Atti Germoplasma 3
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209 V. Il germoplasma toscano delle specie legnose da frutto Il germoplasma toscano delle specie legnose da frutto: il noce E. Bellini, F.P. Nicese, C. Bertagnini Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura, Università degli Studi di Firenze 1. Introduzione 2. Materiali e metodi In Italia il noce da frutto è largamente coltivato, La ricerca, avviata già da alcuni anni (Bertagnini, adattandosi alla variabilità ambientale e pedologica 1997; Nicese et al., 1998), si è inizialmente basata che caratterizza il nostro paese. Tuttavia la coltura è, sulla raccolta di informazioni (istituzioni pubbliche nel suo complesso, in costante e progressivo declino e privati cittadini) circa la presenza di piante di par- da molti anni: da 80.000 tonnellate circa nel triennio ticolare interesse (es.: età e fruttificazione); sono 1968-70 è passata a 10.000 t/anno secondo gli ulti- state quindi individuate alcune piante sulle quali è mi dati ISTAT (Lugli e Fanigliulo, 1998). L’evoluzione stata effettuata una serie di rilievi, basati sui descrit- e l’attuale situazione della coltura del noce in tori IPGRI (1994) e sulle schede UPOV (1995), come Toscana seguono, nel complesso, l’andamento nazio- segue: nale. Differenze sostanziali riguardano la distribu- zione altimetrica della coltura, più diffusa in collina • rilievi fenologici: epoche di germogliamento e di ed in montagna, la sua ridotta presenza come coltu- fioritura, tipo di fruttificazione, numero di fiori ra specializzata (Fig. 1) e l’assoluta prevalenza della femminili/gemma e di fiori maschili/amento, produzione da piante sparse. È quindi apparsa evi- epoca di maturazione; dente l’esigenza di reperire e caratterizzare genotipi • rilievi carpometrici: forma, altezza, larghezza, locali di pregio (soprattutto per ciò che riguarda il spessore della noce, colore e tessitura delle valve, frutto) in aree della Toscana tradizionalmente inte- tipo di sutura, peso totale e del solo gheriglio; ressate dalla presenza del noce, quali le province di • rilievi merceologici: tipo di apertura delle valve, Firenze ed Arezzo, per evitare la loro scomparsa. resistenza allo schiacciamento, resa in sgusciato. Fig. 1 - Noce: esempio di coltivazione consociata al noccio- Fig. 2 - Noce: esempi di forme diverse di frutti reperiti nel lo nel comune di Rignano sull’Arno corso della sperimentazione Il germoplasma della Toscana 210 Fig. 3 - Noce: epoca di germogliamento suddivisa 20-30 aprile 7 in classi di frequenza 8-15 aprile 6 16-22 aprile 5 1-8 maggio 4 3 1-7 aprile 2 1 0 Molto precoce Precoce Media Tardiva Molto tardiva Fig. 4 - Noce: peso medio (g) 60 del gheriglio dei genotipi individuati 50 Sorrento 40 30 20 10 0 6 2 4 1 6 7 8 33 23 11 15 26 10 18 16 21 31 12 45 28 37 17 19 39 14 44 38 40 43 22 27 36 42 3. Risultati livello della “Sorrento” (4,6-5,1 g) dei quali 12 in una fascia di assoluta eccellenza (5 g o più) (Fig. 4). Le ricerche hanno portato, sinora, alla individua- zione di 33 ecotipi con caratteristiche morfologiche e biologiche alquanto diversificate (Fig. 2). L’epoca 4. Conclusioni di germogliamento, che negli ambienti dell’Italia centrale è bene sia alquanto ritardata per sfuggire a In definitiva, dalle ricerche sinora condotte, è pericolose gelate tardive, è risultata compresa tra la emerso un panorama genetico del noce in Toscana di prima settimana di aprile e la prima di maggio; ben notevole interesse (Fig. 5); questo materiale è attual- 11 ecotipi hanno evidenziato un germogliamento mente in osservazione in un campo di raccolta-com- dopo il 22 aprile, quindi tardivo o molto tardivo (Fig. parazione presso l’Azienda Montepaldi (San Ca- 3). Relativamente ai dati carpometrici, la maggior sciano Val di Pesa - FI) dell’Università di Firenze allo parte degli ecotipi si è collocata tra i 9 ed i 14 g di scopo di individuare i genotipi di maggior interesse peso medio del frutto, con punte sino ai 17 g, anche nella prospettiva di un loro possibile impiego com- se accompagnate da rese in sgusciato più modeste merciale. In questo campo, oltre agli ecotipi locali, (30-35%). sono state introdotte alcune delle più importanti Anche i rilievi sul gheriglio hanno evidenziato varietà, italiane ed estere (americane e francesi), da un livello del materiale individuato sostanzialmente utilizzare come “riferimento” nell’opera di cataloga- buono, con 18 ecotipi nell’ambito o al di sopra del zione del germoplasma locale. 211 Fig. 5 - Noce: ecotipo individuato nell’Alto Mugello (Pian Fig. 6 - Noce: ecotipo individuato nel Valdarno della Querce - Marradi) (Mandri III - Reggello) 5. Scheda descrittiva semplificata Bibliografia del noce Allo scopo di facilitare il lavoro di reperimento BERTAGNINI C. (1997) - Ricerche per la caratterizzazione di bio- delle “accessioni” di noce ancora presenti in tipi di noce da frutto reperiti nelle province di Firenze e di Arezzo. Tesi di laurea. Toscana, la commissione delle specie legnose da frutto (L.R. 50/97) ha redatto una “scheda descritti- IPGRI (1994) - Descriptors for walnut (Juglans spp.). Inter- national Plant Genetic Resources Institute, Roma. va semplificata”, riportata nelle pagine seguenti (in NICESE F.P., FERRINI F., BERTAGNINI C. (1998) - Ricerche per la fac-simile, richiedere l’originale all’ARSIA). caratterizzazione di ecotipi di noce da frutto reperiti nelle province di Firenze e Arezzo. Atti VI Giornate Scientifiche S.O.I., Sanremo, 1-3 aprile. LUGLI S., FANIGLIULO G. (1998) - Il noce in Italia: coltura in ripresa. Frutticoltura (1): 7-14. UPOV (1995) - Test guidelines for walnut. International Union for the protection of new varieties of plants, Geneva. Il germoplasma della Toscana 212 Commissione tecnico-scientifica delle Specie Legnose da Frutto - L.R. 50/97 - Scheda descrittiva semplificata NOCE (Scheda fac-simile, richiedere l’originale all’ARSIA) Nome e cognome del rilevatore: Periodo della rilevazione: dal al Luogo della rilevazione (nome, cognome, indirizzo): NOME CULTIVAR ETÀ DELLE PIANTE N. PIANTE INDIVIDUATE SINONIMI CARATTERI OBBLIGATORI 1) VIGORIA 2) PORTAMENTO 3) FIORITURA MASCHILE (data) ❏ scarsa ❏ assurgente inizio (10% fiori aperti) ❏ media ❏ semiassurgente piena (60% fiori aperti) ❏ elevata ❏ espanso fine (100% fiori aperti) 4) FIORITURA FEMMINILE (data) 5) NUMERO AMENTI 6) FIORI FEMMINILI inizio (10% fiori aperti) ❏ scarso PER GEMMA piena (60% fiori aperti) ❏ medio ❏ uno ❏ tre fine (100% fiori aperti) ❏ elevato ❏ due ❏ oltre tre 7) FRUTTIFICAZIONE 8) PRODUTTIVITÀ 9) RACCOLTA (data) ❏ costante ❏ scarsa inizio ❏ incostante ❏ media fine ❏ alternante ❏ elevata 10) DIMENSIONE FRUTTI 11) FORMA FRUTTI 12) FORMA FRUTTI ALLA RACCOLTA (noce) (sez. ventrale, lungo la sutura) (sez. trasversale) ❏ piccola: fino a 4 g ❏ arrotondata ❏ circolare ❏ media: da 5 a 7 g ❏ ovale ❏ ellittico-allargata ❏ grossa: da 7a13 g ❏ trapezoidale ❏ ellittico-stretta ❏ molto grossa: oltre 13 g ❏ ellittica ❏ cordiforme 13) SIMMETRIA FRUTTI 14) SUPERFICIE GUSCIO 15) SPESSORE GUSCIO ❏ simmetrica ❏ liscia ❏ sottile ❏ asimmetrica ❏ rugosa ❏ medio ❏ molto rugosa ❏ spesso 213 CARATTERI OBBLIGATORI 16) COLORE GUSCIO 17) DIMENSIONE GHERIGLIO 18) COLORE GHERIGLIO ❏ marrone chiaro ❏ piccolo ❏ molto chiaro ❏ marrone ❏ medio ❏ chiaro ❏ marrone scuro ❏ grosso ❏ ambrato 19) SAPORE GHERIGLIO 20) RIMOZIONE GHERIGLIO 21) GIUDIZIO QUALITATIVO ❏ mediocre ❏ facile GENERALE ❏ buono ❏ media ❏ senza interesse ❏ ottimo ❏ difficoltosa ❏ mediocre ❏ buono ❏ ottimo 22) GIUDIZIO QUALITATIVO 22) GIUDIZIO AGRONOMICO 24) SUSCETTIBILITÀ A OSSERVAZIONI COMPLESSIVO MALATTIE CARATTERI FACOLTATIVI 1) ENTITÀFIORITURA (F) 2) POSIZIONE GEMME A FRUTTO 3) ALLEGAGIONE ❏ scarsa ❏ apicale ❏ scarsa ❏ media ❏ mediana ❏ media ❏ elevata ❏ laterale ❏ elevata 4) NUMERO FRUTTI/NODO 5) SUTURA 6) APERTURA GUSCIO ❏ uno ❏ poco evidente ❏ facile ❏ più di uno ❏ evidente ❏ intermedia ❏ marcata ❏ difficile 7) SPESSORE MEMBRANE 8) PRODUZIONE 9) PESO MEDIO FRUTTI ❏ sottile (kg/albero) (g) ❏ medio ❏ spesso 10) RESA IN SGUSCIATO 11) OLI 12) FORMA DELLA FOGLIOLINA % (%) ❏ ellittico-stretta ❏ ellittica ❏ ellittico-allargata 13) SENSIBILITÀ A MACULATURA 14) SENSIBILITTÀ A OIDIO 15) SENSIBILITÀ A TICCHIOLATURA ❏ nulla ❏ media ❏ nulla ❏ media ❏ nulla ❏ media ❏ scarsa ❏ elevata ❏ scarsa ❏ elevata ❏ scarsa ❏ elevata 16) SENSIBILITÀ A CARPOCAPSA ❏ nulla ❏ media ❏ scarsa ❏ elevata arrotondata ovale trapezoidale ellittica cordiforme Frutto: forma in sezione ventrale, lungo la sutura 215 V. Il germoplasma toscano delle specie legnose da frutto Il germoplasma toscano delle specie legnose da frutto: le pesche “Burrone fiorentine” E. Bellini, V. Nencetti, E. Picardi Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura, Università degli Studi di Firenze G. Giannelli - Istituto sulla Propagazione delle Specie Legnose - CNR, Firenze 1. Origine delle “Burrone fiorentine” buite in prevalenza nei tratti mediano e basale. Fiore: campanulaceo o rosaceo, fioritura general- Il termine “burrona” è scarsamente presente mente tardiva. nella letteratura pomologica; non esiste nei cartigli Entrata in fruttificazione: normale (2°- 3° anno). dei quadri del Bimbi, anche se sono rappresentate Produttività: medio-elevata e costante. pesche simili come Lucchese, Reale, Biancona Epoca di maturazione: da medio-tardiva a molto tar- (Bellini e Pisani, 1982). È invece presente nella diva. Pomona italiana del Gallesio (1817-1839) secondo il Suscettibilità ad alcune malattie: molte cultivar sono quale la Reale del Bimbi corrisponderebbe alla sensibili alla Cidia e alla Monilia. Spiccacciola bianca Settembrina, volgarmente chia- mata Burrona massima o Pesca di Parigi (Fig. 1). Frutto È nostra opinione che