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Supplemento mensile a Pagine Ebraiche - il giornale dell’ebraismo italiano NUMERO 55 aprile 2015 ניסן 5775

di pagina in pagina IL GIORNALE EBRAICO DEI BAMBINI Leggere, crescere

www.dafdaf.it [email protected] DISEGNO: LUISA VALENTI LUISA DISEGNO: pag. 2 musica, Maestra! Tempo di Mose, da Miei cari ragazzi, ho pensato a lungo a quale opera presentarvi in questo tempo di Pesach e, a essere sincera, sarei tentata di raccontarvi per bene il Mosè in Egitto di Rossini, messo in scena per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli il 5 marzo 1818. Pensate che quella sera il pubblico dimostrò grande entusiasmo nei primi due atti ma nel terzo, forse perché il passaggio di Riccardo Muti che ha avuto recensioni del Mar Rosso era particolarmente difficile eccellenti. da rendere sul palco, alcuni si lanciarono Vorrei piuttosto lasciarvi qualche in contestazioni, altri si lasciarono andare suggestione musicale per quella che tra le a fragorose risate. feste ebraiche è, secondo me, la più Povero Maestro Rossini! “canterina” di tutte. E non parlo solo dei Si rimise subito a scrivere a cambiò brani che si eseguono intorno alla tavola completamente il terzo atto, tant’è che imbandita per il seder, ma anche di tutti l’anno successivo la rappresentazione fu un quelli che sono stati composti in altri vero trionfo. Il nuovo titolo era Moise et ambienti, in altre culture e che si ispirano Pharaon. Ma non voglio dilungarmi all’uscita dall’Egitto del popolo ebraico e troppo su Rossini, potete ascoltarvi alcuni alla sua grande guida: Mosè. spezzoni su YouTube, cercando in Vi assicuro che si tratta davvero di particolare l’allestimento con la direzione attraversare un “mare” di musica, per cui musica, Maestra! pag. 3 Rossini a YouTube ho scelto alcuni link e di qui potrete voi digitare Moishe Oisher’s Chad Gad Ya - stessi esplorare il web e scoprirne molti Cantors Baram and Feldman, Michael altri. Alpert, Frank London; 3. Shirana, canto In ambito “non ebraico”, sicuramente tutti dolcissimo di un coro di donne ebree e conoscete Go down Moses, ma vorrei che arabe; 4. Ofra Haza, con la sua voce ascoltaste il meno noto Brother Moses cristallina, in un vecchio filmato in bianco smote the water, che vi propongo in due e nero della TV israeliana. Non si può non versioni, entrambe a ascoltare qualcosa di cappella: 1. Golden Gate Shlomo Carlebach, Quartet, anni 40, conosciuto in tutto il interessante per lo swing; mondo come “singing 2. The Bishops, un Rabbi”, grande studioso gruppo che si è e musicista, di cui ho purtroppo sciolto nel scelto Betzet . E 2001 dopo 20 anni di poi il ritornello che attività. Questo è chissà quante volte interessante per le anche voi avete cantato, armonie vocali. Mah nishtana Per quel che riguarda il haze, inciso in Israele celebre Had Gadya, che negli anni ’70 dal coro di Angelo Branduardi ha rivisitato nel suo voci bianche Zadikov, allora diretto da Alla fiera dell’est, ecco quattro diverse Laszlo Roth. interpretazioni: 1. Sefardita, spagnolo- Chiudo con un brano non tradizionale, marocchina, eseguita da liuto, chitarra, composto per un film che a me piace percussioni e voce. Si trova in davvero un sacco, ovvero Il principe www.piyut.org.il, sito che offre molta altra d’Egitto. Godetevi When you believe, in musica per Pesach; 2. Simil-klezmer, con una esibizione dal vivo di Whitney la direzione divertentissima di Frank Houston e Mariah Carey, due voci London, in cui i cantori sembrano più spettacolari. reduci da Purim che non da Pesach... Basta Buona pesach in musica a tutti! MARIA TERESA Fa l'ebraista e la musicista e si ingegna per far incontrare quanto più possibile i suoi due mondi. Ama viaggiare, camminare in montagna e divora i libri gialli. Ha due bimbe, Micol Anna e Miriam Chiara con cui si diverte a cucinare e a inventare storie fantastiche. pag. 4 libri Abbracci e primavere Le giornate si sono allungate, la luce entra altro che i palazzoni della città… Chi sarà con grazia dalla finestra, gli uccellini vi questa fata lo scopriamo sfogliando, anzi martellano le orecchie, avete un sonno da aprendo, pagina dopo pagina, questo morire, insomma, ve ne sarete accorti: è bellissimo libro‐poster: Primavere, scritto primavera. Quale stagione migliore per da Alessio Di Simone e illustrato da andare a caccia di fate addormentate? È Alessandro Di Sorbo. La casa editrice Verba Volant ha infatti inaugurato una deliziosa collana di libri che, dopo essere stati letti, possono finire sulle pareti della vostra stanza. Primavera, si diceva, una stagione che ammette solo tenerezze. Mi scuserete se questa rubrica per una volta sarà sdolcinata, ma disgelarsi dall’inverno significa anche un desiderio folle di Primavere - Alessio Di Simone e Alessandro Di Sorbo - ed. Verba Volant abbracciarsi. Abbracci, quello che fanno un bambino e una bambina, l’ultimo libro di Jimmy Liao tradotto in Italia in una tranquilla e tiepida sera di periferia, e (edizioni GruppoAbele), è un catalogo se per sgattaiolar via di casa devono dire ai sterminato di creature che sentono il grandi qualche bugia non importa: c’è un bisogno di stringersi forte: bambini, leoni, campo illuminato dalla luna ad aspettarli, koala, formichieri… Perché, come recita il

DAFDAF di pagina in pagina è a cura www.dafdaf.it IL GIORNALE EBRAICO DEI BAMBINI di Ada Treves [email protected] Comitato scientifico:

rav Roberto rav Elia Sonia Moria Giorgio Dora Chiara Della Rocca Richetti Brunetti Maknouz Albertini Fiandra Segre

rav Benedetto Odelia Daniela Orietta Nedelia Alisa Stefania Carucci Viterbi Liberanome Misan Fatucci Tedeschi Luzzatto Terracina

Redazione, Hanno collaborato: Lucilla Efrati, Daniel Reichel, Rachel Silvera, Adam Smulevich e Guido Vitale. La testata organizzazione è di Paolo Bacilieri. La copertina e la Strega Comanda Color sono di Luisa Valenti. Musica, Maestra! e controllo qualità: è di Maria Teresa Milano. La rubrica libri è a cura di Nadia Terranova mentre lo speciale dedicato Mau- Ada Treves, rice Sendak è di Anna Castagnoli. La morà Dafdafà è a cura di Nedelia Tedeschi, che ha disegnato Rossella Tercatin l’autoritratto nel box, e l’illustrazione è di Sonia Bi- scella. Le caricature di Jasmine e di Maria Teresa sono di Viola Sgarbi, mentre Davidino, a pagina 16, è un personaggio di Enea Riboldi. Le faccine della gerenza sono di Giorgio Albertini. Consulenza artistica: Viola Sgarbi Impaginazione: G.D. Pozzi Stampa: SEREGNI CERNUSCO S.r.l. - via Brescia 22 - 22063 Cernusco s/N. (Mi)

Supplemento a Pagine Ebraiche, il giornale dell’ebraismo italiano - n.6/2012 - Direttore responsabile: Guido Vitale - Redazione: Lungotevere Sanzio 9 – Roma 00153 - Reg. Tribunale di Roma – numero 218/2009 – ISSN 2037-1543 libri pag. 5

Abbracci - Jimmy Liao – ed. Gruppo Abele libro, “Nessun abbraccio deve essere dimenticato”. Anche David Grossman lo sa, e nel suo libro L’abbraccio (Mondadori), illustrato da Michal Rovner, racconta perché ogni incontro è un evento unico che unisce due persone uniche, e alla fine capiamo come sia possibile che proprio abbracciarsi sia la celebrazione di tutte queste unicità. Vi ho fatto venir L’abbraccio - David Grossman e Michal Rovner – ed. Mondadori voglia di abbracciarvi? ancora in primavera, ed ecco che potete Forza, che poi comincia l’estate e fa troppo ritornare alla prima riga e ricominciare tutto caldo. Forse… Ma forse invece no, ché nelle da capo. sere fresche di luna piena sembra di essere Buoni abbracci a tutti. NADIA

È una scrittrice messinese bravissima e un po’ pestifera che vive a Roma da più di dieci anni (ma l’accento le è rimasto). Ha scritto, fra gli altri, Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo, 2012) illustrato da Ofra Amit. I libri non solo li scrive, ma li legge e ama raccontarli, e su DafDaf ogni mese proporrà solo quelli che le sono piaciuti tantissimo: ogni volta un albo illustrato, un classico, un romanzo. Se poi li leggete, potete scriverle le vostre opinioni e recensioni a [email protected]. Il suo sito è www.nadiaterranova.com pag. 6 speciale mostri “Where the Wild Thing Vi è mai capitato di senza averne paura, diventa il loro Re e essere così arrab- balla con loro la “ridda selvaggia”. biati da avere voglia Poi, quando la sera scende sull’isola, gli di scappare da tutto viene nostalgia di casa e decide di tornare. e da tutti? Conosco Nella sua camera trova la cena ancora un libro che si inti- calda, che significa che la mamma lo ha già tola “Nel paese dei perdonato. mostri selvaggi” dove il protagonista Iniziamo a osservare tutte le cose strane di della storia, Max, lo questo libro. Sulla copertina, Max, non c’è. fa veramente: È mai successo che il protagonista di una prende una barca e se ne va; anche se è un storia non fosse in copertina? Perché Mau- bambino. Oggi vorrei raccontarvi la storia rice, che ha scritto e illustrato il libro nel di Max e di come il suo autore, Maurice 1963, non lo ha disegnato? Primo mistero. Sendak l’ha ideata e scritta. Secondo mistero: come fa Max a far cre- Se andate in biblioteca, sicuramente potete scere una foresta dentro la sua camera? Va trovare questo libro e verificare le cose che bene, voi mi direte, ma non è reale: è un vi sto per raccontare: credo che l’abbiano libro! Nei libri possono succedere cose ma- quasi tutte le biblioteche del mondo; è un giche. Allora io vi chiedo: vi è mai capitato, libro così famoso che persino il presidente di notte, di sognare una foresta? O di so- degli Stati Uniti lo ha letto pubblicamente gnare di volare? O di sognare cose impossi- davanti alle telecamere. bili? Sì? Erano reali o no? E Ecco la storia: Max compare voi, siete reali o non siete nella prima pagina del libro reali? Siete reali, giusto? vestito da lupo. Non sap- Ecco, se dentro di voi che piamo perché, ma è molto siete reali accadono cose arrabbiato. La mamma gli impossibili e magiche, al- urla “Cosa selvaggia!”, lui le lora io dico che anche risponde “Ti mangio!” e quello che succede dentro viene mandato in castigo in un libro è, in un certo camera sua, senza cena. senso, reale. Almeno Quella notte, nella sua ca- quanto lo sono le cose che mera, cresce una foresta. immaginate o sognate. Max si avventura nella fore- sta, trova una barca e attra- Terzo mistero: come fa versa un oceano, fino a raggiungere un’isola Max, con un solo sguardo, ad addomesti- dove abitano terribili mostri dagli occhi care dei mostri terribili e selvaggi? E con- gialli. Lui li domina con un solo sguardo, vincerli persino che lui è il loro Re? speciale mostri pag. 7 gs Are”, libro misterioso

monto ricorda quel passaggio tra il giorno e Adesso ho una brutta notizia da darvi: non la notte che confonde un po’ realtà e fanta- possiamo telefonare a Maurice Sendak e sia. Sappiamo tutti, ad esempio, che i mo- chiedergli di svelarci tutti questi misteri stri esistono solo quando c’è buio. Quindi perché purtroppo è morto tre anni fa. Ha quando c’è quasi buio, secondo voi, esi- nascosto la chiave di questi misteri dentro il stono o non esistono? libro, e noi dobbiamo trovarla. - Altro indizio: abbiamo Abbiamo qualche una discreta conoscenza altro indizio che ci in fatto di mostri. Sap- può aiutare. Per piamo, ad esempio, che i l’esattezza: mostri hanno popolato - Alcuni quadri della da sempre le regioni più storia dell’arte a cui sperdute della terra, Maurice si è ispirato. oltre, naturalmente, alle Qui ne vedete alcuni stanze di alcuni bambini italiani. L’Italia e la quando viene la notte. storia dell’arte ita- Maurice, per i suoi mo- liana piacevano tan- stri, si è ispirato un po’ ai tissimo a Maurice Sendak, che era un uomo mostri che hanno abitato nell’antica Grecia molto colto. e in Italia, tanto tempo fa. Come ad esempio Uno di questi quadri si intitola “Il sogno di il Grifone, la Chimera e il Minotauro. Costantino” di Piero della Francesca. Nel quadro, tutti dormono, come i mostri, dopo - Abbiamo alcune lettere e alcune interviste aver ballato. Anche la luce rosata del tra- in cui Maurice ha rac- segue a pag. 8 pag. 8 speciale mostri segue da pag. 7 contato qualche aneddoto Molti anni dopo, in uno spettacolo teatrale sulla nascita del suo libro. tratto dal libro di cui stiamo parlando, Sen- dak diede ai mostri, interpretati da alcuni Iniziamo da quest’ultimo indizio. Sendak ha attori, i nomi di questi zii famelici. raccontato che per disegnare i mostri si è Forse risolviamo il mistero numero tre: ispirato, non solo ai mostri che vi ho citato come fa Max a addomesticare i mostri con poco sopra, ma anche, pensate!, ad alcuni un solo sguardo. suoi zii (si devono essere ben offesi). Io credo, - ma è la mia personale interpreta- Quando lui era piccolo, la zione, voi potete darne domenica, degli zii che gli un’altra, - che Sendak si sia erano antipatici, venivano a immedesimato nel piccolo trovare la sua famiglia. Max. Cioè, che Max sia pro- La famiglia di Sendak era prio Maurice da bambino! È una famiglia di ebrei emi- come se voi aveste tanta grati negli Stati Uniti dalla paura di qualcosa, e decide- Polonia. Alcuni parenti di ste di scrivere un libro dove Maurice erano morti nei siete pieni di coraggio e af- campi di concentramento frontate quella cosa. durante la seconda guerra Chi è quello sciocco che po- mondiale. tendo inventare la storia più Tutta la famiglia viveva a bella del mondo, non ne in- Brooklyn, un quartiere po- venta una dove lui ha poteri vero di New York, in condi- magici ed è persino Re? zioni economiche e di Quando inventate nella vo- umore non proprio rosee. stra testa delle storie, chi Avevano nostalgia dei loro siete? Ecco, Maurice Sen- morti ed erano un po’ spa- dak, come tutti gli artisti ventati: vivere in America in veri, si è lasciato trasportare quei tempi era molto diffi- dalla sua fantasia e l’ha cile per qualcuno arrivato messa sulla carta. da così lontano, e per di più Che un bambino sia così quasi senza soldi. maleducato da dire a sua La mamma di Maurice vo- madre “ti mangio!”, fanta- leva bene a Maurice, era il sioso da far crescere una fo- suo terzo figlio, ma a volte gli diceva che era resta nella sua stanza, e presuntuoso da meglio se non fosse nato, perché era una auto-proclamarsi Re di un’isola, non piac- bocca da sfamare in più. Tempi duri. La do- que ai genitori e ai bibliotecari che dove- menica, come dicevo, tutti gli zii e cugini vano comprare il libro. della famiglia si riunivano a casa di Maurice Nel 1963, quando il libro uscì, molte biblio- per pranzare. Lui era terrorizzato da questi teche lo censurarono. I critici scrissero sui parenti che avevano sempre fame. Era un giornali che era un libro orribile, persino bambino piccolo e vedendo la mamma co- pericoloso per i bambini. Ci fu un impor- prire con delle tovaglie di plastica tavole e tante psicanalista, Bruno Bettelheim, che tavolini, immaginava che questi zii, prima o scrisse che le mamme non dovevano com- dopo, avrebbero mangiato anche lui. prare quel libro (poi si scoprì che non lo speciale mostri pag. 9 aveva neppure letto in Se osservate prima persona!). il libro, le il- Per fortuna, in quel- lustrazioni, l’epoca, molti bambini proprio andavano da soli nelle come la fore- biblioteche per star- sta, crescono sene in santa pace a sempre di leggere: furono proprio più: pagina loro, i bam- dopo pagina bini, che de- crescono cretarono il fino a occu- successo del pare tutta la libro. Lo doppia pagina della danza cen- chiedevano e trale. chiedevano L’immagine illustrata, nei libri per di continuo. bambini, è considerata la parte Lo adora- “per bambini”, mentre il testo vano. Final- scritto, è considerato la parte “per mente un gli adulti”. Sendak rivoluziona libro scritto per esaltare la fantasia e il co- anche questo. Decide che l’immagine è im- raggio! Finalmente un libro scritto come lo portante tanto quanto il testo, se non di più. avrebbe scritto un bambino! Mettendoci Non tutto si può spiegare con le parole. La dentro tutta la fantasia più libera e scatenata.

“Nel paese dei mostri sel- vaggi” è considerato, infatti, un libro rivoluzionario. Non insegna nessuna mo- rale, non dice cosa è bene e cosa e male; racconta sem- plicemente la storia di un bambino arrabbiato e molto coraggioso che decide di

scappare, di esplorare la sua CASTAGNOLI ANNA paura, di tornare a casa e di essere perdonato con una bella cenetta profumata.

Le tre pagine centrali, dove Max balla per forza dell’immagine è ‘evocativa’, proprio tutta la notte la “ridda selvaggia” insieme ai come l’ululato di un mostro, o il riflesso mostri, sono le prima tre pagine illustrate della luna. La dove le parole non possono della storia dell’illustrazione senza nessun più spiegare, l’immagine interviene con la testo a fianco. sua lingua misteriosa. Veniamo al mistero Anche in questo Maurice è stato originale. numero due: la fore- segue a pag. 10 pag. 10 speciale mostri

segue da pag. 9 sta che cresce nella solo un po’ più buio. Signi- stanza di Max. Cosa significa? Perché cre- fica che tutto il viaggio di Max, durato sce proprio lì dentro? anni, è durato in realtà solo poche ore! Sendak, per disegnare questa foresta, si è Esattamente come se fosse stato un sogno ispirato a un libro illustrato da uno dei suoi di Max. artisti preferiti: La Divina Commedia di William Blake. L’ho scoperto per caso un Qualcuno ha detto che il viaggio di Max è giorno che studiavo la storia di Max in bi- un viaggio dentro l’inconscio. blioteca. Non ne sono certis- Io non so bene cose sia l’in- sima, ma guardate anche voi conscio, ma secondo me vo- che somiglianza hanno le fo- leva dire che i mostri non glie, i piedi dei mostri, la abitano solo sulle isole, o composizione di alcune tavole sotto i letti, ma anche dentro e i colori. Non è lampante? di noi. Voi sapete di cosa parla la Di- Quando siamo molto arrab- vina Commedia di Dante Ali- biati e ci escono parole brutte, ghieri? Parla proprio di un quando abbiamo paura di signore che si è perso in una foresta, ed è qualcosa ma non sappiamo bene di cosa, stato così coraggioso da andare avanti a quando viene la sera e ci sentiamo tristi… esplorare tutto quello che c’è di più spa- quando pensiamo alla morte, o abbiamo ventoso oltre la foresta: l’inferno e la nostalgia di qualcuno o di un luogo… morte. Tutti questi pensieri, questi sentimenti, Forse, Sendak ha fatto crescere la stessa sono un po’ come dei mostri. Il solo modo spaventosa foresta nella stanza di un bam- per addomesticarli è decidere che siamo bino per dirci che i bambini sono i più co- noi i Re dentro noi stessi; e che dobbiamo raggiosi di tutti. avere il coraggio di esplorare tutto il nostro Ora osservate la finestra nella prima tavola regno. Io penso che Maurice volesse dirci e nell’ultima tavola. La luna è la stessa, fa proprio questo, facendo fare a Max il suo speciale mostri pag. 11 sero dove si trova Max. Come è fitto di misteri questo libro!

Un’ultima cosa: il libro, in inglese, si inti- tola Where the wild things are (Nel paese delle “cose selvagge”). “Cose” è una parola più generica di “mostri”. Infatti, sono tante le cose che fanno paura ai bambini e ai grandi, non ci sono certo solo i mostri! Maurice aveva lavorato alla creazione di questo libro dieci anni (pensate!). In una prima versione, lo aveva intitolato Nel paese dei cavalli selvaggi. Ma lui non riu- sciva a disegnare bene i cavalli, e così la sua editrice, Ursula Nordstrom, gli disse: «Disegna delle ‘cose selvagge’, che sei sicu- ramente più capace». viaggio, e facendolo partire proprio dalla Così lui disegnò i mostri che ora anche voi sua cameretta. conoscete. Un po’ spaventosi, un po’ buffi. In yiddish, la lingua parlata dalla mamma Il mistero numero uno l’ho lasciato per ul- di Maurice, a un bambino che si comporta timo perché è il più difficile. Nessuno ha male, si può dire: “Vilde khaye!”, che vuol ancora trovato una spiegazione convin- dire proprio: “cosa selvaggia!”. cente. Perché Max non è in copertina? Forse è Max la vera “cosa selvaggia” del Forse Maurice libro. Forse voleva dirci che per questo è il protagonista vestito da del libro è as- lupo? sente perché Non lo sa- siamo noi let- premo mai. La tori, noi che sola cosa che guardiamo il sappiamo, di libro, che dobbiamo prendere quella bar- sicuro, è che questo libro è inesauribile. chetta per essere coraggiosi come Max? Dopo cinquant’anni che è stato creato è an- O forse Max è addormentato, come il mo- cora uno dei libri per bambini più venduti stro in primo piano, dentro la barca, e noi e studiati al mondo. Sono certa che anche non lo vediamo? Non lo sapremo mai. Se voi farete delle nuove e interessanti sco- girate la copertina, trovate il fiume e la perte. luna. Sono tranquilli, come se loro sapes- Anna Castagnoli ANNA

È italiana, ha un marito francese e vive in Spagna. Ha un sorriso incantevole, una risata contagiosa e un grande cuore generoso. È autrice, illustratrice e una grande esperta di letteratura illustrata. E anche una insegnante fantastica. Il suo blog è www.lefiguredeilibri.com pag. 12 Dafdafa La mora Dafdafa ricchi doni a chi saprà rispondere a questo enigma. Gli invitati non sanno rispondere ma la sposa, che era venuta a sapere di quell'avventura del suo SONIA BISCELLA SONIA neo-marito, suggerisce loro la risposta: miele e leone. Tal Dei Tali, infuriato per essere stato ingannato dalla sua novella sposa, uccide trenta Filistei e la lascia. Passano gli anni e Tal Dei Tali con la Cari ragazzi, sua forza straordinaria ne fà di tutti i colori mi è venuto presso i Filistei. Infine si innamora di un dubbio: ma voi un'altra filistea, chiamata Dalila. I conoscete i libri posteriori Filistei pregano Dalila di scoprire alla Torah? E i vari personaggi che quale sia il segreto della straordinaria sono lì nominati? Se non li forza del suo innamorato. Ella, conoscete, sono qua io, Morà dopo molti vani tentativi, Dafdafà… per presentarvi alcuni riesce a scoprire che la sua personaggi, più o meno noti, più o forza sta nella sua lunga meno saggi, che si trovano in libri capigliatura, che non era mai stata post Torah. tagliata, come si addiceva ai nazirei (destinati, tra l'altro, a una vita Chi è? particolarmente pura). Allora, mentre Tal (dal libro dei Giudici) Dei Tali dorme, gli rade a zero i capelli. E allora… i Filistei lo prendono facilmente, non Un certo personaggio ebreo che avendo lui più nessuna forza, e lo obbligano a chiamerò Tal Dei Tali, aveva un duri lavori. Ma, con il passar del tempo i caratteraccio piuttosto violento e una capelli cominciano a ricrescere, ridiventano forza prodigiosa. lunghissimi e Tal Dei Tali torna ad essere Vi racconterò alcuni episodi della sua fortissimo e allora... allora... Ma vi ho già tumultuosa vita. Un giorno si innamorò di raccontato troppo. Andate voi a leggere come una donna filistea e la volle prendere in va a finire. moglie. Si era avviato per andare incontro

alla sua promessa sposa, quand'ecco che un Qual è il vero nome di Tal Dei Tali? leone ruggente gli si para davanti. Tal Dei Sansone Soluzione: Tali lo atterra con grande facilità e lo fa a pezzi come fosse un capretto. Al ritorno, NEDELIA passa davanti alla carcassa del leone e vede Ha insegnato per tanti anni a all'interno di essa uno sciame d'api e del bambini di tutte le età, miele. Non racconta a nessuno divertendosi a inventare giochi, questa sua bravata. racconti e poesie. Il giorno del matrimonio, Tal Tra le mille cose che ha fatto c’è anche Il Dei Tali propone agli invitati giornale Per Noi, che filistei questo enigma: “Dal veniva pubblicato prima mangiatore è uscito cibo e dal che nascesse DafDaf. forte è uscito dolce” e promette SCC pag. 13 Albi da colorare Fino a ieri vi parlavo di albi illustrati, intoccabili, da sfogliare con delicatezza e amore, mi ero dimenticata la felicità che provavo quando avevo tra le mani un nuovo GOMI TARO album da colorare. Ho cominciato a maneggiarli ancora prima della scuola dell'infanzia, perché sono libri che non contengono quasi testo e più li maltratti, più diventano belli. mentre voi potete scegliere di tagliare i capelli Mi piacevano quelli con le pagine un po' alla maestra, creare un ponte per superare un spesse, così non si bucavano o macchiavano se dirupo, tessere un tappeto, esprimere calcavo con i pennarelli o le matite. Mia madre un'emozione con delle linee, fare una tartaruga me li sceglieva con attenzione; invece io ero con un'impronta digitale, modellare un vestito attirata dai disegni molto minuti, ma quando li per una dama, strappare la carta per ridare un coloravo provavo un po' di frustrazione non petalo ad una rosa, impiattare una crostata di riuscendo a stare dentro le righe. Per questo raggi di sole e mille altre cose. sono contenta che voi possiate trovare in L'essenziale per un “album da colorare e oltre” libreria un sacco di bellissimi libri da non è seguire la moda del momento (film, pasticciare, tagliuzzare e dipingere senza cartone animato...), ma sciogliere le briglie paura, perché non si tratta solo di colorare, ma della vostra fantasia. anche di progettare e modificare. Volete un po' Buon divertimento, di esempi? Io coloravo mele e seguivo greche, SCC TARO GOMI GOMI TARO

È la SCC, la nostra Strega Comanda Color, che ogni mese ci regala le copertine per DafDaf e altre meraviglie. Ha studiato disegno e animazione, adora l'incisione e l'acqua forte, dipinge su taccuini rilegati da lei, crea libri origami, legge tantissimo e colleziona libri per bambini e gommine profumate. Sostiene che maneggiare carta e colori fa bene come mangiare una mela al giorno. Il suo motto è “non si finisce mai di imparare”. pag. 14 economia Oro blu, indispens La chiamano “l'oro blu”. No, non è un innaffiarla con la giusta quantità d'acqua. metallo prezioso, non lo troverete al dito di Attenzione, giusta non significa tanta, perché una coppia di sposi oppure come braccialetto non dobbiamo neanche sprecarla. È in gioielleria. Vi basterà andare al lavandino importante che non lo facciamo noi a casa di casa e aprire il rubinetto per vedere così come le persone che con l'acqua ci scorrere davanti ai vostri occhi l'oro blu, la lavorano, in particolare il mondo preziosissima acqua. dell'agricoltura. Pensate che l'85 per cento A noi sembra scontato perché la troviamo del consumo di acqua dolce dell'intero ovunque ma l'acqua in molti luoghi non si pianeta è usato proprio nell'agricoltura: è trova facilmente. E senza acqua tutto diventa come se avessimo una bottiglia d'acqua e noi più difficile. Prendiamo per esempio un orto ne facessimo un sorso abbondante e gli altri dove coltiviamo la nostra frutta e verdura, otto (e poco più) li usassimo per bagnare le indispensabili per la nostra alimentazione. Se piante da cui poi verrà il nostro cibo. non diamo acqua alle nostre piantine, che so, Tutto questo serve a farvi capire quanto è di pomodoro, si seccheranno e moriranno e importante usare bene l'acqua che abbiamo a noi rimarremo a bocca asciutta. Per farle disposizione, in particolare per innaffiare i crescere rigogliose e forti dobbiamo nostri campi e in Israele questa cosa l'hanno COSA E’ EXPO?

L'EXPO è una grandissima fiera, conosciuta anche come Esposizione universale. La prima è stata fatta a Londra nel 1756. Tutti i paesi del mondo sono invitati a partecipare e a rispettare un tema comune. Ogni edizione si svolge in una città diversa e dura al massimo sei mesi. Quest'anno la città protagonista sarà Milano e durerà dal 1 maggio al 31 ottobre 2015, il tema prescelto è "Nutrire il pianeta", in inglese "Feed the Planet": questo significa che più di 130 paesi avranno all'interno di EXPO uno spazio per mostrare ai visitatori cosa hanno da offrire sull'argomento. Si parlerà di cibo, salute, ambiente, economia e progresso. Prossimo appuntamento, l’EXPO 2017. Dove? Ad Astana, in Kazakistan! economia pag. 15 sabile e prezioso capiterà di andare a Milano per il grande evento sul cibo e l'alimentazione di Expo, potrete vedere con i vostri occhi di cosa stiamo parlando nel padiglione di Israele, la casa dove si racconteranno le creazioni e le idee israeliane. Come l'irrigazione a goccia, un metodo per dare acqua alle piante che funziona dando lentamente goccia dopo goccia, il prezioso oro blu alle piante, sia depositando l'acqua sulla superficie del terreno vicino alla pianta o direttamente dove si trova la sua radice. In capita benissimo. questo modo si andrà a nutrire solo la pianta Lì infatti non sono fortunati come in Italia e e non a bagnare il terreno circostante dove con la poca acqua che hanno a disposizione si non deve crescere nulla. sono inventati tanti metodi per non Bella idea no? Di queste a Expo ne troverete sprecarne neanche una goccia. E se vi spiegate molte altre. ISRAELE & EXPO

Israele sarà una dei protagonisti di EXPO 2015 a Milano: il suo padiglione si chiamerà "Fields of Tomorrow" (I campi del domani) ed è progettato dall'architetto David Knafo, su un'area di 2.369 metri quadrati! L'ambasciatore israeliano in Italia, Naor Gilon, assicura che sarà fantastico e sorprendente: "Ci saranno incontri, degustazioni, grandi chef israeliani e addirittura un ristorante pieno di specialità appetitose". Perché Israele, in tema di "Nutrire il pianeta" non ha eguali. noi facciamo

ci aiuti? Come sempre durante l’estate la redazione e il comitato scientifico di DafDaf si ritrovano per progettare i numeri che verranno, inventare nuove rubriche, o chiuderne altre. Avete idee? Suggerimenti? Richieste? Vorreste proporre un nuovo argomento? O qualcosa proprio non vi piace? Scriveteci, noi promettiamo di rispondere a tutti, e saremo felici leggere le vostre proposte.

DAFDAF / UCEI LUNGOTEVERE SANZIO 9 ROMA 00153 oppure via posta elettronica, a: [email protected] Domande e risposte Come vi sarete accorti i collaboratori di DafDaf a volte cambiano, si aggiungono persone nuove, ma molte rubriche sono scritte sempre dalle stesse persone, esperte degli argomenti che abbiamo loro affidato. Oltre a regalarci idee, testi e a volte chiacchiere e risate si sono tutti dichiarati disponibili a rispondere alle vostre domande. Se qualcosa vi interessa o incuriosisce potete scrivere a DafDaf, gli indirizzi li trovate qui sopra... noi gireremo le vostre domande agli autori delle rubriche, che risponderanno a tutti; e qualcosa magari pubblicheremo sulle pagine del giornale.