Jurassic News

in questo numero parliamo di:

Victor 1

Honeywell kitchen computer

Vincenzo Scarpa

Steve Jobs

Windows 98

SNOBOL

Q-Emulator

Storie di Commodore

300 baud magazine

Spectrum Vega+

Retrocomputer Magazine

Anno 11 - Numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News Rivista aperiodica di Retrocomputer Jurassic News Coordinatore editoriale: Tullio Nicolussi [Tn] E’ una fanzine dedicata al retro- Redazione: computing nella più ampia accezione del [email protected] termine. Gli articoli trattano in generale dell’informatica a partire dai primi anni Hanno collaborato a questo numero: Lorenzo [L2] ‘80 e si spingono fino ...all’altro ieri. Salvatore Macomer [Sm] La pubblicazione ha carattere Sonicher [Sn] puramente amatoriale e didattico, tutte Besdelsec [Bs] Lorenzo Paolini [Lp] le informazioni sono tratte da materiale Mario Raspanti originale dell’epoca o raccolte su Internet. Fabio [Ft] Damiano Cavicchio La redazione e gli autori degli articoli non si assumono nessuna responsabilità in merito alla correttezza Diffusione: delle informazioni riportate o nei Lettura on-line sul sito o attraverso il servizio Issuu.com; il download è confronti di eventuali danni derivanti disponibile per gli utenti registrati. dall’applicazione di quanto appreso sulla rivista. Sito Web: www.jurassicnews.com Il contenuto degli articoli è frutto delle conoscenze, esperienze personali e opinioni dei singoli autori; possono Contatti: [email protected] pertanto essere talvolta non precise o differire da fonti “ufficiose” come Copyright: Wikipedia e siti Web specializzati. I marchi citati sono di copyrights dei rispettivi proprietari. Sono gradite segnalazioni di errori, La riproduzione con qualsiasi imprecisioni o errate informazioni che mezzo di illustrazioni e di articoli possono, a discrezione della redazione, pubblicati sulla rivista, nonché essere oggetto di errata-corrige in la loro traduzione, è riservata e non può avvenire senza espressa fascicoli successivi. autorizzazione. Scrivere a: Jurassic News [email protected] promuove la libera circolazione dettagliando il più possibile delle idee l’argomentazione.

2 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Editoriale

I videogiochi salveranno il retro computing

Non ci credete?

Il ragionamento è semplice: il software videoludico degli anni ‘80 è ancora usato da un numero elevato di persone, mentre i programmi applicativi o le piattaforme di sviluppo degli anni ‘80 sono dimenticati anche da molti che si occupano di retro informatica. Chi usa ancora Visicalc o Word Star o Dbase II? Chi utilizza, se non per studio e proprio diletto, il CP/M? Nessuno. Vedere oggi una macchina DOS collegata ad esempio ad una catena di montaggio è raro, mentre fino a cinque/dieci anni fa mi capitava abbastanza spesso di doverci mettere le mani.

Se fate una semplice ricerca in Internet, di siti dedicati al retrogaming ne trovate a bizzeffe! E sono tutti attivi e commentano questo o quel titolo, rimandano la loro passione per quella o quell’altra collezione. Era meglio la versione di Sensible Soccer per Atari ST o quella per Amiga? Se cercate la risposta la troverete senza ombra di dubbio!

E che dire di certe iniziative commerciali che vendono in combinazione hardware e software per l’esecuzione di titoli che andavano per la maggiore (Mario Bros in testa?) Molti appassionati di retrogaming conservano le console delle varie epoche, le cartucce, le musicassette addirittura! E ovviamente le loro piattaforme di elezione, cioè quel personal che hanno trovato sotto l’albero di Natale quando erano tredicenni e che ancora funziona (o è una copia che si sono procurati in qualche mercatino). ma non si limitano a questo: ci giocano e incredibilmente si divertono! Ecco perché dovremmo avere il massimo rispetto per i retro-giocatori: sono quelli che salveranno la storia dell’informatica.

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 3 L’editoriale 4 I videogiochi salveranno il retro computing

Prova hardware 8 Sirius 1 / Victor 9000

Videoteca 18 Steve Jobs - Il film

Il racconto 32 Automatik (28) - Il giostraio

Come eravamo

36 Come ho riscoperto Windows 98

Retro linguaggi 28 SNOBOL (parte 5)

4 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Sommario

Jurassic News - Il contenuto di questo fascicolo

Retrocomputing Tombaroli 6

Edicola

300 Baud Magazine 50

Come eravamo Honeywell - H316 Kitchen Computer 20

Emulazione Q-EMULATOR 40

Biblioteca 26 Storie di Commodore

Sinclair Club

Vega+ is not a Spectrum 50

Mediateca

Intervista a Vincenzo Scarpa 54

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 5 Tombaroli

di Tullio Nicolussi

no dei temi ricorrenti nella co- della spesa vendendone i pezzi doppi o per munità retro-computeristica lui meno significativi. Inoltre il problema U italiana (ma non solo italiana) della preservazione “passerebbe di mano”, è quello della perpetuazione delle tecnolo- ma rimarrebbe osstanzialmente insoluto. gie informatiche oltre l’orizzonte prevedibi- Il museo apparentemente è la soluzione le della nostra civiltà. La nostra collezione, “più nobile” ma purtroppo poco praticabile raccolta con sacrificio (anche finanziario in in Italia dove le iniziative in questo senso qualche caso) a che fine è destinata? sono perlopiù volontaristiche e senza una Direi che possiamo generalizzare secondo tutela effettiva di questo patrimonio. Credo tre macro categorie di comportamento: che esista una bella differenza fra museo e collezione! Diciamo che, senza togliere nul- • lascito ai discendenti o a un ami- la ai nobili tentativi in atto, ai quali vanno co collezionista; riconosciuti risultati concreti, il “museo del • lascito ad un museo; computer” come noi lo intendiamo non è che • dispersione tramite vendita; una collezione molto grande. Chi regala al museo i suoi reperti deve ac- Se si decide di vendere, ovviamente prima cettare che essi siano utilizzati per gli scopi che sia troppo tardi, significa che o si è perso del museo stesso, il che significa in qualche l’interesse per questo tipo di collezionismo, caso che non vedrebbero mai la luce del oppure l’interesse economico è diventato Sole fuori dai depositi, in altri casi sarebbe- prevalente e si cerca di monetizzare quanto ro cannibalizzati per progetti di restauro o si può. In questo caso la collezione va per de- recupero e nella peggiore delle ipotesi rotta- finizione dispersa perché anche se, per ipote- mati. si, ci fosse un compratore unico, questi pro- Se si regala tutto ad un amico retrocom- babilmente intenderebbe rientrare di parte puterista si ha almeno l’illusione che valoriz-

6 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Retrocomputing

La filosofia del retrocomputing

zerà i nostri sforzi. Sui discendenti è meglio rie su un famigerato strumento, lo shamir non contarci proprio! Ne ho viste di collezio- (non sono sicuro che sia questa l’ortografia ni “del nonno” finire nei mercatini del riuso esatta), che avrebbe consentito alle antiche e se andate ad esempio in piazza stazione a civiltà di tagliare la pietra più dura, come Bologna, dove c’è un mercatino permanente fosse di burro (un laser? un aggeggio nucle- di libri usati, vedrete trarre dai bagagliai are?), saremmo nel più completo imbaraz- delle automobili le più belle biblioteche pri- zo. Probabilmente se mai tale tool è esistito vate e contrattato il loro prezzo a peso dai e se qualcuno se n’è imbattuto casualmente nipoti del caro estinto! scavando antichi cimiteri, c’è il rischio che Che fare allora? lo abbia giudicato “un manico di lancia” Qualche tempo fa su un forum social qual- piuttosto che riconoscerne la particolarità cuno ha buttato lì una provocazione: -”Mi scientifica. Comunque c’è ancora speranza: faccio seppellire con tutta la mia collezio- dice chel’ultimo ad averlo posseduto sia sta- ne!”. to il re Salomone... quindi da qualche parte Sembra una battuta ma invece è una gran- del medio oriente è lì che ci aspetta. de idea (siete autorizzati a toccarvi). Riflettendoci è facile convincersi che una Tornando sulla Terra, o meglio nel nostro buona parte dei manufatti antichi (non vor- garage-laboratorio, temo che anche i nostri rei azzardare ma credo che siamo ben oltre amati amici computer fra mille anni saran- l’80%, esclusi gli edifici ovviamente) provie- no montagne di polvere: magari il cabinet ne da tombe. Le civiltà che hanno preceduto arruginito in qualche modo si è conservato la nostra avevano tutte questa fissa del “cul- ma ad esempio i chip su una piastra madre to dei morti” e depositavano assieme alle non si potrebbe capire assolutamente cosa spoglie molti dei beni del defunto. I casi più servissero. clamorosi sono ovviamente quelli dei famosi Non possiamo nemmeno fare affidamento condottieri sepolti con tanto di armatura e sulla conservazione della documentazione, di spada al fianco o dei re come i faraoni, a meno che qualcuno non si prenda la briga ma anche il modesto ceto medio del tempo di scolpire nella pietra le voci della wikipe- un qualche sfizioso ornamento e monile se li dia corrispondenti. concedeva. Forse si potrebbe ovviare a quest’ultima Ecco che se veramente si fosse in grado difficoltà dipingendo sulle pareti della tom- di attrezzare una particolare tipologia di ba una serie di graffiti tematici: in primis sepoltura che si conservi intatta nel tempo l’aritmetica binaria e l’algebra di Boole. e soprattutto che conservi in buono stato il In fondo il libro dei morti di egiziana me- contenuto, allora i nostri lontani discenden- moria, così ci è pervenuto... ti (o qualche alieno di passaggio) potrebbe godersi lo scoop e la fama della scoperta! Certo questi archeologi del futuro ne (=) avrebbero di lavoro da fare per capirci qualche cosa! Oggi noi riusciamo a decifra- re l’uso degli strumenti più semplici che tro- viamo negli scavi, ma già un meccanismo come il disco di Antikythera non sappiamo al 100% cosa servisse e come funzionasse. Se poi andassimo a disturbare certe teo-

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 7 Chuck Peddle e la nascita del mercato del Sirius 1 / Victor 9000

di Damiano Cavicchio

ome abbiamo già accennato in Commodore il PET, uno dei primi e più po- un nostro precedente articolo [JN polari personal computer della storia. C n. 54], l’esperienza informatica è Il suo ultimo ed importante lavoro fu ap- costellata da personaggi super famosi come punto il Victor 9000, nome con cui fu com- Bill Gates e Steve Jobs i cui nomi sono i più mercializzato in America, mentre in Europa quotati a rappresentare la nascita del mer- arrivò con il nome di Sirius 1. cato dei personal computer e da personag- Venne presentato al COMDEX’81 show di gi, meno conosciuti al grande pubblico come Las Vegas nel Dicembre 1981 e pochi mesi Chuck Peddle o Jan Miner o Nola Bushnell, dopo arrivò in Europa, diversi mesi in an- ciò nonostante, il contributo dato da questi ticipo rispetto al PC IBM. Per questo motivo informatici è stato di notevole levatura. godette nel vecchio continente di un ottimo Completiamo l’articolo su Chuck Peddle successo, dal punto di vista tecnico e com- guardando più da vicino il suo ultimo gran- merciale, assolutamente meritato per le sue de impegno lavorativo. innovative tecnologie. Una mossa commer- Peddle era un professionista informatico ciale vincente di Peddle fu quella di riuscire con una esperienza e competenza unica, al a sfruttare la rete di vendita Commodore suo attivo infatti lo troviamo nel coinvolgi- grazie ai suoi trascorsi aziendali e al fatto mento dello sviluppo del Motorola 6800, la che Commodore non aveva una soluzione fondazione della gloriosa MOS Technology da contrapporre a IBM sul piano dei PC da con la creazione del celeberrimo 6502, mi- ufficio (e forse non ci pensava nemmeno lon- croprocessore a 8 bit presentato nel settem- tanamente). bre del 1975, nonché la realizzazione di un Alla fine del 1982 la società vendeva circa “embrione” di personal computer, la main- 2000 Sirius al mese. board dimostrativa KIM – da cui Apple Il sistema – il cui prezzo base era di circa attinse per la creazione dell’Apple II – e la 2700 Sterline nel 1983 – (in Italia si vende-

8 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

va a circa 10 milioni di Lire) nasceva attor- Molte persone del settore ritengono che il no alla CPU Intel 8088 ed era in grado di sistema XT sia stato introdotto da IBM per far girare il CP/M del mitico Gary Kildall e competere direttamente con il sistema a di- l’MS-DOS. Dotato di una memoria di 128KB, sco rigido del Victor 9000 (il precedente mo- espandibile a ben 896KB, utilizzava per la dello IBM ne era privo), mentre Peddle cre- memorizzazione di massa due lettori flop- deva di poter diventare la terza più grande py da 600KB o a doppia faccia da 1,2MB, società di computer nel mondo, dietro IBM e con velocità di rotazione variabile, al fine di Commodore. massimizzare la velocità di accesso ai dati Peddle aveva una visione che possiamo in qualunque parte del disco. con il senno di poi dichiarare troppo otti- Oltre che sul fronte memoria, il sistema era mistica, ma la giustificava la tecnologia del espandibile nel comparto storage tramite Sirius, una macchina davvero eccellente che controller+hard disk di dimensione fino a brillava nelle applicazioni aziendali, dove 30MB, mentre alla CPU 8088 a 4 Mhz era era superiore a qualsiasi altro prodotto di possibile affiancare un coprocessore mate- classe confrontabile. matico 8087. Il sistema offriva inoltre come opzione, la possibilità di essere utilizzato Caratteristiche tecniche del Sirius/ tramite penna ottica direttamente sul mo- Victor 9000. nitor: quante cose si possono fare con un Nelle pagine che seguono abbiamo rias- 8088! sunto e commentato le caratteristiche tecni- La tastiera del Victor/Sirius era equipag- che del sistema. giata con una MCU Intel 8048 e disponeva di funzionalità avanza- te quali il controllo di luminosità e contrasto – che avremmo visto nel Mac solo molti anni dopo.

Dal punto di vista tecnico dunque, il Victor/Sirius aveva le carte in re- gola per prosperare nel segmento professionale ma, quando la coraz- zata IBM, dopo tentennamenti du- rati mesi, (l’8 marzo del 1983, IBM annunciò la commercializzazione dell’IBM XT), sbarcò nel vecchio continente col PC e la sua dote di software; Sirius, complici alcune complicazioni finanziarie della Vic- tor, scese repentinamente nelle sta- tistiche di vendita: un segnale che il costruttore ACT (poi Apricot), avrebbe dovuto saper cogliere per correre ai ripari, ma come molti al- tri protagonisti dell’epoca non col- se affatto.

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 9 Sistema di elaborazione • 8088 microprocessore a 16 bit • 128 o 256k byte di RAM (standard) • Espansione di memoria di 896K byte con tempo di ciclo 335ns, 64k chip Bits RAM dina- mica • Quattro slot di espansione interni • Due porte seriali RS232 con connettore standard a 25 poli • Una porta parallela cpn connettore Centronics • ROM da 8 KByte (boot e diagnostica) • RAM video 4 Kbyte di tipo statico • Coprocessore matematico 8087 (opzionale)

Sistema di visualizzazione • Due modalità testo selezionabili da software: 25 linee x 80 colonne e 50 linee x 132 co- lonne; caratteri 8 x 12 pixel in una cella di 10 x 16 • Monitor CRT da 12 pollici a fosfori verdi • Base basculante del monitor regolabile in orizzontale ±45° e da 0° a +11° di inclinazione verticale • Angolo di visione orizzontale regolabile (±45 ° girevole che utilizzano la piattaforma monitor) • Angolo di visione verticale regolabile (da 0 ° a + 11 ° di inclinazione utilizzando la piat- taforma monitor) • Disco rigido • Floppy da 5¼ singola faccia 80 tracce, 512 Byte per settore, 620 Kb • Floppy da 5¼ doppia faccia 160 tracce totali, 512 Byte per settore, 1.2 Mb • Disco rigido da 10 Mb o 30 Mb, interno

Tastiera • Microprocessore 8048 dedicato • 7 o 10 tasti funzione definibili via software • Layout a 56 tasti (equivalente alla tastiera IBM Selectric II)

Alimentazione • Tensione di ingresso 90-137 VAC o 190-270 VAC (selezionabile via ponticello interno) • Frequenza della tensione di 47-63 Hz • Tensione di uscita stabilizzata +5 V CC e ±12 V CC • Tensione di uscita non stabilizzata +12 V CC

10 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

I sistemi operativi Il computer personale Sirius/Victor è compatibile con vari sistemi operativi:

• CP/M-80 • CP/M-86 (dalla versione 1.01 alla versione 1.12) • MS-DOS 1.25 • MS-DOS 2.11 • MS-DOS 3.1 (con ROM “Victor Universal Boot”)

Il BIOS della scheda madre risiede su disco assieme al sistema operativo; non esiste un chip di ROM dedicato a contenerlo. Questo ha permesso di adattare la macchina alle varie versioni di sistemi operativi che si sono evoluti nel corso della sua vita operativa. Dalla versione 2.11 di MS-DOS era possibile montare una scheda “PlusPC” che rendeva il sistema parzialmente compatibile con la macchina IBM. In questo caso veniva fornita una versione di DOS “duale”, cioè in grado di far convivere le due “anime”, anche se non in manie- ra compatibile al 100%.

Software commerciale Caratterizzandosi come macchia “da ufficio”, il Sirius è stato da subito corredato con i pro- grammi di produttività personale più conosciuti all’epoca. L’elenco che segue è solo una piccola parte del software che l’azienda produttrice ACT ha reso disponibile:

• Wordstar (dalla versione 3.21 alla 4.0) • SuperWriter Ver 1.09 • Supercalc2 - Ver 1.0 • Supercalc3 - Ver 1.0 • Lotus 1-2-3 - • Abacus (Psion) - IBM Ver 1.2 • PC-CALC - IBM Ver 2.00 • MS Multiplan Ver 1.10 • dBase II - IBM Ver 2.4 • dBase III -IBM ver 1.10 • Delta - Ver 4.1 • PC-File - IBM Ver 4.0 • Archive (Psion) - IBM ver 1.1 • AutoCad-86 - Ver 1.40

Come si vede sono presenti i principali pacchetti di produttività personale, ma molti altri software sono stati trasportati sulla piattaforma Sirius/Victor grazie alla relativa vicinanza dell’hardware e soprattutto del software di base al PC IBM.

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 11 Un altro nome che ha importanza nella sto- Estetica e Design ria del sistema Sirius/Victor è il nome “Pul- sar”. Il Sirius 1 ha rappresentato per un seppure Questa società si occupava dell’adattamen- breve lasso di tempo un riferimento nell’er- to dei software esistenti e della produzione gonomia e nel design. A fronte di un PC IBM di nuovo software specifico per i sistemi abbastanza squadrato e affamato di spazio commercializzati da ACT. sulla scrivania, il Sirius introduce un fattore In particolare la società Pulsar (poi ac- di forma leggermente trapezoidale per l’uni- quisita dalla ACT che cambiò il suo nome tà centrale che lo “slancia” e lo fa apparire in “ACT Pulsar” e “ACT Apricot” in Inghil- meno ingombrante di quanto in realtà non terra), si occupò dello sviluppo di pacchetti sia. La versione Victor 9000 è invece più tra- gestionali come ad esempio una procedura dizionale sotto questo punto di vista e non integrata di contabilità, magazzino, fattura- si distingue affatto da un clone PC a basso zione e paghe. In pratica il “core business” ingombro! per l’automazione dell’ufficio di piccole-me- La tastiera è una componente piuttosto die aziende commerciali. massiccia che comunica l’idea di stabilità Questa è stata forse la prima volta che si è nell’utilizzo. Monitor e tastiera sono separa- cominciato a capire che i vari pacchetti sof- ti dal corpo centrale in un insieme che si sta- tware dovevano integrarsi fra loro per mi- va affermando come unico fattore di forma gliorare l’efficienza del lavoro di ufficio. dopo l’abbuffata di cabinet all-in-one che ha caratterizzato il mercato fino ad allora. Per la verità il “tutto in uno” resisterà ancora qualche anno mentre la tastiera si “mange- rà” l’unità centrale, driver per floppy com- presi, in quella serie di macchine delle quali gli esemplari più conosciuti sono la nuova serie di C64 e l’Amiga. L’alimentazione è unica (il cavo dati del monitor trasporta anche l’alimentazione) e questa è una gradita scelta, anche se vincola all’acquisto del monitor proprietario. Una soluzione che vedremo anche nel nostrano M24 di Olivetti. Il colore è un verde-terra piuttosto scu- ro che sul frontale ospita una ampia fascia nera con gli alloggiamenti per i due floppy o un floppy e un hard disk full size. I connettori sono tutti posti sul retro della macchina. Incontriamo da sinistra: tastie- ra, bottone di reset, porta parallela siglata LPT, uscita monitor video, due connettori seriali siglati TTY e UL1 e infine, leggermen- te spostato verso l’alto, l’interruttore di ac- censione.

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L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

La buona qualità della sezione video si apprezza nella nitidezza dei caratteri e dalla leggibilità del font generato dal controller. La tastiera, completissima, è si- curamente un oggetto che sulla scrivania reclamerà uno spazio notevole. Fra l’altro i progettisti non si sono affatto preoccupa- ti di contenerne la dimensione, soprattutto in larghezza, intro- ducendo due ampie fascie vuote in alto, sopra i sette tasti funzio- ne che riportano semplicemente nerare delle righe, chiamate “fincature” il numero nella serigrafia, e sotto la barra che disegnavano il video come fosse un fo- spaziatrice. Parafrasando le “enormi” ta- glio strutturato in righe/colonne. Il classico stiere dei terminali 3270 di IBM, la periferi- esempio è quello della fattura, dove i vari ca di input del Sirius offre una dotazione di articoli con codice, descrizione, quantità e tasti (98 in totale) davvero completa. All’e- prezzo, sono organizzati in colonne contor- strema sinistra una serie verticale di cinque nate da box di divisione. tasti riporta la sequenza di funzioni comuni La parte alfanumerica della tastiera è (ESC, e REPEAT) e tre “modi” di carattere: più o meno standard, a parte qualche tasto sottolineato, evidenziato e inverso. All’epoca “strano”, come quello che riporta i simboli dei terminali a caratteri, la possibilità di ar- di 1/2 e 1/4, evidentemente si riteneva fosse ricchire l’output con le modalità di display utile avere il simbolo in punta di dito. nominate poco sopra, era considerata una A fianco della barra spaziatrice, a sinistra funzionalità comune. Era anche un modo si trova il tasto modificatori ALT e all’oppo- di simulare su uno schermo bitmap, come sto c’è uno strano tasto CONT che però non quello dei primi PC, una apprezzata funzio- è affatto un CONTROL, come si potrebbe nalità semigrafica dei terminali più evoluti. sospettare alla luce delle nostre attuali abi- tudini, ma è più uno STOP/CONTINUA. Gli Su alcune macchine, ricordo i terminali altri tasti (SHIFT, RETURN, BACK SPACE, della linea L1 di Olivetti, era possibile ge- TAB, etc...) sono di grandezza e posizione normale, come le tastiere di oggi, tanto per

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 13 capirci. Sirius 1 offre il tastierino numerico separato con tasto del doppio zero. E’ presente un’altra sequenza di tasti di controllo, posizionati fra il tastierino numerico e la parte alfanume- rica. Qui troviamo i tasti freccia, purtroppo non “a croce”, e i tasti di controllo cursore con alcune sorprese che hanno l’aria di essere comode, tipo il comando per cancellare una intera linea o dal cursore fino a fine linea. Se vi sembrano funzioni poco utili, significa che non avete interagito abbastanza con un ter- minale a caratteri! Oltre ai due prodotti standard Sirius 1 e Vuctor 9000, la società ha commercializza- to una versione portatile chiamata Vicki. Si tratta di un “trasportabile a valigia” sullo stile dell’antesignano Osborne 1, seguito poi come ingegnerizzazione un po’ da tutte le aziende. Il Vicki appartiene alla seconda generazio- ne di simili sistemi con prestazioni in linea con la tecnologia corrente e il tentativo di contenerne il peso che comunque anche per questa macchina supera gli 11 Kg.

14 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

Le caratteristiche tecniche

Nell’elenco esaustivo delle componenti tecniche, riportato nelle pagine precedenti, merita soffermarsi sulla parte video. Siamo in una fase di relativa stabilità rispetto agli standard di visualizzazione “a carattere”. Le 80 colonne a video sono la minima richiesta per un sistema professionale. Il Sirius offre 25 righe con una bitmap per i caratteri in una matrice di 10x16 pixel che determinano una leggibilità eccellente del testo a video, anche eventualmente corredato da sottoli- neatura. La grafica è invece tutta da inven- tare nei primi anni dell’epoca del Personal Computer e ogni sistema offre la propria soluzione che sfrutta al meglio le proprie peculiarità e cerca di impressionare l’acqui- rente distanziandosi dalla concorrenza. Su questo fronte il Sirius 1 “cala l’asso” per così dire. La sua modalità “Alta Risoluzione” è di 800x400 pixel, che distanzia in maniera im- pressionante i migliori home della genera- zione precedente. Si pensi che il Commodore 64 offriva 320x200 punti, seppure con mo- dalità a colori e ancora peggio faceva l’Ap- ple II con i suoi “poverelli” 192x280 punti in bianco/nero. Qui a fianco due screen che rendono giusti- zia della qualità grafica raggiungibile dalla macchina. Ovviamente tanta magnificienza si paga in RAM! Servono la bellezza di 40 Kbyte per gestire il video in alta risoluzione. Il pro- cessore ne indirizza volendo fino a 1 Mega, ma comprando il sistema di base si devono fare i conti con un “risicato” tesoretto di 128 Kbyte appena...

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 15 Il software se possbile farlo con il BASIC, anzi forse alcu- ne soluzioni commerciali erano confezionate La chiave del successo per i sistemi pro- proprio in BASIC, magari compilato. Tutta- fessionali è da sempre rappresentata dal via, passata l’epoca della scoperta, il profes- software. Sistema operativo e linguaggi di sionista che spende 10 milioni di Lire per un programmazione fanno la differenza, ma sistema di calcolo, vuole che poi questi soldi è soprattutto il software commerciale, cioè ritornino presto in efficienza e produttività. quello che risolve i problemi pratici dell’uten- Abbiamo già incontrato in questo articolo te, ad avere un peso determinante. la società ACT Pulsar, una iniziativa che oggi Il BASIC va bene per “i ragazzi” e gli stu- chiameremo “uno spin-off” della casa madre. denti e anche, se vogliamo, per realizzare La società nasce con lo scopo primario di programmi “ad uso ufficio”, tutt’altro è pro- realizzare e vendere software per Sirius 1 e grammare una contabilità! Non che non fos- per Vector 9000. Sotto lo slogan “16 bit Busi-

16 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Prova Hardware

L’analisi dei sistemi che hanno fatto l’informatica

ness Software” la Pulsar adatta titoli famosi Conclusioni come Supercalc e DBase. Spesso si sente l’affermazione secondo la In Italia il sistema è importato da Harden quale un sistema con CP/M automaticamen- (pubblicità sulla seconda pagina dell’artico- te aveva tutto il software sviluppato per quel lo) e costa poco meno di otto milioni di Lire sistema operativo. Niente di più falso! La con 128 Kb di RAM e due floppy da 600 Kbyte sola lettura dei floppy da un sistema all’altro ciascuno, CP/M 86 e MSDOS. poteva essere una attività tutt’altro che sem- Come al solito i seimila dollari circa vengo- plice! no “corretti” al rialzo in Italia. La rivista InfoWorld nel Maggio 1984 (Vo- Tralasciando le consderazioni su questo ul- lume 6, Issue 20) affrontava il problema del- timo aspetto, il prezzo per una macchina di la disponibilità di software per i sistemi di- livello professionale è elevato ma corretto; smessi a causa del fallimento o del ritiro di il PC IBM originale in configurazione simile numerose aziende dal mercato. La stima dei costa circa dodici milioni di Lire. pacchetti disponibili per il Victor 9000 è di 1000 circa che salgono a 1500 considerando (=) le versioni localizzate.

Curiosità Reference

All’epoca del lancio della macchina fu an- • http://www.actsirius1.co.uk nunciato una specie di sistema di sintesi • http://www.1000bit.it vocale che avrebbe dovuto permettere la re- • http://www.computermuseum.org. gistrazione di file audio; fin qui non sareb- uk be una grande novità, ma si vociferava che • MC microcomputer n. 12 fosse possibile utilizzare tali file per coman- • http://www.appuntidigitali.it/3932/ dare alcune funzioni della macchina. la-dittatura-della-compatibilita-ibm- Questa notizia è riportata su alcune recen- e-la-fine-di-act-sirius-1/ sioni dell’epoca (ad esempio su quella rea- • http://www.commodore.ca/history/ lizzata da MC Microcomputer n. 12) ma non people/chuck_peddle/Sirius_1_Vic- se ne trova traccia della realizzazione effet- tor_9000_Specification.pdf tiva. Forse un annuncio in stile vaporware? • https://books.google.it/ Non sarebbe una novità! • http://sirius1victor9000.blogspot.it/

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 17 Steve Jobs - Il film

di Sonicher

ritorno in Apple nel 1998. Sono tre momenti ben noti agli appassio- nati di storia del computer e tre situazioni chiave per la vita personale del protagoni- sta. I dietro le quinte di queste presentazioni si ripetono con uno stesso copione dove ruo- tano sempre gli stessi personaggi: la figlia Lisa e sua madre, l’immancabile Wozniak, John Sculley e Andy Hertzfeld, un progetti- sta capo del progetto Mac. Nella finzione scenica il tempo si dilata enormemente in quei momenti che precedo- no l’entrata plateale sul palco di mega-tea- tri: manca sempre un minuto e lui riesca a parlare (a lungo) con cinque e a volte di più persone! E’ un particolare che fa un po’ sor- u Steve Jobs si sono scritti fiumi ridere ma, come diceva qualcuno “il tempo è di parole e sono stati realizzati relativo”. documentari e film, per non cita- C’è un altro personaggio che sinceramente re le innumerevoli serie televisive non avevo mai considerato così importan- e Ssceneggiati vari che in qualche maniera ne te nelle vicende Apple e si tratta di Joanna hanno raccontato le vicende sia professiona- Hoffman che fu assunta da Apple nel settore li che umane. marketing e che seguirà Jobs fino al suo ri- Questo film realizzato nel 2015 per la re- torno in Apple. gia di Danny Boyle vuole raccontare l’uo- Spendo subito due parole per il cast che è mo attraverso alcuni momenti significativi più che di qualità e in particolare Michael del suo passaggio sulla Terra. La scelta è di Fassbender, un Jobs molto convincente e farlo rappresentando i “dietro le quinte” di nella parte finale della pellicola anche mol- tre momenti chiave che lo hanno visto come to somigliante all’originale e Kate Winslet protagonista. Precisamente si tratta della nella parte di Joanna, che giustamente sta presentazione del Machintosh nel 1984, di facendo incetta di premi quale attrice non quella del Next nel 1988 e infine di quella protagonista. dell’iMac, prima realizzazione dopo il suo Si parla poco di computer, nel senso tecni- co: si parla più della vita e dei rapporti uma- ni fra i protagonisti. In questa luce Steve Joanna Jobs era una frana! A cominciare dal diffi- Hoffman cile rapporto con la madre di sua figlia Lisa in una e con Lisa stessa nel film ben interpretata rara foto da tre differenti attrici al crescere dell’età. dell’epoca; Wozniak invece ci fa la figura del patetico orsetto in cerca di riconoscimenti e affetto purtroppo per il suo team e per sè stesso. A John Scul- la qualità ley spetta la parte del cretino che riesce, at- della foto è traverso una serie di decisioni sbagliate, a scarsa. portare l’azienda di Cupertino sull’orlo del fallimento. A proposito di decisioni sbagliate e prodot-

18 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Videoteca

I film e i documentari che testimoniano la storia

ti flop, in Apple non sono mancati, a comin- Le notizie su di essa sono piuttosto scarse ciare proprio dal Mac della prima serie che in rete e nelle varie biografie del suo capo ha venduto a mala pena 200.000 macchine passa quasi inosservata. Invece sarebbe da nel primo anno quando Jobs se ne aspettava considerare fra le donne che hanno avuto un milione (impresa che gli riuscì poi con gli grande peso nell’epoca pionieristica dell’in- iMac). Anche il “povero” Newton è bistratta- formatica personale. L’attrice Kate Wislet è to abbastanza e indicato come l’ultima mos- riuscita a rendere credibile la sua figura con sa sbagliata di Sculley che poi gli è costata il una interpretazione magistrale, fatta spes- licenziamento. so di primi piani e quindi molto difficile per Peccato un po’ che il plot del film sia mol- una attrice. A volte nella pellicola si è porta- to di dialoghi a due e pochissimo di azioni. ti a consideare lei la vera forza di Apple al Penso che una persona che lo veda senza posto del suo emotivamente instabile datore sapere nulla di storia dell’informatica, esce di lavoro. Laureata in Fisica e Archeologia con l’idea che Steve era uno psicolabile e che gli si attribuisce la scrittura della prima la sua vision sia frutto delle sua intelligenza versione delle linee guida per l’interfaccia ma anche della sua abilità nell’intrigo, nel grafica del Mac. Come si vede non era solo saper usare le persone e in definitiva di una brava a fare marketing! determinante dose di fortuna. Ma è di Joanna Hoffman che volevo parla- Se dovessi scegliere un film su Jobs la mia re. Colpevolmente non conoscevo il peso che preferenza andrebbe però alla pellicola “I essa ha avuto nello sviluppo dei prodotti di pirati della Silicon Valley” perché più “ru- Apple e Next. A dare credito al film la sua fi- spante”, più tecnico e meno intimista. Ciò gura di assistente direzionale è stata super- che è accaduto dopo ha poco a che fare con lativa e deve essere stato così nella realtà, se la tecnica e molto con la managerialità e è vero come riportano le cronache che vinse il marketing. Penso che questa pellicola di per tre anni di seguito un premio che i di- Boyle sia da considerare un tributo all’uo- pendenti Apple mettevano in palio per colui mo e alle sue mille insicurezze, più che alla che fosse riuscito nel corso dell’anno a tene- genialità che gli viene attribuita. re meglio testa al “capo”. (=)

Michael Fassbender e Kate Winslet, i due attori protagonisti.

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 19 Honeywell - H316 Kitchen Computer

di Tullio Nicolussi

’idea di chiamare “home computer” un calcolatore “serio”, un vero e proprio mi- il calcolatore personale destina- nicomputer a 16 bit! L to all’utenza domestica, è derivato Fin dalla la metà degli anni ‘60 si erano dall’analisi del paradigma elaborativo che si diffuse macchine “dipartimentali”, anche stava definendo nei primi anni ‘80 rispetto chiamate minicomputer (poi confidenzial- agli ambienti che stava popolando. mente “mini”), dotate di capacità elaborati- Home computer si definì quella macchina va capace di supportare un certo numero di che, per caratteristiche di utilizzabilità e fa- terminali (una decina o poco più) e correda- cilità d’uso, veniva adottato dalla famiglia te da programmi specifici come contabilità, come oggetto domestico a tutti gli effetti. magazzino, gestione del personale, etc... Non si trattava più solo di video-giocare, ma Lo spazio per queste macchine era lascia- di coadiuvare i ragazzi nello studio, gestire i to dai grandi calcolatori aziendali, i main- conti di casa e, perché no, aiutare in cucina. frame, che di solito stavano al piano terra Ma ci si deve ricredere se si ritiene che l’aiu- dell’azienda, circondati da mistero e da tec- to in cucina, come data base di ricette e pro- nici in camice bianco, ai quali era delegata grammi vari di tipo nutrizionale, sia stato la vera massiccia elaborazione. inventato come alternativa all’esclusivo uso L’idea che ogni persona potesse avere un ludico di quell’oggetto entrato in casa per i proprio personale calcolatore era di là da capricci del figlio dodicenne: già nel 1969 la venire! In effetti, pensandoci con il senno di Honeywell tentò di commercializzare una poi, non è che non se ne sentisse la necessità: macchina di calcolo dedicata al mondo culi- in fondo tutti avevano sulla scrivania una nario, il Kitchen Computer! macchina calcolatrice, più o meno elettrifi- Ovviamente non si trattava di un “home” cata, mancava la tecnologia. come classifichiamo oggi certi sistemi della La Honeywell ebbe questa “alzata di inge- seconda ondata personal-elaborativa, ma di gno”: prese un suo sistema dipartimenta-

20 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Come eravamo

La macchina del tempo

le, un modello della “Serie 16” esattamente il modello H316, lo carrozzò alla bisogna con uno stile futuristico e dandogli il nome di Kitchen Computer tentò di venderlo alla modica cifra di 10.000 dollari. Pare che qualcuno ne sia stato effettiva- mente venduto attraverso un catalogo di prodotti per corrispondenza il Neiman- Marcus Catalog (l’immagine di apertura è stata tratta da questo catalogo), fatto uscire proprio per il Natale 1969. Questo catalogo è famoso perché ospitava (non so se ancora è pubblicato) una esoteri- ca lista di regali natalizi. Nel 1963 ad esem- In realtà il minicomputer H316 veniva pio, si poteva comprare un sottomarino a ospitato anche in un contenitore rettango- due posti per la modica cifra di 18.700 dol- lare per il montaggio a rack o stand-alone e lari. questo fattore di forma effettivamente ebbe In effetti l’idea che si potesse automatizza- una sua diffusione, in ambiti diversi dalla re il lavoro culinario famigliare al “modico” cucina... Stiamo parlando comunque di po- costo di 10.600 dollari, comprensivi di due che decine di sistemi: siamo ancora agli al- settimane di corso di utilizzo, ci appare del bori del calcolo elettronico! tutto campata in aria! Poteva forse trova- Il fattore di forma in questo caso è di 19” re una collocazione nell’ambito di servizi standard. Alimentazione e schede di espan- per comunità, suggerendo combinazioni di sione sono tutte contenute nel contenitore alimenti per menù equilibrati in termini di metallico con la console dei pulsanti che oc- costo/nutrizione. Bisogna però considerare cupa una metà circa della parte frontale. che all’epoca negli Stati Uniti si viveva una sorta di utopia futuristica nella quale si ipotizzavano scoperte e stili di vita basati su tecnologie elettroniche e robotiche. Ne è la prova una serie di cartoons di grande successo denominata “The JetSons”, nella quale una famigliola vive fra mirabolanti tecnologie che vanno dall’automobile vo- lante alla cucina automatica. L’ingombro di questo “elettrodomesti- co” è piuttosto importante. Con i suoi 72 cm di larghezza, 90 cm in altezza e 117 di profondità, quest’ultima per buona parte dovuta al piano di appoggio davanti alla console di controllo, non si può dire che sparisca nemmeno in un locale di dimen- sioni generose. Se poi uno volesse aggiun- gere la telescrivente, praticamente dalla cucina esce lui...

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 21 La versione rack pesa circa 65 chilo- grammi. La tecnologia è elettronica basa- ta su componenti Diode-Transistor Logic che permettono di contenere il consumo in circa 450 Watt. Il sistema dispone di 72 istruzioni mac- china che si raggruppano nei consueti in- siemi: istruzioni con riferimento alla me- moria, istruzioni aritmetiche, logiche, di controllo e di Input/Output. Ci sono poi delle istruzioni di shift dei registri, che ope- rano su un byte e che controllano il sistema (come l’abilitazione degli interrupt). La somma e la sottrazione richiedono due cicli macchina e sono eseguite quindi in 3,2 microsecondi. Nella versione base manca Caratteristiche tecniche il modulo per la moltiplicazione e divisione che richiedono hardware aggiuntivo e nel Il Kitchen Computer è veramente un com- caso sono eseguite in 8,8 microsecondi (la puter a 16 bit “della prima ora”, con una con- moltiplicazione) e 17,6 per la divisione. sole a pulsanti per la programmazione e il L’organizzazione elaborativa è abbastanza controllo dell’esecuzione dei programmi. Il simile a quella di un microprocessore, com- collegamento con una telescrivente e con una ponente a noi più faligliare: accanto al clas- unità a nastro perforato lo completano e lo sico accumulatore A troviamo un registro B rendono effettivamente utilizzabile con una di appoggio, usato ad esempio per la parte certa agilità. overflow delle operazioni aritmetiche. L’H316 è un computer con lunghezza di pa- C’è il classico Program Counter (qui chia- rola a 16 bit con clock a 2,5 MHz e tempo di mato P) e un registro M che contiene infor- ciclo per una istruzione di 1,6 microsecondi. mazioni sulla memoria. La memoria è a nucleo magnetico per un to- Due registri X e Y sono usati come registri tale di 4 K espandibili a 16 (word ovviamen- di indirizzamento. te). E’ significativo notare, quando ci si occupa L’architettura interna si basa su quattro di storia dell’informatica, come i nomi degli bus: indirizzi, data input, data output e bus elementi, ad esempio dei registri, derivi da di controllo. Si noti la du- plicazione del bus dei dati secondo la direzione degli stessi. L’H316 è apprezzabi- le anche per la disponibilità ampia di interfacciamento e come tale è stato spesso usato come sistema di controllo per impianti di misura o di pro- duzione.

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La macchina del tempo

scelte fatte nel passato e siano poi rimasti più o meno inalterati anche nelle realizzazioni mo- derne. Una caratteristica piuttosto evoluta del sistema H316 è la ca- pacità di I/O. Esso è in grado infatti di tra- sferire blocchi di dati direttamente in memo- ria attraverso i canali DMA (sono disponibili 16 canali) e dispone di un completo controllo del bus di espansione al quale possono esse- re collegate una vasta gamma di periferiche. La Honeywell propone unità a disco, a tamburo Il pannello di controllo magnetico, a nastro magnetico e a nastro di carta, a schede perforate. Si possono collega- L’interazione con il sistema avviene prima- re inoltre stampanti, telescriventi e una non riamente attraverso il pannello di controllo ben definita “interfaccia di comunicazione frontale. Questi permette l’effettuazione di generale”. tutte le operazioni attraverso l’impostazione di interruttori e pulsanti e il controllo dello Con il sistema viene fornito il linguaggio stato e dei risultati leggendo le luci di output assembly, chiamato DAP-16 e i moduli per la che via via riporteranno lo stato dei bit dei gestione ad alto libello delle periferiche come registri e della memoria. il DOP (Disc Operating Program). Sono sta- Seguendo l’immagine del pannello, la cui ti resi disponibili anche una vasta libreria di parte attiva è ricostruita da un emulatore routines utente e i linguaggi più diffusi all’e- per chiarezza di lettura, troviamo in alto la poca: FORTRAN, BASIC e FORTH. fila di luci che sormontano direttamente i 16 interruttori bianchi che rappresentano i bit della parola in esame. La numerazione parte dal bit 1 a sinistra e si conclude con il bit 16 a destra. L’ultimo pulsante in linea a destra è il tasto CLEAR che serve per riportare il pan- nello delle luci allo stato iniziale. La prima cosa che ci si chiede è perché gli switch siano organizzati in gruppi da tre. La risposta è che all’epoca era comune la rap- presentazione ottale piuttosto che quella esa-

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 23 decimale, entrata nell’uso corrente nel cor- Uso del sistema so degli anni ‘70 e che è quella comune che molti di noi hanno incontrato la prima volta Come si è capito, il pannello di controlo è lavorando con i primi microprocessori. l’interfaccia utente della macchina. Le azioni La riga di controlli inferiore è composta, sugli interruttori permettono di inserire dati partendo da sinistra, dall’interruttore di ac- in memoria e nei registri, visualizzare il con- censione, da quattro switch numerati da sw1 tenuto degli stessi e mandare in esecuzione il a sw4 il cui utilizzo lo esamineremo in segui- programma impostato. to. Segue il gruppo di cinque pulsanti (sei Al momento dell’accensione o quando si nella versione successiva della macchina, preme il pulsante Master Clear, il sistema siglata H516) che corrispondono ai registri viene inizializzato. interni : da sinistra A, B, P, Y e M che sono Per visualizzare il contenuto di uno dei re- l’accumulatore, il registro di appoggio B, il gistri si preme il pulsante corrispondente e Program Counter, il registro Y per l’indiriz- si legge il contenuto come output binario/ zamento della memoria e M che è il Memory ottale sul pannello delle luci. Register (contiene il valore della locazione di Per inserire un valore in un registro si pre- memoria indirizzato dal registro Y). Manca me il pulsante corrispondente, si cancella il nella versione 316 il pulsante per comandare pannello con CLEAR, si imposta il valore de- il registro X perché esso non è direttamente siderato con gli switch per ogni singolo bit. utilizzabile nel sistema, viene utilizzato in- Non esiste il concetto di “prepara il dato e in- ternamente e composto dai risultati delle vialo al registro”; ogni pulsante determina il operazioni che il calcolatore va eseguendo. valore del singolo bit per il registro selezio- Continuando troviamo quattro pulsanti nato “in tempo reale” e il contenuto è fissato di controllo: PFI e PFH stabiliscono l’inter- quando si passa alla prossima operazione. ruzione del programma o l’halt del sistema Esistono modalità per immagazzinare dati a fronte della mancanza di alimentazione; in memoria, per leggerli, etc... Si tratta di STORE/FETCH stabilisce se la memoria operazioni da affrontare con una pazienza deve essere scritta o letta; P/P+1 stabilisce che oggi sarebbe impensabile! come il Program Counter viene gestito con- Le prime 17 locazioni di memoria sono pro- tenendo l’indirizzo di memoria o il successi- tette da scrittura in modalità standard, cioè vo; MA/SI/RUN è uno switch a tre posizioni possono essere modificate solo con partico- che stabilisce se siamo in Memory Access, in lari procedure. Esse contengono un loader modalità Single step o in esecuzione norma- per il nastro perforato, che è la periferica le. Il pulsante MASTER CLEAR è il reset e di storage di default, visto il basso costo del inizializza la macchina. supporto. Basta quindi resettare la macchi- na, impostare il Program Counter a 001 e

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La macchina del tempo

dare il RUN per caricare il nastro presente Conclusione nel lettore. La velocità di lettura è di 300 caratteri al Sinceramente non conoscevamo per nulla secondo; non male tutto sommato... questo sistema e siamo andati a ricercare Va bene, direte voi, ma quando si spegne la specifiche e documentazione dopo aver vi- macchina la memoria si cancella... No! Sono sto la realizzazione in stile futuristico come nuclei di ferrite, ricordate? kitchen computer. Diciamo che è una memoria flash ante- Ci siamo trovati proiettati in un mondo litteram. pre-home computer, dove i “veri uomini” programmavano in ottale usando la sola Al momento dell’esecuzione (RUN mode) console di comando fatta di switch e lucette l’esecuzione prosegue step by step ed è pos- colorate. sibile seguire l’evoluzione impostando la Dietro la spartana disponibilità di har- visualizzazione di un registro/locazione di dware e del ridotto set di istruzioni, abbia- memoria che provocherà quel lampeggia- mo trovato un sistema progettato con cura mento casuale delle luci così caro ai registi e con una discreta potenza di calcolo. Certo dei film che mostrano “il cervellone” in fun- i programmi che girano su questi hardware zione! non potevano avere le velleità di quelli dei mainframe, che all’epoca la facevano da pa- drone nel comparto elaborazione, tuttavia in certi ambiti, come il controllo di periferi- che o l’acquisizione di dati da sensori ester- ni, l’H316 si dimostra una macchina valida. Siamo sicuri che chi ha avuto la fortuna di vivere in maniera attiva l’epoca dei mini di- partimentali pre anni ‘70, si è divertito non poco!

(=)

Reference.

• Wired: http://www.wired.com/2012/11/kitchen-computer/ • Neiman-Marcus Catalog: https://books.google.it/ books?id=hysEAAAAMBAJ&lpg=RA1-PA147&dq=Neiman-Marcus+catalog&pg=RA1- PA147&hl=en#v=onepage&q=Neiman-Marcus%20catalog&f=false • Dr.Dobb’s: http://www.drdobbs.com/architecture-and-design/if-you-cant-stand-the- coding-stay-out-of/184404040 • Honeywell: H316 General Purpose Digital Computer - Summary Brochure, 316-S 76920, 1969. TCMHC #102618207 • Honeywell: Programmer’s Reference Manual, H316 and DDP-516 General Purpo- se Computer, 316-S 76920, April,1969, Honeywell Doc No. 70130072156A, M-490. TCMHC #102618206 • Emulator: http://www.theoengel.nl/ddpx16/images/ddpoff.jpg • Hardware Documentations: http://www.series16.adrianwise.co.uk/programming/ index.html • More pictures: http://h316.org

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 25 Storie di Commodore

di Sonicher

i storie sulla Commodore ne del suono, due componenti che nel comparto sono state pubblicate miglia- giochi fanno la differenza. ia. Quanto è stato scritto su Alle pubblicazioni che possiamo defini- questa azienda, sui suoi leader re “professionali”, dal momento che sono e Dsu i suoi prodotti! Probabilmente molto di passate dal mondo editoriale, si affiancano più di quanto è stato scritto su Apple e Jobs moltissime altri scritti più o meno approfon- assieme, e dire che la Commodore è morta e diti, compilati da semplici appassionati, da sepolta da una ventina di anni almeno! studenti, da persone che si sono incuriosite o alle quali semplicemente piace raccontare Come mai questa varietà di pubblicazio- delle storie. Di spunti letterari la Commodo- ni? La spiegazione forse sta nella diffusione re ne ha offerti a bizzeffe! Vogliamo comin- delle macchine della casa canadese. E’ noto ciare con la vita del fondatore, Jack Tramiel, infatti che il C64 è stato il personal computer sopravvissuto ai campi di concentramento più venduto al mondo, ma altrettanto di suc- del terzo Reich, che cavalca la tigre del mer- cesso è stata la piattaforma Amiga nelle sue cato intuendo le opportunità dell’elettronica varie versioni. Pure il C128 e il VIC20 hanno digitale e del calcolo personae in particola- avuto buona diffusione. Quindi moltissime re? L’origine del fondatore è già un roman- persone hanno conosciuto il computer attra- zo! E poi le beghe interne all’azienda, i suc- verso una macchina Commodore. Sono state cessi di certi prodotti e i flop di altri... Ne anche macchine longeve, soprattutto per la segue che moltissime persone si sono affezio- grande quantità di giochi disponibili sia per nate ai prodotti dell’azienda Commodore e il C64 che per l’Amiga. L’Amiga in partico- ne hanno seguito, sia in prima persona che lare è stata la macchina da gioco per eccel- nelle letture, le vicende che sono degne di un lenza in quegli anni; merito della grafica e romanzo di appendice.

26 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Biblioteca

I volumi che raccontano la storia dell’informatica

La passione per le macchine Commodore volume cartaceo e non solo in edizione di- genera ancora aggregazioni, club, addirit- gitale (pur essendo un fan dell’e-book, amo tura sviluppi ex-novo, soprattutto di giochi. avere le opere fondamentali in formato 1.0). E’ quello che succede anche con Apple, Sin- Un altro pregio è che in qualche modo sono clair, Atari,... Diciamo che l’appassionato di complementari fra loro. retro informatica non è mai solo! La prima, “64K RAM” è una specie di pho- La diffusione straordinaria dei sistemi tobook, dove viene messa la massima atten- Commodore è testimoniata anche dalla loro zione nelle immagini (splendide!), mentre il immancabile presenza in qualsiasi esposi- testo è didascalico e non ha pretese di com- zione di personal computer. Chi ha mai visto pletezza. La seconda pubblicazione vicever- una mostra senza un C64? Impossibile! sa è poverissima di immagini ma completa dal punto di vista storiografico. Una sorta Fra le molte pubblicazioni voglio citare di compendio finale di tutto ciò che è stato queste due, edite in Italia e quindi scritte nel- scritto sulla azienda canadese. la nostra lingua. Si tratta del volume “64K Due volumi da possedere nella propria bi- RAM” di Gabriele Falco e “Sulla cresta... blioteca specialistica. del baratro” di Brian Bagnali, titolo ori- ginale: “On the Edge: the Spectacular Rise (=) and Fall of Commodore”, traduzione a cura di Stefano Ferilli e pubblicato dalla Associa- Riferimenti: zione Culturale Apulia Retrocomputing. • http://www.commodorecompu- Voglio citare queste due opere per vari mo- terblog.com tivi, il principale è che sono disponibili come • http://www.apuliaretrocomputing.it

Una delle spettacolari foto contenuta nel volume 64K RAM

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 27 SNOBOL (Parte 5)

di Salvatore Macomer

Sappiamo che scrivere codice significa fare modalità controllata del codice. Che il pro- errori. La ricerca e la correzione dei bug è blema fosse sentito fin dalle origini della quindi una attività che occupa molto tem- programmazione dei calcolatori, è un fatto po e questo da sempre. Quando cominciai assodato. Perfino il semplice BASIC (parlia- a programmare in COBOL per una azienda mo di quello alle origini, non certo dei su- che commercializzava soluzioni gestiona- per-Basic attuali) implementava la funzione li, gli anziani del mestiere mi insegnarono TRACE per la stampa a video dei numeri di un principio che ho poi applicato sempre riga in esecuzione. e che si è sempre dimostrato molto valido. Lo SNOBOL possiede anch’esso uno stru- Consigliavano cioè di eseguire step-by-step mento di debug che si attiva con il coman- l’esecuzione del programma, mettendoci tut- do TRACE seguito da tre parametri: Nome, to il tempo necessario per esaminare come Tipo e Tag. Il comando stampa le informa- cambiassero i valori nelle variabili e le con- zioni relative al cambiamento di stato di dizioni di funzionamento. Questo crea una un elemento; ad esempio per una variabile disciplina mentale che obbliga alla concen- quando il suo valore cambia. Tipo è il tipo trazione sul codice e spesso mi è capitato di di azione da intraprendere quando si ve- individuare problemi nelle istruzioni vicine rifica l’evento e infine Tag è un parametro a quella sotto esame, semplicemente veden- che stampa un identificativo dell’oggetto se dole visualizzate all’interno del contesto ese- Nome non è una variabile. cutivo. Come al solito vediamo un esempi di uti- Detto questo ho sempre apprezzato i lin- lizzo. Il programma nel box della pagina a guaggi che permettevano l’esecuzione in fianco effettua il calcolo delle permutazioni

28 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Retro Linguaggi

I linguaggi di programmazione

di oggetti e ne stampa a video il risultato. no le due variabili da tenere sotto control- A fianco del box abbiamo numerato gli sta- lo. Quando cambia il loro valore TRACE lo tements perché Trace stampa anche questo stamperà a video. numero. Supponiamo di fornire in input la stringa I due statements TRACE(‘CH’, ‘VALUE’) ‘ABCD’ e il valore 2 come indice di permu- e TRACE(‘STRING’, ‘VALUE’) stabilisco- tazione. Nel box sotto il codice l’output delle

* PRINT PERMUTATIONS OF SIZE N OF A GIVEN STRING 1 &TRIM = 1 ; &TRACE 100 3 TRACE(‘CH’ ,’VALUE’); TRACE(‘STRING’ ,’VALUE’) 5 DEFINE(‘PERM(STRING, N, HEAD) CH,USED’) 6 PERMREQ = BREAK(‘ ,’) . STRING LEN(1) REM . N * 7 READ CARD = INPUT :F(END) 8 CARD PERMREQ :F(ERROR) 9 OUTPUT = ‘THE PERMUTATIONS OF ‘ STRING ‘ TAKEN ‘ N 9 + ‘ AT A TIME ARE:’ 10 PERM(STRING,N) :(READ) 11 PERM OUTPUT = EQ(N, 0) HEAD :S(RETURN) 12 PERMA STRING LEN ( 1 ) . CH = :F(RETURN) 13 USED = 13 + PERM(STRING USED,N - 1,HEAD CH) USED CH :(PERMA) 14 ERROR OUTPUT = ‘*** ERROR IN ‘ CARD :(READ) 15 END

STATEMENT 8: STRING = ‘ ABCD’ , TIME = 17 THE PERMUTATIONS OF ABCD TAKEN 2 AT A TIME ARE: STATEMENT 12 : CH = ‘A’ ,TIME = 17 STATEMENT 12: STRING = ‘ BCD’ , TIME = 17 STATEMENT 12 : CH = ‘ B’ , TIME = 34 STATEMENT 12: STRING = ‘CD’ ,TIME = 34 AB STATEMENT 12: CH = ‘C’ ,TIME = 50 STATEMENT 12: STRING = ‘D’ ,TIME = 50 AC STATEMENT 12: CH = ‘D’ ,TIME = 50 STATEMENT 12: STRING = ‘ ‘ ,TIME = 67 AD STATEMENT 12 : CH = ‘ B’ , TIME = 67 STATEMENT 12: STRING = ‘CD’ ,TIME 67 STATEMENT 12: CH = ‘C’ ,TIME = 84 STATEMENT 12 : STRING = ‘DA’ ,TIME 84 BC ...

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 29 prime righe stampate dal TRACE. Al termine dell’esecuzione vengono stam- Ovviamente oggigiorno siamo abituati a pate delle statistiche generali che compren- ben altre funzionalità di debug, ma origi- dono i tempi di compilazione ed esecuzione, nariamente quello che si poteva avere come il numero di operazioni effettuate, etc... (vedi aiuto dalla macchina era quello che abbia- il box sotto nella pagina a fianco). mo visto sopra. Nel caso dello SNOBOL il comando TRACE Conclusioni. è abbastanza ricco di potenzialità. Ad esem- Si conclude qui il nostro viaggio, molto su- pio è possibile tracciare la chiamata ad una perficiale, nel linguaggio di programmazio- funzione o quando il programma salta ad ne votato alla gestione delle stringhe. una precisa label. Nell’esaminare le caratteristiche dello SNOBOL avrete avuto senz’altro l’impres- L’esecuzione dei programmi SNOBOL. sione di trovarvi di fronte ad un linguag- Le regole per compilare e mandare in ese- gio poco naturale o comunque abbastanza cuzione un proramma scritto in SNOBOL lontano da quelli che sono i moderni detta- sono abbastanza singolari, viste con l’occhio mi dello sviluppo software. In parte è così “moderno”. e questo rispecchia la cultura informatica La regola principe è che l’esecuzione parte dei primi anni ‘60 e ‘70 dove ad occuparse- immediatamente dopo il comando di com- ne erano solamente degli specialisti mentre pilazione, normalmente cominciando con il oggi si cerca di favorire l’avvicinamento alla primo statement del listato. E’ possibile mo- programmazione ad una platea più vasta di dificare questo comportamento e ordinare attori. l’esecuzione a cominciare da una certa label, Nel contesto di allora era poco importante indicando essa come parametro dell’istru- scrivere un codice pulito e auto-documen- zione END che termina il programma. tante, quanto invece risparmiare il più pos- Ad esempio: sibile memoria e tempo di esecuzione, due risorse che erano piuttosto scarse perfino su END PIPPO macchine di classe mainframe. Come si accennava nell’introduzione a farà iniziare l’esecuzione dalla label ‘PIP- questa serie di articoli, lo SNOBOL comun- PO’ (ovviamente deve esistere). que sopravvive, se pure circoscritto ad una Se si vuole la semplice compilazione del cerchia di “addetti ai lavori”. Questo è un po’ programma è necessario inserire al termine il destino di ogni linguaggio o almeno del del sorgente lo statement: maggior numero di essi: comunque vada ci sarà sempre un gruppo di persone che ne END END coltiveranno lo sviluppo e l’utilizzo. Del re- (è proprio la stessa parola END ripetuta) sto non è così anche per i nostri amati home Un altro comando utile al debug del codi- computer, compagni dell’adolescenza e delle ce è regolato dalla variabile DUMP, la qua- prime sperimentazioni? Li abbiamo amati e le, se ha valore diverso da zero, provoca la li amiamo ancora, anche se siamo rimasti in stampa esaustiva dello stato del sistema al pochi a emozionarci davanti ad una scher- termine dell’esecuzione. In pratica vengono mata di testo su un monitor a fosfori verdi. elencate le variabili e il loro valore (primo box della pagina a fianco). (=)

30 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Retro Linguaggi

I linguaggi di programmazione

DUMP OF VARIABLES AT TERMINATION NATURAL VARIABLES A = ‘ Q ‘ ABORT PATTERN ARB = PATTERN ATOM = PATTERN BAL = PATTERN BINOP = PATTERN EXP = ‘IMP(IMP(OR(P, Q), OR(P, R)), OR(P, IMP(Q,R)))’ FAIL = PATTERN FENCE = PATTERN FORMULA = PATTERN INPUT = ‘IMP(IMP(OR(P, Q), OR(P, R)), OR(P, IMP(Q,)))’ OP = ‘IMP’ OUTPUT = ‘VALID’ REM = PATTERN SUCCEED = PATTERN UNOP = ‘NOT’

SNOBOL4 STATISTICS SUMMARY

1731 MS. COMPILATION TIME 349 MS. EXECUTION TIME 163 STATEMENTS EXECUTED, 34 FAILED 0 ARITHMETIC OPERATIONS PERFORMED 63 PATTERN MATCHES PERFORMED 0 REGENERATIONS OF DYNAMIC STORAGE 5 READS PERFORMED 45 WRITES PERFORMED 2.14 MS. AVERAGE PER STATEMENT EXECUTED

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 31 Automatik (28) Il giostraio

Di Lorenzo Paolini

vano ai componenti famigliari di Romano, ma spesso anche i gestori dei locali erano D opo un anno di lavoro presso la presi di mira. Insomma il tempo volava e la Automatik Noleggio Giochi, passavo più di sera, pur stanchi di una giornata di lavoro, metà del mio tempo a seguire la parte di in- avevamo entrambi l’animo leggero. stallazione e movimentazione degli apparec- Sul lavoro in laboratorio stendiamo un chi presso i locali pubblici che erano nostri pietoso velo. Dopo un anno di tira e molla, clienti. Spesso ci andavo con Daniele, il mio Romano si convinse che era meglio concen- unico collega, ma se gli interventi program- trarsi sul core-business dell’azienda e quindi mati per il giorno erano poco distanti dalla sul noleggio. Per la verità aveva in mente un sede della ditta, si procedeva singolarmente “affare” come ci aveva confidato, ma per ora o più raramente assieme al titolare Roma- era nel vago e ci stava studiando su. Quello no. Uscire per il “giro” con Romano era da che si era capito, dalle mezze frasi pronun- una parte noioso perché era una persona ciate, era che si sarebbero assemblati da noi pedante ma anche interessante sotto il pro- dei giochi, cioè acquistati i cabinet e tutte le filo professionale perché di apparecchi elet- componenti necessarie, si sarebbero cabla- tromeccanici se ne intendeva proprio! Sui ti e poi anche venduti “facendo un sacco di nuovi videogiochi era negato, ma sui flipper soldi”. Daniele e io non capivamo come si meccanici e sui jukebox era un drago. Sfido, sarebbe potuto realizzare questo progetto con più di quarant’anni di esperienza! perché non avevamo nemmeno lo spazio Uscire con Daniele era tutt’altra cosa: ci si per i lavori ordinari, tanto che alcuni giochi divertiva proprio commentando i vari per- stavano parcheggiati fuori dal laboratorio, sonaggi che facevano parte del nostro mon- sotto una improvvisata tettoia coperta da do; principalmente le nostre cèlie si rivolge- un telo di naylon.

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i computer nella letteratura

Ormai mi ero messo il cuore in pace sulla va di un discreto patrimonio. Non è che io mia carriera in quella ditta. Stavo meditan- pensassi a questo, anzi quando mi veniva in do le mosse da fare, ponderando quanto mi mente e ne rimuginavo fra me e me, conclu- convenisse rimandare oppure abbandonare devo che però non mi pareva conducessero subito e ricominciare da un’altra parte, ma- una esistenza da ricchi ed aveva anche due gari finire ‘sta benedetta università! Ricer- fratelli e una sorella: quindi il patrimonio care una nuova professione avrebbe voluto mica lo avrebbe avuto tutto lei, in ogni caso. dire fare un passo indietro e tornare magari Vestiva bene, questo sì, e poi faceva lunghe a fare il commesso; continuare l’università vacanze estive al mare da qualche parte in mi attirava ma ero preoccupato dalla con- Liguria (mi sembra di ricordare). Comun- siderazione che mi sarebbero mancate le que Gloria mi “garbava un sacco”, come entrate finanziarie. Avere “due Lire” in ta- avrebbe detto un mio ex commilitone di naja sca ormai ero abituato e tornare a contare i toscano. Forse da parte di Gloria la simpa- soldi per una pizza con gli amici o non poter tia nei confronti del sottoscritto era favo- portare una ragazza al cinema non lo vole- rita dalla mia accresciuta disponibilità eco- vo proprio! Romano pagava bene, su questo nomica? Forse sì, con il senno di poi. Gloria non gli si possono muovere appunti. Avevo era una ragazza che definirei “sofisticata”, una certa disponibilità pecuniaria e stavo certo non una donna che si sarebbe accon- valutando il cosa farne del piccolo gruzzo- tentata della famosa capanna con due cuo- letto accumulato e dell’interessante entrata ri! Diciamoci la verità: quando inviti una mensile. ragazza per una pizza è una cosa, se la inviti Per le ragioni di convenienza finanziaria al cenone di capodanno in un ristorante “in” i progetti futuri venivano regolarmente ri- (quello che feci), parti da tutt’altra base, non cacciati nel dimenticatoio, salvo riappari- trovate? re ogni tanto, quando le cose in ditta non Forse sono ingeneroso nei suoi confronti andavano per il verso giusto e litigavo con ma sta di fatto che davanti a una buona cena Romano o con la moglie, poco tenera con il Gloria maturò l’idea che forse forse... Così si personale e di indole autoritaria, sgarbata passò ai fatti (diciamo così) e per un periodo e lamentosa. vissi veramente in una sorta di limbo. L’a- All’epoca avevo attorno ai 24 anni ed era more ti porta a sognare, come sapete, e ti naturale quindi che avessi il desiderio di dà una marcia in più in tutte le cose, lavoro una relazione sentimentale stabile; così mi compreso. Quell’estate mi portò un sacco di ero riavvicinato ad una amica/fiamma che soldi (almeno all’epoca mi parevano tanti) nella comune compagnia avevamo avuto perché ci fu da lavorare oltre l’orario e pure un flirt e in qualche modo ci consideravamo i sabati e domeniche erano spesso occupati. “quasi fidanzati”. Lei studiava fuori città e Da un certo punto di vista mi spiaceva non rientrava ogni quindici giorni e nei periodi passare le giornate con Gloria, ma ci vede- di vacanza. Ci si incontrava in quelle occa- vamo la sera con gli amici e spesso si finiva sioni e in qualche modo, pur sapendo di non la serata da soli, teneramente abbracciati essere innamorato pazzo di lei, sentimento sulla passeggiata lungo il lago o in macchi- che penso fosse nella stessa linea anche da na se era freddo o pioveva. parte sua, si era cominciato a ipotizzare un Finita la frenesia stagionale, il Settembre futuro. fu magico: il clima mite, Gloria sarebbe tor- Gloria era come si dice “di buona famiglia” nata all’università solo a Novembre e io pre- e, fossero voci vere o supposizioni, si parla- si due settimane di ferie. Passammo molto

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 33 tempo assieme, spesso in lunghe camminate tipo avvocato o notaio o forse commercia- in montagna. Andare via assieme per qual- lista... Gloria mi aveva detto semplicemente che giorno però non c’era modo: avrei do- che era “un professionista” e la mia ricer- vuto essere considerato “fidanzato ufficiale” ca sull’elenco telefonico, fra i cognomi che dalla sua famiglia... avrebbero dovuto illuminarmi, non trovai Arrivò il tempo in cui Gloria avrebbe do- nessun avvocato, studio notarile ma un ge- vuto riprendere la sua frequenza universi- nerico perito industriale a quell’indirizzo. taria, e una sera, quasi senza preavviso af- frontò un discorso che avrei dovuto farle io, La cena l’aveva preparata la padrona di se avessi avuto il coraggio o semplicemente casa che si schermì subito come di dovere maggiore fiducia in me stesso e cioè: -”Devi scusandosi per “la semplicità del desco”. Ma venire a conoscere i miei”. Lo disse come fos- era gustosa, nulla da dire; la mamma di se la cosa più naturale del mondo e certo al Gloria era una ottima cuoca. punto dove eravamo arrivati era quanto- La serata a tavola proseguiva in una con- meno opportuno. Mi trovai d’accordo e lei versazione abbastanza misurata, con pause promise di organizzare la cosa. Disse che prolungate che nessuno si prendeva la re- ne aveva parlato a sua sorella maggiore, la sponsabilità di interrompere. quale ne aveva parlato con la mamma che a A parte un pizzico di delusione perché mi sua volta aveva messo al corrente il papà... ero figurato, non so bene nemmeno perché, Mi sembrava inutile un simile balletto ma che sarei stato ospite di un conte o marche- lei disdegnò la mia idea che doveva essere se... trovandomi invece fra una normale proprio lei a dirlo al papà, senza interme- famiglia borghese, ne ero sollevato perché diari. stavo maturando la convinzione che la vici- Così fui invitato una sera per la cena e mi nanza sociale avrebbe favorito l’unione con presentai vestito di tutto punto, con il mazzo Gloria, che mi pareva in quel momento la di fiori per la padrona di casa in mano e tut- migliore cosa del mondo. te le istruzioni che mi aveva date Gloria ben Una cosa non mi aveva detto Gloria e l’i- piantate in mente. struzione mancante determinò l’andamento Fui presentato come “un amico di Gloria” rovinoso della serata. Avrei dovuto non dire ai due fratelli, che erano i componenti più cosa facevo di lavoro, essere vago... giovani della famiglia e ad una anziana si- Alla domanda diretta che mi rivolse il capo gnora che appresi era la nonna. Gli altri sa- famiglia ad un certo punto della cena, rispo- pevano la verità. si cercando di darmi qualche posa di impor- L’appartamento era spazioso, anche con tanza: -”Tecnico elettronico” risposi. Non una pretesa di lusso, se vogliamo, ma non era proprio una bugia, ma certo non potevo certo la magnificenza che mi aspettavo. nemmeno dire di fare veramente il tecnico Niente saloni lucidi di palladiana, niente elettronico. Infatti “il vecchio” mi sgamò su- camerieri in livrea e guanti bianchi, niente bito chiedendo particolari di quello che ve- arredamento prestigioso, anche se di un cer- ramente facevo. to gusto. I quadri alle pareti mi parvero non Il suo commento al termine della mia espo- particolarmente belli e non c’erano quei ri- sizione fu lapidario: -”Il giostraio”. tratti degli avi che uno si aspetta di trovare Rimasi letteralmente impietrito e penso nei casati nobili. che arrossì pure. Non mi ero mai pensato Non mi era chiaro quale fosse la professio- nella dimensione sintetizzata dal papà di ne del papà di Gloria, pensavo a qualcosa Gloria: il giostraio dalle nostre parti è un di-

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i computer nella letteratura

spregiativo, simile a zingaro o vagabondo. I sua conoscenza. Non era quella che si defi- giostrai sono persone nomadi, che vivono ai nirebbe “uno schianto di ragazza”, tutt’altro margini della legalità, non hanno una casa forse. Il naso un po’ aquilino, le orecchie un e sono sporchi. Insomma l’apoteosi del pre- po’ a sventola e due occhi anonimi la ren- giudizio. devano una ragazza “di seconda scelta” se Sulla compagnia riunita a tavola scese il vogliamo. La classica ragazza che te la spo- gelo, salvo i due ragazzini che continuarono si perché è seria, ha avuto poche o magari a ingozzarsi in maniera poco educata. nessuna esperienza con altri e pensi che non Non osai nemmeno guardare Gloria, te- dovrai lottare per mantenertela vicina (sì, mendo di incontrarvi lo sguardo di disap- va bene: sono un pigro, lo confesso). provazione che vedevo dipinto sul viso degli Ora però che l’avevo persa ci andai di te- altri commensali. sta proprio di brutto e me ne facevo a torto Per fortuna eravamo al dolce e il supplizio una colpa. Ma la colpa era dei pregiudizi dei si prolungò per poco tempo. Gloria mi ac- suoi genitori e del fatto che loro pensavano compagnò alla porta ma non scese e il bacio al futuro della loro figlia accanto ad un pro- che mi diede fu poco passionale. Non mi sba- fessionista di successo per una tranquilla gliavo: la crisi era alla porta, letteralmente. vita borghese e benestante (meglio se molto Le cose fra di noi si trascinarono fra mezze benestante). Quale era la mia professione parole, appuntamenti andati a vuoto, pre- invece? Avevano ragione dal loro punto di senze negate da parte sua e scuse di studio vista, ero poco più che un giostraio che vive sempre più frequenti. racimolando soldi dai gonzi del tirassegno, Finì che ci spiegammo ad un certo punto: sempre spiantato, malvestito, sporco e sul lei disse che la storia del giostraio l’aveva filo della legalità: anni luce dalle loro spe- messa in crisi con la sua famiglia, che mi ranze! voleva bene ma che doveva pensare al suo Anche Damiano mi confermò che eravamo futuro,... insomma le stesse cose che si dico- giostrai. Raccondandogli della serata con- no da sempre in queste occasioni. fermò che lui lo sapeva da tempo di essere Io ci rimasi molto male. E pensare che considerato poco dal punto di vista della Gloria quando l’avevo conosciuta non è che professione. Un giorno, mi raccontò, fu fer- mi piacesse molto e quelli che io avevo let- mato dai Carabinieri per un controllo stra- to come tentativi da parte sua di scalfire la dale i quali gli chiesero dove si erano ferma- mia indifferenza, li avevo deliberatamen- ti con le roulotte... te ignorati. Poi appurai che era simpatica, Ero a metà del secondo anno presso la Au- intelligente e dolce, soprattutto dolce... fu tomatik e questa vicenda fu forse quella che in occasione di una serata passata con la principalmente mi convinse che non era il compagnia di amici in discoteca, tutti ac- caso di proseguire: io valevo di più, lo senti- coppiati, mentre noi rimanemmo da soli al vo, lo sapevo... margine della pista, che l’avevo baciata. Lei L’autunno successivo ero fuori dalla ditta, si abbandonò e così passando da una ami- ma nel frattempo ci si mise di mezzo un’al- cizia superficiale ai “lavori in corso”, come tra ragazza e questa volta fu pericoloso, rispondevamo quando qualcuno ci chiede- molto pericoloso... va se allora eravamo insieme. Io l’avevo Ma questa è un’altra storia... considerata inizialmente non una passione travolgente, anzi ne avevo pesato i pro e i (=) contro prima di decidere di approfondire la

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 35 Come ho riscoperto Windows 98

di Lorenzo/2

o ho sempre giocato con il computer, il monitor che avevo io non era l’originale lo confesso. Dal momento che sono Apple, che costava una cifra! I entrato in questo fantastico mondo, Sull’Apple trasferii la mia passione per gli (appena 35 anni fa:-), l’idea di costruire scacchi, passione ben presto frustrata dalla qualcosa di ludico è sempre stata una delle considerazione che la macchina era più bra- molle che mi hanno spinto ad approfondire va di me! ma un altro filone si approssima- le mie conoscenze tecniche. Ricordo i primi va all’orizzonte: quello della simulazione. programmi in FORTRAN all’università e Approcciai quindi il simulatore di volo della poi il BASIC per costruire piccole ma prezio- SubLogic sull’Apple IIe. A rivedere gli screen se gemme che si chiamavano Mastermind, oggi non si comprende bene come diavolo si l’impiccato, indovina l’animale, la torre di facesse ad immaginare che quelle quattro Hanoi... tutte “prove” delle crescenti capa- righe che si incrociavano rappresentavano cità di ottenere da una macchina quello che gli oggetti sul terreno... Il cockpit era strabi- si voleva (o comunque qualcosa che assomi- liante, quello sì... ma in quanto a volare era gliasse vagamente a quello che si voleva...). pura speculazione!

Quando ebbi abbastanza soldi mi concessi Poi venne l’era del PC, inteso come IBM un Apple IIe; cominciavano allora a circola- compatibile e riuscii a impadronirmi quasi re i primi floppy con programmi e giochi pi- letteralmente, nel senso che non facevo avvi- ratati (ma all’epoca non ci si faceva granché cinare nessun altro con la scusa che io sape- caso alla provenienza, anche perché soldi vo programmare, nel laboratorio di biofisi- per comprare molta roba non ce n’erano...). ca della facoltà di un M24, con il suo BASIC Giocare era inevitabile con questo nuovo ricco di possibilità di muovere il cursore su compagno, anche se rigorosamente in bian- una interfaccia di tipo “Hercules” che sem- co/nero (o meglio in ambra/nero, visto che brava potesse essere l’apice della risoluzione

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La macchina del tempo

al mondo! E infine la catena di macchine di servivano per cominciare a divertirsi. Deve proprietà a cominciare da un 386sx, che in essere una caratteristica della mia persona- pratica era un 386 “castrato”... e su su fino lità, ma io non giocavo mai con la squadra al processore Pentium 60 (l’ho avuto nel più forte o con la nazionale italiana: troppo 1996, lo ricordo perfettamente). banale. A me piaceva prendere una squa- Poi ho perso il conto. dra di brocchi e portarla allo scudetto e il Su un PC IBM attorno al 1987, era impos- suo contravanti in cima alle classifiche dei sibile mettersi a programmare giochi di un goleador, con numero che nemmeno Messi e qualche spessore viste le mie limitate capa- Ronaldo messi assieme... cità informatiche. E poi non avevo tempo e Perché non tornare a giocarci? Mi sono mi toccava programmare in COBOL su certi chiesto. mini aziendali in un loop infinito di masche- Detto fatto ci ho pensato un po’ su: macchi- re di input, elaborazione batch e stampe. na virtuale o vero PC? Un incubo, a pensarci oggi, ma bisogna pur Uniamo l’utile al dilettevole mi sono det- portare a casa la pagnotta! to; occasione per verificare cosa mi ricordo Però i giochi “circolavano”, intendendo con ancora dell’epoca DOS! Così ho pensato di questo che non è che fossero tutti piratati... riesumare uno dei “catorci” che riposano in giusto quel 99% del totale... garage, di installarci sopra Windows 98 e Fu l’epoca di Microsoft Flight e delle ore poi RTWC98, per vedere l’effetto che fa... spese a studiare il manuale e provare e ri- provare a non schiantarsi durante l’atter- Quale PC scegliere? Ovviamente uno che raggio. E c’erano i giochi della serie “spa- si confà all’epoca, per avere una sensazione ziale”, dove si poteva sparare alle astronavi esatta di come stavano le cose. Poi però, ri- aliene e nei quali lo spazio vuoto del cosmo cordando che sì il gioco funzionava ma qual- restituiva gli echi delle esplosioni: ma che che scattosità la subivo sulla mia macchina Fisica vale nel mondo virtuale? del 1998, ho optato per esagerare un pochi- Ad un certo punto mi venne il trip dei gio- no: scheda madre MSI con doppio Pentium chi di calcio. Era il 1996, lo ricordo perché III a 733 MHz. Dite che ho esagerato? ho ancora la confezione originale di Fifa96 Il fatto è che questa scheda madre ce l’a- e due anni più tardi i mondia- li, in Francia mi pare, occasione per “Fifa Road To World Cup 98”. Proprio in questo titolo mi sono imbattuto un po’ per caso girovagando su Internet qualche settimana fa. Un tizio, mettendo- lo a confronto con i vari giochi di calcio prima e dopo, ne lodava le caratteristiche innovative, la ric- chezza di contenuti, le opzioni e la giocabilità. In effetti mi sono ricordato delle tante partite con questo titolo e di come fosse im- mediato l’apprendimento di quel- le quattro mosse che veramente

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 37 vevo da un po’ lì in “laboratorio” (eufemismo to del connettore SCSI sulla piastra... per indicare una stanza ex locale caldaia Ok, dovrei, se fossi un tipo ordinato e pigno- prossima al garage...) e avevo voglia di pro- lo, andare a cercare il manuale, studiarmi varla. Lo so che Windows 98 manco li vede tutte le possibilità e fare un tuning serio della i due processori, ma non importa: quando il macchina... Ma chi se ne frega! Via con “Load sistema è montato posso decidere di instal- Defaul Option” e vediamo un po’ se funzia... larci magari uno Windows NT, magari Ter- minal Server Edition, che mi riporti alla mia Funzia! vocazione di sistemista... Ma torniamo al PC assemblato. La memo- Boot dal CD-ROM e via che parte l’instal- ria è OK (1,5 Gb); il lettore CD-ROM funziona lazione di Windows 98 con la sua schermata (nel senso che viene individuato da BIOS). blu che vuole formattare il disco (per fortuna Nell’altro bay ci metterò forse un masteriz- che l’opzione di attivazione dei dischi di gran- zatore o una unità cartdridge, non ho ancora de capacità me la ricordavo e l’ho attivata). deciso...; Ovviamente floppy da 3,5” e un HD Con calma, ma con tutta la calma del mondo, da 125 Gbyte che di più non serve. La scheda la formattazione prosegue (avrà impiegato madre che è una MSI ... supporta ATA-100 due ore per un disco che oggi non degneresti e slot PCI pe cui una bella Radeon 7000 ci di uno sputo). Poi ecco il reboot e la grafica sta bene, scheda rete Intel (sempre comoda), mirabolante (a 16 colori) di un Windows che quattro porte USB (1.0, si intende) completa- ti intrattiene con l’elenco delle mirabolanti no il quadro. La scheda madre ha integrata funzionalità che fra poco andrai a scoprire. la parallela, due seriali, una porta giochi e Bello (cerco di immedesimarmi il più possi- la scheda sonora. Non manca nulla. Magari bile). avercelo avuto un PC così nel 1998! Tempo di installazione circa 4 ore; vediamo I CD-ROM con Windows 98 originale non il risultato. Non mi illudevo in un riconosci- mancano di certo... mento di tutte le periferiche al primo colpo, ma questi venti anni di Mac mi hanno viziato Si parte! e questo Windows 98 ha individuato pochi- no: la scheda grafica è vista come una VGA Ovviamente si lavora di BIOS, non fosse al- standard 640x480 a 16 colori, che sul moni- tro che per elencare le varie periferiche inte- tor 4/9 non fa un figurone... la scheda audio grate e le opzioni disponibili. per lui non esiste e mancano all’appello altre Già al momento di accedere al BIOS mi cosucce che nella gestione periferiche mo- accorgo di essere spaesato... non mi ricor- strano il loro irriverente punto esclamativo do nulla! E dire che questo era il mio lavoro giallo, come dire “che cavolo vuoi?”. fino a quindici anni fa! Che cavolo vogliono Per fortuna il mouse funziona, la tastiera è dire tutte quelle opzioni che il BIOS AWARD corretta e va anche la scheda di rete; magari ti sciorina senza uno straccio di help? Cosa poi la collego a Internet (ma anche no...), per vuol dire “Apertura AGP”? Non mi ricordo ora le due cose principali sono la scheda gra- una mazza... E poi questa scheda madre un fica e la scheda audio. Mica posso giocare in gioiellino adesso che mi ci sono imbattuto, VGA e senza l’urlo del pubblico, vi pare? supporta anche una configurazione RAID Cerchiamoli allora ‘sti driver... Il sito MSI è mirror e c’è pure una opzione per attivare il attivo ma di hardware vintage non ne vuole controller SCSI on-board! Mica mi ero accor- sapere (magari la ditta ha cambiato proprie-

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La macchina del tempo

tario). Per fortuna ci sono degli angeli che altre di disponibili oltre la VGA base. Provo in Internet (sempre sia lodato) mantengono con il secondo CD-ROM e questo va a buon lunghe liste di file per ogni hardware possi- fine. Non mi ero accorto che quest’ultimo è in bile. versione più recente. Un pomeriggio quasi a cercare il sito giu- Adesso ho anche il video in una bella SVGA sto perché molti ti chiedono soldi o cercano a 32 mila colori. di installare un fantomatico risolutore di tut- ti i tuoi problemi di driver presenti e futuri. Passiamo al gioco. Che cavolo installi che questo è un Mac? E poi devi cercare la motherboard corretta. All’ini- Devo fare una confessione: non ho trovato zio, quando vai cercando il tuo modello fra la il CD originale. Mentre ho quello del 96, del decina di quelle elencate nella prima scher- 2000, fino al 2004 mi pare, questo 98 non mata, sembra tutto semplice ma poi scopri sono stato capace di reperirlo nel casino del- che le pagine sono decine e l’elenco abbonda la mia collezione di supporti (e dire che sono di elementi con la stessa sigla o simile: uno catalogati per genere: i giochi tutti assieme, è Pro, l’altro è X e il terzo è NEW e sembra Linux da un’altra parte, etc...). Ho una copia, anche che la stessa scheda possa montare un credo fatta dall’originale, ma non lo giure- chipset VIA o uno Intel. Ma che cavolo...? Ok, rei... devo anche confessare di aver provato scarichiamo tutto e poi ci si vede sul pc da ad installare Fifa96, questa volta l’originale. settare. L’installazione parte ma poi si blocca casual- Come trasferiamo i driver sul PC in allesti- mente nella scelta della directory di destina- mento? Via rete no, dovrei mettermi a confi- zione o nella scelta della scheda sonora,... In- gurare la scheda e cosa c’è di meglio di una somma Fifa96 su Win98 non funziona. chiavetta USB? Ma della Kingstone 32 Gb il Fifa 98 invece si installa che è una mera- nuovo PC vede solo che esiste ma non ce la viglia e sembra tutto in ordine: il pseudo- fa ad accedere. Per forza, che stupido: 32 Gb filmato di introduzione scorre fluido (ok, è sono inconcepibili per uno Windows 98! Cer- blocchettoso...) e la canzone “Song 2” dei Blur chiamo una pennetta meno cicciona... Cavo- riempie la stanza. lo, la più piccola che ho è da 4 Gb e non vede Ho avuto come un flash-back, mi sembrava nemmeno questa... ce ne vorrebbe una da 256 di essere ritornato indietro e che fosse appe- Mb che ovviamente ho... da qualche parte. Va beh, tagliamo la testa al toro e faccia- moci un CD, tanto poi me lo conservo come software di base per la scheda. Il CD-ROM va bene e riesco a lanciare i driver per l’au- dio che è basato su un chip VIA. Tutto bene, dopo un paio di reboot (e chi si ricordava che Windows ha questa idea dei driver: o riparti dall’inizio o non se ne fa nulla) il sonoro è ok. E una cosa andata a posto! Adesso vedia- mo della scheda grafica. Di driver per questa scheda ne ho certamente e infatti ne saltano fuori due (è una ATI). Installo il primo, rico- nosce la scheda ma poi non fa settare la ri- soluzione, pur riconoscendo che ce ne sono

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 39 na ieri che avevo lasciato la stanza-studio te le squadre corrispondenti. Davvero ricco dell’appartamento che occupavo a quel tem- questo RTWC98! po... Una sensazione bella, come di speran- Come prima esperienza sto con l’Udinese: za, di sogni intatti... Non riesco a spiegarmi una squadra di provincia con grandi pro- meglio, mi spiace. spettive di crescita (dico io :-). Le prime partite sono state dure. Sono ri- Adesso bisogna ricordarsi i tasti per inte- uscito a vincere la prima per uno a zero con ragire con il gioco. Il manuale (o le fotoco- un gol più casuale che di fortuna. Poi ho per- pie) chissà dove sono finite e sul CD-ROM so la seconda, pareggiato la terza e poi ho non c’è traccia di niente del genere. cominciato a vincere. Non sto vincendo “alla - Santa Internet, vieni in soccorso di un po- grande” ma domenica prossima abbiamo vero disgraziato...! l’Inter a San Siro: sta davanti a noi di due Manuale trovato, o meglio un paio di dritte punti, le grandezze numeriche che caratte- con mappatura dei tasti e del joystick, ma mi rizzano le proprietà di alcuni suoi giocato- ricordo che ho sempre usato solo la tastiera: ri fanno impallidire: c’è Ronaldo che sta al provatevi voi a giustificare il perché stavate 98%, quindi al top dei top. smanettando con il joystick quando entra il Ma i ragazzi sono carichi... vinceremo! capo all’improvviso in ufficio... Ci sono anche dei trucchi e delle chiavi che- at, ma non mi è mai piaciuto barare, trovo che non sia divertente. (=) I comandi sono semplici: A per intervenire in tackle, S per passare e D per tirare, i tastsi freccia per muoversi... non serve altro. Aggiornamenti: Beh, ci ho impiegato un casino per scoprire che la partita la fai partire pigiando il ta- dopo aver vinto campionato e Coppa del sto destro del mouse! Proprio non c’è altro Mondo volevo fare la Champions, ma modo e devo dire che l’ho scoperto per caso RTWC98 non la prevede. Allora ho in- dopo aver provato tutti i tasti e tutte le com- stallato Fifa99... L’avventura prosegue. binazioni sulla tastiera! Cavolo, non pote- vano mettere due istruzioni, due di numero nella schermata iniziale? Mica tutti hanno il gioco originale con il manuale... ops...

Come dicevo prima non mi piace prende- re uno squadrone e vincere facile. Mi piace soffrire con le piccole provinciali e portarle avanti piano piano grazie anche all’acquisi- ta padronanza delle mosse che imparerò sul campo (è proprio il caso di dirlo!) Per ora scelgo di non fare il torneo di qua- lificazione per i mondiali; magari più avan- ti. Per ora prendo il campionato italiano (ci sono decine di campionati da scegliere e tut-

40 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Come eravamo

La macchina del tempo

Reference.

• Wikipedia: https://en.wikipedia.org/wiki/FIFA:_Road_to_World_Cup_98

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 41 Q-EMULATOR: uno dei migliori emulatori per QL oggi disponibili.

di Fabio [Ft]

oltivo l’hobby dell’infomatica pra- una sessione di programmazione, perdendo tica fin dal lontano 1983, grazie irrimediabilmente il lavoro svolto nel frat- C ad un Sinclair Spectrum acqui- tempo, immaginate con quali imprecazioni! stato nell’estate di quell’anno. Ma la passione per “QueL” computer era Dopo qualche anno di (molti) giochi e comunque tanta, per cui acquistai anche una (qualche) programma serio, decisi di pas- Sandy SuperQBoard – espansione di ram da sare al QL, acquistandone un esemplare a 512 Kbytes, interfaccia per dri- prezzo scontato del 50% dal listino ufficiale ve, una porta parallela per stampante per (era il periodo in cui la Sinclair era entra- poter stampare testi in modo serio; temera- ta in crisi ed aveva drasticamente tagliato i riamente usai “QueL” sistema per scrivere la prezzi di vendita delle macchine). mia tesi di laurea, con mille e una difficoltà Mi aveva attirato la pubblicità che parla- ma con un entusiasmo ed una caparbietà va di una macchina per uso professionale a che solo la passione informatica può dare. prezzo da home computer ma… tanti furono Successivamente passai come molti altri i problemi di utilizzo: i microdrive dopo poco utenti al mondo PC, avevo lasciato QL ed tempo diventavano illeggibili e bisognava espansione a dormire nel garage, dove tut- riformattarli e ricopiarli (bisognava avere tora sono rimasti in attesa di verificare se una copia di backup di ogni cartuccia – al- risultano ancora funzionanti. meno questo fu un bene perché mi insegnò Qualche mese fa, mentre navigo per i mari la fondamentale pratica del backup che mi di Internet, scopro casualmente la rivista ha salvato il fondoschiena parecchie volte); Jurassic News (bellissima!) [Ndr: grazie!], e inoltre il surriscaldamento della macchina, leggendo le recensioni di vecchie macchine frequente in quanto non era stato previsto magari viste solo in occasione di fiere e sugli nessun sistema di raffreddamento, spesso scaffali di negozi vari, mi è venuta voglia di faceva bloccare il sistema nel bel mezzo di recuperare i vecchi files del QL.

42 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Emulazione

Lo Zen e l’arte della simulazione

Non avevo più le cartucce del microdrive, una Virtual Machine Windows XP in Vir- perdute non si sa come, ma rimanevano una tualbox sotto Linux (emulatore universale di serie di backup residenti su alcuni floppy sistemi operativi) nella quale installo l’emu- disk da 3,5 pollici, conservati gelosamente latore Q-Emulator. nei miei archivi di dischetti PC risalenti al Il massimo della “sofisticazione” informati- periodo DOS-Windows 3.1. ca: un emulatore dentro un altro emulatore! Il lavoro per recuperare il funzionamento Ed il bello è che il sistema così composto della vecchia macchina però sarebbe stato funziona perfettamente. In ogni caso l’emu- lungo (mio fratello aveva sabotato il flop- latore dovrebbe funzionare anche sotto Win- py drive) per cui ho provato la scorciato- dows 7, ma non ho avuto modo di testarlo. ia dell’emulazione; provo dapprima con il Molte funzioni non sono disponibili nella MESS (emulatore multiplo di sistemi ope- versione free, per poterle sbloccare è neces- rativi, sistema fratello del MAME, descritto saria la registrazione ed il pagamento della su un altro numero di questa rivista) ma l’e- licenza con PayPal. mulazione QL con le ROM disponibili non è Il costo della registrazione non è bassissi- affatto stabile: il programma mi dice che il mo (45,95 dollari per una versione mono- dump della ROM del QL non è completo e si sistema, Windows o MacOs), ma se voglia- blocca dopo pochi passaggi. mo un’emulazione completa può valerne la Decido quindi di provare qualcosa d’altro, pena! e qualche test dopo mi imbatto nel Q-Emu- Dopo una prima sessione di test il softwa- lator, software scritto da Daniele Terdina, re mi pare interessante per cui decido per giunto attualmente alla versione 2.3.1. l’acquisto della licenza, che mi giunge dopo Da utente Linux (non vi nascondo la mia qualche ora dal pagamento con PayPal. antipatia per Windows) voglio testare que- A questo punto inserita la chiave di regi- sto software, ma non disponendo di una strazione nel software si attivano tutte le macchina con Windows XP nativo, installo funzioni accessorie prima inaccessibili.

Avviamo l’emulatore: sulla parte inferiore vediamo riprodotti come immagine gli slot di 8 microdrive, e il relativo LED rettangolare rosso: un’autentica chicca!

In apertura dell’articolo: l’emulatore come si presenta al momento dell’installazione.

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 43 Scelta dei cronaca, Tony Tebby fu il creatore del parametri QDOS, e lasciò la Sinclair in polemi- nella fase di configurazione. ca con la strategia commerciale di Sir Clive di annunciare le macchine prima che fossero pronte, e poi immetterle sul mercato ancora incomplete... Possiamo inserire la ROM che voglia- mo provare scaricandola dai vari siti di retrocomputing: è possibile montare una ROM di versione e lingua a piaci- mento: per esempio mi sono procurato una ROM italiana (MGI per la preci- sione) per poter provare le versioni dei La configurazione del sistema prevede la software forniti di base con il QL: QUILL, possibilità di scelta delle ROM; di default la ABACUS, ARCHIVE, EASEL. ROM avviata è la JS ed insieme viene av- viata la Back ROM Super Toolkit 2.12 del- la QJUMP di Tony Tebby, leggendola come fosse la ROM aggiuntiva esterna. Per la Di base le funzioni accessibile con la versone free sono: Menù contestuale per la gestione • Memoria base fino a 384 KBytes di dei microdrive RAM; (versione non registrata). • Emulazione a velocità pari all’origina- le; • Salvataggio e caricamento di una con- figurazione predefinita

Cliccando col tasto destro del mouse sull’immagine di un microdrive, acce- diamo alle funzioni di emulazione mi- Menù contestuale crodrive; qui possiamo collegare una per la gestione directory del nostro Hard Disk come dei microdrive fosse una cartuccia di microdrive, così (versione registrata). come la lettura di un dischetto QDOS dal lettore floppy del nostro PC; è pos- sibile però soltanto leggere i floppy da un lettore floppy collegato direttamente alla scheda madre del PC, non da floppy collegati con porta USB. Possiamo inoltre caricare un’immagi- ne virtuale di microdrive.

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Lo Zen e l’arte della simulazione

Eseguo alcuni test ed effettivamente la L’ampia scelta qualità e la stabilità dell’emulazione mi di configurazioni per la memoria soddisfano al punto tale da spingermi a RAM. registrare il prodotto. La disponibilià ampia di RAM è stata una delle Come da immagine, le funzioni che forze del QL. vengono attivate con la registrazione sono parecchie e molto utili:

• il caricamento di file QXL Hard- Disk • il caricamento di files .ZIP e - QL PAK emulando una cartuccia di spegne lentamente al termine dell’accesso. microdrive (i files .ZIP emulano una A questo punto provo ad utilizzare sul mio cartuccia in sola lettura); portatile un floppy disk drive collegato via • il caricamento di un’immagine di flop- USB, ma il tentativo è fallimentare: il siste- py disk QDOS; ma non legge i miei vecchi floppy... • la creazione di immagini di Floppy Girando per Internet e consultando forum Disk vuoti per poter scrivere oltre che dedicati all’argomento scopro che il softwa- leggere i files della nostra macchina. re richiede un controller per dischetti nati- • La possibilità di espandere la memoria vo (quindi occorre un vecchio PC munito di fino a 16 MegaBytes. floppy).

La velocità di esecuzione della mac- Il vecchio china virtuale è impostabile da un mi- portatile Acer è pronto a nimo (equivalente alla reale velocità di diventare un QL un QL), fino alla massima messa a di- a (quasi) tutti gli sposizione dal sistema host. effetti. E’ possibile anche emulare una “Gold Card” della Miracle Systems per avere un processore 68000 e 2 Mega di RAM aggiuntivi (quattro volte la velocità di un QL originale).

Di default le unità microdrive sono ac- cessibili sia come mdv1 che come flp1, quindi non vi è nessun problema con i software che chiedono un accesso al di- sco floppy piuttosto che microdrive. L’emulazione grafica dei microdrive è studiata bene: la spia rossa di accesso alla cartuccia, esattamente come nel QL originale, si accende per il tempo di accesso ai files della cartuccia e poi si

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 45 Screenshot della Riformatto l’Hard Disk del portatile ROM Minerva ed installo Windows XP Service Pack 3, 1.97 successivamente installo il Q-Emulator mediante chiavetta USB (versione 1.1, la macchina in questione non disponeva dell’USB 2.0, ma per ora ci basta). Una volta avviato il sistema provo la lettura dei floppy disk... URRA’!!! FUN- ZIONA !!!! Successivamente provo anche la for- mattazione di un dischetto in formato QDOS, e anch’essa funziona perfetta- Ma allora come fare? mente... ascoltare il ticchettio della te- Allora mi ricordo di quel vecchio portatile stina del drive mi riporta nostalgicamente regalatomi dalla suocera, senza batteria, e ad un passato glorioso, un suono quasi di- finito in un cassetto, in attesa di tempi mi- menticato! gliori. Una nota: il lettore floppy dopo aver cari- Si tratta di un Acer TravelMate 272 con cato i software da dischetto potrebbe anche processore Pentium 4, lettore di DVD, e for- essere non più utilizzato, a patto di copiare il tunatamente dotato di lettore floppy disk. contenuto del floppy fisico in una immagine floppy virtuale, all’uopo risulta utile il QUILL, comando WCOPY disponibile con il Su- il word processor. per Toolkit citato prima. Una volta sistemati gli ultimi driver mancanti su PC (video, audio) ho a tutti gli effetti un emulatore QL perfettamen- te funzionante. Mi faccio prendere la mano, ed inizio un’operazione di upgrade: sostituisco il lettore DVD-Rom con un masterizzatore DVD ATAPI (il portatile non supporta lo standard SATA), ed acquisto una nuova batteria al litio compatibile, per poter EASEL, tenere il PC staccato dall’alimentazione. il generatore di Fortunatamente l’upgrade va a buon grafici.. fine: alla fine è stato più semplice e Nello screenshot possiamo meno ingombrante ricorrere all’emula- osservare a zione che dovermi sperticare a cercare quando risalga un TV compatibile: il digitale terrestre questo grafico! ci ha complicato la vita...

Inizio con il riprendere confidenza con il BASIC del QL ed i comandi principali: poi passo ai software dati a corredo con

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Lo Zen e l’arte della simulazione

il QL – QUILL, ABACUS, ARCHIVE, EA- XCHANGE, SEL, liberamente scaricabili da Internet la prima idea di pacchetto sia in versione inglese che italiana. integrato.

Il QL Quill, che è stato il software da me più usato, appare in tutta la sua semplicità, se rapportato ai word pro- cessor grafici di oggi, ma anche in tutta la sua lentezza… l’emulatore rende alla perfezione la velocità del sistema origi- nale. Ed allora settiamo la velocità al massimo disponibile sulla nostra mac- china, dal menu del Q-Emulator e … voi- re in qualche modo il desktop del Macintosh, là, per incanto il sistema si fa veloce, tanto ma la non disponibilità di un mouse per QL più quanto più è veloce la macchina ospite. ne rende poco pratico l’utilizzo: per spostare il cursore bisogna usare i tasti con freccia ed il click è dato dalla barra spaziatrice. Una particolarità: i software di base PSION localizzati nella lingua (es.in italia- Di qualche gioco... no) in alcuni momenti si arrestano richiedo- Un gioco carino per l’epoca era Karate, in no una ROM della stessa lingua dei pacchetti 4 colori. Anche qui il limite del sonoro si fa software medesimi. In questi casi appare un sentire. messaggio di errore e bisogna riavviare l’e- Il classico per eccellenza: non deve man- mulatore inserendo una ROM italiana. care nel vostro emulatore! Il mitico gioco di scacchi della Psion. Un pacchetto disponibile per computer Infine Pengi, che è una discreta emulazione THOR che unisce i “fantastici 4” software dell’omonimo gioco da bar, l’audio è limita- PSION e che gira perfettamente sul nostro tissimo (1 sola voce) rispetto alla versione emulatore è XCHANGE, realizzato col con- originale da bar, ma possiamo accontentar- tributo finanziario di una azienda danese, ci. la Dansoft. Il pacchetto permette una mi- gliore produttività: è possibile saltare da un software all’altro senza riavvare la macchina, in unione con una RamDisk ICE, che ne permette lo switching senza riav- l’interpretazione della scrivania viare il software. In seguito il pacchetto virtuale da parte è stato rilasciato al pubblico dominio del QL. rimuovendo le restrizioni che ne impe- divano il funzionamento su macchine diverse dal THOR.

Ritrovo anche un dischetto con il sof- tware ICE, una GUI che voleva ricalca-

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 47 KARATE, sul pone come successore e parziale “com- “serioso” QL ci si patibile” con il Sinclair QL. giocava pure! La macchina è spinta da un clock a 66 o 80 Mhz che ne fa un’unità davvero potente rispetto al QL originale, con si- stema operativo SMSQ/E - QDOS com- patible, e con la possibilità di caricare il sistema operativo Linux 68k

Un altro computer compatibile con il QL è AURORA, che riproduce le mede- sime funzioni del QL su una scheda ma- CHESS, dre più piccola dell’originale. La scheda un classico che è poi stata inclusa in due diversi case: non poteva assolutamente MinisQL, ricavato da un vecchio case mancare sugli Epson dalla Qbranch; home dell’epoca. Pandora, che ricorda un case da grup- po di continuità middle-size, del gruppo NEMQLUG (North East Manchester). Oltre ad Aurora ed al sistema THOR è stata prodotta anche la scheda GOLD CARD, una scheda di espansione che so- stituiva le funzioni della CPU originale del QL, collegandosi con il connettore principale. La potenza del Q-emulator è tale che rie- sce a riprodurre un demo del computer Q60. Ovviamente questo demo funziona meglio su macchine recenti, ma riesce a girare anche sul nostro Acer, sia pure un po’ lentamente. Q60 è una motherboard progettata attor- no al processore Motorola 68060 che si pro-

PENGI, uno dei tanti cloni del famoso pinguino che sposta i blocchi di ghiaccio.

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Lo Zen e l’arte della simulazione

La demo di Q60.

Conclusioni. Riferimenti.

Se volete divertirvi senza troppi sbattimen- http://terdina.net/ql/q-emulator.html ti, non avete più l’hardware originale, e di- http://www.q40.de sponete di qualche vecchio portatile con il http://old.quanta.org.uk lettore floppy, potete usare questo emulatore https://www.facebook.com/QUANTA. che tutto sommato non vi farà rimpiangere org/ la macchina originale. Ovviamente non sarà http://www.rwapadventures.com/ in grado di leggere le vostre vecchie cartucce ql_wiki/index.php?title=Miracle%20Sy- di microdrive, per quello dovrete usare for- stems zatamente un QL originale munito di inter- http://rwapadventures.com/ql_wiki/ faccia floppy disk drive per trasferire il con- index.php?title=Sinclair%20QL%20 tenuto dei microdrive sui floppies. Ma a mio Home%20Computer&lang=en parere per gli appassionati di questo vecchio http://old.quanta.org.uk/theql/ql-sy- sistema è un’ottima opzione! stems/aurorapandora/index.html

(=)

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 49 300 Baud Magazine

by Sonicher

del terzo numero. E’ così, lo possiamo con- fermare senz’altro! L’iniziativa parte come vero e proprio pro- getto editoriale ed è prevista la stampa car- tacea, evidentemente dietro pagamento ma non sappiamo esattamente quanto potesse essere. Lo scenario è anglosassone (nel Canada precisamente) e ovviamente il testo è in in- glese. Dal punto di vista grafico si intuisce che la pubblicazione cerca di adattare il layout e gli elementi visivi (le immagini), con par- simonia. Lo stesso testo risulta “denso” nella pagina, rispecchiando uno stile sobrio che è 300 Baud Magazine è una iniziativa edito- abbastanza comune nelle pubblicazioni in- riale che si propone come periodico per gli glesi. appassionati di retro informatica. Possiamo Il contenuto è sicuramente interessante per dire che è una “rivista sorella” di Jurassic chi si occupa di retro informatica, seppure News :-) gli argomenti sono quelli soliti: presentazio- Il sottotitolo “a periodical journal of retro- ne di prodotti, trucchi, codice vario in BA- computing” non lascia dubbi sulla mission di SIC, etc... Si intravede comunque la volontà questa pubblicazione. di affrontare temi più “culturali” sull’impor- tanza dell’informatica personale nell’evolu- Dal gennaio 2010, data di uscita del pri- zione della società. Forse semplicemente è mo numero, ne sono stati rilasciati altri due mancato il tempo... (Maggio 2010 e febbraio 2011) e poi l’inizia- tiva si è persa al punto che oggi nemmeno Ecco il contenuto del primo numero: il sito web (http://www.300baudmagazine. • Dragon 32: How to Make Friends and Influence com) risulta più attivo; pare che il server People in the 1980s Web fosse un Apple //! • Punched Paper Tape Si possono comunque scaricare i fascicoli • Up From The Depths da Archive.org visto che l’editor ne ha libe- • Vectrex: Brings Real Arcade Play Home rato i diritti. • Linintosh: how to bootstrap your vintage ether- Confesso che un po’ me ne sono dispiaciuto net-equipped Mac from your Windows PC perché avevo pensato di attivare dei contatti • Basic Repair Techniques: Soldering con loro e scambiarci reciprocamente mate- • Jupiter Ace Goes Forth riale e idee. Pazienza. Del resto confezionare una rivista non è af- La seconda uscita promette altrettanti ar- fatto semplice: “... Its been hard going...” dice gomenti interessanti: l’editor William Dale Goodfellow nell’incipit • Online Destinations in the Era of 300 Baud by

50 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Edicola

La retro-editoria periodica

Michael H. McCabe sistemi Apple, le tre uscite paiono abbastan- • A Brief Look at Graphics in BASIC by Jeffrey za equilibrate nel rappresentare i protago- Armstrong nisti dell’epoca: Commodore e Sinclair (per • Thinking About Interfacing (or Sticking So- capirsi) stanno in buon equilibrio. mething into the Hole at the • Back) by Dale Goodfellow Perché questa iniziativa è stata abban- • Hack the Mac - and Introduction to Macintosh donata dopo appena un anno? Credo che i Programming Tools by Pekka problemi di continuità siano stati un po’ gli • Sarkimo stessi che abbiamo avuto noi di JN dopo le • RetroBits - Hot Chicks and Big Computers prime esperienze di uscita e cioè i ritardi che • A Short History of Pen Computing by David Gre- un progetto su base puramente amatoriale elish non può evitare. • Getting Down with Gopher by Rob Sayers Nel caso di 300 Baud, forse un disinteresse • OS-9 by Aaron Wolfe degli appassionati per l’acquisto dei fascico- • Our BBS Town by Greg Goodwin li offerti a prezzo “politico” (6$ compresa la spedizione del Nord America). In ogni caso Il terzo fascicolo si apre con un reportage l’organizzazione per la stampa e la spedizio- dal Vintage Computer Festival e prosegue ne necessita di mezzi che vanno ben oltre le con la presentazione del compilatore CC65 capacità di un piccolo gruppo di appassio- per Apple II, etc... Ho trovato particolrmen- nati, anche se ora si potrebbero attivare ini- te azzeccato l’articolo “retro from the start” ziative di stampa on-demand... che esamina retrospettivamente i momenti salienti della storia della retro informatica (=) personale. Seppure con una leggera prevalenza per i

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 51 Vega+ is not a Spectrum

di Lorenzo/2

e ne parlava da qualche tempo, La raccolta fondi fu lanciata sul sito spe- scomodando Clive Sinclair in per- cializzato indiegogo e ha raccolto quasi S sona: si farà (forse) Vega+, la pa- 150.000 sterline con quasi 2.500 contribu- rola definitiva (?) sul retrogaming in stile tori. Spectrum. Ora Sinclair e i suoi compagni dell’ora del Vega (il nome completo è ZX Spectrum tè (per non dire i compagni di merenda) ci Vega) prima versione è stata commercia- riprovano con l’evoluzione della specie: il lizzata dai primi mesi del 2015. E’ un og- Vega+ che ridisegna il contenitore e ingloba getto che sembra un controller delle prime lo schermo LCD a colori rendendo il sistema generazioni di console, da attaccare alla indipendente da cavi e tv. E’ una sorta di TV attraverso il cavo video e un cavo USB PlayStation Portable, insomma. La possibi- (che non ho capito a cosa serva). Si presen- lità di collegare una TV esterna comunque ta veramente minimale: cinque tasti in stile rimane, grazie alle interfacce di collegamen- tastiera Spectrum con il vezzo di aver man- to presenti sul retro del contenitore. tenuto le stesse serigrafie (a meno che non Questa versione (che ha già raggiunto in siano proprio quelli dello Spectrum avan- gennaio 2016 l’importo della raccolta fondi zati...) e quattro tasti direzionali a croce in che si era prefissata), avrà un prezzo sen- un contenitore nero con nell’angolo in basso sibilmente più elevato delle 100 sterline del a destra il classico arcobaleno che deve far modello precedente. Questo non sembra sia pensare appunto allo Spectrum. un problema per chi vuole accappararsi l’ul- Contiene evidentemente un simil-raspber- tima alzata di ingegno del Clive nazionale: ry e una scheda di memoria che accoglie un si sa che gli inglesi adorano questo perso- migliaio di giochi (tutti con licenza, si preoc- naggio che per loro vale quanto e forse più cupano di puntualizzare i costruttori). di Steve Jobs. Ho cercato invano di scoprire quante ne L’impressione è infatti che la gente la com- siano state vendute, immagino qualche mi- prerà più per la nostalgia di un tempo nel gliaio, stima dedotta dall’interesse che il quale anche l’Inghilterra partecipava da progetto ha suscitato sul sito di crowdfun- protagonista all’evoluzione dell’informatica, ding. che per l’appetibilità dell’oggetto in sè e per

52 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Sinclair Club

Le machine di Sinclair

sè. Diciamoci la verità: a quale tipo di persona può interessare veramente un oggetto del ge- nere? Non certo al bimbomin- chia avvezzo alle ultime gra- fiche della PS4! Magari per cu- riosità ci potrà anche giocare a qualche titolo retrò, ma poi non riuscirebbe a goderselo: gli manca il Conclusione contesto! Siccome non sarò certamente fra i com- Come oggetto di design bisogna riconosce- pratori, aspetto che qualcuno di voi, veri re che ha un certo fascino: nella pulizia delle appassionati delle trovate di zio Clive, mi linee, la scelta dei colori e dei contrasti e la faccia sapere cosa ne pensa dopo averci gio- posizione dei tasti e delle interfacce, tutto cato un po’. appare perfetto! Rimarrebbe da valutare la sensazione tattile, che non è secondaria per un oggetto destinato ad essere tenuto in Riferimenti mano per molto tempo. https://www.indiegogo.com/projects/ Per quanto riguarda la giocabilità sareb- the-sinclair-zx-spectrum-vega-plus-conso- be necessaria una valutazione della vera le#/story resa del display. Le immagini mostrano i classici colori “pugno in un occhio” dello Spectrum: chi non ricorda il “verde fosfore- scente” che ti levava la vista? Tanto è vero che i programmatori/ designer più accorti cercavano di evitarlo, perfino nella riripro- duzione del campo di gioco di calcio... Il che è tutto dire.

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 53 Intervista a Vincenzo Scarpa

di Damiano Cavicchio

Premessa, perché gli emulatori? tempo perduto o magari curiosi di provare le famose macchine del passato di cui tanto Come riportato da Wikipedia “Un emula- si parla. tore, in informatica e nel senso più genera- Esistono varie categorie di emulatori, così le possibile, è un componente che replica le come esistono diversi metodi per emulare funzioni di un determinato sistema su un se- una piattaforma. E’ possibile emulare com- condo sistema differente dal primo.” pletamente un ambiente sia hardware che Grazie a questa logica oggi è possibile tra- software oppure soltanto uno dei due, è bene mite gli emulatori far rivivere giochi e sof- chiarire anche, che gli emulatori si distin- tware del passato direttamente sul proprio guono dai simulatori, ed entrambi dalle co- PC, dalle console che hanno segnato la storia siddette macchine virtuali. del settore videoludico ai giochi, cioè la pos- Per tutte queste considerazioni Jurassic- sibilità di riportare questo patrimonio intel- News ha ritenuto opportuno su questo nu- lettuale sul proprio computer di casa, ed è mero di aprile, ospitare un’intervista con come per esempio aver scritto un program- Vincenzo Scarpa, una persona riconosciuta ma con linguaggio di programmazione Su- ai massimi livelli per competenza e capaci- perBASIC del QL, e poi farlo girare su un tà su tale argomento e questo è dimostrato computer con sistema operativo differente anche dalla completezza e spessore dei con- come per esempio Windows. tenuti del suo sito Emuwiki . Visto il grande vantaggio di tale opera- Vincenzo Scarpa in questa intervista af- zione, non c’è quindi da meravigliarsi se il fronta un po’ tutte le questioni anche quelle fenomeno si è diffuso a macchia d’olio, con- legali insite negli emulatori. tagiando sempre più persone, in partico- lare coloro che amano i retro gaming. Ma non solo coloro che materialmente hanno vissuto i periodi storici del Commodore 64, dell’Amiga o dello Spectrun Sinclair, ma an- che i più giovani, desiderosi di recuperare il

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Viaggio nei mondi reali e virtuali

- Nel mondo retro-computeristico italiano (il cosiddetto BIOS), mentre un simulatore sei considerato il massimo esperto di emu- funziona così com’è (in quanto non c’è alcu- latori; da dove deriva questa tua passione e na emulazione dell’hardware) col risultato come hai costruito le competenze specifiche? però che - a differenza del primo - è spesso poco preciso nel riproporre il software si- Al di là di come io venga considerato o mulato. meno nel mondo retro-computeristico ita- liano, permettimi di dire che mi reputo sì un esperto in tema di emulatori, ma non di cer- - Oltre a raccogliere il software di emula- to il massimo esperto. zione per ogni tipo di macchina e di piatta- La mia passione deriva sostanzialmen- forma disponibile, hai anche delle iniziative te dal forte desiderio di riveder “girare” le di realizzazione? vecchie macchine che ho posseduto fin da ragazzo (un desiderio, questo, che penso In effetti mi sono sempre divertito arac- accomuni un po’ tutti noi appassionati). Poi cogliere gli emulatori di diverse macchine naturalmente c’è anche la curiosità di poter e/o piattaforme disponibili; non ho la pre- provare delle macchine che ai tempi nean- sunzione di dire di averli collezionati tutti che conoscevo, o che comunque avevo visto (in quanto non corrisponderebbe al vero e solo di sfuggita. Come ben sai, il panorama non sarebbe comunque umanamente pos- sotto questo aspetto è piuttosto ampio, e la sibile), ma posso tranquillamente afferma- scelta di certo non manca. re di averne raccolti parecchi. Da diversi Per quanto riguarda invece le mie compe- anni aggiorno allo scopo un sito (EmuWiki tenze specifiche ho una buona conoscenza - http://www.vincenzoscarpa.it/emuwiki/) dell’informatica in quanto, pur essendo un che nel tempo si è ingrandito davvero molto. fisioterapista, sono però diplomato come Per quanto riguarda invece le iniziative perito informatico. Ma anche prima di di- di realizzazione, al momento sto lavorando plomarmi, sono sempre stato attratto dalla alla creazione della sezione degli emulatori programmazione di per sé e ricordo anco- per Linux, e sto anche portando avanti - in ra i pomeriggi della mia infanzia passati collaborazione con Vizzed.com - una sezio- a scrivere quei terribili listati in Basic che ne dedicata al Retrogaming Online (http:// molte volte neanche funzionavano... www.vincenzoscarpa.it/emuwiki/pmwiki/ pmwiki.php?n=OnlineGames.OnlineGa- mes). - Ci spieghi la differenza fra emulazione e simulazione? - Hai preparato e reso disponibile sul tuo Mentre un emulatore può essere definito a sito delle ottime guide per l’emulazione del- grandi linee come un programma che repli- le piattaforme più popolari. Hai intenzione ca il funzionamento di un sistema, un simu- di proseguire per favorire coloro che si av- latore è invece un programma che si pre- vicinano a questo mondo e magari hanno figge lo scopo di replicare il comportamento interesse per l’emulazione di macchine non di un sistema. Il risultato finale è apparen- troppo comuni? temente lo stesso, ma le differenze in realtà sono parecchie; una su tutte è quella che un Purtroppo no. In passato avevo più tem- emulatore, per poter funzionare, necessita po libero continuativo, mentre ora ce l’ho a sempre del software del sistema emulato sprazzi, e non riesco di conseguenza a scri-

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 55 verle. Idem per la scansione dei manuali, al- - Mantenere aggiornato il tuo catalogo di tro progetto che ho dovuto a malincuore in- emulatori è certo un impegno non privo di terrompere per il motivo già citato. fatica. Quanto dedichi a questo tuo hobby?

Non saprei quantificarlo, ma diciamo- pa - Secondo te sarebbe fattibile un’iniziativa recchio. Resto però sempre dell’idea che per volta a coinvolgere un gruppo di persone per me tutto questo è un hobby (e non un lavoro) portare a casa l’emulazione di macchine ita- e di conseguenza mi diverte moltissimo. Mi liane storiche, come ad esempio quelle della rattristano invece (e non poco) quei commen- General Processor o le varie schede a mi- ti volti ad evidenziare un mio eventuale gua- croprocessore, così numerose sulle riviste di dagno... guadagno di cosa dico io? Un hobby elettronica degli anni ‘70? non prevede guadagni, né tanto meno “sca- denze”. Per quello il lavoro basta e avanza... Secondo me sì, a patto però che si riesca a reperire tutta la documentazione necessaria sui sistemi da emulare, e che soprattutto si - Ci sono software che emulano non un si- trovi una persona così brava nel farlo (fatto stema completo ma ad esempio una cpu questo, tutt’altro che scontato). o realizzano una macchina virtuale sulla Però insomma... se in Italia è nato il pro- quale “gira” un certo ambiente (ad esempio getto del MAME (ad opera di un certo Nicola il CP/M) e il software viene fatto esegui- Salmoria) perché non si dovrebbe riuscire ad re all’interno di questa piattaforma. Che ne emulare anche queste macchine? pensi, sono veri emulatori o possiamo cata- logarli in una classe diversa da quelle che normalmente intendiamo come “emulatore”? - Quale e’ l’emulatore più “particolare” o il sistema di calcolo più “esoterico” che fanno Le macchine virtuali rappresentano in so- parte della tua collezione? stanza dei programmi che emulano il com- portamento di una macchina fisica (tramite Ce ne sono un mucchio a dire la verità, ma il processo detto appunto di “virtualizzazio- cito almeno BK BACK TO LIFE! (che emu- ne”) nella quale è possibile installare un se- la l’Elektronika BK0010/BK0011, un home condo sistema operativo (con tutto il softwa- computer sovietico compatibile con il DEC re ad esso correlato) in un ambiente che non PDP 11), Aurex2 (che emula invece il Rupu- sia la macchina host vera e propria. ter, uno smartwatch della Seiko del 1998 con Le Macchine Virtuali, parafrasando Wiki- il processore a 16 bit, 128 MB di RAM e la pos- pedia: “non emulano mai macchine con ar- sibilità di scrivere per esso app in linguaggio chitettura completamente diversa (a partire C), WinTVC (che emula il Videoton TVC, un dalla CPU) e quindi, per alcuni puristi, non home computer ungherese a 8 bit basato sul sono considerati emulatori nel senso stretto microprocessore ZiLOG Z80) ed infine l’E- del termine” [https://it.wikipedia.org/wiki/ nigma Simulator per Android (che simula la Emulatore]. Macchina Enigma, usata dalle forze armate Che dire? Io personalmente questo proble- tedesche durante la seconda guerra mondia- ma non me lo pongo e mi limito, da utente le per cifrare e decifrare i messaggi). finale, ad usarle quando necessitano... :-)

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Viaggio nei mondi reali e virtuali

- Quale ruolo gioca l’emulazione nella con- ancora in fase di progettazione o comunque servazione della cultura informatica? per emulare dei sistemi operativi diversi da quello realmente installato sul proprio com- Un ruolo secondo me davvero fondamen- puter. tale, in quanto grazie ad essa chiunque può - Ci dici il tuo punto di vista e lo stato nor- usare un sistema senza possederlo fisicamen- mativo per quanto riguarda la realizzazione te. Senza voler entrare nel merito se un emu- e la disponibilità pubblica degli emulatori latore sia meglio della macchina originale rispetto alle problematiche di protezione dal o viceversa, il vantaggio che essi offrono è diritto di autore? davvero notevole, sia in termini di preser- vazione storica (non tutti i sistemi sono così Beh, non sono un esperto di diritto dell’in- facilmente reperibili e spesso, se lo sono, non formatica, ma a rigor di logica penso che è detto che siano in buono stato) che di costi l’emulatore di per sé non rappresenti affatto (un Apple I non si può di certo definire “eco- una problematica di protezione dal diritto di nomico”). autore. Questo perché un emulatore per poter In alcuni casi poi - come ad esempio il Wi- funzionare ha bisogno, come ho già detto nel nUae per Windows - l’emulatore diventa corso di questa intervista, del BIOS di siste- perfino più comodo da utilizzare del compu- ma: un file a parte, separato dall’emulatore ter originale (certe configurazioni hardware stesso che contiene in sostanza il sistema da avanzate del Commodore Amiga fate decisa- emulare e che in molti casi non è (per ovvie mente prima ad usarle con questo program- ragioni) liberamente distribuibile. ma che non col computer vero e proprio, ve Ed ecco perché alcuni emulatori (come ad lo garantisco). esempio il WinVice) funzionano fin da subito mentre altri (come il già citato WinUAE) no; - La nostra impressione è che gli emulato- nel primo caso i BIOS di sistema sono libe- ri vengono usati soprattutto da coloro che si ramente distribuibili (e quindi già integrati appassionano al retro-gaming. Ti risulta che nel pacchetto d’installazione dell’emulatore sia così oppure conosci singoli o gruppi che si stesso), mentre nel secondo no (e occorre di dedicano all’utilizzo di programmi “seri” su conseguenza procurarseli a parte). macchine emulate? - Alcuni emulatori sono addirittura com- Sì, certamente, e non mi stupirei più di tan- mercializzati, pensiamo ad esempio all’emu- to. I giochi in sostanza non muoiono mai lazione di Amiga della Cloanto; secondo te è (specie quando vengono riprodotti ad esem- giusto questo sfruttamento commerciale di pio sui telefonini, rimanendo ben vivi anche diritti che in qualche modo sono patrimonio nella memoria dei ragazzi più giovani) e comune? chiunque abbia posseduto una vecchia mac- china vorrà quasi certamente provare qual- Beh, la Cloanto con Amiga Forever offre che vecchio gioco della sua infanzia. secondo me un prodotto gradevole, che non Non conosco personalmente dei singoli o rappresenta solo una mera raccolta di dati gruppi che si dedicano all’utilizzo di pro- e che varia come prezzo a seconda dell’edi- grammi seri su macchine emulate, ma penso zione acquistata (Value, Plus o Premium). ovviamente che ci siano (ci mancherebbe). Dopo averla testata in lungo e in largo ho de- Io stesso diversi anni fa usavo ancora la mia ciso anni fa di prendere proprio la Premium copia originale del C1-Text della Cloanto su (la più cara e completa tra le tre), in virtù un Amiga emulato, senza contare poi che le dell’immenso materiale offerto in merito a macchine virtuali vengono oggi usate per si- questa macchina (non solo emu, bios di siste- mulare ad esempio le piattaforme hardware ma, app e giochi, ma anche ad esempio video

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 57 preziosissimi sul mondo Amiga che non sono esistono degli strumenti (come ad esempio così facili da reperire sulla rete, sopratutto se il Java o Flash) che non sono - a differenza li si vuole di buona qualità e sottotitolati in del Javascript - così intimamente legati ai inglese o in italiano). browser che li ospitano. Lo Spectaculator è uno dei migliori emula- Qualcuno poi, come Vizzed, usa un plugin tori dello Spectrum che ci sia attualmente in proprietario (da installare nel browser stes- circolazione, ed è a pagamento. Anche qui, so) che permette agli utenti di giocare ai vec- dopo averlo testato in lungo e in largo, ho de- chi giochi utilizzando gli emulatori per PC ciso qualche anno fa di registrarmi, pagando installati sui loro server. Penso che questa ovviamente quanto dovuto. In fin dei conti se sia, ad oggi, la soluzione migliore per avere l’autore decide di far pagare il suo lavoro non online un’emulazione degna di questo nome ci trovo nulla di male (purché il prezzo sia ra- (a patto ovviamente di avere una linea Inter- gionevole ovviamente). net abbastanza veloce). Insomma... per farla in breve, penso che se in qualche modo il prezzo giustifica il prodot- - Cosa deve avere un emulatore per essere to questa forma di commercializzazione è ac- considerato “perfetto”? cettabile. Più che di perfezione parlerei di “livello di - Atari, ma recentemente anche Sinclair, emulazione”: più è alto, è più l’emulatore si hanno realizzato hardware dedicato che sup- avvicina al comportamento reale della mac- porta l’emulazione di certe loro console o si- china, fino in alcuni casi a rasentare la per- stemi con l’intento di inserirsi nel comparto fezione (ma non a raggiungerla, almeno se- del retro-gaming. Hanno un futuro queste condo me). iniziative, secondo te, o sono tentativi desti- Il WinVice ad esempio - universalmente ri- nati al fallimento commerciale? conosciuto come uno dei migliori emulatori delle macchine Commodore a 8 bit - ha un li- Francamente non saprei: sono prodotti che vello di emulazione piuttosto alto in merito al di per sé suscitano sicuramente un certo inte- Commodore 64, ma è decisamente meno per- resse, ma comunque sempre e solo di nicchia. formante per il Commodore PLUS/4 (dove lo E bisogna vedere se questo basta per gene- Yape secondo me lo batte di gran lunga). rare quel tot di vendite che possa garantire Questo non significa però che il WinVice almeno un minimo di guadagno. non possa essere usato per emulare questa macchina; c’è però chi lo fa meglio di lui...

- Cosa ne pensi dell’emulazione eseguibile direttamente in una finestra Web, realizzati - Uno dei problemi piu’ noti dell’emulazione ad esempio in Javascript? Sono destinati a e’ quello dei numerosi progetti abbandonati rimpiazzare le versioni “native” oppure è un o comunque non supportati da lungo tempo. fenomeno passeggero destinato a estinguersi Puoi dirci qualcosa al riguardo? al primo cambiamento delle librerie coinvol- te o degli aggiornamenti dei browser? Purtroppo, come dici giustamente tu, nu- merosi emulatori sono stati negli anni ab- Né l’uno, né l’altro. Gli emulatori scritti in bandonati o comunque non più ufficialmente Javascript sono spesso troppo lenti, e non supportati. Mi preme però al riguardo fare penso che potranno in qualche modo sostitu- alcune considerazioni: la prima è quella ire le versioni native. Ma non sono neanche dell’esistenza delle SVN Builds, come accade dei fenomeni passeggeri, in quanto l’emula- ad esempio per il DOSBox. La versione uffi- zione online è molto richiesta dagli utenti ed ciale è ferma da parecchi anni alla 0.74 ma

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nel frattempo alcuni utenti - partendo dal derebbero col tempo le tracce), è anche vero sorgente della versione ufficiale - hanno crea- però che alcuni di questi rivestono secondo to delle versioni “personali” (le SVN appunto) me un’importanza capitale. che offrono da una parte delle caratteristiche Uno di questi è il MAME (acronimo di Mul- aggiuntive, ma dall’altra spesso una minore tiple Arcade Machine Emulator) che emula stabilità (chi è interessato può trovare ulte- sostanzialmente le varie piattaforme arcade riori informazioni all’indirizzo http://www. (i giochi, funzionanti a gettone o a monete, dosbox.com/wiki/SVN_Builds). che si trovavano nei bar e nelle sale giochi). La seconda è quella dell’esistenza delle Git C’è poi il MESS (acronimo di Multiple Emu- version (scaricabili già compilate da Emu- lator Super System) che emula numerose cr.com), che possono essere o delle versioni console di gioco e personal computer (anche beta intermedie tra una versione ufficiale di - cosa questa molto importante - quelle più un emulatore e l’altra (molto utili tra l’altro rare e introvabili). Può essere considerato con quegli emulatori che vengono rilasciati un progetto “gemello” del MAME in quanto in tempi molto lunghi) o delle fork version, è basato sul suo stesso codice e, a riprova di ovvero progetti completamente nuovi rica- questo, dalla versione 0.161 è stato incluso vati dai sorgenti di programmi già esisten- nel MAME stesso (tanto che l’acronimo cor- ti, come nel caso ad esempio del Nestopia retto del MAME dovrebbe adesso secondo me (https://github.com/rdanbrook/nestopia). essere Mame And Mess Emulators). Citerei infine il DOSBox, un emulatore del sistema operativo MS-DOS su un PC con - Ci sono macchine non emulabili allo stato architettura x86 (con tanto di scheda au- attuale delle conoscenze della comunità? E’ dio Sound Blaster preconfigurata) che però, un problema di documentazione o certe ar- mediante alcuni “stratagemmi”, è anche in chitetture sono praticamente non emulabili grado di eseguire - ovviamente da MS-DOS - (pensiamo a certi mainframe della prima Windows 3.1/3.11 e perfino Windows 95. ora o a calcolatori analogici, ad esempio)?

Se manca la documentazione, non è ovvia- (=) mente possibile emulare un dato sistema in quanto non se ne possono conoscere le carat- teristiche. Per quanto riguarda invece le ar- Non ci resta che ringraziare Vincenzo per la chitetture praticamente non emulabili, è pos- disponibilità dimostrata in occasione di que- sibile comunque ricrearne il funzionamento sta intervista e complimentarci con lui per la arrivando così a simularle. E’ il caso per cura con la quale mantiene il suo sito: una esempio della macchina Enigma da me già fonte inesauribile di tesori a disposizione di citata o dei simulatori degli handheld games tutti gli appassionati. (gli schiacciapensieri) di Madrigal (http:// www.madrigaldesign.it/sim/).”

- Quali sono secondo te gli emulatori piu’ importanti in assoluto?

Questa, se mi è permesso dirlo, è la classica domanda da un milione di dollari (o di euro se preferite). :-) Premesso che per me ogni buon emulatore è Riferimenti: importante (in quanto fa rivivere un sistema Il sito di Vincenzo: del quale con buona probabilità se ne per- http://www.vincenzoscarpa.it/emuwiki

Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 59 1^ Raduno nazionale RCI

di Damiano Cavicchio

Roma, 2 e 3 Aprile 2016. A Paolo Cognetti abbiamo fatto qualche Mentre scriviamo si è concluso da poche domanda: ore il primo raduno nazionale degli appas- - Come nasce l’idea di organizzare questo sionati di retro-informatica che si ricono- primo raduno nazionale? scono nel gruppo facebook Retro Computer - L’idea nasce dal bisogno che c’è tra gli Italia (RCI), un ritrovo virtuale che vanta la appassionati di incontrarsi ogni tanto e so- partecipazione di associazioni, musei dell’in- prattutto di, passami il termine, “pavoneg- formatica, giornalisti, esperti informatici, giarci” mettendo in mostra i nostri gioiellini. restauratori e semplici appassionati. I vari gruppi, anima del “RCI”, già da anni Il Raduno Nazionale che si è svolto nei gior- organizzano incontri locali sempre con ot- ni di sabato 2 e domenica 3 aprile a Roma timi risultati, ma si sentiva il bisogno di presso il Liceo Scientifico Keplero, per ini- provare a fare qualcosa di grande, fare il ziativa di paolo Cognetti, autore del volume salto insomma da entità locali a immagine “1977 – 1987, quando il computer divenne nazionale. E’ una grande scommessa, questo personal” e ha avuto come focus proprio l’e- mondo vive di passione e per molti, per i noti voluzione dell’idea di calcolo personale degli problemi della nostra nazione, è un grosso anni “d’oro” per la storia informatica. impegno finanziario partecipare, ma la pas- Il decennio citato è considerato dagli stori- sione è più forte e la risposta è stata più alta ci della scienza e tecnologia, come epoca fon- di quello che potevamo aspettarci. damentale, gli anni che hanno trasformato i -C’è in programma per il futuro di fare an- calcolatori aziendali, utilizzati da pochi elet- che una mostra? ti in camice bianco, nell’oggetto alla portata - Sarà il prossimo passo, una scommessa di tutti per lo studio, il lavoro e il gioco. enorme sulla quale sto lavorando già da due La buona riuscita dell’evento e stata fa- anni. Di mostre sulla storia dell’informatica vorita anche dall’adesione di numerose se ne sono fatte molte anche qui sempre in persone che hanno aderito al programma ambito locale. Io stesso ne ho curate un paio volontariamente, mettendo a disposizione abbastanza importanti. La mia idea ora, e dell’organizzazione la propria passione e l’e- ripeto la mia grande scommessa è fare “LA sperienza accumulata negli anni, durante la MOSTRA”, qualcosa da portare nelle città partecipazione ad altre iniziative simili sia italiane che partendo dalla base del libro nazionale che locali. “1977 – 1987 quando il computer diven-

60 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Jurassic News - Anno 11 - numero 58 - Aprile 2016 Manifestazioni

Mostre, eventi e manifestazioni

ne personal”, illustri come si è arrivati dai Nello stand del gruppo siciliano oltre al computer “armadi” pre anni 70, al Personal alcuni interessantissimi cloni dei computer Computer che oggi utilizziamo. Sinclair erano esposti anche dei misteriosi computer prodotti in Russia in quegli anni Tornando al raduno possiamo dire che è con un aspetto tutto militare (una vera cilie- stata una giornata memorabile per la gran- gina sulla torta). de partecipazione di pubblico, il primo gior- Erano presenti anche postazioni interat- no di apertura si sono rilevate oltre 2000 tive dedicate ai videogiochi con la presenza presenze, un vero record di partecipanti, e di due storiche schede elettroniche : il primo con la saggia scelta dell’ingresso gratuito Pong di Atari e Breakout. si è dato la possibilità a tantissime persone In questa lunga ed esaltante Kermesse di adulte e bambini di vedere, interagire e ap- macchine storiche il posto d’onore è stato profondire il mondo dei personal computer, riservato alla Olivetti mac- confrontandosi con esperti del settore e con china che nel 1965 aprì la strada all’era del importanti figure della storia dell’informa- calcolo personale, mentre erano osservabili tica in Italia. alcuni reperti riguardante l’Olivetti Elea il Associazioni, gruppi e singoli appassionati primo computer al mondo realizzato com- collezionisti e studiosi della materia prove- pletamente mediante transistor. nienti da tutta la penisola, hanno parteci- Durante l’evento sono stati presentati an- pato attivamente alla manifestazione espo- che due importanti libri come “1977 – 1987, nendo una ridottissima ma significativa quando il computer divenne personal” selezione di reperti tratti dalle loro collezio- ideato e realizzato da Paolo Cognetti con la ni private. Temendo di dimenticare qualche collaborazione dei membri del Retrocompu- nome preferiamo non farne un elenco speci- ter Club Italia, e il libro “Sulla cresta del fico, ma in ogni modo possiamo dire che gli ….. baratro, la spettacolare ascesa e espositori sono stati oltre 40 e oltre 140 le caduta della Commodore” un corposo macchine esposte. volume sulla storia della celebre azienda, Tra le esposizioni più conosciute e com- tradotto in italiano dall’Associazione Apulia plete citiamo l’esposizione della gamma Retrocomputing. completa dei modelli della Commodore, la Segnaliamo infine l’iniziativa di Giacomo gamma completa della Sinclair (dallo ZX Vernoni riguardante il VIC 20. 80 al Sinclair PC 200); poi Atari, Texas In- Su queste tre pubblicazioni continueremo struments, Apple e computer meno noti al l’approfondimento sul prossimo numero, grande pubblico come alcuni modelli della intervistando direttamente gli autori. famiglia MSX, ed il clone dell’Apple II cioè il Lemon, un esemplare introvabile. Numerose fotografie dei personaggi inter- Erano esposti oggetti di culto veramen- venuti e delle macchine esposte sono dispo- te introvabili come l’Altair 8800, L’Apple I nibili sul sito ufficiale della manifestazione, entrambi in replica conforme all’originale, oltre che nella bacheca di numerosi appas- altra perla esposta è l’IMSAI 8080, celebre sionati partecipanti. per il film “ War Games”, la triade del 1977 (Apple II, Commodore Pet 2001, Tandy Ra- (=) dio Shack-80) L’Osborne One del 1981, il Riferimenti: primo computer trasportabile, il primo IBM http://www.retrocomputerclubitalia.it PC del 1981 e le glorie italiane Olivetti M20 https://www.facebook.com/groups/re- e M24. trocomputingclubroma

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