Il-Sorpasso.Pdf

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Il-Sorpasso.Pdf 1 IL SORPASSO di DINO RISI (OVVERO MITI E RITI DELL’ITALIA DEL “BOOM”) Protagonista del film e’ l’Italia degli anni Sessanta, l’epoca del boom economico. Bruno, il protagonista, incarna tutti i miti del suo tempo, a partire dall’euforia di chi crede di avere infranto ogni barriera e di essere pronta per il gran salto in avanti. La sua Aurelia supercappottabile e supercompressa e’ il simbolo di tutto questo. Ed il viaggio si snoda tra gli elementi visibili del nuovo consumismo di massa che sta stravolgendo , di colpo, abitudini e anima degli italiani. Il sorpasso è uno dei più riusciti film italiani degli anni ’60, coerente nella sua altalena farsesca e agrodolce, plebea e sottilmente psicologica. L’Italia del mitico boom è resa con un’euforia rara, un gusto puntuale per la battuta e un ottimo ritmo. Il protagonista, Bruno, incarna un personaggio comico e amaro a un tempo, vera summa dei vizi e dei difetti di quei tempi, e non gli è da meno il fragile e smarrito Roberto. Meglio forse di altri fatti culturali, il film ha rappresentato sia l’autocoscienza di quel periodo sia la fragorosa volgarità di una società che si credeva pronta al grande balzo in avanti proprio mentre comparivano le prime (invisibili) crepe. NOTIZIE SUL FILM Anno 1962 Durata 106’ Origine ITALIA Colore BN Genere COMMEDIA Produzione FILM, SANCRO FILM Distribuzione INCEI FILM - COLUMBIA, TRISTAR HOME VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO, L'UNITA' VIDEO Regia DINO RISI Attori LUCIANA ANGIOLILLO Moglie di Bruno VITTORIO GASSMAN Bruno Cortona CLAUDIO GORA .......Bibi, fidanzato di Lilly CATHERINE SPAAK ..Lilly figlia di Bruno J.LOUIS TRINTIGNANT ..Roberto Mariani Soggetto e Sceneggiatura RUGGERO MACCARI DINO RISI ETTORE SCOLA Fotografia ALFIO CONTINI Musiche RIZ ORTOLANI Montaggio MAURIZIO LUCIDI ScenografiaUGO PERICOLI LA TRAMA Siamo nel 1962:Ferragosto, a Roma. Bruno Cortona gira per la città deserta a bordo della sua spider. E’ un trentaseienne vitale e spaccone che, nella città vuota, si trova da solo. Cerca un telefono, ma tutti i locali pubblici sono chiusi. Chiede allora di poter usare il telefono di casa a Roberto Mariani, uno sudente solo nella torrida giornata estiva: Roberto è uno studente universitario, introverso, riservato, l’opposto di Bruno. Fra i due nasce in qualche modo un’intesa, basata proprio sulla diversità di carattere:Bruno decide di trascinare Roberto, questi subisce e si lascia trascinare. Prima l’aperitivo, poi il pranzo, infine l’idea di fare una gita in macchina, sulla costa tirrenica, verso nord. Il viaggio porterà la strana coppia da Roma fino a Castiglioncello , toccando posti diversi e diverse situazioni: i parenti che Roberto non vedeva da tanto tempo e che rimangono colpiti dalla simpatia del suo amico; i luoghi di villeggiatura, dove Bruno si imbatte nella sua ex moglie e nella figlia Lilly, un’adolescente che si accompagna ad un fidanzato dai capelli bianchi che potrebbe essere suo padre; le sagre paesane dove i “burini” ballano al ritmo della musica incalzante. Davanti alla spavalderia di Bruno, a poco a poco Roberto cessa di prendere le distanze dalle bravate dell’occasionale compagno (alla cui vitalità non riesce ad opporre resistenza) e incomincia a trasformarsi, prendendolo a modello. Da qui al tragico quanto inaspettato epilogo il passo è breve. Dopo l’ennesimo sorpasso, la macchina esce fuori di strada:Bruno si salva, Roberto muore. Al poliziotto che gli chiede come si chiami il suo amico, Bruno , ancora incredulo, risponde: “Si chiamava Roberto, il cognome non lo so, l’ho conosciuto ieri mattina”. L’AMBIENTAZIONE STORICA Accolto con freddezza dalla critica alla sua uscita nelle sale, ma premiato dal pubblico, Il sorpasso viene ormai considerato un film di culto, significativo proprio per la precisione con cui ricostruisce il clima degli anni del boom economico italiano. All’inizio dei “favolosi anni Sessanta”, come oggi sono chiamati, sono trascorsi appena quindici anni dalla fine della guerra e l’Italia vive con euforia un periodo di impetuosa crescita economica. Nel 1960 a Roma si svolgono le Olimpiadi, una vetrina mondiale per dimostrare che Roma e l’Italia non sono più quelle dei capolavori del cinema neorealista, ma che sono ormai cambiate, ricostruite. L’Italia, da una diffusa povertà, imbocca la strada del benessere. La svolta del paese è avvenuta anche attraverso la costruzione di una rete stradale e di autostrade che, indubbiamente, hanno sostenuto il mercato dell’automobile. Bruno, nel racconto cinematografico, possiede una Lancia Aurelia spider supercompressa, una macchina sicuramente al di sopra delle sue possibilità economiche. Con questa macchina superaccessoriata scorazza per le strade nei giorni di festa estiva e ci offre un’occasione per passare in rassegna i VARI MITI DEL MIRACOLO ECONOMICO ITALIANO E DEL NUOVO BENESSERE: FRIGORIFERI, TELEFONI A GETTONE, VACANZE AL MARE……Il film, attraverso i personaggi e le situazioni, ci mostra la realtà quotidiana di quegli anni e gli ingredienti più importanti di questa svolta economica e ricostruisce il clima per certi aspetti un po’ esaltato di quegli anni, quando, come dice il regista “si comprava tutto perché non avevamo niente”. Con il suo epilogo, tuttavia, si mostra già la contraddizione di fondo, di quegli anni: dove ha portato il metaforico “sorpasso” dalla povertà alla ricchezza diffusa? Pierpaolo Pasolini, attento osservatore del suo tempo, avrebbe senza dubbio risposto: “all’omologazione…” Dino Risi ha invece detto :“ Quando tutti hanno finito di comprare tutto, eccoci qui, eccoci nella profonda depressione” Il sorpasso è quindi un film-saggio su una nazione in movimento, in trasformazione, ma che non riesce sempre a tenere il passo (la mentalità gretta, il miraggio del profitto facile, la filosofia del "tira a campare"). 2 Dino Risi, come a volte accade per miracolose consonanze, gira non solo un film ma, anche, un documentario su Vittorio Gassman che trasforma Bruno Cortona in uno straordinario cialtrone, pietra angolare della storia della maschera italiana IL REGISTA Dino Risi nasce a Milano il 23 dicembre del 1917. Inizia la sua gavetta cinematografica come assistente di Mario Soldati per "Piccolo mondo antico" nel 1940 e poi come aiuto di Lattuada in "Giacomo l'idealista" nel 1942. In quegli anni collabora anche alle sceneggiature dei film "Anna" di Lattuada (1952), "Totò e i re di Roma" (1951) di Steno e Monicelli e "Gli eroi della domenica" di Camerini (1952). Dopo una serie di cortometraggi (il più famoso è "Buio in sala") si trasferisce a Roma nel 1952 e realizza il suo primo lungometraggio di finzione: "Vacanze col gangster". Nel 1953 realizza "Paradiso per tre ore", episodio del film "L'amore in città" (gli altri episodi sono firmati da Antonioni, Fellini e Lattuada), cimentandosi per la prima volta in un genere di cui diventerà specialista per tutto il decennio successivo. La commedia di costume venata di sottile amarezza comincia a delinearsi nel 1955 con "Il segno di Venere". Dello stesso anno è anche la realizzazione di "Pane, amore e...", terzo capitolo della saga iniziata da Comencini, nel quale recita una meravigliosa Loren e che ottiene un grandissimo successo. Il 1956 è l'anno della svolta decisiva di Risi: con la realizzazione di un film da lui scritto e diretto apre la strada ad un nuovo genere capace di trasformare il neorealismo in commedia all'italiana. Il suo "Poveri ma belli" racconta le vicende di un gruppo di giovani romani piccolo borghesi alle prese con le prime storie d'amore. Per questo film Risi scopre dei giovani attori sconosciuti come Renato Salvatori, Maurizio Arena e Marisa Allasio. La formula fu replicata nei due seguiti "Belle ma povere" (1957) e "Poveri milionari" (1959). Il passaggio dal film "leggero" alla satira avviene con "Il vedovo" (1959), storia dei tentativi di un piccolo industriale (Alberto Sordi) che per fare fronte ai debiti tenta di uccidere la moglie per intascarne l'eredità. Il sodalizio con Sordi trova la sua migliore espressione con il film "Una vita difficile" (1961). Negli anni seguenti sotto la sua regia nasce la coppia Gassman- Tognazzi impegnati in una serie di film mirati via via a smascherare i luoghi comuni del popolo italiano ("I mostri", "In nome del popolo italiano"). La collaborazione con Gassman è stata sicuramente la più duratura nella carriera di Risi, con ben quindici film in comune. Da "Il mattatore" del 1960, a "Il sorpasso" (1963), da "Il successo" sempre dello stesso anno, a "Il tigre" (1967), da "Il profeta" (1968) fino a "Profumo di donna" (1974), film che ottiene due nomination all'Oscar. Gli ultimi film girati con Gassman sono "I nuovi mostri" (1977), "Caro papà" (1979) e "Tolgo il disturbo" (1990). Negli anni Sessanta Risi si specializza nei film a episodi , dirigendo i più grandi attori italiani (Manfredi, Vitti) e raccontando sempre piccole storie della vita italiana. Nel 1970 realizza "La moglie del prete" interpretato da Sophia Loren e Marcello Mastroianni e nel 1973 "Sesso matto" con Giancarlo Giannini e Laura Antonelli. Il cinema ed il fascismo sono i temi centrali di "Telefoni bianchi"(1975). L'anno successivo realizza un thriller psicologico "Anima persa", tratto da un romanzo di Gianni Arpino e nel 1977 "La stanza del vescovo" da un libro di Piero Chiara. Del 1978 è il film "Primo amore" con Ugo Tognazzi, storia di un amore irraggiungibile. Nel 1993 il Festival di Cannes gli dedica una retrospettiva delle sue quindici opere più significative. Premio alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2002 IL GENERE CINEMATOGRAFICO:LA COMMEDIA ALL’ITALIANA
Recommended publications
  • The Legacy of Futurism's Obsession with Speed in 1960S
    Deus (ex) macchina: The Legacy of Futurism’s Obsession with Speed in 1960s Italy Adriana M. Baranello University of California, Los Angeles Il Futurismo si fonda sul completo rinnovamento della sensibilità umana avvenuto per effetto delle grandi scoperte scientifiche.1 In “Distruzione di sintassi; Imaginazione senza fili; Parole in lib- ertà” Marinetti echoes his call to arms that formally began with the “Fondazione e Manifesto del Futurismo” in 1909. Marinetti’s loud, attention grabbing, and at times violent agenda were to have a lasting impact on Italy. Not only does Marinetti’s ideology reecho throughout Futurism’s thirty-year lifespan, it reechoes throughout twentieth-century Italy. It is this lasting legacy, the marks that Marinetti left on Italy’s cultural subconscious, that I will examine in this paper. The cultural moment is the early Sixties, the height of Italy’s boom economico and a time of tremendous social shifts in Italy. This paper will look at two specific examples in which Marinetti’s social and aesthetic agenda, par- ticularly the nuova religione-morale della velocità, speed and the car as vital reinvigorating life forces.2 These obsessions were reflected and refocused half a century later, in sometimes subtly and sometimes surprisingly blatant ways. I will address, principally, Dino Risi’s 1962 film Il sorpasso, and Emilio Isgrò’s 1964 Poesia Volkswagen, two works from the height of the Boom. While the dash towards modernity began with the Futurists, the articulation of many of their ideas and projects would come to frui- tion in the Boom years. Leslie Paul Thiele writes that, “[b]reaking the chains of tradition, the Futurists assumed, would progressively liberate humankind, allowing it to claim its birthright as master of its world.”3 Futurism would not last to see this ideal realized, but parts of their agenda return continually, and especially in the post-war period.
    [Show full text]
  • Dos Films Recientes Descubren a Ettore Scola, Un Veterano
    personalidades ( i). Dos films recientes descubren a Ettore Scola, un veterano Ha hecho trece películas como director y algunas más como libretista, es uno de los profesionales italianos con mayor experiencia, pero sólo ahora se sabe que Ettore Scola puede ser un nombre importante. El estreno de Un día muy especial repitió el alerta y éste quizá sea el momento de iniciar la revisión de Scola: para saber que ha hecho mucha película menor, frívola y poco creativa para llegar ahora a una primera culminación Si no fuera porque Nos habíamos amado tanto y Un día muy especial han obligado a la atención pública, ia personalidad de Ettore Scola (47 años, trece films como director, una larga lista de libretos) permanecería desco­ nocida para casi toda la crítica. En rigor es todavía un desconoci­ do, en parte porque no existe hasta ahora ningún análisis del conjunto de su obra, en parte porque sus propios films no descubren una actitud nítida y permanente ante el mundo o ante el propio medio expresivo. Aunque su talento más notorio parece ser satírico o farsesco (libretos para Dino Risi y Pietrangeli, sus primeros films como director), los dos títulos más Importan­ tes de su carrera parecen más serios Un momento histórico muy particular que las múltiples comedias previas. cas y la idea se apoya en un efecto de algunos rasgos comunes en ideas, des­ Sin embargo detrás de Un día muy es­ libreto (la permanente, monótona, pre­ arrollos y diálogos, parte de esas ca­ pecial, un film sombrío, asoma lo que sencia de la trasmisión radial invadien­ racterísticas eran también las de otros alguien llamó una comedia trágica, don­ do el adificio de apartamentos romano films italianos de la época: el amargo de Marcello Mastroianni baila una rum­ donde quedan solos Sophia Loren y cierre de Adua y sus amigas (ex-prosti- ba melancólica y donde los diálogos Marcello Mastroianni).
    [Show full text]
  • Vittorio Gassman
    VITTORIO GASSMAN 20 anni fa, il 29 giugno 2000 ci lasciava Vittorio Gassman attore, regista, sceneggiatore e scrittore italiano, attivo sia in campo teatrale che cinematografico. È uno dei più importanti e più rappresentativi attori italiani, ricordato per l'assoluta professionalità, per la versatilità e il magnetismo. La mediateca lo ricorda con una selezione delle sue interpretazioni. Film : - VITTORIO RACCONTA GASSMAN di Giancarlo Scarchilli, Documentario, 2010 - AMLETO di Vittorio Gassman, Teatro, 2008 - GASSMAN LEGGE DANTE. DIVINA COMMEDIA di Rubino Rubini, Documentario, 2005 - LA CENA di Ettore Scola, 1998 - SLEEPERS di Barry Levinson, 1996 - ROSSINI! ROSSINI! di Mario Monicelli, 1991 - DIMENTICARE PALERMO di Francesco Rosi, 1990 - LO ZIO INDEGNO di Franco Brusati, 1989 - LA FAMIGLIA di Ettore Scola, 1987 - LA VITA È UN ROMANZO di Alain Resnais, 1983 - LA TERRAZZA di Ettore Scola, 1980 - CARO PAPÀ di Dino Risi, 1979 - QUINTET di Robert Altman, 1979 - UN MATRIMONIO di Robert Altman, 1978 - I NUOVI MOSTRI di Mario Monicelli, Dino Risi e Ettore Scola, 1977 - IL DESERTO DEI TARTARI di Valerio Zurlini, 1976 - SIGNORE E SIGNORI, BUONANOTTE di Leonardo Benvenuti, Luigi Comencini, Piero De Bernardi, Agenore Incrocci, Nanni Loy, Ruggero Maccari, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ugo Pirro, Furio Scarpelli e Ettore Scola, 1976 - TELEFONI BIANCHI di Dino Risi, 1976 - C'ERAVAMO TANTO AMATI di Ettore Scola, 1974 - PROFUMO DI DONNA di Dino Risi, 1974 - BRANCALEONE ALLE CROCIATE di Mario Monicelli, 1970 - IL TIGRE di Dino Risi, 1967 - L'ARCIDIAVOLO di Ettore Scola, 1966 - L'ARMATA BRANCALEONE di Mario Monicelli, 1966 - LA CONGIUNTURA di Ettore Scola, 1965 - SLALOM di Luciano Salce, 1965 - SE PERMETTETE PARLIAMO DI DONNE di Ettore Scola, 1964 - I MOSTRI di Dino Risi, 1963 - LA MARCIA SU ROMA di Dino Risi, 1962 - IL SORPASSO di Dino Risi, 1962 - FANTASMI A ROMA di Antonio Pietrangeli, 1961 - CRIMEN di Mario Camerini, 1960 - IL MATTATORE di Dino Risi, 1960 - LA GRANDE GUERRA di Mario Monicelli, 1959 - I SOLITI IGNOTI di Mario Monicelli, 1958 - KEAN.
    [Show full text]
  • DINO RISI - a Film Series Highlights of Spring 2017’S DINO RISI - a Film Series
    Become a Sponsor of the Homage to Lina Wertmüller September 23, 2017 • San Francisco’s Castro Theatre Aday-longcinematiccelebrationofLinaWertmüller,thegroundbreaking,pioneeringwomandirector andvisionarywhosefearless,polemicalandprovocativefilmshaveleftindeliblemarksandinfluence ontheinternationalentertainmentfield. Theserieswillshowcasetheregionalpremieresofnew2K restorationsofLinaWertmüller’smostcelebratedworks:thefilmofoperaticemotionandsubver - sivecomedy, Love and Anarchy ;thecontroversialfilmaboutsex,loveandpolitics – Swept Away ; Seven Beauties – theNeapolitantalenominatedforfourAcademyAwards®,including BestDirector( first time ever for a woman director );theraucoussexcomedy The Seduction of Mimi .Aspecialpresentationofthedocumentaryfilmprofile Behind the White Glasses willbe highlightedwiththefilm’sdirectorValerioRuizinperson. G N Thisspecialseriesissupportedbythe TheItalianCulturalInstituteofSanFrancisco,theConsulate I T O GeneralofItalyinSanFrancisco,andTheLeonardoda VinciSociety. CinemaItaliaSF.com N T O E N N S I E E Contact: Amelia Antonucci, Program Director [email protected] T O G A R R L R P P O Fiscalsponsor: TheLeonardoDaVinciSociety,501(c)(3)nonprofitorganization. A 0 0 0 0 Contributionsaretax-deductibletoextentoflaw. 0 0 0 0 0 , 0 0 0 0 , , , 1 5 2 1 $ $ $ $ Logo in Program Brochure, on Website (Linked) and On-Screen in Pre-Show Slideshow 4444 Display of Literature on Resource Table 4444 Tickets to Spotlight Film & the Party 248 16 Festival Passes (each good for all screenings and the party) 248 16 Adopt
    [Show full text]
  • Risi, Così Come Monicelli, Come Scola, Come Germi E Zampa, Hanno
    IL CINEMA ITALIANO, UNDICESIMA PUNTATA- LENTE D'INGRANDIMENTO SU DINO RISI- Risi, così come Monicelli, come Scola, come Germi e Zampa, hanno racchiuso nella loro lunga carriera, tante storie, tanti personaggi, tanti generi mescolati tra loro, e tantissimi messaggi diversi. Il primo che termineremo di raccontare, e approfondiremo nelle sue sfaccettature più importanti, e nelle sue opere migliori, sempre a parere di chi vi scrive, è DINO RISI. Il suo inizio è stato con VIALE DELLA SPERANZA, dove già si notavano primi vagiti del suo stile e dei suoi argomenti, dove si raccontava in maniera buffa e amara, il tentativo di alcune signorine e non solo, di farsi conoscere e avere successo nel mondo del cinema e dello spettacolo. Poi il grande successo commerciale con la terna di POVERI MA BELLI, BELLE MA POVERE, POVERI MILIONARI, storia di due simpatici burini romani,-in realtà romano lo era solo MAURIZIO ARENA, mentre RENATO SALVATORI era in origine un bagnino di VIAREGGIO, - che perdono il loro tempo, tra giochetti più o meno stupidi, e corteggiamenti a ragazze belle e prosperose come MARISA ALLASIO, la superdotata per eccellenza di quel periodo. Alla fine, le sorelle dei due burini, quella di ARENA, innamorata di SALVATORI, e quella di SALVATORI innamorata di ARENA, si faranno sposare, e faranno mettere la testa a partito,ai due giovani. Le sorelle, sono due attrici per famiglie, che faranno epoca: LORELLA DE LUCA, ALESSANDRA PANARO. Poi il grande incontro col suo alter ego, VITTORIO GASSMAN,che RISI, dirige dapprima in IL MATTATORE, vicenda di un ladruncolo e truffatore, furbo nei travestimenti.
    [Show full text]
  • National Gallery of Art 
    ADMIION I FR DIRCTION 10:00 TO 5:00 National Gallery of Art Release Date: Jul 29, 2015 Summer Films at National Gallery of Art Include Albert Maysles Retrospective, Rare 35mm Prints from Italian Film Archives, Tribute to Titanus Studio, and Special Appearance by Indie Filmmaker Film still from Il idone Federico Fellini, 1955, to e screened as part of the series Titanus Presents: A Famil Chronicle of Italian Cinema, on August 23, National Galler of Art, ast uilding Auditorium. Image courtes of Titanus. Washington, DC—The National Galler of Art film program returns to its ast uilding Auditorium on August 1 with a triute to Alert Masles that focuses on his and his rother David's interest in art and performance and includes several screenings from Italian film archives shown in the Galler's annual summer preservation series dedicated this ear to the Italian film production house Titanus. Masles Films Inc.: Performing Vérité (some in original 16mm format) Through August 2 Alert Masles (1926–2015) and his rother David (1931–1987) expanded the artistic possiilities for direct cinema espousing "the ee of the poet" as a factor in shooting and editing cinema vérité. Their trademark approach—capturing action spontaneousl and avoiding a point of view—ecame, for a time, the ver definition of documentar. It is presented as a triute to Alert Masles, who died this ear in March. Masles often visited the National Galler of Art; his wife, Gillian Walker, was the daughter of former Galler director John Walker. The National Galler of Art extends a special thanks to Jake Perlin and Reekah Males for making the showing of the Masles films possile.
    [Show full text]
  • Schede 2017.Pub
    4.a Rassegna cinematografica 4.a Rassegna cinematografica CCINEMAINEMA Cineforum CCINEMAINEMA Cineforum Sezione di Sezione di Omegna e Zona Cusio Arcific Omegna e Zona Cusio Arcific Omegna Omegna && RRESISTENZAESISTENZA www.cineforumomegna.it && RRESISTENZAESISTENZA www.cineforumomegna.it Mercoledì 31 maggio 2017 4 Mercoledì 10 maggio 2017 1 Biblioteca Civica di Omegna, ore 21 Biblioteca Civica di Omegna, ore 21 I COMPAGNI UNA VITA DIFFICILE Regia: DINO RISI . Soggetto e sceneggiatura: RODOLFO SONEGO . Fotografia: LEONIDA BARBONI . Montaggio: Regia: MARIO MONICELLI . Soggetto e sceneggiatura: AGE , F URIO SCARPELLI , M ARIO MONICELLI . Fotografia: TATIANA CASINI . Scenografia: MARIO CHIARI , M ARIO SCISSI . Costumi: LUCIA MIRISOLA . Musica: CARLO GIUSEPPE ROTUNNO . Montaggio: RUGGERO MASTROIANNI . Musica: CARLO RUSTICHELLI . Scenografia: SAVINA . Interpreti: ALBERTO SORDI (Silvio Magnozzi), LEA MASSARI (Elena Pavinato), FRANCO FABRIZI MARIO GARBUGLIA . Costumi: PIERO TOSI . Interpreti: MARCELLO MASTROIANNI (professor Sinigaglia), (Franco Simonini), LINA VOLONGHI (Amalia Pavinato, madre di Elena), CLAUDIO GORA (commendator RENATO SALVATORI (Raoul), ANNIE GIRARDOT (Niobe), FRANÇOIS PERIER (maestro Di Meo), RAFFAELLA Bracci), ANTONIO CENTA (Carlo), LOREDANA NUSCIAK (Giovanna), DANIELE VARGAS (marchese Cappe- CARRÀ (Bianca), GABRIELLA GIORGELLI (Adele), FOLCO LULLI (Pautasso), BERNARD BLIER (Martinetti), roni) FRANCO SCANDURRA (presidente commissione d’esami), MINO DORO (Ragana), CARLO KECHLER VITTORIO SANIPOLI (cavalier Baudet), MARIO PISU (l’ingegnere), KENNETH KOVE (Luigi), FRANCO CIOLLI (Rustichelli), RENATO TAGLIANI (giornalista), EDITH PETERS delle PETERS SISTERS (se stessa), ENNIO BAL- (Omero), GIAMPIERO ALBERTINI (Porro), PIPPO STARNAZZA (bergamasco). Produzione: FRANCO CRISTALDI , BO (cittadino), SILVANA MANGANO , V ITTORIO GASSMAN , R ENATO TAGLIANI , A LESSANDRO BLASETTI (se LUX FILM . Distribuzione: DELTA . Durata: 128’. Origine: ITALIA , F RANCIA , 1963. stessi). Produzione: DINO DE LAURENTIIS . Durata: 118’. Origine: ITALIA , 1961.
    [Show full text]
  • DINO RISI I Mostri? Sono Quelli Che Nascono in Tv
    ATTUALITÀ GRANDI VECCHI PARLA DINO RISI I mostri? Sono quelli che nascono in tv Era uno psichiatra, l foglio bianco av- Intervista sorpasso e Profumo di donna, che squaderna sotto gli occhi con gelosa de- poi è diventato il padre volge il rullo del- ebbe due nomination all’Oscar, licatezza. È il campionario umano da cui Ila Olivetti Studio non riesce più a fermarsi, come sono nati i suoi film: «Suocera in fuga della commedia. 46, pronto a raccogliere una se fosse rimasto prigioniero di uno dei con la nuora sedicenne», «Eletto mister Oggi, alla soglia trama, un’invettiva, un ri- suoi film a episodi. È questa l’arte di Ri- Gay e la famiglia scopre la verità», «A cordo, ma nessuno può di- si, medico psichiatra convertito al cine- Villar Perosa due nomadi sorpresi in ca- dei 90 anni, il regista re se prima di sera sarà ne- ma, è questo che ha sempre fatto delle sa Agnelli», «Il killer s’innamora: don- spiega come vede ro d’inchiostro. Un quadro staccato dal- nostre esistenze: un collage apparente- na salva». Pubblicità di Valentino. I to- questa Italia 2006. la parete ha lasciato l’ombra sulla tap- mente senza senso, un puzzle strava- pless statuari di Sabrina Ferilli, Saman- pezzeria e il regista Dino Risi s’è risol- gante dove alla fine ogni tessera va a oc- tha De Grenet, Martina Colombari. Dai politici a Vallettopoli... to a coprire l’alone di polvere con un cupare il posto esatto assegnatole dal L’imprenditore Massimo Donadon che di STEFANO LORENZETTO patchwork di 21 immagini ritagliate dai grande mosaicista dell’universo o dal dà la caccia ai topi e il serial killer Gian- giornali.
    [Show full text]
  • Film Divertenti
    Commedie e film comici Ciao Pussycat (regia di Clive Donner – USA, 1965) Simon Konianski (regia Micha Wald – Francia, 2009) Johnny English (regia di Peter Howitt – Regno Unito, 2003) Il favoloso mondo di Amélie (regia di Jean Pierre Jeunet – Francia, 2001) Airbag - tre uomini e un casino (regia di Juanma Bajo Ulloa – Spagna, 1997) Torrente - Il braccio idiota della legge (regia di Santiago Segura – Spagna, 1998) Il giorno della bestia (regia di Alex de la Iglesia – Spagna, 1995) La serie "The Durrells" (scritta da Simon Nye – Regno Unito, 2016-2018) Robin Hood un uomo in calzamaglia (regia di Mel Brooks – USA, 1993) Borat (regia di Larry Charles – USA, 2007) Bruno (regia di Larry Charles – USA, 2009) Tre uomini e una gamba (regia di Aldo Baglio, Giacomo Poretti, Giovanni Storti, Massimo Venier – Italia, 1997) La pazza gioia (regia di Paolo Virzì – Italia, 2016) I soliti ignoti (regia di Mario Monicelli – Italia, 1958) I mostri (regia di Dino Risi – Italia, 1963) L’armata Brancaleone (regia di Mario Monicelli – Italia, 1966) Brancaleone alle crociate (regia di Mario Monicelli – Italia, 1970) Il mio grosso grasso matrimonio greco (regia di Joel Zwick – Canada, USA, Grecia, 2002) Albeggia e non è poco (regia di José Luis Cuerda – Spagna, 1989) L'arbitro (regia di Paolo Zucca – Italia, 2013) L’uomo che comprò la luna (regia di Paolo Zucca – Italia, 2018) Non sposate le mie figlie (regia di Philippe de Chauveron – Francia, 2015) La felicità è un sistema complesso (regia di Gianni Zanasi – Italia 2015) Pecore in Erba, ovvero quando un documentario
    [Show full text]
  • Italiani Brava Gente
    Cineforum della formica Stagione 2010-2011 ITALIANI BRAVA GENTE Commedia e impegno nel grande cinema italiano www.cineformica.org Cineforum della formica Stagione 2010-2011 IITTAALLIIAANNII BBRRAAVVAA GGEENNTTEE Commedia e impegno nel grande cinema italiano I soliti ignoti Regia Mario Monicelli Interpreti Vittorio Gassman (Peppe ), Marcello Mastroianni (Tiberio ), Renato Salvatori (Mario ), Totò (Dante Cruciani ), Carlo Pisacane (Capannelle ), Tiberio Murgia (Ferribotte ), Memmo Carotenuto ( Cosimo ), Carla Gravina (Nicoletta ), Claudia Cardinale (Carmelina ) Sceneggiatura Mario Monicelli, Suso Cecchi D'Amico, Age & Scarpelli Fotografia Gianni Di Venanzo Montaggio Adriana Novelli Italia, 1958, b/n, 111 min E' una doppia svolta: per la commedia che il cinema italiano coltiva in maniera pedissequa e spesso volgare, per Monicelli che mette a fuoco l'orizzonte dei suoi interessi. Una struttura efficiente e snella, grazie all'ottima sceneggiatura, una distribuzione di ruoli che rappresentò una vera sorpresa (Gassman per la prima volta in un personaggio comico, Mastroianni e Salvatori perfettamente caratterizzati, la presenza di due straordinarie macchiette come Capannelle/Carlo Pisacane e Ferribotte/Tiberio Murgia, un assolo formidabile di Totò maestro scassinatore), la felice coincidenza di una situazione sociale nuova (il boom economico) con l'intuizione che a tempi nuovi appena iniziati occorrano strumenti espressivi inediti, slegati dal populismo neorealistico: tutto questo confluisce in un film leggero, scettico e in apparenza disimpegnato, che lascerà un segno sul destino della commedia all'italiana e che troverà imitatori in Italia e fuori. (Fernaldo Di Giammatteo, Dizionario dei capolavori del cinema , B. Mondadori, 2004) Frasi famose Capannelle: Dimmi un po' ragassolo, tu conosci un certo Mario che abita qua intorno? Bambino: Qui de Mario ce ne so' cento.
    [Show full text]
  • I Mostri Oggi
    WARNER BROS. PICTURES presenta una produzione DEAN FILM COLORADO FILM WARNER BROS. PICTURES un film di ENRICO OLDOINI con Diego Abatantuono . Sabrina Ferilli . Giorgio Panariello Claudio Bisio . Angela Finocchiaro . Carlo Buccirosso uscita: 27 marzo 2009 www.imostrioggi.it ufficio stampa film VIVIANA RONZITTI Via Domenichino 4 - 00184 ROMA 06 4819524 - 333 2393414 [email protected] materiali per la stampa su: www.kinoweb.it crediti non contrattuali scheda tecnica regia ENRICO OLDOINI soggetto e sceneggiatura FRANCO FERRINI GIACOMO SCARPELLI SILVIA SCOLA MARCO TIBERI ENRICO OLDOINI fotografia FEDERICO MASIERO montaggio MIRCO GARRONE musiche LOUIS SICILIANO suono FILIPPO PORCARI (a.i.t.s.) FEDERICA RIPANI scenografia EUGENIA F. DI NAPOLI costumi MONICA GAETANI aiuto regia FEDERICA MARSICANO casting BARBARA GIORDANI (u.i.c.) organizzatore generale ANTONIO TACCHIA prodotto da PIO ANGELETTI ADRIANO DE MICHELI MAURIZIO TOTTI distribuzione WARNER BROS. PICTURES ITALIA nazionalità ITALIANA anno di produzione 2008 - 2009 durata film 102’ cast artistico DIEGO ABATANTUONO Diego, Daniel, prelato, padrone, Davide, pirata SABRINA FERILLI Sabrina, mamma, Alice, moglie GIORGIO PANARIELLO Remo, Giorgio, Emilio, Gino, Malconcio CLAUDIO BISIO Claudio, paziente, Enzo, marito ANGELA FINOCCHIARO Renzina, Angela, analista, dama golf CARLO BUCCIROSSO Carlo, Michele, Gregorio, sotto 2 cast artistico per episodi • ruoli per ogni episodio FERRO 6 RAZZA SUPERIORE ANGELA FINOCCHIARO dama golf VALERIA DE FRANCISCIS aristocratica DIEGO ABATANTUONO Diego TUSHAR
    [Show full text]
  • The Films of the Pietrangeli Retrospective at Moma Published on Iitaly.Org (
    The Films of the Pietrangeli Retrospective at MoMA Published on iItaly.org (http://www.iitaly.org) The Films of the Pietrangeli Retrospective at MoMA Natasha Lardera (December 09, 2015) Antonio Pietrangeli: A Retrospective explores the filmmaker’s career from the early 1950s to the mid-1960s. It features 11 films, from Pietrangeli’s best-known work to a number of rediscoveries. As a major father of the Commedia all'Italiana genre and a leading figure of Neorealism, Pietrangeli explored the ever changing role of women in Italian society after the fall of Fascism. They have to deal with a new freedom that is attractive yet at the same time ambiguous and somewhat dangerous. Many say that Antonio Pietrangeli has been forgotten but his films, movies featuring innovative Page 1 of 4 The Films of the Pietrangeli Retrospective at MoMA Published on iItaly.org (http://www.iitaly.org) narrative structures and fine psychological analyses are here to stay and prove them wrong. They are more than enough to earn him a prominent position in the history of Italian cinema, even though many, including the most cultured aficionados tend to bring up other filmmakers' names when talking about Italian cinema in the 1950s & 1960s. His work falls in the category of Commedia all'Italiana, a style of Italian comedy centered on the misadventures of the unfortunate in the period of poverty that followed World War II. The most notable names of directors representative of that cinema are Mario Monicelli, Dino Risi, Luigi Comencini, and Ettore Scola. MoMA celebrates Pietrangeli's cinema, and a career that spans from the early 1950s to the mid-1960s with Antonio Pietrangeli: A Retrospective (December 3–18, 2015).
    [Show full text]