Venuto Nella Vostra Commissione –, La Conferenza Stato-Regioni, La
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Atti Parlamentari —49— Camera dei Deputati XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 20 APRILE 1998 — N. 342 venuto nella vostra Commissione –, la Commissione propone, ai sensi dell’arti- Conferenza Stato-regioni, la Conferenza colo 92,3C, riteniamo non sia fondata e Stato-citta`, le associazioni di categoria, le pertanto la contestiamo. organizzazioni sindacali. Insomma, ab- Anche per l’obiettivo 2 proponiamo un biamo svolto un’ampia attivita` di consul- facing out dal 2004 suggerito dalla Com- tazione che ci ha portato a definire la missione al 2006, cioe` alla fine dell’eser- posizione negoziale che potrete leggere cizio per l’obiettivo 1. Riteniamo, inoltre, domani o dopodomani, quando riceverete che debba essere in ogni caso sancito che il testo che e` in distribuzione, che attesta le regioni che escono dall’obiettivo 1 non proprio quale sia la nostra posizione. Essa possano uscire anche dall’obiettivo 2, e` riassunta in quel documento, ragion per perche´ non ci puo` essere una doppia cui non voglio farla lunga in questa sede, penalizzazione sulle stesse aree. Per cio` che riguarda l’obiettivo 3, e corrisponde del tutto alle indicazioni sui reputiamo debba essere adeguatamente fondi strutturali contenute nella risolu- rifinanziato e che, nel riparto delle ri- zione che sara` approvata domani e che sorse, quelle messe a disposizione del- viene proposta dal presidente della Com- l’obiettivo 3 non debbano essere dissimili missione. da quelle messe a disposizione dell’obiet- In particolare, per essere chiari, sul- tivo 2, proprio perche´ l’obiettivo 3 e` l’obiettivo 1 riteniamo che i criteri di finalizzato a sostenere in particolare tutte assegnazione debbano tenere maggior- le politiche di formazione, di valorizza- mente conto del tasso di disoccupazione, zione delle risorse umane e tutte le del tasso di inattivita` e del tasso di politiche per l’impiego e per l’occupa- disoccupazione di lunga durata, vale a zione. Quindi, hanno un’attinenza diretta dire di tre caratteristiche specifiche e con le questioni che sono state sollevate in particolari che per l’Italia sono piu` signi- questa sede sia dall’onorevole Fei che ficative ed incidenti. Riteniamo che il dall’onorevole Bergamo relativamente alle facing out, cioe` il periodo transitorio di proposte sull’occupazione. uscita, debba essere prolungato fino al Infine, condividendo il suggerimento 2006. Ribadiamo che deve essere ricono- della Commissione volto a concentrare in sciuta una specialita` all’insularita` per dare tre i programmi di iniziativa comunitaria, corso ad un esplicito riconoscimento della cioe` di diretta gestione della Commissione, specialita` di insularita` che e` stato inserito che attualmente sono tredici, proponiamo nel trattato di Amsterdam; per quanto ci che la concentrazione di tali programmi riguarda, questo significherebbe evitare la interessi il numero ma non le risorse. fuoriuscita dall’obiettivo 1 della Sardegna. Infatti, queste dovrebbero essere, in ter- Riteniamo che, anche per l’Abruzzo, che e` mini percentuali, pari a quelle attual- in una condizione del tutto particolare, mente assegnate. perche´e` gia` uscito dall’obiettivo 1, pero` Infine contestiamo la proposta della con un facing out brevissimo, si debba Commissione di riservare una quota del trovare una qualche forma di facing out 10 per cento, sull’obiettivo 1, alla Com- de facto,senonde iure, che garantisca nei missione, da distribuire ai paesi piu` vir- prossimi anni di non avere un impatto tuosi, perche´ i criteri e le procedure di troppo brusco sulla sua fuoriuscita. applicazione relative ai diversi ordina- Per cio` che riguarda l’obiettivo 2, menti legislativi dei diversi paesi non abbiamo contestato esplicitamente la coin- consentono questa comparazione mecca- cidenza tra i criteri sulla base dei quali nica e si rischia di avere un uso discre- vengono erogati da parte dello Stato gli zionale da parte della Commissione e aiuti e le forme di assistenza alle regioni penalizzante per alcuni paesi. a minore tasso di sviluppo ed i criteri che Come si vede, la semplificazione fatta presiedono all’applicazione dell’obiettivo da un giornale secondo la quale non 2. In altri termini la coincidenza che la avremmo nulla da dire rispetto alla pro- Atti Parlamentari —50— Camera dei Deputati XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 20 APRILE 1998 — N. 342 posta della Commissione non risponde al riponderazione del peso di voto di ogni vero. Riteniamo che sia stato svolto un paese, che tenga conto della diversa com- lavoro istruttorio sufficientemente serio e posizione dell’Unione, rafforzamento del fondato; come vedrete nel documento di principio di sussidiarieta`, ridefinizione dei cui ho parlato, la proposta della Commis- criteri di flessibilita`. sione riguarda l’obiettivo 1 e contiene Il problema che lei pone di una Co- anche elementi di vantaggio non insigni- stituzione europea trova nel Governo ita- ficanti per l’Italia, in quanto aumenta la liano una posizione favorevole, perche´ noi quota di popolazione coperta dai fondi abbiamo sostenuto la necessita` di uno rispetto al passato; siamo invece forte- strumento costituzionale in sede di Con- mente penalizzati nell’obiettivo 2, e per- tanto, se la proposta rimanesse inalterata ferenza intergovernativa. Credo pero` che non saremmo d’accordo. In ogni caso sia un obiettivo di lungo periodo, perche´ abbiamo definito una proposta negoziale ci sono importanti paesi dell’Unione eu- – e sottolineo che e` la prima volta che c’e` ropea che non condividono questa solle- una proposta negoziale ufficiale dell’Italia citazione; essa infatti mette l’accento sulla da quando esistono i fondi strutturali – questione dell’assetto federale o meno largamente condivisa e soprattutto al- della costruzione europea. Ci sono forze l’unanimita` dalla Conferenza Stato-re- che si battono per un’Europa federale – gioni, sulla base della quale andremo al ed e` evidente che essa dovrebbe avere una tavolo negoziale. Sottolineo che, per la Carta costituzionale – ma ce ne sono altre valenza politica delle decisioni da assu- che ritengono che il processo di integra- mere, e` presumibile che il negoziato sui zione europea non debba valicare la fondi non termini prima dello svolgimento dimensione della cooperazione intergover- delle elezioni tedesche, cosı` come il ne- nativa: e` chiaro che la questione della goziato sulla politica agricola, sulla quale Costituzione e` legata a questa scelta. A abbiamo svolto lo stesso lavoro istruttorio, seconda di come si concludera` questo con la definizione di una posizione nego- ziale italiana. dibattito, che dura da quanto esiste il Naturalmente, tutto questo significa processo di integrazione, sara` piu` o meno che siamo assolutamente d’accordo con le facile darsi uno strumento di tipo costi- sollecitazioni pervenute circa la necessita` tuzionale: credo sia piu` il punto di arrivo di una riforma della politica agricola di un processo che non un punto di comune e abbiamo avanzato una serie di partenza. proposte concertate al tavolo agricolo. Un altro aspetto ha caratterizzato la Per cio` che attiene ai temi piu` diret- posizione italiana con significativi risul- tamente politici, ribadisco i titoli. E` con- tati, e vorrei sottolinearlo. Mi riferisco alla vinzione del Governo italiano che debbano necessita` di rafforzare sia i poteri del essere realizzate le riforme istituzionali Parlamento europeo sia i poteri di code- prima che siano conclusi i negoziati per il cisione e codeterminazione del Parla- primo ingresso di nuovi paesi. mento nazionale nei procedimenti legisla- tivi, come hanno ben sottolineato i colle- SANDRA FEI. Le riforme istituzionali ghi Bergamo e Fei. Voglio precisare che il semplici o la Costituzione europea ? trattato di Amsterdam contiene punti as- sai rilevanti al riguardo; per esempio, PIERO FASSINO, Sottosegretario di d’ora in poi il Parlamento europeo rad- Stato per gli affari esteri. Le riforme che doppiera` la mole della sua attivita` perche´ ad Amsterdam si sono discusse, sulle quali il processo di codecisione che lo coinvolge pero` non si e` deciso: composizione della in maniera dirimente e vincolante e` stato Commissione, passaggio su un arco di esteso ad una quantita` di materie molto materie piu` ampie del voto a maggioranza significative. Il coinvolgimento dei Parla- qualificata rispetto al voto all’unanimita`, menti nazionali nel processo di legisla- Atti Parlamentari —51— Camera dei Deputati XIII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DEL 20 APRILE 1998 — N. 342 zione europeo e` aumentato e ormai si e` dotte da alcuni paesi, tra cui l’Italia, in raggiunto l’accordo sul fatto che la forma sede di Conferenza intergovernativa. Vi e` di coordinamento dei Parlamenti finora un episodio che testimonia quanto sto adottato, cioe` il COSAC, non e` piu` suffi- affermando: quando, al termine della Pre- ciente perche´ bisogna prevedere un si- sidenza italiana, si svolse il Consiglio stema istituzionalmente piu` avanzato. europeo di Firenze, per iniziativa di paesi Questa e` la parte di riforme istituzionali diversi dall’Italia fu bloccata qualsiasi su cui sono stati compiuti grandi passi in decisione. Preciso che pochi mesi prima avanti, mentre su altre parti non sono che si tenesse quella riunione a Firenze stati fatti progressi. I documenti dimo- non eravamo ancora giunti alla decisione strano che si e` trattato di una battaglia di prevedere un capitolo sull’occupazione molto forte che l’Italia ha combattuto e di chiedere un impegno al riguardo insieme ad altri paesi in sede di Confe- come obiettivo istituzionale