Elaborato N. 5: Schede Degli Ambiti Pesaggistici
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Elaborato n. 5: Schede degli Ambiti Pesaggistici A. DESCRIZIONI STRUTTURALI DI SINTESI B. INTERPRETAZIONE IDENTITARIA E STATUTARIA C. SCENARIO STRATEGICO Ambito 4/ OFANTO Piano Paesaggistico Territoriale Regionale http//:www.paesaggio.regione.puglia.it INDICE DELLA SCHEDA DI AMBITO SEZIONE A - SEZONE B - SEZIONE C - DESCRIZIONI STRUTTURALI DI SINTESI INTERPRETAZIONE IDENTITARIA E STATUTARIA LO SCENARIO STRATEGICO A0_ B1. C1. INDIVIDUAZIONE DELL’AMBITO INTERPRETAZIONE STRUTTURALE DI SINTESI OBIETTIVI DI QUALITÀ PAESAGGISTICA E TERRITORIALE A1_ B2. C2. RAPPRESENTAZIONE IDENTITARIA: STRUTTURA IDRO-GEO-MORFOLOGICA AZIONI, POLITICHE, PROGETTI - Estratto della carta del patrimonio A2_ - Le figure territoriali dell’ambito STRUTTURA ECOSISTEMICO - AMBIENTALE B3. LE REGOLE STATUTARIE: A3_ STRUTTURA ANTROPICA E STORICO CULTURALE - Descrizione delle invarianti strutturali (rilevanza) - Stato di conservazione delle invarianti (integrità) A3.1 Lettura identitaria e patrimoniale di lunga durata - Regole di riproducibilità delle invarianti A3.2 I paesaggi rurali A3.3 Caratteri agronomici e colturali A3.4 I paesaggi urbani A3.5 I paesaggi costieri A3.6 Struttura percettiva e valori della visibilità sezione A - descrizioni strutturali di sintesi SEZ. A0 - INDIVIDUAZIONE DELL’AMBITO LimiTE dELL’ AmBito A La valle dell’Ofanto è luogo di confini, di conflitti, di collegamenti, di sovrap- posizioni morfologiche, di paesaggi, di transizioni, di mutamenti. L’Ofanto B è, però, prima di tutto, un’anomalia. La valle dell’Ofanto, una vera valle fluviale in territorio pugliese, nella siticulosa Puglia, è un unicum. C REGIONI FiGURE TERRiTORiALi E AMBITI DI GEOGRAFiCHE PAESAGGISTICHE PAESAGGIO STORICHE (UNiTA’ miNimE di PAESAGGiO) L’Ambito della Valle dell’Ofanto è costituito da una porzione ristretta di territorio che si estende parallelamente ai lati del fiume stesso in dire- La bassa Valle dell’Ofanto zione SO-NE, lungo il confine che separa le province di Bari, Foggia Puglia grande e Barletta-Andria-Trani, all’interno della Puglia, e quelle di Potenza e (ofanto 2° liv/ Ofanto La media Valle dell’Ofanto Avellino rispetto alla Puglia stessa. BaMiCa) La valle del torrente Locone Sup.compresa Sup.ambito/sup. OFANTO nell’ambito tot (kmq.) (%) Superficie totale 890,81 Province: 4.1 Foggia 384,85 6% Comuni: Ascoli Satriano 119,95 36% Barletta 94,12 64% Candela 60,31 63% Canosa Di Puglia 149,43 100% 4.2 Cerignola 179,32 30% 4.3 Margherita Di Savoia 12,60 35% Minervino Murge 134,22 53% Rocchetta Sant'Antonio 25,37 35% Ofanto San Ferdinando di Puglia 12,72 30% ambito Spinazzola 57,90 32% Trinitapoli 44,97 31% pag.4 1 di 33 sezione A - descrizioni strutturali di sintesi SezioneS EZA . A.1dESCR - STRUTTURAiziONi STRUTTURAL IDRO-GEO-MiO diRF SiOLOGICANTESi \ 1 teristiche litologiche e morfostrutturali delle aree carbonatiche emerse dESCRiziONE STRUTTURALE A dell’Avampaese apulo costituenti il margine orientale del bacino stesso. Le forme del paesaggio ivi presenti sono pertanto modellate in forma- L’Ambito della Valle dell’Ofanto è costituito da una porzione ristretta di zioni prevalentemente argillose, sabbioso-calcarenitiche e conglomera- territorio che si estende parallelamente ai lati del fiume stesso in dire- tiche, e rispecchiano, in dipendenza dai diversi fattori climatici (essen- zione SO-NE, lungo il confine che separa le province di Bari, Foggia zialmente regime pluviometrico e termico) e, secondariamente, da quelli B e Barletta-Andria-Trani, all’interno della Puglia, e quelle di Potenza e antropici, le proprietà fisico-meccaniche degli stessi terreni affioranti. Avellino rispetto alla Puglia stessa. Questo corridoio naturale è costitui- il reticolo idrografico del Fiume Ofanto è caratterizzato da bacini di ali- to essenzialmente da una coltre di depositi alluvionali, prevalentemente mentazione di rilevante estensione, dell’ordine di alcune migliaia di km2, ciottolosi, articolati in una serie di terrazzi che si ergono lateralmente che comprende settori altimetrici di territorio che variano da quello mon- contestualmente le specifiche tipologie di “forme di modellamento” che C a partire del fondovalle e che tende a slargarsi sia verso l’interno, ove tuoso a quello di pianura, anche al di fuori del territorio regionale. Nei contribuiscono alla più evidente e intensa percezione del bene naturale. all’alveo si raccordano gli affluenti provenienti dalla zona di avanfossa, tratti montani invece, i reticoli denotano un elevato livello di organizza- mentre le “ripe di erosione” sono le forme prevalenti nei settori più interni sia verso la foce dove si sviluppano i sistemi delle zone umide costiere di zione gerarchica, nei tratti medio-vallivi l’asta principale diventa prepon- dell’ambito, testimoni delle diverse fasi di approfondimento erosivo eser- margherita di Savoia e Trinitapoli, e dove in più luoghi è possibile osser- derante. il regime idrologico è tipicamente torrentizio, caratterizzato da citate dall’azione fluviale, queste lasciano il posto, nei tratti intermedi del vare gli effetti delle numerose bonifiche effettuate nell’area. il limite con prolungati periodi di magra, a cui si associano brevi ma intensi eventi di corso, ai “cigli di sponda”, che costituiscono di regola il limite morfologico la settentrionale pianura del Tavoliere è spesso poco definito, mentre piena, soprattutto nel periodo autunno-invernale. Aspetto importante da degli alvei in modellamento attivo dei principali corsi d’acqua, e preso i quello con il meridionale rilievo murgiano è per lo più netto e rapido. evidenziare, ai fini della definizione del regime idraulico, è la presenza di quali sovente si sviluppa una diversificata vegetazione ripariale. i tratti dal punto di vista geologico, questo ambito appartiene per una estesa opere di regolazione artificiale, quali dighe e traverse, che comportano più prossimi al mare sono invece quasi sempre interessati dalla presen- sua parte al dominio della cosiddetta “Fossa bradanica”, la depresso- un significativo effetto di laminazione dei deflussi nei territori immediata- za di “argini” e altre opere di regolazione/sistemazione artificiale, che pur ne tettonica interposta fra i rilievi della Catena appenninica ad Ovest e mente a valle. importanti sono state, inoltre, le numerose opere di siste- realizzando una necessaria azione di presidio idraulico, costituiscono dell’Avampaese apulo ad Est. il bacino presenta una forte asimmetria mazione idraulica e di bonifica che si sono succedute, a volte con effetti spesso una detrazione alla naturalità del paesaggio. soprattutto all’estremità Nord-orientale dove la depressione bradanica contrastanti. dette opere comportano che estesi tratti del corso d’acqua meno diffusi ma di auspicabile importanza paesaggistica, in particolare vera e propria si raccorda alla media e bassa valle del fiume Ofanto che presentano un elevato grado di artificialità, sia nel tracciato quanto nella nei tratti interni di questo ambito, sono le forme di modellamento morfo- divide quest’area del territorio apulo dall’adiacente piana del Tavoliere. geometria delle sezioni, che in molti casi, soprattutto nel tratto vallivo, logico “a terrazzi” delle superfici dei versanti, che arricchiscono di una il quadro stratigrafico-deposizionale che caratterizza quest’area mostra risultano arginate. significativa articolazione morfologica le estese pianure presenti. un complesso di sedimenti relativamente recenti, corrispondenti allo stadio regressivo dell’evoluzione sedimentaria di questo bacino, storia il clima è tipicamende mediterraneo lungo la fascia costiera, continentale CRiTiCiTA’ che è stata fortemente condizionata, durante il Pleistocene, dalle carat- nelle aree interne. Le temperatura medie mensili risentono fortemen- te dell’influenza del clima murgiano. Le precipitazioni piovose annuali sono distribuite prevalentemente nel periodo da settembre ad aprile. La Tra gli elementi detrattori del paesaggio in questo ambito sono da con- carenza di pioggia durante la stagione estiva non determina grandi pro- siderare, in analogia ad altri ambiti contermini, le diverse forme di occu- blemi all’esercizio dell’attività agricola, grazie alla ricchezza delle falde pazione e trasformazione antropica degli alvei dei corsi d’acqua, soprat- sotterranee, alimentate dalle acque provenienti dal sistema murgiano, tutto dove gli stessi non siano interessati da opere di regolazione e/o che rendono possibile qualsiasi pratica irrigua. (ACLA2) sistemazione. dette azioni (costruzione disordinata di abitazioni, infra- strutture viarie, impianti, aree destinate a servizi, ecc), contribuiscono a frammentare la naturale costituzione e continuità morfologica delle for- VALORi PATRimONiALi me, e ad incrementare le condizioni sia di rischio idraulico, ove le stesse azioni interessino gli alvei fluviali o le aree immediatamente contermini. Anche la realizzazione di nuove opere di regolazioni e sistemazioni idrauliche dei corsi d’acqua, non progettate sulla base di accurati studi idrologici ed idraulici, potrebbero contribuire ad aggravare, invece che mitigare, gli effetti della dinamica idrologica naturale degli stessi corsi d’acqua, oltre che impattare sulla naturalità dei territori interessati. Allo stesso modo, le occupazioni agricole ai fini produttivi di estese su- perfici, anche in stretta prossimità dei corsi d’acqua, hanno contribuito a ridurre ulteriormente la pur limitata naturalità delle aree di pertinenza flu- viale. Particolarmente gravi appaiono, in questo contesto, le coltivazioni agricole effettuate, in alcuni casi, all’interno delle