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Colore: Composite ----- Stampata: 03/06/01 21.42 ----- Pagina: UNITA - NAZIONALE - 19 - 04/06/01

lunedì 4 giugno 2001 in scena 19

UN RUGANTINO «SPECIALE» L'arte non conosce handicap: è il FRACCI PREZIOSA, COREOGRAFIA MENO motto dell'Opera Sante De Sanctis Rossella Battisti che, assieme a Balletto '90 di Anita Da anni Beppe Menegatti e Carla Fracci promuovo- quale non è trascurabile il merito di ricordare, fra lanti tra passi d’école e un tentativo di “trasgressiva” alla vellutata grazia innata di Alessandro Molin, Bucchi, ha realizzato un atto unico no un tipo di spettacolo che potrebbe definirsi una tanti fasti verdiani, il bicentenario della nascita di modernità che stride come un colore fluorescente da danzatore che, chissà perché, non ha mai raggiunto liberamente tratto da «Rugantino» sorta di “danza da camera”. Un genere intimista, Vincenzo Bellini. Una fantasia malinconica e strug- pop art su una litografia liberty. Come si fa a disegna- tutta la notorietà da étoile che merita, forse per il suo che andrà in scena stasera al teatro con pochi personaggi, infusione romantica (molti i gente sulle melodie del cigno di Catania (eseguite per re un rapace passo a due con lui che mette la mano carattere un po’ schivo. Si notano anche Mario Ma- Sistina alle 21. La performance sarà richiami all’Ottocento e alla danza romantica), im- l’occasione dal trio Voces Intimae su trascrizioni sul seno a una lei di tulle vestita? O a farla saltare a rozzi e Riccardo Di Cosmo, mentre le soliste (Alessia inserita nel contesto di una serata pianto teatrale e organico musicale ristretto (anch’es- d’epoca piuttosto rare) che da un lato commemora il cavalcioni e gambe divaricate? Giusto Roland Petit Barberini, Laura Comi, Silvia Curti) sono brave per promossa dall'Associazione «Very so da camera, appunto, tipo un piano o un piccolo musicista - definito da Heine «un sospiro in scarpini potrebbe riuscire in questa doppia capriola, renden- conto loro e meno quando devono andare all’uniso- Special Art-Italia»- fondata da Jean ensemble). Cammei adatti a far risaltare le raffinate da ballo» - e dall’altro è memore di trame e personag- do una carnalità in punta di piedi, facendo comba- no. Kennedy -, con Pippo Baudo doti di interprete di Carla, e a permettere a Beppe di gi di opere belliniane. ciare eleganza ed erotismo. Poco in palla la sera della prima anche i musicisti del testimonial. La parte di Rugantino è compiere queste escursioni in un colto passato, eserci- Presupposti, come si vede, degni di nota. Come pur- Anche l’effervescenza fredastairiana di balli in cap- trio (Riccardo Cecchetti, Luigi De Filippi e Sandro affidata a Paolo Anibaldi, medico zio di cui è particolarmente appassionato. troppo non lo è il risultato. Un po’ è colpa del Bran- pello a cilindro, suona strana in questo rimembrar Meo), che qualche scivolone sulle corde (di violino e chirurgo paraplegico, mentre nel Rientra in questo contesto anche l’ultimo lavoro, caccio, teatro piazza d’armi che toglie emozione a Bellini, sia pure ricercando atmosfere di feste. Altro- violoncello) lo hanno fatto. Mentre la voce piena e ruolo di Mastro Titta già del «Passasti al par d’amore», elaborato per Carla e qualsiasi spettacolo, figuriamoci a uno di carattere ve, i passi riescono meglio. Nelle pose raccolte di rotonda del soprano Renata Lamanda riscattava in leggendario Aldo Fabrizi è affidata a alcuni solisti scelti del Teatro dell’Opera di Roma - intimo. Molto dipende dalle coreografie di Loris Gai, Carla Fracci, per esempio, che così da vicino reincar- parte l’omaggio a Bellini. Dovuto, voluto e poco potu- Stefano Bacilli, non vedente, a teatro di cui Fracci è direttore del corpo di ballo -, e del destinate a rammentare passi perduti e invece oscil- na il modello della ballerina ottocentesca. E grazie to. arte e handicap arrangiatore di e Mina. Con la cinepresa seduto sopra una polveriera Daniele Segre ha terminato «Asuba de su serbatoiu», storia di lavoro e lotte nell’era della globalizzazione

Bruno Ugolini

ROMA Ha un nome sardo, impronunciabile È la vicenda della Questo è un film per noi del continente: Asuba de su serbato- iu. Sul serbatoio, in italiano. È l'ultima crea- Nuova Scaini, una su una realtà tura di Daniele Segre, il regista di tanti film fabbrica sarda. italiana alla quale dedicati agli operai come Crotone Italia e 152 lavoratori e tre non si concede Dinamite. I redattori di questo giornale lo ‘‘ ‘‘ ricordano bene, anche perché aveva filmato anni di resistenza al visibilità: di operai ore ed ore di riunioni e assemblee, nel corso della dolorosa vertenza che a luglio dello nulla non si parla più scorso anno portò alla chiusura provvisoria dell'Unità, posta in liquidazione e poi risor- ta. Segre, pochi giorni prima, era stato a non riferibile ad un reportage. Un viaggio Villacidro, in provincia di Cagliari per rico- su un'emergenza. Un racconto e non un struire la storia della nuova Scaini, una fab- atto di semplice propaganda. E nemmeno brica di batterie di proprietà per il 20 per semplice spettacolo. Quando sono arrivato cento dell'Agip Petroli. Ed ecco il nuovo alla nuova Scaini, gli operai avevano consu- prodotto, sottoposto alla selezione degli or- mato tutta la loro liquidazione. Non avendo ganizzatori del Festival cinematografico di più la busta paga avevano, infatti, concorda- Venezia, nella sezione «Nuovi territori». to con il liquidatore un anticipo della loro Una presentazione avrà poi luogo a settem- liquidazione, per andare avanti. L'Agip ave- bre a Villa Cidro e a Cagliari, con una colla- va, nel frattempo,venduto l'azienda ad una borazione dei sindacati che hanno già dato società svizzera, la Zacarias. una mano alla realizzazione dell'opera. La Una storia di globalizzazione? storia della Nuova Scaini, è una storia come Certo. La vicenda della Scaini, racconta- altre, una storia di globalizzazione feroce, ta nel film, mostra i problemi implacabili connessa alle sorti di un'intera zona, villa cui andiamo incontro ogni giorno di più. È Cidro. Qui un gruppo (152) di non più una storia da “ultimi”, seduti sopra una pol- giovanissimi operai, tutti verso i cinquanta veriera, con grande dignità, ma anche gran- anni, avevano condotto una battaglia pro- de disperazione. Io ho avuto da dire anche trattasi per tre anni. Con forme di lotta con loro sulla questione del mascheramen- anche estreme. to. Perché poteva dar adito ad equivoci. Com'è nata questa nuova esperienza? Quelli, comunque, non erano operai estre- Avevo visto alla televisione, al Tg3, un' misti, sconsiderati. Erano disperati. intervista singolare. Era con un operaio ma- Come chiamarlo? Un documentario scherato. sociale? Mascherato? Preferirei dire un film sulla realtà italia- Aveva un fazzoletto attorno al viso, per na, cui a volte non è concessa la visibilità. non farsi riconoscere, mentre stava appolla- Anche per questo ogni tanto parto con la iato sopra un bombolone, un serbatoio d'ot- macchina da presa: perché degli operai non to tonnellate di gas propano. Con la minac- zioni. Nella foto grande, se ne parla più. cia di farlo esplodere. Era un'immagine che Daniele Segre come testimone della un’immagine Un descrittore di realtà senza sceneg- colpiva molto. Ho poi scoperto che era una fine del fordismo? Quegli operai non d’archivio giarle? rivolta in corso a Villa Cidro. Minacciava- hanno più trovato uno sbocco positi- di operai. Il termine giusto è “vivendole”. È il mio no, in sostanza, di saltare tutti in aria. Allo- vo alla loro vicenda? Nell’altra, contributo, di sentimenti e non di rabbia, ra, col mio operatore, nel giro di pochi gior- I dirigenti della Fiom che mi hanno aiu- il regista nei confronti di chi lotta per il proprio dirit- ni, sono andato in Sardegna e sono riuscito tato nella realizzazione del film, mi hanno Daniele Segre to di esistere. Io credo che bisogna darsi da ad entrare nella fabbrica. detto, qualche giorno fa, che lo stabilimento fare, anche così, per superare una dilagante Era occupata? avrebbe trovato un acquirente e ci sarebbe crosta d'indifferenza. Sì, sono rimasto tra i silos per quattro la possibilità che circa l'ottanta per cento dei Non ha in animo di affrontare un notti e poi ho seguito la delegazione degli lavoratori possa essere reintegrato. Il proble- vero e proprio film, con tanto di sto- operai che è venuta a Roma, all'Agip Petroli, ma è che a Villa Cidro un tempo erano ria, di sceneggiatura e attori protago- per un incontro con i sindacati. Tutti gli presenti oltre cinque mila lavoratori, ora nisti? operai rischiavano di essere messi in mobili- ridotti a 600. Un caso clamoroso. Ho voluto Sto preparando una sceneggiatura sulle tà e quindi licenziati. Io ho seguito quelle raccontare il mutamento dei modi di lavora- vicende del Petrolchimico di Marghera. Gli giornate e ho raccontato una storia emble- re, secondo i ritmi imposti dalla globalizza- sceneggiatori sono Umberto Contarello e matica. Vuole essere una riflessione sul mo- zione e dalle leggi del mercato, spesso feroci. Angelo Pasquini, il produttore è Pietro Val- do di vivere oggi il lavoro e le sue trasforma- Ho cercato di dargli una struttura filmica, secchi.

Gran gala d’apertura della storica manifestazione in Prato della Valle a Padova. Molte star sul palco ma tutte, purtroppo, in playback Piove a dirotto sui centomila del

Silvia Boschero nei network radiofonici), alle preferenze Rolling Stones, se ce ne fosse bisogno. sarà una delle voci più rappresentative di dei visitatori del sito Internet www.festival- In attesa trepidante dei Rolling Sto- questo Festivalbar considerato dal suo pa- bar.it e in base alle classifiche di vendita. nes, più di venti artisti si sono succeduti tron nientemeno che un “festival rock” Un’edizione fortunata se dobbiamo crede- Tutti a cominciare dall’ospite speciale sul palco della prima data padovana, quasi (mancano solo i Rolling Stones). re ai detti popolari quella del trentottesi- (che ha “improvvisato” un duet- tutti accolti dal boato della folla perfetta- E questi erano solo una rappresentan- mo Festivalbar, visto che il Gran Galà to con Jarabe de Palo) e Fiorello, presente mente televisiva dei centomila. Una strana za degli artisti che si avvicenderanno fino d’apertura è partito sabato scorso sotto la tra il pubblico. Ma naturalmente l’atten- ed eterogenea banda di stili ed età che dai a settembre sui palchi d’Italia e che verran- pioggia scrosciante e inattesa che ha acco- zione l’hanno catalizzata i due nomi forti, Lunapop ha virato verso Fiorella Manno- no introdotti per tutta la durata della ma- munato gran parte dell’Italia. Ma come quelli di Vasco Ros- ia, da Alex Britti è nifestazione da una conduttrice esperta co- nella migliore tradizione dei festival ben si, reduce dal suc- passato alla Spice me Alessia Marcuzzi (veterana del Festival- centomila persone non si sono perse d’ani- cesso di Stupido ho- Alessia Marcuzzi, Geri Halliwell, da bar), affiancata da Natasha Stefanenko mo e hanno atteso circa un’ora che il tem- tel (già inamovibile è arri- (l’ex spalla di Paolo Rossi, ora reduce dal po desse segni di clemenza. E così alla fine al primo posto nel- Natasha Stefanenko e vato ai “latini” Jara- successo di Convenscion), e Daniele Bos- è stato, e i centomila accorsi al Prato della la classifica italiana be de Palo e Lou Be- sari. Valle di Padova con un po’ di pazienza degli album più Daniele Bossari alla ga passando per L’itinerante Festivalbar farà tappa il 15 hanno potuto godersi i loro beniamini in venduti) e dei Bon guida. Otto tappe , e 16 giugno al Teatro Romano di Beneven- carne ed ossa e le loro canzoni in playback Jovi, che si sono Giorgia e Anna to (in televisione il 19 e 26), il 22 e 23 al al cento per cento. concessi in One per dieci puntate in tv Oxa. Oltre agli altri Teatro Greco di Taormina (in tv il 3 e 10 Il Gran Galà di apertura (che verrà wild night, tratta La prossima a Benevento ospiti stranieri: gli luglio) e il 6 e 7 luglio all Arena Alpe Adria trasmesso in prima serata da Italia 1 il dal loro ultimo di- Hooverphonic, Ro- di Lignano Sabbiadoro (in onda per tre prossimo 5 giugno), è solo la prima di sco (questa è stata xette, Ronan Kea- puntate il 17, 24 e 31 luglio). Intanto ci otto tappe che verranno tradotte in dieci una delle due date ting, Emma Bun- sono già le conferme degli artisti che parte- puntate televisive e che si concluderanno italiane). Tutti rigorosamente in ton e Craig David. ciperanno alla prossima data (quella di con il consueto gran finale in programma play-back come ci ha abituato il Festival- Particolarmente apprezzate le due Benevento), e in più rispetto al Gran Galà all’Arena di Verona il prossimo 8 settem- bar, anche se il giovane patron Andrea “ragazze del rock” che il belpaese può van- ci sarà un’altra manciata di artisti italiani e bre (e in televisione il 10 e l’11). Tanti i Salvetti durante la conferenza stampa di tare: la straordinaria Elisa e il suo Luci e internazionali: Alcazar, Raf, Eiffel 65, Noe- protagonisti, italiani e stranieri, che han- presentazione ci ha tenuto a dire che si tramonti a nord est e , che ha lia, Lollipop, Pino Daniele, Westlife, The no affollato la serata di apertura, tutti desi- tratta di una scelta degli stessi artisti, e che appena dato alle stampe un nuovo Ark, Toaploader. derati e acclamati perché tutti scelti in ba- l’organizzazione del festival sarebbe in gra- (in realtà di nuovo ci sono due brani, il Ma non ci avevano promesso i Rolling Vasco Rossi al Festivalbar se all’«airplay» (cioè alla loro popolarità do di accogliere anche un concerto live dei resto è un “best of”), e che probabilmente Stones?