l’in- dicazione dell’anno monastico; alla pagina sinistra le partite “die dar”, alla destra le corrispondenti “die aver”, divise per mese. Al termine di ogni pa- gina l’indicazione “restano” con le relative cifre. Gestisce la contabilità dei rapporti dei monasteri facenti parte della Cassa per quanto di spettanza di ciascuno, anche nei rapporti con gli organi centrali (pagamenti “d’ordine del reverendissimo regimento”). Le poste maggiormente presenti sono Liti e scritture, Perdita di moneta, Utensili, Salariati, Estraordinaria, Cartolaria, Vestiaria (e simili) ma con la sola indicazione delle cifre e senza descrizio- ne concreta dell’intervento. Numerosi vitalizi a favore e a carico di varie persone. Una annotazione (1 marzo 1715) segnala che “la presente partita [Lettere e tramessi] nella cassa del libro maestro è posta in maggio” e che pertanto deve essere fatta la relativa correzione. Registro cart. cop. perg., pagine non numerate. Fasc. 2 “Libro della Cassa 1732, 1733, 1734, 1735, 1736, 1737, 1738, 1739, 1740”. Nella costola “1732 sino 1739”. 1732, 1 giugno - 1740, 1 maggio. Giornale della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. Presenta il medesimo impianto del precedente, oltre al dare e avere con i singoli monasteri, pre-

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senta le voci Infermaria, Barche e noli, Riparazioni, Dozzine; pagamenti a Roma per quindenni e imposte, vitalizi e livelli. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, pagine non numerate. Fasc. 3 “Libro della Cassa che incomincia primo giugno 1757 sino 1758, 1759, 1760, 1761, 1762, 1763, 1764, 1765”. Nella costola “1757 sino 1765”. 1757, 1 giugno - 1766, 31 maggio. Giornale della Cassa Veneta della Congrega- zione Cassinese. Oltre ai rapporti con i monasteri, compresi S. Crisogono di Zara e S. Andrea di Bosco (“Busco”), le spese capitolari, i pagamenti di quindenni e terzierie, appare il bilancio della vita quotidiana della Cassa “servizio delle stanze del reverendissimo cassier”, “cafè e zucchero” (maggio 1762), “barbier e camerier”, “bugada” e simili. Nel luglio 1764 segnalato un pagamento al ragionato dei Provveditori sopra Monasteri “per la revisione delli libri”. Inserto un foglietto di conti e una ricevuta (31 maggio 1764) di pagamento eff ettuato dal monastero di S. Giacomo di Pontida. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, pagine non numerate. Inserti foglietti di note varie 31 maggio 1764. Fasc. 4 Alfabeti: a) 1625 riferito a registro non identifi cato; b) 1774 riferito a registro non identifi cato; c) “Alfabeto” s. d. riferito a registro non identifi cato, forse di livelli e vitalizi; d) 1695 - 1698 riferito a registro non identifi cato, forse di entrate e spese; e) “Repertorio S. Giorgio Maggiore. N° 8” s. d. riferito a registro non identifi cato di affi ttuali di beni di Venezia e fuori; f) “Indice del quaderno per alff abetto”.

B.  1722 - 1805. già  Fasc. 1 “1722.Cassa. 1723, 1724, 1725, 1726, 1727, 1728, 1729, 1730, 1731, 1732”. Nella costola “1723 sino 1731”. 1722, 1 giugno - 1732, 4 giugno. Le par- tite in dare e in avere della Cassa della Congregazione Cassinese sono re- gistrate mese per mese; riguardano i monasteri di Sant’Andrea di Bosco, Santa Giustina di Padova, San Felice di Vicenza, Santa Maria di Praglia, San Giacomo di Pontida, San Giorgio Maggiore, Sant’Eufemia di Brescia, San Nazaro di Verona, San Nicolò di Lido, San Faustino di Brescia. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, pagine non numerate. Fasc. 2 “Cassa Cassinense”. Nella costola “Cassa Cassinense. Incomincia primo febbraio 1731”. 1731 - 1733. All’inizio terminazione dei Provveditori sopra Mo- nasteri (1731, 1 febbraio, in quattordici capitoli) che stabilisce regole di contabilità e gestione per il cassiere della Cassa Cassinese: aff rancare i livelli aff rancabili, promuovere i vitalizi, mantenere la puntualità nel sodisfare le annue contribuzioni. Sono anche indicate le spese della Presidenza (liti e scritture, viaggi, utensili, estraordinaria, lettere, infermaria, vestiario, sala-

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riati, carta, barche e nolli, mutationi, spese capitolari, riparationi e monaste- ro detto capitolare). Seguono i dati, con la divisione in tacche, per le rubri- che: Aff rancabili, Vitalitii. Acclusi prospetti sciolti relativi a: capitali d’obie, capitali aff rancabili, ristretto della Cassa Veneta Cassinense 1732 - 1733. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, pagine non numerate. Fasc. 3 “Libro della Cassa dall’anno 1740 sino al 1748 inclusive”. Nella costola “1740 sino 1747”. 1740, 1 giugno - 1748, 1 maggio. Le partite della Cassa della Congregazione Cassinese “die dar” e “die aver” sono registrate mese per mese, regolando i rapporti contabili con i monasteri dipendenti e le spese generali. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, pagine non numerate. Fasc. 4 “Libro della Cassa che incomincia primo giugno 1748 sino ultimo maggio 1757”. Nella costola “1748 sino 1756”. 1748, 1 giugno - 1757, maggio. Le partite della Cassa della Congregazione Cassinese riguardano i rapporti contabili con i monasteri appartenenti alla Congregazione e le spese generali (spese per cambiali, perdita di moneta, salariati, medici, mancie). Registro cart. cop. perg., pagine non numerate. Fasc. 5 “Cassa 1766, 1767, 1768, 1769, 1770, 1771, 1772, 1773”. Nella costola “1766 sino 1773”. 1766, giugno - 1773, maggio. Le partite in dare e avere della Cassa della Congregazione Cassinese regolano i rapporti con i singoli mo- nasteri e le spese generali. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, pagine non numerate. Fasc. 6 “1790”. 1772 - 1805. Le partite della Cassa della Congregazione Cassinese (1790, 1 giugno - 1793, marzo) distinguono le spettanze e gli obblighi dei vari monasteri e la ripartizione delle spese generali. Accluse carte sciolte (conti, prospetti, elenchi) 1772 - 1805, aprile. Registro cart. cop. cartone di circa 123 pagine a numerazione parzialmente contabile e discontinua. Fasc. 7 Carte sciolte. 1772 - 1805. Note di conto (“spese per conferenza di compenso” 1789 - 1791 con il segretario dell’Aggiunto sopra Monasteri; contribuzio- ni per il pagamento delle terzierie da parte dei monasteri); due memorie dell’abate Mauro Soldo (1791) sul sistema di “regolazioni” stabilite nel 1772 per diminuire le spese mettendo a confronto i dati per i quinquenni 1765 - 1770 e 1771 - 1776; decreto del Senato (1791, 7 dicembre) relativo alle abbazie di Sesto, Vallalta e Vangadizza; note (1792, 10 aprile) sulla Cassa dei depositi; (s. d., abate Federico Stecchini) elezioni nel monastero di Santa Maria di Praglia delle cariche di cellerario, cellerario di campagna, vicario di sagrestia, rettore di Sant’Urbano di Padova; prospetto “scosso” e “speso” 1804, aprile - 1805, aprile.

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B.  1786 - 1803. già  Fasc. 1 “1786. Terziarie alla Cassa Veneta e nuova contribuzione per le quote”. 1786, 1 giugno - 1797, 31 maggio. Vengono registrati per ciascuno dei monasteri i contributi per tasse e annate, tassa estraordinaria, terziarie estraordinarie, nuova contribuzione dovuta alla Cassa Veneta della Congregazione Cassi- nese; i conguagli e le spese generali. Registro cart. cop. perg., pagine non numerate. Fasc. 2 “Cassa terziarie. S. Giorgio Maggiore”. 1787, giugno - 1793, 30 giugno. La parti- ta Cassa oppure Cassa de contanti registra in “die dar” le contribuzioni delle quote dei monasteri dipendenti; di contro in “die aver” le spese di vestiario, straordinarie, vitalizi, salariati, danno di monete, utensili. Registro cart. cop. perg., pagine non numerate. Fasc. 3 “A dì primo giugno 1793 sino 1794, 1795, 1796, 1798, 1799, 1800. Cassa ter- ziarie. S. Giorgio Maggiore”. 1793, 1 giugno - 1800, 31 maggio. Accluse carte sciolte 1798 - 1799: prospetti, fedi di vita. La partita Cassa registra in “die dar” le contribuzioni delle quote dei monasteri; in “die aver” vitalizi, salariati, sussidio a San Grisogono di Zara e simili. Si segnalano, come già fatto in precedenza, alcune particolarità dovute alla situazione politico-mili- tare dell’epoca: 1797, 27 settembre “per il trasporto dell’archivio e robe che era nelle camere”; 1797, 17 dicembre “per il novo trasporto di robe carte libri della Cassa che erano nell’archivio di S. Giorgio a Venezia”; 1799, 30 aprile “per aver rimontato l’appartamento nell’ingresso doppo averlo eva- cuato li Francesi [..]”. Registro cart. cop. perg., pagine non numerate. Fasc. 4 “1800, 1801, 1802, 1803. Cassa terziarie. S. Giorgio Maggiore”. 1800, 1 giu- gno - 1803, 31 maggio. La partita Cassa distinta in “die dar” elenca i mona- steri dipendenti e in “die aver” i vitalizi, le spese generali secondo il medesi- mo schema dei registri precedenti. Registro cart. cop. perg., pagine non numerate. Fasc. 5 “Cassa”. Di altra mano “Terziarie. S. Giorgio Maggiore”. (Il titolo testuale non sembra corrispondere al contenuto). 1795, settembre - 1798, agosto. Gior- nale del monastero di San Giorgio Maggiore. Le partite sono registrate mese per mese: in “die dar” si indicano affi tti di case, granaro di formento di Codevigo, dozzine, livelli, magazzini “serenissimo Principe”, deposito no- vissimo e simili; in “die aver” salariati, speciaria, libraria, mancie, sagrestia, e sono molto dettagliate. Si segnalano, per es., (1796, giugno) sei copie di musica per uso delli studenti il canto fermo; (1796, dicembre) al signor don Francesco Merlini per tener in acconcio l’organo; (1797, febbraio) per

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l’orto per spiantar li oliveri, piantarli e parte spacarli; spese per celebrazione di feste (santo Stefano, santa Marina, Esposizione, san Benedetto, Setti- mana Santa, san Giorgio, san Marco, Redentore). Si annotano inoltre le spese collegate a particolari situazioni militari e politiche: (1797, maggio) estraordinaria spese in paglioni per li Francesi; (1797, giugno) fattura per n° sei paglioni per li Francesi come da poliza; (1797, ottobre) decima e campatico alla Municipalità di Padova per Roncaiette e Codevigo; (1797, novembre) estraordinaria [..] all’orefi ce Piazza per l’assistenza prestata nel trasporto della seconda argenteria da S. Giorgio in Zecca; (1798, gennaio) estraordinaria [..] pagate alli Francesi in S. Giorgio per imposizione [..] più [..] per la illuminazione fatta in Merceria per le feste dell’Imperatore; (1798, febbraio) pagate a [..] notaio per l’atto esteso per il giuramento da farsi a sua Maestà Cesarea; (1798, marzo) alli pittori che misero in ordine la galleria del monastero; (1798, agosto) per nolo di una peota e scarico de l’archivio dal Redentore a S. Giorgio. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, pagine non numerate.

B.  1793 - 1806. già  Fasc. 1 “N° 2. Cassa primo gennaio 1802 sino”. Di altra mano “Terziarie. S. Giorgio Mag- giore”. (Il titolo testuale non sembra corrispondere al contenuto). 1801, gen- naio - 1804, novembre. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. Inserto foglio di note varie. Le annotazioni intitolate Cassa comprendono in “die dar” i redditi delle case in Merceria, vendite di semola, caneva di vino, Cassa Veneta, Zecca (pro di capitali), e simili; in “die aver”, per es., elemosine, salariati, speciaria, sagrestia, utensili, Procura Generale. Si segnalano alcune particolarità, conseguenti ai mutamenti istituzionali: “die aver” (1801, genna- io) spese pagate “al maggior di piazza Strasoldo”; (1802, ottobre) alla Nobile Deputazione all’interna pulizia della città strade canali; (1802, maggio) al professore Francesco Righetti per i candelieri dono al felice regnante Pio VII papa; “die dar” (1802, gennaio) riscosse dalla Reggia Cassa Provinciale di Ve- nezia e Dogado per i magazzini per uso di Dogana di Transito. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, pagine non numerate. Fasc. 2 “Giugno 1803. Cassa Veneta. Terzarie. S. Giorgio Maggiore”. 1803, 1 giu- gno - 1806, maggio. Tra le annotazioni “die dar” (1806, maggio) somma per il “monastero Ragusi” cioè Santa Maria di Lacroma. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, pagine non numerate. Fasc. 3 “Bilancio del monastero di S. Giorgio Maggiore da primo giugno 1793 sino l’ul- timo maggio 1794”. “Bilancio [..] da primo giugno 1794 sino l’ultimo maggio 1795”. “Bilancio [..] da primo giugno 1795 sino l’ultimo maggio 1796”.

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Busta 213 già 205. Fasc. 3, allegato, Bilancio della Cassa Veneta Cassinense detta Terzierie esisteva nel monastero di S. Giorgio Maggiore in Isola compilato da primo giugno 1805 a tutto maggio 1806 ovvero sino al giorno 12 giugno 1806 epoca dell’avvocazione delle sostanze del monastero suddetto a questa Regia Direzione Demaniale dell’Adriatico.

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“Bilancio [..] da primo giugno 1797 sino l’ultimo maggio 1798”. “Bilancio [..] da primo giugno 1798 sino l’ultimo maggio 1799. Simile da primo giugno 1799 sino l’ultimo maggio 1800”. “Bilancio [..] da primo giugno 1800 sino l’ultimo maggio 1801 e da primo giu- gno 1801 sino l’ultimo maggio 1802”. “Bilancio [..] da primo giugno 1802 sino l’ultimo maggio 1803 e da primo giu- gno 1803 sino l’ultimo maggio 1804”. Con sottoscrizione di Raff aello Ba- lestra abate e di quattro monaci. “Bilancio [..] da primo giugno 1804 a tutto maggio 1805”. Allegato “Bilancio della Cassa Veneta Cassinense detta Terzierie esisteva nel monastero di S. Giorgio Maggiore in Isola compilato da primo giugno 1805 a tutto maggio 1806 ovvero sino al giorno 12 giugno 1806 epoca dell’avvocazione del- le sostanze del monastero suddetto a questa Regia Direzione Demaniale dell’Adriatico”. Fascicoli cart. cop. cartone, numerati nel corso dell’ordinamento, da a) fi no a h).

B.  1771 - 1809. già  Fasc. 1 Due prospetti “Monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia. Rubrica dei stabili” 1771 - 1809; “[..] Entrata generale, spesa generale” sec. XVIII. Fasc. 2 Prospetti cart. cop. cartone numerati da a) a g). “[..] Allegati in prova del foglio n° 1”. 1804, giugno - ottobre. Registro di affi ttan- ze (1803, marzo - 1804, dicembre) su modulo a stampa presentato (1805, 2 maggio) alla I. R. Commissione Provinciale del Censo in Venezia per i beni di Venezia. Registro cart. cop. cartone. “[..] Allegati in prova del foglio n° 2”. 1804, 2 maggio - 1805, gennaio. Registro di affi ttanze (1803, gennaio - 1805, gennaio) per i beni di Venezia. Registro cart. cop. cartone. “[..] Allegati in prova del foglio n° 3”. 1789 - 1805. Registro di affi ttanze (1802, 1 giugno - 1805, 1 gennaio) per le case e botteghe di Venezia. Unito carteggio circa i magazzini per uso di Dogana 1789, 15 gennaio m. v. e perizia con stima di Francesco dal Peder architetto e pubblico perito 1805, 24 aprile. Registro cart. cop. cartone. “[..] Allegati in prova del foglio n° 4”. 1802 - 1805. Registro di affi ttanze (1802, 22 marzo) per i beni di Codevigo. Allegata stima dei locali della gastaldia di Francesco dal Peder 1805, 7 marzo. Registro cart. cop. cartone. “[..] Allegati in prova del foglio n° 5”. 1802 - 1805. Registro di affi ttanze (1802, 20 marzo) per i beni di Roncaiette. Allegata stima e perizia di Francesco dal Peder 1805, 6 marzo e alcune note 1804. Registro cart. cop. cartone.

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“[..] Allegati in prova del foglio n° 6”. 1802 - 1805. Registro di affi ttanze (1802, 15 marzo) per i beni del territorio di Mestre sotto Treviso (ville di Carpe- nedo, Zelo, Parlan, Salvanese, Villabona, Piraghetto, Bottenigo, Maerne, Asegian, Chirignago, Zelarino. Per Bottenigo (1802, 15 marzo) viene cor- retto “era di Mestre ora di Torcello”). Allegata stima della casa del rettore di Catene di Francesco dal Peder (1805, 8 aprile) e note su rendite e aggravi. Registro cart. cop. cartone. “[..] Allegati in prova de’ fogli n° 7 - 8”. 1796 - 1805. Registro di affi ttanze (1802, 10 marzo) per l’abbazia di Santa Maria del Pero; prospetto della rendita (1805, 12 ottobre) e “numero de’ campi dei affi ttuali coloni dell’abbazia del Pero in Monestier” (1805, 7 maggio); autorizzazione alla stipula di livello (1796); stima di Pietro Soardi pubblico perito (1805, 7 maggio). Registro cart. cop. cartone con allegati fogli sciolti.

B.  1729 - 1790. già  Fasc. 1 “Cassa dell’abbatia di Busco 1729 sino al 1755”. 1729 - 1755. Le partite registra- no, secondo lo schema consueto, in “die dar” vendite di vino, di frumento e simili; in “die aver” spese per pensioni, pagamento decima, lettere, paga- mento (1740, aprile) a Gianantonio Gai scultore per il [..] busto dell’emi- nentissimo Querini. Note particolari sulla regolazione (1755, 15 marzo) della pensione dovuta al commendatario cardinale Angelo Maria Querini dopo la sua morte (1755, 7 gennaio); giudizio arbitrale di Carlo Terzi sulla attribuzione delle rate tra la Congregazione Cassinese e la “reverenda Con- grega di Bressa” [Congrega della Carità apostolica, posta nel luogo catterda- le di Brescia] erede testamentaria del cardinale. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, di pp. 27 parzialmente a numerazione contabile (a facciata). Fasc. 2 “Cassa dell’abbazia di Busco 1729 sino 1755”. Nella costola “Abazia di Busco” (due volte). 1729, 16 settembre - 1755, 23 agosto. Le partite in “die dar” comprendono livelli, vendite di vino e frumento; quelle in “die aver” spese per atti notarili, viaggi, pensioni, pagamento decime; (1730, agosto) “per far cinque arme di S. Andrea di Busco da poner sopra le porte maggiori delle cinque chiese soggette alla badia”; (1740, aprile) altri pagamenti allo scultore Gai. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, fogli non numerati, danni per inchiostro ferroso. Fasc. 3 “Libro residuario abbazia del Pero”. Di altra mano “S. Giorgio in Monestier”. Nella costola “Residuario Monestier. Abbazia del Pero. 20”. 1786, 11 no- vembre - 1790, 31 maggio. Allegato “Alfabetto residuario del Pero”. Il re- gistro, con l’intitolazione “conto resti”, elenca per ciascun affi ttuale quanto

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dovuto in generi (formenton, sorgo rosso, porcina, vino) negli anni in ri- ferimento e di contro il saldo (per es., “furono soddisfatti in opere” oppure l’intero debito utilizzato in fabbriche e restauri). Oltre agli affi ttuali lavo- ratori elencati anche alcuni livellari nobili (da Lezze, Renier); una partita “pastore” in bianco e il pievano pro tempore della chiesa di Monastier. Registro cart. cop. perg. con sopracoperta cart. con legacci di fettuccia, di pp. 183 a numerazione contabile (a facciata).

B.  1786 - 1795. già  “Monti abbazia del Pero”. Nella costola “Monti Monestier. 21” 1786, 11 novem- bre - 1795. Il registro è diviso con tacche per generi conferiti dagli affi t- tuali (si indica per ciascun genere la misura in cui, all’interno delle partite, vengono calcolati): formento (a stara), formentello (a stara), formenton (a stara), sorgo rosso (a stara), vena (a stara), vino (a carra), legumi (a stara), fi eno (a carra), legne (a passa), latole (a numero), fassine (a miera), paglia (a carra), ovi (a numero), polastri (a para), caponi (a para), galine (a para), anere (a para), dindi (a para), porcina (non indicato, in bianco), uva marse- mina (a ceste), scoe (a numero), vino piccolo (a carra), scovoli (a numero), bussoladi di strope (a numero), latole (a numero), canevo (= canapa, non identifi cato). Il relativo scarico comprende, come di consueto: spese, boaria, semine, casaria, vendite (specialmente di vino), mancie e regalie, elemosina, foresteria, opere, convenienze, il canevo per far tella. Registro cart. cop. perg. con sopracoperta cart. con legacci di fettuccia, di pp. 306 scritte a numerazione contabile (a facciata).

B.  1786 - 1795. già  “Quaderno affi tualli e livelari abbazia del Pero”. Nella costola “Monestier. 18”. Allegato “Alfabetto affi ttuali e livelari dell’abbaccia del Pero” e due note s. d. di conteggi. 1786, 11 novembre - 1795. Il registro inizia con copia di ter- minazione dei Provveditori e Aggiunto sopra Monasteri (1786, 2 ottobre) di tredici capitoli con norme contabili e regolamentari per le quattro corti dipendenti: Monastier, Codevigo, Roncaiette e Catene. Seguono (1784, 4 marzo) i quindici capitoli per le nuove affi ttanze stabiliti dall’abate Mar- cantonio Querini e “chiusa de’ capitoli” con altri particolari: le affi ttanze valgono come fossero stipulate in Venezia, durata tre anni da san Pietro 29 giugno 1784 e da san Martino “in quanto alla casa”, termine dell’affi ttanza senza necessità di cognito “dovendo bastar la sola voce”; le clausole vengono lette e pubblicate con attestazione del notaio. Le partite indicano i nomi degli affi ttuali, la misura dei campi, il luogo, eventuali particolari (per es., casa); presente una partita (p. 158) intestata a “[..] da Pedavena territorio di Feltre pastor affi ttual” con canone in contanti, carne d’agnello e formaggio peccorino nonché altre simili; varie chiesure; (p. 226) una casa e botte- ga nella città di Treviso in borgo San Tommaso; pensione annua sopra le

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rendite del piovanato di Monestier; livello a carico del piovano di Fagaré; piovano di Roveré; alcuni livelli di famiglie nobili (Barbarigo, Gritti); boaria e boaria “conto frutti”; capitali della boaria di Monestier; bosco di rovere; casaria, casaria “conto frutti” e capitali della casaria; gastaldo della corte di Monestier; servente per casa e cucina della corte; ortolano; sacrestano della chiesa; gastaldo di Barbarana; salter del bosco; monastero di San Giorgio Maggiore; affi tto delle pradarie; brolo (per foglia de’ moreri); gravezze, spe- se forensi; custode della corte; infermaria; foresteria; elemosine; fabriche e ristauri; consegna di frumento alla corte di Roncaiette; opere; chiesa e sagrestia (spese per i pranzi in occasione delle feste di san Benedetto, Sabato Santo e altre); spese per l’organo; utili e danni; spese di mobili, argenti e eff etti; e altre. Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, di pp. 334 scritte a numerazione contabile (a facciata).

B.  1786 - 1803 (1850). già  Fasc. 1 “Cassa abbazia del Pero”. Nella costola “Monestier. 19”. 1786, 12 novem- bre - 1796. Le partite, intitolate “Cassa contanti”, registrano per ciascun mese i saldi degli affi ttuali di Santa Maria del Pero (molti in contanti, ma anche in generi), proventi di vendite e varie; le voci in uscita sono le consue- te (per es., sacrestia, fabbriche); la p. 100 è intestata “Cassa capitali dell’ab- baccia del Pero”. Registro cart. cop. perg. con legacci di fettuccia, di pp. 50 scritte a numerazione contabile (a facciata); in fi ne p. 100 scritta. Fasc. 2 “Primo giugno 1794. Abbazia del Pero”. Il titolo si ripete, variando le date rispet- tive, su ciascuno dei fascicoletti (formato vacchetta) contenenti i mensuali del monastero di Santa Maria del Pero. 1794, giugno - 1806, febbraio (con lacune: mancano 1800 giugno, luglio, settembre, ottobre, novembre, di- cembre; 1801 gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, dicembre; 1802 tutta l’annata; 1803 gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre; 1804 tutta l’annata; 1805 dicembre; 1806 gennaio). Allegato cartoncino (che appare aver legato un fascio di carte) con l’annotazione: “Venezia. S. Giorgio Maggiore. 17 vacchette dal 1796 - 1803. Carte avanzate alla consegna fatta conte Ninni 1850”. Fascicoletti cart.

B.  1710 - 1714. già  Fasc. 1 “Abbate. Lista del venerando monastero di S. Giacomo di Pontida da primo giu- gno 1710 sin’ultimo maggio 1711”. Inserto “1710. Lista generale del ve- nerando monastero di S. Giacomo di Pontida della spesa, entrata, debiti,

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crediti, cantine, granari e magazeni da primo giugno sin ultimo maggio 1711” fascicoletto di cc. 8. 1710, 1 giugno - 1711, 31 maggio. Ad ogni fi ne mese attestazione fi rmata dal cellerario, dall’abate e da vari monaci della veridicità delle partite (die dar, die aver) e delle cifre. Registro cart. cop. cartone a formato vacchetta, pagine non numerate. Fasc. 2 “Abbate. Lista del venerando monastero di S. Giacomo di Pontida da primo giu- gno 1711 sin’ultimo maggio 1712”. Inserto “1711. Lista generale del ve- nerando monastero di S. Giacomo di Pontida della spesa, entrata, debiti, crediti, cantine, granari e magazeni da primo giugno 1711 sin’ultimo mag- gio 1712” fascicoletto di cc. 6. 1711, 1 giugno - 1712, 31 maggio. Ad ogni fi ne mese attestazione fi rmata dal cellerario, dall’abate e da vari monaci della veridicità delle partite (die dar, die aver) e delle cifre. Registro cart. cop. cartone a formato vacchetta, pagine non numerate. Fasc. 3 “Abbate. Lista del venerando monastero di S. Giacomo di Pontida da primo giu- gno 1713 fi n ultimo maggio 1714”. 1713, 1 giugno - 1714, 31 maggio. Ad ogni fi ne mese attestazione fi rmata dal cellerario, dall’abate e da vari monaci sulla veridicità delle partite (die dar, die aver) e delle cifre. Registro cart. cop. cartone a formato vacchetta, pagine non numerate.

B.  I 1705 - 1708. già  Frontespizio interno.”D.O.M. Giornale del venerando monasterio di S. Gior- gio Maggiore di Venezia, del reverendissimo padre don Cleto da Venezia anno quarto, del padre don Fortunato da Venezia cellerario anno primo”; seguono le scritturazioni da 1705, 9 giugno fi no a 1706, 31 maggio; alla p. 74 analoga intestazione relativa all’anno quinto dell’abate Cleto da Venezia e all’anno secondo del cellerario Fortunato da Venezia (scritturazioni da 1706, 1 giugno fi no a 1707, 31 maggio e a p. 160 per l’anno sesto dell’abate Cleto di Venezia e terzo di Fortunato di Venezia (scritturazioni da 1707, 5 giugno fi no a 1708, 31 maggio). 1705, 9 giugno - 1708, 31 maggio. Alla p. 260 (c. 159v.) annotazione (1710, 29 marzo) dei Provveditori so- pra Monasteri: “[..] intesa la relatione del [..] ragionato del loro magistrato circa l’amministrazione o maneggiodell’entrata del monastero di S. Giorgio Maggiore [..] fatto dal padre abbate don Cleto Caspi [..] da primo giugno 1702 sin ultimo maggio 1708 [..] hanno sue eccellenze laudato et approvato il sudetto maneggio fatto con molto merito [..]”. Il registro segue un im- pianto cronologico mese per mese: durante i primi giorni si registrano “per cassa” le entrate, per es., canoni d’affi tto di case e botteghe (Rialto, campo Rusolo, Merceria), vendite generi, riscossioni di pro, dozzena di un pensio- nante; alla fi ne del mese, in genere l’ultimo, le spese imputate alle varie voci o partite della gestione complessiva dell’attività del monastero (non molto diff erenti da quelle delle corti di cui ai rispettivi registri che precedono): per

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es., ordinaria, straordinaria, speciaria, infermaria, salariati, cartolaria, uten- sili, viaggi, lettere, fabbrica, foresteria, sacrestia, gravezze, pagamenti alla Congregazione per le terziarie; sono assai dettagliate e ricche di dati sulla vita quotidiana del monastero. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 260 scritte.

B.  II 1707 - 1717. già  Nella costola “Giornale 1707 fi no 1717”; nel taglio “1707 - 1717”. Giornale della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1707, 1 giugno - 1717, 30 maggio. Alla p. 63 annotazione che, terminato il maneggio dell’abate Cleto di Venezia, subentra nell’incarico Alberto di Venezia come dichiarato nella dieta tenuta in Ferrara il 14 maggio 1710. Alla p. 212 (c. 211v.) an- notazione (1718, 22 marzo) dei Provveditori sopra Monasteri: “[..] intesa la relatione del [..] ragionato di questo [..] magistrato della revisione da lui fatta del maneggio della Cassa Veneta Cassinense dall’anno 1707 sino mag- gio 1717 [..] hanno [..] laudato et approvato [..] con commendatione de’ padri cassieri et amministratori della Cassa medema”. Inserte alcune copie di atti del Senato e di autorità ecclesiastiche. I monasteri compresi nell’am- ministrazione sono San Nicolò di Lido, San Giorgio Maggiore, Santa Giu- stina di Padova, Santa Maria di Praglia, San Felice di Vicenza, San Nazario di Verona, Sant’Eufemia di Brescia, San Faustino di Brescia, San Paolo di Argon e San Giacomo di Pontida. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia, di pp. 212 scritte.

B.  III 1717 - 1726. Frontespizio interno alla prima p. non numerata “D.O.M. Giornale del libro maestro 1717 della Cassa Veneta della reverendissima Congregatione Ca- sinese”. 1717, 19 giugno - 1726, 31 maggio. Il registro elenca i pagamenti periodici spettanti ai monasteri congregati: per es. p. 1 per le terzierie dei monasteri di San Nicolò di Lido, San Giorgio Maggiore, Santa Giustina di Padova, Santa Maria di Praglia, San Felice di Vicenza, San Nazario di Vero- na, Santa Eufemia di Brescia, San Faustino di Brescia, San Paolo di Argon, San Giacomo di Pontida; analogamente (p. 28 Mezze tasse di visite) con- teggiate a ciascun monastero.Vi sono partite facenti capo alla Cassa (p. 44, maggio 1720) “spesa e viaggio capitolare” [a Perugia]; così come la gestione di censi, vitalizi, obie a varie date; (p. 6, novembre 1717 Liti e scritture) “al padre servita per licenziar nell’eccellentissimo Collegio il decreto di ammi- nistratione di questa Cassa in persona del padre abbate don Fortunato di Venezia”. Sono distinte le spese anche minute di spettanza della Cassa: (p. 3, luglio 1717 Infi rmaria) “al medico Oddoni per visite al reverendissimo pa- dre amministratore della Cassa” e (p. 3, luglio 1717 Utensili) “per le camere del padre cassier”; (p. 6, novembre 1717 Vestiaria) al padre cassier; (p. 10, marzo 1718 Duzene) pagate a San Giorgio “per la duzena di un anno del

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padre amministratore della Cassa e suo servitore”. La Cassa registra rapporti contabili particolari con alcuni monasteri per singole questioni, tra gli altri (p. 8, febbraio 1717 Monastero di Busco) medicinali “per il reverendo di Busco” e (p. 11, aprile 1717 Monastero di Busco) medicinali “per il priore di Busco”; e (p. 22, ottobre 1717 San Giovanni Battista di Miro) “al padre abbate per il suo vitalizio” (la partita si ripete altre volte). Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 88, prosegue da p. 89 con numerazione contabile (a facciata) fi no a p. 113; qualche foglio intercalare in bianco.

B.  I 1708 - 1711. già  Frontespizio interno. “D.O.M. Giornale del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno primo del quarto governo del reverendissimo padre don Giovanni da Venezia abbate e quarto del padre don Fortunato da Venezia cellerario MDCCVIII” con annotazioni da 1708, giugno fi no a 1709, maggio; alla p. 88 “[..] anno secondo del quarto governo del reve- rendo padre don Giovanni da Venezia abate e quinto del padre don For- tunato da Venezia cellerario MDCCIX” seguono registrazioni da 3 giugno 1709 fi no a 1710 maggio; alla p. 184 “[..] anno terzo del reverendo padre don Giovanni da Venezia abate suo quarto governo e primo del padre don Zaccaria da Brescia economo MDCCX” con annotazioni da 1 giugno 1710 fi no ultimo maggio 1711. 1708, 4 giugno - 1711, 31 maggio. Oltre alla presenza costante, le varie poste hanno anche contenuti simili (pur non mancando talvolta imputazioni a nostro giudizio incongrue rispetto alla intitolazione) infatti Vestiaria indica sempre i nomi dei monaci cui vengono consegnati gli indumenti così come Libraria comprende quasi sempre un acquisto di opere col relativo prezzo pagato, Fabrica comun registra lavori edilizi sia nel monastero sia nelle case e botteghe e simili. Si segnala comun- que per il presente giornale Fabrica comun (p. 10, 31 luglio 1708) la spesa di “cinque pali di rovere impegolati piantati nella cavana grande”; Spesa dietale (p. 11, 31 luglio 1708) gli emolumenti al padre presidente e al padre cancelliere; Liti e scritture (p. 14, 31 agosto 1708) registra “scrittura estra- giudiziale [..] Alvise Bragadin per gli arzeri del Vallio”; Fabrica (p. 104, 31 agosto 1709) “fabrica di casa parochiale di Fagarè”; Settima Presa (p. 112, 30 settembre 1709) “portione del monastero per la spesa nel pennello [..] in Brenta Novissima in Villafranca”; Libraria (p. 178, 31 maggio 1710) “per comprar le prospettive del Carlevariis”; Priorato di SS. Martiri di Trieste (p. 255, 31 maggio 1711) “al padre rettore [..] per soventione di quel povero logo stante la tempesta e l’impositioni imperiali”. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 264 scritte.

B.  II 1711 - 1714. Frontespizio interno alla prima p. non numerata “D.O.M. Giornale del vene-

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rando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno quarto del reve- rendissimo padre don Giovanni da Venezia abbate suo quarto governo et primo del padre don Giacomo Maria da Venezia cellerario MDCCXI”; alla p. 94 “D.O.M. Giornale del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno quinto del reverendissimo padre don Giovanni da Venezia abbate suo quarto governo e secondo del padre don Giacomo Maria da Ve- nezia cellerario MDCCXII”; alla p. 180 “D.O.M. Giornale del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno sesto del reverendissimo padre don Giovanni da Venezia suo quarto governo e terzo del padre don Giacomo Maria da Venezia cellerario MDCCXIII”. 1711, 5 giugno - 1714, 31 maggio. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. Registrate le entrate delle case e botteghe (con insegne delle farmacie e nomi degli affi t- tuali), delle corti agricole (Catene, Codevigo, Monastier, Roncaiette) e varie; le voci di spesa con le imputazioni alle varie partite (vestiaria, estraordinaria, salariati, utensili). In particolare: (p. 14, agosto 1711 Fabbrica comune) pa- gamenti per la corte del pozzo degli Armeni, oltre molte altre di manuten- zione ordinaria; (p. 35, novembre 1711 Congregazione nostra) pagamenti di terzierie; (p. 59, gennaio 1712 Vescovado di Treviso) pagamento di livello; (p. 68, marzo 1712 Orto nostro) registra “lavorar nelle pergole dell’orto [..] in aggiustar li olivi [..] l’uomo tagliò cipressi e carpani”; (p. 70, marzo 1712 Infermaria) “alli medici Oddone e Soardo per un consulto [..], al barbiere per l’operatione estraordinaria nel cavarli sangue dall’arteria”; (p. 76, aprile 1712 Sacrestia) pagamento a “Antonio Lotti per musica de patii della Settimana Santa” e altra (p. 162, aprile 1713) per “li patii” e per la festa di san Gior- gio; (p. 101, giugno 1712 Libraria) per “l’opera di monsignor Chiericato” e la stessa voce (p. 191, luglio 1713) “un libro di matematica [..] quattro tomi dell’opera del padre Segneri”; Foresteria registra frequenti visite ma (p. 120, ottobre 1712 Foresteria) “due monaci todeschi”; (p. 127, novembre 1712 Sacrestia) lavori per “li cinque organi per la musica di san Giorgio”; ugualmente Sacrestia (p. 146, gennaio 1713) “per riparation di chiesa per il fulmine”; (p. 228, gennaio 1714 Estraordinaria) “al lettor di teologia, al lettor di fi losofi a” e alla stessa voce (p. 230) note sui beni di Bologna; a p. 233, febbraio 1714 “Spesa dietale”. Voci particolari per il priorato dei Santi Martiri di Trieste (p. 3, 30 giugno 1711) “al padre rettore per soventione di quel luoco abbattuto dalle tempeste” e per Santa Maria del Pero (p. 27, 31 ottobre 1711) “per tre portelle di rame dorate per le reliquie”, varie per fabbriche e (p. 70, marzo 1712) per “altar nuovo de santi Pietro e Paulo”. Reg. cart. cop. cuoio, di pp. 261 scritte.

B.  III 1714 - 1717. Frontespizio interno. “D.O.M. Giornale del venerando monasterio di S. Gior- gio Maggiore di Venezia anno primo del secondo governo del reverendis- simo padre don Cleto da Venezia abbate e primo del padre don Pellegrino

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da Venezia economo MDCCXIV” con annotazioni da 4 giugno fi no a ultimo maggio 1715; alla p. 82 “[..] seguita il giornale [..] anno secondo del secondo governo del reverendissimo padre don Cleto da Venezia ab- bate e secondo del padre don Pellegrino da Venezia economo MDCCXV” con annotazioni da 3 giugno 1715 fi no a ultimo maggio 1716; alla p. 180 “anno terzo del secondo governodel reverendissimo padre don Cleto da Venezia abate e terzo del padre don Pellegrino da Venezia cellerario MDC- CXVI” con annotazioni da 4 giugno 1716 fi no a ultimo maggio 1717. 1714, 4 giugno - 1717, 31 maggio. Presenti le consuete poste, si segnala in particolare Reverendissima congregation nostra conto corrente (p. 11, 31 agosto 1714) “contate al padre don Leopoldo di Venezia computista della Cassa Veneta a conto di terzarie correnti per il nostro monastero”; Fabrica commun (p. 15, 30 settembre 1714) 1708; seguono pp. non numerate 1708molti interventi edilizi su botteghe identifi cate dall’insegna; Sussidio pontifi cio (p. 58, 31 marzo 1715) “al magistrato delle decime del clero per li bisogni del prencipe serenissimo nella corrente guerra contro il Turco concesso dal sommo pontefi ce come appare dal breve di 7 gennaro 1715 e questa è la prima rata”; Per restauration dell’organo (p. 105, 30 settembre 1715 e p. 130, 31 dicembre 1715) spese per materiali e incaricati; Caneva di acetto (p. 125, 30 novembre 1715) “mastelli sei vino di Rimini messo nel canevino per far acetto”; per la sempre presente voce Elemosina (p. 228, 30 novembre 1716) “alla porta conforme il solito a poveri, dispen- sata il giorno de morti”; Estraordinaria (p. 233, 31 dicembre 1716) “per regalar don Placido Modesto da Bologna insegna a novizzi la grammatica”; Fabrica del pozzo nuovo del noviciato (p. 271, 31 maggio 1717) spese per il tagliapietra e masegni. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 280 scritte.

B.  1717 - 1720. già  Frontespizio interno: “D.O.M. Giornale del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno quarto del secondo governo del reverendissimo padre don Cleto da Venezia abbate e quarto del padre don Pellegrino da Venezia cellerario MDCCXVII” con annotazioni da 1717, 1 giugno fi no a 1718, 31 maggio; alla p. 110 “D.O.M. Segue il giornale del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno quinto non compito del secondo governo del quondam reverendissimo padre don Cleto da Ve- nezia abbate e quinto del padre don Pellegrino da Venezia cellerario MDC- CXVIII” (annotazioni da 1 giugno 1718 fi no a ultimo maggio 1719); alla p. 216 “D.O.M. Segue il giornale del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno primo non compito del quondam reverendissi- mo padre don Fortunato di Venezia abbate e sesto del padre don Pellegrino da Venezia cellerario MDCCXIX” (annotazioni da 9 giugno fi no a ultimo maggio 1720). 1717, 1 giugno - 1720, 31 maggio.

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Alcune segnalazioni: alla rubrica Sacrestia (p. 26, 30 settembre 1717) spese per le dimissorie di cinque ordinati; Libraria (p. 78, 26 marzo1718) “spesi nella provisione de’ comentarii di Giulio Cesare con sue fi gure”; presenti, oltre alle più consuete rubriche, Mutazioni, Orto, Spoglio di morti. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 320 scritte.

1720 - 1722. Frontespizio interno: “D.O.M. Giornale del venerando monasterio di S. Gior- gio Maggiore di Venezia anno primo del primo governo del reverendissimo padre don Bernardo da Venezia abbate e primo del padre don Antonio da Venezia cellerario MCCXX” (annotazioni da 1 giugno 1720 fi no a ultimo maggio 1721); alla p. 100 “D.O.M. Segue il giornale del venerando mona- stero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno secondo del primo governo del reverendissimo padre don Bernardo da Venezia abbate e secondo del pa- dre don Antonio da Venezia cellerario MCCXXI” (annotazioni da 2 giugno 1721 fi no a 1722, 31 maggio). 1720, 1 giugno - 1722, 31 maggio. Oltre alle consuete e sempre ricchissime voci che attestano l’economia quoti- diana del monastero, si segnala Vestiaria (p. 9, 31 luglio1720) con i nomi dei monaci per cui sono fatte le spese; Infermaria con note sul vitto per gli ammalati; Estraordinaria (p. 38, 30 novembre 1720) riporta varie regalie; Magazen d’oglio (p. 117, 31 agosto1721) note di spese e ricavi; sono inoltre presenti le voci riguardanti le corti agricole e l’abbazia di Santa Maria del Pero. Inoltre, nel maggio 1722, varie spese in seguito all’incendio. Registro cart. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 189 scritte.

B.  1722 - 1725. già  Frontespizio interno: “D.O.M. Libro giornale del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno terzo del primo governo del reveren- dissimo padre don Bernardo Franceschi abbate e primo del padre don Giacinto Celestino Biffi cellerario MCCXXII” (annotazioni da 1 giugno 1722 a ultimo maggio 1723); alla p. 104 “D.O.M. Segue il giornale del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno quarto del primo governo del reverendissimo padre don Bernardo Franceschi abbate e secondo del padre don Giacinto Celestino Biffi cellerario MCCXXIII” (annotazioni da 1 giugno 1723 a ultimo maggio 1724); alla p. 101 (nuova numerazione) “D.O.M. Giornale del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia del reverendissimo padre don Bernardo da Venezia abate anno quinto, del padre don Giacinto Celestino da Venezia cellerario anno terzo” (annotazioni da 3 giugno 1724 fi no a 1725, 31 maggio). 1722, 1 giugno - 1725, 31 maggio. A mo’ di esempio si citano: ancora note sui lavori per il ripristino delle fabbriche incendiate, spese per feste religiose e profane (“commedie”), pagamenti a Evangelista organista, spogli di mo- naci morti; sono sempre presenti le consuete partite (spese di vitto, spese

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di abbigliamento e simili) secondo la normale amministrazione quotidiana del monastero. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 196 scritte; riprende la numerazione da p. 101 a p. 177.

1725 - 1729. Frontespizio interno: “Laus D.O.M. b[eate] M[arie] V[irgini] s[ancto] p[atri] B[enedicto]. Giornale del reverendo monastero di S. Giorgio Maggiore anno sesto del primo governo del reverendissimo padre don Bernardo ab- bate Franceschi e primo del padre don Florindo Agazi decano et ecconomo MDCCXXV”. 1725, 3 giugno - 1729, 31 maggio. Oltre alle consuete voci (case e botteghe, corti agricole, abbazia del Pero) si se- gnala (p. 17, 30 settembre 1725) alla posta Fabrica comune la spesa “per far gettar da nuovo un canone di piombo sopra la chiesa”; nella stessa posta varie note sulla fabbrica del campanile che si trovano anche registrate in posta apposita Fabrica del campanile; (p. 25, 30 novembre 1725) alla voce Priorato de SS. Martiri “al [..] rettor per [..] nuovo impianto d’alberi”; (p. 47, 16 marzo 1726) Spoglio de morti “lire trentadue riscosse da libri ven- duti di ragione del padre don Lorenzo di Firenze”; (p. 121, 30 aprile 1727) spese “in due tomi del Bollando uno di san Anselmo uno di san Cirillo gerosolimitano nell’edizione dei Maurini”. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 288 scritte. Due mezze pagine vuote riempite con linee e piccolo fregio; alcuni foglietti incollati per correzione del testo.

B.  1726 - 1735. già  Frontespizio interno mancante; a p. 1 intestazione a capo pagina “In nomine Do- mini”. Giornale della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1726, 1 giugno - 1732, 31 maggio. I monasteri sottoposti alla gestione della Cassa sono San Nicolò di Lido, San Giorgio Maggiore, Santa Giustina di Pado- va, Santa Maria di Praglia, San Felice di Vicenza, San Nazaro di Verona, Sant’Eufemia di Brescia, San Faustino di Brescia, San Paolo di Argon e San Giacomo di Pontida. Note sulle bonifi cazioni di terziarie in base alla “im- positione pontifi cia 1662”, su livelli e vitalizi, sui pagamenti alla Procuratia di Roma. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 64 scritte a numerazione contabile (a facciata); acclusa nota 1731, 1 giugno con elenco delle contribuzioni spettanti a ciascun monastero. Frontespizio interno: “Laus D.O.M. b[eate] M[arie] V[irgini] s[ancto] p[atri] B[enedicto]. Libro giornale del venerando monastero di S. Giorgio Maggio- re anno quarto del primo governo del reverendissimo padre don Leopoldo Capello e quinto del padre don Florindo Agazzi cellerario nel detto mona- sterio MDCCXXIX”. 1729, 1 giugno - 1731, 31 maggio.

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Oltre alle consuete partite (corti agricole, manutenzione, spese di vitto) si segna- lano per es., alla voce “Vestiaria” (p. 5, 30 giugno 1729) nomi dei monaci cui sono forniti capi di abbigliamento; “Libraria” (p. 9, 31 luglio 1729) “al signor Albrizzi per il terzo tomo dell’opere di s. Agostino”; “Stalla di cavalli” (p. 28, 30 ottobre 1729) “per la compreda di due pulieri per servizio del reverendissimo”; “Estraordinaria” (p. 46, 31 gennaio 1730) tra le mancie di capodanno quelle ai lettori di teologia e fi losofi a; “Per spesa dell’archivio” (p. 139, 30 aprile 1730) “per rinovare e trasportare l’archivio contati al signor Andrea Sandei” nonché altre spese per sistemazione e mobilio del locale. Registro cart. cop. cuoio, frontespizio con riquadratura a colori azzurro e oro, scritta in oro e rosso, con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 158 scritte. Frontespizio interno: “Laus D.O.M. Giornale del venerando monistero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno primo del primo governo del reveren- dissimo padre don Bonaventura Finardi abbate e presidente della Congre- gazione e anno primo del padre don Diogenio Bigagia cellerario del detto monistero MDCCXXXI”. 1731, 1 giugno - 1735, 31 maggio. Come di norma dalle varie partite di entrata e spesa si ricava la gestione amministra- tiva e contabile nel suo insieme; alcune partite, per es. “Sacrestia”, recano note varie sulle celebrazioni liturgiche e sulla musica (1733, aprile - maggio: maestro di musica, “al Menegotti per tenere accomodato il cembalo”, Pesse- ti organaro); alla partita “Estraordinaria” donativi a personaggi particolari, per es. “per regalare secondo il solito l’eccellentissimo prottetore Garzoni”, a cardinali in occasione della creazione e simili. Registro cart. cop. cuoio, frontespizio con riquadratura a inchiostro, con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 331 scritte; acclusa (p. 183) nota di riscontri dei bollettini di spesa.

B.  I 1732 - 1740. già  Nella costola “Giornale 1732 sin 1740”. Giornale della Cassa Veneta della Con- gregazione Cassinese. 1732, 1 giugno - 1740, 31 maggio. Nei primi due fogli non numerati terminazione in quattordici capitoli dei Provveditori sopra Monasteri in data 1731, 1 febbraio circa regole di amministrazione della Cassa (medesimo testo del giornale 1731 - 1733 in B. 211). Le partite indicano le posizioni contabili in dare e in avere dei monasteri facenti parte della Cassa Veneta, le entrate per livelli, vitalizi, pro, pagamenti a Roma, spese capitolari e simili; la partita “Litti e scritture” ad es., annota spese notarili per redazione di atti, spesso riguardanti i livelli. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 64 scritte a numerazione contabile (a facciata).

B.  II 1735 -1737. Manca frontespizio interno, alla p. 1 “Primo giugno 1735”. Le registrazioni si susseguono, senza distinzione tra entrate e spese, fi no a p. 97 (1736, 31

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maggio); seguono quattro pagine bianche non numerate; riprende con nuo- va paginazione da p. 1 (1736, 4 giugno) fi no a p. 96, seguono nove pagine bianche. 1735, 1 giugno - 1737, 31 maggio. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore di Venezia. Oltre alle sempre presenti note sulle botteghe e le corti agricole, si segnalano alcune particolarità: (p. 5, giugno 1735 Sa- grestia) “al signor Pesceti organaro per suo semestre”; (p. 6, Forno di farina) riscossione di somma per farina venduta; (p. 14, agosto 1735 Vestiaria) con i nomi dei frati; (p. 21, settembre 1735 Serenissima Signoria) “bonifi co all’affi ttuale per scavo del rio del ponte dei Baretteri”; (p. 55, gennaio 1736 Livelli) note sui beni di Rimini; (p. 57, gennaio 1736 Estraordinaria) pa- gamenti ai lettori di teologia, dei sagri canoni, di fi losofi a; (p. 63, febbraio 1736 Ordinaria, ma la voce è costantemente presente ad ogni scadenza) elenchi di cibi sempre ricchissimi, ma segnalazioni di spese alimentari anche alle poste Infermaria e Visitatori; (p. 72, marzo 1736 Libraria) “per il tomo del Bollando secondo la associazione” e numerose spese per la festa di san Benedetto e “al signor maestro per la musica della Settimana Santa”; (p. 72, Sagrestia) “[..] per tenere accordato il clavicembalo [..], il palco per li musi- ci”; (p. 80, maggio 1736 Entrata di magazzeni) “riscosse per affi tto di diversi luoghi del monastero per mesi quattro per riporre delle proviande di farina formento vena etcetera di ragione di Sua Maestà Imperiale per le sue milizie in Italia”; (p. 86, maggio 1736 Sagrestia) “per la stampa della messa di san Luigi copie n° 12”; (p. 95, maggio 1736 Estraordinaria) “al proto Scalfaroto per assistenza prestata nell’occasione di fabrica”. Nuova numerazione (p. 4, giugno 1736 Sesta Presa) “per il campatico imposto per rifare il ponte canale di Conche”; (p. 6, giugno 1736 Tasse di visite) “spese per la conclusione di teologia [..] in gondole servirono per invitare gli argomentanti e le religioni”; (p. 8, luglio 1736 Priorato dei Santi Mar- tiri) “riscosse in Trieste dal signor comissario Rughesfelt per nome di Sua Maestà Cesarea (Carlo VI) prezzo delli beni che possedeva colà il monastero nostro venduti secondo le stime fatte per comando della medesima Cesarea Maestà” (anche altre note successive sullo stesso argomento); (p. 10, luglio 1736 Speziaria) “ad un zovene servì mesi tre nella spezieria per lambicare le aque”; (p. 21, settembre 1736 Vestiaria) contribuzioni ai lettori, tra cui (p. 28, ottobre 1736) quello di canonica; (p. 33, novembre 1736 Sagrestia) “stampa della messa et offi cio di santa Margarita”; (p. 47, dicembre 1736 Consorzio del Meolo) “a conto del nostro campadego per la escavazione del Meolo”; (p. 72, aprile 1737 Sagrestia) “al signor maestro Pacello per le funzioni della Settimana Santa”; (p. 73, aprile 1737 Barche e noli) spese per la processione di sant’Isidoro; (p. 96, Arte dei Luganegheri) capitale ricava- to dalla vendita del monastero dei Santi Martiri decretata dall’imperatore investito al quattro per cento. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 97 + 96. Leggeri anni nella parte inferiore.

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B.  III 1737- 1740. Frontespizio interno: “Laus D.O.M. Giornale del venerando monastero di S. Gior- gio Maggiore di Venezia anno terzo del primo governo del reverendissimo don Veremondo Musitelli abate e primo del padre don Francesco Meratti celle- rario MDCCXXXVII” (annotazioni da 1 giugno 1737 fi no a 1738, ultimo maggio); alla p. 99v. “Laus D.O.M. Giornale del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venetia anno quarto del primo governo del reverendis- simo don Veremondo Musitelli abate e secondo del padre don Carlo France- sco Meratti cellerario MDCCXXXIIX” (1738, 1 giugno fi no a 1739, ultimo maggio); alla p. 189 (non numerata) “Laus D.O.M. Giornale del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venetia anno quinto del primo governo del reverendissimo don Veremondo Musitelli abate e terzo del padre don Carlo Francesco Meratti cellerario MDCCXXXIX” (1 giugno 1739 fi no a 1740, ultimo maggio). 1737, 1 giugno - 1740, 31 maggio. In genere, la partita “In- fermaria” registra le spese per cibi, per il chirurgo; la “Foresteria” elenca i nomi dei visitatori del monastero; nella partita “Sacrestia”, oltre alle numerose spese per funzioni liturgiche, spese di sepoltura e per la “licenza” dei Provveditori alla Sanità mentre sotto “Speciaria” molti nomi di spezierie e delle relative insegne. Sono anche sempre presenti annotazioni riguardanti le corti del monastero e i monasteri di Santa Maria del Pero e dei Santi Martiri di Trieste. Registro cart. cop. cuoio, primo frontespizio con riquadratura a inchiostro, con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 278 scritte.

B.  IV 1740 - 1743. Frontespizio interno: “Laus D.O.M. Giornale del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno primo del secondo governo del reveren- dissimo don Leopoldo Capello abate e quarto del padre don Carlo Francesco Meratti cellerario MDCCXXXX” (annotazioni da 1740, 1 giugno a 1741, ultimo maggio); alla p. 99 (non numerata) “Laus D.O.M. Giornale del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno secondo del secondo governo del reverendissimo don Leopoldo Capello abate e quinto del padre don Carlo Francesco Meratti cellerario MDCCXXXXI” (anno- tazioni da 1 giugno 1741 fi no a 1742, ultimo maggio); alla p. 174 (non numerata) “Laus D.O.M. Giornale del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno terzo del secondo governo del reverendissimo don Leopoldo Capello abate e sesto del padre don Carlo Francesco Meratti cellerario MDCCXLII” (da 1 giugno 1742 fi no a 1743, ultimo maggio). 1740, 1 giugno - 1743, 31 maggio. Si segnalano alcune voci particolari: alla partita “Fabrica comune” appaiono le spese di manutenzione ordinaria; alla voce “Libraria” acquisti di libri con relativi prezzi e spese di legatura; alla “Vestiaria” i nomi dei monaci cui vengono forniti gli indumenti. Registro cart. cop. cuoio, primo frontespizio con riquadratura a inchiostro, con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 249 scritte.

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B.  1740 - 1751. già  Nella costola “Giornale 1740 sino 1751”. Giornale della Cassa Veneta della Con- gregazione Cassinese. 1740, 1 giugno - 1751, 31 maggio. Precede le regi- strazioni contabili terminazione dei Provveditori sopra Monasteri in data 1731, 1 febbraio circa regole di amministrazione della Cassa. Oltre alle consuete partite, si segnalano alla voce “Straordinaria” (novembre 1747) spese per le solite mancie alli ministri inferiori dell’eccellentissimo magistra- to sopra Monasteri; i pagamenti alla Procura Generale della Congregazione Cassinese sono fatti con cambiali, così come quelli per i quindenni. Registro cart. cop. cuoio di pp. 148 scritte. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1743, 1 giugno - 1745, 31 maggio. Le partite registrano alla voce “Estraordinaria” per es., (1743, set- tembre) spese di festeggiamenti per la promozione dell’eminentissimo Tam- burini < Fortunato, creato il 9 settembre 1743> con fuochi artifi ciali, due trombetti, tamburri due e due corni da caccia; le spese “Orto nostro” (1744, gennaio) segnalano semenze de brocoli, salario del capo e quattro ortolani; le spese per musica (sempre nella voce Sagrestia) citano il maestro Calcano [..] per la poliza della [..] musica (1744, aprile) e il maestro Saratelli per la musica (1745, aprile); nelle spese di vitto (Ordinaria) prezzi dei cibi e (1745, maggio) vino di Cipro, di Spagna e di Canarie. Registro cart. cop. cuoio, con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 161 scritte.

B.  1745 - 1751. già  Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1745, 1 giugno - 1749, 31 maggio. Con approvazione fi nale dell’operato degli abati e amministratori dei Provveditori sopra Monasteri (1750, 21 marzo) dopo la revisione dei li- bri contabili del monastero fatta dal ragionato del loro uffi cio. Nelle partite in entrata sono sempre citati i nomi degli affi ttuali e altri obbligati; in quelle in uscita si segnalano, oltre alle partite presenti costantemente, per es. alla voce Mutazioni le spese per “padre Rotta eletto priore a Bressa per il viaggio [..], per il fagotto [..], per mancia” (1745, luglio); partita Viaggi (1745, settembre) spese per caricare generi e legname dalle corti a Venezia; Barche e noli (1745, novembre) per traghetti, due gondole per la processione alla Beata Vergine alla Salute; Stalla de cavalli (1745, dicembre) una livrea al carrozier: panno, fodra, capello, calze e scarpe; Tasse de’ reverendissimi vi- sitatori (1747, gennaio) per mancie e addobbi; Serenissima Signoria (1748, aprile) pagamenti di decime e campadego. Registro cart. cuoio, con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 385 scritte. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. Frontespizio interno “Anno secondo del reverendissimo don Pietro Antonio Civran e quinto del padre don Zuanne Maggioni cellerario”. Registrazioni da 1749, 1 giugno a 1750, 31 maggio; alla p. 95 r. (non numerata) “Anno terzo del reverendissimo

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don Pietro Antonio Civran abate e sesto del padre don Zuanne Maggioni cellerario” da 1750, 1 giugno a 31 maggio 1751. 1749, 1 giugno - 1751, 31 maggio. Presenti le consuete partite (corti agricole, affi ttuali di case e botteghe, note per l’abbazia di S. Maria del Pero, magazzini di olio e di legna), si segnala che, come nella maggior parte dei casi, la voce Vestiaria comprende i nomi dei monaci (p. 4, 30 giugno1749; p. 99, 30 giugno 1750); Straordinaria (p. 5, 30 giugno 1749) elenca oggetti di ottone per la cappelletta delle Cadene; Spoglio dei morti (p. 12, 18 agosto 1749) oggetti trovati nell’alloggio del padre Marco Antonio Grandoni e venduti; Utensili (p. 21, 30 settembre 1749) sistemazione degli orologi delle camere; Sagrestia (p. 60, 30 marzo 1750) spese per “due messe in canto fermo” e “per il clavicembalo”. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 189 scritte.

B.  1751 - 1764. già  Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1751, 1 giugno - 1754, 31 mag- gio. Alla p. 86 (non numerata) “Anno quinto del reverendissimo don Antonio Civran e secondo del padre don Benedetto Sartori cellerario” con registrazioni da 3 giugno 1752 a 31 maggio 1754. 1751, 1 giugno - 1754, 31 maggio. Oltre alle consuete partite di entrata e spesa, si segnalano per es., annotazioni contabili per i beni di Rimini (1751, ottobre); la voce Tasse di visite e foreste- ria dei reverendissimi visitatori (1753, febbraio); pagamenti per campadego al Consorzio del Meolo (1753, giugno); Straordinaria registra spese per “trombe e tamburri nell’elezione del padre Giustinian al vescovato di Torcello” (1753, agosto); partita Danni di monete (1754, febbraio). Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 254 scritte. Giornale della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1751, 1 giugno - 1764, 31 maggio. Elenchi e conteggi per i monasteri dipendenti (compreso San Giorgio in Bosco) circa quindenni, terzierie, pagamenti alla Procura Generale di Roma; (p. 95, 30 giugno 1759) un esborso “[..] tanti si sono imprestati < a San Crisogono di Zara > che si ritrova in estrema necessità” per ordine dell’abate di S. Giorgio Maggiore tesoriere della Cassa. Ancora (p. 116, 30 aprile 1762) si attinge ai capitali ad heredes de particolari “per pagar a nome de monasteri casinensi dello Stato Veneto la prima ratta del nuovo sussidio 1761”, l’operazione viene ripetuta in altre successive occasioni. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 136 scritte.

B.  1754 - 1760. già  Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1754, 5 giugno - 1757, 31 maggio. Tra le varie partite è presente (1755, marzo) voce Libraria un paga- mento “per nettare diversi instrumenti matematici a uso della libraria”; per la festa di san Giorgio (1755, aprile) compaiono spese “per il palco e per un fi nto organo” (Sagrestia); la partita, non riscontrata in precedenza, Fabrica

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della cappelleta dei morti (1755, 31 maggio, p. 73) registra un pagamento “al proto Massari per un consulto nella riparazione della cappelleta dei mor- ti e del coro piccolo”; la voce Utensili, sempre presente in tutti i giornali, registra oggetti di piccola manutenzione non sempre comprensibili; si regi- strano sempre le Spese capitolari (1757, agosto), così come vi sono sempre le entrate e spese delle corti. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 269 scritte. “S. Giorgio Maggiore”. Nella costola “G. 1754 a 1760”. Alla p. 88 (non numera- ta) “Anno quarto del padre don Benedetto Modesto Driuzzi cellerario” con registrazioni da 1 giugno 1757 a 31 maggio 1759; alla p. 129 (non nume- rata) “Anno sesto del padre don Benedetto Modesto Driuzzi cellerario” con registrazioni da 1 giugno 1759 a 31 maggio 1760. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1754, 1 giugno - 1760, 31 maggio. Sono sempre presenti le partite in dare e avere, alla voce Possessioni, dei rapporti con gli affi ttuali: redditi, spese, conguagli (1758, aprile - maggio); la partita Forna- ce (1755, marzo - maggio) registra spese “fature nella seconda cotta”, “nelle due cotte” e entrate “tratte da pietre elette [..]” e altre. Registro cart. cop. cartone con costola perg., di pp. 152 scritte.

B.  1757 - 1765. già  I°. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1757, 1 giugno - 1760, 31 maggio. Si segnalano alla voce Utensili (1757, dicembre) acquisto di cristalli del Briati; alla voce Abazia del Pero (1759, maggio) “spese e fattu- re d’arzeri e speroni ed altri ripari fatti alla Piave di nostra porzione”; alla partita Monastero nostro (1759, settembre) spogli di monaci morti; sot- to Estraordinaria (1760, aprile) pagamento “allo stampatore per la stampa della matricola di questo monastero”; le partite più frequenti sono sempre ricche di dati di cui non si può dare conto più dettagliato. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 85, riprende la numerazione da p. 2 a p. 214.

Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1759, 1 marzo - 1765, maggio. La partita Lettere e tramessi, salvo casi particolari, contabilizza semplice- mente “venuti spediti ed aff rancati” (1760, aprile); la voce Sartoria registra spese per seta (1761, maggio) che sono presenti anche sotto Vestiaria (1763, luglio) e nella medesima segnalato (1763, giugno) l’acquisto di una disci- plina. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, pagine non numerate. In parte molto scolorito.

B.  1760 - 1766. già  Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1760, 1 giugno - 1763, 31 maggio. Sono sempre presenti le partite in dare e avere relative alle corti di

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Catene, Codevigo, Monastier e Roncaiette (nomi degli affi ttuali, canoni); nella partita Vestiaria si registrano, senza darne i nomi, indumenti forniti al padre lettor di teologia, al padre lettor di canonica, al padre lettor di fi - losofi a, al padre secretario primo e al padre lettor Meratti (1760, giugno); Libraria (1760, novembre) registra acquisti di libri; alla stessa data (Sagre- stia) spese per la stampa dei calendari e “al padre calendarista per la solita mancia”; a p. 62 (1761, 30 aprile) “al maestro Galuppi detto il Buranello per la musica nella solennità di san Giorgio”. Registro cart. cop. cuoio di pp. 221 scritte. “1763 - 64”. Frontespizio interno “1 giugno 1763 - 1764, 31 maggio”; alla p. 55 - 56 (non numerata) “1764 - 65” con registrazioni da 1 giugno 1764 a 31 maggio 1765; alla p. 106 - 107 (non numerata) “1765 - 66” con registra- zioni da 1 giugno 1765 a 31 maggio 1766. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1763, 1 giugno - 1766, 31 maggio. Sono come sempre registrati i proventi di affi tti di case e botteghe, con i nomi degli affi ttuali; compare anche la voce Entrata di magazeni (p. 107, 1765, giugno). Si se- gnala (p. 43, 1764 maggio) Tasse annate e pro del sussidio 1761: “contate al cassier per le tasse ed annate spettanti a questo monastero [..] più al sud- detto per il pro di quest’anno che deve questo monastero alla Cassa Veneta per li capitali presi a censo dalla medema per pagar il sussidio”; pagamenti (p. 66, 1764 settembre) al Consorzio del Sciocco “di nostra quota”) e (p. 67, 1764 settembre) al Consorzio della Sesta Presa; a p. 80 (1765 gennaio) Escavazioni: “bonifi cate alli [..] affi ttuali per l’escavazion del rio delle Pro- curatie Vecchie”; alla voce Barche e noli (p. 124, 1765 novembre) “nolo di gondole n° 9 e di una peota per il solito passeggio nel carnovaletto”. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 157 scritte, mancante la p. 156.

B.  1764 - 1775. già  Nella costola “Giornale 1764 sino anno 1775”. Giornale della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1764, 1 giugno - 1774, 31 maggio. Sono presenti le consuete partite per i rapporti in dare ed avere tra la Cassa e i mona- steri sottoposti, le voci Vitalizi, Tasse di visite, Spese capitolari, Quinden- ni, Procura Generale in Roma e simili. Sono imputate a chi spettano con molta precisione spese anche minute (es. Bugada, 1766 dicembre) “diversa biancheria ad uso del reverendo padre vice cassiere”, sempre Bugada (1769 maggio) “lavar la biancheria della Cassa”; (Salariati, 1766 dicembre) “al ca- merier del padre reverendo vice cassiere” e ancora Salariati (1771 agosto) “cameriere del padre abate cassier” e Infermaria (1773 maggio) spese per il padre cassiere, Vestiaria (1770, settembre) “al reverendo padre abate cas- sier”; la Cassa paga a San Giorgio Maggiore le dozzene (1767 maggio) del vice cassiere e del cameriere. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 83 acritte; inserto foglietto di conti.

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“1766 - 67”. Frontespizio interno “1766 - 67” con registrazioni da 1 giugno 1766 a 31 maggio 1767; alla p. 49 (non numerata) “1767” con registrazioni da 1 giugno 1767 a 31 maggio 1768; alla p. 98 (non numerata) “1768” con registrazioni da 1 giugno 1768 a 31 maggio 1769. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1766, 1 giugno - 1769, 31 maggio. Segnalazioni particolari: (Sagrestia, 1767 dicembre) “al marangon a saldo di fatture nella strada coperta rinovata quasi del tutto compreso il porla e levarla” e per la stessa “al signor Andrea Urbani per la dipintura [..], al fi gurista [..]”; (Viag- gi, 1768 agosto) “in un viaggio della peota a Roncaiette a carrico di vino e cinque volte a carrico di aqua”; (Libraria, 1767 agosto) “in un tomo della Enciclopedia [..]” e (1767 luglio) “nel tomo decimo de’ Concilii”. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 143 scritte. “1769”. 1769, 1 giugno - 1770, 31 maggio; alla p. 59 “1770 - 71” con registra- zioni da 1 giugno 1770 a 31 maggio 1775. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1769, 1 giugno - 1775, 31 maggio. Note particolari: (Sagrestia, 1770 marzo) “onorario al padre Savorgnian organista per mesi otto” e (Estraordinaria, 1770 maggio) “al padre maestro di canto”; (Estra- ordinaria, 1770 febbraio) “ad un equilibrante stato in monastero a far gioc- chi”; sempre Estraordinaria (1772 gennaio) compensi al padre lettor di teo- logia, al padre lettor di fi losofi a, al padre lettor di morale. Ancora alla voce Estraordinaria (1772 aprile) “al capitano della Biastemia per guardar l’orto il giorno di san Giorgio” e (1774 marzo) “ad un capitanio de’ Cai con dieci uomini per guardare il monastero nelli due giorni nella rovina del campanile caduto il giorno 27 febbraio all’ore 17 circa giorno di domenica”. La partita Fabrica comun (1770 maggio) registra pagamento “al proto Scalfarotto per sopralo- chi fatti in Merceria ed a Santa Ternita”; infi ne Libraria (1771 aprile) “due tomi de’ Bollandisti per il mese di ottobre” e (1774 dicembre) “per il foglio di Leiden [..] e semestre di quello di Fiorenza”. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 297 scritte.

B.  1774 - 1790. già  Giornale della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1774, 1 giu- gno - 1790, 31 maggio. Il giornale, con lo schema consueto, comprende i rapporti con i monasteri dipendenti, le materie spettanti alla gestione della Cassa come spese capitolari, pagamenti di vitalizi, salariati di sua competen- za, lettere e simili. Alla voce Utensili registra spese anche minute per la parte in suo uso: per es., (p. 21, dicembre 1776) “per poner le stuore nelle camere” evidentemente per la stagione fredda; (p. 22, dicembre 1776) acquisto di “piatti d’Olanda” e (p. 50, maggio 1779) acquisto di “fondi d’Inghilterra”; (p. 65, marzo 1782) manutenzione, che si ripete sovente, “per dar l’oglio alli terazzi”; (p. 71, ottobre 1782) “paravisi con carte geografi che”. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 144 scritte.

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Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1775, 1 giugno - 1781, 31 maggio. Le partite, come di regola, rispecchiano tutte le attività del mo- nastero: la voce Sagrestia porta varie note (p. 17, dicembre 1775) “per il riattamento del paliotto d’argento ed altra arzenteria dell’altar maggiore ro- vinata nella caduta del campanile”; (p. 32, aprile 1776) le spese dei musici per la Settimana Santa e il pagamento “al nostro organista” che peraltro compare anche (p. 76, marzo 1777) nella rubrica Salariati; ancora imputato alla Sagrestia (p. 151, dicembre 1778) per le varie cerimonie liturgiche “a Carlo Dazi organaro a saldo del suo annuo salario”; mentre le spese per le celebrazioni per il primo dell’anno (p. 110, gennaio 1778) compaiono in Estraordinaria che elenca anche (p. 21, gennaio 1776) i pagamenti ai lettori di teologia, di fi losofi a e di morale; Viaggi e spoglio de’ morti (p. 38, maggio 1776) elenca le spese per la morte del padre Tamagno; la partita Ordinaria (es., p. 213, aprile 1780) sempre assai nutrita, comprende principalmente le spese di vitto legate ai prodotti stagionali; Barche e noli comprende le uscite per le varie processioni: quella dei Santi Giovanni e Paolo con tre gondole (p. 185, agosto 1779). Infi ne (Speciaria p. 220, maggio 1780) “al signor Giambattista Rossi nostro speciale per mensuale di sue cibarie e onorario e [..] per mancia per la facitura del balsamo ad uso di Santa Giustina”, per il quale sono anche elencate spese “con gli eccellentissimi fi scali e nodaro del magistrato eccellentissimo della Sanità per la facoltativa di vender il balsa- mo di Santa Giustina col nome di balsamo di San Giorgio Maggiore [..]. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 275 scritte.

B.  1781 - 1787. già  Frontespizio interno: “Giornale anno 1781”. Registrazioni da 1781, 1 giugno a 1782, 31 maggio. Alla p. 73 “Anno 1782” con registrazioni da 1 giugno 1782 fi no a 31 maggio 1783; alla p. 129 “Anno 1783” con registrazioni da 1 giugno 1783 fi no a 31 maggio 1784. 1781, 1 giugno - 1784, 31 maggio. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. Alcune note particolari (p. 24, novembre 1781) Sagrestia “in far accomodar le antiporte del coro grande” e ancora (p. 41, marzo 1782) “al maestro Scomparin per la musica nelli giorni della Settimana Santa”; Estraordinaria (p. 24, novembre 1781) “alla sagrestia di San Giuliano per l’annua esposizione per la liberazione della nostra Marzeria dal incendio” e p. 51 (maggio 1781) “ricognizione al marangon di casa per varie fatture fatte in monastero nella venuta del som- mo pontefi ce [Pio VI]”; Libreria (p. 27, dicembre 1781) “per la associazione delli fogli di Leiden” e ancora (p. 82, aprile 1782) acquisto del “tomo primo Rerum Pomposianarum Historia”; Mutazioni (p. 32, gennaio 1782) “al padre priore Paruta partito per San Grisogono di Zara per suo viaggio e mancia”; Utensili (p. 83, agosto 1782) “per sensaria del bigliardo venduto nell’anno scorso”; Fabrica comune (p. 112, aprile 1783) “a Benvenuto Benvenuti per nollo della machina per levar l’aqua delli pozzi”; Cassa Opere Pie (p. 156,

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dicembre 1783) pagamento per i trimestri giugno e settembre; Orto nostro (p. 178, aprile 1784) pagamenti “in pulire li chiostri e carpani”. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 197 scritte. Frontespizio interno “Giornale 1784 / 85”. Comprende registrazioni da 1 giu- gno 1784 fi no a 31 maggio 1785; alle pp. 63 - 64 (non numerata) “Anno 1785 - 1786” con registrazioni da 1 giugno 1786 fi no a 31 maggio 1787. 1785, 1 giugno - 1787, 31 maggio. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. Oltre alle consuete partite relative alle corti agricole, agli affi t- tuali di Venezia, alle entrate e spese quotidiane, appaiono pagamenti per imposizioni fi scale: (p. 53, maggio 1785) Tasse alla Cassa Veneta e (p. 103, aprile 1786) Decima al clero; ancora un acquisto (Libreria p. 73, agosto 1786) “per altri due tomi dell’Historia del Basso Impero”. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 120 scritte.

B.  1786 - 1794. già  “Giornale anno 1786 / 87”. 1786, 1 giugno - 1787, 31 maggio. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. Qualche nota: (p. 19, ottobre 1786) Testatico del sale “spesi in sale” e (p. 36, gennaio 1787) stessa spesa; Vestia- ria (p. 22, novembre 1786) “seda per la sartoria”; Libreria (p. 23, novembre 1786) spesi “nel libro san Tomaso a Kempis per il reff ettorio”; Elemosine in farina e vino (p. 42, febbraio 1787) “alli padri Cappuccini, alli poveri alla porta, alli conventi mendicanti”; Entrada general (p. 72, maggio 1787) elenca i proventi delle corti. Registro cart. cop. cartone, di pp. 79 scritte. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1787, 1 giugno - 1788, 31 maggio; alla p. 47 “Anno 1788 - 9” registrazioni da 1 giugno 1788 fi no a 31 maggio 1789; alla p. 93 “Anno 1789 - 90” annotazioni da 1 giugno 1789 a 31 maggio 1790. 1787, 1 giugno - 1790, 31 maggio. La partita Reverendo Capitolo di Torcello (p. 18, dicembre 1787) pagamento “per il solito livello”; Sacrestia (p. 52, luglio 1788) “alli monaci per le quattro messe delle tempeste”; Estraordinaria (p. 54, agosto 1788) “spesa e fattura di due ritratti posti nella serie delli reverendissimi di governo”; Libreria (p. 73, marzo 1789) “a Vico balotin per li consegi”; Barche e noli (p. 76, aprile 1789) pagamenti alle gondole per la processione di sant’Isidoro; Salariati (p. 103, settembre 1789) “al solito nostro organista”; Elemosina (p. 106, settembre 1789) “alli padri della Vigna per la funzione di san Pietro d’Al- cantara”; Mutazioni (p. 130, maggio 1790) “al padre prior Capellis passato a Vicenza”. Le entrate e spese delle corti sono sempre presenti in dettaglio, insieme con le voci correnti. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 141 scritte. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1790, 1 giugno - 1791, 31 maggio; alla p. 47 “Anno 1791 - 92” annotazioni da 1 giugno 1791 fi no a 31 maggio 1792; alla p. 91 “Anno 1792 - 93” con annotazioni da 1 giugno

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1792 a 31 maggio 1793; alla p. 134 “Anno 1793 - 94” annotazioni da 1 giugno 1793 fi no a 31 maggio 1794. 1790, 1 giugno - 1794, 31 maggio. Alcune segnalazioni meno consuete: Utensili (p. 33, aprile 1790) “carta, co- lori per l’illuminazione del campo al tempo delli principi”; Libreria (p. 35, maggio 1790) una entrata a cassa “riscossi da libri vecchi venduti” e invece (p. 81, maggio 1792) pagamento “a saldo del semestre del foglio Graziosi” e (p. 161, febbraio 1794) “per il foglio Veladino di Milano”; Tasse alla Cas- sa Veneta (p. 36, maggio 1790) per pagamento tasse e annate; Reverendo Clero di Mestre (p. 36, maggio 1790) registra il saldo delle annue gravezze; Reverendissima Procura General (p. 75, marzo 1792) “a saldo dell’annuo foglietto”; Decima e campatico (p. 100, agosto 1792) “pagate al magistrato dell’Aque per la Sesta Presa ultima ratta”; Sagrestia (p. 67, dicembre 1791) “per rinfrescar la palla dell’altar maggior, la croce, statue, candellier”; Ab- bazia del Pero (p. 77, aprile 1792) “per tre calici, tre pattene ed una pisside grande tutto indorado ed altre fatture per la visita di monsignor vescovo alle parocchie”; Mancie e regalie (p. 69, gennaio 1792) “al lettor dei casi”; Fore- staria (p. 97, luglio 1792) “spesi nel vitto de’ forestieri e convenienze”; Ve- stiaria (p. 146, settembre 1793) “spese in azze e seda per uso della sartoria”; Speciaria (p. 156, dicembre 1793) “pagate al professore che prestò assistenza al padre don Mauro nella sua malattia per più di quattro mesi”; Fabbrica comun (p. 158, gennaio 1794) “per terminar totalmente il campanile”. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 179 scritte.

B.  Pc.1790 - 1804. già  Giornale della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1790, 1 giu- gno - 1803, 30 aprile. Oltre alle consuete partite in cui si articola la gestio- ne amministrativa e contabile della Cassa (rapporti con i monasteri dipen- denti, livelli e vitalizi, pagamenti delle terzierie, spese capitolari e simili), si segnalano in rapporto ai cambiamenti istituzionali dell’epoca: Barche e noli (p. 70, settembre 1797) pagamento “per trasporto dell’archivio da San Zorzi [..]” e (p. 72, novembre 1797) “trasporto dell’archivio dal monaste- ro in Venezia”; Utensili (p. 84, marzo 1799) “per aver rimesso l’apparta- mento dell’abate cassier, stato dannegiato dalle truppe, doppo l’ingresso del medesimo cioè da febbraio 1798 in oggi”; Estraordinaria (p. 111, gennaio 1803) “al fante del Dipartimento sopra Monasteri [..]” e “alli servi di sua eccellenza Lottinger”; Elemosina (p. 76, marzo 1798) “per tanta passata in parrochia”. Vi sono anche annotate numerose spese per la tenuta del conclave tra cui Dozzine (p. 89, novembre 1799) “pagate al padre abate cassier per giorni trenta di sua vittuaria [..] avendo ceduto l’appartamento suo per uso del conclave”. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 113 scritte. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1794, 1 giugno - 1797, 31 maggio. Si segnalano, ad es., Speciaria (p. 5, luglio 1794) “onorario [..]

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più [..] per il padre [..] per li fanghi presi a Praglia [..] più per il viaggio del medesimo” e nella stessa partita (p. 17, dicembre 1794) “al signor profes- sor Sograffi [..] per l’assistenza” nella malattia del padre Soranzo; Libreria (p. 29, maggio 1795) pagamento del “foglio Notizie del mondo”, (p. 45, agosto 1795) spesa “nella traduzione del Dughet del padre Caleppio ” e (p. 78, giugno 1796) “copie di musica per li studenti del canto fermo” mentre il pagamento “al maestro di canto” (p. 82, agosto 1796) rientra nella voce Salariati; Sagrestia (p. 92, di- cembre 1796) registra la ricorrente spesa “per miniature del cirio pasquale” ma anche (p. 102, aprile 1797) “a [..] orefi ce [..] per aver pesata l’argenteria e consegnata in Zecca”; nella voce Orto nostro (p. 97, febbraio 1797) “per far cavar gl’oliveri e traspiantarli per far luogo alle truppe Schiavone”. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 111 scritte. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. Frontespizio interno: 1797, 1 giugno - 1798, 31 maggio; alla p. 28 “Anno 1798 - 99” con note da 1 giugno 1798 fi no a 31 maggio 1799; alla p. 61 “Anno 1799 - 800” con note 1 giugno 1799 fi no a 31 maggio 1800; alla p. 97 (non numerata) “Anno 1800 - 801” con note da 1 giugno 1800 fi no a 31 maggio 1801; alla p. 134 “Anno 1801 - 802” con note da 1 giugno 1801 fi no a 31 maggio 1803; alla p. 35 (nuova numerazione) “1803 - 4” con note da 1 giugno 1803 fi no a 31 maggio 1804. 1797, 1 giugno - 1804, 31 maggio. Fra le voci ricorrenti della consueta amministrazione si segnala: Salariati (p. 62 nuova numera- zione, maggio 1804) pagamento all’organista Pasinetti e Estraordinaria (p. 16 nuova numerazione, dicembre 1802) “pagate a Roma per incorporare il chiericato de’ Santi Ermagora e Fortunato, di cui fu investito dal monastero il fu abate Tamagno, alla chiesa parrocchiale di Fagarè”. Conseguenza dei mutamenti istituzionali in atto sono invece alla voce Decime e campatico (p. 6, settembre 1797) i pagamenti “alla Municipalità di Venezia per prima rata di tansa de’ beni stabili in Venezia”, (p. 8, ottobre 1797) alla Munici- palità di Padova per rata del taglione e (p. 41 nuova numerazione, agosto 1803) “campatico estraordinario imposto dalla Congregazione Delegata so- pra il Consorzio della Seconda Presa di Brenta”; (p. 39 nuova numerazione, luglio 1803) il pagamento per l’escavo dei rii viene registrato alla voce No- bile Deputazione all’interna polizia . Mentre nei pagamenti delle corti agricole compaiono, per giustifi care minori entrate di generi, le anno- tazioni (p. 59, maggio 1799) “dato alle milizie” e requisizioni, alla voce Fabbrica comun (p. 46, gennaio 1799) si fanno spese “per ordine del Regio Deputato alli alloggi militari per ristauri nella parte del monastero che serve di quartier per le truppe”. Ancora alla partita Sagrestia: spese per il conclave (p. 78), incoronazione di Pio VII papa (p. 85); mentre si imputa a Orto nostro la spesa (p. 68, agosto 1799) “per sonar le campane per la resa di Mantova” e (p. 73, ottobre 1799) “in opere [..] e per sonar le campane per la morte di Pio VI”. Infi ne Elemosina (p. 36, settembre 1798) “alli padri

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Cappuccini per il vitto d’un monaco emigrato raccomandato dal principe Rais e viaggio in Padova”. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 168 scritte, riprende con nuova numerazione, da 1 giugno 1802, fi no a p. 68.

B.  1802 - 1806. già  “1803 / 4. S. Georgio Maggiore”. Alla p. 60 - 61 non numerata” “1803 - 4”. 1802, 1 giugno -1804, 31 maggio. Quaderno. Il registro è organizzato distintamente in Introito generale e Esito generale; le poste, puramente contabili e non descrittive come nei giornali, sono le consuete secondo lo schema delle entrate e spese che comprendono tutta la vita amministrativa del monastero. Sono quindi presenti i rapporti con gli affi ttuali di città e con quelli delle corti, la gestione dei livelli e dei vitalizi, i crediti e debiti con gli organi centrali, la cassa contanti e simili. In ciascuna pagina, in due colonne contrassegnate G (= Giornale) e Q (= Questo), è indicato il numero della carta dei registri dove si trova un’altra annotazione della medesima posta. Registro cart. cop. cartone, di pp. 120 scritte a numerazione contabile (a facciata). Giornale della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1803, 1 giu- gno - 1806, 31 maggio. Segue la medesima organizzazione dei preceden- ti giornali con le consuete voci di entrate e uscite; a p. 1 (giugno 1803) Cartolaria “per il nuovo quaderno giornale fi lze carta”; alla p. 21 (febbraio 1806) Salariati: pagamenti “al servo del defunto abate Venier [..], al servo del nuovo padre abate cassier padre Pietro Capellis”. A p. 22 (30 aprile 1806) alla posta Regio Demanio “.. lire quattordicimille seicento contate al signor commissario Perosa il giorno 4 corrente”. Infi ne, il registro, quasi totalmente in bianco, reca alla metà dell’ ultimo foglio di destra (p. 23) in grafi a abbastanza elaborata la parola “Fine”. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 23 scritte, la parte rimanente in bianco. Quaderno del monastero di San Giorgio Maggiore. 1804, 1 giugno - 1806, giugno. Segue lo stesso schema del precedente. Reca anch’esso in ciascuna pagina in due colonne le note G (= Giornale) e Q (= Questo) con riferimento al numero della carta dove si trova un’altra annotazione sulla medesima posta. Varie voci segna- lano i mutamenti istituzionali intervenuti: (p. 31) “Regia imperial amministra- zione de Sali ed ora Imperial regio magistrato Sanità”; (p. 32) “Ex magistrato Rason Vecchie”; (p. 141) “Regio Demanio”; (p. 143) “Regia Registratura”. Registro cart. cop. cartone, di pp. 146 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1707 - 1717. già  Frontespizio interno “c[arta] Una”, nel taglio “1707 - 1717”, nella costola “Qua- derno 1707 fi no 1717”. Alla prima c. “Introito general [..] tratto dal libro antecedente dell’ultimo maggio prossimo passato da carte in quello 6 in questo 3”. Nel lato destro delle pagine le due colonne indicanti Giornale

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(G) e Questo (Q) con il richiamo alle pagine contenenti le stesse partite. Quaderno della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1707, 1 giu- gno - 1717, 31 maggio. Alla p. 28 - 29 (non numerata) approvazione dei revisori, eletti di mandato dei Provveditori sopra Monasteri et ex decreto Deffi nitorii ut revisores electi super computa dati et accepti Casse Venete ista examinavimus [..] et nullam fraudem [..] bene gesta attestamur et fi dem facimus da 1 giugno 1707 fi no a 31 mag- gio 1708 in data 1708, settembre sottoscritta da Cleto da Venezia abate di San Giorgio Maggiore; analoghe a p. 55, 84, 112, 139, 167 (con iniziale ingrandita ed elaborata), 196 per i rispettivi anni monastici, sottoscritte da Giovanni da Venezia abate di San Giorgio Maggiore e da Giuseppe Maria da Vicenza abate di Santa Giustina di Padova; a p. 224 e 251 l’approvazione è sottoscritta da Agostino da Venezia abate di San Nicolò di Lido e da Cleto da Venezia abate di San Giorgio Maggiore fi no al 31 maggio 1716. A p. 279 in data 1718, 22 marzo approvazione dei Provveditori sopra Monasteri, in base alla relazione del proprio ragionato [Antonio Rizzi] sul maneggio della Cassa dal 1707 al 1717, “con comendatione dei padri cassieri et ammini- stratori”. Nel presente quaderno (e seguiranno anche nei quaderni succes- sivi) annotazioni contabili in dare ed in avere tra i monasteri dipendenti per le quote spettanti a ciascuno relative alla proprietà, detta anche “corte”, di Saletta nel Ferrarese, pervenuta al monastero di San Nicolò di Lido nel secolo XIII per lascito di Salinguerra Torello e passata nel secolo XVII alla Procura Generale della Congregazione in Roma per far fronte al pagamento di imposizioni pontifi cie. Nel catastico Sandei (1726) dell’archivio di San Nicolò di Lido (in B. 2) dettagliata esposizione della complessa vicenda, collegata anche alla costituzione della Cassa Veneta separata da Roma, con citazione degli interventi papali, del Senato veneto e della Congregazione Cassinese. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 279 scritte con numerazione contabile (a facciata). Allegato alfabeto cart. cop. cartone a tacche rosse; a p. 48 incollata piccola tacca sporgente “Convento S. Giorgio Maggiore n° 2”.

B.  1726 - 1732. già  Nella costola “Quaderno 1726 sino 1732”. Frontespizio interno a p. 1 “In nomi- ne Domini”. Quaderno della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. Presenti le note G (= Giornale) e Q (= Questo). 1726, 1 giugno - 1732, 31 maggio. A p. 66 approvazione dei revisori, col medesimo formulario del precedente, in data ** giugno 1727 sottoscritta da Stefano da Venezia abate di San Nicolò di Lido, Leopoldo da Venezia abate di San Giorgio di Venezia e Pellegrino da Padova abate di Santa Giustina di Padova; simile a p. 84 (1 giugno 1728) non sottoscritta; simile a p. 97 (1 giugno 1729) non sottoscritta; simile a p. 113 (1 giugno 1730) non sottoscritta; simile a p. 132 (1 giugno 1731) non sottoscritta; simile a p. 158 (1 giugno 1732) non

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sottoscritta. Note sui pagamenti, con calcoli e comparti tra i vari monasteri per la corte di Saletta. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 158 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1732 - 1739. già  Nella costola “Quaderno 1732 sino 1740”. Frontespizio interno a p. 1 “In nomi- ne Domini”. Quaderno della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1732, 1 giugno - 1739, 31 maggio. Sono presenti, come nei precedenti quaderni, le note G e Q, come sopra indicato. Precede terminazione in quattordici capitoli dei Provveditori sopra Monasteri (1731, 1 febbraio) cir- ca regole di amministrazione; indicata anche la somma destinata alle spese per la presidenza, il comparto spettante a ciascun monastero e le voci relati- ve. A p. 74 approvazione dei revisori super computa dati et accepti (1 giugno 1733) sottoscritta da Agostino da Venezia abate di San Giorgio Maggiore e Stefano da Venezia abate di San Nicolò di Lido; a p. 88 (31 maggio 1733) sottoscritta dagli stessi; a p. 98 (31 maggio 1734) sottoscrizioni di Vere- mondo da Venezia abate di San Giorgio Maggiore e Leopoldo da Venezia abate di San Nicolò di Lido; a p. 110 (31 maggio 1736) sottoscrizione di Leopoldo da Venezia abate di San Nicolò di Lido che sottoscrive anche la successiva (p. 122, 31 maggio 1737); le successive a pp. 141, 157, 172 alla data di scadenza di ciascun anno monastico mancano di sottoscrizione. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 172 scritte con numerazione contabile (a facciata); accluso alfabeto cart. cop. perg. con tacche in inchiostro rosso.

B.  1751 - 1763. già  Nella costola “Quaderno 1751 sino tutto 1763”. Frontespizio interno a p. 1 “In nomine Domini”. Quaderno della Cassa Veneta della Congregazione Cas- sinese. 1751, 1 giugno - 1763, 31 maggio. Presenti le due colonne G e Q. A p. 63 approvazione dei revisori super computa dati et accepti (31 maggio 1752) sottoscritta da Pierantonio Civran abate di San Giorgio Maggiore e tesoriere della Cassa e Francesco Rota abate di San Nicolò di Lido; a p. 75 (31 maggio 1753) sottoscritta dagli stessi; a p. 83 (31 maggio 1754) sot- toscritta da Pierantonio Civran abate di San Giorgio Maggiore e Niccolò Maria Ludovici abate di San Nicolò di Lido; a p. 91 (31 maggio 1755) sot- toscritta da Giovanni Antonio Th iera abate di San Giorgio Maggiore e Nic- colò Maria Ludovici abate di San Nicolò di Lido; a p. 105 approvazione dei Provveditori sopra Monasteri (21 marzo 1757) delle revisioni, da 1 giugno 1750 a maggio 1755, del maneggio degli abati Benedetto Olmo, Gregorio Correr, Francesco Rota e Pierantonio Civran; riprendono le revisioni (p. 106, 31 maggio 1756) abati Th iera e Ludovici; (p. 125, 31 maggio 1757) Giovanni Antonio Th iera abate di San Giorgio Maggiore e Giorgio Th iera

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abate di San Nicolò di Lido; (p. 137, 31 maggio 1758) Giovanni Antonio Th iera abate di San Giorgio Maggiore e Alberto Mazzoleni abate di San Ni- colò di Lido; (p. 141, 31 maggio 1759) gli stessi; (p. 155, 31 maggio 1760) Giovanni Antonio Th iera abate di San Giorgio Maggiore e Niccolò Maria Ludovici abate di San Nicolò di Lido; (p. 162, 31 maggio 1761) Gregorio Correr abate di San Giorgio Maggiore e Niccolò Maria Ludovici abate di San Nicolò di Lido; (p. 178, 31 maggio 1762) gli stessi; (p. 186, 31 maggio 1763) Gregorio Correr abate di San Giorgio Maggiore e Giovanni Ludovi- co Luchi abate di San Nicolò di Lido; (p. 193, 31 maggio 1764) gli stessi. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 197 scritte con numerazione contabile (a facciata); accluso alfabeto cart. cop. cartone.

B.  1754 - 1760. già  Frontespizio interno p. non numerata “Anno primo del reverendissimo don Giam Antonio Th iera abbate e primo del padre don Benedetto Modesto Driuzzi cellerario”. Presenti, come nei precedenti, le due colonne con le annota- zioni di richiamo a poste analoghe G e Q. A p. 46 (non numerata) “Anno secondo del reverendissimo don Giam Antonio Th iera e secondo del padre don Benedetto Modesto Driuzzi cellerario” per il successivo anno mona- stico; a p. 91 (non numerata) “Anno terzo del reverendissimo don Giam Antonio Th iera e sesto del padre don Benedetto Modesto Driuzzi cellerario” per il successivo anno monastico; a p. 142 (non nume- rata) “Anno quarto del padre don Benedetto Modesto Driuzzi cellerario” per il successivo anno monastico; a p. 189 (non numerata) “Anno quinto del padre don Benedetto Modesto Driuzzi cellerario” per il successivo anno monastico; a p. 229 (non numerata) “Anno sesto del padre don Benedetto Modesto Driuzzi cellerario” con data fi nale 31 maggio 1760. 1754, 1 giu- gno - 1760, 31 maggio. Quaderno del monastero di San Giorgio Maggiore. Registro cart. cop. cartone con costola perg., di pp. 267 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1757 - 1759. già  “1757”. Quaderno del monastero di San Giorgio Maggiore. 1757, 1 giugno - 1759, 31 maggio. Non sono presenti frontespizi iniziali o intercalari, ad ogni capo pagina è indicata la data nella forma dell’anno solare o dell’anno monastico; sono presenti le indicazioni in colonna G (= Giornale) e Q (= Questo). Registro cart. cop. cartone di pp. 1 - 77 scritte; dopo alcune pp. bianche riprende numerazione 1 - 151 scritte con numerazione contabile (a facciata); alcune pp. bianche per segnare lo stacco tra un anno e l’altro e alcune pp. bianche fi nali non numerate.

B.  1764 - 1774. già  Nella costola “Quaderno 1764”. Quaderno della Cassa Veneta della Congrega-

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zione Cassinese. 1764, 1 giugno - 1774, 31 maggio. Presenti le indicazioni delle annotazioni G (= Giornale) e Q (=Questo). A p. 1 “In nomine Do- mini”. A p. 143 approvazione dei revisori super computa dati et accepti di Marco Molin abate di San Giorgio Maggiore e visitatore e Gregorio Correr abate di San Nicolò di Lido (31 maggio 1766); a p. 150 approvazione degli stessi (31 maggio 1767); a p. 156 gli stessi (31 maggio 1768, Marco Molin anche tesoriere); a p. 162 gli stessi (31 maggio 1769, Marco Molin ancora tesoriere); a p. 168 solo Marco Molin ancora tesoriere (31 maggio 1770); a p. 174 il solo Molin (31 maggio 1771); a p. 181 (31 maggio 1772) Ca- millo Monti abate di San Giorgio Maggiore; a p. 187 lo stesso (31 maggio 1773); infi ne p. 193 (31 maggio 1774) lo stesso. A p. 17 annotazione della morte “seguita 24 agosto 1764” del padre Colombano Capelis. Proseguono le note contabili sui pagamenti per la corte di Saletta, in particolare (p. 109) nell’anno 1762 “Cassa Civanzi die aver per capitale in ragione di [..] dedot- to dalli [..] dovuti dalla Cassa Veneta Cassinese al sopresso monastero San Nicolò del Lido per Saletta”. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 193 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1774 - 1789. già  Quaderno della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1774, 1 giu- gno - 1789, 31 maggio. A p. 2 “In nomine Domini”; a p. 239 “Anno 1784”. A p. 185 approvazione dei revisori super computa dati et accepti fi no a 31 maggio 1775 senza sottoscrizione; a p. 221 per l’anno monastico successivo senza sottoscrizione; ugualmente a p. 227 sottoscrizione di Marco Antonio Quirini abate di San Giorgio Maggiore; a p. 233 dello stesso; a p. 238 dello stesso; a p. 240 dello stesso; a p. 253 dello stesso; a p. 259 dello stesso; a p. 265 sottoscrizione di Giovanni Alberto Campolongo abate di San Giorgio Maggiore; a p. 272 dello stesso; a p. 287 dello stesso. Assai numerosi i pa- gamenti per “pro di obie” con i nomi degli aventi diritto; rapporti contabili con i monasteri dipendenti tra cui San Grisogono di Zara. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 287 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1775 - 1781. già  Nella costola “Q[uaderno] anno 1775 / 76 sino 1780 / 81”. 1775, 1 giu- gno - 1781, 31 maggio. Quaderno del monastero di San Giorgio Maggiore. Nessun frontespizio; a ciascun capo pagina la data del millesimo, talvolta a pagina piena al cambio dell’anno monastico. Sono presenti i rimandi alle pagine del giornale e del quaderno anche se non contrassegnati dalle sigle G (= Giornale) e Q (= Questo). Oltre alle consuete poste contabili con i nomi degli affi ttuali, le rendite dei beni di città e delle corti agricole (Catene, Codevigo, Monastier, Roncaiette), le spese correnti e simili, alcune note sui beni enfi teutici di Rimini. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 322 scritte

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con numerazione contabile (a facciata). A p. 205 strisce di carta incollate su alcune partite evidentemente da eliminare, nonché alcune note a margine di correzione di errori.

B.  1781 - 1784. già  Quaderno del monastero di San Giorgio Maggiore. 1781, 1 giugno - 1784, 1 giugno. Senza frontespizio iniziale, a capo pagina la data espressa nella for- ma dell’anno monastico, tra le pp. 50 - 51 (non numerata) a piena pagina “Anno 1782 - 83”, ugualmente a p. 100 “Anno 1782 - 84”. Sono presenti in due colonne le indicazioni G (= Giornale) con riferimento alla carta che tratta la medesima partita e Q (= Questo) con simile riferimento interno. Contiene i consueti elenchi degli affi ttuali delle case di città con i nomi, i dati delle corti agricole, le partite di spesa e simili. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 158 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1784 - 1786. già  Frontespizio interno p. non numerata “Quaderno 1784 / 85”. 1784, 1 giu- gno - 1786, 31 maggio. Quaderno del monastero di San Giorgio Maggiore. Alla p. 60 “Anno 1785 / 6”. Presenti le normali indicazioni nelle colonne G (= Giornale) e Q (= Questo), gli elenchi con i nomi degli affi ttuali delle case di Venezia, le voci contabili delle corti (Catene, Codevigo, Monastier, Roncaiette) e degli organi centrali e le varie poste di entrate e spese. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 118 scritte a numerazione contabile (a facciata). “Quaderno anno 1786 / 7”. Nella costola “Quad 1786 / 7”. 1786, 1 giu- gno - 1787, 31 maggio. Quaderno del monastero di San Giorgio Maggiore. Il registro segue lo schema consueto: datazione secondo l’anno monastico, indicate le pagine dove si susseguono le stesse partite nel Giornale (= G) e nel registro (Questo) (= Q), elenchi nominativi di affi ttuali, dati delle corti agricole, Cassa di contanti e simili. Registro cart. cop. cartone, di pp. 154 scritte a numerazione contabile (a facciata).

B.  1787 - 1790. già  Nella costola “Q 1786 sino 1789 / 90”. Quaderno del monastero di San Giorgio Maggiore. Alla p. 94 “Anno 1788 / 9” e alla p. 184 “Anno 1789 / 90” con piccoli fregi. 1787, 1 giugno - 1790, 31 maggio. Sono presenti i richiami siglati G (= Giornale) e Q (= Questo) alle pagine dove sono regi- strate le medesime poste. Oltre alle più consuete poste se ne segnalano al- cune particolari: Cassa Opere Pie, clero di Treviso, clero di Mestre, Procura Generale, Serenissima Signoria, Sensaria, Tasse alla Cassa Veneta, Regalie, Utile e danno, Mutazioni. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 270 scritte con numerazione contabile (a facciata).

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B.  1790 - 1794. già  Nella costola “Quad[erno] 1790 / 91 sino 1793 / 94”. Alla p. 68 “Anno 1791 / 2”; alla p. 137 “Anno 1792 / 93”; alla p. 203 “Anno 1793 / 94”. Quaderno del monastero di San Giorgio Maggiore. 1790, 1 giugno - 1794, 31 maggio. Sono presenti come di consueto i richiami G (= Giornale) e Q (= Questo). Oltre alle consuete poste, comprendenti i nomi degli affi ttuali e livellari, si segnalano note contabili sui beni di Rimini, sull’abbazia di Santa Maria del Pero e sui prodotti delle corti agricole, elenchi di “crediti inesigibili” e qualche caso di subentro di affi ttuali. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 263 scritte, con numerazione contabile (a facciata). Danneggiato nella parte fi nale.

B.  1790 - 1797. già  Nella costola “Q. 1791, 92, 93, 94, 95, 96, 97/8”. Quaderno della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1790, 1 giugno - 1797, 30 giugno. Senza frontespizio interno, a capo pagina indicato il millesimo, alla p. 166 appro- vazione dei revisori secondo la consueta formula per l’anno monastico 1 giu- gno 1790 - 31 maggio 1791 senza sottoscrizione; alla p. 173 (anno 1 giugno 1791 - 31 maggio 1792) con sottoscrizione di Giovanni Alberto Campolon- go tesoriere della Congregazione Cassinese e abate di San Giorgio Maggiore; alla p. 180 senza sottoscrizione; alla p. 187 (anno 1 giugno 1793 - 31 maggio 1794) con sottoscrizione di Marcantonio Quirini tesoriere della Congrega- zione Cassinese e abate di San Giorgio Maggiore; sottoscrizioni dello stesso alle pp. 194 e 201 per i rispettivi anni monastici; alle pp. 211 e 220 senza sottoscrizione. Precede (alla prima c. non numerata) terminazione dei Prov- veditori sopra Monasteri in data 1665, 30 giugno circa regole per la Cassa della Congregazione: in esecuzione di deliberazioni del Senato e specialmente della parte in data 5 settembre 1663, considerando che i monasteri di San Giorgio Maggiore e San Nicolò di Lido si trovano “a pericolo di cadere sotto una immensità di debiti” causati dalla “renitenza delli abbati de’ monasteri nel pagamento delle terziarie”, stabilisce per il cassiere ordini più rigorosi per la “pronta esazione delle terziarie” e per gli abati l’obbligo di presentare ai Prov- veditori ogni anno il saldo del debito delle terziarie; per la rendicontazione, debba “il cassiere [..] ogni anno presentare nel magistrato li libri” e poiché “li cassieri passati [..] nel fi ne della carica portando con sé li conti e libri del maneggio non hanno lasciato né qui né altrove l’originale, copia o registro alcuno de conti stessi” ordinano che essi debbano “scriver in duplicati libri [..] che siano in tutto simili” e che il duplicato resti presso il magistrato stesso. La terminazione, che comprende anche disposizioni per l’aff rancazione dei livelli e dei vitalizi estinti, “sia stampata per doversene consegnar copia non solo al padre cassiere ma anco alli abbati e cellerari de’ monasteri dello Stato”. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 296 complessive con numerazione contabile (a facciata); numerose carte bianche non numerate ma conteggiate.

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B.  1794 - 1797. già  Nella costola “Q Anno 1794 / 5. 1795 /6. 1796 / 7”. Quaderno del monastero di San Giorgio Maggiore. 1794, 1 giugno - 1797, 31 maggio. Senza fronte- spizio interno, a capo pagina l’indicazione dell’anno monastico. Alla p. 61 “Anno 1795 - 96”. Presenti le indicazioni in colonna G (= Giornale) e Q (= Questo). Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 186 scritte con numerazione contabile (a facciata); alcune pagine bianche non numerate ma conteggiate.

B.  1797 - 1802. già  “S. Giorgio”. Nella costola “Quaderno 1797 al 1802”. Nella prima c. non nume- rata “1797 / 98”. Quaderno del monastero di San Giorgio Maggiore. 1797, 1 giugno - 1802, 31 maggio. Presenti le indicazione nelle colonne G (= Giornale) e Q (= Questo); a ciascun capo pagina indicato l’anno nella forma dell’anno monastico. Qualche annotazione relativa ai mutamenti istituzio- nali in corso, per es., (p. 121) 1799, 31 maggio nella voce Spesa generale pagamento a “ex Governo centrale di Treviso”. Registro cart. cop. cartone, di pp. 307 scritte con numerazione contabile (a facciata); alcune pagine bianche non numerate ma conteggiate.

B.  1798 - 1806. già  Quaderno della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1798, 1 giu- gno - 1803, 31 maggio con accluso alfabeto “1798” cart. cop. cartone a tacche rosse corrispondente solo in parte e con numerose correzioni. Alla p. 172 approvazione dei revisori con la consueta formula (anno monastico 1 giugno 1798 - 31 maggio 1799) senza sottoscrizione; alla p. 181 (anno mo- nastico 1 giugno 1799 - 31 maggio 1800) senza sottoscrizione; alla p. 190 (anno monastico 1 giugno 1800 - 31 maggio 1801) senza sottoscrizione; alla p. 199 (anno monastico 1 giugno 1801 - 31 maggio 1802) senza sot- toscrizione; alla p. 208 (anno monastico 1 giugno 1802 - 31 maggio 1803) senza sottoscrizione; alla p. 6 inserto foglietto con correzioni e annotazioni per il monastero di Santa Giustina di Padova, come altro simile alla p. 181. Allegato fascicoletto (quattro fogli) “Cassa primo sino 13 giugno 1806” sot- toscritto da Raff aello Balestra abate e con nota “Io don Alessandro Cavalli attesto d’aver estrati fedelmente li sudetti conti”. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 208 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1705 - 1708. già  Frontespizio interno (seconda p. non numerata) “D.O.M. Maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venetia del reverendissimo padre don Cleto abate da Venetia anno quarto, del padre don Fortunato da Venetia cel- lerario anno primo”; alla p. 82 “D.O.M. Maestro del venerando monasterio

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di S. Giorgio Maggiore di Venetia del reverendissimo padre don Cleto da Venetia abate anno quinto, del padre don Fortunato da Venetia cellerario anno secondo”; alla p. 158 “D.O.M. Maestro del venerando monasterio di S. Giorgio di Venetia del reverendissimo padre don Cleto di Venetia abate anno sesto, del padre don Fortunato da Venetia cellerario anno terzo”. A capo pagina indicazione del millesimo con la scadenza dell’anno monastico. Sono segnalati nelle apposite colonne i richiami alle rispettive partite mediante si- gle stilizzate: “gle”(= Giornale) e, per il Mastro, piccoli tratti da sciogliere in “Questo”. 1705, 1 giugno - 1708, 31 maggio. Con approvazione dei Provve- ditori sopra Monasteri (a p. 236 non numerata) in data 1710, 29 marzo: “[..] intesa la relatione del fedel Domenico Castelli ragionato del loro magistrato circa l’amministratione o maneggio dell’entrata [..] fatto dal padre don Cleto Caspi abbate per il corso d’anni sei da primo giugno 1702 sin ultimo maggio 1708, osservato haver egli pagato li pubblici dacii e gravezze con pontualità o benefi cio del don, accresciute le fabriche del monastero, non haver eccesso nel consumo del vino e farina per il mantenimento del monastero, lasciato in cassa del suo successore [..] oltre la provisione per l’altre offi cine, diminuito li debitori del monastero per la somma [..] hanno sue eccellenze laudato et ap- probato il sudetto di lui zelante maneggio fatto con molto merito della di lui zelante applicatione e prudente direttione che riesce degna di tutta la comen- datione”. Elenchi nominativi di affi ttuali, livellari e debitori; note contabili sull’amministrazione delle corti agricole. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 235 scritte con numerazione contabile (a facciata). Con accluso alfabeto cart. cop. cartone.

B.  1706 - 1717. già  “1706, 1707, 1708, 1709, 1710, 1711, 1712, 1713, 1714, 1715, 1716 sino ul- timo aprile 1716/17”. Giornale del monastero di San Giorgio Maggiore. 1706, 1 giugno - 1717, 30 aprile. Senza frontespizi interni, a capo pagina indicazione dell’anno monastico (1 giugno - 31 maggio) e anche more ve- neto con foglio intercalare bianco alla fi ne di ciascun anno. Ogni foglio contiene un mese (ma in alcuni casi viene utilizzato anche il seguente), il foglio sinistro, con indicazione del mese, comprende le voci “Cassa die dar”, il foglio destro le voci “die haver” sempre per mese; ad ogni fi ne mese (e foglio) la somma delle cifre e la nota “restano in cassa”. Le partite “die haver”, dopo la data di riferimento recano una ulteriore nota “n° 1” e “n° 2” e seguenti. Le entrate e le spese pur non avendo un’intestazione esplicita (posta) si riferiscono alla gestione istituzionale ed economica del monastero (per es. affi tti delle case e botteghe, proventi delle corti agricole, entrate dei magazzini per quanto riguarda le entrate e viceversa vitto, spese sanitarie, celebrazioni liturgiche, istruzione dei novizi “maestro di gramatica” per le spese. Compaiono anche dazioni “per saldo del libretto” ai cellerarii primo, secondo e terzo; analogamente “al spenditor per saldo del libro”. Alla p. 1 (1

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giugno 1706) la nota “Cassa die dar a resti di maggio come nell’altro libro a carta 168 “riporto qui” con la relativa cifra. Registro cart. cop. perg. con legacci di pelle, di pp. 49 scritte con numerazione contabile (a facciata) fi no a dicembre 1708; seguono pp. non numerate, con alcune bianche, fi no alla fi ne del registro.

B.  1708 - 1711. già  Frontespizio interno (p. 1 non numerata) “1708. D.O.M. Libro maestro del ve- nerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno primo del quarto governo del reverendissimo padre don Giovanni da Venezia aba- te e quarto del padre don Fortunato da Venezia cellerario MDCCVIII”; alla p. 78 “D.O.M. Libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno secondo del quarto governo del reverendissimo padre don Giovanni da Venezia abate e quinto del padre don Fortunato da Venezia cellerario MDCCIX”; alla p. 158 “D.O.M. Libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno terzo del quarto governo del reverendissimo padre don Giovanni da Venezia abate e primo del padre don Zaccaria da Brescia economo”. Segnalati i riscontri delle partite mediante le sigle “gle” (= Giornale) e Q (= Questo). 1708, 1 giugno - 1711, 31 maggio. L’indicazione del millesimo cambia, lasciando una pagina bianca, secondo l’inizio dell’anno monastico. A scopo esempli- fi cativo, si indicano le partite registrate (p. 128, settembre 1709): ordinaria, forestaria, estraordinaria, infermaria, speciaria, fabrica comun, sacrestia, ri- paratione della corte della cavana, fabrica di casa parochiale di Fagarè, ele- mosina, utensilli, granaro di formento, cartolaria, vestiaria, viaggi, barche e nolli, salariati, dacii, orto nostro, abbazia del Pero, Settima Presa, banco del giro, perdita di moneta, lettere e tramessi; segnalando che per altri mesi sono simili ma non identiche. Alcune annotazioni particolari (p. 57) “ri- paratione di fabrica colonica di Bottenigo”; (p. 118) “fabrica della corte della cavana”; (p. 125) “riparatione del salizzo del claustro di Monestier”; (p. 231) “riparatione dell’edifi cio dell’acqua”. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 235 con numerazione contabile (a facciata). Con accluso alfabeto cart. cop. perg. con tacche rosse.

B.  1711 - 1713. già  Frontespizio interno (p. 1 non numerata) “D.O.M. Libro maestro del veneran- do monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno quarto del quarto governo del reverendissimo padre don Giovanni da Venezia abbate e primo del padre don Giacomo Maria di Venezia cellerario MDCCXI”; alla p. 78 “D.O.M. Libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno quinto del quarto governo del reverendissimo padre don Giovanni di Venezia abbate e secondo del padre don Giacomo Maria da

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Venezia cellerario MDCCXII”; alla p. 159 “D.O.M. Libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno sesto del quarto governo del reverendissimo padre don Giovanni da Venezia abbate e terzo del padre don Giacomo Maria da Venezia cellerario MDCCXIII”. Sono presenti i richiami alle partite analoghe con le sigle “gle” (= Giornale) e “qto” (= Questo). 1711, 1 giugno - 1713, 31 maggio. Con approvazione dei Provveditori sopra Monasteri in data 1715, 11 dicembre (p. 235 non numerata): “[..] intesa la relatione del fedel Antonio Rizzi raggionato del loro magistrato circa l’amministratione delle rendite [..] sotto il quarto go- verno del revendissimo padre abbate don Giovanni da Venezia nel corso d’anni sei che principiano 1708 e terminano 1713 inclusive, osservata la riscossione del denaro esser stata [..] et esser stata la spesa [..] comprese in essa due investite [..] per le quali vien accresciuta l’entrata del monasterio [..] essendo lasciato in cassa [..] oltre li avvanzi del vino, formento e minuti che appariscono dalli bilanzi a loro eccellenze letti, hanno [..] laudata et approbata la sudetta amministrazione [..]. Essendosi osservato nella forma- lità della sua tenuta [..] che nelle partite di vendita all’ingrosso dei vini e formenti è stato ommesso di specifi care il prezzo accordato, dovrà de cetero [..] restar espresso con distintione il prezzo stesso [..] il che dovrà esser no- tifi cato a chi aspetta”. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 234 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1714 - 1716. già  Frontespizio interno (p. 1 non numerata) “D.O.M. Libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno primo del secondo go- verno del reverendissimo padre don Cleto da Venezia abbate e primo del pa- dre don Pellegrino da Venezia ecconomo MDCCXIV”; alla p. 76 “D.O.M. Seguita il libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno secondo del secondo governo del reverendissimo padre don Cleto da Venezia abbate e secondo del padre don Pellegrino da Venezia ecconomo MDCCXV”; alla p. 152 “D.O.M. Seguita il libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno terzo del secondo governo del reverendissimo padre don Cleto da Venezia abbate e terzo del padre don Pellegrino da Venezia cellerario MDCCXVI”. Segnalati i riscontri delle partite con le sigle G (= Giornale) e Q (= Questo). 1714, 1 giugno - 1716, 31 maggio. Con approvazione dei Provveditori sopra Mo- nasteri in data 1734, 24 maggio (p. 229 non numerata): “[..] dalle revisioni formate in ordine a decreti dell’eccellentissimo Senato al monastero di S. Giorgio Maggiore di questa città dagl’anni 1714 sino 1730, dalle relazioni delle quali ha creduto bene e necessario il magistrato far commettere alli padri cellerari di detto monastero la presentazione di alcuni instrumenti come pure le permissioni di molte spese di fabriche eccedenti la summa delli ducati 100 prohibite dalle leggi facendole senza permissione del ma-

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gistrato nostro, come pure alquanti errori di scrittura da essere aggiustati, quali comparsi hanno presentato tutti gl’instrumenti ricercati che esaminati si sono trovati tutti a dovere, come pure hanno presentato tutti li aggiusta- menti di scritture fatti fare in ordine alle note consegnateli, havendo anco presentato altre risoluzioni di obietti, così che restando da risolversi due soli obietti uno delle restaurazioni di fabriche e l’altro delle imprestanze, sopra quali avendo sue eccellenze inteso quanto hanno saputo dire ed addurre, sue eccellenze illustrissime hanno laudato et approbato le sopradette admi- nistrazioni, con questo però che nell’avvenire non possano detti padri fare alcuna spesa di fabriche che ecceda li ducati 100 senza licenza del presente eccellentissimo magistrato come commandano gli ordeni a stampa dell’an- no 1677, 20 agosto et altri decreti dell’eccellentissimo Senato e facendone non possa dal ragionato nostro nel caso delle revisioni esserle a padri cellera- ri bonifi cate, come pure che restino privi di voce attiva e passiva né possano essere eletti in alcuna altra carica, dovendo la presente essere intimata al pa- dre cellerario attuale con obbligo di farla registrare nel principio di cadaun giornale per la sua pontuale esecuzione [..]. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 228 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1717 - 1719. già  Frontespizio interno (p. 1 non numerata) “D.O.M. Libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno quarto del secondo governo del reverendissimo padre don Cleto da Venezia abbate e quarto del padre don Pellegrino da Venezia cellerario MDCCXVII”; alla p. 78 “D.O.M. Segue il libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno quinto non compito del secondo governo del reverendissimo padre don Cleto da Venezia abbate e quinto del padre don Pellegrino da Venezia cellerario MDCCXVIII”; alla p. 157 “D.O.M. Segue il libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Vene- zia anno primo non compito del primo governo del quondam reverendissi- mo padre don Fortunato da Venezia abbate e sesto del padre don Pellegrino da Venezia cellerario MDCCXIX”. Con approvazione dei Provveditori so- pra Monasteri in data 1734, 24 maggio (p. 235) in forma identica a quella del precedente registro (in B. 259). Presenti i riscontri alle corrispondenti partite del Giornale (= G) e alla progressione delle partite in Q (= Questo). A capo pagina indicazione del millesimo, organizzato con le consuete par- tite; a scopo esemplifi cativo si danno i nomi delle insegne delle numerose botteghe (p. 192, 31 maggio 1719): Spechio del mar, Roma, s. Francesco Xaverio, Zio, Madonna, Corona d’oro, Redentor, Padre eterno, Orologio, Premio, Madonna degli angeli, Re di Persia, Carità, Felicità, Giardino, Pen- sier, Aurora, s. Ignazio, Due pellegrini, Sargente, s. Carlo, Alfi er, Fedeltà, Trofeo, Tartaruga, Tre elefanti, s. Silvestro, Leon morcado, Libertà, Carro d’Elia, Amor della patria, Religion di s. Domenico, General, Orso, Pace,

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Cortelazzo, Cornucopia, Perucca, Aquila negra, Generosità, Providenza, Innocenza trionfante, Annonciata. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 235 scritte con numerazione contabile (a facciata). Allegato alfabeto cart. cop. perg. a tacche rosse con rimandi agli anni 1714, 1715, 1716, 1717, 1718, 1719. 1717, 1 giugno - 1719, 31 maggio.

B.  1717 - 1726. già  Nella costola “Quaderno 1717 sino 1726”. Frontespizio interno (p. 1 non nume- rata) “D.O.M. Libro maestro 1717 della Cassa Veneta della reverendissima Congregatione Casinese”. 1717, 1 giugno - 1726, 31 maggio. Alla p. 73 ap- provazione dei revisori con la consueta formula ([..] electi supra computa dati et accepti) per l’anno monastico 1717, 1 giugno - 1718, 31 maggio sottoscritta da Cleto da Venezia abate di San Giorgio Maggiore e Stefano da Venezia abate e amministratore di San Nicolò di Lido (datata Venezia ***); alla p. 97 ap- provazione (datata Venezia ***) per il successivo anno monastico di Giovanni Ludovico da Venezia abate di Santa Giustina di Padova, Bernardo da Venezia abate di San Giorgio Maggiore e Stefano da Venezia abate di San Nicolò di Lido (abbas Lictoris); alla p. 112 analoga approvazione sottoscritta dagli stessi (Venezia ***); alla p. 139 (datata Venezia 15 settembre 1721) sottoscritta da Giovanni Ludovico da Venezia abate e tesoriere, Stefano da Venezia abate di San Nicolò di Lido e Bernardo da Venezia abate di San Giorgio Maggio- re; alla p. 157 (datata Venezia ** settembre 1722) di Giovanni Ludovico da Venezia abate di Santa Giustina di Padova e tesoriere, Bernardo da Venezia abate di San Giorgio Maggiore e Leopoldo da Venezia abate di San Nicolò di Lido; alla p. 187 (datata 1 giugno 1723) sottoscritta dagli stessi; alla p. 205 (Venezia 1 giugno 1724) Leopoldo da Venezia abate di San Nicolò di Lido e visitatore, Bernardo abate di San Giorgio Maggiore e Pellegrino da Padova abate di Santa Giustina e amministratore; alla p. 221 (Venezia 1 giugno 1725) i soli Bernardo e Pellegrino con le medesime qualifi che; alla p. 239 in data Venezia 1 giugno 1726 [..] omni administratione [..] bene gesta esse attestamur et fi dem facimus sottoscritta dal solo Leopoldo abate di San Giorgio Maggiore. Allegato alfabeto cart. cop. cartone a tacche rosse, indicizzato con i nomi di battesimo delle persone e per categorie (es., decime, dozene, pro di capitali di livello); alla lettera A elenco dei monasteri (San Nicolò di Lido, San Giorgio Maggiore, Santa Giustina di Padova, Santa Eufemia di Brescia, San Nazaro di Verona, San Paolo di Argon, San Giacomo di Pontida, Sant’Andrea di Bosco, Santo Spirito di Pavia, Santa Maria di Praglia, San Felice di Vicenza, San Fau- stino di Brescia) e aggiunto foglietto con note. Registro cart. cop. cuoio con tracce di fettuccia, di pp. 242 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1720 - 1722. già  Frontespizio interno (p. 1 non numerata) “D.O.M. Libro maestro del venerando

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monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno primo del primo gover- no del reverendissimo padre don Bernardo da Venezia abbate e primo del padre don Antonio da Venezia cellerario MCCXX”. Alla p. 79 “D.O.M. Segue il libro maestro del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno secondo del primo governo del reverendissimo padre don Bernardo da Venezia e secondo del padre don Antonio da Venezia cellerario MCCXXI”. Presenti i richiami G (= Giornale) e Q (= Questo). 1720, 1 giugno - 1722, 31 maggio. A capo pagina viene indicato il millesimo; pre- senti le consuete poste indicanti le botteghe, i conti delle corti agricole, la gestione quotidiana. Si segnala (p. 123, 1721, luglio) spese per “riparazione dell’incendio” e “restauratione delle fabbriche incendiate” (seguiranno an- che in anni successivi). Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 157 scritte con numerazione contabile (a facciata). Danni nella parte inferiore. Allegato alfabeto cart. cop. perg. a tacche rosse per gli anni 1720, 1721, 1722 (i richiami per l’anno 1722 rimandano al registro successivo).

B.  1722 - 1725. già  Frontespizio interno (p. 1 non numerata) “D.O.M. Segue il libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno secondo del primo governo del reverendissimo padre don Bernardo Franceschi da Venezia abbate e primo del padre don Giacinto Celestino Biffi cellerario MDCCXXII”. Alla p. 77 “D.O.M. Segue il libro maestro del venerando monasterio di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno terzo del primo gover- no del reverendissimo padre don Bernardo Franceschi da Venezia abbate ed il secondo del padre don Giacinto Celestino Biffi da Venezia cellerario MDCCXXIII”; alla p. (non numerata) tra 151 e 152 “D.O.M. Segue il libro maestro del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno quarto del primo governo del reverendissimo padre don Bernardo da Venezia abate et il terzo del padre don Giacinto Celestino Biffi da Venezia cellerario MDCCXXIV”. 1722, 1 giugno - 1725, 31 maggio. A capo pa- gina indicazione del millesimo 1722, 1723, 1724. Presenti i richiami G (= Giornale) e Q (= Questo). Oltre alle consuete partite di spesa generale (cartolaria, speciaria, bugada, salariati) si segnalano a mo’ di esempio (p. 74, 1723, 31 maggio) le voci: serenissima Signoria conto di gravezze, priorato dei Santi Martiri, fabbriche incendiate, tasse di visite, sussidio pontifi cio, spese e viaggio capitolare, mutationi. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 227 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1725 - 1729. già  Frontespizio interno (p. 1 non numerata) “Laus D.O.M. b[eate] M[arie] V[irgini] s[ancto] p[atri] B[enedicto]. Libro maestro del reverendo monastero di S.

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Giorgio Maggiore anno sesto del primo governo del reverendissimo padre don Bernardo abbate Franceschi e primo del padre don Florindo Agazi de- cano et ecconomo MVCCXXV”; alla p. 71 “D.O.M. Libro maestro l’an- no primo del primo governo del reverendissimo don Leopoldo Cappello abate e secondo del padre don Florindo Agazzi cellerario 1726”; alla p. 145 “D.O.M. Libro maestro nell’anno secondo del primo governo del re- verendissimo don Leopoldo Cappello abate e terzo del padre don Florindo Agazzi cellerario 1727”. Allegato alfabeto cart. cop. cartone a tacche rosse con rimandi agli anni 1725, 1726, 1727, 1728. 1725, 1 giugno - 1729, 31 maggio. A capo pagina indicazione del millesimo 1725, 1726, 1727, 1728; dall’anno 1727 le indicazioni G (= Giornale) e Q (= Questo). Con appro- vazione dei Provveditori sopra Monasteri in data 1734, 24 maggio (p. 290 non numerata): in base alle revisioni del maneggio per gli anni dal 1714 al 1730, dopo aver richiesto in visione vari instrumenti, aver richiamato all’obbligo di non fare spese eccedenti i ducati 100 senza permesso e aver ordinato la correzione di errori materiali di scrittura, approvano e lauda- no, richiamando per il futuro l’osservanza del decreto del Senato 1677, 20 agosto (secondo il medesimo testo del registro precedente in B. 259). Note (1727, agosto) di spese per la “fabrica del campanile” (verranno ripetute anche negli anni successivi) Registro cart. cop. cuoio con decorazione di fettuccia verde e frammento di legaccio di fettuccia, di p. 290 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1729 - 1731. già  Copertina interna cartone “Maestro. N° 1”. Frontespizio interno p. non nume- rata “Laus D.O.M. b[eate] M[arie] V[irgini] s[ancto] p[atri] B[enedicto]. Libro maestro del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore anno quarto del primo governo del reverendissimo padre don Leopoldo Capel- lo e quinto del padre don Florindo Agazzi cellerario nel detto monastero MDCCXXIX”; alla p. non numerata tra 76 e 77 “D.O.M. Libro maestro del venerando monastero di S. Giorgio di Venezia anno quinto del pri- mo governo del reverendissimo don Leopoldo Cappello abate e quinto del padre don Florindo Agazzi cellerario 1730”. 1729, 1 giugno - 1731, 31 maggio. A capo pagina indicazione del millesimo per gli anni 1729, 1730; richiami alle cartature dei registri G ( = Giornale) e Q ( = Quader- no). Con approvazione dei Provveditori sopra Monasteri in data 1734, 24 maggio con le consuete formule: viste le revisioni del maneggio per gli anni dal 1714 al 1730 e le relazioni, dopo presentazione di instrumenti, fatto richiamo alla necessità dell’autorizzazione alle spese e alla correzio- ne di errori di scrittura, laudano e approvano con obbligo di osservanza degli ordini a stampa in data 1677, 20 agosto; tutto ciò sia intimato al cellerario attuale e registrato “nel principio di cadaun giornale”. L’elenco dei livellari (p. 27) comprende sia privati, con l’indicazione dei nomi, sia

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istituzioni (i monasteri di San Salvatore, delle Grazie, di San Lorenzo, la serenissima Signoria “per conto di pro”, l’uffi cio del Sale, capitali di Zecca, dazio del vino, deposito agli Ori, Congregazione Cassinese, clero di Treviso, benefi cio curato di Monastier, vescovado di Treviso, Consorzio dell’Abbondante). L’elenco dei redditi da affi tto delle botteghe porta al- cune specifi cazioni: “pagabile in tre ratte” oppure “in due” o “in quattro”, anche altri stipulati “per mesi tre” o “in tre ratte per mesi nove”; nonché (p. 95, 1730, maggio) l’affi tto “d’una sottoscala”. Infi ne (p. 133, 1730, aprile) “spesa dell’archivio”. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 153 scritte con numerazione contabile (a facciata); il primo frontespizio in azzurro e oro con lettere in rosso. Allegato alfabeto cart. cop. perg. con tacche rosse per gli anni 1729, 1730.

B.  1731 - 1735. già  Frontespizio interno (p. non numerata) “Laus D.O.M. Maestro del venerando monistero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno primo del primo go- verno del reverendissimo padre don Bonaventura Finardi abbate e presi- dente della Congregazione e anno primo del padre don Diogenio Bigaia cellerario del detto monistero MDCCXXXI”; a p. non numerata (tra 76 e 77) “Anno secondo del reverendissimo padre don Bonaventura Finardi abbate completo per la di lui morte dal reverendissimo padre don Agostino Bianchi MDCCXXXII”; a p. non numerata (tra 156 e 160) “Anno primo del reverendissimo padre don Agostino Bianchi et anno terzo del padre don Diogenio Bigaia cellerario MDCCXXXIII”; a p. non numerata (tra 239 e 241) “Anno secondo del reverendissimo padre don Agostino Bianchi e quarto del padre don Diogenio Bigaia cellerario MDCCXXXIV”. 1731, 1 giugno - 1735, 31 maggio. Allegato alfabeto cart. cop. perg. a tacche rosse per gli anni 1731, 1732, 1733, 1734. A capo pagina indicazione del millesimo per gli anni 1731, 1732, 1733, 1734; presente pure l’indicazione dei rimandi a G( = Giornale) e a Q (= Questo). Precede terminazione (in quattordici capitoli) 1731 (more veneto), 1 febbraio dei Provveditori sopra Monasteri: “[..] dalla diligente revisione fatta dal [..] Paulo Rizzi ragionato del magistrato [..] scorgendo [..] li motivi della Cassa della Congregazione Casinense, li debiti, [..] il metodo fruttuosamente tenuto per eff ettuarne l’aff rancazione, il riparto sopra tutti li monasteri [..] riconosce [..] la necessi- tà di stabilire un metodo per l’avvenire [..]”. Secondo lo schema di analoghi documenti (vedasi B. 211 e B. 226), si indicano tre punti: l’aff rancazione dei livelli aff rancabili, la promozione dei livelli vitalizi e la puntualità dei pagamenti da parte dei monasteri. Il padre cassiere deve operare con la so- printendenza di San Giorgio Maggiore e San Nicolò di Lido “come piezi”; presentare due elenchi uno per i livelli aff rancabili “con nomi e somme”, l’altro circa i vitalizi ed entrambi verranno registrati dal ragionato “in un

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libro a ciò destinato”; si debbono indicare i pagamenti fatti a Roma e a San Nicolò di Lido “per li beni venduti in Saleta in Ferrarese”; la terminazione va consegnata in copia al cassiere e registrata “nel principio del quaderno della Cassa”, inviandone inoltre “una copia a tutti li monasteri contribuen- ti” le cui ricevute il cassiere dovrà mostrare ai Provveditori; viene infi ne dato atto dello “zelo dell’attual padre abate cassier don Agostino Bianchi” e indicata la cifra del denaro in cassa alla data 6 giugno 1731. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 319 scritte con numerazione contabile (a facciata). A p. 279 incollata una tacca sporgente “Convento S. Giorgio Maggiore n° 5”; in alcuni registri precedenti si trova traccia di analoghe tacche ora mancanti.

B.  1735 - 1737. già  Frontespizio interno (p. non numerata) con riquadro a penna “Laus D.O.M. Ma- estro del venerando monistero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno pri- mo del primo governo del reverendissimo don Veremondo Musitelli abate e quinto del padre don Diogenio Bigaia cellerario primo MDCCXXXV”; a p. non numerata dopo p. 79 “Laus D.O.M. Maestro del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venetia anno secondo del primo governo del reverendissimo don Veremondo Musitelli abate e sesto del padre don Dio- genio Bigaia cellerario MDCCXXXVI”. Allegato alfabeto cart. cop. perg. a tacche rosse per gli anni 1735 e 1736. 1735, 1 giugno - 1737, 31 maggio. A capo pagina indicazione del millesimo 1735, 1736; presente l’indicazione dei rimandi ai registri G (= Giornale) e Q (= Questo). Fra le entrate fi gura- no ancora quelle per i beni di Rimini. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 1 - 79 e poi 1 - 80 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1737 - 1740. già  Frontespizio interno (p. non numerata) con riquadro a penna e correzioni “Laus D.O.M. Maestro del monastero di S. Giorgio Maggiore di Venetia anno terzo del primo governo del reverendissimo don Veremondo Musitelli abate e primo del padre don Carlo Francesco Meratti cellerario MDCCXXXVII”; alla p. non numerata tra 81 e 82 con riquadro a penna “Laus D.O.M. Maestro del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venetia anno quarto del primo governo del reverendissimo don Veremondo Musitelli abate e secondo del padre don Carlo Francesco Meratti cellerario MDC- CXXXIIX”; alla p. non numerata tra 151 e 152 con riquadro a penna “Laus D.O.M. Maestro del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Ve- nezia anno quinto del primo governo del reverendissimo don Veremondo Musitelli abate e terzo del padre don Carlo Francesco Meratti cellerario MDCCXXXIX”. Allegato alfabeto cart. cop. perg. a tacche rosse per gli anni 1737, 1738, 1739. 1737, 1 giugno - 1740, 31 maggio. Presenti i ri-

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mandi G (= Giornale e Q (= Questo); a capo pagina indicazione del mille- simo per gli anni 1737, 1738 e 1739. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 232 scritte con numerazione contabile (a facciata); alcune bianche non numerate ma calcolate.

B.  1740 - 1743. già  Frontespizio interno (p. non numerata) con riquadro a penna “Laus D.O.M. Maestro del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno primo del secondo governo del reverendissimo don Leopoldo Capello abate e quarto del padre don Carlo Francesco Meratti cellerario MDCCXXXX”; alla p. non numerata tra 78 e 81 con riquadro a penna “Laus D.O.M. Mae- stro del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno secon- do del secondo governo del reverendissimo don Leopoldo Cappello abate e quinto del padre don Carlo Francesco Meratti cellerario MDCCXXXXI”; alla p. non numerata dopo 158 con riquadro a penna “Laus D.O.M. Mae- stro del venerando monastero di S. Giorgio Maggiore di Venezia anno ter- zo del secondo governo del reverendissimo don Leopoldo Cappello abate e sesto del padre don Carlo Francesco Meratti cellerario MDCCXLII”. Con approvazione dei Provveditori sopra Monasteri in data 1744, 30 marzo (p. 232): udita la relazione di Francesco Rizzi ragionato sui libri da 1 giugno 1737 sino a tutto maggio 1743 sotto i governi degli abati Veremondo Mu- sitelli e Leopoldo Cappello e il “maneggio” del padre don Carlo Francesco Merati cellerario hanno “laudato et approvato”. A capo pagina indicazione del millesimo per gli anni 1740, 1741 e 1742; presenti i consueti rimandi G (= Giornale) e Q (= Questo). A p. 134 (1741, settembre) alla voce Cassa di contanti note di spesa per il Consorzio della Fossa Cornara. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 232 con numerazione contabile (a facciata). Danni nella parte superiore. Allegato alfabeto cart. cop. perg. a tacche rosse per gli anni 1740, 1741, 1742. 1740, 1 giugno - 1743, 31 maggio.

B.  1740 - 1749. già  Libro mastro della Cassa Veneta della Congregazione Cassinese. 1740, 1 giu- gno - 1749, 31 maggio. Alla p. 73 approvazione dei revisori eletti de man- dato dei Provveditori sopra Monasteri super computa dati et accepti da 1 giugno 1740 a 31 maggio 1741 sottoscritta da Leopoldo di Venezia abate di S. Giorgio e Veremondo Veneto abate; alla p. 87 approvazione come sopra da 1 giugno 1741 a 31 maggio 1742 sottoscritta da Leopoldo di Venezia abate di S. Giorgio e Veremondo Veneto abate di S. Nicolò di Lido; alla p. 101 approvazione da 1 giugno 1742 a 31 maggio 1743 di Leopoldo Capello abate di S. Giorgio Maggiore e Bartolommeo de’ Fanzelli abate di S. Nicolò di Lido; alla p. 112 approvazione da 1 giugno 1743 a 31 mag- gio 1744 sottoscritta dagli stessi; alla p. 126 approvazione sottoscritta dagli

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stessi per l’anno monastico 1 giugno 1744 - 31 maggio 1745; alla p. 139 per il periodo 1 giugno 1745 - 31 maggio 1746 sottoscritta da Bernardo Franceschi abbas Litoris e Leopoldo Capello abate di S. Giorgio Maggiore; alla p. 148 attestazione cancellata mentre è alla successiva p. 149 (per il pe- riodo 1 giugno 1746 - 31 maggio 1747) sottoscritta dagli stessi; alla p. 158 (1 giugno 1747 - 31 maggio 1748) sottoscrizione di Franciscus Rota abbas Littoris; infi ne alla p. 171 (1 giugno 1748 - 31 maggio 1749) attestazione sottoscritta da Pietro Antonio Civran abate di San Giorgio Maggiore di Venezia e Francesco Rota abate di San Nicolò di Lido. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 193 scritte con numerazione contabile (a facciata). Danni nella parte inferiore. Allegato alfabeto cart. cop. perg. a tacche rosse.

B.  1743 - 1745. già  Frontespizio interno p. non numerata 1 giugno “Anno quarto del reverendissimo don Leopoldo Cappello abate e quinto del padre don Carlo Meratti celle- rario”; alla p. non numerata tra 75 e 77 “Anno quinto del reverendissimo don Leopoldo Cappello abate e sesto del padre don Carlo Meratti celle- rario”. 1743, 1 giugno - 1745, 31 maggio. A capo pagina indicazione del millesimo 1743 e 1744; indicazione dei consueti rimandi G (= Giornale) e Q (= Questo). Libro mastro del monastero di S. Giorgio Maggiore. Oltre alle usuali voci di entrata e spesa, a p. 73, per la posta Spesa generale (1744, maggio) pagamenti per il Consorzio della Fossa Vecchia. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 151 scritte con numerazione contabile (a facciata).

B.  1745 - 1749. già  Frontespizio interno p. non numerata “Anno sesto del reverendissimo don Leopoldo Cappello abbate e primo del padre don Giovanni Maggioni cellerario” (da “pri- mo” di altra grafi a su “settimo del padre don Carlo Meratti cellerario” cancellato); alla p. non numerata tra 75 e 79 “Anno settimo del reverendissimo don Leopoldo Cappello abbate e secondo del padre don Zuanne Maggioni cellerario”; alla p. non numerata tra 151 e 152 “Anno ottavo del reverendissimo don Leopoldo Cappello abate e terzo (“terzo” su altra cifra cancellata) del padre don Zuanne Maggioni cellerario”; alla p. non numerata tra 225 e 226 “Anno primo del reverendissimo don Pietro Antonio Civrano e quarto (“quarto” su altra cifra cancellata) del padre don Zuanne Maggioni cellerario”. L’indicazione degli anni di governo dell’abate e del cellerario corrisponde al cambio dell’anno monastico, indicato a capo pagina, al primo giugno. A p. 295 “Fu fatta la revisione al magistrato eccellentissimo sopra Monasteri sino a tutto corrente”. L’annotazione è di mano dello stesso compilato- re del registro. Libro mastro del monastero di S. Giorgio Maggiore. A capo pagina indicazione del millesimo degli anni 1745, 1746, 1747 e 1748; presenti i consueti rimandi G (= Giornale) e Q (= Questo).

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Registro cart. cop. cuoio, di pp. 295 con numerazione contabile (a facciata). Danni nella parte inferiore. Allegato alfabeto cart. cop. cartone a tacche rosse per gli anni 1745, 1746, 1747, 1748. 1745, 1 giugno - 1749, 31 maggio.

B.  1749 - 1751. già  Frontespizio interno p. non numerata “Anno secondo del reverendissimo don Pietro Antonio Civran e quinto del padre don Zuanne Maggioni cellerario”; alla p. non numerata tra 75 e 76 “Anno terzo del reverendissimo don Pietro Antonio Civran e sesto del padre don Zuanne Maggioni cellerario” (“terzo” e “sesto” cor- retti su altre cifre). Alla p. 75 (1750, 21 marzo) terminazione dei Provveditori sopra Monasteri (secondo la consueta formula) in base alla relazione di Paulo Rizzi ragionato sui libri del monastero da 1 giugno 1743 sino a tutto maggio 1749, corrispondenti agli anni di governo degli abati Leopoldo Cappello e Pie- tro Antonio Civran e dei cellerari Carlo Francesco Meratti e Zuanne Maggioni, “perché dalla nota presentata dal padre cellerario, nella quale si rilevano le rima- nenze di 31 maggio 1749 tanto de contanti grani vino et altro, si vedono aver ricevuto carra quattro di vino di più di quanto comparisce descritto nel qua- derno, così sarà dalla diligenza del padre computista fatto l’opportuno aggiu- stamento”. Allegato alfabeto cart. cop. cartone a tacche rosse per gli anni 1749, 1750, 1751, 1752, 1753. A capo pagina il millesimo 1749, 1750; indicazione delle pagine delle rispettive partite Q (= Questo) e G (= Giornale). 1749, 1 giugno - 1751, 31 maggio. Libro mastro del monastero di S. Giorgio Maggiore. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 149 scritte con numerazione contabile (a facciata). Danni nella parte superiore, quasi illeggibili i numeri di pagina.

B.  1751 - 1754. già  Frontespizio interno p. non numerata “Anno quarto del reverendissimo don Pie- tro Antonio Civran e primo del padre don Benedetto Sartori cellerario”; alla p. 75 “Anno quinto del reverendissimo don Pietro Antonio Civran e secondo del padre don Benedetto Sartori cellerario”; alla p. non numerata tra 148 e 150 “Anno sesto del reverendissimo don Pietro Antonio Civran e terzo del padre don Benedetto Sartori cellerario”. 1751, 1 giugno - 1754, 31 maggio. Libro mastro del monastero di S. Giorgio Maggiore. A capo pagina indicati gli anni 1751, 1752 e 1753; Presenti i richiami G (= Giornale) e Q (= Questo). Varie annotazioni per pagamenti, gravanti sulle corti agricole (Catene e Codevigo) al Consorzio del Marsenego (per es., pp. 36, 49, 71) e per il campadego della Seconda e Quinta Presa (p. es., pp. 35, 57, 106, 121, 210). Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 223 scritte con numerazione contabile (a facciata). Danni della parte inferiore.

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B.  1754 - 1757. già  Frontespizio interno p. non numerata “Anno primo del reverendissimo don Giam Antonio Th iera e quarto del padre don Benedetto Sartori cellera- rio”; alla p. non numerata tra 73 e 74 “Anno secondo del reverendissimo Th iera e quinto del padre Sartori cellerario”; alla p. non numerata tra 149 e 151 “Anno terzo del reverendissimo Th iera e sesto del padre Sartori cel- lerario”. Alla p. 73 in data 16 febbraio 1755 more veneto terminazione dei Provveditori sopra Monasteri “udita la relazione fatta dal fedele Antonio Paulo Rizzi ragionato del loro magistrato della revisione formata sopra li libri da 1 giugno 1749 fi no tutto maggio 1755 nelli quali anni sei furono di governo li padri abatti don Pietro Antonio Civran e don Giamantonio Th iera, amministratori li padri cellerarii don Zuanne Maggioni e don Be- nedetto Sartori [..], che rilevati essendosi presi a livello nell’anno 1745 dal monastero sudetto dall’altro di Pontida ducati 4000 col pro di 3 per cento li quali non compariscono ancora estinti, ordinano che nel termine di giorni quindici abbia ad essere presentato nel loro magistrato l’instrumen- to d’investita de medesimi per le opportune risoluzioni”. Allegato alfabeto cart. cop. cartone a tacche rosse per gli anni 1754, 1755, 1756; a capo pagina indicato il millesimo degli anni 1754, 1755, 1756; presenti pure i rimandi ai registri G (= Giornale) e Q (= Questo), 1754, 1 giugno - 1757, 31 maggio. Libro mastro del monastero di S. Giorgio Maggiore. In varie riprese note sulla manutenzione della cappella dei morti, del coro nottur- no e del coro piccolo. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 224 scritte con numerazione contabile (a facciata). Danni nella parte inferiore.

B.  1760 - 1762. già  Libro mastro del monastero di San Giorgio Maggiore. A capo pagina indica- zione dei millesimi secondo l’anno monastico: a p. 74 “1760/61”; a p. 77 “1761”; a p. 154 “1762”. Presenti i richiami G (= Giornale) e Q (= Que- sto). 1760, 1 giugno - 1762, 31 maggio. Vari pagamenti per consorzi: al Consorzio del Businello, al Consorzio Sesta Presa, al Consorzio Seconda Presa. Registrate somme per imprestiti (mutui) alla cassa del monastero negli anni 1756, 1758 e 1762 e agli affi ttuali dell’abbazia del Pero negli anni 1757 e 1761. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 211 scritte con numerazione contabile (a facciata). Danni nella parte inferiore.

B.  1763 - 1765. Nella costola “M 1763, 1764, 1765”. Frontespizio interno prima p. non nume- rata “1763 - 64”; p. non numerata (tra 59 e 60) “1764” a piena pagina; p. non numerata (tra 110 e 111) “1765” a piena pagina; a capo pagina nume- razione col millesimo secondo l’anno monastico.. Sono presenti i richiami

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alle pagine “G” (= Giornale) e “Q” (= Questo). 1763, 1 giugno - 1765, 31 maggio. Maestro del monastero di San Giorgio Maggiore. Le voci indicano rispettivamente la spesa generale e l’entrata generale; le partite di introiti seguono lo schema consueto: corti agricole (Catene, Codevigo, Monastier, Roncaiette); granai, magazzini, caneve (l’unità di misura per i granai è data in stara, nei magazzini - olio - in miri, nelle caneve - vino e aceto - in canta- ra); case e botteghe di città (Merceria, Rialto); livelli (anche beni di Rimini); regalie e simili; così come le voci di spesa comprendono la contabilità delle normali attività del monastero (elemosine, libraria, Procura Generale, estra- ordinaria, Serenissima Signoria). Note di spesa per consorzi e imprestiti alla cassa del monastero e agli affi ttuali dell’abbazia del Pero. Registro cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 156 con numerazione contabile (a facciata). Leggeri danni nella parte superiore.

B.  1766 - 1768. Nella costola “M 1766, 1767, 1768”. Frontespizio interno prima p. non nume- rata “1766” a piena pagina; p. non numerata (tra 46 e 47) “1767 - 68” a piena pagina; p. non numerata (tra 95 e 96) “1768 - 69” a piena pagina; a. capo pagina numerazione seguendo l’anno monastico. Presenti le indicazio- ni “G” (= Giornale) e “Q” ( = Questo) delle partite corrispondenti. 1766, 1 giugno - 1768, 31 maggio. Maestro del monastero di San Giorgio Maggio- re. Le voci evidenziano la consueta gestione amministrativa e contabile del monastero: le corti agricole (Catene, Codevigo, Monastier, Roncaiette), le case e botteghe in Venezia (Rialto, Merceria), e simili. Registro cart. cop. cuoio, di pp. 142 con numerazione contabile (a facciata). Leggeri danni nella parte superiore. Inserto un foglio di annotazioni “Fascetto n° 2” apparentemente non spettante a San Giorgio Maggiore.

B.  1769 - 1774. Nella costola “M 1769 sin 1774”. Manca frontespizio interno, alla prima p. non numerata “Congregation die aver” e capo pagina “1769”; a p. 47 capo pa- gina “1769 - 70”; a p. 51 capo pagina “1770”; a p. 99 capo pagina “1771”; a p. 150 capo pagina “1772”; a p. 200 capo pagina “1773”; a p. 250 capo pagina “1774”; alcune pagine bianche numerate o non numerate. Presenti le colonne indicanti i riscontri G (= Giornale) e Q (= Questo), le partite sono riunite per mese. 1769, 1 giugno - 1774, 31 maggio. Maestro del monastero di San Giorgio Maggiore. Si segnala qualche particolare: p. 87 “escavazioni” (spese per lo scavo dei canali) ; p. 127 note per la Cassa Civan- zi; p. 128 danni di monete, pagamenti di decime clericali. Reg. cart. cop. cuoio con legacci di fettuccia e puntali di metallo, di pp. 298 con numerazione contabile (a facciata). Leggeri danni nella parte superiore.

PROVA_SG.indd 365 22/02/16 12.46 PROVA_SG.indd 366 22/02/16 12.46 OPERE CITATE

PROVA_SG.indd 367 22/02/16 12.46 PROVA_SG.indd 368 22/02/16 12.46 Andreae Danduli ducis Venetiarum Chronica per estensum descripta, aa. 46 - 1280 d.C., a cura di Ester Pastorello, in “Rerum italicarum scriptores”, Raccolta degli storici italiani dal cinquecento al millecinquecento ordinata da L. A. Muratori (..), Tomo XII, Parte I, Bologna 1938 (MCMXXXVIII). Cfr. B. 14, Proc. 7.

Annales Camaldulenses ordinis Sancti Benedicti quibus plura interferuntur tum cete- ras Italico-monasticas res, tum historiam Ecclesiasticam remque Diplomaticam illustrantia D. Johanne-Benedicto Mittarelli et D. Anselmo Costadoni presb- yteris et monachis e Congregatione Camaldulensi auctoribus Tomus Primus complectens res gestas ab anno Christi D.CCCC.VII ad annum M.XXVI. ad fi dem Monumentorum et veterum Chartarum quae Appendicem constituunt, Venetiis, MDCCLV. Cfr. B. 176, Proc. 730.

Annales ordinis S. Benedicti occidentalium monachorum patriarchae in quibus non modo res monasticae sed etiam ecclesiasticae historiae non minima pars continetur auctore domno Johanne Mabillon, presbytero et monacho ejusdem ordinis e congregatione S. Mauri editio prima italica a quamplurimis men- dis quae in Parisiensem irrepserant, ad Auctoris mentem, expurgata, Tomus primus, complectens libros XVIII. ab ortu S. Benedicti ad annum DCC cum duplici appendice et indicibus necessariis, Lucae typis Leonardi Venturini MDCCXXXIX. (ed. originale, 6 voll., Parigi, 1703 - 1739). Cfr. B. 146 Proc. 614.

Bevilacqua Eugenia, Notizie preliminari intorno a documenti di rilevamento carto- grafi co del territorio veneziano della fi ne del sec. XV, Istituto Veneto di Scien-

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ze, Lettere ed Arti Venezia, Atti a. a. CXXXIII, 1970 - 71, T. CXXIX, Classe di scienze morali, lettere ed arti, Venezia 1971. Cfr. B. 16, Proc. 2 A in nota.

Bullarii Romani continuatio summorum pontifi cum Clementis XIII. Clementis XIV. Pii VI. Pii VII. Leonis XII. Pii VIII. et Gregorii XVI. constitutiones, literas in forma brevis epistolas ad principes viros, et alios atque alloquutiones complec- tens quas collegit usque ad pontifi catum Pii VIII. Andreas Advocatus Barbèri curiae Capitolii collateralis additis summariis, adnotationes, indicibus opera, et studio Ranaldi Segreti I. C. Tomus decimus primus continens pontifi catus Pii VII. annum primum ad tertium, Romae ex typographia reverendae Camerae Apostolicae 1846. Cfr. B. 171 Proc. 729 (segue).

Bullarium Casinense seu constitutiones summorum pontifi cum imperatorum regum principum decreta Sacrarum Congregationum decisiones sac. Rotae Romanae aliorumque tribunalium sententiae pro Congregatione Casinensi caeterisque regularibus cum eadem directe vel indirecte participantibus Tomus secundus complectens privilegia donationes uniones libertates exemptiones prerogativas et onera ex eiusdem Congregationis archivijs plerumque selecta per D. Cornelium Margarinum praedictae Congregationis abbatem et generalem archivistam ad comodum et utilitatem cunctorum regularium cum summariis appendice et indice locupletissimo addita explanatione dictionum exoletarum Longobardi- carum que nedum in hoc opere sed in ceteris Longobardicis monumentis habe- ri possunt, Tuderti ex typographia Vincentij Galassij superiorum permissu MDCLXX. Cfr. B. 16, Proc. 116 e nota.

Bullarium Romanum novissimum a Clemente VIII. usque ad Gregorium XV. opus absolutissimum Laertii Cherubini praestantissimi I. C. Rom. tertio nunc edi- tum a D. Angelo Maria Cherubino monacho Casinensi, qui ut in altera edi- tione quartum tomum perfecit ita nunc constitutiones S.mi D.N. Urbani VIII usque ad hanc diem emanatas addidit, necnon vitas, et icones omnium pontifi - cum, appendicem insuper suis locis restituit, indices locupletavit, opusque totum recensuit. Tomus tertius cum privilegiis Romae ex typographia rev. Camerae apostolicae MDCXXXVIII. Cfr. B. 61, Proc. 116 e nota.

Chiese e monasteri di Verona, a cura di Giorgio Borelli, Banca Popolare di Verona, Verona 1980. Cfr. B. 6, Registro W in nota.

Codex Diplomaticus Cavensis nunc primum in lucem editus curantibus DD. Micha- ele Morcaldi, Mauro Schiani, Sylvano De Stephano O.S.B. accedit appendix qua praecipua Bibliothecae ms. membranacea describuntur per D. Bernardum Caietano De Aragonia O.S.B., Tomus secundus, Mediolani Neapoli Pisis, Hulricus Hoepli editor bibliopola MDCCCLXXV. Cfr. B. 13, Proc. 1.

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Corner Flaminio, Ecclesiae Venetae antiquis monumentis nunc etiam primum editis illustratae ac in decades distributae, Venetiis 1749. Cfr. B. 178, Proc. 731.

Cottineau dom L. H., O.S.B., Répertoire topo-bibliographique des abbayes et prieu- rés, 2 voll. Tomo I A-L, Tomo II M-Z, Brepols 1995 (Ristampa anastatica dell’edizione originale, Macon 1935 -1939). Cfr. B. 19, Proc. 8 C (I, col. 984); B. 129, Proc. 529 (I, col. 937) in nota; B. 176, Proc 730 (I, col. 9 e II col. 1866).

Davide M. da Portogruaro, padre, Frati Minori Capuccini, L’abbazia benedettina di Monastier di Treviso 950 (?) - 1948, a cura dell’ abate di Monastier, Tre- viso 1948. Cfr. Premessa.

D.B.I. = Dizionario Biografi co degli Italiani, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, Roma 1960 - 2014 in corso; sino ad ora 81 voll.

Dalla Santa Giuseppe, Uomini e fatti dell’ultimo trecento e del primo quattrocento. Da lettere a Giovanni Contarini, patrizio veneziano, studente ad Oxford e a Parigi poi patriarca di Costantinopoli. Venezia. A spese della R. Deputazione 1916. Cfr. B. 182 Proc. 737.

Delle inscrizioni veneziane raccolte ed illustrate da Emmanuele Antonio Cicogna cit- tadino veneto, 6 voll., Venezia 182 4 - 1853, presso Giuseppe Picotti stam- patore, editore l’autore. (Ristampa fotomeccanica Arnaldo Forni, 7 voll., Bologna 1983, prima ed. 1969). Cfr. B. 21 Proc. 13 A I in nota, e Proc. 732

Du Cange = Glossarium mediae et infi mae latinitatis conditum a Carolo du Fresne, domino du Cange auctum a monachis ordinis S. Benedicti cum supplementis integris d. p. Carpenterii, Adelungi, aliorum, suisque digessit G.A.L. Henschel sequuntur glossarium gallicum, tabulae, indices auctorum et rerum, disserta- tiones editio nova aucta pluribus verbis aliorum scriptorum a Léopold Favre membre de la Société de l’Histoire de France et correspondant de la Société des Antiquaires de France, 10 voll., L. Favre, Niort, 1883 - 1887. (Ristampa anastatica, 11 voll., Arnaldo Forni, Bologna 1982, prima ed. 1971). Cfr. B. 131 Proc. 548 in nota.

Enciclopedia cattolica, Ente per l’enciclopedia cattolica e per il libro cattolico, 12 voll. Città del Vaticano 1948 - 1954. Cfr. B. 178 Proc. 731 in nota.

Eubel Konrad = Hierarchia catholica medii aevi, sive Summorum pontifi cum, S.R.E. cardinalium, ecclesiarum antistitum series…, 9 voll., 1913 - 2002: vol. III, Saeculum XVI ab anno 1503 complectens quod cum societate Goerresiane subsidio inchoavit Guilelmus van Gulik presbyter Monasteriensis S. Th eol. doct.

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absolvit Conradus Ubel ord. Min. Conv., S. Th eol. Doct. Editio altera quam cu- ravit Ludovicus Schitz-Kallenberg, Monasterii MDCCCCXXIII sumptibus et typis Regensbergianae, Re-impressio immutata Patavii, Edizioni Messaggero di Padova, 1960 (2009 1a ristampa). Cfr. B. 116 Proc. 460 in nota. vol. IV, A pontifi catu Clementis pp. VIII (1592) usque ad pontifi catum Alexandri pp. VII (1667), per Patritium Gauchat, Sumpt. et typis Librariae Regen- sbergianae, Monasterii MDCCCCXXXV, Re-impressio immutata Patavii, Edizioni Messaggero di Padova, 1968. Cfr. B. 144 Proc. 611 in nota.

Kehr Paulus Fridolinus, Italia pontifi cia, sive, Repertorium privilegiorum et litte- rarum a Romanis pontifi cibus ante annum MCLXXXXVIII Italiae ecclesiis monasteriis civitatibus singulisque personis concessorum …, 10 voll., Berolini 1907 - 1935 (Riedizione anastatica, Berlino 1961 -1962, e ancora Hilde- sheim 1986). Cfr. B. 75, Proc. 183, B. 19, Proc 8 C.

Iona Maria Laura, Urbaria Sanctorum Martyrum de Tergesto (secc. XIV - XV). I terreni del priorato, Società Istriana di Archeologia e Storia Patria, Trieste 2004. Cfr. Premessa, nota 9.

M.G.H. = Monumenta Germaniae Historica inde ab anno Christi quingentesimo usque ad annum millesimum et quingentesimum. Vol 14. Diplomatum regum et imperatorum Germaniae Tomus VI, Heinrici IV. diplomata. Pars I, 1056 - 1076, Pars II, 1077 - 1106, a cura di D. von Gladiss e Alfred Gawlik, Berolini apud Weidmannos MCMXLI - MCMLXXVII. Cfr. B. 91 Proc. 362.

Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Uffi cio centrale per i beni archivisti- ci. Pubblicazioni degli Archivi di Stato. Strumenti CXII, Archivi di famiglie e di persone. Materiali per una guida, I, Abruzzo - Liguria, Roma 1991; II, Lombardia - Sicilia, Roma 1998. Cfr. Premessa.

Occioni - Bonaff ons Giuseppe, Del catastico del monastero dei SS. Martiri in Trie- ste, in “Archeografo triestino”, serie III, vol. I, pp. 5 -19, Trieste 1903. Cfr. B. 8 Catastico LL; B. 10 Catastico II3.

Paschini Pio, Notizie storiche della Carnia, Tolmezzo 1927. p. 181. Cfr. B. 176 Proc. 730.

Passolunghi Pierangelo, Monastier di Treviso (TV). Santa Maria del Pero, in Cen- tro Storico Benedettino Italiano, Monasticon Italiae, IV; Tre venezie, Fasc II; Diocesi di Adria-Rovigo, Diocesi di Belluno-Feltre, Diocesi di Chioggia, Diocesi di Treviso, Diocesi di Vittorio Veneto, a cura di Gabriele Mazzucco e Pierangelo Passolunghi, Cesena, Badia di Santa Maria del Monte, 2007, pp. 62-63. Cfr. Premessa, nota 8.

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San Giorgio Maggiore, Fonti per la storia di Venezia, sezione II, “Archivi eccesia- stici”, a cura di Luigi Lanfranchi; vol. II, Documenti (982 - 1150), Venezia 1967; vol. III, Documenti (1160 - 1199) e notizie di documenti, ivi 1968; vol. IV, Indice, ivi 1986. Cfr. B. 13 Proc. 1.

Wion Arnould, Lignum vitae, ornamentum, & decus Ecclesiae in quinque libros divisum. In quibus, titius sanctiss. Religionis divi Benedicti initia…, Venetiis apud Georgium Angelerium 1595, 2 voll. – Precedentemente edito con il titolo Brieve dechiaratione dell’albore mona- stico benedittino, intitolato Legno della vita, cavata da i cinque libri dechiara- tiui di detto arbore…, in Venetia, appresso Giorgio Angelieri, 1594. Cfr. B. 21 Proc. 11.

PROVA_SG.indd 373 22/02/16 12.46 PROVA_SG.indd 374 22/02/16 12.46 elenco delle illustrazioni

Busta 10 Catastico Andrea Sandei, II2, T. III, p. 1201, Processi Santi Martiri di Trieste. Catastico Andrea Sandei, T. III, p. 1427, osservazioni di Mauro Soldo sul Catastico Sandei. Busta 12 Registro SS, c. 183v., Libro di locazioni. Registro SS, c. 325v., Libro di locazioni. Busta 13 Proc.1, Copia cart. del sec. XVII di mano di Fortunato Olmo del diploma di fondazione del monastero del 982. Busta 42 Proc. 45 A, Bollettini delle Confraternite con avvisi di morte di confratelli. Proc. 45 A, Reliquario di san Placido. Busta 75 già 73/1 Proc. 196, Due schizzi di proprietà a Zenson, s.d., s.a., sec. XVI. Busta 118 già 113 Proc. 492 B, Fasc. 5, Sigillo di San Giorgio, 1544, 13 marzo. Busta 128 già 123 Proc. 521, Fasc. VII, Disegno acqua Palusella e dettaglio., s.d., s.a. sec. XVI. Busta 146 già 141 Proc. 615, Fasc. a), “Lista facta in Edomada Sancta et in Resurrectione Domini anno 1512” Busta 193 già 185 Registri di amministrazione della corte di Roncaiette, 1759 - 1760. Busta 213 già 205 Fasc. 3, allegato, “Bilancio della Cassa Veneta Cassinense detta Terzierie esisteva nel monastero di S. Giorgio Maggiore in Isola compilato da primo giugno 1805 a tutto maggio 1806 ovvero sino al giorno 12 giugno 1806 epoca dell’avvocazione delle sostanze del monastero suddetto a questa Regia Direzione Demaniale dell’Adriatico”.

Le illustrazioni a corredo del volume sono pubblicate per concessione dell’Archivio di Stato di Venezia, atto n.7/2016, prot. 1324/28.13.07.

PROVA_SG.indd 375 22/02/16 12.46 COMITATO PER LA PUBBLICAZIONE DELLE FONTI RELATIVE ALLA STORIA DI VENEZIA VENEZIA, PRESSO L’ARCHIVIO DI STATO

VOLUMI EDITI

SEZIONE I - ARCHIVI PUBBLICI Consiglio dei Dieci, Deliberazioni Miste, registri I-II (1310-1325), a cura di FERRUCCIO ZAGO, 1962, pp. XIX-27l, con 2 tavv. fuori testo. Consiglio dei Dieci, Deliberazioni Miste, registri III-IV (1325-1335), a cura di FERRUC- CIO ZAGO, 1967, pp. X-270. Consiglio dei Dieci, Deliberazioni Miste, registro V (1348-1363), a cura di FERRUCCIO ZAGO, 1993, pp. XXVI-436. Cassiere della Bolla Ducale, Grazie, Novus Liber (1299-1305), a cura di ELENA FAVARO, con uno studio di CARLO GUIDO MOR, 1962, pp. XCIII-233, con 2 tavv. fuori testo. Duca di Candia, Bandi (1313-1329), a cura di PAOLA RATTI VIDULICH, 1965, pp. XIII-246. Podestà di Torcello, Domenico Viglari (1290-1291), a cura di PAOLO ZOLLI, 1966, pp. XI-76. Duca di Candia, Quaternus Consiliorum (1340-1350), a cura di PAOLA RATTI VIDU- LICH, 1976, pp. XIII-225. Duca di Candia, Ducali e lettere ricevute (1358-1360; 1402-l405), a cura di FREDDY THIRIET, 1978, pp. XIII-237. Codex publicorum (Codice del Piovego), vol. I, a cura di BIANCA LANFRANCHI STRINA, 1985, pp. XXVIII-262. Le promissioni del Doge di Venezia dalle origini alla fi ne del Duecento, a cura di GISELLA GRAZIATO, 1986, pp. XX-185. Ambasciata straordinaria al Sultano d’Egitto (1489-1490), a cura di FRANCO ROSSI, 1988, pp. 377. Lettere di Vincenzo Priuli, capitano delle galee di Fiandra, al doge di Venezia (1521-1523), a cura di FRANCESCA ORTALLI, con appendice documentaria e indice di BIANCA LANFRANCHI STRINA, 2005, pp. XLVIII-135, con 8 tavv. fuori testo. Codex publicorum (Codice del Piovego), vol. II, a cura di BIANCA LANFRANCHI STRINA, 2006, pp. VIII-640, con 5 tavv. fuori testo. Duca di Candia. Quaternus consiliorum (1350-1363), a cura di PAOLA RATTI VIDULICH, 2007, pp. XXXII-457, con 3 tavv. fuori testo. Capitolare dei Consoli dei Mercanti (seconda metà del sec. XIV), a cura di MARCO MICHE- LON, 2010, pp. 104, 4 tavv. Cassiere della Bolla Ducale, Grazie, Registro n. 16 (1364-11372), anticamente Liber Gra- tiarum XIII, voll. I e II, a cura di STEFANO PIASENTINI, 2009, pp. XL-833, 3 tavv. Capitolare degli Uffi ciali al formento (metà del sec. XIV), a cura di FABIEN FAUGERON, 2013, pp. 128, con 4 tavv. fuori testo.

PROVA_SG.indd 376 22/02/16 12.46 SEZIONE II - ARCHIVI ECCLESIASTICI

DIOCESI TORCELLANA S. Lorenzo di Ammiana (1125-1199), a cura di LUIGI LANFRANCHI, 1947, pp. VIII-l50. S. Giovanni Evangelista di Torcello (1024-1199), a cura di LUIGI LANFRANCHI, 1948, pp. XX-220. DIOCESI CLODIENSE S. Giorgio di Fossone (1074-1199), a cura di BIANCA STRINA, 1957, pp. XVIII-47. Ss. Trinità e S. Michele Arcangelo di Brondolo, vol. II, Documenti (800-1199), a cura di BIANCA LANFRANCHI STRINA, 1981, pp. 546. Ss. Trinità e S. Michele Arcangelo di Brondolo, vol. III, Documenti (1200-1229), a cura di BIANCA LANFRANCHI STRINA, 1987, pp. 629. Ss. Trinità e S. Michele Arcangelo di Brondolo, vol. IV, Indice, a cura di BIANCA LAN- FRANCHI STRINA, 1997, pp. 306. DIOCESI CASTELLANA Ss. Secondo ed Erasmo (1089-1199), a cura di EVA MALIPIERO UCROPINA, 1953, pp. XXIV-162. S. Lorenzo (853-1199), a cura di FRANCO GAETA, 1959, pp. XLII-207. Ss. Ilario e Benedetto e S. Gregorio (819-1199), a cura di LUIGI LANFRANCHI e BIANCA STRINA, 1965, pp. LXX-235. S. Giorgio Maggiore, vol. II, Documenti (982-1150), a cura di LUIGI LANFRANCHI, 1967, pp. 457. S. Giorgio Maggiore, vol. III, Documenti (1160-1199), a cura di LUIGI LANFRANCHI, 1968, pp. 597. S. Giorgio Maggiore, vol. IV, Indice, a cura di LUIGI LANFRANCHI, 1986, pp. 231. Benedettini in S. Daniele (1046-1198), a cura di ELISABETH SANTSCHI, 1989, pp. LVI- 228. S. Maria Formosa (1060-1195), a cura di MAURIZIO ROSADA, 1972, pp. LI-81, con 1 tav. fuori testo. S. Giorgio Maggiore, vol. I, Inventario, a cura di BIANCA LANFRANCHI STRINA, 2016, pp. pp. XVI-384, con 13 tav. fuori testo SEZIONE III - ARCHIVI NOTARILI Benvenuto de Brixano, notaio in Candia (1301-1302), a cura di RAIMONDO MOROZZO DELLA ROCCA, 1950, pp. XI-277. Leonardo Marcello, notaio in Candia (1278-1281), a cura di MARIO CHIAUDANO e AN- TONINO LOMBARDO, 1960, pp. X-256. Moretto Bon, notaio in Venezia, Trebisonda e Tana (1403-1408), a cura di SANDRO DE’ COLLI, 1963, pp. IX-65. Zaccaria de Fredo, notaio in Candia (1352-1358), a cura di ANTONINO LOMBARDO, 1967, pp. X-150. Domenico prete di S. Maurizio, notaio in Venezia (1309-1316), a cura di MARIA FRAN- CESCA TIEPOLO, 1970, pp. XVI-500, con 1 tav. fuori testo. Nicola de Boateriis, notaio in Famagosta e Venezia (1355-1365), a cura di ANTONINO LOMBARDO, 1973, pp. XIII-439.

PROVA_SG.indd 377 22/02/16 12.46 Felice de Merlis, prete e notaio in Venezia ed Ayas (1315-1348), vol. I, a cura di ANDREI- NA BONDI SEBELLICO, 1973, pp. XXXIX-568, con 4 tavv. fuori testo. Felice de Merlis, prete e notaio in Venezia ed Ayas (1315-1348), vol. II, a cura di AN- DREINA BONDI SEBELLICO, 1978, pp. 391. Bernardo de Rodulfi s, notaio in Venezia (1392-1399), a cura di GIORGIO TAMBA, 1974, pp. XVI-505. Notaio di Venezia del sec. XIII (1290-1292), a cura di MANUELA BARONI, 1977, pp. X-260. Pietro Pizolo, notaio in Candia (1300), vol. I, a cura di SALVATORE CARBONE, 1978, pp. XIV-322. Pietro Pizolo, notaio in Candia, (1304-1305), vol. II, a cura di SALVATORE CARBONE, 1985, pp. 409. Servodio Peccator, notaio in Venezia e Alessandria d’Egitto (1444-1449), a cura di FRAN- CO ROSSI, 1983, pp. XIV-82. Quaderno di bordo di Giovanni Manzini, prete-notaio e cancelliere (1471-1484), a cura di LUCIA GRECO, 1997, pp. VIII-168. Susinello Marino notaio in Chioggia Minore (1348-1364), a cura di SERGIO PERINI, 2001, pp. 90. Stefano Bono, notaio in Candia (1303-1304), a cura di GAETANO PETTENELLO e SIMONE RAUCH, con una nota archivistica di MARIA FRANCESCA TIEPOLO, 2011, pp. 352, 5 tavv. Felice De Merlis, prete e notaio in Venezia ed Ayas (1315-1348), vol. III – Indici, a cura di ANDREA MOZZATO, 2012, pp. 192. SEZIONE IV - ARCHIVI PRIVATI Famiglia Zusto (1083-1199), a cura di LUIGI LANFRANCHI, 1955, pp. XXVI-111, con 1 tav. fuori testo. Lettere di mercanti a Pignol Zucchello (1336-1350), a cura di RAIMONDO MOROZZO DELLA ROCCA, 1957, pp. XIV-146. Libretto dei conti del pittore Tiberio Tinelli (1618-1633), a cura di BIANCA LANFRANCHI STRINA, con studi di ANDREA MOZZATO - REINHOLD C. MUELLER e GIOVANNA NEPI SCIRÈ, 2000, pp. XLV-79, con 12 tavv. fuori testo. SEZIONE V - FONDI VARI Zibaldone da Canal, manoscritto mercantile del sec. XIV, a cura di ALFREDO STUSSI, con studi di FREDERIC C. LANE, THOMAS E. MARSTON e OYSTEIN ORE, 1967, pp. LXXIX-162, con 23 tavv. fuori testo. Ragioni antique spettanti all’arte del mare et fabriche de’ vasselli, Manoscritto nautico del sec. XV, a cura di GIORGETTA BONFIGLIO DOSIO, con studi di PIETER VAN DER MERWE, ALVISE CHIGGIATO e DAVID PROCTOR, 1987, pp. XCIV-263. Pietro di Versi, Raxion de’ marineri, Taccuino nautico del XV sec., a cura di ANNALISA CONTERIO, 1991, pp. LIV-147. La Mariegola dell’arte della lana di Venezia (1244-1595), voll. I e II, a cura di ANDREA MOZZATO, 2002, pp. XXXVIII-806, con 11 tavv. fuori testo.

PROVA_SG.indd 378 22/02/16 12.46 La “Regula” bilingue della Scuola dei Calzolai Tedeschi a Venezia del 1383, a cura di LO- RENZ BÖNINGER, con uno studio linguistico di MARIA GIOVANNA ARCAMONE, 2002, pp. XLVI-68, con 6 tavv. fuori testo. Family Memoirs from (15th-17th Centuries), edited by JAMES S. GRUBB, with a contribution by ANNA BELLAVITIS, 2009, pp. LII-400, con 16 tavv. fuori testo. Le Mariegole delle arti dei tessitori di seta: i veluderi (1347-1474) e i samitari (1370-1475), a cura di SIMONE RAUCH, con saggi di LUCA MOLÀ e FRANCESCO ZAMPIERI, 2009, pp. CXLVI-256, 16 tavv. “Salariato” della nave Girarda-San Nicolò per il viaggio da Venezia alla Sardegna (1594- 1595), a cura di GIOVANNI PELLEGRINI, con un saggio di STEFANO PIASENTINI, 2012, pp. 188, con 8 tavv. e 2 carte, una a colori.

ELENCO CRONOLOGICO E PREZZI DEI VOLUMI EDITI

1 S. Lorenzo di Ammiana (1125-1199), a cura di L. 1947 pp. XVII-150 € 21,00 LANFRANCHI 02 S. Giovanni Evangelista di Torcello (1024-1199), a cura 1948 pp. XX-220 € 21,00 di L. LANFRANCHI 03 Benvenuto de Brixano, notaio in Candia (1301-1302), a 1950 pp. XI-277 € 21,00 cura di R. MOROZZO DELLA ROCCA 04 Ss. Secondo ed Erasmo (1089-1199), a cura di E. MA- 1953 pp. XXIV-162 € 21,00 LIPIERO UCROPINA 05 Famiglia Zusto (1083-1199), a cura di L. LANFRANCHI 1955 pp. XXVI-111, € 21,00 1 tav. 06 Lettere di mercanti a Pignol Zucchello (1336-1350), a 1957 pp. XIV-146 € 21,00 cura di R. MOROZZO DELLA ROCCA 07 S. Giorgio di Fossone (1074-1199), a cura di B. STRINA 1957 pp. XVIII-47 € 15,50 08 S. Lorenzo (853-1199), a cura di F. GAETA 1959 pp. XLII-207 € 21,00 09 Leonardo Marcello, notaio in Candia (1278-1281), a 1960 pp. X-256 € 21,00 cura di M. CHIAUDANO e A. LOMBARDO 10 Consiglio dei Dieci, Deliberazioni Miste, registri I-II 1962 pp. XIX-271, € 21,00 (1310-1325), a cura di F. ZAGO 2 tavv. 11 Cassiere della Bolla Ducale, Grazie, Novus Liber (1299- 1962 pp. XCIII-233, € 21,00 1305), a cura di E. FAVARO. Studio di C. G. MOR 2 tavv. 12 Moretto Bon, notaio in Venezia, Trebisonda e Tana (1403- 1963 pp. IX-65 € 15,50 1408), a cura di S. DE’ COLLI 13 Duca di Candia, Bandi (1313-1329), a cura di P. RATTI 1965 pp. XIII-246 € 21,00 VIDULICH 14 Ss. Ilario e Benedetto e S. Gregorio (819-1199), a cura di 1965 pp. LXX-235 € 21,00 L. LANFRANCHI e B. STRINA

PROVA_SG.indd 379 22/02/16 12.46 OPERE CITATE 380

15 Podestà di Torcello, Domenico Viglari (1290-1291), a 1966 pp. XI-76 € 15,50 cura di P. ZOLLI 16 Zibaldone da Canal, manoscritto mercantile del sec. XIV, 1967 pp. LX- € 31,00 a cura di A. STUSSI. Studi di F. C. LANE, T. E. MARS- XIX-162, 23 TON e O. ORE tavv. 17 S. Giorgio Maggiore, vol. II, Documenti (982-1150), a 1967 pp. 457 € 31,00 cura di L. LANFRANCHI 18 Consiglio dei Dieci, Deliberazioni Miste, registri III-IV 1967 pp. X-270 € 21,00 (1325-1335), a cura di F. ZAGO 19 Zaccaria de Fredo, notaio in Candia (1352-1358), a cura 1967 pp. X-150 € 21,00 di A. LOMBARDO 20 S. Giorgio Maggiore, vol. III, Documenti (1160-1199), a 1968 pp. 597 € 31,00 cura di L. LANFRANCHI 21 Domenico prete di S. Maurizio, notaio in Venezia (1309- 1970 pp. XVI-500, € 31,00 1316), a cura di M. F. TIEPOLO 1 tav. 22 S. Maria Formosa (1060-1195), a cura di M. ROSADA 1972 p. LI-81, € 15,50 1 tav. 23 Nicola de Boateriis, notaio in Famagosta e Venezia (1355- 1973 pp. XIII-439 € 31,00 1365), a cura di A. LOMBARDO 24 Felice de Merlis, prete e notaio in Venezia ed Ayas (1315- 1973 pp. XX- € 31,00 1348), vol. I, a cura di A. BONDI SEBELLICO XIX-568, 4 tavv. 25 Bernardo de Rodulfi s, notaio in Venezia (1392-1399), a 1974 pp. XVI-505 € 31,00 cura di G. TAMBA 26 Duca di Candia, Quaternus Consiliorum (1340-1350), a 1976 pp. XIII-225 € 21,00 cura di P. RATTI VIDULICH 27 Notaio di Venezia del sec. XIII (1290-1292), a cura di 1977 pp. X-260 € 21,00 M. BARONI 28 Pietro Pizolo, notaio in Candia (1300), vol. I, a cura di 1978 pp. XIV-322 € 26,00 S. CARBONE 29 Felice de Merlis, prete e notaio in Venezia ed Ayas (1315- 1978 pp. 391 € 31,00 1348), vol. II, a cura di A. BONDI SEBELLICO 30 Duca di Candia, Ducali e lettere ricevute (1358-1360; 1978 pp. XIII-237 € 21,00 1402-l405), a cura di F. THIRIET 31 Ss. Trinità e S. Michele Arcangelo di Brondolo, vol. II, 1981 pp. 546 € 31,00 Documenti (800-1199), a cura di B. LANFRANCHI STRI- NA 32 Servodio Peccator, notaio in Venezia e Alessandria d’Egitto 1983 pp. XIV-82 € 15,50 (1444-1449), a cura di F. ROSSI 33 Codex publicorum (Codice del Piovego), vol. I, a cura di 1985 pp. XXVIII-262 € 41,00 B. LANFRANCHI STRINA 34 Pietro Pizolo, notaio in Candia, (1304-1305), vol. II, a 1985 pp. 409 € 36,00 cura di S. CARBONE

PROVA_SG.indd 380 22/02/16 12.46 35 S. Giorgio Maggiore, vol. IV, Indice, a cura di L. LAN- 1986 pp. 231 € 31,00 FRANCHI 36 Le promissioni del Doge di Venezia dalle origini alla fi ne 1986 pp. XX-185 € 31,00 del Duecento, a cura di G. GRAZIATO 37 Ragioni antique spettanti all’arte del mare et fabriche de’ 1987 pp. XCIV-263 € 62,00 vasselli, Manoscritto nautico del sec. XV, a cura di G. BONFIGLIO DOSIO. Studi di P. VAN DER MERWE, A. CHIGGIATO e D. PROCTOR 38 Ss. Trinità e S. Michele Arcangelo di Brondolo, vol. III, 1987 pp. 629 € 46,50 Documenti (1200-1229), a cura di B. LANFRANCHI STRINA 39 Ambasciata straordinaria al Sultano d’Egitto (1489- 1988 pp. 377 € 62,00 1490), a cura di F. ROSSI 40 Benedettini in S. Daniele (1046-1198), a cura di E. 1989 pp. LVI-228 € 44,00 SANTSCHI 41 Pietro di Versi, Raxion de’ marineri, Taccuino nautico del 1991 pp. LIV-147 € 36,00 XV sec., a cura di A. CONTERIO 42 Consiglio dei Dieci, Deliberazioni Miste, registro V(1348- 1993 pp. XXVI-436 € 62,00 1363), a cura di F. ZAGO 43 Ss. Trinità e S. Michele Arcangelo di Brondolo, vol. IV, 1997 pp. 306 € 41,00 Indice, a cura di B. LANFRANCHI STRINA 44 Quaderno di bordo di Giovanni Manzini, prete-notaio e 1997 pp. VIII-168 € 36,00 cancelliere (1471-1484), a cura di L. GRECO 45 Libretto dei conti del pittore Tiberio Tinelli (1618-1633), 2000 pp. XLV-79, € 31,00 a cura di B. LANFRANCHI STRINA. Studi di A. MOZZA- 12 tavv. TO, R. C. MUELLER e G. NEPI SCIRÈ 46 Susinello Marino notaio in Chioggia Minore (1348-1364), 2001 pp. 90 € 21,00 a cura di S. PERINI 47 La Mariegola dell’arte della lana di Venezia (1244-1595), 2002 pp. € 65,00 voll. I e II, a cura di A. MOZZATO XXXVIII-806, 11 tavv. 48 La “Regula” bilingue della Scuola dei Calzolai Tedeschi a 2002 pp. XLVI-68, € 31,00 Venezia del 1383, a cura di L. BÖNINGER. Studio di 6 tavv. M. G. ARCAMONE 49 Lettere di Vincenzo Priuli, capitano delle galee di Fiandra, 2005 pp. XL- € 41,00 al doge di Venezia (1521-1523), a cura di F. ORTALLI. VIII-135, 8 Appendice e indice di B. LANFRANCHI STRINA tavv. 50 Codex publicorum (Codice del Piovego), vol. II, a cura di 2006 pp. VIII-640, € 60,00 B. LANFRANCHI STRINA 5 tavv. 51 Duca di Candia. Quaternus consiliorum (1350-1363), a 2007 pp. XX- € 40,00 cura di P. RATTI VIDULICH XII-457, 3 tavv. 52 Family Memoirs from Venice (15th-17th centuries), edited 2009 pp. LII-400, € 40,00 by JAMES S. GRUBB, with a contribution by ANNA 16 tavv. BELLAVITIS

PROVA_SG.indd 381 22/02/16 12.46 53 Cassiere della Bolla Ducale, Grazie, Registro n. 16 (1364- 2009 pp. XL-833, € 40,00 11372), anticamente Liber Gratiarum XIII, voll. I e II, 3 tavv. a cura di STEFANO PIASENTINI 54 Le Mariegole delle arti dei tessitori di seta: i veluderi (1347- 2009 pp. CXL- € 30,00 1474) e i samitari (1370-1475), a cura di SIMONE RAUCH, VI-256, 16 con saggi di LUCA MOLÀ e FRANCESCO ZAMPIERI tavv. 55 Capitolare dei Consoli dei Mercanti (seconda metà del sec. 2010 pp. 104, € 24,00 XIV), a cura di MARCO MICHELON 4 tavv. 56 Stefano Bono, notaio in Candia (1303-1304), a cura di 2011 pp. 352, € 38,00 GAETANO PETTENELLO e SIMONE RAUCH, con una 5 tavv. nota archivistica di MARIA FRANCESCA TIEPOLO 57 “Salariato” della nave Girarda-San Nicolò per il viaggio da 2012 pp. 188, € 28,00 Venezia alla Sardegna (1594-1595), a cura di GIOVANNI 8 tavv. PELLEGRINI, con un saggio di STEFANO PIASENTINI + 2 carte 58 Felice De Merlis, prete e notaio in Venezia ed Ayas (1315- 2012 pp. 192 € 22,00 1348), vol. III – Indici, a cura di ANDREA MOZZATO 59 Capitolare degli Uffi ciali al formento (metà del sec. XIV), 2013 pp. 128, € 24,00 a cura di FABIEN FAUGERON 4 tavv. 60 S. Giorgio Maggiore, vol. I, Inventario, a cura di B. LAN- 2016 pp. XVI-384 € 40,00 FRANCHI STRINA 13 tavv.

PROVA_SG.indd 382 22/02/16 12.46 PROVA_SG.indd 383 22/02/16 12.46 Finito di stampare nel mese di marzo 2016 dalla Grafica Editrice Romana S.r.l. Roma