Italian Journal Animal Science
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A) of Regulation (EU) No 1151/2012 of the European Parliament and of the Council on Quality Schemes for Agricultural Products and Foodstuffs (2015/C 82/08
10.3.2015 EN Official Journal of the European Union C 82/7 OTHER ACTS EUROPEAN COMMISSION Publication of an amendment application pursuant to Article 50(2)(a) of Regulation (EU) No 1151/2012 of the European Parliament and of the Council on quality schemes for agricultural products and foodstuffs (2015/C 82/08) This publication confers the right to oppose the amendment application pursuant to Article 51 of Regulation (EU) No 1151/2012 of the European Parliament and of the Council (1). AMENDMENT APPLICATION COUNCIL REGULATION (EC) No 510/2006 on the protection of geographical indications and designations of origin for agricultural products and foodstuffs (2) AMENDMENT APPLICATION IN ACCORDANCE WITH ARTICLE 9 ‘SOPPRESSATA DI CALABRIA’ EC No: IT-PDO-0217-1569-19.10.2011 PGI ( ) PDO ( X ) 1. Heading in the specification affected by the amendment — Name of product — Product description — Geographical area — Proof of origin — Method of production — Link — Labelling — National requirements — Other (to be specified) 2. Type of amendment(s) — Amendment to Single Document or Summary Sheet — Amendment to the Specification of the registered PDO or PGI for which neither the Single Document nor the Summary Sheet has been published — Amendment to Specification that requires no amendment to the published Single Document (Article 9(3) of Regulation (EC) No 510/2006) — Temporary amendment to Specification resulting from imposition of obligatory sanitary or phytosanitary measures by public authorities (Article 9(4) of Regulation (EC) No 510/2006) (1) OJ L 343, 14.12.2012, p. 1. (2) OJ L 93, 31.3.2006, p. 12. Replaced by Regulation (EU) No 1151/2012. -
Tesi Finale Dottorato
INDICE GENERALE 1. INTRODUZIONE............................................................................................................................3 1.1. La tracciabilità dei prodotti di origine animale: alcuni elementi.........................................3 1.2. Elementi di genetica molecolare..........................................................................................4 1.2.1. I marcatori genetici.......................................................................................................4 1.2.2. Lo stato di avanzamento nello studio del genoma degli animali di interesse zootecnico...............................................................................................................................6 1.3. Tracciabilità dei prodotti di origine animale e genetica molecolare....................................8 1.4. I prodotti “monorazza”.......................................................................................................10 1.5. Genetica e biochimica del colore del mantello: alcuni elementi........................................16 1.6. Genetica molecolare e colore del mantello........................................................................19 1.6.1. Il gene MC1R nella specie bovina.............................................................................21 1.6.2. Il gene MC1R nella specie suina................................................................................26 1.6.3. Il gene KIT nella specie bovina..................................................................................26 -
La Newsletter N.55 Di R.A.R.E
La Newsletter n.55 di R.A.R.E. Novembre 2017 Cari Soci, in questa Newsletter troverete un sunto di alcune delle relazioni presentate nel corso del 15° Convegno annuale di RARE tenutosi a Guastalla (RE) nell’ambito della manifestazione “Piante e animali perduti” del Comune di Guastalla. Alcune relazioni sono già state pubblicate sul n. 54 della NL di RARE (R. Fortina). Tante altre informazioni sulla nostra associazione e attività sono reperibili sul nostro sito: www.associazionerare.it Abbiamo di recente aperto anche un account di RARE (RARE - Associazione Italiana Razze Autoctone a Rischio di Estinzione) su FaceBook, vi invitiamo a cercarci, comunicare notizie, opinioni, suggerimenti… https://www.facebook.com/associazionerare/?fref=ts è possibile contattarci via mail al nostro indirizzo di posta elettronica: [email protected] o telefonando al numero: 0968.51633 (Floro De Nardo) Ricordiamo che non verranno più spedite NL ai soci non in regola con il pagamento della quota associativa. Le quote associative sono: € 25 (socio sostenitore) o almeno € 15 (socio simpatizzante). Spero che, anche nel 2018, continuerai a sostenere R.A.R.E. rinnovando la tua adesione con un versamento su CCP n° 21786397 intestato a RARE – Via Lorenzo Calogero, 2 – 88046 Lamezia Terme (CZ). È possibile versare la quota di adesione tramite bonifico bancario utilizzando l’IBAN n. IT31Z0760101000000021786397 ma per l’invio delle Newsletter ed eventuali comunicazioni. Chi paga tramite bonifico è invitato a scaricare dal sito la domanda di ammissione, compilarla ed inviarla via mail all’indirizzo dell’associazione sopraindicato. R A R E – N L 5 5 – A n n o 2 0 1 7 Pag. -
La Pecora Cornigliese Si Tratta Di Una Razza a Triplice Attitudine: Latte, Carne, Lana
Razze zootecniche in pericolo di estinzione: la pecora Cornigliese Si tratta di una razza a triplice attitudine: latte, carne, lana. Viene allevata soprattutto per la produzione di carne, data la grande mole, le masse muscolari compatte e la scarsa presenza di grasso Originaria dell’alto Appennino Par- Originariamente mense, la pecora Cornigliese fu ottenuta allevata nel solo intorno al 1750 mediante incroci fra pe- Appennino core locali e la razza Merinos spagnola, Parmense (zona di effettuati allo scopo di migliorare la qua- Corniglio, 1.500 lità della lana. Sembra essere l’unica raz- metri sul livello del za regionale sopravvissuta dopo la pre- mare), la pecora sunta estinzione delle altre razze regio- Cornigliese trova nali (Borgotarese, Tarina, Valtarese, Cor- attualmente netta, Nostrana o Nostrale, Reggiana, diffusione anche Zucca Modenese e Pavullese). nelle zone Agli inizi del 1900 un diverso orien- calanchiche tamento nelle produzioni indusse a mi- dell’Appennino gliorare la razza per l’attitudine alla pro- Bolognese e, duzione di carne attraverso incroci con seppur in modo più arieti Bergamaschi. limitato, nelle province di Reggio- LA CONSISTENZA Emilia e Ravenna Nel 1994 risultavano censiti non più le della testa. La testa e le estremità degli L’età media al primo parto è di 15 mesi di 50 capi di questa razza. La consisten- arti sono fortemente picchiettate e/o mac- con circa 3 parti in due anni. za attuale in provincia di Parma è intor- chiate di nero in modo irregolare. no alle 700 unità (dati Associazione pro- L’allevamento. I greggi di questa raz- vinciale allevatori). Le attitudini. -
CATAIR Appendix
CBP and Trade Automated Interface Requirements Appendix: PGA February 12, 2021 Pub # 0875-0419 Contents Table of Changes .................................................................................................................................................... 4 PG01 – Agency Program Codes ........................................................................................................................... 18 PG01 – Government Agency Processing Codes ................................................................................................... 22 PG01 – Electronic Image Submitted Codes.......................................................................................................... 26 PG01 – Globally Unique Product Identification Code Qualifiers ........................................................................ 26 PG01 – Correction Indicators* ............................................................................................................................. 26 PG02 – Product Code Qualifiers........................................................................................................................... 28 PG04 – Units of Measure ...................................................................................................................................... 30 PG05 – Scientific Species Code ........................................................................................................................... 31 PG05 – FWS Wildlife Description Codes ........................................................................................................... -
Atti Germoplasma 3
209 V. Il germoplasma toscano delle specie legnose da frutto Il germoplasma toscano delle specie legnose da frutto: il noce E. Bellini, F.P. Nicese, C. Bertagnini Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura, Università degli Studi di Firenze 1. Introduzione 2. Materiali e metodi In Italia il noce da frutto è largamente coltivato, La ricerca, avviata già da alcuni anni (Bertagnini, adattandosi alla variabilità ambientale e pedologica 1997; Nicese et al., 1998), si è inizialmente basata che caratterizza il nostro paese. Tuttavia la coltura è, sulla raccolta di informazioni (istituzioni pubbliche nel suo complesso, in costante e progressivo declino e privati cittadini) circa la presenza di piante di par- da molti anni: da 80.000 tonnellate circa nel triennio ticolare interesse (es.: età e fruttificazione); sono 1968-70 è passata a 10.000 t/anno secondo gli ulti- state quindi individuate alcune piante sulle quali è mi dati ISTAT (Lugli e Fanigliulo, 1998). L’evoluzione stata effettuata una serie di rilievi, basati sui descrit- e l’attuale situazione della coltura del noce in tori IPGRI (1994) e sulle schede UPOV (1995), come Toscana seguono, nel complesso, l’andamento nazio- segue: nale. Differenze sostanziali riguardano la distribu- zione altimetrica della coltura, più diffusa in collina • rilievi fenologici: epoche di germogliamento e di ed in montagna, la sua ridotta presenza come coltu- fioritura, tipo di fruttificazione, numero di fiori ra specializzata (Fig. 1) e l’assoluta prevalenza della femminili/gemma e di fiori maschili/amento, produzione -
Natural Antioxidant in Pig Feeding: Effects on Meat and on Salami Quality
Natural antioxidant in pig feeding: Effects on meat and on salami quality Pastorelli G., Rossi R., Cannata S., Corino C. in De Pedro E.J. (ed.), Cabezas A.B. (ed.). 7th International Symposium on the Mediterranean Pig Zaragoza : CIHEAM Options Méditerranéennes : Série A. Séminaires Méditerranéens; n. 101 2012 pages 303-307 Article available on line / Article disponible en ligne à l’adresse : -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- http://om.ciheam.org/article.php?IDPDF=00006697 -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- To cite this article / Pour citer cet article -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Pastorelli G., Rossi R., Cannata S., Corino C. Natural antioxidant in pig feeding: Effects on meat and on salami quality. In : De Pedro E.J. (ed.), Cabezas A.B. (ed.). 7th International Symposium on the Mediterranean Pig. Zaragoza : CIHEAM, 2012. p. 303-307 (Options Méditerranéennes : Série A. Séminaires Méditerranéens; n. 101) -------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- http://www.ciheam.org/ http://om.ciheam.org/ Natural antioxidant -
ACE Appendix
CBP and Trade Automated Interface Requirements Appendix: PGA August 13, 2021 Pub # 0875-0419 Contents Table of Changes .................................................................................................................................................... 4 PG01 – Agency Program Codes ........................................................................................................................... 18 PG01 – Government Agency Processing Codes ................................................................................................... 22 PG01 – Electronic Image Submitted Codes .......................................................................................................... 26 PG01 – Globally Unique Product Identification Code Qualifiers ........................................................................ 26 PG01 – Correction Indicators* ............................................................................................................................. 26 PG02 – Product Code Qualifiers ........................................................................................................................... 28 PG04 – Units of Measure ...................................................................................................................................... 30 PG05 – Scientific Species Code ........................................................................................................................... 31 PG05 – FWS Wildlife Description Codes ........................................................................................................... -
Population Structure and Genetic Diversity of Italian Beef Breeds As a Tool for Planning Conservation and Selection Strategies
animals Article Population Structure and Genetic Diversity of Italian Beef Breeds as a Tool for Planning Conservation and Selection Strategies Maria Chiara Fabbri 1,*, Marcos Paulo Gonçalves de Rezende 2, Christos Dadousis 1 , Stefano Biffani 3 , Riccardo Negrini 4,5, Paulo Luiz Souza Carneiro 6 and Riccardo Bozzi 1 1 Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali, Università di Firenze, 50144 Firenze, Italy; christos.dadousis@unifi.it (C.D.); riccardo.bozzi@unifi.it (R.B.) 2 Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese, 12061 Carrù, Italy; [email protected] 3 Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria, 20133 Milano, Italy; biff[email protected] 4 Associazione Italiana Allevatori, 00161 Roma, Italy; [email protected] 5 Istituto di Zootecnica, Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali, Università Cattolica del S.Cuore, 29100 Piacenza, Italy 6 Universidade Estadual Sudoeste da Bahia, Jequié, Bahia 45205-490, Brazil; [email protected] * Correspondence: mariachiara.fabbri@unifi.it Received: 20 August 2019; Accepted: 22 October 2019; Published: 29 October 2019 Simple Summary: The recent alarming reports on global climate change and the challenges facing the agricultural sector to meet the increase in meat consumption, impose research in biodiversity. An important genetic pool of local breeds might play a crucial role in the near future to address these challenges. Although Italy is considered as one of the richest countries in biodiversity, there are autochthonous cattle breeds under extinction. To safeguard biodiversity and increase genetic diversity within breeds, appropriate management tools must be developed. To achieve this, precise knowledge of the population structure and genetic diversity per breed are required. -
Report Distanze Genetiche
Firenze, 17 settembre 2020 Oggetto: analisi distanze genetiche razze progetto I-BEEF L’analisi sulle distanze genetiche è stata eseguita su 14 razze bovine da carne italiane. Il numero totale di campioni ammonta a 1797 animali genotipizzati con il chip GeneSeek GGP-LDv4 33k (Illumina Inc., San Diego, California, USA). Il numero di campioni per razza è riportato in dettaglio nella tabella 1. Tabella 1. Razza Acronimo N. campioni Calvana CAL 115 Charolaise CHA 97 Chianina CHI 50 Limousine LIM 95 Maremmana MAR 39 Marchigiana MRG 50 Mucca Pisana MUP 254 Piemontese PIE 50 Podolica POD 50 Pontremolese PON 19 Romagnola ROM 50 Sardo Bruna SAB 238 Sardo Modicana SAM 101 Sarda SAR 589 Metodi Sono stati applicati due diversi metodi per l’analisi delle distanze genetiche: l’analisi delle componenti principali (PCA) e l’analisi Admixture, al fine di evidenziare la presenza di popolazioni distinte basandosi sui dati genomici. L’analisi PCA è stata eseguita con il software PLINK 1.9 mentre la proporzione di discendenza nelle 14 razze è stata valutata dal software ADMIXTURE 1.22. Il numero di ascendenze (K) considerate nell'analisi Admixture (K = da 2 a 14) è stato valutato tramite una cross-validazione (CV) di 10 volte. La selezione finale sul numero di ascendenze è stata effettuata valutando l'errore CV. Prof. Riccardo Bozzi Via delle Cascine, 5 – 50144 Firenze TF +39 055 2755588 | e-mail: [email protected] posta certificata: [email protected] P.IVA | Cod. Fis. 01279680480 Risultati Le Figure 2A e 2B mostrano la distribuzione delle razze in base alla componente principale 1 (PC1) e la componente principale 2 (PC2), le quali spiegano circa il 30% della variabilità fra razze. -
Rapporto Sullo Stato Delle Risorse Genetiche Animali in Italia
▪▪▪cbfmdn{vs~qruxop|z ▪▪▪ Rapporto sullo Stato delle Risorse Genetiche Animali in Italia Luglio 2005 ▪▪▪cbfmdn{vs~qruxop|z ▪▪▪ ▪▪▪cbfmdn{vs~qruxop|z ▪▪▪ Introduzione L’autorizzazione per la stesura di questo Primo Rapporto Sullo Stato Delle Risorse Genetiche Animale del Paese è stata concessa nel marzo 2001 a seguito di una comunicazione pervenuta dal Direttore Generale dell’Organizzazione Nazionale per l’Alimentazione e Agricoltura – FAO - invitando l’Italia a partecipare alla stesura di un rapporto che dovrà chiarificare lo stato delle risorse genetiche del Paese. Il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (MiPAF) ha assegnato il compito della stesura del 1º Rapporto al ConSDABI, nella persona del prof. Donato Matassino. Questo 1. Rapporto del Paese, sinteticamente, descrive l’attuale situazione delle risorse genetiche animali per l’alimentazione e per l’agricoltura e identifica i bisogni per consentirne la tutela, la conservazione e l’utilizzazione; inoltre, riferisce sullo stato delle risorse genetiche animali, sullo stato e sull’andamento delle risorse, nonché sul loro potenziale contributo all’agricoltura, all’alimentazione e allo sviluppo della ruralità multifunzionale sostenibile; in piú, analizza l’attuale capacità del paese per la gestione di queste risorse ed evidenzia le priorità che potrebbero risultare utili per la cooperazione internazionale. 3 ▪▪▪cbfmdn{vs~qruxop|z ▪▪▪ CAPITOLO 1 RESOCONTO DELLO STATO DELLA BIODIVERSITÀ NEL SETTORE DEGLI ANIMALI IN ITALIA. 1.1. Punto di vista dell’agricoltura italiana sistemi di produzione animale e relativa biodiversità. 1.1.1. Il Paese L’Italia confina a ovest con la Francia, a nord con la Svizzera e l’Austria, a est con la Slovenia, e nel suo interno si trovano lo Stato Vaticano e quello di San Marino. -
MC1R) in Brazilian Creole Sheep and Its Role in Wool Color Variation
Identification of the e allele at the Extension locus (MC1R) in Brazilian Creole sheep and its role in wool color variation D. Hepp1, G.L. Gonçalves1, G.R.P. Moreira2, T.R.O. Freitas1, C.T.D.C. Martins3, T.A. Weimer3 and D.T. Passos3 1Departamento de Genética, Instituto de Biociências, Universidade Federal do Rio Grande do Sul, Porto Alegre, RS, Brasil 2Departamento de Zoologia, Instituto de Biociências, Universidade Federal do Rio Grande do Sul, Porto Alegre, RS, Brasil 3Hospital Veterinário, Universidade Luterana do Brasil, Canoas, RS, Brasil Corresponding author: G.R.P. Moreira E-mail: [email protected] Genet. Mol. Res. 11 (3): 2997-3006 (2012) Received October 7, 2011 Accepted May 8, 2012 Published May 22, 2012 DOI http://dx.doi.org/10.4238/2012.May.22.5 ABSTRACT. The melanocortin 1 receptor (MC1R) gene has been described as responsible for the black color in some breeds of sheep, but little is known about its function in many colored breeds, particularly those with a wide range of pigmentation phenotypes. The Brazilian Creole is a local breed of sheep from southern Brazil that has a wide variety of wool colors. We examined the MC1R gene (Extension locus) to search for the e allele and determine its role in controlling wool color variation in this breed. One hundred and twenty-five animals, covering the most common Creole sheep phenotypes (black, brown, dark gray, light gray, and white), were sequenced to detect the mutations p.M73K and p.D121N. Besides these two mutations, three other synonymous sites (429, 600, and 725) were found.