NOVEMBRE 1992 — ANNO IX-N. IO- LI RE 7.000

Cesare Giacobazzi Il richiamo dell'ululone di Gunter Grass

Giovanni Cacciavillani Paul Verlaine: Poesie e prose

Nicola Gallerano Storia dell'Italia repubblicana di Silvio Panaro

Giovanni Filoramo I tre monoteismi

Stefano Cagliano Le officine della salute di Vittorio A. Sironi Il Libro del Mese Gore Vidal La fine dell'Impero Liber Storia e linguaggi recensito da Cesare Cases Georges Duby intervistato da Enrico Artifoni con un articolo di

MENSILE D'INFORMAZIONE - SPED. IN ABB. POST. gr. 111/70% ISSN 0393-3903 RECENSORE AUTORE TITOLO

Il Libro del Mese • 4 Cesare Cases Gore Vidal La fine dell'impero 5 Letture Vidal e il suo doppio, di Italo Calvino 7 Intervento Cultura, per carità! di Franco Ferraresi

8 Guido Fink Alessandro Portelli Il testo e la voce: oralità, letteratura e democra- zia in America Letteratura m 9 Lucia Folena Edgar Allan Poe Vita attraverso le lettere (1826-1849) Emily Dickinson Lettere 1845-1886 Jane Austen Lettere Narratori italiani 10 Luca Clerici Enrico Morovich Non era bene morire

n Maria Rosa Cutrufelli Antonio Steffenoni L'ultima lettera di Jaime Joaquin Mora Tordera Gian Carlo Ferretti Giuseppe Bonura I custodi del silenzio

13 Giovanna Tomasello Gaio Fratini (a cura di) "Il Caffè"politico e letterario. Antologia (1953- 1977) Cosma Siani Elio Filippo Accrocca Lo sdraiato di pietra. Poesie 1977-1990 15 Cesare Giacobazzi Giinter Grass Il richiamo dell'ululone 16 Ugo Serani Luciana Stegagno Picchio Profilo della letteratura brasiliana Premio Italo Calvino 1992

17 Maria Rosso Gallo Garcilaso de la Vega Le Egloghe Edoarda Masi Su Tong Mogli e concubine

19 Giovanni Cacciavillani Paul Verlaine Poesie e prose

20 Gian Franco Gianotti Uvo Hòlscher L'Odissea. Epos fra fiaba e romanzo

Cesare Cases Robert Harris Fatherland 21 Piero Boitani L'ombra di Ulisse Cinema • 23 Antonio Costa Lino Micciché (a cura di) De Sica. Autore, regista, attore 25 Inserto schede m

RECENSORE AUTORE TITOLO

Le forme della società,

Diego Gambetta, La mafia sicilia- Norberto Bobbio, L 'età dei dirit- Giorgio Spini, Le origini del socia- Vittorio Hòsle, Filosofia della cri- na. Un'industria della protezione ti. I saggi principali sul tema dei di- lismo. Da Utopia alla bandiera si ecologica. La salvezza della casa privata. Contro tutti i luoghi comu- ritti dell'uomo, della democrazia, rossa. Dall'umanesimo evangelico di planetaria al centro del nuovo rap- ni, una teoria rivelatrice nata dalla della pena di morte e della pace. Erasmo ai primi movimenti sociali- porto uomo-natura: una proposta ricerca sul campo. La prima rigorosa Dodici saggi, compreso l'inedito sti dell'Ottocento, il percorso di per un cambiamento della politica e analisi degli atti dei giudici antima- «I diritti dell'uomo, oggi». Einaudi un'idea che ha tentato di trasforma- della mentalità. Traduzione di Pao- fia di Palermo e Agrigento. Paper- Contemporanea, pp. XXIV-270, re l'utopia in realtà. Bibl. di cultura lo Scibelli. Einaudi Contemporanea, backs, pp. XXII-414, L. 34.000. L. 20.000. storica, pp. XIV-398, L. 60.000. pp. Vili-171, L. 18.000. RECENSORE AUTORE TITOLO

41 Libri di Testo • Aurora Fornuto e Alfredo Paternoster Domenico Scavetta Le metamorfosi della scrittura. Dal testo all'ipertesto Antonio Calvani Dal libro stampato al libro multimediale Storia • 42 Giovanni Levi Sitr(pn ScHama Le molte morti del generale Wolfe Marco Belpoliti Massimo Vallerani Natalie Zemon Davis Storie d'archivio 43 Nicola Gallerano Silvio Lanaro Storia dell'Italia repubblicana 44 Alberto Cavaglion Giulia Carazza Enrico Bignami . Antonio Gramsci Lettere 1908-1926 45 Bruno Bongiovanni John. M. Cammett Bibliografia gramsciana 1922-1988 Enzo Santarelli Gramsci ritrovato 1937-1947 Piero Sraffa Lettere a Tania per Gramsci Tatiana Schucht Lettere ai familiari Politica m 46 Piero Gastaldo Luigi Bonanate Etica e politica internazionale Felix Oppenheim 49 Adalgisa Lugli Alberto Boatto Della guerra e dell'aria 50 Giovanni Miccoli Silvio Ferrari Vaticano e Israele dal secondo conflitto mondia- le alla guerra del Golfo Religione e scienza m 51 Giovanni Filoramo Daniel Sibony Les trois monothéismes Gilles Kepel La rivincita di Dio 52 Pere Puigdoménech Ernesto Di Mauro Il Dio genetico Salute • 53 Carla Bazzanella e Davide Lovisolo John M. Hull Il Dono oscuro. Nel mondo di chi non vede Marco Bobbio Hervé Guibert Citomegalovirus. Diario d'ospedale 54 Giulio Gasca Enrico Pascal Follia e ricerca Alessandro Baricco Antonio Prete (a cura di) Nostalgia 55 Stefano Cagliano Vittorio A. Sironi Le officine della salute 57 Liber m Storia e linguaggi: un 'intervista a Georges Duby interventi di Enrico Artifoni, Corrado Bologna, Maria Luisa Pesante

RECENSORE AUTORE TITOLO della cultura, della vita.

Marcel Gauchet, Il disincanto del Gustavo Zagrebelsky, Il diritto Paolo Flores d'Arcais, Etica sen- mondo. Una storia politica della re- mite. Legge diritti giustizia. Un za fede. Il patto laico della «demo- ligione. La religione come fonda- profilo dello Stato costituzionale eu- crazia presa sul serio» contro l'an- mento della politica, fino al trionfo ropeo. Una proposta democratica gustia disarmante delle superstizio- dello scetticismo nelle società tecno- per il confronto dei principi di libertà ni ideologiche di clan e l'oscuranti- logicamente avanzate. Traduzione e giustizia con i casi della vita, dal- smo religioso di Karol Wojtyla. di Augusto Comba. Paperbacks, l'aborto al dramma di Serena. Paper- Einaudi Contemporanea, pp. X-234, pp. XXX-304, L. 36.000. backs, pp. VIII-219, L. 16.000. L. 20.000. EINAUDI NOVEMBKt IVW - IN. IU, PAG. 4

Il Libro del Mese fiammiferi di Cesare Cases

GORE VIDAL, La fine dell'impero, a che tutto fa brodo per accelerarla, fiducia di uscire indenne, per grazia corretta in senso millenaristico, egli mo visto, colpisce anche i profeti, rei cura di Gianfranco Corsini, Editori sicché anche i sovietici, che sono il divina e meriti speciali, dalla batta- riporta un colloquio del 1971 tra di appartenere a circoli fondamenta- Riuniti, Roma 1992, trad. dall'ingle- novello Satana, hanno il loro aspetto glia tra il bene e il male che secondo Reagan (allora soltanto governatore) listi, e in generale il manicheismo cui se di Alberto Antonangeli, pp. 172, positivo. Sul millenarismo america- Ezechiele avrà luogo nella piana di e James Mills, presidente del Senato essi si ispirano. Come Adorno, po- Lit 28.000. no e la sua storia ci aveva già infor- Armageddon. Vidal è più breve ma californiano, che Reagan tentava di trebbe denunciare quale causa di mato in Italia un libro di Roberto forse più efficace. Dopo avere deli- convertire alle sue idee armageddo- ogni male il precetto evangelico Pubblicando sull'"Unità" del 27 Giammanco (L'immaginario al pote- neato i pensamenti di Scofield, il niane ("sembrava un predicatore che "Che la tua parola sia sì sì, no no, il febbraio 1991 il discorso di Gore Vi- re), dove si parlava anche dell'adesio- fondatore delle dottrine apocalitti- parla a uno studente scettico", riferi- resto viene dal demonio". Quando dal tenuto alla Town Hall of Califor- ne di Reagan a tali teorie e della sua che, autore di una Bibbia riveduta e sce Mills). Per lui era tutto pronto, si gli si presenta il demonio su un piatto nia il giorno dello scoppio straannun- d'argento, Vidal si rifiuta di identifi- ciato della guerra del Golfo (15 gen- carlo. Ha riconosciuto molto preco- naio 1992) — discorso contenuto an- cemente il carattere di diversivo del che in questa scelta di articoli e furibondo anticomunismo america- discorsi da lui egregiamente curata e no e l'inanità dei suoi pretesti. "Do- affidata a un buon traduttore che si Tra Ravello e Los Angeles po l'invenzione del mago di Oz, l'i- rende conto che Vidal è uno scrittore dea più demenziale creata dai pubbli- e non solo un giornalista — Gian- cisti americani è che l'Unione Sovie- franco Corsini ricordava che Vidal "Sono nato il 3 ottobre 1925, quando Tho- tica sia un impero monolitico e aveva iniziato il suo dire affermando onnipotente, con tentacoli in tutto il mas Wolfe compiva venticinque anni. Ho vissu- che aveva scelto quella data anche globo, che mira a distruggerci e cer- perché era un martedì, "il giorno in to due terzi del ventesimo secolo e un terzo della tamente ci riuscirà se noi non la imi- cui secondo il Corano Dio creò l'o- storia degli Stati Uniti. .."si legge nel suo recente tiamo costantemente con la nostra scurità". E proprio in mezzo alle te- Screening History (Harvard University Press, macchina bellica e i suoi servizi se- nebre che gravano sul popolo ameri- Boston 1992); e la sua storia personale continua greti". Vidal è veramente un illumi- cano Vidal voleva "accendere un oggi con la pubblicazione del suo ultimo best- nista radicale che parla del mito anti- fiammifero" per spiegare "come ab- seller (Live from Golgotha: The Gospel comunista con gli stessi toni con cui biamo perduto la repubblica ameri- According to Gore Vidal, Random House, Fontenelle parlava del bambino che cana 40 anni fa e come viviamo ades- si pretendeva fosse nato con un den- New York 1992). In quasi mezzo secolo di inin- so nello Stato della Sicurezza Nazio- te d'oro. E ciò molto prima che il mi- nale". L'immagine è vecchia assai, terrotta attività Vidal ha scritto altri 22 romanzi, to crollasse da sé. ma Lucrezio nella protasi del libro 3 libri'gialli con lo pseudonimo Edgar Box, 6 vo- Questo illuminismo non vuole terzo del suo poema pensava alla lumi di saggi con i quali ha vinto nel 1982 il sentire ragioni e non aspetta la rispo- fiaccola, o face, o teda che dir si vo- National Book Critics Award, ed ha prodotto sta. I profeti non sono tutti da buttar glia. E Lichtenberg diceva che non si numerosi testi per il teatro, il cinema e la televi- loro autore — che è andato arricchendosi con via, il monoteismo neanche, e non è può portare in giro la fiaccola della sione che hanno conosciuto successi come Visit Myron, Kalki e Duluth, fino a questo ultimo, vero che il pluralismo sia di per sé verità senza bruciare la barba a qual- to a Small Planet (1957), The Best Man (1960) Live from Golgotha che lo ha riportato clamo- buono. Vida! fa un appassionato elo- cuno. La paura dei barbuti finì per gio della Svizzera che suona alquanto spegnere tutte le fiaccole dell'illumi- o il più recente remake di Billy the Kid per la re- rosamente all'attenzione del pubblico, della cri- convenzionale. "Dato che questa nismo, sicché oggi anche un perso- te televisiva di Ted Tumer. tica e dei media. Contemporaneamente il cinema confederazione è probabilmente la naggio come Gore Vidal è ridotto ad Candidato democratico alla Camera in un di- 10 ha accolto di nuovo festosamente anche in ve- più democratica e prospera del mon- accendere un fiammifero. stretto di New York nel 1960 ed al Senato in Ca- ste di "attore" come coprotagonista dell'ultimo do, i nostri media non dicono mai lifornia nel 1982 ha presieduto anche, con il fa- film di Tim Robbins, Bob Roberts che descrive Eppure non gli manca certo il co- una parola buona o non derisoria sul- raggio di agitare le fiaccole brucian- moso Dr Spock, ilPeople's Party che è stato atti- 11 degrado della vita politica americana in tempo la Svizzera". A noi sembra più vero- do barbe tutt'intorno. Il sovrano di- vo negli anni settanta. Ma la sua passione politi- di elezioni. simile la funzione della Svizzera co- sprezzo con cui Vidal parla dei po- ca e il suo iconoclasta spirito crìtico hanno La stampa gli è stata spesso ostile, la critica ac- me "rifugio del capitale internazio- tenti americani e che meraviglia sem- trovato espressione in ogni manifestazione della cademica lo ha spesso emarginato, ma un volu- nale" prospettata da Jon Halliday già pre un po' noi coloniali che sua lunga carriera di scrittore, drammaturgo e me di saggi pubblicato adesso dalla Columbia nel 1969, funzione che spiega anche il tono di benevolo sfottimento nei preferiamo dileggiare i luogotenenti pubblica personalità. Ha scritto il suo primo ro- University Press (Gore Vidal: Writer Against suoi confronti che dà noia a Vidal. o governatori che l'Impero coopta manzo Williwaw a diciannove anni. Ha avuto il the Grain, New York 1992) lo celebra passando tra la popolazione locale, è quello dei Ma lasciamo andare. Chi lotta contro suo primo controverso bestseller con The City in rassegna tutta la sua opera. La Harvard Uni- figli di papà. Lui può permetterselo. il gigante deve ben appoggiarsi da Come ci spiega Corsini nella prefa- and the Pillar a ventitré anni. Nel 1964 hanno versity lo ha chiamato un anno fa a pronunciare qualche parte. Nel suo brillante pam- zione, è nipote di un senatore, figlio avuto inizio le sue ininterrotte "meditazioni" le prestigiose "Massey Lectures" che avevano phlet Fuori dall'Occidente (Einaudi, del direttore dell'aviazione civile, e a sulla religione, la storia e la politica che hanno ospitato anche il suo amico Calvino, e Screen- 1992), Alberto Asor Rosa non solo vent'anni, quando aveva già scritto il dato vita alla saga americana di Burr, 1876, ing History le rende adesso accessibili al pubbli- mostra il massimo rispetto per quei primo libro, il ragazzo dichiarò che Empire, Hollywood e Washington D.C. che co, mentre la Random House ha pronto un volu- testi che Vidal fa rientrare nell'età del bronzo, ma ne usa uno come testo sarebbe diventato presidente degli costituiscono il nucleo centrale della sua attività me di 1200 pagine con tutti i suoi saggi più rap- a fronte, cioè l'Apocalissi di Giovan- Stati Uniti. Non lo diventò, ma poco di romanziere. presentativi. Alla fine di ottobre, pochi giorni mancò che nel 1982 vincesse le ele- ni. E vero che in polemica con Bob- zioni in California. Quando parla del Nel 1968, tuttavia, Myra Breckinridge ha prima del voto, il National Press Club di Wa- bio ha precisato che non condivide la proprio paese ne parla, dice giusta- inaugurato quell'aureo filone di "invenzioni" o shington lo festeggerà ripresentando al pubblico soluzione apocalittica in quanto essa mente Corsini, come se fosse un go- "commedie satiriche" — come le ha definite il il suo film The Best Man. prevede un trionfo del bene altret- verno ombra. E quando parla dei go- tanto totalitario quanto quello del vernanti reali non ha peli sulla lin- male, ma per interpretare la guerra gua. Al minimo li chiama "ignoran- del Golfo il confronto rende buoni ti", confrontandoli sempre con gli servigi, perché qui si tratta della era realizzata anche la profezia di uomini politici europei, spesso dotati comparsa dell'Anticristo e la dittatu- Ezechiele del ritorno degli ebrei nel- di una notevole cultura. Grazie, Vi- ra del Messia è ancora al di là da veni- la terra promessa. "Tutto coincide, dal, ci rendi quasi interessanti An- re. E certo curioso che Vidal rinne- BULZONI EDITORE — afferma di fronte a Mills l'esaltato dreotti e Spadolini. Ma il modello ghi la tradizione ebraico-protestante positivo è Gorbaciov, cui Vidal ave- Reagan — ormai non può mancare da cui proviene e Asor Rosa quella va profetato una brutta fine se si fos- molto. Ezechiele dice che fuoco e dell'ammirazione cattolica per il po- se opposto a "erigere un vitello d'oro NOVITÀ zolfo si rovesceranno sui nemici del tere che ogni tanto riaffiora nello sulla piazza Rossa" (e così fu). Quan- popolo di Dio. Significa senza dub- storico letterario. Chi dovrebbe ri- do va a sentire questo terribile Sata- RENATO PICCIONE bio che saranno distrutti da armi nu- correre ai profeti li rifiuta e vicever- na il 15 gennaio 1987 insieme ad altri cleari". La conclusione di Vidal di sa. Ma in America i profeti sono stati novecento intellettuali, resta favore- fronte a questa conversazione tra screditati dai millenaristi e messi al volmente impressionato anzitutto LO SCANDALO PSICHIATRICO Reagan e Mills è che "con orrore cre- servizio del potere, e noi cominciamo dalla schiettezza con cui parlava di scente, uno si rende conto che forse a convincerci che il machiavellismo Cernobyl, mentre Reagan non aveva DELLA REGIONE LAZIO Reagan non è quello che tutti noi non ci preserva dal fare una brutta fi- mai accennato al disastro dell'opera- avevamo sperato (e anche pregato) ne. Del resto l'italiano e lo statuni- tense concordano sul fatto che, come zione Mighty Oak. "Guardando DAL COMITATO PER LAPPLICAZIONE che fosse, un ipocrita... Reagan non dice il secondo, "conviene tenere in l'uomo che ci parlava — piccolo, tar- DELLA 180 AL COMITATO PER aveva in mente gli Stati Uniti, ma chiato, faccia rotonda — cercavo di LA SALUTE MENTALE Armageddon". piedi quello che abbiamo qui" per- immaginare un politico americano Vidal non ha scarsa simpatia sol- ché "non c'è altro". Sono tutti e due che tenesse un discorso altrettanto Prefazione di tanto per la Bibbia riveduta da Sco- illuministi, sia pure di quelli poveri schietto e intelligente a gente come MICHELE COIRO field, ma anche per quella autentica. che ci sono oggi. Illuministi del fiam- Trudeau e Galbraith, Milos Forman Il saggio II disagio del monoteismo af- mifero. e Berio". 390 pagine - L. 45.000 ferma che "da un testo barbarico dell'età del bronzo sono nate tre reli- La ragione principale per cui i diri- gioni antiumane: il giudaismo, il cri- genti americani poco si curano di stianesimo e l'Islam". Non per nulla VIA DEI LIBURNE 14 - 00185 ROMA Tel. 06/4455207 - Fax 06/44550355 Mighty Oak è la loro convinzione egli ha scritto un romanzo su Giulia- che la fine del mondo è assai vicina e no l'Apostata. La condanna, abbia- NOVEMBRE 1992 N. 10, PAG. 5

Letture Vidal e il suo doppio di Italo Calvino

Per gentile concessione degli eredi di Italo Calvino, pubblichia- Distacco simbolico mo l'intervento dello scrittore pronunciato a Ravello in occasione La chiave di tutti i misteri forse ce la può dare il finale di Du- del conferimento della cittadinanza onoraria a Gore Vidal, e pub- luth, quando s'apprende che il mondo esiste solo nella mente blicato da "la Repubblica" del 28 settembre 1983. d'una instancabile romanziera, che può cancellare case, paesag- gi, colline, esistenze, finché l'invasione dei millepiedi del- Festeggiando Gore Vidal qui a Ravello, mi trovo in una stra- l'astronave non provocherà un moltiplicarsi di Ravello nel tem- na situazione di sdoppiamento: penso a Gore qui nella sua casa po e nello spazio, con tutte le autorità e gli invitati e il palco per sospesa su un paesaggio scosceso e abbagliante, o nella piazza in lo spettacolo in piazza, e un Gore Vidal in ognuna, tanto più cui l'ho incontrato ieri sera, seduto al caffè, e nello stesso tempo multiforme e dotato d'ubiquità quanto più "assolutamente uni- mi sento trasportato su altri scenari, una metropoli su un lago co" e fedele a se stesso. con scritte al neon multicolori sui grattacieli. Infatti, ho finito Sull'ubiquità di Gore Vidal credo che potremmo raccogliere ora di leggere con continuo divertimento e stimolo dell'immagi- delle prove proprio qui a Ravello, perché quando leggiamo o nazione il nuovo romanzo di Gore Vidal, Duluth, uscito da po- ascoltiamo Gore sembra che lui non si stacchi dagli Stati Uniti chi mesi negli Stati Uniti. E un romanzo in cui la vita contempo- neanche un secondo; la sua partecipazione appassionata e pole- ranea appare completamente occupata dalla finzione, e il mon- mica alla vita americana è ininterrotta; e allora quello che voi do non fa che vivere intrecci di serials televisivi con personaggi vedete qui a Ravello vivere una tranquilla vita parallela, chi è: che si scambiano i ruoli, che muoiono in una storia e ricompaio- lui o un suo doppio? O che ci sia un satellite artificiale che gira no in un'altra, oppure intrecci di romanzi fatti in serie e pubbli- nel cielo della costa amalfitana e lo tiene al corrente di tutto ciò cati a puntate su riviste popolari o in collane ad altissima tiratu- che succede negli Stati Uniti? ra. Non si sa fin dove arrivi la vera vita, quella che Gore chiama Certo, in un mondo senza più distanze, in cui tutto è compre- life or nonfiction e fin dove l'intricata giungla delle storie imma- sente, Gore ha inaugurato un nuovo modo di stare in Italia. Per ginarie, con episodi che s'alternano e s'incrociano, variamente molte generazioni di scrittori americani il nostro paese è stato combinati dai word-processors elettronici, nella cui memoria so- uno sfondo pittoresco, esotico, misterioso, comunque un mon- no state immagazzinate tutte le trame romanzesche della lette- do contrapposto a quello dell'America. Il loro soggiornare in ratura mondiale. Europa e soprattutto nell'Italia allora così arcaica, lontana non Insomma, suggestionato dalla lettura di questo libro in cui solo nello spazio ma nel tempo, aveva il significato di un distac- quello che avviene non risponde al principio dell'"unicità asso- co simbolico, quasi d'un al di là: non per niente essi si chiamava- luta", io mi domando se siamo davvero a Ravello, o in una Ra- no "esiliati", "expatriates". Gore, lui non si sente esiliato in vello ricostruita negli studios di Hollywood, con un attore che nessun posto, vive con la stessa disinvoltura sul Mediterraneo rappresenta Gore Vidal, o nel documentario su Vidal a Ravello che sull'Atlantico o sul Pacifico, anzi, riesce a tenere un piede su che dovevamo vedere stasera e che è misteriosamente scompar- ogni riva, con una specie di passo di danza, credo, dato che i so, oppure se siamo qui sulla costa amalfitana in un giorno di fe- suoi piedi sono due e le sue rive tre. Sarà per questo che non ha sta del paese, ma nel 1840, quando alla fine d'un altro romanzo mai sentito il bisogno di scrivere il suo romanzo italiano, il suo (Burr) il narratore viene a sapere che il più discusso tra i fondato- Marble Faun, la sua Daisy Miller, il suo Across the Riverand in the ri dell'Indipendenza degli Stati Uniti, il colonnello Burr, era suo Trees? Mi piacerebbe molto che — adesso che è cittadino onora- padre naturale. Oppure, siccome nel romanzo compare anche rio d'una nostra città — si sentisse autorizzato a farlo, e sono si- un'astronave con un equipaggio di millepiedi che possono assu- curo che sarebbe, al contrario di quegli illustri precedenti, mere qualsiasi aspetto, anche di personaggi della vita politica un romanzo spassoso dal principio alla fine; ma devo ammet- statunitense, potremmo essere su quell'astronave, che da Du- tere anche che finora l'abbiamo scampata bella! Se penso alla luth si è spostata su Ravello, e gli extraterresti potrebbero aver feroce allegria con cui Vidal stritola la realtà americana in preso l'aspetto d'uno scrittore americano festeggiato dalla citta- dinanza. >

\ m Ì0À „V A -> / Gore è anche un polemista micidiale nella critica letteraria, e < qui bisogna ricordare un'eccezione: quando parla di scrittori una trasfigurazione grottesca e truculenta e a cosa potrebbe ve- italiani è una delle rare occasioni in cui la sua critica è piena di nir fuori dalla sua forza caricaturale applicata ai nostri usi e co- simpatia e di adesione, cosa che venendo da un temperamento stumi, pregusto un divertimento senza pari e nello stesso tempo come il suo non può che essere sincera. Certo, il Gore polemista vengo colto dai sudori freddi. Già vedo le Furie della sua fanta- non dorme nemmeno in questi momenti di distensione: c'è sem- sia sbranatrice gettarsi sulla immagine pubblica e privata della pre un'intenzione polemica verso gli altri scrittori e critici ame- società italiana come le donne-poliziotto di Duluth obbligano a ricani che lo porta a presentare il nostro lavoro nella luce più at- raccapriccianti strip-tease i malcapitati illegal alìens, e già ci vedo traente. Ma sopratutto il legame tra lui e noi nasce da un con- tutti coinvolti in queste sue pagine gaiamente crudeli, che pos- fronto di generazione: non dimentichiamo che Gore è arrivato sono prendere posto nella grande tradizione àeAY humour noir Aa in Italia indossando ancora l'uniforme militare, nel 1948, dopo Swift a oggi. aver combattuto gli ultimi mesi di guerra sul Pacifico; i ricordi Vidal ci conosce bene e nei saggi e nelle interviste dice sempre di quell'epoca, la scoperta della povera Italia del dopoguerra in cose che colpiscono nel segno: una volta ha definito la società compagnia di Tennessee Williams ritornano spesso nei suoi sag- italiana come quella che "combina gli aspetti meno attraenti del gi, ed è significativo il fatto che gli scrittori italiani che egli ha socialismo con praticamente tutti i vizi del capitalismo". Ma presentato agli americani siano pressapoco suoi coetanei, e ab- certo, lo stare in Italia è per Gore un'avventura meno problema- biano cominciato a scrivere pressapoco negli stessi anni dei suoi tica che per noi; ed è invece un modo di prendere quel tanto di inizi, tra guerra e dopoguerra. Insomma, è il senso di un cammi- distanza dall'America che gli permette di osservarla meglio. È no marcato da esperienze e immagini del mondo parallele nel l'essere americano il suo problema, il definirsi in rapporto alla corso d'un quarantennio quello che egli vuole rintracciare, di realtà del suo paese; è la passione per come l'America è o non è qua e di là dell'Atlantico. che occupa tutti i suoi pensieri. Non è vero che questo enfant ter- Invece le bestie nere di Vidal sono gli scrittori e i critici che rible non rispetti nulla e nessuno: il suo punto di partenza sono cercano di sperimentare o di teorizzare nuove forme di roman- quei principi fondamentali che la Dichiarazione d'Indipenden- zo, negli Stati Uniti e in Franda. Esiste dunque anche un Gore za degli Stati Uniti del 1776 definisce fin dalle prime righe come Vidal conservatore, almeno sul piano dell'avanguardia lettera- inalienabili diritti di cui tutti gli uomini sono stati dotati dal ria? E difficile ammetterlo, se pensiamo che non si può parlare Creatore: diritto alla vita, alla libertà, al conseguimento della di rinnovamento della forma del romanzo negli ultimi quindici felicità. Forte di questi semplicissimi principi, Vidal spara a ze- anni senza rifarsi a quello che è forse il più famoso romanzo di ro contro tutto ciò che li contraddice. Il suo sguardo è d'un pes- Gore Vidal, Myra Breckinridge. Il burlesque satirico e grottesco e simismo assoluto, e in Duluth non salva nessuna classe sociale, mimetico, compiuto con una specie di collage del linguaggio e categoria o istituzione; ma lascia sempre uno spiraglio aperto dei miti della cultura di massa, è lui che l'ha imposto all'Ameri- per un ideale d'armonia, che in questo romanzo viene proclama- ca, inaugurando una nuova fase nel gusto e nella rappresentazio- to dai millepiedi dell'astronave. (Il che non salva questi ospiti ne della nostra epoca, con effetti paragonabili a quelli della pop- extraterrestri dall'essere coinvolti in disastrose speculazioni art, ma con un'aggressività molto maggiore, un'esplosione di borsistiche e immobiliari). comicità espressionistica. Su questa linea, lo sviluppo del lavoro di Gore da Myra Brec- Gioco al massacro kinridge a Duluth giunge a un risultato di grande riuscita, non Questa passione polemica per la vita pubblica americana e per solo per la densità di effetti comici e pieni di significato, non so- tutto ciò che si potrebbe definire l'antropologia dell'America lo per l'abilità di costruzione, come un'orologeria che nessun nell'era della cultura di massa, è il nucleo di "assoluta unicità" word-processor può superare, ma perché quest'ultimo romanzo che tiene insieme i tanti Gore Vidal che agiscono contempora- contiene, built-in, la propria teoria, quello che l'autore chiama il neamente e sotto forme diverse: nella forma del saggio, in cui suo "après-post-strutturalismo". egli è uno dei maestri contemporanei, insuperabile per la since- Certo 1' intenzione esplicita di Gore è di fare la parodia all'o- rità e l'agilità e la concretezza: nella forma del romanzo contem- dierna voga universitaria per la "narratologia", ma non per que- poraneo come trasfigurazione grottesca del linguaggio e dei miti sto la sua metodologia mi pare meno rigorosa e la sua esecuzione dei mass-media; nella forma del romanzo storico che brutalmen- meno perfetta. Per cui considero Gore un maestro di quella te ci avvicina un passato che ci assomiglia in modo conturbante nuova forma che va definendosi nella letteratura mondiale e che (e questo tanto nelle interpretazioni del passato del suo paese possiamo chiamare iper-romanzo o romanzo elevato al quadrato come Burr e 1876, quanto nelle evocazioni dell'antichità più re- o al cubo. mota, come il recente Creazione che sta per uscire in Italia da Garzanti); nella forma del teatro, dove converge quell'istinto di L'universo del riso Gore che lo porta a far teatro di ogni cosa che egli fa o dice; e Quanto alle polemiche di Gore contro i nuovi esperimenti sotto le spoglie del conversatore e del personaggio televisivo nella narrativa, non le condivido come tendenza generale, per- nelle sue campagne elettorali così diverse da quelle di qualsiasi ché spero sempre che possa saltar fuori qualcosa che ridia vitali- altro candidato, nei suoi discorsi che fanno a pezzi ogni autorità tà al panorama letterario oggi così esangue; ma c'è un punto in costituita e ogni certezza prestabilita. Il prototipo è quello che cui la preoccupazione di fondo di Gore è anche la mia: il rischio lui chiama il suo Discorso sulla stato dell'Unione, per il quale co- che corre oggi la letteratura è di ridursi a una materia di studio nosciamo anche le reazioni d'un pubblico d'Americani medi, per le università; il fenomeno già sensibile negli Stati Uniti d'u- perché lui stesso ce l'ha raccontato anni fa, in un testo memora- na letteratura prodotta e consumata quasi esclusivamente all'in- bile e unico nel suo genere; infatti di solito gli oratori si limitano terno dei campus, non apre delle prospettive rallegranti. (Com- a pubblicare il proprio discorso, mentre Gore racconta il discor- plementare a questa tendenza, c'è il dilagare d'una narrativa di so come viene detto da lui studiando le reazioni del pubblico massa prefabbricata per un pubblico sempre meno esigente: la frase per frase, registrandone i trasalimenti, i momenti di sollie- scrittrice alla moda che non sa scrivere né leggere ma si serve di vo, le docce fredde. ghost-writers, è anche quello un personaggio di Gore, in Kalki e M'è capitato d'assistere a uno di questi discorsi di Gore a un ora in Duluth). pubblico di suoi connazionali, un pubblico che forse non era Comunque, sta pur sicuro, caro Gore, Duluth è uno di quei rappresentativo della media, dato che nessuno si scandalizzava romanzi sui quali nelle università si faranno corsi, seminari, te- e tutti salutavano il suo jeu de massacre con la complicità e il di- si, trattati irti di schemi. Da questa sorte non ti potrai salvare! vertimento più pieno. Ma qual era l'effetto su un ascoltatore L'importante è lo spirito che ci hai messo dentro e che corre sen- straniero come me? Forse quello meno previsto dall'oratore, in za fermarsi in tutte le tue pagine. quanto mi portava a riflettere che la forza d'un paese si misura Questa è l'osservazione con cui vorrei chiudere il mio saluto a dalla sua capacità di mandare giù la critica più radicale, di dige- Gore: egli fa parte di quel numero di scrittori del nostro tempo, rirla e di nutrirsene. E mi veniva da dirmi: "Solo in una società che proprio perché hanno sempre tenuto gli occhi aperti sui di- sicura di sé, della propria stabilità e buona salute può nascere un sastri e le storture della nostra epoca, hanno scelto come metodo polemista come Gore Vidal! E li che si misura la differenza con di resa letteraria l'ironia, il sarcasmo, lo humour, la comicità, in- la fragile Italia! Da noi chi ha mai fatto una satira così radicale somma quella gamma di procedimenti letterari che appartengo- del nostro mondo politico, della nostra morale pubblica, del co- no all'universo del riso. E su questo terreno che la letteratura stume della nostra società? Solo quando avremo scrittori che at- può rispondere alla sfida della storia: in un'epoca di mistifica- taccano con un'allegria così spietata governo e partiti e istitu- zioni tragiche, in cui il linguaggio serve più a mascherare che a zioni saremo sicuri d'essere diventati una grande potenza!". dire, i soli discorsi seri sono quelli fatti come per ridere. riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESEHI NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 7

"filantropi" cercavano di attenuare dormono nelle strade. E, per di più, la protesta sociale erano in realtà ric- Come tante altre cose in questo di averlo fatto a fini di autopromo- Intervento chezze collettive usate dai privati in paese, oggi la discussione ha perso i zione sociale. Soprattutto nei reaga- maniera arbitraria e senza alcun con- toni ideologici, ma non si è spenta1. niani anni ottanta il circuito dei char- trollo pubblico sulla loro destinazio- La distruzione reaganiana del Welfa- ity balls sembra essere stato una con- Cultura, per carità! ne. re State e i successivi ulteriori drastici tinua occasione per l'esibizionismo In epoca più recente_, quando an- tagli nel bilancio dei servizi si scon- yuppie più arrogante — con aumenti di Franco Ferraresi che qui si sono diffuse le teorie gram- trano con un'esplosione senza prece- considerevoli, però, nelle donazioni. sciane, le accuse hanno assunto un denti di bisogni nuovi ed antichi Negare il fondamento di queste lessico che il lettore italiano ricono- (Aids, degrado urbano, droga, crimi- accuse sarebbe assurdo. Resta il fatto Un anno fa, il 13 novembre '91, si ta ideologia individualista); la pre- scerà facilmente: l'egemonia cultura- nalità — 2200 omicidi a New York che negli Stati Uniti le grandi istitu- inaugura a Princeton il Center for senza di enormi ricchezze private, le della classe capitalista, si diceva, nel 1991) collegati con la crisi e le zioni culturali non esisterebbero sen- Human Values, frutto di una dona- insieme alla concezione puritana del- passa anche attraverso le grandi isti- trasformazioni economiche in corso. za il mecenatismo. E questo pone, zione di 21 milioni di dollari (25 mi- la ricchezza come stewardship che va tuzioni filantropiche, per il tipo di Filantropia e mecenatismo sono po- per un europeo, degli interrogativi liardi di lire) di Laurance Rockefeller quindi giustificata e di cui va reso studi da queste promossi, e per l'as- sti di fronte a questi fatti ed all'accu- inquietanti: come mai nei nostri pae- (fratello di David). Laurance, che conto; la fede nel progresso e nella sorbimento tramite loro nelle file sa di avere tradizionalmente privile- si, dove, almeno a parole, si assegna aveva poco tempo prima offerto 40 scienza come strumenti di trasforma- della classe dominante di schiere di giato gli interessi delle classi superio- alla cultura un valore ben più alto che milioni di dollari alla ricerca per il zione sociale (e quindi il finanzia- intellettuali che avrebbero altrimenti ri (musei, orchestre, biblioteche, negli Stati Uniti, non esiste, salvo cancro, è ritenuto il principale filan- mento di studi sulla società per elimi- potuto articolare la protesta popola- università di élite) mentre i poveri poche eccezioni, mecenatismo priva- tropo della famiglia: nel corso degli to — la sponsorship industriale è tut- anni gli si attribuisce un complesso di t'altra cosa? Si risponde che nei no- donazioni dal proprio capitale perso- stri paesi è cruciale l'intervento dello nale per oltre 200 milioni di dollari stato e di altri enti pubblici, che, per (240 miliardi). E la stessa cifra'che i esempio, pagano gli stipendi del per- membri della famiglia Rockefeller ed I libri consigliati sonale accademico. E una risposta i fondi benefici da loro istituiti han- parziale: anche negli Stati Uniti la no regalato nel 1991 a più di 1300 or- maggioranza delle università è pub- ganizzazioni ("New York Times", Quali libri vale sicuramente la pena di leggere fra le migliaia di titoli che sfornano ogni mese le case blica, ed include alcuni dei nomi più 16 febbraio). editrici italiane? ' 'L'Indice ' ' ha chiesto a una giuria di lettori autorevoli e appassionati di indicare fra prestigiosi (e.g., Berkeley). D'altro Nel corso di un'ampia discussione canto in Italia i limiti dell'intervento dedicata alla revisione degli obiettivi le novità arrivate in libreria nei mesi scorsi dieci titoli. Non è uno scaffale ideale, né una classifica o pubblico sono sotto gli occhi di tutti: della filantropia, il "New York Ti- una graduatoria. I dieci titoli sottoelencati in ordine alfabetico per autore, e pubblicizzati anche nelle quante sono le residenze studente- mes Magazine" del 17 novembre maggiori librerie, rappresentano soltanto consigli per favorire le buone letture. sche nelle nostre università? Esiste 1991 riferisce che nell'anno prece- una sola biblioteca pubblica che ope- dente, malgrado la recessione, le do- Carlo Bassi - La morte di Le Corbusier - Jaca Book ri a livelli minimi di decenza? Anche nazioni filantropiche private hanno da noi esistono, certo alcune (poche) raggiunto complessivamente la cifra benemerite fondazioni private. Ma stratosferica di 150.000 miliardi di Alejo Carpentier - Concerto barocco - Einaudi quanti industriali hanno mai pensato lire. Un articolo successivo (15 mar- di lasciare memoria di sé, ad esem- zo) indica fra i principali beneficiari M. K. Gandhi - Sulla violenza - Linea d'Ombra pio, in biblioteche funzionanti? Più l'Esercito della Salvezza (800 miliar- in generale: perché nella nostra so- di), l'Università di Harvard (240 mi- cietà, così piena di consumi ostenta- liardi), quella di Stanford (215 mi- John B. S. Haldane e Bertrand Russell - Dedalo o la scienza del futuro tivi e cosi ossessionata dai simboli di liardi), quella di Pennsylvania (stata- status, le donazioni culturali o filan- le, 170 miliardi). - Bollati Boringhieri tropiche non sono status symbols? 5 gennaio 1992: Alice C. De- La difficoltà di rispondere a questi smond muore senza eredi a Garri- Wolf Lepenies - Ascesa e declino degli intellettuali in Europa - Laterza interrogativi è accresciuta dal fatto son, paese di 6000 anime sullo Hud- che ben pochi se li pongono. son, lasciando 18 milioni di dollari. Qui aveva fondato e generosamente Edogawa Rampo - La belva nell'ombra - Marsilio 1 Cfr., ad esempio, T. Odendahl, Cha- sostenuto nei decenni precedenti la rity Begins at Home, Generosity and Self- Alice and Hamilton Fish Library, Gianni Rodari - Gelsomino nel paese dei bugiardi - Editori Riuniti Interest Among the Philanthropic Elite, Ba- usando 2,8 milioni di dollari eredita- sic Books, New York 1990; R. Wuthnow, ti dai genitori (banchieri) e dal primo Acts of Compassion, Caringfor Otheri and marito, Thomas C. Desmond (finan- John Ruskin - Praeterita - Novecento Helping Ourselves, Princeton University ziere). Alla biblioteca andranno oltre Press, Princeton' 1991. 5 miliardi. Aveva detto: "Spero di Gershom Scholem - Walter Benjamin. Storia di un'amicizia - Adelphi farne una delle migliori biblioteche pubbliche nello stato di New York, specializzata nella storia della Valle Boris Vian - Perché non sanno quello che fanno - Marcos y Marcos dello Hudson [oltre che delle fami- glie Fish e Desmond]. Io morirò, ma Enrico Berti la mia biblioteca vivrà". Contraddizione Ciò che colpisce è innanzitutto il e dialettica contrasto fra lo stereotipo, molto dif- fuso da noi, di una società americana negli antichi incolta e antintellettuale, e il vigore La giuria che consiglia i libri Oreste Del Buono, Mario e nei moderni del mecenatismo. Lo stereotipo, si per il mese di novembre pp. 308 - L. 40.000 badi, non è campato in aria: la prima Lodi, , vittima della campagna elettorale del è composta da: Danilo Manera, Peppino Ortoleva, Persuaso che la crisi odierna della filosofia è es- 1992 è stato il chairman del Fondo Franco Brevini, Enrico Castelnuovo, Sergio Quinzio, Lalla Romano. Nazionale per le Arti, pavidamente senzialmente una crisi di liquidato dal presidente Bush dopo struttura logica, Enrico che il candidato conservatore, Pat Berti conduce in questo vo- Buchanan, aveva attaccato il Fondo lume una serrata indagine storico-teoretica alla ricerca come "la nursery della cricca artistica narne i mali, fattore decisivo nel- di un procedimento argo- al servizio àe\Vestablishement liberale l'originare le prime, grandi fondazio- mentativo capace di gene- dell'Est". Questo è un esempio della ni — Rockefeller, Carnegie, Russel- rare conoscenze rigorosa- tradizionale ostentazione di sospetto Sage). A questi sono però da Un nuovo libro mente fondate, che possa e ostilità verso artisti, intellettuali ed aggiungere il desiderio dei nuovi ric- alta borghesia cosmopolita da parte per imparare dalla Parola. riconoscersi proprio del di- chi di comperare, con la beneficenza, scorso filosofico. dell'uomo comune che si fa vanto l'accesso alla high society, le facilita- della propria semplicità. Ma il mece- Tra chi proclama con zioni fiscali (fenomeno più recente di orgoglio la «forza» del pen- natismo non proviene solo dalle anti- quanto si pensi); gli intenti paternali - che famiglie patrizie. Ne sono prota- siero e chi, con non minore sti di conservazione sociale da parte orgoglio, ne proclama la gonisti anche personaggi ignoti co- dei grandi filantropi. me, appunto, Mr T. R. Johnson e costitutiva «debolezza», Perciò filantropia e mecenatismo, tanti altri: chi, per esempio, conosce Berti si inserisce come so- insieme con grandi lodi, hanno sem- il nome di Luis Bamberger, il cui la- stenitore di una filosofia scito, nel 1930, ha dato origine al- pre ricevuto anche critiche feroci, strutturata dialetticamente, Il commento semplice e l'Institute for Advanced Study? o formulate all'inizio nello stile e con i «forte» logicamente, cioè profondo di un autorevole bi- quello di Paul Tudor Jones jr, la cui contenuti del populismo. I "baroni ben argomentata, solida e blista. Una interpretazione in Robin Hood Foundation (sic) preve- ladri" erano accusati di cercare una rigorosa, benché epistemo- chiave esistenziale di tutte le de quest'anno donazioni caritative facile legittimazione sociale alle pro- logicamente «debole», cioè parabole di Gesù per una per 4 miliardi? prie ruberie ostentando atti caritati- libera dalla presunzione di vi, senza peraltro modificare la pro- sapienza antica e sempre esaurire la realtà in un'uni- In verità il mecenatismo e più in pria brutalità. Durante le audizioni ca formula, aperta al dialo- generale la filantropia sono i prodotti della Commissione Walsh del 1915 go e alla continua revisione. di un intreccio tutto americano fra si scoprì che gli ordini per il cosiddet- JJ^Vtta e Pensiero motivi nobili, spinte utilitarie, ipo- to "Ludlow Massacre" nelle miniere \F PubblicazionD..LLI: i dell'UniversitJ-LL/I R.àÌ Cattolica crisia e fattori politico-strutturali. Rockefeller in Colorado erano partiti Per informazioni: o 02-72342310 L'EPOS PALERMO Indico i principali: la storica assenza dagli stessi uffici che ospitavano la tel. 091/6113191 di intervento pubblico nella cultura e Fondazione. Più in generale si affer- fax 091/581960 nei servizi (dovuta anche alla radica- mava che le grandi ricchezze con cui i LIBRI PER CAPIRE IDEI LIBRI DEL MESEI NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG.

La difficoltà di stare zitti di Guido Fink

ALESSANDRO PORTELLI, Il testo e la dovere, e la legge scritta, gli impor- go, ché "solo nella comunicazione quadrato, nelle scene della scuola, ta dal vivo nel corso di una ricerca di voce: oralità, letteratura e democrazia rebbero di denunciare il suo compa- orale diretta faccia a faccia è presen- accanto a lettere giganti e messaggi storia orale dell'antifascismo (un'an- in America, manifestolibri, Roma gno di avventure Jim, che è uno te l'intonazione" e può verificarsi di democrazia — si direbbe più vici- ziana donna di nome Maggiorina 1992, pp. 304, Lit 28.000. schiavo fuggiasco. O dal Fantasma un'effettiva alternanza dei soggetti na alla doppia assenza di Derrida che Mattioli) a quelli della Rosa Cold- senza testa di cui favoleggiano le co- del discorso, con l'opportunità per il alla casa fatta di alba di Momaday; e field di Assalonne! Assalonne!, forse Sarebbe bello, di fronte a un libro mari olandesi nel Washington Irving destinatario, o narratario che sia, di non a caso, per liberare i cittadini di il frutto più letterario e più estenuato come questo, poter trasformare il ri- di The Legend of Sleepy Hollow prendere a sua volta la parola. Non Capitol City dalla violenza di Liber- del sapiente laboratorio faulkneria- tuale della "recensione" in un fitto (1820): due esempi scelti da Portelli senza abilità dialettica, Portelli usa le ty Valance, i buoni sentimenti demo- no. colloquio a viva voce e a ruota libera, per impostare il suo conflitto nono- posizioni dell'uno per rivelare i limiti cratici di James Stewart si riveleran- fuori dalle convenzioni e dalle stret- Di tanto in tanto, fra le voci disso- stante tutto complementare fra quel dell'altro; ma non è difficile capire no insufficienti, e dovranno venire toie della carta stampata, uno di que- nanti e debordanti che Portelli cerca che viene "detto" o sussurrato e quel che quel che più lo affascina è la "ca- integrati, senza che nessuno lo sap- gli inarrestabili flussi di oralità che lo di imbrigliare in una struttura fatal- che è stato fissato in nero su bianco, sa fatta di alba", l'immagine Navajo pia, dall'intervento del vecchio pi- stesso Portelli ci aiuta a cogliere, filo mente aperta a digressioni e sovrap- fra voce e scrittura: con la Democra- dell'universo da cui Scott Momaday stolero Tom Doniphon (JohrrWay- rosso e brusio di fondo, dentro le pa- posizioni — la voce sotto il testo, la gine della letteratura americana che voce nel testo, il testo sulla voce — più amiamo. O al di sotto delle pagi- accade che la polifonia venga tacitata ne, nel sapore e nel colore magari af- e condensata nella gabbia della Let- fascinanti ma, sempre provvisori di tera o della pagina scritta. In casi co- quello stile, o apparente mancanza me questi, Portelli può aiutarci a sco- del medesimo, che deriva appunto da prire che una certa e punitiva Lettera un conflitto fra esigenze letterarie e scarlatta non è veramente stampata urgenze delle "voci di dentro", dal- (printed) ma impressa sulla carne e sul l'eterno scambio e compromesso fra cuore (imprinted), o che un racconto "voci che si congelano" e "lettere orale destinato a essere smentito dal che lievitano". documento scritto, come quello del melvilliano Benito Cereno, era in Questo perché il libro di Portelli è realtà già smentito dalla performance ricco di idee e di provocazioni, per- (gesti, espressioni, suono esitante ché è tutt'altro che accademico o della voce). Ancora, le lettere del- tranquillizzante, e perché insiste l'alfabeto diventano un dono prezio- molto sul coinvolgimento del lettore- so se conquistate duramente: rubate, ascoltatore, fino a distinguere, per come dallo schiavo nero Frederick esempio, le diverse risposte che po- Douglass; oppure nate da un gesto tremmo dare all'invito iniziale di solidale e materno, come nel raccon- Ismaele in Moby Dick — le prime pa- to di Grace Paley Friends, dove un role del suo récit, l'imperativo con gruppo di madri di New York sfidan- cui ci chiede appunto di chiamarlo do i divieti burocratici aiutano un con quel nome — e a una nuova ese- bambino di lingua spagnola ad af- cuzione di una canzone folk come frontare il mondo ostile e alloglotto Gipsy Leddie (di cui, veniamo infor- della scuola. Personalmente, anche mati, esistono almeno undici varian- se il libro è già fin troppo ricco e fin ti). Anche nel primo caso, dice Por- troppo pieno, avrei preferito che in telli, quel che concerne il nostro re- quest'ultimo caso Portelli non si li- sponso e la nostra esperienza di letto- mitasse a sottolineare la matrice af- ri è "tutto da decidere"; nel secon- fettiva: fra le tante minoranze di cui do, letteralmente, non sappiamo che registra gli accenti, quella ebraica cosa ci aspetta, quali parole stiamo avrebbe avuto diritto a un po' più di per ascoltare. (Ma chi legga Moby spazio, e proprio perché spesso oscil- Dick per la prima volta, non si trove- lante fra la reverenza nei confronti rà analogamente privo di certezze, della Lettera e i suoni i colori i sapori disposto e disponibile a qualsiasi av- di un discorso aggressivamente par- ventura testuale?) Sempre idealmen- lato, in tanta letteratura legata alla te presente, sempre ipotizzato a di- tradizione jiddish. stanza, il lettore sente il bisogno di rispondere, di intervenire, di ribatte- Che cosa resta, una volta ultimata re: e in mancanza di meglio si accon- la lettura del libro di Portelli, delle tenta di qualche frettoloso appunto tante voci che abbiamo sentito, da ai margini. Cotton Mather al cyberpunk? Lo stesso Portelli afferma nell'epilogo E impossibile, pensava Rousseau, che tutto quello che l'oralità rappre- che una "lingua che si scrive" con- senta — nostalgia dell'"autentico" e servi a lungo la "vivacità di quella del "popolare", presenza del corpo, parlata"; e nel secolo scorso le distin- del fiato, dello spirito — "si dissolve zioni hegeliane fra Tonspracbe e quando cerchiamo di afferrarlo". Schriftsprache erano molto diffuse. Restano le contraffazioni della no- Ma fin dalle origini, com'è ben noto, stra età tecnologica, quella "voce e senza bisogno di aspettare che ve- mediata" contrassegnata, come scri- nisse concesso il diritto di parola alla ve Paul Zumthor nella prefazione al babele dissonante delle minoranze, libro di Corrado Bologna, dall'"im- la letteratura americana ha offerto, possibilità di risponderle": e Portelli ad apparente smentita di questa re- cita il "siamo tutti su nastro" di Don gola, un ricco campionario di voci. zia — vox populi — come terzo ango- ga tratto il titolo del suo romanzo più ne). Ma è anche vero che le preoccu- DeLillo (già diversi anni fa, in un Nel senso letterale del termine: dalla lo del triangolo e referente a volte in- noto: "fare mattoni dell'immateriale pazioni di Portelli in difesa di una di- breve, terrificante "racconto per na- predicazione puritana alle bardiche vocato, altre volte aborrito o conte- aurora", e dunque rendere l'oralità stro e voce recitante" intitolato Au- perorazioni di Emerson e di Whit- mensione fino a oggi forse sottovalu- stato, e comunque non eliminabile. solida ed eterna come la parola scrit- tobiografia, John Barth aveva presen- man, per nulla dire delle tracce del- tata sono tutt'altro che isolate: nel Ma c'è anche un altro fantasma e con ta, "dissolvere in luce il peso della tato la voce registrata di un figlio che l'umorismo di frontiera e della routi- numero di maggio 1992 di questa ri- moltissime teste, quello della Teoria, supplicava invano il Padre distratto ne del comedian rinvenibili ad aper- scrittura". vista si potevano leggere discussioni con cui, soprattutto nella prima par- di "spegnere la macchina", in un pa- tura di pagina in quel Mark Twain In un vecchio ma non dimenticato degli "intrecci di voci" secondo Ce- te, Portelli deve fare i conti. Lo fa in tetico addio al racconto e all'Edipo). che, come attesta uno dei suoi bio- fibji di John Ford, L'uomo che uccìse sare Segre e della "simulazione di modo non asettico, senza nascondere Liberty Valance (1961), un politican- parlato" secondo Enrico Testa; ed è Eppure, davanti a una scena del film grafi, Justin Kaplan, preferiva detta- True Stories in cui operai e operaie eventuali perplessità o insoddisfazio- te da strapazzo interpretato da John recente l'uscita di un libro come Fla- re anziché scrivere grazie a quel conversano tra loro mentre montano ni ogni volta che, anche all'interno di Carradine si presenta a un comizio tus vocis di Corrado Bologna (Il Mu- "qualcosa di sottile" che rendeva la delle componenti elettroniche, Por- discorsi ormai canonici, la voce della elettorale gettando ostentatamente a lino, 1992) di cui peraltro Portelli, conversazione, il good talk, infinita- telli osserva che "anche là dove na- Voce gli sembri per qualche motivo terra un rotolino di carta: "Cittadini nonostante l'attenzione alla melvil- mente superióre "all'imitazione più scono le avanzatissime nuove mac- soffocata o tradita: per Walter Ong di Capitol City, avevo preparato tan- liana etimologia della parola whale, accurata che se ne possa fare con la chine della comunicazione, l'oralità l'oralità è solo un fenomeno di ritor- te parole ma qui le parole non servo- balena — dove "la consonante aspi- penna". (A Twain, Portelli dedica resta lo strumento ordinario di co- no, un revenant, rispetto a un'idea no, ci vogliono fatti!" Dopo il suo di- molta attenzione: ma per quanto ri- rata è puro fiato, evocazione del Ver- municazione umana". E se, nella sua "tipografica" del mondo; la "grana scorso, un profluvio di oralità tronfia guarda le contraddizioni insanabili, bo creatore" — non condividerebbe nostalgia fin troppo evidente del della voce" di barthesiana memoria è e inconsistente, qualcuno raccoglie il anche su questo piano, di una figura le aspirazioni metafisiche. E soprat- "parlato" e del "naturale" l'autore in fondo una "scrittura cantata della così centrale, così complessa, e tanto rotolino di carta e lo mostra alla mac- tutto è innegabile che anche dietro le sembra accettare con una certa rilut- lingua"; la polemica contro il logo- spesso fraintesa, le sue pagine si pos- china da presa: un foglio bianco. più ardue raffinatezze della pagina tanza il fatto, o il male necessario, centrismo di Derrida e dei decostru- sono integrare con l'eccellente Guida Questa ironica liquidazione della pa- scritta Portelli riesca sempre a recu- che il discorso parlato per poter veni- zionisti si svolge sotto il segno di una alla lettura di Mark Twain di Guido rola scritta e della parola orale — cu- perare una ricchezza "fonica", una re analizzato debba farsi testo, do- Carboni, apparsa di recente presso doppia assenza, che "attraversa sia la riosamente contenuta in un film che "sonorità": esemplare, in questo vrebbbe fargli piacere che al suo te- Mursia). scrittura sia l'oralità"; lo stesso prin- sembra propendere fervidamente senso, la sua lettura (il suo ascolto?) sto, in certa misura, accada l'oppo- cipio dialogico di Bachtin, come ap- per la prima: Liberty Valance è il della babele de Gli omicidi della rue sto; e che se ne esca con l'impressio- Tutto parte da quel "qualcosa pare ancor più evidente in un Gerald bandito cattivo che brucia i giornali e Morgue. Fino al punto di equiparare ne di avere partecipato a una fitta, dentro di me" che il twainiano Huck Prince o in uno Stanley Fish, non calpesta la cultura, il protagonista le- le iterazioni, le digressioni, gli scarti stimolante conversazione. Finn non riesce a tacitare quando il può considerarsi a pieno titolo dialo- galitario, James Stewart, è spesso in- cronologici di un'intervista registra- NOVEMBRE 1992 - N. 10. PAG. 9

suo epistolario, la chiave conoscitiva prescindibile: "L'anima deve passa- patte delle sue metafore-simbolo, do- Vite alla lettera del suo sogno impossibile". re vicino alla Morte da sola, e così ve una realtà non "sta per" un'altra Per questi motivi il titolo del volu- pure vicino alla Vita, se è un'anima" ma la trascina con sé come una sua di- me risulta particolarmente appro- (p. 106). Certo, l'itinerario esisten- mensione preesistente, solo allora re- di Lucia Folena priato. La "vita" che si intravede at- ziale e intellettuale della Dickinson sa visibile. traverso le lettere di Poe è la sua ipo- segue un tracciato di tutt'altro aspet- Del resto c'è una perfetta corri- EDGAR ALLAN POE, Vita attraverso le sere visti. Se venissi notato almeno tetica Vita, il testo sfocato di un'au- to da quello di Poe, lineare e tenden- spondenza tra il viaggio esistenziale lettere (1826-1849), a cura di Barbara una volta, riuscirei facilmente ad tobiografia frammentaria e contrad- te alla concentrazione, al controllo e alla ricerca dell'essenzialità e il per- Lanati, Einaudi, Torino 1992, pp. aprirmi il cammino verso la notorie- dittoria ma coerentemente struttura- alla sintesi. La Dickinson chiude una corso seguito nelle lettere dalla scrit- XXX-319, Lit 34.000. tà", afferma un Edgar ventenne (p. ta come un romanzo dell'io. Si può dopo l'altra, nel corso degli anni, le tura, che si libera progressivamente EMILY DICKINSON, Lettere 1845- 24); e la stessa preoccupazione rie- dire che ogni epistolario è un'auto- porte e le finestre che la collegano dalle pastoie di una sintassi prosasti- 1886, a cura di Barbara Lanati, Ei- merge quando, in anni più maturi, biografia, sia pure problematica; ma materialmente al mondo, con una se- ca e da quelle del common sense vol- naudi, Torino 1992, pp. Poe si sforza di stabilizzare l'inter- nella maggior parte dei casi a tradur- rie di gesti deliberati di semplifica- gare per esplorare territori al confine XXXII-258, Lit 25.000. pretazione e la fortuna delle sue ope- re la molteplicità dell'uno nell'unità zione e riduzione all'essenziale, in- con la poesia, recuperando in capaci- re, o di produrre una versione "uffi- dell'altra — mentre tra il mittente e dietreggiando gradualmente fino a tà di sorprendere e pienezza di peso Di Poe diceva T.S. Eliot che il suo ciale" delle motivazioni di un suo ge- ciascuno dei destinatari originali si imporsi la clausura di una stanza nel- specifico ciò che perde in volumino- intelletto era quello di un preadole- sto, arrivando a comporre testi espli- intrecciano fili di autobiografie o al- la quale spalanca l'unica finestra de- sità. In realtà più che di somiglianza scente altamente dotato; e al di là cativi che chiede ai suoi corrispon- meno di diari eterogenei tra loro — è stinata a rimanere aperta fino alla fi- si dovrebbe parlare di identità tra della malignità ingiustificata del giu- denti di trascrivere come propri: "In proprio la lettura sequenziale, com- ne, quella della scrittura: è il luogo scrittura e vita, e tra il messaggio e il dizio letterario, si tratta di una chia- suo supporto materiale. Negli ultimi ve di lettura che verrebbe fatto di anni, come fa notare Barbara Lanati, trasferire dai testi, traducendo "in- (p. XXXI), la corporeità dei segni telletto" in "emotività" o "affettivi- sulla carta diventa così tangibile che tà", a quell'altro testo composito e Emily Dickinson — mentre sottrae frammentario che è la vita di Poe co- la sua presenza fisica agli occhi di me la conosciamo. I ricorrenti con- amici e familiari — domanda ad altri flitti degli anni giovanili con il padre L'importanza delle zie di tracciare gli indirizzi sulle buste, adottivo John Allan, che incarna la occultando la scrittura perché la vi- sione ne sia concessa solo al destina- Norma o la Legge (e cioè le pressioni JANE AUSTEN, Lettere, a cura di Malcolm ci, pur senza identificarsi con esso. della società borghese e benpensante tario; e d'altronde sa bene "Quale Skey, Theoria, Roma 1992, trad. dall'inglese Il mondo è più o meno quello dei romanzi au- del sud americano), mostrano un Ed- incredibile Rischio comporta una gar già alle prese con i suoi primi ten- di Linda Gaia, pp. 289, Lit 42.000. steniani (o socialmente appena un gradino più Lettera!" (p. 229). sotto), la buona società di provincia, gentry e tativi poetici e già incapace della di- La ricerca dell'essenziale non esi- sciplina e dell'autocontrollo che gli si Leggendo l'epistolario di Jane Austen si ha classe media. L'osmosi tra personaggi reali e per- ge rinuncia all'emozione, né al desi- chiede almeno di simulare; in ciò non spesso l'impressione di trovarsi davanti agli ap- sonaggi immaginari è completa; a Londra Jane derio, così come "Sottrarre ciò di cui fanno che prefigurare una dimensio- punti preparatori per uno dei suoi romanzi: fram- Austen nel 1813 visita una mostra dove trova un è fatta l'Estasi, non implica rinuncia- ne "adolescenziale" dell'esistenza di menti di una trama non ancora del tutto messa a ritratto di Mrs Bingley, la Jane Bennett di Orgo- re all'Estasi" (p. 216). Il gioco della Poe, la quale si svolge tutta nel segno punto, troppo fitta di personaggi marginali e di glio e pregiudizio, che giudica "estremamente passione e della negazione, chiuso tra della tensione tra l'individuo e il dettagliate informazioni sul prezzo della carne e somigliante" (p. 131), rammaricandosi di non la scelta di rimandare all'infinito la gruppo, che lo respinge per la sua in- sulla qualità delle mussoline. L'etichetta di vederne uno della sorella Mrs Darcy; a proposito soddisfazione del desiderio e la con- disponibilità a conformarsi alle rego- sapevolezza che esso è comunque di ' 'bollettini " o ' 'notiziari ' ' che Malcolm Skey ap- del matrimonio di un conoscente, osserva "mi le, fino alla morte misteriosa e solita- per sé infinitamente insoddisfatto, ria, dopo il delirio alcolico nella stra- plica a queste lettere dà conto della loro funzione piacerebbe che Miss Lewis [la moglie] fosse di in- dà luogo a espressioni rapite e inten- da di Baltimora il giorno in cui si ce- primaria, che è in genere quella di aggiornare i dole silenziosa e alquanto ignorante, ma avesse se, nel fondo delle quali rimangono, lebra uno dei più importanti riti destinatari — per lo più familiari: fratelli e nipo- un 'intelligenza innata e fosse desiderosa di impa- come in molte delle liriche, il dubbio collettivi di autolegittimazione della ti, e soprattutto la sorella Cassandra — sulle vi- rare; vorrei che le piacessero i pasticci freddi di e la domanda, mentre l'io si interro- giovane democrazia, quello delle ele- cende domestiche e gli eventi mondani nei mi- vitello, il tè verde nel pomeriggio, e una tenda ga sul suo percorso e sul rapporto tra zioni. crocosmi sociali in cui Jane Austen si trova a vi- verde alla finestra, la sera" (p. 148). esso e il proprio essere donna: "la Tragedia, genio e sregolatezza, vere, da Steventon a Chawton, e in quelli che vi- Sono le lettere degli ultimi cinque o sei anni, Bibbia sostiene maliziosamente che 'Il Viandante, anche se Sciocco — dunque: esistenza "romantica", e sita occasionalmente. Ma astratta dal contesto dal 1811 in avanti — il periodo in cui Jane Au- avventurosa, sia pure nel senso del- non dovrà d'ora in avanti più errare'; una definizione del genere suona leggermente ri- l'avventura della quotidiana miseria. sten diventa finalmente un 'autrice riconosciuta e e la Viandante? Chiediglielo alle Ed è in parte, come traspare dal- duttiva, poiché il lavoro richiesto al lettore per ri- apprezzata —, le più interessanti in relazione ai Scritture ricche di pulsioni" (p. l'epistolario, lo stesso Poe a incenti- conoscere e collegare personaggi, genealogie, luo- romanzi, dal punto di vista della storia non solo 161). vare una lettura del genere: una vita ghi e date, è compensato dal fatto di ritrovare in della loro produzione, ma anche della loro rice- non necessariamente vissuta tutta molte delle lettere elementi caratteristici della zione, con scambi di corrispondenza allargati ol- come un romanzo, ma certamente scrittura austeniana, in primo luogo l'ironia, che tre l'ambito familiare fino a coinvolgere ripetu- costruita, rappresentata o riscritta qui prende spesso la forma dell'autoironia: "Ho tamente il bibliotecario del Principe Reggente su per essere tale. E Poe che ricorrente- sempre sostenuto con il massimo vigore l'impor- precisa richiesta di quest'ultimo; e soprattutto R • A • £ • A mente si ringiovanisce per mettere in tanza delle zie... " (p. 205). L'occhio esplora di- ISTITUTO EDITORIALE luce una precocità che accentua re- con vivaci annotazioni critiche e autocritiche DI BIBLIOFILIA E REBRINTS trodatando la composizione di alcu- vertito le frivolezze e le meschinità di un mondo della stessa Austen tanto su difetti e pregi delle ne liriche; è Poe che si atteggia a eroe eccessivamente chiuso che si prende troppo sul proprie opere e dei tentativi letterari dei nipoti, romantico inventando una spedizio- serio; il punto di origine dello sguardo è tuttavia quanto sui caratteri della sua scrittura percorsa Bossi - Nogueira ne byroniana in Grecia in difesa del- sempre situato all'interno del quadro, e la co- dal gusto per il dettaglio e la miniatura, il "pez- Storia dell'elmetto italiano la libertà; ed è Poe che (oltre a tesse- scienza dell'impossibilità di uscirne attenua la zettino d'avorio (largo due pollici) su cui lavoro Presentazione re una tela di menzogne sfacciata- distanziazione presupposta dall'ironia. Non esi- con un pennello così fine che, dopo molta fatica, del Gen. Franco Angioni mente utilitarie, riscrivendosi un ste vita fuori da questò pianeta, almeno per una l'effetto è minimo" (p. 234). 21,5x30,5 passato più atto a raccogliere il con- pp. 116 donna sola, e dunque bisogna accettare di viver- senso e anche il sostegno economico (l.f.) 75 ili. b/n e a colori f.t. dei suoi corrispondenti) ripetuta- L. 75.000 mente pone la malinconia, l'infelicità senza oggetto, a cifra essenziale della sua esperienza esistenziale: "Ho lot- Giorgio Rochat tato invano contro l'influsso di que- L'esercito italiano in pace sta malinconia... Sono infelice, e non e in guerra. questo momento, c'è un altro favore ne conosco il motivo" (p. 55). piuta per la prima volta da un curato- delle lettere, rarefatte e folgoranti Studi di storia militare di grande importanza che è in vostro re, che sceglie come suo principio di come poesie, e delle poesie, che sono 17x24 Le relazioni con le donne degli ul- potere rendermi. Vale a dire, inserire organizzazione il tempo della scrittu- a loro volta lettere scritte per un de- pp. 386 timi anni danno luogo a effusioni il seguente brano nell'editoriale del ra, le date delle lettere (invece che, stinatario da cui non ci si attendono 32 ili. b/n f.t. epistolari verbose e concitate, tem- vostro giornale..." (p. 189); "La pri- poniamo, la pluralità degli spazi e risposte ("Questa è la mia Lettera al L. 48.000 peste di superficie che tentano inva- ma volta che venni qui, dissi a Elmira delle distanze fra mittente e destina- Mondo / Che non ha mai scritto a no di occultare la scarsa profondità e di possedere un suo schizzo a mati- tari), seguendo una direttrice tempo- Me", dice una lirica del 1862). Vito Salierno l'uniforme desolazione del fondo, e ta... Così, quando mi risponderete, rale omologa a quella dell'esistenza e Poe si limita a "scrivere" se stes- Roma 1870 suonano false perché appartengono copiate nella lettera le seguenti ri- quindi agevolmente riconducibile a so, e a scambiare vita con parole; la Prefazione di in realtà a un altro genere, dove l'a- ghe..." (p. 294). E il progetto non questa. In un certo senso Poe compie Dickinson esegue, compiuti simili bietta nobiltà del "nero" si stempera realizzato del volume del Polio Club, da solo questa operazione — diven- Giovanni Spadolini preliminari, il comandamento di una 17x24 nel "rosa" più dozzinale. Anche la che avrebbe dovuto contenere una tando il primo lettore del suo episto- "Filologia" molto più radicale e defi- morte è annunciata, scritta, come un serie di racconti di Poe accompagnati lario — perché la funzione più prò-, pp. 140, ili. nitiva che recupera alla parola una L. 48.000 evento necessario che ristabilirà la dalle recensioni prodotte da un grup- fonda delia "menzogna" nelle sue mitica materialità originaria "incar- corrispondenza tra istinto vitale e ca- po di lettori immaginari (pp. 72-73), lettere è appunto quella di permette- nando" il "Verbo" (i termini sono pacità creativa: "Non serve a nulla è un'altra versione di questo bisogno re lo scambio tra un inattingibile quelli di un'altra lirica dickinsonia- discutere con me ora; devo morire. di essere, oltre che lo scrittore, il cri- principio di unità esistenziale e l'ac- na), investendolo di una realtà altret- Da quando ho finito Eureka, non ho tico di se stesso. Tale esigenza è poi cessibilità di un centro narrativo. tanto corporea e pesante, opaca e im- Via V. Monti, 15 - 20123 Milano Tel. 02 4983264 - 4983290 più alcun desiderio di vivere. Non connessa agli innumerevoli tentativi, penetrabile, di quella posseduta dal- riuscirei a portare a termine nient'al- invariabilmente destinati al fallimen- Se Poe sostituisce le "carte" del Fax 02 4814676 suo gioco per rintracciarvi un senso l'oggetto più concreto: "Dobbiamo tro", Poe comunica alla zia - suocera to, di fondare una rivista per svinco- fare molta attenzione a ciò che dicia- - madre elettiva Maria Clemm tre larsi dai condizionamenti economici meno frammentario, un percorso per certi versi analogo di ricerca dell'uni- mo. A nessun uccello è data la possi- mesi prima della fine (p. 287). L'ur- ed estetici dell'establishment lettera- bilità di riprendersi dentro di sé l'uo- genza di scrivere se stesso, di deter- rio della East Coast, raggiungendo la tà e trapasso dalla Vita alla "lettera" è compiuto da Emily Dickinson a po- vo" (p. 126). L'abbandono graduale minare da sé, per quanto possibile, la meta di "essere l'editore di [se] stes- KA K A - ISTITUTO EDITORIALE chi anni e poche miglia di distanza, del "mondo" non è dunque per lei ri- DI BIBLIOFILIA E REFRINTS formazione e la diffusione della pro- so" (p. 211): una ricerca che Barbara SÙHMt benché in tempi e luoghi incommen- nuncia, né sublimazione, ma atto di 'A', j fa parte del gruppo pria immagine, rappresenta una co- Lanati nell'introduzione (p. XIV) vigorosa sintesi e concentrazione co- SUMMA EDITORI S.r.l. di Milano stante: "alla mia età è importante es- definisce "la cifra vera, ultima, del surabilmente altri. Anche qui la soli- tudine diventa una condizione im- me quelli che generano le più com- L'INDICE

• DEI LIBRI DEL MESEÌHI NOVEMBRE 1992-N. 11, PAG. 10 Narratori italiani

ENRICO MOROVICH, Non era bene mo- rire, postfaz. di Giuliano Manacor- conti di Fiume e altre cose, Compa- da, Rusconi, Milano 1992, pp. 172, Intrattenimenti di buona qualità gnia dei Librai, 1985; Notti con la lu- Lit 25.000. na, Unimedia, 1986), sia due sillogi di Luca Clerici di poesie: Racconti a righe corte (Uni- Tanto la recente riscoperta edito- media, 1977); Cronache vicine e lon- riale dell'opera di Enrico Morovich tane (San Marco dei Giustiniani, bana, ma agli occhi del narratore lo enunciativa concorre a creare un ef- applicata poi al racconto lungo L'abi- quanto il concomitante approfondi- 1981), oltre ai racconti lunghi La ca- sfondo perde nitidezza, e la ricostru- fetto di "alleggerimento" unidimen- to verde (Edizioni di Lettere d'oggi, mento critico del suo lavoro lettera- ricatura (Lanterna, 1983) e I giganti . zione dello scenario è spesso affidata sionale della pagina. Infine, prendo- Roma 1942) e al romanzo Piccoli rio si sono avviati manifestando una marini (Unimedia, 1984, poi Selle- alle presupposizioni induttive di chi no ora vita per la prima volta le sue amanti, scritto nel 1956. Lo confer- netta e quasi unanime predilezione rio, Palermo 1990). legge, delegata com'è all'identifica- creature più tipiche: i fantasmi e la mano pure i testi raccolti negli anni per i suoi racconti brevi, che ne ha In controcanto alla produzione zione di pochi oggetti, spazi circo- morte. Come è ovvio, non manche- settanta e ottanta, cioè ben prima del messo in ombra la pur ampia produ- novellistica, Morovich avvia ben scritti o singole sequenze di azioni ranno le eccezioni a tale paradigma rilancio selleriano. zione di maggior misura. Il 22 agosto che rinviano solo in modo implicito a presto tentativi di più ampio respiro, rappresentativo: ad esempio la tema- Infatti, solo cinque giorni dopo allineati con la sua ormai ben confi- 1987 su "Tuttolibri" Leonardo Scia- un universo contadino. Narrazione e tica bellica impone a diversi racconti scia accenna ai "brevissimi, metafisi- l'articolo di Sciascia, sul "Lavoro" gurata ricerca espressiva. Il racconto ci racconti di Enrico Morovich, lungo L'abito verde, ristampato da scrittore ormai da anni in silenzio, e Marcos y Marcos nel 1989 — libro ingiustamente dimenticato": racco- importante per aver consolidato il gliendo il suggerimento, con il titolo processo di "riabilitazione" edito- complessivo Miracoli quotidiani Sel- riale di Morovich avviato da Sellerio lerio pubblica nel 1988 le prime tre —, sviluppa con ampiezza lo spunto raccolte di racconti di Morovich, narrativo che si legge già nel raccon- L'osteria sul torrente (Solaria, Firenze to breve Gli spiriti innamorati, inclu- 1936), Miracoli quotidiani (Parenti, so nella raccolta del '38. Lo spirito Firenze 1938), I ritratti nel bosco (ivi, del giovane Livio ama Aria, in carne 1939). Certo, il periodo di più inten- ed ossa; nell'Abito, con un'inversio- sa attività letteraria e maggiore po- ne di ruoli, il fantasma di Fedora è polarità dello scrittore, gli anni tren- innamorato del capitano Severino ta e quaranta, è caratterizzato da Strale. La stilizzazione dei personag- un'assidua collaborazione a numero- gi concreti e la concretizzazione di sissimi periodici riviste e quotidiani, quelli astratti, realizzata nell'Abito perlopiù con i racconti apprezzati da verde come nei racconti mediante un Sciascia e, per citare solo lo studioso trattamento rappresentativo unifor- più accreditato, che tanto piacquero me, li porta ad assumere la stessa a Gianfranco Contini: ne incluse cin- consistenza, con un effetto di schiac- que nella sua antologia Italie Magique ciamento di natura uomini e spiriti del 1946. In effetti, le tre raccolte sul medesimo piano esperienziale, dell'edizione palermitana — una guardato con distaccata freddezza da scelta emblematica degli esiti miglio- chi racconta: la finzione letteraria ri- ri di quell'abbondante produzione sulta dunque "media" fra il genere — testimoniano la messa a punto di fantastico e quello realistico. In tale un paradigma narrativo originale, ambito si impone il ritmo vivace e ca- vincolato alla concisa brevità delle denzato di questa moderna favola in canoniche 1500 parole richieste alle cui la giusta misura del testo è fun- firme di terza pagina. zionale a esprimere al meglio le po- tenzialità del paradigma raffigurati- Le "storielle" dell'Osteria hanno vo maturato nei racconti. una dimensione ancora piuttosto am- A un risultato meno convincente pia e sono di impianto realistico, di approda invece il romanzo Piccoli un realismo non alieno da venature amanti (Rusconi, Milano 1990, post- vitalistiche come smorzate da una faz. di Bruno Rombi), finalista allo scrittura sinteticamente analitica co- "Strega" nel 1991. Il fatto è che lo struita con una sintassi paratattica, sguardo uniformante del narratore, frammentata in singoli brevi periodi, aderente alle cose come ai personaggi funzionali a esprimere l'asciuttezza e alle loro azioni, cela dietro al suo constatativa con cui il narratore apparente antiprotagonismo — quasi guarda al mondo naturale del bosco. un'impersonalità purovisibilista — Qui i pezzi d'indole descrittiva (Il le- un patto narrativo fortemente auto- protto o Volo di corvi), proprio perciò ritario. Una convenzione che si giu- piuttosto stringati, appaiono ancora stifica sia nell'Abito verde proprio in distinti da quelli più lunghi e schiet- quanto opera favolistica, sia nei testi tamente narrativi come Incendio alla brevi, in cui il lettore ricava piacere stazione. descrizione si compenetrano caratte- di La nostalgia del mare un andamen- di Genova Francesco De Nicola rive- dalla sorpresa conclusiva solo se sta E nelle due successive sillogi che rizzando in modo definitivo la scrit- to in prevalenza resocontistico, lava carne Morovich non fosse affat- al gioco dell'inverosimile racconto: Morovich conquista il tipico equili- tura moroviciana; le sue storie si con- "neorealistico", e spesso sacrifica in to "scrittore ormai da anni in silen- pure nell'Abito la convivenza di spi- brio della sua assai particolare vena figurano cioè propriamente come de- chiusura una svolta fantastica soltan- zio": proprio a Genova piccoli edito- riti e umani ci è garantita solo dalla raffigurativa: intanto, su 51 racconti scrizioni di vicende: l'atteggiamento to esornativa. Ma la formula con cui ri locali avevano pubblicato sia di- voce narrante, cui siamo quindi di- solo 15 eccedono le tre pagine (ma 26 constatativo investe e omologa even- Morovich continuerà a scrivere le verse raccolte di racconti (Ascensori sposti a dar credito. Piccoli amanti, sono di una o due); in secondo luogo ti ed esistenti ritraendoli "in superfi- sue "storielle" migliori rimane quel- invisibili, Unimedia, 1980; La nostal- l'ambientazione rimane sì extraur- cie", la segmentazione della sintassi la esperita nei Miracoli e nei Ritratti, gia del mare, Unimedia, 1981; Rac- > BIBLIOTECA SCIENTIFICA NIS Discorsi di scienza Una nuova ampia serie di monografie dedicate alla fisica, alla biologia, alla geologia, alla chimica

Cesare Bacci Fulvio Di Furia Giuliano Moretti Franco Ricci Lucchi Paola Ricciardi-Castagnoli Claudio Furetta Matilde Vicentini Missoni Umberto Tonellato Piero Porta I RITMI IL SISTEMA LA FISICA DAL CALORE L'INGEGNERIA I MATERIALI DEL MARE IMMUNITARIO DEI MEDICI ALL'ENTROPIA DELLE INORGANICI L. 26.000 Sedimenti Selezione, Una introduzione L. 28.OOO e dinamica specificità MOLECOLE alia termodinamica Le reazioni nella delle acque e memoria L. 28.000 L. 29.OOO L. 29.OOO chimica organica

La Nuova Italia Scientifica MNDICF BHIDEÌ LIBRI DELMESEBBI NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 11

Narratori italiani

scono il cuore emotivo del libro. Al < Trucchi del cuore, trucchi della scrittura centro della narrazione sta invece il invece, è un romanzo inscritto in un rapporto del protagonista con la sua codice narrativo realistico, snaturato di Maria Rosa Cutrufelli stessa follia, con l'impossibilità del- però degli esiti cui giunge il tratta- l'espiazione e della confessione stes- mento del soggetto romanzesco sot- sa. Jaime Joaquin vivrà senza rivelare toposto a tale inadatto se non incoe- ANTONIO STEFFENONI, L'ultima lette- forza. Soprattutto, nuove capacità sero prendendosi una loro spropor- mai a nessuno la sua colpa. Del delit- rente paradigma rappresentativo. ra di Jaime Joaquin Mora Tordera, In- espressive. Steffenoni si cimenta con zionata rivincita e spingessero la pau- to verrà accusato un innocente, il Così il gran numero di personaggi e terno Giallo, Milano 1992. coraggio in quest'impresa, sfuggen- ra e l'angoscia che non avevo provato contadino che l'aveva minacciato ed gli sfondi fiumani della vicenda van- do tuttavia alle maglie strette del- prima a gonfiare e rinforzare a dismi- era scomparso durante la guerra civi- no perdendo consistenza: l'atteggia- Una storia forte, crudele, ambien- l'attualità, abilmente servendosi del sura la paura e l'angoscia che prova- le. Sentimenti tragici. Rapporti am- mento narrativo di chi racconta li ap- tata nella Spagna degli anni trenta, "riparo" che offre una storia tratta vo adesso. Fu l'inaspettato aprirsi di bigui. Di contro, una scrittura tersa, piattisce, e la credibilità del narrato- subito prima e durante la guerra civi- dall'archivio del passato. una porta che non si richiuse più. E una padronanza di stile e una sempli- re si incrina proprio nel momento in le. Ma il romanzo di Antonio Steffe- Così Jaime Joaquin Mora Tordera, da quel giorno mi sentii nudo, espo- cità d'espressione che aumentano cui non riesce a scavare le psicologie, noni non parla in realtà della guerra il protagonista del romanzo, è un sto, un bersaglio visibile a tutti... l'intensità del coinvolgimento di chi a inscrivere i singoli destini in quelli legge e l'interesse ad andare "oltre". collettivi, peraltro allusi qua e là per Oltre la storia narrata. Dentro le più mezzo di oggetti che conferiscono riposte intenzioni di chi scrive. Den- solo un sapore d'epoca alle atmosfere tro la stessa struttura narrativa. del libro. In I giganti marini, invece, la solita prospettiva si giustifica per- Ci sono libri a senso unico che al ché è allineata alla visione del mondo Si comincia con una mano lettore non offrono che un solo per- dei personaggi, ben aderente al loro corso o che ruotano attorno a un te- "sentire": questi giovani istintivi di Gian Carlo Ferretti ma predominante, in qualche modo manifestano una spontaneità natura- costrittivo, che spinge verso un'uni- le subito tradotta in azione; il deside- ca direzione interpretativa. Nono- rio viene perseguito senza sensi di GIUSEPPE BONURA, I custodi dei silenzio, Riz- nella sua autorevole e insospettabile condizione. stante le "tinte forti" della storia narrata, il libro di Steffenoni si apre colpa; la voce narrante ritrae impas- zoli, Milano 1992, pp. 307, Lit 30.000. Ma questo è soltanto l'inizio di un tortuoso pro- sibile l'amoralità dei loro comporta- invece a letture diverse, a coinvolgi- cesso narrativo, fatto di morti oscure e di impre- menti più sottili e intriganti. menti e i tipici valori di riferimento Il romanzo d'investigazione registra da alcuni vedibili sviluppi, di sempre nuovi personaggi av- Intanto, l'espediente narrativo di ogni gioventù moderna, gli abiti, anni nuove voci bibliografiche anche in Italia. l'automobile, la motocicletta, con il volti e coinvolti in quella inestricabile rete. utilizzato dall'autore sembrerebbe fascino che regalano a chi li possiede. Bastano i nomi, pur tanto diversi tra loro, di Bonura costruisce Usuo romanzo con un con- molto semplice, fin troppo collauda- Anche alcune situazioni francamente Giuseppe Pontiggia e Umberto Eco, a conferma- tinuo spostamento dei tempi, con una serie di to. Due sono le voci narranti. C'è, da tragiche vengono depurate dalla loro re la ritornante fortuna di questo sottogenere il- flash-back tesi a svelare i retroterra e retroscena una parte, lo stesso Jaime Joaquin drammaticità proprio per la giovani- lustre. Ne partecipa da tempo Giuseppe Bonura, di ogni evento, e con linee convergenti sui motivi che, ormai ottuagenario, scrive al suo le inconsapevolezza con cui i prota- con un suo autonomo e coerente discorso narra- di fondo. C'è nei Custodi del silenzio, rispetto più caro amico una lettera-testamen- to in cui, apparentemente, rivela il gonisti le vivono, e a siffatto orizzon- tivo, che comprende tra l'altro II segreto di agli altri romanzi, una accentuazione e quasi di- te il narratore riconduce coerente- dramma del suo passato, la verità Alias (1984), La vita astratta (1987) e l'ultimo latazione dell'intreccio, una ancor più studiata mente il proprio resoconto. L'esito della sua vita. Dall'altra parte, c'è la romanzo, e che si riconosce in una serie di prota- rappresentativo è una sorta di reali- costruzione "romanzesca", che talora sembra testimonianza, la ricerca, il dubbio smo fenomenologico del desiderio gonisti dai tratti ricorrenti: nella loro accettazio- prevaricare sulla problematica dichiarata. Ma re- dell'amico a cui la lettera è destinata. preadolescenziale, ma ricostruito ne o rifiuto di un sistema e ruolo riconoscibile o sta ben chiaro nel discorso di Bonura, tra parteci- Jaime Joaquin Mora Tordera era dall'esterno, a partire dai comporta- sfuggente, e nella loro indagine dentro un grovi- pazione umana, caricatura polemica e ironia ne- uno scrittore che a un certo punto, menti dei protagonisti. E così che te- glio di rapporti privati e pubblici, essi finiscono ra, il quadro e giudizio su un intero mondo. dopo la morte delle figlie, aveva ri- mi scabrosi quali la scoperta della bi- per esseme insieme vittime e colpevoli, e per con- Le omertà e doppiezze a difesa di una vacanza fiutato la scrittura, si era negato ad sessualità di Carla-Carlo o l'ambiguo fermarne il potere e l'inconoscibilità. privilegiata, o le lacune e iniquità di un apparato essa. Perché? La rivelazione del interesse dell'attempato pittore Pao- dramma personale offre una facile Nei Custodi del silenzio tutto parte da un de- della giustizia, diventano gli aspetti contingenti e lo per le giovani modelle si manten- spiegazione: "scrivere un libro è un litto, nello scenario di un albergo e di una vacan- gono al di qua tanto dell'erotismo, particolari di una più vasta, immutata e immuta- lungo, troppo lungo pensare a sé e a quanto della passionalità. za di gran lusso. Un detective privato che vi si bile condizione, nella quale appunto si continua sé soltanto, sottraendo tempo e pen- trova per garantire la fedeltà di una giovane don- a "custodire il silenzio" e occultare la verità, e sieri alle anime perdute cui andavano Se in Contadini sui monti (Vallec- na al suo ricco e maturo innamorato, assiste a un nella quale "iltorto" continua a essere "ildirit- i suoi rimorsi". chi, Firenze 1942) si avverte una po- omicidio ma dell'assassino vede soltanto una to di una esigua ma onnipotente minoranza ' '. Ne Il rifiuto nasce dunque dalla colpa. larità fra dimensione fantastica e mano. Di qui una fitta rete di ipotesi tormentose, sono un contrappunto implicitamente critico e Sopprimere la parte più vitale di sé è pretesti narrativi realistici, in una reticenze interessate a pesanti ricatti, che impedi- sconsolato le pagine di giornale che punteggiano l'unica espiazione possibile. Ma forma di convivenza dei due registri quella lettera — l'ultima, scritta al- espressivi non ancora efficacemente scono al detective di testimoniare, che portano la qua e là la narrazione, con le immagini di Gor- polizia a sposare la tesi della "disgrazia", e che baciov e Kohl, e con le notizie degli "esaltanti l'amico di una vita — è davvero sol- risolta, in II baratro (scritto nel '56; tanto una confessione, il sollievo che lasciano comunque l'assassino del tutto libero cambiamenti" in Europa. Rebellato, Padova 1964; quindi Ei- si concede un uomo sul punto di mo- naudi, Torino 1990, postfaz. di Rita rire? O non potrebbe essere invece Guerricchio) prevale l'esito irreali- un modo per aggirare la punizione stico che orienta tutta la vicenda, che lo scrittore si era autoimposta fi- surreale quanto più ci si avvicini, in civile spagnola, pur ricostruendo con "hidalgo felice e fortunato", un uo- Non ci fu più, da allora, fatto tragico no a quel punto, l'estremo punto del- chiusura, al baratro cui allude il tito- tocchi essenziali l'atmosfera di que- mo ricco, colto, uno scrittore di suc- la sua vita? Un trucco per vincere i ri- lo. Di recente, infine, è stato pubbli- o evento sconvolgente o segno di pe- gli anni, di quella terra. L'interesse cesso, amico di Garda Lorca, pro- morsi e vivere di nuovo nella propria cato il primo romanzo di Morovich, ricolo che non mi toccasse da vici- del narratore è concentrato su qual- gressista e democratico anche se in creatività. Non era bene morire, apparso nel no... Non c'era più morte, attentato cosa di più astratto, all'apparenza, e 1937 su "La Riforma letteraria". modo vago e disimpegnato, sensibile o violenza che io non sentissi come Ma allora ecco affacciarsi un ulte- generale: sull'inesorabile meccani- L'opera rappresenta il più compito ai bisogni e alle sofferenze della gen- mio". D'improvviso tutte le colpe riore sospetto. Ciò che Jaime Joaquin smo che, innestandosi sulla degrada- tentativo di narrazione tradizionale te che lavora, senza speranze e senza private del ricco e fortunato hidalgo racconta è la verità o una finzione zione politica e sull'ingiustizia socia- e di scavo psicologico dei personaggi: diritti, le terre da lui ereditate. E sa- — in particolare, l'incapacità di sce- letteraria, un ulteriore trucco per co- una direzione di ricerca mai più espe- le, genera la violenza e la diffonde e rà proprio questa sensibilità a per- gliere fra l'amore della moglie e l'a- prire il trucco iniziale, per maschera- rita in futuro. L'intreccio si fa gialli- la dilata fino a renderla "sentimento derlo. Perché Jaime Joaquin Mora more dell'amante — si trasformano e re quell'antico, inspiegabile sottrarsi stico; il protagonista, Stefano Merk, collettivo". Un sentimento che su- Tordera tenterà di porre riparo a un diventano sintomi di ben più gravi al proprio talento? Il dramma che mostra agli occhi del lettore la sua ag- scita, nell'animo di ogni singolo uo- torto commesso dal padre con un ge- errori, presagio di drammi futuri. La racconta è reale o è ampliato ed esa- grovigliata psicologia di uomo senza mo, ambiguità mortali e follie deva- sto ingenuo, tragicamente inadegua- violenza sociale implode nel suo ani- sperato proprio per giustificare la qualità, e il periodare si distende pro- statrici. C'è una dannazione occulta to, che invece di riconoscenza provo- mo, stravolgendo ogni sentimento. propria inerzia creativa? Ma è forse prio in queste zone introspettive; al nella violenza sociale, che consiste cherà risentimento e odio. Il giovane La minaccia di quell'uomo umilia- soltanto il dubbio di chi legge a capo- culto delle apparenze e al fascino de- nella disgregazione delle coscienze pensa di poter risarcire con una som- to, quel contadino che Jaime Joaquin volgere, di nuovo, la realtà, a fare ap- gli status symbol succede ora, come individuali, nel dilagare, in ogni cuo- ma di denaro i contadini cacciati dal- avrebbe voluto invece salvare, ha la parire falso qualcosa di autentico, conviene ad un giovane arrovellato e re, di una paura cieca, ossessiva. la terra. Ma il denaro può riscattare gravità di una maledizione: "Non me perché "all'apparire di quel dubbio è per ciò stesso più adulto dei coetanei Tanto più cieca e ossessiva quanto la miseria, non la dignità negata degli ne andrò di qui prima di aver ucciso, proprio il disvelamento ad assumere di tanti altri racconti, il culto del de- più riesce difficile al singolo uomo uomini: e così all'offesa si aggiunge con le mie mani, le tue figlie". A que- l'aspetto di un trucco". Un "trucco naro, unica garanzia di successo. Ma rintracciare nei propri gesti o nelle un'ulteriore, più aspra offesa. Non il sto punto Jaime Joaquin si trova del cuore", secondo il titolo signifi- il romanzo rimane senza dubbio rao- proprie scelte il germe di quell'odio, denaro, ma la comunicazione fra gli chiuso in trappola: ogni scelta sem- cativo del libro che Jaime Joaquin Mora Tordera non aveva mai finito roviciano, non foss'altro che per la di quella violenza. Ognuno è così co- uomini, fra le persone: è questo che bra impossibile perché niente dipen- di scrivere. figura di Violetta, una delle innume- stretto a ricercare dentro di sé colpe dà senso e valore ai rapporti sociali, de più da lui. Il passato non gli lascia revoli e indimenticabili ragazzette oscure e profonde, a riconoscere i se- che ne determina il grado di conflit- scampo. Paralizzato dai rimorsi, pre- Finzione dunque o verità, quel- sfrontate e volitive, irresponsabili e gni di pulsioni arcaiche, di emozioni tualità. cipita di incubo in incubo. La paura l'ultima lettera? Interrogativo senza attraenti, inafferrabili e perciò affa- proibite, a confrontare e mescolare la Di fronte alla reazione dei conta- della sofferenza che può essere inflit- risposta e senza importanza. Ciò che scinanti che si incontrano nei suoi te- propria piccola, intima storia con la dini, il protagonista di questa storia ta alle sue bambine si gonfia, ingi- importa è che la lettera "va natural- sti più lunghi. storia grande e collettiva. "inattuale" comprende subito il suo gantisce fino a divorare la sua stessa mente a collegarsi con quella volontà Non viviamo oggi in un tempo errore. Ma è troppo tardi. Nessun coscienza. L'attesa del compimento di scrivere ancora, di ricostruire un Ancora oggi, Non era bene morire quieto, in una società pacificata. E la confronto è più possibile. Il seme di quella terribile vendetta logora la fitto intreccio di verità e menzogne, si fa leggere con gusto, ed è pure que- violenza sociale non è soltanto l'eco della violenza è già germogliato. sua ragione, lo sconvolge sino alla mezze verità e quasi menzogne, una sta una tipica qualità di tutte le mi- di un'esplosione in continenti lonta- Ogni evento, ogni fatto esterno d'o- follia e alla fine lo vince. Sarà lo stes- storia, un altro libro, insomma". E gliori opere di Morovich, in tal senso ni ma c'insegue nei vicoli di Napoli, ra in poi si riverbererà sull'animo del so Jaime Joaquin a dare la morte alle ciò che resta a noi lettori è la sensa- opere di originale intrattenimento. E nelle strade di Palermo, nelle nostre giovane Jaime Joaquin, alimentando sue figlie. zione di aver letto un romanzo sui dico intrattenimento, ben inteso, vite quotidiane. Per affrontarla nella oscuri e pericolosi sensi di colpa. Pagine emozionanti, di grande "trucchi del cuore" che sono però con ammirazione. scrittura bisogna trovare volontà e "Era come se i fatti collettivi stes- tensione. Che tuttavia non costitui- anche i trucchi della scrittura. il Mulino FRANCO MODIGLIANI B. BENNASSAR MARCELLO FLORES COME CAMBIANO CONSUMO, L. BENNASSAR NICOLA GALLERANO I PARTITI RISPARMIO, 1492 SUL P.C.I. a cura di FINANZA Data simbolica o di Un'interpretazione MAURO CAUSE L'ampia produzione rottura? Come e quando storica del partito Il futuro dei partiti intellettuale di uno l'Europa scoprì che era comunista italiano, in relazione al loro dei maggiori economisti stata scoperta l'America dalla fondazione al 1989 ruolo di governo del nostro tempo ANTONIO GIOLITTI DOLFSTERNBERGER LETTERE A OMBRE DEL MITO PIERO BOITANI MARTA Sull'esistenza comica IL TRAGICO E IL Illusioni perdute e di Charlie Chaplin, SUBLIME NELLA speranze salvate, il Mephisto di Gustav LETTERATURA nell'autobiografia politica Grundgens, la bella arte MEDIEVALE di un protagonista della di Marlene Dietrich: storia italiana. eleganti note e riflessioni, Un bilancio dell'ieri, che in omaggio agli attori- A. PIZZORUSSO soppesa il significato QUEL PICCOLO GIOVANNI ANSALDO maestri degli anni Trenta SAMUELE. MORISON della politica, oggi CERCHIO LUCA MELDOLESI L'ANTIFASCISTA CRISTOFORO PAOLO MACRY DI PAROLE SPENDERE COLOMBO RILUTTANTE LA SOCIETÀ Elementi di una poetica MEGLIO È Il vivacissimo Un libro che svela molti CONTEMPORANEA letteraria nel Seicento POSSIBILE reportage dalle patrie dei misteri insoluti della Nuova edizione francese Per lo Stato spendere lunga deriva verso galere di un grandissimo giornalista male è spendere l'ignoto dell'Ammiraglio ZYGMUNT BAUMAN troppo. Una proposta dei mare Oceano MODERNITÀ per spezzare la logica E OLOCAUSTO della «cattiva spesa», la DANIEL ROCHE Una denuncia senza catena delle decisioni LA CULTURA senza verifica mezzi termini contro ia DEI LUMI ALTIERO SPINELLI perdurante incapacità Via dai salotti parigini: DIARIO EUROPEO dell'Occidente a MONETE IN libri, biblioteche, letture, Fra utopia e realismo, riconoscere il vero CONCORRENZA tra nobili e accademici di l'autoritratto politico e significato dell'Olocausto a cura di provincia, medici, umano di un grande M.DE CECCO commercianti e «profeta» dell'unità PETER QUENNELL CARLO M. CIPOLLA Prospettive per precettori. Un europea LA RICERCA l'integrazione monetaria illuminismo dal volto IL BUROCRATE DELLA FELICITÀ europea umano, nella cultura E IL MARINAIO diffusa del Settecento Privilegio raro e Tra distinguo, eccezioni, misterioso, la felicità B. CONTINI, R. REVELLI sofismi, e piccoli nell'esperienza di artisti IMPRESE, antipatici arbitrii, le e scrittori dell'epoca tribolazioni degli inglesi moderna, in una sobria OCCUPAZIONE alle prese coi potenti e E RETRIBUZIONE divagazione, disincantata pignoli burocrati portuali, MAURIZIO SERRA e ricca di humour AL MICROSCOPIO nell'Italia del Seicento LA FERITA DELLA MODERNITÀ JOANNE FINKELSTEIN NICOLA MATTEUCCI MAURIZIO PUGNO ANDARE A Una riflessione sui IL LIBERALISMO ROY F. HARROD PRANZO FUORI «buoni» e «cattivi» maestri della cultura IN UN MONDO IN Dall'equilibrio dinamico Dal McDonald's ms europea del Novecento, TRASFORMAZIONE alla instabilità ciclica HANS BLUMENBERG dispensatore di da Marinetti a Junger Nuova edizione hamburger, ai raffinati LA PASSIONE a Sartre, da Croce templi della nouvelle M. ALBERTONE SECONDO a Eliade MONETA MATTEO cuisine, gioie e dolori EUGENIO F. BIAGINI di chi si avventura E POLITICA HARVEY GOLDMAN IL LIBERALISMO Una delle prove al ristorante IN FRANCIA più suggestive di un MAX WEBER E POPOLARE Dalla Cassa di sconto geniale interprete dei DANTE ZANETTI THOMAS MAHN Radicali, movimento agli assegnati miti fondanti della cultura VITA, MORTE E Affinità e somiglianze operaio e politica (1776-1792) occidentale TRASFIGURAZIONE nell'opera parallela di nazionale in Gran DEL SIGNORE DI due grandi interpreti Bretagna (1860-1880) INSEGNARE OGGI LAPALISSE della crisi deila Le gesta del maresciallo borghesia tedesca a cura di GUGLIELMO FORNI di Lapalisse, dalla culla L'«ESSENZA DEL A. CAVALLI : r. • ELSA ROMEO alla morte, all'aldilà. CRISTIANESIMO» Prima indagine IARD Un western all'italiana LA SCUOLA Il problema ermeneutico sulle condizioni di vita POLTRONI stiie Rinascimento DI CROCE e di lavoro nella scuola nella discussione CARLO GUARNIERI NUMERATI In forma di intervista, italiana MAGISTRATURA protestante e Forse lo so ma forse no alcune testimonianze modernista (1897-1904) E POLITICA ROGER SHATTUCK sull'Istituto Italiano TULLIA MUSATTI Signorine non baciate IN ITALIA L'OCCHIO per gli Studi Storici LA GIORNATA i ministri La parabola di una La Crusca allo stadio INNOCENTE MASSIMO BONANNI DEL MIO corporazione, che deve e altre meravigliose e Un'ipotesi critica per VALERIO VERRÀ IL CERCHIO BAMBINO il proprio potere sempre attuali perle di affrontare con candore LETTURE E LA PIRAMIDE Madri, lavoro e cura burocratico al cedimento un comico sublime e un'opera d'arte HEGELIANE Le origini del politico dei più piccoli verso il potere dei partiti diabolico nella sua unicità Idea, natura e storia nell'epica omerica IDEI LIBRI DEL MESEI NOVEMBRE 1992 -N. 10, PAG. 13

"Il Caffè" politico e letterario. Anto- logia (1953-1977), a cura di Gaio Fra- tini, Lubrina, Bergamo 1992, pp. H caffettiere antifilosofo 435, Lit 52.000. di Giovanna Tomasello La massa dei materiali contenuta nelle annate del "Caffè", la rivista Le scelte di Fratini si muovono dei capi (1969) di Italo Calvino, che "all'altezza della terribilità del vive- fondata nel 1953 da Giambattista quindi nel campo della letteratura propone un sistema politico basato re" e segnare "una mutazione rivolu- Vicari, che l'ha diretta fino al 1977, "alta", e privilegiano in particolare sull'uccisione rituale dell'intera clas- zionaria". è incontenibile, straripante, punti- gli interventi di carattere satirico. se dirigente a intervalli di tempo re- Un'ultima osservazione, sul gioco gliosamente eterogenea: sfugge a Ciò non solo perché Fratini, che è un golare, o i Delitti esemplari (1969) di di nomi, maschere, trucchi, e perso- qualsiasi suddivisione, gli autori pre- fine epigrammista, preferisce natu- Max Aub, o ancora il gelido brano naggi finti che per tutta la storia del- senti sono una miriade, delle più di- ralmente il genere letterario che gli è sui Plotoni d'esecuzione (1961) del la rivista ha coinvolto le firme dei verse provenienze. E questo proprio più vicino, ma anche perché nella sa- messicano Julio Torri. E poi, inevita- brani pubblicati, di cui il vero autore in sintonia con la volontà di Vicari di tira è forse possibile individuare un bilmente, uno scritto ormai classico resta in molti casi dubbio o senz'al- creare un laboratorio culturale carat- preciso punto di riferimento all'in- della pedagogia della rivolta, Franti, tro sconosciuto. Tra gli pseudonimi terizzato soprattutto dall'apertura, terno del mondo del "Caffè", un le- o il cuore di Eco, che era apparso sul ricorrenti appare un "anonimo gine- dall'esigenza di rinnovamento legata game capace di unire i più disparati "Caffè" nel 1962. vrino", di cui Fratini riporta un te- a una curiosità letteraria insaziabile, interventi, secondo l'intuizione che Alle loro spalle si collocano i testi sto, Il P.S. a P.P.P., pubblicato nel illimitata. Così la rivista e lo stato maggiore dei suoi collaboratori pote- vano certo avere simpatie, a volte precise, ma era poi impossibile inse- rire "Il Caffè" in uno schieramento, collocarlo con precisione all'interno di un movimento o di una corrente. Poesia, poeti, poesie Non a caso, già alla sua nascita, al- l'inizio degli anni cinquanta, la rivi- sta aveva evitato tanto di unirsi all'a- Il babuino sulle strisce vanzata delle forze neorealiste, che stavano mietendo i loro maggiori di Cosma Siani successi, quanto di assumere la difesa del fronte contrario, a fianco delle ul- time propaggini dell'ermetismo, e ELIO FILIPPO ACCROCCA, LO sdraiato di pietra. scono comunque due vettori: uno lirico-elegia- RENATO STELLA, aveva piuttosto iniziato un program- Poesie 1977-1990, Newton Compton, Roma co, esemplificato da II superfluo (1980), e uno LAURA CORRADI ma di caotica ed entusiasta diffusio- 1991, pp. 506, Lit 30.000. latamente definibile sperimentale e opportuna- IL RISCHIO DELL'AMORE ne dei fermenti e degli stimoli del- mente attrezzato di neologismi (' 'videogrammi ' Tecniche di sopravvivenza l'avanguardia letteraria, intesa nel sessuale in tempi di Aids Il giudizio che Ungaretti diede in prefazione a ''innestogrammi'', ''scultogrammi"... ). Gli esiti più ampio senso possibile. E di qui la Tutto quanto è meglio sapere Portonaccio (1949): "... la poesia di Accrocca è sua capacità di compiere una profon- notevoli ci sembra vadano ricercati in quest'ulti- per continuare a fare l'amore da opera di sprovincializzazione del- la più refrattaria a farsi attanagliare in regole che ma tendenza (la svolta in tal senso è Roma così, senza timori! l'ambiente culturale italiano, presen- non siano quelle reclamate dalla propria ispira- 1973, e silloge preferita, Videogrammi della 160 pagine, lire 22.000 tando per la prima volta traduzioni zione", appare oggi più premonitore di sviluppi prolunga, 1984), soprattutto laddove l'artificio JO D0UGLASS di testi di Arrabal, Pound, Joyce, che descrittivo del giovane Accrocca. Questi in- di lessico, sintassi e semantica si vena del senso QUELLA PESTE DI MIO FIGLIO Beckett, Borges, di Queneau, Tar- fatti esordiva in atmosfera neorealistica, come del vìssuto che è nel primo filone: "Abbiamo Manuale di sopravvivenza dieu, Le Lionnais. E di qui, anche, attesta la raccolta menzionata; ma ben presto, contato insieme la scia / di trenta macchine sette l'impressionante elenco dei collabo- per genitori di bambini "troppo sulla scorta ungarettiana appunto, e più tardi nel- moto due aere... / Era tanto che volevo ripren- ratori italiani, praticamente quasi vivaci". tutto il Gotha delle più vivaci firme l'ascendenza di Joyce, Gadda, Apollinaire, si sa- dere un colloquio / affidato a una 'voce' / di 192 pagine, lire 27.000 rebbe lasciato tentare da una varietà di registri i minute parvenze che assorbono l'aria / e che del tempo, da Pasolini a Manganelli, JANET CARR quali, più che assecondare le maniere poetiche a Landolfi, Arbasino, Calvino, Eco, potrebbero lasciarti senza fiato" (Minute par- SE MIO FIGLIO Buzzati, e poi, nel settore della poe- degli ultimi quarantanni, le hanno attraversate venze, in Videogrammi). È HANDICAPPATO sia, Caproni, Sanguineti, Pagliarani, con intenti personali. Lo sdraiato di pietra, per due terzi inedito Idee, consigli, aiuti: passo Zanzotto, Accrocca, e in quello della Di tale varietà Accrocca sembra soffrire, per- (mentre la prima parte ingloba Videogrammi, dopo passo, una guida per critica Bo, Almansi, Pedullà, Gu- ché può disorientare il lettore; meglio lo si legge Copia difforme, 1986, Contromano, 1987, La i problemi di tutti i giorni. glielmi, Giuliani, Barberi Squarotti. in selezioni antologiche dell'intera gamma, e a distanza, 1988), è da ascrivere alla seconda ten- 256 pagine,-lire 30.000 Sull'importante operazione cultu- questo proposito è ideale Poesie. La distanza denza, nell'ambito della quale paga il suo tribu- WALTER PASSERINI, rale compiuta- da Vicari nella trava- degli anni 1942-1987 (Newton Compton, Ro- to finanche a voghe recenti di gusto enigmistico, ALFRED T0MATIS gliata conduzione del "Caffè" — ma 1988). O forse la figura di Accrocca soffre come l'anagramma di nomi noti. Dal titolo in MANAGEMENT DELL'ASCOLTO sempre sul punto di chiudere per dif- più della mancanza di uno studio complessivo e Tutto ciò che le persone e ficoltà economiche, ma sempre orgo- poi, simbolo ritornante è il Babuino, la statua le organizzazioni devono sapere gliosamente protetto da qualsiasi le- organico; in attesa del quale sopperirà l'ampia mutilata, nell'omonima via romana, che per Ac- prima di comunicare e per game con una casa editrice che monografia di Achille Serrao, prossima in un di- crocca diviene coagulo dell'essere, senso verso comunicare meglio. avrebbe potuto limitarne l'indipen- zionario letterario contemporaneo, che però cui si tende nell'attraversamento dell'esistenza 230 pagine, lire 29.000 denza — si è risvegliato, dopo anni uscirà negli Stati Uniti e in inglese. sopra illusorie strisce pedonali. Simili figurazioni di assoluto silenzio, un nuovo inte- Nella sua copiosa produzione — circa trenta sì sono sedimentate in un decennio di esercizio BRUNO D'AMORE resse, testimoniato da due antologie titoli di consistenza varia, dalla plaquette all'ab- poetico, e qui emergono nella loro piena valen- GIOCHI LOGICI, LINGUISTICI, di scritti apparsi sulla rivista. La pri- bondante volume qui considerato — si ricono- za, talora con notevole forza simbolica. MATEMAGICI ma, intitolata Le cerniere del colon- 100 "giochi" logici e matemagici nello e curata da Paolo Albani, è sta- (illustrati con le soluzioni) ta pubblicata nel 1991 a Firenze da per mettere alla prova Ponte alle Grazie, ed era soprattutto la vostra abilità e per proporli dedicata ad esaminare i rapporti del- ai vostri alunni. la rivista con i patafisici e gli oulipisti 112 pagine, lire 22.000 francesi. La seconda, "Il Caffè" poli- tico letterario. Antologia (1953-1977), BRUNO D'AMORE, vede nel genere satirico un riflesso dei "padri", riproposti nel corso de- è uscita ora nelle edizioni di Pierluigi 1968. È una risposta alla celebre poe- GIANFRANCO ARRIGO dell'insoddisfazione, del dolore e Lubrina, curata da Gaio Fratini. gli anni dal "Caffè" in una singolare sia scritta da Pasolini in difesa dei INFINITI della dimensione tragica della vita. galleria di interventi che comprende poliziotti che si erano scontrati con Storia divulgativa del concetto Quella di Fratini, come lui stesso Del resto, spiega Fratini, è proprio Collodi (Giornali e giornalisti) come gli studenti, al culmine del movimen- di infinito: da Talete a Cantar. racconta nella sua introduzione, è un passo di Baudelaire sull'origine Jarry, Dossi (Note azzurre) come Ma- to di contestazione, nella celebre 224 pagine, lire 30.000 stata un'impresa lunga, difficile e an- del riso che gli è venuto in soccorso jakovskij. Seguono infine le testimo- "battaglia di Valle Giulia". L'"ano- che dolorosa. Innanzi tutto perché nel lungo lavoro di selezione dei ma- nianze del dibattito "teorico" sulla nimo", talvolta individuato proprio EDOARDO ESPOSITO Fratini era stato personalmente e teriali. "Nel paradiso terrestre -+- satira che aveva investito le pagine in Gaio Fratini, era in realtà Umber- METRICA E POESIA profondamente coinvolto nella pub- scriveva Baudelaire — cioè nel luogo della rivista verso la fine degli anni to Eco e il pezzo era destinato a DEL NOVECENTO blicazione del "Caffè", ed è sempre dove all'uomo sembrava che tutte le sessanta. Ancora godibilissimi sono "Quindici". Ma pubblicarlo su 224 pagine, lire 28.000 particolarmente arduo rimettere le cose create fossero buone, la gioia il breve contributo di Manganelli (E "Quindici" in quel particolare mo- FRANCO BIANCO (A cura di) mani su un materiale che rappresenta non si esprimeva col riso. Nel paradi- ascetica cputtana), che scorgeva nella mento sarebbe stato ingeneroso, per- una parte della propria storia. E poi HEIDEGGER so delle delizie il riso e le lacrime non letteratura "un fondamentale ele- ché avrebbe assunto il tono di con- IN DISCUSSIONE per la difficoltà di orientarsi, scarta- possono mostrarsi. Sono ambedue fi- mento di disubbidienza", una forma trapposizione frontale a un interven- re, scegliere in una congerie di mate- Un bilancio. gli del dolore, e sono nati perché il di "satira totale", una "pura irrisio- to che rappresentava comunque un riali in cui, come Fratini senz'altro 368 pagine, lire 50.000 corpo dell'uomo snervato, mancava ne", anarchica e felicemente defor- atto di innegabile coraggio politico. confessa, accanto alla letteratura "al- di forza per contenerli". me", e un saggio, più ampio e artico- Aveva preferito quindi, tramite Ce- COSTANZA FANELLI, ta e innovativa" brulicavano gli All'interno del "Caffè", dunque, lato, scritto a quattro mani da Giam- sare Milanese che faceva parte della MARIA PIA PONTICELLI scritti dei collaboratori "informi" o humour e satira politica si combina- battista Vicari e Cesare Milanese SIGNORA IMPRESA finti "innovatori". E tutta quest'a- redazione di entrambe le riviste, pas- (L'irrisioneper un baccanale della cru- Tappe, informazioni, regole... rea "bassa" del "Caffè", da sempre, no in una dimensione dai riflessi tra- sare il pezzo al "Caffè" e l'aveva fir- deltà) che proclamava l'esigenza di ma anche segreti e consigli per aveva provocato in Fratini fastidio e gici. E in questa luce Fratini selezio- mato con uno pseudonimo di sapore na Il breve catechismo del benpensante "oltrepassare i limiti del riso per goliardico che sarebbe poi ritornato quelle donne che hanno voglia intolleranza, anche se buona parte di creare un'impresa. della paccottiglia accumulata aveva (1959) attribuito ad Albacin (autore giungere al turbine di una crudeltà si- più volte, in diverse occasioni, rima- 256 pagine, lire 38.000 indubbiamente contribuito a creare spagnolo che avrebbe consegnato il stematica". Calvino, in tono appa- nendo di incerta attribuzione. E an- il tono caotico, giornalistico, diffor- testo a Vicari prima di scomparire rentemente più cauto, interveniva che questo, tra gioco, lotta politica, me e provocatorio della pubblicazio- per sfuggire ai poliziotti di Franco), o con le Considerazioni sul sesso e il riso impegno, satira e sberleffo, era per- la descrizione di un nuovo modello di dove concludeva che solo quest'ulti- fettamente in armonia con lo spirito società fornita dalla Decapitazione mo, il riso, poteva portare il discorso della rivista. FrancoAngeli Leggete una grande storia di libri Un capitolo al mese.

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seguono in scadenze "ideali". È la li- tra la serena e misurata chiarezza del- conto ripropone con ossessiva fre- Il rospo del malaugurio bera e giocosa volontà del narratore a la lingua, la ben calcolata costruzione quenza la parola "riconciliazione". costruire "artificiosamente" il con- narrativa, e i lugubri echi, i macabri Ma né l'artefatta riconciliazione del di Cesare Giacobazzi catenarsi delle vicende: l'incontro paradossi che si evidenziano nell'at- narratore con la storia, né quella ma- tra i due protagonisti avviene pro- tualità storica. Tra una bella parola e cabra nei cimiteri possono fare accet- prio il 2 novembre, la decisione del l'altra, tra un'ironia e l'altra, il letto- tare serenamente il corso degli eventi GUNTER GRASS, Il richiamo dell'ulu- pre problematico rapporto di consiglio di amministrazione del ci- re scopre con sconcerto che per i te- storici narrati. Al contrario è proprio lone, Feltrinelli, Milano 1992, ed. vicinanza tra polacchi e tedeschi e i mitero di accettare salme traslate è deschi Danzica rappresenta ancora dalla percezione della natura pura- orig. 1992, trad. dal tedesco di Bru- temi scottanti dell'attualità politica, immediatamente successiva alla deci- una meta ambita. Ciò che è cambiato mente artificiosa di ogni forma di ar- na Bianchi, pp. 208, Lit 30.000. che richiama con maggior forza una sione di costruire confortevoli ospizi rispetto al '39 è che a invaderla non monia e di riappacificazione che si certa causerie tipica dell'opera, per per futuri "ospiti" del cimitero, la sono truppe di giovani soldati armati genera nel corso della lettura un forte Gunter Grass ambienta di nuovo esempio, di Fontane (è solo un caso scoperta del cimitero ebraico desola- di panzer e cannoni ma un esercito di senso di inquietudine. Che riconci- una sua opera, oltre un trentennio se nel recente Mostrare la lingua la tamente abbandonato precede la de- cadaveri sorretti dalla forza dell'on- liazione potrà mai essere quella che i dopo la famosissima Trilogia, a Dan- compagna del narratore, di fronte al- cisione di costruire campi da golf per nipotente marco. E un cambiamento tedeschi, grazie alla potenza dei loro zica e nella vicina Langfuhr. Ancora la desolazione di Calcutta, si rifugia i figli e i nipoti dei futuri defunti, che può far dormire sonni tranquilli? marchi, si comprano nei cimiteri po- una volta la città della propria infan- nella lettura del romanziere ottocen- l'incidente mortale durante il viaggio L'effetto sconvolgente del raccon- lacchi? zia, una città sempre contesa tra di- tesco?). di nozze di Alexander e Alexandra e to si genera dal fatto che mostra co- Si dirà che i fatti narrati nel rac- verse potenze europee (in primo luo- Proprio come avviene nei romanzi la significativa sepoltura anonima in me sotto la maschera di un sì gratifi- conto non corrispondono affatto alla go ovviamente dalla Germania) di- e nelle novelle dal largo e lento respi- terra straniera accadono solo dopo cante ma vacuo frasario umanitario- realtà e che al massimo i tedeschi, venta per Grass il punto di osserva- quelli vivi, possono invadere grazie zione privilegiato degli eventi storici ai loro marchi pesanti le spiagge del contemporanei. Mediterraneo, ma mai le località del- L'attesa però di ritrovare in II ri- l'est europeo ancora così grigiamente chiamo dell'ululone i personaggi biz- segnate dall'eredità del mercato pia- zarri e strampalati della Trilogia è de- nificato. Certo, lo scenario prefigu- stinata a rimanere ben presto delusa. rato in II richiamo dell'ululone, così Vana risulta infatti la ricerca delle sconfortante nel suo beffardo pessi- stravaganze, delle provocazioni e mismo, non trova riferimenti diretti delle profanazioni di Oskar o di nell'attualità storica. Eppure le pe- Mahlke. E non vi è nessuna Tulla Po- netranti grida del malaugurio che kriefke a scandalizzare con la sua di- contiene costringono a ripensare cri- sordinata, esuberante e candida sen- ticamente ai tanti facili entusiasmi sualità. Nemmeno il dirompente at- nella prim'ora della riunificazione te- tivismo picaresco di Eduard Amsel o desca e a smascherare la falsità di la malinconia scomposta e anarcoide tanto frettolosamente proclamate ri- di Walter Matern trovano un pur mi- conciliazioni. Soprattutto costringe nimo richiamo. Al contrario assistia- a riflettere sulle possibilità che han- mo alla narrazione benevolmente no gli orrori del passato di ripetersi ironica, solo a tratti vagamente sar- sotto nuove e apparentemente inno- castica, di un amore maturo tra due cue spoglie. vedovi, tra il Professore tedesco di Ancora una volta Grass si mostra storia dell'arte Alexander Reschke e impietosamente rigoroso nei con- la restauratrice polacca Alexandra fronti dei suoi concittadini e della Piatkowska. politica del suo paese. Che il suo di- E la moderata quotidianità di un scorso sia soprattutto diretto ali"'in- amore nato ovviamente, come si con- terno" della Germania lo rivela in- viene a due vedovi, al cimitero di cui nanzitutto 1'"emblema" del raccon- si occupa totalmente, almeno nella to: il gracidare dell'ululone. Solo nel- prima parte del racconto, il narrato- la lingua tedesca, infatti, il messaggio re: le loro passeggiate nell'autunno malaugurante viene portato dall'ulu- mite nei luoghi dell'infanzia, i loro lone, una specie di rospo. Nella lin- non impegnativi discorsi sui clamo- gua polacca per esempio (come ha ri- rosi eventi che stanno per verificarsi cordato Andrzej Szczypiorski in una (si è nell'immediata vigilia della ca- recensione molto positiva sullo stes- duta del muro di Berlino), la loro ce- so numero dello "Spiegel" in cui na a base di funghi porcini nella di- Reich-Ranicki ha confusamente cer- messa intimità del piccolo apparta- cato di stroncare il racconto ottenen- mento di Alexandra. La stessa idea do tuttavia più attenzione dello scrit- di permettere ai profughi tedeschi di tore polacco) il malaugurio viene an- trovare l'estremo riposo nella loro nunciato invece da un uccello. (Oc- terra di origine grazie a un cosiddet- correrebbe forse riflettere sulla to "cimitero della riconciliazione", scelta della traduttrice italiana che idea che rappresenta il nucleo del nel titolo preclude al lettore la possi- lungo racconto e che alla fine produr- bilità di cogliere la connotazione fon- rà lugubri effetti, nasce quasi casual- damentale nell'immagine dell'ululo- mente tra ricordi all'infanzia, ai ge- ne). nitori e ai consorti defunti, tra un bicchiere e l'altro di vino rosso bul- Anche se l'ululone pare lanciare garo. grida malauguranti solo ai cittadini di lingua tedesca sarebbe un fatale Non vi è dunque da stupirsi se al- errore se gli altri non si sentissero cuni recensori, all'uscita del racconto coinvolti dal richiamo di fronte al ri- in Germania hanno menzionato la ro dello scrittore berlinese, il riferi- che i due protagonisti hanno disco- democratico-ecologista possa celarsi schio di ripetere in nuove e subdole tradizione della narrativa epico-reali- mento a tematiche di rilevanza poli- nosciuto la loro idea. il tragico destino della storia tedesca forme vecchi e tragici errori. sta e fatto riferimento a Tolstoj, Fon- tica e sociale si realizza di frequente Questo lungo racconto di Grass si recente, un destino fatto di invasio- In ogni caso uno scrittore che rie- tane e Thomas Mann. Il fatto appare attraverso il filtro della consapevo- caratterizza dunque per una costru- ni, di resti umani e di steccati. Non è sce a disturbare con tanta tenacia il abbastanza clamoroso se si pensa che lezza di personaggi mitemente e bo- zione narrativa chiara, ordinata e la forza mortalmente dirompente di sonno delle coscienze e che lo fa sen- in Grass si è sempre apprezzato il nariamente curiosi, dunque in un to- trasparente. In questo senso la con- tragiche ideologie a far correre il ri- za salire sul pulpito ma provocando, narratore dell'estro e della fantasia, no più disteso e divertito che impe- trapposizione alla Trilogia di Danzica schio alla Germania di ricadere negli stupendo, coinvolgendo con stru- del disordine e della provocazione. Il gnato. Sia il tono risibilmente e va- è palese: nei due romanzi e nella no- orrori del passato, ma le leggi del "li- menti del tutto interni alla tradizio- narratore insomma delle tinte forti, cuamente sentimentale, le scelte vella l'impossibilità di riconciliare la bero mercato" che sanno trasforma- ne letteraria, lasciando anzi fertil- delle sensualità marcatamente esube- lessicali inopportunamente liriche o ragione con gli orrori della storia re- re in ottimi affari anche i morti, le mente interagire la riflessione poeto- ranti e delle fisicità a tratti grottesca- professorali delle annotazioni diari- cente e di racchiudere quest'ultima salme traslate e le belle parole. logica e quella civile, rappresenta di mente esorbitanti. stiche di Alexander e sia il singolare, negli schemi di una narrazione ordi- Non senza sinistra ironia il rac- certo un prezioso esempio per tutti. Eppure i "segnali" che richiama- a tratti esilarante, tedesco di Alexan- nata ed eticamente consapevole si no la pacata e composta tradizione dra, hanno l'effetto di smussare la manifestava in forme rappresentati- narrativa del realismo borghese sono tensione politica e ideologica delle ve confuse e irriverenti, in una vo- inequivocabili. Non solo il narratore grandi scelte dell'89. lontà formale che non soggiaceva né I Dizionari Simone definisce espressamente, in un tono Gli stessi frequenti interventi del alle istanze della ragione né a quelle in verità un po' beffardo, la coppia narratore per confessare al lettore di della morale dominante. Piccole enciclopedie per biedermeier (p. Ili); non solo con- essere costretto a colmare i vuoti nel- Tuttavia il ricorso alla misurata, quanti awertono la ne- centra la propria attenzione sui loro cessità di uno strumento la documentazione affidatagli da ordinata e serenamente riflessiva tra- che possa fornire l'esatta sobri oggetti (le scarpe, la borsa per Reschke con la propria immaginazio- dizione narrativa realistico-borghese DIZIONI e concisa definizione di la spesa, il baschetto, gli occhiali da ne, più che produrre un "effetto di in II richiamo dell'ululone non testi- mrnmm termini ed espressioni ampiamente utilizzati nei presbite e così via) e sulle loro piccole straniamento", sembrano un invito a monia affatto la volontà di Grass di I mm^É manie e ne segue pazientemente, an- linguaggi delle scienze non prendere troppo sul serio le vi- riconciliare la ragione con la storia, il giuridiche, economiche e che se con un'arguzia visiva e asso- cende narrate, a sorriderne quasi. soggetto con l'oggetto della narrazio- sociali. ciativa che rende piacevolissima la Non è dunque perché "la coppia ne. La "bonaria" riconciliazione ini- lettura, i movimenti e i discorsi più I due volumi, rispettivamente Reschke-Piatkowska conosce l'arte zialmente ostentata nei toni e nelle consueti. E soprattutto il gesto nar- di 1200 e 1392 pagine, di legare i propri interessi alle sca- forme narrative si rivela infatti ben in edizione cartonata ai prezzo di L. 40.000 cadauno rativo sommessamente lieve e gioco- denze importanti" se gli avvenimen- presto artificiosa e fraudolenta. Sem- samente disimpegnato, anche e so- ti accadono ostentatamente in mo- pre meno sommesse si levano le grida prattutto quando il racconto affron- EDIZIONI SIMONE ta la spinosissima questione del sem- menti "significativi", né si può dire del malaugurio dell'ululone, sempre sia frutto del caso se gli eventi si sus- più stridente si manifesta il contrasto • DEI LIBRI DEL MESE! NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 16

un calciatore e un romanziere. Cre- ce non ha dimenticato di inserire una turale" per ascrivere a una o all'altra Classici di ieri e di domani diamo che pochi altri paesi al mondo bibliografia bipartita: una generale letteratura (o a tutte e due) le opere possano vantare due uomini di lette- di manuali, dizionari, e storie lettera- di un autore. di Ugo Serani re inseriti nella propria immagine rie brasiliane; l'altra simile alla pri- Scorrendo rapidamente il volume, stereotipo. ma, ma di testi in italiano, con inol- giacché la mole saggiamente ridotta Nonostante ciò, ben pochi hanno tre una completa rassegna di poesie, lo consente, risalta subito una certa LUCIANA STEGAGNO PICCHIO, Profilo Mark Twain alla fine dell'Ottocen- un'idea sia pur vaga di cosa sia la let- racconti e romanzi brasiliani tradotti discrepanza nel trattamento degli au- della letteratura brasiliana, Editori to, lasciando sospesi nel vuoto quat- teratura di questo paese. Vinicius de nella nostra lingua. tori classici e contemporanei. Infatti Riuniti, Roma 1992, pp. 176, Lit tro secoli di storia. E ancora, si parla Moraes è infatti conosciuto come Il Profilo si affianca alla più corpo- è ben più facile scrivere di autori di 25.000. contemporaneamente di letteratura compositore di canzoni e a Jorge sa Letteratura brasiliana, uscita ormai un secolo fa, con idee, giudizi e criti- argentina, cilena, messicana, oppure Amado spetta lo scettro di una lette- vent'anni fa dalla penna della stessa che ormai sedimentati, che di autori Il cinquecentenario del viaggio di di letteratura ispano-americana tout ratura gaudente, legata al carnevale e autrice, ma che non si sovrappone a di oggi e di libri che si è fatto appena Colombo verso il Nuovo Mondo e il court, considerando così le realizza- alle avventure amorose (vedi Gabrie- questa. La prima era un manuale ana- in tempo a leggere. Questa dissonan- contemporaneo quarto centenario zioni delle diverse nazionalità del- la e Dona Fior). Immagini che denun- litico con impostazioni critiche e sto- za non è sfuggita all'autrice, che ne della morte di Montaigne si sono in- l'America latina di lingua castigliana ciano la poca conoscenza che si ha riografiche originali e con un "baci- parla nell'introduzione, e soprattut- crociati apparentemente senza la- come regionalismi. dei due autori e dell'ambiente nel no di utenza" allargato al Brasile to alla fine del capitolo dedicato ai sciar segno del loro incontro. Eppure Anche la letteratura brasiliana, quale si sviluppa la loro produzione stesso, la seconda è figlia del "Que contemporanei: "fra questi perso- questa fusione di scoperte geografi- ovviamente, soffre di simili equivoci letteraria. Per colmare queste lacune sais-je?" francese, che si rivolge a un naggi, elencati qui senza ancora una che, illuminazioni filosofiche e riva- e impalpabili demarcazioni, che la e restituire agli scrittori brasiliani i pubblico internazionale con un'im- prospettiva storica che li decanti, na- lutazioni letterarie è stata di stimolo sceranno, forse, i classici del doma- a una revisione critica di quello che è ni". stato ed è oggi il continente america- no per l'osservatore europeo, come è Di grande interesse e spessore è la stato compreso e come è stato assimi- sezione dedicata al modernismo, di- lato. visa in due momenti, quello dell'e- Premio Italo Calvino 1992 splosione (1922-30) e quello della Restringendo l'attenzione all'orto maturità (1930-45). Soprattutto que- letterario, osserviamo che l'approc- sto secondo momento ha rappresen- cio alle letterature americane non è a 1) L'Associazione per il premio Italo Calvino, ore 10 alle ore 12.30 al numero 011/8122629. tato — e tuttora rappresenta — per il tutt'oggi semplice. Nel Vecchio Con- in collaborazione con la rivista "L'Indice", ban- 4) Saranno ammesse al giudizio finale della Brasile la vera scoperta di un modo tinente è facile riconoscere l'apparte- disce per l'anno 1992 la settima edizione del pre- giuria quelle opere che siano state segnalate come autonomo di. fare letteratura e non nenza di uno scrittore a una lettera- solo. Non a caso la copertina del li- mio Italo Calvino. idonee dai promotori del premio (vedi "L'Indi- tura nazionale (con le dovute ecce- bro riproduce un particolare del qua- ce", settembre-ottobre 1985) oppure dal comita- zioni, come nel caso di Kafka). Vice- dro di Tarsila do Amarai JJrutu, il versa le letterature americane hanno 2) Potranno concorrere romanzi che siano to di lettura scelto dall'Associazione per il P. I. C. manifesto vivente della brasilianità linee di demarcazione così sottili con opere prime inedite in lingua italiana e che non Saranno resi pubblici i nomi degli autori e delle delle arti, il superamento del passato quelle europee di partenza da rende- sono state premiate o segnalate ad altri concorsi. opere che saranno segnalate dal comitato di lettura. legato all'Europa a vantaggio di quel- re sovente impossibile attribuire lo indigeno. E da questo nuovo pas- un'opera a un corpus letterario piut- 3) Le opere devono pervenire alla segreteria sato, ossimoro nella scrittura e nella tosto che a un altro. E le divisioni 5) La giuria per l'anno 1992 è composta da 5 del premio presso la sede dell'Associazione (c/o membri, scelti dai promotori del premio. La giu- realtà, nascono Guimaràes Rosa e spazio-temporali, che vengono utiliz- Jorge Amado, Vinicius de Moraes e "L'Indice", via Andrea Doria 14, 10123 Tori- ria designerà l'opera vincitrice, alla quale sarà at- zate dagli storici della letteratura per Murilo Mendes, Graciliano Ramos e no) entro e non oltre il 30 maggio 1993 (fa fede delimitare le aree di appartenenza, tribuito per il 1992 un premio di lire 2.000.000 Antonio Callado, scrittori uniti tra generano equivoci. Basti pensare che la data della spedizione) in plico raccomandato, (due milioni). "L'Indice" si riserva il diritto di loro dalla lingua e dai diversi passati si usa dire che la letteratura angloa- in duplice copia, dattilo- pubblicare — in parte o che del loro paese portano alla luce. mericana nasce con Walt Whitman e scritto, ben leggibile, con integralmente — l'opera indicazione del nome, premiata. cognome, indirizzo, nu- mero di telefono e data 6) L'esito del concorso di nascita dell'autore. sarà reso noto entro il Per partecipare al bando febbraio del 1994 me- si richiede di inviare per diante un comunicato mezzo di vaglia postale, stampa e la pubblicazio- intestato a "Associazio- ne su "L'Indice". MUSICA E SPETTACOLO ne per il premio Italo Calvino", via Andrea 7) La partecipazione Doria 14, 10123 Torino, al premio comporta l'ac- AA.VV. lire 30.000, che serviran- cettazione e l'osservanza Dieci libri GERSHWIN no a coprire le spese di se- di tutte le norme del pre- per conoscere greteria del premio. Le sente regolamento. Il pre- a cura di Gianfranco Vinay opere inviate non saran- mio si finanzia attraverso 408 pp. L. 45.000 la letteratura no restituite. Per ulterio- la sottoscrizione dei sin- ri informazioni si può te- goli, di enti e di società. brasiliana lefonare il sabato dalle Arnfried Edler In un torrido pomeriggio dell'ago- SCHUMANN sto romano abbiamo incontrato Lu- E IL SUO TEMPO ciana Stegagno Picchio in procinto di andare a festeggiare gli ottant'anni 320 pp., L. 48.000 di Jorge Amado a Bahia, e le abbiamo chiesto di indicarci dieci libri per co- noscere la letteratura del Brasile. Ec- GLENN GOULD Associazione per il premio Italo Calvino co cosa ci ha risposto: "Lasciando la poesia barocca di NO, NON SONO In data 26 luglio 1991 si è costituita l'Associazione per il premio Italo Calvino, con il fine di promuovere il premio un Gregorio de Matos, lasciando la UN ECCENTRICO in memoria dello scrittore, destinato ad opere letterarie di autori italiani. L'Associazione è nata dall'esigenza di continuare ed allargare il lavoro già svolto con successo durante i precedenti poesia romantica, si può cominciare a cura di Bruno Monsaingeon sei anni di vita del premio, con il sostegno della rivista "L'Indice", migliorandone l'assetto organizzativo e aprendosi con il leggere un romanzo di Macha- 408 pp., L. 45.000 alla collaborazione delle persone interessate a seguirne e a sostenerne l'attività. do de Assis, e qui sono incerta tra Le iscrizioni all'Associazione, che non comportano alcun onere finanziario, sono aperte. Per informazioni rivolger- Memorie postume di Bras Cubas e si alla segreteria dell'Associazione (011/8121222-8122629 ogni sabato dalle ore 10 alle ore 13) oppure scrivere al Pre- Dom Casmurro. Poi un grande salto e mio Italo Calvino, c/o "L'Indice", via Andrea Doria 14, 10123 Torino. arriviamo ai Sertòes di Euclides da FRANCO BATTIATO Cunha, con cui il Brasile si affaccia TECNICA MISTA SU ali epoca moderna. Tutti gli altri au- tori sono successivi alla Settimana di TAPPETO costringono a volte nei ristretti con- propri pregi e difetti, ci viene in aiu- postazione di visione dal di fuori. arte moderna di Sào Paulo del 1922: Conversazioni autobiografiche fini di una letteratura portoghese to il Profilo della letteratura brasiliana Il Profilo offre una risposta con- Mario de Andrade con Macunaima, con Franco Pulcini delle colonie, a volte nelle sconfinate di Luciana Stegagno Picchio, una creta ai problemi della delimitazione Raul Bopp con il poemetto antropo- distese di tante letterature in una guida per districarsi nella selva di au- temporale e spaziale della produzio- 192 pp., L. 23.000 fagico Cobra Norato, e poi un socio- (quella paulista e quella bahiana, tori di un paese letterariamente pro- ne letteraria americana, almeno di logo come Gilberto Freyre con Casa- In appendice quella mineira e quella carioca, quel- lifico più di quanto si pensi. ambito lusitanofono, preferendo ri- grande e Senzala. Un classico come i testi di tutte le canzoni la del sertào e quella delle città, ecc.). Uscito undici anni fa in prima edi- conoscere nei tratti dell'unitarietà di Jorge Amado in dubbio tra Jubiabà e Come se non bastasse, il lettore ita- zione per la collana "Que sais-je?" temi e di modi la "brasilianità" della Tenda dos Milagres, per metterne uno liano meno attento, avvicinandosi al- delle Presses Universitaires de Fran- letteratura. A demarcazioni storico- della prima e uno della seconda fase. David Toop la letteratura del Brasile, trova un al- ce, e rivisitato e aggiornato all'oggi politiche l'autrice preferisce confini Un'antologia della poesia moderni- RAP tro ostacolo da superare, forse il più per questa edizione italiana, si va a tematico-linguistici: "La tradizione sta, in cui figurino almeno Manuel deviante: lo stereotipo. L'immagina- inserire in uno spazio solitamente la- stilistica brasiliana ha rivelato dal Bandeiras e Murilo Mendes, Carlos Storia di una musica nera rio collettivo alla voce Brasile recita a sciato vuoto dai manuali di letteratu- Cinquecento ad oggi scelte temati- Drummond de Andrade e Vinicius 218 pp., L. 23.000 grandi linee: mulatte, caffè, samba, ra. Non è infatti un manuale, pur es- che e scelte linguistiche capaci di de Moraes, finendo con un astrale foresta amazzonica, carnevale, Vini- sendo rigoroso nell'elencazione delle conferire al proprio repertorio unita- Joào Cabrai de Melo Neto. Qualche cius de Moraes, Pelé e Jorge Amado. opere è nella datazione, ma piuttosto rietà e originalità distintive". A de- racconto di Clarice Lispector e, pri- marcazioni geografiche, come il luo- 19 ria \inerì. 10121 I orimi Un'immagine quanto mai multifor- una guida alla lettura facile e veloce, mo e ultimo, il Grande Sertào-Veredas Ivi. 011 ?<>:i4<)(. - | ;i\ IH I 54521(1 me, con il sorprendente pregio di ve- esatta e concisa. E nell'intento di go di nascita, Luciana Stegagno Pic- di Guimaràes Rosa". dere l'uno accanto all'altro un poeta, condurre per mano il lettore, l'autri- chio oppone il criterio di "spazio cul- (u.s.) NOVEMBRE 1991 - N. 10, PAG. 17

e poetiche, che avrà modo di interio- spondenza dell'amata o nella morte. mento da se stessi e dal mondo; dal- L'amore impossibile rizzare e di esercitare nella scrittura, Nella prima egloga (composta da l'altro, l'esercizio della virtù e del va- durante un periodo di isolamento in 30 strofe di 14 versi, in cui si alterna- lore, che porta alla pace interiore e di Maria Rosso Gallo un'isola del Danubio, dove viene no endecasillabi e settenari), il tema alla gloria. confinato nel 1532, a causa di una di- della solitudine amorosa è affidato La terza egloga, costituita da 376 sobbedienza nei confronti dell'impe- alle voci dei pastori Salicio e Nemo- endecasillabi, amplia la riflessione GARCILASO DE LA VEGA, Le Egloghe, comportava un profondo rinnova- ratore. Alla fine dello stesso anno, roso, i quali, sullo sfondo del topico sul tema dell'amore impossibile at- a cura di Mario Di Pinto, Einaudi, mento sul piano del contenuto. La li- egli si trasferisce a Napoli, accompa- locus amoenus e nell'arco temporale traverso una serie di exempla, raffi- Torino 1992, testo spagnolo a fron- rica tradizionale dei cancioneros spa- gnando il nuovo viceré don Pedro de segnato dal sorgere e dal tramontare gurati negli arazzi che quattro ninfe te, pp. 182, Lit 20.000. gnoli, coltivata fin dal XIV secolo, si Toledo, e qui risiederà fino alla mor- del sole, esprimono la desolazione in- ricamano sulle rive del Tago: i casi basava su versi ottosillabi dalla rima te, con brevi allontamenti dovuti a teriore causata dall'abbandono di mitologici di Orfeo e Euridice, Daf- Nel settembre del 1536 le truppe incalzante e privilegiava i giochi di missioni diplomatiche o militari. Galatea e dalla morte di Elisa. In en- ne e Apollo, Venere e Adone fungo- spagnole di Carlo V assaltano la for- concetto, a volte aridi' e cerebrali. Garcilaso si inserisce nella fervida trambi la perdita affettiva si proietta no da paradigma universale, in cui si tezza di Muy, in Provenza. Durante Gli endecasillabi italiani, alternati a vita culturale della città partenopea, sullo spazio cosmico circostante: Sa- inserisce la sofferenza di Nemoroso la battaglia, viene ferito gravemente settenari in alcune combinazioni frequentando l'Accademia Pontania- licio, vittima dell'incostanza della di fronte alla morte di Elisa. La il maestre de campo toledano Garcila- strofiche, offrivano uno schema rit- na, dove era vivo il ricordo di Sanna- donna, si sente estraniato dall'armo- drammaticità, che scaturisce dall'ite- so de la Vega, che morirà poche setti- mico più ampio e meditato, che si zaro, e stringendo amicizia con vari nia della natura; Nemoroso, colpito rato binomio amore-morte, viene mane dopo, all'età di trentacinque prestava a una maggiore introspezio- poeti, fra cui Tansillo, Bernardo Tas- dalla crudeltà del fato, vede che il sciolta nelle strofe conclusive dallo anni. Una vita troncata prematura- ne psicologica. Ripudiando i freddi so e Caracciolo. A questi anni così fe- suo dolore influisce negativamente spensierato canto amebeo intreccia- mente, che, nohostante la sua brevi- to dai pastori Tirreno e Alcino, quasi tà e le occupazioni delle armi, ha già un invito ad allontanare la tragica dato dei ricchissimi frutti nell'eserci- consapevolezza delle avversità del zio delle lettere, avviando la feconda fato e a godere gli istanti sereni della traiettoria della poesia spagnola rina- vita. Le tre egloghe di Garcilaso co- scimentale e barocca. Prima delle lanterne rosse stituiscono, dunque, un microcosmo, I suoi versi verranno pubblicati al- nel quale le speculazioni filosofiche cuni anni più tardi, a Barcellona nel di Edoarda Masi sulla natura dell'amore si concretiz- 1543, insieme a quelli dell'amico zano in personaggi che ne incarnano Juan Boscàn (morto nel 1542). Si le possibili conseguenze sul vissuto; e tratta di un corpus esiguo, certamen- il tutto si traduce in un perfetto lin- Su TONG, Mogli e concubine, Theoria, Roma- te incompleto (non a caso il volume di lavoro, economici o altri. guaggio poetico, in cui i segni formali porta il titolo di Le opere di Boscàn e Napoli 1992, ed. orig. 1988, trad. dal cinese Gli individui colti scendono fra il popolo'con (ritmo, rime, assonanze) potenziano "alcune" di Garcilaso de la Vega), che di Maria Rita Masci, pp. 94, Lit 19.000. la sicurezza dei loro "lumi", tanto più assoluta i messaggi semantici. comprende 29 sonetti, 5 canzoni, 2 quanto più implicita. "Ilpopolo" non vuol dire Tale equilibrio di forma e conte- elegie, un'epistola e 3 egloghe. An- L'interesse politico domina nella letteratura necessariamente "i contadini", o i poveri; in nuto richiede una notevole abilità da che se, a causa della mancata revisio- cinese di sempre: creatura e strumento di una questo Mogli e concubine una studentessa, ri- parte del traduttore, costretto a mi- ne dell'autore, compaiono delle irre- classe che è o si vuole dirigente, per il soggetto dotta in miseria per la morte del padre, sceglie di surarsi con le esigenze dello schema golarità metriche e semantiche, si trattato o per l'angolatura ogni opera, più o me- sposare un uomo anziano e ricco (la sola alterna- metrico e con l'essenzialità di ogni si- tratta comunque di un testo attendi- gnificante. Un'ardua impresa, che bile, basato su un manoscritto che gli no esplicitamente, allude al contesto sociale e tiva, nelle sue condizioni, a qualche lavoro de- implica una presa di posizione dell'autore. Non gradante). Povera è la ragazza istruita, immersi Mario Di Pinto è riuscito a superare eredi del poeta toledano avevano af- brillantemente, offrendo al lettore solo, ma si offre ai lettori contemporanei e futuri nella "tenebra" del costume tradizionale sono i fidato a Boscàn e che purtroppo non italiano una splendida versione, frut- come specchio della contingenza. Tanto più si è ci è pervenuto. Negli anni seguenti ricchi, il marito con la sua famiglia. (La storia si to della sua competenza sia di poeta, escono altre edizioni del volume, indotti a interpretare più che altro come docu- svolge in epoca prerivoluzionaria). Fin da princi- sia di ispanista. Confrontando il te- senza novità di rilievo, finché nel mento molti dei testi narrativi del presente, di va- pio la ragazza non appare del tutto "illumina- sto di partenza e quello di arrivo, 1569 a Salamanca, per soddisfare le lore letterario spesso modesto. ta", e altri personaggi, come il figlio del marito, emergono i principi di rispetto e fe- preferenze dei lettori, si pubblicano Così i racconti brevi e lunghi di Su Tong, uno occupano una posizione per così dire intermedia deltà con cui ha operato il tradutto- le sole opere di Garcilaso, tralascian- re. Gli elementi dell'originale vengo- do quelle di Boscàn. Un'altra tappa dei più interessanti fra gli scrittori giovani (non fra luce e tenebra. Ma l'intento sostanzialmente ha ancora trent'anni), tornano con insistenza su nichilista dell'autore sembra quello di negare no puntualmente recuperati, con un importante nella storia dei testimoni effetto davvero minimo di dispersio- alcuni temi, rivelando aspetti singolari della crisi realtà ai "lumi", senza peraltro riscattare il mon- a stampa è rappresentata dalle edi- ne. Di Pinto, infatti, ha conservato zioni del 1574 e 1577, curate dal in cui si dibatte la gioventù colta. Il grande pro- do tradizionale dalla tenebra. Che possiede una la metrica delle egloghe, riproducen- Brocense, che dà alla luce nove so- blema che il movimento di liberazione vittorioso sua forza oggettiva, risucchia la protagonista dal- do l'alternanza di endecasillabi, set- netti inediti (l'autenticità di alcuni, e la rivoluzione culturale fallita hanno lasciato l'interno. Quello che parrebbe assurdo ha la me- tenari e quinari, senza mai tradire il però, è alquanto sospetta) ed offre il irrisolto — come rifondare il rapporto fra le mi- glio perché in un'altra dimensione è reale, anche significato dei versi spagnoli; e, pur primo commento ai versi del poeta noranze colte (assimilate ai governanti) e le mag- alle radici di lei. Quando scopre che in quella fa- rinunciando, com'è naturale, alla co- toledano, che in pochi decenni ha stante ricerca delle rime, tuttavia in raggiunto la dignità di un classico. E gioranze incolte, di contadini ma non solo (assi- miglia è ancora in atto una pratica spaventosa — milate ai governati) — si complica ulteriormente gettare le donne infedeli in un pozzo del giardino alcune parti dell'egloga II è riuscito a nel 1580 escono le Opere di Garcilaso rendere i difficili effetti di consonan- nel nesso ambiguo di modernità [?] e tradizione. de la Vega con annotazioni di Herre- — la ragazza impazzisce perché l'evento le si fi- za interna degli endecasillabi leonini. ra, in cui l'analisi del testo si inseri- Ne emerge una sorta di populismo alla rovescia. gura non semplicemente come un delitto ma con E anche le selezioni linguistiche of- sce in un'ampia riflessione sulle pe- Non è un fenomeno di grande estensione, è piut- la suggestione di un mondo magico, nel quale lei frono un esempio di misura, evitan- culiarità del linguaggio poetico e tosto di settori specialmente sensibili della narra- stessa è coinvolta. do sia pesanti arcaismi, sia anacroni- Garcilaso viene presentato come un tiva e del cinema — gruppi di più o meno giovani stiche modernizzazioni. modello concreto da imitare per ac- La nuova "discesa al popolo" non concede che cominciano a formare una corrente (Mo crescere la dignità dello spagnolo. nulla da nessuna parte. Cessate le fanfare, l'edu- Il risultato complessivo raggiunge Yan, Su Tong, Chen Kaige, Zbang Yimou...): in cazione modemizzatrice si risolve nella disillu- una rara sintesi fra traduzione se- L'interesse editoriale si mantiene termini imprecisi, riconoscibili da contenuti sione tragica, e il ritomo alle radici nella scoperta mantica (fedele alle intenzioni del te- attivo nei secoli seguenti, fino ai orientati per linee parallele, più che da affinità di abissi disperanti. Resta la necessità ineludibile sto originale) e traduzione comunica- giorni nostri, testimoniando la vitali- formali o stilistiche. della discesa, in questa negazione estrema del tiva (attenta alle esigenze e ai codici tà di un'opera che ha compiuto la sua Il Leitmotiv dei racconti migliori di Su Tong è maoismo che ne è l'ultimo inveramento. del lettore nella lingua d'arrivo). traiettoria nello spazio di un decen- Ai pregi della versione si accompa- nio. Il 1526, infatti, è l'anno che la discesa al popolo di singoli individui colti — Avviato su questa strada, Su Tong potrebbe un medico, uno studioso di folklore,... — e il lo- gna l'interesse delle pagine introdut- convenzionalmente segna la nascita arrivare al capolavoro, in ogni caso a qualcosa di tive, in cui Di Pinto propone un'in- della poesia spagnola di ascendenza ro esserne travolti e perire: non solo per eventi più del bel racconto che è Mogli e concubine. telligente interpretazione delle eglo- petrarchista. E la data registrata da esterni ma con la perdita dei cardini interiori e di (Lanterne rosse, il film che 'ne è stato tratto da ghe, sfuggendo ai luoghi comuni che Boscàn nella Dedica alla Duchessa di una identità, incompatibile con la struttura del Zhang Yimou, si perde nell'estetismo ed è assai spesso hanno inquinato la lettura Somma, in cui egli riferisce le circo- nuovo ambiente. La discesa non ha luogo per più povero di senso). delle opere di Garcilaso. Mi limiterò stanze che diedero un impulso decisi- scelta politico-esistenziale ma per motivi banali a segnalare il giusto inquadramento vo al rinnovamento letterario. L'oc- che egli dà ai rapporti fra vita e lette- casione è offerta dall'ingresso trion- ratura, fra istanze autobiografiche e fale di Carlo V in Granada, durante creazione poetica. Di fronte al rilie- la celebrazione delle sue nozze con vo dato tradizionalmente dalla criti- Isabella di Portogallo, a cui assistono ca alla figura di Isabel Freyre, consi- vari esponenti del mondo politico e derata la musa ispiratrice di Garcila- culturale. Si crea l'ambiente propizio esercizi d'ingegno, si esprimevano le condi nella sua traiettoria letteraria sul mondo intorno a lui, giacché i so e il movente essenziale della sua li- per un dibattito, che mette a con- rica, Di Pinto ricorda che "tutto ciò fronto le esperienze e le tradizioni di varie sfumature del sentimento amo- risale la stesura delle egloghe: infatti, campi, un tempo fertili, ormai non roso attraverso il ricco arsenale di secondo le ipotesi più attendibili, le producono che erbacce e rovi. L'in- che precede il testo, la vicenda o la scrittori italiani e spagnoli. Ed è così donna reale che muove l'ispirazione, che avviene l'incontro di Boscàn con metafore che discendeva dal Canzo- prime due sono state composte nel felicità ha reciso i legami con il luogo, niere di Petrarca. Allo stesso tempo, 1534 e la terza nel 1536. Esse sono, scenario dell'amore perduto, e anche può interessare come curiosità stori- l'ambasciatore veneziano Andrea ca, ma non ha nessuna relazione con la poesia si faceva eco delle teorie dunque, opere di maturità e di sinte- con la vita. Navagero, umanista e poeta, che lo l'immagine creata dal poeta". Sulla neoplatoniche, diffusa da Marsilio si, che rivelano la perfetta fusione La seconda egloga, che è anche la invita a sperimentare nella lingua ca- base di questa opportuna divisione di Ficino, Leone Ebreo e Castiglione. delle radici culturali castigliane e di più lunga (1885 versi), presenta inve- stigliana le forme metriche consuete competenze, o ambiti di interesse, il in Italia. Durante il viaggio di ritor- Una nuova sensibilità e una nuova quelle acquisite in Italia, in cui si ar- ce una struttura drammatica, anima- cultura, dunque, che Garcilaso riesce monizzano l'eredità petrarchesca e lettore viene indirizzato a una lettu- no a Barcellona, Boscàn riflette sul ta dai dialoghi dei personaggi e dai ra delle egloghe che, rifuggendo dalla colloquio e inizia a cimentarsi con ad assimilare in modo completo non quella dei classici latini. cambi di scena, con una trama in cui solo grazie a un innato talento, ma ricerca di triviali riferimenti al vissu- l'endecasillabo, trovando in un pri- Il tema comune è l'amore. Amore si intrecciano le vicissitudini del pa- to, comprenda la loro precisa colloca- mo tempo delle notevoli difficoltà, soprattutto attraverso i personali sentito e meditato nel doloroso con- store Albanio, indotto alla pazzia dal rapporti con gli ambienti letterari zione all'interno dei codici culturali ben presto superate grazie al coinvol- trasto fra desiderio e frustrazione, disamore di Camilla, e la narrazione dell'epoca: il tema, infatti, non è gimento dell'amico Garcilaso. italiani, nei quali si introduce per la fra impulso irrefrenabile dell'animo delle imprese di don Fernando de prima volta fra il 1529 e il 1530, "una donna particolare, sia pur essa e impossibilità a realizzarsi nel vissu- Toledo. Si contrappongono così due Isabel Freyre, ma l'amore, tutto l'a- L'assimilazione dei codici petrar- quando trascorre otto mesi in Italia, to. Amore perpetuamente negato dai modelli di condotta esistenziale: da al seguito di Carlo V. Acquisisce così more e il faticoso labirinto da percor- cheschi non si limitava, ovviamente, limiti della realtà, che si concretizza- un lato, l'abbandono alla passione in- rere per raggiungerlo". a un semplice esercizio metrico, ma delle dirette competenze linguistiche no nell'abbandono, nella non corri- sana, che conduce al totale estrania- Cipputi. L'orologio per uomo che non deve chiedere mai almeno l'orai.

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PAUL VERLAINE, Poesie e Prose, a cu- ra di Diana Grange Fiori, prefaz. di , introd. di Michel Dé- Poesia al di qua del verso caudin, Mondadori, Milano 1992, pp. 1459, Lit 65.000 di Giovanni Cacciavillani

Secondo uno dei più raffinati co- sce per decidere non solo della sua agglutinante o nebbiosa o franca- presentazioni "oggettive", un locus noscitori della poesia francese del- identità sessuale, ma anche delle mo- mente de-realizzata degli oggetti (la amoenus viene presentato attraverso l'Ottocento, sulle ottocentocinquan- dalità della sua apprensione del reale. con-fusione simbiotica). Infine, la lo scardinamento di ogni assiologia ta pagine delle poesie complete di Un corpo per due, una testa per due: crisi ontologica del soggetto e del razionale. L'ipallage sfuma gli ogget- Verlaine, non meno di cinquecento la simbiosi si struttura in modo tale mondo conduce non solo ad una per- ti a favore della loro qualità impressi- sono francamente illeggibili. Quasi che se il figlio cerca di separarsi, di dita dei rispettivi confini, limiti e va ("Lo scaglionamento delle siepi", completamente ignorato dai suoi differenziarsi, la madre gli fa inten- contorni, ma anche ad una sparizio- "Sul tenero verde s'impenna... l'agi- contemporanei, costretto a pubblica- dere che questo significa ucciderla; il ne dell'Io: il "je" diventa "il", l'og- lità dei puledri", "in questo vago di re i suoi volumi poetici a spese pro- bambino allora finisce per vivere il getto diventa "cela". Nel constatare una Domenica"), mentre la metafo- prie, avviluppato dalla tenace leggen- desiderio di diventare un individuo questo fenomeno, Picon osserva che ra, esplicita o implicita, metamorfo- da del poeta straccione, ubriacone e separato come desiderio mostruoso il poeta "è così perduto in un mondo sizza e con-fonde il mareggiare delle Salvatore ACCARD0 vagabondo (leggenda, per altro, da di uccidere la madre. In Verlaine pallido, smorto, estenuato, che sem- siepi e l'incresparsi del mare, il bian- CAP0GRASSI lui stesso creata attraverso la figura- queste formidabili dinamiche non re- bra sul punto di svenire; è come un core della terra, del cielo e del mare zione del "poeta' maledetto" e del E MANZONI "pauvre Lelian"), riscoperto non p. 88, L. 12.000 senza grossi equivoci solo in extremis, Verlaine scompare senza eredi spiri- tuali, a cinquantadue anni, dopo un lungo ciclo pressoché ininterrotto di Gian Aldo ricoveri ospedalieri. DELLA ROCCA A un secolo dalla sua scomparsa, Walter PROSPERETTI non pare proprio che il "pauvre Le- lian" abbia trovato una sua equa e (a cura di) ponderata collocazione nella splendi- da parabola della poesia francese da LA VALUTAZIONE Baudelaire a Mallarmé. "Svalutato o DELL'IMPATTO comunque non sufficientemente ap- AMBIENTALE (V.I.A.) prezzato dagli scrittori, quasi ignora- DEI PROGETTI to dai ricercatori e dai critici", anco- ra oggi egli non pare essere oggetto PUBBLICI E PRIVATI che "d'un flebile ascolto, d'un di- stratto interesse" (Erba), eccezion p. IX-224, L. 50.000 fatta per il geniale intervento di J.-P. Richard (1955), che tuttavia intitola- va la sua ricognizione con un'espres- Valentina D'URSO sione a dir poco restrittiva: Padeurde Verlaine (lo scialbo, lo scipito in Ver- Rosanna TRENTIN laine). E per la verità, neanche que- sto generoso "Meridiano", pur SILLABARIO splendidamente curato dalla Grange DELLE EMOZIONI Fiori (dopo il suo bellissimo Rim- baud), sembra risolvere l'enigma p. X-406, L. 42.000 Verlaine, dato che il saggio introdut- tivo di Décaudin, preciso nel dise- gnare il variegato aspetto dell'uomo, appare piuttosto sfocato ed ellittico MULTIFORMITA nella caratterizzazione del poeta: ED UNITÀ "Chiede alla lirica di essere non rac- DELLA POLITICA conto o analisi di emozioni, ma vi- brazione dell'anima, liberazione del- Atti del Convegno le potenze del sogno, emergere del- tenuto in Occasione l'ineffabile, di là dalle strutture ra- del 70" compleanno zionali e dall'ambito dell'intelligenza". di Gianfranco Miglio 24-26 ottobre 1988 Preziosa ci sembra una rapida os- servazione di Luciano Erba (nell'am- A cura di Lorenzo Ornaghi bito di alcune pagine dedicate alla e Alessandro Vitale fortuna critica di Verlaine in Italia), il quale, dopo aver menzionato Thi- p. VII-430, L. 50.000 baudet (poesia come midollo di sam- buco, come leggerezza di neve), af- ferma che la leggendaria musicalità del verso non va analizzata in sé, co- Gabriel NAUDE me causa prima, magari attraverso gli imparaticci della fonetica, ma va cor- CONSIDERAZIONI rettamente intesa come conseguenza POLITICHE di una "dematerializzazione del si- gnificato". Credo che, in sostanza, SUI COLPI DI STATO Erba voglia dire questo: non fermia- p. 520, L. 60.000 moci al livello di superficie più evi- stano allo stato di fantasia, ma si tra- uomo che, ormai catturato dal son- con la bianca dolcezza (i bioccoli, il dente, per altro teorizzato da Verlai- ducono in atto: il 4 e il 10 luglio 1869 no, fa un ultimo sforzo per tenersi latte) delle "grandi pecore", gli albe- ne stesso (De la musique avant toute Paul cerca a due riprese di ammazza- sveglio". ri coi mulini (attraverso la loro comu- chose), ma spingiamo le nostre sonde re la madre; l'il febbraio del 1885 Tutti questi fenomeni di distonia ne tenera verdezza), l'ondata sonora più in profondità, magari sino ai li- Renzo POGGI (a cura di) egli tenta di strangolarla (più noto è spaziale hanno un loro preciso ri- delle campane con le aeree volute velli preverbali della ricerca poetica, l'episodio dei colpi di pistola a Rim- scontro in turbe del vissuto tempora- dell'onda, delle nubi, le campane con RASSEGNA per mettere a nudo l'esperienza glo- baud, nel luglio del 1874, che gli var- i flauti, e infine il cielo con un mare bale, l'emozione, la "visione" (come le: esempi celebri, Mon rive familier DI GIURISPRUDENZA ranno due anni di carcere). ("Sovente ho il sogno penetrante e di latte. Sarebbe assai riduttivo par- si esprimerebbe Proust), la primige- lare di un'equivalenza fra impressio- SULL'URBANISTICA nia relazione del soggetto col mondo. E solo impostando il problema a strano di una donna / Sconosciuta queste latitudini che si riesce a com- che amo, e che mi ama, / Ed è ogni nismo pittorico e impressionismo Aggiornamento A questo fine, allora, anche il cla- prendere appieno l'originalità, la volta non del tutto la stessa, e nean- poetico, anche se Mallarmé era colpi- al 31 dicembre 1991 moroso aspetto della vicenda biogra- struttura e la funzione della poesia che / Del tutto un'altra, e mi ama e to proprio dal ruolo cardinale della fica di Verlaine appare pertinente e verlainiana. La sintassi, ad esempio, comprende") e Kaléidoscope ("Sarà "sensazione" in Verlaine... Più cal- p. 1278, L. 150.000 funzionale ad una comprensione più non è più un fattore "vertebrante" come quando si sogna e ci si desta! / zante sarebbe il paragone con un cer- scavata della sua scrittura. E ponia- del componimento, ma si sgretola si- E si torna a dormire e si sogna la stes- to Pascoli da un lato, e con una certa mo in primo piano — tanto per anda- no a ridursi, eventualmente, al punto sa / Chimera con lo stesso scenario, Virginia Woolf dall'altro: da un lato, re al nodo del problema — il suo rap- esclamativo. Il verso, come è noto, d'estate, / Sull'erba, nel brusio ma- "Che mai si sente? [...] Ma cos'è mai porto con la madre (quindi anche con denega ogni regola metrica e procla- rezzato di un'ape che vola"). / Che fa rumore? [...] Profondo il vento / Piange, chissà" (Charleroi), la moglie e con Rimbaud, con Lucien ma una sua libera modulazione, dove Basta anche una rapida analisi di dall'altro: "La vita è un alone lumi- Létinois e con la religione cattolica). la danza o il respiro sillabico traduce una delle più alte riuscite di Verlaine noso, un involucro semitrasparente Sappiamo quanto forte fosse la di- l'inafferrabilità del reale in quanto — da Sagesse, "L'échelonnement des pendenza di Paul dall'oggetto fem- struttura organica. Il lavoro metafo- che ci circonda dai primordi della co- haies" — , per rendersi conto della scienza sino alla fine" (Modem Fic- MM'IMI minile: bramato, in quanto non po- rico, nei momenti di grandezza, non giustezza dei rilievi di Picon: in una trebbe vivere separato da esso; odia- tion, 1919). Tutti e tre gli autori, pur VIA BUSTO ARSIZI0 40 è più volto a cercare un dialogo fra le totale identificazione dell'Io col rea- to, in quanto questa relazione pelle a sostanze del mondo (per dirla con nelle rispettive diversità, accomunati la. 38.000.905 • CCP 721209 le (si direbbe che il soggetto sia stato pelle rischia di soffocarlo. L'identifi- Bonnefoy) ma è incline piuttosto a da un disperato tentativo di cogliere risucchiato dall'oggetto), o, come nel cazione con la madre è così forte, co- tessere una tela impressionistica e l'oggetto pur essendovi imprigionati sogno, in una totale coincidenza del- sì tenace, così violenta, che essa fini- sensitiva, che sfocia in una visione dentro. lo psichismo interno con le sue rap- riNDjCF ••DEI LIBRI DEL MESE •• NOVEMBRE 1992-N. 10, PAG. 20

Odisseo. Succede infatti che in que- velato, più di quarant'anni or sono, sta età antiepica il poema del trava- alla comunità dei dotti come studio- Ulisse gliato ritorno a Itaca d'un reduce di so impegnato nella scomoda batta- guerra trovi nuova attenzione, grazie glia a favore dell'unità di Iliade e a cultori di antiche memorie capaci Odissea, e in difesa della personalità Giornale Musica nel labirinto di resistere a mode e conformismi, e unitaria dei "due poeti" responsabili I fatti. Le notizie. Le idee, forse grazie anche ad attuali sindro- della composizione. In stagioni di di Gian Franco Gianotti mi da dopoguerra. L'occasione è of- studi omerici dominate prima dalle li primo newsmagazine musicale italiano ferta da due opere uscite da case edi- posizioni dei separatisti, poi segnate trici recenti ma di salde radici: la fio- dagli studi su oralità e pluralismo ra- Ogni mese in edicola e nei negozi musicali Uvo HÒLSCHER, L'Odissea. Epos fra rentina Le Lettere, nata da una co- psodico, Hòlscher ha percorso vie so- TRE PROPOSTE PER ABBONARSI» fiaba e romanzo, Le Lettere, Firenze stola della Sansoni; la romana Kepos, litarie, insistendo sugli elementi nata dalle Edizioni Abete (dunque strutturali dei poemi che, suo giudi- ABBONAMENTO BIENNALE (22 numeri): L. 110.000 1991, ed. orig. 1988, trad. dal tede- e in omaggio una parure di due penne in astuccio e due libri musicali a scelta sco di Francesco Stella, pp. 360, Lit nei pressi dei vertici confindustriali). zio, provano l'azione unificatrice di ABBONAMENTO ANNUALE (11 numeri): L. 60.000 50.000. Il volume di Uvo Hòlscher è testi- un solo compositore. Certo, tornan- e in omaggio una parure di due penne in astuccio ABBONAMENTO SPECIALE GIOVANI (6 numeri): L. 30.000 GIOACHINO CHIARINI, Odisseo. Il la- monianza della lunga fedeltà di un do ora sull'Odissea secondo l'ottica birinto marino, Kepos, Roma 1991, professore tedesco di letteratura gre- della storiografia letteraria, il profes- ccp 24809105 - assegno non trasferibile - Cartasì, Visa. MasterCard •(offerte valide fino ai 31.12.92) pp. 178, Lit 29.000. ca (oggi emerito nell'Ateneo di Mo- sore di Monaco fa qualche concessio- naco) all'esegesi omerica che l'ha ri- ne ai risultati della critica di quelle ED I , Via Alfieri 19. 10121 'l'orino - tel. 011/5621496 - fax 011 545296 All'indomani di una guerra con- dotta da una formidabile alleanza rinto", dice Plutarco) e in ogni av- multinazionale per restituire la legit- ventura "dedalica", in ogni percorso tima partner al progresso occidentale tortuoso (ma noto al dio e all'artefice (Elena in forma di pompa di benzi- umano, architetto o poeta che sia) na), nello scenario apocalittico della che richieda superamento di prove dissoluzione di imperi ritenuti saldis- Best & Seller per giungere alla meta e riaffermare simi, la nostra civiltà fa i conti con un identità negate o smarrite. passato che non passa, scopre la fra- Ora — ecco la trouvaille, semplice gilità di barriere cronologiche che pa- I nazisti ibernati e illuminante, di Chiarini — è ap- revano garanzia di distanza da com- punto lo schema del labirinto cretese portamenti remoti o inconfessabili, di Cesare Cases la traccia nascosta lungo cui si dipa- * si interroga sulle ragioni delle guerre nano le peregrinazioni di Odisseo nel giuste — come se guerra e ragione e ritorno da Troia. Insomma, con buo- giustizia fossero predicati d'uno stes- ROBERT HARRIS, Patherland, Mondadori, Mi- ria nazista, nel libro la resistenza sovietica conti- na pace della critica che ha tentato di so discorso — e sui mezzi idonei a ri- lano 1992, ed. orig. 1992, trad. dall'inglese di nua da qualche parte nell'estremo oriente. ricostruire in chiave di Realien la pristinare equilibri infranti. L'inac- Roberta Rambelli, pp. 372, Lit 32.000. Come in 1984 o nel Mondo nuovo di Huxley geografia omerica, il viaggio dell'O- cettabile paradosso della situazione l'eroe è un integrato che grazie alla sua intelli- dissea appare ritmato secondo dodici sta nel fatto che esiste altra via, me- In base all'ipotesi che la seconda guerra mon- genza e alla sua tenacia riesce a capire o almeno a grandi anse — sei occidentali e fune- no rovinosa, per dar corso a salutari diale sia stata vinta dai tedeschi e dai giapponesi intuire la verità, quindi si ribella ma naturalmen- ste, sei orientali e positive — che ri- revisioni del presente, senza attende- producono altrettante stazioni sim- (ipotesi assai vicina alla realtà economica del do- te viene sconfitto. Sempre secondo la ricetta, è re traumi collettivi che mettano in bolico-iniziatiche del ritorno e porta- poguerra) sono già stati scritti molti libri, tra cui discussione tutto. Esiste infatti altro aiutato da una donna che qui è addirittura una no l'eroe viaggiatore al centro dello tipo di guerra incruenta, la guerra un classico della fs, La svastica sul sole (The giornalista americana, poiché si sta preparando la spazio degli affetti, là dove l'attende della Historia contro il Tempo (per Man in the High Castle) di Philip K. Dick. Ma distensione nazi-americana (era ora!) e il presi- l'ultima prova. Come Teseo, guidato dirla col dilavato manoscritto man- quello era un libro del 1962 e la sua era una libe- dente statunitense Joseph Kennedy sta per arriva- dal filo di Arianna, nel cuore del labi- zoniano), che permette all'uomo di ra invenzione. Dopo il crollo del muro l'inven- re a Berlino in visita ufficiale. Xavier March (il rinto affronta e vince il mostruoso fi- vedere le proprie immagini di ieri, zione corrisponde invece a una funzione ben pre- nome è già più anglosassone che tedesco) è un in- glio di Pasifae, così Odisseo, guidato sceverare valori ed esperienze, accet- da Apollo e Atena, stermina il mo- cisa. I romanzi di spionaggio sono in crisi perché vestigatore della squadra omicìdi della Kriminal- tare le diversità come cosa nostra stro policef alo che occupa il cuore del lo spionaggio non ha più ragion d'essere quando polizei di Berlino che si imbatte in alcuni cada- senza timori e crudeli rimozioni. suo regno (i Proci nella reggia), ricon- non c'è più l'Impero del male ma solo l'Impero veri eccellenti di alti papaveri nazisti del tempo L'arsenale della storia non è sede quistando sposa e regalità. del bene, che non serve a nulla per spiegare come di guerra. Costoro vengono eliminati d'ufficio di pratiche belliche, ma di esercizi te- E non basta: il libro mostra come, mai il mondo è dominato dal male. Di qui la ne- si a comprensione più ampia: ascolta- perché in atmosfera di distensione si vuole mette- parallelamente alle peripezie dell'e- re la voce dei morti, fissare lo sguar- cessità di prolungare nella fantasia l'esistenza dei re del tutto a tacere lo sterminio degli ebrei. roe lungo la tortuosa "danza" del ri- do su assenze e lontananze, ridurre i poteri totalitari. È troppo presto per inventare March si chiede come mai proprio questi — tre torno, anche Penelope compia un margini dell'ignoto, esplorare i con- una seconda vita di Stalin, ma Harris ha immagi- — eroi del Partito siano stati soppressi ad onta "suo viaggio labirintico", viaggio fini di una geografia umana e simbo- nato il trionfo del nazismo e le celebrazioni per il delle loro passate benemerenze, e così dalla rou- della mente che si nutre di sogni e lica che si estende nello spazio e nel settantacinquesimo compleanno di Hitler nel tine dell'ispettore Derrick o Kress si vede proiet- speranze ma reso visibile, nel suo tempo. Chi voglia conservare dime- 1964. A parte questo, tutto funziona come se ci tato nell'alta politica. Con qualche aiuto del- "immobile andare", dal ritmico farsi stichezza con tali esercizi, e rinnova- e disfarsi della grande tela. E così, al fosse ancora il vecchio Impero sovietico, ribat- re il viaggio alla scoperta dell'uomo, termine di un fine (e gradevolissimo) tezzato in nazista. Del resto, nonostante la vitto- può utilmente rimettersi sulle tracce D> discorso critico che sa orientare il let- del prototipo del "viaggiatore saga- tore tra sovrapposizioni di piani e so- ce" che inaugura la nostra storia cul- stituzioni di immagini, ci accorgiamo turale, vale a dire sulle tracce di che l'opera dell'instancabile tessitri- ce, mentre riproduce al femminile, stagioni, almeno a proposito della di- sentimenti. Così il ritorno a Itaca, nel chiuso delle stanze, l'oscillante zione formulare e dei blocchi temati- mentre assicura il lieto fine alla storia procedere dei passi dell'eroe nel N O ci attestati dalle tradizioni della nar- e riporta ordine nel caos, si fa imma- mondo esterno, anche rappresenta rativa orientale — dal "Racconto del gine della ricerca di sé attraverso l'e- "l'arte del poeta, del tessitore della naufrago" conservato da un papiro sperienza dell'altro e dell'altrove, grande tela istoriata dell' Odissea, la egizio del II millennio a. C. alla pro- modello narrativo di "introspezione sua abilità nel far convergere i ritmi dei destini individuali in un unico va dell'arco affrontata da Arjuna nel rovesciata" che pone la coscienza di NARRATORI GIUNTI punto, a partire dal quale essi si rive- Mahabharata —; ma sa trarre profitto sé come traguardo della conoscenza lano non più destini diversi, ma coerente da filoni interpretativi di- del mondo. A dritta, su un fiume nasco- ruminano e mugghiano, ma aspetti diversi di un unico destino". sparati e talora decisamente antago- Disegno unitario (e mano unica di sto, una vela si trascinava non pioverà, dissi nel sole al nisti, mostrando come spunti di va- regista) rivela l'Odissea anche nelle Un'ultima considerazione: sia ria provenienza si compongano in un Hòlscher sia Chiarini si misurano stanca attraverso i prati. Mi mio compagno che in analisi raccolte da Gioachino Chiari- intreccio semplice, giocato sul ricon- ni, valoroso docente dell'Ateneo se- con la sterminata letteratura critica piaceva molto veder scorre- quel momento giungimento della coppia Odisseo- nese, nel secondo volume che qui si accumulata sui poemi omerici, rinun- Penelope dopo lunga e dolorosa sepa- ciando tuttavia (in particolare il se- re simili vele JT- pedalava sen- vuole segnalare; e il disegno ha forma razione. antica, la più intrigante delle forme condo) a pesanti apparati di note che nel verde e ' | w za mani se- allontanerebbero il pubblico dei non ' > In sostanza, all'autore dell'Odri- antiche, quella del labirinto. Come di nascosto OV sea (distinto dal poeta dell 'Iliade) an- ricordano i primi capitoli, dedicati a specialisti; entrambi, infine, hanno guendo co1 : drebbe riconosciuto il merito di fon- Dedalo e a Teseo — all'artefice miti- belle pagine sulle fortune, letterarie e ne tenevo il N jjm cannocchia- dare su materiali disparati una saga co e a! mitico trionfatore del labirin- iconografiche, del tema di Ulisse nel conto. ^ j/^ le un grazio- paradigmatica suscettibile di infinite to —, antropologi e storici delle reli- mare magnum della cultura occiden- riprese nella storia letteraria euro- tale. Pare allora opportuno segnala- Le mucche si so airone... gioni insegnano che il labirinto è mo- pea, da Virgilio a Joyce. Appunto la dello iniziatico di morte e rinascita, re, a integrazione di quanto si legge in questi volumi e a beneficio di regia che fonde temi e inserzioni in presente in culture diverse a segnare eventuali lettori interessati, l'utile trama unitaria sembra deporre a fa- i riti di passaggio che impongono su- rassegna ragionata della bibliografia vore d'una forte (e unica) personalità peramento di ardue prove in vista di omerica allestita due anni or sono da Sarah Kirsch in grado di disciplinare materiali e si- nuovi e più soddisfacenti stati socia- Franco Montanari {Introduzione a tuazioni in forma coesa. Retto dalla li. In particolare, la forma del labirin- Omero, Sansoni, 1990) e il recente, mano sicura d'un unico narratore, il to cretese a dodici anse si insedia nel- ARLECCHINA stimolante saggio dedicato da Piero poema di Odisseo appare, nell'anali- l'immaginario greco come metafora si di Hòlscher, come grandiosa e Boitani alle metamorfosi di Odisseo E ALTRE STORIE di ogni processo che ristabilisca l'or- drammatica enciclopedia che orga- nel corso dei secoli (L'ombra dì Ulis- dine perduto o sappia instaurarne nizza e classifita il sapere muovendo se, Il Mulino, 1992, recensito qui a uno nuovo: riflesso terreno dei moti dall'esterno, dalla geografia del mon- fianco ). astrali, essa rivive nella danza esegui- do conosciuto o immaginato, verso ta a Delo da Teseo per celebrare la l'interno dell'uomo, verso la più ri- GIUNTI vittoria sul Minotauro ("a imitazio- posta topografia degli affetti e dei ne degli intricati meandri del Labi- IDEI LIBRI DEL MESE! NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 21

Un'interpretazione infinita? di Maurizio lettini PIERO BOITANI, L'ombra di Ulisse, Il Sciro fra le donne? Simili domande, Mulino, Bologna 1992, pp. 227, Lit benché ci lascino sconcertati, non so- 25.000. Accade così che questo libro su risulta ben più enigmatico del loro era minuta, questa sua curiosità, che no al di sopra di qualsiasi possibile Ulisse si trasformi continuamente in celebre canto. Ma siccome cercar di l'interrogativo da lui posto ai gram- congettura". E probabile che Brow- Qual è la natura dell'ombra? Ha un libro su altro. Dopo, i primi capi- riassumere serve a poco (perché trop- matici continuò a restare ben aperto ne esagerasse, in questa sua fiducia davvero la forza che molte tradizioni toli, per esempio, si è già mutato in po si lascerebbe comunque fuori), e nel seguito della vicenda letteraria, nell'arte della congettura: stiamo antiche le attribuiscono? Perché si un originale saggio su Cristoforo Co- servirà piuttosto leggere, torniamo come del resto lo stesso saggio di Boi- sempre aspettando l'Edipo capace di diceva, ad esempio, che l'ombra lombo. E non per motivi di cinque- per un attimo all'ombra. tani insegna. E tanti secoli dopo, il risolvere l'enigma del canto delle si- mantenesse sempre un oscuro legame centenario, grazie a Dio, ma perché La quale, essendo cava, come dice- secentesco Thomas Browne poteva rene. Ma erano comunque queste pa- con il corpo di chi la proiettava; o ad- Tasso, Leopardi ed altri hanno real- vamo, e magnetica, attrae e sé anche esprimere la sua fiducia nella capaci- role di Browne che Poe metteva co- dirittura che riassumesse in sé la par- mente fatto di Colombo un vero e i ricordi letterari del lettore, quelli tà umana di congetturare proprio ri- me motto ai Delitti della via Morgue. te più nobile e,più vitale della perso- proprio "compimento storico" (p. che nel libro a volte capita di non tro- prendendo Tiberio e le sue minuzie. Siamo alla conclusione, e a Boita- na, e che per questo fosse destinata a 134) dell'eroe greco. Certo, perché vare (data la quasi infinitezza del te- Scriveva infatti: "Quale canto canta- ni, se ce lo consente, vorremmo muo- sopravviverle. Ma soprattutto, ci si l'Odysseus di Omero potesse trasfor- ma trattato da Boitani, questa affer- vano le Sirene? e qual era il nome as- vere un appunto. Uno solo. Ha scelto chiede, l'ombra è da considerarsi pie- marsi in figura di Colombo c'era vo- mazione non intende ovviamente sunto da Achille quando si nascose a un bellissimo tema, non solo, ha tro- na, o vuota? piatta, o cava? vato i testi giusti per far vedere quan- Sono domande che, un po' per me- to il suo tema fosse importante (nella tafora e un po' sul serio, capita di far- critica letteraria, trovare i testi è già si leggendo L'ombra di Ulisse di Piero fare): e questi testi li ha studiati be- Boitani, un volume dedicato alla "fi- Alla fine in un crescendo di inseguimenti il fedi- ne. Di più, ha scelto un tema che non gura" ed alla fortuna di questo perso- frago March, che ha fatto un salto in Svizzera per è solo bello letterariamente, ma che è naggio nella letteratura occidentale. avere le prove, verrà raggiunto e si suiciderà per bello e basta. Un tema profondo. E man mano che si procede nella let- sottrarsi alla cattura, mentre la giornalista, che Leggendo, infatti, non si riflette solo tura, dall'Odissea a Dante, a Colom- nel frattempo sempre secondo la ricetta è diven- su quali testi, e come, siano stati ri- bo, al vecchio marinaio di Coleridge, succhiati dentro l'ombra di Ulisse, tata la sua amante, toma in libertà con i docu- all'Ulisse di Pascoli, a Gozzano — ma inevitabilmente ci si chiede: si man mano che si vede l'"ombra" di menti dell'olocausto, di cui il mondo libero avrà deve, o no, rischiare la vita per cono- Ulisse riempirsi di significati inatte- così contezza. Ma come andrà a finire la faccen- scere e per pensare? Perché questo è si, di testi via via più complessi e ap- da della distensione? Avrà luogo lo stesso o la il senso ultimo dell'ombra che Ulisse parentemente remoti dal loro primo pubblicità dell'olocausto la renderà impossibile? ha steso sul cammino della nostra referente, si finisce per convincersi L'autore ci lascia nel dubbio. cultura. Man mano che si legge, que- che l'ombra deve per forza essere Come volevasi dimostrare, il genere soprav- sta domanda si alimenta anzi delle ri- qualcosa di cavo e di magnetico: un vive alla "fine del socialismo" mantenendo in- flessioni che su questo tema hanno piccolo gorgo scuro che invisibilmen- svolto autori che sono quasi sempre tatti i suoi caratteri essenziali, con gioia dei criti- te inghiotte e trattiene tutto ciò che grandi, e comunque veri. E come se la sfiora. Senza bisogno di terrifica- ci strutturali che possono verificare l'invarianza non bastasse, questa domanda viene re, naturalmente, senza bisogno di degli schemi nonostante i rivolgimenti mondiali. formulata e discussa alla costante urlare, come fa il vortice del Mael- Il mondo perisce, i bestseller restano. Le inten- presenza del più misterioso e potente strom. L'ombra cattura ma non di- zioni di questo sono certo buone. La supposta so- fra gli enigmi naturali: lo specchio strugge, l'ombra conserva: in questo, pravvivenza del nazismo al di là dei termini reali del mare. Qual è dunque l'appunto la sua forza è molto superiore a quella permette di trattare un passato notissimo anche che vorremmo muovere a Boitani? del nordico gorgo. A proposito: con se rimosso come una riesumazione dovuta all'in- Questo. Spettatori, per suo merito, questo riferimento a Poe siamo e ri- di tanto enigma esistenziale oltre che « gegno di un detective. E in questo mondo che maniamo pienamente nel tessuto del culturale; alle prese, sempre per suo libro di Boitani. Perché anche sul pe- l'americana, scopre che i tre erano gli unici su- crede solo alle simulazioni trasformare la verità merito, con domande molto vere, si scatore norvegese che scende nel perstiti degli undici partecipanti al famoso con- in simulazione può forse giovarle. Harris cita resta come disorientati tutte le volte grande imbuto in preda all'irresisti- vegno del Wannsee in cui si era decisa la "solu- una frase di una SS riportata da Primo Levi per che ci si imbatte in qualche "lettura bile desiderio di esplorare, costasse zione finale" della questione ebraica. Sentendosi cui i nazisti avrebbero comunque vinto la guerra obliqua", "lettura impura", "lettura pure la morte; anche sul piccolo uo- minacciati, i tre avevano depositato i protocolli contro gli ebrei perché nessuno avrebbe creduto inquieta", o "misreading", o "inter- mo che miracolosamente emerge dai del convegno e altri documenti in una banca all'enormità dei loro delitti. E ciò che ora effetti- pretazione infinita", o "midrash" flutti abbracciato ad un barile, tanto — insomma, in una delle numerose svizzera, dove tenevano anche le opere d'arte ra- vamente avviene grazie a manutengoli come Ro- che gli è possibile raccontare la pro- ed esplicite allusioni alle contempo- pria esperienza, Boitani stende con pinate durante la guerra, tra cui primeggia la Da- bert Faurisson & Co. Supponendo che abbiano ranee tendenze della critica lettera- sicurezza l'ombra di Ulisse. Il navi- ma con l'ermellino di Leonardo (e viene il so- vinto, il romanzo lì smaschera. Ma fino a che ria che punteggiano queste pagine. gatore greco, che per conoscere non spetto che questo sia un omaggio dell'autore al punto? Per convincersene bisogna leggere l'ap- Come una fila di lampioni accesi so- esitò a forzare il mare e la natura, an- prototipo dei micidiali malloppi spionistici, e pendice, dove si certifica la realtà di molti docu- pra una darsena, il rifrangersi dei ticipava anche il marinaio della Di- cioè Gorky Park, in cui svolge un grande ruolo il menti citati. E chi legge le appendici dei roman- raggi critici, l'intrecciarsi dei riflessi scesa. Miracolosamente sfuggito al contrabbando di ermellini, veri e non dipinti). zi? teorici, impedisce a volte la vista del vortice delle acque, il personaggio di mare. Poe non sfugge all'ombra onnipos- sente della letteratura. E della critica letteraria.

Il libro di Boitani è vivace e ben luta la mediazione dell'Ulisse dante- suonare come una critica). Per esem- scritto. All'inizio l'autore si preoccu- sco, vero Wendepunkt nel progressi- pio, quando si parla del canto delle pa anche di impostare la questione, vo distendersi di questa mitica om- sirene, e poi della "mirabile Odissea con molto piacere da parte del letto- bra sul cammino della letteratura scultorea della caverna di Sperlon- re. Lo fa con l'aiuto di Frege, 0 logi- occidentale. All'eroe del "folle volo" ga" voluta da Tiberio (p. 31), viene co tedesco celebre per la sua distin- è anzi dedicato uno dei capitoli più in mente l'aneddoto che Svetonio zione fra Sinn e Bedeutung: che anche brillanti del saggio (belle si troveran- narra nella sua Vita di Tiberio, 70: AGENDA lui (persino lui) si è fatto almeno una no di certo le osservazioni sulla meta- "Tiberio... si interessava di mitolo- volta catturare dall'ombra di Ulisse. fora dei "remi" come "ali della na- gia sino alle più ridicole minuzie. -L AiiS wWBNBA A. Secondo Frege, era abbastanza dub- ve", da Omero in là). E anzi, dopo Tempestava infatti i grammatici... di bio che un personaggio mitico e favo- l'analisi di Boitani, dopo il suo appel- domande come queste: 'chi era la loso come Ulisse avesse un "signifi- larsi ai testi venuti dopo Dante, di- madre di Ecuba?', oppure 'qual era il cato": però di certo aveva un "sen- venta molto più chiara la tragica im- nome di Achille quando stava fra le so". La presenza di un nome, come portanza di quella "montagna" ap- fanciulle?' o 'Che cosa cantavano, di per esempio "Ulisse", non comporta parsa all'orizzonte della nave dante- solito, le Sirene?'". Lasciamo pure infatti, automaticamente, l'attiva- sca un attimo prima del naufragio da parte le prime due domande, ma zione di un "significato": però ga- definitivo, "come altrui piacque". per la terza certo non direi che si rantisce il possesso di un "senso". Una montagna cui la cultura occiden- trattasse di una ridicola minuzia. Lo stesso Frege, in una nota, suggeri- tale non cesserà più, con paura e desi- Svetonio, come anche altre volte gli va anzi di chiamare "figure" questo derio, di aspirare. capita, non dà mostra di capire fino particolare tipo di segni dotati sol- in fondo quello che (per nostra fortu- Ma Colombo, ovviamente, non tanto di un senso, Ecco dunque co- na) ugualmente si preoccupa di rac- basta per soddisfare il magnetismo m'è accaduto che l'Ulisse di Boitani contarci. Sarebbe forse una trascura- della cava "ombra". Lasciato lo sco- sorelle e fratelli e del distacco. si sia fatto "figura": ad indicare un bile minuzia voler conoscere il conte- segno aperto, una forma che (in pritore genovese, l'interesse di Boi- nuto di un canto che uccideva chiun- quanto priva di uno specifico signifi- tani torna ad Ulisse. E con lui alla let- que lo udisse? per cui, solo chi non lo cato) è come inevitabilmente desti- teratura italiana (Graf, D'Annunzio, avesse ascoltato, poteva continuare a nata a modificarsi e ad arricchirsi di Pascoli, Gozzano, altri) poi a quella vivere? Chi aveva udito, non poteva sempre nuovi sensi. Ma in quanto inglese, naturalmente, che costitui- riferirne, perché era morto: chi non "figura", l'Ulisse di Boitani funzio- sce la presenza più cospicua in tutto aveva udito, eia vivo, ma non aven- na anche come segno destinato ad il volume: si segnalano in questo set- do udito non poteva raccontare nul- A^vreA anticipare eventi e personaggi futuri: tore almeno le belle pagine dedicate a la. Ecco dunque un altro non trascu- perché era difficile evitare che, nel Tennyson e Melville. Ma la conclu- rabile privilegio toccato ad Odisseo, 1993 corso dell'analisi, il termine "figura" sione è- su Kafka, e la sua originale legato all'albero della nave mentre i non assumesse anche il valore "prefi- opinione sulle sirene. Le quali, se- suoi compagni, ignari, remano e vi- La coppia vissuta gurativo" che Auerbach gli aveva condo Kafka, non cantavano affatto, vono. impresso. ed anzi osservarono, al passaggio del- e narrata dalle donne. l'eroe, un rigoroso silenzio: che certo Ma tornando a Tiberio, così poco GIUNTI Eugenio Rizzi L'ILLUSION COMIQUE I ANTI FATTO Un romanzo necessario un'educazione sentimentale piena di senso dell'umorismo I Grandi pp. 304

Pier Paolo Pasolini I DIALOGHI Prefazione di Gian Carlo Ferretti II nostro presente nel grande Pasolini corsaro degli anni 60 Vezio De Lucia I Grandissimi pp. 904 Tullio De Mauro SE QUESTA È UNA CITTÀ L'ITALIA DELLE ITALIE Dalle cento città In tempi di leghismo una riflessione alle mille tangentopoli sui molti modi in cui parlano gli italiani I Testi pp. 256 I Testi pp. 400

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Mario Luzi Giovanni Mazzetti DANTE E LEOPARDI DALLA CRISI DEL COMUNISMO O DELLA MODERNITÀ ALL'AGIRE COMUNITARIO I Grandi pp. 176 Gli Studi/filosofia pp. 300

Massimo Carboni Giuseppe Rescigno Andrea Manzi CESARE BRANDI ARTE NEL SOCIALE Teoria e Testimonianze e documenti esperienza dell'arte di comunicazione estetica I Libelli pp. 176 Gli Studi/letteratura pp. 288

Gianni Rodari Antonio Gramsci MACHIAVELLI Stefano Petrucciani LE STORIE I Piccoli pp. 128 Francesco Saverio Trincia • Prefazione di Alberto Asor Rosa MARX IN AMERICA Un grande scrittore Individui etica scelte razionali Jean-Jacques Rousseau Con saggi di Brenkert Buchanan del Novecento italiano Cohen Elster Roemer senza limitazioni d'età EMILE O DELL'EDUCAZIONE Gli Studi/filosofia pp. 416 I Grandissimi pp. 672 Paideia pp. 240

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ca)? Ne I bambini ci guardano? o in matico essenziale della sua opera. Profumi e balocchi (la prestazione, Come scrive Maurizio Grande, "Più Scissione di qualità strepitosamente brechtiana, per che costruire maschere e fantasmi, Gran varietà di Paolella)? De Sica faceva spazio ai sembianti: di Antonio Costa Molti dei contributi raccolti nel né mutanti né replicanti, essi sono volume curato da Micciché tentano creature intermedie tra la vita e lo De Sica. Autore, regista, attore, a cura teatro (leggero) che De Sica con in- di dare una risposta, spesso negando spettacolo, dove l'arte di vivere si di Lino Micciché, Marsilio, Venezia credibile duttilità sapeva trasferire legittimità alla stessa domanda e cer- identifica con l'arte di apparire" (p. 1992, pp. 474, Lit 50.000. come attore sul set e su ogni tipo di cando di indicare il punto di accesso 121). Lo spunto riguarda il De Sica palcoscenico (reale o metaforico). e la via attraverso la quale arrivare a attore, ma non è difficile vedere co- maria pacini fazzi In Maddalena... zero in condotta Dall'"abitudine di spaccare in due una ricostruzione unitaria di una per- me esso possa riguardare l'insieme editore (1940), Vittorio De Sica, nel ruolo di De Sica" (Kezich), pur con tutte le sonalità tanto complessa, quanto della sua opera. prese di distanza e rovesciamenti di sfuggente. La distinzione, proposta Materiali e indicazioni per uno un improbabile Signor Hartman di Lorenzo Boturini Benaduci Vienna, si inventa, per nascondere la prospettiva, è, a quanto pare, diffici- nel sottotitolo del volume, tra "auto- studio delle opere complete di De Sica Un vichiano in Messico sua vera identità, una ben più plausi- le staccarsi. Un po' perché è la sua vi- re" e "regista" che sembra alludere a dalla retrospettiva di Pesaro, curata a cura di Nicola Badaloni bile provenienza strapaesana (la cenda artistica (e il modo stesso in vecchie dicotomie, è ampiamente su- con rigore e passione da Roberto Tu- "provincia di Roma"). Così, di vien- cui De Sica l'ha vissuta e presentata) perata sul piano metodologico da va- rigliatto, ne sono arrivati parecchi. pp. 224, L.30.000 nese rimane solo il valzer, in realtà che induce a questo. E un po' perché ri contributi, tra i più validi e stimo- Anzitutto con la riproposta di film molto italianizzato ("in paese lo bal- troppo forte è la tentazione di ricon- lanti del volume. E non tanto in una da tempo "invisibili", da Rose scar- Carlo Collodi liamo tutte le doméniche"), al quale Torino - Da «Il viaggio per l'Italia I si abbandona con accompagnamento di Giannettino» canoro. Quando, però, deve svelare pp. 56, L. 15.000 la vera identità, finisce per perdere Alfonso X E1 Sabio quella credibilità guadagnata... gra- Raffaello Ciucci zie alle mentite spoglie. ASTROMAGIA La comunità possibile. Percorsi e Per lo più in chiave di commedia Edizione a cura di Alfonso D'Agostino contesti in sociologia (ma le eccezioni non mancano: Il ge- "Naturale è negli uomini la brama di "Il Gufo", pp. 174, L. 22.000 nerale Della Rovere), il tema dell'i- conoscere il futuro" dentità (simulata, nascosta, svelata o Collana: Barataria Kasimir Edschmid negata) percorre tutta la carriera di pp. 462 L. 55.000 De Sica attore e regista, nel corso La processione di Lucca - Die della quale, non a caso forse, il nome Prozession von Lucca di Pirandello torna più volte (da Ma a cura di Alessandro Fambrini non è una cosa seria, 1936, di Cameri- Enrico Pozzi pp. 58, L 10.000 ni a II viaggio, 1974, ultimo titolo IL CARISMA MALATO della sua filmografia, senza parlare Il People's Tempie e il suicidio Mihai Emìnescu poi del teatro). collettivo di Jonestown Poesie Ma quello dell'identità sembra es- Collana: Anthropos a cura di Elio M. Satti sere anche 0 problema centrale della pp. 358 L. 35.000 pp. 96, L. 16.000 critica ogniqualvolta si presenti l'oc- casione di rivisitare la figura e l'ope- Fischietti di terracotta nella ra dell'autore di Ladri di biciclette. Di un "problema De Sica" parlava Cal- P. B. J. Slater tradizione popolare italiana diron nell'introduzione di un ricco INTRODUZIONE pp. 72, 50 ili., L. 15.000 fascicolo di "Bianco e Nero" (n. 9- 12, 1975), uscito poco dopo la morte ALL'ETOLOGIA Oscar Guidi del regista (1974) e rimasto uno dei Un affascinante e rigoroso studio del Gli streghi, le streghe... Antiche rari contributi di rilievo nel recente Angelo Michele Imbriani comportamento animale credenze nei racconti popolari panorama critico italiano. E di una Collana: Biologia e Etologia GLI ITALIANI E IL DUCE della Garfagnana "questione" De Sica parla oggi Mic- pp. 216 L. 24.000 pp. 156, L. 22.000 ciché nella prefazione al volume cu- Il mito e l'immagine di Mussolini negli rato in occasione della grande retro- ultimi anni del fascismo (1938-1943) Lucca e l'Europa degli affari. spettiva di Pesaro (giugno 1992). Presentazione di Aurelio Lepre Roman Gubern Secoli XV-XVII, a cura di R. Per Micciché la "questione" De Collana: Scienze storiche Mazzei e T. Fanfani Sica sembrerebbe essere quella di pp. 224 L. 25.000 IMMAGINE E MESSAGGIO una (relativamente) scarsa bibliogra- NELLA CULTURA DI MASSA pp. 156, 80 ili., L. 90.000 fia, soprattutto se rapportata a autori Collana: Contributi di sociologia Giardini e parchi lucchesi nella di pari o minore peso nella storia del pp. 304 L. 23.000 cinema, italiano e non. Le ragioni di Lisetta Giacomelli storia del paesaggio italiano queste carenze di studi critici appro- Roberto Scandone a cura di fonditi sono da lui ricondotte a tre CAMPI FLEGREI Annalisa Maniglio Calcagno concomitanti "difficoltà": difficoltà Gianpietro Mazzoleni CAMPANIA FELIX pp. 144, 140 ili., L. 47.000 di interpretare una carriera caratte- COMUNICAZIONE E POTERE rizzata da un'incolmabile quanto im- I. Il golfo di Napoli tra storia ed eruzioni Gerardo Mansi barazzante disparità tra le punte più il. Guida alle escursioni dei vulcani napoletani Mass media e politica in Italia elevate (i capolavori neorealisti) e le Edizione bilingue (italiano-inglese) Collana: Sociologia del media Ilaria del Carretto o Maria prestazioni di routine; difficoltà di pp. 140 + 72 L. 33.000 pp. 208 L. 22.000 Caterina Antelminelli? Dissertazio- interpretare adeguatamente interfe- ni e varie ipotesi sul sepolcro di renze, prestiti e cadute di livello tra Jacopo della Quercia nella l'attività del regista e quella dell'at- cattedrale di Lucca tore; difficoltà di districare la fitta e pp. 84, 11 ili., L. 15.000 ingarbugliata matassa del sodalizio con Zavattini (che partecipa a ben 23 Roberta Martinelli - Giovanni dei 31 film firmati da De Sica ed è, Parmini quindi, parimenti coinvolto nei mo- Le mura rinascimentali menti più alti e nelle cadute più o me- durre la scissione tra il "martirio" riproposta pura e semplice della vec- latte, film d'esordio nella regia, a Le no prevedibili). In realtà a cos'altro pp. 104, 146 ili., L. 30.000 dell'arte e lo "spreco" dell'intratte- chia "politique des auteurs" dei porte del cielo, incunabolo "neoreali- rinviano queste tre "difficoltà" se non a quella di trovare un filo unita- nimento a quella originaria, tra Cri- "Cahiers du Cinéma". Si sa che i sta" ricco di sorprese, e a II presidente Georg Christoph Martini rio, uno svolgimento coerente, cioè sto e Pulcinella, che, come tutti san- vantaggi di tale "politica", di cui ha Clemenceau, un "muto" del '17 di Viaggio in Toscana (1725-1745) no, è una costante tra le più antiche, ampiamente fruito Rossellini, hanno cui la Cineteca Comunale di Bologna un'identità, in una carriera in cui a cura di Oscar Trumpy radicate (e commentate) della "sce- ben poco influito sulla fortuna critica ha presentato un frammento restau- sembrano intrecciarsi talento e dissi- pp. 528, 52 ili., L. 70.000 pazione, dedizione e dispersione? na" italiana. In De Sica i due poli so- di De Sica, poco amato dai "giovani rato, bastante per vedere la prima ap- no parimenti presenti e attivi, come turchi" dei "Cahiers", nonostante la parizione cinematografica di un De "In bilico tra teatro e cinemato- in nessun altro autore-attore di volta cura attenta riservatagli da Bazin. Sica ancora in calzoni corti. E poi Giuseppina Rossi grafo", così si definiva De Sica in un in volta assurto a interprete o deposi- Certo, la comprensione di un autore con questo volume che allinea una se- I caffè letterari in Toscana. articolo scritto per "Scenario" alla tario delle nostre costanti antropolo- non può che avvantaggiarsi, una vol- rie di contributi di vario impegno e Memorie di una civiltà vigilia del suo debutto nella regia ci- giche. ta che si passi, secondo una celebre spessore, arricchiti da esaurienti ap- pp. 160, 114 ili., L. 45.000. nematografica (con Rose scarlatte, All'abitudine della "scissione" si formula di Rohmer, dall'estetica dei parati filologici, a cura di Caldiron: 1.940), quando aveva già alle spalle accompagna quella di tenere in ser- "brani scelti" a quelle delle "opere ricordiamo, tra gli altri, i saggi di Ke- Daniele Ruhholi cospicui successi come attore teatrale bo, per ogni occasione, una propria complete", anche se poi la complessi- zich e di Cosulich (che offrono anti- Giacomo Puccini, l'ultimo di-una oltre che cinematografico, e quando risposta, più o meno risolutiva, alla tà e le diversissime articolazioni del- cipi di una da tempo annunciata bio- "bottega" di musicisti ancora nulla lasciava presagire la questione di fondo. Qual è il vero De l'opera di De Sica sono tali da scorag- grafia critica), di Fofi (che liquida in pp. 152, 30 ili., L. 40.000 svolta neorealista. Come suggerisce Sica, quello che spiega tutti gli altri? giare quel "volontarismo dell'amo- modo apparentemente spiccio il tito- Kezich nel suo intervento (Servitore Dov'è il volto e dove la maschera? re" che fu tenacemente praticato dai lo di "maggior narratore italiano" Carla Sodini di due padroni), molte altre volte si Nei capolavori neorealisti o nella giovani critici dei "Cahiers" nei ri- attribuito da Pavese a De Sica e che «...in quel strano fondo verno». sarebbe riproposta la dicotomia, in commedia (dei "telefoni bianchi" o guardi di Rossellini. E tuttavia è an- in realtà pone questioni su cui non cui teatro significava sacrifici, ascesi del neorealismo rosa)? Nel De Sica di che da quella proposta metodologica, sarà inutile riflettere), di Grmek Stato, chiesa e cultura nella e rinunzie propri di un'arte severa, e Camerini? O nel De Sica di Zavatti- opportunamente aggiornata, che Germani (che presenta vari spunti seconda metà del seicento lucchese | cinema i facili allettamenti della fa- ni? Nel maresciallo Carotenuto (del- possono arrivare indicazioni per co- per un riesame de Le porte del cielo), pp. 244, 38 ili., L. 36.000 ma e della ricchezza. Magari con im- la serie Pane, amore e...) o nel genera- gliere la centralità della messa in sce- di Farassino (che attraverso un'inter- previste inversioni di ruoli, tra la ri- le Della Rovere (film nel quale si è na, non solo come pratica unificante pretazione del rapporto tra De Sica e trovata alterità del cinema (neorea- piazza S. Alessandro, 2 - c.p. 173 delle varie manifestazioni dell'arte di Camerini offre una chiave d'accesso lista) e la rinnovata tradizione del forse sottovalutato l'apporto, non 55100 Lucca - tel. 0583-55530 puramente interpretativo, di De Si- De Sica, ma anche come nucleo te- all'intera opera di De Sica). LA SICUREZZA DEL GAS E' UN CONTINUO RICAMBIO D'ARIA.

LA SICUREZZA E' UNA BUONA ABITUDINE.

Comitato Italiano Gas-CIG [MNDICF

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Letteratura russa II Michail Zoscenko Novelle moscovite Furio Semerari Potenza come diritto Viktoria Tokareva L'ombrello giapponese Storia Vili Heinrich Lutz Tra Asburgo e Prussia Vladimir Majakovskij America Rodney Castleden Il mistero di Cnosso Varlam Salamov I racconti di Kolyma Klaus Meister La storiografia greca Alexsandr Ostrovskij In famiglia ci si arrangia Peter Burke Una rivoluzione storiografica III Vjaceslav Pjetzuch La stanza libera AA.VV. Studio bolognese e formazione del notariato Vladimir Nabokov La veneziana Società X Tomas Borge La paziente impazienza Musica IV Richard Wagner Il libro bruno Attilio Mangano L'altra linea Heinz Becker, Deryck Cooke Maestri del tardo romanticismo Oliviero Arzuffi Emarginazione A-Z Cinema Stefania Parigi Francesco Maselli Riviste società "Nuvole" Anno II, nn. 1-3• Adriano Apra Il cinema sudcoreano "Bailamme" n. 10 Maria Adriana Prolo, Henry Le Dragon et l'Alouette Langlois "Critica marxista" Nuova serie n. 1 Teatro Agostino Lombardo Strehler e Shakespeare Riviste economia XI "Politicai economy" convergence to Long-Period Posi- tions Mei Gordon Il sistema di Stanislavskij "Meridiana" Imprese Narrativa italiana V Giampaolo Rugarli Per i pesci non è un problema "Quaderni di storia dell'econo- Il pensiero economico italiano tra le Maria Rosa Cutrufelli Complice il dubbio mia politica" due guerre Massimo Ottolenghi Il palazzo degli stemmi "Movimento operaio e sociali- Relazioni industriali a Torino 1935- Giovanni Pellegrino Cavallopazzo sta" 1955 Raffaele Nigro Ombre sull'Ofanto "Quaderni di storia dell'econo- Alfred Marshall's Principles of Eco- Andrea Vitali Il meccanico Landru mica politica" nomics "Marx 101" Cronache dal centro dell'impero Arte VI Kenneth Bendiner Ford Madox Ford Antropologia XII Alberto Sobrero Antropologia della città Paola Gennaro Instanbul Andrea Mulas Un sottil virtù diabolica Yanni Petsopoulos Cento Kilim Manlio Barberito La festa romana di san Giovanni Giuseppina Cernili Irelli (a cura di) La pittura di Pompei Scienze XIV Eftichios Bitsakis Basi della fisica moderna Manuela Kahn Rossi (a cura di) Panza di Biumo Angelo Tartabini Il mondo delle scimmie AA.VV. Giovanni Colacicchi Lorena Preta (a cura di) Immagini e metafore della scienza Filosofia VII R. Bernet, I. Kern, Edmund Husserl E. Marbach Marco Lambertini Guida alla natura tropicale Massimo Venturi Ferriolo Giardino e filosofia Stillman Drake Galileo Galilei pioniere della scienza Psichiatria-psicologia Anna Giannatiempo Quinzio L'estetico in Kierkegaard XV Jacque de la Rocheterie Il corpo nei sogni Ludwig Feuerbach Etica e felicità G. Prata, M. Vignato, S. Bullrich Il bambino che seguiva la barca Filone d'Alessandria La vita contemplativa Julian Leff Psichiatria e culture M. Buonuomo, E. Cicelyn Che cosa sia la bellezza non so Luigi Cancrini, Cecilia La Rosa Il vaso di Pandora (a cura di) F. Codignola, E. Fava Psicodinamica del post-comunista

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L'inserto è a cura di: Riccardo Bellofiore (economia), Guido Castelnuovo (libri economici), Gianpiero Cavaglià (letteratura), Sara Cortellazzo (cinema, musica, teatro), Martino Lo Bue (scienze), Adalgisa Lugli (arte), Marco Revelli (storia e scienze sociali), Anna Viacava (salute, psicologia, psicoanalisi). Coordinamento: Lidia De Federicis e Marco Revelli, disegni di Franco Matticchio I DE t LIBRI DEL MESE! NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 26/11

scenko. L'ironia e lo spirito satirico, mico e lo spirito satirico del tempo e cui l'autore aveva goduto in prece- Letteratura russa molto acuto, con cui negli anni venti quale effetto avessero sui lettori so- denza fece sì che le sue opere conti- e trenta il giovane autore tratteggiò vietici le avventure così genialmente nuassero a circolare. Questa edizione MICHAIL ZOSCENKO, Novelle mosco- manie e quotidianità della vita post- riferite, in cui l'incultura tipica di ripropone una vecchia traduzione vite, Passigli, Firenze 1992, trad. dal rivoluzionaria, restano tra le più quegli anni si mescolava a tragicità e dei racconti di Zoscenko; peccato russo di Nicola Odanov, pp. 154, Lit esemplari e gradevoli della storia. retorica fino a ottenere un risultato che non sia corredata da qualche pa- 18.000. Non è facile per il lettore occidentale grottesco e incisivo. Il mondo della gina introduttiva che avrebbe potuto apprezzarne ogni particolare. Non è Nep moscovita non viene risparmia- aprire al lettore una prospettiva in Quando si pensa ai paradossi della facile tradurre in una lingua straniera to: i vizi, le virtù, le debolezze dei più e rendergli meno ostico il contat- società sovietica, alle sue trovate più le frasi brevi ed essenziali, i nomi nuovi ricchi, sullo sfondo del potere to con una realtà già non vicina, resa assurde, agli slogan assillanti e ripe- propri o i sostantivi che da soli costi- sovietico, danno vita a esilaranti più complessa dalla satira. tuti, alle categorie socio-culturali che tuiscono un mondo di riferimenti e quanto sottili situazioni narrative. Gian Piero Piretto l'hanno caratterizzata per decenni, allusioni. Vale comunque la pena di Zdanov, nel '46, proibì la ristampa non si può non far riferimento ai bre- accostarcisi, almeno per cercare di delle opere di Zoscenko e lo spedì in vi e pungenti racconti di Michail Zo- capire quali fossero il concetto di co- Siberia, ma la grande popolarità di

VIKTORIA TOKAREVA, L'ombrello giapponese e altri tragico e ricco di sconforto, della vocazione all'infelicità, poter scoprire umanità nelle persone, in quel piccolo ca- racconti, a cura di Bruno Mozzone e Claudia Suglia- della tendenza innata alla sfortuna. I personaggi hanno polavoro che è il racconto Cattivo umore. Valori impe- no, trad. dal russo di Gabriella De Gregori, La Tarta- perso la possibilità di odiare, abituati come sono a sop- gnativi e ingombranti quali il potere, la burocrazia stupi- ruga, Milano 1991, pp. 188, Lit 28.000. portare. L'inevitabile complesso di inferiorità dei russi, da e ottusa, il gusto della vendetta, le ripicche, l'umilia- sempre pronti a vedersi offesi e umiliati. Il singolo indivi- zione, giocati in un banale episodio al guardaroba di un I racconti di Viktorija Tokareva, sceneggiatrice cine- duo che procede sulla strada della quotidiana disillusio- ambulatorio, dove una madre giovane ma già angosciata matografica e narratrice poco più che cinquantenne, go- ne. I sensi di colpa che si scatenano non appena passa la dal pensiero che "resta ancora molto da vivere", si scon- dono di molto favore e popolarità in Russia. La semplici- furia del momento. Sensazioni e sentimenti ben noti a tra violentemente con le rappresentanti del potere ufficia- tà e la freschezza della sua narrazione, combinate ad una ogni cittadino sovietico che i fragili intrecci della Tokare- le, la guardarobiera e Tinfermiera-economa, per poi sco- acutissima capacità di cogliere le sfumature più significa- va nobilitano e innalzano a dignità letteraria. I momenti prire, alla fine del racconto, che anche quest'ultima sa es- tive e di trattarle con discreta e mai compiaciuta ironia, li e i personaggi positivi sono rari e come mandati dal cielo. sere umana, delicata e affettuosa. L'etemo conflitto so- rendono godibili e interessanti anche per un pubblico La tristezza e la quotidiana dose di umiliazioni riescono vietico, ma non solo tale, del pubblico e del privato. straniero. La raccolta proposta in Italia offre gli ultimi a riscattarsi talora grazie a un procedimento surreale, co- L'atteggiamento che lavoro, tensione, rivalità portano ad frammenti di vita sovietica urbana, prima che il concetto me nel volo sopra la città, che l'ombrello giapponese ac- assumere nel contesto pubblico e che non sempre corri- di Unione Sovietica venisse a sparire e che un nuovo mo- quisito più per abitudine alla coda che per reale necessità, spondono a quanto di umano, dolce e sincero ci sarebbe do di vivere e di pensare fosse messo sulla carta. Il piccolo concede al protagonista nell'omonimo racconto. E dal- nella persona, se le circostanze le permettessero di metter- mondo sovietico che traspare dai racconti della Tokareva l'alto ecco che si può assistere alla vendetta delle cose sul- lo in mostra. Fantasia e speranza dunque, per quanto fle- raccoglie in sé alcune delle categorie della cultura quoti- le persone: gli oggetti in vendita che si scelgono il compra- bili e sommerse da bieche realtà, sono i mezzi e le propo- diana che sono state fondamentali nel corso di decenni di tore, la coda e la sua filosofia viste da un 'altra prospetti- ste per arrivare a quel diritto alla felicità che sarebbe di storia. Concetti eloquenti nella loro sola enunciazione: i va, il dialogo a parità di livelli con un uccello migratore ogni essere umano, per oppresso, tradito e abbandonato vicini, lo spazio condiviso, le code, le sedute in cucina. Il col quale si divide un'antenna della televisione. che sia. tutto sullo sfondo, mai astioso o incattivito per quanto O ancora il debole filo di speranza sulla possibilità di Gian Piero Piretto

VLADIMIR MAJAKOVSKIJ, America, a coglie le contraddizioni: la povertà, documenti illustrativi. sua liberazione, fu nuovamente arre- resta siberiana, a contatto della quale cura di Daniela Di Sora, Biblioteca del la poesia. "POESIA. Ce n'è molta". Gian Piero Piretto stato e deportato nelle miniere d'oro si consumavano anni e vita. Salamov Vascello, Roma 1992, trad. dal russo e Le prime impressioni di New York di Kolyma, con una pesante condan- non vide i propri racconti pubblicati progetto di F. Lepre e S. Trocini, pp. riguardano le pratiche burocratiche na a dieci anni di lavori forzati. Le in Urss. Morì di polmonite in un ma- 190, Lit 26.000. per il rilascio del visto. Non sono cer- condizioni di vita in quel pezzetto nicomio, ricoverato a forza dal Kgb, to positive. Sono molto particolari le nordorientale di Siberia erano atro- dopo ulteriori anni di sofferenza a Con uno schizzo dell'autore che si descrizioni della meccanizzazione VARLAM SALAMOV, I racconti di Ko- ci, ma lo stato fisico di Salamov gli Mosca. autoritrae "come cagnolino attraver- della vita newyorkese, dei suoi ritmi, lyma, introd. di Victor Zastavskij, Sel- permise di sopravvivere fino al '51, Gian Piero Piretto so l'Oceano", si apre questo bel vo- vissuti da un russo. Riferimenti e va- lerio, Palermo 1992, trad. dal russo di anno in cui la sua condanna si tramu- lume dedicato all'America di uno dei lutazioni in chiave russa sono ricor- A. Guido, pp. 117, Lit 22.000. tò in esilio. In quegli anni iniziò la più estrosi poeti del Novecento rus- renti. E sensibile al fascino della luce sua corrispondenza con Boris Paster- so. Majakovskij partì con l'intenzio- elettrica, al frastuono, alle propor- I racconti di Salamov non costitui- nak, a cui riuscì a far pervenire due ne di raggiungere gli Stati Uniti nel zioni, alle masse. Poi il capitolo sul- scono soltanto un'ennesima testimo- album di poesie. Il carteggio con il ALEKSANDR OSTROVSKIJ, In famiglia '25, senza avere ottenuto il visto l'America (Chicago, Cleveland, De- nianza sulla vita dei deportati nei La- poeta costituisce il nucleo d'origine ci si arrangia, a cura di Lucina Giudi- americano, per un viaggio che lo troit), e il finale che titola Partenza, ger staliniani, ma, a differenza di al- dei racconti qui pubblicati. L'esigen- ci, Bulzoni, Roma 1992, pp. 150, Lit avrebbe portato a Parigi, Santander, in cui si fa il bilancio delle impressio- tre opere del genere, hanno una note- za di salvaguardare lo spazio che la 15.000. in Messico, a Cuba e, finalmente, per ni di viaggio: "obiettivo di queste vole portata letteraria. L'autore, letteratura doveva occupare in quelle un periodo di circa tre mesi, in diver- mie note è stimolare lo studio dei lati vittima di persecuzioni fino alla mor- circostanze, e la testimonianza che Questa riproposta della prima se città degli Stati Uniti. I versi sul- forti e deboli dell'America". Affasci- te, avvenuta nel 1982, fu arrestato solo per suo tramite poteva essere commedia di Ostrovskij (1850), uno l'America, pubblicati in Urss al suo nato dalla tecnologia ma anche con- una prima volta nel '29 per aver pub- trasmessa, erano il tema assillante dei maggiori drammaturghi dell'Ot- ritorno, sono qui affiancati a interes- scio dei rischi che questa potrà gene- blicato, assieme al gruppo studente- della corrispondenza dei due scritto- tocento russo, nasce dall'esigenza di santi e vive pagine di diario di viag- rare per l'umanità. Nostalgia per la sco di cui faceva parte, un documen- ri. Nei Racconti di Kolyma si trovano aggiornare la lingua della traduzione gio. Impressioni a caldo della crocie- Russia combinata a grande entusia- to detto II testamento di Lenin. I pri- il lavoro, l'odio per quel lavoro, le rispetto alla versione esistente, cura- ra, l'animazione del corso centrale smo per alcuni tratti della modernità mi cinque anni di Lager a cui fu con- malattie, l'abiezione della qualità ta da Lo Gatto negli anni cinquanta, dell'Avana; in Messico gli fa da gui- americana. Accanto ai versi scritti dannato non furono ritenuti della vita, morale e materiale, ma an- ormai datata. La lingua di Ostrovskij da il pittore Diego Rivera, del paese sul piroscafo una serie di fotografie e sufficienti, e nel '37, tre anni dopo la che la natura, la taiga, l'immensa fo- era quella del quartiere moscovita Zamoskvorec'e (Oltremoscova), di- mora per eccellenza della classe mer- cantile. Protagonisti principali delle commedie di questo autore sono la Edwin Robertson parlata, i modi di dire e, naturalmen- te, le abitudini e la mentalità di que- sto ceto. Il mondo mercantile mosco- Lettera 11 /lj[ LA FORZA vita era in fase di disgregazione, la fi- gura del samodur, il tirannico e dispo- tico capofamiglia, perdeva potere e internazionale %s%J/ %Jm DEL DEBOLE credibilità, costretta a cedere alla Rivista trimestrale europea mentalità innovativa che riscattava Edizione italiana vita e pensiero dalla loro posizione di inferiorità e di Dietrich Bonhoeffer ignoranza soprattutto le figure fem- E. Morin, La forza del pensiero debole minili. L'intreccio della commedia Collana Essere Uomini / pp. 328 / L. 26.000 ruota attorno a una bancarotta abbi- S. Avineri, L'eredità di Marx nata a un'inevitabile storia d'amore. A.M. Schlesinger, Quattro giorni con Fidel Più che le vicende narrate sono inte- ressanti e gustose le scene di vita, i G. Zizola, L'offensiva orientale di papa Wojtyla Fabrice Dutot / Louise L. Lambrichs discorsi dei personaggi e i "tipi" che Religioni e culture, Averincev, Eisenstadt, Quinzio, Skinner, questi incarnano. Comicità, tragres- Voltaggio e altri sione, realismo si intrecciano otte- GUARIRSI nendo un notevole risultato di satira Tradurre, che passione!, De Man, Magreili, Meddeb, Hoepffner, e altri di costume. scienza e psicologia Gian Piero Piretto IN EDICOLA E IN LIBRERIA per vincere la malattia Abbonamento annuo edizione italiana L. 45.000; cumulativo con un'edizione estera (francese, tedesca, spagnola, ungherese, cecoslovacca, serba, croata o russa), L. 90.000. Collana La Piena Salute / pp. 248 / L. 25.000 Versamenti su ccp n. 74443003 intestati a LETTERA INTERNAZIONALE s.r.l. via Luciano Manara, 51 - 00153 Roma, o con assegno allò stesso indirizzo riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESE •• NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 27/111

VJACESLAV PJETZUCH, La stanza libe- so autore cita frequentemente la pro- dalla rivoluzione che lui non ricono- con "una spirale colorata all'interno ra, Bollati Boringhieri, Torino 1992, pria fonte ispiratrice , dichiarando, scerà mai. Fin dall'infanzia è un poli- di^una pallina di vetro". trad. dal russo di Gian Luigi Giacone, tra l'altro, che "la nostra storia è glotta, ma questi primi racconti sono Si veda, per esempio, quello che è pp. 170, Lit 24.000. molto meno complessa e più fluida ancora scritti in russo. Esule fra gli forse il più bello fra i racconti della della versione pietroburghese", e da esuli, promettente poeta e narratore raccolta, La Grazia, che già nel titolo Partiamo dal titolo. In originale questo parte per aggiornare situazio- nella folla di aristocratici, pittoreschi preannuncia il superbo romanzo II questo romanzo di Pjetzuch si chia- ni, pensieri, "filosofie". Il conflitto e viziati che aveva invaso l'Europa dono (dono letterario, grazia di capi- ma Nuova filosofia moscovita. In rus- tra arte e vita la fa da padrone. L'au- fuggendo il comunismo, la morte, la re il profondo significato della vita): so filosofila significa anche "faccen- tore non risparmia artifici da roman- spoliazione di ogni avere, Nabokov un innamorato aspetta invano l'inna- da - questione". Appare subito chia- zo giallo per dimostrare la vanità let- costruiva le solide fondamenta della morata. Ma durante l'attesa ango- ro allora che alla base dell'opera stan- teraria in nome della vita reale. Non sua poetica: rendere straordinario sciosa si guarda intorno e scopre nei no dei problemi antichi e tradizionali riveleremo il finale, come si conviene l'ordinario. Adesso tredici di quei piccoli gesti della gente, nella movi- per la cultura e per la vita russa e che in questi casi. Lasceremo che la primi racconti, raccolti in volume dal mentata stanzialità delle cose, il sen- intenzione dell'autore è riproporli, scomparsa misteriosa della vecchia figlio Dmitri per le edizioni Galli- so nascosto dell'essere al mondo. Ec- aggiornarli, rimetterli in discussione. signora conduca di personaggio in mard un anno e mezzo fa, sono stati co, qui c'è tutto Nabokov, lo scritto- Che cosa di meglio che riprendere personaggio, di lite in lite, di discus- tradotti in italiano. Alcuni erano to- re che ha sempre preferito descrivere l'antica querelle tra Mosca e Pietro- sione in discussione fino all'ultima talmente inediti, altri erano stati il mondo non direttamente, ma at- burgo? Ecco che allora Pjetzuch ripe- pagina col fiato sospeso. Concludia- pubblicati dall'autore nelle riviste traverso il suo riflesso in una pozzan- sca niente meno che il dostoevskiano mo con una citazione dell'autore: degli immigrati russi, ma Nabokov ghera, attraverso il codice segreto Delitto e castigo, uno dei migliori "Senza la letteratura l'uomo non può non li aveva inclusi nelle sue raccolte delle ali di una farfalla. esempi della "vecchia filosofia pie- farsi veramente e pienamente uo- di racconti, che sono Una bellezza Sandra Petrignani troburghese", in cui vita, realtà e let- mo... Di conseguenza, gli uomini de- russa, La signorina O., Dettagli di un teratura si incontravano e scontrava- vono vivere guardando alla nostra tramonto, La distruzione dei tiranni. no in maniera esemplare. La situazio- letteratura, come un cristiano deve Dmitri Nabokov sostiene che il pa- ne logistica della storia moscovita spazio abitativo diviene protagonista guardare al 'Padre Nostro...'". dre aveva intenzione di preparare Letteratura russa moderna vede lo spazio e i conflitti e il quadro molto vivace di una ko- Gian Piero Pìretto una quinta scelta con i racconti della di un appartamento in coabitazione, munal'ka (appartamento in coabita- giovinezza, ma non fece in tempo. segnalazioni i molteplici inquilini che lo affollano zione) si trasforma in una vera e pro- Avrebbe scelto gli stessi testi che ora Pianto sulla distruzione di Rjazan', a e la lotta per accaparrarsi una stanza compongono La veneziana? Chi lo sa. pria sinfonia di vita comunitaria dei cura di E. T. Saronne, Pratiche, Parma nel caso l'attuale occupante, una vec- giorni nostri. Il bambino pietrobur- chia signora, dovesse passare a mi- Vladimir era un severissimo giudi- 1992, testo russo a fronte, pp. 331, Lit ghese "alla Dostoevskij" diviene un VLADIMIR NABOKOV, La veneziana. glior vita (la stanza libera del titolo ce di se stesso. Per questo amava 22.000. monello moscovita-sovietico; le tra- Adelphi, Milano 199 , pp. 215, Lit prendere le distanze e premettere italiano). Ed ecco che si ripresentano gedie della vita quotidiana sono con- 25.000. piccole indicazioni di lettura — pic- BORIS PASTERNAK, Poesie, a cura di alla ribalta le categorie della finzione dite dalla feroce ironia dell'autore letteraria e della realtà quotidiana, i coli capolavori di autoironia — agli A. M. Ripellino, prefaz. di C. G. De che trasformano quello che potrebbe Personaggi entrano e escono da un percorsi più o meno paralleli di vita e scritti giovanili che andava pubbli- Michelìs, Einaudi, Torino 1992, pp. oggi essere definito il "minimalismo quadro. Un marito geloso uccide la letteratura, il rispetto e la sottomis- cando. Se ci si accostasse alla Vene- 294, Lit 28.000. russo" di questo tipo di narrazione, moglie ipersensibile infilandole uno sione aW'intelligencija, le visioni sul ziana aspettandosi i nitidi funambo- in una complessa operazione che ha scheletro nel letto. Un folletto cerca mondo di personaggi non esattamen- lismi verbali, le sottilissime descri- VLADIMIR NABOKOV, L'invenzione alla base la grande tradizione lettera- di risvegliare una folla di morti fa- te intellettuali. Il tutto condotto, zioni psicologiche, l'inimitabile se- di valzer e altri drammi per il teatro, ria russa. L'intreccio si dipana disin- cendo il matto nel bosco. All'interno nella miglior tradizione letteraria do- duttività delle opere cui deve la a cura di A. Pasquinelli, L'Obliquo, volto, gradevole e attraente anche di un ricco hotel di montagna un an- stoevskiana, con tanto di suspense e fama, si rischierebbe la delusione. Ci Brescia 1992, pp. 108, Lit 25.000. per chi non cogliesse tutti i riferi- gelo mostruoso si nasconde in una si trova invece al cospetto di una ve- colpi di scena, sul filo di un romanzo menti letterari, riportando alle pro- stanza. Non ha ancora trent'anni na in cerca di se stessa in una fase lu- ALEKSANDR GRIBOEDOV, L'ingegno giallo. I problemi di convivenza quo- blematiche e alle concezioni di oggi Vladimir Nabokov quando inventa minosamente aurorale, che tuttavia è porta guai, a cura di G. Gandolfo, Ei- tidiana sono riproposti in chiave so- le leggi che regolavano lo sviluppo queste storie surreali, eccessive, e la già consapevole del suo percorso, naudi, Torino 1992, pp. 74, Lit vietico-rivoluzionaria. La lotta per Io della letteratura nel passato. Lo stes- r sua Rus '-' è già lontana, inghiottita quello che la porterà a identificarsi 12.000.

HUBERT DAMISCH LARS GUSTAFSSON Risposta L'origine Il tennis, Strindberg A colloquio con della prospettiva e l'elefante Martin Heidegger La nascita della Un divertente spaccato G U ID A Heidegger e il nazismo: la prospettiva nell'opera della società americana, parola all'imputato. Le di uno dei maestri vista con gli occhi di un testimonianze, le del pensiero francese E D I T 0 R I intellettuale europeo. interviste, gli scritti contemporaneo, «Un romanzo a metà politici di e su Heidegger pp. 480 L. 55.000 MARSHALL SAHLINS HENRY CORBIN strada tra Susan Sontag finalmente raccolti in un unico volume, e Woody Alien» Storie d'altri L'Iran e la filosofìa pp. 304 L. 35.000 La logica degli eventi Una superba meditazione PAO-WENG LAO-JEN (J. Updike, «New storici in quattro saggi di Yorker »). su alcuni grandi temi ALBERT CARACO Nuove uno dei più grandi pp. 120 L. 20.000 della mistica antropologi Supplemento e antiche meraviglie irano-islamica. contemporanei, JULIEN GRACQ alla Psycopathia Racconti cinesi pp. 256 L. 35.000 pp. 224 L. 30.000 La riva delle Sirti sexualis del Seicento Come II deserto dei Tutte le sfumature L'anima erotica BERNARD-MARIE Tartari, questo romanzo dell'immaginario sessuale e cavalleresca, JEAN-JACQUES KOLTÈS è una liturgia dell'attesa. nell'opera di uno dei più 10 spirito picaresco LANGENDORF Prologo Si aspetta l'attacco grandi moralisti del nostro e libertino La fine tempo. Sulla scia della inesorabile del nemico, della letteratura cinese L'ultimo poetico racconto di una dinastia grande letteratura erotica, in uno dei suoi massimi di Koltès: il canto di ma si vive in una Caraco solleva il lembo Nobili milizie e allegri capolavori, tradotto un'umanità senza radici misteriosa e impalpàbile dell'ipocrisia sulle sentieri di guerra in sei per la prima-volta tensione verso qualcosa perversioni, e senza nome, nella racconti che celebrano il in una lingua babilonia del mondo che si ignora, pp. 224 L. 28.000 occidentale, mito della vecchia contemporaneo, pp. 320 L. 25.000 pp. 376 L. 40.000 Europa. pp. 128 L. 20.000 pp. 134 L. 18.000 BERNARD-MARIE KOLTÈS GILBERT K. CHESTERTON PETER HÀRTLING REMO GUIDIERI VLADIMIR VOLKOFF Roberto Zucco Tommaso d'Aquino Hòlderlin Cargo Il montaggio La biografia romanzata Le rovine della Modernità Il testamento poetico di 11 cursus honorum «Un formidabile del più grande dei poeti in un'appassionata Koltès che ha alimentato del più umanista romanzo di spionaggio, tedeschi. Un affresco dei la più vivace polemica dei santi nello stile brioso meditazione sul meticciato dove l'ironia fa a gara sentimenti e delle idee ed elegante e sul sincretismo della con il terrore». degli ultimi dieci anni in di Chesterton. della gioventù romantica, nostra epoca, (Le Nouvel Observateur). Francia, pp. 184 L. 25.000 pp. 560 L. 40.000 pp. 192 L. 28.000 pp. 384 L. 35.000 pp. 80 L. 15.000

Per informazioni: Guida editori, via Domenico Morelli 16/b, 80121 Napoli - tel. 081/7644288, fax 081/7644414 I DEI LIBRI DEL ME SE I NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 28/IV

Arminio Mitarotondo, figlio di un mafori, concerti e tumulti allo sta- promossa da una struttura per capi- reminiscenze classiche collegate alla Narrativa italiana impresario di pompe funebri, assiste dio, temi di scolari. Non solo; egli toli brevi o brevissimi, e da un detta- sua imminente tesi di laurea su Ora- al taglieggiamento cui è sottoposto il calca sulla tendenza a individuare il to svelto, che con perizia trapassa zio; le memorie storiche locali (pas- RAFFAELE NIGRO, Ombre sull'Ofan- padre; preso dal fascino della miste- dettaglio all'insegna dell'effimero: la dalla fattualità giornalistica a un sione ed esercizio dell'autore): a ri- to, Camunia, Milano 1992, pp. 216, riosa Veronica, si lascia coinvolgere merendina è Mulino Bianco, il sopra- temperato descrittivismo. Il compia- prova del fatto che la mancanza di af- Lit 25.000. in traffici illeciti e in un omicidio; bito spigato è Zegna, la videocamera cimento messo da parte è l'uso conti- fabulazione, e forse anche del respiro finché, disgustato, s'imbarca clande- è Ytachi, la poltrona è Manhattan, la nuo di calchi dialettali, qui immessi storico dei romanzi precedenti, ten- Il terzo romanzo di Nigro confer- stinamente, non prima di aver spedi- Mercedes è "300 Sei catalitica"; la con molta parsimonia. de a uniformare questo nell'ordina- ma la qualità suggestiva dei primi to agli inquirenti i suoi diari rivelato- freschezza, alla Julia Roberts; e gli Migliori alcune pagine in cui l'in- rietà della cronaca. due — l'aura magica — non perché ri. orologi, Swatch, naturalmente. Trat- calzare degli eventi è alleggerito nel- Cosma Starti essa qui ritorni, ma perché manca. E Ovvia contemporaneità, si direb- to macroscopico, che invero ci sem- l'imponderabilità: l'apparizione o mancando, ne risulta attenuata la be, che Nigro puntella con referenti bra ecceda ogni necessità narrativa. scomparsa di un uccello creduto se- storia. È storia contemporanea di precisi: scissione del partito comuni- Ciò che l'autore conserva dalla sue gno dell'aldilà; ma anche il trasogna- racket e droga fra Lucania e Puglia: sta, Piovra televisiva, lavavetri ai se- prove precedenti è la "leggibilità", to ricordare di Arminio; le continue

MARIA ROSA CUTRUFELLI, Complice il dubbio, Inter- trata (apparentemente?) per caso. Marta si stabilisce infat- traduca in gesti: la vigliaccheria di Anna è totale e senza no Giallo, Milano 1992, pp. 142, Lit 25.000. ti a casa sua, sconvolta dalla scoperta del cadavere e inca- scampo, sia nel riconoscimento delle proprie responsabi- pace di affrontare da sola la situazione. E Anna accoglie lità, sia nell'accettazione dei suoi impulsi sentimentali e Il rapporto di complicità fra le due donne del romanzo, con piacere questa strana invasione del proprio spazio fi- sessuali. E la paura a giocare infine il ruolo del protagoni- Anna e Marta, ha un fondamento inquietante: l'elimina- no a quel momento difeso con gelosia, e comincia ad ana- sta, rovesciando i rapporti di forza fra le due donne e zione, attraverso un omicidio-suicidio, di un uomo debo- lizzare in modo sottile le proprie sensazioni: "Dalla so- agendo anche sullo svolgimento della vicenda con un ef- le, alcolizzato, passivo. Del resto i veri uomini, "con tut- glia Anna osservava incuriosita la sapiente regia dei gesti, fetto paralizzante. Rispetto alla materia incandescente ti i sentimenti giusti al momento giusto" sono diventati accompagnava con lo sguardo la carezza lenta delle dita, del racconto l'autrice mantiene un atteggiamento di di- rari e non è facile liberarsene, come sostiene a un certo si scopriva ad ammirare l'abbronzatura leggera ma uni- stacco anche eccessivo, evitando di andare fino in fondo punto Marta, non riuscendo a trovare un 'alternativa vali- forme, i seni dorati come il resto del corpo. Uno splendi- alle questioni e di sviscerare i problemi che man mano da a un monotono film con John Wayne. La negazione do colore di pelle, dalla tonalità che si accordava in ma- emergono. L'equilibrio fra giallo e rosa è però misurato e dell'elemento maschile ottiene lo scopo inatteso di mette- niera sorprendente con le sfumature dei capelli" (p. 71). riuscito, anche se la scrittura non disdegna talvolta cliché re in luce le gioie di un legame femminile non privo di L'atteggiamento di Marta oscilla invece fra consapevolez- un po' stanchi (' 'il soffio di un 'indicibile emozione le raf- ambiguità. Anna, che come medico si è imposta una ma- za e candore adolescenziale, fra desiderio di protezione e freddò il sudore lungo la schiena", p. 76; "si dissetarono schera di perfetto autocontrollo e nella vita privata deve ansia di smascheramento del gioco. Peccato che l'inna- con la fragile polpa dell'anguria") e non sempre raggiunge fare i conti con un bilancio fallimentare, si specchia nella moramento fra le due donne, avvelenato dal sospetto e una piena maturità espressiva. spontaneità e nella freschezza della giovane amica incon- dal senso di colpa, non diventi amore e che il sogno non si Monica Bardi

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MASSIMO OTTOLENGHI, Il palazzo repressi, fino alla repentina partenza sa. È l'ultimo racconto del volume degli stemmi, Gribaudo, Cavaller- di lei. Infine il ricovero dell'autore in (Più giorni attendendo), l'ottavo, e maggiore 1990, pp. 143, Lit 20.000. un ospedale svizzero dove ancora partendo da questo si possono rileg- spera di trovar traccia della compa- gere i precedenti, scritti dal perso- Viene un'età in cui ci si volge in- gna scomparsa. Il libro cade talvolta naggio-narratore proprio come per- dietro e si tende a richiamare dalla in un romanticismo estetizzante che corso della memoria alla ricerca delle selva nebbiosa della memoria, imma- lascia qualche perplessità quando tracce del passato per fissare i mo- gini e volti di persone che hanno la- tende a mescolare il reale e l'immagi- menti significativi ("epifanie folgo- sciato una traccia più o meno profon- nario (vedi, per esempio, il rapporto rate che non sanno abbandonarmi e da nella nostra vita. Per Massimo con Miù). Non manca invece di mo- sempre ossessivamente ritornano") Ottolenghi è il crollo del Palazzo de- menti suggestivi quando tratta fatti di un'esistenza che volge alla fine. gli Stemmi a Torino il 4 giugno 1984 realisticamente narrati. Eccolo, dunque, ripensare a immagi- a scatenare questa operazione inte- Bianca Guidetti Serra ni familiari durante l'estate del '43 riore. Riappaiono così come ombre (Da luglio a settembre, quell'anno); leggere persone che han frequentato eccolo ragazzino catturare le taranto- il Palazzo nel periodo della sua giovi- le in una campagna pugliese che nel nezza che è anche quello della Resi- mito del ricordo assomiglia al West (I stenza: il vecchio bottegaio israelita GIOVANNI PELLEGRINO, Cavallopaz- ragni); eccolo dentro atmosfere magi- che, incurante del pericolo, continua zo, prefaz. di Romano Luperini, Pietro che popolate da visioni e personaggi ad attendere il figlio Walter già cadu- Manni, Lecce 1992, pp. 112, Lit. leggendari (Le volpi e le fate). Com- to sui monti; la stesso Walter che si 20.000. paiono poi forti presenze femminili rifiutava di uccidere chicchessia; una che rappresentano un desiderio mai misteriosa coppia che probabilmente Un non meglio identificato perso- raggiunto e indecifrabile (Un'altra ne ha provocato la morte; altri amici naggio-narratore, magro e malato, questione privata), la propria solitudi- e compagni martirizzati dai nazifa- torna dopo quindici anni in un paese ne dentro un appartamento in una scisti; la prostituta Luana che ha sal- del Sud, dove aveva trascorso nume- notte d'estate (Un sabatosera d'ago- vato la vita al narratore; una giovane rose estati in passato, si stabilisce in sto), il dissidio tra la nostalgia di un "paradiso perduto" contadino e l'in- donna che nel presente sembra ri- una modesta pensione e lascia scorre- bro, ideale continuazione di La Dro- Vitali lambisce il lontano 1930 fasci- calzare della modernità (Bourbon e prendere quel passato; soprattutto re i suoi giorni rivisitando quei luo- ga, mette in scena la- nostra Italia di sta, gravitando attorno alla figura del strega), l'interruzione delle visite ini- Miù, una misteriosa straniera che il ghi, e i segni che hanno impresso nel- cartapesta completamente accesso- fellone Landra Angelici, meccanico ziatiche a Cavallopazzo in una cam- comando clandestino ha legato al- la sua memoria, aspettando di mori- riata: Leghe, Mafie, Unità Sanitarie di passaggio al Cotonificio Cotelli di pagna che cesserà d'essere favolosa a l'autore al fine di una reciproca pro- re. Lo assiste la lettura di due raccon- Locali, Servizi Segreti, Anonime Se- Bellano per impiantare nuovi mac- causa del cemento che se la mangerà, tezione per cui tra i due nasce un rap- ti (di Borges ed Hemingway) nei questri, Ustiche, Telegiornali, Tele- chinari. La vicenda episodica si regge proprio come l'adolescenza ricca di porto fatto di silenzi e di sentimenti quali si narra un simile senso d'atte- novelas, Massonerie. I due fratelli ne sui tentativi di vendetta da parte di scoperte lascerà il posto a una delu- usciranno totalmente diseducati, modesti esponenti del fascio locale dente e tragica maturità (Cavallopaz- vorranno fare i farmacisti sognando- nei confronti del meccanico e dei zo e le voci). si "danarosi e televedenti' ', vale a di- suoi compagni, in seguito a una bana- Giovanni Casalegno re felici e contenti. Come romanzo di le rissa. Ma l'occasione di subbuglio LINEA D'OMBRA denuncia è inquietante, ma non per- paesano svela una serie incredibile di mensile di «ulturo e società ché sveli una situazione che non si intrighi politici e sentimentali, con vuole vedere o laceri un velo omerto- tradimenti incrociati, truffe, ripic- I so o qualunquistico, anzi, al contra- che, vendette e italiche corna. Con la in edicola e libreria | rio, inquieta perché è esattamente la a chi si abbona entro il 31-12-92 GIAMPAOLO RUGARLI, Per i pesci non morte accidentale del meccanico in è un problema, Anabasi, Milano rappresentazione stereotipa che gli procinto di attuare l'ultima beffa, 1992, pp. 143, Lit 22.000. italiani hanno del proprio paese e de- ogni figurina ritorna però al suo po- gli altri italiani. sto nell'album momentaneamente 1 - un libro in regalo a scelta fra quattro titoli Una bambina, Tatum, e suo fratel- Dario Voltolini strapazzato dall'invenzione vivace lo Davide sono coinvolti in fantasti- ed esuberante dell'autore. Ricco di 2 - un risparmio di L. 20.000 che peripezie. Vengono rapiti per er- nomi e di particolari e di precisazio- sul prezzo di copertina rore, incontrano l'ubriacone Karka- ni, il raccontino non riesce tuttavia a sov e la sua cagna obesa Emy, dimi- sconfinare oltre l'episodio locale. L'abilità di Vitali sta nel mettere a nutivo di Emerenziana, che è il nome ANDREA VITALI, Il meccanico Lan- 3 - uno sconto del 20% sui numeri arretrati fuoco storicamente ogni singolo fat- della loro nonna — infatti una delle dra, Camunia, Milano 1992, pp. 243, to in modo quasi maniacale. Ciò non agnizioni svelerà Karkasov come il Lit 25.000. toglie che l'aneddoto — come succe- 4 - due numeri speciali a L. 12.000 nonno — conoscono la professoressa deva anche nella narrativa di Chiara Enterovioformio, il Gran Camoscio, La tradizione tipicamente italiana — raramente lieviti oltre l'ambito 5 - uno sconto del 20% sui primi titoli quindi persino il temibilissimo Mo- del racconto orale sembra aver trova- provinciale in cui nasce e si sviluppa. della nostra collana APERTURE naco Cragis, stillo sfondo di una Ro- to l'erede di Piero Chiara ai tavolini ma tra la guerra ed il tafferuglio, in- di qualche bar di Bellano sul Lario. Sergio Peni vasa dai Droghieri di Pontida. Con- La provincia trasuda aneddoti e l'oc- 11 numeri L. 85.00 Italia, L. 100.000 estero CCP n. 54140207 intestato fezionato come se fosse un romanzo casione del pettegolezzo si fa memo- a Lineo d'ombra edizioni srl - Via Gaffurio 4 Milano, tel. 6690931 per ragazzi e come tale ottimamente ria storica spolverando il passato. illustrato da Gabriele Mucchi, il li- L'azione di questo veloce racconto di riNDICP • DEI LIBRI DELWESEH NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 29/V

filo particolare: come precisa Stanley la sofisticazione delle forme e all'o- domi sacrifici ma procurandomi an- di vista, la produzione più recente Musica Sadie, l'obiettivo è soprattutto quel- stinata frenesia dello stile con cui che gioie. La sola differenza fra un del regista triestino, anche quella lo di "fornire una grande quantità di l'autore si maschera, ma nel contem- bambino e lui: non c'è stato bisogno non legata a Shakespeare, non è che RICHARD WAGNER, Il libro bruno, informazioni, in una forma che ren- po apprezzando il candore e la coe- di cromosomi estranei! È nato da la naturale prosecuzione dei prece- prefaz. di Massimo Mila, Passigli, Fi- da facile e rapida la consultazione". renza con cui si è esposto, e continua un'idea che mi è venuta 1*8 giugno denti allestimenti delle tragedie sha- renze 1992, ed. orig. 1975, trad. dal te- Il taglio è quello consueto, basato sul a esporsi, per le sue idee. 1941. Su una piccola agenda si può kespeariane, che sin dai primi anni desco di Sergio Sablich, pp. 222, Lit tradizionale binomio vita-opere. Le Sara Cortellazzo ancora leggere da qualche parte: pen- del dopoguerra già contenevano tutti 38.000. considerazioni di carattere critico- sato il Museo del Cinema. E tutto". gli elementi che saranno poi determi- interpretativo sono per forza di cose Ecco come Maria Adriana Prolo, che nanti nel teatro strehleriano: l'affer- Nell'estate del 1865 Cosima donò ridotte. La concisione espositiva non ha fondato e per molti anni diretto mazione di un teatro di regia anziché a Richard Wagner un quaderno rile- compromette tuttavia la solidità del- l'istituzione torinese, narra la nascita di "attori-mattatori", la continua ri- gato in pelle marrone, affinché egli vi la visione d'insieme, né oscura l'asso- ADRIANO APRA, Il cinema sudcorea- del "suo" Museo. A Parigi negli stes- flessione sulla natura del teatro e la trascrivesse le lettere che non era luta padronanza della materia da par- no, Marsilio, Venezia 1992, pp. 200, si anni si muoveva un altro personag- conseguente espansione delle coordi- possibile farle pervenire nel periodo te dei due autori. Non mancano, s.i.p. gio singolare, Henry Langlois, fon- nate metateatrali, il suo farsi stru- della loro forzata separazione. Nato d'altro canto, sezioni particolarmen- datore della Cinémathèque Frammi- mento conoscitivo e di ricerca sui come epistolario segreto, il quaderno te felici. Se per il saggio di Becker va- Fedele a una lunga tradizione, la se, anch'essa sorta grazie a un'intui- grandi problemi esistenziali oltreché continuò ad essere utilizzato anche le la pena di citare, a titolo di esem- Mostra Internazionale del Nuovo zione personale e difesa nel tempo difensore del reale e smascheratore dopo la definitiva unione dei due, av- pio, l'insolito rilievo attribuito ai Cinema di Pesaro accompagna le sue come una creatura. Le Dragon et l'A- del potere. venuta nel 1868, quale diario e ser- problemi della polifonia vocale interessanti retrospettive su cinema- louette raccoglie la corrispondenza batoio di appunti, poesie d'occasio- brahmsiana, per quello di Cooke me- tografie lontane ed emergenti con al- epistolare fra questi due personaggi ne, scritti di varia natura ed estensio- rita un elogio il proposito di fare trettanto interessanti volumi di do- che in tutta la loro esistenza hanno ne. La storia del Libro bruno copre chiarezza sulla delicata questione cumentazione. Il cinema sudcoreano è perseguito un solo sogno e obiettivo: Via delle Fornaci. 50 così un periodo di diciassette anni, delle differenti versioni delle sinfo- un libro — e non un semplice catalo- accrescere, migliorare e lottare per il 00165 ROMA dal 1865 al 1882. Tra le cose più bel- nie bruckneriane. Entrambi i contri- go — che raccoglie una serie di con- loro Museo. La lunga corrisponden- le figurano senza dubbio le lettere buti sono stati riveduti e modificati tributi e interventi redatti da critici za, che copre più di trent'anni, ci scritte dal rifugio sul Hochkopf, che in vista della presente traduzione. coreani e, nella maggioranza dei casi, consente di seguire le fasi d'evoluzio- RIVISTA DI PSICANALISI il re Luigi II aveva messo a disposi- Ampie ed aggiornate appaiono le se- ne delle due istituzioni, quella tori- tradotti per la prima volta in una lin- organo della Società Ptlcoanalltlca zione dell'artista nell'agosto del zioni bibliografiche, dettagliati, co- nese e quella parigina, nonché di gua occidentale. Solo un profilo sto- Italiana, 4 fase, all'anno 1865. Documento di grande passio- me sempre, i cataloghi delle opere. rico-letterario e un'introduzione alla comprendere le enormi difficoltà in- ne romantica, queste lettere illumi- Piero Cresto-Dina realtà dell'industria cinematografica contrate dai due amici e complici, co- privati L. 80.000 - enti-istituzioni L. 100000 nano in modo inatteso alcuni aspetti coreani sono stati affidati a studiosi stantemente alle prese con una buro- della personalità del compositore, of- italiani. Si afferma così un punto di crazia lenta e ottusa. L'epistolario frendo al tempo stesso spunto per Cinema vista interno — e anche solo per que- proposto, che è in francese così come una rilettura non convenzionale di sta ragione nuovo e affascinante — si è svolto in origine, è stato supervi- PSICHE alcuni presupposti estetici della sionato da Sergio Toffetti che lo ha STEFANIA PARIGI, Francesco Maselli, su una cinematografia ancora scono- drammaturgia wagneriana. Di asso- corredato di un ampio apparato di Rivista Interdisciplinare di pslcoanallsi La Nuova Italia, Firenze 1992, pp. sciuta, nonostante gli oltre cento luta importanza e di elevata qualità note esplicative. e scienza 3 voli, all'anno 126, Lit 10.000. film prodotti annualmente. Insieme letteraria è l'abbozzo in prosa del ai contributi e, soprattutto, alle in- Sara Cortellazzo privati L 60.000 - enti-istituzioni L 80.000 Parzival, steso nel 1865 a Monaco Il volume, prima monografia orga- terviste ai maggiori registi di questo per esaudire una richiesta del re, nica dedicata a Maselli, ricostruisce paese (il nome più accreditato è quel- mentre lo scritto in ricordo del teno- minuziosamente le fasi di un percor- lo di Im Kwon-Taek), i saggi qui con- Teatro re Ludwig Schnorr von Carolsfeld è so cinematografico che si fa specchio tenuti aprono diverse prospettive sul ricco di indicazioni sui compiti inter- rapporto fra una cinematografia e PSICHIATRIA DELL'INFANZIA di un tracciato d'impegno politico le- AGOSTINO LOMBARDO, Strehler e pretativi affidati da Wagner ai can- una dimensione storica che, come E DELL'ADOLESCENZA gato alla cultura di sinistra e in parti- Shakespeare, tanti di teatro. L'ampiezza e la preci- Bulzoni, Roma 1992, colare al partito comunista. Fino al quella coreana, ha conosciuto diverse 6 fase, all'anno sione delle note riflette nella sostan- pp. 66, Lit 10.000. 1975, a partire dagli esordi in campo e brusche rotture nel corso di questo za l'estrema cura che caratterizzò l'e- secolo: dalla colonizzazione giappo- privati L 80.000 - enti-istituzioni L. 100000 documentaristico alla fine degli anni Con questo breve saggio apparso dizione tedesca del libro, realizzata nese, alla guerra civile sino alla ditta- quaranta, l'opera di Maselli è attra- per la prima volta in francese — nel nel 1975 da Joachim Bergfeld. A tura militare. A tali travagli storici il versata da una forte tensione ideolo- volume Strehler, a cura di Odette quell'edizione si riferisce lo scritto di cinema sudcoreano ha risposto con le gica, da accese passioni, "dall'ansia Aslan, Éditions du Cnrs, Paris 1989, Massimo Mila, apparso nel 1980 sul armi popolari del melodramma, il ge- di affrontare un problema o dire cose pp. 227-53 — Agostino Lombardi QUADERNI DI PSICOTERAPIA quotidiano "La Stampa" ed in segui- nere assolutamente dominante la in cui credevo" — come spiega l'au- cerca di delineare l'intenso e fervido to accolto in una nota silloge. Prege- produzione di questo paese, riuscen- INFANTILE tore. Tra le opere di maggior rilievo rapporto che, attraverso dodici regie vole la traduzione italiana di Sergio do a far affiorare, attraverso le sue di questo periodo ricordiamo Gli di testi shakespeariani e in un arco di 2 voli, all'anno, abb. 1993 cioè ai voli. Sablich, capace di restituire in modo commoventi storie, le maggiori con- 29 e 30 sbandati (1955), 1 delfini (1960), Gli tempo che va dal primo dopoguerra tutt'altro che scontato i molteplici traddizioni che hanno attraversato la indifferenti (1963), tre ritratti corali ai nostri giorni, Strehler ha sviluppa- privati L. 80.000 - enti-istituzioni L. 90.000 registri stilistici di cui si avvale la storia della Corea e dei suoi difficili di giovani borghesi in crisi, e II so- to con il teatro italiano. Un rapporto scrittura wagneriana. rapporti con l'occidente e il resto del- spetto (1975) che scatena le discussio- innanzitutto fortemente dialogico, l'oriente. Piero Cresto-Dina ni sui limiti della cosiddetta "ragion perché non solo la messa in scena del- di partito". Poi, dopo dieci anni di Dario Tornasi le tragedie shakespeariane ha accom- K0IN0S - GRUPPO E silenzio e riflessione, Maselli torna al pagnato il crescere e il determinarsi cinema con una trilogia di ritratti di una nuova concezione del fare tea- FUNZIONE ANALITICA femminili in cui, come sottolinea Pa- tro in Italia, ma parallelamente ha del Centro Ricerche di Gruppo del HEINZ BECKER, DERYCK COOKE, rigi, "Maselli attua nuovi rimescola- anche gettato nuova luce sull'inter- Pollaiolo, 2. voli, all'anno menti senza tuttavia liberarsi dai Maestri del tardo Romanticismo. MARIA ADRIANA PROLO, HENRY LAN- pretazione dell'opera di Shakespea- suoi antichi demoni; la psicanalisi fi- privati L. 50.000 - enti-istituzioni L. 70.000 Brahms, Bruckner, Giunti-Ricordi, GLOIS, Le Dragon et l'Alouette. Cor- re. Il rapporto fra Strehler e Shake- Firenze 1992, ed. orig. 1980, trad. dal- nisce così per assolvere il ruolo che respondance 1948-1979, Museo Na- speare è stato, inoltre, tanto intenso l'inglese di Donata Aldi e Claudio To- un tempo aveva tenuto il marxismo, zionale del Cinema, Torino 1992, pp. da configurarsi via via più stretta- scani, pp. 224, Lit 25.000. reintroducendo nelle sue opere nuovi 217, s.i.p. mente come una vera e propria sinto- schemi, anche se ormai privi di cer- nia di concezioni esistenziali e meta- REVUE INTERNATIONALE DE tezze". L'autrice conclude il suo lu- Prosegue la serie delle brevi mo- Nel numero speciale dei "Cahiers teatrali, culminata secondo Lombar- cido e intelligente viaggio nell'uni- SOCIOLOGIE INTERNATIONAL nografie tratte da The New Grove du Cinéma" del 1954, dedicato al ci- di nella messinscena della Tempesta, verso cinematografico di Maselli nel 1978, e punto di partenza per REVIEW 0F SOCIOLOGY Dictionary of Music and Musicians. nema italiano, leggiamo: "Scrivo sul (messo da Fofi nella rubrica degli Strehler di un nuovo percorso che L'originaria collocazione nell'ambito mio piccolo Museo ed è come se scri- "orfani senza sorriso" del Pei) espri- vede nel teatro lo strumento conosci- privati L. 80.000 - enti-istituzioni L. 100.000 di un'opera di carattere enciclopedi- vessi su un ragazzino di cui mi sono mendo le sue perplessità di fronte al- tivo per eccellenza. Da questo punto co conferisce a questi volumi un pro- occupata e che è cresciuto richieden-

MEL GORDON, Il sistema di Stanislavskij. Dagli esperi- tro deve conoscere. con gli ultimi anni, dopo il '25, in cui cardine del Sistema menti del Teatro d'Arte alle tecniche dell'Actors Stu- Così Mei Gordon, docente universitario, insegnante di diventa lo studio approfondito del testo da parte del- dio, a cura di Claudio Vicentini, Marsilio, Venezia recitazione e condirettore del "The Brama Review", pre- l'attore. Tre corposi capitoli, in mezzo, raccontano vita e 1992, ed. orig. 1987, trad. dall'inglese di Giovanna senta questo suo libro: come un manuale pratico, uno procedimenti di lavoro dei due più influenti allievi di Buonanno, pp. 195, Lit 30.000. strumento per orientarsi nelle varie teorie e nei numerosi Stanislavskij: Evgenij Vachtangov e Michail Cechov, ni- scritti di e su Stanislavskij. Scrive nell'introduzione: "E pote del drammaturgo. Nessun altro più del russo Kostantin Sergeevic Alek- soprattutto un libro per gli attori e per coloro che operano Completano il libro un ricco glossario e una succinta seev, in arte Stanislavskij (il nome lo scelse quando aveva nel teatro, e vuole sottolineare gli aspetti pratici e diretta- bibliografìa, nonché un ampio saggio di Claudio Vicenti- ormai ventìcinque anni), ha influenzato con i suoi inse- mente utilizzabili dell'insegnamento stanislavskiano, ni dedicato all'avventura e alle fortune del Sistema negli gnamenti, con la sua teoria e la sua pratica, il teatro di prestando particolare attenzione agli esercizi". Stati Uniti: come e perché ha cambiato il teatro america- questo secolo. Regista, scrittore, insegnante, una sorta di Più che la biografia di un uomo, il lavoro di Gordon è no, come e perché è arrivato a Hollywood identificandosi adorato (ma anche discusso) demiurgo, nato nel 1863 e uno studio sullo sviluppo del Sistema (in continua elabo- ben presto con la recitazione cinematografica. Un breve, morto nel 1938, ha portato il suo verbo in giro per il razione) e sugli esercizi per gli attori utilizzati in diversi utile viaggio dagli anni quaranta ai giorni nostri, seguen- mondo, ha cresciuto discepoli in ogni paese. Ha confezio- laboratori e studi teatrali fin dal 1911. Al centro di tutto, do il lavoro di Lee Strasberg e Stella Adler e il loro mitico nato verità, istillato dubbi, sollecitato interpretazioni, fa- la figura dell' attore creativo, quello che veramente vive Actors Studio, nato a New York nel 1947 come labora- vorito pregiudizi. Il suo pensiero, la sua idea del lavoro le proprie emozioni quando è in scena, e la recitazione torio per attori professionisti. dell'attore e della creazione teatrale, quello che si defini- dell'identificazione emotiva. S'inizia dal 1897, dall'in- Gian Luca Favetto sce il suo Sistema rimane, comunque, un 'indispensabile contro con Nemirovic-Bancenko, dal Teatro d'Arte di Tavola delle Leggi che chiunque voglia lavorare nel tea- Mosca che diventa la casa di Anton Cechov, e si finisce IDEI LIBRI DEL MESEL NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 30/VI

to e diffuso ritratto della società lon- denziato nei testi), utile per avvici- no più il significato o l'importanza un notevole intuito, a cui si accompa- Arte dinese di metà Ottocento e si offre nare il lettore a una grande architet- dei motivi che usano". Siamo ancora gna una grande familiarità con gli ar- all'interesse di chi voglia conoscere il tura, e come guida per il viaggiatore lontani dall'aver risolto il problema tisti stessi, che spesso Panza conosce KENNETH BENDINER, Ford Madox percorso di un'opera da progetto ar- colto che si affacci al di là della Subli- ma, tutto sommato, poco importa, personalmente seguendone da vicino Brown. Il lavoro, Lindau, Torino tistico a manifesto ideologico. Ken- me Porta. perché i kiljm presentati (tutto lavo- la ricerca. 1991. pp. 155, 22 tavv. f.t., Lit neth Bendiner, docente di storia del- Giovanni Curatola ro femminile, per inciso!) sono dav- Valentina Castellani 19.500. l'arte all'Università di Milwaukee vero molto belli e il libro contribui- nel Wisconsin ed esperto di pittura sce bene alla conoscenza di un setto- Esistono opere figurative sul con- vittoriana, ha ricostruito le vicende re dell'arte tessile orientale ancora tenuto delle quali ci si esprime in ter- del quadro di Brown per decifrare negletto al pari di altri. mini di "tipico", "esemplare", "em- nella complessità de II lavoro le con- YANNI PETSOPOULOS, Cento kilim, Giovanni Curatola La pittura di Pompei, a cura di Giu- blematico", e che paiono delegate a tingenze dell'ambiente e della storia, Vallardi, Milano 1991, pp. 70, 100 seppina Cernili Irelli, Jaca Book, Mila- conservare nel tempo la facoltà di le ragioni dell'artista e gli ideali del- tavv. a col, Lit 68.000. no 1991, pp. 326, Lit 24.000. rappresentare in esclusiva un dato l'uomo. Ford Madox Brown tenne periodo storico. Le loro riproduzioni per undici anni il quadro nel proprio I kilim sono dei manufatti tessili L'apparato iconografico di questo si adattano bene alle esigenze della studio, intervenne su di esso con ri- assimilabili ai tappeti, ma privi di no- Panza di Biumo. Gli anni ottanta e poderoso volume è eccellente: 175 divulgazione, che le utilizza quando petute variazioni e riusci nell'impre- di, cioè dei tessuti piatti, come gli novanta della collezione, a cura di tavole a colori e 162 figure in bianco è possibile evidenziare un rapporto sa di mantenere un acrobatico equili- arazzi ai quali vengono talvolta para- Manuela Kahu-Rossi e Marco Fran- e nero documentano in modo com- tra tema figurativo e argomento in brio compositivo pur legando un'in- gonati. Un tempo considerati pres- ciolli, Allemandi, Torino 1992, pp. pleto e suggestivo, per bellezza e ac- causa. The Work, la grande tela della crendibile folla di personaggi, con- sappoco i parenti poveri dei tappeti 228, 53 ili. a col. e 12 in b.-n., Lit curatezza delle immagini, la pittura City Art Gallery di Manchester che centrati su diversi piani di un'unica annodati, si sono imposti sul mercato 60.000. parietale di età romana non solo di Ford Madox Brown dipinse tra il scena, con un'intricatissima rete di antiquariale quando la richiesta di Pompei, ma anche di Ercolano e Sta- 1852 ed il 1863 entra di diritto in indicazioni simboliche. Nell'appen- tappeti turchi e persiani non poteva Nel 1956 Giovanni Panza comprò biae. A esso si aggiunge un insieme di questa categoria per essere il più cita- dice del libro è riportato uno scritto essere soddisfatta se non investendo a Parigi il suo primo Tàpies. Fu l'av- saggi (sono 11) a opera tra gli altri di di Brown stesso per il catalogo della enormi somme di denaro. Il mercato vio di un'attenta e appassionata ri- Karl Schefold, Stefano De Caro, mostra di Londra del 1865. E una te- dei venditori di tappeti ha allora cerca che da Fautrier alla scuola di Fausto Zevi che pur nell'impostazio- stimonianza preziosa della sensibilità sfruttato prima il filone dei caucasici New York, dalle opere minimaliste a ne molto tradizionale fornisce un'in- sociale e dell'intelligente e ironica ca- per poi passare ai kilim. Questi sono quelle concettuali e ambientali, gli ha troduzione di buon livello scientifico pacità critica del pittore. caratterizzati da disegni geometrici permesso di mettere insieme una del- all'argomento. Si parte da un excur- Alessandra Rizzi astratti (un campionario vastissimo, le collezioni più significative della sus sulla storia delle ricerche archeo- quasi infinito) e da colori estrema- nostra epoca (in parte ora al MOCA logiche a Pompei ed Ercolano, per Rubbettino mente vivaci che li rendono molto at- di Los Angeles e al Guggenheim di affrontare la documentazione pitto- traenti e adatti all'arredamento con- New York). In occasione della mo- rica classificata secondo i quattro sti- ARMARIUM temporaneo. Il volume presenta cen- stra organizzata dal Museo Cantona- li definiti nell'Ottocento da August Biblioteca di storia e cultura religiosa PAOLA GENNARO, Instabul. L'opera to esemplari anatolici antichi, cioè le d'Arte Canton Ticino, conclusasi Mau interpretando un passo di Vi- di Sinan. Città Studi, Milano 1992, del XIX secolo e forse antecedenti, nel luglio scorso, l'editore Allemandi truvio. Gli autori sottolineano però SALVATORE PRICOCO anche se una datazione precisa è im- propone un catalogo delle ultime ac- che non si tratta di quattro fasi stili- MONACI FILOSOFI pp. 75, 120 foto in b.-n., 80 disegni e planimetrie, 1 pianta f.t. Lit 25.000. possibile da stabilire, commentati da quisizioni della collezione, relative stiche, ma di diversi sistemi decorati- E SANTI Y. Petsopoulos, un pioniere nel cam- agli anni ottanta e novanta (agli anni vi, cioè di modi di concepire la deco- Saggi di storia della cultura tardoantica po, e che all'argomento ha dedicato il sessanta e settanta era stata dedicata razione dell'insieme delle pareti della pp. 396 - L. 35.000 La collana "Stella Polare. Guide di architettura" si arricchisce di un primo serio studio organico (1979) nel 1987 una monografia edita da Ja- stanza, che possono convivere nello con la collaborazione, per le schede stesso periodo e non sono da conside- ADOLFO OMODEO nuovo titolo, l'undicesimo della se- ca Boók). Dei due saggi introduttivi informative, di B. Balpinar. Petso- rare in evoluzione cronologica. Sono GESÙ IL NAZOREO rie, presentando l'agile volumetto si segnala quello in cui lo stesso Pan- Istanbul. L'opera di Sinan. II lavoro di poulos traccia un profilo esauriente za illustra le opere in mostra (di Gra- quindi problematiche iconografiche Nuova edizione e saggio introduttivo dell'arte dei kilim, toccando un po' specifiche (nature morte, paesaggi, la di F.E.Sciuto Paola Gennaro presenta le architet- ham, Lere, Shelton, Therrien e Spal- tutti gli argomenti — dalla tecnica ai letti, tra gli altri). Usando un linguag- cosiddetta "arte minore"). Comple- pp. 190-L. 20.000 ture del più grande e prolifico archi- tetto del mondo islamico a comincia- motivi alla simbologia — senza tutta- gio volutamente semplice e collo- ta il volume un'ampia e utile biblio- grafia. FRANZO MIGLIORE re dalle realizzazioni eseguite a via appesantire eccessivamente gli quiale, da cui traspare una buona apparati trattandosi di un bel libro INTRODUZIONE Istanbul. Una breve introduzione cultura artistica, il collezionista mo- Valentina Castellani AL NUOVO TESTAMENTO serve a inquadrare la figura dell'ar- divulgativo. Il problema della simbo- tiva le sue scelte sempre dettate da Prefazione di Bruno Corsani chitetto (ma anche ministro dei lavo- logia, spesso oscura, è forse il più in- teressante e dibattuto. Recentemen- pp. 308-L. 30.000 ri pubblici con responsabilità varie che spaziano dalla gestione dell'ac- te si sono segnalate le analogie for- qua, alla viabilità, al restauro) nella mali fra alcuni kilim e le pitture mu- QUADERNI DI SCIENZE UMANE società ottomana e più in generale a rali del sito di Catal Hùyiik (VII introdurre la problematica del raf- millennio, a sud di Konya), soprat- HUGHSETON-WATSON fronto fra cultura architettonica im- tutto con i motivi della Dea Madre e LE DEMOCRAZIE IMPOSSIBILI periale cristiana — il modello di Aya più in generale della fertilità. La sor- L'Europa orientale Sofya è solo l'esempio più clamoroso prendente continuità di tali disegni tra le due guerre mondiali — e cultura ottomana, la quale si nu- viene spiegata col tradizionalismo pp. 464 - L. 40.000 tre di apporti disparati, essendo sta- contadino, ma anche nomade (i tur- to l'impero, che si estendeva da chi sono stati grandi migratori), e SAVERIO DI BELLA Vienna a Mecca, vasto e ricco di sti- con un sostrato cultuale semplice nel ALLE FRONTIERE moli. L'introduzione è seguita da ot- suo schema basilare (nascita, fertili- DELLA DEMOCRAZIA to capitoli con schede ragionate sui tà, morte), che avrebbe resistito, La Calabria contemporanea singoli monumenti: Le grandi mo- consciamente o inconsciamente, no- pp. 208-L. 24.000 schee (ove la Suleymaniye precede in- nostante il sovrapporsi di sistemi re- spiegabilmente la più antica Sehza- ligiosi forti quali il cristiano e l'isla- PAOLO ALATRI de), le Opere minori, Beyoglu e Us- mico. Tesi ardita (ovviamente accol- LINEAMENTI DI STORIA DEL ktidar (quartieri di Istanbul), poi l'in- ta con entusiasmo da commercianti e PENSIERO POLITICO MODERNO gegneria civile con Acquedotti e un collezionisti che si son visti nobilita- pp. 428 - L. 40.000 allargamento prospettico con la Via re dalla scienza archeologica un'inte- ra tipologia di oggetti), non del tutto Rubbettino Editore Egnatia e Edirne, a coronamento del- l'itinerario. Concludono il volume convincente se è vero, come si affer- Viale dei Pini, 8 - 88049 Soveria Mannelli ma nel testo, che "è sufficiente un Viale P. Umberto, 61/c - 98122 Messina gli apparati con glossario, bibliogra- fia e fonti. Un lavoro preciso e docu- periodo sorprendentemente breve DISTSIBUZJONE: mentato (anche se non tutte le opere (spesso non più lungo di una genera- Tomo-. Boot Seni»-.«Are: Medialibri zione) per raggiungere una situazio- BotogM : Coed Gottardi - Firma: He Couiier - Som : litsone o forse dovute alla mano di Si- Po/amo: MesajsewWri- rm»teo:Pn»Kco nan, come viene puntualmente evi- ne in cui le tessitrici non comprenda-

______• ^HI AA.VV., Giovanni Colacicchi, Idea Books, Milano saggi, nature morte, ritratti, mitologie, sono i temi più premessa Maurizio Fagiolo commentando i generi di Co- 1991, pp. 240, Lit 80.000. frequentati. Incoraggiato da de Chirico, a metà degli anni lacicchi, e indicano una strada, quella dell'incongruità venti, esordisce con opere che coniugano neoclassicismo, narrativa (o se si vuole dell'ermetismo surrealista) non Se è vero ciò che Giovanni Colacicchi ha scritto nel metafisica, durezza di segno sottratta alle incisioni di Dù- sufficientemente percorsa dal pittore che, dopo quella da- 1946 per la rivista "IlPonte", che " l'opera d'artè è docu- rer, pennellata breve — presa in prestito da Soffici e da ta, sembra condizionato da Cagli e dal mito (Argonauti, mento e prova intera della natura e dell'intimo valore Morandi — che sempre più spesso distende sulla tela 1940; Filottete, 1942; L'ebbrezza di Noè, 1955), reso dell'uomo", i dipinti di questo petit maitre, nato ad un 'epidermide mossa, vibrante di toni e riflessi in disac- con calligrafia troppo accentuata. Il volume, con una te- Anagni nel 1900 e poi fattosi fiorentino, danno di lui cordo con la canonica rappresentazione del soggetto. La stimonianza di Antonello Trombadori, la biografia do- un 'immagine diversa da quella che ci viene incontro dalle tedesca, casoratiana Melancolia del 1924, il notturno, cumentata di Francesca Romana Morelli basata sulle car- fotografie che lo ritraggono dandy elegante in compagnia quasi lucìferino Orfeo del 1931, il tonale Giacobbe e te dell'artista e su quelle conservate nell'Archivio della di Alberto Carocci nel 1925, con il gruppo del "Nove- l'angelo del 1933, sono tra i suoi più alti raggiungimenti Scuola Romana, le schede ragionate delle opere a cura di cento toscano" nel 1928, in stile Herbert List con Flavia alle soglie di un 'epoca, quella segnata dal 1935, in pro- Susanna Ragionieri, l'antologia degli scritti, regesti e bi- Adotta a Baden Baden nel 1934, sulla motonave Duilio fondo mutamento. Le nature morte con bucrani, fiori bliografia, è un ottimo esempio di serietà sistematica e ci in viaggio verso il Sud Africa l'anno successivo, maschera esotici, piume e conchiglie, idolìni africani, apparse nel avvicina a molti problemi dell'arte italiana tra le due severa nelle ultime, del 1991, scattate negli interni meta- 1938 alla Galleria della Cometa di Roma, lo collegano a guerre. fisici del suo composto atelier sulle'rive dell'Arno. Pae- Scipione innamorato di Arcimboldo, come scrive nella Mario Quesada riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESE •• NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 31/VII

stante: ne consegue una relativizza- mentali (coscienza della percezione, tura filosofica e contribuendo a rin- no persiano o francese prerivoluzio- Filosofia zione nello stabilire quali siano da forme di presentificazione intuitiva novare l'interesse per questo luogo nario, geometrico, lineare, perfetto, considerarsi, nelle fonti edite, i punti quali fantasia, immagine, ricordo, real-fantastico che tanto più sem- tiranneggiato dalla stessa mano che RUDOLF BERNET, ISO KERN, EDUARD centrali. L'approccio generale tiene entropatia); la dottrina del giudizio e briamo invocare e sognare quanto tiranneggia i sudditi, metafora del MARBACH, Edmund Husserl, Il Muli- conto di una bipartizione sia crono- della verità. Nella seconda parte si ha più ne siamo deprivati dalle condi- governo dispotico. Venturi Ferriolo no, Bologna 1992, ed. orig. 1980, trad. logica che tematica, derivante dal- una trattazione dei concetti di io pu- zioni di vita della modernità. In tutti segue l'evolversi del rapporto tra dal tedesco di Claudio La Rocca, pp. l'espandersi del programma di ricer- ro e di io personale, della dottrina del i miti dell'origine, sottolinea l'auto- giardino, paesaggio, pensiero e filo- 344, Lit 30.000. ca della filosofia fenomenologica fi- mondo della vita, e infine della con- re, l'uomo viene immancabilmente sofia concentrandosi su due periodi no ad includere la dimensione di una cezione complessiva della filosofia di fatto nascere in un giardino, come in storici: l'Atene di Platone, ove nasce Tre fra i maggiori studiosi di Hus- fenomenologia genetico-esplicativa, Husserl. un giardino (paradeisos) l'anima del il motivo letterario ricorrente del- serl collaborano in questo volume nel accanto alla fenomenologia statico- Anna Manolino giusto vive per l'eternità — e vien da l'albero e del prato socratico (Fedro), dare una presentazione complessiva descrittiva perseguita inizialmente. chiedersi se anche il cimitero come lo e l'Europa centrale sei-settecentesca, del pensiero del filosofo, seguendo Nella prima parte formano oggetto conosciamo noi non sia anche inter- da Lipsio a Kant ai romantici tede- un ordine al tempo stesso cronologi- dell'esposizione: gli inizi filosofici di pretabile in questa direzione. Dal- schi. Come la filosofia, così il giardi- l'idea originaria di giardino si è svi- no è il luogo dello stupore e della me- co e tematico. L'attenzione, trascu- Husserl a partire dalla matematica in MASSIMO VENTURI FERRIOLO, Giar- rando il problema delle origini e delle direzione dell'idea di una logica pu- dino e filosofia, Guerini e Associati, luppata nella storia una serie di im- raviglia, condizione di messa in moto influenze del pensièro di Husserl, è ra; la fondazione della metodologia Milano 1992, pp. 218, Lit 32.000. pianti indicatori della cultura propo- del processo del theorein, luogo da incentrata esclusivamente sulle fon- fenomenologica (epoché, riduzione sitrice: troviamo così il giardino proteggere come "chiostro della co- ti, ossia sulle opere edite e sul lascito fenomenologica, riduzione eidetica); Dopo un periodo di studi aristote- ateniese o inglese, giardino-paesag- noscenza", ove la tensione del desi- postumo. A partire da un'analisi dei le strutture generali della coscienza lici, da alcuni anni Massimo Venturi gio naturale, privo di barriere, che derio cessa di tormentarci e la vita manoscritti inediti, tale pensiero vie- (intenzionalità e coscienza del tem- Ferriolo si è dedicato al tema del incarna l'immagine politica della de- può essere goduta nella sua pienezza. ne scorto nel suo fluire a evolvere co- po); le sue forme e modalità fonda- giardino guardandolo sotto l'angola- mocrazia contrapponendosi al giardi- Francesca Rigotti

ANNA GIANNATIEMPO QUINZIO, L'estetico in Kier- sue malìe che si può risalire verso la verità religiosa. Dalla cesso di approfondimento dì se stesso, che lo conduce dal kegaard, Liguori, Napoli 1992, pp. 197, Lit 22.000. nybris soggettiva, dalla sempre reiterata ricerca estetica Don Giovanni mozartiano, vera e propria incarnazione della soddisfazione di sé, scaturisce il più totale rovescia- del desiderio nella sua natura prepotente, puntuale e \ Se l'idea dell'imitatio Christi è dotata di un carattere mento: il volgersi a Dio in atteggiamento di adorazione, inappagabile, che sempre.si rinnova, a Johannes il sedut- paradossale, ebbene questa paradossalità sta proprio nel- un atteggiamento dunque passivo (del resto ogni comu- tore, che ha ormai lasciato dietro di sé il momento del- l'accostamento improprio, stravagante, ma, ciò nono- nione con il Dio cristiano è possibile solo nella passione). l'appagamento per trasferirsi, per così dire, compiutamen- stante, cogente della sfera estetica a quella religiosa. E Qui prende forma l'aut aut; ed è in questo senso che Kier- te nell'universo dell'apparenza; questo, che ha lasciato quanto suggerisce — con la forza che deriva dalla fine ed kegaard si dichiara poeta cristiano; egli annuncia così — dietro di sé l'immediatezza per la^ riflessione, volge verso esauriente considerazione dei testi — questo bel libro sul- senza possederla, e anzi ponendosi sul piano dell'illusio- la malinconia e la disperazione. E la catarsi, tragica, del- l'estetica kìerkegaardìana. Qui viene additata l'inscindi- ne — la verità religiosa. l'apparenza estetica che duplica se stessa e può così rico- bile alternativa e complementarità di estetico e religioso Non è tuttavia sufficiente formulare teoricamente la noscersi. che caratterizza il pensiero kierkegaardiano (mentre l'eti- dialettica fra i due momenti, ma è necessario approfon- È un nuovo inizio, e non solo poiché a questo punto ca viene, in questo quadro, a svolgere un ruolo di minore dirla e farla propria sino a vuotare completamente il cali- l'universo dei possibili lascia ripasso a quello che potreb- impegno). Bisogna dire di più: l'estetico costituisce il vero ce dell'estetico, che è insieme il luogo della soddisfazione be definirsi l'indicativo della fede. E un nuovo inizio an- e proprio conio da cui per prossimità e distanza scaturisce e della più estrema disperazione. E l'orizzonte del possi- che dal punto di vista storico-filosofico, per ciò che con- l'esperienza religiosa (così che questa polarità sembra ve- bile quello che si dischiude dinanzi all'esteta, che può ve- cerne la filosofia moderna, in quanto la disperazione vie- nire a configurarsi come vero e proprio riepilogo del- stire e dimettere molti abiti e incarnare molti personaggi. ne a sostituirsi al dubbio metodico cartesiano, quale mo- l'evento di Cristo, della kénosis come salvazione). E L'estetico dunque trasforma l'universo nell'immagine, mento del cominciamento. dunque solo dallo sprofondamento nell'apparenza e nelle non senza essere però prima transitato attraverso un pro- Federico Vercellone

mo non socializza le sue passioni. In Che cosa sia la bellezza non so, a cura volta in volta differenti e con riferi- ghese" della potenza come diritto una sorta di "etica pubblica" l'uomo di Michele Bonuomo e Eduardo Cice- mento a diversi autori — da Hobbes definisce tuttavia il quadro di un or- troverebbe così legittimato il suo ori- lyn, Leonardo, Milano 1992, pp. 176, a Locke, da Pascal a Spinoza — il dine sociale atomizzato e competiti- ginario istinto alla felicità. Tuttavia, Lit 15.000. problema della riflessione sui diritti vo, dominato dal "linguaggio crudo se la morale classica aveva sancito la soggettivi nella filosofia politica sei- della potenza" e da un'insicurezza subordinazione della felicità alla vir- La frase del vecchio Dùrer "che centesca. II dato fondamentale che strutturale che nemmeno l'istituzio- tù, Feuerbach reclama invece con più cosa sia la bellezza non so" è stata il l'autore pone al centro della sua ana- ne dello stato può rimuovere in via insistenza le ragioni della prima ri- filo conduttore di un ciclo di incontri lisi è che con le teorie politiche di definitiva. Un quadro "mosso" e po- spetto alla seconda. L'etica, insom- tenuti nel 1991 presso l'Istituto uni- Hobbes, Locke e Spinoza si afferma tenzialmente autodistruttivo, insom- ma, tenderebbe a configurarsi come versitario Suor Orsola Benincasa di per la prima volta in modo compiuto ma, che ritorna nella riflessione di un'economia politica: in una società Napoli. Questi incontri si articolava- l'idea di una sostanziale identifica- Pascal sul tema della falsa giustizia dove mancano le condizioni materia- no in una serie di conversazioni pub- zione del "diritto" con la "poten- degli uomini — della "giustizia come li per essere felici mancheranno, di bliche tra un filosofo e un artista: di za": l'idea, cioè, secondo cui il dirit- immaginazione" — e nel suo concet- conseguenza, le condizioni spirituali volta in volta Jean-Fran<;ois Lyotard to sarebbe un predicato della poten- to paradossalmente realistico di un per essere virtuosi. Poiché il senso e Daniel Buren, Sergio Givone e Ali- za (o delle capacità) che il singolo è in ordine sociale che, poggiando sul si- della moralità non può disgiungersi ghiero Boetti, Stefano Zecchi e grado di dispiegare, con la propria stema irragionevole e ingiusto dei dalle pulsioni della vita, "dove man- Mimmo Paladino, Gianni Vattimo e "industria" (Hobbes) o con il pro- privilegi, sia perlomeno funzionale ca il necessario alla vita, manca an- Giulio Paolini, Heiner Mùller e Jan- prio "lavoro" (Locke), per il soddi- all'unico bene ancora possibile per che la necessità etica". nis Kounellis e infine Vincenzo Vi- sfacimento dei propri bisogni. Indi- gli uomini associati: il mantenimento Giuseppe Cantarano tiello e Ernesto Tatafiore. Nelle con- scutibilmente moderna rispetto al- della pace. versazioni, riportate nel libro, il pen- l'immagine feudale del diritto come Francesco Tuccari siero concettuale della filosofia si mi- predicato di una presunta "essenza sura con la riflessione degli artisti sul cetuale", l'idea tipicamente "bor- proprio operare. Talvolta gli inter- venti dei filosofi e degli artisti sem- FILONE D'ALESSANDRIA, La vita con- brano procedere su due binari paral- EDIZIONI templativa, a cura di Paola Graffigna, leli, senza un vero e proprio dialogo. LUDWIG FEUERBACH, Etica e felicità, Il Melangolo, Mappano 1992, pp. 189, Questa difficoltà indica come il pro- a cura di Ferruccio Andolfi, Guerini e Lit 24.000. blema filosofico della bellezza riguar- Associati, Milano 1992, trad. dal tede- QuattroVenti di ormai soprattutto l'estetica del sco di Barbara Bacchi, pp. 127, Lit Sulla base del testo originale, nel- passato. Ma se dal punto di vista filo- 22.000. l'edizione del Conybeare, viene pre- sofico la questione della bellezza pa- sentata la prima traduzione in lingua re inattuale, nella pratica della crea- Il volume presenta una serie di De vita contemplativa italiana del di zione artistica resta un problema IL RISO DI ONDINA scritti e di fulminanti aforismi aventi Filone d'Alessandria con, a fronte, il aperto. Per questo motivo spesso i fi- per tema il nesso inscindibile tra mo- testo greco. Si tratta di una suggesti- losofi cercano proprio nelle opere IMMAGINI MITICHE DEL FEMMINILE rale e vita. In aperto contrasto con va descrizione della vita, degli usi e d'arte, nella parola di scrittori e poeti NELLA LETTERATURA TEDESCA l'astratto formalismo etico rappre- dei costumi dei Terapeuti, una co- quali Dostoevskij e Rilke i termini sentato dalla morale autonoma kan- A CURA DI RITA SVANDRLIK munità religiosa (la cui esistenza non per pensare in modo adeguato l'at- tiana, Feuerbach rivendica la corpo- è accertata) composta da uomini e tualità e la problematicità della bel- reità materiale della moralità. Kant, U. Treder, Il mito dell'androgino nella letteratura romantica - R. donne dediti alla cura dell'anima e al- lezza. infatti, piuttosto che approntare una l'ascesi. Il trattato presenta alcuni te- Calabrese, Figlie dell'acqua, figlie dell'aria: alcune variazioni sul motivo di Ondina - U. Treder, Antigonà - R. Svandrlik, La scrittura morale per gli uomini concreti in car- mi tipici dell'Alessandrino in cui Paolo Euron di Medea - G. Kohn-Waechter, San Giorgio e la principessa di Ka- ne ed ossa avrebbe prescritto, secon- confluiscono, oltre a motivi platoni- gran. La disgregazione del discorso sacrificale in un racconto fia- do Feuerbach, una dottrina etica va- ci, la tradizione giudeo-ellenistica e besco di Ingeborg Bachmann - M. Wandruszka, Cassandra e le lida solo per astrusi esseri razionali: quella giudeo-cristiana. La parte fi- altre - J. Bossinade, Antigone: un'identificazione problematica nel- inutilizzabile, dunque, per il vivere nale del testo, intitolata Prospettive, la scrittura delle donne, con particolare riguardo all'opera di Luise comune. Feuerbach, tuttavia, non isola alcuni elementi che testimonia- Rinser. FURIO SEMERARI, Potenza come di- intende contrapporre a Kant una no questa duplice influenza. Il com- ritto. Hobbes, Locke, Pascal, Deda- (pp. 200, L. 35.000) morale eteronoma caratterizzata in mento al testo soddisfa le curiosità lo, Bari 1992, pp. 278, Lit 30.000. senso edonistico o utilitaristico. Fon- più strettamente filologiche, lingui- damento della morale è la vita. Ma la stiche e storiche. Distribuzione P.D.E. Le ricerche raccolte in questo vo- C.P. 156, 61029 URBINO vita resta una inutile finzione se l'uo- Giovanna Ribet lume affrontano da punti di vista di riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESE •• NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 32/VIII

anche e soprattutto la dimensione verse prospettive (politica, econo- bro sta forse proprio nel suo caratte- stati tedeschi, e che sarà determinan- Storia politica e sociale della "questione te- mia, società e cultura), il graduale re di storia comparata degli sviluppi te per il futuro assetto politico e so- desca" nell'Ottocento. Si tratta, co- spostamento, nell'ambito della Con- di Prussia, Austria e degli altri stati ciale della Germania unita. Ma su al- HEINRICH LUTZ, Tra Asburgo e me mostra Lutz in questa sintesi, federazione tedesca, del polo egemo- tedeschi, nel cui ambito la questione cuni punti centrali, come il ruolo del- Prussia. La Germania dal 1815 al della scelta tra il ristagno politico, nico dall'Austria alla Prussia, attra- dell'alternativa tra grande e piccola la borghesia tedesca, il difficile rap- 1866, Il Mulino, Bologna 1992, ed. economico e sociale quale viene verso momenti e fasi cruciali quali la Germania si lega con quella comples- porto tra liberalismo e democrazia in orig. 1985, trad. dal tedesco di Paolo esemplificato dal caso austriaco, e un svolta reazionaria degli anni venti, il sa dialettica interna tra istanze di au- Germania, o il carattere inevitabile Pombeni, pp. 639, Lit 56.000. dinamico processo di modernizzazio- crescente sviluppo di industria e togoverno della borghesia in ascesa, della soluzione bismarckiana, Lutz ne, secondo modalità specifiche, commercio che innesca trasforma- centralismo burocratico (soprattutto non fornisce nuove interpretazioni, La polarità Austria/Prussia non quale è quello avviato dalla Prussia zioni profonde, e ovviamente la rivo- dello stato prussiano) e tradizionale limitandosi a riportare le diverse tesi implica soltanto l'aspetto territoriale dopo l'anno decisivo 1806. La tratta- luzione del 1848-49 e le sue conse- dominio della nobiltà, che caratteriz- già note. ("grande/piccola Germania"), ma zione di Lutz segue, intrecciando di- guenze. Il maggiore interesse del li- za, in diverse articolazioni, tutti gli Lorenzo Riberi

RODNEY CASTLEDEN, Il mistero di Cnosso. Storie del delle mode esotico-esoteriche: un peccato che sembrereb- costante e rispettoso contraddittorio con l'autorità di Labirinto, Ecig, Genova 1992, ed. orig. 1990, trad. be veniale se non desse luogo spesso a un 'informazione Evans, non vale tanto per la nuova soluzione interpretati- dall'inglese di Carla Boccherini, pp. 314, Lit 30.000. gravemente distorta circa i contenuti delle opere che ven- va proposta (il "Palazzo di Minosse" non sarebbe una di- gono proposte. In buona misura tutto ciò si verifica anche mora reale ma un tempio), la quale — pur plausibile — Esiste — è inutile negarlo — in alcuni settori del mon- per il lavoro di R. Castleden, The Knossos Labyrinth. A lascia ancora spazio a dubbi e obiezioni fondate, quanto do editoriale una tendenza diffusa e deprecabile a presen- New View of the "Palace of Minos" at Knossos, pub- piuttosto per la chiarezza espositiva e per la precisione e tare opere di ricostruzione storica che formulano proposte blicato a Londra e New York nel 1990 e che compare ora l'ampiezza descrittiva, entrambe costruite su una solida innovative in merito a periodi, fatti o situazioni comples- 'in edizione italiana. Sia nel titolo modificato rispetto al- base bibliografica, che ne fanno il più aggiornato stru- si e scarsamente documentati dell'antichità, come defini- l'originale sia nella presentazione di quarta di copertina, mento di approccio e di guida oggi disponibile a uno dei tive risoluzioni di misteri chiave. Si tratta, come è ovvio, giocando esclusivamente sul tema del mistero e del suo più significativi monumenti del mondo pregreco. di un espediente per sollecitare l'attenzione di un numero disvelamento, si finisce per fare un cattivo servizio all'au- Sergio Roda maggiore dì potenziali lettori attraverso il palese ammic- tore: in effetti il libro di Castleden, un'onesta e documen- camento nei confronti della fastidiosa e pervasiva melassa tata ricerca sul palazzo di Cnosso condotta in una sorta di

KLAUS MEISTER, La storiografia gre- tutto agli studenti cui questo manua- nisce Burke, senza pretese di com- e il prestigio condussero i notai al ca dalle origini alla fine dell'elleni- le è in primo luogo destinato, l'auto- pletezza e motivato essenzialmente ruolo di ceto politico egemone del co- smo, Laterza, Roma-Bari 1992, ed. re esamina gli storici greci più noti e dall'interesse per il rapporto fra sto- mune di Bologna per tutta la seconda orig. 1990, trad. dal tedesco di M. To- quelli meno noti, discute le principali ria e scienze sociali, il libro offre an- metà del XIII secolo, negli anni di sti Croce, pp. 298, Lit 35.000. questioni scientifiche connesse al che una periodizzazione più minuta espansione dell'Università. Il volu- formarsi e all'evolversi di tale co- wmm (che ha la "svolta antropologica" co- me ha due sezioni. Nella prima parte Nel V secolo a.C., in parallelo con scienza storica, si sofferma sulle sue me vocazione e come punto d'arrivo) Giorgio Costamagna, Gianfranco lo sviluppo della cosiddetta democra- molteplici espressioni: dalla storia e una discreta prosopografia di stori- Orlandelli, Giampaolo Ropa, Gior- zia radicale ateniese e con l'affermar- tucididea come lotta per il potere alla ci, in cui campeggia la figura di Brau- gio Tamba e Giuseppe Rabotti ana- si per merito dei sofisti di una nuova storiografia retorica di Teopompo, del. Tesi cara a Burke è che altri fu- lizzano il ritorno del diritto romano, concezione razionale del mondo, si dalla concezione "tragica" di ispira- rono gli innovatori del passato (da la presenza di una scuola, la lingua e i ebbe in Grecia una straordinaria fio- zione aristotelica alla storia "locale" Lamprecht a Robinson) ma solo gli modi espressivi, il coinvolgimento ritura culturale. Tragedia e comme- di Timeo di Tauromenio. storici francesi si sono proposti, riu- dei notai in molteplici attività della dia raggiunsero il massimo splendo- Mario Gallina scendovi, a "capeggiare un movi- vita cittadina. Il raffronto con l'evo- re, nacque un nuovo genere lettera- mento" usando tutti i possibili mezzi luzione del notariato di Ravenna è rio: l'indagine storiografica. Non che culturali e anche istituzionali. Un cu- particolarmente interessante, perché nei tempi precedenti, e in ambiti rioso glossario finale di 17 termini la città costiera era sede di una pre- geografici differenti, fossero manca- del linguaggio della rivista (da civili- stigiosa cancelleria vescovile. Ema- te espressioni scritte di coscienza PETER BURKE, Una rivoluzione sto- sation a outillage mentali vuole sol- nuela Fiori e Augusto Vasina si di- storica, solo allora però, superata riografica. La scuola delle Annales tanto, nella sua limitatezza, elimina- scostano in parte dalla tematica ge- nella narrazione la semplice giustap- 1929-1989, Laterza, Roma-Bari re equivoci. nerale, presentando l'una il restauro posizione degli eventi, si pose con 1992, ed. orig. 1990, trad. dall'inglese Giuseppe Sergi della cappella dei notai in San Petro- estremo rigore il problema della ri- di Giovanna Ferrara degli Uberti, pp. nio, l'altro la raccolta dei saggi relati- cerca delle cause. Se comunemente si 170, Lit 15.000. vi al notariato bolognese del famoso riconosce a Erodoto il titolo di padre Giorgio Cencetti. La seconda parte della storia — ma già Ecateo di Mile- Per la rivista francese "Annales", del volume contiene le trascrizione to aveva esercitato sulla tradizione integrale di un registro di commissio- fondata da Bloch e da Febvre nel AA.VV., Studio bolognese e forma- mitologica una critica razionale —, è ni notarili assegnate tra il 1235 e il 1929, Burke adotta una distinzione zione del notariato, Giuffrè, Milano tuttavia alla severa indagine di fatti e 1289. Tra le professioni del medioe- in tre fasi già propria di precedenti 1992, pp. 446, 31 ili, Lit 55.000. cause praticata da Tucidide che si de- interpretazioni: la prima, fino al vo quella notarile risulta particolar- ve la prima coerente formulazione di mente utile da indagare, sia per l'in- 1*945, in cui il movimento è "piccolo, "scuola"); la terza, dagli anni settan- Da un convegno del 1989 è nato un moderno metodo storico. Da allo- trinseca importanza, sia perché con radicale e sovversivo" e conduce una ta a oggi, assiste a una frammentazio- un volume di buona leggibilità sugli ra sino alla fine dell'età ellenistica i le sue pratiche costruì la "memoria" "guerriglia" contro la storia tradi- ne implicita nel successo e nel gran statuti notarili bolognesi del Due- greci hanno continuato a riflettere della società europea. zionale; la seconda, dal dopoguerra numero di studiosi coinvolti. Ormai cento: fonte preziosa per illuminare sul corso degli avvenimenti cercando al 1968, in cui intorno ai concetti di "costruire l'immagine di un tutto trova spazio persino una riscoperta un'attività professionale che seppe Patrizia Cancian guida structure e conjoncture e privi- della storia politica, mentre il dato rielaborare il diritto privato in modo unitario e di trarre dalla molteplicità legiando contenuti "serializzabili" si degli eventi tramandati il senso di un prevalente (e incontestabile) è un autonomo e originale e che, inoltre, costituisce una "scuola" egemone passaggio dalla storia socio-economi- produsse formule e strutture del do- processo interno". Con uno stile (segnaliamo che altre diagnosi non chiaro ed essenziale, rivolto soprat- ca a quella socio-culturale. "Saggio cumento notarile destinate a diffon- condividono la definibilità come di carattere personale" come lo defi- dersi in Italia e in Europa. L'autorità

MARIETTI

E andammo Hans Blumenberg Pia Pera dove il vento ci spinse La legittimità dell'età moderna I Vecchi Credenti e l'Anticristo a cura di Guido Nathan Zazzu Un'analisi dei percorsi che hanno portato, dal medioevo ad oggi, all'affermarsi del concetto di modernità L'analisi dello scisma dei Vecchi Credenti Asacerdotali, Una raccolta di saggi che, a distanza di 500 anni, come categoria esistenziale. Una panoramica approfondita avvenuto in Russia nel XVII secolo, permette di comprendere affronta la cacciata degli ebrei dalla Spagna nel 1492, e affascinante del tentativo da parte dell'uomo di trovare, nelle sue più profonde implicazioni un capitolo decisivo con una particolare attenzione per la sorte attraverso una ragione "secolarizzata", un senso al proprio nella travagliata storia dei fondamentalismi religiosi. di quelli che giunsero in Italia. essere al di fuori di ogni motivazione trascendente. Una riflessione ineludibile e affascinante. Guerra e strategia Paolo Branca Josef Leo Seifert nell'età contemporanea Voci dell'Islam moderno Le sette idee slave a cura di Peter Paret Le testimonianze dei più significativi protagonisti Finalmente in traduzione italiana un classico delle ricerche Un classico della letteratura intemazionale per comprendere del pensiero arabo-musulmano degli ultimi due secoli, sull'origine e il significato della cultura slava. in un'ottica "realistica" le cause e la natura dei conflitti armati. precedute da un ampio e illuminante Un affresco suggestivo, per molti versi ancora insuperato, L'evoluzione della guerra e i protagonisti più significativi inquadramento di Paolo Branca. per cogliere il senso più profondo delle rivoluzioni della riflessione strategica, dalla Rivoluzione Francese Uno strumento per capire il mondo islamico, diviso succedutesi in Europa. agli scenari da incubo della guerra atomica. tra rinnovamento e tradizione, e le tensioni che lo agitano. JBRi DEL MESE |

NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 33/IX

L'ambizione di cogliere gli atteggiamenti degli italiani dominio, ma largamente dei dominati, e che proprio il caratteri di genocidio nel nostro colonialismo, la docu- sotto il fascismo è alla base di due dei testi più interes- miscuglio di intransigenza e conservazione favorisse il mentazione puntuale sui rapporti tra Italia e Africa dagli santi pubblicati nell'ultimo anno, quelli di Simona Cola- successo di certe immagini. Di lineare non c'è nulla nei esploratori dell'Ottocento alla diplomazia verso Ghed- rizi e di Angelo Imbriani. Il primo è un libro importante processi soggettivi in clima di dittatura, certo non la ri- dafi, fanno di questo testo un utile strumento per la di- che copre un periodo molto vasto, dal 1929 al 1943, qua- cezione; così appaiono insoddisfacenti le interpretazioni dattica e un'istruttiva lettura per tutti. Ma ad altri tempi si la totalità degli anni della dittatura in senso pieno, e troppo dirette, come quelle che assegnano le voci di ma- va rimandata l'analisi sulla coscienza e su quegli aspetti indaga su un oggetto che definisce giustamente "l'opi- lattie di Mussolini nell'agosto 1939 e nell'autunno 1942 tra inconscio e subconscio che pertengono ai miti. An- nione degli italiani", senza aggiungere l'aggettivo "pub- a timori per la sua salute o a desideri della sua morte. Ti- che per una storia del colonialismo attraverso l'immagi- blica" che la qualificherebbe in senso più proprio. Ma more e desiderio sono sempre mescolati in questa mate- nario, si troveranno preziose le fonti "povere", sia orali non si può parlare di opinione pubblica in un regime to- ria, e questo bisognerebbe innanzitutto cercare di mette- sia scritte; l'esempio che mi torna alla mente in questo talitario, il quale occupa precisamente quello spazio re in luce, prima di sottolineare che a volte l'uno prevale caso è la raccolta di biografie di coloni dell'Emilia- aperto dalla società civile nei confronti dello stato, dove sull'altro. Per questo è così difficile studiare storicamen- Romagna all'Africa orientale, proposta da Irma Taddia. vige — in regime liberale — lo scambio discorsivo tra i te l'immaginario e soprattutto farlo senza tener conto Altre fonti, spesso altrettanto "povere", restano da privati, secondo i termini dell'analisi classica di. Haber- degli orizzonti psicologico, simbolico, antropologico che studiare, per comprendere aspetti fondamentali della mas. L'oggetto di indagine storica viene così ridimensio- vi presiedono. soggettività, e sono quelle che illustrano le forme della nato a "quel vastissimo campo delle opinioni informali, E merito dell'Imbriani riportare numerose citazioni cultura di massa. Due esempi di materiali che costitui- personali, 'non-pubbliche'", che somiglia piuttosto alla sugli atteggiamenti delle donne verso il regime: com- scono antologie utili per il suo esame sono recentemente "materia inorganica" di Hegel — cioè è voce e mormo- menti al mercato e nei negozi di alimentari, ma anche comparsi: le fotografie di Mussolini raccolte in album da razione anonima, che non riesce ad assurgere a tensione ovazioni e benedizioni nelle piazze, nonché lettere inter- Mario Cervi, che non apportano novità sul piano storio- verso il bene comune, anzi ricade spesso in forme arcai- cettate dalla censura (pp. 108, 111, 128, 134, 155, 157, grafico, ma semmai sottolineano il carattere quasi di ro- che di dileggio, di protesta, di cultura della piazza; come 161, 163-64, 167-68, 181-82, 195-97, 200). Ciò consen- tocalco dell'immagine mussoliniana, e gli stralci dalla 'si possa trattare storiograficamente tale "magma" è pro- tirà in futuro di fare un'operazione che l'autore ancora letteratura di massa, inclusi il romanzo rosa, quello colo- blema grosso e stimolante. non compie: di rilevare e studiare un'area specifica di niale e quello di propaganda antologizzati sotto il titolo La scommessa di Simona Colarizi è che il magma si forse troppo ambizioso I best seller del ventennio. Qui in- possa penetrare utilizzando in modo sistematico e attra- vece di nuovo c'è molto, ma trattato con inadeguata pre- verso confronti incrociati gli archivi del Ministero degli cisione storica e talvolta con scarsa storicità, prestando Interni, in particolare della divisione generale di Pubbli- attenzione più al linguaggio che alla sua contestualizza- ca Sicurezza e della Polizia politica, comprese le carte Variazioni sul tema zione. dell'Ovra, dei Carabinieri, del Pnf e della Mvsn. Nel- Sul piano metodologico bisogna dire che, per illumi- l'operazione si riscontrano alcuni meriti del lavoro: tra Gli italiani e il fascismo nare il complesso nodo del rapporto tra dominio e domi- questi annovero la capacità di disaggregare per colloca- nati risulta indispensabile la dimensione micro o almeno zione sociale, almeno in parte, e per età gli "italiani" (le di Luisa Passerini locale. I libri di Paolo Varvaro e Vittorio Cappelli sono italiane, come sempre, sono quasi invisibili); belle per due bei contributi in tal senso, per esempio là dove il pri- esempio le pagine sui giovani e quelle sulla sinistra fasci- mo disegna l'arcipelago di associazioni, dalla Calcio Na- sta. Ma l'irrigidimento dell'opinione alla sua immagine poli agli esoterici al Rotary ai gruppi professionali alla attraverso i rapporti di polizia impedisce di sfruttare a Tra gli scritti di varia misura che continuano Corda Fratres, e analizza la loro diversa capacità di inte- fondo la stessa fonte privilegiata, ad esempio di scorger- a uscire sulla storia del fascismo, testimoniando grazione con il fascismo, o dove il secondo esamina l'im- vi le tracce degli elementi di cultura popolare arcaica ri- l'interesse e la passione che il tema ancora riveste patto della cultura di massa nella regione e la condizione vitalizzati nella sovversione anonima. Qui le irrisioni, le nel nostro paese, emerge con forza crescente ilfi- delle donne Calabre tra "femminismo" e segregazione. maledizioni, le oscenità che percorrono tutto il venten- lone sui modi in cui il regime veniva recepito da- Interessante e riuscito in entrambi i volumi l'inserimen- nio, compaiono soltanto alla fine e in funzione eccessiva, gli italiani: è diventato un interesse precipuo de- to dell'approccio biografico su personaggi locali, che così private della loro lunga storia; certo hanno cambiato gli storici costruire una storicità del rapporto tra rende vivida la rappresentazione dei complessi rapporti di contesto, ma per rilevare questo cambiamento biso- dominio e dominati, con l'ambizione di scrutare di potere diffuso in regime di dittatura. gnerebbe aver preso maggiormente in considerazione un gli atteggiamenti dei secondi. L'impresa è diffici- Decisamente micro — lo spazio sociale e discorsivo di versante dell'opinione la cui rilevanza viene in genere le, data la complessità dei due soggetti — il regi- una famiglia — è la dimensione scelta da Paolo Corsini e sottolineata soprattutto dalla memoria: il disagio micro- me ebbe molteplici aspetti e molti sono i gruppi Gianfranco Porta per il loro studio sull'operaio Luigi scopico e apparentemente non politico. sociali che vanno sotto il nome di "italiani" — Abbiati, nato nel 1897 a Melegnano, ma bresciano di e dato anche il loro diverso modo di essere sog- Se una lettura comparata delle fonti di polizia consen- adozione. La sua storia di antifascista è trattata in ma- getti: il regime, che si presentava come onnipo- tirebbe maggior attenzione verso il "basso" — il basso niera esemplare, su un versante che dà spazio all'intrec- tente e capace di tutte le decisioni, era in realtà del linguaggio e della tradizione popolare — altri con- cio tra affetti e politica: questi italiani sono tra quelli che una sorta di marxiano "automa enorme", men- fronti indurrebbero a una maggior attenzione verso vissero nel rapporto con il regime le conseguenze del loro tre la maggioranza degli italiani che apparivano l'"altò". La rete di spionaggio del regime afferra ceti aperto dissenso. La loro famiglia di comunisti fu coinvol- ciechi e passivi come certi catatonici, per ripren- medi, operai e contadini, ma assai meno industriali e im- ta interamente nel prezzo pagato per la ribellione politi- dere l'immagine di Max Horkheimer, avrebbero prenditori, che ci hanno lasciato una documentazione ca, che incluse il confino per la compagna di Luigi, Anto- in seguito rivelato di essere potenzialmente i soli ora valorizzata, dalle lettere di Giovanni Pirelli pubbli- nia Oscar, e i loro figli. Altre famiglie furono lacerate soggetti della storia nel senso pieno del termine. cate da Nicola Tranfaglia agli scritti autobiografici di drammaticamente dalle diverse scelte dei loro compo- Oscar Sinigaglia citati nel bel libro di Lucio Villari; an- nenti, come testimoniano le straordinarie lettere di fuo- che la soggettività degli imprenditori è diventata di rusciti polesani curate da Valentino Zaghi, dove compa- grande interesse storiografico. Ma Colarizi riduce al mi- re ad esempio la frattura tra un padre che si autodefini- nimo l'uso delle fonti di memoria e secondarie, lascian- sce "un onesto operaio Rosso" e "quel stupido di mio fi- doci il rimpianto di come si sarebbero potuti intrecciare lio" che per lui è diventato "un nero Vagabondo", vari tipi di documenti personali, coevi e non, con le carte perché ha voluto rientrare in Italia dalla Francia e fare il di polizia. presa di parola femminile, anziché limitarsi a incasellarla militare (lettere del giugno del 1936). Per fortuna, nono- nelle suddivisioni geografico-sociali tra le zone urbane stante le rimozioni, tutte le strade menano alla soggetti- dell'Italia nord-occidentale e le zone rurali, tra le fasce vità e per chi ha voglia di decifrarle le sue tracce, ancor- sociali medio-alte e quelle situate più in basso nella scala ché infime, sono infinite. sociale. Strano destino quello della soggettività: di diventare Su una linea consimile di analisi storica si pone Ange- oggetto di studio sempre più frequente, senza per altro lo Imbriani, che studia l'opinione di un'area definita esser nominata e soprattutto senza che le si faccia piena "afascista", dove aveva a suo parere raggiunto dimen- giustizia: i miti sono trattati come cose, senza attenzione sione di massa il mito moderato di Mussolini come gran- per i loro aspetti di irrazionalità, di rovesciamento, di de statista e salvatore della pace, mentre il mito "intran- compensazione rispetto alla politica e alla realtà sociale; VITTORIO CAPPELLI, II fascismo in periferia. Il caso della Ca- sigente" sarebbe rimasto confinato ai fascisti della pri- il carattere di soggetto capace di decisioni è riservato a labria, Editori Riuniti, Roma 1992. ma ora e dintorni. Il panorama tracciato da Imbriani è di pochi e i "nuovi soggetti" finalmente riconosciuti da lar- SIMONA COLARIZI, L'opinione degli italiani sotto il regime. grande interesse e incontra nodi rilevanti per lo studio ga parte della storiografia sembrano il più delle volte an- 1929-1943, Laterza, Roma-Bari 1991. del rapporto tra opinione semipubblica e mito; anche qui cora invisibili alla contemporaneistica italiana; della sog- PAOLO CORSINI, GIANFRANCO PORTA, Avversi al regime. il privilegiamento delle fonti di polizia, ancorché con gettività non si elabora la storicità intrinseca, cogliendo Una famiglia comunista negli anni del fascismo, Editori Riu- confronti più variegati, crea problemi simili a quelli pri- soprattutto immaginari immobili o univoci; il mito viene niti, Roma 1992. ma rilevati. Ad esempio, nell'analisi delle ripercussioni contrapposto al reale, senza valorizzare gli scambi reci- ANTONIO DEL BOCA, L'Africa nella coscienza degli italiani. del discorso del duce a Torino il 14 maggio 1939 non si proci, le contraddizioni interne al mito e la capacità di Miti, memorie, errori, sconfitte, Laterza, Roma-Bari 1992. tien conto di quello fatto il giorno dopo a Mirafiori, che quest'ultimo, come orizzonte autonomo, di conciliarle. ANGELO MICHELE IMBRIANI, Gli italiani e il Duce. Il mito e è largamente presente nelle relazioni degli informatori di Eppure il fascino della soggettività rimossa fa capolino l'immagine di Mussolini negli ultimi anni del fascismo polizia e che generò un'importante tradizione di memo- attraverso gli interstizi ed è a mio parere la molla che (1938-1943), presentaz. di Aurelio Lepre, Liguori, Napoli ria. In quell'occasione, anche reagendo alla versione del spinge molti autori a ricercare nella sua direzione. 1992. giorno prima, la maestranze della nuova fabbrica Fiat, Mussolini. Album di una vita, a cura di Mario Cervi, Rizzo- presente il senatore Agnelli, risposero alle apostrofi di Anche un lavoro vivace e stimolante come quello di. li, Milano 1972. Mussolini con il silenzio, il che contraddice fortemente Angelo Del Boca, animato dalla tensione tra storia e pas- GIOVANNI PIRELLI, Un mondo che crolla. Lettere 1938- le conclusioni cui giunge Imbriani quando asserisce che sione civile, tra presente e passato, fa appello alla sogget- 1943, a cura di Nicola Tranfaglia, Archinto, Milano 1990. nella primavera del 1939 la parola del duce si rivelava an- tività attraverso il titolo sulla "coscienza degli italiani". I best seller del ventennio. Il regime e il libro di massa, Edi- cora estremamente efficace e che il mito non era ancora Degli oggetti citati nel sottotitolo, "errori e sconfitte" tori Riuniti, Roma 1991. incrinato. compaiono numerosi nel libro, ma di "miti e memorie" se ne ritrovano pochi, se non ex negativo quello del colo- IRMA TADDIA, La memoria dell'Impero. Autobiografie d'A- Se è giusta la tesi che sia riduttivo vedere nel mussoli- nialismo italiano diverso e più umano. Sfatarlo è un com- frica orientale, Lacaita, Manduria 1988. nismo solo il frutto di un'operazione propagandistica di pito che Del Boca assolve benissimo, ma non lo analizza PAOLO VARVARO, Una città fascista. Potere e società a Na- condizionamento, meno convincente è quella correlata in quanto mito, fatta eccezione per il saggio sul poeta li- poli, Sellerio, Palermo 1990. con la frammentazione del mito, cioè che la gente sorvo- gure Adriano Grande che partecipò come volontario alla LUCIO VILLARI, Le avventure di un capitano di industria, Ei- lasse sull'ambiguità dell'immagine ufficiale di Mussolini campagna d'Etiopia. La pietas storica nella denuncia del naudi, Torino 1991. per recepire un'immagine più lineare e coerente. Riten- campo di concentramento di Danane (a 40 chilometri da VALENTINO ZAGHI, Povera it'alia in fama. Lettere di fuoru- go, anche sulla base di ciò che suggeriscono fonti lettera- Mogadiscio) costruito dagli italiani nel 1935, la polemica sciti polesani (1923-1942), presentaz. di Mario Isnenghi, rie e fonti di memoria, che l'ambiguità non fosse solo del contro il revisionismo storiografico che vuole ignorare i Minelliana, Rovigo 1991. L'INDICE

••DE. LIBRI DEL MESE^IL NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 34/X

versie e le sue divisioni. Al di là co- ATTILIO MANGANO, L'altra linea. Società munque del tentativo di definizione Pullano, Catanzaro 1992, pp. 155, Lit di un genere, l'affascinante coralità 25.000. David Vital TOMAS BORGE, La paziente impa- di questo libro, nella quale riescono zienza. La Storia di un Uomo, di un comunque a distinguersi numerosi Attraverso la ricostruzione della II futuro degli ebrei Paese, di una Rivoluzione, Synergon, personaggi, trascina spesso il lettore biografia politica di Franco Fortini, Bologna 1992, trad. di Pino Cacucci e in un clima che, personalmente, non Gianni Bosio, Danilo Montaldi e Ra- Gloria Corica, pp. 316, Lit 30.000. ho percepito molto diverso da quello niero Panzieri nei difficili anni cin- di Cent'anni di solitudine. In mezzo quanta, l'autore vuole innanzitutto Il popolo ebraico a un bivio? "Come può un solo cuore conte- alle tante figure senza volto, che al- ricostruire la maturazione del loro nere tante sofferenze e restare capa- meno per noi comprendono anche percorso politico e culturale che li ce di tanta allegria...", si chiede Ca- Fonseca, emergono Che Guevara, portò, dopo il XX Congresso del cucci alla fine della sua nota intro- colui che ha "costruito una nuova co- Pcus del 1956 e la repressione della Jacob Neusner duttiva a un libro non facile da pre- scienza" — commovente è il ricordo rivolta ungherese, a cercare un'uscita sentare, un libro di cui è difficile di Borge del momento della sua mor- a sinistra dallo stalinismo. Prove- definire perfino il genere. Potrebbe te — ed Ernesto Cardenal. Grazie a nienti da esperienze politiche diverse I fondamenti del giudaismo essere sia l'autobiografia di Tomas lui, e all'ala progressista della Chie- si trovarono sovente in contrasto fra Torah, Mishnah e Talmud Editrice La Giuntina - Via Kicasoli 26, Firenze Borge, uno dei capi storici del Frente sa, si avvicineranno cristiani rivolu- loro su aspetti specifici. Li accomu- sandinista da sempre a fianco di Car- zionari e sandinisti, nella convinzio- nava invece una tensione verso la ri- los Fonseca, fondatore del Frente, ne che, non solo in Nicaragua, "il cri- cerca di nuove soluzioni politico-or- sia una biografia dello stesso Fonse- stianesimo è anche un fatto politico; ganizzative volte a superare il dicoto- trollo operaio e della democrazia di- re dopo le lotte del '68-69 in Italia. ca, che "per anni, fino alla sua mor- e i fatti politici sono a favore o con- mico rapporto tra partito e classi su- retta nel tentativo di delineare le ca- Dopo il crollo dei "socialismi reali" te, visse nella paziente impazienza. tro le dittature e l'imperialismo". balterne, tipico del togliattismo e del ratteristiche istituzionali di una pos- se qualcosa resta vivo della cultura Bisognava fare qualcosa, ma non sa- Nelle ultime pagine del libro viene riformismo socialista. Introdussero sibile società socialista. Nella del Sessantotto e merita di essere ri- pevamo bene che cosa". Potrebbe narrata la morte della sandinista nel dibattito dell'epoca la necessità postfazione che conclude il libro, considerato è proprio quel filone che essere sia un manuale di guerriglia sia Claudia Chamorro, tradita da suo di vivificare la teoria marxista trami- Mangano sottolinea come molti ele- volle rifarsi alla produzione dei quat- un libro di storia, politica, economi- fratello; quale simbolo più eloquente te il confronto con le scienze sociali menti della loro riflessione trovarono tro "eretici" marxisti. ca e sociale, del Nicaragua sotto So- per una lacerazione che continua? ed economiche cosiddette "borghe- consenso e continuità nell'area della Diego Giochetti moza e dell'Fsln, con tutte le sue tra- Silvia Giacomasso si". Riproposero la tematica del con- nuova sinistra, che si venne a forma-

OLIVIERO ARZUFFI, Emarginazione A-Z, prefaz. di notìzie circa i principi costituzionali e la legislazione che leggi che delle regole amministrative che lo stato definisce Gennaro Acquaviva, Casale Monferrato 1991, pp. regolano il settore, nonché circa i soggetti istituzionali cui per i singoli settori di intervento affrontati da Arzuffi: ba- 516, Lit 50.000. fare riferimento e le loro competenze specifiche. sta pensare ai continui interventi in materia di immigra- La seconda parte del volume è composta da un glossa- zione e alle modifiche conosciute negli ultimi anni sia dal Nel momento in cui l'emarginazione sociale sembra rio contenente 28 voci principali, da Aids a Zingari. Le processo penale che dalla legge sulla droga, oppure alla diventato problema politico di serie B, il volume di Oli- diverse voci risultano affrontate in modo schematico e or- fluidità delle regole in materia di adozione e di minori in viero Arzuffi costituisce un'iniziativa di grande rilievo ganico, e sono integrate da una bibliografia essenziale. difficoltà. Questo è il prezzo inevitabile che deve pagare culturale prima ancora che pratico. E dire che lo scopo La terza parte, piuttosto breve, è dedicata ad alcuni un'opera che oggi tenti di rifuggire da un'ottica di tipo della pubblicazione è, dichiaratamente, quello di fornire Suggerimenti metodologici ed operativi su come si co- specialistico per offrire una visione ampia e di assieme di strumenti di lavoro a tutti coloro che per scelta o dovere struisce un progetto di intervento, su come se ne valutano fenomeni complessi. Ciò che conta in questi casi è che hanno a che fare con i problemi dell'emarginazione. i risultati e su come questi possono essere resi pubblici. l'opera presenti un impianto complessivo solido e un dise- Il libro è diviso in tre parti ed è fornito di una serie di In una società complessa che tende ad estremizzare le gno coerente; se, come nell'opera di Arzuffi, queste carat- indici assai completi. Nella prima parte l'autore indivi- forme di specializzazione, e in una società che riconosce teristiche sono presenti, il volume conserva valore nel dua nella società italiana di oggi sei aree principali di ai servizi pubblici di assistenza sociale e al volontariato tempo e sono sufficienti aggiornamenti periodici di ridot- emarginazione: anziani, bambini in difficoltà, carcerati, un ruolo e dei margini di manovra sempre meno coerenti, ta portata. handicappati, immigrati e tossicodipendenti. Ciascuna di il volume di cui ci occupiamo si presenta nel complesso Il volume copre un 'area in cui l'informazione e la dif- queste grandi aree viene affrontata mediante tre diverse come un utile strumento di conoscenza e insieme come il fusione di conoscenze sono particolarmente inadeguate; sezioni. La prima (Quadro di riferimento/ rappresenta frutto di un progetto culturale ambizioso e suscettibile di esso può dunque interessare non solo a studenti ed opera- un approccio mirato alle problematiche generali, cercan- sviluppi futuri. Non è facile per il lettore trovare nel volu- tori che hanno interessi specifici, ma anche a insegnanti, do di introdurre i temi fondamentali di ordine sociale e me risposte a specifici problemi pratico-operativi; può professionisti, pubblici amministratori e comuni cittadi- culturale. La seconda (Percorsi/ affronta in modo specifi- trovarvi, invece, dati tecnici e spunti di riflessione capaci ni. co i diversi aspetti del problema, fornendo informazioni, dì agevolare la creazione di quelle risposte. Luigi Marini dati statistici, notìzie di ordine pratico e ordinamentale, e Per sua stessa natura il volume rischia di invecchiare alcuni "consigli pratici". La terza (Istituzioni/ fornisce precocemente a causa del contìnuo modificarsi sia delle

stanza da questa politica, da questi mestrale promosso dall'Associazione proposta da Salvatore Natoli, dove si tica. Non basta più rivendicare l'ori- Riviste società partiti, da questo modo miserabile di milanese Amici di don Giuseppe De mostra la doppia faccia del trasformi- ginalità dell'esperienza dei comuni- gestire la cosa pubblica e dal misere- Luca, e diretto da Giovanni Bianchi, smo nostrano, responsabile di "lun- sti italiani, né si può più sperare in "Nuvole", anno II, nn. 1-3, Sonda, vole livello del dibattito politico". Il delle Acli. Singolare già a partire dal ghe mediazioni ed impalpabili muta- una riforma dei paesi di "socialismo Torino 1991-92, Lit 7.000. numero 2, non più centrato sulla sottotitolo, che mescola disinvolta- zioni". "Dell'Italia non si può dire reale", ormai spazzati via quasi "tempesta nel deserto", propone ri- mente spiritualità e politica, a segna- certamente che tutto cambia perché ovunque. Non è per la verità chiaro "Da dove vengono le nuvole", flessioni sull'Italia, sulla sinistra do- lare nel "bailamme" tra l'una e l'al- ogni cosa rimanga uguale, ma in essa dove vada ora, in positivo, la rivista. con questa domanda si apre l'edito- po il crollo del comunismo e ancora tra la volontà di un confronto radica- si attivano costanti trasformazioni Certo non si può non condividere — riale del primo numero di questo bi- sulla morte del marxismo. Il terzo si le sul destino del cristianesimo, tra senza che si riesca mai a radicalizzare per riprendere la felice metafora di mestrale nato lo scorso anno intorno occupa del cosiddetto marasma poli- tradizioni diverse, nella fine della il cambiamento. Accade, infatti, do- Mario Tronti contenuta nel suo pre- ad un gruppo di intellettuali in buona tico-istituzionale in cui si trova oggi modernità. Una commistione che è po anni di trovarci diversi senza aver zioso controcanto feroce a Rorty — parte provenienti dalla facoltà di l'Italia. Il numero si apre con una ri- regolarmente e variamente presente capito esattamente perché. Da qui la volontà di andare da tutt'altra par- scienze politiche di Torino e diretto flessione di Alfio Mastropaolo sulle in tutti i numeri, a partire dal Dizio- insperati risultati, in ciò imperdona- te rispetto ai "liquidatori dell'eredi- da Angelo D'Orsi. Le Nuvole po- elezioni del marasma nel quale si ri- nario iniziale, che vede sempre inter- bili limiti". tà", figura ormai egemone a sinistra. tranno essere di vario genere, essen- flette sulla novità introdotta nel no- venire Edoardo Benvenuto su una Riccardo Bellofìore Non si vuole cedere alla rassegnazio- zialmente comunque nuvole di rab- stro sistema politico dalla grande voce "teologica" e Mario Tronti su ne intellettuale, ma affidare alla radi- bia che guardano alla politica italiana frammentazione della sinistra e dal- una voce "politica"; per proseguire calità della critica lo sforzo di una ri- e a quella internazionale (si vedano a l'insorgere di una destra sempre più poi, in irregolare alternanza, con le costruzione analitica e politica. Tra i questo proposito i pezzi di Marco agguerrita. Oltre al dossier marasma e rubriche "la fase" e "pietà", "espe- più felici articoli su questa strada, se- Revelli o di Mario Dogliani sul nu- alle rubriche nel numero 3 si possono rienze" e "meditazioni e preghiere". "Critica marxista. Analisi e contri- gnaliamo quelli del dossier su Dopo le mero 1); tra nuvole piene di utopia e leggere articoli sul razzismo (Adriana Di particolare interesse, scorrendo buti per ripensare la sinistra", nuova elezioni: crisi economica e questione di progetti perduti si aggirano invece Luciano), sulla tossicodipendenza gli ultimi numeri, soprattutto la rilet- serie, n. 1, gennaio-febbraio 1992, pp. sociale, che ospita interventi di Fau- i pezzi di Silvano Belligni e di Alfio (Amedeo Lo Russo) e un articolo di tura di figure chiave ma poco fre- 80, Lit 10.000. sto Bertinotti, Augusto Graziani, Mastropaolo sempre sul primo nu- Marco Revelli che commenta i recen- quentate della cultura degli ultimi Giorgio Lunghini e Roberto Tesi; e ti rapporti sul malessere presente e fu- decenni: la rilettura di Augusto Del la rilettura della Dialettica dell'illu- mero. I punti di riferimento della ri- La vecchia serie di "Critica mar- turo dell'Italia (rapporto Censis e Noce, proposta da Tito Perlini nei minismo di Horkheimer e Adorno vista sono molti e ovviamente stret- xista" aveva costituito un luogo di rapporto Italia 91 dell'Istituto di numeri 7 e 8; lo studio del pensiero proposta da Roberto Finelli. Unico tamente legati all'attualità, non man- discussione seria, anche se non parti- Studi Economici e Sociali). politico di Giacomo Noventa, pre- dubbio, il fatto che di questo tipo di cano però gli "antenati", per citare il colarmente innovativa, interno alla titolo di una delle rubriche che do- sentato da Franco Manfriani nel nu- riviste — di "cultura politica" ma Martino Lo Bue tradizione marxiana e, soprattutto, a vrebbero comparire regolarmente tra mero 9; e, in questo numero, il primo "leggere" — ve ne è ormai molte, quella gramsciano-togliattana. Que- le pagine di "Nuvole". Pier Paolo di due articoli di Vittorio Tranquilli forse troppe, e troppo simili tra loro sta nuova serie cambia formato Pasolini, Simone Weil e Piero Go- su Realtà storica e problemi teorici del- (basti pensare a "Asterischi", "A si- (l'universale A4), taglio (articoli più betti nei primi tre numeri. La nozio- la democrazia nel pensiero di Eranco nistra", "Marx 101"). Comunque, brevi e di attualità), intenzioni (vuo- ne di secessione dalla politica emerge Rodano. Ricorrente l'attenzione al- auguri. come punto nodale per comprendere "Baillamme. Rivista di spiritualità e l'ebraismo, stòrica "minoranza", in le essere non soltanto "ripresa di un lo spirito di questa rivista. L'edito- politica", n. 10, dicembre 1991, Edi- un momento in cui lo stesso cristia- impegno di lettura critica della real- Riccardo Bellofiore riale del secondo numero si apre pro- toriale del Drago, Milano, pp. 258, Lit nesimo diviene minoranza. Va se- tà" ma anche "rivista di polemica e prio chiarendo ulteriormente questo 20.000. gnalata anche, nel penultimo nume- di lotta politica"). Diverso è in ogni concetto che per i redattori di "Nu- ro, l'impegnata analisi del mutamen- caso il contesto in cui la rivista rina- vole" vuole essere "una presa di di- È una rivista singolare, forse ecce- to dell'Italia anni ottanta-novanta sce, e con esso la necessità di più dra- zionale, certo molto bella, questo se- stici ripensamenti nella cultura poli- riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESE ••

Imprese, numero 11-12 di "Meridia- Il numero contiene anche un'intervi- operaio e socialista", la rivista edita faelli, Groenewegen, Dardi, Loasby, Riviste economia na. Rivista di storia e scienze sociali", sta a Michael Walzer su "individuo, dal Centro ligure di storia sociale, Pesciarelli, Becattini, Matthews- quadrimestrale dell'Istituto meridiona- comunità, giustizia"; un autoritratto che ha ora proseguito le pubblicazio- Supple, Reisman, McWilliams Tull- Convergence to Long-Period Posi- le di storia e scienze sociali, maggio- del proprio percorso di ricerca di Lu- ni con il nuovo nome di "Ventesimo berg. La seconda sezione tratta del tions, numero monografico di "Politi- settembre 1991, pp. 394, Lit 44.000. ciano Cafagna; un intervento di Sil- secolo" — scelta che non avrà man- Contesto storico e connessioni e ospita cai economy. Studies in the Surplus vio Lanaro a proposito di nazioni e cato di sorprendere i suoi lettori. La saggi di Butler, Kadish, Ross, Biagi- Approach", VI, n. 1-2, 1990, Rosen- "Quali imprese sono attecchite e nazionalismo, dove si interloquisce sezione più cospicua del fascicolo è ni, Harcourt, Roncaglia, Zanni. La berg & Sellier, Torino, pp. 359, Lit attecchiscono nel Mezzogiorno? con Gellner e Hobsbawm. dedicata ai risultati di una ricerca terza sezione offre un Riesame dì al- 75.000. Quali sono le ragioni determinanti Riccardo Bellofiore promossa dalla Fondazione Vera No- cune parti della teoria marshallìana at- della loro nascita e della loro soprav- centini e dall'Istituto Gramsci pie- traverso i contributi di Caravale, Il numero doppio della rivista pre- vivenza? Quale il sistema delle op- montese, dal titolo Per una storia so- Gay, Delli Gatti-Gallegati, Maricic, senta, rielaborati e aggiornati tenen- portunità entro il quale sono immer- ciale delle relazioni industriali a Tori- Schlicht, Kregel, Marchionatti, Cec- do conto della discussione, i contri- se. Quali forme imprenditoriali no. Nella rubrica "Note e discussio- chi, Cavalieri. Gli atti del convegno buti che erano stati presentati al se- emergono da una ricognizione sul Il pensiero economico italiano tra le ni" figurano poi una utile rassegna di sono preceduti da un saggio intro- minario internazionale organizzato campo? E quali, invece, le modalità e due guerre (1915-1943), a cura di Luigi Ganarini sugli studi intorno al duttivo di John K. Whitaker. "I alla Certosa di Pontignano di Siena le tipologie di impresa che non sono Riccardo Faucci, numero 2-3 di "Qua- movimento sindacale in Italia tra il Principles sono una grande opera?", nell'aprile del 1990, e dedicato alla presenti nel contesto meridionale? E derni di storia dell'economia politica", 1945 e il 1980, e un commento — si chiede Whitaker; ebbene, egli discussione della legittimità della no- perché?" Questi gli interrogativi con Angeli, Milano 1990, Lit 40.000. storiografico e politico insieme — di stesso risponde: "Di quanti lavori di zione dei prezzi di produzione come cui si apre il denso numero doppio di Sergio Bologna su Lavorare in Fiat di teoria economica si può dire, come "centri di gravità" dei prezzi di mer- "Meridiana". I modi dell'investiga- Il numero speciale dei "Quader- Marco Revelli. I saggi sulle relazioni per le novelle di Jane Austen, che cato. Il tema è tra i più discussi: esso zione sono innanzitutto storici, co- ni", che raccoglie gli atti di un con- industriali a Torino, che costituisco- uno può rileggerli con piacere, pro- sembra dividere gli animi nello stesso me nell'articolo di Giuseppe Barone vegno tenutosi a Pisa il 6-7 dicembre no come si è detto il corpo principale fitto, e nuovo interesse ogni anno?". campo dei fautori di un ritorno all'e- sull'ascesa e sul declino della famiglia 1990, propone un bilancio organico del numero, sono presentati da una Riccardo Realfonzo conomia classica, e non incontra sol- Florio, che ben sintetizza modernità sul pensiero economico italiano du- densa introduzione di Elisabetta Be- tanto la perplessità degli economisti e debolezza dell'imprenditoria meri- rante il fascismo con contributi di nenati, a segnalare i caratteri di novi- più interni al campo neoclassico. dionale; o in quello di Pinella Di Bellanca, Bini, Brandolini-Gobbi, tà della ricerca. Innanzitutto l'insoli- Mentre alcuni relatori mantengono Gregorio, dove è sottolineata la dia- Capodaglio, Cardini, Cellerino, Co- to ambito temporale (1935-55), che ECIG la fede nei prezzi di produzione come lettica tra centri finanziari nazionali sta, Donnini Macciò, Faucci, Foà, permette di verificare, su uno sfondo grandezze empiricamente significati- o internazionali e società locali; o in Gattei-Dondi, Gioia, Guerraggio, di rapidi mutamenti politici e sociali, «Dimensione Europa» quello di Rolf Petri sulla tradizione Lorenzi, Magliulo, Marzano, Pava- permanenze e continuità spesso sot- ve, altri li configurano piuttosto — Geoffrey Jules Marcus prendendo a prestito l'efficace defi- di intervento speciale nel Mezzogior- nelli, Perri-Pesciarelli, Raffaelli, tovalutate. In secondo luogo, l'atten- nizione suggerita al convegno da An- no. Ma ampio spazio ha anche l'inda- Realfonzo, Zagari. Al dibattito eco- zione alla dialettica conflitto/consen- |LA CONQUISTA DEL drea Salanti — come un'"idea plato- gine economica. Alfredo Del Monte nomico italiano di quegli anni, cru- so, tema da sempre privilegiato dalla NORD ATLANTICO nica". Buona parte del volume è co- mostra come la politica d'intervento ciali per l'evoluzione della scienza storia sociale, qui verificata in parti-' Le "vie" dell'oceano Atlantico che nel meridione abbia configurato un colare attraverso la partecipe rico- hanno visto l'uomo slanciarsi alla stituita da studi formali della stabili- economica italiana, gli studiosi sin conquista del pianeta, segnano la tà dei modelli di gravitazione, senza caso di "fallimento del governo", au- qui non avevano prestato grande in- struzione delle reti di relazioni for- misteriosa saga di entusiasmanti raggiungere però evidenze conclusi- spica una riduzione dei trasferimenti teresse, salvo importanti eccezioni. mali e informali che univano i mili- imprese pp. 368 - £ 35.000 ve in un senso o nell'altro. La raccol- pubblici, e si augura un aumento del- Viceversa, i contributi che compon- tanti operai alla Grandi Motori ta si segnala come il riferimento più la sfera del mercato. Adriano Gian- gono il volume analizzano con atten- (Marcella Filippa). Nello stesso senso •ir -tr -ir completo e aggiornato sulla questio- noia e Ugo Marani contrastano la tesi zione le posizioni di singoli economi- vanno le analisi prive di pregiudizi «Nuova Atlantide» ne. Con questo numero doppio la ri- di una connaturata inefficienza della sti e di scuole in materia di teoria del sindacalismo fascista (Maria Gra- vista "Politicai Economy" chiude le piccola e media impresa del sud d'I- economica, metodologia, teoria fi- zia Ruggerini) e di quello aziendale Christine Pellech sue pubblicazioni. Tra le ragioni, talia, sottolineano la convivenza di nanziaria, politica economica e cor- (Giampaolo Fissore) e la verifica de- ODISSEA l'insufficiente numero di abbonati e arretratezza e modernità nel settore porativismo e cercano di chiarire le gli effetti della normativa contrat- | MEMORIA DEL MONDO CIRCUMNAVIGATO | la difficoltà di estendere la cerchia industriale, e concludono per la ne- diverse posizioni, teoriche — domi- tuale sulla condizione di lavoro in L'idea che ha portato a ritenere che dei collaboratori. Ciononostante, la cessità di un intervento maggiormen- nanti e minoritarie —, la ricezione fabbrica (Stefano Musso). questo affascinante e memorabile te selettivo. Di particolare interesse viaggio, risalga, nella realtà, ad una collezione della rivista torinese rima- del pensiero economico internazio- Duccio Bigazzi circumnavigazione orientale ne lettura essenziale per gli studiosi la tavola rotonda tra Graziani, Mes- nale, l'organizzazione accademica d'età arcaica che ha alla base il interessati allo sviluppo dell'approc- sori, Niccoli e Pittaluga dedicata a del periodo. I lavori restituiscono concetto di Oceano pp. 272 - £ 30.000 cio "sraffiano" all'economia politi- una valutazione critica di un libro re- un'immagine variegata ed interes- ca. cente pubblicato dalla Banca d'Italia sante della scienza economica di que- sul sistema finanziario meridionale. gli anni con i nostri economisti impe- «Piccoli Ritorni» Riccardo Bellofiore Alfred Marshall's "Principles of gnati a discutere, accanto al corpora- Economics". 1890-1990, tivismo e al suo rapporto di rottura o a cura di Celeste Galilei meno con la teoria tradizionale, i te- Marco Dardi, Mauro Gallegati ed En- | LETTERE AL PADRE zo Pesciarelli, "Quaderni di storia del- mi dominanti del periodo come do- La storia di una esistenza soffocata: manda, moneta, ciclo e politica eco- l'economia politica", Angeli, Milano, ..."Egli sa misurare le distanze tra voi. I, 1991, n. 2-3, voi. II, 1992, n. 1, I pianeta e pianeta, non quelle da cuore nomica, elaborando talora posizioni a cuore; egli sa cosa è il significato di pp. 626, Lit 50.000 + 30.000. di spiccata originalità. L'immagine n molto in un calcolo di numeri, degli economisti italiani che emerge non in una valutazione di affetti"... è quella di personaggi di grande cul- Per celebrare il centenario della pp. 192 - £ 20.000 tura economica, tutt'altro che pro- pubblicazione della maggiore opera Giuseppe Averani vinciali e con grande capacità di ag- di Marshall, si è tenuto a Firenze, nel dicembre 1990, presso la facoltà di DEL VITTO E giornamento, anche se all'interesse DELLE CENE per quanto si faceva all'estero corri- economia e commercio, un convegno spose generalmente una posizione di internazionale sul tema "Alfred. DEGLI ANTICHI critica. Marshall's Principles of Economics L'evoluzione della tavola che, 1890-1990". In realtà i lavori del attraverso il perfezionamento dei gusti e dei prodotti naturali, cadenza Claudio Ricci convegno, cui hanno preso parte nu- la civiltà nel suo sviluppo materiale, merosi e illustri studiosi, sono andati filosofico e morale oltre il tema specifico dell'incontro pp. 192 • £ 20.000 offrendo nuove chiavi di lettura del percorso intellettuale del maestro neoclassico inglese e valutazioni del Via Caffaro, 19/10 - 16124 Genova Relazioni industriali a Torino 1935- * 010/20.88.00 1955, numero monografico di "Movi- suo ruolo nella storia del pensiero mento operaio e socialista", n. 1-2, economico. I due volumi che raccol- 1990, pp. 262, Lit 30.000. gono gli atti, redatti in lingua ingle- se, si dividono in tre sezioni. La pri- Benché con un certo ritardo, vale ma è dedicata a Filosofia, etica e so- la pena di segnalare comunque uno cietà industriale: sviluppo della visione Distribuzione PDE di Marshall e contiene saggi di Raf- degli ultimi numeri di "Movimento

Cronache dal centro dell'impero. Stati Uniti: crisi, Il saggio di apertura del volume è di Immanuel Waller- ti, di Mike Davis e di Richard Mclntyre (sull'economìa conflitti sociali, "nuovo ordine" mondiale nelle anali- stein: con la chiarezza che gli è abituale, ma anche con politica del "tardo imperialismo" e sui destini dell'"ege- si di marxisti e radicai americani, numero monografico grande potere di sintesi, Wallerstein traccia un quadro monia" americana), di Moody (sul movimento operaio di "Marx 101", n. 9-10, settembre 1992, pp 318 Lit della storia degli Stati Uniti che lo porta a formulare pre- in America), di Scherrer (sulla riorganizzazione produtti- 25.000. visioni aperte. Non si tratta di previsioni pacifiche: se è va e l'uscita dal fordismo), di Mattera e Shalom (su espor- possìbile che i prossimi decenni conducano gli Stati Uniti tazioni e politiche petrolifere), e di M. T. Klare (sui rap- E raro trovare riuniti tanti saggi sugli Stati Uniti quanti ad aumentare l'equità nella distribuzione delle sue risorse porti tra economìa e interventi militari). ne sono compresi in questo numero di "Marx 101 ": più all'interno del paese, altrettanto possibile è un aumento Altri testi (su tutti: quelli di Paul Berman, di Alice raro, trovarne tanti di tale interesse. L'interesse non è da- radicale della disuguaglianza che contrapporrà gli Stati Walker, e i diversi interventi su Los Angeles) sono meno to dalla notorietà degli autori (Wallerstein, Chomsky o Uniti (assieme ad altri paesi leader) al sud del mondo, do- analìtici, ma consentono di accedere a uno sguardo dal- Berman, tra gli altri): è dato dalla qualità degli interventi ve non sarà improbabile un aumento dei tentativi di de- l'interno del dibattito politico e sociale americano — e dall 'interesse di analisi che riguardano tendenze più che stabilizzare l'equilibrio dell'economia-mondo attraverso delle tensioni che lo attraversano — di straordinaria effi- risultati acquisiti, e dalla capacità dei saggi di tenere assie- strumenti militari. cacia. me analisi politica, analisi economica e osservazione dei Il problema dell'equilibrio mondiale, e al suo interno processi e delle contraddizioni sociali cui politica ed eco- Paolo Jedlowski del ruolo peculiare degli Stati Uniti, sottende molti saggi: nomia rimandano. da quello di Chomsky fino a quelli, a volte più circoscrit- IDEI LIBRI DELMESEI NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 36/XII

nel variegato e affascinante mondo ALBERTO M. SOBRERO, Antropologia con le situazioni urbane. Il libro di struire il complesso percorso teorico Antropologia delle cogas, delle surviles e delle strie della città, La Nuova Italia Scientifi- Sobrero si propone di ricostruire la che ha portato al formarsi delle varie ricostruendo le principali caratteri- ca, Roma 1992, pp. 246, Lit 36.000. complessa vicenda teorica che ha immagini ed idee di città e di vita ur- ANDREA MULAS, Una sottil virtù dia- stiche di tali esseri, e inserendoli in presieduto al formalizzarsi di questa bana. Sobrero rileva bene sia i ritardi bolica. Gli esseri fantastici che suc- un complesso percorso interpretati- Nel corso degli ultimi decenni gli disciplina, dalle prime analisi della e le insufficienze che hanno caratte- chiano il sangue nella cultura popola- vo che li vede come agenti corrosivi antropologi hanno progressivamente scuola di Chicago fino, e oltre, alle rizzato la produzione teorica, sia la re della Sardegna, Arnaldo Forni, delle relazioni sociali e familiari del abbandonato lo studio delle società controverse produzioni dell'antropo- scelta di categorie interpretative e di Modena 1992, pp. 91, Lit 25.000. mondo tradizionale sardo. Succhian- cosiddette semplici come loro esclu- logia interpretativa. In questa pro- strumenti concettuali, degli antropo- do il sangue essi sottraggono agli uo- sivo campo di analisi, producendo spettiva vengono ripercorsi quasi logi in questo campo. E certo però, Il libro prende in esame, con gran- mini la possibilità di creare o negare sempre più ricerche incentrate sulle sessant'anni di storia dell'antropolo- come ancora rileva l'autore, che solo de ricchezza di dati etnografici, la alleanze e relazioni che da quel san- società complesse, sui processi di mo- gia; mettendo in luce i contributi che uno sforzo di rinnovamento delle ca- diffusione in Sardegna di esseri fan- gue sono sanzionate. L'autore così dernizzazione delle culture extraoc- ogni singola scuola ha portato allo tegorie dell'antropologia classica può tastici che hanno come loro peculia- sottolinea il complesso tessuto sim- cidentali e sui fenomeni di urbaniz- sviluppo di un'antropologia delle so- permettere a questa disciplina di pro- rità quella di attaccare gli esseri uma- bolico in cui si inserisce l'attività di zazione e migrazione che hanno ac- cietà complesse, e nello stesso tempo durre contributi originali per l'anali- ni per succhiar loro il sangue. Si trat- questi esseri, e che ruota intorno ai compagnato lo sviluppo della moder- le ambiguità epistemologiche e meto- si della società moderna, nella consa- ta di esseri conosciuti con nomi di- termini culla-talamo-focolare, sterili- na società capitalista in occidente e dologiche che hanno caratterizzato pevolezza anche che "studiando la versi, che spesso differiscono per tà/fertilità, pane-maiale-bambino, altrove. A tale nuovo interesse corri- le loro sistematizzazioni teoriche. città di Sào Paulo si può essere co- alcuni loro tratti morfologici, ma che schiudendo un universo simbolico sponde il formalizzarsi di una disci- Con una scelta molto felice l'autore stretti a rivedere qualcosa di quanto comunque possono essere considera- complesso e denso di interrogativi plina, l'antropologia urbana, che as- non manca però di fare incursioni in si era detto sugli indios Nambikwa- ti come appartenenti a una medesima che merita di essere conosciuto. sume come suo oggetto di studio pro- territori disciplinari affini anche nel ra". categoria. Mulas conduce il lettore Pino Schirripa prio i fenomeni culturali connessi campo della letteratura, per rico- Pino Schirripa

MANLIO BARBERITO, La festa romana di San Giovanni, no di magici poteri. Iperico, menta e ruta hanno protetto delle tenebre, l'antico serpente che insidiò la ninfa Men- Colombo, Roma 1992, pp. 168, Lit 45.000. le campagne; rami di nocciolo sono stati colti per divenire te, per lui mutata in pianta. Profonde — nota Barberito bacchette di rabdomanti. Si piantavano garofani che — le assonanze con S. Giovani, la voce che grida nel de- Festa del solstizio estivo, quella di S. Giovanni, il 24 avrebbero fiorito ogni mese, si raccoglievano galle di ol- serto perché venga ascoltata la parola del Signore. giugno: festa religiosa a pagina insieme, che è stata cele- mo contro la calvizie. C'è una qualche rimembranza di E oggi? L'autore mostra un certo pessimismo. Le erbe brata, per anni, un po ' dovunque, fino in Argentina e in Ecate, in questa notte: sarà possibile vedere streghe e spi- di S. Giovanni non dormono più con giovani donne che Colombia. Le montagne si illuminavano di fuochi, a si- riti dell'abisso. Se poi si vedrà il mitico fiore della felce, sperano di sognare un possibile marito, non proteggono • gnificare purificazione e rigenerazione. Il fuoco infatti è allora si potranno scoprire tutti i tesori del mondo. Ci si più i viandanti diretti alla Basilica dai mali fisici — la un riflesso di quello che è in cielo il sole; e S. Giovanni recava alla Basilica, a Roma, per assistere alla distribu- malaria — e spirituali. Pochi ormai i fuochi sulle monta- ha ereditato le credenze, e gli usi di antiche divinità sola- zione dei caryophylla — chiodi di garofano — alle auto- gne, poca la gente che ancora mangia le lumache, e ignara rità e alla popolazione. Dal pavimento, erbe e fiori ema- comunque dei loro significati simbolici, connessi all'ac- qua e alla rinascita. Non si vendono più in piazza le erbe Barberìto in un 'accurata ricerca — anche iconografica navano mille profumi. Ci si andava portando in tasca, per ma paccottiglia pseudoafricana. — approfondisce i tanti significati religiosi e profani della prudenza, uno spicchio d'aglio o una spighetta di lavan- da, contro le streghe; si portava addosso l'artemisia, "ma- D'altronde, i tempi cambiano e apportano cambia- : festa. In quest'ambito, propone anche un'interpretazione suggestiva del ruolo e dei significati delle ' 'erbe di S. Gio- dre di tutte le erbe", quella che nel paradiso terrestre ave- menti. Ci sono oggi fuochi d'artificio, orchestre invece di vanni". Le erbe sono sempre state protagoniste in prima va cercato di "ostacolare il viaggio più gravido di mala canti popolari. Nelle chiese, come ben sa Barberito, che sorte che l'uomo conosca ' ', il viaggio del serpente che an- persona di un ciclo vitale legato al sole: simbolo del ciclo ha studiato il significato delle candele, queste sono sosti- dava verso Eva. Erba giovannea anche la mentuccia utile stagionale, della vita che si spegne e che ritoma. La notte tuite ormai da meno poetiche lampadine elettriche. Però contro i morsi dei serpenti e l'idrofobia — col sale.—, ri- si tratta sempre di luci contro l'oscurità i fuochi d'artifi- di S. Giovanni, nella tradizione popolare, è sempre stata medio alla sordità e al calo della voce: rimedio, cioè, con- cio illuminano i cieli estivi. vissuta come occasione per raccogliere erbe magiche. Per- tro le tentazioni e il peccato, contro Ade, l'oscuro signore sino le erbe comuni del resto, in quella notte, si caricava- Maria Immacolata Macioti

Con la pubblicazione del V° volume della collana, una riflessione di Hilary Putnam sul pragmatismo, le LEZIONI ITALIANE festeggiano il loro primo anno di attività e di successi, 7 cicli di Lezioni già svolte, 19 Lezioni, 8.450 presenze, H. PUTNAM posti in piedi ad ogni appunta- mento, 3 università coinvolte Il pragmatismo, insieme a 8 docenti, circa 70 articoli pubblicati, una questiono 5 libri in distribuzione (Lepenies e Gargani quasi esauriti, Varela e Barrow aperta alla 11° ediz.). Questi i numeri delle LEZIONI ITALIANE, questo l'impegno con il quale affrontiamo la programmazione futura. Editori Laterza

FONDAZIONE SIGMA-TAU, Un progetto di cultura -'BR' DEL MESE | NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 37/XIII

Il crimine è un oggetto di interesse sione per la guerra di Spagna. Il dipa- frutti di una lunga esperienza profes- tauri, cannibali, e poi famosi per realtà fatta di vecchie bande e nuove irresistibile; è dentro di noi, si espri- narsi del ricordo porta con nostalgia sionale militante, ma anche i segni sempre: da Jack lo sventratore fino al organizzazioni. Il tema è affrontato me disordinatamente nelle strade alla guerra, al dopoguerra, alla casa evidenti del disincanto accompagna- mostro di Milwaukee. senza limiti di spazio e di tempo ed è delle nostre città, si organizza negli di famiglia e all'isola de la Réunion; ti dal gusto crescente della provoca- sviluppato grazie ai risultati che for- uffici e nei covi, turba le maggioran- poi si prosegue con la storia dei primi zione, tratto caratteriale ormai dive- nisce la documentata comparazione ze ordinate e operose, seduce i lette- processi metropolitani in difesa del nuto chiave di interpretazione della di quattro stati: Italia, Stati Uniti, rati, occupa le conversazioni e stimo- Fronte di liberazione algerino fino ai realtà. L'intuizione centrale è banale Urss-Csi e Francia. Le diverse storie la le analisi degli operatori di giusti- terroristi arabi o al boia di Lione: il e al tempo stesso dissacrante: la giu- statuali, i differenti livelli e le diffe- zia e dei sociologi, si traduce in dolo- tutto con risposte articolate, diva- stizia è un fatto di regole, tuttavia al renziate ragioni di frammentazione ri e infamie ma può anche trasformarsi ganti, sospettose, qualche volta in- gusto del conflitto si accompagna il sociale, portano a individuare i vuoti in materia infinita di scrittura e lettu- tollerabilmente antisemite. La parte piacere del gioco. Aleatorio e spetta- nei quali cresce il fenomeno mafioso ra. finale è dedicata al buco nero della colare, il processo si occupa della ve- e le complicità necessarie al suo espandersi; di conseguenza si com- Agli insaziabili cultori del genere sua vita, la sparizione dal 1970 al rità che appare, mentre quella vera prende — e questa è una delle idee va consigliato un colorito itinerario 1978: Vergès non esclude di aver tro- rimane nascosta e inavvicinabile, mi- guida del saggio — come non sia tan- nella pubblicistica francese di questi vato rifugio dal vecchio amico Poi steriosa anche per i negromanti come to la repressione a poter contenere la ultimi tempi, ricco di suggestioni se Pot, e comunque lascia che lo si pensi Vergès. Se il libro non propone un Ma il crimine non è quasi mai per- realtà in espansione del crimine orga- non di ordine e scientificità, e un e che si inorridisca. De Gaulle, Ben impianto teorico soddisfacente che sonificazione dell'inumano e del de- nizzato, quanto piuttosto il riemer- viaggio di tal fatta non può che pren- Bella, Jean Genet, Mitterand, i rivo- sveli le ragioni e l'uso delle regole del moniaco, è molto più semplicemente gere di un'idea di stato che grazie alla der le mosse da Jacques Vergès. Per luzionari africani: si conserva di tut- processo a seconda dei diversi siste- e pericolosamente uno strumento di sua forza simbolica e grazie alle isti- chi non lo sa, è un avvocato elegante tuzioni che da essa traggono legitti- e provocatorio, un viaggiatore in- mità riesca a far svanire quella di- quieto, un osservatore fazioso dei sgregazione del corpo sociale che è la fatti di Francia e del mondo che ap- Cosa leggere condizione indispensabile per la ge- punta sei mesi di vita e ce li racconta nesi e lo sviluppo dei gruppi di potere in un diario dal titolo eloquente (Jac- delinquenziali. Se questa è la diagno- ques Vergès, Beauté du crime, Plon, Secondo me si, e visto che si è in presenza di real- 1988, pp. 214). I riferimenti giudi- tà statuali che anche grazie a vizi e ziari, pretesti esumati per inseguire il debolezze proprie si presentano co- fascino del crimine, sono quelli del su crimini francesi me sempre più marginali rispetto alle tempo: militanti armeni detenuti, il dinamiche sociali, la prognosi non processo al boia di Lione Klaus Bar- può che essere infausta. Ecco perché bie, qualche presunto terrorista ara- il titolo del saggio racconta e prean- bo in attesa di giudizio o di occulte nuncia una stagione sempre più feli- trattative fra stati. Il discorso si svol- ce per i crimini di ogni genere e spe- ge cadenzato dalle abitudini parigine cie. Le illusioni della scienza crimi- e dai voli verso gli impegni africani, nologica e l'impotenza delle politiche si snoda tra gli aneddoti processuali, giudiziarie non fanno che conferma- le riflessioni sulle strategie giudizia- re la sconfortante chiave di lettura rie e l'acida invettiva verso Mitte- che gli autori danno del mondo cri- rand e il suo partito. Uno spazio a minale di oggi. L'unica consolazione parte, metodico e ossessivo, è dedi- viene da un paradosso: un mondo cato alla citazione di innumerevoli ri- senza crimine è un mondo senza va- tagli di cronaca in cui- si parla di gio- lori; ma è un magro conforto che non vani e vecchi magrebini maltrattati e cancella la realtà cruda che ci circon- uccisi, per caso e per odio, nelle stra- da. de di Francia. Jacques Vergès, com- battente con le forze francesi libere nel 1942, è avvocato del Foro di Pa- rigi dal 1955, ma resta inevitabil- mente figlio del terzo mondo e sem- bra voler scrivere per testimoniare del colonialismo che cambia e so- pravvive. Ne risulta una riflessione intima e gradevole che non riesce a nascondere né i raffinati gusti bor- ghesi dell'autore, né le sue sprezzanti e retoriche avversioni verso un mon- do che continua ad essergli estraneo e ostile anche e soprattutto quando egli pratica quella giustizia che appa- re incapace di distinguersi dal crimi- Forse conviene chiudere il viaggio ne. fuggendo nell'immaginario, nel mon- do sterminato delle lettere. Ma an- che lì ritroviamo il crimine. Molti uomini di lettere sono stati nel con- tempo scrittori e criminali, e ciò nel senso che le loro opere sono state perseguite da censori e da magistrati tutori dell'Ordine Morale. Un ex- cursus completo sulle opere letterarie incriminate e processate non esiste e forse è impossibile compilarlo; si ri- corda il volume del tedesco Ludwig Marcus che prende in esame parecchi esempi di processi per oscenità, ma La curiosità per il personaggio cre- non si trova nulla di più recente e sce e Vergès prova a soddisfarla con to senza tralasciare il tema che ac- mi politici, purtuttavia raccoglie ele- sopraffazione e di potere, e questo completo. Ci si può allora acconten- una lunga ed esauriente intervista compagna da sempre il suo impegno ganti riflessioni alimentate da mille sembra essere l'importante ruolo che tare di questo recentissimo lavoro di pubblicata nel 1990 nei "Livres de di lavoro e di vita: il processo e i gio- riferimenti storici e letterari e molte riveste nell'oggi che ci circonda e che Yvan Ledere (Crimes Ecrits. La lité- Poche" dell'editore Lafon (Le salaud chi che lo animano. emozioni fornite da una sempre pro- due competenti tecnici analizzano rature en procès au 19e siècle, Plon, lumineux, 1990, pp. 413). Le oltre diga cronaca nera e giudiziaria. con rigore e scioltezza (Serge Garde, 1991, pp. 280) che si occupa solo del- quattrocento pagine sono il frutto di Frammentario e scomposto, l'autore Jean de Maillard, Les beaux jours du l'Ottocento e dunque dei due proces- una confessione affidata alla curiosi- spazia dal settecentesco codice nero crime, Plon, 1992, pp. 321). Senza si più famosi, quello a Flaubert per tà e talvolta alla diffidenza di Jean che regola la schiavitù fino al proces- affidarsi troppo ai numeri delle stati- Madame Bovary e quello a Baudelaire Ramilleux che lo interroga nell'at- so von Bulow, da Jeanne d'Are al ma- stiche, che come si sa servono a misu- per Les Fleurs du mal, per poi citare le mosfera magica e distaccata di un ca- resciallo Pétain, il tutto alla maniera rare l'efficienza delle forze dell'ordi- incriminazioni di Barbey d'Aurevil- stello inglese. La "gloriosa carogna" di un alchimista che compone spetta- ne piuttosto che la dimensione sem- ly, Béranger, Sue, Verlaine, Guy de parla di se stesso e parla di tutto la- colo e conflitto per dimostrare l'inaf- pre oscura dei fenomeni di devianza, Maupassant, ecc... È crimine dap- sciando intatti i misteri della sua vita fidabilità dei riti giudiziari. Il conge- gli autori passano in rassegna il feno- pertutto, anche in biblioteca. e l'incomprensione generale che lo do è dedicato ai grandi fuorilegge che meno utilizzando punti di osserva- circonda. Come dice Cioran, "si do- sono diventati leggenda e alla loro in- zione antropologici, economici e po- vrebbero scrivere i libri solo per dire vincibile capacità seduttiva. litologici. L'inizio si occupa della tra- le cose che non si osa confidare a nes- Non a caso l'ultimo lavoro di Ver- Ma se quest'ultima rassegna rapi- dizionale analisi delle motivazioni suno" e allora si incomincia con l'in- gès (La Justice est un jeu, Albin Mi- sce il lettore, allora non si potrà fare che accompagnano il crimine indivi- fanzia, con la mamma vietnamita, il chel, 1992, pp. 165) si incentra su a meno di proseguire nel percorso e si duale, ma se si predilige questo ver- padre medico e diplomatico, l'avven- questo tema e richiama le suggestioni potranno sfogliare con grande piace- sante è più consigliabile soffermarsi tura che inizia a diciassette anni con della sua prima opera, quel manuale re le pagine di Les Sanguinaires (My- su un altro saggio di due giovani ana- il viaggio verso i resistenti gollisti; di istruzioni per la difesa nei processi stèredu crime, Lafon, 1992, pp. 222), listi (Claude Cherky-Nicklès, Michel poi c'è la vita di liceo, lui creolo, al politici che Einaudi, nel 1969, titolò passerella orripilante ed irresistibile Dubec, Crimes et sentiments, Seuil, Luis le Grand, le letture di Bernanos Strategia del processo politico. Alle ri- che rievoca le imprese di quegli ano- 1992, pp. 276) per poi tornare alla e Mauriac, il Fronte popolare, la pas- flessioni di allora si aggiungono i nimi signornessuno diventati mino- delinquenza al plurale, che è una riNDICF ••DEI LIBRI DEL MESE •• NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 38/XIV

l'isolamento dei sostenitori di una sici l'interpretazione che aveva pre- sackis, greco ma di formazione fran- zazione il capitolo su interazioni e Scienze lettura realista della microfisica (Ein- valso come l'unica possibile. Anche cese, offre una panoramica appro- teorie fisiche. Nel complesso quindi stein, de Broglie), il dibattito episte- se questa situazione continua a domi- fondita di tutti i punti nodali per un libro stimolante che ci auguriamo EFTICHIOS BITSAKIS, Basi della fisica mologico su questi argomenti è stato nare le scuole di fisica, non sono l'interpretazione dell'odierna fisica giri tra studenti e docenti nelle facol- moderna. La svolta neorealista nella in un certo qual modo rimosso dalle mancati e non mancano fisici e filo- fondamentale. Dalle variabili nasco- tà di scienze per il contributo che fisica fondamentale, Dedalo, Bari scuole di fisica. Il prevalere anche in sofi che in anni recenti abbiano cer- ste (cap. 5) al paradosso di Einstein, può dare alla diffusione di un dibatti- 1992, trad. di Gianni Ferraro, pp. 298, Unione Sovietica di una lettura della cato di riaprire il dibattito su questi Podolsky e Rosen con ampie spiega- to che in Italia negli ultimi anni è sta- Lit 28.000. nuova fisica à la Copenhagen, avve- argomenti riproponendo versioni ag- zioni sulla diseguaglianza di Bell e sui to più volte arricchito dai contributi nuta ad opera di Landau e della sua giornate delle vecchie critiche e dei recenti dibattiti riguardo agli esperi- del fisico Franco Selleri, autore di Dopo che negli anni trenta la pole- scuola, ha generalizzato l'appiatti- paradossi della meccanica quantisti- menti di Alain Aspect (cap. 6). Di vari libri e non per nulla direttore mica sull'interpretazione della mec- mento di un dibattito che era tutto ca quando non formulandone di nuo- grande interesse per tutti coloro che, della serie nella quale questo testo è canica quantistica fu di fatto vinta fuorché"risolto (quanto meno sul pia- vi (tra gli altri, V. Tonini, J. L. De- studiando fisica, si siano trovati di stato pubblicato. dalle scuole di Copenhagen e Gòttin- no epistemologico) rendendo agli oc- stouches, B. d'Espagnat, E. Agazzi, fronte ai problemi della moderna Martino Lo Bue gen (Bohr, Heisenberg, Pauli...) con chi delle successive generazioni di fi- F. Selleri). Il libro di Eftichios Bit- teoria dei campi e della sua quantiz-

ANGELO TARTABINI, II Mondo delle Scimmie. Ecologia ta in relazione all'habitat, il territorialismo e altri interes- ne, quello successivo sull'etologia, si occupa soltanto del- ed Etologia dei Primati viventi, Muzzio, Padova 1992, santi aspetti non sempre noti al pubblico non specializza- le Scimmie Antropoidi, lasciando fuori le Scimmie Pla- pp. 228, Lit 28.000. to. L'ultima parte del libro illustra i metodi e le tecniche tinine e le Proscimmie. Queste ultime in compenso, per di ricerca utilizzate nello studio del comportamento dei motivi non del tutto chiari, vengono trattate in un capito- Per la loro parentela con la nostra specie e per la loro Primati e alcune tematiche "classiche" quali ad esempio lo precedente, generando un po ' di confusione nel lettore. spiccata intelligenza, le Scimmie o, più correttamente, i il rapporto madre-figlio, il maltrattamento infantile, il Del resto l'ecologia e l'etologia dei Primati rappresentano Primati non umani, hanno da sempre incuriosito l'Uo- gioco sociale e altre ancora. due campi di ricerca talmente vasti e complessi da rendere mo. Questo interessante libretto ci accompagna in un pia- Il libro è ben scritto e, a parte qualche errore veniale pressoché impossibile un trattato organico anche su uno cevole viaggio nel loro mondo, alla scoperta della loro nella nomenclatura e nelle tabelle di classificazione, si solo dei due argomenti. La scelta degli aspetti da trattare biologia e, soprattutto, del loro comportamento e della legge con piacere. Fin qui le note positive; per contro, si si presta pertanto a "tagli" molto personali e sempre di- loro ecologia. riscontrano anche degli aspetti meno convincenti: ad scutibili. Il libro inizia con un capitolo introduttivo che illustra esempio la discussione se considerare le Tupaie come veri A parte queste osservazioni, la lettura dei vari capitoli che cosa siano i Primati, come si siano evoluti e come Primati o meno è un po' datata e trascura il dibattito che offre numerosi spunti per l'approfondimento degli argo- vengano classificati attualmente. Si prosegue con un se- si è sviluppato di recente su questo argomento. Inoltre i menti trattati ed è consigliabile a tutti quei lettori interes- j condo capitolo dedicato al mondo delle Proscimmie o diversi capitoli non sempre sono omogenei: il sottotitolo sati, a livello non specialistico, alla vita degli animali in • Scimmie primitive per poi passare, nel terzo capitolo, al- recita infatti Ecologia ed Etologia dei Primati viventi genere e, ovviamente, a quella dei Primati in particolare. l'ecologia dei Primati in generale. In questa parte vengo- però, mentre il capitolo sull'ecologia tratta dei vari gruppi Giuseppe Ardito no analizzati i principali adattamenti locomotori, la die- i.e. Proscimmie, Scimmie Platinine e Scimmie Catarri -

Immagini e metafore della scienza, a vuto essere comune. Né si può dire numero impressionante di specie ad esperimenti compiuti. Questa cura di Lorena Preta, Laterza, Roma- che qualcuno degli autori abbia da estremamente diversificate e con un convinzione si basava sull'ipotesi che Bari 1992, pp. 227, Lit 25.000. comunicare un messaggio realmente turn-over naturale di molto più rapi- Galileo non potesse eseguire misure nuovo rispetto alle proprie ricerche do di quello cui siamo abituati. Di precise per esempio sui pendoli tali Trattasi degli atti del convegno anche se ognuno di loro, grande stu- questa natura, del suo splendore, da poterne dedurre le leggi del moto. Spoletoscienza 1991, raccolti in vo- dioso e brillante divulgatore, riesce a parla la Guida di Lambertini. Con Questa tesi, radicata fin dal 1932, lume e introdotti da Lorena Preta, discettare in maniera gustosa e accat- questo volumetto in valigia potremo viene totalmente contraddetta dal la- infaticabile organizzatrice di questo tivante sul proprio terreno (v. Gio- apprezzare maggiormente le meravi- voro di Drake sugli appunti originali e altri importanti appuntamenti cul- rello). Utili, anche se pesantemente glie botaniche e zoologiche della par- del Galilei. Questi appunti, pieni di tural-mondani. Illustri scienziati e fi- agiografiche, le note finali sugli auto- te più attiva del nostro pianeta, im- numeri, simboli, abbreviazioni, ven- losofi italiani e stranieri sono chia- ri diligentemente curate da Alessan- pareremo a rispettarle e anche a di- gono descritti in questo libro e da es- mati a dire la loro sul tema "Immagi- dro de Lachenal. fenderci dalle loro insidie. La Guida si emerge come i dati che Galileo ni e metafore nella scienza" e lo fan- Francesca Rigotti parla un po' di tutto ciò che potrem- aveva ottenuto dai suoi esperimenti no ognuno sulla propria lunghezza mo incontrare, è corredata da bellis- fossero molto precisi. Emerge che la d'onda, chi conservando aderenza al sime immagini e merita senz'altro di precisione era una delle sue maggiori tema, chi prendendolo molto alla lar- essere sfogliata anche stando seduti preoccupazioni e che sfruttava ogni ga, chi non curandosene granché e in un salotto di città, in Europa, lon- re ha potuto fare sugli appunti origi- occasione per migliorarla, sia raffi- nando gli strumenti sia eseguendo usando il proprio intervento come MARCO LAMBERTINI, Guida alla na- tani dalla natura lussureggiante. nali di Galileo. Il lavoro di ricerca e contenitore di motivi che evidente- tura tropicale, Muzzio, Padova 1992, Michele Luzzatto analisi dei manoscritti, iniziato nel misure incrociate con tecniche diver- mente gli stanno a cuore (come nel pp. 291, Lit 38.000. 1972, ha portato alla luce notevoli e se. Se questa è la tesi centrale del li- caso di Feyerabend), ma che poco interessanti scoperte sul lavoro dello bro di Drake, non da meno è il resto hanno a che spartire col topic cui l'in- Noi europei siamo abituati a una scienziato pisano. Fino ad oggi l'ana- del saggio che si presenta come una contro è dedicato. Così per esempio natura con ritmi lenti, manifestazio- lisi degli storici della scienza era ba- descrizione dell'intera opera di Gali- leo in rapporto ai suoi antecedenti se Gerald Holton e Stephen J. Gould ni non troppo spettacolari e specie STILLMAN DRAKE, Galileo Galilei sata sugli scritti pubblicati quali i centrano il tema spiegando la forza animali e vegetali non eccessivamen- pioniere della scienza. La fisica mo- Dialoghi sopra i due massimi sistemi storici. Drake spiega le concezioni cosmologiche e fisiche del periodo del''immaginazione iconica in Gali- te vistose, né pericolose, né abbon- derna di Galileo, Muzzio, Padova del mondo. Questo ha portato a cre- medievale che si rifanno a quelle del- leo il primo e Inefficacia della metafo- danti. Quando andiamo ai tropici 1992, ed. orig. 1990, trad. dall'inglese dere, come per esempio ne! caso di l'antica Grecia mostrando come Ga- ra del cuneo in Darwin il secondo, (viaggiamo molto, ma tutto sommato di Girolamo Mancuso, pp. 77, Lit Koyré, che le uniche indagini esegui- lileo fosse un profondo conoscitore Paul C. W. Davies e un Thom reali- siamo una minoranza e, malgrado gli 28.000. te con metodo scientifico da Galileo sticamente postcatastrofista deviano autoconvincimenti, non viviamo cer- fossero le osservazioni astronomiche di queste opere e come attraverso un l'uno in direzione del caos l'altro in itinerario critico e scientifico egli le to nella porzione più interessante del Questo recente libro di Drake e che viceversa le enunciazioni sulle quella delle catastrofi, perdendo di avesse superate. globo) ci incontriamo faccia a faccia (l'edizione originale è del '90) è inte- leggi della meccanica fossero dovute vista la prospettiva che avrebbe do- con una natura esuberante, con un ramente basato sugli studi che l'auto- più a speculazioni dell'intelletto che Tom Costa

Robert Louis Stevenson novità in libreria Margaret Fountaine Viaggio nell'entroterra Viaggi e avventure di una Lady vittoriana in canoa tra Belgio e Francia Robert Louis Stevenson tra amori e farfalle Il racconto di un viaggio giovanile del famoso scrittore, Il diario di una bizzarra signorina inglese di fine secolo, che rivela luoghi ancora oggi affascinanti. Nei mari del Sud che ci permette di seguirne la vita avventurosa: Presentazione di Ippolito Pizzetti Uno dei più bei libri di viaggio dell'Ottocento, è anche un un'entomologa improvvisatasi tale forse più per girare manifesto ante litteram contro lo sfruttamento il mondo che per catturare farfalle. 45 acquarelli, 192 pagine, Lire 24.000 della natura e la corruzione delle popolazioni primitive. collana NUOVA ARITROSO Presentazione di Lidia Ravera Prefazione di Emilio Cecchi 10 illustrazioni, 250 pagine, lire 24.000 Traduzione di Corrado Alvaro collana NUOVA ARITROSO Wolfgang Zuckermann 10 illustrazioni a colori, 327 pagine, lire 24.000 collana NUOVA ARITROSO Fine della strada Ramón Tamames Il mito del nostro secolo è in crisi: quali rimedi? Paul e Anne Ehrlich Un nuovo ordine mondiale Testo chiaro e persuasivo rivolto a indagare le motivazioni Può e deve esitere un "governo mondiale"dell'ambiente? profonde del nostro ormai secolare amore e disamore Per salvare il pianeta Uno dei massimi studiosi di questioni sociali per l'automobile. Come limitare l'impatto dell uomo sull'ambiente traccia prospettive affascinanti. Introduzione di Gianni Staterò / due famosi ecologi propongono vie alternative Introduzione di Gianfranco Bologna 30 disegni, 330 pagine, lire 25.000 per uscire dalla grave crisi. 248 pagine, lire 28.000 collana MUZZIO SOCIETÀ Introduzione di Gianfranco Bologna collana IL PIANETA 400 pagine, lire 35.000 Sarah Fitzgerald collana E. PIANETA Bernd Heinrich La tratta degli animali Corvi d'inverno Pubblicato dal WWFInternational, il libro esplora in maniera Osservazioni etologiche sull'intelligenza corvina. particolareggiata il commercio di specie selvatiche e dei prodotti w Il diario di un biologo che prende, a tratti, da queste derivati, con le spiegazioni di tutte le leggi, nazionali il ritmo di un racconto giallo. e intemazionali che ne controllano il commercio. Presentazione di Sabrina Bigi e Enrico Alleva 400 pagine, lire 30.000 22 illustrazioni in bianco e nero, 360 pagine, lire 32.000 collana ECOLOGIA Franco Muzzio Editore collana IL CORVO E LA COLOMBA IDEI LIBPI DEL MESEI NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 39/XV

quello che se ne può trarre. In questo le quali vengono disegnate le nume- Psichiatria-psicologia spirito, la lettura è piena di curiosità rose "schegge" cliniche, mentre go- e di suggestioni, non importa quanto de di una particolare attenzione la JACQUES DE LA ROCHETERIE, Il corpo scientificamente fondate, e spazia storia del pensiero psicoanalitico. Un nei sogni. Dizionario d'interpreta- dalle mitologie più disparate, ai sim- solo difetto, a nostro giudizio. C 'è da zione dei simboli del corpo, Red, Co- bolismi popolari, alle ritualità e ceri- sperare che la dedica del libro alla fi- mo 1992, ed. orig. 1984, trad. dal fran- monie di differenti culture, alle cita- glia, studentessa di medicina, e la cese di Carla Sborgi, pp. 301, Lit zioni bibliche e dei filosofi classici. confessata ambizione di facilitare il 49.000. Paolo Roccato compito degli studenti universitari costituiscano solamente un raffinato I simboli corporei che più comu- artificio retorico. Perché, in caso nemente ricorrono nei sogni sono contrario, lo sciagurato studente presentati in ordine alfabetico, se- che, dopo una trentina di pagine, si guiti da note etimologiche e dalle in- LUIGI CANCRINI, CECILIA LA ROSA, Il imbatta in una complessa disserta- terpretazioni junghiane di base. Ci vaso di Pandora. Manuale di psichia- zione sull'identificazione proiettiva, siamo accostati a questo libro con ri- tria e psicopatologia, La Nuova Italia non potrà che perseverare nello ste- luttanza, perché ormai è noto anche Scientifica, Roma 1991, pp. 304, Lit reotipo che vuole la pischiatria disci- ai profani che ogni singolo sogno, co- 42.000. plina ostica e piuttosto isolata nel me ogni singolo accadimento psichi- campo delle scienze mediche. co, può essere .interpretato solo nella Questo manuale individua alcuni Pierluigi Politi specificità del contesto di vita, so- fra i nodi più attuali della trasmissio- prattutto relazionale, di quella singo- ne del sapere psichiatrico. Propone la persona in quel determinato mo- una nosografia psicopatologica, ri- utilizzano l'approccio sistemico per tanza di assumere un atteggiamento mento. Un libro che, una volta per pensata nelle coordinate del ciclo di aiutarle a comprendere e superare il empatico (le autrici parlano giusta- tutte, pretenda di cristallizzare inter- vita, e la integra alle prospettive tera- GIULIANA PRATA, MARIA VIGNATO, "gioco" pericoloso di cui ogni mem- mente di pietas) nella lettura di ciò pretazioni buone per ogni occasione peutiche con una particolare atten- SUSANA BULLRICH, Il bambino che bro è attore e vittima. Sono qui rac- che accade all'interno della famiglia, e per ogni persona sembra inutile, se zione alle dinamiche relazionali del seguiva la barca. Interventi sistemici colte esperienze cliniche del Centro cercando non i colpevoli ma le re- non dannoso. Né gli è di attenuante paziente. Il percorso nosologico spa- sui giochi familiari, La Nuova Italia di terapia familiare sistemica e di ri- sponsabilità di ognuno; la necessità la teoria junghiana degli archetipi zia attraverso le grandi aree sindro- Scientifica, Roma 1992, pp. 177, Lit cerca, fondato a Milano nel 1985 da che il terapeuta formuli un'ipotesi (simboli di base comuni a tutta miche di psicosi e nevrosi, la declina- 28.000. Giuliana Prata dopo oltre un decen- sul "gioco" familiare specifico prima l'umanità). E lo stesso autore, nel- zione psicopatologica nelle età pro- nio di collaborazione con il gruppo di di incontrare la famiglia; infine l'uti- l'introduzione, ammette che "in blematiche (infanzia, adolescenza, "Male, sì...; vivo, e mi basta. E li Mara Selvini Palazzoli. lità di motivare entrambi i genitori a realtà... non è possibile un 'Dizionario terza età), gli sviluppi e i cosiddetti tormento". "La frase dell'Elettra di Attraverso la curata e vivace de- lavorare come coppia genitoriale an- dei Simboli'. Jung lo sottolinea... i so- comportamenti sintomatici di secon- Sofocle posta ad apertura del libro scrizione dei casi emergono riflessio- che quando, caso sempre più fre- gni sono fenomeni completamente do livello: tossicomanie, disturbi ali- sintetizza l'universo crudele e vendi- ni e proposte di ricerca; la correttez- quente, sono separati o divorziati. individuali". E allora, perché scri- mentari e psicosomatici. Il libro inte- cativo in cui si muovono le famiglie za scientifica fa sì che nel testo trovi Gemma Sabena verlo? E perché parlarne? Forse, al di gra fra di loro contributi assai etero- invischiate in conflitti relazionali. Il posto anche il resoconto di una tera- là delle ambivalenti intenzioni del- genei: accanto alla tradizione psico- libro si rivolge agli operatori che, alla pia parzialmente fallita e soprattutto l'autore, è un gioco quello che ci vie- patologica europea, trovano posto le prese con famiglie cosi "appassiona- l'analisi dell'insuccesso. Tra i temi ne proposto, e un piacere ludico teorie sistemiche e familiari, secondo te" allo scontro al proprio interno, tecnici salienti ricordiamo: l'impor-

JULIAN LEFF, Psichiatria e culture. Un'analisi compa- confronti di sé e degli altri, e perfino le modalità fonda- "Alcune caratteristiche proprie al genere umano che po- rativa delle condizioni psichiatriche e dei modi in cui mentali di vivere gli aspetti più personali e soggettivi del- trebbero rimanere... inespresse... sono portate a esprimer- queste vengono trattate in culture diverse. La psichia- l'esperienza. Ogni concezione dell'uomo, allora, dev 'es- si apertamente in una cultura dove quelle caratteristiche tria in una prospettiva transculturale, a cura di Alfre- sere relativizzata alla cultura di riferimento, se non vuole assolvono a una particolare funzione per l'individuo e per do Ancora, Sonda, Torino 1992, ed. orig. 1988, trad. cadere negli errori dell'etnocentrismo (assolutizzazione o la società" (p. 31). Buona introduzione alla psichiatria dall'inglese di Pasquale Munno, pp. 255, Lit 32.000. arbitraria generalizzazione di aspetti della cultura cui transculturale, le cinque sezioni del libro indicano rispo- l'osservatore appartiene). La psichiatria, come tutte le ste ad altrettanti problemi fondamentali: sui diversi modi Un neonato può strutturare uno schema eccitatorio di branche della psicologia clinica, compresa la psicoanali- in cui si presentano le malattìe mentali nelle differenti felicità se, quando sorride, riceve prevalentemente una ri- si, è sensata e non dogmatica solo se ha consapevolezza culture, sulle diversità di frequenza, trattamento e decor- sposta eccitatoria, come solletico, sollevamento in aria, dei confini culturali entro cui sì iscrive. La necessità di so, e sugli effetti dell'immigrazione. Notevoli i capitoli II scossoni e gridolini; mentre può strutturare con più pro- questo modo relativizzato di vedere le cose comporta che linguaggio delle emozioni e Storia, e geografia del- babilità uno schema sereno di felicità se riceve, come ri- "una completa conoscenza della cultura del paziente rap- l'isteria, che mostrano come nella nostra cultura occi- sposta prevalente, tenerezza e coccole (p. 55). Ecco esem- presenta una condizione indispensabile per decodificare i dentale si è assistito a una progressiva psicologizzazione e plificato uno dei modi in cui la cultura (la microcultura sìntomi (somatici e non) presentati" (p. 87). E questo, al individualizzazione nel modo di pensare l'esperienza familiare, che è in rapporti di interdipendenza con la spe- di là del rigore da perseguire sul piano conoscitivo, è im- umana, talora fino alla perdita degli aspetti più propria- cifica macrocultura sociale) influenza fin dall'origine portante anche sul piano pratico, particolarmente in so- mente corporei, gruppali e sociali, e della consapevolezza non solo la visione del mondo, di sé e del rapporto fra sé e cietà sempre più pluriculturali. Il significato delle mani- del loro valore. il mondo, ma anche l'espressione delle emozioni, la co- festazioni sintomatiche può essere meglio compreso alla Paolo Roccato municazione profonda, la relazionalità, le aspettative nei luce di una sorta di legge funzionalistica della cultura:

FRANCESCA CODIGNOLA, EMILIO FA- naggi chiave del comunismo. Il testo ta. Lascia però, a nostro giudizio, non sono reazioni di ordine psicopa- cerca così peculiare; e si ha come VA, Psicodinamica del post-comuni- è di straordinaria attualità. Tormen- due zone d'ombra. In primo luogo, la tologico ma, tutt'al più, culturale. In l'impressione che sia stato omesso un sta. Un'analisi delle reazioni alla crisi ta una ferita aperta, in maniera più o riflessione sulla crisi del socialismo secondo luogo, gli autori non accen- capitolo importante. del socialismo reale, Il Pensiero Scien- meno consapevole, in ogni simpatiz- reale non passa attraverso la clinica: nano alle motivazioni personali che li Pierluigi Politi tifico, Roma 1992, pp. 80, Lit 18.000. zante della sinistra, presente o passa- le reazioni adombrate nel sottotitolo hanno spinti a intraprendere una ri-

Una psicoanalista e uno psichiatra affrontano un argomento di cui an- Piazza Anfiteatro, 8 Tel. 0461/231217 cora oggi si fatica a prendere le misu- 38100 Trento Edizioni Fax 0461/239754 re, proponendosi di utilizzare il mo- Centro Studi dello di indagine psicoanalitico per Erickson comprendere quanto sia accaduto dentro a quanti hanno visto repenti- Le ragioni della sinistra namente mutare fuori le coordinate Novità dal catalogo autunno '92 politiche del mondo comunista in cui si erano riconosciuti. In realtà, gli au- 4/92 tori applicano diversi aspetti dell'ela- borazione teorica e clinica della psi- Susanne Martinet Dario Ianes (a cura di) In questo numero, fra gli altri saggi: coanalisi a situazioni differenti. Essi La musica dei corpo Autolesionismo riprendono, ad esempio, alcuni fon- Manuale di espressione stereotipie aggressività Ralf Dahrendorf: Diario europeo damentali concetti psicoanalitici, in- corporea Intervento educativo nell'autismo Luigi Spaventa: Il disastro della finanza quadrando il campo di indagine al- e ritardo mentale grave l'interno di una prospettiva di perdi- pubblica ta dell'oggetto, cioè di elaborazione del lutto e di analisi delle difese che Elizabeth Byrne et al. Fabio Folgheraiter (a cura di) Alfonso BerardineUi: Classe media e fine possono venire messe in atto. Oppu- Le famiglie Problemi di comportamento del mondo re interrogano il resoconto di un di- dei bambini Down e relazione di aiuto battito sul futuro della sinistra, trat- Aspetti psicologici e sociali nella scuola tandolo, più o meno, come una tran- E con interventi di: che di terapia di gruppo. O ancora, operano riflessioni e connessioni con Ennio Pintacuda: Il nemico riformista il materiale teorico, a partire da un Gianni Riotta: La fine della politica collage di scritti recenti, storici, au- tobiografici e di costume, di perso- EDUCAZIONE PSICOMOTORIA E HANDICAP Le letture di Marsilio Uno dei capolavori di Hesse in omaggio a chi acquista due volumi in libreria

Domenico Cavalca Gérard de Nerval Anonimo Cinque vite La Regina Storia di Ochikubo di eremiti del Mattino a cura di Andrea Maurizi Orazio a cura di Carlo Delcorno e Solimano, Una «Cenerentola» IL LIBRO Storie di anime e di solitudini principe dei Geni di altri luoghi e altri tempi DEGLI EPODI che affascinarono la cultura a cura di Luca Pietromarchi pagine 296, lire 18.000 del Trecento Nel segno di Caino: pagine 304, lire 18.000 l'amore ribelle e tragico Ueda Akinari di Adoniram Racconti Alessandro Manzoni e la Regina di Saba della pioggia Adelchi pagine 320, lire 18.000 di primavera a cura di Gilberto Lonardi a cura di Maria Teresa Orsi Commento e note La società giapponese del '700 di Paola Azzolini nei racconti di un testimone Il dramma dell'impossibile eccentrico e ironico conciliazione pagine 228, lire 16.000 LA REGINA della felicità dell'individuo DEL MATTINO con le ragioni del potere Edogawa Ranpo E SOLIMANO La belva nell'ombra Orazio pagine 292, lire 18.000 Gottfried Keller PRINCIPE DEI GENI Dong Yue Il libro degli Epodi Romeo e Giulietta a cura di Graziana Canova li sogno Introduzione a cura Alessandro Manzoni nel villaggio dello Scimmiotto di Maria Teresa Orsi Tutte le poesie a cura di Anna Rosa a cura di Paolo Santangelo di Alberto Cavarzere Ambiguo erotismo 1797-1872 Azzone Zweifel Il mito della scimmia Traduzione e intrighi psicologici a cura di Gilberto Lonardi La novella animale uomo demone dio di Fernando Bandini in un «giallo» giapponese Commento e note che Walter Benjamin in un classico cinese del '600 L'irruenza e l'invettiva degli anni '20 di Paola Azzolini definì «immortale» pagine 192, lire 14.000 dei giambi pagine 176, lire 14.000 in una sfavillante traduzione Nuova edizione pagine 248, lire 16.000 poetica riveduta e corretta Zora Neale Hurston pagine 256, lire 16.000 pagine 488, lire 28.000 Franz Kafka Tre quarti Indagini di un cane A di dollaro dorati Honoré de Balzac Platone Giovanni Boccaccio a cura di Uta Treder Edogaw* Ranpo a cura di Chiara Spallino La novella Traduzione di Carla Becagli La Musa Introduzione Il Simposio LA BELVA Traduzione di Ser Ciappelletto Il «testamento spirituale» del dipartimento NELL'OMBRA di Marisa Bulgheroni di Carlo Diano Introduzione dello scrittore praghese a cura «Sono stata nera tre volte: Introduzione e commento di Guido Almansi pagine 192, lire 14.000 di Maria Grazia Porcelli nera come bambina, di Davide Susanetti Commento di Lucia Nadin Introduzione come ragazza, come donna». Eros e bellezza: La prima novella Thomas Mann di Francesco Fiorentino La scrittrice afro-americana una traduzione «classica» del «Decameron»: L'inganno Il più moderno più letta negli Stati Uniti del celebre dialogo platonico il trionfo della menzogna Introduzione e traduzione dei romanzi di Balzac pagine 160, lire 14.000 pagine 240, lire 16.000 come apologia della letteratura di Rossana Rossanda pagine 432, lire 22.000 oagine 100, lire 12.000 a cura di Marco Meli Mark Twain L'amore per la vita, Bossuet Favole dotte Luciano Orazioni funebri La danza il tradimento del corpo a cura di Guido Carboni pagine 232, lire 16.000 a cura di Marco Lombardi La satira del progresso a cura di Simone Beta Introduzione Traduzione tecnologico nell'America di Arnaldo Pizzorusso di fine Ottocento di Marina Nordera Thomas Mann Tristano L'evidenza dell'eterno Le storie pagine 120, lire 12.000 Alle origini dello spettacolo: a cura di Fabrizio Cambi in opposizione del pappagallo la danza, la pantomima, Alle origini della «Montagna all'evidenza della morte a cura di Francesca Orsini l'attore pagine 216, lire 16.000 Mogli infedeli pagine 160, lire 14.000 incantata»: la satira dello scontro tra arte e vita, e mariti sprovveduti; Mark Twain Apuleio tra malattia e salute, 70 storie per 70 notti in una celebre raccolta FAVOLE DOTTE Il demone tra musica e senso della morte pagine 176, lire 14.000 di novelle dell'India antica di Socrate pagine 276, lire 18.000 a cura di Bianca Maria LE STORIE Lettere DEL PAPPAGALLO Portogalli Cagli dalla corte assira Vatsyàyana Misteriose potenze spirituali Traduzione e commento Kamasutra fra cielo e terra, di F. Mario Fales a cura di Cinzia Pieruccini fra dei e uomini Introduzione • m : La prima traduzione italiana pagine 88, lire 12.000 di Giovanni B. Lanfranchi dall'originale sanscrito. Vladimir Odoevskij Qiunta edizione Omero Fiabe variopinte Suppliche, delazioni, prescrizioni magiche, •H pagine 256, lire 16.000 Iliade a cura di Emilia Magnanini racconti di battaglie a cura Nel regno dell'immaginario e di viaggi dagli archivi Ila Francisco de Quevedo di Maria Grazia Ciani tra folclore, satira e ironia di un grande impero L'imbroglione Commento pagine 232, lire 16.000 pagine 188, lire 14.000 a cura di Aldo Ruffinatto di Elisa Avezzù Traduzione e note Premio Letterario di Maria Rosso Gallo Internazionale Mondello 1991 L'impossibile ascesa sociale per la traduzione. di un picaro Seconda edizione nella Spagna del '600 pagine 1152, rilegato, lire 60.000 pagine 384, lire 18.000 Letteratura universale Marsilio I tascabili di qualità NOVEMBRE 1992-N. 10, PAG. 41

DOMENICO SCAVETTA, Le metamorfo- dinamica delle informazioni consen- si della scrittura. Dal testo all'iperte- te non solo la navigazione nello spa- sto, La Nuova Italia, Firenze 1992. Libri di Testo zio ipertestuale (metafora che sotto- ANTONIO CALVANI, Dal libro stampa- linea la scelta in ogni momento della to al libro multimediale. Computer e rotta da seguire), ma anche la possi- formazione, La Nuova Italia, Firenze Tutti Proust con il computer bilità di aggiornare facilmente conte- 1990. nuti e struttura della rete informati- di Aurora Fornuto e Alfredo Paternoster va. Un'importante conseguenza è la Xanadu è una magica regione de- scomparsa della netta distinzione, scritta da S. T. Coleridge nella poe- esistente nel caso dei testi, tra "auto- sia Kubla Khan. Con questo nome discussione quelle forme di pensiero tecnico. fio schermo è, cioè, assimilato ad un re" e "lettore". A seconda del livello Ted Nelson, studioso di filosofia, lineare ed analitico di cui il libro Indagini sperimentali condotte foglio di carta). Questo, mette giu- di interattività previsto dal sistema, scrittore e informatico autodidatta, stampato è simbolo e principale ma- nelle redazioni di alcuni quotidiani stamente in luce l'autore, è sicura- l'utilizzatore può infatti percorrere battezzò negli anni sessanta il suo nifestazione. Accanto al testo fisso e hanno mostrato come per un giorna- mente un limite che pregiudica le po- un certo sentiero, memorizzarlo, in- ambizioso progetto, tuttora in corso, stabile troviamo cioè degli oggetti e lista le attività coinvolte non siano le tenzialità dei nuovi strumenti che, serirlo nell'ipertesto, così da render- di creazione di un sistema di raccolta delle pratiche comunicative sempre stesse quando lavora su terminale confrontati con i supporti tradizio- lo disponibile a successive letture, o dell'intera produzione letteraria più caratterizzate da immaterialità, piuttosto che con la macchina da nali mostrano, oltre ai loro vantaggi può intervenire sia sui nodi sia sui le- mondiale, accessibile secondo per- multidimensionalità, interattività, scrivere. Le analisi dei manoscritti di (dinamicità del testo) anche gli aspet- gami, modificando più radicalmente corsi di tipo non gerarchico. Una sor- multimedialità, che non sono il risul- Proust, Heine, Flaubert, Hugo rive- ti negativi (scarsa leggibilità, visibili- la rete. ta di memoria dell'umanità consulta- La novità dell'ipertesto riguarda bile mediante i legami associativi anche i materiali inclusi, che possono istituiti tra i diversi documenti. comprendere non solo informazioni Alla base di tale idea c'è il concet- di tipo testuale e iconico (immagini, to di ipertesto, termine coniato dallo grafici) ma anche inserti sonori, ani- stesso Nelson nel 1965, che aveva già mazioni e sequenze video. Si usa più trovato la sua prima formulazione propriamente in questo caso il termi- nel 1945, nell'ormai noto articolo As ne ipermedia, un ambiente governa- We May Think di Vannevar Bush, Portami un ipertesto a Firenze to dai computer in cui l'integrazione consigliere scientifico del presidente di sistemi simbolici diversi è associa- Roosevelt: "La nostra inadeguatezza ta ad una gestione "iper" delle infor- nel ritrovare i materiali registrati è in Il primo software ipertestuale disponibile su plesso universo concettuale restituito da un 'in- mazioni. Personal Computer è stato Guide (1986). Di terfaccia grafica essenziale. buona parte prodotta dall'artificiali- Queste prime indicazioni lasciano tà del sistema di indicizzazione... Ma poco successivo Hypercard che, fornito gratui- Ancora finalizzato al mondo didattico è già intravedere il potenziale formati- la mente umana non lavora così. Essa tamente (ora non più) con l'acquisto di un Ma- Ipermappa, un sofisticato sistema ipermediale vo offerto da un simile strumento, la opera per associazioni... La selezione cintosh, è diventato il più noto e diffuso stru- per lo studio della geografia nei suoi diversi varietà e complessità dei processi co- per associazione... può essere mecca- mento per costruire ipertesti, contribuendo al- aspetti fisici, economici, sociali, ecc. Il sistema gnitivi sollecitati dalle attività di nizzata". lo sviluppo di numerose e variegate applicazio- riproduce una mappa del mondo navigabile in progettazione, consultazione e ag- Le idee di Bush e Nelson sono oggi ni. Da semplici realizzazioni sia dal punto di tutte le direzioni e attraverso diversi livelli di giornamento di un campo di cono- concretamente realizzabili grazie ad vista progettuale che tecnologico, si passa a si- scala, dal continente alla singola regione. La scenze così formalizzato (ad esempio tutto il lavoro di frammentazione e una serie di fattori tecnici: elaborato- stemi più complessi, con caratteristiche iper- mappa visualizzata su una parte dello schermo ri personali e molto facili da usare, modularizzazione dell' informazione medìali, anche se spesso in forma ancora pro- in un dato momento, rappresenta l'area a cui si dispositivi di memorizzazione di 0 la possibilità di individualizzare grandi capacità su ridotti formati totipale. Limitate risultano invece esperienze riferiscono le informazioni (testi, grafici, foto- l'apprendimento). (memorie ottiche), possibilità di in- di utilizzo capaci di fornire valutazioni più grafie, filmati) accessibili tramite richiesta. A I complessi problemi legati all'uti- tegrazione in un unico sistema di te- precise su problemi e sviluppi possibili. Dal va- qualsiasi livello ci si trovi, la mappa è costruita lizzo di tali mezzi (non solo concet- sto, suoni, immagini. Da semplice sto repertorio di ipertesti scegliamo alcuni pro- con gli stessi rapporti di scala, a differenza tuali ma anche economici) non devo- strumento di calcolo il computer è di- dotti realizzati in Italia, con l'unico criterio di quindi di quanto avviene solitamente negli no scoraggiare iniziative nella scuola ventato sempre più un mezzo per esemplificare la varietà delle applicazioni e atlanti geografici. Una finestra fissa sullo che, pur nelle sue ammuffite condi- pensare e comunicare di facile acces- privilegiare quelli rivolti al mondo educativo. schermo consente di costruire un personale ar- zioni, può trovare spazi di sperimen- so e l'ipertesto si configura come uno tazione. Firenze medievale è un ambiente iperte- chivio, memorizzando porzioni dei dati con- stimolante incrocio tra nuove tecno- Contesti educativi e potenzialità stuale per le scuole medie che cerca di stimola- sultati. Biblio e Iperbiblio, entrambi prodotti logie e antiche riflessioni sull'orga- formative delle nuove tecnologie in- nizzazione della conoscenza e del re l'allievo all'esplorazione di uno spazio visi- dal consorzio Csea e sviluppati con Toolbook, tellettuali sono l'ambito in cui si pensiero. vo e conoscitivo attraverso il coinvolgimento ambiente ipertestuale disponibile in Dos/Win- muove più direttamente ed ampia- In termini generali gli ipertesti so- situazionale. Una grafica semplice riproduce dows, sono rispettivamente un corso per bi- mente il lavoro di Calvani, che inda- no una categoria di software che per- scenari della Firenze del Trecento e consente di bliotecari e uno storia del libro e delle biblio- ga in modo sistematico i rapporti tra mette di creare una rete formata da muoversi nei diversi ambienti cittadini, propo- teche. Il primo sistema si compone di tre mo- media e processi cognitivi, fornendo unità informative (i nodi) e dai colle- nendo dialoghi, situazioni e informazioni che duli: catalogazione, gestione dei servizi biblio- 1 necessari riferimenti teorici e pro- gamenti tra queste informazioni (i le- ricostruiscono la vita economica e sociale del tecari, utilizzo e stesura di bibliografie. Il ponendosi come strumento concreto gami), che rappresentano il processo tempo. Altro esempio di ipertesto semplice, progetto, realizzato con un finanziamento del- per il formatore di professione. L'au- del pensiero associativo. Carattere tore analizza nella prima parte le ca- ma dai ricchi risvolti formativi, è Visitando... la Regione Piemonte per la formazione di ope- essenziale dell'ipertesto è la non-li- ratteristiche generali dei media e dei nearità. Le usuali attività di lettura e Spinola, una guida che propone diversi itine- ratori del settore, è in fase di ultimazione. sistemi simbolici, evidenziando gli scrittura non vengono svolte in ma- rari per Palazzo Spinola di Genova, realizzato Iperbiblio ripercorre la storia del libro dal- effetti sul pensiero di alcuni mezzi niera esclusivamente sequenziale: il dai bambini di una V elementare, protagonisti l'antichità ai giorni nostri. Finora sono state come la scrittura, la televisione e i vi- lettore può seguire un filo di ragiona- di tutte le fasi del progetto : visite di sopralluo- realizzate le partì che riguardano l'epoca anti- deogames. Nella seconda parte gli mento spostandosi da un testo all'al- go al museo, raccolta e organizzazione delle ca e medievale. Sarà curioso vedere, a fine la- ambienti di studio elettronico vengo- tro, l'autore rielabora materiali già informazioni, scrittura dell'ipertesto, riscontro voro, se l'oggetto ipertesto comparirà come no discussi nei loro aspetti tecnologi- esistenti, prende note, abbozza, ecc. con una situazione reale di utilizzo. una nuova forma di "libro" o come l'inizio di ci e didattici, attraverso esempi di Il lavoro mentale, cioè, procede per ipertesti realizzati e indicazioni ope- ramificazioni successive del pensie- Di una certa complessità (pur se sviluppato un altro appassionante viaggio. rative sull'uso del computer come ro, attraverso un'attività associativa con lo stesso mezzo, Hypercard), appare invece Riferimenti più approfonditi su ricerca, rea- strumento di apprendimento. Temi di idee e concetti. La linearità è uno Athena, l'ipertesto realizzato dal Centro In- lizzazioni e riflessione teorica intorno agli di per sé triti, come quelli dell'inse- solo dei modi di rappresentare e co- terdipartimentale per i Servizi Informatici del- ipertesti si possono trovare negli atti del conve- gnare a studiare e a reperire l'infor- municare, comunque distante dalla l'Università di Torino, e utilizzato da Luciano gno "Gli ipertesti nella didattica e nella ricer- mazione, sono affrontati mostrando conoscenza umana che è strutturata Gallino nel corso di sociologia : una rappresen- ca" tenutosi a Torino (15-16 gennaio 1991), come la disponibilità di strumenti internamente secondo forme retico- tazione multilivello della sua articolata teoria edizioni Celid, e in riviste quali "Golem" e elettronici possa effettivamente fa- lari, talora gerarchizzate talora no. vorire il conseguimento di obiettivi sulla struttura dell'agire scientifico. Metafore In realtà anche nel testo tradizionale "Multimedia", specializzate in formazione e formativi nella direzione di un'am- troviamo esempi di non-linearità: spaziali consentono di muoversi in un com- nuove tecnologie. (a.f. e a.p.) plificazione del pensiero, di una cre- note a piè di pagina, commenti in pa- scita delle capacità associative e rae- rentesi, rimandi a capitoli diversi, ri- tacognitive, fino al superamento del- ferimenti bibliografici. la dicotomia metodo-contenuto. Per contro la facilità di disorientamento, L'ipertesto vuole essere un sup- distrazione o eccessivo carico menta- porto ai processi di pensiero e di co- tato di semplici trasposizioni dalla lano dei meccanismi creativi caratte- tà solo parziale del testo prodotto, le che tali sistemi possono comporta- municazione, consentendo a chi scri- carta allo schermo, ma che richiedo- rizzati da non-linearità, non-sequen- ecc.), dovuti alla diversa qualità dello re per lo studente, pone il problema ve di creare collegamenti in maniera no invece una diversa progettualità e zialità ed incoerenze: il margine della spazio di lavoro. Si tratta quindi di di individuare il punto di equilibrio semplice ed efficiente tra segmenti di presuppongono un diverso rapporto pagina scritta o i foglietti di carta sfruttare i mezzi informatici speri- tra libertà e finalizzazione degli sco- informazione differenti e a chi legge tra chi produce e chi fruisce. successivamente incollati (le famose mentando nuove pratiche di materia- pi: "Saper valutare le specifiche po- di spostarsi liberamente da un fram- L'autore, il cui interesse è più ri- paperoles di Proust), rappresentano lizzazione delle idee, come ad esem- tenzialità delle tecnologie in vista dei mento all'altro, stabilendo una pro- volto alle concrete manifestazioni di quella "piega del pensiero" che trova pio quelle offerte dalla telematica, diversi fini formativi, senza subordi- pria sequenza di lettura. questo cambiamento che ad un ten- il suo spazio privilegiato proprio nel- un ibrido comunicativo di difficile nare questi a quelle" rimane il com- Nel volume di Scavetta l'ipertesto tativo di sistematizzazione teorica, lo strumento ipertestuale. Già i word classificazione ma dalle ricche pro- pito dei formatori. D'altra parte, ac- rappresenta l'ultima tappa di un per- indaga gli aspetti materiali e tempo- processor hanno rappresentato rispet- messe. cettare i rischi di nuovi mezzi che corso che pone l'attenzione sui di- rali del processo di scrittura avvalen- to alla macchina da scrivere un diver- L'ipertesto è presentato dunque mettono in gioco l'atto stesso del spositivi di scrittura e sulla loro in- dosi di contributi diversi, dalla reto- so rapporto col testo, favorendo ad come la nuova frontiera della scrittu- pensare, può rivelarsi un benefico fluenza nel processo creativo di ma- rica antica a ricerche sperimentali e esempio quello che Eco chiamava ra elettronica in quanto, a differenza massaggio al cervello. terializzazione del pensiero. relativi modelli, dagli studi di geneti- "pensiero a blocchi", in conseguen- dei word processor o dell'editoria Come l'introduzione della stampa ca testuale a testimonianze dirette di za della facilità e velocità con cui si elettronica (desktop publishing), è un ha rappresentato una rottura radica- scrittori, integrando la ricerca con possono spostare porzioni di testo in sistema di rappresentazione e di co- le nelle pratiche di lettura e scrittura, informazioni tecniche e un prezioso formazione, pur considerando che municazione della conoscenza total- La rubrica "Libri di Testo" oggi l'uso del computer, nelle sue di- inquadramento storico corredato da l'approccio dei progettisti informati- mente sganciato dal paradigma della è a cura di Lidia De Federicis . verse e aperte possibilità, rimette in tabelle cronologiche sullo sviluppo ci è stato prevalentemente imitativo pagina stampata. L'organizzazione L'INDICE

••DEI LIBRI DEL MESE NOVEMBRE 1992 - N. 10. PAG. 42

cludente: tutto è risolto fin dalla pri- Il libro finisce così per essere mol- ca documentaria insufficiente; un'in- La storia e la bella morte ma parte, assassino, motivazioni, ne- to distante dalle intenzioni, enuncia- venzione minima, troppo vincolata gazione della grazia; se il lettore va te nella postfazione: una ricerca della dalle pastoie dello storico. La grande avanti lungo il filo del racconto è nel- verità storica che non può contentar- capacità di narratore che Schama di Giovanni Levi la speranza che capiti qualcosa di si dei documenti senza fornire un aveva mostrato nei due libri già noti nuovo: ma nulla capiterà lungo le quadro irrealistico e stereotipato del- al pubblico italiano sulla cittadinan- SIMON SCHAMA, Le molte morti del sempre all'opera, consapevolmente o 200 pagine successive. Il tentativo di la complessità e ambiguità delle per- za in Francia e sulla società olandese generale Wolfe. Due casi di ambiguità inconsapevolmente: anche solo nella comporre un feuilleton su un fatto di sone e degli avvenimenti reali. La del Seicento, la sua efficacia descrit- storica, trad. dall'inglese di Paola scelta dei documenti da utilizzare o cronaca nera prende insomma la ma- mescolanza di invenzione e ricerca tiva ed evocativa di ambienti e men- Mazzarella Mondadori, Milano degli episodi da tralasciare studiando no a Schama, che mi pare affascinato documentaria applicata ai due episo- talità, lasciano qui troppo spazio al 1992, pp. 268, Lit 35.000. e scrivendo. fino a non sapersene allontanare dai di mostra il carattere di divertisse- gioco elegante e un po' gratuito, sia Preferisco di gran lunga il primo al testi stenografici di quel processo ment senza affrontare in concreto il nella presentazione della molteplici- Henry James, in una prefazione secondo saggio: i ritratti contrappo- venduti a dispense (ne uscirono — problema antico e colossale del rap- tà di racconti possibili nel saggio sul- famosa, diceva che era molto più ar- sti del pittore West e quello dello pare di capire — tre versioni fra porto fra storia e narrativa. E sareb- la morte e sulla postuma celebrazione duo il lavoro del narratore che quello storico Francis Parkman, che narra- 1850 e 1853) e immagina il pubblico be poco male se l'autore non annun- eroica del generale Wolfe; sia nel- dello storico. Lo storico va a vedere no in modi e con scopi diversi la mor- di oggi simile a quello che a Boston ciasse l'interessante progetto di criti- l'imitazione del romanzo nero popo- com'è andatala non affronta la ter- te del generale, sono molto intensi, il aveva seguito il processo con grande care le procedure degli storici. C'è lare, raggelata dall'esilità delle situa- ribile sfida, priva di argini e di rego- secondo specialmente. La morte di un emozione, ma che conosceva perso- insieme troppo e troppo poco di ri- zioni nel racconto dell'assassinio di le, del romanziere: l'invenzione. Ed uomo di Harvard è invece più incon- ne, contesti, situazioni. cerca e di immaginazione: una ricer- George Parkman da parte del profes- è pensando a Henry James, di cui cita sore di Harvard Webster. Si sarebbe esplicitamente il senso del passato, immaginato un quadro più pieno del- che Schama ha scritto questi due sag- l'ambiente culturale intorno a Gior- gi che egli definisce di "narrativa gio III, della tensione morale connes- storica", "un'opera di fantasia che sa con la guerra degli inglesi contro i racconta vicende storiche". Intanto L'oscurità, la luce e il mestiere dello storico francesi in Canada, rafforzata dalla richiama James l'ambiente bostonia- volontà protestante di prevalere sulla no del secondo racconto. E Francis colonia canadese di fondazione ge- Parkman, il primo storico del Cana- di Marco Belpoliti suitica e profondamente cattolica (è da, uno dei personaggi del primo sag- questo del resto ciò che ispira tante gio e nipote del morto del secondo pagine di Francis Parkman), nel pri- saggio, ha avuto — ma Schama non "Quando la vita è incorniciata nella morte, dell'opera che Benjamin West espone alla Royal mo saggio. O si sarebbe immaginata lo ricorda — un'affettuosa anche se solo allora il quadro sta realmente appeso", così Academy Exhibition Gallery il 29 aprile 1771: una società borghese bostoniana e un po' ironica recensione da parte di osserva il giovane storico Ralph Pendrel, prota- "E tutto merito della luce". Così inizia la storia universitaria harvardiana di metà James (Francis Parkman. The Old Ré- gonista dell'incompiuto romanzo II senso del del quadro che è destinato a consacrare la morte Ottocento più dinamica e frastaglia- gime in Canada, 1874, in The Ameri- passato di Henry James, e così dovremmo ripete- del generale Wolfe nella battaglia che costituisce ta a far da contesto all'omicidio, nel can Essays of Henry James, a cura di re al termine del libro di Simon Schama Le mol- il piedistallo della sua gloria. secondo racconto. Ma tutto è stem- L. E del, Princeton 1956, pp. 138- perato in un gioco narrativo che la te morti del generale Wolfe. La morte occupa il 45). Ma di James Schama pare voler In poche pagine Schama ha fissato per sempre postfazione non vale a sollevare. E in accettare e rovesciare la sfida. Chec- posto centrale in questo racconto che sin dal tito- il ritratto di un militare in cui si mescolano fis- cui per invenzione — vien detto ché ne pensasse il narratore america- lo dichiara Usuo ambiguo gioco: Dead Certain- sazione maniacale, depressione ed euforia, che esplicitamente — si intende poi solo no, per lo storico esiste — dice Scha- ties, ovvero "Certezze assolute", ma anche hanno mosso tutti i più formidabili conquistato- l'introduzione di dialoghi e talvolta ma nella postfazione — un'"inquie- "Certezze morte": nel momento in cui la morte ri militari"; figura manierata, Wolfe è nelle bre- di personaggi immaginari (il soldato tante divario tra un avvenimento vis- appone il suo sigillo alla vita ne determina la ca- vi pagine della Vita del generale Wolfe già un testimone della battaglia) coerenti suto e la sua narrazione successiva". ducità e insieme l'assolutezza. Niente può più es- trapassato, pronto a entrare, per sua stessa volon- col contesto. Per quanta sia la documentazione di- sere mutato, ma nulla potrà essere recuperato. tà, in un quadro. Dinanzi alle truppe radunate sponibile (era quella documentaria la Infine sarebbe giusto domandarsi limitazione maggiore delle possibili- Il bel libro dello storico di Harvard, Simon alla vigilia della battaglia, afferma: "le vie della se, indipendentemente dai suoi meri- tà dello storico secondo James, come Schama, si regge su questo piede di ballerina: in- gloria portano solo alla tomba". Sul versante op- ti, era un libro da tradurre. Come le mostra ad esempio nel racconto In seguire le ombre per restituirle alla vita e nel con- posto, in perfetta simmetria, si staglia la figura molte generazioni di giovani di que- the Cage, metafora del lavoro dello tempo "dar loro onorata sepoltura nel nostro meno eroica, ma non per questo meno teatrale sto secondo dopoguerra si sono entu- siasmate per cantanti americani le storico) "la certezza dei fatti si dis- tempo nel nostro spazio", o come dice icastica- — è infatti una commedia nera — di John Web- cui parole (ma qui prevaleva l'aspetto solve nelle molteplici possibilità di mente il personaggio di James: "recuperare quan- ster, professore ad Harvard, accusato dell'assassi- narrazioni diverse". musicale) erano perlopiù incompren- to è perduto è comunque assai simile a passare le nio di un ricco e strano personaggio bostoniano: sibili, così il lettore italiano si troverà Il tema del libro è nel fondo l'in- linee del nemico per riprendersi i morti e dar loro George Parkman. A far da congiunzione tra il di fronte a un libro che parla di per- certezza sugli avvenimenti passati, sepoltura". Scandito in due parti — Le molte primo grande quadro e il secondo, quello della sonaggi sconosciuti e certamente più l'impossibilità di capire del tutto le morti del generale Wolfe e La morte di un uo- Morte di un uomo di Harvard, c'è il quadretto consueti a un pubblico angloamerica- motivazioni dei protagonisti, la stes- mo di Harvard —, il libro è un gioco continuo di Francis Parkman, studioso del generale Wolfe no, per cui Wolfe, Benjamin West, sa banalità che circonda la morte di di comici che si aprono e si chiudono l'una den- è nipote dell'assassinato. Tra tutti i ritratti, di- Giorgio III, Francis Parkman non un grande personaggio come il gene- siano solo nomi decontestualizzati. tro l'altra, sino alla cornice maggiore, quella ap: pinti con mano ferma e assoluto rispetto del dise- rale Wolfe se non è rivestita della Un lettore che conosca queste vicen- pesa dal narratore medesimo intorno alle due sto- gno generale, quello dello storico Francis Park- "magniloquente menzogna che il de probabilmente potrà trovare un pubblico bramava: la morte al centro rie per siglare il suo racconto. La prima storia si man è forse il più appassionato, tanto da far sup- qualche gusto in questa narrazione dell'azione" come nel quadro in cui apre con la narrazione in prima persona di un porre che in esso si celi qualcosa dell'autore. un po' estetizzante ma riferita a un Benjamin West voleva creare un'arte ignoto soldato del corpo di spedizione inglese, Per non smentire le simmetrie dell'intera ope- contesto culturale in grado forse di che contemporaneamente conservas- impegnato nel Quéhec, il 13 settembre 1759 alle ra, anche questo quadro si apre con una morte — coglierne il tono insieme vagamente se la massima fedeltà alla materia, ma ore quattro del mattino, a scalare una parete roc- ogni sottinsieme dell'insieme generale replica nel ironico e spaesante. Un lettore italia- le conferisse "dignità poetica attra- ciosa con lo scopo di sorprendere gli avversari nel particolare le regole che presiedono al sistema no troverà il libro piuttosto noioso: verso il ricorso all'immaginazione". non saprà misurare le invenzioni e le loro accampamento: "Tutto merito dell'oscuri- medesimo. E la morte dell'illustre membro della Schama vuole dunque mostrare a difficili allusioni. Ne uscirà convinto tà, nera come la pece...", a cui si contrappone contrario tutta l'artificiosità della — Dio non voglia — che la storiogra- narrazione storica, fatta di catene un 'altra cornice, quella che contiene il racconto > fia tradizionale vada, con tutti i suoi causali rigorose, di sequenze tempo- difetti, più al sodo e sia più diverten- rali precise, di soluzioni esaustive. te da leggere. Perché l'ipvenzione dello storico è

redità o ai debiti, si ritrovano in tutti ve la storia raccontata dall'imputato, Racconti per salvare la pelle i racconti. La Zemon Davis ritiene di qualunque strato sociale fosse, si comunque che nelle suppliche vi sia doveva armonizzare senza snaturarsi di Massimo Vallerani una corrispondenza stretta tra la con le regole del perdono regio. Tut- condizione sociale e la coerenza del- tavia, la sovrabbondanza di esempi e l'azione violenta per la quale si chie- le lunghe digressioni sui coevi rac- NATALIE ZEMON DAVIS, Storie d'ar- te. Era inoltre necessaria la ratifica ce dei supplicanti, anche di quelli ap- de il perdono, secondo un realismo conti di crimine (da Margherita di chivio. Racconti di omicidio e doman- del tribunale regionale, che interro- partenenti ai ceti inferiori che aveva- diffuso anche nella letteratura del Navarra a Shakespeare) — che per de di grazia nella Francia del Cinque- gava il reo sia per verificare la corri- no molteplici vie per formare le tempo. Nei racconti di donne, invece altro avevano pochi contatti con le cento, Einaudi, Torino 1992, ed. spondenza della versione orale a proprie capacità narrative. Creare (cap. Ili), si riscontra una maggiore trame intessute dai supplicanti — orig. 1987, trad. di Patrizia Guarnie- quella della lettera, sia per metterlo una storia non voleva dire inventarla varietà di intrecci e di motivazioni: non compensano l'assenza di partico- ri, pp. XII-221, Lit 32.000. di fronte alle obiezioni dei parenti o falsificarla; al contrario, le esigenze le supplicanti non ricorrevano mai al- lari sul contesto in cui le grazie veni- della vittima o dei testimoni locali. del genere richiedevano particolari la collera o alle scusanti legali e in- vano concesse e sull'accidentato per- corso seguito dalla domanda, che Le "storie d'archivio" esaminate Nonostante i numerosi passaggi pro- realistici, o meglio un "effetto di rea- ventavano ogni volta una storia che rendesse non solo giustificabile ma metteva a dura prova la costruzione dalla Zemon Davis sono contenute cedurali, la grazia si fondava essen- le" che rendesse plausibile il raccon- anche inevitabile il delitto commes- del racconto. Si avverte in sostanza nelle domande di grazia presentate al zialmente sulla validità della storia to. Le strategie tuttavia divergeva- una sopravvalutazione della natura narrata nella domanda. Anche l'in- no. Le storie di uomini (cap. II) era- so. re da persone colpevoli di omicidio. letteraria delle domande di grazia ri- tervento dei notai era ben delimitato no quasi tutte imbastite sulla trama Il libro della Zemon Davis contie- Per ottenere il perdono regio, i sup- spetto alle esigenze proprie del gene- dall'obbligo di scrivere la storia così della chaude colle, un accecamento ne due importanti verità: la prima è plicanti dovevano fornire una pro- re e alla funzione della lettera: "sal- come era accaduta, cioè come veniva improvviso del supplicante che è sta- che gli atti giudiziari, e in particolar pria versione dei fatti che giustificas- varsi la pelle con un racconto". se il delitto compiuto. La lettre de ré- loro raccontata. to provocato oltre il limite della sop- modo le grazie, si basavano su rac- mission seguiva un lungo iter forma- La Zemon Davis si concentra portabilità dettato dal proprio senso conti, con strutture narrative proprie tivo: la domanda, redatta dal notaio quindi sull'aspetto fictional della let- dell'onore, dalla posizione sociale o tanto da costituire un vero "gene- regio, veniva letta davanti al cancel- tera, inteso nel senso più ampio di dal mestiere. Qui il pericolo di creare re"; la seconda è che i medesimi atti liere, esaminata da altri funzionari fingere, vale a dire forgiare una sto- schemi artificiali è molto forte: le rappresentavano un punto d'incon- che ne decidevano l'ammissibilità, ria, costruire un intreccio. Il sogget- cause presentate come giustificazio- tro quasi eccezionale tra la cultura firmata dal re e pagata dal supplican- to principale diventa l'abilità creatri- ne, siano esse relative all'onore, all'e- "popolare" e la cultura ufficiale, do- NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 43

recenti con troppo facile senno del vera convinzione sotto le ali protetti- sciato: la politica segue e non coordi- poi: il giudizio sul centrismo e sull'a- ve del fascismo e ora disposto ad ac- na la "grande trasformazione". L'ac- La repubblica degli apoti tlantismo è severo quanto e forse più codarsi passivamente ai nuovi assetti cesso alla "modernità" di una socie- di quello sull'opposizione comunista. politici. tà irreggimentata dal pedagogismo di Nicola Gallerano Non esita a parlare di "un disegno di I tre protagonisti di un simile dif- arcaico e autoritariamente virtuoso restaurazione" con riferimento alla fuso qualunquismo esistenziale, del primo decennio è descritto come SILVIO LANARO, Storia dell'Italia re- co sulla storia postunitaria, dal quale proposta politica di De Gasperi e sot- Guareschi, Giannini, Longanesi, un'esplosione incontrollata, che fa pubblicana. Dalla fine della guerra agli emergevano i contorni rigidi di un tolinea le modalità anguste, seletti- contano per Lanaro più che per i loro saltare la "compressione dello stile di anni novanta, Marsilio, Venezia "eccezionalismo" italiano, declina- ve, a puri fini interni, dell'atlantismo demeriti intrinseci per il fatto che vita" incautamente ma inevitabil- 1992, pp. VIII-566, Lit 50.000. to, leopardianamente, come un difet- e dell'americanismo dei partiti al go- l'apotismo informa di sé la grande mente imposta con tecniche moder- to di "costume": assenza di valori verno. Del Pei togliattiano riconosce stampa indipendente e diventa così ne. L'accento cade dunque sui costi Fino a qualche anno fa gli storici minimamente condivisi, senso civico e apprezza la scelta di attestarsi sul "un capitolo centrale della storia del- della modernità: altissimi per l'Italia italiani sembravano restii a proporre ridotto meno che a zero. I suoi effet- terreno democratico ma sottolinea l'opinione pubblica nel dopoguerra" perché, a differenza che altrove, sguardi d'insieme e visioni di sintesi ti: una modernizzazione economica pure i vizi della concezione e del ruo- (p. 124). Si comprende allora, per "l'effettiva unificazione sociale e de- del recente passato nazionale. L'ulti- senza progresso civile. lo del partito, fine più che mezzo del- chiudere la panoramica sull"'univer- mografica del paese" si compie gra- mo, cospicuo tentativo in questa di- Lanaro non ha cambiato idea ma l'azione politica; e spiega il suo suc- so della politica", come per i sosteni- zie all'espansione dei consumi indivi- rezione risale agli anni settanta, con ha in questo caso tenuto più chiara- cesso presso intellettuali di sicura fe- tori di una collocazione occidentale duali. È il consumo, sostiene Lanaro, la Storia d'Italia

con l'ottavo volume dell'edizione Ei- lia della morte). Diciotto anni, un ca- assai più che le lettere dal carcere: naudi (Lettere 1908-1926), l'intero rico pesantissimo di esperienze: da certo il detenuto aveva più tempo, e Pseudonimo della vita epistolario: dal foglietto indirizzato un'adolescenza che anche queste pa- nella solitudine più bisogno di quel al padre da un Nino (così si firmava) gine rappresentano difficile a una colloquio, quasi una vita surrogata; di Salvatore Mannuzzu non ancora diciottenne, che comin- maturità gravata di problemi e re- né poteva bastargli la costruzione dei ciava a frequentare il liceo Dettori di sponsabilità enormi; eppure, nono- Quaderni. ANTONIO GRAMSCI, Lettere 1908- biografia o le ha fatto da cornice (e il , alle pagine estreme (apparse stante il lungo e denso trascorrere del La vita invece è ben viva ("fuoco 1926, Einaudi, Torino 1992, pp. lavoro di Giuseppe Fiori continua a nelle Lettere dal carcere), quelle senza tempo, l'autore è sempre riconoscibi- di avvenimenti", "braciere ardente 540, Lit 60.000. fornire aiuti essenziali); ma che è de- data destinate ai figli, dalla clinica in le, nelle sue complicate pieghe psico- di lotta", "uragano storico", secon- stinata, come tutte, a rimanere in- cui Antonio Gramsci stava morendo. logiche e in quelle d'una scrittura lu- do le sue espressioni) per il Gramsci Questi che stiamo vivendo non so- completa sino alla fine, lasciando in- Queste Lettere 1908-1926, com- cida e risentita, più esplicita nell'iro- libero: sicché l'epistolario non reca no tempi di fortune gramsciane. Il soluti gli ultimi dubbi. plessivamente circa duecento, appar- nia che nell'affetto: ma invece capa- quasi tracce di eventi centrali come, personaggio si sposta dal centro del- Però poi basta una pagina, o me- tengono agli anni cruciali della for- ce d'una silenziosa tensione d'affet- mettiamo, i congressi di Livorno o di l'attenzione, con quanto ha significa- no, una frase con quel segno indele- mazione, e poi a quelli della politica, to, d'una tenerezza incredibile. Lione, la stagione de "L'Ordine to per la politica e la cultura di più di bile, per riconoscere intera una gran- a quelli dell'amore e del matrimonio: Oltre, lo scorrere della vita s'in- Nuovo" settimanale, quella del mo- un'epoca. Eppure non è solo un pro- de vicenda, in più luce. Sembra dun- l'ultima, diretta alla moglie Iulca, è tuisce fortissimo: e le lettere ora ne vimento dei consigli e dell'occupa- tagonista di quella storia lunga; ma que importante che si vada comple- del 4 novembre 1926 (mancano quat- danno segni necessariamente inade- zione delle fabbriche. Le lacune sono senza farle torto, anzi affrontandone tando la pubblicazione delle opere di tro giorni all'arresto e all'inizio d'u- guati, destinate come spesso sono a considerevoli: neanche un rigo, o al- e subendone i condizionamenti, rap- Gramsci: e sia disponibile adesso, na reclusione conclusa solo alla vigi- scopi precisi del momento, pratici; meno nulla è arrivato a noi, dal mag- presenta una lezione ben attuale. E gio 1914 al 1916, dal dicembre 1918 le Lettere dal carcere restano opera ca- al febbraio 1920, e da questo feb- pitale del Novecento: esempio vivo braio al luglio 1922... Evidentemen- di resistenza umana in frangenti ter- te allora Gramsci disponeva di ben ribili; di come politica e cultura pos- altre opportunità d'intervento e di sono assumere valenze morali incan- Un socialista eccentrico risposta. Solo quando, come nel sog- descenti. giorno viennese — protratto dal di- 1923 1924, Quei frangenti terribili erano sto- di Alberto Cavaglion cembre all'aprile al fine rici: erano le prigioni del fascismo di mantenere collegamenti fra il par- vittorioso. Ma erano le difficoltà in- tito italiano e gli altri partiti comuni- terne al partito comunista in Italia e sti europei —, egli si trova distante GIULIA CARAZZALI, Enrico Bignami, Sipiel- non solo della politica, ma anche della fede. ai partiti comunisti nel mondo, allo- dal teatro delle azioni, e ridotto a un Biblioteca della Fondazione Feltrinelli, Mila- La seconda anomalia, e conseguente causa di ra; con l'ulteriore solitudine e persi- ruolo più defilato, la rete della corri- no isolamento fisico che ne venivano no 1992, pp. 150, Lit 20.000. eccentricità, consiste nel fatto che, a fianco del spondenza s'infittisce e diventa ricca al recluso ("Chi mi ha condannato è crescente spirito messianico e utopistico (durante di notizie, di valutazioni. Nello stes- un organismo molto più vasto... tra Di quel socialismo eretico ed eccentrico, di ri- la Grande Guerra la villa Coenobium diventò so modo, è la lontananza da Iulca ad questi 'condannatori' c'è stata anche fugiati e contrabbandieri delle idee, di quel so- un centro del pacifismo intemazionale: vi fu accrescere non solo lo strazio ma an- che le qualità dialettiche (che in Iulca... inconsciamente e c'è una se- cialismo da Grenzgànger (come amava definire ospite anche Lenin), Bignami continuò senza so- rie di altre persone meno inconscie", Gramsci sono quasi la stessa cosa) il suo Lavinia Mazzucchetti, nobilitando un po ' sta a svolgere un'onesta attività commerciale e delle lettere indirizzate a lei. lettera alla cognata Tania, 27 feb- lo svillaneggiato equivalente francese, fronta- imprenditoriale. Dall'orto di Getsemani che era braio 1933). Può darsi non si sappia Qual è dunque il motivo di mag- lieri non vi è dubbio che Enrico Bignami (1844- diventato il giardino della sua dimora, Bignami abbastanza dei motivi che determi- giore interesse di questo libro, la narono quello che a tratti sembra 1921) sia il capostipite e il patriarca. Lodigiano, non aveva dimenticato il senso degli affari appre- chiave per leggerlo? Bisogna ripetere quasi un abbandono da parte di Iul- volontario garibaldino, fondatore della prima ri- so ai tempi della sua formazione cattaneana (ciò che, se l'autore è uno dei protagoni- ca, la moglie: motivi legati, certo, al- vista che si fece mediatrice del marxismo in Italia che gli aveva concesso di proporre buoni affari sti di un'epoca, e uno dei maggiori la malattia di lei; però forse non solo. ("La Plebe", 1868), Bignami rivive in questa anche a Marx ed Engels; per esempio una ricca suoi testimoni, questo epistolario E tutto comunque capitava a un or- biografia a lui dedicata dalla Carazzali (da segna- partita di canna da zucchero essiccata e pressata non vuol registrare tutti gli atti e i ganismo, l'organismo di Gramsci, in larsi in primo luogo per l'importante carteggio offerta a prezzo stracciato: un vero affare per i pensieri di lui, nemmeno tutti i più preda a una tragica disgregazione. con Engels, esaminato con ammirevole acribìa). compagni tedeschi che stentavano a far soprav- rilevanti: ma integra altri più diretti Così la solitudine, il senso della modi di espressione, o li verifica. E L'eresia di Bignami consìste in due palesi con- vivere la stampa di partito'.). Fu così possibile a poi forse è giusto porsi una domanda: propria espulsione dal mondo (non traddizioni, che l'autrice non ha collegato fra lo- Bignami prevedere al tempo stesso la calamità più solo "vasto e terribile", ma a vol- quanto di quelle res gestae rimane at- ro forse perché è impossibile solo pensare di far- bellica, ma non l'altrettanto calamitosa rivolu- te anche "incomprensibile") diven- tuale, capace d'essere rivissuto oggi? tano atroci. Non c'è pagina scritta al- lo. Anticlericale della prima ora, Bignami aveva zione dei consumi, di cui fu inconscio precursore e quanto invece si è consumato, irri- lora da Gramsci in cui non echeggi la avviato una polemica antireligiosa che nulla ha attraverso una seconda rivista, "Elettricità", che mediabilmente? musica, grave e straziante, dell'asin- da invidiare a quella dell'"Asino" di Podrecca si giovò della collaborazione, non di teologi co- C'è poi la dimensione umana del cronia: il punto di vista del "soprav- (La fille d'un capucin e La femme du cardinal, me "Coenobium", ma di tecnici, come Ercole personaggio: e risalta fin dall'inizio, vissuto", del "morto in vacanza", di Antoine Rocker, sono soltanto due delle tante Morelli, quello delle omonime batterie e magneti dagli ardui rapporti con la famiglia copte lui dice. E la sfasatura deve es- cochonneries fatte tradurre e stampare dalla ti- (ed anche di scienziati, come Thomas Edison). d'origine e con una povertà che era grave miseria; però anche — s'è ac- sere risultata intollerabile a chi sape- pografia bignamiana). Dopo la crisi di fine seco- "Livellare innalzando" e "Tout comprendre va che "il tempo è un semplice pseu- cennato — dalla partecipazione sem- pour tout aimer" furono due dei suoi slogan pre- donimo della vita" (lettera a Tania, 3 lo, l'esilio in Canton Ticino, e soprattutto negli pre più intensa, decisiva, alla vita po- luglio 1933). anni della tempesta modernista, Bignami, delibe- feriti. Con i lauti profitti della sua impresa aiutò litica, e da una storia d'amore straor- ratamente contraddicendosi, virerà la rotta e al- nobili cause e finanziò pubblicazioni di partito E uno dei luoghi d'arrivo di dinaria. E la tripartizione che si usa Gramsci: forse il suo più alto, più ca- zerà la voce contro l'anticlericalismo della giova- altrimenti destinate al tracollo. Senza lasciarsi ir- fare di queste lettere, a seconda dei pace di durata umana. Ma è difficile ne generazione socialista, vuoi quella che si retire dal conformismo, che cresceva ormai al- contenuti: ma certo quel personaggio intenderne la qualità fuori da un tra- esprimeva nei toni furiosi appunto di un Podrec- l'interno anche del partito del sol dell'avvenire, non cambia nel passare da una sua vi- gitto, da un progetto esistenziale: ca, vuoi quella che si esprimeva in termini più intravide, in fondo, una corretta impostazione cenda all'altra, neppure dicendone per lettera: la stessa attenzione alla quelli che furono i suoi, tanto intrec- garbati e agnostici come la Kuliscioff (la religio- della questione del lavoro. Non per caso esordì ciati di storia e di politica, e di ecce- verità delle cose, a quanto determina ne "affare privato"). Fondò in quel periodo a su "Coenobium" il padre di Adriano Olivetti,. le dimensioni reali di esse: cioè alle li- zionali peculiarità. Di tutto ciò gli Lugano una rivista "Coenobium " (1906-19), l'ingegner Camillo, che sarà creatore, a Ivrea, dì scritti che Gramsci ha lasciato sono, nee portanti e al destino di un'epoca; che fu luogo di rifugio e adunanza di frontaliers un novello cenobio laico. nella loro ricchezza, un'immagine in- la stessa vocazione ad affrontare que- completa: che si deve integrare con quanto è altrimenti appartenuto alla >

«Non si deve intraprendere la vita pub- sce e rimorsi, mentre chi vi scende con blica allo scopo di traf- la tranquillità che gli ficare o lucrare, come PLUTARCO deriva dalla prepara- fecero Stratocle e Dro- MORALI A III zione e dalla riflessio- moclide, che s'invitava- ETICA E POLITICA ne, affronta gli impegni no l'un l'altro alla "mes- A CURA DI GIULIANO PISANI coi) senso di misura e se d'oro" ... Io credo Testo greco a fronte non c'è niente che lo Collana «Il Soggetto & la Scienza» che la politica sia come possa esacerbare, pro- EDIZIONI BIBLIOTECA DELL'IMMAGINE un pozzo: chi vi cade Nelle migliori librerie o presso la casa editrice, prio perché è il bene, dentro accidentalmen- C.so Vittorio Emanuele 37, 33170 Pordenone, tel. (0434) 29333 e nient'altro, il fine te e inaspettatamente, è preso da ango- esclusivo della sua azione». Plutarco NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 45

l'ufficio di Vienna cui Gramsci era na": "farei degli orologi di sughero, è semplice e trasparente, trasparen- < preposto mancava persino d'una dei violini di cartapesta, delle lucer- te, diceva Rimbaud, come un pidoc- sta complessità, perfino con eccessi macchina per scrivere). Ma rinviano tole di cera con due code". "Cara, e chio tra due lenti". Intelletti di raziocinio — a tratti — e di rigore, a oggi anche molte altre osservazio- tu come vivi, come fai a vivere?" La qualità maggiore di questo te- che diventano suscettibilità, o rivela- ni; per esempio una fatta a proposito Comincia la serie dei silenzi di lei sto, giacché si tratta d'un testo unita- no le spigolosità d'un carattere; la di lingua: "Sono utili e razionali solo (presagio insopportabile della reclu- rio, è data dalla pluralità di pedali, in dialogo stessa lingua sempre puntuale e con- quelle forme di attività sociale — lin- sione che verrà): "Da un mese non tanto radicata in chi scrive da diveni- creta, votata all'analisi, succhiello guistiche, economiche, politiche — ho ricevuto nessuna notizia dalla re sua prerogativa linguistica: Gram- di Bruno Bongiovanni d'ironia. che spontaneamente sorgono e si rea- compagna Schucht". "Per me Delio sci sta insieme dentro e fuori alla pro- La parte più inedita del libro è la lizzano". E comunque restano ben [il loro figlio] e stato davvero una pria vicenda, "visceri e cervello" di- stella filante di San Lorenzo e anche rebbe lui, che non parla mai di cuore: prima, delle lettere familiari. Al gio- vivi certi ritratti, tipicamente gram- PIERO SRAFFA, Lettere a Tania per vane Gramsci mancano i mezzi eco- sciani nell'acutezza e nello sprezzo: il nostro amore non ha avuto un po' dentro con accanimento, soffrendo- Gramsci, introd. e cura di Valentino nomici, non solo per mantenersi agli da un Antonio Graziadei dall'"ideo- lo stesso carattere?": sentimento la ne tutti gli attimi; ma nello stesso Gerratana, Editori Riuniti, Roma studi, ma anche per la sua stessa so- logia di mezzadro romagnolo", a una cui verità è tinta di storia, anche del- tempo fuori, leggendo e giudicando 1991, pp. LV-274, Lit 36.000. la storia d'un "rivoluzionario di pro- quanto gli accade e se stesso, col me- pravvivenza. Talvolta non ha neppu- Balabanov "ridotta a uno straccio TATIANA SCHUCHT, Lettere ai familia- re i soldi per affrancare la lettera che umano... Si circonda di un gruppetto fessione"; dunque ogni "gioia" pri- tro delle logiche generali, delle cor- ri, prefaz. di Giuliano Gramsci, in- scrive: e deve farla tassare, oppure di emigrati socialisti italiani, mangia vata "è un po' malinconica": "la mia renti della storia, delle sorti del mon- trod. e cura di Mimma Paulesu Quer- non spedirla, dato che si vergogna cioccolatini, esala disperazione"; o felicità ha il muso un po' lungo e si do. cioli, trad. di Arturo Moratto, Edi- del postino di Ghilarza. "Oggi non certe battute, anch'esse dei ritratti sente un pochino triste"; e non c'è ri- Il primato delle "questioni di tori Riuniti, Roma 1991, pp. sono andato a scuola perché mi son XXXII-258, Lit 43.000. dovuto risuolare le scarpe". Salta si- stematicamente i pasti, fa la fame, è Finalmente si precisa la ragnatela denutrito. E si capisce che ancor più di rapporti umani e politici che è sta- delle privazioni gli pesano le mortifi- ta intessuta intorno alla prigionia di cazioni della propria dignità; ma so- In ventotto lingue Antonio Gramsci da amici familiari e prattutto l'ansia per il domani, la compagni. È caduto anche il divieto paura di cadere, in mancanza del mi- che Pierangelo Garegnani, esecutore nimo indispensabile, prima dell'in- Bibliografia gramsciana 1922-1988, a cura di situa tuttavìa nel 1966. Da allora la produzione letterario del lascito di Sraffa, aveva certo traguardo: d'essere così defini- John M. Cammett, prefaz. di Nicola Badalo- non scende più sotto i 100 titoli annui. Si tenga opposto alla pubblicazione delle let- tivamente escluso da quella feroce tere dell'economista alla cognata di ni, Editori Riuniti, Roma 1991, pp. però presente che la Bibliografia comprende an- gara. "Almeno quando sarò grande Antonio: l'editore si è infatti impe- me ne ricorderò che non ho potuto XXIII-458, Lit 75.000. che gli articoli sui quotidiani, dove Gramsci è gnato a rendere pubblico, entro il avere un periodo allegro nella mia vi- ENZO SANTARELLI, Gramsci ritrovato 1937- spesso un pretesto per parlare dell'attualità politi- giugno del 1994, il carteggio dei due ta", scrive prima d'aver compiuto i 1947, Abramo, Catanzaro 1991, pp. 310, Lit ca. Il periodo aureo è comunque l'arco che va nella sua bilateralità. Abbiamo ora diciotto anni. (E assai più tardi, qua- 30.000. dal 1974 al 1980. Si ha in questo lasso di tempo dunque, come sostanzioso anticipo, si ventiquattro anni dopo, dal carce- una media di oltre 200 titoli all'anno. Si cala poi il solo versante Sraffa dell'epistola- re: "Ho conosciuto quasi sempre so- Avevamo sinora a disposizione la Bibliogra- a una sempre ragguardevole media di 150 titoli rio, ma il curatore, Valentino Gerra- lo l'aspetto più brutale della vita... tana, cui dobbiamo, tra le altre cose, fia gramsciana 1922-1967, curata da Elsa Fubi- nel corso degli anni ottanta. Il pensiero di Gram- Neanche mia madre conosce tutta la l'einaudiana edizione filologica del sci, e non solo in Italia, è del resto ormai entrato mia vita e le traversie che ho passa- ni in occasione della pubblicazione degli atti del 1975 dei Quaderni, con un ampio ap- to... Se ella sapesse che io conosco convegno cagliaritano del 1967 (trentesimo anni- nel nostro lessico politico. Le sue parole (egemo- parato di note e di riferimenti ripro- tutto quello che conosco e che quegli versario della morte di Gramsci), nonché la Bi- nia, blocco storico, classi subalterne, ecc.) sono duce molti decisivi passi delle lettere avvenimenti mi hanno lasciato delle bliografia gramsciana 1968-1977, curata sem- anche le nostre parole. I muri che crollano non le di Tatiana (o Tania) e riporta in ap- cicatrici, le avvelenerei questi anni di pre da Elsa Fubini, questa volta in occasione del abbattono. Anzi. pendice, tra altri documenti, alcune vita in cui è bene che dimenti- convegno fiorentino del 1977 (quarantesimo an- Del periodo di preparazione, quello che separa sue lettere, oltremodo significative chi..."). niversario). Abbiamo adesso un'imponente bi- Gramsci dal gramscismo, si è specificamente oc- ed in parte già pubblicate negli anni settanta da Paolo Spriano. Ma durante la giovinezza quel- bliografia su Gramsci di 7061 titoli, aggiornata cupato Enzo Santarelli con un 'opportuna e utile l'ansia ("l'ansia che mi rode", scrive) sino al 1988 compreso, che rende conto di libri e antologia degli scritti su Gramsci degli anni che La ragnatela è complessa: parte da diventa ossessione, e insieme ranco- articoli (anche brevissimi) redatti in 28 lingue. vanno dalla morte al 1947. Lucido e informato Cambridge, passa per Parigi (dov'è il centro estero del PCd'I), per Milano, re: un rancore oscuro, diretto verso il Dobbiamo lo sforzo all'Istituto Gramsci e allo si rivela così il necrologio di Tasca ("Il Nuovo padre, in specie, e che non può spie- Rapallo (dove si trovano i genitori di Avanti", 8 maggio 1937), commosso l'interven- garsi solo nella logica della reciproca studioso americano John Cammett, che peraltro, Sraffa), Roma (dove si trova perlopiù incomprensione. "Tanto per non nell'introduzione, confessa il proprio debito nei to di Carlo Rosselli del successivo 28 maggio, Tania) e arriva al carcere di Turi. farvi vergognare, non sono uscito di confronti del precedente ed eccellente lavoro di abilmente ricostruttivo quello di Togliatti, già Mosca, dove abita la famiglia e dove casa, per dieci giorni interi": durante Elsa Fubini. John Cammett e i suoi collaborato- assai noto, del giugno. Seguono un brano di ha sede l'Internazionale, è lontana, una vacanza in famiglia, mancando- ri, al termine di un lavoro certo difficilissimo (in Grieco del '38 ed uno di Montagnana del '41. A ma è sempre presente sullo sfondo. gli un vestito decente. O anche: "Mi quali libri di storia italiana e del movimento partire dal '44 ha origine la straordinaria opera- ' La politica e i sentimenti s'intreccia- sento tanto esasperato per questa vo- operaio Gramsci è una presenza centrale e in zione, vero capolavoro della politica culturale no così indissolubilmente. Ciò che stra indifferenza, che mi tremano le infatti anima e mette in moto Piero e quali è una presenza periferica?), hanno potuto del Pei, atta a collegare il presente della ' 'svolta mani nello scrivervi". Sono cicatrici Tania è il grande affetto che entram- che continueranno a dolere sempre; e rilevare l'andamento della fortuna del comunista al passato dell'originalissimo pensiero di Gram- bi, sedotti da tempo dalla personalità che durante la detenzione, dentro sardo. Dallo spoglio del materiale inventariato sci. Si scavalcano gli anni più foschi dello stalini- del prigioniero, provano per Anto- l'ombra di un'altra solitudine, ritor- — i grandi numeri hanno la meglio sulle inevita- smo e si rivendica un sottile margine di autono- nio. Eppure, le loro iniziative non sa- neranno ferite terribili; anche perché bili lacune — si può con sicurezza dedurre che mia culturale per il partito. Il personaggio fuorie- rebbero neppure pensabili senza la l'organismo riporta, da quella forma- prima del 1937, l'anno della morte, Gramsci è sce però dai confini segnati. Il suo spessore uma- vigile, discreta e mai soffocante pre- zione, una irreversibile debolezza: assai poco noto nello stesso movimento comuni- no si rivela fondamentale per la nascita della senza del Partito. Tania ricopia in- "Da almeno tre anni non ho passato sta. Tra il 1937 e il 1938 escono ben 75 titoli, leggenda. Si legga o si rilegga, a questo proposito, fatti le lettere che riceve da Antonio, un giorno senza il male di capo, senza le spedisce a Piero ed il Partito viene ma il grande interesse si manifesta dopo gli anni la bella recensione delle Lettere scritta da Croce una vertigine o un capogiro", Gram- poi informato. Talvolta, invece, è sci scriveva alla sorella Grazietta già 1947-51, vale a dire dopo la pubblicazione delle nel luglio del '47 (pp. 269-71). Sìpotrà compren- Tania stessa che scrive direttamente nel 1916. Questa, anche questa, è la Lettere e della prima edizione (tematica, com'è dere perché, a partire da quell'anno, Gramsci ap- al Partito minuziose ed appassionate sua scuola: e colpisce da un lato la noto) dei Quaderni. Il grande balzo in avanti si parterrà a tutti. (b.b.) relazioni sugli incontri nel carcere di profondità della sofferenza che gli Turi. cagiona, dall'altro come però la sof- J In questa edizione, tuttavia, ine- ferenza non lo vinca mai, mai lo di- vitabilmente viene in luce la persona- stolga dall'adoperare il piccolo e or- impliciti: come quella rivolta a Ter- medio che questo pudore, questa — principio", delle "linee direttive" ri- lità di Sraffa. Infatti proprio Sraffa, goglioso strumento della ragione. racini: "E necessario che tu ogni vol- quando c'è — risorsa di ragionamen- mane dunque la prima lezione di que- ben conscio dello stato di prostrazio- Le lettere politiche sono più note ta che scrivi una lettera ti pizzichi to e di ironia. sto rivoluzionario che, approdando ne di Antonio, in tutti i modi cerca di e, s'è detto, forse a un livello di mi- prima la punta del naso". Ma quel che conta, e rende il libro alla politica, subito s'era preoccupa- sollecitarlo, facendogli inviare gior- nore creatività. Ma è impressionante Anche il corpus delle lettere a Iul- insostituibile, sebbene molte sue pa- to di capire "come le idee diventano nali, riviste e libri e facendo chiedere leggere: "Io propongo come titolo ca è già noto. Si tratta di lettere d'a- gine non siano inedite, è la summa, forze pratiche"; e non è un piccolo a Tania, che come parente era l'unica 'L'Unità' puro e semplice"; o anche, more, di grande bellezza. Dalla pri- anzi la sintesi di tutte le componenti. lascito per un'epoca di pensiero de- a potere avere un contatto diretto riguardo al periodo 1919-20: "Nes- ma ("Cara compagna", datata ago- Giacché solo dal gioco reciproco, bole. La seconda lezione, che emana con il carcerato, opinioni, giudizi e suna iniziativa era presa se non era sto 1922, Mosca) all'ultima di questo dall'interazione, esse spiccano nel lo- anche da ogni riga di queste Lettere, è vere e proprie "recensioni" sulle let- stata saggiata con la realtà, se prima volume, che si è già citata, del 4 no- ro senso vero. "La vita è unitaria e che tutti gli atti, in particolare quelli ture fatte. Sraffa, cioè, in perfetto su di essa non avevamo sondato, con vembre 1926, quattro giorni prima ogni attività si rafforza dell'altra", politici, chiedono qualificazione mo- accordo con Togliatti, cerca di tene- mezzi molteplici, l'opinione degli dell'arresto. "La vita è terribilmente dialettica", rale: "La verità reca in sé la sua me- re viva la straordinaria intelligenza operai... Io sono abituto a lavorare C'è, 13 febbraio 1923, la dichiara- "L'oggettività non è la vita". Emer- dicina". Anche questa è indicazione di Gramsci, un uomo sospettosamen- così..." "Poiché non possiamo ado- zione "le voglio bene", col lei e la fir- ge — tra sforzo di distacco e intelli- non di poco conto per i giorni che te — e comprensibilmente — incline perare gli stessi sistemi coercitivi e ma Gramsci, e con la premessa del- genza, da un lato, e partecipazione, stiamo vivendo; e probabilmente per a concentrarsi sulla propria sventura terroristici del fascismo" (dopo, as- l'"impossibilità assoluta, quasi fata- affetto, dolore dall'altro — il perso- molti altri a venire. e bisognoso quindi di essere a più ri- sai dopo, nei Quaderni del carcere, le, a che io possa essere amato": "da naggio che alle soglie dell'età matura Sì, non sono giorni di fortune prese stimolato dall'esterno. avrebbe teorizzato che "nella politi- ragazzo, a dieci anni, ho cominciato aveva scritto di sé alla sorella: "Non gramsciane. Gramsci rischia d'essere I due amici, che solo dal '24 si ca di massa dire la verità è una neces- a pensare così per i miei genitori". ho vissuto che per il mio egoismo, sostanzialmente incompreso, dopo danno del tu, non potrebbero del re- sità politica"). L'intensità delle parole cresce quan- per la mia sofferenza egoistica... Mi che a lungo lo si è ridotto a immagine sto essere più diversi. Sraffa, impla- sono fatto orso, di dentro e di fuori... E sarà pure arbitrario, ma è poco do la alimentano la distanza da colei ufficiale. Incompreso non in una o in cabile intelligenza analitica, ritiene E stato per me come se gli altri uomi- evitabile il rimando a oggi da pagine cui sono destinate e insieme la me- un'altra sua scelta, pur importante; che a Gramsci basterebbero poche ni non esistessero, ed io fossi un lupo che esortano a non "troppo guardar- moria della terra d'origine di chi scri- ma nella sua scelta capitale. (Avere dozzine di libri per potersi abbando- nel suo covo... Forse in due anni non ci nello specchio"; o che dicono: "Se ve; su un tale triangolo agisce tutto: e un'anima; ciò per cui oggi si sta pu- nare all'oggetto dei propri studi e ho riso mai, come non ho pianto il partito invece di spostarsi, si di- per esempio la neve d'una Vienna nendo, senza che qui si vogliano pa- produrre un'opera fondamentale e mai"; e che più tardi, dal suo incari- sgrega, anche la massa, nel periodo "come più triste e sconsolata di Mo- ragoni impossibili, il povero don Mi- definitiva sulla storia degli intellet- co di partito a Vienna, racconta in attuale, si disgrega" (era il 1923. In- sca" riporta il ricordo delle saline di lani). una lettera alla moglie: "La mia vita tanto, più o meno in quel periodo, Cagliari. "Vorrei perciò averti vici- > NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 46

degna. È una vita, quella di Tania, dalle cose. Tania infatti annuncia ragione analitica di Sraffa aveva pro- <3 trascorsa quasi interamente nella continuamente l'invio di indumenti babilmente ragione, ma sul clima di tuali o sulla filosofia della prassi. Ma prediletta Italia. Una vita che cambia caldi, di medicine, talvolta di dena- Mosca e dell'Internazionale di quegli Giustizia per Gramsci non è come Sraffa. La sua nel febbraio del '25, quando Anto- ro. Insistente, sino all'aperto rimpro- anni i timori di Antonio e l'adesione intelligenza, eccezionalmente "ana- nio, sposato con Giulia Schucht, de- vero, è invece la richiesta di lettere, ad essi di Tania coglievano nel segno. logica", secondo la bella definizione putato al Parlamento da 10 mesi e di notizie e soprattutto di fotografie, Va comunque ribadito che per lei il gli individui di Gerratana, ha bisogno di esten- padre da 6 del piccolo Delio, rintrac- in modo particolare dei bambini. Il solo obiettivo, qualunque rapporto dersi e di disperdersi, si nutre di ro- cia finalmente la cognata a Roma. È prigioniero, in ogni lettera, è sempre abbia avuto con l'Internazionale e di Piero Gastaldo manzi (da Manzoni a Carolina Inver- così che Tatiana l'indipendente, la presente con i suoi malanni, con l'in- con il governo sovietico, resta la li- nizio), di elzeviri, di giornali econo- non conformista (come la ricorda il sofferenza crescente per la sua condi- bertà di Nino. Quando questa viene, mici, di inchieste, di opere storiche, nipote Giuliano), l'unica della fami- zione di carcerato. Non vengono Nino muore. Che ne è di Tania a LUIGI BONANATE, Etica e politica in- politiche e filosofiche. La struttura glia Schucht che non aveva voluto neppure taciuti i sospetti di Antonio, questo punto? Dopo avere promesso ternazionale, Einaudi, Torino 1992, rapsodica dei Quaderni, perciò, è cer- tornare in Russia né prima né dopo la che teme ancora una "provocazio- in quasi tutte le lettere, dagli anni pp. XVI-248, Lit 28.000. to dovuta alle circostanze della reclu- rivoluzione, viene inghiottita dal mi- ne" degli italiani a Mosca, come scri- venti, di tornare a Mosca (una città a sione, ma è anche profondamente crocosmo intenso degli affetti fami- ve Tania alla sorella Giulia il 15 giu- lei estranea), dopo essersi aggrappata Spengler, e dopo di lui tanti espo- consustanziale al modo di pensate e liari e, nello stesso tempo, dal dram- gno 1934. Gramsci è evidentemente al grande incontro della sua vita e al- nenti della destra radicale, hanno in- di lavorare di Antonio. La fragilità matico scenario della politica inter- sempre torturato dalla lettera di l'Italia, nel 1938 non può che tornare dividuato il tratto caratteristico di nervosa e la curiosità incontentabile nazionale. Dalla duplice morsa di Grieco del 1928, utilizzata contro di in Russia. Non senza avere raccolto e tale cultura politica nel suo esprime- di questi è quindi anche un aspetto questa tenaglia non uscirà più. Saprà lui dal tribunale fascista. In una mis- salvato il grandioso lascito letterario re "idee senza parole": tratti primor- della sua forza "militante", del suo diali della natura umana che sfuggo- dispiegarsi onnipervadente su tutto no alle possibilità di espressione ver- ciò che lo interessa, in altre parole bale. Ma Furio Jesi faceva ironica- della sua irriducibile e non addome- mente notare come a tale rivendica- sticabile libertà di pensiero. Per que- zione di ineffabilità fosse seguita non sto andava incitato, ma andava an- Ma la politica può essere morale? già la scelta del silenzio, bensì una che controllato. Né si poteva aiutarlo mole di parole che rende quest'area senza controllarlo. Tania e Sraffa, ideologica seconda a nessuno per pa- del resto, erano politicamente agno- di Felix Oppenheim gine a stampa. stici. Sraffa, in particolare, quando Qualcosa del genere sembra poter- Tasca si stacca dal PCd'I, scrive al si dire anche del rapporto tra politica "L'idea fondamentale sostenuta in questo li- con altri stati per raggiungere degli obiettivi co- compagno di Gramsci che non riesce internazionale e giudizio morale. neppure a capire da quale punto di bro è che una teoria morale della vita politica sia muni, e gli statisti tendono ad adottare tali polìti- Statisti nella tradizione della Realpo- vista bisogna mettersi per capire. possibile". Luigi Bonanate, nel libro Etica e po- che, se, ma soltanto se, esse sono compatibili litik ed osservatori imbevuti del pa- Proprio per questo, davanti al car- litica internazionale, recensito qui a lato, svi- con l'integrità territoriale del proprio paese, con radigma realistico hanno individuato teggio tra Piero e Tania, è impossibi- luppa questo programma in modo stimolante e vi la sua sicurezza militare, e il suo benessere eco- nella politica internazionale un am- le districare le ragioni degli affetti apporta un'approfondita conoscenza della lette- nomico. "Le prese di posizione intemazionali bito nel quale il giudizio morale non per l'amico lontano dalla ragione po- ratura rilevante, che va dalla cultura greca classi- degli stati obbediscono, praticamente sempre, a ha senso. Vittoria o sconfitta, so- litica. Senza alcun dubbio, inoltre, ca alle più recenti opere americane; ma, come scelte di tipo morale". Questa generalizzazione pravvivenza dello stato o suo decli- no: questi i criteri su cui valutare la Sraffa fu istintivamente e razional- qualsiasi approccio al problema, anche questo si può essere criticata sul piano empirico. Per rifar- mente vicino alle ipotesi dell'ultimo congruità dell'azione nell'arena presta alle controversie e al disaccordo. ci agli esempi di Bonanate: gli Stati Uniti entra- Gramsci (la necessità di una Costi- mondiale, puro dominio della forza. rono nella seconda guerra mondiale (tardivamen- tuente), ma dei suoi incontri con il Per fondare la sua teoria morale, Bonanate Un dibattito morale intorno alle vi- Gramsci semilibero degli ultimissimi propone diverse generalizzazioni empiriche rela- te!) non per combattere l'ideologia nazista, ma cende internazionali è in sé illegitti- tempi non sappiamo nulla. Che que- tive al comportamento effettivo degli stati a livel- l'espansione tedesca (e giapponese). Hanno com- mo, o, meglio, impossibile. sti incontri siano avvenuti lo sappia- lo internazionale. Critica il dominante modello battuto la guerra del Golfo per ragioni di sicurez- Eppure, questo regno della neces- mo solo dai fonogrammi della polizia hobbesiano dell'anarchia intemazionale secon- za (petrolifera) nazionale, non per difendere la sità, che come tale parrebbe esclude- fascista. Nulla egli ha in seguito fatto do cui gli statisti mirano sempre al perseguimento vittima di un 'aggressione. E vero che c 'è sovente re la scelta, e quindi l'etica, ha susci- trapelare. Anche con Tania, assai dei loro — sempre in conflitto tra loro — interes- coerenza tra percezione dell'interesse nazionale e tato fiumi di giudizi morali. Come propensa a sposare i terribili sospetti nota Bonanate, "la dimensione della si nazionali. Secondo Bonanate, questa teoria convinzione morale; ma quando tra queste due di Antonio (in merito alla "famigera- moralità, cacciata dalla porta princi- ta lettera" di Grieco), Sraffa, dopo la non riesce a tener conto delle crescenti interdi- sorge un conflitto, è molto raro che un governo pale della neutralità della politica in morte di Antonio (prima elude la pendenza e cooperazione tra gli stati, che si rea- accetti deliberatamente di correre il rischio di generale rientra dunque dalla fine- questione), tende a minimizzare, a lizzano specialmente nei settori del disarmo, del- nuocere al primo per onorare la seconda. Piutto- stra dei giudizi continuamente for- giustificare, a sostituire la teoria del l'economia e della protezione dell'ambiente. sto, gli statisti tendono a mascherare le loro mulati nella vita politica" interna- complotto con la teoria del malinte- Egli propone una ' 'rivoluzione copernicana della preoccupazioni per l'interesse nazionale con una zionale. Non c'è guerra importante o so. Non sempre facili, del resto, sono teoria delle relazioni intemazionali", sostituen- retorica di tipo morale. Non è forse questo il azione politica di rilievo che non sia i rapporti tra Piero e Tania. Piero, in- do il modello del conflitto con uno di coopera- ruolo principale che la moralità ha nelle relazio- stata accompagnata da valutazioni fatti, è severo, qualche volta bur- etiche intorno ai diritti dei conten- zione. Ma è vero che "ispirandoci a una conce- ni intemazionali? bero. La sua formale cortesia anglo- denti, al rapporto tra gli eventi e le sassone nasconde assai male un'atti- zione anarchica non troveremo che comporta- Bonanate pretende poi che esista un impegno regole di giustizia, alla correttezza tudine autoritaria nei confronti del- menti anarchici"? L'interesse nazionale di un delle condotte. Gli stessi politici l'amica. E Piero che tesse la tela. dato stato sovente richiede la sua cooperazione > hanno dato e danno giustificazioni Tania fa valere le sue ragioni, resiste, delle proprie azioni non soltanto in risponde, almeno una volta si arrab- termini di adeguatezza all'interesse bia, ma è chiaramente in posizione nazionale, ma anche, sempre più subordinata. Quando avremo l'inte- spesso, di moralità. Questo dibattito ro carteggio tra i due, le cose saranno ha gradualmente travalicato la di- siva, sempre a Giulia, del 5 luglio gramsciano, da lei stessa e da Sraffa senz'altro più chiare. però attraversare il territorio della mensione del diritto, andando al di là successivo, Tania confessa di essere dall'esterno alimentato. Riprecipita storia, da lei certo non cercato, con della questione della guerra giusta, e spaventata a forza "di immaginare infine in quel commovente anonima- Intanto, a cura di Mimma Paulesu coraggio, tenacia, talvolta con inso- si è costituito come una sfera di giu- eventuali possibili intrighi e macchi- to che si era scelta come destino. Quercioli, abbiamo le lettere ai fami- spettabile abilità, sempre con silen- dizi articolati, ispirati a criteri meta- liari. In tutto 189, di cui 129 indiriz- ziosa e mite discrezione. nazioni criminali". È questa l'unica Sraffa è ormai lontano anni luce zate al nucleo di Mosca (i genitori, le Le lettere a Mosca, le più interes- occasione in cui Tania sfida la dupli- quando Tania, esiliata dal "mondo giuridici che implicano una visione sorelle, il fratello, i nipotini) e 60 di- santi e le più ricche (pur interrom- ce censura staliniana e fascista. D'al- grande e terribile", muore nel 1942 rette alla famiglia di Antonio in Sar- pendosi nel 1934), sono assorbite tra parte, sulla lettera di Grieco, la di pellagra. >

Georges Bataille Lalla Romano Emma Jung Tutti i Romanzi Un caso di coscienza Animus e Anima A cura di Lilly Jung-Merker e Elisabeth Riif A cura di Guido Neri «Le storie non mi interessano. Introduzione di Francois Bruzzo Eppure so che solo le piccole storie esistono» L'Animus è un aspetto maschile presente nella psiche della donna, l'Anima un aspetto femminile in quella La prima edizione complessiva (Lalla Romano) e criticamente affidabile dell'opera narrativa dell'uomo. Il loro incontro sembra oggi riguardare dell'«enigma» Bataille. un numero sempre più elevato di persone.

Sàndor Ferenczi La mia amicizia Mercè Rodoreda con Miksa Schachter Lo specchio rotto Scritti preanalitici I sogni, la psicoterapia, l'omosessualità, lo spiritismo: «Un romanzo sono parole. Un romanzo il clima culturale di inizio secolo negli scritti di uno è uno specchio. Un romanzo è anche un atto di magia». (Mercè Rodoreda) Bollati Boringhieri editore psicoanalista immerso nella realtà del suo tempo. • DEI LIBRI DEL MESEL NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 47

stica, tende a colmare il vuoto tra de- ni. Quindi "il compito morale degli versa il libro — a favore dell'accogli- ne è poi null'altro che la questione < scrizione e prescrizione. stati è di essere giusti nei confronti mento dell'etica nel ragionamento dello stato nel mondo contempora- della vita tra gli stati ben diversa da La traiettoria che porta dalla rico- degli individui", e su tale base dob- internazionalistico, e della globalità neo, ed è comprensibile che un og- quella, ferrigna, del realismo politi- struzione delle caratteristiche della biamo giudicarne il comportamento. nel ragionamento etico-politico "in- getto così vasto sia destinato più a co. politica tra gli stati all'individuazio- Se questa conclusione mette in luce ternista" — si possono tuttavia nu- porre problemi che ad individuare E dove vengono formulati giudizi ne dei possibili contenuti di una teo- assai problematica la riflessione in- trire riserve sui contenuti specifici soluzioni. Lo stato contemporaneo, morali, per quanto strumentali pos- ria della giustizia internazionale, og- ternazionalistica corrente, per un al- della teoria della giustizia internazio- limitato nelle sue prerogative, endo- sano talvolta essere, vi è evidente- getto specifico degli ultimi capitoli, è tro verso ne deriva una chiamata di nale che l'autore propone. Un libera- geno ad un ordine internazionale di mente spazio per il loro affinamento, irta di problemi e conduce qui a una correo nei confronti di buona parte le non potrà non restare perplesso di crescente densità, imbrigliato da una per il ragionamento intorno ai loro conclusione normativa audace, che della filosofia politica e morale, abi- fronte alle tesi più redistributive; un moralità internazionale ormai più presupposti, per la loro interpreta- ha taluni tratti di un atto di speranza tuate a considerare oggetto della loro socialista nutrirà dubbi di fronte alla che statu nascenti, reso consapevole zione critica. Vi è insomma spazio più che di una necessità teorica. riflessione la giustizia e la moralità prospettiva di una mobilità globale della globalità dei problemi e della per la teoria morale, descrittiva e Ma vediamone le linee principali. all'interno di singole entità statuali. dei fattori di produzione, evocata là vanità del ricorso alla guerra da seco- prescrittiva, come la intende la cultu- Lo stato di natura hobbesiano, se Ogni ragionamento morale che tra- dove si parla di "abbassamento dei lari leaming processes, rappresenta ra contemporanea. È dunque oppor- mai lo è stato, non è certo oggi un scuri la dimensione della globalità, confini", le cui implicazioni per i pur sempre una insostituibile tecnica tuno, anzi necessario, elaborare una modello adeguato per descrivere la ogni posizione "che pensi che la mo- gruppi più svantaggiati all'interno di gestione dei problemi della specie teoria morale della vita internaziona- vita internazionale. Gli stati sono, ralità abbia dei confini", si colloca in delle società occidentali sarebbero umana. Né sembra di intravedere al- le: è il tentativo, coraggioso e attua- anche in tale ambito, portatori di do- effetti in una dimensione di giustizia devastanti. E le prospettive aperte cun modo in cui uno stato possa sus- le, che Luigi Bonanate svolge con veri come di diritti; e tali doveri non locale, fondamentalmente contrad- dal diritto all'ingerenza, più volte sistere senza una forma di delimita- questo libro. E l'attualità del tentati- zione della cittadinanza, e quindi di vo è forse quella che più colpisce: differenziazione di diritti e doveri non già perché si configuri come un tra cittadini e non-cittadini. Certo, omaggio a mode correnti, ma perché uno stato siffatto avrà confini meno i temi che pone sono essenziali per la immorale agire secondo questa regola; e neppure decisivi di quelli tipici dell'Europa teoria (come per la pratica) interna- < può essere morale, come i sostenitori della ragion moderna, avrà una maggiore propen- zionalistica proprio oggi, in un mo- planetario a rispettare principi universali di mo- di stato vorrebbero. Quindi non c'è proprio ra- sione alla collaborazione internazio- nale; sarà, in altre parole, caratteriz- mento in cui la vita tra gli stati vede ralità internazionale — che non sarebbero altro gione che i cittadini o i politologi cerchino di in- scosso dalle fondamenta il proprio zato da quella "continuità" di forme che i dogmi della democrazia liberale occidenta- fluenzare gli statisti affinché perseguano l'inte- assetto e pare incapace di trovare e valori tra politica interna ed ester- nuove immagini coerenti, nuovi mo- le. Ma anche altri tipi di moralità hanno trovato resse nazionale, o adottino principi morali inve- na che Bonanate auspica. Ma dalla delli e lessici con cui riflettere su se aderenti: fascismo, nazionalismo, comunismo, ce di questo inevitabile fine. Tuttavia, i governi continuità all'identità corre una cer- stessa. La capacità del discorso reali- fondamentalismo religioso — essi sono stati uti- sovente si trovano a dover decidere quale politica ta distanza: e lo stato che riconosce stico di comprendere effettivamente lizzati come armi ideologiche nelle lotte di pote- estera adottare tra quelle che sorto compatibili eguali diritti a tutti gli esseri umani quel che accade oggi nella vita inter- re contro l'Occidente. Benché il libro sia larga- con il loro interesse nazionale. E qui che consi- trattando le persone allo stesso modo nazionale sembra infatti entrata in mente dedicato alla discussione di questioni dì derazioni di ordine morale acquistano significa- ovunque esse siano, invocato dall'au- tore come ideale di riferimento per la crisi: sono in corso cambiamenti so- fatto, il suo scopo principale è presentare dei to. Alcuni dei giudizi morali di Bonanate sono stanziali nel comportamento statua- moralità internazionale, appare principi normativi di condotta intemazionale, certamente rilevanti; per esempio che i paesi in- le, ad esempio nel ricorso o non ricor- un'immagine suggestiva ma contrad- sd alla guerra, o nella propensione al come il dovere di evitare la guerra (salvo che per dustrializzati debbano aumentare i loro aiuti alle dittoria. La transizione verso l'ordi- riconoscimento di regole ed autorità aiutare altri popoli a liberarsi da un governo ti- popolazioni dei paesi sottosviluppati. Allo stesso ne globale non potrà fare a meno di sovraordinate allo stato, tali da alte- rannico) o di assicurare ì diritti umani fonda- modo è sensato condannare l'espansione impe- soluzioni graduali legate allo stato rare in profondità la definizione mentali e le condizioni minime di sopravvivenza rialistica che, per definizione, va aldi là delle esi- quasi-sovrano, incoerenti dal punto westfaliana dell'attore statuale. Di ai cittadini di altri paesi non meno che ai propri. genze della sicurezza nazionale pur essendo in al- di vista della teoria ma non per que- fronte a queste trasformazioni, una Bonanate si chiede: ' 'E possibile giudicare la po- cuni casi compatibile con l'interesse nazionale. sto eticamente indifferenti. Le alter- native di un mercato globale senza parte significativa della scienza delle litica intemazionale? ' '. Ma come la maggior par- Contrariamente a quanto ritiene Bonanate, il relazioni internazionali appare in ri- controlli politici o di uno stato mon- te degli studiosi dì questo settore, egli non affron- ruolo della moralità non è lo stesso a livello in- tardo, come impacciata dalla centra- diale, quand'anche democratico, ap- lità della guerra nella propria rifles- ta la questione più importante, che è quella rela- temo e a livello intemazionale. Le decisioni di paiono, per motivi diversi, inquie- sione, e dalla visione hobbesiana del- tiva al se e in quale misura tali giudizi morali sia- un governo relativamente a politiche che riguar- tanti. la politica che ne rappresenta la pre- no rilevanti. Dal principio che "dovere" implica dano ì suoi cittadini sono sempre materia di scel- Di tutto ciò l'autore è, d'altronde, messa. "potere" discende che — se c'è qualche cosa che ta, e sovente di scelta morale. Nelle sue relazioni consapevole. Come vien detto fin un soggetto agente non può fare — non serve a con gli altri stati e i loro cittadini, un governo In questo senso, il secondo termi- dalla premessa, guardare il mondo ne del titolo, la "politica internazio- nulla dirgli che lo dovrebbe fare; così com'è irri- non avrà invece altra scelta che adottare politi- nell'ottica della moralità internazio- nale", ha un ruolo di tutto rilievo. levante insistere che egli faccia ciò che deve co- che che lo portino a realizzare Usuo interesse na- nale non implica individuare in mo- Anziché un'applicazione di ragiona- munque fare, di necessità. L'etica è applicabile zionale, o che quanto meno siano compatibili do vincolante valori o modelli, ma menti etici ad immagini scientifiche quando vi è un'effettiva possibilità di scelta. con quello. Che al mondo tocchi di essere spez- piuttosto indica la prospettiva nella ricevute abbiamo infatti qui il contri- Ora, se il modello dell'anarchia intemazionale zettato in stati indipendenti può essere spiacevo- quale possono porsi questioni morali. buto di uno studioso militante nel cattura la caratteristica essenziale dell'attuale si- le, ma non è "inaccettabile" perché è un fatto. Nessuno è così ingenuo da pensare che si sia entrati in una fase Così nuo- campo politologico, che dedica buo- stema intemazionale, i governi non hanno prati- Fin tanto che le cose staranno così, la portata del- na parte della trattazione alla messa a va della vita internazionale da priva- camente altra scelta che quella dì perseguire il lo- la rilevanza della moralità intemazionale resterà punto di una griglia concettuale volta re di ogni fondamento la visione a comprendere, prima che a giudica- ro interesse nazionale. E quindi non può essere limitata. scettica della moralità internazionale re, la vita internazionale. I noti ap- propria del Realpolitiker. Ma sarà porti di Bonanate contro la visione pur diverso un sistema nel quale le ri- anarchica e statocentrica della politi- sorse della sicurezza non sono solo o ca sono qui sviluppati in un quadro soprattutto militar-territoriali, in cui complessivo che, pur orientato alla riguardano solo il comportamento dittoria con le proprie premesse: pri- evocato, sono ad un tempo di grande la competizione si accompagna all'in- riflessione etica, riveste un autono- verso altri stati, classico oggetto del- ma fra tutte l'eguale dignità tra esseri interesse e di enorme problematicità: terdipendenza. Questo sistema è alla mo interesse teorico e configura una la riflessione giuridica internaziona- umani. lo stato è, oggi come ieri, anche l'e- ricerca di un ordine, di un proprio convincente critica del paradigma listica, ma anche verso gli individui. Una volta riconosciute le buone strema difesa.delle società più deboli nomos, che dopo lo svanire delle pro- realista. E d'altronde tipica del mo- Stati ispirati ad una logica di rispetto ragioni scientifiche del discorso, la dalle forze impersonali che tendono spettive teologiche dovrà trovare derno discorso morale una capacità dei diritti umani al proprio interno grande passione intellettuale ed etica a riprodurre i vantaggi dell'egemone. nuove forme di legittimazione, se non altro di plausibilità intellettuale. di dialogo con le scienze sociali che, non possono fare eccezioni a tale lo- che lo anima, e la plausibilità della La questione fondamentale che senza cadere nella fallacia naturali- gica quando agiscono fuori dei confi- doppia perorazione di base che attra- emerge in controluce dalla trattazio-

ATLANTE ATLANTE ZANICHELLI 1993 CON LE 8 NUOVE ZANICHELLI PROVINCE ITALIANE, I CONFINI DELLE REPUBBLICHE 1993 EX-JUGOSLAVE E LE NUOVE BANDIERE 46 000 lire ENCICLOPEDIA ZANICHELLI a cura di EDIGEO DIZIONARIO ENCICLOPEDICO DI ARTI, SCIENZE, TECNICHE. LETTERE, FILOSOFIA, STORIA, GEOGRAFIA, DIRITTO, ECONOMIA 88 000 lire Hemingway Romanzi a cura dì volarne I Raccolti in un volume i capolavori del primo Hemingway: Fiesta Addio alle armi Morte liei pomeriggio Verdi colline d'Africa l Meridiani. AA.VV. La letteratura latina da Ovidio all'epìlogo volume II L'edizione italiana,ora completa, della celebre Letteratura latina di Cambridge. Una grande panoramica sulla civiltà letteraria di Roma antica. I Meridiani - Storia. Verlaine Poesie e prose a cura dì Diana Grange Fiori Prefazione di Luciano Erba Introduzione di Michel Décaudin Un Meridiano dedicato al poeta più "musicale" della tradizione europea. 1 Meridiani. Marcel Proust Scritti giovanili Edizione italiana a cuia di Barbara Piqué. Introduzione di Alberto Beretta Anguissola. I turbamenti del giovane Proust. Un libro che getta nuova luce sulla nascita dello scrittore. Saggi di Letteratura.

Lalla Romano Opere a cura di Cesare. Segre volume li Nel secondo, conclusivo volume dei Meridiani i libri della maturità di una scrittrice tra le più rappresentative del secondo Novecento italiano 1 Meridiani. IDEI LIBRI DEL MESEI NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 49

ALBERTO BOATTO, Della guerra e del- testimone visivo più alto. l'aria., Costa & Nolan, Genova 1992, Era un gran tempo che nessuno si pp. 94, Lit 18.000. Lassù, sempre più su ricordava più dei presagi, di quanto passa per vie misteriose dentro l'im- Non solo guerra e non solo teorie di Adalgisa Lugli magine, dentro l'occhio. Ma non so- sulla catastrofe mondiale. In apertu- lo per capire attraverso il lavoro degli ra sono gli avvenimenti stessi a por- tà" e insieme con il travaso continuo L'aria ha rivelato le sue qualità: la teatri della razionalità portati sulla artisti, ma per ridare forza allo sguar- tare tra le righe un giudizio politico: in un irreale, romantico residuo di leggerezza, la possibilità di azioni tela, agli obiettivi visivi che si so- do e unificare frammenti, e per rive- la fine dei blocchi, un'unica potenza magia o di orrore, dove tutto ha l'ap- fulminee, che erano state solo blan- vrappongono in lunghe traiettorie dere, come per la prima volta, quello che detiene al massimo grado gli parenza dell'incubo. Attraverso Jùn- damente anticipate nel corso dei due nelle architetture delle ville e dei in cui siamo immersi, che ci consu- strumenti della tecnologia bellica, un ger Nelle tempeste d'acciaio si affac- precedenti conflitti mondiali. Di giardini settecenteschi: fontane lon- ma. La realtà immediata va abbando- mastino che esercita i suoi muscoli cia per la prima volta un nuovo vissu- mondiale adesso c'è questo sguardo tane che si iscrivono nell'arcata cen- nata per andare con forza dentro al per il controllo di un territorio che to della guerra, che assomiglia all'e- continuo, prodotto dai mille occhi di trale di un portico, palazzi e castelli mito, alle sue caverne oscure da cui coincide con il mondo intero. E poi sperienza del moderno. .Non perché un'avanzatissima tecnologia. Curio- che si allineano lungo la stessa traiet- escono lunghi fili, se ne ripercorrono di nuovo una guerra lampo, che vuo- ne rifletta esteriormente o mimetica- so che per capire un fenomeno che toria. L'occhio ritrova segni ordinati le fonti o le versioni letterarie, come le essere "pulita", un'astrazione per mente i caratteri, solo perché la guer- per tanti aspetti anticipa il futuro, si davanti a sé, ma anche la sensazione ha fatto Bachelard. Dedalo e Icaro cui questo teatro sanguinoso finisce ra è uno "stato di eccezione". Jùnger deva ricorrere agli elementi primi, al- che tutto sia sotto controllo e che lo volano fuori dal labirinto tra acqua e per assomigliare una volta di più al insegna ad affrontare questa terribile la terra, all'acqua, all'aria, al fuoco, sguardo si lanci da parte a parte come fuoco. Occupano l'aria per fuggire nostro quotidiano: "alla vita civile e prova con un moto di allargamento e nutriti via via, nella guerra, dal mas- un colpo di cannone. alla terra e alla morte, ma insieme se- sentimentale di tutti i giorni, dove gnano, con un'impresa vittoriosa e ogni traccia di morte e di lutto viene una catastrofe, l'inizio della dissolu- cancellata dalla sfera privata con sin- zione dei quattro elementi. Il predo- golare accanimento". minio assoluto dell'aria va al di là del Boatto è stato un critico militante moderno e può preannunciare la fi- a Roma alla fine degli anni sessanta ne. La guerra verticale ha collocato dove ha diretto o collaborato alle ri- nell'aria un unico occhio che osserva, viste del risveglio delle avanguardie, controlla sopra di noi, e produce un soprattutto dell'Arte povera. Ha la- flusso continuo di immagini moltipli- vorato sulla Pop Art, su Duchamp, cate, fluttuanti, puntiformi. Boatto ma si è allontanato completamente si ricorda di Rauschenberg per quello da mostre e musei e non sembra ave- strano universale processo mimetico re nessuna posizione accademica da che l'arte ha nei confronti della real- difendere o da occupare. Forse anche tà, e che continua tuttora, anche se i per questo riesce miracolosamente a critici d'arte sono sempre meno ca- spostarsi su un terreno non suo, o paci di riconoscerlo. Si va di nuovo a non specificamente suo. In realtà un toccare un punto che il postmoderno terreno che non dovrebbe appartene- sembrava aver spazzato via, con l'o- re in esclusiva ai soliti politologi, opi- rizzontalità e l'equivalenza di tutti i nionisti o catastrofisti. Quello di linguaggi. L'artista testimonia, espri- Boatto è un singolare lavoro trasver- me, capta. È esattamente quello che sale che si porta dietro buone letture può fare ogni mente sensibile che si e soprattutto l'attrezzatura preziosa voglia abbandonare a una percezione di anni di lavoro con gli artisti, a de- profonda e che in qualche modo rie- cifrare il "moderno". Lo spettatore sca a rimettere ordine. Una testimo- di questa guerra vista interamente al- nianza che naturalmente non cambia la televisione non ha dimenticato la guerra, che non riesce a evitarla. E nulla: gli oltre duemila aerei impiega- che per di più si esprime per canali ti col sostegno di cinquanta satelliti, minoritari, deboli, come quelli di un migliaia di missioni, veicoli in rapida libro, di un'opera d'arte. Una testi- dissolvenza ripresi mentre decollano monianza minata dall'angoscia e dal- l'impotenza. Rauschenberg ha rac- 0 mentre atterrano, quattro milioni colto sulla tela il fluttuare puntifor- di persone con la maschera antigas, me delle immagini del nuovo spazio un militare che in un flash brevissi- dell'aria invaso dall'occhio della tele- mo e involontario dichiara "è il no- camera e raccoglie anche reliquie vi- stro mestiere, ci pagano per questo". sive dei nuovi abitatori del quarto La guerra è cambiata. Non ci ha elemento: il fungo atomico, il radar, mai abbandonato e dobbiamo ancora il paracadute in caduta libera, il reti- occuparci di guerra. Testimoniare, no del teleschermo. Atomi di una parlarne è una necessità che qui si ac- nuova pittura di paesaggio, del nuo- compagna al rifiuto austero di ogni vo paesaggio. seduzione dello spettacolo che ha rappresentato. In questo "secolo del- Cubisti e futuristi hanno fram- le guerre" la macchina bellica ha avu- mentato e dinamizzato lo spazio su to un'evoluzione totale. Ha segnato impulso della macchina, dell'aereo e 10 sviluppo della tecnologia con am- della bomba. Esplosioni di parole e miratori entusiasti anche fra gli arti- di rumori, paesaggi geometrizzati da sti. La guerra del Novecento, il fuo- una vista aerea, ma sempre la terra, co, ha percorso in lungo e in largo il rette, linee, punti. Solo essere solle- mondo. Ma ora lo ha occupato e lo vati, andare più in alto. L'immagina- sta occupando in un modo completa- zione barocca innalzava architetture mente inedito. La guerra totale, per e angeli sul capo dei fedeli. Ma fino Boatto, non è la guerra mondiale di al primo volo alto e basso possono so- tutti contro tutti o di un'unica po- lo essere il frutto di una proiezione tenza padrona. È la guerra che attra- fantastica o di un calcolo mirabile, versa le sostanze elementari, che pe- come la veduta di Venezia a volo netra ovunque, dalla terra, dove si è ripiegamento, dall'io che vive gli av- simo di fisicità e insieme di artificio, La guerra dell'aria, la guerra dei d'uccello di Jacopo de' Barbari. Dal- mossa dagli inizi della storia dell'uo- venimenti, ed è insieme cacciatore e con la macchina, greve sulla terra, radar, degli aerei invisibili, dei satel- le prime esperienze di aeropittura mo, all'acqua, già nel '15-T8, all'a- selvaggina, e poi se ne distacca regi- sorprendente e insidiosa nel mare, liti teleguidati ha opposto alla geo- sembra innescarsi un gioco completa- ria. Ora ha riempito il cielo di bom- strando freddamente quanto accade quando emerge dall'acqua come un metria piana della guerra terrestre mente diverso, quello della ricomposi- bardieri, missili e satelliti che spiano alla propria parte più "patetica" e mostro degli abissi e nell'aria, legge- l'infinito "rotondo", la proliferazio- zione. Ma questo è ancora mimetismo. 11 nemico giorno e notte. Il nemico si vulnerabile. Nella sequenza giorna- ra, slegata o quasi da ogni rapporto ne dei punti della sfera. Dal piano Nelle collezioni enciclopediche nasconde nel ventre della terra e gli liera del diario del giovane soldato e con la realtà. Gli aerei si scambiano orizzontale tutto si è spostato sul pia- cinquecentesche per significare la to- uomini dell'aria risolvono tutto a col- nel breve momento serale di raccogli- carburante in volo come grossi ani- no verticale, al cui culmine sta la ca- talità, la circolarità della conoscenza, pi di bottoni. Evitano i corpo a cor- mento per scrivere, c'è la preziosa mali completamente autosufficienti tastrofe finale della distruzione nu- i reperti si spostavano in alto, occu- po. Chi sta in alto sfugge a ogni con- riunione dei frammenti e l'occasione e adattati a un nuovo elemento. cleare. C'è un nutrito immaginario pavano interamente lo spazio, il pa- tatto con la materia e con la morte. unica di salvare il proprio io dal- Nella guerra terrestre c'è tutto un della fine totale e insieme una sorta vimento, le pareti, il soffitto. Con Non arriva nemmeno a conoscere il l'annientamento. Qui è per Boatto traguardare di distanze, di misura- di non rappresentabilità, se non co- Duchamp e Tatlin, tra il '14 e il '17, risultato delle distruzioni che ha cau- l'indicazione dell'unico modo utile, zioni, di calcoli e di traiettorie. L'ur- me testimonianza disperata. Qui si e più tardi con i surrealisti, gli oggetti sato. Paradossalmente la macchina, ancora oggi, di porsi di fronte al tre- banistica di intere città, i grandi viali accende il primo riferimento figura- tornano in alto. E la quintessenza del il missile conosce meglio l'obiettivo mendum dell'orrore bellico: "... af- da parata militare, i sistemi difensivi tivo. E il De Kooning della fine degli moderno, il ricorso allo stato di ecce- da colpire di chi ne scatena l'effetto. frontare e rappresentare la guerra co- di torri e castelli ne sono stati il segno anni cinquanta, in una tavola letta zione, prima ancora che un'operazio- come un evento distruttivo, non del- 1 nuovi soldati sono insostituibili e me ogni altra manifestazione del mo- per secoli. Un reticolo terrestre che si ne riferita all'aria. Ma il distacco dal- la forma, come sta avvenendo negli difesi dalle loro competenze più che derno. Il solo modo di sottrarsi alla è molto giovato dell'invenzione della la terra, l'affidarsi all'elemento più stessi anni per l'action painting, ma specialistiche. Inevitabile ricordarsi, sua presa distruttiva è di andarle in- prospettiva. La guerra terrestre ha estraneo all'uomo hanno un equiva- dello spazio annullato, della realtà come fa Boatto, di uno sguardo di- contro senza alcuna riserva, di osser- prodotto la geometria bidimensiona- lente metaforico ancora più forte nel disgregata e sparsa in mille frammen- verso, dell'udito e dell'odorato coin- varla sino in fondo, di porsi alla me- le del primo trattato bellico moder- ready-made di Duchamp, la prolezio- ti. La bomba ha avuto comunque lin- volti a decifrare una realtà definita desima altezza". no, quello del prussiano von Clause- ne di un oggetto spaesato, insignifi- guaggi e forme più che eloquenti per fino ai limiti del possibile, in un testi- Boatto perciò lavora a leggere acu- witz (da cui Boatto prende una parte cante in sé, trasportato dalla vita esprimersi nella realtà. Basta pensare mone di guerra straordinario come tamente immagini, a capire quello del suo titolo Della guerra). La teoria quotidiana al museo. Nella guerra alla metamorfosi terribile dei corpi Ernst Jùnger. La prima guerra mon- che è passato sotto gli occhi di tutti. di una battaglia è un'astrazione di dell'aria l'oggetto spaesato è la terra, umani stampati come ombre sui muri diale, la micidiale guerra terrestre, è Questa guerra, rispetto alla prima, è punti da collegare con lo sguardo, di puntata dalle telecamere dei satelliti di Hiroshima dall'esplosione nuclea- stata raccontata con la cura maniaca- stata riassorbita in pieno da un ele- costruzione spaziale neoclassica. Co- e dai bombardieri come un insetto re: l'effetto più brutale e insieme il le che anticipa la "nuova oggettivi- mento opposto a quello della terra. me non pensare ai pittori, a David, ai trafitto sotto il microscopio. NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 50

I grattacieli della teocrazia di Giovanni Miccoli

SILVIO FERRARI, Vaticano e Israele dal fino al pontificato di Benedetto XV), mento della Santa Sede verso tali cattolici la promessa di dichiarare del resto resa impossibile. secondo conflitto mondiale alla guerra e di un intelligente uso delle fonti a questioni dalla nascita del movimen- l'extraterritorialità dei Luoghi Santi, La disponibilità nei confronti di del Golfo, Sansoni, Firenze 1991, stampa, che per l'ultimo trentennio to sionista organizzato ad opera di ma affermarono che era assoluta- nuovi insediamenti ebraici in Palesti- pp. 348, Lit 54.000. sono le uniche disponibili. Theodor Herzl sino ai primi anni mente impossibile che la Chiesa po- na mostrata da Benedetto XV nel Ferrari prende le mosse dagli anni venti: entrambi fanno parte di un tesse in qualche modo favorire il pas- suo colloquio del maggio 1917 con Il 29 luglio di quest'anno la Santa successivi alla prima guerra mondia- programma di ricerca inserito negli saggio della Palestina in mani ebrai- un alto esponente sionista derivava Sede e lo stato d'Israele annunciaro- le, quando il crollo dell'impero turco, accordi culturali italo-israeliani e ne che. "Gli ebrei non hanno ricono- probabilmente dal fatto che la pro- no inaspettatamente di aver costitui- che aveva fino allora dominato sulla costituiscono un importante frutto. sciuto Nostro Signore, perciò non spettiva che allora si stava delinean- to una commissione per definire ed Palestina, aprì il problema di una Non vi è dubbio che le aspirazioni possiamo riconoscere il popolo ebrai- do, grazie ad accordi tra le potenze esaminare i temi di reciproco interes- nuova sistemazione della regione, del movimento sionista furono so- co": questa frase di Pio X esprime in dell'Intesa, era l'internazionalizza- se "in vista di giungere a una norma- mentre la dichiarazione Balfour del stanzialmente malviste in Vaticano. termini rozzi e semplificati quello zione di un'ampia area del paese "in lizzazione dei rapporti". Al momen- novembre 1917, che impegnava l'In- Sino alla fine della seconda guerra che, al di là delle sfumature diploma- cui erano incluse Gerusalemme, Be- to di tale annuncio la prima riunione ghilterra a favorirvi la costituzione mondiale, e per certi aspetti anche tiche e dei sottili distinguo, restò tlemme, Nazareth e tutti i principali della commissione era già in corso. luoghi santi della regione". Ma Una fase nuova dunque si è aperta quando, accantonando ogni progetto nei rapporti tra il Vaticano e lo stato di internazionalizzazione, i trattati ebraico: una fase che dovrebbe por- di pace posero l'intera area sotto il tare al riconoscimento formale di controllo britannico, la netta ostilità Israele da parte della Santa Sede ed della Santa Sede per la crescita e l'e- allo stabilimento di normali relazioni spansione della presenza ebraica diplomatiche. Si chiuderebbe così riapparve con tutta chiarezza. Mons. una questione che si trascina da de- Tardini, segretario della Congrega- cenni, resa più grave dalla complessi- zione degli affari ecclesiastici straor- tà delle sue implicazioni, e si cancel- dinari, aveva ben presente l'insieme lerebbe l'anomalia di una situazione delle cose quando in un appunto ri- contraddittoria alla linea generale servato del 13 marzo 1943 rilevò che della Santa Sede, che è appunto, e da "la Santa Sede non ha mai approvato tempo, di stabilire relazioni diploma- il progetto di far della Palestina una tiche con il maggior numero possibile home ebraica". di stati, prescindendo dai loro regimi Nella sua analisi della linea assun- interni e dai loro orientamenti politi- ta dalla Santa Sede Ferrari distingue ci e religiosi. opportunamente, e non solo per ra- La bella e approfondita ricerca di gioni di chiarezza espositiva, la que- Silvio Ferrari non poteva ovviamen- stione del "focolare ebraico" e poi te tener conto di tali recentissimi svi- dello stato di Israele da quella di Ge- luppi. Ne prospetta tuttavia con rusalemme e dei Luoghi Santi: nel chiarezza la possibilità a certe condi- senso che di fronte ai fatti compiuti zioni: come si vedrà quelle appunto (dallo scatenarsi della persecuzione verificatesi; una conferma ulteriore antiebraica in Germania allo stermi- della validità e acutezza delle sue nio, dall'acuirsi del conflitto tra ara- analisi. bi ed ebrei in Palestina al progressivo Come Ferrari rileva fin dalla pre- sostituirsi nel dopoguerra dell'in- messa la storia dei rapporti fra la fluenza americana a quella inglese Santa Sede e lo stato d'Israele "non nell'area del Mediterraneo orienta- può essere ridotta ad un profilo le), fatti compiuti che spingevano ir- esclusivamente politico": non solo resistibilmente al potenziamento e per le immediate implicazioni teolo- all'allargamento dell'emigrazione giche e religiose connesse alla rifon- ebraica prima, alla costituzione di dazione di uno stato ebraico in Pale- uno stato ebraico poi (fu proclamato stina (la "Terra Santa" dei cristiani), il 14 maggio 1948), l'antica ostilità ma anche perché tali implicazioni, vaticana verso tale realtà, pur perma- con gli atteggiamenti e i giudizi che nendo sotterranea, evitò per dir così, ne conseguivano da parte cattolica, anche per considerazioni "umanita- rinviano a loro volta alla più ampia rie", di tradursi in una esplicita e questione dei rapporti della Chiesa conseguente attività politico-diplo- con l'ebraismo e alla tradizione vio- matica volta a metterla in discussio- lentemente antiebraica che ne ha ca- ne, per concentrarsi invece fino a ratterizzato per secoli il magistero e i tutti gli anni cinquanta sulla questio- comportamenti. L'aver saputo tene- ne di Gerusalemme e dei Luoghi re conto di tale contesto complessivo Santi. Tale questione divenne premi- nente agli occhi vaticani alla fine de- è uno dei meriti della sua ricerca. Per di un "focolare ebraico", dava nuo- oltre, prevalsero l'ottica e i criteri di l'atteggiamento di fondo degli am- gli anni trenta, quando si fece strada i suoi aspetti specifici essa si avvale vo impulso ai programmi del movi- giudizio con cui, nel gennaio 1904, bienti vaticani in riferimento all'e- l'ipotesi di una spartizione della Pa- di una ricca indagine archivistica, mento sionista. Il suo lavoro si colle- Pio X e il segretario di stato Merry ventuale ricostruzione di uno stato lestina in due stati, l'uno ebraico e condotta soprattutto a Washington, ga cosi e in piccola parte s'intreccia a del Val avevano accolto la richiesta ebraico; con la probabile sottaciuta l'altro arabo, accanto ai quali veniva Londra, Gerusalemme e Roma (pres- quello anch'esso recente di Sergio I. di Herzl di un appoggio della Chiesa persuasione, peraltro esplicitamente so il ministero degli affari esteri ma Minerbi, Il Vaticano, la Terra Santa e all'emigrazione ebraica in Palestina. formulata nella stampa cattolica del- previsto il mantenimento di un'en- non presso l'Archivio Vaticano, il sionismo, Bompiani, Milano 1988, Non solo essi mostrarono di ritenere l'epoca, che il castigo da essi merita- aperto com'è noto agli studiosi solo pp. VIII-338, che studia l'atteggia- insufficiente per le aspettative dei to per la morte di Cristo l'avrebbe > Per l'Università

INCROCI BIBLIOTECA DI ANTROPOLOGIA ED ETNOGRAFIA MINORI Diretta da Ugo Fabietti Studi e ricerche sull'infanzia e l'adole

E. Husserl, M. Heidegger R. Maliqhetti A. Dell'Antonio (a cura di) Fenomenologia. Storia di un dissidio (1927) Il filosofo e il confessore. Avere due famiglie a cura di R. Cristin, presentazione di P.A. Rovatti Antropologia ed ermeneutica in Clifford Geertz Immagini, realtà e prospettive dell'affido eterofamiliare Il edizione, L. 18.000 Il edizione, L. 19.000 L. 27.500 E. Cassirer, M. Heidegger U. Fabietti (a cura di) G. Charmet, E. Rosei Disputa sull 'eredità kantiana. Due documenti (1928 e 1931) Dalla tribù allo stato. La seconda nascita a cura di R. Lazzari, L. 19.500 Saggi di antropologia politica Per una lettura psicoanalitica degli affetti in adolescenza I ristampa, L. 28.000 G.W.F. Hegel L. 29.000 Fenomenologia della natura P. Chiozzi F. Scaparro, G. Roi con testi di Kant, Schelling, Goethe Manuale di antropologia visiva La maschera del cattivo a cura di P.G. Milanesi, L. 27.000 (in preparazione) Delinquenza minorile e responsabilità adulta Carnap, Neurath, Schlik e altri M. Arioti III edizione, L. 26.000 Filosofia scientifica ed empirismo logico (1935) Manuale di parentela G. De Leo, F. Palomba, P. Patrizi, G. Scardaccione a cura di G. Polizzi (in preparazione) (in preparazione) L adolescenza lunga Reinhold, Schulze e altri Problemi psicosociali e criminologici Il metodo della filosofia trascendentale EDIZIONI UNICOPLI dei giovani adulti a cura di F. Gallo (in preparazione) L. 20.000 Via Soperga. 13 - 20127 Milano - Tel. 66984682-66986093 Distr.: Promeco Srl - Alz. Naviglio Grande 98 - Milano - Tel. 8323045 NOVEMBRE 1992 - N. 10. PAG. 51

fatti la Santa Sede aspirava a mante- testimonianza è offerta dal volume lo studio di Ferrari offre un contri- <1 nere buoni rapporti in funzione della di carattere memorialistico di Me'ir buto importante alla conoscenza sto- clave, comprendente Gerusalemme e propria penetrazione missionaria, Mendes, Le Vatican et Israel, Cerf, rica ma anche, vorrei dire, alla consa- Tutti Betlemme, sotto controllo britanni- della lotta contro l'espansione comu- Paris 1990, pp. 271 (Mendes fu per pevolezza e all'azione politica. L'in- co. Fu questo l'impianto che costituì nista e del "dialogo" con la religione tredici anni, dal 1967 al 1980, prepo- sieme dei nodi che condizionarono e la base della risoluzione approvata musulmana, ma doveva tener conto sto, presso l'ambasciata israeliana di condizionano i rapporti tra il Vatica- fondamentalisti dall'assemblea generale dell'Onu il anche della minoritaria e spesso pre- Roma, all'ufficio incaricato di occu- no e lo stato d'Israele è colto in tutta 29 novembre 1947, che per Gerusa- caria presenza di Chiese cristiane al parsi dei rapporti con la Santa Sede). la sua complessità. Non mancano, lemme peraltro sostituì a quello bri- loro interno, una presenza per la qua- Non è un caso, del resto, che gli ac- com'è ovvio, aspetti che potranno es- tannico il controllo internazionale. Il le il crescente fondamentalismo isla- cordi di Camp David tra l'Egitto e sere ulteriormente approfonditi. Il ma perché? fatto che la maggior parte degli stati mico rappresentava una nuova mi- Israele, del settembre 1978, pur ac- multiforme impasto mentale, fitto di a popolazione cattolica abbiano vota- naccia. colti inizialmente con favore dalla stratificazioni successive, che sorreg- di Giovanni Filoramo to a favore di tale risoluzione costi- Ciò non impedì lo stabilirsi di rap- Santa Sede, non abbiano spostato so- ge e ispira a lungo l'atteggiamento tuisce un significativo indizio, come porti di fatto tra il Vaticano ed Israe- stanzialmente il suo atteggiamento cattolico verso gli ebrei suggerisce rileva giustamente Ferrari, "che in le, con le visite in Vaticano di alti verso quest'ultimo dal momento in nessi con il più generale modo di es- DANIEL SIBONY, Les trois monotbéis- quella occasione la S. Sede evitò di esponenti del governo israeliano co- cui fu chiaro che gli altri stati arabi sere e di pensare del mondo cattolico mes. Juifs, Ckrétiens, Musulmans entre opporsi alla creazione di uno stato me in Israele di prelati vaticani e del- non erano affatto disposti a mettersi e richiede ancora ricerche ed analisi leurs sources et leurs destins, Seuil, Pa- ebraico in Palestina, ritenendo pro- lo stesso Paolo Vi (e sia pure in veste su questa strada e che il governo solo parzialmente compiute. La dra- ris 1992, pp. 351, FF 145. babilmente che l'internazionalizza- di pellegrino), ma bloccò qualsiasi israeliano, allora formato dalle de- stica rimozione di ogni responsabili- GILLES KEPEL, La rivincita di Dio, zione di Gerusalemme... fosse suffi- Cristiani, ebrei, musulmani alla ricon- ciente a tutelarceli interessi cattolici quista del mondo, Rizzoli, Milano in Terra Santa". 1991, ed. orig. 1991, trad. di Carme- Non è certo possibile seguire qui la Torre, pp. 257, Lit 32.000. la sua minuta ricostruzione dell'atti- vità diplomatica vaticana, tenace- Archivio Che cosa accomuna e che cosa di- mente attestata, almeno fino al pon- stingue ebraismo, cristianesimo e tificato di Paolo VI, a rivendicare, ri- islam? L'interrogativo, tante volte cusando qualsiasi compromesso, l'in- • Un catalogo di autori contemporanei, una 1942) e due esordenti come Vivian Lamarque posto da storici delle religioni e da ternazionalizzazione della città, collana di saggistica e una di narrativa, una veste (con le prose poetiche de II signore degli spaven- aderenti alle tre confessioni interes- anche quando tale prospettiva diven- sati al dialogo interreligioso, è oggi grafica affidata al lavoro di giovanissimi autori e tati] e Gabriella Sica (con le poesie di Vicolo del ne priva di concrete possibilità di ritornato ad essere d'impellente at- realizzazione (Gerusalemme, divisa l'impegno a contenere i prezzi, nell'intento di fa- Bologna]. tualità. Lo ricorda la guerra del Gol- tra Israele e la Giordania dopo la re dei propri libri "oggetti di uso quotidiano, al • Segnaliamo alcune delle nuove collane nel fo, ne è simbolo drammatico Gerusa- guerra del 1948, cadde interamente pari di un disco, di una rivista o di un paio di panorama affollato d'autunno. L'Adelphi pro- lemme; né divisioni e conflitti, ten- sotto controllo israeliano dopo la jeans". E il programma con cui si presenta la In- pone "I Peradam", collana ispirata agli enig- sioni e incomprensioni possono esse- guerra dei sei giorni del giugno 1967 star libri (tel. Oli 534557-539138) una giovane matici cristalli curvi del Monte analogo di Dau- re esorcizzati relegandoli in un e il 2 agosto 1980 fu proclamata dal casa editrice torinese che manda in libreria a no- mal, dedicata a quei libri "che spesso cerchiamo qualche angolo remoto dell'oriente, parlamento israeliano capitale dello vembre i primi quattro titoli-. Nicholas Hum- senza saperlo, quando vorremmo che qualcuno perché ormai anche per noi l'islam è stato). Da questo punto di vista la diventato un elemento significativo phrey, L'occhio della mente. Ovvero perché ci illuminasse su qualcosa che ci appassiona e ci sua indagine mostra chiaramente co- e sempre più familiare del panorama me, soprattutto nei primi anni cin- gli animali non si guardano allo specchio, sconcerta": la prima illuminazione riguarda l'E- culturale e sociale. Geoff Dyer, Natura morta con custodia di sax. micrania e ce la procura Oliver Sacks. quanta, l'influenza della diplomazia Un novello Nathan il saggio, cer- vaticana abbia contribuito anch'essa Storie di Jazz, Brian Fawcett, Che fine ha fatto Al via anche la Biblioteca Scientifica Nis, del- to, non avrebbe oggi vita facile. Il al crearsi nell'assemblea generale del- la Cambogia? e Walderman Januszczak, Sayo- la Nuova Italia Scientifica, diretta da Carlo Ber- suo irenismo suonerebbe empio agli l'Onu di una situazione di assoluto nara Michelangelo. La cappella Sistina rivedu- nardini e che si avvale dì un comitato scientifico orecchi di non pochi musulmani, ri- immobilismo, ferma alle risoluzioni, ta e corretta. composto da Francesco Arnaldi, Carlo Bernardi- schiando di trasformare il malcapita- ormai inapplicabili, degli anni prece- Con l'intento di oppone le "ragioni della buo- ni, Giorgio Di Maio, Renato Funiciello. La col- to in un nuovo caso Rushdie; né vita denti. na letteratura" alle "ragioni del mercato edito- lana offre una serie di volumi monografici dedi- più facile avrebbe con cristiani ed Le aperture di Giovanni XXIII e riale" si presentano le Edizioni Pegaso (tel. cati all'approfondimento di temi inerenti la fisi- ebrei. Al pari delle nazioni, anche le la dichiarazione Nostra aetate, sui religioni, e in particolare le religioni 0584 20888, 06 8086540) legate all'omonima ca, la biologia, la chimica, la geologia. In libre- rapporti della Chiesa con l'ebraismo, monoteistiche, sono dure a morire: e approvata dal concilio Vaticano II galleria versilìese e affidate alla cura editoriale ria un gran numero di titoli, fra cui La fisica dei i tre monoteismi di discendenza nonostante la tenace opposizione de- dello scrittore Manlio Cancogni. Proponanno medici di Cesare Bacci e Claudio Buretta e Dal abramitica costituiscono, con la vi- ' gli episcopati delle Chiese orientali e volumetti fra le 50 e le 100 pagine di prosa o poe- calore all'entropia di Matilde Vicentini Mìssoni. gorosa riaffermazione della loro dei gruppi tradizionalisti, avviarono sia, con una speciale predilezione per diari, tac- Raffaello Cortina lancia la nuova collana di identità, un esempio significativo di un lento processo di revisione del- cuini, note di viaggio, appunti di autori colti nel ' 'Testi, studi e ricerche di scienze giuridiche ' ' che questa renitenza a voler sottostare l'atteggiamento della Chiesa verso "momento creativo più diretto e felice". In li- esordisce con il volume Coniugi senza matri- allo spirito del tempo. gli ebrei, nella misura in cui si dichia- breria due grandi scrittori come Antonio Delfini monio. La convivenza nella società contempo- Due libri, non'a caso di due autori rava improponibile la tradizionale (Racconto non finito, con una prefazione di ranea dì Valerio Pocar e Paola Ronfani. francesi, che scrivono cioè a partire accusa di deicidio e si prendeva net- da un'esperienza storica che vede at- Garbali) e Mario Tobino (La sosta, racconti del (Luca Rastello) tamente le distanze da ogni forma di tivamente all'opera rappresentanti antisemitismo; ma incisero solo in di tutt'e tre le tradizioni religiose, piccola parte sull'atteggiamento vati- forniscono due punti di vista diversi cano verso lo stato d'Israele, anche ma complementari su questo com- per il progressivo accentuarsi, come plesso problema: psicoanalitico il pri- Ferrari mette in rilievo, di ulteriori mo, politologico il secondo, ma en- fattori che ne condizionarono lo svi- possibilità di un riconoscimento for- stre, non intendeva modificare la sua tà cristiana per lo sviluppo e l'am- trambi con viva attenzione alla speci- luppo. male dello stato d'Israele e lo stabili- politica nei confronti delle rivendica- piezza assunti dall'antisemitismo ficità delle dinamiche proprie delle Se fin dall'inizio infatti la ripetuta mento di normali relazioni diploma- zioni nazionali dei palestinesi. contemporaneo e la netta sottovalu- tre religioni. rivendicazione vaticana dei "diritti tiche. Le precisazioni minimizzanti, Non irrilevante fu il mutamento tazione da parte della Chiesa della Il libro di Sibony mette sul lettino storici dei cristiani" sulla Terra San- le polemiche e le reticenze che non avvenuto nelle posizioni della Santa portata della Shoah (solo con Gio- dello psicoanalista i tre monoteismi, ta teneva conto anche dell'esistenza mancarono di punteggiare tali avve- Sede sulla questione di Gerusalem- vanni XXIII e con il Concilio le cose nel tentativo di individuare alcune di comunità arabo-cristiane, che la nimenti costituiscono un indizio si- me a partire dal pontificato di Paolo sono cominciate lentamente a cam- delle forze pulsionali che ne fondano Santa Sede intendeva tutelare come gnificativo delle persistenti difficol- VI: è solo con lui infatti che i docu- biare), con la conseguente incom- e alimentano l'irriducibile antagoni- elemento costitutivo della presenza tà per la diplomazia vaticana di ela- menti vaticani, prima impegnati ad prensione della sua profonda inci- smo. Per le sue vicende biografiche, cristiana sui luoghi, la preoccupazio- borare una linea chiara e coerente evidenziare i "diritti" dei cattolici, o denza sui modi di essere dell'ebrai- l'autore può considerare il problema ne per il loro destino e l'attenzione sull'insieme di questi problemi, e al più dei cristiani, cominciarono a ri- smo, sulle caratteristiche stesse as- da un osservatorio privilegiato. per i loro orientamenti crebbero via forse anche delle non risolte tensioni levare che la città era "sacra" alle tre sunte dallo stato d'-Israele e Ebreo, ha trascorso la sua infanzia in via non solo di fronte al consolidarsi e delle contrastanti spinte che opera- grandi religioni monoteiste, ed è an- sull'evoluzione dei suoi orientamenti Marocco, dove ha sperimentato di dello stato ebraico e alle vicende e ai vano al suo interno. cora con lui che alla rivendicazione politici, restano una questione cru- persona non soltanto la secolare bar- problemi che ne accompagnarono il Ferrari insiste giustamente su tali di una sua internazionalizzazione ciale ancora in gran parte da chiarire. riera che l'islam ha di fatto creato nei percorso (esodo di una gran parte aspetti, per i quali un'interessante che ne facesse un corpus separatum si Ugualmente, mi pare, andrebbero confronti degli ebrei, ma anche le della popolazione araba, condizioni è gradualmente sostituita la richiesta più puntualmente colti l'articolarsi e difficoltà cui va incontro, in un paese della parte araba di Gerusalemme e di garanzie internazionali più o meno il differenziarsi dell'ebraismo nei islamico, l'ebreo desideroso di poter dei territori occupati dopo la guerra genericamente precisate. Ma come suoi rapporti con la Chiesa e il cri- studiare il Corano. Psicoanalista at- dei sei giorni, incancrenirsi del pro- risulta chiaramente dalla ricerca di stianesimo, e in particolare le diffi- tento ai problemi del linguaggio e blema dei profughi, ricorso al terrori- Ferrari (e tali sono anche le sue con- coltà e le complicazioni della politica della comunicazione, Sibony si inter- smo da parte dell'Olp, guerra del Li- clusioni) solo l'avvio di un complessi- religiosa di Israele, stato di diritto, roga sul modo diverso di rapportarsi bano, ecc.) ma anche in seguito al vo processo di pace nella regione in che si richiama ai criteri di laicità ela- alle origini proprio delle tre religioni sempre più deciso ed esplicito identi- grado di coinvolgere gli stati arabi e borati dalla cultura europea, ma in- del libro. Una ferita simbolica in- ficarsi degli arabi cristiani di Palesti- lo stesso movimento nazionale pale- sieme profondamente condizionato combe su queste origini. Un vuoto na con la causa nazionale del loro po- stinese avrebbe potuto modificare dai problemi dell'identità nazionale minaccia e corrode questo pieno ori- polo e al loro conseguente coinvolgi- l'atteggiamento della Santa Sede ebraica, ragione della sua nascita, e ginario: e ogni volta che quest'ultimo mento nella repressione, spesso du- verso Israele: che è quanto sta av- per la quale il riferimento alla propria è messo in discussione, riemerge pre- rissima, condotta dal governo venendo in questi ultimi mesi, come tradizione religiosa rappresenta una potente, inarrestabile, minacciosa e israeliano. La maggior considerazio- si è notato all'inizio, in connessione componente assolutamente inelimi- dalle conseguenze imprevedibili, ne per le realtà delle Chiese locali, ai radicali mutamenti subiti dal con- nabile. Ma non è il caso di insistere. l'angoscia delle origini infrante, del- sollecitata dal concilio Vaticano II, testo internazionale, alle conseguen- Rimangono tutti interi l'apprezza- l'identità rimessa in discussione. Si accentuò ulteriormente tale condi- ze della guerra del Golfo, e alla stessa mento e la gratitudine per un lavoro tratta dunque di vedere come le tre zionamento che venne ad aggiunger- vittoria laburista nelle recenti elezio- rigoroso e profondamente onesto, religioni hanno costruito meccanismi si così a quello esercitato dagli stati ni israeliane. che costituirà a lungo un punto di ri- arabi, uniti nei confronti di Israele ferimento obbligato per ogni ulterio- e strutture originarie per arginare e dal "fronte del rifiuto". Con essi in- Condotto con grande equilibrio e re ricerca su tali problemi. ricchezza di sfumature e riferimenti, > che la dimensione messianica costi- e attraverso la storia. che l'Essere è uno. menti si dimostrino capaci di convi- <3 tutiva di questo monoteismo, il fatto Nella prospettiva di Sibony (e qui Il lavoro di Sibony aiuta a com- vere con la modernità, adoperando incanalare queste forze emozionali, che, a differenza che nell'islam, la fi- sta l'elemento di forza di un'analisi prendere, dal suo particolare punto tecnologie più o meno sofisticate in- controllandole e trasformandole in ne non sia compresa nelle origini e che, per tanti altri aspetti, può lascia- di vista, anche la rinnovata forza dei dispensabili per perseguire uno sco- elementi di identificazione e di spin- nel suo abbraccio, ma in fondo man- re insoddisfatto chi è attento alla for- fondamentalismi e degli integrismi po che è però antimoderno: restaura- ta all'azione sociale. chi o sia sempre parziale, interrotta, za delle idee e dei personaggi e alle comuni ai tre monoteismi e indagati re "regimi di verità", rifiutando da Il meccanismo di autofondazione provvisoria. Quanto al cristianesi- variazioni della storia e alle sue con- dal libro di Kepel. Quest'ultimo è un un lato l'eredità illuministica, dal dell'islam appare il meglio riuscito: mo, esso si configura come una via di seguenze anche sull'oggi) la tensione politologo interessato all'importanza momento che tutti questi movimenti "l'islam è una riuscita totale: e forse mezzo tra questi due modi estremi di ineliminabile fra i tre monoteismi che è ritornato ad assumere il legame considerano l'emancipazione della proprio in ciò sta la sua vulnerabili- rapportarsi alle origini: un'origine non è tanto o soltanto di tipo dottri- religioso come fondamento del siste- ragione nei confronti della fede la tà". La novità dell'islam consistereb- totale, come la ummah, e dunque po- nale, dal momento che essa a sua vol- ma sociale, come fattore d'identità causa principale di tutti i mali del se- be nella perfezione originaria della tenzialmente inclusiva (la Chiesa nel- ta troverebbe alimento proprio nel in una situazione di postmodernità. colo XX, dall'altro mirando a forme comunità dei credenti, pronta anche la sua forma primitiva), ma anche im- modo conflittuale e inconciliabile di L'analisi comparata di movimenti restaurative delle "verità" contenu- ad accogliere gli altri, i "sottomessi" perfetta, perché, a differenza della rapportarsi al problema delle origini: come i Fratelli Musulmani per l'I- te nel Libro rivelato e che vanno riaf- a Dio, che in questo modo (duplice comunità musulmana, macchiata le religioni, infatti, gestiscono, come slam, Comunione e Liberazione e il fermate e realizzate di contro a ogni significato della radice SLM) si tra- dall'imperfezione del peccato origi- possono, problemi essenzialmente di televangelismo per il cristianesimo, e tentativo "modernistico". Ne conse- sformano in "musulmani". Il carat- nale e, come nel caso dell'ebraismo, identità collettiva, nel caso dei tre i movimenti fondamentalisti presen- gue il rifiuto di qualsiasi forma di lai- tere di autosufficienza della ummah sottomessa alla tirannia della storia, monoteismi riconducibili a tre modi ti in Israele fa emergere come, in gra- cismo e il riemergere di forme di in- coincide con la sua autofondazione: del divenire, di un Dio che si dà nella diversi di rapportarsi alla stessa idea: di e forme diverse, tutti questi movi- tolleranza, più o meno esplicita. Il li- essa non ha bisogno di altro, se non bro si chiude su di un tono pessimi- Dio. L'ebreo, in questa prospettiva, stico: "a medio termine, lo sviluppo o è, come insegna il caso di Abramo in parallelo di movimenti religiosi nel Corano, un "sottomesso" (e, che si propongono di riconquistare il dunque, un muslim) o si trasforma in mondo non può che portare a una lo- elemento negativo, che minaccia l'i- Poesia della scienza gica di conflitto, cioè di guerra tra dentità e l'integrità di queste origini 'credenti', che fanno della riafferma- onnicomprensive. Lo stesso discorso dì Pere Puigdoménech zione della loro identità religiosa un vale per il Cristo e per i suoi seguaci: criterio di verità tanto particolare o diventare "sottomessi" nei con- quanto esclusivo" (p. 235). fronti dell'unico vero Dio e della sua Pessimismo del tutto condivisibi- dei dati della biologia molecolare. Come diceva comunità, espressione storica della ERNESTO DI MAURO, Il Dio genetico, prefaz. le, anche perché facilmente corrobo- pienezza divina, che non può tollera- di Giorgio Tecce, Kepos, Roma 1991, pp. Calvino, se qualcuno nel nostro secolo desidera rabile con altri argomenti, di tipo re altra comunità al di fuori di sé o 174, Lit 29.000. alimentare le proprie immagini letterarie, deve ri- storico e dottrinale, che i due autori venirsi a trovare comunque in una volgersi alla scienza. trascurano o toccano in modo soltan- posizione di alterità pericolosa e mi- Può darsi che, come dicevano i classici, il de- Il Dio genetico non è un libro facile. Avanza to marginale. Ma il problema di fon- nacciosa nei confronti dell'integrità stino sia nelle mani degli dèi, ma la biologia mo- come fa il DNA nel nucleo di una cellula, segue do è un altro e mi pare ignorato da originaria della comunità islamica. un corso apparentemente lineare interrotto solo entrambi i lavori. Le tre tradizioni derna ci assicura che quanto è scritto nel DNA ci monoteistiche hanno, in modi e gra- dai capitoli che, al pari di cromosomi, si giustap- In questa perfezione iniziale, in definisce in modo decisivo. Come sui lunghi na- di e forme diverse, accettato la sfida questa matrice accogliente, in questo stri di un vecchio telegrafo, nel DNA si trova pongono l'uno all'altro. Tuttavia il ragionamen- della modernità, elaborando proprie grembo caldo e onnicomprensivo, ri- scritto il messaggio che fornisce le istruzioni per to si avvita localmente attorno a una citazione risposte "modernistiche": perché, siedono, per Sibony, non soltanto la la costruzione di ogni organismo vivente. Allo colta per poi continuare ad attorcigliarsi nello oggi, queste risposte sono entrate in radice dell'impossibilità di qualun- spazio dando forma a una complessa topologia. crisi e appaiono largamente perdenti que dialogo autentico dell'islam con stesso modo in cui quei nastri si attorcigliano, si avvolgono gli uni sugli altri, si arrotolano su se Al suo passaggio seceme via via bit di informa- nei confronti dei ritorni o, se si pre- gli altri due monoteismi, ma anche le ferisce, dei rigurgiti di tipo fonda- difficoltà dell'islam tradizionale di stessi e talvolta si spezzano, anche il DNA si ar- zione e di riflessione. Le idee, espresse in una for- ma talvolta criptica, ci inducono a riflettere su mentalistico e integralistico? Risie- rapportarsi con la modernità: munito rotola su se stesso, si avvolge creando fiocchi, de, la causa, nella debolezza della ri- della perfezione del Corano, il mu- croci, nodi destinati talvolta a spezzarsi. Si sa che un tema dietro l'altro in modo apparentemente sposta di tipo modernistico, come so- sulmano tradizionale si troverebbe la proprietà del DNA di formare strutture com- bizzarro. E sorprendente come un autore av- stengono alcuni, o piuttosto, come in difficoltà alle prese con i muta- plesse nello spazio, che è la sua topologia, è fon- vezzo al linguaggio, codificato e tecnico, delle sostengono altri, nel fatto che il cuo- menti che la modernità vorrebbe ap- damentale per il suo funzionamento, affinché si pubblicazioni scientifiche abbia potuto produrre re di queste tre tradizioni, i loro ri- portare. Né pare facile mettere in di- un'opera letterariamente barocca. In questo li- spettivi elementi di identità e di scussione questo "fantasma", questo avvolga e si svolga in modo puntuale e quando alla cellula convenga. La topologia del DNA è bro, infatti, Di Mauro finisce per fare poesia del- identificazione, le "origini", per dir- modo di gestire il rapporto con l'Es- la con Sibony, non possono ammet- un tema complesso e difficile da studiarsi e costa la scienza. sere, di contornare i confini dell'a- tere e tollerare questo tipo di risposta Il Dio genetico non è un libro banale. E il co- bisso delle origini per instaurarvi fatica comprenderne la dinamica. Ma se qualcu- e oggi si vendicano ritornando a mo- luoghi sicuri e dinamiche manipola- no, in Europa, fosse interessato al tema, deve an- raggioso tentativo da parte dì uno scienziato di strare il loro vero volto? Se si vuole bili. dare a Roma a cercare Emesto Di Mauro, biolo- parlare a un pubblico colto nel suo stesso codice. • veramente comprendere l'importan- Mentre i musulmani sarebbero le- go molecolare e docente, l'autore del Dio gene- E cerca di trasmettere a tale pubblico certe rifles- za che i motivi psicologici e sociali gati a questa fissità delle origini, gli tico. Il Dio genetico parla di tre fatti: il DNA e sioni che non dovrebbero sfuggire alla cultura ge- messi in luce dagli autori (crisi del- ebrei, al contrario, si sarebbero mu- il suo codice; il DNA e la mente; la mente e i nerale. Quanto sappiamo attualmente circa gli l'individualismo, ricerca di nuovi le- niti, fin dai primordi della loro storia computer. esseri viventi ci impedisce di pensare in determi- gami identitari, ecc.) manifestano sacra, di un'imperfezione, di un sen- nati modi. I dati della scienza non possono sfug- nella rinnovata vitalità degli aspetti Non è un libro di divulgazione scientifica. E "fondamentali" dei tre monoteismi, so della mancanza e della colpa, che li gire a chiunque aspiri a comprendere il nostro costringerebbe a muoversi, a spostar- un libro di riflessioni su quanto la biologia mole- occorrerà anche prestare maggior at- si, a cercarsi proprio attraverso i loro colare ci mostra del mondo e di noi stessi. E l'au- mondo e noi stessi. Si tratta dì un'opera che inte- tenzione alla forza che determinate spostamenti. Per gli ebrei l'origine tore cerca di farlo integrando questa conoscenza resserà qualunque lettore che intenda capire il idee religiose tradizionali, che pare- coincide con lo scarto in cui essi si alla tradizione filosofica e letteraria mondiale. mondo nel senso più ampio della parola. E un li- vano scomparse dal nostro orizzonte trovano in rapporto ad essa: uno Cerca di dimostrarci che qualunque riflessione bro della cultura del nostro secolo. di fronte alla critica corrosiva dei di- scarto irriducibile, che costituirebbe sul nostro mondo deve tener conto già sin d'ora (trad. dallo spagnolo di Vittoria Martinetto/ versi modernismi, dimostrano nuo- un elemento distintivo del modo vamente di possedere. ebraico di fantasmatizzare le proprie origini e di fondarle (o di trovarle fondate, a seconda dei punti di vista) nei testi sacri: scarto che spiega an-

GAIA: MANUALE DI MEDICINA ENCICLOPEDIA /ama Loitbxk PLANETARIA DOLOMITI DELLE CACTACEE Ksu&v Mosca e tua df CBw hna r tHarfrr lAai BOB E UTZ GIBBONS Il grande libro IL GIARDINO delle ferrate ZANICHELLI ABITATO

NICHE

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JOHN M. HULL, Il Dono oscuro. Nel comprensione e conoscenza, appare mondo di chi non vede, prefaz. di Oli- Un capolavoro dal buio fortemente condizionato dalla vista: ver Sacks, Garzanti, Milano 1992, "La struttura stessa della conversa- ed. orig. 1990, trad. dall'inglese di zione... presuppone un mondo di ve- Serena Lauzi, pp. 243, Lit 30.000. di Carla Bazzanella e Davide Lovisolo denti". Anche le caratteristiche della con- Nelle parole di Oliver Sacks (la cui pagina 152, l'intensa descrizione di chi non vede assume una dimensione persone dicendo 'Che bella giorna- versazione, ad esempio la significati- bellissima recensione per la "New tutto quello che la pioggia, coi suoi nuova. La cecità sta dentro o fuori? ta!' sento che da parte loro non c'è vità della posizione faccia-faccia o York Review of Books" è premessa rumori, può rivelare del mondo "Essere visti vuol dire esistere", e la nessuna reazione, oppure c'è una l'uso dello sguardo come regolatore alla traduzione italiana di questa au- esterno), si fa sempre più chiara la paura della smaterializzazione cui si reazione di sorpresa. La nozione di dei turni e segnale di attenzione, tobiografia): "il resoconto dell"espe- comprensione dei limiti e delle diffe- accennava sopra fa dire che "i ciechi 'bella giornata' è infatti essenzial- vengono individuati lucidamente rienza di cecità' di John Hull non ha renze rispetto al senso perduto: l'u- vivono nel tempo". La cecità spezza mente visiva. Si dice che è una bella tramite l'analisi delle difficoltà in- né un inizio né un centro, né un fina- dito appare allora come un canale il legame fra sensazioni e desideri, giornata quando il cielo è limpido e contrate o la descrizione di meccani- le precisi; non accampa pretese lette- passivo, poco modulabile: siamo in crea atroci insicurezze, porta ad una azzurro, quando il sole splende e l'a- smi sostitutivi. La voce, come base di rarie; evita la stessa forma narrativa grado di muovere gli occhi, fino a regressione all'infanzia, caratteristi- ria è per lo meno tiepida, per quanto informazione, viene così ad assume- ed è — a mio giudizio — un capola- chiuderli o girarli lontano da qualco- ca di ogni essere umano privato di anche una giornata limpida e lumino- re un rilievo eccezionale, ma D'ac- voro". Da parte sua, John M. Hull sa che non si vuole osservare, ma non qualcosa di essenziale, con la paura sa di metà inverno potrebbe essere cesso al silenzio" ed a tutto ciò che (professore di studi religiosi, affetto possiamo fare niente di simile con le delle novità, il bisogno di continuità definita, volendo, 'una bella giorna- viene espresso col viso, coi gesti, col da disturbi alla vista dall'infanzia fi- orecchie; la perdita dell'udito non ci e familiarità: ta, benché gelida'. Una persona dota- corpo, è precluso. Hull ci fa notare, no a perderla totalmente alla fine de- tra l'altro, il valore simmetrico del gli anni settanta), dichiara di aver sorriso: mancando il fattore di rin- scritto questo libro perché non aveva forzo, il sorriso diventa forzato e trovato nelle varie biografie delle quasi inutile, "come mandare lettere persone divenute cieche quello che che non avranno risposta". Nella andava cercando: "un resoconto fe- Perle e canaglie ospedaliere mancanza di reciprocità, tema sof- dele della cecità quale la conoscevo ferto che ritorna più volte, la rifles- io". Il libro consiste proprio in que- sione sugli aspetti percettivi e comu- sto "resoconto fedele", basato su tre di Marco Bobbio nicativi naturalmente si fondono. linee ricorrenti: registrazioni delle Molti sarebbero ancora i temi da esperienze quotidiane (elemento sot- ricordare, correlati sia all'interazio- HERVÉ GUIBERT, Citomegalovirus. Diario d'o- tà della malattia, le caratteristiche dell'ospedale tolineato dal sottotitolo originario: ne con gli altri che alla "ricostruzio- spedale, Bollati Boringhieri, Torino 1992, ed. e del sistema sanitario in cui si svolge il ricovero An Experience of Blindness); docu- ne" del sé, come le tecniche per me- mentazione dei sogni (estremamente orig. 1992, trad. dal francese di Alfredo Salsa- sono del tutto marginali: ci si immerge, con un morizzare, per conoscere persone ricchi); analisi delle sensazioni e dei no, pp. 67, Lit 12.000. sottofondo melanconico, nella vita di un qua- nuove, per chiudere la conversazio- cambiamenti indotti da questa nuo- lunque degente in un qualunque ospedale. Quei ne, o 1'"essere parlati" in terza per- va situazione (rispetto soprattutto al- La malattia da citomegalovirus veniva defini- 21 giorni si snodano tra la necessità di farsi rispet- sona, la dipendenza dall'aiuto e la la percezione dell'esterno e degli al- ta dai libri di testo di medicina come "un'affe- tare ("Un rapporto di forza che dura uno o più frequenza di aiuti sbagliati. Molte tri). E come un lungo cammino, per zione dei lattanti causata da un 'infezione intrau- notti e giorni. "Vogliono che si perda. Contano sarebbero anche le immagini da ri- cui veniamo presi per mano dall'au- portare, nella vivezza metaforica at- terina". Era una malattia poco conosciuta e si sull'usura, poi, a seconda dei casi, rispettano o tore e guidati, noi "vedenti", da un tribuita da Hull: ad esempio la cecità sapeva che il 90 per cento della popolazione ave- schiacciano"), il fastidioso chiacchiericcio not- "non vedente" ad esplorare i percor- come aspirapolvere o l'immediatezza si che legano il percepire al conosce- va contratto un 'infezione asintomatica. Ora in- turno delle infermiere ("Stasera lascerò la fine- dell'impatto con un corpo materializ- re, i sensi alla coscienza. E questo at- vece le infezioni da citomegalovirus sono molto stra aperta sul rumore della circolazione del bou- zato dal nulla, come "bere acqua traverso la descrizione, insieme luci- più frequenti perché colpiscono soggetti che han- levard periferico ' '), le ritualizzazioni, spesso inu- molto fredda da un rubinetto... Co- da e sofferente, della separazione da no il sistema immunitario depresso dall'Aids o tili, che mortificano la personalità del malato me una staffilata". Lasciamo però quello che è considerato il canale dai farmaci che combattono il rigetto di un orga- ("Non è sempre necessario il digiuno prima dei che il lettore ritrovi in questo "pae- principe di comunicazione fra l'io e il no trapiantato. Una delle forme cliniche più fre- prelievi, ma lo stomaco e la psicologia del mala- saggio della cecità profonda ripreso mondo, il senso della vista. da cento diverse angolazioni" (nelle quenti è la retinite che colpisce circa il 20 per to non contano"), l'angosciosa decifrazione di parole di Sacks) la sua personale an- È un libro che si può leggere in cento degli ammalati di Aids; se non trattata, ha labili segnali per interpretare il proprio futuro golazione. Difficile dire quale sia la tanti modi, probabilmente anche un'evoluzione progressiva e distruttiva che può (' 'Le urla del vicino. O è molto delicato o è mol- molto diversi fra loro. Una chiave di conclusione del libro: il senso del portare alla cecità. Hervé Guibert, scrittore fran- to doloroso. Purtroppo propendo per la seconda lettura (favorita dal titolo italiano, "dono" ritrovato nella fede, o forse .rispetto all'originale Touching the cese è stato colpito da questa malattia. In un pre- ipotesi. Forse tra poco sarò io a gridare"). Nel le parole della prefazione: "Una con- Rock) può ad esempio essere fornita cedente romanzo (All'amico che non mi ha sal- diario vengono pennellate le caratteristiche di al- clusione vera e propria manca, per- dall'intensissima esperienza religiosa vato la vita, Guanda, 1991) aveva descritto lo cuni personaggi, "le perle e le canaglie", che di- ché la cecità non ha fine". dell'autore; in realtà questa lettura, stato d'animo di chi si trova condannato dal re- mostrano con maggior o minore grazia, empatia, sicuramente totalizzante, non rende- ferto di sieropositività per Aids. In quel romanzo burocratismo o interesse intorno al suo letto: la rebbe contò del messaggio che il li- l'autore ci racconta la depressione che può indur- dietologa simpatica e competente, la giovane in- bro è in grado di trasmettere a chiun- re all'ambivalente ricerca di un farmaco cardio- tema vagamente asiatica, quell'orso del vicedi- que, credente o no, si avventuri a ri- SOCIETÀ tossico con cui suicidarsi senza soffrire, la speran- rettore, la psicologa con un sorriso diabolico e flettere sui fondamenti materiali del EDITRICE nostro esistere come individui, per za di una concreta e sicura salvezza, per la sco- una maschera immobile e truccata, ma "non c'è noi stessi e per gli altri. Gli strumenti perta di un vaccino contro l'Aids, le complicità niente di più eccezionale" delle infermiere che INTERNAZIONALE intellettuali dell'autore fanno si che che possono nascere con coloro che condividono adorano il proprio mestiere. TORINO questo tipo particolare di narrazione, la tua stessa sorte. Così passano i giorni, sì definisce la diagnosi, che Sacks avvicina all'album di Ora l'autore ci presenta un breve diario del ri- iniziano le cure con i loro effetti indesiderati; la schizzi wittgensteiniano, si trasformi V. Messori covero a cui si è sottoposto per curare l'improv- dimissione non conclude la malattia perché si af- in un'analisi stimolante ed affasci- Patì sotto Ponzio Pilato? viso deterioramento della vista. Il tipo e la gravi- faccia lo spettro della re-ospedalizzazione. nante nella sua forza dolorosa. Pro- Un'indagine sulla passione e morte di Gesù Religione, pag. 376, ril., L. 25.000 prio la capacità di distacco e di razio- nalizzazione che l'autore dimostra Inchiesta serrata e brillante sulla pas- sione e morte di Gesù. Sono chiama- riesce a coinvolgere il lettore ed a tra- ti a «deporre» protagonisti e testimoni smettere impressivamente elementi di quei giorni drammatici, in un con- originali di conoscenza che si artico- fronto critico con il testo evangelico. lano su diversi piani. Un ideale seguito del best-seller Ipo- tesi su Gesù. Un primo livello riguarda la rela- priva necessariamente delle possibili- Ma il libro racconta anche la rea- ta della vista non la chiamerebbe una zione tra perdita della vista e gradua- tà di comunicazione coi suoni, per- zione a questo viaggio all'indietro, il bella giornata, e tantomeno splendi- le modificazione del peso e della qua- ché sede di emissione e sede di rice- difficile ricostruirsi di mappe menta- da, se per giunta il cielo fosse coperto S. Moscati lità delle altre modalità sensoriali. zione sono separate, mentre "esiste li, di una nuova organizzazione del di nuvole. Per me, il vento ha preso il Chi furono i Fenici Identità storica e culturale di un popolo Da questo punto di vista l'opera è un unico organo per vedere ed essere proprio rapporto con gli altri, con il posto del sole, e una bella giornata è protagonista dell'antico mondo mediterraneo un'eccezionale, e piuttosto organica, visti". Le implicazioni di questa reci- lavoro, con la sfera degli affetti. In una giornata in cui spira una brezza Storia, pag. 260, ril., L. 27.000 fonte di riflessioni sulla psicofisiolo- procità sono terribili, e portano a una questo livello, il terzo, i sogni gioca- leggera, che infonde la vita in tutti i Moscati, « il principe incontrastato degli stu- gia della percezione. La descrizione sorta di smaterializzazione del non no un ruolo determinante. La descri- suoni del mondo circostante. Le di sui Fenici» (secondo F. Braudel), rac- del progressivo affinamento di mo- vedente, per sé e per gli altri. Anco- zione dei sogni e del loro evolversi fronde degli alberi stormiscono, conta la storia e la civiltà di un popolo dalità sensoriali che da complementa- ra, nel caso del campo visivo, imma- segna il mutare dell'atteggiamento qualche carta vola e poi si posa sull'a- protagonista ri alla vista diventano alternative è so- gini diverse possono sovrapporsi, ed verso la cecità, dai primi sogni in cui sfalto, i muri e gli angoli degli edifici C. Ponting lo un pezzo del discorso; in questo essere percepite contemporaneamen- ancora la rappresentazione del mon- oppongono una loro resistenza al sof- Storia verde del mondo quadro è interessante osservare come te, ma in quello uditivo il suono più do è quella del vedente, a quelli fio del vento, che io sento sui capelli, Storia, pag, 488, ril., L. 40 000 sia dapprima l'udito, più del tatto, ad forte cancella quello più debole; la drammatici, che sottolineano i mo- sul viso e sui vestiti". Troviamo qui È una originale storia del mondo, centrata avere un ruolo predominante, e le struttura si trasforma in sequenza, menti di crisi più acuta, fino agli ulti- una ridefinizione del significato di sul rapporto uomo-natura. Gli eventi rac- sensazioni tattili assumano un ruolo ed il non vedente si trova in rapporto mi, in cui vede se stesso cieco, riac- 'Che bella giornata!', non più basato contati sono costituiti dai grandi cambia- significativo solo in una fase succes- con una realtà intermittente, non quistando così una capacità di dialo- sulla percezione visiva e sulla presen- menti introdotti nel sistema uomo-natura dalle attività agricole, dai processi di urba- siva, ed in particolari condizioni (ad continua, in cui oggetti e persone esi- go, in un certo senso di reciproca za del sole, ma sulla presenza del ven- esempio il rapporto con i figli picco- nizzazione, dallo sfruttamento delle fonti stono e scompaiono rapidamente e comprensione fra conscio ed incon- to e sui suoni circostanti. li): è la formazione intellettuale del- energetiche, dalla scienza e dalla tecnica imprevedibilmente. scio; un nuovo equilibrio è stato con- Un altro problema è l'imbarazzo l'autore che determina questo svilup- in genere. La perdita di una modalità senso- quistato. derivante dall'uso, da parte di chi po? Il mondo dei suoni non può però riale esalta la percezione della natura Parallelamente a questi tre livelli, non vede, di determinate espressioni G. Duby essere lo stesso di quello delle imma- sensoriale del corpo, sentito come un si sviluppa una riflessione sul rappor- del linguaggio di chi vede, ad esem- Atlante storico gini, ed è su questo confronto impos- to tra linguaggio e rappresentazione pio "Bene, ci vediamo di nuovo", La storia del mdndo in 317 carte sibile che si imperniano alcune delle "fascio di sensazioni"; ed è questo il del mondò esterno, ricca di esempi "È stato un piacere vederti", "Vedo Atlanti, pag. 320, ril., L 32 000 pagine più belle e profonde. Paralle- secondo piano di analisi: l'impatto che hai capito", "Mi ha fissato con lamente all'affinamento della sensi- sulla coscienza. "Da dove vengono i ed osservazioni. Vediamone uno nel- J. P Thomas bilità uditiva (si legga, ad esempio, a pensieri?": domanda antica, che ha la prosa affascinante di Hull: "Alle l'aria di uno che non capiva". Il lin- Nel labirinto della bioetica forse più di una risposta, ma che per volte, quando mi capita di salutare le guaggio, anche come processo di Morale, pag 336,1 29 000 riNDICF e ••DEI LIBRI DEL MESEBI NOVEMBRE 1992 - N. 10, PAG. 54

Altre immagini, come antenne, mente ripreso dalle parti folli (o me- manopola per regolare la sensibilità, o glio "creative", in quanto libere dal- Parole terapeutiche neologismi quali psicbappeal, sono le convenzioni e legate al sentire ori- usati per mettere in evidenza la com- ginale) degli operatori psichiatrici. E di Giulio Gasca plessità delle relazioni con diversi uno degli aspetti più suggestivi della contesti e diverse persone, per cia- ricerca di Pascal è il rapporto che si ENRICO PASCAL, Follia e ricerca, Ro- schemi e senza avere paura di esserne scuna delle quali sono necessarie sia determina tra il linguaggio analogico senberg & Sellier, Tbrino 1991, pp. modificati. una particolare intensità affettiva sia e quello normale: il linguaggio razio- 288, Lit 28.000. Si può dire che la normalità e la una specifica lunghezza d'onda. E un nale, che comunica attraverso cate- follia sono messe nelle condizioni di linguaggio analogico, cioè costituito gorie universalmente condivisibili e Questo è il resoconto di una ricer- parlare ognuna il proprio linguaggio. di immagini, simboli, capace attra- che si può considerare adatto a strut- ca condotta da Enrico Pascal, psi- Ma ciò non significa separazione: al verso la sua concretezza — ed il pote- turare un ordine, portato inizialmen- chiatra torinese che ha vissuto in pri- contrario si sviluppa un linguaggio re evocativo dei suoi termini — di te dagli operatori psichiatrici, suc- ma persona gli anni della contesta- comune, ricco di immagini e metafo- evitare che i vissuti personali si ridu- cessivamente è fatto proprio dai pa- zione manicomiale: egli si pone il dif- re per esprimere quanto non può es- cano a un solo e deformante sistema zienti, spesso con imprevedibile acu- ficile compito di una critica sere esaurientemente detto attraver- interpretativo. tezza e proprietà. costruttiva alle posizioni antipsichia- so concetti espliciti. Tale linguaggio All'inizio tale linguaggio è intro- In questo uso dei linguaggi si ri- triche, per restituircene gli aspetti comune può essere rappresentato dotto dalla partecipazione attiva dei specchiano i significati della ricerca. più validi. Si tratta di trovare una con l'immagine di una "melodia". pazienti alle sedute ed è successiva- Le moderne teorie hanno dimostrato terza via tra la "condivisione della follia" e la "condivisione della nor- malità con esclusione della follia", che la schizofrenia è legata a una re- per stabilire un'autentica comunica- ciproca genesi di strutture dinami- zione tra coloro che devono curare e che, caotiche e rigide, incapaci di in- coloro che sono curati. Metodo di ta- Genesi di una malattia tegrarsi; ebbene, la ricerca di Pascal le ricerca è il lavoro di gruppi misti di si trasforma nella creazione di con- operatori e pazienti, in cui si incorag- di Alessandro Baricco cetti atti ad introdurre nuclei attorno gia un libero confronto di idee ed cui l'esperienza, nelle situazioni cao- esperienze. Il libro presenta i mate- tiche, possa organizzarsi in un ordine riali di varie sequenze di sedute, pro- non rigido. Ciò vale per la schizofre- trattesi per più di sette anni, di volta Nostalgia, a cura di Antonio Prete, Cortina, medici, che quella malattìa non aveva neanche nia acuta, ma anche per tutta quella in volta esaminate sulla base di accu- Milano 1992, trad. di Chiara Agostini, Anto- un nome. Glielo diede Hofer, guadagnandosi un parte della psiche di ognuno che è rate registrazioni, oppure confronta- nio Prete e Alessandro Serra, pp. 183, Lit posto non irrilevante nella storia: prese due ter- esclusa dal mondo normale e che in te con i risultati di indagini svolte su 20.000. mini greci — nóstos (ritomo) e àlgos (dolore) — genere definiamo inconscia, mondo un campione più vasto di pazienti e e trovò la parola nostalgìa. Presentò la sua Dis- separato, non integrabile né esprimi- operatori. "Qualche tempo fa, dopo aver inframmezzato sertazione il 22 giugno 1688. Una data rovinosa, bile nel rigido ordine di riferimento Ma quali idee guidavano le sedu- come si conviene, lo svago allo studio, sollecita- per gli esteti: un sentimento dal nome bellissimo della coscienza. te? C'era un filo di collegamento in to dall'esortazione e del consiglio dei Signori No- (TIeimweh, quasi un lamento) diventava una Al tempo stesso la ricerca si tradu- ce nella creazione di immagini che, un tessuto così frammentato? Si pos- tabili a presentare al pubblico un saggio del mio malattia, e entrava nello stesso universo lessicale secondo il linguaggio dei ricercatori, sono individuare tre principi nel la- lavoro, andavo attentamente considerando l'in- in cui si sarebbero stabilite parole come nevral- voro di Pascal. Innanzitutto un'a- hanno la capacità di scoprire "un ter- gia, sciatalgia, lombalgia. Cose da pomata. Mise- stensione dal giudizio in senso feno- finita varietà della Medicina e non riuscivo a ritorio nuovo oltre il muro": cioè menologico, per comprendere un'e- sciogliere il dubbio: quale tema scegliere per la rie spicciole, autentico trionfo della prosa della vanno oltre l'ordine rigido e ipersem- sperienza come tale senza forzarla mia dissertazione, quale argomento di controver- vita sulla poesia dei sentimenti. (Dove, se non in plificato che è tipico della schizofre- nelle categorie di un'interpretazione sia accademica esporre? ' ' Queste righe hanno po- Svizzera, poteva succedere una cosa del genere?) nia cronica, delle istituzioni manico- data a priori. In secondo luogo, un co più di trecento anni. Le scrisse uno studente di La Dissertazione di Hofer la si può leggere miali, ma anche della cronicità che metodo di comunicazione interna ai medicina alsaziano, come preambolo alla Dis- ora, in italiano, in un volumetto curato da Anto- spesso può caratterizzare la nostra vita quotidiana. Attraverso questo gruppi basata sulla partecipazione ai sertazione con cui si proponeva di accreditare la nio Prete e dedicato, appunto alla nostalgia. vissuti personali: possiamo definirla dialogo, che percorre tutto il libro, il propria dignità scientifica al cospetto dell'Uni- Niente di particolarmente scientifico o accade- "risonanza patica". In terzo luogo il lettore può mettere a fuoco il nucleo mico: sembra piuttosto un instant book confe- rifiuto di ogni tipo di esclusione, non versità di Basilea. Si chiamava Johannes Hofer. valido di tutte quelle esperienze che solo sul piano sociale e istituzionale, Viene da immaginarselo, un po ' smarrito di fron- zionato con abilità su un luogo dell'anima che è si sono sforzate di superare la psi- ma soprattutto dal punto di vista psi- te alla sterminata geografia delle umane disfun- di moda da secoli e che continua, da Heidegger a chiatria tradizionale: la possibilità di cologico e conoscitivo. zioni, intento a cercare, tra mille, la sua malat- Baglioni, a sedurre e intrigare. Accanto al testo instaurare un rapporto dialettico con la propria follia, intesa come ciò che Ci sembra che tali principi abbia- tia. Forse fu per viltà, per paura di doversi con- di Hofer vi è raccolta una piccola ma intelligente frontare con studi altrui: ma la strada che scelse antologia di contributi sul tema: la voce Nostal- vi è in ciascuno di non integrato alla no creato nei gruppi di ricerca le con- norma, non adeguatamente matura- gie de/Z'Encyclopédie, firmata da Alhrecht von dizioni per una dinamica di dramma- per uscire dall'imbarazzo aveva qualcosa di ge- to ed espresso ma ricco di potenziali- tizzazione identica a quella che costi- niale: scelse una malattia che, nei libri di medici- Haller, uno stralcio di una lettera di Rousseau, tà creative. Mentre si stemperano gli tuisce un fattore essenziale di molti na, non esisteva. "Mentre ero preso da questi due altre note mediche di primo Ottocento (Pi- aspetti meno convincenti dell'anti- gruppi terapeutici: in un primo tem- pensieri, si imposero alla mia mente ì casi di certi ne.I e Boisseau), una pagina di Kant, un capitolo psichiatria, in particolare quella spe- po, i diversi membri del gruppo si giovani a tal punto sofferenti che, se non fossero de L'irréversible et la Nostalgie di Jankélévitch cie di idealizzazione del nucleo di trovano a impersonare, accentuan- stati riportati in patria, sarebbero spirati in terra e un saggio di Starobinski (Il concetto di nostal- follia presente in ciascun essere uma- dole, opposte polarità (in questo ca- no. so: follia/salute; sentimenti/raziona- straniera, vìnti dalla febbre e dalla consunzione. gia, 1966: scritto da cui, se non altro, si impara lità; devianza/norma; mutamento/ Mi parve questa una malattia che valeva la pena una bella citazione da La Rochefoucauld: "Ci La ricerca individua una motiva- staticità); in un secondo tempo, di spiegare e descrivere, tanto più che nessun me- sono persone che non si sarebbero mai innamora- zione fondamentale negli operatori ognuno ritrova in se stesso quegli dico l'aveva sino a quel momento fatto". psichiatrici che vi prendono parte: la possibilità di essere terapeuti di se aspetti che inizialmente aveva attri- Se ne erano talmente disinteressati, gli altri > buito ad altri. Con un duplice effet- stessi, terapeuti della propria parte to: riconoscere nei punti di vista dei paziente. Ma tale obiettivo si rivela cosiddetti sani o malati la coesisten- identico a quello di rendere ogni ma- za di elementi positivi e negativi e, di lato "paziente di se stesso", attra- conseguenza, accettare le diversità verso la riconquista dell'identità del- senza collocarle a forza in propri la sua parte di terapeuta.

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fffalc azzo al LBosco - 50020 J3a ARomola, Sfir'irenze AL BANDO 1993

aequo in caso di opere che la Giuria ri- 1) Il Comitato promotore del Premio Letterario Palazzo al opere in concorso fino all'assegnazione del Premio. Bosco bandisce per l'anno 1993 la terza edizione del Premio terrà di uguale valore. che prevede due sezioni: 3) L'opera vincitrice della sezione "inedito" riceverà un pre- 5) Le opere inedite debbono pervenire alla segreteria del Pre- A) Sezione dedicata all'inedito. Potranno concorrere ro- mio di Lit 3.000.000 e sarà pubblicata da una Casa Editrice mio presso: Palazzo al Bosco - La Romola - 50020 Firenze - manzi e raccolte di racconti in lingua italiana che non scelta dalla direzione del Premio. entro e non oltre il 31 dicembre 1992 (in fede la data della spe- siano stati premiati in altri concorsi. La Giuria potrà, altresì, segnalare altre opere e proporne la dizione) in plico raccomandato in quattro copie dattiloscritte B) Sezione dedicata all'edito. Concorreranno a questa se- pubblicazione. La giuri» si riserva il diritto di non assegnare il con indicazione del nome, cognome, indirizzo e numero tele- zione le opere di narrativa di autori italiani viventi Premio. Il Premio potrà essere assegnato ex-aequo a due ope- fonico dell'autore. Le opere inviate non saranno restituite. pubblicate dal 1 gennaio al 31 dicembre 1992. re che la Giuria riterrà di uguale valore. Le opere in concorso verranno scelte ad esclusiva discrezione 6) Si fa divieto di usare pseudonimi. dei giurati. 4) Per quanto riguarda la sezione "edito", al vincitore verrà assegnato un premio di Lit 20.000.000. Anche per questa se- 7) La partecipazione al premio comporta l'accettazione e l'os- 2) La Giuria si riserva il diritto di non divulgare il titolo delle zione la Giuria si riserva il diritto di assegnare il premio ex- servanza di tutte le norme del presente regolamento. NOVEMBRE 1992-N. IO. PAG. 55

VITTORIO A. SIRONI, Le officine della salute, Laterza, Roma-Bari 1992, pp. Acqua fresca brevettata 274, Lit 45.000. IME LUI Che qualcosa non marci nel verso di Stefano Cagliano giusto in materia di medicine è sensa- FIJtENZE zione diffusa, anche tra i non addetti mi passi in un terreno incerto, in un farmaceutica nazionale. A questi ri- nerale, si può rimproverare un pudo- ai lavori. Se ne prescrivono troppe, il contesto politico segnato dal cambia- tardi, si aggiungono le difficoltà con re eccessivo nel ficcare il naso nei re- NARRATIVA medico ricorre a penna e ricettario mento, mentre altrove, per esempio cui si è affermata nel nostro paese troscena di certi misfatti. Sironi cele- più di quanto non presti ascolto a chi in Germania, lo stato prussiano una medicina scientifica. Si consoli- bra, ma .è facile farlo, le scoperte di Annamaria Amandonico gli sta di fronte, alle parole del mala- scommetteva a fondo sullo sviluppo da lo stereotipo del medico-missiona- Daniel Bovet. Tace, però, che una UFFICIO AFFETTI SMARRITI to e ai segni che la malattia scrive sul dell'industria chimica, da cui sareb- rio della salute e le aperture culturali personalità del genere, cui dalla Sve- Lire 10.000 corpo. Ma cercare di capire perché bero nati farmaci destinati a far sto- e scientifiche degli anni venti e tren- zia era arrivato il Nobel, ricevette un Quattro racconti dall'emblematico tito- accadono fatti del genere significa ria. Sono gli anni, del resto, in cui co- ta trovano un paese chiuso e sonno- secco no dalla facoltà di Medicina di lo che, attraverso un amaro immagina- rio fiabesco, dimostrano quanto sia tentare la risoluzione di un'equazio- mincia anche il millantato credito. lento. Sono le condizioni migliori per Roma quando si trattò di assegnargli perverso, nelle sue conseguenze so- ne a più incognite, una delle quali è Nel 1881, la Felice Bisleri & C., oggi il successo di una dottrina terapeuti- una cattedra di farmacologia. E non ciali, l'assioma di un quieto vivere illuso senza dubbio identificare il ruolo che nella memoria collettiva per la sua ca "spiritualista" e per l'affermazio- dice che i suoi oppositori erano per- da una possibile felicità. ha, e ha avuto in passato, l'industria celeberrima Ferrochina, reclamizzava ne di farmaci consolatori, privi della sone molto ben viste da certi settori farmaceutica. Fornitrice di "salvavi- il suo antimalarico sulle pagine de benché minima garanzia di validità. dell'industria farmaceutica di allora. Seby Ferracane ta", certo, ma anche induttrice di bi- BORGO NUOVO E POI SI VEDE... sogni fittizi. Un pregio del libro di Lire 18.000 Vittorio Sironi, neurochirurgo prima Con lettera del Cardinal Pappalardo e storico della medicina poi, è pro- Un'esperienza personale che si fa tra- ma dischiudendo valori forti, che ben prio quello di rendere accessibile a incìso, risulta incantevole nel suo declinare il se- fanno sperare nei giovani cfoggi che un pubblico più vasto un segmento <3 rioso rigore di una scienza ancora bambina). La affrontano la vita da soli, incontrando del nostro passato, noto altrimenti te se non avessero sentito parlare dell'amore"). genialità di quel testo sta nel cercare la linea di presto II "maldivivere" di un mondo a solo a pochi addetti ai lavori. Il volu- Per chi non cerca una sistematica anatomia confine oltre la quale un sentimento diventa una rischio, senza cedere allo sconforto. me, scritto in forma piana, a tratti dell'argomento e ama, piuttosto, la rapsodica malattia. In sé è un gesto assolutamente ar- brillante, mai noioso, è un momento Giorgio Marangoni di quel new deal della storia della me- suggestione di percorsi un po' casuali e comun- bitrario. Si potrebbe applicare a mille altri senti- L'ULTIMA AZIONE - Lire 13.000 dicina inaugurato qualche anno fa da que curiosi, è una lettura che avvince e insegna. menti. Per dire: l'invidia. Avrebbe sicuramente Presentazione di Mauro Baroni La drammaticità dell'allarme ambienta- Giorgio Cosmacini con le opere pub- Tipico libro che, a leggerlo, ne suggerisce decine notato, il giovane e solerte Hofer, che una ricca le in un romanzo di violento realismo e blicate nella stessa collana dell'edito- di altri da scrivere. In questo particolare, apprez- patologia — forse non mortale ma certo fastidio- di esuberante fantasia: è verosimile re- re Laterza. zabile, servizio, si distingue il saggio introduttivo sa — affiora nei soggetti colpiti dal successo al- sistenza di un piano terroristico inter- La storia di cui parliamo incomin- del curatore: una ventina di pagine scritte con trui: non sarebbe stato nulla trovare le due parole nazionale per cambiare i destini del cia nel secolo scorso ed è un crocevia penna elegante (già il titolo non è male: L'asse- greche giuste e scoprire una nuova malattia. Ma mondo ? di variabili. Di rivoluzioni sociali dio della lontananza], una appassionata rievoca- l'invidia è rimasta un sentimento (chissà perché Domenico Marino non meno che di scoperte medico- zione di tutte (quasi tutte) le possibili sponde teo- condannato) mentre la nostalgia ha assunto un ALI D'AQUILA-Lire 13.000 biologiche. Di acquisizione in campo riche su cui si è appoggiata la parabola della no- suo statuto di malattia. Perché ? E se la nostalgia Una storia tutta interiore: il lungo cam- chimico-farmaceutico ma anche di mino di un vecchio "lupo solitario" at- stalgia nel suo incerto vagabondare tra patologie è, come sembra sostenere Prete, l'habitat della nuovi diktat economici, imposti dal- traverso il racconto della propria vita ad la nascita di grossi gruppi industriali mediche, affezioni dell'animo e precetti estetici. poesia, bisogna concludere che la parola che can- una giovane con cui sente profonde sovranazionali. Nella sua curata brevità, non è un testo che af- ta e quella che racconta sono, in un modo o nel- affinità spirituali. fonda i colpi: colleziona indizi, si ferma sulla so- l'altro, frammenti di malattia, scorie dorate di Nella protostoria dell'industria Teodoro Rizzi farmaceutica nazionale, nomi che og- glia di possibili aperture teoriche, sfiora ciò dì cui un disturbo della psiche, abdicazione elegante al- VERONIKA KLAUSBERG gi significano soltanto medicine o parla. Ma intanto, dopo venti pagine, nella testa lo strapotere di un male? Lire 12.000 ditte sono ancora persone in carne e rimane tutto un mondo, ed è il mondo, a metà In definitiva, più che interrogare sul tema del- Un romanzo "gotico" nel mondo del ossa, con le loro passioni e ambizio- reale a metà immaginifico, in cui si coltiva, da la nostalgia, il testo di Hofer sembra soprattutto mistero: il lettore dovrà ragionare su ni. Lodovico Zambeletti, per esem- tante impalpabili, e sconosciute, veri- tempo immemorabile, il diritto alla nostalgia: chiamare a una riflessione sull'ambiguo rapporto pio, fondatore della ditta omonima, tà, attraverso l'umanizzazione" di figu- affascinante processione di giardinieri: medici ed tra sentimento e malattìa. La mancanza di testi re protagoniste che di umano non han- morto ad appena 48 anni, è un liberal enciclopedisti, Leopardi e Victor Hugo, Kant e d'area psicoanalitica, induce a pensare che Prete, no più niente ma che soffrono come milanese "intraprendente, probo, fi- noi, amano come noi, vivono come noi, Pessoa, Freud e Benjamin, Dio e Omero, Ovidio lantropo" dice Sironi, un uomo riu- deliberatamente, abbia dribblato nel suo volu- vittime inconsapevoli di un tranello or- scito nel suo intento con uno sfrutta- e Baudelaire, Dante e Cervantes... Tutti lì, chini, metto questa traccia di riflessione. Peccato. Non dito loro da un implacabile, quanto irre- mento intelligente dei proventi della a potare il fragile stelo di un dolore che, sanno lo- sarebbe stato male, tra l'altro, accostare l'ingar- vocabile, destino... sua farmacia. Scopriamo che il tori- ro perché, mai si potrebbe tollerare morto. bugliata prosa dei santoni della psicoanalisi alle nese Carlo Erba ebbe il coraggio di Nel suo percorso, Prete parte dallo studente al- parole candide del buon Hofer: "La nostalgia, POESIA rilevare una vecchia farmacia in di- saziano e dalla sua nuova malattia per allonta- per quanto almeno mi è dato di sapere in una ma- sarmo quando, come avrebbe raccon- Gió Buccheri narsi dalla prosa medica e defluire nei terreni me- teria così oscura, è sintomo di una immaginazio- tato lui stesso, "in Milano o per dir ENROSADIRA-Lire 14.500 Presentazione di Roberto Pasanisi meglio in tutta Italia non esistevano no prosaici di un "sentire" dalle sottili implica- ne turbata, prodotto dagli spiriti vitali che nel lo- La missione del Poeta di percorrere i zioni metafisiche e di una teoria estetica che fini- ro moto seguono quasi un unico percorso lungo i laboratori chimico-farmaceutici e la margini dei mondi opposti, inferno e vendita di medicinali veniva eserci- sce per santificare la nostalgìa come humus della condotti bianchi dei corpi striati del cervello e i paradiso, reale ed ideale, senza sot- tata dai droghieri che li importavano parola poetica e narrante. E uno dei tanti percor- canaletti del centro ovale, e quindi suscitano nel- trarsi al turbamento suscitato dal caos. dall'estero e specialmente dalla vici- si possibili. Se vogliamo, anche uno dei più fre- l'anima l'idea esclusiva e persistente del ritomo Immagini che si susseguono fino a creare una collana di perle poetiche. na Francia". quentati. Si ha un po ' l'impressione che qualcosa in patria". Meraviglioso. I "condotti bianchi", i Emerge tutta una serie di figure di più significativo si sarebbe potuto collezionare "canaletti", il "centro ovale". Il mondo delle rg che avrebbero segnato nel bene e nel rimanendo a ridosso del testo di Hofer (che, per favole. E invece era scienza. VIAGGIO FRA I SANI DI MENTE male l'avvenire dell'industria farma- Lire 13.000 ceutica italiana. Arturo Gazzoni, per Un dinamismo del verso e una simulta- esempio, l'uomo dell'Idrolitina, fu neità d'immagine che riassumono il tra i primi a scommettere sul mar- ritratto fantasioso del quotidiano, al keting più che sulla qualità dei pro- confine tra visione pittorica ed elo- dotti, un'idea che avrebbe fatto quenza della penna. scuola in Italia. Il suo Antinevrotico Sabatino Nicoletti De Giovanni, un prodotto insignifi- "La Domenica del Corriere" asse- Sull'attuale sperpero di miliardi per Sironi ricorda, e a ragione, che solo FRAMMENTI D'ANIMO • Lire 28.000 cante sul piano terapeutico, venne rendo che trattasi di una "terapia su- l'acquisto di farmaci "ricostituenti", nel 1978 una sentenza della Corte Una raccolta d'immagini emergenti dal lanciato con un'idea rivoluzionaria. periore, sperimentata sui lavoratori "tonici", "epatoprotettori" e così costituzionale ha introdotto anche in fondo dell'animoiil rispetto della natura "Si trattava — raccontò più tardi lo addetti alle ferrovie della campagna via si è scritto molto. Ebbene, anche Italia la brevettabilità dei farmaci, e la fratellanza universale quali certez- stesso Arturo Gazzoni — d'interes- romana e avallata dall'autorità scien- se con ogni probabilità non era que- che in altri paesi aveva funzionato da ze incrollabili in alternativa alla fine violenta deila vita sul pianeta terra. sare contemporaneamente e nel mi- tifica di un malariologo come Gras- sto che Sironi voleva dimostrare, con formidabile strumento per la promo- nor tempo possibile tutta la classe sa- la sola cronaca degli avvenimenti le zione della ricerca farmaceutica. Ma si..., in grado di procurare una guari- Giuseppe Rotoli nitaria... Bandii così... un concorso a gione certa in 15 giorni di cura". pagine del suo libro chiariscono co- non cita neanche il caso dei cosiddet- premio per la compilazione del ma- UN VARCO NEL MURO - Lire 13.000 Col giro di boa del nuovo secolo, me si sia arrivati nel nostro paese al- ti farmaci generici, a base di sostanze Il continuo tentativo di passaggio ad nuale prontuario pel medico pratico. le novità aumentano e tuttavia già l'"età dello spreco" farmacologico. I utili e non coperte da brevetto, la cui una realtà che sa ascoltare la voce' La trovata, debbo oggi constatarlo, negli anni venti è evidente lo scarto farmaci inutili di oggi sono figli di unica colpa è di garantire minori pro- degli oggetti, degli animali, e che sa fu veramente geniale... le copie del tra l'industria nazionale e quella stra- prodotti come \Antinevrotico De fitti alle aziende. raccontare le emozioni che la ragione manuale hanno superato il numero di non riesce a cogliere fino in fondo: una niera. Nota Sironi che "a differenza Giovanni o la Neurotrofina, messa in Nel chiudere la sua prefazione al 60.000", un fatto che accadeva in realtà vicina a noi ma che la quotidiani- di quanto va succedendo in altre na- commercio nel 1909, un "ricosti- volume, Giorgio Cosmacini accenna anni in cui i camici bianchi in tutta tà ci vieta di cogliere e di vivere. zioni (Germania, Svizzera, Gran tuente del sistema nervoso" indicato a un gesto significativo e sempre rei- Italia non superavano i trentamila. in tutti i casi in cui... "fosse richiesta Bretagna, Francia e Paesi Bassi) in terato nello scenario della farmacia Ornella Vallino una cura ricostituente". L'industria farmaceutica naziona- Italia sono ancora presenti tutti i di- notturna, "allo scambio significante VOLGIAMO LE SPALLE ALLA LUNA le nasce in un periodo in cui imper- fetti della fase pionieristica dell'in- L'analisi di Sironi arriva ai giorni tra la mano che porge la ricetta pre- Lire 13.000 versano malaria e tubercolosi e men- dustria farmaceutica: mancanza di nostri, alle vicende più recenti del- scritta al malato dal medico e la mano Un documento che traccia un percorso tre malnutrizione e malattie infettive rapporti tra mondo accademico e in- l'industria farmaceutica nazionale. E sicura che porge di ritorno il farmaco estetico solitario e alternativo, dove umano e divino si coniugano indissolu decimano la popolazione. L'Italia registra la progressiva colonizzazio- salvavita". Ecco, forse il limite di dustria — e conseguentemente as- abilmente. preunitaria, dunque, avrebbe assisti- senza di ricerca scientifica applicata ne del mercato italiano da parte fondo nel libro di Sironi è la mancata to alle Cinque Giornate di Milano —, inadeguato sostegno pubblico, d'imprese a capitale tedesco, svizze- denuncia dei troppi scambi insignifi- nello stesso torno di tempo in cui eccessivo individualismo aziendale, ro o statunitense, la morte di moltis- canti, continui nelle 24 ore, utili a PROMOZIONE Carlo Erba presentava qu Uff estratto forte proliferazione di piccole fabbri- sime industrie minori e un certo con- salvare non vite ma bilanci di azien- FIRENZE EDI. LIBRA. di tamarindo che avrebbe incontrato che poco competitive". Sono fattori solidamento di pochissime industrie de culturalmente decotte. TELEFONO 055-25.79.266 un'accoglienza entusiasta. L'indu- tutte italiane. È la parte meno con- che hanno condizionato un po' tutto v TELEFAX 055-25.79.266 stria italiana, dunque, muoveva i pri- lo sviluppo successivo dell'industria vincente del libro, al quale, più in ge- Il dove, è la città. Il come, è nuova Y10: la prima moda chiamata auto- tro e seduce per come è fatta fuori. Il nuovo design frontale e posterio- mobile. Esce dalla noia del traffico col suo stile inimitabile, veste il re è una tentazione irresistibile per chi cerca la classe. Nuova YK piacere dell'occhio con una linea affascinante. Per averla bastano non cambia mai il suo stile, ma sa indossare ogni volta un carattere di diciotto anni. Per amarla, solo pochi secondi. Perché lei non ama le verso: dalla versione i.e. alla Elite, dalla Avenue alla selectronic, firn rinunce ed è pronta a darvi tutto: preziosi tessuti o morbido alla 4WD. È perfetta per voi e ideale per l'ambiente, con un cambu

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Y10: 1.3 Elite, 1.1 Elite, selectronic, Avenue, 4WD, 1.1 i.e. Storia e linguaggi H tempo delle parole Georges Duby risponde a Enrico Artifoni

D. È giusto partire da un testo. Nel tro: l'etereogeneità dei linguaggi. Si scritte) era il monopolio del clero, ed gli uni utilizzavano semplicemente la cettibile, che modifica il significato maggio 1979, nella rivista italiana "al- tratta sempre, per così dire, di lin- il clero si esprimeva in latino. Scri- parola latina classica "miles", altri all'interno di un significante che ri- fabeta", Umberto Eco dedicò una re- guaggi artificiali: costituiscono uno vendo, utilizzava parole imparate a inventavano la parola "caballarius". mane stabile nel corso della storia, e censione al suo libro Les trois ordres schermo posto davanti al linguaggio scuola. Talvolta latinizzava le parole Ciò detto, l'uso delle testimonianze contemporaneamente della parcelliz- ou l'imaginaire du féodalisme, uscito concreto, parlato. Tutti i testi di cui che sentiva usare quotidianamente, di una "coscienza acquisita" del tes- zazione della società, che fa sì che la l'anno precedente. Nella stessa recen- mi servo sono in realtà delle tradu- il che ne rende la testimonianza an- suto sociale, è reso assai difficile dal- stessa parola non abbia lo stesso si- sione si prendevano in esame anche zioni, delle traslazioni, perché scri- cora più preziosa. È proprio questo il l'etereogeneità dei modi di scrivere. gnificato sulla bocca di un cavaliere o opere di Roland .Barthes e di Michel vere (e noi delle parole di quel tempo caso nel corpus di parole cui lei fa ri- Non è facile articolare il linguaggio su quella di un monaco. Pensiamo al- Foucault. Alla fine della lettura la po- percepiamo solo quelle che furono ferimento: per tradurre "cavaliere", di un curato di campagna, che tra- la pluralità di significati che ha oggi, sizione di Eco mi risultò chiara: parla- nel nostro stesso linguaggio, una pa- va di tre approcci diversi {semiotico, fi- rola come "borghese", e alla difficol- losofico, storico) al rapporto fra i poteri tà che potrebbe incontrare nell'inter- e le parole. Lei sarebbe disposto a defi- pretarla, tra due secoli, un ipotetico nire in questo modo il suo lavoro sui storico della società francese. Sono Trois ordres? stato io stesso molto stupito nel ve- R. Sono spesso sorpreso dalle do- dermi definire, in un recente articolo mande che alcuni si pongono sulle elogiativo del quotidiano "E1 Pais", mie opere, domande che mi fanno come un "piccolo borghese di pro- scoprire certi percorsi seguiti dal mio vincia". pensiero di cui non ero consapevole. A proposito, comunque, della sua D. La semantica storica richiede un domanda, dirò innanzitutto che sono uso non ingenuo delle fonti. E una co- uno storico e, di conseguenza, che il sa nota che la diplomatica deve fare mio primo approccio è di tipo stori- parte del bagaglio di ogni medievista. co. Da anni cerco di capire come fos- Sorge il dubbio che lo studio della reto- se organizzata la società feudale. In rica sia altrettanto importante, visto questo libro, Les trois ordres, ho cer- che si tratta del più efficace dispositivo cato di cogliere l'evoluzione (dico di organizzazione dei discorsi elabora- proprio evoluzione, in quanto l'ap- to in Occidente. proccio è storico) di una rappresenta- R. Certamente, bisogna imparare zione della società ideale, di un'im- non solo a decifrare questi testi, ma magine. Ho pertanto individuato le anche a leggerli. E alcuni di questi, in tracce di quest'immagine, soprattut- particolare quelli che propongono so- to nei testi. Ne ho estratto e sminuz- lennemente una certa concezione zato alcune frasi, alcuni insiemi di dell'organizzazione sociale, sono parole, sforzandomi di coglierne il si- opera di intellettuali che non poteva- gnificato. A questo punto l'approc- no esprimersi al di fuori delle regole cio è diventato semiotico. In quanto formali di una retorica complessa che alla filosofia, è un altro discorso, io bisogna assolutamente conoscere, se non posso assolutamente definirmi si vuole capire ciò che vogliono dire. un filosofo. E quello che vale per il XII secolo, vale anche per il XX. La lingua uffi- D. Ancora un testo. Nell'intervista ciale, quella che viene registrata af- con Guy Lardreau (1980) lei ha dichia- finché non si perda nell'oblio, è sem- rato: "Cerco di fare la storia della for- pre, in qualche misura, stereotipata. mazioni verbali, che sembrano aver de- finito, a un certo momento, in certi D. Il vocabolario sociale e i grandi luoghi, una certa 'coscienza acquisita' sistemi ideologici sono i campi in cui della struttura della società". Credo lei ha sperimentato strumenti semanti- che allora si riferisse soprattutto alla fa- ci: detto senza troppa eleganza, siamo se di lavoro sulla società trifunzionale. sul terreno della storia delle società e Ma forse non è sbagliato usare quella della storia culturale. Non pensa che dichiarazione come guida per compren- da un simile approccio possa venire an- dere una buona parte della sua attività. che un rinnovamento della storia polì- R. Non credo, rispondendo a Guy tico-istituzionale? Lardreau, di aver pensato in modo R. Che si tratti di società o di cul- specifico ai Trois Ordres. Il mio obiet- tura, lo storico ricade inevitabilmen- tivo, in quanto storico di una società te sul problema del potere. È quindi molto antica, è sempre stato quello di del tutto artificiale dissociare una recuperare l'idea che gli uomini del- storia politica, o una storia delle isti- l'XI e del XII secolo avevano della tuzioni, da una storia della società o loro posizione nel mondo. Ero quin- della cultura. Ma sono d'accordo con di alla ricerca di una "coscienza ac- lei che gli storici della politica e delle quisita", della coscienza acquisita di istituzioni che, almeno in Francia, si una situazione individuale e, insie- ritrovano troppo spesso prigionieri me, dell'architettura complessiva scrive le clausole di un contratto di di metodi di indagine antiquati, della società. Il mio materiale era co- matrimonio su un ritaglio di perga- avrebbero interesse ad ispirarsi ai stituito essenzialmente da "forma- mena, con quello di un uomo di cul- metodi del loro confratelli che cerca- zioni verbali". Non ho mai smesso di tura, la cui testa è piena di frasi prese no di capire, partendo dalle parole, cercare di scoprire come veniva pen- dalla Bibbia, da Sant'Agostino o da l'evoluzione delle relazioni sociali e sato il mondo da coloro di cui abbia- Lucano e che, nella quiete di un chio- dei fatti culturali. In quanto, in mo- mo raccolto le testimonianze, cioè da stro, compone un poema ispirandosi do ancora più diretto, le parole e le quegli uomini che oggi chiamerem- a un modello classico. frasi (ma anche le immagini, gli em- mo intellettuali. blemi, il modo di disporre un corteo D. Mi sembra che le sue ricerche di o di organizzarre lo spazio pubblico) la dicono lunga sul potere e sull'eser- D. Affrontiamo un caso preciso. Un semantica storica abbiano due caratte- cizio che se ne fa, altrettanto, se non suo saggio pubblicato nel 1976 (La dif- Rassegna Nazionale dell'Editoria ristiche: il senso del contesto e il senso di più, che sulla società e su quella fusion du titre chevaleresque sur le della discontinuità. In altre parole, da 14-22 Novembre 1992 che chiamiamo la cultura. versant méditerranéen de la Chré- Biblioteca Nazionale Centrale una parte i movimenti verbali si artico- tienté latine) costituisce un grande lano con i movimenti dell'organizza- esempio di semantica storica: la com- Roma zione politica e delle strutture econo- parsa e il senso della parola miles tra la miche: d'altro canto lei è attento alle fine del secolo X e l'inizio del XII in manifestazione promossa e organizzata dal trasformazioni e alle fratture. Qui pen- un 'area territoriale che va dalla Catalo- CENTRO PER LA PROMOZIONE DEL LIBRO so ancora alla sua intervista con Lar- gna al Lazio. Ciò che colpisce nel suo dreau: ' 'una stessa foma mentale e ver- studio è l'integrazione di notizie prove- bale viene utilizzata per dar conto dì nienti da fonti documentarie e da opere realtà concrete assolutamente diverse narrative. Come affronta, nel suo lavo- secondo i tempi, e anche secondo i luo- ro, la questione fondamentale dell'uso ghi sociali". Potremmo parlare di con- di fonti diverse, caratterizzate da tipi di FONDAZIONE figurazioni verbali mobili dentro socie- tà in trasfomazione continua? linguaggi differenti? IXTCìI RERLUBCONI R. E proprio questa, in effetti, la R. Occorre, in effetti, tener conto (Trad. dal francese maggior difficoltà con cui mi scon- dell'evoluzione insensibile, e imper- di Daniela Fomenta) L'INDICE N. 10 NOVEMBRE 1992. PAG. 58 MIDI E Storia e linguaggi

Gli storici hanno sempre saputo retoriche) il suo oggetto, le sue res ge- che le parole sono per loro problema- Una sfida per gli storici stae. E questo il terzo problema che tiche; o, almeno, c'è sempre stato la svolta linguistica pone agli storici qualcuno tra loro che ha ammonito di Maria Luisa Pesante che accettano in qualche forma la che la continuità delle parole doveva centralità del linguaggio per il pro- essere rotta identificando gli usi sto- prio mestiere. Se non è consentito ricamente specifici che ne definivano scorsi, o degli atti linguistici non che, in diversi modi, hanno mirato a una scelta radicale in questa seconda andare oltre il linguaggio per identi- il significato. Ma la svolta linguistica consente connessioni con storie di mantenere e definire la tensione tra direzione. La radicalità della posizio- ficare una realtà extralinguistica, nella storiografia in questo dopo- processi extralinguistici, e quindi significati ed esperienze, pur atte- ne di White sta in questo: egli ha ap- cioè una realtà la cui conoscenza sia guerra è stata molto di più che non prescrive una storia delle attività lin- nuandone al massimo la dicotomia, e plicato direttamente agli storici stes- indipendente dal particolare linguag- un uso estensivo e sistematico di que- guistiche non solo autonoma, ma iso- coloro che invece hanno scelto di ri- si una forma particolare di analisi lin- gio in cui è espressa, i modi stessi in sta consapevolezza contro il rischio lata. solvere interamente nel linguaggio il guistica, quella retorica, mirando a cui lo storico ricostruisce i linguaggi mortale dell'anacronismo. La prima grande divisione tra gli mondo conoscibile. Hayden White, dimostrare come lo storico costruisca che sono gli oggetti del suo discorso Al centro della svolta non è sem- storici che hanno accettato il linguis- l'autore di Metahistory (1973), è pro- la propria narrazione costituendo non possono aspirare a nessuna legit- plicemente la storicità delle parole; è tic tum è quindi avvenuta tra coloro babilmente l'esempio più cospicuo di mediante tropi (l'insieme delle figure timità al di fuori della particolare co- il linguaggio naturale come modo munità intellettuale al cui gioco lin- ineliminabile della vita storica degli guistico ogni singolo storico parteci- uomini, ed è anche il complesso dei pa. Anche su questo un discrimine ha linguaggi settoriali, intesi ora non co- separato gli storici che considerano me strumento neutrale, come mezzo equivalenti tutti i linguaggi da coloro trasparente del nostro rapporto con che intendono mantenere disconti- il mondo, ma come modo di interpre- nuità tra tipi di linguaggi e collocano tazione e manipolazione del mondo, quello dello storico in una categoria come complesso delle possibilità di che riconosce vincoli complessi, con- giochi linguistici da cui non è possi- cettuali e procedurali, non solo reto- bile uscire. In questa visione, deriva- rici, che rimane insomma attaccata ta da alcune epistemologie contem- alla durezza e difficoltà, all'autolimi- poranee, si può scegliere fino a un tazione e al senso di responsabilità certo punto in che lingua parlare, a dei linguaggi scientifici. In questo che gioco giocare, ma non esiste un senso la maggior parte del lavoro per mondo dato prima o fuori del lin- trasformare il linguistic tum in uno guaggio, ed è possibile che non esista Strumento per gli storici è stato fatto un mondo universalmente riconosci- da coloro che hanno cercato di defi- bile al di fuori di esso. La tensione nire con precisione i limiti di una non è più quella familiare, che lo sto- premessa filosofica che è tendenzial- rico è abituato ad affrontare con pro- mente totalizzante. Due esempi pos- cedure collaudate, tra significante e sono essere ricordati. significato; è invece quella assai più Tra gli animatori dell'impresa dei intrattabile tra significato ed espe- Geschichtliche Grundbegriffe, il gran- rienza, tra le procedure linguistiche de lessico della storia tedesca pubbli- mediante le quali gli uomini attribui- cato a partire dal 1972, Reinhart Ko- scono significati alle esperienze che selleck è stato colui che ha argomen- vivono e i processi extralinguistici in tato in maniera più complessa i fon- cui gli uomini agiscono e patiscono. damenti teorici di una semantica Questa visione pone agli storici storica. Nei saggi raccolti in Vergati- tre ordini di problemi; e la gravità gene Zukunft (1979), e in altri più re- dei problemi è proporzionale sia alla centi, Koselleck ha collocato il muta- forza di una premessa filosofica che mento storico delle parole in un cam- insiste sulla densità storica e sulla ra- po di interazioni definito simulta- dice esistenziale dei linguaggi, sia al- neamente anche dal mutamento dei l'enorme incremento di articolazione concetti e dal mutamento delle cose, e complessità che l'uso di filosofie insomma da cambiamenti di origine del linguaggio consente. Il primo anche extralinguistica. Le parole, le problema è se la tensione stessa tra implicazioni di cui le parole vengono modi linguistici di attribuire signifi- caricate dalle scelte d'uso che vengo- cati e processi extralinguistici possa no fatte nelle diverse situazioni stori- essere mantenuta; l'onnipervasività che, costituiscono possibilità e pre- del linguaggio può cancellare il mon- clusioni nella formazione dei concet- do. L'unica storia che vale la pena di ti attraverso cui gli uomini pensano scrivere, in questa prospettiva, è la la propria storia. E tuttavia chiaro storia dei processi linguistici, cioè la che la ricchezza semantica delle pa- storia dei significati che gli uomini role dipende nella teoria di Koselleck hanno attribuito ai propri mondi sto- dai processi di concettualizzazione rici. In secondo luogo, se si è convin- che investono di significati una paro- ti che i linguaggi parlano innanzitut- la, mentre non è vero l'inverso, che to di se stessi, lo storico non può co- la molteplicità degli usi contestuali noscere di che cosa parlavano gli at- della parola orienti i processi di con- tori, ma solo i modi in cui cettualizzazione. L'oggetto vero del- costruivano i loro discorsi: ne deriva che la storia dei linguaggi, o dei di- > Biblioteca europea Walter de la Mare, G. J. Bal- lefeld — rintraccia le radici MARTIN AHRENS, Der marki- 1984. apre il romanzo, sullo sfondo che si avvicini alla serietà e al- della disuguaglianza sociale e sche Radfahrer, Kiepenheuer Il "ciclista della Marca" è il di un intatto paesaggio fluvia- l'originalità dei suoi articoli lard e la grande Christina & Witsch, 1992. piccolo Herweg, figlio di un le, dove la gente ha l'orto e la pubblicati nei primi numeri di Stead, ancora troppo poco co- dei conflitti che caratterizza- nosciuta. Altrettante evoca- no le società odierne nella tra- Nella narrativa tedesca suc- professore di violino, che va a barca, sogna e s'illude. Ed è in "New Society", quando par- dizione teorica occidentale, cessiva alla caduta del muro si trovare la nonna in bicicletta questa Ddr minore, sobria e lava di rossetto e di Louise zioni dell'universo letterario da Aristotele alla sociobiolo- colgono segnali nuovi. Autori attraverso i boschi. Siamo nel- anacronistica, che alla fine Brooks, di Roland Barthes e proprio della Carter, femmi- la cui esistenza è stata segnata l'agosto del 1961 e il muro gli Herweg, tra laghi sabbia e bo- dei cataloghi di biancheria, di nista libertaria nella tradizio- gia. Attraverso diverse conce- dalla divisione della Germa- sbarra il passo. Qui finisce schi, sembra trovare una so- zoo e di nudi maschili. Molti ne gotica e di avanguardia. E zioni della natura umana, il nia prendono ora la penna per l'infanzia e inizia un mesto pravvivenza interiore, (a.c.) di questi articoli sono stati compaiono anche i surrealisti, pensiero occidentale ha siste- riflettere sul proprio destino: Verbildungsroman-, la scuola pubblicati in una raccolta pre- cui dedica un breve saggio che maticamente posto le basi per cedente, Nothing sacred. Que- sono testi autobiografici det- con il suo conformismo, la ANGELA CARTER, Expletives finisce con queste parole: la creazione di un'immagine tati non tanto dalla volontà di mancata carriera di giornalista delated, London, Chatto and sto volume postumo — il tito- "Dunque la lotta continua? universale del razzismo. esibire delle credenziali ideo- — Herweg non si allinea al Windus, 1992. lo si riferisce alla libertà con Perché no. Datemi una buona Un'attenzione particolare me- logiche quanto piuttosto dal trionfalismo dominante —, la La morte di Angela Carter cui Carter utilizzava un lin- ragione. Anche se la lotta ha ritano le pagine dedicate ai bisogno di ricostruire una mi- sua progressiva emarginazio- suscita diverse forme di tri- guaggio audace — raccoglie cambiato obiettivo". razzismi come colonialismo gli scritti dell'ultimo decen- crostoria, di testimoniare una ne. Non sono aspetti inediti, stezza. Non ci potrà più dare Avremmo un gran bisogno interno negli Stati Uniti e in nio: su altri scrittori, sul cibo e quotidianità che — nel bene e ma Ahrens procede descriven- altri romanzi; non sentiremo di avere con noi Angela Car- Germania, (d.f.) sulle bevande, su Londra, sul- nel male — la riunificazione do con grande immediatezza più la sua voce quotidiana èd ter in questa lotta, (l.h.) l'Inghilterra e l'America, e su sta cancellando. E il caso di interni e situazioni di vita allo stesso tempo unica di cri- JIRI GRUSA, Dotaznik aneb quell'argomento per lei ine- Martin Ahrens che con il suo quotidiana, condotti su di un tica e di giornalista: voce pie- ECKHARD J. DITTRICH, Das Modlitba za jedno mesto a pri- stinguibile, che è lo stato delle breve, intenso romanzo rac- doppio registro: quello metro- na di spirito, di fascino e di ra- Weltbild des Rassismus, tele (Questionario o Preghiera politano e quello — assai me- relazioni tra uomo e donna. conta vent'anni di vita nella ra intelligenza. In tempi in cui Frankfurt a.M., Cooperative per una città e per un amico), no usuale — delk campagna Ddr, quelli precedenti al suo i cosiddetti critici culturali ab- Tra gli autori ammirati ri- Verlag, 1991. intorno a Berlino. E qui che si passaggio a occidente nel bondano, non ce n'è nessuno troviamo William Burroughs, L'autore — sociologo a Bie- > Storia e linguaggi

<3 cessità di costruire, in secondo luo- identificato in termini di rnodello go, un modello dei linguaggi che pre- può essere visto in azione. E presu- la storia semantica di Koselleck non sume di trovarsi di fronte; deve rico- mibile che società stabili e complesse è il discorso, l'organizzazione degli struirne non solo un lessico, ma an- avranno molteplici linguaggi dispo- atti linguistici, ma la riflessione me- che una grammatica e una sintassi: nibili per parlare di politica. Pocock diante cui il patrimonio lessicale di- deve identificare la struttura norma- suppone che questi linguaggi siano sponibile viene utilizzato per concet- tiva implicita negli usi linguistici che dotati di una continuità autonoma, tualizzare gli eventi e le strutture che incontra. La terza e decisiva opera- perché essi sono necessariamente si presentano come problematiche zione dello storico deve essere quella usati al di fuori dei loro contesti ori- agli uomini nella storia. In questo di verificare in quale storia, cioè in ginari; e, poiché il linguaggio è sem- senso Koselleck è un esempio della quale sequenza di eventi (discorsivi, pre usato in maniera contestabile, è nuova e profonda attenzione al pro- linguistici, mosse del gioco) empiri- prevedibile anche che nascano rifles- quindi linguaggi di secondo ordine. blema del linguaggio che la svolta lin- camente dimostrabile il discorso sioni sulla legittimità di quegli usi, e Lo storico prefigura quindi come og- guistica ha portato anche nel campo getto della propria ricerca una strut- degli storici che intendono mantene- tura linguistica complessa e stratifi- re una distinzione forte, dicotomica, cata, caratterizzata dal fatto che ogni tra l'evento (tragicamente reale e ta- attore parla dentro i limiti di un lin- lora disumano) e le parole che lo in- guaggio che gli è dato, ma al tempo terpretano e umanizzano. Letture stesso ogni discorso condotto dentro Il problema e le soluzioni si pre- un linguaggio è destinato a modifica- sentano in altro modo quando la sto- re in qualche misura quel linguaggio, ria su cui si concentrano le riflessioni cosicché è possibile spiegare il mec- e Progresso. Il rapporto fra morale e politica, la teoriche è invece quella di un'attività L'opera chiave per conoscere il pensiero di canismo di continuità e innovazione eminentemente discorsiva. John Po- White è Metahistory. The historical imagin- struttura del tempo storico, il mutamento del- della storia linguistica. cock è uno storico del discorso politi- ation in nineteenth-century Europe, Johns l'esperienza colto nel linguaggio sono i temi prin- Nella pratica storiografica di Po- co (un termine che per esplicita scel- Hopkins U. P„ 1973 (trad. it. Guida, 1978), cipali nell'itinerario di Koselleck, il cui approdo cock i discorsi sono risposte a situa- ta sostituisce il vecchio "pensiero") una summa che ha trovato alcune integrazioni è registrato nei saggi di Vergangene Zukunft. zioni extralinguistiche: ma tali situa- condotto in lingua inglese tra Sei e teoriche in due raccolte di saggi dello stesso auto- Zur Semantik geschichtlicher Zeiten, Suhr- zioni possono essere problematizzate Settecento, e l'autore delle più im- re: Tropics of discourse. Essays in cultural kamp, 1979 (trad. it. Marietti, 1986); ma per solo nel discorso, non dettano la na- portanti opere e delle più sofisticate tura della risposta. Mentre la realtà criticism (1978) e The content of the form. identificare la loro genesi è utile rifarsi anche alle riflessioni metodologiche di quella linguistica è per sua natura ambigua che è diventato d'uso definire "la Narrative discourse and historical representa- sue opere precedenti, tra cui Kritik und Krise. e ambivalente (e qui sta il fondamen- scuola di Cambridge". In numerosi tion (1987), anch'esse pubblicate dalla Johns Ein Beitrag zur Pathogenese der bùrgerlichen to della capacità emancipatoria dei saggi, alcuni dei quali raccolti in Poli- Hopkins University Press. L'obiettivo è una filo- Welt, Karl Alber, 1959 e Preussen zwischen discorsi), la realtà extralinguistica tics, language and tinte (1971) e in Vir- sofia della storia che sveli le movenze di pensiero Reform und Revolution. Allgemeines Lan- appare spesso come univoca e univo- tue, commerce and history (1985), Po- implicite nelle ricerche applicate, appunto quella drecht, Verwaltung und soziale Bewegung camente determinata: in tal modo la cock ha delineato per la storia del "metastoria" il cui contenuto sarebbe "general- von 1791 bis 1848, Klett, 1967 (entrambe in tensione tra attribuzione di significa- pensiero politico un modello centra- mente poetico" e "specificamente linguistico". trad. it. presso II Mulino, 1972 e 1988). to ed esperienza viene mantenuta al to sul linguaggio. L'unità di analisi prezzo di una notevole riduzione del- La forza sistematica di White è riconosciuta, ma La bibliografia della "scuola di Cambridge" è fondamentale non è la parola e le sue la densità storica di quest'ultima. Ma variazioni, ma l'atto linguistico, la rimane aperta, come notava Momigliano, la ten- ampia, e ci si dovrà limitare a qualche indicazio- il punto più importante del metodo singola asserzione che costituisce sione tra la filosofia e le concrete procedure di la- ne su Pocock e Quentin Skinner. Del primo, l'o- proposto da Pocock è un altro. Affer- una mossa nel gioco, inevitabilmente voro degli storici: "Il contrasto fra ciò che facevo pera di maggiore risonanza rimane The machia- mare che i linguaggi disponibili a una dialogico, del "dire la politica"; in e ciò che White supponeva che facessi era vera- vellian moment. Fiorentine politicai thought comunità in un momento specifico secondo luogo, oggetto della rico- mente troppo grande". and the atlantic republican tradition, Prince- derivano da situazioni linguistiche struzione dello storico è il discorso, il L'area della Begriffsgeschichte tedesca (sto- ton U.P., 1975 (trad. it. Il Mulino, 1980), a cui variamente collocate nella storia im- modo in cui le asserzioni vengono or- plica una conseguenza di grande ri- ria concettuale o storia di concetti) conta invece andranno accostate le raccolte Politics, langua- ganizzate in una narrazione plausibi- lievo, che si può riassumere così: poi- ge and time. Essays in politicai thought and le del mondo con cui l'autore si con- tre grandi opere applicative, tuttora in corso di ché un atto discorsivo che si manife- fronta. Ma l'oggetto ultimo della ri- pubblicazione. Servono a capire l'impresa di una history, Atheneum, 1971, e Virtue, commerce sta in un testo è un'azione di tipo costruzione storica è il linguaggio semantica storico-sociale distinta sia dalla lessi- and history. Essays on politicai thought and speciale chè non sparisce con la sua stesso, il sistema delle regole che de- cografia sia dalla storia delle idee: oltre agli or- history, chiefly in the eighteenth century, esecuzione e a sua volta può produrre finisce i discorsi possibili, costituen- mai celebri Geschichtliche Grundbegriffe. Hi- Cambridge U.P., 1985. Sono di grande interesse una sequenza di azioni nel tempo, do occasioni e divieti. storisches Lexicon zur politisch-sozialen Spra- ì suoi saggi di metodo disponibili in italiano con viene di fatto ricostruita una storia che in Deutschland, fondati da Koselleck, il titolo Politica, linguaggio e storia, a cura di degli effetti dei discorsi che implica Lo storico dei linguaggi procede una particolare struttura del tempo Brunner e Gonze (escono dal 1972 presso Klett- E. A. Albertoni, Edizioni di Comunità, 1990 cosi secondo una sequenza a tre sta- storico. Qui sta una soluzione possi- di. Nel leggere i testi alla luce della Cotta), vanno ricordati lo Historisches Wòrter- (contiene anche una bibliografia dell'autore dal bile a una domanda tradizionale per domanda: "quali linguaggi erano di- buch der Philosophie, promosso da J. von Bitter 1951 all'89). Il migliore approccio a Skinner, gli storici: come si può affermare che sponibili in quella situazione stori- e K. Grùnder, pubblicato dal 1971 (Schivabe) e autore fra l'altro dei due volumi di The founda- il passato spiega il presente ed esiste ca?", egli identifica una varietà di usi il più recente Handbuch politisch-sozialer tions of modem politicai thought, Cambridge in esso? Il metodo di Pocock permet- linguistici che comportavano sia con- Grundbegriffe in Frankreich, 1680-1820, a U.P., 1978 (trad. it. Il Mulino, 1989), si può tro- te di rifiutare le interpretazioni gene- vinzioni esplicite sia pre-concetti e tiche (secondo le quali il presente na- assunzioni implicite. Distinguere cura di R. Reichardt e E. Schmitt (Oldenbourg, vare negli interventi con risposta di Meaning dal 1985). In italiano si dispone di alcune voci and context. Quentin Skinner and his critics, sce dal passato) insistendo invece sul- questi usi non è facile, perché in un la permanenza del passato nel pre- a cura di J. Tully, Polity Press, 1988. testo possono essere usati contempo- dei Geschichtliche Grundbegriffe, pubblicate sente, perché sono permanenti le raneamente diversi linguaggi, per i da Marsilio nel 1991 : sono uscite per ora Libertà (e.a.) conseguenze innescate da un atto di- più diversi motivi. A causa di questa scorsivo. difficoltà lo storico si trova nella ne-

Biblioteca europea

— un dissidente agli occhi cui una contadina olandese riodo dello stalinismo. Gli e sdrammatizzato del vissuto a.M., Suhrkamp, 1991. <3 delle autorità — che cerca in- ecc. ecc., e così all'infinito. episodi si susseguono, qui, in dei suoi antenati, l'inscatola- Bernhard Haupert e Franz Brno, Atlantis, 1990. vano di ottenere un impiego, Questionario o Preghiera per senso inverso: il patto di una mento degli episodi fantastici Joseph Schafer hanno rico- JIRI' GRUSA, Mistr Panny riceve un ennesimo questiona- una città e per un amico (che è fanciulla con il diavolo nel nel Maestro della Vergine anti- struito un percorso individua- (Maestro della Vergine), Praha, rio da riempire. Ma questa valso al suo autore due mesi di 1877 causa la nascita di due cipa, mentre la decifra, la real- le: quello di Joseph Schafer, Mlada fronta, 1992. volta è ben deciso a stare al detenzione provvisoria a cau- sorelle siamesi che, a loro vol- tà futura. soldato della divisione blinda- Con Mimner o II Gioco del- gioco e si impegna a risponde- sa della "stampa e della diffu- ta, danno vita ad un nano stre- L'incontro tra l'individuo ta, nato nel 1924 in una fami- lo Straccione (cri. "Liber" n. re con precisione e con nume- sione" del manoscritto) è gone, diventato in seguito au- da una parte, il potere ed il glia contadina e morto sul 8), sono comparsi altri due rosi dettagli a tutte le doman- comparso in francese con il ti- tista al servizio degli angeli mondo dall'altra, assume si- campo di battaglia nel 1944. scritti di Jiri Grusa (1938), au- de che gli vengono poste. Ine- tolo — amputato e falsamente decaduti dei nostri tempi. Il stematicamente, in Grusa, Questo studio impiega diverse tore ceco all'indice per ven- vitabilmente, la storia della poetico — Prière pour une ville romanzo sfrutta brillantemen- aspetti grotteschi. Tuttavia discipline, ermeneutica, storia t'anni. In entrambi Grusa cer- sua vita si allarga, sconvolgen- (Gallimard, 1981). te i procedimenti caratteristi- l'autore evita ogni forma di orale e ricerca biografica, mi- ca di risalire la corrente degli do ogni cronologia, fino a co- Il racconto del Maestro della ci della prosa di Grusa: l'as- ideologia: è in questo che for- rando a far emergere le strut- avvenimenti fino alle loro ra- prire otto generazioni di pro- Vergine (1980) si basa di più su senza di frontiera tra reale e se risiede la maggiore origina- ture in cui il caso concreto si dici, osservando la storia non tagonisti, dal regno di Boemia elementi fantastici. Un dupli- immaginario, l'incatenamento lità di Grusa nel contesto delle collocava, e ad illustrare i secondo l'ottica, così cara ai alla normalizzazione degli an- ce punto di partenza unisce la ciclico dell'azione, legato ad letterature dell'Europa del- "fattori costitutivi della 'nor- una percezione esasperata del suoi compatrioti, del principio ni settanta. L'episodio del pa- storia d'amore tra Odeta ed l'est. (o.s.) malità'" nella vita quotidiana tempo. La catena dei segni di "causa-effetto", ma verti- dre, affascinato dall'etichetta un ufficiale imperiale — sto- al tempo del fascismo. Il libro d'altronde non si muove ne- calmente, come una riprodu- pubblicitaria del cacao Van ria che si snoda nell'ambiente BERNHARD HAUPERT, FRANZ si rivela anche molto convin- cessariamente in un'unica zione dell'archetipo della con- Houten, fornisce la chiave del decadente della gioiosa apoca- JOSEPH SCHAFER, Jugend zwi- cente quando mostra, alla fine prospettiva: se il conflitto tra romanzo: una contadina olan- lisse dell'impero austro-unga- schen Kreuz und Haken- di un paziente assemblaggio di dizione umana, un susseguirsi il narratore ed il potere politi- rico alla vigilia della guerra — kreuz. Biographische Rekon- documenti storici — l'analisi di situazioni analogiche. dese ha in mano un vassoio co in Questionario non è altro, e la vita sentimentale del nipo- struktion als Àlltagsgeschich- Così, nel Questionario con una scatola di cacao muni- di fatto, che il riflesso ridotto (scritto nel 1975), il narratore ta di un'etichetta identica in te di Odeta, Marian, nel pe- te des Faschismus, Frankfurt segue a pagina 62 L'INDICE N. 10 NOVEMBRE 1992, PAG. 60 MISI Storia e linguaggi Tra due poli di Enrico Artifoni

La recente autobiographie savante te non più, agli occhi di Duby, nei communication directe avec ces porarsi in un testo. significato indotte nelle parole dai di Georges Duby, L'histoire continue termini in cui essa era stata condotta guerriers, ces paysans"). Insomma, Il linguistic tum non è dunque pas- soggetti che le pronunciano e le inca- (Odile Jacob, 1991), è un libro che, nelle sue prime opere. Procura anzi nell'arco della sua narrazione Duby sato invano. Che l'onda d'urto inve- nalano dentro sistemi retorici; in- nel senso buono, "dà da pensare", qualche sorpresa a quanti sono abi- tiene a sottolineare la cesura tra le sta anche la riflessione intrapresa da somma, la svolta linguistica di Duby innanzitutto ai medievisti ma in ge- tuati a guardare con ammirazione al- sue ricerche economico-sociali e Duby sulla sua attività medievistica sembra trovare il suo terreno di col- nere a quanti intrattengono con la ri- la grande ricerca sul Màconnais quelle di storia della mentalità, fa- è interessante per tre motivi. In pri- tura, più che nel dibattito post-strut- cerca storica (per motivi professiona- (1953) il disincanto di cui la investe cendola coincidere anche con un de- mo luogo dà a vedere che la rivendi- turalista, nell'atelier di uno storico li o culturali) un rapporto problema- l'autore. Sia chiaro, quel libro rima- ciso rovesciamento (risalente all'in- cazione di sfiducia nelle concezioni serenamente disposto a rimettere in tico. Vi si incontrano, disposti lungo ne il nucleo generatore della medie- circa al lavoro su L'an Mil, 1967) nel mimetiche del linguaggio costituisce causa le sue abitudini. Infine, ridu- una vicenda individuale che allude vistica di Duby: "du livre que j'ai modo di considerare le fonti. L'ap- un punto di partenza ormai diffuso cendo il problema all'essenziale: se spesso (per sintonia o per differenza) achevé de rédiger en 1951... est sor- prodo è radicale: se la verità è inac- presso gli storici (certo non in modo un testo rielabora una visione della a una situazione di saperi collettivi, ti, je m'en apergois, tout ce que j'ai cessibile, non rimane che accettarne indiscusso, come prova il dibattito società, e dunque non riproduce un vari nuclei di interesse, corrispon- produit par la suite". E tuttavia, sul l'impenetrabilità e riformulare le ri- documentato e commentato in que- "altrove" situato al di fuori di se denti ad altrettante domande che piano del linguaggio dei testi, la pre- chieste. Occorre spostare l'attenzio- ste pagine). In secondo luogo, vanno stesso, ciò equivale davvero all'im- l'autore si pone: a chi e a che cosa de- sa di distanza è recisa, ancorché gar- ne da ciò di cui i testi parlano al mo- messe in rilievo le modalità di cresci- possibilità di una qualche forma di vo il mio lavoro di storico? come si è bata: i documenti sono stati letti con do in cui ne parlano, al meccanismo ta di questa consapevolezza: siamo di articolazione del testo rispetto a si- trasformata nel tempo la mia ricerca? riguardo al loro "sens extérieur, ap- di esclusioni, inclusioni e scelte reto- fronte a una posizione spontanea- tuazioni extralinguistiche? Non cre- e soprattutto: la via che di volta in parent", era ingenua l'illusione di at- riche che permette a una visione del mente suggerita da un lavoro ostina- do sia questa la posizione di Duby. volta ho scelto per entrare nel me- tingere direttamente una verità mondo (Duby insiste: inevitabilmen- to sul linguaggio delle fonti, gli slitta- Nei Dialogues con Guy Lardreau dioevo faceva i conti in modo ade- ("naivement, je prétendais entrer en te individuale e soggettiva) di incor- menti semantici, le riconversioni di (1980) è da un lato affermata la qua- guato con la resistenza dei materiali lità linguistica dei materiali dello sto- di base, con il diaframma che si inter- rico sociale ("mots" e "signes"), e pone tra un lettore di oggi e un testo d'altro canto è ribadita la possibilità- lontano? Vedremo come Duby prefe- necessità di collegare i processi di risca le risposte aperte alle certezze conferimento di significato, di volta ispirate a quadri di riferimento rigi- Una logica sociale del testo? in volta identificati, con le trasfor- di. Ma fin d'ora si può dire che pro- mazioni nell'universo dei rapporti prio qui sta uno dei pregi del libro: sociali. Il fondamentale libro sui esso fornisce la dimensione concreta Il dibattito Trois ordres (1978), d'altra parte, non di alcuni problemi, li affronta non in esisterebbe al di fuori della convin- quanto oggetti di teoria ("Je me mé- zione che fra i due poli del linguaggio fie des théories") ma come questioni e della storia si inneschi un circuito nienza di un approccio alla storia letteraria in ter- reali che dettano le loro condizioni Il dibattito a cui si riferiscono gli articoli di di reciproche interferenze: ne deriva mini di logica sociale del testo sta qui: esso ci per- allo storico. Ora, io credo sia giusto Enrico Artifoni e Corrado Bologna si è svolto una struttura sapientemente costrui- dire che la questione centrale intorno sulle pagine di due riviste storiche, l'americana mette di esaminare il linguaggio con gli strumenti ta, ordinata su un asse verticale di alla quale si organizza oggi il lavoro "Speculum" e l'inglese "Past and Present". Ne dello storico sociale, ci permette di vederlo dentro diacronia relativamente lunga (all'in- di Duby nella sua istanza di metodo forniamo una breve documentazione. Punto di un contesto di relazioni umane di scala locale o re- circa dal 1025-30 al 1225), e tagliata più profonda, sia quella del rapporto partenza, un lungo articolo di Gabrielle M. Spie- gionale, dentro sistemi di comunicazione e reticoli orizzontalmente da ampi spaccati fra storia, linguaggi e società. In altre gel, History, Historicism and the Social Logic of di poteri che possono rendere conto delle sue parti- sincronici, sezioni di società e men- parole, quella di come far dialogare il the Text in the Middle Ages, in "Speculum", 65, colari inflessioni semantiche, e possono così aiutar- talità (tra cui appunto l'ampia sezio- nostro ordine mentale con i testi me- 1990, pp. 59-86 (testo 1, pp. 76-78, 84), appro- ci a restituire il suo pieno significato, oggetto della ne di Circonstances). Insomma, se- dievali, e di come sia possibile (se è vato e rilanciato polemicamente in una breve no- storia culturale. Direi che questo significato, se da mantica storico-sociale: un'arte di ..possibile) connettere i testi a circo- ta di Lawrence Stone, History and Post-Moder- un lato può essere visto come una manifestazione di cui Duby aveva dato prove non solo stanze extralinguistiche per ricon- nism, in "Past and Present", 131, 1991, pp. 217- più ampi discorsi sociali che lo governano, non è ri- nel contributo celebre sui giovani ca- durli infine, forniti di significato, al- 18, a cui hanno fatto seguito sotto lo stesso tito- ducibile in ultima analisi a un 'articolazione del si- valieri (che uscì nel 1964) ma anche la nostra comprensione. lo, nei numeri 133 e 135 della rivista (1991-92), stema preesistente di codici linguistici (un 'articola- in tempi successivi alla sua crisi di fi- ducia nella capacità del linguaggio di altri interventi di Patrick Joyce (testo 2, pp. zione della langue nel senso di Saussure). Ogni testo È un'impresa fattibile? Certamen- restituire un mondo, come in un sag- 208-9), di Catriona Kelly, di Lawrence Stone occupa determinati spazi sociali, sia in quanto pro- gio dedicato alla diffusione del titolo (testo 3, pp. 189-90, 193) e di Gabrielle M. Spie- dotto del mondo sociale degli autori sia in quanto cavalleresco tra la fine del secolo X e agente testuale che opera in quel mondo, con il qua- gel (testo 4, pp. 203-4). l'inizio del XII in un'area estesa dal- «Ho cominciato proprio dai disegni... le intrattiene relazioni spesso complesse e conflit- tavole su cui man mano aggiungevo il la Catalogna al Lazio (in La noblesse testo scritto, come in un fumetto... poi tuali. In questo senso i testi rispecchiano realtà so- au moyen àge, a cura di Ph. Contami- da lì è venuto il testo vero e proprio. ciali e al tempo stesso le generano, sono costituiti 1. Spiegel: È chiaro che la cospicua destoricizza- ne, 1976). Disegni molto belli, che io uso nello da formazioni sociali e di discorso e contribuiscono spettacolo come una sorta di spartito zìone alla quale i testi letterari sono stati sottoposti a costituirle, possono di volta in volta appoggiarle, Il divario in Duby tra radicalità per seguire via via la storia. Questi negli ultimi decenni non può essere superata con un disegni saranno pubblicati dalle resistere ad esse, contestarle o cercare di trasformar- dell'enunciazione e possibilismo del- Edizioni Gruppo Abele...» semplice ritomo alla situazione prestrutturalista, se- le. Non c'è modo di determinare a priori la funzio- le pratiche sta a significare la dimen- condo la quale la testimonianza del "documento " Dario Fo, La Repubblica, 4/2/92. ne sociale di un testo o la sua collocazione rispetto a sione del problema di fondo, che non è intaccata dai capricci della testualità, e la sto- una situazione culturale. Solo l'esame ravvicinato consiste molto semplicemente nella ria può servire come base ultima su cui misurare della forma e del contenuto di un'opera può deter- domanda se sia possibile fare storia l'efficacia di approcci interpretativi diversi. La se- minare la sua posizione rispetto ai principali model- di qualcosa al di là dei testi che di miotica e la decostruzione hanno investito in modo li culturali in un momento dato. Ciò significa che quel qualcosa parlano. Molti storici radicale con le loro epistemologie ogni forma dì di- una vera storia letteraria deve sempre essere, in se lo chiedono oggi, sì che l'interro- gativo va considerato assai meno ar- scorso, e hanno a tal punto demistificato lo status qualche misura, sociale e formale, deve prestare at- riéré di quanto paia a Corrado Bolo- privilegiato dei testi letterari, che un semplice ritor- tenzione alla "logica sociale" del testo in senso du- gna. Allargando il campo di osserva- no allo storicismo vecchia maniera non sembra più plice: rispetto alle circostanze concrete della sua ar- zione, sembra in corso la ricerca col- proponibile. Occorre elaborare una posizione teori- ticolazione in un contesto, e rispetto al suo carattere lettiva di una soluzione soddisfacen- ca adeguata. Essa deve saper rispondere alle esigen- discorsivo in quanto "logos" articolato [...]. te per chi da un lato non voglia ze della critica letteraria e della storia (viste come limitarsi a ignorare che un linguistic Indicherei la via più fruttuosa per indagare que- campi disciplinari separati ma interdipendenti) alla turn c'è stato davvero, e dall'altro sta reciprocità fra materiale e discorsivo nel concen- luce di una comune preoccupazione per le dimen- non voglia diventare seduta stante sioni sociali della produzione del testo nel passato. trare l'analisi sul momento dell"'iscrizione", cioè storico dei linguaggi o teorico della Come giustamente rifiutiamo la riduzione della let- sui modi attraverso cui il mondo storico è interioriz- letteratura (rimanendo peraltro dub- teratura a rispecchiamento del mondo, così dobbia- zato nel testo e attraverso cui il suo significato viene bio che la conversione disciplinare Dario Fo mo rifiutare la dissoluzione della storia nella testua- fissato. Questo processo di "iscrizione" (o fissazio- possa garantire maggiore affidabilità lità. Abbiamo bisogno di ripensare testo e contesto ne di significato) non deve essere confuso con lo nelle risposte). Il dibattito recente JOHAN PADAN all'interno di una posizione critica che renda giusti- "scrivere" nel senso tradizionale di "registrare". sulle pagine di "Speculum" e di f.to cm 34x48 - pp. 128 Piuttosto, esso rappresenta il momento di scelta, de- "Past and Present" è dunque utile, oltre 100 tavole a colori - L. 65.000 zia a diversi principi di analisi e di esplicazione: te- stuali, storicistici e storici. cisione e azione che crea la realtà sociale del testo, perché mostra, almeno nell'interven- una realtà che esiste sia "dentro" sia "fuori" della to di apertura di Gabrielle Spiegel, «Questo Johan Padan è una rilettura Come punto di partenza nella costruzione di della conquista dell'America... un rac- particolare rappresentazione che ne è fissata nel- una volontà serena di non irrigidire questo approccio, possiamo ricordare che i testi rap- conto sgrammaticato, che però svi- l'opera attraverso meccanismi di inclusione, esclu- le posizioni e di tendere quasi fino al scera diverse rivelazioni su come presentano usi del linguaggio che hanno collocazio- sione, distorsione e sottolineatura. Nel dare forma a limite di rottura l'elasticità del rap- andò davvero la scoperta di Cristoforo ni specifiche. Queste collocazioni, in quanto eventi un testo letterario agisce un'instabile moltitudine di porto dello storico con i suoi materia- Colombo...» vissuti, hanno un'origine localizzata, e perciò pos- desideri, convinzioni, fraintendimenti e interessi li di lavoro (da questo punto di vista seggono una logica sociale determinata, fornita di che si imprimono nell'opera (talvolta in modo co- la sua posizione non mi pare assimila- una densità e di una specificità assai maggiori di bile a quella di Stone, che del contri- quella che può essere ricavata da concetti totaliz- buto di Spiegel opera piuttosto un ri- lancio in tono pesante, sostituendo EDIZIONI GRUPPO ABELE zanti come "linguaggio" e "società". La conve- V. Giolitti 21 • Torino - Tel. 011-8395443/4 > alla volontà inclusiva un certo impe- DISTRIBUZIONE GRUPPO EDITORIALE FABBRI > L'INDICE N. 10 un NOVEMBRE 1992, PAG, 61 Storia e linguaggi

necessità di "una sofisticata atten- < L'impulso filologico zione per la stilistica nel senso del gno solenne nel definire i confini del lessico e dell'ordine della narrazio- lecito e dell'illecito sul piano del fare di Corrado Bologna ne". Ulteriori repliche degli stessi storia). Certamente per Spiegel esi- Stone e Spiegel ribattono il tasto dei stono dei limiti, individuati nella so- pericoli metodologici ed epistemolo- glia della "società come testo" ispi- Venti di rivoluzione', che direi dichiara la necessità che la riflessione dell'immaginario), conclude reagen- gici insiti nel linguistic tum. rata all'àntropologia ermeneutica di mistral o altre bore francesizzanti, e storiografica tenga conto delle acqui- do all'insistenza del New Historicism Venti di rivoluzione, o brezzoline Geertz, al di là dei quali il gioco del- venti contrari di reazione soffiano sizioni coraggiose ottenute dallo sulla "fondazione simbolica di ogni da cambio stagionale (o generaziona- l'intertestualità diviene incontrolla- nei territori della storiografia ameri- "studio dei testi letterari". Ma dopo costruzione sociale, sia essa d'ordine le)? Non saprei, né vorrei, decidere. bile con strumenti storici, perché cana, e più generalmente anglosasso- aver esaminato la responsabilità, in testuale o no", e ribadisce che "il te- Né so rispondere al quesito grave rappresentazioni, fatti e strutture, ne. questa crisi di crescenza, di alcune sto deve essere ricondotto al suo con- della Spiegel, sul "posto che occupa tutto si salda in un continuum di or- Spalancò il vaso di Pandora un fra le posizioni più significative nel testo politico e sociale, perché si pos- la storia nel clima teoretico postmo- dine linguistico la cui "figura" è il la- paio d'anni fa "Speculum", la più confronto metodologico fra storia e sa apprezzare correttamente i per- derno". Da filologo e studioso di te- birinto autoreferenziale. gloriosa e autorevole rivista medievi- discipline ad essa collegate per osmo- corsi attraverso i quali il linguaggio e sti letterari ho sempre seguito con Si può non essere d'accordo, co- stica d'oltreoceano, pubblicando un si (soprattutto l'antropologia di Clif- la realtà sociale modellano campi di piacere e con guadagno scientifico m'è ovvio. Ma non si può mettere in ampio saggio di Gabrielle M. Spiegel ford Geertz, che mediante gli stru- attività discorsiva e materiale, per molti dibattiti degli storici, specie di dubbio la volontà, che ispira l'inter- dedicato al tema Storia, storicismo e menti della semiotica e della teoria giungere infine alla comprensione di quelli italiani, garanti di una ricca e vento, di dialogare ai confini della di- logica sociale del testo nel Medio Evo archetipica di studia i una 'logica sociale' del testo in quan- severa tradizione storiografica. For- sciplina, dettando alcune mosse teo- (di questo testo e di altri che lo han- comportamenti sociali come testi to uso 'in situazione' (situateci) del se preferirei ricordare altre rivoluzio- riche che stanno in una zona periglio- no seguito, si vedano alcuni stralci simbolici, e la critica letteraria erede linguaggio". ni, altre salutari tempeste. Per esem- sa, ben lontana dalla fiducia nel lin- nelle pagine precedenti). L'autrice, di Lévi-Strauss, Foucault, Derrida, Il plauso entusiastico del pontefi- pio quella che sollevò Georges Duby, guaggio come mimesi ma ancora al di proclamando l'estinzione della "fi- che muovendo da un'idea di "testo ce della storiografia anglosassone nei primi anni sessanta, quando av- qua della disintegrazione del mondo ducia umanistica nella ricerca razio- come azione simbolica" approda alla qual è Lawrence Stone ha scandaliz- viò le sue ricerche straordinariamen- nel linguaggio. Come già abbiamo vi- nale, 'obiettiva', del passato" a se- dissoluzione delle contraddizioni so- zato Patrick Joyce e Catriona Kelly te innovative sul vagabondaggio del- sto a proposito di Duby, un'accetta- guito del dibattito postmodernistico, ciopolitiche in mere strutture che sono scesi in campo invocando la la "gioventù" aristocratica nel sud zione della sfida linguistica che non della Francia, offrendo a un Erich assuma le forme della resa (non per- Koehler più di uno spunto (acuta- ché resa non ci debba essere, ma per- mente innestato nel tronco delle cor- ché arrendersi significa non proble- renti psicosociologiche americane at- vevano essere esaminati con cura, prendendo in tive intorno al tema dei marginai matizzare) reclama un'indagine sulle considerazione l'intento dell'autore, la natura del possibilità di articolazione fra testo e men) per arricchire i suoi studi rigo- mondo. sciente, talvolta inconsapevolmente), e nascono da documento e il contesto in cui era stato scritto; 5) rosamente filologici sul senso e sulla istanze sociali e non puramente intertestuali. Penso che le percezioni e le rappresentazioni della realtà funzione di joven nell'ideologia cor- Ciò che Spiegel propone è un'ana- sono spesso molto differenti dalla realtà stessa, e tese occitanica e sulla dialettica fra lisi simultanea di universi in pari gra- che gli storici debbano insistere sull'importanza del- qualche volta altrettanto importanti; 6) che il ritua- ideale e realtà nei poemi cavallere- do dinamici, la storia e ^linguaggio, la storia stessa come fattore costitutivo degli ele- le svolge una funzione importante sia come veicolo schi antico-francesi. O l'altro uraga- entrambi dotati di specificità da co- menti che a loro volta entrano a costituire un testo. no, più recente e non ancora del tut- gliere mediante un atto conoscitivo di espressione religiosa sia come una dimostrazione to sopito, che irruppe nel settore de- complesso che richiede un eguale do- di potere: per questo abbiamo ammirato Les rois gli studi iconologici (ma anche filolo- minio di strumenti storici e teorico- 2. Joyce: La principale acquisizione del pensiero thaumaturges di Marc Bloch (1924) e più tardi gici) con le provocatorie Indagini su letterari. La storia non è intomo al te- "postmoderno" deve essere registrata dagli storici: The King's Two Bodies di Ernst Kantorowicz Piero di Ginzburg e poi con la sua sto, è dentro di esso esattamente co- (1951). Considerato tutto ciò, credo che, con alcu- gli eventi, le strutture e i processi del passato sono Storia notturna, che sullo sfondo di me il testo agisce nella storia trasfor- ne eccezioni di rilievo, non somigliavamo affatto ai indistinguibili dalle forme di rappresentazione do- miti millenari arrischiava coraggiosa- mandola. Allora sarà centrale l'anali- trogloditi positivisti che spesso ci si accusa di essere cumentaria, dalle appropriazioni concettuali e poli- mente l'incrocio fra archetipi e storie si dei momenti di condensazione di tiche e dai discorsi storici che li costituiscono. Se si è d'esclusione, sciamanismo e psicolo- una forma testuale, su cui si scarica- d'accordo su questo, il paradigma della social hi- Ciò che avrei dovuto chiarire meglio nella mia gia del profondo di stampo junghia- no tanto il peso di una legalità inter- story (quelparadigma che informa i fondamenti lo- breve nota era l'effetto eccezionalmente stimolante no. na agli statuti letterari e al sistema gici di "Past and Present") risulta fortemente inde- esercitato sugli studi storici da molti nuovi modi di dei generi quanto le circostanze di bolito. Un riconoscimento del carattere irriducibil- guardare al mondo, per la maggior parte collegati Non riesco a dissolvere la leggera storia attive al momento della fissa- mente discorsivo del sociale mette in crisi l'idea di con il linguaggio e il relativismo, che ora sono allog- impressione, tutt'altro che gradevo- zione di significato (o "iscrizione"): totalità sociale. Non esiste alcuna coerenza eviden- le, di qualcosa che rievoca ad esem- perché tale fissazione non si svolge in giati in m odo alquanto incongruo sotto il tetto te che colleghi il politico, l'economico e il sistema un "ovunque" extratemporale, ma ospitale del postmoderno. La mia unica obiezione > in un "dove" che ha una sua dimora sociale. Esistono manifestazioni (testi, eventi, idee sorge quando si dichiara non che la verità è inattin- geografica, sociale, cronologica. E e così via) che hanno contesti sociali essenziali per il gibile, ma che non esiste una realtà che non sia una una volta iscritto, il testo rientrerà loro significato, ma non c'è alcuna struttura soggia- creazione soggettiva dello storico; in altre parole, come parte attiva nel gioco di altri te- cente di cui essi possano essere considerati espressio- che è il linguaggio a creare il significato che a sua sti e nel gioco delle circostanze, sì da ni o effetti. volta crea la nostra immagine del reale. Questa af- intervenire nuovamente, in quanto In tal modo, insieme con la nozione di totalità fermazione distrugge la differenza tra fatto e narra- testo e in quanto circostanza, a ogni sociale si dilegua quella di determinazione sociale, zione, e rende del tutto aleatorio il noioso lavoro nuova iscrizione. centrale per la social history. Allo stesso modo si d'archivio che cerca di trarre "fatti" dai testi. È so- lo a questo punto estremo che gli storici sentono l'e- Duby, come si vede, "dà da pensa- spezza la certezza di un legame di tipo materialisti- Edizioni Scientifiche Italiane re" nel duplice senso che la radicalità co con la società. Risultano superate le grandi nar- sigenza di esprimere la loro inquietudine. delle sue dichiarazioni indica l'ine- razioni ispirate alla nozione di totalità sociale. Da- luttabilità del tema linguistico e ri- re una risposta alla logica antiriduzionista del pen- GAETANO PECORA manda a un dibattito in pieno svolgi- siero postmoderno significa perciò elaborare nuove 4. Spiegel: Nella formulazione di "logica sociale La democrazia mento. Non credo che in un'opera versioni del sociale, versioni che richiedono agli sto- del testo" ho cercato di far confluire una prospetti- di Hans Kelsen così esattamente costruita come rici di farsi inquisitori e anche carnefici dei vecchi va d uplice, di analisi dei testi (sia letterari sia docu- una analisi critica L'histoire continue esista spazio per la punti di vista. Quale ne sia il risultato, deve essere mentari) e dei loro contesti sociali. La formulazio- pp. 168, L. 22.000 casualità. Avrà un suo significato, al- messa in crisi la santità della storia come disciplina ne cerca di combinare in un insieme unitario ma lora, quella simmetrica rispondenza «Ho letto in questi giorni il tuo autonoma, predicata sulla base dell'autonomia del complesso un protocollo d'analisi per l'ubicazione libro e l'ho trovato assai interes- tra l'apertura del testo, "L'histoire sociale. que je vais raconter débute en 1942, sociale del testò (lo spazio sociale che esso occupa, sante, scritto bene, con chiarezza à l'automne", e la frase finale, ap- sia in quanto prodotto di un particolare mondo so- cristallina» Norberto Bobbio punto "L'histoire continue", che ciale sia in quanto agente attivo in quel mondo) e il chiude il libro su uno spazio di possi- 3. Stone: Quando ero molto giovane, quaranta o suo intrinseco carattere discorsivo in quanto "lo- F.P. CASAVOLA, M.R. SAULLE bilità. Del resto, siamo di fronte a cìnquant'anni fa, mi furono insegnate le seguenti gos", cioè in quanto lavoro letterario fatto di lin- F. KOJANEC una movenza tipica della scrittura di cose, nessuna delle quali aveva a che fare con il po- guaggio e perciò da analizzare per via letteraria, vale Il riconoscimento Duby, che predilige da qualche tem- sitivismo rozzo del tardo Ottocento: 1) che si do- a dire formale [...]. dei diplomi e dei titoli po le conclusioni sospese, le ultime vrebbe cercare di scrivere un inglese semplice, evi- I testi, in quanto reificazioni di usi specifici del di studio in Europa parole interrogative: Saint Bernard. tando il gergo e l'oscurità, e chiarendo al lettore, per linguaggio, riflettono nella loro stessa materialità pp. 426, L. 65.000 L'art cistercien (1976) termina su una quanto possibile, ciò che si intende dire; 2) che la l'inseparabilità di pratiche materiali e discorsive, Un'analisi del funzionamento dei frase del santo che decreta la fine del verità storica è inattingibile, e che ogni conclusione nonché il bisogno di conservare il senso della loro libro, non della ricerca; Les trois or- è provvisoria e ipotetica, sempre soggetta al rove- reciproca implicazione e interdipendenza nella pro- modelli educativi universitari in dres invoca nella sua ultima riga pro- Europa. prio "Le rève... ", il miraggio di una sciamento da parte di nuovi dati o teorie migliori; duzione sociale di significato. E dunque implicita società senza classi eppure ordinata 3) che noi tutti siamo soggetti a influssi e pregiudizi nella nozione di "logica sociale del testo" la con- in sue geometrie non autoritarie; derivanti dalla nostra razza, classe e cultura; e che vinzione che noi possiamo recuperare qualche senso SERGIO MOCCIA "Que sait-on d'elles?", che cosa sap- di conseguenza dovremmo seguire la raccomanda- del mondo sociale del passato: una convinzione che Il diritto penale piamo delle donne del medioevo?, è zione di E. H. Carr e, prima di leggere la storia, do- d'altra parte ci impegna a un'accettazione almeno tra essere e valore la domanda finale di Le chevalier, la vremmo esaminare il background dello storico; 4) parziale della capacità strumentale del linguaggio di funzione della pena femme et le prètre (1981). In L'histoi- che i documenti — allora non li chiamavamo testi fornire informazioni sulle forme storiche di vita, e sistematica teleologica re continue l'epilogo rilancia con una — erano scritti da uomini fallibili che facevano er- perché senza questa capacità non potremmo cono- pp. 324, L. 40.000 variazione le parole dell'inizio, in- rori, asserivano cose false e avevano schemi ideofo- scere nulla della storia, neppure in un'accezione li- Una nuova concezione della pe- trecciando deliberatamente una sto- gici che li guidavano nella compilazione; perciò do- mitata. ria personale con un'elaborazione na in sintonia con le esigenze collettiva. E giusto dire che di en- dello stato sociale del diritto. trambe una riflessione sui linguaggi è una parte determinante. Napoli - via Chiatamone, 7 L'INDICE N. 10 NOVEMBRE 1992. PAG. 62 I

che Benjamin chiamava chiusa fattici- tà, ripercorrendo nel testo la storia e riemersione dei geniali (per quanto ogy" (45/1, ag. 1991) ha interamente mann e Bédier, l'idea di testo come la logica del suo farsi/disfarsi/rifarsi, quasi inascoltati) frammenti di Teo- dedicato al "neo-bédierismo" e ai noumenica Verità da restituire al < accumulando la serie delle interpre- ria della conoscenza e del progresso di problemi della critica testuale inanzi senso univoco dopo la vicenda (la tra- pio minuetti assai (troppo!) america- tazioni che "sono" la tradizione te- Old New Criticism, Walter Benjamin, stare ancora a di- alla crisi postmodernista e alla rivolu- gedia) storico-sociale della tradizio- ni fra e dibattiti stuale, e infine azzerandole tutte con scutere di una "logica sociale" del te- zione cibernetica. ne, è stata investita dapprima di fi- sui valori e sulla "valutazione" in la re-immissione del testo nell'avven- sto o di una indecifrabilità del reale Sappiamo che ogni testo è la sua ducia, quindi di problematicità, e in- letteratura, sulle "pseudoarti", sulla tura di una nuova fruizione. "rivoluzione inavvertita" che sareb- al di fuori della codifica semiotica. tradizione. In altri termini, nel suo fine è stata liquidata. Proprio la con- La logica del circuito ermeneutico be stata causata dall'introduzione Torno a dire che dalla storiografia tessuto linguistico-semantico che sapevolezza della crisi del metodo impone, soprattutto, riguardo per il della stampa, capace (secondo Elisa- italiana ho, abbiamo tutti, ricevuto "è" il testo interferisce la sequenza impone al critico, oggi, per un verso testo, nella sua essenza e nella sua beth Eisenstein) di mutare il rappor- stimoli e suggerimenti più avvertiti e storico-sociale dei fenomeni di me- la necessaria, doverosa rinuncia al normativa, nel senso che Jean Staro- to autore-testo (oltre all'altro, di più originali. E in sede teorica con- diazione, di riconnotazione, e dun- delirio d'onnipotenza di una filologia binski diede al termine regard (Il velo gran lunga più ovvio ed accettabile, verrà piuttosto tornare alle pagine que anche di disturbo, che permetto- onnicomprensiva, convinta della di Poppea, in L'occhio vivente, 1961): testo-lettore). Il senso di manierismo acute eli Paul Ricoeur, in Temps et ré- no al testo di sopravvivere, trasmet- propria capacità di restituire il testo, "secondo sguardo" con cui io, letto- e ritardo culturale per l'entusiasmo/ cit (1983), sui "rapporti mimetici" tendolo-decostruendolo-ricostruen- di nuovo asetticamente intatto dopo re, rispondo al primo che dall'opera scandalo americani nei confronti del- che coordinano tempo agito e vissu- dolo nel tempo e nello spazio. Un il lifting ecdotico, alla Verità dell'O- "si dirige verso di me", ma nel con- l'epistemologia francese degli anni to, tempo della "messa-in-narrazio- valore astratto, statico e inattingibile rigine; ma per un altro l'ammissione tempo attesa, preoccupazione, solle- sessanta-ottanta, s'amplifica poi ri- ne", tempo della lettura, o alle rifles- del testo è pertanto solo un'immagi- che, pur nel rifiuto di ogni sostanzia- cita salvaguardia del testo e del cauto flettendo sui passi già compiuti, an- sioni di Uriel Weinreich e, ancora, di ne virtuale. Un medesimo universo lismo ed ontologismo, ormai non può quanto intenso rapporto di alterità che qui soprattutto in Italia, in sede Cesare Segre sulla nozione di diasi- testuale può essere successivamente darsi critica che non sia filologia, cioè che ad esso mi lega. E l'etica impre- di filologia e di storia e critica lette- stema, che consente di affrontare la scomposto e ricomposto. Anzi, un de-costruzione/ri-costruzione consa- scindibile in quell'incontro con l'al- raria (per tutti rammenterò solo la tro, già evocato da Friedrich Schle- brevissima, incisiva risposta di Al- gel, come ci ricordava Ezio Raimon- berto Varvaro in "Medioevo Ro- di, in quanto "impulso filologico", manzo" (1989) al Bernard Cerquigli- cioè "responsabilità di sperimentare ni àcll'Eloge de la variante e della ca- e rappresentare una voce diversa dal- nanee come "excès joyeux", "appro- la propria". priation joyeuse par la langue maternelle de la signifiance propre à Questa "coscienza affettiva" di l'écrit"). cui parla Raimondi sarà la misura dell'interpretazione, la regola defini- Allora, per restare al tema Spiegel- ta; e tutt'altro che dedita al plaisir de- Stone vs Joyce-Kelly, in America im- lirante, di uria critica filologicamente postavano la questione già negli anni ben temperata. La civiltà medievale, cinquanta, senza ricorso a Derrida, che amiamo percepire cosi simile alla al decostruzionismo e alla semiotica, nostra, ipotizzò e sperimentò una certi scritti di William K. Wimsatt, multinterpretabilità del testo; ma, Austin Warren e René Wellek: anzi, come in numerose occasioni ha fatto già nel 1942 la Theory of Literature notare Umberto Eco, pose anche in degli ultimi due discuteva non solo di opera "tutta la sua energia enciclope- una "funzione sociale della letteratu- dica per fissare in modo intersogget- ra", ma anche di una vera e propria tivo i limiti di tale interpretazione". "logica sociale" del testo letterario e Poiché è di limiti che la critica ha della possibilità di realizzare una bisogno, di limiti autoimposti secon- "storia letteraria". Più tardi, al mo- do il riguardo di quest'etica filologi- mento di fissare le idee (voi. IV, ca, sarà opportuno che con essi anche 1985) sul l'Interpretazione, i responsa- la storiografia torni a confrontarsi, bili della Letteratura italiana Einaudi, sdrammatizzando lo shock postmo- che intenzionalmente rifiutava fin dernistico. Si tratterà di rivalutare dal titolo l'accezione di Storia in no- una filologia intesa come forma sto- me di una complessa polifonia di voci riografica e critica, come "modalità ermeneutiche, affidarono proprio a interpretativa, valida sia per i testi Wellek un capitolo per la nostra cul- 'alti' che per la pratica comunicativa tura ancora spinoso come quello su quotidiana" (la bella formulazione è La teoria letteraria e la critica di Bene- di Antonelli, nel saggio più su ricor- detto Croce, mentre, non a caso, chie- dato). Una filologia che torni ad esse- devano a due filologi romanzi di te- re ciò che sognava il grande Joseph matizzare la dialettica fra Testo lette- Bédier, negli stessi anni in cui Nietz- rario, interpretazione, storia (Cesare sche incominciava a smantellare la Segre), e fra Interpretazione e critica metafisica come fondamento della del testo (Roberto Antonelli). storia occidentale (della storia come Mi pare attardato e, appunto, ma- svolgimento di un Testo fondato nieristico e un poco naif ed ozioso, all'Origine...): "una disciplina gene- dopo Curtius e la sua archeologia del- rale di lavoro, un'abitudine intellet- le continuità topico-retoriche che le- tuale, un esprit". gano letteratura europea e medioevo latino (finalmente, a quasi mezzo se- colo dalla pubblicazione in tedesco, la nostra cultura fa ora i conti con natura articolata del testo nel va-e- testo, appunto in quanto "è" la sua pevole e autocritica, controllo della quel grande libro, appena apparso da •vieni fra sistema linguistico-semanti- tradizione, a rigore "è" il sistema liceità dell'interpretazione, rispetto La Nuova Italia), dopo i grandi pan- co e processo di creazione-ricezione- proteiforme di tutte le de-costruzio- del testo nella sua natura poliedrica e Le pagine di "Liber" sono a cura nelli di semantica storica di Leo Spit- metamorfosi. Oppure, se si vuole ni/ri-costruzioni linguistiche, simbo- multistratificata, storico-sociale-se- di Delia Frigessi e Gian Giacomo zer, dopo Jauss, Iser e la Scuola di continuare a saggiare la temperatura liche, storico-sociali, semiotiche, cui miotica. Migone. Costanza, dopo la filologia di Conti- al dibattito metodologico nella cultu- viene sottoposto lungo la traditio che Filologia, allora, è la dialettica de- Segreteria: Mirvana Pinosa. ni, "esercizio di lettura" su un testo ra anglosassone, si ricorra al bel fasci- costituisce il suo universo. gli strumenti ermeneutici che con- Disegni: Roberto Micheli. riconosciuto prima di tutto, dopo la colo che la rivista "Romance Philol- Nella filologia testuale, fra Lach- sentono di strappare il testo a quella Biblioteca europea Questo studio è una minie- critica della lettura della Bib- differenze tra intelligenza e rò ha costruito un'opera am- vi una risposta allo stesso tem- segue da pagina 59 ra di informazioni sulla storia bia fatta da Lutero, dei saggi ingegnosità, di quest'ultima pia, piena di vigore e di rab- po pragmatista e relativista: piuttosto che opporre ai ragio- complessa del discorso norma- dettagliata di foto di soldati è, su Kafka, Beckett, Blanchot e come gioco e liberazione, dei bia. I suoi versi sono, senza al- namenti quotidiani, la cui ra- tivo in materia linguistica, in al proposito, esemplare — che "Dante modernista" ed un criteri che la reggono e del- cun dubbio, i più audaci e, se zionalità non può essere che Francia, nel XVI ed agli inizi i progetti degli individui sono confronto tra Proust e Bar- l'arte moderna come esempio cosi si può dire, i più "ispira- del XVII secolo. Dimostra, strettamente legati alla situa- thes attraverso le loro rispetti- di ingegnosità quasi perma- ti" della poesia spagnola, (l.v.) "minimale", alternative "non basandosi su esempi scelti ac- zione politica e che léggi strut- ve visioni di Balzac. Quello nente. Uno studio originale e fattibili", perché ispirate a curatamente, il ruolo sostenu- turali governano concreta- che mi è piaciuto di più è il di grande freschezza, (l.v.) STEPHEN P. STICH, The Frag- teorie strettamente epistemo- to da tutto un insieme di fat- mente gli atti individuali, (t.l.) commento splendido ed ap- mentation of Reason, London, logiche dell'azione, propone tori culturali, teologici, sociali passionato al libro di Perec, LEOPOLDO MARIA PANERÒ, Mit Press, 1990. di ristabilire il legame di que- In che misura è legittimo sti ragionamenti con i diversi e politici nella costituzione del GABRIEL JOSIPOVICI, Text and La vita istruzioni per l'uso. Piedra negra o Del temblar, dominio letterario e nella for- Voice. Essays, 1981-1991, (Ih.) Madrid, Libertarias-Prodhufi, sottomettere la razionalità agenti che li fanno, con i di- versi scopi che questi agenti mazione di un concetto nor- London, Carcanet, 1992. 1992. pratica a una valutazione filo- sofica? In che senso si può di- perseguono e con i diversi mativo della lingua, fino all'a- Il romanziere Gabriel Josi- JOSÉ ANTONIO MARINA, Elogio LEOPOLDO MARIA PANERÒ, dozione di un codice consa- povici è anche critico lettera- y refutación del ingenio, Bar- Heroina, Madrid, Libertarias, re che il nostro comportamen- contesti sociali e culturali in crato: il "buon uso", (w.s.) rio austero e vigoroso, insensi- celona, Anagrama, 1992. 1992. to è irrazionale e con che nor- cui operano. Solo un siffatto bile agli effetti del postmoder- Questo primo libro di Ma- Due nuove raccolte di poe- ma di razionalità lo si deve pragmatismo pluralista potrà nismo ed ostinatamente anti- rina (nato nel 1939), insignito sie di Panerò (nato nel 1948), confrontare? Reinterpretando permettere, a suo parere, di gli "errori" constatati speri- capire e anche di migliorare la strutturalista. Il lettore si può del prestigioso Premio Ana- il poeta più ardito, il più sicu- Questa rubrica è stata realizzata indignare per questa visione grama per la saggistica, af- ramente maledetto della Spa- mentalmente dagli psicologi razionalità effettiva, (e.b.) con la collaborazione di: Emma- che così male si accorda con la fronta un soggetto per il quale gna odierna: rinchiuso da anni (pseudodiagnostica, perseve- nuel Bourdieu, Anna Chiarloni, purezza esistenziale dell'este- Paul Valéry invocava l'esi- in diversi ospedali psichiatrici ranza nella credenza, conjunc- DANIEL TRUDEAU, Les inven- Delia Frigessi, Liz Heron, Tho- tica postmoderna. Questa rac- stenza di un trattato storico- della penisola, da cui esce, al tìon fallacy), Stephen P. Stich teurs du bon usage (1529- mas Loer, Wolfgang Settekom, colta contiene, oltre ad una filosofico. L'opera tratta delle massimo, nei week-end, Pane- dà a questi problemi normati- 1647), Paris, Minuit, 1992. Olga Spilar, Luisa Viella. Hanno collaborato a questo numero

Enrico Artifoni: insegna istituzio- di tematiche internazionalistiche. Giovanni Levi: insegna storia eco- per la giustizia del Centro per la ri- ni medievali all'Università di Torino Cesare Giacobazzi: dottorando in nomica all'Università di Venezia forma dello Stato (La figlia perduta, (Salvemini e il medioevo. Storici italia- lingua e letteratura tedesca. Si è oc- (L'eredità immateriale, Einaudi, Einaudi, 1992). ni tra Otto e Novecento, Liguori, cupato di didattica della letteratura e 1985). Edoarda Masi: studiosa di storia e 1990). di estetica della ricezione. Davide Lovisolo: insegna fisiolo- letteratura della Cina (Per la Cina, Alessandro Baricco: critico musi- Fulvio Gianaria: avvocato penali- gia generale all'Università di Torino. Mondadori, 1978). cale e musicologo (Il genio in fuga. sta nel foro di Torino. Collabora con Si occupa in particolare di elettrofi- Giovanni Miccoli: insegna storia Due saggi sul teatro musicale di Rossi- "la Repubblica" (Dalla parte dell'in- siologia e fisiologia cellulare. della Chiesa all'Università di Trie- ni, Il Melangolo, 1988; Castelli di quisito, Il Mulino, 1987). Adalgisa Lugli: insegna museolo- ste. Sta conducendo una ricerca sul- rabbia, Rizzoli, 1991). Gian Franco Gianotti: insegna fi- gia e storia del collezionismo all'Uni- l'antisemitismo cristiano fra Otto e Carla Bazzanella: ricercatrice di lologia greco-latina all'Università di versità di Udine (Guido Mazzoni e la Novecento (Francesco d'Assisi. Real- filosofia del linguaggio all'Università Torino. Con A. Pennacini ha scritto rinascita della terracotta nel Quattro- tà e memoria di un'esperienza cristia- di Torino. Collabora con "Journal of Società e comunicazione letteraria di cento, Allemandi, 1990). na, Einaudi, 1991). Pragmatics". Roma antica, Loescher). Salvatore Mannuzzu: responsabile Felix Oppenheim: ha insegnato fi- Marco Belpoliti: scrittore, colla- bora a "il manifesto" (Il romanzo quanto basta, Rusconi, 1989). losofia politica all'Università di Am- Maurizio Bettini: insegna filologia herst nel Massachussets (The Place of greco-latina all'Università di Siena Morality in Foreign Policy, Exinton (Il ritratto dell'amante, Einaudi, Books, in trad. presso Angeli). 1992). riNDICF Luisa Passerini: insegna metodo- Marco Bobbio: cardiologo. Inse- ••DE. LIBRI DEL MESEBB logia della ricerca storica all'Univer- gna epidemiologia clinica nella Scuo- sità di Torino (Mussolini immagina- Comitato di redazione rio, Laterza, 1991). la Specialità di Cardiologia dell'Uni- Alessandro Baricco, Piergiorgio Battaglia, Gian Luigi Beccaria, Riccardo Bellofiore, Giorgio Beri, Mariolina Berlini, Eliana Alfredo Paternoster: versità di Torino. Bouchard (redattore capo), Loris Campetti, Franco Carlini, Cesare Cases, Enrico Castelnuovo, Guido Castelnuovo, Gianpiero insegna in- Corrado Bologna: insegna filolo- Canaglia, Anna Chiarloni, Alberto Conte, Sara Cortellazzo, Lidia De Federicis, Aldo Fasolo, Franco Ferraresi, Giovanni Fi- formatica nelle scuole medie superio- gia romanza all'Università di Chieti loramo, Delia Frigessi, Anna Elisabetta Galeotti, Claudio Gorlier, Martino Lo Bue, Adalgisa Lugli, Filippo Maone (direttore ri. Si interessa prevalentemente di (Flatus vocis. Metafisica e antropologia responsabile), Diego Marconi, Franco Marenco, Luigi Mazza, Gian Giacomo Migone, Alberto Papuzzi, Cesare Piandola, Da- ! elaborazione del linguaggio naturale. della voce, Il Mulino, 1992). rio Puccini, Tullio Regge, Marco Revelli, Gianni Rondolino, Franco Rositi, Giuseppe Sergi, Lore Terracini, Gian Luigi Vac- Maria Luisa Pesante: insegna me- Bruno Bongiovanni: insegna sto- carino, Anna Viacava, Dario Voltolini todologia della ricerca storica all'U- ria dei partiti e dei movimenti politi- Direzione niversità di Torino. ci all'Università di Torino, (Le repli- Cesare Cases (direttore), Giuseppe Sergi (condirettore vicario), Alberto Papuzzi (condirettore). Pere Puigdoménech: catalano, che della storia, Bollati Boringhieri, biologo molecolare. Direttore del Redazione 1989). Centro de Investigacion y Desarrollo Eliana Bouchard, Enrico Castelnuovo, Lidia De Federicis, Delia Frigessi, Martino Lo Bue, Mirvana Pinosa, Luca Pastello, Giovanni Caccia villani: insegna di Barcellona. Collabora a "E1 Pais". Marco Revelli, Sonia Vittozzi. Maria Rosso Gallo: ricercatrice al- lingua e letteratura francese all'Uni- Progetto grafico Art director Ritratti versità di Salerno. Ha curato J. Ver- Agenzia Tirella Góttsche Enrico Maria Radaelli Tullio Pericoli l'Università di Torino. Si occupa di ne, Viaggio al centro della terra, Riz- letteratura spagnola, in particolare di zoli, 1991. Redazione Sede di Roma opere del Cinque e Seicento. Via Grazioli Laute 15/a, 00195 Roma Via Andrea Doria, 14, 10123 Torino, Ugo Serani: pubblicista, si occupa Stefano Cagliano: medico e pub- tel. 011-8122629-8121222 - fax 8122173 tel. 061516665 - fax 311400 blicista, si occupa di divulgazione di letteratura portoghese. scientifica (I dieci farmaci che scon- Ufficio pubblicità Editrice Cosma Siani: insegnante, autore volsero il mondo, Laterza, 1989). Emanuela Merli - Via S. Giulia 1, 10124 Torino, "L'Indice - Coop. a r.l." di libri di testo, si occupa di didattica tel. 011-832255 -fax 8124548 Registrazione Tribunale di Roma n. 369 del 17/10/1984 Alberto Cavaglion: insegnante della letteratura. (Felice Momigliano. Una biografia, Il Abbonamento annuale (11 numeri, corrispondenti a tutti i mesi, tranne agosto) Giovanna Tomasello: dottoranda Mulino, 1988; O. Weininger in Italia, Italia: Lit 70.400; estero (via superficie): Lit 90.000; Europa (via aerea): Lit 105.000; Paesi extraeuropei (via aerea): Lit in letteratura italiana (La letteratura Carucci, 1983). 125.000. coloniale italiana dalle avanguardie al Numeri arretrati: Lit. 10.000 a copia per l'Italia; Lit 12.000 per l'estero. Luca Clerici: dottorando di lette- Fascismo, Sellerio, 1985). In assenza di diversa indicazione nella causale del versamento, gli abbonamenti vengono messi in corso a partire dal mese suc- ratura italiana all'Università Statale cessivo a quello in cui perviene l'ordine. Per una decorrenza anticipata occorre un versamento supplementare di lire 2.000 (sia Massimo Vallerani: ha finito il di Milano. Ha curato La lente scura. per l'Italia che per l'estero) per ogni fascicolo arretrato. dottorato in storia medievale all'U- Scritti di viaggio di A. M. Ortese, Si consiglia il versamento sul conto corrente postale n. 78826005 intestato a L'Indice dei libri del mese - Via Riccardo Gra- niversità di Torino (Il sistema giudi- Marcos y Marcos, 1991. zioli Lante 15/a - 00195 Roma, oppure l'invio di un assegno bancario "non trasferibile" allo stesso indirizzo. ziario nel comune di Perugia, Deputa- zione, 1991). Antonio Costa: insegna storia del Distribuzione in edicola Distribuzione in libreria Libreria di Milano e Lombardia cinema all'Università di Bologna. SO.DI.P., di Angelo Patuzzi, PDE - via Tevere, 54 - Loc. Osmannoro ]oo - distribuzione e promozione Condirettore di "Cinema & Cine- Via Bettola 18, 50019 Sesto Fiorentino (FI) periodici - via Galeazzo Alessi 2 ma" (Cinema e pittura, Loescher, 20092 Cinisello B.mo (MI) tel. 055/301371 20123 Milano - tel. 02/8377102 Le immagini di questo numero so- 1991). tel. 02/66030.1 no tratte da "Il Caffè" politico e Maria Rosa Cutrufelli: scrittrice e Fotocomposizione Stampato presso So.Gra.Ro letterario. Antologia (1953-1977), giornalista. In particolare si è occu- Puntografica, Via G.B. Niccolini 12, 10146 Torino (via I. Pettinengo 39, - 00159 Roma) il 26 ottobre 1992. Lubrina, Bergamo 1992, recensito pata di narrativa femminile (Marna da Giovanna Tomasello a pag. 13 Africa, 1989; La briganta, 1990). di questo fascicolo. Franco Ferraresi: è attualmente visitor presso l'Institute for Advan- ced Study di Princeton. Gian Carlo Ferretti: insegna storia della letteratura moderna e contem- poranea all'Università La Sapienza di Roma. Ha pubblicato numerosi Dario Fo studi sulla letteratura italiana del # Novecento e sull'editoria libraria. KAOS Giovanni Filoramo: insegna storia del cristianesimo all'Università del- Fabulazzo EDIZIONI La nostra prima notte stanza; e la mattina, la l'Aquila (Il risveglio della gnosi, La- all'Ovest l'abbiamo tra- mattina dopo la prima terza, 1990). Guido Fink: insegna letteratura li teatro, la cultura, scorsa in hotel. All'in- notte, mi lanciai giù a inglese all'Università di Firenze. la politica, la società, gresso ricordo un'in- precipizio sui gradini, in Specializzato in letteratura ebraico- ì sentimenti: segna tonda strada: volevo guarda- americana (Dr. Jeckyll e Mr. Hide, articoli, interviste, Lindau, 1990). della Coca .... » ^•••j re testi teatrali, Lucia Folena: insegna lingua e let- fogli sparsi, 1960-1991 Cola, una WrnmmJff | Ricorderò teratura inglese all'Università di Pa- dova (Mirrors. More than One, Uni- scala ripida quelmomen- press, 1991). conduceva ' ijjj lo come una pi- Aurora Fornuto: insegna informa- alla nostra paralisi tica nelle scuole medie superiori. Si interessa di nuove tecnologie e co- municazione. Nicola Gallerano: insegna teoria e storia della storiografia nell'età con- Gert Loschiitz temporanea all'Università di Trieste. E redattore di "Passato e Presente" FUGA e di "Movimento operaio e sociali- sta". Giulio Gasca: psichiatra, dirige un centro per la terapia degli schizofre- nici con terapie di gruppo. Pagg. 390 - L. 40.000 Piero Gastaldo: è il responsabile dei programmi di ricerca della Fon- NELLE LIBRERIE. O A DOMICILIO VERSANDO IMPORTO SUL C.C.P. n° 40041204 INTESTATO "KAOS EDIZIONI - MILANO" GIUNTI dazione Giovanni Agnelli. Si occupa KAOS EDIZIONI, V.LE ABRUZZI 58, MI 20131, TEL. 02/29523063 STEFANO BENNI LA COMPAGNIA DEI CELESTINI Non è solo un libro: è un sortilegio di risate q di sorprese. E magico, pericoloso, crudele. Questo sappia chi vuol seguire la Compagnia dei Celestini nella sua avventura attraverso i misteri di Gladonia. Guai a chi legge la profezia di Santa Celestina! Riderà fino alla fine dei suoi giorni. I libri di Stefano Benni sono pubblicati, all'estero, dai seguenti editori: Piper, Germania; Laffont, Actes Sud, René Julliard, Francia; Seix Barrai, Erein, Aliorna, Anagrama, Spagna; Pantheon, Usa; Kastaniotis, Grecia; Lindliart & Ringhof, Danimarca; Caminho, Portogallo; Marco Zero, Bixtsile.

ISABEL ALLENDE Premio Nobel per la Letteratura 1991 GUNTER GRASS IL PIANO INFINITO NADINE GORDIMER IL RICHIAMO DELL'ULULONE Oltre i confini del Sudamerica, in un arco di IL SALTO "Uno dei libri migliori di tutto Grass (...) un tempo che va da Hiroshima ai giorni nostri, Il potere di mille manifesti in 16 lucidi Grass simpatico, umano, quasi più latino che un romanzo travolgente di uomini amori e racconti. teutonico, scorrevole anche se tutt'altro che solitudini. La raccolta affronta tutti i temi cari a Nadine corrivo, coinvolgente anche se per nulla Una generazione, quella del dopoguerra, Gordimer: politica, amore e futuro non solo di facilone, amico del lettore anziché - due che ha creduto di avere diritto alla felicità un paese travagliato come il Sudafrica, ma di possibilità opposte - suo sadico torturatore e ha sacrificato molte cose per raggiungerla, un intero continente. o suo servile ruffiano." che oggi si rende conto di non avere nulla; Italo A. Chiusano, "la Repubblica" non le resta che iniziare un viaggio a ritroso, all'interno di ciò che si era ripromessa Seconda edizione e che non si è avverato. Premio RE.N. Club 1992 Seconda edizione Pagine che scorrono infinite. ANTONIO TABUCCHI ERRI DE LUCA REQUIEM ACETO, ARCOBALENO Un vagabondaggio, un'allucinazione, uno Il romanzo di una generazione: tre vite scongiuro. Un requiem che è un congedo dai accomunate dall'esperienza del dolore, un fantasmi di una donna, di un padre, di un terrorista, un missionario, un ospite errante. amico, di un poeta, di una casa, di una città. "Sono pagine molto belle queste di De Luca, Un libro di grande felicità narrativa. fra le poche davvero significative, sul piano creativo, che abbiano trattato di quegli anni perversi." Lorenzo Mondo, "La Stampa"

BANANA YOSHIMOTO MANUEL VAZQUEZ ROBERT COOVER N.P. MONTALBAN UNA SERATA AL CINEMA La tensione è quella di un thriller, ma RICETTE IMMORALI o questo lo devi ricordare l'inquietudine che suscita è davvero più "Non si sa di nessuno che sia riuscito a Il libro, una serie di racconti, è strutturato sottile. Non ci sono toni cupi né morbosità: sedurre con ciò che aveva offerto da mangiare; come una serata speciale al cinema: film e la sessualità è vista da Banana in una chiave ma esiste un lungo elenco di coloro che hanno personaggi famosi vengono rimodellati e chi fiabesca che esprime fascino, orrore, mistero, sedotto spiegando quello che si stava per legge si interroga sui maggiori preconcetti senza neutralizzare la carica emotiva ma mangiare" Manuel Vdzquez Montalbdn. sociali e culturali, le illusioni più care... purificandola da ogni banale sensazionalismo. 62 ricette studiate per la soddisfazione del corpo e dell'anima. CHRIS REYNOLDS MAURETANIA Premio Internazionale della Letteratura Una storia a fumetti: in un bianco e nero della Unione Latina 1991 apparentemente povero e naif la piccola Susan incontra nuove ombre e un uomo, forse JOSÉ CARDOSO PIRES venuto da altri mondi, che scompone il suo IL DELFINO destino e quello dell'umanità. "Cardoso Pires è riuscito a coagulare in un romanzo il prototipo e il programma di una DANIEL PENNAC mentalità e di un costume in un determinato LA FATA CARABINA momento storico: e in tale risoluzione raggiunge, a mio parere, quella dimensione La nuova avventura di Benjamin Malaussène, di emblema che poche opere narrative di professione capro espiatorio, questa volta posseggono." alle prese con un gruppo di vecchietti. "Pennac sa ridere con intelligenza della Antonio Tabucchi, dall'Introduzione normale ferocia quotidiana." Domenico Siamone, "il manifesto"

CHARLES SHAAR MURRAY ARNALDO POMODORO WALTER VELTRONI JIMI HENDRIX FRANCESCO LEONETTI I PROGRAMMI CHE HANNO Una chitarra per il secolo L'ARTE LUNGA CAMBIATO L'ITALIA Quarant'anni di televisione Una biografia originale che consente di Pomodoro racconta la sua vita di artista, di rileggere la meteora di Jimi Hendrix, simbolo scultore, di infaticabile viaggiatore tra l'Italia II libro rievoca ed analizza i programmi più e leggenda degli anni sessanta, straordinario e l'America allo scrittore e amico Leonetti, che ùnportanti di questi quarant'anni di storia innovatore nella tradizione della musica nera. con lui ha diviso una lunga militanza artistica italiana e della televisione. Un saggio, un Un'irripetibile stagione del rock. dal dopoguerra ad oggi. gioco di memoria, un'enciclopedia televisiva.

TOMAS MALDONADO Premio Pisa 1992 MARIO MAFFI ENZO CAMPELLI REALE E VIRTUALE Terza edizione NEL MOSAICO DELLA CITTA FRANCA FACCIOLI VALERIA GIORDANO Una delle tematiche più affascinanti - e più REMO BODEI Differenze etniche e nuove culture in un controverse - del panorama culturale GEOMETRIA quartiere di New York TAMAR PITCH contemporaneo: le tecnologie avanzate e le DELLE PASSIONI Uno studio sul Lower East Side, quartiere DONNE IN CARCERE loro implicazioni sulla vita e la cultura del storico d'immigrazione a New York, espone il Ricerca sullaMetenzione femminile in Italia nostro tempo Paura, speranza, felicità: filosofia e uso politico formarsi di una società multietnica e della sua Il mondo della detenzione indagato nei suoi vivacissima cultura. Una testimonianza aspetti oggettivi e soggettivi: chi sono le donne L'individuazione di una possibile logica del storica di eccezionale valore. MARIA ZAMBRANO desiderio e l'esame delle maniere in cui si sono in cai-cere e perché sono detenute, quali sono I BEATI formati i moderni nodi ragione-violenza- e come vengono vissuti gli affetti familiari, passioni rinviano all'urgenza di scioglierli come vivono i loro bambini e come si svolge Una "ragione poetica" che fonde senza rimuoverli. la vita quotidiana. creativamente riflessione e rivelazione, lucidità intellettuale e trasporto emotivo. STEFANO NESPOR I beati sono la personificazione di questo pensiero che si riconcilia con la vita. CARLO TULLIO-ALTAN AMEDEO SANTOSUOSSO SOGGETTO, SIMBOLO ROBERTO SATOLLI E VALORE VITA MORTE MIRACOLI ERMANNO BENCIVENGA Per un'ermeneutica antropologica Medicina, genetica, diritto: conflitti e OLTRE LA TOLLERANZA Un contributo fortemente innovativo allo prospettive Per una proposta politica esigente studio delle forme di conoscenza simbolica. Attraverso il racconto di situazioni reali, Una radicale messa in discussione dell'idea Un contributo destinato a far discutere queste pagine descrivono un'ipotetica tradizionale di soggetto (cartesiana) a cui si filosofi, antropologi, studiosi di arte e esistenza, dalla nascita alla morte. oppone una visione "dispersa" e teatrale della letteratura. Il difficile rapporto fra aspetti soggettività, un io che presuppone la comunità medico-scientifici ed etico-giuridici. stessa a proprio fondamento.