Parliamo Un Po' Di Ponte Capriasca… Chi Ha Scelto I
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PARLIAMO UN PO’ DI PONTE CAPRIASCA… A ognuno il suo nome ! Un segno per individuare un Comune è il NOME. Il nome di un Comune serve per indicarlo con certezza, per non confonderlo mai. Lo possiamo trovare : - sull’edificio del Municipio ; - sui cartelli stradali ; - sulle cartine geografiche ; - sullo stemma ; - sugli autopostali che si fermano a Ponte Capriasca ; - … CHI HA SCELTO I NOMI DEI NOSTRI COMUNI ? Quasi sicuramente il tuo nome è stato scelto dai tuoi genitori. Per il nome del Comune è più o meno successa la stessa cosa. È stato scelto, tanto tempo fa, dagli abitanti di quel luogo. Per la scelta si è tenuto conto, in tanti casi, del luogo, dell’attività degli abitanti o delle leggende. IL NOME DI UN COMUNE HA QUINDI UN SIGNIFICATO PARTICOLARE E BEN PRECISO ! PERCHÈ IL NOME « PONTE CAPRIASCA » ? Si narra che l’attuale paese di Ponte Capriasca molti e molti anni fa fosse chiamato PONTE DI CREVIASCA perché era collegato con Tesserete grazie ad un ponte che passava sopra al fiume Capriasca. Una leggenda racconta che una notte ci fu una grande tempesta. Il fiume Capriasca (che attraversa ancora oggi il paese di Tesserete) si ingrossò a tal punto che uscì dal suo percorso naturale e distrusse il ponte. Da allora il paese si chiama PONTE CAPRIASCA. LO STEMMA DI PONTE CAPRIASCA Sullo stemma di Ponte Capriasca sono raffigurati 2 caproni che lottano fra loro su un ponte. Il ponte è quello di cui abbiamo appena parlato e la presenza dei 2 caproni è dovuta al fatto che una volta nella zona della Capriasca si allevavano molte capre, perché la regione lo permetteva. Questo è quello che credavamo noi, ma dopo aver parlato con il sindaco abbiamo scoperto anche che : « Lo stemma comunale riprende due capre , ma la memoria storica ha riservato scarsa riconoscenza e soddisfazione a questi umili animali. Secondo una leggenda tramandataci, durante la tempesta che distrusse il ponte che univa il territorio di Ponte con quello di Tesserete, i lamenti delle capre salvarono non solo buona parte del paese, ma anche i suoi abitanti. Ecco perché sullo stemma vi sono due caproni su un ponte ». COME SI È FORMATO IL COMUNE ? * DAL NUCLEO FAMILIARE AL COMUNE All’inizio : Un nucleo familiare : Tanto tempo fa i membri di una famiglia hanno costruito la propria casa una accanto all’altra e hanno cominciato a lavorare i campi intorno. NASCE COSÌ UN NUCLEO FAMILIARE ! Più tardi : Un nucleo di più famiglie : Più tardi al nucleo familiare si aggiungono altri nuclei composti spesso da parenti (zii, cugini,…). Anche loro costruiscono case, stalle, fienili, granai e tutto quello che serve per coltivare la terra e allevare gli animali. Molto più tardi : Un nucleo di più famiglie di diversa provenienza : Molto più tardi i nuclei familiari aumentarono con l’arrivo di nuove famiglie. Le case venivano costruite una accanto all’altra per non togliere terreno all’agricoltura. Ogni nucleo familiare era padrone del proprio spazio privato. LA NASCITA DELLO SPAZIO PUBBLICO Ad un certo punto gli abitanti dei nuclei si sono accorti che per vivere meglio all’interno del paese occorrevano negozi, strade, ponti, acquedotti, sentieri,… Così hanno costruito queste cose tutti assieme e tutti possono usarle. La piazza è uno spazio pubblico che veniva usato molto (per incontrarsi, per parlare,…). In ogni comune sono stati costruiti dei luoghi pubblici e dei servizi per tutta la popolazione : Ecco un elenco di servizi offerti da Ponte Capriasca : Scuola elementare consortile (con Origlio) ; parco-giochi ; scuola dell’infanzia ; farmacia ; panetteria e pasticceria ; posta ; cimitero ; « il formicaio » ; il Municipio ; distributore di benzina ; chiesa S. Ambrogio ; ristorante Oxalis + bowling » ; ristorante Cenacolo ; bar Vela ; campo di calcio vecchio e nuovo ; casa della ceramica ; fisioterapista ; 3 medici ; 1 psicologo ; 1 negozio Denner ; osteria Giardino ; oratorio S.Rocco ; mensa scolastica ; aula multiuso (ex sala comunale) ; compostaggio ; fattoria ; banca Raiffeisen ; 2 saloni da parrucchiera ; elettricista ; antiquario ; impresa di informatica ; agenzia immobiliare ; 1 ufficio dell’assicurazione Helvetia ; garage/meccanico. SI PUÒ CAMBIARE IL NOME DI UN COMUNE ? Il nome di un Comune può essere modificato per volontà dei suoi abitanti. Può essere cambiato anche dopo la divisione del Comune in due, ad esempio quando una frazione si stacca per creare un altro Comune. Oppure ancora quando due o più Comuni si uniscono per crearne uno solo : in questo caso si parla di fusione e al « nuovo » Comune viene dato un nuovo nome. Esempio : Il Comune di Capriasca è stato creato il 15 ottobre 2001 dalla fusione dei Comuni di Cagiallo, Lopagno, Roveredo Capriasca, Sala Capriasca, Tesserete e Vaglio, seguiti nel 2008 dai Comuni di Bidogno, Corticiasca e Lugaggia. IL CAMPANILE I campanili sono tutti diversi, ma tutti sono stati costruiti per svolgere i medesimi compiti ! Uno dei segni più facili per individuare, sul territorio, la presenza di un Comune è il campanile. Il campanile è un po’ come una bussola, cioè un segno di orientamento soprattutto quando sei lontano, sui monti, in cima ad una montagna o in città. NASCITA DEI CAMPANILI Una volta le persone erano molto religiose e in ogni Comune costruivano una chiesa con il rispettivo campanile che serviva a richiamare la gente per la messa, ad annunciare la morte di un abitante, a dare l’allarme in caso di pericolo,… Inoltre la chiesa aveva spesso anche l’orologio o comunque le campane che segnavano l’ora esatta con i rintocchi. Alcuni villaggi/Comuni avevano più di una chiesa : come ad esempio Origlio che ne ha una nel nucleo e una nella sua frazione di Carnago. LA CHIESA DI PONTE CAPRIASCA (riassunto Dell’incontro avuto con il signor AnDrea D’ADDa, il 10 maggio 2011, nella chiesa di Sant’Ambrogio, fatto dagli allievi di II-III di Laura) Cominciamo dal campanile! È alto circa 32 metri e si vedono ancora i “resti” di una meridiana (orologio che segnava le ore grazie al sole e all’ombra). Probabilmente sul retro della chiesa una volta c’era un piccolo cimitero; si può dedurre ciò dal nome di una porta situata all’interno della chiesa (sulla destra dell’affresco del Cenacolo): la porta dei morti. Le piccole fessure lungo tutta l’altezza del campanile servivano a far entrare la luce all’interno del campanile per favorire chi saliva le scale all’interno per arrivare fino alle campane, visto che l’elettricità non c’era ancora quando la chiesa è stata edificata. La chiesa è così come la vediamo oggi da 150 anni. 600 anni fa la chiesa era girata verso est: questo perché tutte le chiese erano costruite in modo da puntare sempre verso est dove sorge il sole. La chiesa 900 anni fa circa era piccolina (come la nicchia davanti all’affresco del Cenacolo) e mano a mano che la popolazione è cresciuta, anche la chiesa è diventata più grande, fino a raggiungere le dimensioni, e la forma “a croce”, di oggi. Una volta la popolazione non poteva andare a scuola perché era povera (solo 8 persone su 100 potevano permettersi di studiare). Quindi la Chiesa “faceva” dipingere tanti quadri e affreschi per insegnare la religione a tutti. Nella chiesa di Ponte Capriasca c’è un affresco molto importante: il Cenacolo che raffigura l’ultima cena di Gesù. È un dipinto conosciuto in tutto il mondo, perché è uguale al dipinto fatto da Leonardo Da Vinci nella chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano nel 1500 circa. Leonardo l’ha disegnato all’entrata del refettorio di questa chiesa. Purtroppo però il dipinto che si trova a Milano è stato fatto troppo in fretta da Leonardo (che era un genio universale, in quanto era un grande pittore, un grande scienziato, un grande inventore,…), tanto che non lo aveva ancora terminato e già si stava rovinando. Il dipinto che invece si trova a Ponte Capriasca è ben conservato, perché chi lo ha dipinto lo ha fatto con calma, rispettando i tempi che occorrono per fare un affresco; infatti per fare un affresco bisogna che il muro sia sempre umido e bisogna lavorare con calma e cura e non con le pitture ad olio. Gli autori del dipinto sono 3 persone che hanno partecipato ai lavori per la creazione del dipinto originale di Leonardo a Milano. In questi anni il dipinto di Ponte Capriasca è stato più volte pulito e anche restaurato. Ed è ora in ottima conservazione, molto più di quello di Milano. L’ORATORIO DI SAN ROCCO A Ponte Capriasca oltre alla chiesa di Sant ‘Ambrogio c’é l’oratorio di San Rocco che si trova al limite del paese dove comincia la strada de Bossago. L’oratorio non fu soltanto una chiesa, ma anche un luogo d’incontro. La parte più vecchia è la cappella del 1500 circa. Il suo piccolo campanile è alto circa 15 metri. L’altare maggiore è dedicato a San Rocco e a San Sebastiano che proteggevano dalle epidemie di peste tutta la popolazione. INTERVISTA AL SINDACO DI PONTE CAPRIASCA, SIGNOR MARCO CONSONNI (14 APRILE 2011) (dettata a Laura Dalla II elementare) 1. DA QUANTO TEMPO ESISTE LA SCUOLA ? La nostra scuola è stata inaugurata nel 1974. 2. PRIMA CHE IN QUESTA, I BAMBINI DOVE ANDAVANO A SCUOLA ? Una volta la scuola era all’interno dei due nuclei : a Ponte era in faccia all’attuale negozio del pane e a Origlio dove c’è la mensa. 3. COME SI CHIAMA IL SINDACO ? DA QUANTI ANNI È IN CARICA ? Il sindaco si chiama Marco Consonni. È sindaco dal 2008. 4. COME SI CHIAMAVA IL PRIMO SINDACO DEL COMUNE ? L’ultima notizia è del 1819. Il primo sindaco si chiamava Antonio Zuccoli. Ma già nel 1803 il nome Antonio Zuccoli faceva parte del Municipio.