Laboratorio Didattico Storia
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Laboratorio didattico Storia 150 Anni di unità: momenti di riflessione e conoscenza 1861 2011 Classe IV sez. BL, a. s. 2010-2011 Presentazione del progetto La storia, la “maestra di vita” per eccellenza, per adempiere al suo dovere deve necessariamente non solo attenersi alla oggettiva verità dei fatti (condizione assolutamente necessaria), ma deve anche essere in grado di fornire spunti di riflessione, di dibattito, divenendo punto d’inizio per l’interpretazione del presente. E’ quindi con questo intento che eventi storici di enorme importanza come il Risorgimento e l’unit{ italiana vengono qui affrontati e proposti in maniera chiara e diretta (sotto la forma di linea del tempo), fornendo esempi pratici e diretti (i grandi uomini e le grandi donne che, in ogni ambito, hanno saputo distinguersi ed imprimere un indelebile segno nella storia), senza il timore di cadere in vanagloriose autocelebrazioni o in dannosi autolesionismi, fornendo un punto di vista innovativo e propositivo e, soprattutto, proiettandosi verso il futuro. Aree Tematiche Lotta alla mafia Questione femminile Lavoro Istruzione Famiglia Musica Comunicazione, Cinema Emigrazione/Immigrazione Sport Partiti e Politica Ricerca Moda Lavoro Fascismo 1848 1861 1900 1919-1920 1948 1970 2011 1864 “Biennio Costituzione Statuto Oggi? Prima Rosso” dei •Contraddizioni? Internazionale Lavoratori •Cambiamenti? Agitazioni, rivolte, movimenti popolari, inizio lotte sindacali e rivendicazioni sociali. •Ci sono state delle costanti nella lotta per il lavoro? •Il cambiamento deve necessariamente Approfondimenti: portare svantaggi a qualcuno? Grandi personalità: G. Agnelli, C. Olivetti, L. Lama Costituzione La Costituzione repubblicana, entrata in vigore il 1° gennaio 1948, segna un punto di svolta nello sviluppo della storia italiana, nascendo dopo il periodo più buio che l’umanit{ avesse mai vissuto, e racchiudendo in sé le diverse anime del Paese, accomunate però dal desiderio di unità, solidarietà e proiezione al futuro. Per questo motivo la Costituzione – in questo lavoro sulle linee del tempo – assumer{ l’importante ruolo di “spartiacque” storico, divenendo punto di riferimento e di partenza per analisi e osservazioni. G. Agnelli Imprenditore torinese, soprannominato “l’avvocato”. Fu fino alla sua morte il principale dirigente della FIAT, forse il più celebre. Egli infatti fu responsabile di una nuova politica aziendale, che da una parte portò negli anni 70-80 all’acquisizione di Lancia, Alfa Romeo e Ferrari, oltre all’internazionalizzazione del marchio, con la produzione di diverse world cars, ma dall’altra portò, negli anni ’90, la casa sull’orlo del fallimento, e lo spinse a stringere accordi con GM. Si spegne a causa di un tumore, nel 2003. C. Olivetti Ingegnere ed industriale italiano, fu il fondatore della celeberrima azienda Olivetti, rinomata in particolare per le proprie macchine da scrivere. Degna di nota fu la sua politica aziendale: di fatto creò una meritocrazia, nella quale i migliori operai vedevano ricompensata la propria abilità. Questa scelta si rivelò vincente non solo umanamente, ma anche economicamente. Socialista convinto, non interruppe la società nemmeno sotto il regime fascista. Si spegne nel ‘43, nel cordoglio nazionale. L. Lama Figura di indiscusso rilievo nella politica italiana, Lama ricoprì nel corso della sua vita numerose cariche, sia politiche (fu deputato e senatore per il PCI), sia sindacali, per le quali è maggiormente ricordato. Partigiano durante la guerra, quindi esponente di spicco del Partito Comunista fino al 1969: l'anno successivo sarebbe infatti divenuto segretario della CGIL, carica in seguito mantenuta sino al 1986. Grazie alle sue continue lotte il sindacato aumentò notevolmente influenza e numero degli iscritti: tutt'ora ne è debitore. Diventa successivamente senatore e sindaco di un paese di campagna. Si spegne nel 1996. Istruzione Fascismo 1861 1900 1921 1948 1968 2011 CostituzioneMovimenti Fenomeno dei Studenteschi “cervelli Scuola radicalmente diversa da in fuga” come viene intesa oggi: non c’è il diritto allo studio per tutti. •Scopo e ruolo della scuola pubblica •Importanza della ricerca fine a sé stessa (serendipity) Approfondimenti: •Istruzione e ricerca pubbliche di altissimo livello, ma caratterizzate da croniche Grandi personalità: B. Puoti, G. Casati, A. mancanze strutturali Depretis, G. Gentile, P. Calamandrei, P. Pasolini B. Puoti Pur non essendo direttamente legato al futuro Regno d’Italia, a Puoti vanno attribuite le basi di quello che sarà il futuro sistema scolastico italiano, con una prima “laicizzazione” ed un forte orientamento verso il patriottismo ed i classici. Il suo “operato” rimane però confinato nella sola Napoli G. Casati A Gabrio Casati si deve la legge omonima, che nel 1859 decretò una prima unificazione e suddivisione del sistema scolastico italiano, assimilabile a quella odierna. Viene inoltre proseguita l’opera di “laicizzazione” della scuola A. Depretis Padre della Legge Coppino (1877), “perfezionamento della legge Casati: veniva ora garantita l’istruzione elementare, resa gratuita, al fine di debellare la piaga dell’analfabetismo nel paese. La scuola ora diventa indipendente dalle istituzioni religiose cattoliche. G. Gentile Filosofo neo-idealista, sostenitore del regime fascista, a lui si deve la riforma omonima (1923), che d{, sostanzialmente, al sistema scolastico l’ordinamento mantenuto fino ad oggi, con minime modifiche. Mira a rendere elitaria l’istruzione superiore. La riforma venne considerata “eccessivamente laica”, e successivamente rivista, in seguito ai Patti Lateranensi. P. Calamandrei Padre della repubblica, nell’ambito scolastico è ricordato non tanto per una riforma, quanto per il suo celebre, profetico discorso dell’11 febbraio 1950, riguardo alla scuola pubblica, ed in particolare ai metodi con i quali la si può danneggiare, favorendo scuole private. Come lasciar cadere in rovina la scuola pubblica e favorire quella privata, secondo Calamandrei: • 1) Ignorare i loro bisogni, impoverirne i bilanci. • 2)Attenuare sorveglianza e controllo sulle scuole private. • 3)Dare alle scuole private denaro pubblico. P. Pasolini Poeta, scrittore e regista, legato all’ideologia di sinistra, fu uno dei maggiori intellettuali italiani del secolo scorso, sicuramente il più poliedrico, noto per la vastità dei campi in cui si è cimentato. Autore di opere di denuncia, profonda fu la sua analisi della società italiana del dopo guerra e sessantottina. In particolare, fra i suoi lavori di interesse socio-politico maggiore troviamo la critica all’ “imborghesimento” dei giovani studenti, secondo il bolognese perfettamente uniformati alla società contro la quale si ribellavano (si veda, al merito, la poesia Il P. C. I. ai giovani!). Tragica, ed ancora misteriosa, fu la sua morte: il suo corpo venne trovato senza vita, con evidenti segni di percosse, vicino alla spiaggia di Ostia. Tutt’ora non ne sono state chiarite completamente le dinamiche. ABOLIAMO LA SCUOLA DELL’OBBLIGO E LA TV di PIER PAOLO PASOLINI “1) Abolire immediatamente la scuola media d’obbligo. 2) Abolire immediatamente la televisione. Quanto agli insegnanti e agli impiegati della televisione possono anche non essere mangiati, come suggerirebbe Swift: ma semplicemente possono essere messi sotto cassa integrazione. La scuola d’obbligo è una scuola di iniziazione alla qualità di vita piccolo borghese: vi si insegnano delle cose inutili, stupide, false, moralistiche, anche nei casi migliori ( cioè quando si invita adulatoriamente ad applicare la falsa democraticità dell’autogestione, del decentramento, ecc.: tutto un imbroglio). Inoltre una nozione è dinamica solo se include la propria espansione e approfondimento: imparare un po’ di storia ha senso solo se si proietta nel futuro la possibilità di una reale cultura storica. Altrimenti, le nozioni marciscono: nascono morte, non avendo futuro, e la loro funzione dunque altro non è che creare, col loro insieme, un piccolo borghese schiavo al posto di un proletario o di un sottoproletario libero ( cioè appartenente ad un’altra cultura, che lo lascia vergine a capire eventualmente nuove cose reali, mentre è ben chiaro che chi ha fatto la scuola d’obbligo è prigioniero del proprio infimo cerchio di sapere, e si scandalizza di fronte ad ogni novità ……….. E’ stata la televisione che ha praticamente ( essa non è che un mezzo) concluso l’era della pietà e iniziato l’era dell’edonè. Era in cui i giovani insieme presuntuosi e frustrati a causa della stupidità e insieme dell’irraggiungibilit{ dei modelli proposti loro dalla scuola e dalla televisione, tendono inarrestabilmente ad essere o aggressivi fino alla delinquenza o passivi fino all’infelicit{ ( che non è una colpa minore). Ora, ogni apertura a sinistra sia della scuola che della televisione non è servita a nulla: la scuola e il video sono autoritari perché statali, e lo Stato è la nuova produzione ( produzione di umanità).” Partiti e Politica Fascismo: perdita di tutti i Fondazione diritti – Resistenza Partito Socialista Italiano clandestina di poche formazioni politiche (primo partito “di massa”) “Mani Pulite” 1861 1892 1919-1921-1922 1948 1990 2011 Costituzione Diversa concezione della politica Fondazione Partito Popolare Italiano Democrazia Cristiana (ex P. P. I.) (partiti “feudi elettorali”) - - - Partito Nazionale Fascista Partito Comunista Italiano No suffragio universale - Partito Comunista Italiano - Dal 1953, però, la D. C. non ha Destra storica/Sinistra storica mai avuto la maggioranza parlamentare assoluta, quindi fu sempre necessaria