Urbana in Età Medievale E Moderna the City for Foreigners As Addition Or Urban ‘Otherness’ in Medieval and Modern Ages

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Urbana in Età Medievale E Moderna the City for Foreigners As Addition Or Urban ‘Otherness’ in Medieval and Modern Ages La città dei forestieri come addizione o ‘alterità’ urbana in età medievale e moderna The city for foreigners as addition or urban ‘otherness’ in medieval and modern ages FRANCESCA CAPANO, SALVATORE DI LIELLO In età medievale e moderna in molte città occidentali si assiste allo sviluppo di diverse culture insediative, che non di rado aggiungono un’altra città, quella dei forestieri, in cui ragioni di volta in volta commerciali, produttive, militari o religiose appaiono significative di una volontà o necessità di riprodurre forme urbane o insediative simili a quelle dei luoghi di provenienza, di diversa origine e tradizione, che non sempre vanno ad integrarsi con i tessuti che le accolgono. Molti i casi di città occidentali, costiere o continentali, il cui impianto odierno rivela nella diversità dei tracciati un sedimentato mélange di storia urbana, prezioso documento di multiculturalità. La sessione intende confrontare studi e ricerche sull’argomento, che valutino continuità o fratture rispetto alla forma urbana preesistente, utilizzando il documento iconografico come principale strumento d’indagine. In the medieval and modern age we find in many western cities the development of different urban cultures, which generally produce ‘another’ city’; it is the city of foreigners, where commercial, productive, military or religious reasons appear to be significant of a will or need to reproduce urban forms looking like those of their countries of different origin and tradition, which rarely integrate with the welcoming cities. There are many cases of western, coastal and continental cities which show different traces, proving to be a sedimented ‘mélange’ of urban history and a precious multicultural document. The session will compare studies and researches on this topic, by analyzing the continuity or the interruption respect to pre-existing urban form and using the iconographic documents as the most useful research tools. La Città Altra Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità Gli spazi claustrali dell’ordine domenicano: insule religiose della Napoli moderna tra fondazione e trasformazione The claustral spaces of Dominican order: religious insulæ of modern Naples between foundation and transformation PASQUALE ROSSI Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli Abstract Il contributo intende offrire un quadro sintetico delle vicende di insediamento, comprese tra l’età medievale e moderna, dell’ordine domenicano a Napoli. Antichi complessi ecclesiastici trasformati nel tempo che rappresentano una parte dello straordinario patrimonio ecclesiastico esistente nel centro storico partenopeo. Spazi e chiostri delineano un palinsesto unico in un contesto urbano caratterizzato da una marcata presenza di architettura sacra che ha subito rimaneggiamenti e trasformazioni incisive in seguito alle politiche anticlericali di età napoleonica. Queste insule sacre nell’età borghese diventano oggetto di riadattamento, con gli ambienti di preghiera e vita comunitaria destinati ad altre funzioni (sedi di istituti di istruzione, di servizio pubblico o di opifici). Con il confronto di fonti documentarie, iconografiche e letterarie saranno comparati alcuni casi emblematici con la redazione di una mappa dei luoghi sacri nella struttura urbana. The study provides a summary of the settlement events of the Dominican order in Naples in the medieval and modern age. Ancient ecclesiastical structures were transformed in the different areas and represent a part of the extraordinary sacred patrimony existing in the historic center of Naples. Spaces and cloisters delineate a unique palimpsest in an urban context with a strong presence of sacred architecture it was changed in an incisive way in the Napoleonic age for anti-clerical policies. These sacred insula in the bourgeois age become the object of renovation, with the spaces destined to other functions (educational institutions, public service centers or workplaces). Documentary, iconographic and literary sources will be compared to define a map of the sacred places in the Neapolitan urban structure. Keywords Centro storico, chiostri domenicani, fabbriche Historical center, dominican cloisters, factories. Introduzione Dal medioevo all’età moderna i complessi domenicani assumono un ruolo rilevante nella struttura urbana della città di Napoli. Verso la fine del XVIII secolo il processo di insediamento delle insule ecclesiastiche assume proporzioni significative, forse eccessive, nel tessuto urbano. Si tratta di altra particolare testimonianza del processo di stratificazione storica, giunto attraverso trasformazioni e riadattamenti degli originari spazi claustrali. In alcuni casi i chiostri dei conventi assumono configurazioni del tutto diverse: da spazio della preghiera a spazio della produzione. I luoghi e gli ambienti assumono così un fascino straordinario sia pure derivante da un totale cambiamento, concepito in un diverso contesto Gli spazi claustrali dell’ordine domenicano: insule religiose della Napoli moderna tra fondazione e trasformazione PASQUALE ROSSI storico e per una diversa funzione. Santa Caterina a Formello è un caso emblematico; è un tema di attenzione storiografica per la stupefacente sovrapposizione di elementi architettonici e artistici esistenti che sussistono in totale disaccordo. Occasione di dibattito su ‘continuità e discontinuità dell’architettura’ che nel contemporaneo diventa, per iniziativa privata, anche ipotesi di progetto [www.madeincloister.com]. Una terza vita di una sorprendente architettura che riporta tutti i segni della sua secolare storia, una storia che coincide con quella del nucleo antico di Napoli, autentico e unico palinsesto artistico (Patrimonio Umanità, UNESCO-1995). 1. La fondazione di strutture domenicane a Napoli L’arrivo degli ordini mendicanti a Napoli è attestato, da varie fonti, intorno al primo quarto del XIII secolo. Tra francescani e domenicani nell’esercizio della missione spirituale e nella ‘scelta della povertà’, con la quotidiana prova della ‘predicazione itinerante’, si realizzano in città vari insediamenti conventuali. I francescani trovano una primitiva sede in Santa Maria ad Palatium per poi attestarsi nella principale sede di San Lorenzo maggiore mentre i domenicani fonderanno il loro primario complesso in San Domenico maggiore con il supporto della nobiltà del Seggio di Nido. Successivamente l’‘ordine dei predicatori’, con il sostegno degli Angioini e degli aristocratici del Sedile di Porto, faranno sorgere, il convento di San Pietro martire (intorno al 1294), nella zona prospiciente la linea di costa [Vitolo, 2001]. Un sito collegato al mare nel luogo dell’originaria Calcaria, dove naturalmente risultavano necessarie la cura e l’assistenza sociale per la presenza di una variegata popolazione (mercanti stranieri, immigrati, artigiani), che aveva trovato insediamento soprattutto in conseguenza del progetto di espansione angioina, determinato dalla costruzione di Castel Nuovo, del Molo cittadino e dallo spostamento del Mercato. Nella prima metà del Duecento, anche carmelitani e agostiniani avevano dato impulso alla fondazione delle loro sedi principali (Carmine maggiore e Sant’Agostino alla Zecca), per una ‘mission’ e una presenza religiosa che si concentra nell’area dei cosiddetti ‘quartieri bassi’, configurando di fatto, già in quest’epoca, una diffusa estensione delle proprietà ecclesiastiche nel territorio cittadino. In tal senso si segnala che nei pressi dell’area del Carmine già sussisteva la sede di San Giovanni a mare (metà del XII secolo): antico sito di assistenza per i pellegrini e i cavalieri che, a Napoli, potevano avere base e appoggio nel contesto delle principali sedi gerosolomitane del Mediterraneo, collocate nei vari baliaggi provinciali e nei tre Gran Priorati dell’Italia meridionale (Capua, Barletta e Messina). La serie di insediamenti risalenti al periodo medievale, trova incremento e maggiore diffusione a partire dalla metà del Cinquecento, quando inizia un processo che porta a una maggiore ed estesa presenza ecclesiastica nel nucleo di fondazione della città. Pertanto alle sedi degli ordini ‘mendicanti’ si aggiungeranno anche quelle dei ‘chierici regolari’ con una prevalente presenza, in età moderna, di gesuiti e teatini. In questo periodo l’insediamento dei complessi ecclesiastici a Napoli è una nota conseguenza degli esiti controriformistici, ma anche e soprattutto una forma di controllo del territorio cittadino; ma questa presenza cattolica osservante è anche fonte di potere economico, è significativa dimostrazione di forza per una città che, per posizione geografica, importanza e vivacità culturale, aveva sempre rappresentato un ponte verso l’Oriente e verso Costantinopoli. Ed è proprio in questo periodo che saranno intrapresi nuovi programmi artistici in sostituzione di una cultura figurativa bizantina e romanica, e che, in origine, era diffusa con numerose testimonianze, proprio cancellate in questo preciso contesto [Alisio, 1977; de Seta, 1981]. La Città Altra Storia e immagine della diversità urbana: luoghi e paesaggi dei privilegi e del benessere, dell’isolamento, del disagio, della multiculturalità 1: Tra via Duomo e Porta Capuana: in evidenza (colore verde) sono le strutture ecclesiastiche esistenti nella parte nord-orientale del nucleo antico della città di Napoli. Monasteri e conventi, appartenenti a diversi ordini religiosi, occupano intere insule, prima alienate e poi adattate a nuove funzioni dopo
Recommended publications
  • Fondo Lasagni
    FONDO GUERRINO LASAGNI BL B 1 ANT *Viaggio nei Bogos / O. Antinori ; con prefazione del march. prof. Giacomo Antinori. - Roma : Societa' Geografica Italiana, 1887. - 162 p. : ill. ; 22 cm. ((Estr. da: Boll. della società geografica italiana (1887), giugno e segg. N.Inv: LAS 207 BL B 1 APP La *sfinge nera : dal Marocco al Madagascar / Mario Appelius. - Milano : Alpes, 1926. - 414 p. ; 20 cm. N.Inv: LAS 250 1 AFRICA - Descrizioni e viaggi BL B 1 ARC *Quando ero medico in Africa / Gaetano Arcoleo. - Bologna : L. Cappelli, 1936. - 180 p., [8] c. di tav. : ill. ; 20 cm. ((L. 10. N.Inv: LAS 191 BL B 1 BEL La *cittadella di Allah : viaggio nell'Arabia Saudita / Felice Bellotti. - Milano : Cino del Duca, [1960]. - 235 p., [24] c.di tav. : ill. ; 21 cm . N.Inv: LAS 160 1 Arabia Saudita - Descrizioni e viaggi BL B 1 BIA *Esplorazioni in Africa di Gustavo Bianchi / memorie ordinate e pubblicate dal dottor Dino Pesci. - Milano etc.! : F. Vallardi, 1886?!. - VIII, 323 p., 1! c. di tav., 1! c. di tav. ripieg. : ritr., c. geogr. color. ; 19 cm. ((Data dalla prefaz. N.Inv: LAS 226 BL B 1 BIA *Mungo Park alla ricerca del Niger / Natale Bianchi. - Torino etc.! : Paravia, stampa 1926. - 262 p., 12! c. di tav. : ill. ; 19 cm. (I *grandi viaggi di esplorazione) N.Inv: LAS 242 1 NIGER <FIUME> - Esplorazioni - 1795-1805 2 PARK, MUNGO BL B 1 BOU L'*aventure Abyssine / Emmanuel Bourcier. - Paris : Librarie des Champs-Elysees, c1936. - 250 p. ; 19 cm. N.Inv: LAS 153 BL B 1 BOV *Dal Mar Rosso al Nilo azzurro / Renato Bova-Scoppa.
    [Show full text]
  • Il Fondo Maugini Nel Catalogo Di Ateneo
    Fondo Maugini Titolo / Autore Pubblicazione Identificativo Scheda su SBN OneSearch 1: 1846-1858 Roma : Abate, 1971 UFI0100149 link 1: 1857-1885 / testo di Carlo Giglio Roma : Istituto Poligrafico dello stato, 1958 UFI0100132 link 1. congresso agricolo coloniale a Tripoli, 2-6 maggio 1928 / Sindacato Roma : Stab. Poligr. de &quot;Il lavoro nazionale tecnici agricoli fascisti d'Italia&quot;, [1928?] UFI0048371 link 10 ans de recherches forestieres tropicales / Centre technique forestier Nogent sur Marne : Centre technique forestier tropical tropical, stampa 1960 UFI0085432 link 2: 1859-1869 Roma : Abate, 1972 UFI0100150 link 2: 1958-1963 / Giuseppe Vedovato Firenze : Le Monnier, 1963 SBL0248626 link I 25 anni di attivita del Gruppo Vittorio Bottego : 1946-1971 / con l'alto Milano : [s.n.], 1971 patronato del Presidente della Repubblica UFI0047852 link 25 deliciosos platos con arroz / Carmen Victoria Lopez Venezuela : [Corporacion venezolana de fomento, 19..] UFI0118010 link 28. riunione (Pisa, 11-15 ottobre 1939-XVII) : atti / Societa italiana per il Roma : SIPS, 1940 progresso delle scienze ; pubblicati a cura del segretario generale prof. Lucio Silla UFI0048332 link 3. Convegno nazionale delle Camere di commercio, industria e Udine : Camera di commercio, industria e agricoltura per l'emigrazione : Udine 4 e 5 maggio 1951- Gorizia 6 agricoltura, 1951 maggio 1951 UFI0047243 link 600 q.li di pere ad ettaro col Metodo Newtimes (Ferraguti) / A. Del Roma : Istituto di frutticultura e di Lungo, E. Zanini elettrogenetica, 1935 UFI0065598 link 8. Congresso internazionale d'agricoltura tropicale e subtropicale : Roma : Arte della stampa, 1939 Tripoli, 13-17 marzo 1939-XVII : rapporti e comunicazioni di sezione : riassunti / FITA UFI0068161 link A propos de la mise en liberte, par activite microbiologique, du Milano : E.
    [Show full text]
  • A Moder N H O F Soma
    COLLO... :,<.,r;: cc r i -J I.- .. P*!,!, REVISED, UPDATED, AND EXPANDED EDITION lì. A MODERN HISTORY OF SOMALIA Natlon and State in thè Horn of Africa I. M. LEWIS, Westview Press ^'5?x BOULDER & LONDON >^'*. \ K:%: jv^i -/ / o/ • /.-Ay v>; CONTENTS Preface to che 1988 Editìon vii Preface to thè First Edition ix Chapter I The Physica! and Social Setting 1 II Ecfore Partition 18 This Westview softcover editìon il printed un aud-frue pnper and bound in softcovecs thac III The Imperiai Partition: 1860-97 40 curry thè bighe» rating of thè National Aurxìation of State Textbook Adminìstracors, in tons» Iration wich thè Association of American Publiihcrs and thè Hook Manu faci uters' IV The Dervish Fight for Freedom: 1900-20 63 Inscitutf. V Somali Unificatìon: The Italian East*Afrìcan Empire Ali rights reserved. No pare of chis publkarion may be reproduced oc transmitted in any 92 forni or by any means, electronic or mechanical, including photocopy, rccording, or any in for m uri un Storage and retrieva! System, wichout pcrmìssion in wticing from thè publisher. VI The Restoration of Colonial Frontiere: 1940-50 116 Copyright © 1965, 1980, 1988 by I. M. Lewis VII From Trusteeship to Independence: 1950-60 139 Vili The Problems of Independence Fine published in thè United States of America in 1988 by Wesrvicw Press, Inc.; Frederick 166 Prjegcr, Publisher, 5500 Cenerai Avenue, Boulder, Colorado 80301 A. IX The Somali Revolution: 1969-76 205 First edìtion published in 1980 by Longman Group Limited; chapters 1 through 8 published X Nationalism, Ethnicity and Revolution in thè in 1965 by Weidenfeld ;»nd Nkolson Horn of Africa 226 Maps Library of Congress CaraJoging-in-PublicatÌon Data 267 Lewis, I.
    [Show full text]
  • Universidade Do Estado Do Rio De Janeiro Centro De Educação E Humanidades Instituto De Letras
    Universidade do Estado do Rio de Janeiro Centro de Educação e Humanidades Instituto de Letras Valeria Silva de Oliveira Narrativas da diversidade africana: fragmentos, memória e resistência em Black Mamba Boy e The Orchard of Lost Souls, de Nadifa Mohamed e A Grain of Wheat, de Ngugi wa Thiong’o Rio de Janeiro 2019 Valeria Silva de Oliveira Narrativas da diversidade africana: fragmentos, memória e resistência em Black Mamba Boy e The Orchard of Lost Souls, de Nadifa Mohamed e A Grain of Wheat, de Ngugi wa Thiong’o Tese apresentada, como requisito parcial para obtenção do título de Doutor, ao Programa de Pós-Graduação em Letras da Universidade do Estado do Rio de Janeiro. Área de concentração: Estudos de Literatura. Orientadora: Profª. Dra. Maria Aparecida Ferreira de Andrade Salgueiro Rio de Janeiro 2019 CATALOGAÇÃO NA FONTE UERJ/REDE SIRIUS/BIBLIOTECA CEH/B O48 Oliveira, Valeria Silva de. Narrativas da diversidade africana: fragmentos, memória e resistência em Black mamba boy e The orchard of lost souls, de Nadifa Mohamed e A grain of wheat, de Ngugi wa Thiong’o / Valeria Silva de Oliveira. – 2019. 297 f. : il. Orientadora: Maria Aparecida Ferreira de Andrade Salgueiro. Tese (doutorado) – Universidade do Estado do Rio de Janeiro, Instituto de Letras. 1. Literatura africana – História e crítica – Teses. 2. Memória na literatura – Teses. 3. Pós-colonialismo na literatura - Teses. 4. Mulheres – África – Condições sociais – Teses. 5. Mohamed, Nadifa, 1981- - Crítica e interpretação – Teses. 6. Ngugi wa Thiongʼo, 1938- - Crítica e interpretação – Teses. I. Salgueiro, Maria Aparecida Andrade. II. Universidade do Estado do Rio de Janeiro.
    [Show full text]
  • Donazione Famiglia Paolo Balbo 1
    Associazione Istituto di Storia Contemporanea vicolo Santo Spirito 11 - 44121 Ferrara DDOONNAAZZIIOONNEE FFAAMMIIGGLLIIAA PPAAOOLLOO BBAALLBBOO Donazione Famiglia Paolo Balbo 1 a cura di Antonello Gatti Nicolò Govoni coordinamento e revisione Angela Ghinato allestimento Vanni Borghi Antonello Gatti Nicolò Govoni L’albero genealogico pubblicato a p. 7 è stato corte- semente messo a disposizione da Paola Bellini Balbo. Si ringraziano i tirocinanti che hanno collaborato alla schedatura dei volumi della biblioteca: Melissa Fer- raresi, Samuele Galluzzo, Noemi Govoni, Sara Man- toan. Ferrara, 15 giugno 2018 Donazione Famiglia Paolo Balbo 2 La storia del fondo “Donazione famiglia Paolo Balbo” inizia il 17 luglio 2016, quando Paolo Balbo (1930- 2016) in visita all’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara, perfeziona la donazione dell’intera collezione del «Corriere Padano», fondato dal padre Italo (1896- 1940) il 5 aprile 1925 e pubblicato fino all’aprile 1945. A quel primo, prezioso nucleo si è in seguito aggiunta la donazione del materiale bibliografico, fotografico e documentario appartenuto a Italo Balbo e alla sua famiglia, senza dimenticare i documenti di diverse ti- pologie post 28 giugno 1940, data della scomparsa del Maresciallo dell’Aria. Il materiale che forma la donazione qui censita e schedata era conservato nella casa di famiglia di via Borgo dei Leoni 70. La laboriosa ricognizione può dirsi terminata, grazie anche all’interessamento di Paola Bellini, moglie dell’avvocato Paolo, che ha seguito le fasi della dona- zione dopo la scomparsa del marito. Per completare il già ricco complesso documentario, entro l’anno arri- veranno da Roma copie delle carte riguardanti Ferra- ra conservate all’Archivio Centrale dello Stato.
    [Show full text]
  • Cinema, Teatri E Dopolavoro)
    Architetture per il tempo libero (cinema, teatri e Dopolavoro) Si costruirono così nuovi cinema, alcuni dei quali squisitamente moderni e degni di apparire nelle più grandi città metropolitane, cinema esclusivamente per nazionali ad Asmara (dove se ne contano già cinque), a Dessiè, a Dire Daua, a Decamerè, ad Adi Ugri, ad Adua, ad Addis Abeba (dove pure essi raggiungono il numero di cinque), a Gimma, a Gondar, a Mogadiscio, a Harar, a Massaua. Tra breve anche il porto di Assab avrà il suo cinema (…) Oltre questi numerosi cinema impiantati per nazionali molti altri locali sono sorti o stanno per sorgere nei centri principali a solo uso degli indigeni. 1 Il cinema, mezzo fondamentale per rafforzare il consenso al nuovo regime e organizzare la propaganda è una delle tipologie che appare per prima nei centri abitati del nuovo impero. Opera per lo più di imprenditori privati, le prime realizzazioni non mostrano segni di una innovazione della tipologia. Ad Addis Abeba il cinema “Romano” aperto il 1 ottobre 1936 è il primo, a cui seguono il “Marconi” in via Tripoli, il “Cinque Maggio” e il cineteatro “Italia” della Casa dell’Ospitalità Fascista inaugurati entrambi nel 1937. L’“Impero” in via Massaia e il “Roma” sono successivi. Nel 1939, il nuovo cinema-teatro “Marconi”, progettato da Ippolito Battaglia presenta una decantazione nella morfologia degli elementi costitutivi che ricorda il progetto del palazzo per gli uffici di governo preparato negli stessi anni da Plinio Marconi per la zona monumentale della città. Ad Asmara, negli anni compresi tra il 1937 e il 1939, l’apparizione di molteplici esempi, nuovi nel disegno di facciata e all’avanguardia per la modernità dei locali di proiezione, ne fa 2 un caso degno di studio.
    [Show full text]
  • Comunicazione 70
    COMUNICAZIONE | ANNO 2017 | N. 70 Indice 5 | Ermanno Winsemann Falghera Editoriale: 125 anni di storia si meritano una medaglia! 7 | Gianfranco Pittini I frutti della terra nella monetazione antica 13 | Magdi A. M. Nassar Il Foro e la Basilica: l’architettura nella moneta. Un'analisi iconografica alla ricerca del Foro di Traiano 22 | Raffaele Iula Per una contestualizzazione storica delle emissioni longobarde di Ravenna in nome del re Astolfo 30 | Pierluigi Canoro Monete salernitane nelle collezioni museali italiane. Il Museo Bottacin di Padova e il Museo Civico Archeologico di Bologna 36 | Alessandro Piana Il sigillo del primo Signore di Atene (1217) e l’elevazione a Ducato nelle monete dei de La Roche 42 | Alessandro Toffanin Sotto sotto… si cela un tesoro numismatico. Analisi di un ducato in oro di Galeazzo Maria Sforza per Milano coniato sopra moneta “straniera” 46 | Biagio Ingrao Una variante del due denari 1796 di Vittorio Amedeo III 47 | Giovanni B. Vigna 10 Lire Municipalità Provvisoria di Venezia: studio dei conii e loro sequenza 53 | Giuseppe Girola Somalia, le monete degli italiani 3 probabilmente irripetibile, complice anche la Editoriale: divorante passione per i nummi delle zecche 125 anni di storia italiane nutrita da Vittorio Emanuele di Savoia, dapprima principe ereditario e, dal 1900 al si meritano 1946, sovrano d’Italia. una medaglia! Lo stesso Vittorio Emanuele III fu a lungo presidente onorario della Società Numismatica di Ermanno Winsemann Falghera Italiana, oltre che ideatore del “Corpus Nummorum Italicorum” e magnifico artefice (Presidente della SNI) della collezione oggi a conservata al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo. Una raccolta eccezionale sotto ogni punto di vista, la cui formazione ha scandito per decenni, tra la seconda metà dell’Ottocento e la fine della orreva il 1892: appena quattro anni Seconda Guerra Mondiale, lo sviluppo della prima era stato dato alle stampe a scienza numismatica italiana influenzando in CMilano il primo volume della “Rivista modo evidente anche le ricerche successive.
    [Show full text]
  • Impa2015 OK:#Impa2006 Ok
    View metadata, citation and similar papers at core.ac.uk brought to you by CORE provided by Archivio istituzionale della ricerca - Università di Modena e Reggio... Atti Soc. Nat. Mat. Modena 146 (2015) Marisa Mari*, Ivano Ansaloni** Reperti delle colonie italiane nel Museo di Zoo - logia dell’Università di Modena Riassunto Il legame tra la cittadinanza ed il Museo di Zoologia dell’Università di Modena è stato particolar- mente sentito dalla seconda metà dell’Ottocento fino ai primi decenni del Novecento come testimo- niano i numerosi reperti donati da modenesi. Oltre ad esemplari locali, diverse sono le collezioni eso- tiche raccolte durante soggiorni e/o viaggi all’estero. I reperti provenienti dall’Africa Orientale Italiana e dalla Libia sono stati inviati in gran parte da militari. Vengono qui prese in esame le rac- colte di Vertebrati (Rettili, Uccelli e Mammiferi) cacciati in Eritrea dal tenente dei Bersaglieri Ettore Martini nel 1892-1894 e dal Dott. Guido Corni mentre era Governatore della Somalia Italiana (1928-1931). Abstract Finds from the Italian colonies in the Zoology Museum of Modena University. The link between the citizens of Modena and the Zoology Museum of the local University was particularly strong from the second half of the 19th century up to the first decades of the 20th century, as witnessed by numer- ous finds presented by travellers from Modena. Besides local specimens, there are several exotic col- lections that were put together during journeys and sojourns overseas. The finds coming from Italian Eastern Africa and Libya were mostly sent by military men. This study takes into account the collec- tions of Vertebrates (Reptiles, Birds and Mammals) hunted in Eritrea in 1892-1894 by lieutenant of the Bersaglieri corps Ettore Martini and by Dr.
    [Show full text]
  • Territorial Appropriation, Trade, and Politics in the Somalia-Kenya Borderlands (C.1925-1963): State Formation in Transnational Perspective
    A Thesis Submitted for the Degree of PhD at the University of Warwick Permanent WRAP URL: http://wrap.warwick.ac.uk/150661 Copyright and reuse: This thesis is made available online and is protected by original copyright. Please scroll down to view the document itself. Please refer to the repository record for this item for information to help you to cite it. Our policy information is available from the repository home page. For more information, please contact the WRAP Team at: [email protected] warwick.ac.uk/lib-publications Territorial Appropriation, Trade, and Politics in the Somalia-Kenya Borderlands (c.1925-1963): State Formation in Transnational Perspective by Anna Bruzzone A thesis submitted in partial fulfilment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in History University of Warwick, Department of History April 2019 Table of Contents List of Illustrations ................................................................................................................... 1 Acknowledgments .................................................................................................................... 2 Declaration ................................................................................................................................ 4 Abstract ..................................................................................................................................... 5 List of Terms ............................................................................................................................
    [Show full text]
  • The Museum of Tropical Medicine of the University of Modena
    Accepted, unedited articles published online and citable. The final edited and typeset version of record will appear in future. OPUSCULA MUSEALIA 27 2020 doi: 10.4467/20843852.OM.20.006.13745 s. 101–114 ELENA CORRADINI https://orcid.org/0000-0003-0602-8592 University of Modena and Reggio Emilia The Museum of Tropical Medicine of the University of Modena and Reggio Emilia, an international support for the ItalianW colonial policy between 1930 and 1943 E I ABSTRACT The article reconstructs the history of the Museum of TropicalV Medicine of the University of Modena and Reggio Emilia, created by Giuseppe Franchini, professor of Colonial Pathology, who moved from Bologna to Modena in 1930. At the University of Modena, thanks to the financial support of the city authorities, Franchini was able to give adequate accommodation to the Museum, unique in Italy1 and of great international importance, which was expanding and acquiring specimens from various parts of the world.2 The history of the Museum is related to theirT transfers and rearrangements: the reconstruction of its history is an indispensable first step of a modern and engaging setting up which should mainly valorize the scientific and multidisciplinary context of the collections, with specific reference to the studies and researchesS on tropical medicine, parasitology and also on the infectious diseases that the coronavirus epidemic has made very topical all over the world. Secondly, the rearrangement of the Museum should be an opportunity to critically present the historical context Rthat was decisive for the realization and progressive expansion of this museum which, alongside the laboratories, was part of the educational infrastructure avail- able to doctors,I veterinarians, nurses, and missionaries active in the colonies as well as in the Modena University Clinic.
    [Show full text]
  • London School of Economics and Political Science the Economic
    London School of Economics and Political Science Department of Economic History Doctoral Thesis The economic impact of Italian colonial investments in Libya and in the Horn of Africa, 1920-2000 Author: Mattia Cosma Bertazzini A thesis submitted to the Department of Economic History of the London School of Economics for the degree of Doctor of Philosophy, London, August 2019 Declaration I certify that the thesis I have presented for examination for the MPhil/PhD degree of the London School of Economics and Political Science is solely my own work other than where I have clearly indicated that it is the work of others (in which case the extent of any work carried out jointly by me and any other person is clearly identified in it). The copyright of this thesis rests with the author. Quotation from it is permitted, provided that full acknowledgement is made. This thesis may not be reproduced without my prior written consent. I warrant that this authorisation does not, to the best of my belief, infringe the rights of any third party. I can confirm that chapter3 was the result of previous study (for a MPhil award) I undertook at the University of Oxford. I can also confirm that chapter3 was copy edited for conventions of language, spelling and grammar by Karen Brandon and Helen Aitchison. I declare that my thesis consists of 76,633 words, excluding bibliography and indexes. 1 A mio nonno Pierfranco Abstract This dissertation examines the micro-level effects of Italian colonial investments in Libya, Somalia, Eritrea, and Ethiopia, and sheds light on both their short and long-term impact.
    [Show full text]
  • Education and Development in Colonial and Postcolonial Africa Policies, Paradigms, and Entanglements, 1890S–1980S
    GLOBAL HISTORIES OF EDUCATION Education and Development in Colonial and Postcolonial Africa Policies, Paradigms, and Entanglements, 1890s–1980s Edited by Damiano Matasci Miguel Bandeira Jerónimo Hugo Gonçalves Dores Global Histories of Education Series Editors Diana Vidal University of São Paulo, São Paulo, Brazil Tim Allender University of Sydney, NSW, Australia Eckhardt Fuchs Georg Eckert Institute for International Textbook Research Braunschweig, Germany Noah W. Sobe Loyola University Chicago Chicago, IL, USA We are very pleased to announce the ISCHE Global Histories of Education book series. The International Standing Conference for the History of Education has organized conferences in the feld since 1978. Thanks to our collaboration with Palgrave Macmillan we now offer an edited book series for the publication of innovative scholarship in the his- tory of education. This series seeks to engage with historical scholarship that analyzes edu- cation within a global, world, or transnational perspective. Specifcally, it seeks to examine the role of educational institutions, actors, technolo- gies as well as pedagogical ideas that for centuries have crossed regional and national boundaries. Topics for publication may include the study of educational networks and practices that connect national and colonial domains, or those that range in time from the age of Empire to decol- onization. These networks could concern the international movement of educational policies, curricula, pedagogies, or universities within and across different socio-political settings. The ‘actors’ under examination might include individuals and groups of people, but also educational appa- ratuses such as textbooks, built-environments, and bureaucratic paper- work situated within a global perspective. Books in the series may be single authored or edited volumes.
    [Show full text]