Senato Della Repubblica Camera Dei Deputati Xiv Legislatura
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SENATO DELLA REPUBBLICA CAMERA DEI DEPUTATI XIV LEGISLATURA Doc. XXIII n. 16-bis COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SUL FENOMENO DELLA CRIMINALITA` ORGANIZZATA MAFIOSA O SIMILARE (istituita con legge 19 ottobre 2001, n. 386) (composta dai senatori: Centaro, Presidente, Dalla Chiesa, Segretario; Ayala, Battaglia Giovanni, Bobbio, Boscetto, Brutti Massimo, Bucciero, Calvi, Cirami, Crino`, Curto, Ferrara, Florino, Gentile, Manzione, Marini, Maritati, Novi, Peruzzotti, Ruvolo, Thaler Ausserhofer, Veraldi, Vizzini, Zancan; e dai deputati: Ceremigna, Napoli Angela, Vice Presidenti; Parolo, Segretario; Bertolini, Bova, Burtone, Cicala, Cristaldi, Diana, Drago, Fallica, Gambale, Grillo, Lazzari, Leoni, Lisi, Lumia, Minniti, Misuraca, Palma, Russo Spena, Santulli, Sinisi, Taglialatela, Taormina) Relazione conclusiva di minoranza presentata nella seduta del 18 gennaio 2006 (Relatore: onorevole LUMIA) Comunicata alle Presidenze il 20 gennaio 2006 ai sensi dell’articolo 1 della legge 19 ottobre 2001, n. 386 TIPOGRAFIA DEL SENATO (300) Senato della Repubblica–2– Camera dei deputati XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI Senato della Repubblica–3– Camera dei deputati XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI INDICE Premessa. La finalita` della relazione e le critiche di fondo alla gestione della Commissione Antimafia nella XIV legislatura ..... Pag. 5 Prospettive di lavoro per la prossima legislatura . ......... »25 Parte Prima L’ATTIVITA` DELLA COMMISSIONE I Beni Confiscati. Le scelte del Governo e la relazione di mi- noranza ........................................ » 27 Mafia e economia. Gli appalti: la riduzione del numero delle stazioni, il controllo dei cantieri, i protocolli di legalita` di nuova generazione ............................. » 46 Convenzione ONU di Palermo. Lo scandalo del ritardo nella ratifica. ........................................ » 58 Racket e usura. Il licenziamento di Tano Grasso e le nostre proposte ....................................... » 71 Testimoni di giustizia: una risorsa umiliata. Collaboratori di giustizia: un’opportunita` perduta .................... » 78 Il documento sugli Enti Locali sottoposti a condizionamento mafioso: una iniziativa importante ed un’occasione man- cata ........................................... » 92 Nuove prospettive di intervento per le comunita` aggredite dalle mafie. L’antimafia delle regioni e degli enti locali ..... » 97 L’articolo 41-bis. Le minacce dei boss. L’atteggiamento con- traddittorio del governo. .......................... » 104 Parte Seconda L’ATTIVITA` DEL GOVERNO E DELLA SUA MAGGIORANZA PARLAMENTARE La sicurezza nel nostro Paese e il controllo delle mafie di in- tere aree territoriali; le inadempienze del Governo nel con- trollo del territorio, colpita la Dia, indebolita l’organizza- zione giudiziaria. La delegittimazione della magistratura » 115 Senato della Repubblica–4– Camera dei deputati XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI Le leggi «privilegio»: l’educazione alla legalita` ............ Pag. 119 L’efficienza della giustizia: le risposte assenti ............. » 121 Rientro dei capitali .................................. » 121 Rogatorie .......................................... » 124 Falso in bilancio . .................................. » 125 Legittimo sospetto e mafie ............................ » 126 Immigrazione e mafie straniere . ...................... » 127 Le ricchezze della mafia .............................. » 130 Un ricordo di Antonino Caponnetto ..................... » 136 Parte Terza MAFIA E POTERI ISTITUZIONALI Mafia e politica . .................................. » 137 Le stragi .......................................... » 144 I Processi Andreotti .................................. » 155 Parte Quarta LE MAFIE E LA PRESENZA NEI TERRITORI La Calabria ........................................ » 159 La Sicilia .......................................... » 194 La Campania ....................................... » 302 La Puglia .......................................... » 357 Il Lazio ........................................... » 373 La Lombardia ...................................... » 387 Il Veneto .......................................... » 409 Altre aree non tradizionali ............................ » 430 Interventi dei componenti dell’opposizione nella discussione sulla relazione conclusiva . ...................... » 437 Senato della Repubblica–5– Camera dei deputati XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI PREMESSA La finalita` della relazione e le critiche di fondo alla gestione della Commissione antimafia nella XIV legislatura La XIV legislatura volge ormai al termine e con essa si avvia a sca- denza anche il lavoro della Commissione parlamentare antimafia. La Commissione deve dunque – come prescrive la sua legge istitutiva – rela- zionare al Parlamento ed al Paese sull’esito complessivo dei suoi lavori. La relazione conclusiva della Commissione e` un atto politico-istitu- zionale particolarmente significativo ed impegnativo poiche´, oltre a rap- presentare giudizi e valutazioni sul lavoro compiuto, costituisce punto di riferimento importante per le iniziative che dovra` assumere il Parlamento della Repubblica nella prossima XV legislatura. L’intento delle forze politiche espressione dell’attuale opposizione (DS, Margherita, Rifondazione Comunista, Verdi, Rosa nel Pugno, UDEUR, PDCI) era quello di contribuire alla elaborazione di una rela- zione conclusiva unitaria, in coerenza con l’atteggiamento che ha sempre caratterizzato la nostra azione nelle attivita` di questa Commissione. L’unita` delle forze politiche e delle istituzioni nell’impegno contro le mafie e` un valore che ha sempre orientato le nostre scelte nella storia par- lamentare di questa Repubblica. Anche nelle attivita` di questa Commissione, l’attuale opposizione ha ispirato la sua azione verso approdi unitari, con l’obiettivo di proporre in- dirizzi chiari e coerenti alla legislazione antimafia del nostro Paese. Ma va subito detto che tutte le volte che si e` pervenuti a posizioni condivise (con i documenti sull’articolo 41-bis, sullo scioglimento degli enti locali, sulla ratifica della convenzione di Palermo, sugli appalti o sul termine per le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia) si sono do- vute superare resistenze e ritardi della attuale maggioranza. I resoconti parlamentari dei dibattiti sui documenti predetti danno ampia prova della insufficiente sintonia di questa maggioranza di cen- tro-destra, con l’impegno della societa` italiana e delle sue istituzioni nella lotta contro le mafie. Va poi sottolineato che quasi sempre gli stessi documenti unitari va- rati dalla Commissione parlamentare antimafia sono stati disattesi dalla maggioranza parlamentare di centro-destra. E, soprattutto, la maggioranza della Commissione non ha saputo far seguire a quei documenti, un impe- gno politico concreto per affermare nel Parlamento gli indirizzi normativi condivisi, preferendo mantenere un profilo subalterno al Governo. Senato della Repubblica–6– Camera dei deputati XIV LEGISLATURA – DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI - DOCUMENTI In realta`, quella che e` la vera forza della Commissione, cioe` la sua capacita` di operare con un afflato di natura istituzionale, con una visione ed una pratica politica super partes, esaltando la sua autorevolezza e l’ef- ficacia operativa delle sue proposte, e` venuta meno per esplicita responsa- bilita` della maggioranza di centro-destra. Lo spirito unitario praticato dai commissari dell’opposizione non ha infatti guidato – purtroppo – molti esponenti, alcuni anche con ruoli di ri- lievo, della maggioranza. Si e` dovuto prendere atto a piu` riprese che molti rappresentanti del centro-destra non percepivano la Commissione come la sede di un impegno istituzionale assai delicato, bensı` come l’ennesima pa- lestra nella quale esercitarsi nel duello infinito maggioranza-opposizione con un’attenzione cavillosa a marcarne con evidenza i confini. L’operato complessivo della Commissione e` risultato pesantemente condizionato. Invece di ricercare tematiche, percorsi e approdi condivisi, che avreb- bero esaltato il prestigio e l’autorita` dell’organismo parlamentare, la mag- gioranza ha voluto farsi veicolo e cassa di risonanza delle posizioni del Governo, condizionando in tal modo i criteri guida della conduzione della Commissione. Significativa di un siffatto tale atteggiamento del centro-destra e` l’in- credibile vicenda della proposta di relazione finale avanzata dal presi- dente. Sul piano del metodo, in tal caso, le violazioni delle regole sono state talmente macroscopiche da rendere necessaria una formale denuncia ai presidenti di Camera e Senato. E` difficile non pensare che si sia cercato di effettuare un blitz di maggioranza: testi assai ponderosi giunti poche ore prima della discussione plenaria direttamente in Commissione; nessun pas- saggio precedente in Ufficio di Presidenza, come prescrivono obbligatoria- mente le norme; molti commissari forniti di testi incompleti; soprattutto, pochissime ore (ore, non giorni) a disposizione per leggere, emendare, di- scutere ed approvare la relazione finale. La pratica impossibilita` di redi- gere, in caso di forti dissensi, una relazione di minoranza. In pratica, una vera e propria menomazione dei diritti parlamentari. La denuncia dell’opposizione, tuttavia, e` poi riuscita a guadagnare tempi politicamente piu` apprezzabili per esaminare e votare la relazione finale. Ma, insieme alle questioni di metodo – gia` di per se´ assai