NUMERO 02/2015

ASSOCIAZIONE ITALIANA ARBITRI

PRIMI AL MONDO anche nel calcio a 5

Le tre funzioni dell’Osservatore Arbitrale

il libro Che gusto c’è a fare l’arbitro

il racconto La preparazione atletica

Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale di Roma n° 499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. - Sped. in abb. post. - Art. D.L. 353/2003 - (Conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 2, DCB Roma di Roma n° 499 del 01/09/89 - Posta Italiane s.p.a. Sped. in abb. post. Art. D.L. 353/2003 (Conv. Pubblicazione periodica Autorizzazione del Tribunale sulla Grande Muraglia Cinese Sommario Anno LXXII n. 2/2015 “l’Arbitro della Federazione Italiana Giuoco Calcio" è una pubblicazione periodica, registrata presso il Tribunale di Roma n. 499/1989 dal 01/09/1989 Direttore Marcello Nicchi Direttore Responsabile Carmelo Lentino Comitato di Redazione Narciso Pisacreta, Umberto Carbonari, Rosario D’Anna, Maurizio Gialluisi, Erio Iori, Giancarlo Perinello, Alberto Zaroli, Alfredo Trentalange, Francesco Meloni Per me l’arbitro è Coordinatori Federico Marchi (Nord) 42 Alessandro Paone (Centro) Rodolfo Puglisi (Sud) Referenti Una nuova avventura Lorenzo Gori: “Mai sentirsi appagati” Marco Di Filippo 4 di Carmelo Lentino 23 di Caterina Pittelli Arrigo D’Alessandro Paolo Vilardi Il migliore è Alessandro Malfer Pasquale Gialluisi: esempio di Giovanni Aruta 5 24 eleganza, trasparenza e signorilità Emilia Romagna Raffaele Alessandro Serrau di Ferdinando Insanguine Mingarro Caterina Pittelli Ciao Luca Can 5, nove esordi nella massima serie Giorgio Ermanno Minafra 6 di Davide Saglietti 25 Federico Marchi Lombardia Paolo Cazzaniga La lettera di Roberto Rosetti Chiuso il capitolo “”, Fabio Stelluti 7 ed il ricordo del Presidente di Sezione 29 assolto l’ex Presidente Lanese Daniela Novelli Andrea Mazzaferro Piemonte Valle d’Aosta Davide Saglietti A maggio cambia la domanda, Giacoia, da arbitro a radiocronista… Puglia Ferdinando Insanguine Mingarro 8 da “Testa o Croce?” a “Expo o Uno?” 30 mondiale Sardegna Valentina Chirico di Paolo Vilardi Sicilia Giuseppe La Barbera Nicchi: “Gli arbitri commettono errori Donne, da 25 anni nell’Aia Toscana Saverio Romano 9 come i calciatori sbagliano a porta vuota” 32 di Ambra Colopi CPA Trento Adriano Collenz di Alessandro Paone CPA Claudio Trapani DA LEGGERE IN TRASFERTA Competizione ed aggressività nello Ambra Colopi “Che gusto c’è a fare l’arbitro” sport: il segreto del successo? Francesco Palombi 10 33 di Mattia Zambon Direzione e redazione Goal-line technology in Delegazione italiana al corso Via Campania, 47 - 00187 ROMA 11 34 di formazione Fifa tel. 06 84915026 / 5041 - fax 06 84915039 di Katia Senesi sito internet: www.aia-figc.it Le tre funzioni dell’Osservatore Arbitrale Il progetto del giovane Zen e-mail: [email protected] 12 di Gabriele Gava 35 premiato dalla Nasa di Francesco Palombi Il doppio arbitro nel Calcio a Cinque Racconti di viaggio, la preparazione di Francesco Falvo e Antonio Mazza atletica sulla Grande Muraglia Cinese twitter: @AIA_it 14 36 a cura di Marco Di Filippo Parte la stagione del Beach Soccer Prima volta in una gara di A2 Quattro twitter: @AIA_lArbitro 16 di Gennaro Leone 40 donne in campo di Valentina Chirico TRIBUNA STAMPA - Marco Mancini Impegno congiunto di Aia e Planet per instagram.com/aia_it prevenzione e cultura sportiva 18 41 di Giorgio Ermanno Minafra e Paolo Vilardi Realizzazione grafica e stampa Can Pro raduno e incontro Notizie flash Grafiche Marchesini s.r.l. 20 con le Società 44 Via Lungo Bussè, 884 - Angiari/ di Federico Marchi wwww.grafichemarchesini.it SETTORE TECNICO [email protected] ESORDIO IN A 46 Un anno intenso di lavoro Sped. in abb. post. - Art. co 20/c leg. 662/96 Ivano Pezzuto: “il segreto? PARERE MEDICO Filiale di Roma la forza di volontà” La commozione cerebrale ISSN 1974-2657 21 47 di Paolo Vilardi di Angelo Pizzi Tiratura 48.000 copie Enrico Caliari: “Passione, sacrificio, Quesiti Tecnici Gli articoli della rivista “l’Arbitro” della FIGC possono 22 umiltà: il segreto per far bene” 50 essere riprodotti, ma dietro autorizzazione dell’AIA, di Arrigo D’Alessandro su qualsiasi pubblicazione italiana o straniera, alla esplicita condizione che ne sia citata la fonte. In copertina: Alessandro Malfer editoriale

i sono avvenimenti, nella vita, che è difficile dimenticare. Sensazioni ed emozioni per descrivere le quali è difficile trovare le parole giuste. Quando sono stato informato della tragica scomparsa di Luca Colosimo, la prima cosa cui ho pensato è che è morto per realizzare un sogno, per vivere appieno la stessa passione che unisce tutti noi. Non Cdimenticherò i momenti della cerimonia dell’ultimo saluto, che definire toccante è riduttivo. C’è chi si è meravigliato per come il mondo arbitrale ha reagito a questa tragedia: io non mi meraviglio affatto, essendo sempre consapevole di quali persone siano in effetti gli arbitri italiani. Quello che è successo a Luca poteva accadere a molti di noi.

Ne sono convinto ancor di più dopo la sentenza della Cassazione a chiusura del processo penale per «Calciopoli», su cui non mi soffermo. Una sentenza che ha risolto le vicende penali di alcuni associati coinvolti, decretando anche delle assoluzioni. Qualche arbitro avrà pure sbagliato, ma negli anni dello scandalo, ad essere travolta era stata tutta la categoria... Per fortuna, oggi tutto viene drasticamente ridimensionato.

La stagione calcistica si avvia alla fine. In Comitato Nazionale abbiamo approvato i numeri per la formazione dei nuovi organici nazionali, per gli arbitri, assistenti e osservatori prove- nienti dalle regioni che opereranno nei campionati del prossimo anno sportivo. Ci troviamo nel periodo più delicato, quando si tirano le somme, ed è anche per questo che dobbiamo, ad ogni livello ed in ogni ruolo, continuare ad essere al massimo della preparazione, tenendo l’asticella sempre alta. Lo faremo, ne sono certo, perché la serietà nel portare a termine gli impegni presi è la base della nostra appartenenza all’Associazione.

Un ottimo lavoro è stato fatto da tutte le Sezioni nel portare a termine il Corso Arbitri Nazio- nale. Recentemente abbiamo analizzato i «numeri» di tutte le Sezioni, sono oltre 4.000 i nuovi arbitri effettivi. A luglio, e quindi sul prossimo numero della rivista, avremo occasione di fare una valutazione complessiva delle attività.

Nel frattempo si è proceduto alla firma per il rinnovo contrattuale, con lo sponsor tecnico Diadora, che prevede un aumento di divise per le esigenze della periferia e l’introduzione di un considerevole sconto percentuale sull’acquisto di materiale sportivo.

Intanto, un in bocca al lupo per le attività di ognuno e «buona lettura» a tutti!

Marcello Nicchi Una nuova avventura

oche righe per salutare tutti i lettori di questa pubblicazione che, dal 1996, accom- pagna la mia appartenenza all’Associazione Italiana Arbitri e che, più di ogni altra cosa, mi ha permesso di conoscerne a fondo i meccanismi, la struttura, ma soprat- tutto le persone che la animano, che la fanno funzionare e che la raccontano. NonP l’ho fatto nello scorso numero, che ospitava il saluto di Mario Pennacchia, ma non potevo esimermi dal farlo adesso. Al Direttore Pennacchia, con cui ho condiviso un lungo tratto di “strada” all’interno della Redazione, rinnovo – come ho già fatto attraverso il sito web associativo, che sempre più diventa supplemento online della nostra Rivista – il mio ringraziamento e quello di tutte le colleghe ed i colleghi che con noi collaborano. È, e resterà, un grande maestro di giorna- lismo. Ma da qualche mese abbiamo intrapreso una nuova avventura. Spero di non deludere le aspettative che, attraverso la loro fiducia, il Presidente Nicchi ed il Comitato Nazionale han- no riposto in me. È il coronamento di un “lavoro” iniziato nel 1998 e da allora mai interrotto. Proprio, perché c’è un’ideale continuità, non ci saranno stravolgimenti, ma questo non to- glie che - giorno dopo giorno - si stia lavorando ad una “nuova” Rivista. Una pubblicazione che, oltre alla diffusione cartacea, dallo scorso numero abbiamo trasmesso online anche a 9.000 giornalisti sportivi e15.000 Istituti di istruzione. Cercheremo, con il passare dei numeri, di rendere questa storica pubblicazione più fruibi- le, aumentandone anche il numero di articoli, riaccendendo il focus sulle Sezioni (il cuore pulsante dell’Associazione), senza tralasciare – ovviamente – le attività istituzionali, gli ap- profondimenti e l’attualità. Proprio sull’attività delle Sezioni, fortunatamente molto intensa, voglio fare una riflessione aggiuntiva. Sulla rivista cercheremo di dare spazio a quelle notizie, forse anche curiosità, che non sono mera “cronaca”. Sul sito internet (il cui numero di visitatori aumenta espo- nenzialmente di giorno in giorno), ed attraverso gli altri canali social, su cui presto vorrem- mo introdurre qualche altra novità, proseguiremo a raccontare la quotidianità del lavoro delle Sezioni e dei Comitati Regionali. Già su questo numero troverete nuove rubriche e una maggiore interazione tra versione cartacea ed il nostro sito web, a cui rimanderemo - sempre di più - per visionare documen- tazione, e in un futuro per vedere anche video. Ci direte voi, con il tempo, se stiamo facendo un buon lavoro.

@CarmeloLentino

4 n. 2/2015 Calcio a 5, AGLA Futsal Awards 2014 Il migliore è Alessandro Malfer

’ il numero uno al mondo. L’arbi- tantissima sfida d’apertura della manife- tro di futsal migliore del pianeta stazione tra Belgio e Romania e la finale è italiano. Alessandro Malfer, 40 valevole per il terzo e quarto posto tra anni, direttore finanziario presso una dit- Portogallo e Spagna. Ma non solo per- Eta lagarina, è stato ufficialmente insignito ché nel 2014 a Malfer è stata assegnata dell’“Agla Futsal Awards” 2014 riservato anche la finalissima di Uefa Futsal Cup alla classe arbitrale. Una sorta di Premio (la Champions League del calcio a 5) Oscar sportivo, una sorta di Pallone d’O- tra Dinamo Mosca e Barcellona. Le sue ro per i fischietti del calcio a 5. Con 746 qualità migliori? Attenzione maniacale ai punti, Malfer ha preceduto il croato Saša particolari, grande fisicità, personalità da Tomic (606) e l’argentino Dario Javier vendere e, soprattutto, capacità di dia- Santamaria (464). Il 2014 è stato un anno logare con giocatori e allenatori. La sua strepitoso per l’ex presidente della sezio- carriera nel mondo arbitrale è iniziata da ne arbitri di Rovereto (tra le altre cose ha giovanissimo. Con il pallone tra i piedi, A2 e l’esordio nella massima serie arriva fatto anche questo e per ben sette anni), eccezion fatta per qualche partitella con il 4 marzo 2006, quando viene designato selezionato per il Campionato Europeo in gli amici, non si è mai cimentato, prefe- quale primo arbitro della sfida tra Poli- Belgio dove ha diretto due gare: l’impor- rendo la palla a spicchi e il basket al cal- sportiva Giampaoli Ancona e Lazio. Da cio. Poi la “fulminazione”: il corso arbitri, quel momento in poi è un’escalation di la trafila dai campionati giovanili sino a soddisfazioni e di prestazioni superlati- quelli “maggiori” con parecchie presenze ve, tanto che a gennaio 2011 Alessandro anche in . Il “fischietto” rove- viene nominato internazionale e non si retano, però, si dedica anche al calcio ferma più. Cosa manca ancora alla stra- a 5. Ed è “amore a prima vista”. Che ordinaria carriera dell’arbitro roveretano fosse un predestinato lo si era capito per chiudere il cerchio? I Mondiali: i pros- già da subito: nel 2002, ad appena 27 simi si disputeranno tra un anno in Co- anni, viene promosso alla Can 5. Per lombia. Malfer è in rampa di lancio. quattro anni si divide tra e serie mdf

5 n. 2/2015 Ciao Luca Colosimo, quasi 30 anni, arbitro CAN PRO della Sezione di Torino, ha perso la vita in un tragico incidente stradale, al rientro da una partita. Una storia che ha commosso non solo l’AIA ma tutto il mondo del calcio.

di Davide Saglietti a telefonata di un caro amico ar- Un vero e proprio fiume in piena ha diffuso diano sportivo. bitro, “Hai visto? E’ morto Luca la triste notizia, con i social network pieni Lunedì 16, poi, nella sua Parrocchia, i Colosimo, guarda su Internet”, poi di fotografie, ricordi, pensieri sparsi che funerali solenni cui hanno partecipato l’incredulità, la conferma dei quotidiani na- ricordavano Luca e i momenti passati in- centinaia di persone, con il Presidente zionali,L e infine lo sgomento. Così un po’ sieme tra amici, in parrocchia, in sezione, dell’AIA Marcello Nicchi, il componente tutti lo scorso 9 Marzo abbiamo appreso sul lavoro. del Comitato Nazionale Alberto Zaroli, della notizia della scomparsa del giovane La lunga settimana che ha portato ai fu- numerosi dirigenti del Settore Tecnico collega in forza alla CAN Pro della sezione nerali ha visto un gran numero di persone e degli Organi Tecnici Nazionali con il di Torino, 30 anni da compiere da lì a po- sfilare nella camera ardente: amici, cono- Responsabile della CAN A Domenico che settimane, una carriera in piena corsa, scenti ed ovviamente tantissimi arbitri han- Messina e la commissione CAN PRO al una nonna di cui si prendeva cura da di- no voluto omaggiarlo un’ultima volta por- completo guidata dal Responsabile Ro- verso tempo, ma soprattutto una fidanza- tando conforto alla fidanzata Stefania, che berto Rosetti, amico e compagno di alle- ta da sposare nei prossimi mesi. con grande forza d’animo ha consolato lei namenti di Luca di lunga data. Luca, conosciuto da tutti come “Dottor Jo- stessa i presenti. Una celebrazione intensa e partecipata, nes”, stava tornando dalla trasferta a Fer- Su richiesta dell’Associazione, in tutti animata da numerosi ragazzi dell’oratorio rara, aveva diretto la partita Spal-Prato, per i campi d’Italia si è osservato un minu- parrocchiale che hanno testimoniato l’af- lui ancora più importante perché la visio- to di raccoglimento prima delle partite, fetto verso Luca con numerosi canti fe- natura di giornata era dell’Organo Tecnico numerosi arbitri hanno ricordato l’amico stosi ed il lancio di palloncini, a significare Brighi. Arrivato alle porte di Torino, tra Bor- Luca indossando una maglietta con una che la tristezza per una così grave perdita garo e Venaria, ha perso il controllo della sua foto o la fascia di lutto al braccio; deve essere sconfitta dalla gioia per aver sua auto, che ha sbattuto contro il guard un momento intenso e toccante che ha conosciuto un uomo che amava la vita e rail ed è stato sbalzato fuori dall’abitacolo; fatto conoscere all’Italia intera il valore trasmetteva questo suo entusiasmo a tutti a nulla sono valsi i tentativi di soccorso e dell’appartenenza all’associazione defini- quelli che incontrava facendosi sempre vo- la corsa all’ospedale San Giovanni Bosco. to come “Lezione per tutti” da un quoti- lere bene.

6 n. 2/2015 La lettera di Rosetti Il ricordo del alla “squadra” della CAN PRO Presidente di Sezione Cari amici Questa è la mail che mai avrei voluto scrivere. “Pronto” So bene quello che provate e come vi sentite. So bene che non si potrà dimenticare “Ehi pres sono Luca” e che non si dovrà dimenticare quello che è successo su quella maledetta autostrada. “Ciao Luchino, allora com’è anda- Lunedì per tutti noi è stato uno dei giorni e dei momenti più tristi e difficili della nostra to oggi il mio bravo arbitro?” vita arbitrale e non. Non si può spiegare un dolore così grande. Non ci sono più parole. “Pres di più, alla grande” Troppe lacrime sono state versate e altrettante se ne verseranno nei prossimi giorni. “Non avevo dubbi Luca” Ieri sono stato da Luca: il solito disarmante sorriso. Era come sempre, semplicemen- Mi manca e mi mancheranno quel- te Luca. Un ottimo arbitro, un leale amico, un fratello. Come sempre è stato e come le telefonate fatte la domenica sempre sarà. sera al rientro dalla partita. Ora dobbiamo ritrovare la forza, andare avanti. E’ già tempo di scendere in campo. Mi mancherà l’incrociare il Suo So che non sarà assolutamente facile ma dopo le due più grandi perdite della mia sguardo nelle riunioni e la Sua vita è quello che non vedevo l’ora di fare. Ne avevo bisogno. Mi sembrava di essere presenza al lunedì sera in Sezio- a loro più vicino. ne, quando ai ragazzini dell’OTS Da stasera e durante i prossimi fine settimana avrete una grande opportunità. Fare era solito elargire consigli. quello che Luca amava più di ogni altra cosa al mondo. Inseguire un sogno. Correre Mancherà alla Sezione di Torino e e fischiare in campo. Onorare la divisa arbitrale con passione, dignità e orgoglio, per a chi lo ha conosciuto anche solo Voi, per le Vostre famiglie, per Luca. per un attimo. Stefania ieri mi raccontava di quanto fosse così felice ultimamente, molto più di quanto Mi ritrovo, in questo mio manda- possiamo immaginare. Noi, Voi eravate parte fondamentale della sua vita. Il centro. to, a dover gestire la tragedia più Vi chiedo fortemente di ritornare in campo come mai è stato. Da oggi avete il dovere grande che mai sia capitata in 87 di essere più forti, ancora più entusiasti, molto più determinati. Dovete aver voglia di anni di storia della Sezione. Una vivere appieno la vostra vita, come faceva Lui con quel fantastico sorriso. ferita enorme che ha colpito tutti Glielo dovete. Glielo dobbiamo. perché Luca non era solo un as- Luca è lassù che Vi osserva e Vi protegge. Sarà sempre vicino a Noi a “fare la partita” sociato, ma era soprattutto Luca e non se ne perderà mai più una. Colosimo. Un ragazzo brillante, Un abbraccio a tutti. sorridente, sempre con la risposta Vostro pronta, con un avvenire di speran- Roberto ze da realizzare e con quell’incre- dibile fascino che era impossibile non volerGli bene. Luca Colosimo durante la sua ultima partita Ma un destino spietato ha riserva- to un finale diverso da quello che noi tutti avremmo mai pensato. Un finale crudele e tragico che ha la- sciato un vuoto indescrivibile den- tro l’animo di ognuno di noi. La Sezione di Torino, che ora è profondamente colpita, saprà re- agire. Lo dovrà fare per onorarne la memoria, come ha fatto tutta l’AIA, nel ricordare il Dottor Jones, il promettente Arbitro strappato precocemente alla vita nel suo massimo splendore. Andrea Mazzaferro

7 n. 2/2015 Serie A e B: conio speciale Expo 2015 per sorteggio campo A maggio cambia la domanda, da “Testa o Croce?” a “Expo o Uno?”

’esposizione universale di Mila- tazione e la nutrizione a livello mondiale La coniazione ufficiale di Expo in dotazio- no avrà dei testimonial d’ecce- – ha detto il Presidente dell’AIA, Marcello ne agli arbitri è stata anche definita “Fair zione negli arbitri di serie A e B, Nicchi - è motivo di soddisfazione e orgo- play” perché nella edizione ecoedition che effettueranno il sorteggio del campo glio. Anche lo sport deve fare la sua par- Nordicbrass è realizzata con metalli rici- diL gioco all’inizio delle gare utilizzando te, l’impatto sociale e culturale di Expo è clati ecocompatibili. monete del conio speciale dedicato ad di altissimo rilievo”. Expo 2015. Ciò avverrà dalla giornata di Invece del solito “Testa o Cro- campionato in programma nel primo fine ce?” sarà “Expo o Uno?” la do- settimana di maggio - proprio in coinci- manda che l’arbitro rivolgerà ai denza con la fase inaugurale della grande due capitani indicando il sugge- kermesse internazionale - e durante l’in- stivo soggetto artistico realizza- tero mese fino al termine dei campionati. to dai coin designers dell’Euro, L’Associazione Italiana Arbitri ha aderito Luc Luycx e Laura Cretara, che infatti alla richiesta del Museo del Tempo, hanno rispettivamente rappre- licenziatario esclusivo del progetto Expo sentato il numero 1 sovrappo- 2015 Coin and Medal Program, analoga- sto cinque volte, per simboleg- mente a quanto già fece per le celebra- giare l’unità dei continenti, e il zioni della Lira, sempre curate dalla stes- logo Expo inserito nell’albero sa organizzazione. della vita con cinque foglie di “Contribuire alla del più altrettante piante significative di Gianluca Rocchi grande evento mai realizzato sull’alimen- ognuno dei continenti. 8 n. 2/2015 A Fiumicino l’incontro tra arbitri-allenatori-giocatori-dirigenti Nicchi: “Gli arbitri commettono errori come i calciatori sbagliano a porta vuota” di Alessandro Paone

ll’incontro consueto che si svol- ge tra arbitri, dirigenti, calciatori e allenatori di Serie A all’incirca a metà stagione sportiva, quest’anno un climaA sereno ha fatto da sfondo per un confronto chiaro. Un appuntamento quel- lo di Fiumicino in cui il Responsabile della Commissione Arbitri Nazionale Domenico Messina con il Presidente dell’AIA Marcel- lo Nicchi ha sottolineato alcuni aspetti e mostrato diversi dati in relazione alla pas- sata stagione sportiva, mettendo a con- fronto il campionato italiano con quelli dei principali Paesi europei. Dai dati statistici si evince una diminu- zione significativa delle ammonizioni mentre i cartellini rossi sono pressoché invariati. Il numero dei rigori concessi per gara risulta in linea con la Ligue1 in Francia e la Liga spagnola oltre che con le gare di Champions League, ma superiore rispetto alla Bundesliga ed alla

Premier League. Il capitano del Torino Glik e l’arbitro Fabbri “I dati lo confermano – ha dichiarato il numero uno dell’AIA Marcello Nicchi - gli In sala anche Renzo Ulivieri presidente di vertice ma senza dimenticare il lavoro arbitri sbagliano come sbagliano i calcia- dell’Associazione Italiana Allenatori di dell’Associazione che con il Settore Tecni- tori quando tirano in porta e non segnano. calcio. co lavora per una uniformità condivisa dal Lavoriamo per dare esempi postivi. Siamo Oltre a valutazioni sulle dinamiche e sulle vertice alla base. un gruppo di 35mila arbitri“. interpretazioni sui falli di mano e diverse Nella sua esposizione Messina ha voluto All’incontro erano presenti il Presidente precisazioni sul fuorigioco alla luce delle far comprendere con esempi concreti quali della FIGC Carlo Tavecchio che ha ricor- interpretazioni FIFA date ad inizio stagio- sono le valutazioni e le dinamiche che si ve- dato come quello del direttore di gara sia ne il responsabile della CAN A Messina ha rificano all’Interno del terreno di gioco non il mestiere più difficile al Mondo e come mostrato numerosi contributi video al fine avendo timore di mostrare anche gli errori. bisogna sempre difendere gli arbitri per- di far meglio comprendere il modus ope- La conclusione è arrivata con l’immagine ché sono la garanzia di tutto il sistema. Il randi delle sestine sui campi. di un calciatore che condividendo la deci- Presidente della Lega di A Maurizio Beret- Al centro dell’attenzione oltre ai falli di sione del giovane direttore di gara gli strin- ta ha voluto ribadire come un tale confron- mano ed il fuorigioco anche le mass con- ge la mano. “Mi piace pensare - ha detto to sia utile e mirato anche a condividere frontation e la condotta gravemente sleale. Messina - che questo sport è anche fair i valori sani di questo sport. Il presidente Non sono mancati dettagli anche sulla play tra calciatori e arbitri”. dell’Assocalciatori Damiano Tommasi ha suddivisione dei compiti in campo in fun- Spazio anche alle domande con alcune ri- evidenziato il lavoro che si sta completan- zione delle azioni e delle zone di compe- chieste da parte di allenatori e calciatori e le do in sinergia con l’AIA al fine di realizzare tenza in un’ottica di massima trasparen- parole di Nicola Rizzoli rappresentante de- materiale video per scopi didattici. za mostrando come lavorano gli arbitri gli arbitri in attività hanno concluso i lavori.

9 n. 2/2015 da leggere in trasferta

Che gusto c’è a fare l’arbitro La storia, le emozioni, i retroscena di una carriera che, da un campetto di periferia, hanno portato Nicola Rizzoli a dirigere la finale dei Mondiali al Maracanã di Rio de Janeiro.

“Quasi tutti quelli che parlano di calcio hanno giocato a calcio almeno una volta nella vita. Quasi tutti quelli che parlano di arbitri non hanno mai arbitrato una partita nella loro vita” Nicola Rizzoli

e varie tappe di una carriera formi- dabile, nata sui campi di periferia di Bologna e giunta fino al leggen- dario manto erboso del Maracanà di Rio DeL Janeiro. Sarebbe però riduttivo sinte- tizzare solo così il libro di Nicola Rizzoli “Che gusto c’è a fare l’arbitro” edito da Rizzoli. La storia narrata dall’arbitro della finalissima della World Cup 2014 è infatti molto di più, e racconta dello sportivo ma soprattutto dell’uomo, attraverso tantissi- me esperienze vissute dentro e fuori dai campi. Nicola Rizzoli (1971), architetto, ha esordito in Serie A nell’aprile 2002. No- Questo libro può essere apprezzato sia minato per quattro anni consecutivi miglior arbitro italiano (2011, 2012, dagli stessi colleghi di Rizzoli, sia da chi 2013 e 2014) e miglior arbitro del mondo nel 2014, ha superato le 200 par- non conosce affatto il mondo arbitrale. I tite nella massima serie e, tra le altre, a livello internazionale, ha diretto la primi si ritroveranno sicuramente nei sa- finale di Europa League nel 2010, quella di Champions League nel 2013 e crifici, nelle sensazioni e nelle difficoltà quella degli ultimi Mondiali brasiliani. affrontate da colui che lo scorso anno è

10 n. 2/2015 stato nominato il miglior arbitro del mon- ricorda che la molla che lo portò nel 1987 ti. “Alzo la testa e mi guardo allo spec- do. Questa è infatti una delle caratteristi- in Sezione ad iscriversi al corso, fu pro- chio: ma io qua cosa ci sto a fare? Io che speciali che accomuna tutti gli asso- prio un contrasto avuto con un arbitro che mica ci torno fuori... cosa ci guadagno? ciati dell’AIA, ovvero che persone molto non aveva sanzionato adeguatamente un Forse ho sbagliato tutto”. A rovesciare diverse tra di loro vivano le medesime fallo che lui, all’epoca ancora giovane cal- completamente la situazione è però il emozioni, permettendo quello spirito di ciatore, aveva subìto. La frase ricevuta in rumore degli scarpini dei calciatori che corpo che c’è tra colleghi arbitri. A tutti risposta alle sue proteste “Non sai nulla di tornano sul terreno di giuoco e le urla capita infatti, come racconta Rizzoli, di regolamento e vuoi dare lezioni....” fece di incoraggiamento che si scambiano. attendere con particolare trepidazione scattare nel 16enne Rizzoli la voglia di In un attimo il giovane Nicola Rizzoli l’arrivo della designazione, a prescindere mettersi alla prova per farsi trovare prepa- ha indossato nuovamente la divisa ed dal Campionato o dall’Organo Tecnico di rato. Una volta però entrato nella Sezione è pronto ad affrontare il secondo tem- appartenenza, così come provare orgo- di Bologna, non ne uscirà più, ponendosi po. Emozioni che un po’ tutti gli arbitri glio nel vedersi affidata la direzione di una prima l’obiettivo di arrivare in CAN D per hanno provato e che hanno superato partita particolarmente importante. poi proseguire fino al vertice del Mondo. nella stessa maniera, spinti da quell’i- Ma questo è un libro che sarà di grande Oltre ovviamente ai capitoli dedicati alla narrestabile passione che li porta ogni interesse anche per chi non appartiene finale in Brasile, alcune delle parti più domenica a fischiare nei campionati all’AIA e che quindi avrà l’occasione di significative del libro sono quelle in cui giovanili così come nei grandi stadi. conoscere meglio la figura dell’arbitro, vengono narrati i momenti di difficoltà, Il libro poi prosegue ripercorrendo i prin- considerandolo non solo più come colui con la tentazione di lasciare tutto, tra- cipali passaggi della carriera di Rizzoli, che con una divisa ed un fischietto dirige mutati però poi in nuova forza. Ci sono con un tesissimo derby tra il Messina ed una partita, ma come uno sportivo che alcune pagine particolarmente signifi- il in C1, la promozione nel massi- affronta sacrifici, che si misura costan- cative che portano il lettore all’interno mo Organo Tecnico Nazionale, l’esordio in temente con se stesso, che si prepara di uno spogliatoio durante l’intervallo serie A a Venezia, il rapporto con i colleghi e che investe tempo per una passione di una partita di . L’im- e con Pierluigi Collina, e la nomina ad in- spesso difficile da spiegare. magine è quella di un arbitro bagnato ternazionale. A rendere piacevole la lettu- Proprio quest’ultimo concetto è al centro ed infreddolito per la pioggia caduta ra sono infine i numerosi aneddoti legati del titolo del volume, che ripropone una nel primo tempo, che rivive quanto ac- al Campionato Italiano, alle competizioni domanda che ogni arbitro si è sentito por- caduto nei primi 45 minuti di giuoco, europee e alla finale mondiale in Brasile. re più volte durante la sua carriera. Rizzoli comprese le proteste e gli insulti ricevu- Federico Marchi Goal line technology in Serie A e nelle qualificazioni per “Russia 2018”

opo il via libera della FIGC, e campionato italiano, la decisione è campionato. l’introduzione in Serie A dal stata ufficializzata da Maurizio Beretta, I vertici dell’AIA, a più riprese, si erano prossimo campionato, anche la presidente della Lega di Serie A. Addio, dichiarati favorevoli all’introduzione – Fifa ha stabilito di dare il via libera all’u- dunque, ai goal fantasma, e da subito, anche nel campionato italiano – di questo tilizzoD della ‘Goal Line Technology’ per le visto che il debutto della tecnologia ausilio tecnologico. Da registrare, in tal partite delle qualificazioni per i Mondiali in questione è previsto per l’inizio del senso, anche una recente dichiarazione di Russia 2018. Alla tecnologia, già utiliz- prossimo campionato, edizione 2015-16. del Rappresentante degli Arbitri in zata per il torneo iridato di Brasile 2014, L’utilizzo dell’occhio di falco dovrebbe attività, Nicola Rizzoli. “Riuscire a vedere si potrà fare ricorso nella fase eliminato- contribuire ad allontanare le polemiche una palla che viaggia a svariati chilometri ria dei mondiali, a patto che entrambe le che troppo spesso inquinano il nostro orari e capire se ha varcato o meno la federazioni interessate siano d’accordo e calcio, almeno per quanto riguarda la linea non è facile. Puoi anche essere lo comunichino in forma scritta, prima del regolarità dei goal. Così l’Italia si mette concentrato al massimo - ha detto match, alla stessa Fifa. Lo stesso vale per al passo rispetto ad altre importanti nel corso di un’intervista l’arbitro della i time-out da ‘chiamare’ in caso di tempe- federazioni calcistiche come quelle finale di Brasile 2014 - ma percepire una rature elevate, per permettere ai giocatori inglese e tedesca. La Premier League e differenza di centimetri è difficilissimo. di rinfrescarsi e bere, previo ovviamente il la Bundesliga, infatti, hanno ufficializzato La ‘Goal Line Technology’ è secondo consenso dell’arbitro. già da tempo il ricorso alla ‘Goal Line me una cosa positiva perché permette di Per quanto riguarda l’introduzione nel Technology’ a partire dal prossimo togliere ogni dubbio”. 11 n. 2/2015 Daniele Orsato durante una recente gara tra Juventus e Roma

Formatore, selezionatore e psicologo Le tre funzioni dell’Osservatore Arbitrale

di Gabriele Gava

l ruolo dell’Osservatore Arbitrale mai compiere, a nessun livello, è quello dinamiche ed aiutare l’Arbitro/Assistenti è fondamentale ed indispensabile di trasferire consigli per far crescere gli nel calarsi in modo adeguato all’interno all’interno del sistema arbitrale per la arbitri a propria immagine e somiglianza del contesto calcistico. Ad un Osserva- crescita e la formazione degli Arbitri ed ma si deve essere il più possibile imper- tore è richiesto conoscere vari aspetti di IAssistenti. Diventare Osservatore è un sonali senza mai affermare “io facevo” chi andrà a valutare e della gara in que- passo importante nella vita di un Arbitro oppure “ascolta e fai come ti dico io”. stione senza, però, che tutto ciò diventi perché è un atto di grande responsabilità, La bravura di un Osservatore è quella di un fattore condizionante o che il giudizio visto che andrà a giudicare l’operato di al- seguire le direttive dell’AIA e della Com- sia condizionato dalla gara stessa e non tri Colleghi e quindi deve essere fatto con missione di competenza e saperle tra- dalla prestazione del Collega. la stessa passione e dedizione di quando sferire in fase di colloquio con il Collega L’Osservatore ha un triplice compito nel si era Arbitri effettivi. Fondamentale, per svestendosi dal ruolo di Arbitro riuscendo suo percorso: Formatore, Selezionatore e chi intraprende questa nuova esperienza, a valutare in modo oggettivo e non sog- “Psicologo”. non considerarla una “carriera” ma un gettivo la prestazione. Un Osservatore Formatore: questa caratteristica lo ac- momento formativo per far crescere le deve conoscere in modo approfondito compagnerà in tutta la carriera ma in giovani leve. Un errore che non si deve la materia calcio per poter capire le varie modo particolare quando opera nelle 12 n. 2/2015 categorie inferiori e nel settore giovanile. campioni del mondo. L’OA deve formare l’arbitro donandogli Psicologo: Termine sicuramente forte e Corsi quei consigli utili per la crescita del giova- che implicitamente esprime un compito ne collega creando quelle strutture che lo gravoso. Essere Osservatore è, con le Osservatori aiuteranno a correggere le lacune emerse dovute proporzioni, essere un po’ psi- e saranno la base per il percorso futuro. cologo. L’Osservatore, infatti, deve in Tra gli aspetti che contraddistinguono Deve essere un motivatore esaltando le fase di colloquio capire lo stato emoti- l’AIA, rispetto alle altre associazioni positività e allo stesso tempo insegnante vo dei singolo e del Team Arbitrale cer- estere, c’è la grande attenzione verso andando a correggere gli errori. Per fare cando di porsi nel modo più costruttivo la figura degli osservatori arbitrali. Un ciò non deve limitarsi a segnalare le ne- possibile. Deve mettere a proprio agio ruolo su cui si investe molto per la sua gatività commesse ma deve cercare di chi ha di fronte, utilizzare toni rivolti importanza, sia in fase di formazione capire la natura di queste consigliando i alla positività e non al giudizio fine a se dei giovani arbitri alle prime esperien- giusti correttivi per far in modo che que- stesso. Ogni soggetto se criticato ten- ze sui terreni di giuoco, sia per la cre- ste non si ripeta in futuro. L’OA deve aiu- de per natura a respingere la critica ed scita dei direttori di gara che operano tare a far riflettere l’Arbitro e non fare una a trovare la giustificazione; è necessa- già a livello nazionale. mera lista di errori commessi. In fase di rio, quindi, trovare nelle diverse situa- Una squadra consistente anche a li- colloquio deve porsi in modo sereno, pa- zioni, in particolare quelle più critiche e vello di organico. Un percorso legato cato e soprattutto costruttivo, non deve tese la giusta chiave di lettura per riu- alla conclusione dell’attività arbitrale, ergersi a professore imponendo le pro- scire ad instaurare un clima di dialogo ma che rappresenta l’inizio di un nuo- prie idee, ma deve creare quel Feedback proficuo. Dare un giudizio definitivo ad vo impegno e la possibilità di inco- con il collega in modo da comprendere inizio colloquio blocca ogni forma di minciare una carriera nel suo aspetto la scelta fatta sul terreno di gioco e da ascolto da parte dell’interlocutore, op- appassionante ed avvincente. quali basi è scaturita. Deve rivivere l’epi- pure esprime solo le negatività, porta Recentemente si sono svolti in tutt’I- sodio con gli occhi dell’Arbitro e propor- il soggetto arbitro alla chiusura ed alla talia, con la supervisione del Settore re la giusta soluzione. Se quest’ultimo fine della comunicazione. Fondamen- Tecnico, i corsi di qualificazione e di aspetto non viene effettuato verrà meno tale per un OA essere chiaro, in parti- aggiornamento per osservatori arbi- il fattore di Formatore. colare a fronte di prestazioni negative, trali. Attraverso i primi è stato asse- Selezionatore: Il ruolo di selezionatore non rimanendo vago e poco concreto gnata la qualifica a 370 neo osserva- diventa sempre più fondamentale man e diventandolo, solo successivamente, tori, che proprio in queste settimane mano che si sale di categoria poiché alla in fase di refertazione. Nel dialogo bi- hanno esordito nella loro nuova av- formazione si deve iniziare a fare selezio- sogna essere, anche se a malincuore, ventura all’interno dell’AIA. ne nel contesto di un gruppo sempre più estremamente franchi nell’esprimere gli Un ruolo che richiede un grande im- aspetti negativi emersi cercando di ri- ristretto. Si devono individuare, per ogni pegno per la necessaria e costante solverli con il soggetto in questione e soggetto, quelle attitudini e quelle qualità preparazione tecnica. Questo è stato soprattutto spronandolo a ripartire con che lo possono proiettare in un panora- infatti lo scopo dei corsi di aggiorna- forza e determinazione. Altro aspetto mento che, nei mesi scorsi, ha interes- ma sempre più importante e di alto livello. fondamentale è stemperare gli ecces- sato un totale di 435 osservatori del La futuribilità è un concetto sempre più si di estrema positività per non creare calcio a 11, cui aggiungere tutti quelli percorso dall’Associazione e dalle istitu- troppe illusioni. La comunicazione ver- impegnati nel Futsal. zioni arbitrali mondiali poiché si devono bale e paraverbale, quindi, sono aspetti individuare quei talenti che saranno il fu- che ogni OA deve studiare ed applicare turo dell’Associazione e del Calcio. L’os- per essere più incisivi ed accettati. servatore, quindi, deve essere un abile ed In conclusione, essere Osservatori non acuto talent-scout che sa cogliere anche si limita, come l’immaginario comune dal più piccolo dettaglio, il talento, il ca- pensa, guardare un partita e dare un giu- dizio ma significa essere uomini dotati di risma, la tecnica e l’autorevolezza di ogni tatto comunicativo, sensibilità e compe- singolo soggetto. Queste caratteristiche tenza tecnica e calcistica, consapevoli naturali possono emergere non solo a della responsabilità che ci assume ogni fronte di prestazioni eccellenti ma anche domenica nel valutare un “amico-colle- in quelle negative dove l’Arbitro ha fatto ga” che opera tra mille difficoltà all’in- intravedere quegli spunti da fuoriclasse. terno del terreno di gioco cercando di Un lavoro non sempre facile ma che è dare sempre il massimo nell’attesa del fondamentale per poter scovare i futuri giudizio dell’amico-osservatore. 13 n. 2/2015 Il doppio arbitro nel Calcio a Cinque

di Francesco Falvo e Antonio Mazza

ino alla stagione 1993-1994 il Cal- col collega, al fine di contenere eventua- dovendo essi necessariamente adeguar- cio a 5 veniva diretto da un arbitro li successive proteste: a gioco fermo, e la al gioco. e da un guardalinee (ora assistente d’intesa col Secondo Arbitro, potrà quin- 2) Il controllo del gioco: durante la gara arbitrale), ma nella stagione 1994-1995 di disporsi nel lato opposto a quello delle un arbitro deve controllare l’area di azio- Sgiunge provvida la “rivoluzione coper- panchine, mantenendo la posizione fino ne e l’altro quella di influenza, per tenere nicana” con la definitiva assunzione del al termine del tempo di gara, per poi rias- sotto osservazione uno spazio ampio del doppio arbitro, mentre nel 1995-1996 si sumere quella originaria in caso di prose- rettangolo di gioco; sulle rimesse latera- completa il team arbitrale con l’avvento cuzione (secondo tempo regolamentare li l’arbitro si posizionerà a 1-2 metri dal del cronometrista ufficiale. Si arriva a tale o tempi supplementari). Solo un’eventua- punto di esecuzione. logica conclusione poiché la disciplina le nuova sanzione disciplinare da parte 3) Il controllo della linea di porta: l’arbi- del Calcio a 5, in relazione alle dimensio- del collega nei pressi delle panchine può tro che sopravanza l’azione deve essere ni del terreno di gioco e per le peculiari- portare ad uno scambio di posizione pri- sempre in grado di controllare il pallone in tà che la contraddistinguono in tecnica, ma della fine del periodo di gioco, a pa- relazione alla linea di porta. velocità e dinamiche di gioco, ha trovato rità di condizioni/valutazioni da parte dei Comunque la prestazione dell’arbitro non l’ottimizzazione nella direzione di gara at- direttori di gara. può prescindere, quando dirige in coppia traverso l’utilizzo di due arbitri. In linea generale gli arbitri, nel corso o con l’ausilio degli assistenti arbitra- Di norma l’Arbitro si dispone sul lato delle dell’incontro, dovranno adottare il posi- li (Cronometrista e Terzo Arbitro), dalla panchine mentre il Secondo Arbitro pren- zionamento più idoneo allo sviluppo del necessaria collaborazione con i colleghi de posizione sul lato opposto, questo po- gioco, assicurando il costante controllo chiamati al match. Il team arbitrale ha l’o- sizionamento mira ad affidare all’Arbitro del pallone che è il fulcro della gara; ed al biettivo prioritario di assicurare il rispetto la gestione impegnativa e complessa del- riguardo, dovranno avere come riferimen- delle regole utilizzando, oltre alla compe- le panchine.Tale posizionamento tuttavia, to specifico, i tre seguenti punti cardine: tenza tecnica, gli aspetti comportamen- obbligatorio all’inizio di ciascun tempo 1) dovranno cercare di mantenere il pal- tali e di personalità che costituiscono di gara, potrà essere mutato nel caso in lone tra di loro, spostandosi di conse- l’elemento distintivo di ciascun arbitro: cui l’Arbitro, dopo aver preso un prov- guenza (infatti arbitrando da soli si dovrà la dimensione comportamentale, che in- vedimento disciplinare nei pressi delle cercare di essere sempre vicini al pallone clude la capacità di lavorare in team, è panchine nei confronti di un calciatore che comanda il gioco, in modo da con- quella che fa la differenza, consentendo titolare (o di uno di riserva in panchina), trollare l’azione e la linea di porta); non la crescita e l’avanzamento, o il ridimen- reputi opportuno scambiare la posizione vi è una distanza stabilita tra i due arbitri sionamento, nel percorso arbitrale.

14 n. 2/2015 Infatti screditare l’altrui operato inva- le comminazioni delle sanzioni alla verifca dendo la sfera di competenza, rifiutando delle distanze regolamentari, dalle inter- Arbitri in campo la collaborazione, prevaricando con le ruzioni significative per infortuni o inci- proprie decisioni o non dando suppor- denti alle riprese di gioco, dai time out in per gli europei to nei momenti critici, significa sminuire cui maggiore è la possibilità di scambiarsi l’operato dell’intero team: la capacità di utili indicazioni ai momenti di tensione in ipovedenti lettura di queste dinamiche da parte del- cui è più difficile dialogare. “E’ stata l’esperienza più bella che le squadre, dei dirigenti, del pubblico e La perfetta riuscita della prestazione di ho vissuto sino ad oggi nella mia degli addetti ai lavori, inoltre, è tale da far una coppia arbitrale non può prescindere carriera arbitrale”. Così Silvia Muzio, percepire all’esterno del team eventuali da uno spirito di collaborazione che crea della Sezione di Chiavari, commenta dissonanze, discrepanze, divergenze o un clima di reciproco rispetto. la sua partecipazione al Campionato anche solo mancanza di sintonia. Pertanto gli arbitri capaci sono quelli che Europeo di calcio a cinque per ipo- Ciò non esclude la possibilità di inter- comprendono che solo la “disciplina del- vedenti che si è svolto a La Spezia. vento di un direttore di gara nella sfera le intelligenze” avvia un processo di cre- Insieme a lei sono scesi in campo di competenza del collega nei casi di in- scita del team, ambito questo che viene Diego Ferrari e Massimo di frazione palese non rilevata dall’arbitro contemplato nel cosiddetto “spirito di Chiavari, Matteo Morciano di Savo- più vicino all’azione: in queste situazioni, squadra” che porta al concepimento del- infatti, la cui mancata sanzione potrebbe la “solidarietà tecnica” tra membri di uno na e Gioviale Giuliano di La Spezia. ingenerare risentimenti o forti proteste stesso gruppo, uniti nel perseguimento di A contendersi il titolo sono state le (infrazione alla norma del retropassaggio obiettivi comuni, per il cui raggiungimen- nazionali di Russia, Ucraina, Austria, al portiere, concessione del vantaggio to condividono gli stessi sforzi. Gran Bretagna, Turchia, Spagna e Ita- dopo il quinto fallo cumulativo, condotta Ed in effetti il lavoro svolto dalla CAN5 lia. “E’ stata un’avventura bellissima, violenta, grave fallo di gioco, fallo portato nelle ultime stagioni sportive ha avuto dato che era la prima volta che mi tro- con vigoria sproporzionata), è opportuno come fine la crescita coesiva del sistema vavo ad arbitrare una manifestazione intervenire interrompendo il gioco a san- arbitrale, attività che ha prodotto benefi- con squadre nazionali – racconta Die- zione del fallo, a tutela dell’operato del ci effetti in termini di efficienza morale e go, che ha anche diretto la finale tra team e della sua credibilità. Ed altresì, la sportiva, ma anche l’assunzione di linee Spagna e Russia - Il livello tecnico è collaborazione dovrà essere costante per guida tese definitivamente ad orientare stato più alto di quanto mi aspettas- l’intera durata della gara: dalle situazioni il lavoro di team operato dagli specialisti si, considerando che erano calciatori di gioco statiche a quelle dinamiche, dal- del Futsal sul terreno di gioco. ipovedenti tranne il portiere”. Oltre ai “nostri” erano presenti arbitri inglesi, turchi, svizzeri e portoghesi. “La più Tecnica, qualità ed emozioni: tre parole che possono sintetizzare la tre giorni bella partita che ho arbitrato è stata che hanno vissuto gli arbitri Top Class di calcio a 5 che si sono radunati a Bor- Italia-Turchia – conclude Silvia - una garo Torinese dal 23 al 25 aprile scorsi, guidati da Massimo Cumbo e dalla sua gara difficile, che si è sbloccata ad un Commissione in vista delle ultime gare che secondo dalla fine con la rete dell’I- decideranno la stagione in tutti i campionati talia. La cosa più difficile è stata però nazionali. Apertura emozionale con la visita capirsi con il collega turco!”. alla Sacra Sindone con il Cardinale Poletto, fm Arbitri in resa possibile anche grazie al contributo di al- cuni presidenti di Sezione del CRA Piemonte visita alla e Valle d’Aosta. Si è poi entrati nel vivo del raduno con quiz, test atletici e massive se- Sacra dute di match analysis, per sollecitare in tutti spirito autocritico, nell’auspicio che già dalle Sindone prime partite si possano portare sul campo le nozioni apprese. Presente al raduno anche il Settore Tecnico con il Responsabile Alfredo Trentalange, i suoi vice Vincenzo Fiorenza e Francesco Milardi, e con Laura Scanu che ha tenuto una lezione sull’arbitrag- gio in team con particolare attenzione alle situazioni che si verificano nella zona non di competenza ma che richiedono un immediato intervento. ds

15 n. 2/2015 Parte la stagione del Beach Soccer In “pillole” le nuove regole del giuoco

di Gennaro Leone

ome ogni anno, con l’approssi- linea perimetrale di colore blu, vi sono 10 Il calcio d’inizio è l’unica situazione pre- marsi del periodo estivo, il nostro bandierine: 4 gialle (a delimitare le aree di vista dal Regolamento in cui è concesso pensiero si dirotta alle spiagge rigore della larghezza di 9mt) e 6 rosse, alla squadra difendente di porre una bar- e al mare e, con esso, al Beach Soc- 2 all’altezza della linea mediana e 4 sul riera a 5mt dal punto del centrocampo. Ccer. Quest’anno, più delle altre stagioni, calcio d’angolo. Il pallone per essere in gioco può essere l’attività sarà costellata da una serie di Il team arbitrale è composto da una qua- toccato dal giocatore della squadra at- eventi (Euro Winners Cup a Catania, Gio- terna: due arbitri corrono, ognuno per la taccante anche indietro purché succes- chi Olimpici Europei a Baku, Mondiali in sua fascia di competenza, sul lato lungo sivamente sia calciato al volo in avanti da Portogallo, Giochi del Mediterraneo sulla del rettangolo di gioco, un 3° arbitro vici- un proprio compagno. Spiaggia a Pescara, , Cam- no alle panchine ed il cronometrista al ta- Tra le tante peculiarità, oltre all’assenza pionato e Play Off Scudetto) che ci farà volo. Cinque i giocatori per ogni squadra, del “Fuori Giuoco”, vi è la “Rovesciata o apprezzare, sempre di più, questa disci- cui è concesso eseguire delle sostituzioni Sforbiciata”. Spettacolare e unica nel suo plina calcistica. volanti. genere è la giocata classica del Beach Approfondiamo alcune delle regole del La durata della gara è di tre tempi da 12’; Soccer. Infatti, l’attaccante che ha il pos- Beach Soccer, per essere pronti a vivere in caso di parità, si disputa un tempo sesso del pallone e sta per eseguire la una stagione esaltante. supplementare da 3’; in caso di ulterio- rovesciata, non può essere toccato dal A maggio sarà ufficializzato dalla FIFA il re pareggio, vengono battuti almeno 3 difensore, che non può intervenire nean- nuovo Regolamento che, nel 2015, ha tiri di rigore per determinare la squadra che per cercare di giocare il pallone. Se vissuto un cambiamento epocale, con vincente. Il tempo è semi-effettivo perché l’attaccante, invece, non ha il possesso l’allineamento alle 17 regole delle altre il cronometro viene fermato solo quando del pallone e colpisce l’avversario, com- discipline. viene segnata una rete, viene commesso mette un fallo. Sul rettangolo di gioco, delimitato da una un fallo o gli arbitri lo richiedono. Altra specificità sono i calci di punizione,

16 n. 2/2015 che sono tutti diretti e battuti dal calcia- Visto che tutti i calci di punizione sono tore che subisce il fallo o, in caso d’in- diretti, i casi puniti nel calcio a 11 e a Cinque fortunio, dal giocatore che lo sostituisce. 5 con un calcio di punizione indiret- Eccezione per il fallo di mano, la palla to sono sanzionati, se compiuti nella nuovi arbitri trattenuta, le proteste, le infrazioni sulle propria metà campo, con un “calcio sostituzioni e del portiere, che possono di punizione a cono a centro campo” nell’organico essere battuti da chiunque. (ad es. simulazione, ostruzione, gioco Esistono 2 tipologie di calci di punizione: pericoloso, ecc.), altrimenti il calcio del Beach Soccer - se l’attaccante subisce il fallo nella propria di punizione a cono viene battuto nel metà campo è accordato un “calcio di pu- punto in cui è avvenuta l’infrazione. Tra Chiuso il Corso di Selezione per Arbitri nizione a cono” (si considera l’area immagi- i casi c’è anche quello del portiere cui di Beach Soccer. La Commissione, pre- naria dal punto in cui è posto il pallone alle è concesso giocare il pallone con le sieduta dal Componente del Comitato bandierine del calcio d’angolo della metà mani dopo il passaggio volontario del Nazionale Umberto Carbonari e com- campo avversaria). Nei calci di punizione è proprio compagno; commette infrazio- posta dal Responsabile CAN BS Miche- vietato toccare o giocare il pallone dentro il ne se, invece, gioca con le mani o le le Conti, dai vice Alessandra Agosto e cono prima che abbia toccato i pali, la tra- braccia il pallone passato intenzional- Gennaro Leone, e dal Componente del versa, il portiere o la sabbia. Gli avversari mente da un compagno per la seconda Settore Tecnico Marcello Caruso, ha si dispongono a 5mt dal pallone che può volta consecutiva e senza che il pallo- individuato, tra i quindici partecipanti, essere calciato in qualsiasi direzione; ne sia stato toccato da un avversario i cinque nuovi direttori di gara che en- - se invece l’attaccante subisce il fallo nel- tra i due passaggi. treranno a far parte dell’organico della la metà campo avversaria è accordato un Altre novità regolamentari, le potremo CAN BS. “calcio di punizione in linea”. Il calciatore provare vivendo, insieme alla Can BS, in che ha subito il fallo può calciarlo in tutte le una delle tappe dell’estate 2015, al fine Il fitto programma ha previsto una serie direzioni; i suoi compagni e gli avversari de- di gustare l’atmosfera calda, frizzante e di lezioni di avvicinamento alla discipli- vono porsi dietro la linea del pallone a 5mt. divertente del Beach Soccer. na, mentre oggi i candidati hanno so- stenuto i test tecnici interattivi e le pro- ve atletiche ed estetiche sulla spiaggia, alla presenza del Prof. Carlo Castagna, Metodologo dell’Allenamento dell’AIA, del preparatore atletico Giuliano Com- pagnucci e del Componente del Modu- lo Bio-Medico dell’AIA, Giacomo Pas- salacqua.

Questi i nomi degli arbitri selezionati, in ordine di graduatoria generale: 1. PANCRAZI FILIPPO (Ragusa), punti 26,380 2. TRANCHINA MICHELANGELO (Udine), punti 25,550 3. BOTTALICO SAVERIO (Bari), punti 25,550 4. CHIANESE DOMENICO (Napoli), punti 25,460 5. CARDONE FRANCESCO (Agropoli), punti 25,130

17 n. 2/2015 No a troppa tecnologia toglie fascino al calcio

di Marco Mancini*

unedì mattina di una settimana passione. E la passione incarna sentimenti, dino – quando va bene – con quattro parole qualsiasi da settembre a maggio. agonismo, competizione, rivalità. Ma cer- di circostanza quelle tante decisioni esatte Al bar di una imprecisata città ita- tamente non la perfezione. La passione è che vengono prese ogni benedetta dome- liana regna uno strano silenzio. Caffè, cap- umana, sanguigna. Come lo è il calcio. In nica: dal fuorigioco millimetrico segnalato puccinoL e cornetto ma nessun brusio sulla tutte le sue componenti. Dai giocatori ai con un occhio di falco, al rigore, all’esatta domenica di campionato. Questa volta presidenti, dagli allenatori ai telecronisti, dai applicazione della “regola” del vantaggio… nessun vituperato errore arbitrale. Nulla. tifosi agli arbitri. A distanza di anni, addirittura di decenni, Tutto è stato perfetto, tutto è filato liscio Eh già, proprio l’arbitro. Nel gioco del calcio si continua a parlare degli errori arbitrali, come l’olio perchè tutto è stato deciso dal il fischietto, la vecchia giacchetta nera con più o meno eclatanti, di casa nostra e non Grande Fratello elettronico, dalla tanto at- i suoi cartellini d’ordinanza – piaccia o no solo: dal gol di Turone al rigore su Ronal- tesa svolta messianica della “tecnologia in – è un ingrediente necessario, imprescindi- do in Juventus – Inter del 1998, per non campo”. bile, insostituibile: non solo per il corretto parlare di Maradona e la mano de Dios in Il concretizzarsi di uno scenario simile per il svolgimento della partita, ma anche per Argentina-Inghilterra del 22 giugno 1986 tifoso italiano, e forse non solo per lui, sa- quello che nel gergo “industriale” si chia- o del gol-nongol della finale mondiale rebbe – alla fine – terribile, quasi un vero ma indotto. Dalla moviola nelle trasmissioni Inghilterra-Germania di vent’anni prima. e proprio incubo. Niente polemiche, nien- della domenica sera, alla chiacchiera da E se l’occhio elettronico li avesse corretti te presunti complotti orditi da chissà quali bar tra tifosi del lunedì mattina con le sua in diretta? Forse il risultato sarebbe stato forze oscure, niente corsi e ricorsi storici. coda in ufficio nella pausa pranzo, fino ai diverso – anche se in realtà sarebbe tutto Nessun dibattito, nessuno sfottò. Solo una sermoni delle radio dal lunedì pomeriggio da dimostrare! – ma sicuramente non sa- fredda presa d’atto di un fermo immagine, fino a data da destinarsi. Curioso poi – per remmo qui, anni dopo, a parlarne ancora. neanche fosse un rogito del notaio. usare un eufemismo – che ci si soffermi E ad accalorarci. Avremmo probabilmen- Da che mondo è mondo, invece, il calcio è sempre solo e soltanto sull’errore e si liqui- te archiviato la partita dopo 24 ore, in ma-

18 n. 2/2015 Tribuna S t ampa Tribuna S t ampa

“Eh già, proprio l’arbitro. Nel gioco del calcio il fischietto, la vecchia giacchetta nera con i suoi cartellini d’ordinanza – piaccia o no – è un ingrediente necessario, imprescindibile, insostituibile: non solo per il corretto svolgimento della partita, ma anche per quello che nel gergo “industriale” si chiama indotto”.

niera automatica come si fa salvando un lazione dell’errore umano. E l’errore uma- alcun beneficio, in nessun settore. documento nella memoria del computer. no – si sa – fa parte del gioco. In un certo Meglio lasciare a Giuseppe Tomasi di Lam- Un passaggio meramente meccanico, senso, cambierebbero le regole non scritte pedusa e al suo Gattopardo l’ormai arcifa- senza pathos. del calcio. Quelle norme fatte di spirito e moso motto del “tutto cambi affinchè nulla In definitiva depotenziare il fischietto, o peg- di passione che sarebbero soppiantate da cambi”. Ci si affidi invece alla preparazio- gio affiancarlo da una sorte di badante tec- inquadrature, centimetri e replay. Uno sce- ne e alla correttezza degli arbitri e dei loro nologica toglierebbe al calcio quel fascino nario preciso e pragmatico, ma anonimo, collaboratori – qualità che non andrebbero che ha e che, nonostante tutto e tutti, conti- freddo, incolore e distaccato. mai messe in discussione per nessun mo- nua ad avere domenica dopo domenica. To- Forse in quest’epoca digitale, degli tivo da nessuno – e non ad un occhio elet- gliere dal campo di gioco, grazie all’ausilio di smartphones e dei tablet, il passo ver- tronico che rischia sì di togliere o quasi ogni una supermoderna ma assolutamente fred- so la tecnologia sembra la soluzione più dubbio, ma che sicuramente ucciderebbe da ed impersonale telecamera, un possibile scontata. Ma alla lunga una decisione del di colpo - come fosse un plotone d’ese- – e sempre umano – errore arbitrale sarebbe genere potrebbe comportare più costi che cuzione - pathos, passione e quelle pole- come eliminare per partito preso una deter- benefici. E non a livello economico, ma miche alle quali i tifosi - nessuno escluso minata categoria di armi del delitto da un sentimentale. Perché il calcio è sentimento. – pur non ammettendolo mai, almeno pub- romanzo di Agatha Christie! Cercare la perfezione sul terreno di gioco blicamente, sono tanto affezionati e senza Nessuno di noi è in grado di prevedere il è una chimera. E pretenderla solo da una le quali, forse, finirebbero per allontanarsi futuro, nessuno può sapere se e quando la delle componenti del sistema è ancora più da un gioco che via via sta diventando, tecnologia si farà strada ed irromperà sul assurdo. La perfezione, in fin dei conti, non purtroppo, cinicamente sempre più freddo. rettangolo verde. Tuttavia c’è un rischio. Ed è di questo mondo quindi, forse, è meglio è innegabile. La precisione quasi notarile lasciare le cose come stanno. Cambiare * Coordinatore redazionale dell’occhio elettronico porterà alla cancel- per il puro gusto di farlo non ha mai portato Agenzia di Stampa Area

19 n. 2/2015 CAN PRO Raduno e incontro con le Società Per preparare la fase finale della Stagione

oncentrati e pronti per le partite Un momento significativo è stato l’in- perché qui si crea il calcio del domani”. finali del Campionato e le suc- contro annuale con i Presidenti e i Diret- Nell’occasione il Presidente della Lega cessive gare di Play Off e Play tori Sportivi delle società di Lega PRO, PRO Mario Macalli ha anche annun- Out. Con questo spirito gli oltre 70 arbitri organizzato a Villa Viviani sulle alture di ciato, a partire dalla prossima stagione Cpresenti al raduno della CAN PRO, che si Firenze. L’importanza dell’appuntamen- sportiva, l’istituzione di un premio intito- è svolto il 16 e 17 Aprile, hanno lasciato il to è stata testimoniata dalla partecipa- lato a Luca Colosimo. Proprio al giovane Centro Tecnico Federale di Coverciano. zione del Presidente dell’AIA Marcello arbitro recentemente scomparso è sta- Una due giorni intensa che ha compreso Nicchi, del Vicepresidente Narciso Pi- ta dedicata la chiusura del raduno con test atletici, allenamenti, controlli medici sacreta e del Responsabile del Settore un lungo applauso tributatogli da tutti i e lezioni in aula. “In questi mesi il gruppo Tecnico Alfredo Trentalange. “Questo è colleghi. è cresciuto in maniera importante - ha un gruppo di ragazzi serio, che sogna un fm detto il Commissario Roberto Rosetti - futuro sportivo e che non lascia nulla di Ora ci troviamo in una fase molto delica- intentato nella preparazione - ha detto La foto, di Luca Fanfani, ritrae la ta della stagione sportiva, che richiede Nicchi ai rappresentanti delle società - Comissione e gli arbitri CAN PRO con il grande preparazione e concentrazione”. Il mondo della CAN PRO è bellissimo, Presidente ed il Vice Presidente dell’AIA 20 n. 2/2015 IVANO PEZZUTO: Esordio IN “Il segreto? La forza di volontà”

n altro giovane arbitro è appro- Stefani”. Approfitto per ringraziare loro e dato al massimo campionato. gli altri componenti della squadra che mi A Ivano Pezzuto, 31 anni, sezione hanno accompagnato e supportato nei di Lecce, ha esordito in Serie A il 2 mag- migliore dei modi in questo momento in- Ugio 2015, nella gara Sassuolo – Palermo, dimenticabile”. dopo una celere scalata dalle categorie Quali ritieni che siano i tuoi punti di forza? inferiori. La sua permanenza alla CAI è du- “Mi sono da sempre ispirato ad una frase rata un solo anno. Poi tre anni di matura- di Gandhi: “La forza non deriva da capa- zione in ed altrettanti in Lega Pro a cità fisiche, ma da una volontà indomita”. partire dalla stagione sportiva 2011/2012, Tanta forza di volontà, alla costante ricer- quando viene insignito del Premio “Nobi- ca del miglioramento dal punto di vista le” come miglior arbitro esordiente. A lu- atletico, tecnico e umano”. conda casa; ho ricoperto tanti ruoli all’in- glio 2014 la meritata promozione in Serie Ivano, a chi ti senti di rivolgere un rin- terno di essa e attualmente ho il piacere B, dove dirigerà 18 gare prime dell’esor- graziamento particolare? di intrattenere i ragazzi regionali / nazionali dio in A. Ad accompagnarlo nella gara del “A mia moglie, mio fratello, i miei genito- nelle riunioni a loro dedicate”. debutto “due terzi” della terna mondiale, ri per il sostegno e per il forte entusiasmo Cosa ti sentiresti di dire ai giovani che Nicola Rizzoli e Andrea Stefani. che mi trasmettono. Al mio caro nonno che per la prima volta si affacciano nell’ar- Pezzuto, bancario di professione, sposato mi guarda da lassù, perché tante delle mie bitraggio? da tre anni con la signora Lia, racconta le gioie quotidiane sono anche merito suo. “L’arbitraggio è un’attività stupenda, una sue emozioni per questo traguardo. Nell’ambito arbitrale sicuramente un rin- scuola di vita, una possibilità di crescita. Cosa hai provato appena ricevuta la graziamento particolare a Stefano Farina e Concede l’opportunità, sin da giovanis- designazione? alle intere commissioni della CAN A e CAN simi, di prendere decisioni, affrontare e “Appuntai velocemente la gara e la sesti- B per avermi dato questa possibilità”. superare difficoltà, rapportarci con le per- na su un foglietto di carta; appena chiuso Quali consigli daresti agli arbitri del- sone ed al tempo stesso di migliorarci fisi- ricordo l’emozione incredibile nel rileggere le categorie inferiori per farli ambire camente e umanamente”. quanto scritto: “Sassuolo - Palermo, pri- in alto? Come bisogna approcciarsi in campo mo addizionale Rizzoli, primo assistente “Non perdere mai di vista il bello della no- per avere credibilità dal primo al novan- stra attività: praticare tesimo minuto? sport, crescere come “Ritengo che la credibilità passi inanzitutto uomini. Non solo. Ini- dalla precisione tecnica supportata, però, ziare sin da subito, dai sempre e comunque, da un atteggiamen- primi anni, ad essere to deciso, determinato ma allo stesso meticolosi nella prepa- tempo sereno”. razione di ogni stagio- Dai un consiglio a quei giovani arbitri ne, costantemente de- che si scoraggiano dinanzi le prime dif- terminati e concentrati ficoltà… nel perseguire sempre “Il modo migliore per superarle è quel- un nuovo obiettivo”. lo di trasformare gli episodi negativi in Qual è il contributo possibilità di crescita e di miglioramen- che dai alla tua se- to, perché una volta affrontati e superati zione? ci daranno la possibilità di essere più “La sezione di Lecce è forti di prima”. sempre stata la mia se- pv 21 n. 2/2015 ENRICO CALIARI: “Passione, sacrificio, umiltà: il segreto per far bene” A di Arrigo D’Alessandro

assione, sacrificio e tanta umil- ne, man mano che si sale di categoria. tà sono gli ingredienti necessa- Il tutto diventa più meticoloso, si stu- ri, secondo Enrico Caliari, per diano letteralmente le squadre, il loro ambire a traguardi importanti. modo di giocare, il loro aspetto tattico Assistente Arbitrale della sezione di Le- che, soprattutto per un Assistente Arbi-

Esordio IN Esordio P gnago in forza alla CAN B ed ingegne- trale, è un elemento importantissimo in re biomedico nella vita, Enrico inizia il vista del ruolo e delle responsabilità che suo percorso arbitrale nel 1996. Transi- si ricoprono. Ci si allena molto anche ta come assistente in CAN D nel 2009, sull’aspetto mentale, in modo da poter dove milita per due stagioni, mentre il raggiungere un elevato stato di concen- mento più bello e significativo del per- 2011 segna il suo passaggio tra i profes- trazione, in modo da poter assumere le corso arbitrale da me intrapreso dician- sionisti della CAN PRO. decisioni con la massima tranquillità e nove anni fa. Lo scorso anno viene promosso in CAN serenità”. Il momento più brutto, invece, è legato B ed alla sua prima stagione nella se- ad un infortunio quando ancora milita- rie cadetta raggiunge l’ambito traguar- Nel team arbitrale del tuo esordio c’e- vo nell’Organo Tecnico Regionale. Per do della Serie A, esordendo il 22 marzo ra uno dei Campioni del Mondo 2014, fortuna la passione ed una gran forza di 2015 nella gara Empoli – Sassuolo. cosa si prova ad operare con un top volontà mi hanno permesso di supera- class del tuo ruolo come Faverani? re questo ostacolo e ripartire più forte Se ti avessero detto che un giorno sa- “Esordire in Serie A è già di per se un’e- di prima. Il coronamento di un sogno resti arrivato in Serie A, cosa avresti mozione indescrivibile, poi farlo con uno chiamato Serie A è la dimostrazione che risposto? dei componenti della terna del Maraca- la passione per qualcosa, unita ad un “Che io ricordi, non mi è stato mai detto na è qualcosa che mette i brividi, tanto grande spirito di sacrificio permettere di esplicitamente e se qualcuno l’avesse da far venire la pelle d’oca anche in que- raggiungere traguardi tanto ambiti”. fatto avrei stentato a crederci. Sicura- sto momento. Il giorno della gara un mix mente nel corso degli anni, traguardo di gioia e stupore domina, pensi che sia Partecipi attivamente alla vita sezio- dopo traguardo, quel sogno chiamato arrivato il sogno tanto ambito. Il momen- nale? Serie A, inizia ad essere sempre più un to del riscaldamento pre-gara, quando “La sezione è il pilastro a cui ogni arbi- qualcosa di reale”. gli assistenti si isolano dal resto del team tro dovrebbe far riferimento, perché ci per la rifinitura, è stato un momento per ha formati, ci ha cresciuti come si fa in Quali sono gli elementi fondamentali me molto significativo”. una vera e propria famiglia. Cerco di tra- per preparare al meglio una gara? smettere i giusti valori ed i giusti consigli “Al di là degli aspetti tecnici ed atletici, In tutti i percorsi ci sono alti e bassi, agli arbitri più giovani che, a loro volta, che risultano essere dei pilastri fonda- quali sono stati il momento più bello attraverso le loro impressioni sono in mentali in qualsiasi categoria, un ele- e quello più brutto della tua carriera? grado di trasmettermi e lasciare nel mio mento distintivo è dato da un diverso “Senza ombra di dubbio l’esordio dello “bagaglio arbitrale” qualcosa di impor- approccio ed una diversa preparazio- scorso 22 marzo risulta, ad oggi, il mo- tante che porto con me in ogni gara”.

22 n. 2/2015 LORENZO GORI: “Mai sentirsi appagati” Esordio IN di Caterina Pittelli A

Ho iniziato ad arbitrare quasi per il primo da arbitro, al termine di ho trovato ad aspettarmi la persona gioco, da appassionato di calcio una gara di promozione in Toscana, che adesso è la mia ragazza, Diletta. come gran parte degli adolescen- arriva la visionatura che ti porta con Considero quel giorno come l’inizio della ti”. Un “gioco” che costanza, impegno e i piedi per terra e ti fa capire che è nostra storia insieme. “passione hanno portato all’esordio in se- meglio cambiare. Da li è cominciata Il momento più emozionante? rie A, il 3 maggio 2015, in Verona-Udine- la mia nuova vita arbitrale, ma con la Quando ho detto alla mia ragazza che se. Lorenzo Gori, classe 1982, arbitro dal bandierina. Il secondo durante una avevo ricevuto la chiamata che ciascun marzo 1999, ci ha regalato un’interessan- gara di al mio secondo arbitro spera di poter sentire almeno una te chiacchierata sul suo percorso. anno in CAN PRO, Nocerina-Avellino, il volta nella vita, quella che mi comunicava A cosa aspiravi agli inizi? massimo che avessi potuto chiedere. che avrei esordito in serie A. Inizialmente, come tutti, non avevo le idee Un errore dettato da un’indecisione, Qual è il tuo rapporto con la Sezione? molto chiare. Per me era un modo di fare comunque recuperato, ha fatto uscire Ho uno splendido rapporto con la sport, ma col passare del tempo, man mano da me tutta la resilienza che un Sezione, cerco sempre di andare più che che dirigevo gare, la voglia di migliorarmi, arbitro deve avere se vuole sperare di posso. È la mia seconda casa, la mia di superare ogni domenica “quel” piccolo togliersi la soddisfazione più grande. seconda famiglia. Ogni arbitro che vuole ostacolo è diventata parte di me. In entrambi i casi ne sono uscito con solo pensare di poter fare bene dovrebbe Quali sono i tuoi obiettivi ora? la perseveranza e la stessa voglia di vederla così. A distanza di tanti anni, i miei obiettivi migliorare che mi segue fin dalle prime Arrivato fin qui, chi devi ringraziare? sono totalmente cambiati, ma è rimasta gare degli esordienti. Diletta che è la mia più grande supporter, la voglia di superare gara per gara quel Quando hai capito che ce l’avresti fatta? la mia famiglia, la sezione tutta con piccolo ostacolo. Adesso la speranza, e Quando mi sono reso conto che l’errore il Presidente Giancarlo Chiappini ed obiettivo, è riuscire ad entrare a far parte va accettato e sviscerato in modo da farlo ovviamente la commissione della CAN B del piccolo gruppo di grandi “direttori di diventare un momento di crescita, un che ha creduto nelle mie capacità e della orchestra”. punto di forza per le future performance. CAN A che ha permesso che il sogno si Durante il tuo percorso hai avuto mo- La gara alla quale sei più legato? avverasse. menti di difficoltà? Come li hai superati? Al mio esordio in Prima divisione, Che consiglio daresti ai giovani arbitri? La carriera di un arbitro è costellata - Prato, per due motivi: uno Mai sentirsi bravi, mai sentirsi appagati, da momenti di difficoltà più o meno ho sentito veramente e con forza quanto lavorare duro sui propri errori senza mai grandi, assolutamente necessari gli amici e colleghi della sezione sono tralasciare la cura di ogni dettaglio, in e che contribuiscono alla crescita importanti; due perché quello è stato ogni categoria oltre alla capacità sono i arbitrale. Ne ricordo due in particolare: il giorno in cui al mio rientro a casa dettagli che fanno la differenza. Sempre!!

23 n. 2/2015 Raccolta di testimonianze per ricostruire la storia dell’ex fischietto di Serie A che fondò la Sezione di Barletta Pasquale Gialluisi: esempio di eleganza, trasparenza e signorilità

di Ferdinando Insanguine Mingarro

’essere arbitro non si esauri- sce sul terreno di gioco, ma se ne fa Lun vero e proprio stile di vita. Non a caso nel raccogliere testimo- nianze ed informazioni sull’Uomo Pasquale Gialluisi gli aggettivi più utilizzati sono stati elegante, trasparen- te e signorile, proprio le caratteristiche che dovrebbero contraddistinguere ogni arbitro. Ciò che più ha colpito chi l’ha conosciuto è stata la sua onestà intel- lettuale che lo ha portato, in ogni fran- gente della sua vita, anche i più difficili, a seguire un solido codice etico fondato su lealtà e correttezza. Non sorprendo- no, dunque, le parole del Rappresen- tante dell’AIA nel Comitato dei Garanti FIGC, Danilo Bigi: “Per Pasquale etica e comportamento –afferma- stavano al di sopra di ogni legge. Erano e rappre- sentavano l’espressione vera e sincera del suo essere”. Essere che si mostra- va impeccabile anche esternamente in quanto caratterizzato da un’eleganza nei portamenti senza eguali: “Oltre al gran- de feeling umano che mi univa a lui –ci confida Luigi Agnolin, suo collega alla CAN- resta impresso nella mia memoria smetteranno mai di ringraziarlo è l’ener- nella stagione sportiva: “Abbiamo istitu- il suo aplomb e la sua eleganza nel ve- gia profusa nell’intento (riuscito) di fon- ito il Premio –afferma Filannino- affinché stirsi che lo portavano ad essere sempre dare una Sezione nella Città della Disfi- tutti possano conoscere ed apprendere una spanna sopra i suoi colleghi”. Nono- da. Ed è proprio per questo che l’attuale dal paradigma di professionalità e tra- stante sia stato il primo direttore di gara Presidente di Sezione Savino Filannino, sparenza quale è stato per tutti noi Pa- barlettano ad esibirsi sul palcoscenico poco più di due anni fa, ha istituito il squale. E’ stato doveroso assegnare le della massima , ciò “Premio Gialluisi” da assegnare al diri- prime due edizioni a Nicchi e Pisacreta, per cui i suoi colleghi concittadini non gente nazionale maggiormente distintosi portatori dei medesimi valori”. Da rite- 24 n. 2/2015 nersi vero e proprio ‘padre fondatore’ della Sezione di Barletta, Pasquale nel 1978 intercettò l’esigenza dei fischietti barlettani di avere un’organizzazione a se e distaccata dalla sede di Molfetta. Nel percorso tortuoso e irto di difficoltà, Gialluisi mostrò grandi doti umane, pri- ma tra tutte la generosità. “Ricordo an- cora come fosse ieri –ci racconta Mauro Zito, all’epoca segretario del Comitato Regionale Arbitri- le lunghe nottate pas- sate con Pasquale per cercare di trovare le soluzioni ai tanti problemi che sorge- vano continuamente. Mi ha sempre im- pressionato la sua passione e l’enorme generosità: egli non solo metteva a di- sposizione tutto il suo tempo libero, ma se necessario anche mezzi economici”. Mezzi economici, ma soprattutto argu- zia e conoscenze, puntualizza Mimmo isi soltanto una volta. – afferma Pietro conosciuto. Oltre alle ottime prestazioni Manente, storico dirigente barlettano e Nicolosi, assistente siciliano di quel tecniche, mi conquistò la sua signorili- braccio destro di Pasquale: “Per svolge- Modena-Brescia - In quell’occasione, a tà nel gestire la gara e il colloquio fina- re gli esami del primo causa di una fortis- le”. Gialluisi estrinsecò al meglio tutte corso arbitri fummo sima contestazio- le sue qualità, umane e dirigenziali, nel costretti a poggiar- ne, fummo costretti ruolo di Presidente di Sezione riuscen- ci presso un istituto ad abbandonare do, oltre a render coeso attorno alla scolastico privato, l’impianto vestiti sua figura un nutrito gruppo di arbitri, ma subito dopo, gra- da Carabinieri”. Al ad intessere relazioni con i suoi colle- zie alle conoscenze e di là di quel tragi- ghi di tutta la Penisola. Di fatto, ha uno all’insistenza di Gial- comico episodio, splendido ricordo di lui Domenico Fal- luisi, un’associazione a Nicolosi colpì zea, ex arbitro CAN ed ex Presidente di imprenditori tessili profondamente la della Sezione di , con ci lasciò la sua sede concezione dell’ar- cui approfondì i rapporti in occasione e finalmente trovam- bitraggio di Pa- di un’edizione del Torneo dello Stretto mo una collocazione squale: “Con lui fu organizzato proprio dalla Sezione cala- stabile”. D’altronde, possibile instaurare brese. “Nonostante siano passati più di il settore dell’indu- immediatamente quarant’anni dal nostro ultimo incontro stria tessile era a lui un rapporto cristal- –afferma visibilmente emozionato Fal- molto vicino: egli nei lino fondato sulla zea- il ricordo di Pasquale è ancora vivo giorni feriali gestiva fiducia”. Stessa nella mia mente. Era una persona piena la piccola impresa di fiducia che nutriva di valori con cui, anche se a distanza, famiglia che non ha nei suoi confronti sono riuscito a coltivare uno splendido mai trascurato nonostante le lunghe tra- Luigi Agnolin, capace, a seguito di una rapporto di amicizia”. Come purtroppo sferte alle quali era chiamato ogni week- dura contestazione dell’allora Presi- anche altri sportivi e non, Pasquale fu end; difatti, prima di diventare dirigente, dente dell’Ascoli Costantino Rozzi nei costretto ad affrontare la SLA che, no- Pasquale collezionò 58 gare in Serie A, confronti dell’arbitraggio di Pasquale, di nostante la sua tenacia, lo ha lacerato mostrandosi arbitro capace e di perso- dichiarare ai giornali: “Se non va bene portandolo via prematuramente. Il suo nalità. Personalità che, il 4 Gennaio del Gialluisi, non vado bene neanche io!”. ricordo, però, resta fisso nella memo- 1976 allo stadio “Braglia” di Modena, lo Signorile e gentile nei comportamenti ria di chiunque lo abbia conosciuto e portò ad assegnare un calcio di rigore con calciatori e dirigenti, l’arbitro Giallu- i suoi insegnamenti sono ancora vivi in favore della squadra ospite nei minuti isi venne visionato per due volte proprio nell’esperienza di Maurizio e Domenico finali, scatenando l’ira dei tifosi e rega- da Danilo Bigi: “E’ stato in occasione di che, proprio come il padre, continuano lando a noi posteri un aneddoto curioso. quelle visionature –ci racconta il compo- a portare ‘eleganza’, ‘trasparenza’ e ‘si- “Ho avuto l’onore di coadiuvare Giallu- nente del Comitato dei Garanti- che l’ho gnorilità’ nella nostra Associazione. 25 n. 2/2015 CAN 5, nove esordi nella massima serie

nche il calcio a cinque avrà, a partire da questo numero, uno spazio dedi- Acato agli esordi arbitrali nella massima serie. Un traguardo importante che in questa seconda parte della stagione sportiva ha già interessato numerosi direttori di gara. “Chi è chiamato a dirigere in un organico unico come quello della CAN 5, che raggruppa Arbitri che operano nelle diverse categorie, dalla serie B alla serie A, passando per la serie A2, l’Under 21 e la serie A Femminile, ha l’importante compito di formare i direttori di gara che giungono dai Comitati Regionali col fine di indirizzarli e renderli pronti per gare dei campionati naziona- li, fino ad arrivare a quelle della massima serie – ha detto il Commissario Mas- simo Cumbo - Si ha quindi la possibilità ed il privilegio di poter seguire tutta la loro evoluzione tecnica, fisica e comportamentale, sin dalla fase “embrionale”, avendo pertanto l’opportunità di constatare tutti i progressi compiuti, all’esito dei quali, esclusivamente per merito e piena capacità, possono approdare nella massima serie”. Per questo, gli esordi in serie A sono una vera e propria attesta- zione di profitto, sia per gli Arbitri sia per la Commissione, che vede realizzato un importante obiettivo del proprio mandato. Questi i nove arbitri che hanno esordito nella seconda parte di questa stagione nella massima serie:

LORENZO CURSI Sezione di Jesi, età 34 anni, Arbitro dal 1998, in CAN5 dal 01/07/2011. Esordio in serie A1 il 07/02/2015 in Rapidoo Latina - Acqua&Sapone Emmegross risultato 2–3. ”L’esordio in serie A è stato per me la realizzazione di un sogno, un obiettivo che speravo un giorno di raggiungere. Grande è stata la gioia e forti sono state le emozioni, dall’arrivo della designazione fino al giorno della partita. Al termine della gara ho pensato: “E’ andata bene, peccato però che è già finita”. Avrei voluto ricominciarla per rivivere di nuovo quelle emozioni che avevo provato e che già mi mancavano”.

ROCCO MORABITO Sezione di Vercelli, età 34 anni, Arbitro dal 2006, in CAN 5 dal 01/07/2011. Esordio in serie A1 il 14/02/2015 in Futsal Città Di Sestu - Kaos Futsal risultato 2-2. “Esordire in serie A1 è stato il coronamento di un sogno e un punto di partenza per cercare di fare sempre meglio e ripagare la fiducia datami dalla commissione. Il momento della ricezione della designazione rimarrà indimenticabile: in un istante ho rivissuto tutte le esperienze e gli insegnamenti ricevuti da coloro che mi hanno fatto crescere tecnicamente ed umanamente, a cui sarò sempre grato”.

26 n. 2/2015 LUCA BIZZOTTO Sezione di Castelfranco Veneto, età 35 anni, Arbitro dal 2003, in CAN5 dal 01/07/2007. Esordio in serie A1 il 20/02/2015 in Napoli Calcio A 5 - Futsal Citta Di Sestu risultato 7-2. “Avevo già preso contatto con la massima serie a fine anno in Winter Cup e questo sicuramente mi ha agevolato nella gestione dell’emozione. La gara era uno spareggio salvezza e, specie nel primo tempo, è stata molto tesa ma la concentrazione è sempre stata al top. È il coronamento di anni di lavoro, di passione, il mio modo di dire grazie a chi mi ha sempre sostenuto e l’inizio di una nuova sfida”.

NATALE MAZZONE Sezione di Imola, età 34 anni, Arbitro dal 2003 (esame presso la Sezione di L’Aquila), in CAN5 dal 01/07/2011 Esordio in serie A1 il 21/02/2015 in Rieti - Luparense risultato 6-6. “Quando realizzi che si trattava della gara d’esordio in serie A, in un attimo hai delle sensazioni miste di gioia e commozione che vanno a ripagare i tanti sacrifici compiuti nel corso degli anni per raggiungere la vetta della CAN 5. Quando sono sceso in campo, ero talmente preso dalla velocità del giuoco che fortunatamente non c’e stato tempo per le emozioni, anche grazie allo spirito goliardico ed ai preziosi suggerimenti tecnici dell’esperto collega Filippo Ragala di Bologna che mi ha affiancato nell’occasione e mi ha messo a mio agio”.

DARIO PEZZUTO Sezione di Lecce, età 32 anni, Arbitro dal 2004, in CAN5 dal 01/07/2009. Esordio in serie A1 il 21/02/2015 in Fabrizio calcio a 5 2007 - Asti calcio a 5 risultato 1-7. “Sentivo l’emozione di aver raggiunto questo obiettivo e provavo la gioia di poterla condividere con la mia famiglia e in particolare con mio fratello Ivano, con il quale ho vissuto i miei inizi. Ma tutto era pronto e per le emozioni non c’era più tempo, ancora un pensiero per la mia piccola Lavinia e poi fuori dallo spogliatoio con il solito impegno e concentrazione, consapevole che sarebbe stato l’unico modo per ringraziare tutti coloro che hanno creduto in me sia a livello sezionale sia nazionale”.

DONATO LAMANUZZI Sezione di Molfetta, età 39 anni, Arbitro dal 2002, in CAN5 dal 01/07/2010 Esordio in A1 il 22/02/2015 in Pescara - Lazio risultato sul campo 2-1 (fino alla sospensione a 5’ dalla fine, con successivo 6-0 a tavolino). “Emozione infinita dal momento della designazione fino all’entrata in campo. Nei due giorni precedenti la gara c’era anche il raduno di metà stagione ed ho quindi potuto condividere la mia felicità con i colleghi della CAN5 presenti a Tivoli. Dopo il fischio di inizio tutti i pensieri sono volati via ed è cominciata una nuova avventura. E’ difficile raggiungere il vertice, ma lo è ancor di più rimanere in alto con i piedi per terra”.

27 n. 2/2015 NICOLA ZANNA Sezione di Ferrara, età 36 anni, Arbitro dal 1994, in CAN 5 dal 01/07/2008. Esordio in serie A1 il 06/03/2015 in Latina – Corigliano risultato 4-1. “Serie A! Per di più in diretta televisiva! Il primo pensiero è andato a mio padre, osservatore regionale di calcio a 5 che mi ha fatto avvicinare al Futsal. Di grande conforto è stato il viaggio condiviso col collega e amico Sabatini che ha cercato di mettermi a mio agio. Le gambe hanno cominciato a tremare, il palasport di Latina era pieno, telecamere ovunque, ma al fischio d’inizio, come se avessi girato l’interruttore, ho pensato solo a dirigere al meglio”.

STEFANO MEZZADRI Sezione di Parma, etá 41 anni, Arbitro dal 2001, in CAN5 dal 01/07/2007. Esordio in serie A1 il 29/03/2015 in Real Rieti C5 - Futsal Cittá di Sestu risultato 3-1. ““Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla” (P. de C.). Aver raggiunto questo importante traguardo è stato per me motivo di grande orgoglio e al contempo segno di forte responsabilità, così, paura, fatica e difficoltà, saranno stimolo per proseguire in questo percorso appena iniziato”.

WLADIMIR DANTE Sezione di Ciampino, età 38 anni, Arbitro dal 1996, in CAN5 dal 01/07/2008. Esordio in serie A1 il 04/04/2015 in Citta di Sestu – Luparense risultato 4-6. “Per me questa è una stagione fantastica: tutte le gare sono andate ottimamente, ho arbitrato in diretta TV, sono stato chiamato al raduno dei Top Class, mi è nato un figlio maschio! Ho esordito nel calcio a 11 nel 1996 con una gara dei Pulcini, esordisco ora nel 2015 in serie A di calcio a 5 dopo ben 19 anni vissuti da arbitro. E’ stata una buona gara d’esordio, sono felice. Come sempre mi aspetta ancora un nuovo traguardo da superare, sempre e solo uno alla volta, come quando esordii nel 1996”.

28 n. 2/2015 Il verdetto della Cassazione Chiuso il capitolo “Calciopoli” assolto l’ex Presidente Lanese

na camera di consiglio durata tini e Antonio Dattilo, gli unici imputati oltre sei ore ha messo il sigillo nei due processi a Calciopoli (quello finale sul processo penale per con rito ordinario e quello in abbrevia- Calciopoli, l’inchiesta partita da Napo- to) ad aver rinunciato alla prescrizione Uli che ormai nove anni fa ha sconvolto insieme all’altro ex fischietto Massi- il mondo del pallone italiano toccando mo De Santis. Confermata invece per diverse squadre ed, in parte, il mondo quest’ultimo la pena inflitta in appello, arbitrale. Da quell’inchiesta scaturirono 10 mesi. l’autosospensione dell’allora Presiden- In linea con quanto richiesto da Maz- te dell’AIA, Tullio Lanese, e poi il com- zotta, inoltre, la Corte ha dichiarato la missariamento dell’Associazione con prescrizione per l’ex designatore arbi- Luigi Agnolin, nominato dal Commissa- trale Pierluigi Pairetto. rio della FIGC Guido Rossi. Sono state infine confermate le assolu- La terza sezione penale della Cassa- zioni, già arrivate in appello, per Gian- zione, ha accolto in pieno le richieste luca Rocchi, per l’ex presidente AIA formulate dal procuratore generale del- Tullio Lanese, e per gli ex arbitri Tiziano la Suprema Corte Gabriele Mazzotta. Pieri e Paolo Dondarini, tutti imputati Tralasciando le posizioni delle società nel processo con rito abbreviato riunito coinvolte e dei loro dirigenti, i giudici a quello con rito ordinario davanti alla hanno assolto gli ex arbitri Paolo Ber- terza sezione penale della Cassazione.

29 n. 2/2015 Una delle voci storiche di “Tutto il calcio minuto per minuto” e di “90° Minuto” vanta un’esperienza decennale nell’AIA Giacoia, da arbitro a radiocronista… mondiale

di Paolo Vilardi

ella storia secolare dell’AIA sono stati diversi gli asso- ciati diventati famosi o che si sono semplicemente affermati nel- laN propria professione. Gente che ha temprato il carattere e ha acquisito anche sui campi di calcio la perso- nalità per raggiungere il successo, partendo dai principi associativi che contraddistinguono la grande fami- glia degli arbitri. Per alcuni di questi personaggi, che oggi non hanno più la tessera in tasca, i ricordi in giac- chetta nera sono sbiaditi col tempo; per altri, e si tratta di una folta mag- gioranza, sono rimasti impressi nelle loro memorie, se non altro per gli in- segnamenti ricevuti rivestendo il ruolo di giudice nel mondo del calcio che, come ben noto, dal campo si rifletto-

30 n. 2/2015 no nella quotidianità. trasferirsi a quella della Calabria, la via radio dal “Celeste” di Messina, Tra questi spicca il giornalista Emanuele prima nuova sede del Dopoguerra. dal “San Paolo” di Napoli, dal “Parte- Giacoia, oggi ottantacinquenne, padre Inizia a lavorare in tutte le branche del nio” di Avellino e da tante altre piaz- del giornalismo radiotelevisivo calabrese; giornalismo, ma col passare del tempo ze calcistiche italiane, come Firenze, si tratta di una delle voci storiche delle si specializza nello sport con premi- Bari, Foggia, Catania, e naturalmente radiocronache di “Tutto il calcio minuto nenza del calcio, diventando radio te- . La sua bravura nel raccon- per minuto” e delle telecronache di “90° lecronista nel 1968 e caposervizio nel tare in maniera dettagliata e colorata Minuto”, soprannominato “The voice”, 1978. Dopo cinque anni viene nomina- gli eventi sportivi gli vale l’impiego in che vanta nell’AIA un’esperienza di dieci to caporedattore, responsabile dei ser- radiocronache anche per competizio- anni, a cavallo degli anni Cinquan- ni internazionali, come il torneo ta e Sessanta. Sui campi da gioco Anglo-italiano del 1972 e la finale Giacoia era autorevole ed estrover- di Coppa dei Campioni (l’attuale so. Ha operato ai tempi della divisa Champions League) tra Ajax e in giacca nera e camicia bianca, Inter disputatasi a Bruxelles nel- promettente già agli albori di quella lo stesso anno. Ma soprattutto il carriera che non sfocerà in ambi- Mundial di Spagna del 1982, per to nazionale. Di certo ebbe tutte le il girone eliminatorio che com- carte in regola per provarci, ma a prendeva l’Argentina. causa degli impegni di lavoro deci- Tra i suoi colleghi e cari amici se con rammarico di dimettersi; la figurano Sandro Ciotti, Enrico carriera in corso nel giornalismo gli Ameri, Alfredo Provenzali, Ezio impose una scelta. Luzzi e Mario Ferretti, senza La sua unica sezione di apparte- dimenticare Nando Martellini, nenza è stata quella di Caserta, Bruno Pizzul, e Luigi Necco, il ai tempi Stampacchia, Mosca quale, quando fu gambizzato ad e Dattilo. Nella sua mente sono Avellino nell’ottobre del 1980, fu impressi i ricordi dei campi infuo- soccorso per primo proprio da cati specialmente alle periferie di Giacoia, che era insieme a lui. Napoli o in provincia di Avellino “Nel corso delle radiocronache e e Benevento, nonché della rino- delle telecronache, dopo la mia mata piazza calcistica di Cava esperienza decennale nell’AIA – dei Tirreni, dove venne designato racconta il padre del giornalismo più volte dall’organo tecnico re- radiotelevisivo calabrese – com- gionale della Campania. Ricorda mentavo le decisioni dell’arbi- con orgoglio gli insegnamenti ri- tro, durante le partite, in modo cevuti durante la sua esperienza diverso, immedesimandomi in nell’AIA: “Fare l’arbitro ha con- lui e comprendendo tutte le sue tribuito tantissimo a temprarmi difficoltà del momento”. nei rapporti umani e darmi quella Nel 1986 Giacoia si “riavvicina” forza caratteriale per affermarmi all’AIA, stavolta come cronista, nella mia professione”. raccontando in un servizio tele- Emanuele Giacoia è stato uno visivo la cerimonia del 75° an- dei giornalisti di punta della Rai, auto- vizi giornalistici della sede, restando in niversario dell’AIA, con un’intervista a re di innumerevoli servizi tra inchieste, carica fino al momento della pensione, Luigi Agnolin. “Rievocare con la mente reportage, approfondimenti, redatti nel 1992. Altra nota di merito: è stato quest’evento contribuisce, fra l’altro, a per la cronaca della Calabria e per i tg membro della prima commissione del tenere anche più vivo il ricordo dei miei nazionali, nonché di interviste a gran- Comitato regionale per le Comunica- trascorsi nell’AIA – ha commentato an- di personaggi italiani, premi Nobel, zioni della Calabria. cora – a cui sono tuttora legato”. della cultura, letterati e artisti. Già alle Di domenica in domenica, negli anni Nonostante l’età, Emanuele Giacoia è dipendenze della Rai, diventa profes- Settanta e Ottanta, la voce “profon- tuttora attivo come giornalista; riveste sionista nel 1964 e una volta assunto da” di Giacoia, come definita dai sui la carica di direttore responsabile del dalla sede della Campania accetta di colleghi giornalisti del tempo, giunge Quotidiano del Sud.

31 n. 2/2015 Donne, da 25 anni nell’AIA L’Associazione ricorda la storica ammissione.

di Ambra Colopi 25 ANNI DI TESSERA ella società moderna l’arbitraggio il percorso arbitrale, dall’altro si 1990-2015 fu a lungo caratterizzato da una può senz’altro marcare la loro netta predominanza maschile, attiva partecipazione misurata Marta Bonaria Atzori Cagliari ma ad oggi le profonde differenze di ge- sulla base della qualità e degli nereN vanno sempre più scemando. L’im- incarichi affidati. Ed è su questo Sonia Elisabetta Baggini Abbiategrasso maginario collettivo infatti, negli ultimi 25 che si può impostare l’analisi di anni dell’Associazione Italiana Arbitri, è sta- un processo davvero decisivo Barbara Bruno Lecce to messo in discussione da un dominio di calcolabile in termini di qualità Marinella Caisutti Udine scena e da un contorno di esperienze che e non di quantità. Una passione rimangono scolpite all’interno della società. che ha fatto da bussola durante Valentina Chirico Cagliari Hanno rovesciato le gerarchie ormai cristal- tutti questi anni di allenamenti e Sabina De Nitto Brindisi lizzate nonostante il corpo sia il più evidente gare difficili, una passione che simbolo della differenza tra uomini e donne come un faro in mezzo al mare Amelia De Vuono Cosenza e l’arbitraggio è un’arena in cui esso viene ha fatto capire a ciascuna di loro Laisa Del Ciotto Pescara messo in gioco in modo specifico. Lo svilup- che la strada intrapresa era dav- po dell’attività arbitrale fra le donne è indub- vero quella giusta, l’allineamen- Rossana Di Lorenzo Pavia biamente un importante segnale di emanci- to testa-cuore tipico del sesso pazione femminile che abbatte quella serie femminile che ha permesso di Grazia Donatacci Milano di conflitti inconsci anche all’interno della fare delle scelte volte al “sentir- Elisa Donelli Cremona comunità scientifica. 25 anni di coraggio, si bene”. Un mix perfetto per un determinazione, volontà e capacità di sacri- team rosa in continua crescita, Angela Esposito Trento ficio è quello che hanno dimostrato degna- capace di tirare fuori la grinta e la Scilla Gennaro Verona mente le nostre Donne all’interno del terre- determinazione necessaria a fare no di giuoco. Una storia d’amore, vissuta da la differenza nella loro vita e in Fiorentina Izzo Isernia queste donne, che nonostante il trascorrere quella degli altri. Immaginate di del tempo non ha conosciuto crisi ed è sta- vivere la vostra vita su una mon- Sabrina Pasquariello Latina ta più forte di tutto, e le ha portate negli anni golfiera con ben dieci zavorre Delizia Piemontese Bari a superare ogni tipo di ostacolo, riuscendo attaccate. Quanto in alto riuscite a conciliare impegni e necessità diverse, to- a volare? Loro con tutti i limiti vo- Veronica Quartu Cagliari gliendosi non poche soddisfazioni. Donne lano ogni giorno sempre più. Roberta Rosi che sono andate oltre i limiti e che non han- Il loro,dunque concludendo è no mai sbagliato a mettercela sempre tutta un impegno professionale che Adele Sanicola Palermo perché l’arbitraggio non nega mai i suoi esiti. smentisce lo specchio della Laura Scanu Cagliari Hanno documentato, in modo pratico cosa società. Senz’altro questo è il significa avere dentro una motivazione che miglior livello di “apertura” che Stefania Spinelli Busto è la leva di ogni loro fatica e la ricompensa si potesse fare, un’innovazione del loro sforzo. Il loro contributo all’interno che non può che migliorarsi e Silvia Tea Spinelli Trento dell’associazione è valido e molto apprezza- costruire un esempio per le al- Annamaria Talamo Napoli to. Se da un lato si potrebbe pensare che tre realtà. siano poche in termini quantitativi le donne A tutte loro va una sconfinata Anna Vitiello Genova che dagli anni 90 ad oggi hanno intrapreso ammirazione. 32 n. 2/2015 Competizione ed aggressività nello sport: il segreto del successo? di Mattia Zambon

Lunedì 13 aprile la sezione AIA “Dino Batti- Veneto, Giancarlo Perinello, componente Zorzi – ma aspettare che il talento ci aiuti stella” di Conegliano ha organizzato l’otta- del Comitato Nazionale AIA, Giuliano Ven- è tempo perso, in quanto non lo possiamo va edizione del Convegno, un evento che si dramin, presidente CRA Veneto. controllare!”. Concordi su questa posizio- è confermato ancora una volta un succes- Il confine tra competizione e aggressività ne sono anche Alessandro Ballan e Pietro so e un motivo d’orgoglio per tutti i fischietti nello sport, in molti casi può essere sfu- Piller Cottrer, entrambi campioni di sport di coneglianesi. mato. Sconfinando nell’aggressività si va resistenza, in cui le sole doti naturali porta- Anche in questa edizione la grande af- inevitabilmente incontro a comportamenti no a ben poco, se non sono accompagnate fluenza di pubblico ha mandato sold-out diretti a provocare danni ad un altro indivi- da tanta forza di volontà. Marco Lucchinelli lo storico Teatro Accademia di Conegliano, duo. Tuttavia “L’aggressività – afferma Sil- è invece una voce fuori dal coro, secondo gremito di sportivi, autorità ed appassionati via Marangoni – può assumere una valenza lui, nel motociclismo, il talento è tutto: “Non di sport. positiva nel caso in cui sia diretta verso sé mi sono mai allenato più di tanto per rag- Brillantemente introdotto da Moreno Mo- stessi e verso i propri obbiettivi”, infatti, giungere le mie vittorie, tuttavia una impor- rello, un parterre di ospiti d’eccezione ha durante l’allenamento, può essere di sti- tante differenza la fa anche la potenza della partecipato ad una tavola rotonda rifletten- molo per l’atleta affrontare i propri limiti con moto”. È evidente, però, che le doti naturali do sul tema “Competizione ed aggressività questo atteggiamento. Per quanto riguarda risultano sprecate e improduttive se non nello sport: il segreto del successo?”. Fabio invece la figura dell’arbitro, secondo Nicola sfruttate al meglio, “Per formare un cam- Tavelli (giornalista Sky Sport) ha moderato Rizzoli: “Questo concetto di aggressività è pione non basta il talento – afferma Oscar gli interventi degli illustri relatori della se- di difficile applicazione al di fuori dell’alle- De Pellegrin - ci vuole la voglia di migliorare rata: Nicola Rizzoli (Arbitro Internazionale, namento, in campo l’irruenza è assoluta- sé stessi!”. ha diretto la finale della Coppa del Mondo mente da evitare”. In conclusione, per raggiungere grandi 2014), Andrea Zorzi (campione mondiale di Per raggiungere il successo, quindi, servo- traguardi sportivi è da un lato necessario Volley), Silvia Marangoni (pluricampionessa no altre caratteristiche, più o meno innate il talento innato, ma nulla si ottiene se non mondiale di pattinaggio artistico a rotelle), in ognuno di noi. “Il campione è un mix di si lavora con impegno e dedizione. “I cam- Marco Lucchinelli (campione Motomondia- talento, impegno e disciplina – dice Andrea pioni devono avere l’abilità e la volontà, ma le ’81), Oscar De Pellegrin (campione para- la volontà deve essere più forte dell’abilità” limpico di carabina e tiro con l’arco), Pietro Nicola Rizzoli (Cassius Clay). Piller Cottrer (campione olimpico di sci di Anche in questa edizione del Convegno è fondo), Alessandro Ballan (campione mon- stata riconfermato l’appoggio ad AISLA, diale di ciclismo nel 2008). infatti la serata è stata l’occasione per rac- Presenti in platea anche molte autorità cogliere fondi in favore dell’assistenza dei sportive: Giuseppe Ruzza, presidente FIGC malati di SLA.

33 n. 2/2015 Delegazione italiana al corso di formazione FIFA per uniformare il profilo tecnico e la preparazione atletica

i è svolto a Tirana, nei primi giorni di tecnico e della preparazione atletica degli terreno di gioco dello Stadio Qemal Stafa marzo, il Refereeing Assistance Pro- Arbitri. Per l’Italia ho avuto l’onore di par- di Tirana: dall’utilizzo delle riprese con le gramme (RAP) per istruttori tecnici tecipare, insieme al collega Luca Gaggero, telecamere durante gli allenamenti degli e preparatori atletici. L’Italia è stata rappre- Responsabile del Modulo Formazione del arbitri per avere un feedback istantaneo sentataS da Katia Senesi, Luca Gaggero e Settore Tecnico, e al collega Alberto Ca- sulle relative performances, ad una nuova Alberto Catastini. A ripercorrere l’esperienza tastini Componente del Modulo della Pre- concezione di video-test con supporti in- vissuta in Albania è stata la Vice Responsa- parazione Atletica del Settore Tecnico. La formatici per svolgerli on line. Si è inoltre bile della Cai Katia Senesi, ex assistente in- parte prettamente tecnica, seguita dagli evidenziato come i vari cambiamenti dei ternazionale femminile, già componente del Istruttori UEFA Huge Dallas e Vlado Sajn moduli di gioco delle squadre di calcio Settore Tecnico e prima donna in un Organo insieme agli Istruttori FIFA Steve Bennet e debbano necessariamente prevedere un Tecnico Nazionale di calcio a 11. Fernando Tresaco, ha evidenziato le nuove diverso approccio tattico da parte degli direttive ed interpretazioni delle regole con Arbitri e, per finire, si è rafforzata l’analisi Con una nottata insonne ed una forte dose l’obiettivo di avere un’applicazione uni- delle squadre con supporti video dedica- di adrenalina, così è iniziato il mio viaggio forme nei vari campionati per la stagione ti per meglio interpretare la gara da parte a Tirana per partecipare al 7° Refereeing sportiva 2015/2016. Le spiegazioni delle degli arbitri con posizionamenti adeguati Assistance Programme (RAP) Course. Ma interpretazioni su fuorigioco, fallo di mano, in fase del gioco. Insomma, una strepitosa una volta scesa dal combi dell’UEFA, alla condotta gravemente sleale, grave fallo di full immersion in tutti gli aspetti più impor- prima decisa stretta di mano legata al suo- gioco, condotta violenta, sono avvenute tanti dell’attività arbitrale e che poi sono il no di un amichevole “wellcome in Tirana”, attraverso l’analisi di filmati provenien- marchio di qualità di quella che è l’attività l’emozione ha lasciato il posto ad una to- ti dai campionati di tutti gli Stati membri più complessa e più affascinante che esi- tale e assoluta concentrazione sul lavoro dell’UEFA, con una condivisione in lavori sta. L’arbitraggio (come il calcio) è un’atti- da fare. Questo Corso, che si svolge sot- di gruppo delle analisi e dei risultati. Par- vità sportiva che unisce grande passione, to l’egida della FIFA e al quale partecipa- ticolare attenzione è stata dedicata alle profonda competenza e alta professionali- no tutte le 54 Federazioni appartenenti nuove tecnologie di insegnamento e di mi- tà sotto ogni aspetto e questo è un valore all’UEFA, ha come obiettivo l’uniformità glioramento della prestazione arbitrale an- da esportare con orgoglio all’estero. delle Federazioni Arbitrali sotto il profilo che con una seduta pratica effettuata sul Katia Senesi

34 n. 2/2015 Da Bassano allo Spazio Il progetto del giovane Zen premiato dalla NASA di Francesco Palombi Puntate sempre alla Luna. Male che da utilizzare nello spazio per sperimentare grammati dovevano scattare fotografie di vada, avrete camminato tra le stelle”. manovre e nuovi sistemi autonomi di ag- alcuni punti su un asteroide, che poi anda- Chissà quante volte il giovane Carlo Zen gancio di materiale. vano caricate e inviate alla Terra.” avrà sentito questa bella frase motivazionale. “Quest’anno la competizione era ispirata Le fasi finali si sono svolte nella Stazione Magari“ anche a qualche raduno arbitrale, atti- alle attuali missioni sugli asteroidi – ci ha Spaziale Internazionale (ISS), all’interno vità intrapresa con grande passione ed ottimi raccontato Carlo Zen - Inizialmente il mio della quale gli astronauti Elena Olegovna risultati dal dicembre 2013 presso la Sezione gruppo (composto oltre che da me da Serova (Roskosmos), Samantha Cristofo- AIA di Bassano del Grappa. Francesco Mikulis Borsoi, Giacomo Zonta, retti (ESA), Barry E. Wilmore (NASA) hanno La Luna, le stelle. Cosa potranno mai avere Massimiliano Mocellin, Leonardo Cattarin, ricoperto il ruolo di giudici. “Noi invece – ha in comune con fischietto e cartellini? Nulla. Andrea Cracco) ha partecipato ad una pri- proseguito il giovane arbitro bassanese - Ma la determinazione, il sacrificio, lo studio ma fase nazionale. Il posizionamento tra i per seguire i movimenti dei satelliti, siamo e gli stimoli verso nuove avventure – tutte primi posti è valso la qualificazione alle fasi andati a Noordwijk, in Olanda, in un centro caratteristiche proprie anche del buon di- successive, nelle quali i satelliti da noi pro- operativo dell’Agenzia spaziale europea rettore di gara – hanno portato Carlo ed i chiamato ESTEC.” suoi compagni di classe del Liceo “G.B. La notizia della vittoria ha fatto presto il Brocchi” di Bassano ad un traguardo ina- giro del vicinato. Il Ministro dell’Istruzione spettato, inseguito con tenacia e costanza: Giannini ha espresso i suoi complimenti, la vittoria in una competizione scientifica ed anche dalle università italiane sono ar- mondiale promossa dalla NASA, dall’Agen- rivati messaggi di riconoscenza. Ma c’è zia Spaziale Europea (ESA) e dal rinomato di più: i ragazzi del Liceo “Brocchi” sono Massachussetts Institute of Technology stati ospiti di Bruno Vespa in una puntata (MIT). Il suo nome è “ZERO ROBOTICS”, si di “Porta a Porta”. svolge ogni anno e consiste nella program- Insomma, una soddisfazione davvero… mazione di mini satelliti, chiamati Spheres, spaziale per il giovane fischietto Carlo Zen e tutto il suo team di lavoro!

Alcune fotografie di Carlo Zen, durante Porta a Porta, con il popolare giornalista Bruno Vespa

35 n. 2/2015 Racconti di viaggio La preparazione atletica sulla Grande Muraglia Cinese

a cura di Marco Di Filippo

l treno D312 delle 19.30 che ci avrebbe portato da Shanghai a Bei- jing (Pechino se sei italiano) ce lo aspettavamo lercio e sudicio di sporcizia: loI abbiamo trovato pulitissimo e ordinato; avendo acquistato il posto letto ci sem- brava il minimo poter disporre, appunto, di un letto: eravamo in sette in una cuc- cetta per quattro. Solo piccole contraddi- zioni che sorgono quando sei a diecimila chilometri dalle tue abitudini, in un Paese come la Cina, dove sei costretto a rive- dere i tuoi canoni di normalità ed abituarti quasi subito a non crearti aspettative su nulla. “Does someone speak english here?” In attesa della partenza del treno sembra- va la domanda più giusta, abituati come voce nonostante il nostro viaggio termi- E’ mercoledì quando ci ritroviamo a cena siamo a dare e prendere confidenza con nasse 1450 chilometri e dodici ore più in in un ristorante per provare la caratteristi- i nostri compagni di viaggio. Dopo aver là, alle 7.07 del mattino, a Beijing. ca anatra alla pechinese, dopo aver visi- incrociato un paio di sguardi di occhi a Io sono Igor Yury Paolucci, arbitro CAI, tato per quattro giorni la città decidiamo mandorla perplessi, che evidentemen- con Alessio Miccoli e Antonio Romanelli, che è ora di fare un salto sulla Great Wall te non potevano capire la domanda, un entrambi in Eccellenza abruzzese, tutti of China. Tutti gli hotel organizzano visite ragazzino più giovane di noi, da solo, ri- associati della sezione di Lanciano, gran- guidate e tour della Muraglia con colazio- sponde: ”me”. di amici prima che colleghi. ne e pranzo inclusi, ma il nostro spirito -“Where are you from?” Questa è la storia di un allenamento fat- di avventura ci suggerisce diffidenza, vo- -“Liverpool”. to sulla Grande Muraglia Cinese che ha gliamo qualcosa di più, vogliamo rendere Dal modo in cui ha evitato di rigirare la senso ed acquista valore solo coglien- unica questa esperienza. Tramite amici di domanda ed ha abbassato lo sguardo ad done i contorni, le sfumature, il percor- amici riusciamo ad ottenere il numero di ogni risposta, dal fatto di tenere il proprio so per arrivare in un posto che auguro a un tale Jean-Felix, che dovrebbe organiz- zaino ben stretto ed avere un lucchetto su tutti di vedere almeno una volta nella vita zarci un tour “particolare” con pernotto ogni cerniera, non è stato difficile capire perché, e di questo me ne scuso, io non in un casolare ai piedi della Muraglia nel che la nostra conversazione non sarebbe ho aggettivi per descriverlo. Quindi an- tratto tra Simatai e Jinshanling (a circa andata oltre a causa della sua diffidenza. date, vedete, vivete quei luoghi e trovate 150 chilometri da Beijing), in un posto Di lui non sapremo più nulla, neanche il voi stessi aggettivi degni, perché io non non aperto ai turisti. Il tempo stringe per- suo nome, e degli altri tre, presumibil- ci sono riuscito. Troppa grandezza, trop- ché il treno di ritorno per Shanghai par- mente due cinesi e un thailandese, non po splendore, le parole non basteranno tirà venerdì, quindi l’unica soluzione per conosceremo mai neppure il timbro della mai… poter dormire lì è raggiungere la Muraglia

36 n. 2/2015 l’indomani mattina, ovvero giovedì: non one of the most breathtaking sunrises of della vita. c’è tempo da perdere. Ci assicurano che your life”, parola di Jean-Felix. Il mattino Sono le 8 del mattino del venerdì. La la cosa è collaudata, estremamente av- seguente, ovvero il venerdì, avremmo ter- guida che ci accompagnerà insieme ad venturosa e, naturalmente, senza guide minato il tratto di Jinshanling per un tota- un’altra ventina di turisti sulla Muraglia o accompagnatori, così ci convinciamo le di circa 14 chilometri zaino in spalla in è un ragazzo basso e magro, avrà sup- e chiamiamo il nostro contatto. La spie- due giorni, e un taxi ci avrebbe riportato pergiù venticinque anni ed un inglese da gazione dettagliata del viaggio ci viene alla stazione degli autobus in modo da rivedere. Il suo nome occidentale è Tony, rimandata ad una email che, promette, tornare a Beijing in tempo per riprendere capita spesso in Cina che le persone si verrà mandata la sera stessa. Nel leggere il treno verso Shanghai alle 21. Uno sce- autoattribuiscano un nome occidentale, la descrizione della due giorni sulla Mu- nario perfetto, che si sarebbe sposato forse lo fanno per ambizione, ammirazio- raglia ci sono letteralmente saliti i brividi, benissimo con le nostre intenzioni. ne o semplicemente per renderci la vita saremmo partiti con un autobus di linea Tutto ciò se solo quella email fosse arri- un po’ più facile. Non appena saliti sul diretto a Luanping e avremmo dovuto vata la sera stessa. Invece il caro Jean- bus che ci avrebbe portati a Mutianyu, e chiedere all’autista di farci scendere in un Felix ce l’ha mandata alle 5 di giovedì dopo i saluti di rito, incomincia subito a punto preciso su una strada in montagna mattina, con partenza prevista alle 7.30. raccontarci la millenaria storia della Great dove, chiamando una decina di minuti Ovviamente non l’abbiamo letta in tempo Wall of China, un imponente muro voluto prima, avremmo trovato un taxi ad aspet- e così ci siamo organizzati con l’hotel per dall’imperatore Qin Shi Huang per difen- tarci che ci avrebbe portato a Dongpo. raggiungere la più turistica e meno av- dere il territorio cinese dalle incursioni da Le due sezioni di Jinshanling e Simatai venturosa sezione di Mutianyu la mattina nord, iniziato a costruire nel III secolo a.C. sono entrambe aperte, ma il collegamen- successiva, qualche chilometro a sudest Nel corso dei secoli la costruzione della to tra le due è chiuso dal 2010 in quanto del tratto Simatai-Jinshanling, e rientrare Muraglia è sempre stata proseguita da si tratta di uno dei pochissimi tratti a non nel tardo pomeriggio, in tempo per il tre- tutte le dinastie che si sono susseguite a essere mai stato restaurato. La sezione no di ritorno a Shanghai. quella dei Qin, subendo modifiche, inte- di Simatai è lunga circa 5,5 chilometri ed Alla sola lettura di quella descrizione l’a- grazioni ed enorme manutenzione, segno è separata dalla valle in due parti, una drenalina è salita a mille, accompagnata della grande caparbietà e dell’immen- orientale ed una occidentale. Noi sarem- da un fortissimo rimpianto misto a rabbia sa determinazione di un popolo che ha mo saliti sulla Muraglia in un punto chiuso per non essere riusciti a vivere un’espe- continuato a lavorare unito per più di un ai turisti nel tratto orientale (che è uno dei rienza tanto divertente quanto avventu- millennio nonostante questa costruzione più difficili a causa delle forti pendenze, lo rosa e, sicuramente, indimenticabile. E non riuscisse a svolgere le sue funzioni, sbalzo va da 295 a 986 metri s.l.m.), stan- sono state proprio adrenalina, rimpianto e solo occasionalmente era in grado di do ben attenti ad arrivare dopo le 16.30, e rabbia che ci hanno convinto a non fermare le incursioni dei Mongoli e delle ovvero dopo la fine del turno di guardia. ridurci ad essere semplici turisti dietro altre tribù del nord. Proprio per questo Da qui ci saremmo incamminati ad est, una guida, ma a cercare qualcosa di più motivo la Grande Muraglia Cinese, più cioè verso la sezione di Jinshanling (lun- da quella visita. E’ in questo contesto che simbolo di difesa, sta a rappresen- ga circa 10 chilometri), e ad un certo pun- che nasce l’idea di organizzare un alle- tare la visionaria ambizione di un popolo to avremmo trovato una porta a sbarrarci namento proprio sulla Grande Muraglia, e degli imperatori che l’hanno governato il cammino. Saremmo dovuti scendere entusiasti di legare la nostra passione attraverso la storia. Un popolo che non dalla Muraglia, nella email veniva gene- per l’arbitraggio e per lo sport ad uno dei ha mai abbandonato il sogno di una Cina ricamente indicato un punto “intorno” viaggi che porteremo dentro per il resto arroccata su se stessa e sulle proprie tra- alla decima torre, proseguire nel bosco dizioni, chiuso al mondo, intento a vince- per circa un’ora e risalire in un ancor più re quella che, a causa di un territorio va- generico “some point in the middle of the stissimo e di una popolazione che ancora Jinshanling section”. Avremmo passato oggi il partito non è riuscito a quantificare la notte in sacco a pelo in un casolare ai esattamente, è sempre stata una delle piedi della Muraglia, è bene precisare che sue sfide più grandi: riuscire a governare questo posto si trova a decine di chilo- se stesso. metri dalla lampadina elettrica più vicina Il viaggio in bus prosegue e apprendia- e che, a causa della politica del partito, mo da Tony che nessuno è stato ancora l’intera Cina ha un unico fuso orario (GMT in grado di calcolare la lunghezza esatta +8) quindi, in estate, alle 19 è già notte. della Muraglia, alcune stime parlano di Ci saremmo svegliati molto presto (per poco meno di novemila chilometri men- il motivo appena citato intorno alle 4.30 tre altre si spingono fino ai ventunomila. del mattino c’è il daybreak) per scalare la Ci guardiamo un po’ stupiti del fatto che torre di Wangjinglou “where you’ll have nessuna tecnologia moderna sia riuscita

37 n. 2/2015 glia Cinese. La costeggiamo per qualche Cina che non hanno mai incontrato un decina di metri ancora, finché troviamo occidentale in tutta la loro vita. Spesso un varco decisamente troppo piccolo per siamo stati oggetto di sguardi incuriositi, una persona di statura normale, ci infilia- di bambini che si avvicinavano furtivi e di mo e saliamo l’ultima gradinata breve e genitori che ci scattavano foto. All’inizio stretta ritrovandoci sulla Muraglia proprio fa un po’ strano ma si impara subito ad di fianco la Torre numero 8. L’aria è molto apprezzare l’assoluto rispetto che i cinesi pesante, siamo all’incirca sui 600 metri di hanno verso gli occidentali. Nei loro com- altitudine e l’umidità si aggira all’80-90%, portamenti, nei loro gesti, nel modo di fa caldo nonostante il cielo coperto e si avvicinarsi anche solo per chiedere una suda stando fermi. Qui si suda sempre foto, tutto traspira rispetto e grande am- stando fermi a causa della forte umidità. mirazione nei nostri confronti. Credo qui Appena il tempo di uno sguardo a destra, da noi si abbia una visione un po’ distorta uno a sinistra, e subito questo disagio di ciò che i cinesi sono, di ciò che i cinesi del corpo viene rimpiazzato da un ben fanno e delle tradizioni che li accompa- più grande benessere dello spirito. Il col- gnano. Un po’ di umiltà potrebbe aiutare, a stabilirlo, ma avremo presto modo di po d’occhio è meraviglioso da togliere il ma questa è un’altra storia. scoprirne i motivi a nostre spese. fiato, tutti i cinque sensi si adeguano alla Arrivati alla Torre 6 incrociamo i nostri Non appena arrivati a Mutianyu, ai piedi spettacolarità del momento. Sembra tut- compagni di viaggio che ci guardano della montagna su cui è costruito questo to più leggero adesso. La Grande Mura- stupiti della decisione di salire a piedi no- tratto di Muraglia, ci vengono date due glia si perde a vista d’occhio da un lato nostante ci fosse una funivia comoda e alternative per salire: raggiungere la Torre e dall’altro, si snoda lungo il dorso della veloce, ma vaglielo a spiegare che prefe- 6 tramite la funivia oppure camminare per montagna inerpicandosi su improbabili riamo goderci il viaggio, più che la meta. circa 40’ nel bosco, seguendo il sentiero vette e scomparendo dietro i suoi picchi. Fin qui nessun problema, ma già avvi- fatto di scalini fino alla Torre 8. Ovviamen- Tutt’intorno c’è verde a dismisura, il bo- cinandosi alla Torre 5 si comprende che te scegliamo la seconda, scoprendo ol- sco è fitto ed occupa l’intero panorama ci sarà da sudare. Una salita non troppo tretutto che la storia dei quaranta intermi- non lasciando spazio ad altro che non sia ripida si alterna ad una piccola discesa e nabili minuti su per la montagna è solo un flora, fauna e quel pezzo di storia sul qua- velocemente si supera anche la numero deterrente per convincere i turisti a pa- le poggiamo i piedi. 4, dalla quale però non si smette più di gare la funivia, il percorso è abbastanza Capiamo subito che la cosa non sarà salire. Qualche secondo per scattare una faticoso ma la strada è buona e di minuti semplice, vertiginose salite si alternano foto assieme a degli studenti americani ne abbiamo impiegati meno di quindici. a vertiginose discese, il fondo è molto e subito si riprende la salita tenendo un Per tutta la sua estensione, la Grande irregolare ed è formato perlopiù da sca- passo non troppo veloce ma regolare che Muraglia Cinese è formata da torrette di lini che, essendo anch’essi molto diversi ci permette di fare poche soste e goderci, avvistamento poste ad una distanza mi- l’uno dall’altro, non permettono di man- di tanto in tanto, il panorama. nima di un centinaio di metri l’una dall’al- tenere un passo uniforme e costringono Arriviamo alla Torre 1 dove sono ammas- tra. Queste servivano da alloggio per i lo sguardo a terra in ogni momento. Si sati dei turisti, è il punto di arrivo (o di par- soldati di guardia, da deposito per armi e preannunciano momenti difficili per le tenza) ed è normale sia congestionato. La approvvigionamenti e venivano utilizzate nostre caviglie. Muraglia ovviamente non si interrompe, per scambiare messaggi tramite fuoco Iniziamo la nostra corsa verso la Torre 1. un semplice cartello avverte del pericolo a o fumo. Nella sezione di Mutianyu se ne Per fortuna la sezione di Mutianyu non proseguire a causa di tratti non restaurati e contano ventidue e noi, una volta saliti è molto frequentata da turisti, probabil- parzialmente franati, provando inutilmente dalla Torre 8, quindi nel mezzo del per- mente a causa della minore distanza da a sbarrare la strada ai turisti. Più o meno corso, abbiamo scelto di girare a destra Beijing tutti preferiscono la ben fino alla Torre 1, tornare indietro per rag- più affollata Badaling dove, di- giungere la 22 e, infine, ripercorrere nuo- cono, ci si fa spazio a gomitate. vamente il tratto fino alla 8 per un totale Questo è un bene, ci permette di di quasi sei chilometri. correre tranquilli e solo occasio- Intorno alle 10 il sentiero che stiamo se- nalmente veniamo fermati dalla guendo nel bosco va letteralmente a sbat- fila per gli scalini più stretti o da tere contro un muro, alzando lo sguardo qualcuno che desidera fare una notiamo che è alto 10-12 metri, è fatto di foto insieme a noi. Un piccolo mattoni scuri abbastanza irregolari ed ha dettaglio omesso fino ad ora: tutta l’aria di essere lì da un bel po’: siamo fuori dai centri abitati più gran- finalmente giunti sotto la Grande Mura- di non è raro trovare persone in 38 n. 2/2015 tutti, noi compresi, superano il limite e si spingono di qualche metro oltre. In realtà non ha molto senso perché la vegetazione ha ricoperto praticamente tutto, si fatica ad andare avanti e anche i più curiosi tor- nano indietro dopo pochi passi. Ci riposiamo solo qualche minuto in cima alla Torre 1 godendoci il panorama e scat- tando qualche foto, e subito si riparte alla volta della 22. Avendo affrontato perlopiù Arriviamo su con fiatone e sudore da vedranno mai più uno scenario così, solo salite all’andata ci aspettiamo che il per- vendere ma la soddisfazione della sca- con l’aiuto degli altri sensi riusciranno a corso di ritorno verso la Torre 8 sia più o lata alla Torre 22 è impagabile, accom- scolpire questi momenti nella memoria e meno facile ma, si sa, nulla va mai come pagnata da una certa brezza che dà nel cuore. La pelle viene accarezzata da te lo aspetti. Se possibile la discesa è an- sollievo. C’è una sottile foschia ad in- una brezza sottile e regolare, pensando- cora più impegnativa, sia per le forti pen- terrompere il panorama e coprire l’oriz- ci bene non fa più neanche tanto caldo. denze sia perché gli scalini sono talmente zonte ma con un po’ di immaginazione L’orecchio coglie il brusio dei turisti che irregolari che è impossibile trovarne uno si possono vedere le verdi vallate che passeggiano lungo la Muraglia ma subi- uguale all’altro. Questo costringe a ral- si allungano verso sud, oppure la mon- to decide di metterlo da parte, preferisce lentare molto e porre massima attenzio- tagna che diventa sempre più rocciosa concentrarsi sul fruscio degli alberi che ne: i quadricipiti non ringraziano. a nord. Non è neanche difficile immagi- lenti e regolari sono spinti dal vento inca- Salite e discese continuano ad alternarsi nare questi paesaggi innevati d’inverno nalato nella vallata. I profumi sono forti e ininterrottamente, è impossibile trovare e il rossore delle foglie d’autunno che intensi, l’odore dell’umidità è penetrante un tratto piano e solo dove le pendenze preannunciano mesi gelidi e ventosi. e si mischia a quello di cibi tipici cotti per sono più lievi gli scalini lasciano il posto Non è vedendola in foto, e neanche i turisti ai piedi della 22. Dopo tanta fatica a mattoni regolari e levigati. L’umidità è ammirandola da lontano o dalla base, anche la semplice acqua assume un sa- tremenda e il respiro si fa pesante, fatica ma è solo standoci sopra che si riesce pore diverso, migliore, ricercato insisten- e sete salgono sempre di più. All’incirca a cogliere l’intera essenza della Grande temente dalla gola secca. ogni due torri si trovano piccole bancarelle Muraglia Cinese. Son cose difficili da Con un pizzico di nostalgia attraversia- mobili, montate ogni mattina e smontate spiegare, ma salendo si capisce tutto. mo quel piccolo varco e lentamente ci ogni sera, dove vengono vendute bibite Si comprendono i sacrifici e le difficol- incamminiamo verso la base. Una volta ai visitatori. Una delle cose che abbiamo tà affrontate da chi questo muro l’ha giù il cronometro segna 2h41’ e si rende imparato quasi subito è che con i cinesi costruito e sopra, oppure sotto, ci ha necessario un po di stretching per scio- si può sempre trattare sul prezzo, e così perso la vita. Ma secondo la cultura ci- gliere muscoli e pensieri, quei pensieri se una coppia di tedeschi davanti a noi ha nese, le centinaia di migliaia di persone che turbinano nella mente e che presto acquistato una bottiglietta d’acqua a 30 che sopra o sotto questo muro hanno si trasformeranno in ricordi. Basta poco Yuan, circa 4 , noi allo stesso prezzo ne tirato il loro ultimo sospiro non hanno per accorgersi che le magliette sono abbiamo prese tre. E’ così che funziona. perso la vita, l’hanno semplicemente macchiate di verde sulle spalle. E’ sta- Intorno alla Torre 12 o 13, seguendo con donata al popolo cinese, alla società e to inevitabile andare via senza portarci lo sguardo il corso della Muraglia, notia- alle generazioni successive come unico dietro un pezzetto di muschio, uscendo mo che in lontananza questa intraprende tassello che acquista valore solo essen- da quella fessura troppo angusta e così una salita lunga e ripidissima inerpican- do parte di un tutto. Un tutto che lavora intima. dosi sulla vetta più alta. Se fino ad ora è unito verso obiettivi comuni. E’ un sen- Salendo sul bus Tony, con il quale abbia- stato faticoso percorrere tutti quei ripidi so di appartenenza forte e radicato, per mo preso confidenza, ci chiede: “Avete saliscendi e i nostri muscoli già pretendo- certi versi affascinante e senza dubbio capito come mai nessuno è ancora riu- no riposo, questa si preannuncia come la unico. E’ arrivato il momento di tornare scito a stabilire la lunghezza della Gran- “botta” finale che renderà la stanchezza alla Torre 8 a cercare quel piccolo varco de Muraglia?”. Con un sorriso amaro ed una vera e propria fatica, spingendoci al dove ci si infila chinandosi, abbassando occhi stanchi gli rispondiamo di si, che limite. Arrivati ai suoi piedi, alla Torre 17, la testa e stando attenti a non sporcarsi l’abbiamo capito. I nostri muscoli l’hanno calcoliamo che sarà lunga almeno 500 con il muschio che prolifica sulle pareti. capito. La lunghezza della Grande Mura- metri visto che mancano cinque torri alla Prima di scendere decidiamo di dare glia Cinese non è quantificabile perché è fine del percorso. Anche se in alcuni tratti un’ultima occhiata intorno a noi. La fati- impossibile, dall’alto, capire quanto una c’è stato letteralmente bisogno di arram- ca ha lasciato il posto alla soddisfazione discesa o una salita siano effettivamente picarsi con le mani e con i piedi, non po- e la sensazione di aver vissuto qualcosa lunghe. Si potrebbe percorrerla tutta con teva di certo essere una “semplice” salita di unico è forte, difficilmente andrà via. un metro in mano. Chissà se a qualcuno ad intimorirci. Gli occhi sanno che probabilmente non venga mai in mente di provarci. 39 n. 2/2015 Prima volta in una gara di A2 Quattro donne in campo

di Valentina Chirico

na bionda, una rossa, una ca- chi la indossa. Le voci si intrecciano da no della designazione. La tecnologia si stana e una mora. una città di provenienza all’altra, persino è rivelata utile per avvicinarci, visto che Un rapido moto di sorpresa quella di Simonetta, raggiunta mentre si alcune di noi non si conoscevano anco- collettivo ha accolto l’ingresso sul ter- trovava in Cina per lavoro ma non voleva ra, e coordinarci. Ci ha agevolato il fatto Ureno di gioco della squadra arbitrale de- rinunciare a raccontare le sue impressioni di essere tutte pari corso o quasi: stesse signata per dirigere Came Dosson – La su un’esperienza così importante. esperienze, stesse direttive, stessa scuo- Cascina Orte, incontro clou della serie la. Siamo arrivate nello spogliatoio per- A2 di calcio a 5, trasmesso in diretta su Abbiamo avuto la massima fiducia da fettamente affiatate. Rai Sport 2. Una quaterna arbitrale per parte della commissione, per questa de- la prima vola interamente al femminile signazione, e sentivamo di doverla ricam- E ora? - Manuela Di Fabbi (Sulmona) e Simo- biare al meglio. La gara si è rivelata im- Ora, a parte l’amicizia che è nata da que- netta Romanello (Padova), rispettiva- pegnativa, ospiti in vantaggio dopo 12”, sta esperienza, la parola d’ordine è pro- mente 1° e 2° arbitro, Sue Ellen Salva- vantaggio incrementato per tutto il primo seguire. Non solo a livello personale, ma tore (Gallarate) come 3° e Giulia Fedrigo tempo, con rimonta e grande agonismo anche e soprattutto collettivo. In partico- (Pordenone) cronometrista - anche a per tutta la seconda frazione di gioco (il lare nel calcio a 5 motivazioni e oppor- celebrare la venticinquesima stagione risultato finale è stato 4-4, n.d.r.), e sape- tunità sono le stesse senza distinzioni di dall’ingresso delle donne dell’AIA. re che tutti, arbitri e calciatori, eravamo sesso, e questa designazione non è che sotto gli occhi delle telecamere ha avuto un altro importante passo in tal senso. Ci Stupore, quindi. il suo peso. auguriamo che la nostra prova serva da Sì, ma giusto un attimo. Le donne nel spunto a tutti i livelli perché le donne si- mondo arbitrale sono una realtà conso- Come avete preparato la gara? ano sempre più considerate una risorsa lidata. In campo conta solo la divisa, non Sentendoci quotidianamente dal gior- nel mondo arbitrale.

40 n. 2/2015 Progetto di solidarietà dei CRA Lazio e Calabria Impegno congiunto di AIA e Planet per prevenzione e cultura sportiva

12 in Calabria) ad arbitri e osservatori che supereranno il corso di abilitazione all’u- so del defibrillatore, nonché a 40 opera- tori scolastici dei dieci istituti interessati appunto dal progetto in essere. Questo è stato il commento del presiden- te del Comitato Regionale degli arbitri del Lazio, Luca Palanca, sull’iniziativa: “Ben vengano questi eventi di solidarietà; sia- mo fautori della legalità e della vittoria del fair play nello sport. Proviamo a dare a lodevole iniziativa vede pro- stici e tesserati AIA, tramite un apposito messaggi importanti, non solo con i car- tagoniste due associazioni na- corso di formazione; l’organizzazione di tellini, ma anche con i nostri comporta- zionali senza fini di lucro, che convegni trattanti il fair play e la presa menti dentro e fuori dal campo”. svolgono ognuna nel proprio ruolo una di posizione culturale che ancora manca Entusiasta del progetto anche il suo “pa- rilevanteL azione sociale. La Planet On- per debellare l’annoso fenomeno della rigrado” della Calabria, il presidente CRA lus, costituita nel 2003, ha il fine di riva- violenza nei nostri campi di calcio. Stefano Archinà: “Gli arbitri non hanno lutare le zone più disagiate attraverso la La prima cerimonia di presentazione del fatto mancare il loro apporto a questa im- diffusione dell’arte, della cultura e dello progetto “Planet – AIA” si è tenuta il 10 portante iniziativa di solidarietà, che offre sport. L’Associazione Italiana Arbitri, con aprile in Calabria, presso una delle tre la possibilità di salvare vite umane, dal il lavoro capillare di 210 sezioni, recluta scuole a cui è stato donato il defibrilla- momento che questi defibrillatori dona- e prepara quei ragazzi che in un campo tore, evento che ha visto la partecipa- ti rappresentano importanti strumenti di di calcio rivestono il difficile ruolo di su- zione delle rappresentanze dirigenziali prevenzione della morte improvvisa”. perpartes, contribuendo a formarli prin- degli istituti beneficiari della donazione e Altrettanto significativa la dichiarazione di cipalmente come uomini, rispettosi delle di una vasta rappresentanza arbitrale. La Luisella Di Curzio, presidente della Planet regole e in grado di applicarle. seconda è stata celebrata il 18 aprile nel Onlus: “Questa collaborazione con l’AIA Da queste peculiarità - unite all’intenzio- Lazio, presso i locali della Sezione AIA di ha lo scopo di sensibilizzare i ragazzi delle ne di diffondere ulteriormente la cultura Roma 1 “Generoso Dattilo”, a cui hanno scuole all’importanza del defibrillatore come sportiva, compresa la prevenzione del- preso parte rappresentanze scolastiche, strumento salvavita e nel contempo pro- la cosiddetta morte improvvisa - le due istituzionali del territorio e arbitrali, fa- muovere una sana cultura sportiva, tramite associazioni hanno sinergicamente pro- vorendo la donazione dei defibrillatori a l’esperienza arbitrale che incarna il rispetto mosso il “Progetto 2015 Planet – AIA”, a ben sette scuole. Durante le due manife- delle regole e il rispetto dell’avversario”. cui hanno aderito i Comitati regionali di stazioni è stata comunicata l’imminente Giorgio Ermanno Minafra Lazio e Calabria. consegna di 30 attestati (18 nel Lazio e Paolo Vilardi Tale iniziativa ha previsto la donazione di 10 defibrillatori ad altrettante scuole di queste due regioni, dotati di sensori in grado di riconoscere l’arresto cardiaco dovuto ad aritmie, fibrillazioni e tachi- cardie ventricolari, al fine di un utilizzo di questi apparecchi sanitari solo nel caso di effettivo bisogno; l’abilitazione all’uso di questi importanti strumenti di soccor- so da parte di numerosi operatori scola- 41 n. 2/2015 a domanda è semplice: “che cos’è ma anche una persona molto brava”. Per l’unica persona essenziale”. per te un arbitro?”, ma quando a Elia (7) “un arbitro fa: controlla i giocatori Tanti pareri, tanti idee ma per tutti è rispondere è un gruppo di bambini che fanno fallo, alza i cartelli rossi e gialli una persona buona, brava e gentile che dai 6 ai 10 anni il tutto assume un altro sapo- e fischia il fischio quando va fuori la pal- “bada” agli altri. E, se pensiamo a ciò che Lre. Spesso e volentieri ci troviamo di fronte a la”. Per Lara (6) è “un controllore”, mentre molto speso traspare dall’opinione pub- giudizi sommari e pregiudizi ma è bello, per per Maila (7) “il maestro dei giocatori”. Poi blica e da quanto i bambini ne dovrebbe- una volta, confrontarsi con dei pareri onesti, c’è chi dice che è “una specie di diretto- ro essere influenzati, questo ci deve fare senza filtri e sinceri. re, dirige la partita”, per qualcun’altro “la molto pensare. C’è un’idea di giustizia, Diverse sono le opinioni, ma ognuno ha la persona che giudica le partite di calcio”. lealtà e rispetto delle regole che in loro sua, perché l’arbitro, si sa, lo conoscono Sofia (9) ha un’idea tutta sua: “ per me gli è chiara e radicata ma che, purtroppo, a tutti. Per Cristina (9 anni) l’arbitro è “chi gui- arbitri sono fantastici giocatori che sanno quanto pare col passare del tempo spes- da i giocatori”, per Martin (anche lui 9 anni) badare agli altri”. Poi ci sono Elisa e Ste- so si affievolisce. Una bella chiacchierata, “chi fischia al fallo”. Per Sofia (8), “quello fano (6) per i quali “l’arbitro è l’allenatore ricca di spunti, perché alla fine “gli aLbitri che giudica la partita”, poi c’è chi pensa dei giocatori e una persona molto gentile”. sono...tante cose”, parola di Sebastiano. che sia “una persona che allena tanti atleti Riccardo chiude con: “Per me l’arbitro è cp

42 n. 2/2015 da leggere in trasferta

Book Sharing, donate Il capanno sul porto copie del Regolamento L’ultimo libro di Italo Cucci Lo Sport, per gli arbitri ma non solo, è sino- nimo di Cultura. Anzi, lo Sport è Cultura. An- n titolo che farebbe ma prima attraversò il cor- che per questo motivo la Sezione “Salvatore pensare a tutt’al- ridoio prospiciente l’Arno Rizzo” di Messina non poteva non sposare tro. «Il capanno sul sul quale si affacciavano le un’iniziativa culturale come quella del “Book porto», l’ultimo libro di Italo camere dei potenti. Come Sharing”, una libreria pubblica, presente a UCucci edito da Minerva, rac- usava a quei tempi, ognuno piazza Cairoli, nel centro cittadino, aperta 24 conta invece la storia di Al- aveva lasciato davanti alla ore su 24, dove è possibile scambiare libri berto Rognoni, il conte del porta le scarpe da lucidare. gratuitamente. Una sola regola: chi prende calcio. Per gli appassionati Ce n’erano trentasei. Il Conte un libro, ne deve lasciare un altro in cambio. di calcio, e non solo, un ne prese due paia alla volta, La Sezione ha deciso di donare tre copie del libro da leggere. con calma, e le gettò nel fiume. “Regolamento del Giuoco del Calcio”. Il conte Alberto da Cali- Quando fu l’ora della riunione i sese di Cesena trascor- delegati, travolti dall’insolito se un’intera nottata a ri- evento, prima furenti poi stres- scrivere lo Statuto del calcio, il nuovo sati e arrendevoli, si presentaro- testamento del calcio italiano. Era il 1951 no in ciabatte e pedalini ad ascoltare quel e si doveva varare la riforma dei campio- che Barassi, leggendo le note di Rogno- nati. L’autore, noto editore, dirigente di ni, aveva da comunicare. Così rinacque il società e animatore di dibattiti e conve- calcio. Così il «Capanno sul porto» di Ce- gni, era ospite dello stesso hotel fioren- senatico del potentissimo conte Rognoni tino sul Lungarno che ospitava diciotto divenne la Mecca del Pallone... alti papaveri. Trascorsa la notte insonne, Il libro ospita un contributo di Mario Massimo Lo Giudice, Presidente Sezione di Messina il Nostro si avviò di buon’ora verso la hall Pennacchia. Da 90° minuto alle olimpiadi Cronache di 30 anni di sport di Gianni Vasino

ianni Vasino, uno dei volti più noti era così ampia come quella attuale, rag- la linea perché non ho più fiato !”. del giornalismo televisivo sporti- giungeva anche i 18 milioni di telespet- Sempre a Vasino si deve la nascita di “A vo, ha voluto racchiudere i suoi tatori. Nel libro viene anche ricordata la tutta B” dedicata alla serie cadetta. La 30 anni di carriera in un libro ricco di ricordi nascita della moviola, datata 22 ottobre trasmissione iniziò il 15 ottobre del 1990 edG aneddoti. Il volume, intitolato “Da 90° 1967 ad opera di Carlo Sassi, e gli inviti con il commento tecnico di Mario Corso. minuto alle Olimpiadi” edito da De Ferrari, della Federcalcio ad utilizzarla in maniera Tra gli episodi ricordati nel libro c’è an- con prefazione di Emanuele Dotto, riper- corretta e non per accusare gli arbitri. che la telecronaca insieme al Cardinale corre infatti l’avventura vissuta in numerose Di Gianni Vasino memorabile rimane la Tarcisio Bertone, poi divenuto Segretario manifestazioni sportive in- corsa dietro i calciatori del dello Stato Vaticano, l’11 gennaio 2004 ternazionali che ha seguito al termine della partita in occasione di Sampdoria – Juventus, e per la Rai in tutto il Mondo. con il Como nella stagione poi ripetuta per Genoa-Torino. La notizia Si va dal calcio al nuoto, ‘87/’88. In quell’occasio- di un alto prelato davanti ad un microfo- dal pugilato al rally, dalle ne l’inviato della Rai, ap- no per commentare un partita di calcio, il Mille Miglia alla grande av- pesantito dall’attrezzatura primo al Mondo, richiamò l’interesse an- ventura alle Olimpiadi. dell’epoca, aveva raggiunto che della BBC e della CNN. Grande spazio viene ov- Campioni del calibro di Ba- Nel libro si parla però anche di tanti al- viamente riservato a 90° resi e Gullit intervistandoli tri episodi legati alla trasmissione “Oggi minuto, una trasmissione durante il giro di campo Sport”, condotta al fianco di una giova- entrata nel cuore degli chiudendo il collegamento nissima Antonella Clerici, e l’impegno so- italiani che, negli anni in “A questo punto Paolo (Va- ciale portato avanti con la rubrica del Tg2 cui l’offerta televisiva non lenti n.d.r.) ti devo restituire “Come noi” dedicata alla disabilità. 43 n. 2/2015 FLASH Sinergia con l’AVIS di Pagani

Un incontro tra associazioni con notevo- le rilevanza sociale si è sviluppato in terra campana: da un lato la Sezione AIA “De Felice” di Nocera Inferiore, dall’altro l’As- sociazione Volontari Italiana del Sangue di Pagani. Artefici di quest’azione sinergica i due Presidenti, Salvatore Gubitosa e Do- Torna a Campobasso menico Apa, quest’ultimo associato AIA. Questo incontro tra associazioni ha fatto il Memorial Manusacchio sì che gran parte degli arbitri della Sezione nocerina si rechino mensilmente presso di Daniela Novelli l’ospedale “Tortora” di Pagani per donare il loro sangue a favore di chi ha bisogno CAMPOBASSO. Dopo diversi anni di assenza la sezione di Campobasso ha riproposto, di trasfusioni e piastrine. Grazie anche presso l’impianto di atletica di Fontana Vecchia del capoluogo molisano, il Memorial An- all’assidua presenza alle raccolte mensili tonio Manusacchio. Una 15esima edizione speciale per i fischietti campobassani e per di sangue di arbitri, assistenti e osservatori tutti i partecipanti. Hanno onorato l’evento le sezioni di Seregno, Napoli, Nola, Termoli e di ogni età, il numero dei donatori è anda- Isernia. Antonio Manusacchio, collega di grande spirito associativo, ha lasciato un segno to sempre aumentando, tanto che da 50 indelebile tra gli arbitri: è scomparso prematuramente 21 anni fa e nel suo ricordo il fratello che erano nel 2012 si è passati a contarne Giuseppe, la sua famiglia, e tutti gli arbitri hanno voluto esaltare la sua grande devozione 240 nel 2013. Da gennaio 2014 ad oggi si all’associazione. Un esempio per tutti. Il Memorial caratterizzato da 7 prove di atletica è sono recati al nosocomio paganese circa stato vinto dalla sezione di Napoli. Sul secondo gradino la sezione di Campobasso e poi 600 donatori volontari, un numero che fa a seguire Termoli, Seregno, Isernia e Nola. Una manifestazione di grande coinvolgimento diventare l’AVIS paganese una delle prime che ha entusiasmato i partecipanti. Parole di apprezzamento anche dal componente del realtà della provincia salernitana. comitato nazionale dell’Aia, Rosario D’Anna. “Sono contento dell’iniziativa, riportare in auge il Manusacchio sapevamo benissimo - ha detto il presidente di sezione Andrea Nella foto, Salvatore Gubitosa e Nasillo - che non era facile dopo qualche anno di stop. Tutti i partecipanti si sono divertiti Domenico Apa e nel ricordo di Antonio continueremo a promuovere questa splendida manifestazione”. Calcio TV contro Magistrati gara di beneficenza a Pietra Ligure

La sezione arbitri di Albenga, da sempre vicina agli eventi benefici del comprensorio, ha diretto presso lo stadio comunale “De Vincenzi” di Pietra Ligure la gara amichevole tra la Nazionale Calcio TV e la Nazionale Italiana Magistrati. “Il Cuore di Pietra” ha battuto per Nino, a cui sono stati destinati i fondi raccolti per proseguire la sua lunga battaglia contro la SLA (sclerosi laterale amiotrofica). Un match intenso e pieno di colpi di scena quello diretto dalla sestina ingauna com- posta dall’arbitro Igor Vecchio, coadiuvato dagli assistenti Mattia Delfino e Francesco Tortora, dal IV uomo Stefano Calzolari e da- gli addizionali Giacomo Di Gangi e Giuseppe Tortora. Nonostante la Nazionale Magistrati vantasse la presenza “mondiale” di Clau- dio Gentile e avesse chiuso il primo tempo in vantaggio, la Nazionale TV ha ribaltato il risultato con una doppietta del debuttante Fausto Solidoro, comico di Zelig.

44 n. 2/2015 FLASH Nuovamente gli Assistenti in Promozione in Alto Adige di Claudio Trapani

In occasione della prima giornata del girone di ritorno sono tornati ad operare, dopo una assenza di quasi 15 anni, gli Assistenti Arbitrali ufficiali nel campionato di Promozione. Grande soddisfazione da parte del Presidente del Comitato Provinciale Arbitri, Rosario Lerro, e dei componenti del CPA, oltre che dei Presidenti di Sezione. Inizia un nuovo cammino, utile per la maturità degli arbitri che avranno così la possibilità di arrivare preparati al meglio in occasione di un futuro esordio in Eccellenza. Ulteriore fatto, non secondario, é la possibilità per gli arbitri di Prima Categoria di poter crescere al fianco Gorizia: Titolata la Sezione di colleghi più “esperti” per aumentare la propria preparazione e poter operare da un’altra visuale di gioco cercando nel contempo di a Maurizio Padovan apprendere il comportamento dell´arbitro e di abituarsi alla “continua di Alessandro Gallo concentrazione”. Una crescita sotto tutti i punti di vista che certamente darà buoni risultati, accrescerà l’esperienza degli arbitri e consentirà a Aria di felicità mista a commozione alla cerimonia di titolazione tutti di arrivare maggiormente preparati sui campi in futuro. della Sezione di Gorizia alla memoria dell’indimenticato Maurizio Padovan. Una cerimonia sobria in perfetto stile di “un vero signore mai sopra le righe” come i numerosi interventi hanno testimoniato. Tanti gli ospiti, ma l’abbraccio ideale più grande è quello della sua “seconda famiglia”, la Sezione di Gorizia, rappresentatata da un commosso presidente Roberto Fradiani, accompagnato dal Presidente del CRA Massimo Della Siega, dai Presidenti delle dieci sezioni friul-giuliane e da Marcello Nicchi, che ha ricordato: “Maurizio, una persona perbene che pensava prima di dire, rara dote ai giorni nostri, schiva ma sempre decisa e concentrata sul suo operato che cercava di svolgere al meglio. Un esempio per tutti i giovani”. La prima volta di un Presidente Nazionale ad Abbiategrasso di Paolo Cazzaniga

Un evento storico per la Sezione di Abbiategrasso, ospitato in un altrettanto storico palcoscenico. All’interno delle quattrocentesche mura del convento dell’Annunciata, il 10 aprile scorso, il Presidente Ivano Bovati e tutti gli arbitri abbiatensi hanno ospitato per la prima volta nella propria città un Presidente Nazionale dell’AIA: è stato Marcello Nicchi a porre fine all’attesa che durava da quasi set- tant’anni, dalla fondazione della Sezio- ne. Presenti per celebrare questo even- to storico il Presidente Alessandro Pizzi e i componenti del CRA Lombardia e i Presidenti delle consorelle sezioni Lom- barde. I valori dell’onestà e della legalità sono stati al centro dell’intervento del Presidente Nicchi, valori incarnati dalla figura arbitrale che ad Abbiategrasso si è concretizzata nel corso della storia in tanti esempi di validi associati fra cui da ultimo Paride De Angeli, insignito del premo “Presidenza AIA” al termine della scorsa stagione sportiva.

45 n. 2/2015 Settore Tecnico Arbitrale

Un anno intenso Alfredo Trentalange di lavoro ’ stata una stagione di grande lavoro per il Settore Tecnico, im- pegnato su più fronti e a tutti i livelli con i sui vari Moduli. Il bilancio consuntivo, presentato dal Responsabile Alfredo Tren- talange in occasione dell’ultimo Consiglio Centrale che si è tenuto a ECoverciano, offre infatti una fotografia dettagliata dell’attività svolta con numeri importanti anche quest’anno. Sempre puntuale la presenza ai raduni di tutti gli Organi Tecnici Nazionali, con un totale di 450 designa- zioni per 1224 giorni complessivi di lavoro. In continua crescita le riu- nioni effettuate presso le Sezioni italiane, salite dalle 283 della stagione 2012/2013 alle 402 registrate negli ultimi 12 mesi. Tra le novità importanti di quest’anno da segnalare l’OA DAY, che ha coinvolto 109 osservatori in forza alla CAI e altri 526 dei vari Comitati Regionali. Un’iniziativa che ha avuto l’intento di perseguire l’unifor- mità di giudizio anche da parte di chi è chiamato a visionare arbitri ed assistenti. Come sempre grande attenzione è stata prestata al progetto Talent&Mentor sia del calcio a 11 (28 Mentor e 108 Talent) sia del futsal (20 e 50), così come ai vari corsi di qualificazione e di aggiornamento. Non meno importante è stata la predisposizione del materiale didattico, tra cui gli utilissimi filmati, che è alla base sia della formazione dei nuovi as- sociati sia dell’aggiornamento costante di arbitri, assistenti ed osservatori. fm

MATERIALE DIDATTICO Briefing pre-gara Nell’area riservata del sito AIA, è stata inserita una presentazione riguardante il Briefing pre-gara, predisposta dal Modulo Formazione del Settore Tecnico. Il documento vuole essere uno strumento di formazione e di consigli utili su un argomento fondamentale e sempre più importante per la collaborazione all’interno della squadra arbitrale per affrontare preparati gli eventi che si possono presentare durante la partita; è rivolta principalmente ai giovani Arbitri e Assistenti che operano a livello regionale nei campionati di Promozione ed Eccellenza e che affrontano per le prime volte le direzioni di gara in collaborazione con i colleghi.

MODIFICHE REGOLAMENTARI CALCIO DECISIONI FIGC Il Consiglio Federale della F.I.G.C., nella sua riunione del 26 marzo 2015, su proposta della Lega Nazionale Dilettanti ha approvato la modifica dell’articolo 31 del Regolamento della medesima Lega, riguardante “I campi di gioco”. In particolare, per il Campionato Nazionale Juniores, è stata introdotta la “tolleranza” (fino al 4%) delle misure minime di lunghezza e larghezza del terreno di gioco. Tale emendamento, già in vigore dalla data di approvazione, modifica le Decisioni Ufficiali FIGC contenute nella Regola 1, senza peraltro comportare variazione delle “normali” misure massime e minime regolamentari, in atto vigenti. Leggi il comunicato ufficiale della FIGC

46 n. 2/2015 Parere Medico LA COMMOZIONE CEREBRALE…… QUEL COLPO ALLA TESTA di Angelo Pizzi*

er commozione cerebrale (meglio subito una concussione, ha più probabilità cludono mal di testa, disorientamen- definita dagli autori di lingua ingle- di subirne una seconda, la medicina dello to temporo-spaziale, vertigini, nausea se con il termine di «concussio- sport a livello internazionale è alla ricerca di o vomito. Mentre tra i sintomi tardivi ne») s’intende un quadro neurologico che un approccio diagnostico affidabile sia per predomina la cefalea lieve persisten- insorgeP istantaneamente al momento del effettuare la diagnosi che per determinare te, difficoltà di concentrazione, disturbi trauma cranico; tale quadro, che è per lo il pieno recupero della funzione cerebrale. della memoria recente, facile stanca- più temporaneo e reversibile, viene con- Da un punto di vista clinico, la concussio- bilità ed irritabilità, disturbi del sonno siderato nel linguaggio clinico comune, ne viene definita come “una alterazione Questi sintomi possono durare da al- come un “trauma lieve”, anche se molte post traumatica dello stato mentale, ca- cuni minuti a diverse ore. Sintomi più sono le definizioni che si sono succedute ratterizzata da stato confusionale ed am- gravi o di più lunga durata possono negli anni per indicare tale fenomeno. E’ nesia a cui si può associare oppure no la indicare lesioni cerebrali più gravi. La causata da una improvvisa accelerazione- perdita di coscienza”. I processi in grado persona con una commozione cere- decelerazione dell’encefalo all’interno del- di provocare una concussione possono brale può o non può perdere coscienza la scatola cranica e si manifesta con una essere di vario tipo, come ad esempio a seguito del trauma, e nei casi in cui immediata, breve, alterazione delle funzio- l’impatto violento della superficie cerebra- non ci sia perdita di coscienza imme- ni neurali. le contro le ossa craniche in seguito a for- diata l’attenzione deve essere ancora Il numero dei traumi cranici legati all’atti- ze inerziali rotatorie, l’accelerazione della maggiore, poiché la mancata perdita vità sportiva non può essere stimato con testa lungo l’asse del collo e la trazione a di coscienza non esclude la possibilità esattezza: nel mondo l’incidenza è com- carico dei neuroni del tronco cerebrale per di aver subito un trauma concussivo. presa in un range che va da 150 a 400 casi movimenti inerziali degli emisferi cerebrali. anno su 100.000 persone e di questi una La gravità della concussione è classifi- percentuale variabile tra il 3 e il 25% sono Sintomatologia. cato su una scala di tre gradi, utilizzato legati allo sport ed ovviamente agli sport I sintomi della commozione cerebrale come base per le decisioni terapeutiche. di contatto. Data la maggior esposizione possono essere precoci (minuti / ore) Grado 1: nessuna perdita di coscienza, a questo rischio e dato che l’atleta che ha o tardivi (giorni / settimane) I primi in- confusione transitoria, (amnesia post traumatica) che si risolve in 30 minuti. Grado 2: perdita di coscienza su- periore a 5 minuti oppure confusio- ne transitoria superiore a 30 minuti. Grado 3: perdita di coscienza di dura- ta superiore a 5 minuti oppure amnesia post traumatica superiore alle 24 ore.

Diagnosi Una diagnosi precoce ed un rapido in- quadramento sono alla base di una buona gestione della concussione e sono essenziali per decidere se l’atleta è in grado o meno di proseguire la gara, iniziando dai parametri vitali fino a fare grande attenzione ai movimenti del collo quando ci sia il sospetto di un trauma FIG.1 cervicale, mantenendolo in posizione Diversi tempi di recupero dopo concussioni di diversa gravità neutra (né in flessione né in estensione)

47 n. 2/2015 Fig.2 Brasile 2014, Germania: Kramer non ricorderà nulla della finale I medici confermano: il giocatore, uscito dopo aver preso un colpo alla testa, non conserverà tracce nella memoria della partita più importante della sua vita

Cristopher Kramer non ricorderà niente dei 30 minuti giocati nella finale del mondiale contro l’Argentina. Ad ammetterlo, in un’intervista a Focus, è lo stesso centrocampista della Germania: “I medici sono sicuri che i ricordi di quella parte della gara non torneranno”. Sostituito intorno alla mezzora per uno scontro con Garay, Kramer - come raccontato da Rizzoli stesso - chie- se all’arbitro se quella che stava giocando era la finale del Mondiale. “Pensavo scherzasse - raccontò Nicola Rizzoli dopo la partita tra Argentina e Germania - gli ho fatto ripetere la domanda, e lui ha risposto che gli serviva sapere se questa è davvero la finale. Allora ho avvisato Schweinsteinger e hanno sostituito Kra- mer…”. L’amnesia provocata dal trauma cranico subito dal giocatore del Borussia Moenchengladbach, secondo i medici che lo hanno visitato, sarà permanente. Curioso destino per Kramer: essere campione del mondo ma non poter ricordare neanche un minuto della partita che tutti i calciatori sognano di giocare e vincere.

Più difficile è invece riconoscere una con- ancora completamente ristabilite trovano Trattamento. cussione i cui sintomi siano molto sfu- maggiore ed ulteriore vulnerabilità, con I sintomi della commozione cerebrale di mati: l’atleta, preso dall’agonismo, non conseguenze gravissime per la loro so- solito passano rapidamente e senza effetti riferisce alcun disturbo, tendendo a voler pravvivenza e formazione di un edema ce- duraturi, se non un ulteriore pregiudizio è continuare l’incontro ed un rapido, conci- rebrale particolarmente grave e pericoloso. sostenuto durante il processo di guarigio- tato e superficiale controllo medico ese- Pertanto un atleta che ancora presenti i sin- ne. E’ sufficiente riposo e qualche volta guito a bordo campo può non evidenziare tomi di una concussione non deve essere una blanda terapia analgesica. Linee gui- le alterazioni dello stato mentale. A volte, assolutamente riammesso alla pratica di da per la restituzione alle attività sportive in questi casi, solo gli errati movimenti sul sport in cui vi sia rischio di trauma cranico. si basano sulla gravità della concussione. campo di gioco convincono allenatore e Il rischio di incorrere in una SSI sta soprat- Al grado 1 di commozione cerebrale, i pa- medico che vi sono alterazioni cognitive. tutto nella inconsapevolezza di aver subito zienti possono solitamente essere trattati L’atleta va quindi tolto dal contesto della una concussione da parte dell’atleta e/o da con il riposo e l’osservazione continua. La gara poiché la prontezza dei riflessi si ri- parte del team nella difficoltà di valutazione persona può tornare alle attività sportive, duce ed il rischio di ricevere un altro col- oggettiva della guarigione e nel desiderio di ma solo previo esame da un professioni- po aumenta in modo esponenziale. rapido ritorno all’attività da parte dell’atleta sta qualificato, e dopo che tutti i sintomi Questa situazione è particolarmente im- stesso e dell’intero team (la complicanza sono stati completamente risolti (prevenire portante nella formazione della cosiddetta più grave di un trauma cranico lieve è il la SSI). Se la persona subisce un trauma “sindrome da secondo impatto (SSI) ”, ter- non riconoscerlo). Un vademecum simile a cranico di secondo grado non dovrebbe mine coniato da Schneider nel 1973, che quello riportato in tabella II può essere di continuare a praticare attività alcuna se insorge quando un atleta che subisce un grande aiuto nella prima valutazione spes- non dopo cure e riposo per un tempo an- trauma cranico, di solito lieve, va incontro so eseguita a bordo campo, per decide- cora non completamente definito ma cer- ad un secondo trauma cranico prima che re se l’atleta possa o meno continuare la tamente non inferiore alle 2-3 settimane. i sintomi legati al primo siano completa- gara, ricordando però quanto recita lo slo- (fig.1) Il peggioramento dei sintomi e il mente risolti. In questi casi le alterazioni gan degli autori anglosassoni e cioè < if in proseguimento di qualsiasi sintomo oltre metaboliche delle cellule cerebrali non doubt…. seat them out > una settimana, oltre alla comparsa dei sin- 48 n. 2/2015 tomi tardivi, indica la necessità di esegui- re una TC o RMN. Una persona con un trauma cranico di grado 3 (che implichi qualsiasi perdita di coscienza, non impor- ta quanto breve) dovrebbe essere esami- nato da un medico o sulla scena o in un pronto soccorso. La persona deve esse- re ricoverato in ospedale se le anomalie sono presenti o se la confusione persi-

Tabella II Schema di valutazione immediata di un atleta con sospetta concussione cerebrale.

Orientamento Chiedi all’atleta: - In che stadio ci troviamo? ste. Perdita di coscienza prolungata e un protocolli che riguardano proprio le con- - In che città siamo? peggioramento dei sintomi richiedono una cussioni. Un colpo diretto, un urto con- - Contro chi stiamo giocando? valutazione urgente neurochirurgica. tro un altro corpo fermo o in movimento, - Che mese è? Come ricorderete, durante i Mondiali di oppure uno scossone subito a seguito di - Che giorno è? calcio in Brasile, ci sono stati diversi in- una spinta ricevuta o ancora una brusca cidenti di questo tipo: il difensore dell’U- decelerazione del capo (colpo di frusta), Amnesia anterograda ruguay Alberto Pereira, ad esempio, è sono tutti eventi che, producendo im- Chiedi all’atleta di ripetere le parole svenuto dopo uno scontro di gioco ma provvisi movimenti della testa, possono seguenti: poi è tornato in campo e durante la fina- causare una concussione cerebrale. Del - Ragazza, cane, verde, casa. le Germania-Argentina, diretta da Nicola resto è noto che traumi di questo tipo Rizzoli, il giocatore tedesco Christoph impongono all’arbitro di interrompere Amnesia retrograda Kramer è uscito dal campo anche a cau- immediatamente il gioco per permette- Chiedi all’atleta: sa di un violento scontro di gioco con re gli adeguati soccorsi senza ulteriore - Cosa è successo fino ad ora? relativo colpo alla testa. (Fig.2) perdita di tempo. - Cosa ti ricordi prima dell’impatto? La Federazione internazionale dei cal- - Qual è il risultato attuale? ciatori professionisti (FIFPro) ha chiesto * Responsabile Modulo “Bio-Medico” - Ti ricordi il colpo? da tempo un’indagine più accurata sui Settore Tecnico AIA

Concentrazione Chiedi all’atleta: Valutazione dei sintomi della concussione - Ripeti i giorni della settimana al Osservati dallo staff Riferiti dall’atleta contrario partendo • Appare confuso e disorientato Cefalea da oggi • Si estranea dal gioco Nausea - Ripeti questi numeri al contrario: 63 • Incerto sul punteggio e sugli avversari Disturbi dell’equilibrio (corretto 36). 419 • Si muove in modo impacciato Disturbi visivi (corretto 914) • Risponde lentamente alle domande Sensibilità a luce e rumore • Ha perso brevemente conoscenza Sensazione di annebbiamento Amnesia anterograda • Mostra cambiamento di comportamento Disturbi del sonno - Chiedi all’atleta di ripetere le 4 pa- • Non ricorda episodi avvenuti prima role di prima (Ragazza, del trauma (Amnesia retrograda) Difficoltà di concentrazione cane, verde, casa) • Non ricorda episodi avvenuti dopo il trauma Ogni errore si deve considerare (Amnesia anterograda) Disturbi della memoria anormale. Consulta un medico se sospetti una concussione I sintomi si possono aggravare con la fatica. cerebrale Un atleta non dovrebbe tornare all’attivita’ fintanto che i sintomi non si sono risolti completamente

49 n. 2/2015 Quesiti Tecnici

La rubrica è curata dal Modulo munque un calciatore di riserva in distinta? Oppure non “Regolamento, Guida Partica e materiale lo è perché nei panni di assistente di parte è passibile solo di allontanamento dal recinto di gioco? C’era, ad didattico” del Settore Tecnico AIA. esempio, chi sosteneva che è passibile di provvedimen- ti pari a quelli dei calciatori se da assistente di parte (e Durante un’interruzione di gioco, una squadra, senza calciatore di riserva) è reo di comportamento scorretto darne informazione al direttore di gara, compie una nella fase della partita in cui non ha fatto ancora ingres- sostituzione. L’arbitro che magari in un primo momen- so sul terreno di gioco, ma che non lo sia se, una volta to è di spalle, se ne avvede quando il giocatore suben- sostituito, prende il ruolo di assistente di parte. Addirit- trante è già entrato sul terreno di gioco dopo che il tura vi era chi diceva che se viene allontanato dal ruolo sostituito è uscito. Cosa dovrebbe succedere a termini di assistente, potrà poi comunque prendere parte da di regolamento? Le ipotesi tra le quali, secondo me, calciatore subentrante alla gara. potrebbe trovarsi la soluzione sono: 1) l’arbitro ammo- La materia in esame non è dettagliata in modo minuzioso dalle nisce i due calciatori in quanto l’uno è uscito, l’altro è disposizioni federali forse perché è un’eccezione all’intelaiatura entrato sul terreno di gioco senza la sua autorizzazio- normativa (giacché, di norma, chi inizia una gara da assistente ne, ma considera effettuata la sostituzione in quanto non può, poi, prendere parte al gioco). Trattandosi tuttavia di un il mancato requisito previsto dalla procedura dell’in- calciatore, di riserva o sostituito (che, tra l’altro, è ovvio suppor- formazione all’arbitro è sanato nel momento in cui si re essere tesserato come tale), e dovendo, pertanto, indossare accorge dell’avvenuta sostituzione; 2) come nel primo l’equipaggiamento da gara (sebbene “coperto” da una tuta), caso, ammonisce entrambi per i motivi summenzionati appare coerente con il Regolamento che nei suoi confronti l’ar- ma fa ripetere la sostituzione in quanto avvenuta sen- bitro eserciti i relativi poteri, con possibilità di ammonizione o di za il rispetto di uno dei requisiti della procedura e cioè espulsione e conseguente notifica. In ogni caso, è senz’altro da la previa informazione; 3) l’arbitro fa solo ripetere la condividere che se dovesse rendersi colpevole di un’infrazione sostituzione, senza assumere alcun provvedimento in da sanzionarsi con l’espulsione (o l’allontanamento) non potrà quanto il vizio è solo formale e cioè legato al sempli- più prendere parte a quella gara in nessuna veste (d’altronde, ce mancato rispetto del requisito previsto dalla Regola è previsto che la persona abbandoni il recinto di gioco e non (non è stato preavvisato) e questo non provoca l’assun- soltanto la funzione che svolgeva). zione di provvedimenti disciplinari non individuandosi nella condotta dei due calciatori una reale volontà di Nel caso in cui il pallone entri in rete e venga assegna- entrare o uscire dal terreno di gioco senza esserne to il gol, se il calciatore della squadra che ha segnato stati autorizzati. raccoglie il pallone dalla porta con l’intento di portarlo Riteniamo che il quesito possa trovare risposta dalla lettura del- al centro del campo commette un’infrazione? È diritto la Regola 3 e della Regola 12. In particolare, a pagina 29 viene della squadra che ha subito il gol portare il pallone al previsto che: “Se un calciatore di riserva o sostituito entra sul centro del campo o può farlo un giocatore avversario, terreno di gioco senza l’autorizzazione dell’arbitro: […] • l’arbitro cercando di velocizzare i tempi? lo ammonirà per comportamento antisportivo e lo farà uscire dal Nessuna norma regolamentare prevede che l’ipotesi descrit- terreno di gioco; […]. A pagina 122, poi, può leggersi, tra l’altro, ta costituisca un’infrazione né è stabilito che, in occasione che un calciatore titolare sarà ammonito se: “7) esce volonta- di una ripresa di gioco, il pallone debba essere posto sul riamente dal terreno di gioco senza la preventiva autorizzazione punto da dove questa sarà effettuata necessariamente da un dell’arbitro”. In ultimo, analizzando la “procedura di sostituzione”, calciatore della squadra cui spetta la medesima ripresa. Ciò si può evincere che l’autorizzazione dell’arbitro all’ingresso sul che dovrà essere sanzionato come scorrettezza è l’eventuale terreno di gioco del calciatore di riserva è una condizione pro- azione posta in essere da un calciatore per ritardare la ripresa pedeutica e imprescindibile per, poi, considerarla correttamente di gioco, ad esempio trattenendo con sé, portando via, allon- effettuata. L’insieme di queste disposizioni fa reputare esatta la tanando il pallone. seconda soluzione tra quelle proposte. Quasi allo scadere del tempo di attesa, una squadra si Recentemente nella mia Sezione si è discusso in meri- presenta in 16 (tra titolari e riserve) e devono arrivare to ai provvedimenti disciplinari relativi all’assistente di altri due calciatori, ritenuti i più “forti”. Decidono, allo- parte, quando esso è un calciatore di riserva iscritto in ra, di compilare la distinta lasciando vuoti due “spazi” lista (nelle gare quindi del Settore Giovanile). Nel caso di mentre inseriscono regolarmente le 7 riserve, iniziando un suo comportamento scorretto, mentre svolge la fun- la gara con 9 giocatori titolari. Fanno questo pensan- zione di assistente di parte, è passibile di ammonizione do che entro qualche minuto i due ritardatari arrivino. o espulsione (con esibizione del cartellino) essendo co- Dopo una decina di minuti, però, visto che i due ritar- 50 n. 2/2015 datari non sono arrivati, il dirigente accompagnatore non iscrivere due calciatori (presenti) tra le riserve, tenendoli chiede di completare il proprio organico titolare con “di scorta” qualora i ritardatari non dovessero arrivare, per due riserve. Domanda: i due calciatori possono entrare inserirli al loro posto. come se sostituissero gli assenti e, quindi, la squadra giocherà in 11 (ovviamente varrebbero come due sosti- Nel corso di una partita di calcio a 5, vengono espulsi tuzioni effettuate) o le riserve possono sostituire sola- due giocatori nello stesso momento, uno appartenente mente titolari presenti sul terreno di gioco e, pertanto, alla squadra A e uno alla squadra B. Dopo 30” ne viene nel nostro caso devono continuare per tutta la gara a espulso un altro della squadra A. Dopo 1’ segna la squa- giocare in 9? dra B e, quindi, si ha il reintegro di un giocatore della L’interpretazione che da sempre è stata data a questo aspetto squadra A. Quando possono essere reintegrati gli altri della Regola 3 è che un calciatore indicato come riserva, una vol- due calciatori? Contemporaneamente, dopo 2’ di gio- ta iniziata la gara, può entrare sul terreno di gioco soltanto in so- co oppure uno no? Chiedo ciò perchè se consideriamo stituzione di un calciatore titolare realmente presente. Pertanto, reintegrato il primo espulso della squadra A, allora il se non arrivano altri calciatori, diversi da quelli indicati in distinta, successivo reintegro non avverrebbe simultaneamente, quella squadra dovrà continuare a giocare in nove. ma a 30” di distanza. Ci sia consentita una piccola digressione dai nostri com- I successivi calciatori potranno essere reintegrati contempora- piti istituzionali: da un punto di vista pratico si può rilevare neamente, una volta decorsi i due minuti dalla loro espulsione. che esistono almeno un paio di scelte, a disposizione di una Infatti, il primo reintegro (quello effettuato solo dalla squadra A, squadra, per ridurre i possibili rischi derivanti da tale proble- che ha subito la rete) si riferisce alla seconda espulsione, ovvero matica. Si potrebbe, infatti, scegliere di iniziare comunque al momento in cui la squadra B ha segnato, trovandosi in supe- in undici, indicando invece tra le riserve i nominativi dei ri- riorità numerica, non potendo essere effettuato in un momento in tardatari, per effettuare al loro arrivo due sostituzioni oppure cui le squadre giocavano con lo stesso numero di titolari. 51 n. 2/2015 Ciao Luca.