AssoSoftwareDayPress sabato, 16 novembre 2019 AssoSoftwareDayPress sabato, 16 novembre 2019

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

15/11/2019 Digital 4 Biz 6 Digital Transformation

15/11/2019 Digital 4 Biz 11 Polimi: Luca Gastaldi racconta i 4 trend che cambieranno il Procurement

15/11/2019 Corriere Comunicazioni 12 Smart city, Municipia ottiene il bollino blu di Agid

Agricoltura e Dogane

16/11/2019 EutekneInfo 13 Lo spedizioniere non è responsabile dell' aliquota IVA sui beni importati

16/11/2019 italiaoggi.it 15 Ok ai locali di videopoker aperti per 18 ore al giorno

16/11/2019 Italia Oggi Pagina 29 GIULIA PROVINO E CRISTINA BARTELLI 16 Ok ai locali di videopoker aperti per 18 ore al giorno

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 23 Bendetto SantacroceEttore Sbandi 17 Per la sugar tax il nodo del soggetto obbligato

Contabilità e Bilancio

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Franco Roscini Vitali 19 La contabilità si evolve, così come la tecnologia, sovente con riflessi anche dal punto di vista ...

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 26 Franco Roscini Vitali 21 Sul coefficiente scaffalature il parametro degli impianti

16/11/2019 Il Messaggero Pagina 20 23 Visco a Berlino: un paracadute per difendere i bond nazionali

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 19 Davide Colombo 25 Visco: «Bene la riforma dell' Esm, ma serve un safe asset europeo»

Fatturazione Elettronica

16/11/2019 Corriere della Sera Pagina 35 Michela Proietti 27 «Porto in via Montenapoleone il mio lusso giovane»

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 26 Alessandro MastromatteoBenedetto Santacroce 29 Acquisto carburante tracciato con rapporto di conto corrente

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 23 Giuseppe Latour 31 Antitrust: dallo sconto in fattura distorsioni alla concorrenza

16/11/2019 Italia Oggi Pagina 33 FABRIZIO G. POGGIANI E FRANCESCO ZUECH 33 C' è l' esimente per lieve ritardo

16/11/2019 EutekneInfo 35 È detraibile l' IVA per l' acquisto di carburante mediante compensazione 16/11/2019 italiaoggi.it 36 Fatture elettroniche, sanzioni ridotte, per poco

15/11/2019 italiaoggi.it 38 Forfettario, le modifiche incentivano il nero

16/11/2019 EutekneInfo 40 Fuori campo IVA le somme trasferite da rider a driver nei servizi di car pooling

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 23 42 i correttivi

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 23 43 il meccanismo

16/11/2019 Corriere della Sera Pagina 49 44 IL MONDO DELL' USATO NUOVA RUBRICA Sei un privato? Vendi o acquisti oggetti usati? Possiamo ...

16/11/2019 Corriere della Sera Pagina 30 MAURIZIO CAPRARA 46 Investire nella difesa una priorità per l' italia

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 33 48 Mercati Italia - Altre Piazze del Venerdì

15/11/2019 Agenda Digitale 53 Non si può avere un' impresa senza partita IVA: ecco perché

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 23 Andrea Cioccarelli Giorgio Gavelli 54 Per avviare la cessione di crediti decisivo il tasso di attualizzazione

Fisco e Dichiarazioni

16/11/2019 italiaoggi.it 55 Dall' Europa uno stop alle riserve professionali

16/11/2019 Italia Oggi Pagina 39 57 Dall' Europa uno stop alle riserve professionali

16/11/2019 italiaoggi.it 59 Ex Ilva, ormai è scontro giudiziario

16/11/2019 Italia Oggi Pagina 3 FRANCO ADRIANO 62 Ex Ilva, ormai è scontro giudiziario

16/11/2019 La Repubblica Pagina 11 65 Il meteo/1 Così ieri in Italia

16/11/2019 Il Messaggero Pagina 11 66 Il piano shock di Renzi: «120 miliardi per il Pil e per abbassare l' Irpef»

16/11/2019 La Nazione Pagina 4 68 Irpef più semplice No a microimposte

16/11/2019 Il Messaggero Pagina 29 69 L' assestamento di bilancio (eterno) Ci risiamo con l' assestamento di bilancio dello Stato.

16/11/2019 La Stampa Pagina 7 FILIPPO FEMIA 71 Neve e blackout al Nord In Alto Adige migliaia isolati

16/11/2019 La Repubblica Pagina 15 DI DIEGO LONGHIN 72 Renzi e le Grandi Opere "Ecco i soldi per farle"

16/11/2019 Corriere della Sera Pagina 11 Claudio Bozza 73 Renzi sfida il premier: chiederemo un decreto su Irpef e infrastrutture

16/11/2019 La Repubblica Pagina 2 74 Roghi, agguati, droga in campo 250 agenti

16/11/2019 EutekneInfo 76 Valida l' opzione per il consolidato con dichiarazione integrativa nei 90 giorni

Industria 4.0

16/11/2019 Il Messaggero Pagina 49 78 Con Atena progetti di cuore 15/11/2019 Agenda Digitale 79 Dagli schiavi all' intelligenza artificiale, così stiamo delegando la nostra vita alle macchine

15/11/2019 Agenda Digitale 86 Erasmus+, cosa cambia con la nuova programmazione 2021-2027

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 20 Andrea Goldstein 90 il labirinto e le priorità dell' italia

15/11/2019 Digital 4 Biz 92 Il mondo dei pagamenti sta cambiando. Ecco come comprendere al meglio tutte le evoluzioni in atto

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 12 An. Mari. 93 Industria 4.0, convocati gli studenti

15/11/2019 Agenda Digitale 94 L' intelligenza artificiale minaccia la nostra responsabilità morale: ecco come

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 12 Nicoletta Picchio 98 Pmi Day, fabbriche aperte per 46mila ragazzi italiani

16/11/2019 Il Messaggero Pagina 32 100 Un virtual coach in panca ecco la novità per la serie A

15/11/2019 Agenda Digitale 101 Welfare, cosa rischiamo se deleghiamo i diritti sociali all' algoritmo

Lavoro e Previdenza

16/11/2019 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 12 E. G.(via e-mail) 106 48enne cerca soluzioni per la futura pensione

16/11/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Nevio BianchiPierpaolo Perrone 108 A ottobre il Tfr scende ancora

16/11/2019 EutekneInfo 109 Disponibile la procedura informatica per l' incentivo all' assunzione di percettori di Rdc

16/11/2019 italiaoggi.it 110 Il tfr di ottobre a quota 1,47%

16/11/2019 Italia Oggi Pagina 37 BRUNO TONIOLATTI* 111 Il tfr di ottobre a quota 1,47%

16/11/2019 Il Messaggero Pagina 17 112 Manovra, più congedi parentali scontro sulla stretta agli evasori

16/11/2019 Il Sole 24 Ore (Plus) Pagina 17 114 news sostenibili

15/11/2019 Corriere Comunicazioni 115 Reddito di cittadinanza, online la procedura per l' incentivo alle assunzioni

Privacy e GDPR

16/11/2019 La Nazione Pagina 3 116 Agnese Pini Siamo entrati in una chat di pedofili e ci siamo rimasti una settimana.

15/11/2019 Corriere Comunicazioni 117 Android nel mirino di 50 procuratori Usa: sospetto abuso di posizione dominante

16/11/2019 Il Messaggero Pagina 35 118 Battaglia contro le emissioni la Kia diventa "eco friendly"

16/11/2019 La Repubblica Pagina 28 DI ALDO FONTANAROSA 120 Cardani: rischia l' indipendenza dell' Authority

15/11/2019 Agenda Digitale 121 GDPR e rappresentanze diplomatico-consolari straniere: i nodi privacy 16/11/2019 La Nazione Pagina 2 127 Il mondo oscuro di Telegram Social preferito dai pedofili

15/11/2019 Digital 4 Biz 129 In che modo i DPO possono supportare le aziende nel mantenimento di un elevato standard di compliance alla normativa?

16/11/2019 La Repubblica Pagina 24 DI ALESSANDRA ZINITI 130 L' autore di Report "Attaccato dagli hacker per le mie inchieste"

15/11/2019 Corriere Comunicazioni 133 Privacy, Google "oscura" i dati nelle aste pubblicitarie

16/11/2019 La Repubblica Pagina 28 DI ROBERTO PETRINI 135 Svolta nella lotta all' evasione Il Fisco potrà incrociare i dati

16/11/2019 La Nazione Pagina 3 137 Viaggio nella chat degli orchi

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Digital 4 Biz

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Digital Transformation

Esperienze, aspettative e prospettive sono state al centro dell' evento organizzato dal provider di soluzioni di eProcurement. A confrontarsi esperti e manager di realtà di primo piano del panorama italiano - Coop Italia e Autogrill -, che hanno posto unanimamente l' accento sull' importanza del coinvolgimento delle persone per il successo dei progetti di Procurement

Puntare sulle persone, e sulle loro competenze: è stato questo il leitmotiv di Jaggaer Day 2019 , l' evento che ha ripercorso i vent' anni anni di storia del provider di soluzioni per la Procurement Digital Transformation .«Solo facendo leva sulla centralità dell' uomo e sul valore intrinseco di fare squadra si può portare avanti con successo la cultura dell' innovazione, assecondando il percorso inarrestabile della tecnologia», ha sottolineato il General Manager di Jaggaer Italia, Mario Messuri , nell' aprire i lavori. «Negli ultimi vent' anni abbiamo assistito all' avanzare della tecnologia che è diventata pervasiva in diversi ambiti, compreso il Procurement . Abbiamo dovuto fare e stiamo ancora facendo i conti con il fatto che le tecnologie innovano in modo tumultuoso. Il vero filo conduttore di questi vent' anni di esperienza nel mondo del Procurement è stato il nostro ruolo di "sensibilizzatori" del mercato rispetto alle opportunità offerte dalla tecnologia , in concerto con le istituzioni e gli istituti di ricerca, primi fra tutti gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano. Quello che da sempre abbiamo cercato di fare è aiutare le organizzazioni a comprendere qual è il ruolo delle tecnologie per la modernizzazione dei processi di business, in particolare lo spend management».Mario Messuri General Manager di Jaggaer ItaliaIndice degli argomentiDai Marketplace all' AI: il percorso ventennale del ProcurementCome anticipato, il Jaggaer Day è stata l' occasione per ripercorrere quello che è accaduto nel mondo del Procurement negli ultimi 20 anni, con una retrospettiva sull' evoluzione tecnologica, e guardare contemporaneamente al futuro per cercare di comprendere quello che potrebbe accadere. «Quello di oggi è un viaggio che ci riporta dalle aste online e dai marketplace degli Anni Duemila all' Artificial Intelligence che sta rivoluzionando il mondo degli acquisti» ha ribadito Messuri nel passare il testimone a Paolo Catti, Co-Fondatore degli Osservatori Digital Innovation Politecnico di Milano ed esperto di Procurement . «Nel ripensare al percorso compiuto fino a oggi, si coglie in modo prepotente la dimensione della velocità dell' innovazione digitale di cui tanto si parla, e delle dinamiche accelerate cui siamo soggetti. Ripensando al passato ci si rende conto degli enormi passi avant compiuti e di come oggi in confini siamo molto meno delineati: allora accadeva, infatti, che chi si occupava di Acquisti aveva limiti ben precisi, chi si occupava di Supply Chain ne aveva altri, e gli ambiti erano talmente disgiunti e parcellizzati da essere estremamente comolesso avere una visione complessiva di processo. Oggi, anche grazie agli stimoli di carattere normativo - a livello europeo si sta lavorando alacremente per svecchiare

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Digital 4 Biz

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

le normative e stimolare all' introduzione di tecnologie che facilitino il lavoro di aziende e PA -, si comincia a intravedere una strategia comune, che accomuna e avvicina i diversi ambiti aziendali, consentendo di cogliere con più immediatezza e forza il valore della digitalizzazione».Il vero elemento disruptive rispetto al passato oggi è la cultura che negli anni si è fatta strada nelle organizzazioni del nostro paese e che consente di comprendere e apprezzare la portata delle iniziative, siamo anni luce lontani dal tempo in cui era quasi pionieristico far funzionare bene un catalogo di Procurement: «Viviamo in un mondo completamente diverso, abbiamo a disposizione informazioni e dati che un tempo era impossibile pensare di avere: basti pensare alla mobility, alla logica delle App, all' IoT, ai multidevice, all' omnicanalità, al cloud, ai social media, alla blockchain, ai big data e all' AI - ha ricordato Catti -. Molte dinamiche stanno portando in modo prepotente l' attenzione sull' innovazione digitale e sulla sua gestione costante nel tempo, ma per cavalcare questo momento favorevole non bisogna mai perdere di vista l' importanza che ha il dato , nonostante si stia affaciando l' era del Procurement Data Driven ci sono ancora organizzazioni con una cultura del dato limitata che si affidano a sistemi che non parlano tra loro. Si devono inibire situazioni di questo tipo, altrimenti le innovazioni che stanno per arrivare faranno una grossa fatica ad attecchire».Paolo Catti Co-Fondatore degli Osservatori Digital Innovation Politecnico di Milano ed esperto di ProcurementI 4 trend che raccontano il futuro del ProcurementSe da un lato si sta rafforzando la consapevolezza che siamo in mezzo a una rivoluzione digitale, è comunque lecito chiedersi: "Quanto questa trasformazione sta investendo i processi di Procurement?".Proprio da questa domanda è partito Luca Gastaldi , il Direttore dell' Osservatorio Agenda Digitale Politecnico di Milano , nel suo intervento al Jaggaer Day 2019.«Oggi il quadro normativo è molto incerto, ed è destinato ad esserlo ancora in futuro: se pensiamo, ad esempio, al codice dei contratti pubblici , noto anche come codice appalti , non sarà pienamente operativo fino a quando non si recepiranno i dettagli e oggi siamo a metà dell' introduzione di questi provvedimenti, nel frattempo si parla già di un nuovo regolamento e gli organi di governo parlano di semplificazione del codice dei contratti pubblici. Questo porta le stazioni appaltanti a non essere sicure su come muoversi». Nel caos normativo c' è però una cosa ben chiara: i processi di Procurement devono essere digitalizzati e questa opportunità deve essere colta . La situazione attuale è tuttavia a macchia di leopardo: «Ancora il 67% delle pubbliche amministrazioni italiane non fa nessuna analisi preliminare dei fabbisogni di Procurement, e oltre l' 80% non analizza le performance d' acquisto, cioè non controlla la qualità del lavoro svolto dai fornitori a cui è stata commissionata la commessa». Tutto questo porta a dire che oggi è in atto un processo di digitalizzazione del Procurement, ma lo è ancora in modo discontinuo.Cosa possiamo quindi aspettarci dal futuro? Quali saranno i trend che delineeranno il Procurement del futuro? Secondo Gastaldi, innanzitutto, pensando all' intero processo di gestione degli acquisti, il focus delle soluzioni di Procurement tenderà ad allargarsi sempre di più, ad avere la famosa dimensione di processo tanto auspicata : «Oggi la maggior parte del valore si coglie nell'

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Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

abbracciare più fasi, solo così si colgono le sinergie, in modo efficiente e a favore dell' innovazione».Il secondo trend riguarda le tecnologie digitali che rivoluzioneranno il modo di fare Procurement , basta pensare all' evoluzione dell' RPA e dei smart contract , che accelerano il modo di gestire alcune fasi del processo, automatizzandole e valorizzando la grande mole di dati che si raccolgono grazie ai processi integrati.Inoltre, se già da tempo stiamo assistendo alla centralizzazione degli acquisti, la nuova frontiera sarà la centralizzazione informativa , che consente di avere importanti benefici in termini di flessibilità, pluralità degli operatori, valutazione dei fabbisogni. «Per esempio l' NSO (il Nodo di Smistamento Ordini) permette all' Agenzia delle Entrate di avere moltissime informazioni che possono essere utilizzate da singole stazioni appaltanti o dalla centrale di acquisti, per pianificare meglio e controllare che gli acquisti rimangano dentro determinati range».Infine, i modelli stanno diventando sempre più potenti: consentono di mettere in correlazione le variabili in gioco e fare analisi accurate. «Da qui emerge come i processi di Procurement richiedano nuove competenze disciplinari e il supporto dei Data Scientist , capaci di analizzare l' enorme mole di dati disponibili».In estrema sintesi, quindi, affinché le cose cambino bisogna porre attenzione a quattro elementi: «Migliorare gli strumenti di Procurement per renderli più efficienti, perfezionare le regole del gioco rendendole chiare, cambiare i modelli di business abilitati dalle nuove tecnologie e sviluppare nuove competenze».Luca Gastaldi Direttore dell' Osservatorio Agenda Digitale Politecnico di MilanoJaggaer: «Il valore del capitale umano nei processi di Procurement è elevatissimo»Partendo da queste considerazioni emerge prepotentemente il fatto che forse la vera questione oggi non la maturità delle tecnologie, che sono già ampiamente disponibili e sempre più facili da utilizzare, ma è invece come si introduce la tecnologia in azienda. Il tema su cui porre attenzione è come far diventare la tecnologia parte integrante dei processi quotidiani del business , favorendo un cambiamento dei comportamenti all' interno dell' organizzazione che si adatta: il focus si trasferisce così sul change management e su come rendere i dipendenti protagonisti del cambiamento .Come ha sottolineato Messuri di Jaggaer , «quello che abbiamo imparato nella nostra esperienza ventennale, facendo tesoro anche di qualche insuccesso, è che il valore del capitale umano nei processi di Procurement è elevatissimo: se non c' è un forte coinvolgimento delle persone nell' introdurre una soluzione di eProcurement è difficile che il progetto abbia successo. Siamo consapevoli che il successo è determinato dalla capacità di coinvolgere i collaboratori e renderli partecipi di un processo che continua a evolvere nel tempo: si tratta di un lavoro che sostanzialmente non ha mai fine. Bisogna sempre ricordarsi che il 70% del costo di un progetto di eProcurement riguarda il change management e non l' acquisto della licenza delle tecnologie: ecco perché è necessario investire nel cambiamento dell' organizzazione e delle procedure, nello snellirle e standardizzarle. Solo così le tecnologie possono portare già nel breve termine dei benefici sostenibili nel tempo».Coop Italia: supporto del management e processi ben focalizzati chiave del successo per il ProcurementQuesta visione è stata rafforzata dalla testimonianza di Luca Meconi, Responsabile Demand IT di Coop Italia, in occasione

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della tavola rotonda organizzata al Jaggaer Day. «Coop Italia ha cominciato il suo lungo percorso di digitalizzazione del Procurement intorno al 2010, lavorando sui prodotti a marchio Coop che cubano oltre il 25% del fatturato - ha ricordato Meconi -. Alcuni anni fa il management ha deciso con grande determinazione che i processi che riguardavano questi prodotti fossero migliorati sotto diversi punti di vista: i processi e la gestione di tutte le informazioni furono così integrati in un' unica piattaforma . Quello fu un vero e proprio progetto di innovazione digitale cresciuto passo dopo passo: partimmo dalla digitalizzazione dei processi che a nostro avviso erano più urgenti da gestire e integrare sulla piattaforma, iniziando così un percorso di copertura. Ai tempi adottammo la piattaforma di Procurement di BravoSolution (oggi Jaggaer) , che ci permetteva di procedere nel tempo con rilasci e upgrade successivi per coprire tutte le nostre esigenze ». Il progetto di Coop è un esempio di come al successo di un' iniziativa concorrano diversi fattori: la determinazione del management , la stretta collaborazione con il partner tecnologico , a vere un gruppo di lavoro e una figura di riferimento che supporti l' adozione del nuovo processo nella quotidianità , con pazienza e costanza. «Dalla nostra esperienza, la differenza tra un progetto informatico puro e un progetto che cambia il modo di lavorare sta nel coinvolgimento del capitale umano. Come sempre accade quando si parla di innovazione, anche il nostro percorso ha previsto delle revisioni, necessarie per rifocalizzare i processi. Adesso che il sistema è pienamente a regime, la nostra attenzione sarà invece rivolta a renderlo sempre più efficiente ed integrato nel sistema informativo aziendale, cogliendo le potenzialità del patrimonio informativo che abbiamo a disposizione».Luca Meconi Responsabile Demand IT di Coop ItaliaAutogrill: con l' eProcurement non procedure più snella, ma anche supporto al businessCome ha ricordato Alessandro Vittone, Technical Procurement Manager Europe, Infrastructures & Maintenance Manager di Autogrill , «per rinnovare il Procurement oggi servono agilità e open mind per stare al passo con i tempi. Inoltre l' organizzazione non deve essere un ostacolo, e gli strumenti devono essere adattabili, implementabili, in funzione delle diverse esigenze».Autogrill ha cominciato le sue attività di negoziazione digitale nel 2003. A un certo punto, dovendo fare i conti con un piano di sviluppo incalzante, fu deciso di cambiare la soluzione adottata e cercarne una nuova che ottimizzasse il processo di Procurement, facendo affidamento a una struttura molto snella. «Il progetto ha previsto diversi passaggi, disegnati insieme a Jaggaer, con l' obiettivo di riuscire a rispondere in modo puntuale alle necessità di una funzione complessa come quella del Procurement », ha raccontato Vittone. «Questo ci ha portato nel corso del tempo ad ampliare le funzionalità dello strumento, offrendo anche un valido supporto al business, introducendo ad esempio la spend analysis, fondamentale e propedeutica alle strategie di negoziazione, e di tipo contrattuale (nell' ambito del contract management, appunto). Tutto questo ci ha portato a un miglior governo di tutta quella grande mole di informazioni che sono un valido supporto strategico».Come ha ribadito Vittone sono stati due gli elementi a concorrere al successo del progetto di eProcurement: «Da un lato il partner tecnologico, che ha permesso di procedere con l' esternalizzazione di diverse attività non banali, come il contatto con il mercato di fornitura

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Digital 4 Biz

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

oltre che lo scouting; dall' altro la risposta degli stakeholder, che ha portato a risultati non solo buoni, ma addirittura inaspettati».Alessandro Vittone Technical Procurement Manager Europe, Infrastructures & Maintenance Manager di Autogrill@RIPRODUZIONE RISERVATA.

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Digital 4 Biz

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Polimi: Luca Gastaldi racconta i 4 trend che cambieranno il Procurement

Dalle tecnologie digitali che rivoluzioneranno il modo di fare Procurement al raggiungimento di una dimensione di processo, passando per la centralizzazione informativa e le nuove competenze disciplinari e il supporto dei Data Scientist, capaci di analizzare l' enorme mole di dati disponibili oggi. Il punto del Direttore dell' Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano

«Per rispondere alla domanda "a che punto siamo con il Procurement oggi?" bisogna prima di tutto parlare del contesto digitale nel quale ci troviamo». È partito da qui Luca Gastaldi, Direttore dell' Osservatorio Agenda Digitale Politecnico di Milano, quando gli abbiamo chiesto cosa sta accadendo nel mondo del Procurement e quali sono gli impatti della Digital Transformation.«Esiste un indice che consente di rispondere facilmente a questa domanda: si tratta del DESI, l' indicatore compilato dalla Comunità Europea che dice quanto i vari paesi sono digitalizzati e quindi quanto stanno progredendo attraverso un utilizzo sapiente del digitale. L' Italia non è messa benissimo da questo punto di vista, siamo ventiquattresimi su ventotto paesi europei, quindi quintultimi. Questo ci fa capire che prima di tutto bisognerebbe lavorare sulle dimensioni contestuali, affinchè il Procurement dimostri e concretizzi tutte le sue potenzialità».Che cosa possiamo aspettarci dal futuro? I 4 trend del Procurement«I processi di Procurement oggi sono investiti da delle vere e proprie rivoluzioni tecnologiche - ha risposto Gastaldi -. Penso in particolare all' Intelligenza Artificiale e alla Blockchain che consentono di presidiare in modo automatico le diverse fasi del processo di Procurement . Vedremo sempre di più intere fasi del processo di Procurement gestite in modo automatico, dove l' operatore umano collabora efficacemente con un robot , con un software. Grazie alla collaborazione tra questi due mondi, si avranno processi di Procurement sempre più efficienti».Il secondo trend individuato da Gastaldi riguarda l' ampliamento del focus dei processi di Procurement : «Si sta passando dall' occuparsi del ristretto ambito del ciclo attivo a guardare in modo sistematico tutto il processo di approvvigionamento, dall' analisi dei fabbisogni a quello della spesa».Il terzo trend riguarda la possibilità di avere a disposizione un più cospicuo volume di informazioni, a seguito dell' adozione delle tecnologie digitali: «Tutto questo porta a utilizzare in modo più produttivo le conoscenze di Procurement, negoziare meglio con i fornitori e a creare più valore aggiunto», ha sottolineato Gastaldi.L' ultimo trend riguarda le nuove competenze: «Le competenze di Data Scientist e Analisi di dati sono oggi indispensabili e devono essere affiancate alle conoscenze processuali legate al mondo del Procurement».«In estrema sintesi - ha concluso Gastaldi - vedo 4 trend nel futuro del Procurement: la rivoluzione tecnologica, la centralizzazione informativa, la disponibilità di tante informazioni con un focus dei processi di Procurement sempre più trasversale e nuove competenze che saranno indispensabili per questo settore»@RIPRODUZIONE RISERVATA.

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Corriere Comunicazioni

Agenda digitale e Pubblica Amministrazione

Smart city, Municipia ottiene il bollino blu di Agid

Le soluzioni sviluppate dalla società del Gruppo Engineering entrano nel catalogo dei servizi Saas a cui le amministrazioni devono attingere per avviare progetti di trasformazione digitale

Le soluzioni di Muncipia "certificate" Agid. jEnte,Ines CloudeTri-Box sviluppate dalla società del Gruppo Engineering hanno ottenuto la qualificazione SaaS - Software As A Service e rientrano nel Catalogo dei Servizi Cloud per la PA a cui le amministrazioni possono attingere per avviare progetti di trasformazione digitale. jEnte èla suite che razionalizza l' intera gestione dell' Amministrazione locale e delle sue Aziende attraverso un insieme di moduli che, integrati tra loro, danno vita ad una gestione "olistica" delle attività dell' Ente, come:Affari Generali- Servizi Demografici e Cimiteriali - Servizi Finanziari, Provveditorato e Patrimonio, Pianificazione e Controllo, Risorse Umane, Tributi e Canoni, Servizi alla persona, Suap e Commercio, Edilizia e Urbanistica, Polizia Locale. jEnte èprogettata per affiancare gli Enti nell' adozione di una organizzazione per obiettivi ed è fortemente orientata a un' architettura SOA (Service Oriented Architecture) tale da garantire una fortecooperazione applicativa(interna ed esterna). Ines Cloud èla soluzione utilizzata da numerose città in Italia e all' estero per la gestione unificata della mobilità e della sosta urbana. Consente di dare attuazione alle politiche di mobilità della città (regole di accesso,transito e sosta, aree geografiche di applicazione, tariffe, sanzioni, canali di vendita digitali, web e mobile) e processi operativi (attuazione e controllo di regole e servizi). Tri-Box è la soluzione per la gestione complessiva dei Tributi Maggiori Imu, Tasi, Tari, Tares. Offre funzionalità puntuali (front-office) e massive (back-office) per la gestione ordinaria e sanzionatoria dei Tributi. @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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EutekneInfo

Agricoltura e Dogane

Lo spedizioniere non è responsabile dell' aliquota IVA sui beni importati

L' errore è imputabile esclusivamente all' importatore che è a conoscenza dei presupposti per applicare l' aliquota ridotta

L' indicazione di un' aliquota IVA ridotta nella dichiarazione doganale, sulla base di presupposti errati, è una violazione imputabile al solo importatore e non anche al rappresentate indiretto (lo spedizioniere doganale o il CAD). Lo ha sancito la Corte di Cassazione, con ordinanza n. 29195 del 12 novembre 2019, in riferimento all' importazione di pannelli solari per i quali era stata indebitamente applicata in Dogana l' aliquota IVA del 10%. Ai sensi del n. 127- sexies allegato alla Tabella A, parte III, del DPR 633/72 , l' aliquota ridotta non può essere applicata nella fase finale di commercializzazione del bene, essendo la norma in questione relativa ai soli beni "forniti per la costruzione delle opere, degli impianti e degli edifici di cui al numero 127- quinquies )" ossia, essenzialmente, per la realizzazione di opere di urbanizzazione (primaria e secondaria), impianti fotovoltaici ed eolici, edifici assimilati ai fabbricati Tupini . Per effetto di queste limitazioni nell' applicazione dell' aliquota agevolata, la Corte condivide le osservazioni del giudice di appello secondo cui era necessario dimostrareche l' importazione dei pannelli solari fosse intervenuta nell' ultima fase di commercializzazione dei beni, mentre la documentazione fornita non era idonea ad attestare che i pannelli erano stati ceduti a soggetti che avevano provveduto a costruire un impianto fotovoltaico. D' altra parte, la stessa Cassazione ha, di recente, affermato in due occasioni (Cass. nn. 7788/2019 e 25080/2019 ) il principio di diritto per cui il pannello solare non può qualificarsi come " impianto " e, quindi, non può, qualora singolarmente considerato, beneficiare dell' aliquota IVA del 10% di cui al n. 127- quinquies della Tabella A, parte III, allegata al DPR 633/72. È, infatti, necessario il rispetto delle ulteriori condizioni di cui al successivo n. 127- sexies , il quale richiede che il bene sia fornito, come detto, "per la costruzione delle opere, degli impianti e degli edifici di cui al n. 127- quinquies ". Nella situazione in cui l' erronea e minore aliquota IVA sia indicata nella dichiarazione resa in Dogana, secondo la Corte Suprema è da escludersi una responsabilità del rappresentante indiretto, laddove non vi siano elementi tali da poter desumere che quest' ultimo fosse a conoscenza dell' intenzione dell' importatore di utilizzare i beni per finalità diverse da quelle indicate nella dichiarazione. La pronuncia si pone in coerenza con precedenti decisioni relative alla responsabilità dello spedizioniere , quale rappresentante indiretto in Dogana. Di recente, è stato affermato, seppur in relazione ai tributi doganali, che la responsabilità del rappresentante indiretto può essere conseguente alla mancata osservanza di un obbligo di vigilanza sull' esattezza delle informazioni contenute nella dichiarazione doganale. Tuttavia, tale obbligo è da osservare secondo una diligenza da parametrare, ai sensi dell' art. 1176 comma 2 c.c., alla natura

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[§23134315§] sabato 16 novembre 2019

EutekneInfo

Agricoltura e Dogane

dell' attività esercitata dallo spedizioniere. Esclusa la responsabilità per l' IVA sui beni estratti dal deposito Anche sulla scia di questo principio, in una recente pronuncia, la Cassazione ha escluso la responsabilità dell' autore della dichiarazione doganale in relazione al mancato versamento dell' IVA derivante dall' estrazione di beni precedentemente immessi in libera pratica e introdotti in un deposito fiscale (Cass. n. 23674/2019 ). A livello di giurisprudenza di merito, invece, è stata esclusala responsabilità dello spedizioniere doganale, quale rappresentante indiretto in Dogana, per l' IVA all' importazione derivante da una dichiarazione d' intento non corretta (C.T. Reg. Milano n. 1035/7/19 ). In quest' ultima sentenzaè stato precisato, fra l' altro, che il controllo a carico dello spedizioniere : - è da intendersi limitato alla corrispondenza fra la dichiarazione e la situazione oggettiva della merce importata risultante dalla documentazione fornita dall' importatore; - non può estendersi allo svolgimento di ulteriori indagini, come quelle esperite dall' Agenzia delle Dogane per rilevare la sussistenza di una frode.

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[§23134316§] sabato 16 novembre 2019

italiaoggi.it

Agricoltura e Dogane

Ok ai locali di videopoker aperti per 18 ore al giorno

È illegittima l' ordinanza di un sindaco che disciplina un blocco dell' apertura dei locali di videopoker maggiore di sei ore al giorno. Con la circolare n. 323412 del 13 novembre 2019, la Guardia di finanza abbraccia l' interpretazione della sentenza del Tar Lazio, sezione II-bis, con la sentenza n. 1460 del 5/2/2019, con cui viene stabilito il rispetto del limite massimo dell' orario di chiusura giornaliera dei giochi leciti di sei ore. Il caso del Tar riguardava il ricorso presentato da un gestore di giochi leciti, contro l' ordinanza sindacale con il quale il sindaco aveva disciplinato gli orari di funzionamento di apparecchi automatici da gioco con vincita in denaro, limitando l' orario di apertura prima a otto ore e poi a 11 ore, con un blocco di 13 ore residue. Il ricorrente ha impugnato il provvedimento eccependo come esso fosse in contrasto con l' intesa Stato, Regioni, Enti locali sancita dalla conferenza unificata n. 103/u del 7/9/2017 che fissava la durata massima del blocco a sei ore giornaliere. Secondo il Tar, anche in assenza del decreto di recepimento del Mef, l' adozione, attraverso la stipula dell' intesa, di un quadro di regole e criteri omogenei sul territorio nazionale, assume valenza di parametro di riferimento per l' esercizio, da parte delle amministrazioni locali, delle loro specifiche competenze in materia di disciplina dei giochi leciti. Pertanto, l' intesa può essere disapplicata solo se il comune dimostra, in sede di motivazione, l' esistenza di particolari situazioni che rendano necessari adottare, all' interno del proprio territorio, soluzioni diverse. Inoltre l' intesa subordina la distribuzione giornaliera dell' orario del gioco ad una previa intesa con l' Agenzia delle dogane e dei monopoli. @Riproduzione riservata.

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[§23134317§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 29 Italia Oggi Agricoltura e Dogane

Ok ai locali di videopoker aperti per 18 ore al giorno

GIULIA PROVINO E CRISTINA BARTELLI

È illegittima l' ordinanza di un sindaco che disciplina un blocco dell' apertura dei locali di videopoker maggiore di sei ore al giorno. Con la circolare n. 323412 del 13 novembre 2019, la Guardia di finanza abbraccia l' interpretazione della sentenza del Tar Lazio, sezione II-bis, con la sentenza n. 1460 del 5/2/2019, con cui viene stabilito il rispetto del limite massimo dell' orario di chiusura giornaliera dei giochi leciti di sei ore. Il caso del Tar riguardava il ricorso presentato da un gestore di giochi leciti, contro l' ordinanza sindacale con il quale il sindaco aveva disciplinato gli orari di funzionamento di apparecchi automatici da gioco con vincita in denaro, limitando l' orario di apertura prima a otto ore e poi a 11 ore, con un blocco di 13 ore residue. Il ricorrente ha impugnato il provvedimento eccependo come esso fosse in contrasto con l' intesa Stato, Regioni, Enti locali sancita dalla conferenza unificata n. 103/u del 7/9/2017 che fissava la durata massima del blocco a sei ore giornaliere. Secondo il Tar, anche in assenza del decreto di recepimento del Mef, l' adozione, attraverso la stipula dell' intesa, di un quadro di regole e criteri omogenei sul territorio nazionale, assume valenza di parametro di riferimento per l' esercizio, da parte delle amministrazioni locali, delle loro specifiche competenze in materia di disciplina dei giochi leciti. Pertanto, l' intesa può essere disapplicata solo se il comune dimostra, in sede di motivazione, l' esistenza di particolari situazioni che rendano necessari adottare, all' interno del proprio territorio, soluzioni diverse. Inoltre l' intesa subordina la distribuzione giornaliera dell' orario del gioco ad una previa intesa con l' Agenzia delle dogane e dei monopoli. @Riproduzione riservata.

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[§23134318§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 23 Il Sole 24 Ore Agricoltura e Dogane

nuove imposte

Per la sugar tax il nodo del soggetto obbligato

Bendetto SantacroceEttore Sbandi

Se confermata, la prossima legge di bilancio introdurrà una nuova imposta di consumo per bevande analcoliche e succhi di frutta contenenti edulcoranti aggiunti. Per questi prodotti, i soggetti obbligati dovranno identificarsi presso l' autorità doganale e procedere con un complesso calcolo dell' imposta, dichiarandola e versandola mensilmente, pena l' applicazione di rilevanti sanzioni amministrative. Tra le novità previste all' articolo 82 della bozza della legge di bilancio si conta, infatti, l' introduzione della cosiddetta sugar tax sul consumo di bevande definite "edulcorate", intendendo per tali non solo i prodotti finiti, ma anche quelli predisposti per essere consumati previa diluizione (ad esempio, gli sciroppi), che rientrino nelle categorie dei succhi di frutta, di ortaggi e legumi, di cui alla voce 2009 della nomenclatura combinata, e delle bevande a base di acqua di cui alla voce NC 2202. Il concetto di «edulcorante» Il testo specifica che per "edulcorante" deve intendersi qualsiasi sostanza, di origine naturale o sintetica, in grado di conferire un sapore dolce alle bevande, inserendosi tale imposta nel contesto di una manovra che, oltre all' intento di recuperare gettito fiscale, ha l' obiettivo di limitare il dilagante consumo di bevande zuccherine. Per quanto riguarda i caratteri dell' obbligazione, c' è una perfetta coincidenza tra il momento in cui l' obbligazione sorge e quello in cui diviene esigibile, circostanza che si verifica in fasi diverse dell' operazione a seconda che il trasferimento avvenga in ambito domestico, in ambito Ue, o coinvolga anche Paesi extra Ue; (a) nel primo caso il presupposto di esigibilità dell' imposta si verificherà all' atto della cessione, anche gratuita, da parte del fabbricante o del soggetto che provvede al condizionamento, se diverso, nei confronti del privato o della società commerciale che ne effettui la rivendita, e sarà il cedente a essere onerato del pagamento; (b) nel secondo caso tale momento si verificherà con il "ricevimento" da parte del soggetto acquirente di prodotti provenienti dall' Ue; (c) nel terzo caso l' obbligazione avrà luogo all' atto d' importazione definitiva delle medesime bevande nel territorio nazionale, con imposta a carico dell' importatore. L' imposta, ovviamente, non si applica invece per le cessioni che non avvengono a livello nazionale, come le esportazioni. I temi interpretativi Si pone anzitutto la questione dell' individuazione del soggetto obbligato, che può essere il fabbricante o il soggetto che procede al condizionamento, il quale però potrebbe non disporre facilmente delle informazioni necessarie al pagamento dell' imposta, specie in una filiera produttiva molto lunga e non sempre nota nella sua interezza. Resta poi dubbio l' oggetto della specifica imposizione. Posto che sono fissate delle soglie di esenzione da analizzare con attenzione, si attende un decreto ministeriale per capire tutti i parametri applicativi.

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[§23134318§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Agricoltura e Dogane

Il contenuto complessivo di edulcorante contenuto nelle bevande, infatti, dovrà essere determinato non già in base al mero rilevamento quantitativo della sostanza, ma facendo riferimento al potere edulcorante di ciascuna, il quale verrà stabilito con decreto dei ministeri delle Finanze e della Salute «in relazione al rapporto tra la concentrazione di una soluzione di saccarosio e quella della soluzione dell' edulcorante, aventi la stessa intensità di sapore». Si evince quindi come il "sapore dolce" della bevanda debba essere appurato proprio mediante il confronto tra il potere dolcificante dell' edulcorante utilizzato e quello del saccarosio (dolcificante standard) purché la concentrazione dei due elementi abbia «la stessa intensità di sapore», concetto che rischia di suscitare qualche perplessità applicativa. A quanto precede, poi, si aggiunge la questione applicativa e dichiarativa. L' importo dell' imposta è infatti fissato nella misura di 10 euro per ettolitro sui prodotti finiti, e 0,25 euro per chilogrammo per i prodotti da consumarsi previa diluizione, e i soggetti obbligati al pagamento devono essere registrati presso l' agenzia delle Dogane, con attribuzione di un apposito codice identificativo. Il pagamento avverrà su base dichiarativa in dogana o mensile per le operazioni interne, con versamento diretto nel mese, con l' applicazione di sanzioni amministrative in caso di ritardato o mancato adempimento, rispettivamente pari al 30% dell' imposta dovuta nel primo caso, ovvero pari al doppio fino al decuplo della stessa nel secondo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134319§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Contabilità e Bilancio

La contabilità si evolve, così come la tecnologia, sovente con riflessi anche dal punto di vista ...

Franco Roscini Vitali

La contabilità si evolve, così come la tecnologia, sovente con riflessi anche dal punto di vista fiscale. E' questa la considerazione che si può fare leggendo la risposta a interpello 408/2019, commentata sul Sole del 22 ottobre. Tralasciamo il problema dell' iper ammortamento, per soffermarci sul coefficiente relativo all' ammortamento della componente dei magazzini autoportanti interconnessi ai sistemi gestionali, costituita dalle scaffalature che, a parere dell' Agenzia, sarebbe quello previsto per gli immobili. I magazzini autoportanti sono strutture complesse, costituite in parte dalla componente immobiliare e in parte da quella più "tecnica". La prima preoccupazione del redattore del bilancio è il rispetto delle norme del codice civile, integrate sul piano tecnico dai principi contabili. Con riferimento al problema in oggetto, il principio contabile Oic 16 prevede l' apposito paragrafo 69 relativo ai "Componenti aventi vite utili diverse dal cespite principale", precisando che, se l' immobilizzazione materiale comprende componenti, pertinenze o accessori, aventi vite utili di durata diversa dal cespite principale, l' ammortamento di tali componenti si calcola separatamente dal cespite principale, salvo il caso in cui ciò non sia praticabile o significativo. Se, per esempio, un ascensore o un nastro trasportatore presentano una vita utile di durata inferiore di quella del relativo stabile o macchinario, il calcolo distinto dell' ammortamento è più corretto e facilita la contabilizzazione nel momento in cui il componente verrà sostituito. Medesima previsione è contenuta nel principio contabile internazionale Ias 16 che fa l' esempio della fusoliera e dei motori di un aeromobile. L' Oic 16, poi, con riferimento all' informativa contenuta nella nota integrativa, prevede che nella descrizione dei criteri applicati alla valutazione delle immobilizzazioni materiali, devono essere indicati metodo e coefficienti d' ammortamento utilizzati nel determinare la quota dell' esercizio per le varie categorie di cespiti o le diverse componenti del bene principale oggetto di ammortamento separato. Tutto questo, passando al lato tributario, dovrebbe essere accettato anche dal fisco, se per le varie componenti esistono, nel decreto del 1988, specifici coefficienti di ammortamento. Dal punto di vista fiscale, gli esempi contenuti nell' Oic 16 e nello Ias 16 non aiutano, perché le

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[§23134319§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Contabilità e Bilancio

tabelle di ammortamento non contengono specifiche aliquote per le singole componenti. Nel caso dei magazzini automatizzati/robotizzati, scaffalature e quant' altro dovrebbero trovare, nel decreto citato, specifiche aliquote, risolvendo così anche l' aspetto fiscale. Tuttavia, innanzi tutto si tratta di risolvere problemi di carattere tecnico, non sempre facili: l' Agenzia, nella risposta, precisa che le scaffalature in questione hanno natura "ibrida". Inoltre, sempre a parere dell' Agenzia, nei magazzini automatizzati autoportanti le scaffalature non hanno - come nei magazzini automatizzati "tradizionali" - soltanto una funzione "impiantistica" di asservimento agli impianti automatici di movimentazione, ma assumono anche la rilevante funzione "immobiliare" di sostegno della copertura e delle pareti del magazzino. In sostanza, le scaffalature autoportanti svolgono un ruolo di "struttura portante" in quanto ad esse sono direttamente connessi gli elementi di copertura e di tamponatura dell' edificio; questo implica che, in mancanza di tali scaffalature, verrebbe a mancare anche il fabbricato, di cui esse costituiscono parte integrante e indispensabile. Pertanto, se fosse così, si dovrebbe ricercare l' aliquota più pertinente per l' intera struttura produttiva (fabbricato e impianti) che, probabilmente, non è quella del fabbricato, ma dell' impianto, come evidenziato nella risoluzione 9/1285/85 che aveva esteso a tutto il magazzino robotizzato l' ammortamento del 17,50 per cento, applicabile ai grandi impianti automatici: infatti, il magazzino costituisce un sistema unitario, non possedendo propria autonomia tecnico funzionale. In definitiva, per i casi più complessi necessita un approfondimento tecnico, che deve partire da presupposti civilistico-contabili, per poi riverberare gli effetti sul lato fiscale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134320§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 26 Il Sole 24 Ore Contabilità e Bilancio

FISCO E BILANCI

Sul coefficiente scaffalature il parametro degli impianti

I principi contabili guidano alla soluzione dei dubbi sugli ammortamenti

Franco Roscini Vitali

La contabilità si evolve, così come la tecnologia, sovente con riflessi anche dal punto di vista fiscale. È questa la considerazione che si può fare leggendo la risposta a interpello 408/2019, commentata sul Sole 24 Ore dell' 11 e del 22 ottobre. Tralasciamo il problema dell' iperammortamento per soffermarci sul coefficiente relativo all' ammortamento della componente dei magazzini autoportanti interconnessi ai sistemi gestionali, costituita dalle scaffalature che, a parere dell' Agenzia, sarebbe quello previsto per gli immobili. I magazzini autoportanti sono strutture complesse, costituite in parte dalla componente immobiliare e in parte da quella più "tecnica". La prima preoccupazione del redattore del bilancio è il rispetto delle norme del codice civile, integrate sul piano tecnico dai principi contabili. Con riferimento al problema in oggetto, il principio contabile Oic 16 prevede l' apposito paragrafo 69 relativo ai "Componenti aventi vite utili diverse dal cespite principale", precisando che, se l' immobilizzazione materiale comprende componenti, pertinenze o accessori, aventi vite utili di durata diversa dal cespite principale, l' ammortamento di tali componenti si calcola separatamente dal cespite principale, salvo il caso in cui ciò non sia praticabile o significativo. Se, per esempio, un ascensore o un nastro trasportatore presentano una vita utile di durata inferiore di quella del relativo stabile o macchinario, il calcolo distinto dell' ammortamento è più corretto e facilita la contabilizzazione nel momento in cui il componente verrà sostituito. Medesima previsione è contenuta nel principio contabile internazionale Ias 16 che fa l' esempio della fusoliera e dei motori di un aeromobile. L' Oic 16, poi, con riferimento all' informativa contenuta nella nota integrativa, prevede che nella descrizione dei criteri applicati alla valutazione delle immobilizzazioni materiali, devono essere indicati metodo e coefficienti d' ammortamento utilizzati nel determinare la quota dell' esercizio per le varie categorie di cespiti o le diverse componenti del bene principale oggetto di ammortamento separato. Tutto questo, passando al lato tributario, dovrebbe essere accettato anche dal fisco, se per le varie componenti esistono, nel decreto del 1988, specifici coefficienti di ammortamento. Dal punto di vista fiscale, gli esempi contenuti nell' Oic 16 e nello Ias 16 non aiutano, perché le tabelle di ammortamento non contengono specifiche aliquote per le singole componenti.

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[§23134320§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Contabilità e Bilancio

Nel caso dei magazzini automatizzati/robotizzati, scaffalature e quant' altro dovrebbero trovare, nel decreto citato, specifiche aliquote, risolvendo così anche l' aspetto fiscale. Tuttavia, innanzi tutto si tratta di risolvere problemi di carattere tecnico, non sempre facili: l' Agenzia, nella risposta, precisa che le scaffalature in questione hanno natura "ibrida". Inoltre, sempre a parere dell' Agenzia, nei magazzini automatizzati autoportanti le scaffalature non hanno - come nei magazzini automatizzati "tradizionali" - soltanto una funzione "impiantistica" di asservimento agli impianti automatici di movimentazione, ma assumono anche la rilevante funzione "immobiliare" di sostegno della copertura e delle pareti del magazzino. In sostanza, le scaffalature autoportanti svolgono un ruolo di "struttura portante" in quanto ad esse sono direttamente connessi gli elementi di copertura e di tamponatura dell' edificio; questo implica che, in mancanza di tali scaffalature, verrebbe a mancare anche il fabbricato, di cui esse costituiscono parte integrante e indispensabile. Pertanto, se fosse così, si dovrebbe ricercare l' aliquota più pertinente per l' intera struttura produttiva (fabbricato e impianti) che, probabilmente, non è quella del fabbricato, ma dell' impianto, come evidenziato nella risoluzione 9/1285/85 che aveva esteso a tutto il magazzino robotizzato l' ammortamento del 17,50%, applicabile ai grandi impianti automatici: infatti, il magazzino costituisce un sistema unitario, non possedendo propria autonomia tecnico funzionale. In definitiva, per i casi più complessi necessita un approfondimento tecnico, che deve partire da presupposti civilistico-contabili, per poi riverberare gli effetti sul lato fiscale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134321§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 20 Il Messaggero Contabilità e Bilancio

Visco a Berlino: un paracadute per difendere i bond nazionali

Il Governatore propone un fondo Ue per dare sostegno ai Paesi più indebitati

L' INTERVENTO ROMA Un Fondo europeo di ammortamento del debito per sostenere gli sforzi dei Paesi nel ridurre le proprie esposizioni; una capacità di bilancio europea per far fronte ai periodi di crisi; un «safe asset» per consentire alle banche di dotarsi di attivi privi di rischio, qualora, come propone la Germania, l' Unione bancaria si dovesse completare togliendo ai bond nazionali la preziosa etichetta risk-free. A proporre questo pacchetto di riforme è il governatore Ignazio Visco, in un intervento a un seminario Bankitalia-Omfif (forum indipendente su banche centrali, politica economica e investimenti) che prende nota della difficile congiuntura, dello slancio riformatore innescato dalla crisi che ora sembra passato e chiede di «rompere lo stallo» nella costruzione europea. La riforma in atto del Meccanismo europeo di stabilità dovrà chiarire i termini delle ristrutturazioni del debito sovrano, e la Germania ha appena avanzato una sua proposta per sbloccare il dossier dell' assicurazione comune sui depositi: fare dei singoli Paesi la prima linea di difesa, e imporre alle banche capitale di vigilanza a fronte dell' esposizione al debito sovrano oggi risk-free. Al centro c' è sempre l' intreccio fra rischio sovrano e rischio bancario. IL NODO Ed è qui che arriva un caveat del governatore: la proposta avanzata dal ministro delle Finanze tedesco Olaf Scholz «è uno sviluppo positivo, mostra la volontà di tenere il dialogo aperto», ma «trascura la necessità di un safe asset europeo», di un titolo a rischio zero - sulla scorta dei bond federali Usa - con cui le banche potrebbero rimpiazzare il debito nazionale di cui hanno la pancia piena. Una sorta di Eurobond, rispetto al quale «il Fondo europeo di ammortamento del debito sarebbe strumentale». Richiamandosi alle «conseguenze tragiche» dell' accordo Merkel- Sarkozy di Deauville nel 2010 che apri alla ristrutturazione del debito greco, Visco avverte che l' argomento è da «maneggiare con cura», perché il solo annunciarlo rischia di «scatenare una spirale perversa di aspettative di default». Infine c' è il rischiamo a una capacità di bilancio europea: se Paesi come l' Italia devono continuare a far scendere il debito in tempi di rallentamento, qualcuno deve dare lo stimolo di bilancio di pari passo con quello monetario della Bce. Che, se lasciata sola, non potrà che «continuare sulla strada delle misure non convenzionali», tanto osteggiate da Berlino. Ecco perché secondo Visco l' invito di Draghi a una capacità di bilancio abbastanza grande da stabilizzare l' Unione monetario «è nient' affatto un' affermazione sovversiva, dice Visco. L. Ram.

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[§23134321§] sabato 16 novembre 2019

Il Messaggero Contabilità e Bilancio

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[§23134322§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 19 Il Sole 24 Ore Contabilità e Bilancio

UNIONE BANCARIA

Visco: «Bene la riforma dell' Esm, ma serve un safe asset europeo»

Il governatore di Bankitalia: «Ridurre il rischio incorporato nei titoli sovrani» «Bisogna rompere lo stallo per tenere in piedi l' unione monetaria»

Davide Colombo

roma La costruzione europea è a un punto morto e a sette anni dalla crisi finanziaria globale l' Unione bancaria è ancora incompleta, mancano tutt' ora le basi per l' Unione dei capitali mentre dell' Unione fiscale nulla si sa. Una situazione di incertezza dalla quale bisogna uscire al più presto, ha spiegato ieri Ignazio Visco, in un intervento al seminario Bankitalia-Omfif (forum indipendente su banche centrali, politica economica e investimenti) che si è svolto a Roma. Bisogna «rompere lo stallo» ha affermato il governatore e procedere con convinzione nei diversi cantieri di riforma aperti, a partire da quello che riguarda il Meccanismo europeo di stabilità (ESM) per ridurre l' incertezza su «come e quando» un debito sovrano debba essere ristrutturato. Una riforma - ha sottolineato Visco - da adottare con determinazione ma anche con grande attenzione: «Dovremmo tutti tenere a mente le terribili conseguenze dell' annuncio del coinvolgimento del settore privato nella risoluzione della crisi greca dopo l' incontro di Deauville alla fine del 2010». Secondo Visco una riduzione dei livelli attuali di indebitamento pubblico necessita di tempo e questo processo è naturalmente esposto ai rischi di mercato. Per questo è necessaria «una qualche forma di assicurazione sovranazionale, ad esempio attraverso la creazione di un fondo europeo di rimborso del debito (FER) finanziato da risorse dedicate dei paesi partecipanti». Un meccanismo che, naturalmente, deve «essere progettato in modo da impedire trasferimenti sistematici attraverso i paesi riducendo al contempo il rischio di instabilità finanziaria per l' intera area». Il nodo da spezzare è sempre quello tra debito sovrano e banche: «Dobbiamo ridurre il rischio incorporato nei titoli sovrani, non solo gli importi detenuti dalle banche» ha affermato rispondendo indirettamente alla proposta avanzata dalla Germania di sbloccare il dossier dell' assicurazione comune sui depositi. Quello che ha annunciato il ministro Olaf Scholz, secondo Visco «è uno sviluppo positivo, mostra la volontà di tenere il dialogo aperto». Ma allo stesso tempo «trascura la necessità di un safe asset europeo», un titolo a rischio zero con cui le banche possano rimpiazzare il debito nazionale che hanno nei bilanci. Una specie di Eurobond rispetto al quale «il Fondo europeo di ammortamento del debito sarebbe strumentale» . Sono temi dei quali i 19 governatori dell' Eurosistema hanno sicuramente discusso insieme con i cinque componenti del Comitato esecutivo Bce nell' incontro informale organizzato mercoledì dalla presidente, Christine Lagarde, dopo la prima riunione ufficiale a Francoforte. Ieri a Roma Visco ha ribadito come la teoria economica e l' esperienza concreta di altre unioni monetarie

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[§23134322§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Contabilità e Bilancio

di successo (il dollaro americano, in primis) dimostrino la necessità di una capacità fiscale sovranazionale: «La moneta unica deve interagire con un' unica politica fiscale» ha detto. E l' Unione deve procedere su questo sentiero in fretta perché «l' Europa deve rimanere un' àncora di stabilità in un mondo che appare sempre più instabile e politicamente imprevedibile». In questo senso il "safe asset" bond proposto per l' euro rappresenta un obiettivo chiaro e immediato: «È uno sforzo tecnico - ha concluso Visco - ma è anche il comune denominatore delle tre Unioni (bancaria, del mercato dei capitali e fiscale) che devono affiancare l' Unione monetaria». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134323§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 35 Corriere della Sera Fatturazione Elettronica

«Porto in via Montenapoleone il mio lusso giovane»

Michela Proietti

La ricerca è andata avanti per un po'. «Volevo qualcuno che condividesse fino in fondo il mio progetto imprenditoriale: non cercavo solo dei soci, ma delle persone con cui creare sinergie». Moreno Faccincani, 45 anni, proprietario di MooRER, brand del lusso fondato nel 2006, alla fine ha creduto nella spinta che poteva arrivare da Borletti Group. La società di investimento fondata da Maurizio Borletti e da Paolo De Spirt, è entrata con una quota di minoranza del 25% nel capitale di MooRER, che altro non è che l' anagramma del nome Moreno. «La mia è una storia particolare - racconta Faccincani -: sono partito dal nulla, ma con la voglia di fare da subito un prodotto di fascia altissima». Sono nati così capispalla esclusivi, giubbotti realizzati in vicuña, il tessuto più prezioso del mondo, con prezzi collocati in una fascia di prezzo dai 1000 ai 35 mila euro: lusso puro, «perché ho sempre pensato che il made in Italy ha un costo molto alto per un' azienda e dunque ha senso solo se si crea un prodotto di alta gamma. Dieci anni fa ho capito che il mercato si sarebbe diviso a forbice: il segmento medio basso e quello del superlusso. Ho creduto da subito nel secondo». Dopo anni di ricerca e sviluppo, che hanno portato a 4 flagship e 1000 multimarca nel mondo, per MooRER è iniziata la ricerca di un investitore. «Avevamo bisogno di una spinta per intraprendere nuovi progetti». L' ingresso del Gruppo Borletti ha dato i frutti sperati: tra poco aprirà in via Montenapoleone 21 la boutique monomarca di 240 metri quadrati. Il primo di una serie di passi: per il prossimo anno sono previste tre nuove aperture, ad Osaka (seconda insegna giapponese, dopo ), a Monaco e a Mosca. Ma nel futuro c' è anche una vetrina New York. La cifra di Faccincani - che oggi fattura 35 milioni di euro e impiega 80 persone dirette e 200 indirette - è quella del lusso giovane. «Rispetto ai competitor il mio cliente va dai 30 anni in su: ma non voglio definirlo sportivo, è una parola che non mi identifica. Preferisco essere elegante». Cresciuto nell' azienda di confezioni di famiglia a Castelnuovo del Garda, conosce i vari ingranaggi della moda, dalla produzione alla distribuzione. «Ho sempre respirato l' aria dei tessuti, a 23 anni ho abbandonato gli studi e ho creato una linea da donna, poi sostituita da MooRER, un prodotto nato per segnare la differenza con il resto». Il marchio, oggi diffuso al 70 per cento all' estero, si affiderà per il futuro all' e-commerce. «Con i miei soci ho discusso a lungo sul fatto di potenziare il commercio online e le strategie social e ci siamo trovati d' accordo: gli influencer giusti aiutano molto le vendite, anche quelle di un prodotto

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[§23134323§] sabato 16 novembre 2019

Corriere della Sera Fatturazione Elettronica

lussuoso come il mio».

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[§23134324§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 26 Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

ADEMPIMENTI

Acquisto carburante tracciato con rapporto di conto corrente

Chiarita la disciplina per la cooperativa di autotrasporti che opera per le associate Istituti vendite giudiziarie: corrispettivi telematici obbligatori dal 2020

Alessandro MastromatteoBenedetto Santacroce

Tracciabilità dei pagamenti relativi agli acquisti di carburante per autotrazione soddisfatta in caso di utilizzo di un rapporto di conto corrente tra una cooperativa e le imprese associate; esoneri dall' obbligo di certificare le vendite con scontrino elettronico solo per tipologia di attività secondo quanto stabilito con il Dm 10 maggio 2019: con la consulenza giuridica 19/E e con la risposta a interpello 489/E entrambe pubblicate ieri, 15 novembre 2019, l' agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti circa gli obblighi di fatturazione elettronica e di corrispettivi telematici, interessandosi anche del tema dei pagamenti elettronici. Consulenza n. 19/E Ai fini della deducibilità del costo e della detraibilità dell' Iva, per gli acquisti di carburante per autotrazione occorre essere in possesso di una fattura elettronica e avere effettuato il pagamento con strumento tracciabile. Nel caso concreto, un ente associativo operando nell' interesse delle imprese di autotrasporto associate, nell' aggiudicarsi i servizi di trasporto che saranno svolti da queste ultime, procede anche ad acquistare il carburante per poi cederlo alle associate a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato. Le imprese associate non effettuano il pagamento del carburante contestualmente all' acquisto perché viene utilizzato un rapporto di conto corrente grazie al quale vengono compensati i debiti delle imprese per gli acquisti di carburante, con i crediti dalle stesse maturati nei confronti del consorzio per i servizi di trasporto resi. Ricostruendo il dato normativo e ricordando come attraverso il contratto di conto corrente si realizza tra le parti la compensazione dei reciproci debiti e crediti configurabile come una modalità di estinzione delle obbligazioni che opera in via automatica con la liquidazione del saldo soltanto alla chiusura del conto, l' Agenzia riconosce come l' impresa associata acquirente non è soggetta in questa fase all' obbligo di tracciabilità del pagamento in sede di compensazione a con il rispetto di alcune condizioni. Intanto, l' acquisto del carburante da parte dell' ente associativo deve avvenire con pagamento tracciabile documentato con fattura elettronica. Inoltre i singoli acquisti di carburante effettuati da ciascuna impresa associata devono essere comunque documentati con fattura elettronica. Vi devono poi essere chiare e dettagliate evidenze contabili da cui risultino i rapporti di debito e credito reciproci, nell' ambito del contratto di conto corrente, tra ente associativo e singole imprese. Infine, eventuali pagamenti di importi non compensati devono essere effettuati con mezzi tracciabili.

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[§23134324§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

Risposta n. 489/E Le vendite al dettaglio da parte degli istituti vendite giudiziarie devono essere certificate obbligatoriamente con corrispettivi telematici dal 1° gennaio 2020, salvo anticipazione dal 1° luglio 2019, per i contribuenti con volume d' affari oltre i 400mila euro dichiarato per il periodo di imposta 2018. L' esonero sussiste solo se la tipologia di attività è ricompresa tra quelle del Dm 10 maggio 2019: non vi rientra quindi l' attività di vendita al dettaglio di beni da parte degli istituti vendite giudiziarie. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134325§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 23 Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

CASA

Antitrust: dallo sconto in fattura distorsioni alla concorrenza

Segnalazione che sottolinea gli effetti che il Dl crescita porterà sul mercato Imprese più strutturate favorite dalla maggiore capienza fiscale

Giuseppe Latour

Sconto in fattura ancora nel mirino dell' Antitrust. L' Autorità garante della concorrenza e del mercato torna, con un atto di segnalazione, sui meccanismi di cessione degli sconti fiscali relativi alla casa, regolati dall' articolo 10 del Dl 34/2019 (il decreto crescita), denunciando come la nascita di strumenti che impongono di gestire grandi masse di detrazioni favorisca le imprese più strutturate, a scapito dei più piccoli. E che, quindi, la norma vada corretta in maniera radicale. Non si tratta della prima segnalazione dell' Antitrust con contenuti simili. A metà giugno, infatti, un altro documento aveva auspicato la modifica delle norme in fase di conversione del provvedimento: il Dl, però, a fine giugno è stato comunque convertito, senza ascoltare le richieste avanzate dall' Authority. Da allora, l' articolo 10 si è confrontato con la pratica del mercato: sono diversi i soggetti che hanno cominciato a offrire ai loro clienti l' utilizzo degli strumenti del decreto crescita. E le preoccupazioni dell' Agcm hanno evidentemente trovato conferma, tanto che adesso arriva un atto di segnalazione formale a Parlamento, Governo e agenzia delle Entrate. È un testo che - va sottolineato - muove da un' istanza relativa al fotovoltaico, avanzata da Italia Solare, che adesso, dopo la pronuncia dell' Agcm, chiede un «rapidissimo intervento» di correzione delle norme. Nello specifico, viene critica la parte del Dl 34/2019 che riguarda proprio la cessione dei crediti relativi al fotovoltaico: l' articolo 10, comma 3 ter. Ma arrivano, in questo modo, spunti che dicono molto dei dubbi che l' Antitrust continua ad avere sull' impianto complessivo della norma. Secondo l' Autorità, il decreto crescita e il provvedimento attuativo delle Entrate creano, infatti, «possibili effetti distorsivi della concorrenza». Questo pacchetto di regole altera le dinamiche di mercato, «in quanto la prevista modalità di fruizione da parte dei clienti finali delle agevolazioni fiscali individua di fatto vantaggi competitivi in capo solo ad alcune imprese, in ragione delle loro caratteristiche soggettive». In altre parole, la possibilità di compensare grandi quantità di crediti fiscali crea «un vantaggio competitivo» a favore delle imprese di dimensioni più grandi: queste possono disporre di una liquidità maggiore rispetto ai piccoli e hanno una maggiore capienza fiscale. L' Agcm suggerisce anche una modifica, relativa alla cessione nell' ambito del fotovoltaico, ma applicabile in generale all' articolo 10 e allo sconto in fattura: prevedere espressamente

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[§23134325§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

«l' impossibilità di una compensazione fiscale del credito ceduto senza alcun limite». Bisognerebbe, cioè, imporre un tetto massimo alle compensazioni. E proprio il tema del tetto entra, di fatto, nel dibattito per l' approvazione della manovra. Nei giorni scorsi il ministero dello Sviluppo economico ha ascoltato le associazioni di categoria: molte di loro (la maggioranza) chiedono la cancellazione secca di tutto l' articolo 10. Tra queste c' è Confartigianato, come spiega il presidente Giorgio Merletti: «Il principio per il quale le imprese devono fare credito ai loro clienti è sbagliato. Questa norma va cancellata». Per altre, invece, basterebbero dei correttivi, come la limitazione del meccanismo dello sconto in fattura agli interventi di importo più rilevante. Un modo per evitare che l' articolo 10 ammazzi i piccoli artigiani. Tutte modifiche sulle quali la maggioranza, in queste ore, sta ragionando in Parlamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134326§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 33 Italia Oggi Fatturazione Elettronica

FATTURA ELETTRONICA/ Il 18 novembre è il termine per l' invio con minisanzione

C' è l' esimente per lieve ritardo

Per le operazioni effettuate dai contribuenti mensili

FABRIZIO G. POGGIANI E FRANCESCO ZUECH

Scade il prossimo 18 novembre, il termine ultimo per trasmettere tardivamente le fatture elettroniche godendo delle sanzioni ridotte dell' 80%. Per i contribuenti mensili, la non applicabilità delle sanzioni e la riduzione dell' 80% sono da considerare entrambe valide fino allo scorso 30 settembre. A disporre la detta riduzione è il comma 6, dell' articolo 1 del dlgs 127/2015, come integrato all' art. 10 del dl 119/2018, con lo scopo di «ammorbidire» gli effetti negativi dei possibili ritardi nell' adeguamento dei sistemi informativi. Sul tema della omessa e/o tardiva fatturazione è ritornata nei giorni scorsi l' Agenzia delle entrate con il principio di diritto n. 23, nel quale è stato confermato che « () la mancata emissione della fattura nei termini legislativamente previsti - cui va equiparata la tardività di tale adempimento (circolare 23/E/1999 2.1) - comporta, in primis, l' applicazione delle sanzioni di cui all' articolo 6 del dlgs n. 471 del 1997» e, che detta norma, prevede, per ciascuna violazione (salvo riduzione per ravvedimento ma non per cumulo giuridico), una sanzione che, ferma restando quella comunque «piena» per l' eventuale omesso versamento, a seconda del caso, oscilla: (i) «fra il 90 e il 180% dell' imposta relativa all' imponibile non correttamente documentato» con un minimo di 500 euro; (ii) «da euro 250 a euro 2.000 quando la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo» (ipotesi specificamente introdotta dall' 1/1/2016). Sul fatto che le citate sanzioni, fruendo del ravvedimento operoso entro il 18/11/2019, possano essere versate con la misura ridotta di 1/9 (riduzione prevista dalla lettera a-bis, comma 1, dell' art. 13 del dlgs 471/97) su un minimo edittale ridotto dell' 80% (18%, invece del 90% ed euro 50, invece di 250) non vi sono dubbi, con riferimento a tutte le omesse e/o tardive fatturazioni (trasmissioni) relative alle operazioni effettuate a settembre 2019 dai mensili e nel secondo trimestre dai contribuenti trimestrali. Quello che lascia perplessi, nella formulazione di detto principio, è la parte in cui, come già emergeva da una attenta lettura della circolare 14/E/2019 delle Entrate, sembra trasparire il depennamento dell' esimente (esclusione totale delle sanzioni) per le fatture emesse con lieve ritardo (entro la liquidazione di riferimento) dai mensili per le operazioni effettuate dall' 1/7/2019 al 30/9/2019. Se è chiaro che tale esimente è spirata per le operazioni effettuate dopo il 30 giugno scorso per i trimestrali, non può essere certamente così per le suddette operazioni effettuate dai mensili. La norma, di cui al terzo e quarto periodo, del comma 6, art. 1 dlgs 127/2015, come modificato dal dl 119/2018, infatti, dispone che per il primo semestre del periodo d' imposta 2019 le sanzioni di cui ai periodi precedenti: a) non si applicano se la fattura è emessa con le modalità di cui al comma 3 entro il termine di effettuazione della liquidazione periodica Iva ex art. 1, comma 1, dpr 100/98;

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[§23134326§] sabato 16 novembre 2019

Italia Oggi Fatturazione Elettronica

b) si applicano con riduzione dell' 80% a condizione che la fattura elettronica sia emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione dell' imposta sul valore aggiunto del periodo successivo (terzo periodo, nda), con l' ulteriore specificazione che «per i contribuenti che effettuano la liquidazione periodica dell' Imposta sul valore aggiunto con cadenza mensile le disposizioni di cui al periodo precedente si applicano fino al 30 settembre 2019» (quarto periodo, nda)». Sul punto, si rende necessario evidenziare, innanzitutto, che il «periodo precedente», cui fa riferimento il citato quarto periodo, deve essere considerato da punto a punto e non da punto e virgola (inizio della lettera b) a punto. La detta interpretazione omnicomprensiva (estensione tanto dell' esimente, quanto della riduzione) trova conforto, infatti, non solo nella corretta lettura dell' intero periodo ma anche dagli atti dei lavori parlamentari (dossier Camera «dl 119/2018 - A.C. n. 1408 - 3 dicembre 2018») che, proprio in merito al secondo periodo del comma 1, dell' art. 10 del dl 119/2018, ovvero del retro citato quarto periodo del dlgs 127/2015 precisa che «il secondo periodo del comma 1, introdotto al Senato, dispone che per i contribuenti che effettuano la liquidazione periodica dell' imposta sul valore aggiunto con cadenza mensile le deroghe richiamate nel primo periodo, non applicabilità delle sanzioni e riduzione dell' 80%, si applicano fino al 30 settembre 2019». Infine, è evidente che per le operazioni effettuate dall' 1/10/2019 è indubbiamente cessato, anche per i mensili, il periodo transitorio delineato dall' art. 10 del dl 119/2018 ma, considerato anche il clima di incertezza generato da tali «discutibili» interpretazioni, non si può che auspicare l' accoglimento delle le sollecitazioni avanzate dagli operatori professionali e dalle associazioni di categoria, di prorogare almeno fino a fine anno il periodo di moratoria originariamente previsto dal collegato dello scorso anno. © Riproduzione riservata.

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[§23134327§] sabato 16 novembre 2019

EutekneInfo

Fatturazione Elettronica

È detraibile l' IVA per l' acquisto di carburante mediante compensazione

Con la consulenza giuridica n. 19 del 14 novembre 2019, pubblicata ieri, l' Agenzia delle Entrate ha chiarito che le imprese di autotrasporto associate possono detrarre l' IVA e dedurre il costo per gli acquisti di carburante, presso l' ente associativo di appartenenza (consorzio o cooperativa), anche se l' estinzione del relativo debito avviene tramite compensazione nell' ambito di un rapporto di conto corrente . A fronte degli effetti del contratto di conto corrente, infatti, l' Agenzia delle Entrate ha osservato che l' impresa non opera il pagamento del carburante contestualmente al suo acquisto dall' ente associativo. Di conseguenza, l' impresa non è soggetta in questa fase all' obbligo di tracciabilità del pagamento ai fini della detraibilità dell' IVA ( art. 19- bis1 comma 1 lett. d) del DPR 633/72) e della deducibilità del costo ( art. 164 comma 1- bis del TUIR), ma solo successivamente in relazione al pagamento del saldo per gli importi eventualmente non compensati. Tenuto conto anche dell' obbligo di fatturazione elettronica, dunque, l' Agenzia delle Entrate ha condiviso la soluzione proposta nell' istanza di interpello, a condizione che: - l' acquisto del carburante da parte dell' ente associativo avvenga con pagamento tracciabile documentato con fattura elettronica ; - i singoli acquisti di carburante effettuati da ciascuna impresa di autotrasporto associata siano documentati con fattura elettronica; - i rapporti di debito e credito tra l' ente associativo e le singole imprese derivanti dal contratto di conto corrente risultino da chiare e dettagliate evidenze contabili ; - i pagamenti degli importi eventualmente non compensati siano effettuati con mezzi tracciabili.

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[§23134328§] sabato 16 novembre 2019

italiaoggi.it

Fatturazione Elettronica

FATTURA ELETTRONICA/ Il 18 novembre è il termine per l' invio con minisanzione

Fatture elettroniche, sanzioni ridotte, per poco

Scade il prossimo 18 novembre, il termine ultimo per trasmettere tardivamente le fatture elettroniche godendo delle sanzioni ridotte dell' 80%. Per i contribuenti mensili, la non applicabilità delle sanzioni e la riduzione dell' 80% sono da considerare valide fino allo scorso 30 settembre

Scade il prossimo 18 novembre, il termine ultimo per trasmettere tardivamente le fatture elettroniche godendo delle sanzioni ridotte dell' 80%. Per i contribuenti mensili, la non applicabilità delle sanzioni e la riduzione dell' 80% sono da considerare entrambe valide fino allo scorso 30 settembre. A disporre la detta riduzione è il comma 6, dell' articolo 1 del dlgs 127/2015, come integrato all' art. 10 del dl 119/2018, con lo scopo di «ammorbidire» gli effetti negativi dei possibili ritardi nell' adeguamento dei sistemi informativi. Sul tema della omessa e/o tardiva fatturazione è ritornata nei giorni scorsi l' Agenzia delle entrate con il principio di diritto n. 23, nel quale è stato confermato che « () la mancata emissione della fattura nei termini legislativamente previsti - cui va equiparata la tardività di tale adempimento (circolare 23/E/1999 2.1) - comporta, in primis, l' applicazione delle sanzioni di cui all' articolo 6 del dlgs n. 471 del 1997» e, che detta norma, prevede, per ciascuna violazione (salvo riduzione per ravvedimento ma non per cumulo giuridico), una sanzione che, ferma restando quella comunque «piena» per l' eventuale omesso versamento, a seconda del caso, oscilla: (i) «fra il 90 e il 180% dell' imposta relativa all' imponibile non correttamente documentato» con un minimo di 500 euro; (ii) «da euro 250 a euro 2.000 quando la violazione non ha inciso sulla corretta liquidazione del tributo» (ipotesi specificamente introdotta dall' 1/1/2016). Sul fatto che le citate sanzioni, fruendo del ravvedimento operoso entro il 18/11/2019, possano essere versate con la misura ridotta di 1/9 (riduzione prevista dalla lettera a-bis, comma 1, dell' art. 13 del dlgs 471/97) su un minimo edittale ridotto dell' 80% (18%, invece del 90% ed euro 50, invece di 250) non vi sono dubbi, con riferimento a tutte le omesse e/o tardive fatturazioni (trasmissioni) relative alle operazioni effettuate a settembre 2019 dai mensili e nel secondo trimestre dai contribuenti trimestrali. Quello che lascia perplessi, nella formulazione di detto principio, è la parte in cui, come già emergeva da una attenta lettura della circolare 14/E/2019 delle Entrate, sembra trasparire il depennamento dell' esimente (esclusione totale delle sanzioni) per le fatture emesse con lieve ritardo (entro la liquidazione di riferimento) dai mensili per le operazioni effettuate dall' 1/7/2019 al 30/9/2019. Se è chiaro che tale esimente è spirata per le operazioni effettuate dopo il 30 giugno scorso per i trimestrali, non può essere certamente così per le suddette operazioni effettuate dai mensili. La norma, di cui al terzo e quarto periodo, del comma 6, art. 1 dlgs 127/2015, come modificato dal dl 119/2018, infatti, dispone che per il primo semestre del periodo d' imposta 2019 le sanzioni di cui ai periodi precedenti: a) non si applicano se la fattura è

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[§23134328§] sabato 16 novembre 2019

italiaoggi.it

Fatturazione Elettronica

emessa con le modalità di cui al comma 3 entro il termine di effettuazione della liquidazione periodica Iva ex art. 1, comma 1, dpr 100/98; b) si applicano con riduzione dell' 80% a condizione che la fattura elettronica sia emessa entro il termine di effettuazione della liquidazione dell' imposta sul valore aggiunto del periodo successivo (terzo periodo, nda), con l' ulteriore specificazione che «per i contribuenti che effettuano la liquidazione periodica dell' Imposta sul valore aggiunto con cadenza mensile le disposizioni di cui al periodo precedente si applicano fino al 30 settembre 2019» (quarto periodo, nda)». Sul punto, si rende necessario evidenziare, innanzitutto, che il «periodo precedente», cui fa riferimento il citato quarto periodo, deve essere considerato da punto a punto e non da punto e virgola (inizio della lettera b) a punto. La detta interpretazione omnicomprensiva (estensione tanto dell' esimente, quanto della riduzione) trova conforto, infatti, non solo nella corretta lettura dell' intero periodo ma anche dagli atti dei lavori parlamentari (dossier Camera «dl 119/2018 - A.C. n. 1408 - 3 dicembre 2018») che, proprio in merito al secondo periodo del comma 1, dell' art. 10 del dl 119/2018, ovvero del retro citato quarto periodo del dlgs 127/2015 precisa che «il secondo periodo del comma 1, introdotto al Senato, dispone che per i contribuenti che effettuano la liquidazione periodica dell' imposta sul valore aggiunto con cadenza mensile le deroghe richiamate nel primo periodo, non applicabilità delle sanzioni e riduzione dell' 80%, si applicano fino al 30 settembre 2019». Infine, è evidente che per le operazioni effettuate dall' 1/10/2019 è indubbiamente cessato, anche per i mensili, il periodo transitorio delineato dall' art. 10 del dl 119/2018 ma, considerato anche il clima di incertezza generato da tali «discutibili» interpretazioni, non si può che auspicare l' accoglimento delle le sollecitazioni avanzate dagli operatori professionali e dalle associazioni di categoria, di prorogare almeno fino a fine anno il periodo di moratoria originariamente previsto dal collegato dello scorso anno. © Riproduzione riservata.

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[§23134329§] venerdì 15 novembre 2019

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Fatturazione Elettronica

Forfettario, le modifiche incentivano il nero

Lotta al sommerso vanificata dall' esclusione dal regime forfetario di pensionati e lavoratori dipendenti con redditi di lavoro e/o assimilati superiori a 30 mila euro. La riduzione di un anno dei tempi di accertamento, inoltre, non sarà sufficiente a spingere i forfetari verso la fattura elettronica

Lotta al sommerso vanificata dall' esclusione dal regime forfettario di pensionati e lavoratori dipendenti con redditi di lavoro e/o assimilati superiori a 30 mila euro. La riduzione di un anno dei tempi di accertamento, inoltre, non sarà sufficiente a spingere i forfetari verso la fattura elettronica ma la spinta auspicata deriverà dall' introdotto invio telematico dei corrispettivi, obbligatorio a breve anche per questi micro contribuenti. Queste le eccezioni mosse dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec) alle modifiche (art. 88 del disegno di legge di bilancio 2020 - atto) introdotte nel regime forfetario, di cui ai commi da 54 a 89, dell' art. 1 della legge 190/2014, nel corso della recente audizione (11/11/2019) sul bilancio di previsione 2020 (atto senato n. 1586), in presenza congiunta delle due commissioni bilancio. Il documento, che riepiloga la audizione, evidenzia che l' art. 88 del ddl bilancio 2020 reintroduce, come condizione per l' accesso al regime forfetario con imposta sostitutiva al 15%, il limite delle spese per lavoro dipendente o accessorio per collaboratori, elevandolo a 20 mila euro (superiore ai 5 mila euro previsti sino al 2017), e ripristina l' esclusione dei contribuenti che hanno conseguito redditi di lavoro dipendente o assimilati eccedenti l' importo di 30 mila euro, con l' unica eccezione della presenza di una cessazione di lavoro, dovendo far riferimento all' entità rilevabile nel periodo d' imposta precedente. Resta inalterata, inoltre, la causa di esclusione dal regime forfetario costituita dalla partecipazione in società di persone, associazioni e imprese familiare, di cui alla lett. d), comma 57, dell' art. 57 della legge 190/2014. Si aggiunga che i contribuenti, fatto salvo per il periodo transitorio di moratoria (tra l' 1/1/2020 e il 30/06/2020), nel corso del quale sono previste specifiche semplificazioni, dovranno trasmettere telematicamente i corrispettivi a partire dal prossimo 1° gennaio, nonostante gli stessi non addebitino l' Iva in rivalsa e siano esonerati (salva la sopra indicata premialità) alla fatturazione elettronica. Si osserva che, il rispristino della soglia dei 30 mila euro di reddito di lavoro dipendente o assimilato, non potrà che escludere numerosi piccoli contribuenti dall' applicazione del regime in commento, con inevitabile ricaduta nel sommerso di attività di tipo marginale che pensionati e lavoratori dipendenti svolgono abitualmente come attività secondaria e che, grazie all' introduzione di questo regime e alla possibile convivenza di più attività, sono state regolarizzate con l' apertura di una partita Iva. La seconda stortura concerne la premialità di coloro che, pur non obbligati, decideranno di emettere le

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[§23134329§] venerdì 15 novembre 2019

italiaoggi.it

Fatturazione Elettronica

fatture in forma digitale; premialità consistente nella sola riduzione di un anno degli ampi termini di accertamento previsti attualmente dalle disposizioni vigenti che appare insufficiente a incentivare un numero consistente di soggetti in regime forfetario ad abbandonare la forma cartacea. Posto che, per i commercialisti, l' esclusione degli accertamenti basati sulle presunzioni semplici, di cui alla lett. d), comma 1, art. 39 del dpr 600/1973 potrebbe essere un ben più interessante incentivo per il passaggio alla fatturazione elettronica, è opportuno ricordare che anche questa forma premiale potrebbe essere inevitabilmente neutralizzata dall' obbligo introdotto, a partire dal prossimo 1° gennaio, della memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi per i soggetti che hanno realizzato un volume d' affari inferiore a 400 mila euro compresi, quindi, in assenza di prossimi interventi, i contribuenti in regime forfetario, di cui ai commi da 54 a 89, dell' art. 1 della legge 190/2014. Infine, dal nuovo impianto legislativo, non viene assolutamente risolto il problema dell' esclusione dall' applicazione del regime forfetario per i contribuenti che partecipano in società personali, associazioni e/o imprese familiari. Questa condizione ha comportato, anche nei precedenti periodi d' imposta, una completa disaggregazione di soggetti giuridici collettivi per l' esercizio delle attività d' impresa o professionali, in un contesto socio-economico che avrebbe dovuto, al contrario, incentivare ogni forma di aggregazione, nell' interesse del mercato e del settore del piccolo lavoro autonomo. Fabrizio G. Poggiani © Riproduzione riservata.

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[§23134330§] sabato 16 novembre 2019

EutekneInfo

Fatturazione Elettronica

Fuori campo IVA le somme trasferite da rider a driver nei servizi di car pooling

Le movimentazioni tra i due soggetti sono mere cessioni di denaro fiscalmente irrilevanti

Le operazioni tra rider e driver relative ai rimborsi spese condivisi nell' ambito dei sistemi di c.d. car pooling, sono fuori campo IVA , qualificandosi quali cessioni di denaro ex art. 2 , comma 3 lett. a) del DPR 633/72. Le somme addebitate ai rider e riversate ai driver, attraverso la piattaforma di gestione integrata dei servizi di trasporto resi in car pooling, non sono assoggettabili ad IVA, non sussistendo i presupposti di applicazione del tributo stante la natura non economica dell' operazione. Questo è quanto afferma l' Agenzia delle Entrate nella risposta n. 461/2019 , il cui caso posto in esame concerne il trattamento fiscale del servizio di trasporto di car pooling. Nella risposta in commento, l' Agenzia configura come fiscalmente irrilevante l' operazione sopra descritta. Così, la movimentazione finanziaria tra rider e driver, avente la sola finalità di contributo al rimborso delle spese di viaggio sostenute dal momento che i driver non svolgono un' attività economica rilevante, è una transazione fuori campo IVA. Nel caso in esame, la società istante promuove alle società committenti (clienti) un servizio di car pooling - inteso come sistema di trasporto non professionale basato sull' uso condiviso di veicoli privati da parte di due o più persone messe in contatto tramite servizi appositi - attraverso la fornitura di una piattaforma sotfware a disposizione dei dipendenti delle società clienti al fine di ridurre i costi di trasporto relativi al tragitto casa-lavoro. La questione verte sul trattamento ai fini IVA delle somme addebitate ai rider e poi erogate ai driver, attraverso la funzionalità della piattaforma stessa, a titolo di concorso delle spese di viaggio secondo le modalità previste contrattualmente. Nel documento in esame si afferma che il trasferimento di anzidette somme rappresenta una mera movimentazione di denaro destinata al parziale rimborso spese sostenute, irrilevante ai fini IVA alla luce della finalità non economica dell' operazione e dell' assenza del presupposto impositivo. Dette transazioni, a parere dell' Agenzia, inquadrabili tra le cessioni di denaro, integrano un' operazione fuori campo IVA ai sensi dell' art. 2 comma 3 lett. a) del DPR 633/72. L' irrilevanza dell' operazione, secondo le Entrate, non viene meno anche laddove tali somme vengano trasferite dal rider al driver per mezzo di una società terza (intermediaria, di gestione della piattaforma) in forza di un mandato di rappresentanza. D' altro canto, la società mandataria è "trasparente" rispetto al rapporto tra mandante e terzo e gli effetti giuridici instaurati dal mandatario ricadono in modo immediato e automatico direttamente sui mandanti (ris. Agenzia delle Entrate n. 135/2003 ). Ciò si afferma con esclusivo riferimento alle somme trasferite come rimborso spese, al netto delle fee dovute dagli utenti (rider e driver) e trattenute dalla società intermediaria per l' utilizzo dei servizi offerti dalla piattaforma. Relativamente alle suddette fee l' Agenzia desume trattasi di corrispettivi dovuti per il servizio di organizzazione, contabilizzazione,

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[§23134330§] sabato 16 novembre 2019

EutekneInfo

Fatturazione Elettronica

addebito e accredito delle spese di viaggio condivise, reso tramite la piattaforma. Le fee sono corrispettivi soggetti a IVA Come sostenuto dall' Agenzia, invero, la soluzione integrata che la società intermediaria fornisce agli utenti rappresenta una prestazione di servizi rilevante ai fini IVA ex art. 3 del DPR 633/72, il cui corrispettivo - rappresentato dalle fee trattenute - è assoggettato ad IVA con aliquota ordinaria, nonché ai relativi obblighi sostanziali e formali. Guardando al momento di effettuazione dell' operazione, da cui il momento di esigibilità del tributo, esso è da individuare nell' atto di pagamento del corrispettivo ex art. 6 , comma 3 del DPR 633/72 che, nel caso di specie, avviene in occasione dell' erogazione della fee trattenuta da parte della società intermediaria (per mezzo della piattaforma stessa) al termine del viaggio compiuto dagli utenti. Quanto alla certificazione della prestazione, essa avviene mediante emissione di fattura elettronica da effettuarsi entro dodici giorni dall' effettuazione dell' operazione ex art. 21 , comma 4 del DPR 633/72. Il documento in commento, infine, richiamando la disposizione di cui all' art. 21 , comma 4 lett. a) del DPR 633/72, non esclude la fattura riepilogativa/"cumulativa" a documentazione delle fee trattenute a ciascun rider e driver in un determinato mese, salva la necessità che la fattura emessa indichi nel dettaglio ( cfr . ris. Agenzia delle Entrate n. 83/2016 sulla puntuale indicazione degli spostamenti dei dipendenti nel diverso caso dei servizi di car sharing) le operazioni effettuate e divenute esigibili nel mese di riferimento mediante idonea documentazione (come confermato dalla risposta n. 389/2019 con richiamo alla circolare n. 18/2014 ).

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[§23134331§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 23 Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

i correttivi

Diverse le correzioni possibili. L' Antitrust ipotizza di introdurre un tetto massimo alle compensazioni. Mentre altri soggetti chiedono di limitare lo sconto in fattura alle operazioni sopra un importo minimo. La maggior parte delle associazioni di imprese, però, chiede la cancellazione secca dell' articolo 10 del decreto crescita.

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[§23134332§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 23 Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

il meccanismo

Il decreto crescita ha attivato lo sconto in fattura: il soggetto che ha diritto alle detrazioni può optare, in alternativa all' utilizzo diretto dei bonus, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto. Anziché aspettare le detrazioni, spalmate su più anni, il cliente ottiene così un beneficio immediato, pagando di meno.

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[§23134333§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 49 Corriere della Sera Fatturazione Elettronica

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IL MONDO DELL' USATO NUOVA RUBRICA Sei un privato? Vendi o acquisti oggetti usati? Possiamo pubblicare il tuo annuncio a partire da Euro 12 + Iva. Contattaci senza impegno! Tel. 02.6282.7422 - 02.6282.7555 [email protected] IMPIEGATI 1.1 IMPIEGATA customer service estero 50enne, pluriennale esperienza, inglese e francese ottimi, disponibilità immediata, Milano/Milano nord. 338.92.60.900 IMPIEGATA pluriesperienza segreteria ufficio legale, direzione generale, commerciale, Milano. Disponibilità immediata. 347.12.84.595 RAGIONIERE contabile/amministrativo, pluriennale esperienza co.ge, fatturazione attiva/passiva, iva, bilanci ante imposte, banche, ottimo inglese. 347.59.49.634 40ENNE, diplomata in lingue, pluriennale esperienza segreteria e reception, conoscenza Pc, ottime referenze, bella presenza, offresi a tempo pieno, Milano. 329.66.86.852 IMPIEGATI 2.1 PRIMARIO studio commercialista, Milano centro (M1 M2 M3) ricerca un ragioniere con o senza esperienza ed un laureato Economia e commercio. Costituirà titolo preferenziale diploma in ragioneria. Tel.: 02.67.38.04.45 - [email protected] STUDIO commercialista in Milano zona De Angeli ricerca addetta alla reception con funzioni amministrative anche neodiplomata. Inviare curriculum a: [email protected] oppure via fax al numero 02.48.00.58.89 OPERAI 2.4 CERCASI personale automunito per la nostra sede di Peschiera Borromeo e Nerviano per consegne di giornali nelle ore notturne preferibilmente residenti nella zona di Nerviano, Lainate, Garbagnate Milanese, Peschiera Borromeo, San Giuliano Milanese, Milano sud e limitrofi. Tel. 039.88.16.25 ACQUISTO 5.4 IMMOBILIARE BALLARANI ri cerca per investitori appartamenti e nude proprietà. Milano 333.33.92.734 - 02.77.29.75.70 COMPRAVENDITA 7.1 AFFARONE Rapallo vendesi splendido bilocale vista mare con posto auto. 154.000,00 Euro. 335.83.83.978 CAMOGLI, famosa villa bellissima, fantastica vista, anche bifamiliare, vende privato, affare, 335.26.61.14 VENDESI splendido rustico ristrutturato per B&B o Agriturismo abbinabile a circa 16 ettari terreno agricolo, prossimità uscita A1 casello Fidenza Village. Info 320.70.79.676 / 348.87.10.156 AFFARONE collina panoramica Monferrato vendesi prestigiosa fattoria con grande casa padronale,foresteria, parco. Terreno mq 30.000: splendidi vigneti, frutteto, prati, boschetto. Massimo comfort. 590.000,00 Euro. 0383.92.219 BUSTO ARSIZIO (Va) via Bonsignora, 43: vendonsi 4 lotti terreno 900 mq cad. con progetto

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[§23134333§] sabato 16 novembre 2019

Corriere della Sera Fatturazione Elettronica

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[§23134334§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 30 Corriere della Sera Fatturazione Elettronica

Investire nella difesa una priorità per l' italia

MAURIZIO CAPRARA

Mentre un dibattito politico reso spettacolo trita in schematismi rozzi questioni complicate, e spesso vezzeggia paure esagerate, a preoccuparci dovrebbe essere una distrazione collettiva. L' indifferenza verso un aspetto fondamentale della sicurezza del nostro Paese: quello militare. Passa quasi sotto silenzio, nelle ultime settimane, una sorta di appello che il ministro della Difesa sta rivolgendo a istituzioni e classe dirigente. Non ha i toni dell' allarme, ma se restasse inascoltato potrebbe finire per averli. Di fronte alle commissioni competenti di Camera e Senato il 30 ottobre scorso, e poi altrove, Lorenzo Guerini ha sostenuto che l' Italia non può rinunciare a investire nelle innovazioni per la Difesa e nell' industria del settore. Se smettessimo o investissimo troppo poco, ha lasciato capire, il nostro rilievo internazionale diminuirebbe. A occuparsi dell' argomento, l' 11 novembre, è stato il Consiglio supremo di Difesa, organismo presieduto dal presidente della Repubblica e formato dai ministri di maggior peso con il capo di Stato maggiore della Difesa. «Noi, governo e Parlamento, dobbiamo acquisire piena consapevolezza del passaggio decisivo che stiamo attraversando, dobbiamo essere pronti a farci carico della nostra parte di responsabilità in un mondo che si fa sempre più complicato», ha detto il ministro del Partito democratico in Parlamento. Guerini ha sottolineato: «Il che significa che il Paese deve poter disporre anche di uno strumento militare commisurato al rango e alle responsabilità che vuole assumersi». La questione ci riguarda tutti. Finita da quasi tre decenni la rendita di posizione che avevamo quando eravamo uno Stato di frontiera in un mondo diviso in due blocchi, uno filoamericano e uno filosovietico, quale Paese vogliamo essere? Zavorra al traino di processi internazionali o promotore di alcuni di questi volti a garantire stabilità e pace, diventate meno scontate di prima? Guerini ha reso conto al Parlamento di vicende troppo ignorate. L' industria italiana della Difesa dà lavoro a circa 160 mila persone. Fattura 14 miliardi di euro, quasi il 70% di questi è dovuto a prodotti e sistemi esportati e ha un «effetto moltiplicativo per l' economia». Il comparto delle tecnologie avanzate «è uno di quei settori che i nostro Paese presidia più efficacemente», tant' è che il miliardo e 400 milioni di euro investiti ogni anno in ricerca e sviluppo corrispondono all' 11% del totale di quanto investono aziende italiane. Ma. Ma ci sono vari ma, a questo quadro a prima vista quasi confortante. Le Forze armate, ha ricordato il ministro, «soffrono di un innegabile invecchiamento del personale». E ciò, andrebbe aggiunto, è del tutto sottovalutato mentre il dibattito politico si sofferma su immaginarie invasioni di immigrati e

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[§23134334§] sabato 16 novembre 2019

Corriere della Sera Fatturazione Elettronica

ignora il crollo preoccupante delle nascite (novemila in meno rispetto all' anno scorso) che porta, sommato all' emigrazione italiana verso l' estero, la popolazione residente nel nostro Paese a contrarsi e ad essere più anziana. I vertici militari, ha ammesso il ministro, sono preoccupati per la riduzione dei fondi disponibili «in particolare nel settore esercizio», ossia per il funzionamento delle Forze armate. È singolare che affermazioni come questa passino sotto silenzio: «Il costante assottigliamento della voce funzionamento del bilancio delle Forze armate - oggi prevalentemente assorbita dai costi fissi - determina ricadute dirette sull' efficienza complessiva dello strumento militare (...)». Si rimedia con fondi ad hoc . Nel 2015 l' allora ministra Roberta Pinotti fece notare che l' età media del personale era 37 anni e definì «grave» l' invecchiamento. Previde per il futuro «una quota sempre più alta» di militari «troppo anziana per essere validamente impiegabile in operazioni». L' attuale capo di Stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, allora al comando dell' Aeronautica, riferì il 6 settembre 2018 in Parlamento: «Mi sento in dovere di segnalarvi che assolutamente è limitata la quantità dei sistemi antiaerei e antibalistici (... ) Se faccio riferimento ai sistemi antiaerei, ma soprattutto anti missili balistici oggi in dotazione all' Esercito così come sulle navi, la qualità non è esattamente quella che dovrebbe essere». Avere Forze armate che potrebbero non funzionare come devono appaga un pacifismo incurante della deterrenza necessaria per preservare la pace. Ma ci renderà protetti? Oggi abbiamo più militari impiegati in Italia nell' operazione «Strade sicure» a presidiare potenziali obiettivi di terrorismo di quanti sono all' estero in missioni utili per la nostra statura internazionale. Sono oltre seimila con ruoli da semi- poliziotti (senza l' agilità delle forze di polizia) e settemila all' estero. Formare addetti alla sicurezza cibernetica richiede anni. L' attuale rivoluzione tecnologica deriva molto da innovazioni nei modi di combattere. Perdere un vantaggio tecnologico rende vulnerabili. Il Consiglio supremo ha esortato a «lungimirante politica di modernizzazione» e ha evidenziato che «la continuità delle risorse» è «indispensabile» per «programmazione» e «sinergia con il comparto industriale». Verrà ascoltato per tempo?

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[§23134335§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 33 Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

Mercati Italia - Altre Piazze del Venerdì

Firenze La camera di Commercio e la Borsa merci di Firenze comunicano i seguenti prezzi validi al 15/11/2019. Prezzi in . Vini Prezzi all' hl. per partite f.co produttore locale, gradazione e denominazione come da disciplinare, Iva escl. Chianti 2016 125-155; 2017 125-150; 2018 105-135; 2019 100-130. Chianti classico 2015 275-315; 2016 275-315; 2017 270-320; 2018 270-310. Vino rosso prod. 2019 10-11 gr. non quot.; prod. 2019 11-12 gr. non quot.; prod. 2019 oltre 12 gr. 5,50-6,50. Rosso toscano prod. 2016 12 gr. non quot.; prod. 2017 12 gr. 85-118; prod. 2018 12 gr. 80-100; Toscano bianco prod. 2017 gr. 12 non quot.; prod. 2018 oltre 12 gr. 80-100. Toscano Sangiovese prod. 2016 12 gr. non quot.; prod. 2017 12 gr. 100-130; prod. 2018 12 gr. 85-105. Oli commestibili Prod. locale prov. di Firenze, partite da produttore, f.co luogo produzione, a grossista. Olio extra vergine d' oliva atto a divenire I.G.P. toscano ac max 0,6% nuovo raccolto 2019/2020 8500-9000; d' oliva atto a divenire I.G.P. toscano "Colline di Firenze" ac max 0,5% campagna 2018/2019 non quot.; d' oliva atto a divenire D.O.P. Chianti Classico ac.mass. 0,4% 2018/2019 non quot.; ac. max 0,8% non quot.. Extra vergine Puglia ac. mass. 0,8% camp. 2019/2020 3700-5200. Altre prov. naz. prezzi all' ingrosso, merce f.co arrivo in cisterna. Olio extra vergine d' oliva ac. max 0,8% Lazio non quot.; d' oliva ac. max 0,8% Sicilia camp. 2019/2020 4800-5000; d' oliva ac. max 0,8% Abruzzo non quot.. Prezzi da grossista importatore a grossista locale per merce in cisterna. Extra vergine d' oliva ac. max 0,8% prov. Grecia camp. 2019/2020 2700-3500; contingentato prov. Tunisia non quot.; prov. Spagna Borgas camp. 2019/2020 non quot.; altre prov. Spagna camp. 2019/2020 2200-2500; olio extravergine ol. ac. mas. 0,8% - Arbequino (E) camp. 2019/2020 2600-3000. Olio d' oliva raffinato ac. max 0,50% in cisterna 2000-2020. Olio di sansa d' oliva raffinato ac. max 0,50% cist. 1150-1160; greggio bassa ac. 5/10% ad esano non quot.; ac. 10/15% ad esano 810-860. Oli di semi in cisterna: arachide 1530-1540; girasole 860- 870; girasole H.O. 1080-1100; mais 910-920. Montichiari Prezzi relativi al mercato del 15/11/2019. Iva esclusa. Bovini Da macello: vacche I qualità Frisona 0,90-1; II qualità 0,70-0,85; III qualità 0,50-0,60. Vitelloni Frisoni I qualità 24/30 mesi 1,50-1,60; fino 24 mesi 1,50-1,60; incroci nazionali I qualità 2,02-2,32. Manze Scottone Incroci Nazionali I qualità 2-2,30; scottone Nazionali I qualità fino a 30 mesi 1,10-1,15; oltre 30 mesi 0,95-1,10; da macello Charollaise 2,56-2,66; da macello Limousine 2,83-2,93; da macello incrocio francese (bionde) 2,53-2,63. Vitelloni da macello incrocio francese (biondi) 2,31-2,41; pezzato rosso 2,05-2,15; polacchi 1,94-2,04; Charollaise 2,45-2,56; Limousine 2,62-2,72. Femmine da ristallo Charollaise ed incroci kg.280-320 2,66-2,76; Limousine kg.280-320 2,87-2,97. Maschi da ristallo Limousine kg.300 3,01-3,11; Charollaise kg.300 2,83-2,93; da ristallo incroci Fr.(char. x ubrac) kg.300 2,83- 2,93; da ristallo incroci Fr.(saler x char) kg.300 2,63-2,73; Limousine

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[§23134335§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

kg.400 2,69-2,79; Charollaise kg.400 2,59-2,69; Incroci Fr.(char x ubrac) kg.400 2,59-2,69; Incroci Fr.(saler x char) kg.400 2,54-2,64. Vitelli baliotti incroci naz./Blu Belga kg.50/60 I qual. 2,40-3,50; baliotti nazionali I 56/60 kg. I qual. 1- 1,10; 45/55 kg. I qual. 0,80-0,90; polacchi svezzamento 60 kg. 3,70-4; da carne bianca Frisoni I qualità 2,55-2,70; incroci extra 3,45-3,70; Simmenthal 2,85-3,05; polacchi P.N. I qualità 2,90-2,95; polacchi P.N. II qualità 2,15-2,35; incroci nazionali 3,20-3,40. Equini Puledri lattoni I qualità non quot.; II qualità 2,05-2,15. Sopranno inf. ai 2 anni I qualità 1,80-1,90. Muli-asini I qualità 1,55-1,72; II qualità 1,20-1,28. Cavalli da macello I qualità 0,83-0,90; II qualità 1,83- 1,97; III qualità (magri) non quot.. Padova Listino della CdC di Padova, rilevato il 15/11/2019. Vini Vini: prod. 2019 merce nuda alla cantina del produttore con grad. sup. a gradi 8,5. Al lt; Colli Euganei bianchi DOC 0,80-0,90; Colli Euganei Pinot bianco e Chardonnay DOC 0,90-1; Colli Euganei Serprino DOC 0,90-1; Colli Euganei Moscato DOC 1,15- 1,25; Colli Euganei Fior d' Arancio DOCG 1,35-1,45; Colli Euganei Merlot e Rossi DOC 0,90-0,95; Colli Euganei Cabernet DOC 0,95-1; Friularo DOCG Bagnoli non quot.; Glera atta a Prosecco DOC 1,50-1,60; Glera atta a Prosecco DOC Biologico 2-2,10; Glera IGT Veneto 0,40-0,45; Pinot grigio atto a DOC delle Venezie 0,70-0,80; Pinot grigio atto a DOC delle Venezie Biologico 1,50-1,70; Moscato IGT Veneto 0,80-0,90; Raboso IGT Veneto. All' ettogrado 6,10-6,40; Merlot ( gr 10-12 ) IGT Veneto 5,50-6; Cabernet (gradi 11-12) IGT Veneto 6,20-6,70; Vino rosso 4,30-4,70; Vino bianco 3,80- 4,10; Rosso ( gr 10-12 ) IGT Veneto 4,80-5,20; Bianco ( gr 10-12 ) IGT Veneto 4,20-4,50; Pinot bianco IGT Veneto 6,30- 6,80; Chardonnay bianco IGT Veneto 6,10-6,60; Mosto concentrato rettificato (franco arrivo). Al gr. Brix x 0,6 3,70- 3,90. Parma Prezzi rilevati il 15/11/2019 merce f.co Parma. Iva esclusa, prezzi in . Conserve vegetali Derivati del pomodoro : Triplo concentrato A - mercato naz. (res. refratt. min. 36%): fusti sterili o sim., p. netto il kg. 1-1,20; barattoli di marca 1/2 kg. nom. cad. 0,76-0,83; barattoli di marca 5/1 kg. nom. cad. 5,46-5,62; tubetti di marca 100 g. p. netto cad. 0,35-0,40; tubetti di marca 185 g. p. netto cad. 0,48-0,53; tubetti di marca 200 g. p. netto cad. 0,49-0,54; tubetti di marca 280 g. p. netto cad. 0,73-0,80. Doppio concentrato A - Mercato naz. (res. refratt. min. 28%): in fusti sterili o similari, peso netto CB kg 0,78-0,82; peso netto HB kg. 0,79-0,84; in sacchi sterili peso netto 10 kg. cad. 10,45- 10,77; 20 kg. cad. 20,95-21,68; barattoli di marca (nom) kg. 1/5 cad. 0,29-0,33; 1/2 kg. cad. 0,69-0,77; 4/4 kg. cad. 1,33-1,38; 5/2 kg. cad. 2,70-2,91; 3/1 kg. cad.

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[§23134335§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

3,13-3,42; 5/1 kg. nominale CB cad. 4,83-5,14; 5/1 kg. nominale HB cad. 5,25-5,61; tubetti di marca 130 g. p. netto cad. 0,38-0,42; tubetti di marca 150 g. p. netto cad. 0,39-0,44; tubetti di marca 200 g. p. netto cad. 0,45-0,48. Semplice concentrato (r.r. min.18%) Esportaz.: fusti sterili e sim. p. netto HB 0,61-0,66. Passata (r.r. min.7%): in scatole 3/1 kg. nominale cad. 1,47-1,63; bottiglie 700 gr. p. netto cad. 0,42-0,50; in sacchi sterili da 20kg 9,13-10,39; in fusti sterili o similari residuo refrattometrico 8% 0,42-0,50; in fusti o similari residuo refrattometrico min. 12% 0,46-0,54. Pizza sauce 12% - 14% in fusti sterili o similari 0,48-0,53; in barattoli da marca da 5/1 kg nominali 2,95-3,15. Polpa di pomodoro (pomodori triturati) (resid.refratt.min. 5%) fusti sterili e sim. p. netto 0,40-0,45; 10 kg 5,36-5,83; 15 kg 7,93- 8,46; barattoli di marca (nom) 1/2 kg cad. 0,38-0,43; 4/4 kg cad. 0,63-0,70; 3/1 kg cad. 1,37-1,63; 5/1 kg 2,29-2,54. Polpa di pomodoro cubettata : (r.r.min. 5%) 10/14 in fusti sterili e similari, p. netto kg. 0,42-0,48; 16/20 in fusti sterili e similari , p. netto kg. 0,43-0,49. Residui del pomodoro Bucce, semi e cellulosa: umidita 10% circa non quot.. Caseari Zangolato di creme fresche per burrificazione euro/kg 1,05. Siero di latte (quotazione mensile) residuato della lavoraz. del formaggio grana, per uso zootecnico 1,90-2; raffreddato per uso industriale 5,80-6,80. Parmigiano- Reggiano fra 0-1 per lotti di partita: produzione minimo 30 mesi e oltre 12,80-13,30; produzione minimo 24 mesi e oltre 11,70-12,30; produzione minimo 18 mesi e oltre 11-11,55; produzione minimo 15 mesi e oltre 10,10-10,30; produzione minimo 12 mesi e oltre 9,80-10,10. Salumi Da produttore a distributore all' ingrosso. Prezzi f.co stabilimento produttore (stagionatore), pronti consegna e pagamento, kg/. Prosciutto "di Parma" con osso da produttore a venditore per lotti selezionati con 16 mesi e oltre di stagionatura, da 9 a 11 kg 12,60-13,90; alla produzione per partite intere inferiore a 8,5 kg 5,80-6,40; da 8,5 a 9,5 kg 6,40-7; da 9,5 kg e oltre 7-9. Prosciutto crudo nazionale stagionato con osso per partite intere inf. a 9 kg 5,10-5,50; da 9 kg e oltre 5,80-6,40. Prosciutto crudo con osso inf. a 7 kg 4,20-4,40; da 7 a 8 kg 4,80-5; da 8 kg e oltre 5-5,25. Salame di Felino IGP 12,20-14,40. Coppa di Parma IGP 10,50-11. Pancetta di Parma c.c. stagionata 8,40-8,90. Udine Listino della C.d.C. di Udine rilevato il 15/11/2019. Prezzi in . Cereali Prezzi da produttore a commerciante o industriale, f.co autocarro partenza, min. 250 q.li, merce nuda pronta consegna e pagamento per tonn., Iva escl. Frumento tenero buono mercantile um. 14% ps 77/78 179- 182; mercantile ps 70/75 172-176. Mais ibrido giallo um. 14% 158-160; uso energetico non quot.. Soia nazionale (um. 13%, impurità 2%) 330-333. Orzo naz. vestito (um. 14% p.s 60/63) 155-160; p.s. 54/59 147-152. Farine Manitoba tipo "0" 560-565; di grano

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[§23134335§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

tenero ad alto tenore di glutine con caratt. max di legge: tipo "00" 475-480; tipo "0" 470-475; di frumento tipo "00" (in sacchetti, 1000 pezzi) 765-775; bramata gialla 485-490; bramata bianca 635-640; fioretto gialla 485-490; spezzato di granone degerminato rinfusa f.co partenza 251-253. Crusca sfusa grano tenero 123-124; sacco carta, tara merce 165-166. farinaccio sfuso grano tenero 152-153; sacco carta, tara merce 184-185. Bologna Rilevazione del 14/11/2019 . Pronta consegna, Iva esclusa (prezzi t/). Cereali Prezzi in Euro/t, p.ta consegna, f.co partenza Bologna e/o prov. limitrofe emiliano romagnole, Iva esclusa. Franco partenza Bologna: Frumento tenero prod.naz. 2018: n.1 speciali di forza p.s.80 208-213; n.2 speciali p.s 79 191-196; n.3 fino p.s.78 188-184; n.4 buono mercantile p.s.76 179- 184; n.5 mercantile p.s.73/75 172-176. Frumento duro prod. Nord 2018 fino p.s.79 255-260; buono mercantile p.s.77 245-250; mercantile p.s.75 228-233. Sorgo bianco nazionale 172-174. Semi di soia nazionali 339-342. Farine di grano tenero naz. caratt. sup. rinfusa: tipo 0 (W160/180) 315-335; Tipo 0 (W220/250) 355-375; Tipo 0 (W300) 375-415; Tipo 00 (W300) 385-425. Franco arrivo Bologna: Frumento tenero estero nazionalizzato: N.Spring 282-288; Canada Western Red Spring 278-280; francese p.s.76 non quot.; comunitario p.s.76 198-200; austriaco I qual.p.s.79 228-232; austriaco III qual. P.s.78 non quot.; tedesco p.s. 79 non quot.; tedesco p.s. 78 non quot.; tedesco p.s. 75 non quot.. Frumento duro naz. Centro 2018 fino p.s.79 269-274; buono mercantile p.s.77 259-264; mercantile p.s.75 244-249; estero non quot.. Granoturco secco um. 14% nazionale uso zootecnico 171-173; con caratteristiche 174-176; comunitario uso zootecnico con caratt. 174-178; non comunitario uso zootecnico 176-178; uso energetico non quot.. Cereali minori e leguminose: Avena rossa 162-172. Orzo p.s. 58/61 160-165; p.s. 62/64 167-170; p.s. 65 e oltre 172-175; estero 177-180. Sorgo estero non quot.. Frumento uso zootecnico 198-205. Pisello proteico naz. 220-225; estero 228-230. Farro naz. in natura 188-198. Favino nazionale 275-280. Farine e cruscami Sfarinati di grano duro: semola con caratt. di legge 410-415; con caratt. superiori 475-480. Cruscami di tenero: crusca e cruschello 126-128; tritello 137-138; farinaccio 149-152; cubettato 129-131; estero non quot.; crusca e cruschello sacchi 166-168; tritello sacchi 177-178; farinaccio sacchi 182-187. Cruscami di duro: crusca, cruschello, tritello 123-125; cubettato 129-131; farinaccio 131-133; farinetta 193-195. Farine di estrazione: Soia tostata integrale naz. 44% prot. OGM 324-325; integrale estera 44% prot. OGM 318-319; decorticata naz. OGM 334-336; decorticata estera OGM 327-329; integrale naz. 44% prot. NON OGM 374-377; integrale estera 44% prot. NON OGM non quot.; decorticata naz. NON OGM 424- 427; decorticata estera NON OGM non quot.. Girasole integrale 157-160; proteico estero 223-225. Colza 226-229. Semi oleosi: soia estero OGM 357-359; tostato OGM 365-368. Girasole nazionale non quot.. Prodotti vegetali Erba medica cubettata prot. 17% 225-230; cubettata prot. 16% 205-210; cubettata prot. 14% 185-190; in balloni 90% medica 230-240; in balloni 50% medica 190-200; in balloni 20% medica 185-195. Paglia trinciata depolverizzata in balloni 115-120; cubettata 110-115. Fieno cubettato prot. 10% 135-140; cubettato prot. 8% 123-125. Melasso Canna da zucchero 174-175. Barbabietola da zucchero 166-169. Agricoltura biologica Agricoltura biologica prod. Nazionale: Frumento tenero uso alimentare p.s.75/78 280-290; tenero estero uso alimentare p.s.78 non

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[§23134335§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

quot.; duro uso alimentare p.s.78 430-440. Orzo p.s. 62/63 190-200; estero p.s. 62/63 non quot.. Farro dicocco in natura 300-320; Spelta in natura non quot.. Granoturco uso alimentare 280-300; uso zootecnico 260-280. Cruscami di frumento 200-210. Seme di soia um. 13% 580-595. Erba medica disidratata cubettata prot. 16% 235-245; in balloni 90% medica 265-270. Risoni e risi Prezzi in Euro/t, p.ta consegna, f.co partenza Bologna e/o prov. limitrofe emiliano romagnole, Iva esclusa. Risoni: (merce sfusa, al netto dei diritti di contratto ENR) Arborio /Volano 365-385; Carnaroli e similari 405-435; Baldo e similari 385-405. Risi (f.co partenza riserie, min. sfuso/max. confezionato) : Arborio 740- 820; Baldo 740-820; Ribe 610-690; Lido, Savio e similari 610-690; Indica 520-600; Originario 680-760; Ribe parboiled 690-770. Sottoprodotti del riso: (f.co partenza riserie, rinfusa) corpetto 370-380; mezzagrana 345-365; grana verde 230-245; farinaccio 148-150; pula vergine 110-115; lolla 70-80.

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[§23134336§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Fatturazione Elettronica

Non si può avere un' impresa senza partita IVA: ecco perché

La piccola ditta deve esercitare l' attività previa attribuzione della partita IVA: vediamo i riferimenti normativi del caso

DOMANDA Mi chiedevo se, per lavorare con una piccola ditta di manutenzione, invece della partita IVA si può fare fattura con il codice fiscale. Mauro RISPOSTA La esigenza di attribuzione della partita IVA discende dal combinato disposto dell' articolo 1 ("L' imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell' esercizio di imprese o nell' esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate.") e dell' articolo 4 del DPR 633/1972 ("Per esercizio di imprese si intende l' esercizio per professione abituale, ancorché non esclusiva, delle attività commerciali o agricole di cui agli articoli 2135 e 2195 del codice civile, anche se non organizzate in forma di impresa, nonché l' esercizio di attività, organizzate in forma di impresa, dirette alla prestazione di servizi che non rientrano nell' articolo 2195 del codice civile"). Il riferimento da lei effettuato nel quesito alla "piccola ditta" mi lascia intendere che l' attività sia svolta con continuità, per cui, sussistendo il requisito di "abitualità" previsto dall' articolo 4, lei è obbligato a svolgere l' attività previa attribuzione della partita IVA. Ricorrendone le condizioni potrà avvalersi di regimi di favore, che eliminano quasi totalmente gli obblighi contabili e consentono una tassazione forfettaria. Per porre domande a Salvatore De Benedictis sul tema "Fatturazione Elettronica e Conservazione Digitale" è possibile scrivere a: [email protected] Potranno essere presi in esame solo i quesiti sottoscritti con cognome e nome @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134337§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 23 Il Sole 24 Ore Fatturazione Elettronica

i margini

Per avviare la cessione di crediti decisivo il tasso di attualizzazione

Il trasferimento dei bonus comporta per l' impresa calcoli sugli effetti finanziari

Andrea Cioccarelli Giorgio Gavelli

In attesa di conoscere se la manovra porterà qualche modifica, la cessione del credito derivante dalla detrazione per eco o sisma bonus ed il cosiddetto "sconto in fattura" non hanno solo significativi impatti in termini contabili e fiscali ancora da approfondire, ma producono delicati effetti anche a livello competitivo. Al punto da indurre in questi mesi le associazioni di categoria a rivolgersi all' Antitrust e alla giustizia amministrativa. Premesso che tanto l' operazione di sconto quanto quella di cessione del credito presuppongono l' accordo tra le parti, e preso atto che - nonostante la norma consenta, con limitazioni, l' intervento di diversi soggetti - gli interessati saranno l' acquirente del bene (o committente del servizio) e il prestatore/fornitore, l' esperienza di questi mesi mostra, dal lato del cliente, una pressione affinché l' impresa "sconti" il bonus o acquisti la detrazione, e dal lato dell' impresa la difficoltà ad accontentare il cliente, a causa degli oneri finanziari. Per fare una scelta consapevole, è quindi opportuno cercare di determinare la marginalità persa dall' impresa. Esaminando il caso più comune (richiesta dello sconto in fattura a fronte di un intervento meritevole di ecobonus), si osserva che in condizioni normali, l' acquirente potrebbe fruire di una detrazione di imposta (che, in quanto tale, è ovviamente subordinata alla presenza di redditi soggetti a tassazione) su un arco temporale decennale. Questa detrazione, a seconda del tipo di intervento, è pari al 50% o al 65% del corrispettivo. L' agevolazione spetta anche all' acquirente impresa, la quale, se non subisce limitazioni nella detrazione Iva, calcola il vantaggio sull' imponibile netto. Il sacrificio che il fornitore sopporta scontando il valore del bonus sarà tanto maggiore quanto maggiore è il tasso di attualizzazione applicato ai flussi prospettici costituiti dai recuperi rateali delle compensazioni. Il fornitore può recuperare il credito scontato in un periodo di cinque anni, e quindi si trova di fronte ad una sorta di conversione, per cui in luogo di 100 euro subito incassa, tramite l' utilizzo del credito di imposta in F24, 20 euro all' anno per 5 anni. Questa conversione, in un' ipotesi di tasso di attualizzazione del 3%, equivale ad un valore attuale di 91,6 euro. Non è difficile ipotizzare un effetto finanziario molto impattante per questa novità normativa: i fornitori di piccole dimensioni, con disponibilità finanziarie limitate (ulteriormente "consumate" dall' applicazione della ritenuta dell' 8%, generalmente applicata dall' istituto di credito sul bonifico "specifico"), si troveranno spesso nella difficoltà di accettare la proposta di sconto avanzata dal cliente. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134338§] sabato 16 novembre 2019

italiaoggi.it

Fisco e Dichiarazioni

Dall' Europa uno stop alle riserve professionali

Un momento dei lavori del convegno di Padova e di Firenze Con le tappe del 25 ottobre a Padova e del 15 novembre a Firenze si è concluso il programma dei convegni nazionali itineranti 2019, titolato «35 anni Lapet. Una storia da protagonisti». In particolare, a coordinare i lavori del convegno di Padova è stato il delegato regionale Lapet Veneto Claudio Bassan. Il presidente nazionale Roberto Falcone, ad avvio del suo intervento, ha ricordato l' importanza che riveste la recente approvazione della direttiva (Ue) 2018/958 relativa a un test della proporzionalità prima dell' adozione di una nuova regolamentazione delle professioni: «L' approvazione della citata direttiva apre scenari importantissimi in materia di regolamentazione dei servizi professionali. È del tutto evidente che non sarà affatto semplice introdurre nuove riserve o giustificare quelle già esistenti che, pertanto, andranno riviste o eliminate secondo i principi enunciati dalla stessa direttiva». Entrando poi nel dettaglio della sua relazione dedicata alla storia dell' associazione dalla costituzione (anno 1984) ad oggi, il presidente ha evidenziato: «Se conosci la tua storia, hai il coraggio di affrontare il tuo futuro. E' fondamentale che anche chi è entrato a far parte della nostra realtà da poco tempo sia consapevole di ciò che eravamo. La conoscenza della nostra storia ci farà sentire orgogliosi di essere associati Lapet». A rimarcare tali concetti anche il segretario nazionale Giovanna Restucci che ha altresì posto l' accento sulla necessità che i tributaristi Lapet siano sempre più pronti e preparati ad affrontare il cambiamento che la professione ha avuto e l' evoluzione che continua ad avere. In tale processo è indispensabile il mantenimento di standard professionali elevati. A tal fine, riveste un ruolo determinante l' aggiornamento professionale. «Per questo abbiamo voluto caratterizzare ciascun incontro nazionale con la disanima di argomenti tecnici che riguardano la professione, affidati a brillanti e illustri relatori, quali i membri del nostro Centro studi» ha aggiunto il segretario Restucci. E infatti, sul tema «I controlli nelle operazioni internazionali. Strumenti di prevenzione» è intervenuto il relatore Marco Bargagli. Altrettanto seguito l' appuntamento del 15 novembre a Firenze dove, agli interventi del presidente Falcone e del segretario Restucci, ha fatto seguito quello dell' esperto Michele Pelillo su «Isa, quale futuro». Significativo, come è stato anche nei precedenti incontri (vedi articoli pubblicati su questo giornale), l' apporto organizzativo della dirigenza territoriale, rappresentata a Firenze dal presidente provinciale Lapo Morandi. «I risultanti importanti si raggiungono solo e sempre con una squadra impegnata e coesa. In tutti questi anni ho avuto la fortuna di essere sempre affiancato da colleghi consiglieri nazionali e dirigenti che con spirito di servizio hanno contribuito fattivamente al raggiungimento dei nostri obiettivi che oggi posso definire senz' altro ambiziosi», ha spiegato Falcone. «Sono convinto che questo sia il motivo principale che

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[§23134338§] sabato 16 novembre 2019

italiaoggi.it

Fisco e Dichiarazioni

ha consentito alla Lapet di crescere e migliorare nel tempo, di celebrare quest' anno i suoi 35 anni di attività e di porre le basi per un futuro ancora migliore e ricco di riconoscimenti per la categoria». A chiudere il calendario nazionale 2019, le parole che il presidente ha preso in prestito da Gustav Jung «non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di essere». Con questa consapevolezza, rinnovato l' impegno del consiglio direttivo nazionale che, per l' anno prossimo, ha già organizzato il nuovo ciclo di incontri nazionali che rappresenteranno il «Tour dell' equità fiscale 2020». © Riproduzione riservata.

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[§23134339§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 39 Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

Dall' Europa uno stop alle riserve professionali

Con le tappe del 25 ottobre a Padova e del 15 novembre a Firenze si è concluso il programma dei convegni nazionali itineranti 2019, titolato «35 anni Lapet. Una storia da protagonisti». In particolare, a coordinare i lavori del convegno di Padova è stato il delegato regionale Lapet Veneto Claudio Bassan. Il presidente nazionale Roberto Falcone, ad avvio del suo intervento, ha ricordato l' importanza che riveste la recente approvazione della direttiva (Ue) 2018/958 relativa a un test della proporzionalità prima dell' adozione di una nuova regolamentazione delle professioni: «L' approvazione della citata direttiva apre scenari importantissimi in materia di regolamentazione dei servizi professionali. È del tutto evidente che non sarà affatto semplice introdurre nuove riserve o giustificare quelle già esistenti che, pertanto, andranno riviste o eliminate secondo i principi enunciati dalla stessa direttiva». Entrando poi nel dettaglio della sua relazione dedicata alla storia dell' associazione dalla costituzione (anno 1984) ad oggi, il presidente ha evidenziato: «Se conosci la tua storia, hai il coraggio di affrontare il tuo futuro. E' fondamentale che anche chi è entrato a far parte della nostra realtà da poco tempo sia consapevole di ciò che eravamo. La conoscenza della nostra storia ci farà sentire orgogliosi di essere associati Lapet». A rimarcare tali concetti anche il segretario nazionale Giovanna Restucci che ha altresì posto l' accento sulla necessità che i tributaristi Lapet siano sempre più pronti e preparati ad affrontare il cambiamento che la professione ha avuto e l' evoluzione che continua ad avere. In tale processo è indispensabile il mantenimento di standard professionali elevati. A tal fine, riveste un ruolo determinante l' aggiornamento professionale. «Per questo abbiamo voluto caratterizzare ciascun incontro nazionale con la disanima di argomenti tecnici che riguardano la professione, affidati a brillanti e illustri relatori, quali i membri del nostro Centro studi» ha aggiunto il segretario Restucci. E infatti, sul tema «I controlli nelle operazioni internazionali. Strumenti di prevenzione» è intervenuto il relatore Marco Bargagli. Altrettanto seguito l' appuntamento del 15 novembre a Firenze dove, agli interventi del presidente Falcone e del segretario Restucci, ha fatto seguito quello dell' esperto Michele Pelillo su «Isa, quale futuro». Significativo, come è stato anche nei precedenti incontri (vedi articoli pubblicati su questo giornale), l' apporto organizzativo della dirigenza territoriale, rappresentata a Firenze dal presidente provinciale Lapo Morandi. «I risultanti importanti si raggiungono solo e sempre con una squadra impegnata e coesa. In tutti questi anni ho avuto la fortuna di essere sempre affiancato da colleghi consiglieri nazionali e dirigenti che con spirito di servizio hanno contribuito fattivamente

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[§23134339§] sabato 16 novembre 2019

Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

al raggiungimento dei nostri obiettivi che oggi posso definire senz' altro ambiziosi», ha spiegato Falcone. «Sono convinto che questo sia il motivo principale che ha consentito alla Lapet di crescere e migliorare nel tempo, di celebrare quest' anno i suoi 35 anni di attività e di porre le basi per un futuro ancora migliore e ricco di riconoscimenti per la categoria». A chiudere il calendario nazionale 2019, le parole che il presidente ha preso in prestito da Gustav Jung «non sono quello che mi è successo, sono quello che ho scelto di essere». Con questa consapevolezza, rinnovato l' impegno del consiglio direttivo nazionale che, per l' anno prossimo, ha già organizzato il nuovo ciclo di incontri nazionali che rappresenteranno il «Tour dell' equità fiscale 2020». © Riproduzione riservata.

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[§23134340§] sabato 16 novembre 2019

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Fisco e Dichiarazioni

L' a.d. Morselli: lo scudo era la nostra bacchetta magica. Conte: pagherà caro. Indagine di Greco

Ex Ilva, ormai è scontro giudiziario

Renzi al governo: meno tasse più cantieri. Calenda si fa un partito

Vignetta di Claudio Cadei Ormai è scontro giudiziario sull' Ex Ilva tra l' uscente ArcelorMittal e il governo di Giuseppe Conte. L' incontro-trattativa con l' a.d. di ArcelorMittalItalia, Lucia Morselli, è andato male. L' azienda ha fatto sapere che andrà via da Taranto dal 4 dicembre (indicando la possibilità di emissioni inquinanti al momento dello spegnimento degli impianti). «Ci hanno tolto la bacchetta magica per lavorare», ha accusato il governo, Morselli, con riferimento allo scudo penale. Il governo punta il dito sulle responsabilità di ArceloMittal: « Pagherà i danni. Non lasceremo che spengano gli impianti». A questo proposito, i commissari del governo hanno depositato un ricorso ex art. 700 cpc al fine di fermare il depauperamento di un asset strategico del sistema industriale. «Il governo non lascerà che si possa deliberatamente perseguire lo spegnimento degli altiforni», ha attaccato Conte, «il che significherebbe la fine di qualsiasi prospettiva di rilancio di questo investimento produttivo e di salvaguardia dei livelli occupazionali e la definitiva compromissione del piano di risanamento ambientale. ArcelorMittal si sta assumendo una grandissima responsabilità, in quanto tale decisione prefigura una chiara violazione degli impegni contrattuali e un grave danno all' economia nazionale. Di questo ne risponderà in sede giudiziaria sia per ciò che riguarda il risarcimento danni, sia per ciò che riguarda il procedimento d' urgenza». La procura di Milano ha aperto un fascicolo esplorativo per verificare reati da parte di ArcelorMittal per il possibile danno all' interesse pubblico. Il procuratore Francesco Greco ha annunciato l' apertura di un' inchiesta sul contratto d' affitto e la costituzione della stessa procura nella causa civile nata dall' atto di citazione presentato dall' azienda. Il ministro allo Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha accusato ArcelorMittal: «Hanno impedito l' ispezione dei commissari, atto gravissimo». Nuovo picco di marea a Venezia che ha raggiunto 154 centimetri, poi è calata in serata. Il sindaco ha chiuso Piazza San Marco. Off-limit anche la Basilica e il Palazzo Ducale. Serrande abbassate per uffici e negozi, studenti a casa, vaporetti fermi. Allagato il 70% del centro storico. Sommerso anche il centro storico di Chioggia. Per intensità e durata sarebbe la marea più imponente dal 1872. Il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, in visita nella città lagunare, ha annunciato incentivi fiscali a chi compie donazioni per recuperare i beni culturali. Anche il leader della Lega Matteo Salvini nella città allagata: «Finiamo il Mose». Il Pd di Nicola Zingaretti ha chiesto di stanziare 200 milioni nel 2020 e 2021 per gli interventi di emergenza. «Abbassiamo le tasse e riapriamo i cantieri». Per il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, «è l' unico modo per evitare che il governo cada. Presentando l' iniziativa «Shock!» a Torino l' ex premier ha confermato che durante l' iter della manovra in parlamento si opporrà alle nuove tasse. «Nelle prossime settimane i nostri parlamentari cercheranno di fare tutto per evitare

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[§23134340§] sabato 16 novembre 2019

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Fisco e Dichiarazioni

i microbalzelli in manovra e abbiamo pronto un piano su come rendere l' Irpef più semplice nel 2021». Italia Viva punta a «un piano shock da 120 miliardi per rilanciare investimenti e infrastrutture nei prossimi tre anni». Il 21 novembre l' ex ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda lancerà un nuovo movimento politico. Si chiamerà Azione. Appoggerà la candidatura alla presidenza di Regione Emilia-Romagna del governatore uscente Stefano Bonaccini: «Ovviamente se i 5S non saranno alleati», ha precisato Calenda. Matteo Salvini ha aperto ufficialmente la campagna elettorale per Lucia Bergonzoni al Paladozza di Bologna con circa 5 mila persone, mentre altrettanti contestatori protestavano contro la Lega in piazza Maggiore. A settembre il debito pubblico italiano è diminuito di 23,5 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.439,2 miliardi. Lo ha reso noto la Banca d' Italia. Papa Francesco, ricevendo in udienza una rappresentanza mondiale di penalisti, ha toccato i temi della legittima difesa e della carcerazione preventiva. «In diversi paesi sono state attuate riforme dell' istituto della legittima difesa e si è preteso di giustificare crimini commessi da agenti delle forze di sicurezza come forme legittime del compimento del dovere», ha spiegato. «È importante che la comunità giuridica difenda i criteri tradizionali», ha continuato, «per evitare che la demagogia punitiva degeneri in incentivo alla violenza o in sproporzionato uso della forza. Sono condotte inammissibili in uno Stato di diritto e, in genere, accompagnano i pregiudizi razzisti e il disprezzo verso le fasce sociali di emarginazione». Altra pratica vista «con preoccupazione» dal Papa è «l' uso arbitrario della carcerazione preventiva» poiché in molte nazioni supera il 50% delle presenze nelle celle. La Francia ha scarcerato l' anarchico Vincenzo Vecchi anziché estradarlo in Italia. Aveva subito una pena di 11 anni e mezzo per i fatti del G8 di Genova ed era stato arrestato l' 8 agosto scorso. «Io non perdono e non dimentico, ma non odio. E la trasmissione del non odio e battersi contro l' odio è un ammaestramento utile per i ragazzi e per tutti, perché l' atmosfera dovuta all' ignoranza e all' indifferenza, che è stata la regina del mondo di allora, c' è purtroppo anche oggi». Lo ha affermato la senatrice a vita Liliana Segre. Il requisito dell' età per l' accesso alla pensione di vecchiaia, per il 2021 resta a 67 anni. La speranza di vita non è aumentata. L' ha deciso via XX Settembre. Pronto soccorso a rischio chiusura. I medici mancanti sono almeno 2 mila e non si riescono più a coprire i turni. L' allarme è del presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), Francesco Rocco Pugliese. In un documento firmato da 200 direttori di Pronto soccorso si chiede di assumere medici non specialisti, anche neo-laureati. Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, il giovane romano arrestato per droga nel 2009 e morto al reparto detenuti dell' ospedale Pertini, ha annunciato querela contro il leader della Lega, Matteo Salvini, che commentando la sentenza di condanna per i carabinieri ritenuti responsabili della morte di suo fratello ha detto che il caso «dimostra che la droga fa male». Mario De Michele, direttore di Campanianotizie.com e giornalista di Caserta, ha denunciato ai carabinieri di essere stato vittima di un agguato a Gricignano d' Aversa nel Casertano. Ignoti hanno sparato dieci proiettili, sei dei quali hanno centrato la sua auto. Morellato ha acquisito la Cleor investendo 50 milioni. La gioielleria francese ha un fatturato

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[§23134340§] sabato 16 novembre 2019

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di 80 milioni di euro e 800 dipendenti. Amazon ha presentato un ricorso contro il contratto da 10 miliardi di dollari, affidato a Microsoft dal Pentagono, in cui si sostiene che l' aggiudicazione è stata viziata da pregiudizi politici. Luca Parmitano ha affrontato con il collega Andrew Morgan, della Nasa, un' uscita dalla base spaziale per mettere un nuovo obbiettivo al telescopio spaziale Hubble. Il governo iraniano ha iniziato il razionamento del carburante: 60 litri al mese per ogni auto e ha aumentato i prezzi, annunciando che utilizzerà le entrate per i sussidi ai 18 milioni di poveri. Il prezzo della benzina è aumentato da 10 mila a 15 mila Rial (12,7 centesimi di dollaro). Sopra la soglia di 60 litri al mese si pagherà 30 mila Rial per litro. Cinquanta arresti ad Altamura (Bari), Foggia, Cerignola (Foggia), Matera, Lecce e Roma. Le ordinanze di custodia sono state notificate a presunti capi e affiliati del clan D' Abramo-Sforza di Altamura (Bari) ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso armata, detenzione e porto di armi anche da guerra, traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, estorsione, turbativa d' asta. La tregua è durata poche ore. L' esercito israeliano ha ripreso gli attacchi contro obiettivi collegati ai militanti della jihad islamica a Gaza dopo il lancio di alcuni razzi contro Israele. Nei due giorni precedenti la tregua erano rimasti uccisi 34 palestinesi, 16 civili. © Riproduzione riservata.

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[§23134341§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 3 Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

L' a.d. Morselli: lo scudo era la nostra bacchetta magica. Conte: pagherà caro. Indagine di Greco

Ex Ilva, ormai è scontro giudiziario

Renzi al governo: meno tasse più cantieri. Calenda si fa un partito

FRANCO ADRIANO

Ormai è scontro giudiziario sull' Ex Ilva tra l' uscente ArcelorMittal e il governo di Giuseppe Conte. L' incontro-trattativa con l' a.d. di ArcelorMittalItalia, Lucia Morselli, è andato male. L' azienda ha fatto sapere che andrà via da Taranto dal 4 dicembre (indicando la possibilità di emissioni inquinanti al momento dello spegnimento degli impianti). «Ci hanno tolto la bacchetta magica per lavorare», ha accusato il governo, Morselli, con riferimento allo scudo penale. Il governo punta il dito sulle responsabilità di ArceloMittal: « Pagherà i danni. Non lasceremo che spengano gli impianti». A questo proposito, i commissari del governo hanno depositato un ricorso ex art. 700 cpc al fine di fermare il depauperamento di un asset strategico del sistema industriale. «Il governo non lascerà che si possa deliberatamente perseguire lo spegnimento degli altiforni», ha attaccato Conte, «il che significherebbe la fine di qualsiasi prospettiva di rilancio di questo investimento produttivo e di salvaguardia dei livelli occupazionali e la definitiva compromissione del piano di risanamento ambientale. ArcelorMittal si sta assumendo una grandissima responsabilità, in quanto tale decisione prefigura una chiara violazione degli impegni contrattuali e un grave danno all' economia nazionale. Di questo ne risponderà in sede giudiziaria sia per ciò che riguarda il risarcimento danni, sia per ciò che riguarda il procedimento d' urgenza». La procura di Milano ha aperto un fascicolo esplorativo per verificare reati da parte di ArcelorMittal per il possibile danno all' interesse pubblico. Il procuratore Francesco Greco ha annunciato l' apertura di un' inchiesta sul contratto d' affitto e la costituzione della stessa procura nella causa civile nata dall' atto di citazione presentato dall' azienda. Il ministro allo Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha accusato ArcelorMittal: «Hanno impedito l' ispezione dei commissari, atto gravissimo». Nuovo picco di marea a Venezia che ha raggiunto 154 centimetri, poi è calata in serata. Il sindaco ha chiuso Piazza San Marco. Off-limit anche la Basilica e il Palazzo Ducale. Serrande abbassate per uffici e negozi, studenti a casa, vaporetti fermi. Allagato il 70% del centro storico. Sommerso anche il centro storico di Chioggia. Per intensità e durata sarebbe la marea più imponente dal 1872. Il ministro ai Beni culturali, Dario Franceschini, in visita nella città lagunare, ha annunciato incentivi fiscali a chi compie donazioni per recuperare i beni culturali. Anche il leader della Lega Matteo Salvini nella città allagata: «Finiamo il Mose». Il Pd di Nicola Zingaretti ha chiesto di stanziare 200 milioni nel 2020 e 2021 per gli interventi di emergenza. «Abbassiamo le tasse e riapriamo i cantieri». Per il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, «è l' unico modo per evitare che il governo cada. Presentando l' iniziativa «Shock!» a Torino l' ex premier ha confermato che durante l' iter della manovra in parlamento si opporrà alle nuove tasse. «Nelle prossime settimane

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[§23134341§] sabato 16 novembre 2019

Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

i nostri parlamentari cercheranno di fare tutto per evitare i microbalzelli in manovra e abbiamo pronto un piano su come rendere l' Irpef più semplice nel 2021». Italia Viva punta a «un piano shock da 120 miliardi per rilanciare investimenti e infrastrutture nei prossimi tre anni». Il 21 novembre l' ex ministro allo Sviluppo economico Carlo Calenda lancerà un nuovo movimento politico. Si chiamerà Azione. Appoggerà la candidatura alla presidenza di Regione Emilia-Romagna del governatore uscente Stefano Bonaccini: «Ovviamente se i 5S non saranno alleati», ha precisato Calenda. Matteo Salvini ha aperto ufficialmente la campagna elettorale per Lucia Bergonzoni al Paladozza di Bologna con circa 5 mila persone, mentre altrettanti contestatori protestavano contro la Lega in piazza Maggiore. A settembre il debito pubblico italiano è diminuito di 23,5 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.439,2 miliardi. Lo ha reso noto la Banca d' Italia. Papa Francesco, ricevendo in udienza una rappresentanza mondiale di penalisti, ha toccato i temi della legittima difesa e della carcerazione preventiva. «In diversi paesi sono state attuate riforme dell' istituto della legittima difesa e si è preteso di giustificare crimini commessi da agenti delle forze di sicurezza come forme legittime del compimento del dovere», ha spiegato. «È importante che la comunità giuridica difenda i criteri tradizionali», ha continuato, «per evitare che la demagogia punitiva degeneri in incentivo alla violenza o in sproporzionato uso della forza. Sono condotte inammissibili in uno Stato di diritto e, in genere, accompagnano i pregiudizi razzisti e il disprezzo verso le fasce sociali di emarginazione». Altra pratica vista «con preoccupazione» dal Papa è «l' uso arbitrario della carcerazione preventiva» poiché in molte nazioni supera il 50% delle presenze nelle celle. La Francia ha scarcerato l' anarchico Vincenzo Vecchi anziché estradarlo in Italia. Aveva subito una pena di 11 anni e mezzo per i fatti del G8 di Genova ed era stato arrestato l' 8 agosto scorso. «Io non perdono e non dimentico, ma non odio. E la trasmissione del non odio e battersi contro l' odio è un ammaestramento utile per i ragazzi e per tutti, perché l' atmosfera dovuta all' ignoranza e all' indifferenza, che è stata la regina del mondo di allora, c' è purtroppo anche oggi». Lo ha affermato la senatrice a vita Liliana Segre. Il requisito dell' età per l' accesso alla pensione di vecchiaia, per il 2021 resta a 67 anni. La speranza di vita non è aumentata. L' ha deciso via XX Settembre. Pronto soccorso a rischio chiusura. I medici mancanti sono almeno 2 mila e non si riescono più a coprire i turni. L' allarme è del presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu), Francesco Rocco Pugliese. In un documento firmato da 200 direttori di Pronto soccorso si chiede di assumere medici non specialisti, anche neo-laureati. Ilaria Cucchi, la sorella di Stefano, il giovane romano arrestato per droga nel 2009 e morto al reparto

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[§23134341§] sabato 16 novembre 2019

Italia Oggi Fisco e Dichiarazioni

detenuti dell' ospedale Pertini, ha annunciato querela contro il leader della Lega, Matteo Salvini, che commentando la sentenza di condanna per i carabinieri ritenuti responsabili della morte di suo fratello ha detto che il caso «dimostra che la droga fa male». Mario De Michele, direttore di Campanianotizie. com e giornalista di Caserta, ha denunciato ai carabinieri di essere stato vittima di un agguato a Gricignano d' Aversa nel Casertano. Ignoti hanno sparato dieci proiettili, sei dei quali hanno centrato la sua auto. Morellato ha acquisito la Cleor investendo 50 milioni. La gioielleria francese ha un fatturato di 80 milioni di euro e 800 dipendenti. Amazon ha presentato un ricorso contro il contratto da 10 miliardi di dollari, affidato a Microsoft dal Pentagono, in cui si sostiene che l' aggiudicazione è stata viziata da pregiudizi politici. Luca Parmitano ha affrontato con il collega Andrew Morgan, della Nasa, un' uscita dalla base spaziale per mettere un nuovo obbiettivo al telescopio spaziale Hubble. Il governo iraniano ha iniziato il razionamento del carburante: 60 litri al mese per ogni auto e ha aumentato i prezzi, annunciando che utilizzerà le entrate per i sussidi ai 18 milioni di poveri. Il prezzo della benzina è aumentato da 10 mila a 15 mila Rial (12,7 centesimi di dollaro). Sopra la soglia di 60 litri al mese si pagherà 30 mila Rial per litro. Cinquanta arresti ad Altamura (Bari), Foggia, Cerignola (Foggia), Matera, Lecce e Roma. Le ordinanze di custodia sono state notificate a presunti capi e affiliati del clan D' Abramo-Sforza di Altamura (Bari) ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso armata, detenzione e porto di armi anche da guerra, traffico di sostanze stupefacenti, omicidio, tentato omicidio, estorsione, turbativa d' asta. La tregua è durata poche ore. L' esercito israeliano ha ripreso gli attacchi contro obiettivi collegati ai militanti della jihad islamica a Gaza dopo il lancio di alcuni razzi contro Israele. Nei due giorni precedenti la tregua erano rimasti uccisi 34 palestinesi, 16 civili. © Riproduzione riservata.

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[§23134342§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 11 La Repubblica Fisco e Dichiarazioni

Il meteo/1 Così ieri in Italia

Genova senza Lanterna Il faro simbolo di Genova si è spento la scorsa notte, colpito da un fulmine alle ore 22. A nulla è valso il parafulmine. La "Lanterna" è stata riaccesa ieri mattina Il Piemonte al buio A causa di un black-out dovuto alla forte nevicata 5 operai sono rimasti bloccati sulla funivia che dagli 889 metri di Craveggia sale ai 1.730 delle piste in valle Vigezzo Sulle Dolomiti senza corrente Val Badia, Val Senales, Valle dei Molini e la Val di Tures sono rimaste isolate per le nevicate eccezionali. Oltre 7.600 le utenze senza luce.

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[§23134343§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 11 Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

Il piano shock di Renzi: «120 miliardi per il Pil e per abbassare l' Irpef»

L' ex premier: sarà depositato il 15 gennaio, diventi un decreto

LA CONVENTION/1 dal nostro inviato TORINO Scenografia pop, colonna sonora dei Queen (Don' t stop me now) e debutto a Torino, «perché qui tutto è iniziato e qualcosa in questi ultimi anni a Torino è anche finito...». Matteo Renzi presenta il suo «piano shock da 120 miliardi», con un primo obiettivo: «I nostri parlamentari cercheranno di fare tutto per evitare i microbalzelli in manovra e abbiamo pronto un piano su come rendere l' Irpef più semplice nel 2021», annuncia il leader di Italia Viva. MODELLO EXPO Sarà una nuova imposta sui redditi più lineare e più bassa, «abbiamo chiesto di lavorare adesso per un anno per mettere i soldi solo lì. Il governo ha detto sì, ci pensiamo». Ed è chiamato anche a dare il suo parere sulla proposta di legge che verrà depositata il prossimo 15 gennaio e «verrà messa a disposizione del Paese, del governo e del premier Giuseppe Conte», a cui Renzi chiede di trasformare il piano in un decreto legge. Italia Viva, spiega, «è nata per fare delle proposte e non delle polemiche o alimentare tensioni: vogliamo dare una mano, perché l' economia italiana è messa molto peggio di quanto non sembri». Eppure soldi ci sono, ma restano incagliati «in ricorsi al tar, inghippi procedurali. Se li sbloccassimo avremmo qualche reddito di cittadinanza in meno e qualche posto di lavoro in più». Infrastrutture, ambiente, periferie urbane, case popolari, porti e aeroporti, strade e ospedali. «Questo che abbiamo fatto è un censimento, ma non basta. È evidente che le procedure standard non funzionano, c' è l' esigenza di una realtà che va sistemata e il modello che ha funzionato è l' Expo a Milano». A quei tempi Renzi era premier e ricorda che qualcuno gli consigliò di telefonare al presidente turco Erdogan e di passare il testimone a Smirne, seconda classificata. «Noi abbiamo messo l' ambulanza nella corsia di emergenza. Abbiamo piazzato un commissario e dato un controllo fortissimo al magistrato Raffaele Cantone. Oggi l' Italia è in una curva discendente drammatica. O interveniamo subito o non andremo da nessuna parte». Alle spalle di Renzi scorrono le slide, scherza sul palco quando gli chiedono di spostarsi - «A destra? Questo è un problema...» - parla di «procedure semplificate» per contrastare i blocchi burocratici e annuncia una «grande campagna di ascolto» con ministri, enti locali, banche, associazioni. Punto di partenza sono «gli oltre 74 miliardi di opere stradali e ferroviarie ferme». Poi ci sono «investimenti per tre miliardi sui porti e quattro miliardi di euro sugli aeroporti», il piano casa da un miliardo, i 29,5 miliardi già oggi disponibili per arginare il dissesto idrogeologico. Tutto questo, afferma Renzi, serve ai cittadini, crea Pil e «vince l' atteggiamento culturale assurdo di chi vuole stare a casa e prendere il reddito di cittadinanza. Noi siamo per il lavoro di cittadinanza e non per il reddito di cittadinanza».

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[§23134343§] sabato 16 novembre 2019

Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

Vince «chi detta l' agenda - ricorda il leader di Italia Viva - se Salvini fa credere che il problema è il barcone, è perché detta l' agenda». La sfida è appena cominciata: «A partire da maggio, dalla Toscana in poi, ci candideremo a tutte le regionali». Claudia Guasco © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134344§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 4 La Nazione Fisco e Dichiarazioni

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Irpef più semplice No a microimposte

La seconda proposta di Italia Viva ai colleghi di governo è semplificare ed abbassare la tassazione sui redditi. Secondo il deputato Luigi Marattin, il partito renziano è già al lavoro «sulla grande questione per rendere l' Irpef più semplice dal 2021». Contestualmente, Iv si impegna a bloccare le nuove microtasse - tra cui spiccano sugar tax e plastic tax - introdotte dal governo.

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[§23134345§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 29 Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

L' assestamento di bilancio (eterno) Ci risiamo con l' assestamento di bilancio dello Stato.

L' assestamento di bilancio (eterno) Ci risiamo con l' assestamento di bilancio dello Stato. La questione è ormai annosa per non dire eterna. Non sto a rammentare quanti governi passati si sono avvicendati alle cosiddette azioni di consolidamento fiscale e, quindi, alla riduzione del debito pubblico. E' inutile dire che due sono i modi da adottare al consolidamento. O si riduce la spesa pubblica, o si aumenta il gettito fiscale con l' applicazione di tasse. Viene da chiedersi... ma sti governanti sono incapaci o inetti? Dopo aver messo a dura prova imprese e lavoratori, mettendo in ginocchio l' economia e tutto il sistema produttivo e commerciale assestiamo ancora. Non si capisce la ragione per cui lo Stato italiano debba avere il primato di tassazione rispetto agli stati membri Ue e con la stessa moneta. Così facendo si aumenta la delocalizzazione di aziende e la fuga di giovani all' estero con un grave e inarrestabile impoverimento dello stato sociale. Mi pare ovvio che l' unica strada da perseguire sia quella di una revisione straordinaria dei programmi di spesa pubblica e della alienazione degli Enti inutili. Se ne è sempre parlato molto in questi anni ma, nonostante i proclami, in pratica non si è fatto nulla. Basterebbe elaborare un piano industriale per ciascun settore dell' Amministrazione Pubblica. Capisco che tale operazione possa richiedere tempo e un' analisi molto approfondita, ma facciamola una buona volta questa riforma. Invece si è preferito seguire la strada dei facili annunci senza risorse se non quelle ordinarie degli uffici che normalmente si occupano del controllo della spesa e senza sostegno politico. Siamo in una fase di recessione talmente grave da sconsigliare qualsiasi ulteriore intervento fiscale di segno restrittivo. Non basta sventolare slogan ma investire per davvero risorse umane e capitale politico in un' operazione che di fatto non è mai iniziata. Sergio Olivieri [email protected] Irpef, tornare alle aliquote del 1974 Per difendere i ceti medi e i poveri - e consentirgli di spendere - bisogna tassare i più ricchi, perché soltanto così si troveranno i soldi per aiutare le classi in difficoltà. D' altra parte i poveri non possono essere tassati perché non hanno niente che può essere tassato. Il migliore sistema per tassare i più ricchi è l' imposizione diretta, cioè l' Irpef, che deve restare a scaglioni così come prevede la nostra Costituzione. Purtroppo tutte le riforme fiscali operate dal Parlamento italiano dopo il 1974, anno della nascita dell' Irpef, hanno ridotto le aliquote fiscali a favore delle classi benestanti ed hanno alzato le aliquote a favore delle

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[§23134345§] sabato 16 novembre 2019

Il Messaggero Fisco e Dichiarazioni

classi meno abbienti. E' un errore continuare con questa politica, basta vedere dove ci ha portato. Bisogna tornare alle aliquote Irpef del 1974. Pietro Calcagnile [email protected].

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[§23134346§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 7 La Stampa Fisco e Dichiarazioni

frane e ferrovie interrotte per il maltempo

Neve e blackout al Nord In Alto Adige migliaia isolati

FILIPPO FEMIA

filippo femia Non soltanto l' acqua alta a Venezia. Ieri il maltempo ha flagellato il Centro e Nord Italia e per questo fine settimana resta l' allerta. In Piemonte, Liguria, Trentino e Veneto ci sono state forti nevicate, anche a quote collinari. La situazione peggiore è in Alto Adige, dove in alcune zone si sono accumulati fino a 140 centimetri di neve. La chiusura delle strade per alberi caduti, smottamenti o slavine ha lasciato isolate molte valli, oltre 7500 famiglie sono rimaste senza luce. Dopo il blackout durato quasi due giorni, Brunico è di nuovo senza luce e senza corrente elettrica. Ad Albions (Bolzano) tre vigili del fuoco sono rimasti feriti dopo che il mezzo su cui si stavano spostando è uscito di strada, ribaltandosi. In tutto il Trentino il rischio valanghe è «alto», di livello 4 (su una scala che arriva a 5).Proprio una frana ha invaso i binari, interrompendo la ferrovia del Brennero. In Piemonte si sono verificati numerosi blackout per la caduta di alberi sui fili, difficoltà sulle strade e traffico ferroviario in difficoltà se non addirittura sospeso in alcune zone. In valle Vigezzo (Verbano-Cusio-Ossola) la forte nevicata ha causato l' interruzione della corrente elettrica, bloccando la funivia che sale ai 1.730 metri delle piste sciistiche della Piana. Cinque operai sono rimasti bloccati e sono intervenuti gli uomini del soccorso alpino per recuperarli, calandoli con un verricello. In provincia di Cuneo settemila famiglie e imprese sono rimaste senza elettricità né riscaldamento per tutta la giornata e i disagi verranno risolti soltanto oggi. Il maltempo non ha risparmiato la Toscana, dove il fango ha invaso le terme di Saturnia (Grosseto). Nell' area sono stati diversi i corsi d' acqua ingrossati dalle forti piogge e che hanno rotto a tratti gli argini. In provincia di Arezzo un' auto è stata trascinata via da un torrente esondato, ma il conducente è riuscito a mettersi in salvo. Una tromba d' aria ha invece flagellato Marina di Carrara (Massa Carrara), devastando il ristorante di un hotel sul lungomare e danneggiato alcuni stabilimenti balneari. La forte pioggia ha creato disagi anche a Roma, dove tre fermate della linea A della metropolitana sono state chiuse ieri pomeriggio. Anche la circolazione ferroviaria ha subito pesanti disagi: sulla linea alta velocità Roma-Napoli si sono registrati ritardi fino a 150 minuti. E oggi sarà un' altra giornata di allertaper tutto il Nord . - c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI Un intervento dei vigili del fuoco per bloccare la strada in Alto Adige Neve in provincia di Como.

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[§23134347§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 15 La Repubblica Fisco e Dichiarazioni

Il piano da 120 miliardi di Italia viva

Renzi e le Grandi Opere "Ecco i soldi per farle"

DI DIEGO LONGHIN

TORINO - Un piano shock in sette punti per fare ripartire le grandi opere. Un' iniezione da 120 miliardi, con taglio dell' Irpef inclusa dal 2021, che il leader di Italia Viva Matteo Renzi vuole mettere sulla scrivania del premier Giuseppe Conte. Dossier che va trasformato in un decreto legge a gennaio. «I soldi ci sono ma sono bloccati per ricorsi, Tar, inghippi procedurali. Se li sbloccassimo avremmo qualche reddito di cittadinanza in meno e qualche posto di lavoro in più», dice Renzi che sceglie Torino per dettare l' agenda all' esecutivo e per tentare di fare ombra alla tre giorni del Pd a Bologna. Un duello a distanza tra lui e gli ex compagni di partito, in testa il segretario dem Nicola Zingaretti. Torino è solo la prima tappa di un weekend in cui Renzi prova a dare slancio al suo neonato partito cercando di mettere in un angolo il Pd. L' ex premier ieri era a Torino, oggi sarà a Catania e domani chiuderà a Pistoia. «Siamo arrivati a 25mila iscritti e da maggio ci presenteremo alle Regionali», annuncia Ettore Rosato. Renzi, che ha incontrato gli imprenditori per presentare la "sua" manovra e le ricette per l' economia e nel pomeriggio è accolto in teatro da Don' t stop me now dei Queen, annuncia battaglia contro le microtasse in manovra e vuole una riforma per «semplificare e abbassare l' Irpef ». Il modello? «Milano e la sua Expo », sottolinea l' ex premier. E parlando di Torino, esclude accordi in vista delle elezioni del 2021: «La città con Appendino si è fermata» dice.

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[§23134348§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 11 Corriere della Sera Fisco e Dichiarazioni

Renzi sfida il premier: chiederemo un decreto su Irpef e infrastrutture

La kermesse a Torino. Il leader: da maggio liste alle Regionali

Claudio Bozza

DAL NOSTRO INVIATO TORINO Matteo Renzi continua a ballare nei sondaggi sopra e sotto il 5%. E ieri ha lanciato il primo evento nazionale del suo nuovo partito, proponendo un piano per sbloccare 120 miliardi tra investimenti ed infrastrutture, paragonandolo al «"modello Expo", che tanto ha funzionato e che noi vogliamo applicare al Paese». Modi e tempi di questa iniziativa delineano il doppio binario del leader di Italia viva: continuare a fare il controcanto al premier Giuseppe Conte e, al contempo, proseguire in una campagna che punta a erodere consensi nel bacino del Pd, proprio in concomitanza con l' evento organizzato a Bologna dai dem per modificare lo statuto. Nel capoluogo piemontese, a pranzo, Renzi ha prima organizzato un incontro con imprenditori e professionisti. L' obiettivo pressante, oltre al confronto, è quello di raccogliere finanziamenti per Iv, per affrontare le prossime campagne elettorali anche grazie ai fondi che confluiscono pure in una nuova fondazione renziana. In platea ci sono circa 250 persone e una nutrita truppa di parlamentari ex pd: Maria Elena Boschi, Francesco Bonifazi, Luigi Marattin, Roberto Giachetti, Davide Faraone, la ministra della Famiglia Elena Bonetti. E non manca Giuseppina Occhionero, finita nell' occhio del ciclone dopo che il suo assistente parlamentare è stato arrestato per mafia e presunti legami con Messina Denaro. «Entro il 15 gennaio presenteremo il nostro piano al premier e chiederemo di trasformarlo in un decreto - spiega Renzi -: i soldi ci sono ma sono bloccati per ricorsi, Tar e inghippi procedurali. Sbloccandoli, avremmo qualche reddito di cittadinanza in meno e qualche posto di lavoro in più». L' ex premier punta il dito contro le lungaggini burocratiche ed evoca con forza il «modello Milano». «È evidente che le procedure standard non funzionano. Il modello che ha funzionato con l' Expo: riconosco il merito del sindaco Letizia Moratti - aggiunge -. Quando arrivai a Palazzo Chigi l' Expo era fermo, stava per essere chiuso, buttato via. Immaginate cosa sarebbe successo». Renzi, a questo piano, dà anche un nome forte: «Shock», con tanto di scritta bianca su campo fucsia stile fumetto. Sul palco sale anche Ettore Rosato, timoniere della macchina dei comitati civici: «Siamo a 25 mila iscritti», annuncia. Mentre Renzi illustra una road map politica sul territorio: «La piazza strapiena di Bologna contro la Lega dimostra che c' è un popolo che sa come fare: per questo evitiamo di disturbare Stefano Bonaccini che rimarrà governatore». E poi: «Ci candideremo a tutte le prossime elezioni regionali a partire dalla Toscana», nel maggio 2020.

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[§23134349§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 2 La Repubblica Fisco e Dichiarazioni

Roghi, agguati, droga in campo 250 agenti

Riunione in prefettura, piano della ministra Lamorgese: " Task force in 20 piazze di spaccio e 8 aree della movida". Si parte da Centocelle. La sindaca: " Ma nessuna militarizzazione"

di Lorenzo d' Albergo Nessuna «militarizzazione» delle periferie, certo. Ma la prefetta Gerarda Pantalone è comunque pronta alla stretta contro lo spaccio e la movida molesta. Dal comitato per l' ordine e la sicurezza pubblica di ieri a palazzo Valentini, il vertice a cui ha voluto partecipare anche la ministra dell' Interno Luciana Lamorgese, la capitale esce con un nuovo piano per la sicurezza. Assetto rivoluzionato: dalle tre maxi- aree di pattugliamento si passa a 28 obiettivi sensibili, 20 piazze di spaccio e 8 aree della movida in centro storico. È questa la risposta agli omicidi del carabiniere Mario Cerciello Rega nel quartiere Prati e del personal trainer Luca Sacchi all' Appio Latino, ai roghi ai locali di Centocelle e all' escalation di rapine culminata nella sparatoria mortale di 10 giorni fa in un bar di Cinecittà. Per sostenere il nuovo assetto, in attesa dei 550 nuovi agenti (730 in tutto il Lazio) in arrivo per la fine del 2020, verranno riassegnati 250 unità. Si parte da lunedì, dalla Centocelle della Pecora elettrica e del Baraka: assieme ai vigili urbani, la nuova task force avrà il compito di cinturare il quartiere e pattugliarne il perimetro. Per rendere più efficaci e veloci gli interventi, verrà rivista anche la mappa delle caserme e dei commissariati. Per il reparto volanti della questura è previsto il raddoppio. Le auto della polizia non partiranno più soltanto da via Guido Reni. Una seconda sezione aprirà a Tor Tre Teste, al Prenestino, e sarà dotata di alloggi per gli agenti. Segno di una presenza più costante sul territorio a cui si aggiunge il domino dei commissariati: previste aperture ad Acilia e Colleverde, accorpamenti tra Appio e San Giovanni oltre che tra San Lorenzo e Porta Pia. «Dobbiamo far sentire ai cittadini che lo Stato c' è ed è con loro - ha spiegato la ministra Lamorgese - lavorando anche sulla percezione della sicurezza. I dati sui reati a Roma sono in diminuzione del 6,2%. Ma in alcuni municipi c' è un forte incremento di delitti legati allo spaccio di stupefacenti ». Nel VI, quello di Tor Bella Monaca, il vero business è la droga: +85% di reati legati allo smercio. La nuova mission prevede pattugliamenti ( con lampeggianti sempre accesi) nei fine settimana a Monti, Testaccio, Trastevere, piazza Vittorio, Campo de' Fiori, piazza Navona, Trinità dei Monti e Ponte Milvio. Poi le piazze dello spaccio, in periferia e non: Tor Bella Monaca e San Basilio, la Romanina e la Magliana, San Lorenzo e il Pigneto. Poi ci sono i compiti assegnati al Comune. Ieri la sindaca Virginia Raggi ha promesso un potenziamento

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[§23134349§] sabato 16 novembre 2019

La Repubblica Fisco e Dichiarazioni

dell' illuminazione a led, soprattutto nei parchi, e progetti di riqualificazione delle periferie. Capitolo vigili: oltre ai mille già assunti dal Campidoglio 5S, ne arriveranno altri 300. La Regione, invece, stanzierà un milione per Centocelle. Fondi per cancellare i debiti dei locali dati alle fiamme e ristrutturarli. Istituzioni e forze dell' ordine (ieri al tavolo anche il capo della polizia, Franco Gabrielli) faranno il punto ogni tre mesi sulle nuove misure. Magari con qualche finanziamento in più: « Contiamo sul fondo unico giustizia - ha concluso la titolare del Viminale - e punteremo anche sulla videosorveglianza. Roma è una città che amiamo nonostante le sue criticità. Gli agenti? La coperta è corta, ma ce la faremo». © RIPRODUZIONE RISERVATA L' incendio ll rogo che ha distrutto per la seconda volta in sei mesi la libreria indipendente di Centocelle "La pecora elettrica"

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[§23134350§] sabato 16 novembre 2019

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

Valida l' opzione per il consolidato con dichiarazione integrativa nei 90 giorni

L' Agenzia ha confermato che entro questa scadenza è possibile indicare l' opzione nel quadro OP del modello REDDITI SC

Con la risposta a interpello n. 488 , pubblicata ieri, l' Agenzia delle Entrate è intervenuta sull' esercizio dell' opzione per l' adesione al consolidato fiscale nazionale ex art. 117 e ss. del TUIR attraverso la compilazione del quadro OP del modello REDDITI SC. Ai sensi dell' art. 119 del TUIR, l' esercizio congiunto dell' opzione per l' adesione alla consolidato nazionale deve essere comunicato all' Agenzia delle Entrate con la dichiarazione presentata nel periodo d' imposta a decorrere dal quale si intende esercitare l' opzione. L' esercizio dell' opzione deve essere effettuato congiuntamente da ciascuna controllata e dall' ente o società controllante, sicché si determinano tante opzioni per coppie quante sono le società controllate che esercitano la facoltà, fermo restando che, in caso di opzione con più di una controllata, il consolidato cui partecipa la società consolidante resta uno soltanto, confluendovi i risultati fiscali di tutte le consolidate. In considerazione della natura bilaterale dell' opzione, il soggetto controllante e ciascuna società controllata che intende aderire al regime stipulano e sottoscrivono il c.d. "contratto di consolidamento fiscale", diretto a regolamentare sotto il profilo civilistico (anche unitariamente) i rapporti intercorrenti tra le società aderenti alla tassazione di gruppo. Inoltre, si ricorda che l' opzione per l' adesione al consolidato fiscale nazionale: - può essere esercitata dai soggetti che possiedono le caratteristiche previste dall' art. 117 del TUIR; - presuppone l' identità dell' esercizio sociale di ciascuna società consolidata con quello della consolidante, nonché l' elezione di domicilio, a cura di ogni consolidata, presso la consolidante, ai fini della notifica degli atti e dei provvedimenti relativi ai periodi d' imposta per i quali è esercitata l' opzione; - è vincolante per tre esercizi sociali. Nel caso analizzato dall' Amministrazione finanziaria, la società consolidante ha comunicato l' opzione per il consolidato fiscale per l' anno 2018 mediante la presentazione del modello REDDITI 2018 SC senza però indicare nel quadro OP una delle società controllate che intendeva consolidare. Tale omissione era dovuta dalla mancanza dell' adesione di quest' ultima alla tassazione di gruppo, che è stata deliberata solo successivamente alla presentazione della dichiarazione dei redditi da parte della capogruppo. Il 21 dicembre 2018, la medesima capogruppo ha quindi proceduto alla presentazione di una dichiarazione dei redditi integrativa comprensiva dell' indicazione della consolidata originariamente mancante all' interno del quadro OP. In merito, si osserva che, ai sensi dell' art. 2 , comma 7 del DPR 322/98, si considerano valide le dichiarazioni presentate entro 90 giorni dalla scadenza del termine, ferma restando l' applicazione delle sanzioni amministrative per il ritardo.

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[§23134350§] sabato 16 novembre 2019

EutekneInfo

Fisco e Dichiarazioni

L' Agenzia delle Entrate conferma il suo orientamento sul tema, affermando che anche la dichiarazione integrativa presentata, entro il termine di 90 giorni, per correggere omissioni o errori di una precedente dichiarazione tempestivamente presentata, si sostituisce a quella originaria, così rimuovendo, in tale breve "finestra temporale", l' infedeltà dichiarativa ( cfr. anche circ. Agenzia delle Entrate 12 ottobre 2016 n. 42 , circ. 14 giugno 2001 n. 55 , ris. 14 ottobre 2002 n. 325 ). Muovendo da questo presupposto, l' opzione per il consolidato fiscale, già correttamente comunicata entro il termine di presentazione del modello REDDITI 2018, può essere considerata confermata anche per la società consolidata che risulta inserita nella dichiarazione integrativa nei 90 giorni, presentata il 21 dicembre 2018, in quanto la medesima "si sostituisce a quella originaria". Non occorre, quindi, applicare l' istituto della c.d. "remissione in bonis" ex art. 2 comma 1 del DL 16/2012. Dopo i 90 giorni è utile la "remissione in bonis" Tale possibilità risulta funzionale una volta scaduti i 90 giorni dal termine presentazione del modello REDDITI 2018. In questo caso, la consolidata, che non abbia esercitato l' opzione nel modello REDDITI 2018, potrebbe accedere al regime del consolidato fiscale a partire dal 2018 qualora ( cfr. risposta a interpello 25 marzo 2019 n. 82 ): - la violazione non sia stata constatata o non siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali la società istante abbia avuto formale conoscenza; - abbia i requisiti sostanziali richiesti dalla disciplina del consolidato fiscale alla data originaria di scadenza del termine normativamente previsto per l' esercizio dell' opzione; - eserciti l' opzione compilando il quadro OP del modello REDDITI 2019, versando la sanzione pari a 250 euro , senza avvalersi della compensazione di cui al DLgs. 241/97.

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[§23134351§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 49 Il Messaggero Industria 4.0

Con Atena progetti di cuore

L' EVENTO Intelligenza artificiale e genio made in Italy. Nella sede storica della biblioteca del Senato, la sala Koch, va in scena il Premio Atena Onlus 2019 presentato da Milly Carlucci. Tra i relatori prendono posto il presidente della Fondazione Atena Onlus, professor Antonio Rebuzzi e il professor Giulio Maira,che nel 2001 creò la onlus con l' obiettivo di promuovere le ricerche e diffondere le conoscenze nell' ambito delle neuroscienze. In platea siedono amici ed esperti di scienza. La senatrice Isabella Rauti consegna la targa per la ricerca alla dottoressa Angela Mastronunzi, del Bambino Gesù,per i suoi studi sui tumori cerebrali dei piccoli. Apprezzamenti, tra le prime file, da parte di Pier Carlo Padoan e della presidente di Marevivo, Rosalba Giugni, in giacca di velluto nero. Ci sono Fabiana Balestra, in maglione grigio, Valter e Paola Mainetti, Marisela Federici. Come di consueto viene conferito ilPremio Atena Donna, ideato dalla presidente Carla Vittoria Maira e dedicato ad una donna che ha raggiunto posizioni di estremo prestigio: Elena Grifoni Winters, capo di Gabinetto del direttore generale dell' Agenzia Spaziale Europea: prima italiana e prima donna a ricoprire tale incarico. Applaudono i giovani architetti, pluripremiati nel mondo, Marco e Matteo Tanzilli. Presentata la nuova iniziativa della Fondazione, AtenaInnova: spaziorivoltoall' innovazione, presiedutoda Matteo Tanzilli, per talenti italiani e nuove generazioni impegnate nel sociale. Lo scopo è premiare le applicazioni scientifiche e i progetti di innovazionelegati al digitale. Omaggiati Federico Nicolosi e Giannantonio Spena, fondatori diuna piattaforma tecnologica dedicata alla simulazione in 3D per rendere più immediata la comprensione della neuroanatomia. Poi tavola rotonda dedicata all' intelligenza artificiale, moderata daVira Carbone, con l' ambasciatore Giampiero Massolo, presidente Fincantieri e ISPI, monsignor Vincenzo Paglia, presidente Pontificia Accademia per la Vita, Mauro Grigioni,direttore Centro Nazionale per le Tecnologie Innovative in Sanità Pubblica presso l' ISS. Lucilla Quaglia © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134352§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

Dagli schiavi all' intelligenza artificiale, così stiamo delegando la nostra vita alle macchine

Le macchine - gli smartphone, app, gli algoritmi predittivi - ci sembrano molto friendly, in realtà non lo sono. E soprattutto ci manca ancora la consapevolezza del loro potere a cui stiamo delegando la nostra vita intera. Ci crediamo liberi, ma siamo schiavi. E se avesse ragione Marx?

Premessa: non siamo mai stati (né lo stiamo diventando), marxisti. Da illuministi, rifuggiamo da ogni ismo . D' altra parte, neppure lo stesso Marx (Karl, ovviamente, non Groucho) si definiva un marxista . Eppure, rileggere oggi Il capitale (ma non solo) produce un effetto inquietante (e imbarazzante). Vale la pena tuttavia approfondire tre elementi dell' analisi di Marx. Quello di estensione della durata della giornata lavorativa; quello di pluslavoro; e quello di sussunzione.Perché sì, la realtà di oggi è molto simile a quella di allora. Pensiamo, ad esempio, ai 17mila morti sul lavoro in Italia negli ultimi 10 anni, una autentica strage come ha commentato il segretario della Cgil Maurizio Landini ; pensiamo al caporalato fisico e a quello virtuale ; al taylorismo digitale invece della promessa economia della conoscenza; ai riders di Foodora liberi imprenditori di se stessi (direbbe Groucho Marx) e ai lavoratori dell' Industria 4.0 totalmente sussunti nella e subordinati alla macchina/algoritmo; a quella rete diventata la perfetta realizzazione della fabbrica integrata inseguita da Ford, da Taylor, da Taiichi Ohno, dove tutti siamo parti/pezzi dell' apparato sia che lavoriamo in produzione, o consumiamo, o produciamo dati per il Big Data . La nostra soggettività e libertà e autonomia ("L' organizzazione del processo di produzione capitalistico, una volta che si è ben consolidato, infrange ogni resistenza" - Marx) sono oggi totalmente catturate dall' immaginario collettivo feticistico della tecnica e del mercato - e si legga quello splendido libro di Paolo Bartolini e Stefania Consigliere che è " Strumenti di cattura. Per una critica dell' immaginario tecno- capitalista ", Jaca Book. I tempi (retro)moderni della iper-modernità La realtà di oggi - ripetiamo cose già dette non solo da noi, ma repetita iuvant - richiama non tanto (ma anche) i Tempi moderni di Chaplin ; non è la realizzazione della promessa dei teorici del post-fordismo e dell' economia della conoscenza/capitalismo cognitivo, ma è quella dei tempi retro-moderni dell' Ottocento (o la Retrotopia secondo Zigmunt Bauman - Laterza). Massimo sfruttamento, massima alienazione, massima dis-umanizzazione dell' uomo al crescere della sua ibridazione con le macchine, minima autonomia e massima eteronomia, massima de-umanizzazione al crescere della delega che diamo alla tecnica per tutto ciò che concerne ciò che per l' illuminismo era e doveva essere invece umano, cioè la capacità intellettuale (Sapere aude! - diceva Kant) e la possibilità esistenziale di valutazione/riflessione e quindi di decisione. Consapevolmente e responsabilmente. Da parte dell' uomo, insieme ad altri uomini. Delegando invece valutazione/riflessione e decisione a un algoritmo, usciamo dall' umano ed entriamo nell' in-umano. E in qualcosa di peggio di quella che Max Horkheimer,

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[§23134352§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

filosofo e sociologo di punta della Scuola di Francoforte, mezzo secolo fa definiva come società amministrata : dove tutto è automatizzato, dal governo al consumo alla produzione; dove "tutto si ridurrà al fatto di imparare come si usano i meccanismi automatici che assicurano il funzionamento della società"; dove cioè s arà l' apparato a funzionare e a far funzionare ogni uomo e tutte le altre macchine integrate in una mega-macchina (che oggi chiamiamo appunto: rete-fabbrica integrata). E funzionerà facendoci funzionare secondo la propria razionalità calcolante/strumentale finalizzata all' accrescimento infinito di sé come apparato tecnico e come profitto/plusvalore del capitale. Ragione strumentale che tuttavia è un tradimento della ragione illuministica , se aveva ragione ancora Horkheimer (ne La società di transizione, Einaudi) quando aggiungeva: "Per i giovani di oggi solo la scienza è vera, perché essi scambiano il vero con l' esatto e credono che l' unica forma della ragione sia quella che io chiamo ragione strumentale, che liquida tutte le altre". Scienza; e oggi algoritmi, figli di quella scienza che si chiama matematica e calcolo. E ragione strumentale. O industriale: "la ragione è cioè diventata uno strumento di autoconservazione del sistema industriale"; e ancora: essa "si riduce a cercare l' adattamento ottimale del mezzo allo scopo, il pensiero è solo strumento per risparmiare lavoro. La ragione mira solo all' utile. Contravvenire a una simile ragione diventa un sacrilegio. Essa fonda la sottomissione del singolo al tutto . La categoria di individuo alla quale era legata l' idea di autonomia (dell' illuminismo: pensiamo a Kant) non ha resistito alla grande industria (e oggi - aggiungiamo - alla rete, che è il nuovo tutto/fabbrica integrata monistica, che tutti deve contenere e integrare a sé, come il Leviatano di Hobbes). L' individuo non deve più preoccuparsi del futuro, ma essere pronto ad adattarsi, a soddisfare ogni cenno, a servirsi di ogni leva, ad agire sempre diversamente ma sempre allo stesso modo" producendo effetti sulla natura e sull' uomo non più controllati consapevolmente (cioè secondo ragione non strumentale-industriale) dall' uomo e dal demos. E se oggi tutto è amministrato da algoritmi/Iot/piattaforme/Big Data - e il tutto è venduto per di più come smart dalla fabbrica integrata anche dell' immaginario tecno-capitalista che assomma industria culturale (descritta da Adorno e Horkheimer nella Dialettica dell' illuminismo, Einaudi), debordiana società dello spettacolo e infine industria dei sensi secondo l' ultimo importante libro di Sergio Bellucci (Harpo) - allora l' uomo cessa (non può non cessare) di essere individuo libero e soggetto che pensa, decide e poi fa; e diviene invece oggetto fatto/amministrato/governato e ingegnerizzato da una tecnica che sempre più decide per lui, a prescindere da lui. L' uomo perde la consapevolezza del funzionamento dell' apparato (che invece dovrebbe aumentare all' aumentare della complessità dell' apparato), che appunto funziona in automatico; e perde la responsabilità per ciò che accade, avendo ceduto/trasferito la capacità e la possibilità di valutare e di decidere, a un sistema automatico di macchine (e anche un algoritmo è una macchina, funzionando secondo la razionalità calcolante/strumentale/industriale della tecnica). Torniamo dunque a Marx (e consigliamo l' ottimo saggio di Federico Chicchi, Marx, Feltrinelli) - da cui vi è sempre moltissimo da imparare - e approfondiamo tre elementi della sua analisi. La giornata (infinita) di lavoro Scriveva Marx (Il capitale): "Il contenuto e lo scopo ultimo della produzione capitalistica

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[§23134352§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

è la produzione di plusvalore, vale a dire l' estorsione di pluslavoro. () L' impulso del capitale a un prolungamento smodato e senza scrupoli della giornata lavorativa viene appagato in special modo in quelle industrie che per prime furono rivoluzionate dall' acqua, dal vapore, dalle macchine e che sono state le prime creazioni del modo di produzione moderno". E ancora: "Prolungandosi la giornata lavorativa, si allarga la scala della produzione, mentre resta immutata la parte di capitale investita in macchine ed edifici. Perciò non solo aumenta il plusvalore, ma diminuiscono le spese che sono necessarie per sfruttarlo. () E se le macchine sono il mezzo più potente per accorciare il tempo di lavoro necessario per produrre una merce, esse, nella loro qualità di depositarie del capitale divengono, in quelle prime industrie di cui prendono immediato possesso, il mezzo più potente per prolungare la giornata lavorativa al di là di qualsiasi limite naturale. Da un lato creano nuove condizioni che permettono al capitale di abbandonarsi completamente a questo suo perenne impulso, dall' altro creano nuove ragioni per accendere il suo smodato desiderio di lavoro altrui". Riuscire ad ottenere una giornata lavorativa normale, quindi una riduzione della sua durata, fu quindi solo l' effetto ("una reazione della società che si sente minacciata nelle sue fondamenta") di "una lunga guerra civile, più o meno dissimulata, tra la classe dei capitalisti e la classe degli operai" associati tra loro. Durata da allora, per circa un secolo. Ma "quando viene imposto dalla legge un accorciamento della giornata lavorativa () allora la macchina diviene, nelle mani del capitale il mezzo usato sistematicamente per smungere nello stesso spazio di tempo, una più grande quantità di lavoro " e questo tramite l' aumentata velocità delle macchine e tramite l' ingrandito numero di macchine che deve sorvegliare un medesimo operaio". Non è forse questo ciò che si è determinato con l' introduzione crescente delle nuove tecnologie a partire dagli anni '80 del '900? Non è forse ancora questa l' essenza e lo scopo anche dell' Industria 4.0/I.A./World class manufacturing/capitalismo delle piattaforme? Se la giornata lavorativa, soprattutto nel corso della seconda metà del secolo scorso, si era ridotta per legge e per contrattazione collettiva, questo era intollerabile per il sistema. E quando le macchine glielo hanno permesso di nuovo, proprio le macchine si sono dimostrate nuovamente come il mezzo più potente per prolungare la giornata lavorativa al di là di qualsiasi limite naturale (il virtuale permette di lavorare oltre i limiti del tempo naturale e di fare più velocemente non solo una cosa alla volta, ma molte cose insieme - che è un altro modo per prolungare la giornata di lavoro e accrescere il pluslavoro - infra), ma anche, e insieme, per accrescere l' intensità e lo sfruttamento del tempo di lavoro e della forza lavoro. E infatti oggi lavoriamo h 24 e 7 su 7, senza più distinzione tra tempo di lavoro e tempo di vita, ovvero il tecno-capitalismo ha messo a profitto per sé non solo la forza lavoro di cui parlava Marx e poi sfruttata da Ford e Taylor e da Taiichi Ohno e poi da Romiti e Marchionne, ma ha trasformato (Gates, Jobs, Bezos, Zuckerberg) la vita intera dell' uomo (socialità, emozioni, relazioni, comunicazioni, conoscenza) in forza lavoro per sé, comprandola e vendendola oggi a piacimento e just in time, ri-trasformando di fatto il lavoro (ma anche de iure, dal Pacchetto Treu in avanti) da diritto a merce (L. Gallino, Il lavoro non è una merce,

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[§23134352§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

Laterza). La beffa è che negli anni '90, quello stesso capitale che voleva tornare a prolungare la giornata lavorativa per accrescere il proprio plusvalore smungendo (flessibilizzando) il lavoro e i lavoratori era lo stesso - con i suoi intellettuali/mass media organici e di accompagnamento - che prometteva, grazie alle nuove tecnologie, che avremmo lavorato ancora meno, fatto meno fatica e avuto più tempo libero. Si è realizzato invece e appunto - perché questo era l' impulso smodato del capitalismo: estrarre quanto più valore possibile dalla forza lavoro/vita - esattamente il contrario di quanto promesso . Ma "il latente istinto della produzione capitalistica è di appropriarsi lavoro per tutte le 24 ore del giorno", ed oggi, grazie alla rete, ha ottenuto lo scopo. Il pluslavoro infinito Secondo concetto, strettamente collegato al precedente: il pluslavoro. Per accrescere il plusvalore, il capitale doveva e deve infatti accrescere il pluslavoro. Allungando la giornata lavorativa, accrescendo i tempi e i ritmi di lavoro. Non solo agendo sulle turnazioni che permettono di lavorare h24 su turni, ma allungando/intensificando appunto il tempo di lavoro di ciascuno . Estraendogli crescente produttività, riducendogli i tempi morti - morti, cioè non produttivi di plusvalore per il sistema e per la sua razionalità industriale/strumentale/calcolante. Sia esso lavoratore di produzione sempre connesso ; lavoratore di consumo a produttività crescente (Amazon sempre aperta); di produzione di dati (un lavoro che compiamo/eseguiamo anche quando dormiamo). Pluslavoro, cioè: il valore generato dalle ore di lavoro non pagate ai lavoratori; ovvero: il salario copre solo una parte del lavoro effettuato realmente nella giornata lavorativa; la restante parte del lavoro, appunto il pluslavoro, serve a produrre plusvalore, cioè profitto per il capitale/capitalist a - il lavoratore lavorando gratis. Il capitale non ha tuttavia inventato il pluslavoro: "In ogni luogo in cui una parte della società possiede il monopolio dei mezzi di produzione, il lavoratore deve aggiungere al tempo necessario al proprio mantenimento, un tempo di lavoro eccedente per la produzione dei mezzi di sussistenza del possessore dei mezzi di produzione". E allora, oggi non siamo forse in una condizione analoga, dove il pluslavoro cresce per accrescere il plusvalore del capitalista, mentre decresce il salario di chi lavora (tra apprendistati, tempi parziali, lavori uberizzati/esternalizzati, riders, corrieri di Amazon, eccetera)? L' idea - surreale - di farci almeno pagare/retribuire dai social e dai motori di ricerca per i dati che produciamo ora gratuitamente per essi e per l' oligopolio tecno-capitalista, così da poter continuare a consumare e divertirci, significa solo favorire una ulteriore sussunzione dell' uomo e della sua vita dentro il sistema del capitale e della tecnica, oltre quanto già realizzato negli ultimi trent' anni. Ovvero: il totale assoggettamento dell' uomo e della sua vita alle esigenze del sistema, la sua sussunzione totale nella forma di vita pre-scritta dal tecno-capitalismo , l' uomo infatti dovendo/potendo solamente (secondo il determinismo neoliberale e tecnico egemone) adattarsi alle esigenze delle imprese/capitale. La sussunzione E appunto, la sussunzione (termine/processo dimenticato o rimosso, così come l' alienazione, che invece è solo ben mascherata dal sistema che incessantemente la produce). Sussunzione, parola infelice ma perfetta per descrivere (ancora con Marx) il procedimento con cui il capitale assoggetta totalmente a sé il lavoro umano; ma che oggi dobbiamo estendere dal capitale

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[§23134352§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

e dalle macchine che regolano e determinano l' attività degli operai (Marx, nel Frammento sulle macchine), alla tecnica come apparato e soprattutto come razionalità sovrana e ordinante/amministrante, che integra/connette/fa convergere a sé, in sé e per sé non solo il lavoro/lavoratore quanto, e appunto la vita intera dell' uomo, estraendone plusvalore dopo averla sussunta a sé, in sé, per sé. Una sussunzione che si produce grazie all' identificazione crescente di ciascuno con l' apparato e quindi l' alienazione da sé di ciascuno, portato a divenire, in quanto sussunto/alienato, altro da sé. Ma realizzare/produrre questa identificazione esistenziale dell' uomo con l' impresa, con le merci/brand e ora con la piattaforma/fabbrica-rete/social è stato uno degli obiettivi perseguiti da più di un secolo dalla psicologia del lavoro e dalle tecniche di organizzazione e di produzione/ingegnerizzazione delle condotte umane in senso tecnico e capitalistico. Dai comportamenti condizionati ai comportamenti motivati Ingegnerizzare le condotte umane. Standardizzarle. Normalizzarle. Prevederle. Se nel '900 a prevalere è stata l' ingegnerizzazione dei comportamenti individuali e collettivi attraverso il loro condizionamento (fordismo-taylorismo, ideologie politiche, paternalismo imprenditoriale, pubblicità da consumi di massa, eccetera - su tutti, l' azione di un maestro delle PR e del marketing come Edward Bernays - Propaganda, Lupetti Editore), dagli anni '70 la psicologia asservita al capitale ha cambiato approccio, ma non ha cambiato il suo obiettivo: modificare i comportamenti, organizzarli funzionalmente alle esigenze del sistema . Tutto viene però ora attivato agendo sull' individualità, sulla personalità, sulla spontaneità, sulla autonomia dei singoli (la lean production, l' auto-attivazione/auto-motivazione, i consumi personalizzati, il personal computer, gli algoritmi predittivi, i gruppi di lavoro autogestiti, eccetera). Questo cambiamento verso la psicologia cognitiva e cognitivo-comportamentale coinvolge progressivamente l' intera società. Affiancandosi a e sostenendo l' ideologia neoliberale (la società non esiste, esistono solo gli individui) e quella delle tecnologie di rete. Risultato: "La disciplina nel senso dell' obbedienza meccanica (other directed) si allenta, mentre l' autodisciplina (inner-directed) si accresce", scrive Alain Ehrenberg (La meccanica delle passioni, Einaudi). Ma è evidente che anche il comportamento inner-directed è in realtà other directed; che anche il comportamento motivato è in realtà un comportamento condizionato: muta la tecnica psicologica di condizionamento, che ora spinge alla auto-realizzazione e alla auto-motivazione dell' individuo, alla auto- imprenditorialità, all' engagement e all' empowerment per un individuo che sempre più deve essere creativo e cooperativo per il funzionamento dell' apparato . Proattivo: per fare le cose e condividere gli obiettivi del sistema (produrre, consumare, connettersi, lasciare dati rinunciando alla privacy, pensare solo al breve termine, imparare facendo senza curarsi delle conseguenze e senza avere responsabilità per ciò che si sta facendo, potenziare le soft- skills invece di approfondire la conoscenza, applicare il problem solving senza cercare di capire perché sia nato un problema, eccetera), avendoli fatti propri e con essi identificandosi (e identificarsi con una organizzazione/potere, rinunciando alla propria individualità/autonomia) è il modo più facile per auto-alienarsi e insieme sussumersi totalmente nell' apparato. Farlo in nome di una illusione di libertà, individualità e creatività è una beffa nella beffa

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[§23134352§] venerdì 15 novembre 2019

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(e qui ci manca, di nuovo, anche Groucho Marx). A partire dagli anni '80, vi è stato un ulteriore sviluppo in campo psicologico. Nasce l' economia comportamentale (per la quale Richard Thaler vincerà il Nobel per l' economia nel 2017). Suo obiettivo: cambiare i comportamenti senza dover cambiare la mente dell' individuo. Attraverso pungoli o spinte gentili (nudge), attivate da quelli che Thaler e Sunstein definiscono gli architetti delle scelte; e con la eliminazione delle distorsioni cognitive (secondo D. Kahneman, a sua volta Nobel per l' economia nel 2002 sempre per gli studi sull' economia comportamentale e sulla matematizzazione/calcolabilità dei comportamenti). Ma chi è l' architetto delle scelte? "Colui che ha la responsabilità di organizzare il contesto nel quale gli individui prendono decisioni" (Thaler-Sunstein, Nudge. La spinta gentile, Feltrinelli), agendo sui comportamenti e guidandoli ma facendo in modo che le persone non si sentano costrette . Ovvero, oggi le pratiche più efficaci per generare i comportamenti auspicati dal sistema, non consistono nel dirigere l' individuo come fa un direttore d' orchestra o un manager taylorista - scrive Ehrenberg riassumendo la filosofia dell' economia comportamentale - ma è meglio utilizzare piccoli dettagli del suo ambiente o costruendo un contesto adatto alla scelta giusta. Ma dovrebbe essere evidente - in realtà non lo è - che a nche i comportamenti motivati sono tali perché condizionati da qualcuno/qualcosa, appunto le spinte gentili prodotte dagli architetti (e non più dagli ingegneri) delle scelte . Le spinte gentili sono quindi un' altra forma di eterodirezione, di modificazione eteronormata dei comportamenti. Che restano condizionati. Per nascondere l' alienazione e la sussunzione, accrescere il pluslavoro senza farlo considerare come lavoro; e così garantire al sistema di continuare ad agire indisturbato, senza opposizioni. Oggi le spinte gentili/pungoli-architetti delle scelte sono le app, gli algoritmi predittivi, la dopamina - quel neurotrasmettitore del piacere "che crea una modifica del comportamento in risposta all' ottenimento di una ricompensa" - che viene attivata nei social per ogni like/selfie/post/foto. E proprio lo smart-phone "si presta alla modificazione comportamentale algoritmica. Siamo costantemente monitorati e controllati e riceviamo continui feedback artificiali. Ogni secondo gli algoritmi si abbuffano dei tuoi dati. Su che tipo di link fai click? Quali video guardi fino alla fine? Con che velocità passi da una cosa all' altra? () Tutti coloro che utilizzano i social ricevono stimoli personalizzati, costantemente ricalibrati, senza interruzione, purché abbiano uno smart-phone. () Il dato spiacevole è che con le tecniche comportamentiste si può addestrare una persona senza che questa lo sappia " (J. Lanier, Dieci ragioni per cancellare subito i tuoi account social, il Saggiatore). Ovvero e di nuovo, siamo sempre dentro un sistema di comportamenti condizionati. L' auto- motivazione e la motivazione ad essere autonomi e pro-attivi è quindi una mera finzione psicologica che però consente (è la sua grande utilità per il funzionamento del sistema, producendo docilità nei comportamenti di lavoro, consumo e produzione di dati) di avere il massimo di apparente soggettivazione (l' individuo che si crede libero di agire) e il massimo di concreta oggettivazione/reificazione dell' uomo (che diviene parte di una macchina, ibridato con una macchina/dispositivo - dispositivo nei due significati di dispositivo/apparato tecnico e di processo di normazione/normalizzazione che dispone della vita di qualcuno - sussunto in

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[§23134352§] venerdì 15 novembre 2019

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un apparato, alienato da se stesso): oggettivato in quanto cosa/oggetto/risorsa che deve essere valorizzata in termini di sola razionalità calcolante/strumentale/industriale (supra), cioè di pluslavoro del proprio capitale umano. Se dunque le macchine ci sembrano molto friendly, in realtà non lo sono. E soprattutto ci manca ancora la consapevolezza (fuorviata e depistata appunto da questa apparenza di familiarità e di amicizia che le macchine ci offrono - o meglio, ci chiedono) del loro potere a cui stiamo appunto delegando la nostra vita intera. Ci serve allora un nuovo umanesimo, come sottolinea anche Remo Bodei nel suo ultimo libro dove analizza tutti i meccanismi di Dominio e sottomissione (il Mulino) inventati dagli uomini (ma oggi incarnati nelle, permessi dalle macchine) contro altri uomini: dagli schiavi all' Intelligenza Artificiale. @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134353§] venerdì 15 novembre 2019

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Erasmus+, cosa cambia con la nuova programmazione 2021-2027

Obiettivo prioritario del nuovo settennio Erasmus+ sarà favorire una più ampia partecipazione ai diversi programmi di mobilità per l' apprendimento, attraverso una serie di misure che puntano ad eliminare tutte le barriere economiche, sociali e culturali. Ecco le proposte della Commissione

Dal 2021, Erasmus Plus - il programma europeo per l' Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport - si rinnoverà: nei mesi scorsi il Parlamento europeo ha approvato il nuovo programma Erasmus 2021 - 2027, con l' intenzione di triplicare i finanziamenti , aumentando il budget del programma a 30 miliardi di euro, di cui 25,9 per l' Istruzione e la formazione, 3,1 per i giovani e 550 milioni di euro per lo Sport.L' incremento dei finanziamenti per il periodo 2021-2027 si dovrebbe tradurre in maggiori opportunità di mobilità per più persone , dagli alunni delle scuole ai discenti adulti. Inoltre, la Commissione intende rendere Erasmus 2021-2027 ancora più efficace nel sostenere obiettivi politici chiave, come la costruzione entro il 2025 di uno Spazio Europeo dell' istruzione che permetterà di conferire più potere ai giovani e promuovere un' identità europea attraverso le politiche della gioventù, dell' istruzione e della cultura, in un' ottica e con una prospettiva che daranno molto rilievo all' uso trasversale delle ICT.Indice degli argomentiCos' è Erasmus+Erasmus Plus è il programma dell' Unione Europea per l' Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport 2014-2020, approvato con Regolamento UE N. 1288/2013, che ha unito in un unico contenitore tutti i meccanismi di finanziamento attuati dall' Unione Europea fino al 2013, tra cui il Programma di Apprendimento Permanente (precedentemente chiamato in diversi modi, per esempio Comenius, Erasmus, Leonardo da Vinci e Grundtvig), Gioventù in Azione e altri cinque programmi internazionali, tra cui Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione bilaterale con i paesi industrializzati.La sistemazione delle varie tipologie di precedenti azioni in una unica forma progettuale è stata intesa per promuovere la mobilità di giovani, studenti, adulti e per implementare diverse tra le competenze chiave , le soft skill , il multilinguismo, il digitale come risorsa e competenza, nel periodo 2014 - 2020. Attualmente il programma include 33 Paesi (tutti i 28 Stati membri dell' UE e la Turchia, la Macedonia, la Norvegia, l' Islanda e il Liechtenstein), oltre a collaborazioni con Paesi partner in tutto il mondo.Il nuovo programma Erasmus 2021-2027Andiamo ora a scoprire quali saranno le priorità del Nuovo Erasmus +, anche alla luce di quanto è stato realizzato in questo campo sin dai primi passi del programma progettuale europeo. Già nel 2013, infatti, mentre veniva alla luce Erasmus +, si poteva leggere: "Gli Europei hanno bisogno di essere equipaggiati con quelle abilità necessarie in una società che sta diventando sempre più mobile, multiculturale e digitale. () L' Europa ha anche bisogno di più investimenti nelle competenze digitali e in altri campi che sempre più diventano emergenti, come i cambiamenti climatici, l' energia pulita, l' intelligenza

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[§23134353§] venerdì 15 novembre 2019

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artificiale, la robotica, l' analisi dei dati, etc. (.) Questi sono campi essenziali per la crescita e la future coesione dell' Europa. Il Programma inoltre potrà dare un contributo significativo stimolando l' innovazione e colmando le differenze nelle conoscenze, nelle competenze e nelle abilità tra I vari paesi. Azioni focalizzate saranno realizzate per liberare il potenziale dell' Europa stimolando l' innovazione, la creatività e l' imprenditorialità nel campo dell' economia digitale".Nello stesso documento veniva inoltre ribadito come "nel campo delle competenze digitali il Programma Digital Europe completerà l' ampio approccio di Erasmus + a queste skills, sostenendo lo sviluppo e l' acquisizione di competenze digitali avanzate necessarie per il dislocamento di tecnologie innovative come l' intelligenza artificiale o alte espressioni di elaborazione dati, in cooperazione con importanti industri".Obiettivo prioritario del nuovo settennio Erasmus + sarà favorire una più ampia partecipazione ai diversi programmi di mobilità per l' apprendimento, attraverso una serie di misure che puntano ad eliminare tutte le barriere economiche, sociali e culturali. La proposta prevede che la Commissione europea e le agenzie nazionali Erasmus elaborino un quadro europeo di inclusione e sviluppino strategie nazionali inclusive, unitamente a misure per fornire un maggiore sostegno finanziario alla mobilità , adeguare le borse di studio mensili e rivedere periodicamente il costo della vita e di soggiorno. Inoltre per fornire un supporto speciale alla persone con minori opportunità la proposta prevede corsi di lingua, sostegno burocratico o opportunità di formazione virtuale online.La proposta punta inoltre ad includere nel programma di mobilità anche gli insegnanti delle scuole materne, dell' infanzia e i giovani atleti , e assicurare maggiori opportunità di co-finanziamento e sinergie con gli altri programmi europei .Nella nuova programmazione 2021 - 2027 del Nuovo Programma rientrano, tra gli altri questi obiettivi:costruire relazioni più forti con il resto del mondo: aumenteranno la mobilità e la cooperazione con Paesi terzi, attraverso una combinazione di mobilità fisica e virtuale;promuovere ambiti di studio che guardino al futuro: verrà data più attenzione a progetti incentrati sullo studio delle energie rinnovabili, dei cambiamenti climatici, dell' ambiente, dell' ingegneria, dell' intelligenza artificiale e del design.Inoltre saranno promosse azioni per sostenere gli Stati membri e i Paesi partner extra UE nella modernizzazione dei propri sistemi di istruzione e formazione , rendendoli maggiormente innovativi; sarà promosso lo sviluppo dell' educazione digitale e dell' uso delle tecnologie dell' informazione e della comunicazione (ICT); sarà valorizzato il riconoscimento delle competenze, comprese quelle acquisite al di fuori del sistema formale di istruzione.Per quanto riguarda lo Spazio Europeo va sottolineato che la Commissione Europea ha adottato un piano d' azione per l' istruzione digitale che comprende 11 azioni a sostegno dell' uso delle tecnologie e dello sviluppo delle competenze digitali nel settore dell' istruzione. In sintesi il piano d' azione dello Spazio Europeo prevede tre priorità che stabiliscono delle misure per aiutare gli Stati membri dell' UE ad affrontare le sfide e le opportunità dell' istruzione nell' era digitale:"Utilizzare meglio la tecnologia digitale per l' insegnamento e l' apprendimento" (azioni da 1 a 3), "Sviluppo delle competenze e delle abilità digitali" (azioni da 4 a 8) e "Migliorare

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[§23134353§] venerdì 15 novembre 2019

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l' istruzione mediante un' analisi dei dati e una previsione migliori" (azioni da 9 a 11).La piattaforma eTwinningLa Commissione europea promuove da tempo anche un' altra azione rilevante ai fini della mobilità e della formazione, questa volta tutto in chiave virtuale . Stiamo parlando di eTwinning , la piattaforma che consente a docenti e studenti europei di interagire e promuovere conoscenze e competenze, attraverso scambi - gemellaggi virtuali.Progetto, piattaforma e rete eTwinning nascono nel gennaio 2005, nell' ambito del programma di e-Learning dell' Unione Europea e dal 2007 il tutto viene integrato nel Programma LLP - Lifelong Learning Programme - come parte di Comenius , quello che era all' epoca il programma dell' UE per le scuole.Gli obiettivi rispecchiano da subito la decisione del Consiglio Europeo di Barcellona del 2002: "favorire i gemellaggi scolastici come opportunità per tutti gli studenti di apprendere e sviluppare competenze digitali, nonché di promuovere la consapevolezza della multiculturalità del modello sociale europeo".Solo nel primo anno del progetto, lavoravano sulla piattaforma più di 13.000 scuole europee. E nell' autunno del 2008, a soli tre anni dal via, sono stati registrati ben 50.000 insegnanti con 4.000 progetti in corso d' opera.Oggi eTwinning, ufficialmente la "Community delle scuole in Europa", conta circa 500.000 utenti del mondo della scuola, sono oltre 180.000 scuole registrate e più di 60.000 i progetti di interscambio digitale portati a termine.Come ha ben spiegato Vincenzo Ruta, ambasciatore eTwinning per il Piemonte, " eTwinning fa attualmente parte di Erasmus + e offre una piattaforma web ampia, articolata e performante a cui possono accedere insegnanti, dall' Infanzia alla Secondaria di II grado, dirigenti scolastici, bibliotecari e personale educativo delle scuole dei paesi partecipanti. Per comunicare, collaborare, sviluppare progetti e condividere idee" (Ruta V. L' Europa in classe con eTwinning ) .Una realtà che promuove la collaborazione fra scuole europee attraverso l' uso delle ICT, offrendo supporto, strumenti e servizi, senza tralasciare opportunità gratuite di sviluppo professionale online per i docenti: per esempio, eventi di livello accademico come quelli promossi da European Schoolnet , un consorzio internazionale di 31 Ministeri dell' Istruzione europei, che sviluppa l' apprendimento per le scuole, gli insegnanti e gli studenti di tutta Europa.Il portale e le risorse eTwinning si presentano con una pagina che contiene notizie di carattere generale, sintesi dei dati più importanti e le news da non perdere. eTwinning Live è l' ambiente " social " che oltre a permettere di postare e interagire con la Community, apre le porte ai settori chiave di eTwinning. Vi si trovano inoltre:Persone: per la ricerca di nuovi contatti e di scuole;per la ricerca di nuovi contatti e di scuole; Eventi: per creare e ricercare eventi, sia on site che on line;per creare e ricercare eventi, sia on site che on line; Progetti: per ideare/proporre/trovare progetti in collaborazione con colleghi europei; disponibile qui anche la ricerca dei " kit di progetto " guide passo passo ai progetti eTwinning, usati come riferimento per gli insegnanti che vogliano implementare progetti analoghi o come spunti per nuove idee;per ideare/proporre/trovare progetti in collaborazione con colleghi europei; disponibile qui anche la ricerca dei " kit di progetto " guide passo passo ai progetti eTwinning, usati come riferimento per gli insegnanti che vogliano implementare progetti analoghi o come spunti per nuove idee; Gruppi: dove trovare/creare gruppi di discussione, condivisione

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[§23134353§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

e lavoro su svariati temi scolastici;dove trovare/creare gruppi di discussione, condivisione e lavoro su svariati temi scolastici; Forum dei partner : lo spazio strutturato per la ricerca, anche avanzata, dei partner ideali per l' attivazione di progetti cooperativi o di partnership in ambito Erasmus Plus;: lo spazio strutturato per la ricerca, anche avanzata, dei partner ideali per l' attivazione di progetti cooperativi o di partnership in ambito Erasmus Plus; Sviluppo professionale : il settore formativo con le opportunità di sviluppo online che eTwinning offre a livello europeo: i webinar, sessioni di comunicazione live-video di un' ora per imparare, parlare e discutere diversi temi, o i Learning Events, piacevoli corsi a carattere intensivo che presentano un argomento, stimolano la discussione, aiutano a sviluppare nuove competenze.______@RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134354§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 20 Il Sole 24 Ore Industria 4.0

IL NOSTRO PAESE IN EUROPA

il labirinto e le priorità dell' italia

Andrea Goldstein

Se l' economia mondiale sembra ormai piena di "strane regole" - inflazione bassa anche quando la disoccupazione è in calo, tassi d' interesse persino negativi che lasciano poco margine per reagire a una possibile recessione, eccesso di risparmi globali rispetto alle opportunità d' investimento - che interesse ha l' Italia ad applicare quelle tradizionali? Va tuttora perseguito, magari con maggiore perseveranza, l' obiettivo di accumulare avanzi primari per rassicurare i mercati finanziari, molto sensibili a rigurgiti spendaccioni del Paese G20 con il secondo più elevato rapporto tra debito pubblico e Pil? Oppure la terza economia dell' Eurozona deve spendere tutte le non certo abbondanti risorse politiche di cui dispone per ottenere maggiore flessibilità fiscale, unica strada per rilanciare la domanda aggregata? In ambedue le posizioni, che per comodità (e chiedendo scusa per le semplificazioni) possiamo rispettivamente associare a illustri commentatori del Sole come Codogno-Galli e Pagani, ci sono elementi di verità, ma è evidente che il dibattito deve uscire dal vicolo cieco tra la Scilla dell' austerità e la Cariddi del rilancio keynesiano. Se l' Italia si dibatte tuttora nella più profonda crisi economica della sua storia moderna, mentre il resto d' Europa (salvo la Grecia) l' ha ormai abbondantemente messa alle spalle, significa che le regole di Maastricht, pur tuttora stupide, non spiegano tutto. Al contempo, l' anti-ciclicità della politica fiscale ha sicuramente avuto un impatto pesante sulla capacità di spesa in conto capitale (anche alla luce della rigidità di quelle correnti, protette da considerazioni politiche rispetto alle quali poco possono fare tecnici e spending review). Benvenute pertanto le proposte di sfruttare i margini consentiti da tassi reali storicamente bassi, ma occhio a non considerare un risparmio la minore incidenza della spesa per interessi resa possibile dalle politiche monetarie accomodanti della Bce - il vero risparmio sarebbe quello generato da un calo dello stock di debito pubblico, che invece resta orientato verso l' alto. Per trovare una via di uscita dal labirinto, è necessario ritornare inesorabilmente alle basi dell' economia. Moli poderose di studi ci insegnano che, per crescere in maniera sostenibile, le nazioni hanno bisogno di istituzioni pubbliche solide che, senza essere dispotiche e oppressive, indirizzino i comportamenti individuali verso il rispetto di norme condivise. L' esempio paradigmatico è l' evasione fiscale: per sconfiggerla meglio rafforzare la fiducia verso lo Stato, piuttosto che moltiplicare le sanzioni. Più in generale, meglio mettere la società al servizio della collettività che sollecitare gli istinti dell' egoismo. Per quanto riguarda le politiche, è l' Europa il terreno di gioco e sta a noi italiani scegliere con accuratezza la squadra da schierare, le partite da disputare per vincere e quelle in cui accontentarsi

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[§23134354§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Industria 4.0

di non perdere e le strategie da adottare. Fuor di metafora, per un Paese ancora manifatturiero che invecchia rapidamente, politica industriale e migrazioni sono i temi su cui insistere in via prioritaria. Il presidente francese Emmanuel Macron offre in questo momento una sponda, certo non disinteressata come mai può esserlo la Francia, che vale la pena sfruttare. Da un lato apre all' immigrazione qualificata per coprire le necessità del settore produttivo, seguendo la strada intrapresa da tempo da vari Paesi non-europei, nella consapevolezza che l' inserimento attraverso il lavoro è la miglior strada per l' integrazione dei migranti. Certo, è importante che questa misura apparentemente liberale non venga a scapito dell' accoglienza di chi fugge da guerre che si protraggono nell' indifferenza dell' Occidente (pensiamo non solo alla Siria, ma anche allo Yemen e all' intero Sahel). Dall' altro, e ancora più pertinentemente, il leader francese invita l' Europa a guardare al disavanzo fiscale con maggiore serenità («il dibattito sul 3% è di un altro secolo», ha dichiarato all'«Economist») e a investire nel cloud, nell' intelligenza artificiale, nel 5G - la Pinta, la Niña e la Santa María del XXI secolo. Settori in cui Cina e Stati Uniti stanno costruendo i propri national champion, la cui ascesa l' Europa non può accontentarsi di combattere, ma cui deve riuscire a contrapporre i propri. L' Italia deve ambire a giocare un ruolo importante nella progettazione ed esecuzione delle politiche europee, ma per questo deve sapere individuare le proprie priorità, mentre spesso sembra preferire le scaramucce di retroguardia alle battaglie importanti. Rivolgere lo sguardo fuori dalla ridotta dei talk show e liberarsi dal provincialismo della politica fatta con la felpa o l' abito della domenica nei moderni salotti di Nonna Speranza è l' unica speranza per fare di nuovo ricca l' Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134355§] venerdì 15 novembre 2019

Digital 4 Biz

Industria 4.0

Il mondo dei pagamenti sta cambiando. Ecco come comprendere al meglio tutte le evoluzioni in atto

Il mondo dei pagamenti sta cambiando, sia in termini di strumenti e canali per gli utenti, che di business per gli attori del mercato. Lo smartphone si

sta rivelando il motore primario per la crescita dei pagamenti digitali e la leva principale che sta avvicinando sempre più italiani a queste tipologie di pagamento innovative. Ma le nuove tecnologie - come la biometria, la Blockchain, l' Intelligenza Artificale o l' Internet of Things - e l' entrata in vigore di nuove normative come la PSD2 e la fatturazione elettronica stanno accelerando ulteriormente questo processo e abilitando nuove opportunità per gli operatori del mercato e i consumatori. I grandi attori internazionali e le startup alzano il livello di aspettative degli utenti, aprendo così il campo a nuove sfide per le banche e per gli altri operatori tradizionali del settore, così come per gli esercenti. Con l' obiettivo di meglio comprendere tutte le evoluzioni legate ai pagamenti digitali, gli Osservatori Digital Innovation organizzano un percorso di Workshop e Webinar per illustrare le nuove tecnologie e le nuove soluzioni in questo ambito.Scopri i dettagli qui .@RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134356§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 12 Il Sole 24 Ore Industria 4.0

veneto

Industria 4.0, convocati gli studenti

Assindustria Venetocentro ha raccolto l' adesione di 74 aziende e 2.300 studenti

An. Mari.

Poter conoscere da vicino una realtà produttiva è un' esperienza fondamentale per un ragazzo che deve orientare le sue scelte formative. Tanto più in una fase di innovazione tecnologica continua come quella attuale. Per questo industria 4.0 e la digitalizzazione dei processi produttivi sono stati al centro del Pmi day anche in Veneto. La Pmi week, conclusasi proprio ieri con il "Pmi day-industriamoci", promossa dalla Piccola Industria di Assindustria Venetocentro, ha raccolto per esempio l' adesione di 74 aziende del territorio padovano e trevigiano. Queste ultime hanno aperto le porte a oltre 2.300 studenti e 160 docenti di 32 licei, istituti tecnici e professionali. Una partecipazione massiccia che ha portato a 4.0 le aziende e a 12.500 gli studenti coinvolti in dieci anni di Pmi day. «Siamo molto soddisfatti nel constatare che aziende venete che prendono parte al Pmi day, aprendo le proprie porte ai giovani, abbiano fatto altrettanto con altri imprenditori della nostra regione aderendo all' iniziativa "I 100 luoghi di Industria 4.0 in Veneto" - ha spiegato Gianni Potti, delegato 4.0 di Confindustria Veneto - . Si tratta di un' iniziativa di Confindustria Veneto - divenuta buona prassi nazionale - che ha l' obiettivo di creare una rete di aziende che si candidino ad essere "living lab di Industria 4.0", luoghi in cui è possibile toccare con mano applicazioni del 4.0». Il progetto, oltre ad un sito con la geolocalizzazione delle aziende http://100luoghi.industria40 veneto.it/, ha già avviato un roadshow presso le aziende aderenti, con l' obiettivo di avviare processi di emulazione e networking tra imprenditori. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134357§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

L' intelligenza artificiale minaccia la nostra responsabilità morale: ecco come

La tecnologia con l' intelligenza artificiale rischia di portare alle estreme conseguenze la sua capacità di alienare l' umano dalle conseguenze delle azioni. Una deresponsabilizzazione con molteplici conseguenze che proviamo a esaminare

E' uno dei rischi dell' intelligenza artificiale più subdoli e meno discussi: che possa indebolire la nostra responsabilità morale.Indice degli argomentiDisimpegno morale e disumanitàLo chiarisce bene Albert Bandura , nel volume tradotto da Riccardo Mazzeo, Disimpegno morale. Come facciamo del male continuando a vivere bene indaga (e soprattutto spiega; 2017): su come le persone possano comportarsi in modo disumano senza perdere la stima in sé stesse, anzi, a volte trovare in questo comportamento conferma del proprio valore. Situazioni che non solo riguardano crudeltà di ampia portata ma anche il vissuto quotidiano. Questo può avvenire grazie a strategie di disimpegno morale che Bandura indica come manovre psico- sociali per deresponsabilizzare le persone dalle proprie azioni. Queste si traducono nello spostare la responsabilità delle azioni, le cause scatenanti, al di fuori di chi le compie : nell' ambiente, nella cultura, nella natura umana, nel contesto, nel dovere, nella vittima o anche a trasformarle, azzerando la disumanità delle stesse, o modificandone la percezione attraverso il linguaggio. Per cui, chi compie gravi ingiustizie o crudeltà può assolversi dicendo: "non è colpa mia", "è colpa di un' altra persona", "della situazione", negando che esista una qualche colpa o negatività nell' azione svolta.In aggiunta, assistiamo ad una: a) deresponsabilizzazione di massa e ad una b) iperprotettività in ambito formativo.In base alla prima (a), è sempre colpa di qualcun altro e questa è alimentata da un clima di post verità (di cui il web - tecnologia - è almeno catalizzatore): possiamo sempre costruirci, attraverso le informazioni che ci fanno comodo, la definizione di realtà più accomodante.Per la seconda (b), "non è colpa di nostro figlio". In questo appiattimento del giudizio si azzerano però anche relazioni di causa effetto: quella ad esempio tra infrazione (un danno o un abuso) e punizione, tra investimento (impegno nello studio) e premio (il voto). Socializzazione a piene mani alla caduta effettiva di connessione tra titolo di studio e stipendio (o ruolo di governo), prestazione di competenze e costo e, inversamente, lavoro e percezione di un reddito. Come se l' immaterialità della finanza, nella quale non sempre è facile cogliere un senso tangibile, avesse contaminato la concretezza del mondo del lavoro.Tecnologia e alienazioneIn questa alienazione della realtà, in quanto alienazione dalle conseguenze delle azioni, un ruolo determinante lo ha giocato la tecnologia , proprio come l' alienazione dal prodotto del proprio lavoro o l' alienazione più ampia, dell' uomo nella metropoli tecnologica, dall' ambito di una vita relazionale reale (indagato dai primi sociologi come anomia, distacco blasè o disincantamento del mondo).Tecnologia sono anche le leggi , regolamenti e procedure ai quali si demandano

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[§23134357§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

le motivazioni del proprio agire; "ho seguito il regolamento"; le gerarchie: "ho ubbidito agli ordini"; le procedure organizzative interne ed i loro passaggi per parcellizzare e scomporre il male finale in compiti di per sé, se isolati, innocui. Il linguaggio è una tecnologia : per mascherare una scelta come "atto dovuto; licenziamenti collettivi come "razionalizzazione" ed individuali come "possibilità di rimettersi in gioco, di crescere professionalmente e non invecchiare nella stessa azienda"; gli "attacchi preventivi", spesso per "importare democrazia", trasformano coloro che vengono attaccati in imminenti aggressori da anticipare, "effetti collaterali" inclusi.La guerra chirurgica , rappresenta la sinergia di tecnologie (tra cui il termine stesso, che la assimila ad un intervento sanitario) per allontanare il più possibile le vittime da chi preme il grilletto (oggi il clic di un sistema teleguidato) ed il pubblico dalle immagini della guerra; un dispositivo molto discusso, infatti, sono i droni nei quali la distanza del contesto (il pilota può condurre una vita apparentemente comune a quella del suo vicino di casa), la costruzione dell' ambiente lavorativo (il pilota segue sullo schermo delle ricostruzioni di scenari con indicazioni strumentali, alle sue spalle riceve degli ordini - non vede da chi) e la decodifica di ciò che è di difficile interpretazione (cane, bambino o terrorista) allontana e parcellizza la responsabilità morale percepita.La stessa "scienza" , nel momento in cui attribuisce caratteri innati che dispongono a certi comportamenti può da una parte - in tribunale è avvenuto - deresponsabilizzare il colpevole, ma anche, in termini di razza, deresponsabilizzare crimini di massa; convinzioni condivise sulla bestialità - deumanizzazione - di un nemico, di una certa etnia o di un regime politico, possono far percepire come giuste azioni efferate.Il sistema dei lager ha rappresentato l' organizzazione scientifica del male: il risultato era la deumanizzazione delle vittime - già declassate ideologicamente sulla base di una gerarchia di presunte razze - "Scienza"! - e di orientamenti di genere - "Contro natura"! - ridotte a qualcosa di irriconoscibile (come in "Se questo è un uomo" di Levi) e per l' orrore che incarnavano, da rimuovere, pur sempre ottimizzando - sostenibilità infernale - ogni elemento economico.I gulag, non erano da meno, tecnologia per l' allontanamento di ogni possibile - anche preventivamente - forma di dissenso e contraddizione interna, valvola di sfogo di altre contraddizioni insanabili, dalle paranoie dei suo leader, alla corruzione degli uomini del Partito, dei suoi servitori fino ai comuni criminali: in questo caso la vittima è il nemico del popolo, il prigioniero politico, il dissidente, pericolo per l' intera società comunista , umiliato anche dai ladri, da cui veniva spogliato con la complicità delle guardie. Dispositivi nei quali è intrinseco l' asservimento dei suoi principi: ogni forma di dissenso (bastava il sospetto o un' accusa fittizia) viene fagocitata al suo interno per essere triturata dai suoi stessi meccanismi ed il tutto oliato dalla paura e dalla delazione tra prossimi.Regimi retti anche dalla ideologia della tecnica , asservita per manifestare la loro presunta superiorità rispetto alle altre nazioni e per controllare e indottrinare al suo interno. Sostenuti da personalità autoritarie , che necessitano di delegare a capi le loro scelte di valore e soprattutto di indicare, di volta in volta, a quale capro espiatorio accollare le disgrazie personali e della patria e celebrare così, nella

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violenza e nell' usurpazione, la superiorità di popolo e individui.Senza la comunicazione e il controllo delle masse, non sarebbero potute esistere le società di massa, il loro controllo e i crimini di massa.Ora la tecnologia sta viaggiando sempre più velocemente verso l' utilizzo esteso dell' AI, progresso autoalimentato dall' AI stessa.L' opacizzazione del legame azione-responsabilità, come di casua-effetto, trova in questa un grande alleato: decide sempre di più al posto dell' uomo (o indirizza le decisioni), privandolo della capacità del libero arbitrio e della responsabilità morale conseguente.Molte piattaforme, attraverso degli algoritmi che si basano sulle nostre scelte passate, decidono che contenuti offrirci senza doverci impegnare nello sforzo di cercarli o sceglierli. Modalità simili possono essere utilizzate per ipotizzare nostri comportamenti futuri o presunti e costituire seri pregiudizi sotto la forma del controllo, del giudizio con forza di legge, delle assicurazioni, del prestito bancario o delle cure.Intelligenza artificiale e perdita dell' empatiaIn Estonia si sono messe in pratica le prime esperienze di giudici robot.Una ricerca dell' Università di Alabany (Eubanks, 2018) ha messo in luce come negli USA e in vari altri Paesi siano degli algoritmi ad influenzare la decisione di togliere ai genitori i bambini, per maltrattamenti o carenze genitoriali , o di selezionare a chi riconoscere sussidi di povertà o disoccupazione.In questa maniera si perde una delle caratteristiche più importanti che va a collocare le scelte nella dimensione umana dell' empatia: si riducono i mediatori umani tra il codice dei regolamenti e le loro applicazioni, in questo caso implementate da codici e algoritmi di macchine.Ma un' intelligenza senza empatia (e senza un orizzonte etico legate al contesto) è riconducibile alla sociopatia: come sarà allora una società governata da macchine?Il falso mito della neutralità delle macchineInoltre, la neutralità delle macchine è in parte un falso mito: gli algoritmi, per adesso, sono ancora un artefatto umano come la selezione di quali informazioni ritenere salienti. In questo, l' AI potrebbe amplificare, per potenza di calcolo e capacità di pescaggio delle informazioni, dei bias umani.In altri casi, non si può opportunamente ribattere alle scelte dell' AI , perché l' algoritmo può essere oscurato per motivi di segretezza dei software. È il caso ad esempio di Eric Loomis, che sulla base di indicazioni di algoritmi di AI che hanno previsto una sua elevata tendenza alla violenza ed alla recidività, è stato condannato a 6 anni di carcere. ProPublica, una redazione indipendente, ha condotto una ricerca su 7000 casi evidenziando come solamente un quinto di coloro che secondo gli algoritmi in questione avrebbero commesso crimini, li hanno perpetrati davvero e che quel quinto era in maggioranza afro-americana.Questo "stigma" algoritmico purtroppo ha degli analoghi in altri ambiti: ad esempio, nel 2015 è stato rilevato come Google mostrava più annunci di lavoro di alto livello agli uomini che alle donne, ma non è stato possibile capire il perché studiando l' algoritmo , ovviamente segreto, mentre un altro studio ha evidenziato che Google News etichettava, con maggiori probabilità, una donna come casalinga e un uomo come programmatore.Rispetto al delegare scelte e responsabilità alle macchine, chi avrà coraggio di opporsi a indicazioni di IA in ambito sanitario e medico, assumendosi così la responsabilità di rischi?Fino ad arrivare al caso più esplicito: l' uso dell' AI per creare

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[§23134357§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

macchine da guerra in grado di operare in modo autonomo. Compresa la decisione di sparare o no. Contro i killer robots molte associazioni per i diritti civili stanno facendo battaglia. Ma resta un settore dove Cina e Stati Uniti, in primis, stanno investendo molto, nell' idea che la guerra del futuro possa e debba essere combattuta così.Si dice che se la prima guerra mondiale è stata combattuta con la chimica e la seconda con la fisica (atomica), la terza (eventuale) sarà basata sulla matematica (l' AI).Solo l' umano ci salveràE allora cosa ci salverà? L' umano. Sempre e solo l' umano.Forse potrebbe essere di monito la scelta del tenente colonnello Stanislav Petrov , un analista che la notte del 26 settembre 1983 sostituì, per caso, al turno di guardia ai calcolatori un militare professionista: alle 00.15 improvvisamente giunsero segnali di missili termonucleari lanciati dagli Usa che avrebbero colpito l' URSS in poco meno di mezz' ora. Ma era un analista e pensò con la sua testa: non credeva possibile un attacco militare USA di solamente un grappolo di missili. Si assunse la responsabilità di ritenere i segnali un' avaria del sistema e non applicò il protocollo di comunicare ai vertici per lanciare l' immediata controffensiva, che avrebbe spazzato via, in un conflitto atomico, gran parte dell' umanità.@RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134358§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 12 Il Sole 24 Ore Industria 4.0

DECIMA EDIZIONE

Pmi Day, fabbriche aperte per 46mila ragazzi italiani

Circa 1.300 aziende hanno aperto le porte dell' industria ai ragazzi delle scuole Carlo Robiglio: «Momento di incontro fondamentale», «ponte tra scuola e lavoro»

Nicoletta Picchio

ROMA Quasi 1300 aziende, oltre 46mila le persone che sono entrate nelle imprese tra studenti delle scuole medie e superiori, insegnanti, istituzioni e giornalisti. Sono numeri consistenti quelli del Pmi Day 2019 che si è svolto ieri, organizzato dalla Piccola industria di Confindustria, in collaborazione con le associazioni territoriali e di categoria. «Un momento di incontro fondamentale in cui le aziende si aprono per accogliere e farsi conoscere, per mostrarsi come realtà in cui la tradizione si fonde con l' innovazione, la tecnologia con il saper fare», spiega Carlo Robiglio, presidente della Piccola, che giovedì mattina è stato ricevuto al Quirinale per presentare la manifestazione, insieme al presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, e una delegazione confederale. In dieci anni di vita l' evento ha sempre aumentato le presenze ed allargato il raggio: in totale sono stati circa 350mila i ragazzi che hanno visitato le imprese, toccando con mano ciò che significa la vita della fabbrica. Ad idearla era stato Boccia, pochi mesi dopo essere nominato presidente della Piccola industria. A questa edizione 2019 hanno aderito per la prima volta Sistema Moda Italia e Assocalzaturifici. Complessivamente è coinvolto il 90% delle associazioni del sistema che hanno organizzato una serie di iniziative, fissate anche in date diverse (il Pmi Day è inserito nella XVIII Settimana della cultura d' impresa di Confindustria, oltre che nella Settimana Europea delle Pmi promossa dalla Commissione Ue). È continuata in modo costante anche l' espansione all' estero: nei Balcani, con la la partecipazione di Confindustria Albania, Confindustria Bulgaria, Confindustria Romania e Confindustria Serbia; in Belgio in collaborazione con la delegazione di Confindustria Bruxelles: all' evento belga, il 13 novembre, ha partecipato Robiglio, andando presso la Sol spa-Asu Feluy. Pmi Day anche negli Stati Uniti, con la collaborazione con l' ambasciata d' Italia a Washington, la Miami Scientific Italian Community, e altre organizzazioni. Novità di quest' anno è il coinvolgimento di Portogallo Spagna e Tunisia, grazie anche al patrocinio del ministero degli Esteri. È stata confermata la partnership con Confagricoltura, nei territori di Alessandria, Bergamo, Brescia, Lecce, Novara e Nuoro; ed anche 4. Manager ha dato ancora il suo supporto realizzando per tutte le imprese che hanno partecipato all' evento una bandiera celebrativa. Tra i temi di quest' anno, la contraffazione e italian sounding, con l' impegno del Gruppo Tecnico Made-In di Confindustria, guidato da Paolo Bastianello. E poi la resilienza e Industria 4.0, coinvolgendo imprese protagoniste di questo cambiamento, attraverso la rete dei Digital Innovation

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[§23134358§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore Industria 4.0

Hub. Bastianello ieri è stato in visita nel distretto calzaturiero del Brenta, «un polo di eccellenza - ha detto - riconosciuto in tutto il mondo». Stefano Zapponini, coordinatore nazionale del Pmi Day Piccola Industria, è stato in Puglia, alla conferenza organizzata da Confindustria Bari-Bat, dove sono stati presentati due casi di imprenditori del made in Italy pugliese colpiti dal fenomeno della contraffazione. «Tornare in Puglia è stata una scelta, per sottolineare l' importanza del Mezzogiorno. La manifestazione vuole mandare un messaggio di fiducia ai giovani, perché siano attori del proprio progetto di vita», è il commento di Zapponini. L' attenzione è ai ragazzi: «manifestazioni come questa - ha aggiunto Robiglio - sono centrali per rinsaldare quel ponte tra scuola e lavoro, istruzione e industria. Permettono ai giovani di vedere come nelle imprese possano valorizzare il loro talento e realizzarsi». Nel Pmi Day negli Usa è stato deciso di dedicare in ogni evento un ricordo dell' ex presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, scomparso recentemente. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134359§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 32 Il Messaggero Industria 4.0

Un virtual coach in panca ecco la novità per la serie A

LA TECNOLOGIA ROMA Dall' inizio del girone di ritorno del campionato, a gennaio, la Lega Serie A doterà tutte le panchine di un tablet con installato il «Football virtual coach», un sistema «altamente innovativo - informa la stessa Lega - che permetterà agli staff tecnici di ottimizzare le performance delle squadre attraverso l' analisi in tempo reale della partita in corso». Il sistema è stato sviluppato da Math&Sport, startup italiana incubata di Polihub (Politecnico di Milano) ed è stato presentato a Barcellona alla quinta edizione del «Barca Sports Technology Symposium». «La Serie A è il campionato più combattuto e difficile al mondo, i nostri allenatori sono riconosciuti a livello internazionale per le loro straordinarie conoscenze tecniche e tattiche, ma presto avranno a disposizione un nuovo strumento che li supporterà nelle decisioni da prendere durante la partita ha dichiarato Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega Serie A . Grazie alle competenze tutte italiane del Politecnico di Milano, saremo la prima Lega di calcio al mondo in grado di fornire un valido supporto di analisi tecnica durante lo svolgimento della partita. Per garantire e accrescere la contendibilità del nostro campionato, il Football Virtual Coach sarà fornito a tutte le 20 squadre partecipanti alla Serie A. L' intelligenza artificiale permetterà di alzare il livello della competizione, rendendo le partite del nostro Campionato sempre più avvincenti e spettacolari». CALCOLI Soddisfatto Ottavio Crivaro, Founder e CEO di Math&Sport «Le tecniche di modellazione matematica, gli algoritmi di machine learning, le enormi risorse di calcolo oggi disponibili, rendono possibile ciò che fino a poco tempo fa sembrava una chimera: trovare automaticamente, in tempo reale, le relazioni causa-effetto tra le performance di un atleta, un reparto, una squadra, e gli eventi che le han generate. Noi ci auguriamo di poter così supportare al meglio gli staff tecnici durante le partite. E siamo molto orgogliosi della scelta fatta dalla Lega Serie A di puntare su di noi, di poterne fare un progetto totalmente italiano». R.S. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134360§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

Welfare, cosa rischiamo se deleghiamo i diritti sociali all' algoritmo

Se tutto è amministrato da algoritmi - compreso il welfare, cioè i diritti sociali - l' uomo non è più individuo libero e soggetto che pensa, decide e poi fa e ma oggetto governato da un tecno-capitalismo che sempre più decide per lui. Siamo ben oltre la dittatura, stiamo entrando nel totalitarismo del calcolo. Ecco i rischi

La promessa di digitalizzare il welfare - i nostri diritti sociali - altro non è che una nuova, pericolosa, distopia digitale che andrà a produrre non solo una rivoluzione/involuzione ulteriore nei e dei sistemi di welfare state, ma una forma aggiornata - direbbe un marxista - di lotta di classe ma ancora una volta dei ricchi contro i poveri.Partiamo da una parola magica degna di Mago Merlino, che tutto trasforma : smart . Ma forse, e peggio, richiamando 1984 di Orwell, parte strutturante della neolingua del totalitarismo oggi digitale . Oggi tutto è smart (smart-phone, smart-work, smart-city, eccetera) - e la parola significa molte cose che appunto la rendono magica, affascinante, irresistibile, inarrestabile.Smart, cioè rapido, veloce, abile, acuto, brillante, sveglio, intelligente, ma anche alla moda ed elegante. Impossibile non essere smart, impossibile non voler/dover essere smart; il rischio - intollerabile secondo i canoni dell' imperativo categorico dell' autostima utilitaristica e del determinismo tecnologico - è passare per non-smart, cioè: lento, opaco, stupido, fuori moda, non al passo coi tempi.Indice degli argomentiL' idea (o l' incubo) di un welfare state digitaleLo stesso vale per l' idea (o l' incubo?) di un welfare state digitale , cui The Guardian ha dedicato molti articoli . Una soluzione venduta dalla propaganda digitale in termini di maggiore efficienza e trasparenza/intelligenza del sistema e di sua razionalizzazione , creando uno smart-welfare state (ben oltre lo smart welfare aziendale), in realtà del tutto inefficiente in termini di giustizia sociale e di universalità del diritto al welfare in quanto appunto basato sulla standardizzazione matematica dell' uomo e non sui bisogni dell' uomo e le sue molteplicità. Un' altra pericolosa distopia tecnologica , secondo Philip Alston, relatore all' Onu sulla povertà estrema: dove "le tecnologie digitali sono appunto usate nei sistemi di welfare per sorvegliare, controllare, targettizzare o punire i beneficiari del welfare, in particolare i più poveri e vulnerabili tra loro".Smart, ma anche noSmart, dunque: parola magica/parola cardine della neolingua digitale, accanto a condividere/sharing , eco-sistema digitale e social - facendoci dimenticare che i social sono in realtà imprese private il cui unico scopo è massimizzare i profitti per sé; e che gli ecosistemi naturali si basano sull' equilibrio mentre il tecno-capitalismo è squilibrante/disruptivo per definizione ed essenza, quindi - per ridare un senso non ideologico alle parole - si deve parlare di tecno-sistema digitale e non di eco-sistema digitale . E se è vero ciò che scriveva Novalis - "l' uomo, per pigrizia, desidera un puro meccanismo o una pura magia" - ebbene oggi la tecnica (IA/IoT/machine learning/algoritmi predittivi/eccetera) si

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[§23134360§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

offre insieme come purissimo meccanismo (anche un algoritmo è tecnica/macchina e soprattutto meccanismo- macchinismo) e come purissima magia . Dalla tecnica siamo affascinati, è il nostro nuovo e globale feticcio ma anche, e peggio, il nostro ultimo dio: che incessantemente adoriamo, lo smart-phone sempre proteggendoci, stando al nostro fianco, nella tasca o nella borsa e guidandoci per gli incerti sentieri della vita come un nuovo angelo custode virtuale. Che a differenza di quello immateriale perché celeste è invece fisico e materiale (anche se ci porta a vivere nel virtuale), cioè lo possiamo toccare (touch, appunto) come mai nessun altro angelo custode. Su di noi, la tecnica che si offre come smart - anche se in realtà produce appunto la nostra totale sussunzione nel sistema tecnico (a questo serve appunto la neolingua che dice e scrive: smart) - produce lo stesso effetto del divertimento, perché davanti al divertimento, scriveva Günther Anders, ci disarmiamo totalmente e ci affidiamo ad esso senza precauzioni incomparabilmente più incauti e indifesi che nei confronti di qualunque altro potere. E se tutto è smart, perché fare la fatica di scegliere una musica, accendere la luce, gestire il frigorifero, guidare un' auto, pensare e riflettere prima di fare se qualcosa (per di più smart) lo fa per noi?Gli smart-idiotiQuesto mondo smart in realtà ci sta trasformando in idioti nel senso etimologico di incompetenti, inesperti, ignoranti, stupidi, incolti, incapaci di valutare e di decidere autonomamente quale musica ascoltare (perché decide per noi un assistente virtuale), come trovare una strada (decide il navigatore), come assumere un collaboratore (seleziona un algoritmo), come trovare un amico o un paio di scarpe (c' è una app), quali notizie e quali libri leggere (ci aiutano Facebook e Amazon). È la nostra delega totale alla tecnica, la peggiore forma di alienazione che si potesse mai realizzare (nel senso di Marx, ma soprattutto di alienazione come divenire altro da se stessi, in questo caso rinunciando totalmente ad essere se stessi); ma insieme e di nuovo di nostra totale sussunzione nell' apparato tecno-capitalista, identificandoci con l' apparato, facendo nostre le sue forme e le sue norme comportamentali, affidandoci/delegando ad esso per ogni valutazione e decisione.Lo stesso sta accadendo appunto per le nuove tendenze nel welfare (o di ciò che ne rimane), che ci stanno portando verso un welfare algoritmico . Dove sarà (è) un algoritmo a decidere se abbiamo o non abbiamo diritto a una certa prestazione, ad un certo sostegno. Quello che era un diritto universale e indisponibile in quanto diritto dell' uomo - appunto il diritto sociale ad essere aiutati in caso di bisogno, di difficoltà, di perdita del lavoro, di malattia eccetera - viene gestito e deciso da un algoritmo. Smart ovviamente, cioè intelligente a prescindere, che decide secondo logiche di mera razionalità calcolante/strumentale o meglio industriale (Horkheimer), di efficienza, di matematica, cioè di esattezza - che per noi è ormai il massimo di razionalità e purtroppo anche di verità (non è vero ciò che è vero ma ciò che l' algoritmo asserisce essere vero), tanto siamo ormai sussunti nel sistema, nelle sue logiche e soprattutto nel suo immaginario collettivo e nel suo dizionario, cioè in quella sovrastruttura marxiana (di cui appunto la neolingua digitale è un elemento costitutivo e istituente), che legittima e rende riproducibile il sistema tecno-capitalista e la sua struttura, oggi rappresentata da piattaforme/algoritmi ma anche, su tutto, cioè in premessa, dalla egemonia della sua razionalità

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[§23134360§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

strumentale-industriale (la meta-sovrastruttura che legittima la struttura, dotandola di verità e di autorità).Ragione industriale vs giustizia socialeUno smart-welfare state razionale, ma non necessariamente giusto. Anzi, profondamente ingiusto e ulteriormente disuguagliante. Perché quando anche i diritti (sociali in questo caso) dell' uomo vengono gestiti da un algoritmo e non da criteri di giustizia (non solo di giustizia sociale, ma di giustizia in sé e per sé), allora davvero stiamo scivolando lungo un pericolosissimo piano inclinato dove alla fine ci sarà solo quella società amministrata denunciata già più di mezzo secolo fa dalla Scuola di Francoforte (Horkheimer, ancora, ma anche Adorno e Marcuse). Dove tutto sarà automatizzato, dal governo al traffico e ora anche al welfare e ai diritti dell' uomo.Perché se anche i diritti dell' uomo - la loro applicazione e il loro riconoscimento o meno - dipendono da un calcolo matematico (siano essi diritti civili, politici e appunto sociali come il welfare), allora siamo ben oltre la dittatura del calcolo e stiamo entrando (siamo già entrati) nel totalitarismo del calcolo , il totalitarismo della razionalità strumentale-industriale che ha conquistato il dominio e l' egemonia su di noi e sul mondo, determinando appunto ciò che è vero e falso, giusto e ingiusto - è il suo regime di verità, secondo Eric Sadin - solo sulla base del calcolo, della razionalità industriale (costi-benefici), a prescindere dall' uomo e dai suoi diritti e bisogni. Quei diritti dell' uomo e del cittadino scritti dalla modernità illuministica e oggi invece uccisi dalla razionalità industriale e ammessi/concessi a discrezione del sistema tecnico e capitalistico - e solo se funzionali al funzionamento del sistema, di fatto svuotandoli di essenza e soprattutto subordinandoli appunto alle esigenze della rivoluzione industriale (come dettato dal neoliberalismo), ovvero a ciò che definiamo come tecno-capitalismo.Sistema "la cui razionalità è appunto totalitaria", anche se in realtà "la società è integrale prima ancora di essere governata in modo totalitario" (Adorno) - e oggi basta pensare al dover essere sempre connessi, cioè integrati in rete (e peggio: sussunti o ibridati con le macchine-algoritmi); o alla fabbrica integrata, che era il sogno di Ford e di Taylor e di Ohno e che si compie e sublima oggi appunto nella rete come fabbrica integrata globale, integralistica perché integrata e integrante, dove ciascuno di noi è proletario della fabbrica-rete , cioè ha venduto (spesso gratuitamente) la sua forza lavoro, il suo pluslavoro (ancora Marx, ahimè più attuale che mai), la sua identità/soggettività, la sua vita intera - quando produce, quando consuma, quando genera dati in rete.Il totalitarismo del calcolo o la società amministrataUn totalitarismo del calcolo o meglio del tecno-capitalismo che su questa irrazionale razionalità strumentale-industriale sta costruendo il proprio potere e soprattutto - di nuovo - il proprio regime di verità basato su algoritmi e calcolabilità, che è la forma perfetta per esercitare il potere e l' autorità sugli uomini. E che ora si accresce ulteriormente applicandosi anche al welfare, producendo (o contribuendo pesantemente a produrre) in realtà anche una nuova forma di selezione sociale oltre il digital divide : eliminando/escludendo quelli che il sistema del calcolo considera dei falsi bisognosi, o dei troppo poveri e quindi inadatti alle logiche del sistema industriale perché in-capaci di essere produttivi o da cui poter estrarre valore per il sistema.Scriveva Adorno, richiamando Sigmund Freud: la massa "desidera essere governata da una

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[§23134360§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

forza illimitata: ha una passione estrema per l' autorità: con un' espressione di Le Bon, ha sete di obbedienza. Il padre originario è l' ideale della massa, che governa l' ego al posto dell' ego ideale"; e ancora: "il dominio si tramanda attraverso i dominati". E non c' è modo migliore per far adattare gli uomini al potere che standardizzarne/omologarne i comportamenti, rendendoli ripetitivi e automatici e quindi normalizzandoli - e a questo servono anche o soprattutto le retoriche smart: per costruire/ingegnerizzare una vita umana funzionale al sistema, normandola sulla base del meccanismo dello stimolo/risposta (devi essere sempre connesso, devi condividere tutto della tua vita, devi farti profilare, devi farti guidare da app/algoritmi, devi essere prevedibile e sempre controllabile) - e rendere così automatica e normale la nostra delega alla tecnica. E oggi, non vogliamo appunto essere governati da quella forza illimitata che si chiama tecnica/algoritmo? Evidentemente sì, se siamo incapaci di vedere dove ci stanno portando le retoriche smart e la razionalità strumentale-industriale . Con il tecno- capitalismo che nega totalmente la ragione degli illuministi, per i quali invece sapere aude! (Kant), che oggi si azzera, invece e appunto, se deleghiamo alla tecnica/algoritmo il sapere per decidere, auto-alienandoci dalla consapevolezza di essere soggetti per divenire felicemente oggetti di una decisione presa da un algoritmo più o meno predittivo, sulla base dei nostri comportamenti precedenti. Di nuovo: il digitale non è il regno della creatività, ma la totale standardizzazione/prevedibilità dei comportamenti umani, Industria 4.0 compresa.E questo perché "i fattori sociali che determinano in misura crescente la vita umana - la manipolazione attraverso i mass media, l' organizzazione del tempo libero, l' amministrazione in generale - vengono perfezionati, rendono omogeneo [in realtà, devono rendere omogeneo/standardizzato] il comportamento dei diversi individui e sostituiscono la morale nella funzione di dirigere il comportamento" - scriveva Max Horkheimer cinquant' anni fa (ora in Studi di filosofia della società, Mimesis). E ancora (ma nel 1959): "L' uomo della società industriale, plasmato socialmente e pronto a reagire con rapidità, duttile e pronto all' adattamento [oggi diremmo appunto: smart - ma la sostanza non cambia], viene sussunto dalla strapotenza della struttura immediata degli interessi e insieme dalla massa compatta degli strumenti che convergono nel forgiare le opinioni".Come restare umani. E giustiE allora, per restare umani; per restare soggetti consapevoli e responsabili; per essere davvero individui autonomi e non eteronomi; per non diventare proletari sfruttati ma felici (Carlo Formenti) della fabbrica-integrata/rete/smart, ormai incapaci di acquisire una coscienza di classe umana contro la tecnica/padrona - ebbene occorre in primo luogo uscire dalla razionalità strumentale-industriale che ci sta oggi portando - è appunto il piano inclinato esistenziale lungo il quale stiamo scivolando - anche al welfare digitale. Occorre uscire dal totalitarismo del calcolo e dis-alienarci/de-sussumerci dal tecno-capitalismo/fabbrica integrata/integrante/integralistica. Rivendicare il diritto a una razionalità altra e responsabile, capace di lungi-miranza verso la biosfera e i diritti delle future generazioni. Recuperare il concetto - dimenticato/rimosso - della giustizia (sociale e non solo). E rivendicare una libertà umana e una umanità libera dai lacci e lacciuoli in cui le stanno rinchiudendo non lo stato (come credeva Guido Carli, preparando il terreno all' egemonia

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[§23134360§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Industria 4.0

neoliberale), ma la tecnica e il capitalismo, con gli algoritmi come ultima evoluzione/involuzione della gabbia d' acciaio weberiana.Perché se tutto è amministrato da algoritmi/Iot/piattaforme/Big Data - compreso il welfare, cioè i diritti sociali dell' uomo e dove, se digitale, è un algoritmo e non Dio a decidere chi è salvato e chi dannato - l' uomo cessa di essere individuo libero e soggetto che pensa, decide e poi fa e diviene appunto oggetto fatto/amministrato/governato da un tecno-capitalismo che sempre più decide per lui, a prescindere dall' uomo, compreso il suo essere potere capace di produrre nuova disuguaglianza attraverso il welfare digitale e di ingegnerizzare i comportamenti - ma rileggendo Horkheimer abbiano visto che smart è solo il nuovo nome di qualcosa di ben più vecchio. L' uomo perde cioè la consapevolezza del funzionamento dell' apparato nel suo insieme, che appunto funziona in automatico-smart. E diviene post-umano nel senso che cessa di essere soggetto umano dotato di autonomia, soggettività, libertà, per divenire parte appunto sussunta in qualcosa che non controlla più. Neppure il welfare. Neppure - e prima ancora - il linguaggio, tutti noi subendo la fascinosa neolingua digitale. Dimenticando - ancora Horkheimer (e già nel 1952) - che s empre più "il linguaggio diventa un puro strumento dell' onnipotente apparato di produzione della società moderna". Con parole come smart, appunto; o intelligenza artificiale, o ecosistema digitale, o razionalità strumentale-industriale.Scriveva il pessimista Jacques Ellul: "ogni nuovo elemento tecnico, ogni nuova innovazione tecnica è solo un mattone dell' edificio dell' apparato, un ingranaggio del sistema tecnico. () Ci troviamo qui in presenza di un fatto di importanza decisiva: l' uomo rifiuta radicalmente di conoscere il processo [tecnico], e ponendo la questione in termini metafisici e assoluti, si convince che tutto sia ancora possibile () e che il nuovo fattore tecnico sia liberatore. Così tranquillizzato lascia progredire il meccanismo e poi, quando vede il risultato, dice: Ma questo non era ciò che avevamo previsto. Ma [ormai] il danno è fatto".Ma dimenticarlo ci porta dall' essere stati (forse) homines sapientes a divenire (certamente) idioti.**************************************************************************************************Bibliografia di riferimento:Adorno T. W. (2008), Minima moralia , Einaudi, TorinoAnders G. (2003), L' uomo è antiquato , II° vol., Bollati Boringhieri, TorinoDemichelis L. (2015), La religione tecno-capitalista. Dalla teologia politica alla teologia tecnica , Mimesis, MilanoDemichelis L. https://www.economiaepolitica.it/2019-anno-11-n-18-sem-2/ordo- liberalismo-e-ordo-macchinismo-leclissi-della-democrazia-e-della-giustizia-sociale/Ellul J. (2009), Il sistema tecnico , Jaca Book, MilanoFormenti C. (2011), Felici e sfruttati , Egea, MilanoGalimberti U. (1999), Psiche e techne , Feltrinelli, MilanoHorkheimer M. (2019), Studi di filosofia della società , Mimesis, MilanoHorkheimer M. (1980), La società di transizione , Einaudi, TorinoKant I. (2006), Che cos' è l' Illuminismo , Editori Riuniti, RomaSadin E. (2019), Critica della ragione artificiale , Luiss, RomaZellini P. (2018), La dittatura del calcolo , Adelphi, Milano@RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134361§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 12 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

48enne cerca soluzioni per la futura pensione

E. G.(via e-mail)

Sono un' impiegata di in un ente pubblico di 48 anni, con un reddito lordo annuo di 25mila euro. Da circa due anni e mezzo su consiglio della banca verso 150 euro ogni mese sul Pir Amundi valore Italia Pir (80% obbligazionario, 20% azioni) con costi annui dell' 1,5% circa. Sono sposata ho un figlio di 15 anni e casa di proprietà di mio marito. I miei modesti risparmi sono investiti in titoli di Stato italiani. Il mio obiettivo è di realizzare un accumulo mensile per avere una somma che potrebbe servirmi per quanto andrò in pensione (non ho piani di accumulo sui Pip). Ora sono incerta se continuare sui Pir viste le notizie incerte che leggo relative a questi strumenti. Il rendimento finora è stato pari a zero. Vi sarei grata se poteste darmi eventuali alternative. risponde Federica Pezzatti [email protected] Quando si disinveste e soprattutto quando si investe, non ci si dovrebbe mai far condizionare dalle voci o solo dai consigli dello sportellis ta di turno. Meglio seguire consigli di chi fa una corretta profilazione del cliente delle sue esigenze e dalla sua propensione al rischio, tenendo conto anche degli obiettivi. Nel suo caso pare che ciò non sia avvenuto, visto che desidera un accumulo previdenziale e non dispone ancora di uno strum ento ad hoc. In compenso invest e su un Pir. Ed è comprensibile che lei oggi sia incerta su questo strumento in fase di ridefinizione (si veda pagina 11). Si tratta di piani sui quali questa testata si è sempre espressa con una certa cautela. Costi, espliciti e impliciti elevati, illiquidità ed esiguità del settore di mercato che rappresenta il focus di questi investimenti suscitavano non poche perplessità. Il bonus fiscale poi è esistente solo se la performance del fondo è positiva. Chiaramente l' esenzione dall' imposta sulle plusvalenze, un vantaggio lungamente pubblicizzato da chi collocava questi prodotti, è un plus solo se i guadagni esistono...Tra l' altro, eventuali minus realizzate all' interno del "dossier Pir" non possono essere compensate con plusvalenze esistenti in altri rapporti (come il regime amministrato secondo l' articolo 6 della le gge 461/97). Lei inoltre pare avere un profilo di rischio prudente e definisce i suoi risparmi modesti, che in quanto tali vanno tutelati in maniera particolare e i Pir sono uno strumento sicuramente più a rischio di alt ri segmenti. I titoli di Stato che possiede, se sono a tasso fisso, le daranno ancora cedole più sostanziose di quelle che si possono spuntare dai titoli in asta in questo periodo, quindi ha senso mantenerli fino

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[§23134361§] sabato 16 novembre 2019

Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

alla scadenza. Si potrebbe valutare il disinvestimento se tra il prezzo attuale e il prezzo di acquisto ci fosse una consistente plusvalenza ma il reinvestimento dei soldi rimborsati sarebbe costoso e difficile da realizzare a condizioni più vantaggiose in termini di rischio rendimento. Se, come lei stessa ammette, non usufruisce ancora della deducibilità dei contributi versati alla previdenza complementare (fondi pensione negoziali o fondi pensione aperti, piuttosto che Pip) forse varrebbe la pena di destinare parte del suo risparmio a questo settore che consente di dedurre dai redditi fino a 5.164,57 euro annui. A livello di opportunità va segnalato che si tratta di prodotti che in alcuni casi sono abbastanza onerosi e dunque vanno selezionati anche guardando all' Isc (Indicatore sintetico di costo) che viene indicato anche sul sito della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione). Inoltre i comparti a basso rischio (come gli obbligazionari) rischiano di rivelars i deludenti. Va inoltre ricordato che i versamenti effettuati su strumenti di previdenza complementare non sono immediatamente liquidabili come potrebbe essere per altri investimenti. Si può chiedere un' anticipazione se si devono sostenere spese mediche (solamente se dovute a gravi motivi di salute) per se o per un familiare: in questo caso si può richiedere in ogni momento fino al 75% di quanto accumulato nel fondo. Sempre la stessa percentuale è ritirabile anche se si deve acquistare casa o ristrutturarla (anche per i figli), ma in questi casi si deve essere nel fondo da almeno otto anni. Decorso tale periodo si può chiedere fino al 30% per qualu nque motivo. Un altro modo di accantonare piccole somme per impiegarle in maniera efficiente è rappresentato dai piani di accumulo realizzabili anche con gli Etf. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134362§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Lavoro e Previdenza

COEFFICIENTE 1,470372

A ottobre il Tfr scende ancora

Nevio BianchiPierpaolo Perrone

A ottobre il coefficiente per rivalutare le quote di trattamento di fine rapporto (Tfr) accantonate al 31 dicembre 2018 è 1,470372, in calo per il secondo mese consecutivo. Per legge ogni fine anno la quota di Tfr accantonata va rivalutata. In caso di un' anticipazione del Tfr, il tasso di rivalutazione si applica sull' intero importo accantonato fino al periodo di paga in cui l' erogazione è effettuata. Per il resto dell' anno la rivalutazione si applica solo sulla quota al netto dell' anticipazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.quotidianolavoro.ilsole24ore.com La versione integrale di articolo e tabella.

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[§23134363§] sabato 16 novembre 2019

EutekneInfo

Lavoro e Previdenza

Disponibile la procedura informatica per l' incentivo all' assunzione di percettori di Rdc

L' INPS, facendo seguito al messaggio n. 4099/2019 (si veda " Modulo per l' incentivo Rdc disponibile entro il 15 novembre " del 12 novembre 2019), con comunicato stampa di ieri ha reso noto di aver rilasciato la procedura informatica per richiedere l' incentivo introdotto dal DL n. 4/2019 (conv. L. n. 26/2019 ) per l' assunzione dei percettori di reddito di cittadinanza, che spetta ai datori di lavoro che assumano con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato tali beneficiari. Si ricorda che l' incentivo, introdotto dall' art. 8 del DL 4/2019 sotto forma di esonero dal versamento dei contributi previdenziali e assistenziali (a esclusione dei premi INAIL), spetta ai datori di lavoro a condizione che abbiano comunicato alla piattaforma digitale Rdc le disponibilità dei posti vacanti e che, su tali posti e alle condizioni comunicate, assumano un soggetto percettore del beneficio. Il suo ammontare equivale all' importo mensile del reddito di cittadinanza spettante al lavoratore al momento dell' assunzione, fino a un massimo di 780 euro al mese, per una durata pari alla differenza tra le 18 mensilità spettanti e le mensilità già godute dal beneficiario fino alla data di assunzione, con un minimo pari a cinque mensilità.

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[§23134364§] sabato 16 novembre 2019

italiaoggi.it

Lavoro e Previdenza

L' aggiornamento in base ai dati Istat

Il tfr di ottobre a quota 1,47%

A ottobre il coefficiente di rivalutazione del trattamento di fine rapporto è 1,470372 (vedi colonna incr.mese). L' indice dei prezzi al consumo calcolato dall' Istituto nazionale di statistica, con esclusione del prezzo dei tabacchi lavorati, è al valore di 102,4. Tramite i dati resi noti ieri dall' Istituto di statistica è possibile calcolare il dato del trattamento di fine rapporto, introdotto dalla legge n. 297/82. Il calcolo viene fornito mensilmente per permettere di rivalutare le somme accantonate al 31 dicembre dell' anno precedente, nel caso di cessazione di rapporti di lavoro e/o conteggi in sede di bilanci infrannuali.Secondo quanto stabilito dal codice civile (art. 2120) il trattamento di fine rapporto accantonato al termine di ogni anno deve essere rivalutato mensilmente sommando due elementi: il 75% dell' aumento del costo della vita rispetto al mese di dicembre dell' anno precedente (colonna rival. 75%) e l' 1,50% annuo, frazionato su base mensile (colonna rival 1,5%). Esempio di calcolo tfr. Un dipendente ha cessato il rapporto di lavoro il 31 ottobre 2019. La sua situazione è: tfr maturato al 31.12.2018 euro 25.000 imponibile previdenziale anno 2019 euro 19.300 tfr maturato nel 2019 euro 1.429,63 Pertanto la sua liquidazione, al lordo delle imposte sarà: tfr maturato al 31.12.18 euro 25.000+ rivalutazione (1,470372% di 25.000) euro 367,59+ tfr maturato nel 2019 euro 1.429,63+ ritenuta previdenziale (0,50% su 19.300) euro 96,50- totale euro 26.700,72 * Studio associato Paoli © Riproduzione riservata.

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[§23134365§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 37 Italia Oggi Lavoro e Previdenza

L' aggiornamento in base ai dati Istat

Il tfr di ottobre a quota 1,47%

BRUNO TONIOLATTI*

A ottobre il coefficiente di rivalutazione del trattamento di fine rapporto è 1,470372 (vedi colonna incr.mese). L' indice dei prezzi al consumo calcolato dall' Istituto nazionale di statistica, con esclusione del prezzo dei tabacchi lavorati, è al valore di 102,4. Tramite i dati resi noti ieri dall' Istituto di statistica è possibile calcolare il dato del trattamento di fine rapporto, introdotto dalla legge n. 297/82. Il calcolo viene fornito mensilmente per permettere di rivalutare le somme accantonate al 31 dicembre dell' anno precedente, nel caso di cessazione di rapporti di lavoro e/o conteggi in sede di bilanci infrannuali.Secondo quanto stabilito dal codice civile (art. 2120) il trattamento di fine rapporto accantonato al termine di ogni anno deve essere rivalutato mensilmente sommando due elementi: il 75% dell' aumento del costo della vita rispetto al mese di dicembre dell' anno precedente (colonna rival. 75%) e l' 1,50% annuo, frazionato su base mensile (colonna rival 1,5%). Esempio di calcolo tfr. Un dipendente ha cessato il rapporto di lavoro il 31 ottobre 2019. La sua situazione è: tfr maturato al 31.12.2018 euro 25.000 imponibile previdenziale anno 2019 euro 19.300 tfr maturato nel 2019 euro 1.429,63 Pertanto la sua liquidazione, al lordo delle imposte sarà: tfr maturato al 31.12.18 euro 25.000+ rivalutazione (1,470372% di 25.000) euro 367,59+ tfr maturato nel 2019 euro 1.429,63+ ritenuta previdenziale (0,50% su 19.300) euro 96,50- totale euro 26.700,72 * Studio associato Paoli © Riproduzione riservata.

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[§23134366§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 17 Il Messaggero Lavoro e Previdenza

Manovra, più congedi parentali scontro sulla stretta agli evasori

Estensione anche ai dipendenti pubblici per il 2020 dei permessi per accudire i figli, portandoli a 5 giorni Si lavora ad una modifica delle soglie di punibilità per mancato versamento Iva e dichiarazione infedele

LA DISCUSSIONE ROMA Statali, più tempo a casa con i figli. Mentre il governo cerca una soluzione per modificare plastic tax e stretta sulle auto aziendali, in Parlamento continua l' esame degli emendamenti. E resta lo scontro sull' articolo 39 che inasprisce le pene per il carcere agli evasori e la confisca. I 5 stelle confermano che non ci sono chiusure a miglioramenti ma non cambierà nella sostanza la norma e non si modificherà l' inasprimento del carcere per la dichiarazione fraudolenta. Le modifiche riguarderebbero le soglie di punibilità per il mancato versamento Iva e la dichiarazione infedele. TUTELE Tra le proposte in discussione spunta l' estensione, per il 2020, del congedo per i papà, che sono dipendenti pubblici, fino ad un massimo di 5 giorni. Le coperture sarebbero pari a 60 milioni il prossimo anno: due terzi dal taglio del fondo per l' occupazione la formazione e i restanti 20 milioni dal taglio del fondo per le esigenze indifferibili. L' obiettivo della misura, si legge nella proposta che arriva dai ministeri è «superare la disparità con i lavoratori del settore privato», che già godono di questo vantaggio. Nel quadro del maxi- piano di assunzioni pubbliche (sono previsti 450 mila ingressi entro il 2022 per compensare le uscite di quota 100), gli stessi ministeri suggeriscono di prorogare fino al 2021 il reclutamento di precari della Pa. In questo caso, le amministrazioni pubbliche potrebbero scorrere, anche integralmente, le graduatorie relative ai concorsi per il reclutamento del personale e senza il limite numerico dei posti messi a concorso. In tema di rilancio dell' imprenditoria, ancora i ministeri hanno presentato un pacchetto di incentivi per fare in modo che le piccole imprese non chiudano quando i titolari non abbiano eredi che seguono le loro orme e non abbiano avuto modo di venderle. In particolare, un emendamento estende alle imprese ancora attive gli strumenti finora usati per far rinascere quelle fallite o in crisi, che vengono rilevate dai lavoratori tramite coop. Per incentivare la trasmissione dell' azienda ai lavoratori, si legge nella relazione illustrativa della proposta «è necessario che la legge preveda una serie di vantaggi, anche di natura fiscale, come la detassazione del tfr investito nella cooperativa». Intanto il governo ha presentato un pacchetto di emendamenti articolato in 41 pagine. Tra le proposte, spicca il piano che punta a rendere strutturale il contratto di espansione, introdotto in via sperimentale per gli anni 2019-2020 ma al momento utilizzato solo da Tim lo scorso 2 agosto. La misura deve essere definita e al momento ci sono due versioni. In entrambe la soglia per l' accesso all' ammortizzatore

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[§23134366§] sabato 16 novembre 2019

Il Messaggero Lavoro e Previdenza

viene ridotta da 1.000 a 500 dipendenti. Nella prima versione il contratto di espansione viene fatto entrare nello stesso regime degli altri ammortizzatori sociali e quindi non va rifinanziato ogni anno, mentre nella seconda vengono aggiunte risorse al contratto di espansione così come è attualmente: il limite complessivo di spesa viene rivisto stabilendo un tetto di spesa di ulteriori 50 milioni per il 2020 e di 60 milioni per il 2021. da segnalare, infine, che l' agenzia di rating DBRS ha confermato il livello BBB per l' Italia sottolineando però che è improbabile che l' attuale governo resti fono al 2023. Michele Di Branco © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134367§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 17 Il Sole 24 Ore (Plus) Lavoro e Previdenza

news sostenibili

amundi SecondaPensione primo fondo Esg SecondaPensione, fondo pensione di Amundi Sgr, costituito da cinque comparti e con masse in gestione pari a oltre 1,7 miliardi di euro, ha ricevuto lo scorso 16 ottobre da Covip l' autorizzazione alle modifiche regolamentari relative alle scelte di investimento del fondo che a partire dal primo dicembre saranno orientate a obiettivi di responsabilità sociale. SecondaPensione è un fondo pensione operativo dal 1999, e sarà il primo "aperto" in Italia ad essere totalmente Esg grazie all' implementazione dei principi di investimento responsabile in tutti i comparti. Settimana Sostenibile Gli italiani e gli investimenti Sri I temi ambientali che influenzano maggiormente le scelte di investimento degli italiani sono: le energie rinnovabili, citate dal 72% degli intervistati, le politiche di risparmio energetico (69%) e l' economia circolare (67%). È quanto emerso dalla ricerca "Risparmiatori italiani e cambiamento climatico" condotta dal Forum per la Finanza Sostenibile in collaborazione con BVA Doxa nella prima giornata della Settimana Sri.

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[§23134368§] venerdì 15 novembre 2019

Corriere Comunicazioni

Lavoro e Previdenza

Reddito di cittadinanza, online la procedura per l' incentivo alle assunzioni

Lo sgravio spetta alle imprese che assumono con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato i beneficiari del sussidio. Ecco tutti i dettagli

Da oggi le aziende che volessero assumere percettori del Reddito di cittadinanza ottenendo il beneficio previsto dalla legge potranno farlo. L' Inps infatti ha rilasciato la procedura informatica per richiedere l' incentivo per l' assunzione dei percettori di Reddito di cittadinanza. L' incentivo spetta ai datori di lavoro che assumono con contratto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato i beneficiari di Reddito di cittadinanza. Come funziona l' incentivo L' agevolazione che si chiama "Srdc" (Sgravio Reddito di Cittadinanza) consente alle imprese che assumono titolari di Reddito di avere l' esonero dei contributi previdenziali (non di quelli Inail) nel limite dell' importo mensile del Rdc percepito dal lavoratore all' atto dell' assunzione. Il tetto massimo sarà di 780 euro al mese e lo sgravio si potrà percepire per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute dal beneficiario stesso (ma comunque per almeno 5 mensilità). Quanti sono i percettori dell' Rdc Tra Reddito e Pensione di cittadinanza si supera la quota di un milione di domande accolte da aprile ad ottobre, ma la soglia viene ritoccata all' ingiù dalle quasi 44 mila che strada facendo hanno perso il diritto: l' ultimo aggiornamento dell' Osservatorio Inps fa il punto sui nuclei familiari che percepiscono il beneficio. In particolare, sono 1,02 milioni le richieste che da quando la misura è operativa e fino alla fine di ottobre hanno ottenuto il semaforo verde, di cui però 43.917 decadute: al netto di queste, quindi sono quasi 978 mila (977.844 per l' esattezza) i nuclei familiari che percepiscono il Reddito (857.141) o la Pensione di cittadinanza (120.703). Le persone nel complesso coinvolte sono oltre 2,36 milioni, di cui più di 2,23 milioni dal Reddito. In testa alla classifica regionale si conferma la Campania con 195.280 domande accolte, di cui 7.299 decadute; seguita dalla Sicilia con 176.871 richieste che hanno avuto l' ok, di cui 7.138 che hanno invece perso il diritto. Si piazzano poi la Puglia (93.835 ok, di cui 4.170 decadute), il Lazio (90.278 e 3.585) e la Lombardia (85.669 e 3.762). L' importo medio mensile del Reddito è di 519,12 euro, mentre risulta di 216,38 euro quello della Pensione di cittadinanza (riconosciuta agli over67). Guardando ad entrambe le misure, la media mensile scende a 481,12 euro. @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134369§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 3 La Nazione Privacy e GDPR

Agnese Pini Siamo entrati in una chat di pedofili e ci siamo rimasti una settimana.

Agnese Pini Siamo entrati in una chat di pedofili e ci siamo rimasti una settimana. È stato uno schifo: perdonerete la crudezza del termine, ma non esiste altra parola che possa rendere altrettanto l' idea. Per entrarci non abbiamo commesso nessun reato, perché quella chat è più o meno pubblica e facilmente accessibile attraverso una semplice applicazione di messaggistica: si chiama Telegram, è russa, in Italia la usano 9 milioni di persone. Ci hanno fatto schifo le frasi che abbiamo letto, ci ha fatto schifo lo scambio continuo e impune di foto rubate dai social di bambine che giocano sull' altalena, sorridono in spiaggia, mangiano un gelato. Bambine e ragazzine che potrebbero essere le nostre figlie, nipoti, sorelle, diventate oggetto di una banda di pervertiti coperti dall' anonimato del web. Così abbiamo sperimentato - e oggi lo denunciamo in questa inchiesta a puntate che pubblichiamo in esclusiva - come il gioco innocente di Instagram e Facebook possa trasformarsi in un archivio digitale alla portata di pedofili e maniaci. Tutto questo, dicevo, ci ha fatto schifo. Ma ancora di più ci ha fatto paura quello che non siamo riusciti a dimostrare, e che possiamo solo dedurre: perché dietro quelle foto rubate ci sono bambine e ragazzine in carne e ossa con nomi, cognomi, scuole, indirizzi tracciabili dai loro stessi social network. Senza tutele, privacy, controlli. E il passaggio dal virtuale al reale, se non è immediato, resta comunque più che possibile. Ci ha fatto schifo e paura vedere con quanta facilità e immediatezza avvenga tutto questo, e quanto al tempo stesso sia difficile (forse impossibile) fermarlo. Perciò era importante scriverlo, e denunciarlo. Che cosa stiamo aspettando? Le leggi che regolamentano il selvaggio web sono ancora timide e inadeguate. Lo ha detto perfino papa Francesco che occorre trovare strategie e limiti a livello globale. La libertà senza regole è solo una trappola. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134370§] venerdì 15 novembre 2019

Corriere Comunicazioni

Privacy e GDPR

Android nel mirino di 50 procuratori Usa: sospetto abuso di posizione dominante

Si allarga l' inchiesta su Google partita a settembere: adesso gli Stati americani vogliono capire se l' Os mobile vìola le leggi sulla concorrenza. Faro anche privacy e tutela dei dati

Si allarga l' inchiesta Antitrust Usa su Google . I 48 procuratori statunitensi che già stanno indagando sulle questioni antitrust e presunta violazione della privacy hanno deciso di puntare il faro anche sul Android, l' Os mobile di BigG. Le procure - riporta Cnbc - vogliono capire se davvero Google "domina tutti gli aspetti riguardanti la pubblicità e la ricerca sul web", come aveva spiegato a settembre Ken Paxton, il procuratore generale del Texas. Altri procuratori hanno posto l' accento sul dominio di Google nel mercato pubblicitario e sull' utilizzo dei dati degli utenti. Google era stata multata per 4,34 miliardi di euro dalla Commissione Europea per aver creato una posizione di vantaggio dall' aver installato il browser Chrome e Google app sugli smartphone dotati di sistema Android.L' indagine dei 50 procuratoriA settembre praticamente tutte le procure degli Usa - 48 su 50 con la rilevante eccezione della California e poi dell' Alabama - hanno aperto un' inchiesta contro Google per capire se la casa di Mountain View ha violato le norme antitrust e abusato della privacy dei cittadini statunitensi.A capo dell' iniziativa allargata c' è Ken Paxton, procuratore generale del Texas. Secondo Paxton, che ha presentato l' azione legale collettiva, in ballo ci sono il predominio di Google nel mercato della pubblicità e l' uso dei dati dei consumatori."Quando - ha detto il procuratore generale della Florida, Ashley Moody, repubblicano - non c' è più un mercato libero o la vera concorrenza, i prezzi aumentano anche se le cose vengono commercializzate come gratuite, e si danneggiano i consumatori. Quel che otteniamo è davvero gratuito se stiamo cedendo le nostre informazioni sulla privacy? È davvero gratuito se i prezzi degli annunci online aumentano in base al controllo di una sola azienda?"Fino ad allora le azionii nei confronti dei comportamenti dei big del tech erano state portate avanti solo da alcuni rappresentanti dei governi statali americani: Mississippi e Louisiana avevano protestato lo scorso marzo per il modo con il quale Google gestisce le informazioni personali degli utenti e gli algoritmi che vengono utilizzati. Successivamente anche lo stato del Texas aveva sollevato preoccupazioni simili, sostenendo anche che Google avrebbe violato le leggi statali di protezione dei consumatori.Durante l' estate numerosi procuratori generali statali avrebbero incontrato i responsabili del Dipartimento di giustizia americano, che nel frattempo ha annunciato la sua indagine conoscitiva ad ampio spettro nei confronti dei big del tech. I procuratori avrebbero presentato le loro preoccupazioni riguardo il superamento e la violazione delle normative antitrust soprattutto da parte di Google.@RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134371§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 35 Il Messaggero Privacy e GDPR

Importanti novità sulla gamma Niro che sfoggia le versioni ibrida plug-in e totalmente elettrica. La Sportage è disponibile con la motorizzazione mild-hybrid e bi-fuel Gpl

Battaglia contro le emissioni la Kia diventa "eco friendly"

ECOLOGICHE MILANO Eco friendly. È la nuova parola d' ordine in casa Kia che nel suo cammino verso una mobilità più sostenibile non tascura nessuna delle possibili alternative tecnologiche attuali e future, dall' alimentazione a gas all' ibrido in tutte le sue declinazioni, all' elettrificazione tramite le fuel cell a idrogeno. Una strategia nella quale la filiale italiana si riconosce pienamente, come ha dimostrato la recente presentazione alla stampa nazionale delle due più recenti novità green. La prima è rappresentata dal restyling del crossover compatto Niro ibrido e plug-in, mentre la declinazione 100% elettrica, peraltro già disponibile su altri mercati, arriverà nel 2020 assieme all' analoga declinazione della Soul in considerazione ricorda l' amministratore delegato di Kia Italia Giuseppe Bitti dei ritardi accumulati dal nostro Paese sia nella realizzazione di un' adeguata infrastruttura di ricarica, sia nell' attuazione di politiche realmente capaci di incentivare la diffusione della mobilità elettrica. UN TRIONFO DI LUCI Proprio ai connotati della e-Niro si sono ispirati i designer che hanno curato l' aggiornamento estetico delle versioni ibride, rese più aggressive dal nuovo aspetto dei paraurti (quello anteriore ingloba le luci diurne a Led dall' inedita forma a doppia freccia) e dai gruppo ottici, ora allineati alla configurazione Ice cube delle Kia più recenti e disponibili a richiesta del tipo full Led (come i fendinebbia). Anche posteriormente i diodi diventano protagonisti, rendendo più incisiva, moderna e riconoscibile la firma luminosa della vettura. Sotto l' aspetto dinamico, il Niro ha confermato su strada l' eccellente comportamento dinamico e le prestazioni brillanti che hanno contribuito non poco al successo del primo modello Kia proposto solo in versione elettrificata e capace dal lancio, datato 2016, di conquistare 270.000 clienti nel mondo e 100.000 in Europa dove nel 2018 si è confermato con una crescita del 33% sull' anno precedente il quinto modello più venduto nella gamma del brand coreano, con 45.255 unità consegnate e costituite, nel 22% dei casi, da Niro ibridi plug-in (Phev) che invece in Italia pesano solo per il 3% sulle vendite di questo modello, che nel 2019 dovrebbero attestarsi sulle 3.500. Un altro esempio dell' arretratezza culturale e legislativa del Paese su un tema importante come la mobilità più pulita. Se il powertrain è sostanzialmente inalterato, sul piano dei contenuti tecnologici il restyling ha portato delle novità a questo modello che per Bitti è la bandiera di «un brand molto attivo nella ricerca di alimentazioni alternative», un manifesto della capacità di guardare al futuro senza trascurare le

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[§23134371§] sabato 16 novembre 2019

Il Messaggero Privacy e GDPR

necessità contemporanee. Una missione che non può prescindere da soluzioni innovative come il sistema di infomobilità Uvo Connect che può essere gestito tramite il display tattile da 12,5 pollici, disponibile a richiesta in alternativa a quello da 8 di serie. Questa soluzione si appoggia a una tecnologia conforme alla più recente regolamentazione europea di protezione dei dati (Gdpr) e grazie alla Sim card integrata del sistema Kia Live mantiene l' auto costantemente connessa consentendo, tramite l' app dedicata, di accedere a una quantità di dati preziosi anche in modalità remota dal proprio smartphone per individuare la posizione della vettura, inviarle un itinerario di viaggio o verificarne lo «stato di salute» consultando le informazioni rilasciate dai sensori di bordo. TRE ALLESTIMENTI Il rinnovato Niro disponibile negli allestimenti Urban, Style ed Evolution a partire da 26.250 euro per la versione ibrida e da 36.250 per la Phev accreditata di 58 km di autonomia elettrica rappresenta il futuro del brand il cui presente sostenibile è ben rappresentato dal nuovo Sportage (il modello più venduto del brand in Italia e in Europa) che al modello mild-hybrid arrivato a maggio aggiunge ora la versione bi-fuel a Gpl spinta dai 127 cv erogati dal motore 1.6 aggiornato con l' inedita tecnologia Valve care finalizzata a combattere l' usura delle valvole nel tempo. Nel listino italiano gli allestimenti Business ed Energy figurano a partire rispettivamente da 26.500 e 29.000 euro, ma sfruttando con sagacia gli incentivi locali e quelli del costruttore in alcune aree d' Italia lo Sportage Eco-Gpl Business può scendere sotto quota 20.000. Secondo Giuseppe Bitti gli obiettivi (prudenziali) di vendita per il 2020 quando l' offerta verde della Kia si amplierà con il Sorento sia ibrido sia Phev sono di 5.000 Niro e di 4.000 Sportage bi-fuel. Giampiro Bottino © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134372§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 28 La Repubblica Privacy e GDPR

Il punto

Cardani: rischia l' indipendenza dell' Authority

DI ALDO FONTANAROSA

L 'Autorità per le Comunicazioni non è un posto qualunque. Questo organo di garanzia prende decisioni sulla Rai, su Mediaset, su Sky e La7. È la sentinella della par condicio in tv. Dice la sua anche sulle telecomunicazioni. Difende infine i consumatori. È normale aspettarsi, dunque, che il futuro presidente e i 4 commissari siano persone dotate di una qualche autonomia, anche se il presidente è di nomina governativa e i 4 commissari, di nomina parlamentare. Invece all' orizzonte ci sono nomi che «fanno diventare il concetto di indipendenza una barzelletta». Così la pensa il presidente in carica, Cardani, che lamenta poi la «mortificante» prorogatio imposta agli attuali membri della sua Autorità (il cui mandato è scaduto a luglio) e alla Privacy (scaduta addirittura a giugno). Cardani non fa nomi, ma sembra alludere all' eventualità che la guida dell' Autorità finisca a un parlamentare in carica. D' altra parte un ministro in carica (come Savona) è già finito alla Consob. Dunque i timori di Cardani non sono infondati. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134373§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Privacy e GDPR

GDPR e rappresentanze diplomatico-consolari straniere: i nodi privacy

Può sollevare dubbi interpretativi l' obbligo di adesione al regolamento per ambasciate e consolati stranieri con sede in Italia. Soprattutto se il trattamento riguarda cittadini extracomunitari. Ecco i criteri da adottare e il peso dell' applicazione territoriale

GDPR e rappresentanze diplomatico-consolari straniere, un tema poco discusso che apre dubbi anche al Garante privacy . Si configurano infatti più interpretazioni sull' obbligo di adesione al regolamento europeo (" General Data Protection Regulation ") per le rappresentanze straniere aventi sede in Italia quando trattano dati personali di cittadini extracomunitari che si trovano nel nostro paese.Si tratta di una questione che solleva non pochi dubbi interpretativi , posto che la risposta al quesito è da ricercarsi all' interno di una previsione di legge, l' art. 3 del GDPR , parzialmente nuova nel quadro normativo europeo.Il quesito oggetto del presente contributo introduce un tema poco dibattuto ma, di certo, di grande importanza se solo si pensa alla enorme quantità di dati personali che le rappresentanze diplomatico- consolari straniere con sede in Italia trattano ogni giorno nell' esercizio delle loro funzioni . Come noto, tali rappresentanze non solo costituiscono un punto di riferimento per i cittadini extracomunitari che vivono in Italia ma forniscono altresì una moltitudine di servizi utili per la loro corretta integrazione nel nostro paese e per mantenere i rapporti tra lo Stato cui tali cittadini appartengono e l' Italia.Il tema si pone al centro di un più ampio quadro di dubbi interpretativi che, ad oltre un anno dalla data di prima applicazione del GDPR , aleggiano ancora sul nuovo Regolamento. Tra questi, certamente, rileva l' articolo 3 del GDPR che ha parzialmente rivoluzionato l' ambito di applicazione territoriale della normativa europea in materia protezione dei dati personali.Indice degli argomentiApplicazione territoriale del GDPRCome noto, ai sensi dell' art. 3 del GDPR, il Regolamento si applica sia ai titolari (o responsabili) del trattamento stabiliti sul territorio europeo sia - ed è questa la novità - a coloro che non hanno uno stabilimento in uno stato appartenente all' Unione Europea ma che trattano, per certi fini, dati personali che si riferiscono ad interessati che si trovano in Europa.L' articolo in discorso - che sostituisce integralmente l' art. 4 dell' ormai abrogata direttiva 95/46/CE - rappresenta l' intento del legislatore comunitario di estendere il più possibile l' ambito di applicazione del GDPR , prevedendo che lo stesso assuma valore ogniqualvolta sia rintracciabile un collegamento, anche indiretto, con l' ordinamento giuridico dell' Unione Europea e/o quello dei paesi membri.Più in particolare, l' art. 3 del GDPR prevede tre diversi criteri da tenere in considerazione per valutare se il GDPR si applica, o meno, ad un trattamento di dati personali:il criterio dello stabilimento del titolare

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[§23134373§] venerdì 15 novembre 2019

Agenda Digitale

Privacy e GDPR

(o del responsabile); il criterio del luogo in cui si trovano gli interessati; il criterio del diritto internazionale.Secondo quanto previsto dal primo criterio, il GDPR trova applicazione nei confronti di coloro che hanno uno stabilimento all' interno dell' Unione Europea ( i.e. una " qualsiasi attività reale ed effettiva, anche minima, esercitata tramite un' organizzazione stabile ", come stabilito dalla nota sentenza " Weltimmo " della Corte di Giustizia UE), indipendentemente dal luogo o dalla nazionalità dell' interessato i cui dati personali sono trattati. Tale approccio trova conferma nel Considerando 14 al GDPR, secondo cui " è opportuno che la protezione prevista dal presente regolamento si applichi alle persone fisiche, a prescindere dalla nazionalità o dal luogo di residenza, in relazione al trattamento dei loro dati personali ".GDPR, il caso del car-sharingSi pensi, nella pratica, ad una società italiana, con sede legale a Milano, che tratta i dati personali dei propri dipendenti e dei propri clienti, molti dei quali anche extracomunitari ; o, ancora, ad una società francese che abbia sviluppato un' applicazione di car-sharing rivolta esclusivamente a utenti del Marocco . In questi casi il GDPR deve essere applicato poiché, a prescindere dal luogo in cui i dati personali sono stati raccolti dal titolare - nell' UE o in un paese terzo - il trattamento è svolto nell' ambito delle attività di uno stabilimento del titolare sito nell' Unione Europea (ossia, nell' esempio citato, in Italia).Applicando il secondo criterio, invece, il GDPR trova applicazione nei confronti di coloro che trattano dati personali senza essere stabiliti nell' UE , laddove tale trattamento (i) abbia ad oggetto dati personali di persone fisiche che si trovano all' interno dell' UE e (ii) sia finalizzato ad offrire beni / prestare servizi a tali persone fisiche o a monitorare il loro comportamento all' interno dell' UE.Si pensi, ad esempio, ad una società di diritto americano, con sede legale a New York, che abbia sviluppato un' applicazione per la ricerca di ristoranti e hotel in tutto il mondo , compresa l' Europa, e che tratti i dati degli utenti ( i.e. cittadini europei e non) dell' applicazione per fornire indicazioni sul ristorante o l' hotel più vicino alla loro posizione. È chiaro che se, come detto, il trattamento dei dati avviene per fornire agli interessati uno specifico servizio, oggetto dell' applicazione, e tali interessati si trovano in Europa, la società americana - sebbene soggetta al diritto degli Stati Uniti - sarà tenuta al rispetto del GDPR relativamente al trattamento dei dati degli utenti europei.Infine, ai sensi del terzo ed ultimo criterio, il GDPR trova applicazione nei confronti di coloro che non hanno uno stabilimento nell' UE ma in un luogo soggetto al diritto di uno stato membro dell' Unione in forza del diritto internazionale pubblico.È il caso tipico del trattamento di dati personali effettuato dal consolato italiano avente sede in uno stato estero (ad es., negli Stati Uniti) o, ancora, di quello effettuato dall' ambasciata francese presente in Argentina. Tali rappresentanze consolari, seppur situate al di fuori dall' UE, sono tenute al rispetto , in forza delle norme di diritto internazionale, rispettivamente del diritto italiano e di quello francese e, pertanto, sono soggette GDPR.Trattamento dati all' interno dei consolatiDefiniti i criteri previsti dal GDPR per individuarne

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[§23134373§] venerdì 15 novembre 2019

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Privacy e GDPR

l' ambito di applicazione territoriale, ci si domanda quindi se i trattamenti di dati personali effettuati dalle rappresentanze diplomatico-consolari straniere situate nel nostro paese rientrino (o meno) nell' ambito di applicazione del GDPR.Procedendo con ordine, proviamo ad applicare al caso in esame ciascuno dei criteri sopra indicati.Criterio dello stabilimento del titolare. La presenza di una sede diplomatico-consolare in territorio italiano può considerarsi quale "stabilimento" ai sensi del GDPR?Da un punto di vista strettamente giuridico, applicando le norme di diritto internazionale, la risposta al quesito dovrebbe essere di segno negativo. Tutte le rappresentanze diplomatico-consolari, di qualsiasi paese, operano infatti esclusivamente nel rispetto della legge dello stato che esse rappresentano e costituiscono una sorta di " longa manus " dello stato di appartenenza . Ai sensi della Convenzione di Vienna del 1963 (art. 31) sulle relazioni consolari, inoltre, i luoghi all' interno dei quali le rappresentanze svolgono le proprie funzioni sono "luoghi inviolabili" , come tali soggetti interamente al diritto dello stato straniero cui la rappresentanza appartiene.Argomentando in questo senso, il criterio dello stabilimento del titolare del trattamento non potrebbe essere applicato al caso in esame e, quindi, non consentirebbe di affermare che le rappresentanze diplomatico-consolari straniere in Italia sono tenute al rispetto del GDPR.Cosa indica il codice di diritto internazionaleTuttavia, occorre constatare che un' interpretazione basata unicamente sulle norme di diritto internazionale non può ritenersi del tutto corretta . E infatti, su questo punto, non può essere trascurato quanto indicato dalle Linee Guida relative all' ambito di applicazione territoriale del Regolamento predisposte dal Comitato europeo per la protezione dei dati personali ( European Data Protection Board - "EDPB", già Gruppo di lavoro ex art. 29 della Direttiva 95/46), le quali hanno ribadito il principio secondo cui, al fine di valutare l' applicazione territoriale del GDPR, occorre discostarsi da meri approcci formalistici basati sulla lettera della legge.In altri termini, secondo l' EDPB, non è possibile ritenere che un titolare del trattamento sia stabilito unicamente nel luogo in cui esso ha la propria sede principale o, laddove sia una persona giuridica, dove essa è stata registrata.Ciò, infatti, non solo comprometterebbe l' obiettivo del legislatore comunitario di estendere il più possibile, ove lecito, l' ambito di applicazione del GDPR bensì renderebbe altresì vana l' interpretazione della nozione di " stabilimento " fornita dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia UE (cfr. sentenza " Google Spain ") secondo cui al fine di valutare se un titolare del trattamento sia stabilito o meno all' interno dell' UE occorre analizzare la presenza di una stabile organizzazione nell' UE e l' esercizio effettivo delle attività di trattamento di dati personali nell' ambito di tale organizzazione.Nel caso di specie, occorre dunque "bypassare" il fatto che la rappresentanza diplomatico-consolare straniera in Italia (ad esempio, il consolato americano o l' ambasciata australiana) sia, in forza del diritto internazionale pubblico, un "luogo estraneo" al territorio dell' Unione Europea e concentrarsi, piuttosto, sul fatto che tale rappresentanza esercita un' attività reale ed effettiva in Italia tramite una stabile organizzazione di mezzi e servizi.GDPR e luogo

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[§23134373§] venerdì 15 novembre 2019

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di stabilimento del titolareAd avviso di chi scrive, è quindi possibile sostenere che, secondo i comuni principi interpretativi del Regolamento forniti dall' EDPB e dalla Corte di Giustizia , le rappresentanze diplomatico-consolari straniere presenti in Italia abbiano un effettivo "stabilimento" all' interno del nostro paese e, pertanto, siano tenute al rispetto del GDPR in forza del criterio del luogo di stabilimento del titolare.Il criterio del luogo in cui si trovano gli interessati. Anche volendo applicare esclusivamente il diritto internazionale e sposare, quindi, la tesi secondo cui le rappresentanze diplomatico-consolari estere in Italia non possono considerarsi stabilite all' interno dell' Unione Europea - bensì esclusivamente negli stati cui le stesse appartengono -, il GDPR sembra comunque potersi applicare ai trattamenti di dati personali effettuati da tali rappresentanze .E infatti, come detto, da un lato, le attività di trattamento poste in essere da tali istituzioni hanno ad oggetto dati personali di interessati che si trovano all' interno dell' Unione Europea (nel caso di specie, in Italia) e, dall' altro, i trattamenti sono effettuati al fine di prestare ai suddetti interessati specifici servizi all' interno dell' Unione Europea . Appaiono quindi pienamente soddisfatte le condizioni previste dall' art. 3, comma secondo, lettera a) del GDPR.Ambasciate, il parere del Garante PrivacyL' interpretazione sopra esposta sembra essere confermata anche dal Garante per la protezione dei dati italiano . Nel corso di uno scambio di informazioni in via non ufficiale, infatti, tale autorità ha risposto al quesito oggetto del presente contributo suggerendo di fare integrale riferimento al testo dell' art. 3, comma secondo del GDPR (oltre che ai considerando 23 e 24 al Regolamento) al fine di individuare l' ambito di applicazione territoriale del GDPR. Si tratta, evidentemente, di una risposta interlocutoria che non fornisce una risposta precisa al quesito ma che, piuttosto, apre a dubbi interpretativi.Ad ogni modo, al fine di individuare se il GDPR si applica al trattamento dei dati personali effettuato dalle rappresentanze diplomatico-consolari estere con sede in Italia, è assolutamente essenziale tenere in considerazione il fatto che, da un lato, gli interessati ( rectius , i cittadini extracomunitari) si trovano all' interno dell' UE al momento del trattamento dei loro dati e che, dall' altro, tale trattamento è effettuato per fornire loro specifici servizi.Ciò, "a prescindere dalla nazionalità o dal luogo di residenza degli interessati" (cfr. sul punto considerando 14 al GDPR), posto che, come previsto dalle Linee Guida dell' EDPB già menzionate, la nazionalità o lo status giuridico di un interessato non può limitare o restringere l' ambito di applicazione territoriale del GDPR.Dati Usa o dati Ue? Il dilemma della appUn esempio può aiutare a comprendere ancora meglio quanto in discorso. Si pensi ad un cittadino americano in viaggio per l' Europa durante le proprie vacanze il quale, mentre si trova in Europa, scarica e utilizza un' applicazione di notizie sviluppata da e di proprietà di una società statunitense che raccoglie i suoi dati personali in qualità di titolare del trattamento.Se l' applicazione in oggetto fosse rivolta esclusivamente al mercato statunitense e, quindi, fosse diretta a fornire servizi a utenti di nazionalità statunitense che si trovano negli Stati Uniti, il trattamento dei dati del turista americano

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[§23134373§] venerdì 15 novembre 2019

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Privacy e GDPR

in viaggio per l' Europa per il tramite dell' applicazione non sarebbe soggetto al GDPR in quanto, sebbene l' interessato si trovi nell' UE, l' offerta di servizi non sarebbe rivolta al mercato comunitario.Diverso invece sarebbe se l' applicazione fosse stata sviluppata dalla società americana per fornire servizi non solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo, inclusa l' Europa : in questo caso, il trattamento dei dati del turista statunitense rientrerebbe nel campo di applicazione territoriale del GDPR in quanto effettuato (i) per fornire servizi all' interno dell' UE e, nello specifico, (ii) a un turista che si trova in Europa.Allo stesso modo può dirsi relativamente alle rappresentanze diplomatico-consolari estere presenti in Italia . Anche laddove si ritenga che le stesse sono stabilite in uno stato estero (in un "luogo inviolabile", estraneo al territorio dell' Unione) e quindi si escluda l' applicazione del primo criterio dell' art. 3 del GDPR, non può essere ignorato il fatto che queste ultime effettuano il trattamento di dati personali di interessati che si trovano nell' UE al fine di fornire a tali interessati servizi strettamente connessi alla loro presenza in territorio europeo.Il criterio del diritto internazionalePertanto, alla luce di tali considerazioni, è quindi possibile sostenere che le rappresentanze diplomatico-consolari straniere presenti in Italia rientrino nell' ambito di applicazione territoriale del GDPR ai sensi dell' art. 3, comma secondo, lett. a) del GDPR.Il criterio del diritto internazionale. È invece possibile escludere l' applicazione del criterio del diritto internazionale pubblico al caso in esame. Tale criterio infatti si applica esclusivamente alle rappresentanze diplomatico-consolari degli stati europei con sede in territorio extracomunitario.Così, ad esempio, se il consolato olandese in Giamaica decidesse di trattare dati personali di candidati all' assunzione tramite una procedura di candidatura online esso sarebbe tenuto al rispetto del GDPR in quanto si tratta di una rappresentanza consolare di un paese dell' UE tenuta al rispetto della legislazione di uno Stato membro (l' Olanda) in virtù del diritto pubblico internazionale.La strada indicata dalle linee guida EDPBAlla luce di quanto detto nei paragrafi precedenti, emerge chiaramente l' importanza non solo della conoscenza delle previsioni del GDPR bensì anche della loro corretta interpretazione.Ciò è evidenziato dal fatto che solo la comprensione di quanto individuato dalle più volte citate Linee Guida dell' EDPB e di quanto stabilito dalla giurisprudenza della Corte di Giustizia UE ha permesso di fornire una risposta ragionata e motivata al quesito in esame. E, in particolare, di argomentare positivamente in merito all' applicazione territoriale del GDPR nei confronti dei trattamenti di dati personali effettuati dalle rappresentanze diplomatico-consolari straniere in Italia.L' obiettivo, quindi, deve essere ancora una volta quello di adoperarsi per diffondere in Italia e in Europa una corretta cultura non solo del GDPR bensì anche delle interpretazioni autentiche che di tale normativa sono fornite da importanti istituzioni europee, tra cui la Corte di giustizia e l' EDPB.Ciò, soprattutto, al fine di consentire a tutti gli operatori del settore, soprattutto se aventi una relazione con paesi extracomunitari, di comprendere in quali circostanze le attività di

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[§23134373§] venerdì 15 novembre 2019

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trattamento di dati personali effettuate siano soggetto alle previsioni del GDPR.@RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134374§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 2 La Nazione Privacy e GDPR

Il mondo oscuro di Telegram Social preferito dai pedofili

Sul network russo l' illegalità ha vita facile grazie a un deep web semplice e accessibile, dove si riesce a mantenere nascosta l' identità

di Emanuele Baldi FIRENZE Come fantasmi digitali, come codici umani senza volto ma con dita nevrotiche che in silenzio accarezzano lo screen del cellulare e innescano traiettorie sociali imprevedibili. E non sempre innocenti. Così si muovono tanti degli iscritti ai social network meno 'appariscenti'. E così si divincolano dal mondo reale tanti iscritti di Telegram - sei anni di vita e un fatturato che avanza come uno tsunami nella piattaforma-mare della messaggistica istantanea - per i quali l' app 'zar dei social' (a inventarla è stato un giovane russo, Pavel Durov) rappresenta la piattaforma più blindata per comunicare sotto traccia. Cosa? Di tutto. Dalle gioie della vita ai piani di guerra. Dalla lista della spesa all' acquisto di droga. Dalla poesia all' innamorata alla 'pesca' di foto osé di ragazzine. La faccia sporca ce l' hanno in pochi, certo. Ma se per mille buoni c' è un cattivo allora oggi è proprio lì che si acquatta. Tessere tele sociali d' ogni genere senza lasciare traccia è più semplice qui che altrove. Più semplice, ad esempio, che nelle colorite chat della 'sorellona' WhatsApp. Per non parlare di quelle di Facebook, un mondo quasi paleolitico per gli under 20. Su Telegram gli iscritti hanno la possibilità di fluttuare nell' anonimato più totale: niente nomi, niente numero di telefono, neanche uno scampolo di memoria occupata perché tutto vola sul 'cloud', la riservata 'nuvoletta' che immagazzina dati in silenzio. Ecco perché - in anni in cui tutto si sbandiera ma al tempo stesso tanto si vuol nascondere sotto il tappeto per ristrutturare una privacy quotidiana sempre più minata e ballerina - l' app russa, con le sue chat criptate, ha fatto il botto. Nove milioni di utenti in Italia (200 nel mondo) con una crescita del 30% in 2 anni. Chi la usa? Gente d' ogni tipo. Tanti giovanissimi che sfuggono così alle 'censure' familiari ben più preventivabili sul pur gettonatissimo Instagram e sul network cinese Tik Tok che sta spopolando. Ma anche tanti adulti. Per lavoro, per diletto, per gioco. Ma qualcuno, appunto, anche per faccende sporche, istinti pedofili in primis, da mietere nei nascondigli social. Non a caso è di appena due giorni fa l' appello lanciato da Papa Francesco alle grandi compagnie tecnologiche per la tutela dei minori su internet. «Il potenziale degli strumenti digitali è enorme - ha sottolineato il Santo Padre - ma le eventuali conseguenze negative del loro abuso nel campo del traffico di esseri umani, nell' organizzazione del terrorismo, nella manipolazione dell`informazione e, dobbiamo insistere, anche nell`ambito dell`abuso sui minori possono essere ugualmente notevoli». Un' analisi puntuale quella

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[§23134374§] sabato 16 novembre 2019

La Nazione Privacy e GDPR

di Papa Francesco che ha puntato i riflettori sulla necessità di non lasciare che tra le conquiste della comunicazione finiscano per annidarsi sempre più perversioni e cattivi propositi occultati nella vita quotidiana e rifocillati poi nella segretezza dei social. Telegram, non a caso, è spesso finita alla gogna per essere risultata l' app di messaggistica prediletta dai terroristi legati all' Isis, dai pusher o dai pedofili. I vertici non hanno colpe (il gruppo è intervenuto quasi sempre all' istante annientando le chat fuori controllo o utilizzate per scopi fuorilegge) ma - e qui sta la sintesi del messaggio di Francesco - quando per ogni scheggia impazzita la gamma di traiettorie da seguire cresce in maniera esponenziale nessuna griglia di controllo avrà mai le maglie abbastanza fitte. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134375§] venerdì 15 novembre 2019

Digital 4 Biz

Privacy e GDPR

In che modo i DPO possono supportare le aziende nel mantenimento di un elevato standard di compliance alla normativa?

I Responsabili della Protezione dei Dati (Data Protection Officer) sono una figura professionale introdotta dal GDPR per supportare le aziende nel

mantenimento di un elevato standard di compliance alla normativa. Devono, al fine di garantire la tutela dei diritti delle persone a cui si riferiscono i dati personali. Ed è' fondamentale che i DPO abbiano competenza giuridiche, tecniche e metodologiche adeguate alla complessità delle realtà dove si trovano a operare.I webinar proposti affrontanoeranno quindi -, con un taglio rigoroso normativamente ma pratico e fruibile - , argomenti essenziali come lo svolgimento degli audit, l' implementazione di un piano di controlli, la gestione del registro dei trattamenti, la gestione di un data breach e tanti altri.Scopri i dettagli qui .@RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134376§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 24 La Repubblica Privacy e GDPR

Parla Sigfrido Ranucci I governi stanno trasformando lo spyware da strumento contro la mafia e il terrorismo ad arma di sorveglianza di massa

L' autore di Report "Attaccato dagli hacker per le mie inchieste"

DI ALESSANDRA ZINITI

ROMA - «Hanno violato i miei account aziendali, cellulare, email, dati anagrafici, indirizzo e mi è stato detto che gli hacker hanno agito da un Paese dell' Est europeo». Sigfrido Ranucci è sconcertato e inquieto per l' attacco informatico che lo ha preso di mira proprio nei giorni in cui Report , il programma di cui è autore e conduttore, mandava in onda le inchieste su Moscopoli e i legami tra i movimenti sovranisti russi e quelli italiani, e sulla diffusione di fake news attraverso i social. Ranucci, che è successo? «Sono stato informato dalla mia banca di questa gravissima violazione che mirava ad ottenere i miei dati anagrafici, l' indirizzo di casa mia, il numero di telefono cellulare e la mail aziendale. Mi è stato specificato che è una violazione ex novo , cosa diversa dall' attacco informatico di cui sono rimasti vittima milioni di utenti di Unicredit. Si pone una questione di fragilità della democrazia, emblematica della dicotomia tra sicurezza e privacy, sancita tra i diritti dell' uomo». Ha un' idea della provenienza di questo attacco, è preoccupato? «È difficile valutare lo scopo, non ho idea di chi abbia in mano tutti questi dati sensibili e che uso vuole farne. Ci sono i contatti con le fonti, le chat, le rubriche. Per altro, si tratta di utenze aziendali, dunque il mio telefono potrebbe essere diventato il ponte per entrare in altre utenze di un' azienda che fa informazione. La security della Rai si è immediatamente attivata dopo la mia denuncia. Io mi sento libero ma un po' più fragile, inutile negarlo, anche se questo non fermerà il mio lavoro». Il fatto che gli hacker abbiano agito da un Paese dell' Est le suggerisce una qualche relazione con le inchieste di Report su Moscopoli e i falsi account social? «Non ci voglio neanche pensare anche se è difficile credere alle coincidenze. Per altro proprio lunedì andremo in onda con una puntata sui software spia a livello mondiale, da Exodus alle nuove forme che entrano ovunque, su Whatsapp, su Telegram. La loro sicurezza è una illusione, non c' è nulla di criptato. Devi solo scegliere da chi devi essere spiato. È del tutto evidente la fragilità di questo

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[§23134376§] sabato 16 novembre 2019

La Repubblica Privacy e GDPR

sistema del quale la privacy dei cittadini è totalmente in balìa. La tecnologia è naturalmente una grande opportunità ma i governi stanno trasformando lo spyware da strumento contro la mafia e il terrorismo ad arma di sorveglianza di massa». Cosa deve temere il cittadino? E soprattutto, come ci si può difendere? «I software in circolazione entrano nei cellulari di ognuno di noi anche solo rispondendo ad uno squillo di una chiamata whatsapp. A telefono acceso ma anche a telefono spento e forse non sarà un caso che oggi non si possono più togliere le batterie. Con i software spia si possono scrivere messaggi al posto tuo, ti viene carpita l' anima e l' identità. Tutto questo non è disciplinato in alcun modo. L' Italia ad esempio ha autorizzato, con i ministri Orlando e Bonafede, le intercettazioni telematiche, ma non esiste un decreto che le disciplini. Non si sa neanche dove vengono conservati questi dati, spesso su piattaforme all' estero, e se possono essere manipolati». Sta dicendo che i governi, anche quello italiano, hanno responsabilità ben precise? «Io credo che lo spionaggio sia degenerato oltre l' immaginabile. I governi ormai usano la tecnologia per controllare i loro oppositori. Ci sono dei veri e propri software di Stato, come quelli utilizzati per spiare il giornalista Kashoggi poi ucciso nel consolato dell' Arabia Saudita a Istanbul o quelli utilizzati dai messicani per controllare gli attivisti. Tutto ciò impone una riflessione generale che dovrebbe riguardare i governi di tutto il mondo e i produttori di software. Mettiamo limiti all' uso di spyware. Non vedo, ad esempio, perché l' Italia deve fornire software a Paesi che non rispettano i diritti umani, come è successo con il caso Regeni in Egitto. Bisogna trovare il modo di tutelare la privacy dei cittadini e la sicurezza». Intravede una via d' uscita? «Come fare non lo so davvero, siamo fragili e impotenti, c' è da tremare. La sensazione è che la tecnologia è andata così veloce che non c' è stato tempo di formare gli anticorpi necessari. E c' è un dato interessante: negli anni '70 la prima voce nelle esportazioni erano le armi, gli anni '80 sono stati quelli degli audiovisivi, ora il primato è quello del comparto multimediale e digitale attraverso il quale si esercita il controllo. E siamo alla vigilia dell' ingresso nel mercato della tecnologia di ultima generazione del 5G». Insomma, bisognerebbe avere il coraggio di non mettere tutta la propria vita sui dispositivi digitali? «Esatto, il ritorno ai "pizzini".

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[§23134376§] sabato 16 novembre 2019

La Repubblica Privacy e GDPR

Diversamente, come diceva Montesquieu, lo spionaggio potrebbe essere tollerato solo se esercitato da persone oneste. E nessuno naturalmente può darci questa garanzia». ©RIPRODUZIONE RISERVATA f g Il giornalista Sigfrido Ranucci, 58 anni, conduce Report su Rai 3.

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[§23134377§] venerdì 15 novembre 2019

Corriere Comunicazioni

Privacy e GDPR

Privacy, Google "oscura" i dati nelle aste pubblicitarie

Da febbraio 2020 non divulgherà più le informazioni agli inserzionisti nell' ambito dell' advertising programmatico. Si punta a tutelare gli utenti e a non renderli identificabili a scopo commerciale

Da febbraio 2020 Google non divulgherà più i dati coperti da privacy alle aziende che partecipano alle a ste pubblicitarie . L' azienda ha annunciato che farà i cambiamenti alle tecnologie che adopera per la pubblicità per p roteggere ancora meglio la privacy delle persone , seguendo l' attenta disamina in corso dalle authority dell' Unione europea . Il tipo di targeting che le aste sulle inserzioni permettono di effettuare è la principale ragione per cui Google è stata capace di assorbire la stragrande maggioranza della pubblicità online e venderla attraverso sistemi automatici, la cosiddetta pubblicità programmatica. Google non fornisce i dati delle sue vendite di pubblicità mostrate sul web , ma cita molto spesso i programmatici come uno dei fattori chiave per la sua crescita. "Questo cambiamento - ha detto Chetna Bindra, senior product manager, user trust and privacy di Google -ci aiuterà ad evitare i rischi che qualcuno dei partecipanti alle nostre aste sia in grado di associare singoli identificatori di annunci alle categorie di contenuti contestuali di Google". Google include le categorie contestuali di contenuti nelle richieste di offerta che invia agli acquirenti che partecipano a un' asta automatica, indicando ad esempio se il sito Web riguarda notizie o meteo. Tali informazioni hanno aiutato gli inserzionisti a evitare di visualizzare annunci pubblicitari insieme a contenuti che non ritengono adatti ai loro marchi. Negli ultimi anni Google ha rischiato di perdere alcuni dei suoi principali e più grandi clienti dopo che alcuni dei suoi annunci sono stati pubblicati su video estremisti pubblicati su YouTube . Ma l' azienda ha dovuto anche affrontare delle critiche su come elabora i dati per la pubblicità online personalizzata . A maggio l' autorità irlandese per la protezione dei dati ha aperto un sondaggio su come il colosso della ricerca elabora i dati degli utenti nelle transazioni pubblicitarie. L' authority sta vuole capire se le pratiche di Google sono in linea con le norme sulla privacy dell' Ue, che impongono la trasparenza e la riduzione al minimo della raccolta dei dati. Le reazioni all' annuncio di Google sono state varie. Per alcuni si tratta solo di un piccolo passo che non aumenta la privacy in maniera sostanziale. "Google -ha detto Johnny Ryan di Brave Software, azienda che produce un plug in per bloccare la pubblicità nei browser -continuerà a trasmettere richieste di offerta che descrivono in dettaglio quel che si sta guardando o leggendo o ascoltando, verso innumerevoli società. Queste richieste includeranno informazioni su dove si trovano gli utenti e dati sufficienti per collegare queste ed altre cose anche da un punto di vista temporale". Google ha dichiarato di aver già messo in atto misure per proteggere la privacy degli utenti , ad esempio richiedendo agli editori di

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[§23134377§] venerdì 15 novembre 2019

Corriere Comunicazioni

Privacy e GDPR

ottenere il consenso degli individui per poter fare delle pubblicità mirate. @RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134378§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 28 La Repubblica Privacy e GDPR

LA MANOVRA

Svolta nella lotta all' evasione Il Fisco potrà incrociare i dati

Dai conti correnti alla fatturazione elettronica, nella legge di Bilancio inserita la norma che permette il confronto degli archivi elettronici. Obiettivo, recuperare 500 milioni l' anno

DI ROBERTO PETRINI

ROMA - La vera mossa vincente contro l' evasione fiscale non sta nel discusso inasprimento delle pene detentive contenuto nel decretone fiscale che in queste ore è oggetto di ammorbidimento alla Camera. La misura, che consentirà di recuperare circa 500 milioni all' anno, sta all' articolo 86 della legge di Bilancio arrivata da poco al Senato: è la norma che dà, dopo anni di indugi, il disco verde all' incrocio ai fini di indagine tributaria tra i due grandi gruppi di banche dati fiscali del Paese, quella dei soldi e quella della tasse. In altre parole le banche dati delle denunce dei redditi, dei versamenti Iva e delle tasse sulla casa potranno essere messe a confronto con giacenze in conto corrente, fondi comuni, titoli vari e polizze vita. Per la prima volta, dalla nascita della banca dati dei rapporti finanziari, nel lontano 1991, queste informazioni saranno "scongelate" e aperte alla curiosità del Fisco. Dal prossimo anno, se l' articolo 86 passerà indenne il percorso parlamentare, i grandi computer della Sogei, la società che gestisce i dati per l' amministrazione fiscale, potranno cominciare ad utilizzare l' Archivio dei rapporti finanziari che contiene 669 milioni di rapporti: 75 milioni di conti correnti, 115 milioni di carte di credito, 21 milioni di gestioni patrimoniali, 1,8 milioni di prodotti finanziari amministrati dalle assicurazioni. Ci sono anche quelle che burocraticamente vengono definite "operazioni ex conto": sono 124 milioni di segnalazioni che indicano chi incassa un assegno circolare o cambia un assegno. Nessuno scampo, si presume. La norma ha superato anche l' esame dell' Ufficio parlamentare di bilancio che, nella recente audizione, ha segnalato che si tratta di una «svolta» nella lotta all' evasione che si basa sul mining , cioè estrazione automatica dei dati tramite computer. Insomma, in parole povere, fino ad oggi l' Agenzia delle Entrate stabiliva dei criteri e interrogava le varie banche dati singolarmente: chi ha uno scostamento tra quanto transita nel conto corrente e quanto dichiara al fisco superiore al 30 per cento? Usciva una lista ma spesso poco circostanziata e poco utilizzabile. Con la nuova "analisi del rischio" invece le banche dati saranno integrate e non si attiveranno a fronte di una richiesta ma saranno continuamente in azione in una costante estrazione di dati che cerca continuamente correlazioni tra comportamenti con l' obiettivo di scoprire evasori e sospetti tali. Il mining , cioè l' azione di estrazione dati del computer, metterà a confronto ventiquattr' ore su ventiquattro liquidità, carte di credito, spostamenti sul territorio, investimenti, disinvestimenti, case, cassette di sicurezza. In coerenza con questo meccanismo il decreto fiscale prevede che nel grande computer Sogei vengano riversati anche i dati della recente fatturazione elettronica.

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[§23134378§] sabato 16 novembre 2019

La Repubblica Privacy e GDPR

E la privacy? Certo qualche problema è stata sollevato dal Garante. Ma il meccanismo di mining concepito dai tecnici del governo è abbastanza blindato: tutti i rapporti, finanziari, denunce dei redditi, partite Iva, sono agganciati al numero di codice fiscale, dal quale emergono naturalmente le generalità. Per evitare che qualcuno ficchi il naso nelle tasche altrui, i codici saranno trasformati in pseudonimi alfanumerici, con cui viaggeranno nei computer, e saranno svelati solo alla fine. Quando usciranno precise liste di contribuenti dai comportamenti sospetti pronti ad essere verificati e repressi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[§23134379§] sabato 16 novembre 2019 Pagina 3 La Nazione Privacy e GDPR

Viaggio nella chat degli orchi

I profili, prelevati dai social di famiglie ignare, usati come per i pedofili «Età preferita 9-12 anni». E c' è anche l' elezione della ragazzina del mese

di Claudio Capanni «I migliori profili di minorenni, per noi pedofili solenni: vietate maggiori di 18 anni». La descrizione del canale è tutta in queste parole, visibili ai suoi 250 iscritti che, in poco più di un mese, hanno ricevuto 25 link. Ognuno conduce a un profilo Instagram di ragazzine tra gli 11 e i 15 anni che usano il social per scattare e condividere le loro foto in rete: in costume, in palestra, davanti a scuola, con l' amica del cuore, in vacanza. Del resto lo fanno tutte e tutti, o quasi, oggigiorno. I social network sono la rivisitazione 2.0 dei vecchi diari (ben poco) segreti. Sono bambine o poco più: graziose, sorridenti e soprattutto ignare. Ignare che i loro profili vengano rubati (con un semplice clic, uno screenshot), archiviati e usati da sconosciuti come album pedopornografici su un altro social: Telegram. Si tratta di una app di messaggistica gemella di WhatsApp. Scaricarla è gratuito e l' anonimato è totale. Per questo migliaia di pedofili si sono scavati la tana qui, tra milioni di utenti 'normali' (9 milioni solo in Italia). La migrazione delle foto da Instagram a Telegram avviene tutti i giorni e il punto d' arrivo sono canali segreti come 'Minorenni Exclusivity': un club di pedofili virtuali che ruba foto postate da ragazzine su Instagram, scambiandosi i link dei loro profili. Siamo riusciti ad accedere a questo club dell' orrore e ci siamo rimasti per una settimana: durissima. Perché durissimo è assistere all' implacabile scorrere di messaggi, commenti e frasi su ragazzine che potevano essere nostre figlie o sorelle. Vittime di un gruppo di pervertiti. Entrare nel 'club' è tutt' altro che difficile: siamo passati prima da una chat per adulti, sempre nel calderone fuori controllo di Telegram. Si chiama 'Instacagne', conta 277 seguaci e dal 13 settembre 2018 ha diffuso i profili Instagram di 174 ragazze maggiorenni, in questo caso. Ma fissato in testa alla chat c' è un messaggio inequivocabile: «Cerchi minorenni? Le cerchi italiane? Clicca qui». Il link è la chiave per la chat pedofila. Ci abbiamo cliccato sopra ed eccoci nel circolo di perversi. Dove abbiamo ispezionato a ritroso i contenuti della chat: oltre un mese di orrore. 16 settembre. Il giorno dell' apertura, in chat, viene lanciato un sondaggio: «Fascia d' età preferita?». Le risposte: «9-12 anni» oppure «13-14 anni» o «Basta che abbia la f... minorenne». Partecipano in 109. Impossibile sapere chi siano i compagni di chat: non si può intervenire, solo rispondere. Oppure stare a guardare. E fissare i profili Instagram delle ragazzine che vengono pubblicati. Ognuno ha un commento e un voto espresso in stelline. Come quello di Benedetta. Il giudizio dello staff: «È solo una 14enne stuprabile». Poi tocca a Giada che di anni ne ha 15: «Futura stella». Aurora, anche

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[§23134379§] sabato 16 novembre 2019

La Nazione Privacy e GDPR

lei 15enne: «È da stupro, anche se un po' grande». Si giudica pure Giovanna che ha una foto sull' altalena: «Undicenne promettente». Su Telegram spuntano in continuazione gruppi ben oltre i limiti della legalità, tra scatti rubati alle ex, video amatoriali e profili di ragazze scambiati come figurine. Gli amministratori di Telegram ogni mese li falcidiano. Ma rinascono. Il 18 ottobre lo staff fa un bilancio dei primi 30 giorni. «Abbiamo visto f... belle e un po' meno belle, ma l' importante è che siano minorenni». Poi abbozza il suo manifesto: «Vogliamo aiutarvi a trovare la vostra vittima perfetta. Ci si aiuta tra pedo, dopo tutto». Qui scatta l' idea: eleggere la reginetta del mese: «Scegliete la 'Minorenne of the month'. Ci sarà utile a capire i vostri gusti». Il sondaggio ingrana in fretta: «Bravi, vediamo che i veri pedofili hanno risposto presente». Per valutare le foto, lo staff si inventa il 'parametro' Minorosity da affibbiare a ogni ragazzina: «Si basa sul rapporto tra l' indice di stuprabilità e l' età anagrafica. A parità di livello di stuprabilità tra due minorenni, chi ha meno giorni di vita avrà un 'Minorosity' più elevato». Il canale finora ha scelto per i suoi iscritti 25 profili Instagram, meno della metà sono irraggiungibili, bloccati dal filtro privacy impostato dalle ragazzine. In poche parole: per vedere le foto, si deve essere follower autorizzati dalle proprietarie del profilo. È la prova che qualcuno fra lo staff del gruppo è già tra gli «amici virtuali» delle minorenni, forse con un' identità fasulla. La maggior parte di loro sul proprio Instagram pubblica classe, indirizzo, anno di nascita, amicizie. E il rischio che, da virtuale, la minaccia diventi reale c' è. Il 25 ottobre scatta l' ultimo avviso: «Le urne chiudono alle 15». La giuria dei 200 incorona minorenne del mese una 15enne. La foto, scaricata dal suo Instagram, viene pubblicata alle 21.21 e visualizzata 544 volte. Alle 21.38, nemmeno 20 minuti dopo, è già ripubblicata sul canale, stavolta pubblico, 'Instacagne'. E chissà ancora dove. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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