Retrocomputer Magazine Anno 2 - Numero 9 - Maggio/Giugno 2007 In prova: Jurassic Olivetti Linea 1 News Esclusiva: I migliori PC di tutti i tempi

Inoltre: Virtual Texas Instruments

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Laboratorio: 200 modi per recuperare un hard Jurassic News - Anno 2 - numero 9 - maggio/giugno 2007

Jurassic News Sommario - Maggio/Giugno 2007 Rivista aperiodica di Retro Computing Editoriale Apple Club Coordinatore editoriale Novità in vista, 3 Tutti i linguaggi di Apple Tullio Nicolussi [Tn] (parte 1), 62

Redazione Retrocomputing Sonicher [Sn] Esseri liberi�, 4 Retro Linguaggi I migliori PC di tutti i tempi�, 6 COBOL (parte 4), 74 Hanno collaborato a questo numero: Salvatore Macomer [Sm] Come eravamo Videoteca Lorenzo 2 [L2] Maggio 1982, 14 2010 l’anno del contatto, 72 Besdelsec [Bs] Giugno 1982, 15 Edicola Impaginazione e grafica Le prove di JN Anna [An] Pluto Journal, 66 Olivetti L1, 16 Nuova Elettronica Z80, 38 Diffusione Retro Software [email protected] Visicalc, 68 Il racconto La rivista viene diffusa in Una giornata di Ivan Ivanovich, formato PDF via Inter- Biblioteca 24 net. Il costo di un singolo Linux Bible, 80 numero è di Euro 2. 101 Reasons: To Switch to the Abbonamento annuale (6 Retro Riviste MAC, 82 numeri) Euro 6. Olivetti Research & Tecnology Arretrati Euro 2 a numero. Review , 36 L’intervista Contatti Conversazione con Gianfranco, [email protected] Laboratorio 84 200 modi per resuscitare un HD Copyright L’opinione I marchi citati sono di (parte 1), 50 Della Pirateria, 88 copyrights dei rispettivi proprietari. Emulazione La riproduzione con qual- Virtual TI 2.5, 48 BBS siasi mezzo di illustrazioni Scumm e ScummVM, 56 Posta e comunicazioni, 94 e di articoli pubblicati sulla rivista, nonché la loro tra- duzione, è riservata e non può avvenire senza espres- sa autorizzazione.

Jurassic News In Copertina promuove la libera circolazione delle idee L’immagine di copertina è tratta da un depliant pubblicitario del- la Olivetti (1985 circa). Rappresenta l’idea del posizionamento delle soluzioni di elaborazione dei dati offerte da Olivetti per l’azienda in crescita.

 Editoriale Jurassic News

è una fanzine dedi- Novità in vista. cata al retro-com- puting nella più am- pia accezione del Molte le novità della rivista che proponiamo in questo termine. Gli articoli numero. Prima di tutto ben tre nuove rubriche che trattano in genera- sono dedicate rispettivamente all’hardware e alla sua le dell’informatica a manipolazione a basso livello, un percorso nel software partire dai primi anni ‘80 e si spingono fino di sviluppo disponibile per i sistemi Apple II e infine ...all’altro ieri. una rubrica “leggera” che accoglierà interviste e conversazioni con vari amici che si interessano di retro La pubblicazione ha computing. carattere puramente amatoriale e didatti- co, tutte le informa- Ma non finisce qui! Vi presentiamo un articolo tradotto zioni sono tratte da e ampliato da una inchiesta della rivista PC World materiale originale americana: “I migliori PC di tutti i tempi”. Già il titolo dell’epoca o raccolte sono sicuro vi solletica la lettura e ci aspettiamo una (e attentamente va- lunga lista di interventi da parte vostra. È indubbio gliate) da Internet. infatti che quando ci si lancia nella classificazione Normalmente il ma- di qualsiasi prodotto, si incappa inevitabilmente nel teriale originale, an- disappunto (e qualche volta addirittura nell’ira) di chi che se “jurassico” in non la pensa affatto come noi! termini informatici, non è privo di restri- zioni di utilizzo, per- Speriamo solo, anzi lo pretendiamo, che gli interventi tanto non sempre è siano circostanziati e motivati e non ci si limiti possibile riportare all’invettiva pura e semplice. per intero articoli, foto, schemi, listati, La rubrica “L’intervista” ha lo scopo di raccogliere i etc…, che non siano esplicitamente liberi punti di vista delle persone che frequentano l’hobby da diritti. del retrocomputer in maniera fattiva. Stiamo scoprendo cose molto interessanti su cosa significa La redazione e gli collezionare vecchi , non soltanto un hobby autori degli artico- come un altro, ma una vera missione culturale. Questo li non si assumono nessuna responsa- è particolarmente bello e lo vogliamo sottolineare: bilità in merito alla c’è in generale sotto sotto la speranza che la correttezza delle propria collezione, frutto di tanti sforzi e sacrifici, informazioni riporta- sia poi utilizzata come testimonianza della storia te o nei confronti di dell’informatica per le future eventuali danni deri- vanti dall’applicazio- generazioni. ne di quanto riporta- to sulla rivista.

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Esseri liberi oco o tanto, prima o poi, esercitare alcun diritto. Non potete Poco o tanto chi si inevitabilmente, ci si in- ad esempio venderne un esempla- interessa di retro Pcontra/scontra con il fami- re o farne una copia per un amico computing ha a che fare con licenze, diritti gerato problema delle licenze sof- che possiede lo stesso modello e e barzelli. tware. Se questo è vero nel mondo al quale sono bruciate proprio le attuale, lo è a maggior ragione per ROM di sistema. quei prodotti che appartengono al Ad essere pignoli fino in fondo non passato, come appunto retro com- avete nemmeno il diritto di scari- puter e materiale associato. carne il contenuto su un supporto Chi anche volesse essere ligio diverso o clonarle al solo scopo di alle norme e rispettare la legge a averne una copia di riserva. Per la qualunque costo semplicemente verità la copia per uso personale è non lo potrebbe fare! Le alterna- ammessa ma generalmente non tive sono solo due: abbandonare ne è ammesso l’uso contempora- l’hobby e dedicarsi alla raccolta dei neo all’originale. Non solo, ma non funghi o fare finta di nulla e tirare potete nemmeno disassemblarne il dritto. contenuto per capire come funzio- L’unica cosa che si salva a ben na! vedere è proprio l’hardware. Pro- Questo significa che se anche prio per la sua natura di bene ma- possedete un sistema e ne copiate teriale il possesso di un computer, le ROM per usarle su un emulato- ovviamente di provenienza lecita, re, state commettendo un reato. non può che essere legale a tutti OK, nessuno verrà mai in casa gli effetti. Mentre se si incomincia a vostra a contare quante copie delle trafficare con software, riviste, ma- ROM dell’Atari ST 520 tenete nel nuali e libri le cose si complicano e cassetto, ma il principio resta lo non poco. stesso. Finché non combinate pa- Cominciamo dalle ROM, qui intese sticci maggiori siete virtualmente in senso letterale, cioè le memorie immuni, ma solo virtualmente. Se a sola lettura contenenti il firmware qualcuno volesse rimpervi le scato- del PC. Dal momento che entrate le potrebbe, questo è il punto! in possesso di un sistema di elabo- Ora avete l’hardware, quando si razione vi ritrovate con del softwa- accende funziona, magari potete re installato sul quale non potete anche farvi i vostri programmini

 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 con il Basic residente su ROM e copyrights sui prodotti software è registrarli su cassetta o floppy. Op- un pericolo per tutti coloro che pra- pure potete farci girare i programmi ticano l’hobby del retro computing. già confezionati da altri, ad esem- Un pericolo che va combattuto con pio i giochi. Un attimo: dove li avete tutte le armi disponibili. Solo una trovati? Sono quelli che evete com- chiara e generalizzata liberalizza- prato ai bei tempi? Se è così tutto zione possono garantire che doma- bene, altrimenti sono dolori. Dice: ni qualcuno non si alzi al mattino e -”Beh, li o presi da un tizio di eBay, decida che forse quel codice che sono cassette originali, guarda la aveva scritto per quella tal macchi- copertina!”. na non più venduta da un quarto A parte il fatto che duplicare le di secolo, potrebbe valere ancora copertine di una musicassetta o di qualche dollaro. un floppy non è affatto difficile, che In attesa dell’ìmprobabile venuta diritto aveva chi ve le ha vendute di una liberalizzazione intelligente, di farlo? Non è che lui ne aveva una cosa possiamo fare tutti quan- la licenza d’uso solamente? Se è ti: conservare ciò che abbiamo e così il vostro benefattore non pote- raccogliere quello che troviamo in va vendere la merce e voi siete dei giro. Questo è ancora legale, per ricettatori. Parole forti, ma la legge ora... parla chiaro. [Tn] In conclusione i diritti d’autore e il

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I migliori PC di tutti i tempi

ell’agosto 2006 la rivista Immagino che nessuno sia per- Classifiche, che PC World, nella versione fettamente d’accordo sull’ordine passione! Gli statunitense, ha pubbli- dei sistemi, forse con la sola ecce- americani poi le N amano e per questo cato un articolo dal titolo: “The 25 zione del vincitore: l’Apple II che è catalogano proprio Greatest PCs of All Time” (i 25 mi- universalmente riconosciuto come tutto. Questa volta ci gliori PC di tutti i tempi). La classifi- il sistema migliore di tutti i tempi provano con i personal ca che è stata pubblicata, completa (sempre rapportando il tutto alla computer. Ci avranno azzeccato? dell’anno di riferimento è quella ri- situazione dell’epoca). Quello che portata qui sotto: viene spontaneo osservare è che mancano autentici pezzi da novan- ta!

1 1977 Apple II 2 1986 386 3 1981 Xerox 8010 Information System 4 1986 Apple Macintosh Plus 5 1992 IBM ThinkPad 700C 6 1981 IBM , Model 5150 7 1985 Commodore Amiga 1000 8 1983 Tandy TRS-80 Model 100 9 1982 Columbia Data Products MPC 1600-1 10 1991 Apple PowerBook 100 11 1998 Sony VAIO 505GX 12 1975 MITS Altair 8800 13 1984 IBM Personal Computer/AT Model 5170 14 1979 Atari 800 15 2001 Shuttle SV24 Barebone System 16 1977 Tandy TRS-80 Model I 17 1987 Toshiba T1000 18 1993 Hewlett-Packard OmniBook 300 19 2002 Apple iMac, second generation 20 1996 Gateway 2000 Destination 21 1998 Alienware Area-51 22 1993 Hewlett-Packard 100LX 23 1997 Apple eMate 300 24 2006 Toshiba Qosmio G35-AV650 25 1982 Non-Linear Systems II

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Che dire della mancanza del Sin- categoria deve es- clair Spectrum? E del Commodore sere riconoscibile 64? D’accordo per l’Atari 800, ma come un PC desk- il 1024 ST? E come mai salta fuori top o un portatile (al 24^ posto) un portatile Toshiba e che sia correda- quando la vera innovazione del to da un sistema 2006 sono sicuramente i portatili operativo degno Intel della Apple? E il Next, manco di questo nome. un accenno? Per queste ragioni Per noi italiani la classifica ap- non sono stati pre- pare avulsa in qualche caso, ad si in considerazio- esempio questo gateway 2000 ne home come il Destination, e chi l’ha mai visto? Commodore 64 o la produzione di L’Apple ][, il vincitore Clive Sinclair. Insomma da discuterne sopra ci della classifica dei mi- sarebbe parecchio. Forse è più Alla luce di queste spiegazioni gliori personal di tutti i interessante esaminare da dove appare più comprensibile la clas- tempi. saltano fuori i risultati. sifica stilata dagli autori, inoltre I criteri guida sono stati quattro, a parziale recupero dei sistemi curiosamente tutti inizianti con la popolari non citati fra i primi 25, lettera “I”: esiste anche un elenco di sistemi “prossimi” ai primi, elencati senza Innovazione: È presente una un ordine preciso. Questi sono: qualche caratteristica completa- mente innovativa e incorpora le Kenbak-1 (1971): probabilmente ultime tecnologie? il primo personal computer in as- soluto. Era venduto per circa 750 Impatto: Quanto è stato imitato e dollari come kit con il supporto del- quanto è diventato parte integran- la rivista Scientific American. Non te della cultura? usava nemmeno un micro-proces- Il Kaypro II che si piaz- Industrial design: È bello a veder- sore, ma tutta la logica era realiz- za al 25^ posto, non si? Ha delle soluzioni intelligenti zata con componenti TTL. male comunque... che ne rendono l’utilizzo piacevo- R2E Micral N (1973): Sviluppato le? in Francia usava Intangibilità: C’era qualcosa d’al- il chip 8008 della tro all’epoca della sua introduzio- Intel con software ne che lo ha fatto percepire come scritto da Philippe “speciale”? Kahn, più tardi fon- L’autore dell’articolo precisa inol- datore della Bor- tre di aver deciso una precisa re- land. strizione per quanto riguarda la C o m m o d o r e tipologia di sistemi presi in consi- PET 2001 (1977): derazione. Un PC che rientri nella PET starebbe per

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P e r s o n a l esempio di macchina venduta Electronic completa di tutto ilo software ne- Transactor, cessario per la produttività perso- il primo nale. esempio di Commodore 64 (1982): Il per- case tutto in sonal più venduto di tutti i tempi: uno: video 30 milioni di sistemi in 11 anni di tastiera e mercato. Viene venduto con 64 Kb registratore di RAM, nuova pietra di paragone a cassette. per i sistemi che verranno dopo. Il Ingombran- Commodoro 64 è noto anche per te ma effi- errere portatore a bordo di un chip cace. (chiamato SID) per la generazione del suono. H e a - Apple Lisa (1983): Oggi sappia- thkit H-89 mo che il progetto Lisa di Apple è (1979): Kit stato una prova per il MAC. Con abbastanza costoso (1800 dollari un’interfaccia grafica innovativa L’Osborn 1, “Èinevita- circa) presenta un da è venduto a prezzo impossibile: bile!” 90 KB ed è usabile con il CP/M. 10.000 dollari. L’interfaccia è frutto Viene venduto anche assemblato di un lavoro di ricerca dei laborato- con il nome di Zenith Z-89. ri Xerox di Palo Alto in California, Epson HX-20 (1981): Il primo lap- visitati, si narra, da uno Steve Jobs top in assoluto con inclusa pure folgorato dal mouse. una stampantina, il tutto in un case Compaq Portable (1983): Il più Il TRS-100, si porta in delle dimensioni di un libro. popolare computer IBM compatibi- giro come un libro e si le trasportabile. Con il suo display collega anche alle BBS Osborne 1 (1981): Come poteva (per Internet è presto...) mancare il PC da trasporto con LCD a scorrimento e l’ingombro video e tutto sommato contenuto, merita floppy in un posto fra i prodotti innovativi una vali- degli ultimi 25 anni. gia il cui IBM PC XT 5160 (1983): Questo c o p e r - è stato il primo personal a 16 bit chio era con l’adozione del micro-proces- la tastie- sore . ra. Viene Apple Macintosh (1984): Solo la ricordato versione Plus uscita nel 1984 me- a n c h e rita un posto (il 4^) nella lista. Il per esse- MacHintosh originale, pur essen- re stato do una macchina innovativa come il primo poche altre, non può dirsi un vero

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Personal Computer usabile a cau- proprieta- sa della improponibile limitazione ria: due di memoria (128K). fattori che Hewlett-Packard HP 110 (1984): Il non hanno primo portatile di HP, venduto con giovato al- la suite di produttività Lotus 123 e l’adozione con una innovativa CMOS RAM su larga per lo storing non volatile delle in- scala della formazioni (solo 272 KB, ma molti t e c n o l o - per l’epoca). gia micro- channel. Atari 520ST (1985): Negli States è soprannominato “Jackintosh” per Atari Portfolio (1989): Il primo Il Cambridge Compu- ter Z88. Un portatile la sua somiglianza con la macchi- computer palmtop capace di ese- guire codice MSDOS. Dimensioni basato sullo Z80 com- na Apple (usa lo stesso processo- pleto dei programmi contentissime; circa quelle di una re 68000) e per l’assonanza con il più usati per la produt- nome del fondatore e CEO di Atari cassetta VHS. tività personale. Jack Tramiel. Oltre al basso prezzo NeXT Cube (1989): dall’ingegno di innovativo ha l’interfaccia MIDI di Steve Jobs, appena uscito da built-in che ha fatto la felicità di una Apple, una macchina dalle pretese intera generazione di musicisti. altissime in termini di innovazione. Apple Macintosh II (1987): Il primo Disco ottico come storage (ma la MAC a colori con una tastiera este- tecnologia è ancora lentissima e ne sa come quella del PC e con un penalizza le prestazioni), display bus di espansione. Oltre a questo e stampa basata su standard Po- legge e scrive i floppy del PC. stscript, sistema operativo UNIX like dal quale, si dice, è derivato IBM PS/2 Series (1987): Il tentati- l’attuale MAC OSX, il tutto con un vo di IBM di chiudere il suo prodotto design da urlo. L’Apple //c con uno di successo con una architettura a GRiD Convertible 2260 (1992): Il dei primi esemplari di bus proprietario Micro-Channel. Ol- schermo LCD di ampie tre a questo la lista delle tecnologie primo tentativo di costruire un ta- dimensioni. innovative è molto lunga: primo PC blet PC. a 32 bit, connettore PS/2 per tastie- SGI Indy ra e mouse, BIOS plug-and-play (1993): Una che riconosce le schede inserite w o r k s t a t i o n sul bus (prima era necessario con- Unix al prezzo figurare tutto a mano), introduzione di 5000 dollari in dello standard VGA per la grafica, un case sottile compreso il connettore che è an- (viene chiama- cora largamente usato. Un solo er- to confidenzial- rore su questa linea fatto da IBM: mente pizza- prezzo elevato per una architettura box). Incorpora

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u n a (1998): Segna il ritorno di Steve v i - Jobs a capo di Apple Computer. d e o - Design bellissimo in un case co- c a - lorato in plastica “caramello” e tut- mera ta l’elettronica dentro il monitor. Il e in- primo personal senza floppy tutto trodu- rivolto alla rete. ce un Apple PowerBook G4, 17-inch f l o p - model (2003): Un’altra innovazione py da di Apple, il portatile con schermo 2 1 a 17 pollici. Basta i piccoli monitor Mb. dei portatili che obbligano ad ave- Il Commodore Pet C a - re il monitor esterno per lavorare 3032, il successore del non NoteJet 486 (1994): PC e decentemente in situazioni non di PET 2001. stampante assieme, una evolu- emergenza. zione della vecchia macchina da Fujitsu LifeBook P1500 (2005): scrivere. Tablet PC leggero e versatile che IBM ThinkPad 701C (1995): chia- segna un punto di paragone per i mato “la farfalla” per il bellissimo concorrenti nel settore del mobile movimento meccanico che al- PC di ultima generazione. l’apertura fa aprire la tastiera come appunto le ali di una farfalla. IBM Fin qui quello che i redattori di tenta di offrire con questa macch- PC World sono riusciti a mettere na un sistema ergonomico ma al assieme. Come si diceva all’inizio contempo più trasportabile dello questa è solo una delle “classifi- standard corrente. che” possibili. Più che sulla posi- Lo Psion 5 mx. Una Toshiba Libretto 20 (1996): Un zione delle singole macchine, che interpretazione parti- progetto di Toshiba per un design ognuno di noi, vorrebbe vedere più colarmente riuscita del compatto e innovativi tool per l’in- computer portatile. corrispondente alla propria espe- s e r i - rienza e, perché no, al proprio cuo- m e n - re, ci sembra di poter intervenire to dei per nominare qualche altro siste- dati. ma “dimenticato” dai colleghi d’ol- A p - tre oceano. A parte la mancanza di p l e prodotti specificatamente italiani di i M a c produzione o adozione, mancano nella classifica i sistemi costruiti in Inghilterra. Che sia voluta o meno si tratta secondo noi di una man- canza grave che non rende credi- bile il lavoro fatto.

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Con le piccole aggiunte che met- lità di attrez- tiamo qui sotto vogliamo comple- zarsi ade- tare e “bacchettare” i fin troppo na- guatamente zionalisti amici americani. nella guerra : la realizzazione pra- dei prezzi. tica dell’idea che anche gli italia- Acorn BBS ni potevano realizzare qualcosa micro: un si- di positivo in ambito elaborazio- stema edu- ne personale. Uno dei pochissimi cational con progetti a livello mondiale a fare il un Basic grande salto dallo Z80 al succes- completissi- sore Z8000. mo e molto software dal taglio educativo. Un : compatibile IBM con L’Amiga 1000 che caratteristiche di design del tutto tentativo di sposare un canale te- entra a pieno titolo fra innovative e prestazioni al top gra- levisivo con un sistema casalingo i 25 migliori PC di tutti i tempi. zie all’adozione del chip 8086 al “per fare i compiti”. posto del “castrato” 8088. Amstrad CPC 464: il gol dell’azien- General Processor Model T: mac- da è fare prodotti buoni a prezzi china tutta italiana costruita attorno stracciati, come questo CPC 464, ad un progetto CP/M. Il sistema di un CP/M like con compatibile maggior diffusione fra gli innume- Microsoft, monitor a colori e regi- revoli tentativi in questa direzione. stratore inserito nel corpo tastiera. Apple //c: un vero computer tra- Sinclair Spectrum: macchina dal- sportabile (con monitor LCD op- la vita lunghissima (circa 10 anni) zionale) dal design compatto che è stata vista come l’alternativa ai però garantisce la massima com- sistemi Commodor. Il primo home patibilità con la piattaforma Apple a colori capace di ospitare sof- tware ludico di alta spettacolarità II, compreso processore Z80 per il La macchina M24 della CP/M. (sempre per l’epoca). Venduto poi Olivetti. Il personal come progetto ad Amstrad è stato italiano più conosciuto ASEM THOR 8050: un 286 co- reingegnerizzato con varie sigle. nel mondo. struito interamente in Italia (la sede della ditta è Buia provincia di Udi- ne), con in mente la costruzione di un sistema ad alta affidabilità per l’elaborazione aziendale in rete. Acorn Archimedes: il RISC a 32 bit portato a livello di personal. Un progetto molto promettente per un sistema dalle prestazioni incredibili in grafica, affondato dall’impossibi-

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vità immediata. L’ado- zione di una periferica di massa inaffidabile come il micro-drive in- vece del più pratico e affidabile floppy disk, è stata forse un’altra scelta sbagliata della produzione. Amiga 4000: mac- china della quale si sa poco, il tentativo di Commodor di sfruttare un settore professio- nale (video grafica) per vendere un hard- ware dal costo molto Esistono tutt’ora club di appas- elevato. Amstrad CPC 464. sionati che producono software e Colore, registratore e Spectravideo SVI 728: sistema hardware per quello che chiamano Locomotive Basic tutto simbolo del fenomeno MSX, an- assieme. confidenzialmente “Speccy”. Una che se non quello che ha goduto macchina intramontabile. della massima diffusione. Buona Sinclair QL: fallito tentativo di qualità e massima compatibilità Clive Sinclair di fare il gran salto con lo standard. nel mondo business con un perso- Psion Serie 5: un handheld con si- nal-giocattolo. Alte potenzialità ma stema operativo EPOC e software posizionamento sbagliato sul mer- Un sistema simbolo compatibile con i principali dati offi- del fenomeno MSX: lo cato, presto condannato all’oblio. ce del PC. Vera tastiera e schermo Spectravideo SVI 728. Rimane l’idea di fornire hardware e touch uniti ad una trasportabilità software assieme per una produtti- massima ne fanno un oggetto uti- lizzabile anche oggi dove esistono palmari dalle capacità elaborative e multimediali sicuramente su- periori, ma senza l’usabilità della macchina della Textronic. SUN Sparc IPC: In un design compatto la “piccola” workstation di SUN offerta a prezzo base (ma costa ben più di un semplice PC). Digital Alfa apc160: un piccolo server con processore Alfa che

12 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 monta Windows NT 4.1, quando le disponibile agli home. ancora si credeva che non tutto HP 85 Capricorn: una macchina dovesse girare sotto Intel. scientifica programmabile in Basic Apple CUBE: segnalato più per il con drive nastro, stampante e vi- design che per le vere innovazioni deo incorporati. Un esempio di ef- tecnologiche adottate è un siste- ficienza e qualità raramente egua- ma che annovera ancora dei veri e gliate nelle produzioni concorrenti. propri cultori.

Apple Mac mini: incredibile di- I sistemi aggiunti secondo la no- mensioni, sta tutto in poco più del- stra opinione non sono elencati lo spazio di un lettore di CD-ROM in ordine preciso, li abbiamo cita- ma porta a bordo il MAC OS X. ti così, come sono venuti. Siamo Apricot: un momento di passag- certissimi di aver dimenticato qual- gio fra lo Z80 ricco di software e il cosa che voi avreste sicuramente nuovo 8086 che non si può asso- messo al posto d’onore. Non vi lutamente ignorare. Un esempio di resta che scriverci per farcelo sa- molti progetti dell’epoca che han- pere. no tentato di cognugare due mondi possibili. Poi quello che ha rovina- [Sm] to tutto è stato Windows. Mattel Aquarius: strano progetto di personal costruito per dovere legale (la Mattel doveva dimostra- re che non costruiva solo giochi, pena la perdita di certe licenze) e che quindi non interessava più di tanto. Presenta alcune novità, come le cassette di ROM inseribili e un design decisamente fuori dal- l’ordinario. Z88: la macchina che avrebbe dovuto risollevare le sorti di Clive Sinclair. Un piccolo handheld con schermo LCD (piccolo) e applica- tivi integrati in ROM, il solito Z80 come cuore. Texas Instrumets 99/4: un siste- ma a 16 bit completamente fuori standard quando gli altri viaggia- vano a 8 bit. La prima sintesi voca-

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Come eravamo...

Maggio/Giugno 1982 Bit - n. 29 - giugno 1982

Due i protagonosti sul numero 5 della rivista Bit: il computer Hewlett Packard HP125 un classico CP/M e il Word Processing come appli- cazione matura e disponibile su tutte le piatta- forme.

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MC microcomputer - n. 19 - maggio 1982

Grande emozione per la prova del primo vero personal italiano: l’M20 della Olivetti, il capostipite della “Linea 1” che avrebbe dovuto (e quasi c’è riuscito) traghettare la storica casa di Ivrea nell’olimpo inter- nazionale dei produttori di calcolatori personali e aziendali. Ma anche il computer a scuola comincia a fare capolino, anche se non c’è assolutamente alcuna idea su cosa fare: word processor? Logo? matema- tica? programmazione? mentre gli insegnanti sono pochi, i mezzi ancora meno e i programmi ministeriali fanno fatica a recepire questa novità. In fondo al “Computer in tutte le case” non ci crede quasi nessuno e l’informatica sembra ancora essere una faccenda aziendale. le cose cambieranno presto. Anche le perife- riche fanno la loro parte, a cominciare dall’esoterico “Plotter” che permette di disegnare anche a colori con una precisione paragonabile a quella di un buon professionista; il Calcomp 81 presentato dalla rivista ne è un buon esempio, ma ci voglione quasi dieci milioni di Lire per portarselo a casa! Il prezzo dell’M20 invece non viene citato ma sospettiamo che non sia stato troppo distante da questa cifra.

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Le prove di Jurassic News

Olivetti Linea 1

L’Italia non ha sempre contato uno zero nell’informatica. C’è stato un tempo che la nostra bandiera è stata issata orgogliosamente da una azienda di prestigio conosciuta in tutto il mondo occidentale per la raffinatezza meccanica dei suoi prodotti: la Olivetti.

Introduzione Mini. Quanti hanno avuto modo di lavorare o magari soltanto vedere otto la sigla L1 (Linea 1), la un S6000? Probabilmente pochi. Olivetti ha segnato una tap- M40 e M60 qualche apparizione Spa molto significativa per nel mercato retro l’hanno fatta, quanto riguarda la propria produ- ma si tratta pur sempre di sistemi zione di calcolatori, superata solo prodotti in pochi esemplari, ingom- dalla successiva introduzione del- branti e dei quali si conosce poco la macchina IBM compatibile M24 o nulla. La conclusione è che pochi che ha segnato sia l’apice che l’ini- collezionisti ne possiedono oggi un zio della decadenza dell’azienda. esemplare funzionante e all’estero La Linea 1 ha coperto i sistemi le cose vanno perfino peggio! No, prodotti dalla casa di Ivrea dal 1976 non ne posseggo uno, purtroppo, fino a poco dopo il 1990, fra i quali solo che ci ho lavorato quasi cinque i più significativi sono stati l’S6000, anni all’inizio della mia carriera ed la linea mini M30-M40-M60-M70 e ho avuto modo di vedere l’S6000, il “piccolo” della serie: l’M20. l’M60 e l’ultimo della serie, l’M70 che sostanzialmente era una mac- Se l’M20 e più ancora l’M24 sono china UNIX quasi classica. macchine conosciute ai più e ai retro computeristi in particolare, lo Se si esclude qualche sporadica stesso non si può dire per la linea apparizione in Germania e Spagna, la Linea 1 è praticamente scono- 16 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 sciuta in Europa e negli Stati Uniti. Dentro è praticamente vuoto, Questo con la notevole eccezione se lo paragoniamo alla densità Nella pagina di apertu- di una macchina siglata 3B2 (no- di componenti cui siamo abituati, ra una installazione di tate la somiglianza del nome con con generosi alimentatori dai quali un M40 con i suoi clas- il robot co-protagonista della serie spuntano cavi molto grossi (anche sici quattro terminali Guerre Stellari), che è una sorta di mezzo centimetro di diametro) che e la stampante a 132 “aggiunta” all’offerta Olivetti dato portano la corrente alle varie uni- colonne. Tutto quello che si tratta di un sistema UNIX co- tà. L’alimentazione è la maggiore che serve ad un piccolo struito da AT&T che la casa di Ivrea responsabile del peso del sistema ufficio. ha commercializzato come sistema e si disputa il primato con l’arma- dipartimentale particolarmente ri- tura metallica. Il colore è il classico volto al settore educational, mentre beige chiaro, evidentemente una in cambio la AT&T ha costruito un moda dettata dalla real casa IBM clone dell’M24 per il mercato sta- alla quale tutti si piegavano per tunitense. Per quegli strani mecca- dimostrare che i loro sistemi non nismi di mercato che stabiliscono erano secondi a quelli più presti- prezzi diversi per macchine prati- giosi della casa americana. Nella camente uguali, anche l’AT&T ha sezione CPU un display a led rossi visto una importazione parallela e cinque interruttori a levetta rap- e venduto in Italia a prezzo ribas- presentano la console “minimale”, sato rispetto all’originale del quale quella con la quale si può lanciare condivideva proprio tutto, eccetto l’IPL da disco o nastro o fare un il colore del cabinet (più grigiastro minimo di debug. quello del clone). L’armadio “storage” ospita due Questo articolo, frutto per la ma- lettori di floppy da 8 pollici, un disco gior parte di ricordi personali e poca rigido fisso da 5 o 10 Mb e una uni- documentazione in mio possesso, tà disco removibile da 5 Mb. Non La gamma dei sistemi è un volo d’uccello sulle caratteri- si tratta di hard disk come oggi sia- offerti in una locandi- stiche principali che contraddistin- mo abituati a concepire, sono dei na ufficiale della casa guevano questo progetto. D’altra piatti di al- costruttrice. parte Internet è poverissima di in luminio di formazioni in proposito, tolto il sito spessore ufficiale della fondazione Adriano 5 millime- Olivetti e qualche apparizione nelle tri, coperti collezioni personali, i sistemi sem- di ossido brano godere di pochissima fortuna f e r r o s o fra gli appassionati. Con questo la- che gira- voro spero di contribuire al ricordo no in aria di questi sistemi e al loro meritato libera, co- posizionamento nella storia dell’in- perti dalla formatica in Italia. p o l v e r e da una specie di S6000 chiusura a coperchio Il sistema S6000 si presenta come con mani- l’unione di moduli che sono i clas- glione al- sici armadi di metallo dalle dimen- legato. La sioni circa 60x60x180 di altezza. dimensio- Tipicamente il sistema base ha una ne di que- unità CPU, una unità per i dischi e sti piatti una per il lettore di nastri magnetici è di circa da mezzo pollice. 40 cm di

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diametro e l’unità maggiori). La logica del sistema è ne ospita da uno a per la maggior parte cablata e ospi- quattro, a seconda tata su schede dalle dimensioni delle dimensioni di generose (circa 30x40 cm), men- storage che si vo- tre schede più piccole (meno della gliono raggiungere. metà) sono utilizzate per aggiun- Le testine di lettu- gere terminali (da due a cinque). ra sono ospitate da Il COSMOS formatta i floppy da 8 un sistema che si pollici a 256 Kbyte mentre i nastri aggancia ai piatti da mezzo pollice possono ospitare quando sono inseri- da 5 a 25 Megabyte a seconda del- ti nel lettore e “vola- la lunghezza del nastro stesso: la no” sulla superficie classica “pizza” da 600 metri pote- a causa del feno- va contenere 7 Mega e mezzo, se meno fisico cono- non ricordo male. Sono state pro- sciuto come effet- dotte anche delle periferiche diver- to Bernulli. Ècome se, come lettori di schede perforate vedere un hard disk e addirittura un modem/multiplexer L’S6000 (l’unica foto moderno smontato e ingrandito, i che permette di multiplexare su una che possiedo). In pri- piatti appaiono di colore ramato, linea telefonica analogica un mas- mo piano la console, per effetto del colore dell’ossido di simo di cinque terminali remoti. sullo sfondo l’unità di ferro che costituisce il media di me- lettura delle bobine di La dotazione software compren- morizzazione. nastro magnetico da de qualche applicazione gestiona- mezzo pollice. Come nota di colore aggiungo che le prodotta da Olivetti (magazzino, il rumore predominante del sistema contabilità, fatturazione…) oltre gli è quello dei dischi in rotazione che, strumenti di sviluppo che sono il soprattutto nella fase di partenza, fa COBOL, il FORTRAN e sorpren- sentire il classico suono montante dentemente un Pascal (che proba- simile a una sirena (vera musica!). bilmente nessuno in Italia ha mai Il sistema operativo di un simile utilizzato seriamente). dinosauro è stato messo a punto C’è perfino un giochino, program- dalla stessa Olivetti e si chiama mato non so come, che consente COSMOS. Si tratta di un sistema a cinque utenti di guidare dal loro operativo multitasking in time sha- terminale un cavallo in una corsa ring che permette l’elaborazione lineare dalla sinistra del monitor multipla di task in foreground e una fino al lato destro (vince quelle che o due code di job in background. I arriva prima). Niente grafica, ovvia- terminali (fino a 10) sono collega- mente, solo una rappresentazione ti attraverso una interfaccia seriale stilizzata di cavallo e fantino uti- che utilizza una tecnologia abba- lizzando le modalità semigrafiche stanza poco usata: il loop di corren- consentite dal terminale. te a 25 milliampere (current loop). In Non chiedetemi come si giocava, pratica è un cavo coassiale che tra- ricordo vagamente che si muoveva sporta un flusso di corrente di base il cavallo pigiando forsennatamen- e la modulazione avviene secondo te il tasto ENTER, non è che fosse il principio resistivo e non con una un gioco particolarmente appassio- variazione di tensione. Un sistema nante, era più che altro una sempli- probabilmente più complicato e co- ce curiosità. stoso rispetto alle seriali, ma che permette di raggiungere termina- li lontani anche 100 o più metri (si possono inserire anche degli ampli- ficatori per raggiungere le distanze 18 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007

I terminali se anche solo psicologiche, agli addetti. L’Olivetti ha fatto vedere con que- L’attivazione sta linea di prodotti una nuova con- degli interrutto- cezione del terminale stupido, nel ri a chiavetta è senso che si incomincia a trasferire ovviamente te- un minimo di intelligenza sul termi- stabile da sof- nale in logica client-server. In que- tware. Io però sto modo ovviamente si guadagna ho sempre vi- nella trasmissione delle informazio- sto i terminali ni (ne servono meno) e si lascia in funzione con una certa libertà al cliente di sce- tutte e tre le gliere il modello che fa al suo chiavette inse- caso. rite, segno che Se ne vedono ancora in giro di probabilmente questi terminali in qualche ufficio è un meccani- postale periferico. Si riconoscono smo che è sta- facilmente perché sono di colore to usato poco. grigio scuro, la tastiera è molto am- Èparadossale ma il fatto di avere li pia con tasti lucidi squadrati e ha tre quelle tre chiavette sempre inserite chiavette di attivazione nella parte con la relativa copia di ognuna in- in alto a destra (esiste anche un serita nello stesso anello di metallo, L’ergonomia e il pic- modello più semplice senza chia- alla fine ingombra invece che esse- colo spazio occupato vette di attivazione. Due comandi a re percepita come una opportunità sono un must della L1, slitta sul frontale regolano luminosi- per la riservatezza. sotto uno studio grafico tà e contrasto. La logica è inserita che vorrebbe rappre- I terminali più diffusi sono quelli nel corpo del monitor e non esiste sentare la scalabilità e che hanno una gestione del video quindi una base se non il “piede” l’adattamento alla cre- piuttosto originale, vedo se riesco del monitor stesso che fra l’altro è scita dell’azienda. a spiegarmi. La matrice di caratteri “pivottante” per un posizionamento è una classica 80 colonne per 24 ergonomico a scelta dell’operato- righe, ma esiste una mappatura re. La tastiera è robusta, pesante parallela, evi- da essere stabile sulla scrivania, d e n t e m e n t e con tastierino numerico provvisto con memoria di triplo zero, comodissimo nell’in- dedicata allo serimento di dati contabili. Una se- scopo, che zione all’estrema destra riporta due consente di file parallele di tasti con sigla PF1… pilotare i pixel PF8. Sono i tasti funzionali presenti del video in anche in terminali IBM collegabili ai maniera con- mainframe. t e m p o r a n e a Cosa servivano tre chiavette sulla all’utilizzo dei tastiera? Beh, la Olivetti ha preso caratteri e ser- molto seriamente il problema del- ve a mostrare la sicurezza, visto che ha venduto delle masche- (o almeno sperato di vendere) an- re “fincate” per che nel settore bancario, così le tre rendere più chiavi abilitano i diversi livelli di ac- chiara e anche cesso al sistema, un meccanismo più razionale e complicato e forse meno sicuro di in definitiva più una password, ma che evidente- “professionale” mente dava maggiori garanzie, for- la raccolta dei

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dati. Pensate ad esempio al riem- Non si deve pensare che un si- pimento di una fattura: sul video i stema introdotto scalzasse i pre- campi da riempire sarebbero divi- cedenti immediatamente. Nella si ed organizzati in box logici che migliore tradizione di servizio, cui aiutano l’inserimento delle infor- oggi siamo poco abituati, le ditte mazioni. Èla vecchia versione dei affiancavano nuovi e più poten- layout che si possono caricare su ti modelli a quelli esistenti curan- alcune stampanti a laser: mandate do gli aspetti di compatibilità e di la grafica e poi una lista di soli dati manutenzione per anni e anni. e il risultato è la stampa di un cer- Questa strategia rappresenta un to numero di moduli con grafica e ottimo compromesso fra sviluppo dati assieme. del business del costruttore ed esi- genze dell’utente che vede il pro- prio investimento mantenuto nel M40 e M60 tempo e i suoi problemi di crescita supportati dal fornitore. Fra il 1982 Il mini siglato M60 è la macchina e il 1995 circa i sistemi della Linea che ha sostituito l’S6000 come si- 1 hanno convissuto pacificamen- stema di calcolo dipartimentale. In- te fianco a fianco anche se M20 vece l’M40 è l’evoluzione multiter- e S6000, i “nonni” della serie, non minale del sistema personale M20. erano più commercializzati. C’è da M40 e M60 hanno più o meno lo tenere presente anche il mercato stesso hardware e funzionano con dell’usato che con il costo dei si- lo stesso sistema operativo che è stemi e la loro longevità crea la di- denominato MOS (la sigla sta per sponibilità dei sistemi dimessi per Multifunctional Operative System). crescita dalle altre aziende. L’M30 (a sinistra) e Il MOS è una evoluzione del CO- L’M40, introdotto nel 1983, è un (dietro) l’M40; stam- SMOS che equipaggiava l’S6000 sistema che “tira” cinque o sei ter- panti e altre periferi- e del quale mantiene sostanzial- minali al massimo dove l’M60 vie- che completano l’offer- mente comandi e funzionalità, oltre ne dato per 15 o più utenti contem- ta del sistema. che la stessa shell dei comandi. poranei. Il processore è lo stesso per i due sistemi: lo Zilog Z8001, ma l’M60 ha una architettura che ne può accogliere fino a tre sullo stesso bus, realizzando una vera macchina multiprocessore (che per l’epoca non è affatto male!). Non si tratta di un sistema SMP simmetrico, ma proprio il contrario: asimmetrico. Sul primo processo- re gira il sistema operativo e distri- buisce i task secondo una logica di distribuzione del carico. Il risultato è un sistema abbastanza scalabile fino ai 15 utenti, poi le prestazioni cominciano sensibilmente a degra- dare, comunque ho visto sistemi in funzione anche con 25 terminali. La scala dei modelli prevede anche l’M30, ancora più picco- lo dell’M40. La sequenza è: M20

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(personal computer), M30 (due/tre me passo in avanti rispetto ai tre utenti), M40 (quattro/otto utenti), armadi che componevano l’S6000. M60 (otto/quindici utenti). Non esi- Il sistema non è affatto delicato dal ste un M50 (perso in qualche re- punto di vista della temperatura e parto R&D?), mentre esiste l’M70 raramente l’ho visto in funzione in che però è una evoluzione UNIX sale condizionate. che supporta a stento le vecchie Il MOS elaborazioni. M30 e M40 si staccano dalla logi- Il sistema “boota” da nastro per il ca del cabinet “desktop” sposan- caricamento del sistema operativo do il layout “lavatrice” dalle dimen- abilitando il terminale principale sioni circa 60x40x100. Sopra ci che viene chiamata anche “conso- sta proprio giusta una stampante le”. Dopo l’installazione sul disco Olivetti da 132 colonne, tanto per rigido si può modificare la configu- dimostrare che in fondo l’ingombro razione per abilitare gli altri termi- del tutto è accettabile anche in un nali, aggiungere gli utenti, etc… . ufficio. Se qualche cosa va storto si ripar- Dell’ormai dimesso progetto te con il boot da nastro. S6000, l’M60 eredita la tecnologia Il sistema operativo MOS è scritto current loop per il collegamento ai (udite, udite!) in Pascal! Sorpresi? terminali e una compatibilità a livel- Spero di sì, in fondo mi pare un lo di sorgente. Sono spariti i “padel- caso piuttosto raro se si esclude il loni” sostituiti da “veri” dischi rigidi sistema UCSD che ha fatto la sua da 8 pollici e la capacità è arrivata apparizione anche sugli Apple del- fino a 60 Mbyte per disco (il siste- la serie II. Il MOS ospita una P-ma- ma ne può ospitare due). L’unità a chine che funge da interprete per il nastro è rimasta ma la reingegne- codice semi-compilato. Sono pre- rizzazione ha permesso di dotare senti i classici linguaggi business il sistema di un lettore a nastri oriz- come il COBOL e scientifici come zontale meno ingombrante e più il FORTRAN, ma ci si può anche comodo da usare, anche perché sbizzarrire con il Pascal e la ricca Due sistemi M40. grazie ad un ingegnoso meccani- libreria che viene fornita a corredo A destra la prima smo di posizionamento ad aria il per la gestione delle periferiche e serie, a sinistra quella nastro si aggancia in automatico. delle aree di sistema. Èun compi- successiva (non che ci Le dimensioni sono quelle di due latore che genera codice rientrante siano particolari diffe- lavatrici affiancate, il che è un enor- per cui si possono “forkare” le rou- renze comunque).

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pagando un degrado di prestazio- ni nelle funzioni di accesso. Come accade spesso negli ambienti di utilizzo dei sistemi “prima manie- ra”, i linguaggi di programmazione sono strettamente correlati con il sistema operativo. Nel MOS per esempio è possibile creare file ad indice da usare nel COBOL. Il MOS ha una shell programma- bile con pochi statement essen- ziali da usare per l’automazione di certe operazioni ripetitive di manutenzione del sistema ma an- che per gestire la fase di lancio dei programmi. Con la shell MOS si possono creare menù operativi Il bellissimo (?) M60 tines per generare i task partendo che permettono all’utilizzatore la completo di unità a dal main. A questo proposito somi- scelta delle funzioni da attivare per nastro che è quella a glia molto al C. eseguire una certa procedura, ad destra in alto. L’unità esempio la fatturazione piuttosto nastro esce a cassetto, che la contabilità. Il MOS divide i dischi in “Volumi” nel caso che il nastro Le capacità di elaborazione ba- magnetico si aggrovigli di qualsiasi dimensione e se ne possono creare quanti se ne desi- tch vengono gestite tramite code in qualche modo nella di job al quale vengono “appesi” i meccanica e si debba derano (non che lo spazio abbon- di comunque…). L’indirizzamento lavori da eseguire che non saran- intervenire. no mandati avanti in time sharing, Le due “finestre” sotto dei file è qualcosa come “nome- volume>directory>file” con nomi da ma eseguiti secondo una sequen- l’unità nastro sono due za FIFO. Tipico uso di queste dischi rigidi da cinque 12 caratteri e l’uso delle sole maiu- scole. I volumi si possono spostare code negli ambienti di sviluppo è pollici. La piccola con- la compilazione dei sorgenti: ogni sole di gestione per- o copiare da una unità all’altra per fare spazio a quelli nuovi; si tratta sviluppatore lancia la propria com- mette di controlalrne lo pilazione in batch e torna a lavo- stato di funzionamento di una specie di partizionamento, solo molto meno rigido. rare su altri task riservandosi di e anche di mettere controllare ogni tanto l’andamento l’unità fuori linea nel Esiste anche un comando che della coda e l’eventuale esito della caso si voglia sostituire compatta il contenuto di un volu- compilazione. “a caldo”. me nel senso che lo spazio libero viene riorganizzato per creare una dimensione libera continua la più Le prestazioni ampia possibile. Sembra un concetto abbastanza Parlando in termini di prestazio- strano, in fondo perché preoccu- ni già si è detto del supporto alla parsi di cose che il sistema ope- multiutenza e della scalabilità me- rativo stesso dovrebbe fare? Beh, diata dall’aumento delle CPU. Non i primi sistemi operativi non erano esiste il concetto di “aumento di molto sofisticati e gli stessi lin- memoria”, semplicemente la sche- guaggi di programmazione impli- da CPU hanno a bordo la memoria cavano librerie di I/O piuttosto ru- RAM che serve (dovrebbe essere dimentali; ad esempio nel MOS si da 256 Kb se ho dedotto bene deve allocare lo spazio iniziale per dalle specifiche del sistema) che il file che poi potrà estendersi, ma viene divisa fra ambiente utente e

22 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 job in esecuzione. Quando è finita completo di unità a nastro (che da i nuovi task aspettano. Sembra ru- sola cuba 24 milioni) e un disco da dimentale ma in realtà la memoria 60 Megabyte e cinque terminali più virtuale viene gestita come spazio la console. binario all’interno dei sorgenti e Bisogna aggiungere una stam- della P-Machine che sovraitende pante, per rendere il sistema un l’esecuzione di qualsiasi cosa ven- attimino usabile in ambiente ge- ga lanciata in esecuzione. stionale. Non era certo un prezzo Mi mancano dati precisi sulle pre- popolare ma erano altri tempi e poi stazioni di elaborazione, ad esem- nel prezzo, evidentemente gonfia- pio del numero di transazioni per to anche dai rivenditori, la Olivetti secondo raggiungibili a massimo offriva un servizio molto buono di carico. La cosa non avrebbe sen- installazione e manutenzione. so se confrontate con l’attuale ca- pacità di un personal computer, bi- sognerebbe semmai confrontarle Conclusioni con le capacità di elaborazione dei mainframe dell’epoca, ma temo Nel bene e nel male la Linea 1 che l’M60 rimarrebbe molto indie- Olivetti è stata l’emblema di una tro. stagione irripetibile della informati- Ricordo, ma prendetelo con be- ca targata Italia. Grazie alla solida neficio di inventario, che la compi- presenza del marchio nel mercato lazione di un sorgente COBOL di office nostrano e a non del tutto circa 5000 statement durasse dai chiari “inciuci” politici (ma era nor- cinque ai quindici minuti, a secon- male…) la casa di Ivrea ha mar- da del carico macchina. L’esecu- cato la propria firma nella storia. zione è invece abbastanza reatti- L’apoteosi M24 si può considerare va nel senso che le schermate e le l’apice di una fulgida carriera del- letture/scritture nei file non induco- la Linea 1, fra l’altro quando uscì no particolari ritardi, a meno di non il PC M24 la Olivetti fu costretta a innescare lunghi lavori di travaso produrre una serie di schede che dati. Di base l’M60 ha anche una rendevano il sistema compatibile uscita parallela e una o due seriali con i sistemi precedenti. Quello RS232 da usare essenzialmente che ne è seguito non fa onore alle per pilotare stampanti. capacità manageriali che guidava- La configurazione prevede anche no la storica casa, con decisioni la possibilità di creare delle strut- palesemente sbagliate e sorpren- ture IT basate su un M60 Master e dentemente avulse da quello che alcuni M40 Slave collegati anche stava succedendo nell’informatica tramite linea telefonica. L’M40 fun- mondiale. Ricordo che un tempo ge da concentratore di dati, che poi mi ci sono arrabbiato abbastanza sono “scaricati” sul sistema Master a vedere come il patrimonio azien- e come repository per i programmi dale fosse gettato in un canto per e le aree utente. colpa dei vertici non proprio prepa- rati, oggi osservo che è nella logica delle cose e che l’evoluzione delle Costi aziende probabilmente passa at- traverso varie fasi di alto e basso ma tende inesorabilmente al decli- Il costo di un sistema base si aggi- no. Accettare questa semplice ve- ra sui 60 milioni di Lire, siamo at- rità rasserena parecchio. torno al 1987, fate i conti del caso, [Tn]

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Rubrica curata da [Bs] Il racconto

Una giornata di Ivan Ivanovich

Storie di vita dove Abbiamo mandato in vacanza per Una giornata di Ivan Ivanovich i computer (soprat- un numero la serie di racconti del- tutto retro compu- Si era alzato un po’ prima del soli- ter) c’entrano in la Megaditta dell’amico Maurizio to Ivan Ivanovich, non erano nem- qualche modo. Martone, che torneranno regolar- meno le sette e aveva cercato di mente sul prossimo numero del- non svegliare la moglie, natural- la nostra rivista. Un’altro autore ci mente senza riuscirci. Elena Ivano- propone un pezzo in tutt’altro stile va aveva il sonno molto leggero e e forse dal contenuto più “forte”, comunque per quanto suo marito se si può dire così. L’autore ci tie- cercasse di non fare rumore, im- ne a dire che si tratta di un’opera mancabilmente qualcosa gli an- di fantasia ispirata ma solo per il dava storto: la serratura scattava titolo alla celebre opera “Una gior- o l’asse del water gli sfuggiva e si nata di Ivan Demidovich” del pre- chiudeva con un colpo secco. Una mio Nobel Soljenitsky. La differen- mattina gli era perfino sfuggita di za è che mentre il protagonista del mano una tazza che frantumando- racconto russo vive e lavora in un si sul pavimento della cucina aveva gulag in Siberia, l’Ivan del racconto svegliato anche i vicini. che ospitiamo vive in un lager mo- Elena Ivanova non stimava molto derno: una azienda di informatica. suo marito. Sposarlo gli era sem- Non per fare di tutta l’erba un fa- brata una opportunità, visto che lui scio, ma siamo convinti che ditte era ingegnere e nonostante avesse così messe ce ne siano parecchie tre anni meno di lei portava a casa purtroppo, anche nella nostra per uno stipendio superiore al suo che altri aspetti civilissima, Italia. era una insegnante. Elena Ivanova Dato che si tratta di un pezzo ab- aveva capito che l’uomo che le dor- bastanza lungo siamo stati indecisi miva accanto tutte le notti era limi- fra proporlo in due puntate o optare tato; sì aveva un buon stipendio ma per una puntata singola. Abbiamo lei sapeva benissimo, per quanto scelto quest’ultima strada anche cercasse di ignorarlo, che la posi- perché il racconto è avvincente e zione che lui copriva nella azienda la sospensione di due mesi fra un dove lavorava da ormai dieci anni, fascicolo e l’altro avrebbe fatto per- derivava più dalla sottomissione ai dere “mordente” alla trama. superiori che da un vero riconosci-

24 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 mento delle sue capacità. Ne aveva lità in merito. Eppure era tanto sem- avuto una riprova incontrando un plice! Ovviamente avrebbero avuto giorno la moglie di un collega del il permesso di circolare le ambu- marito che aveva fatto una gaffe lanze, le macchine della polizia, gli clamorosa, parlando di certuni as- ispettori ministeriali, i militari,... . serviti alla gerarchia aziendale al Tutti i giorni ci lavorava mental- punto da arrivare a compiere azioni mente al suo piano, mentre era in di vera e propria delazione nei con- coda in attesa che il serpentone fronti dei colleghi. Elena Ivanova di auto si decidesse a muoversi, sapeva che stava parlando di suo ora concedendo qualche deroga, marito e dopo la conversazione, per ora togliendola o limitandola. Un quanto covasse rabbia nei confronti giorno, pensava, il comitato civico della malcapitata, ebbe l’onestà di avrebbe chiesto a lui di risolvere il ammettere a se stessa che le cose problema e lui sarebbe stato pron- stavano come lei già sospettava. to, anzi prontissimo! Si sarebbero Ivan Ivanovich imprecò sottovoce meravigliati tutti della sua perspica- contro le molle del letto che cigo- cia, della cura nei particolari del suo lavano ai suoi movimenti e si recò piano, inattaccabile a qualunque in cucina. Doveva arrivare presto in critica. Che poi questa cosa della azienda, il direttore generale aveva diffusa incomprensione delle sue indetto una riunione quella mattina capacità era una costante anche in e, nonostante fosse convocata per azienda. Possibile che nessuno dei le nove, non dimeno non voleva colleghi capisca che la sua attuale correre il rischio di arrivare in ritar- posizione di vice dirigente era stra- do. meritata? Anni di dura gavetta al Uscì una ventina di minuti dopo servizio dell’attuale direttore del re- immettendosi nel traffico della tan- parto tecnico, ligio ad ogni coman- genziale, già a quell’ora intenso. do, sempre presente. Era ovvio che “Maledette mcchine” pensò Ivan sarebbe salito di grado seguendo il Ivanovich, senza pensare che an- suo capo! Cretini, cretini tutti e pure che lui ne stava guidando una e invidiosi, ma prima o poi... contribuiva al traffico al pari degli Ivan Ivanonich parcheggiò nel altri. Se lo avessero lasciato fare, lui piazzale che era vuoto, scese pren- sì che ce l’aveva la ricetta contro gli dendo la ventiquattrore e chiuse la ingorghi: via tutte le macchine degli vettura incamminandovi verso l’in- operai e impiegati, solo quadri e di- gresso. rigenti avrebbero avuto il permesso Alexander Nicolajwsky era già in di non usare i mezzi pubblici. ufficio alle sette e quarantacinque. Ivan Ivanovich si meravigliava Doveva venire in città con un au- che questa semplice soluzione non tobus che aveva conosciuto tempi fosse stata pensata da nessuno di migliori, dove si ghiacciava di inver- quelli che avevano una responsabi- no e si moriva di caldo d’estate. Il

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suo stipendio non gli avrebbe con- toccare qualche cosa. sentito di fare il percorso giornaliero Beh, avevano fatto i conti senza in macchina, se non a fronte di un l’oste! notevole sacrificio, ma tutto som- Alexander Nicolajewsky sentì mato era contento della sua scelta l’ascensore che si fermava proprio ecologista. Il percorso era di soli a quel piano e dei passi si avvicina- venti chilometri ma gli autisti, spes- vano rapidamente lungo il corridoio. so ubriachi soprattutto la sera, se “Merda”, pensò, ”Èsicuramente la prendevano comoda inveendo quel leccaculo di Ivanovich!”. Mise contro chi avesse avuto l’ardire di in atto il piano di emergenza B. Il abbozzare una sepur timida prote- piano A prevedeva il rapido spe- sta. Quando gli capitava di arrivare gnimento di PC e modem, quello presto in città andava spedito in uf- B era utile se le procedure di col- ficio, il guardiano lo lasciava entra- legamento erano in stato avanzato re senza problemi, e si dedicava a al punto che sarebbe stato un pec- quello che da qualche mese aveva cato ricominciare da zero. Un rapi- messo a punto: un sistema per col- do switch sulla tastiera e lo scher- legarsi alle BBS senza sborsare un mo diventava una innocente nera soldo! console. Purtroppo la postazione Alexander Nicolajewsky entrò in di telediagnosi era in piena vista e sala macchine e si sedette alla po- la sala macchine provvista di una stazione che veniva chiamata pom- ampia parete finestrata che dava posamente “telediagnosi”. Non era proprio sul corridoio. altro che un vecchio PC compati- Ivan Ivanovich buttò uno sguardo bile 8088 collegato a due modem distratto oltre la vetrata che separa- analogici. Due delle quattro prese va il corridoio dalla sala macchine. telefoniche avrebbero dovuto es- Che cosa ci faceva Alexander Ni- sere disattivate ma sei mesi prima colajewsky alla postazione teledia- aveva avuto un colpo di fortuna gnosi? Pensò di entrare per chie- scoprendo che la porta del bugi- derglielo, ma non voleva mostrare gattolo che ospitava il centralino ansia e poi il collega stava lavo- era stata lasciata aperta dall’ultima rando, si vedeva chiaramente che visita del tecnico della compagnia era assorto su comandi macchina, telefonica. impossibili da decifrare a quella Il centralino era un sistema Unix distanza, ma niente di particolare che, bontà loro, i tecnici lasciavano comunque. Sarebbe passato fra con la console attivata e login fatto un po’, prima era meglio control- come root. Semplicemente spegne- lare che non ci fossero messaggi vano il video! Probabilmente confi- per lui sul sistema di office, magari davano sul fatto che comunque la relativi proprio alla riunione di sta- porta veniva chiusa a chiave e che mane... Non gli piaceva quel tal Ni- nessuno avrebbe avuto interesse a colajewsky, con quel suo sorrisetto

26 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 ironico di uno che la sà lunga. In presto interrotto spiegandogli che qualche caso il Nicolajewsky si era ora doveva lavorare, non lo vedeva addirittura permesso di ironizzare il caro Ivan Ivanovich che stava in su di lui! Inimmaginabile, lui che era collegamento di telediagnosi e si- il vice li dentro! Decisamente era un curamente sapeva che il tempo era tipo da cacciare alla prima occasio- denaro, soprattutto quando veniva ne... ci avrebbe pensato, mettendo passato davanti al modem e era de- qualche voce in giro e trovandolo naro aziendale, certo non voleva il in fallo qualche volta, poteva farsi, collega Ivan Ivanovich che fossero doveva pensarci e ci avrebbe pen- sprecati soldi aziendali, vero? sato. Alexander Nicolajeswsky vide il Alexander Nicolajewsky seguì con rossore avvampare sul viso del suo la coda dell’occhio il collega. Vide vice capo, ma non gli parve il caso benissimo che il suo sguardo ébete di infierire troppo e si trattenne dal cercava di scrutare cosa stesse fa- sorridergli. Sapeva di avere quel cendo e certo sarebbe tornato. For- sorriso ironico che imbestialiva le se era meglio rinunciare per oggi. persone deboli di carattere e Ivan Alexander Nicolajewsky sapeva Ivanovich certo non eccelleva in quando era meglio lasciar perdere questa dote. e oggi era una giornata di queste. Tornò a fingere il suo impegno Rimise la console sul programma di mentre Ivan Ivanovich dopo un ra- comunicazione e staccò il collega- pido dietrofront si allontanava con mento con la BBS. Quindi si collegò la coda fra le gambe. Certo che in telediagnosi con un ufficio remoto quel tipo era proprio un cretino. No- e giochicchiò aspettando che il pol- nostante nutrisse per lui il massimo lo abboccasse. E il pollo abboccò, della disistima, non di meno sentiva senza nemmmeno farlo aspettare di averne pietà e di essere pron- molto. to a spalleggiarlo qualora avesse Ivan Ivanovich aveva cercato di deciso finalmente di ribellarsi alla fare meno rumore possibile, si era logica del “sissignore!”, ma le spe- addirittura chinato per non farsi ve- ranze in questo senso sembravano dere passando la vetrata, poi si era effettivamente piuttosto flebili. Ora alzato davanti alla porta e l’aveva doveva starsene qui per un po’, aperta all’improvviso. Alexander poi sarebbe tornato in ufficio. Oggi Nicolajewsky non aveva fatto una era un giorno speciale: sapeva che piega. Quando era a pochi passi si Ivan Ivanovich avrebbe confeziona- era voltato verso di lui salutandolo to il rilascio del sistema di controllo con la voce più naturale di questo che sarebbe stato distribuito a tutti mondo. Lui era partito a raffica co- i clienti l’indomani. E lui, Alexander minciando a fargli delle doman- Nicolajewsky, aveva in serbo una de su cosa stesse facendo, ma sorpresa per il caro collega Ivano- Alexander Nicolajeswky lo aveva nich... 27 Jurassic News - Anno 2 - numero 9 - maggio/giugno 2007

Ivan Ivanovich capì che Alexander viò all’ingresso principale, sorpre- Nicolajewsky gli stava mancando so che stesse scendendo qualche di rispetto ma non era preparato e fiocco di neve. In fondo era solo no- avrebbe ben poco avuto da dire lì vembre. Non che la cosa gli impor- sul momento. Mentre pensava che tasse granché, ma era comunque gliela avrebbe fatta pagare vide una novità, fra l’altro potenzialmen- che il capo divisione, suo diretto te portatrice di fastidi per via delle superiore, stava entrando con la strade intasate e tutto il resto che macchina nel parcheggio. Non po- ne sarebbe seguito. teva che essere grato a quella per- Alexander Nicolajewsky rimise a sona, Fiodor Ketmajewsky lo ave- posto il modem nella presa telefo- va preso sotto la sua ala protettiva nica “ufficiale” e ritornò in ufficio. praticamente dal primo giorno che Era un pezzo che non controllava lui aveva messo piede in azienda. il centralino, doveva ricordarsene, Doveva tutto a lui, la sua posizione magari subito dopo mezzogiorno. attuale e il relativo stipendio. Qual- Era una precauzione forse ecces- che volta era stata dura seguirne siva dato che dubitava che qualcu- l’umore e più di una persona gli no in azienda fosse stato capace di aveva fatto notare che condividere capirci qualche cosa, ma non si po- l’ufficio con un collega che fumava teva mai sapere ed era meglio es- dai tre ai cinque pacchetti di siga- sere prudenti. Nei primi tempi si era rette al giorno, non era una vita divertito a fare qualche scherzetto, sana. Ma ci aveva fatta l’abitudine come manipolare il log delle chia- e, pur non avendo mai preso il vizio mate per far figurare che dal tele- era consapevole di avere ormai an- fono dell’amministratore delegato che lui dipendenza da nicotina. Se erano partite decine di chiamate ne era accorto un giorno mentre in verso numeri di servizi pornografici vacanza si era sorpreso a cercare o comunque a pagamento. Questa avidamente un locale fumoso dove gag gli era riuscita bene, salvo che aveva passato due ore sentendosi il DG aveva chiamato una riunione lentamente rinascere.. minacciando di licenziamento in Fiodor Ketmajewsky si accese la tronco chi fosse stato sorpreso ad settima sigaretta giornaliera appe- usare i telefoni aziendali per scopi na sceso dalla macchina. Ormai personali. Tutti si erano guardati aveva rinunciato a contarle, ma l’un l’altro senza capire a cosa si era tanto abitudinario da essere in stesse riferendo, ma lui l’aveva ca- grado di affermare con ottima ap- pito benissimo. Sicuramente ave- prossimazione ora per ora a quale vano mangiato la foglia, cioé che numero di sigaretta era. Si allungò qualcuno era riuscito ad attribuire per prendere dal sedile del pas- a quel numero chiamate fatte da seggero la stecca di Malboro che un’altro apparecchio o addirittura si mise sotto l’ascella sinistra. Con mai effettuate, e per un attimo ave- borsa, sigarette e accendino si av- va temuto che facessero eseguire 28 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 una perizia ai tecnici della telefonia pleto disordine da quando sua mo- che sicuramente sarebbero stati in glie lo aveva lasciato. Due volte in grado di capire cosa era successo. settimana veniva una donna a fare La cosa non ebbe alcun seguito, qualche servizio ma nelle poche ore però Alexander Nicolajewsky ave- che lui aveva acconsentito di pa- va capito che poteva sfruttare me- garle riusciva a mala pena a fare il glio quella risorsa e al tempo stesso bucato e stirare la montagna di ca- farsi dare da quella azienda almeno micie che lui cambiava almeno una parzialmente, quello che in quasi volta al giorno. A parte le camicie dieci anni aveva tentato di sottrargli: e le sigarette Fiodor Ketmejewsky la professionalità. Aveva quindi co- non aveva vizi e da quando sua minciato a frequentare le BBS prati- moglie lo aveva lasciato portandosi camente di tutto il paese, scarican- via i due figli (non aveva mai capito do programmi e documentazione e il perché) nutriva un sordo rancore pure qualche gioco. La rete delle contro il mondo intero e non si inte- BBS era cresciuta parecchio nei ressava a nulla altro che non fosse quasi tre anni che lui la frequenta- l’azienda. Il lavoro riusciva a dargli va e ora si era sviluppata una vasta l’illusione di essere ancora attivo, comunità di tecnici e programmato- temuto e rispettato e per questo ri con i quali era in contatto. Era in esercitava il potere della gerarchia testa a numerose liste di download costantemente. e uno dei massimi contributors, ov- Poteva essere disordinato i tutto viamente tutto nel più assoluto ano- Fiodor Ketmajewsky, ma non nel nimato. vestire, visto che in azienda copriva Fiodor Ketmajewsky non dormi- un ruolo dirigenziale. L’azienda era va praticamente mai. Riusciva ad tutta la sua vita e i colleghi, quei po- appisolarsi davanti alla televisione chi che stimava, la sua famiglia e con la cicca che gli penzolava dalle come aveva trattato moglie e figli, labbra, ma si svegliava immancabil- così trattava i colleghi di lavoro. Gli mente dopo qualche ora passando piaceva far pesare il suo potere e da un sonno agitato a una frenetica schiacciare sotto la sua intelligenza attività celebrale, mediata dal conti- quei poveri fessacchiotti di progra- nuo apporto di nicotina. Le sigarette matori del reparto produzione che lo calmavano, anche se gli faceva- comandava. no passare l’appetito e gli stavano Mentre aspettava l’ascensore pian piano impedendo addirittura nell’atrio spense la sigaretta e ne di salire le scale, tanto era il fiato- riaccese subito un’altra. Pensò con ne che lo faceva ansimare. Ormai soddisfazione alla stecca da venti pesava poco più di 55 kilogrammi pacchetti che teneva sotto l’ascella. e negli ultimi mesi il calo si era fatto La accarezzo con la mano, quasi sempre più rapido. La sua casa era con affetto per assicurarsi che fosse una specie di magazzino in com- ancora al proprio posto. Gli sarebbe

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bastata almeno per tre giorni, forse il corridoio. Alexander Nicolajewsky quattro. si rimise a lavorare al suo progetto Sorrise pensando all’altra cosa che niente aveva a che fare con il che gli aveva dato soddisfazione il profitto aziendale... Ivan Ivanovich giorno prima, cioè l’aver spacciata avrebbe avuto una bella sorpresa per sua una soluzione tecnica bril- l’indomani e per i giorni a venire. lante al board dei dirigenti, presente Ivan Ivanovich stava dando gli ulti- l’amministratore delegato. La stes- mi ritocchi alla software release che sa soluzione che Alexander Nico- avrebbe rilasciato in mattinata. Ci lajewsky gli aveva suggerito e che aveva lavorato moltissimo negli ulti- lui aveva bollato la mattina come mi tempi, anche portandosi il lavoro una cretinata l’aveva trasformata a casa e proprio grazie a quanto era “magicamente” nel tardo pomerig- riuscito a fare nell’ultimo week-end gio in una idea brillante. Non aveva e a dispetto delle lamentele della rimorsi, quella pratica faceva parte moglie, avrebbe rispettato la sca- del suo ruolo e della sua posizione, denza. Era sicuro che non c’erano gli altri dovevano solamente stare errori nei programmi, li aveva con- zitti. trollati personalmente centinaia di Non che ce l’avesse particolar- volte, proprio perché non poteva mente con quello che sapeva es- permettersi di sbagliare: la prossi- sere il suo migliore sistemista, solo ma era stato convocato alla dire- non sopportava che qualcun altro zione generale dove lo aspettava potesse avere una idea migliore la promozione a vice dirigente. Fu della sua o proponesse qualcosa contento che Fiodor Ketmajewsky alla quale lui non aveva pensato. lo avesse trovato al lavoro così Da un paio di anni riconosceva, ma presto e lo salutò con la consueta mai lo avrebbe ammesso, che quel defezione. Scambiò qualche parola tizio era di gran lunga più brillante sul lavoro assicurando il capo sul di lui, colpa della tecnologia che rispetto dei tempi, poi ancora una avanzava a passi da gigante e del volta lanciò la procedura di instal- decadimento delle sue cellule cere- lazione sul server di prova. Rimase brali, come gli aveva diagnosticato a fissare i messaggi che correvano un eminente neurologo, imputando sullo schermo per due minuti buoni, la cosa al suo tabagismo. poi decise che sarebbe andato nel- l’ufficio del capo per invitarlo a bere Erano da poco passate le otto un caffè. Quello del caffè era un rito quando Alexander Nicolajewsky mattutino che impegnava i due uo- vide passare il capo davanti al suo mini e tutto era rigorosamente scrit- ufficio. Lo salutò con un laconico to come su un copione: Ivan Ivano- buongiorno e il suo consueto ironico vich andava nell’ufficio del capo, sorriso. Il capo rispose con un gru- bussava discretamente e aspettava gnito, senza nemmeno togliersi la di essere invitato ad entrare. Fiodor sigaretta di bocca e proseguì lungo Ketmajewsky gli avrebbe mostrato 30 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 qualche schermata presa qua e la viavano all’ufficio di supporto che fra i programmi gestionali in svilup- ne controllava la qualità. I tecnici po commentando con lui la pochez- avrebbero dovuto prendere delle za di certe soluzioni e poi avrebbe copie ad intervalli irregolari durante accettato l’offerta della bevanda, tutto il processo di duplicazione, ma ben inteso che avrebbe pagato Ivan poiché questo era noioso, sempli- Ivanovich, come sempre. cemente ne mettevano da parte tre Alexander Nicolajewsky stava mo- copie subito da mandare al control- nitorando l’attività del server di rila- lo e poi ne avrebbero prelevata una scio per scoprire quando il collega alla fine dell’operazione. avrebbe lanciato la copia verso la Quando giudicò che fosse passato macchina duplicatrice di floppy che abbastanza tempo, Alexander Nico- stava nel datacenter al piano semin- lajewsky aspettò il momento giusto terrato. Lui non aveva accesso ai lo- per copiare sul server l’immagine cali dove era installato il mainframe taroccata di uno dei dischi e chiuse e gli altri sistemi di supporto, ma era il collegamento. meglio così: nessuno poteva impu- I tecnici in sala macchine poteva- targli la possibilità che lui potesse no accorgersi che la macchina non sabotare in qualche modo i sistemi stava duplicando un originale, ma a centrali. C’era solo un piccolissimo chi mai sarebbe venuto in mente di particolare: lui era in grado di mon- controllare, una volta che il proces- tare in locale i dischi di molti sistemi so era partito? aziendali e in particolare di molte Ivan Ivanovich era tornato soddi- macchine del datacenter, compresi sfatto dalla riunione della direzione. quelli della macchina di rilascio. Sia perché non era stato chiamato Dovette aspettare la conclusione in causa per qualche colpa, cosa della riunione di direzione prima di sempre possibile dato che l’accusa- constatare che il suo amato collega re tizio e caio di qualche mancanza Ivan Ivanovich aveva dato il coman- sembrava essere lo sport preferito do di build della release. Il sistema dal direttore generale, e sia perché prevedeva di impacchettare i file aveva visto maltrattare duramen- e comporre un numero di suppor- te una collega del marketing. Ivan ti da 3,5” più piccolo possibile. Poi Ivanovich non aveva capito asso- queste immagini venivano duplica- lutamente di quale colpa si fosse te su altrettanti supporti, etichetta- macchiata la malcapitata, qualche ti e ordinati in gruppi, pronti per la cosa circa l’uso del parcheggio, gli spedizione ai clienti. In questo caso era sembrato di intuire. La poveri- si trattava di tre floppy, come sco- na si era messa a piangere e Ivan prì Alexander Nicolajewsky. Lasciò Ivanovich si accorse di provarne un che il sistema ne duplicasse un certo piacere. Si vede che se l’era centinaio; sapeva che gli operatori meritata la ramanzina e comunque prelevavano dei campioni e li in- lui stava imparando come doveva- 31 Jurassic News - Anno 2 - numero 9 - maggio/giugno 2007

no essere trattati i subalterni. Fra che si ripeteva spesso. Un errore una settimana anche lui avrebbe che stava ben attento a non com- dovuto dimostrare che sapeva far- mettere era quello di sottovalutare si rispettare e aveva già in mente un avversario. Si mise in tasca la una possibile vittima. Certo sareb- copia dell’immagine corretta, unica be capitato anche a quel bastardo esistente e uscì dall’ufficio lascian- di Alexander Nicolajewsky prima do la porta aperta. o poi! Se l’era giurato che glie- La sala caffè era proprio attigua lo avrebbe fatto ingoiare quel suo alla porta della sala macchine. sorrisetto ironico e tutte le figura da Cazzeggiando un po’ nei parag- incompetente che gli aveva fatti su- gi poteva controllare se l’operato- bire. Ma ora basta! A noi due, pen- re sarebbe uscito con le copie di sò Ivan Ivanovich mentre lanciava controllo. Questo avrebbe voluto la software release. Tutto era sotto dire che tutto procedeva secondo controllo, poteva rilassarsi. i piani. Scambiò due parole con i Fiodor Ketmajewsky non aveva colleghi presenti mentre controlla- fatto che tossire per tutta la riunio- va l’ora, non potendosi assentare ne, tanto che il direttore generale troppo senza incorrere in sospetti lo aveva invitato ad uscire. Aveva e richiami. Uno dei compiti che a sempre sofferto di tosse, ma da lui sarebbero parsi fra i più odiosi qualche tempo lo assalivano tali era il controllo di quante volte e per attacchi che non riusciva a control- quanto tempo uno lasciava la scri- lare e durante i quali aveva anche vania durante la giornata. Bene, dei rigurgiti di sangue. Uno di que- questa cosa allucinante la faceva sti giorni doveva vedere un medico Ivan Ivanovich con un impegno che ma continuava a rimandare, temen- aveva dell’incredibile. do una cattiva notizia. Aprì un nuo- Ivan Ivanovich bussò alla porta vo pacchetto di sigarette, un gesto dell’ufficio del capo ma non ebbe che normalmente gli dava soddi- risposta. Forse è stato chiamato sfazione. Questa volta però lo fece nuovamente in direzione, pensò con circospezione, quasi temesse e decise di aspettarlo per andare vi fosse racchiusa una bomba, ac- assieme in sala caffè. Aveva bi- cese la sigaretta e si allungò sulla sogno di continue riconferme sul poltrona. Non stava affatto bene. suo destino e, come tutti i pavidi, Alexander Nicolajewsky lasciò sul doveva continuamente rassicurar- video in mostra uno dei sorgenti si della protezione del superiore. cui stava lavorando. Sapeva che in Tutto sembrava andare per il me- sua assenza il vice capo curiosava glio ma sentiva la tensione al mas- a cosa stava facendo, ma non era simo. Questo era il salto principale mai riuscito a trovarlo in fallo. Per di tutta la sua carriera; una volta convivere con i cretini bisogna es- insediato avrebbe saputo lui come sere molto intelligenti era una frase procedere per mantenersi i favori

32 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 della direzione generale. Decise di nuovo sistema di selezione?” Chie- fare un giro lungo i corridoi del re- se Ivan Ivanovich tanto per darsi parto tecnico; dovevano abituarsi al un contegno, mentre calcolava la fatto che non avrebbe dato tregua a durata dell’assenza del collega. nessuno! In fondo il suo nume tute- “A posto” rispose Alexander Nico- lare e maestro Fiodor Ketmajeswky lajewsky, ”Appena tu fai uscire le sbagliava in questo, cioè nel con- routines di caricamento...”. “Esco- trollare semplicemente i risultati dei no oggi”, ribadì Ivan Ivanovich con collaboratori; lui Ivan Ivanovich li evidente soddisfazione. Ci teneva a avrebbe messi sotto pressione con far sapere che questa volta avreb- la sua presenza, ne avrebbe raccol- be rispettato i tempi. to le adulazioni, mietuto vittime, in “Escono e rientreranno prestissi- una parola avrebbe fatto una puli- mo...” pensò fra sè Alexander Ni- zia generale!. Ne aveva già in men- colajewsky fingendo di rimettersi te qualcuna di queste vittime, come al lavoro. “Allora devo sbrigarmi” quel Alexander Nicolajewsky, anti- concluse Alexander Nicolajewsky, patico e arrogante. Ecco, non c’era Un minimo di illusione doveva pur in ufficio, tanto per fare un esempio! darla al povero Ivan Ivanovich, do- Guardò l’orologio per controllare la mani sarebbe stato leggermente durata della pausa del collega; il nei guai... giorno che avesse sforato i quindici In realtà il prodotto che veniva minuti anche di un solo secondo, gli chiamato “Nuovo Software di Sele- avrebbe affibbiato un richiamo uffi- zione” lo aveva pronto da un pezzo. ciale. Entrò nella stanza e osservò Grazie a un generatore di sorgenti il monitor: era un semplice sorgen- che aveva ideato qualche anno pri- te in COBOL. Mai era riuscito a co- ma e che aveva messo a punto con glierlo in fallo in qualche cosa, ma non poche fatiche, ora viveva pra- fra una settimana avrebbe avuto a ticamente di rendita. Bastava una disposizione altre frecce al suo arco oretta di lavoro per avere sfornato e allora ci sarebbe stato da diver- un programma di gestione comple- tirsi! to per una tabella, controlli compre- Ecco la faìna, pensò Alexander si. Ovviamente non l’aveva detto a Nicolajewsky rientrando in ufficio nessuno, visto che in azienda simili e constatando che il prossimo vice iniziative erano scoraggiate ed eti- dirigente stava curiosando alla sua chettate come perdite di tempo o al scrivania. Fai pure, pensò ancora, massimo fatte proprie da qualche fra una settimana ci sarà da diver- furbone più alto di grado. Il risulta- tirsi! “Cerchi qualcosa?”, chiese la- to era che Alexander Nicolajewsky, conicamente, con il suo consueto unico caso in azienda, rispettava i sorriso ironico che faceva andare tempi di consegna alla lettera, con in bestia i suoi interlocutori. “Nien- grave scorno dei suoi detrattori, che te, niente... a che punto sei con il poi erano i due che conosciamo,

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mentre era tenuto in gran conto dai delle quali sarebbero state ogget- colleghi che lo giudicavano abilissi- to di un’altro prelievo per controllo. mo nella codifica oltre che sempre Aspettò pazientemente che il siste- disponibile a dare una mano a un ma sbloccasse la seconda immagi- collega in difficoltà. Più di una volta ne, quindi attese il suo rilascio e la aveva tirato fuori dai guai qualche sostituì con la copia buona salvata collega che, per via del ritardo ac- la mattina. Le copie avrebbero su- cumulato da un progetto, era stato perato il controllo, peccato che su minacciato addirittura di licenzia- duemila clienti solo un centinaio mento se non avesse consegnato sarebbero stati in grado di installa- tutto entro tre giorni. re i programmi, gli altri duemila cir- Ivan Ivanovich si stava preoccu- ca avrebbero assaltato i centralini pando della mancanza di Fiodor e inviato lettere e fax di protesta. Ketmejewsky in azienda; possibile Divertimento puro. che non lo avesse avvertito di qual- Spense il suo PC e si avviò al- che impegno? Normalmente era lui l’uscita. Aveva deciso di prendersi che prendeva le redini del repar- una uscita anticipata, campando to in mancanza del capo. Decise la scusa di una visita dentistica. La comunque di recitare il suo ruolo sua richiesta aveva colto imprepa- anche senza l’investitura ufficia- rato Ivan Ivanovich quando gliela le. Anzi, poteva anche essere che aveva sottoposta, ma Alexander il superiore volesse metterlo alla Nicolajewsky era stato abile a far prova. Così aveva passato buona percepire al collega la sua defezio- parte della giornata a percorrere in ne, cosa alla quale Ivan Ivanovich lungo e largo il reparto produzione, era tutt’altro che insensibile. riprendendo coloro che gli sembra- Ivan Ivanovich si chiese se non vano sfaccendati, fingendo di inte- avesse fatto meglio a negare il per- ressarsi delle problematiche tecni- messo, così da ribadire la sua posi- che che pretendeva gli venissero zione dominante, ma l’affermazione spiegate dai capi servizio, facendo di Alexander Nicolajewsky secondo cioè quello che ci sarebbe aspet- la quale il responsabile di reparto tato dal suo futuro ruolo. La gente Fiodor Ketmajewsky gliela aveva sapeva che presto sarebbe stato già accordata, lo fece desistere: ufficializzato e se pur di malavoglia non era il tipo da rovesciare una doveva subire le sue visite davvero decisione presa da qualcuno più in poco gradite. alto di lui. E Fiodor Ketmajewsky Verso le sedici Alexander Nico- non era ancora rientrato... Andò a lajeswky decise di rimettere a po- bussare ancora una volta alla porta sto i file di immagine che la mac- dell’ufficio e pur non sentendo- ri china duplicatrice stava lavorando. sposta entrò ugualmente. Fu allora Ormai dovrebbe aver quasi finito di che lo trovò. produrre le duemila copie, le ultime Alexander Nicolajewsky aveva

34 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 fatto le cose con calma e stava naggi che si erano affettati a divul- uscendo dall’ingresso quando una gare la notizia ai quattro angoli del ambulanza arrivò a sirene spiegate palazzo, orgogliosi di essere i primi e si fermò proprio lì davanti. Si chie- a raccontare l’accaduto: Fiodor Ket- se cosa potesse essere successo e majewsky era ridotto piuttosto male. decise di aspettare dopo che i due Ictus per qualcuno, arresto cardiaco infermieri furono entrati con la ba- per altri, mentre i più intraprendenti rella. stilavano una diagnosi che non era Ivan Ivanovich si sentì morire da- affatto favorevole al malcapitato. In vanti all’immagine del suo adora- ogni caso si poteva credere che nel to superiore riverso sulla poltrona. caso se la fosse cavata sarebbe L’ufficio era invaso da un fumo acre stato lontano dalla ditta piuttosto a che lo fece tossire. Si precipitò alla lungo. finestra per aprirla e respirare una Alexander Nicolajewsky aveva per- boccata di ossigeno prima di girar- so l’autobus delle 17.30, ma non gli si e guardare nuovamente verso la importava un granché. Si allontanò scrivania. a passo lento dall’ingresso e prima Fiodor Ketmajewsky aveva il capo di passare la sbarra che delimitava ripiegato sul lato sinistro e appari- il parcheggio si voltò verso il palaz- va come se la pelle di metà del viso zo, sede della ditta. Era autunno fosse incartapecorita. Un irreale inoltrato e già era buio, le finestre mozzicone di sigaretta gli pendeva della facciata erano quasi tutte illu- dalle labbra mentre vistose brucia- minate. Poteva vedere distintamen- ture sul vestito e sulla poltrona de- te le persone sedute alla scrivania nunciavano l’origine di tutto quel intente al lavoro o a rispondere al denso fumo. telefono. Individuò al secondo pia- no la finestra del suo ufficio che era Ivan Ivanovich fece quello che tutti l’unica buia, un po’ più in là l’ufficio avrebbero fatto in simili circostan- dell’odiato collega Ivan Ivanovich: ze: chiamò Fiodor Ketmajewsky per era seduto con i gomiti appoggiati nome più volte, quasi volesse assi- al piano della scrivania e si teneva curarsi che non stesse dormendo. il capo fra le mani. Indietreggiò atterrito all’idea della morte, uscì di corsa e si mise a gri- “Domani”, pensò Alexander Nico- dare. lajewsky, ”tocca a te”. Alexander Nicolajewsky vide pas- sare la barella condotta dai due in- fermieri sulla quale giaceva Fiodor Ketmajewsky. Se ne intravvedeva parzialmente il viso, nascosto per buona parte da una vistosa benda- tura. Avevano ragione i soliti perso-

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Retro Riviste

Olivetti R&T Review

macchina da scrivere al computer La rassegna del- fu segnato da tappe di successi l’editoria specializ- clamorosi (chi non ricorda il mitico zata dai primi anni M24?) e da sconfitte altrettanto ‘80 ad oggi pesanti (la linea L2 per esempio). Sostenuta (affermano i maligni) dalle ricche commesse dello sta- to realizzava utili “da paura” po- tendosi permettere stipendi dorati per i dirigenti e laute mance per il personale (una mia zia che ha la- vorato alla sede romana della dit- ta me ne parlava con entusiasmo sostenendo che, nonostante non fosse una dirigente ma solo una segretaria direzionale, con quattro livetti Research & Tec- gratifiche natalizie si era comprata nology Review è una un appartamento). Olussuosa rivista edita dalla Ing. C. Olivetti con sede ad Allora l’azienda possedeva dei Ivrea. Lussuosa perchè arriva con veri e propri centri di ricerca e svi- una doppia copertina cartonata e luppo dove si producevano risulta- una certa cura realizzativa che si ti teorici e progetti all’avanguardia avince già dal design della coper- oltre che collaborazioni con dipar- tina. timenti di ricerca nelle facoltà di ingegneria italiane (soprattutto a Le vicende finanziarie della Oli- Torino). Questo era abbastanza vetti sono fin troppo note e certo comune nelle aziende di una certa non sta a me analizzarne i perchè dimensione e lo è tutt’ora all’este- del tracollo che avvenne attorno ro. In Italia sappiamo tutti come è agli anni ‘90. Prima di allora si la situazione della ricerca scien- trattava di una “signora azienda” tifica e come potrebbe essere al- produttrice di apparecchi molto trimenti visto che siamo il paese ricercati soprattutto per la preci- occidentale che spende di meno sione meccanica che li contrad- in ricerca? distingueva. Il passaggio dalla

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La rivista è l’organo divulgativo traslation system” dei centri di ricerca Olivetti e rac- Come si vede ci stà uno coglie le ricerche fatte in casa o spazio anche per un poco commissionate alle università con di auto-promozione (e ci un taglio decisamente scientifico. mancherebbe!) con la La lettura non è “di tutto riposo” descrizione del prodotto ed è necessario avere le “mani in OLIDRAW, un package pasta” sugli argomenti trattati, oltre per la grafica che franca- che una base di conoscenza della mente appare tutt’altro lingua inglese, anche se si tratta di che amichevole nell’uso, un inglese scientifico molto “linea- visto che si tratta di un re”. programma “command Ad esempio: “Amorphous magne- driven”, cioè si fa tutto tic material for thin film recording con la tastiera. Ma del heads” tratta delle caratteristiche resto cosa pretendere di fisico/chimiche del materiale per la più? Il programma gira realizzazione delle testine di lettu- sotto PCOS sull’M20 o ra degli hard-disk, campo di ricerca sull’M24 con la scheda molto in voga all’epoca (pioniere la di emulazione. solita IBM) e che ha portato alle capacità degli HD che oggi ci sono In definitiva una rivi- famigliari. sta che “da lustro” alla Altri articoli presenti: Olivetti, all’epoca la mi- - “A global approch to the problem gliore ditta di informatica of assuring quality and reliability of e tecnologie avanzate purchased integrated circuits”. presente in Italia. Per chi - “Problems in theory and experi- fosse curioso riguardo mentation on hydraulic impedence alla nascita dell’information tecno- Due pagine della logy made in Italy con particolare rivista. In alto quello in duch with elastic walls” che si può ottenere con riferimento alla Ing. C. Olivetti Spa, - “Statistical characterization of Olidraw e sotto una consiglio il libro “Marisa Bellisario ricerca sulle capacità error processes in rigid disc mass donna e manager”, la biografia del diamagnetiche delle te- memory peripherals” manager più “carino” che abbia stine resistive per HD. - “A performance evalutation of L- partecipato in prima persona alla express LAN protocol and a com- scrittura di questa affascinante av- parison with Ethernet” ventura. - “The OLIDRAW package”

- “Firmware validation in a multi- [Sn] processor environment” - “DIMA, a man-aided machine

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Le prove di Jurassic News

Nuova Elettronica Z80

Quando i computer si costruivano da soli...

ha realizzato il progetto di Nuova Introduzione Elettronica ma quello che posso bbene sì, quando i com- fare è raccontarvi le mie emozio- puter si costruivano da ni e il mio punto di vista, mediati Esoli, nella propria stan- dall’environment che all’epoca mi zetta, rubando le ore allo studio o circondava. al lavoro, al sonno e alla fidanza- I problemi di un ragazzo alla fine ta. Il mondo sembrava fermo, tutto del percorso scolastico secondario andava piano: dalle trasmissioni erano legati principalmente a come televisive alle canzoni alla radio trovare lavoro o quale facoltà sce- era tutto un progresso lento. Ti ci gliere affinché fosse alla portata di potevi abituare, senza fretta, un una economia non certo florida e passettino alla volta, mica come certo anche a capire quale ragaz- adesso che giri per gli scaffali di un za poteva essere una compagna grande magazzino e riempi il car- con la quale costruire un futuro. rello di ciofeche senz’anima! L’elettronica la si studiava in pro- Non so se la mia storia può tro- prio, partendo da riviste come Nuo- vare un parallelo per qualcuno che va Elettronica, Radio Kit, CQ Elet-

38 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 tronica, Progetto Elektor... Queste un computer per imparare? L’uni- rappresentavano in un certo sen- ca strada erano le Università ma so una guida al completamento di anche li non è che abbondassero i una preparazione scarsa data dalla sistemi di calcolo, soprattutto non scuola che di mezzi e forza di fare abbondavano quelli in cui era leci- non ne ha mai avuto. L’elettronica to metterci le mani dentro. Tuttalpiù digitale era nella seconda metà de- ci interagivi attraverso un terminale gli anni settanta, una frontiera. Il o addirittura via schede perforate. primo microprocessore, il 4004 di Questo tipo di approccio ti poteva Intel è del 1971, lo Z80 è un pro- sì insegnare a programmare, ma getto della seconda metà degli anni il contatto intimo con i circuiti era ‘70. assente: di là c’era qualcosa che L’elettronica digitale sembrava rispondeva ai tuoi comandi o che tutto sommato più facile dell’elet- ti dava l’output di un tuo sorgente tronica analogica: due soli valori in Fortran, ma come avveniva tut- da controllare, rappresentati da to ciò? Se invece di una macchi- due condizioni fisiche qualsiasi, na con tanto di circuiti elettronici, una tolleranza ampia che significa memorie, terminali, ci fosse stata meno problemi di messa a punto, una stanza piena di cinesi intenti un sostanziale isolamento fra gli a portare avanti le tue elaborazio- elementi di un circuito. Mica come ni avvalendosi di una calcolatrice quelli analogici con i condensatori meccanica e di una macchina da di accoppiamento che non sai mai scrivere, non te ne saresti nemme- La scheda CPU, il cuore no accorto! della macchina. Il pul- come si comportano quando c’è un santino rosso serve per il guasto o le bobine di risonanza che Ma certo realizzare un calcolato- Reset. Al centro lo zocco- una mezza spira in più o in meno ti re non è come saldare un quarzo, lo per la EPROM, vuoto in questa foto che si cambia la qualità della vita... una bobina, quattro condensatori, riferisce ad una versione Tutti parlavano dei calcolatori: vo- un diodo e una manciata di resi- “avanzata”, con ROM su scheda di espansione. lete trovare lavoro? Fate i program- stenze per catturare sporadiche matori! Però era difficile entrarci in questo mondo: le scuole poche e concentrate lontano dalle periferie del paese, l’accesso clientelare (sono gli anni della raccomanda- zione selvaggia e spudorata), la materia astrusa al punto che non era chiaro come la si potesse inse- gnare in maniera efficace. Mi -pia cerebbe mostrarvi un corso di RPG per il sistema 36 della IBM per ve- dere cosa riuscite a capirci! E poi il problema di fondo: dove lo trovavi

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onde radio. Qui bisogna essere rio. Evidentemente la scelta è logi- precisi... e mancano molte informa- ca da parte dei progettisti: il siste- zioni e l’esperienza di qualcuno che ma è un sistema educativo, quindi ti può guidare. Insomma da soli non si deve fare un passo alla volta, poi ce la puoi fare... non bisogna aggredire il potenziale acquirente con un prezzo “impor- Genesi tante” da subito. Gli si fa balenare l’idea che il prezzo sia basso divi- Il progetto per la realizzazione di dendolo in mille rivoli e lasciando la un micro computer in kit, fa la sua scelta se comprare questo o quello apparizione sul numero 68 della ri- all’utente. vista Nuova Elettronica. La rivista in Secondo me questa apparente li- questione è nota per avere un taglio bertà di scelta e di quando fermarsi molto orientato all’insegnamento nella realizzazione è fittizia, chi si partendo da concetti elementari. A è lanciato nella realizzazione non parte un’aurea di paternalismo che credo si sia fermato alle prime tre avvolge gli articoli di questa rivista, schede e non abbia poi preso la il loro valore educativo è indubbia- scheda video e relativo monitor. mente elevato. Chiunque sia alle Quando hai monitor e basic strut- prime armi in uno specifico settore o turato come fai a non prendere la argomento, trova nei testi pubblicati La copertina del numero tastiera alfanumerica? E il cabinet 68 di Nuova Elettronica una spiegazione talmente terra-ter- che fornisce al tutto un aspetto pro- da dove è partito tutto. ra che non può non comprendere. All’epoca mi era sfuggito fessionale? Ma poi nel cabinet ti ri- il messaggio rappresenta- Questo aspetto diventa un limite mane il buco da metterci il floppy e to dalle due ere: il tubo a vuoto e la nuova frontiera quando la persona vuole approfon- ti danno anche il CP/M, ci rinunci? dire, ma per questo esistono altri dell’elettronica digitale. Insomma da poche centinaia di mi- canali che, proprio gliaia di lire ti ritrovi ad aver speso grazie alle basi qualche milione diluito in tre/quattro gettate in quel- anni d’accordo, ma sempre di belle le prime letture, cifre si parla! Lo stesso prezzo che possono risultare se tu avessi comprato un sistema particolarmente commerciale di grande valore come efficaci. un Apple II, ad esempio. Il micro in kit pre- Il valore solido della realizzazio- sentato da NE è ne di Nuova Elettronica non vale il un sistema basa- prezzo pagato, ma quello che hai to sul processore imparato è impagabile! Z80 della Zilog e si realizza su un C’è un’altro fenomeno da consi- progetto a schede derare per chiudere questa parte collegate tramite “filosofica” ed è il seguente. Mentre un bus proprieta- il kit di NE cresce pian pianino im-

40 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 piegando parecchi mesi per essere completato, anche per via del fatto che la puntualità nelle uscite non fa parte del DNA dell’editore..., il mon- do fa un balzo e presenta macchi- ne a bassissimo costo: ZX80 della Sinclair, Commodore Vic20, per non parlare di sistemi “veri” come appunto la serie Apple II o il TRS- 80. Ricordo perfettamente i dubbi e lo sconcerto: continuare con il NEZ80 o buttare via tutto per prendere uno semplicemente cose già viste e col- Lo schema di montag- dei sistemi commerciali che sembra laudate, cloni insomma, chiamateli gio della scheda CPU, in stile NE. Notate la siano meglio supportati dalle riviste così se non volete chiamarli “furti del settore? Sì perché cominciano poca densità di compo- intellettuali”. nenti per un montaggio ad apparire riviste dedicate ai com- molto meno complicato Bisogna dire ad onor del vero che puter anche in Italia: Bit, m/p com- di tanti altri. Però i pin comunque il progetto è durato pa- da saldare non sono puter, MC microcomputer,... recchi anni, una vita, visto con la certo pochi! Le riviste guardano i numeri e i prospettiva di oggi. Si parla degli Sotto il sistema assem- numeri parlano chiaro: la gente anni dal 1979 al 1985, durassero blato nel suo cabinet, sempre venduto in kit. compra i sistemi a basso costo che ora tanto i PC! sono subito disponibili. Ma come Per l’epoca l’aspetto era professionale e si- è cambiato il mondo in pochi anni! curamente il tutto molto Ora si prende il computer non per robusto! imparare una professione, ma per giocare sul video della TV; la programma- zione interessa ancora ma per piacere datemi il BA- SIC, che non voglio com- plicazioni! Questo cambio di pro- spettiva culturale e di mer- cato ha preso un po’ alla sprovvista molti addetti ai lavori e fra questi anche la rivista NE che ha deciso di cambiare strada dopo qualche anno proponendo nuovi progetti. Questa vol- ta però niente di originale,

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Primo approccio za tozzo con un ingombro notevo- le e tale da occupare per intero un È un po’ difficile seguire lo sche- piano di lavoro. La dimensione è ma consueto delle nostre prove con mitigata tutto sommato dalla pro- questo sistema. Infatti di che ver- porzione delle varie componenti. Si sione stiamo parlando? Del primo capisce subito che non è un giocat- kit con solo tastiera esadecimale, tolo ma una macchina seria! usato come sistema di sviluppo per La tastiera, senza tastierino nu- Z80 completo di programmatore di merico ma si può aggiungere come EPROM o del sistema completo, kit a parte, è inserita su un piano magari con hard-disk e scheda gra- inclinato difronte al monitor a fosfori fica? Le configurazioni sono molte- verdi. Tastiera e monitor sono di di- plici, alcune mutualmente esclusive screta qualità, anche considerando per via degli indirizzi di memoria e che all’epoca si viaggiava con im- dell’IO che si sovrappongono. probabili tastiere di gomma e TV al Se rimaniamo a metà strada e posto di un monitor dedicato. pensiamo alla macchina come un Accanto al monitor, sul frontale, a personal di utilizzo “normale” come destra è inserito verticalmente una gli home dei primi anni ‘80, ci tro- unità floppy full size da 5,25 pollici viamo di fronte ad un oggetto piut- con tanto di sportellino e led di fun- tosto ingombrante, costruito con zionamento. una lamiera sagomata da 3 mm e costruito a guisa di conchiglia con Hardware due valve di color blu elettrico e la La scheda controller per parte tastiera-frontale di alluminio Il sistema è basato su una CPU floppy disk, indubbia- anonizzato. mente un salto di qualità Z80 a 2 Mhz con monitor di sistema notevole verso un sistema L’oggetto è monolitico e abbastan- su ROM e una memoria RAM dina- performante. mica fino all’indirizzamento massi- mo di 56 Kb utilizzabili (8 Kb nella parte alta sono riservati alla scheda grafica e alla ROM del monitor). Le scelte per quanto riguarda la visualizzazione su video sono due: una in bassa risoluzione 32 carat- teri x 16 righe, capace di indirizza- re in maniera grafica secondo uno schema chiamato “semigrafico 6” (per ogni posizione di carattere si possono accendere i punti in una matrice 3x2). La seconda scelta è di una scheda da 80 colonne x 24 righe che indirizza una grafica ad

42 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 alta risoluzione in varie modalità bastanza ele- (solo testo, solo grafica o misto). vato. La risoluzione massima è 320x144 punti sul video in due colori. Uso Entrambe le schede video pre- Come si usa vedono l’interfaccia per la tastiera un sistema alfanumerica che diventa indispen- del genere? sabile. Con la scheda in bassa riso- La risposta è luzione si può usare un monitor o interlocutoria, anche la TV, mentre per la scheda infatti non esi- hi-res è indispensabile il monitor. stendo pro- Quest’ultima è anche la scheda più grammi com- completa con una interfaccia per merciali, come stampante parallela e un beeper. i giochi ad L’interfaccia centronics per stam- esempio, che pante si può comunque aggiungere hanno costitui- come scheda separata sul bus. to la “libreria” Il sistema operativo si chiama NE- per gli home DOS e come linguaggi di program- Il manuale del DOS e di prima generazione, l’uso del si- del Basic, visibilmente mazione sono disponibili l’Assem- stema è sempre e comunque lega- adoperato a lungo dal bler e il BASIC. to all’evoluzione delle conoscenze suo possessore, come testimoniano le pieghe L’alimentatore è sempre in kit ed personali che su di esso, costruen- sulla copertina. eroga +5, +12 e -12 volts, disponi- dolo, abbiamo acquisito. bili sul bus. Personalmente ad esempio ricor- La macchina è modulare con do di essermi presto stancato del schede inserite in un bus paralle- Basic in dotazione, piuttosto strano lo attraverso un tipo di connettori fra l’altro, e di essermi buttato sul- a basso prezzo e altrettanto bassa l’assembly. Il computer NEZ80 era affidabilità. dotato di un assemblatore piuttosto Non esistono programmi applica- ben fatto che era un piacere usa- tivi “professionali”, era l’epoca in re! La sua compilazione con dop- cui se ti serviva un programma te pia passata e lo scorrere sul video lo facevi! delle istruzioni accompagnavano le mie serate di libertà. Sarà forse che Successivamente è stato possibi- ero giovane, ma le ricordo ancora le dotare il sistema del CP/M con con una certa nostalgia. Purtroppo un trasporto abbastanza ampio di di quei momenti conservo il ricor- applicativi commerciali (Wordstar, do e qualche sparso appunto dei etc...), certo non a costo zero! Il miei tentativi di costruire prima un CP/M è indispensabile se si vuole debugger per codice macchina e espandere il sistema con una unità poi un compilatore per l’NEBASIC. disco rigido il cui costo è però ab- Quest’ultimo progetto confesso 43 Jurassic News - Anno 2 - numero 9 - maggio/giugno 2007

di non esse- Il sistema operativo re riuscito a portarlo a ter- Il sistema operativo NEDOS è ab- mine, anche bastanza rudimentale e derivato perché la fre- pari pari dal NEWDOS del TRS-80. quenza al- La somiglianza è talmente spinta l’università da che i programmi scritti per il TRS- un lato mi sta- 80 ci girano, a patto che non utiliz- va risucchian- zino istruzioni che fanno riferimento do i momenti all’hardware (che è evidentemente liberi e dall’al- diverso). tro mi ero in- Il sistema non fa boot all’accen- n a m o r a t o sione, è necessario pigiare la barra dell’Apple II, dello spazio per caricare in memoria i quali si può sia il DOS che il Basic. Quest’ultimo dire abbon- diventa l’ambiente operativo quan- davano nel do lo si lancia con la parola BASIC dipartimento e bisognerà tornare al DOS con un di matemati- comando “CMD S” se si vuole lavo- ca. Infatti nel rare a livello di Sistema Operativo. 1985 l’Apple II l’ho compra- Nella sua evoluzione più spinta la to ma lo sfor- macchina è stata dotata di un si- zo economico stema operativo compatibile CP/M n e c e s s a r i o chiamato SONE (Sistema Operati- mi obbligò a vo Nuova Elettronica). Questo, indi- liberarmi del spensabile per pilotare l’hard-disk, computer di ha aperto la strada ai programmi Nuova Elet- della libreria CP/M. tronica, fra Una ulteriore possibilità è quel- La tabella delle istruzio- ni del Basic biligue. Un l’altro con il ricavato ho comprato la di comperare il kit del Basic su tentativo francamente che poco più del secondo drive per la EPROM, magari perché non ci si è fa sorridere oggi, ma non mela! voluti lanciare nella spesa del flop- dimentichiamo che si era proprio alla genesi. Comunque così sono andate le py. Con questo Basic si può gestire cose. E così potete immaginare la la scheda video a bassa risoluzione mia gioia nello scoprire circa un e il sistema così equipaggiato asso- anno fa l’esistenza del sito www. miglia di più agli home stile C64 che z80ne.com, di Roberto Bazzano. appunto il floppy lo avevano come Egli sta raccogliendo tutto il possi- dotazione opzionale. bile sulla macchina con certosina pazienza e ottimi risultati. Il mio personale grazie!

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Il NE-BASIC

In una prima ver- sione del sistema con dotazione di memoria via cas- setta audio, veniva fornito un BASIC non troppo evolu- to. Il supporto per la scheda Hi-res Il NE-BASIC è molto completo e Ecco come si presenta non era contenuto ma una cosa potente, uno dei migliori mai ap- la tastiera alfanumerica nella versione “stacca- che ricordo di questo BASIC è l’en- parsi per questa classe di sistemi e bile” dall’unità centrale fasi con il quale la rivista lo pre- certo ha dato molte soddisfazioni a e completa di tastierino sentò spacciandolo come “il primo tutti i suoi utilizzatori! numerico. Sotto il Kit in fase di montaggio per la basic bilingue”. In pratica si poteva Quello che non ho mai sopportato tastiera “embedded” nel mobile prima versione programmare anche in italiano, ma del BASIC in generale è quella tol- (quello azzurro). ci pensate? Invece che scrivere leranza alla sintassi che permette 10 PRINT “HELLO WORLD” di scrivere istruzioni come: si poteva impostare come: 10 SCRIVI “HELLO WORLD” una novità sconvol- gente! Bando alla facile ironia la cosa sta ad indicare la minuzia della rivista nell’at- tenzione all’utente poco skillato e 10 REVON tragicamente la conferma che in 20 UNDERON Italia anche quattro verbi in inglese invece che potevano (e ahimè possono) met- tere in difficoltà le persone. 10 REV ON Nella configurazione con floppy e 20 UNDER ON sistema operativo fa la sua compar- d’accordo che è una scelta di chi sa anche un BASIC più “degno” con scrive il sorgente, ma la mala prati- supporto per i file su disco e grafica ca si diffonde velocemente se trova ad alta risoluzione. Si chiama NE- un terreno fertile. BASIC e si carica al boot assieme L’altra particolarità fastidiosa è al NE-DOS, come prima spiegato. 45 Jurassic News - Anno 2 - numero 9 - maggio/giugno 2007

Conclusioni

Un anneddoto abbastanza divertente che riguarda que- sto computer mi è capitato personalmente. Ero in va- canza, non tanti anni fa, di- ciamo un po’ prima del 2000, in un paese del Trentino. Un pomeriggio durante una passeggiata càpito nei pres- si di un negozietto minusco- lo di fotografia ed entro per comprare un rullino, lascian- do mia moglie ad aspettarmi con la classica frase “...fac- cio in un attimo..:”. Entro e da dietro una tenda fa capolino il proprietario scostando una quella di annegare le variabili nelle La versione 2 della tenda verde che nasconde il bugi- macchina con il mobile a parole chiave per cui ad esempio è gattolo del retro. Lampo di deja-vù: rack e la tastiera staccata proibito nominare PANFORTE una dall’unità centrale. il proprietario, certo Luigi, stava la- variabile perché c’è dentro la parola vorando su un PC NEZ80! chiave “FOR”, come se il contesto non contasse nulla! Così abbiamo passato due ore abbondanti mentre mi ha spiegato La completezza di istruzioni del tutto della macchina. La conosceva NE-BASIC è comunque una garan- veramente a fondo, pensate che zia del fatto che nella maggior parte stava disassemblando il Basic e dei casi si potranno adattare i listati scrivendosi un compilatore usan- di altri PC, abbondanti sulle riviste, do le routine del linguaggio e del per la propria macchina. Anche se sistema operativo. Insomma una questa è un’era dove pullulano i rimpatriata piacevole, proprio per- Peek-Poke e in questo caso è ovvio ché del tutto inattesa: chi si poteva che ci sia poco da sperare! immaginare che ancora qualcuno Qualche rivista “più illuminata” ha ci lavorasse su un sistema ormai pure pubblicato listati per il Micro di così datato? Luigi mi confermò di Nuova Elettronica, probabilmente non essere assolutamente interes- perché gli sono stati mandati dai sato ai PC moderni, che il NEZ80 lettori che per forza di cose sono era tutto quello che poteva deside- limitati nel numero. rare e non andava a cercare altro. Ci gestiva il magazzino, i clienti e le fatture, tutto con programmi fat-

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Conclusioni ti con le sue mani. Uno che certo non si deve preoccupare di virus, Un anneddoto abbastanza troian e malware, Un idealista, sen- divertente che riguarda que- za dubbio, ma che forse sta meglio sto computer mi è capitato di molti altri, sicuramente con molti personalmente. Ero in va- problemi informatici! canza, non tanti anni fa, di- Fuori mia moglie si stava agitando ciamo un po’ prima del 2000, perché quello che per me era sem- in un paese del Trentino. brato un quarto d’ora, per il mondo Un pomeriggio durante una reale si era trattato di due ore ab- passeggiata càpito nei pres- bondanti! Inutile dire che qualche si di un negozietto minusco- anno dopo ci sono ripassato: stes- lo di fotografia ed entro per so paesino, stesse quattro case, comprare un rullino, lascian- ma il negozietto era chiuso e l’in- do mia moglie ad aspettarmi segna sparita. Ho avuto una stretta con la classica frase “...fac- al cuore di tristezza: un’altro pezzo cio in un attimo..:”. Entro e da del mio mondo se n’era andato per dietro una tenda fa capolino sempre... il proprietario scostando una quella di annegare le variabili nelle tenda verde che nasconde il bugi- Venendo alle conclusioni più di parole chiave per cui ad esempio è gattolo del retro. Lampo di deja-vù: merito, non si può che plaudere al- proibito nominare PANFORTE una il proprietario, certo Luigi, stava la- l’iniziativa di Nuova Elettronica che variabile perché c’è dentro la parola vorando su un PC NEZ80! ha saputo soddisfare la curiosità di L’articolo di presenta- chiave “FOR”, come se il contesto tanti appassionati e costruire assie- zione del kit con l’hard Così abbiamo passato due ore non contasse nulla! me ad essi una base per la cono- disk. Si noti l’incertezza abbondanti mentre mi ha spiegato sul nome da usare per La completezza di istruzioni del scenza dell’informatica moderna. indicare l’unità. Il costo tutto della macchina. La conosceva NE-BASIC è comunque una garan- Qualche riserva sull’affidabilità e di questa espansione è veramente a fondo, pensate che a dir poco proibitiva: zia del fatto che nella maggior parte soprattutto sul prezzo del sistema stava disassemblando il Basic e 2.500.000 Lire! dei casi si potranno adattare i listati completo, sicuramente alla fine più scrivendosi un compilatore usan- di altri PC, abbondanti sulle riviste, elevato di un sistema commercia- do le routine del linguaggio e del per la propria macchina. Anche se le di pari prestazioni. Rimane l’in- sistema operativo. Insomma una questa è un’era dove pullulano i commensurabile valore di aver ac- rimpatriata piacevole, proprio per- Peek-Poke e in questo caso è ovvio compagnato i primi passi di tante ché del tutto inattesa: chi si poteva che ci sia poco da sperare! persone che poi con il computer ci immaginare che ancora qualcuno hanno campato, in un campo allora Qualche rivista “più illuminata” ha ci lavorasse su un sistema ormai all’avanguardia. pure pubblicato listati per il Micro di così datato? Luigi mi confermò di Nuova Elettronica, probabilmente non essere assolutamente interes- [Tn] perché gli sono stati mandati dai sato ai PC moderni, che il NEZ80 lettori che per forza di cose sono era tutto quello che poteva deside- limitati nel numero. rare e non andava a cercare altro. Vorrei ringraziare pubblicamente Roberto Bazzano: i preziosi suggerimenti e Ci gestiva il magazzino, i clienti e le precisazioni tecniche che mi ha fornito per la stesura di questo articolo sono le fatture, tutto con programmi fat- stati indispensabili.

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Emulazione

Virtual TI 2.5 beta 5

I mondi virtuali a Introduzione volte possono esse- Virtual TI è un emulatore per le re molto realistici... calcolatrici Texas Instruments di recente produzione. Emula per- fettamente la TI-89 ma anche altri modelli della serie 80: TI82, TI83, TI83Plus, TI85, TI86 e per finire anche la TI-92. La versione che abbiamo scari- cato dal sito.... è la 2.5 beta che ha ancora qualcosina da mette- Nella foto la TI-89 in re a punto, ad esempio una non tutta la sua bellezza. perfetta regolazione del contrasto del display virtuale, ma per tutto il resto non abbiamo riscontrato difetti. Abbiamo già in passato disquisi- to sull’utilità di questi strumenti di emulazione sia per farsi un’idea stituiscono una appendice e que- delle potenzialità dell’oggetto e sto soprattutto ora che comunca- sia per procedere allo sviluppo di no con la macchina “master” (il applicativi in maniera più comoda PC) in maniera facile ed intuitiva. rispetto alla digitazione sull’hard- Mi chiedo quale sarà l’evoluzione ware originale. di questi strumenti ora che il PC La TI-89 e ancora più la TI-92 si portatile ha raggiunto un grado presentano come oggetti abba- di usabilità e praticità, anche nel stanza complessi, ricchi di tasti e trasporto, che si avvicina quasi funzionalità e dotati di una sofisti- alle calcolatrici tradizionali. Forse cata gestione grafica, seppur non Texas Instruments dovrebbe farci a colori, che ne valorizza l’utilizzo un pensierino a produrre qualco- in campo scientifico. Ovviamente sa che assomigli di più ad un PC, non hanno la pretesa di sostituirsi ormai quasi ci siamo... al Personal Computer ma ne co- Bando alle previsioni che sono

48 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 difficili da azzeccare, vediamo come ci si muove con questo emulatore.

Installazione

Si tratta di una classica installa- zione Windows (l’emulatore esiste solo in versione per la piattaforma Microsoft) e viene fornito con un po’ di documentazione e, cosa ben più importante, delle ROM la leggibilità non è delle migliori. Lo skin TI-92 che è quasi per farlo funzionare. Il software è un PC portatile, con i distinguo del caso... di pubblico dominio e quindi non Conclusioni è soggetto a restrizioni di copia e utilizzo. Evidentemente è visto Come si apprezza anche nell’im- dalla casa costruttrice sia come magine che riportiamo il display veicolo pubblicitario sia come uti- LCD è forse simulato troppo reali- le appendice della macchina rea- sticamente mentre la regolazione le per chi (ormai tutti) possiedono di contrasto e luminosità, otteni- un PC. bile con la combinazione di tasti Le ROM sono rappresentate da proposta dal manuale sulla nostra due file chiamati rispettivamen- installazione non funziona. te OS209.89u e TI89Titanium_ Ricordando che si tratta pur sem- OS.89u, quest’ultimo necessario pre di una beta non possiamo che per far funzionare lo “skin” TI92. raccomandarne l’installazione. L’installazione è del tutto priva di [Sm] difficoltà e al termine ci si ritrova con qualche mega in meno sul disco e una calcolatrice in più da usare anche come accessorio da scrivania, se si vuole. Come si può apprezzare dallo screen a fianco, la cura grafica è particolarmente elevata con om- breggiatura dei tasti e tutti gli altri particolari che rendono realistica la simulazione. Il menù è partico- larmente ricco di opzioni e da la possibilitò di disporre anche di un display più ampio, poco reale ma molto più comodo, anche perché

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Laboratorio

200 modi per resuscitare un HD

Interventi hardware e software per il ripri- stino e l’evoluzione dei sistemi di calcolo personale.

osa si può fare difronte Mi rendo conto che il concetto di ad un hard disk che non “riparare” un oggetto sta uscendo Cne vuole sapere di funzio- dalla logica del mercato moderno, nare? Beh, prima di buttarlo con dove si preferisce buttare piuttosto rabbia contro il muro vale la pena che “perdere tempo”. Non voglio di lavorarci un po’, soprattutto se lanciarmi in considerazioni mora- esso contiene qualche dato che ci li rispetto a questa mentalità ga- piacerebbe recuperare, a maggior loppante, osservo solo che anche ragione se un nostro cliente è di- questo tassello contribuisce all’ap- sposto a pagare per il lavoro. piattimento dell’intelligenza delle Rimbocchiamoci le maniche dun- persone. In fondo chi vuole un con- que e vediamo cosa succede... sumatore informato e consapevo- L’idea di scrivere questa “memo- le? Nessuno evidentemente. Oggi ria” mi è venuta imbattendomi su l’unico Dio è il consumo e l’idea di Internet nell’articolo “200 ways to riparare pian pianino sta uscendo revive a hard disk”, dove l’autore dal nostro modo di pensare. ha assemblato le 200 risposte avu- Per noi che ci dedichiamo al recu- te a seguito di un suo appello in un pero di vecchie macchine le cose forum di discussione. Leggendolo non stanno assolutamente così, mi sono reso conto di avere altret- per fortuna. Osservo che forse il tanto da dire, se non di più e che nostro, unito ad altri piccoli mondi i suggerimenti potrebbero risultare di appassionati riparatori di oggetti utili a coloro che magari tutta que- del passato, rimane l’ultima spiag- sta esperienza devono ancora far- gia dell’intelligenza umana. sela.

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Il pregresso

Immaginiamo la situazione: ac- cendendo il sistema una mattina 200 modi per resuscitare un HD un nostro cliente riceve due errori al momento del boot: “disk 0 error” e “invalid drive specification” e si precipita al telefono raccontandoci l’accaduto con un tono fra il tragi- co e lo speranzoso “...si può fare qualche cosa?”, la vocina sembra implorare un “Dimmi di sì, per fa- vore...”. Per il retro computerista un hard Il sistema è un vecchissimo (!?) disk “pigro” può essere una situa- Come è fatto un hard Compaq Prolinea 4/66. Le mac- zione parimenti drammatica. Certo disk credo che lo chine Compaq avevano (ormai si non si perdono dati vitali, ma l’uni- sappiano tutti, ma parla al passato) una gestione dei tà magnetica potrebbe essere di per rifrescarsi la dischi leggermente diversa rispetto difficile reperibilità e quindi la sua memoria ecco uno allo standard. Prima di tutto la ge- dipartita significa la rinuncia o co- schema “esploso” di stione sul cavo IDE era demandata munque la dilazione a rimettere in una tipica unità. alla specifica “drive select” invece funzione il vecchio home. che all’impostazione master/slave, In generale il recupero dei dati su molto più popolare, poi il BIOS del una unità che si rifiuta di funziona- sistema risiede per buona parte sul re dipende dalle condizioni della primo hard disk invece che nella stessa. Ad esempio se c’è un ru- EPROM e per impostarne i para- more meccanico insistente, come metri si usa uno speciale dischetto se le testine andassero avanti e (cd-rom nelle versioni pià recenti) indietro, è quasi impossibile recu- chiamato “Setup”. perare i dati, viceversa se il drive si La situazione per la quale si chie- rifiuta di partire (non fa spin-on) o de suggerimenti è completata in se parte regolarmente ma ci sono maniera drammatica dalle notizie errori di lettura, allora le probabilità seguenti: di successo crescono. - i dati non sono stati backuppati La situazione presentata in testa - il problema è costante anche all’articolo è una scusa per affron- dopo numerose prove di accensio- tare il problema partendo da una ne situazione reale. Nel caso specifico si parla di un hard disk che ieri fun- - non esiste un disco di ripristino zionava e oggi non riparte, quindi si fatto sulla stessa macchina. suppone nella fattispecie che l’uni- La situazione descritta rappresen- tà sia malfunzionante, viceversa se ta una sfida tecnica che lascia mar- il problema si presenta collegando gine ai più incredibili e fantasiosi per la prima volta la periferica ad tentativi (vedrete!), ma è anche un sistema, le cause potrebbero una situazione abbastanza comu- essere esterne all’unità come ad ne per coloro che esercitano una esempio un mancato riconosci- professione legata all’assistenza mento del BIOS, l’alimentazione software/hardware dei sistemi per- non corretta, etc… Parleremo dif- sonali. fusamente di tutte le situazioni, 51 Jurassic News - Anno 2 - numero 9 - maggio/giugno 2007

almeno le più comuni. Avvisiamo Le azioni però che la scelta è stata quella di non complicare il discorso con la Le azioni da intraprendere si pos- presenza di controller dischi diver- sono classificare secondo una lista si dal classicissimo IDE. Infatti la che è la seguente: presenza di un controller SCSI o anche dei numerosi controller IDE 1. Azioni fatte al fine di fare un alternativi che permettono Raid quadro della situazione e predi- etc..., avrebbe complicato parec- sporre i necessari strumenti; chio il discorso. Queste periferiche 2. Azioni di base fatte senza apri- hanno particolarità specifiche che re la macchina; devono essere affrontate una ad una. 3. Azioni di base con apertura del case e rimozione dell’unità incrimi- Tornando al problema di base è nata; evidente che gli interventi saran- no effettuati partendo da quelli più 4. Azioni di diagnostica atte a cir- ovvi e meno invasivi fino ad arri- coscrivere le cause del mancato vare alla distruzione dell’unità nel funzionamento; tentativo di recuperarne il contenu- 5. Azioni “di rottura” e tentativi di to. recupero dei dati totali o parziali. Vogliamo precisare che non ci as- Le classificazione precedente sumiamo nessuna responsabilità non comporta che le varie tipolo- in merito e che le azioni descritte gie di azioni devono essere mes- nel presente articolo vanno messe se in atto in sequenza e applicate in atto a proprio rischio e perico- tutte. Dipende da caso a caso e lo. Se avete un hard disk con dati dal modo in cui siamo abituati ad vitali per la sopravvivenza della affrontare un problema, fa quindi vostra azienda o per il business di parte del bagaglio che ogniuno si un vostro cliente, la cosa miglio- costruisce e porta dietro nella sua re da fare è affidare il recupero a carriera professionale. ditte specializzate. Il fai da te è af- Vale la pena di do- Nell’articolo abbiamo fatto riferi- fascinante, permette di imparare tarsi di programmi mento al caso di un PC “classico”, moltissimo ma passa attraverso la specializzati che ana- non a macchine esoteriche come gogna degli insuccessi, quindi oc- lizzano l’unità ma- un MAC (che richiede una pro- chio! gnetica intimamente. fessionalità specifica) o un server Nella foto uno fra i blade la cui diagnostica probabil- tanti disponibili. mente è fatta in situazioni di pre- parazione del cliente ben diversa da quella che possiamo sperare di ritrovare in un piccolo ufficio. Limitarsi al PC standard ci per- mette di presentare alcune azioni in un linguaggio comprensibile ai più, visto che si tratta della piatta- forma più diffusa. I principi riman- gono validi anche per sistemi più vecchi, come gli home anni ‘80/90 o i server dipartimentali, fatte ov- viamente le debite differenze.

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Prima fase: la raccolta delle infor- loro macchina (qualcuno ha mazioni e la costruzione del “qua- ragione, visto cosa si trova dro della situazione”. dentro certi sistemi passa- In questa fase si cerca di farsi un ti per la riparazione! Sten- quadro della situazione del cliente diamo un pietoso velo). Il e di come sia stato utilizzato il si- tecnico che interviene su stema fino al giorno prima. Spes- un guasto dovrebbe essere so due o tre domande ben poste uno psicologo oltre che un permettono di individuare la causa professionista elettronico. probabile di malfunzionamento e Il colloquio con l’utilizza- quindi decidere da dove comincia- tore deve essere sempre re. improntato ad acquisirne la fiducia e tranquillizzare sul- Va da se che il colloquio con il la possibilità di recuperare i cliente e la predisposizione dei tool dati. Per quanto riguarda il necessari a compiere il passo suc- contenuto della macchina è cessivo, permeano tutta la durata importantissimo che la no- dell’intervento. Non è opportuno stra professionalità emerga assaltare il malcapitato proprieta- proprio su questo fronte. rio con una sequela di domande Quello che contiene il sistema non a raffica, bisogna limitarsi a quello è affar nostro! Possono essere im- I laboratori specializ- che l’utente è in grado di rispon- magini pornografiche (qui ho un zati nel recupero dati. dere evitando domande del tipo: dubbio di legittimità legato alla pre- Personalmente so- “di quale marca è l’hard disk?” (si senza di immagini pedofile; mi vie- spetto sia molto fumo può ricavare questa informazione ne da dire che è meglio frenare la e poco arrosto... da soli mentre l’utente ben difficil- curiosità e non aprire mai i dati del- mente saprebbe rispondere). Op- l’utente), sia software palesemen- pure domande troppo precise alle te craccato. Possiamo consigliare, quali il cliente dovrebbe essere in non mettiamoci sul pulpito a guisa grado di rispondere ma magari gli del predicatore della Domenica! serve del tempo per trovare la ri- sposta; ad esempio “Mi faccia ve- Scusate se ho fatto questa disqui- dere la fattura di acquisto!”, molto sizione socio-moraleggiante, ma meglio un neutro “Si ricorda all’in- troppe volte ho avuto collaboratori circa quando ha comprato questa che ci cascano su queste banalità. macchina?”. Poi se serve la fattura Le domande chiave da porre ini- per la garanzia ci si potrà pensare zialmente sono poche e precise: quando si è verificato che effettiva- • Il sistema funzionava rego- mente il sistema è guasto. larmente? L’utente ha notato ral- L’esperienza dovrebbe guidare il lentamenti ingiustificato, difficoltà tecnico che deve essere in grado del sistema ad accendersi o spe- di ricavare da sé certe informazioni gnersi, rumori meccanici prima as- anche poco precise come ad esem- senti? pio quella della data di acquisto. Un • Il PC è stato spostato, an- certo modello di PC sappiamo che che se di pochi passi? è stato venduto all’incirca dal-al… La presenza di un certo processore • Quanti giorni è rimasto restringe drasticamente l’intervallo spento? di commercializzazione, etc… • Sono state aggiunte perife- Ricordate che il cliente vi osserva: riche o nuovi programmi o aggior- i dati sono suoi e molti hanno sono namenti del sistema operativo? ritrosi a rivelare cosa contenga la Queste prime domande sono di

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venire nel più assoluto silenzio e avvicinando l’orecchio all’unità centrale per rilevarne il comporta- mento meccanico. Se si sente un ticchettio continuo, chiaramente proveniente da una unità disco è il caso di spegnere subito e passare alle azioni di apertura della mac- china e rimozione dell’hard disk incriminato. Le società specializzate nel re- cupero dei dati da HD guasti pre- cisano che rumori meccanici po- trebbero essere sintomo di gravi solito sufficenti per farsi un primo danneggiamenti dell’unità e scon- sigliano caldamente di insistere. La scheda logica quadro della situazione e decide- dell’hard disk; molto re di che probabile (la sicurezza Se la sfortuna vi ha fatto imbattere spesso la sua sostitu- non fa mai parte del bagaglio di in uno di queste situazioni dispera- zione è l’intervento un buon hardwarista) natura sia il te è il caso di aprire il sistema, indi- più facile e di mag- malfunzionamento. viduare l’unità guasta, estrarla la- giore soddisfazione. Scoprire ad esempio che il PC è sciandola collegata e riaccendere stato spostato ci dovrebbe suggeri- brevemente per assicurarsi che: re subito che il problema potrebbe 1. sia proprio quell’hard disk a essere un connettore allentato e presentare il problema (il dubbio si quindi autorizzarci subito ad aprire pone ovviamente se le unità sono l’unità centrale per un rapido con- più di una all’interno del cabinet). trollo. 2. avere cura che il cliente senta Dopo la fase delle domande di a sua volta il ticchettio. rito si passa alle prime azioni. Qui Èprofondamente sbagliato non bisogna armarsi di pazienza e so- coinvolgere il cliente nelle fasi di stanzialmente serve solo un buon diagnostica, se questo è possibbi- orecchio e carta e penna per tra- le. Bisogna spiegare per filo e per scrivere alcuni dati. segno cosa si sta facendo, quali - Controllo dei collegamenti dei sono i probabili sintomi di errore e cavi esterni. Sì, lo so che è banale, come si intende procedere. Que- ma quante volte avete fatto partire sto, pur di fronte ad una persona un PC semplicemente attaccan- ansiosa, aiuta a creare un clima di doci la tastiera o premendo sul fiducia: il cliente capisce di trovarsi connettore di alimentazione che si di fronte un professionista che gli era leggermente allentato? Ricor- darà la migliore consulenza pos- date che alcuni alimentatori hanno sibile. Inoltre si evita la rampogna un interruttore vicino alla ventola. del cliente insoddisfatto “…non mi Mille situazioni casuali potrebbero aveva detto che avrei potuto per- averne attivato lo spegnimento. dere i dati…”. Ricordate che sem- Tralasciamo comunque la man- pre il cliente sarà insoddisfatto se cata accensione del PC, che ci il guasto non si risolve, ma almeno porterebbe fuori strada rispetto al la convinzione che tutte le azioni nostro tema e assumiamo che non sono state poste in atto in maniera ci siano problemi su questo fronte. corretta non ne diminuirà la fidu- cia che nutre nelle vostre capacità La prima accensione deve av- tecniche.

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In questo caso abbiamo di brutto non valga la candela per il cliente, saltato tutte le fasi e siamo arrivati ma per un laboratorio “ogni euro presto ad una conclusione nefasta. recuperato è un euro guadagnato”, Non tutto è perduto, ma la possibi- io dico sempre (e siamo in due: io lità di recuperare il contenuto del- e Zio Peperone, anche se dubito l’unità scende sotto il 50%. Qui bi- molto che sarò in grado di costrui- sogna parlare chiaro al cliente ed è re anch’io un deposito). A questo il caso di rivolgergli quelle doman- proposito ci sono ditte specializza- de successive che abbiamo trala- te che recuperano per vostro con- sciato nel primo interrogatorio: to le unità nuove spedendo al co- - “Esiste un backup dei dati?” struttore quelle guaste, vi evitano di occuparvi dei dettagli. - “I dati registrati sono anche di- sponibili su un altro PC dell’uffi- - Chiedere al cliente se e quanto cio?” è in grado di sborsare per il recu- pero. Il recupero presso ditte spe- cializzate è di solito molto costoso Lo so che probabilmente il backup (comunque più di mille euro) e po- non esiste o se esiste è di qualche trebbe non valere la pena. Per mia mese/anno fa, ma una risposta po- esperienza gli utenti vorrebbero sitiva ci permette di offrire la nostra recuperare anche le foto della pri- professionalità per il recupero. ma comunione, poi sentito il prez- zo capiscono che gli conviene or- La domanda sul backup dei dati ganizzare una seconda cerimonia (ricordate che il cliente potrebbe per la figlia, piuttosto che svuota- conoscere la parola “Salvataggio”, re il salvadanaio! In un caso reale mentre “back-up” potrebbe non dir- che mi è successo, emblematico gli niente) era comunque da farsi sotto questo punto di vista, è stato in ogni caso. Personalmente scon- un cliente che voleva recuperare siglio di assillare da subito il cliente delle e-mail che gli aveva inviato il con questa richiesta, prima verifi- suo commercialista. Quando gli ho chiamo lo stato del guasto, poi ci fatto presente che avrebbe potuto penseremo. Infatti un cliente “tipo” farsele rinviare mi ha detto candi- si allarma quando gli chiediamo i damente che non ci aveva pensa- supporti di salvataggio; capisce to! che i suoi dati potrebbero essere passati a miglior vita, quindi ricor- date: psicologia! Per questa volta ci fermiamo qui, Tornando al nostro hard-disk tic- infatti l’articolo era troppo lungo per chettante bisogna fare le seguenti pubblicarlo in una sola puntata. cose: Nella seconda parte dell’articolo - Segnare su carta i dati preci- affronteremo i temi più interessanti si che si trovano sull’etichetta. Se per un tecnico: l’indagine e le azio- possibile io consiglio di fare una ni di recupero. fotocopia dell’etichetta in modo da non avere dubbi sulla trascrizione di qualche numero di serie. Con [Sm] questo ricavare marca e model- lo di hard disk. Stabilire inoltre se l’unità è in garanzia (alcuni hard disk sono garantiti cinque anni), è probabile che il costo dell’invio e il tempo di attesa della nuova unità

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Emulazione

SCUMM e ScummVM

MAC. Detta così I mondi virtuali a Introduzione sembra l’uovo di volte possono esse- Colombo, in real- re molto realistici... cumm non si può defini- tà non è proprio re un emulatore in sen- così semplice, Sso stretto, infatti non si ma comunque ci tratta di un software che emula si arriva... una piattaforma di elaborazione Il rilascio sotto su un’altra, ma si limita ad inter- libera licenza e il successivo svi- pretare uno script all’interno di un luppo di una versione free chia- ambiente. Il risultato è la possibi- mata VMScumm (qualche volta lità di eseguire un titolo facente anche ScummVM, è sempre lo parte di una collezione di giochi stesso prodotto) hanno permes- rilasciati dalla LucasArts (la casa so il trasporto dell’interprete sotto di produzione di software ludico una varietà notevole di piattafor- di George Lucas, ideatore del- me ed è per questo che lo trat- la serie cinematografica Guerre tiamo qui fra i prodotti di emula- Stellari). In pratica cosa succede: zione. invece che essere obbligati ad ac- quistare il gioco per una specifica Si possono trovare gli eseguibili ScummVM su piattafor- piattaforma, lo si acquista diciamo per le piattaforme seguenti (in ri- ma MAC OS X per PC e poi si va a giocarlo sul goroso ordine alfabetico): Amiga; Apple II; Apple Macinto- sh; Atari ST; CDTV; Commodore 64; DEC Alpha; Jujitsu; Towns e Marty; Gp2x; NES; MS-DOS o DOS, PC-DOS; Microsoft Win- dows; Sega Mega CD; Sega Dreamcast; PSP; Nintendo DS; Tandy VIS; TurboGrafx-16; PS2; Symbian os S60/S80/S90; Xbox

Per quanto riguarda la versione “spin-off” ScummVM, essa esiste per buona parte delle piattaforme

56 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 moderne e per quelle “sopravvis- alla LucasArts ebbe così l’idea di sute come Amiga e BeOS): costruire un tool che permettesse UNIX (Linux, Solaris, IRIX, di semplificare lo sviluppo del gio- *BSD); Windows; Windows Mobi- co Maniac Mansion in modo che le; Mac OS X; AmigaOS; BeOS; fossero i “creativi” ad occuparsi Dreamcast; PalmOS; Playsta- della storia, della grafica e del so- tion2; Playstation Portable; RISC noro, non i programmatori, e così OS; Symbian. nacque SCUMM (Script Creation Utility for Maniac Mansion). L’idea era quella di sviluppare Un po’ di storia delle componenti monolitiche di gestione della grafica, del suono, La LucasArts si mise a sviluppare etc… e mettere assieme tutto con videogiochi per le principali piat- uno script. Gli oggetti binari, come taforme attorno al 1987 quando le immagini, rimanevano invariate imperversavano ancora gli Apple e facili da portare da una piatta- II, l’Amiga e l’Atari ST. Il PC IBM forma e l’altra per la quale era ne- cominciava a mostrare le sue po- cessario semplicemente traspor- tenzialità come piattaforma home, tare il motore di scripting scritto ma ancora doveva farne di strada ovviamente in C. per adeguarsi alla grafica delle L’idea fù giudicata talmente buo- macchine concorrenti. I videogio- na che la LucasArts ci visse di chi si vendevano come il pane ma rendita per un decennio facendo i costi di sviluppo erano in crescita uscire titoli diventati poi famosis- vertiginosa, colpa della grafica e simi come la serie Monkey Island, delle altre caratteristiche multime- tanto per citare un esempio, con Due personaggi della serie Monkey Island: diali che la gente chiedeva. l’innegabile vantaggio di costi di sotto il terribile pirata Le La LucasArts stava sviluppan- sviluppo ridotti e di copertura am- Chuck, in apertura l’eroe do un tipo di gioco che sarà poi plissima del mercato. un po’ sprovveduto Guy- brash Threepwood. individuato come appartenente Quando dopo il 1990 anche il PC alla categoria “Graphic Adventu- IBM fece la sua re”, cioè l’evoluzione dei giochi comparsa nel- di avventura che tanto avevano le case come appassionato i giocatori più “pa- piattaforma di zienti” fin dalla loro comparsa sui gioco, i titoli sistemi home dei primi anni ’80. scumm-like fu- Solo che ora il videogiocatore rono subito di- voleva un sistema più semplice sponibili. per interagire con i personaggi di gioco, qualcosa che utilizzasse il mouse e non richiedesse di digi- tare sulla tastiera. Aric Wilmunder

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I punti di forza. ta di un altro oggetto o di qualche cosa presente sull’interfaccia. Nel corso di dieci anni di perfe- Oltre ai “trucchi” del mestiere per zionamento l’interfaccia si è fatta consentire alti profitti riducendo i via via più intelligente e sofistica- costi e coprendo tutto il mercato ta, ma incrementando contempo- disponibile, la LucasArts inventò raneamente la facilità di interazio- il paradigma punta-e-agisci per ne, ad esempio il numero di verbi guidare i personaggi (che in ge- disponibili è stato ridotto ed adat- nere è solo uno) nel path della tato al contesto. storia. L’interfaccia consiste in una serie di verbi che si scelgono Questa è la base tecnica, non da un menù sempre visibile e sul sarebbe giusto dimenticare altri classico inventario di oggetti rac- pregi dei titoli sviluppati, come colti durante il path. Per compiere ad esempio l’intelligenza di cer- una azione si clicca con il mouse te situazioni e una pervasiva e sull’elemento scelto dopo aver divertente ironia, vero must di scelto l’azione alla quale esso questi titoli (per chi la sa apprez- deve partecipare. zare). Vere chicche, magari inutili Ad esempio per parlare con un al proseguimento della storia ma personaggio incontrato per stra- divertentissime, sono le situazioni da si clicca su “talk” e poi sul per- in cui si usano oggetti non corre- sonaggio; per muoversi si clicca lati, ricavandone delle situazioni su “go” o “walk” e poi in qualche comiche di inarrivabile godimen- The Secret of Monkey punto dello schermo per guidar- to. D’altro canto spesso gli enig- Island. Si apprezza il ci il personaggio; per usare un sistema scumm di inte- mi richiedono simili “invenzioni” e razione con i personaggi oggetto si usa il verso “usa” e si oltre alla intelligenza richiesta per e l’ambiente: “punta e punta l’oggetto, eventualmente risolvere gli enigmi più intriganti, agisci”. completando l’azione con la scel- non guasta una certa dote di anti- conformismo del giocatore.

Le componenti di SCUMM

Come abbiamo detto con il nome SCUMM (che inizialmente indica- va il solo motore di scripting) si in- dividua una piattaforma completa per lo sviluppo e l’esecuzione di videogiochi. Le componenti spe- cializzate sono: iMUSE (Interactive MUsic Strea-

58 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 ming Engine) INSANE (INteractive Streaming ANimation Engine) Più qualche altro tool per l’inte- razione con il file-system e in ge- nerale l’hardware dei sistemi sui quali viene ospitato.

La storia dello sviluppo vede il ri- lascio di versioni successive che gradatamente si impadroniscono di tutte le piattaforme commercia- lizzate. La prima versione era stu- diata per il Commodore 64 e per il La versione 6 è quella di “Day of PC oltre che per la piattaforma di tentacle” (Il giorno del tentacolo) gioco NES della Nintendo. Con la e di Sam & Max Hit the Road, veri release 2 entrano in gioco l’Ami- cult del genere (che personalmen- ga e l’Atari ST con le loro prero- te non ho molto apprezzato, ma la gative di grafica e suono, anche Ancora due titoli: in alto mia è solo una opinione). Indiana Jones and the se bisogna dire che la tipologia Lo sviluppo del motore SCUMM Fate of Atlantis e sotto di titoli rende praticamente inutile Monkey Island 2. “ufficiale” termina con la versio- l’animazione grafica e la colonna ne 11, mentre nasce il progetto sonora si riduce ad una musichet- ScummVM che tutt’oggi rende ta di accompagnamento priva di disponibile i titoli sulle macchi- effetti ambientali. ne che per la loro modernità non Divertente a questo proposito sarebbero in grado di ospitare le l’idea degli sviluppatori di inserire versioni originali. ScummVM ha a menù una voce per l’abilitazio- aperto la possibilità allo sviluppo ne della grafica tridimensionale. Erano anni in cui dominavano le schede 3Dfx come ad-on dei PC. Quando si cliccava sula voce si otteneva una sonora risata e un commento: “veramente pensavi che questo gioco avesse bisogno dell’accelerazione grafica 3D?”. La quarta versione apre la stra- da a giochi diventati famosi come Monkey Island e Indiana Jones e il destino di atlantide (il primo ti- tolo di Indiana che non deriva da un film).

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originale di nuovi titoli ma il tem- SayLineSimple(1,’/TWGT462/ Hey! There’s no po degli Adventure Games è de- bottom to this mug!’); cisamente tramontato lasciando BinVar583 = 1; il posto agli sparatutto in prima } persona o agli strategici grafici ad Brevemente commentiamo: alta sofisticazione. Actor.Init(4): sceglie l’attore nu- mero 4 da una lista e lo segna Il linguaggio di scripting come elemento per la prossima azione. Actor.Face(180): ruota il viso del Il linguaggio di scripting all’inter- personaggio di 180 gradi. no di Scumm è una sorta di Ba- SayLineSample(): provoca sic che viene compilato a basso l’emissione di una frase da par- livello in un formato intermedio (è te del personaggio indicato (puo’ un semi-compilatore, insomma) essere una semplice scritta nella come succede ad esempio con zona video riservata ai messaggi, Java. Il sorgente consiste nel- oppure un fumetto, non mi risulta l’elenco delle azioni da intrapren- che i titoli siano mai stati dotati di dere con la chiamata alle funzioni sintesi vocale, ma mi posso an- relative. che sbagliare...). Ad esempio: Actor.Init(4); Actor.Face(180); Come si può indovinare con un SayLineSimple(4,’/B3Kn399/ Just because you’re a grow- minimo di conoscenza della pro- nup...’); Wait.ForMessa- ge(); grammazione, i costrutti sono SayLineSimple(4,’/ molto elementari ma non man- B3KN400/... doesn’t mean that you can waste cano istruzioni condizionali e di my time.’); iterazione. Wait.ForMessage(); Actor.Init(1); Le funzioni disponibili sono pa- Actor.Turn(180); recchie (circa 350) da cui si de- If(!BinVar583){ duce la ricchezza dell’ambiente a disposizione del progettista del gioco.

I giochi supportati

La lista dei giochi disponibili, so- prattutto facendo uso della piatta- forma Free ScummVM sono deci- ne. Fra questi i titoli più divertenti della LucasArts:

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Maniac Mansion Zak McKracken and the Alien Mindbenders Indiana Jones and the Last Crusade Loom The Secret of Monkey Island Monkey Island 2: LeChuck’s Revenge Indiana Jones and the Fate of Atlantis Day of the Tentacle Sam & Max Hit the Road Full Throttle The Dig The Curse of Monkey Island

Ma anche qualche decina di gio- lato e ho cominciato a ri-giocare chi di case produttrici diverse che “The segrets of Monkey Island” evidentemente si sono avvalse durante le pause pranzo in ufficio. del motore scumm o che han- Pensavo di stufarmene presto ma no sviluppato usanto la versione mi sono accorto di non ricordarmi free. nulla dei primi tentativi di ormai quasi venti anni orsono per cui Per chi se la sente ScummVM si me lo sto godendo come fosse un può compilare dai sorgenti sulla gioco appena uscito. propria piattaforma e configurare Devo fare un esperimento questi i singoli giochi “a manina”, il che giorni: installarlo sul PC dei miei non è proprio immediato viste le bimbi (<10 anni) per osservarne decine di opzioni da configurare la reazione davanti agli indovinelli nel file di inizializzazione. Per for- che il software propone. tuna che Internet ci mette a dispo- Secondo me rimangono giochi sizione delle vere e proprie “distri- stimolanti. buzioni” contenenti binari e anche i file di gioco (ho qualche dubbio Bibliografia sulla legalità di questa operazio- ne, ma tant’è). http://it.wikipedia.org/wiki/ Conclusioni SCUMM: voce dedicata a Scumm della celebre enciclopedia free; I videogiocatori incalliti o chi ScummVM.org (http://www. semplicemente vuole preservare scummvm.org) : sito ufficiale del la memoria di un tempo andato, progetto ScummVM; troveranno in Scumm l’applicati- http://theos.altervista.org: dispo- vo che cercavano. da quando ho nibile la guida di installazione di scoperto la versione per MAC OS ScummVM in Italiano e di vari X confesso che me lo sono instal- giochi. [L2]

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Apple Club

Tutti i linguaggi di Apple - (parte 1)

dei modelli, per dirla in gergo della La rubrica dedica- Presentazione programmazione ad oggetti, era ta ai prodotti della Con questa serie di articoli, ospi- una caratteristica abbastanza co- Apple Computer , tati da una rubrica che abbiamo dalla sua nascita mune, avulsa dalla logica attuale fino ai nostri giorni. intitolato “Apple Club”, vogliamo del “subito rilasciato - subito bru- fare una panoramica, la più esau- ciato”, anche se a partire dal 2000 stiva possibile dei linguaggi di un qualche rallentamento per no- programmazione che sono stati stra fortuna si nota. disponibili sulle varie piattaforme Un’altra caratteristica degli Apple rilasciate dalla casa di Cupertino. è stata quella di essere vista come L’Apple, soprattutto all’inizio della piattaforma d’elezione per l’inse- sua storia, ha appassionato vere gnamento (parliamo degli States, schiere di programmatori e molte non certo dell’italico paese dove il aziende hanno vissuto “a traino” computer nella scuola forse non è proponendo software di qualità ancora entrato con la convinzione per i modelli che la casa rilascia- che sarebbe necessaria). Quindi i va nel corso degli anni. Una delle programmi educativi e fra questi i caratteristiche dei sistemi Apple, linguaggi di programmazione han- almeno all’inizio, è stata la longe- no abbondato. vità dei modelli. Se pensiamo che Con l’avvento della piattaforma l’Apple II è stato commercializzato MAC il trend si è rallentato ma i per oltre dieci anni, ci sembra im- principali idiomi dedicati allo svi- possibile! In realtà la “persistenza” luppo del software sono stati co- munque disponibili, anche se in misura molto inferiore rispetto a quanto si stava facendo su altre piattaforme (Windows in partico- lare, ma anche Unix e Linux). Quindi l’Apple ha “parlato” in tut- te le lingue o quasi e questo viag- gio è il racconto di una straordina- ria avventura fatta di scoperte e conquiste, alcune facili, altre più sfidanti, ma tutte irresistibilmente

62 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 affascinanti. Non abbiamo intenzione di fare una cronistoria, che alla fine sa- rebbe poco originale, piuttosto pescheremo qua e là cercando di non tralasciare nulla ma dedican- doci in maniera particolare a quelle nicchie poco conosciute che si di- scostano dal solito Basic, anche se per la prima puntata ci è sembrato doveroso occuparci del linguaggio di eccellenza dei sistemi anni ‘80, poche istruzioni, in pratica quelle il Basic appunto. minime indispensabili a controllare Interpreti e anche veri compilatori la macchina. Basic per la piattaforma Apple ne Questo primo tentativo, fra l’altro sono stati confezionati parecchi reso disponibile anche successi- per cui non ci sembrava il caso di vamente sotto forma di software affrontare l’argomento in maniera aggiuntivo in ROM o su floppy, è enciclopedica. Li presenteremo famoso soprattutto perché scritto senza un rigido schema che ci co- dal mitico Wozniak in persona, co- stringerebbe a parlare di Basic per autore anche del successivo Basic un anno intero! Applesoft.

I’Integer Basic Nonostante le limitate capacità l’Integer Basic è stato un ottimo Parlando del linguaggio più diffu- punto di partenza e così quando so nella prima metà degli anni ‘80 la Apple decise di rilasciare il ba- sarebbe meglio parlare di “i Basic”, sic in virgola mobile FPBasic, co- visto che per l’Apple ne sono stati nosciuto poi semplicemente con disponibili più di uno. nome “Applesoft”, cambiando an- Partendo da lontano merita men- zionare l’Integer Basic che è stato il primo linguaggio in assoluto di- sponibile fin dal prototipo Apple I. Ne abbiamo già esaminato le ca- ratteristiche in dettaglio negli arti- coli della rubrica Retro-Code per cui non intendiamo ripeterci. In breve si tratta di un interprete ab- bastanza rudimentale che tratta solo l’aritmetica intera e dispone di

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che il progetto e la mappatura del Il banalissimo benchmark che suo prodotto, dovette comunque abbiamo deciso di usare per dare continuare ad allegarlo al sistema una idea delle prestazioni è un operativo per permettere agli uten- semplice loop: ti l’esecuzione del software in loro possesso. 10 FOR I = 1 TO 10000 20 NEXT I Con l’Integer Basic sono possibili 30 END tutte le elaborazioni che non hanno Viene eseguito in circa 14 secon- a che fare con l’aritmetica raziona- di. L’Applesoft impiega qualche le (cioè con i numeri con la virgo- centesimo in più il che è abbastan- la). La demo “Kaleidoscope” (vedi za logico visto che Integer Basic screen nella pagina precedente) lavora solo con gli interi e quindi ne è un esempio, così come il pro- può ottimizzare meglio i propri sta- gramma per la copiatura dei dischi, tement. scritto appunto in Integer Basic.

Il DOS 3.3 contiene sia l’interprete Applesoft in virgola mobile (FPBA- SIC) che la versione Integer (INTBASIC).

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I’Applesoft Basic bilità passata o presente. Chiaro che il nuovo prodotto deve L’erede naturale del Basic prima offrire di meglio e di più rispetto a maniera è stato quello che è noto quanto esiste, altrimenti non riusci- come “Applesoft Basic”, un inter- rà a crearsi uno spazio nel merca- prete in virgola mobile completo e to. Così si è assistito ad una vera e robusto che ha resistito parecchio propria invasione di dialetti basati prima di cedere le armi, segno sull’Applesoft ma che aggiungeva- evidente che si trattava di un pro- no qualcosina utile al programma- dotto completo e di qualità, oltre tore. che perfettamente integrato nella Un’altro filone è stato quello dei piattaforma. Con l’Applesoft sono compilatori. Dal momento che comparse le istruzioni per la grafi- il Basic Applesoft, così come la ca e per la gestione dei dischi oltre maggior parte di quelli presenti ne- che le funzioni matematiche di uso gli home anni ‘80, è interpretato, più comune. il passo logico per incrementarne Anche questo interprete è sta- le prestazioni si chiama “compila- to oggetto di una presentazione zione”. In questa rubrica incontre- approfondita nella rubrica Retro- remo qualcuno di questi prodotti. Code che vi invitiamo a rileggere Continuate a seguirci! se avete voglia di approfondirne le caratteristiche. Come spesso succede nel mondo [Sm] dell’informatica, quello che non può l’originale costruttore, può essere fatto da iniziative terze. Infatti dal momento che viene rilasciato un qualsiasi software e soprattutto un oggetto come il Basic a corredo di un sistema (ricordiamo che Basic e Sistema Operativo erano la stesa cosa sui primi sistemi personali), il costruttore ne rimane legato e non può ad esempio decidere di ab- bandonarlo o evolverlo in maniera incompatibile con il precedente. Questa logica di salvaguardia dei clienti ed investimenti può essere superata da chi propone qualche cosa di diverso che non sia legato necessariamente ad una compati-

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Edicola

Pluto Journal alti e bassi in termini di In edicola o sul regolarità delle uscite. Web le riviste che Del resto trattandosi di parlano di retro- una fanzine piuttosto computing. che di una vera e pro- pria rivista, è ovvio che viva sulla buona volon- tà e sulla disponibilità di tempo dei redattori che ne hanno cura.

L’ambito primario è luto Journal è una rivi- Linux, che assieme Scheda sta aperiodica distribui- alle idee della FSF comincia ta liberamente sul Web a diffondersi anche nell’Italico Titolo: P come organo ufficiale divulgati- paese. Il problema che incontra Retro vo delle idee del Free Software questa nuova tecnologia nella in Italia. diffusione in Italia (parliamo del Sottotitolo: Il primo numero risale al novem- 1995, era di Windows 3.1) è ol- Das magazin bre/dicembre 1995 e l’editoriale tre che tecnico, linguistico. Si sa fur Retrokultur chiarisce fin da subito ambito e che l’informatica parla inglese e scopi della pubblicazione. Citia- Linux non ha ancora le risorse Web: mo letteralmente: “Nasce con per localizzare le distribuzioni http://www.retro- questo numero il PLUTO Jour- o il software disponibile. Quindi magazin.eu/ nal la prima rivista telematica Pluto Journal si propone di fare italiana interamente dedicata al anche una “intermediazione cul- Lingua: Linux e liberamente consultabile turale”, si direbbe ora. Tedesco attraverso quel nuovo strumento La sezione News ci riporta ad Prezzo: di comunicazione che è il World un’epoca remota dove le novità 9,95 Euro Wide Web”. erano: L’ultimo numero disponibile al “Slackware 3.0.0 nuova versio- Pagine: momento in cui scrivo è il nume- ne completamente ELF della più 96 ro 44 dell’aprile 2005. famosa distribuzione di linux; Nel corso degli anni (dieci, mica male!) la rivista ha conosciuto

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Netscape 2.0 versione beta1; Pluto Journal punta sui conte- da quanto ho potuto vedere non nuti, anche se piuttosto stringati funziona molto bene e anche su nello svolgimento. Si vede che comp.os.linux.misc si leggono gli autori sono tecnici, abituati messaggi che descrivono più di ad andare subito al sodo, senza qualche bug non risolto: il file si tante chiacchiere. È uno stru- può prelevare a: mento di lavoro quasi, utile alla ftp.sunet.se” causa della diffusione di Linux, sia per i contenuti tecnici che per Per quanto riguarda gli articoli i una crescita generale dell’idea questo primo numero possiamo che anche con strumenti free si leggere di: possa comunque mettere a frut- to le tecnologie informatiche. esi- Linux: il sistema operativo FREE stenti. Software (Luca salvadori) Confrontanto l’ultimo numero Linux come server di rete disponibile (il 44) con il primo (Carlo Daffara) uscito nel 1995 si vede l’evolu- Ecologia e computer zione grafica e una aumentata (Giuseppe Zanetti) cura dei contenuti. Il logo passa Problemi Hardware dall’immagine del personaggio di (Gino Corradin) Disney (che fra l’altro credo sia Linux e WWW coperta da copyrights, una svista (Nando Santagata) dei primi redattori?) ad un più so- DOSEMU brio logo (che riportiamo in fondo (Davide Michel Morelli) a questa pagina). Anche i contenuti tecnici si ade- L’utilizzo del Web come media guano ad una accresciuta consa- di diffusione permette sicura- pevolezza delle potenzialità di un mente una ampia compatibilità sistema operativo nato quasi per di accesso ai testi da parte del- gioco e diventato uno strumento le piattaforme esistenti, anche di lavoro per almeno la metà dei se gli strumenti e i browser del- professionisti che lavorano all’in- l’epoca, per non parlare delle li- frastrutture informatiche azien- nee dati, non permettevano certo dali. il raggiungimento di una qualità grafica superiore. [Sn]

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Retro Software

Visicalc Sembra incredi- Non solo l’hardware bile ma pare che ha segnato la storia sia proprio così! dell’informatica per- sonale, ma e soprat- Vale la pena sof- tutto il software che fermarsi a pen- possiamo pensare sare la grande come il motore dei sorpresa degli tanti sistemi che ci utenti, soprattut- hanno accompagna- to amministrativi, to nella scoperta di di fronte ad un questo fantastico simile prodotto. mondo che è l’infor- L’idea di ottenere opinione comune che se matica. automaticamente c’è stato un software che totali e risultati di formule senza ha simboleggiato la rivo- È procedere in lunghi ed estenuanti luzione culturale dell’informatica calcoli e per di più così facilmente, personale, questo è Visicalc. Dan e Bob, i fondatori a video... Tutto contribuì a fare di della Software arts sul- Visicalc è il primo foglio elettronico Visicalc un must! la copertina di “Inc” apparso sugli schermi di un com- nel gennaio 1982. Dopo Visicalc l’idea dello sprea- puter, il primo esempio di come si dsheet è stata sviluppata in molte- poteva mettere al lavoro le capa- plici prodotti, tutti dotati delle loro cità di una macchina specificità, ma è certo che l’idea di per costruire schemi base, che poi è quella del foglio a di ragionamento di tipo quadretti, è rimasta invariata. Pro- What-if, che si potreb- dotti altrettanto famosi portano i be tradurre con “cosa nomi di Multicalc, Lotus 1-2-3, Pa- succede se...”. radox ed infine Excel di mamma È stato anche il pri- Microsoft che si è mangiato tutti mo software di tipo e... buona notte! produttivo che ha fat- to vendere personal L’inizio della storia computer, cioè la gen- te si comprava il calco- La storia di Visical e del suoi latore solo per avere a creatori assomiglia straordinaria- disposizione Visicalc. mente a tante altre storie di busi-

68 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 ness creati dal nulla che abbiamo già sentito. Uno studente della Harward Business School, verso la fine dei suoi studi in economia, tale Dan Bricklin, ebbe vero la metà del 1978 l’idea di creare il programma. Detto fatto nel giro di un week-end egli e il suo amico Bob Frankston passarono dall’idea al primo pro- totipo lavorando a casa di Bob il quale aveva ricavato dalla soffitta un angolo dove installarono un Ap- ple ][ avuto in prestito da un certo paddle dell’Apple per muoversi fra la bozza delle idee Dan Fylstra, redattore della rivista le celle. “gettate giù” da Dan Personal Software per la quale sal- La versione Alfa, funzionate al- per il primo prototipo. tuariamente collaboravano. l’inizio di gennaio del 1979 comin- Una targa commemorativa alla cia già ad assumere una fisionomia Harward Business School celebra definitiva. l’idea originale descrivendo il pro- dotto come “...La prima applica- Il gioco si fa duro... zione killer dell’era del computer; il prodotto che ha cambiato per A questo punto i due decidono di sempre l modo come la gente ha fondare una vera società che chia- utilizzato il calcolatore in campo fi- marono Software Arts ed affrontare nanziario”. il business in maniera corretta. Quindi uffici, prestito in banca e acquisto di una macchina decente Prima di riuscire a rendere il pro- (un minicomputer PRIME) sul quale gramma presentabile i due lavora- La prima postazione di scrivono un macro-assembler per il rono duramente raccogliendo gli lavoro: un Apple ][ nel- 6502 e un tool per l’interfaccia, il la soffitta di Bob. incoraggiamenti delle persone alle quali via via mostravano i loro risul- tati. I calcolatori personali non erano affatto pronti ad accogliere una si- mile idea. Si ricorda che il mouse sarà inventato qualche anno più tardi, così gli autori sperimentaro- no tutte le possibili alternative per garantire una interfaccia utilizzabi- le al loro prodotto, persino, come ricorda Dan pensarono di usare un

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re per l’utente medio. Tutte idee che poi sono confluite nei prodot- ti delle generazioni successive di fogli di calcolo.

Funzionalità e prestazioni

Parlare delle funzionalità del prodotto sembra abbastanza inutile: chi non conosce come funziona un foglio di calcolo? Si tutto in PL/I. Il Basic Applesoft del- Alcuni dei più diffusi tratta di una categoria di softwa- sistemi dell’epoca ese- la versione Alfa non era all’altezza re la cui idea di base è talmente guono VisiCalc. Sono di un prodotto che pretendeva cal- buona che è rimasta praticamete facilmente riconoscibili coli iterati, ripetitivi e veloci. invariata dal momento della sua partendo dall’alto a sinistra: un Apple ///, L’idea di chiamare il prodotto “Vi- apparizione fino ad oggi. un TRS.80, l’Apple II, sicalc” venne a Dan Fylstra che lo Certo, le prestazioni dei moderni il PC IBM e in fondo propose ai due. Subito accettato. un sistema che non spreadsheet farebbero impallidire riusciamo ad identifi- Lo stesso Fylstra si adoperò per di vergogna le misere possibilità di care. Sotto da sinistra far conoscere il prodotto ospitan- calcolo e di estensione dei fogli di un Atari 800, quello al lavoro del “vecchietto” Visicalc! È centro non siamo stati dolo in dimostrazioni in occasioni in grado di identificar- di varie fiere che si svolgevano stata introdotta la business graphic lo ed infine un CBM frequentemente all’epoca. Inoltre, che ora è parte altrettanto impor- della Commodore. dimostrando di avere un discreto tante delle formule di calcolo, le fiuto negli affari, vendette Visicalc tabelle Pivot e mille altre features con il marchio “Personal Software che fanno ormai parte del bagaglio Inc” prima e Visicorp Inc poi. di ogni utilizzatore di PC che si ri- spetti. Dopo la prima release per Apple ][, rilasciata nel 1979, la Software Secondo il mio parere l’unica Arts lavorò al trasporto del pro- evoluzione dell’idea è rappresen- dotto su quasi tutte le piattaforme, tata da alcuni prodotti di supporto come si conviene ad una vera kil- alla matematica, come ad esem- ler application. pio Maple o Mathcad, che hanno evoluto il foglio a quadretti per ren- Praticamente la Software Arts è derlo molto più simile al blocco di stata una industria mono-prodotto, lavoro privo però della rigidità ordi- se si esclude una versione poten- nata necessaria allo spreadsheet ziata chiamata Visicalc Plus e uno che in fondo, per citare il suo idea- strano oggetto chiamato Tk-Sol- tore “deve fare somme su numeri ve, un’altra idea simile a Visicalc incolonnati”. ma con velleità più generaliste ma anche molto più difficili da recepi-

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La fine della storia

Come spesso si concludono le storie del business cresciuto trop- po in fretta e poi fatto oggetto della gola della concorrenza, la Softwa- re Arts si trovò a litigare per i diritti con la VisiCorp, nuovo nome della Personal Software Inc, che pre- tendeva di detenere tutti i diritti sul prodotto. Alla fine quello che rimase fu ven- duto alla Lotus dove Bob andò a lavorare allo sviluppo di Lotus 1-2- 3, mentre Dan seguiva una strada diversa. La Lotus decise di non usare il marchio e di non suppor- tare il prodotto e quindi la strada di Visicalc finì nel 1983. La targa commemo- Bibliografia rativa alla Haward Business School che Visicalc è un software che rien- http://www.bricklin.com/history/ ricorda il momento magico quando Dan tra nella categoria detta dell’aban- saiidea.htm ebbe l’idea di creare donware, cioè di quei programmi Visicalc. ufficialmente abbandonati e che possono essere liberamente usati Visicalc in esecuzione senza incorrere in violazioni di leg- all’interno di DO- gi. L’eseguibile per MS-DOS si può SBOX, un emulatore di MS-DOS che sta scaricare dal sito di Dan Bricklin. girando su un MAC. Non ci resta che rendere omag- gio alla mente dei creatori di Vi- sicalc che con le loro capacitè ed intuizioni hanno costruito uno dei mattoni della moderna società dell’informazione.

[Sn]

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Videoteca

2010 l’anno del contatto

predisposta dagli Stati Uniti per Visti al cinema... indagare sulla natura del monolite lunare. HAL-9000 è fantascientifico come computer: la sua intelligen- za arriva a confrontarsi con quella umana e il suo malfunzionamento possiamo pensarlo paragonabile ad uno “stress” psicologico subito dai suoi circuiti. Altri computer non se ne vedevano in giro. Nel sequel ritroviamo HAL-9000 La pellicola “2010 l’anno del con- e i suoi stress che saranno guariti tatto”, diretta da Peter Hyams è dal suo “papà-creatore”, ma fanno il seguito del più famoso “2001 capolino altre macchine di calco- Odissea nello spazio” di Stanley lo. Kubrick, uscito nel 1968 (sembra Cominciamo con SAL-9000 che una vita!). 2010 è del 1984 e a noi evidentemente ne è l’evoluzione. interessa ovviamente per il conte- Se il nome HAL secondo qualcu- nuto di computer che presenta. no è una sciarada che nasconde Contrariamente alle pellicole di l’acronimo IBM (HAL sono rispetti- fantascienza più spinte, queste vamente le lettere che nell’alfabe- due opere derivate dalle rispettivi to precedono IBM), SAL starebbe rimanzi di Arthur C. Clarke, sono per RBM che francamente non mi collocate non troppo distante dai dice nulla. nostri giorni e ci permettono quindi Se HAL era maschio, nei compor- di vedere quali scenari dal punto tamenti selvaggi e istintivi e nella di vista informatico erano stati pre- voce, SAL è femmina con tanto di visti. Sappiamo tutti che la prima sintetizzazione di voce suadente missione del 2001 si era conclusa al femminile e una psicologia “so- tragicamente e con molti interro- gnante”. Forse gli autori hanno vo- gativi rimasti senza risposta per luto rendere giustizia all’altra metà colpa di HAL-9000, il computer di del cielo... bordo del Discovery, l’astronave È curioso notare come siano ri-

72 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 masti molto simili i due sistemi, no- tagonista è direttore amministrati- nostante ci siano dieci anni di tec- vo. A parte che questo trova il tem- nologia (virtuale) fra i due. Uguale po di andare ad oliare le antenne ad esempio quello che possiamo paraboliche di non so che genere chiamare “occhio”, una luce rossa di ricevitore situato in pieno deser- che sembra uno spot da discote- to, ma circola impunemente nelle ca. sale macchine del campus a lan- Credo che gli autori non imma- ciare applicativi che simulano or- ginassero l’enorme evoluzione in- bite di satelliti attorno a Giove. E formatica dei venti anni che hanno dove lo trova il tempo? preceduto la fine del secolo. In fon- I terminali, dicevamo, sono sta- do fino al 1980 i progressi erano ti rivestiti alla bisogna, segno che stati lenti, chi poteva immaginare nessuna ditta ha voluto pagare per un balzo evoluzionistico così note- la pubblicità subliminale. Il risultato vole? sono improprie fascie attorno allo In 2010 compare un sistema caro schermo o addirittura contenitori ai retro-computeristi: un Apple //c sagomati per contenerli interamen- con tanto di schermo LCD. La sua te. apparizione è molto veloce e per Ovviamente il nostro eroe, nono- nulla infatizzata: lo usa il protago- stante un’età non proprio da imber- nista in spiaggia nel periodo che be (i sui sessanta anni li dimostra precede la partenza con l’astrona- tutti), gode di una bella e giovane ve russa. moglie, che se arriva ai trenta sono All’epoca il sistema di Apple era tutti quelli che ha. Il suo stipendio sicuramente all’avanguardia, non deve essere da favola visto che in fosse altro che per lo schermo a casa sua tiene una piscina grande cristalli liquidi (non era il solo co- al punto che ci stanno due delfini... munque ad aver presentato una Insomma un’americanata senza ri- simile costosissima periferica). sparmio! Un’altra particolarità che voglio In conclusione un film fatto agli al- segnalare è che le tastiere a bor- bori dell’informatica moderna che do dell’astronave russa sono delle non ha colto in pieno l’evoluzione tastiere classiche da PC e per di in atto dimostrando poco coraggio più senza simboli cirillici che hanno nelle previsioni. invece le tastiere russe moderne. [Bs] Èpensabile che i russi costruissero le periferiche su progetto america- no? Difficile da credere. Un altro particolare patetico sono i terminali nelle sale macchine, ad esempio dell’università dove il pro-

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Retro Linguaggi

COBOL (parte 4)

l fatto che il COBOL nasca con mo consolidato da implementare. La storia l’intenzione di manipolare i file C’è da dire in proposito che il sor- dell’informatica è Iorganizzati in file (sequenzia- ting è probabilmente la più studia- stata anche la storia li o a indice, come abbiamo avuto ta procedura algoritmica in assolu- dei linguaggi di modo di spiegare), spiega l’atten- to, basti ricordare che il Wirth vi ha programmazione. zione dei progettisti del linguaggio dedicato un intero volume “Sorting verso quelle procedure ricorrenti & Searching”. che riguardano la manipolazione La supponenza è un pessimo di- dei dati nelle strutture organizzate fetto, soprattutto per un program- quali appunto i file a disco. matore, che dovrebbe secondo il Una delle pratiche giornaliere che sottoscritto, conservare sempre si incontra nella gestione dei dati una buona dose di umiltà davanti è sicuramente quella dell’ordina- al codice. Fatto sta, per farla bre- mento. Ecco allora che il COBOL ve, che dopo un mese di lavoro ha implementato le procedure di non ne era ancora uscito, anche sort in maniera nativa, cioè sen- perché fui proprio io a fare le pulci za ricorrere a librerie esterne o, al suo codice e a scoprire i ripe- peggio, ad implementazioni di al- tuti bug e cali di prestazioni. Que- goritmi che hanno due essenziali sta vicenda insegnò molto al mio sfortune: di solito riescono male e collega, ma anche al sottoscritto. in ogni caso impiegano tempo ed Questo anche per dire che le pre- energie per essere messi a punto. stazioni delle routine di sort imple- A questo proposito voglio raccon- mentate nei compilatori COBOL tare le vicende di un collega (si sono molto efficenti ed è difficile parla di oltre quindici anni fà) che fare meglio... si ostinò a voler fare da solo per- Vediamo quali sono le linee gui- ché, secondo lui, sarebbe riuscito da per l’implementazione di un ad avere maggiori prestazioni ri- ordinamento all’interno del codice spetto a quelle fornite dal compi- COBOL. latore. Difronte ai miei consigli di Prima di tutto va rilevato che la ripensarci fece spallucce e, errore procedura funziona grosso modo madornale, non volle nemmeno nella seguente maniera: si apre il seguire la mia indicazione di con- file da ordinare (file di input), ogni sultare almeno la letteratura in me- record letto viene dato in pasto ad rito, per farsi suggerire un algorit-

74 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 una routine di sort che può esse- ... 000005 Environment Division. re personalizzata, infine al termine 000006 Configuration Section. della lettura dei record si fa il pro- 000007 Source-Computer. IBM-PC. cesso inverso e attraverso un loop 000008 Object-Computer. IBM-PC. 000009 Input-Output Section. di chiamate al sort si ottengono i re- 000010 File-Control. cord ordinati da scrivere su un file 000011 Select Dealer-Text Assign To “Dealer. TXT” di output (se si vuole). 000012 Organization Line Sequential 000013 Access Sequential. Il primo passo consiste nel dichia- 000014 Select Sort-Work Assign To “work.txt”. rare un file di appoggio che sarà ... 000015 Data Division. usato dal SORT come area di la- 000016 File Section. voro. E’ impensabile infatti che tutto 000017 Fd Dealer-Text. possa svolgersi in memoria, qua- 000018 01 Dealer-Record. 000019 03 Dealer-Number Pic X(8). lunque sia la dimensione e il nu- 000020 03 Dealer-Name. mero di record da elaborare (riga 000021 05 Last-Name Pic X(25). 000022 05 First-Name Pic X(15). 000042) 000042 Sd Sort-Work. Il nome del file di sort non è signi- 000043 01 Sort-Record. 000044 03 Dealer-Number Pic X(8). ficativo (al termine dell’operazio- 000045 03 Dealer-Name. ne viene comunque cancellato); è 000046 05 Last-Name Pic X(25). 000047 05 First-Name Pic X(15). sufficente che punti ad un nome di ... file valido per il file system (e che ci 000067 Working-Storage Section. siano i necessari privilegi di scrittu- 000068 Procedure Division. 000070 Sort Sort-Work Ascending Key ra, ovviamente!). Last-Name Of Sort-Record 000071 First-Name Of Sort-Record Nella DATA DIVISION (riga 000072 Middle-Name Of Sort-Record 000015) troviamo la definizione del 000073 Using Dealer-Text file di input e del file di sort, che nel- 000074 Giving Dealer-Text la maggior parte dei casi avranno la 000075 Display “Sort Complete” stessa struttura del record (ma non 000076 Stop Run. è obbligatorio).

Queste parti dichiarative (file di da ordinare e restituisce lo stesso input e file di sort) sono sufficienti file ordinato secondo le chiavi spe- per procedere con l’effettiva ope- cificate come parametri del SORT. razione di ordinamento che andrà Ovviamente è possibile un ordina- specificata all’interno della - PRO mento discendente specificando la CEDURE DIVISION, come nelle ri- clausola “DESCENDING KEY” in- ghe di esempio che seguono la riga vece di “ASCENDING KEY”. 000068 del listato 1. Quello mostrato è il caso più sem- Questo è un primo esempio che plice in assoluto; non c’è bisogno non manipola i record, si limita a di aprire e chiudere file, ci pensa il restituire un file ordinato. La paro- SORT a compiere queste operazio- la chiave SORT da inizio al proce- ni. dimento che prende in input il file

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In quest’altro esempio che mo- L’istruzione che effettua il sort non striamo si ottiene un file indicizza- è dissimile da quella vista prece- to partendo da un file sequenzia- dentemente per il file sequenziale: le. La procedura potrebbe essere Il caso più generale e anche più eseguita in modo più tradiziona- interessante si presenta qualora le, ma vogliamo mostrare come il si debbano ordinare i record ma- SORT può essere usato anche in nipolando in qualche modo i dati o maniera “non ortodossa” per fare volendo avere pieno controllo su un trasferimento di record fra due cosa si intende per “odinamento”. file. In questo caso è necessario Dichiariamo nella sezione FILE- implementare una procedura di CONTROL della INPUT-OUTPUT INPUT che sarà responsabile del SECTION il file index che sarà il passaggio del record da elaborare risultato finale del lavoro (Listato 2, alla routine di SORT. righe da 000014 a 000018). Per procedere a piccoli passi mo- Nella DATA DIVISION descrivia- striamo l’esempio del listato 3 che mo l’FD e il record del file con chia- consiste nell’elaborare un odina- ve (righe da 000020 a 000027). mento ottenendo un file sequen- ziale ordinato, partendo questa ... 000014 Select Dealer-File volta da un file a chiave e utilizzan- Assign To “Dealer.Dat” do una INPUT PROCEDURE. 000015 Organization Is Indexed 000016 Record Key Dealer-Number Un file a chiave “Dealer-File” Of Dealer-Record sarà restiruito ordinato in un file 000017 Alternate Key Dealer-Name Of Dealer-Record sequenziale “Address-File” pas- 000018 Access Is Sequential. sando attraverso un ordinamento ... che fa uso di un file di appoggio 000020 Data Division. “Sort-Work”. 000021 File Section. 000022 Fd Dealer-File. Abbiamo aggiunto la parte “DE- 000023 01 Dealer-Record. CLARATIVES” per la gestione de- 000024 03 Dealer-Number Pic X(8). 000025 03 Dealer-Name. gli errori sui file. 000026 05 Last-Name Pic X(25). 000027 05 First-Name Pic X(15). Lo statement SORT specifica che ... l’ordinamento sarà fatto sui campi 000067 Working-Storage Section. “nomi” del record di sort. Si noti 000068 Procedure Division. 000070 Sort Sort-Work che rispetto agli esempi precedenti Ascending Key Dealer-Number non viene specificato il file di input Of Sort-Record 000072 Using Dealer-Text ma al suo posto una “procedura 000074 Giving Dealer-File di input” che sarà usata dal SORT 000075 Display “Sort Complete” per la lettura dei dati da ordinare. 000076 Stop Run. Il nome di questa procedura non è significativo, l’importante è che

76 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 ... 000002 Identification Division. 000003 Program-Id. SORT03. 000005 Environment Division. 000006 Configuration Section. 000007 Source-Computer. IBM-PC. 000008 Object-Computer. IBM-PC. 000009 Input-Output Section. 000010 File-Control. 000011 Select Dealer-File Assign To “Dealer.Dat” 000012 Organization Indexed 000013 Record Key Dealer-Number Of Dealer-Record 000014 Alternate Record Key Dealer-Name Of Dealer-Record 000015 Access Sequential 000016 File Status Dealer-Status. 000017 Select Address-File Assign To “Address.Txt” 000018 Organization Line Sequential 000019 Access Sequential. 000020 Select Sort-Work Assign To Dealer-Sort-Work. 000021 Data Division. 000022 File Section. 000023 Fd Dealer-File. 000024 01 Dealer-Record. 000025 03 Dealer-Number Pic X(8). 000026 03 Dealer-Name. 000027 05 Last-Name Pic X(25). 000028 05 First-Name Pic X(15). 000030 03 Address-Line-1 Pic X(50). 000031 03 Address-Line-2 Pic X(50). 000032 03 City Pic X(40). 000033 03 State-Or-Country Pic X(20). 000034 03 Postal-Code Pic X(15). 000048 Sd Sort-Work. 000049 01 Sort-Record. 000050 03 Dealer-Name. 000051 05 Last-Name Pic X(25). 000052 05 First-Name Pic X(15). 000053 05 Middle-Name Pic X(10). 000054 03 Address-Line-1 Pic X(50). 000055 03 Address-Line-2 Pic X(50). 000056 03 City Pic X(40). 000057 03 State-Or-Country Pic X(20). 000058 03 Postal-Code Pic X(15). 000059 Fd Address-File. 000060 01 Address-Record Pic X(225). 000061 Working-Storage Section. 000062 01 Done-Flag Pic X Value Spaces. 000063 88 All-Done Value “Y”. 000064 01 Dealer-Status Pic XX Value “00”. 000065 Procedure Division. 000066 Declaratives. 000067 Dealer-File-Error Section. 000068 Use After Standard Error Procedure On Dealer-File. 000069 Dealer-Error. 000070 Display “Unhandled error on Dealer File “ Dealer-Status 000071 Set All-Done To True 000072 . 000073 End Declaratives. 000074 SORT03-Start.

77 Jurassic News - Anno 2 - numero 9 - maggio/giugno 2007 ... 000074 SORT03-Start. 000075 Sort Sort-Work Ascending Key Last-Name Of Sort-Record 000076 First-Name Of Sort-Record 000077 Middle-Name Of Sort-Record 000078 Input Procedure Sort-In 000079 Giving Address-File 000080 Display “Sort Complete” 000081 Stop Run 000082 . 000083 Sort-In. 000084 Open Input Dealer-File 000085 Perform Until All-Done 000086 Read Dealer-File 000087 At End Set All-Done To True 000088 Not At End 000089 If State-Or-Country Of Dealer-Record = “CA” 000090 Move Corresponding Dealer-Record To Sort-Record 000091 Release Sort-Record 000092 End-If 000093 End-Read 000094 End-Perform 000095 Close Dealer-File 000096 .

essa sia dichiarata nella PROCE- lezza di come vengono interpreta- DURE DIVISION (riga 000083 e te le sequenze di istruzioni che ab- seguenti del listato). biamo impostato nel codice. E’ più La procedura SORT-IN apre il file un aspetto psicologico che pratico di Input ed effettua un loop di lettu- e mi sono fatta la convinzione che ra di tutti i record spostando i dati serva a far capire come la macchi- letti nel record di SORT. na sia una estensione delle nostre capacità mentali e non un oggetto Il fatto che la SORT-IN contenga staccato dalle nostre percezioni. l’istruzione di apertura del file di input dovrebbe suggerire che essa Un punto chiave della routine non viene eseguita n-volte in loop, SORT-IN è l’istruzione “RELEA- ma solamente all’inizio. Questo è SE” che invia il record da elabo- un errore molto comune fra i prin- rare al sort. Qui si capisce come cipianti, cioè il ritenere che ci siano sia possibile pre-elaborare i dati esecuzioni multiple della routine e di input prima di decidere se pas- quindi inserire in essa contatori o sarli al sort oppure eventualmente altro da elaborare. Seguire l’ese- scartarli del tutto. cuzione in debug è molto istruttivo E’ anche possibile elaborare i re- in questo come in altri casi. cord al termine del sort; in questo In effetti seguire l’esecuzione in caso si costruisce una routine di debug del proprio codice è un con- OUTPUT. siglio che do sempre ai miei allievi: Nel listato 4 abbiamo modifica- serve ad acquisire una consapevo- to lo statement SORT inserendo

78 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 la routine personalizzata di output Concludiamo questa lezione sulle SORT-OUTPUT. procedure di ordinamento built-in L’esempio non usa un SORT-IN, nel compilatore COBOL. ma potrebbe farlo. Le due routines Nella prossima puntata affrontere- SORT-IN e SORT-OUT possono mo altre specifiche del linguaggio. tranquillamente convivere. Buon codice! Lo statement chiave è RETURN: [Tn]

Return Sort-Work Into Dea- ler-Record

Esso riceve dal SORT un record alla volta secondo l’ordinamento stabilito ed è quindi l’occasione per procedere ad una elaborazione dei record ordinati, non necessaria- mente con una scrittura su file.

... 000072 SORT04-Start. 000073 Sort Sort-Work Ascending Key Dealer-Number Of Sort-Record 000074 Using Dealer-Text 000075 Output Procedure Sort-Out 000076 Display “Sort Complete with “ Record-Count “ Records.” 000077 Stop Run 000078 .

000079 Sort-Out. 000080 Open Output Dealer-File 000081 Perform Until All-Done 000082 Return Sort-Work Into Dealer-Record 000083 At End Set All-Done To True 000084 Not At End 000085 Add 1 To Record-Count 000086 Move Zeros To Last-Sold-Amount 000087 Last-Sold-Date 000088 Sold-To-Date 000089 Commission-To-Date 000090 Write Dealer-Record 000091 End-Return 000092 End-Perform 000093 Close Dealer-File

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Biblioteca

Linux Bible

di spessore globale accettabile, se Testi vecchi e pur di peso notevole. Il volume è nuovi che vale la straordinario da sfogliare: il rumore pena leggere e delle pagine è semplicemente una conservare. poesia! Dopo la prima edizione nel 1994, immagino bruciata in pochi mesi e la seconda dello stesso anno, ecco che per la terza edizio- ne l’editore allega bello bello il cd- rom con la distribuzione Slackwa- re 2.3 (il kernel è l’1.2). È una delle prime disponibili ed è stata la mia prima distribuzione (lacrimuccia) el 1995 il sistema opera- che ho installato. Prima dell’arrivo tivo Linux è già un feno- di questo fantastico supporto che Nmeno. Nato come eser- è il disco d’argento (il cd-rom è cizio di programmazione da parte fuori da un paio di decine di anni dell’allora studente Linus Torvalds, ancora con le specifiche originali: successivamente cresciuto grazie un bel traguardo!) era necessario all’insperato apporto di migliaia di scaricare dai 40 al 50 floppy per programmatori via Internet, è dopo avere una distribuzione completa tre anni dalla sua nascita (avve- e con la velocità accessibile allora nuta nel 1991) una realtà amata, (9600 Kbit/sec) ci volevano giorni, apprezzata ed ammirata in tutto il se non settimane: decisamente mondo informatizzato. Beh, non scoraggiante! proprio tutti lo amano, è ovvio! (Chiedete ad un certo Bill Gates Che emozione avere sotto le cosa ne pensa in merito…). dita del mio casalingo 386SX uno Unix vero! In precedenza le avevo Questa monografia, edita dal- provate tutte per disporre di qual- l’editore Yggdrasil è un “librone” cosa di analogo: , Minix, ... di ben 1600 pagine di grammatura per non parlare dei vari sistemi molto bassa, poco più della carta accrocchiati per introdurre il multi- velina ma contemporaneamente tasking nel famigerato DOS. Qual- molto resistente, che lo rendono cuno forse ricorderà prodotti come

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DeskView/386 o addirittura sistemi Il resto è una raccolta di HowTo e DOS-like come MOS. Tutto som- Mini-HowTo (circa una ventina) che mato Windows, allora alla versione completano la documentazione 3.11 mentre il famosissimo Win- con gli argomenti principali (LILO, dows95 arriverà fra qualche mese, Ethernet, ecc…). Non mi vergo- era un discreto compromesso per gno a dire che mi capita tutt’oggi di l’epoca. Ma volete mettere il fasci- consultarlo con discreto successo no del prompt Unix per uno che ve- prima di affrontare altri canali di ri- niva da qualche anno di lavoro su cerca in modo particolare per gli ar- una Sun? gomenti basilari che non sono mai cambiati nel corso degli anni, come Il volume contiene semplicemente ad esempio quando devo configu- la stampa della documentazione, rare un driver Zip della Iomega.. ovviamente in inglese, che si trova liberamente sparsa per Internet o In conclusione un libro prezioso a corredo delle distribuzioni, rea- che mi ha sempre accompagnato lizzando un utilissimo strumento di in tutti i traslochi e che è sopravvis- consultazione e riferimento, oltre suto a più recenti e pretenziosi ac- che di divulgazione delle conoscen- quisti diventando un po’ la mascotte ze informatiche, che all’epoca non del mio angolo-studio casalingo. Il avevano una diffusione paragona- cd-rom ce l’ho ancora naturalmen- bile all’attuale. Va notato inoltre che te ma credo non sia piu’ installabile una quindicina di anni fa usava mol- sull’hardware moderno per via del to poco leggere testi direttamente probabile mancato riconoscimento in formato elettronico, vuoi per la delle periferiche, ma forse uno di tecnologia disponibile per il monitor questi giorni mi ci provo... (sfarfallii, font non proprio riposanti, la stessa occupazione di spazio a [Sn] disco dei documenti, etc...) e vuoi per la poca abitudine ad una simile pratica.

I pezzi forti del volume sono rap- presentati da veri e propri libri nel libro, scusate il gioco di parole; “Installation and Getting Starter” di Matt Welsh, “Linux Users’ Guide” di Larry Greenfield, “Linux Kernel Hacker Guide” di Michael K. John- son, “Linux Network Administrators’ Guide” di Olaf Kirch, per finire con il classico “System Administrators’ Guide” di Lars Wirzenius.

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Biblioteca

101 Reasons: To Switch to the Mac

tura di colore nella quale magari Testi vecchi e scoprire cosa sta sotto certe ope- nuovi che vale la razioni o semplicemente provare pena leggere e una strada alternativa nel fare cer- conservare. te cose. Libri di questo genere ne esisto- no anche per Windows e Linux, ma hanno solitamente un taglio Ci sono in giro un sacco di “how diverso, evidenziato fin dal titolo, to” che spiegano come fare certe qualcosa come: “I segreti di Win- cose, invece questo “101 Reasons dows XP”. Hanno la pretesa di in- to Switch to a Mac” rappresenta segnare appunto gli aspetti segreti quello che si può definire un “why del sistema; nel MAC in pratica to”, cioè perché farlo. non ci sono segreti e le ragioni per Attraverso casi concreti e consigli passare a... scorrono fluide al pun- di coloro che al Mac ci sono arri- to che ci si chiede come mai si sia vati dopo l’esperienza Windows, aspettato tanto a provare la mac- il testo elenca scrupolosamente china Apple. i vantaggi migliori che aspettano Nel testo vengono suggeriti an- l’utente Mac dopo il “gran salto”. che gli strumenti software migliori I vantaggi di avere sotto le dita un per fare determinate cose come sistema operativo potente come ritoccare una foto, stampare una MAC OS X al servizio di una mac- brochure, etc... china concepita “per il lavoro” e Non mancano i suggerimenti che non “che chiede lavoro”, sono ben invitano a visitare i migliori siti Web spiegati nel testo. Partendo dalle ricchi di tools che faranno la felicità operazioni di tutti i giorni, passan- dei nuovi switcher. do per la “Digital Life Style” per ter- Qualche volta parlando con amici minare con le cose più di sistema, ci siamo sentiti fare la fatidica do- ma sempre alla portata di qualsiasi manda: “Dammi una ragione per utente, il testo si legge piacevol- passare al MAC”. È proprio la ra- mente. gione che ha spinto l’autore a scri- Non deve essere considerato vere questo testo: strettamente un testo tecnico o un “In 2005, after almost two deca- manuale d’uso, piuttosto una let- des of working exclusively with

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Windows PCs, I decided (along aiuti nel vostro lavoro, invece che with about a million other people) to insistere con sistemi che vi chiedo- Scheda switch to a Mac. My Windows-ba- no lavoro per essere usati?”. sed friends, family, and co-workers Titolo: constantly ask why I switched; after Per onestà intellettuale dobbiamo 101 Reasons: To repeating my “101 Reasons” over dire che il sistema Windows ha al- switch to the MAC and over, I finally decided to write meno due ragioni di esistere e che them down”. gli utilizzatori vi elencheranno e Sottotitolo: (Nel 2005, dopo un ventennio di sono obiettivamente validi: la piat- uso esclusivo di PC con Windows, taforma di gioco e la disponibilità Autore: in compagnia di circa un milione di di periferiche. Un Linuxiano vi dirà Mark McElroy altre persone sono passato al Mac. invece la sua di ragione principale: I miei conoscenti, utilizzatori di Win- nessun sistema proprietario è mi- Editore: dows, amici, collaboratori, colleghi, gliore di un sistema libero. Que Publishing continuamente mi chiedevano del In fondo la varietà è una ricchez- perché della mia scelta. A questo za, l’importante è che uno qualsiasi Anno : punto ho deciso di scrivere questo di questi sistemi non cerchi di an- 2006 libro). negare gli altri (capita l’antifona?). La prossima volta che mi succede ISBN : anch’io prenderò questo testo e lo [Sn] 0-7686-6872-7 aprirò a caso davanti al mio inter- 978-0-7686-6872-8 locutore. Il risultato sarà una delle 101 ragioni, ma il bello è che tutte Pagine: indistintamente sono un pugno nel- 60 lo stomaco per gli amici Windows- fantozziani, Lingua: Inglese Alcuni titoli delle ragioni, presi a caso: Prezzo: 1. It Just Works 7. Greater Stability Genere: 8. Easy Software Installation Manuale 13. Easier Wireless Networking 14. Protection from Viruses Soggetto: 20. Digital Photography Made Mac Windows, Simple multiboot, 32. iPods MacIntel,Sistemi 101. VersionTracker.com Operativi ...

Alla fine ne viene fuori una sorta di esortazione: “Cosa aspettate a passare ad un calcolatore che vi

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L’intervista

Intervista a Gianfranco F. JN. Vari personaggi ’occasione di parlare con Ci puoi dire quando ti sei avvicina- e amici incontrati persone che dedicano un to all’informatica e alla passione del qua e la per una Lpo’ del loro tempo al no- retro computing in particolare? chiacchierata sul stro hobby preferito, ci ha sugge- mondo del retro rito di raccogliere queste conver- GF. computing. sazioni poco più che personali, L’origine del mio interesse per i come testimonianza e come ri- calcolatori nasce dalla mia passio- flessione sulle diverse sfaccet- ne per gli scacchi. Negli anni ‘70 tature dell’interesse che ci acco- venivano commercializzati oggetti muna. che erano poco più che calcolatrici specializzati per questo gioco e io Oggi intervistiamo l’amico Gian- ero uno di quelli che ci credeva, no- franco F., nostra vecchia conoscen- nostante nell’ambiente non godes- za, che bazzica nel mondo del retro sero di particolare favore. Nel mio computing da parecchi anni. caso invece erano utili, sia perché nel mio giro di amici nessuno era attratto dagli scacchi e sia perché JN. non ero un giocatore particolarmen- Ci puoi dire qualcosa di te, una bre- te bravo, quindi queste macchinette ve presentazione ai nostri lettori, erano abbastanza sfidanti per il mio quanti anni hai, cosa fai nella vita, livello. etc... sempre se si può dire... JN. GF. Quindi hai preso il primo personal Certo, non ho particolari segreti. per giocarci a scacchi... Quest’anno compio 45 anni, quin- di non sono proprio “di primo pelo”, GF. ho una moglie, dei figli e un lavoro Direi che è quasi vero. Mi sono fat- come insegnante che mi lascia una to regalare un Natale uno Spectrum invidiabile ai più (temo) quantità di (era ancora la prima serie con 16K tempo libero da dedicare ai miei di RAM), penso sia stato il Natale hobby e alla famiglia, la famiglia pri- dell’81 o forse dell’82... ora mi sfug- ma di tutto. Non si discute! ge la data esatta. Fra l’altro possie- do ancora proprio quello Spectrum

84 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 espanso a 48K, perfettamente fun- Sinclair per passare dalla parte del zionante. nemico giurato: la Commodore. L’Amiga era una gran macchina e JN. il solo abbandonare le cassette per Quindi eri nella banda di Sir Clive il floppy è stato un salto di qualità Sinclair! incredibile. Poi ho venduto il 1000 per prendere un 600, mi è spiaciu- GF. to ma in qualche misura ho dovuto Aspetta... Il salto verso l’informa- finanziarmi il cambio di hardware. tica “seria” l’ho fatto con le mac- Però non sono andato molto avanti chine della facoltà (matematica) con questo, anche perchè comin- sul VAX della Digital e sui sistemi ciavano a diffondersi i primi PC Unix come le workstation SUN. La IBM e di conseguenza le macchine tesi di laurea l’ho fatta in matemati- “DOS” sono state il mio successivo ca computazionale proprio su una campo di conquista. SUN (il modello mi sembra di ricor- dare si chiamasse 120 o comun- JN. que questo numero era stampiglia- Quindi non hai fatto la strada del- to da qualche parte sulla base o l’Amiga 2000, 3000, etc... sulla tastiera). Ricordo di aver fatto qualcosa GF. anche sul PDP/11 in Fortran, più No, un po’ per il costo e un po’ che altro perchè c’era collegato per il fatto che sentivo le macchi- un plotter Benson (ricordo ancora ne Commodore ormai legate al la marca, perchè per noi non era mondo ludico, che mi interessava “un plotter”, era “Il Benson”); devo poco, mentre sul PC avevo occa- avere ancora da qualche parte uno sione per fare qualche program- o due poster fatti con il plotter e mino che negozi e piccole ditte mi ottenuti con algoritmi matematici. comissionavano... In questo modo L’epoca era quella dei sistemi di mi sono finanziato quasi per intero Mandelbrot, ricordi? gli studi.

JN. JN. Certo, chi non ha mai fatto un Veramente? programma per il sistema di Man- delbrot alzi la mano... E dopo lo GF. Spectrum? Bhe, sì, è così! L’università costa- va abbastanza poco (intendo dire GF. di tasse, mensa, etc...) e per i testi Sono passato all’Amiga 1000. SÏ, mi arrangiavo in biblioteca e con il sono uno di quelli che “ha tradito” giro di fotocopie... Le nostre esi- il buon vecchio e simpatico Clive genze (di studenti intendo) erano

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molto più limitate in tutto: con un prato ed usato in una sorta di “... paio di jeans ci facevi una stagio- mettiamola qui, non si sa mai”. Pur ne, la macchina non ce l’avevo e avendo avuto da sempre problemi non c’erano telefonini e after-hour di spazio... tutti i pomeriggi. Sembra che gli universitari di oggi non facciano JN. altro...... Chi non ne ha?

JN. GF. Tornando ai computer: come hai ... già... comunque mi sono trova- vissuto il passaggio dalla ricchez- to negli anni ad avere un magaz- za grafica di un Amiga alla “tristez- zino di vecchia informatica: siste- za” dell’interfaccia DOS? mi, software, manuali, cassette, riviste, tabulati e stampe varie che GF. inevitabilmente non usavo mai. Non ricordo di avere avuto di que- Così pian pianino ho ricominciato sti pensieri. Il DOS era per il lavo- a rimettere mano allo Spectrum, ro, l’Amiga ripeto lo percepivo più per vedere se ancora funzionava, come un sistema home per giocar- poi ho scoperto che su Internet ci e poco altro. c’erano comunità di appassionati attive su qualsiasi piattaforma (già JN. attorno al 1996 intendo) e così pia- Però ad essere sinceri c’erano no piano ho ufficialmente eletto il molti programmi professionali an- retro computing a mio hobby prin- che per Amiga e non solo di gra- cipale. fica... JN. GF. Qual’è la tua “fonte di approviggio- Già, però la gente mica prendeva namento”? I mercatini, le fiere, le un Amiga per gestire il magazzino, discariche...? ti pare? GF. JN. Mah! Qualche macchina l’ho ri- E il retro computing? cevuta in regalo, altre le ho avute in cambio di qualcosa d’altro (un GF. MSX per una autoradio ad esem- L’ho sempre fatto! Ti spiego: io pio). Mai frequentato discariche sono un tipo che non butta mai via e cassonetti! Per un periodo ho nulla; non sò perchè abbia questo sfruttato una conoscenza con uno tipo di atteggiamento (mia moglie che riciclava materiale, un rigattie- la chiama mania) ma tendo a ac- re insomma, ma poi ha cominciato cumulare tutte le cose che ho com- a farsi esoso e in più voleva che

86 Jurassic News - Anno 2 - numero 9 - maggio/giugno 2007 gli portassi via tutti i PC “spaz- ma: mi sembra di chiedere GF. zatura”, roba tipo 486/386 per sempre troppo, e alla fine non Come ho detto vado a perio- capirci. Alla fine non ci sono rientro nemmeno del materia- di. Se dovessi rispondere per più andato. le che ho impiegato per pulirlo. oggi forse direi appunto l’M20. Da questa persona ho recu- Senza parlare del tempo dedi- Se devo pensare ad un siste- perato parecchie macchine cato... ma quello lo possiamo ma che forse mi ha dato le Apple, al punto che sono di- considerare un piacere. maggiori soddisfazioni, direi ventato un discreto esperto i MAC della serie II. Era una del System dalla versione 3 JN. macchina sconosciuta per e 4 in poi. Ricordo un recupe- Qual’è la tua specializzazione, me quando ne ho recuperato ro particolarmente fortunato: se ne hai una? qualche esemplare e ho fatto la dismissione di un’aula sco- tutto un lavoro di ricerca e di lastica! Esternamente erano GF. auto-istruzione per riuscire a messi maluccio (scritte di tutti Mah, seguo un po’ il vento, così cavarci qualche cosa. Insom- i generi con penne e penna- come gira mi dedico a qualco- ma è stato “eccitante”. relli), ma si capiva che erano sa di particolare per un certo stati usati pochissimo! Il buon tempo, poi magari cambio e JN. vecchio “olio di gomito” e sono per un anno mi concentro su E quella che vorresti possede- tornati nuovi! un’altra piattaforma o sempli- re a tutti i costi? cemente su un’altro modello. JN. Ultimamente sono preso di GF. E che ne hai fatto? brutto con un M20 Olivetti: mi Il VAX mi piacerebbe un casi- sono studiato tutto il PCOS e no! Non è che sai se qualcuno GF. spulciato il Basic. È una mac- ne ha uno da cedere? La maggior parte l’ho scam- china interessante... biata con altro, qualcuno l’ho JN. regalato, pure. Un IIcx l’ho re- JN. Sì, magari! Se ne addocchio galato ad un tizio che cercava Interessante in che senso? uno lo prendiamo assieme, ti un pezzo di ricambio per il suo va? guasto... GF. È diversa rispetto agli home GF. JN. della sua epoca: era una mac- D’accordo, affare fatto. Quindi tendi a fare scambi e china professionale. È come non a vendere? avere a che fare con il proto- JN. ibm, un anello mancante fra i Contaci! E grazie per la con- GF. giocattolini alla “64” e i siste- versazione. È capitato che abbia chie- mi da ufficio di qualche anno sto dei soldi in cambio di una dopo. macchina, ma raramente. Mi trovo sempre imbarazzato a JN. chiedere un corrispettivo in Qual’è il sistema che ami di più denaro per un vecchio siste- fra quelli che possiedi?

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L’opinione

Della pirateria

irateria informatica: la chard Stallman che viene dal MIT e Il mondo visto dai copia del software. Con- da una cultura della libera circola- retrocomputeristi Psiderazioni sull’origine e zione delle idee. le motivazioni di un fenomeno che Il software è considerato un po’ dalla nascita non ha mai rallentato come il carburante nelle macchine: la sua crescita. è necessario e non importa di che marca sia (le presunte differenze La nascita. fra le benzine in commercio è una Il quando è presto detto: copia- invenzione della pubblicità, così re programmi è pratica che nasce come le differenze fra i detersivi o assieme ai calcolatori. Quando peggio, fra i medicinali). l’informatica è entrata nei centri di C’è però una differenza sostan- ricerca e nelle università ha fatto ziale fra il software e altri beni sul sue le pratiche di condivisione delle mercato: se lo usi non si consuma! informazioni ivi esistenti. Gli scien- Questo piccolo particolare è quel- ziati sono da sempre propensi allo lo che rende questo prodotto diffi- scambio di informazioni, basta che cile da controllare per chi lo produ- ne sia riconosciuta la loro paterni- ce. tà e originalità, per il resto più altri Certo si può registrare come bre- usano il loro lavoro e più essi sono vetto, se ne esistono i requisiti, im- contenti. D’altra parte nessuno può pedendo che altri ne utilizzino pezzi mettere in dubbio che sia proprio o idee, ma la difesa di questi diritti la condivisione delle informazioni a è difficile e per sua natura invasi- permettere il progresso scientifico. va dell’altrui sfera di libertà e quin- Uno dei sistemi di valutazione di impopolare. Basti pensare alla della produzione scientifica è pro- vicenda di SCO e del suo codice prio il cosiddetto “impact factor”, Unix che sarebbe stato copiato da cioè la misura di quanto gli altri ci- Linux: magari avranno anche ragio- tano il tuo lavoro. Quindi il copyri- ne quelli di SCO ma poi l’hanno ge- ght sulle pubblicazioni scientifiche stita malissimo! Chi aveva qualche è una invenzione degli editori, non cosa da nascondere si è affrettato degli autori! Che poi (certi) autori a cancellare le prove e di fatto SCO ne godano i frutti è altro tema. Ecco ora non la fila più nessuno e fallirà perché il più assatanato avversario presto (se non è già successo). del software proprietario è quel Ri- Non è lo stesso per la musica o

88 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 i film? In un certo senso sì, basta Source che accettano e spesso sentire il pianto greco delle major incoraggiano questa pratica. Anzi e i loro annunci della catastrofe spesso chi sviluppa una certa ap- imminente, per rendersi conto che plicazione e non ha tempo o ca- stanno parlando del loro portafoglio pacità sufficienti per estenderne le e non della cultura in senso lato. funzionalità, spera ardentemente Queste hanno potuto difendersi che qualcun altro se ne innamori e dall’uso improprio dei loro prodotti ne prenda a cuore le sorti. agendo su vari fronti: il passaggio in Sull’altro fronte sanno coloro che sala prima del rilascio su cassetta dichiarando il costo dello sviluppo e/o DVD per i film, la ricchezza del- del software ne cercano di nascon- la confezione per la musica, etc… dere il codice e di proteggerlo in tutti Tutte pratiche che il software non i modi, anche a costo di scontenta- può perseguire e quindi via alle più re la clientela. Se ci pensiamo è un fantasiose invenzioni per protegge- comportamento suicida dal punto re l’originale, pratiche che durano di vista del marketing: “uccidi il tuo poco, come la storia insegna (ma target” sembrerebbe lo slogan. È veramente la storia insegna qual- come se una casa automobilistica, che cosa? Sembrerebbe di no). Il per paura che il guidatore scopra teorema di Goedel (indecidibilità qualche segreto tecnologico e lo delle funzioni misurabili) che è uno passi alla concorrenza, decidesse dei risultati più sorprendenti della di far esplodere la vettura al primo logica matematica, afferma inequi- segno di effrazione! Qui si assiste vocabilmente che utilizzare un al- a vere e proprie devianze morali, goritmo eseguibile su un computer oserei dire, delle aziende che fan- per proteggere un altro algoritmo è no della consulenza alla clientela il come chiedere ad un programma loro business. Queste sono molto di esaminare un altro programma lige a proteggere le loro (qualche per decidere se si fermerà dopo un volta risibili) conoscenze su questo certo numero di passi oppure no o quel particolare software, al solo (halting problem): compito impos- scopo di “mungere la mucca” in sibile. più possibile. Credetemi, lo so per E allora via cercando di portare esperienza, che oggi è difficilissi- fuori dal PC la logica di protezione: mo trovare dei partner tecnologici chiavette USB, validazione via In- ai quali “stia a cuore” il business ternet e via esoterizzando. del cliente! Questi cercano di venderti un Poi c’è il problema dell’uso par- report riepilogativo finanziario, ziale: se si possiede il codice sor- mettendoti in conto 20 giorni di gente se ne possono “prelevare” sviluppo alla modica cifra di 1.000 dei pezzi per estenderlo, adattar- Euro/giorno. E il bello è che primo lo o semplificarne alcune parti. Lo prima gli devi fare tu l’analisi per- sanno bene i sostenitori dell’Open ché loro “mica sanno dove trovare

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i dati”, per non parlare dei test che ginale se non avesse potuto pro- sono sempre a carico tuo, visto curarsene una copia illegale, non che loro “..mica possono sapere sempre è così. Gli annunci del tipo se i risultati sono corretti…”. Che “il 50% del software in circolazio- tristezza! ne è illegale” non è proprio esatta, fa effetto, ma nulla d’altro. Spesso Prima dell’avvento dei videogio- chi usa un certo prodotto copiato chi la copia era tollerata, anche lo fa solo per la disponibilità del- perché poteva realizzarsi in ma- lo stesso ma userebbe qualcosa niera sporadica e tutto sommato d’altro se non fosse disponibile anche rara. Quando i consumatori proprio quello. Perché non lo fa sono pochi, di fatto rappresentano allora, è spontaneo chiedersi. Ci una elite e sono sparsi sul territo- sono ragioni psicologiche: dal mo- rio, i contatti sono difficili e fanno mento che è gratis e che nessuno uso del software perché gli neces- mi può arrestare non mi prendo la sita, non per farne collezione. noia di imparare l’alternativa. Lo scenario cambia radicalmen- te con l’avvento dei primi home e Nel conto della percentuale di della produzione videoludica per software copiato si fanno rientrare computer. Prima di tutto un video- anche le copie “di servizio”. Chi ha gioco è un software “che si consu- acquistato una licenza Office per ma”, nel senso che non è come un l’ufficio perché non dovrebbe usar- word processor o un sistema ope- la sul PC fisso e sul portatile come rativo o un linguaggio di program- gli pare? I produttori dicono che mazione, che si possono usare ne devi comprare due copie, ma all’infinito, il videogioco è trash se hai due televisioni in casa mica quando è stato giocato un certo devi pagare due abbonamenti! numero di volte, ovviamente con eccezioni e differenze. Il risultato Andando alle origini del fenome- è l’esplosione del mercato, positi- no proviamo a tornare indietro di vo per chi vende e la nascita del una decina di anni (1994). Ci tro- sottomercato illegale, pericoloso veremo a circa metà del guado: per chi produce. l’informatica è cresciuta abbastan- La disponibilità di un certo nu- za e il fenomeno della pirateria co- mero di titoli, unita alla diffusione mincia a farsi serio. degli utilizzatori e non per ultimo il fattore “facilità di copia e immunità Prima di tutto esaminiamo il di fatto”, fanno crescere a dismi- contesto. Siamo nel 1994 e l’in- sura il numero di copie illegali. È formatica personale non ha fatto sbagliato comunque pensare che altro che crescere da più di dieci chi possiede un certo software anni. Ormai chiunque può permet- copiato lo avrebbe comprato ori- tersi un PC e anche la diffusione

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“home” di questo strumento, nato C’è un’altro aspetto che va consi- inizialmente per risolvere problemi derato e riguarda la percezione che di lavoro, è molto buona. Settore l’utente ha del personal computer, trainante senza ombra di dubbio percezione che è stata suggerita è quello dei videogiochi, mentre le prima e poi forzata dai produttori di applicazioni “serie” programmate software in prima persona: il PC è per l’uso intelligente del PC a casa, un oggetto da intrattenimento. Da cominciano ad essere interessanti sempre l’intrattenimento ha abitua- per l’utilizzatore domestico. Stia- to le persone a scambiarsi le cose mo parlando di programmi di video e a duplicarle. Credo che già gli scrittura, archiviazione, calcolo, egizi seimila anni fa si scambiarre- grafica, tanto per citare qualche ro i papiri da leggere! Chi non ha applicazione. mai prestato un libro o scambiato L’utente “skillato”, quello che pro- fumetti o figurine di calciatori con il gramma da solo il computer non compagno di scuola? Il problema è esiste praticamente più: la maggior che finché le cose che si scambia- parte della gente usa la macchina no qualcuno le ha effettivamente con software scritto da altri. Non è comprate, allora il problema non si che il programmatore dilettante sia pone per chi le vende, diverso se estinto, solo che la gran massa di una cosa comprata da uno può es- persone che usano l’home non sa- sere con poco onere riprodotta. Le prebbe mettere assieme due righe musicassette sono state il prodotto di Basic e stenta a mettere mano che ha scoperchiato il vaso di Pan- ai file di configurazione dell’MS- dora e ora la gente vuole copiare DOS: lo fa proprio perché deve, se i programmi e scambiarseli libera- proprio il programma di installazio- mente, altro che comprarli!. ne non lo fa in vece sua, altrimenti E c’è un’altro problema per gli au- non funziona questo o quel gioco! tori/editori: se la duplicazione del- Questa fame di software si scon- la musica produce un prodotto “di tra con il costo dello stesso. Infatti serie B”, infatti possedere il vinile l’acquisto dei programmi supera originale è tutt’altra cosa e anche ben presto il costo dell’hardware e la qualità della riproduzione cala continua a crescere perché “l’appe- molto velocemente, così non si può tito vien mangiando” e si vorrebbe dire per i programmi. Possedere possedere sempre più programmi. l’originale magari è meglio perché Questo succede in tutte le attività si avrà a disposizione il manuale, umane, diciamocelo: il mondo oc- ma i produttori cominciano a non cidentale ha fatto della proprietà il mettere nemmeno più quello nelle vero e unico Dio e per sentirsi so- confezioni. Un errore grave: così il cialmente “in” è indispensabile di- cliente percepisce sempre meno la mostrare che si possiede, qualun- differenza fra originale e copia. que cosa, basta che sia tanta! E la copia, proprio perché digita-

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le, è esattamente come l’originale, qualcosa può sfuggire e poi ci sono nessuna perdita di qualità! Anzi la anche iniziative meno scrupolose e copia è addirittura meglio: non ha molto più disinvolte, diciamo così... la noia delle protezioni! Dischi di Diciamo la verità: cercando si abilitazione, chiavi hardware, codi- poteva trovare anche materiale ci da cercare random sui manuali, protetto, come il solito Autocad, un sono dei clamorosi auto-gol per i titolo che forse è stato il più duplica- produttori: invece che proteggere to della storia dell’informatica dopo l’originale incoraggiano la copia! i prodotti di Microsoft! Il bello è che Perfino chi ha comprato l’originale poi questo Autocad mica veniva cerca la copia proprio per liberar- usato! La stragrande maggioranza si dei legacci delle protezioni. Non delle persone non sa nemmeno i parliamo poi del fatto che un qua- principi basilari del disegno e su un lunque ostacolo crea in taluni sog- computer a maggior ragione non getti un vero e proprio bisogno di saprebbe nemmeno da dove co- superarlo: più la copia diventa diffi- minciare. cile e più la sfida si fa interessante per i cracker. Il discorso sulla duplicazione abusiva del software sarebbe lun- L’idea di scambiarsi software è go ma per arrivare presto al punto di vecchia data: fin dal 1980 le ri- essenziale che ci riguarda diciamo viste del settore hanno ospitato “il che non è affatto vero che le perso- mercatino” con parecchi annunci di ne che si prendevano un Autocad gente disposta a barattare un tito- craccato, tanto per fare un esem- lo con un’altro, per non parlare di pio, diminuivano gli introiti delle quelli che spudoratamente metto- case di software, almeno certi tipi no in vendita le copie con tanto di di utenti, cioè quelli che mai se lo listino prezzi. sarebbero comprato per disegnare la piantina del salotto di casa. Di- Da qualche anno poi la cosa si è scorso diverso su chi usa software modernizzata: grazie alla telemati- craccato in produzione: quelli van- ca è possibile scambiare software no stangati a ragione! appoggiandosi alle BBS che con- Personalmente, ma voi tutti po- sentono l’accesso per la maggior tete parimenti citare decine se non parte a titolo gratuito e rappresen- centinaia di esperienze similari, ho tano una miniera di informazioni e visto con i miei occhi una installa- di software per arricchire il bagaglio zione di Autocad rigorosamente delle proprie conoscenze in campo copiato in una azienda che produce informatico. Le BBS per la mag- parti meccaniche. Sarebbe come gior parte sono state molto attente dire che chi fa il pane lo fa con fa- a rispettare la legge e il materiale rina rubata: il modello di business coperto da copyright veniva pron- non sta in piedi, semplicemente! tamente eliminato dal sysop, ma

92 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 Questo per arrivare alla conclu- stra alla lunga noioso per l’utente; sione che è meglio offrire un vero - il costo del software è spropor- servizio di supporto al prodotto zionato: il pacchetto Office di Mi- piuttosto che un meccanismo di crosoft costa più di un PC; protezione. Chi può disporre di in- - l’assistenza sui prodotti softwa- formazioni professionali medierà re acquistati non è quasi mai all’al- questo vantaggio strategico nelle tezza; strategie di mercato, chi non può - il meccanismo della “licenza avvalersene sarà svantaggiato. d’uso” è del tutto inadeguato e in- L’uovo di Colombo, così espres- gestibile; so, è in realtà un punto debole: - l’idea del software libero e quasi vuoi vedere che una azienda regi- gratuito prende sempre più piede e stra una copia del software e poi la sarà sempre più dura per le multi- fa usare a 100 dipendenti? Succe- nazionali del settore difendersi dal- de. Cosa fare in questi casi, oltre ai l’attacco dei pacchetti a bassissimo controlli e relative denunce? costo o anche gratis (Linux docet). Ricordo una campagna della Ma- cAfee relativa all’uso del suo sof- Queste idee che ho presentato tware antivirus: mandare un avviso sono solo alcune delle discussioni di sanzioni in mancanza di rego- che vengono fatte da anni attorno larizzazione immediata a tutte le alla logica del mercato del softwa- aziende, piccole o grandi che han- re. Dopo anni di esperienza nel no registrato almeno una utenza. settore posso affermare che appa- Da notare la sottigliezza: l’avviso rentemente nulla è cambiato da 25 con minaccia di denuncia arriva anni a questa parte, se non forse a chi il software te l’ha comprato! l’entrata in campo del software li- Una sorta di spamming vero e pro- bero. Ma il software libero, con la prio, che però pescando nel mare sua libertà di copia sancita legal- qualche pesce nella rete lo porta a mente, crea ulteriore confusione fra casa. D’altra parte se i clienti sono gli utilizzatori: come mai che Office in percentuale molto inferiore ai costa 500 Euro e OpenOffice.org è reali utilizzatori, chi se ne frega se gratis? Perché uno lo posso copia- qualcuno dei “regolari” si offende? re e l’altro non posso nemmeno di- Non si possono che definire “spre- sinstallarlo e reinstallarlo sul nuovo giudicate” simili iniziative. PC? Quale è la differenza fra uno e l’altro? Le macro di Excel? Ma fate- Quali conclusioni si possono trar- mi un piacere... re da oltre un quarto di secolo di Ammetterete che tutto questo pirateria? Probabilmente le consi- non ha senso. derazioni più sensate si possono così riassumere: [Tn] - qualsiasi metodo di protezione per il software è inutile e si dimo-

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BBS

Posta

Da gogo-dan con la tua amica alla quale affidia- A colloquio con i Salve, scrivo per congratularmi mo la nostra speranza di trovare lettori con Alberta, l’autrice del pezzo sul- persone migliori di quelle finora in- la “percezione femminile al retro contrate. Diciamo che questo tipo computing”. Mi pare che sia riuscita di problema è sempre esistito ma a centrare un argomento che viene abbiamo l’impressione, davvero sottaciuto troppo spesso per pudo- agghiacciante, che l’attuale socie- re o forse per semplice omertà: il tà stia facendo dei passi indietro su considerare le donne alla stregua questo fronte (e non solo su que- di “utenti carini”, per non dire “cre- sto, purtroppo...). tini” del computer. Una mia amica non è stata licenziata da una cate- Da diversi na di negozi di elettronica di con- Sostanzialmente ci si lamenta sumo perché secondo loro “trova- del fatto che la rivista “sparisce” re una donna al reparto computer dopo qualche giorno dal Web e si non dava fiducia al cliente rispetto dovrebbe poi “sborsare” soldi per alla professionalità degli addetti”. E scaricarla. vi assicuro che è lei alla quale ci rivolgiamo tutti, amici e conoscenti Risponde la redazione. e io stesso che di computer ne ca- Non era nostra intenzione pontifi- pisco ben più di “un pochino”, per care su una serie infinita di ragioni farci risolvere i casini più disparati e di motivazioni che ci hanno spin- che vano dal driver per il modem ti a questa scelta impopolare, ma ADSL, alla pulizia degli spyware sembra ce ne sia bisogno e quindi alla messa a punto del firewall fino procediamo. alla configurazione di Linux! Jurassic News è una iniziativa a Peccato non abbiano avuto il co- carattere amatoriale che per una raggio di scriverlo nero su bianco, sua parte, grande o piccola, dipen- questi signori, altrimenti si sareb- de da quello che decideremo, rimar- bero trovati dritti davanti ad un giu- rà gratuita. Potrebbe verificarsi che dice... sia limitato il tempo durante il quale il file sia scaricabile come avviene Risponde la redazione. dall’inizio dell’anno (si tratta di due La tua lettera non ha bisogno di mesi, non “qualche giorno” come alcun commento. Solidarizziamo una persona ha scritto), come può

94 Jurassic News - Anno 2 -numero 9 - maggio/giugno 2007 darsi che siano liberi solo gli artico- ogni due mesi vi volete veramente li “sample” che dall’inizio del 2007 privare del piacere di leggere qual- stiamo organizzando nella sezione cosa che parla del vostro hobby e “Articoli” del nostro sito. delle vostre passioni? Che si debba pagare per consu- Infine il contributo deve intender- mare un prodotto, la cui produzio- si come tale, non come pagamento ne è per definizione onerosa, non per i fascicoli della rivista. Come ci sembra francamente scandalo- fosse la tessera di un Club, per ca- so. Non vogliamo tirare in ballo ini- pirci; si paga la quota associativa ziative presenti o passate che chie- annuale e si riceve il bollettino pe- dono una giusta mercede come riodico, tutto quì! controparte. Vogliamo invece pun- Concludiamo dicendo che questa tualizzare un aspetto fondamenta- via ci è anche imposta da alcune le che è il seguente: il fatto che JN vicende che ci hanno visto al cen- venga fatta da non professionisti e tro dell’attenzione di qualche edi- non paghi i propri collaboratori, non tore che ha pensato bene di “far significa affatto che sia “a costo verificare” la legittimità della nostra zero”. I cosiddetti costi diretti sono esistenza. Da una parte questo ci molto limitati, è vero, ma i costi in- ha preoccupato parecchio all’inizio, diretti sono presenti e pesano. Non ora di meno, e dall’altra ne siamo abbiamo una sede e quindi come rimasti lusingati: vuoi vedere che la affitto paghiamo lo spazio su Web nostra idea è buona al punto da far e la registrazione del dominio, ma fiutare un affaruccio? per scrivere un pezzo ci vuole ma- Noi da parte nostra proseguiamo teriale e tutti quelli che partecipano per la nostra strada, anche se do- in qualche modo l’hanno comprato. vremo (sembra) cambiare alcune Hanno comprato il PC, il software, cose, come ad esempio la perio- pagano l’accesso ad Internet e dicità. Sembra infatti (stiamo anco cosa molto più importante dedica- ra verificando) che il semplice fatto no il loro tempo a questa cosa. di venire diffuso “periodicamente” Ora nessuno vuole “viverci su alla faccia assimilare la nostra iniziativa grande”, vi assicuro che non sareb- ad una vera rivista, soggetta a vin- be possibile, assolutamente. Il con- coli assurdi, come quello di avere tributo che chiediamo, che fra l’al- un direttore responsabile iscritto al- tro potrebbe essere non in denaro, l’albo dei giornalisti. Ma non aveva- ma in collaborazioni di vario gene- mo lasciato queste cose assieme re, è veramente minimo! Andiamo, alla prima repubblica? Veramente vi sembrano tanti 2 euro per una a volte ci sembra non sia cambiato rivista di 80 pagine, senza la mini- nulla dal dopoguerra ad oggi... ma traccia di pubblicità? Costo che si riduce al ridicolo 1 euro/numero Buon retrocomputing a tutti! per l’abbonamento ai 6 numeri an- nuali. Per l’equivalente di un caffè

95 Nel prossimo numero, disponibile a Luglio 2007 troveremo: La prova hardware del Personal Computer Olivetti M20

La seconda parte dell’articolo tecnico sul recupero degli hard disk

La seconda puntata della serie “Tutti i Linguaggi di Apple”

Inoltre parleremo di archiviazione, della ri- vincita di un piccolo MAC SE/30 , di riviste e libri...

Questo e altro ancora nel numero 10 di Jurassic News