Privatizzazioni, Si Comincia Con Le Poste

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Privatizzazioni, Si Comincia Con Le Poste Non dobbiamo consentire che gli ucraini facciano guerra agli ucraini. È una terribile assurdità. Ma la situazione sembra aver preso una piega tale che senza un aiuto potrebbe esserci una catastrofe. Gorbaciov lettera a Putin e Obama 1,30 Anno 91 n. 22 Venerdì 24 Gennaio 2014 Giovanni Moro Se l’ufficio diventa Calatrava e il ritorno conquista dell’attivismo un luogo di poesia il Vaticano U: Almagisti Zanon pag. 18 Francini pag. 17 Barilli pag. 20 Letta: ora conflitto d’interessi ● Il premier: vado avanti e nel patto di governo ci sarà la norma ● «Legge elettorale, i cittadini devono poter scegliere» ● Renzi: sì a modifiche con il consenso di tutti. «Se la riforma salta finisce la legislatura» «Sono deciso ad andare avanti». Enri- co Letta anticipa i contenuti del piano L’INTERVISTA del governo, che comprenderà il con- flitto d’interessi. Sull’Italicum esprime dubbi sulle liste bloccate. Renzi apre a Epifani: subito modifiche, ma solo se condivise, «se no salta tutto». Anche la legislatura. ANDRIOLO FRULLETTI A PAG. 2-3 un vero rilancio Se si batte del governo il tempo insieme MASSIMO ADINOLFI MA IL GOVERNO: CHE FINE FA? L’ac- ● cordo raggiunto da Renzi con Ber- lusconi sulla legge elettorale non risol- ve il problema, ma anzi lo pone. E non si tratta di alimentare nuovamente so- spetti sulle reali intenzioni di Renzi. Il segretario ha tagliato corto: mi accusa- vate di voler far cadere il governo per andare subito alle elezioni, e magari «Serve un’azione di governo forte a avrei pure avuto il mio tornaconto, e partire del lavoro», dice Epifani. Il Pd, invece sono venuto a patti con Berlu- Cav indagato: «Pagò i testimoni» aggiunge, farà le sue proposte. Le ten- sconi per fare le riforme di cui si parla Ruby-ter, oltre che a Berlusconi avvisi di garanzia anche ai suoi avvocati Ghedini e Longo. Sotto accusa sioni in direzione? «Una comunità si vanamente da vent’anni. una quarantina di testi. Il leader di Fi: giustizia ingiusta. Bruti Liberati: atto dovuto FUSANI VESPO A PAG. 5 fonda sul rispetto reciproco». SEGUE A PAG. 2 ZEGARELLI A PAG. 3 Non sprecare Privatizzazioni, si comincia con le Poste un’opportunità ● Saccomanni annuncia Staino IL COMMENTO che il quaranta per cento EQUITALIA PAOLO GUERRIERI sarà messo sul mercato Incasso: 5-6 miliardi Sanatoria Con la presentazione della legge elettorale e l’avvio della riforma ● «L’economia italiana del quadro costituzionale si apre sta migliorando» per le cartelle una fase di innovazione istituzionale che richiederà un periodo di molti mesi di lavoro pagate per il Parlamento, garantendo al Poste privatizzate al quaranta per cen- governo guidato da Enrico Letta to: il decreto, con ogni probabilità, ve- in ritardo una vita prolungata fino alla metà drà la luce nel Consiglio dei ministri del 2015. Ma solo se l’esecutivo convocato oggi. L’annuncio è stato da- riuscirà a dotarsi al più presto di to ieri dal ministro dell’Ecomomia Fa- ● Scoperti 8.315 evasori una rinnovata agenda economica. brizio Saccomanni, durante una pausa SEGUE A PAG. 15 del Forum di Davos. totali per 57 miliardi DI GIOVANNI APAG.7 VENTIMIGLIA A PAG. 8 STOP A CROCETTA FRONTE DEL VIDEO MARIA NOVELLA OPPO Coppie di fatto, niente aiuti La statura planetaria di Scilipoti IL PREGIUDICATO BERLUSCONI IERI parte del mondo, a un imputato è con- ● Commissario prefettizio ● È TORNATO AL DISONORE DELLE sentito di pagare quasi tutti i testimoni CRONACHE televisive e cartacee. Si trat- del processo contro di lui. E di questo rinvia la finanziaria appena ta del Ruby ter, nuovo processo legato possiamo (e vogliamo!) testimoniare approvata in Sicilia a quello che gli aveva già procurato personalmente, visto che le signorine una condanna in primo grado per aver in questione ce lo hanno raccontato in No all’assistenza sanitaria e ai mutui organizzato un «sistema prostitutivo» interviste rilasciate a vari programmi per le unioni civili. Il Commissario del- con decine di ragazze. Le stesse che tv. Berlusconi ha dichiarato che si batte- lo Stato ha impugnato i provvedimenti erano sul suo libro paga per tutto il tem- rà fino in fondo per la libertà (ovvia- contenuti nella finanziaria siciliana. po del processo, ben istruite dagli avvo- mente la sua) e per farlo ha approfitta- Colpiti 33 articoli su 50, compresi quel- cati difensori. Ma questa, sia chiaro, è to di un convegno sulla giustizia orga- li sul reddito minimo e gli aiuti ai giova- la tesi dei pm e, come dice Crozza, noi nizzato da Scilipoti, giurista la cui fama ni. Crocetta: «È crudeltà sociale» non ci crediamo. Anche se, in nessuna fa scompisciare il mondo intero. TARQUINI A PAG. 13 2 venerdì 24 gennaio 2014 POLITICA Renzi: legislatura legata alle riforme «Enrico, più sprint» ● me questa legislatura è nata per fare le Il segretario Pd: non freno l’agenda di governo riforme quindi mancando il suo obietti- ● Al posto del premier? «Non mi interessa vo fondamentale non avrebbe più alcu- na ragione d’essere. «È l’ultima chia- una poltrona ma far rimettere in moto l’Italia» mata per la dignità del Parlamento. Io ● sto fuori, non sono lì, ma parlando coi Italicum: si cambia solo se c’è l’intesa con gli altri cittadini posso dire: non perdete anche questa occasione». Naturalmente non VLADIMIRO FRULLETTI del Senato alla riforma delle Regioni può indicare nel voto anticipato («Non [email protected] con tanto di taglio dei contributi ai sta a me dirlo») l’esito. Questo compito gruppi e alle indennità dei consiglieri spetta solo al Capo dello Stato. Ma fa Rassicurante con Letta, ma deciso a che valgono 1 miliardo di riduzione ai capire che per il Pd a quel punto non ci non mollare un centimetro sull’obietti- costi della politica. «Una straordinaria sarebbero molte altre strade da prende- vo principale: condurre in porto la nuo- novità» che non può essere messa in re. Anche se fra i suoi non manca chi va legge elettorale e le riforme del Se- discussione «dallo 0,1% di soglia di ritiene che di fronte al crollo potrebbe nato e delle Regioni. Altrimenti non sbarramento». Insomma l’importante proprio essere Napolitano a chiedergli avrebbe più senso far continuare la le- è che le proposte di cambiamento di prendere in mano la situazione. E a gislatura. Così si presenta il segretario (ogni riferimento agli emendamenti quel punto Renzi potrebbe tirarsi indie- Pd ai microfoni di Bianca Berlinguer della minoranza è evidente) «non siano tro da un esecutivo che avrebbe come per il Tg3 nel pomeriggio da Palazzo una scusa per far saltare in aria il pac- scopo quello di fare le riforme bloccate Vecchio. chetto». Anzi a chi nutre queste inten- in Parlamento da gruppi di franchi tira- Renzi ci tiene a far sapere che di zioni, sperando nel voto segreto, fa sa- tori? Intanto non si riconosce nel ritrat- prendere il posto di Letta non gli passa pere che se crolla il castello riforme, to del decisionista alla Craxi che ne fa nemmeno per la testa. «Il governo è il crollano anche governo e Parlamento. Martelli, però sottolinea che non è deci- governo Letta e io faccio un altro me- I franchi tiratori «non affosserebbero sionismo fare le cose, ma che «è un’ur- stiere» dice, ma con la premessa che la legge elettorale, affosserebbero la le- genza degli italiani vedere dei politici «le riforme non devono essere a ri- gislatura». Non a caso Renzi ricorda co- che passano dalle parole ai fatti». schio». Perché ai cittadini non interes- sa «chi fa cosa» e lui non ha come obiet- tivo di «occupare una poltrona» ma di far rimettere «in moto» l’Italia. «Ho vin- POLEMICHE A DESTRA to le primarie su questa idea non su al- tro» ricorda. Ncd punge Brunetta: ricordi il flop a Venezia? Quanto all’agenda di governo preci- sa di non avere alcuna intenzione di ral- Scambi di cortesie fra ex. «Renato le vede come il fumo negli occhi: per lentarne o addirittura fermarne la defi- Brunetta esige che venga mantenuta ben due volte si è candidato a sindaco nizione. La firma di Impegno 2014 sa- l’intesa siglata da Berlusconi e Renzi sul della sua amata città, Venezia, rà possibile anche prima della metà di testo di riforma della legge elettorale: bissando una magra figura. Ma la febbraio («il prima possibile» dice), ma chiusura totale sulle preferenze, in colpa, beninteso, è della Lega Nord, certamente dopo la direzione del Pd. E barba al diritto costituzionale dei che in laguna non ha sostenuto a fondo soprattutto dopo il sì (anche se questo cittadini di esprimere un pieno voto. In la sua candidatura». non lo dice) all’Italicum da parte della caso contrario, avverte, salterebbe Punzecchiature da ex amici di Camera dove il voto in aula dovrebbe tutto. Il nervosismo del capogruppo di partito. Allora, per Brunetta le esserci il 30 o il 31 gennaio. «Prima si Fi alla Camera in fondo fa tenerezza». preferenze no, ma anche le primarie discute poi però avanti come un treno» A scrivere questo è il giornale on line sono inutili, per lui a meno che non sia è il messaggio che manda a Palazzo Chi- del Nuovo Centrodestra, l’Occidentale. per il candidato premier: «Le primarie gi. Certo Renzi non smette di incalzare Che prosegue così: «E come dargli per i candidati parlamentari non hanno Letta, «il governo deve darsi un bello torto». Perché Brunetta «le preferenze dato buon esito». sprint perché deve risolvere i problemi degli italiani», ma aggiungendo anche di ritenere che vi siano «tutte le condi- zioni perché ciò avvenga». L’importan- te è che dentro quell’agenda non ci sia- no troppe frasi «in politichese», ma im- pegni veri che i cittadini possano tocca- re con mano.
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    DAL CORRIERE DELLA SERA DEL 21 MAGGIO 2002 «Così ho dato il segnale per uccidere Falcone» ROMA - «La macchina di Giovanni Falcone andava più piano del previsto. Avevamo fatto le prove a una velocità di 160 chilometri all’ora, invece quelli andavano a 80, 90 all’ora. Io procedevo parallelo a loro, sulla mia Lancia Delta, lungo la strada che costeggia la Palermo- Punta Raisi, e parlavo al telefonino con quelli che stavano sulla collina di Capaci. Parlavo lentamente per far capire loro che l’andatura di Falcone era più bassa dei nostri calcoli, e dentro di me pensavo: "Questo si salva... si salva"». Il pomeriggio del 23 maggio 1992, Gioacchino La Barbera, uomo d’onore della famiglia mafiosa di Altofonte, doveva dare il segnale agli assassini del giudice Falcone, appostati su un’altura a destra dell’autostrada. Li chiamò quando avvistò il corteo delle tre macchine blindate - al centro la Croma bianca col magistrato a bordo, davanti e dietro quelle della scorta - e rimase al telefono per 325 secondi, quasi sei minuti. Arrivato al bivio per Partinico, chiuse la comunicazione. Il piano prevedeva che appena l’auto di Falcone fosse giunta all’altezza di un vecchio elettrodomestico abbandonato sul ciglio della strada, dalla collina qualcuno premesse il pulsante del radiocomando. «Per questo era importante la velocità delle auto. Per questo pensavo che Falcone si sarebbe salvato. Infatti le prime notizie che sentii alla radio dicevano che era solo ferito, che la dottoressa Morvillo riusciva addirittura a parlare. Invece più tardi seppi che era morto». L’autostrada si aprì alle 17,56 e 48 secondi di quel sabato siciliano, inghiottendo il giudice antimafia, sua moglie e tre agenti di scorta.
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