Comunità Per Le Libere Attività Culturali Associazione Di Associazioni Senza Scopo Di Lucro – C

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Comunità Per Le Libere Attività Culturali Associazione Di Associazioni Senza Scopo Di Lucro – C Comunità per le Libere Attività Culturali Associazione di Associazioni Senza Scopo di Lucro – C. F. 92000330289 Segreteria Generale, Laboratorio Culturale, Biblioteca e Centro Documentazione Via Alvise Cornaro 1 B, 35128 Padova – Tel. +393288151502 www.clacpd.org Spett.le Settore Patrimonio e Partecipazioni del Comune di Padova Ufficio Postale Padova Centro Casella Postale Aperta 35122 Padova e, p. c., Settore Edilizia Pubblica ed Impianti Sportivi del Comune di Padova c. a. Arch. Domenico Lo Bosco p. c., Assessore alla Cultura e Musei, Edilizia M onumentale e Turismo del Comune di Padova dott. Andrea Colasio p. c., Assessore all’Ambiente, Verde, Parchi e Agricoltura del Comune di Padova dott.ssa Chiara Gallani p. c., Assessore al Patrimonio, Edilizia Comunale, Valorizzazione della Cinta Muraria e del Parco delle Mura del Comune di Padova dott. Andrea Micalizzi p. c., Soprintendenza Archeologia, Belle Arti Paesaggio per l’area metropolitana di Venezia e le province di Βelluno, Padova e Treviso c. a. Arch. Andrea Alberti Via Aquileia, 7 35139 Padova p. c., Comitato Mura di Padova Via Raggio di Sole, 2 35138 Padova p. c., Associazioni Consociate alla CLAC Via Alvise Cornaro, 1 B 35128 Padova p. c., Avvocato Carlotta Traballi Riviera Tiso da Camposampiero, 29 35122 Padova RACCOMANDATA A. R. Padova, 9 maggio 2018 Oggetto: Vs. Richiesta di sgombero del materiale presso l’ex Macello di Via Cornaro del 07/05/2018 Pagina 1 di 3 Con grande rammarico constatiamo con quale intempestività ci raggiunge la Vs. in oggetto proprio nel momento in cui, da alcune settimane a questa parte, siamo tornati a discutere e fare nuove proposte sia con gli Assessori che con gli Uffici del Comune, tra cui il Vostro, proprio sulla destinazione dell’intera area in oggetto. Il materiale informatico da Voi citato non è di proprietà della CLAC bensì del Club UNESCO di Padova, che lo ha raccolto, negli scorsi decenni, nel Museo Didattico di Storia dell’Informatica della FMACU-UNESCO nell’ambito dell’operazione Amici dei Tesori del Mondo1 di cui il Club UNESCO è appunto stato incaricato, nel 1993, della gestione della Segreteria Internazionale2. Il Club UNESCO non è, e non è mai stato, consociato alla CLAC, che non ha la disponibilità dei locali in cui è custodito il materiale suddetto, precisamente l’ex Stalla di sosta (il Museo vero e proprio), la ex Tripperia (ala Est del corpo a “T”) e l’ex Frigo, che da molto tempo sono chiusi con lucchetti di cui la CLAC non possiede le chiavi. Tutto quanto sopra premesso, però, è doveroso considerare e fare presente il valore inestimabile, dal punto di vista storico-scientifico, del materiale informatico tuttora conservato nei locali suddetti: materiale che comprende numerosi pezzi di pregio e rari e che in gran parte è stato studiato e catalogato, ad opera del Club UNESCO, con un lavoro certosino di alcune persone durato diversi anni. Questo lavoro produsse un Catalogo del materiale del Museo e schede didattiche, di cui alleghiamo un estratto ed alcuni esemplari, e le macchine catalogate, con la loro ubicazione, furono contrassegnate da un talloncino con nome, numero e logo dell’Operazione Amici dei Tesori del Mondo della FMACU- UNESCO. Sono quindi presenti numerosi altri pezzi, materiale informatico ma anche strumentazione scientifica varia, in gran parte anch’essi censiti. Assieme a tutto questo materiale, infine, non escludiamo che possa essere presente altro materiale, informatico e non, di minore o scarsa importanza che, a differenza del primo, potrebbe essere smaltito senza timore per lo scarso valore storico scientifico. Il Museo Didattico di Storia dell’Informatica della FMACU-UNESCO è parte integrante e qualificante dell’offerta che il Laboratorio Culturale dell’ex Macello di Via Cornaro ha proposto e propone alla cittadinanza da 43 anni a questa parte; centinaia di persone e molte decine di scolaresche vi sono state condotte in visita guidata fino ai primi anni Duemila, cioè fino a quando le condizioni logistiche e dell’edificio lo hanno consentito. Esso fa parte del patrimonio culturale che è valso all’intero complesso dell’ex Macello, assieme alle persone che lo custodiscono, il titolo di Tesoro del Mondo conferito nel 1991 dalla Federazione Mondiale dei Centri e Club UNESCO (FMACU/WFUCA)3 ed è parte integrante del progetto di recupero e valorizzazione dell’area che la CLAC intende perseguire.4 La CLAC, pertanto, accoglie con particolare soddisfazione l’iniziativa del Comune di voler finalmente procedere al restauro degli edifici dell’ex Macello, soprattutto della ex Stalla di sosta che ospita il Museo e la cui copertura versa da anni in pessime condizioni e nel contempo manifesta il suo assoluto interesse affinché il materiale informatico e scientifico di valore sopra descritto non debba essere eliminato bensì possa essere finalmente valorizzato come merita negli spazi e nel 1 http://www.fwtunesco.org 2 ANNE WILLINGS-GRINDA, Membre d’honneur de la Fédèration mondiale des associations, centres et clubs UNESCO, “Les Clubs UNESCO, des chemins de lumière / Vers une histoire des Clubs (1947-1996)”, <http://unesdoc.unesco.org/images/0012/001204/120450F.pdf>, pagg. 132-133. 3 http://www.fwtunesco.org/?FWT_ATM_Treasure_List 4 http://www.clacpd.org/museum/museo-didattico-di-storia-dellinformatica-e-laboratorio-di-informatica-storica/view Comunità per le Libere Attività Culturali – CLAC – C. F. 92000330289 Segreteria Generale, Laboratorio Culturale, Biblioteca e Centro Documentazione Via Cornaro 1 B, 35128 Padova – Tel. +393288151502 Pagina 2 di 3 contesto in cui è sempre stato custodito. La CLAC intende pertanto offrire la sua disponibilità per contribuire all’eventuale opera di cernita del materiale, con il lavoro gratuito dei propri esperti informatici, per identificare i pezzi di valore da conservare, scartando l’eventuale materiale di valore scarso o nullo in modo che dopo il restauro i primi possano restare o essere ricollocati in modo consono all’interno degli edifici restaurati, in particolare nel Museo stesso. La stessa proposta abbiamo già presentato il 2 novembre 2017 ad un incontro con l’Assessore Gallani e ribadito il 5 aprile u. s. agli Assessori Colasio, Gallani e Micalizzi. Preannunciamo fin d’ora che se, a fronte di quanto sopra esposto, ferma restando la nostra disponibilità a contribuire alla doverosa operazione di recupero e salvaguardia, si volesse forzatamente procedere ad uno sgombero coattivo del materiale di valore storico-scientifico sopra citato, non esiteremo, nostro malgrado, a far ricorso a tutti i mezzi legali e di comunicazione utili per impedire tale malaugurata ipotesi. Nota bene: non risulta agli atti la nota 12/05/2016 prot. 140116 citata nella richiesta di sgombero. Per quanto riguarda infine l’impegno dei locali dell’ex Macello da parte della CLAC, da Voi definiti “occupati senza titolo”, ricordiamo che la CLAC impegna i locali suddetti sulla base della concessione 04/03/1980, prot. 601 Uff. Beni Culturali – Arte5, che la CLAC ebbe in risposta alla richiesta di uso dei locali dell’ex Macello di Via Cornaro per la realizzazione di una mostra documentaria sul Parco dell’ex Macello, prot. CLAC n. 98 del 12/12/19796. Ricordiamo anche che per tutti i locali impegnati dalla CLAC all’ex Macello versiamo una salatissima TARI calcolata su tutta la superficie impegnata e paghiamo l’utenza ENEL. Ricordiamo infine che in 43 anni di attività la CLAC ha sempre chiesto e ottenuto il sostegno e il riconoscimento del Comune di Padova per le proprie manifestazioni ed attività, anche in solido 7 così come è stata, assieme ad altre 26 Organizzazioni Culturali ritenute di importanza rilevante per la Regione del Veneto, destinataria dei fondi di cui all’Allegato A della L. R. 05/09/1984 n. 51 per tutto il periodo di vigore della normativa. A valle di tutto quanto sopra esposto e considerato vogliamo confermare la nostra più ampia disponibilità per identificare e collaborare ad una operazione fruttuosa ed efficace di recupero e valorizzazione del Museo Didattico di Storia dell’Informatica FMACU-UNESCO nonché dell’intera area dell’ex Macello di Via Cornaro che lo ospita allo scopo di attuarne la destinazione d’uso che abbiamo in progetto fin dalle origini del recupero dell’area. Con i migliori saluti Il Segretario Generale della Comunità per le Libere Attività Culturali dott. Luca Peraro 5 http://www.clacpd.org/documents/communication/external/concessione-dellex-macello-alla-clac-per-mostra- documentaria/view 6 http://www.clacpd.org/documents/communication/external/richiesta-al-comune-di-locali-dellex-macello-per-mostra- documentaria/view 7 http://www.clacpd.org/documents/communication/external/contributo-del-comune-di-padova-per-lanno-1994/view Comunità per le Libere Attività Culturali – CLAC – C. F. 92000330289 Segreteria Generale, Laboratorio Culturale, Biblioteca e Centro Documentazione Via Cornaro 1 B, 35128 Padova – Tel. +393288151502 Pagina 3 di 3 I SALA 1) CALCOLATORE ELETTRONICO A VALVOLE costruito a Padova tra il 1958 e il 1962 da Contin, Patergnani e Piva; seconda macchina fatta in Italia, contemporanea alla CEP di Pisa. Il calcolatore è costruito sul modello dell'APE (X) realizzato a Londra dal '54 in poi al Birkbeck College dal Prof. A.D.Booth. Parole di 32 bit - clock da 300 KHz - memoria a tamburo magnetico di 1024 parole - 1+1 indirizzi - Entrata e uscita su: telescrivente OLIVETTI (Computer Sperimentale Università di Padova)(n.7). PROTOTIPO sperimentale della stessa macchina con due registri di servizio, pannelli per i controlli e un registro di 8 bit. 2) SINTELCO Mod. TRASEL Lettore di banda perforata. 3) OLIVETTI alimentatore da 24 V per telescrivente. 4) OLIVETTI - DUE LETTORI DI NASTRI a cinque fori relativo a telescrivente, INPUT del calcolatore 1). 6) OLIVETTI P101 Desktop computer 7) OLIVETTI telescrivente (vd. 1). 10) OLIVETTI TE 300 Telescrivente con manuale. 11) OLIVETTI P6060 Calcolatore Elettronico - con stampante e due FD da 8''. 12) IBM MC COMPOSER compositrice a schede magnetiche per videoscrittura; pilotava macchine da scrivere IBM.
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