DOSSIER USCITE MEDIA

agg. 11 giugno 2015

AGENZIE

10 giugno 2015  Difesa: Pinotti, dovere patriottico riutilizzo beni dismessi  Difesa, Pinotti: dismissioni immobiliari leva per lo sviluppo  DIFESA: PINOTTI PARTECIPA A PRESENTAZIONE PROGETTO '' VALORE PAESI - FARI''  TURISMO. DA DEGRADO A MODELLO SOSTENIBILITÀ, COSÌ... / VIDEO  Piano fari, 11 gioielli in concessione per hotel lusso  Fari a 5 stelle, demanio ne affitta 11 in Italia per farne hotel  TURISMO. DA DEGRADO A MODELLO SOSTENIBILITÀ, COSÌ RINASCONO FARI  Demanio: 11 fari in concessione fino a 50 anni  Agenzia Demanio: al via il progetto di valorizzazione dei fari italiani  Demanio affitta nove fari per 50 anni, diventano dimore turistiche  Demanio: nuova vita per gioielli coste,11 fari in concessione  FARI: FRANCESCHINI, VALORIZZARE ORIGINALITA' TURISMO ITALIANO  FARI: PINOTTI, BENI NON PIÙ UTILIZZATI DA DIFESA NELLA DISPONIBILITA' DEI CITTADINI  FARI: REGGI, COMPITO STATO E' TOGLIERLI DAL DEGRADO E RECUPERARLI  AGENZIA DEMANIO: AL VIA PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEI FARI ITALIANI  Valore Paese – Fari: l’Agenzia del Demanio presenta il progetto di valorizzazione dei fari italiani  DEMANIO: NOVE FARI DIVENTANO DIMORE TURISTICHE, IN AFFITTO PER 50 ANNI

7 GIUGNO 2015  Demanio: obiettivo valorizzazione, ora tocca a fari  Demanio, fari come alberghi di charme, pronto progetto

STAMPA

11 giugno 2015

 Sole 24 Ore Casa24 PluS - Destinazione turismo per i fari del Demanio - Undici fari pronti all'affitto  Italia OggI - Il Demanio affitta i fari  Messaggero - Da Levanzo al Giglio nuova vita per i fari  Mattino - Da Levanzo al Giglio nuova vita per i fari  Secolo XIX - La nuova vita dei fari italiani - Un futuro da hotel per 11 fari dismessi  Avvenire - Il Demanio fa cassa con i fari  Gazzetta del Mezzogiorno - Corsa all'«affitto» dei fari d'Italia  Repubblica Bari - San Domino il faro in vendita  Quotidiano del Sud - Una nuova vita per i fari Undici gioielli in concessione per farne hotel di lusso  Giornale di Sicilia - Turismo, quattro fari della Sicilia destinati a diventare hotel di lusso  Sicilia Siracusa - Nuova vita per due gioielli delle coste  Quotidiano di Sicilia - Aiutare l'economia dei territori con l'affitto degli antichi fari  Citta' Maiori - Un resort nel faro di Capo d'Orso  Corriere del Mezzogiorno Salerno- Forio e Maiori i fari che lo Stato vuole affittare per 50 anni  Corriere del Mezzogiorno Napoli- Concessione ai privati Forio e Malori i fari che lo Stato vuole affittare per 50 anni  Tirreno Grosseto - Il Faro delle Formiche apre at turismo  Tirreno Piombino-Elba - PATRIMONIO IN AFFITTO Non c'è l'Elba nella lista dei fari del Demanio  Repubblica Firenze - Il turismo fa da traino e il commercio vola: bene bar e ristoranti  Corriere di Maremma - Il Faro delle Formiche tornerà alla fruizione pubblica  Crotonese - Fari in concessione per 50 anni C'è anche quello di Capo Rizzuto  Gazzetta di Reggio-In concessione undici fari inutilizzati  Provincia – Pavese- In concessione undici fari inutilizzati  Gazzetta di Mantova - In concessione undici fari inutilizzati  Giornale di Brescia- Hotel di charme oppure ostelli sfiziosi? Nuova vita per 11 fari  Corriere delle Alpi- In concessione undici fari inutilizzati  Alto Adige- In concessione undici fari inutilizzati  Adige - Alberghi di lusso in undici fari  Trentino- In concessione undici fari inutilizzati  Arena - Undici fari in concessione: diverranno hotel, eremi, ostelli  Nuova Venezia-Mattino di Padova-Tribuna di Treviso - In concessione undici fari inutilizzati  Centro - In concessione undici fari inutilizzati

 Corriere Adriatico - Hotel e ostelli Undici fari in concessione  Nuova Sardegna - In concessione undici fari inutilizzati  Gazzetta del Sud - Patrimonio immobiliare del Demanio Progetti in corso

10 giugno 2015

 Tirreno Piombino-Elba - Faro elbano in affitto, oggi l'annuncio

9 giugno 2015

 Corriere Adriatico - Un progetto per valorizzare quello storico del Cardeto  Daily Telegraph - Buy a , help 's public purse

8 giugno 2015

 Messaggero - Un piano del demanio per trasformare 10 fari in hotel - Camera con vista dal faro  Corriere della Sera- Il sogno di dormire ospitati in un faro - Da Virginia Woolf a Consolo Quel sogno di gioia in vendita con i dieci fari del Demanio  Giorno - Carlino – Nazione - Fari ai privati per alberghi di charme - Fari trasformati in hotel di lusso Il governo fa cassa coi suoi gioielli  Repubblica Firenze - Ville, fari e caserme sos al Demanio - Lo Stato affitta il faro dell'Elba per un hotel di lusso  Tirreno Piombino-Elba- Il Demanio vuole dare in affitto anche un faro elbano  Gazzetta del Mezzogiorno- Dieci fari in vendita Lo Stato batte cassa - Fari in vendita, lo Stato batte cassa  Gazzetta del Mezzogiorno- Nasca in Puglia il primo museo - E ora nasca in Puglia il primo museo  Eco di Bergamo- Alberghi nei fari: il Demanio ne «concede» dieci  Piccolo- Demanio dieci fari in concessione  Gazzetta del Sud- Fari, parola chiave "valorizzazione"  Sicilia - Lo Stato fa cassa Fari e caserme in concessione a chi li ristruttura

WEB

11 GIUGNO 2015

 www.ansa.it - I fari, dormire tra i flutti non è più un sogno  www.giornaledellavela.com - Sognate di comprare un faro? Adesso potete farlo!

10 GIUGNO 2015

 www.repubblica.it - Fari, undici gioielli sulla costa in affitto per 50 anni: saranno ostelli o alberghi di lusso  http://www.repubblica.it/viaggi - I fari candidati a diventare strutture dell’ospitalità  http://www.repubblica.it/economia - Demanio, i fari in concessione per accoglienze di lusso  http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com - Nuova vita ai vecchi fari, il Demanio ne dismette 11: parte la caccia ai privati  www.italy24.ilsole24ore.com - Eleven rented through a 50-year long- lease  www.tgcom24.it - Piano fari, Demanio apre a privati: 11 gioielli in concessione per hotel di lusso  www.panorama.it - I fari d’Italia pronti a diventare hotel di lusso  www.lastampa.it - I fari saranno hotel di lusso: ecco gli 11 in concessione  www.huffingtonpost.it - Fari in libera concessione per 50 anni. Le vedette delle coste italiane in affitto al miglior offerente  www.italiaoggi.it - Alberghi nei fari dismessi. Il Demanio prepara 11 gare. Al via consultazione  www.ilghirlandaio.com - Valorizzazione, Demanio: ora è la volta dei fari  www.monitorimmobiliare.it - Demanio: parte il progetto di valorizzazione dei fari italiani  http://www.themeditelegraph.com - Ecco i fari che diventeranno hotel / IL CASO  http://www.borsaitaliana.it Agenzia Demanio: al via il progetto di valorizzazione dei fari italiani  http://www.ilvelino.it Il Demanio presenta un progetto di valorizzazione dei fari. Iniziativa da conciliare con recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo  http://www.awn.it AGENZIA DEL DEMANIO: I FARI POTRANNO DIVENTARE ALBERGHI  http://www.liberoquotidiano.it Nove fari diventano dimore turistiche, il Demanio li affitta per 50 anni  http://www.wallstreetitalia.com Nove fari diventano dimore turistiche, il Demanio li affitta per 50 anni  www.affaritaliani.it - Vivere in un faro non è più uno sogno. 11 gioielli in concessione per 50 anni  http://www.padovanews.it Nove fari diventano dimore turistiche. Il Demanio li affitta per 50 anni  http://www.siracusaoggi.it Il Faro di Capo Murro di Porco e quello di Brucoli presto “dimore turistiche”  http://newsboxitalia.blogspot.it NOVE FARI ITALIANI DIVENTANO DIMORE TURISTICHE  www.iltirreno.gelocal.it - Nuova vita per undici fari: da guardiani delle coste a hotel di lusso  www.iltirreno.gelocal.it - Non c’è l’Elba nella lista dei fari del Demanio  www.ecampania.it - Nuova vita per il Faro di Maiori e quello di Forio a Ischia  www.giglionews.it - Anche Fenaio e Capel Rosso tra gli 11 fari da trasformare  www.lacittadisalerno.gelocal.it - Il faro di Capo d'Orso potrebbe diventare un hotel  http://www.unionesarda.it/ Il Demanio fa cassa grazie ai fari  www.today.it Turismo, nuova vita per nove fari: il demanio li affitta per 50 anni  www.adnkronos.com - Nove fari diventano dimore turistiche, il Demanio li affitta per 50 anni  www.quotidiano.net - Lo Stato affitta 11 fari per il turismo  www.oggitreviso.it - Lo stato affitta i fari  www.agenziaimpress.it - Gite al faro. Lo Stato affitta per cinquant’anni. C’è anche un Oscar  www.napolitoday.it - Fari in affitto ai turisti, l'iniziativa del Demanio  www.piueconomia.it - Sviluppo economico e tutela dell'ambiente: i fari campani diventano dimore turistiche  www.allnews24.eu - VIVERE IN UN FARO NON È PIÙ UNO SOGNO. 11 GIOIELLI IN CONCESSIONE PER 50 ANNI  www.caffeinamagazine.it - Volete diventare guardiani del faro? Adesso si può! Basta affittarne uno dallo Stato...  www.lospillo.org - Volete diventare guardiani del faro? Adesso si può! Basta affittarne uno dallo Stato...  www.lameziaoggi.it - Demanio: 11 fari in concessione fino a 50 anni  www.giornali.gfpoint.com - FARI IN LIBERA CONCESSIONE PER 50 ANNI. LE VEDETTE DELLE COSTE ITALIANE IN AFFITTO AL MIGLIOR OFFERENTE (FOTO)  www.marketingdelterritorio.info- I FARI ABBANDONATI RINASCONO CON UN PROGETTO NAZIONALE PER TURISMO E CULTURA  www.ildispariquotidiano.it - Vacanze da sogno al Faro di Punta Imperatore? Possibile  www.ppan.it - Agenzia del Demanio, Ministero della Difesa e dei Beni Culturali insieme per promuovere la valorizzazione dei beni. No vendita ma concessione  www.tricasenews.it - AGENZIA DEL DEMANIO: I 33 FARI PUGLIESI POTRANNO DIVENTARE ALBERGHI.  www.mondointasca.org - Agenzia del Demanio: i fari diventeranno alberghi  www.ilvescovado.it - Maiori, faro di Capo d'Orso in vendita: al via operazione 'Valore Paese'  www.idealista.it - Al via “Valore Paese – Fari”: 11 beni pronti ad essere dati in concessione per 50 anni  www.ilgiunco.net - Faro delle Formiche: tornerà alla fruizione pubblica

7-9 GIUGNO 2015

 http://www.edilportale.com - Agenzia del Demanio: i fari potranno diventare alberghi  http://www.ilmetropolitano.it - Il Demanio italiano darà 10 fari in concessione ai privati  http://www.ilcirotano.it - Agenzia del Demanio: i fari potranno diventare alberghi  http://www.ondaradio.info - Il Demanio mette in vendita anche il faro di San Domino  http://www.ilghirlandaio.com - Valorizzazione, Demanio: ora è la volta dei fari  http://www.monitorimmobiliare.it - Agenzia del Demanio lancia piano per valorizzare i fari  http://news.immobiliare.it - Il Demanio cede fari in concessione  http://www.telegraph.co.uk- Italy sells off ancient lighthouses and fortresses to cut debt  http://www.tenews.it - Piano del Demanio per affittare i fari, c'è anche l'Elba  http://www.a-realestate.it/ - Demanio: obiettivo valorizzazione, ora tocca a fari  http://www.unionesarda.it - Demanio: obiettivo valorizzazione, ora tocca a fari 10 in concessione a privati per investimenti turistico-culturali  http://www.repubblica.it - Demanio, i fari in concessione per accoglienze di lusso  http://www.online-news.it - Demanio, obiettivo valorizzazione. Ora tocca ai fari

AUDIO – VIDEO  Radio Due GR2 ore 13.30 del 11/06/2015  Radio Uno GR1 ore 7 del 11/06/2015  CLASS CNBC -ITALIA OGGI TG ore 06.45 del 11/06/2015  TG5 ore 20 del 10/06/2015  TG Rete Oro ore 19,15 del 10/06/2015  TG3 ore 19 del 10/06/2015  RDS - Good News ore 17.40 del 10/06/2015  IL QI TV – TG del 10/06/2015  TG3 ore 19.35 del 09/06/2015  TV Centro Marche – TG ore 19.30 del 09/06/2015  TG2 ore 20.30 del 07/06/2015  TG5 ore 20 del 07/06/2015 ANSA, mercoledì 10 giugno 2015, 19:37:01 Difesa: Pinotti, dovere patriottico riutilizzo beni dismessi

(ANSA) - ROMA, 10 GIU - "Come indicato nelle linee programmatiche del mio dicastero, al momento del mio insediamento, considero un dovere patriottico riutilizzare in modo proficuo il patrimonio immobiliare militare non piu' in uso". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che ha preso parte oggi alla presentazione del progetto ' Valore Paese - Fari'. Il progetto di dismissione immobiliare attuato dal ministero attraverso la societa' in-house Difesa Servizi punta a valorizzare immobili non piu' utili alle esigenze militari ma che possono diventare fonte di lavoro, spazi di vivibilita', di ricchezza e di crescita del paese. Immobili tra i quali rientrano anche i fari della Difesa, che, osserva il ministero, "da oggi potranno essere destinati a una nuova vita: dimore per un turismo all' insegna della natura, della cultura e dell' ambiente". Il progetto - che interessa la rete di fari che si trovano in Sicilia, , Puglia e Toscana - e' stato realizzato dall' Agenzia del Demanio di concerto con il ministero della Difesa e gli altri enti territoriali interessati, con l' obiettivo di sottrarli al degrado e, al contempo, fornire una importante occasione di sviluppo per il territorio. In merito ai diversi fari che le Difesa ha messo a disposizione, il ministro ha spiegato che "quelli utilizzati dalle Forze armate sono stati conservati e tutelati con attenzione" e che nell' ottica di un utilizzo duale, potranno essere ancora validi per le esigenze della Difesa. (ANSA).

AskaNews, mercoledì 10 giugno 2015, 19:19:54 Difesa, Pinotti: dismissioni immobiliari leva per lo sviluppo

Il ministro a convegno su fari come strutture da riconvertire Roma, 10 giu. (askanews) - "Come indicato nelle linee programmatiche del mio dicastero, al momento del mio insediamento, considero un dovere patriottico riutilizzare in modo proficuo il patrimonio immobiliare militare non più in uso". Lo ha ribadito oggi il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, che ha preso parte alla presentazione del progetto "Valore Paesi - Fari", che si è svolta all' Associazione della Stampa Estera a Roma. Il ministro ha, quindi, indicato, come un "valore patriottico" il progetto di dismissione immobiliare attuato dal Dicastero attraverso la società in-house Difesa Servizi, con il quale si intende valorizzare immobili non più utili alle esigenze militari. Immobili, è stato spiegato oggi, tra i quali rientrano anche i fari della Difesa, che potranno essere destinati a una nuova vita, ad esempio, come dimore per un turismo all' insegna della natura, della cultura e dell' ambiente. L' iniziativa è stata presentata dal Direttore dell' Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini e del Sottosegretario del Mef Pier Paolo Baretta. Il progetto interessa la rete di fari che si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana. "Un gioco di squadra - ha sottolineato il Ministro Pinotti - che tra i risultati concreti già raggiunti ha citato la consegna della caserma Gonzaga alla Città di Firenze, avvenuta nelle scorso settimane". In merito ai diversi fari che le Difesa ha messo a disposizione, il Ministro ha spiegato che "quelli utilizzati dalle Forze armate sono stati conservati e tutelati con attenzione" e che nell' ottica di un utilizzo duale, potranno essere ancora validi per le esigenze della Difesa.

ADNKRONOS, mercoledì 10 giugno 2015, 19:13:01 DIFESA: PINOTTI PARTECIPA A PRESENTAZIONE PROGETTO '' VALORE PAESI - FARI''

Ministro Difesa, ' progetto di dismissione immobiliare valore patriottico'

Roma, 10 giu. (AdnKronos) - Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha preso parte oggi alla presentazione del progetto '' Valore Paesi - Fari'', che si è svolta all' Associazione della Stampa Estera. Lo riferisce in una nota il ministero della Difesa

Un valore patriottico. Così il ministro Pinotti ha definito il progetto di dismissione immobiliare attuato dal dicastero attraverso la società in-house Difesa Servizi, con il quale si valorizzano immobili non più utili alle esigenze militari ma che possono diventare fonte di lavoro, spazi di vivibilità, di ricchezza e di crescita del paese. Immobili tra i quali rientrano anche i fari della Difesa, che da oggi potranno essere destinati a una nuova vita: dimore per un turismo all' insegna della natura, della cultura e dell' ambiente.

Il progetto "Valore Paese" nasce per favorire il recupero del patrimonio pubblico di pregio, non più considerato in termini di costo per la collettività ma come leva di sviluppo territoriale e sociale. '' Come indicato nelle linee programmatiche del mio dicastero, al momento del mio insediamento, considero un dovere patriottico riutilizzare in modo proficuo il patrimonio immobiliare militare non più in uso'', ha spiegato il ministro. (segue)

ADNKRONOS, mercoledì 10 giugno 2015, 19:13:07 DIFESA: PINOTTI PARTECIPA A PRESENTAZIONE PROGETTO '' VALORE PAESI - FARI'' (2)

(AdnKronos) - Il progetto - che interessa la rete di fari che si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana - è stato realizzato dall' Agenzia del demanio di concerto con il ministero della Difesa e gli altri enti territoriali interessati, con l' obiettivo di sottrarli al degrado e, al contempo, fornire una importante occasione di sviluppo per il territorio. Una sinergia che, nel più ampio progetto per la valorizzazione del patrimonio pubblico italiano, sta già dando i suoi frutti.

'' Un gioco di squadra'', ha sottolineato il ministro Pinotti, che tra i risultati concreti già raggiunti ha citato la consegna della caserma Gonzaga alla Città di Firenze, avvenuta nelle scorso settimane. In merito ai diversi fari che le Difesa ha messo a disposizione, il ministro ha spiegato che '' quelli utilizzati dalle forze armate sono stati conservati e tutelati con attenzione'' e che nell' ottica di un utilizzo duale, potranno essere ancora validi per le esigenze della Difesa.

Di rilievo, in tal senso, il lavoro svolto dalla società Difesa Servizi e dalla "Task Force per la valorizzazione e la dismissione degli immobili della Difesa". La struttura, fortemente voluta dal Ministro, costituisce un punto di riferimento certo e immediato per Enti e Istituzioni interessati al patrimonio immobiliare del Dicastero.

DIRE, mercoledì 10 giugno 2015, 18:25:37 TURISMO. DA DEGRADO A MODELLO SOSTENIBILITÀ, COSÌ... / VIDEO

(DIRE) Roma, 10 giu. - Undici fari, undici luoghi abbandonati ma dal fascino indiscutibile, tornano a nuova vita come dimore per un turismo all' insegna della natura, della cultura e dell' ambiente. Un progetto di valorizzazione, ma anche di tutela, che punta a rilanciare l' economia dei territori e a generare lavoro attraverso concessioni di lungo periodo a favore di idee imprenditoriali "innovative e sostenibili, che sappiano conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico". Sicilia, Campania, Puglia e Toscana, parte da qui ' Valore Paese - Fari', l' iniziativa presentata oggi nella sede della stampa estera, a Roma, dal direttore dell' agenzia del Demanio, Roberto Reggi, alla presenza del sottosegretario al ministero dell' Economia, Pierpaolo Baretta, e dei ministri della Difesa e dei Beni culturali e del Turismo, Roberta Pinotti e Dario Franceschini. Con loro, anche Donatella Bianchi, madrina del progetto e presidente del Wwf Italia. "E' un progetto bellissimo- ha detto Franceschini- i fari, spesso abbandonati ma meravigliosi, possono diventare un pezzo fondamentale di quel disegno di turismo sostenibile su cui l' Italia deve puntare", anche per accogliere quel "turismo internazionale". Il ministro ha poi tenuto a dire che "si evitera' assolutamente il rischio di speculazione edilizia perche' il valore di questi beni e' conservarli cosi' come sono. Nessuna speculazione, ma valorizzazione dei fari". E sara' proprio il Mibact a svolgere un' azione di garanzia sulla salvaguardia dei siti attraverso il monitoraggio dei progetti che verranno selezionati per le concessioni degli immobili messi a disposizione dal Demanio. Gia' pronti per essere valorizzati, il faro di di Brucoli ad Augusta (Sr), il faro di Murro di Porco a Siracusa (Sr), il faro di Capo Grosso nell' Isola di Levanzo - Favignana (Tp), il faro di Punta Cavazzi ad Ustica (Pa), il faro di Capo d' Orso a Maiori (Sa), il faro di Punta Imperatore a Forio d' Ischia (Na), il faro di San Domino alle Isole Tremiti (Fg) e i due beni sull' Isola del Giglio (Gr) proposti dal ministero della Difesa, il faro Punta del Fenaio e il faro di Capel Rosso. A questi primi nove, si aggiungono altri due siti della Difesa, quello dell' isola delle Formiche (Grosseto) e dell' isola Capo Rizzuto (Crotone). "Era un dovere dello Stato sottrarre al degrado questi luoghi- ha detto Reggi- avevamo due possibilita': usare risorse pubbliche, ma erano limitate, e coinvolgere i privati in un partenariato con il pubblico per favorire progetti di valorizzazione". Da oggi e fino al 10 agosto, il Demanio avviera' una consultazione pubblica online che avra' il compito di raccogliere idee e proposte (da tutti i soggetti interessati, dalle amministrazioni pubbliche agli imprenditori) per orientare i bandi di gara che verranno pubblicati il prossimo autunno, per concludersi a inizio 2016. Le concessioni avranno una durata massima di 50 anni. Oltre a salvare dal degrado i fari, dal progetto "potremmo aspettarci circa 7-800 mila euro l' anno dai canoni. Ma- ha precisato Reggi- una stima precisa e' impossibile". Un' operazione che per Baretta "va sotto il capitolo del federalismo demaniale in senso lato. Il rapporto tra patrimonio e debito- ha aggiunto- non e' basato sull' alienazione, ma sulla valorizzazione dei siti attraverso lunghe concessioni e il rapporto tra pubblico e privato". Insieme ai primi undici, ci sono altri 40 fari di proprieta' dello Stato "pronti per essere messi in rete", oltre ad altri dieci in uso al ministero della Difesa. "C' e' sempre stata l' idea che bisognava mettere i beni, belli ma non piu' utilizzati dalla Difesa, a disposizione della comunita'. Da quando sono ministro- ha aggiunto Pinotti- questo e' un obiettivo ' patriottico'. I fari sono un luogo magico, noi abbiamo la possibilita' di continuare a farli funzionare per la Marina, perche' il segnalamento si fa a distanza, ma nello stesso tempo renderli dei luoghi unici".

ANSA, mercoledì 10 giugno 2015, 18:22:04 Piano fari, 11 gioielli in concessione per hotel lusso

Demanio apre a investimenti privati, si punta a valorizzazione (ANSA) - ROMA, 10 GIU - Nell' antichita' erano considerati tra le meraviglie del mondo, oggi potrebbero diventare hotel extralusso, eremi o ostelli. I fari hanno sempre avuto un fascino particolare, capaci - dal Colosso di Rodi al faro di Alessandria - di incantare l' immaginario collettivo. Ora i gioielli che costellano le coste italiane potrebbero passare dallo stato di abbandono e degrado in cui spesso si trovano ad una nuova destinazione come dimore di charme o residenze per fini religiosi o spirituali. La trasformazione sara' resa possibile dal progetto dell' Agenzia del Demanio per la concessione ad investitori privati di 11 fari che potrebbero rinascere proprio come nuovi alberghi turistici all' insegna della natura, della cultura e dell' ambiente, oltre che del lusso. L' operazione coinvolge alcuni dei piu' begli avamposti tra terra e mare delle Regioni del Centro-Sud, dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia. La lista dei fari pronti ad essere dati in concessione e' infatti lunga: si va dal Faro di Brucoli ad Augusta (in provincia di Siracusa) a quello di Murro di Porco a Siracusa, da Capo Grosso nell' Isola di Levanzo (Trapani) a Punta Cavazzi ad Ustica, da Capo d' Orso a Maiori (Salerno) al Faro di Punta Imperatore a Forio d' Ischia (Napoli), fino a quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull' Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone). "L' attivita' di segnalamento rimarra' - assicura il ministro Roberta Pinotti - non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo". Lo strumento utilizzato per la valorizzazione sara' la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio, in una logica di partenariato pubblico-privato, ha spiegato il direttore dell' Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, a beneficio di tutta la collettivita'. Finora un' operazione analoga e' stata sperimentata solo per Capo Spartivento, in Sardegna, per cui il Demanio incassa un canone di concessione di 100.000 euro l' anno. Fatte le dovute proiezioni, considerando quindi che non tutti gli 11 fari da oggi papabili si trasformeranno necessariamente in resort di lusso come quello sardo, l' Agenzia si aspetta di ricavare dall' operazione 700.000-800.000 euro l' anno. "Quello presentato oggi - ha proseguito Reggi - e' un primo blocco. Ci sono altri 40 fari gestiti dal Demanio e qualche altra decina in uso al ministero della Difesa che potrebbero essere pronti ad essere messi in rete". Da oggi parte quindi la prima fase di consultazione pubblica di due mesi per mettere a punto i bandi di gara da pubblicare in autunno e da concludere a inizio 2016. (ANSA).

La Presse, mercoledì 10 giugno 2015, 17:53:35 LPN - Fari a 5 stelle, demanio ne affitta 11 in Italia per farne hotel

Roma, 10 giu. (LaPresse) - Da sentinelle ad hotel con vista sul mare: l' Agenzia del demanio affitterà a cittadini o ed enti privati, per un massimo di 50 anni, 11 fari dismessi, ma funzionanti, di proprietà dello Stato, per farne luoghi turistici.

"Quattro di questi saranno messi a disposizione dal ministero della Difesa", ha annunciato questa mattina il ministro Roberta Pinotti, nella conferenza stampa di presentazione del progetto. "Alle forze armate - ha aggiunto - questi beni non servono più. È nostro dovere, direi patriottico, valorizzare questi luoghi magici in disuso".

I fari di cui si parla sono, in ordine alfabetico, ad Augusta, alle Formiche di Grosseto, a Ischia, all' Isola del Giglio - due -, all' Isola di Capo Rizzuto, all' Isola di Levanzo, a Maiori, a Siracusa, alle Tremiti, a Ustica: da oggi fino al 10 agosto è aperta una consultazione online per raccogliere suggerimenti e proposte di riutilizzo degli impianti in questione.(Segue).

La Presse, mercoledì 10 giugno 2015, 17:53:50 LPN - Fari a 5 stelle, demanio ne affitta 11 in Italia per farne hotel - 2 -

Roma, 10 giu. (LaPresse) - In autunno saranno indetti i bandi di gara veri e propri, tramite i quali sarà aggiudicata la concessione. Dagli investimenti privati si prevede per lo Stato un ritorno economico di centinaia di migliaia di euro: "Il Faro Capo Spartivento, che in Sardegna è già diventato un hotel di lusso - spiega il direttore dell' Agenzia del demanio, Roberto Reggi - paga un canone annuo di circa 100 mila euro. Se lo moltiplichiamo per il numero complessivo dei fari disponibili ricaviamo già una cifra importante".

Un' ottima soluzione per il sottosegretario all' Economia e alle Finanze Per Paolo Baretta: "In un primo periodo si era parlato di ripagare il debito pubblico vendendo 15 miliardi di risorse del nostro patrimonio. Ma perché alienare le nostre ricchezze senza provare prima a valorizzarle?".

Per il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini al riutilizzo dei fari deve seguire quello "delle caserme, delle case cantoniere e delle vecchie ferrovie".

DIRE, mercoledì 10 giugno 2015, 16:17:21 TURISMO. DA DEGRADO A MODELLO SOSTENIBILITÀ, COSÌ RINASCONO FARI

(DIRE) Roma, 10 giu. - Undici fari, undici luoghi abbandonati ma dal fascino indiscutibile, tornano a nuova vita come dimore per un turismo all' insegna della natura, della cultura e dell' ambiente. Un progetto di valorizzazione, ma anche di tutela, che punta a rilanciare l' economia dei territori e a generare lavoro attraverso concessioni di lungo periodo a favore di idee imprenditoriali "innovative e sostenibili, che sappiano conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico". Sicilia, Campania, Puglia e Toscana, parte da qui ' Valore Paese - Fari', l' iniziativa presentata oggi nella sede della stampa estera, a Roma, dal direttore dell' agenzia del Demanio, Roberto Reggi, alla presenza del sottosegretario al ministero dell' Economia, Pierpaolo Baretta, e dei ministri della Difesa e dei Beni culturali e del Turismo, Roberta Pinotti e Dario Franceschini. Con loro, anche Donatella Bianchi, madrina del progetto e presidente del Wwf Italia. "E' un progetto bellissimo- ha detto Franceschini- i fari, spesso abbandonati ma meravigliosi, possono diventare un pezzo fondamentale di quel disegno di turismo sostenibile su cui l' Italia deve puntare", anche per accogliere quel "turismo internazionale". Il ministro ha poi tenuto a dire che "si evitera' assolutamente il rischio di speculazione edilizia perche' il valore di questi beni e' conservarli cosi' come sono. Nessuna speculazione, ma valorizzazione dei fari". (SEGUE)

DIRE, mercoledì 10 giugno 2015, 16:17:26 TURISMO. DA DEGRADO A MODELLO SOSTENIBILITÀ, COSÌ RINASCONO FARI - 2 -

(DIRE) Roma, 10 giu. - E sara' proprio il Mibact a svolgere un' azione di garanzia sulla salvaguardia dei siti attraverso il monitoraggio dei progetti che verranno selezionati per le concessioni degli immobili messi a disposizione dal Demanio. Gia' pronti per essere valorizzati, il faro di di Brucoli ad Augusta (Sr), il faro di Murro di Porco a Siracusa (Sr), il faro di Capo Grosso nell' Isola di Levanzo - Favignana (Tp), il faro di Punta Cavazzi ad Ustica (Pa), il faro di Capo d' Orso a Maiori (Sa), il faro di Punta Imperatore a Forio d' Ischia (Na), il faro di San Domino alle Isole Tremiti (Fg) e i due beni sull' Isola del Giglio (Gr) proposti dal ministero della Difesa, il faro Punta del Fenaio e il faro di Capel Rosso. A questi primi nove, si aggiungono altri due siti della Difesa, quello dell' isola delle Formiche (Grosseto) e dell' isola Capo Rizzuto (Crotone). "Era un dovere dello Stato sottrarre al degrado questi luoghi- ha detto Reggi- avevamo due possibilita': usare risorse pubbliche, ma erano limitate, e coinvolgere i privati in un partenariato con il pubblico per favorire progetti di valorizzazione". (SEGUE)

DIRE, mercoledì 10 giugno 2015, 16:17:33 TURISMO. DA DEGRADO A MODELLO SOSTENIBILITÀ, COSÌ RINASCONO FARI - 3 -

(DIRE) Roma, 10 giu. - Da oggi e fino al 10 agosto, il Demanio avviera' una consultazione pubblica online che avra' il compito di raccogliere idee e proposte (da tutti i soggetti interessati, dalle amministrazioni pubbliche agli imprenditori) per orientare i bandi di gara che verranno pubblicati il prossimo autunno, per concludersi a inizio 2016. Le concessioni avranno una durata massima di 50 anni. Oltre a salvare dal degrado i fari, dal progetto "potremmo aspettarci circa 7-800 mila euro l' anno dai canoni. Ma- ha precisato Reggi- una stima precisa e' impossibile". Un' operazione che per Baretta "va sotto il capitolo del federalismo demaniale in senso lato. Il rapporto tra patrimonio e debito- ha aggiunto- non e' basato sull' alienazione, ma sulla valorizzazione dei siti attraverso lunghe concessioni e il rapporto tra pubblico e privato". Insieme ai primi undici, ci sono altri 40 fari di proprieta' dello Stato "pronti per essere messi in rete", oltre ad altri dieci in uso al ministero della Difesa. "C' e' sempre stata l' idea che bisognava mettere i beni, belli ma non piu' utilizzati dalla Difesa, a disposizione della comunita'. Da quando sono ministro- ha aggiunto Pinotti- questo e' un obiettivo ' patriottico'. I fari sono un luogo magico, noi abbiamo la possibilita' di continuare a farli funzionare per la Marina, perche' il segnalamento si fa a distanza, ma nello stesso tempo renderli dei luoghi unici".

AGI, mercoledì 10 giugno 2015, 15:42:53 Demanio: 11 fari in concessione fino a 50 anni

(AGI) - Roma, 10 giu. - Lo Stato affittera' 11 fari fino a 50 anni a operatori in grado di sviluppare un progetto turistico "dall' elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettivita'". Il progetto intitolato ' Valore Paese-Fari' e' stato presentato oggi nella sede della stampa estera dal direttore dell' agenzia del Demanio, Roberto Reggi, dai ministri della Difesa e dei Beni culturali e del turismo, rispettivamente Roberta Pinotti e Dario Franceschini e dalla presidente del Wwf Italia nonche' madrina dell' iniziativa, Donatella Bianchi. (AGI) Rma/Mau/Msc (Segue)

AGI, mercoledì 10 giugno 2015, 15:43:07 Demanio: 11 fari in concessione fino a 50 anni (2)

(AGI) - Roma, 10 giu. - I fari si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana e sono: il faro di Brucoli ad Augusta, il faro di Murro di Porco a Siracusa, il faro di Capo Grosso nell' Isola di Levanzo-Favignana, il faro di Punta Cavazzi a Ustica, il faro di Capo d' Orso a Maiori, il faro di Punta Imperatore a Forio d' Ischia, il faro di San Domino alle Isole Tremiti, il faro Punta del Fenaglio, il faro di Capel Rosso, il faro di Capo Rizzuto e, infine, quello delle Isole Formiche. Gli ultimi quattro sono stati messi a disposizione dal ministero della Difesa. Si stima che dall' affitto di questi fari, ormai inutilizzati, lo Stato potra' ricavare tra 700 e 800 mila euro l' anno. "Molti dei beni del ministero della Difesa - ha spiegato Pinotti - non servono piu', quindi ben vengano progetti, come questo, tesi a valorizzare il nostro patrimonio pubblico". "Questa iniziativa - ha aggiunto Franceschini - e' assolutamente in linea con la strategia del Mibact di valorizzare le ricchezze del patrimonio culturale italiano". (AGI)

RADIOCOR, mercoledì 10 giugno 2015, 14:54:11 Agenzia Demanio: al via il progetto di valorizzazione dei fari italiani

Reggi: fino a 700-800mila euro l' anno da canoni concessione

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 10 giu - Al via "Valore Paese - Fari", il progetto dell' Agenzia del Demanio per la valorizzazione dei fari come dimore turistiche. I primi beni dello Stato che entrano a far parte della "rete dei fari" sono undici, di cui quattro del ministero della Difesa, e si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana. Dopo una consultazione pubblica per raccogliere idee e proposte di utilizzo delle strutture (da oggi e fino al 10 agosto tramite form su www.agenziademanio.it), in autunno verranno pubblicati i bandi di gara che si concluderanno a inizio 2016. "Sulla scorta della positiva esperienza di Capo Spartivento, ci aspettiamo un incasso da canoni di concessione per alcune centinaia di migliaia di euro l' anno: si puo' arrivare a 700-800 mila euro", ha spiegato il direttore dell' Agenzia del Demanio, Roberto Reggi.

AskaNews, mercoledì 10 giugno 2015, 14:46:39 Demanio affitta nove fari per 50 anni, diventano dimore turistiche

Per rilanciare l' economia dei territori e generare lavoro Roma, 10 giu. (askanews) - Nove fari a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all' insegna della natura, della cultura e dell' ambiente: nove location uniche per contribuire a rilanciare l' economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell' affitto di lungo periodo. Parte da qui Valore Paese-Fari, l' iniziativa presentata dal direttore dell' Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di PierPaolo Baretta, sottosegretario al ministero dell' Economia, Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, ministro della Difesa, durante l' evento presso la sede dell' Associazione della stampa estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia. Si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della "rete dei fari": il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell' Isola di Levanzo - Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d' Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d' Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull' Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso. Obiettivo del progetto, informa l' Agenzia del Demanio, è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un' idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall' elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. (Segue)

AskaNews, mercoledì 10 giugno 2015, 14:46:49 Demanio affitta nove fari per 50 anni, diventano dimore... - 2 -

Roma, 10 giu. (askanews) - In quest' ottica, l' Agenzia del Demanio avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell' autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria. L' iniziativa si inserisce nel più ampio circuito di Valore Paese, il progetto dell' Agenzia del Demanio per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano attraverso la sinergia tra i settori del turismo, dell' arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale. In tal senso, il recupero del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e degli Enti locali viene considerato non più solo in termini di costo per la collettività, ma anche significativa leva di sviluppo territoriale e sociale. Valore Paese è promosso dall' Agenzia del Demanio in collaborazione con Invitalia e Anci - Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione di altri soggetti pubblici (Ministero della Difesa, Mibact, Mise, Conferenza delle Regioni e Province autonome) e privati (Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare).

ANSA, mercoledì 10 giugno 2015, 14:05:36 Demanio: nuova vita per gioielli coste, 11 fari in concessione

Dalla Toscana alla Sicilia, spazio ad investimenti privati (ANSA) - ROMA, 10 GIU - Nuovi hotel di charme, ma anche ostelli ben piu' spartani o possibili residenze per fini religiosi o spirituali. Parte oggi il progetto dell' Agenzia del Demanio per la concessione ad investitori privati di 11 fari che potrebbero rinascere proprio come nuove dimore turistiche all' insegna della natura, della cultura e dell' ambiente, oltre che del lusso. Il progetto coinvolge alcuni dei gioielli delle coste italiane, dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia. (ANSA).

ANSA, mercoledì 10 giugno 2015, 15:10:06 Demanio: nuova vita per gioielli coste, 11 fari in concessione (2)

(ANSA) - ROMA, 10 GIU - La lista dei fari pronti ad essere dati in concessione e' lunga: si va dal Faro di Brucoli ad Augusta (in provincia di Siracusa) a quello di Murro di Porco a Siracusa, da Capo Grosso nell' Isola di Levanzo (Trapani) a Punta Cavazzi ad Ustica, da Capo d' Orso a Maiori (Salerno) al Faro di Punta Imperatore a Forio d' Ischia (Napoli), fino a quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull' Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone). "L' attivita' di segnalamento rimarra' - assicura il ministro Roberta Pinotti - non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo". Lo strumento utilizzato per la valorizzazione sara' la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio, in una logica di partenariato pubblico-privato, ha spiegato il direttore dell' Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, a beneficio di tutta la collettivita'. Finora un' operazione analoga e' stata sperimentata solo per Capo Spartivento, in Sardegna, per cui il Demanio incassa un canone di concessione di 100.000 euro l' anno. Fatte le dovute proiezioni, considerando quindi che non tutti gli 11 fari da oggi papabili si trasformeranno necessariamente in resort di lusso come quello sardo, l' Agenzia si aspetta di ricavare dall' operazione 700.000-800.000 euro l' anno. "Quello presentato oggi - ha proseguito Reggi - e' un primo blocco. Ci sono altri 40 fari gestiti dal Demanio e qualche altra decina in uso al ministero della Difesa che potrebbero essere pronti ad essere messi in rete". Da oggi parte quindi la prima fase di consultazione pubblica di due mesi per mettere a punto i bandi di gara da pubblicare in autunno e da concludere a inizio 2016. "Siamo passati da una logica di alienazione del patrimonio pubblico ad una logica di valorizzazione in cui rientra il piu' ampio progetto di federalismo demaniale che sta gia' dando i suoi frutti", ha evidenziato il sottosegretario al Mef, Pier Paolo Baretta. L' obiettivo, ha concluso il ministro di Beni Culturali, Dario Franceschini, e' attirare in Italia un nuovo turismo di qualita', "non mordi e fuggi, ma che punta all' eccellenza di cui l' Italia e' ricca". (ANSA).

globalpress, mercoledì 10 giugno 2015, 14:00:54 FARI: FRANCESCHINI, VALORIZZARE ORIGINALITA' TURISMO ITALIANO

ROMA (AGG) - 10 GIU - "Siamo di fronte ad un progetto nuovo ed ambizioso. Sono soddisfatto del fatto che il Progetto Fari individui un modello di turismo che vada a valorizzare tutta l' originalità e la peculiarità del turismo italiano". Queste le parole del Ministro dei Beni Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, nel corso della presentazione del progetto "Valore Paese-Fari", l' iniziativa dell' Agenzia del Demanio per il recupero e la valorizzazione di 9 fari italiani. "Tutti vogliono venire in Italia, e dobbiamo gestire questi flussi turistici valorizzando tutta la bellezza italiana - aggiunge - questa è una esigenza ed un obiettivo, assieme anche alla costruzione di turismo sostenibile. La bellezza dell' Italia è ovunque, e va' valorizzata anche dove non si era pensato fino ad ora".

globalpress, mercoledì 10 giugno 2015, 14:00:51 FARI: PINOTTI, BENI NON PIÙ UTILIZZATI DA DIFESA NELLA DISPONIBILITA' DEI CITTADINI

ROMA (AGG) - 10 GIU - "L' idea era quella di mettere i beni belli del nostro paese, non più utilizzati dalla Difesa nella disponibilità dei cittadini. I fari sono luoghi magici e abbiamo la possibilità di far sognare l' Italia attraverso loro.Non dismettiamo il patrimonio, ma lo rendiamo utile ed attrattivo. Il passaggio più complicato è stato superare la destinazione d' uso, è stata una cosa complicata perché e' stato necessario anche il coinvolgimento degli enti locali". Queste le parole del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nel corso della presentazione del progetto "Valore Paese-Fari", l' iniziativa dell' Agenzia del Demanio per il recupero e la valorizzazione di 9 fari italiani, nel sottolineare come questi beni rimarranno patrimonio dello Stato.

globalpress, mercoledì 10 giugno 2015, 13:21:05 FARI: REGGI, COMPITO STATO E' TOGLIERLI DAL DEGRADO E RECUPERARLI

ROMAI (AGG) - 10 GIU - "Da quando non esiste piu' la figura del guardiano del faro, i nostri beni stanno via via andando in degrado. Compito dello Stato, quindi, è quello di toglierli dal degrado e recuperarli, avevamo due possibilità: investire con denaro pubblico, oppure coinvolgere il privato, ed abbiamo scelto questa seconda strada". È quanto afferma il Direttore dell' Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, nel corso della presentazione del progetto "Valore Paese-Fari", l' iniziativa dell' Agenzia del Demanio per il recupero e la valorizzazione di 9 fari italiani. "Ci aspettiamo, attraverso la consultazione online, di mettere a punto , grazie a questi suggerimenti, il bando finale. Dovremmo poi - aggiunge - tenere conto anche del parere del Ministero dei Beni Culturali perche siamo di fronte a dei luoghi che vanno salvaguardati e chi avrà intenzione di fare speculazione può scordarselo. La prima rete è formata da 9 fari, ma ne abbiamo altri 40 di proprietà dello stato che potremo valorizzare successivamente".

globalpress, mercoledì 10 giugno 2015, 13:20:55 AGENZIA DEMANIO: AL VIA PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEI FARI ITALIANI

ROMA (AGG) - 10 GIU - 9 fari a cui regalare nuova vita come per un turismo all' insegna della natura, della cultura e dell' ambiente, 9 location uniche per contribuire a rilanciare l' economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell' affitto di lungo periodo. Parte da qui "Valore Paese-Fari", l' iniziativa presentata dal Direttore dell' agenzia del Demanio, Roberto Reggi, alla presenza del Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini e del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana o primi beni dello Stato che entrano a far parte della " rete dei fari": il Faro di Brucoli ad Augusta, il Faro di Murro di Porco a Siracusa, il Faro di Capo Grosso nell' isola di Levanzo, il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica, il Faro di Capo d' Orso a Maiori, il Faro di Punta Imperatore a Forio d' Ischia, il Faro di San Domino alle Isole Tremiti e i due beni sull' isola del Figlio proposti dal Ministero della Difesa, il Faro di Punta del Fenaio e il Faro di Capelli Rosso. Obiettivo del progetti è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un' idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sara' la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili ad operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall' elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. In quest' ottica l' Agenzia del Demanio avvia oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercati, imprenditori e possibili futuri concessionari.

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Economia

10/06/2015 13:15 - Valore Paese – Fari: l’Agenzia del Demanio presenta il progetto di valorizzazione dei fari italiani Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico.

Nove fari a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente: nove location uniche per contribuire a rilanciare l’economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell’affitto di lungo periodo. Parte da qui Valore Paese – Fari, l’iniziativa presentata dal Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di PierPaolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia.

Si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari”: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull’Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso. Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico- privato, a beneficio di tutta la collettività. In quest’ottica, l’Agenzia del Demanio avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on- line su www.agenziademanio.it , nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria. L’iniziativa si inserisce nel più ampio circuito di Valore Paese, il progetto dell’Agenzia del Demanio per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano attraverso la sinergia tra i settori del turismo, dell’arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale. In tal senso, il recupero del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e degli Enti locali viene considerato non più solo in termini di costo per la collettività, ma anche significativa leva di sviluppo territoriale e sociale. Valore Paese è promosso dall’Agenzia del Demanio in collaborazione con Invitalia e ANCI - Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione di altri soggetti pubblici (Ministero della Difesa, MiBACT, MiSE, Conferenza delle Regioni e Province autonome) e privati (Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare).

Tutte le informazioni su Valore Paese – Fari sono disponibili su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata al progetto accessibile direttamente dalla Home Page del sito.

ADNKRONOS, mercoledì 10 giugno 2015, 13:00:32 DEMANIO: NOVE FARI DIVENTANO DIMORE TURISTICHE, IN AFFITTO PER 50 ANNI

Aperta consultazione pubblica fino al 10 agosto

Roma, 10 giu. (AdnKronos) - Nove fari a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all' insegna della natura, della cultura e dell' ambiente: nove location uniche per contribuire a rilanciare l' economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell' affitto di lungo periodo. Parte da qui Valore Paese - Fari, l' iniziativa presentata dal Direttore dell' Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di PierPaolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell' Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l' evento presso la sede dell' Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia.

Si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della '' rete dei fari'': il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell' Isola di Levanzo - Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d' Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d' Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull' Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso.

Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un' idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall' elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. (segue) ADNKRONOS, mercoledì 10 giugno 2015, 13:00:39 DEMANIO: NOVE FARI DIVENTANO DIMORE TURISTICHE, IN AFFITTO PER 50 ANNI (2)

(AdnKronos) - In quest' ottica, l' Agenzia del Demanio avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari.

I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell' autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria.

L' iniziativa si inserisce nel più ampio circuito di Valore Paese, il progetto dell' Agenzia del Demanio per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano attraverso la sinergia tra i settori del turismo, dell' arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale. In tal senso, il recupero del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e degli Enti locali viene considerato non più solo in termini di costo per la collettività, ma anche significativa leva di sviluppo territoriale e sociale. Valore Paese è promosso dall' Agenzia del Demanio in collaborazione con Invitalia e Anci - Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione di altri soggetti pubblici (ministero della Difesa, Mibact, Mise, Conferenza delle Regioni e Province autonome) e privati (Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare).

ANSA, domenica 7 giugno 2015, 16:03:39 Demanio: obiettivo valorizzazione, ora tocca a fari

10 in concessione a privati per investimenti turistico-culturali (ANSA) - ROMA, 7 GIU - Che si tratti di caserme, ospedali, scuole, teatri o ex colonie sui litorali, l' obiettivo e' quello di recuperare, valorizzare e riutilizzare gli immobili pubblici finiti nel dimenticatoio ma che potrebbero invece rappresentare, in tempi di spending review e di necessaria riduzione del debito, importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico. Le iniziative e i progetti messi in campo dal governo, grazie al braccio dell' Agenzia del Demanio, si sono moltiplicati in questi anni e sono arrivati ora anche ai fari, avamposti di terra incastonati spesso in panorami e vedute mozzafiato, ampiamente "sfruttabili" a livello turistico e culturale. Lo Stato e' pronto a darne in concessione ai privati dieci, alcuni nelle piu' belle isole italiane, dall' Elba alle Eolie, replicando qualche caso di successo gia' sperimentato in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all' estero. L' idea, che verra' ufficialmente presentata dal Demanio nei prossimi giorni, e' proprio quella di sollecitare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni "di lungo periodo". Il progetto "ValorePaese", in cui il Piano Fari si inserisce, prevede una durata delle concessioni anche di 50 anni. Un lasso di tempo tale, dunque, da garantire l' investimento. L' esempio a cui ispirarsi e' quello dei "Paradores" in Spagna e delle "Pousadas" in Portogallo, in grado di coniugare l' attrazione e l' accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Valorizzazione e' del resto la parola chiave anche del progetto "Proposta Immobili 2015", in cui circa 700 immobili di enti locali ed enti pubblici, tra ville, castelli, ex ospedali o mercati ortofrutticoli, verranno vagliati e censiti per potenziali dismissioni o trasferimenti a Cdp o fondi immobiliari Invimit, con l' obiettivo di "racimolare" entro il 2017 2,1 miliardi destinati dal Def alla riduzione del debito pubblico. Stesso dicasi per il progetto caserme: il ministero della Difesa punta a cederne il maggior numero possibile, anche per rientrare dei costi, e cosi' quella di Bologna si trasformera' nel piu' grande campus universitario europeo, mentre quella di Via Guido Reni di Roma, a due passi dal museo di arte contemporanea Maxxi, potrebbe assumere la forma dalla nuova Citta' della Scienza della capitale. (ANSA).

ANSA, domenica 7 giugno 2015, 14:25:42 Demanio, fari come alberghi di charme, pronto progetto

Concessione ai privati su modello ' paradores' in Spagna (ANSA) - ROMA, 7 GIU - Lo Stato e' pronto a dare in concessione ai privati dieci fari, alcuni nelle piu' belle isole italiane, dall' Elba alle Eolie, replicando qualche caso di successo gia' sperimentato in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, Cagliari). L' idea, che verra' ufficialmente presentata dal Demanio nei prossimi giorni, prende a modello quello dei ' Paradores' in Spagna in grado di coniugare l' attrazione e l' accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. (ANSA).

Tiratura 01/2015: 238.762 11-GIU-2015 Diffusione 01/2015: 180.824 da pag. 22 Lettori III 2014: 901.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati art

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EVIDENZA 36 Tiratura 04/2015: 44.184 11-GIU-2015 Diffusione 04/2015: 35.425 da pag. 21 Lettori I 2015: 278.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Maurizio Cattaneo art

EVIDENZA 37 Tiratura: n.d. 11-GIU-2015 Diffusione: n.d. da pag. 13 Lettori: n.d. www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Pierangela Fiorani art

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EVIDENZA 39 Tiratura 04/2015: 16.661 11-GIU-2015 Diffusione 04/2015: 12.152 da pag. 17 Lettori I 2015: 280.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Paolo Traini art

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EVIDENZA 7 Tiratura 03/2015: 163.914 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 124.879 da pag. 19 Lettori I 2015: 1.175.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Virman Cusenza

EVIDENZA 8 Tiratura 03/2015: 407.812 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 319.484 da pag. 24 Lettori I 2015: 2.530.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Luciano Fontana art

EVIDENZA 9 Tiratura 03/2015: 407.812 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 319.484 da pag. 24 Lettori I 2015: 2.530.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Luciano Fontana

EVIDENZA 10 Tiratura 03/2015: 407.812 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 319.484 da pag. 24 Lettori I 2015: 2.530.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Luciano Fontana

EVIDENZA 11 Tiratura 12/2014: 335.901 08-GIU-2015 Diffusione 12/2014: 256.073 da pag. 14 Lettori III 2014: 2.182.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Andrea Cangini art

EVIDENZA 12 Tiratura 12/2014: 335.901 08-GIU-2015 Diffusione 12/2014: 256.073 da pag. 14 Lettori III 2014: 2.182.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Andrea Cangini

EVIDENZA 13 Tiratura: n.d. 08-GIU-2015 Diffusione 12/2012: 15.503 da pag. 2 Lettori II 2014: 107.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Sandro Bertuccelli art

EVIDENZA 14 Tiratura: n.d. 08-GIU-2015 Diffusione 12/2012: 15.503 da pag. 2 Lettori II 2014: 107.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Sandro Bertuccelli

EVIDENZA 15 Tiratura: n.d. 08-GIU-2015 Diffusione 12/2012: 21.671 da pag. 13 Lettori II 2014: 132.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Omar Monestier art

EVIDENZA 16 Tiratura 03/2015: 36.189 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 26.802 da pag. 9 Lettori I 2015: 481.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Giuseppe De Tomaso art

EVIDENZA 17 Tiratura 03/2015: 36.189 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 26.802 da pag. 9 Lettori I 2015: 481.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Giuseppe De Tomaso

EVIDENZA 18 Tiratura 03/2015: 36.189 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 26.802 da pag. 1 Lettori I 2015: 481.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Giuseppe De Tomaso art

EVIDENZA 19 Tiratura 03/2015: 36.189 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 26.802 da pag. 1 Lettori I 2015: 481.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Giuseppe De Tomaso

EVIDENZA 20 Tiratura 03/2015: 47.329 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 40.155 da pag. 9 Lettori I 2015: 286.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Giorgio Gandola art

EVIDENZA 21 Tiratura 03/2015: 30.992 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 26.856 da pag. 7 Lettori I 2015: 167.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Paolo Possamai art

EVIDENZA 22 Tiratura 03/2015: 40.399 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 27.069 da pag. 4 Lettori I 2015: 437.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Lino Morgante art

EVIDENZA 23 Tiratura 03/2015: 35.179 08-GIU-2015 Diffusione 03/2015: 23.278 da pag. 10 Lettori I 2015: 424.000 www.datastampa.it Dati rilevati dagli Enti certificatori o autocertificati Dir. Resp.: Mario Ciancio Sanfilippo art

EVIDENZA 24 11 giugno 2015

https://www.ansa.it/web/notizie/canali/inviaggio/regioni/2015/06/10/i-fari-dormire- tra-i-flutti-non-e-piu-un-sogno_dd97c7a5-376f-42f6-ad88- 77859dba0a87.html?idPhoto=2

I fari, dormire tra i flutti non è più un sogno Piano di concessioni del Demanio per sfruttamento turistico e culturale 11 giugno

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DEMANIO, PROGETTO FARI: Faro di Murro di Porco a Siracusa (S

Fari, luoghi di sogno, di storia e di cultura. Ora potrebbero trasformarsi presto in alberghi e luoghi di vacanza dove spaziare con l'immaginazione. Le iniziative e i progetti messi in campo dal governo, grazie al braccio dell'Agenzia del Demanio, si sono moltiplicati in questi anni - dalle caserme, agli ospedali, alle scuole, ai teatri o ex colonie sui litorali - e l'obiettivo è quello di recuperare, valorizzare e riutilizzare gli immobili pubblici finiti nel dimenticatoio ma che potrebbero invece rappresentare, in tempi di spending review e di necessaria riduzione del debito, importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico. Ora si è arrivati anche ai fari, avamposti di terra incastonati spesso in panorami e vedute mozzafiato, ampiamente "sfruttabili" a livello turistico e culturale. Lo Stato è pronto a darne in concessione ai privati dieci, alcuni nelle più belle isole italiane, dall'Elba alle Eolie, replicando qualche caso di successo già sperimentato in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all'estero. L'idea è proprio quella di sollecitare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni "di lungo periodo". Il progetto "ValorePaese", in cui il Piano Fari si inserisce, prevede una durata delle concessioni anche di 50 anni. Un lasso di tempo tale, dunque, da garantire l'investimento. L'esempio a cui ispirarsi è quello dei "Paradores" in Spagna e delle "Pousadas" in Portogallo, in grado di coniugare l'attrazione e l'accoglienza di domanda turistico- ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali.

http://www.giornaledellavela.com/news/2015/06/11/sognate-di-comprare-un-faro-adesso- potete-farlo/

giugno 11, 2015 by La Redazione in Crociere&Avventure // 0 Comments Sognate di comprare un faro? Adesso potete farlo!

Il sogno di ogni appassionato di mare, soggiornare in un faro diventa realtà anche in Italia. L’Agenzia del Demanio e il ministero della difesa hanno messo in vendita ai privati con concessione sino a 50 anni undici fari in posizioni uniche. Ecco l’elenco dei luoghi dove si trovano nella cartina qui sotto:

In Italia sono stati già realizzate con successo le vendite dei fari Capo Spartivento, diventato un hotel, a Domus de Maria, in provincia di Cagliari. Il “Progetto Fari” è inserito nell’ambito della “Proposta Immobili 2015″, in cui circa 700 immobili di enti locali ed enti pubblici, tra ville, castelli, ex ospedali o mercati ortofrutticoli vengono messi in vendita dallo stato. Godetevi la gallery dei fari Per saperne di più: 800.800.023 o [email protected]

10 giugno 2015 http://www.repubblica.it/economia/2015/06/10/foto/fari_undici_gioielli_sulla_costa_in_af fitto_per_50_anni_saranno_ostelli_o_alberghi_di_lusso-116545551/1/?ref=search#1

Fari, undici gioielli sulla costa in affitto per 50 anni: saranno ostelli o alberghi di lusso

Nuovi hotel di charme, ma anche ostelli ben più spartani o possibili residenze per fini religiosi o spirituali. Parte oggi il progetto dell'Agenzia del Demanio per la concessione ad investitori privati di 11 fari che potrebbero rinascere proprio come nuove dimore turistiche all'insegna della natura, della cultura e dell'ambiente, oltre che del lusso. Il progetto coinvolge alcuni dei gioielli delle coste italiane, dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia. La lista dei fari pronti ad esseredati in concessione è lunga: si va dal Faro di Brucoli ad Augusta (in provincia di Siracusa) a quello di Murro di Porco a Siracusa, da Capo Grosso nell'Isola di Levanzo (Trapani) a Punta Cavazzi ad Ustica, da Capo d'Orso a Maiori (Salerno) al Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia (Napoli), fino a quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull'Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone): questi ultimi sono stati aggiunti 'in extremis' dalla stessa Difesa, durante la presentazione del programma.

"L'attività di segnalamento rimarrà - assicura il ministro Roberta Pinotti - non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo". Lo strumento utilizzato per la valorizzazione sarà la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio, in una logica di partenariato pubblico- privato, ha spiegato il direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, a beneficio di tutta la collettività. Finora un'operazione analoga è stata sperimentata solo per Capo Spartivento, in Sardegna, per cui il Demanio incassa un canone di concessione di 100.000 euro l'anno. Fatte le dovute proiezioni, considerando quindi che non tutti gli 11 fari da oggi papabili si trasformeranno necessariamente in resort di lusso come quello sardo, l'Agenzia si aspetta di ricavare dall'operazione 700.000-800.000 euro l'anno.

10 giugno 2015

Faro di Murro di Porco, Siracusa

Faro di Capel Rosso, Isola del Giglio (GR)

Faro di Brucoli, Augusta (SI)

Faro di Punta Cavazzi, Ustica (PA)

Faro di Capo d'Orso, Maiori (SA)

Faro di San Dominio, Isole Tremiti (FG)

Punta del Fenaio, Isola del Giglio (GR)

Faro di Punta Imperatore, Forio d'Ischia (NA)

Faro di Capo Grosso, Isola di Levanzo (TP)

http://www.repubblica.it/viaggi/2015/06/10/foto/fari_demanio-116532344/1/?ref=search

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Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) I fari candidati a diventare strutture dell'ospitalità Dal Giglio a Favignana, fino alle Tremiti. Ecco i (primi) nove fari destinati ad essere trasformati in strutture dell'ospitalita, nell'ambito del progetto "Valore Paese", presentato oggi dall'Agenzia del Demanio. Situati in posizioni più che strategiche anche dal punto di vista paesaggistico - oltreché da quello per cui erano stati progettati, cioè di garantire la sicurezza della navigazione, verranno dati in concessione per 50 anni ai soggetti - pubblici o privati - che presenteranno i progetti migliori nel quadro di un turismo "sostenibile". Leggi l'articolo

[10 giugno 2015]

http://www.repubblica.it/economia/2015/06/07/news/demanio_i_fari_in_concessione_per_accoglienze_di_lusso- 116313314/ Demanio, i fari in concessione per accoglienze di lusso

L'Agenzia rilancia un pacchetto per la valorizzazione di 11 fari: saranno dati in concessione per progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni "di lungo periodo"

Il faro di Levanzo

MILANO - Che si tratti di caserme, ospedali, scuole, teatri o ex colonie sui litorali, l'obiettivo è quello di recuperare, valorizzare e riutilizzare gli immobili pubblici finiti nel dimenticatoio ma che potrebbero invece rappresentare, in tempi di spending review e di necessaria riduzione del debito, importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico. Le iniziative e i progetti messi in campo dal governo, grazie al braccio dell'Agenzia del Demanio, si sono moltiplicati in questi anni e sono arrivati ora anche ai fari, avamposti di terra incastonati spesso in panorami e vedute mozzafiato, ampiamente "sfruttabili" a livello turistico e culturale.

Lo Stato è pronto a darne in concessione ai privati 11, alcuni nelle più belle isole italiane, dall'Elba alle Eolie, replicando qualche caso di successo già sperimentato in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all'estero. L'idea, che verrà ufficialmente presentata dal Demanio nei prossimi giorni, è proprio quella di sollecitare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni "di lungo periodo".

Il progetto "ValorePaese", in cui il Piano Fari si inserisce, prevede una durata delle concessioni anche di 50 anni. Un lasso di tempo tale, dunque, da garantire l'investimento. L'esempio a cui ispirarsi è quello dei "Paradores" in Spagna e delle "Pousadas" in Portogallo, in grado di coniugare l'attrazione e l'accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Valorizzazione è del resto la parola chiave anche del progetto "Proposta Immobili 2015", in cui circa 700 immobili di enti locali ed enti pubblici, tra ville, castelli, ex ospedali o mercati ortofrutticoli, verranno vagliati e censiti per potenziali dismissioni o trasferimenti a Cdp o fondi immobiliari Invimit, con l'obiettivo di "racimolare" entro il 2017 2,1 miliardi destinati dal Def alla riduzione del debito pubblico.

Stesso dicasi per il progetto caserme: il ministero della Difesa punta a cederne il maggior numero possibile, anche per rientrare dei costi, e così quella di Bologna si trasformerà nel più grande campus universitario europeo, mentre quella di Via Guido Reni di Roma, a due passi dal museo di arte contemporanea Maxxi, potrebbe assumere la forma dalla nuova Città della Scienza della capitale.

http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/real-estate/2015-06-10/nuova-vita-vecchi-fari- 154625.php?uuid=AbI9BVEM Nuova vita ai vecchi fari, il Demanio ne dismette 11: parte la caccia ai privati

Circa venti milioni di investimenti e canoni concessori per 7-800mila euro all'anno. La consultazione si chiude il 10 agosto. Altre 40 stratture pronte per la concessione di Giuseppe LatourCronologia articolo10 giugno 2015

Il faro di Murro di Porco (Siracusa)

Undici fari, circa venti milioni di euro di investimenti mobilitati e canoni concessori per 7- 800mila euro all'anno. Sono i numeri dell'operazione Valore Paese – Fari, lanciata oggi a Roma dall'Agenzia del Demanio e dal ministero della Difesa, in collaborazione con il ministero dei Beni culturali e il ministero dell'Economia. Insieme hanno aperto una fase di consultazione pubblica, che si chiuderà il 10 agosto prossimo, per poi passare alle gare per la concessione cinquantennale delle strutture. Saranno chiuse a inizio 2016 e serviranno a selezionare operatori interessati a valorizzare fari ormai dismessi per farne principalmente strutture destinate al turismo. E sarà solo il primo passaggio: ci sono almeno altri 40 fari che verranno riattivati dal Demanio nei prossimi anni.

Gli undici fari L'operazione, per adesso, riguarda undici fari. Sette sono dell'Agenzia del Demanio: il faro di Brucoli ad Augusta (Siracusa), quello di Murro di Porco a Siracusa, Capo Grosso nell'isola di Levanzo a Favignana (Trapani), Punta Cavazzi a Ustica (Palermo), Capo d'Orso a Maiori (Salerno), Punta imperatore a Forio d'Ischia (Napoli), San Domino alle Tremiti (Foggia). Altri quattro, invece, appartengono al ministero della Difesa: Punta del Fenaio e Capel Rosso all'isola dal Giglio e isola delle Formiche, tutti in provincia di Grosseto, oltre a isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone.

Aggiudicazioni nel 2016 La scelta fatta viene illustrata dal direttore dell'Agenzia Roberto Reggi: «Da quando non ci sono più i presidi dei guardiani queste strutture sono andate progressivamente in stato di degrado. Avevamo due strade: investire risorse pubbliche per ristrutturarle o avviare una valorizzazione in chiave di partenariato pubblico privato. Abbiamo scelto la seconda». Il programma è già definito. Da subito parte una fase di consultazione, per affinare i successivi bandi, che scatteranno in autunno e saranno chiusi a inizio 2016. I fari saranno aggiudicati con la formula della concessione fino a 50 anni al migliore offerente.

I numeri dell'operazione «In questo modo – dice il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta – ci muoviamo in un'ottica nuova rispetto all'idea di dismettere grandi fette di patrimonio pubblico, ipotizzando numeri assolutamente irrealizzabili. Adesso abbiamo ridotto le nostre aspettative, ma pensiamo di migliorare la qualità del patrimonio». Il ritorno dell'operazione viene spiegato da Reggi. «C'è anzitutto da considerare l'investimento che mobilitiamo. Sono risorse che lo stato non deve spendere per ristrutturare l'immobile. Possiamo stimare un costo di 2mila euro a metro quadro, arrivando a calcolare che, per mettere a nuovo un faro, possono servire circa due milioni di euro». Quindi, nella prima tranche di valorizzazioni si mobilitano risorse per una ventina di milioni di investimenti.

C'è, poi, il tema dei canoni concessori. «Guardando ai precedenti, possiamo stimare che dieci fari ci diano un ritorno tra i 700 e gli 800mila euro all'anno di canoni», dice ancora Reggi. L'esempio a cui fa riferimento Reggi è quello di Capo Spartivento in provincia di Cagliari, affidato in concessione nel 2005 e diventato un albergo di lusso, attualmente funzionante. L'investimento mobilitato, in quel caso, è stato di 2,5 milioni di euro con un canone di concessione versato allo Stato di 100mila euro all'anno.

Altri 40 fari sul tavolo Queste undici non saranno le ultime operazioni di questo tipo. I fari del Demanio sono altri quaranta: saranno valorizzati nei prossimi mesi. A questi si aggiungono quelli della Difesa. «Valuteremo quali sono i beni che non ci servono più e che possiamo impegnare nei prossimi mesi. Sicuramente porteremo avanti con l'Agenzia del Demanio altre operazioni di questo tipo», racconta il ministro della Difesa Robera Pinotti. Senza dimenticare il tema dei vincoli paesaggistici e culturali. «Pensiamo di valorizzare il patrimonio, ma sempre tutelandolo, perché tutti i beni di cui parliamo sono collocati in aree incontaminate che bisogna preservare. Vigileremo su questo, assicurandoci che arrivino gli investimenti ma anche verificando che non si facciano speculazioni», spiega il ministro del Beni culturali, Dario Franceschini.

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MULTIMEDIA › REAL ESTATE Eleven lighthouses rented through a 50-year long-lease by Raffaele Pugliese

In Italy there are 153 lighthouses, 141 of which are still active. But in most cases the lantern is the only part still working, as the majority is forlorn. A new project, “Valore Paese-Fari” (The Nation's Value-Lighthouses), aimed at rescuing these assets was announced yesterday, June 10, 2015, by the director of theAgenzia del Demanio (The Italian Public Real Estate Agency), Roberto Reggi. Under the plan, 11 lighthouses of high cultural and historical value will be rented through a long lease, thus generating revenues for the Treasury: about €700,000-800,000 per year.

PierPaolo Baretta, undersecretary of the Ministry of Economy and Finance, Dario Franceschini, minister of Cultural Heritage and Activities and Tourism, and Roberta Pinotti, Minister of Defense attended the presentation. The process The project is part of the bigger “Valore Paese” (The Nation's Value) plan developed by Agenzia del Demanio to revamp public property through cultural and touristic synergies, with help from business development. Starting from yesterday until August 10, an online public consultation will be open to those interested in offering a contribution to the project and will be accessible through the website www.agenziademanio.it . Based on the feedback received, the Agency will design possible scenarios and send out invitations to make a bid. The tender will open this autumn to close in the early months of 2016. The selection of the bids will be based on the business plan and its economic and financial sustainability.

Where the lighthouses are located The Ministry of Defence will make available four lighthouses rather than just two, including those on the islands of Formica Maggiore (Grosseto, ) and Capo Rizzuto (Crotone, ), Pinotti said. The two other assets are the “Punta del Frenaio” lighthouse and the “Capel Rosso” lighthouse, both on the Island of Giglio (Grosseto, Tuscany). Four of the seven lighthouses offered by Agenzia del Demanio are in : the “Brucoli” and “Murro di Porco” lighthouses, both in the district ofSyracuse, the “Capo Grosso” lighthouse on the island of Levanzo-Favignana (Trapani), the “Punta Cavazzi” lighthouse on the island of Ustica (Palermo). Two other assets are in Campania: the “Capo d'Orso” lighthouse in Maiori (Salerno) and the “Punta Imperatore” lighthouse in Forio, on the island of Ischia (Naples). Finally, the “San Domino” lighthouse is on the Tremiti islands (Foggia, Puglia).

The objectives All the lighthouses will remain active also in the future, when the “Valore Paese- Fari” project will be in full swing, creating a synergy between different functions and necessities. “We decided to put the ‘V' of ‘valorization' before the ‘S' of ‘selling,” undersecretary Baretta said. “The public sector has the responsibility of preserving and defending its assets, leaving to the private sector their development,” he said. As a result, the government opted for a long-lease instead of a sale, with a public concession contract of 50 years, through which private organizations can develop touristic or cultural projects. The assets will be renovated and redeveloped, boosting the local economy. According to Reggi, the alternative solution of redeveloping the assets through public resources is unrealistic. “We estimated a cost of €1,500 for square meter.

This means around €2 million for every lighthouse, for a total of about €20 million,” he said. A cost that Italy cannot afford, for now at least. The long lease will also allow the Treasury to raise funds. “It's impossible today to know exactly how much will be raised, but we estimate about €700,000-800,000 per year,” he said. The estimate is based on the example of the lighthouse of Capo Spartivento in . The public concession for this property lasts 19 years, and the Treasury gets €100,000 per year. An important factor will be the environment, as well as the cultural and historical value of the asset. “The Valore Paese-Fari project is perfectly in line with the model of tourism development that we are betting on,” said Franceschini. “The model aims at increasing the value of the entire Italian cultural assets through mechanisms such as sustainable tourism. Italy is an extraordinary open air museum,” he said. “In this respect, we will take into consideration not only projects for luxury resorts, but also proposals coming from associations and other organizations. We hope to receive projects that valorize our cultural and historical assets, and which at the same time make them usable.”

http://www.tgcom24.mediaset.it/magazine/piano-fari-demanio-apre-a-privati-11-gioielli-in-concessione- per-hotel-di-lusso_2116078-201502a.shtml

10 giugno 2015 Piano fari, Demanio apre a privati: 11 gioielli in concessione per hotel di lusso I gioielli che costellano le coste italiane potrebbero infatti passare dallo stato di abbandono e degrado in cui spesso si trovano ad una nuova destinazione come dimore di charme o residenze per fini religiosi o spirituali

19:30 - Nell'antichità erano considerati tra le meraviglie del mondo, oggi potrebbero diventare hotel extralusso, eremi o ostelli. I gioielli che costellano le coste italiane potrebbero infatti passare dallo stato di abbandono e degrado in cui spesso si trovano ad una nuova destinazione come dimore di charme o residenze per fini religiosi o spirituali. La trasformazione sarà resa possibile dal progetto dell'Agenzia del Demanio per la concessione ad investitori privati di 11 fari. L'operazione coinvolge alcuni dei più begli avamposti tra terra e mare delle Regioni del Centro-Sud, dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia. "L'attività di segnalamento rimarrà - assicura il ministro Roberta Pinotti - non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo".

Undici i fari che potranno essere dati in concessione - La lista dei fari pronti ad essere dati in concessione è infatti lunga: si va dal Faro di Brucoli ad Augusta (in provincia di Siracusa) a quello di Murro di Porco a Siracusa, da Capo Grosso nell'Isola di Levanzo (Trapani) a Punta Cavazzi ad Ustica, da Capo d'Orso a Maiori (Salerno) al Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia (Napoli), fino a quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull'Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone).

Fari saranno dati in concessione per 50 anni - Lo strumento utilizzato per la valorizzazione sarà la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio, in una logica di partenariato pubblico-privato, ha spiegato il direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, a beneficio di tutta la collettività.

Previsto un ricavo di 700-800mila euro l'anno - Finora un'operazione analoga è stata sperimentata solo per Capo Spartivento, in Sardegna, per cui il Demanio incassa un canone di concessione di 100mila euro l'anno. Fatte le dovute proiezioni, considerando quindi che non tutti gli 11 fari da oggi papabili si trasformeranno necessariamente in resort di lusso come quello sardo, l'Agenzia si aspetta di ricavare dall'operazione 700.000-800.000 euro l'anno.

"Quello presentato oggi - ha proseguito Reggi - è un primo blocco. Ci sono altri 40 fari gestiti dal Demanio e qualche altra decina in uso al ministero della Difesa che potrebbero essere pronti ad essere messi in rete". Da oggi parte quindi la prima fase di consultazione pubblica di due mesi per mettere a punto i bandi di gara da pubblicare in autunno e da concludere a inizio 2016.

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Foto Ansa Il Faro di Capo d'Orso a Maiori

http://www.panorama.it/economia/fari-italia-undici-pronti-diventare-hotel- lusso

Economia In fari d’Italia pronti a diventare hotel di lusso

L'Agenzia del Demanio ha deciso di dare in concessione ad investitori privati 11 fari con concessioni a 50 anni per ricavare circa 700-800 mila euro ogni anno

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Il Faro di Capo d'Orso a Maiori (SA) Il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR) Credits: ANSA/ DEMANIO

10 giugno 2015

Redazione Economia Nell'antichità erano considerati tra le meraviglie del mondo, oggi potrebbero diventare hotel extralusso, eremi o ostelli. I fari hanno sempre avuto un fascino particolare, capaci - dal Colosso di Rodi al faro di Alessandria - di incantare l'immaginario collettivo. Ora i gioielli che costellano le coste italiane potrebbero passare dallo stato di abbandono e degrado in cui spesso si trovano ad una nuova destinazione come dimore di charme o residenze per fini religiosi o spirituali.

La trasformazione sarà resa possibile dal progetto dell'Agenzia del Demanio per la concessione ad investitori privati di 11 fari che potrebbero rinascere proprio come nuovi alberghi turisticiall'insegna della natura, della cultura e dell'ambiente, oltre che del lusso. L'operazione coinvolge alcuni dei più begli avamposti tra terra e mare delle Regioni del Centro-Sud, dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia. La lista dei fari pronti ad essere dati in concessione è infatti lunga: si va dal Faro di Brucoli ad Augusta(in provincia di Siracusa) a quello di Murro di Porco a Siracusa, daCapo Grosso nell'Isola di Levanzo (Trapani) a Punta Cavazzi ad Ustica, da Capo d'Orso a Maiori (Salerno) al Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia (Napoli), fino a quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull'Isola del Giglio,Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche(Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone). "L'attività di segnalamento rimarrà - assicura il ministro Roberta Pinotti - non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo".

Lo strumento utilizzato per la valorizzazione sarà la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio, in una logica di partenariato pubblico-privato, ha spiegato il direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, a beneficio di tutta la collettività. Finora un'operazione analoga è stata sperimentata solo per Capo Spartivento, in Sardegna, per cui il Demanio incassa un canone di concessione di 100.000 euro l'anno. Fatte le dovute proiezioni, considerando quindi che non tutti gli 11 fari da oggi papabili si trasformeranno necessariamente in resort di lusso come quello sardo, l'Agenzia si aspetta di ricavare dall'operazione 700.000-800.000 euro l'anno. "Quello presentato oggi - ha proseguito Reggi - è un primo blocco. Ci sono altri 40 fari gestiti dal Demanio e qualche altra decina in uso al ministero della Difesa che potrebbero essere pronti ad essere messi in rete". Da oggi parte quindi la prima fase di consultazione pubblica di due mesi per mettere a punto i bandi di gara da pubblicare in autunno e da concludere a inizio 2016.

http://www.lastampa.it/2015/06/10/multimedia/societa/i-fari-diventano-hotel-di-lusso-il-demanio-li- affitta-per-anni-rv3sn4tUwNPner3nyRU0RP/pagina.html

10/06/2015 - FOTOGALLERY

I fari saranno hotel di lusso: ecco gli 11 in concessione

ANSA

Nell’antichità erano considerati tra le meraviglie del mondo, oggi potrebbero diventare hotel extralusso, eremi o ostelli. I fari hanno sempre avuto un fascino particolare, capaci - dal Colosso di Rodi al faro di Alessandria - di incantare l’immaginario collettivo. Ora i gioielli che costellano le coste italiane potrebbero passare dallo stato di abbandono e degrado in cui spesso si trovano ad una nuova destinazione come dimore di charme o residenze per fini religiosi o spirituali. La trasformazione sarà resa possibile dal progetto dell’Agenzia del Demanio per la concessione ad investitori privati di 11 fari che potrebbero rinascere proprio come nuovi alberghi turistici all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente, oltre che del lusso. L’operazione coinvolge alcuni dei più begli avamposti tra terra e mare delle Regioni del Centro-Sud, dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia. La lista dei fari pronti ad essere dati in concessione è infatti lunga: si va dal Faro di Brucoli ad Augusta (in provincia di Siracusa) a quello di Murro di Porco a Siracusa (in foto qui sopra), da Capo Grosso nell’Isola di Levanzo (Trapani) a Punta Cavazzi ad Ustica, da Capo d’Orso a Maiori (Salerno) al Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (Napoli), fino a quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull’Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone). «L’attività di segnalamento rimarrà - assicura il ministro Roberta Pinotti - non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo». Lo strumento utilizzato per la valorizzazione sarà la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio.

http://www.huffingtonpost.it/2015/06/10/fari-concessione-demanio_n_7553648.html

Fari in libera concessione per 50 anni. Le vedette delle coste italiane in affitto al miglior offerente (FOTO)

Redazione, L'Huffington Post

Pubblicato: 10/06/2015 18:41 CEST Aggiornato: 10/06/2015 18:41 CEST

Lo Stato affitterà 11 fari fino a 50 anni a operatori in grado di sviluppare un progetto turistico "dall'elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività". Il progetto intitolato 'Valore Paese-Fari' è stato presentato oggi nella sede della stampa estera dal direttore dell'agenzia del Demanio, Roberto Reggi, dai ministri della Difesa e dei Beni culturali e del turismo, rispettivamente Roberta Pinotti e Dario Franceschini. I fari si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana e sono: il faro di Brucoli ad Augusta, il faro di Murro di Porco a Siracusa, il faro di Capo Grosso nell'Isola di Levanzo-Favignana, il faro di Punta Cavazzi a Ustica, il faro di Capo d'Orso a Maiori, il faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia, il faro di San Domino alle Isole Tremiti, il faro Punta del Fenaglio, il faro di Capel Rosso, il faro di Capo Rizzuto e, infine, quello delle Isole Formiche. Gli ultimi quattro sono stati messi a disposizione dal ministero della Difesa. Si stima che dall'affitto di questi fari, ormai inutilizzati, lo Stato potrà ricavare tra 700 e 800 mila euro l'anno.

Fari in concessione, le vedette delle coste

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Agenzia del Demanio

http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?chkAgenzie=ITALIAOGGI&id=201506101928534748&tit olo=Alberghi%20nei%20fari%20dismessi.%20Il%20Demanio%20prepara%2011%20gare.%20Al%20via%20c onsultazione Alberghi nei fari dismessi. Il Demanio prepara 11 gare. Al via consultazione Di Simonetta Scarane

Sono 11 i fari che l’Agenzia del demanio intende valorizzare a scopi turistici con la creazione della Rete dei fari. L’iniziativa rientra nell’operazione Valore Paese- Fari, ed è stata presentata oggi dal direttore dell’Agenzia, Roberto Reggi, alla presenza del sottosegretario all’economia, di PierPaolo Baretta, e dei ministri Dario Franceschini (beni culturali e turismo) e della difesa, Roberta Pinotti.

CONSULTAZIONE. L’Agenzia del demanio avvia da oggi, per due mesi, fino al 10 agosto, una consultazione pubblica online sul proprio sito (www.agenziademanio.it,) per raccogliere idee e proposte imprenditoriali e sostenibili. I bandi di gara

saranno pubblicati nell’autunno 2015.

CONCESSIONI DI 50 ANNI. Le gare di concessione si concluderanno a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli aggiudicatari delle concessioni cinquantennali sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria. La consultazione è aperta a enti locali, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari.

DOVE SONO: I fari si trovano in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana. In dettaglio: il Faro di Brucoli ad Augusta (Sr), di Murro di Porco a Siracusa (Sr), di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo-Favignana (Tp), di Punta Cavazzi ad Ustica (Pa), di Capo d’Orso a Maiori (Sa), di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (Na), di San Domino alle Isole Tremiti (Fg). A questi si aggiungono i quattro proposti dal ministero della difesa: il Faro Punta del Fenaio e di Capel Rosso sull’Isola del Giglio (Gr), il Faro Formiche di Grosseto e quello di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (Kr).

VALORE PAESE. Il programma Valore Paese è promosso dall’Agenzia del demanio in collaborazione con Invitalia e Anci-Fondazione patrimonio comune, con la partecipazione dei ministeri della Difesa, sviluppo economico, cultura, Conferenza delle regioni e province autonome) e privati (Cassa depositi e prestiti, Istituto per il Credito sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria alberghi, Assoimmobiliare).

http://www.ilghirlandaio.com/infrastrutture-immobiliare/130241/valorizzazione-demanio-ora-la-volta-dei- fari/ Valorizzazione, Demanio: ora è la volta dei fari

(Il Ghirlandaio) Roma, 8 giu. Che si tratti di caserme, ospedali, scuole, teatri o ex colonie sui litorali, l'obiettivo è quello di recuperare, valorizzare e riutilizzare gli immobili pubblici finiti nel dimenticatoio ma che potrebbero invece rappresentare, in tempi di spending review e di necessaria riduzione del debito, importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico.

Le iniziative e i progetti messi in campo dal governo, grazie al braccio dell'Agenzia del Demanio, si sono moltiplicati in questi anni e sono arrivati ora anche ai fari, avamposti di terra incastonati spesso in panorami e vedute mozzafiato, ampiamente "sfruttabili" a livello turistico e culturale. Lo Stato è pronto a darne in concessione ai privati dieci, alcuni nelle più belle isole italiane, dall'Elba alle Eolie, replicando qualche caso di successo già sperimentato in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all'estero. L'idea, che verrà ufficialmente presentata dal Demanio nei prossimi giorni, è proprio quella di sollecitare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni

"di lungo periodo".

Il progetto "ValorePaese", in cui il Piano Fari si inserisce, prevede una durata delle concessioni anche di 50 anni. Un lasso di tempo tale, dunque, da garantire l'investimento. L'esempio a cui ispirarsi è quello dei

"Paradores" in Spagna e delle "Pousadas" in Portogallo, in grado di coniugare l'attrazione e l'accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali.

Valorizzazione è del resto la parola chiave anche del progetto "Proposta Immobili 2015", in cui circa 700 immobili di enti locali ed enti pubblici, tra ville, castelli, ex ospedali o mercati ortofrutticoli, verranno vagliati e censiti per potenziali dismissioni o trasferimenti a Cdp o fondi immobiliari Invimit, con l'obiettivo di

"racimolare" entro il 2017 2,1 miliardi destinati dal Def alla riduzione del debito pubblico. Stesso dicasi per il progetto caserme: il ministero della Difesa punta a cederne il maggior numero possibile, anche per rientrare dei costi, e così quella di Bologna si trasformerà nel più grande campus universitario europeo, mentre quella di Via Guido Reni di Roma, a due passi dal museo di arte contemporanea Maxxi, potrebbe assumere la forma dalla nuova Città della Scienza della capitale.

http://www.monitorimmobiliare.it/demanio-parte-il-progetto-di-valorizzazione-dei-fari- italiani_201506102300

Saranno ceduti in affitto per 50 anni Demanio: parte il progetto di valorizzazione dei fari italiani 10/06/2015

Sono 11 i fari che il Demanio, con la cessione in affitto di lungo periodo, intende trasformare in dimore per un turismo all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente.

Questo in sintesi Valore Paese – Fari, l’iniziativa presentata dal direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di PierPaolo Baretta, sottosegretario del ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma.

Si trovano in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari”: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i quattro beni proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso sull’Isola del Giglio (GR), il Faro Formiche di Grosseto e il Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR).

Obiettivo del progetto è valorizzare questi beni partendo da un’idea imprenditoriale sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato.

In quest’ottica l’Agenzia del Demanio ed il Ministero della Difesa avviano da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari.

Per partecipare è disponibile una form online su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria.

Tutte le informazioni su Valore Paese – Fari sono disponibili su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata al progetto accessibile direttamente dalla homepage sul sito www.difesaservizi.it per le informazioni relative ai fari proposti dal ministero della Difesa.

http://www.themeditelegraph.com/it/markets/finance-and-politics/2015/06/10/ecco-fari-che- diventeranno-hotel-caso-Acqrntqx7sPXJLpFjExSqO/index.html

FINANCE AND POLITICS Ecco i fari che diventeranno hotel / IL CASO Roma - Nell’antichità erano considerati tra le meraviglie del mondo, oggi potrebbero diventare hotel extralusso, eremi o ostelli. GIUGNO 10, 2015 INSHARE

TAG Roma - Nell’antichità erano considerati tra le meraviglie del mondo, oggi potrebbero diventare hotel extralusso, eremi o ostelli. I fari hanno sempre avuto un fascino particolare, capaci - dal Colosso di Rodi al faro di Alessandria - di incantare l’immaginario collettivo. Ora i gioielli che costellano le coste italiane potrebbero passare dallo stato di abbandono e degrado in cui spesso si trovano ad una nuova destinazione come dimore di charme o residenze per fini religiosi o spirituali. La trasformazione sarà resa possibile dal progetto dell’Agenzia del Demanio per la concessione ad investitori privati di 11 fari che potrebbero rinascere proprio come nuovi alberghi turistici all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente, oltre che del lusso. L’operazione coinvolge alcuni dei più begli avamposti tra terra e mare delle Regioni del Centro-Sud, dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia. La lista dei fari pronti ad essere dati in concessione è infatti lunga: si va dal Faro di Brucoli ad Augusta (in provincia di Siracusa) a quello di Murro di Porco a Siracusa, da Capo Grosso nell’Isola di Levanzo (Trapani) a Punta Cavazzi ad Ustica, da Capo d’Orso a Maiori (Salerno) al Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (Napoli), fino a quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull’Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone). «L’attività di segnalamento rimarrà - assicura il ministro Roberta Pinotti - non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo». Lo strumento utilizzato per la valorizzazione sarà la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio, in una logica di partenariato pubblico-privato, ha spiegato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, a beneficio di tutta la collettività. Finora un’operazione analoga è stata sperimentata solo per Capo Spartivento, in Sardegna, per cui il Demanio incassa un canone di concessione di 100.000 euro l’anno. Fatte le dovute proiezioni, considerando quindi che non tutti gli 11 fari da oggi papabili si trasformeranno necessariamente in resort di lusso come quello sardo, l’Agenzia si aspetta di ricavare dall’operazione 700.000-800.000 euro l’anno. «Quello presentato oggi - ha proseguito Reggi - è un primo blocco. Ci sono altri 40 fari gestiti dal Demanio e qualche altra decina in uso al ministero della Difesa che potrebbero essere pronti ad essere messi in rete». Da oggi parte quindi la prima fase di consultazione pubblica di due mesi per mettere a punto i bandi di gara da pubblicare in autunno e da concludere a inizio 2016. nce And Politics - Sea Transport

http://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/economia/dettaglio/nRC_10062015_1448_39910 3067.html

Agenzia Demanio: al via il progetto di valorizzazione dei fari taliani Reggi: fino a 700-800mila euro l'anno da canoni concessione (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 10 giu - Al via "Valore Paese - Fari", il progetto dell'Agenzia del Demanio per la valorizzazione dei fari come dimore turistiche. I primi beni dello Stato che entrano a far parte della "rete dei fari" sono undici, di cui quattro del ministero della Difesa, e si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana. Dopo una consultazione pubblica per raccogliere idee e proposte di utilizzo delle strutture (da oggi e fino al 10 agosto tramite form su www.agenziademanio.it), in autunno verranno pubblicati i bandi di gara che si concluderanno a inizio 2016. "Sulla scorta della positiva esperienza di Capo Spartivento, ci aspettiamo un incasso da canoni di concessione per alcune centinaia di migliaia di euro l'anno: si puo' arrivare a 700-800 mila euro", ha spiegato il direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi.

10-06-15

http://www.ilvelino.it/it/article/2015/06/10/il-demanio-presenta-un-progetto-di-valorizzazione-dei- fari/3ce17f92-bd99-4419-9fdb-8c5e2020d46f/ Il Demanio presenta un progetto di valorizzazione dei fari. Iniziativa da conciliare con recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo

Nove fari a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente: nove location uniche per contribuire a rilanciare l’economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell’affitto di lungo periodo. Parte da qui Valore Paese – Fari, l’iniziativa presentata dal Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di Pier Paolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia. Si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari”: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull’Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso.

Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. In quest’ottica, l’Agenzia del Demanio avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio circuito di Valore Paese, il progetto dell’Agenzia del Demanio per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano attraverso la sinergia tra i settori del turismo, dell’arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale. In tal senso, il recupero del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e degli Enti locali viene considerato non più solo in termini di costo per la collettività, ma anche significativa leva di sviluppo territoriale e sociale. Valore Paese è promosso dall’Agenzia del Demanio in collaborazione con Invitalia e ANCI - Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione di altri soggetti pubblici (Ministero della Difesa, MiBACT, MiSE, Conferenza delle Regioni e Province autonome) e privati (Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare). Tutte le informazioni su Valore Paese – Fari sono disponibili su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata al progetto accessibile direttamente dalla Home Page del sito.

http://www.awn.it/news/professione-e-media/2877-agenzia-del-demanio-i-fari-potranno-diventare- alberghi

AGENZIA DEL DEMANIO: I FARI POTRANNO DIVENTARE ALBERGHI

Riutilizzare a scopo turistico e culturale i fari, avamposti di terra spesso incastonati in panorami mozzafiato.

È l’obiettivo del ‘Piano Fari’ che sarà presentato domani dall’Agenzia del Demanio. A breve partirà la consultazione per costruire al meglio il bando per la concessione di valorizzazione, destinato a selezionare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni di lungo periodo. Lo Stato è pronto a dare in concessione ai privati i primi 10 fari, alcuni nelle più belle isole italiane, dall’Elba alle Eolie, replicando casi di successo già sperimentati in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all’estero.

http://www.liberoquotidiano.it/news/economia/11798909/Nove-fari-diventano-dimore-turistiche-.html

Nove fari diventano dimore turistiche, il Demanio li affitta per 50 anni

Nove fari a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente: nove location uniche per contribuire a rilanciare l’economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell’affitto di lungo periodo. Parte da qui Valore Paese – Fari, l’iniziativa presentata dal Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di PierPaolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia. Si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari”: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull’Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso. Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. In quest’ottica, l’Agenzia del Demanio avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria. L’iniziativa si inserisce nel più ampio circuito di Valore Paese, il progetto dell’Agenzia del Demanio per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano attraverso la sinergia tra i settori del turismo, dell’arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale. In tal senso, il recupero del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e degli Enti locali viene considerato non più solo in termini di costo per la collettività, ma anche significativa leva di sviluppo territoriale e sociale. Valore Paese è promosso dall’Agenzia del Demanio in collaborazione con Invitalia e Anci - Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione di altri soggetti pubblici (ministero della Difesa, Mibact, Mise, Conferenza delle Regioni e Province autonome) e privati (Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare).

http://www.wallstreetitalia.com/article/1816903/economia/nove-fari-diventano-dimore-turistiche-il- demanio-li-affitta-per-50-anni.aspx

Nove fari diventano dimore turistiche, il Demanio li affitta per 50 anni

Nove fari a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente: nove location uniche per contribuire a rilanciare l’economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell’affitto di lungo periodo. Parte da qui Valore Paese – Fari, l’iniziativa presentata dal Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di PierPaolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia. Si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari”: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull’Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso. Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. In quest’ottica, l’Agenzia del Demanio avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria. L’iniziativa si inserisce nel più ampio circuito di Valore Paese, il progetto dell’Agenzia del Demanio per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano attraverso la sinergia tra i settori del turismo, dell’arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale. In tal senso, il recupero del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e degli Enti locali viene considerato non più solo in termini di costo per la collettività, ma anche significativa leva di sviluppo territoriale e sociale. Valore Paese è promosso dall’Agenzia del Demanio in collaborazione con Invitalia e Anci - Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione di altri soggetti pubblici (ministero della Difesa, Mibact, Mise, Conferenza delle Regioni e Province autonome) e privati (Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare).

http://www.affaritaliani.it/costume/vivere-in-un-faro-non-piu-uno-sogno-11-gioielli-in-concessione- per-50-anni-370495.html Vivere in un faro non è più uno sogno. 11 gioielli in concessione per 50 anni

Affacciati sul mare in alcuni tra i più straordinari territori del Bel Paese, in affitto a chiunque sappia tramutare i vecchi fari in progetti turistici. Il bando del Demanio. TUTTE LE FOTO Mercoledì, 10 giugno 2015 - 15:58:00

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Lo Stato affittera' 11 fari fino a 50 anni a operatori in grado di sviluppare un progetto turistico "dall'elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettivita'". L'Agenzia del Demanio, in cooperazione con il Ministero della Difesa e con gli altri Enti territoriali interessati propone, allo scopo di valorizzarli e sottrarli al degrado, la rete dei Fari, beni di proprietà dello Stato situati in contesti di assoluta bellezza e carichi di suggestione. Questi immobili possono essere recuperati e riutilizzati non solo a fini turistico-ricettivi, nel rispetto degli ecosistemi nei quali sono inseriti, ovvero alcuni tra i più straordinari territori costieri italiani. L'obiettivo è quello di valorizzare questi beni partendo da un'idea imprenditoriale innovativa e sostenibile a livello ambientale, come avviene già in Europa, negli USA, in Canada e in Australia. Questi paesi già da tempo hanno sperimentato il modello del lighthouse accommodation: una formula turistica in chiave "green" a sostegno della conoscenza, dello sviluppo e della salvaguardia del territorio. ECCO I GIOIELLI IN CONCESSIONE Guarda la gallery

Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA) Il Faro sorge all’interno dell’Area Marina Protetta “Isola di Ustica”, una delle prime riserve marine italiane istituita per tutelare e promuovere gli splendidi fondali dell’isola, in un contesto pressoché incontaminato, caratterizzato dalla presenza di coste alte e scoscese e di numerose grotte che si aprono lungo il perimetro dell’isola,paradiso di subacquei e amanti del mare.

Faro di Brucoli ad Augusta (SR) Posto a ridosso dell’antico Castello della Regina Giovanna, il faro si trova sulla punta di una lingua di terra che ospita il borgo marinaro di Brucoli, situato tra Catania e Siracusa e caratterizzato dalla presenza di un sug gestivo porto-canale, in un ambiente geografico unico che si distingue per le sue particolari valenze storiche e naturalistiche, nonché per le testimonianze archeologiche di grande importanza. Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR) Il Faro si trova nel cuore della penisola del Plemmirio, lungo la costa a sud di Siracusa, polo culturale del Mediterraneo da sempre distinto per storia e natura, in un contesto di grande pregio paesaggistico caratterizzato da scogliere che si presentano come vere e proprie sculture naturali e da grotte marine con importanti reperti archeologici che si possono scoprire immergendosi negli stupendi fondali

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Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP) Il Faro appare lentamente all’orizzonte, con la torre e le sue facciate bianche, percorrendo l’unica strada che attraversa l'isola di Levanzo fino all’estremità nord in cui è situato, da cui si può godere uno splendido panorama. Un’oasi solitaria dalla bellezza paesaggistica integra, con acque limpide e incontami nate ideali per i subacquei e suggestive spiaggette di sabbia e rocce bianche che presentano numerose grotte. Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA). Sorge maestoso sulla collina che protegge la meravigliosa baia di Citara ed è raggiungibile mediante una stradina percorribile nel primo tratto con una piccola autovettura; l’ultimo tratto è invece solo pedonale e comprende una scalinata molto scoscesa. E’ uno dei fari più importanti e potenti del Mediterraneo e il tramonto che si gode dallo stesso è tra i più spettacolari dell’Isola d’Ischia. Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA) Recentemente ristrutturato, il faro è ubicato nelle immediate vicinanze di Maiori, lungo la costiera amalfitana, posto su costone a strapiombo sul mare, accessibile dalla strada costiera attraverso un suggestivo percorsogradonato, che si apre nella macchia mediterranea e scende fino al mare Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG). Ubicato in zona costiera sud-ovest dell’Isola di San Domino, la più estesa dell’Arcipelago delle Isole Tremiti, a picco sul mare e in posizione isolata, nelle immediate vicinanze della “Grotta delle Murene”, sorge sulla Punta del Diavolo, a mezza costa e vi si accede tramite un affascinante sentiero nella pineta. Fari proposti dal Ministero della Difesa Faro Punta del Fenaio nell’Isola del Giglio (GR) Sull’estremo settentrionale dell’Isola del Giglio, spicca il Faro Punta del Fenaio, testimone di leggende e racconti del passato, che colorano questo luogo solitario e di esclusiva panoramicità, affacciato sul mare aperto, in cui l’aria è ricca di profumi caratteristici tra cui la senape selvatica tipica dell’Africa del Nord. Faro di Capel Rosso nell’Isola del Giglio (GR) Il Faro sorge in un avamposto di grande bellezza che troviamo all’estremo sud dell’isola del Giglio, a Punta Capel Rosso, luogo di silenzi e di storie antiche da cui prende il nome. Un sentiero lastricato e scalini intagliati nella roccia conducono al Faro, rosse le tinte dell’edificio e le striature della roccia, che in questa cornice suggestiva si uniscono ai colori brillanti della macchia mediterranea incontaminata.

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La consultazione pubblica ha la durata di due mesi, dal 10 giugno al 10 agosto 2015, e può parteciparvi chiunque sia interessato ad offrire il proprio contributo e desideri instaurare un dialogo direttosul progetto: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Si partecipa compilando le form on-line su www.agenziademanio.it nella pagina dedicata al Progetto Fari. Al termine della consultazione, saranno analizzate le risposte ricevute e sarà pubblicato un rapporto conclusivo, sulla base del quale si figureranno gli scenari di valorizzazione, sui quali orientare i parametri per l’elaborazione dei bandi di gara. I bandi di gara, per la concessione fino a 50 anni dei Fari, saranno pubblicati in autunno 2015 per concludersi ad inizio 2016. Saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta, sia in sia in termini di progetto imprenditoriale di recupero che di so stenibilità economico-finanziaria. http://www.padovanews.it/news/economia-e-finanza/358175-nove-fari-diventano-dimore-turistiche-il- demanio-li-affitta-per-50-anni.html

Nove fari diventano dimore turistiche. Il Demanio li affitta per 50 anni

Da Levanzo alle Tremiti, si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana

Nove fari a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all'insegna della natura, della cultura e dell'ambiente: nove location uniche per contribuire a rilanciare l'economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell'affitto di lungo periodo. Parte da qui Valore Paese – Fari, l'iniziativa presentata dal Direttore dell'Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di PierPaolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attivita' Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l'evento presso la sede dell'Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia.

Si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della 'rete dei fari - : il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell'Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d'Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull'Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso.

Obiettivo del progetto e' valorizzare questi suggestivi beni partendo da un'idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sara' la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall'elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettivita'.

In quest'ottica, l'Agenzia del Demanio avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare e' disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari.

I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminera' il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell'autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilita' economico-finanziaria.

L'iniziativa si inserisce nel piu' ampio circuito di Valore Paese, il progetto dell'Agenzia del Demanio per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano attraverso la sinergia tra i settori del turismo, dell'arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale. In tal senso, il recupero del patrimonio pubblico di proprieta' dello Stato e degli Enti locali viene considerato non piu' solo in termini di costo per la collettivita', ma anche significativa leva di sviluppo territoriale e sociale. Valore Paese e' promosso dall'Agenzia del Demanio in collaborazione con Invitalia e Anci - Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione di altri soggetti pubblici (ministero della Difesa, Mibact, Mise, Conferenza delle Regioni e Province autonome) e privati (Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare).

http://www.siracusaoggi.it/il-faro-di-capo-murro-di-porco-e-quello-di-brucoli-presto-dimore-turistiche Il Faro di Capo Murro di Porco e quello di Brucoli presto “dimore turistiche”

Ci sono anche il Faro di Brucoli e il Faro di Murro di Porco di Siracusa tra i nove fari a cui viene regalata una seconda vita: dimore per un turismo all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente. E’ l’iniziativa “Valore Paese – Fari”, presentata dal Direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, alla presenza di PierPaolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia. Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio con la tutela ambientale e lo sviluppo economico. Il Faro – di proprietà dello Stato – sarà concessione (in affitto) fino a 50 anni a quegli operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale. Da oggi l’Agenzia del Demanio avvia una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese – Fari. Due i mesi di tempo. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria.

http://newsboxitalia.blogspot.it/

NOVE FARI ITALIANI DIVENTANO DIMORE TURISTICHE Nove suggestivi fari demaniali del Belpaese diventeranno dimore turistiche. Luoghi affascinanti e romantici che miglioreranno l'economia turistica delle zone interessate e contribuiranno a creare nuovi posti di lavoro, nonche' a fornire al turismo mete indimenticabili dove trascorrere le vacanze. Questi beni si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana e sono i primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari”: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull’Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso. Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. In quest’ottica, l’Agenzia del Demanio avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria. L’iniziativa si inserisce nel più ampio circuito di Valore Paese, il progetto dell’Agenzia del Demanio per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano attraverso la sinergia tra i settori del turismo, dell’arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale. In tal senso, il recupero del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e degli Enti locali viene considerato non più solo in termini di costo per la collettività, ma anche significativa leva di sviluppo territoriale e sociale. Valore Paese è promosso dall’Agenzia del Demanio in collaborazione con Invitalia e Anci - Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione di altri soggetti pubblici (ministero della Difesa, Mibact, Mise, Conferenza delle Regioni e Province autonome) e privati (Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare).

http://iltirreno.gelocal.it/italia-mondo/2015/06/10/news/nuova-vita-per-undici-fari-da-guardiani-delle- coste-a-hotel-di-lusso-1.11590674

Nuova vita per undici fari: da guardiani delle coste a hotel di lusso

10 giugno 2015

Parte il progetto dell'Agenzia del Demanio per la concessione ad investitori privati di undici gioielli che potrebbero rinascere come nuove dimore turistiche o come eremi

Faro di Capo Grosso, Isola di Levanzo (Trapani)

Nell'antichità erano considerati tra le meraviglie del mondo, oggi potrebbero diventare hotel extralusso, eremi o ostelli. I fari hanno sempre avuto un fascino particolare, capaci - dal Colosso di Rodi al faro di Alessandria - di incantare l'immaginario collettivo. Ora i gioielli che costellano le coste italiane potrebbero passare dallo stato di abbandono e degrado in cui spesso si trovano ad una nuova destinazione come dimore di charme o residenze per fini religiosi o spirituali.

LE FOTO DEI FARI DATI IN CONCESSIONE

La trasformazione sarà resa possibile dal progetto dell'Agenzia del Demanio per la concessione ad investitori privati di 11 fari che potrebbero rinascere proprio come nuovi alberghi turistici all'insegna della natura, della cultura e dell'ambiente, oltre che del lusso. L'operazione coinvolge alcuni dei più begli avamposti tra terra e mare delle Regioni del Centro-Sud, dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia. La lista dei fari pronti ad essere dati in concessione è infatti lunga: si va dal Faro di Brucoli ad Augusta (in provincia di Siracusa) a quello di Murro di Porco a Siracusa, da Capo Grosso nell'Isola di Levanzo (Trapani) a Punta Cavazzi ad Ustica, da Capo d'Orso a Maiori (Salerno) al Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia (Napoli), fino a quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull'Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto(Crotone). LEGGI ANCHE:

Il faro di Capo d'Orso potrebbe diventare un hotel E' nella lista dell'Agenzia del Demanio tra i beni da dare in concessione ad investitori privati

"L'attività di segnalamento rimarrà - assicura il ministro Roberta Pinotti - non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo". Lo strumento utilizzato per la valorizzazione sarà la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio, in una logica di partenariato pubblico- privato, ha spiegato il direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, a beneficio di tutta la collettività. Finora un'operazione analoga Š stata sperimentata solo per Capo Spartivento, in Sardegna, per cui il Demanio incassa un canone di concessione di 100.000 euro l'anno. Fatte le dovute proiezioni, considerando quindi che non tutti gli 11 fari da oggi papabili si trasformeranno necessariamente in resort di lusso come quello sardo, l'Agenzia si aspetta di ricavare dall'operazione 700.000-800.000 euro l'anno. "Quello presentato oggi - ha proseguito Reggi - è un primo blocco. Ci sono altri 40 fari gestiti dal Demanio e qualche altra decina in uso al ministero della Difesa che potrebbero essere pronti ad essere messi in rete".

Da oggi parte quindi la prima fase di consultazione pubblica di due mesi per mettere a punto i bandi di gara da pubblicare in autunno e da concludere a inizio 2016.

http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2015/06/10/news/non-c-e-l-elba-nella-lista-dei-fari-del- demanio-1.11590815?refresh_ce Non c’è l’Elba nella lista dei fari del Demanio

Due strutture del Giglio e una delle isole Formiche nel piano dei beni affittabili dallo Stato. Sfumate le ipotesi Palmaiola e Punta Polveraia

10 giugno 2015

Il faro di Palmaiola

PORTOFERRAIO. Il “toto faro” si è risolto. E, a sorpresa, nella lista delle undici strutture che lo Stato intende dare in affitto non c’è alcun faro elbano, diversamente rispetto a quanto, solo pochi giorni fa, è stato scritto nel comunicato di lancio del “programma fari 2015”. Il giallo, se così si può chiamare, si è risolto la mattina di mercoledì 10 nel corso della maxi conferenza stampa tenutasi nella sede dell’associazione Stampa Estera a Roma, alla presenza dei vertici dell’Agenzia del Demanio, della Marina e con i ministri alla Difesa Pinotti e alla Cultura Dario Franceschini. La lista, letta davanti ai giornalisti, ha spazzato via tutte le ipotesi di questi giorni. Alcune, per la verità, poco credibili come l’affitto del faro di Forte Stella, a Portoferraio. L’idea dello Stato, peraltro già percorsa nel 2010, è chiara. Dare in concessione anche per periodi molto lunghi i fari, per trasformarli sulla base di progetti specifici e riqualificarli dal punto di vista turistico. La stessa Agenzia del Demanio, annunciando la conferenza stampa di oggi, aveva inserito tra i fari affittabili una struttura elbana. Ma, quando la conferenza stampa si è tenuta, il faro elbano è sparito. Non è chiaro se per delle modifiche in extremis della lista o per un fraintendimento “geografico”, dal momento che uno dei fari in questione è quello delle isole Formiche di Grosseto, mentre sono ben due i fari affittabili nel territorio dell’Isola del Giglio (il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso che, tra l’altro, rientra nel territorio del Parco e dal punto di vista urbanistico non è assolutamente trasformabile in una struttura ricettiva).

L’Elba, insomma, dovrà rinunciare al suo hotel di lusso costruito nelle stanze di un faro. Anche se, è probabile, le cose non sarebbero cambiate molto: nel 2010, infatti, Palmaiola fu inserita dall’Agenzia del Demanio tra i beni valorizzabili. Ma, di fatto, la sua impraticabilità dal punto di vista imprenditoriale e urbanistico trasformò presto una presunta opportunità in un flop. Uno scenario che, basta guardare il caso di Capel Rosso al Giglio, rischia di ripetersi. Neanche il faro elbano con più chance, ovvero quello di Punta Polveraia a Patresi, pare destinato a diventare una struttura esclusiva di lusso. Questo non vuol dire che, già da molti anni, qualcuno non ci abbia pensato.

http://www.ecampania.it/napoli-salerno/news/nuova-vita-faro- maiori-e-quello-forio-ischia

Nuova vita per il Faro di Maiori e quello di Forio a Ischia Rientrano nel progetto del Demanio, saranno trasformati in dimore turistiche di Redazione Ecampania.it - 10 Giugno 2015

n provincia di Salerno e quello di Punta Imperatore a Forio sull’Isola di Ischia, tra gli undici che potrebbero rinascere come nuove dimore turistiche all'insegna della natura, della cultura e dell'ambiente, oltre che del lusso. Il progetto voluto dall’Agenzia del Demanio prevede la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio, in una logica di partenariato pubblico-privato, ha spiegato il direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, a beneficio di tutta la collettività. Finora un'operazione analoga è stata sperimentata solo per Capo Spartivento, in Sardegna, per cui il Demanio incassa un canone di concessione di 100.000 euro l'anno. Fatte le dovute proiezioni, considerando quindi che non tutti gli 11 fari da oggi papabili si trasformeranno necessariamente in resort di lusso come quello sardo, l'Agenzia si aspetta di ricavare dall'operazione 700.000-800.000 euro l'anno. “L'attività di segnalamento rimarrà - assicura il ministro Roberta Pinotti - non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo”.

Quello presentato è un primo blocco: “Ci sono altri 40 fari gestiti dal Demanio e qualche altra decina in uso al ministero della Difesa che potrebbero essere pronti ad essere messi in rete”. Da oggi parte quindi la prima fase di consultazione pubblica di due mesi per mettere a punto i bandi di gara da pubblicare in autunno e da concludere a inizio 2016. “Siamo passati da una logica di alienazione del patrimonio pubblico ad una logica di valorizzazione in cui rientra il più ampio progetto di federalismo demaniale che sta già dando i suoi frutti”, ha evidenziato il sottosegretario al Mef, Pier Paolo Baretta. L'obiettivo, ha concluso il ministro di Beni Culturali, Dario Franceschini, è attirare in Italia un nuovo turismo di qualità, "non mordi e fuggi, ma che punta all'eccellenza di cui l'Italia è ricca”. Gli altri fari. Oltre ai due fari campani ci sono anche quello di Brucoli ad Augusta, in provincia di Siracusa, quello di Murro di Porco a Siracusa, Capo Grosso nell’Isola di Levanzo (Trapani), Punta Cavazzi ad Ustica, quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull'Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone).

http://www.giglionews.it/2015/06/11/anche-fenaio-e-capel-rosso-tra-gli-11-fari-da-trasformare/ Anche Fenaio e Capel Rosso tra gli 11 fari da trasformare

Scritto da: fonte Tgcom24 11 giugno 2015 in News Inserisci un commento Anche Fenaio e Capel Rosso tra gli 11 fari da trasformare Nell’antichità erano considerati tra le meraviglie del mondo, oggi potrebbero diventare hotel extra-lusso, eremi o ostelli. I gioielli che costellano le coste italiane potrebbero infatti passare dallo stato di abbandono e degrado in cui spesso si trovano ad una nuova destinazione come dimore di charme o residenze per fini religiosi o spirituali. La trasformazione sarà resa possibile dal progetto dell’Agenzia del Demanio per la concessione ad investitori privati di 11 fari.

L’operazione coinvolge alcuni dei più begli avamposti tra terra e mare delle Regioni del Centro-Sud, dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia. “L’attività di segnalamento rimarrà – assicura il ministro Roberta Pinotti – non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo”. Undici i fari che potranno essere dati in concessione – La lista dei fari pronti ad essere dati in concessione è infatti lunga: si va dal Faro di Brucoli ad Augusta (in provincia di Siracusa) a quello di Murro di Porco a Siracusa, da Capo Grosso nell’Isola di Levanzo (Trapani) a Punta Cavazzi ad Ustica, da Capo d’Orso a Maiori (Salerno) al Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (Napoli), fino a quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull’Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone).

Fari saranno dati in concessione per 50 anni – Lo strumento utilizzato per la valorizzazione sarà la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio, in una logica di partenariato pubblico-privato, ha spiegato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, a beneficio di tutta la collettività. Previsto un ricavo di 700-800mila euro l’anno – Finora un’operazione analoga è stata sperimentata solo per Capo Spartivento, in Sardegna, per cui il Demanio incassa un canone di concessione di 100mila euro l’anno. Fatte le dovute proiezioni, considerando quindi che non tutti gli 11 fari da oggi papabili si trasformeranno necessariamente in resort di lusso come quello sardo, l’Agenzia si aspetta di ricavare dall’operazione 700.000-800.000 euro l’anno. “Quello presentato ieri – ha proseguito Reggi – è un primo blocco. Ci sono altri 40 fari gestiti dal Demanio e qualche altra decina in uso al ministero della Difesa che potrebbero essere pronti ad essere messi in rete”. Da oggi parte quindi la prima fase di consultazione pubblica di due mesi per mettere a punto i bandi di gara da pubblicare in autunno e da concludere a inizio 2016.

HTTP://LACITTADISALERNO.GELOCAL.IT/SALERNO/CRONACA/2015/06/10/NEWS/IL-FARO- DI-CAPO-D-ORSO-POTREBBE-DIVENTARE-UN-HOTEL-1.11590623

MAIORI Il faro di Capo d'Orso potrebbe diventare un hotel E' nella lista dell'Agenzia del Demanio tra i beni da dare in concessione ad investitori privati

Il faro di Capo d'Orso

MAIORI. Il faro di Capo d'Orso è in vendita. Compare infatti nella lista dei "gioielli" che costellano le coste italiane che potrebbero passare dallo stato di abbandono e degrado in cui spesso si trovano ad una nuova destinazione come dimore di charme o residenze per fini religiosi o spirituali. La trasformazione sarà resa possibile dal progetto dell'Agenzia del Demanio per la concessione ad investitori privati di 11 fari che potrebbero rinascere proprio come nuovi alberghi turistici all'insegna della natura, della cultura e dell'ambiente, oltre che del lusso. L'operazione coinvolge alcuni dei più begli avamposti tra terra e mare delle Regioni del Centro-Sud, dalla Toscana alla Puglia, dalla Campania alla Sicilia. La lista dei fari pronti ad essere dati in concessione è infatti lunga: oltre al faro di Capo d'Orso a Maiori, ci sono il faro di Brucoli ad Augusta (in provincia di Siracusa), quello di Murro di Porco a Siracusa, quello di Capo Grosso nell'Isola di Levanzo (Trapani), quello di Punta Cavazzi ad Ustica, il faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia (Napoli), quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono 4 fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull'Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone). «L'attività di segnalamento rimarrà - assicura il ministro Roberta Pinotti - non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo». Lo strumento utilizzato per la valorizzazione sarà la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dal potenziale economico per tutto il territorio, in una logica di partenariato pubblico-privato, ha spiegato il direttore dell'Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, a beneficio di tutta la collettività. Finora un'operazione analoga è stata sperimentata solo per Capo Spartivento, in Sardegna, per cui il Demanio incassa un canone di concessione di 100.000 euro l'anno. Fatte le dovute proiezioni, considerando quindi che non tutti gli 11 fari da oggi papabili si trasformeranno necessariamente in resort di lusso come quello sardo, l'Agenzia si aspetta di ricavare dall'operazione 700.000-800.000 euro l'anno. «Quello presentato - ha proseguito Reggi - è un primo blocco. Ci sono altri 40 fari gestiti dal Demanio e qualche altra decina in uso al ministero della Difesa che potrebbero essere pronti ad essere messi in rete». Da oggi parte quindi la prima fase di consultazione pubblica di due mesi per mettere a punto i bandi di gara da pubblicare in autunno e da concludere a inizio 2016.

http://www.unionesarda.it/fotogallery/fotogallery/2015/06/10/il_demanio_fa_cassa_grazie_ai_fari-18- 422222.html Il Demanio fa cassa grazie ai fari

Lo Stato si prepara a fare cassa, dando in concessione a privati 11 fari di segnalazione sulle coste. Lunga la lista: si va dal Faro di Brucoli ad Augusta (in provincia di Siracusa) a quello di Murro di Porco a Siracusa, da Capo Grosso nell'Isola di Levanzo (Trapani) a Punta Cavazzi ad Ustica, da Capo d'Orso a Maiori (Salerno) al Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia (Napoli), fino a quello di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia). A questi si aggiungono quattro fari messi a disposizione dal ministero della Difesa: due sull'Isola del Giglio, Punta del Fenaio e Capel Rosso, uno alle Isole Formiche (Grosseto) e quello di Capo Rizzuto (Crotone). I fari affittati ai privati manterranno l'attività di segnalazione marittima, ma come i complessi circostanti potranno ospitare nuovi hotel, ostelli o residenze per fini religiosi o spirituali. L'esempio da seguire, spiegano dal Demanio, sarà quello di Capo Spartivento in Sardegna, trasformato in resort di lusso, da cui lo Stato incassa un canone di concessione di 100mila euro l'anno. La stima di incasso dell'operazione si aggira attorno agli 800mila euro annui.

http://www.today.it/green/life/fari-affitto-come-ottenere-concessione.html

Turismo, nuova vita per nove fari: il demanio li affitta per 50 anni L'obiettivo è sottrarre al degrado questi suggestivi beni, rilanciare l'economia dei territori e generare lavoro

Il faro di Capo Grosso a Levanzo

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Nove fari italiani in affitto per 50 anni. L'obiettivo dell'iniziativa del Demanio Valore Paese-Fari è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un'idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, di tutela ambientale e di sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto dall'elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività.

Ecco dove si trovano. Sicilia, Campania, Puglia e Toscana le regioni interessate. Nel dettaglio i fari sono quello di Brucoli ad Augusta (SR), di Murro di Porco a Siracusa (SR), di Capo Grosso nell'Isola di Levanzo - Favignana (TP), di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), di Capo d`Orso a Maiori (SA), di Punta Imperatore a Forio d`Ischia (NA), di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull`Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso.

Come ottenere la concessione. Da oggi e per due mesi si svolgerà online una consultazione pubblica, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell`autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico- finanziaria.

http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2015/06/10/nove-fari-diventano-dimore- turistiche-demanio-affitta-per-anni_foOk9oByogyt91lqMH11EK.html

Nove fari diventano dimore turistiche, il Demanio li affitta per 50 anni

Faro di Punta Cavazzi, Ustica Articolo pubblicato il: 10/06/2015 Nove fari a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente: nove location uniche per contribuire a rilanciare l’economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell’affitto di lungo periodo (Foto). Parte da qui Valore Paese – Fari, l’iniziativa presentata dal Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di PierPaolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia. Si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari”: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull’Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso. Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. In quest’ottica, l’Agenzia del Demanio avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria. L’iniziativa si inserisce nel più ampio circuito di Valore Paese, il progetto dell’Agenzia del Demanio per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano attraverso la sinergia tra i settori del turismo, dell’arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale. In tal senso, il recupero del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e degli Enti locali viene considerato non più solo in termini di costo per la collettività, ma anche significativa leva di sviluppo territoriale e sociale. Valore Paese è promosso dall’Agenzia del Demanio in collaborazione con Invitalia e Anci - Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione di altri soggetti pubblici (ministero della Difesa, Mibact, Mise, Conferenza delle Regioni e Province autonome) e privati (Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare).

http://www.quotidiano.net/foto/lo-stato-affitta-11-fari-per-il-turismo-1.1046973 Lo Stato affitta 11 fari per il turismo

10 GIUGNO 2015 Roma, 10 giugno 2015 - Lo Stato affitterà 11 fari fino a 50 anni a operatori in grado di sviluppare un progetto turistico "dall'elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività". Il progetto intitolato 'Valore Paese-Fari' è stato presentato oggi nella sede della stampa estera dal direttore dell'agenzia del Demanio, Roberto Reggi, dai ministri della Difesa e dei Beni culturali e del turismo, rispettivamente Roberta Pinotti e Dario Franceschini e dalla presidente del Wwf Italia nonché madrina dell'iniziativa, Donatella Bianchi. I fari si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana e sono: il faro di Brucoli ad Augusta, il faro di Murro di Porco a Siracusa, il faro di Capo Grosso nell'Isola di Levanzo-Favignana, il faro di Punta Cavazzi a Ustica, il faro di Capo d'Orso a Maiori, il faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia, il faro di San Domino alle Isole Tremiti, il faro Punta del Fenaglio, il faro di Capel Rosso, il faro di Capo Rizzuto e, infine, quello delle Isole Formiche.

Gli ultimi quattro sono stati messi a disposizione dal ministero della Difesa. Si stima che dall'affitto di questi fari, ormai inutilizzati, lo Stato potrà ricavare tra 700 e 800 mila euro l'anno.

1 / 9 Il Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia (NA) (Ansa)

http://www.oggitreviso.it/stato-affitta-fari-113026 Lo stato affitta i fari

Nove fari a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente: nove location uniche per contribuire a rilanciare l’economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell’affitto di lungo periodo.

Parte da qui Valore Paese – Fari, l’iniziativa presentata dal Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di PierPaolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia.

Si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari”: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull’Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso.

Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività.

In quest’ottica, l’Agenzia del Demanio avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line suwww.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari.

I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria.

L’iniziativa si inserisce nel più ampio circuito di Valore Paese, il progetto dell’Agenzia del Demanio per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano attraverso la sinergia tra i settori del turismo, dell’arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale. In tal senso, il recupero del patrimonio pubblico di proprietà dello Stato e degli Enti locali viene considerato non più solo in termini di costo per la collettività, ma anche significativa leva di sviluppo territoriale e sociale. Valore Paese è promosso dall’Agenzia del Demanio in collaborazione con Invitalia e Anci - Fondazione Patrimonio Comune, con la partecipazione di altri soggetti pubblici (ministero della Difesa, Mibact, Mise, Conferenza delle Regioni e Province autonome) e privati (Cassa Depositi e Prestiti, Istituto per il Credito Sportivo, Confindustria, Associazione Italiana Confindustria Alberghi, Assoimmobiliare). http://www.agenziaimpress.it/gite-al-faro-ora-si-puo-lo-stato-affitta-per-cinquantanni-ce-anche-un- vincitore-di-oscar/ Gite al faro. Lo Stato affitta per cinquant’anni. C’è anche un Oscar

Michele Taddei - @MicheleTaddei2

Faro di Capel Rosso (Isola del Giglio)

Fari come alberghi. Ora si può. O meglio si spera che anche in Italia, come già accade in Spagna, Scozia e in altri paesi, si possa rapidamente imprenditori del settore interessati ad investire nel rimettere a nuovo nove fari da destinare a dimora turistica.

Tra i selezionati anche alcuni fari toscani, e uno “vincitore” di un premio Oscar. È il caso del faro di Capel Rosso all’Isola del Giglio, protagonista in alcune scene de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino nel 2012. È nella lista anche l’altro faro gigliese del Fenaio, entrambi risalenti alla fine dell’Ottocento. Gli altri fari si trovano in Sicilia, Campania e Puglia e Toscana: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) L’iniziativa, denominata “Valore Paese – Fari”, è stata presentata questa mattina a Roma ed ha l’obiettivo di valorizzare questi suggestivi beni, ormai dismessi da un punto di vista abitativo, partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. I fari saranno concessi in affitto fino a 50 anni ad operatori che presenteranno un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, “in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività”. Alla presentazione erano presenti il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, PierPaolo Baretta, sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, e Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente di WWF Italia. L’Agenzia del Demanio quindi avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese – Fari. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria.

http://www.napolitoday.it/green/life/faro-affitto-turisti-punta- imperatore-ischia.html

Fari in affitto ai turisti, l'iniziativa del Demanio L'obiettivo è sottrarli al degrado. Nove in tutto nel Paese, i fari campani coinvolti dal progetto sono a Punta Imperatore (Forio d`Ischia) e Capo d`Orso (Maiori, Salerno)

LIFE

Redazione Earth Day Italia 10 Giugno 2015

Faro punta imperatore (italianbotanicalheritage.com)

Saranno dati in affitto per 50 anni: nove fari italiani, protagonisti del progetto del Demanio Valore Paese-Fari, verranno valorizzati attraverso un'iniziativa imprenditoriale che possa conciliare recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo.

Tra i nove, uno è in provincia di Napoli. Si tratta del faro di Punta Imperatore a Forio d`Ischia. Secondo faro campano quello di Capo d`Orso a Maiori in provincia di Salerno.

Gli immobili verranno dati ad operatori che possano "sviluppare un progetto dall'elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività".

Per ottenere la concessione sarà necessario partecipare a partire da oggi ad una consultazione pubblica online (formi a questo indirizzo), destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari.

I suggerimenti raccolti fino al 10 agosto serviranno a delineare poi i bandi di gara. Questi verranno pubblicati nell`autunno 2015 per concludersi a inizio 2016. Vincerà "la miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico- finanziaria".

http://www.piueconomia.it/news/sviluppo-economico-e-tutela-dellambiente-ecco-come-i- fari-campani-diventano-dimore-turistiche Il Demanio li affitta per 50 anni Sviluppo economico e tutela dell'ambiente: i fari campani diventano dimore turistiche Si tratta del Faro di Capo d’Orso a Maiori e di quello di Punta Imperatore a Forio d’Ischia

Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia Nove fari a cui regalare nuova vita come dimore per un turismo all’insegna della natura, della cultura e dell’ambiente: nove location uniche per contribuire a rilanciare l’economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell’affitto di lungo periodo. Tra queste anche due tesori campani: il Faro di Capo d’Orso a Maiori e il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia.

Parte Valore Paese – Fari, l’iniziativa presentata dal Direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi, alla presenza di PierPaolo Baretta, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Roberta Pinotti, Ministro della Difesa, durante l’evento presso la sede dell’Associazione della Stampa Estera a Roma, introdotto da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai/LineaBlu e presidente del WWF Italia.

Obiettivo del progetto è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione (affitto) fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. In quest’ottica, l’Agenzia del Demanio avvia da oggi e per due mesi una consultazione pubblica online, destinata a chiunque abbia idee e proposte: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Per partecipare è disponibile una form on-line su www.agenziademanio.it, nella sezione dedicata a Valore Paese - Fari. I suggerimenti raccolti grazie alla consultazione pubblica, che terminerà il 10 agosto, serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara. Questi ultimi verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016, e consentiranno di selezionare gli operatori che si aggiudicheranno la concessione dei fari sulla base della miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria.

I nove fari si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana i primi beni dello Stato che entrano a far parte della “rete dei fari”: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e i due beni sull’Isola del Giglio (GR) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso.

10/06/2015

http://www.allnews24.eu/vivere-in-un-faro-non-e-piu-uno-sogno-11-gioielli-in- concessione-per-50-anni/ LIFESTYLE

VIVERE IN UN FARO NON È PIÙ UNO SOGNO. 11 GIOIELLI IN CONCESSIONE PER 50 ANNI

10 GIUGNO 2015

Lo Stato affittera’ 11 fari fino a 50 anni a operatori in grado di sviluppare un progetto turistico “dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettivita'”. L’Agenzia del Demanio, in cooperazione con il Ministero della Difesa e con gli altri Enti territoriali interessati propone, allo scopo di valorizzarli e sottrarli al degrado, la rete dei Fari, beni di proprietà dello Stato situati in contesti di assoluta bellezza e carichi di suggestione.

Questi immobili possono essere recuperati e riutilizzati non solo a fini turistico-ricettivi, nel rispetto degli ecosistemi nei quali sono inseriti, ovvero alcuni tra i più straordinari territori costieri italiani. L’obiettivo è quello di valorizzare questi beni partendo da un’idea imprenditoriale innovativa e sostenibile a livello ambientale, come avviene già in Europa, negli USA, in Canada e in Australia. Questi paesi già da tempo hanno sperimentato il modello del lighthouse accommodation: una formula turistica in chiave “green” a sostegno della conoscenza, dello sviluppo e della salvaguardia del territorio.

ECCO I GIOIELLI IN CONCESSIONE Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA) Il Faro sorge all’interno dell’Area Marina Protetta “Isola di Ustica”, una delle prime riserve marine italiane istituita per tutelare e promuovere gli splendidi fondali dell’isola, in un contesto pressoché incontaminato, caratterizzato dalla presenza di coste alte e scoscese e di numerose grotte che si aprono lungo il perimetro dell’isola,paradiso di subacquei e amanti del mare.

Faro di Brucoli ad Augusta (SR) Posto a ridosso dell’antico Castello della Regina Giovanna, il faro si trova sulla punta di una lingua di terra che ospita il borgo marinaro di Brucoli, situato tra Catania e Siracusa e caratterizzato dalla presenza di un sug gestivo porto-canale, in un ambiente geografico unico che si distingue per le sue particolari valenze storiche e naturalistiche, nonché per le testimonianze archeologiche di grande importanza.

Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR)

Il Faro si trova nel cuore della penisola del Plemmirio, lungo la costa a sud di Siracusa, polo culturale del Mediterraneo da sempre distinto per storia e natura, in un contesto di grande pregio paesaggistico caratterizzato da scogliere che si presentano come vere e proprie sculture naturali e da grotte marine con importanti reperti archeologici che si possono scoprire immergendosi negli stupendi fondali

Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP) Il Faro appare lentamente all’orizzonte, con la torre e le sue facciate bianche, percorrendo l’unica strada che attraversa l’isola di Levanzo fino all’estremità nord in cui è situato, da cui si può godere uno splendido panorama. Un’oasi solitaria dalla bellezza paesaggistica integra, con acque limpide e incontami nate ideali per i subacquei e suggestive spiaggette di sabbia e rocce bianche che presentano numerose grotte.

Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA). Sorge maestoso sulla collina che protegge la meravigliosa baia di Citara ed è raggiungibile mediante una stradina percorribile nel primo tratto con una piccola autovettura; l’ultimo tratto è invece solo pedonale e comprende una scalinata molto scoscesa. E’ uno dei fari più importanti e potenti del Mediterraneo e il tramonto che si gode dallo stesso è tra i più spettacolari dell’Isola d’Ischia.

Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA) Recentemente ristrutturato, il faro è ubicato nelle immediate vicinanze di Maiori, lungo la costiera amalfitana, posto su costone a strapiombo sul mare, accessibile dalla strada costiera attraverso un suggestivo percorsogradonato, che si apre nella macchia mediterranea e scende fino al mare

Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG). Ubicato in zona costiera sud-ovest dell’Isola di San Domino, la più estesa dell’Arcipelago delle Isole Tremiti, a picco sul mare e in posizione isolata, nelle immediate vicinanze della “Grotta delle Murene”, sorge sulla Punta del Diavolo, a mezza costa e vi si accede tramite un affascinante sentiero nella pineta.

Fari proposti dal Ministero della Difesa Faro Punta del Fenaio nell’Isola del Giglio (GR)

Sull’estremo settentrionale dell’Isola del Giglio, spicca il Faro Punta del Fenaio, testimone di leggende e racconti del passato, che colorano questo luogo solitario e di esclusiva panoramicità, affacciato sul mare aperto, in cui l’aria è ricca di profumi caratteristici tra cui la senape selvatica tipica dell’Africa del Nord.

Faro di Capel Rosso nell’Isola del Giglio (GR) Il Faro sorge in un avamposto di grande bellezza che troviamo all’estremo sud dell’isola del Giglio, a Punta Capel Rosso, luogo di silenzi e di storie antiche da cui prende il nome. Un sentiero lastricato e scalini intagliati nella roccia conducono al Faro, rosse le tinte dell’edificio e le striature della roccia, che in questa cornice suggestiva si uniscono ai colori brillanti della macchia mediterranea incontaminata.

La consultazione pubblica ha la durata di due mesi, dal 10 giugno al 10 agosto 2015, e può parteciparvi chiunque sia interessato ad offrire il proprio contributo e desideri instaurare un dialogo direttosul progetto: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. Si partecipa compilando le form on-line su www.agenziademanio.it nella pagina dedicata al Progetto Fari.

Al termine della consultazione, saranno analizzate le risposte ricevute e sarà pubblicato un rapporto conclusivo, sulla base del quale si figureranno gli scenari di valorizzazione, sui quali orientare i parametri per l’elaborazione dei bandi di gara.

I bandi di gara, per la concessione fino a 50 anni dei Fari, saranno pubblicati in autunno 2015 per concludersi ad inizio 2016. Saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta, sia in sia in termini di progetto imprenditoriale di recupero che di so stenibilità economico-finanziaria.

http://www.caffeinamagazine.it/2014-10-20-12-41-28/cartolina/18317-volete- diventare-guardiani-del-faro-adesso-si-puo-basta-affittarne-uno-dallo-stato Volete diventare guardiani del faro? Adesso si può! Basta affittarne uno dallo Stato...

Avete un'idea imprenditoriale nel settore turistico? Lo stato affitterà 11 fari fino a 50 anni a operatori in grado di sviluppare un progetto turistico "dall'elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività". Il progetto intitolato "Valore Paese-Fari", è stato presentato oggi nella sede della stampa estera dal direttore dell'agenzia del Demanio, Roberto Reggi, e dai ministri Roberta Pinotti e Dario Franceschini.

I fari in oggetto si trovano in Sicilia, campania, Puglia e Toscana e il governo calcola un guadagno tra i 700 e gli 800 mila euro l'anno. I fari in questione sono: il faro di Brucoli ad Augusta, il faro di Murro di Porco a Siracusa, il faro di Capo Grosso nell'Isola di Levanzo-Favignana, il faro di Punta Cavazzi a Ustica, il faro di Capo d'Orso a Maiori, il faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia, il faro di San Domino alle Isole Tremiti, il faro Punta del Fenaglio, il faro di Capel Rosso, il faro di Capo Rizzuto e, infine, quello delle Isole Formiche.

http://www.lospillo.org/volete-diventare-guardiani-del-faro-adesso-si-puo-basta-affittarne-uno- dallo-stato/

VOLETE DIVENTARE GUARDIANI DEL FARO? ADESSO SI PUÒ! BASTA AFFITTARNE UNO DALLO STATO… Avete un'idea imprenditoriale nel settore turistico? Lo stato affitterà 11 fari fino a 50 anni a operatori in grado di sviluppare un progetto turistico "dall'elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività"

Da Lo Spillo Staff10/06/2015

Avete un’idea imprenditoriale nel settore turistico? Lo stato affitterà 11 fari fino a 50 anni a operatori in grado di sviluppare un progetto turistico “dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico- privato, a beneficio di tutta la collettività”. Il progetto intitolato “Valore Paese-Fari”, è stato presentato oggi nella sede della stampa estera dal direttore dell’agenzia del Demanio, Roberto Reggi, e dai ministri Roberta Pinotti e Dario Franceschini.

I fari in oggetto si trovano in Sicilia, campania, Puglia e Toscana e il governo calcola un guadagno tra i 700 e gli 800 mila euro l’anno. I fari in questione sono: il faro di Brucoli ad Augusta, il faro di Murro di Porco a Siracusa, il faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo-Favignana, il faro di Punta Cavazzi a Ustica, il faro di Capo d’Orso a Maiori, il faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia, il faro di San Domino alle Isole Tremiti, il faro Punta del Fenaglio, il faro di Capel Rosso, il faro di Capo Rizzuto e, infine, quello delle Isole Formiche. [via Caffeina]

http://www.lameziaoggi.it/cronaca/2015/06/10/demanio-11-fari-in-concessione-fino-a-50-anni/ Demanio: 11 fari in concessione fino a 50 anni POSTED ON 10/06/2015 BY GIUSEPPE NATRELLA

Roma – Lo Stato affittera’ 11 fari fino a 50 anni a operatori in grado di sviluppare un progetto turistico “dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettivita'”. Il progetto intitolato ‘Valore Paese-Fari’ e’ stato presentato oggi nella sede della stampa estera dal direttore dell’agenzia del Demanio, Roberto Reggi, dai ministri della Difesa e dei Beni culturali e del turismo, rispettivamente Roberta Pinotti e Dario Franceschini e dalla presidente del Wwf Italia nonche’ madrina dell’iniziativa, Donatella Bianchi. I fari si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana e sono: il faro di Brucoli ad Augusta, il faro di Murro di Porco a Siracusa, il faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo-Favignana, il faro di Punta Cavazzi a Ustica, il faro di Capo d’Orso a Maiori, il faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia, il faro di San Domino alle Isole Tremiti, il faro Punta del Fenaglio, il faro di Capel Rosso, il faro di Capo Rizzuto e, infine, quello delle Isole Formiche. Gli ultimi quattro sono stati messi a disposizione dal ministero della Difesa. Si stima che dall’affitto di questi fari, ormai inutilizzati, lo Stato potra’ ricavare tra 700 e 800 mila euro l’anno. “Molti dei beni del ministero della Difesa – ha spiegato Pinotti – non servono piu’, quindi ben vengano progetti, come questo, tesi a valorizzare il nostro patrimonio pubblico”. “Questa iniziativa – ha aggiunto Franceschini – e’ assolutamente in linea con la strategia del Mibact di valorizzare le ricchezze del patrimonio culturale italiano”.

http://giornali.gfpoint.com/fari-in-libera-concessione-per-50-anni-le-vedette-delle-coste- italiane-in-affitto-al-miglior-offerente-foto-343268/

FARI IN LIBERA CONCESSIONE PER 50 ANNI. LE VEDETTE DELLE COSTE ITALIANE IN AFFITTO AL MIGLIOR OFFERENTE (FOTO) 10/06/2015 18:41Autore huffingtonpost.it

Lo Stato affitterà 11 fari fino a 50 anni a operatori in grado di sviluppare un progetto turistico "dall'elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività". Il progetto intitolato 'Valore Paese-Fari' è stato presentato oggi nella sede della stampa estera dal direttore dell'agenzia del Demanio, Roberto Reggi, dai ministri della Difesa e dei Beni culturali e del turismo, rispettivamente Roberta Pinotti e Dario Franceschini.

I fari si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana e sono: il faro di Brucoli ad Augusta, il faro di Murro di Porco a Siracusa, il faro di Capo Grosso nell'Isola di Levanzo-Favignana, il faro di Punta Cavazzi a Ustica, il faro di Capo d'Orso a Maiori, il faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia, il faro di San Domino alle Isole Tremiti, il faro Punta del Fenaglio, il faro di Capel Rosso, il faro di Capo Rizzuto e, infine, quello delle Isole Formiche. Gli ultimi quattro sono stati messi a disposizione dal ministero della Difesa. Si stima che dall'affitto di questi fari, ormai inutilizzati, lo Stato potrà ricavare tra 700 e 800 mila euro l'anno.

http://www.marketingdelterritorio.info/index.php/it/notizie/2295-i-fari-abbandonati-rinascono-con-un-progetto- nazionale-per-turismo-e-cultura

I FARI ABBANDONATI RINASCONO CON UN PROGETTO NAZIONALE PER TURISMO E CULTURA Pubblicato: Mercoledì, 10 Giugno 2015 15:02 | |

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L'Agenzia del Demanio presenta il progetto di valorizzazione dei Fari italiani. I primi sono 9 in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana. L'obiettivo è valorizzarli per il turismo in maniera sostenibile contribuendo ad attivare le economie locali

Nuova luce per i fari abbandonati d'Italia. Oggi l'Agenzia del Demanio ha presentato, presso la sede dell'Associazione della Stampa Estera a Roma, il progetto Valore Paese-FARI, l'iniziativa che permetterà di sottrarre 9 fari italiani al degrado in cui versano e di avviarli a rigenerazione, contribuendo ad attivare le economie locali e a riconsegnare questi beni alla comunità. Obiettivo del progetto, spiega un comunicato del Demanio, è valorizzare questi suggestivi beni partendo da un'idea imprenditoriale innovativa e sostenibile, che sappia conciliare le esigenze di recupero del patrimonio, tutela ambientale e sviluppo economico. Lo strumento sarà la concessione in affitto fino a 50 anni degli immobili a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall'elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. "Valore Paese – Fari" è stato introdotto a Roma da Donatella Bianchi, madrina del progetto, giornalista Rai e presidente del WWF Italia, alla presenza tra gli altri del ministro di Cultura e Turismo Franceschini ("in località meravigliose dall'abbandono a un modello italiano di turismo sostenibile" ha scritto su Twitter) e del ministro della Difesa Roberta Pinotti. Il portafoglio è composto da 9 fari di proprietà dello Stato, di cui due proposti dal Ministero della Difesa, e si trovano in Sicilia,Campania, Puglia e Toscana. Si tratta del Faro di Brucoli ad Augusta (Siracusa), il Faro di Murro di Porco a Siracusa, il Faro di Capo Grosso nell'Isola di Levanzo – Favignana (Trapani), il Faro di Punta Cavazzi a Ustica (Palermo); il Faro di Capo d'Orso aMaiori (Salerno), il Faro di Punta Imperatore a Forio d'Ischia (Napoli); il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (Foggia) e i due beni sull'Isola del Giglio (Grosseto) proposti dal Ministero della Difesa, il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso. I beni selezionati rispondono alle esigenze di un turismo alternativo alla ricerca del contatto con l'ambiente, il relax e la cultura, poiché si tratta di spazi situati in luoghi incontaminati e di grande interesse ambientale e paesaggistico. Con l'evento di oggi, l'Agenzia dà avvio alla consultazione pubblica online, che ha l'obiettivo di informare, raccogliere idee, proposte e suggerimenti, verificare l'interesse da parte del territorio e del mercato rispetto agli immobili individuati e alle idee sviluppate, al fine di definire il miglior percorso di valorizzazione in vista della successiva pubblicazione dei bandi di concessione. La consultazione pubblica ha la durata di due mesi, e potrà partecipare chiunque sia interessato ad offrire il proprio contributo e desideri instaurare un dialogo diretto sul progetto. Si partecipa compilando le form on- line, disponibili nella pagina dedicata al Progetto Fari all'interno del sito dell'Agenzia del Demanio. I bandi di gara saranno pubblicati in autunno 2015 per concludersi ad inizio 2016. Saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta, sia in termini di progetto imprenditoriale di recupero che di sostenibilità economico-finanziaria. Per maggiori informazioni e per partecipare alla consultazione pubblica:http://www.agenziademanio.it/opencms/it/ValorePaese/valorepaesefari/ http://www.ildispariquotidiano.it/it/vacanze-da-sogno-al-faro-di-punta-imperatore-possibile/ Vacanze da sogno al Faro di Punta Imperatore? Possibile  Grande Isola giu 10, 2015

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[foto: Miro Iacono]

Alzi la mano chi non ha mai, diciamo mai, sognato o desiderato di vivere in un faro. Sì, quei bellissimi fari lambiti dalle onde del mare, con le navi che vi passano e salutano con un colpo di sirena, icona di vacanze romantiche e non solo. Oggi, grazie al progetto “Valore Paesi Fari” questo sogno sarà presto realizzabile anche in Italia!

Sono ben 11 i fari presso cui, presto, si potrà soggiornare presentando domanda e partecipando ad un bando. Una apertura che il Demanio Italiano ha deciso di fare anche per la riqualificazione di beni altrimenti prossimi all’abbandono. E tra tutti spicca quello di Punta Imperatore sulla nostra isola d’Ischia.

Una occasione davvero ghiotta per la promozione di un’area che andrebbe, altrimenti, dimenticata.

La figura del custode del faro è, infatti, andata in pensione in Italia, sostituito da un sistema automatizzato, la lanterna è funzionante, ma gli edifici possono essere riconvertiti e riutilizzati in strutture turistico-culturali, punti informativi e ristorativi, come avviene in molti paesi d’Europa, ma anche negli USA, Canada e Australia.

Il portafoglio è composto da 11 fari di proprietà dello Stato, di cui quattro proposti dal Ministero della Difesa, e si trovano in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana. Si tratta del Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo – Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG). A questi si aggiungono quattro fari proposti dal Ministero della Difesa: il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso sull’isola del Giglio (GR), e il Faro di Capo Rizzuto (KR) e il Faro Formiche a Grosseto, sull’isolotto Formica Grande. Questi ultimi due immobili sono stati proposti dalla Difesa nel corso dell’evento di oggi e, a breve, entreranno a far parte della rete Fari e saranno anch’essi oggetto di una consultazione pubblica.

IL PROGETTO

A partire dal 10 giugno e per i prossimi due mesi, l’Agenzia avvia una consultazione online, che ha l’obiettivo di informare, raccogliere idee, proposte e suggerimenti, verificare l’interesse da parte del territorio e del mercato rispetto agli immobili individuati e alle idee sviluppate, al fine di definire il miglior percorso di valorizzazione in vista della successiva pubblicazione dei bandi di concessione. Può partecipare alla consultazione chiunque sia interessato ad offrire il proprio contributo e desideri instaurare un dialogo diretto sul progetto: pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari. La procedura ad evidenza pubblica Nella fase successiva saranno pubblicati i bandi di gara per la concessione fino a 50 anni dei Fari, che saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta, sia in termini di progetto imprenditorale che di sostenibilità economico-finanziaria. Si partecipa compilando i form on-line, disponibili su sito del demanio nella pagina dedicata al Progetto Fari. I bandi di gara saranno pubblicati in autunno 2015 per concludersi ad inizio 2016. Saranno aggiudicati sulla base della miglior proposta.

Un considerevole passo avanti nella costruzione di una rete di punti turistici di valore e responsabili, che rispettano la tanto invocata sostenibilità e qualità dell’esperienza da vivere in chiave «green» a sostegno della conoscenza e salvaguardia dell’ambientale. Pronti a rivivere le emozioni dei più romantici film da cartolina con un soggiorno al faro… o ad incontrare il drago Elliott del famoso film Disney?

http://www.ppan.it/stories/una-seconda-vita-per-fari-call-internazionale-per-11-strutture-aperta-agli-imprenditori/ Agenzia del Demanio, Ministero della Difesa e dei Beni Culturali insieme per promuovere la valorizzazione dei beni. No vendita ma concessione Una seconda vita per i fari? Call internazionale per 11 strutture aperta agli imprenditori di Paola Pierotti | pubblicato il 10 giugno 2015

Il bando sarà pubblicato nell’autunno del 2015. Intanto l’Agenzia del Demanio ha avviato una consultazione pubblica online con scadenza il 10 agosto rivolta a chi ha idee e proposte. Cercasi idee imprenditoriali innovative e sostenibili per recuperare 11 fari del Sud Italia, tutelando il patrimonio e incentivando contemporaneamente lo sviluppo economico. Agenzia del Demanio, Ministero della Difesa e Ministero dei Beni Culturali hanno illustrato i primi beni della “rete dei fari”. Da Augusta a Siracusa, da Favignana a Ustica, da Maiori a Ischia, fino alle Isole Tremiti e al Giglio. Nove fari sono stati individuati dall’Agenzia del Demanio e a questi se ne aggiungono due proposti dal Ministero della Difesa attraverso la sua spa Difesa Servizi: uno è il Faro di Capo Rizzuto in provincia di Crotone e l’altro è il Faro delle Formiche di Grosseto. “I beni utilizzati dalle forze armate sono beni dove la natura è rimasta incontaminata nel tempo. Molti di questi beni però oggi alla Difesa non servono più. Ci sono fari, castelli, posti magnifici che dobbiamo rendere disponibili all’Italia e a chi vuole fare turismo in Italia”. Roberta Pinotti, ministro della Difesa, ha spiegato il senso dell’incontro che ha visto presenti oggi a Roma lo stesso ministro, Roberto Reggi, direttore dell’Agenzia del Demanio, Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e Pier Paolo Baretta, Sottosegretario del Ministro dell’Economia e delle Finanze. I fari non sono in vendita. La proposta è di un affitto di lungo periodo: una concessione da 19 a 50 anni. E l’iniziativa sarà rivolta a tutti gli operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio della collettività. Il bando sarà pronto nei prossimi mesi e pubblicato nell’autunno del 2015. Intanto Agenzia del Demanio ha avviato una consultazione pubblica online rivolta a chi ha idee e proposte. Pa, cittadini, associazioni, investitori potranno partecipare entro il 10 agosto attraverso un form online su www.agenziademanio.it nella sezione dedicata a Valore Paese – Fari. Da tempo ormai nei fari non serve più la presenza dell’uomo: vengono fatti funzionare a distanza. Ci sono esperienze internazionali, dalla Spagna al Portogallo, dall’Australia agli Stati Uniti, dove i fari hanno iniziato a vivere una seconda vita. E anche in Italia ora la task force istituzionale ha deciso di coinvolgere i privati per mettere a valore i beni, pur mantenendone la proprietà. “In Italia oggi ci sono 153 fari e 141 sono ancora attivi – spiega Roberto Reggi, direttore dell’Agenzia del Demanio -. Con questa iniziativa vogliamo evitare il degrado e, in assenza di risorse pubbliche, affidare ai privati la valorizzazione. In Italia c’è già un caso concreto e riguarda il Faro di Capo Spartivento in Sardegna, rigenerato e diventato un albergo di lusso. In questo caso abbiamo optato per una concessione di 19 anni, con un investimento di 2 milioni e mezzo di euro da parte del privato, lo Stato ha incassato un canone di concessione di 100mila euro all’anno. Ci aspettiamo molte idee, non solo turistico-alberghiere”. L’Agenzia del Demanio stima un costo di 1.500-2.000 euro al mq arrivando a calcolare che per mettere a nuovo un faro possano servire circa 2 milioni di euro. Quindi per 11 fari si stimano investimenti per circa 20 milioni di euro e canoni concessori per 7-800mila euro all’anno. Lo Stato italiano cerca investitori e ha aperto la call a scala internazionale con l’obiettivo di raccogliere spunti e indicazioni per ottimizzare il bando. “Chi immagina interventi speculativi se li dimentichi. Qui la priorità è la salvaguardia del territorio” hanno precisato Reggi e il ministro Franceschini. Una call per gli imprenditori e le associazioni che suona come un processo di partecipazione rivolto ai cittadini. Le istituzioni hanno deciso di tarare il proprio progetto promuovendo un test del mercato: i privati potranno quindi porre questioni e conoscere i paletti pubblici; non solo, se sono veramente interessati potranno avanzare richieste perché il bando in via di definizione possa andare incontro a specifiche esigenze di business.

http://www.tricasenews.it/2015/06/agenzia-del-demanio-i-33-fari-pugliesi- potranno-diventare-alberghi/

AGENZIA DEL DEMANIO: I 33 FARI PUGLIESI POTRANNO DIVENTARE ALBERGHI.

DA TRICASE NEWS :: 10 GIUGNO 2015ATTUALITÀ, ECONOMIA, REGIONE PUGLIA, SANTA MARIA DI LEUCA

Riutilizzare a scopo turistico e culturale i fari, avamposti di terra spesso incastonati in panorami mozzafiato. È l’obiettivo del ‘Piano Fari’ che e’ stato presentato oggi dall’Agenzia del Demanio. A breve partirà la consultazione per costruire al meglio il bando per la concessione di valorizzazione, destinato a selezionare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni di lungo periodo. Lo Stato è pronto a dare in concessione ai privati i primi 10 fari, alcuni nelle più belle isole italiane, dall’Elba alle Eolie, replicando casi di successo già sperimentati in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all’estero. Il modello è quello dei ‘Paradores’ in Spagna e delle‘Pousadas’ in Portogallo, esperienze in grado di coniugare l’attrazione e l’accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Il ‘Piano Fari’ fa parte del più complessivo progetto ‘Valore Paese’ che prevede la concessione di caserme, ospedali, scuole, teatri o ex colonie sui litorali allo scopo di recuperare e valorizzare immobili pubblici inutilizzati che potrebbero rappresentare importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico. Dello stesso Piano fa parte il ‘Progetto Caserme’: il Ministero della Difesa punta a cederne il maggior numero possibile, anche per rientrare dei costi, e così quella di Bologna si trasformerà nel più grande campus universitario europeo, mentre quella di Via Guido Reni di Roma, a due passi dal museo di arte contemporanea Maxxi, potrebbe assumere la forma dalla nuova Città della Scienza della capitale. Il 31 maggio si è chiusa la prima fase del progetto ‘Proposta Immobili 2015’: Regioni, Province, Comuni e altri Enti pubblici hanno candidato 686 immobili, tra cui castelli, ville, caserme, colonie marine, teatri, conventi, edifici storici, alberghi, impianti sportivi, prefetture, ospedali, scuole, una masseria in Puglia, un campo da golf a Sanremo e un parco divertimenti a Fano. Il portafoglio immobiliare proposto è costituito da beni dislocati su tutto il territorio nazionale, in particolare, nelle regioni del centro-nord: 92 in Piemonte, 87 in , 79 in Lombardia, 73 in Toscana, 52 in Sicilia, 51 in , 49 in , 45 in Emilia Romagna, 40 in Campania, 33 in Puglia, 28 nel , 18 nelle Marche, 15 in , 11 in Umbria, 7 in Sardegna, 2 in Trentino Alto Adige e Calabria, 1 in Basilicata e Valle d’Aosta. Terminata la fase di candidatura degli immobili, è ora in corso un’attività di analisi e raccolta di ulteriori dati e informazioni per ogni singolo immobile, che terminerà il 31 luglio prossimo. Questa operazione consentirà di definire la modalità di valorizzazione o cessione dei diversi beni mediante gli strumenti e le procedure disponibili dalla normativa vigente (Fondi Immobiliari, Invimit S.G.R, CDP Investimenti, vendita diretta a CDP).

http://www.mondointasca.org/2015/06/10/fari-diventeranno-alberghi/ 10 giugno 2015 at 11:26 Agenzia del Demanio: i fari diventeranno alberghi

Riutilizzare a scopo turistico e culturale i fari. È l’obiettivo del ‘Piano Fari’ che sarà presentato dall’Agenzia del Demanio di A cura della Redazione

Soriano nel cimino palazzo Orsini Riutilizzare a scopo turistico e culturale i fari. È l’obiettivo del Piano Fari che sarà presentato dall’Agenzia del Demanio. Il Piano Fari fa parte del più complessivo progetto ‘Valore Paese’ che prevede la concessione di caserme, ospedali, scuole, teatri o ex colonie sui litorali allo scopo di recuperare e valorizzare immobili pubblici inutilizzati che potrebbero rappresentare importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico. A breve partirà la consultazione per costruire al meglio il bando per la concessione di valorizzazione, destinato a selezionare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni di lungo periodo. Lo Stato è pronto a dare in concessione ai privati i primi 10 fari, nella speranza di bissare il successo già sperimentato in provincia di Cagliari per il Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria. Il modello è quello dei ‘Paradores’ in Spagna e delle ‘Pousadas’ in Portogallo, esperienze in grado di coniugare l’attrazione e l’accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali.

Dello stesso Piano fa parte il ‘Progetto Caserme’: il Ministero della Difesa punta a cederne il maggior numero possibile, anche per rientrare dei costi, e così quella di Bologna si trasformerà nel più grande campus universitario europeo, mentre quella di Via Guido Reni di Roma, a due passi dal museo di arte contemporanea Maxxi, potrebbe assumere la forma dalla nuova Città della Scienza della capitale. Il 31 maggio si è chiusa la prima fase del progetto ‘Proposta Immobili 2015’: Regioni, Province, Comuni e altri Enti pubblici hanno candidato 686 immobili, tra cui castelli, ville, caserme, colonie marine, teatri, conventi, edifici storici, alberghi, impianti sportivi, prefetture, ospedali, scuole, una masseria in Puglia, un campo da golf a Sanremo e un parco divertimenti a Fano. Il portafoglio immobiliare proposto è costituito da beni dislocati su tutto il territorio nazionale, in particolare, nelle regioni del centro-nord. Terminata la fase di candidatura degli immobili, è ora in corso un’attività di analisi e raccolta di ulteriori dati e informazioni per ogni singolo immobile, che terminerà il 31 luglio prossimo. Questa operazione consentirà di definire la modalità di valorizzazione o cessione dei diversi beni mediante gli strumenti e le procedure disponibili dalla normativa vigente (Fondi Immobiliari, Invimit S.G.R, CDP Investimenti, vendita diretta a CDP). http://www.ilvescovado.it/it/sezioni-25/annunci-4/maiori-faro-di-capo-d-orso-in- vendita-al-via-ope-32692

Maiori, faro di Capo d'Orso in vendita: al via operazione 'Valore Paese' L'annuncio oggi a Roma: saranno undici i fari dati in concessione per 50 anni, entro il 2016 le gare pubbliche

Anche il faro di Capo d'Orso di Maiori fa parte degli undici fari compresi nell'operazione "Valore Paese - Fari". L'iniziativa, lanciata oggi a Roma a cura dell'Agenzia del Demanio e del Ministero della Difesa e con la partecipazione del Ministero dei Beni Culturali e dell'Economia, ha lo scopo di prevedere la concessione per 50 anni delle strutture a privati. L'obiettivo, condivisibile, è quello di sottrarle dallo stato di abbandono in cui purtroppo molto spesso versano e renderli ostelli o alberghi di lusso, a seconda delle loro caratteristiche e degli investimenti che ci saranno.L'ipotesi era già circolata nel 2014 e dovrebbe ora concretizzarsi. Nel complesso le stime fornite dal ministero vedono investimenti per circa 20 milioni di euro e un gettito per lo Stato di circa 800 mila euro annui di canoni concessori. Le gare di concessione cinquantennale saranno chiuse ad inizio 2016 e, fanno sapere i promotori dell'operazione, si tratta solo di un primo step. Nei prossimi mesi anche altri 40 fari saranno assoggettati alla medesima procedura. Undici i fari messi a gara

Oltre al faro di Capo d'Orso di Maiori, attualmente sotto l'Agenzia del Demanio, si annoverano: il faro di Brucoli ad Augusta (Siracusa), quello di Murro di Porco a Siracusa, Capo Grosso nell'isola di Levanzo a Favignana (Trapani), Punta Cavazzi a Ustica (Palermo), Punta imperatore a Forio d'Ischia (Napoli), San Domino alle Tremiti (Foggia), Punta del Fenaio e Capel Rosso all'isola dal Giglio e isola delle Formiche, tutti in provincia di Grosseto, e quello sull'isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. Questi ultimi, ad oggi, sono sotto l'egida del Ministero della Difesa.

Il faro di Capo D'Orso è ad ottica fissa ed è situato nella località di Erchie, frazione di Maiori. Si affaccia a strapiombo su uno spettacolare panorama tra Salerno e la Costa d'Amalfi e rappresenta un pezzo di storia importante del territorio.

Il vecchio edificio aggrappato alla roccia, a 66 metri dal livello del mare, è raggiungibile dalla strada statale Amalfitana dopo aver percorso oltre 300 gradini ed è costituito dagli alloggi per i faristi e da alcuni depositi. Parola d'onore del Governo: «Valorizzazione, non dismissione» «Ci muoviamo in un'ottica nuova rispetto all'idea di dismettere grandi fette di patrimonio pubblico - ha detto il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta - ipotizzando numeri assolutamente irrealizzabili. Adesso abbiamo ridotto le nostre aspettative, ma pensiamo di migliorare la qualità del patrimonio». Sulla stessa lunghezza d'onda il Ministro della Difesa Roberta Pinotti: «Non dismettiamo il patrimonio, lo rendiamo utile senza porre alcun limite operativo».

http://www.idealista.it/news/finanza-personale/investimenti/2015/06/11/116415-valore-paese-fari-il- progetto-dellagenzia-del-demanio

Al via “Valore Paese – Fari”: 11 beni pronti ad essere dati in concessione per 50 anni Scritto da: sgiudice 11 giugno 2015, 9:44

Sono 11 i beni che fanno da apripista all’iniziativa “Valore Paese – Fari”. Un progetto volto a dare nuova vita a queste strutture, valorizzarle e, al contempo, rilanciare l’economia dei territori e generare lavoro grazie allo strumento dell’affitto di lungo periodo. A presentarlo, a Roma, il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, alla presenza del sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, PierPaolo Baretta, del ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, e del ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Il progetto Fari Il progetto Fari si inserisce nel circuito di Valore Paese, il progetto dell’Agenzia del Demanio per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano attraverso la sinergia tra i settori del turismo, dell’arte e della cultura, dello sviluppo economico e della coesione territoriale. L’obiettivo è quello di recuperare il patrimonio pubblico e trasformarlo da costo per la collettività a leva di sviluppo territoriale e sociale. I fari in questione sono: il Faro di Brucoli ad Augusta (Sr), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (Sr), il Faro di Capo Grosso nell’isola di Levanzo – Favignana (Tp), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (Pa), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (Sa), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (Na), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (Fg), i due beni sull’isola del Giglio (Gr) proposti dal Ministero della Difesa (il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso), il Faro di Capo Rizzuto (Kr) e il Faro delle Isole Formiche (Gr). L'iniziativa prevede la concessione fino a 50 anni a operatori che possano sviluppare un progetto turistico dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettività. Con questo obiettivo, l’Agenzia del Demanio ha avviato, in concomitanza con la presentazione del progetto, una consultazione pubblica online che si chiuderà il prossimo 10 agosto e che è destinata a chiunque abbia idee e proposte (pubbliche amministrazioni, cittadini, associazioni, operatori di mercato, imprenditori interessati e possibili futuri concessionari). Per partecipare è sufficiente collegarsi al sito dell’Agenzia del Demanio (www.agenziademanio.it) e compilare il form presente nella sezione dedicata a “Valore Paese – Fari”. I suggerimenti raccolti serviranno a delineare gli scenari di valorizzazione sui quali orientare i bandi di gara, che verranno pubblicati nell’autunno 2015 per concludersi a inizio 2016. Gli operatori che si aggiudicheranno la concessione saranno quelli che avranno presentato la miglior proposta in termini sia di progetto imprenditoriale che di sostenibilità economico-finanziaria. Gli interventi Presentando il progetto, Reggi ha detto: “Da quando non c’è più il presidio del guardiano, i fari stanno andando verso una situazione di degrado. Dovere dello Stato è quello di toglierli dal degrado e recuperarli. Avevamo due possibilità: investire con risorse pubbliche oppure coinvolgere il privato. Abbiamo scelto questa seconda strada. Con questo progetto, che prevede un partenariato pubblico-privato, vogliamo recuperare il bene e valorizzarlo”. Il direttore dell’Agenzia del Demanio ha poi escluso possibili interventi speculativi. “Il primo e importante obiettivo – ha spiegato Reggi – è la salvaguardia dei fari in questione, che si trovano prevalentemente lungo la costa del Centro-Sud del Paese”. Il direttore dell’Agenzia del Demanio ha voluto inoltre sottolineare che il progetto potrà essere implementato e ha posto l’accento sulla collaborazione tra le Istituzioni. In merito allo strumento prescelto per la valorizzazione di questi beni, Reggi ha detto che la concessione rappresenta il modo migliore per lasciare la proprietà allo Stato e consentire il recupero delle risorse. Il direttore dell’Agenzia del Demanio ha infine spiegato che fare delle stime sui possibili introiti è prematuro, se non impossibile, ma ipotizzando investimenti che prevedano la realizzazione di residence di alto livello si può parlare di 700/800mila euro all’anno di canoni. Allacciandosi all’aspetto economico, il ministro per i Beni Culturali, Dario Franceschini, ha sottolineato che per lo Stato da un lato si tratta di un’entrata diretta, in quanto c’è un ricavo, e dall'altro di un’entrata indiretta, che viene generata dall’indotto a livello di turismo e lavoro ad esempio. Ecco, dunque, che il beneficio è molto maggiore. Nel suo intervento, il sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze, PierPaolo Baretta, ha spiegato che a un’operazione di alienazione il governo ha preferito la valorizzazione, attraverso una strategia di concessione, che rappresenta una strategia di lungo periodo. “Si è messo in moto un circuito” ha detto Baretta. Aggiungendo: “La possibile dimensione di valorizzazione del patrimonio pubblico italiano è enorme ed è grande anche l’interesse. Si tratta di una strategia che può pagare”. Franceschini ha parlato poi di un progetto nuovo e ambizioso, perfettamente in linea con l’obiettivo che si è posto il Ministero per i Beni Culturali. “Adesso parliamo di fari – ha detto Franceschini – ma pensiamo anche alle case cantoniere o alle stazioni ferroviarie abbandonate. Si possono fare molti interventi per valorizzare il patrimonio e renderlo anche fruibile". Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha infine sottolineato il gioco di squadra che ha reso possibile questo progetto e ha evidenziato che si è deciso di valorizzare i beni che alla Difesa non servono più, anziché dismetterli. I fari Con l’aggiunta sul fil di lana dei fari di Capo Rizzuto e delle Isole delle Formiche, sono 11 i beni pronti ad essere dati in concessione per 50 anni. Ma, intanto, ecco i dettagli sui primi 9: Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (Pa) - Il Faro sorge all’interno dell’Area Marina Protetta “Isola di Ustica”, una delle prime riserve marine italiane istituita per tutelare e promuovere gli splendidi fondali dell’isola, in un contesto pressoché incontaminato, caratterizzato dalla presenza di coste alte e scoscese e di numerose grotte che si aprono lungo il perimetro dell’isola,paradiso di subacquei e amanti del mare. Faro di Brucoli ad Augusta (Sr) - Posto a ridosso dell’antico Castello della Regina Giovanna, il faro si trova sulla punta di una lingua di terra che ospita il borgo marinaro di Brucoli, situato tra Catania e Siracusa e caratterizzato dalla presenza di un sug gestivo porto-canale, in un ambiente geografico unico che si distingue per le sue particolari valenze storiche e naturalistiche, nonché per le testimonianze archeologiche di grande importanza. Faro di Murro di Porco a Siracusa (Sr) - Il Faro si trova nel cuore della penisola del Plemmirio, lungo la costa a sud di Siracusa, polo culturale del Mediterraneo da sempre distinto per storia e natura, in un contesto di grande pregio paesaggistico caratterizzato da scogliere che si presentano come vere e proprie sculture naturali e da grotte marine con importanti reperti archeologici che si possono scoprire immergendosi negli stupendi fondali. Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo-Favignana (Tp) - Il Faro appare lentamente all’orizzonte, con la torre e le sue facciate bianche, percorrendo l’unica strada che attraversa l'isola di Levanzo fino all’estremità nord in cui è situato, da cui si può godere uno splendido panorama. Un’oasi solitaria dalla bellezza paesaggistica integra, con acque limpide e incontami nate ideali per i subacquei e suggestive spiaggette di sabbia e rocce bianche che presentano numerose grotte. Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (Na) - Sorge maestoso sulla collina che protegge la meravigliosa baia di Citara ed è raggiungibile mediante una stradina percorribile nel primo tratto con una piccola autovettura; l’ultimo tratto è invece solo pedonale e comprende una scalinata molto scoscesa. E’ uno dei fari più importanti e potenti del Mediterraneo e il tramonto che si gode dallo stesso è tra i più spettacolari dell’Isola d’Ischia. Faro di Capo d’Orso a Maiori (Sa) - Recentemente ristrutturato, il faro è ubicato nelle immediate vicinanze di Maiori, lungo la costiera amalfitana, posto su costone a strapiombo sul mare, accessibile dalla strada costiera attraverso un suggestivo percorsogradonato, che si apre nella macchia mediterranea e scende fino al mare. Faro di San Domino alle Isole Tremiti (Fg) - Ubicato in zona costiera sud-ovest dell’Isola di San Domino, la più estesa dell’Arcipelago delle Isole Tremiti, a picco sul mare e in posizione isolata, nelle immediate vicinanze della “Grotta delle Murene”, sorge sulla Punta del Diavolo, a mezza costa e vi si accede tramite un affascinante sentiero nella pineta. Faro Punta del Fenaio nell’Isola del Giglio (Gr) - Sull’estremo settentrionale dell’Isola del Giglio, spicca il Faro Punta del Fenaio, testimone di leggende e racconti del passato, che colorano questo luogo solitario e di esclusiva panoramicità, affacciato sul mare aperto, in cui l’aria è ricca di profumi caratteristici tra cui la senape selvatica tipica dell’Africa del Nord. Faro di Capel Rosso nell’Isola del Giglio (Gr) - Il Faro sorge in un avamposto di grande bellezza che troviamo all’estremo sud dell’isola del Giglio, a Punta Capel Rosso, luogo di silenzi e di storie antiche da cui prende il nome. Un sentiero lastricato e scalini intagliati nella roccia conducono al Faro, rosse le tinte dell’edificio e le striature della roccia, che in questa cornice suggestiva si uniscono ai colori brillanti della macchia mediterranea incontaminata.

http://www.ilgiunco.net/2015/06/10/faro-delle-formiche-tornera-alla-fruizione-pubblica/

Notizie di Maremma Faro delle Formiche: tornerà alla fruizione pubblica 10 giugno 2015 - aggiornato alle 18:14

GROSSETO – Il faro della formica grande di Grosseto è uno degli undici fari italiani al centro di un progetto di valorizzazione dell’Agenzia del demanio e dei ministeri della Difesa, dei Beni culturali e dell’economia. Questa mattina in via dell’Umiltà a Roma, il vicesindaco di Grosseto Paolo Borghi ha partecipato all’incontro con il ministro Roberta Pinotti, il ministro Dario Franceschini e il sottosegretario Pierpaolo Beretta. Il ministero della Difesa, in accordo e con la collaborazione del Comune di Grosseto, ha acconsentito a far tornare il faro delle formica grande situato nel territorio di Grosseto, ad una fruizione pubblica.

«Un segnale importante che aspettavamo da anni – ha spiegato il vicesindaco Borghi durante l’incontro – perché questo faro rappresenta non solo un punto di riferimento per i navigatori ma anche grande occasione di fruizione, anche in chiave turistica delle isole formiche: penso a progetti di valorizzazione in ambito sportivo e turistico». L’incontro di oggi a Roma è stata anche l’occasione per affrontare alcune questioni legate a una serie di beni statali che il Comune di Grosseto vuole acquisire nel suo patrimonio per valorizzarli, come la fortezza di Marina di Grosseto, ed alcuni edifici nel centro storico di Grosseto.

«Lo sviluppo turistico del territorio – commenta Paolo Borghi – passa da azione concrete, come queste, invece che da iniziative di promozione dispendiose e alla fine inconsistenti. Acquisire al patrimonio comunale dei beni durevoli infatti è modo migliore per progettare un futuro di crescita per il nostro territorio. A Grosseto ci sono tanti beni statali che come Comune vogliamo riacquisire e destinare a fruizione pubblica: non ha senso lasciarli in abbandono e grazie alle buone relazioni costruite negli anni siamo in grado di portare a compimento questo percorso».

7-9 giugno 2015

http://www.edilportale.com/news/2015/06/restauro/agenzia-del-demanio-i-fari-potranno-diventare- alberghi_46207_21.html

Agenzia del Demanio: i fari potranno diventare alberghi

A breve il bando per attivare investimenti privati per progetti turistico-culturali

09/06/2015 - Riutilizzare a scopo turistico e culturale i fari, avamposti di terra spesso incastonati in panorami mozzafiato. È l’obiettivo del ‘Piano Fari’ che sarà presentato domani dall’Agenzia del Demanio. A breve partirà la consultazione per costruire al meglio il bando per la concessione di valorizzazione, destinato a selezionare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni di lungo periodo. Lo Stato è pronto a dare in concessione ai privati i primi 10 fari, alcuni nelle più belle isole italiane, dall’Elba alle Eolie, replicando casi di successo già sperimentati in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all’estero. Il modello è quello dei ‘Paradores’ in Spagna e delle ‘Pousadas’ in Portogallo, esperienze in grado di coniugare l’attrazione e l’accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali.

Valore Paese Il ‘Piano Fari’ fa parte del più complessivo progetto ‘Valore Paese’ che prevede la concessione di caserme, ospedali, scuole, teatri o ex colonie sui litorali allo scopo di recuperare e valorizzare immobili pubblici inutilizzati che potrebbero rappresentare importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico. Dello stesso Piano fa parte il ‘Progetto Caserme’: il Ministero della Difesa punta a cederne il maggior numero possibile, anche per rientrare dei costi, e così quella di Bologna si trasformerà nel più grande campus universitario europeo, mentre quella di Via Guido Reni di Roma, a due passi dal museo di arte contemporanea Maxxi, potrebbe assumere la forma dalla nuova Città della Scienza della capitale.

686 immobili pubblici da valorizzare Il 31 maggio si è chiusa la prima fase del progetto ‘Proposta Immobili 2015’: Regioni, Province, Comuni e altri Enti pubblici hanno candidato 686 immobili, tra cui castelli, ville, caserme, colonie marine, teatri, conventi, edifici storici, alberghi, impianti sportivi, prefetture, ospedali, scuole, una masseria in Puglia, un campo da golf a Sanremo e un parco divertimenti a Fano.

Il portafoglio immobiliare proposto è costituito da beni dislocati su tutto il territorio nazionale, in particolare, nelle regioni del centro-nord: 92 in Piemonte, 87 in Abruzzo, 79 in Lombardia, 73 in Toscana, 52 in Sicilia, 51 in Veneto, 49 in Liguria, 45 in Emilia Romagna, 40 in Campania, 33 in Puglia, 28 nel Lazio, 18 nelle Marche, 15 in Friuli Venezia Giulia, 11 in Umbria, 7 in Sardegna, 2 in Trentino Alto Adige e Calabria, 1 in Basilicata e Valle d’Aosta.

Terminata la fase di candidatura degli immobili, è ora in corso un’attività di analisi e raccolta di ulteriori dati e informazioni per ogni singolo immobile, che terminerà il 31 luglio prossimo. Questa operazione consentirà di definire la modalità di valorizzazione o cessione dei diversi beni mediante gli strumenti e le procedure disponibili dalla normativa vigente (Fondi Immobiliari, Invimit S.G.R, CDP Investimenti, vendita diretta a CDP).

http://www.ilmetropolitano.it/?p=126914

Il Demanio italiano darà 10 fari in concessione ai privati

09/06/2015

Fari trasformati in hotel o attrazioni turistiche: succede già in altri Paesi del Mediterraneo, come la Croazia. E ora è la volta dell’Italia. Tramite l’Agenzia del Demanio, infatti, lo Stato italiano è pronto a darne in concessione ai privati dieci, alcuni nelle più belle isole italiane, dall’Elba alle Eolie. Nel nostro Paese già esiste un esempio di Faro trasformato in resort di lusso, quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari. Ma ora si vuole premere sull’acceleratore, sollecitando i progetti di recupero da parte di investitori privati e premiando i migliori con concessioni di lungo periodo: come precisa Repubblica, il progetto ValorePaese, in cui il Piano Fari si inserisce, prevede una durata delle concessioni fino a 50 anni. Il programma di valorizzazione dei fari italiani sarà presentato ufficialmente mercoledì a Roma alla presenza, tra gli altri, dei ministri della Difesa Pinotti e della Cultura Franceschini. In quell’occasione sarà svelata la lista completa dei fari coinvolti nell’operazione.

http://www.ilcirotano.it/2015/06/09/agenzia-del-demanio-i-fari-potranno-diventare-alberghi/

Agenzia del Demanio: i fari potranno diventare alberghi 09/06/2015 – Riutilizzare a scopo turistico e culturale i fari, avamposti di terra spesso incastonati in panorami mozzafiato. È l’obiettivo del ‘Piano Fari’ che sarà presentato domani dall’Agenzia del Demanio. A breve partirà la consultazione per costruire al meglio il bando per la concessione di valorizzazione, destinato a selezionare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni di lungo periodo. Lo Stato è pronto a dare in concessione ai privati i primi 10 fari, alcuni nelle più belle isole italiane, dall’Elba alle Eolie, replicando casi di successo già sperimentati in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all’estero. Il modello è quello dei ‘Paradores’ in Spagna e delle ‘Pousadas’ in Portogallo, esperienze in grado di coniugare l’attrazione.. .

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Il Demanio mette in vendita anche il faro di San Domino

martedì 09 giugno 2015 ore 11:16 È uno dei 10 di Puglia all’interno di un programma di dismissioni. Il sindaco delle Tremiti: ci piacerebbe ma costa 10 milioni di euro. Probabilmente diventerà un resort extra lusso. Il faro di San Domino, alle Tremiti, abbandonato da oltre un quarto di secolo, è in vendita insieme ad altri nove fari di tutta Italia. L’idea dell’Agenzia del Demanio è quella di valorizzare anche questo pezzo del patrimonio nazionale, attraverso concessioni trentennali. Il progetto «Valore Paese Fari», il programma di valorizzazione dei fari italiani, sarà presentato a Roma presso l’Associazione della Stampa Estera il 10 giugno dal direttore del Demanio, Roberto Reggi, dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e da quello per i Beni culturali, Dario Franceschini, insieme al sottosegretario alle Finanze, PierPaolo Baretta. Madrina del progetto è la giornalista Donatella Bianchi.

http://www.ilghirlandaio.com/infrastrutture-immobiliare/130241/valorizzazione-demanio-ora-la-volta-dei- fari/

Valorizzazione, Demanio: ora è la volta dei fari

di Redazione

(Il Ghirlandaio) Roma, 8 giu. Che si tratti di caserme, ospedali, scuole, teatri o ex colonie sui litorali, l'obiettivo è quello di recuperare, valorizzare e riutilizzare gli immobili pubblici finiti nel dimenticatoio ma che potrebbero invece rappresentare, in tempi di spending review e di necessaria riduzione del debito, importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico.

Le iniziative e i progetti messi in campo dal governo, grazie al braccio dell'Agenzia del Demanio, si sono moltiplicati in questi anni e sono arrivati ora anche ai fari, avamposti di terra incastonati spesso in panorami e vedute mozzafiato, ampiamente "sfruttabili" a livello turistico e culturale. Lo Stato è pronto a darne in concessione ai privati dieci, alcuni nelle più belle isole italiane, dall'Elba alle Eolie, replicando qualche caso di successo già sperimentato in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all'estero. L'idea, che verrà ufficialmente presentata dal Demanio nei prossimi giorni, è proprio quella di sollecitare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni "di lungo periodo".

Il progetto "ValorePaese", in cui il Piano Fari si inserisce, prevede una durata delle concessioni anche di 50 anni. Un lasso di tempo tale, dunque, da garantire l'investimento. L'esempio a cui ispirarsi è quello dei "Paradores" in Spagna e delle "Pousadas" in Portogallo, in grado di coniugare l'attrazione e l'accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali.

Valorizzazione è del resto la parola chiave anche del progetto "Proposta Immobili 2015", in cui circa 700 immobili di enti locali ed enti pubblici, tra ville, castelli, ex ospedali o mercati ortofrutticoli, verranno vagliati e censiti per potenziali dismissioni o trasferimenti a Cdp o fondi immobiliari Invimit, con l'obiettivo di "racimolare" entro il 2017 2,1 miliardi destinati dal Def alla riduzione del debito pubblico. Stesso dicasi per il progetto caserme: il ministero della Difesa punta a cederne il maggior numero possibile, anche per rientrare dei costi, e così quella di Bologna si trasformerà nel più grande campus universitario europeo, mentre quella di Via Guido Reni di Roma, a due passi dal museo di arte contemporanea Maxxi, potrebbe assumere la forma dalla nuova Città della Scienza della capitale.

http://www.monitorimmobiliare.it/agenzia-del-demanio-lancia-piano-per-valorizzare-i-fari_201506081548

Concessioni di lunga durata ai privati che investono Agenzia del Demanio lancia piano per valorizzare i fari C.P. 08/06/2015

L'obiettivo è sempre lo stesso: recuperare e riutilizzare immobili pubblici inutilizzati, ma che potrebbero invece rappresentare, in tempi di spending review, importanti fonti di reddito per il bilancio dello Stato. Ora tocca ad immobili particolari come i fari sparsi lungo le coste italiane: per loro l'Agenzia del demanio ha preparato un piano di valorizzazione che prevede la concessione ai privati di dieci strutture, alcuni nelle più belle isole italiane, dall'Elba alle Eolie, replicando qualche caso di successo già sperimentato in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari).

L'idea, che verrà ufficialmente presentata dall'Agenzia diretta da Roberto Reggi (foto) nei prossimi giorni, è proprio quella di sollecitare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni di lungo periodo.

Il progetto ValorePaese, in cui il Piano Fari si inserisce, prevede di regola una durata delle concessioni anche di 50 anni.

L'esempio a cui ispirarsi è quello dei Paradores in Spagna e delle Pousadas in Portogallo, in grado di coniugare l'attrazione e l'accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali.

http://news.immobiliare.it/il-demanio-cede-fari-in-concessione-22662

Il Demanio cede fari in concessione 8 giu 2015, pubblicato da Andrea Polo

Prima è stata la volta delle caserme, poi degli istituti scolastici, dei teatri, degli ospedali e, adesso, pare tocchi ai fari. Il Demanio pare essere ormai prossimo all’ufficializzazione delle voci che si rincorrono da tempo in base alle quali a breve verranno pubblicati bandi ufficiali per l’assegnazione di concessioni, per i privati, finalizzate alla riconversione e sfruttamento dei molti e affascinanti fari in disuso che popolano le coste italiane.

L’idea, per quanto possa sembrare bizzarra a primo impatto, in realtà poggia su solidissime basi. I grandi, immobili e affascinanti guardiani delle acque hanno un alone di mistero e un magnetismo tale ch esistono da tempo tour organizzati ad hoc per visitare quelli ancora in uso o ormai dismessi ai quattro angoli del pianeta. All’estero molti fari sono stati già riconvertiti in strutture ricettive gestite da privati, a fronte del pagamento di una concessione allo Stato. Qualche anno fa è stato condotto col medesimo successo anche un esperimento nella nostra penisola, più precisamente a Domus de Maria, in Sardegna. Qui il faro di Capo Spartivento (nella foto) è stato trasformato in una guest house di lusso che ogni anno accoglie decine di turisti, italiani come stranieri ed è ormai un caso esemplare che il Demanio, come detto, pare intenzionato a non far rimanere isolato.

Fra i fari che potrebbero entrare nell’elenco di quelli dati in concessione ai privati al fine di ristrutturarli e dar loro una nuova funzione, si parla di quello sull’Isola d’Elba e nelle Eolie. La durata di questa concessione dovrebbe non essere inferiore ai 50 anni; periodo decisamente sufficiente per far rientrare dell’investimento chi scommetterà su questa nuova formula recettiva.

http://www.telegraph.co.uk/news/worldnews/europe/italy/11660088/Italy-sells-off-ancient-lighthouses- and-fortresses-to-cut-debt.html

Italy sells off ancient lighthouses and fortresses to cut debt

Private investors to receive leases of up to 50 years on historic properties to convert them into luxury resorts, in scheme to raise more than €2bn by 2017

The lighthouse of San Domino, which the government admits is in “poor condition” Photo: Alamy

By Nick Squires, Rome

5:22PM BST 08 Jun 2015

Saddled with a huge public debt and with its economy stuck in the doldrums, Italy is about to offer to the highest bidder an unrivalled portfolio of castles, monasteries, palaces and lighthouses.

The idea is that private investors will be given leases of up to 50 years on the historic properties, in return for converting them into luxury resorts or boutique hotels.

The government hopes that the scheme will rake in more than €2 billion (£1.46 billion) by 2017.

The collection of 686 properties includes Bourbon fortresses, stone watch towers, disused army barracks, convents and charterhouses.

There is expected to be particularly keen interest in the 10 lighthouses, many of which command magnificent views of beaches and bays on remote islands or isolated parts of the coast.

They include the lighthouse of San Domino, which the government admits is in “poor condition”, on the Tremiti archipelago of islands in the Adriatic.

The Punta Gavazzi lighthouse (Alamy) In Sardinia, a long-term lease will be offered on the near the town of Nuoro, which was built in 1903 and operated by the Italian navy before falling into disrepair.

The auction of the properties is being handled by the Agenzia del Demanio, or the Agency of State Property.

“These are treasures of Italy’s national heritage,” a spokesman said. “We are not selling them off, just offering long-term concessions on them. The leases will be for a maximum of 50 years. A lot of them need substantial restoration.”

In a prospectus, the agency said: “The aim is to make use of these assets, as already happens in other parts of Europe and also in the USA, Canada and Australia, countries which for some time have experimented with turning lighthouses into accommodation.”

Their remote locations would offer tourists “charming views, silence, relaxation, solitude and uncontaminated nature.”

The lighthouses are situated in some of Italy’s most beautiful areas, from the northern coast of Sardinia to the island of Ischia in the Bay of Naples.

The Punta Cavazzi lighthouse is located on the tiny island of Ustica, off Sicily, which is surrounded by one of Italy’s first marine reserves.

A long-term lease will be offered on the Capo Comino lighthouse (Alamy)

The Brucoli lighthouse sits on a headland between Catania and Syracuse in eastern Sicily, while the is located on idyllic Levanzo, part of an archipelago of barely inhabited islands off Trapani in western Sicily.

Two of the lighthouses are on the island of Giglio, which was catapulted to international attention when the Costa Concordia cruise ship capsized on its rocky shores in Jan 2012.

The idea of selling off premium historical properties has been mooted for a few years but the initiative has been given fresh impetus by the agency’s newly-appointed director, Roberto Reggi, who experimented with the concept during 10 years as mayor of the town of Piacenza in northern Italy.

Details were due to be revealed on Wednesday by Dario Franceschini, the culture minister, and Roberta Pinotti, the defence minister, but The Telegraph obtained the full list of the properties on offer. Of the nearly 700 assets, 92 are in the north-western region of Piedmont, 73 in Tuscany, 52 in Sicily and seven in Sardinia.

Not all the properties are destined to become upmarket accommodation – an old army barracks in Rome is expected to become a scientific research institute, while a barracks in Bologna could be transformed into a “City of Science”.

Although this is the biggest collection of properties to be offered to the private sector, a few have been leased in the past few years.

They include a 19th century lighthouse perched on a cliff in Sardinia that has been turned into a luxurious boutique hotel.

The Capo Spartivento lighthouse, which lies 30 miles from the regional capital of Cagliari, was built in 1856 by the Italian navy but now boasts an infinity swimming pool, two Jacuzzis, wireless internet and the services of a personal butler.

Villa Tolomei, a grand, 300-year-old residence near Florence, was turned into a 30-room luxury hotel.

During its restoration, workers found an ancient well, a secret passage and a religious painting from the 17th century.

http://www.tenews.it/giornale/2015/06/08/faro-59264/

08/06/2015 Piano del Demanio per affittare i fari, c'è anche l'Elba

L'OPERAZIONE SARÀ PRESENTATA PRESTO E RIGUARDA ALCUNE DELLE ISOLE PIÙ BELLE. PREVISTE CONCESSIONI LUNGHE 50 ANNI. NELL'ELENCO INSERITA PUNTA POLVERAIA

Lo Stato è pronto a dare in concessione ai privati dieci fari, fra cui quello di Punta Polveraia, all'Elba. L'operazione sarà resa nota nei prossimi giorni ed è il nuovo tentativo, messo in campo dall'Agenzia del Demanio, di mettere a reddito una parte dell'enorme patrimonio statale, oggi immobilizzato e anche costoso per le esigenze di manutenzione.

Non è la prima volta che il patrimonio statale è al centro di operazioni del genere e l'Elba ne sa qualcosa - è già accaduto per esempio per i beni e i terreni delle aree minerarie. In questo caso, per l'Elba e le altre isole più belle d'Italia, si tratterebbe di edifici incastonati in luoghi di grande valore paesaggistico ambientale, veri e propri gioielli, spesso però in condizioni approssimative. E il Piano dovrebbe prevedere concessioni "lunghe", 50 anni, per dare la possibilità ai privati di rientrare dai necessari investimenti.

L'operazione dei fari, che sarà presentata nei dettagli nei prossimi giorni, rientra nel piano "Valore Paese". Replicherebbe le soluzioni già adottate con successo in alcuni casi in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, Cagliari). E prenderebbe a modello quello dei "Paradores" in Spagna, dove ci si è posti l'obiettivo di coniugare l'attrazione e l'accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali

http://www.a-realestate.it/news/primo_piano/150608_fari_demanio.html

Demanio: obiettivo valorizzazione, ora tocca a fari

DIECI IN CONCESSIONE A PRIVATI PER INVESTIMENTI TURISTICO-CULTURALI

(ANSA) - ROMA, 7 GIU - Che si tratti di caserme, ospedali, scuole, teatri o ex colonie sui litorali, l'obiettivo è quello di recuperare, valorizzare e riutilizzare gli immobili pubblici finiti nel dimenticatoio ma che potrebbero invece rappresentare, in tempi di spending review e di necessaria riduzione del debito, importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico. Le iniziative e i progetti messi in campo dal governo, grazie al braccio dell'Agenzia del Demanio, si sono moltiplicati in questi anni e sono arrivati ora anche ai fari, avamposti di terra incastonati spesso in panorami e vedute mozzafiato, ampiamente "sfruttabili" a livello turistico e culturale. Lo Stato è pronto a darne in concessione ai privati dieci, alcuni nelle più belle isole italiane, dall'Elba alle Eolie, replicando qualche caso di successo già sperimentato in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all'estero. L'idea, che verrà ufficialmente presentata dal Demanio nei prossimi giorni, è proprio quella di sollecitare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni "di lungo periodo". Il progetto "ValorePaese", in cui il Piano Fari si inserisce, prevede una durata delle concessioni anche di 50 anni. Un lasso di tempo tale, dunque, da garantire l'investimento. L'esempio a cui ispirarsi è quello dei "Paradores" in Spagna e delle "Pousadas" in Portogallo, in grado di coniugare l'attrazione e l'accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Valorizzazione è del resto la parola chiave anche del progetto "Proposta Immobili 2015", in cui circa 700 immobili di enti locali ed enti pubblici, tra ville, castelli, ex ospedali o mercati ortofrutticoli, verranno vagliati e censiti per potenziali dismissioni o trasferimenti a Cdp o fondi immobiliari Invimit, con l'obiettivo di "racimolare" entro il 2017 2,1 miliardi destinati dal Def alla riduzione del debito pubblico. Stesso dicasi per il progetto caserme: il ministero della Difesa punta a cederne il maggior numero possibile, anche per rientrare dei costi, e così quella di Bologna si trasformerà nel più grande campus universitario europeo, mentre quella di Via Guido Reni di Roma, a due passi dal museo di arte contemporanea Maxxi, potrebbe assumere la forma dalla nuova Città della Scienza della capitale. (ANSA).

http://www.unionesarda.it/articolo/notizie_economia/2015/06/07/demanio_obiettivo_valorizzazione_ora _tocca_a_fari_10_in_concessio-2-421879.html

Demanio: obiettivo valorizzazione, ora tocca a fari 10 in concessione a privati per investimenti turistico- culturali

07/06/2015

Che si tratti di caserme, ospedali, scuole, teatri o ex colonie sui litorali, l'obiettivo è quello di recuperare, valorizzare e riutilizzare gli immobili pubblici finiti nel dimenticatoio ma che potrebbero invece rappresentare, in tempi di spending review e di necessaria riduzione del debito, importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico.

Le iniziative e i progetti messi in campo dal governo, grazie al braccio dell'Agenzia del Demanio, si sono moltiplicati in questi anni e sono arrivati ora anche ai fari, avamposti di terra incastonati spesso in panorami e vedute mozzafiato, ampiamente "sfruttabili" a livello turistico e culturale.

Lo Stato è pronto a darne in concessione ai privati dieci, alcuni nelle più belle isole italiane, dall'Elba alle Eolie, replicando qualche caso di successo già sperimentato in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all'estero.

http://www.repubblica.it/economia/2015/06/07/news/demanio_i_fari_in_concessione_per_accoglienze_d i_lusso-116313314/

Demanio, i fari in concessione per accoglienze di lusso

L'Agenzia rilancia un pacchetto per la valorizzazione di 11 fari: saranno dati in concessione per progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni "di lungo periodo"

07 giugno 2015

Il faro di Levanzo MILANO - Che si tratti di caserme, ospedali, scuole, teatri o ex colonie sui litorali, l'obiettivo è quello di recuperare, valorizzare e riutilizzare gli immobili pubblici finiti nel dimenticatoio ma che potrebbero invece rappresentare, in tempi di spending review e di necessaria riduzione del debito, importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico. Le iniziative e i progetti messi in campo dal governo, grazie al braccio dell'Agenzia del Demanio, si sono moltiplicati in questi anni e sono arrivati ora anche ai fari, avamposti di terra incastonati spesso in panorami e vedute mozzafiato, ampiamente "sfruttabili" a livello turistico e culturale. Lo Stato è pronto a darne in concessione ai privati 11, alcuni nelle più belle isole italiane, dall'Elba alle Eolie, replicando qualche caso di successo già sperimentato in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all'estero. L'idea, che verrà ufficialmente presentata dal Demanio nei prossimi giorni, è proprio quella di sollecitare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni "di lungo periodo".

I gioielli dello Stato in "affitto"

Il progetto "ValorePaese", in cui il Piano Fari si inserisce, prevede una durata delle concessioni anche di 50 anni. Un lasso di tempo tale, dunque, da garantire l'investimento. L'esempio a cui ispirarsi è quello dei "Paradores" in Spagna e delle "Pousadas" in Portogallo, in grado di coniugare l'attrazione e l'accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Valorizzazione è del resto la parola chiave anche del progetto "Proposta Immobili 2015", in cui circa 700 immobili di enti locali ed enti pubblici, tra ville, castelli, ex ospedali o mercati ortofrutticoli, verranno vagliati e censiti per potenziali dismissioni o trasferimenti a Cdp o fondi immobiliari Invimit, con l'obiettivo di "racimolare" entro il 2017 2,1 miliardi destinati dal Def alla riduzione del debito pubblico. Stesso dicasi per il progetto caserme: il ministero della Difesa punta a cederne il maggior numero possibile, anche per rientrare dei costi, e così quella di Bologna si trasformerà nel più grande campus universitario europeo, mentre quella di Via Guido Reni di Roma, a due passi dal museo di arte contemporanea Maxxi, potrebbe assumere la forma dalla nuova Città della Scienza della capitale.

http://www.online-news.it/2015/06/07/demanio-obiettivo-valorizzazione-ora-tocca-ai-fari/

07/06/2015

Demanio, obiettivo valorizzazione. Ora tocca ai fari Che si tratti di caserme, ospedali, scuole, teatri o ex colonie sui litorali, l’obiettivo è quello di recuperare, valorizzare e riutilizzare gli immobili pubblici finiti nel dimenticatoio ma che potrebbero invece rappresentare, in tempi di spending review e di necessaria riduzione del debito, importanti fonti di reddito per il bilancio pubblico. Le iniziative e i progetti messi in campo dal governo, grazie al braccio dell’Agenzia del Demanio, si sono moltiplicati in questi anni e sono arrivati ora anche ai fari, avamposti di terra incastonati spesso in panorami e vedute mozzafiato, ampiamente «sfruttabili» a livello turistico e culturale. Lo Stato è pronto a darne in concessione ai privati dieci, alcuni nelle più belle isole italiane, dall’Elba alle Eolie, replicando qualche caso di successo già sperimentato in Italia (come quello del Faro di Capo Spartivento a Domus de Maria, in provincia di Cagliari) o all’estero. L’idea, che verrà ufficialmente presentata dal Demanio nei prossimi giorni, è proprio quella di sollecitare progetti di recupero da parte di investitori privati, premiando i migliori con concessioni «di lungo periodo». Il progetto «ValorePaese», in cui il Piano Fari si inserisce, prevede una durata delle concessioni anche di 50 anni. Un lasso di tempo tale, dunque, da garantire l’investimento. L’esempio a cui ispirarsi è quello dei «Paradores» in Spagna e delle «Pousadas» in Portogallo, in grado di coniugare l’attrazione e l’accoglienza di domanda turistico-ricettiva con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali. Valorizzazione è del resto la parola chiave anche del progetto «Proposta Immobili 2015», in cui circa 700 immobili di enti locali ed enti pubblici, tra ville, castelli, ex ospedali o mercati ortofrutticoli, verranno vagliati e censiti per potenziali dismissioni o trasferimenti a Cdp o fondi immobiliari Invimit, con l’obiettivo di «racimolare» entro il 2017 2,1 miliardi destinati dal Def alla riduzione del debito pubblico. Stesso dicasi per il progetto caserme: il ministero della Difesa punta a cederne il maggior numero possibile, anche per rientrare dei costi, e così quella di Bologna si trasformerà nel più grande campus universitario europeo, mentre quella di Via Guido Reni di Roma, a due passi dal museo di arte contemporanea Maxxi, potrebbe assumere la forma dalla nuova Città della Scienza della capitale.