Nuovi Scavi Archeologici in Corso Di Porta Romana a Milano
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©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte DONATELLA CAPORUSSO NUOVI SCAVI ARCHEOLOGICI IN CORSO DI PORTA ROMANA A MILANO Dal mese di settembre 1982 la Soprintendenza Archeo In particolare i problemi si ponevano per le aree di: logica della Lombardia è impegnata in una vasta campagna via Croce Rossa (scavo di mq 950) nelle adiacenze della di scavi archeologici nel centro storico di Milano, in oc cinta urbica romana lungo il cardo massimo; piazza Duo casione della costruzione della nuova linea 3 della metro mo (scavo di mq 2000), centro della città antica, vicino politana, che congiungerà la Stazione Centrale con il alla cattedrale paleocristiana di Santa T e da e al Foro; quartiere extraurbano di Rogoredo (fig. 1) . corso di Porta Romana (mq 1200), area extraurbana lungo Si è ritenuto infatti indispensabile effettuare scavi il decumano massimo in corrispondenza alla via porticata preventivi nelle aree del centro storico prescelte per la e all'arco di trionfo. Altri saggi di minore estensione erano costruzione di stazioni e pozzi per l'aerazione della metro previsti per la costruzione di otto pozzi di aerazione. 'J politana. Per il resto del percorso, invece, scavato a foro Gli scavi più importanti sono stati completati nel 1985 cieco alla profondità di 18/24 metri rispetto al livello e attualmente è in corso lo studio dei reperti e l'organiz stradale, non si ponevano problemi per la conservazione zazione della documentazione di scavo ai fini di una pub dei depositi archeologici, che a Milano raggiungono uno blicazione dettagliata e di una mostra previste per il 1988. spessore massimo di sei metri. In questa sede si è ritenuto opportuno offrire una prima ~.. , , ........ \ /•' \ ' .- o·· ,_ - ©· ...----:;., -; . ~ -~.·~- .... _/ -- l I - PLANIMETRIA DI MILANO ROMANA La linea più scu ra indica il percorso della linea 3 della metropolitana, la freccia indica l'area di scavo. ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte 2 -PIANTA DI MILANO PUBBLICATA DA A. LAFRERY (IS73) La freccia indica l'area di San N azaro. relazione degli scavi di corso di Porta Romana e alcune lanciare pietre contro la porta urbica, che si trovava all'at osservazioni in merito, in attesa della edizione definitiva. 2 > tuale incrocio con via Sforza e via Santa Sofia. Dopo Sia le fonti storiche che i rinvenimenti archeologici l'assedio del u62 l'arco fu distrutto, non sappiamo se da fecero ipotizzare nel passato l'esistenza, in Corso di Porta Federico o dai Milanesi stessi, per scongiurare la possi Romana, di una via porticata e di un arco di trionfo di età bilità che esso servisse ancora in futuro da piazzaforte per romana, alla confluenza della strada proveniente da Roma i nemici. Dalle fonti antiche risulta che era sostenuto da con quella proveniente da Pavia. 3) quattro pilastri e costruito con tecnica molto accurata in Effettivamente il bivio tra corso di Porta Romana e pietre squadrate (secondo alcuni autori in marmo), ma pur corso di Porta Vigentina è caratterizzato dalla persistenza troppo nessuna notizia viene fornita circa le dimensioni 6 nel tempo del medesimo impianto stradale, verificabile precise del monumento. > anche nella cartografia più antica, a partire dal XVI se Negli anni quaranta di questo secolo fu effettuato da A. colo (fig. 2). In mappe più tarde compaiono anche alcuni De Capitani d'Arzago un vasto lavoro di esplorazione delle significativi toponimi come "casa del pilastrello" proprio cantine delle case di Corso di Porta Romana, 7l che permise al bivio (dove pilastrello potrebbe alludere a un miliario di identificare le fondazioni di quattro muri paralleli tra romano) e "borgo dritto" che indica il tratto tra l'attuale loro, costruite in ciottoli e malta, dello spessore medio di piazza Missori e via Sforza. 4l m r,5o. I muri iniziavano sotto il palazzo Cicogna Mozzoni Nel medioevo proprio nei pressi dell'arco, secondo le al numero civico 6 all'esterno dell'alveo del canale Sevese, in fonti storiche, avvennero gli episodi più salienti degli uso ancora fino a pochi decenni fa e ben conservato nelle assedi di Federico Barbarossa: nel II 58 infatti l'arco cantine secentesche del palazzo. I due muri del lato destro venne fortificato con una torre, dove trovavano posto del corso distavano tra loro m 6.45 e si disponevano in quaranta armati con letti, viveri e armi; 5l ma Federico esatta corrispondenza con i due muri del lato sinistro, lo espugnò ugualmente e vi installò una catapulta con cui a una distanza di m g,2o. I resti di tali muri, caratterizzati ©Ministero per beni e le attività culturali-Bollettino d'Arte tml ,. ....... ~ .... ........... ,. ... , .. ~ ot n alo"o MM ~ ,...... ...... orco ov '"' [!] uhlaao 4 i ao& lofto D .,.,., ... EJ llmho 41 u.,o D fotftOiuro ollo~a nto u o B ........ CORSO DI PORTA ROMANA N 3 - PLANIMETRIA DEGLI SCAVI I984-85 IN CORSO DI PORTA ROMANA A MILANO da un rigido allineamento, corrispondente a quello del mento (m I0,85 X I8) con una proposta di datazione al corso di Porta Romana, e da uno spessore costante, fu terzo venticinquennio del IV secolo. 11> Vennero altresì rono scoperti in molte cantine 8> per una lunghezza di individuate le caratteristiche di urbanizzazione dell'area oltre m 370. Uno scavo effettuato in piazza San Nazaro nella fase precedente (dalla fine del I secolo a.C.) con permise di ritrovare, oltre alle fondazioni, anche parte qualche edificio extraurbano signorile e un grande basa dell'alzato in mattoni, spesso m 0,90. L'esistenza di una mento forse funerario lungo la strada per Pavia. Lo scavo struttura lunga almeno m 370 e costituita da due coppie ha permesso di individuare tre periodi di occupazione del di muri distanti tra loro m 9,20, fece ipotizzare al De l'area (fig. 3). Capitani una via porticata monumentale, a cui del resto anche le fonti storiche sembrano alludere. 9) Alcuni rilievi di fognature effettuati dall'ufficio tecnico Periodo l (fine I secolo a.C. - metà I secolo d.C.) del Comune di Milano nel I907 permisero inoltre al De Capitani di identificare, oltre ai resti della strada romana, Sul suolo sterile sabbioso (alla profondità di m I,70/2 anche i ruderi di un grande monumento, lungo almeno rispetto al piano stradale che è a quota II5 s.l.m.) si tro m II, a una profondità di circa m I,5o rispetto al piano vava uno strato di limo sabbioso giallo {spesso m oao/ stradale, in corrispondenza dell'attuale teatro Carcano, o,5o), con funzione forse di livellamento della zona. Nel collocato sulla direttrice delle coppie di muri di cui sopra saggio 3 questo strato era tagliato da una piattaforma a circa seicento metri dalle mura della città. Le dimensioni rettangolare (fig. 4), costituita da ciottoli e frammenti del monumento e la sua collocazione topografica si accor di laterizi legati da malta (m 2,6o X almeno 7.30), posta davano perfettamente con la tradizione storica che assi su palificazioni (di cui rimanevano solo le impronte dei curava che in quel preciso luogo sorgeva un arco romano, pali) conservata solo per l'altezza di m oao. La struttura, tradizione confermata anche da riferimenti toponomastici orientata come l'attuale corso di Porta Vigentina, prose locali, come quello dell'Ospedale di San Lazaro dei mal guiva, ad Est, oltre l'area di scavo, sotto l'attuale corso sani "all'arco romano ". Sulla base di queste e altre con di Porta Romana. Questa struttura, con probabile funzione siderazioni il De Capitani ipotizzava quindi un arco ro di basamento a sé stante, non molto alto, databile al pe mano quadrifronte a lati dissimili di m I I X I3 circa. riodo tra la fine del I secolo a.C. e la prima metà del I Nel I983, in occasione dei lavori della metropolitana, secolo d.C., potrebbe essere un grande basamento fune l'arco venne identificato topograficamente con un saggio rario, forse in collegamento ad adiacenti edifici residenziali di scavo. 10> Nel I984 venne definito il perimetro del basa- extraurbani della cui distruzione si hanno tracce. 65 4 - MILANO, CORSO DI PORTA ROMANA BASAMENTO DEL PERIODO l 5 -MILANO, CORSO DI PORTA ROMANA 6- STATUETTA FITTILE DI GLADIATORE FONDAZIONE DELL' ARCO DI TRIONFO DEL PERIODO Il DA CORSO DI PORTA ROMANA Periodo 2 (IV secolo d.C.) Periodo 3 (età moderna e contemporanea) La struttura sopra descritta fu demolita fino alle fon Quattro pavimentazioni in ciottoli si sovrapposero alla dazioni e la trincea di asportazione venne riempita con pavimentazione romana. Nel saggio 4 si identificò anche limo scuro contenente reperti datanti l'operazione alla una grande fognatura ottocentesca che interferì notevol seconda metà del IV secolo, in particolare al terzo venti mente nella stratigrafia precedente. cinquennio. Il termine ante quem non è individuato da Lo scavo ha permesso di precisare la datazione dell'arco materiale numismatico. L'area venne pavimentata con di trionfo, da collegare molto probabilmente anche alla un acciottolato nei saggi 2, 3 e 4 (quote s.l.m. II3,40/ edificazione della via porticata. A tal proposito non si II3,77) in connessione con una coeva grande piattaforma possono ignorare alcune significative indicazioni di tipo identificata come fondazione dell'a·rco del trionfo (fig. 5) storico che coincidono con i dati archeologici. Nel noto (saggi I e 2). Se ne conosce il perimetro rettangolare epigramma di Ausonio (Ordo Nobilium Urbium, 35-45) (m 10,85 X r8) e lo spessore, variabile da m 2,30 a 2,6o. sono enumerati i più importanti monumenti di Milano, La fondazione, costruita con tecnica a sacco, con ciottoli ma non sono citati né l'arco né la via porticata che quindi fluviali affogati in malta biancastra molto compatta, do si può supporre non esistessero ancora quando il poeta veva sostenere un arco dalle dimensioni approssimative visitò Milano, secondo la tradizione all'epoca di Valenti di m 8 x 15 di base e dell'altezza di circa m 12, 12) rivesti niano I e Graziano (364-375).