<<

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 REG. (UE) N. 1305/2013

PIANO D’AZIONE LOCALE G.A.L. SGT – SOLE, GRANO, TERRA (SARRABUS-GERREI-TREXENTA)

INDICE DEL PIANO D’AZIONE

1. Definizione del territorio e della popolazione interessata dalla strategia. 1.1. Schema premialità territoriali per graduatoria 2. Descrizione del Piano del Percorso partecipativo 2.1. Descrizione del PPP 2.2. Tracciamento dei risultati del PPP all’interno del PdA 2.2.1. Autovalutazione coerenza del partenariato per ambiti tematici 2.2.2. Autovalutazione Qualità del processo partecipativo 2.3. Descrizione del partenariato GAL 2.4. Descrizione delle eventuali strutture di governance previste 3. Analisi del contesto e analisi swot 3.1. Analisi del contesto socio-economico 3.2. Analisi delle lezioni apprese dalla passata programmazione. 3.3. Analisi Swot 3.3.1. Punti di forza 3.3.2. Punti di debolezza 3.3.3. Opportunità 3.3.4. Minacce 3.3.5. Rappresentazione sintetica della matrice SWOT 4. Individuazione dei fabbisogni 4.1. Schede fabbisogno 5. Gerarchizzazione dei fabbisogni 5.1. Tabella riepilogativa con pesatura dei fabbisogni 5.1.1. Autovalutazione grado di condivisione nella definizione e gerarchizzazione dei fabbisogni 6. Strategia del PdA 6.1. Individuazione degli ambiti tematici 6.1.1. Autovalutazione rispondenza della strategia ai fabbisogni locali e focalizzazione/Concentrazione delle risorse su ambiti tematci 6.2. Individuazione e descrizione delle azioni chiave 6.2.1. Schede azione chiave 6.2.2. Azioni chiave Misura 19.2 6.2.3. Azioni chiave Misura 19.3 6.2.4. Azioni/interventi innovativi e relativa autovalutazione 6.2.5. Azioni chiave altri fondi 6.2.6. Autovalutazione Grado di definizione delle linee di azioni previste 6.3. Riepilogo piano di finanziamento delle azioni chiave 7. Capacità tecnico amministrative della struttura proponente 7.1. Modalità previste per rendere più efficace l’attuazione. 7.1.1. Autovalutazione efficacia attuazione 7.2. Modalità previste per rendere più efficiente l’attuazione. 7.2.1. Autovalutazione efficienza attuazione 7.3. Tabella riepilogativa su percentuale risorse assegnate al funzionamento del GAL.

2

Allegati

I. Evidenze del PPP a) Verbali sintetici che descrivono i principali contenuti emersi e relativi fogli firme con descrizione delle eventuali tecniche partecipative utilizzate e indicazione del responsabile/facilitatore.

II. Accordi, protocolli d’intesa tra parti a) Protocolli/accordi raggiunti per l’attuazione di azioni chiave; b) Protocolli/accordi raggiunti per la costituzione di una struttura di governance per l’attuazione del PdA.

III. Dichiarazioni garanzie su azioni innovative a) Relazioni tecniche sul contenuto innovativo della linea di azione/intervento innovativa presentata da un soggetto terzo che si fa garante dell’innovazione.

IV. Dichiarazione attestante la qualità di socio e la regolarità del versamento delle quote sociali per i partner pubblici e privati

3

1. Definizione del territorio e della popolazione interessata dalla strategia

Il GAL Sole Grano Terra comprende 19 Comuni, appartenenti alle regioni del Sarrabus, del Gerrei, della Trexenta e del Campidano di come da elenco indicato in tabella. Il territorio si estende su una superficie di 1.251,79 Kmq (Fonte Sardegna Comunas) dove, al 1 gennaio 2016, insiste una popolazione di 34.705 persone. La densità media di popolazione del territorio interessato è di 27,72 persone su Kmq. Il territorio dal punto di vista geografico è piuttosto eterogeneo. Si spazia dalle zone pianeggianti della Trexenta alle colline del Gerrei, fino ad arrivare al litorale costiero del Sarrabus. Fra le emergenze orografiche si distingue il compendio montano che si estende dai Monti dei Sette Fratelli, al Monte Genis e fino all’altopiano l’altopiano del Monte Cardiga. L’asta fluviale del basso Flumendosa rappresenta un elemento peculiare e aggregante per il territorio. Da un punto di vista demografico e socio economico, il territorio è caratterizzato da problematiche comuni, legate al progressivo spopolamento e invecchiamento della popolazione (vedi analisi socioeconomica per approfondimenti). Il crescente abbandono del territorio è determinato, in particolare, dalla difficoltà di garantirsi tramite le attività tradizionali legate al settore agropastorale e dell’artigianato, redditi sufficienti anche a causa dallo scarso appeal che le attività tradizionali esercitano sui giovani; oltre che dalla presenza di un tessuto economico fragile che fatica a offrire sbocchi occupazionali, in aggiunta la progressiva riduzione dei servizi essenziali quali: trasporti, scuole, sanità etc. L’economia prevalente è rappresentata da quella agricola che offre un ampio e diversificato paniere di prodotti di qualità, rispettivamente dato da produzioni agrumicole e frutticole del Sarrabus, da quelle viticole e olivicole insieme all’allevamento ovicaprino nel Gerrei, e da quelle cerealicole e di leguminose nella Trexenta, con relativi indotti. Le aziende hanno generalmente una dimensione medio piccola, per lo più a conduzione familiare. Il valore medio delle produzioni con certificazione DOC, DOP e/o Igp si attesta intorno al 15%, toccando punte del 32% nei comuni di ed Esclaplano. Il 98% delle aziende non ha un sistema di gestione informatizzata. Ad eccezione dei comuni del Sarrabus, in cui è presente un’economia legata al turismo balneare, il sistema turistico è ancora poco strutturato. Tuttavia la ricca e variegata presenza di risorse storico-culturali, e ambientali e il vasto patrimonio immateriale dei saperi (tecniche di coltivazione e di allevamento, produzione enogastronomica ecc.) che caratterizza l’intero territorio, fa si che ci siano i giusti presupposti per favorirne lo sviluppo. Nella programmazione 2007/2013 sono stati finanziati diversi interventi che hanno permesso l’incremento nel territorio di strutture turistiche complementari quali B&B, agriturismi e agricampeggi. Nello specifico sono stati finanziati: n. 5 agriturismo/agricampeggi e n. 22 B&B e affittacamere, che hanno incrementato la capacità ricettiva del territorio (N° 4 alberghi, n° 1 Ostello della gioventù, N° 1 Campeggio e N° 14 B&B e N° 13 Agriturismo - Fonte PSL 2007/2013). Nel territorio del GAL SGT sono presenti differenti attrattori ambientali tra cui siti d’interesse comunitario (SIC) e zone di protezione speciale (ZPS), la superficie protetta è di 270,65 Kmq e interessa i comuni di , , , , San Nicolò Gerrei, , e Villasalto.

4

Dal 2013 nel comune di San Basilio è attivo il radiotelescopio SRT che, oltre a rivestire notevole importanza nell’ambito della ricerca scientifica a livello europeo, funge anche da attrattore per gli appassionati del genere. La stratificazione degli insediamenti umani nel territorio, dei quali permangono importanti vestigia, affonda le proprie radici fin dall’epoca preistorica. Una delle testimonianze più considerevoli sono i circoli megalitici del sito archeologico di Pranu Muttedu a Goni o S. Sebastiano a Gesico. Sono presenti inoltre tombe dei giganti (Muttas Nieddas a Gesico), e presenze nuragiche diffuse (nuraghe Accas a Guasila, nuraghe Barru a Guamaggiore, nuraghe Monte Luna a Senorbì, ecc.), in particolare a San Vito e Senorbì. Di notevole interesse storico e architettonico sono anche le chiese romaniche di epoca giudicale come quella di e la chiesa ottocentesca in Guasila di Santa Maria Beata Vergine Assunta progettata dall’architetto Gaetano Cima. Sono inoltre presenti importanti esempi di archeologia industriale, il Sarrabus e il Gerrei sono sede d’importanti siti inseriti nel Parco Geominerario, riconosciuto dall’UNESCO. Sul piano culturale è da segnalare il circuito dei legati alla tradizione agropastorale come Sa domu de is Ainas ad o alla storia locale, la presenza di importanti personaggi della storia nazionale e regionale quali Emilio Lussu, uomo d’armi e politico antifascista attivo, Giuseppe Antonio Lonis, importante scultore locale, Raimondo De Muro, scrittore, oltre che ai più illustri maestri della commedia sarda (Efisio Vincenzo Melis e Fratelli Medas) e suonatori di Launeddas (Aurelio Porcu e Luigi Lai). Arti ancora oggi molto vive nel territorio. L’approccio territoriale, si basa sull’identificazione di sistemi locali in ambito rurale che, per condivisione di valori identitari, sociali ed economici, si pongono come fattori comuni per l’attivazione di dinamiche di sviluppo incentrate sulla valorizzazione delle reti, delle risorse e delle competenze endogene.

5

Superficie Kmq dati Regione

NUMERO COMUNE PROVINCIA POP 2016

Sardegna Comunas

1 Armungia Cagliari 481 55

2 Cagliari 831 47

3 Burcei Cagliari 2.778 95

4 Cagliari 2.201 94

5 Gesico Cagliari 849 26

6 Goni Cagliari 492 19

7 Guamaggiore Cagliari 994 17

8 Guasila Cagliari 2.691 44

9 Pimentel Cagliari 1.171 15

10 San Basilio Cagliari 1.251 45

11 San Nicolò Gerrei Cagliari 788 63

12 San Vito Cagliari 3.710 231

6

13 Cagliari 1.382 20

14 Senorbì Cagliari 4.869 34

15 Cagliari 1.202 38

16 Cagliari 2.028 79

17 Suelli Cagliari 1.127 19

18 Villaputzu Cagliari 4.798 182

19 Villasalto Cagliari 1.062 130

7

1.1. Schema premialità territoriali per graduatoria

Criterio 1: Indice di malessere demografico della Sardegna (SMD): espresso a livello comunale nelle classi buono discreto precario, grave, gravissimo (Dati CRP-Università Cagliari, Progetto IDMS 2013) Criterio per l’assegnazione del punteggio: Per ogni GAL “x” si calcola il seguente indice espresso in valori percentuali

CALCOLO DELL'INDICE DI MALESSERE DEMOGRAFICO PER l'AREA selezionata

Etichette di riga Somma di POP 2011 discreto, buono 16410 precario, grave, gravissimo 19140 Totale complessivo 35550 VALORE SMD AREA SELEZIONATA 53,8% Punti 1

Criterio 2: Indice di deprivazione multipla della Sardegna (IDMS): (Dati CRP-Università Cagliari, Progetto IDMS 2013) Criterio per l’assegnazione del punteggio: Per ogni GAL “x” si calcola il seguente indice espresso in valori percentuali

CALCOLO DELL'INDICE DI DEPRIVAZIONE MULTIPLA PER l'AREA selezionata

Etichette di riga Somma di POP 2011 maggiore di 0,5 23535 minore di 0,5 12015 Totale complessivo 35550 VALORE IDMS AREA SELEZIONATA 66,2% Punti 4

Criterio 3: Presenza aree SIC e ZPS:

Criterio per l’assegnazione del punteggio: Per ogni GAL “x” si calcola il seguente indice espresso in valori percentuali CALCOLO DEL PESO DELLE AREE NATURA 2000 per le aree selezionate

Somma di superficie Kmq Natura Somma di Superficie Kmq dati Regione Sardegna Comunas 2000 1251,793347 270,6522905

Peso superficie in area Natura 2000 su totale superficie 22% 2

8

2. Descrizione del Piano del Percorso partecipativo 2.1. Descrizione del PPP

Elementi metodologici e di processo Il Confronto creativo1 è la cornice di metodo che ha accompagnato e collocato in un contesto cognitivo adeguato tutte le tecniche partecipative utilizzate è utile proprio per la sua strutturazione del percorso in fasi evolutive: una prima preparatoria, una seconda esplorativa, una terza propositiva e una quarta decisionale. Il Confronto creativo, con le sue regole di gestione creativa del conflitto aiuta a strutturare le relazioni fra partecipanti alla decisione utilizzando le differenze fra punti di vista come elementi di ricchezza.

Nel processo partecipativo del GAL SGT si è posta una particolare cura per assicurare ai partecipanti gli elementi fondamentali di una deliberazione di qualità: 1. Informazione chiara e di fonte indipendente; 2. Discussione ampia, libera, partecipativa, aperta alle diverse opinioni, anche esterne al territorio; 3. Deliberazione attraverso l’elaborazione di documenti comuni e procedure di voto chiare e trasparenti (ove richiesto).

Per fare in modo che il processo si incanalasse sui binari di una discussione di qualità, sono state utilizzate soluzioni di nudging nella logistica e nelle regole del processo partecipativo. Innanzitutto la scelta di una sede baricentrica, quella di San Basilio, che ha favorito una partecipazione che garantisse la stabilità di un gruppo consistente che seguiva tutte le attività e la rappresentatività dei tre territori, che è sempre stata buona. Poi, la scelta degli orari serali e della collocazione in settimana, utilizzando solo alcune mattine, allo scopo di favorire la partecipazione delle imprese e dei professionisti

Una particolare attenzione, ancora, è stata posta sulla metadiscussione, cioè la discussione delle regole del processo partecipativo. In un buon quadro di regole, chiare e soprattutto condivise, sta la buona riuscita di ogni processo partecipativo che possa essere definito di qualità2. Il lavoro con il GAL SGT è stato caratterizzato dalla condivisione di alcune regole base che hanno trasformato potenziali conflitti in ricchezza decisionale.

Un esempio importante è la regola per cui solo i partecipanti alle sessioni in presenza avevano diritto alla deliberazione e alle procedure di voto e che sarebbe stata utilizzata (come per la stessa Assemblea del GAL, citata a proposito come esempio virtuoso da più partecipanti) la regola “una testa, un voto” e il principio della porta aperta. Questo ha permesso di assumere la decisione di ammettere la nascita di tavoli informali collaterali al percorso principale in un’apposita discussione, stabilendo che la loro funzione sarebbe stata quella dell’arricchimento del processo con nuovi elementi conoscitivi ma che i tavoli si sarebbero fatti rappresentare nel partenariato al lavoro da una sola persona, il cui voto sarebbe valso uno.

I contributi on-line, attraverso l’apertura di canali mail, social (pagina Facebook, Whatsapp), web (sito del GAL) sono stati utilizzati per raccogliere ulteriori elementi informativi su decisioni che, però, venivano assunte in presenza da partecipanti che, in larga parte, avevano seguito tutto il percorso oppure (come nel caso dell’Open Space Technology del 25-26 agosto), solo per le ultime ore di apertura dello spazio di discussione, allo scopo di recuperare qualche altro elemento di conoscenza da far conoscere ai partecipanti presenti.

1 Cfr. Sclavi-Susskind – “Confronto creativo” – Ed. et al 2011 2 Cfr. Bobbio L. (a cura di) – “La Qualità della deliberazione” – Carocci 2013

9

Solo la (tendenziale) presenza a tutte le fasi garantisce una deliberazione di qualità e quindi è questa che va favorita, è stata la linea-guida condivisa con il gruppo (e coerente con le migliori pratiche partecipative) che ha guidato l’intero processo.

Tecniche di discussione di gruppo

La scelta delle metodologie da utilizzare ha seguito due criteri: quello di adeguatezza rispetto ai bisogni del progetto e quello d’innovazione. Innanzitutto la scelta della cornice metodologica del processo partecipativo.

 Focus Group

Il Focus Group è particolarmente adatto in fase di preparazione di laboratori più̀ grandi, con un numero maggiore di partecipanti perché́ l’interazione diretta fra un panel ristretto di persone, testimoni privilegiati dei fatti e delle relazioni riguardanti l’oggetto della policy, aiuta a mettere bene a fuoco gli elementi che consentiranno di meglio strutturare il percorso successivo. Si pone dunque come metodo adeguato in una fase a cavallo fra quella di preparazione e quella di esplorazione. Questa tecnica è stata utilizzata in tutte le fasi preliminari di analisi del territorio, analisi SWOT, analisi delle lezioni apprese

 Visioning: European Awareness Scenario Workshop (EASW)

La fase di analisi degli scenari futuri è stata realizzata mutuando una delle tecniche utilizzate nell’EASW, quella del visioning. Durante il lavoro di gruppo, i partecipanti sono invitati a proiettarsi nel futuro per immaginare, in relazione ai temi della discussione, come risolvere i problemi del territorio in cui vivono e lavorano. Devono farlo tenendo come punto di riferimento gli scenari, che prospettano soluzioni alternative La visione futura, è stata elaborata in una sessione plenaria, ed ha rappresentato la visione comune di tutti i partecipanti.

 Electronic Town Meeting (e-TM) Ogni processo decisionale, dopo la preparazione, l’esplorazione e la proposta, ha necessità di decisione, di un momento nel quale si stabiliscono insieme priorità̀ , ordini d’importanza, si fanno vere e proprie scelte. Per questo motivo, e per ricondurre questo delicato momento entro un percorso che utilizzi il conflitto come motore di soluzioni condivise, è stata scelta la metodologia dell’Electronic Town Meeting (e-TM), che unisce un momento d’informazione (i partecipanti hanno ricevuto per il lavoro di gruppo un opuscolo informativo sul Piano di Sviluppo rurale, “tagliato” sulle esigenze del costruendo P.d.A del GAL SGT), un momento di discussione, all’interno di tavoli coordinati da un facilitatore, e uno di voto finale, attraverso un supporto software costruito ad hoc, che viene aggiornato in tempo reale con le questioni da mettere al voto nel corso dei lavori sulla base delle decisioni dei tavoli. Gli elementi da porre al voto vengono rielaborati dal team di facilitazione, composto dai facilitatori di tavolo e da un nucleo di coordinamento centrale del laboratorio. L’e- TM è stato utilizzato per la procedura di selezione dei fabbisogni e degli ambiti tematici.

 Open Space Technology (OST) Nella fase di esplorazione e ancor più̀ in quella di proposta, in particolare nei laboratori di elaborazione delle azioni chiave e delle altre azioni, sono stati utilizzati strumenti più̀ liberi e autorganizzati come l’Open Space Technology (OST), che pone i partecipanti in una cornice informale, in cui l’interazione fra loro avviene nella maniera più̀ libera e spontanea. Sulla base di un’agenda che nasce nel corso del laboratorio, si formano gruppi di lavoro autorganizzati e gestiti che discutono per il tempo che ritengono necessario. Le persone possono scegliere a quale gruppo di lavoro iscriversi oppure di partecipare a più̀ gruppi, anche solo ascoltando. Si genera così un clima conviviale e rilassato che aiuta la produzione d’idee.

10

Tab.2.1.a Descrizione del PPP

Riferimento Elenco degli Numeri Eventuali Eventuali Riferimento incontri Data Luogo soggetti riferimenti a riferimenti a Numerico a Allegato I effettuati partecipanti Allegato II Allegato III

1 Individuazione dei 28/07/16 Sala 25 Report 1 punti di forza e di (0re Consiliare Foglio Firme debolezza 10/12) GAL SGT del 28/07/16 San Basilio

2 Analisi delle 28/07/16 Sala 22 Report 2 lezioni apprese (Ore Consiliare Foglio Firme 12/14) GAL SGT del 28/07/16 San Basilio

3 Rappresentazione 28/07/16 Sala 18 Report 3 degli scenari futuri (Ore Consiliare Foglio Firme 15/18) GAL SGT del 28/07/16 San Basilio

4 Rilevazione dei 29/07/16 Sala 16 Report 4 fabbisogni Consiliare Foglio Firme GAL SGT del 29/07/16 San Basilio

5 Condivisione e 04/08/16 Sala 31 Report 5 definizione dei Consiliare Foglio Firme fabbisogni GAL SGT del 04/08/16 San Basilio

6 Definizione e 05/08/16 Sala 33 Report 6 pesatura dei Consiliare Foglio Firme Fabbisogni GAL SGT del 05/08/16 San Basilio

7 Progettazione 25/08/16 Sala 30 Report 7 Vedi Allegati delle azioni 26/08/16 Consiliare accordi Foglio Firme GAL SGT Azioni del 25 e 26 San chiave, di 08/16 Basilio governance, di formazione e di cooperazione

11

8 Individuazione dei 07/09/16 Sala 11 Report 8 Vedi Allegati principi di Consiliare relazioni di Foglio Firme selezione GAL SGT certificazione del 07/09/16 San azioni Basilio innovative

9 Ripartizione delle 07/09/16 Sala 11 Report 8 Vedi Allegati risorse fra Consiliare relazioni di Foglio Firme territori/ambiti GAL SGT certificazione del 07/09/16 San azioni Basilio innovative

2.2 Tracciamento dei risultati del PPP all’interno del PdA

Il Processo Partecipativo è stato avviato giovedì 28 luglio e si è concluso l’8 settembre. E’ stato suddiviso in quattro sessioni di circa due giornate ciascuna, ed ha visto l’utilizzo di diverse metodologie: Focus Group, EASW (European Awareness Scenario Workshop), OST (Open Space Technology), a seconda della tematica analizzata durante gli incontri. Il percorso ha seguito quindi il seguente iter tematico: Prima sessione, 28 e 29 luglio: Le due giornate sono state dedicate all’analisi SWOT. Il risultato è stata la definizione di un elenco, attraverso la tecnica del Focus Group, di punti di forza, debolezza, opportunità e minacce. In seguito, sempre con la stessa tecnica, è stata stilata una scheda sulle lezioni apprese durante la precedente fase di programmazione. Il pomeriggio del 28 luglio è stato dedicato all’analisi degli scenari futuri, attraverso una versione semplificata della tecnica EASW. Il giorno successivo il lavoro si è concentrato sull’analisi dei fabbisogni. Seconda sessione, 4 e 5 agosto: è proseguito il lavoro sui fabbisogni, sulla base di quelli emersi nella sessione precedente. La partecipazione di nuovi attori ha permesso il suo arricchimento e, nella giornata seguente, una loro gerarchizzazione attraverso votazione. Terza sessione: 25 e 26 agosto: sessione dedicata alle azioni. Con la metodologia dell’Open Space Technology i partecipanti hanno messo a punto e parzialmente sviluppato sei idee progettuali ricomprese nell’ambito scelto. Quarta sessione, 7 ed 8 settembre: il lavoro è stato dedicato alla definizione di criteri attraverso i quali selezionare i progetti in fase di realizzazione del Piano e alla ripartizione delle risorse fra temi ed azioni. Ciascuna fase della programmazione del Piano è stata, in sintesi, costruita in maniera partecipata attraverso gli incontri pubblici.

12

Tab. 2.2.a: Incidenza del PPP nel processo di costruzione dei PdA

Barrare se sono state FASI DELLA Riferimento numerico RIFERIMENTI NEL PdA utilizzate PROGRAMMAZIONE a Tab 2.1.a (indicare il riferimento al Par.) tecniche partecipative

Fase di analisi del contesto 2.4; Capitale sociale e Reti; 3.3.1; Individuazione di punti di forza e 2.2.2; 3.3.3; 3.3.4; 3.3.5; 6.1.1; debolezza 1 X 6.2.1.1; 6.1.1; 6.2.3; 6.2.1.4. 2.4; Capitale sociale e Reti; 3.2; Analisi sull'esperienza passata 2 X 6.1; 6.2.1.1; 6.2.1.2; 6.2.1.3; 6.2.1.4. 4.1¸6.1.1; 6.2.1.1; 6.2.1.2; 6.2.1.3; Analisi sugli scenari futuri 3 X 6.2.1.4. 2.4; 4.1; 5.1.1; 6.1.1; 6.2.1.1; Individuazione dei fabbisogni 4; 5; 6 X 6.2.1.2; 6.2.1.3; 6.2.1.4. 4.1; 5.1.a; 5.1.1; 5.1.b; 6.1.1.b; Gerarchizzazione dei fabbisogni 6 X 6.1.1.c.

Strategia e Piano di Azione

Definizione delle linee strategiche 7 X 6.1; 6.1.1.b; 6.1.1.c.

Individuazione delle azioni chiave 7 X 6.2.1.1; 6.1.1; 6.2.3; 6.2.1.4. Identificazione dei principi di selezione X 6.2.1.1; 6.1.1; 6.2.3; 6.2.1.4. Ripartizione delle risorse tra ambiti/azioni X 6.2.1.1; 6.1.1; 6.2.3; 6.2.1.4.

13

2.2.1 Autovalutazione coerenza del partenariato per ambiti tematici

Tab . 2.2.1.a Coerenza del partenariato per ambito tematico

Riferimento Riferimento Riferimento Riferimento Riferimento partner Riferimento Partner partner Associazioni Tipologia di partner Partner* privati pubblici Associazioni privati area pubblici provinciali Provinciali/regio. provinciali area GAL GAL Area GAL regio. regio. 44, 46, 75, 76, Collegio 79, 83, 86, 87, 101 Geometri Associazioni di 88, 90, 124, 148, imprenditori 210

Enti pubblici 1, 23, 26, 27 - 2-22

30, 31, 32, 34, 39, 40, 41, 45, 47, 62, 63, 64, 65, 66, 67, 72, 73, 74, 81, 82, 85, 95, 96, 99, 100, 104, 105, 107, 108, 110, 112, 114, 115, 116, 119, 120, 121, 123, 126, 127, 129, 130, 132, 134, 135, 136, 137, 139, 141, 142, 70, 95, 119, 138, 143, 144, 140, 201, 147, 152, 152, 154, 156, 157, 159, 161, 162, 163, 164, 165,166, 167, 168, 169, 171, 174, 175, 178, 180, 181, 182, 184, 186, 187, 188, 190, 191, 192, 194, 195, 197, 198, 200, Imprese operanti in 202, 203, settori collegati 205, 206, all’ambito tematico 208, 2011, 14

212, 213, 214, 215, 216, 217, 218, 219, 220, 221, 222, 223, 225, 227, 228, 231, 232, 233, 235, 236, 237, 238, 240, 241, 242, 244, 245. UNPLI Cagliari Ecoistituto del 29, 49, 50, Proloco San Associazioni della Mediterraneo 52, 53, 54, Basilio società civile, Associazione 51, 59, 125, 234. 55, 56, 57, 51, 59 Associazione associazioni Borghi Autentici 58, 60, 61, Tessitura “Casa territoriali , altri enti d’Italia (BAI) 185, 224 Lussu” Urban Center Cagliari

Autovalutazione Barrare con una X X X X X X X se parametro soddisfatto

15

Tab . 2.2.1.b Autovalutazione coerenza del partenariato per ambito tematico

Autovalutazion Ipotesi di assegnazione dei Ipotesi 3 Ipotesi Ipotesi e Punteggi punteggi ambiti 2 1 Barrare con una X Per ogni ambito tematico sono individuati contemporaneamente, per X ogni tipologia di partner, partner locali e provinciali 10 3 2 1 Per almeno i due terzi degli ambiti sono individuati contemporaneamente, per ogni tipologia di partner, partner locali e provinciali 6 2 1

Per almeno un terzo degli ambiti sono individuati contemporaneamente, per ogni tipologia di partner, partner locali e provinciali 3 1 Non sono indicati contemporaneamente partner locali e partner provinciali 0

Punteggio autovalutato da GAL SGT

10

16

Autovalutazione Qualità del processo partecipativo - Tab 2.2.2.a: Auto valutazione qualità del PPP (X fase condotta – XP fase condotta con tecniche partecipative) Autovalutazione delle fasi STANDARD condotte STANDARD STANDARD 7 STANDARD 10 FASI DELLA PROGRAMMAZIONE OBBLIGATORIO (barrare con X o XP vedi 5 PUNTI PUNTI PUNTI 3 punti esempio)

Fase di analisi del contesto

Individuazione di punti di forza e debolezza XP XP XP XP XP

Analisi sull’esperienza passata XP XP XP XP XP

Analisi degli scenari futuri XP XP XP XP XP

Individuazione e dei fabbisogni XP XP XP XP XP

Condivisione e Gerarchizzazione dei fabbisogni XP XP XP XP XP

Strategia e Piano di Azione

Definizione delle linee strategiche XP XP XP XP XP

Individuazione delle azioni chiave XP XP XP XP XP

Identificazione dei principi di selezione XP XP XP XP XP

Ripartizione delle risorse tra ambiti/azioni XP XP XP XP XP

Numero totale FASI Oggetto del punteggio per ogni standard 9 5 7 8 9

17

Tab 2.2.2.b: Auto assegnazione punteggio

Autovalutazione Fasi della Barrare con una Fasi previste da partecipazione Qualità del processo X Sulla base di Punti Tab 2.2.2.a minime per partecipativo quanto (ultima colonna) ottenere il riportato in tab. punteggio 2.2.2.a Sopra lo standard Obbligatorio: con sopra il 60% delle fasi previste realizzate con tecniche partecipative 10 9 6 X specialistiche con tecniche partecipative sull’analisi degli scenari futuri Sopra lo standard Obbligatorio: con almeno il 60% delle fasi previste 7 8 5 realizzate con tecniche partecipative specialistiche Sopra lo standard Obbligatorio: almeno il 40% delle fasi previste 5 7 3 realizzate con tecniche partecipative specialistiche Standard Obbligatorio: almeno il 25% delle fasi previste realizzate con tecniche partecipative specialistiche (con obbligatorie per 3 5 2 condivisione e gerarchizzazione fabbisogni e analisi dell’esperienza passata)

Punteggio autovalutato da GAL SGT

10

18

2.3 Descrizione del partenariato GAL

Tab 2.3.a Elenco dei partner del GAL - (per il riferimento all’all.IV si rimanda all’all.3 relativo alla richiesta d’accesso con autocertificazione del GAL riguardante lo status di soci e le quote sociali sottoscritte dai nominativi di cui all’elenco che segue)

Riferi Quote mento sociali nume Riferimento Tipologia Livello di sottoscritte Per i privati (settore rico Denominazione Partner All. 4 Partner rappresentanza (euro) di appartenenza)

1 Provincia di Cagliari Enti Pubblici Provinciale 30.000,00

2 Unione dei Comuni del Gerrei Enti Pubblici Locale 10.000,00

Unione dei Comuni della 3 Trexenta Enti Pubblici Locale 10.000,00

4 Comune di Armungia Enti Pubblici Locale 3.500,00

5 Comune di Ballao Enti Pubblici Locale 3.500,00

6 Comune di Burcei Enti Pubblici Locale 3.500,00

7 Comune di Escalaplano Enti Pubblici Locale 3.500,00

8 Comune di Gesico Enti Pubblici Locale 3.500,00

9 Comune di Goni Enti Pubblici Locale 3.500,00

10 Comune di Guamaggiore Enti Pubblici Locale 3.500,00

11 Comune di Guasila Enti Pubblici Locale 3.500,00

12 Comune di Pimentel Enti Pubblici Locale 3.500,00

13 Comune di San Basilio Enti Pubblici Locale 3.500,00

14 Comune di San Nicolò Gerrei Enti Pubblici Locale 3.500,00

15 Comune di San Vito Enti Pubblici Locale 3.500,00

16 Comune di Selegas Enti Pubblici Locale 3.500,00

19

17 Comune di Senorbì Enti Pubblici Locale 3.500,00

18 Comune di Silius Enti Pubblici Locale 3.500,00

19 Comune di Siurgus Donigala Enti Pubblici Locale 3.500,00

20 Comune di Suelli Enti Pubblici Locale 3.500,00

21 Comune di Villaputzu Enti Pubblici Locale 3.500,00

22 Comune di Villasalto Enti Pubblici Locale 3.500,00

23 Università di Cagliari Enti Pubblici Provinciale 1.500,00

Istituto Compren.Statale E. De Magistris- San Nicolò Gerrei - 24 Slius Enti Pubblici Locale 150,00

Istituto Tecnico Statale Comm. E 25 Geometri "L.Einaudi" Senorbì Enti Pubblici Locale 150,00

26 Camera di Commercio di Cagliari Enti Pubblici Provinciale 1.500,00

27 CO.NI prov CA Enti Pubblici Provinciale 2.000,00

28 A.D.C. Ciclo TEAM Cireddu Altro Locale 150,00 Servizi

Associazione A.V.R..A. Assoc. Volontari della società 29 "Rossana Angius" civile Locale 150,00 Servizi

20

Riferi Quote mento sociali nume Riferimento Tipologia Livello di sottoscritte Per i privati (settore rico Denominazione Partner All. 4 Partner rappresentanza (euro) di appartenenza)

Adue Società Cooperativa 30 Sociale Impresa Locale 150,00 Servizi

31 Agropastorale Lai Angelo Impresa Locale 150,00 Agricoltura/Allevamento

32 Agropastorale Serra Manuel Impresa Locale 150,00 Agricoltura

33 Agus Riccardo Altro Locale 150,00 Società civile

34 Agus Bernardetta Impresa Locale 150,00 Agricoltura

35 Agus Danilo Altro Locale 150,00 Società civile

36 Agus Efisio Altro Locale 150,00 Agricoltura

37 Airi Matteo Altro Locale 150,00 Servizi

38 Aledda Antonia Altro Locale 150,00 Società civile

39 Aledda Bonaria Impresa Locale 150,00 Agricoltura

40 Alimentari Cinus Franca Impresa Locale 150,00 Commercio

41 Anedda Franco Impresa Locale 150,00 Apicoltura

42 Anedda Vittoria Altro Locale 150,00 Allevamento

43 Angioni Tiziana Altro Locale 150,00 Servizi socio-sanitari

Associazione API SARDA Ass. Piccole e Medie imprenditori 44 Industrie della Sardegna territoriale Provinciale 1.500,00 Servizi

45 Apicoltura Lai Mauro Impresa Locale 150,00 Apicoltura

46 Arba Antonino Altro Provinciale 150,00 Servizi

47 Arba Luigi Impresa Locale 150,00 Agricoltura

48 Arba Sergio Efisio Altro Locale 150,00 Turismo

Associazione della società 49 Associazione Pro-Loco Villasalto civile Locale 150,00 Turismo/ cultura

Associazione Autogestita caccia Associazione 50 S.Barbara venatoria Locale 150,00 Servizi

51 Associazione Carovana S.M.I Altro Provinciale 150,00 Altro

Associazione Associazione Culturale Domus della società 52 Antigas civile Locale 150,00 Turismo/cultura

53 Associazione Culturale sa Fiera Altro Locale 150,00 Turismo/cultura

Associazione Culturale TRILLUM

21

54 a.i.c.s.. Altro Locale 150,00 Turismo culturale

Associazione Associazione Giovani Volontari della società 55 Ballao civile Locale 150,00 Servizi

Assicazione 56 Associazione Ippica Guasilese sportiva Locale 150,00 Sport

Associazione Ippica Senorbiese Associazione 57 ONLUS ippica Locale 150,00 Sport

58 Associazione Pixel Multimedia Altro Locale 150,00 Servizi

Associazione Sportiva Hockey Associazione 59 Club Suelli ONLUS sportiva provinciale 150,00 Sport

Associazione Tur. Pro Loco Associazione 60 Guamaggiore culturale Locale 150,00 Turismo/cultura

22

Riferi Quote mento sociali nume Riferimento Tipologia Livello di sottoscritte Per i privati (settore rico Denominazione Partner All. 4 Partner rappresentanza (euro) di appartenenza)

Associazione Volontariato. Associazione di 61 solidarietà S.Basilese Volontariato Locale 150,00 Servizi Sociali

62 Atzori Fabiola Impresa Locale 150,00 Agricoltura

63 Az.Agrituristica "Pala su Pisci" Impresa Locale 150,00 Agricoltura/ turismo

64 Azienda Agricola "Forra" Impresa Locale 150,00 Agricoltura

Azienda Agricola "LA Turismo/agroalimentare 65 CURATORIA" di Boi Ignazio Impresa Locale 150,00 /commercio

Azienda Agricola Loc. Corr'e 66 Cerbu (San Vito) Impresa Locale 150,00 Agricoltura

Azienda Agricola Loi Claudia Loc. 67 S'Androdda (Quirra) Impresa Locale 150,00 Agricoltura

68 B&B Cappai Alma Altro Locale 150,00 Servizi ricettivi

69 b&b DomuSanna Altro Locale 150,00 Servizi ricettivi

70 Babyschool100 Impresa Provinciale 150,00 Servizi

71 Balloi Cecilia Altro Locale 150,00 Servizi

72 Bellosi Giuseppe Impresa Locale 150,00 Apicoltura

73 Bioagrumi di Monte Porceddus Impresa Locale 150,00 Agricoltura

74 Bresca Dorada s.r.l. Impresa Locale 150,00 Artigianato

Associazione C.I.A. - Confederazione Italiana imprenditori 75 Agricoltori territoriale Provinciale 150,00 Servizi

Associazione C.N.A. Confederazione Nazionale imprenditori 76 Artigianato territoriale Provinciale 1.500,00 Servizi

77 Cabras Franco Altro Locale 150,00 Servizi

78 Cappai Mariella Altro Locale 150,00 Servizi

Associazione imprenditori 79 Casartigiani Provinciale territoriale Provinciale 150,00 Servizi

80 Casu Giuseppina Altro Locale 150,00 Società civile

81 Casula Salvatore Impresa Locale 150,00 Agricoltura

82 Cinus Romina Impresa Locale 150,00 Commercio 23

Coagri Sardegna Soc. Coop. A.r.l. Ente di Gestione Mercato 83 Ortofrutticolo di Sestu Impresa Provinciale 1.500,00 Servizi

84 Coas Nice Altro Locale 150,00 Società civile

85 Cocco Pierangelo Impresa Locale 150,00 Commercio

Confcommercio Associazione dei Associazione commercianti del Turismo e dei imprenditori 86 Servizi della Provincia di Cagliari territoriale Provinciale 1.500,00 Servizi

COFIMER Soc. Coop per azioni Consorzio Garanzia collettiva Fidi tra imprenditori mercantili turistici e dei servizi della Sardegna, Società Cooperativa a mutualità 87 prevalente per azioni Impresa provinciale 1.500,00 Servizi

Con.s.art Consorzio per l'assistenza tecnica e la Associazione 88 consulenza alle imprese Artigiane territoriale Provinciale 150,00 Servizi

24

Riferi Quote mento sociali nume Riferimento Tipologia Livello di sottoscritte Per i privati (settore rico Denominazione Partner All. 4 Partner rappresentanza (euro) di appartenenza)

89 Concas Maria Elena Altro Locale 150,00 Società civile

Associazione Confcooperative Unione imprenditori 90 Provinciale di Cagliari territoriale Provinciale 1.500,00 Servizi

91 Congiu Alessandro Altro Locale 150,00 Società civile

92 Congiu Antonio Altro Locale 150,00 Società civile

93 Congiu Marco Altro Locale 150,00 Società civile

94 Congiu Roberto Impresa Locale 150,00 Artigianato

95 Consorzio Biotecnomares Impresa provinciale 150,00 Servizi

96 Consorzio Suinetto del Gerrei Impresa Locale 150,00 Agricoltura/Allevamento

97 Contu Barbara Altro Locale 150,00 Società civile

98 Contu Giuseppe Antonio Altro Locale 150,00 Turismo

99 Coop. GER.SA. Impresa Locale 150,00 Servizi Sociali

100 Coop. Sociale So.Se. Villaputzu Impresa Locale 150,00 Servizi sociali

Cooperativa Garanzia Fidi Associazione 101 Artigiani S.p.a. territoriale Locale 1.500,00 Servizi

102 Cotza Elisa Altro Locale 150,00 Società civile

103 Cubeddu Severino Altro Locale 150,00 Servizi

104 Cubeddu Silvio Impresa Locale 150,00 Agricoltura/allevamento

105 D'Andria Adriana Impresa Locale 150,00 Agricoltura

106 Dellamarianna Rosella Altro Locale 150,00 Servizi

Agricoltura/ 107 Demontis Antonio Giuseppe Impresa Locale 150,00 Allevamento

108 Demontis Fabrizio Impresa Locale 150,00 Agricoltura

109 Demontis Franco Altro Locale 150,00 Agrotecnico

110 Demontis Giannina S.r.L Impresa Locale 150,00 Artigianato

111 Demuro Battista Nello Altro Locale 150,00 Servizi

112 Di Virgilio Gino Impresa Locale 150,00 Artigianato

113 Di Virgilio Giorgia Altro Locale 150,00 Società civile

114 Diana Palla Impresa Locale 150,00 Agricoltura

115 Domus Food S.r.l. Impresa Locale 150,00 Commercio

EFFE ERRE snc di Usai Fabio

25

116 Utzeri Roberto Impresa Locale 150,00 Turismo

117 Erriu Clorinda Altro Locale 150,00 Società civile

118 Erriu Vittorino Altro Locale 150,00 Servizi

119 Estro.Com S.r.l. Impresa Provinciale 150,00 Artigianato

120 Falegnameria Erminio Caria Impresa Locale 150,00 Artigianato

121 Falegnameria Maxia Paolo Impresa Locale 150,00 Artigianato

122 Farci Giovanni Priamo Altro Locale 150,00 Società civile

123 Fenu Antonio Impresa Locale 150,00 Commercio

Riferi Quote mento sociali nume Riferimento Tipologia Livello di sottoscritte Per i privati (settore rico Denominazione Partner All. 4 Partner rappresentanza (euro) di appartenenza)

Fidi Coop.Sardegna Cooperativa Associazione 124 di garanzia collettiva fidi territoriale Provinciale 1.500,00 Servizi

Spettacolo/cultura/tradi 125 Figli D'Arte Medas Altro Provinciale 150,00 zioni

126 Floris Gesuina Impresa Locale 150,00 Agricoltura

127 Formaggi Bau Pardis Impresa Locale 150,00 Commercio

128 Francione Paola Maristella Altro Locale 150,00 Società civile

129 Furcas Agnese Impresa Locale 150,00 Agricoltura

130 Furcas Nicolino Impresa Locale 150,00 Commercio

131 Furcas Silvestro Altro Locale 150,00 Società civile

132 Ghiani Alessio Impresa Locale 150,00 Agricoltura

133 Ghiani Maria Dolores Altro Locale 150,00 Società civile

134 Goymaior di Moi Salvatore Impresa Locale 150,00 Agroalimentare

135 Green Energy di Antonio Secci Impresa Locale 150,00 Servizi

136 Hotel Hammam S.a.s Impresa Locale 150,00 Turismo

Il Verde di AR.CO.MA.PO Soc. 137 Coop. Sociale A.r.L. Impresa Locale 150,00 Servizi sociali

138 I-Land S.r.l. Impresa Provinciale 1.500,00 Servizi

139 Isa di Piazza M. Isabella Impresa Locale 150,00 Artigianato

140 Katalyst s.r.l. Impresa Provinciale 150,00 Commercio

L.C.M. Lavorazione Carpenterie Metalliche di Mauro & Luigi Erriu 141 Snc Impresa Locale 150,00 Artigianato

26

La Ghiottoneria s.n.c. Di Schirru 142 Stefania Impresa Locale 150,00 Artigianato

143 Lai Giovanni Impresa Locale 150,00 AgricolturaAllevamento

144 Lai Graziella Impresa Locale 150,00 Agricoltura

145 Lai Vittorio Elio Serafino Altro Locale 150,00 Società civile

146 Lampis Maria Francesca Altro Locale 150,00 Servizi

147 L'EDEN di Piredda Ernesto Impresa Locale 150,00 Commercio

Associazione Lega Coop. CA Comitato imprenditori 148 Territoriale Area Vasta di CA territoriale Provinciale 1.500,00 Servizi

149 Leoni Nicola Altro Locale 150,00 Società Civile

150 Lilliu Cecilia Altro Locale 150,00 Servizi

151 Lilliu Gianluigi Altro Locale 150,00 Servizi

152 Lusso Adriana Impresa Locale 150,00 Agricoltura

153 Lusso Franca Impresa Locale 150,00 Artigianato

154 Lusso Valentino Impresa Locale 150,00 Agricoltura/Allevamento

155 Lussu Tommaso Altro Locale 150,00 Società civile

Macelleria da Nuccio di Giancarlo 156 Deplano s.a.s Impresa Locale 150,00 Commercio

157 Magai e C. S.A.S. Impresa Locale 150,00 Alberghiero

27

Riferi Quote mento Riferimento sociali nume All. 4 Tipologia Livello di sottoscritte Per i privati (settore rico Denominazione Partner Partner rappresentanza (euro) di appartenenza)

158 Manca Michele Altro Locale 150,00 Artigiano

159 Marci Giacomo Salvatore Impresa Locale 150,00 Agricoltura

160 Marcia Loredana Altro Locale 150,00 Altro

161 Marroccu Luciana Impresa Locale 150,00 Agricoltura

162 Marrosu Daniele Impresa Locale 150,00 Artigianato

163 Marrosu Giuseppe Impresa Locale 150,00 Artigianato

164 Mascia Eugenio Impresa Locale 150,00 Artigianato

165 Mascia Ignazio Impresa Locale 150,00 Agricoltura

166 Mascia Maria Teresa Impresa Locale 150,00 Artigianato

167 Massessi Tito Luciano Impresa Locale 150,00 Ristorazione/'Turismo

168 MAX Pizze Impresa Locale 150,00 Artigianato

169 Maxia Maria Chiara Impresa Locale 150,00 Artigianato

170 Maxia Maria Vitalia Altro Locale 150,00 Servizi ricettivi

171 Melis Maria Santa Impresa Locale 150,00 Turismo

172 Melis Maria Tiziana Altro Locale 150,00 Artigianato artistico

173 Melis Marisella Altro Locale 150,00 Servizi

174 Melis Paolo Impresa Locale 150,00 Commercio

175 Meloni Erica Impresa Locale 150,00 Commercio

176 Meloni Giuliano Altro Locale 150,00 Servizi

177 Mereu Luigi Altro Locale 150,00 Società civile

178 Mura Andrea Impresa Locale 150,00 Agricoltura

179 Murgia Biagio Altro Locale 150,00 Socità civile

180 Murru Paolo Impresa Locale 150,00 Agricoltura

Mutas S.a.s. di Marroccu 181 Giovanni e C. Impresa Locale 150,00 Ristorazione

182 Non Solo Verde Impresa Locale 150,00 Commercio

183 Nonnoi Alessandro Altro Locale 150,00 Socità civile

184 Ollano Gianpriamo Impresa Locale 150,00 Turismo

Parrocchia San Pietro (Suelli) Associazione "Fondazione San Giorgio della società 185 Vescovo" civile Locale 150,00 Sociale

Pavimenti e Pavimenti di Melis 186 Giuseppe Impresa Locale 150,00 Artigianato

187 Perra Lucio Impresa Locale 150,00 Agricoltura 28

188 Piazza Cinzia Calzature Impresa Locale 150,00 Commercio

189 Piga Bruno Altro Locale 150,00 Servizi ricettivi

190 Pilia Gianluca Impresa Locale 150,00 Commercio

191 Piras Francesco Impresa Locale 150,00 Commercio

192 Piras Salvatore Impresa Locale 150,00 Agricoltura

193 Pispisa Giorgio Altro Locale 150,00 Agricoltura

194 Pisu Giovanni Impresa Locale 150,00 Turismo

195 Pizzeria "Andrea" Impresa Locale 150,00 Commercio

196 Podda Alessia Altro Locale 150,00 Società civile

197 Podda Gian Giuseppe Impresa Locale 150,00 Agricoltura

198 Porceddu Augusto Impresa Locale 150,00 Agricoltura

199 Puddu Vanessa Altro Locale 150,00 Agricoltura

200 Quartu Alessandra Impresa Locale 150,00 Servizi

29

Riferi Quote mento sociali nume Riferimento Tipologia Livello di sottoscritte Per i privati (settore rico Denominazione Partner All. 4 Partner rappresentanza (euro) di appartenenza)

201 Red Shop di Erriu Isotta Impresa provinciale 150,00 Commercio

REPA (Risparmi Energetici di 202 Pilia Aldo) Impresa Locale 150,00 Artigianato

203 Ristorante "Muresinas" Impresa Locale 150,00 Ristorazione

204 Rosas Maria Rita Altro Locale 150,00 Servizi

205 S.a.s di Vincenzo Demontis Impresa Locale 150,00 Agricoltura

206 S2 di Sulis Francesca & C. s.n.c. Impresa Locale 150,00 Commercio

207 Sailis Sonia Altro Locale 150,00 Sociatà civile

208 San Pietro di Quirra Impresa Locale 150,00 Agricoltura

209 Sapienza Alfia Sebastiana Altro Locale 150,00 Servizi civile

SARDAFIDI Coop. Garanzia Associazione 210 Collettiva Fidi Api Sarda territoriale Provinciale 1.500,00 Servizi

211 Scano Maria Ombretta Impresa Locale 150,00 Agricoltura

212 Serra Damiano Impresa Locale 150,00 Agricoltura

213 Serrao Monia Impresa Locale 150,00 Artigianato

Signo Studio Comunicazione di 214 Tidu Rita Giovanna Impresa Locale 150,00 Servizi

215 Sirigu Mario Impresa Locale 150,00 Artigianato

216 Sirigu Sergio Impresa Locale 150,00 Agricoltura/Allevamento

217 Sirigu Simone Impresa Locale 150,00 Agricoltura/Allevamento

218 Soc. Agricola Sant'Elena Impresa Locale 150,00 Agricoltura

Soc. Consortile. del Compendio 219 Ittico di Villaputzu a.r.l. Impresa Locale 150,00 Agricoltura

Soc. Coop. Sociale ONLUS 220 Primula Rossa Impresa Locale 150,00 Servizi sociali

Soc. Coop.Agricola A.R.L. "San 221 Nicolò Gerrei " Impresa Locale 150,00 Agricoltura

222 Soc. Eredi Cappai Impresa Locale 150,00 Agricoltura

223 Soc. F.lli Di Virgilio snc Impresa Locale 150,00 Artigianato

Soc. Polisportiva Dilettantistica Associazione

30

224 Villasalto sportiva Locale 150,00 Sport

Soc.Giovanile Ver.Te.l. Verde Tempo Libero snc di Piras Gino e 225 Soci Impresa Locale 150,00 Agricoltura/commercio

226 Studio di progettazione Altro Locale 150,00 Servizi

227 Su Crogallu di Meloni e C. snc Impresa Locale 150,00 Commercio

228 Su Pirastu Impresa Locale 150,00 Agricoltura

229 Sulis Giovanni Luigi Altro Locale 150,00 Sociatà civile

230 Tagliavini Massimo Altro Locale 150,00 Sociatà civile

231 Tecoi e Sattizzu Impresa Locale 150,00 Commercio

232 Teorema Uno srl Impresa Locale 150,00 Servizi

233 Torturu Chiara Impresa Locale 150,00 Apicoltura

31

Riferi Quote mento sociali nume Riferimento Tipologia Livello di sottoscritte Per i privati (settore rico Denominazione Partner All. 4 Partner rappresentanza (euro) di appartenenza)

Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti ONLUS Sez. Associazione 234 Provinciale di Cagliari territoriale Provinciale 150,00 Servizi

235 Usala Anna Impresa Locale 150,00 Agricoltura/Allevamento

236 Usala Antonietta & c.s.a.s. Impresa Locale 150,00 Commercio

237 Usala Francesco Impresa Locale 150,00 Agricoltura/Allevamento

238 Usala Giuseppe Impresa Locale 150,00 Agricoltura

239 Utzeri Roberto Altro Locale 150,00 Servizi

240 Vargiolu Marco Impresa Locale 150,00 Turismo

Vetreria San Giorgio di Enis S. & 241 C. s.n.c. Impresa Locale 150,00 Artigianato

242 Villagrande Pierpaolo Impresa Locale 150,00 Commercio

243 Virdis Francesco Altro Locale 150,00 Sociatà civile

244 Zara Maria Rosaria Impresa Locale 150,00 Agricoltura

245 Zedda Tatiana Impresa Locale 150,00 Agricoltura Totale Euro 169.350,00

32

Tab.2.3.b Elenco di soggetti non presenti nel partenariato del GAL coinvolti nel PPP e successivo PdA Rif.Num Denominazione Livello di rappresentanza Settore/ambito di appartenenza erico del Soggetto 1 Agus Antonio locale Allevamento 2 Artizzu Chiara locale Libera professione 3 Bonu Andrea locale Agricoltura 4 Cabiddu Irene locale Agricoltura 5 Carta Marcella locale Commercio 6 Carta Paola locale Arte/Formazione/Servizi alla persona 7 Carta Paola locale Turismo/Comunicazione 8 Deidda Daniele locale Promozione territoriale - Proloco 9 Demurtas Giorgio locale Agricoltura 10 Dessì Christof locale Turismo 11 Falchi Loredana locale Ospitalità Fois Carmelo 12 Antonio provinciale Agricoltura - Coldiretti 13 Frau Sergio locale Servizi alla persona 14 Frigau Giampiero provinciale Agricoltura - Coldiretti 15 Furcas Luca locale Politiche giovanili 16 Gregorini Stefano provinciale Sviluppo territoriale 17 Lallai Pierpaolo locale Autotrasporto Turismo/Promozione territoriale - Borghi 18 Madau Daniela regionale - Segreteria B.A.I. Autentici d'Italia Margiani locale - Tutor dell'Ospite Turismo/Promozione territoriale - Rete 19 Alessandra Comune di Masullas Nazionale Comunità Ospitali 20 Marrosu Rosalia locale (studente) 21 Mascia Giacomo locale Libera professione Massenti regionale - Tutor dell'Ospite Turismo/Promozione territoriale - Rete 22 Alessandra Comune di Nazionale Comunità Ospitali 23 Maxia Eleonora locale Sviluppo Rurale 24 Orrù Chiara provinciale Sviluppo territoriale 25 Pinna Luca locale Libera professione 26 Piredda Maurilio provinciale Libera professione Piseddu 27 Gioacchino provinciale Promozione territoriale - Proloco 28 Podda Alberto locale Agricoltura - Coldiretti 29 Salis Maura locale Cultura/Formazione 30 Schirru Alessio locale Studio del territorio 31 Sois Erika locale Sviluppo Rurale Solinas Turismo/Promozione territoriale - Borghi 32 Giuseppina regionale - Consulente B.A.I. Autentici d'Italia 33 Tore Alessandra provinciale Turismo/Formazione INAF - Osservatorio astronomico Cagliari - 34 Casu Silvia nazionale Ricerca; divulgazione scientifica INAF - Osservatorio astronomico Cagliari - 35 Milia Sabrina nazionale Ricerca; divulgazione scientifica INAF - Osservatorio astronomico Cagliari - 36 Soletta Paolo nazionale Ricerca; divulgazione scientifica

33

2.4 Descrizione delle eventuali strutture di governance previste per l’attuazione del PdA

Riferimento a compiti associati Riferimento a Riferimento a all’Art. 34 (3) Reg. Denominazione della Riferimento ad partner coinvolti soggetti coinvolti UE 1303/2013 struttura Allegato II Tab. 2.3.a Tab. 2.3.b Come riportati nella seconda colonna Tab. 7.1.1.a V. Accordo di Da 1 a 22 1; 2; 3; 7 Conferenza dei Sindaci Governance Tavoli tematici (Ospitalità, Cibo, V. Accordi 1; 25; 31 Da 1 a 245 1; 2; 7 Servizi, Cultura/Ambiente) Azioni Chiave Comitato ristretto per la V. Accordo di 31 Da 1 a 245 1; 2; 7 trasparenza del Partenariato Governance

34

3 Analisi del contesto e analisi SWOT3 3.1 Analisi del contesto socio-economico 3.1.1 Analisi degli andamenti demografici 3.1.2 La situazione del mercato del lavoro 3.1.3 Analisi dell’andamento dell’economia locale (settori chiave dell’economia locale) 3.1.4 L’analisi dei servizi di pubblica utilità e delle infrastrutture territoriali 3.1.5 Gli scenari socio economici previsti nei prossimi dieci anni

Il territorio, la popolazione, i servizi di pubblica utilità

Il GAL Sole Grano Terra comprende 19 Comuni, appartenenti alle regioni del Sarrabus, del Gerrei, della Trexenta e del Campidano di Cagliari come da elenco indicato in tabella. Il territorio si estende su una superficie di 1.251,79 Kmq dove, al 1 gennaio 2016, insiste una popolazione di 34.705 persone. La densità media di popolazione del territorio interessato è di circa 28 persone su Kmq. Il territorio dal punto di vista geografico è piuttosto eterogeneo. Si spazia dalle zone pianeggianti della Trexenta alle colline del Gerrei, fino ad arrivare al litorale costiero del Sarrabus. Fra le emergenze orografiche si distingue il compendio montano che si estende dai Monti dei Sette Fratelli, al Monte Genis e fino all’altopiano l’altopiano del Monte Cardiga. L’asta fluviale del basso Flumendosa rappresenta un elemento peculiare e aggregante per il territorio. Da un punto di vista demografico e socio economico, il territorio è caratterizzato da problematiche comuni, legate al progressivo spopolamento e invecchiamento della popolazione. Dal punto di vista dei servizi di pubblica utilità, il territorio, come molti altri territori rurali, soffre di un progressivo depauperamento a causa del declino demografico in atto, soprattutto nell’ambito di alcuni servizi essenziali quali trasporti, scuole, sanità, per le quali il territorio mantiene ancora alcuni presidi di un certo rilievo, in relazione alla presenza centri di dimensioni leggermente superiori alla media, ad esempio alcuni istituti d’istruzione superiore (Senorbì – Agrario, Geometri e Villaputzu) – Manutenzione e assistenza tecnica; Servizi commerciali; Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale; Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità̀ alberghiera. I centri più vicini all’arteria principale che attraversa l’Isola e alle principali direttrici trasversali a essa risentono positivamente degli influssi del maggior volume di traffico che passa sul loro territorio, viceversa, i comuni più isolati, in particolare nelle aree più interne del Gerrei, soffrono un maggiore isolamento.

3 Riferimenti bibliografici: PSR Sardegna 2007/2013 - Asse 4 Attuazione dell’approccio Leader PSL GAL SGT, Misura 413; Azione di Sistema n. 3 Attività per l’accompagnamento alla nascita e sviluppo di reti territoriali e di impresa FASE 1 - ATTIVITÀ 1 -“Rapporto sul contesto sociale ed economico delle Reti” Gruppo di lavoro: Antonello Podda, Carlo Raccis, Andrea Zara, Valeria Atzori, Cristiana Verde e Stefano Carboni (GAL Sarrabus Gerrei Trexenta Campidano di Cagliari – Fondazione di Partecipazione); Giuseppe Loi, Giorgio Melis, Stefania Olla e Corrado Sulis (Agenzia LAORE Sardegna). - Rapporto di ricerca “Reti locali e attivazione territoriale nel GAL SGT” A cura di Antonello Podda e Frantziscu Sanna 35

Dal punto di vista dei servizi sanitari, importanti per lo sviluppo di un’economia dell’accoglienza e dell’ospitalità, bisogna sottolineare come il territorio sia caratterizzato per lo più da uno schema che prevede nella maggior parte dei centri la presenza di un ambulatorio, una guardia medica, una farmacia e una parafarmacia. Sono molto più rari servizi importanti come i poliambulatori e i centri di salute mentale (ancora Senorbì e San Nicolo Gerrei) oltre alla presenza di uffici, dove sbrigare le pratiche più frequenti per le prestazioni sanitarie. L’unico ospedale dell’intera area, con Pronto Soccorso, oltre a quelli di Cagliari, è il San Marcellino di , fuori dall’area GAL, dotato di pronto soccorso, piuttosto distante da molti centri del territorio.

Tab. 1 - Strutture sanitarie Sarrabus-Gerrei-Trexenta-Campidano di Cagliari

Strutture

Farmacieeparafarmacie

Centri disalute Centri mentale

Centro diabetologico Centro

Comunità alloggio Comunità

Guardie turistiche Guardieturistiche

Guardiemediche

Pronto soccorso Pronto

Poliambulatori

Uffici pratiche Uffici

Sportelli Sportelli CUP

Centri dialisi Centri

Ambulatori

Consultori Consultori

Ospedali

Comuni

Armungia 1 1 1 Ballao 1 1 1 Burcei 1 1 1 Escalaplano 1 1 1 Gesico 1 1 Goni 1 1 1 Guamaggiore 1 1 1 Guasila 1 1 1 Pimentel 1 1 1 San Basilio 1 1 1 San Nicolò Gerrei 2 1 1 1 3 1 San Vito 1 1 1 Selegas 1 1 1 Senorbì 1 1 1 1 4 1 1 Silius 1 1 1 Siurgus Donigala 1 1 1 Suelli 1 1 1 Villaputzu 1 1 1 1 Villasalto 1 1 1 Totale 0 0 3 18 1 1 0 1 1 0 7 19 18 1 Fonte: aslcagliari.it 36

Tab. 2 - Popolazione, densità e variazioni 2001-2016

Densità Pop al 1 Pop al 1 popolazione Comuni gennaio 2001 gennaio 2016 Var% 01-16 (Kmq) 2016 (Pop/Kmq) Armungia 584 481 -10,4 55 8,8 Ballao 971 831 -11,9 47 17,8 Burcei 2.978 2.778 -4,8 95 29,3 Escalaplano 2.532 2.201 -7,1 94 23,4 Gesico 988 849 -8,6 26 33,2 Goni 556 492 -10,1 19 26,3 Guamaggiore 1.082 994 -4,3 17 59,0 Guasila 2.968 2.691 -5,7 44 61,8 Pimentel 1.241 1.171 -2,0 15 78,1 San Basilio 1.414 1.251 -4,7 45 27,9 San Nicolò Gerrei 977 788 -14,9 63 12,6 San Vito 3.895 3.710 -4,1 232 16,0 Selegas 1.523 1.382 -7,1 21 67,4 Senorbì 4.419 4.869 5,3 34 141,7 Silius 1.385 1.202 -8,1 38 31,3 Siurgus Donigala 2.189 2.028 -3,6 76 26,5 Suelli 1.171 1.127 -2,5 19 58,6 Villaputzu 4.831 4.798 -5,7 181 26,5 Villasalto 1.353 1.062 -10,6 131 8,1 Totale GAL 37.057 34.705 -6,3 1.252 27,7 Provincia CA 543.327 551.077 -1,2 4.570 120,6 Regione 1.631.796 1.640.379 -1,5 24.057 68,2 Fonte: elaborazioni su Demo Istat 2016

Il saldo naturale è negativo (sia pure in misura molto variabile) in tutti i comuni del territorio, con le morti che superano le nascite ovunque e un’accentuazione del fenomeno nei comuni più interni. Questa tendenza alla decrescita non trova piena compensazione nel saldo migratorio, che in alcuni casi è positivo. Il solo comune di Senorbì registra un afflusso di nuovi residenti che sopravanza il saldo negativo fra nuovi nati e morti. La misura dello spopolamento per sub area geografica vede il Sarrabus al 5% circa, il Gerrei al 10,50; la Trexenta al 4,6 circa, il Campidano di Cagliari circa al 3,4%.

37

Tab. 3 - Saldi naturali, migratori e totali 2015. 2015 Saldo naturale Saldo migratorio Saldo totale Armungia -6 -1 -7 Ballao -11 0 -11 Burcei -13 -38 -51 Escalaplano -8 -1 -9 Gesico -11 2 -9 Goni -1 -5 -6 Guamaggiore -6 -12 -18 Guasila -21 -5 -26 Pimentel -3 -13 -16 San Basilio -4 -5 -9 San Nicolò Gerrei -12 -10 -22 San Vito -26 -15 -41 Selegas -13 1 -12 Senorbì -11 41 30 Silius -10 -10 -20 Siurgus Donigala -20 -3 -23 Suelli -11 8 -3 Villaputzu -25 10 -15 Villasalto -18 3 -15 Totale GAL -230 -53 -283 Fonte: elaborazione su dati Demo Istat

Il saldo totale, cioè la somma algebrica dal saldo naturale e di quello migratorio, resta negativa lungo tutta la serie storica dei dati 2001-2016, mostrando un calo sensibile della popolazione nell’area GAL, nell’ordine del 6,3%.

38

Grafico 1- Saldi demografici naturale, migratorio, totale e linea di tendenza demografica 2001-2016

Fonte: elaborazione su dati Demo Istat

39

L’economia e l’occupazione

Il primo settore Nel territorio del GAL, come del resto in quasi tutta l’Isola, l’agricoltura segue un modello estensivo, fatto di piccoli numeri. La forma giuridica più diffusa per le aziende agricole, sia nel territorio del GAL, che nella provincia di Cagliari e generalmente in tutta la regione è sicuramente l'azienda individuale. Il primo settore è sempre stato connaturato da questa forma giuridica e altre forme alternative, come le cooperative o le diverse forme societarie, faticano ad essere utilizzate.

Tab. 4 - Elenco delle aziende, per forma giuridica. Anno 2010

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

Alla forma giuridica si lega la forma di conduzione (Tab. 10). La quasi totalità delle aziende opera tramite la conduzione diretta del coltivatore (che nella maggior parte dei casi implica avere dei coadiuvanti familiari). Le pochissime aziende che operano tramite forme di conduzione con salariati corrispondono alla presenza di società o cooperative (dato confermato tramite una semplice comparazione tra le tabelle 9 e 10).

40

Tab. 5 - Numero di aziende per forma di conduzione. Anno 2010

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

La suddivisione delle aziende per dimensione fondiaria (Tab. 11 e 12) ci offre uno spaccato del territorio interessante e che mette in luce alcuni importanti spunti di analisi. In primo luogo emerge una preponderanza di piccole aziende agricole di dimensione inferiore ai 30 ettari. Questo valore non scende sotto il 60% in quasi i tutti comuni del GAL e alcuni comuni (come Gesico, Guamaggiore, Guasila, Senorbì, solo a titolo di esempio) raggiungono o superano il 90%. Da qui si evincono importanti differenze per ciò che riguarda la presenza di medie e grandi aziende agricole: Goni ha il 19% di aziende di 30-50 ha, e il 16% di 50-100 ha. Il comune con le maggiori differenze è San Nicolò Gerrei che presenta il 50% di aziende con una dimensione media sotto i 30 ha, il 34% di aziende tra i 50 e i 100 ha e il 9% di aziende di dimensioni maggior di 100 ha. Interessante è anche la situazione di San Vito, estremamente polarizzato tra la dimensione micro e quella macro aziendale.

41

Tab. 6 - Percentuale di aziende per dimensione fondiaria. Valori percentuali, anno 2010

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

Dal punto di vista della produttività, ad emergere sono le aziende di maggiori dimensioni. Ad Armungia, ad esempio il 19.7% delle aziende - maggiori di 100 ha - producono il 61.7% della ricchezza. A Senorbì il 93,3% delle aziende, - fino a 30ha - producono "solo" il 58.6% della ricchezza mentre a Selegas l'88% delle aziende, di dimensione inferiore ai 30 ha, produce il 65, 4% della ricchezza. Da questi semplici dati si comprende che la dimensione aziendale è un parametro importante da tenere in considerazione ma, un'analisi basata esclusivamente sulla dimensione aziendale è troppo povera di informazioni per comprendere la struttura della produzione e della produttività probabilmente ad essa legata.

42

Tab. 7 - Percentuali di Produzione Standard (€) per classe fondiaria. Valori percentuali, anno 2010

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

La suddivisione per corpi aziendale varia a seconda del contesto ma, nella maggior parte dei comuni dell'area, le aziende agricole sono molto disgregate, arrivando a comuni, come Guamaggiore, Guasila e dove più del 20% di aziende sono composte da 11 o più corpi aziendali.

43

Tab. 8 – Elenco delle aziende, per numero di corpi aziendali nella quale sono divise. Valori percentuali

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

Le specializzazioni agricole del territorio

Il territorio si presenta fortemente disomogeneo: ad esempio ad Armungia l'80% della SAU appartiene ad grandi aziende con più di 100 ha di terreno, valori simili li presentano Burcei, San Vito e Villasalto. All'opposto troviamo i comuni di Gesico, Guamaggiore, Guasila e Senorbi, dove almeno il 60% della SAU appartiene a piccole aziende con meno di 30 ha di terreno. Per comprendere tali differenze è necessario approfondire l'analisi sulle vocazioni produttive del territorio, in primis vegetativo e/o zootecnia: sappiamo infatti che le aziende di allevamento hanno in genere grandi superfici utilizzate come pascolo estensivo.

44

Tab. 9- Superficie Agricola Utilizzata (SAU) per ogni comune. Valori percentuali.

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

45

Tab. 10 - Numero di aziende per SAU. Anno 2010

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

Le tabelle mostrano la SAU per le aziende a conduzione diretta e per quelle a conduzione con salariati. Quest'ultima tipologia, che abbiamo visto corrispondere a società o cooperative, dove presenti e nonostante l'esiguità del loro numero, utilizzano una buona percentuale di SAU.

Le coltivazioni del territorio Analizzando i valori percentuali della SAU per le principali coltivazioni sul totale della SAU di ogni comune si ottiene un indicatore delle principali coltivazioni presenti nel territorio, difatti, come si può osservare, si evincono forti differenze tra i comuni dell'area. Ad esempio Guamaggiore, Guasila, Selegas e Suelli arrivano ad avere il 90% della SAU impegnata nella coltivazione di seminativi mentre questo valore è di circa il 3% ad Armungia, Burcei e Silius. La coltivazione della vite, fondamentale per il settore vitivinicolo, raggiunge il valore più elevato dell'8% a Senorbì, dove è presente la cantina della Trexenta, e il 4,75% a Selegas. Negli altri comuni raramente supera l'1% della SAU. Un discorso simile può essere fatto per la tipologia "coltivazioni legnose agrarie", in cui rientra l'olivo: Senorbì raggiunge il 12% della SAU, seguito da Suelli con il 5,4%. Gli orti familiari pesano sempre meno sul totale delle coltivazioni, fino ad essere praticamente assenti in alcuni comuni del GAL. L'ultima tipologia di utilizzo dei terreni, i prati e pascoli permanenti, è indicativa della presenza di aziende agricole di zootecnia: ad Armungia, Ballao, Silius e Villasalto raggiungiamo il 95% della superficie agricola utilizzata. Negli altri comuni, esclusi quelli che presentano un’alta percentuale di seminativi, i valori dell'utilizzo di prati e pascoli permanenti sono sempre molto elevati. 46

Tab. 11 – SAU e SAT per tipo di coltivazione. Anno 2010

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

La zootecnia è un settore molto importante per la regione e le due tabelle successive indicano i tipi di allevamento e la numerosità dei capi nei comuni del GAL, permettendoci di individuare la presenza di diverse vocazioni. Uno dei principali fattori da tenere in considerazione è la composizione geomorfologica dei territori: un comune con il territorio prevalente montuoso propenderà per l'allevamento di bovini e caprini e in misura inferiore per quello di ovini. Ad esempio a Burcei e a Silius circa il 63-64% delle aziende di zootecnia alleva bovini. Gli allevamenti ovini raggiungono il 90% a Gesico. Gli allevamenti equini raggiungono il 29% a Goni, mentre Siurgus Donigala presenta il 47% di allevamenti dedicati a suini. Uno scenario diversificato, dunque, con una prevalenza del comparto ovino come nel resto dell’Isola.

47

Tab. 12 – Numero di aziende per tipo di allevamento. Valori percentuali sul totale comunale. Anno 2010

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

La tabella ci indica la "specializzazione produttiva per paese" e offre un ottimo sunto delle considerazioni fatte finora.

48

Tab. 13 - Specializzazione produttiva per comune. Anno 2010

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

L’innovazione in agricoltura Il mercato richiede alle imprese agricola una produzione sempre più orientata verso caratteristiche di genuinità, salubrità, qualità certificata e dimostrabile. Nella tabella 17 l'ultima colonna a destra mostra la percentuale di aziende con produzioni certificate nei 19 comuni del GAL, in comparazione al dato provinciale. Il valore medio provinciale è del 15% e corrisponde al valore medio del GAL SGT (15,5%). In realtà è però impossibile parlare di una tendenza comune per il territorio del GAL: nonostante i territori comunali siano confinanti si passa da valori molto bassi e molto inferiori alla media provinciale per alcuni comuni - ad esempio Burcei 1,5%, Guasila 3,4% - fino a comuni che raddoppiano la media provinciale di aziende con produzioni DOP e/o IGP - Gesico 29%, Villasalto 32%.

49

Tab. 14 – Numero delle aziende con produzione DOC-IGP, per forma giuridica. Valori assoluti e percentuale sul totale. Anno 2010

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

Un altro dato interessante e che rispecchia la medesima sensibilità verso le tendenze di mercato emergenti è la produzione biologica. Nella tabella seguente osserviamo il numero delle aziende con superficie biologica e/o con allevamenti certificati biologici nei comuni del GAL e nella Provincia di Cagliari. Nell’ultima colonna a destra possiamo comparare la percentuale di aziende che hanno una qualche forma di produzione biologica nelle diverse aree di riferimento. Il valore medio provinciale è di 1,44% mentre il valore medio del GAL SGT è di 0,73% (non presente in tabella). Nonostante questa significativa differenza ci sono dei comuni del GAL, come Escalaplano, Suelli, Villaputzu e Villasalto, che raggiungono o superano il valore provinciale. E’ interessante notare che i comuni di Escalaplano e Villasalto hanno fatto registrare anche i valori maggiori di prodotti certificati DOC-IGP. 50

Tab. 15 – Numero delle aziende con superficie biologica e/o allevamenti certificati biologici. Valori assoluti e percentuale sul totale. Anno 2010

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

Un altro dato significativo della "modernizzazione" del comporto agricolo è quello dell'informatizzazione aziendale. Nel 2010 in Sardegna in 96,75% delle aziende non utilizzava il computer in nessuna delle attività sopra elencate, questo valore è 96,2% per la provincia di Cagliari. Nell'area del GAL SGT troviamo un valore medio ancora maggiore: il 98,3% delle aziende non usa il pc. Anche in questo caso troviamo alcune lievi differenze: il comune con il valore "più elevato" di utilizzo dell'informatica in agricoltura è San Vito, con il 4% delle aziende dotate di pc. Si tratta di un dato che, con tutta probabilità, nasconde tuttavia ampie aree di utilizzo non presenti nelle statistiche ufficiali.

51

Tab. 16 – Livello di informatizzazione delle aziende agricole. Anno 2010

Fonte: elaborazioni su dati Istat. VI Censimento dell'Agricoltura.

Il settore turistico In questo paragrafo ci occupiamo di analizzare la capacità ricettiva del territorio legata alla possibile fruizione turistica del territorio del GAL. La tabella seguente mostra la capacità ricettiva per singolo Comune appartenente al GAL. Il Comune con la maggior disponibilità di posti letto è Villaputzu con 1,4 mila posti letto, ma solo 20 sono offerti da una struttura alberghiera e i restanti dalle strutture extra-alberghiere, tra le quali le principali sono un campeggio (1.000 posti letto) e 4 alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale (297 posti letto). Se si escludessero queste strutture ricettive, anche Villaputzu avrebbe una capacità complessiva di 62 posti letto, un dato superiore a tutti gli altri Comuni – ad esclusione di Senorbì (95 pl) e San Vito (91 pl) – nei quali l’offerta complessiva non supera mai i 35 posti letto.

52

Tab. 17 - Numero di posti letto per struttura ricettiva e Comune. Anno 2012

Alloggi in affitto gestiti in gestiti in affitto Alloggi

Ostelli per la gioventù per Ostelli

forma imprenditoriale forma

Alberghi 3 stelle Alberghi 2 stelle Alberghi 1 stella Alberghi

Totale generale Totale

Agriturismo

Campeggi

Totale Totale

B&B Comuni

Armungia 0 14 14 14 Ballao 0 6 6 6 Burcei 20 20 2 2 22 Escalaplano 0 4 4 4 Gesico 0 0 0 Goni 0 6 6 6 Guamaggiore 0 0 0 Guasila 0 0 0 Pimentel 0 0 0 San Basilio 0 6 6 6 San Nicolò Gerrei 0 6 6 6 San Vito 48 48 35 25 38 98 146 Selegas 0 0 0 Senorbì 14 14 5 5 19 Silius 0 0 0 Siurgus Donigala 0 14 14 14 Suelli 0 12 13 25 25 Villaputzu 20 20 1000 437 32 13 1482 1502 Villasalto 0 10 10 10 Totale 54 48 0 102 1000 484 51 25 118 1678 1818 Totali 2012 130 48 20 198 1000 321 81 25 47 1474 1710 Diff.2012-15 -76 0 -20 -96 0 163 -30 0 71 204 108 Fonte: Elaborazioni su dati ISTAT – Capacita e Movimento dei clienti nelle strutture ricettive

Non esistono al 2015 strutture ricettive nei Comuni di Gesico, Guamaggiore, Guasila, Selegas e Silius. I Comuni dove esiste almeno una struttura alberghiera sono Burcei, Senorbì, Siurgus e Villaputzu che, complessivamente offrono circa 136 posti letto. Inoltre non esistono categorie alberghiere di alto livello (4-5 stelle) e solo 3 alberghi hanno le 3 stelle.

53

Tra le strutture complementari, la tipologia più diffusa e che offre il maggior numero di posti letto è il bed and breakfast con 122 posti letto. Nel territorio del GAL esiste solo una struttura di accoglienza all’aria aperta, il campeggio di Villaputzu. Prima di effettuare una comparazione con la Provincia di Cagliari e la Sardegna si precisa che in questi due casi sono state considerate le stesse tipologie di strutture ricettive presenti nei territori del GAL. Ad esempio, sono stati esclusi gli alberghi a 4 e 5 stelle. Rispetto al 2012 la composizione delle tipologie di struttura ricettiva è cambiata, con una riduzione dei posti letto nelle strutture alberghiere e negli agriturismi (tipologie appartenenti ad un modello di accoglienza da sempre diffuso in Sardegna) ed un aumento di quelli presenti nel segmento di affittacamere e bed and breakfast. E questo a differenza di quanto accade nel resto della provincia e della Sardegna dove, sia le strutture alberghiere che quelle complementari sono cresciute a ritmi consistenti, in particolare nel caso delle strutture complementari. Dal 2012, dunque, data dell’ultima rilevazione disponibile commissionata dal GAL, il fenomeno della crescita nelle strutture complementari si è esteso anche al territorio in esame. La disponibilità di posti letto rispetto al 2012 è aumentata nelle strutture extra-alberghiere dei Comuni del GAL (+204 posti letto), in coerenza con l’aumento a livello provinciale e regionale. Risulta invece ridotta la disponibilità nelle strutture alberghiere, che vedono una riduzione di 96 posti letto. Il saldo fra la riduzione dei posti letto nelle strutture alberghiere ed in quelle extralberghiere conduce comunque ad un valore positivo. Il territorio, rispetto al 2012 vede una crescita globale di 108 posti letto, prevalentemente nelle strutture complementari, a dimostrazione di un certo impatto dell’azione del GAL, che ha finanziato la nascita di diverse strutture di accoglienza. Gli ultimi dati disponibili e comparabili, permettono di elaborare un indicatore di turisticità del territorio. È bene ricordare che non per tutti i comuni e quindi le ATO è possibile disporre dei dati relativi alle presenze turistiche per motivi di privacy che non permette la diffusione dei dati laddove sarebbe possibile, per esiguità di strutture ricettive (meno di 3), risalire ai dati delle singole strutture4. La conseguenza è che il dato sulle presenze è disponibile solo per alcuni comuni, così come indicato nella tabella. I dati sono stati forniti dal Servizio di Informazione Raccolta ed Elaborazione Dati (SIRED) della Regione Autonoma della Sardegna.

4 Non è registrato nessun movimento turistico nei seguenti comuni: Escalaplano, Gesico, Goni, Guamaggiore, Guasila, San Basilio, San Nicolò Gerrei, Selegas, Silius, Siurgus Donigala, Pimentel. In base al D.lgs. 322/89, D.lgs. 196/2003 e allegati non possono essere diffusi i dati per tipologia si struttura relativamente ai comuni di: Burcei, Goni, Pimentel, Suelli.

54

Tab. 18 - Indicatori di turisticità

Pop al 1 Posti Presenze Superficie gennaio Presenze Presenze ATO letto (2011) (kmq) 2013 pl/kmq pl/abitanti*1000 giornaliere/kmq giornaliere/abitanti*1000 Trexenta 168 315 15.886 0,5 11

Sarrabus 1450 413 8.593 3,5 169

Gerrei 38 427 6.793 0,1 6

Campidano di Cagliari 20 95 5.451 0,2 4

Burcei, Villaputzu, San Vito, Senorbì, Suelli 1590 41.732 561 17.458 2,8 91 0,2 6,5 Totale GAL 1676 1.250 36.723 1,3 46

Provincia CA 40.687 2.536.352 4.570 551.077 8,9 74 1,5 12,6 Regione 207.002 11.448.683 24.057 1.640.379 8,6 126 1,3 19,1

Fonte: Elaborazioni su dati SIRED e ISTAT – Capacita e Movimento dei clienti nelle strutture ricettive

Il primo indicatore è il numero di posti letto chilometro quadrato. Nei territori del GAL questo indicatore mostra un valore di 1,3 posti letto per chilometro quadrato, decisamente più basso rispetto al resto della Provincia (8,9) e della Regione (8,6). Anche nel caso del secondo indicatore il valore (47 posti letto ogni mille abitanti) è più basso rispetto alla Provincia (74) e alla Regione (126). La densità di posti letto per chilometro quadrato è estremamente bassa nel Gerrei (0,1 pl per kmq) mentre la più alta si registra nel Sarrabus (località di mare). Stesso dicasi nel caso dei posti letto ogni mille abitanti: 6 nel caso del Gerrei e 169 nel caso del Sarrabus. Analizzando gli indicatori che si riferiscono alle presenze (ma relativo ai soli Comuni per i quali è stato possibile ottenere i dati), emergono le stesse differenze. Nei Comuni specificati le presenze giornaliere per kmq (0,2) sono estremamente più basse rispetto al dato provinciale (1,5) e regionale (1,3). Rispetto alla popolazione, le presenze giornaliere ogni mille abitanti sono 6,5 nei territorio del GAL, il doppio nella provincia di Cagliari (12,6) e il triplo nel resto della Regione (19,1). Tali indicatori restituiscono una misura della vocazione turistica di un territorio o si una destinazione turistica. Quanto emerge è sicuramente una bassa vocazione turistica dei territori del GAL: una scarsa disponibilità di strutture ricettive e quindi di posti letto.

55

Un altro indicatore per misurare la vocazione turistica di un territorio e che, nello specifico, ci informa sulle performance delle imprese ricettive è il tasso di utilizzazione lorda delle strutture ricettive (TOL), vale a dire quanti posti letto in percentuale risultano occupati ogni giorno5. La tabella seguente mostra dei tassi di occupazione lorda decisamente più bassi rispetto alla Provincia e rispetto alla Regione. Qualora si considerino tutte le strutture ricettive, mentre nel resto della Provincia si registrano valori che variano tra il 15% e il 17%, nei territorio del GAL tale valore si attesta alla metà (7,5%). È possibile notare che il contributo maggiore viene dato dal Comune di Villaputzu.

Tab. 19 - Tassi di occupazione lorda delle strutture ricettive

TASSO DI OCCUPAZIONE Totale Totale extra- LORDO Alberghi alberghiero Totale San Vito 0,3% Senorbì 0,8% Villaputzu 7,5% Comuni di Burcei, Villaputzu, San Vito, Senorbì, Suelli 5,7% 7,3% 7,1% Provincia di Cagliari 13,8% 8,5% 17,1% Sardegna 11,0% 8,8% 15,2% Fonte: Elaborazioni su dati SIRED e ISTAT – Capacita e Movimento dei clienti nelle strutture ricettive

Non cambia la situazione qualora di considerino solo le strutture alberghiere, nel qual caso la rapporto tra GAL e Provincia e regione è sempre pari alla metà. Una situazione più in linea con il resto dell’Isola si rileva invece nel caso delle strutture complementari per le quali il TOL è di poco inferiore. In conclusione è possibile affermare che quello del GAL, allo stato attuale, non è un territorio ad evidente vocazione turistica. L’analisi comparata con la Provincia di Cagliari e l’intera Regione, evidenzia una scarsa capacità di accoglienza (in termini di strutture e alloggi) rispetto all’estensione territoriale e alla popolazione del GAL. Oltre la numerosità, anche la qualità è di fascia media bassa: non esistono alberghi a quattro stelle e tanto meno a cinque, soli 130 posti letto vengono offerti dalle strutture a tre stelle. L’offerta è fortemente sbilanciata sulle strutture complementari.

5 Il tasso di occupazione lorda si calcola come rapporto tra le presenze complessive registrate in un anno e la disponibilità giornaliera di posti letto (ossia il numero di posti letto moltiplicato per 365 giorni). Differente è il tasso di occupazione netta che considera non tutto l’anno ma solo il periodo di apertura delle strutture ricettive.

56

Ma anche in questo caso l’offerta è piuttosto esigua, in particolare in quelle che, considerato il patrimonio culturale e ambientale del territorio, dovrebbero rappresentare le tipologie di strutture di maggior appeal per la domanda cui dovrebbe rivolgersi l’offerta turistica del GAL, vale a dire agriturismo e bed & breakfast, anche se l’azione del GAL ha permesso una crescita di questo segmento. Anche il movimento dei turisti è piuttosto esiguo come mostrato dagli indicatori di densità e affollamento nettamente al di sotto dei valori regionali e provinciali. Le performance delle strutture ricettive sono altrettanto negative e rivelano, da una parte, una gestione scarsamente competitiva e, dall’altra, la possibilità di migliorare con la stessa dotazione infrastrutturale, intervenendo primariamente sull’esistente e sull’incremento della qualità. In altre parole, l’attuale disponibilità di posti letto è in grado di soddisfare pienamente la domanda attuale senza compromettere un possibile crescita della stessa. L’offerta complessiva del territorio – che include risorse storico-culturali e ambientali, il patrimonio immateriale dei saperi e delle tecniche di coltivazione e allevamento e la produzione eno-gastronomica – appare ricca e variegata, ma non esistendo uno o più attrattori unanimemente riconosciuti, in grado da soli di motivare una vacanza, sembra necessario intervenire sulla strutturazione di prodotti turistici compositi (non solo trasporto e alloggio) che, in riferimento a dei precisi target di riferimento, aumentino la visibilità e l’appetibilità del territorio come meta di vacanza, faccia crescere la competitività dell’offerta e quindi la capacità di affrontare il mercato. Contemporaneamente è senza dubbio necessario investire nell’incremento e nella messa in rete dell’offerta ricettiva, sia in termini quantitativi che qualitativi, puntando in primo luogo alla ricettività rurale e diffusa e su tipologie di ricettività (e più in generale di accoglienza) informali e “sociali”.

Le imprese e gli occupati I dati del censimento dell’industria e dei servizi del 2011 forniscono un importante approfondimento sulla presenza di istituzioni non profit e sulla numerosità delle persone impiegate in esse. Le tendenze degli "soggetti impiegati" nel terzo settore (volontari e lavoratori) sono sganciate da quelle che attengono l’occupazione dipendente e autonoma (nel pubblico e nel privato) e perciò mostrano andamenti differenti. La tabella mostra il totale della numerosità delle unità attive e la numerosità degli addetti complessivamente presenti nei censimenti del 2001 e del 2011 in Sardegna, nel territorio del GAL SGT e nei singoli comuni a questo riguardanti. Come si può osservare, all'interno del territorio del GAL, vi è una leggera crescita del totale delle unità attive, private, pubbliche e non profit. La crescita non è omogenea nel territorio e il valore passa da un aumento del 35% a Suelli a un calo del 28% a San Nicolò Gerrei. Anche il numero di addetti complessivamente inteso è aumentato del 6,7% nel territorio del GAL e, anche in questo caso, con delle forti differenze tra i paesi: passiamo da un calo del 45% a Guamaggiore fino ad una crescita dal 76% a Selegas. Quando si analizzano certe tendenze bisogna sempre tenere in considerazione il totale della popolazione di riferimento: di fatti in piccoli paesi l'apertura o la chiusura di una piccola o media impresa può comportare una drastica crescita o un drastico calo del numero di addetti. Ad esempio la crescita del 20,4% dei lavoratori esterni nel territorio

57

del GAL è data dal passaggio da 108 a 130 unità lavorative, e il calo del 33% dei lavoratori temporanei è dato dal passaggio da 6 a 4 soggetti. La numerosità dei volontari nel territorio ha subito un decremento piuttosto importante, -18.7%, dato dal passaggio da 4236 a 3445 individui impiegati come volontari nel terzo settore e nell'associazionismo. Anche in questo caso i valori sono fortemente disomogenei tra i comuni, ad esempio passiamo dal un dimezzamento della numerosità dei volontari a Escalaplano (-48%) fino ad una crescita del 240% a San Vito.

Tab. 20 - Numerosità delle unità attive e numerosità degli addetti – Totale. Valori assoluti e percentuali.

numero numero Comuni numero unità lavoratori lavoratori numero attive diff numero addetti diff esterni diff temporanei volontari diff 2001 2011 % 2001 2011 % 2001 2011 % 2001 2011 diff% 2001 2011 % Armungia - - 31 25 19,4 49 46 -6,1 1 0 100,0 0 0 0,0 0 52 0,0 Ballao - - 43 34 20,9 90 60 33,3 0 2 0,0 0 0 0,0 44 61 38,6 Burcei 131 147 12,2 233 284 21,9 10 1 -90,0 0 0 0,0 145 159 9,7 Escalaplano - - 85 91 7,1 148 136 -8,1 1 0 100,0 0 0 0,0 329 171 48,0 Gesico - 143, 34 40 17,6 78 81 3,8 3 0 100,0 1 1 0,0 62 151 5 Goni - 16 15 -6,3 34 37 8,8 0 0 0,0 0 1 0,0 70 21 70,0 Guamaggiore - - - 46 35 23,9 109 60 45,0 10 0 100,0 0 0 0,0 51 79 54,9 Guasila - - 166 142 14,5 338 282 16,6 7 1 -85,7 0 0 0,0 321 321 0,0 Pimentel - 220, 51 54 5,9 87 86 -1,1 1 0 100,0 0 0 0,0 53 170 8 San Basilio - 50 50 0,0 76 97 27,6 0 0 0,0 0 1 0,0 91 80 12,1 San Nicolò - - - - Gerrei 50 36 28,0 103 75 27,2 6 0 100,0 0 0 0,0 35 9 74,3 San Vito 239, 219 202 -7,8 403 468 16,1 7 37 428,6 0 0 0,0 89 302 3 Selegas - - 41 51 24,4 56 99 76,8 1 0 100,0 0 0 0,0 214 72 66,4 Senorbì - - 317 363 14,5 748 1.199 60,3 18 18 0,0 5 0 100,0 959 557 41,9 Silius - - 62 53 14,5 126 107 15,1 1 5 400,0 0 0 0,0 115 127 10,4 Siurgus - Donigala 82 95 15,9 190 174 -8,4 2 1 -50,0 0 0 0,0 283 221 21,9 Suelli - 59 80 35,6 240 181 24,6 14 12 -14,3 0 0 0,0 79 103 30,4 Villaputzu - 254 305 20,1 677 753 11,2 20 45 125,0 0 0 0,0 314 277 11,8 58

Villasalto - - - - 67 50 25,4 118 80 32,2 2 0 100,0 0 1 0,0 250 108 56,8 GAL - 1.804 1.868 3,5 3.903 4.305 10,3 104 122 17,3 6 4 -33,3 3.504 3.041 13,2

Sardegna 104.592 117.739 12,6 339.382 363.821 7,2 17.918 18.647 4,1 1.108 2.443 120,5 136.045 140.974 3,6

Fonte: elaborazioni su dati Istat. Censimento dell'Industria e dei Servizi.

Lo stesso ragionamento può essere fatto distinguendo le imprese e i lavoratori impiegati esclusivamente nel settore privato, presentati nella tabella 40. Per quanto attiene il territorio del GAL nel suo complesso si assiste ad una certa stabilità per ciò che riguarda il numero delle unità locali attive nel territorio e il numero dei dipendenti in esse impiegate. Il calo ha colpito i lavoratori esterni (-85%) e i pochi lavoratori temporanei (da 5 a 1 unità). Le differenze tra i paesi sono importanti: San Nicolò Gerrei ha visto, tra i 10 anni che separano i censimenti, un calo delle unità locali attive del 36%; Suelli ha visto una crescita del 40%. Questi valori hanno un diretto riscontro con la numerosità dei soggetti impiegati nelle imprese: a San Nicolò Gerrei si assiste ad un calo del 36,5% dei dipendenti mentre a Suelli una crescita del 10,5%.

Tab. 21 - Numerosità unità e addetti – Imprese (unità locale extra agricola), Valori assoluti e percentuali.

numero numero numero numero lavoratori lavoratori Tipo dato unità attive addetti esterni temporanei Territorio 2001 2011 diff% 2001 2011 diff% 2001 2011 diff% 2001 2011 diff % Armungia 30 22 -26,7 41 38 -7,3 0 0 0,0 0 0 0,0 Ballao 35 31 -11,4 52 51 -1,9 0 0 0,0 0 0 0,0 Burcei 121 137 13,2 207 253 22,2 5 0 -100,0 0 0 0,0 Escalaplano 75 82 9,3 120 114 -5,0 1 0 -100,0 0 0 0,0 Gesico 31 33 6,5 68 70 2,9 0 0 0,0 0 0 0,0 Goni 13 13 0,0 22 23 4,5 0 0 0,0 0 0 0,0 Guamaggiore 40 30 -25,0 84 46 -45,2 5 0 -100,0 0 0 0,0 Guasila 146 121 -17,1 310 256 -17,4 4 0 -100,0 0 0 0,0 Pimentel 48 53 10,4 87 87 0,0 5 0 -100,0 1 0 0,0 San Basilio 45 43 -4,4 64 72 12,5 0 0 0,0 0 0 0,0 San Nicolò Gerrei 47 30 -36,2 85 54 -36,5 6 0 -100,0 0 0 0,0 San Vito 204 182 -10,8 365 436 19,5 7 1 -85,7 0 0 0,0 Selegas 32 38 18,8 40 71 77,5 1 0 -100,0 0 0 0,0 Senorbì 293 327 11,6 706 861 22,0 18 7 -61,1 5 0 -100,0 Silius 54 45 -16,7 86 83 -3,5 1 0 -100,0 0 0 0,0 Siurgus 68 79 16,2 150 150 0,0 0 0 0,0 0 0 0,0

59

Donigala Suelli 50 70 40,0 152 168 10,5 2 0 -100,0 0 0 0,0 Villaputzu 238 285 19,7 615 691 12,4 12 2 -83,3 0 0 0,0 Villasalto 62 44 -29,0 100 68 -32,0 1 0 -100,0 0 0 0,0 GAL 1.632 1.665 2,0 3.354 3.592 7,1 68 10 -85,3 6 0 -100,0 Fonte: elaborazioni su dati Istat. Censimento dell'Industria e dei Servizi.

La numerosità delle unità locali appartenenti ad istituzioni pubbliche è sostanzialmente invariata, le unità in più presenti nel territorio di San Nicolò Gerrei e Senorbì hanno equilibrato quelle in meno di Siurgus Donigala e Villasalto. Nonostante questo, i lavoratori a tempo indeterminato impiegati in esse sono diminuiti del 15% in 10 anni, passando da 361 a 305. Questo calo può essere dovuto al raggiungimento dell'età pensionabile e alla mancata sostituzione dei lavoratori ritirati. Il calo riguarda anche il numero dei lavoratori esterni in esse presenti, che passa da 30 a 17 unità.

Tab. 22 - Numerosità unità e addetti - Istituzioni pubbliche

numero numero numero numero lavoratori lavoratori Comune unità attive addetti esterni temporanei 2001 2011 2001 2011 diff % 2001 2011 diff % 2001 2011 Armungia 1 1 8 8 0,0 1 0 -100,0 0 0 Ballao 1 1 35 9 -74,3 0 2 0,0 0 0 Burcei 1 1 22 21 -4,5 5 0 0,0 0 0 Escalaplano 1 1 19 16 -15,8 0 0 0,0 0 0 Gesico 1 1 10 9 -10,0 3 0 0,0 1 1 Goni 1 1 12 8 -33,3 0 0 0,0 0 1 Guamaggiore 1 1 18 10 -44,4 3 0 0,0 0 0 Guasila 1 1 23 18 -21,7 3 0 0,0 0 0 Pimentel 1 1 10 10 0,0 0 0 0,0 0 0 San Basilio 1 1 12 13 8,3 0 0 0,0 0 0 San Nicolò Gerrei 1 3 17 21 23,5 0 0 0,0 0 0 San Vito 1 1 29 27 -6,9 0 8 0,0 0 0 Selegas 1 1 13 12 -7,7 0 0 0,0 0 0 Senorbì 1 2 26 33 26,9 0 3 0,0 0 0 Silius 1 1 10 12 20,0 0 4 0,0 0 0 Siurgus Donigala 2 1 17 16 -5,9 2 0 -100,0 0 0 Suelli 1 1 11 13 18,2 12 0 -100,0 0 0 Villaputzu 1 1 41 29 -29,3 0 0 0,0 0 0 Villasalto 2 1 18 12 -33,3 1 0 -100,0 0 0 GAL 21 22 351 297 -15,4 30 17 -43,3 1 2 Fonte: elaborazioni su dati Istat. Censimento dell'Industria e dei Servizi.

60

Un discorso a parte meritano le istituzioni non profit . Il numero delle unità locali attive nel territorio del GAL è aumentato sensibilmente, + 22,4%, anche in misura maggiore della media regionale, pari al 17,7%. Il numero di addetti stabilmente impiegati è aumentato del 110%, passando da 213 a 448 unità. Una crescita importante anche considerato le tendenze delle imprese private e di quelle pubbliche, viste pocanzi. L'aumento riguarda anche i lavoratori esterni, che passano da 10 a 103 unità. Bisogna evidenziare che questi aumenti non sono sparsi in maniera equilibrata nel territorio, la maggior parte dell'aumento è concentrato nel territorio di Senorbì, seguito a distanza da Villaputzu.

Tab. 23 - Numerosità unità e addetti - Istituzioni non profit

numero numero numero numero lavoratori lavoratori numero unità attive addetti esterni temporanei volontari Comune 2001 2011 diff% 2001 2011 diff % 2001 2011 diff% 2001 2011 diff% 2001 2011 diff% Armungia 0 2 0,0 0 0 0,0 0 0 0,0 0 0 0,0 0 52 0,0 Ballao 7 2 -71,4 3 0 -100,0 0 0 0,0 0 0 0,0 44 61 38,6 Burcei 9 9 0,0 4 10 150,0 0 1 0,0 0 0 0,0 145 159 9,7 Escalaplano 9 8 -11,1 9 6 -33,3 0 0 0,0 0 0 0,0 329 171 -48,0 Gesico 200, 2 6 0 0 2 0,0 0 0 0,0 0 0 0,0 62 151 0,0 Goni 2 1 -50,0 0 6 0,0 0 0 0,0 0 0 0,0 70 21 0,0 Guamaggiore - 5 4 -20,0 7 4 -42,9 2 0 100,0 0 0 0,0 51 79 54,9 Guasila 19 20 5,3 5 8 60,0 0 1 0,0 0 0 0,0 321 321 0,0 Pimentel 6 4 -33,3 0 1 0,0 0 8 0,0 0 0 0,0 53 170 220,8 San Basilio 4 6 50,0 0 12 0,0 0 0 0,0 0 1 0,0 91 80 0,0 San Nicolò Gerrei 2 3 50,0 1 0 -100,0 0 0 0,0 0 0 0,0 35 9 -74,3 San Vito 14 19 35,7 9 5 -44,4 0 28 0,0 0 0 0,0 89 302 239,3 Selegas 8 12 50,0 3 16 433,3 0 0 0,0 0 0 0,0 214 72 -66,4 Senorbì 1.806, 23 34 47,8 16 305 3 0 8 0,0 0 0 0,0 959 557 -41,9 Silius 7 7 0,0 30 12 -60,0 0 1 0,0 0 0 0,0 115 127 10,4 Siurgus Donigala 12 15 25,0 23 8 -65,2 0 1 0,0 0 0 0,0 283 221 -21,9 Suelli 8 9 12,5 77 0 -100,0 0 12 0,0 0 0 0,0 79 103 30,4 Villaputzu 15 19 26,7 21 33 57,1 8 43 437,5 0 0 0,0 314 277 -11,8 Villasalto 3 5 66,7 0 0 0,0 0 0 0,0 0 1 0,0 250 108 0,0 GAL 155 185 19,4 208 428 105,8 10 103 930,0 0 2 0,0 3.504 3.041 -13,2 Sardegna 8.16 9.61 12.30 16.97 4.10 8.13 135.43 140.7 9 6 17,7 2 6 38,0 2 4 98,3 149 190 27,5 3 24 3,9 Fonte: elaborazioni su dati Istat. Censimento dell'Industria e dei Servizi.

61

Nell'ultima tabella di questa sezione, la 43, sono elencate tutte le attività extra agricole attive, e il relativo numero di addetti, negli ultimi due censimenti. I dati relativi ad ogni comune del GAL sono presenti nei diversi fogli del file Excel allegato al documento. Nella tabella seguente presentiamo, per motivi di spazio, solo i valori del comune di Senorbì, il più grande dell’area che si distingue anche per il maggior numero di settori e sotto-settori produttivi presenti (settori Ateco 2007, secondo la classificazione Istat).

Tab. 24 - Unità locali delle imprese per settori Ateco – Senorbì

numero unità numero addetti Tipo dato attive Ateco 2007 2001 2011 2001 2011 totale 325 357 780 870 agricoltura, silvicoltura e pesca 1 4 1 4 coltivazioni agricole e produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi 1 4 1 4 estrazione di minerali da cave e miniere 2 1 5 altre attività di estrazione di minerali da cave e miniere 2 1 5 attività manifatturiere 40 26 121 87 industrie alimentari 9 9 21 25 industria delle bevande 1 1 12 15 industrie tessili 1 1 confezione di articoli di abbigliamento, confezione di articoli in pelle e pelliccia 3 7 industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili), fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio 4 3 19 19 stampa e riproduzione di supporti registrati 3 1 11 2 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 1 1 fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 3 1 9 4 fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) 9 5 29 10 fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi 1 4 altre industrie manifatturiere 5 4 8 7 riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature 2 4 fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 1 9 fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata 1 9 fornitura di acqua reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 1 1 4 7 gestione delle reti fognarie 1 7

62

attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti recupero dei materiali 1 4 costruzioni 25 37 84 94 costruzione di edifici 15 12 56 32 ingegneria civile 1 3 lavori di costruzione specializzati 9 25 25 62 commercio all'ingrosso e al dettaglio riparazione di autoveicoli e motocicli 131 148 270 355 commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli 22 24 56 78 commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) 17 22 28 45 commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli) 92 102 186 232 trasporto e magazzinaggio 9 4 38 27 trasporto terrestre e trasporto mediante condotte 8 2 29 10 servizi postali e attività di corriere 1 2 9 17 attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 23 33 59 74 alloggio 1 2 9 3 attività dei servizi di ristorazione 22 31 50 71 servizi di informazione e comunicazione 9 5 21 19 attività editoriali 2 2 produzione di software, consulenza informatica e attività connesse 3 4 attività dei servizi d'informazione e altri servizi informatici 4 5 15 19 attività finanziarie e assicurative 13 15 47 38 attività di servizi finanziari (escluse le assicurazioni e i fondi pensione) 5 3 37 18 attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative 8 12 10 20 attività immobiliari 1 7 1 9 attività immobiliari 1 7 1 9 attività professionali, scientifiche e tecniche 19 30 37 51 attività legali e contabilità 6 8 23 23 attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale 1 3 Fonte: elaborazioni su dati Istat. Censimento dell'Industria e dei Servizi.

63

Capitale sociale e reti Uno degli aspetti di maggior interesse emersi dall’attività del GAL nel periodo di programmazione 2007- 2013, è certamente quello relativo alla stimolazione del capitale sociale ed alla costruzione di reti. Rispetto a questo è stata commissionata un’analisi specifica. Il campione di soggetti intervistati aveva un'età anagrafica giovane e livello di istruzione medio alto, soprattutto se compariamo queste due variabili con i dati generali che riguardano la provincia e la regione. Si tratta di attori legati al loro territorio non sono da aspetti economici, ossia dal fatto che in quel territorio operano professionalmente, ma legati da sentimenti positivi di apprezzamento per le caratteristiche del territorio: qualità ambientali, qualità legate agli standard della qualità della vita, alla bellezza del territorio, al mantenimento di tradizioni e culture locali, al cibo, alla musica, alle relazioni sociali e culturali. Nonostante questi aspetti, che appaiono legati ad aspetti emotivi e che potrebbero influenzare un giudizio imparziale, emerge il profilo di un attore economico che ha chiari e definiti anche molti aspetti critici del territorio in cui vive, dalla carenza di alcuni servizi, ai problemi infrastrutturali e dei trasporti. Si tratta di soggetti attivi con una buona rete di contatti che comprende soggetti privati, collettivi e anche soggetti istituzionali. I legami sono però caratterizzati da sue aspetti peculiari: sono di contatti in molti casi informali e che nella maggior parte dei casi sono riconducibili al territorio circostante, perciò raramente si tratta di contatti professionali estesi al di fuori dell'area GAL e della provincia. I soggetti intervistati hanno dimostrato una buona capacità di usufruire delle opportunità offerte dai bandi pubblici o dai corsi di formazione offerte dalle istituzioni, non in tutti i casi però i bandi hanno soddisfatto le aspettative dei richiedenti, permettendoli di arrivare agli obiettivi che si erano prefissati. Bisogna anche evidenziare che la partecipazione ai bandi è orientata principalmente dal singolo e raramente da più soggetti insieme. Complessivamente emerge un campione di soggetti curiosi verso le attività di supporto offerte dalle istituzioni, con una buona capacità di organizzazione e di cui emerge un comportamento orientato alla multifunzionalità e alla pluriattività, aspetti dell'attività lavorativa e professionale che sicuramente, soprattutto in questo periodo e in questa congiuntura economica, incentivano la collaborazione tra più soggetti e aumentano al propensione ad accettare proposte di collaborazione in rete. I risultati dell'analisi visti sono utili per disegnare un quadro accurato "dell'attore territoriale" e del suo comportamento socio-economico ma risultano fondamentali anche per diversi aspetti legati al ruolo del GAL SGT e alla sua missione. Uno degli obiettivi dei GAL (forse uno dei più importanti) è quello di attivare e ampliare il capitale sociale degli operatori economici delle comunità locali in cui operano, soprattutto attraverso la creazione, lo sviluppo o l'ampliamento di reti di collaborazione, con l'obiettivo di accrescere lo sviluppo sociale ed economico. Il GAL ha un ruolo di attivazione e di indirizzo di comportamenti sociali virtuosi che migliorino gli standard di vita, non solo economici, delle popolazioni delle aree rurali. Perciò i risultati qui presentati vengono chiaramente incontro a questo obiettivo perché, in primo luogo, permettono di avere un'analisi ex-ante dello

64

stato delle relazioni sul territorio, e perciò fungono da un ottimo presupposto per il successivo lavoro di incentivazione. Se si opera in un contesto in cui molti (o la maggior parte) dei legami professionali tra attori economici sono di natura informale (come il caso qui esposto) le azioni di animazione e le forme di cooperazione tra attori da proporre e incentivare dovranno, se vogliono essere efficaci, necessariamente tener conto di questa struttura di relazione. Dovranno essere mirate e venire incontro a questo "ambiente sociale" e tenere in considerazione la forma mentis attuale. In altre parole gli strumenti operativi che si devono adottare in questo contesto devono essere diversi da quelli che si propongono in un contesto connaturato dalla presenza di forte cooperativismo (perciò legami di natura formale, come riscontrabile in molte aree rurali della Terza Italia). Il GAL SGT è il soggetto più adatto a operare in tal senso proprio perché, come abbiamo visto dai risultati dell'analisi, è un soggetto che in questi anni ha operato nel territorio godendo di una buona reputazione, inoltre è "terzo", non privato ne pubblico, capace di fare da garante riguardo le "norme condivise" all'interno delle reti, e di guardare con occhio imparziale al miglioramento del networking, alla sua "strutturazione" e al processo più adatto che può portare ai tempi e alle forme migliori di "formalizzazione" delle reti. Il lavoro sulla costruzione partecipata di decisioni e sulla loro valutazione, su una struttura di governance aperta ed inclusiva sarà dunque il punto di partenza per l’attività che aspetta il GAL nel periodo di programmazione 2014-2020.

65

3.2 Analisi delle lezioni apprese dalla passata programmazione

Una specifica sessione di lavoro è stata dedicata alla analisi delle lezioni apprese durante la precedente fase di programmazione, che – come da linee guida regionali – è stata analizzata soprattutto in termini di governance ma non solo.

La metodologia utilizzata per l’analisi è quella del Focus Group. I presenti pertanto, vengono sollecitati dal coordinatore dei lavori ad elencare i fattori cruciali che hanno determinato l’andamento del programma del GAL SGT dal 2007 ad oggi.

Una degli aspetti maggiormente segnalati dal gruppo riguarda la cooperazione con altri Enti/Organismi/Istituzioni. Ad esempio con il PLUS (Programma Unitario dei Servizi alla persona), ma anche la realizzazione di progetti con altri Comuni dell’area.

Fra gli ostacoli burocratici che hanno sollevato più difficoltà in molti segnalano le modalità ristrette di accesso al credito per i soggetti beneficiari dei finanziamenti, accesso che è richiesto dalla necessità di anticipare i fondi disponibili. Spesso i soggetti non riescono ad avere accesso e ciò, unito a ritardi di erogazione da parte della Regione, conduce a grosse difficoltà finanziarie che sono in grado di neutralizzare i potenziali effetti positivi sugli investimenti dei contributi delle politiche di sviluppo rurale.

Per quanto riguarda il rapporto fra GAL e Comuni il gruppo racconta un’iniziale difficoltà di convivenza. Alcuni partecipanti raccontano di una mancata collaborazione fra le differenti posizione politiche, più che basate su temi specifici. In generale, è condizione che spesso di è verificata in Sardegna con la nascita dei Gruppi di Azione locale, si riscontra una differente aspettativa su quanto sia nella missione di un GAL da parte dei soci pubblici e di quelli privati.

I primi, cioè, tendono a concentrarsi sulla propria comunità specifica, cercando di portare al suo interno più risorse possibili, in particolare quelle che possono essere direttamente gestite dall’ente locale (esempio classico è quello dei progetti infrastrutturali), i secondi tendono a vedere la programmazione come un fatto più generale, di territorio, perché percepiscono che il potenziale di mercato sta in numeri dati da dimensioni d’azione più ampie. La dimensione individuale, che porta naturalmente verso un interesse a poter disporre degli aiuti comunitari, si inserisce pertanto in un quadro più sistematico.

Tutta la programmazione, si sostiene, è stata condizionata da questa divisione e da una forte conflittualità. Inizialmente il problema era direttamente collegato alla questione della suddivisione delle attività (chi doveva fare cosa). Attualmente invece pare che il problema maggiore sia legato alla trasparenza, alla comunicazione e alla mancanza di fiducia.

Fra le lezioni apprese alcuni menzionano la lunghezza e, spesso, l’inconcludenza delle riunioni dell’Assemblea. Ciò ha condotto, nel tempo, ad una scarsa frequenza degli incontri da parte dei partner. Si suggerisce, per superare tale ostacolo, l’utilizzo di specifiche metodologie di gestione del lavoro dei gruppi.

66

La difficoltà a individuare un metodo di lavoro che lo renda efficiente, efficace e che minimizzi o gestisca il fisiologico conflitto, quando si verifica, è un elemento che è emerso molto nel corso dell’incontro di analisi sulle lezioni apprese e che ha tuttavia già trovato una prima e parziale risposta in una ripresa del confronto fra gli attori locali differente, attraverso il processo partecipativo.

Questo approccio, dunque, è stato ben accettato dai partecipanti al lavoro di gruppo. Il partenariato ha apertamente apprezzato modi e tempi di lavoro, validando i risultati di ogni laboratorio. Fra i fabbisogni è stato analizzato e votato un punto specifico, che ha poi condotto alla riprogettazione della struttura di governance con un’attenzione molto maggiore al tenere in vita tavoli che animino in maniera permanente il dibattito e la partecipazione sui temi per i quali il GAL lavora.

Al di là degli aspetti della governance, è emersa poi la necessità condivisa di fare in modo che il GAL nella programmazione a venire si occupi in misura crescente delle attività collettive, comuni, di rete. Che si concentri cioè sui progetti di territorio, senza tralasciare di concedere contributi ad iniziative singole ma concentrando la sua attività in particolare sulla costruzione di reti tematiche e della Rete dell’Accoglienza territoriale.

Il lavoro condotto tramite Focus, in sintesi ha permesso di mettere a punto la seguente tabella sinottica:

ANALISI DELLE LEZIONI APPRESE Collaborazione con il PLUS (incontri frequenti ma poco sistematici) Molti progetti sono stati realizzati, soprattutto sul sociale, ma sono percorsi da affinare Non si è ancora arrivati a creare un sistema di collegamento reale Molte cose sono state realizzate, ma non a livello di rete Persistono molti ostacoli burocratici di accesso al credito Poche risposte dalla Regione e conseguente difficoltà a portare a termine progetti Problemi di collaborazione fra Comuni e GAL Differenza di metodo fra aziende e Pubblica Amministrazione Conflittualità nel partenariato privato Partenza eccessivamente “irruenta” del GAL Poca trasparenza e capacità di comunicare, con conseguente sfiducia Scontri frequenti fra Capofila e alleanze esterne (non ufficiali) Dimissioni del vecchio Capofila Conflitti non affrontati (nel caso si affronti grande partecipazione alle assemblee) Necessario instaurare dei tavoli Esiste un problema di ruoli (fra chi realizza le azioni e chi controlla) E’ necessaria più fiducia I rappresentanti dei Comuni lavorano spesso per se stessi (campanilismo) I concetti di: partecipazione, trasparenza, comunicazione, fiducia, sono maturati Si pretende di rappresentare numerose persone (problema delle deleghe) Si prendono decisioni poco condivise La preparazione collettiva delle decisioni non è stata sempre efficace Le riunioni sono spesso inconcludenti e interminabili (Assemblea)

67

3.3 Analisi SWOT

3.3.1 Punti di forza

Eventuale Riferimento a Codifica: Descrizione del punto della SWOT PPP

S1-TER-PPP Attrattori culturali (es. Pranu Muttedu, Lussu, Silius, Foresta 1 Primaria, Nuraghe Barru, Santuari Guasila e Villasalto)

S2-ECO-PPP Conoscenza dei siti da parte di visitatori esterni 1

S3-PAS-PPP Potenziare i posti letto attraverso l’uso delle case disabitate 1

S4-TER-PPP Asse del Flumendosa 1

S5-UTI-PPP Esistenza di un Consorzio Laghi 1

S6-PAS-PPP Cooperazione con altri GAL e FLAG 1

S7-TER-PPP Ricchezza e varietà del paesaggio nelle tre aree 1

S8-TER-PPP Ricchezza di pascoli naturali 1

S9-TER-PPP Presenza di prodotti spontanei 1

S10-TER-PPP Axridda (Presenza di un gruppo di allevatori e di LAORE per 1 la valorizzazione dell’Axridda, Riconoscimento PAT)

S11-TER-PPP Olio di lentischio 1

S12-TER-PPP Piante officinali, aromatiche, cosmetiche, condimentarie, 1 tintoree

S13-TER-PPP Efisio Vincenzo Melis (Commediografo); Fratelli Medas 1

S14-TER-PPP Leguminose, produzione di cereali 1

S15-TER-PPP Apicoltura 1

S16-TER-PPP Launeddas (Museo, produttori, festival, Maestri) 1

S17-TER-PPP Biodiversità 1

S18-TER-PPP 4 Aree SIC (Stagni di Murtas e S’Acqua Durci; Foce del 1 Flumendosa-Sa Praia; Monti dei Sette Fratelli; Monte S. Mauro; Area ZPS Natura 2000 che comprende il comprende 22% territorio GAL)

S19-TER-PPP Tradizioni locali (caccia alla giovenca, Bois Fui Janna Morti) 1

S20-TER-PPP Sughero 1

S21-ECO- Pecore (lana e pannelli) 1

68

PPP

S22-ECO- Tappeti 1 PPP

S23-TER-PPP Cammini religiosi (Santu Jacu e San Giorgio) 1

S24-TER-PPP Sette Fratelli 1

S25-TER-PPP Asinelli sardi 1

S26-TER-PPP Ravioli tipici 1

S27-PAS-PPP Numerosi amministratori giovani 1

S28-TER-PPP Silenzio (Radiotelescopio di S. Basilio), 1

S29-TER-PPP Gruppi di meditazione, yoga, menhir 1

S30-TER-PPP Ladiri (mattone in terra cruda intessuto di paglia di grano) 1

69

3.3.2 Punti di debolezza

Eventuale Riferimento a Codifica: Descrizione del punto della SWOT PPP

W1-PAS-PPP Disinformazione interna 1

W2-UTI-PPP Collegamenti interni e col Capoluogo 1

W3-UTI-PPP Segnale TV non sempre chiaro 1

W4-PAS-PPP Accesso al credito 1

W5-UTI-PPP Trasporto pubblico locale 1

W6-PAS-PPP Scarsa cooperazione fra aziende e fra territori 1

W7-PAS-PPP Mancato riconoscimento delle risorse 1

W8-LAV-PPP Abbandono delle aree agricole 1

W9-ECO-PPP Abbandono di prodotti che non producono reddito (limite 1 culturale)

W10-DEM- Abbandono antropico 1 PPP

W11-LAV- Competenze non adeguate in molti settori 1 PPP

W12-UTI-PPP Scarsissima informatizzazione (banda larga assente) 1

W13-TER- Perdita del patrimonio architettonico 1 PPP

W14-TER- Borghi esteticamente poco curati 1 PPP

W15-PAS- Difficile cooperazione per realizzare grandi eventi (non ci 1 PPP sono festival riconoscibili)

W17-PAS- Poca capacità di organizzazione 1 PPP

W18-UTI-PPP Le persone non possono soggiornare (pochi posti letto) 1

W19-ECO- Scarsa identificazione del territorio in un’eccellenza 1 PPP

W20-PAS- Non abbiamo individuato un tratto comune fra SGT 1 PPP

W21-ECO- Il Radiotelescopio è un attrattore top-down, poco 1 PPP riconosciuto e collegato al territorio

70

3.3.3 Opportunità

Eventuale Riferimento a Codifica: Descrizione del punto della SWOT PPP

O1-SCE-PPP Riconoscimento dell’insularità da parte dell’UE 1

O2-LAV-PPP Regime di agevolazione per Bioedilizia 1

O3-SCE-PPP Applicazione legge sulla montagna (legge 31 gennaio 1994, 1 n. 97)

71

3.3.4 Minacce

Eventuale Riferimento a Codifica: Descrizione del punto della SWOT PPP

T1-UTI-PPP Continuità territoriale 1

T2-PAS-PPP Burocrazia della certificazione e dell’accesso al credito 1

T3-ECO-PPP Irregolarità di alcune risorse (interiora, casu marzu) 1

T4-UTI-PPP Perdita di servizi (scuola, sanità, sicurezza) 1

72

3.3.5 Rappresentazione sintetica della matrice SWOT

Numero Di cui Categoria Riportate punti codificati per ogni categoria punti attraverso individuati il PPP

Attrattori culturali (es. Pranu Muttedu, Lussu, Silius, 30 30 Foresta Primaria, Nuraghe Barru, Santuario Guasila)

Conoscenza dei siti da parte di visitatori esterni

Potenziare i posti letto attraverso l’uso delle case disabitate

Asse del Flumendosa

Cooperazione con altri GAL e FLAG Ricchezza e varietà del paesaggio nelle tre aree

Ricchezza di pascoli naturali

Presenza di prodotti spontanei Axridda (Presenza di un gruppo di allevatori e di LAORE per la valorizzazione dell’Axridda, Riconoscimento PAT)

Olio di lentischio

Piante officinali, aromatiche, cosmetiche, condimentarie, Punti di forza (S) tintoree

Efisio Vincenzo Melis (Commediografo), Fratelli Medas Leguminose e produzione di cereali

Apicoltura

Launeddas (Museo, produttori, festival, Maestri) Biodiversità

4 Aree SIC (Stagni di Murtas e S’Acqua Durci; Foce del Flumendosa-Sa Praia; Monti dei Sette Fratelli; Monte S. Mauro; Area ZPS Natura 2000 che comprende il comprende 22% territorio GAL) Tradizioni locali (caccia alla giovenca, Bois Janna morti) Sughero

Pecore (lana e pannelli)

Tappeti Cammini religiosi (Santu Jacu e San Giorgio)

73

Sette Fratelli

Asinelli sardi

Ravioli tipici Numerosi amministratori giovani

Silenzio (Radiotelescopio di San Basilio),

Gruppi di meditazione, yoga, menhir Ladiri (mattone in terra cruda intessuto di paglia di grano)

Disinformazione interna 21 21

Collegamenti interni e col Capoluogo

Segnale TV non sempre chiaro Accesso al credito

Trasporto pubblico locale

Scarsa cooperazione fra aziende e fra territori Mancato riconoscimento delle risorse

Abbandono delle aree agricole

Abbandono di prodotti che non producono reddito (limite culturale)

Abbandono antropico Punti di debolezza (W) Competenze non adeguate in molti settori Scarsissima informatizzazione (banda larga assente)

Perdita del patrimonio architettonico

Borghi esteticamente poco curati Difficile cooperazione per realizzare grandi eventi (non ci sono festival riconoscibili)

Poca capacità di organizzazione Le persone non possono soggiornare (pochi posti letto)

Scarsa identificazione del territorio in un’eccellenza

Non abbiamo individuato un tratto comune fra SGT Il radiotelescopio è un attrattore top-down, poco riconosciuto e collegato al territorio

Riconoscimento dell’insularità da parte dell’UE 3 3 Opportunità (O) Regime di agevolazione per Bioedilizia

Applicazione della legge sulla montagna

74

Continuità territoriale 4 4

Burocrazia della certificazione e dell’accesso al credito Minacce (T) Irregolarità di alcune risorse (interiora, casu marzu) Perdita di servizi (scuola, sanità, sicurezza)

75

4 Individuazione dei fabbisogni

4.1 Schede fabbisogno

Codifica Punti SWOT Riferimento a Descrizione fabbisogno Fabbisogno collegati PPP *

F1 Costruire la rete dell’offerta territoriale – W1 W6 W15 W17 1-2-3-4 L’analisi di contesto, quella delle lezioni W18 W20 T2 T4 apprese e degli scenari futuri mostrano la S3 S5 S27 necessità del territorio di lavorare sul coordinamento dell’offerta, sulla rete, non dimenticando interventi di arricchimento dei suoi singoli nodi. Il fabbisogno si articola nel favorire la cooperazione fra produttori; Mettere in rete anche le strutture ufficiali, come garanzia; Aggregare, stimolare, verificare, spingere al miglioramento l’offerta di prodotti e di servizi; Avere degli accordi che garantiscono qualità e autenticità

F2 Organizzare l’offerta in maniera S1 S2 S4 S7 S8 1-3-4-7 socialmente coerente e metterla in S9 S10 S11 S12 relazione con i mercati – Il territorio S13 S14 S15 S16 mostra una buona articolazione nell’offerta S17 S19 S20 S21 di ospitalità, buon cibo, occasioni di svago e S22 S23 S24 S25 di approfondimento culturale, di pratica S26 S28 S29 W6 sportiva ma è necessario fare in modo che W7 W8 W9 W17 questa venga portata ai mercati e che le W19 O1 T3 politiche siano coerenti con il contesto sociale in termini di semplicità, trasparenza, accessibilità dei benefici. Il fabbisogno si articola nel lavorare alla ricerca di mercati in primis locali (es.: famiglie, scuole, case protette, turismo) ma non solo; Veicolare i prodotti locali nella ristorazione collettiva pubblica; Aiutare l’informalità; Studiare il numero di persone che consente d’integrare il reddito con servizi di buona qualità restando nell’informalità. L’idea sottostante è quella di favorire lo sviluppo di un’economia dell’accoglienza evitando che l’appesantimento procedurale e burocratico spiazzi i delicati equilibri sociali del territorio

76

e che venga per questo rigettato come elemento di complicazione e complessità.

F3 Mettere in rete l’intero territorio – Uno dei S2 S3 S6 W1 W6 2-3-4 punti di maggior critica rispetto alla W15 W17 W20 programmazione passata è quello T4 riguardante la difficile convivenza fra politiche locali e programmi GAL, che corrono spesso su piste parallele. Il fabbisogno si articola dunque nel coordinare le risorse nei Comuni e fra i Comuni; Cooperazione fra pubblico e privato; Coordinarci con le proloco ed altre strutture associative; Completare il “catalogo” dei beni e dei servizi del territorio; Frenare l’esodo dal territorio con un livello accettabile di servizi; Distribuire i flussi sul territorio; Predisporre itinerari da proporre ai tour operator o direttamente ai visitatori

F4 Unificare e promuovere l’offerta S1 S4 S10 S17 1-2-3-4 territoriale – Il territorio non appare S19 S26 S28 S29 nell’analisi svolta come chiaramente W9 W19 W20 T3 connotato e questa connotazione non appare sui suoi prodotti. E’ dunque necessario contraddistinguerlo, definire quali sono i requisiti minimi di qualità dei suoi prodotti, in una logica di rete. E’ cioè necessario definire chiaramente un’identità del territorio ed i criteri-base in relazione ai quali alcuni prodotti la possono utilizzare ed altri no; Supportare la riconoscibilità del prodotto locale di qualità; Promozione pubblicitaria attraverso un marchio d’indicazione geografica della filiera agroalimentare. L’idea sottostante, il fabbisogno, è quello di consentire ai prodotti del territorio una maggiore qualità diffusa con prescrizioni unitarie sotto forma di accordi, di porre le condizioni materiali per il rispetto degli accordi, di raccontare i prodotti del territorio e di favorirne in questo modo la riconoscibilità.

F5 Migliorare, adattare i processi produttivi S10 S21 S29 W4 1-3-4-5

77

ed i prodotti – Il settore primario sul W7 W8 W9 W11 territorio ha un peso importante come nel W17 T3 resto dell’Isola ma spesso incontra difficoltà di carattere organizzativo legate alla normativa sanitaria, in particolare nel comparto zootecnico, Il fabbisogno consiste nel ridurre i costi da affrontare per la macellazione; Poter macellare presso le aziende; Poter smaltire facilmente le carcasse animali; Adattare i prodotti locali all’uso che se ne fa nei servizi ricettivi (es.: monoporzioni). Il fabbisogno è legato al costruire le condizioni materiali necessarie affinché i produttori delle filiere agroalimentari possano superare alcuni problemi logistici legati ai costi ed alle complicazioni imposte dalla normativa vigente.

F6 Migliorare il capitale umano – Uno dei W1 W7 W8 W9 1-4-5-7 punti maggiormente segnalati durante W11 W17 W19 l’analisi SWOT è quello relativo alla non sufficiente preparazione degli operatori ma anche dei residenti in generale a gestite ed animare un sistema complesso ed articolato dell’accoglienza. Il fabbisogno emergente è dunque quello di animare, coinvolgere, formare le persone - Formare alle lingue straniere (senza tralasciare la lingua madre); Formare i produttori locali; Sensibilizzare i consumatori locale; Sensibilizzare la popolazione al consumo dei prodotti locali

F7 Costruire un’architettura istituzionale S27 W6 W15 1-2-4 partecipativa, trasparente, efficace, W17 W20 T4

efficiente – Soprattutto l’analisi delle lezioni apprese nel corso delle precedente programmazione, incentrata sulla governance, evidenzia la necessità di costruire una struttura più radicata, partecipata, aperta, trasparente. Il fabbisogno emergente è dunque quello di costruire una struttura precisa, ben disegnata; Individuare leader locali capaci di essere motore del progetto; Attivare dei tavoli di coordinamento tematico e di

78

coordinamento istituzionale informali che accompagnino le decisioni del GAL in modo partecipato lungo tutto il prossimo periodo di programmazione. Il fabbisogno è legato ad aumentare il livello di trasparenza, ascolto e partecipazione durante tutto il processo d’implementazione del PDA, con la nascita di spazi di consultazione e deliberazione permanenti che permettano di tagliare gli interventi su misura del territorio, di consentire una valutazione condivisa della loro efficacia, di verificare in modo corale trasparenza e correttezza integrando le normali attività del GAL come Fondazione di Partecipazione.

F8 Rafforzare la dotazione di infrastrutture e W2 W3 W5 W12 1-2-4-7 servizi – In generale, il territorio non dispone di un patrimonio cospicuo in termini di infrastrutture e di servizi di pubblica utilità, se facciamo eccezione per una buona rete viaria. Dal punto di vista produttivo sarebbe necessario dunque disporre di risorse idriche ed elettriche in ogni azienda e di maggiori servizi veterinari; da quello generale disporre di reti più efficienti (informatizzazione);

F9 Rafforzare le risorse endogene – L’analisi S8 S10 S11 S12 1-2-3-4 degli scenari futuri e l’analisi SWOT hanno S21 S29 W8 W9 posto in evidenza che da precedenti progetti realizzati sul territorio sono emerse relazioni con strutture di ricerca importanti al fine di migliorare, le risorse autoctone del territorio. In particolare: migliorare dal punto di vista genetico gli allevamenti; Tornare a specie resistenti sul territorio in relazione al loro adattamento ecologico; Collaborare con strutture di ricerca per definire meglio le proprietà nutritive e curative di alcuni prodotti locali (es.: cereali)

F10 Promuovere il territorio, far parlare del S1 S4 S7 S26 1-3-4-7 territorio all’interno ed all’esterno – Fra i S28 W7 W20

punti di debolezza dell’analisi SWOT risulta W21 l’insufficiente conoscenza di un territorio dalle molte risorse che si può riscontrare

79

non solo al livello nazionale, ma sorprendentemente anche a livello regionale e locale. Si tratta di un territorio per il quale non s’innesca l’automatismo nell’associazione fra luoghi e risorse, cultura, ambiente. Il fabbisogno emergente è dunque quello di far notare quest’area, i suoi centri, la sue risorse con un grande evento (Il Silenzio come attrattore, insieme ad altri, il radiotelescopio di San Basilio). Il fabbisogno è legato al raccontare il territorio ad aumentarne il livello di visibilità presso i maggiori bacini produttori di flussi di visita, migliorarne la riconoscibilità attraverso eventi in grado di fungere da attrattori, raccontarne la sua unicità e ricchezza, essere presenti in Rete e nelle porte di accesso, aiutare le persone a scegliere e ad arrivare sul territorio fornendo ad esse strumenti semplici di informazione, prenotazione, pagamento

5 Gerarchizzazione dei fabbisogni

5.1 Tabella riepilogativa con pesatura dei fabbisogni

5.1.a Tabella assegnazione punteggio su grado di condivisione nella definizione e gerarchizzazione dei fabbisogni 5.1.1. Autovalutazione grado di condivisione nella definizione e gerarchizzazione dei fabbisogni

80

Tab 5.1.b Grado di condivisione nella definizione e gerarchizzazione dei fabbisogni

Grado di condivisione FABBISOGNI Riferimento Autovalutazione PRIORITARI IN SCALA DI INDIVIDUATO PESATO a PPP Condivisione Pesatura ORDINE DI PRIORITA’ (tab. 2.1.a) PRIORITA' Extra Partenariato Extra Partenariato Punteggio partenariato Locale partenariato Locale F1 - Costruire la ALTA rete dell’offerta   4, 5, 6     territoriale F2 - Organizzare ALTA l’offerta in maniera socialmente coerente e   4, 5, 6     metterla in relazione con i mercati F3 - Mettere in rete ALTA   4, 5, 6  l’intero territorio    10 F4 - Unificare e ALTA promuovere   4, 5, 6     l’offerta territoriale F6 - Migliorare il ALTA   4, 5, 6 capitale umano     F5 - Migliorare, MEDIA adattare i processi   4, 5, 6 produttivi ed i     prodotti MEDIA F10 - Promuovere   4, 5, 6     il territorio, far

81

parlare del territorio all’interno ed all’esterno MEDIA F7 - Costruire un’architettura istituzionale   4, 5, 6     partecipativa, trasparente, efficace, efficiente MEDIA F9 - Rafforzare le   4, 5, 6     risorse endogene MEDIA F8 - Rafforzare la dotazione di   4, 5, 6     infrastrutture e servizi

82

6. Strategia del PdA

6.1. Individuazione degli ambiti tematici

6.1.1. Autovalutazione rispondenza della strategia ai fabbisogni locali e focalizzazione/Concentrazione delle risorse su ambiti tematci La strategia emersa dal processo partecipativo ha preso avvio da un’attenta analisi del territorio, dei suoi punti di forza, di debolezza, delle opportunità, dei rischi e dalle lezioni apprese durante il precedente periodo di programmazione 2007-2013. In quell’occasione, in coda alla realizzazione del programma, sul territorio è emersa la necessità di investire risorse nella creazione di network corti territoriali che mettessero in connessione le risorse fra loro. Il progetto si è svolto attraverso un’approfondita indagine territoriale e socio- economica di sfondo, cui ha fatto seguito un focus approfondito su capitale sociale e reti (vedi analisi territoriale). Il concetto di rete, di capitale sociale, d’investimento sulla maglia di relazione del territorio è quanto gli attori locali coinvolti nel processo partecipativo ed il GAL hanno inteso riportare nella nuova programmazione 2014-2020. L’impostazione strategica è quella di una politica demand side, che mira a creare nuovi mercati per i prodotti ed i servizi del territorio, con interventi supply side più indirizzati ai beni collettivi (le reti) che non ai singoli interventi. Una politica che crea le minori distorsioni possibili all’economia locale, proprio perché agisce su questioni comuni, collettive. Uno dei concetti intorno ai quali gira il Piano è, dunque, quello della concentrazione delle risorse: concentrazione sulla costruzione di reti come beni collettivi e concentrazione su un unico ambito territoriale, allo scopo di massimizzare l’impatto delle risorse da spendere. Il PdA del GAL SGT prevede dunque la concentrazione delle risorse su un unico ambito tematico ed il rafforzamento non tanto dei singoli nodi ma la loro connessione, del network che li lega. L’idea-guida è quella di lavorare sulla Rete dell’Accoglienza, coerente con l’ambito strategico del Turismo sostenibile. Il concetto di rete dell’accoglienza parte da un valore molto sentito e condiviso nel Sarrabus-Gerrei-Trexenta: un territorio è accogliente se lo è prima di tutto per i suoi residenti. Non può esserci un territorio nel quale esiste una dicotomia fra qualità della vita dei residenti e qualità della vita dei visitatori. Chi viene a trascorrere un periodo di vacanza o è comunque residente temporaneo del territorio, lo vive tanto meglio quanto meglio lo vivono i suoi abitanti, che ne sono i primi testimoni. Un territorio accogliente, che consente un turismo sostenibile, è un territorio dove è possibile godere del patrimonio ambientale, di quello culturale ed tradizionale, dove è possibile risiedere in strutture ricettive anche informali ma dotate di un livello di servizi omogeneo ed in linea con le richieste dei visitatori, dove è possibile nutrirsi in modo sano e vario, con prodotti locali di qualità, dove è possibile passeggiare fra le strade dei borghi e vivere un’esperienza piacevole e rilassante, lenta e rigenerante. Per fare questo è necessario interconnettere i network produttivi dell’accoglienza, della cultura, delle produzioni agroalimentari e artigianali prima di tutto al loro interno e poi legarle al circuito istituzionale-amministrativo, che deve fornire la base d’infrastrutture, servizi, autorizzazioni alle attività produttive perché possano esercitarsi nella corretta cornice di certezza dei diritti di proprietà. Tutto questo con quattro azioni chiave coordinate, con attività comuni, proprio in relazione all’unicità dell’obiettivo. La strategia per il turismo sostenibile si articola anche nel far arrivare il territorio ai mercati locali ed esterni, rispettando il delicato equilibrio sociale, aiutando l’informalità nella direzione di una progressiva uscita da essa. E’ necessario cioè fare in modo che chi realizza attività economica all’interno delle reti del turismo sostenibile e dell’accoglienza, lavori per recuperare quote di mercato interno (si pensi al consumo locale di prodotti del territorio ed alla ristorazione collettiva pubblica, per esempio) ed anche esterno (regionale prima di tutto, attraverso accordi con territori a cui l’SGT è legato da vincoli più forti, come ad esempio quello del FLAG Sardegna orientale, con il quale sarà attivo un accordo per portare i prodotti del mare del versante est nel territorio dell’interno ed i prodotti dell’agricoltura, della zootecnia, dell’artigianato dell’interno sulle coste, con particolare attenzione alle mense scolastiche). L’ambito tematico è scelto sulla base dei fabbisogni evidenziati dal processo partecipativo, in particolare: Costruire la rete dell’offerta territoriale - Favorire la cooperazione fra produttori; Mettere in rete anche le strutture ufficiali, come garanzia; Aggregare, stimolare, verificare, spingere al miglioramento l’offerta di prodotti e di servizi; Avere degli accordi che garantiscono qualità e autenticità; Organizzare l’offerta in maniera socialmente coerente e metterla in relazione con i mercati - Lavorare alla ricerca di mercati in primis locali (es.: famiglie, scuole, case protette, turismo) ma non solo; Veicolare i prodotti locali nella ristorazione collettiva pubblica; Aiutare l’informalità; Studiare il numero di persone che consente d’integrare il reddito con servizi di buona qualità restando nell’informalità; Mettere in rete l’intero territorio - Coordinare le risorse nei Comuni e fra i Comuni; Cooperazione fra pubblico e privato; Coordinarci con le proloco ed altre strutture associative; Completare il “catalogo” dei beni e dei servizi del territorio; Frenare 83

l’esodo dal territorio con un livello accettabile di servizi; Distribuire i flussi sul territorio; Predisporre itinerari da proporre ai tour operator o direttamente ai visitatori; Unificare e promuovere l’offerta territoriale - Definire chiaramente un’identità del territorio ed i criteri-base in relazione ai quali alcuni prodotti la possono utilizzare ed altri no; Supportare la riconoscibilità del prodotto locale di qualità; Promozione pubblicitaria attraverso un marchio d’indicazione geografica della filiera agroalimentare; Migliorare il capitale umano - Animare, coinvolgere, formare le persone - Formare alle lingue straniere (senza tralasciare la lingua madre); Formare i produttori locali; Sensibilizzare i consumatori locale; Sensibilizzare la popolazione al consumo dei prodotti locali.

Le quote di budget sono state attribuite dopo una approfondita discussione nella consapevolezza dell’esistenza di investimenti materiali ed immateriali, oltreché di azioni trasversali per tutti e quattro i temi interessati, di consistenza pressoché simile, rimandando alla fase di fine tuning una revisione di questa consolidata risoluzione in seguito ad una valutazione di fattibilità esecutiva degli interventi.

Tab. 6.1.1.b: Associazione ambito fabbisogno

FASCE FABBISOGNI PRIORITARI Ambito tematico prescelto

Costruire la rete dell’offerta Turismo sostenibile territoriale Organizzare l’offerta in maniera Turismo sostenibile socialmente coerente e metterla in relazione con i mercati ALTA Mettere in rete l’intero territorio Turismo sostenibile Unificare e promuovere l’offerta Turismo sostenibile territoriale Migliorare il capitale umano Turismo sostenibile Migliorare, adattare i processi Sviluppo e innovazione delle filiere e dei produttivi ed i prodotti sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche) Promuovere il territorio, far parlare del territorio all’interno ed Turismo sostenibile all’esterno

MEDIA Costruire un’architettura Accesso ai servizi pubblici essenziali istituzionale partecipativa, trasparente, efficace, efficiente Sviluppo e innovazione delle filiere e dei Rafforzare le risorse endogene sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche)

Rafforzare la dotazione di Turismo sostenibile infrastrutture e servizi

84

Tab. 6.1.1.b Priorità per ambito tematico

Tabella 6.1.1.c di raccordo ambito Fabbisogni

Ambito tematico prescelto FABBISOGNI ASSOCIATI Priorità ambito % RISORSE ASSEGNATE

Turismo sostenibile 1, 2, 3, 4, 6 Alta 100 %

PUNTEGGIO AUTOVALUTATO RISPONDENZA DELLA STRATEGIA AI FABBISOGNI LOCALI E FOCALIZZAZIONE/CONCENTRAZIONE DELLE RISORSE SU AMBITI TEMATICI

15 punti

85

6.2. Individuazione e descrizione delle azioni chiave

6.2.1. Schede azione chiave

6.2.1.1. Azioni chiave Misura 19.2

RIFERIMENTO NUMERICO 1.1 AMBITO TEMATICO DI RIFERIMENTO Turismo sostenibile NOME AZIONE CHIAVE Rete dell’Accoglienza_Ospitalità L’accoglienza è ritenuta dai partecipanti al processo come un tutt’uno, un concetto unitario che ha come esito il benessere di residenti e visitatori e che va costruita un approccio unitario. La Rete si articola in quattro sub-reti (Ospitalità, Cibo, Servizi, Cultura/Ambiente), e costituirà l’infrastruttura immateriale del network che legherà i territori ed i borghi del Sarrabus-Gerrei- Trexenta con la nascita di piccole strutture comunali di coordinamento dell’accoglienza gestite da personale tendenzialmente giovane, formato, con un buon livello di accreditamento nella comunità locale, che avrà a disposizione una mappatura completa di tutte le risorse di accoglienza a disposizione (dove dormire, dove mangiare, CHIARA DEFINIZIONE DEI CONTENUTI DELL'AZIONE dove acquistare prodotti, che luoghi visitare, etc.…). CHIAVE Verranno inoltre finanziati interventi di potenziamento e messa in rete dentro circuiti riconoscibili della ricettività (realizzazione di strutture di B&B e locande in comuni sprovvisti, messa a norma ed miglioramento estetico di strutture ricettive e familiari per l’ospitalità e la ristorazione, anche nella forma di home restaurant e social eating e relative reti). Verranno adeguati e potenziati servizi per particolari target di visita (es.: agricoltura sociale). Verranno realizzate azioni di promozione, informazione, pubbliche relazioni, comunicazione del territorio, della sua accoglienza, dotando la Rete di strumenti tecnici adeguati come piattaforme web e social e realizzando eventi di racconto delle risorse del territorio destinate a residenti e visitatori. FABBISOGNI COLLEGATI F1, F2, F3, F4 RISORSE STANZIATE 30% MISURE/OPERAZIONI INTERESSATE 6.4; 7.2; 7.4; 7.5; 7.6; 16.4 In generale: Operatori della ricettività informali (famiglie) e classificati (Alberghi, agriturismi, B&B, ostelli, campeggi, etc…); Imprese agricole; Operatori culturali; Enti locali. In forma singola ed aggregata per servizi collettivi Nelle relative misure: 6.4 - Agricoltori o coadiuvanti familiari dell’azienda agricola POTENZIALI BENEFICIARI INTERESSATI 7.2, 7.4, 7.5 - Enti Pubblici o Associazioni di Enti Pubblici 7.6 - Enti Pubblici, Associazioni di Enti Pubblici; Soggetti privati proprietari di immobili. 16.4 - Aggregazioni di almeno 3 soggetti tra PMI o operatori impegnati in agricoltura e silvicoltura, trasformazione o commercializzazione dei prodotti agricoli elencati nell'allegato I del trattato o di prodotti forestali o

86

loro associazioni e cooperative costituite in una delle forme associative o societarie previste dalle norme in vigore (ad es. associazioni temporanee di scopo ATS, consorzi, società consortili, associazioni con personalità giuridica, ecc.) GO PEI previsti e definiti nella sottomisura 16.01

Investimenti materiali: Finanziamento di alcune strutture ricettive prediligendo i comuni sprovvisti e carenti (B&B, locande) Realizzazione di interventi materiali necessari ad adeguare la rete a criteri di qualità condivisi Realizzazione di strutture educative di accoglienza dell’ospite attraverso il recupero funzionale di immobili (o parti di essi) di valore architettonico e con posizione centrale nei borghi Investimenti immateriali: Creazione di una rete dell’ospitalità Realizzazione di progetti di agricoltura sociale rivolti a turisti e residenti caratterizzati da particolari bisogni Azioni trasversali alle reti: Creazione di una rete di agenti dell’ospitalità su base comunale/tutor dell’ospite; TIPOLOGIE DI INTERVENTO PREVISTE Animazione su base comunale rispetto al progetto di rete dell’accoglienza Completamento della mappatura delle risorse ricettive su base comunale Costruzione degli accordi con i detentori delle singole risorse per l’inserimento nella rete Realizzazione di attività di animazione, informazione, pubbliche relazioni rivolte al mercato interno, narrazione/storytelling del territorio Realizzazione dell’immagine coordinata dell’offerta territoriale Realizzazione di una piattaforma di presentazione e vendita on-line dell’offerta territoriale di accoglienza e dei prodotti locali (o partecipazione a piattaforme esistenti) Attività di studio, monitoraggio e valutazione del flusso turistico sul territorio e delle principali variabili di successo del programma (azioni trasversali). TIPOLOGIE DI INTERVENTO CHE RICADONO IN UN L’azione Rete dell’Accoglienza_Ospitalità è per intero AZIONE DI SISTEMA un’azione di sistema Il sistema di selezione prevede che i beneficiari sottoscrivano un patto di reciprocità col GAL che preveda reciproci impegni e responsabilizzi i beneficiari. I criteri saranno quelli della motivazione, del passaggio per PRINCIPI DI SELEZIONE CHE SI INTENDONO APPLICARE un periodo di formazione, del cofinanziamento, della sostenibilità economica e dell’organizzazione professionale dell’attività, dell’aggregazione fra operatori (vedi Punti di debolezza analisi SWOT W6-PAS-PPP; W7-PAS-PPP; W11-LAV-PPP; W17-PAS-PPP) Numero di persone coinvolte come agenti dell’ospitalità/tutor dell’ospite Numero di giovani coinvolti (in particolare donne) TARGET IDENTIFICATI Numero di comuni ed operatori coinvolti nella rete per comune Numero di presenze turistiche sul territorio

87

Numero di residenti e beneficiari intervistati sul benessere e l’accoglienza del territorio con esito positivo IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI CHE HANNO 4; 7; 14; 21; 21; 25; 52; 58; 129; 221 PARTECIPATO ALLA DEFINIZIONE DELL'AZIONE CHIAVE Allegato II - Accordo preliminare per la realizzazione dell’azione chiave “Rete dell’Accoglienza” - Programma PRESENZA DI ACCORDI/PROTOCOLLI… Operativo Regionale FSE 2014-2020 nell’ambito del PdA del GAL SGT

RIFERIMENTO NUMERICO 1.2 AMBITO TEMATICO DI RIFERIMENTO Turismo sostenibile NOME AZIONE CHIAVE Rete dell’Accoglienza-Cibo L’accoglienza è ritenuta dai partecipanti al processo come un tutt’uno, un concetto unitario che ha come esito il benessere di residenti e visitatori e che va costruita un approccio unitario. La Rete si articola in quattro sub-reti (Ospitalità, Cibo, Servizi, Cultura/Ambiente), e costituirà l’infrastruttura immateriale del network che legherà i territori ed i borghi del Sarrabus-Gerrei- Trexenta. L’azione-chiave relativa alla rete del cibo è il secondo pilastro di quella più generale della Rete dell’Accoglienza e si basa sul presupposto che il territorio parte da un’offerta interessante di cibo di qualità, tipico (vedi analisi SWOT) ma ha bisogno da un lato di trovare nuovi sbocchi di mercato, possibilmente locale o sub-regionale, dall’altro di organizzare in maniera stabile ed affidabile la presenza sugli stessi mercati. L’azione ha dunque come obiettivo quello di fare uno scouting delle imprese che potenzialmente possono far CHIARA DEFINIZIONE DEI CONTENUTI DELL'AZIONE parte di una rete del cibo di qualità sul territorio, contattarle CHIAVE e costruire con esse ipotesi di accordi di rete basate su impegni reciproci fra strutture dell’ospitalità e della ristorazione e produzione, favorire la nascita di network del cibo di qualità che rappresentino dei partner affidabili per quantità e qualità prodotte rispetto ai mercati locali e sub- regionali, finanziare la nascita di piccole locande del cibo tipico locale, l’inserimento di menu locali nella ristorazione locale, e la nascita di un ristorazione informale di qualità (home restaurant) anche sociale (social eating) finanziare attività di comunicazione che consentano la visibilità di queste reti e del servizio che offrono, finanziare attività di comunicazione e divulgazione rispetto alle qualità del cibo locale. Verranno infine realizzate azioni innovative con il FLAG Sardegna orientale per la messa in contatto di mercati sub- regionali ed azioni di cooperazione per il benchmarking nazionale ed internazionale connesso con la crescita di competenze del sistema di ospitalità diffusa nei borghi del territorio (azioni trasversali). FABBISOGNI COLLEGATI F1, F2, F3, F4

88

RISORSE STANZIATE 30% MISURE/OPERAZIONI INTERESSATE 6.4; 7.2; 7.4; 7.5; 7.6; 16.4 In generale: Operatori della ricettività informali (famiglie) e classificati (Alberghi, agriturismi, B&B, ostelli, campeggi, etc…); Imprese agricole; Operatori culturali; Enti locali. In forma singola ed aggregata per servizi collettivi Nelle relative misure: 6.4 - Agricoltori o coadiuvanti familiari dell‟azienda agricola 7.2, 7.4, 7.5 - Enti Pubblici o Associazioni di Enti Pubblici 7.6 - Enti Pubblici, Associazioni di Enti Pubblici; Soggetti privati proprietari di immobili. POTENZIALI BENEFICIARI INTERESSATI 16.4 - Aggregazioni di almeno 3 soggetti tra PMI o operatori impegnati in agricoltura e silvicoltura, trasformazione o commercializzazione dei prodotti agricoli elencati nell'allegato I del trattato o di prodotti forestali o loro associazioni e cooperative costituite in una delle forme associative o societarie previste dalle norme in vigore (ad es. associazioni temporanee di scopo ATS, consorzi, società consortili, associazioni con personalità giuridica, ecc.) GO PEI previsti e definiti nella sottomisura 16.01

Investimenti materiali: Finanziamento di alcune strutture prediligendo i comuni sprovvisti e carenti (locande del cibo locale, home restaurant, social eating) Realizzazione di interventi materiali necessari ad adeguare la rete a criteri di qualità condivisi Investimenti immateriali: Animazione su base comunale rispetto al progetto di rete del cibo Completamento della mappatura delle risorse agroalimentari, del territorio su base comunale Costruzione degli accordi con i detentori delle singole risorse per l’inserimento nella rete Costruzione, tracciatura di alcuni itinerari di visita (turismo TIPOLOGIE DI INTERVENTO PREVISTE enogastronomico) e dei relativi segni distintivi (es.: cartellonistica) Azioni trasversali alle reti: Realizzazione di attività di animazione, informazione, pubbliche relazioni rivolte al mercato interno, narrazione/storytelling del territorio Realizzazione dell’immagine coordinata dell’offerta territoriale Realizzazione di una piattaforma di presentazione e vendita on-line dell’offerta territoriale di accoglienza e dei prodotti locali (o partecipazione a piattaforme esistenti) Attività di studio, monitoraggio e valutazione del flusso turistico sul territorio e delle principali variabili di successo del programma

TIPOLOGIE DI INTERVENTO CHE RICADONO IN UN L’azione Rete dell’Accoglienza_Cibo è per intero un’azione AZIONE DI SISTEMA di sistema Il sistema di selezione prevede che i beneficiari PRINCIPI DI SELEZIONE CHE SI INTENDONO APPLICARE sottoscrivano un patto di reciprocità col GAL che preveda reciproci impegni e responsabilizzi i beneficiari. I

89

criteri saranno quelli della motivazione, del passaggio per un periodo di formazione, del cofinanziamento, della sostenibilità economica e dell’organizzazione professionale dell’attività, dell’aggregazione fra operatori (vedi Punti di debolezza analisi SWOT W6-PAS-PPP; W7-PAS-PPP; W11-LAV-PPP; W17-PAS-PPP) Numero di persone coinvolte come agenti dell’ospitalità/tutor dell’ospite Numero di giovani coinvolti (in particolare donne) Numero di comuni ed operatori coinvolti nella rete per comune TARGET IDENTIFICATI Numero di strutture comuni (CEAS, mercati, shop, case dell’ospite) realizzati Numero di presenze turistiche sul territorio Numero di residenti e beneficiari intervistati sul benessere e l’accoglienza del territorio con esito positivo IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI CHE HANNO 4; 7; 14; 21; 21; 25; 52; 58; 129; 221 PARTECIPATO ALLA DEFINIZIONE DELL'AZIONE CHIAVE Allegato II - Accordo preliminare per la realizzazione dell’azione chiave “Rete dell’Accoglienza” - Programma PRESENZA DI ACCORDI/PROTOCOLLI… Operativo Regionale FSE 2014-2020 nell’ambito del PdA del GAL SGT

RIFERIMENTO NUMERICO 1.3 AMBITO TEMATICO DI RIFERIMENTO Turismo sostenibile NOME AZIONE CHIAVE Rete dell’Accoglienza - Servizi L’accoglienza è ritenuta dai partecipanti al processo come un tutt’uno, un concetto unitario che ha come esito il benessere di residenti e visitatori e che va costruita un approccio unitario. La Rete si articola in quattro sub-reti (Ospitalità, Cibo, Servizi, Cultura/Ambiente), e costituirà l’infrastruttura immateriale del network che legherà i territori ed i borghi del Sarrabus-Gerrei- Trexenta Verranno finanziati interventi di potenziamento della quantità e miglioramento della qualità dei servizi comuni nei tre ambiti in cui si articola la rete dell’Accoglienza, oltre a quello dei servizi: Ospitalità (case CHIARA DEFINIZIONE DEI CONTENUTI DELL'AZIONE dell’ospite-centri di accoglienza ed informazione bastai sul CHIAVE concetto di local friend); Cibo ed artigianato (mercatini locali, shop di comunità), Cultura/Ambiente (centri di educazione ambientale, servizi di trasporto sostenibile). Verranno realizzati interventi materiali ed immateriali leggeri sugli itinerari del turismo attivo e culturale- enogastronomico (tracciatura, cartellonistica). Verranno realizzate azioni di promozione, informazione, pubbliche relazioni, comunicazione del territorio, della sua accoglienza, dotando la Rete di strumenti tecnici adeguati come piattaforme web e social e realizzando eventi di racconto delle risorse del territorio destinate a residenti e visitatori (azioni trasversali) FABBISOGNI COLLEGATI F1, F2, F3, F4 RISORSE STANZIATE 20% MISURE/OPERAZIONI INTERESSATE 7.2; 7.4; 7.5; 7.6; 16.4

90

In generale: Operatori della ricettività informali (famiglie) e classificati (Alberghi, agriturismi, B&B, ostelli, campeggi, etc…); Imprese agricole; Operatori culturali; Enti locali. In forma singola ed aggregata per servizi collettivi Nelle relative misure: 7.2, 7.4, 7.5 - Enti Pubblici o Associazioni di Enti Pubblici 7.6 - Enti Pubblici, Associazioni di Enti Pubblici; Soggetti privati proprietari di immobili. 16.4 - Aggregazioni di almeno 3 soggetti tra PMI o POTENZIALI BENEFICIARI INTERESSATI operatori impegnati in agricoltura e silvicoltura, trasformazione o commercializzazione dei prodotti agricoli elencati nell'allegato I del trattato o di prodotti forestali o loro associazioni e cooperative costituite in una delle forme associative o societarie previste dalle norme in vigore (ad es. associazioni temporanee di scopo ATS, consorzi, società consortili, associazioni con personalità giuridica, ecc.) GO PEI previsti e definiti nella sottomisura 16.01

Investimenti materiali: Realizzazione di strutture educative (CEAS) e di accoglienza dell’ospite attraverso il recupero funzionale di immobili (o parti di essi) di valore architettonico e con posizione centrale nei borghi Realizzazione di strutture di concentrazione e vendita di prodotti agroalimentari ed artigianali locali (mercatini locali, shop nei borghi) Investimenti immateriali: Realizzazione di servizi leggeri e stagionali di trasporto sostenibile per l’interconnessione delle risorse del territorio TIPOLOGIE DI INTERVENTO PREVISTE (es.: mare-interno) Azioni trasversali alle reti: Realizzazione di attività di animazione, informazione, pubbliche relazioni rivolte al mercato interno, narrazione/storytelling del territorio Realizzazione dell’immagine coordinata dell’offerta territoriale Attività di studio, monitoraggio e valutazione del flusso turistico sul territorio e delle principali variabili di successo del programma

TIPOLOGIE DI INTERVENTO CHE RICADONO IN UN L’azione Rete dell’Accoglienza - Servizi è per intero AZIONE DI SISTEMA un’azione di sistema Il sistema di selezione prevede che i beneficiari sottoscrivano un patto di reciprocità col GAL che preveda reciproci impegni e responsabilizzi i beneficiari. I criteri saranno quelli della motivazione, del passaggio per PRINCIPI DI SELEZIONE CHE SI INTENDONO APPLICARE un periodo di formazione, del cofinanziamento, della sostenibilità economica e dell’organizzazione professionale dell’attività, dell’aggregazione fra operatori (vedi Punti di debolezza analisi SWOT W6-PAS-PPP; W7-PAS-PPP; W11-LAV-PPP; W17-PAS-PPP) Numero di persone coinvolte come agenti dell’ospitalità/tutor dell’ospite TARGET IDENTIFICATI Numero di giovani coinvolti (in particolare donne) Numero di comuni ed operatori coinvolti nella rete per

91

comune Numero di strutture comuni (CEAS, mercati, shop, case dell’ospite) realizzati Numero di presenze turistiche sul territorio Numero di residenti e beneficiari intervistati sul benessere e l’accoglienza del territorio con esito positivo IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI CHE HANNO 4; 7; 14; 21; 21; 25; 52; 58; 129; 221 PARTECIPATO ALLA DEFINIZIONE DELL'AZIONE CHIAVE Allegato II - Accordo preliminare per la realizzazione dell’azione chiave “Rete dell’Accoglienza” - Programma PRESENZA DI ACCORDI/PROTOCOLLI… Operativo Regionale FSE 2014-2020 nell’ambito del PdA del GAL SGT

RIFERIMENTO NUMERICO 1.4 AMBITO TEMATICO DI RIFERIMENTO Turismo sostenibile NOME AZIONE CHIAVE Rete dell’Accoglienza - Cultura/Ambiente L’accoglienza è ritenuta dai partecipanti al processo come un tutt’uno, un concetto unitario che ha come esito il benessere di residenti e visitatori e che va costruita un approccio unitario. La Rete si articola in quattro sub-reti (Ospitalità, Cibo, Servizi, Cultura/Ambiente), e costituirà l’infrastruttura immateriale del network che legherà i territori ed i borghi del Sarrabus-Gerrei- Trexenta Verranno realizzati interventi materiali ed immateriali leggeri sugli itinerari del turismo attivo e culturale (tracciatura, cartellonistica). Verranno adeguati e potenziati servizi per particolari target di visita (es.: CHIARA DEFINIZIONE DEI CONTENUTI DELL'AZIONE agricoltura sociale). Verranno realizzate azioni di CHIAVE promozione, informazione, pubbliche relazioni, racconto e comunicazione del territorio, della sua accoglienza, dotando la Rete di strumenti tecnici adeguati come piattaforme web e social e realizzando eventi di racconto delle risorse del territorio destinate a residenti e visitatori. Verranno infine realizzate azioni innovative con il FLAG Sardegna orientale per la messa in contatto di mercati sub- regionali ed azioni di cooperazione per il benchmarking nazionale ed internazionale connesso con la crescita di competenze del sistema di ospitalità diffusa nei borghi del territorio (azioni trasversali) FABBISOGNI COLLEGATI F1, F2, F3, F4 RISORSE STANZIATE 20% MISURE/OPERAZIONI INTERESSATE 6.4; 7.2; 7.4; 7.5; 7.6; 16.4 In generale: Operatori della ricettività informali (famiglie) e classificati (Alberghi, agriturismi, B&B, ostelli, campeggi, etc…); Imprese agricole; Operatori culturali; Enti locali. In forma singola ed aggregata per servizi collettivi Nelle relative misure: POTENZIALI BENEFICIARI INTERESSATI 7.2, 7.4, 7.5 - Enti Pubblici o Associazioni di Enti Pubblici 7.6 - Enti Pubblici, Associazioni di Enti Pubblici; Soggetti privati proprietari di immobili. 16.4 - Aggregazioni di almeno 3 soggetti tra PMI o operatori impegnati in agricoltura e silvicoltura, trasformazione o commercializzazione dei prodotti agricoli elencati nell'allegato I del trattato o di prodotti forestali o

92

loro associazioni e cooperative costituite in una delle forme associative o societarie previste dalle norme in vigore (ad es. associazioni temporanee di scopo ATS, consorzi, società consortili, associazioni con personalità giuridica, ecc.) GO PEI previsti e definiti nella sottomisura 16.01 Investimenti materiali: Realizzazione di strutture educative (CEAS) e di accoglienza dell’ospite attraverso il recupero funzionale di immobili (o parti di essi) di valore architettonico e con posizione centrale nei borghi Investimenti immateriali/Azioni trasversali alle reti: Animazione su base comunale rispetto al progetto di rete dell’accoglienza Mappatura completa degli attrattori culturali ed ambientali del territorio su base comunale Costruzione degli accordi con i detentori delle singole risorse per l’inserimento nella rete Costruzione, tracciatura di alcuni itinerari di visita (turismo TIPOLOGIE DI INTERVENTO PREVISTE attivo) e dei relativi segni distintivi (es.: cartellonistica) Realizzazione di progetti di agricoltura sociale rivolti a turisti e residenti caratterizzati da particolari bisogni Realizzazione di attività di animazione, informazione, pubbliche relazioni rivolte al mercato interno, narrazione/storytelling del territorio Realizzazione dell’immagine coordinata dell’offerta territoriale Realizzazione di una piattaforma di presentazione e vendita on-line dell’offerta territoriale di accoglienza e dei prodotti locali (o partecipazione a piattaforme esistenti) Attività di studio, monitoraggio e valutazione del flusso turistico sul territorio e delle principali variabili di successo del programma TIPOLOGIE DI INTERVENTO CHE RICADONO IN UN L’azione Rete dell’Accoglienza è per intero un’azione di AZIONE DI SISTEMA sistema Il sistema di selezione prevede che i beneficiari sottoscrivano un patto di reciprocità col GAL che preveda reciproci impegni e responsabilizzi i beneficiari. I criteri saranno quelli della motivazione, del passaggio per PRINCIPI DI SELEZIONE CHE SI INTENDONO APPLICARE un periodo di formazione, del cofinanziamento, della sostenibilità economica e dell’organizzazione professionale dell’attività, dell’aggregazione fra operatori (vedi Punti di debolezza analisi SWOT W6-PAS-PPP; W7-PAS-PPP; W11-LAV-PPP; W17-PAS-PPP) Numero di comuni ed operatori coinvolti nella rete per comune Numero di strutture comuni (CEAS, mercati, shop, case TARGET IDENTIFICATI dell’ospite) realizzati Numero di presenze turistiche sul territorio Numero di residenti e beneficiari intervistati sul benessere e l’accoglienza del territorio con esito positivo IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI CHE HANNO 4; 7; 14; 21; 21; 25; 52; 58; 129; 221 PARTECIPATO ALLA DEFINIZIONE DELL'AZIONE CHIAVE Allegato II - Accordo preliminare per la realizzazione dell’azione chiave “Rete dell’Accoglienza” - Programma PRESENZA DI ACCORDI/PROTOCOLLI… Operativo Regionale FSE 2014-2020 nell’ambito del PdA del GAL SGT

93

6.2.1.2. Azioni chiave Misura 19.3 (cooperazione)

RIFERIMENTO NUMERICO 1.2 AMBITO TEMATICO DI RIFERIMENTO Turismo sostenibile 1.1 Rete dell’Ospitalità 1.2 Rete del Cibo NOME AZIONE CHIAVE 1.3 Rete dei Servizi 1.4 Rete della Cultura/Ambiente CODIFICA AZIONE CHIAVE 1.1; 1.2; 1.3; 1.4

CODIFICA AZIONE DI COOPERAZIONE 1.1.COOP.1

FABBISOGNI COLLEGATI F1, F2, F3, F4 RISORSE STANZIATE 5% L’azione mira a realizzare attività di benchmarking a livello nazionale ed internazionale con realtà che hanno già sperimentato forme di accoglienza diffusa ed informale in piccoli borghi rurali, allo scopo di mettere a confronto le esperienze, di allargare la comprensione del fenomeno dell’accoglienza in contesti simili degli operatori della rete dell’accoglienza locali, di stringere accordi di collaborazione anche su base commerciale per la collocazione del territorio su un mercato più ampio e specializzato in questo segmento di ospitalità. Fra le tematiche oggetto di cooperazione, le seguenti: - Gestione di sistemi di ospitalità nei borghi e rurale diffusa - Creazione di reti fra sistema dell’ospitalità diffusa e DESCRIZIONE DELL’AZIONE COMUNE DI COOPERAZIONE sistema di piccola produzione e ristorazione basata su produzioni locali - Realizzazione di servizi comuni per il turismo esperienziale, attivo, la gestione dell’ospitalità diffusa, di sistemi di ristorazione informale (home restaurant, social eating) - Gestione di sistemi di visita integrati ad attrattori naturali e culturali del territorio - Ricerca di target di mercato nei settori del turismo rurale, attivo, esperienziale - Formazione ed accompagnamento alla nascita d’impresa nei campi d’applicazione di cui sopra

MISURE INTERESSATE 19.3 Operatori/agenti della rete dell’ospitalità (giovani locali POTENZIALI BENEFICIARI INTERESSATI coinvolti nel progetto); Operatori della ricettività e della ristorazione, amministratori e funzionari pubblici Attività di visita, studio, programmazione di protocolli di TIPOLOGIE DI INTERVENTO PREVISTE azione comune, finanziamento di azioni comuni per lo sbocco sui mercati dei territori rurali TIPOLOGIE DI INTERVENTO CHE RICADONO IN UN L’azione Rete dell’Accoglienza è per intero un’azione di AZIONE DI SISTEMA sistema Numero di persone coinvolte come agenti TARGET IDENTIFICATI dell’ospitalità/tutor dell’ospite Numero di comuni ed operatori coinvolti nella rete

94

Presenza di accordi di cooperazione sottoscritti IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA DEFINIZIONE DELL'AZIONE DI 4; 7; 14; 21; 21; 25; 52; 58; 129; 221 COOPERAZIONE Allegato II - Accordo preliminare per la realizzazione dell’azione di cooperazione di cui alla misura 19.3 PSR PRESENZA DI ACCORDI/PROTOCOLLI Sardegna 2014-2020 e Lettere d’Intenti

6.2.1.3. Azioni/interventi innovativi e relativa autovalutazione

SCHEDA DI INDIVIDUAZIONE DELL’INNOVAZIONE PER AZIONE CHIAVE Campi da compilare AMBITO TEMATICO DI RIFERIMENTO 1 NOME AZIONE CHIAVE DI RIFERIMENTO Rete del Cibo CODIFICA AZIONE CHIAVE 1.1 CODIFICA INTERVENTO INNOVATIVO 1.1.1 INN_TERRA+MARE Il legame fra cibo prodotto sul territorio secondo principi di salubrità e stagionalità ed il suo consumo è uno degli elementi essenziali per lo sviluppo di un’economia territoriale stabile, una miglior salute dei cittadini ed una crescente sostenibilità ambientale. L’azione innovativa mira a mettere in relazione l’offerta di prodotti agroalimentari del territorio del GAL DESCRIZIONE DELL'AZIONE INNOVATIVA/INTERVENTO INNOVATIVO SGT con quella del FLAG Sardegna Orientale creando sbocchi nel mercato della ristorazione privata e pubblica per il pescato proveniente dalla costa e per i prodotti agricoli provenienti dai territori dell’entroterra. Si lavorerà sul sistema degli acquisti pubblici ecologici (GPP) e su accordi di collaborazione fra produttori ed operatori del commercio e della ristorazione per aprire nuovi spazi su mercati sub-regionali. SOGGETTO GARANTE DELL'INNOVAZIONE PROPOSTA Università degli Studi di Sassari L’azione sfrutta le relazioni esistenti fra le strutture GAL e FLAG (il primo detiene quote del secondo) per creare sinergie di mercato che valorizzino il DESCRIZIONE SINTETICA DEL PERCHE' E' INNOVATIVA pescato insieme ai prodotti agricoli dell’entroterra in una forma fino ad oggi mai sperimentata a livello sub- regionale in Sardegna RIFERIMENTO ALLA RELAZIONE TECNICA ALLEGATA Allegato III

95

SCHEDA DI INDIVIDUAZIONE DELL’INNOVAZIONE PER AZIONE CHIAVE Campi da compilare AMBITO TEMATICO DI RIFERIMENTO 1 NOME AZIONE CHIAVE DI RIFERIMENTO Rete della Cultura/Ambiente CODIFICA AZIONE CHIAVE 1.2 CODIFICA INTERVENTO INNOVATIVO 1.1.1 INN_TURSCIENT Fra gli obiettivi della collaborazione fra il GAL SGT e U per il periodo di programmazione 2014-2020 rientrano: - Entrare maggiormente nelle scuole, di ogni ordine e grado e favorire la sensibilizzazione verso la struttura scientifica e le conoscenze scientifiche relative all’ambito disciplinare dell’Astronomia; - Organizzare un maggior numero di eventi pubblici scientifici e artistici, di DESCRIZIONE DELL'AZIONE INNOVATIVA/INTERVENTO INNOVATIVO divulgazione della scienza e delle prospettive del radio telescopio. - Promuovere maggiormente le ricchezze e le disponibilità del territorio attraverso azioni simili a quelle proposte per il progetto EUSky Route, anche attraverso il potenziamento del contatto con l'assessorato regionale al Turismo - Promuovere percorsi gratuiti di formazione per guide turistiche e fornire materiale di approfondimento per le tematiche studiate. SOGGETTO GARANTE DELL'INNOVAZIONE PROPOSTA Università degli Studi di Sassari Un’accelerazione dello sviluppo del turismo scientifico e delle iniziative di divulgazione della scienza ed una crescente connessione fra queste, l’economia e la società del territorio. Questi elementi configurano per il DESCRIZIONE SINTETICA DEL PERCHE' E' INNOVATIVA progetto elementi di unicità e di forte innovazione per lo sviluppo rurale in Sardegna e non solo, anche a livello nazionale ed europeo, considerata l’unicità anche in ambito continentale della struttura di San Basilio. RIFERIMENTO ALLA RELAZIONE TECNICA ALLEGATA Allegato III

PUNTEGGIO AUTOVALUTATO INNOVAZIONE 5

96

6.2.1.4. Azioni chiave altri fondi

RIFERIMENTO NUMERICO 1.1 AMBITO TEMATICO DI RIFERIMENTO Turismo sostenibile 1.5 Rete dell’Ospitalità 1.6 Rete del Cibo NOME AZIONE CHIAVE COLLEGATA 1.7 Rete dei Servizi 1.8 Rete della Cultura/Ambiente CODIFICA AZIONE CHIAVE 1.1 FSE L’azione ha come obiettivo quello della formazione dei diversi attori coinvolti nella Rete dell’Accoglienza, secondo i rispettivi fabbisogni formativi. In particolare, le tematiche oggetto delle attività formative verteranno intorno al management dell’ospitalità nei borghi, alla costruzione di reti dell’accoglienza ed alle competenze tecniche e comportamentali a questo DESCRIZIONE DELL’AZIONE SODDISFATTA DA ALTRI connesse; alla qualità nei processi organizzativi della FONDI produzione agroalimentare e di servizi di accoglienza, alla conoscenza delle risorse del territorio, del suo patrimonio materiale ed immateriale, dei suoi prodotti, alla cultura dell’accoglienza, all’organizzazione del turismo esperienziale, attivo e sociale, allo storytelling, al web marketing, al social media management, alle relazioni pubbliche ed alle media relations FABBISOGNI COLLEGATI F6 BUDGET IPOTIZZABILE IN EURO 500.000 euro PROGRAMMA DI RIFERIMENTO (FESR, FSE, FEAMP, FSE, Fondi interprofessionali privati FC, ENI, ECC.) MISURE/OPERAZIONI INTERESSATE DALL’AZIONE COME 8.5.1; 8.5.3; 8.5.5.; 8.1.1; 8.1.7; 10.2.2; 10.5.12; 10.4.2; CODIFICATE NEL RISPETTIVO DOCUMENTO 10.4.4; 11.3.3; 11.3.6; 11.6.5 PROGRAMMATORIO Agenzie Formative, CSL e altri soggetti, pubblici e privati, che erogano servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, imprese; Istituti scolastici; agenzie formative accreditate, servizi per il lavoro accreditati; Università, ITS, POTENZIALI BENEFICIARI INTERESSATI altri istituti di istruzione terziaria; Regione, enti locali, servizi pubblici, istituzioni scolastiche e formative, soggetti accreditati secondo il sistema regionale; Autorità di Gestione, Organismi intermedi, altre autorità e soggetti coinvolti nell’attuazione del Programma. Attività di formazione con attività frontali e di project work e TIPOLOGIE DI INTERVENTO PREVISTE accompagnamento consulenziale L’azione di formazione è strettamente legata all’azione chiave in relazione ai fabbisogni formativi individuati nel corso del processo partecipativo e posti a livelli alti di priorità dal partenariato. Sul territorio va realizzato un ampio processo di cambiamento della cultura DESCRIZIONE DELLA MODALITÀ ATTRAVERSO LA QUALE dell’accoglienza che parta dagli attori principali/coordinatori IL GAL PENSA DI INTEGRARSI RISPETTO ALL’AZIONE a livello comunale (gli agenti dell’ospitalità/tutor dell’ospite), CHIAVE COLLEGATA A QUESTA PROPOSTA CON I FONDI per proseguire con gli operatori ricettivi nelle strutture SIE ED ALTRI FONDI informali e classificate (famiglie per l’home restaurant, i B&B, le locande, la ricettività informale), gli operatori culturali, proseguendo con alcuni target individuati fra la cittadinanza più vicina al contatto con i visitatori (es.: esercenti commerciali, vigili urbani, gruppi informali di

97

cittadini) Numero di giovani coinvolti Numero di donne TARGET IDENTIFICATI Numero totale di partecipanti Numero di cittadini esterni al comparto dell’ospitalità coinvolti IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA DEFINIZIONE DELL'AZIONE CHIAVE 4; 7; 14; 21; 21; 25; 52; 58; 129; 221 SU ALTRI FONDI Allegato II - Accordo preliminare per la realizzazione dell’azione di formazione a valere sul Programma PRESENZA DI ACCORDI/PROTOCOLLI… Operativo Regionale FSE 2014-2020 nell’ambito del PdA del GAL SGT

98

6.2.2. Autovalutazione Grado di definizione delle linee di azioni previste

Tab. 6.2.2 Autovalutazione Grado di definizione delle linee di azioni previste

STANDARD Valorizzazione Presenza Presenza OBBLIGATORIO CODIFICA AZIONI CHIAVE principi di Azioni di Azioni su (TUTTI I CAMPI selezione cooperazione altri fondi VALORIZZATI) 1.1 Rete dell’Ospitalità   1.1 COOP 1 1.1 FSE 1.2 Rete del Cibo   1.1 COOP 1 1.1 FSE 1.3 Rete dei Servizi   1.1 COOP 1 1.1 FSE 1.4 Rete della Cultura/Ambiente   1.1 COOP 1 1.1 FSE 1.1.1 INN_TERRA+MARE   1.1 COOP 1 1.1 FSE 1.1.2 INN_TURSCIENT   1.1 COOP 1 1.1 FSE         

PUNTEGGIO AUTOVALUTATO GRADO DI DEFINIZIONE DELLE LINEE DI AZIONI PREVISTE

20

99

6.3 Riepilogo piano di finanziamento delle azioni chiave

Tab. 6.3.1 Piano finanziario Misura 19.2

CODIFICA AZIONI CHIAVE Percentuale di risorse della 19.2 Assegnate

1.1 Rete dell’Ospitalità 30% 1.2 Rete del Cibo 30% 1.3 Rete dei Servizi 20% 1.4 Rete della 20% Cultura/Ambiente

100

7. Capacità tecnico amministrative della struttura proponente

7.1. Modalità previste per rendere più efficace l’attuazione

Il processo partecipativo che ha dato vita al Piano d’Azione, allo stesso tempo genererà una struttura di governance del Piano inclusiva e partecipativa, allo scopo di una definizione più puntale di specifici bisogni che emergessero dagli attori locali, sia privati, sia pubblici, e di una gestione preventiva (o successiva) delle eventuali controversie e/o conflitti che dovessero verificarsi nel corso della realizzazione del programma. Sotto questo punto di vista, oltre alla struttura che gestirà il programma da un punto di vista organizzativo, è stata progettata una struttura di governance che la accompagnerà fino alla conclusione delle operazioni, in particolare per le funzioni 1, 2, 3, 7 di cui all’Art 34 (3) del Reg. UE 1303/2013 e che deve assolvere obbligatoriamente, e cioè:

1. Rafforzare le capacità dei soggetti locali di elaborare e attuare operazioni anche stimolando la capacità di gestione dei progetti 2. Elaborare una procedura di selezione trasparente e non discriminatoria e criteri oggettivi di selezione che evitino i conflitti di interesse e che garantiscano che almeno il 50% dei voti espressi nelle decisioni di selezione provenga da partner che sono autorità non pubbliche e che consentano la selezione mediante procedura scritta 3. Garantire la coerenza con la strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo nella selezione delle operazioni, stabilendo l'ordine di priorità di tali operazioni in funzione del loro contributo al conseguimento degli obiettivi e del target di tale strategia 7. Verificare l'attuazione della strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo e delle operazioni finanziate e condurre attività di valutazione specifiche legate a tale strategia

A fianco alla struttura del GAL, strutturata secondo criteri di snellezza sulla base della dotazione minima, con contratti di lavoro estendibili in termini di disponibilità di giornate ed integrabile a seconda dei bisogni da short list professionali opportunamente predisposte, anche in relazione alle lezioni apprese dalla scorsa programmazione, alla necessità manifestata dal partenariato di un processo decisionale corale, della massima trasparenza nelle decisioni e dell’integrazione piena della parte pubblica nelle attività del GAL, è stata concepita una “costellazione” di gruppi informali tripartita che comprende:

 Una Conferenza dei Sindaci che avrà, insieme ai compiti di cui ai punti 1, 2, 3, 7 sopra citati, quello di rendere coerente in generale l’azione della P.A. locale a sostegno dei programmi del GAL, che si qualifica come vera e propria agenzia di sviluppo del territorio;

 Quattro tavoli tematici corrispondenti ai quattro pilastri della Rete dell’Accoglienza, costituiti da tutti i soggetti privati e pubblici che operano intorno ai temi dell’ospitalità, del Cibo, della Cultura/Ambiente, dei Servizi. Oltre alle funzioni previste come funzionamento minimo dall’Art. 34, i tavoli avranno il compito di rappresentare dei sensori sul territorio circa la disponibilità all’investimento, la preparazioni di bandi con procedure di ascolto dei beneficiari secondo la più recente normativa in tema di appalti, gli effetti dell’azione del GAL e la sua eventuale correzione in corso d’opera, da effettuare con tempestività;

 Un Comitato ristretto del partenariato per la trasparenza ed il controllo delle azioni poste in essere dall’agenzia di sviluppo territoriale, che svolgerà le funzioni di valutazione di cui al punto 7. dell’Art. 34 come da Statuto esistente

101

Num. Funzioni previste da Art. 34 (3) del Reg. (UE) 1303/2013 Rafforzare le capacità dei soggetti locali di elaborare e attuare operazioni anche stimolando la capacità 1 di gestione dei progetti Elaborare una procedura di selezione trasparente e non discriminatoria e criteri oggettivi di selezione che evitino i conflitti di interesse e che garantiscano che almeno il 50% dei voti espressi nelle decisioni 2 di selezione provenga da partner che sono autorità non pubbliche e che consentano la selezione mediante procedura scritta Garantire la coerenza con la strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo nella selezione delle 3 operazioni, stabilendo l'ordine di priorità di tali operazioni in funzione del loro contributo al conseguimento degli obiettivi e del target di tale strategia Preparare e pubblicare gli inviti a presentare proposte o un bando permanente per la presentazione di 4 progetti, compresa la definizione dei criteri di selezione 5 Ricevere e valutare le domande di sostegno Selezionare le operazioni e fissare l'importo del sostegno e, se pertinente, presentare le proposte 6 all'organismo responsabile della verifica finale dell'ammissibilità prima dell'approvazione Verificare l'attuazione della strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo e delle operazioni finanziate 7 e condurre attività di valutazione specifiche legate a tale strategia

Sulla base delle funzioni obbligatorie, l’AdG ha stabilito che la struttura minima del GAL (standard) deve comprendere almeno i seguenti soggetti/organi.

Struttura Minima di un GAL (eventualmente gestito in forma associata) Direttore RAF Animatore/polifunzionale Esperti per le istruttorie Cda

Sulla base di questa struttura organizzativa minima, i compiti da assolvere, in base a quanto previsto dall’’Art.34 (3), vengono associati alle figure preposte come segue:

Riferimento numerico alle funzioni Compiti previsti associati alle funzioni di cui all' previste da Figura prevista da standard art. 34 (3) del Reg. (UE) 1303/2013 art.34 (3) del Reg. (UE) 1303/2013 Coordinamento degli attori locali Direttore tecnico, CdA 1 Animazione degli attori locali Animatore, Direttore tecnico, CdA Elaborazione di procedure di selezione trasparenti e 2 non discriminatorie CdA, Direttore tecnico, RAF 3 Coordinamento attuativo del PdA Direttore tecnico, CdA Preparazione delle procedure di selezione (bandi, Direttore tecnico, CdA e 4 criteri di selezione) Assemblea Istruttorie domande di sostegno (aiuto) Esperti istruttori 5 Responsabilità nel procedimento amministrativo legato alle domande di aiuto Direttore e RAF

102

6 Concessione del sostegno Direttore tecnico e Cda Monitoraggio e sorveglianza del PdA Direttore tecnico e RAF 7 Valutazione in itinere ed ex post del PdA Soggetto indipendente terzo

7.1.1. Autovalutazione efficacia attuazione

Eventuale riferimento a una Compiti previsti convenzione/accordo/protocollo Figure professionali associati alle di intesa con altro soggetto e strutture di funzioni di cui al Descrizione delle funzioni pubblico che disponga delle governance Reg.. che si intende assolvere necessarie competenze. Allegato II Insieme ai compiti di cui ai punti 1, 2, 3, 7 sopra citati, quello di rendere coerente in generale l’azione della Valutazione in Conferenza dei P.A. locale a sostegno dei itinere ed ex post Sindaci del PdA programmi del GAL, che si qualifica come vera e propria agenzia di sviluppo del territorio;

Progetterà tutto il piano di Tavoli tematici comunicazione del GAL, Animazione degli Ospitalità, Cibo e individuerà gli strumenti più attori locali Cultura idonei per rendere più efficace la comunicazione La parte pubblica, quella privata ed i soggetti extra- GAL che hanno partecipato al processo partecipativo relativo all’elaborazione del

Piano potranno incontrarsi periodicamente, eleggendo eventualmente un comitato Comitato ristretto per ristretto per la verifica la trasparenza del partenariato delle azioni poste in essere dall’agenzia nell’attuazione del piano, oltre a svolgere le funzioni di valutazioni di cui 7. Dell’art. 34

103

Tab 7.1.1.a: Autovalutazione efficacia di attuazione Struttura di Riferimento Autovalutazione governance a accordo punteggio territoriale sottoscritto Riferimento volontarie dai numerico Figura prevista (da partecipanti alle Selezione dei Compiti di cui al Reg 1303/13 Figura prevista da professionale documento o se funzioni applicabili al criterio di selezione standard aggiuntiva sottoscritto dai presente previste da partecipanti riferimento art.33 che opera su ad atto compiti costitutivo specifici) da allegare Coordinamento degli attori locali Direttore tecnico e CdA X X 1 Animatore, Direttore tecnico, Animazione degli attori locali X X CdA CdA, Direttore tecnico e 2 Elaborazione dei criteri di selezione X X RAF 3 Coordinamento attuativo del PdA Direttore tecnico, CdA X X

Preparazione delle procedure di selezione Direttore tecnico, CdA e 4 (bandi, criteri di selezione) Assemblea 10 punti Istruttorie domande di sostegno (aiuto) Esperti istruttori 5 Responsabilità nel procedimento amministrativo legato alle domande di aiuto Direttore e RAF 6 Concessione del sostegno Direttore tecnico e Cda Monitoraggio e sorveglianza del PdA Direttore tecnico e RAF 7 Valutazione in itinere ed ex post del PdA Soggetto indipendente terzo X X X

104

7.2 Modalità previste per rendere più efficiente l’attuazione

7.2.1 Autovalutazione efficienza attuazione

105

Struttura del GAL Compiti Compiti Esperti per gestiti in Budget % Animatore/ Spese vive Figure gestiti in Direttore RAF le maniera indicativo per polifunzionale di gestione Aggiuntive maniera istruttorie associata compiti associata (2) Compiti previsti associati alle funzioni di cui al (1) Reg. 1303/2015 Coordinamento degli attori locali (gestione dei tavoli, assistenza agli attori locali, condivisione delle 26% 5% procedure, acquisizione di idee progetto…) 31% Animazione degli attori locali (comunicazione, informazione, eventi. Workshop, gestione sito web, 18% social network.., ..) 18% TOTALE SPESE ANIMAZIONE 49% Coordinamento attuativo del PdA 10% 10% Preparazione delle procedure di selezione (bandi, 3% criteri di selezione) 3% Istruttorie domande di sostegno (aiuto) 10% 10% Responsabilità nel procedimento amministrativo 1% 10% legato alle domande di aiuto 11% Concessione del sostegno 4% 4% Monitoraggio e sorveglianza del PdA 2% 5% 7% Valutazione in itinere ed ex post del PdA 2% 2% Spese vive di gestione (affitti, canoni, utenze..) 4% 4% TOTALE SPESE DI GESTIONE 51% Budget % indicativo per spese di 42% 19% 23% 10% 6% 0% 0% 0% 100% gestione/animazione 100% Totale complessivo standard e aggiuntivo 100% Budget solo su struttura/spese standard

Budget gestione max. 60% Budget Animazione min. 40%

106

7.3 Tabella riepilogativa su percentuale risorse assegnate al funzionamento del GAL Indicazione della percentuale di budget sulla Misura 19.4 rispetto al budget della 19.2 e 19.3.1 Misura Percentuale

Misura 19.2 100%

Misura 19.3.1 5%

Misura 19.4 20% (max. 25%)*

107