LA GONDOLA DEI FOLLI Vezhdi Rashidov, Ministro Della Cultura Di Bulgaria; Dott
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Patrocini Regione del Veneto; Città di Venezia; Ambasciata della Repubblica di Bulgaria in Italia; Ambasciata di Bul- Biblioteca Casanatense Ambasciata di Bulgaria Ambasciata di Bulgaria garia presso la Santa; Consolato Generale della Repubblica di Bulgaria a Milano; Istituto Bulgaro di Cultura in Italia presso la Santa Sede a Roma; Scuola Grande San Giovanni Evangelista di Venezia; FUIS; Texfilart Comitato d’Onore LA CALUNNIA: LA GONDOLA DEI FOLLI Vezhdi Rashidov, Ministro della Cultura di Bulgaria; Dott. Luca Zaia, Presidente della Regione Veneta; Grand Tour contemporaneo da Venezia alla Città Eterna in memoria del basso bulgaro Dott. ssa Paola Mar, Assessore al Turismo e Decentramento della Città di Venezia; S. E. Marin Raykov, Boris Christoff Ambasciatore della Repubblica di Bulgaria in Italia; S. E. Kiril Topalov, Ambasciatore di Bulgaria presso la Santa Sede; Dott. Rossen Roufev, Console Generale della Repubblica di Bulgaria a Milano; Dott. ssa Jana Yakovleva, Direttore dell’Istituto Bulgaro di Cultura a Roma; Dott. Antonio Cecchini, Guardian Grande della Scuola Grande di San Giovanni Evangelista; Prof. N. Antonio Rossi, Presidente FUIS; Tania Kalimerova, Presidente Texfilart Con la collaborazione di Biblioteca Casanatense, Ambasciata della Repubblica di Bulgaria in Italia, Città di Venezia, Istituto Bulgaro di Cultura a Roma, Texfilart Curatore Dott. Gabriele Romeo Organizzazione generale Tania Kalimerova, Texfilart Testi di presentazione S.E. Marin Raykov, Ambasciatore della Repubblica di Bulgaria in Italia, Dott. Gabriele Romeo, Curatore, M° Lorenzo Tozzi, musicologo e critico musicale Catalogo Venice C’Art Media partner Sezione Bulgara Organizzazione generale, Texfilart Sponsor 30 maggio - 7 giugno 2016 Inaugurazione, Venerdi, 27 maggio 2016, ore 18.30 - 20.30 Lunedi - Venerdi ore 11.30 - 13.30/ ore 16.30 - 18.00 Sabato, domenica, 2 e 3 giugno - chiuso Rapporti con le agenzie stampa Biblioteca Casanatense, Sala Monumentale Gianni Lattanzio - [email protected] Roma - Via di Sant’Ignazio, 52 In un’epoca di ritmi frenetici, di ansie, di immigrazioni e di sconvolgimenti sociali e finanziarie come quella che stiamo vivendo, parlare Nel magnifico “Salone Monumentale” della Biblioteca Casanatense a Roma una mostra dedicata a Boris Christoff rende omaggio a di eccellenze, di speranza e di edificazione grazie alle potenzialità individuali e genialità umane è un nostro dovere e un nostro piacere. lui ed al alcuni protagonisti della cultura e della civiltà dell'era moderna. Un Grand Tour Contemporaneo, infatti, che si prefigge di Sentirsi interpreti di un’epoca tale è una sfida e privilegio. mettere in relazione i linguaggi e le strade scoperte nell'era della modernità. Un viaggio esplorativo nato a Venezia con Marco Polo, La Bulgaria, un antico e nobile paese con storia millenaria, membro della Comunità Europea dal 2007, ha le numerose eccellenze nei Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, Jacopo de' Barbari ed altre figure centrali che hanno visto Venezia - nell'ambito delle arti visive ed campi della storia, della scienza, della letteratura, della musica e dello sport, che contribuiscono a comporre le basi solide dell’Europa umanistiche - misurarsi nel corso del tempo, sempre più, alla coniugazione del linguaggio verbale come 'forma di espressività'. unità. La Biblioteca Casanatense dedicando una mostra a Silvestro Amanzio Moroncelli si apre indiscutibilmente all'esplorazione come Ho il piacere di presentare una manifestazione - omaggio dedicata, attraverso le Arti visive, a Boris Christoff, un artista, dotato di voce fondamento, a mio avviso, di qualsiasi “artista pellegrino”. intensa e vibrante e capacità sceniche di prim’ordine con interpretazioni improntate di aristocraticità. E’ stato considerato il più degno continuatore della grande tradizione dei bassi slavi. Le valutazioni del suo ruolo nella vita culturale mondiale rimarranno sempre valide Se gli artisti, viaggiando, diventano viaggiatori - apolidi di più mondi che osservano, fanno propri: l'arte del nostro presente e della anche per le future generazioni di cultori e appassionati della lirica e della vita culturale in generale. Il suo talento artistico, la sua voce nostra post - contemporaneità. continueranno ad affascinarci con il suo spontaneo vigore e bellezza attraverso l’alto livello tecnico dei dischi di “Emi”, “La Voce del L'icona nell'immagine viene recuperata per farne cultura: azione, coinvolgimento, memoria vivente e non conclusa. padrone”, “Bongiovanni”, “RCA Victor”, “Deutsche Grammophon”, “Columbia/Emi”, “Rai”, “Cetra”, “Arkadia”, “Mondo Musi- Ed è stato un piacere mettermi in relazione con gli artisti Luciano Bellet, Giuseppe Giraldo, Marussia Kalimerova, Tania Kalimerova ca”ecc… e arriverà a tutti noi grazie anche alle pellicole cinematografiche che testimoniano la sua presenza scenica. I ritratti eseguiti da e Filippo Staniscia, i quali sono riusciti ad interpretare lo “spirito della memoria” con la consapevolezza di farne un atto di educazione diversi pittori europei riveleranno il suo fascino di uomo e artista. Tutto ciò darà la testimonianza del nostro legame spirituale con lui. culturale e di sperimentazione mediatica. Questo testo non ha la pretesa di essere completo sulla vita del genio della lirica Boris Christoff, ma di testimoniare il nostro grande ri- spetto e ammirazione per il Suo operato e accendere i riflettori sui alcuni momenti significativi della sua ascesa e affermazione. L'idea di questa “mostra viaggiante” nasce da Johann Wolfgang von Goethe (1749 -1832), il quale tra il 1786 ed il 1787 fece visita a Venezia e Roma. L’arte di Boris Christoff ci ha dato coraggio nei dubbi e mutamenti verificatisi nella sfera della creatività contemporanea. Dopo le disso- nanze intercorse tra la pseudocultura di massa del mondo contemporaneo e la capacità di concepire l’arte, il giudizio della verità estetica Il turismo culturale - nato dall'interesse del pubblico per l'arte dell'antichità - si coniuga grazie a questa mostra con le realtà contem- è inevitabile. Ci ha resi felici, ha mantenuto i nostri sentimenti e menti aperte, ci ha dato la possibilità di sentirci interpreti anche in una poranee che hanno il dovere di confrontarsi con la “public - action”: un pubblico che vive ed esplora l'arte in modo sinestetico con la tale epoca. consapevolezza del luogo della memoria come una reliquia da salvaguardare per il tempo e l'umanità. Personalità erudita, conoscitore di 5 lingue, laureato in giurisprudenza con breve carriera di magistrato egli inizia ad esibirsi come vo- Gabriele Romeo, curatore ce solista nel Coro “Gusla” di Sofia. Nel 1942 inizia un corso di perfezionamento in Italia con una borsa di studio come allievo di Ric- cardo Stracciari. Esordisce nell’immediato dopoguerra debuttando nel 1946 a Reggio Calabria nella “Bohème”, a Santa Cecilia di Roma, nel ’47 canta alla Fenice di Venezia nel “Tristano”, nel 1948 esegue “Khovancina” nella Scala di Milano e anche nelle successive stagio- ni del 1949 e ’50. Acquisìsce rapidamente notorietà toccando importanti teatri in Italia (Roma,Venezia, Napoli, Trieste). Nel 1950 viene richiesto per la prima volta dal Metropolitan di New York ma dal 1956 possiamo parlare del suo debutto americano alla San Francisco Opera per poi proseguire sui palcoscenici di tutto il mondo (Royal Opera House di Londra, Operà Gàrnier di Parigi, Gran Teatre del Liceu di Barcellona, Teatro National de Sao Carlos di Lisbona, Teatro Colòn di Buenos Aires). Si distingue nel reperto- rio verdiano interpretando, tra gli altri, i ruoli di Filippo II (Don Carlos), Fiesco (Simon Boccanegra), Procida (I vespri siciliani) e nelle opere in lingua italiana, francese e tedesco: Aida, Attila, Crepuscolo degli Dei, Don Chisciotte, Faust, Fidelio, Giulio Cesare, Ifigenia in Aulide, Lohengrin, L’Incoronazione di Poppea, Matrimonio segreto, Medea, Mefistofele, Mosè, Nabucco, Norma, Orfeo e Euridice, Parsifal, Puritani, Sonnambula, Tanhauser. Magnifico interprete di musica vocale da camera e sacra, grazie alla sua padronanza della lingua russa contribuisce alla scoperta della lingua stessa e del repertorio dei compositori russi in occidente (Boris Godunov, Una vita per lo Zar, Il principe Igor) ecc. Come ricercatore e studioso ha curato il proprio progetto del 1958, conclusosi con la registrazione su 4 dischi di 63 canzoni di Modest Mussorgski con i testi che accompagnano l’album tradotti in inglese - francese - italiano e al pianoforte Alessandro Labinski con l’edizione della casa discografica “La voce del padrone”, scatenando giudizi contrastanti, ma successivamente placatesi considerando il risultato ottenuto. Questo è stato il contributo di Boris Christoff per l’interpretazione delle opere nelle lingue in BORIS CHRISTOFF: UNA VOCE IRIDESCENTE cui sono state scritte, superando continuamente le barriere nella diversità degli ambienti, tradizioni sociali, religiose e culturali. Nono- stante le difficoltà incontrate durante la sua carriera con l’Amministrazione americana la stampa commenta: “New York Times” …Il In principio era Christoff. Per chi ha frequentato il melodramma negli Anni Cinquanta e Sessanta era lui “il basso” per antonomasia, il Signor Christoff è un vulcano di emozioni. Quando egli è in scena l’opera assume dimensioni inattese. Essa diventa il centro della vita basso per tutte le stagioni ma particolarmente in quel repertorio russo che in Italia si andava lentamente riscoprendo sia grazie a pre- stessa; …Questo spettacolo giustificherebbe chiunque avesse attraversato tutto il continente per assistervi”. Le positive