Marzo 2021 3 Testimoni MENSILE DI INFORMAZIONE SPIRITUALITÀ E VITA CONSACRATA

IN QUESTO NUMERO 4 LA CHIESA NEL MONDO 40 milioni di cristiani perseguitati nel mondo 8 VITA DELLA CHIESA Patris Corde e l’anno dedicato a San Giuseppe 12 LA CHIESA NEL MONDO Filippine: 500 anni di cristianesimo 18 VITA DEGLI ISTITUTI 800 anni dalla Regola non bollata di S.Francesco d’Assisi 21 PASTORALE VII centenario della morte INTERVISTA AL CARD. PAROLIN di Dante Alighieri 24 VITA DEGLI ISTITUTI Stile di governo più sinodale Camerun tra conflitti per le Suore di Maria Bambina 29 PROFILI E TESTIMONI e desiderio di pace Prossima beatificazione La Chiesa e i Vescovi si sono impegnati per un’opera del giudice Rosario Livatino di mediazione e pacificazione, pagando anche un alto prezzo, 31 PASTORALE che dopo anni di resistenza da parte del presidente Amoris Laetitia la famiglia in cammino e del governo ha portato all’apertura di un “Grande Dialogo Nazionale”. 34 PSICOLOGIA I tanti volti della paura

Dal 2016 nelle zone anglofone del Camerun è in corso un conflitto ar- BREVI DAL MONDO mato fratricida che oppone combattenti, che richiedono il riconosci- 37 .mento di alcune autonomie a livello locale, e le truppe governative. Ne 39 VOCE DELLO SPIRITO 1ha sofferto la popolazione, in particolare bambini e giovani con la chiusura La responsabilità delle scuole. La Chiesa e i Vescovi si sono impegnati per un’opera di me- che ci è stata affidata diazione e pacificazione, pagando anche un alto prezzo, che dopo anni di resistenza da parte del presidente e del governo ha portato all’apertura di 40 SPECIALE un “Grande Dialogo Nazionale”. Quale è la sua impressione sulla situazione La rivoluzione effettiva nelle zone anglofone del Camerun, e quali le prospettive per un della misericordia fecondo processo di riconciliazione nazionale? La visita a Bamenda mi ha permesso di toccare con il desiderio di 46 NOVITÀ LIBRARIE L’evento che lega Cielo e terra pace della gente e l’anelito al ritorno alla normalità della vita quotidiana. Arrivati in una città deserta a motivo di uno sciopero proclamato dai seces- sionisti, è stata una piacevolissima sorpresa vedere, il mattino seguente, la INSERTO CISM anno I n. III grande folla di fedeli che, superando la paura, si era radunata per la S. Messa

Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, comma 1, DCB 9 788810 051559 ATTUALITÀ di imposizione del Pallio all’Arcive- di una effettiva decentralizzazione, scovo Andrew Fuanya Nkea. In mol- si possa arrivare ad una pacificazio- te zone è stata recuperata una certa ne definitiva. Va sottolineato ovvia- sicurezza e, dopo quattro anni, le mente il prezioso contributo della scuole si sono riaperte. La situazio- Chiesa locale, che pure ha pagato un ne, in ogni caso, rimane abbastanza prezzo in termini di personale e di critica: strade dissestate, gente sfol- strutture, ma che continua nel suo lata, case e scuole bruciate, difficoltà impegno di riconciliazione. di spostarsi a causa delle bande ar- mate degli amba boys, ormai dedi- 2. La sua visita in Camerun è sta- te al banditismo e all’estorsione. È ta volutamente diplomatica e sim- importante che essi accettino di de- bolica (visita al Foyer de l’Espérance, porre le armi e reintegrarsi alla vita fondato dal piccolo fratello di Gesù normale. Il Governo ha già aperto Y. Lescanne, imposizione del Pallio dei centri destinati a questo scopo e a mons. A. Nkea, vescovo di Bamen- dovrà impegnarsi soprattutto ad of- da) allo stesso tempo. Forse un tratto frire prospettive di lavoro. Mi augu- nuovo dell’attività diplomatica della e anche tutta la regione intorno al ro che, attraverso un dialogo fra tut- Santa Sede, che raccoglie e realizza la Camerun conosce grandi instabili- te le parti coinvolte e l’applicazione sensibilità di Papa Francesco in me- tà). Anche in vista del nostro servi- rito. Come si declinano queste due zio di informazione, potrebbe dirci dimensioni nell’attività della Segre- quali sono le regioni del continente teria di Stato a servizio delle Chiese africano verso le quali c’è una par- Marzo 2021 – anno XLIV (75) locali e di interlocuzione con gli Stati? ticolare attenzione della Santa Sede Direttore responsabile: p. Lorenzo Prezzi Nelle visite all’estero dei Superio- e della Segreteria di Stato in questo Co-direttore: p. Antonio Dall’Osto ri della Segreteria di Stato si cerca momento (e per quali ragioni)? Redazione: sempre di coniugare la dimensio- La Santa Sede segue con atten- p. Enzo Brena, p. Marcello Matté, ne pastorale con quella diplomati- zione le vicende di tutti i Paesi del sr. Anna Maria Gellini, sr. Elsa Antoniazzi, ca. Quest’ultima, d’altronde, non è Continente africano, specialmen- Mario Chiaro aliena alla prima, perché, in fin dei te di quelli che si trovano in grave Direzione e redazione: Centro Editoriale Dehoniano conti, è un mezzo di cui la Santa Se- difficolta a motivo del terrorismo via Scipione Dal Ferro, 4 – 40138 Bologna de dispone, grazie alla sua sovrani- e della criminalità organizzata, Tel. 051 3941511 – Fax 051 3941399 tà, per proporre i valori del Vangelo oppure delle violenze etniche o e-mail: [email protected] nell’ambito internazionale. Vorrei politiche. Penso al Sahel (nord-est Abbonamenti: Tel. 051 3941255 – Fax 051 3941299 – sottolineare che, nei nostri rapporti della Nigeria, Burkina Faso, Mali e www.dehoniane.it bilaterali e multilaterali, disponiamo Niger), alla Somalia, alla regione e-mail: [email protected] di un valore aggiunto, che è quello di Cabo Delgado in Mozambico, Per la pubblicità sulla rivista contattare del contributo delle Chiese locali. Con al Tigray in Etiopia, al Sud Sudan Ufficio commerciale CED – EDB e-mail: [email protected] la capillarità della loro presenza, so- e alla Repubblica Centroafricana. Tel. 051 3941206 – Fax 051 3941299 no in grado di fornirci una moltepli- Inoltre, destano apprensione le Quota abbonamento 2021: cità di informazioni e di suggerimen- recenti crisi umanitarie nell’Afri- e Italia …………………………………………… 43,00 ti di grande importanza e utilità, che ca Sub-sahariana dovute ai cam- Europa ………………………………………… e66,50 Resto del mondo … …………………… e74,00 rappresentano soprattutto ciò che la biamenti climatici, alla carenza Una copia …………………………………… e5,00 e gente sente e desidera. Così possia- alimentare e alla diffusione del On-line … …………………………………… 33,00 mo farci voce di chi normalmente di Covid-19. Occorre tenere presente c.c.p. 264408 oppure bonifico bancario su voce ne ha poca o nessuna. che dietro a questi drammatici IBAN IT90A0200802485000001655997 intestato a: Centro Editoriale Dehoniano Per restare al Camerun: il dialogo eventi si celano anche grandi inte- Stampa: Tipografia Casma, Bologna con le Autorità dello Stato sulla si- ressi economici che danneggiano Reg. Trib. Bologna n. 3379 del 19-12-68 tuazione delle regioni anglofone è l’ambiente e ritardano lo sviluppo Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. – Sped. in A.P. stato arricchito dall’incontro avuto integrale delle popolazioni inte- D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Bologna” con la Conferenza Episcopale e dal- ressate. La Santa Sede ha a cuore Con approvazione ecclesiastica le conversazioni con l’Arcivescovo il rispetto della dignità umana, la di Bamenda, che conosce, perché le difesa della giustizia, la promozio- associato all’unione stampa periodica italiana condivide, le difficoltà del popolo ne della fraternita universale e il a lui affidato. Papa Francesco ci ha progresso materiale e spirituale L’editore è a disposizione degli aventi diritto aiutati molto in questo ascolto del- che non è stato possibile contattare, nonché per dei popoli. eventuali e involontarie inesattezze e/o omis- le Chiese locali. sioni nella citazione delle fonti iconografiche 4. La pandemia ha portato tutta riprodotte nella rivista. 3. In Africa attualmente sono la realtà della Chiesa, e della vita Questo numero è stato consegnato alle poste il 10-3 -2021 aperte molte “crisi” (dal conflitto nel quotidiana umana, a ripensarsi e Tigrayall situazione in Centrafrica, a immaginarsi in modo diverso in

2 • Testimoni 03/2021 ATTUALITÀ

FRAGMENTA Excursus quasi seri sui 25 anni di Vita Consecrata Il 25 marzo del 1996, Papa Giovanni Paolo II firmava sacrata sia tenuta in vita dal la Esortazione apostolica Vita consecrata. Ci sia per- suo Signore, per i tempi dif- messo partecipare alla commemorazione del venti- ficili, quando le fondamenta cinquesimo con alcuni excursus semiseri. del nostro mondo sono scos- Una Magna Carta per il nuovo millennio? Così è stata se, quando si avverte la cadu- presentata da alcuni entusiasti esperti. Ma nel frattem- cità del tutto, quando si guar- po stiamo entrando nell’epoca del digitale, che sta so- derà con meno supponenza a chi stituendo il cartaceo. L’avanzata del digitale è l’afferma- ha vissuto nell’attesa della Sua venuta, zione della rapidità dei cambiamenti, della funzionali- a chi ha posto la sua fiducia nel futuro di Dio, perché tà, dell’attualità. Ora, dato che il documento riflette una sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore? situazione segnata dalla turbolenta stagione del primo Una comunione trinitaria? Il riferimento trinitario è pre- post-concilio, stagione appartenente all’epoca cartacea, sente in ogni ambito del documento e tocca quindi an- è ovvio che, in alcuni punti, debba essere digitalizzata. che la comunità religiosa. E non solo, come avrebbe det- Una teologia troppo alta? Così alcuni commentato- to qualche bello spirito, per il fatto che le comunità si ri- ri che avevano presente la situazione delle nostre co- ducono spesso a tre persone…ma più seriamente, per- munità impegnate nei gravosi problemi terra terra ché la comunità religiosa radunata dal Padre al segui- della contrazione numerica, delle defezioni e degli to del Figlio, nella forza dello Spirito, può rivelare che la scandali. Ora il documento ha innalzato il livello teo- partecipazione alla comunione trinitaria può cambiare logico per rendere possibile una discesa o kenosis, ca- i rapporti umani, creando un nuovo tipo di solidarietà. pace di mettere mano al servizio cristiano, che non è Una simile affermazione può apparire un tentativo di possibile senza un alto livello di partenza. spiegare una cosa difficile con un’altra ancora più diffici- Non si può avere la forza e il coraggio di scendere a ser- le. Invece è il richiamo alla irrinunciabile dimensione te- vire umilmente se non si parte dall’alto, da molto in alto, ologale della vita consacrata, che fonda la fraternità co- da dove è partita la kenosis. Non si ha il senso dell’umiltà me dimensione che non può essere surrogata da nessun se non si circola nelle alte regioni del divino, dove si mi- pur necessario approccio umano. sura la reale consistenza di tutte le cose. Non si combatte Quale bellezza? Un tempo si diceva che il Signore sceglie- contro se stessi se non si alza il capo per guardare in alto. va per sé le ragazze più belle, per farle sue spose. Poi anda- Una identità troppo accentuata? Proprio in un mo- rono di moda le fotografie di graziose suorine. Oggi quan- mento in cui si riscopriva e si rivendicava la comune di- do si vuol presentare qualche cosa di belIo e convincen- gnità del cristiano, il documento sembrava accentuare te della vita consacrata si presenta il volto rugoso e l’esile la distinzione della vita consacrata dalle altre forme di corpo piegato di Madre Teresa di Calcutta, icona dell’amo- vita. E ciò non è piaciuto a molti. Ma distinzione non è re che si dona, che sa accogliere chi cerca aiuto, che mostra separazione e il “di più” attribuito alla vita consacrata il lato bello della vita a chi ne ha conosciuto solo le brut- è posto al servizio della testimonianza di ogni cristia- ture, che coltiva in sé la gioia, per poterla comunicare agli no, perché non dimentichi che ci sono parole piutto- altri, che ha una parola buona per ogni occasione. Che fa sto difficili di Gesù che esigono distacco, disponibilità dire: “che bella persona!” a rinunciare a qualche cosa di umanamente prezioso, Ma c’è anche il fatto che la vita religiosa oggi non si per essere suoi discepoli. La ripresentazione della for- presenta solo in bianco e nero, ma tutta colorata dai ma di vita di Cristo, pur nelle inadeguatezze di chi ten- volti dei diversi popoli che la ringiovaniscono e mani- de a conformarvisi, “è una memoria vivente del modo festano la bellezza policroma della Chiesa, circumda- di esistere e di agire di Gesù come Verbo incarnato” (VC ta varietate. 22). Tener viva la memoria del Salvatore, non solo con Che dire ancora? Cedo la parola al Sommo Poeta, che ri- le parole e con le opere, ma con la vita, in un momen- pete più di una volta che la vita religiosa è il luogo del be- to storico in cui il suo ricordo sembra eclissarsi, è un nessere spirituale: U’ ben si impingua se non si vaneggia. Il atto d’amore, di riconoscenza e di spirito missionario. documento è una guida anche a quella pinguedine (mo- Un segno illeggibile? Il documento ripropone la vita derata, dati i tempi dietetici che corrono), a quel benesse- consacrata nell’ordine dei segni. Ma anche se è vero re, che rende la vita bella e attraente, se non si vaneggia. che è difficile essere segno in questa società che con- Anche perché se si vaneggia, si danneggia, come si può sidera un optional ogni scelta di vita, la scelta di una leggere nelle cronache poco edificanti di tutti i tempi! vita come quella consacrata non può non far suscitare Pietà di noi Signore, perché non siamo migliori degli altri! almeno la domanda: chi glielo fa fare? Inoltre, date le incertezze dei tempi, chi può escludere che la vita con- PIERGIORDANO CABRA

Testimoni 03/2021 • 3 ATTUALITÀ

vista di una presenza reale ed effi- che ecclesiale, pur se sottoposto te” è sempre stato il contatto con cace in questo tornante della storia. alle restrizioni del caso. Io spero le comunità cristiane. Ricordo in Potrebbe condividere con noi i suoi che questa emergenza sanitaria, questo senso la visita in Iraq – dove pensieri in merito per ciò che con- per tanti versi drammatica, pos- speriamo il Santo Padre possa re- cerne il suo ministero di Segretario sa farci sperimentare il gusto e la carsi prossimamente – e il recente di Stato e per l’attività diplomatica gioia dell’incontro e quella frater- viaggio in Libano, dopo l’esplosione della Santa Sede? nità che Papa Francesco ci propone nel porto di Beirut. Si è trattato di La pandemia ha ovviamente ri- nell’Enciclica Fratelli tutti. manifestare la vicinanza e la solle- dotto l’esercizio dell’attività diplo- citudine del Papa a fedeli partico- matica. Si sono molto diradati gli 5. Non è la prima delle sue mis- larmente provati e sofferenti. Mi incontri, che ne sono un aspetto sioni nel mondo. Può ricordarne al- sono sentito un “privilegiato” nel fondamentale. In parte sono stati cune, indicarne le ragioni e caratte- compiere tali missioni, nel dire, più sostituiti dalle video-conferenze. È rizzarne il clima? con la presenza che con le parole, continuato invece lo studio dei va- Mi ricollego alla seconda do- che non erano soli, abbandonati, ri dossier, in genere con più tempo manda. Le missioni che ho compiu- ma ben presenti nel cuore della a disposizione. Questo viaggio in to erano in gran parte diplomatiche Chiesa universale e del suo Pastore. Camerun, tuttavia, dopo un an- e menziono con gratitudine l’acco- Alla fine è più quello che si riceve no di interruzione, mi ha fatto ri- glienza delle Autorità politiche e la che quello che si dà ed è un’espe- scoprire la bellezza e la necessità disponibilità a trattare le questioni rienza di Chiesa entusiasmante. del rapporto personale e diretto, bilaterali e globali, anche difficili. anche a livello diplomatico, oltre Ma l’aspetto forse più “gratifican- LORENZO PREZZI

LA CHIESA NEL MONDO

340 MILIONI I CRISTIANI OGGETTO DI VESSAZIONI E VIOLENZE Persecuzioni forma della fede Negli ultimi mesi una decina di rapporti e di studi convergono nella constatazione di una crescente pressione persecutoria. Sono 340 milioni di persone a rischio. Tra questi i più colpiti sono i cristiani. «Sono tanti, purtroppo, – ha affermato il Papa recentemente – più che nei primi tempi della Chiesa».

a pressione sui cristiani è coe- stensiva alla difficoltà rispetto a tutte le minoranze e segnala la Lriduzione degli spazi di libertà per tutti. Le persecuzioni contro i cri- stiani non sono più un allarme, sono una emergenza, un fenomeno cre- scente, che richiede attenzione e dà una figura propria alla testimonian- za cristiana di oggi. All’ del 26 dicembre papa Francesco diceva: «Oggi preghiamo per quanti soffro- no persecuzioni per il nome di Gesù. Sono tanti, purtroppo. Sono più che nei primi tempi della Chiesa». E il 27 aprile: «Esprimiamo a questi fratelli e sorelle la nostra vicinanza: siamo di Cristo che è la Chiesa». Sono sti- Negli ultimi mesi una decina un unico corpo, e questi cristiani so- mati in 340 milioni i cristiani sotto- di rapporti e di studi convergono no le membra sanguinanti del corpo posti a vessazioni e violenze. nella constatazione di una cre -

4 • Testimoni 03/2021 LA CHIESA NEL MONDO scente pressione persecutoria: Aiuto alla Chiesa che soffre, Pew Research Center, Civicus Monitor, Centro diritti umani (Corea), Vir- tual 2020 Ministerial to Advance Religious Freedom, Commissione americana sulla libertà religiosa, Open Doors, Fides, Governo della Repubblica federale tedesca, OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa), Amne- sty International.

340 milioni a rischio La pressione sui cristiani è co- estensiva alla difficoltà rispetto a tutte le minoranze e segnala la nizzata, la tradizione antireligiosa bunali che ha ritardato le sentenze riduzione degli spazi di libertà dell’ideologia comunista. Vi è chi (come in Pakistan e India); l’au- per tutti. Nel rapporto del Civicus identifica anche un quinto attore, mento della vigilanza dei governi Monitor (8 dicembre) si constata seppur con caratteristiche assai autoritari sulla partecipazione alle che «nel 2019, rispetto all’anno diverse: la cristianofobia dei paesi celebrazioni liturgiche (come in Ci- precedente, si sono raddoppiate occidentali, la declinazione laici- na); la crescita dello spazio di azio- le persone che vivono in paesi ove sta in funzione anti-cristiana. Nel ne di gruppi militanti, in particola- le libertà civili sono minacciate. 2019 mons. A. Camilleri, ex-sotto- re islamisti, verso i cristiani (come Quasi il 40% della popolazione segretario della Segreteria di Stato in Nigeria o in Mozambico). Qual- mondiale vive in paesi considerati vaticana ha denunciato «la cre- che difficoltà anche per le Chiese repressivi. Nel 2018 era il 19%. Per scente tendenza, persino nelle de- d’Occidente viene rilevata da mons. contrasto il 3% della popolazione mocrazie consolidate, a criminaliz- P. R. Gallagher in occasione del Vir- mondiale vive in paesi dove i di- zare o a penalizzare i capi religiosi tual 2020 Ministerial to Advance ritti fondamentali sono protetti e che presentano i principi base Religious Freedom (16 novembre): rispettati. L’anno prima era il 4%. della loro fede, specialmente quel- «Le autorità civili dovrebbero es- Su 196 paesi il rapporto ne classi- li che riguardano gli ambiti della sere consapevoli delle gravi conse- fica 24 come “bloccati”, 38 come vita, del matrimonio e della fami- guenze che i protocolli (legislativi) “repressivi” e 49 il cui spazio di glia». Nel rapporto dell’ufficio per i potrebbero creare per le comunità vita civile è “ostruito”. Solo in 43 diritti umani (ODIHR) dell’OSCE si religiose o di credo, che svolgono paesi lo spazio civile è considerato conteggiano in 7.000 gli incidenti un ruolo importante nell’affron- “aperto” e per 43 “ristretto”. Vi so- diretti contro persone e istituzioni tare la crisi non solo grazie al loro no intere popolazioni sottoposte e 577 episodi in odio contro i cri- sostegno attivo nel campo dell’as- alla repressione. Il rapporto del go- stiani e le istituzioni religiose. La sistenza sanitaria, ma anche al loro verno tedesco ricorda gli uiguri e i direttrice, Madeleine Enziberger supporto morale e ai loro messaggi buddisti in Cina e gli Yazidi in Iraq. annota: «Purtroppo, l’intolleranza di solidarietà e speranza». Si possono aggiungere i Rohingya con i suoi effetti marginalizzanti è In Bangladesh e in Somalia la in Myanmar, i popoli indigeni in un fenomeno che è anche una re- popolazione cristiana è stata ac- Amazzonia e molti altri. altà diffusa nella vita quotidiana cusata di essere responsabile della La forma della persecuzione può dei cristiani europei». trasmissione della pandemia. In essere violenta e devastante (“a India la sperequazione è visibile martello”) o piuttosto “a pressio- Covid e social negli aiuti umanitari da cui, spes- ne”, con un progressivo restringi- so, vengono esclusi i cristiani e le mento della libertà di fede. Vi so- Per il 2020 le variabili che segna- minoranze. Il documento del go- no tre motori attivi in molte parti no le persecuzioni o le pressioni sul- verno tedesco segnala: «In connes- del mondo: il tribalismo esclusivo, la fede cristiana sono state la pande- sione con le restrizioni emanate per il laicismo estremo, i poteri abu- mia del Covid-19, l’uso esteso dei so- la pandemia, sono state segnalate sivi. Gli attori maggiori delle per- cial sul web e le leggi anti-blasfemia. discriminazioni sulla base dell’ap- secuzioni nei due decenni scorsi Come sottolinea lo studio dell’A- partenenza religiosa in vari paesi» sono il fondamentalismo islamico iuto alla Chiesa che soffre (ACS) per limitare la libertà di parola, ali- e l’islamismo statuale, il radicali- (Libera i tuoi prigionieri) ci sono mentare l’antisemitismo o l’odio smo religioso di tipo nazionalista, tre fattori che hanno provocato un alle popolazioni indigene. l’assenza dell’autorità dello Stato peggioramento della situazione: la Nei gruppi sociali o nelle men- con la criminalità diffusa e orga- chiusura parziale o totale dei tri- talità diffuse agiscono in forma

Testimoni 03/2021 • 5 LA CHIESA NEL MONDO deleteria i social. La rete dei social paese perché volevano la mia mor- Oriente, a tutta l’Africa e ad alcuni ha un ruolo sempre maggiore nelle te… e tutto perché sono cristiana». paesi dell’America Latina. denunce contro atti o parole con- Per la Commissione america- Prima di accennare più este- siderate offensive per la religione na sulla libertà religiosa (USCIRF) samente a tre dei rapporti citati maggioritaria (islam in specie). sono 84 i paesi che hanno adotta- vanno ricordati due casi di partico- Alcune funzionalità dei telefonini to una legge punitiva per un sup- lare gravità: la Corea del Nord e gli o la divulgazione delle immagini posto oltraggio alla religione. Fra effetti della guerra in Siria e Iraq. decontestualizzate moltiplicano il questi, il Pakistan, l’Iran, l’Egitto e La Corea del Nord è da decenni al numero delle persone implicate. la Russia. L’antropologo Paul Rollier vertice delle denunce, ma le infor- In Indonesia è stata lanciata una commenta: «Alcuni pachistani che mazioni sono scarsissime per la piattaforma (Smart Pakem) che hanno ucciso i “bestemmiatori” so- chiusura ermetica di quello Stato permette di segnalare casi di ere- no oggi considerati come dei santi alla comunicazione internazionale. sia religiosa. Il rapporto del gover- da una gran parte della popolazio- Da quando si è installato il regime no tedesco insiste: «L’incitamento ne». La Mauritania punisce la bla- comunista nel 1948 le persecuzioni all’odio on-line sta producendo un sfemia con la morte. Il Marocco ha nel paese sono le più dure al mon- impatto devastante sulla libertà di raddoppiato le pene e le multe per do. Ogni attività religiosa è illegale. religione e di credo. È spesso lega- lo stesso reato. Quando i cristiani vengono ricono- to ad eventi specifici e intensifica Il rapporto del governo tedesco sciuti, sono catturati, torturati e in- conflitti di lunga data. In Myan- denuncia: «le leggi sulla blasfemia viati ai campi di lavoro dei prigio- mar l’incitamento all’odio contro i e contro le conversioni. In più di 70 nieri politici. Sarebbero da 50.000 a Rohingya sui social ha esasperato il paesi esistono leggi sulla blasfemia 70.000 i detenuti nei campi. Il 75% conflitto etnico». che violano i diritti umani. Servono muore per le violenze e le torture. a discriminare le minoranze religio- Un centro per i diritti dell’uomo di Blasfemia se e a limitare la libertà di espressio- sede a Seul ha potuto raccogliere ne. Anche il diritto alla conversione informazioni da 1.234 persone. Tro- Particolare rilevanza assume la è limitato in molti paesi. Il diritto di va conferma l’invio nei campi di legislazione anti-blasfemia. Asia passare da una religione all’altra o quanti sono coinvolti in attività re- Bibi, cristiana pachistana, salvata a nessuna religione è il cuore della ligiose. Le violenze anti-cristiane si fortunosamente dalla morte per libertà religiosa. Gli Stati devono sono intensificate dopo il 2014. Kim blasfemia, ha scritto nella prefazio- consentire alle persone di scegliere Jong-un ha chiesto di «arrestare le ne allo studio dell’ACS: «Sono stata liberamente la propria religione o persone che hanno contatti con il condannata a morte in Pakistan visione del mondo. I convertiti, in cristianesimo», chiedendo aiuto al- per un crimine che non ho com- particolare, soffrono di restrizioni la Cina per trovarle anche tra i fug- messo. Sono stata arrestata e messa statali e sociali e sono perseguitati gitivi nel paese vicino. È sorpren- in isolamento per evitare che la ta- in molti paesi. 99 stati hanno leggi dente che in questo clima siano in glia posta sulla mia testa spingesse che puniscono i gruppi religiosi che crescita le stime circa i possessori qualcuno ad uccidermi… Migliaia annunciano (proselitismo) la pro- di una Bibbia fra gli abitanti del pa- di estremisti hanno paralizzato il pria fede ad altri. La missione, tut- ese. Più nota la disastrosa situazio- tavia, fa parte della ne in Siria e in Iraq dopo le recenti libertà religiosa». guerre. In Siria, 14 milioni (la metà della popolazione) hanno dovuto Un classico Corea del Nord fuggire dalle proprie case e molti anche dal proprio paese, verso il Li- che non teme Crescenti limiti bano, la Turchia e, chi può, verso il alla libertà di fede si Nord America, l’Europa e l’Austra- ritrovano nei proces- lia. In Iraq se ne sono andati oltre confronti si formativi scolasti- mezzo milione di cristiani. ci, come anche in an- tiche prassi claniche Prigionieri come il sequestro di bambine e donne per Ai prigionieri di opinione reli- obbligarle a sposare giosa è dedicato lo studio dell’ACS uomini di altra fede. Libera i tuoi prigionieri. L’ingiusta C’è un allargamento detenzione è una delle forme pre- geografico inquie- valenti, durature e gravi di persecu- ANCHE IN APP tante relativamente zione. In quest’ambito si collocano LA BIBBIA DI GERUSALEMME EDB Testo CEI alle persecuzioni: i prigionieri di coscienza, quanti dai territori cinesi sono soggetti a detenzione arbi- al subcontinente in- traria, i condannati in un giudizio EDB diano, fino al Medio ingiusto o soggetti a condizioni

6 • Testimoni 03/2021 LA CHIESA NEL MONDO disumane, a torture e a pressioni ESERCIZI SPIRITUALI per la loro conversione. Fra i paesi PER RELIGIOSE E CONSACRATE colpiti vi sono l’Egitto, la Corea del n Nord, il Myanmar e l’Iran. Ma l’at- 6-13 apr: p. Renato Beretta, ofm “Gesù maestro insegna in parabole” tenzione è volta in particolare alla Sede: Villa Immacolata, Via per Nasca, Cina, all’Eritrea, alla Nigeria e al 5 – Ronchiano – 21010 Castelveccana Pakistan. Cito solo i casi maggiori (VA) tel. 0332.520132; e-mail: villaim- fra quelli ricordati. In Cina, il vesco- [email protected] vo (sotterraneo) di Baoding, James n 11-17 apr: p. Maurizio Cino, C.P. Su Zhimin, pur non essendo mai “Fatevi dunque imitatoti di Dio, stato condannato, è in carcere dal quali figli carissimi e camminate 1996. Le autorità si sono rifiutate di nella carità” (Ef 5,1-2) confermare alla sua famiglia se sia Sede: Casa di Esercizi dei Ss. Giovanni ancora vivo o meno. E questo nono- e Paolo, Piazza Ss. Giovanni e Paolo, 13 - 00184 Roma (RM); tel. 06.772711- stante l’Accordo con la Santa Sede 06.77271416; e-mail: vitoermete@ (2018 e 2020) per la nomina dei ve- libero.it scovi. In Eritrea il caso più grave è n 17-24 apr: don Angelo Cazzaniga quello del rimosso patriarca della di fondamentalisti islamici. I paesi “Sarete liberi davvero” (Gv 8,31-59) Chiesa eritrea, Abune Antonios. Ar- più colpiti sono Burkina Faso, Mali, Sede: Romitaggio Maria Bambina, Via restato nel 2004, sostituito nel 2007 Niger, Nigeria, Camerun, Congo e G. Andreani, 31 - 21030 Ghirla (VA) tel. e infine dichiarato scomunicato dai Mozambico. Sfuggono alle statisti- e fax 0332.716112; e-mail: rombambi- preti filogovernativi nel 2017. Per la che tanti cristiani la cui morte non [email protected] Nigeria si raccomanda il caso di Le- è stata segnalata, o quelli resi feriti n 18-24 apr: p. Gregorio Battaglia, ah Sharibu, l’unica delle studentes- o indeboliti (come i genitori delle carm “Dalla dispersione alla co- se (un centinaio) rapite da violenti ragazze sequestrate), o le vittime munione. In cammino con i Salmi islamisti di Boko Haram nel 2018 e a causa della sistematica discrimi- delle ascensioni” mai rilasciata per la sua persisten- nazione rispetto al vitto, all’acqua e Sede: Casa “Maris Stella”, Via Mon - te volontà di non cedere ad una alle cure mediche. torso, 1 - 60025 Loreto (AN); tel. 071.970232; cell. 333 8827790; e-mail: conversione forzata. Qualche mese [email protected] fa secondo alcune testimonianze I più colpiti avrebbe partorito, essendo stata co- n 19-27 apr: p. Lorenzo Gilardi, sj stretta a convertirsi e a sposare un Infine, l’Agenzia Fides ricorda i “La sequela di Cristo: una scuola di vicinanza umana e di discerni- comandante delle bande islamiche. missionari uccisi nel 2020. Sono 20: mento” Per il Pakistan la persona ricordata 8 sacerdoti, 1 religioso, 3 religiose, Sede: “Casa di Esercizi Sacro Costato”, è Maira Shambaz, 14 anni, rapita, 2 seminaristi e 6 laici. Il numero Via Alberto Vaccari, 9 - 00135 Roma stuprata, costretta a convertirsi e a maggiore è in America (8), Africa (RM); tel. 06.30815004 – 06.30813624; un matrimonio fittizio. Nonostante (7), Asia (3), Europa (2). Dal 2000 al e-mail: esercizispirituali@sacroco- stato.org tutte le prove portate dalla fami- 2020 sono stati uccisi nel mondo glia non è ancora ritornata a casa. 535 operatori pastorali, fra cui 5 ve- n 25 apr-1 mag: p. Francesco Guerra, Il rapporto annuale di Open Do- scovi. Molte delle vittime sono sta- C.P. “Il mistero pasquale in san Pa- ors testimonia la crescita delle per- te uccise durante tentativi di rapina olo apostolo” secuzioni anticristiane nel mon- o di furto, o sono state coinvolte in Sede: Casa di Esercizi dei Ss. Giovanni e Paolo, Piazza Ss. Giovanni e Paolo, do ricordando, in una lista di 50, i sparatorie o atti di violenza. Il rap- 13 - 00184 Roma (RM); tel. 06.772711- dieci paesi più pericolosi: Corea del porto ricorda anche i molti preti, 06.77271416; e-mail: vitoermete@li- Nord, Afghanistan, Somalia, Libia, operatori pastorali e vescovi morti bero.it a causa della pandemia. In Europa Pakistan, Eritrea, Yemen, Iran, Ni- n 30 apr-8 mag: p. Massimo Tozzo, sj geria, India, Iraq, Siria. 340 milioni sono più di 400. I casi italiani di e Suore del Cenacolo “Esercizi gui- i cristiani perseguitati. Gli uccisi morte violenta sono quelli di don dati personalmente” passano da 2.983 dell’anno scorso Roberto Malgesini, assassinato a Sede: Casa Nostra Signora del Cenaco- a 4.761. Cala il numero delle chiese Como il 15 settembre, e fr. Leonardo lo, Piazza G. Gozzano, 4 - 10132 Torino distrutte: da 9.488 a 4.488 (tenen- Grasso (Riposto, Catania), morto il 5 (TO); tel. 011.8195445; e-mail: casa.spi- [email protected] do conto che quelle distrutte sono novembre. ricostruite solo in minima parte). Dopo la drammatica stagione dei n 2-8 mag: p. Roberto Raschetti, Calano, seppur di poco, i detenuti. regimi dittatoriali del ‘900 che pro- CGS “E al mattino ecco la gioia” Quest’anno sono 4.277. Erano 4.811. vocarono circa un milione e mezzo (Sal 30,6) In 34 dei 50 paesi registrati la per- di martiri, il nostro secolo conferma Sede: Casa “Maris Stella”, Via Montorso, 1 - 60025 Loreto (AN); tel. 071.970232; secuzione è in crescita: soprattut- il cristianesimo come la religione cell. 333 8827790; e-mail: maris.stel- to Nigeria, Comore e Colombia. I più perseguitata del pianeta. [email protected] morti registrati sono soprattutto nel continente africano, per mano LORENZO PREZZI

Testimoni 03/2021 • 7 VITA DELLA CHIESA

LETTERA APOSTOLICA PATRIS CORDE SU S. GIUSEPPE Racconto silenzioso di una vita spesa per amore Papa Francesco presenta S. Giuseppe come un Padre amato, Padre nella tenerezza, Padre dell’obbedienza, Padre nell’accoglienza, Padre del coraggio creativo, Padre nell’ombra, come una persona che ha fatto della sua vita un servizio, non nella logica del sacrificio ma del dono di sé.

on la lettera apostolica “Patris corde” (con il cuore di padre) papa Francesco getta luce su Cs. Giuseppe facendone l’emblema delle persone che lavorando silen- ziosamente, lontano dai riflettori, stanno scrivendo gli avvenimenti decisivi della storia. Figure che, a pari di s. Giuseppe, il Papa defini- sce apparentemente nascoste o in seconda fila rispetto al palcosceni- co della storia, ma che invece sono figure che si fanno carico delle fra- gilità altrui curandone le ferite del corpo e dell’anima, con sguardi di tenerezza sulle persone, facendo avvertire nei loro sguardi la tene- Nelle seguenti riflessioni seguirò all’essere stato padre all’interno rezza propria, e di Dio. l’ordine della lettera stessa, met- della famiglia di Gesù, vale a dire Il Papa, parlando di s. Giuseppe, tendo in evidenza ciò che maggior- all’interno di quel modello che è ci rende consapevoli che le nostre mente interpella i consacrati, i quali, capace di generare quella comu- vite sono tessute e sostenute da come Giuseppe, hanno posto la loro nione che fa attenti al riconoscersi persone solitamente dimenticate, vita al servizio del disegno di Dio. dai volti e non dai ruoli e dalle ma- nascoste, e che da posizioni appa- schere; quel modello che orienta al- rentemente di seconda linea hanno Giuseppe «padre amato» la bellezza del vivere, a partire dal un protagonismo senza pari nella custodire la qualità dell’umano, in storia della salvezza attraverso ge- Paolo VI disse che la paternità tutta la sua ricchezza, sensibilità, sti che sanno dire agli “affaticati”, di Giuseppe si è espressa concre- impulso vitale, desiderio, emozioni. agli umiliati, ai senza voce: io so- tamente «nell’aver fatto della sua Per una vita familiare che as- no con te, amo la tua sofferenza, la vita un servizio», nella logica del somigli a quella della famiglia di tua solitudine, il tuo cercare la vita; dono di sé. Vale a dire che si diven- Gesù si richiede oggi una nuova for- amo le tue lacrime e la tua debolez- ta padri o madri non solo perché si ma di comunitarietà in cui il model- za: non c’è nulla di te che mi lasci mette al mondo un figlio, ma tutte lo formativo dei consacrati/e «non indifferente. Persone che come s. le volte che qualcuno si assume la può prescindere dal far interagire e Giuseppe sono vicine alla condizio- responsabilità della vita di un altro. dialogare tra loro le due componenti ne umana di ciascuno di noi. Questo è stato il suo ruolo nella essenziali d’un cammino di crescita: La “lettera apostolica”, dopo le storia della salvezza e per questo è la dimensione spirituale e umana».1 premesse che la motivano, conti- stato un padre sempre amato dal C’è dunque l’urgenza di frater- nua con il mettere in evidenza al- popolo cristiano, come dimostra il nità costruite sul paradigma rela- cuni tratti che caratterizzarono la fatto che nel mondo gli sono dedica- zionale della famiglia con parole persona di Giuseppe, per aver fatto te numerosissime chiese, e che mol- e comportamenti tipici degli am- della sua vita un servizio, non nel- ti Istituti religiosi, e gruppi ecclesiali bienti familiari, amicali, empatici, la logica del sacrificio ma del dono si sono ispirati alla sua spiritualità. piuttosto che quelli modellati in di sé, ponendosi così al servizio Il riconoscimento di s. Giuseppe profili sacro-formali oppure azien- dell’intero disegno salvifico. quale padre dei cristiani, è dovuto dali, tenendo conto inoltre che per

8 • Testimoni 03/2021 VITA DELLA CHIESA le generazioni più giovani, se la co- di comunicazione e di umanizza- na, perché sono integrati nella vita.6 munità vuole essere famiglia non zione, è la tenerezza, e nel nostro Oggi poi in cui la gente – dice an- può riproporre quel modello in cui caso quella tenerezza di Dio che cora il Papa – «ha bisogno che noi è norma «la dipendenza come va- Gesù ha visto in Giuseppe. testimoniamo la misericordia»7, l’in- lore indiscutibile e sacralizzato»2; Il rischio di un discorso sulla te- contro con l’altro non può essere in- questo non è il modello di fami- nerezza è di confinarla unicamente tellettuale o astratto, ma per arrivare glia delle nuove generazioni, per le nell’orizzonte dei sentimenti e del- ad essere un contatto con la carne e quali c’è stato il passaggio ad una le parole, e delle emozioni passeg- la sua sofferenza, deve avere i tratti famiglia fondata sulla relazione e gere. Invece è un discorso forte. della tenerezza: è questa la maniera su patti di reciprocità. Il Papa con il dire che Dio è tene- migliore per toccare ciò che è fragile Allora mai come oggi la vita re- rezza è andato oltre alla immediata in noi e negli altri. L’efficacia di que- ligiosa è pungolata a essere nuo- suggestione e percezione del termi- sto sta nell’essere disarmante, nel va con il trovare nuove forme che ne, facendoci capire che la tenerez- non imporsi, ma nel saper attendere abbiano la capacità di sollecitare za nella sua gratuità, contiene una con fermezza e con fiducia; nel non nell’altro le sorgenti della comu- rivelazione del volto di Dio. 4 bloccare con atteggiamenti di supe- nione a cui si arriva abilitandosi Dunque noi non siamo soltanto riorità, ma nell’andare incontro. alle relazioni che nascono dall’in- i nostri ragionamenti, la nostra vo- È questo il Dio che Gesù ci comu- crociare sguardi, preoccupazioni, lontà, il nostro saper-fare, perché c’è nica: un Dio pieno di compassione, desideri, riflessioni; inoltre forme in noi un «io» più profondo che tutte vicinanza, solidarietà, conforto, e in cui «tutte le volte che ci troviamo le religioni hanno sempre chiamato lo fa stando in mezzo alla gente e nella condizione di esercitare la pa- “cuore”. Il ritorno a questo è il grande insegnando una sensibilità e un ternità, ci si ricordi che non è mai un percorso che porta a forzare l’aurora modo di essere e di sentire ricco di esercizio di possesso, ma segno che del futuro. Infatti il cuore è la sede compassione quale atto di amore rinvia a una paternità più alta». delle continue nascite, il tempio del incondizionato fatto di attenzione, Dunque la VC, per esserci nel fu- silenzio, il luogo ove si decide chi ha ascolto, perdono, guarigione, inco- turo non ha che la scelta di ritorna- la precedenza sul trono della nostra raggiamento, fiducia, superamento re a prendere sul serio il rivoluzio- vita. Allora non bastano le ricette in- dei pregiudizi. nario ordinamento di vita fraterna tellettuali; c’è bisogno di chi e di qual- Per la nostra vita ci può allora proposta da Cristo, secondo cui, nel cosa che sappia far vibrare il cuore. essere di conforto il pensare che gruppo dei discepoli la relazione Papa Francesco con il dire che Dio «l’ostacolo alla testimonianza non tra essi rifiuta in maniera catego- è «abbraccio»,5 ha inteso dire che è dato dall’essere peccatori, ma dal rica qualunque forma di superiori- perché una relazione sia vera, sono non sentirsi davvero appassiona- tà, escludendo così nella vita della di aiuto pure gli affetti, che non si ti e vitali nell’incontro con l’altro, comunità ogni somiglianza, in ma- possono togliere dalla persona uma- nell’essere privi di tenerezza». niera radicale, con il sistema di po- tere e di sottomissione in uso nella società, in fedeltà al tuttora disat- teso mandato di Gesù: «tra voi non sia così». In questo è riposto il futu- ro delle nuove forme discepolari. In una intervista concessa a p. Spadaro, il Papa raccontò una sua esperienza di paternità: «Ho visto che è stata ripresa dai giornali la telefonata che ho fatto a un ragaz- zo che mi aveva scritto. […] Per me questo è stato un atto di fecondità. Mi sono reso conto che quel ragazzo ha riconosciuto in me un padre; […] e il padre non può dire “me ne infi- schio”. Questa fecondità mi fa tanto bene. [...] Diversamente si è scapolo- ni o zitelle vale a dire incapaci di fe- condità, incapaci di dare vita perché non si è né padri né madri». 3

Padre nella tenerezza Nella lettera «Patris Corde» è det- to che l’atteggiamento privilegiato

Testimoni 03/2021 • 9 VITA DELLA CHIESA

Padre dell’obbedienza L’ob-audire «era una reciproca nar- in Giuseppe, è la mistica della re- razione con Dio, di ciò che si vedeva, sponsabilità, senza la quale non c’è In Giuseppe, l’obbedienza la si udiva, e capiva, piuttosto che una etica. Responsabilità che chiama in trova espressa nel suo domandar- sottomissione della volontà».11 causa la libertà, non quella chiusa si: «cosa mi chiede il Signore? Che Nella vita consacrata, allora, in se stessa, ma «in relazione», che cosa vuole ottenere con quello che professare questo voto significa per essere tale deve evitare l’unila- mi chiede? E in quale modo deside- proclamare la propria responsa- teralità dell’«ascolto». Conseguen- ra che io agisca?».8 Domande che bilità nei confronti della storia e temente all’interno di un insieme nascono dal sapere, nella fede, che delle persone con le quali si condi- di persone che tendono a discer- la vita è sempre nelle mani di quel vide un carisma, per cui il consa- nere la volontà di Dio, il servizio Dio che sa ciò che è meglio per noi. crato deve avere lo sguardo lungo dell’autorità si connoterà, a diffe- Giuseppe ci insegna che avere e continuare a guardare più in là, renza delle forme direttive di tipo fede in Dio, comprende pure il cre- per intravvedere il passo successi- manageriale, per l’essere un servi- dere che egli può operare anche vo.12 Perciò l’obbedienza, dev’essere zio che si fonda sull’attenzione alla attraverso le nostre paure, le nostre accompagnata dall’inquietudine libertà dell’altro. fragilità, la nostra debolezza. E ci profonda della ricerca:13 ecco per- insegna che in mezzo alle tempeste ché non può essere cieca. «Proba- Padre nell’accoglienza della vita, non dobbiamo temere di bilmente fu la successiva gerar- lasciare a Dio il timone della nostra chizzazione dei rapporti che portò Penso non sia azzardato pensa- barca come fecero, con i loro «sì», a vivere l’obbedienza non come un re che dagli atteggiamenti di Giu- Maria e Giuseppe «quando si resero dialogo ma come un formale lega- seppe, Gesù abbia anche preso lo conto che non tutto di Dio è decifra- me tra le persone.14 spunto per le parabole, ad esempio, bile attraverso gli insegnamenti che A s. Giuseppe Dio ha rivelato i del figlio prodigo e del samaritano, in Israele venivano impartiti lungo suoi disegni tramite i «sogni» che le quali evidenziano che il concetto tutto l’arco della vita». nella Bibbia venivano considerati di accoglienza comporta irrinun- In s. Giuseppe l’obbedienza si po- come uno dei mezzi con i quali Dio ciabilmente il concetto dell’«avere se tra ascolto e visione.9 Dire «obbe- manifestava la sua volontà; oggi i cuore», espresso nei gesti di ascolto, dienza» (da ob-audire), è affermare suoi disegni Dio li manifesta tra- di pazienza, di dono, di pace. Dun- la capacità-dovere di «ascoltare» mite i «segni dei tempi» che non que un modello di spiritualità che umilmente tutti e anche tutto. C’è centrano con il sonno ma con la si faccia disposizione d’animo a un testo di Isaia (50,4-5) che riflette vigilanza. percepire dall’interno le inquietu- questa intuizione: «ogni mattina il Da quanto detto emerge che la dini dell’uomo. Signore fa attento il mio orecchio mistica dell’obbedienza non è la Tutto ciò viene a dire in partico- perché io ascolti come discepolo».10 mistica della sudditanza, ma, come lare ai consacrati e consacrate che

10 • Testimoni 03/2021 VITA DELLA CHIESA non è possibile incontrare gli altri Dio, che comportavano decisioni cosa che allarga gli orizzonti e li unicamente per un utile, parziale difficili, ai fini di cura della sua rende più umani, non fermandosi servizio, ma solo con l’investire la famiglia: difenderla, custodirla e alle possibili lamentele, ma piutto- vita nel vivere la vicinanza, nel se- accompagnarla. sto a rendersi conto di quanta fidu- dersi accanto per aiutarlo a diven- S. Giuseppe lo si riscontra ancora cia in Dio lui avesse bisogno. tare ciò che uno è in verità, unica coraggiosamente creativo, quando, Nel suo silenzio hanno trovato strada verso la felicità. ad esempio, giungendo profugo a spazio e significato i momenti di Si tratta quindi di chiederci che Betlemme e non trovando un allog- solitudine, la lacerazione interiore, cosa significhi oggi, essere e opera- gio dove Maria potesse partorire, la preghiera, la decisione di prose- re da consacrati/e partendo dal fat- sistema una stalla e la riassetta, af- guire nel cammino, affidandosi al to che al cuore della consacrazione finché diventi quanto più possibile Signore, ma anche il sogno di nuo- non si pongono – non dovrebbero un luogo accogliente per il figlio di ve strade attraverso cui il futuro po- porsi – innanzitutto dei servizi, ma Dio che viene nel mondo (Lc 2,6-7). tesse introdursi nella storia. un incontro, ricco di stupore e di fa- Ed ancora quando per difendere il Ho sotto gli occhi ciò che scris- scino con Cristo, che invita a essere bambino, nel cuore della notte, or- se un mio confratello e compagno e fare, in qualche misura, ciò che ganizza l’impegnativa fuga in Egit- di studi, p. Ettore Cunial – la cui lui ha fatto. Diversamente c’è il ri- to (Mt 2,13-14). causa di canonizzazione è inizia- schio che la Chiesa si abitui, un po’ Non ci vuole molta immagina- ta qualche mese fa16 – il quale in per volta, all’assenza della vita re- zione per colmare il silenzio del una meditazione ai confratelli, ligiosa, perché se certi “servizi” che Vangelo a questo proposito: cer- riflettendo su san Giuseppe, ebbe fino a oggi ci hanno visti impegna- tamente Giuseppe, Maria e Gesù modo di parlare del ruolo del silen- ti sono proposti quali «carismi», avranno inoltre dovuto mangiare, zio in questi termini: «Il più delle allora sono i «carismi» a non veni- trovare oltre all’alloggio anche un volte noi scegliamo il silenzio per re sentiti essenziali. Con questo si lavoro; fare del nuovo ambiente il non mentire, per non far conosce- intende dire che gli ambienti dei proprio ambiente. re i fatti nostri, per mettere pace, religiosi dovrebbero oggi proporsi All’inizio di ogni vicenda, il Van- [...] ma non era mai capitato prima quale spazio per scelte dove l’in- gelo annota che Giuseppe si alza, di s. Giuseppe, che uno operasse contro, prima o al di là del bisogno prende con sé Gesù e Maria, i te- una scelta di vita, progettata sugli cui rispondere (didattico, assisten- sori più preziosi che lui avesse, e aspetti positivi del silenzio». ziale, culturale ecc.), avvenga con il fa ciò che Dio gli ordinava (Mt 1,24; È proprio questo ciò di cui oggi volto delle persone. Servono allora 2,14.21).In effetti Gesù si era fatto ha bisogno la vita religiosa per po- luoghi che rispondano alla ricerca bisognoso di Giuseppe come padre, ter essere ricercata nel futuro. e all’inquietudine che accompa- non solo per essere difeso e aver gnano la vita, specie dei giovani. salva la vita, ma anche per impara- RINO COZZA Quando questo non avviene, re il valore, la dignità e la gioia di «può accadere – è detto nella istru- ciò che significa mangiare il pane 1. Per vino nuovo otri nuovi n.14 zione “Scrutate” - che col tempo le frutto del proprio lavoro. Pertanto 2. L.Pinkus - Consacrazione e Servizio n 6/2003 esigenze sociali convertano le rispo- se Dio si è fidato di Giuseppe nel pag. 48ss ste evangeliche in risposte misurate compito di cura nei confronti di 3. S.Marta, Intervista di p.Spadaro a papa Fran- cesco, 19 agosto 2014 sull’efficienza e la razionalità «da Gesù e di Maria, possiamo anche 4. E.Ronchi – M.Marcolini, Una fede nuda, ed impresa», finendo con il perdere noi fidarci della sua custodia. Romena, Pratovecchio (AR) 2014, 19. l’autorevolezza, l’audacia carisma- L’aver qui messo in luce il corag- 5. Omelia di papa Francesco all’Eucarestia nel- la basilica Lateranense il 07.04. 2013. tica e la parresia evangelica, perché gio creativo di Giuseppe porta a 6. J.Braz de Aviz, Dalle periferie del mondo al attratta da luci estranee alla sua renderci conto quanto oggi proprio Vaticano, Città Nuova, Roma 2014, p. 117. identità».15 di questo la vita religiosa sia man- 7. Francesco, Evangelii nuntiandi, Ancora, Mila- cante, specie in prospettiva di pro- no 2013, n.37. 8. Espressioni tolte da un’omelia di p.Ettore Padre del coraggio getti d’avvenire. Cunial. creativo 9. A.Potente e G.Gòmez, Non è tempo di trat- Padre nell’ombra tare con Dio affari di poco conto, Romena, La prima espressione di corag- Pratovecchio, 2006,103. 10. Ib. p.102. gio in Giuseppe, è stata quella di Infine nel Vangelo, la persona- 11. A.Potente, È vita ed è religiosa, Paoline, Mila- non essere mai stato un uomo pas- lità di Giuseppe appare connotata no 2015,146. sivamente rassegnato, ma di aver da un eloquente atteggiamento 12. A.Potente e G. Gòmez, Non è tempo di trat- saputo affrontare a occhi aperti tare con Dio affari di poco conto, Romena, riflessivo e silenzioso. Un silenzio Pratovecchio, 2006,.p.104. ciò che di volta in volta gli stava che non era vuoto, ma spazio ricco 13. A.Potente e G.Gòmez, Non è tempo di tratta- capitando, anteponendo sempre d’anima, al fine di un ininterrotto re con Dio affari di poco conto, p.104. la fiducia nella Provvidenza, senza ascoltare dentro di sé Dio e gli altri. 14. Id.146. 15. Congregazione per gli Istituti di vita consa- cercare scorciatoie, ma assumen- Nel suo silenzio trovava certamen- crata e le Società di vita apostolica, Scrutate, do in prima persona il coraggio di te posto anche la sofferenza, che ed Vaticana 2014, 78. accogliere con fiducia i progetti di era tanta, trasformandola in qual- 16. 8 ottobre 2020.

Testimoni 03/2021 • 11 LA CHIESA NEL MONDO

LA CHIESA NELLE FILIPPINE Cinque secoli dall’arrivo del cristianesimo La Chiesa delle Filippine celebra quest’anno, 2021, i 500 anni dall’arrivo del cristianesimo nella sua terra. Sarà l’occasione per ringraziare il Signore del grande dono della fede ricevuto, ma anche per guardare avanti con rinnovato slancio e cogliere con fiducia le nuove sfide che oggi si pongono.

ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8). Infatti, come afferma il logo del- la Conferenza episcopale cattolica delle Filippine (CBCP) per l’evento del 2021: “abbiamo tutti rice- vuto per donare”. Questa è una sfida sia per cele- brare la fede cristiana sia per essere fortemente motivati ad andare a con- dividere questo prezioso dono con gli altri. La presente presenta- zione si svolgerà metten- do in risalto dieci doni che il cristianesimo ha portato nelle Filippine; anzi, si potrebbe dire di el 2021 la Chiesa nelle Filip- Onnipotente per il grande dono del- più di più. Saranno forniti alcuni pine celebra mezzo millen- la fede cristiana. Nella provvidenza brevi dati storici per contestualizza- nio di cristianesimo. Le sta- di Dio, la fede cristiana è giunta alle re i doni. Tuttavia, cosa ancora più Ntistiche nel 2020 indicano che la nostre sponde, vi ha messo radici e importante, apprezzare questi doni popolazione filippina ha raggiunto ha portato molto frutto tra la sua speciali oggi richiede un impegno a quasi 110 milioni. Le Filippine sono gente “. Il vescovo Pablo os- riconoscere che tutti sono chiamati la terza Chiesa locale più grande del serva che il fulcro della celebrazione a sviluppare ulteriormente i doni e mondo (dopo il Brasile e il Messico). del 2021 è “non il colonialismo ma trasmetterli ad altri. Degli oltre 120 milioni di cattolici la fede cristiana” che i primi filip- asiatici, più del 60% sono filippini. pini “hanno accolto come un dono, Dono della fede cristiana Questi fatti significativi invitano a anche se da persone che non erano un’analisi più approfondita della necessariamente motivate dal più Dopo l’introduzione del cristia- multiforme Chiesa filippina. Qual- genuino dei motivi”. nesimo da parte di Ferdinando Ma- cuno potrebbe chiedere: perché Inoltre, questo evento non è con- gellano nel marzo 1521, nel 1565 fu celebrare questo evento? Mons. siderato come solo un “guardare avviato un programma di evange- Broderick Pabillo spiega: “Questo è indietro al passato”; è anche come lizzazione sistematico e organizzato davvero qualcosa da celebrare, per- un momento per esprimere profon- dagli Agostiniani che accompagna- ché in 500 anni la fede cristiana nel da gratitudine e guardare al futu- rono la spedizione di Legazpi. Furo- Paese non solo è sopravvissuta, ma ro. Il dono della fede ricevuto deve no seguiti dai Francescani (1578), dai ha esercitato un forte influsso sulla essere approfondito, sviluppato e Gesuiti (1581), dai Domenicani (1587) cultura e il carattere della nazione, condiviso con gli altri attraverso e dagli Agostiniani Recolletti (1606) e continua ad essere forte…. La cele- la missione. Il consiglio di Gesù ai sia dalla Spagna che dal Messico. brazione del 2021 sarà caratterizzata suoi discepoli dovrà essere la no- Manila divenne sede vescovile nel da un grande ringraziamento a Dio stra guida: “Gratuitamente avete 1579 e arcivescovile nel 1595.

12 • Testimoni 03/2021 LA CHIESA NEL MONDO

I primi missionari spesso cerca- vano di proteggere i nativi dagli abusi; avevano un energico leader in fra Domingo de Salazar, OP, il primo vescovo delle Filippine. La Chiesa filippina del XVI secolo si schierò sicuramente, e non lo fece con i ricchi e potenti, ma con colo- ro che erano oppressi e vittime di ingiustizia. Lo storico della Chie- sa John Schumacher osserva: “Gli scettici hanno spesso messo in dubbio la realtà della rapida con- versione dei filippini del XVI seco- lo. Se si desidera la risposta, essa si può trovare proprio qui nel fatto che la Chiesa nel suo insieme si schierò dalla parte dei poveri e de- gli oppressi, sia che gli oppressori fossero spagnoli o capi filippini “. Promuovere sia la fede che la giu- stizia rimane un compito perenne di ogni Chiesa locale.

Istruzione e servizi sociali della Vergine Maria (RVM). Nume- (1872); oggi sono considerati eroi rose istituzioni educative e centri di nazionali. Storicamente, il lento Questi compiti costituirono azione sociale gestiti dalla Chiesa sviluppo del clero locale costituì quasi esclusivamente la preoccu- continuano a svolgere un ruolo im- un serio limite; così, la partenza pazione della Chiesa durante l’in- portante nella vita filippina. di un’ampia percentuale del cle- tero periodo della dominazione ro spagnolo dopo il trasferimento spagnola. Prima della fine del XVI Sviluppo del clero locale della sovranità dalla Spagna agli secolo Manila aveva tre ospedali, Stati Uniti (1898) lasciò vacanti uno per gli spagnoli, un altro per i Il cattolicesimo aveva messo ra- oltre 700 parrocchie. Oggi il clero nativi e un terzo per i cinesi. I pri- dici stabili nelle Filippine come re- diocesano e religioso filippino ge- mi furono gestiti dai francescani, ligione del popolo nel diciottesimo stisce efficacemente la Chiesa. Una il terzo dai domenicani. Nel 1595 secolo, se non prima. Tuttavia, una nota storica interessante è quella i gesuiti aprirono una scuola se- grave debolezza fu il ritardato svi- dei quarantanove vescovi delle Fi- condaria per ragazzi spagnoli che luppo del clero nativo. Apparente- lippine che hanno partecipato al in seguito si trasformò nell’Uni- mente, solo alla fine del XVII secolo Concilio Vaticano II (1962-1965), un versità di San Ignacio e vi aveva furono ordinati nativi filippini. I ve- buon terzo erano vescovi missiona- annesso il collegio residenziale di scovi furono sempre più desiderosi ri espatriati; oggi tutti i vescovi del San José, fondato nel 1601 e oggi di disporre di un clero diocesano Paese sono filippini. Seminario di San José. completamente sotto la loro giuri- L’anno 1611 vide l’inizio dell’Uni- sdizione. L’arcivescovo Sancho de Presenza missionaria versità domenicana di San Tomma- Santa Justa y Rufina di Manila (1767- so, che continua ancor oggi come 1787) ordinò dei nativi anche quando che continua un esuberante centro educativo. Nel mancavano delle necessarie qualità La vita normale della Chiesa cat- 1640 i Domenicani assunsero anche e di formazione; i risultati furono tolica ha sofferto in maniera disa- la direzione del Collegio di San Juan disastrosi. Qualche miglioramento strosa negli anni successivi al 1898; de Letrán, avviato circa un decennio nella formazione e un aumento del- dal 1898 al 1903 il numero totale dei prima da un laico zelante dell’edu- le vocazioni avvenne dopo l’arrivo frati diminuì di oltre il 75%, da 1.013 cazione degli orfani. Diverse comu- dei Vincenziani (1862), che presero a 246. Questa grave carenza di sa- nità religiose femminili si stabili- in carica i seminari diocesani. cerdoti e religiosi fu in parte com- rono a Manila; spesso intrapresero Tra i leader sacerdoti attivi e pensata da nuove congregazioni l’educazione delle ragazze. Tra que- portavoce sociali ci furono i padri missionarie non spagnole di donne ste congregazioni femminili, me- Gómez, Burgos e Zamora (GOM- e uomini provenienti dall’ Europa, rita una menzione speciale quella BURZA), che furono giustiziati dal Australia e America. Per esempio, iniziata da Ignacia del Espírito San- governo per presunta complicità in durante la “seconda ondata” di per- to, una meticcia cinese, nel 1684 e un ammutinamento delle truppe sonale missionario (1905-1941), le oggi conosciuta come le Religiose di guarnigione indigene a Cavite società missionarie maschili che ri-

Testimoni 03/2021 • 13 LA CHIESA NEL MONDO sposero ai bisogni urgenti furono: i missionarie nelle Filippine, spesso furono stimate a 250 milioni di pesos Redentoristi irlandesi (1905), i Mis- lavorando in collaborazione con le (125 milioni di dollari USA). Sacerdoti, sionari Mill Hill (1906), i Scheut-CI- società appena menzionate. fratelli, suore e donne e uomini cat- CM (1907), i Missionari del Sacro tolici impegnati mostrarono grande Cuore e della Società del Verbo Divi- La guerra fede ed eroismo durante la guerra; no (1908), i Fratelli dl Lasalle (1911), molti subirono il carcere. gli Oblati di S. Giuseppe (1915), i e i servizi ecclesiastici Le origini di quella che oggi è Missionari di Maryknoll [uomi- Le forze giapponesi invasero le conosciuta come la Conferenza ni e donne] (1926), i Missionari di Filippine nel dicembre 1941. Le forze episcopale cattolica delle Filippine San Colombano (1929), la Società alleate del generale MacArthur tor- (CBCP) possono essere fatte risalire San Paolo (1935), la Società-PIME narono nel 1944, ma aspri combat- al febbraio 1945 quando il delegato del Quebec (1937) e gli Oblati-OMI timenti continuarono fino alla resa apostolico William Piani, anche se (1939). La maggior parte di queste giapponese nell’agosto 1945. La guer- la guerra era ancora in corso, no- società ha oggi personale nel paese. ra inflisse gravi danni; 257 sacerdoti minò John Hurley, SJ, incaricato È importante notare che molte reli- e religiosi persero la vita e le perdite dei soccorsi e creò la Catholic Wel- giose impegnate sono giunte come in beni e attrezzature ecclesiastiche fare Organization (CWO). Il periodo

Laudato si’

utto l’universo materiale è un linguaggio dell’amo- aver sofferto fatica e privazione potremo dare il frutto che il re di Dio…tutto è carezza di Dio”.1 Signore si aspetta da noi come da ogni pianta, da ogni cre- “TChi frequenta l’Eremo sa che il primo appuntamento atura. L’olio ci insegna a voler essere pei nostri fratelli luce, della giornata è all’aperto, su un breve sentiero che dal alimento, conforto, medicina. Un esempio di sincerità, di or- chiostro porta ad un crocifisso di legno: lo chiamiamo Via dine, di coraggio ... è una luce. Un piccolo dono, un servizio di Pace, e si percorre in fila, recitando in mezzo alla natura reso volentieri, una gioia insomma procurata a qualcuno il Benedicite (o Cantico dei tre fanciulli), estratto dal libro accresce la sua vita, proprio come accresce vita l’alimento. del Profeta Daniele. È un invito alle creature tutte a lodare Una buona parola detta a chi è nell’ira calma come la goc- il proprio Creatore. Il Benedicite è utilizzato ampiamen- cia d’olio che fa smettere di stridere l’ordigno arrugginito”. te nella liturgia delle Ore, in molte comunità cristiane; “La gioia mi fa pensare all’olivo. Non c’è pianta così tormen- la particolarità è per noi recitarlo all’aperto, come inizio tata, ha le radici nel sasso; non si sa di che vive. Poi lo strito- di ogni giorno, avendo sotto gli occhi le creature di cui si lamento dell’oliva e finalmente l’olio, la gioia.” parla. All’Eremo, a volte, lo si sostituisce con il Salmo 148 È un aiuto sostare in silenzio, in comunione e in con- o con il Cantico delle Creature. templazione, con la Creazione e le creature. La Natura è Anche la preghiera della sera, il Lucernarium, quando velo, rimando perenne alle cose dello Spirito, e visione possibile si svolge sul prato davanti alla chiesina, che con- velata di Gesù stesso. Scrive Sorella Maria: sideriamo come una cattedrale naturale, e guardando in “Vedere Cristo. È l’anelito più bruciante del cuore. Oh direzione del tramonto. Spesso si conclude salutando il Gesù! Il tuo volto ch’io venero nascosto sotto le specie del sole che si abbassa, con le parole del Cantico di Francesco. Pane, fa’ che un giorno, rimosso il velo, possa contemplare “Dio ha scritto un libro stupendo, ‘le cui lettere sono la liberamente in cielo. Questa visione di Gesù […] io la ricerco moltitudine di creature presenti nell’universo’… la natura di continuo, la ricercherò fino all’estremo […]. La cerco sotto il è una continua sorgente di meraviglia e di reverenza”.2 velo del Pane, in memoria sua. La cerco sotto il velo del Van- Diceva sorella Maria, l’iniziatrice della Comunità dell’E- gelo, ove raggi di luce rapiscono l’anima fuori della prigione... remo di Campello: “La sorella deve camminare ogni giorno La cerco sotto il velo dell’Innocenza, nei pargoli. Sotto il velo all’aperto, per quanto possibile, verso la campagna, ricercan- della Passione, nei patimenti e nell’abnegazione dei fratelli. do la comunione con Dio e con le creature, le quali sempre ci La cerco sotto il velo della Natura Madre: il grano, la vite, gli danno lezione e dolcezza”. Per Sorella Maria l’amore per il olivi, il monte, il mare, i gigli, gli uccelli, l’agnello, la pietra, il creato è alimentato dai testi biblici, dai Salmi, dai testi di San legno, le spine: ogni creatura è come segnata dall’impronta Francesco. La natura è curata e amata con passione, anche se sua ... rivela quasi un raggio della sua bellezza invisibile”. all’Eremo talvolta è dura e inospitale. Il freddo dell’inverno La Natura ed il silenzio dispongono l’anima anche a ri- e l’aridità dell’estate non sono sempre facili da vivere. Ter- trovare se stessa. remoti, temporali e incendi... Ma gli elementi della natura Sorella Maria citava spesso San Bernardo: “troverai nei sono anche fonte di perenne insegnamento, da cui Maria e boschi qualcosa che non avrai trovato nei libri”; è scritto su la Comunità delle Sorelle attingono copiosamente. una delle tavolette appese agli alberi dell’Eremo, e si rac- Più volte ritorna come elemento simbolico, l’olivo, di comanda insistentemente alle Sorelle, ma anche alle per- cui l’Eremo è circondato: sone più legate all’Eremo e agli amici, di passare almeno “L’olivo ci insegna a contentarci di poco, a non aver pau- 20 minuti al giorno in Madre Natura, camminando o con- ra di quello che costa o sembra far male, perché solo dopo templando il creato, per trovarvi nutrimento per l’anima.

14 • Testimoni 03/2021 LA CHIESA NEL MONDO

1945-1965 nella vita della Chiesa lo- legge marziale nel 1972 e impose una Questo periodo costituì un mo- cale nelle Filippine è caratterizza- forma di “autoritarismo costituzio- mento di prova e di crescita per la to da una ripresa piuttosto rapida nale”. Il periodo della legge marziale Chiesa locale. Le posizioni profeti- dalle devastazioni della guerra, da pose nuovi e impegnativi problemi che furono spesso contrastate da un sistema scolastico notevolmen- alla Chiesa e alla nazione. Tra gli abusi militari, incarcerazione e tor- te allargato ai livelli superiori, dal effetti più perniciosi dell’era di Mar- tura e persino espulsione dei mis- coinvolgimento dei cattolici (laici, cos durata due decenni (1965-1986) sionari stranieri. La Chiesa assunse suore, clero) nell’azione sociale, e ci furono l’aumento della militariz- una posizione di “collaborazione da una crescente filipinizzazione zazione, l’insurrezione, l’assenza di critica”, cooperando con il regime delle strutture della Chiesa. procedure giuridiche, la distruzione nei programmi benefici per la sem- dei processi democratici, il declino plice popolazione, criticando nello Azione della Chiesa sotto economico e una paura generalizza- stesso tempo le azioni del governo ta. Il risultato finale, nelle parole di giudicate dannose. Un’importante il governo autoritario uno scienziato sociale filippino, fu di lettera pastorale CBCP del 1977, The Ferdinand E. Marcos, primo pre- collocare il paese “sull’orlo tremolan- Bond of Love in Proclaiming the Go- sidente eletto nel 1965, proclamò la te di un vulcano sociale”. od News, (Il vincolo dell’amore nel-

Stando in Madre Natura “l’essere umano impara a rico- gli animali) e di preghiera e non sono disgiunti dall’amore noscere se stesso in relazione alle altre creature”.3 (accoglienza, ascolto, amicizia e sostegno) e dalla preghiera “Vorrei che ognuno di noi si abituasse a tenerezza verso per gli uomini e le donne di questo mondo, nessuno escluso. ogni creatura, e a renderle servizio. Per esempio: passiamo La nostra settimana all’Eremo è scandita dalla preghie- nel bosco, nella via di pace...ecco un alberello che ha bisogno ra di intercessione, che è il nostro modo privilegiato di di sostegno. Ecco un ramoscello secco, che si deve togliere dai prenderci cura degli altri: ricordiamo per nome volti e si- giovani pini. L’alberello patisce se non gli si toglie il secco. [...] tuazioni, persone vicine e lontane, malati, anziani, poveri L’ammirazione e il rispetto ai fiori! Come vorrei ne fossimo tut- e fragili, prigionieri, pellegrini, defunti, famiglie, amici e te penetrate! Quante volte vi ho raccomandato sobrietà nel contrari, le Chiese e i credenti di ogni fede, i cercatori di coglierli. Lasciamoli vivere all’aperto, e a gioia dei nostri occhi luce, di pace, di bene, i perplessi … portando davanti al contemplanti! [...] Il riserbo, la cura di non offendere la vita, del Signore le doglie, le fatiche e le gioie del mondo, anche di contentarci di poco!”. E la contemplazione di Madre Natura si Madre Natura. Nell’intercessione facciamo nostro “tanto unisce alla contemplazione delle sorelle e dei fratelli:“Ristoro il grido della terra quanto il grido dei poveri”.6 è il vedervi al lavoro, silenziose, coraggiose, (...) è anche il solo In questo tempo in cui, più che mai, “tutta insieme la passarvi accanto, il contemplare un momento i vostri visi ama- creazione geme e soffre le doglie del parto” (Rm 8,22), ti, ch’io trovo così belli, il dire o sentirmi dire:« la pace con te»”. come credenti sentiamo imprescindibile il debito della Papa Francesco scrive: “Non può essere autentico un preghiera e dell’amore. sentimento di intima unione con gli esseri della natura, se nello stesso tempo nel cuore non c’è tenerezza, com- SORELLA DANIELA MARIA passione e preoccupazione per gli esseri umani... tutto Comunità Sorelle Eremo Francescano Campello è collegato”4 e “poiché tutte le creature sono connesse tra loro, di ognuna deve essere riconosciuto il valore con 1. Lett. Enc. Laudato si’, 84 affetto e ammirazione, e tutti noi esseri creati abbiamo 2. Ls, 85 5 3. Ls, 85 bisogno gli uni degli altri”. 4. Ls, 91 L’attenzione, la cura e l’amore per Madre Natura sono 5. Ls, 42 fatti di concretezza (lavoro della terra, cura del bosco e de- 6. Ls, 49

Testimoni 03/2021 • 15 LA CHIESA NEL MONDO

(1977). Il cardinale Sin instaurò il San Lorenzo Mission Institute (1987), il cui obiettivo è servire i cinesi. A parte questi gruppi recenti fondati nell’epoca del Vaticano II, tutte le principali società religiose e congregazioni di uomini e donne continuano a inviare alcuni loro membri filippini a servire la mis- sione all’estero. Si deve notare che un’importante pietra miliare del- la missione della Chiesa locale fu raggiunta nel Secondo Consiglio Plenario delle Filippine (PCP-II) du- rato un mese del 1991; esso diede una spinta profonda e impresse un impulso a una “rinnovata evange- lizzazione integrale”.

Attuazione del Vaticano II La visione del Concilio Vaticano II ha messo radici nella Chiesa fi- lippina. La presenza di forti comu- la proclamazione della Buona No- attiva promosso da gruppi legati nità cristiane di base (BEC) fornisce vella) ha cercato di enunciare una alla Chiesa». Tuttavia, le questioni strutture di base per la crescita spi- visione chiara e olistica per guidare basilari riguardanti la ricchezza e il rituale, catechetica, ministeriale e la missione di evangelizzazione in- potere che hanno afflitto la nazio- sociale. Importanti forze sono pre- tegrale della Chiesa. ne per generazioni sono rimaste. senti in questa visione di Chiesa: Le parole cardine di questa lettera Molti filippini si trovarono ancora l’approccio induttivo ed esperien- pastorale del 1977 restano rilevanti fuori dalla corrente principale del- ziale della teologia; il suo insegna- anche oggi: “Questa è evangelizza- la vita sociale, politica ed economi- mento sociale inculturato; la sua zione: l’annuncio, soprattutto, della ca nazionale. spiritualità dello sviluppo umano; salvezza dal peccato; la liberazione Corazon C. Aquino fu la presi- la sua rinnovata ecclesiologia e da tutto ciò che opprime l’uomo; lo dente filippina dal 1986 al 1992. missiologia; il suo servizio concreto sviluppo dell’uomo in tutte le sue Il suo principale contributo fu il a molti filippini che affrontano di- dimensioni, personale e comunita- ripristino di un governo a caratte- versi mali sociali disumanizzanti; il ria; e, in definitiva, il rinnovamen- re democratico. Problemi difficili suo impegno nelle questioni sociali to della società in tutti i suoi strati furono affrontati da Aquino; essa in modo non partigiano, ma attivo; attraverso l’interazione delle e con tuttavia, guidò il popolo filippino i suoi sforzi per promuovere e prati- la concreta vita totale dell’uomo…. a elezioni libere e imparziali nel care approcci non violenti alle crisi questo è il nostro compito. questa è maggio 1992 e al trasferimento socio-politiche; il suo impegno a la nostra missione ” (parole eviden- ordinato dei poteri al presidente creare strutture di partecipazione ziate nel testo originale). Fidel Ramos (1992-1998). Aquino, nella Chiesa e nella società. “un’icona di integrità”, è morta il 1° Anche la Chiesa locale ha i suoi Ripristino agosto 2009. recenti testimoni e martiri (per ci- della democrazia tarne solo alcuni): il sacerdote dio- L’emergere dei missionari cesano Malaybalay Neri Satur (14 È istruttiva un’analisi della sto- filippini ottobre 1991), il vescovo Benjamin ria della “rivoluzione incruenta” de Jesus, OMI (4 febbraio 1997), pa- del febbraio 1986 e del ruolo svol- Un segno preciso di una Chiesa dre Rhoel Gallardo, CMF (3 maggio, to dalla gente della Chiesa e dal vivace locale è la sua portata mis- 2000), Padre Benjamin Inocencio, cardinale Sin. Il rovesciamento del sionaria. Verso la metà del 2000 i OMI (28 dicembre 2000) e Schola- regime di Marcos fu «una vittoria missionari cattolici filippini conta- stic “Ritchie” Fernando, SJ (17 otto- dei valori morali sulla pura forza vano 1.329 donne e 206 uomini di bre 1996). Diversi missionari stra- fisica su cui egli aveva fatto affida- 69 congregazioni religiose operanti nieri, specialmente quelli operanti mento». Mise in risalto la determi- in circa 80 paesi. I vescovi cattolici a Mindanao, sono stati assassinati nazione della gente a non spargere stabilirono la Mission Society of the o espulsi negli ultimi decenni. La sangue filippino. La rivoluzione fu (1965). Maryknoll fondò Chiesa filippina gioisce dei suoi un «movimento di non violenza la Philippine Catholic Lay Mission due santi canonizzati,

16 • Testimoni 03/2021 LA CHIESA NEL MONDO

ESERCIZI SPIRITUALI e , entrambi marti- anime. Ha affermato appassio- PER SACERDOTI, RELIGIOSI ri e missionari stranieri (Giappone natamente: “I poveri sono al cen- DIACONI e Guam). tro del Vangelo, sono al cuore del n Vangelo; se togliamo i poveri dal 3-11 mag: p. Massimo Marelli, sj “Seguire Cristo” Vangelo, non possiamo compren- L’emergere di una Sede: “Casa di Esercizi Sacro Costato”, autentica Chiesa locale dere l’intero messaggio di Gesù Via Alberto Vaccari, 9 - 00135 Roma Cristo”. La parte più emozionante (RM); tel. 06.30815004 – 06.30813624; Si può realmente affermare che della visita del Papa è stata a Ta - e-mail: esercizispirituali@sacrocosta- negli ultimi cinque secoli si è svi- cloban, la città più colpita dal tifo- to.org luppata nelle Filippine un’autenti- ne del 2013. n 10-14 mag: mons. Giovanni Tonuc- ca Chiesa locale; senza dubbio que- Ringraziando papa Francesco ci “Emmaus” sto è un meraviglioso dono dello per la sua visita pastorale, il cardi- Sede: Casa “Maris Stella”, Via Montor- Spirito Santo! Questa comunità di nale Tagle, cogliendo i sentimenti so, 1 - 60025 Loreto (AN); tel. 071.970232; della gente e l’impegno missiona- cell. 333 8827790; e-mail: maris.stella@ fede locale rispecchia la visione padriventurini.it promossa dalla Federazione del- rio, ha affermato: “Ogni filippino le Conferenze episcopali dell’Asia vuole venire con te - non a Roma n 17-25 mag: p. Giovanni Ladiana, sj (FABC), la quale afferma che “la – ma nelle periferie, nelle barac- “Come avevamo udito così abbia- chiesa locale è una chiesa incarna- che, nelle celle delle prigioni, negli mo visto” (Sal 48,8) Ma chi ascolto per vedere? ta in un popolo, una chiesa indige- ospedali, nel mondo della politica, Sede: “Casa di Esercizi Sacro Costato”, na e inculturata. Questo significa della finanza, delle arti, delle scien- Via Alberto Vaccari, 9 - 00135 Roma in concreto una chiesa in dialogo ze, della cultura, dell’istruzione e (RM); tel. 06.30815004 – 06.30813624; continuo, umile e amorevole con delle comunicazioni sociali. An- e-mail: esercizispirituali@sacrocosta- le tradizioni viventi, le culture, le dremo in questi mondi per portare to.org religioni – in breve, con tutte le la luce di Gesù, Gesù che è il centro n 23-29 mag: dom Matteo Ferrari, realtà vitali della gente in mezzo della sua visita pastorale e la pietra osb cam “I Salmi delle salite e la vi- alle quali ha affondato profonda- angolare della Chiesa”. ta spirituale” mente le sue radici e la cui storia e Sede: Casa Gesù Maestro, Via S.Rocco, vita svolge volentieri il suo ruolo” JAMES H. KROEGER 2 - 36030 Centrale di Zugliano (VI); tel. e fax 0445.362256; e-mail: centrale@ (FABC I: 12). piediscepole.it La sfida della FABC di impegnarsi James H. Kroeger, MM, ha ser- n in un “triplo dialogo” con la gente vito la missione in Asia (Filippine 28 mag-4 giu: p. Giovanni Petrillo, ofm ed equipe “Meditava continua- del luogo, le loro culture e le loro re- e Bangladesh) dal 1970, lavorando nelle parrocchie e servendo prin- mente le parole del Signore e non ligioni come un percorso verificato cipalmente nell’apostolato educa- perdeva mai di vista le sue opere” per costruire un’autentica Chiesa (S.Francesco) tivo-formativo di seminaristi, ca- locale ha guidato la leadership della techisti e leader laici. Attualmente Sede: Convento S. Francesco, Loc. Chiesa in questa era del Vaticano II. Monteluco, 21 - 06049 Spoleto (PG); insegna cristologia, ecclesiologia, Questo “approccio di incarnazione tel.0743.40711; e-mail: conventomon- missiologia e “teologia asiatica” [email protected] si è dimostrato efficace nel conte- alla Loyola School of Theology, all’i- sto filippino; esso deve continuare n 31 mag-4 giu: p. Giovanni Mario Ti- stituto pastorale dell’Asia orientale rante, CGS “Misericordia io voglio” a guidare tutte le iniziative di evan- e al centro catechetico Mother of Sede: Casa “Maris Stella”, Via Montor- gelizzazione nei prossimi decenni Life a Metro Manila. Ha scritto dif- e anche secoli. La Chiesa filippina so, 1 - 60025 Loreto (AN); tel. 071.970232; fusamente sulla teologia asiatica cell. 333 8827790; e-mail: maris.stel- cerca costantemente di ascoltare (FABC) e filippina, sulla missione, [email protected] “ciò che lo Spirito dice alle Chiese” sul dialogo interreligioso e sul Con- (Ap 2: 7, 11, 17, 29; 3: 6, 13, 22). n 1-9 giu: p. Francesco Citarda, sj cilio Vaticano II. I suoi libri recen- “Conoscerete la verità e la verità vi ti comprendono: Go, Teach, Make farà liberi” (Gv 8,32) Verità e libertà Conclusione Disciples (CBCP-ECM e PMS-Phil- nella mia vita ippines), Exploring the Priesthood Sede: “Casa di Esercizi Sacro Costato”, Senza dubbio, l’evento locale with Francis (ST PAULS - Ma- Via Alberto Vaccari, 9 - 00135 Roma più significativo degli ultimi anni nila); Telling the San Jose Story: (RM); tel. 06.30815004 – 06.30813624; è stata la visita pastorale del 15-19 e-mail: esercizispirituali@sacrocosta- Historical Perspectives (San Jose to.org gennaio 2015 di papa Francesco; Seminary Alumni Association - egli ha detto alla folla che quando Manila); Becoming Missionary Dis- n 20-25 giu: mons. Luciano Monari ha visto in televisione gli effetti ciples (PMS - Manila); A Vatican II “Esercizi spirituali” devastanti del tifone del 2013, ha Journey: Fifty Milestones e Walk- Sede: Eremo SS. Pietro e Paolo - 25040 deciso di venire a confortare i suoi Bienno (BS); tel. 0364.40081; e-mail: ing in the Light of Faith (ST PAULS [email protected] fratelli e sorelle. Affettuosamente - Manila); e The Gift of Mission (Or- soprannominato dalle grandi fol- bis Books - Maryknoll, New York). le Lolo Kiko (Nonno Francis), ha Può essere contattato a: jhkroeger@ conquistato i loro cuori e le loro gmail.com

Testimoni 03/2021 • 17 VITA DEGLI ISTITUTI

A 800 ANNI DALLA STESURA La “Regola non bollata” di Francesco d’Assisi tra sinodalità e leadership «Dopo che il Signore mi dette dei fratelli, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo. E io la feci scrivere con poche parole e con semplicità, e il signor papa me la confermò»

ontrariamente a quanto si rivelò che dovevo vivere secondo chi sia il reale artefice della regola crede, Francesco d’Assisi era la forma del santo Vangelo. E io minoritica. A questo proposito un alfabetizzato, ossia sapeva la feci scrivere con poche parole e altro frate, Giordano da Giano, nel- Cleggere e scrivere, ed è rimasta una con semplicità, e il signor papa me la sua Cronaca riferendosi all’As- raccolta di suoi scritti tra cui anche la confermò». Giacomo da Vitry in sisiate afferma: «Vedendo poi che tre autografi sebbene non fosse un una lettera inviata del 1216 inve- frate Cesario era esperto in Sacra acculturato. Tra queste composi- ce scrive riguardo alla fraternità Scrittura, affidò a lui il compito di zioni vi è pure una regola databile minoritica: «Gli uomini di questa ornare con parole del Vangelo la al 1221 circa che però non è stata “religione” con notevole vantaggio Regola che egli stesso aveva conce- confermata mediante un docu- convengono una volta l’anno nel pito con semplici parole. Ed egli lo mento papale, cosa che avverrà in- luogo stabilito per rallegrarsi nel fece». Mediante un’analisi attenta vece per una redazione successiva Signore e mangiare insieme. Qui, del testo poi vi si scorgono diver- confermata da papa Onorio III nel avvalendosi del consiglio di perso- si strati redazionali con differenti 1223 con la bolla Solet annuere. La ne esperte, formulano e promulga- apporti: ecco amplificazioni per redazione precedente risulta mol- no le loro leggi sante e confermate rispondere a nuove esigenze, inse- to interessante perché testimonia dal signor papa». Tali convocazioni rimenti negativi volti a estirpare il modo con cui la fraternità evan- annuali sono nientemeno che i ca- abusi, testi legislativi provenienti gelica ha vissuto i suoi primi passi pitoli in cui i frati confrontano la dal papa stesso e così via. Pertanto a cominciare dal 1208 circa fino a forma di vita evangelica con la re- si può dire che realmente la regola divenire nel giro di un ventennio altà vissuta facendo vere e proprie minoritica è frutto di una riflessio- l’ordine dei frati Minori. verifiche del vissuto e traendone ne condivisa. Frate Francesco stesso nel Testa- delle norme comportamentali. Tuttavia davanti a ciò Francesco mento, composto nel 1226 pochi Se Francesco d’Assisi a distanza d’Assisi non sta né come spettato- mesi prima di morire, ricordan- di un ventennio dai fatti si attribu- re e neppure quale fratello tra fra- do la fine del primo decennio del isce la composizione di tale forma telli o primus inter pares. A questo Duecento afferma: «E dopo che il di vita, il vescovo Giacomo usa il proposito è emblematico quanto Signore mi dette dei fratelli, nes- plurale ponendo come autore l’in- narrato dalla Compilazione d’Assisi suno mi mostrava che cosa doves- tera fraternità; davanti a tali diver- in un racconto a cui è riconosciuto si fare, ma lo stesso Altissimo mi se attribuzioni sorge la domanda un alto grado di veridicità stori-

18 • Testimoni 03/2021 VITA DEGLI ISTITUTI

Silenzio, solitudine. La vita spirituale in tempo di pandemia

itorna alla memoria l’esperienza del lock-down che ha chiuso nella propria abitazione molte persone, ha fat- Rto vivere tempi di solitudine, ha costretto, come figli di Adamo, a sperimentare un modello esemplare di che cosa comporta il limite della creatura umana. Vorremmo vive- re con pluralità di rapporti, con libere decisioni sul dove andare; intendiamo scegliere noi con chi costruire lega- mi di amicizia, e invece siamo costretti a tenere chiusa la porta di casa, a centellinare gli incontri, a vivere con una certa apprensione ogni dialogo faccia a faccia, mascheri- na davanti a mascherina… La pandemia, che in certo senso ha imposto il silenzio alla scienza che non sapeva capire del tutto come trattare il virus, ci ha confinato in casa, e per alcuni di noi questo fatto è stato difficile da vivere. Nel silenzio, nella solitudi- ne si aprono facilmente le oscurità nel nostro cuore: ma- di prestare attenzione ai sentimenti, alle fantasie e ai linconia, memorie che per lo più riguardano quei fatti del giudizi che si sono depositati nel nostro animo, e che, se nostro passato che ci riportano a rendere presenti scon- sono in noi troppo insistenti, diventano quasi a nostra fitte o mancanze. Ci è stata data insomma l’occasione per insaputa, un groviglio interiore; avvertiamo allora che le riconoscere l’importanza di coltivare in noi l’esercizio del- emozioni ci fanno sorgere nel cuore un clima inadatto e la attenzione alla nostra vita dello spirito, e di imparare persino contrario non solo alla preghiera e al dialogo con come vivere la contemplazione. il Signore, ma anche alla serenità del nostro spirito. Esemplare, in questo senso, è stata le preghiera solita- Nella storia della spiritualità cristiana vi è l’esperienza ria e silenziosa di papa Francesco, in una Piazza S. Pietro espressa dai monaci d’oriente, che insistono sull’eserci- vuota e bagnata dalla pioggia, quando in Italia era arriva- zio della preghiera continua; essa è possibile solo se si to il picco di morti con quasi mille decessi al giorno. Nel- custodisce il cuore, si filtrano le ingerenze della immagi- la solitudine, nel silenzio, nella novità della sfida, il Papa nazione, si vincono le paure della solitudine e degli ab- indicava una via: la contemplazione delle grandi opere di bandoni. Il punto centrale, sempre ritrovato, della nostra Dio: la croce del Figlio di Dio, la presenza di Maria. attenzione è l’implorazione della misericordia di Gesù. Fa parte del patrimonio della pietà cristiana, l’essere at- Che è dimensione presente nel profondo dell’anima, e va tenti al futuro di ciascuno di noi, e della storia del mondo. richiamata alla memoria. Nel silenzio e nella solitudine che mettono in discussione Alla luce della pietà che il Signore ha avuto per noi, la nostra fede, sono ancora più luminose le parole di Pietro desideriamo che Gesù occupi il cuore, sia il punto di rife- nella sua prima lettera: Sia benedetto Dio e Padre del Signo- rimento dell’orante, divenga motivo di preghiera, talora re nostro Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha con l’aiuto di formule, ma sempre con la volontà di stare rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, semplicemente sotto lo sguardo di Dio. Possono aiutare per una speranza viva, per un’eredità che non si corrompe, ad assumere questo atteggiamento, il guardare alle tante non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per figure bibliche che la storia del Popolo di Dio ci illustra. voi, che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, Abramo che, con la sua gente e i suoi animali, esce da Ur in vista della salvezza che sta per essere rivelata nell’ultimo dei Caldei. Supera l’immaginario confine del paese di cui tempo. Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete esse- conosce la lingua e i costumi, per avanzare nel deserto, re, per un po’ di tempo, afflitti da varie prove. (I Pietro 1,4-6) sapendo che Dio gli ha parlato e ha promesso di bene- Lo sguardo sulla verità della nostra vita, che si proietta dirlo. Elia che incontra il Signore in un silenzioso soffio di nel futuro della vita nostra, che non ha fine, può essere vento, dopo aver camminato a lungo nel deserto, e aver la modalità con cui vivere l’obbedienza a quel ricorrente sperimentato la solitudine per la sconfitta della sua stra- invito, nella predicazione del Maestro, al “vigilare”. La vi- tegia di violenza. gilanza cristiana significa il rimanere, nel pensiero, nella La vigilanza del cuore è dolce, tonificante, capace di memoria, nella preghiera, sotto il segno del primato di rasserenarci; è necessario impegnarci a viverla, chieden- Dio nella nostra vita. Questa scelta aiuta a rinnovare ogni dola umilmente al Signore, ritornando all’esercizio della giorno, e in particolare nel momento della solitudine, la memoria che ci rende presente il modo di agire di Gesù, persuasione che l’offerta di Dio a ciascuno di noi, è la pro- raccontando a noi stessi quanto il Creatore continuamen- posta di luce nuova su di noi, di gioia e di pace. te compie «rinnovando la faccia della terra» (salmo 102). La vigilanza interiore possiamo descriverla come cu- stodia del cuore: la solitudine e il silenzio consentono GIOVANNI GIUDICI

Testimoni 03/2021 • 19 VITA DEGLI ISTITUTI ca: «Mentre il beato Francesco era al capitolo generale, che si tenne a Santa Maria della Porziuncola, quello che fu detto capitolo delle stuoie e a cui intervennero cin- quemila fratelli, molti di questi, sapienti e istruiti, dissero al cardi- nale Ugolino, il futuro Gregorio IX, presente al capitolo, che persua- desse il beato Francesco a seguire i consigli dei frati dotti e a lasciarsi qualche volta guidare da loro. Fa- cevano riferimento alle regole di san Benedetto, sant’Agostino e san Bernardo, che prescrivono questa e quest’altra norma al fine di con- durre una vita religiosa ben ordi- nata. Il beato Francesco allora, udi- ta l’esortazione del cardinale su ta- le argomento, lo prese per mano e lo condusse davanti all’assemblea po quali ad esempio la costruzione nale in La sinodalità nella vita e nel- capitolare, e così parlò ai frati: “Fra- di abitazioni e chiese per i frati. la missione della Chiesa, pubblicato telli, fratelli miei, Dio mi ha chia- Proprio queste nuove norme as- nel marzo 2018 dopo aver ricevuto mato per la via dell’umiltà e mi ha senti nella Regola ma presenti nel il parere favorevole di papa France- mostrato la via della semplicità. Testamento spinsero i frati nel 1230, sco, riprende il suddetto paragrafo Non voglio quindi che mi nominia- ossia solo quattro anni dopo la mor- del precedente documento, seguito te altre regole, né quella di sant’A- te di colui che nel frattempo era stato dalla precisazione: «Questo assioma gostino, né quella di san Bernardo canonizzato nel 1228, a mandare una non va inteso nel senso del concilia- o di san Benedetto. Il Signore mi ha delegazione di alcuni frati accultura- rismo a livello ecclesiologico né del detto che questo egli voleva: che io ti dal Papa per chiedere se dovessero parlamentarismo a livello politico. fossi nel mondo un ‘‘novello paz- o no osservare il Testamento. Grego- Aiuta piuttosto a pensare ed eserci- zo’’: e il Signore non vuole condur- rio IX, pontefice dal 1227, rispose ne- tare la sinodalità nel seno della co- ci per altra via che quella di questa gativamente perché san Francesco munione ecclesiale». scienza!». Lo stesso atteggiamento «non poteva, senza il consenso dei Francesco d’Assisi aveva rece- autoritario di difesa lo si riscontra frati e principalmente dei ministri, pito tale prassi che nel linguaggio anche nella seconda parte del Te- perché riguardava tutti, obbligare»; odierno è definita sinodale? Da una stamento in cui, pur riconoscendo si intravvede nel responso papale la parte sì visto che nel Testamento che ormai vi è una regola con tanto citazione del testo Quod omnes tan- afferma la superiorità della Rego- di approvazione pontificia del 1223, git, ab omnibus tractari et approbari la: «E non dicano i frati: “Questa è dà delle norme precise inerenti a debet coniato pochi decenni prima. un’altra Regola”, perché questa è nuove domande sorte nel frattem- Proprio questo principio è richia- un ricordo, un’ammonizione, un’e- mato dalla Commissione Teologica sortazione e il mio testamento, che Internazionale nel documento Il io, frate Francesco piccolino, faccio Paolo Cugini sensus fidei nella vita della Chiesa a voi, fratelli miei benedetti, affin- pubblicato nel 2014: «La pratica di ché osserviamo più cattolicamente consultare i fedeli non è nuova nel- la Regola che abbiamo promesso Chiesa la vita della Chiesa. Nella Chiesa del al Signore. E il ministro generale Medioevo si utilizzava un principio e tutti gli altri ministri e custodi popolo del diritto romano: Quod omnes tan- siano tenuti, per obbedienza, a non git, ab omibus tractari et approbari aggiungere e a non togliere niente di Dio debet (ciò che riguarda tutti deve da queste parole. E sempre abbiano essere trattato e approvato da tutti). con sè questo scritto accanto alla Dall’esperienza brasiliana alla Nei tre campi della vita della Chiesa Regola. E in tutti i capitoli che fan- proposta di papa Francesco (fede, sacramenti, governo), “la tra- no, quando leggono la Regola, leg- dizione univa a una struttura gerar- gano anche queste parole». Ma nel pp. 392 - € 36,00 chica un regime concreto di associa- frattempo no perché nel desiderio zione e di accordo”, e si riteneva che di salvaguardare la scelta di vita fosse “una prassi apostolica” o “una evangelica dà ordini ben precisi: dehoniane.it tradizione apostolica”».Sempre la «Comando fermamente per obbe- Commissione Teologica Internazio- dienza a tutti i frati […] E a tutti i

20 • Testimoni 03/2021 VITA DEGLI ISTITUTI

miei frati, chierici e laici, comando do neppure nell’Ordine minoritico. prima età moderna, in Ius Canonicum. Revista fermamente, per obbedienza». Una maggiore dimensione sinoda- semestral del InstitutoMartín de Azpilicueta de la Facultad de Derecho Canónico de la Universi- La contraddizione tra tali affer- le si può riscontrare in Chiara d’As- dad de Navarra, 53 (2013), 101-127. mazioni è palese e per diversi stu- sisi e nella sua posterità, ossia la 7. Commissione Teologica Internazionale, Il diosi rimane un punto interrogati- storia delle clarisse. sensus fidei nella vita della Chiesa, 122, Città del Vaticano 2014. vo insoluto nella comprensione del 8. Commissione Teologica Internazionale, La pensiero dell’Assisiate; qualcuno PIETRO MESSA, OFM sinodalità nella vita e nella missione della invece, come Paolo Martinelli, ha Pontificia Università Antonianum Chiesa, 65 Città del Vaticano 2018. 9. Francesco d’Assisi, Testamento, 34-37: FF suggerito di vedere in ciò un esem- 127-129. pio di quanto Romano Guardini de- 1. Francesco d’Assisi, Testamento, 14-15, in Fonti 10. Francesco d’Assisi, Testamento, 25,38: FF scrive nel suo studio L’opposizione Francescane. Nuova edizione, Padova 2004, 123,130. 11. Cfr.P. Messa, Francesco profeta. La costru- polare. Filosofia del concreto viven- n. 166 (da ora in poi abbreviato con FF) 2. Giacomo da Vitry, Lettera scritta nell’ottobre zione di un carisma, Roma 2020 in cui è il- te. Sì, opposizione tra desiderio di 1216, 11: FF 2288. lustrata la cosiddetta “difesa estatica” per essere fratello tra fratelli ma anche 3. Giordano da Giano, Cronaca, 15: FF 2338. cui si afferma la validità di una determinata affermazione perentoria di aver 4. Compilazione di Assisi, 18: FF 1564. scelta appellandosi a una manifestazione 5. Gregorio ix, Quo elongati, 3: FF 2731. soprannaturale. ricevuto per rivelazione divina la 6. Cfr. Y. Congar,«Quod omnes tangit, ab omnibus 12. Cfr. P. Messa,Quod omnes tangit, ab omnibus forma di vita del santo Vangelo a tractari et approbari debet», in Revue histori- tractari et approbari debet. Esempi di “sino- cui sono chiamati tutti i frati; una que de droit français et étranger, 36 (1958), 210- dalità” nella storia francescana, in In dialogo. 259; O. Condorelli, «Quod omnes tangit, debet Metodo scientifico e stile di vita, a cura di L. opposizione mai risolta in frate ab omnibus approbari». Note sull’origine e Bianchi - R. Di Muro, Dehoniane, Bologna Francesco ma in un certo qual mo- sull’utilizzazione del principio tra medioevo e 2019, pp. 269-277.

PASTORALE

NEL VII CENTENARIO DELLA MORTE La salita di Dante e il volo di Ulisse Nel VII centenario della sua morte, avvenuta a Ravenna nella notte del 13 settembre 1321, sembra doveroso parlare di questo grande personaggio, che ha segnato la nostra cultura e contrassegnato la storia d’Italia.

omo strano e geniale, visio- nario passionale intriso di spirito biblico e profetico, UDante Alighieri ha composto il suo poema sacro – al quale, come dice lui stesso, ha messo mano e cielo e terra (Pd. XXV,1-2) – per valorizzare la propria vita, per dare senso alla sua esistenza e interpretare quel mondo che, per l’esperienza pratica da lui vissuta, era confuso, disordi- nato, senza senso. Nel VII centenario della sua mor- te, avvenuta a Ravenna nella notte del 13 settembre 1321, sembra do- veroso parlare di questo grande personaggio, che ha segnato la nostra cultura e contrassegnato la storia d’Italia. Fra le infinite cose che si potrebbero dire di lui, voglio

Testimoni 03/2021 • 21 PASTORALE semplicemente ricordarlo come e intenzionalmente Dante si met- un ripensamento intenso sulla pro- un laico credente, appassionato te nei panni del re biblico, che sta pria condizione, si propone dunque lettore della Bibbia e capace di per morire eppure guarirà perché, come un’applicazione personale costruire una mirabile cattedrale grazie all’intervento del profeta, della vicenda pasquale di morte e letteraria, teologica e spirituale, il Signore gli concede un supple- risurrezione: è un modo sublime di profondamente radicata nella ri- mento di anni. L’inizio del poema rielaborazione del lutto. velazione biblica. dantesco riprende dunque un te- Mentre negli anni del suo esilio – sto biblico e precisa che si tratta dal 1302 alla morte – sperimenta Il cammino del cammino della nostra vita: è il dramma della rovina, il poeta tipico della Bibbia paragonare la umanamente fallito desidera con della nostra vita vita ad un cammino e usare meta- ardore e ricerca il senso della sua Il celeberrimo primo verso della foricamente il verbo “camminare” vita. Dante colloca inoltre il suo Commedia colloca l’esperienza del per indicare la morale e suggerire pellegrinaggio ultraterreno nella viaggio ultraterreno nel mezzo del il prezioso tema del pellegrinaggio. Pasqua del primo Anno santo, oc- cammin di nostra vita. Muovendo Il popolo di Israele è in cammino casione straordinaria del Giubileo, dal Salmo 89 che indica in settan- fin dall’inizio, a partire da Abramo, tempo della grande Perdonanza: il ta gli anni della vita media, Dante che – obbedendo al Signore – si mi- suo è un cammino penitenziale e colloca la sua straordinaria vicenda se in cammino; la storia biblica è purificatore, un itinerario – all’in- nell’anno 1300, quando – essendo spesso proposta come un itinera- terno di sé e alla luce della rivela- nato nel 1265 – aveva appunto tren- rio verso la meta finale e il pio isra- zione biblica – volto a “ritrovarsi”. tacinque anni. È la sua vicenda, elita è invitato a salire verso Geru- Il versetto di Isaia («A metà della ma adopera un plurale: non dice salemme; Dante assume quindi il mia vita andrò alle porte degli in- “della mia vita”, ma “della nostra”, pellegrinaggio verso le stelle come feri») è la scintilla iniziale del viag- coinvolgendo così il lettore imme- metafora dominante in tutto il suo gio di uno che ha perso la strada diatamente. La nostra vita diventa poema. Il poeta compie un viaggio e si lascia guidare per ritrovarla oggetto dell’attenzione del poema, lungo e strano, e lo racconta in mo- in pienezza, per rielaborare il sen- ma subito entra in gioco la persona do che il lettore si faccia pellegrino so di tutto e aver chiara la meta del poeta (mi ritrovai), che ha vissu- con lui: è un viaggio teologico, fi- a cui tendere. Nella selva oscura to in modo particolare un’esperien- nalizzato a ritrovare se stesso do- in cui si è smarrito, però, non c’è za capace di illuminare la nostra po che la diritta via era smarrita. solo male, ha trovato anche del comune vicenda umana. Quest’altra metafora introduce il bene: nella situazione di crisi ha L’incipit fa riferimento ad un te- tema morale dello smarrimento di ritrovato la via, ha escogitato un sto del profeta Isaia: Ezechia, re di chi ha perso il senso della vita: è la progetto letterario che lo salva e lo Giuda, colpito da grave malattia, crisi di mezza età, il dramma che fa diventare grande. Attraverso la innalza a Dio una supplica, perché coglie la persona in un momento sua fantasia e la coscienza morale, nonostante sia giovane pensa di decisivo di svolta, una fase in cui guidato dalla ragione, dalla teolo- essere sul punto di morire. Il can- sembra che tutto cada. gia e dalla mistica, Dante esce in- tico di Ezechia inizia proprio così: fatti dal chaos e ritrova il kosmos, «A metà dei miei giorni andrò alle Un’esperienza pasquale e scopre con immensa gioia l’ordi- porte degli inferi» (Is 38,10Volgata) ne meraviglioso del mondo e della Il viaggio di Dante inizia simboli- storia che gli era parso offuscato o camente nell’oscurità del venerdì inesistente. Giovanni Del Missier santo e la sua discesa agli inferi coincide – quasi attualizzazione La navicella liturgica – con quella di Cristo stes- so: quando esce a rivedere la luce, del suo ingegno Vite dall’altra parte del mondo, è il mat- Superando l’interesse immediato tino di Pasqua, 10 aprile 1300. Tale per le invenzioni dantesche sui tre coincidenza vuole suggerire la ri- regni dell’altro mondo, un lettore digitali surrezione di Dante stesso, il quale, moderno che, come Dante, crede dopo aver sperimentato in modo nella rivelazione biblica, ha la pos- Comportamenti umani vivace e drammatico come il pec- sibilità di scoprire, con notevole cato rovini la vita umana, risorge gusto, il racconto di un itinerario e sfide della rete con Cristo e inizia la sua ascesa di di fede come riscoperta del senso e purificazione, che avviene duran- tensione verso l’incontro personale pp. 72 - € 9,50 te la settimana in albis: tempo del con l’Amor che move il sole e l’altre rinnovamento e della mistagogia, stelle (Pd. XXXIII,145). L’itinerario simbolo dell’intera vita del cristia- prevede una salita, tanto che fin dal dehoniane.it no, in cui la redenzione diviene ef- principio Dante parla del dilettoso ficace. Il poema dantesco, frutto di monte (Inf. I,77) che – pur nell’oscu-

22 • Testimoni 03/2021 PASTORALE rità del bosco e nell’angoscia che lo assale – gli appare come fonte di serena tranquillità. Si paragona quindi ad un nau - frago, che, uscito dal mare in cui rischiava di annegare, può vol - tarsi indietro e guardare il peri - colo mortale ormai lasciato alle spalle e superato (cfr. Inf. I,22-27). La metafora del navigante, che segna l’inizio dell’Inferno, prepa- ra l’inizio del Purgatorio, quando Dante, sulla spiaggia alle pendici dell’alto monte, annuncia il tema della seconda cantica: Per correr miglior acque alza le vele / ormai la navicella del mio ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele (Pg. I, 1-3). Ora non è più un naufrago ma un marinaio esperto, che si testi antichi e medioevali aveva- Superato il peccato infernale e accinge ad un’altra e migliore na- no narrato esperienze mistiche e riemerso sul lido del Purgatorio, vigazione: solo adesso, dopo aver rivelazioni sull’aldilà – elaborò in all’alba di Pasqua, Dante si premu- visto l’abisso del male ed averne modo unitario un universo lette- ra di dire che nessuno, dopo aver raggiunto il fondo, può comincia- rario, filosofico e teologico che fa navigato quelle acque, ha mai fat- re a salire la montagna dalle set- emergere in modo grandioso, nel to ritorno: è voluto il riferimento a te balze che purifica l’uomo dalle confronto con le opere simili, l’e- Ulisse, di cui il canto XXVI dell’In- sette radici del peccato e lo rende norme superiorità del suo ingegno ferno ha raccontato la navigazione degno di salire al ciel (Pg. I,5-6). Il e delle sue capacità. attraverso quelle stesse acque fino percorso giubilare di Dante coin- Il progetto è davvero fuori dall’or- alla montagna bruna davanti alla cide infatti con la trasformazione dinario e il poeta teme in parten- quale naufragò. Mentre quel viag- della persona secondo il progetto za che il suo viaggio possa essere gio è definito folle volo (Inf. XX- iniziale di Dio e il recupero della considerato folle (Inf. II,35). Poiché VI,125), Dante arriva ora dove Ulis- grazia originale. Dante chiama follia l’atteggia- se non poté arrivare. Virgilio pre- mento dell’uomo che si mette al senta il poeta a Catone, dicendogli Il superamento posto di Dio, la pretesa superba che – nonostante non sia ancora dell’umana follia dell’autosufficienza, si rende con- morto – la sua follia lo ha portato to che con il suo progetto rischia molto vicino alla morte (Pg. I,59), e Dante concepì questo viaggio co- davvero di mettersi al posto di perciò la ragione umana e la grazia me un itinerario di rivalutazione Dio. Consapevole dei propri limi- divina sono intervenute per cerca- personale, frutto di un cambia- ti, tuttavia, riconosce che avviene re di salvarlo. Il tema della follia mento profondo nella sua coscien- proprio il contrario: viveva una è un filo conduttore nel discorso za: pur consapevole di avere idee esperienza di follia che rischiava dantesco, e grazie all’abile gioco teologiche e politiche di prima di portarlo al fallimento finché era di richiami e riferimenti incrociati qualità e una visione della real- nella selva oscura; quando invece ne riconosciamo l’intenzione: se tà tale da poter dare forma ad un rientra in se stesso e ripensa tutta il folle volo di Ulisse rappresenta mondo migliore, ad un certo pun- la vicenda umana e cosmica nella l’arroganza dell’uomo che preten- to della sua vita si rese conto che prospettiva di Dio, allora avviene de con le sue sole forze di raggiun- l’impegno politico e sociale in cui la guarigione dalla follia. Dante gere tutta la conoscenza, il viaggio si era gettato disordinatamente rivela così al lettore di aver sen - di Dante non è affatto folle, perché negli anni della giovinezza non tito in sé una specie di vocazione è guidato da Dio. Ulisse arrivò a aveva prodotto alcun risultato, e divina a offrire all’umanità uno vedere quella montagna ma non che di fatto non riusciva a deter- strumento grandioso: umilmente poté tornare indietro e, com’altrui minare scelte concrete nella sua deve ammettere che si considera piacque (Inf. XXVI,141) annegò: società. Escogitò allora la strada di un profeta, uno strumento eletto Dante invece, com’altrui piacque una creazione letteraria che fosse per proporre un viaggio all’inter- (Pg. I,133), viene cinto di umiltà e in grado di portare, con il tempo, no della sua esistenza personale al può iniziare la salita sul monte, quei frutti che lui personalmente fine di chiarire il senso della storia che lo renderà puro e disposto a sa- non era riuscito ad ottenere: po- universale. Per questo il suo cam- lire a le stelle (Pg. XXXIII,145). nendosi su un sentiero letterario e mino non è folle ma sapiente, cioè religioso piuttosto diffuso – molti secondo il pensiero di Dio. CLAUDIO DOGLIO

Testimoni 03/2021 • 23 VITA DEGLI ISTITUTI

L’ISTITUTO DELLE SUORE DI MARIA BAMBINA SI RIDISEGNA Per uno stile di governo più sinodale e interculturale Il progetto è frutto delle indicazioni maturate nel Documento finale del XXVII Capitolo generale (maggio 2017), intitolato ‘Insieme’: un cammino di comunione. Lo scopo è di rivitalizzare in noi il carisma di carità, perché possa anche oggi, in una società sempre più secolarizzata, contribuire alla missione evangelizzatrice della Chiesa”.

idisegnare non vuol dire ne- cessariamente avere un nuovo disegno già in testa, e nemme- Rno credere che questo debba esse- re pensato e costruito a tavolino. Quando hanno avviato il loro per- corso, le suore di Maria Bambina avevano in mente piuttosto alcuni criteri, alcune attenzioni che stava- no loro a cuore e che intendevano porre all’origine della loro riflessio- ne. In particolare, si pensava a: – un cammino che si voleva fos- se “un’occasione preziosa per rivi- talizzare in noi il carisma di carità, perché possa anche oggi, in una società sempre più secolarizzata, contribuire alla missione evange- lizzatrice della Chiesa”; – e che non dovesse, quindi, es- Anche per questo motivo, nel Do- Dall’Italia sere “un nostro progetto, una sem- cumento finale del XXVII Capitolo all’intero Istituto plice riorganizzazione della mappa generale (maggio 2017), intitolato delle nostre comunità e una razio- ‘Insieme’: un cammino di comunio- Si trattava quindi di accompa- nalizzazione delle risorse”, bensì la ne, si dava indicazione di estendere gnare il passaggio da un percorso “ricerca serena e coraggiosa della il ridisegno a tutto l’Istituto. Leg- realizzato nella porzione di Istituto volontà di Dio a partire dalla let- gendo queste note ci si potrà rende- che è presente in Italia, ad un vero tura concreta delle situazioni, per- re conto di come questo “insieme” e proprio cammino “di Istituto”, nel seguita con lo sguardo di donne abbia davvero preso corpo nel tem- quale coinvolgere via via tutte le al- credenti”. po... le scriviamo a più mani perché tre realtà giuridico-territoriali, ma Per cercare di dare seguito a tali così è stato anche l’accompagna- senza che questo significasse “rea- intenzioni iniziali, si è sviluppato mento del processo di ridisegno av- lizzare un programma” già definito un percorso che per i primi quattro viato e sempre condotto dal Consi- a priori, bensì mantenendo quella anni (dal 2012) ha coinvolto quelle glio generale, ha preso forma anche modalità processuale che lo aveva che allora erano le cinque province grazie ad uno scambio costante (in caratterizzato fin dall’inizio. italiane1 e che ha portato, in sintesi: alcuni passaggi più assiduo, in altri Un primo passo fu la celebra- – ad un primo esito, atteso – an- più dilatato), con lo Studio Diathesis zione, nel 2018 di due Assemblee che se non scontato – ossia l’unifi- di . Tale testo diventa quin- dei Consigli provinciali, una per cazione delle province italiane; di per noi innanzi tutto un’occasio- l’Occidente (Italia, Zambia e Zim- – e a una nuova comprensione ne per ringraziare del cammino e babwe, Argentina, Brasile) e una inizialmente non prevista: quella del lavoro fatto insieme in questi per l’Asia (Bangladesh, Calcutta, Ca- che il ridisegno intrapreso si stava anni, con tante sorelle, comunità e licut, Dharwad, Mangalore, Myan- rivelando, nei fatti, un cammino di con i diversi Consigli provinciali e mar, New Dehli, North-East India, formazione continua. di delegazione. Secunderabad, South East India),

24 • Testimoni 03/2021 VITA DEGLI ISTITUTI nelle quali si cominciarono a con- disegno in Italia. Caratteristica pe- anch’essa da una riflessione sul dividere le comprensioni maturate culiare di questo metodo – che nel metodo di lavoro elaborato dai grazie al cammino fatto fino a quel frattempo era divenuta sempre più Gruppi di sostegno); e fare il pun- momento: evidente – è il fatto che esso deb- to su dove le diverse realtà dell’I- – che il ridisegno è nato dalla ri- ba essere sperimentato, per poter stituto si trovano oggi rispetto al cerca di uno “sguardo nuovo” sulla essere compreso in profondità: da ridisegno avviato. realtà, sia interna che esterna all’I- qui l’idea delle Giornate formative. stituto. Dove il termine nuovo non Grazie alla “restituzione” di tali Il Consiglio generale si riferisce tanto a nuove opere, ser- Giornate, elaborata dalle parteci- rilegge la propria vizi o progetti, ma innanzi tutto al- panti con lo staff di conduzione (lu- la ricerca di chiavi di lettura, punti glio 2019),fu messo a fuoco meglio esperienza di vista diversi e via via prospettive l’importante lavoro di scambio fra Fu solo allora infatti che ci si re- condivise sul senso della propria Consiglio generale e Consigli pro- se conto con una certa chiarezza (e presenza, testimonianza e servizio vinciali italiani dal quale avevano con un certo stupore), che alcuni nei diversi contesti; tratto origine i Gruppi di sostegno cambiamenti introdotti negli ul- – che la ricerca di questo sguar- e che a sua volta aveva raccolto gli timi tempi dal Consiglio generale, do nuovo sulla realtà va fatta “in- esiti del lavoro di questi, e il Consi- per lo più relativi ad aspetti di pras- sieme”, in un ascolto reciproco che glio generale si trovò a domandarsi si, erano nati proprio dallo sforzo di aiuti a mettere in luce ciò che cia- come avrebbe potuto continuare ad cercare una sempre maggiore co- scuna fatica a vedere della propria accompagnare le altre entità giu- erenza fra ciò che si sperimentava realtà. E va sostenuta, ricavandosi ridico-territoriali dell’Istituto nei e – sperimentandolo – si compren- tempi e luoghi specifici per dedi- rispettivi cammini. La riflessione deva nel cammino di ridisegno e carsi a questa ricerca-discernimen- attorno a queste domande (avviata l’attuazione di alcuni aspetti tipici to. Luoghi e tempi che in Italia ave- nell’agosto 2019), è diventata l’occa- del servizio di governo, letti e ri- vano preso il nome di “Gruppi di sione per: pensati alla luce di quello “sguardo sostegno”; – cogliere con maggiore consa- nuovo” che via via veniva sempre – cominciando così a speri- pevolezza alcuni effetti che il cam- più messo a fuoco con il lavoro di mentare insieme, anche al di fuori mino compiuto aveva già comin- ridisegno. Richiameremo qui gli dell’Italia, un certo modo di lavora- ciato a produrre anche nel servizio ambiti principali in cui è stata colta re che sembrava aver favorito e fat- dello stesso Consiglio generale; questa ricaduta, rinviando ad altra to crescere tale ricerca in comune. – guardare alla celebrazione occasione una loro trattazione più Dopo le Assemblee, si sollecita- dell’ormai prossima IX Consulta specifica: rono le province/delegazioni a re- generale come ad una nuova tap- – l’elaborazione dei nuovi alizzare momenti di animazione pa del percorso di ridisegno, del- Orientamenti per la Formazione sul ridisegno rivolti a tutte le suore, la quale approfittare per porsi il continua (in sostituzione della tra- e si misero in campo alcuni passi doppio obiettivo di approfondire dizionale Nota alla programma- ulteriori, fra i quali in particolare e sperimentare insieme la nuova zione, che proponeva un itinerario la scelta di progettare e realizza- impostazione degli Orientamenti formativo già elaborato), secondo re una settimana formativa nella per la Formazione continua (nata modalità che aiutassero concreta- quale condividere più in profon- dità il senso ed il metodo del la- voro fatto dai Gruppi di sostegno in Italia, grazie al coinvolgimento diretto di chi li aveva vissuti e co- ordinati. Questo non perché essi si dovessero necessariamente ripro- durre tali e quali nelle altre realtà: ciò che premeva era innanzi tutto darsi un’occasione per continuare a condividere il metodo che le suore italiane2 avevano via via elaborato e messo a punto, potremmo dire, quasi ritagliandoselo “su misura” a partire da un certo approccio alla formazione che abbiamo definito più “esplorativo” che trasmissivo. Metodo che aveva alimentato tutto il percorso, e che – si cominciava a capire –stava alla base della valen- za formativa via via assunta dal ri-

Testimoni 03/2021 • 25 VITA DEGLI ISTITUTI mente tutto l’Istituto a leggere il Direttorio amministrativo, alcune to di tutte le realtà dell’Istituto – e proprio vissuto e a promuovere in iniziative formative o in risposta al- della realtà in generale – per co- comunità un lavoro di confronto e la situazione creata dalla pandemia, struire “insieme” un discernimento condivisione anche alla luce degli e un’impostazione del lavoro dell’e- comune sulle strade da percorrere Atti dell’ultimo Capitolo genera- conomato generale nella direzione nei diversi contesti in cui l’Istituto le, ricercando quei contenuti, at- di un più deciso lavorare insieme. è ancora oggi presente. In questa teggiamenti, mezzi più adatti alla Se guardiamo a questi aspetti prospettiva, la necessità di realiz- situazione in cui realmente ci si prendendoli singolarmente, si trat- zare la Consulta a distanza si è ri- trova, per rispondere a ciò che Dio ta magari di piccoli cambiamenti; velata un’occasione da cogliere per vuole da ognuna; ma se consideriamo che essi van- consentire la partecipazione ad – le modalità di realizzazione no a ripensare e rinnovare alcune essa di tutti i Consigli al completo, della visita canonica generalizia, e strutture e prassi tradizionali (na- invece delle sole superiore provin- in particolare gli incontri comuni- turalmente, mantenendo le finali- ciali/di delegazione, per un totale tari, per i quali viene ora prepara- tà previste dalla RdV), allora dob- di circa 80 suore. ta una traccia che solleciti le suore biamo riconoscere che il ‘processo a leggere l’esperienza dei servizi di ridisegno’, di fatto – anche se con Uno stile di governo apostolici affidati alla comunità ed qualche lentezza dovuta alla fragi- il contesto in cui è inserita, per do- lità che caratterizza sempre l’esse- più sinodale mandarsi se essa risponde ancora re umano – sta progressivamente Considerando dunque che “La ai bisogni di oggi e/o a domandarsi toccando tutte le strutture della nostra comunità è il «benedetto se e quali nuovi bisogni emergo- vita religiosa dell’Istituto: quella Istituto» ” (cf Cs 29), in esso, per no oggi; e il consiglio congiunto di del governo, della formazione, del- analogia, possiamo pensare il con- chiusura, per il quale si prevede più le relazioni... che sono state via via siglio generale non come un centro tempo ed una maggiore interazio- prese in mano e ripensate in modo da cui tutto parte, ma come un or- ne fra le due diverse prospettive e ‘nuovo’, tenendo ben presenti sia ganismo che anima e promuove cor- letture (quella del consiglio gene- le prospettive che papa Francesco responsabilità, perché consapevole rale e quella del consiglio provin- ha aperto a tutta la Chiesa, sia le che ciascuno (membro o struttura ciale/di delegazione) sulla realtà indicazioni contenute nei recenti giuridica) ha qualcosa da offrire e odierna di quella specifica entità Documenti della CIVCSVA, in parti- scambiare con gli altri. Troviamo giuridica; colare “Per vino nuovo otri nuovi” e ad esempio nei numeri 93 e 104 – le modalità di preparazione e “L’economia a servizio del carisma e delle Costituzioni: “Le superiore, svolgimento dei Capitoli generale della missione”. nella vita e nella conduzione dell’I- e provinciali, anch’esse orientate Inoltre, rileggendoli a posterio- stituto, favoriscano la correspon- al più ampio coinvolgimento possi- ri, accanto a quelli che il Consiglio sabilità. Questa scaturisce dalla bile, e alcuni aspetti relativi all’im- aveva inteso conferirvi fin dall’ini- natura stessa della Chiesa, che è postazione del documento finale di zio, sono emersi alcuni altri signi- comunione organica, e dal carisma questi ultimi; ficati, resisi più evidenti proprio di fondazione di cui tutti i membri – e ad alcune novità introdotte nel pensare alle modalità di rea- partecipano. Valorizzino per i vari sul versante economico ammini- lizzazione della Consulta generale, ministeri i doni propri di ciascuna, strativo, con la predisposizione del progettata inizialmente in presen- perché ogni sorella si realizzi come za, e poi rivista in breve tempo in suora di carità. La superiora genera- modo da salvaguardarne il senso le è guida dell’Istituto e segno della Joachim Jeremias e la possibilità di celebrazione an- sua unità. Come prima responsabi- che a distanza. le della famiglia religiosa e del suo Se infatti, fin dall’inizio del pro- carisma, mantiene viva la fedeltà Gerusalemme prio mandato, il Consiglio genera- di tutte alla vocazione di suore di le aveva cercato di vivere il proprio carità, mediante un’applicazione al tempo servizio sempre più in una logica dinamica delle direttive capitola- di animazione e promozione delle ri e una vigile attenzione ai segni varie realtà che compongono l’Isti- dei tempi; promuove la comunione di Gesù tuto, piuttosto che pensarsi come tra le sorelle; sostiene e coordina ricerche di storia economica e sociale il ‘centro’ che indica a tutte il cam- l’opera delle superiore provinciali, per il periodo neotestamentario mino da fare, con la realizzazione stimolandone l’apertura all’intero delle due Assemblee di Consigli Istituto e alla Chiesa universale.” del 2018, si cominciava a concre- Ci pare questa l’immagine più pp. 648 - € 35,00 tizzare una modalità più “con” le efficace per esprimere ciò che il ri- diverse entità giuridico-territoria- disegno ha portato a comprendere li, e dunque sinodale. Tramite essa, del servizio del governo generale: dehoniane.it il cosiddetto “centro” si sforzava, in esso, in sostanza, si sta cercando innanzi tutto, di mettersi in ascol- di rendere più esplicita, a livello di

26 • Testimoni 03/2021 VITA DEGLI ISTITUTI

governo, quella dinamica di comu- Superiora e suore insieme si edu- diversi contesti socio-culturali nei nione che ogni comunità dell’Isti- chino a un discernimento sempre quali le nostre comunità sono pre- tuto si propone di vivere. Ecco per- più illuminato della volontà di Dio, senti, in linea con il tema dell’in- ché, in questi anni, il Consiglio ha per favorire la comunione fra tutte culturazione del Vangelo, su cui la lavorato e sta tuttora cercando di e dare slancio e vitalità alla missio- Chiesa è impegnata da tempo e su lavorare per passare da una relazio- ne.” (Cs 26-27). cui sta insistendo, in modo partico- ne prevalentemente bi-direzionale lare, papa Francesco (cf EG, 115-118); (consiglio generale con ogni singo- Sinodalità, in un Istituto – e, contemporaneamente, met- lo consiglio provinciale) ad una più internazionale, vuol dire tere in dialogo le diverse concretiz- sinodale, in cui viene favorito lo zazioni/incarnazioni che il carisma scambio fra il Consiglio generale e anche interculturalità assume nei diversi contesti, per l’insieme delle entità giuridico ter- “Come consiglio generale, stia- ‘costruire’ insieme un cammino ritoriali, in una forma più allargata, mo dunque comprendendo che comune. Proprio in questo dialogo, in cui non solo lo stesso Consiglio il nostro compito non è anzitutto ci sembra di poter cogliere un pri- generale ma anche tutte le realtà dare indicazioni, offrire direttive, mo nesso fra “ridisegno” e intercul- che compongono l’Istituto hanno quanto piuttosto promuovere dia- turalità. Infatti, nel confronto fra modo di conoscersi e scambiare le logo tra punti di vista diversi, per consigli entrano in gioco, neces- rispettive esperienze, così come av- leggere la realtà e l’esperienza in sariamente, anche le dimensioni viene (o dovrebbe avvenire) in ogni maniera più ricca e oggettiva. Que- culturali proprie di ogni struttura comunità tra la superiora e le so- sto permetterà di portare alla luce giuridico-territoriale. Perciò, nella relle che la compongono, come de- come il carisma prende forma nei misura in cui il consiglio generale si scritto nei seguenti passi delle Co- diversi contesti, salvaguardando e pone come animatore e promotore stituzioni: “La superiora accetti le ravvivando in noi tutte ciò che è l’ di tale dialogo fra i diversi contesti, sorelle come persone scelte da Dio ‘essenziale’ e, perciò, deve rimanere favorisce, nei fatti, uno scambio ed e manifesti loro la carità con cui comune. un lavoro inter-culturale nell’ambi- egli le ama; ricerchi con loro, nella Come a dire che, con l’allarga- to dell’Istituto. preghiera e nel dialogo, la sua vo- mento all’insieme dell’Istituto, il Si tratta, quindi, di un’intercul- lontà. Solleciti e valorizzi l’apporto ‘processo di ridisegno’ è arrivato ad turalità che non si limita ad uno di tutte per cogliere nelle situazio- assumere nuovi significati, inizial- scambio superficiale in merito alle ni concrete il richiamo dello Spirito mente non previsti né immagina- “differenze” che si rilevano tra i di- (...) La suora accolga l’obbedienza ti, diventando così, per il consiglio versi contesti nei quali l’Istituto è che le viene assegnata; la compia generale, un aiuto e un’occasione presente, bensì intende sviluppar- con senso di responsabilità e di cre- favorevole per: si e approfondirsi a partire dalla atività personale; vi impieghi sia le – mettersi in ascolto, in modo convinzione che il consiglio gene- energie della mente e della volontà, più determinato, di come il carisma rale non può discernere ciò che Dio sia i doni di grazia e di natura. (...) fondazionale si sta incarnando nei vuole oggi dalla nostra famiglia re-

Testimoni 03/2021 • 27 VITA DEGLI ISTITUTI

ESERCIZI SPIRITUALI ligiosa, e giungere alle decisioni che altre entità giuridico territoriali, PER TUTTI gli competono, senza promuovere siano arrivate via via a condivi- dialogo e confronto tra le diverse derla e ad assumerla, nella misura n 1-4 apr: don Pierrick Rio “Ricorda- entità giuridico-territoriali e senza in cui riuscivano a cogliere in essa ti che Gesù Cristo è risuscitato dai porsi in ascolto dialogato dei loro un’occasione favorevole per offrire morti” (2Tm 2,8) contributi. il proprio contributo al cammino Sede: Foyer de Charité, Via Padre Ma- In tal modo, pensiamo che corre- comune, nella ricerca della volontà riano da Torino, 3- 01037 Ronciglione (VT); tel. 0761.625057; e-mail: fch.mar- sponsabilità e interculturalità po- di Dio sul “benedetto Istituto”. [email protected] tranno diventare esperienze e pras- Ciò che ci fa ben sperare è che la si sempre più condivise nel nostro IX Consulta generale, realizzata in n 1-4 apr: p. Stefano Titta, sj “Triduo pasquale” modo di esercitare l’autorità (intesa alcuni moduli fra maggio e dicem- come “far crescere” l’Istituto nella bre 2020 (per un totale di giorni di Sede: Casa Nostra Signora del Cenaco- lo, Piazza G. Gozzano, 4 - 10132 Torino sua fedeltà al carisma, secondo l’e- lavoro effettivi, anche se non con- (TO); tel. 011.8195445; e-mail: casa.spi- voluzione dei tempi), nel promuo- tinuativi, pari a più di un mese), si [email protected] vere la nuova modalità di forma- è confermata come occasione per n 5-13 apr: p. Carlo Manunza, sj “L’in- zione e, di conseguenza, nell’am- ripercorrere e condividere questi contro con Gesù nel Vangelo di Gio- bito delle relazioni interpersonali passaggi e comprensioni che si so- vanni” dentro e fuori la comunità”.3 Detto no succeduti nel tempo, in modo Sede: “Casa di Esercizi Sacro Costato”, in altre parole, ci sembra che – dopo tale da verificare se ed in che mi- Via Alberto Vaccari, 9 - 00135 Roma questa IX Consulta – si possa affer- sura i diversi Consigli provinciali/ (RM); tel. 06.30815004 – 06.30813624; e-mail: esercizispirituali@sacrocosta- mare che il processo di ridisegno di delegazione vi si riconoscevano. to.org è diventato il cammino attraverso Assieme ad essi abbiamo comin- il quale, mentre le suore di Maria ciato a domandarci “come” e “da n 7-11 apr: Antonella Anghinoni “Il Bambina continuano a proporsi di dove” le singole entità giuridiche profumo nella Bibbia: un’invisibi- le presenza. Esercizi spirituali sulla rivitalizzare in se stesse il proprio potranno riprendere i processi av- Resurrezione” carisma perché possa esprimersi viati, dando modo a ciascun Con- Sede: Villa San Giuseppe, Via di San Lu- pienamente anche nell’oggi, l’Isti- siglio di condividere con gli altri le ca, 24 - 40135 Bologna (BO) tel. 051.614 tuto si dà modo di sperimentare ed prime idee in merito. I Consigli ge- 2341; e-mail: [email protected] approfondire l’interculturalità tra nerali congiunti con ogni singolo n 11-17 apr: p. Adalberto Piovano, osb le diverse entità giuridiche che lo Consiglio provinciale/di delegazio- “Abbiate in voi gli stessi sentimen- compongono. ne, già programmati per gennaio ti di Cristo Gesù” (Fil 2,5) 2021, sono stati individuati come il Sede: Centro di Spiritualità e Cultura”- Sinodalità fa rima con prossimo passo nel quale arrivare Geltrude Comensoli”, Via Gamba,14 a definire più precisamente e dare -24020 Ranica (BG); tel. 035.510053 complessità (e lentezza?) e-mail: info@centrogeltrudecomen- concretezza, sempre attraverso il soli.it Le difficoltà non sono mancate dialogo ed il discernimento comu- e non mancheranno, il cammino ne, a quanto presentato nei giorni n 11-18 apr: sr. Gabriella Mian, co- è certamente graduale: parliamo conclusivi della Consulta. niugi Zivoli, don Cesare Curcio “Un oggi di un processo iniziato ormai cammino di conversione alla luce Rimane la chiara percezione che delle sette lettere dell’Apocalisse” nove anni fa... ma si tratta davvero tutto l’Istituto si colloca ormai in Sede: Casa Incontri cristiani, Via Fa- di aspettare il passo di tutte e fare questa prospettiva, anche se il Con- leggia, 6 - 22070 Capiago Intimiano i conti con la complessità che sem- siglio generale è ben consapevole (CO); tel.031.460484; e-mail: capiago@ pre nasce quando ci si propone di di essere solo all’inizio di un nuovo dehoniani.it comporre prospettive diverse...4 e tratto di strada, ancora tutto da per- n 12-16 apr: don Luigi Maria Epico- di accompagnare in un “cammino correre… sul quale – siamo certe – il co “(non) Fare la volontà di Dio. Da con” realtà fra loro anche molto Signore precederà l’Istituto. Giona a Gesù” lontane, geograficamente e cultu- Sede: Centro di Spiritualità “Domus La- ralmente, nel ripensare la propria GIORGIA GARIBOLDI etitiae”, Viale Giovanni XXIII, 2 - 06081 testimonianza, per l’oggi e per il fu- Consiglio Generale SCCG Assisi (PG); tel. 075.812792; e-mail: eser- [email protected] turo, con modalità il più possibile “personalizzate”. n 17-18 apr: Anna Pia Viola “In tem- Anche gli errori non sono man- 1. cfr. Gariboldi G., “Ecco faccio una cosa nuova”, la provincia italiana delle suore di Maria pi difficili ritornare a sperare, guar- cati, ma ciò che ci fa pensare di dando a Cristo” Bambina si ridisegna. Testimoni n. 3, marzo aver imboccato una strada feconda 2020, pag. 16-18 Sede: Garda Family House Centro di è l’aver potuto osservare come gra- 2.  con l’accompagnamento del consiglio ge- spiritualità, Via B. Giuseppe Nascim- nerale e dello Studio Diathesis di Modena beni,12 – 37010 Castelletto di Brenzone dualmente, ciascuna con il proprio (www.diathesis.it; giorgia.lavoro14@gmail. (VR); tel. 045.6598700; e-mail: info@ passo, buona parte delle comunità com) gardafamilyhouse.it e delle suore della provincia ita- 3. Dall’Introduzione della Superiora generale, Madre Annamaria Viganò, alla IX Consulta liana prima, e ora (sebbene anco- generale, maggio 2020. ra inizialmente) dei Consigli delle 4. cfr. Fratelli tutti, n. da 215 a 217.

28 • Testimoni 03/2021 PROFILI E TESTIMONI

UCCISO DALLA MAFIA Sarà beatificato il giudice Livatino La prossima beatificazione del giudice Rosario Livatino, ucciso dalla mafia in nome della fede, è l’occasione per riflettere su un “martire”, esempio luminoso di come la fede possa esprimersi compiutamente nel servizio alla comunità civile e alle sue leggi.

n webinar a cura del Centro di grazia esploso in Studi Rosario Livatino1 ha pieno volto, Rosario inteso celebrare il riconosci- si rivolse agli assas- Umento della qualifica di “martire” sini domandando: per il giudice siciliano e della sua “Picciò (picciotti, ra- beatificazione prevista entro la gazzi) che cosa vi ho metà del 2021. All’incontro hanno fatto?”. partecipato il card. Marcello Seme- La causa dell’omi- raro (prefetto della Congregazione cidio fu la “dirittura delle cause dei santi) e mons. Vin- morale” del Magi- cenzo Bortolone (arcivescovo di strato “per quanto Catanzaro-Squillace, postulatore riguarda l’esercizio della causa di beatificazione del della giustizia ra- giudice). Sono state proposte due dicata nella fede”. relazioni, una da parte del procura- Durante il processo tore nazionale antimafia Federico penale emerse che Cafiero de Raho, l’altra da parte di il capo di uno dei Mauro Ronco presidente del Centro gruppi mafiosi dominanti nel ter- e torbide intenzioni. Altri ancora studi Livatino. ritorio dell’agrigentino lo definiva hanno messo in luce l’alto senso con spregio “santocchio” per la sua che egli aveva della dignità della Un martire civile frequentazione della chiesa. sua funzione, tale da indurlo sem- Secondo il Decreto Livatino “era pre all’assoluto riserbo. Don Giu- Il 21 dicembre 2020 papa France- consapevole dei rischi che correva” seppe Livatino, suo omonimo, già sco ha autorizzato la Congregazio- e continuò a esercitare il suo mini- postulatore della causa per il mar- ne delle cause dei santi a promulga- stero di magistrato con rettitudine tirio, ha dichiarato al riguardo: «Li- re il Decreto riguardante il martirio giungendo “ad accettare la possibi- vatino fu estremamente riservato del servo di Dio Rosario Angelo Li- lità del martirio attraverso un per- e schivo a ogni palcoscenico. Non vatino, ucciso in odio alla fede, sul- corso di maturazione nella fede”, di- volle mai far parte di gruppi, asso- la strada che conduce da Canicattì venuta con il trascorrere del tempo ciazioni o club-service. Pochissime ad Agrigento, il 21 dicembre 1990. sempre più consapevole e viva (ri- le foto ritrovate. Non c’è una sua La motivazione del Decreto riper- cevette il sacramento della Cresima intervista in dodici anni da magi- corre i tratti salienti dell’esistenza a trentacinque anni). Egli rifiutò la strato. Mai dalla sua bocca uscì una di Livatino: la partecipazione attiva scorta per non esporre a pericoli al- sola indiscrezione sulle indagini all’Azione Cattolica e alla vita della tre persone, preferendo accettare il che andavano svolte nel riserbo cer- propria comunità parrocchiale; il rischio per la sua vita piuttosto che cando prove e riscontri». Notevole servizio come sostituto procuratore pregiudicare l’esistenza di persone fu il suo rispetto verso gli accusati della Repubblica presso il tribuna- la cui morte avrebbe lasciato “vedo- e l’anelito a raggiungere la verità le di Agrigento; l’assunzione delle ve e orfani”. nel processo, sempre ricercata con funzioni di giudice della sezione Nell’apprendere la notizia della l’aiuto di Dio e come compito arduo penale. Il Decreto ricorda anche promulgazione del Decreto molti e ineludibile del suo ministero. l’agguato in cui Livatino venne uc- hanno sottolineato il coraggio e la ciso, mentre viaggiava da solo, in determinazione che Livatino mo- Schiena dritta automobile, per recarsi al lavoro strò nel contrastare sul piano del- e cuore di fede presso il tribunale; ricorda che la la legalità le prevaricazioni della dinamica dell’omicidio si caratte- mafia. Altri commentatori hanno Il procuratore nazionale anti- rizzò per la ferocia degli esecutori evidenziato la sua austerità di vita, mafia Federico Cafiero de Raho, e per la mitezza della vittima. In indisponibile a essere “avvicinato” compagno di corso di Livatino, ha fin di vita, infatti, prima del colpo da persone mosse da equivoche situato la sua azione nel particolare

Testimoni 03/2021 • 29 PROFILI E TESTIMONI contesto degli anni in cui era forte in Sicilia la Stidda, organizzazione in ascesa che contendeva a Cosa Nostra il controllo delle attività illecite: appalti, traffico di droga, riciclaggio. Il giudice venne ucciso proprio da alcuni stiddari di Cani- cattì e Palma di Montechiaro, come segnale di potenza militare verso Cosa Nostra. De Raho ha ricordato in parti- colare una riflessione pubblica di Livatino, nel 1986 presso l’istituto delle Suore Vocazioniste: è ancor oggi un documento di altissimo valore in cui si esprime la relazio- ne tra fede e Costituzione. Egli ha sottolineato anche la sofferenza che produceva nel futuro martire il fatto di infliggere una pena, nel ri- spetto della dignità di ogni persona e delle regole.2 Il giovane magistra- to cercava sempre di difendere il di- ritto di libertà insidiato dall’intimi- stimone che non si allontanò dal Nella già ricordata relazione del dazione mafiosa. Perciò il “giudice luogo dell’agguato, ma osservò e 1986 intitolata “Fede e Diritto”, il ragazzino”3 viveva costantemente denunciò il delitto, mostrando così giovane magistrato, riconoscendo confidando nella protezione di Dio, di mettersi sulla stessa lunghezza la relativa autonomia del fine tem- come è attestato dalle sue agende d’onda del magistrato, perché l’u- porale dell’uomo, rimarcava però personali ove appare sistematica- nico percorso possibile è quello di che tale fine va connesso a quello mente la sigla S.T.D., “Sub Tutela adempiere al proprio dovere! Livati- trascendente e soprannaturale del- Dei”. Celebre fu l’invettiva contro la no è davvero un modello di umiltà, la felicità eterna. Pertanto, la legge mafia di Giovanni Paolo II nella sua di credente che tende all’esercizio deve essere giusta, in quanto stru- visita ad Agrigento nel 1993: paro- credibile della funzione coltivando mento necessario al bene comune le durissime pronunciate proprio una religione impregnata di soli- della società. Accentrando l’atten- dopo l’incontro con i genitori del darietà, carità e giustizia. “Schiena zione sull’uomo concreto, Livatino giudice Livatino, evocando i “mar- dritta e cuore di fede”, in prima li- rilevava che questi, in quanto cre- tiri della giustizia e indirettamente nea col petto scoperto. ato a immagine e somiglianza di della fede”. Dio e chiamato all’unione con lui, Il procuratore antimafia ha vo- Diritto e morale ha il diritto fondamentale a non luto ricordare infine un particolare essere ostacolato dalle leggi e dal- importante: la presenza di un te- In un tempo in cui sembra pre- le istituzioni a raggiungere il fine valere la separazione della sfera del più alto. diritto dalla sfera della moralità, Li- Le parole di Livatino, “fedele Giovanni villata vatino ha imboccato una via diver- laico” e operatore di giustizia, ad- sa, conforme alla verità intrinseca ditato dalla Chiesa come esempio La Parrocchia del diritto. Il giurista Mauro Ronco per i giuristi, debbono indurci a ha ricordato che il “diritto è distin- “ritornare alle fonti della tradi- to, ma non separato dalla morale: è zione cattolica del diritto natura- neLLa quella parte che riguarda la giusti- le”. Tommaso d’Aquino scrive: “ciò zia delle relazioni di ciascuno con che i giuristi denominano ius è lo gli altri e con la società nel suo in- stesso che Aristotele denomina Postmodernità sieme”. Il diritto è costituito infatti giusto”. Egli ricollega strettamente essenzialmente da una relatio ad il diritto all’azione giusta della Come attraversare la crisi alterum. Se manca questa relazione persona che realizza la giustizia. si resta nella sfera soggettiva. Ciò In altri termini: “il diritto consiste pp. 160 - € 16,00 non avviene quando la condotta nella realizzazione concreta della dell’uomo interferisce con il bene giustizia nell’uomo”. La definizione degli altri e dell’intera società. Il fi- tomista è imperniata sul vincolo dehoniane.it ne del diritto è la realizzazione del tra il giusto e la condotta virtuo- bene comune. sa dell’uomo: si tratta di una con-

30 • Testimoni 03/2021 PROFILI E TESTIMONI

vinzione universale, che si rivela di come la fede possa esprimersi 2. Su questo punto ricordiamo un passaggio del Discorso di papa Francesco ai membri del Cen- semanticamente nelle definizioni compiutamente nel servizio alla tro studi R. Livatino (2019): «Mi ritrovo molto in come “Corti di giustizia” degli or- comunità civile e alle sue leggi; e un’altra riflessione di Rosario Livatino, quando gani giurisdizionali che hanno per di come l’obbedienza alla Chiesa afferma: «Decidere è scegliere…; e scegliere è compito l’applicazione della legge. possa coniugarsi con l’obbedienza una delle cose più difficili che l’uomo sia chia- mato a fare… Ed è proprio in questo sceglie- Le Corti si chiamano “di giustizia” allo Stato, in particolare con il re per decidere, decidere per ordinare, che il perché giudicano della qualità mo- ministero, delicato e importante, di magistrato credente può trovare un rapporto rale di una condotta umana, che ha far rispettare e applicare la legge» con Dio. Un rapporto diretto, perché il rende- re giustizia è realizzazione di sé, è preghiera, per oggetto una qualità morale e (papa Francesco, Discorso ai mem- è dedizione di sé a Dio. Un rapporto indiret- sociale di un altro soggetto. bri del Centro studi Rosario Livatino, to, per il tramite dell’amore verso la persona La beatificazione di Rosario Liva- 29/11/2019). giudicata… E tale compito sarà tanto più lieve quanto più il magistrato avvertirà con umiltà tino sia l’occasione per parlare di lui le proprie debolezze, quanto più si ripresen- in misura maggiore di quanto acca- MARIO CHIARO terà ogni volta alla società disposto e proteso duto finora, presentandolo come un a comprendere l’uomo che ha di fronte e a giu- dicarlo senza atteggiamento da superuomo, cristiano che ogni giorno, capace di 1. Il Centro Studi Rosario Livatino, costituitosi ma anzi con costruttiva contrizione». distinguere le realtà temporali dal- nel 2015, a venticinque anni dal sacrificio 3. “Il giudice ragazzino” è stato soprannomina- le proprie convinzioni, poneva la co- del giudice siciliano, è un gruppo di giuristi to Livatino dopo le affermazioni rese dall’al- – magistrati, avvocati, docenti universitari, lora Capo dello Stato Francesco Cossiga un scienza nelle mani di Dio. Egli non notai – che traendo esempio dal magistrato anno dopo l’assassinio, il 10 maggio 1991: «… cercava la morte, ma l’ha incrociata agrigentino ucciso per mano mafiosa nel non è possibile che si creda che un ragaz- mentre operava per umanizzare la 1990 studia temi riguardanti in prevalenza zino,solo perché ha fatto il corso di diritto il diritto alla vita, la famiglia, la libertà romano,sia in grado di condurre un’indagi- società civile. «Livatino ha lasciato religiosa, e i limiti della giurisdizione in un ne complessa come può essere un’indagine a tutti noi un esempio luminoso quadro di equilibrio istituzionale. sulla mafia e sul traffico di droga».

PASTORALE

AMORIS LAETITIA La famiglia in cammino La gioia del vangelo ha spinto papa Francesco a promuovere una «nuova “uscita” missionaria»1 della Chiesa, presto incamminandola sulla strada della famiglia. Già Giovanni Paolo II, del resto, aveva indicato la famiglia come «la prima e la più importante»2 delle vie sulle quali la Chiesa è chiamata ad affiancarsi al cammino terreno degli uomini per adempiere alla sua missione.

ulla via della famiglia la Chiesa è inviata ad annun- ciare il kerigma, ovvero che S«Gesù Cristo ti ama, ha dato la sua vita per salvarti, e adesso è vivo al tuo fianco ogni giorno, per illumi- narti, per rafforzarti, per liberar- ti».3 Questo primo e centrale an- nuncio è quanto di «più bello, più grande, più attraente e allo stesso tempo più necessario» (60) 4 la Chiesa possa annunciare, cosicché «davanti alle famiglie e in mezzo ad esse deve sempre nuovamente risuonare» (58). L’annuncio kerigmatico dell’a- more di Cristo rivela la via della famiglia quale via caritatis, la via

Testimoni 03/2021 • 31 PASTORALE del comandamento nuovo di Gesù: dei cieli. Lungo il corso della storia, Nel cammino graduale verso l’i- «Come io ho amato voi, così ama- il matrimonio, anche sacramen- deale pieno del matrimonio, il be- tevi anche voi gli uni gli altri» (Gv tale, è solo un «segno imperfetto ne possibile, paragonabile al passo 13,34). Per i cristiani che vivono una dell’amore tra Cristo e la Chiesa» secondo la gamba di chi cammina, situazione matrimoniale, la via ca- (72). Stante il già e non ancora che non può essere stabilito da «una ritatis, valida per tutti, si specifica caratterizza la storia della salvez- nuova normativa generale di tipo come via caritatis coniugalis. za, «nessuna famiglia è una realtà canonico, applicabile a tutti i casi», La via della carità coniugale è perfetta e confezionata una volta ma esige «un responsabile discer- orientata in una precisa direzione, per sempre, ma richiede un gra- nimento personale e pastorale dei il cui punto focale è dato dal «ma- duale sviluppo della propria capa- casi particolari» (300). trimonio, riflesso dell’unione tra cità di amare» (325). Il discernimento del bene possi- Cristo e la sua Chiesa». Così inteso, L’incompiutezza storica dell’i- bile non può prescindere dalla co- il matrimonio «si realizza piena- deale pieno del matrimonio cor- scienza personale degli interessati. mente nell’unione tra un uomo e risponde alla storicità dell’essere Proprio riferendosi ad alcune situa- una donna, che si donano recipro- umano, il quale «conosce, ama e re- zioni che non realizzano oggettiva- camente in un amore esclusivo e alizza il bene morale secondo tappe mente la concezione matrimoniale nella libera fedeltà, si appartengo- di crescita», e «avanza gradualmen- della Chiesa, papa Francesco affer- no fino alla morte e si aprono alla te con la progressiva integrazione ma che «la coscienza delle persone trasmissione della vita, consacrati dei doni di Dio e delle esigenze del dev’essere meglio coinvolta nella dal sacramento che conferisce loro suo amore definitivo ed assoluto prassi della Chiesa». Constatando la grazia per costituirsi come Chie- nell’intera vita personale e sociale che «stentiamo a dare spazio alla sa domestica e fermento di vita dell’uomo» (295). coscienza dei fedeli», egli ricorda nuova per la società» (292). La condizione storica della fa- che «siamo chiamati a formare le Come il faro di un porto che miglia fa sì che la Chiesa, che pur coscienze, non a pretendere di so- orienta la rotta dei naviganti, que- sempre propone la «perfezione» e stituirle» (37). Il servizio dei pastori, sto «ideale pieno del matrimonio» ritiene che «ogni rottura del vinco- allora, è quello di «incoraggiare la è irrinunciabile per la Chiesa, che lo matrimoniale è contro la volon- maturazione di una coscienza illu- mancherebbe di «fedeltà al Vange- tà di Dio» sia «anche consapevole minata, formata», che possa ricono- lo» qualora lo proponesse con «tie- della fragilità di molti suoi figli» e scere «non solo che una situazione pidezza, qualsiasi forma di relativi- della doverosità di accompagnarli non risponde obiettivamente alla smo, o un eccessivo rispetto» (307). «con attenzione e premura» (291). proposta generale del Vangelo», Alla Chiesa è richiesto di «an- ma anche «con sincerità e onestà Cammino graduale nunciare la misericordia di Dio, ciò che si può offrire a Dio, e scopri- cuore pulsante del Vangelo, che re con una certa sicurezza morale L’ideale pieno del matrimonio, per mezzo suo deve raggiungere il quella che è la donazione che Dio dati i limiti e le fragilità della con- cuore e la mente di ogni persona», stesso sta richiedendo in mezzo al- dizione storica, può essere vissuto cosicché «a tutti, credenti e lonta- la complessità concreta dei limiti, solo incompiutamente dai coniu- ni, possa giungere il balsamo della benché non sia ancora pienamente gi, giacché il suo compimento è misericordia come segno del Regno l’ideale oggettivo» (303). escatologico, in corrispondenza di Dio già presente in mezzo a noi» Il discernimento dei casi partico- all’avvento definitivo del Regno (309). Nell’annuncio della miseri- lari, evitando di credere che «tutto cordia, sempre «immeritata, incon- sia bianco o nero» e identificando dizionata e gratuita» (297) brilla «la piuttosto «gli elementi che posso- pienezza della giustizia e la mani- no favorire l’evangelizzazione e la festazione più luminosa della veri- crescita umana e spirituale» (293), tà di Dio» (311). aiuta a «trovare le strade possibili di risposta a Dio e di crescita attra- Discernimento del bene verso i limiti» (305). A beneficio di tale ricerca va ricordato che «un possibile piccolo passo, in mezzo a grandi li- Chiamata ad «accompagnare miti umani, può essere più gradito con misericordia e pazienza le pos- a Dio della vita esteriormente cor- sibili tappe di crescita delle persone retta di chi trascorre i suoi giorni che si vanno costruendo giorno per senza fronteggiare importanti dif- giorno», la Chiesa, pur «senza smi- ficoltà» (305). nuire l’ideale evangelico del matri- Al contempo personale e pa- monio» e «benché corra il rischio di storale, il discernimento ha il suo sporcarsi con il fango della strada», luogo concreto e proprio nel «col- non rinuncia alla ricerca del «bene loquio» dei fedeli col sacerdote «in possibile» (308). foro interno» (300). Lo statuto dia-

32 • Testimoni 03/2021 PASTORALE

divorziati in nuova unione, data l’impossibilità di sciogliere il lo- ro precedente valido matrimonio sacramentale. Nella chiara con- sapevolezza che la nuova unione di divorziati «non è l’ideale che il Vangelo propone per il matrimo- nio e la famiglia», il discernimento «deve sempre farsi “distinguendo adeguatamente”» le «situazioni molto diverse» in modo che non siano «catalogate o rinchiuse in af- fermazioni troppo rigide». Papa Francesco prospetta chia- ramente anche per i fedeli divor- ziati in nuova unione la «logica dell’integrazione» quale «chiave del loro accompagnamento pa- logico del discernimento permette mentalmente, all’insegnamento storale» (299). Promuovendo il agli uni di «comprendere meglio della Chiesa. La fragilità specifica cammino sulla via caritatis, il «di- quello che sta succedendo e […] sco- di queste situazioni è dovuta al scernimento pastorale carico di prire un cammino di maturazione non godere della grazia propria del amore misericordioso» (312) evita personale» e all’altro di «entrare sacramento del matrimonio. la logica dell’emarginazione e per- nel cuore del dramma delle perso- Nell’innumerevole varietà e con- segue, invece, la logica dell’inte- ne e di comprendere il loro punto cretezza di queste situazioni, talu- grazione misericordiosa nella vita di vista, per aiutarle a vivere meglio ne «contraddicono radicalmente» della Chiesa (cf 296), che, del resto, e a riconoscere il loro posto nella l’ideale del matrimonio cristiano, vale per «tutti, in qualunque si- Chiesa» (312). altre «lo realizzano almeno in mo- tuazione si trovino» (297). Sorretta Mirante «alla formazione di un do parziale e analogo» (292). Rico- all’«architrave» della misericordia, giudizio corretto su ciò che osta- noscendo che la misericordia di Dio «la Chiesa non è una dogana» pre- cola la possibilità di una più piena tutti raggiunge e nessuno esclude, sidiata da «controllori della gra- partecipazione alla vita della Chie- la Chiesa affronta tali situazioni zia», ma «la casa paterna dove c’è sa e sui passi che possono favorirla matrimoniali «in maniera costrut- posto per ciascuno con la sua vita e farla crescere» (300), il discerni- tiva», valorizzando quei «segni di faticosa» (310). mento non s’arresta all’individua- amore che in qualche modo riflet- zione di un singolo passo, ma con- tono l’amore di Dio» e cercando ARISTIDE FUMAGALLI tinua nell’indicare i successivi. Per di trasformarli in «opportunità di questo motivo, «il discernimento cammino verso la pienezza del ma- 1. Francesco, Evangelii gaudium, 164. è dinamico e deve restare sempre trimonio e della famiglia alla luce 2. I numeri tra parentesi si riferiscono alla nu- merazione del testo di Amoris laetitia. aperto a nuove tappe di crescita e del Vangelo» (294). 3. Francesco, Evangelii gaudium, 20 a nuove decisioni che permettano Il discernimento relativo ai sem- 4. Giovanni Paolo II, Gratissimam sane 2. di realizzare l’ideale in modo più plici conviventi e agli sposati solo pieno» (303). civilmente deve considerare che la loro scelta «molto spesso non è Romano Penna Situazioni matrimoniali motivata da pregiudizi o resisten- fragili ze nei confronti dell’unione sacra- mentale, ma da situazioni culturali Benché rispetto all’ideale pieno o contingenti» (294). In ogni caso, Le ParoLe del matrimonio ogni situazione «quando l’unione raggiunge una sia in qualche modo “irregolare”, il notevole stabilità attraverso un diritto canonico riserva tale quali- vincolo pubblico, è connotata da deLLa ficazione alle situazioni matrimo- affetto profondo, da responsabilità niali dei battezzati che convivono nei confronti della prole, da capaci- evangeLizzazione more uxorio senza il sacramento tà di superare le prove, può essere del matrimonio, non corrisponden- vista come un’occasione da accom- do ancora, come nel caso della sem- pagnare nello sviluppo verso il sa- pp. 120 - € 10,00 plice convivenza e del matrimonio cramento del matrimonio» (293). civile, o non più corrispondendo, Ciò che risulta possibile per i come nel caso della nuova unione semplici conviventi e gli sposa- dehoniane.it di chi fosse già stato sposato sacra- ti solo civilmente, non lo è per i

Testimoni 03/2021 • 33 PSICOLOGIA

LA PAURA Il vero nemico è dentro La paura, da alcuni avvertita come espressione di autodifesa che mantiene vigili e responsabili, da altri è vissuta come ossessione o angoscia che paralizza. Ma se ben gestita, può produrre anche molteplici benefici.

a storia dei nostri tempi, segna- ta dal Covid-19, ha avuto come protagonista centrale la paura. LIl timore del contagio ha costretto metà della popolazione mondiale agli “arresti domiciliari”, a rinuncia- re ai contatti e alla socialità, a se- guire lezioni on-line, a lavorare at- traverso la tecnologia informatica. Il Covid-19 ha spazzato via certezze, sconvolto stili di vita, offeso l’or- goglio della scienza, mortificato le espressioni comunitarie della fe- de, messo in ginocchio le aziende, svuotato gli stadi e i teatri, cancel- lato convegni, bloccato i trasporti aerei e ferroviari, forzato la chiusu- ra di bar e negozi. Lo sconquasso ha fatto prolife- Si tratta di un album di espressio- essere osservati, trasmettono vari rare la paura, da alcuni avvertita ni emotive via via più intense, che tipi di ansia: da prestazione, antici- come comprensibile espressione ogni soggetto può avvertire dinanzi patoria, cronica. di autodifesa che mantiene vigi- a eventi o situazioni che lo intimori- Per alleviare il livello di ansietà li e responsabili, da altri vissuta scono, scombussolano o travolgono. taluni ricorrono a prodotti erbori- come ossessione o angoscia che Ovviamente, quanto più l’indi- stici, coadiuvati dal supporto psico- paralizza. viduo è esposto a situazioni di an- logico; altri assumono ansiolitici o goscia, panico o terrore, tanto più antidepressivi. I tanti volti della paura complicato risulta gestire l’intensi- La paura, invece, ha un bersaglio tà di queste reazioni. più definito ed ha molto a che ve- Dal bambino che nasce all’uomo dere con realtà oggettive. C’è chi che muore, ogni storia è intessuta Ansia e paura ha paura dei fulmini o dell’oscuri- di una miriade di paure, piccole e tà, o di vedere un morto, entrare in grandi, interne ed esterne. Una parente stretta della paura è ascensore, salire su un aereo, anda- La grande famiglia della paura l’ansia che non è sinonimo di pau- re dal dentista, avere un colloquio ingloba una varietà di voci, alcune ra, ma ne rappresenta una tonalità con un datore di lavoro e così via. più tenui e moderate; altre più con- specifica. Alcune persone sono maggior- sistenti e preoccupanti. L’ansia ha un carattere più vago mente condizionate dalle paure che Tra le espressioni più soft della della paura, si fonda sull’insicurez- nascono da dentro, quali: la paura paura, si annoverano: il timore, il za interna ed è correlata al futuro. di essere abbandonato, di non sen- dubbio, la preoccupazione, l’inquie- Un soggetto ansioso può rifiutarsi tirsi accettato, di ferire qualcuno, di tudine, l’angustia, la confusione, di uscire di casa per timore di in- chiedere aiuto, di andare controcor- l’apprensione, l’incertezza, il turba- contrare gente o che gli succederà rente, di non essere considerato. mento, l’agitazione. qualcosa di spiacevole. Altri sono più governati dalle Tra le manifestazioni più intense Le persone cosiddette “ansioge- paure sociali, quali: il timore di es- della paura, si registrano: lo spa- ne” vivono in un clima di allerta, sere criticato, di parlare in pubblico, vento, lo smarrimento, l’incubo, lo anticipano pericoli, rimuginano ri- di assumersi ruoli o responsabilità, shock, l’ossessione, l’angoscia, il pa- cordi negativi, assumono atteggia- di sbagliare, di conseguire il succes- nico, il terrore, l’orrore. menti autoprotettivi, sospettano di so, di perdere il controllo.

34 • Testimoni 03/2021 PSICOLOGIA

Altri ancora sono più sensibi- Soffriamo molto di più per la nostra coraggio, afferma i progressi rag- li alle paure esistenziali, quali: la immaginazione che per la realtà”. giunti e guadagna crescente fiducia preoccupazione di ammalarsi, di Preoccupazioni sproporzionate in se stesso, si attenua la paura e si perdere la vista o la memoria, di sorgono da una distorta percezione consolida la libertà personale. invecchiare, di restare soli, di fal- della realtà, che paralizza le capaci- lire nei propri ruoli, di perdere il tà reattive del soggetto. Paura e salute lavoro, di non farcela economica- Judy Garland illustra così l’at- mente, di morire. teggiamento di chi è portato ad La paura aiuta a custodire la sa- Sintetizzando, si può ipotizzare ingigantire il pericolo: “La paura è lute attraverso l’assunzione di con- che c’è chi ha la paura di vivere e la qualità di chi non toglie le ragna- dotte idonee per prevenire la ma- chi di morire; chi di fallire e chi di tele dal soffitto, temendo che cada il lattia, contrastare i vizi (alcol, fu- trionfare; chi teme il silenzio e chi soffitto”. mo) e promuovere comportamenti la parola; chi l’oscurità e chi la luce. Il vero nemico non è fuori, ma salutari a livello alimentare, sociale dentro la persona che costruisce un ed etico. La paura: funzione mondo di pericoli che non trovano La paura positiva rende pruden- riscontro nella realtà. ti e responsabili nell’affrontare le e condizionamenti Il pauroso o ansiogeno poggia prove quotidiane; la paura proble- Questa emozione tutela il pro- su una debole autostima che dà matica o parassita assorbe le ener- prio territorio affettivo, sociale, potere all’ esterno e ignora le pro- gie mentali, ruba energia all’azio- materiale e spirituale e protegge prie potenzialità. ne, compromette il benessere lavo- dai pericoli. I risvolti negativi della paura si rativo e relazionale. A livello affettivo, la paura in- possono riassumere attorno alle se- Publilio Siro puntualizza che: nescata da una diagnosi infausta, guenti voci, che informano su come “Quando si agisce cresce il coraggio, spinge il nucleo familiare a farsi essa possa diventare problematica quando si rimanda cresce la paura”. prossimo al proprio caro. quando porta: L’eccesso di paura disorienta la A livello sociale, ci si protegge -all’indecisione o alla paralisi mente e si riversa sul corpo. dai ladri chiudendo le porte di casa (mentale, relazionale e comporta- Tra le frequenti manifestazioni o installando sistemi di allarme. mentale); fisiche della paura, si segnalano: A livello materiale, si previene la -al conformismo o alla dipen- sguardo esterrefatto, sudorazione, povertà educandosi al risparmio e denza dagli altri o dall’autorità; tremore alle gambe, palpitazioni, ad un saggio uso delle risorse. -al sospetto o alla diffidenza nei brividi, nausea, respiro trafelato, A livello spirituale, ci si affida a confronti del prossimo, portando sensazione di soffocamento, ta- Dio nelle ore buie per trovare in Lui ad interpretare paranoicamente chicardia. forza e consolazione. gesti e parole, dette o non dette; Alcuni sperimentano attacchi di Le minacce si contrastano identi- -all’accentuazione di una debole panico e temono di perdere il con- ficando territori di speranza o risor- immagine di sé, evidente nella ri- trollo: “Avrò un infarto”, “Adesso se per affrontarla. nuncia a prendere rischi e cogliere svengo” o “Sto morendo”. Altri sono Spesso, come scrive Seneca: “Le le opportunità di crescita. succubi di fissazioni o manifestano nostre paure sono molto più numero- Pertanto, nella misura in cui chi disturbi di natura ossessivo-com- se dei pericoli concreti che corriamo. è insicuro impara a sviluppare più pulsiva che li inibiscono. Modalità efficaci per preveni- re questi episodi di ansia o panico sono la pratica di tecniche di rilas- samento, la respirazione profonda, lo yoga, la meditazione e la pre- ghiera; inoltre occupazioni fisiche quali: camminate, attività sportive, giardinaggio. La terapia cognitivo-comporta- mentale aiuta a tollerare l’ansia, a ridimensionare le interpretazioni catastrofiche, a prendere maggior controllo della situazione attraver- so una valutazione più obiettiva delle cose.

Paura: percorsi positivi I benefici della paura sono molte- plici e la pandemia lo ha evidenziato.

Testimoni 03/2021 • 35 PSICOLOGIA

La prima considerazione è che lità e il menefreghismo, per mette- gio ha portato alla luce un crescen- la paura dispone a riflettere sulla re al centro la solidarietà, la prossi- te bisogno di spiritualità, dell’aiuto precarietà della salute e della vita, mità agli anziani e alle persone sole di Dio, di pregare, di mobilitare le sulla provvisorietà delle certezze e e bisognose. proprie risorse interiori. Con fre- dei beni acquisiti, sull’inevitabilità In quarto luogo, la paura può tra- quenza, nei momenti critici o di della morte propria o delle perso- sformarsi in creatività nell’uso del angoscia, le persone si affidano alla ne care. Fare introspezione aiuta a tempo libero, nel dare risposte inno- preghiera e invocano l’aiuto di Dio, discernere tra ciò che è importante vative ai limiti imposti dall’emergen- perché venga in soccorso delle de- ed essenziale e ciò che è effimero e za, nel coltivare l’arte come antidoto bolezze umane. L’umiltà è il canale marginale. alla noia, nell’uso positivo della tec- che alimenta la spiritualità. In secondo luogo, all’ombra del- nologia. La spiritualità si manifesta an- la paura si nasconde la virtù della In quinto luogo, il coronavirus che nella carità che si attiva attra- prudenza. La minaccia del corona- invita all’umiltà ricordandoci che verso forme di supporto verso chi virus motiva ad assumere compor- non sono le grandi cose che cam- è solo, malato o in cordoglio me- tamenti responsabili per tutelare biano la storia, ma quelle picco- diante l’ascolto, il conforto e l’aiuto la salute evitando condotte impru- le che sfuggono alla presunzione pratico. denti. Le restrizioni, l’invito ad evi- della scienza o al controllo delle In sintesi, la paura si mitiga ac- tare contatti sociali, la sospensione multinazionali, ma costringono ad cettandola con serenità, condivi- di attività religiose, culturali e spor- un realistico bagno di realismo esi- dendola con semplicità, valutando- tive mira al bene comune. stenziale. la con maturità e ridimensionando- In terzo luogo, la paura si trasfor- Il covid-19 ha fatto crollare i miti la attraverso lo sviluppo di strategie ma in appello alla collaborazione. dell’autosufficienza e dell’invinci- benefiche nel rapporto con se stessi Insieme si affrontano i problemi, bilità e ci ha resi più consapevoli e con gli altri. insieme si lavora per contenere il della nostra fragilità e impotenza. pericolo, superare l’autoreferenzia- In sesto luogo, il tempo del conta- ARNALDO PANGRAZZI, M.I.

La Redazione augura una serena Pasqua di Resurrezione!

36 • Testimoni 03/2021 BREVI DAL MONDO

MOZAMBICO PAPA FRANCESCO AI RELIGIOSI Ciclone Eloise: tanta devastazione Il coraggio e sofferenza della pazienza

Il 23 gennaio scorso un violento tifone ha devastato Serve la “coraggiosa pazienza di camminare, di un’ampia zona del Mozambico: case scoperchiate dalla esplorare strade nuove, di cercare cosa lo Spirito Santo ci violenza del vento, che ha portato via i tetti e le lamiere. suggerisce”, seguendo l’esempio della “pazienza” di Dio. Abitazioni di argilla divenute fiumi di fango a causa della È l’esortazione che papa Francesco ha rivolto ai religiosi, pioggia battente. Arredi completamente distrutti. Sei lo scorso 2 Febbraio, nella Festa della Presentazione del persone morte e 12 ferite, 8.800 case distrutte, tra cui 26 Signore in cui si è celebrata la XXV Giornata mondiale centri sanitari. Secondo l’Unicef in Mozambico centrale della vita consacrata. oltre 176.000 persone, compresi 90.000 bambini, avranno In un momento difficile per il mondo della vita religiosa, probabilmente bisogno di assistenza umanitaria. Perfino che vede diminuire presenze e novizi, il Papa nella Messa la casa dell’arcivescovo ha subito seri danni: “Più della metà celebrata all’altare della Cattedra, nella Basilica vaticana ha del tetto è volata via, sono crollati i controsoffitti, tutti i preso lo spunto dal passo del Vangelo che racconta dell’at- mobili sono bagnati. Anche altre strutture parrocchiali tesa di Simeone di veder mantenuta la promessa che vedrà sono state danneggiate. Girare per i quartieri più poveri e il Messia. Per tutta la vita egli “ha esercitato la pazienza vedere tante case distrutte, con la povera gente che cerca del cuore”. “Camminando con pazienza, Simeone non si è riparo, fa male al cuore. C’è tanta sofferenza” racconta all’A- lasciato logorare dallo scorrere del tempo”. È vecchio, ma la genzia Sir, da Beira, don Maurizio Bolzon, missionario fidei fiamma del suo cuore è ancora accesa; “nella sua lunga vita donum della diocesi di Vicenza. Insieme a due confratelli sarà stato a volte ferito e deluso, eppure non ha perso la veneti vive da circa quattro anni una esperienza di unità speranza; con pazienza, egli custodisce la promessa, senza pastorale in terra africana, sotto la guida dell’arcivescovo lasciarsi consumare dall’amarezza per il tempo passato o don Claudio Dalla Zuanna, dehoniano vicentino. da quella rassegnata malinconia che emerge quando si Il Mozambico è un Paese spesso sconvolto da forti giunge al crepuscolo della vita. La speranza dell’attesa in cicloni, l’ultimo violentissimo (forza 5) è stato il ciclone lui si è tradotta nella pazienza quotidiana di chi, malgrado Idai nel 2019, che uccise almeno 900 persone. Stavolta tutto, è rimasto vigilante, fino a quando, finalmente, ‘i suoi il ciclone Eloise è stato forza 3, ma si è fatto comunque occhi hanno visto la salvezza’ (cfr Lc 2,30)”. sentire con prepotenza, seminando danni e dolore. Le Nel rito che si apre con la benedizione delle candele, possibili epidemie di malattie legate all’acqua, come simbolo della vita consacrata, Francesco ha invitato i reli- diarrea e colera, sono poi la principale preoccupazione giosi a guardare alla pazienza di Dio e a quella di Simeone, nelle aree inondate. Questa è la seconda potente tem- indicando “tre ‘luoghi’ in cui la pazienza si concretizza”. pesta a colpire il Paese in meno di un mese. “Il primo è la nostra vita personale. Un giorno abbiamo Fa male vedere i quartieri abbandonati in quelle risposto alla chiamata del Signore e, con slancio e gene- condizioni. Le persone raccoglievano i pochi vestiti e beni rosità, ci siamo offerti a Lui. Lungo il cammino, insieme che possedevano, li caricavano sulla testa e passavano alle consolazioni, abbiamo ricevuto anche delusioni e attraverso i campi allagati, con l’acqua al ginocchio o alla frustrazioni. A volte, all’entusiasmo del nostro lavoro non cintola. Cercavano di andare a casa di parenti o amici, per corrisponde il risultato sperato, la nostra semina sembra dormire sotto un tetto. non produrre i frutti adeguati, il fervore della preghiera si Il giorno dopo il missionario ha celebrato Messa in una affievolisce e non siamo più immunizzati contro l’aridità chiesa senza le lamiere del tetto. “Abbiamo ringraziato spirituale. Può capitare, nella nostra vita di consacrati, che il Signore perché siamo ancora vivi, con meno vittime la speranza si logori a causa delle aspettative deluse. Dob- rispetto al ciclone del 2019. Ma quando i presenti hanno biamo avere pazienza con noi stessi e attendere fiduciosi raccontato le loro storie è stato molto doloroso”. Poi è an- i tempi e i modi di Dio: Egli è fedele alle sue promesse. dato a casa del vescovo mons. La Zuanna: “Ha avuto grandi Ricordare questo ci permette di ripensare i percorsi e rinvi- danni, più della metà del tetto è volata via, sono crollati gorire i nostri sogni, senza cedere alla tristezza interiore e i controsoffitti, i mobili erano completamente bagnati”. alla sfiducia”. Che, ha aggiunto, “è un verme che ci mangia Molte altre strutture ecclesiali sono state danneggiate. dentro, che uccide”. Il missionario, entrando nelle case e ascoltando i rac- “Secondo luogo in cui la pazienza si concretizza: la vita conti della gente, cerca di rassicurare e infondere coraggio. comunitaria. Le relazioni umane, specialmente quando “Ma questa gente è forte – dice -. Non ho mai visto popoli si tratta di condividere un progetto di vita e un’attività così forti. Quando chiedo: e se domani arrivasse un altro apostolica, non sono sempre pacifiche. A volte nascono ciclone? I mozambicani rispondono: ‘Questa è casa nostra, dei conflitti e non si può esigere una soluzione imme- ci rimboccheremo le maniche e ripartiremo di nuovo’.” diata, né si deve giudicare frettolosamente la persona o

Testimoni 03/2021 • 37 BREVI DAL MONDO

la situazione: occorre saper prendere le giuste distanze, quando una persona è amata, quando fa esperienza di cercare di non perdere la pace, attendere il tempo mi- essere amata, come è avvenuto per gli apostoli, non può gliore per chiarirsi nella carità e nella verità. Nelle nostre tenerlo per sé ma vuole condividerlo: è un fatto bello e comunità occorre questa pazienza reciproca: sopportare, prezioso e così diventa missione”. “La missione è dunque cioè portare sulle proprie spalle la vita del fratello o della intimamente legata all’amore di Cristo. Essa non è un sorella, anche le sue debolezze e i suoi difetti. Ricordiamo- lavoro, non è un’opera umana, a volte sentita perfino un ci questo: il Signore non ci chiama ad essere solisti, ma ad compito pesante, come un fardello, ma sgorga dalla grati- essere parte di un coro, che a volte stona, ma sempre deve tudine. È una risposta di gratitudine per l’amore ricevuto provare a cantare insieme”. da Dio. Abbracciati e avvolti dall’amore di Dio, vogliamo “Infine, terzo ‘luogo’, la pazienza nei confronti del mon- condividere questo amore specialmente con coloro che do”. Abbiamo bisogno di questa pazienza, per non restare non si sentono amati, che si sentono abbandonati, rifiu- prigionieri della lamentela: ‘il mondo non ci ascolta più’, tati, con quanti sono nelle periferie esistenziali. Noi che ‘non abbiamo più vocazioni’, ‘viviamo tempi difficili’... A abbiamo sperimentato l’amore di Dio, noi che abbiamo volte succede che alla pazienza con cui Dio lavora il terreno ascoltato e accolto il Vangelo dell’amore, lo condividiamo della storia e del nostro cuore, noi opponiamo l’impazien- con il prossimo, con il cuore traboccante di gratitudine”. za di chi giudica tutto subito. E così perdiamo la speranza”. Un altro aspetto che papa Francesco tocca nel Messaggio “La pazienza ci aiuta a guardare noi stessi, le nostre è quello della compassione: “La compassione – sottoli- comunità e il mondo con misericordia. Possiamo chieder- nea il cardinale Tagle – è una delle strade per mostrare ci: accogliamo la pazienza dello Spirito nella nostra vita? all’umanità ferita di oggi, nei tempi difficili che viviamo, Nelle nostre comunità, ci portiamo sulle spalle a vicenda il volto dell’amore di Dio. Per annunciare il Vangelo oggi, e mostriamo la gioia della vita fraterna? E verso il mondo, il linguaggio compreso dall’umanità è quello della carità portiamo avanti il nostro servizio con pazienza o giudichia- e della compassione: è uno degli aspetti per condividere mo con asprezza? Sono sfide per la nostra vita consacrata: l’amore di Dio. Molte persone nel mondo erano già fra- non possiamo restare fermi nella nostalgia del passato o gili, emarginate, vulnerabili prima della pandemia. Oggi limitarci a ripetere le cose di sempre. Né le lamentele di la loro situazione si è aggravata: per questo comunicare, ogni giorno. Abbiamo bisogno della coraggiosa pazienza con la nostra vita, la presenza e la compassione di Cristo di camminare, di esplorare strade nuove, di cercare cosa porterà loro consolazione e nuova speranza. Il Papa ci lo Spirito Santo ci suggerisce. Contempliamo la pazienza chiama nel Messaggio ad essere ‘missionari di speran- di Dio e imploriamo la pazienza fiduciosa di Simeone e za’, in un mondo che ha tanto bisogno di gentilezza, di anche di Anna, perché anche i nostri occhi possano vedere accoglienza, di misericordia, di fraternità. La missione è la luce della salvezza e portarla al mondo intero”. compiere ogni azione della vita con lo spirito dell’Euca- ristia, è vivere una vita di gratitudine e di rendimento di grazie a Dio. È fare tutto nel nome del Signore Gesù IL CARD. TAGLE Cristo. Egli è il dono più grande che abbiamo ricevuto, e quel dono porta frutto: noi stessi siamo il frutto del suo “La missione è Spirito e della sua presenza, siamo coloro che portano il condividere l’amore dono inestimabile del suo amore al mondo”. ricevuto da Dio, Infine, il valore dellamissio ad gentes e di quanti dan- per pura gratitudine” no la vita per compierla: “I missionari sono coloro che, per condividere l’amore di Dio, lasciano le loro sicurezze, il “Il Papa nel Messaggio per la Giornata Missionaria confort della loro vita e vanno nelle periferie del mondo, Mondiale del 2021, tratto dagli Atti degli Apostoli, tra le persone più povere e disagiate, tra i sofferenti e i mette insieme la missione e l’esperienza umana della bisognosi, testimoniando con la vita che Dio è amore, misericordia di Cristo: vuole dirci che non c’è dicotomia e che ama e si dona a ogni creatura. I missionari sono né separazione tra quella che chiamiamo spiritualità e coloro che, come gli apostoli, non possono tenere per sé l’opera di apostolato”: lo afferma, in un colloquio con l’amore che hanno sperimentato: lo Spirito li spinge fino l’Agenzia Fides, il cardinale Luis Antonio Tagle, Prefetto agli estremi confini della terra per annunciarlo e donarlo della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, a chi ne ha più bisogno, a quanti soffrono e sono dispera- commentando il Messaggio, intitolato «Non possiamo ti, a quanti non lo conoscono e non hanno sperimentato tacere quello che abbiamo visto e ascoltato» (At 4,20). l’immenso amore di Cristo. Oggi, mentre il mondo intero “Spiritualità – spiega il cardinale – significa fare nella sta attraversando sfide molto difficili come quella della propria vita una profonda esperienza dell’amore miseri- pandemia, la missione di Cristo continua attraverso cordioso di Dio, dato a noi in Gesù Cristo. Gesù Cristo, col ognuno di noi: dove stanno i più bisognosi, là si trovano suo amore per noi, è diventato uno di noi, nostro fratello, anche i missionari, pronti a consolare i cuori feriti, nel colui che ha abbracciato le nostre fragilità, le nostre nome di Cristo Gesù”. (Agenzia Fides 29/1/2021) fatiche e i nostri sogni, le nostre gioie e speranze, come dice la Gaudium et Spes. E, come papa Francesco ricorda, a cura di ANTONIO DALL’OSTO

38 • Testimoni 03/2021 VOCE DELLO SPIRITO La responsabilità che ci è stata affidata

Amare il mondo è la respon- luminosa di amore per il mon- sabilità che ci è stata affidata. do, che può trasformarlo con Amare è fare noi la storia del opere di verità. Anche se ciò mondo. Amarlo come Dio lo può comportare dei conflitti ha amato e lo ama. Stare nel che non possiamo eludere. Di mondo, dentro il mondo, per questo oggi ha bisogno il mon- farlo bello e splendente, pieno do: di chi opera la verità senza di luce, di cambiamento, della pretese di possederla, senza luce calorosa della misericor- pretesa di avere il racconto dia. Liberarlo dalle tenebre del «giusto». La verità è nel fare e dolore, delle discriminazioni, offrire l’esperienza dell’amore. della corruzione e della solitu- […] Amare il mondo significa dine. Amare il mondo è quello abitarlo con amicizia, con ri- che ha fatto Gesù, a rischio del- spetto, con trepidazione per la sua vita fino a essere «innal- ciò che vi accade. Amare signi- zato» sulla croce. Ma amare il fica «dare», Dio ha «dato». Da- mondo significa, anche, sma- re una parte di se stessi, delle scherarne le tenebre, svelarne proprie cose più care: dare il la malvagità, sebbene questo nostro tempo perché il mon- non sia facile. Le guerre, la fa- do sia più splendente di opere me, la miseria, le dittature, le di bene e non di opere di mal- scomparse di chi si oppone al vagità. Solo così potremo con potere, sono cose tenebrose. Gesù di Nazaret uscire dalle […] Si tratta di smascherare in tenebre del sepolcro, per dono noi, nella Chiesa e nel mondo, di Dio: Dio che non ha mai ab- l’ipocrisia viscida e tenebrosa bandonato il suo Figlio e noi che si nasconde dietro le belle con lui. apparenze. Vivere così è «fare la verità». Perché la verità si fa, si fa nella vicenda ROSARIO GIUÈ umana e storica. Più che una dottrina da dire, da DA “LA PERLA E IL CAMPO”

spiegare, da catechismo, la verità è un’esperienza EDB, BOLOGNA 2020  Un altro sguardo 

O Signore, solo attraverso il suo lento tutto è ipotesi fa’ che il linguaggio consumarsi. prima che certezza, della natura diventi scuola tutto è dono e ispirazione per me Aiutami a ricordarmi che prima che diritto, a riconciliarmi non c’è pace senza conflitto, tutto è mortale con il processo delle cose non ci sono sorrisi prima che eterno. a scoprire le verità della vita senza lacrime, non c’è aurora a vivere in pienezza senza tramonto, Illuminami, Signore, le mie stagioni. non c’è resurrezione a rendere feconda senza venerdì santo, la mia storia, Aiutami a credere non c’è vita senza morte. a lasciare buoni ricordi che dietro le nuvole c’è il sole, del mio passaggio. che all’ombra delle foglie Aiutami ad essere consapevole autunnali ingiallite che tutto Amen si nasconde una nuova primavera nella vita si trasforma, e che una candela può dare tutto è limite la sua luce prima che opportunità, P. ARNALDO PANGRAZZI, M.I.

Testimoni 03/2021 • 39 SPECIALE

LO STILE DI RIFORMA DELLA CHIESA DI PAPA FRANCESCO1 La rivoluzione della misericordia

Questo Papa non cambia modelli scritti, né abbatte le strutture esterne; tuttavia, trasforma la prassi e la vita. Non cambia la Chiesa dall’esterno. Piuttosto, la trasforma molto in maniera più profonda – spiritualmente, dall’interno. La trasforma mediante lo spirito del vangelo; è una rivoluzione della misericordia.

o scorso mese di ottobre, notizie sensazionali e sor- prendenti dal Vaticano sono apparse sulle prime pa- gine dei principali quotidiani mondiali, in seguito a Luna frase registrata nel documentario “Francesco” del regista Evgeny Afineevsky, presentato alla «Festa del ci- nema» di Roma. A prescindere dalla forma, la sostanza del messaggio riguardava papa Francesco che ha scioc- cato il mondo parlando degli omosessuali e del loro dovute al timore della reazione di una famiglia cattolica diritto ad amare in modo molto umano, come persone conservatrice al “coming-out” di un adolescente. normali del 21° secolo che sono tenere di cuore e hanno In questa circostanza, il Papa non si è accontentato la testa a posto sulle loro spalle. di un semplice riferimento alla posizione pseudo-pro- Parlava come se non ci fossero stati lunghi secoli di gressista ma, di fatto, in coerenza con i documenti paura, pregiudizi e odio verso le persone non eteroses- della Chiesa esistenti che raccomandano di trattare le suali – pregiudizi che hanno causato una quantità di tra- persone LGBT «con comprensione», proponendo tutta- gedie umane e indotto molti al suicidio. Non molto tem- via ai credenti omosessuali l’astinenza per tutta la vita po fa, un certo numero di tragedie di questo tipo sono come unica soluzione accettabile. La gente sta per- avvenute nella nostra campagna della Repubblica Ceca dendo la pazienza nel leggere documenti della Chie-

40 • Testimoni 03/2021 SPECIALE sa, che ricordano una fiaba di una ragazza intelligente Papa è la rigida adesione alla lettera della Legge. Que- che era stata invitata a venire al castello «né nuda né sto è esattamente l’atteggiamento a cui Gesù si op- vestita». Io non dimenticherò mai gli occhi e la voce pose durante tutta la vita nei suoi incontri con alcune di un certo intellettuale cattolico gay che rispose alle élite religiose del suo tempo, invitando i suoi discepoli mie parole che forse avremmo potuto accettare la sua a guardarsi dal «lievito dei farisei». Penso che i farisei unione come un «male di oggi stiano ancora minore» – parole che io deliberando sulla loro allora bona fide consi- azione. Si è sentito dire deravo le più generose da alcuni vescovi che il e progressiste da parte Papa frivolmente si è mia come confesso- Se la Chiesa deve essere lasciato sfuggire qual- re – con una domanda cosa di troppo davanti tranquilla: «Padre, per- un «ospedale da campo», alla telecamera e che ché dovrei considerare i suoi compiti profetici le sue parole non han- il rapporto di tutta una no autorità dogmatica. vita di amore, di fedeltà devono includere l’analisi “Calmatevi, amici! Il Pa- e di reciproco sostegno pa non ha detto nulla con il mio partner come del clima morale e politico di importante: tutto e un male?». della società e fornire sempre procederà alla Nei decenni succes- vecchia maniera!” Que- sivi ho avuto sorprese una visione critica sto corrisponde esatta- ancora più grandi ren- dei rispettivi protagonisti mente a quanto mi ha dendomi conto che la detto un certo prelato percezione di un’alta ceco poco dopo che pa- percentuale di gay nel pa Francesco era stato clero cattolico non è eletto: mi è stato detto solo dovuta a pettego- in Vaticano: stai calmo lezzi malevoli diffusi dai nemici della Chiesa. Ne ho e tranquillo, il Papa è vecchio – morirà presto e poi tut- conosciuto una grande varietà: da coloro che hanno to tornerà alla vecchia maniera! Allo stesso modo, gli vissuto una vita di assoluta castità, proiettando una scribi curiali avevano cercato conforto nell’età di papa sorta di maternità delicata e comprensiva nel loro Giovanni XXIII prima che annunciasse un concilio di ri- approccio pastorale alle persone, a coloro che nega- forma che avrebbe cambiato per sempre la storia della vano del tutto il loro orientamento sessuale, vivendo Chiesa cattolica. una doppia vita e compensando i loro conflitti inte- Uno dei nostri principali rappresentanti della Chiesa riori come risultato di questa situazione esercitando ceca ha inventato la teoria più elaborata finora, di una un’aggressività ultraconservatrice nei confronti degli politica del complotto: il regista del film è un omoses- omosessuali. Dietro quasi a tutti i casi dei più zelan- suale e il film è stato realizzato per influenzare le immi- ti attivisti contro lo “tsunami dell’omosessualità” ho nenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti. scoperto, grazie alla mia esperienza di pratica psico- terapeutica, un prete che cercava di “soffocare” il suo Francis e Trump2: due mondi opposti problema personale. Le teorie del complotto del film con papa Francesco sarebbero certamente adatte alle persone che saluta- Reazioni alla dichiarazione del Papa no il cinico politico completamente amorale, bugiardo, Non è chiaro ciò che ha detto esattamente il Papa arrogante la cui intera vita, azione e atteggiamenti in quel film; il suo sostegno alle «unioni civili» (non mostrano apertamente che il suo unico dio è il denaro il «matrimonio») delle persone LGBT e un approccio che può permettergli di comprarsi i beni più lussuo- umano ad esse è di vecchia data e ben noto in molte si¸ i grattacieli più alti, belle mogli (da cambiare come sue precedenti dichiarazioni. Io mi aspettavo una re- camicie) e, in definitiva, il massimo potere politico in azione dei nemici conservatori di papa Francesco alle questo pianeta (sebbene la sua personalità sia imma- sue più recenti parole. Ci saranno ancora nuove “corre- tura per detenere qualsiasi responsabilità politica) co- zioni filiali” da parte di un gruppo di teologi conserva- me il difensore che salva i «valori cristiani». Sì, ci sono tori e “dubia” (dubbi, obiezioni) di alcuni cardinali co- persone tra alcuni evangelicali e ultras cattolici che me in precedenza, quando papa Francesco ha ricordato si trasformano in automi non umani senza ragione e con sensibilità nella sua enciclica Amoris laetitia che a coscienza non appena si preme il pulsante «Crimina- tutte le persone divorziate risposate non deve essere lizzare l’aborto» o «Via gli omosessuali, stranieri e im- negata severamente l’Eucaristia e imposta l’astinenza migrati». Il loro riflesso di Pavlov subito si attiva e sono sessuale nel loro secondo matrimonio in ogni circo- pronti a ballare al suo ritmo, anche se il suonatore fos- stanza e per sempre ma che ogni caso va affrontato se il diavolo in persona. Sono completamente ignari con saggezza e gentilezza, tenendo conto anche della delle qualità morali e intellettuali di un individuo del loro coscienza? Ciò che questi oppositori chiedono al genere; per lui o lei diventa immediatamente il loro

Testimoni 03/2021 • 41 SPECIALE

«eroe cristiano». Più che per le loro parole, le persone possono essere identificate attraverso il loro linguag- gio del corpo. Quando si osservano discorsi politici, è utile disattivare l’audio ed esaminare attentamente la Il cristianesimo chiede mimica facciale e i gesti del politico. Consiglio di stu- di creare un clima morale diare i gesti sopra le righe di Trump, il suo mento in avanti in maniera autosoddisfatta, i suoi sorrisi artifi- di fratellanza umana ciali e il suo applaudire a se stesso, e poi riprodurre le e il rispetto reciproco attuali registrazioni con i discorsi di Mussolini. Le so- miglianze sono sorprendenti! È del tutto logico che co- del valore di ogni essere umano loro che ammirano Trump abbiano a odiare papa Fran- cesco. Non è una questione di semplice preferenza po- in cui il sistema di schiavitù litica, quanto piuttosto una scelta morale e culturale deve alla fine tirare fondamentale. Se la Chiesa deve essere un «ospedale da campo», i suoi compiti profetici devono include- il suo ultimo respiro re l’analisi del clima morale e politico della società e fornire una visione critica dei rispettivi protagonisti. Grazie alla sua esperienza di persecuzione, è forse la Chiesa della nostra parte del mondo a non dover esse- nuerà a servirlo. Tuttavia, Filemone ora deve ricordare re una «chiesa silenziosa» in un tempo in cui i simboli che Onesimo è suo fratello in Cristo. Il cristianesimo religiosi vengono abusati per fini politici dall’estrema non raccomanda un violento rovesciamento rivolu- destra. zionario del sistema di schiavitù come la ribellione di Spartaco. Piuttosto, chiede di creare un clima morale Il Papa non riforma dogmi e statuti di fratellanza umana e il rispetto reciproco del valore ma la vita della Chiesa di ogni essere umano in cui il sistema di schiavitù de- ve alla fine tirare il suo ultimo respiro. Tuttavia, è ne- Torniamo, tuttavia, a papa Francesco e al suo stile di cessario aggiungere che la chiesa ha fatto molto poco riforma della Chiesa che è già divenuto evidente in più per adottare questa posizione sulla schiavitù nella sua occasioni. storia successiva. Questa enfasi sarà ripetutamente Il Papa non è un rivoluzionario deciso a cambiare la evocata disperatamente da figure profetiche come dottrina della Chiesa. Coloro che l’hanno conosciuto be- Bartolomé de las Casas e altri. Trovo una certa analo- ne da decenni dicono che non è un progressista teologi- gia con l’etica politica nel dissenso anticomunista, in co; piuttosto, è misericordioso. La misericordia è la chia- particolare nel movimento della Carta 77 in Cecoslo- ve per comprendere la sua personalità e la sua riforma. vacchia. I firmatari della Carta non hanno chiesto un Questo Papa non cambia standard scritti, né abbatte le rovesciamento rivoluzionario del governo comunista strutture esterne; tuttavia, trasforma la prassi e la vi- nel periodo dell’occupazione sovietica (1968-89). Al ta. Non cambia la Chiesa dall’esterno. Piuttosto, la tra- contrario, hanno accompagnato una sfida al governo sforma molto in maniera più profonda – spiritualmen- invitandolo a rispettare le sue leggi (una sfida che ben te, dall’interno. La trasforma mediante lo spirito del sapevano non sarebbe stata accettata dal governo) vangelo; è una rivoluzione della misericordia. Nel suo con una sfida rivolta ai cittadini a iniziare ad agire co- caso, queste parole non sono semplici pie frasi vuote. me persone libere, cioè come se le leggi fossero state Perciò, la sua riforma ha un potenziale per cambiare la vigenti. Inoltre, i firmatari della Carta sono diventati Chiesa e riportarla al cuore del messaggio di Gesù più dei modelli di comportamento di questo tipo, anche profondamente di molte riforme del passato. Per con- se dovevano attendersi come risposta intimidazioni trastare Francesco, sulla scena cattolica ceca dei “pro- e repressioni. Tuttavia, questo esempio di resistenza prietari della verità” è apparso un pamphlet intitolato morale non violenta e di comportamento alternativo con la suggestiva domanda: Misericordia senza verità? era diventato una certa «scuola di coraggio» che, nel- Io ho deciso di non rispondere all’opuscolo, confidando le specifiche circostanze economiche, politiche este- che per il lettore critico lo stesso titolo avrebbe imme- re e culturali alla fine degli anni ‘80, portò a proteste diatamente suscitato la contro domanda: Verità senza di massa e alla rapida capitolazione con apparente misericordia? « incredibile facilità « del regime comunista. È senza L’enfasi sulla convinzione che il cambiamento di dubbio utile enumerare una quantità di varie influen- comportamento è qualcosa di più di un cambiamen- ze nell’annus mirabilis del 1989, ma sarebbe cinico di- to di lettere della legge e di strutture, ha ispirato non menticare che molti individui iniziarono allora – per solo la chiesa primitiva ma anche, per esempio, la fi- almeno un breve periodo – a comportarsi come perso- losofia del dissenso politico nell’era comunista. Nella ne veramente libere. lettera a Filemone leggiamo una storia paradigmati- Sì, la mentalità di un certo tipo di «cattolicesimo ca. L’apostolo Paolo si prese cura dello schiavo in fuga senza cristianesimo» (che considera oggi Donald Tru- Onesimo, lo battezzò e lo rimandò dal suo padrone cri- mp come suo idolo) ci ricorda davvero non solo gli stiano, Filemone, con l’aggiunta che lo schiavo conti- scribi e farisei del tempo di Gesù ma anche il regi-

42 • Testimoni 03/2021 SPECIALE

All’inizio dell’ «Anno della Misericordia» alcuni di noi avevano certi dubbi teologici sul fatto che la no- zione di misericordia non interpretasse l’amore di Dio La linea orizzontale troppo «dall’alto». Tuttavia, si è visto chiaro il motivo della “fratellanza umana” per cui il Papa ci chiama alla misericordia attraverso la quale noi invitiamo Dio dentro le relazioni umane di cui ha parlato il Papa nella complesse e dolorose, non come garante di principi recente enciclica Fratelli tutti immutabili ma come un potere amabile, cortese, ge- neroso, comprensivo, indulgente e risanante capace di ha bisogno della linea verticale trasformare l’essere umano, la Chiesa e la società. La linea orizzontale della “fratellanza umana” di cui dell’amore come misericordia ha parlato il Papa nella recente enciclica Fratelli tutti infinita che supera ogni confine ha bisogno della linea verticale dell’amore come mise- ricordia infinita che supera ogni confine umanamen- umanamente concepibile te concepibile; è l’amore senza confini verso il quale possiamo solo dirigerci come obiettivo che non sarà pienamente realizzato finché non saremo accolti tra le braccia di Dio. Questo ideale non deve diventare una me burocratico comunista nella sua fase finale. Co- «legge», secondo gran parte delle parole importanti me potrebbe uno vivere con questo peso della storia di Gesù. Piuttosto, deve rimanere un impulso costan- della Chiesa, mantenere il rispetto per la Chiesa, sen- temente provocatorio e profeticamente ispiratore con tire cum ecclesia e la fedeltà al Vangelo e attingere la cui nessun cristiano potrà mai «giungere alla fine”. forza nella promessa di Dio di darci un «futuro pieno All’inizio della pandemia alcuni cristiani tentarono di speranza?» nuovamente di giocare la loro carta di un dio malva- Papa Francesco non cambia i dogmi, e non sfida gio e vendicativo con il quale potevano spaventare co- nemmeno quelle sezioni dei documenti della Chiesa loro che si erano già disimpegnati dall’influenza del- che rappresentano, sperando che tutti le conoscano, la Chiesa. La paura è sempre stata un terreno fertile i “prodotti” scaduti da tempo e che ora sono tossici e nocivi. Allo stesso modo, neanche il Concilio Vaticano II ha ufficialmente annullato, ad esempio, gli indifendibili anatemi di Pio IX sulla libertà di coscienza, di stampa e di religione (il famigerato Sillabo degli errori). Piuttosto, ha pubblicato un documento vincolante (la costituzio- ne Gaudium et spes) che ha trasformato questi valori, fino ad allora rifiutati dalla Chiesa, in una parte inte- grante del suo insegnamento. I cambiamenti di stile di comportamento e di approccio pastorale (il Vaticano II ha inteso essere un “concilio pastorale”), ha portato tut- tavia numerose strutture e formulazioni ufficiali sem- plicemente prima o poi al loro declino. Con il suo esempio personale di coraggio cristia- no, papa Francesco ci ispira a non essere né intimiditi né scoraggiati da alcuni eventi nella Chiesa. Ci invita piuttosto ad agire come liberi figli di Dio, vivendo re- sponsabilmente la libertà con cui Cristo ci ha liberati e a non lasciarci imporre di nuovo il giogo della schiavitù della religione della legge, come ci ammonisce Paolo Apostolo nella lettera ai Galati. «Non sta succedendo niente, tutto rimarrà come prima!», gridano gli esagi- tati affossatori della Chiesa, i seguaci di una religione morta. Sì, non c’è in realtà nulla che potrebbe intrap- polare papa Francesco o lapidarlo come volevano fare gli abitanti di Nazareth con Gesù. Francesco non è un eretico, e nemmeno lo sono coloro che hanno accolto il suo invito al rinnovamento spirituale della Chiesa. È necessario continuare in questo spirito confidando nel potere rivoluzionario della misericordia di Dio che è l’alfa e l’omega della teologia di Francesco, anche se il Papa stesso ha perso il potere di portare avanti la ri- forma necessaria.

Testimoni 03/2021 • 43 SPECIALE per gli imprenditori di una falsa religione. Ogni dolore posso davvero marciare sotto la stessa bandiera con umano si presta per loro come presunta prova delle lo- persone che affermano con sicurezza di sapere che ro visioni apocalittiche. Come Giovanni Paolo II, anche Dio ha creato il mondo in sei giorni; che Mosè è l’auto- papa Francesco ripete sottolineando le parole di Gesù re dei Cinque libri a lui intitolati (compresi i passaggi piene di speranza e di forza: Non abbiate paura! Non sulla sua morte); che i reperti dell’Arca di Noè furo- lasciatevi intimidire. no recuperati sul Monte Ararat; con coloro che sono contrari all’ordinazione delle donne affermando che La pandemia del fondamentalismo Gesù non ha scelto nessuna donna come suo aposto- lo (dopotutto, non ha scelto nessuno di noi, nemme- e un nuovo ecumenismo no i gentili incirconcisi. Seguendo questa logica, non Devo ammettere che anche in questo tempo in cui possiamo perciò ordinare alcun non ebreo?); con co- il coronavirus sta uccidendo molte persone nel mio loro che ignorano che la vittoria acclamata dei gruppi paese, personalmente non posso non preoccuparmi di «pro-vita» in Polonia, la criminalizzazione dell’aborto, un’altra pandemia, cioè quella del fondamentalismo e incoraggerà il «turismo dell’aborto» delle donne po- del bigottismo. Guardando ai sostenitori cattolici di lacche nella Repubblica Ceca e in Slovacchia, contri- Donald Trump, combatto contro la forte tentazione buendo ben poco alla proclamata protezione del non dello scetticismo: «il dialogo ecumenico all’interno nato, non riuscendo a fermare effettivamente il ma- della Chiesa cattolica è ancora possibile?». Trovo che le dell’aborto. Non è forse chiaro che molte proteste il dialogo interreligioso, e in particolare con persone «pro-famiglia» hanno poco a che fare con il sostegno istruite e riflessive al di fuori della Chiesa, è molto più alle famiglie? Queste sono di fatto, proteste, contro i facile di qualsiasi comunicazione con le persone che diritti degli omosessuali, in Polonia a volte anche col- mescolano la religione con gli sforzi populisti e nazio- legate ad aggressioni fisiche contro di essi. In Polonia nalisti. Per mezzo secolo ho vissuto un grande sogno è attualmente in corso il processo di secolarizzazione di unire tutti coloro che credono in Cristo. Oggi, per più veloce d’Europa; se alcuni vescovi sostengono a me, questo sogno è andato in fumo. Ci sono differenze volte con miopia i politici autoritari nazionalisti che che considero insuperabili – e queste differenze non abusano cinicamente del cristianesimo per i loro fini, sono tra le Chiese ma piuttosto in mezzo a loro. Non sono complici del fatto se una parte importante del- la società polacca, compresa specialmente la giova- ne generazione, si allontanerà definitivamente dalla Chiesa e la «Polonia cattolica», come la «cattolica Ir- landa», finirà per essere storia. Per un gran numero di cristiani di oggi, il conte- nuto positivo della fede si è svuotato. Pertanto, sen- tono il bisogno di fondare la loro «identità cristiana» su «guerre culturali» contro i preservativi, l’aborto, il matrimonio tra persone dello stesso sesso, ecc. Papa Francesco è stato sufficientemente coraggioso da ri- ferirsi a questo cattolicesimo ridotto e negativamen- te definito come «ossessione nevrotica». Io non ho assolutamente intenzione di lasciare la Chiesa dove continuerò a incontrare persone con tali vedute e convinzioni morali all’unica mensa eucaristica. Sono ben consapevole di essere anch’io una persona uma- na fallibile e incline all’errore. Tuttavia, lotto con un grande dubbio: non è forse il momento di lasciarsi alle spalle l’obiettivo dell’ecumenismo di «tutti i cristia- ni» e invece concentrare tutte le energie sull’appro- fondimento di un fecondo ecumenismo (condivisione, sinergia e reciproco arricchimento) tra le persone do- tate di razocinio, sia credenti che non credenti? Dob - biamo continuare a sprecare tempo ed energie in inu- tili tentativi di dialogare con persone esagitate che si mettono sulla difensiva quando viene usata la stessa parola dialogo – anche se possiamo forse capire la motivazione soggettiva della loro posizione? Uno dei portavoce della destra cattolica ceca, un ex presidente della loro organizzazione e accanito attivista contro l’Unione europea ha posto «ecumenismo e omoses- sualità» uno accanto all’altro nell’elenco dei nemici della vera Chiesa nel suo manifesto molto tempo fa.

44 • Testimoni 03/2021 SPECIALE

Oggi, persone con una mentalità del genere trovano confronti del creato e delle persone, specialmente il sostegno di una certa parte della gerarchia eccle- quelle ai margini, che indicano profeticamente ciò siastica per le loro nomine nei comitati dei media nel che possiamo chiamare il cristianesimo di domani. L’i- nostro paese. In Ungheria e Polonia, questi aderenti dentità cristiana non è radicata nell’immobilismo, ma alla «democrazia illiberale» (lo stato autoritario) eli- nel movimento dello Spirito che opera nella storia per minano passo passo la libertà e l’indipendenza dei condurre i discepoli di Gesù sempre più in profondi- media, la giustizia, le organizzazioni non governative tà nella pienezza della verità. Non sto sostenendo un e le università. culto a-critico della personalità e delle vedute di papa Sì, recitiamo la stessa preghiera del Signore e lo stes- Francesco. Piuttosto, ciò che chiedo è una cultura di di- so Credo insieme a queste persone. Non nego che ci scernimento spirituale e la promozione di quei valori siano persone buone e oneste tra di loro. Tuttavia, temo che portano al cuore del Vangelo e a una risposta co- che viviamo in universi paralleli non collegabili. raggiosa e creativa ai “segni dei tempi”. Ascoltando un certo discorso apocalittico sul mon- do depravato che non contiene la minima scintilla di TOMÁS^ HALÍK vangelo, della fede, dell’amore e della speranza e il cui autore non poteva essere scusato per la sua semplicità 1. Mons. Tomás^ Halík ThD (1948) è professore di filosofia e sociologia della religione alla Charles University di Praga e presidente dell’Ac- di mente, ho perso la convinzione di essere veramente cademia cristiana ceca. Durante l’era comunista, ha lavorato come legato attraverso la medesima religione con persone sacerdote clandestino o prete della cosiddetta chiesa sotterranea. Ha di tale mentalità, anche se possiamo formalmente ap- ricevuto il Premio Templeton e dottorati onorari dalle Università di partenere alla stessa Chiesa. Sono pienamente d’ac- Oxford ed Erfurt. I suoi libri sono stati tradotti in venti lingue. 2. Halík ha scritto questo articolo quando Trump era ancora in carica e cordo con le parole di uno dei più grandi leader cri- può essere considerato quindi come il simbolo di quanti la pensano stiani del XX secolo, il cardinale Martini: non ho molta come lui. paura delle persone che non hanno fede; quello che mi disturba sono le persone che non pensano. Mi sono re- so conto, tuttavia, che la linea di demarcazione tra le persone che pensano e quelle che non pensano non è affatto identica alla differenza che c’è tra le perso- ne istruite e quelle non istruite; il mio appello non è per una “religione elitaria degli intellettuali”. La diffe- renza sta molto più in profondità – nel “cuore” delle persone. Io mi sento sullo stesso piano delle persone che seguono le conoscenze scientifiche in tutti i cam- pi in cui la scienza è competente, ponendo allo stesso tempo domande etiche e spirituali profonde. La via tra il fondamentalismo religioso di un numero considere- vole di cristiani e l’altrettanto arrogante fondamen- talismo scientista degli atei militanti è spesso stretta ed esigente. Ma sono convinto che è la via per seguire Cristo oggi. Potremmo forse ancora evitare uno sci- sma pensando a una specie di “Concilio Apostolico di Gerusalemme” di cui si parla negli Atti degli Aposto- li, dividendo i compiti: alcuni si occupino dei bisogni dei credenti che aspirano alle certezze del passato, mentre altri ascolterebbero le chiamate di Dio che si manifestano nei “segni dei tempi”. Rifletto spesso se oggi possiamo trovarci nella situazione simile a quella dell’apostolo Paolo che lasciò che Giacomo, Pietro e gli altri venerandi apostoli continuassero il loro ministe- ro tra gli ebrei cristiani (che è, tra parentesi, l’espres- sione di una Chiesa che presto giunse alla sua fine) e condusse il coraggioso giovane cristianesimo dallo spazio limitato del giudaismo di allora nell’ecumene - in un contesto culturale completamente diverso. La missione di Paolo diede origine al fenomeno che oggi chiamiamo cristianesimo; un fenomeno che molto pro- babilmente anticipa un simile coraggio per varcare le attuali frontiere. Oggi, papa Francesco forse ci mostra - e non solo nella sua dichiarazione più recente – una tale com- prensione del Vangelo e un tale atteggiamento nei

Testimoni 03/2021 • 45 NOVITÀVITA DEGLI LIBRARIE ISTITUTI

L’ EVENTO CHE LEGA CIELO E TERRA Gérard Rossé - Piero Coda Teologia Città Nuova - IUS pp. 387 9 24,00

a domanda vivere nella luce del Risorto l’ecclesiologia di comunio- sull’Abban- ne, missionaria e dialogica, maturata e proposta dal dono di Gesù Vaticano II. Lche, a vari livelli, Il grido di Gesù sulla croce non esprime l’angoscia di attraversa tutto il un disperato, ma la preghiera del Figlio che offre la sua libro, può essere vita al Padre nell’amore, per la salvezza di tutti. Partendo così sintetizzata: da questa verità, Giovanni Paolo II ha voluto proporre come interpretare a tutti la meditazione sull’abbandono di Gesù come lo il significato e la sguardo specifico con cui guardare il Crocifisso sotto la portata di questo straordinario evento da cui nasce e luce che è la più vera, la luce della redenzione”, quasi a a cui sono indissolubilmente legate originalità e forza indicare in ciò la postura con cui “contemplare, pregare della fede cristiana? Nella prima parte del libro, Gérard e ringraziare”, leggendo la vicenda umana con gli occhi Rossé propone – sviluppandola in dieci capitoli - una concentrati sul volto del Cristo che grida, anche oggi, lettura in chiave esegetica con riferimento all’Antico nella carne di tanti fratelli e sorelle. Testamento, al vangelo di Marco, di Matteo e alle Lettere di san Paolo. In sintesi Rossé afferma che «nella morte Stella polare della sequela Christi di Gesù, significata dal grido d’abbandono, è avvenuto Nella parte riguardante la teologia del Novecento, l’incontro tra i due estremi: tra l’uomo lontano da Dio, viene data particolare evidenza all’attenzione del e il Dio che rivela il suo vero volto di Padre e accoglie Magistero di papa Francesco sul significato del grido l’uomo nella sua intimità comunionale. Mistero di dell’abbandono, quasi a indicarlo alla Chiesa, come salvezza». stella polare della sequela Christi, in questo nostro Nella seconda parte, Piero Coda, partendo da una tempo storico. Del resto, già più volte richiamatosi a premessa metodologica, fa riferimento al Nuovo Testa- questo mistero, il Papa, «nel pieno dell’infuriare della mento, per poi percorrere le diverse interpretazioni di pandemia del coronavirus, ha offerto agli occhi del Gesù Abbandonato lungo la storia dell’esperienza spiri- mondo l’incancellabile icona della statio orbis di fronte tuale, mistica e teologica, in particolare in s. Agostino, s. al Crocifisso, in una Piazza San Pietro deserta, flagellata Tommaso d’Aquino, s. Francesco d’Assisi, s. Bonaventura, dalla pioggia». Interessante la riflessione di Coda sul fat- s. Giovanni della Croce e s. Teresa d’Avila, fino alla te- to che «dopo la profetica stagione del Concilio Vaticano ologia trinitaria della kenosi in s. Sergej Bulgakov, uno II, in cui il kerigma del Cristo pasquale è stato rimesso al dei più importanti teologi del ‘900. Nella terza parte del centro del cammino della Chiesa, descritto come sequela libro, Coda presenta il grido d’abbandono nel carisma esigente del Cristo che “spogliò se stesso” (cfr. LG 8), pochi di Chiara Lubich, che più volte ha affermato: «il carisma sembrano i passi compiuti in questa direzione. Forse, [dell’unità: quello di cui lei stessa è riconosciuta por- soltanto nella teologia sbocciata dalla condivisione del tatrice e testimone] è Gesù Abbandonato», rivelazione grido di dolore dei popoli imprigionati nel “rovescio dell’Amore trinitario e figura dell’umanità nuova. Un della storia” - com’è stata chiamata l’altra faccia, fatta inscindibile legame tra croce e gloria, tenebra e luce, di miseria, ingiustizia e sofferenza, e coinvolgente un dolore e amore, abbandono e risurrezione. numero crescente di persone, gruppi sociali, intere popolazioni, a fronte dell’opulenza sazia e disperata di Il grido dell’abbandono all’alba del terzo millennio una minoranza dell’umanità, - è rimasta viva la forza Quando Cristo dice: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai critica, sovvertitrice e liberatrice di quella che J.B. Metz abbandonato?” le sue parole non sono solo espressione ha definito la memoria passionis». Su questa strada, nel di quell’abbandono che più volte si faceva sentire nel ricco e prezioso patrimonio offerto dalla “teologia dei Primo Testamento, specialmente nei salmi. Queste Santi”, viene situata la testimonianza di Chiara Lubich e parole sull’abbandono nascono sul piano della indisso- del Movimento spirituale e socio-culturale che riconosce lubile unione del Figlio col Padre. Nella Novo millennio nell’abbandono la sua origine e la sua ispirazione. La ineunte, la Lettera apostolica indirizzata da Giovanni figura di Gesù Abbandonato è l’espressione massima Paolo II alla Chiesa cattolica nell’inizio del terzo mil- dell’amore di Dio che Chiara imprime nel suo cuore e che lennio dall’incarnazione del Figlio di Dio, l’invito a contempla, vive e testimonia come l’evento salvifico per «ripartire da Cristo» viene proprio declinato, nella sua eccellenza, di portata universale, che lega Cielo e terra, massima espressività, in rapporto al volto dolente del Dio e l’uomo. Crocifisso che grida l’abbandono, per poi additare nella kenosi d’amore da Lui così vissuta, la via maestra per ANNA MARIA GELLINI

46 • Testimoni 03/2021 NOVITÀ LIBRARIE

Roberto Giovanni Timossi Giacomo Lampronti Ipotesi su Dio Mio fratello Odoardo EDB, 2021 pp. 155 9 16,00 EDB, 2021 pp. 214 9 17,50 Al fondo di ogni riflessione e convinzione umana si situa una questione esistenziale. Che ne siamo con- Le pagine sapevoli o no, per vivere abbiamo bisogno di nutrire scritte da Lam- fiducia nella vita, dobbiamo affidarci a un senso che pronti (1903- la giustifichi e la sostenga. Timossi, filosofo impegna- 1955), racconto to nel confronto interdisciplinare tra filosofia, teolo- commovente gia e scienza, propone di analizzare con obiettività e appassiona- la ragionevolezza o meno dell’ipotesi dell’esistenza to dei dolorosi di Dio, quindi la validità o meno sul piano razionale anni del fasci- della credenza in un Essere trascendente quale spie- smo e delle di- gazione dell’origine del cosmo e del significato della scriminazioni vita umana, tenendo presenti le tre religioni mo- razziali, sono noteistiche nonché la cultura occidentale e in parte testimonian- quella orientale. È un invito rivolto ai credenti, agli za di una profonda amicizia vissuta atei e agli agnostici a confrontarsi in modo aperto e tra Lampronti e Focherini, negli anni moderno con un problema antico quanto l’umanità. più bui del Novecento. Da questa pre- ziosa testimonianza emerge in tutta la sua grandezza, la fede forte, il coraggio François Le Lionnais umano, la civile integrità, la rettitudine Dipinti a voce professionale, la tenerezza di sposo e di Marietti, 2021 pp. 66, 9 10,00 padre, di Odoardo Focherini, proclama- to Giusto tra le Nazioni e riconosciuto Arrestato dalla Gestapo, François Le Lionnais vie- martire dalla Chiesa: è il primo e unico ne deportato nel 1944 nel campo di concentramento giornalista italiano a essere riconosciu- di Mittelbau-Dora, destinato alla produzione delle to beato, vittima di persecuzione «in Wunderwaffen, le «armi prodigiose» che, secondo la odium fidei». Focherini amava così tan- propaganda tedesca, avrebbero cambiato il corso del to il giornalismo che si fece anche am- secondo conflitto mondiale. Ingegnere chimico, ma- ministratore de L’Avvenire d’Italia, per- tematico e letterato, Le Lionnais si prodiga in attività ché quel quotidiano bolognese d’ispi- di sabotaggio, ma per i suoi compagni di prigionia razione cattolica – che assieme all’Italia svolge un’altra attività, tanto insolita quanto vitale: di Milano avrebbe poi generato nel 1968 durante i lunghissimi appelli descrive, nei dettagli Avvenire – fosse nelle condizioni di far e nei colori, dipinti più o meno celebri che conosce sentire sempre la propria voce. Ma ave- a memoria. Resoconto di un originale tentativo di va chiaro il dovere di un giornale che, sopravvivenza, questo testo — uno dei più brevi e fianco a fianco con il direttore Manzini, è la sorprendenti sui campi nazisti — testimonianza non accettò mai di andare in edicola a stupefacente del potere dell’astrazione e dell’arte, un ogni costo, se questo avesse significato atto di estrema resistenza che segna la vittoria della chinare schiena e testa sino a pubblica- bellezza sull’orrore, trasformandosi in un autentico re notizie e commenti «politicamente inno alla vita. corretti» secondo i potenti del momen- to, ma contrari alla verità e al bene. Armando Matteo Odoardo Focherini amava così tanto le Io sono una missione ragioni cristiane e umane del suo impe- 9 gno giornalistico da non metterle mai Edizioni Messaggero Padova, 2021 pp.161 16,00 in secondo piano. Il «pezzo» più bello Armando Matteo lancia con questo suo libro un della sua vita è quello che ha «scritto» appello: «è urgente restituire, oltre il micidiale giova- con la sua stessa vita e nella vita delle nilismo che ci assedia, la giovinezza ai giovani; rimet- tante persone che contribuì a salvare tere in circolazione i fondamenti di una giovinezza dalla follia di una discriminazione as- che funziona bene e offrire ai ragazzi la formazione sassina, pagandone poi il prezzo con per vivere bene e fino in fondo la loro stagione di vi- l’arresto, la deportazione e la morte a 37 ta e per diventare adulti felici di essere adulti, felici anni, la vigilia di Natale 1944, nel campo di essere una missione per questa terra». Con questo di concentramento a Hersbruck. intento propone una originale riflessione quaresima- L’autore di questo libro fu una delle le/pasquale «per tutti coloro — genitori, insegnanti, tante persone salvate. Di origine ebrai- catechisti, educatori, sacerdoti, consacrati, allenato- ca, spontaneamente convertito al cat- ri, gente di buona volontà — che hanno a cuore sia i tolicesimo, Lampronti venne licenziato giovani che il loro essere adulti». Per ciascuno dei no- a causa delle leggi razziali, ma trovò vantasei giorni che uniscono il Mercoledì delle Cene- lavoro nel giornale cattolico che aveva ri alla solennità della Pentecoste, l’A. dà parola a voci sede a Bologna. Qui incontrò Odoardo amiche dei giovani, oltre a quella di papa Francesco, Focherini, che lo ospitò di nascosto nel- aggiungendo poi sollecitazioni, sottolineature, sug- la sua casa a Carpi assieme alla fami- gerimenti concreti. glia e ne organizzò la fuga in Svizzera.

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