Carlo E Nello Rosselli. Catalogo Delle Mostre Ed Edizione Di Fonti

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Carlo E Nello Rosselli. Catalogo Delle Mostre Ed Edizione Di Fonti MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI COMITATO NAZIONALE PER LE CELEBRAZIONI DEL CENTENARIO DELLE NASCITE DI CARLO E NELLO ROSSELLI ARCHI\110 CENTRALE DELLO STATO BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE ROJiilA FIRENZE CARLO E NELLO ROSSELLI ' CATALOGO DELLE MOSTRE ED EDIZIONE DI FONTI I edimond DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Pubblicazione realizzata sotto l'Alto PATRONATO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA La manifestazione è organizzata con il contributo del COMITATO NAZIONALE PER LE CELEBRAZIONI DEL CENTENARIO DELLE NASCITE DI CARLO E NELLO ROSSELLI BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE DI FIRENZE LESSICO FA MILIARE Vita, cultura e politica della Famiglia Rosselli all'insegna della libertà © Edimond srl Ufficio centrale per i beni archivistici Maggio 2002 Catalogo a cura eli www.edimond.com Zeffiro Ciujjòletti e Gian Luca Corradi Mostra a cura eli Artemisia Calcagni A brami, Lucia Chimirri, Gian Luca Corradi Firenze, 1-±maggio- 1-±giugno 2002 In copertina: Carlo e Nello Rosselli Progettazione Graficae impaginazione: Ecliprint Service srl Stampa a cma della Eclimonel srl eli Chtà di Castello - Maggio 2002 Lessico familiare: vita, cultura e politica della Famiglia Rosselli all'insegna della SOMMARIO libertà Firenze, 14 maggio-14 giugno Catalogo a cura eli Zeffiro Ciuffoletti e Gian Luca Corradi Jl!ostra a cura eli Al:temisia Calcagni Abrami, Lucia Chimirri, Gian Luca Corradi Comitato Scientifico: Paolo Bagnoli Cosimo Ceccuti Zeffiro Ciuffoletti l'Vlamizio Degl'Innocenti Zeffiro Ciuffoletti e Nicola Tr anfaglia, In troduzione Pag. IX Antonia Ida Fontana Aschero Salvo Mastellone Antonia Ida Fontana Aschero, Presentazione )) XXI Gigliola Mariani Sacerdoti Nicola Tranfaglia Cosimo Ceccuti, La Firenze dei Rosselli )) 1 Gian Luca Corradi e Simone Visciola, Amelia Rosse/li, l'educazione dei fio-Li0 Hanno curato le ricerche e redatto le schede: Gian Luca Corracli, Giovanni D'Onofrio, Rodolfo Galleni, e le iniziatiue culturali e sociali a Firenze )) 7 Sergio Marchini, Sergio Mazzini, Simone Visciola Gigliola Sacerdoti Mariani, Lessico famigliare )) 17 Valclo Spini, Firenze e la tradizione rosselliana )) 33 Allestimento e progetto grafico della mostm Opera Laboratori Fiorentini e Alberto Martini Marina Calloni, Italianità e internazionalismo: networks fa miliari ed esi/ii )) -±1 Aldo Rosselli, L'esilio dei Rosse/li )) 57 Riproduzioni jòtograjiche: Massimo Cutrupi, Stefano Lampredi CATALOGO DELLA MOSTRA Un ringraziamento particolare acl Alberto, Aldo, Paola e Silvia Rosselli e a Lisa Benaim Sarfatti Schede del materiale esposto a cura eli Gian Luca Corracli, Giovanni D'Onofrio, Si ringraziano per la collaborazione: Maria Giovanna Bencista, Gloria Cerbai, Daniela Italia, Roberto Roclolfo Galleni, Sergio Marchini, Sergio Mazzini, Simone Visciola )) 63 Maini, Maria Pnmai Falciani, Gisella Guasti e i colleghi del Laboratorio di restauro della Biblioteca Nazionale di FiTenze, Carlo Pucci, Elsa Sciortino, lvan Tognarini, Simone Visciola APPENDICE Hanno prestato documenti: Giovanni D'Onofrio, La fa miglia Rosselli nel Fo ndo Pamumzio della BNCF )) 87 Archivio Istituto Storico della Resistenza in Toscana, Firenze Costanzo Marcone, Tracce del passaggio dei Fratelli Rosselli nella BNCF )) 91 Fondazione Rosselli, Torino ��-QsJl�.IJbJ!!E'!,!.�!-�r�f�"'��lJ':�'!�?J!'!.��.�!!!'» }.S )) 95 Biblioteca Marucelliana, Firenze Fondazione Giovanni Spadolini, Firenze INDICE DEI NOMI )) 121 Archivio Salvemini, Firenze Lyceum Chili Internazionale, Firenze Si ringrazia inoltre tutto il personale della Biblioteca Nazionale che ha contribuito alla realizzazione della Mostra La sorveglianza è svolta dagli Amici dei Musei eli FiTenze INTRODUZIONE Zejjiro Ciujjòletti e Nicola Tranfa glia Il contributo culturale, politico e umano che la famiglia Rosselli ha dato all'Italia merita di essere sottolineato e ricordato proprio come patrimonio col­ lettivo. In questo senso va�mo lette le iniziative che il Comitato nazionale ros­ selliano ha promosso a Roma nel novenilire 2000 e le due mostre, che alla vicenda della famiglia Rosselli sono state dedicate dalla Biblioteca Nazionale eli Firenze e dall'Archivio Centrale deUo Stato eli Roma, arnbedue fondate princi­ palmente stùle preziose fonti documentarie e bibliografiche in loro possesso. La prima eli queste mostre, quelle fiorentina, nùra a illustTare la vicenda fanriliare dei Rosselli e la loro formazione ctùturale e politica, che ebbe come sfondo la Fi­ renze dell'inizio secolo sino alla guerra moneliale e al fascismo. La seconda mostra, quella romana, ricostruisce invece le vicende politiche e l'atteggiamen­ to dello stato fascista nei confronti dei due fratelli e delle loro famiglie. Negli tùtimi amù gli stueli rosselliani si sono allargati, passando dall'interesse per Carlo, autore eli Socialismo liberale1, ormai considerato un classico del pen­ siero politico italiano fra le due guerre2, e per NeUo, storico eli valore, autore eli fondamentali monogTafie stilla storia del Risorgimento italiano3, alla loro maeh·e Amelia e alJ'intera vicenda familiare-±. Una vicenda per molti aspetti di straordi­ nario interesse non solo perché attraversa tma delle fasi cruciali della storia italia­ na come quella deUa prima guerra mondiale e poi dell'avvento del fascismo, ma perché ci permette eli cogliere i noeli e i problemi del nostro passato attraverso la ctùtura, la sensibilità, i valori di tma famiglia educata al ctùto della patria, della libertà e della solidarietà sociale, sia per la parte dei Rosselli, sia per la parte dei Pincherle, la fanùglia da cui proveniva Amelia la maeh·e eli Aldo, Carlo e Nello. Àlnelia era una donna colta e dolce, ma con un carattere forte e un senso profondo della dig1ùtà della vita, come eli clù sentisse eli dover testimoniare qualcosa eli alto e nobile. Era una scrittrice eli commeelie, drmmni e racconti per l'infanzia, legati spesso alle vicende della sua vita, una dmma che aveva vissu­ to una crisi matrimorùale ed aveva affrontato con forza straordinaria l'educa­ zione dei figli ancora piccoli. 1 Cfr. N. TRANFAGLIA, Carlo Rosselli dall'interventismo a Giustizia e Libertà, Laterza, Bari 1968. 2 Cfr. S. MASTELLONE, Carlo Rosse/li e la rivoluzione liberale del socialismo. Con scritti e documenti, Olschki, Firenze, 1999. 3 Cfr. Z. CIUFFOLETTI, ,Vello Rosselli. Uno storico sotto ilfascismo, La Nuova Italia, Firenze 1979. -l Cfr. Z. CIUFFOLETTI (a cma eli), I Rosse/li. Epistolariofamiliare 1914-1937, Mondadori, Milano 1997; Politica e qfJèttifamiliari. Lettere dei Rosse/li ai Ferrera 1917-1943, a cm·a eli Marina Calloni e Lorella Cech·oni, Feltrinelli, lVIilano 1997; G. FIORI, Casa Rosselli, Einaucli, Torino 1999; A. ROSSELLI, Memorie, a cma eli Marina Calloni, Il Mulino, Bologna 2001. IX Dei dieci vohuni che scrisse, quasi tutti fra il18 98 e il 1914 , sei sono dedica­ spruclenza, eollaboratore eli Zanarclelli ai tempi della compilazione del codice, ti a drmmni o cmmnedie e quattro a prose più o meno narrative. In tutte le sue oltre acl essere autore eli. saggi importanti come la Giurisprudenza e la stampa opere si riflettono fasi e tensioni interiori della sua stessa vita. Per questa ragio­ era inoltre anche presidente eli Sezione delConsiglio di Stato. ne è possibile considerare autobiografica la maggior parte della produzione let­ Proprio a Roma avvenne l'incontro fra Amelia e Joe e fu il «più profondo teraria della scrittrice, anche se la storia più grande e più clraimnatica, ma anche amore»6. Joe si laureò in legge, ma la sua vera passioneera la musica. Sua mach·e la più profonda, fu quella intensa e terribile che visse nella realtà. Una tragedia era inglese e in casa si parlava quasi sempre lalingua materna. Il giovaneRosselli non scritta, ma vissuta con profondità e dignità fino all'ultimo. era colto, intelligente e affascinante, nei modi e nel parlare. Si sposarono giova­ AmeliaPincherle, questo è il cognomeeli nascita, era nata aVenezia nel 1870 nissiini: lui aveva ventitré anni, lei ventuno. SiaGiuseppe che Amelia sentivano da una fmniglia ebrea che vantava traelizioni risorgimentali quanto mai vive. Il il fascino dell'arte e della eultura e appena dopo il matrimonio si trasferirono a padre eli lei aveva combattuto alla difesa di Venezia nella Rivoluzione del 18 49 Vietma. La capitale dell'impero austro ungarico era allora la capitale della cul­ e il cugino eli luiLeone Pincherle aveva fatto parte del governo provvisorio della tura europea, dalla musica alla pittura, dall'm·clritettura alla scienza. Vienna era, città. Il padre conservava in casa, come una reliquia, un tozzo.di pane nero, in quegli anni, quando la coppia Rosselli vi si recò, la città in cui i fermenti del simbolo della resistenza eliVenezia, asseeliata dall'esercito austriaco nel 18 49 , e nuovo seeolo, le avvisaglie e le inquietudini della modernità, ebbero ilterreno più la stessa Amelia si ispirò per uno dei suoi tÙtiini clraimni, San JJ,farco (1913 ), fertile eli eultura in tutti i campi della sensibilità e della ricerca. Karl Krauss proprio alla difesaeli Venezia del 18 48- 18 49 . definì Vienna "·il laboratorio dell'apocalisse" ed in effetti anche per i Rosselli fu Giovanissima, bella, con i suoi occhi azzurri, i lunghi capelli biondi, il dise­ un'esperienza esaltante e sconvolgente. Joe, ehe era appassionato compositore e gno perfetto del viso, si sposò con Giuseppe Emanuele Rosselli, di fmniglia musicologo, si trovò nella capitale della musica e dell'arte, segnata dall'attività eli ebrea, iinparentata con iNathan, nella cui casa pisana era morto ancora in clan­ OttoWagner , eli Kliint, eli Schubert e eli Mahler. E proprio
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    Biografia Sandro Pertini Alessandro Pertini nacque a Stella, in provincia di Savona, il 25 settembre 1896 da famiglia benestante (il padre Alberto era proprietario terriero). Quattro i suoi fratelli: Luigi, il primogenito, pittore; Marion sposata a un diplomatico; Giuseppe ufficiale di carriera; Eugenio, scomparso giovanissimo nel campo di concentramento di Flossenbürg, il 25 aprile 1945. Legatissimo alla madre, Maria Muzio, Pertini compì i suoi studi presso il collegio dei salesiani "Don Bosco" di Varazze; poi al liceo "Chiabrera" di Savona. Qui, ebbe come docente di filosofia Adelchi Baratono, socialista massimalista, ma anche collaboratore della Critica Sociale di Filippo Turati, che contribuì a indirizzarlo verso il socialismo e gli ambienti del movimento operaio ligure. Iscrittosi all'Università, Pertini si laureò in giurisprudenza. Nel 1917, venne richiamato come sottotenente di complemento e inviato sul fronte dell'Isonzo e sulla Bainsizza. Sebbene segnalato alle autorità militari come simpatizzante socialista e neutralista, il giovane tenente si distinse per una serie di atti di eroismo e venne proposto per la medaglia d'argento al valor militare per aver guidato, nell'agosto 1917, un assalto al monte Jelenik. Nel primo dopoguerra, Sandro Pertini si avvicinò al PSI. Trasferitosi a Firenze, ospite del fratello Luigi, si iscrisse all'Istituto "Cesare Alfieri" conseguendo la laurea in Scienze politiche nel 1924, con una tesi intitolata "La Cooperazione". A Firenze, Pertini entrò in contatto con gli ambienti dell'interventismo democratico e socialista e in particolare con Gaetano Salvemini, i fratelli Rosselli, Ernesto Rossi. In questo periodo aderì al movimento antifascista "Italia Libera". Ormai in conflitto irriducibile con il fascismo, che proprio nell'ottobre del 1922 era salito al potere con la marcia su Roma, il giovane avvocato divenne presto il bersaglio di ripetute violenze squadriste.
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