Lingua E Stile Di Aldo Palazzeschi (In Confronto Con Le Traduzioni Russe)
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Università degli Studi di Firenze Dipartimento di Linguistica Dottorato di Ricerca in Linguistica XXI ciclo Settore Scientifico Disciplinare L - LIN/01 Lingua e stile di Aldo Palazzeschi (in confronto con le traduzioni russe) Supervisore Prof.ssa Francesca Fici Coordinatore Prof. Leonardo Maria Savoia Candidata Anna Yampolskaya Indice Introduzione……...……………………………………….............................................…p. 1 Aldo Palazzeschi in Russia……………………………………….....................................p. 4 Lingua e stile di Aldo Palazzeschi negli studi di linguistica..............................................p. 19 Materiale e metodo di analisi..............................................................................................p. 42 Le poesie di Aldo Palazzeschi e le loro traduzioni russe...................................................p. 56 Tradurre il Controdolore...................................................................................................p. 123 Due novelle: Il giorno e la notte e La signora dal ventaglio............................................p. 142 Sorelle Materassi...............................................................................................................p. 169 Conclusioni........................................................................................................................p. 196 Allegato 1: Un esempio di analisi dei concetti: «GENTE»...............................................p. 199 Allegato 2: Esperienze del commento ai racconti tratti dal volume Il palio dei buffi.......p. 221 Bibliografia........................................................................................................................p. 241 Introduzione Questa ricerca è dedicata all‘anaisi della lingua e dello stile delle opere di Aldo Palazzeschi in confronto con le loro traduzioni russe. Le ragioni che hanno condizionato la scelta dell‘argomento sono di natura diversa: innanzitutto, esistono numerose traduzioni russe di opere dello scrittore fiorentino che forniscono notevole materiale per l‘analisi contrastiva; anche se Palazzeschi non può certo competere con alcuni altri autori italiani del Novecento, come Buzzati, Pavese e Moravia, ampiamente tradotti e amati nel nostro paese, è «avantaggiato» dal fatto che in russo si possono leggere suoi testi che appartengono a diversi generi – poesie, novelle, romanzo e un manifesto letterario. Tale varietà di materiale a disposizione, a parte la diversità di genere, permette di non trascurare l‘aspetto diacronico, visto che i testi che prendiamo in esame appartengono a diverse fasi del percorso creativo dello scrittore. Infine, a differenza di molti altri autori italiani le cui traduzioni russe sono diventate oggetto di numerosi studi linguistici e letterari, le versioni russe delle opere di Palazzeschi, per quanto ci risulta, non sono state finora esaminate in chiave contrastiva: il desiderio di colmare questa lacuna è stato per noi un forte stimolo. La specificità del materiale preso in esame ha, a sua volta, determinato la scelta della metodologia di analisi. Senza trascurare i fattori condizionati dalla differenza generale tra il russo e l‘italiano nel sistema e nell‘uso abbiamo cercato di esaminare i testi palazzeschiani tenendo presente la specifità del processo traduttorio, della letteratura ricevente e delle regole formulate dalla cosiddetta scuola russa (sovietica) della traduzione letteraria. Questo spiega il fatto che la ricerca condotta, pur essendo di carattere prevalentemente linguistico, comprende anche elementi di analisi letteraria: secondo la scuola russa della traduzione, il testo tradotto va considerato all‘interno della letteratura ricevente, cioè entra a far parte della letteratura in lingua russa, per questo trascurare l‘aspetto letterario sarebbe inammissibile. Quanto all‘analisi lingusitica, ci siamo basati prevalentemente sulla metodologia proposta negli ultimi anni dai linguisti russi e abbiamo applicato all‘analisi dei testi il metodo cognitivo-discorsivo che, all‘interno della scuola linguistica russa, ha preso il posto della stilistica tradizionale. Allo stesso tempo ci siamo avvalsi in larga misura dei risultati delle ricerche condotte dagli studiosi italiani, in primo luogho dai lingusiti, ma anche dagli studiosi di letteratura. La scelta dell‘argomento e del metodo di analisi è condizionata anche dal fatto che l‘autore della presente ricerca si occupa attivamente della traduzione letteraria, in paricolare, ha esperienza diretta di tradurre Palazzeschi. La conoscenza del processo traduttoio «dall‘interno» e una notevole esprienza di collaborazione con gli editor delle case editrici che preparano il testo 1 alla pubblicazione ci permette di capire a fondo le ragioni di certe scelte operate che l‘analisi linguistica alcune volte stenta a svelare. Infine, la decisione di occuparsi di Palazzeschi è condizionata anche da motivi personali. La frequentazione dell‘ateneo fiorentino e dell‘Accademia della Crusca e lunghi soggiorni nel capoluogo della Toscana hanno fatto nascere in chi scrive particolare affetto per l‘autore strettamente legato a questa città e il desiderio di farlo conoscere meglio in Russia. Tuttavia, a parte il «colore locale», conquista le simpatie il talento di Palazzeschi che sul panorama letterario italiano occupa un posto tutto suo. Per conferma di questo giudizio di valore chiamiamo a citare due testimoni autorevoli come Italo Calvino che si riconosceva debitore di Palazzeschi: «Palazzeschi è – tra i nostri ―anziani‖ – lo scrittore che mi ha insegnato di più, e quello che sento ancora attuale. Le sue opere che hanno contato di più per me non sono soltanto quelle di narrativa fantastica, da Perelà fino alle Bestie del 900, ma anche – prima ancora – le poesie dove la trasfigurazione visionaria, la frantumazione musicale del dialogo diventano racconto. La dote di Palazzeschi che mi ha sempre incantato è l‘estrema levità con cui quel tanto di ossessivo che c‘è sempre nella sua immaginazione grottesca, si risolve in un lucido gioco poetico» (Calvino 1962: 30-31); e Gianfranco Contini che dopo aver caratterizzato nella prefazione all‘antologia Italie magique l‘opera di Palazzeschi-prosatore concludeva: «Dans le sectuer de la prose narrative, Palazzeschi est l‘un des seuls auteurs de sa génération qui se place sur un plan européen» (Contini 1946: 7). Le ragioni esposte sopra hanno condizionato la struttura di questa tesi che include una parte storica in cui viene tracciato il panorama della presenza di Palazzeschi in Russia, a partire dall‘inizio del Novecento fino ai nostri giorni, una parte teorica in cui sono raccolte le informazioni sugli studi di lingusitica dedicati allo scrittore, e un capitolo che illustra la metodologia di analisi applicata dalla candidata ai testi palazzeschiani. Seguono i capitoli dedicati all‘analisi dei testi: delle poesie di Palazzeschi, delle sue novelle, del romanzo Sorelle Materassi, del manifesto futurista Il controdolore. Nel capitolo conclusivo vengono formulati i risultati della ricerca. Inoltre, la tesi è corredata dalla bibliografia e da due allegati: il primo illustra il metodo di analisi cognitiva applicato alla descrizione del concetto ―GENTE‖ nella poesia di Palazzeschi, il secondo è basato sull‘esperienza del commento culturale e linguistico alle novelle palazzeschiane fatto per un volume pubblicato in Russia. 2 La nostra particolare gratitudine va alla Prof.ssa Francesca Fici, che ha seguito questa ricerca, e ad altri docenti dell‘Università degli Studi di Firenze, che mi hanno aiutata con i loro consigli, in primo luogo al Prof. Giuseppe Nicoletti e al Prof. Massimo Fanfani. Un ringraziamento particolare al Prof. Neri Binazzi per le sue consulenze relative agli elementi fiorentini e toscani nei testi di Palazzeschi. Inoltre, desidero ringraziare l‘Accademia della Crusca e il suo Presidente Nicoletta Maraschio per l‘ospitalità e per il preziono aiuto senza i quali questa ricerca non sarebbe possibilie. E‘ mio dovere rivolgere parole di gratitudine ai colleghi russi, in primo luogo, alla Prof.ssa Elena Saprykina e al Prof. Evgenij Solonovič, per la disponibilità e per il sostegno, e alla Prof.ssa Tat‘jana Alisova per il suo generoso incoraggiamento. 3 Aldo Palazzeschi in Russia In questo capitolo si cercherà di tracciare il panorama della presenza di Aldo Palazzeschi in Russia: la sua menzione in pubblicazioni di carattere enciclopedico e didattico, gli studi dedicati alle sue opere e le traduzioni in russo. Visto il carattere linguistico della nostra ricerca, si cerca di entrare nell‘ambito letterario solo nella misura in cui questo è necessario per discutere i problemi legati alla traduzione e alla ricezione dell‘opera palazzeschiana, ma in questo caso dobbiamo fare uno strappo alla regola. Aldo Palazzeschi è menzionato nella più autorevole enciclopedia nazionale, la Grande enciclopedia sovietica (Большая советская энциклопедия), a partire dalla sua terza edizione (1975). Nella voce, firmata dal noto italianista G. D. Bogemskij, si forniscono i dati anagrafici e si dice: «Palazzeschi comincia la sua attività letteraria nel 1905 come poeta. La sua poesia si distingue per l‘ironia e lo scetticismo. In cerca di nuove forme si avvicina ai futuristi, ma si allontana da loro nel 1914. La prosa di Palazzeschi porta l‘impronta del romanticismo, è impregnata di ironia (racconto-parabola Il Codice di Perlà1, 1911, ecc.) La sua opera più significativa, il romanzo Sorelle Materassi (1934, traduzione russa 1968), è scritta nella tradizione del realismo