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Settimanale d'informazione - Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona Aut. DCSP1/1/5681/102/88LG Taxe Percue TASSA PAGATA 60044 FABRIANO (AN) Fabriano-Matelica euro 1,20 n. 19 Anno CVII 12 maggio 2018 >Fabriano 6 >Fabriano 7 >Sport 26-27 >Sport 28 Podestà, "A questo punto La Ristopro E la Thunder gli affreschi declassatemi "rimane" è "promossa" sono a rischio quel terreno" in serie B! in serie B! nterviene il consiglie- l pensionato Giorgio a squadra fabriane- rionfo della squadra I re Vinicio Arteconi IGobbi paga 18mila Lse di basket batte Tfemminile di basket sullo stato del patri- euro di tasse l'anno per Cerignola nella sfida allenata da coach Por- monio artistico in città. due ettari e mezzo edi - decisiva per la salvezza: carelli, frutto del "con- Tante segnalazioni e la cabili: "La mia famiglia 700 tifosi in festa sul nubio" tra le società di chance dell'Art Bonus. ora è allo stremo". "neutro" di Recanati. Matelica e Fabriano. Desiderio di politica La sala consiliare di Sassoferrato domenica Lo sbarco dei scorsa era piena come non mai e non per un'assise comunale e sentir dibattere su piani regolatori o mozioni rilanciate all’in nito. A tema c’era la gura di Aldo Moro raccontata tra gli altri dal direttore de “L’Espresso” Marco Damilano. Nessuna autoreferenzialità sul personaggio proprio per il rischio, di fronte ad una possibile… nomination da aureola, di “imprigionarlo” di nuovo e di MILLE...nnial focalizzare tutto lo sguardo su quei 55 giorni che l’Italia intera sta celebrando tra speciali televisivi e format di ogni salsa. Come se quello che contasse fosse solo la drammatica vicenda nale di cronaca nera dove Moro viene propinato sempre, per usare la concreta immagine di Mario Luzi “acciambellato in una sconcia stiva”, contornata di sospetti, complotti e spionaggio, riducendo però la traiettoria umana di uno statista che viveva la politica come servizio e passione. Forse quella gente accalcata sugli scranni della sala di un consiglio comunale aveva solo deside- rio di questo. Capire come mai a distanza di 40 anni la politica sia lontana anni luce da quel tipo di visione, e ci si balocca invece su una situazione di stallo che impedisce irrime- diabilmente ogni possibilità di costruire un futuro al Paese. Tutto ridotto alle percentuali di voto ottenute ormai in quel 4 marzo sem- pre più distante. “Quegli elettori sono miei” si grida in ogni circostanza. E ci si fa forti del bottino racimolato. Senza porsi magari la domanda che quel popolo, forse stanco e ri- sentito, abbia voltato le spalle a quei numeri su cui invece i nostri politici fanno valere le loro ragioni. Eppure Aldo Moro queste cose le andava dicendo già nel 1974, ovvero che gli elettori non sono di nessuno e fanno ciò che vogliono. “Datemi da una parte milioni di voti, toglietemi dall’altra parte un atomo di verità ed io sarò comunque perdente”, soleva dire il politico pugliese e la frase, nella sua provocazione, è stata poi ripresa domenica scorsa dal giornalista Damilano. E’ quello che manca oggi alla politica. Un atomo di verità. Una minuscola particella di un elemento, ma anche una struttura nella quale è organizzata la materia. Dal piccolo si sprigiona il grande. Alla ricerca della verità. Perché la politica non può prescindere da un rapporto con la verità: su se stessa e sul indagine della settimana, che ha un riscontro anche nel nostro sito web, riguarda i cosiddetti Paese cui si rivolge. Puoi prendere una barca Millennial, vale a dire le persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni. Sono giovani che hanno di consensi e poi perdere ugualmente, perché progetti, prospettive, passioni e ambizioni. Alcuni intendono andarsene dalla città, altri lo hanno non hai una verità, ovvero un progetto, una già fatto, altri ancora sono stanziali. In ballo c’è il futuro di Fabriano e del territorio, dal punto visione. Ed i nostri politici che preferiscono L’ di vista economico ed occupazionale. rimanere in campagna elettorale permanente, tra dichiarazioni non troppo impegnative e ri ettori al seguito, in una processione laica dai gusti poco gradevoli, (...) (Segue a pagina 2) Servizi a pag. 3 di Alessandro Moscè, Miriana Vanziro e Danilo Ciccolessi Carlo Cammoranesi 2 >EDITORIALI< L'Azione 12 MAGGIO 2018 Fake news ed il serpente di RICCARDO BENOTTI non hanno voce”. Un giornalismo, prosegue il Santo Padre, “che non bruci tra gli argomenti all’ordine del giorno di politici le notizie, ma che si impegni nella ricerca delle cause reali e professori, presidenti e servizi segreti. Una lotta dei con itti, per favorirne la comprensione dalle radici e il senza esclusione di colpi si sta combattendo sulle superamento attraverso l’avviamento di processi virtuosi; un Quel desiderio due sponde del Paci co, con i russi sospettati di aver giornalismo impegnato a indicare soluzioni alternative alle È escalation del clamore e della violenza verbale”. per no in uenzato le ultime elezioni statunitensi favorendo il candidato repubblicano. Oggetto del desiderio, per chi ne vuole Già in una intervista del 2016, il Papa aveva messo in guardia trarre il massimo vantaggio, sono le fake news: notizie false dalla disinformazione che è “probabilmente il danno più grande di politica o costruite ad arte, come ne esistono da che può fare un mezzo, sempre, che però hanno cambiato il loro perché orienta l’opinione peso strategico nell’ambito informativo in una direzione, tralas- grazie all’uso di social network e motori ciando l’altra parte della (...) non se ne accorgono nemmeno. L’onnipotenza della di ricerca che ne ampli cano a dismisura verità”. persona, il ruolo di un potere che allontana dalla realtà. gli effetti. Non poteva essere più attuale, La prima fake news. Per questo colpisce, sempre ritornando a Moro, come nel dunque, il tema scelto quest’anno da Quanto è difficile il racconto del direttore de “L’Espresso”, resta impresso Papa Francesco per il messaggio per la compito affidato dal un episodio vissuto da piccolo quando il padre lo aveva Giornata mondiale delle comunicazioni Papa agli operatori della fatto entrare in una chiesa ad osservare una persona. Era sociali “‘La verità vi farà liberi’ (Gv comunicazione? Tanto, una gura inginocchiata e stava pregando Dio. Questo 8,32). Fake news e giornalismo di pace”, ed è lo stesso Ponte ce giovinetto non sapeva che si trattava di una persona poten- che si celebra domenica 13 maggio. a riconoscerlo: “Le fake tissima, che aveva in mano tutto. Era infatti Aldo Moro, Sovraccarico. Per inquadrare uno sce- news diventano spesso a quel tempo il più in uente, il più ricercato nel nostro nario sempre più caratterizzato da un virali, ovvero si diffon- Paese, un premier, diremo, ma non come oggi. Ebbene sovraccarico informativo, dove ogni dono in modo veloce e in quel ash, con lo scorrere del tempo il bambino, poi utente può trasformarsi in un produttore dif cilmente arginabile, diventato grande, ci ha letto il riconoscimento di un li- di contenuti, si può partire dai numeri: non a causa della logica di condivisione che caratterizza i social mite, un gesto fortemente sovversivo. La domanda di un in appena 60 secondi, vengono pubblicati 3 milioni di contenuti media, quanto piuttosto per la loro presa sulla bramosia insazia- uomo a cui comunque manca qualcosa. Perché la politica su Facebook, 430mila tweet, compiute 2 milioni e 315mila bile che facilmente si accende nell’essere umano”. De nendo non è tutto, c’è un di più che non riesce a colmare e che ricerche su Google, inviate 150 milioni di email e 44 milioni “lodevoli le iniziative educative che permettono di apprendere rappresenta il suo mistero e il suo fascino. E allora c’è di messaggi su WhatsApp, visualizzati 2 milioni e 700mila come leggere e valutare il contesto comunicativo” tanto quanto solo bisogno di af darsi per trovare un’ispirazione, per video su YouTube. “le iniziative istituzionali e giuridiche”, Francesco si spinge raccogliere un sostegno, per percepire un’idea. E talvolta È questo il contesto che si trova a fronteggiare il giornalista, oltre e individua una chiave di lettura per prevenire e identi - non serve il semplice appoggio, per quanto formale, di un alle prese con lettori/utenti sommersi da un tale usso di infor- care i meccanismi della disinformazione: la de nisce “logica io come te. Un personaggio d’affari americano Donald mazioni che ne cannibalizza l’attenzione e spesso li rinchiude del serpente”, colui il quale “si rese arte ce della ‘prima fake McGannon ripeteva che “la leadership è azione, non in “camere dell’eco” dove si rafforzano soltanto le proprie news’ (cfr. Gen 3,1-15), che portò alle tragiche conseguenze del posizione”, ovvero che incagliarsi dentro un ruolo soprat- convinzioni. Per tale ragione il Papa si rivolge al “custode delle peccato, concretizzatesi poi nel primo fratricidio (cfr. Gen 4) tutto di prestigio frena l’umano, mentre agire e muoversi notizie” che, “nel mondo contemporaneo, non svolge solo un e in altre innumerevoli forme di male contro Dio, il prossimo, con la consapevolezza di una fragilità che è connaturata mestiere, ma una vera e propria missione”. Nella “frenesia delle la società e il creato”. La strategia di questo “abile ‘padre della all’uomo, costringe ad un’appartenenza reale al presen- notizie e nel vortice degli scoop”, il giornalista deve infatti menzogna’ (Gv 8,44) è proprio la mimesi, una strisciante e te per anticipare scelte e progettare rilancio e crescita. “ricordare che al centro della notizia non ci sono la velocità pericolosa seduzione che si fa strada nel cuore dell’uomo con Tutta quella gente a Sassoferrato forse chiedeva questo.