Jurassic News

• hardware: Exidy Sorcerer • software: Borland Sidekick • racconto: Rimini, Rimini! • emulazione: ENIGMA • laboratorio: ENIGMA con chip ATMega 238P • linguaggi: SNOBOL • storia: il PC IBM • dal passato: M24, Toshiba T1000, P101

Retrocomputer Magazine

Anno 10 - Numero 55 - Settembre 2015 Jurassic News Rivista aperiodica di Retrocomputer Jurassic News Coordinatore editoriale: Tullio Nicolussi [Tn] E’ una fanzine dedicata al retro- Redazione: computing nella più ampia accezione del [email protected] termine. Gli articoli trattano in generale dell’informatica a partire dai primi anni Hanno collaborato a questo numero: Lorenzo [L2] ‘80 e si spingono fino ...all’altro ieri. Salvatore Macomer [Sm] La pubblicazione ha carattere Sonicher [Sn] puramente amatoriale e didattico, tutte Besdelsec [Bs] Lorenzo Paolini [Lp] le informazioni sono tratte da materiale Giovanni [jb72] originale dell’epoca o raccolte su Internet. double_wrap Damiano Cavicchio La redazione e gli autori degli Riccardo Franch articoli non si assumono nessuna responsabilità in merito alla correttezza Diffusione: delle informazioni riportate o nei Lettura on-line sul sito o attraverso il servizio Issuu.com; il download è confronti di eventuali danni derivanti disponibile per gli utenti registrati. dall’applicazione di quanto appreso sulla rivista. Sito Web: www.jurassicnews.com Il contenuto degli articoli è frutto delle conoscenze, esperienze personali e opinioni dei singoli autori; possono Contatti: [email protected] pertanto essere talvolta non precise o differire da fonti “ufficiose” come Copyright: Wikipedia e siti Web specializzati. I marchi citati sono di copyrights dei rispettivi proprietari. Sono gradite segnalazioni di errori, La riproduzione con qualsiasi imprecisioni o errate informazioni che mezzo di illustrazioni e di articoli possono, a discrezione della redazione, pubblicati sulla rivista, nonché essere oggetto di errata-corrige in la loro traduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa fascicoli successivi. autorizzazione. Scrivere a: Jurassic News [email protected] promuove la libera circolazione dettagliando il più possibile delle idee l’argomentazione.

2 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Editoriale

Dalla redazione...

Riservatezza o schizofrenia?

In un’epoca dove ci pensiamo pochissimo a mettere un “mi piace” su un elemento di Facebook o postare la nostra opinione su un thread di twitter, dove siamo assillati dall’idea di fare gruppi, cerchie o pagine fan sulla pletora di social-qualcosa, beh, siamo (o vorremmo essere) più di ogni altra epoca sicuri che nessuno riesca a carpire le nostre informazioni. Si sa che si vive ormai nella contraddizione più palese: da una parte vogliamo farci notare, mentre dall’altra vorremmo che nessuno ci notasse... situazione schizofrenica o giù di lì!

Nascondere informazioni e in particolare comunicazioni strategiche è stato l’assillo di ogni condottiero dagli albori della storia. Peraltro lo stesso Marconi si corrucciava del fatto che le trasmissioni radio potessero essere captate da chiunque e quindi studiava continuamente nuovi metodi per offuscarne il contenuto. Mai gli era balenata l’idea che la sua invenzione avrebbe conosciuto il massimo fulgore proprio nella logica del broadcast, cioè uno trasmette e tutti ricevono. Non era nella cultura dell’epoca e non si capiva a cosa potesse servire una simile diffusione flat di trasmissioni radio.

Periodicamente c’è una celebrazione della macchina Enigma, la critto-decrittatrice in uso alla Wehrmacht tedesca durante il secondo conflitto mondiale. Vogliamo ospitare anche noi due contributi in questo senso: da una parte un simulatore free sul Web che può aiutare a fare piccoli esperimenti e dall’altro, per i più smanettoni, un progetto di replica del famoso meccanismo, fatto questa volta con l’ausilio di un microprocessore di quelli che vanno per la maggiore oggigiorno: un ATMega. Anche se non ci pensate proprio di realizzarlo, capire come funziona una macchina Enigma è comunque un esercizio culturale interessante.

Buona lettura.

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 3 L’editoriale 4 Riservatezza o schizofrenia?

Come eravamo 8 Olivetti 101 - una retrospettiva

Retro programmi 12 Borland Sidekick

Retro linguaggi 18 SNOBOL (parte 2) - Istruzioni principali

Come eravamo 34 M24, cane e gatto...

Emulazione 52 Emulare la macchina ENIGMA

4 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Sommario

Jurassic News - Il contenuto di questo fascicolo

Retrocomputing Espansione massima 6

Il racconto

Automatik (25) - Rimini, Rimini! 14

Darwin

Il libro dei perché del PC IBM (parte 2) 20

Prova hardware

Exidy Sorcerer 24

Laboratorio Replicare ENIGMA con il chip ATMega 238P 38

Mediateca Trenta candeline per il primo portatile 48

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 5 Espansione massima

di Tullio Nicolussi

una tendenza generale o al- do si colleziona un reperto storico bisogna meno molto diffusa, quella come prima regola rispettarne la natura e E’ che suggerisce ad ogni col- non approfittare della disponibilità di chip lezionista l’ampliamento del sistema che ha più evoluti in grado di far fare un salto alla recuperato alla sua massima espansione. tecnologia originale. Uno Spectrum 16K sembra non abbia di- Altre volte l’espansionismo è più sottile, più gnità di esistenza se non viene subito am- accettabile se volete, ma che merita una ri- pliato a 48K, se non ci si procura l’interfac- flessione. cia 1 e vi si attaccano due microdrive. Questo Prendiamo per esempio l’Apple II che è un impulso soddisfa la naturale propensione di sistema conosciuto da quasi tutti. La confi- ognuno nel disporre della macchina più po- gurazione base dell’Apple //e è completa, tente possibile. E’ anche il desiderio di testi- nel senso che con un doppio floppy e monitor moniare le massime possibilità del sistema, (che sono due opzioni “per modo di dire”), come dire -”vedete quali incredibili possibili- abbiamo tutto quello che serve. Praticamen- tà aveva questo giocattolino?”. te tutti hanno poi aggiunto la scheda Z80, Magari avessimo potuto a suo tempo com- quella che sui listini veniva chiamata “Z80 prarle quelle espansioni! Softcard”, che da una marcia in più grazie La smania di espansione va oltre e talvolta al CP/M e i programmi disponibili, molti di sfocia nello stravolgimento del progetto ori- tipo professionale. ginale. L’over-clock è il sistema più diffuso Possiamo quindi dire che in un sistema per “drogare” l’home e gloriarsi di Apple //e da collezione la sua bella Z80 avere “lo Spectrum più veloce del mondo!” Softcard ci sta benissimo. Spesso si legge Questo non ha molto senso, io credo. Quan- sulle schede tecniche proprio la presenza del

6 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Retrocomputing

La filosofia del retrocomputing

secondo processore come una qualità in- na, seppure di pochi anni. trinseca del sistema. Va da sé che se ne possediamo due o più, Un altro caso che vogliamo portare ad cosa peraltro non rara vista la diffusione esempio, ma ce ne sarebbero molti altri, è del sistema a suo tempo, si può con profitto un con una scheda che ospita il aggiornare uno e disporre così di due ogget- processore Z8000. Questo rende il diffusis- ti diversi, entrambi storicamente collocati. simo computer della Olivetti, che è in pratica un clone MSDOS, in un sistema compatibile Ci sono però, come si accennava all’ini- con l’M20 che è la macchina della genera- zio, degli aggiornamenti che nulla hanno zione precedente. Questa scheda è stata pro- a che fare con l’originalità del prodotto. Ad gettata da Olivetti in fretta e furia, quando esempio si prende un M24 e si mette al posto ci si rese conto che i programmi sviluppati del processore originale una schedina che per PCOS avevano una naturale vita che si ospita un nuovo processore e magari anche estendeva ben oltre alla disponibilità della della RAM compatibile con l’escalation che precedente Linea-1, della quale l’M20 è il si intende fare e cioè pompare il clock del si- “fratellino piccolo”. stema a 20 MHertz e oltre. Il gusto è vedere Come si verifica con la Z80 Softcard di Ap- l’MSDOS “volare”. ple (fra l’altro sviluppata e commercializza- Diciamolo: va bene per uno smanettone ta da Microsoft), anche per la scheda Olivet- che vuole togliersi uno sfizio e dimostrare ti si parla di estensione delle possibilità del non so che cosa, ma non ha senso per chi sistema ma senza stravolgimento dell’har- colleziona retro computer. dware originale, che infatti si può continua- Quindi il messaggio conclusivo potrebbe re ad usare in maniera nativa. essere: Ad un certo punto della sua storia evolutiva l’Apple //e ha avuto un aggiornamento ab- “L’espansione di un retro computer do- bastanza significativo che l’ha portato alla vrebbe essere limitata ai componenti origi- configurazione “enhanced”. Si tratta della nali sviluppati nella stessa epoca, possibil- sostituzione del processore dall’originale mente dallo stesso costruttore o approvati 6502 al nuovo 65C02, oltre che del firmwa- da esso”. re di sistema che aggiunge istruzioni, subito sfruttate dalla periferica mouse. Con questa (=) aggiunta un //e diventa compatibile in pra- tica con il //c che appunto faceva del mouse e dei programmi di interfaccia punta e clic- ca una sua caratteristica. La domanda: -”E’ sensato aggiungere questo kit al reperto della nostra collezio- ne e continuare a chiamarlo Apple //e?” ha due risposte, secondo me. La prima è che è legittimo se lo si cataloga come “Apple //e espanso con l’Enhancement Kit” ; la seconda è che se ne avete uno solo di Apple //e, al- lora è meglio tenerlo “base” non fosse altro per affibiare al reperto una data più lonta-

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 7 Olivetti 101 - una retrospettiva

di Rodolfo Parisio - IW2BSF

rogramma 101, o P101, venire incontro alle necessità operative del è stato il primo personal più alto numero possibile di persone. computer al mondo, svi- L’azienda, che dopo la morte di Adriano luppato dalla ditta italiana Olivetti aveva puntato più sui sistemi di cal- Olivetti negli anni tra il 1962 e il 1964 e pro- colo meccanici che non su quelli elettronici, dottoP tra il 1965 e il 1971. aveva presentato quindi la Progettata dall’ingegnere Pier Giorgio Pe- in tono minore; tuttavia quando la mostra rotto (in omaggio al quale assunse il nome di newyorkese aprì i battenti il nuovo calco- Perottina) insieme a Giovanni De Sandre e latore richiamò l’attenzione dei visitatori, Gastone Garziera, la P101 fu presentata per i quali trascurarono tutti gli altri prodotti la prima volta nel 1965. Oltre che ad avere esposti dall’Olivetti nello stand. In aggiunta un disegno avveniristico, la P101 è stato il a ciò, la contemporanea Logos 27-A, calco- primo calcolatore commerciale ad essere di- latrice elettromeccanica, anch’essa presente gitale e programmabile, piccolo ed economi- a New York, presentava problemi di produ- co: il primo . zione. La Programma 101 riscuoteva succes- L’idea all’origine della progettazione del- so anche a Mosca (URSS) e successivamente, la Programma 101, secondo il racconto di nel 1966, alla Fiera campionaria di Milano. Perotto, muoveva dalla considerazione che Questo spinse Roberto Olivetti, erede della all’epoca della sua uscita (presentazione alla dinastia, a farsi propugnatore di un tenta- Fiera di New York del 1965 come prototipo) tivo di orientare la strategia aziendale in si era completamente estranei al concetto direzione dell’elettronica, obiettivo solo par- di informatica distribuita, che comportava zialmente perseguito e mai pienamente con- capacità di elaborazione e di immagazzina- solidato. mento dati su un’unica macchina a disposi- Per il lancio fu deciso il mercato america- zione dell’operatore e che, anche nel caso si no, nonostante le perplessità circa i proble- fosse realizzata una macchina del genere, mi eventuali di manutenzione dovuti alla si riteneva essa dovesse essere più appan- mancanza di tecnici elettronici dell’Olivetti naggio di ambienti scientifici che non intesa negli Stati Uniti. Essendo l’Olivetti comple- come un normale strumento di lavoro quoti- tamente digiuna della fabbricazione in serie diano; la Programma 101 voleva quindi es- di apparecchiature elettroniche, il direttore sere un prodotto di largo consumo capace di di produzione dell’epoca pretese specifiche

8 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Come eravamo

La macchina del tempo

dettagliate di assemblaggio senza tuttavia pennata degli ordini della Programma 101, impegnarsi a collaudare alcun manufatto si stava avviando ad essere il ramo vincente completato dalla sua linea di montaggio. In dell’azienda. ragione di ciò Perotto, con due suoi colla- Le vendite ebbero talmente successo che boratori, si recò in fabbrica quando furono alla fine del 1966 la Underwood, ditta ame- pronti gli imballaggi con i primi esemplari ricana controllata dalla Olivetti, chiese di assemblati, e li aprì uno a uno per collau- poter fabbricare le macchine sul suolo degli darli personalmente ed eventualmente cor- Stati Uniti al fine di poter rifornire anche gli reggere errori; fu così possibile far partire uffici delle amministrazioni federali di quel per il Nordamerica un lotto di macchine Paese. senza problemi di funzionamento. Nel frattempo, già dal marzo 1965, era La produzione ebbe un notevole impulso stato depositato presso il competente ufficio quando la General Electric, che da qualche statunitense il brevetto sulle soluzioni tecni- anno era in joint-venture con il ramo classi- che adottate del calcolatore la manovra si co dell’Olivetti in una nuova società chiama- rivelò essere opportuna perché la Hewlett- ta OGE (della quale gli americani deteneva- Packard produsse, sull’idea costituiva del no il 75% del capitale sociale), manifestò la P101, un analogo dispositivo di largo consu- sua intenzione di uscire dal mercato dell’in- mo, l’HP 9100A. Successivamente, quando formatica. Questo spinse molti progettisti e le fu contestata la violazione di brevetto, la ingegneri, che erano trasmigrati con tutta compagnia americana addivenne a un ac- la loro struttura nella nuova società, a ri- comodamento extragiudiziale, riconoscen- entrare in quella parte della Olivetti, quella do a Olivetti un compenso a titolo di royalty elettronica appunto, che l’azienda nordame- di 900 000 dollari. ricana a suo tempo non aveva voluto incor- Il brevetto, che negli Stati Uniti, come ri- porare nella joint-venture e che, dopo l’im- chiede la legge, deve essere depositato a

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 9 nome del progettista e non della sua azienda, • operazioni con i registri: azzeramento, era stato ceduto da Perotto alla Olivetti per spostamento di dati tra di essi, lettura la simbolica cifra di un dollaro; al riguardo dall’utente; lo stesso Perotto affermò anni più tardi che • definizioni di etichette di riga, salti con- «mai un dollaro fu speso meglio da un’azien- dizionati e incondizionati; da». • stampa del valore di un registro. Dei circa 44.000 esemplari venduti, il 90 per cento dei quali sul mercato nordamerica- La memoria era organizzata in 10 registri, 3 no, ne esistono soltanto 8 ancora funzionanti. dei quali di calcolo, 2 di memoria e ulteriori 3 Il ruolo dell’Olivetti Programma 101 fu ri- di memoria dati e/o memoria di programma conosciuto anche in tempi più recenti quan- (ripartibili a seconda dell’esigenza). Gli ulti- do, nel maggio 2012, fu messo a confronto mi due erano riservati alla memorizzazione con altri due computer ritenuti pietre miliari del programma. Uno dei registri, identificato della tecnologia informatica: lo statunitense dalla lettera “M”, era destinato allo scambio APPLE, uscito nel 1976, primo esemplare fab- di informazioni con la memoria e da e con le bricato dalla Apple Computer, e il britannico altre periferiche. Amstrad CPC, del 1984, primo home compu- La stampa avveniva su un nastro di carta ter europeo di larga diffusione. e i programmi potevano essere registrati su Il confronto, tenutosi al Politecnico di To- schede dalle dimensioni approssimative di rino, più che mettere in luce le differenze di 10 centimetri di larghezza per 20 di altezza prestazioni (evidenti per dispositivi nati in che recavano due piste magnetiche. Tali piste tre decenni successivi, e non comparabili con erano leggibili una alla volta, inserendo la quelle ottenute con i successivi sviluppi dell’e- scheda nell’apposito lettore prima in un sen- lettronica e dell’informatica), fu un omaggio so, poi nell’altro. allo spirito imprenditoriale che portò al con- La memoria di lavoro era a linea di ritardo cepimento di quelle tre macchine, della qua- magnetostrittiva, della capacità di meno di le la Olivetti fu riconosciuta unanimemente un quarto di kilobyte; l’elettronica era realiz- come la progenitrice! zata in componentistica discreta (transistor in package TO-18 e diodi montati su basette La denominazione di personal compu- in bachelite). ter non va intesa tanto secondo l’accezione La macchina non era dotata di micropro- odierna quanto nel significato di macchina cessore. La Programma 101 lavorava con la da calcolo per uso personale, che possiede precisione di 22 cifre a virgola fissa e 15 cifre un set di istruzioni interne ben definito, che decimali. La programmazione era analoga a lo classificano come computer, anche se la quella con Assembler, ma più semplice: con- memoria per i dati temporanei e le costanti sentiva fondamentalmente lo scambio fra è molto limitata e l’informazione minima ge- registri di memoria e registri di calcolo e le stibile non è un valore binario ma un numero operazioni nei registri. a 11 cifre. A titolo di esempio, il programma per calco- Le istruzioni predeterminate erano quelle lare i logaritmi occupava entrambe le facce riguardanti: di una scheda magnetica. • le quattro operazioni matematiche fon- damentali (somma, sottrazione, molti- plicazione e divisione); • la radice quadrata;

10 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Come eravamo

La macchina del tempo

Caratteristiche tecniche Bibliografia: • Dimensione: 275 mm (A) x 465 mm (L) Storia della Olivetti; x 610 mm (P) Adriano Olivetti; • Peso: 35,5 kg Olivetti su Wikipedia; • Consumo: 0,35 kW • Dispositivo di output: stampante a 30 Riferimenti immagini: colonne su carta di 9 cm [1] - Wikipedia • Precisione: 22 cifre e fino a 15 decimali [2] - http://www.oldcalculatormuseum. • Operazioni: somma, sottrazione, molti- com/c-op101-2.jpg plicazione, divisione e radice quadrata [3] - proprietario: AlisonW - Licenza: reuse • Memoria: circa 240 byte for non commercial; • Archivio: lettore di card magnetiche

Design Il progetto dello châssis, del quale fu delega- to originariamente Marco Zanuso, fu succes- sivamente affidato a Mario Bellini, all’epoca giovane architetto, quando ci si accorse che la soluzione di Zanuso prevedeva un ingom- bro intollerabile e incompatibile con le esi- genze di uno strumento da scrivania. Bellini realizzò una struttura in alluminio profilato al fine di evitare interferenze con altre appa- recchiature elettriche, e il peso finale di tutto l’apparato fu di circa 35 chilogrammi. Alcuni esemplari di P101 sono tuttora espo- sti in musei come esempi di design innovati- vo. (=)

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 11 Borland Sidekick

di Tullio Nicolussi

ll’epoca facevo il programmatore. o meno tutti usavano e peraltro esistevano Avevo cominciato come tutti “i pri- anche in versione elettronica, cioè come pro- Amigi” con le schede autocostruite grammi da far girare sul computer, ma non che le varie riviste di elettronica piazzavano era pratico: dovevi comunque uscire dall’e- (e scopiazzavano) e quindi con il linguaggio ditor, lanciare il programma per visualizza- macchina. Poi le famose HP e Texas (meno le re la tabella ASCII per esempio, poi lanciare Texas, perché con le HP ci si poteva “spara- la calcolatrice, poi rilanciare l’editor e rico- re le pose” millantando la conoscenza della minciare con il codice,... notazione polacca inversa ... una delizia!). Ecco che quei geniacci della Borland ebbe- Poi è stata la volta dell’’Apple//e e dei cal- ro una idea grandiosa: sfruttare una delle colatori dipartimentali dell’Università. Non caratteristiche “avanzate” del DOS che era ero un “sinclairista” o un “64-ista”, macchi- la modalità TSR (Terminate and Stay Resi- ne che possiedo ora come collezionista, ma dent). con il BASIC me la cavavo bene, l’Assembly Senza entrare troppo nei particolari tecni- era il pane quotidiano e Fortran e Pascal ci si tratta di sfruttare una caratteristica del (ma anche il LISP) volavano sul Vax 11/760 DOS che è quella di mantenere aggiornato della facoltà. un puntatore all’area di memoria libera. Negli anni ‘90 si andava di PC e quindi Nella vecchia concezione di sistema opera- DOS e COBOL, visto che il mio lavoro era tivo per le macchine home, dotate essenzial- per clienti business e quando sei su una mac- mente del BASIC e nulla altro, l’unico pun- china monotask e stand-alone te la devi ca- tatore utile è quello che ti dice quanta RAM vare senza “aiutini”. Quindi a fianco della hai per i programmi dopo aver caricato l’in- tastiera: blocco per appunti, listati e out-put terprete in memoria. La mappatura della di prova ammassati gli uni sugli altri; ov- memoria è rigida e quindi si sa benissimo (il viamente i manuali del linguaggio, la tabel- BASIC lo sa) da dove inizia la RAM, caso- la dei codici ASCII e l’immancabile calcola- mai non sa dove finisce perché la memoria trice esadecimale. RAM è proprio una delle caratteristiche che Questo set di strumenti era quello che più normalmente si potevano espandere negli

12 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Retro programmi

Il come eravamo del software

home. matore all’epoca del DOS! Nel DOS (MSDOS, PCDOS, DRDOS) si può Ogni funzionalità è studiata con la mas- caricare un programma in memoria e fare sima attenzione. Il text editor denominato in modo che quando termina la memoria Notepad ad esempio ha i comandi compa- stessa non sia liberata per il successivo. Il tibili con WordStar; la calcolatrice quan- programma rimane appunto “residente” e do attivata setta in automatico la funzione questo meccanismo si può ripetere per n- Num-Lock del tastierino numerico, etc... programmi (non troppi! Mica che la memo- Un’altra caratteristica apprezzabile è la ria sia infinita...). possibilità di spostare le corrispondenti fi- Va bene, direte voi, ma che me ne faccio nestre sullo schermo in modo da non coprire di un programma che occupa RAM ma non con l’attivazione delle aree utili alla funzio- sta “girando”? Già... Il DOS mica è multita- ne stessa. sking, magari lo fosse! Infine SideKick si può anche disinstallare E qui salta fuori un altro “trucco” del DOS dalla memoria, a patto che sia l’ultimo pro- che permette di rimandare in esecuzione il gramma residente caricato. Quando devi codice rimasto inattivo, poi terminarlo di lanciare un compilatore affamato di spazio nuovo e così via finché non si decide di spe- è una funzionalità molto apprezzabile! gnere il computer. La Borland, stimatissima dai program- Conclusione. matori anni ‘80 e ‘90 (e peraltro ancora Sidekick riporta all’epoca pionieristica apprezzata da una nicchia di coder) confe- della programmazione a linea di comando. ziona un TSR che raggruppa le utilities più Il suo esempio sarà seguito anche da altri: utilizzate da chi programma. Una combina- qualcuno ricorderà le parimenti utili “Nor- zione di tasti le attiva in qualsiasi momen- ton Utilities”. to (un semplice CTRL-ALT) nel bel mezzo Adattandosi poi all’avvento dei sistemi dell’istruzione che stiamo scrivendo e salta operativi a finestre, ne uscirà una versione fuori un menù dal quale scegliere la calco- per Windows 3.1 e poi una per Windows 95 latrice piuttosto che la tabella ASCII. Si con- e 98. trolla quello che si deve e poi si riprende con Ma a quel punto non erano più “piccole fi- l’editor a lavorare sul sorgente. Una grande nestre con piccole funzioni” ma veri e propri comodità e chi l’ha provata questa feature ambienti di supporto alle attività quotidia- non può che darmi ragione. ne. Il prodotto si chiama Sidekick e mette a (=) disposizione, letteralmente sotto le dita del programmatore, una calcolatrice, un blocco note, la tabella ASCII, un calendario e, nelle varie revisioni, altre feature più o meno uti- li. Ad esempio non ho mai usato la funzione Phone-Call che permette, disponendo di un modem, di chiamare automaticamente un numero di telefono registrato nella rubri- ca. Credo che nemmeno funzionasse perché forse i telefoni non avevano la chiamata a toni... o no? La Borland ha avuto l’intelligenza di pre- parare non una unica versione ma varie, tarate sulle necessità dell’utilizzatore. La memoria è infatti preziosa per il program-

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 13 Automatik (25) Rimini, Rimini!

Di Lorenzo Paolini

Dove si racconta della gita aziendale in Ro- trando dovevamo fare una deviazione a Fa- magna. enza e caricare certi giochi che aveva com- prato da un collega conoscente che operava o e Daniele, il collega “anziano” della nella zona della Romagna. ditta Automatik, guadagnammo una Partimmo il venerdì pomeriggio perché, I vacanza pagata in quel di Rimini alla al solito, quando ci presentammo la matti- fine dell’estate 1984. Ufficialmente Romano, na alle nove con borsa-viaggio, trovammo il titolare della “premiata ditta” di noleggio Romano che ci aspettava sul piazzale perché videogiochi ed affini, la presentò come rega- durante la notte precedente alcuni apparec- lia per i buoni incassi estivi e l’incremento chi si erano fermati e -“...Tenerli fermi tutto dei ricavi nell’ultimo anno di lavoro. il weekend... Capite bene...” In realtà, ma noi due lo sapevamo benis- Rassegnati facemmo il giro delle segnala- simo, doveva avere un forte sconto su quel zioni dividendoci il lavoro. L’appuntamento pacchetto vacanza, forse lo aveva ricevuto era alle 12 in ditta, io avrei lasciato il pick- gratis addirittura, perché recentemente ave- up e Daniele mi avrebbe raggiunto con il va fatto qualche affaruccio con una agenzia furgone, si doveva trasbordare in fretta e viaggi che gestiva in proprio anche dei locali poi via... di intrattenimento nella zona dei laghi. In realtà quando verso mezzogiorno stavo Comunque per noi andava bene così. Non rientrando, trovai Daniele che mi aspettava è che era quella che si può definire “vacan- in uno slargo poco prima dell’imbocco del- za da sogno”, ma a caval donato..., come si la stradina che portava in ditta. Mi spiegò dice... che dovevo lasciare giù il pick-up e venire Romano mise a disposizione anche il fur- su a piedi senza dire a Romano, casomai lo gone cabinato della ditta per il viaggio. Ci avessi incontrato. Le cose andarono proprio guardammo meravigliati Daniele e io, ma così: lasciato il pick-up nel parcheggio da- l’arcano fu presto spiegato: il lunedì rien- vanti al laboratorio, mentre scaricavo la

14 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Il racconto

i computer nella letteratura

borsa degli attrezzi e due sacchi di monete per l’ingresso in discoteca! Io avevo porta- frutto degli incassi fatti durante il giro, si to dei soldi che mi sembravano esagerati presentò Romano perché disse che :-”Biso- quando partii ma che non arrivarono alla gnerebbe passare dal bar Giulia, perché....”. Domenica mattina. Daniele invece, previ- Non era mai finita! dente e pragmatico giudicò opportuno ridi- Contrariato senza farlo vedere, assicurai mensionare il fondo cassa “segreto” che ge- il titolare che l’avrei detto a Daniele. Quindi stivamo per le “piccole spese personali extra presi la mia borsa da viaggio che avevo la- lavoro”. sciato in laboratorio e mi avviai. Non avevamo quindi problemi di soldi ed Daniele prese la cosa con filosofia e disse offrire aperitivo e gelato alle ragazze in che lo sapeva e che perciò non era rientra- spiaggia era un piacere! Fra l’altro capi- to. Concordammo comunque che era me- tammo proprio durante una non so che riu- glio onorarla quella consegna, altrimenti nione della “Gioventù Cattolica” o qualcosa saremmo stati inseguiti dalle telefonate di del genere (non mi ricordo se all’epoca c’era Romano per tutto il viaggio fino all’arrivo a già il meeting di CL), per cui possiamo dire Rimini. Per fortuna che all’epoca non c’era- che proprio “non c’era scarsità di materia no i cellulari! prima”. Prendere le cose con filosofia era la ricetta Quando rivedo in un film con Totò la scena per vivere sereni in quella azienda artigia- di lui e Peppino al night che offrono cham- na che ruotava tutta attorno alle esigenze, pagne alle ragazze del balletto, beh mi sem- che qualche volta sfociavano in manie, del bra di averla vissuta anch’io quella scena, titolare. seppure con le dovute differenze. Comunque ci divertimmo arrivando a Ri- Comunque non combinammo “guai”, si fa mini verso le sei di sera, prendendo possesso per dire, e il lunedì lasciammo le spiagge delle camere e poi via verso la serata che, assolate e cariche di promesse (ah se avessi- pur nella stagione che andava scemando, ri- mo avuto una intera settimana...!) e ci inol- maneva brillante e seducente ai nostri occhi trammo verso l’interno. di giovani provinciali. Eravamo partiti presto, verso le nove di Sabato e Domenica fantastici in pieno Sole mattina da Rimini, perché l’idea era di ca- che il Padreterno volle regalarci. Ci fu occa- ricare prima di mezzogiorno, fermarsi a sione anche per qualche conoscenza dell’uni- mangiare e poi prendercela comoda nel ri- verso mondo femminile, ma roba da spiag- entro. Daniele disse che voleva passare da gia senza approfondimento alcuno. Giusto Ostiglia dove una sua amica sposata abita- due chiacchiere di fronte ad un aperitivo. va, per salutarla. Daniele si rivelò molto meno chiuso di Gli chiesi se si era messo d’accordo per quanto mi sarei aspettato da un “timidone la visita ma lui mi rispose semplicemente: venuto dal profondo Nord”. Io invece co- -”Che problema c’è? Conosco l’indirizzo...”. minciavo ad apprezzare la vita con poche Non ribattei che mi sembrava pochino... preoccupazioni, qualche soldo in tasca e un Ovviamente a Faenza faticammo a trova- futuro davanti che non vedevo chiaramente re il tizio dei giochi (forse qualcuno se la ri- ma che sapevo piano piano si sarebbe rive- corda l’epoca senza i navigatori) e quando lato. cominciammo a caricare scoprimmo che La vacanza era spesata ma certo non po- non erano due-tre cabinet come aveva detto tevamo presentare in ditta il rimborso spese Romano, ma almeno dieci-dodici! Cioè sul

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 15 furgone non ci stavano a meno di non farli no non conversare più di tanto ed osservare a pezzi... cosa che proposi a Daniele e che lui la situazione. Chissà che relazione era passa- prese come una presa in giro a suo indirizzo. ta fra Daniele e Franca; erano stati amici o Era permaloso a volte. qualcosa di più? Boh, non riuscii a capirlo ma Comunque la sua esperienza nel carico/sca- certo lei era molto sulle spine e spiava di sot- rico si rivelò preziosa e dopo due ore buone tecchi il marito che era cordiale sì, ma forse di lotta riuscimmo a chiudere il portellone del un tantino guardingo. furgone carico come un uovo. Erano le due In una pausa della conversazione, peraltro del pomeriggio passate, addio pranzo tipico banalissima, riuscii a passare al mio collega in un ristorante romagnolo! Trangugiam- l’idea di andarcene prima che si sentissero mo l’indigesto panino da Autogrill mentre si obbligati ad offrirci di restare per la cena. E’ viaggiava verso Nord. stata una delle visite di cortesia peggiore fra Daniele voleva assolutamente andare a quelle che ho mai avuto modo di fare nella Ostiglia, lo aveva promesso a quella sua ami- vita, comprese quelle per le condoglianze! ca, sostenne. Io cercai di protestare temendo di dover arrivare alle dieci di sera e dover Così si concluse la nostra prima e unica va- anche scaricare il furgone. Daniele però si canza aziendale, con un lavoraccio al matti- ostinò e la dichiarazione che non saremmo no seguente a scaricare il furgone e rispon- passati in ditta quel giorno mi tranquillizzò dere alle domande del titolare su dove ci e mi predisposi a godermi quella variazione eravamo fermati, cosa avevamo fatto a Ri- della gita. Non ero mai passato da Ostiglia mini e via indagando. Da una parte Daniele in vita mia! Riflettevo su quanti posti non minimizzava sulle ore passate in Romagna, si vedono nella vita, magari passandoci ac- dall’altro mentiva spudoratamente parlando canto per andare altrove. Ovviamente la di una gita a San Marino che mai avevamo fantozziana nuvola da impiegato ci mise del fatto ma che prova di veridicità lui esibì uno suo e beccammo sulla provinciale uno di que- straccio da cucina stampato con lo stemma gli acquazzoni che ti fanno credere che per della Repubblica e con il calendario dell’anno quell’anno la bella stagione sia finita. in corso. Mi disse poi che l’aveva preso su una Ovviamente Daniele non aveva avvisato la bancarella in spiaggia per avere qualcosa da sua amica per cui ci presentammo insalutati raccontare che fosse normale per la famiglia ospiti accolti da un cane con due fauci enor- del nostro titolare. Si spinse spudoratamente mi che non lasciavano dubbi su chi avrebbe anche a farne omaggio alla signora che gra- vinto nel caso di una inopinata lotta. Franca, dì, nonostante fosse proprio uno straccio da l’amica di Daniele era in casa, una villetta pochi soldi. Misteri dell’animo femminile! bassa in mezzo a macchie di canneti che mi La raccolta dei giochi in quel di Faenza non fecero supporre che il Po non fosse lontano. era finita perché venimmo a sapere che il no- Non si può dire che l’accoglienza non fu gen- stro principale stava organizzando l’apertu- tile, ma si vedeva chiaramente che era abba- ra di una sala giochi in grande stile in una stanza imbarazzata dalla visita e non sapeva località turistica invernale. Servivano alme- come comportarsi. C’era anche il marito e no venti cabinet e giochi abbastanza buoni, avevano una figlia piccola che ricordo- gra soprattutto novità. - “Quella è gente che viene ziosa ma petulante e avevano anche un ma- da Milano” diceva, vengono a sciare ma vo- schio più grande che non era in casa. Io ero gliono divertirsi e riempiranno le gettoniere l’estraneo fra gli estranei e giudicai opportu- di bei soldini”.

16 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Il racconto

i computer nella letteratura

Il lunedì successivo eravamo nuovamente sacchetti di moneta ogni santo giorno. Che in viaggio per la pianura del Po per carica- poi sembra che la moneta pesi molto ma val- re altre macchine. Altra furgonata strapiena ga poco, ma quando cominci a svuotare un e altre ciofeche da pulire, riparare e rende- sacchetto di moneta da 200 Lire ne conti sui re in qualche modo presentabili. Dovevamo 1500 di pezzi, il che vuole dire 300.000 Lire! prendere anche dei flipper in questo secondo Buttale via! ALl’epoca erano metà del mio viaggio ma non c’era posto. Il flipper occupa stipendio! un sacco di spazio e anche se gli puoi smon- Le macchine conta-soldi installate in ufficio tare le gambe di acciaio, il pianale è delicato giravano senza posa ogni mattina e il ru- con quel vetro così ampio e la testata ingom- more, che mi sembra di sentire ancora, era brante. Si prospettava un ulteriore viaggio la il segnale che la giornata lavorativa era co- settimana successiva ma ormai eravamo “di minciata. casa” in Romagna e i buoni ristoranti tipici Poi tre volte in settimana o il titolare o la acquistarono due clienti. moglie partiva con “il bottino” che andava a Al rientro dall’ultimo viaggio Daniele girò depositare in banca credo, ma avevano an- verso Ovest e mentre io credevo mi portas- che un certo giro con negozi ai quali forniva- se poco lontano in qualche altro ristorante no la moneta ricevendone in cambio valuta prossimo all’autostrada, benché fossero ap- cartacea che ovviamente non veniva dichia- pena le quattro del pomeriggio, in realtà uscì rata in nessun posto se non forse sulla famo- addirittura a Piacenza! -”Conosco un posto” sa agenda di Romano. fu la sua lapidaria risposta alle mie doman- Io non ho mai visto la cassaforte aperta che de. In effetti il posto c’era e non era cambia- stava dietro una specie di libreria in ufficio, to in dieci anni, mi diceva; gli stessi titolari ma Daniele mi assicurava che era piena di e la stessa cucina squisita. Ricordo il piatto soldi. Io credo che nessuno, se non forse gli “Pitarè de fasò” (o qualcosa che suona simile) addetti ai lavori, sospettasse il giro di denaro che poi era una pasta e fagioli che meritò un che stava dietro una attività che sembrava bis da applausi! “da poveri cristi”, altrimenti un “ben inten- Incredibile: avevamo allungato il viaggio zionato” avrebbe trovato più soddisfazione di trecento chilometri almeno e impiegato nella cassaforte della Automatik piuttosto mezza giornata più del previsto ma Romano che nel rischio di assaltare una banca. non parve accorgersene per nulla! Avreb- Io ero un po’ in apprensione le prime vol- be potuto forse dalla carta carburante o dai te che Daniele variava il programma stabi- pedaggi autostradali, ma invece niente. Pe- lito con il capo o che “pescava” dala famosa raltro il pasto fu offerto dalla “Cassa per il “cassa aperta”, ma lui faceva spallucce e mi Mezzogiorno”, nostra personalissima banca, redarguiva con uno dei suoi moti popolari per cui non si dette adito alla sua consorte “Meglio una rampognata che una lavorata!”. che teneva i conti e rimborsava le spese, di Mi manca Daniele e quelle giornate assie- alcun sospetto. me. Si lavorava, ci si arrabbiava e si litigava Io credo che Romano comunque sospettas- anche qualche volta, ma le risate che ci siamo se le nostre “marachelle” ma forse giudicava fatte sono indimenticabili! opportuno fare finta di nulla. In fondo credo che ci volesse bene a suo modo e senza ombra Alla prossima avventura! di dubbio ci giudicava preziosi per l’azienda. In fondo lavoravamo il doppio o quasi delle ore sindacali e gli portavamo a casa dei bei

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 17 SNOBOL (Parte 2) Istruzioni principali

di Salvatore Macomer

Dopo aver parlato delle orgini del linguag- Il lnguaggio supporta anche l’assegnazio- gio e averne introdotto gli elementi filosofici ne calcolata: e logici, affrontiamo gli aspetti pratici. Fa- RESULT = 5 * (3 + 11) remo riferimento all’implementazione deno- minata SNOBOL4, che è la più comune, nel Le variabili reali sono dichiarate tali per- senso che gli interpreti o compilatori che si ché viene assegnato loro un valore reale trovano oggi rispettano questo standard. (cioè con decimali); ad esempio: Un programma in SNOBOL è un insieme di istruzioni con una sintassi ben definita, che PI = 3.14159 vengono eseguite in sequenza. Il program- ma inizia con la prima istruzione e termina Alle variabili stringa si assegna il valore con l’istruzione END. racchiuso fra apici singoli: Le variabili possono essere intere, reali o a stringa (anche se il tipo “stringa” è in realtà STRINGA = ‘DOG’ una struttura più complessa, ma per analo- gia comune ad altri linguaggi si può pensare La dichiarazione di una variabile con nes- che sia una semplice sequenza di caratteri). sun valore assegnato si intende essere una L’assegnazione del valore ad una variabile stringa vuota:

avviene con il simbolo “=”: STRINGA_NULLA =

V = 5 Una caratteristica particolare dello SNO- Assegna alla variabile V il valore intero 5. BOL è che se una variabile stringa contiene

18 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Retro Linguaggi

I linguaggi di programmazione

un numero (intero o reale), allora può esse- STRINGA = ‘PROGRAMMER’ STRINGA PAT re usata nelle espressioni matematiche:

S = ‘10.1’ Qui abbiamo le due stringhe PAT e STRIN- R = 5 * 2 + S GA contenenti i valori assegnati. Il terzo statement è la richiesta di pat- Che assegna alla variabile R il valore 20.1 tern matching. Se nel valore di STRINGA come risultato del calcolo. è contenuto il valore di PAT, allora lo sta- Le funzioni che operano sulle stringhe sono tement risulterà vero, altrimenti il pattern numerose e molto intuitive. Vediamo la con- matching fallirà. catenazione di due stringhe:

S1 = ‘TOPOLINO’ Il replacing è atrettanto semplice come S2 = ‘PIPPO’ sintassi: S3 = S1 ‘ E ’ S2

WORD = ‘PAPERINO’ Che restituisce in S3 la stringa ‘TOPOLINO WORD ‘O’ = ‘A’ E PIPPO’. dice che nella parola WORD, cioè nella Tre variabili riservate individuano le ope- stringa ‘PAPERINO’ ogni occorrenza della razioni di I/O: lettera ‘O’ va sostituita con la lettera ‘A’. AL INPUT per l’inserimento dei dati da ta- termine dell’esecuzione quindi nella variabi- stiera, OUTPUT per l’emissione a video e le WORD sarà contenuto il valore ‘PAPERI- PUNCH per la stampa (il nome è un chiaro NA’ e l’esecuzione restituirà True per indica- riferimento vintage ai tempi in cui c’erano i re che il replacing è riuscito. nastri perforati). Ogni statement dello SNOBOL restituisce la condizione logica di riuscita o fallimento. Quindi ad esempio: E’ quindi possibile decidere dopo ogni state- ment il da farsi, cioè saltare ad una certa la- RISULTATO = INPUT bel in relazione al risultato dell’operazione. OUTPUT = RISULTATO PUNCH = RISULTATO Ad esempio:

PAROLA = INPUT Il primo statement assegna alla variabile PAROLA ‘YES’ :F(ERR) RISULTATO il valore inserito da tastiera OUTPUT = ‘HAI RISPOSTO YES!’ GOTO FINE che poi viene mostrato a video e stampato. :ERR OUTPUT = ‘HAI RISPOSTO NO!’ :FINE END

Lo SNOBOL, come si diceva nella scorsa con :F(ERR) abbiamo detto al sistema puntata, nasce per la manipolazione delle che a fronte del fallimento dell’operazione stringhe e il suo punto di forza è il princi- di pattern matching, si salta alla label che pio del pattern matching. In realtà SNO- stampa l’errore, altrimenti si continua con BOL4 implementa due paradigmi: il pat- lo statement successivo. tern matching propriamente detto, cioè una determinata stringa è in una qualche rela- Bene, fermiamoci qui e ripartiremo la zione con un pattern? L’altro paradigma è prossima volta affrontando problemi un po- quello della sostituzione, cioè sostituire un chino piu complessi ma che grazie alla na- subset di elementi in una stringa con un de- tura dello SNOBOL saranno risolvibili con terminato pattern. poche istruzioni.

Vediamo un esempio semplice di pattern (=) matching.

PAT = ‘GRAM’

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 19 Il libro dei perché del PC IBM (parte 2)

di Riccardo Franch

urton Grad e Mike Uretsky sti- per la potenza di calcolo che poteva eroga- larono nel 1979 su incarico della re; con l’Apple II si comprava l’hardware IBM uno studio sulle prospettive solo per la presenza di un certo software. di mercato relativamente al com- Bparto dei personal computer. Il loro lavo- La IBM doveva quindi uscire con una pro- ro di consulenti consistette nell’analizzare pria soluzione il più possibile aperta, facil- i prodotti di successo presenti ed isolare i mente programmabile e il più presto possi- motivi che li avevano resi tali. Considera- bile! rono il caso dell’Apple II e dall’analisi risul- tò evidente che era l’accoppiata software Ma facciamo un passo indietro. + hardware a costituire l’unicum in grado di realizzare i risultati del marketing. “Pri- La IBM stava “giocando” da qualche anno ma della disponbilità di Visicalc” - afferma con i microprocessori e con l’idea di costru- Uretsky - “l’Apple II era un giocattolo. La ire un prodotto per l’elaboratore personale. vera rivoluzione fu il foglio di calcolo che Nel febbraio del 1978 partì il progetto de- rendeva il sistema utile per le applicazioni nominato “DataMaster”, poi messo a listino business. La gente comprava un Apple II con il nome di System/23. L’idea era costru- per farci girare sopra Visicalc!”. ire un elaboratore personale programma- Era un cambiamento di prospettiva: fino- bile in BASIC ma che rispettasse una “linea” ra il computer veniva scelto ed acquistato ben precisa, cioè non si ponesse in alter-

20 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Darwin

Niente nasce dal nulla, tutto si evolve

nativa all’elaborazione su mainframe ma adatte ad un sistema che presumibilmente piuttosto la affiancasse o andasse a coprire doveva essere acceso e pronto in cinque mi- quella fascia bassa del mercato del “piccolo nuti. business” che sembrava farsi interessante. Dall’agosto 1980 fino all’annuncio del PC 5150, si lavorò alacremente al progetto e David J. Bradley lavorò nel team del pro- David venne impiegato nella scrittura dei getto con il compito di scrivere il software driver per le componenti del sistema, a co- di base e di adattare una versione di BASIC minciare dal controller floppy da 5,25”. che era usata sul Sistema/34. Da lui abbia- Il prototipo cambiava praticamente ogni mo una testimonianza in prima persona di giorno e si giunse ad una versione stabile questa “avventura”[3]. realizzata su piastra millefori dalle dimen- Il DataMaster era un computer basato sul sioni di quella che poi sarà la motherboard processore Intel 8085 con 64 Kbyte di RAM del PC, con i collegamenti realizzati con la di base ma che il team riuscì ad estendere tecnica del wrap-up (vedi figure 3 e 4). fino a 256 Kb con una tecnica di paginazio- Dal suo predecessore il PC ereditò la sezio- ne (che la IBM registrò come brevetto). Due ne video “business”, realizzata con la scheda floppy da 8 pollici, schermo e tastiera in un MDA (25 righe per 80 caratteri). Il chip di corpo unico costituivano la macchina. controllo video era un Motorola 6845, pre- Come si vede dalla foto sotto, si tratta di ferito all’Intel 8775 usato nel dataMaster. un sistema “massiccio” e sicuramente in- Fu preferito il chip di Motorola perché po- gombrante. teva indirizzare maggiore memoria video e David racconta che si imparò molto dalla la IBM aveva messo come requisito neces- realizzazione del DataMaster. Due cose in sario il supporto ai 256 caratteri necessari particolare: tastiera e video dovevano esse- per l’internazionalizzazione del sistema.La re separati dal corpo centrale e era meglio scheda MDA conteneva inoltre una por- prendere un BASIC già pronto piuttosto ta parallela per il collegamento con una che mettere in conto un anno di lavoro per adattarne uno esistente come era successo per il Data- Master. Altro tassel- lo importante era il sistema operativo. Alla IBM ne avevano mol- ta esperienza ma erano re- alizzazioni so- fisticate, poco

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 21 stampante. L’idea dell’home computer era bile. comunque nell’aria, così fu resa disponibile Dal DataMaster il PC ereditò anche l’ar- fin da subito la scheda CGA che poteva usci- chitettura del bus e gli stessi slot di espan- re anche sul TV, viste le basse richieste har- sione, pur modificati come pin-out per sup- dware cui necessitava per visualizzare 25 portare il maggior indirizzamento possibile righe da 40 caratteri o 320x20’’ pixel in alta con un 8088 rispetto all’8085. risoluzione. L’idea del computer home era La questione del limite dei 640 Kb indiriz- in IBM vista non tanto come la macchina zabili dal DOS è ben nota ed è stata ogget- per giocare o per imparare la programma- to anche di scherno quando le architetture zione, quanto una specie di appendice del hanno permesso molto più spazio di indiriz- sistema dell’ufficio: cioè potevi lavorare a zamento. L’8088 poteva indirizzare solo un casa sugli stessi programmi, ad esempio sul megabyte ed è stato mappato come meglio foglio di calcolo che avevi iniziato in ufficio. si pensava. La versione “home” non disponeva di flop- La memoria aveva il controllo di parità, py ma come in uso allora, si poteva usare il cosa indispensabile per costruire all’epoca registratore a cassette audio. Il BASIC era una macchina affidabile. in ROM (16 Kb) e altri 16 Kb di RAM costi- La stessa tastiera del PC è quella del pre- tuivano la configurazione minima acquista- cedente progetto con alcune scritte modifi-

22 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Darwin

Niente nasce dal nulla, tutto si evolve

cate sui tasti funzione e con il collegamento [2] - http://www-03.ibm.com/ibm/histo- seriale anziché parallelo presente nel pre- ry/ibm100/us/en/icons/; decessore. La famigerata sequenza CTRL- [3] - David J. Bradley - The creation of ALT-DEL venne scelta perché sulla tastiera the IBM PC - in BYTE Settembre 1990; erano tasti quasi impossibili da premere per errore all’unisono e permisero di rinunciare Riferimenti alle immagini. al pulsante di reset che dava l’impressione [1] - “IMB PC-IMG 7271” by Rama & di poca stabilità, impressione che la IBM Musée Bolo - Own work. Licensed under non poteva accettare per le sue macchine! CC BY-SA 2.0 fr via Wikimedia Commons - http://commons.wikimedia.org/wiki/ (...continua...) File:IMB_PC-IMG_7271.jpg#/media/ File:IMB_PC-IMG_7271.jpg; Riferimenti bibliografici. [2] - http://oldcomputers.net/pics/ [1] - Edward Bride - The IBM Personal ibm5322.jpg; Computer: A Software-Driven Market - in [3-4] - BYTE - Settembre 1990; COMPUTER, COVER FEATURE, Publi- shed by the IEEE Computer Society 0018- 9162/11 © 2011 IEEE;

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 23 Exidy Sorcerer

di Tullio Nicolussi

rima del 1980, cioè prima che si hardware, come la disposizione delle piste potesse parlare di “mercato del sul circuito stampato, il dimensionamento P Personal Computer”, ogni progetto di ogni singolo componente, la lotta alle in- nel settore dell’informatica “casalinga” era terferenze, etc... una specie di salto nel buio. Le aziende che Di molti tentativi rimane poca traccia, al- in qualche modo erano nel settore dell’elet- cuni sono assolutamente perduti, altri esi- tronica digitale (calcolatrici, console da gio- stono in pochi esemplari. Ecco un’altra pro- co, …) provavano a realizzare una macchi- va che deve essere reso onore a coloro che, na di questo genere confidenti che qualche appassionati del genere, ne hanno curato pezzo lo si poteva vendere in quantità profit- la sopravvivenza nelle loro personalissime tevole. Dalla loro parte anche la relativa fa- collezioni. cilità di progettazione, per la quale bastava Nel 1978 il mercato era agli albori ma anche solo un ingegnere valido o comunque qualche macchina di calcolo personale c’era un team di persone ristrettissimo, purché e apparentemente era un affare per chi la motivato. Molti progetti sono nati da idee produceva, anche se forse un “affare in di- singole maturate da persone curiose di rea- venire”. C’era il Commodore PET e c’erano lizzare qualche cosa da soli. Basta pensare a il TRS-80 e l’Apple ][… macchine oggi ben Steve Wozniak, ideatore dei primi Apple per note e ritenute capostipiti della generazione rendersi conto che questo accadeva! dei Personal. Uno solo di questi prevedeva Non si deve però pensare che il progetto una uscita a colori (l’Apple) che in qualche di un sistema funzionante fosse banale come modo poteva sovrastare i concorrenti nel ci vogliono far credere i testi che troviamo campo dell’intrattenimento, ma l’Apple era oggi in commercio. Quei primi esploratori particolarmente costoso e la sua diffusione dovevano derimere innumerevoli proble- non così ampia come i due concorrenti che mi sia di programmazione che banalmente potevano disporre di un marketing molto

24 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

più carrozzato e di conseguenza erano più latrice più che da telescrivente: una tastiera conosciuti e diffusi. “single finger”, cioè da usare con un dito e Aldilà di meriti e demeriti tecnici, questi ciò lo rendeva adatto al data-entry ma poco sistemi avevano in comune un prezzo alto, allo sviluppo alfanumerico delle applica- sopra i 2000 dollari, che tradotto in Lire di zioni. L’espansione era possibile ma l’inter- allora si parla di 4-5 milioni: come una uti- faccia IEEE488 rendeva la cosa particolar- litaria! mente costosa e destinata più ai sistemi di In questo scenario la Exidy propone nel laboratorio che all’uso domestico con peri- 1978 un sistema a basso costo (circa 800 feriche a basso costo che venivano proposte dollari) basato su uno Z80 con una tastiera con interfaccia parallela o seriale RS232. Il estesa, uscita per monitor videocomposito e TRS-80 veniva giudicato ingombrante per slot di espansione per cardtridge ROM oltre via del suo video da 12” inglobato nello chas- la consueta uscita cassette audio. Il nome sis, la tastiera era ok ma senza tastierino della macchina è SORCERER con chia- numerico e infine l’uscita video era povera ro intento di promuoverne le caratteristi- in termini di possibilità di righe di caratteri che alle future “scoperte” nel nuovo mondo e conseguentemente poco sfruttabile nella dell’informatica personale. grafica. Per entrambi il BASIC in dotazione, Quali erano le pecche dei sistemi concor- successivamente ampliato, consentiva po- renti che la Exidy proponeva di superare? Il che se non nulle possibilità di applicazione PET aveva una tastiera da macchina calco- nel videoludico e mancava ad esempio nel

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 25 TRS la gestione del suono. Prendendo il meglio dal PET e dal TRS-80 la Exidy assemblò un sistema “best-fit” rispetto ai desiderata dell’utente personale propo- nendolo ad un prezzo base particolarmente appetibile, anche se con soli 8K di RAM. Il sistema espanso a 32 Kbyte di RAM costava quasi 1400 dollari, sempre comunque signifi- cativamente meno della concorrenza. Notiamo che la pubblicità faceva leva su messaggi rivolti ad un target preciso: i gio- vani studenti. L’immagine pubblicitaria a fianco è un coacervo di stereotipi: lui che porta la macchina disinvoltamente (in re- altà il computer ha un certo peso!) mentre Primo approccio al sistema. approccia una lei, studentessa sorridente e lusingata che tale “bel figo” le rivolga atten- Il computer SORCERER di Exidy si pro- zione. Notate l’ambientazione casual e l’abbi- pone in un contenitore-tastiera compatto che gliamento dei due stile “campagnolo”, il fatto gioca sul contrasto nero-beige con sfumatura che il sistema Sorcerer sia in primo piano, lei ocra per i tasti. Ne viene fuori una macchina che porta dei libri, lui il computer... Niente da “gialla” che non sarebbe molto accattivante dire, per quanto me ne intendo di comunica- per il gusto post-2000 ma che era accettabile zione una immagine ben fatta! e addirittura definibile “bello” nel 1980. La tastiera dà una immagine lineare alla sezione input senza tasti aggiuntivi in giro e con un tastierino numerico a 16 tasti dove è “annegata” anche la croce di movimento del cursore. Le lettere bianche su sfondo giallo/ ocra non sono il massimo per visibilità, cosa della quale pare se ne accorga il produttore che nella seconda release del sistema opta per una più classica e visibile tastiera a sfon- do nero. Ai tasti “caldi” RESET, CLEAR, RUN

26 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

è riservato il colore scuro, così come al tasto dell’invecchiamento. Le foto che si trovano su GRAPHIC nella parte sinistra, tasto che da Internet danno l’impressione che originaria- accesso ai simboli semigrafici e di punteggia- mente fosse molto più chiaro, ingiallito dal tura stampigliati sui tasti stessi. tempo. Il ripiano superiore non è abbastan- za grande da ospitare un monitor in maniera Dal punto di vista geometrico e del colore, stabile ed è occupato, ma non in tutte le re- il contenitore assomiglia molto a quello di un visioni, dalla stampigliatura del layout della Apple II ma è proporzionalmente più piccolo, tastiera dove l’utente può volendo scrivere la eccetto che per la larghezza che è la stessa, corrispondenza dei tasti, ad esempio quelli dato che è “obbligata” dalla dimensione della usati nella programmazione BASIC. tastiera. Gli angoli del cabinet sono smussati Un evidente logo della ditta completa l’a- e la plastica spetto esterno di questa macchina che dà su- del conte- bito una sensazione di robustezza e di equili- nitore non brio fra le varie parti. è liscia ma ha un effet- Esaminandolo da tutti i lati troviamo sul to “buccia fianco destro la fessura per l’inserimento del- d’arancia” le cartridge ROM. Questo slot presenta una irregolare. particolarità: le cassette si inseriscono obli- Notiamo quamente verso il basso invece che orizzon- che anche il talmente alla base, una particolarità che non colore non mi pare sia comune ad altri progetti. è uniforme Sul fianco sinistro troviamo una finestra ma questo protetta da una griglia bucherellata, serve potreb- ovviamente per lo smaltimento di calore, così be essere come le fessure nella parte superiore del ca- un effetto binet (bei tempi quando bastava arieggiare

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 27 passivamente per smaltire il calore prodotto Hardware. dai componenti sulla piastra!). La mother board nella seconda versione è Sul retro i connettori di espansione. Da si- una piastra unica ben ordinata e razionale. nistra un pettine “Expansion Bus” che scopri- La sezione alimentazione è stata stralciata remo poi essere compatibile con il Bus-100, e posizionata a parte: cosa quantomai op- l’interfaccia parallela, il connettore coassiale portuna! La prima versione è molto diversa per l’uscita video-composito, la RS-323, due come layout; in comune diciamo che hanno connettori per altrettanti registatori audio solo la posizione delle uscite (evidentemente ed infine la sezione alimentazione con il tasto il produttore non voleva cambiare il cabinet). di accensione e il cambia tensione. Lo Z80, cuore del sistema, viene cloccato a 2 MHz e con questo settaggio le prestazioni di calcolo sono quelle comuni agli altri personal dell’epoca anche con processore diverso. Del resto non c’erano molte possibilità per otti- mizzare le prestazioni di una macchina per battere la concorrenza con eclatanti risultati prestazionali! Si individuano le componenti principali: il processore, il chip di I/O, la sezione audio/vi- deo e l’ordinata matrice dei chip di memoria. Nella prima versione la memoria era mon- tata su una piastra separata da agganciare attraverso un connettore; non è dato saper- lo ma probabilmente questa scelta è stata dettata dall’idea di espansione mentre nella seconda versione probabilmente il sistema nasceva con massima disponibilitàdi RAM, cioè 32 Kb. Il connettore “User’s Port” è un pettine da 25 pin in doppia faccia, come previsto dallo standard S-100 per il bus di espansione. La

28 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

sezione video non supporta l’uscita TV, che FORTRAN e Pascal e programmi di uso per- può essere comunque collegata con un adat- sonale come il già ricordato Word Processor tatore esterno, ma soprattutto non supporta e alcuni altri programmi applicativi come il i colori. gestore di dati CADAS che utilizza le cassette La disponibilità del bus S-100 e la disponi- audio come storage. bilità delle altre uscite standard, hanno cre- L’espansione S-100, acquistabile a circa 420 ato un interessante mercato di terze parti dollari, si può definire ingombrante o quan- che hanno offerto software e hardware per tomeno poco proporzionata alle dimensioni espandere il sistema base. Alla porta paral- dell’unità centrale. Nell’unità di espansione lela ad esempio può essere collegato un si- trovano posto l’alimentatore e sei slot per al- stema audio che supera le limitazioni dello trettante schede di espansione. speaker interno e anche un programmatore di Eprom… Decisamente più azzeccata, anche se per Uno dei punti di forza è il bus di espansione forza dimensionata sull’ingombro del moni- in standard S-100 che consente l’utilizzo di tor, è l’espansione monitor + floppy che costa buona parte delle schede di espansione in- però parecchio: 3.000 dollari! dustriale che lo supportano. Questo partico- lare del progetto ha consentito senza dubbio Dalla documentazione tecnica si deducono la pronta uscita dell’unità floppy e relativo parecchie informazioni sul progetto. Il moni- CP/M. tor di sistema, la ROM dei caratteri e la RAM La Exidy alle sue origini è una società pro- video occupano la parte più alta dei 64K che duttrice di videogiochi, non potevano quindi il processore Z80 indirizza. Subito più in bas- mancare i ROM-PACK con alcuni titoli. La so gli indirizzi sono riservati alle cardtridge vocazione professionale del progetto ha li- ROM che possono essere da 4, 8 o 16 Kbyte. mitato la scelta di titoli ludici in favore del- Il monitor di sistema. Il resto della RAM, se le applicazioni più seriose. Sono state rese implementata viene organizzato dalla ROM- disponibili espansioni ROM con assembler, PACK inserita nello slot. compilatori per linguaggi diversi come LISP, L’hardware è descritto nei minimi dettagli

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 29 con indicazioni precise su come modificare la Uso del sistema. configurazione del sistema, il timing dei se- gnali, gli schemi logici, funzionali ed elettrici L’uso rivela la qualità della tastiera il cui di ogni singola parte, etc... tocco è confortevole e responsivo. Il SOR- CERER possiede un set di caratteri partico- In generale giudichiamo il progetto SOR- larmente ricco con maiuscole, minuscole e CERER una sorta di punto di partenza per semigrafici. Alcuni tasti, digitati assieme a tantissimi progetti basati sullo Z80 che lo GRAPHIC quando il sistema è in modalità hanno seguito. programmazione, sono associati agli state- ment BASIC per facilitare la scrittura del co- dice, anche se oggi è più un impiccio che un aiuto, bisogna pensare alla scarsa familiari- tà con una tastiera che era tipica delle perso- ne negli anni ’80. Per finire l’utente può asso- ciare propri simboli ai tasti, ottenibili poi con la combinazione di tasti SHIFT+GRAPHIC; in questo modo un singolo tasto può arrivare ad avere associate ben cinque funzionalità. La matrice del carattere è di 8x8 pixel e con- sente l’uso di un set di lettere con discendenti.

30 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Prova Hardware

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Sul video l’output è chiaro anche nella moda- ponente della loro collezione. lità a 64 colonne per 30 righe che è l’unica disponibile al contrario di altri sistemi della La documentazione ha la doppia anima co- stessa classe che possono scegliere modalità mune all’epoca: da una parte le nozioni base semigrafiche diverse. La scelta della Exidy per chi inizia e non sa forse nemmeno cosa si- è da un certo punto di vista rigida, ma con gnifichi programmare un computer e dall’al- il senno di poi la possiamo definire “visiona- tro lato l’esperto che abbisogna di informa- ria”, dal momento che l’uso del monitor de- zioni approfondite sulla struttura hardware dicato al posto di un meno costoso televisore e software delle componenti base. La Exidy diventerà un indispensabile standard cinque fornisce anche il listato del monitor per chi anni dopo, almeno per le macchine conside- vuole leggerselo e scoprire magari gli entry- rate “da ufficio”. point che gli abbisognano per qualche suo sviluppo particolare. Il BASIC in dotazione, su licenza Microsoft, Due fascicoli sono i principali veicoli per la fa il suo dovere permettendo uno sfruttamen- conoscenza del sistema: il più tecnico “Sor- to facilitato delle caratteristiche hardwa- cerer Technical Manual” e il più orientato re del sistema, in particolare della sezione all’utente finale “Sorcerer Software Manual”. grafica che consente l’indirizzo di 122.880 Nel primo tutte le informazioni tecniche desi- pixel sul video, organizzati in una matrice di derabili compresi schemi elettrici, modifiche 512x240. per adattare tipi diversi di ROM/EPROM e Il fatto che il SORCERER possieda due in- per le specifiche di alimentazione e uscita TV terfacce cassetta e la porta parallela per una nei vari paesi. stampante a basso costo, lo rende partico- Il “Development Pac User Manual” è invece larmente fruibile anche da un piccolo ufficio rivolto agli sviluppatori che intendano con- per compiti non troppo “storage intensive”, fezionare le loro soluzioni sia ludiche che da come la gestione di un piccolo magazzino o, ufficio. Per questi soggetti è disponibile una utilizzando la cartridge con il Word Proces- cartridge con un monitor avanzato e varie sor, disporre di una flessibile macchina da utilities, tutte descritte nel testo a corredo. scrivere. L’interfaccia a cassette consente il trasferimento a 1200 boud, una velocità top Il BASIC è disponibile solo su cartridge ed è per l’epoca, ma certo non confrontabile con un interprete da 12 Kbyte con funzioni e pre- la flessibilità di un floppy disk. Un cabinet di stazioni nello standard; del resto si tratta di espansione con la possibilità di gestire due un interprete Microsoft. La macchina di base drive floppy sarà rilasciata dopo poco tempo dispone di 8 Kb di RAM dei quali il BASIC la- rendendo il sistema più completo e ponendo- scia circa 7,5 Kb a disposizione del program- lo nell’ottica di resistere in un mercato semi- ma utente. Maggiore flessibilità richiede l’ac- professionale dell’elaborazione. quisto dell’espansione da 16 Kb o addirittura La Exidy ha fatto uscire una successiva da 32 Kb che è il massimo indirizzabile dal versione della macchina con sigla DP1000- progetto. L’idea delle cassette ROM rende la 2 correggendo dei piccoli bug nel monitor macchina appetibile nell’utilizzo di program- di sistema e altri piccoli particolari ma il mi standard, come il Word Processor, che è SORCERER già dalla prima issue può essere subito pronto all’accensione e non richiede i considerato un sistema affidabile e completo, lunghi caricamenti da cassetta. Una versione come testimoniano alcune “storie” raccolte estesa del BASIC era stata promessa su ROM sul Web nei siti che lo presentano come com- da 16 Kb ma sembra non sia mai stata com-

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 31 Figura 5: Organizzazione RAM statica

mercializzata, mentre sono state realizzate dy SORCERER User Group). delle versioni estese da terze parti, commer- Queste iniziative spesso modificavano il cializzate però solo in alcuni paesi. firmware per estendere le funzionalità dei Senza BASIC il software che fa funzionare programmi come il monitor o il BASIC. il computer è il classico “monitor” che in 4 Kbyte di RAM fornisce la sequenza di coman- Conclusioni. di per la programmazione in linguagio mac- china usando i codici mnemonici. Abbiamo scoperto una macchina che non Sono disponibili routine per salvare il pro- conoscevamo per nulla! Uno dei tanti siste- gramma su cassette, richiamarlo in memo- mi home che sgomitando con la concorrenza ria, eseguirlo, etc... La Exidy prevede anche hanno cercato di crearsi uno spazio in quello una rudimentale sequenza di automazione che sarebbe diventato una miniera d’oro (per chiamata “Monitor Batch System” attraverso pochi). la quale è possibile far eseguire in sequenza i In generale ne abbiamo ricavato l’impres- programmi registrati su cassetta. sione di un sistema discreto (oseremo dire  “ottimo”, per l’epoca!), ben realizzato nel suo Documentazione e aspetti “social” sono im- complesso e che forse, al pari di tanti altri, portanti per il successo di un prodotto. Della avrebbe meritato una vita più longeva. Cre- documentazione ufficiale abbiamo già detto, do di poter affermare che se nel 1978 mi fos- come andiamo sull’altro fronte, meno ufficia- si trovato davanti alla scelta se prendere un le? Beh, i gruppi, i club e le fanzine ci sono Apple ][ o un Sorcerer sarei stato in imbaraz- state, sempre proporzionalmente alla diffu- zo e non so proprio se avrei scelto la mela, sione del prodotto. Una interessante è PORT- compagno di anni e anni di studio e gioco! FE, bollettino del gruppo canadese domici- liato a Toronto. Altre esperienze analoghe si (=) annoverano anche in Europa, ad esempio in Olanda con il gruppo denominato eSAG (Exi-

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L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

Bibliografia.

• “Exidy Sorcerer” by Marcin Wichary from San Francisco, U.S.A. • DigiBarn Systems: Exidy Sorcerer • The Trailing Edge Resource Center - Exidy Sorcerer • Exidy Sorcerer computer • Exidy Sorcerer - Wikipedia, the free encyclopedia • The Trailing Edge Related Items • JSorcerer - Exidy Sorcerer Emulator • www.computer-museum.nl • Exidy Sorcerer (espansione bus 100) • Exidy Sorcerer (as seen in Tezza’s Vintage Computer Collection) • Welcoming an Exidy Sorcerer • Exidy Sorcerer BASIC ROM-PAC repair (Part 1) - Diagnosis • The Boredom Destroyer: • Exidy’s Sorcerer - By Ken Barbier; su Creative Computing, 1978

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 33 M24, cane e gatto...

di Jb72

Non si tratta solo del rientro nel merca- ai propri mainframe dei prodotti di piccole to dell’elettronica mondiale, e in posizione dimensioni. A differenza di come molti po- di leadership di un’azienda storica dell’in- trebbero pensare, non si tratta necessaria- dustria italiana; con ELEA Olivetti era già mente di un tentativo maldestro di penetra- stata tra i pionieri nella messa a punto di re per arricchirsi velocemente nel mondo del per uso commerciale con le prime personal computer, magari per contrastare Nmacchine al mondo costruite interamente a piccoli produttori allora appena emergenti. transistors (ELEA 9003, 1959). L’idea del computer personale a diffusione Non si tratta solo dell’ennesimo prodotto di di massa, il concetto di multimedialità e pos- design secondo la più verace e convincente sibile uso domestico di un computer era allo- definizione di “made in Italy”; i nomi non ra solo da poco tracimata dall’universo ne- sono quelli di giovani designers rampanti buloso delle fantasie hackers; queste aziende che piazzano a segno un colpo, ma piutto- piuttosto, pensavano a terminali intelligen- sto di interi capitoli della storia dell’arte e ti che dialogassero con i fratelli maggiori del design internazionale: Ettore Sottsass, presenti in catalogo, macchine da laborato- Giovanni Pintori ed Egidio Bonfante, Carlo rio “general porpouse”, al limite, piccole reti Scarpa, Ignazio Gardella, Figini e Pollini… distribuite con funzionalità di base d’ufficio: addirittura Kenzo Tange, James Stirling e elaborazione testi, piccoli database, gestione Louis Kahn… i prodotti, i negozi, gli stabi- di magazzino. Ciò che deve essere evidenzia- limenti ed il concetto di industria nella so- to è che computer come l’Olivetti M24 non cietà moderna, per Olivetti (da ben prima possono essere direttamente rapportati a che S.Jobs nascesse), comprendono anche la contemporanei prodotti Apple o Commodo- sostanza più sottile dell’opera d’arte. re, i quali appartengono a tutt’altre catego- Come altri big dell’industria elettronica rie e cosa che, nel momento in cui viene fat- nei primi anni Ottanta, dopo il “rientro” ta, costituisce un banale termine di raffronto nel mercato internazionale dell’elettroni- possibile solo in una visione retrospettiva. ca e dell’informatica alla metà degli anni HP, che aveva un catalogo zeppo di appa- Settanta e la fondazione a Cupertino dell’ recchiature elettroniche per ogni esigenza “Advanced Technology Center” (1979), an- comprendente ottime calcolatrici tascabili, che Olivetti sente la necessità di affiancare disponeva di piccoli computers portatili;

34 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Come eravamo

La macchina del tempo

negli stessi anni l’incursione nel settore del- computer a tutti gli effetti (con software to- le macchine di fascia più bassa la avevano talmente proprietario) come la serie P6060 fatta concorrenti diretti come i produttori del 1976. Insomma, “nulla di nuovo sotto il degli UNIVAC: Sperry Rand (poi UNISYS)... sole” e soprattutto bisognerebbe ben distin- ma soprattutto IBM ci era riuscita con un guere tra gli autodidatti studiosi di storia considerevole successo determinato soprat- della scienza che vorrebbero l’uomo privo tutto dall’autorità indiscussa del suo nome! di qualsiasi tecnologia informatica prima In realtà anche Olivetti lo aveva già fatto dell’avvento nel mercato di tale Steve Jobs! appena dopo IBM con un vero gioiellino di Nel 1984, per Olivetti, è la volta di M24: tecnologia, l’M20. Una piccola macchina quasi la naturale evoluzione del preceden- multisistema ma anche compatibile CP/M, te tentativo ma che a differenza di questo basata su un microprocessore sfortunato rappresenta un successo commerciale pie- (Z8001) ma di ottima fattura, ideale per gli namente giustificato. Questo Personal Com- uffici e per i laboratori scientifici a cuive- puter si ispira al PC-IBM di cui riprende niva proposto nelle due vesti commerciali l’architettura ISA e di cui risulta avere un di strumento professionale. Ebbe anche un BIOS pienamente compatibile in grado di modesto riscontro sul fronte degli appas- far funzionare il computer con il sistema sionati perché si trattava di un prodotto ve- operativo DOS di Microsoft. E’ però da sot- ramente di alta qualità seppure in nessuna tolineare la sostanziale differenza che esiste delle intenzioni destinato ad essi. Non solo, tra un “compatibile MS-DOS” come è l’M24 ma proprio Olivetti, come e più degli stessi (e come ce n’erano altri al tempo) ed i cosid- colossi americani, disponeva già per i suoi detti “cloni” del PC-IBM (cinesi e non), brut- clienti di prodotti informa- tici per singoli utenti. Ad- dirittura, siamo nel 1965 con la mitica P101 (“pe- rottina”) a Olivetti era già stato riconosciuto il merito in anticipo su tutti i con- correnti di aver definito all’interno degli ambienti aziendali e professionali, il concetto stesso di Personal Computer, ancor prima che questo venisse carpito dall’ideologia hippie pri- ma, e del mercato consu- mistico poi. Anche verso la fine degli anni Settanta e prima dell’M20, Olivetti aveva introdotto negli uffi- ci le primissime macchine da scrivere elettroniche (ET) e microcomputer, dei veri e propri personal

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 35 tato per usi industriali e la varietà di sche- de esistente era notevole), il trasformatore è poderoso, la ventola posteriore ha le dimen- sioni e la consistenza di un buon ventilatore. Forse il prodotto Olivetti poteva sembrare un po’ più “plasticoso” rispetto a quello IBM, ma dal punto di vista dell’estetica quello ameri- cano sembrava una “macchina dell’Ottocen- to” (!) mentre l’italiano, con il suo schermo orientabile, la tastiera elegantissima, il case essenziale, sembrava un oggetto proveniente dal futuro: “il computer del 2000”! Anche tecnologicamente l’M24 era superio- re all’IBM-XT: processore 8086 full 16bit, maggiore dotazione di RAM, migliori presta- zioni in generale, video con fosfori ad alta persistenza di qualità formidabile (la grafica sembrava aderente allo strato superiore del monitor) e una scheda grafica migliorata che te copie a tutti gli effetti del personal compu- introduceva la risoluzione di 640x400 pun- ter di IBM e che proprio allora iniziavano a ti in 16 colori su palette di 64 (superiore ad fare la loro comparsa sul mercato. Rispetto Hercules e ad EGA quando le potenzialità al personal IBM, che allora compariva nella grafiche si misuravano in numero di pixels veste definitiva di PC-XT, la soluzione Olivet- ti lo supera praticamente su tutta la linea. Dal punto di vista costruttivo nulla da eccepire per entrambi: la qualità costruttiva delle macchine del tem- po non è nemmeno lontanamente equiparabile con qualsiasi computer prodotto attualmente, nemmeno se confrontata con workstation o con i marchi più blasonati. Un PC della metà degli anni Ottanta era costruito senza tener presente l’obsolescenza in cui sarebbe incorso entro meno di un lustro, ma sembrava costruito per dover durare in eterno. L’unità cen- trale è pesante e quasi al limite della trasportabilità manuale, la piastra madre è contenuta in un sottofondo metallico arieggiato indipendente- mente e dal quale emergono solo gli slot per installazione di schede di espansione (il computer era proget-

36 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Come eravamo

La macchina del tempo

per numero di colori!). Grafica, tra l’altro, pie- namente usufruibile perché Oli- vetti, essen- do un pro- duttore di primissimo piano, po- teva fornire driver per i software più importanti come pure metteva sof- ed il mainframe; quando qualche anno dopo tware di grande diffusione (come l’elegante IBM lancia la linea PS/2, Olivetti rinnova la pacchetto integrato a finestre Frameworks fiducia lanciando in anteprima la produzione di Aston-Tate) oppure pacchetti completi di dei primi compatibili Microchannel (MCA) una vastissima biblioteca realizzata dal set- come il P500. Ma ormai è tardi e la terra tore software dell’azienda e distribuita con sta cedendo sotto ai piedi di questo gigante: una rete capillare di negozi e concessionari quando ormai la formidabile avventura in- altamente qualificati. dustriale è stata completamente trasformata In quel periodo Olivetti stava raggiungen- in “polpettone finanziario”… ecco il tracollo! do l’acme del suo successo. Prima in Europa, Al tempo il mio primo PC - non proprio un leader nel mercato mainframe, primo pro- Olivetti M24 originale ma una versione “eso- duttore di hard-disk con Olivetti Peripheral tica” e del tutto analoga tranne per il colore Equipment (OPE) e stampanti a getto d’in- “beige” anziché grigio, e marchiata da una chiostro, acquisizioni eccellenti come Trium- nota acquisizione Svizzera di Olivetti: la Her- ph-Adler in Germania e Acorn in Gran Breta- mes - era dotato di due drive, un winchester gna. Negli Stati Uniti grazie alla partnership da 10 Megabyte e un overclocking “speri- con AT&T produce insieme a questa una mentale” del chip 8086 a quasi 8 Mhz (che versione U.S. di M24 denominata PC6300. Il in realtà a volte si dimostrava un po’ proble- grande successo di questa macchina (e altre matico). Ricordo quando mi capitava di de- precedenti come l’ultraportatile M10, oppure scriverlo a qualcuno di mestiere, la puntuale contemporanee come il bellissimo portatile constatazione laconica di questi era inevita- M15; un po’ meno magari l’originale traspor- bile: “beh… praticamente il migliore!” tabile M21 ma abbastanza il successivo per- sonal compatibile di seconda generazione e più piccolo M19) avvia una serie di aggiorna- (=) menti e restyling come gli M240, M280 (PC- AT) e M380 (server con Intel 80386). Poi macchine ancora più potenti: server e wor- kstation intermedie tra il personal computer

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 37 Replicare ENIGMA con il chip ATMega 238P

di double_wrap

T empo fa ho visto al cinema il film The touch impiegando un normale terminale se- Imitation Game che racconta la storia della riale come hyperterminal o putty [http:// forzatura di Enigma, la macchina cifran- arduinoenigma.blogspot.it/2014/10/ te tedesca. E’ un gran bel film e mi ha fatto source-code-for-implementation-of.html]. nascere l’idea di realizzare una replica della macchina. In rete c’è molta documentazione La mia Enigma è come il Chianti, un as- ed anche ottimi simulatori per PC (alcuni semblaggio di HW e SW costruiti intorno link sono riportati in calce all’articolo). al core di codifica open source: ho aggiun- Io volevo un oggetto portatile ed ho trova- to una tastiera ed un display per digitare e to una realizzazione che usa un Atmega238P visualizzare il testo co-decodificato ed una con uno schermo touch per la configurazione scheda SD per gestire la configurazione in- dei rotori [http://arduinoenigma.blogspot. terna dei rotori. Lo schema a blocchi, visibi- it]. le nel disegno della pagina a fronte, è com- Oltre alla vendita sono anche disponibili posto dai seguenti elementi: liberamente i codici sorgente in pieno spirito - il telecomando ir invia ad un ricevitore ir open source [https://drive.google.com/fold TSOP a 36 KHz il testo ed i comandi di im- erview?id=0B0nObKKDtir6Wlk2dzh2NC1v postazione; Tjg&usp=sharing#list]; in particolare è pos- - la scheda SD ospita un file con la configu- sibile realizzare una versione senza schermo razione dei rotori e degli steckers;

38 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Laboratorio

Cacciavite e saldatore...

Fig. 1 -

Schema a blocchi della real- izzazione.

- il display lcd visualizza il testo e la po- Come è fatta Enigma sizione dei rotori che avanzano ad ogni Enigma è una macchina codificatrice battuta di tasto; meccanica, può essere usata sia per co- - l’Atmega238P usa il core di codifica dificare che per decodificare un messag- open source e le librerie per gestire i gio essendo una macchina simmetrica. componenti. Tale caratteristica ne semplifica moltis- simo l’uso pur mantenendo una elevata Per realizzare la mia Enigma replica capacità crittografica. e per configurarla in modo da decodifi- Fu inventata nel 1918 dal tedesco Ar- care messaggi reali ho dovuto studiare thur Scherbius col supporto dell’olande- come è fatta dentro la vera Enigma: vale se Hugo Alexander Koch, una accoppia- la pena di spenderci qualche parola... ta perfetta fra una nazione di tecnici ed una di mercanti: era destinata all’ambi- to finanziario ed ottenne parecchi bre-

Fig. 3 - Fig. 2 -

Enigma Enigma versione versione I M4

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 39 Fig. 4 - Enigma usa una tastiera a 26 ca- I rotori ratteri, solo lette- di Enigma re senza numeri: I e sotto quando si preme quelli un tasto si accende della versione la lampadina cor- M3 rispondente al ca- rattere codificato. La macchina opera una crittografia a sostituzione di ca- rattere usando una serie di rotori (wal- zen) ciascuno dei quali scambia uno dei 26 caratteri. Ogni rotore ha quindi 26 entrate e 26 uscite connes- se in modo fisso e diverso da roto- re a rotore. Sono anche presenti 10 plug (stecker) ad inserimento libero: ciascuno inverte due caratteri della vetti finchè con la seconda guerra mondiale tastiera prima che non fu acquisita dall’apparato militare tede- siano inviati ai rotori. Nello schema sempli- sco. ficato (nella pagina a fronte) sono rappre- Fu costruita in molte versioni conservando sentati solo 4 tasti e le connessioni dei roto- però le stesse funzionalità di crittazione e la ri sono ridotte a 4. Il colore verde mostra il caratteristica di portabilità che la rendeva percorso della corrente dal tasto premuto utilissima nelle campagne militari. alla lampadina illuminata attraverso i plug

Fig. 5 -

Come sono as- semblati meccan- icamente i rotori.

40 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Laboratorio

Cacciavite e saldatore...

ed i rotori. è quindi diversa ad ogni tasto premuto ma Il tasto A della tastiera commuta il devia- non basta. Ogni rotore può essere impostato tore associato: la corrente passa prima at- su 26 posizioni diverse (ringstellung) per i traverso un plug che inverte la A con la B, collegamenti interni ed è anche possibile in- poi attraverso lo statore (Entrittswalze o serire nella plugboard (steckerbrett) 10 plug ETW) entra nel rotore di destra che inverte (stecker) che invertono a coppie 20 delle 26 la B con la A, passa nel rotore centrale che lettere. Non è mica finita. Nella macchina inverte la A con la C e nel rotore di sinistra Enigma usata dall’esercito e dall’aviazione che inverte la C con la D, infine arriva al ri- è possibile scegliere fra 2 riflettori e 5 roto- flettore (umkehrwalze o UKW) che inverte ri posizionandoli in vario ordine (walzenla- la D con la A. A questo punto la corrente ri- ge) ma la marina prima aggiunse tre nuovi attraversa i tre rotori ed un ulteriore plug rotori a doppio avanzamento portando ad e finalmente accende la lampadina C. La se- otto la scelta e poi portò a quattro i roto- quenza degli scambi di carattere operati è ri codificatori aggiungendo i rotori beta e la seguente: gamma per un totale di 10 rotori disponibili. A > B > A > C > D > A > D > B > D > C Finita la configurazione interna (variabile e quindi la lettera A è codificata in C. su base giornaliera) si passa alla configu- Nella macchina reale con i 26 caratteri, i razione esterna (variabile per ogni singolo rotori completi delle 26 connessioni ed i 10 messaggio) posizionando ciascun rotore in plug la codifica è assai più articolata. modo da impostarne la posizione iniziale Il bello viene adesso: ogni volta che si pi- (grundstellung) fra le 26 possibili. gia un tasto il rotore destro avanza di una posizione modificando la sequenza di scam- La Enigma I dell’esercito e la Enigma M3 bio e, quando viene completato un giro, fa della marina differiscono essenzialmente avanzare il rotore centrale, lo stesso vale per il fatto che la prima dispone di 5 rotori per gli altri rotori. La sequenza di codifica ed usa numeri da 01 a 26 mentre la seconda

Fig. 6 -

i parti- colari Stecker- brett (a sinistra) e gr- undstel- lung (a destra).

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 41 dispone di 8 rotori ed usa le lettere da A a Z. speriamo che non si sia già ripetuta la storia Un aspetto interessante è la retrocompatibi- di Enigma. lità fra le macchine Enigma M4 a 4 rotori con le Enigma I ed M3 a tre rotori: occorre solo usare una opportuna combinazione di riflet- tore e di quarto rotore. La mia Enigma.

Se non ci fosse stato il genio di Turing a L’HW è minimo (schema nella pagina a Bletchley Park nessuno avrebbe mai decifra- fronte): un At mega238P-PU (con bootloa- to il codice Enigma. Inizialmente i polacchi der precaricato) col quarzo a 16 MHz e due decifrarono le prime Enigma ma commise- condensatori dialoga con un display lcd, con ro l’errore imperdonabile di farlo sapere ed una scheda SD e con un TSOP36 che riceve i i tedeschi portarono a cinque il numero dei codici generati da un normale telecomando rotori impedendo ulteriori decrittazioni per ad infrarossi. Il tutto è alimentato a 5 volt parecchi anni. Non a caso gli inglesi annun- e l’assorbimento è di circa 30 mA. La scheda ciarono di avere forzato Enigma solo nel SD lavora a 3,3 V e per collegarla all’Atmega 1970, ben 25 anni dopo la fine della guerra, ho usato una vecchia board di NE che avevo per intercettare eventuali messaggi codifica- nel cassetto: c’è uno slot per SD ed un buffer ti con le Enigma ancora in giro ed usate in 74HC244 (8 buffer) usato come adattatore di ambito finanziario. livello che si può sostituire con un CD4050 Enigma è una macchina strutturalmente (6 buffer); i 3,3 Volt sono forniti da un rego- ”semplice” oltre che meccanicamente robu- latore ldo LM3940. L’uso dei buffer è sempre sta come tutto quanto prodotto in Germa- preferibile al partitore con resistenze, oltre- nia: la sua forza sta nella cifratura variabile tutto nel mio caso Atmega e SD sono collegati giornaliera integrata dalla chiave di mes- con cavetti volanti di una decina di centime- saggio di tre lettere (quattro per la M4 della tri. marina) che veniva decisa dall’operatore “a Sono collegati i pin da 1 a 7 della scheda SD sentimento” messaggio per messaggio. Si è (o di un adattatore per microSD) che usa il calcolato che la codifica di una Enigma I sia protocollo SPI sui pin 11,12, e 13 dell’Atmega, equivalente ad una chiave di 77 bit (~1.1x1023 come chip select ho usato il pin 10. Se si usa combinazioni) mentre una M4 ha una chiave un altro pin è fondamentale impostare il pin equivalente di 84 bit (~3.1x1025 combinazio- 10 come output con pinMode(10, OUTPUT) ni). Sembra assurdo ma la chiave del singolo se il pin 10 fosse configurato come input ed messaggio veniva codificata ed inviata - ”as andasse a livello basso l’Atmega entrerebbe sieme al messaggio” tanto era forte il sistema in modalità SPI slave: occorre sempre ricor- di cifratura. Per la cronaca anche PGP invia darsene. ”assieme al messaggio” codificato in 3DES la Come sempre accade il realizzare l’HW ed il relativa chiave di cifratura codificata in RSA, SW è stata la parte più semplice del lavoro, quella laboriosa è stata trovare un metodo per impostare la configura- Fig. 7 - zione interna che fosse semplice e che Piedinatu- richiamasse l’Enigma originale: la ra di una scelta è caduta su una SD che ospita SD Card un file con la configurazione.

42 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Laboratorio

Cacciavite e saldatore...

Fig. 8 -

Schema elettrico della real- izzazione.

Il programma di emulazione. zioni di supporto spiegate più avanti. Partendo dal codice open source Enigma- [Il sorgente del programma è disponibile ai Serial ho integrato il setup() con l’inizializ- link rportati in fondo all’articolo; Il codice va zazione del display lcd, della scheda SD e del compilato con la IDE 1.0X di Arduino e ca- ricevitore IR, ho aggiunto la funzione leggi_ ricato nell’atmega238P con un convertitore sd() che legge la configurazione dalla scheda USB/TTL] SD (sostituisce la funzione initEnigma() ori- Nei commenti ho evidenziato chiaramen- ginale) e nel loop() ho richiamato le due fun- te la parte open source utilizzata, quindi sia zioni ”core” che fanno funzionare Enigma: dato a Cesare il molto già fatto ed a me quello MoveWheels(); fa avanzare i rotori con le che rimaneva da fare. giuste (ed articolate) regole; Le istruzioni nel loop() decodificano il codi- tasto= EncodeKey(tasto); co-decodifica il ce RCS ricevuto del telecomando con la libre- carattere ricevuto. ria IrRemote [disponibile al link: “ https://g La ricezione è in background con un inter- thub.com/shirriff/Arduino -IRremote“] e rupt, questo è l’uso di base quindi: se è stato ricevuto un carattere si muovono if (irrecv.decode(&results)) // se è stato i rotori e si visualizza la loro nuova posizione ricevuto un codice { si co-decodifica il carattere e lo si visualizza code_value = results.value; // leggi il co- se è stato ricevuto un comando si imposta la dice ricevuto posizione iniziale dei rotori (la chiave di ci- // fai qualcosa fratura del messaggio) si eseguono altre fun- irrecv.resume(); // riavvia la

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 43 Fig. 10 -

Il tele- comando BRAVO, prima e dopo l’ adatta- mento.

ricezione Aprendo uno sportello si accede allo slot SD } per inserire la scheda e configurare la mac- La libreria decodifica una decina di proto- china, proprio come nelle vecchie Enigma. colli: il telecomando BRAVO B308 (trovato Per l’utilizzo consiglio vivamente di impra- usato a 5 Euro) ha la bellezza di 50 tasti alli- tichirsi sul simulatore per PC http://users. neati ed usa la codifica Philips RC5. Tale pro- telenet.be/d.rijmenants/en/enigmasim.htm tocollo genera un codice di 14 bit, di cui solo e soprattutto di leggere l’ottimo manuale 11 utili, 5 per l’indirizzo (0x00 per TV) e 6 per http://users.telenet.be/d.rijmenants/Enig- i comandi. Ad ogni pressione viene invertito ma%20Sim%20Manual.pdf che fornisce il bit 12 (=2048): premendo ripetutamente moltissime informazioni tecniche, storiche lo stesso tasto si ha 2-2050-2-2050 men- e procedurali per prendere confidenza sulla tre se si tiene premuto il tasto si ha 2-2-2 o impostazione dei rotori, dei plug e della chia- 2050-2050-2050. Occorre crearsi una map- ve di cifratura. pa tasti premuti - codici inviati - caratteri assegnati in funzione del telecomando usato, Riporto un glossario dei termini tedeschi tale mappa va inserita nel sorgente prima di usati: compilarlo. Usando telecomandi con codifi- Entrittswalze (ETW) = statore di ingresso; che diverse dalla RCS occorre fare qualche Umkehrwalze (UKW) = riflettore adattamento. Walzen = rotore di codifica; Walzenlage = selezione dei rotori; Montaggio e uso. Ringstellung = impostazione interna dei ro- tori; Fig. 11 - In una scatola di legno verniciata ho inseri- Grundstellung = impostazione esterna dei Il montaggio to la board con l’Atmega e quella con la SD, il rotori; delle schede display e l’interruttore di accensione. Steckerbrett = pannello dei plug; elettroniche.

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Cacciavite e saldatore...

re la chiave del messaggio. All’accensione ap- Fig. 12 - Per decodificare un testo cifrato occorre pare sul display la chiave AAA (o AAAA per avere le stesse impostazioni della macchina la M4 (il riconoscimento è automatico in base La realiz- zazione cifrante, come ho detto Enigma è una mac- ai rotori scelti) e col telecomando si preme il pratica del china simmetrica. Per prima cosa occorre tasto UP (A) o DOWN (v) per cambiare la contenitore. impostare la configurazione interna giorna- lettera e il tasto SET(>) per passare alla let- liera tera successiva. Quando il display non lam- 1) Umkehrwalze: riflettore B o C per Enig- peggia più la chiave è completa. ma I e M3, B_thin o C_thin per Enigma M4; 2) Walzenlage: 3 rotori scelti fra i 5 per I o Qui è doveroso un riconoscimento a Gvsoft: fra gli 8 per M3 e M4, quarto rotore “beta” o ho preso spunto dal suo ottimo articolo “gamma” per M4; ARDU_CLOCK [http://www.grix.it/viewer. 3) Ringstellung: lettera del ring per ciascu- php?page=11974] per impostare la chiave no dei tre o quattro rotori scelti; sul display. 4) Steckerbrett: di norma 10 plug, se ne Come esempio inseriamo la chiave BLA e possono usare meno ma non di più; battiamo il nostro messaggio: sul display apparirà il testo crittografato a gruppi di 4 Nella mia Enigma si scrivono i 44 caratteri lettere (convenzione della marina), occorre che descrivono la configurazione interna nel copiarlo su carta perché i caratteri scorro- file enigma.txt. Si copia il file sulla SD card, si no sulla riga inferiore del display. Vedremo apre lo sportello, si inserisce la scheda nel- anche che ad ogni tasto le lettere dei rotori lo slot e si richiude lo sportello e si accende visualizzate sulla riga superiore cambiano: Enigma. Per semplificare la configurazione i rotori ruotano ad ogni tasto premuto. ho sviluppato un programma in RapidQ che Per decodificare il testo che abbiamo ap- genera il file enigma.txt. pena crittografato occorre reintrodurre la chiave di codifica BLA come sopra, digitiamo il testo crittografato e vedremo riapparire il testo in chiaro. Ora che abbiamo impostato la configura- zione interna giornaliera possiamo introdur- Ci sono alcune funzioni per agevolare l’uso:

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 45 Fig. 13 -

Il display mostra la fase di codifica (in alto) e la con- figurazione interna (in basso).

save: Salva la chiave di messaggio in memoria; load: Carica la chiave di messaggio dalla memoria; read: Ricarica la configurazione dal file sulla SD; displ: Visualizza la configurazione interna letta dalla SD;

Fig. 14 -

Il pro- gramma di sup- porto per generare il file di testo della con- figurazione.

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Conclusione.

Si potrebbe dire molto di più ma è meglio non eccedere. Ci sono bellissimi dettagli tec- nici come il doppio salto del rotore centrale e procedurali come la scrittura dei numeri o la doppia codifica di chiave e messaggio o an- cora le rotazioni manuali dei rotori durante il messaggio stesso: chi fosse interessato in rete troverà moltissima documentazione.

Realizzare la replica di Enigma è stato un pò rivivere un pezzo della nostra storia e della nostra tecnica anche se troppo spesso l’ingegno è stato finalizzato alla distruzione piuttosto che al miglioramento dell’umanità.

(=)

Reference.

• Sito dell’autore: http://adamatj.altervista.org • Blechley Park - http://www.bletchleypark.org.uk/; • Enigma touch screen - http://arduinoenigma.blogspot.it

• Codice open per Enigma su seriale - http://arduinoenigma.blogspot.it/2014/10/ source-code-for-implementation-of.html; • Codice per aggiornamento da ir su LCD scritto da Gvsoft su grix - http://www. grix.it/viewer.php?page=11974; • Enigma - http://www.cryptomuseum.com/crypto/enigma/index.htm; • Enigma - http://users.telenet.be/d.rijmenants/index.htm;

• Simulatore Enigma 7.0.6 - http://users.telenet.be/d.rijmenants/en/enigmasim.htm; • Manuale del simulatore Enigma 7.0.6 - http://users.telenet.be/d.rijmenants/Enig- ma%20Sim%20Manual.pdf; • Simulatore enigma on line - http://enigma.louisedade.co.uk/index.html;

• Libreria IrRemote -http://www.sbprojects.com/knowledge/ir/rc5.php - https://github.com/z3t0/Arduino-IRremote • Protocollo RCS - http://www.sbprojects.com/knowledge/ir/rcS.php • RapidQ - http://rapidq.phatcode.net/;

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 47 Trenta candeline per il primo portatile

di Damiano Cavicchio

l Corriere della sera in un recentissi- tegrava al suo interno un processore Intel mo articolo ricordava l’uscita del pri- 80C88 da 4.77 MHz, il sistema operativo I mo portatile di massa, anche se in ef- MS-DOS 2.11, un drive per floppy disk da 3,5 fetti non si trattava per l’epoca di una novità pollici in grado di archiviare 720 kilobyte assoluta, in quanto esistevano già sul mer- – per la prima volta integrato in un PC di cato altri modelli di Pc portatili o come si di- massa – e 512 kilobyte di RAM. Il notebook ceva “trasportabili”, realizzati da Osborne, misurava 31 cm di larghezza, 6,6 cm di al- Radio Shack, , ecc... Ma il Toshiba tezza e 30 cm di profondità. Con un peso di 4 T1100 per il suo carico di novità tecnologi- kg, rappresentava un trionfo di miniaturiz- che e per il suo design, lo si può ritenere un zazione tecnologica per il suo tempo. capostipite per i successivi portatili usciti sul Era dotato di un nitido e leggibile display mercato mondiale. in bianco e nero (con schermo 9,1’’x4,7’’ e Quindi esattamente 30 anni fa, nell’aprile una risoluzione di 640 x 200 pixel), connes- 1985, abbiamo assistito ad una primave- sione via modem opzionale a 14,4 kbps. ra tecnologica che ci ha portato nel mondo Questo notebook nel 1985 costava più di della mobilità e con il lancio del notebook 4000 dollari. Toshiba T1100 sul mercato europeo l’azien- Con il sistema operativo Microsoft MS- da giapponese ha segnato una svolta nella DOS, il T1100 era compatibile con il softwa- tecnologia dei PC mobile. re per PC IBM, aspetto fondamentale per Il Toshiba T1100 è il primo notebook al essere utilizzato in ambiente business. mondo pensato per il mercato di massa, in-

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La nascita. ... in seguito.

Il responsabile del progetto era Atsuto- Nel 1987 Toshina propone una versione ag- shi Nishida, che riuscì a convincere i ver- giornata del Toshiba T1100 con processore tici dell’azienda giapponese della bontà del Intel 80C86 a 9.54 MHz, 1 MB di RAM di cui prodotto e con la promessa di venderne 384KB utilizzabile come RAMdisk, scheda almeno 10.000 esemplari. Inizia cosi a la- grafica CGA, unità floppy con 720KB 3,5” e vorare sul T1100 nell’aprile 1984 e il primo un hard disk da 20 MB (alcuni modelli han- prototipo è pronto in agosto. Nonostante il no avuto due unità floppy) e sistema opera- T1100 fosse IBM-compatibile il problema è tivo MS-DOS 3.30, incluso con il computer che nessuno avrebbe comprato un computer portatile. È stato il primo computer portati- senza software e il nuovo drive da 3,5” che il le con una batteria sostituibile. Il suo prezzo sistema montava come unità di massa era originale era di 6.499 dollari. troppo avanzato e non esistevano ancora programmi per quel formato, ma solo su di- schi da 5,25”. Il mercato. Nishida riuscì a convincere Lotus a far mi- grare Lotus 1-2-3 al formato da 3,5 pollici Molto intelligentemente la Toshiba presen- e, in seguito, anche Ashton-Tate Corp (poi ta il suo prodotto con la seguente pubblicità: acquisita da Borland) a far migrare dBase Testo originale: L’intelligenza portatile, II su dischi più piccoli, successivamente an- Toshiba T1100. cora Lotus ha fatto migrare una versione T1100 Portatile “Made in Japan”: leggero della sua suite Symphony al nuovo formato. anche nel prezzo, ovunque con voi, quotidia- Infine, il team Toshiba è riuscito ad ottenere namente. una versione di Microsoft Flight Simulator Da sempre, il sogno di chi aspira a lavora- che girasse sui floppy da 3,5 pollici.

Il Toshiba T1100 è stato lanciato in Euro- pa alla fiera di Hannover nel mese di aprile 1985 e messo in vendita subito dopo in Ger- mania e poi negli Stati Uniti, agli inizi del 1986, ne furono venduti più di 10.000 unità.

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 49 re con un Personal Computer, è di posseder- contraddistinguono questo piccolo “giappo- ne uno che sia realmente all’avanguardia, nese” dalle grandi prestazioni, rendendolo totalmente compatibile ed in grado di comu- insostituibile nel lavoro quotidiano …... nicare con lo standard più diffuso, leggero e maneggevole, silenzioso e di piccole dimen- Un anno dopo, Toshiba ha presentato il sioni. T3100 con hard disk integrato, primo al La Toshiba, sempre attenta alle esigenze mondo tra i PC portatili, basato su un pro- del mercato, ha compreso tutto questo per cessore con performance precedentemente prima ed è così l’unica casa al mondo che raggiunte solamente dai PC desktop. Grazie rivoluzionando il mercato dei computers a questi risultati, Toshiba ha continuato ad presenta tre portatili in altrettante classi di- ampliare il proprio portfolio di computer verse. portatili e ha cominciato a venderli anche Il Toshiba T.1100, per esempio, anche gra- negli Stati Uniti e in Giappone. I notebook zie alla applicabilità del virtual disk, è più Toshiba, compreso il famoso T1100, hanno potente di altri personal esclusivamente da continuato a espandere il mercato dei PC, tavolo di prezzo notevolmente superiore. incoraggiando lo sviluppo del settore dei La capacità di memoria, il nuovo video componenti per dispositivi portatili, dan- LCD ad altissima leggibilità ed estrema- do un significativo contributo alla società mente riposante, l’elevata risoluzione grafi- dell’informazione. ca, sono solo alcune delle caratteristiche che (=)

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Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 51 Emulare la macchina ENIGMA

di Lorenzo/2

’ è un po’ di confusione, come Non ci dilungheremo sul funzionamento sappiamo, fra i verbi “emulare” e della Enigma originale, basterà accennare C“simulare”. In realtà preferiamo che il suo funzionamento si basava su una chiamare “emulatore” il sistema hardwa- serie di rotori meccanici uniti ad altri accop- re/software che replichi il più possibile, piatori, sempre meccanici. Il tutto permette- eventualmente solo virtualmente, il sistema va di inserire un messaggio e avere come ou- originale, mentre al sistema che si limita a tput lo stesso messaggio “oscurato” da una “funzionare come...” riserviamo il termine di chiave e quindi decifrabile solo da chi sia in simulatore. possesso della chiave o meglio delle regole Con questa premessa dovremmo chiama- “meccaniche” che permettono di predisporre re “simulatore” quello descritto nell’articolo la macchina ricevente in grado di decifrare “Enigma Cipher” di Ian Neill pubblicato sul la stringa ricevuta. numero di luglio 2014 (issue 25) della rivista Anche la storia di come il team di scienziati “The MagPi”. inglesi, capitanata dal famoso Alan Turing, La rivista è una pubblicazione free che sia riuscito a scardinare i segreti del sistema si può scaricare dal sito https://www.ra- è abbastanza nota, soprattutto oggi che è spberrypi.org/magpi/. uscito anche un film dove la storia della sco- L’autore, lavorando su un RasberryPi, ov- perta del codice è parte importante. viamente, costruisce in Python un sorgente Come ogni sistema di crittazione di dati che permette di capire i principi che stanno anche Enigma aveva i suoi punti deboli... sotto il funzionamento della famosa macchi- Quello che poi si è rivelato fatale, è che il si- na crittografica Enigma. stema non permette di annullare il fattore

52 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 Emulazione

Lo Zen e l’arte della simulazione

“stupidità umana”. Solo grazie alla pigrizia di un operatore che “non aveva voglia” di cambiare i codici di base prima di rispedire lo stesso messaggio due volte, si è potuto im- boccare la strada della decifrazione.

Il codice messo a punto dall’autore non si propone nulla di particolarmente innovati- vo, si tratta di stabilire una rappresentazio- ne degli elementi meccanici della macchina e dell’algoritmo di funzionamento. Quello che viene simulato dal programma in realtà è una versione “celebrativa” della macchina crittografica, realizzata come esempio cele- brativo e disponibile in un case da cd-rom. Inutile dire che è un giochino, nulla d’altro!

Quella predisposta da Neill è una simu- lazione di una Pocket Enigma con in dota- zione due dischi crittografici. La valenza è didattica e potrebbe essere uno spunto per un esercizio di programmazione per princi- pianti programmatori. (vai indietro di uno, appunto); se incontri una ‘B’ --> diventa ‘E’ (tre passi in avanti), La scelta dell’autore è quella di non inse- e così via. rire direttamente i codici ASCII dei 26 ca- ratteri alfabetici, ma di usare due liste con Con la configurazione di esempio il mes- 26 elementi ognuno dei quali contiene lo saggio “Attack at dawn.“ viene crittogra- spostamento relativo del carattere originale fato nella sequenza: “M UQXZI MGAZE rispetto a quello crittato. DKS” che a sua volta decifrato da un’altra macchina Enigma viene ricevuto come “AT- # Wheel definitions TACKATDAWNX”. wheel1 = [-1, 3, -5, 7, -3, 2, 3, -2, 4, -3, -7, 6, -4,1, -1, 6, 3, -6, 2, -3, -2, -6, 2, 5, -2, 1] Aldilà della valenza come simulatore di wheel2 = [2, 2, -2, -2, -8, 3, 9, 5, -3, 1, -1, 2, una vera macchina Enigma, il codice deve -5, -2, 2, -9, -2, 8, 2, 2, -2, -2, 8, 1, -1, -8] essere preso come esempio di introduzione alla simulazione, null’altro. Il fatto di imple- Ad esempio il primo rotore parte con i va- mentarlo su un Ras-Pi se vogliamo apre la lori [-1, 3, -5,....]; ipotizzando una configu- strada per chi lo volesse per sviluppare un razione iniziale della sequenza di caratteri sistema meccanico di input/output che lo (perché anche questa poteva cambiare, anzi renda più simile ad un vero oggetto fisico. la regola era cambiarla ad ogni messaggio) “normale”: “ABCDEF....”, la regola imple- (=) mentata nel primo rotore sarebbe: “se in- contri il carattere ‘A’ --> sostituiscilo con ‘Z’

Jurassic News - Anno 10 - numero 55 - Agosto 2015 53 Indovinate quale sistema sarà protagonista della prova sul prossimo numero...