PROVINCIA DI MARCA STORICA IN VIAGGIO TRA I SEGNI DELLA STORIA

Di certo, ad un visitatore che si trovava a passare per la Marca già in tempi remoti, non poteva sfuggire la bellezza di questa terra. Testimonianza ne sono le numerose popolazioni che hanno scelto questi luoghi per insediarsi, lasciando un segno indelebile su come la provincia di Treviso appare oggi. Tante le tracce per far rivivere la storia, da quelle di un passato remoto fino al tempo dei nostri nonni. Un viaggio indietro nei secoli, direttamente ai fasti dell’antica Roma, con gli antichi assi di collegamento per scoprire tesori come la via Claudia Augusta o le tracce dell’antica centuriazione. Gli appassionati di storia medievale non mancheranno invece di visitare le città murate ed i numerosi castelli, le pievi, le chiesette disseminate nella Marca. Ma i segni mirabili dell’uomo sono presenti ovunque, nei palazzi affrescati, nei dipinti sparsi nelle chiese, nelle abbazie. Tutto rimanda continuamente alla storia, alle vicende delle autonomie comunali, ai contrastati rapporti tra le Signorie. In più ora, nella nostra provincia, è possibile immergersi nell’archeologia e nel tempo preistorico, all’interno delle palafitte del Livelet, il nuovo Parco Archeologico Didattico che si trova sulle sponde dei laghi di . Un territorio denso, che vi entusiasmerà. Per questo vogliamo accompagnarvi in viaggio tra i segni della storia e le numerose manifestazioni che ricostruiscono antichi riti e vicende. Leonardo Muraro Presidente della Provincia di Treviso

 TRACCIARE ITINERARI PER CAPIRE LA TERRA

All’origine di questa iniziativa editoriale sta l’intenzione da parte della Provincia di Treviso di segnalare degli itinerari di visita preordinati che possano aiutare nella scoperta o riscoperta di luoghi legati ad alcuni aspetti più caratteristici della Marca Trevigiana. Tra questi gioca un ruolo rilevante il patrimonio archeologico e castellano, spesso, ad esclusione di alcuni casi particolari, poco conosciuto, se non addirittura ignorato dal grande pubblico. Ciò non significa tuttavia che i percorsi e i monumenti suggeriti debbano diventare circuiti statici, non integrabili o differenziabili: anzi le proposte di visita qui presentate si devono intendere solo come una traccia “vivace”, sempre aggiornabile attraverso augurabili “scoperte” personali che comunque siano ancorate a una base sicura di riferimento. Prof. Guido Rosada

La via Claudia Augusta è una delle principali strade costruite dai Romani nell’Italia settentrionale. Essa tuttavia mostra di essere un tracciato di chiaro significato “transalpino” voluto per mettere in comunicazione la ianuraP Padana con le conquiste romane d’Oltralpe. L’interesse per questa via pare in questi ultimi tempi accresciuto dal fatto che essa non sia stata soltanto intesa come un luogo di transito per raggiungere il Danubio, ma anche come un’arteria europea di coordinamento territoriale e amministrativo che con il tempo ha coinvolto le più significative attività delle aree interessate, condizionandone gli aspetti esistenti e gli sviluppi sotto il profilo civile, orico,st artistico, economico e turistico. Prof. Vittorio Galliazzo

 PREMESSA “Marca Storica”

Ne Le Città invisibili Italo Calvino scriveva il patrimonio storico, anche attraverso il che talvolta città diverse si succedono turismo culturale che trasforma il viaggio, sopra lo stesso suolo e sotto lo stesso la “visita”, in un’esperienza educativa nome, nascono e muoiono senza essersi unica. Un’esperienza educativa unica conosciute, incomunicabili tra loro, a può essere allora visitare la Marca sottolineare la lunghissima storia del percorrendone le strade millenarie, quasi nostro ma anche l’indifferenza nei si salisse su una macchina del tempo che confronti delle tracce di un passato lontano attraverso le variate realtà del paesaggio e, allo stesso tempo, fondamentale per ci fa rivivere la nostra storia più antica lo sviluppo della società contemporanea. intrecciandola, di volta in volta, con i giorni Oggi, tuttavia, possiamo dire che questo d’oggi, proponendoci fertili campagne, atteggiamento va cambiando perché acque rigogliose e dolci orizzonti su cui progressivamente stiamo superando quell’ si stagliano città, rocche, borghi, chiese oblio nei confronti delle nostre radici e monasteri a testimoniare l’incessante  grazie ad una rinnovata sensibilità verso Area del Foro () opera dell’uomo. Gli itinerari che la Provincia di Treviso vuole presentare in questa breve guida interessano tutto il territorio della Marca caratterizzato da una notevole concentrazione di località degne di essere segnalate e che coprono un ampio excursus cronologico, dall’antichità al Medioevo sino all’epoca delle Signorie. In questo senso per agevolare la lettura e la consultazione da parte del lettore, la Castello () Castello di San Salvatore () guida è stata articolata in quattro sezioni: (A) Il feudo degli Ezzelini che con voluto dall’imperatore Claudio nel I secolo la loro politica segnarono fortemente la d.C. che attraversa da sud a nord tutta la destra Piave; Marca. (B) I grandi feudi dei Collalto, dei da Camino, dei da Carrara, dei Brandolini che I principali siti toccati da questi itinerari favorirono lo sviluppo della sinistra Piave; sono stati segnalati, nelle carte che (C) Le città murate che con le loro accompagnano i testi, con numeri suggestive architetture richiamano l’epoca progressivi, ma anche sul territorio con medioevale e rinascimentale; appropriata segnaletica direzionale e (D) L’enigma della via Claudia Augusta, descrittiva. Porta Friuli (Portobuffolè) importantissimo asse di collegamento  Grande Guerra

PROVINCIA DI BELLUNO

Vittorio PROVINCIA DI PORDENONE •

• Conegliano

Portobuffolè•

Asolo • Oderzo • • Motta• di Livenza PROVINCIA DI VICENZA PROVINCIA DI TREVISO

Castelfranco • Veneto

PROVINCIA DI PADOVA . PROVINCIA DI VENEZIA .

 Fadalto

Nove Botteon

Sonego Piave Savassa Bassa Osigo Passo San Boldo Luca Longhere Breda Mezzavilla Praderadego Revine Lago Serravalle Montaner Olarigo Feltre S. Maria Fratte PROVINCIA DI Lago Nogarolo Costa Rugolo Anzano Parco Archeologico (A) Il feudo degli Ezzelini BELLUNO Tovena Didattico del Livelet Palu' Mura Soller Ceneda Alta Valmareno Ceneda Bassa (B) I grandi feudi Gai Arfanta Cozzuolo Villa di Villa Prapian Formeniga San Giacomo di Veglia Silvella Intrivigne Pinidello Pecol San Martino (C) Le cittá murate Corbanese Carpesica Pine' Costa di La' Ponte Maset Milies Farro' Scomigo Ponte della Muda (D) L’enigma della via Claudia Augusta Manzana Premaor La Bella Molinetto delle Crode Menare' Godega di Stramare Sant'urbano Combai Campea Pedeguarda Ogliano Salvarotonda Pianzano Bibano Rua Bagnolo Solighetto Baver Bibano di Sotto Guia Soligo Guizza Francenigo Capo di Sotto Barbozza Boschet S. Stefano Posmon Castello S.Maria Levada S. VitoVALDOBBIADENE Rocchetta Col San Martino Collalbrigo Funer Saccol Borghetto Cosniga Roverbasso Piazza Rovere Barbisano S. Michele Sernaglia Collalto Crevada CONEGLIANO Codogne' Borgo Chiesa Colbertaldo Pare' Cimavilla Granigo San Giovanni Mosnigo della Battaglia CampomolinoPORTOBUFFOLE' PROVINCIA DI Cima Grappa Bigolino Ramera Virago Vitipan Moriago Falze' di Piave Bocca di Strada Vallonto Fae' Rive della Battaglia Susegana Monticano PORDENONE Vettorazzi Curogna Carlot Campagnola Cornare Rigole Onigo Covolo Bosco Santa Croce Santa Lucia Castelcies Levada Parrocchia Colfosco Soffratta Visna' Caniezza Castelli di Piave Basalghelle GuizzettaPiave Mercatelli Fontanelle Fietta Santa Mama Livenza S. Urbano Santi Angeli Crespano S. Vettore Borgo Bellussi Mansue' Ponte della Priula Lutrano Brische del Grappa Castelcucco Ciano Tezze Navole' Mure Cassanego Crocetta S. Maria di Piave Paderno La Valle del Montello Sovilla Bidasio Rai Meduna Borso del Casonetto di Livenza S. Eulalia del Grappa Pra de Roda MONTELLO Bavaria Grappa Maser Santa Maria Gorgo della Chiesa Pagnano Crespignaga San Michele di Piave Tempio Fratta San Giovanni di Motta Fonte Alto Colfrancui Gorgo Dei Molini Semonzo Coste Borgo Marconi Pederiva Cusignana Sopracastello Biadene Selva del Montello Arcade Piave ODERZO Liedolo One' Casella D'asolo Caonada San Giorgio Lorenzaga Fonte Madonna della Salute Sant'Apollinare Guarda Bassa Lovadina Stabiuzzo Piavon Malintrada Bassano del Grappa San Zenone Venegazzu' Salettuol Guizza Villanova degli Ezzelini Villa d'Asolo MONTEBELLUNA Povegliano Visnadello Roncadelle Cavalier Lauro Villaraspa San Gaetano Bel Giardino Maserada Busco San Vito Camalo' Sul Piave Levada Ca' Rainati di Altivole Signoressa Santandra' Fossalta Maggiore Busta Candelu' Negrisia Spineda Caselle Falze' Barrucchella Varago Catena San Nicolo PROVINCIA DI Edifizio Saletto Velapiccola Vascon Candole S. Anastasio Bessica Musone VICENZA Musano Paderno San Bartolomeo Vigonovo Marostica Loria Barcon Lancenigo Fagare' Postioma Merlengo Carita' Santa Maria di Campagna Borgo Campagnola Vacil Le Marche Pero Bocca Callalta Campo Pietra Poggiana Porcellengo Ponzano Borgo di Fontane Pezzan San Giacomo Cavrie' Ramon Veneto Piave Campobernardo Valla' Fanzolo Sala Fontane San Martino Castello Biban Mignagola Zenson Fossalunga Pezzan di Piave di Godego Castagnole Santa Bona Carbonera Borgo Verde Castione Bella Venezia San Floriano Salvarosa Padernello Castello San Floriano-olmi Rovare' Villarazzo Paese Carpenedo Olmi Spercenigo San Pietro Novello Cavasagra Villanova TREVISO Lanzago Salvatronda Albaredo Ospedaletto Monastier Vedelago Casacorba Nerbon Pralongo Treville Campigo Villanova Biancade Sile Dosson Vallio Sant'andrea Oltre Muson San Marco Cendon Santa Cristina Frescada Castelminio Badoere San Trovaso S. Elena Lughignano Franceniga Le Grazie Conscio San Cipriano Scandolara Sile PROVINCIA DI Sant'alberto Canton Borgo Verde Ca' Tron VENEZIA Sambughe' Zero Villaggio I.A.C.P. Campocroce Musestre Bonisiolo Boschetta Zerman PROVINCIA DI Bagaggiolo  PADOVA Altino Ghetto Mazzocco Marocco (A) IL FEUDO DEGLI EZZELINI

In quella parte de la terra prava italica che siede tra Rïalto e le fontane di Brenta e di Piava, si leva un colle, e non surge molt’alto...: così , sorella di Ezzelino III signore della Marca, presentandosi a Dante nel descriveva la sua terra d’origine. Non ci si deve stupire di queste parole che definisconoprava questa terra se pensiamo che in quel periodo il poeta era ospite a Verona di Cangrande della Scala, acerrimo nemico degli Ezzelini ed è quindi evidente che è Dante a parlare con questi toni durissimi. In questi termini e per  molto tempo la storiografia ha presentato Torre di Ezzelino (San Zenone degli Ezzelini) Fadalto

Nove

Botteon

Savassa Bassa Sonego Osigo Luca Passo San Boldo Longhere Mezzavilla Serravalle Breda Pra De Radego Revine Lago Fregona Montaner Olarigo S. Maria Fratte Borgo Villa Costa Rugolo Lago Nogarolo Anzano Caiada VITTORIO VENETO Sotto Croda Colmaggiore Sarmede Tovena Ceneda Alta Palu' Soller Cappella Maggiore Tarzo Ceneda Bassa Mura Villa di Villa Valmareno Gai Cozzuolo Cison di Valmarino Arfanta San Giacomo di Veglia Silvella Intrivigne Prapian Formeniga Pinidello San Martino Pecol Pine' Follina Costa di La' Corbanese Carpesica Cordignano Ponte Maset Colle Umberto Milies Miane Farro' Scomigo Ponte della Muda Premaor Manzana Menare' Orsago Vergoman Molinetto delle Crode Godega di Stramare La Bella Sant'urbano Combai Campea Pedeguarda San Pietro di Feletto Ogliano Refrontolo San Fior Salvarotonda Pianzano Bibano Solighetto Rua Bagnolo Bibano di Sotto Soligo Baver Francenigo Segusino Guizza Guia Farra di Soligo Pieve di Soligo BarbozzaSAN ZENONES. Stefano DEGLI EZZELINI Posmon Boschet 1 Colle Castellaro Castello Capo di Sotto PROVINCIA DI Castelletto S.Maria San Vendemiano Levada S. Vito VALDOBBIADENEFONTE Rocchetta 2 Col San Martino Cosniga Gaiarine BELLUNO Castello Collalbrigo Borghetto Funer SaccolMASER Piazza Rovere Roverbasso 3 Antico sito del Castello Giussin Barbisano S. Michele CONEGLIANO CORNUDA Crevada Codogne' 4 Rocca Colbertaldo Collalto Cimavilla Borgo Chiesa Portobuffole' Pederobba Sernaglia della Battaglia SanPEDEROBBA Giovanni Pare' Campomolino Granigo Mosnigo PROVINCIA DI 5 Mura della Bastia (Onigo) Ramera Cima Grappa Virago Bigolino Falze' di Piave Cavaso del Tomba Vitipan CAVASOVidor DEL TOMBA Bocca di Strada Vallonto Fae' 6 Castelcies Curogna Rive Carlot Bosco Monticano PORDENONE Vettorazzi 7 Chiesetta S. Martino Susegana Campagnola Cornare Rigole Onigo Covolo POSSAGNO Santa Croce Santa Lucia Mareno di Piave Soffratta Possagno Caniezza Castelli Levada8 Castelar Rover Castelcies 5 Parrocchia Colfosco di Piave Visna' Basalghelle Guizzetta Piave Vazzola Fontanelle Fietta 6 Santa Mama Mercatelli Livenza 8 7 S. Vettore S. Urbano Crespano Santi Angeli Borgo Bellussi Mansue' Monfumo Cornuda Ponte della Priula Lutrano Brische del Grappa Tezze Cassanego Castelcucco 4 Crocetta Ciano Nervesa della Battaglia Navole' Mure La Valle del Montello S. Maria di Piave Paderno Sovilla Bidasio Rai Meduna 3 di Livenza Borso del del Grappa Pra de Roda Grappa S. Eulalia Casonetto MONTELLOSanta Maria Bavaria Gorgo della Chiesa Maser San Michele di Piave Tempio San Giovanni di Motta Fonte Alto Pagnano ASOLO Colfrancui Fratta Gorgo Dei Molini Coste Cimadolmo Semonzo 1 Crespignaga Pederiva Giavera del Montello San Polo di Piave Borgo Marconi 2 Cusignana ODERZO Motta di Livenza Biadene Selva del Montello Arcade Ormelle Liedolo Caerano di San Marco Caonada Spresiano Lorenzaga Sopracastello One' Casella d'Asolo Volpago del Montello San Giorgio Madonna della Salute Fonte Sant'Apollinare Guarda Bassa Venegazzu' Piavon Stabiuzzo Guizza Malintrada Bassano Lovadina Villanova San Zenone degli Ezzelini MONTEBELLUNA Cavalier del Grappa Villa d'Asolo Visnadello Roncadelle Villaraspa Povegliano PROVINCIA DI Lauro San Gaetano Bel Giardino Maserada VICENZA San Vito Camalo' Sul Piave Levada Busco Marostica Ca' Rainati di Altivole Altivole Signoressa Santandra' Fossalta Maggiore Spineda Busta Villorba Negrisia Falze' Barrucchella Candelù Candelu' Negrisia Chiarano Caselle Varago Trevignano Catena Saletto San Nicolo Velapiccola Edifizio Ponte di Piave Candole Vascon Breda di Piave Cessalto S. Anastasio Bessica Musone Riese Pio X Vigonovo Musano Paderno San Bartolomeo Loria Barcon Santa Maria di Campagna Postioma Carita' Lancenigo Fagare' Salgareda Merlengo Le Marche Vacil Pero Borgo Campagnola Ponzano Bocca Callalta Campo Pietra Poggiana Veneto Borgo di Fontane Pezzan San Giacomo Cavrie' Porcellengo Piave Ramon Fanzolo Sala Campobernardo Valla' Fontane Mignagola Biban Zenson Castello Fossalunga San Martino San Biagio di Callalta di Piave di Godego Pezzan Castagnole Santa Bona Carbonera Borgo Verde Rovare' Castione Bella Venezia San Floriano Vedelago Padernello Castello Villarazzo Salvarosa Istrana Paese San Floriano-olmi CASTELFRANCO VENETO Carpenedo Olmi Spercenigo TREVISO San Pietro Novello Salvatronda Albaredo Cavasagra Villanova Lanzago Ospedaletto Silea Monastier Nerbon Pralongo Vedelago Casacorba Treville Campigo Villanova Biancade Morgano Sile Casier Vallio San Marco Quinto di Treviso Dosson Sant'andrea Oltre Muson Cendon Castelminio Santa Cristina Frescada Roncade Badoere Resana San Trovaso Lughignano S. Elena S. Cipriano Franceniga PROVINCIA DI Le Grazie Conscio San Cipriano Scandolara Sile PROVINCIA DI PADOVA Sant'alberto Canton Preganziol Borgo Verde Ca' Tron VENEZIA Zero Branco Casale Sul Sile Sambughe' Zero Villaggio I.A.C.P. Campocroce Musestre Bonisiolo Boschetta Zerman Bagaggiolo

Mogliano Veneto Ghetto Mazzocco

Marocco negativamente i da Romano, e soprattutto presenza di un’antropizzazione moderna la figura di Ezzelino III, mentre più di invadente. Sul colle, già verso la metà del recente essa è stata rivalutata per la sua XII secolo sorgeva un castello ma è nella visione politica, antesignana in quei tempi seconda metà del XIII secolo che viene perché legata a una concezione del potere ampliato proprio da Ezzelino III attraverso non chiusa in se stessa ma aperta verso la costruzione di una torre quodammodo l’Europa. Babilonis e il trasferimento del borgo in È comunque vero che tra il XII e il XIII pianura per far spazio alle fortificazioni. secolo nella Marca Trevigiana si scatenarono Le dimensioni, la particolare tecnica lotte terribili anche all’interno delle edilizia, le sostruzioni a valle sono indizi stesse famiglie; non è un caso allora che di una costruzione davvero straordinaria la memoria di quei tempi così difficili si per il periodo, paragonabile solo con possa riconoscere nei castelli, anche in poche altre strutture di quest’epoca nel

quelli del vicentino, ad esempio a Bassano Chiesa (Castelli) Veneto, come per esempio il mastio della del Grappa e Marostica, nelle rocche e rocca di Monselice, tanto da ipotizzare nelle torri che caratterizzano il paesaggio fanno da sfondo ad una storia millenaria, si per la sua progettazione un intervento collinare come nella toponomastica dei potrà così iniziare partendo dal moderno degli ingegneri dell’imperatore Federico II, luoghi, basti pensare alle varie località paese di S. Zenone degli Ezzelini dove si provenienti addirittura dall’Italia dette Castelli, Castellaro, Castelàr, situa il colle Castellaro 1 , caratterizzato meridionale. Castelcucco, Castelciés. Innumerevoli da ripide pendici create artificialmente. Purtroppo il progetto ezzeliniano fallì e quindi le possibilità di visita in questo Il sito si trova in un magnifico contesto nel 1260-61 la crociata promossa dal papa 10 comprensorio dove paesaggi bellissimi naturalistico non ancora disturbato dalla contro i da Romano, cui aderiscono anche i Rocca (Cornuda)

Veneziani e i Padovani, sancirà la fine della patrizie come ad esempio villa Rovèro e per le visite successive. stirpe e le autorità di Treviso ordineranno la villa Rubelli. La prima è poco più che una passeggiata distruzione del castello vietando addirittura Ma la saga dei da Romano coinvolge una al castello di Fonte 2 che secondo la di abitare a S. Zenone. serie di innumerevoli castelli che secondo tradizione, insieme a quello di Pagnano, Lasciato il colle Castellaro si consiglia di le cronache furono conquistati da Ezzelino III venne donato nel 1024 a Gerardo visitare nelle vicinanze interessanti esempi propter metum et per forciam, per paura Maltraverso addirittura dall’imperatore di architettura rurale tradizionale e di ville e per forza, a costituire un ideale filo rosso Enrico IV. Passato di proprietà prima ai da 11 Camino in seguito ai Camposampiero, della Rocca 4 non sopravvive alcuna Ezzelino lo occupò facendone con quello traccia dell’antica fortificazione: a ricordo di S. Zenone uno dei suoi capisaldi tanto dei tempi lontani rimane solo una quercia che verrà anch’esso distrutto per ordine pluricentenaria che la leggenda vuole del Comune di Treviso. Oggi presso il sito, piantata addirittura all’epoca delle completamente trasformato da opere militari crociate ai piedi del castello. e agricole, si possono ancora scorgere la Spettacolare comunque il panorama che cinta meridionale e i resti della cappella si potrà ammirare, la cui estensione va medioevale di S. Nicolò. dalle Dolomiti all’Adriatico, dal Brenta Giunti a Maser, ai piedi delle colline si al Quartier del Piave. potrà incontrare la splendida villa, uno dei Da Cornuda, ritornando sui propri tanti capolavori di Andrea Palladio, sorta di passi, si potrà, all’altezza circa di Maser, archetipo di villa ideale con il corpo centrale imboccare la strada che oltrepassa la avanzato e colonnato e due ali porticate forcella Mostaccin entrando in un ambiente laterali. Alle sue spalle, presso il luogo che che sembra montano e che acquista un fu del castello 3 duecentesco, resta come fascino particolare nell’incipiente autunno. unica testimonianza una cisterna pozzo, Si seguirà così un pittoresco itinerario Mura della Bastia (Onigo) elemento caratteristico e necessario nelle attraverso le quinte collinari asolane opere fortificate. raggiungendo altri suggestivi siti. straordinario esempio di castello signorile. Seguendo verso oriente i dolci profili Ripartendo da oriente, dalla balconata sul Piave Sebbene in rovina esso conserva un collinari si arriverà a Cornuda, in prossimità quale è il sito delle Mura della Bastia 5 , forte impatto monumentale e una grande 12 ormai del corso del Piave, dove nel sito a Onigo, si incontreranno i resti di uno leggibilità delle principali strutture che infine nel corso del XIV secolo in “bastia”. San Martino 7 , decorata dagli affreschi Muovendosi verso occidente ci si di Marco da Mel. immergerà, seguendo una pittoresca Da qui prima di giungere a Possagno, stradina tra colline verdissime che si località nota per aver dato i natali susseguono a casolari sparsi, in una ad Antonio Canova e per ospitare il dimensione fuori del tempo che al cosiddetto Tempio e la famosa Gipsoteca tramonto si amplifica quando la luce dorata dove ancora oggi si può respirare l’aura allunga le ombre ed esalta i contrasti del grande artista, meriterà ancora cromatici. soffermarsi presso gli interessantissimi Attraverso questi paesaggi magici si centri rurali di Rovèr 8 e di Cuniàl in raggiungerà Castelciés 6 , località la cui quanto splendidi esempi di borghi chiusi importanza è stata confermata dagli scavi difendibili da pericoli esterni quali ladri, archeologici che hanno messo in luce briganti e lupi. tracce di una frequentazione già di epoca Poco a nord si troverà anche la protostorica e romana, ma soprattutto i resti delle fondazioni di un castello veneratissima cappella di S. Giustina, di medioevale (XI-XIII secolo) la cui memoria origine medievale, probabilmente posta S. Martino (Castelcies) rimane ancora viva nel toponimo moderno. in corrispondenza di un nodo di strade testimoniano l’evolversi della storia, dai Un luogo particolarmente romantico e un tempo molto importanti e oggi invece tempi di Ezzelino III che se ne appropriò suggestivo anche per l’ambientazione immersa nella solitudine. alla rivendicazione di proprietà da parte di paesaggistica che racchiude, come in uno Giovanni da Onigo, fino alla trasformazione scrigno prezioso, una chiesetta dedicata a 13 (B) I GRANDI FEUDI

Va supplice con fervore, o libretto... da e ormai coinvolta dall’arrivo dei nuovi qui va attraverso il territorio e le fertili conquistatori Longobardi. È Venanzio pianure dei Veneti, seguendo la linea degli Fortunato a ricordare i suoi amici e parenti alti castelli pedemontani... Passando per di , l’antica Duplavilis Ceneda e dagli amici di Valdobbiadene, attraversata secondo alcuni dalla via dove sono nato, dove è la terra dei miei Claudia Augusta e oggi conosciuta ai più genitori, da dove trae origine la mia per i meravigliosi vigneti da cui si ricava famiglia, dove stanno mio fratello, mia il rinomato vino Prosecco. Un territorio, sorella, tutti i nipoti, a tutti questi che quello della sinistra Piave, in cui arte e amo e a cui sono legato, ti chiedo, reca sapienza si respirano ovunque, nelle il mio saluto... Questo saluto struggente campagne come nelle città, nelle cantine e malinconico è stato rivolto, più di come nelle ville. millecinquecento anni fa, da uno scrittore Così le vaste tenute dei principi di Collalto latino alla sua terra d’origine in quei tempi (pochi chilometri oltre il centro di Pieve Castello (Collalto) 14 attraversata dalla terribile guerra Gotica di Soligo) in parte mantenute a parco, in Fadalto

Nove

Botteon PROVINCIA DI SUSEGANA 7 BELLUNO 1 Castello di S. Salvatore Savassa Bassa Sonego 2 Colle della Tombola Osigo 3 Chiesa S. Daniele Luca Passo San Boldo 4 Castello di Collalto Mezzavilla Longhere CISON DI VALMARINO Revine Lago Serravalle Breda Praderadego Fregona Montaner 5 Castello Brandolini-Colomban S. Maria 6 Olarigo Fratte VITTORIO VENETO Lago Borgo Costa Anzano Rugolo 6 Serravalle Caiada Nogarolo Villa 7 Torre di S. Floriano VITTORIO VENETO Sarmede Sotto Croda Colmaggiore FARRA DI SOLIGO Tovena Palu' Ceneda Alta 8 Torri di Credazzo 5 Cappella Maggiore Soller Tarzo Ceneda Bassa Mura Villa di Villa Arfanta Cozzuolo Valmareno Gai San Giacomo di Veglia Silvella Prapian PROVINCIA DI Cison di Intrivigne Formeniga Pinidello San Martino Valmarino Pecol Pine' PORDENONE Follina Costa di La' Corbanese Carpesica Cordignano Farro' Ponte Maset Colle Umberto Milies Miane Scomigo Ponte della Muda Premaor Manzana Orsago Vergoman Premaor Molinetto delle Crode Menare' Godega di Stramare La Bella Sant'urbano Combai San Pietro di Feletto Ogliano Campea Pedeguarda Refrontolo San Fior Salvarotonda Pianzano Bibano Solighetto Rua Bagnolo Bibano di Sotto 8 Baver Francenigo Segusino Soligo Guizza Guia Farra di Soligo Pieve di Soligo Barbozza S. Stefano Posmon Boschet Castello Capo di Sotto S.Maria San Vendemiano Levada S. Vito VALDOBBIADENE Col San Martino Rocchetta Cosniga Gaiarine Collalbrigo Borghetto Funer Saccol Piazza Rovere Roverbasso Giussin Barbisano S. Michele CONEGLIANO Sernaglia Crevada Colbertaldo Collalto Cimavilla Codogne' Borgo Chiesa Portobuffole' Pederobba della Battaglia San Giovanni Mosnigo Campomolino Granigo Falze' Pare' Ramera Cima Grappa Bigolino di Piave 4 Virago Vitipan Moriago della Battaglia Cavaso del Tomba Vidor 2 Bocca di Strada Vallonto Fae' Vettorazzi Curogna Rive Carlot Bosco Susegana Onigo Campagnola Cornare Rigole Covolo Santa Croce 1 Santa Lucia Caniezza 3 Soffratta Possagno Castelcies Levada di Piave Mareno di Piave Visna' Castelli Parrocchia Colfosco Basalghelle Guizzetta Vazzola Fontanelle Mercatelli Fietta Santa Mama 15 S. Vettore S. Urbano Santi Angeli Borgo Bellussi Mansue' Crespano Monfumo Cornuda Nervesa della Battaglia Ponte della Priula Lutrano Brische del Grappa Castelcucco Crocetta Tezze Navole' Mure Cassanego Ciano La Valle del Montello Sovilla S. Maria di Piave Paderno Bidasio Rai Meduna Borso del di Livenza del Grappa Pra De Roda Bavaria Grappa S. Eulalia Casonetto MONTELLO Gorgo della Chiesa Maser San Michele di Piave Tempio San Giovanni di Motta Fonte Alto Pagnano ASOLO Santa Maria Colfrancui Fratta Gorgo Dei Molini Semonzo Crespignaga Coste Giavera del Montello Cimadolmo Borgo Marconi Pederiva San Polo di Piave ODERZO Cusignana Sopracastello Biadene Selva del Montello Arcade Ormelle Motta di Livenza Liedolo Caerano di San Marco Caonada Spresiano Lorenzaga One' Casella D'asolo Volpago del Montello San Giorgio Madonna della Salute Venegazzu' Fonte Sant'apollinare Guarda Bassa Piavon Prato Stabiuzzo Guizza Malintrada Lovadina Villanova San Zenone Degli Ezzelini MONTEBELLUNA Cavalier Villa D'asolo Visnadello Roncadelle Villaraspa Povegliano Lauro San Gaetano Bel Giardino Maserada PROVINCIA DI San Vito Camalo' Sul Piave Levada Busco Ca' Rainati di Altivole Altivole Signoressa Santandra' Fossalta Maggiore VICENZA Spineda Busta Villorba Negrisia Falze' Barrucchella Candelù Candelu' Negrisia Chiarano Caselle Varago Trevignano Catena diSaletto Breda di Piave San Nicolo Velapiccola Edifizio Saletto Ponte di Piave Breda di Piave Candole Cessalto Bessica Riese Pio X Vascon Vigonovo S. Anastasio Musano Paderno San Bartolomeo Loria Barcon Santa Maria di Campagna Postioma Carita' Lancenigo Fagare' Salgareda Merlengo Le Marche Ponzano Vacil Pero Borgo Campagnola Poggiana Bocca Callalta Campo Pietra Porcellengo Veneto Borgo di Fontane Pezzan San Giacomo Cavrie' Ramon Campobernardo Valla' Fanzolo Sala Fontane Biban Mignagola Zenson Castello Fossalunga San Martino San Biagio di Callalta di Piave di Godego Pezzan Castagnole Santa Bona Carbonera Borgo Verde Rovare' Castione Bella Venezia San Floriano Vedelago Padernello Castello Salvarosa Villarazzo Istrana Paese OlmiSan Floriano-olmi CASTELFRANCO VENETO Carpenedo TREVISO Spercenigo San Pietro Novello Salvatronda Albaredo Cavasagra Villanova Lanzago Ospedaletto Silea Monastier Nerbon Pralongo Vedelago Casacorba Treville Campigo Villanova Biancade Morgano Casier Vallio San Marco Quinto di Treviso Dosson Sant'andrea Oltre Muson Cendon Castelminio Santa Cristina Frescada Roncade Badoere Resana San Trovaso Lughignano S. Elena S. Cipriano PROVINCIA DI Franceniga Le Grazie Conscio San Cipriano VENEZIA Scandolara Sant'alberto Canton PROVINCIA DI Preganziol Borgo Verde Ca' Tron Zero Branco Casale Sul Sile PADOVA Sambughe' Villaggio I.A.C.P. Campocroce Musestre Bonisiolo Boschetta Zerman Bagaggiolo

Mogliano Veneto Ghetto Mazzocco

Marocco parte coltivate a vigneto, conservano tesori di notevole pregio storico-architettonico. Il Castello di S. Salvatore 1 , nonostante le gravissime devastazioni subite durante il primo conflitto mondiale, rimane senza dubbio una delle più magnifiche e originali dimore gentilizie d’Italia, in cui le ampie parti residue delle originali strutture difensive medievali si confondono con sorprendenti aggiunte barocche, neoclassiche e romantiche, che ne fanno uno dei più suggestivi complessi fortificati “Castello di San Salvatore dei Conti di Collalto della penisola. Il castello di Colfosco sul colle della di anni fa, sono attualmente nuovamente paesaggistico, dolcemente ondulato e di Tombola 2 , curiosa e grande motta ricoperti di vegetazione e al momento, notevole interesse naturalistico, sebbene in conica sotto la quale dovrebbero trovarsi sebbene siano proprietà del Comune di questa zona il tradizionale sistema agricolo sepolti i resti, elevata a metà del XIX Susegana, vi si può accedere soltanto sia stato per larga parte ormai soppiantato secolo per realizzarvi un roccolo, si trova attraverso una proprietà privata. Ciò dalla vegetazione spontanea, e la posizione all’interno del parco di caccia dei principi che rende attraente la visita del sito, strategica, a controllo della valle del Collalto e pertanto non è visitabile. oltre ai suggestivi ruderi della chiesa e torrente Crevada a nord-ovest e in vista di I ruderi della chiesa di S. Daniele 3 , alla memoria dell’esistenza del castello, Conegliano, che giustifica l’importanza di 16 invece, ripuliti e resi visibili una decina sono sicuramente anche il contesto questa fortificazione nelMedioevo. e meglio conservate strutture di questo tipo, dove i diversi corpi di fabbrica, le cortine difensive, le torri e gli altri elementi architettonici che la compongono, sebbene in rovina, risultano ben riconoscibili e immediatamente identificabili. Le stesse case del borgo, ancora racchiuse entro quello che resta delle mura esterne, costituiscono di per sé un contesto di architettura tradizionale. L’estesa area compresa nella struttura Castello (Collalto) del castello è in parte proprietà privata dei principi Collalto, in parte pubblica e Questo bellissimo paesaggio ha segnato XIV secolo sebbene la prima fabbrica in parte coincidente con il borgo attuale. del resto anche la pittura, lo ritroviamo risalga addirittura alla fine del X secolo. In tutti i casi il castello è quasi per intero come sfondo della bellissima Madonna Il castello e il borgo si trovano in un visitabile liberamente. Solamente il settore con Bambino (1505) di Giambattista Cima contesto ambientale e paesaggistico fra i della residenza signorile, il dongione, è da Conegliano dove è rappresentato un più suggestivi e ricchi della Marca se non proprietà dei principi ed è visitabile solo in castello: si tratta del castello di Collalto 4 , addirittura di tutto il Veneto. occasione del mercatino dell’antiquariato, complesso fortificato assai vasto e I resti monumentali del castello hanno che si svolge nel castello da aprile a articolato giunto sino a noi, anche se un grande impatto sul visitatore: si settembre ogni seconda domenica danneggiato, nella forma definitiva del tratta, infatti, di una fra le più vaste del mese. 17 l’imponente Castello Brandolini- Colomban 5 , già sontuosa dimora oggi prestigioso hotel e sede di congressi e manifestazioni, da dove si può ammirare un bellissimo panorama sul borgo di Cison e la Valmareno. Del castello medioevale rimangono tuttavia labili tracce perché trasformato a partire dal 1436 in residenza gentilizia dei conti Brandolini d’Adda, prima con la Meschietti (Vittorio Veneto) costruzione di un palazzo rinascimentale Piazza Flaminio (Vittorio Veneto) agli inizi del XVI secolo e successivamente Sapienza, misticismo ma anche laboriosità sopra uno monte, l’altro sopra l’altro, con con l’aggiunta della grande ala attorno al si possono respirare a Follina, dove si do alle di muro vien gioso, e l’acqua dil cortile; in quell’occasione anche la cappella può ammirare uno degli esempi meglio romanica di S. Martino, che testimonia Meschio li passa per mezo. In effetti la conservati di architettura monastica l’antichità del sito, venne ricostruita in situazione orografica di Serravalle risulta medioevale: questo centro religioso ebbe forme settecentesche. essenziale per comprenderne l’importanza: infatti un peso fondamentale nella storia Proseguendo ancora verso oriente si la città con le sue fortificazioni sbarra una agraria dell’Alto Trevigiano dando impulso arriverà a Serravalle 6 che Marin profonda e stretta gola che costituiva un a bonifiche e messa a coltura di terreni Sanudo descriveva alla fine del XVsecolo passaggio obbligato sulla via commerciale incolti a partire dal Medioevo. così: questo castello è chiamato Seravalle da Venezia e l’Adriatico verso il Cadore 18 Spostandoci verso nord-est, si raggiungerà perché chiude la valle. Á do castelli: uno e la Germania attraverso la Val Lapisina. Serravalle merita quindi una visita approfondita, anche per la complessità degli itinerari, che dovrà toccare il suo centro storico ma soprattutto l’eccezionale sistema fortificato e le due rocche di S. Augusta con la Torre Nera e di Montesel con i ruderi della chiesa di S. Antonio. Una tradizione locale poco plausibile vuole che la torre di S. Floriano 7 sia di origine romana, in realtà si tratta certamente di un edificio medievale, anche se allo stato attuale delle conoscenze non è possibile Torri di Credazzo (Farra di Soligo) precisarne meglio la datazione. Con ogni verosimiglianza si trattava di una torre Serravalle, l’interesse turistico è aumentato possedimento dei da Camino nel XII sec. posta a guardia della strada che portava dal contesto paesaggistico fuori dal comune, saccheggiato dagli Ungheri di Pippo Spano al passo di Fadalto lungo la Val Lapisina fra la rupe rocciosa del Col Visentin e il agli inizi del XV, si trova al centro di uno fra i verso il Bellunese e la Germania sulla laghetto artificiale del Restello, e dalla contesti paesaggistici più belli della regione, destra del torrente Meschio, cioè sul lato presenza di un percorso pedonale attrezzato esaltato da due secoli per la sua armonia e opposto della valle rispetto all’attuale statale e di un’oasi naturalistica che permette di dolcezza; immerso fra le tondeggianti colline Alemagna. Pur trattandosi di un elemento di godere facilmente e pienamente di tutti del Prosecco, interamente ricoperte a perdita fortificazione secondario rispetto al grande questi aspetti. d’occhio da vigneti pregiati, ordinatissimi e complesso delle fortificazioni urbane di Il castello di Torri di Credazzo 8 , perfettamente curati. 19 (C) LE CITTÀ MURATE

Ancora oggi visitando il centro storico di da qui la piacevole e dolcissima sensazione Treviso si può comprendere come, sin di una città la cui storia scorre assieme alle dalle epoche più antiche, i suoi abitanti acque del fiume che la attraversa. abbiano stretto un forte legame con il In epoca romana Tarvisium, diventato paesaggio che li ospitava, sfruttando al municipium e assegnato alla tribù Claudia, si meglio le potenzialità date dalla natura del dotò di un assetto urbanistico impostato su luogo; il primo insediamento sorse infatti, due assi stradali principali che si incrociavano già nel XIV-XIII secolo a.C., su di un’isola tra di loro a formare un quadruvium come fluviale del Sile per poi espandersi nel recita una lapide murata sul fianco sud del corso dei secoli alle zone circostanti grazie Battistero a sinistra del Duomo. anche a opere di bonifica. Questa costruzione, realizzata nell’XI-XII Del resto il fiume dovette servire sino a sec., conserva sulla facciata nord anche una non molto tempo fa come importante stele funeraria romana secondo quel gusto, via di comunicazione e di commercio in piuttosto frequente, di riutilizzare materiali 20 diretto collegamento con il mare Adriatico; antichi con una sensibilità e un significato Porta San Tomaso (Treviso) Fadalto

Nove Botteon

Savassa BassaSonego Osigo Passo San Boldo Luca PROVINCIA DI Longhere Breda Mezzavilla Pra De Radego Revine LagoSerravalle Fregona Montaner BELLUNO S. Maria Olarigo Fratte Lago Borgo VillaCosta Anzano Rugolo Nogarolo Caiada Sarmede Sotto Croda Colmaggiore VITTORIO VENETO Palu' Tovena Ceneda Alta Cappella Maggiore Soller Tarzo Mura Ceneda Bassa Villa di Villa Valmareno Gai Arfanta Cozzuolo Cison di Valmarino San Giacomo di Veglia Silvella Intrivigne Prapian Formeniga Pinidello Pecol San Martino Pine' Follina Corbanese Carpesica Costa di La' Cordignano PROVINCIA DI Farro' Ponte Maset Colle Umberto Milies Miane Scomigo Ponte della Muda Premaor Manzana PORDENONE Vergoman Molinetto delle Crode Menare' Godega di Orsago Stramare La Bella Sant'urbano Combai Campea Pedeguarda San Pietro di Feletto Ogliano Refrontolo San Fior Salvarotonda Pianzano Bibano Solighetto Rua Bagnolo Bibano di Sotto Segusino Soligo Baver Francenigo Guia Farra di Soligo Pieve di Soligo Guizza Barbozza Posmon Boschet Castello Capo di Sotto S. Stefano S.Maria San Vendemiano Levada S. Vito VALDOBBIADENE Col San Martino Rocchetta Collalbrigo Gaiarine Funer Saccol Piazza Rovere Borghetto Cosniga Roverbasso Giussin Barbisano S. Michele Campomolino Crevada CONEGLIANO Codogne' Pederobba Colbertaldo Collalto Cimavilla San Giovanni Mosnigo Sernaglia della Battaglia Pare' Borgo Chiesa Granigo Ramera PORTOBUFFOLE' Cima Grappa Virago Bigolino Moriago della Battaglia Falze' di Piave Cavaso del Tomba Vitipan Vidor Bocca di Strada Vallonto Fae' Curogna Rive Bosco Susegana Monticano Vettorazzi Carlot Mareno di Piave Cornare Rigole Onigo Covolo Santa Croce Caniezza Santa Lucia Soffratta Possagno Castelcies Levada Parrocchia Colfosco di Piave Visna' Basalghelle Castelli GuizzettaPiave Vazzola Fontanelle Fietta Santa Mama Mercatelli Livenza La Valle S. Vettore S. Urbano Crespano Monfumo Santi Angeli Ponte della Priula Borgo Bellussi Mansue' Brische del Grappa Cornuda Lutrano Castelcucco Ciano Nervesa della Battaglia Tezze Navole' Mure Crocetta S. Maria di Piave Cassanego La Valle Sovilla Rai Paderno Casonetto del Montello Bidasio Meduna Borso del di Livenza Grappa S. Eulalia del Grappa Pra De Roda MONTELLO Bavaria Gorgo della Chiesa Pagnano Maser Santa Maria San Michele di Piave Crespignaga Giavera del Montello Tempio Colfrancui Fratta Gorgo Dei Molini San Giovanni di Motta Fonte Alto Cimadolmo Semonzo ASOLO Coste Pederiva Cusignana San Polo di Piave Borgo Marconi Sopracastello Biadene Selva del Montello Arcade Piave Ormelle ODERZO Liedolo Caerano di San Marco Caonada Spresiano One' Casella D'asolo Volpago del Montello San Giorgio MOTTA DI LIVENZA Fonte Madonna della Salute Lorenzaga Guarda Bassa Piavon Sant'apollinare Venegazzu' Prato Stabiuzzo Guizza Malintrada San Zenone Degli Ezzelini Lovadina Villanova Roncadelle Cavalier Villa D'asolo Villaraspa MONTEBELLUNA Povegliano Visnadello Lauro San Gaetano Bel Giardino Maserada Levada Busco San Vito Altivole Signoressa Camalo' Sul Piave Ca' Rainati Busta Santandra' Negrisia Fossalta Maggiore Spineda di Altivole CandelùCandelu' Caselle Falze' Barrucchella Villorba Varago Chiarano PROVINCIA DI Trevignano Catena Saletto San Nicolo Velapiccola Edifizio Ponte di Piave Candole Vascon Breda di Piave Cessalto S. Anastasio Bessica Musone Riese Pio X VICENZA Musano Paderno San Bartolomeo Vigonovo Loria Barcon Lancenigo Fagare' Postioma Merlengo Carita' Le Marche Salgareda Santa Maria di Campagna Vacil Pero Borgo Campagnola Ponzano Borgo di Fontane Bocca Callalta Campo Pietra Poggiana Porcellengo Pezzan San Giacomo Cavrie' Ramon Veneto Piave Campobernardo Valla' Fanzolo Sala Fontane Mignagola Biban San Biagio di Callalta Zenson Castello Fossalunga Pezzan San Martino di Piave di Godego Castagnole Santa Bona Carbonera Rovare' Castione Bella Venezia San Floriano Vedelago Borgo Verde Padernello Castello Villarazzo Salvarosa Istrana Paese San Floriano-olmi Carpenedo CASTELFRANCO VENETO TREVISO Olmi Spercenigo San Pietro Novello AlbaredoCavasagra Villanova Lanzago Salvatronda Ospedaletto Silea Monastier Casacorba Nerbon Pralongo Treville Campigo Vedelago Villanova Biancade Sile Casier Morgano Quinto di Treviso Dosson Vallio Sant'andrea Oltre Muson San Marco Cendon Santa Cristina Frescada Roncade Castelminio Badoere S. Elena S. Cipriano Resana San Trovaso Lughignano PROVINCIA DI Franceniga PROVINCIA DI Le Grazie Conscio Scandolara Sile San Cipriano VENEZIA PADOVA Sant'alberto Canton Preganziol Borgo Verde Ca' Tron Casale Sul Sile Zero Branco Sambughe' Zero Villaggio I.A.C.P. Campocroce Musestre Boschetta Bonisiolo Zerman 21 Bagaggiolo

Mogliano Veneto Ghetto Mazzocco

Marocco Battistero piazza Duomo (Treviso) Vicolo del Duomo (Treviso) Vetri romani - Musei Civici (Treviso) completamente diversi da quelli originari. in via Canoniche nell’area dove sorgeva il antichi alla natura. Nei pressi del Duomo A ovest del Duomo si trova l’Episcopio, battistero paleocristiano, sorto a sua volta merita una visita la Sala del Capitolo dei sede del potere vescovile che per molti su un più antico edificio a dimostrazione Domenicani, nel Seminario Vescovile, secoli sviluppò il comprensorio trevigiano dell’eccezionale palinsesto storico di questa dove si potranno ammirare i magnifici attraverso la costruzione di abbazie come città. Dell’edificio più antico, a destinazione affreschi dipinti da Tomaso da Modena ad esempio quella di Mogliano Veneto termale, è stata portata alla luce una sala (XIV sec.) e la prima raffigurazione degli fondata da Rosone nel 997. circolare decorata da un mosaico policromo occhiali da vista. Da piazza Duomo si Anche l’Episcopio è di origine medievale del IV secolo d.C. che rappresenta soggetti potrà prendere il Calmaggiore, antica callis ma molto rimaneggiato e ampliato, sulla legati alla vita del mare e della terra a maior i cui resti erano visibili fino a poco 22 cui destra un passaggio coperto sbocca conferma del forte attaccamento degli tempo fa, per abbandonarsi poi alla visita volutamente disordinata dei numerosissimi UN PERIODO DI PACE E SPLENDORE negozi del centro. SENZA PRECEDENTI Con il passare dei secoli e con il mutare Nonostante i suoi modi freddi e le sue delle situazioni politiche, Treviso fu soggetta azioni poco encomiabili, definito “Tyrannus al dominio signorile dei da Romano, da aequissimus et tolerabilis satis” (Francesco Pipino), Gherardo III da Camino ebbe molte Camino, della Scala e poi dei Veneziani, iniziative positive per Treviso, dove governò così l’originario perimetro urbano si andò per un lungo periodo. Sistemò le porte della progressivamente ampliando, innanzitutto città, fece costruire nuovi ponti, si preoccupò di verso oriente poi anche verso occidente e far drenare i fossati per evitare la diffusione di meridione, come testimoniano i bellissimi malattie, ordinò ai privati di lastricare le strade palazzi, le chiese e i conventi racchiusi nel principali, istituì una sorta di “nettezza urbana” XIV secolo da una prima cinta di mura a cui e una sorta di “vigili del fuoco”; garantì sempre Porta Altinia (Treviso) se ne sostituì una più ampia del XVI secolo un mercato dai prezzi equilibrati per assicurare Uno dei tanti percorsi per raggiungere la ad opera della Repubblica di Venezia che alla popolazione alimenti sani. Intervenne Marca può essere anche quello di seguire, severamente sui costumi cittadini, affermando chiamò addirittura Fra’ Giocondo come partendo da Padova, la strada statale 307 l’indissolubilità del matrimonio, vietando la progettista. Questo fu l’inizio di un periodo che, secondo alcuni, ricalca in parte il prostituzione. Sotto il suo governo l’Università di chiusura della città al suo interno, una tracciato della via Aurelia realizzata nella raggiunse il suo massimo splendore. Fu un sorta di città fortezza che si aprì verso grande mecenate e la sua corte era spesso prima metà del I secolo a.C. per collegare il l’esterno solo in tempi più recenti a noi, frequentata da poeti, artisti, fisici, dotti. Ospitò centro di Patavium a quello di Acelum-Asolo, grazie ad un rinnovato sviluppo economico anche l’esule , che gli mostrò la pianura fertile al pedemonte ricco di greggi, tanto che oggi rappresenta bene, come tutta la sua gratitudine, citandolo nella Divina lungo un territorio che conserva le tracce di capoluogo di provincia, la Marca Gioiosa. Commedia e nel Convivio. antiche centuriazioni. 23 Sistema di organizzazione agraria caratteristico del mondo romano, la centuriazione si manifesta in modo eccezionale nella zona di Riese Pio X e di S. Vito di Altivole, rappresentando un vero e proprio monumento del paesaggio grazie alla geometria delle strade, delle capezzagne, dei filari di alberi, dei canali che si incrociano a formare una perfetta scacchiera tanto che al visitatore potrebbe anche capitare di perdersi. Chi volesse poi scorgere un’altra traccia di questo lontano passato potrà raggiungere la località di Cendrole, a nord-ovest di Riese, dove murata nel campanile del santuario di Santa Maria, si trova una lastra con iscrizione funeraria del I secolo d.C., forse parte di organizzazione urbana due diverse anime, centri della regione tanto che sin dalla sua un’urna a cassetta, che ricorda il quattuorviro quella legata a momenti storici difficili fondazione un ampio spazio a nord delle Lucius Vilonius, funzionario del vicino che costringevano i cittadini a difendersi mura, l’attuale piazza Giorgione, venne municipium di Asolo. dalle minacce esterne entro poderose destinato a mercato come lo è ancora Ma prima di raggiungere Asolo non si fortificazioni e quella legata invece allo oggi tutti i venerdì. La città si presenta potrà non fare una tappa a Castelfranco sviluppo delle attività commerciali, aperta così in una sorta di ideale abbraccio 24 Veneto che testimonia nella sua quindi verso la campagna e agli altri attorno al nucleo più antico definito, quasi Mura di Castelfranco Veneto Attraverso il ponte dello Statuto e la torre principale, detta porta Treviso, sopraelevata in età veneziana e modificata in età moderna, si potrà entrare in questo gioiello architettonico lungo strade tra loro ortogonali per scoprire altri gioielli come il Duomo che ha sfruttato una delle torri fortificate come campanile, a tutti noto per la splendida Pala con Madonna in trono del Giorgione la cui casa natale sorge qualche decina di metri a fianco. Percorrendo via Preti si uscirà attraverso porta Cittadella per seguire dall’esterno la cinta muraria ma anche i bellissimi palazzi porticati che si dispongono tutto attorno; tra questi si segnala palazzo Bovolini-Soranzo del XVI geometricamente, dalle bellissime mura turrite uno degli esempi veneti di successo secolo, affrescato con le storie di Ercole, a cui si affiancano un terrapieno e un fossato di città a fondazione predeterminata, figura mitologica che in epoca medioevale difensivi. Si tratta del più antico esempio di voluti dalle autorità comunali cittadine ma soprattutto rinascimentale venne città franca, da qui il toponimo, uno dei meglio rispettivamente di Padova e di Treviso adottata come esempio per i cittadini di conservati sistemi fortificati del XII-XIII secolo perché divenissero capoluoghi forza e lealtà civica. nella nostra regione. comprensoriali, dotati fin dall’inizio di una La città di Asolo si staglia tra il verde Con Cittadella, Castelfranco costituisce infatti spiccata vocazione urbana. brillante dei prati e quello più intenso delle 25 macchie boschive e così per comprendere con uno sguardo tutta la suggestione del paesaggio in cui sono inseriti questi luoghi bisognerà guadagnare a piedi, per assaporare il gusto della conquista, il punto più alto della cittadina, costituito dal suo stesso simbolo, la Rocca. Posta sulla sommità del Monte Ricco essa è veramente intrisa di una lunga storia, dai primi insediamenti di epoca veneta,

alla presenza di una chiesetta del VI-VIII Rocca (Asolo) secolo d.C. dotata di pavimentazione a mosaico e di un piccolo cimitero annesso, tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo al Piave da una parte e verso il Brenta a un nucleo abitato con settori produttivi fu raggiunta dalle mura veneziane che dall’altra, a meridione il distendersi databile al X-XI secolo. È su questa vita inglobarono il borgo. uniforme della pianura, ma altresì precedente che si impostò nella seconda Da qui il panorama è di una suggestione cogliere il variare continuo, di stagione in metà del XII secolo la Rocca, un castello particolarissimo, sede non di una dimora incredibile, potendo la vista non solo stagione, di ora in ora durante il giorno, signorile, ma di una guarnigione militare. comprendere a settentrione la serie di delle colorazioni e delle ombre che il E in realtà la possente struttura poligonale quinte collinari e più oltre l’acrocoro del paesaggio offre quasi fosse una tavolozza venne a costituire quasi un torrione, il più Grappa che definiscono la Valcavasia, a giorgionesca. Dagli spalti si potrà anche 26 alto di tutti, quando alcuni secoli più tardi, est e a ovest il prolungarsi dei rilievi fino vedere il caratteristico impianto urbano Percorrendo via Browning, tutta porticata con le piccole botteghe che si susseguono una a ridosso dell’altra, e oltrepassato il Duomo, dopo una visita alle sale del Museo Civico, si giunge al grande terrazzamento del Castello dove, fermandosi sui bastioni, si può ancora avvertire l’eco della corte della regina Cornaro e delle conversazioni di Pietro Bembo. Scendendo poi ancora per un crinale, verso il Foresto del Casonetto, una casa ricorda un’altra figura femminile, Asolo Museo Civico (Asolo) l’attrice Eleonora Duse, che proprio ad Asolo visse i suoi ultimi anni, trovando forse di Asolo, che si concentra sul cosiddetto essere quello allungato a meridione, nel paesaggio asolano un fondale scenico “Isolo” e sulle due piazze Maggiore o della percorso oggi dal Forestuzzo attraverso il reale e insieme trasfigurato per l’atto Fontana e Brugnoli (dove non a caso si Portello di Castelfranco: qui infatti si trovava conclusivo della sua vita. situavano le terme dell’Acelum romana) il Teatro Romano in diretta prospettiva della Ora riposa insieme ad altri che amarono per poi articolarsi su più bracci (insieme pianura. Sul luogo del teatro una villa del questa terra, quali Manara Valgimigli centripeti e centrifughi: i “Foresti”) che XVII secolo fu l’ultima dimora di Freya Stark (illustre grecista) e Freya Stark, nel seguono i crinali delle colline, intervallati (famosa viaggiatrice inglese). bellissimo cimitero posto vicino alla chiesa e dalle cesure ombrose delle vallecole. Ma le suggestioni accrescono anche all’annesso convento di S. Anna, entrambi Nell’antichità il più importante doveva seguendo gli altri crinali. tardo cinquecenteschi. 27 riconduce ad un periodo storico significativo per il nostro paese, quello legato all’annessione del Veneto all’Italia, in particolare quando nel 1866 Serravalle e Ceneda vennero fuse in un unico centro nel nome di Vittorio Emanuele II. In realtà i due insediamenti, posti lungo la statale d’Alemagna rispettivamente a monte e a valle, mantennero anche dopo la creazione di nuovi quartieri residenziali che dovevano servire come trait d’union, due fisionomie ben distinte. Stando alle fonti Caterina Cornaro scritte, Ceneda avrebbe costituito già nella Ripensando a queste figure di donne, prima metà del VI secolo un importante da Caterina Cornaro, a Eleonora Duse, centro fortificato diventando uno dei teatri a Freya Stark, che tutte amarono Asolo, delle violente lotte tra Franchi, Longobardi, viene quasi da sentire questo borgo, che Bizantini e Goti per il potere sull’Italia conserva mirabilmente la sua struttura nord-orientale. Ceneda divenne prima medioevale, pervaso da un caldo spirito sede di un ducato longobardo esteso dal femminile che si acquieta nel grembo Piave al Tagliamento, in seguito sede del della storia. vescovo conte che da Oderzo vi trasferì 28 Il toponimo Vittorio Veneto ci una nuova istituzione politico religiosa. Il ruolo militare, politico e religioso di Ceneda si coglie bene iniziando la visita dalla piazza dove si affacciano la loggia e la cattedrale, ma soprattutto salendo verso la collina che la sovrasta dove la tradizione indica i luoghi di ben cinque diverse fortificazioni: San Rocco, il “Palasi”, la “Rocca” o San Paolo, il castello di San Martino e la “Rocchetta di Salsa” (attuale chiesa di San Gottardo). Tra questi quello che meglio si conserva è certamente il castello di S. Martino sede del vescovo conte sin dall’VIII secolo e che per questo Castello di San Martino (Vittorio Veneto) motivo ha subito nel tempo profondi da essere ancora residenza del vescovo e rimaneggiamenti fino a tutto il XVIII secolo. di una piccola comunità di suore. Oggi si presenta come una dimora patrizia Scendendo dal castello si può allora di rappresentanza che conserva tuttavia raggiungere il centro di Serravalle, di ben riconoscibili alcuni forti elementi della origine romana ma che solo in epoca fortificazione, come la possente torre medioevale, diventato feudo dei da pentagonale fondata su uno sperone Camino, svilupperà un ruolo strategico roccioso, pur ingentiliti e arricchiti da e soprattutto economico in relazione interventi rinascimentali e moderni tanto alla via di transito nella stretta vallata 29 Piazza Flaminio (Serravalle Vittorio V.to) o Confraternita dei Battuti e la lunga sequenza di case signorili di via Martiri della Libertà un tempo Calgrande. Proprio la Loggia, grazioso esempio di architettura veneziana, ospita oggi il Museo del Cenedese che ben illustra la storia di questo comprensorio, in particolare l’importante periodo legato alla presenza longobarda esponendo oggetti e opere d’arte di notevole significato, una vera scoperta per quanti lo visitino per Fibula longobarda - Museo Cenedese (Vittorio V.to) la prima volta. e di conseguenza al commercio e alla Per chi volesse conoscere Conegliano , lavorazione del ferro e della lana prodotti rinomata non solo per la produzione nelle zone alpine. del buonissimo Prosecco e l’ottima La ricchezza derivata da queste attività si gastronomia, consigliamo di iniziare riflette così da un lato in certi scorci che la visita dall’insediamento originario, il ricordano alcune località subalpine, dall’altro Castelvecchio, da cui in seguito si sviluppò nella costruzione della bella piazza centrale alle sue pendici il borgo e poi la città. su cui si affaccia la Loggia costruita dal Il castello è da farsi risalire addirittura al Podestà Gabriele Venier, il lungo porticato X - inizio XI secolo per opera del vescovo Castello (Conegliano) 30 ad archi ogivali dell’ospedale della Scuola di Belluno a cui in seguito si sostituì la Colline di Conegliano potentissima famiglia dei da Camino più un vasto spazio triangolare tutto il centro vicina politicamente a Treviso. storico della cittadina, assieme ad ampi Delle strutture originarie della rocca sono spazi verdi. Al borgo si accede tuttora ben riconoscibili, sebbene fortemente attraverso tre porte: le due principali rimaneggiati, tre torri, i bastioni meridionali erano la porta del Ruio a ovest (oggi porta e la porta fortificata di accesso da nord. Dante) e porta Monticano a est, cui si deve Dal Castello si staccano due lunghe cortine aggiungere un accesso secondario da sud- in muratura che, includendo anche la est tramite porta San Polo. fortezza dei Coderta a est, raggiungono Conegliano conserverà così sempre un il borgo di Conegliano comprendendo in forte dualismo, quasi una contrapposizione 31 lungo la calle della Madonna della Neve costeggiando gli archivolti delle mura carraresi e l’ex convento di S. Francesco fino a piazza Cima, al centro del borgo. Si potranno così percorrere verso destra i portici dei palazzetti rinascimentali lungo via XX Settembre, tra cui si segnala casa Longega, soffermandosi al Duomo (si può anche svoltare prima della piazza a destra per via Cima, dove si trova la casa

Colline di Conegliano natale del pittore con un museo che ne conserva documenti e cimeli; quasi di fra il castello posto sul colle, punto di fronte a casa Cima un cancello aperto riferimento per le famiglie signorili prima, durante il giorno permette di scendere sede del potere trevigiano e veneziano al suggestivo campiello dei Battuti, fra il poi, e il burgus o terra, l’abitato posto ai Duomo e la scuola dei Battuti e da qui, piedi del colle sede delle attività artigianali attraverso un volto sotto il campanile, e professionali, secondo quella dicotomia raggiungere via XX Settembre). Si esce urbanistica ma anche sociale che oggi dal borgo attraverso la curiosa porta definiremmoup e down town. Dante, inaugurata nel 1865 in occasione Da qui, dopo aver ammirato la porta del centenario della nascita del poeta, 32 di Ser Belle poco più a nord si scende al posto della medievale porta del Ruio. Usciti dalla porta e passando accanto alla “Fontana dei Cavalli” si prosegue in corso Vittorio Emanuele e corso Mazzini, arteria che si trova esattamente sul luogo dove fino al XVI secolo si apriva il fossato del borgo detto Refosso. A sinistra gli edifici sono allineati lungo le mura del borgo e in qualche punto si riconoscono alcuni tratti della cortina, due torri e porta San Polo. La lunga fila di giardini si trova sul

terrapieno delle mura. Si proseguirà Casa Gaia da Camino (Portobuffolè) poi all’esterno del borgo fino a porta Monticano, sicuramente l’elemento più Livenza in prossimità del porto fluviale di conservato e suggestivo delle fortificazioni Settimo, forse già attivo in epoca romana, cittadine. nel punto dove il fiume diveniva non Ma se ci spingiamo sino ai confini orientali più navigabile e le merci trasportate su della Marca potremo comprendere imbarcazioni dovevano essere trasbordate l’importanza, sino a non molto tempo per proseguire il viaggio via terra fa, della rete idrografica come via addirittura sino all’Europa centrale. di comunicazione ma soprattutto di Il suo aspetto di piccola città fortificata commercio visitando Portobuffolé . inserita in un contesto naturale unico La cittadina sorse all’interno di un’ansa del - consigliamo la suggestiva veduta sul 33 Portobuffolè A sinistra della porta si riconosce la facciata verso il fiume del Fontego del sale, il cui commercio costituì per molti secoli la ricchezza del porto. In questa zona si trovavano le banchine e le altre installazioni portuali. Entrati nel borgo si giunge immediatamente in piazza Maggiore dove si affacciano gran parte degli edifici monumentali della cittadina: vi si trovano la facciata principale del Fontego Oderzo (rifacimento cinquecentesco del fondaco borgo turrito da Pra’ dei Gai, vasta zona medievale), il Monte di Pietà (fine XV umida golenale lungo il Livenza - rende sec.), la medievale Torre civica e, poco Portobuffolé uno dei tanti gioielli della distante, l’edificio gotico dove aveva Marca Trevigiana. sede la dogana. Da qui imboccando via Attraverso la porta Friuli superando Businello si incontrerà la casa di Gaia il ponte sul Livenza si incontrerà la da Camino, edificio patrizio medievale porta urbica medievale, anche se rimaneggiato in epoca rinascimentale e completamente trasformata dai Veneziani piazza Beccaro. Si uscirà poi dal perimetro nel 1513, e il lato sud occidentale delle del borgo fortificato attraverso il ponte 34 mura, oggi inglobato in edifici moderni. Trevisana, unico indicatore superstite dell’esistenza della cinta e della porta Trevisana, distrutta nel 1918. Percorrendo la Calgranda dei Sali, che nel nome evoca ancora una volta la principale fonte di reddito del porto medievale, attraversando il borgo dei Servi, è possibile in pochi minuti tornare a porta Friuli. Da Portobuffolé, seguendo il corso del Livenza verso sud, si potrà raggiungere il centro di Motta di Livenza che già in epoca medioevale aveva sfruttato il Area delle ex carceri (Oderzo) fiume come asse di scambio commerciale con Venezia; del castello posto a difesa le orme di antichi viaggiatori, imboccando dell’abitato oggi rimangono tuttavia labili l’attuale strada statale 53 che ricalca il tracce e alcuni riferimenti toponomastici tracciato della via Postumia, strada romana quali via del Girone (il circuito delle mura che da Genova arrivava ad Aquileia e della Rocca) e La Castella che segnala che nel suo lungo percorso attraverso uno degli edifici quattrocenteschi costruiti tutta l’Italia settentrionale toccava anche a ridosso delle mura nel periodo della questo centro. Oderzo assunse infatti, sin dominazione veneziana. dalle origini, un ruolo di nodo di traffici Un suggerimento per raggiungere Oderzo e commerci, di collegamento e scambio è quello di ripercorrere anche se idealmente tra l’area euganea, l’area alpina e l’area 35 Domus di via Mazzini, pavimentazione musiva (Oderzo) veneto-orientale, come del resto indica Più tardi, all’epoca della guerra civile saccheggi anche se continuò a mantenere il nome stesso della città, di origine tra Cesare e Pompeo, nel 49 a.C., la la sua caratteristica di centro commerciale venetica, Opitergium, dalla radice terg che città si schierò con Cesare e fu per tanto che nell’XI secolo è ricordata significa mercato, piazza. questo ricompensata con l’esenzione nuovamente come piazza di mercato Anche in questo caso la città dovette il per vent’anni dagli obblighi militari, un ed è contesa addirittura dal patriarca di suo sviluppo alla sua peculiare posizione ampliamento del suo agro, diventando Aquileia, i vescovi di Ceneda e di Belluno. geografica che ne favorì lo sviluppo fin inoltre municipium romano. È ancora con il XIII secolo che la città da epoca protostorica, essendo ubicata L’intervento di monumentalizzazione entra nella sfera del comune di Treviso e al centro di un’ampia fascia territoriale dell’impianto urbano, databile all’inizio si dota di una cinta muraria circondata da compresa tra i fiumi Livenza e Piave, dell’età augustea (fine I sec. a.C.), i cui un canale; la fisionomia della città assume collegata al mare attraverso brevi tratti resti sono attualmente visibili in vari settori ora il tipico aspetto dei centri medioevali fluviali facilmente navigabili. della città, ci illustra bene quella che e rinascimentali del Veneto caratterizzati Le più antiche tracce di insediamento doveva essere la fisionomia di una città dal Duomo attorno al quale si dispongono risalgono alla prima età del Ferro ma è romana dotata di un foro con basilica, di case e palazzetti dalle facciate affrescate. con la seconda età del Ferro che l’abitato botteghe, di terme, di strutture residenziali Una storia millenaria, questa, che si potrà dovette assumere una certa importanza, private magnificamente mosaicate, come si ripercorrere visitando il Museo Civico ricevendo in seguito un nuovo impulso può ammirare in via dei Mosaici, Archeologico Eno Bellis che nelle sue sale nella fase di romanizzazione della di un molo fluviale e di un sistema di presenta materiali archeologici unici che Cisalpina proprio in concomitanza con la captazione idrica. vanno dalle epoche più antiche sino al stesura della via Postumia nel 148 a.C. e Con il declino dell’Impero Romano, Medioevo. a questo periodo risale il primo assetto proprio per la sua posizione strategica, 36 urbano. Oderzo venne ripetutamente sottoposta a 37 Museo Civico (Oderzo) (D) L’ENIGMA DELLA VIA CLAUDIA AUGUSTA

La via Claudia Augusta fu, assieme alla certi aspetti un enigma, dato che il suo Postumia, una strada fondamentale per itinerario non è riportato né dalla Tabula lo sviluppo della Marca e ancora oggi Peutingeriana né da altra carta geografica o ha dato vita ad un progetto di valenza itinerario antico, anche se qualche indizio ci transnazionale. può venire talora dalla toponomastica. Tracciata intorno all’anno 15 a.C. da Druso Ad ogni modo, alla luce degli studi storici Maggiore, in piena campagna militare, e ed archeologici documentati, attualmente realizzata dall’imperatore Claudio (figlio di non esiste un’unica ipotesi ben definita Druso) negli anni 46-47 d.C. per collegare sul suo tracciato originario, ma ve ne sono la Pianura Padana e in particolare Altino diverse probabilmente da intendere come alle rive del Danubio, essa era lunga 350 rivolte ad esplorare percorsi secondari o di miglia romane (circa 518 km), almeno se raccordo rispetto a quello principale. crediamo all’iscrizione incisa sul cippo La più antica ipotesi, pubblicata nel 1789, miliare onorario rinvenuto a Cesiomaggiore appartiene al conte Aurelio Guarnieri a nord-est di Feltre. Ottoni: prevedeva un tracciato che da 38 Il tracciato di questa via è ancora per Altino raggiungeva Oderzo e quindi per Cippo o miliario di Cesiomaggiore Fadalto

Nove

Botteon Sonego Luca Montaner PROVINCIA DI Osigo Rugolo Mezzavilla PORDENONE Savassa Bassa Fregona SarmedePalu' Breda Fratte Villa di Villa Silvella Serravalle Anzano Cappella Maggiore Costa Pinidello Cordignano Pine' Longhere Olarigo VITTORIO VENETO Ponte della Muda Francenigo Revine LagoBorgo Villa San Martino Orsago Ceneda Alta Bibano di Sotto San Giacomo di Veglia Salvarotonda Portobuffole' PROVINCIA DI Nogarolo Ceneda Bassa Godega di Bibano S. Maria Colle Umberto Sant'urbano Gaiarine Livenza Brische Lago Colmaggiore Cozzuolo Mure BELLUNO Passo San Boldo Pianzano Baver Carpesica Meduna Formeniga Menare' San Fior Campomolino Fae' ALTINORigole 18 Caiada Tarzo Scomigo Roverbasso di Livenza Il probabile tracciato Levadadella via Claudia 1 Altino (area archeologica)Navole' Sotto Croda Borgo Chiesa Cornare Prapian Manzana Vallonto 2 via Claudia Augusta San Giovanni di Motta Praderadego SollerD OglianoAugusta è percorribileCapo di Sotto nel tratto iniziale Basalghelle Tovena Arfanta Ponte Maset Mansue' Borgo Marconi Codogne' 3 Quarto d’Altino Lorenzaga 17 Pecol Corbanese da Altino fino alla Callalta e dal Piave fino Intrivigne Mura Gai Cosniga Fontanelle RONCADE Gorgo della Chiesa Motta di Livenza 16 a Valdobbiadene e Segusino.Cimavilla Villanova Costa di La' Bagnolo San Vendemiano Cison di Valmarino San Pietro di Feletto Lutrano4 Lagozzo (via Cl. Augusta) Guizza Monticano Gorgo Dei Molini Rua Gli altriBorghetto tracciati sono parzialmente visibili Molinetto delle Crode Visna' 5 Lagozzo (via Cl. Augusta) Malintrada Valmareno Fratta C Refrontolo nei siti indicati nella leggenda accanto. 6 Villa-castello Giustinian CONEGLIANO Ramera Soffratta Follina Farro' SILEA ODERZO Velapiccola 15 Pedeguarda Collalbrigo S.Maria Mareno di Piave Vazzola Colfrancui Cavalier S. Anastasio La Bella 7 Nerbon (tracciatoPiavon della via Cl. Augusta) S. Michele Premaor Solighetto Campagnola Borgo Bellussi Castello Pare' SAN BIAGIO DI CALLALTA Chiarano Cessalto Miane Rocchetta Bocca di Strada Rai Tempio Campea Soligo Pieve di Soligo Crevada 8 Tracciato della via Claudia Augusta Santa Maria di Campagna Feltre Vergoman Fossalta Maggiore Tezze CARBONERA Busco Santa Lucia San Polo di Piave Ormelle Combai Farra di Soligo Barbisano Susegana di Piave 9 Villa Passi Collalto San Giorgio Levada Boschet San Michele di Piave 10 Villa Valier-Loredan (Vascon)San Nicolo Posmon Castelletto Falze' S. Maria di Piave Cimadolmo Guizza 11 Incrocio Cl. Augusta Candolecon Postumia di Piave Mercatelli Colfosco Col San Martino Sernaglia B RoncadelleNERVESA DELLAVigonovo BATTAGLIA Milies Guia della Battaglia Ponte della Priula C Campo Pietra Piazza Rovere Stabiuzzo Negrisia Ponte di Piave S. Stefano Santa Croce 12 Ca’ Tonet Campobernardo Stramare Giussin 13 Salgareda Bidasio SUSEGANA Barbozza Moriago della Battaglia Piave D Piave Mosnigo Nervesa della Battaglia Prato 13 Ponti romani (Colfosco) Saccol Candelu' Bocca Callalta Colbertaldo Sovilla Fagare' Zenson Segusino Santi Angeli VALDOBBIADENE VALDOBBIADENE Lovadina Saletto di Piave 12 Maserada Candelù San Bartolomeo Bosco Santa Mama Bavaria Spresiano 14 Probabile tracciato via Cl. Augusta S. Vito San Giovanni Sul Piave Funer Vidor Arcade FOLLINA Bigolino Carlot Giavera del Montello 11 Le Marche B Visnadello Varago Breda di Piave 15 Abbazia cistercense Fener Cavrie' 14 Piave 16 Rovare' Rive Covolo Cusignana Vascon Pero Passo Praderadego Guizzetta Pralongo Pederobba Vitipan Onigo Levada Selva del Montello Povegliano SanCISON Biagio di CallaltaDI VALMARINOSan Pietro Novello Ciano Catena 10 San Giacomo Granigo MONTELLOSanta Maria Vacil Monastier Curogna S. Urbano Villorba San Martino17 Borgo Cison Valmarino e castello Brandolini Virago Crocetta Bel Giardino Cornuda Lancenigo Borgo18 VerdePasso S. Boldo S. Vettore del Montello Volpago del Montello Santandra' Pezzan Mignagola Carita' Spercenigo Vettorazzi Castelli La Valle Camalo' Barrucchella Caonada Venegazzu' San Floriano Vallio La via ClaudiaCastelcies Augusta Pra De Roda Pederiva Borgo di Fontane Biban Carbonera Olmi PROVINCIA DI Cavaso del Tomba Biadene Paderno 7 Biancade ipotesiCaniezza di percorso Guarda Bassa Ponzano Fontane Castello 8 VENEZIA Monfumo Maser Merlengo Veneto 9 Roncade Signoressa Nerbon 6 A PossagnoT. Mommsen - G. Rosada Postioma Silea Ca' Tron Coste Santa Bona San Cipriano Castelcucco Caerano di San Marco Falze' Lanzago Cendon Franceniga Casonetto San Gaetano Musano TREVISO Cima Grappa B FiettaA. De Bon - V. Galliazzo MONTEBELLUNA Sile Casier S. Elena 5 ASOLO Porcellengo Villaggio I.A.C.P. Madonna della Salute Trevignano Castagnole Crespignaga Lughignano 4 Paderno Pagnano Canton Bagaggiolo CrespanoC A. Alpago Novello A 3 del Grappa Casella d'Asolo Dosson Musestre del Grappa Busta Sant'Apollinare Paese D P.S. EulaliaFraccaroFonte Alto Sala Frescada Conscio Casale Sul Sile Villaraspa Padernello Cassanego Altivole Caselle Pezzan QUARTO One' San Trovaso D’ALTINO 39 Edifizio Barcon ALTINO 1 Borso del Sopracastello Villa d'Asolo Grappa Le Grazie Borgo Verde Bonisiolo Fonte San Vito Fossalunga Istrana 2 Lauro di Altivole Quinto di Treviso Liedolo Villanova Preganziol Semonzo Sile San Zenone Degli Ezzelini Carpenedo Spineda Fanzolo Vedelago Villanova Zerman Riese Pio X Ospedaletto Santa Cristina Morgano Ca' Rainati Cavasagra Sambughe' Boschetta Musone San Floriano Sant'alberto Zero Branco Valla' Albaredo Badoere ZeroCampocroce PROVINCIA DI Loria Scandolara Mogliano Veneto Poggiana Casacorba Bessica Salvarosa Vedelago Mazzocco VICENZA Salvatronda Bella Venezia Ramon CASTELFRANCO VENETO Ghetto Borgo Campagnola San Marco Marocco Villarazzo Campigo Castello Castelminio di Godego

Castione Treville Resana Sant'andrea Oltre Muson PROVINCIA DI PADOVA Serravalle (Vittorio Veneto) andava a Augusta doveva correre poco distante dalla Belluno procedendo poi per Cesiomaggiore riva del fiume Sile. e Feltre. Più tardi, nel 1863, lo studioso Proseguendo nel contesto di un ameno tedesco Theodor Mommsen riteneva paesaggio parafluviale, attraversava più credibile un tracciato che da Altino l’odierno Casale sul Sile e Lughignano si portava a Treviso proseguendo poi (dove si affaccia sul corso del fiume, villa direttamente verso Feltre. Tale ipotesi è Barbaro-Gabbianelli, costruzione della fine stata in seguito ripresa da Konrad Miller del Quattrocento). nel 1916 e resa esplicita da un grafico: Dopo aver toccato Casier, forse un tempo in esso la via Claudia Augusta mostra di luogo dove si produceva o si commerciava

creare un importante incrocio con la via Selciato romano (Altino) formaggio, paese lungo il Sile, la strada Postumia a Postioma sulla “Feltrina” per doveva dirigersi, attraverso la località di poi proseguire per Montebelluna, Cavaso Sant’Antonino, verso Treviso entrando in e Feltre, secondo un tracciato che appare città per l’antica porta che ancora oggi si poi ripetuto nel 1926 da Walther Cartellieri chiama Altinia a ricordo del collegamento (tranne nel suo tratto iniziale con percorso con il centro rivierasco. Uscita da Porta Altino, “Lagozzo”, Nerbon e da qui Santi Quaranta la via seguiva il rettifilo “senz’altro” a Treviso). dell’odierna “Feltrina”, che in antico Ultimamente nel 1999, il tracciato della costituiva anche uno dei cardini della via per Treviso, più volte proposto, è centuriazione del municipio trevigiano, stato riconsiderato e aggiornato in chiave incontrando il paese di Postioma, toponimo razionalistica dal professor Guido Rosada che fa riferimento alla più importante dell’Università di Padova. e antica direttrice stradale dell’Italia 40 Secondo tale versione la via Claudia Il fiume Sile(Casier) settentrionale che, come è noto, nel 148 a.C. servì a collegare Genova ad Aquileia. Qui infatti la strada statale 348 incrocia la via Postumia, come ancora oggi continua a essere segnata sulle carte e che in questo settore veneto del suo tracciato risulta perfettamente conservata e praticata da un intenso traffico automobilistico. Proseguendo verso settentrione si giunge a Montebelluna che occupa un posto strategico, poco distante dalle pendici sud- occidentali del Montello e dallo sbocco in pianura del corso del Piave. Nello stesso tempo si trova all’estremità orientale della strada statale 248 che rasenta i versanti meridionali delle colline pedemontane tra Piave e Brenta e che dai tempi più antichi fu un percorso frequentato anche dalle incursioni dall’esterno, come ci informa lo stesso nome di “Schiavonesca” che conserva tutt’oggi. La posizione di Montebelluna pertanto, accentra in sé molti significati e molta storia ben raccontati nelle sale del Museo Civico dove materiali veneti e 41 Reperti archeologici - Museo (Montebelluna) romani documentano il valore logistico del del Sile, cessano le tracce della Claudia sito, dovuto alla sua vicinanza a una grande Augusta, ma a nord di Quarto d’Altino, arteria di comunicazione, così da diventare a monte della confluenza nel Sile del un nodo viario localmente importante. Musestre, si possono notare ancor oggi, Oltrepassato Pederiva, più avanti, tra seppur con difficoltà, i resti del Ponte Cornuda e Onigo, le propaggini dei rilievi romano sul fiume Sile. pedemontani ospitano i resti di importanti Si potrà poi proseguire lungo il percorso impianti castellani affacciati sul corso detto “Lagozzo 4 ” o “Agozzo” (un ampio del Piave. e imponente terrapieno che un tempo Si passa successivamente poco a oriente appariva alto circa 7 metri e sassoso) sulla di Pederobba e si comincia a risalire la valle sinistra idrografica, toccando Musestre e del Piave in destra idrografica, toccando da qui, proseguendo verso nord/nord- Fenèr, dove si può ancora vedere il miliario ovest si potrà cogliere ancora sul terreno, con incisa la misura di XI miglia che è da oltre che sulla carta topografica, qualche considerare la distanza che mancava per segno dell’antica strada che con un deciso raggiungere Feltre e nello stesso tempo Miliario di Fener rettilineo 5 doveva raggiungere l’area segnalava l’incrocio tra la Claudia Augusta immediatamente a oriente di Nerbon 7 . e quella strada che gli itinerari antichi di notevole interesse e sede dell’importante indicano collegare Oderzo a Trento. Museo Nazionale, si presentava all’interno È un territorio caratterizzato da L’ipotesi oggi più accreditata e provata da della città con un andamento spezzato nei bassure, in parte interessate da opere indiscussi resti archeologici rilevati ancora primi 300 metri dopo essersi staccata dalla di bonifica succedutesi nel tempo che nel 1938, almeno nel tratto Altino-Vidor, via Annia. ben giustificano la stesura “in levada” appartiene al cadorino Alessio De Bon. Lungo la strada 2 che conduce da della strada, dando ragione della sua Secondo lo studioso la via Claudia Augusta, S. Michele del Quarto (oggi Quarto sopraelevazione su terrapieno rispetto alla 42 che partiva da Altino 1 , sito archeologico d’Altino 3 ) alle Tre Palade in prossimità campagna circostante. certo senso anfibie. Le aree abitate ai lati della via romana hanno restituito resti archeologici relativamente abbondanti sia di età protostorica, sia del periodo romano. Più a settentrione si trova Roncade, oggi centro vitivinicolo, una volta borgo della villa-castello Giustinian 6 , prototipo tardo quattrocentesco di villa veneta e insieme memoria di una sorprendente architettura tardo feudale. Si supera poi, sempre seguendo il prolungamento della linea del Lagozzo 8 , La via Claudia Augusta (Roncade) la Callalta, incrociandola dopo la località Villa Valier Loredan (Vascon) di Borgo Furo, toponimo che può Naturalmente proprio gli interventi rappresentare una indicazione di vicinanza passo del Piave, doveva costituire un di bonifica hanno progressivamente al centro abitato. Si passa quindi nei valido collegamento con i territori più trasformato l’aspetto originario di questi pressi di Carbonera e di alcune ville settentrionali. All’altezza di Ca’ Tonet 12 luoghi dove i tratti paludosi dovevano cinquecentesche, 9 - 10 , che ornano il (sul confine Nervesa-Spresiano) la via, essere frequenti e difficili da attraversare paesaggio appena a oriente di Treviso e ci si individuata tra due canalette laterali di e tuttavia la presenza vicina del Sile e di dirige verso l’incrocio con la Postumia 11 drenaggio ancora negli anni Ottanta numerosi altri piccoli rivi, come il Musestre, all’incirca sulla linea Vascon-Lovadina. del secolo scorso, piegava in direzione marcano ancora decisamente la fisionomia Questo percorso, che attraversava un nord-ovest per attuare l’attraversamento complessiva di queste campagne in un tempo aperte campagne volgendosi al del Piave che doveva avvenire a monte 43 e il centro abitato di Nervesa, laddove il Piave tendeva verso sud-est per poi portarsi verso un isolotto che suddivideva le sue acque in due rami superabili con modeste difficoltà. Una volta oltrepassato il fiume servendosi di un guado e di un probabile e parallelo ponte ligneo ausiliario, la via Claudia Augusta seguiva per un breve tratto l’argine sinistro per poi allontanarsi e avvicinarsi più volte, assecondando la varia morfologia dei luoghi. La strada romana poteva superare alcuni

Ponte della Priùla (Susegana) modesti affluenti del Piave, talvolta rovinosi Ponte romano (Colfosco) in caso di piogge, attraverso la presenza e non distante dall’odierno Ponte della di una serie di ponticelli romani 13, dei per poi superare il Piave, portarsi lungo Priula, puntando sulla “Strada Vecchia quali il più bello e integro risulta certamente l’argine destro e per Quero correre verso dei Mercatelli”, toponimo evocativo di un quello situato nei pressi di Villa Jacur, a Feltre raggiungendo Cesiomaggiore (e da punto di mercato sulla riva sinistra del fiume Colfosco di Susegana. qui Belluno, il Cadore, la Val Pusteria e il dove era il passo fluviale. Dalla località di Falzè di Piave, le ipotesi Brennero). Il superamento del Piave comportò gravi sul tracciato della strada sono differenti. Un analogo tracciato, nel solo primo tratto difficoltà anche per gli ingegneri romani che Secondo il De Bon la via romana doveva da Altino a Vidor, è quello sostenuto da pensarono di superare tale corso d’acqua poi proseguire lungo la parte meridionale Luciano Bosio (1970 e 1991): per questo scegliendo il punto di transito più sicuro, del Quartier del Piave cioè per Sernaglia, studioso la via Claudia Augusta dopo 44 ovvero a metà strada tra il Ponte della Priùla Fontigo, Moriago, Bosco o Nosledo e Vidor, Falzè di Piave continuava verso le località di Moriago della Battaglia, Mosnigo sinistra del fiume Piave, toccando la e Valdobbiadene, per poi proseguire borgata di Bigolino (da Bigollium, cioè sempre sulla sinistra del Piave fino a passaggio fluviale), il centro antico di Busche, superare il fiume e raggiungere Valdobbiadene 14 (l’antica Duplavilis Cesiomaggiore. di Venanzio Fortunato, ultimo scrittore Il professor Vittorio Galliazzo dell’Università latino del VI sec. d.C. e primo scrittore di Venezia, su commissione della Provincia medievale), San Vito, Segusino, Vas, di Treviso, ha approfondito le appena Scalon, Cavrera, Marziai, Cesana e dopo esposte ricerche sul probabile tracciato l’attraversamento del Piave a Busche, della via Claudia Augusta, ripercorrendo ed passava alla sponda destra, in territorio esaminando i possibili tracciati e ogni altra sotto l’antica Pieve di Cesiomaggiore per documentazione secondo i più aggiornati poi raggiungere Feltre. criteri scientifici. Chiostro dell’abbazia di S. Maria (Follina) Sono state formulate, infine, altre tre ipotesi Da tali indagini l’ipotesi del De Bon (nel che prevedono l’attraversamento diretto solo tratto Altino-Vidor) e quella del Bosio di Fontigo, la via romana proseguiva per della catena montuosa a nord della Marca (almeno fino a Busche, ad eccezione di Moriago della Battaglia, quindi, andando Trevigiana. Il feltrino Alberto Alpago- qualche variante) hanno trovato parziali verso occidente, si innestava nella via Novello indirizzerebbe la via romana, conferme. provinciale per Bosco fino a Vidor, località sempre dai Mercatelli, a Falzè volgendo Pertanto una volta superata la chiesetta frequentata certamente anche in età poi a settentrione a Soligo e quindi a di Sant’Anna a Colfosco, la via Claudia romana, come attesta la piccola necropoli Follina, dove insieme alla eccezionale Augusta si dirigeva verso nord-ovest e, del IV secolo d. C. in Piazza Maggiore. abbazia cistercense 15 fondata nel superato il ponte sul fiume Soligo, andava La strada romana doveva pertanto XII secolo, si può anche apprezzare il verso il centro di Falzè di Piave. mantenersi lungo un percorso soleggiato toponimo che si riferisce alla presenza Attraversati il torrente Rosper e la località e sicuro sempre presso la sponda un tempo di una fullonica, ovvero di una 45 attraverso un pittoresco e pericoloso tracciato posto tra macchie boschive e insidiosi strapiombi. Secondo un’altra ipotesi, sostenuta dallo studioso Plinio Fraccaro, la strada da Soligo, costeggiando per un po’ il corso dell’omonimo fiume, portava, attraversoil centro abitato di Cison di Valmarino 17 , ai 701 metri del Passo di S. Boldo 18 , risalendo a piedi l’estremo crinale, oggi superato da una serie di gallerie realizzate durante la prima guerra mondiale. Via secondaria, seppur interessante, è infine il percorso che ad occidente del Castello Brandolini (Cison di Valmarino) Praderadego, secondo Filippo Pilla (1968), sarebbe andato da Col San Martino e Guia, lavanderia/tintoria preposta al trattamento per finire oltre il crinale a Stabie stabulum( ) della lana, testimonianza ulteriore di quella e a Busche. attività di pastorizia a cui serviva la nostra Queste ultime ipotesi, capaci di suscitare strada. Da qui la via avrebbe raggiunto il fantasie ed emozioni anche a livello Passo di Praderadego 16 a confine con popolare, sembrano essere particolarmente la provincia di Belluno con un percorso amate più per la grande suggestione dei impossibile ai carri per la strettezza del luoghi che per la loro concretezza, anche 46 passaggio e le fortissime pendenze, se non si può affatto negare che il Passo di Gallerie (Passo di S. Boldo) Donau Submuntorium Isar

San Boldo ha avuto diverse frequentazioni, Lech Augusta Vindelicum Inn dall’epoca preistorica, all’epoca romana fino all’età medievale e oltre. Bratananium Pons Aeni Al di là di discussioni e dibattiti di vario Aboduacum genere, sostenuti da argomentazioni Cambodunum Iuvavum più o meno scientifiche, gli studi sulla Foetibus Claudia Augusta, una via che attualmente unisce ben tre entità statali (Italia, Austria Teriolis e Germania), hanno evidenziato l’alta Teurnia valenza territoriale, civile, culturale e Aguntum Curia storico-naturalistica dei paesi attraversati Rablà dal suo probabile tracciato, in un ideale collegamento fra terre e popoli diversi, Pons Drusi posti nel cuore e alle radici dell’odierna Tridentum Cesiomaggiore Europa. Feltre Opitergium Aquileia Comum

Mediolanum Altinum Verona 100 km Patavium

Po Hostilia Probabile tracciato della via Claudia Augusta con i miliari di Cesiomaggiore e di Rablà 47 L’IMPERATORE CLAUDIO Portò anche a termine dei grandi lavori, ma badò meno al loro numero che alla loro necessità. I principali furono: l’acquedotto cominciato da Gaio, il canale di scolo del lago Fucino e il porto di Ostia, benché sapesse che la seconda di queste opere fosse stata sempre rifiutata da Augusto… e che l’altra era stata progettata dal divo Giulio e poi abbandonata… Distribuì spesso dei donativi al popolo, e offrì dei giochi altrettanto frequenti quanto magnifici, non soltanto secondo gli usi e nei luoghi abituali, ma anche di nuovo genere… (Svetonio, Le vite dei Cesari, Divo Claudio: XX-XXI)

ANCHE I ROMANI AVEVANO LE LORO GUIDE

Già all’epoca degli antichi Romani, esistevano delle vere e proprie guide, attraverso le quali ci si poteva documentare, fin nei minimi particolari, sul percorso da intraprendere. Alcune erano caratterizzate da semplici elenchi dei luoghi di sosta, dei 48 L’Imperatore Claudio maggiori centri abitati e delle miglia che intercorrevano tra un centro e l’altro. Altre erano illustrate con vignette e simboli rappresentativi; sembravano veri e propri atlanti stradali. La Tabula Peutingeriana, oggi custodita presso la Biblioteca Nazionale di Vienna, rappresenta il più importante documento cartografico dell’antichità, scoperto alla fine del XV secolo (appartenuto all’antiquario Konrad Peutinger, da cui il nome). Si tratta di una pergamena originariamente divisa in 12 segmenti, che riuniti costituivano un rotolo lungo quasi 7 m e alto 34 cm. Vi erano tracciati circa 100.000 km di strade lungo tutto l’impero, dalla Britannia all’India, dall’Africa al Reno, 3.000 indicazioni di luoghi, disegni relativi alla morfologia del territorio e alla popolazione, oltre a numerose Miliare di Rablà raffigurazioni allegoriche.

UNITA’ DI MISURA I Romani misuravano le distanze in miglia Sulle strade pubbliche romane non si Il miglio corrispondeva a 1000 passi pagava il pedaggio. Un passo misurava 5 piedi Un viaggiatore percorreva circa 45 km Ogni piede è uguale a m 0,2957 al giorno Particolare della Tabula Peutingeriana Un miglio romano corrisponde a m 1478,5 49 In età altoimperiale (I-II sec d. C.) GLOSSARIO vigeva il seguente sistema monetale: ABBAZIA - complesso di più edifici destinati alla 1 Aureo = 25 denari (argento) residenza e all’attività di una comunità monastica. 1 Denario = 4 sesterzi (oricalco) Le abbazie ebbero notevole importanza soprattutto 1 Sesterzio = 2 dupondi (oricalco) nel Medioevo influenzando, non solo la vita religiosa e culturale della società ma anche quella 1 Dupondio = 2 assi (bronzo) politica ed economica. 1 Asse = 4 quadranti (bronzo) BASILICA - edificio pubblico destinato, in epoca Con un sesterzio si pagava una stanza Sesterzio romana, all’amministrazione della giustizia: a per una notte o una misura di vino o il pianta generalmente rettangolare divisa in navate fieno per l’animale da soma o da tiro. da colonnati e con due absidi sui lati minori, Grosso modo la paga giornaliera di con l’avvento del cristianesimo questa tipologia un operaio comune si aggirava sui 2-4 architettonica venne adottata anche per la creazione sesterzi. delle chiese più antiche. Ci voleva quasi un asse per comprare BORGO - a partire dal IV secolo circa il termine un kg di pane, 9 assi per un kg di carne di burgus, di origine germanica, compare in testi ed maiale e per un mulo 512 sesterzi. epigrafi ad indicare un luogo fortificato o una torre di guardia; in seguito la parola borgo, ormai entrata Dupondio a far parte della lingua italiana, indicherà piuttosto un villaggio o un paese.

CALLE - dal latino callis, riferito in genere ad una strada armentaria, la parola è entrata nel dialetto veneto ad indicare piuttosto una strada di città o di campagna; spesso al termine generico segue un aggettivo specifico come ad esempio Callalta, Calmaggiore, Calgrande.

CASTELLIERE - insediamento tipico delle società preistoriche posto in genere sulla sommità di 50 Aureo Denario Asse un’altura e cinto da una o più cortine murarie. CASTELLO - complesso di edifici, più o meno FIBULA - sorta di spilla, variamente conformata NECROPOLI - letteralmente “città dei morti”, articolato, difeso in origine da un semplice fossato a seconda delle epoche e culture, utilizzata termine che nell’antichità indicava l’area o una palizzata ma che in seguito si dota di vere nell’abbigliamento maschile e femminile per destinata alla sepoltura dei defunti posta e proprie mura e bastioni così da divenire un fissare i lembi delle vesti ma anche come semplice sempre al di fuori del circuito urbano. imponente luogo fortificato destinato ad ospitare il ornamento. signore della zona. PIEVE - termine di origine medioevale che FORO - in epoca romana spazio aperto di forma indica le circoscrizioni ecclesiastiche minori e CASTRUM - vocabolo latino che indica un quadrangolare delimitato in genere da portici su cui che permane in seguito, soprattutto in Italia accampamento, più o meno stabile, di carattere si affacciano edifici pubblici, destinato a luogo di centro-settentrionale, nella toponomastica. militare. incontro di cittadini e traffici. MARCA - di origine germanica, il termine indicava ROCCA - fortificazione costruita CENTURIAZIONE - opera di assetto agrario, tipica tutti quei territori posti ai confini dell’Impero generalmente in luogo elevato destinata in del mondo romano, finalizzata alla distribuzione di Carolingio e per questo motivo affidati a un epoca medioevale ad ospitare postazioni terre, organizzata attraverso la stesura di assi viari reggente per la difesa dai nemici; anche dopo la militari. perpendicolari ed equidistanti tra loro (detti cardini caduta dell’impero rimase in uso per indicare la e decumani) così da definire appezzamenti di marca settentrionale (Verona, Trento e Treviso) e STELE - lastra di pietra o di marmo caratterizzata da iscrizioni e decorazioni, terreno di eguale superficie. quella occidentale. utilizzata come monumento funerario o DOMUS - edificio destinato, in epoca romana, ad MILIARE - elemento in pietra, generalmente commemorativo. abitazione privata caratterizzato da un atrio attorno di forma cilindrica, sul quale venivano incise le al quale si distribuivano ambienti e stanze tra cui il distanze espresse in miglia relative all’itinerario di TOPONOMASTICA - analisi scientifica dei una strada. nomi di luogo, i toponimi, considerati dal cubiculum (camera da letto), il tablinum (stanza di soggiorno) e il triclinium (sala da pranzo). punto di vista della loro origine e del loro MOSAICO - tecnica di rivestimento pavimentale significato, per questo utile nella ricostruzione e parietale, basata sull’utilizzo di tessere di forma DONGIONE - dal francese donjon, il termine storica di un determinato insediamento o generalmente cubica (di pietra, marmo, vetro o comprensorio. indica una grande torre posta all’interno del terracotta) giustapposte tra di loro e allettate nella castello in posizione preminente e isolata, destinata malta così da formare una superficie omogenea VIA PUBLICA - termine latino che indicava all’avvistamento e all’estrema difesa. spesso decorata da motivi geometrici e figurati. una arteria stradale di lunga percorrenza, funzionale allo spostamento di militari e civili, FEUDO - in epoca medioevale indica la MOTTA - rilievo del terreno di origine sia naturale sia artificiale su cui si poteva stabilire un la cui stesura e manutenzione erano a carico concessione da parte del sovrano ad un vassallo di dello Stato. uno o più diritti su un determinato territorio. insediamento; il termine è piuttosto frequente nella toponomastica. 51 Parco Archeologico Didattico del Livelet

L’antichissima storia della Marca Trevigiana, che affonda le radici in un passato che si data all’età preistorica, può oggi essere scoperta e rivissuta grazie a un’iniziativa innovativa e pressoché unica nel suo genere. A Revine Lago, sulla sponda occidentale del lago glaciale di Lago, in uno scenario ambientale davvero suggestivo, a ridosso delle Prealpi trevigiane, è stato costruito il Parco Archeologico Didattico del Le capanne del Livelet Livelet, che focalizza l’attenzione sull’arco cronologico che va dal Neolitico all’età in località Colmaggiore di Tarzo, di di capanne su palafitte, testimonianze del Bronzo. reperti archeologici e resti strutturali dell’esistenza di un abitato di tipo umido 52 L’iniziativa nasce dal ritrovamento, che potevano essere le fondamenta esteso su tutta la zona che attualmente Fadalto

Nove

Botteon PROVINCIA DI

BELLUNO Savassa Bassa Sonego Osigo Luca separa i due laghi di Revine. Passo San Boldo Longhere Mezzavilla Nel parco il visitatore può immergersi Breda Praderadego Revine Lago Serravalle Fregona Montaner nel tempo preistorico e sperimentare S. Maria Olarigo Fratte la quotidianità degli antichi uomini Parco Archeologico Lago Didattico del Livelet Borgo Costa Anzano Rugolo grazie alla visita alle strutture abitative Nogarolo Villa Caiada Colmaggiore VITTORIO VENETO Sarmede ricostruite artificialmente (una sull’acqua, Sotto Croda Ceneda Alta Palu' una su terraferma e una su bonifica, metà Tovena Cappella Maggiore Soller Tarzo Ceneda Bassa su terra e metà su acqua), all’interazione Mura Villa di Villa Arfanta Cozzuolo con materiali, utensili, armi da caccia e Valmareno Gai San Giacomo di Veglia Silvella Prapian PROVINCIA DI Cison di Intrivigne Formeniga Pinidello colture e alle attività didattiche proposte. San Martino Valmarino Pecol Pine' PORDENONE Follina Costa di La' Corbanese Carpesica Cordignano Farro' Colle Umberto Ponte Maset Ponte della Muda Milies PER INFORMAZIONI: Miane Scomigo Premaor Manzana Orsago Parco Archeologico Didattico del LiveletVergoman Premaor Molinetto delle Crode Menare' Godega di Stramare La Bella Sant'urbano Via Carpenè - 31020 Revine Lago Combai(TV) San Pietro di Feletto Ogliano Campea Pedeguarda Refrontolo San Fior Salvarotonda Tel. 329-2605713 Pianzano Bibano http://livelet.provincia.treviso.it Solighetto Rua Bagnolo Bibano di Sotto Baver Francenigo Segusino Per prenotazioni attività didattiche: Soligo Guizza Guia e-mail [email protected] Farra di Soligo Pieve di Soligo Barbozza S. Stefano Posmon Boschet Castello Capo di Sotto Tel. 0422-656709 S.Maria San Vendemiano Levada S. Vito VALDOBBIADENE Col San Martino Rocchetta Collalbrigo Cosniga Gaiarine Borghetto Funer Saccol Piazza Rovere Roverbasso Giussin Barbisano S. Michele CONEGLIANO 53 Sernaglia Crevada Colbertaldo Collalto Cimavilla Codogne' Borgo Chiesa Portobuffole' Pederobba della Battaglia San Giovanni Mosnigo Campomolino Granigo Falze' Pare' Ramera Cima Grappa Bigolino di Piave Virago Vitipan Moriago della Battaglia Cavaso del Tomba Vidor Bocca di Strada Vallonto Fae' Vettorazzi Curogna Rive Carlot Bosco Susegana Onigo Campagnola Cornare Rigole Covolo Santa Croce Santa Lucia Caniezza Soffratta Possagno Castelcies Levada di Piave Mareno di Piave Visna' Castelli Parrocchia Colfosco Basalghelle Guizzetta Vazzola Fontanelle Mercatelli Fietta Santa Mama S. Vettore S. Urbano Santi Angeli Borgo Bellussi Mansue' Crespano Monfumo Cornuda Nervesa della Battaglia Ponte della Priula Lutrano Brische del Grappa Castelcucco Crocetta Tezze Navole' Mure Cassanego Ciano La Valle del Montello Sovilla S. Maria di Piave Paderno Bidasio Rai Meduna Borso del di Livenza del Grappa Pra De Roda Bavaria Grappa S. Eulalia Casonetto MONTELLO Gorgo della Chiesa Maser San Michele di Piave Tempio San Giovanni di Motta Fonte Alto Pagnano ASOLO Santa Maria Colfrancui Fratta Gorgo Dei Molini Crespignaga Coste Cimadolmo Semonzo Pederiva Giavera del Montello San Polo di Piave Borgo Marconi Cusignana ODERZO Sopracastello Biadene Selva del Montello Arcade Ormelle Motta di Livenza Liedolo Caerano di San Marco Spresiano Lorenzaga One' Casella D'asolo Caonada Volpago del Montello San Giorgio Madonna della Salute Venegazzu' Fonte Sant'apollinare Guarda Bassa Piavon Prato Stabiuzzo Guizza Malintrada Lovadina Villanova San Zenone Degli Ezzelini MONTEBELLUNA Cavalier Villa D'asolo Visnadello Roncadelle Villaraspa Povegliano Lauro San Gaetano Bel Giardino Maserada PROVINCIA DI San Vito Camalo' Sul Piave Levada Busco Ca' Rainati di Altivole Altivole Signoressa Santandra' Fossalta Maggiore VICENZA Spineda Busta Villorba Negrisia Falze' Barrucchella Candelù Candelu' Negrisia Chiarano Caselle Varago Trevignano Catena diSaletto Breda di Piave San Nicolo Velapiccola Edifizio Saletto Ponte di Piave Breda di Piave Candole Cessalto Bessica Riese Pio X Vascon Vigonovo S. Anastasio Musano Paderno San Bartolomeo Loria Barcon Santa Maria di Campagna Postioma Carita' Lancenigo Fagare' Salgareda Merlengo Le Marche Ponzano Vacil Pero Borgo Campagnola Poggiana Bocca Callalta Campo Pietra Porcellengo Veneto Borgo di Fontane Pezzan San Giacomo Cavrie' Ramon Campobernardo Valla' Fanzolo Sala Fontane Biban Mignagola Zenson Castello Fossalunga San Martino San Biagio di Callalta di Piave di Godego Pezzan Castagnole Santa Bona Carbonera Borgo Verde Rovare' Castione Bella Venezia San Floriano Vedelago Padernello Castello Salvarosa Villarazzo Istrana Paese OlmiSan Floriano-olmi CASTELFRANCO VENETO Carpenedo TREVISO Spercenigo San Pietro Novello Salvatronda Albaredo Cavasagra Villanova Lanzago Ospedaletto Silea Monastier Nerbon Pralongo Vedelago Casacorba Treville Campigo Villanova Biancade Morgano Casier Vallio San Marco Quinto di Treviso Dosson Sant'andrea Oltre Muson Cendon Castelminio Santa Cristina Frescada Roncade Badoere Resana San Trovaso Lughignano S. Elena S. Cipriano PROVINCIA DI Franceniga Le Grazie Conscio San Cipriano VENEZIA Scandolara Sant'alberto Canton PROVINCIA DI Preganziol Borgo Verde Ca' Tron Zero Branco Casale Sul Sile PADOVA Sambughe' Villaggio I.A.C.P. Campocroce Musestre Bonisiolo Boschetta Zerman Bagaggiolo

Mogliano Veneto Ghetto Mazzocco

Marocco MUSEI DELLA “MARCA STORICA”

Museo Civico di Asolo Museo di storia naturale e archeologia Museo Diocesano di Arte Sacra Via Regina Cornaro, 74 - 31011 ASOLO (TV) di Montebelluna Vicolo del Duomo, 1 - 31100 TREVISO Tel. 0423.952313 - Fax 0423.55745 Via Piave, 51 - 31044 MONTEBELLUNA (TV) Tel. 0422.416700 www.asolo.it /museo - [email protected] Tel. 0423.300465 - Fax 0423.602284 [email protected] Apertura: sabato e domenica www.museomontebelluna.it Galleria Civica di Vittorio Veneto 10.00/12.00 - 15.00/19.00 [email protected] “Vittorio Emanuele II” Apertura: da lunedì a domenica Museo Civico di Castelfranco Veneto Viale della Vittoria, 321 - 31029 VITTORIO VENETO (TV) 9.00/12.00 - 14.30/18.00 e Casa di Giorgione Tel. 0438.552905 - Fax 0438.946702 Piazza S. Liberale - 31033 CASTELFRANCO VENETO (TV) Museo Civico Archeologico di Oderzo “Eno Bellis” www.galleriavittorio.it Tel. 0423.7356900/0423.735673 - Fax 0423.735689 Via Garibaldi, 63 - 31046 ODERZO (TV) [email protected] www.museocastelfrancoveneto.tv.it Tel. 0422.713333 - Fax 0422.713333 Apertura: venerdì, sabato e domenica [email protected] www.oderzocultura.it estivo: 9.30/12.30 - 14.00/17.00 Apertura: da martedì a domenica [email protected] invernale: 9.30/12.30 - 16.00/19.00 10.00/12.30 - 15.00/18.30 Apertura: da mercoledì a sabato Museo del Cenedese di Vittorio Veneto 9.00/12.00 - 15.30/18.30 Museo Civico di Conegliano Piazza M. Flaminio, 1 - 31029 VITTORIO VENETO (TV) domenica 15.30 -18.30 Piazzale Castelvecchio, 8 - 31015 CONEGLIANO (TV) Tel. 0438.57103 - Fax 0438.946385 Tel. 0438.22871 - Fax 0438.413313 Museo Civico di Treviso “Luigi Bailo” www.museocenedese.it www.comune.conegliano.tv.it Borgo Cavour, 24 - 31100 Treviso [email protected] [email protected] Tel. 0422.658442 - Fax 0422.591337 Apertura: da martedì a domenica Apertura: da aprile a settembre www.comune.treviso.it estivo: 10.00/12.30 - 15.30/19.00 10.00/12.30 - 15.30/19.00 [email protected] invernale: 9.30/12.30 - 14.00/17.00 da ottobre a marzo 10.00/12.30 - 15.00/18.30 Temporaneamente chiuso per restauri Museo Nazionale e Archeologico di Altino chiuso il lunedì non festivo e nel mese di novembre Musei Civici, Santa Caterina - Treviso Via S.Elioduro, 37 - 31029 QUARTO D’ALTINO (VE) tranne i festivi Piazzetta Botter, 1 - 31100 TREVISO Tel. 0422.829008 Casa di .Cima1 da Conegliano Tel. 0422.544864/0422.658442 - Fax 0422.582634 [email protected] Via G. B. Cima, 24 - 31015 CONEGLIANO (TV) www.comune.treviso.it Tel. 0438 21660 - Fondazione G. B. Cima da Conegliano [email protected] Apertura: su richiesta sabato e domenica Apertura: da martedì a domenica 10.30/12.30 - 15.00/18.30 9.00/12.30 - 14.30/18.00 Referat für Fremdenverkehr

Assessorato al Turismo

UFFICI I.A.T. SAN VENDEMIANO DI INFORMAZIONE Via Liberazione, 133/a Tel. 0438.403213 - Fax 0438.403267 E ACCOGLIENZA e-mail: [email protected] Assessore al Turismo TURISTICA Floriano Zambon Assessore ai Beni Culturali PROVINCIA DI TREVISO I.A.T. VALDOBBIADENE Marzio Favero Piazza Marconi, 1 Direzione Amministrativa I.A.T. TREVISO Tel. e fax 0423.976975 Diana Melocco Piazza Monte di Pietà, 8 Supervisione tecnico-turistica e-mail: [email protected] Elena Bisiol Tel. 0422.547632 - Fax 0422.419092 Apporto tecnico-scientifico e-mail: [email protected] I.A.T. VITTORIO VENETO Guido Rosada (Università di Padova), Viale della Vittoria, 110 Vittorio Galliazzo (Università di Venezia) I.A.T. TREVISO AEROPORTO Tel. 0438.57243 - Fax 0438.53629 Testi Via Noalese, 63 Maria Teresa Lachin e-mail: [email protected] Testi via Claudia Augusta Tel. e fax 0422.263282 Vittorio Galliazzo e-mail: [email protected] Ottimizzazione testi Consuelo Ceolin I.A.T. ASOLO Ottimizzazione testi Parco Livelet Francesca Susanna e ufficio Piazza Garibaldi, 73 Cartografia Tel. 0423.529046 - Fax 0423.524137 Sistema Informativo Territoriale Integrato e-mail: [email protected] Provincia di Treviso Per info: Distribuzione I.A.T. CASTELFRANCO VENETO Unità Organizzazione Turistica www.provincia.treviso.it Segnaletica Via F. M. Preti, 66 http://turismo.provincia.treviso.it Federico Nardelotto Tel. 0423.491416 - Fax 0423.771085 Foto e-mail: [email protected] Maurizio Sartoretto, FAST Provincia di Treviso, Ruggero Piccoli, Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza per i Beni Archeologici del I.A.T. CONEGLIANO Veneto, Museo Civico Archeologico “Eno Bellis”- Via XX Settembre, 61 Per prenotazioni turistiche Oderzo, Museo Civico di Asolo, Musei Civici di Treviso - Franco Scaramella, Museo del Cenedese - Vittorio V.to, Tel. 0438.21230 - Fax 0438.428777 Museo Civico di Storia Naturale e Archeologia di e-mail: [email protected] Montebelluna, Università degli Studi di Padova - DARC AGENZIA TURISTICA DEL CONSORZIO Impaginazione I.A.T. ODERZO Tel. +39 0422 422891/301084 Eurekip.com Fax +39 0422 422749/301555 Stampa Calle Opitergium, 5 e-mail: [email protected] Grafiche Crivellari - Ponzano (TV) Tel. 0422.815251 - Fax 0422.814081 web site: www.marcatreviso.it Si ringraziano tutti i Comuni coinvolti. e-mail: [email protected] 55 STL N3 Sistema Turistico Locale Marca Trevigiana

09/07