Bruno Chersicla Cartoline di viaggio

A cura di Melitta Botteghelli Piergiorgio Mandelli

Testo introduttivo di Elvio Guagnini

ASTERIOS EDITORE L’occhio del viaggiatore Chersicla

di Elvio Guagnini

Tra le forme della letteratura di viaggio meno servivano anche a comunicare qualcosa in chi abitava considerate sono da un lato gli album fotografici da un nella nostra stessa città. altro lato le raccolte o gli album di cartoline illustrate. Vi erano cartoline con inquadrature “classiche”, dei Strumenti insostituibili, un tempo, per imparare la veri stereotipi, come quella di Napoli, con veduta del geografia. Ricordo ancora con quanto piacere andavo Vesuvio e pino in primo piano, o la piazza San Marco a trovare, nella casa dove abitavo da bambino, un di Venezia con i colombi. Potevano essere utilizzate vecchio signore che consideravo una sorta di nonno con ironia verso gli stessi stereotipi. I più esigenti onorario: un bel vecchio (lo consideravo tale ma forse, cercavano di spedire cartoline con angoli di visuale a pensarci bene, aveva allora meno anni di quanti o soggetti poco noti («Ti faccio vedere qualcosa che ne ho io, ora: la percezione dell’età, si sa, cambia non hai ancora visto»). Negli ultimi decenni, la cartolina con il tempo). Era stato funzionario della finanza, illustrata ha vissuto (sta vivendo) un periodo di minore forse intendente, ancora ai tempi del’Impero austro- fortuna. Spesso, sui girevoli di certi giornalai o tabaccai ungarico. Conservava ancora una splendida divisa di che le vendono, ne troviamo con retro ingiallito quelle che si utilizzavano per le cerimonie. Quando dal tempo (o magari impolverate per l’esposizione andavo da lui, mi raccontava molte cose bellissime prolungata in strada). I telefonini, oggi, hanno fatto una (era originario di Lussino) e poi, come regalo, mi concorrenza spietata al genere. La difficoltà cronica faceva vedere degli ordinati album di cartoline che il di trovare francobolli ha collaborato. Recentemente, figlio (comandante di nave) o altri familiari e amici, che un tabaccaio di una grande città del meridione mi ha navigavano, gli spedivano dai luoghi dei loro viaggi. guardato con insofferenza spedendomi alle poste per Erano ore che mi facevano sognare e nelle quali ho l’acquisto dei francobolli: «Cosa vuole, oggi non si cominciato a imparare e ad amare la geografia. scrive più. C’è la posta elettronica e il telefonino. Come Mentre le cartoline postali, ora scomparse, erano state mai lei scrive ancora cartoline?». messe in circolazione in Europa dagli anni Sessanta Anch’io sono rimasto scrittore di cartoline. Una volta, dell’Ottocento, le cartoline illustrate trovarono la qualcuno le usava per messaggi brevi. Anche per loro grande diffusione verso la fine dell’Ottocento ringraziare del dono di una pubblicazione. Alcuni in concomitanza con i progressi della fototipia. usavano la cartolina postale (per esempio, Benedetto Rappresentavano delle forme di messaggio più rapido Croce); altri (come Mario Fubini) la cartolina illustrata. rispetto alle lettere e vennero utilizzate anche per La cartolina postale permetteva messaggi più lunghi l’invio di messaggi ufficiali (come le famose cartoline (sul retro e su una parte del fronte). Quella illustrata precetto con cui si veniva chiamati alla visita di leva consentiva messaggi più brevi. Però, chi aveva una o all’arruolamento effettivo nell’esercito). Le cartoline grafia minuta ci poteva scrivere anche frasi più illustrate venivano utilizzate anche come strumento complesse. Era anche un modo per dare notizia di pubblicitario turistico (o altro) e come strumento di sé. Oggi ricevo cartoline da (e scrivo a) un gruppo propaganda (famose le cartoline illustrate di guerra ristretto di amici, a loro volta quasi tutti scriventi. molto adoperate dalla prima guerra mondiale). È una piccola cerchia di corrispondenti (e, a loro Le cartoline illustrate più comuni sono quelle che volta, acquirenti di francobolli) che si scrivono per recano immagini dei luoghi in cui ci si reca per ragioni le festività e/o in occasione di viaggi, soprattutto private, di lavoro, turistico, o altro. Quelle che servono a se importanti o curiosi. Anche i piccoli centri (o la far sapere, a chi si scrive, che si ha un pensiero per lei nostra stessa città) producono immagini interessanti (o per lui, o per loro se si tratta di un gruppo familiare) o inedite, degne di essere vedute (e condivise) dai anche stando lontani; per notificare il proprio viaggio, nostri amici. E allora si potrebbe dire che lo scrivere per condividere l’emozione per qualcosa che si è visto. cartoline è come adempiere a un rito di amicizia. Quando l’uso del telefono non era una pratica diffusa, E, ancora, bisognerebbe pure dire che, di fronte al

2 3 momento di crisi della cartolina illustrata tradizionale poco frequentate ecc.). La geografia odeporica di e già vista, stereotipa, c’è stata recentemente Bruno Chersicla è vasta: l’Italia delle grandi città e una ripresa di vitalità della stessa nella forma di dei piccoli centri; l’Europa; il Nord e il Sud America; il foto d’autore, talvolta anche sofisticate o rare – di Nord Africa; l’Asia. Moltissime le località testimoniate maggiore qualità, fuori dagli stereotipi – per lo più dalle cartoline. Altre immagini vi sarebbero, anche vendute in librerie di qualità. Ciò che ha rimesso fuori dal genere “cartoline”, documentate da schizzi e in movimento l’attività fotografica intorno alle città, disegni legati ai viaggi: com’è il caso dell’Argentina e mi musei, luoghi e monumenti particolari ecc. riferisco a ciò che so e che ho visto, ma probabilmente Tra gli amici dai quali ho ricevuto, per un lungo periodo, mi sfuggono altre situazioni odeporiche di Bruno. Un delle cartoline, è stato – in forma protagonistica – viaggio importante (presente anche nelle cartoline: Bruno Chersicla. In posizione protagonistica per la Vladivostok) ha dato luogo a un vero e proprio libro continuità, la qualità e particolarità delle cartoline e con commenti scritti e annotazioni dell’Autore delle per il tipo di messaggi accompagnatori. La particolarità tavole (Transiberiana. Appunti e disegni in viaggio, delle cartoline inviate da Bruno è che erano fatte da Cinisello Balsamo, Silvana, 2013). Bruno stesso. Fatte, stampate prima o durante il viaggio E, del resto, anche questo delle “cartoline di viaggio” (in qualche caso, come càpita, al ritorno). Progettate è un libro, dove i viaggi (cioè le cartoline) hanno una solitamente prima, come mi aveva detto Bruno, in vista data. E, pure questo, conferma la vocazione di Bruno della spedizione successiva, collegata al viaggio. (da sempre) a comporre opere che – magari attraverso In qualche caso, si trattava di immagini di ciò che tessere sparse – si configurano come esplorazioni Bruno voleva vedere o di come immaginava le cose complessive di territori di pertinenza di Chersicla (mi che voleva o avrebbe voluto vedere. riferisco a tanti testi importanti della sua bibliografia): la In ogni caso, si è sempre trattato di immagini speciali, di Joyce, i gesti ricorrenti della vita quotidiana, che volevano invitare alla condivisione ma anche alla la propria vita, la storia della propria famiglia, i caffè, riflessione su particolari aspetti dei luoghi visitati. Una la città. Tutti argomenti, questi, ai quali Chersicla ha caratteristica, certo, propria del rapporto comunicativo dedicato altrettanti libri. attraverso le cartoline illustrate. Ma sviluppata da Ho ancora in mente una conferenza di Bruno a Chersicla in modo eccezionale. Trieste (organizzata da me al Circolo della Cultura Un tempo, le cartoline si conservavano; e – e delle Arti) nella sala affollatissima della Biblioteca periodicamente – si estraevano dalle scatole in cui Statale, nella quale Bruno aveva fatto scorrere – per erano riposte (o si consultavano negli album di cui il suo pubblico – molte delle immagini di viaggio ho parlato all’inizio) e si scorrevano. Qualcuno lo fa corrispondenti a queste cartoline. E aveva, in qualche anche oggi; e – addirittura – c’è chi numera le cartoline modo, enunciato (direttamente e indirettamente) ricevute sì che si potrebbe tracciare una cronologia e giudizi e idee relative alle immagini che il viaggiatore una mappa dei viaggi dei diversi corrispondenti. si porta dentro e di cui è il regista. E aveva anche Per Bruno, scorrendo l’elenco delle sue “cartoline di discusso del fatto che tali immagini sono il frutto viaggio”, si può senz’altro fare qualche considerazione di una interazione complessa. Dove si intrecciano i sulla mappa delle destinazioni del viaggiatore: da pregiudizi (le immagini precostituite che – dentro di Agliate, Albenga, Amsterdam a Vienna, Viterbo, noi – rappresentano ciò che pensiamo, immaginiamo Warszava, Zoccorino. Da località anche piccole o abbiamo saputo da altri circa il luogo che visitiamo), (non per l’importanza che possono avere) a città di gli stereotipi (la rappresentazione topica di un luogo o più notevoli dimensioni fino alle metropoli. Senza di un territorio secondo immagini tramandate, magari preclusioni o scelte magari parziali o ristrette o mirate di colore) e l’esperienza, che nasce dal nostro contatto (tipo: località di dimensioni minori, fuori mano, diretto con il luogo, dal fatto che lo facciamo nostro,

4 5 impadronendoci delle immagini, della lingua, della Una splendida immagine di Brasilia definisce la città cultura, dei modi di vita, dei segni, degli alfabeti e dei come una «città “ideale” del potere» e l’immagine simboli che li rappresentano. simbolica ne enfatizza il carattere anche attraverso La cartolina, in questo senso, può diventare preziosa. il colore squillante e la stilizzazione del monumento Per esempio, per intrecciare suggestioni storiche, che ne rappresenta l’ufficialità. Salvo che, poi, nel culturali e impressioni soggettive utili a stimolare testo inviatomi, si inneggia a Rio come luogo dove l’interesse per un determinato soggetto. Non è un sarebbe bene trasferirsi. Una Berna rappresentata caso che uno dei più grandi del Novecento italiano, come una testa complessamente scomponibile (come Attilio Bertolucci, abbia voluto intitolare Cartoline certi “legni” di Chersicla) reca il seguente commento: illustrate una sua «eventuale raccolta dei suoi «Alla Mecca dell’astrattismo lirico». Qualche volta brevi scritti di viaggio» poi pubblicati in un libro (come per la “Fontana del Nettuno” di Marina di uscito postumo nel 2006 e curato splendidamente Loano) la cartolina annuncia e illustra l’immagine da Gabriella Palli Baroni (MUP-Monte Università di un’opera di Bruno stesso («Abbiamo acceso la Parma). Dove sono raccolti alcuni brevi articoli fontana”). Un’immagine in bianco e nero del MAXXI pubblicati sull’“Espresso” (1981-1984), un altro uscito di Roma viene così commentata (1/1/2001): «Caro separatamente nel 1986 e un inedito, di grande Elvio, il MAXXI/ ARCHITETTURA in forma di scultura/ interesse proprio per l’interazione tra informazione SCULTURA E PITTURA in forma di analisi delle malattie piana e accattivante e note poetiche personali. oscure del nostro tempo: le angosce del vivere per Dove, per parlare per lo più di luoghi vicini e cari morire». Un tango a Buenos Aires è definito come allo scrittore, la poesia si sposa alle immagini e «¡!Tango espectacular» (2009). La locomotiva con agli emblemi propri di quei luoghi. Ho voluto citare stella rossa sul fronte della macchina da Vladivostok Bertolucci, che mi è caro, per parlare delle cartoline di accompagna il messaggio: «10.000 km di verde Chersicla (che mi è ugualmente caro), dove l’autore – taiga». Un’immagine da Istanbul (2000) annuncia attraverso le immagini – compie un’operazione affine, evidentemente nuovi spostamenti in Turchia: «Vado tra poesia e racconto. a vedere cosa è rimasto del tempio di Artemide a Anche le “cartoline illustrate di Bruno si collocano Efeso del mio lontano cugino Chersifrone». Ma qui in questa linea. Dove la “vista”, il “contatto” con le l’immagine (turchesca) della cartolina con scimitarra cose si innestano sull’immaginazione preventiva, del guerriero di Istanbul contrasta con l’evocazione talvolta sul ricorso di immagini rappresentative classicheggiante della città ellenistico-romana viste altrove, sul proprio gusto grafico e coloristico. vicina a Smirne. Anche i colori, le posture, il disegno Ciò che dà una particolare fisionomia a questa pieno di ritmi o di linee che seguono il movimento singolare forma di diario autobiografico fatto da degli “spartiti” grafici di Bruno ci squadernano la tante immagini che sono altrettante sintesi. Per complessità di registri (lirico, ironico, umoristico, non dire, poi, del fatto che – talvolta – la cartolina, polemico, evocativo, riflessivo ecc.) del racconto di al momento dell’invio al destinatario, possa essere viaggio. Un racconto che nasce – evidentemente – da completata (nel retro rispetto all’immagine) da una accurata preparazione all’itinerario e alla cultura, importanti commenti dell’autore. Per esempio, una storia, modi di vita, monumenti, lingua, del luogo. Tutti Praga del 1998 viene commentata, nella cartolina commentati da altrettante inflessioni del linguaggio inviatami, con la seguente frase: «Una città come un di Chersicla squillanti, dimesse, lineari, espressive, immenso testo». Una cartolina dal Marocco, speditami grottesche, ecc. Dove segno, colore, posture, da Rabat (dove – nell’immagine di Chersicla – un richiami simbolici contribuiscono a offrire il punto cielo a strati, pesante, grava sulla figura della donna di intersezione quale si ritrova nell’occhio di questo con burqua), porta il commento: «Dal sole africano». viaggiatore acuto, attento, curioso.

6 7 Cartoline di viaggio

1959 1960 1961 Lignano Cividale Aquileia “Il minimo che si possa chiedere a uno Nel Tempietto oltre il ponte sul Natisone Nei mosaici del pavimento ondulato studente d’arte è che in vacanza si i longobardi hanno adornato le loro figure della basilica il vecchio intreccio disegni le cartoline”. con i panneggi della romanità. barbarico incornicia i simboli Dino Predonzani 1958 della cristianità.

8 9 1961 1962 1963 Salisburgo Ragusa Trento I bassorilievi in bronzo di Manzù per La fontana di Onofrio è un cilindro Trento e Trieste come Buda e Pest il portale centrale del duomo sono la con cupola in cotto, la sua forma con in mezzo un ponte. meraviglia dell’arte sacra contemporanea. ricorda un reliquiario. Si crede che dai 16 mascheroni uscisse acqua per ogni sortilegio.

1962 Jesenice Prima di giungere al lago di Bled in Jugoslavia, ho attraversato la più tetra e cupa delle città industriali del mondo. La strada, le case, le imposte sono dello stesso color grigio piombo.

10 11 1971 1971 Urbino Monaco di Baviera Nella grande reggia del dalmata Laurana Sotto le due pesanti torri della Marie c’è il più piccolo capolavoro di pittura, Kirche un memorabile “bagno” nella birra una tavoletta, la Flagellazione di Piero all’Oktober Fest. della Francesca.

1968 Macerata All’Arco di Macerata le prime sagome di legno dei cerambici invitano gli spettatori alla manipolazione, a cambiare da sè la mostra.

12 13 1974 1974 1976 Ravenna Rimini Ponza Il Mausoleo di Galla Placidia sembra Mi sono sempre chiesto perchè sia Nell’isola di Arturo Chersicla suona un gioiello girato al contrario. rimasta incompiuta la facciata del Tempio e canta. Malatestiano di Leon Battista Alberti, quei due mozziconi.....

1976 Vienna Alla Kapuziner Gruft di Neuer Markt Platz mi viene in mente il ritratto di un mio trisavolo disegnato con inchiostro di bacche di sambuco giacca bianca e pantaloni blu.

14 15 1977 1978 1978 Pompei Caorle Paestum I romani... anche con la religione I fari rotondi, i campanili quadrati. Qui c’è Le zanzare della malaria ci hanno dionisiaca ridevano del sesso. un campanile romanico rotondo, sembra conservato questo sito archeologico uno scherzo da marinai o un inganno integro, solo con qualche acciacco per i marinai.. del tempo.

1977 Venezia 1979 1980 1980 Punta della Dogana, La Salute, una Naxos Sebenico New York montagna di pietra sorretta da migliaia di pali di legno conficcati nel fondo marino. Il cane di Giancarlo Vigorelli, Berto, La cattedrale di San Giacomo nella città Al Carnegie Hall il grande Jerry Mulligan; bastardino senza creanza, si azzuffa natia di Nicolò Tommaseo dall’altra parte della città, forse nel Bronx, con i lupi delle ville. Solo Sciascia, si chiedono cosa sia quella testa di a Racalmuto, gli porta pazienza. legno trovata in una valigia scomparsa all’aeroporto Kennedy.

16 17 1982 1982 1983 Lecco Cefalu’ Paderno A casa dei Vassena, l’inventore del Una ventina di artisti chiamati da Milano Fascino delle costruzioni industriali batiscafo per esplorare le profondità per inventare avvenimenti. Le mura di fine ‘800. L’ardito ponte ad arco marine; nel 1948, prima del “Trieste” antiche dipinte al fosforo di giorno in ferro unisce le sponde della di Piccard. s’illuminano la notte. Re Ruggero su ruote Brianza con il bergamasco sulla gira spinto dai ragazzi nei vicoli intorno profonda gola dell’Adda. alla cattedrale.

1981 1981 Trani Umago Un cielo nero da temporale annunciato, Era il ‘65 l’ultima volta che mio padre la facciata della cattedrale illuminata tornò in Istria e mi espresse il desiderio da un ultimo raggio di sole. La luce di rivedere Umago. Forse qualche ricordo cambia Il significato alle cose, rinnova di giovinezza. le emozioni.

1983 1983 1984 Albenga Alassio Bari Porto sempre a casa una riserva dei baxin Una galleria d’arte in riva al mare ha Un viaggio di mille chilometri per riempire d’Albenga. Un bicchiere di Pigato da bere preso il nome antico dell’isola di fronte. di colori i saloni di BariExpo. Locorotondo sotto le torri del centro antico. Nelle profondità marine Norman Rockwell è un sito ma anche un vino che ben si dipinge le sirene per l’amico Menzani. sposa con il fritto di mare nelle taverne del porto.

18 19 1984 1986 1986 Livorno Omegna Termoli Con le teste false di Modigliani Pare che anche nel lago d’Orta si Il possente torrione del castello svevo la truffa stavolta è peggio, inganna nasconda un discreto mostro a forma alla bocca del porto, disegnato sulla il sogno. Diverte i mediocri. Diverte di serpente. Dietro il Duomo Spriano carta ricorda un mansueto pupazzo solo la cattiveria. stampa inediti del MAC. di pannolenci.

1985 1986 Bologna Bormio Se San Petronio fosse a Kuala Lumpur, Allo Stelvio l’aria è troppo rarefatta la facciata del duomo sarebbe per disegnare le fratture del ghiacciaio. completata sfolgorante di pietra d’Istria e marmi di Verona.

1987 1987 Muggia Otranto Base per altezza, un quadrato perfetto, Un frate artista, Pantaleone, verso la fine la geometria nascosta dove c’è armonia dell’XI secolo ha realizzato un mosaico creativa. che ricopre l’intero pavimento del duomo con immagini cristiane ed esoteriche.

20 21 22 23 1988 1988 1989 Matera Rutigliano Colorno Le abitazioni rupestri offrono motivi Città benedetta da Noè, grappoli giganti I preziosi arredi di Palazzo Farnese di stupefacente fascino per l’istintiva e succulenti come non ci sono al mondo. sono scomparsi. Nella vita c’è da sempre utilizzazione della conformazione del e in ogni latitudine chi costruisce terreno. e chi demolisce.

1988 Lubiana Basta un poeta per dare originalità a una città. I due ponti sul fiume sono un’opera 1987 d’arte di Plecnik così come il più magico Pavia e misterioso Camposanto. Un amico medico pavese molto tempo fa mi aveva recitato un curioso vecchio detto dialettale sul Ponte Coperto del Ticino che però ho scordato e mai più risentito.

24 25 1989 1989 Ancona Comacchio Architettura e geometria evidente, Lungo i canali le barche con le lampare il Pentagono è roba del Vanvitelli. aspettano la notte per portare al largo A parte Washington di pentagoni regolari i pescatori di cefali e anguille. ce ne sono pochi.

1990 Berlino Ai mercatini dietro l’Altare di Pergamo, una bandiera e una targa quadrilingue del Charlie Point.

26 27 1990 1990 1991 Lipsia Macherio Agliate Sulla Ritterstrasse , il più piccolo Una giornata in asilo, con i bambini Un chilometro esatto la distanza mercato del mondo vende su una a smontare e rimontare le più tra la Polveriera e la basilica romanica cassetta-tavolino due cetrioli piccole sculture. di San Pietro del decimo secolo. e tre patate.

1991 Londra L’immancabile draught beer al The Sherlock Holmes di Northumberland street.

28 29 1991 1992 Madrid Barcellona Niente spiega meglio il senso della morte La Sagrada Familia, un progetto degli spagnoli come il cimitero ipogeo impossibile, incompiuto, incompimibile. della Valle de los Caidos.

1992 Broadway A New York da un locale all’altro, come un’ubriacatura di Jazz. The Vanguard, Blue Note, Sweet Basil, Visiones... un’ultima volta con Tommy Flanagan.

30 31 32 33 1992 1992 Canossa Aprica La magia del passato è nell’aria e nella Su un verde pendio, sotto il Palabione, scena dei torrioni sgretolati, mancano prende il sole una donna di pietra di solo gli attori. nome Mariangela.

1992 Casablanca Inutile cercare il locale dove la bella Illsa ascolta As Time Goes By.

34 35 1992 1993 Crevalcore Zoccorino Il cuore caldo delle città è sempre Villa Rachetti, la pianta a U con le palme, dentro le mura. un triportico con i plutei in arenaria corrosi dal tempo, i camini a tortiglia, sembra Sicilia. 1992 1993 Losanna Basilea La “Lezione di geometria” alla Galleria Nel cilindro di Art Basel si possono Knapp ha colpito la fantasia del grande comprare gli ultimi acquarelli di Alberto Sartoris. e Lyonel Feininger.

36 37 1994 Las Vegas

1993 Una città paradiso dove si può Il Cairo tranquillamente morire giocando, o aspettare la fine distraendosi. Solo il Rockefeller Centre può competere con Cheope e Micerino.

38 39 40 41 1994 1994 1994 San Francisco Tirano Pier 39, il pontile degli invadenti Luglio torrido questo nei Chiostri Girato l’angolo il Santuario, al centro e chiassosi leoni marini. Non c’è fila di S.Domenico, una coltre di afa della piazza, imponente, sovrastante per la sala fumatori, filetti di pescecane sembra velare perfino i colori brillanti le case intorno, la facciata paurosa impanati, chips e birra. di cento sculture. in un giorno di pioggia.

1995 Prato 1995 1995 Bergamo Graz Su un ripido pendio un inverosimile opificio, come un santuario laico, ricorda In Piazza Vecchia a due passi dal Gli architetti in questi ultimi anni hanno la macchina di una tessitura. Duomo e dalla Cappella Colleoni, perso l’uso di riga e squadra, usano la sedersi all’antico caffè del Tasso. plastilina per progettare il Kunsthaus.

42 43 1995 1996 Malacca Calda e incandescente atmosfera, La città dalle case dipinte di rosso immersione nei ritmi jazz del Green Mill e dagli odori coloniali sembra dimentica sulla North Broadway. della storia.

1995 Todi Sulla collina di fronte a Todi, nella chiesa sconsacrata della Canonica, c’è lo studio di Dorazio, le sue trame colorate restituiscono l’illusione degli affreschi mancanti.

44 45 1996 1996 Nizza Atene Scultori smisurati, c’è un dito pollice L’Eretteo in restauro; i cannicci di Arman alto una dozzina di metri. coprono l’edificio, neanche stavolta posso disegnare le cariatidi di profilo.

1996 Porvoo Inverno al porto. Accanto alla nave bloccata nel ghiaccio un pescatore attraverso un buco nel mare attende paziente che il pesce abbocchi.

46 47 1996 Miami 1996 Kuala Lumpur Sul lungomare le case degli anni cinquanta, un po’ bizzarre per Le due torri Petronas sono unite la parentela con le codine delle a una certa altezza da uno skybridge Pontiac, Studebaker, Cadillac. in ferro, sembra che si stiano tenendo per non cadere.

48 49 50 51 1996 1997 1997 Singapore Madesimo Chartres Meglio non masticare chewing gum, In America i grattacieli si abbattono Vetrate a piombo con le più spirituali qui fa male. per vecchiaia, qui per pareri estetici scene della cristianità gotica. degli ambientalisti.

1997 Roma La città del Vaticano ha messo le ali con il papa viaggiatore. La Porta 1998 della Morte della Basilica, di Giacomo Eraclea Manzù, è la più emozionante opera Al tramonto sulla spiaggia, quasi sacra della modernità. alla bocca del Piave, le ombre lunghe trasformano la forma degli oggetti seriali della spiaggia in un ordine diverso, quasi metafisico.

52 53 1998 1998 1998 Grado Naquane Torino Marcello D’Olivo ha incurvato verso il le rocce scure e levigate per i camuni La città con un fiume importante, mare la facciata di palazzo Zipser forse sono come lavagne invitanti per incidere dono della natura che a Milano per incamerare il profumo delle risacche i simboli indelebili della loro credenza è mancato. e imprigionare i raggi del sole. e del proprio insediamento.

1997 Parigi Sulla piattaforma del Trocadero studenti musicisti dilettano i passanti per una 1998 1999 1999 moneta. Monaco Estoril Tallin Alcuni grattacieli sembrano composti Sulla spiaggia a leggere Simenon, La supponenza di una città che con dobloni d’oro sovrapposti. che del posto se ne intendeva. si crede Parigi

54 55 1999 1999 Tregasio Udine Il tempio neoclassico del Cagnola, Gino Valle e Dino Basaldella hanno a pianta rotonda, il timpano sorretto composto il più bello e antiretorico da quattro cariatidi. Fa stupore in dei monumenti italiani alla Resistenza, questo paesino. opera fine di integrazione delle arti.

1998 Praga Ho disegnato Franz Kafka con il cappello a bombetta, sullo sfondo quelle guglie aggressive e incombenti della chiesa di S. Maria di Týn.

56 57 1999 1999 New York Petra Ad ogni angolo di strada del Rockefeller le abitazioni rupestri per l’eterno Centre c’è un suonatore jazz anche riportano scolpite le memorie soltanto di tamburo, ma solista. di Atene e Roma.

58 59 1999 1999 2001 Pusiano Lisbona Gerba Caffè alla terrazza sul lago solo per la Sarà un innamoramento dell’adolescenza L’isola si chiamava Meninx, sembra mandarina. Sull’altra sponda la casa di “Lisboa antigua”, se ho ritratto Amalia fosse proprio l’isola dei Lotofagi Parini. Sullo sfondo lo squarcio industriale Rodriguez con la chitarra. del mitico Odisseo. nella montagna.

2000 Istanbul Fascino e grandezza di Bisanzio in Santa Sofia. Orribili quei tondi, intrusione di disturbo alla bellezza di un’altra civiltà.

60 61 62 63 2000 2000 2001 Marengo Portole Gradisca C’è ancora quel gigantesco “Platano” Alla Sagra di San Giovanni pochi La tappa del Giro d’Italia s’è fermata sotto il quale sembra si sia riposato ormai i rimasti; gli ultimi, i vecchi, qui per la prima volta. Napoleone dopo la battaglia. tornano per nostalgia. Vive la tradizione ad esaurimento.

2001 Amsterdam 2001 2001 Capalbio Gardone Nemo, una gigantesca prua di nave in cemento, nel suo corpo le strabilianti Dalla rocca scende verso il mare All’esterno un illuminato teatro stranezze della fisica, la tecnologia l’Intellighenzia italiana a prendere aperto sul lago, all’interno un teatro che ci cambia la vita, i sorprendenti il sole e a contarsi. dalle scenografie immaginifiche. giochi del software.

64 65 2002 2003 Cartagine Grisignana Quae mentem insania mutat? Dalla valle sembra Toscana ma il campanile del duomo con la cuspide in pietra su un tamburo ottagonale dice Istria.

2002 Siviglia A las cinco de la tarde el viento llevò los algodones...

66 67 2003 Nuova Delhi 2004 Danzica Gli elefanti operosi nelle strade della città portano sul deretano i catarifrangenti. La fortezza sulla penisola di Westerplatte resistette eroicamente ai bombardamenti della corazzata edesca Schleswig- Holstein. Ebbe quì inizio la seconda guerra mondiale.

68 69 2004 2004 2004 Auschwitz Varsavia Cracovia Nella stanza del tribunale per le Ogni dieci case nove hanno meno Tornando dall’antico quartiere ebraico esecuzioni mancano solo il registro di cinquant’anni. Kazimierz, sulla Lipowa, al 4 come nel e i timbri sul tavolo illuminato da una film di Spielberg, silenziosa, appare la lampadina con il piatto. fabbrica Schindler.

2004 Budapest Sulla Orszaghaz utca di Buda alta c’è un ristorante con un fitto pergolato aperto sulla strada, tavolini rotondi con mazzetti di fiori sulle tovaglie, tra i tavoli un violinista con panciotto rosso.

70 71 72 73 2004 2004 2004 Fiume Giussano Loano Sulla cupola della Torre Civica c’era, Sartirana, la villa della cultura, è Sul lungomare c’è un gatto gigante di simbolo della città, un’aquila bronzea custodita da Re Ruggero. Nella fonderia marmo, Gattobardo, nelle cui fauci si può che versa acqua da un’anfora, poi l’aquila Confalonieri è nata la più piccola scultura, infilare un libro; è un segnale di book diventò bicipite, poi fu tirata giù. un disco metallico che con un gesto crossing, un invito a piccoli e grandi di far diventa stella. girare i libri.

2005 Leningrado 2004 2005 La notizia dello sfratto dal mausoleo Rovereto Balatonfured sulla Piazza Rossa ha scatenato le ire del bolscevico. Ho portato alla galleria Pancheri il mio Ogni anno festeggia un poeta; sulle ritratto di Depero, a duecento metri placide acque del Balaton un piroscafo dal suo Museo. accoglie per un convivio scrittori, poeti e artisti. Al tramonto il premiato pianta un albero nel parco della città.

74 75 2005 2005 2006 Shanghai Trieste Civitanova Marche La sera, una nuvola avvolge il bar del Nella piazza del mercato di Ponterosso Sosta al sole sulla sabbia rosa in una città Jin Mao Tower al quarantunesimo piano. non ci sono più le venderigole. senza torri nè cattedrali. Sugli argini del Huangpu, sotto i grattacieli, la gente canta rock al karaoke.

2007 Berlino Potsdamer Platz è circondata da tre edifici di 12 piani; come se dovessero coprirsi dalla pioggia hanno aperto un 2006 2006 2006 gigantesco ombrello, una tensostruttura Monopoli Galway Dublino che protegge anche dai raggi di sole i tavoli di caffè e ristoranti che ricoprono Vele dipinte scivolano sulle acque del Nel quartiere vecchio, le case sono Nel quartiere di Rathgar al 41 di Brighton l’intera piazza. golfo, il vento gonfia le tele tradisce il dipinte da colori vivaci, tra i vicoli intricati, Square c’è la casa natia di segno, ingrossa e arrotonda le forme. in una strettoia c’è Bowling Green. (1882). Per alcune soluzioni sembra un Il 16 giugno, Bloomsday, le donne del edificio del primo novecento. rione offrono tè e biscotti ai visitatori nelle due strette stanzette della casa di Nora Bernacle.

76 77 2007 2007 2007 Pitigliano Castelleone Viterbo Come l’uomo costruiva senza Le strade della nostalgia che attraversano Passare nelle vie del più vero e integro sconvolgere la natura, anzi inserendosi le vie del centro storico ci raccontano rione medioevale della città con la sfruttando in simbiosi le bizzarrie il tempo che passa con le sue tracce. possibilità di incontrare Cimabue con della stessa. Abbellendo così anche Ogni oggetto rivela la sua data di nascita. la cassetta dei colori. le proprie opere.

2007 Dessau Il mito del Bauhaus, cercare le impronte di Walter Gropius e Theo Van Doesburg.

78 79 2007 2007 2007 Mosca Tomsk Baliesino Colonne panciute, colori sgargianti delle La parola ròbot è ceca. L’architetto ha Dove va il Capostazione la domenica cupole di san Basilio. In quanti modi trasferito alla facciata le apparenze in mezzo alla tundra siberiana? prende forma la spiritualità. curiose dell’uomo artificiale.

2007 Vladivostok E’ rossa bianca e blu la vecchia romantica locomotiva nera che oggi riposa nella stazione su di un binario morto.

80 81 2008 2008 Pordenone Tuscania Nuovi edifici coraggiosi nascono Immergersi dentro la città murata, a sorpresa intorno al vecchio, com’è niente si ripete nel percorso, dietro di una città viva. ogni angolo, ogni torre c’è sempre un’invenzione, un ingegno.

2008 Buenos Aires Alla Feria de SanTelmo, ad ogni angolo della grande piazza si suona si canta e si balla “Caminito” con la stessa cadenza di Jorge Cardoso.

82 83 2006 Rio de Janeiro O Brasil ñao é para principiantes.

2008 Rio de Janeiro Cici mesce nei barattoli di polistirolo la caipirinha per dissetare i bagnanti sulla spiaggia dell’Avenida Atlantica. Apre con il machete la bocca al cocco

2009 2008 Bahia Rio de Janeiro Camminando nelle stradine del Pelurinho Per strada mi aspetto sempre si sente ancora il ritmo dei tamburi che di incontrare Carmen Miranda. accompagnano il canto e il ballo sfrenato di Michael Jackson.

84 85 86 87 2009 2009 2009 Firenze Tarquinia Tolmezzo Un ridicolo tram, aerodinamico per Spirito etrusco gaudente, al museo Un critico ha notato che non c’è tagliare l’aria, sotto S.Maria del Fiore; ci sono i sarcofaghi singoli o un solo albero presente nelle opere è un peccato che Giotto non fosse matrimoniali, i secondi detti dei esposte a Palazzo Frisacco. riuscito a disegnare anche il tram. Vecchi Coniugi.

2010 Berna 2009 2009 2009 Davanti al museo Paul Klee nuotano Napoli Palmanova Ronchi dei Legionari gli orsi. Tutto è splendido e irreale. C’è anche una Napoli sotterranea. Sono andato a riguardarmi i libri di Una ricostruzione teatrale geometria sul come si fa a costruire nell’anniversario dell’impresa una città a forma di stella di nove lati. di Fiume con il mio D’Annunzio in persona.

88 89 2010 2010 Gorizia Loano La città ha celebrato il futurismo Abbiamo acceso la fontana. di frontiera, ho portato anche un mio ritratto di Filippo Tommaso Marinetti.

2012 Brasilia La città di Niemeyer a forma di uccello in volo.

90 91 Bruno Chersicla Elvio Guagnini Trieste, 1937–2013 Trieste, 1939

La sua formazione avviene all’Istituto Statale d’Arte per l’Arredamento e Professore emerito di Letteratura Italiana all’Università di Trieste, è la Decorazione della Nave e degli Interni di Trieste. Le sue prime opere condirettore di “Aghios. Quaderni di Studi Sveviani”. Tra i suoi libri più informali sono del 1958. In questi anni realizza anche opere sulle navi recenti sono Viaggi d’inchiostro. Note su viaggi e letteratura in Italia passeggeri Aurelia, Galileo Galilei, Raffaello, Eugenio C., Oceanic. (2000), Minerva nel regno di Mercurio (2 voll., 2001-2001), Una città Negli anni sessanta è tra i fondatori del gruppo triestino Raccordosei con d’autore. Trieste attraverso gli scrittori (2009), Il viaggio, lo sguardo, la Caraian, Cogno, Palcich, Perizi e Reina. Realizza in questi anni scenografie scrittura (2010). Diversi suoi interventi in riviste, in volumi miscellanei e costumi per il Teatro Stabile di Prosa di Trieste e per il Piccolo Teatro e prefazioni riguardano la letteratura italiana di viaggio, il rapporto tra di Milano dove vive dal 1966. Alla produzione delle prime opere informali letteratura e scienza nel Settecento italiano, la letteratura di frontiera, succede alla fine degli anni sessanta un periodo di sperimentazione nella la questione del “giallo” italiano e dei generi del mistero. Nel 2010 ha costruzione di particolari strutture lignee policrome, baroki, con sagome pubblicato il profilo complessivo Dal giallo al noir e oltre. Declinazioni del imperniate tra di loro e atte a potersi trasformare in altre forme con la poliziesco italiano. Alcuni suoi saggi recenti riguardano l’opera di Carlo partecipazione del fruitore. Tale intenzione rimarrà d’ora in avanti il suo Collodi, Edmondo De Amicis, Guido Ceronetti, Carlo Innocenzo Frugoni, elemento stilistico. Negli anni settanta alle soluzioni astratte subentra il romanzo militare, il rapporto tra letteratura e musica. una sorta di raffigurazione di forme geometriche, Lezione di Geometria, e in seguito –con Spitzenkongress– affronta il ritratto in particolare dei personaggi della cultura delle avanguardie storiche, formativi della sua identità: Klee, Tàpies, Svevo, Joyce, Klimt, Depero. Nel 1982, anno del centenario joyciano, esegue disegni e sculture a Trieste per È tornato Joyce. Nel 1986 realizza alcune grandi opere simboliche della città di Trieste per la mostra Trouver Trieste alla Conciergerie e al Beaubourg di Parigi. Dal 1992, partecipa al completamento della Chiesa dell’Annunciazione a Peregallo di Lesmo (MB) con la scultura dell’Annunciazione dietro all’altare, con il confessionale e con le stazioni della via Crucis. Nel 1994 presenta una grande mostra antologica nei Chiostri di S. Domenico di Reggio Emilia e nel 1997 al Civico Museo Revoltella di Trieste. Nel 2001 ha ottenuto il Guinness dei Primati per il dipinto più grande del mondo nella Piazza Unità d’Italia di Trieste, ideando un “happening” che ha coinvolto nell’esecuzione dell’opera oltre 4.700 persone. Tra le mostre più importanti degli ultimi anni le esposizioni di , Chicago, Lubiana, Miami, New York, Parigi, . Nel 2009 ha ricevuto il premio San Giusto d’Oro a Trieste, riconoscimento che viene annualmente assegnato a un triestino che ha reso onore alla sua città e che ha visto premiati nel passato, tra gli altri, Strehler, Luttazzi, Magris, Dorfles.

92 93 94 95 Bruno Chersicla Cartoline di viaggio

Tiratura in xxx copie, 30 delle quali con due opere originali di Bruno Chersicla. a cura di Melitta Botteghelli Piergiorgio Mandelli – testi di Elvio Guagnini fotografie di xxViganò?xx progetto grafico Basiq.it

©2020 Servizi Editoriali s.r.l. via Donizetti – 34133 Trieste

ISBN xxx stampato in Italia nel mese di febbraio 2020

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