Tabula Imperii Romani. Drobeta – Romula
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� TABVLA � IMPERII .·.·. l}OMANF � DROBETA ROMVLA SVCIDAVA https://biblioteca-digitala.rowww.cimec.ro IJI tf� / https://biblioteca-digitala.rowww.cimec.ro ACC ADEM IA D ELL A REPUBBLICA SOCI;ALIST A ROMANIA Ist ituto di Archeol ogia TABVLA IMPERII ROMANI Dro beta - Romula - Suci da va a cura di D. Tudor EDITURA ACADEMIEI REPUBLICII SOCIALISTE ROMANIA https://biblioteca-digitala.roB U Cwww.cimec.ro U R E Ş T 1, 1 9 6 5 1 N D 1 CE lnlroduzione .......................... Abbrevlazioni ............. ............... An lichi dati di carallere geografica e poli tico· amminislrali\'o .......................... A. Nomi di lribU . 8 B. Province . 8 C. Fi urni . .. .. .. 9 Localilă in cui sono avvenuti ritrovamenli archeologici . 1 O https://biblioteca-digitala.rowww.cimec.ro INT�ODUZIONE La presente carta, eseguita per la carta deli'lmpero Romana alia scala di 1: 1.000.000, contieue la provincia romana delia Dacia inferior a nord del Danubio, sotlomessa al dominio romana durante i secati Il e lll delt'era nostra. Questa provincia che si estendeva sul territorio deli'attuale Oltenia, ricevetle una organizzazione amministrativa propria, fra ill t8e il 1 t9 deli'e.n. Essa comprendeva la regi011e Ira il Danubio, i Carpazi meridionali, 1'011 e una parte deli'estremită sud orientale delia Transilvania. Questa parte, situata al di la dei Carpazi e limitata dai fiume Olt, dai fiume Negru, dai passo deii'Oituz (fina ad Anguslia) e dai ripiegamenta dei Carpazi, non e stata mai inserita in questa carta essendo entrata ben presta a far parte del territo rio delia Dacia superiore, sară quindi presentata neli'ambito delia carta di tale provincia. Al principio del sec. lll la Dacia inferiore (delta pro babilmente aliora Dacia Malvensis) si estese anche ad Oriente deii'Oii fino al limes Transalutanus e il nuova territorio rimase nelia sua organizzazione amministrativa finche, ali'epoca del regno di Filippo I'Arabo, fu abbando nato; aliora il confine- fu ritratto di nuovo al fiume Olt. Questo territorio compreso fra I'Oit e il limes Transalutanus, e stato inserito nella presente carta. La Dacia inferiore fu ahbandonata dai Romani quando si evacua l'intera provincia delia Dacia (271 dell'e.n.), ma sulia riva sinistra del Danubia si conservarono alcune teste di pante (Drobeta, Sucidava). Al tempo di Castan tina fu di nuovo occupata la zona pianeggiante a nord del Danubio, sino al vallo delta "Brazda lui Novac de Nord", costruito probabilmente da questo imperatore per segnare il limite settentrionale del suo dominio nella Dacia. Nelia presente carta sano state indicate tu((e le vestigia lasciate dalta dominazione romana nei due successivi periodi delia sua espansione su questo lerritorio (Traiano-Aureliano e i sec. IV-V deli'e.n.). Non sono stati invece indicati quegli oggetli (manete, diversi aggelti metallici, ecc.) che sona stati trasportati nel territorio delia Dacia inferiore prima delia conquista delia Dacia da parte di Traiano. Net territorio delia Dacia inferiore non e esistito nessun castra perma nente di legione, ma solo castri costruiti in pietra e terra per le truppe ausiliari. l castri sulia riva desira deii'Oit che farmavano il sistema di difesa delta oggi limes Alulanus, sono stati costruiti neli'intervallo di tempo fra Traiana e Antonino Pio e alcuni furono restaurati al principio del sec. lll dell'e.n. (Settimio Severa, Massimino Trace). l castri del limes Transalutanus https://biblioteca-digitala.rowww.cimec.ro sono fatli in maggioranza di terra ed hanno avuto una breve esistenza (Selli mio Severo- Fitippo I'Arabo). Non si e potulo indicare de!tagliatamente la tecnica delia costruzione per ciascun castro, poiche, nella maggioranza dei casi, le ricerche non sono ancora [i ni te. Per quel che riguarda gli abitati, essi hanno avuto un carattere urbana a Drobeta, Romula, Sucidava, Cioroiul Nou, Slăveni e Răcari (?), ma i titoti di municipium e di colonia li hanno ottenuto solo i primi due; gti altri sono rimasti nella condizione giuridico-amministrativa di viei. E stato accertalo che a causa delia situazione torhida delia Dacia, minacciata al di fuori da invasioni barbariche e all'interno dalie rivolte delia popolazione locale, tutli questi ahitati di carattere urbana hanno avulo nel loro ambito accamparnenti militari di difesa e anch'essi erano cinti da fortificazioni. Una speciale condi zione giuridico-amministrativa ha avulo Sucidava. Essa era il centro di un territorium Sucidavense con carattcre amministralivo-mititare per cui e stala manlenuta nello stato di vicus o semptice civi/as. La maggior parte di quesli abitati urbani e rurali delia Dacia inferiore si sono sviluppali su vecchi abi tati auloctoni daci eredilandone il nome (Dro heta, Sucidava, Acidava, Rusidava, Buridava, cec.). Purtroppo sulle tribil daciche delia Dacia inferiore non conosciamo se non le vaghe indicazioni offerteci da Tolomeo. Secondo le sue coordinate geografiche, V. Pârvan ha fissato le Iora posizioni territoriali (Aibocenses, Saldenses, Buri, Ciagisi, Potulatenses, ecc.). 1 cenlri romani delia Dacia inferiore hanno, nella maggioranza dei casi, il carattere rurale del vicus e spesso si sviluppano accanto a un castra romana. Sui loro nomi in generale non siamo informati dai materiale epigrafico e quello che sappiamo si limita alle indicazioni delia Tabula di Peutinger. Geogra ficamente questi cenlri ti incontriamo nella regione fertile pianeggiante e lungo le grandi arterie strada ti che costeggiavano le vallate dei fiumi. Pochis sime sono finora le nolizie che abbiamo sulle villae rusticae che dovettero certa essere numerose nella zona di pianura delia provincia. Le necropoti appaiono generalmente sui margini delle strade romane in prossimită dei centri rurati e urbani e sono costituite di soli ta da tumuli che ricoprono una tomba costruita in mattoni o un sarcofago di pietra. La regione, essendo ricca di fiumi e di sorgenti, non ha avuto bisogno di essere approvvigionata d'acqua per mezzo di acquedotti. Solo Drobeta e Romula hanno avuto acquedotli sollerranei, non piil !unghi di Km. 5, che fornivano un supplemento di acqua potabile a quesli centri di caratlere urbana. Finora non abbiamo nessuna testimonianza monumentale o epigrafica sull'esistenza di teatri o anfiteatri, la Iora mancanza sembra spiegabile col basso livello delia vita urbana. https://biblioteca-digitala.rowww.cimec.ro Invece lrequenti sono le lestimonianze relative ai bagni. Bagni di acque minerali si conoscono usati da Romani a Bala de Jos, Călimăneşti e Săcelul. Oi edifici balneari abbiamo avanzi presso molti castri e di essi si serviva solo la truppa. Impianti di bagni pubblici sono stati individuali per ora a Drobetş, a Romula e a Cioroiul Nou. Ca ve di pietra (calcare) da costruzione e da taglio sono csislite nel tcr· ritorio di Drobeta (Gura Văii, Brezni!a, Bahna, Verciorova, ecc). Molli centri delia pianura (Romula, Sucidava, Slăveni ecc.) importavano questo materiale dalia regiune al di lă del Danubio, dalia provincia delia Mesia inferiore. La provincla era povera di risorse minerarie. Non possiamo sapere se anche ali'epoca delia dominazione romana conlinuarono ad essere slruttate le miniere di rame di Baia de Aramă, atlive neli'etă del bronza e neli'epoca dacica. Ma certamen!e si utilizzarono le saline di Ocnele Mari dove questo minerale appariva alia superlicie del terreno. Quasi tutti i centri piit importanti possedevano labbriche di mattoni e legale, come prova il gran numero di bolii di caraltere civile e militare applicati su quesli prodolli. Un grande sviluppo ebbero anche le labbriche di vasi e lucerne di ceramica che esistevano nei cenlri piU importanti e nelle quali si imitavano i vasi di terra sigillata e le lucernc che si producevano nelie province occiden· !ali deli'impero romano. A Romula e stala provata anche l'esislenza di la· boratori in cui si incidevano gemme prevalentemenle di diaspro, di varia colore, e a Sucidava aveva preso sviluppo la lusione in piombo di diversi oggetti (specchi, pesi, rilievi votivi, ecc.). Le strade, nelia Dacia inleriore, seguivano il corso dei grandi fiumi anche in regioni poco accidentale. La strada piit importante per il suo valore economica c strategica e meglio studiata finora, e quella delia valiala del- 1'01! che coliegava la Dacia con la Mesia. Tutle le pieire miliari rinvenule nclia Dacia inleriore aparlengono a questa strada che fu piit voile riparala. L'ultima voita fu rifal!a da Coslanlino ncl lrallo Ira Sucidava e Romula. Delia strada chc atlraversava la provincia da occidenle a oricnte (Drobeta, Pelendava, Romula) si conoscono solo pochi resli, il suo percorso, come quello di altre strade minori, sară sludiato in seguito. La provincia e stata collegala alle regioni vicine per mezzo di piit ponli. 1 toponimi Pons Aluti e Pons Vetus ricordano l'esistenza di ponti suii'Oil. Sul Danubio, Ira la Dacia inferior e la Mesia si conoscono finora resti di !re ponti romani: quello di Traiano a Drobeta, quello di Costantino a Sucida va c il terzo (probabilmente costruilo da Corneliu Fusco) presso il viliaggio di Oriea. https://biblioteca-digitala.rowww.cimec.ro 1 nomi anlichi sono stati indicati nella carla sulla lestimonianza d1 dati epigraiici e, in loro mancanza, sulle indicazioni fornile dagli antichi itinerari nel caso in cui quesle corrispondano a ri!rovamenli archeologici sul luogo rispetlivo. In caso contrariu si e falto uso delia denominazione moderna del loponimo o dell'idronimo. 1 confini delia provincia, ad eccezione delia sua parte orientale, sono stati determinati dalla configurazione fisico geografica, dalla presenza di alti monli e di fiumi imporlanti. Resta ancora sospesa la questione del confine occidenlale delia Dacia inferiore e nello stadio attuale delle scoperle archeologiche non possiamo sapere se cenlri importanti carne Dierna (Orşova) e Admediam (Mehadia) entrassero o no nel suo lerritorio. 1 segni grafici adoperali in questa earia per indicare gli abitati e le diverse vesligia archcologiche, sono quelli gencralmenle usati per accordo internazionale nella redazione delia Tubu/a Imperii Romani.