G.A.B. – 6526 Prosito Mutazioni: Casella Postale 6826 Riva San Vitale

L’ALPA ringrazia la Banca dello Stato del Cantone per il suo sostegno alla Rivista 2019/1 Per i tuoi servizi bancari, scegli comodità e risparmio. Rivista Pacchetto FAMIGLIA Pacchetto GIOVANE Patriziale Ticinese

Pacchetto 04 INDIVIDUALE Assemblea ALPA 2019 a Castel San Pietro il 25 maggio 07 Cambiamenti nel sostegno dell’estivazione Pacchetti BancaStato 62 La banca disegnata per te. Nuova Guida storico-artistica sulla Casa Rossa di Bellinzona Per i tuoi servizi bancari scegli la soluzione unica a prezzo fisso che ti dà tutto incluso: conti, carte di credito e carte Maestro, prelevamenti senza spese in tutta la Svizzera e assicurazioni su viaggi e shopping. 66-72 Cronaca dai Patriziati

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Inserzioni_Pachetti_BancasStato_A5.indd 5 23/04/18 17:00 Rivista Patriziale Ticinese Organo dell’ALPA Una solida realtà Alleanza Patriziale Ticinese alleanzapatriziale.ch Una solida realtà marzo 2019, Fascicolo 1 Una solida realtà 73° anno, No. 311 nel Cantone Ticino. Abbonamento annuo: Fr. 20.- Per abbonarsi, scrivere al segretario nel Cantone Ticino. [email protected] nel Cantone Ticino. Siamo qui per voi Redattore responsabile Gustavo Filliger Siamo qui qui per per voi voi 6500 Bellinzona, Via Ghiringhelli 22a T. 076 389 41 22 [email protected] da oltre 145 anni. da oltre oltre 145 145 anni. anni. Grafica: Ladina Mangold

Termine redazionale 15 febbraio, 15 maggio, 15 agosto, 15 novembre

Tiratura 3‘200 copie

Stampa e impaginazione Tipo-offset Jam SA L’ALPA ringrazia la Mobiliare Assicurazioni per il suo sostegno alla Rivista 6526 Prosito

Presidente ALPA Tiziano Zanetti 6503 Bellinzona, Via Campagna 3b T. 091 825 82 50 [email protected]

Segretario ALPA Gianfranco Poli Agenzia generale Bellinzona Agenzia generale Michele Masdonati Marco Ferrari Casella Postale 16 6826 Riva San Vitale Piazza del Sole 5 Piazza Cioccaro 2 T. 079 214 66 94 [email protected] 6500 Bellinzona 6900 Lugano TAgenzia 091 601 01 generale 01 BellinzonaT 091 224Agenzia 24 49 generale Lugano [email protected] Masdonati [email protected] Ferrari In copertina: Agenzia generale Bellinzona Agenzia generale Lugano

mobiliare.ch 002255 foto grande, Lago di Cadagno. PiazzaMichele del Masdonati Sole 5 PiazzaMarco FerrariCioccaro 2 foto piccola, Segheria del Patriziato di Faido 6500 Bellinzona 6900 Lugano TPiazza 091 601 del 01 Sole 01 5 TPiazza 091 224 Cioccaro 24 49 2 [email protected] Bellinzona [email protected] Lugano T 091 601 01 01 T 091 224 24 49 [email protected] [email protected] mobiliare.ch 002255

mobiliare.ch 002255 48 2 Progetto selvicolturale di cura Considerazioni sul Patriziato: dei boschi del Monte Boglia ieri, oggi, domani 53 4 Quinto: Impianto di Assemblea ALPA 2019 teleriscaldamento in piena attività a Castel San Pietro il 25 maggio 58 7 La Corporazione dei Patrizi Cambiamenti nel sostegno di Mendrisio dell’estivazione 62 15 Nuova Guida storico-artistica: Registri patriziali, MovPop, la Casa Rossa di Bellinzona MovPat e INFOSTAR 66 18 Riva San Vitale, la distribuzione Valle Malvaglia, paesaggio del pane benedetto di importanza nazionale 68 22 Patrizi di in assemblea Boschi in Ticino, protezione e risorsa 69 26 Coglio presenta i propri archivi Aggregazione: Patriziato di Faido e Degagna di Tarnolgio 70 32 Patrizi chiassesi in assemblea I Patriziati di Arogno e 71 si aggregano Carasso premia i giovani 37 Carasso: Mazza casalinga Patriziato e Comune di Biasca: 72 valorizzare il territorio Quinto: Giornata dei Patrizi e le funzioni del bosco con visita ai boschi 43 Cademario, un frutteto di conservazione di antiche varietà di castagni Considerazioni sul Patriziato: ieri, oggi, domani

2 di Daniele Mona, riti al Comune politico, altrove, e soprattut- Cosa ci aspetta nel futuro? Sono personal- 3 presidente del Patriziato Generale di Quinto to nelle città, quest’ultimo esercita il diritto mente convinto che il ruolo del Patriziato all’autogestione ed è dotato di un proprio or- avrà ancora più importanza nel gestire il ter- Il Patriziato, e cito dal Dizionario storico del- gano esecutivo. In alcuni cantoni ancora oggi ritorio cantonale - 70% di esso è di proprietà la Svizzera (DSS 1998-2014), è una Collettivi- spetta al Patriziato concedere l’attinenza co- patriziale - e che grazie a una sapiente ge- tà di diritto pubblico i cui membri possiedo- munale, senza la quale è impossibile acquisi- stione di quest’ultimo sapremo anche in fu- no la medesima attinenza di una località. Il re il Diritto di cittadinanza svizzera. In molti turo preservare le bellezze delle nostre valli. Patriziato amministra in genere i propri beni casi, inoltre, il Patriziato opera nella sfera Questo compito diventerà ancora più impor- (beni patriziali), purché tale compito non sia sociale, gestendo ospedali, case per anziani tante nell’ottica delle aggregazioni comunali demandato a una Corporazione comunale o o per i giovani, assegnando borse di studio previste dal piano cantonale delle aggrega- ad altro ente, per esempio ai boggesi di un al- e assistendo disoccupati, disabili o tossico- zioni che prevede in futuro un Canton Ticino peggio come nel caso del Comune di Quinto. dipendenti. Talvolta esso è anche impegnato composto di soli 23 comuni. Concordo piena- Il Patriziato si distingue da altre istituzioni in ambito culturale, ad esempio sostenendo mente con il nostro Patrizio Norman Gobbi, locali quali il Comune vero e proprio e il Co- biblioteche e musei. Per svolgere questi com- Consigliere di Stato, quando sostiene: “La mune parrocchiale. Le sue denominazioni piti, a volte riscuote imposte oppure utilizza variano a seconda della regione e del canto- gli interessi del proprio patrimonio. per i Patriziati un ruolo ancor più rilevante. ne: bourgeoisie (basso Vallese e Friburgo), Gli inizi del comune moderno risalgono alla Essiridefinizione dovranno dei infatti confini essere comunali complementari comporta commune bourgeoise (Giura), Bürgergemein- Repubblica elvetica. La creazione della citta- ai comuni, soddisfare le esigenze legate alla de (diversi cantoni germanofoni), Burgerge- dinanza svizzera uguale per tutti (cittadini prossimità, dare una voce istituzionalmente meinde (alto Vallese e Berna), Ortsbürgerge- a pieno titolo, dimoranti e sudditi dei vecchi forte ai cittadini dei comuni aggregati e ge- meinde (Uri e Argovia), Ortsgemeinde (San - stire in maniera sussidiaria il territorio. La Gallo e Turgovia), vischnanca burgaisa (Gri- tanti agiati di città e villaggi non volevano - gioni) e Tagwen (Glarona). Il comune patri- spartirecantoni) ifu propri causa dirittidi conflitti, su boschi, perché terreni gli abi e nesi è quella di sapersi rinnovare nel solco ziale, che nel Ticino è chiamato patriziato, altri beni comuni con i “nuovi cittadini”, di- dellasfida deltradizione, terzo millennio sposando per le i esigenzePatriziati della tici trae origine dall’antica Vicinanza, di cui è il venuti anch’essi titolari dell’attinenza comu- prossimità con la capacità di gestire il terri- successore giuridico. Ancora oggi la Vicinan- nale ma in genere più poveri. La soluzione torio.” za è presente soprattutto nelle frazioni di un di compromesso adottata nella legislazione singolo comune. Per fare un esempio, il Vici- dell’Elvetica sui comuni è in vigore ancora nato di Ambrì-Sopra svolge attività simili al oggi: l’insieme dei cittadini domiciliati co- Patriziato Generale ma legate al territorio stituisce il comune politico o degli abitanti, della frazione di Ambrì-Sopra. all’interno del quale sono esercitati i diritti I diversi tipi di Patriziati presentano forti dif- politici, mentre l’utilizzo dei beni comuni è ferenze sul piano dell’organizzazione, delle rimasto riservato agli attinenti locali di anti- competenze e delle attività: mentre in molte ca data (patrizi), riuniti appunto nel comune località i compiti esecutivi sono stati trasfe- patriziale. Programma della giornata Ordine del giorno dell’Assemblea Assemblea ALPA 2019 08.30 Accoglienza presso il Centro 1. Apertura dell’assemblea e saluto scolastico di Castel San Pietro, delle autorità e degli ospiti. Castel San Pietro - 25 maggio caffè e cornetti. 09.00 Assemblea ALPA 3. Relazione del presidente sull’attività 12.00 Aperitivo a base di prodotti locali 2. Costituzione ufficio presidenziale. 12.30 Pranzo del Consiglio direttivo. Organizzata dai Patriziati della Valle di Muggio 14.00 Visite guidate a scelta: 4. Relazione del redattore della Rivista patriziale. Cabbio 5. Relazione rappresentanti ALPA in Museo etnografico Valle di Muggio - Mulino di Bruzella – Bruzella altri organismi. 4 L’annuale Assemblea dell’Alleanza Patriziale relazione del Presidente e delle varie com- Vivaio cantonale di Lattecaldo - 5 6. Presentazione dei conti 2018, Ticinese si terrà quest’anno in Valle di Muggio. missioni, la presentazione dei consuntivi e Morbio Superiore Rapporto dei revisori. Sabato 25 maggio, presso il Centro scolastico dei preventivi. La giornata prevede inoltre, di Castel San Pietro, si ritroveranno i rappre- anche una parte conviviale, con l’aperitivo, il 7. Preventivo 2019. sentanti dei 200 Patriziati ticinesi. Se i nu- pranzo in comune, e le visite guidate, a scelta 8. Nomina dei revisori. meri si confermeranno come gli scorsi anni, fra 3 eccellenze della Valle di Muggio. L’or- 9. Designazione località Assemblea sono attese 250 persone fra delegati e ospiti. ganizzazione è curata dai 5 Patriziati della 2020. Le trattande in agenda per i lavori assemble- Valle di Muggio: Bruzella, Cabbio, Castel San ari sono quelle usuali fra le quali citiamo la Pietro, Morbio Superiore e Muggio. 10. Eventuali.

Gita dei Patrizi Da martedì 28 maggio a lunedì 3 giugno 2019 in Francia: Orange. Bordeaux, Périgord, Co- gnac, Angoulême. Programma e iscrizione sul sito dell‘ALPA. Castel San Pietro Cambiamenti nel sostegno dell’estivazione Dal 2019 il contributo d’estivazione per il bestiame munto è un supplemento

6 (media degli anni 1996-1998) per rispec- 7 del cantone Ticino chiare una gestione sostenibile e durevole. A di Diego Forni, Ufficio dei pagamenti diretti garanzia della sostenibilità, i contributi sono Introduzione vincolati dal rispetto di varie esigenze ecolo- Gli alpeggi rivestono un’importanza partico- giche e delle normative volte a fronteggiare lare per l’agricoltura ticinese e per i patrizia- l’avanzamento del bosco come pure la lotta ti che ne sono i proprietari principali. Oltre a contro le erbe indesiderate. Il carico usuale è garantire una gestione sostenibile dei pasco- stabilito per tre categorie. Il primo riguarda li alpini, a contribuire alla biodiversità e alla gli ovini non munti, il secondo gli altri ani- bellezza del nostro paesaggio, gli alpeggi sono mali e il terzo gli animali munti alpeggiati tra apprezzati per i loro prodotti. In primis, per 56 e 100 giorni. Quest’ultimo carico usuale è il rinomato formaggio d’alpe che ha ottenuto espresso in unità di bestiame grosso (UBG). la denominazione d’origine protetta e che ri- Una vacca da latte corrisponde a un’UBG. Nel scuote riconoscimenti di qualità. 2000, si è rimediato alla mancanza di una base A livello economico, la vendita dei prodotti e legale per il versamento di contributi per i ti- le entrate sotto forma di contributi d’estiva- zione e di alpeggio consentono di completare normalmente di proprietà dei patriziati e si il reddito. Inoltre, sovente l’alpeggio permette trovanopici pascoli nelle comunitari. vicinanze Queste dei villaggi. superfici Servono sono di avere una maggior disponibilità di manodo- prevalentemente al pascolo primaverile e au- pera per i lavori estivi delle aziende annuali. tunnale delle poche bovine rimaste al paese Tutto ciò evidenzia alcuni aspetti dell’interdi- per l’approvvigionamento estivo con latte e pendenza tra le aziende d’estivazione e quelle i suoi prodotti trasformati. Nella terza tappa agricole. della riforma della politica agricola si è ulte- riormente aumentato il preventivo per i con- La recente evoluzione dell’economia alpestre tributi d’estivazione di 10 mio per un totale di Dagli anni 90 con la riforma della politica 100 mio. agricola si è voluto dare maggior importanza Nel 2014 con la rielaborazione del sistema dei al mantenimento della gestione del territo- pagamenti diretti, il contributo d’estivazione rio. Per questo motivo il credito quadro della è stato nuovamente incrementato arrivando Confederazione per i contributi d’estivazione nel 2017 oltre i 125,2 mio a livello di Confede- è stato aumentato a ca. 90 mio con l’introdu- razione (CH) e a quasi 4,27 mio in Ticino. Con zione del nuovo sistema di retribuzione degli il nuovo sistema, per la regione d’estivazione alpeggi nel 2000. sono stati introdotti dei contributi per la bio- Dal versamento per singolo animale si è pas- diversità di pascoli ricchi di specie (2017: CH sati a un conteggio in base al carico usuale 30,8 mio e TI 0,89 mio) e per la qualità del pa- Alpe Vogornese -

Inoltre,esaggio alnon fine vanno di remunerare dimenticati i provvedimen gli incentivi cantonaliti specifici e (2017:federali CH per 10,7 le aziendemio e TI d’estivazio 0,23 mio).- ne e agricole. In seguito della revisione parzia- le della Legge cantonale sull’agricoltura del 17 dicembre 2014 sono versati fr. 30.- per carico normale (CN) di bestiame munto agli alpeggi con trasformazione, ma senza accesso veicola- re (2017: TI fr. 24’743). Lo stesso importo per - buti d’alpeggio previsti dall’OPD che ammon- tabestiame a fr. 370.- munto per CN va (2017: ai beneficiari CH 3,2 mio dei contri- TI fr. 8 127’721). 9

Alpe Vogornese Pertanto in Ticino per la gestione degli alpeggi Per gli alpeggi con una durata maggiore di 56 sono versati oltre 5 mio all’anno. Rispetto ai e inferiore a 91 giorni e con un carico effettivo 3-3,5 mio nei decenni precedenti l’aumento è inferiore al carico usuale in UBG per bestiame stato sostanziale. Solo i contributi d’estivazio- munto abrogato, il contributo d’estivazione ne rispetto al 1992 sono più che raddoppiati. Dal 2019 la categoria e il relativo contributo particolare gli alpeggi in alta quota del Ticino per il bestiame munto tra 56 e 100 giorni in settentrionale,risulterà inferiore. dove Questa predominano modifica gli toccaalpeggi in UBG non sono più contemplati nei disposti con la trasformazione del latte in formaggio. di legge. In compenso per il bestiame munto Mentre per il medio Ticino e quello meridiona- è previsto un contributo supplementare di le si prospetta un ulteriore aumento del con- tributo sopra i 91 giorni. per UBG munta dal primo giorno d’alpeggio Di seguito alcuni esempi di differenze di con- fr. 40.- per carico normale. Ciò significa che tributo d’estivazione per un’UBG munta con 10 centesimi al giorno. una durata di 56-100 giorni. 11 al massimo fino al 180esimo, sono versati 40

Differenze di contributo per bestiame munto nel 2019 rispetto al 2018

Durata dell’alpeggio Contributo Differenza Differenza in % per 1 UBG munta in fr. * (2019-2018) in fr. 56-100 giorni (2014-2018) 400.- 60 giorni (2019) 264.- -136.- -34 70 giorni (2019) 308.- -92.- -23 80 giorni (2019) 352.- -48.- -12 91 giorni (2019) 400.40 0.40 0.1 100 giorni (2019) 440.- 40 10

* esempio di calcolo esteso per 60 giorni: 1 UBG x 60/100 x (400 fr./CN + 40 fr./CN)

Evoluzione dell’effettivo di bestiame alpeggiato

Durata dell’alpeggio 1999 2006 * 2011* 2018* Diff. in % Diff. in % Diff. in % 99-06 06-11 11-18

Vacche munte 4422 4020 3820 3752 -9.1 -5.0 -1.8 Altre vacche 419 532 692 1279 27.0 30.1 84.8 Manze e tori 2143 1617 1717 2133 -24.5 6.2 24.2 Vitelli 954 928 1045 2033 -2.7 12.6 94.5 Equini 252 401 386 256 59.1 -3.7 -33.7 Capre da latte 5137 5342 5151 4953 4.0 -3.6 -3.8 Altre capre ** 2074 2185 2476 2384 5.4 13.3 -3.7 Pecore *** 13630 10714 10135 9434 -21.4 -5.4 -6.9

* esclusi i pascoli comunitari ** > 1 anno, becchi esclusi (2018: 244 capi) *** arieti (2018: 456 capi) e agnelli (2018: 4941) esclusi Alpe Vogornese Per evitare doppioni, gli effettivi dei pascoli comunitari (28 nel 2018) sono stati esclusi dal conteggio poiché si tratta quasi esclusivamen- te d’aziende sfruttate prima e/o dopo l’alpeg- gio vero e proprio.

Dall’evoluzione degli animali alpeggiati, si - messo di mantenere una buona produzione lattieraevince che sugli gli alpeggi. incentivi L’abbandono finanziari hannodel contin per- gentamento lattiero e la concentrazione della produzione in aziende più grandi non hanno

12 carico di bovini da latte. La tradizione pasto- 13 apparentemente influito negativamente sul

Alpe Vogornese rizia e casearia sui nostri alpeggi rimane viva ministrativa di alpeggi di piccola entità che di come in passato. D’altro canto, i bassi prezzi regola comportano lo sfruttamento del mede- e limitati margini di guadagno per il latte nel simo pascolo patriziale da parte di effettivi di Registri patriziali, periodo invernale hanno causato l’abbandono differenti proprietari. della produzione lattiera e il passaggio a quel- la di carne. L’aumento della categoria altre Nell’anno lattiero 2017, 66 (2011: 75) aziende MovPop, MovPat e INFOSTAR vacche, di regola nutrici, e dei giovani bovini d’estivazione con latte commercializzato han- conferma in modo chiaro questa tendenza. Per no prodotto 3,71 mio di kg di latte (2011: 3,76) Il non facile aggiornamento dei dati riguardanti i cittadini patrizi ticinesi i piccoli ruminanti la tendenza a una leggera (su una produzione totale in Ticino di 19,09 diminuzione dagli anni 2000 è confermata. mio di kg [2011: 19,72]). Pertanto ca. un quin- - diminuzione delle aziende agricole medio- cato sotto forma di formaggio dell’alpe con un piccoleQuesta flessioneche normalmente è probabilmente detengono dovuta ovini alla e valoreto del latteaggiunto commercializzato interessante finisce sul mer 14 caprini. Abbiamo volutamente intitolato questo arti- 15 - civile. - sione, per far capire immediatamente che il Selocali trattiamo e Vincenzo questo Lava, tema capo in Ufficio ambito dello patrizia Stato- coNel seguente). 2018 le aziende L’evoluzione d’estivazione delle aziende a beneficio d’esti- Registrocolo con delle alcuni persone termini in di Svizzera difficile è compren un tema le, è perché alcuni aspetti della registrazione vazionedei rispettivi mostra contributi una diminuzione erano 232 del(vedi numero grafi delle persone riguardano anche i Patriziati, - e articolato. Ne abbiamo parlato con Fausto che devono tener aggiornati i loro registri. mero di aziende d’estivazione negli anni se- Fornera,non facile, ispettore molto ben presso definito, la Sezione ma complesso degli enti Qui, in teoria, dovrebbero essere iscritti tut- di aziende fino al 1998. L’incremento del nu pascoli comunitari. Negli ultimi anni, invece laguenti diminuzione è dato principalmente è dovuta all’aggregazione dalla notifica am dei-

Aziende e contributi d’estivazione in Ticino dal 1993

Cevio, Ufficio di Stato civile Vallemaggia ti i Patrizi residenti in Ticino, in Svizzera e arrivano i dati che alimentano il database serie di link che permettono di avere un qua- non semplice sistema di registrazione della all’estero. La tenuta a giorno dei cataloghi del MovPop? Facciamo un passo indietro per dro dei cittadini registrati molto più funzio- popolazione? Dal 2008, il sistema cantona- patriziali non è cosa facile: i metodi di regi- cercare di capire come funziona il Registro nale e performante. Non è però mutata nel le MovPop è accessibile per consultazione strazione sono diversi, dalle tabelle cartacee della popolazione in Svizzera. tempo la ferrea disciplina che regola la do- anche ai Patriziati. Il limite è che il sistema a quelle Excel o a programmi informatici È dal 1929 che i dati riguardanti i cittadini cumentazione e la consultazione di questi cantonale non contempla i dati completi ri- registri dello Stato civile. La banca dati che guardanti lo stato di patrizio dei cittadini. E il fatto che le informazioni sui cambiamen- Stato civile del rispettivo luogo di attinen- contiene tutti i dati dei cittadini svizzeri, anche se in parte potrebbe contenerli, il si- tispecifici. che riguardano L’aspetto famiglie più problematico patrizie (nascite, è poi svizzeriza, che originariamente sono registrati inserivano presso gli Ufficii dati diin di quelli collegati per relazioni di diritto di stema non ha i dati riguardanti i cittadini pa- matrimoni, divorzi, decessi, ...) non giungono “tabelle” cartacee, basandosi sul concetto di famiglia agli stessi, così come la documenta- trizi residenti fuori cantone e men che meno puntualmente da parte dei diretti interes- famiglia patriarcale, con un capofamiglia al zione di tutti gli eventi di stato civile che in- quelli residenti fuori dalla Svizzera. sati, che troppo spesso dimenticano di se- tervengono in Svizzera si chiama INFOSTAR, Inoltre non vi è trasmissione diretta di dati gnalare al proprio Patriziato i cambiamenti ecc., secondo i principi del diritto applica- ed è ben protetta, per questioni di privacy, comune-patriziato e nemmeno patriziato- intervenuti. Qualcuno si è chiesto se la ma- bile.quale Ogni venivano famiglia aggiunti aveva via quindi via mogli, la propria figli, ma soprattutto per mantenere un controllo comune. Sottolineiamo che i Patriziati con- 16 teria non potrebbe essere regolata a livello scheda tenuta presso il Comune di attinen- univoco di tutti i dati che vengono inseriti o sultano il MovPop ma non possono inserire 17 cantonale, o meglio ancora a livello federale. za. È facile immaginare che il sistema delle - dati. Per quanto riguarda il cantone Ticino, i dati “tabelle cartacee” e la registrazione “pa- nanza federale in materia, a documentare i Manca quindi attualmente una banca dati riguardanti la popolazione domiciliata nei triarcale” siano andati via via complicandosi datimodificati. in questi Secondo Registri il Codice nei Cantoni civile esvizzeri l’Ordi cantonale per i cittadini patrizi. Proprio Comuni sono inseriti in un database che vie- parecchio, con l’evolversi della società. Nel - per sopperire a questa carenza, la revisione ne chiamato in gergo MovPop (Registro del 2004 si è passati a un sistema informatico, parziale della Legge organica patriziale can- Movimento della Popolazione). Ma da dove basato sulla persona e funzionante con una sono 37 dei (assegnati professionisti in parte specificamente per circondari for tonale prevede che sia istituito un databa- distrettuali,mati: gli ufficiali in parte di stato dall’autorità civile, che incentrale Ticino se cantonale sulla falsariga del MovPop: un e di vigilanza). La consultazione dei Registri database che potremmo chiamare MovPat di stato civile è concessa in casi particolari (Movimento dei cittadini patrizi). La revi- ad autorità federali e cantonali per necessità sione della LOP è in dirittura d’arrivo, con la discussione in Gran Consiglio, e il database cpv. 4 CC. Le eccezioni sulla consultazione cantonale per i cittadini patrizi, una volta nonspecifiche, riguardano come comunque previsto dall’articoloin nessun caso 43a, i Patriziati, cui è dunque precluso, per legge, tempisuperate relativamente le necessarie brevi. verifiche Questa tecniche nuova e Codice civile svizzero entrata in vigore il 1. modalitàfinanziarie, di dovrebbetenere aggiornati essere approntatoi registri pa in- gennaiol’accesso 2019, a INFOSTAR. è stata creata Con la la modifica base legale del triziali faciliterà la tenuta a giorno, ma non che concede la possibilità d’accesso median- potrà fare miracoli se non saranno i patrizi te procedura di richiamo alle autorità com- stessi che comunicheranno tempestivamen- petenti per la tenuta dei registri cantonali e te ogni variazione del proprio stato civile. comunali degli abitanti, ai sensi della legge sull’armonizzazione dei registri; l’attuazio- ne di tale possibilità presuppone ancora una

intervenutaserie di modifiche in Svizzera delle norme e che d’esecuzione.riguarda un domiciliato,Ogni modifica viene dei comunicataregistri dello al Comunestato civile in- teressato, che provvede a inserire i dati nel proprio applicativo per la tenuta del ruolo degli abitanti e, successivamente, per quanto riguarda i domiciliati in Ticino, comunica la relativa mutazione alla banca dati cantonale, denominata come abbiamo visto, MovPop. Come interagiscono i Patriziati con questo

Mendrisio, Municipio, Ufficio di Stato civile cui si aggiunge quello di Montegreco sul lato opposto della montagna: ancora oggi rappre- unitamente alla riapertura del ristoro in quo- Valle Malvaglia, paesaggio sentano assieme un’autentica testimonianza tatradizioni. ha inoltre La contribuitorimessa in funzione a ridare dellaslancio filovia dal storica e culturale della passata civiltà agri- cola montana. Visto il grande pregio di questa di importanza nazionale zona, la Confederazione ha inserito l’intera Prou),profilo dell’importante dell’affluenza turistica offerta escursionisticaa questa Valle, Valle nell’Inventario dei paesaggi, siti e mo- a beneficio anche delle capanne (Quarnei e numenti di importanza nazionale, in modo cime oltre i 3’000 m.s.l.m, così come del recen- da preservare questo importante luogo e la teche percorso può portare mountain fino all’Adula bike presente e alle numerosesulla piat- Grande impegno del Patriziato per la cura del territorio sua storia. Le cinque Ville sono raggiungibili taforma nazionale di Svizzera Mobile. - Il Patriziato di Malvaglia, assieme al Comune glia - Monte Dagro, che dà ai visitatori la pos- ed altri enti vicini a questa bellissima Valle, si sibilitàcomodamente di praticare usufruendo numerose della attività filovia Malvalegate impegna da anni a favore della cura del ter- 18 Ente Regionale per lo Sviluppo del Bellinzo- architettonica della nostra regione. Questo alla natura e alla montagna, lontani dai ritmi ritorio. Tra i vari progetti più recenti di cui il 19 nese e Valli e Antenna ERS-BV per la Valle di territorio, situato in una valle laterale del- frenetici. La Valle Malvaglia è rimasto un luo- Patriziato si è fatto promotore ricordiamo ad Blenio la Valle di Blenio, oltre ad offrire una varietà go autentico, in cui l’uomo e la natura hanno esempio la ristrutturazione dell’Alpe di Pozzo, naturalistica e paesaggistica invidiabile, pre- vissuto nei secoli in equilibrio e nel reciproco che permetterà una migliore gestione dell’al- - senta anche i cinque antichi nuclei o “Ville” di rispetto, per certi versi ancora selvaggio tut- peggio e la vendita diretta di prodotti casea- tentica perla naturalistica, paesaggistica e Madra, Dandrio, Chiavasco, Anzano e Dagro, a to da esplorare e in cui riscoprire le antiche ri, ma anche la realizzazione di un sentierone La Valle Malvaglia può essere definita un’au

Vista da Monte Dagro agricolo da Cusiè all’Alpe Pozzo, che permet- crete per favorire lo sviluppo di un’offerta tu- terà la continuità e lo sviluppo del settore pri- ristica integrata di questa valle, secondo una mario in alta montagna. Vi è inoltre il recupero logica di sviluppo regionale coordinata e uni- del Lariceto pascolato Pian Cimitero sito so- taria. Sono già state condivise varie misure in pra i monti di Cusié, che oltre a vari interventi previsti ricopre pure un ruolo educativo gra- le modalità di una loro implementazione. zie alla posa di pannelli informativi e alla pre- Ilpiù nostro ambiti, Ente per ele la quali sua siAntenna stanno perora definendola Valle di senza di un’aula didattica immersa nel bosco. Blenio sono sensibili rispetto a questo tipo di Tra le altre attività del Patriziato sono anche iniziative, riconoscendone la loro importanza, da annoverare il piano di gestione forestale, per questo motivo sono sempre volentieri a di- la creazione di una riserva forestale tra la Val sposizione per qualsiasi tipo di informazione, Combra e la Val Dandrio e la realizzazione di per consulenze e per l’accompagnamento ai un sentierone verso Montegreco. Tutte queste promotori di tali progetti. 20 importanti iniziative si inseriscono coerente- 21 mente in un discorso più ampio di promozio- ne della Valle e presentano una caratteristica comune: la cura e la valorizzazione di questo territorio. Oltre al Patriziato, vari attori attivi sul territorio stanno lavorando in modo co- ordinato e sinergico all’implementazione di altre misure e progetti in tal senso. Citiamo ad esempio il Progetto Paesaggio Valle Malva- glia, promosso dal Comune di Serravalle, con la valorizzazione del territorio in varie fasi - pristino di muri a secco, riattazione del Muli- no(recupero di Madra, e gestione recupero delle di vie superfici storiche, erbose, progetto ri

compensazione ecologica e recupero di super- d’interconnessione delle superfici agricole di dell’antico mulino di Dandrio promosso dall’o- monimafici agricole), Associazione, come pure la rimessaristrutturazione in funzione e valorizzazione del nucleo di Montegreco e di quello di Germanionico. Riconosciuta la necessità e la volontà di coor- dinare la promozione di tutte queste inizia- tive, nel 2017 è stato avviato un “Gruppo di lavoro Valle Malvaglia”, un gremio coordinato dall’Antenna ERS-BV per la Valle di Blenio in collaborazione con il Comune di Serravalle e che riunisce il Patriziato, la Società Alpinistica Bassa Blenio, l’Associazione amici della Valle Malvaglia, La Filovia, l’Organizzazione turi- stica regionale Bellinzonese e Alto Ticino, così come vari enti e associazioni legati alla Valle Malvaglia. L’obiettivo è di favorire la messa in rete dei vari attori, individuando e mettendo in atto forme di collaborazione e misure con- Valle Malvaglia Boschi in Ticino, protezione e risorsa

Primo bilancio del Piano forestale cantonale decennale

22 stituiti da sussidi cantonali; i rimanenti sono 23 coperti dai sussidi federali, dal ricavo della vendita del legname e dalla partecipazione - per la copertura dei costi residui - dei bene-

Polmone verde, spazio vitale per animali e soprattutto grazie al grosso impegno profuso vegetali, fonte di materia prima, componente daificiari Patriziati delle funzioni ticinesi, del i maggiori bosco. Ciò proprietari è possibile di importante del nostro paesaggio e area privi- bosco nel Cantone. Come previsto anche dal legiata di svago. Il bosco, che in Ticino occupa Piano forestale, questi interventi, oltre che oltre la metà del territorio cantonale, ha un’al- essere destinati alla protezione, che rimane la tra fondamentale funzione: quella di proteg- funzione prioritaria del bosco ticinese, vanno gere gli insediamenti, le infrastrutture e le vie - di comunicazione dai pericoli naturali. Questa gio e dello svago, senza dimenticare l’aspetto importanza è confermata dai numeri, conside- economicopure a beneficio legato della alla biodiversità,produzione di del legname. paesag rato che, sulla base dei modelli elaborati dalla Confederazione, il bosco di protezione in Tici- Gli incendi boschivi, un fenomeno in crescita A seguito dei mutamenti climatici in atto, particolare esso svolge un ruolo di protezione nell’ultimo decennio si è notata una ripresa direttano supera contro l’80% le valanghe,della superficie le frane boschiva. e la caduta In del numero di incendi in Ticino; roghi che pos- di sassi. Contribuisce inoltre, grazie alla co- sono compromettere gravemente l’assolvi- mento delle funzioni del bosco, in particolare - quella di protezione, causando notevoli costi nepertura nel terreno. del terreno, a un equilibrato deflusso per la ricostituzione di popolamenti boschivi delle acque di superficie e alla loro penetrazio sani che possano svolgere a lungo termine ed La gestione del bosco in Ticino in modo durevole le proprie funzioni. La pia- I principi della gestione del bosco ticinese sono sanciti dal Piano forestale cantonale, ripensare l’organizzazione di prevenzione e approvato dal Consiglio di Stato nel dicembre dinificazione lotta contro ha gli portato incendi. l’Autorità Per fare cantonale ciò, si è in a- 2007. Lo scorso anno è stato eseguito il bilan- - cio dei primi 10 anni di applicazione del Piano zione tra la Sezione forestale, il WSL (Istituto e quest’anno verranno riaggiornati gli obietti- federalestaurata diun’interessante ricerca per la e foresta, proficua la collabora neve e il vi per i prossimi 10 anni. paesaggio) e la Federazione cantonale dei cor- Per la gestione dell’intero patrimonio boschi- pi pompieri che ha portato, nel mese di genna- vo in Ticino si investono annualmente circa io del 2017, all’allestimento e all’approvazione 30 milioni di franchi, di cui 10 milioni sono co- da parte del Consiglio di Stato del Concetto Boschi sopra Ambrì “Incendi di bosco 2020”, documento che co-

organizzata contro gli incendi. A ciò vi è da aggiungerestituisce la basela revisione per una della lotta Convenzione efficiente e benper l’impiego dei mezzi aerei nella lotta contro gli incendi - approvata dal Consiglio di Stato nel mese di dicembre 2018 - che tiene conto dell’e- voluzione dei mezzi a disposizione avvenuta nell’ultimo decennio. Oltre a questi aspetti di tipo organizzativo, la Sezione forestale del Dipartimento del territo- rio, nell’ambito dei progetti di cura del bosco di protezione, promuove annualmente in Tici- 24 no la realizzazione, là dove necessario, d’im- 25 pianti per la lotta antincendio, attualmente costituiti in gran parte da vasche (o laghetti) per il pescaggio con gli elicotteri. Quale esem- pio si può citare il recente importante proget- to approvato in questo ambito, che prevede la costruzione di 6 vasche di pescaggio per eli- cotteri e di 4 idranti a colonna ubicati in po- sizioni strategiche in Valle Morobbia, progetto promosso in collaborazione con il Municipio e l’Azienda Multiservizi di Bellinzona.

Boschi in zona Biasca e valorizzazione dei Patriziati quali Enti lo- cali fondamentali e sussidiari nei confronti Aggregazione: Patriziato dei Comuni, in particolare nella gestione del territorio. L’istanza del 2017 promossa dai due Enti, era scaturita sulla base di alcune di Faido e Degagna di Tarnolgio importanti premesse: tutti i membri della Degagna di Tarnolgio in Piano fanno parte anche del Patriziato di Faido; il ridotto nu- mero e la scarsa presenza di giovani nella Una unione che rafforza il nuovo Ente Degagna non avrebbero garantito in futuro un’esistenza autonoma; il nuovo Patriziato di Faido aggregato si trova in una migliore - 26 La procedura di aggregazione del Patriziato - te; ne derivano così vantaggi per entrambi 27 di Faido e della Degagna di Tarnolgio è ormai triziale, l’aggregazione è cosa fatta. Il nuovo glisituazione Enti. finanziaria nella gestione corren conclusa e ha fatto nascere un Ente unico, fusione e con l’elezione del nuovo Ufficio pa- il Patriziato di Faido. La decisione di intra- smo al futuro, continuando a salvaguardare Cenni storici prendere la fusione era stata presa unani- Patriziato può guardare con fiducia e ottimi La storia del Patriziato di Faido e della De- memente da tutti i cittadini patrizi dei due collettività. Questa aggregazione si inseri- gagna di Tarnolgio in Piano risale al 1227, scee promuovere nella strategia i propri cantonale beni a beneficiodi promozione della quando i diritti di sfruttamento delle alpi della Leventina furono divise fra le allora 10 Enti. Il Consiglio di Stato ha poi ratificato la vicinanze (grandi comuni rurali composti da più villaggi) che componevano la Valle. An-

parte della Leventina, inseriti nella vicinan- zache di Iragna Faido, chee Lodrino si divideva fino nelleal 1441 tre degagne:facevano Fichengo (con il villaggio di Faido), Osco e Tarnolgio. Le degagne erano le corporazioni che si occupavano del carico degli alpi, tra- mite le bogge, e del trasporto delle merci a dorso di cavallo o di mulo nel tratto della mulattiera principale, che conduceva al Pas- so del San Gottardo, pure compreso all’inter- no della vicinanza. Le vicinanze, degagne e terre (o vicinati) erano dotate di un regolamento (ordini) e a turno, generalmente annuale, erano presie- dute da uno o due consoli. Col passare dei secoli, molto probabilmente per poter par- tecipare più facilmente al trasporto delle merci lungo il tratto di mulattiera che si tro- vava sul fondovalle e alla sua manutenzio- ne, parte dei membri della Degagna di Tar- nolgio di spostarono a Faido e diedero vita alla Degagna di Tarnolgio in Piano. Gli altri crearono invece la Degagna di Tarnolgio in Monte. Entrambi le corporazioni erano rette Segheria del Patriziato di Faido Bacino storico del Formigario da un console. Con la fine dell’antico regime, a causa dell’invasione francese del 1798, fu- agli abitanti di Faido, mantenendo la pro- quadrati, per un valore vicino al milione di Un’attività molto particolare, rono introdotti in Leventina in quell’anno i prietà degli impianti. Il Patriziato di Faido franchi, tutti nella sezione di Faido. Tarno- la Biblioteca Ennio Cattaneo Comuni. Essi sorsero lentamente fra il 1798 nel 1845 ricostruì, dopo l’alluvione del 1839, glio in Piano possiede 200mila metri qua- Nel 2011 la Degagna ha investito in un valore e il 1810. In questi nuovi Enti non venivano la vecchia segheria della corporazione in drati, stimati sui 33mila franchi e situati nel- culturale importante per promuovere e sal- distinti i compiti politici amministrativi da prossimità della Piumogna, sfruttandone le la sezione di Faido e Mairengo. vaguardare un patrimonio di conoscenze, e quelli economici legati alla gestione dei beni acque. Nel 1896 la segheria venne ampliata Ben più consistenti sono i beni materiali am- ha inaugurato la Biblioteca Ennio Cattaneo, collettivi. Si parla quindi della presenza del e dotata di una nuova macchina proveniente ministrativi che riguardano l’Acquedotto nei locali del Palazzo patriziale di Faido. L’o- dalla Germania. Nel 1908 fu costruito il Pa- della Degagna di Tarnolgio in Piano: oltre 3 biettivo è stato da subito quello di dare la Faido il comune veniva in pratica gestito lazzo patriziale, che è ancora oggi la princi- milioni e mezzo di franchi. La maggior par- possibilità alla popolazione di usufruire di dall’organizzazionePatriziato comunale. corporativa Nel caso specifico dell’antica di pale proprietà dell’Ente. Negli ultimi anni un questo importante bene, mediante la consul- - gruppo di volontari, guidati dall’allora presi- pascoli, ma le proprietà annoverano anche tazione e il prestito dei libri, gratuitamente, ge patriziale del 1857, che sancì la separazio- dente Edo Tagliabue, ha rimesso in funzione te della superficie è costituita da boschi e- sottoscrivendo unicamente una tessera di neterra. fra Questocomune dualismo politico edurerà comune fino patriziale. alla Leg la vecchia sega e ha creato un’area espositiva - - 28 Il termine patriziato non appartiene alla - menti,vari edifici le autorimesse e altri beni, patriziali, fra cui: il Palazzola segheria pa tevole collezione dagli eredi del precedente 29 nostra storia, ma fu introdotto dai Francesi ra del Bosco Grande. patrizialetriziale con con sala, lo biblioteca,spazio didattico uffici e eapparta la sala presidenteaffiliazione. Cattaneo, Ottenuta lamediante donazione regolari della noac- dopo l’invasione dell’antica Confederazione. (Aula del bosco) riguardante la fauna e la flo conferenze, gli impianti dell’acquedotto del- quisti di nuove opere e ulteriori successive La Degagna di Tarnolgio in Piano si specia- Situazione attuale dei beni patriziali la Degagna che servono la sezione comunale donazioni, la biblioteca ha continuato a in- lizzò nel corso dell’ottocento nella costru- I fondi del Patriziato di Faido si estendono di Faido, con captazioni, tubazioni, serbatoi, crementare il proprio patrimonio librario, zione e nella fornitura dell’acqua potabile camere varie, ecc., la Biblioteca. raggiungendo gli oltre 5000 volumi, fra cui

su una superficie di quasi 2 milioni di metri

Aula del Bosco del Patriziato diverse collezioni, registrati e cataloghi. È nata successivamente una collaborazione con la Fondazione Bibliomedia, che da quasi cent’anni è sostenuta dalla Confederazione. Grazie a questa collaborazione la Biblioteca può usufruire di ulteriori raccolte di libri che vengono prestati alla Biblioteca di Faido dalla stessa Bibliomedia a prezzi irrisori. Per mantenere la gratuità dell’offerta, il Patri-

aiuto dal Fondo per la gestione del territorio, cosìziato da verificherà promuovere la possibilità e migliorare di ottenere un’iniziati un- va culturale molto importante per il paese e 30 che sta riscuotendo tanto successo. 31

Sentiero nanetti Repubbliche o Stati dietro pagamento di una tuto di patrizio a tutti i cittadini che ne fa- tassa di franchi cento, purché s’impegnasse- cevano richiesta. Le famiglie che nei primi I Patriziati di Arogno ro ad essere fratelli e uniti in un solo Comu- tempi facevano parte del Patriziato poteva- ne. Essi avrebbero potuto usufruire del rica- no usufruire di terreni per la coltivazione di vato dei due Alpi, delle Pianche, della legna ortaggi e per l’allevamento del bestiame, del e Bissone si aggregano dei boschi, ecc. diritto di taglio della legna nei boschi patri- A quel tempo, le famiglie patrizie erano le se- ziali. Nel 1872 il Patriziato cedette al Comu- guenti: Beretta, Bianchi, Casellini, Cometta, ne la piazza comunale (ora Piazza Borromi- Cozzi, Delucchi, De Vecchi, De Maria, Giani- ni), che comprendeva alcune piante di gelso, Migliori sinergie per obiettivi comuni ni, Gobbi, Manzoni, Medici, Minini, Pezzani, indispensabili per il nutrimento dei bachi da Romanzini, Sartori, Serena, Stella, Sai, To- seta. Inizialmente le famiglie patrizie erano: masetti e Maini (queste ultime tre oggi sono Casellini, Gaggini, Orsatti, Roncajoli, Ten- calla. Bissone conta attualmente trenta fa- 32 Dopo che i cittadini patrizi di Arogno e Bis- quali Enti locali fondamentali e sussidiari l’amministrazione del Patriziato fu eseguita miglie patrizie, comprese anche quasi tutte 33 sone hanno confermato all’unanimità la vo- nei confronti dei Comuni. dalestinte). comune. Dalla Dal sua 1878 costituzione in avanti e ilfino Patriziato al 1878 quelle originarie. lontà di aggregarsi, il Consiglio di Stato ha di Arogno ebbe la propria amministrazione. decretato formalmente la nascita del nuovo Cenni storici, Arogno - Perché aggregarsi Patriziato di Arogno e Bissone. Grazie all’u- Il Patriziato di Arogno ha le sue origini all’i- gistro dei Patrizi, buona parte delle paren- I Patriziati di Arogno e Bissone, che hanno i nione delle loro forze, i cittadini patrizi dei nizio del 19° secolo, con l’annessione del Ti- teleOggi, originarie malgrado sonole difficoltà ancora nel rappresentate, gestire il re due Enti aggregati potranno continuare a cino alla Confederazione Svizzera, ed ha so- salvaguardare e promuovere i propri beni a stituito l’antica organizzazione comunitaria patrizi, attualmente una settantina, per 42 trovarebeni territoriali patrizi disposti confinanti, a occuparsi hanno preso dell’am atto- - nota con il nome di vicinia. La sua struttura fuochi,pur con il una 7% costante della popolazione flessione delresidente. numero di ministrazionedelle difficoltà e del della Patriziato conduzione di Bissone dell’Ente. di mite il Dipartimento delle istituzioni, ha ac- Un Ente unico consente maggiori e migliori compagnatobeneficio della e sostenuto collettività. passo Il Governo,dopo passo tra la questioni di poco conto. Al momento della Cenni storici, Bissone sinergie che potranno in futuro incrementa- procedura di aggregazione. Questa aggrega- suanon costituzione,è variata fino nel ai nostri 1806, giorni,l’assemblea se non deci per- Dai libri d’archivio, la prima assemblea pa- re le iniziative comuni. Entrambi i Patriziati, zione si inserisce nella strategia cantonale di se di accettare nel Patriziato tutti i cittadini triziale si tenne nel 1831. Secondo l’uso del come detto all’inizio, hanno aderito unani- promozione e valorizzazione dei Patriziati e i vicini (anche se forestieri) d’altri Cantoni, tempo, l’assemblea poteva accordare lo sta- memente al progetto aggregativo.

Bissone Territorio e infrastrutture di Arogno Le proprietà, di oltre 3’800’000 di metri quadrati di territorio, sono costituite in prevalenza da boschi, in parte inaccessibi- li. Vi sono poi due Alpi, ora non più caricati dal bestiame. L’Alpe di Pugerna, detto anche Alp da Pianásc, situato a monte della frazio- ne omonima, comprende una costruzione in muratura attorniata da pascolo, oggi par- zialmente invaso dal bosco. Un tempo veniva caricato dai Patrizi di Pugerna con 5-6 muc-

privati per un uso ricreativo e di svago. L’Alpe 34 diche Arogno e una sidecina trova di sul capre. versante Oggi opposto è affittato della a 35 Val Mara, sulle pendici del Monte Crocetta, a 1084 metri di altitudine. La sua esistenza è documentata dal 1795, ma ha origini certa- mente più remote. In passato veniva caricato con una sessantina di mucche e una decina di capre. Venne ristrutturato nel 1948 con un

Bissone, inizio secolo scorso cospicuo investimento. Dal 1956 l’alpe fu uti- Territorio e infrastrutture di Bissone La proprietà boschiva attuale, di 272’868 metri quadrati, spazia verso Campione d’I- Patriziato e Comune di Biasca: all’associazionelizzato anche dalle Amici guardie dell’alpe, di confine che ha come pro- talia, e Arogno. Nel 1975 il Patri- cedutoluogo di a sosta. sostanziali Attualmente migliorie, è dato ricavandone in affitto ziato di Bissone aveva ceduto al Comune di una struttura di soggiorno per piccole comi- Bissone parte di un bosco di sua proprietà in valorizzare il territorio tive. Ogni anno, nel mese di giugno, questa zona Roncaglia per la costruzione di un nuo- associazione organizza un raduno pubblico, vo pozzo di captazione dell’acqua potabile. detto Festa dell’alpe, al quale partecipano e le funzioni del bosco 200-300 persone. Per il futuro sono previsti La nuova realtà ulteriori ammodernamenti della struttura, Il nuovo Patrizato si chiama Arogno-Bis- Un esempio concreto di collaborazione coì da renderla attrattiva sul piano turistico. Il Patriziato di Arogno possiede pure un pic- La sede è ad Arogno. A livello economico, il 36 colo Mulino, nel centro del paese, nella vec- nuovosone e Enteha un parte Ufficio dai patriziale conti precedenti, di 5 membri. che di Elio Rè, presidente del Patriziato di Biasca nella gestione del patrimonio territoriale. 37 chia casa comunale. Nato un secolo fa per ini- avevano chiuso quasi a pareggio. Il capitale Questa sintetica premessa ci fa capire la ne- ziativa di un gruppo di modesti coltivatori di proprio comune è ora di circa 13’000 fran- Premessa cessità e l’importanza della collaborazione chi, 26’740 di liquidità e debiti ipotecari per Anche il Patriziato di Biasca ha avuto origi- fra i due Enti nello studio e nell’attuazione 1940, i macchinari vennero interamente so- 12’540 franchi. Il territorio del nuovo Ente, ne dalla Vicinìa di Biasca, prima forma di or- di progetti a carattere comunale volti a valo- stituiti.cereali, Oggiil mulino il Mulino, subì variegestito modifiche dal Patriziato, e nel prevalentemente boschivo, è in buona parte ganizzazione delle comunità rurali, nate nel funziona ancora per il mais e può macinare già percorribile grazie alla rete di sentieri ottica, Patriziato e Comune di Biasca hanno 50 kg di farina all’ora. Tra le proprietà del esistente. L’aggregazione permetterà ora di del Cantone Ticino nel 1803. Al Comune furo- rizzare e riqualificare il territorio. In questa- Patriziato di Arogno vi è la terrazza pano- migliorare lo stato dei sentieri e delle vie di Medioevo e rimaste intatte fino alla nascita condario un progetto di valorizzazione e ri- ramica sulla vetta del Sighignola, ricavata accesso, con un migliore utilizzo e sfrutta- amministrativa e la gestione dei servizi. Il fatto allestire dall’Ufficio Forestale di cir nel 2013 dalla parziale demolizione della mento del bosco. L’Alpe di Arogno, sarà inse- Patriziatono affidati daessenzialmente parte sua continuò compiti ad di ammini natura- sono indicati gli interventi per la sua futura stazione di arrivo della funivia Campione-Si- rito tra le iniziative per la valorizzazione del strare le proprietà comunitarie: boschi, alpi, manutenzione.qualifica della piantagione Il progetto delladi massima Buzza, dovepre- ghignola, mai entrata in funzione. La terraz- Monte Generoso, promosse dall’Ente turisti- pascoli, ecc. L’effettiva emancipazione del sentato prevede un investimento di circa za è meta durante tutto l’anno di numerosi co del Mendrisiotto. Anche l’attività del Mu- Comune politico si concretizza soltanto dopo 800’000 franchi, con i costi residui, dedotti lino, negli ultimi anni in netta ripresa, potrà il 1850 con la divisione patrimoniale tra Co- i contributi e i sussidi cantonali e federali, salute, che abbiamo presentato nel numero essere ulteriormente incrementata. mune politico e Comune patriziale, sancito suddivisi in ragione del 50% fra Comune e divisitatori. dicembre Ricordiamo della Rivista infine Patriziale. la Selva della dalla Legge Organica Comunale del 1854. Patriziato di Biasca. Anche i costi e gli inter- Attraverso la divisione patrimoniale dei due venti per la futura gestione verranno ripar- Enti, al Comune viene attribuito tutto quanto titi fra i due Enti. serve all’universalità degli abitanti, in parti- colare gli acquedotti, le fontane pubbliche, La situazione le strade, le piazze, i cimiteri, le scuole, ecc., La piantagione della Buzza di Biasca si esten- mentre al Patriziato rimane il “patrimonio de su 19 ettari, a Nord di Biasca, sul cono di godibile” costituito da pascoli, boschi, alpi deiezione della frana del Monte Crenone. Gli e terreni. L’ordinamento istituzionale del alberi vennero piantati tra il 1887 e il 1902 cantone Ticino assegna ai Patriziati il ruolo per proteggere il borgo da eventuali colate di corporazione di diritto pubblico, proprie- di detriti provenienti dal riale Vallone. No- taria di beni immobili d’uso comune da con- nostante il terreno sia impervio e cosparso servare e utilizzare a favore della comunità. in parte da grandi massi, si sono sviluppa- Il principio di collaborazione tra Comune e te fustaie con alberi di grandi dimensioni. Patriziato è concretizzato con la revisione In seguito agli schianti provocati dal vento della Legge Organica Patriziale del 2012, che degli anni ’90 il bosco si è in gran parte rin- formalmente istituisce il Fondo per la gestio- novato in particolare con specie di stazione, ne del territorio con l’intento di riconoscere fra le quali querce, castagni, ciliegi, tigli. ai Patriziati un sempre più importante ruolo Accanto alla piantagione, verso Est, si trova Arogno la vecchia selva castanile che presenta un marcato degrado. La funzione di protezione di questi popolamenti è riconosciuta sia a li- vello cantonale che federale. La selva casta- nile riveste pure un alto valore naturalistico - paesaggistico, in particolare per le sue mol- teplici funzioni, che meritano di essere man- tenute e valorizzate. Fra queste, sempre più apprezzata, è la sua funzione “sociale”: si tro- va vicina al paese, in una posizione invidiabi- le, soleggiata e tranquilla, lontana dai rumori

non per importanza, la zona della Buzza ha 38 unadelle importante grandi vie di valenza comunicazione. storica e Infine,culturale: ma 39 non la si ricorda soltanto per il grande sco- scendimento, ma pure come stazione di arri- vo delle famose “sovende”. Una testimonian- za dell’ingegno biaschese per il trasporto del legname tagliato e lavorato con incredibili fatiche ai monti, e inviato a valle attraverso scivoli di legno, detti appunto “sovende”. Il legname dei boschi ha costituito per tutto il XIX secolo una delle poche modeste fonti di entrata per le famiglie biaschesi.

- restale,Il concetto indicante di valorizzazione i tipi di intervento, e riqualifica, i costi elaborato in collaborazione con l’Ufficio fo- provato dalla Sezione Forestale cantonale nele i possibili2012. Nella finanziamenti valutazione siera analizza già stato atten ap- tamente la situazione attuale del bosco del- la Buzza. La vecchia fustaia, derivante dalle piantagioni di inizio secolo scorso, composta di oltre 117mila alberi, occupa ancora una - staia matura con alberi in prevalenza resino- si,superficie di grosse di dimensioni, oltre 8 ettari. di diametroSi tratta di fra una i 70 fu e i 100 centimetri e altezza di 25 - 30 metri. Si tratta di alberi in parte instabili che, a causa del marciume radicale, potrebbero schian- tarsi in presenza di forte vento o abbondanti nevicate. La rinnovazione naturale è scarsa, soprattutto a causa del forte ombreggiamen- to. Vi è poi una perticaia, contraddistinta dalla forte mescolanza di varie specie fron-

didifere, specie che frondifere, si estende si su sviluppa una superficie nel resto di del 3,2- Biasca, ponte Santa Petronilla ettari. Il cespuglieto infine, con la presenza La pista costruita recentemente Realizzazione di una pista forestale Per permettere l’esecuzione del progetto e la futura cura del bosco, l’accesso viene mi- gliorato con la realizzazione di una strada forestale lunga 600 metri e larga 3. La stra- da, che parte dalla zona Casa anziani e arriva di fronte al campo di calcio, ha un sottofon- do naturale con tappeto erboso e pendenza massima del 6%. Essa permette inoltre il col- legamento pedonale fra la zona dei Grotti e la zona dei campi sportivi, completando il trac- ciato di un sentiero turistico con una pas- seggiata altamente istruttiva e interessante: 40 Stazione FFS di Biasca, sentiero basso della 41 valle di Blenio, Santa Petronilla, chiesa di San Pietro, grotti di Biasca. Per completare questo primo intervento manca solo la semi- na del tappeto erboso, prevista in primavera.

Interventi forestali in piantagione Gli interventi selvicolturali di cura del bosco di protezione consistono nel taglio e nel rin- novo di popolamenti maturi resinosi, nel di- rado di stabilità nelle perticaie e nel recupe- ro della selva castanile con potatura di alberi

la piantagione comprende anche la sistema- zionee taglio della del sottobosco.recinzione esistenteLa riqualifica per dievitare tutta danni della selvaggina e delle capre.

Interventi di carattere sociale e paesaggistico Il progetto considera anche altri possibili interventi per apportare un valore aggiunto di carattere storico, culturale e turistico. Fra - la piantagione su quasi 8 ettari: qui prevale fondite queste opzioni: Ricostruzione di an- il nocciolo, che ricopre il 95% di terreno. Tra tichele molte infrastrutture idee sono state d’esbosco identificate e di trasporto e appro le varie specie, si stanno ora insediando al- del legname, quali la “sovenda” e la teleferica berelli di quercia, ciliegio, tiglio e castagno; “valtellina”; Creazione di un sentiero didat- si segnala pure un forte sviluppo di piante tico chiamato “Ol sentéi di boratt”; Realiz- invasive, in particolare vicino all’abitato: ai- zazione di una struttura di sostegno con la lanti, lauroceraso e palme popolano sempre costruzione di un rifugio forestale completa- più il sottobosco. mente in legno da adibire a spazio didattico a disposizione di scuole e gruppi; Creazione Il progetto di percorsi sportivi, di un parco giochi e di I lavori, previsti per un periodo di 5/6 anni, zone di svago per la cittadinanza. comprendono tre interventi distinti e com- Per tutte queste opere, il Patriziato è l’Ente plementari. promotore, che procederà alla richiesta dei crediti necessari per la progettazione e la realizzazione delle diverse fasi. La collabo- razione con il Comune, indispensabile anche Cademario, un frutteto di - cheai fini regola dell’ottenimento la ripartizione dei dei sussidi costi residui cantona fra conservazione di antiche ili duee federali, enti, il èpagamento definita in degli una acconti Convenzione con la presentazione dei consuntivi parziali e tutti gli oneri futuri di gestione e manutenzione. varietà di castagni Conclusioni Il castagneto della Selva Squillin è inserito in un ampio progetto federale Con questo progetto il Patriziato e il Comu- ne di Biasca sono convinti di aprire la strada 42 ad altri interventi importanti. Garantendo 43 innanzitutto le funzioni del bosco, le opere

tutta la cittadinanza. Il Municipio di Biasca valorizzeranno il territorio a beneficio di- tera zona pedemontana coinvolgendo da su- ha allargato il concetto di riqualifica dell’in FFS). Si intende creare un collegamento fra labito zona il progetto di Santa Swiss Petronilla, Railpark la (area via Crucis, Officine i Grotti di Biasca, l’area di svago del Vallone, la Piantagione della Buzza e la zona protet- ta della Legiuna, attraversando siti storici e culturali quali la chiesa dei Santi Pietro e Pa- olo e l’Oratorio della Natività di Loderio. La collaborazione Patriziato - Comune diventa così foriera di nuove idee e iniziative volte a valorizzare il bellissimo territorio di Biasca. Senza dimenticare la stretta collaborazione

ha, nell’ingegner Flavio Tognini, un illumina- tocon promotore l’Ufficio forestale e un entusiasta del 2° circondario capo progetto. che Il progetto che abbiamo illustrato dimostra il grande impegno del Patriziato di Biasca a Il castagno, comunemente chiamato anche l’utilizzo delle castagne durante l’inverno. favore della comunità, un impegno che non è l’albero del pane, è uno dei protagonisti Ad oggi il castagno non rappresenta più estemporaneo ma che fa seguito a una lun- indiscussi dei boschi del nostro territorio. una fonte primaria di cibo e molte delle co- ga serie di interventi portati a termine negli Ad oggi è ancora una delle specie arboree noscenze relative alle diverse varietà e al anni scorsi: dal recupero della selva castani- più diffuse al Sud delle Alpi ed occupa una loro utilizzo sono andate perse. Individuare le in zona santa Petronilla con l’acquedotto superficie di 26’000 ettari, pari al 19% e mantenere le antiche varietà di castagni storico, agli interventi di pulizia dei boschi dell’area boschiva del Ticino. Lo stato at- della Svizzera italiana, nonché recuperare e dei sentieri, dalla messa a disposizione di tuale dei boschi di castagno e delle selve le conoscenze relative alle loro proprietà e vari rifugi sugli alpi, al sostegno alla Fonda- castanili rispecchia però i bisogni di una utilizzi, è quanto mira a fare l’Associazione zione paesaggio Valle di santa Petronilla e civiltà contadina ormai scomparsa. In par- castanicoltori della Svizzera italiana. Pontirone, al recupero ambientale sull’Alpe ticolare le selve presentano una grande va- In collaborazione con il Patriziato di Cade- Albéa, ecc. rietà di specie, in passato di fondamentale mario, la Stazione di ricerche forestali WSL importanza per prolungare e diversificare (sottostazione Sud delle Alpi), il vivaio can- Biasca e la zona della Buzza tonale di Lattecaldo e lo studio di consulen- ze ambientali e forestali EcoControl SA, nel 2010 è stato realizzato un frutteto conserva- tivo di 2 ettari in località Squillin. Tale progetto rientra nell’ambito dei progetti del Piano d’Azione Nazionale per la conser- - netiche per l’alimentazione e l’agricoltura; è vazione e l’utilizzazione delle risorse fitoge

Pianofinanziato d’Azione e sostenuto Mondiale dalla della Confederazione FAO (Organiz- zazione(Ufficio delle dell’Agricoltura). Nazioni Unite Esso per sil’alimenta basa sul- zione e l’agricoltura) per garantire le risorse 44 alimentari del pianeta ed è coordinato dalla 45 Commissione Svizzera per la conservazione

Bosco nel Malcantone delle piante coltivate (CPC). Attualmente Il frutteto conservativo di Cademario frutto. In questo contesto il frutteto di Ca- giugno, si è svolta una visita del frutteto gui- sono in atto più di 60 progetti simili in Sviz- Nella selva “Squillin”, di proprietà del Pa- demario ha un ruolo non solo conservativo data dallo Studio di consulenze ambientali zera, due dei quali nella Svizzera italiana: il triziato di Cademario, è stato realizzato un del patrimonio genetico e culturale, ma gio- e forestali EcoControl SA, che ha sostenuto progetto di conservazione delle antiche va- frutteto primario di conservazione con più ca un ruolo fondamentale anche nel campo la manifestazione. Durante l’escursione è rietà di castagni e quello relativo alle anti- di 60 antiche varietà di castagni locali, com- stato presentato il castagno e le sue pecu- che varietà di meli. Grazie a questo tipo di posto da 2 esemplari per ogni varietà sele- La presenza di numerose specie nello stes- liarità, oltre alle principali problematiche di progetti è possibile recuperare e proteggere zionata (per un totale di 122 alberi ad alto della ricerca scientifica e della divulgazione.- coltivazione e conservazione ad esso legate. un patrimonio culturale dall’inestimabile fusto), ognuna con il proprio nome, la pro- nare le modalità di coltivazione e gestione Sfruttando la cartellonistica presente sono valore, e al contempo trasmettere alle fu- pria storia e particolari caratteristiche. piùso luogo appropriate permette per infatti le singole di studiare varietà, e nonaffi- inoltre state presentate le varie tappe di re- ture generazioni delle preziose conoscenze Agostana, Barasgin, Casgnèu, Fugascera, ché di approfondire le migliori tecniche per alizzazione del frutteto, nonché gli sviluppi tramandate di generazione in generazione Lüina, Morèla, Repiscen, S. Michee, Tenasca, far fronte alle principali patologie legate al futuri del progetto. grazie al settore primario, oggi purtroppo Viusa sono nomi perlopiù sconosciuti an- castagno. Al termine dell’ultima Assemblea sempre meno presente. che agli appassionati del castagno e del suo patriziale, tenutasi a Cademario lo scorso 46 47

Vista dal bosco di Cademario Progetto selvicolturale di cura dei boschi del Monte Boglia

Investimento plurimilionario sul territorio luganese

48 La città di Lugano ha varato un progetto si e alluvioni. Gli interventi, soprattutto di 49 selvicolturale per la cura dei propri boschi rinnovazione e dirado, mirano a garantire di protezione del Monte Boglia e del Mon- la continuità della funzione protettiva del te Brè, su un vasto territorio di 363 ettari, bosco a favore della sicurezza degli abitati di proprietà della Città di Lugano (7%), dei e delle vie di comunicazione ubicati diret- Patriziati di Cadro, Davesco Soragno, Casta- tamente sotto i comprensori boschivi e in- gnola, Bré (34%) e privata (59%). Si tratta direttamente di tutto l’agglomerato urbano di un progetto per oltre 13 milioni di fran- alla foce. Non va infatti sottovalutato il be- Ticino e dalla Confederazione. Lo scopo dei lungo la parte terminale del Cassarate fino lavorichi, finanziato è quello indi buona migliorare parte la dal sicurezza Cantone si pensi ad esempio alla capacità del bosco di del territorio in caso di fenomeni pericolosi trattenereneficio della l’acqua protezione piovana, indiretta rispettivamente del bosco: quali valanghe, scoscendimenti, caduta sas-

di farla infiltrare nel terreno mitigando così le punte di piena in caso di forti precipita- - Pregassona e Viganello (campagne ora in- zioni. Il progetto si svilupperà sull’arco di 15 to alla fragilità del suolo. Nel 1881 prende dei Patriziati. Oltre agli interventi selvicol- anni, dal 2019 al 2033. Il progetto luganese ricavareavvio uno superfici dei più daimportanti pascolo inprogetti abbinamen di ri- 1’400 ettari e si limita unicamente al bosco turalifinanziari veri ae carico propri dei non proprietari sono previste privati altre né è promosso in stretta collaborazione con la sanamento idraulico forestale non solo del chetensivamente svolge una edificate). funzione diL’area protezione di studio diret è di- opere. A livello di infrastrutture forestali nel Sezione forestale cantonale. Ticino ma di tutta la Svizzera. Tra i diversi ta. Essa si estende dal quartiere di Cadro (a 2015 è stato realizzato l’importante collega- interventi saranno eseguiti 700 ettari di - mento forestale Pregassona-Venor-Colorino, Considerazioni generali piantagioni, che interesseranno soprattutto la vastità dell’area interessata, è facilmente strada fondamentale per la gestione del com- Il Piano Forestale Cantonale, che funge da il versante destro della Valcolla ma anche la intuibileNord), fino l’importanza al confine di del Stato bosco (Gandria). in ottica Dal di parto. Con l’attuale progetto saranno siste- - zona del Monte Boglia e del Monte Bré. Un mati o realizzati dei sentieri e dei piazzali di stale e l’inventario federale dei boschi con progetto di cura di queste vecchie piantagio- di questo vasto perimetro sono stati indivi- deposito per il legname esboscato, secondo funzionebase pianificatoria protettiva cantonale (SilvaProtect), a livello sono fore le ni è stato approvato recentemente dal Gran duatiprotezione 20 comparti per la zonala cui edificata. stabilità oAll’interno evoluzio- le esigenze di cantiere. premesse cantonali e federali per la gestione Consiglio e interessa soprattutto il versante ne naturale non garantiscono a medio-lungo e la cura dei boschi di protezione. Il Piano è destro della Valcolla. Oggetto del presente termine un grado di protezione dai pericoli Interventi selvicolturali 50 formalmente vincolante per le autorità. Già intervento è invece il vasto complesso bo- naturali accettabile in base alle direttive fe- I boschi interessati al progetto hanno ori- 51 un secolo prima di questi importanti do- schivo ubicato sulle falde del Monte Boglia derali per la cura del bosco di protezione. I gini diverse: in prevalenza si tratta di vec- cumenti ben si sapeva dell’importanza del e del Monte Bré, anch’essi in parte interes- Patriziati, ai quali è stato presentato il pro- chi cedui di castagno, di faggio, di carpino, bosco per la protezione contro gli eventi na- sati in passato dal progetto di risanamento getto, hanno aderito senza riserve. I proprie- piantagioni, e boschi d’alto fusto. Bisogna turali, alluvioni in particolare. Ben noto è il idraulico del bacino del Cassarate. Si pensi tari boschivi privati interessati dagli inter- intervenire per garantire la continuità del- dissesto idro-geologico in cui si trovava il in particolare al bacino imbrifero del riale venti saranno informati sugli intendimenti la funzione di protezione e quindi limitare bacino imbrifero del Cassarate attorno alla del Cassone di Bré. Il riale Cassone rappre- operativi al momento dell’elaborazione dei e prevenire i potenziali pericoli. Per l’alle- metà del XIX° secolo. Dissesto le cui origini sentava ancora all’inizio dello scorso secolo - stimento del progetto si è tenuto conto dei sono da attribuire alla deforestazione per un importante pericolo per le campagne di sultare il progetto. Non sono previsti oneri principi generali previsti a livello federale, singoli progetti definitivi e potranno con

Vista su Cureggia bilizzare l’equilibrio ecologico e strutturale - del bosco. Contrariamente al bosco naturale, sizioneper un utilizzo dagli enti mirato sussidianti. ed efficiente Gli strumenti dei mezzi i popolamenti che hanno conosciuto un’in- Quinto: teleriscaldamento tecnicifinanziari messi destinati in atto al permettono bosco messi di a migliodispo- tensa gestione nel passato e le piantagioni, rare e garantire la continuità della funzione presentano situazioni labili e un’evoluzione protettiva svolta dai boschi con interventi di naturale tendenzialmente negativa. È ben in piena attività cure minime. Quando si parla di continuità, conosciuto per esempio il fenomeno dell’in- nei boschi di protezione, si intende che que- debolimento dell’apparato radicale nei vec- sta funzione protettiva deve essere garantita chi cedui di castagno. Altrettanto conosciuta costantemente nel tempo, con alberi in ogni e preoccupante è la mancanza di rinnovazio- Perfetto esempio di collaborazione fra Patriziato e Comune stadio di sviluppo: piante giovani, medie e ne, con alberi che hanno tutti più o meno la adulte distribuite omogeneamente su tutta stessa età. Si impongono pertanto degli in- - terventi mirati. Siccome parliamo di boschi 52 no prelevare gli alberi maturi senza desta- di protezione, la stabilità dei popolamenti è Il nuovo impianto di teleriscaldamento della acqua calda al Centro scolastico, alla clinica 53 la superficie interessata. Solo così si potran l’obiettivo prioritario. Il tipo di bosco auspi- Quinto Energia SA, di proprietà del Comu- dentaria e ad altri clienti privati. La centrale cato è quello composto da popolamenti misti ne e del Patriziato di Quinto (60% e 40%), produce energia in modo sostenibile e rispet- non troppo chiusi, strutturati in senso verti- fornisce energia calorica da oltre un anno. toso dell’ambiente, utilizzando legno indige- cale e orizzontale, con alberi stabili, con una L’acqua riscaldata nella centrale viene distri- no, neutro per quanto riguarda le emissioni mescolanza il più vicina possibile alla tipolo- buita attraverso una rete di tubazioni isolate di CO2. Il legname proviene dai boschi della gia forestale indicata per la zona. Si sa che in e interrate per circa 1200 metri. L’impianto, regione, prevalentemente da quelli del Pa- un sistema naturale, maggiore è la diversi- costato oltre 2 milioni di franchi, realizza- triziato generale di Quinto. Il teleriscalda- - to nella zona industriale di Piotta, fornisce mento è una valida alternativa agli impianti bilità. Gli interventi saranno eseguiti secon- doficazione i principi delle della specie, selvicoltura maggiore naturalistica sarà la sta e prevedono pure l’abbattimento di 38’615 metri cubi di legname in 15 anni. Partico- lare attenzione sarà data alla sistemazione della rete di sentieri per accedere ai boschi più discosti durante i lavori e in seguito per

necessari per calibrare eventuali successivi interventi.i controlli Una dell’efficacia. rete di sentieri I controlli capillare saranno è un presupposto fondamentale anche per la lotta agli incendi. Il costo complessivo dei lavori è previsto per 13 milioni e mezzo di franchi. Il cantone Ticino sussidia il 30% dei costi, con circa 8 milioni, la Confederazione versa qua- si 2 milioni, 1’121’67 franchi saranno recupe- rati con la vendita del legname; per la città

e mezzo di franchi e il relativo credito è già statodi Lugano approvato l’onere dal finanziario Consiglio comunale. è di 2 milioni Il progetto selvicolturale, considerata la du- rata degli interventi di 15 anni, sarà suddi-

tipologia e alla priorità d’intervento. viso in diversi progetti definitivi in base alla Altanca e la Chiesa alimentati con combustibili tradizionali e of- fre numerosi vantaggi: le abitazioni non ne- cessitano di locali tecnici, si diminuiscono i costi di manutenzione e non ci sono preoccu- pazioni per l’approvvigionamento, fornito in abbondanza dal bosco. Niente nafta dunque, ma un combustibile a kilometro zero. L’uso dell’energia del teleriscaldamento offre van- taggi non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello economico. Infatti, gra- zie a programmi d’incentivazione, gli uten-

che permettono un cambiamento di vettore 54 energeticoti possono con usufruire sforzi economici di sostegni limitati. finanziari 55 - - L’edificio della Centrale ospita anche gli uf ilfici nuovo della ecocentro.Quinto Energia La caldaia SA, il nuovo dell’impianto magaz èzino, alimentata gli uffici da del cippato Centro diservizi legna comunale e si trova e nello stabile dell’ex falegnameria Pedrini di Piotta. Lo stabile era stato acquistato dal Comune nel 2014 con un investimento di 2,5 milioni di franchi. Per scongiurare il rischio che, in caso di guasti al sistema principale venga sospesa l’erogazione di energia ter- mica, accanto a quella a cippato è stata re-

Piora alizzata una caldaia di emergenza a gasolio. 1800. Il primo Regolamento sui boschi del - to annuo si aggira sui 2 milioni e mezzo di La centrale è pure predisposta per l’installa- Patriziato è del 1854 e il documento ripren- do i conti nelle cifre rosse, con perdite anche franchi e dispone di un ben attrezzato parco zione di una seconda caldaia a cippato con la deva in pratica i Regolamenti della vecchia oltrein quegli i 50’000 anni franchi. un periodo Oltre difficile, alla svalutazione chiuden veicoli. Nell’ultima assemblea straordinaria, relativa linea di approvvigionamento. Viene Vicinanza Generale. La gestione dell’enorme della lavorazione del legname, in particolare il Patriziato ha votato un credito di 400 000 così garantita la possibilità di uno sviluppo patrimonio boschivo e territoriale, che si sulla sponda destra, i boschi furono colpiti in Franchi per l’acquisto di un nuovo trattore ulteriore della rete di distribuzione dell’ac- estende su entrambi i versanti della valle, si modo massiccio dal bostrico tipografo, e vi- speciale per la lavorazione del legno, ora a qua calda. Attualmente i clienti dell’impian- inserisce nel mosaico costituito dai 9 diversi dero compromessa, in parte, la loro funzione disposizione della squadra. Il fatturato an- Enti patriziati e vicinali, presenti sul territo- protettiva. Si dovette intervenire con misure nuo è legato alla materia prima a disposi- situati nella zona industriale di Piotta e nel rio comunale di Quinto. I patrizi (vicini, un selvicolturali urgenti. Dal 1989 al 1993 il Pa- zione e gli anni recenti sono stati anni favo- comprensorioto sono privati, di Ambrì aziende Sopra. e edifici Viene pubblici fornita tempo) dei singoli patriziati del compren- triziato ha messo in cantiere un importante revoli. La gestione del bosco è strettamente energia pari a 1.750 chilowattore. La previ- sorio sono a loro volta patrizi del Patriziato progetto di ricostruzione forestale proprio legata all’ottima collaborazione con la sezio- sta estensione dell’impianto riguarderà il Generale. All’inizio del 1900, grazie ad una su questi boschi. Parallelamente, nel 1993, ne Forestale del cantone Ticino e con la Con- territorio del Comune di Quinto, si dovreb- - con l’inizio dei lavori, il Patriziato di Quinto federazione. Con loro sono preventivati per i 56 bero allacciare anche l’Arsenale militare e la costituì una propria squadra forestale per prossimi 10 anni progetti selvicolturali per 57 nuova pista della Valascia. ospitasituazione il Municipio, finanziaria la sala favorevole, delle assemblee, il Patri l’esecuzione delle opere. Grazie alla squadra oltre 25 milioni di franchi. l’archivioziato edificò patriziale la casa patrizialee comunale. che Il ancor benesse oggi- forestale la situazione economica dell’Ente - Patriziato Generale di Quinto, migliorò sensibilmente e i conti sono tornati so al Patriziato di creare, oltre alla Quinto cenni storici e attualità anni ’80 dalla buona commercializzazione in attivo. Il valore aggiunto più importante, EnergiaIl buon andamentoSA che gestisce finanziario la centrale ha di permes teleri- Nel Comune di Quinto vi sono 9 enti patrizia- delre economico legname. Dai dell’Ente 1119 ettari fu garantito di bosco, fino preva agli- senza nulla togliere alla stabilità economica, scaldamento, la Profor SA. Si tratta di un’a- li autonomi: Il Patriziato Generale di Quinto, lentemente conifere, il Patriziato negli anni rimane quello di aver creato oltre una ven- zienda selvicolturale privata nella quale altri Le Corporazioni boggesi Alpe Piora, Alpe Ra- più favorevoli ricavava più di 50 franchi al tina di nuovi posti di lavoro e di tirocinio in patriziati del Comune sono comproprietari vina e Alpe Prato, il Vicinato di Ambrì, i Pa- metro cubo. La situazione mutò radicalmen- una regione che sta vivendo un’involuzione azionisti minoritari. Entro un paio d’anni, triziati di Altanca, Catto-Lurengo, Varenzo, e te negli anni ’80, con la caduta del prezzo del - ammortizzati gli investimenti iniziali, anche il Cassinarescio delle Tre Terre. Del Patrizia- legname e parallelamente l’aumento dei costi restale è una delle tre grande aziende che questa azienda potrà versare dei dividendi to Generale di Quinto si parla dagli inizi del di lavorazione. L’Ente dovette fronteggiare operanodemografica sul territorio importante. comunale. Oggi l’Azienda Il fattura fo- ai propri azionisti.

Lago Ritom quadrati di boschi, frutto di donazioni, tutti situati sulle falde del Monte Generoso. Le fa- La Corporazione dei Patrizi miglie patrizie all’inizio dell’ottocento erano 210, con 580 uomini e 73 cognomi diversi. Attualmente le famiglie patrizie sono 35 e i di Mendrisio Patrizi registrati 230. Un po’di storia Secondo il professor Mario Medici, il Patrizia- Molte proposte concrete e attività di sostegno to di Mendrisio affonda le sue radici nell’alto Medioevo, 700/800, e venne costituito per far fronte al potere di poche famiglie nobili, i

58 Premessa i maschi, le donne non entravano in consi- (Ghibellini), possessori di fondi anche fuori 59 Il Patriziato di Mendrisio si estinse all’inizio derazione. Nel 1805, quando nel neonato Torriani, i Bosia o Busioni (Guelfi) ed i Rusca del 1800. L’elenco dei discendenti delle fami- Cantone del Ticino si realizzò il progetto di e politico, con cariche importanti: Podestà, glie patrizie di Mendrisio fa capo all’archivio separazione del Comune Politico, le antiche Vicaridal Comune di giustizia, e di grande Landscriba potere dei finanziario Landfogti, parrocchiale e in particolare all’elenco dei corporazioni vennero sciolte e i beni di Men- Abati, Prevosti, Badesse, un Vescovo ed una “Vicini” (Patrizi) redatto dal prevosto Am- drisio passarono gradatamente al Comune. Chiesa Privata oltre a Padronati di Altari e brogio Torriani nel 1817. Citati erano solo Oggi la Corporazione possiede 74’275 metri diritti di sepoltura in Chiesa. Verso il 1600, i “divisi” o forestieri vollero partecipare at- tivamente alla gestione ed alla vita di Men- drisio ricorrendo anche al Landfogto ed ai - no l’ammissione nel patriziato. La disputa Sindacatori Svizzeri, ma i “vicini” rifiutaro famiglie di peso furono accettate, dietro pa- gamentodurò più secoli,di una finotassa al speciale1780, quando chiamata alcune di

Fontana, Maderni, Marliani, Soldati, ecc.). Con“Borghesato” le idee irradiatesi (Beroldinge, in Europa Baroffio, dalla Borella, rivolu- zione francese si arrivò ad un compromesso che sfociò con lo scioglimento del Patriziato il 4 maggio 1805 e i beni in proprietà passa- rono al Comune.

La rinascita Risale al 1974 quando, alla presenza di un centinaio di patrizi, il promotore Luigi Solda- ti aprì l’Assemblea costitutiva con questo sa- luto: “a nome dei promotori di questa riunione ricostitutiva dell’Associazione Patrizi di Men- drisio, che possiamo definire storica in quanto ben 170 anni sono trascorsi dallo scioglimen- to del Patriziato, vi do il più cordiale benve- nuto.” L’iniziativa aveva lo scopo di riunire tutti i discendenti delle più vecchie famiglie di Mendrisio, nello spirito dei vincoli e delle Mendrisio, con in primo piano la Chiesa di San Sisinio Mendrisio, Palazzo Pollini antiche tradizioni, per rievocare fatti, usi e con gli stemmi esposti nella sala Patriziale e tuita la Cooperativa dei proprietari di bo- costumi della vecchia Mendrisio, raccoglie- non possono essere aggiunte altre famiglie. alcune ristrutturazioni e ripristini: la gran- schi del Mendrisiotto di cui fa parte anche la re cose, tradizioni ed idee da tramandare ai La lista è ancora quella redatta dal Prevosto desio meridiana hanno contribuito sul campanile finanziariamente della chiesa addi Corporazione. Lo scopo della Cooperativa è - Ambrogio Torriani nel 1817. Dagli anni ’90 il San Giovanni,StemmiStemmi l’organo FamigliariFamigliari del Reina espostieesposti la gigan nellanella- quello salasala di PatrizialePatriziale salvaguardare, didi MendrisioMendrisio proteggere e sfrut- natorio nei confronti degli altri cittadini non Municipio di Mendrisio ha concesso alla Cor- tare il patrimonio boschivo della regione del posteri. Tutto ciò senza alcun fine discrimi porazione l’uso gratuito dei locali dove ha la di San Sisinio, la stampa dell’opuscolo “La Monte Generoso. Ogni anno la Corporazione propria sede. Qui, oltre a una sala riunioni, si chiesatografia di dellaSan Nicolao” pala del sullo Luini stesso presso eremo la chiesa so- organizza una gita sociale. all’iniziativa:patrizi ma altrettanto storici, operosimagistrati, nel Magnificoscrittori, trova il segretariato e l’archivio. pra Mendrisio, la pubblicazione dello stem- artisti,Borgo. Personalitàpolitici, ecc. di Due alto da profilo citare, aderironoTino Fer- mario delle Antiche Famiglie di Mendrisio, razzini primo Presidente e Luigi Soldati Se- Attività della Corporazione la collaborazione con la Televisione svizzera gretario, veri promotori della rinascita. Il Dopo la creazione del gonfalone, negli anni per la realizzazione di un concerto dell’OSI neo costituito Consiglio Direttivo optò per la ’80, la Corporazione ha fatto eseguire e poi al Mercato Coperto di Mendrisio con solista denominazione di “Corporazione dei Patrizi installare dei cartelli di grande formato con il violinista ANDREONI ANDREONI russo BARAGIOLA BARAGIOLA Alexei Bruni, BARBERINI BARBERINI discendente BAROFFIO BAROFFIO BERNASCONI BERNASCONI BIANCHI BIANCHI 60 di Mendrisio” che non doveva sottostare alle la descrizione dettagliata di tutti i palazzi - 61 leggi Cantonali e dava la possibilità di crea- d’interesse storico del comune. Successiva- tributi sono stati elargiti anche al “Supple- re degli statuti confacenti alla Corporazione. mente nelle Corti di Mendrisio è stata posata mentodiretto all’Armorialedella famiglia Ticinesepatrizia Baroffio.“, alla Fonda Con- Nel 2011 la Corporazione, nel corso di un’As- la toponomastica dialettale. Sempre in col- zione Processioni Storiche in occasione della semblea gremita, adottò vari cambiamenti al laborazione con il professor Martinola, sono preparazione della candidatura a patrimo- stati pubblicati i libri: “I diletti figli di Men- nio immateriale dell’UNESCO, al ricupero e apertura verso il sesso femminile. Ne scatu- drisio” e “Mendrisio di una volta”. Nel 1991, in restauro BOFF BOFF I Idell’ancona BOLZANI BOLZANI del Bagutti BORELLA BORELLA presso la BOSIA BOSIA CAMPONOVO CAMPONOVO CASARICO CASARICO rironosuo statuto, nuove con adesioni una doverosa e rinato eentusiasmo. significativa A occasione dei festeggiamenti del 700.o della chiesa di San Giovanni. Nel 2012 la Corpo- differenza di quanto prevede la Legge Orga- Confederazione Svizzera, la Corporazione ha razione ha collaborato con il Consolato della nica Patriziale, che dà la possibilità di acqui- donato al Comune il nuovo Gonfalone. Con il Lituania a Lugano, all’allestito della mostra sire lo stato di Patrizio, a certe condizioni, professor Flavio Medici è poi stato pubblica- “Artisti del Lago di Lugano e del nel caso della Corporazione di Mendrisio, ciò to un altro libro: “Mendrisio nei tempi e nei Mendrisiotto nel Ganducato di Lituania”, nella non è possibile.StemmiStemmi Sono Famigliari Famigliari Patrizi solo esposti i esposticognomi nella nellaluoghi” sala sala . PatrizialeDagli Patriziale anni 2000, di diMendrisio iMendrisio Patrizi di Mendri - chiesafotografica di San Sisinio. Nel 2017 è stata costi-

CAV CAVADINIADINI CEPPI CEPPI CROCI CROCI FERRAZZINI FERRAZZINI FONTANA FONTANA FRANCHINI FRANCHINI

ANDREONI ANDREONI BARAGIOLA BARAGIOLA BARBERINI BARBERINI BAROFFIO BAROFFIO BERNASCONI BERNASCONI BIANCHI BIANCHI GAROBBIO GAROBBIO LURÀ LURÀ MANTEGAZZA MANTEGAZZA MARTINOLA MARTINOLA MEDICI MEDICI NAVA NAVA

BOFF BOFFI I BOLZANI BOLZANI BORELLA BORELLA BOSIA BOSIA CAMPONOVO CAMPONOVO CASARICO CASARICO PELLI PELLI PO POMAMA RIGONI RIGONI ROMANO ROMANO ORTELLI ORTELLI RUSCA RUSCA

CAV CAVADINIADINI CEPPI CEPPI CROCI CROCI FERRAZZINI FERRAZZINI FONTANA FONTANA FRANCHINI FRANCHINI SOLCÀ SOLCÀ SOLDATI SOLDATI SOLDINI SOLDINI SULMONI SULMONI TORRIANI TORRIANI VALSANGIACOMO VALSANGIACOMO

GAROBBIO GAROBBIO LURÀ LURÀ MANTEGAZZA MANTEGAZZA MARTINOLA MARTINOLA MEDICI MEDICI NAVA NAVA

PELLI PELLI PO MAPOMA RIGONI RIGONI ROMANO ROMANO ORTELLI ORTELLI RUSCA RUSCA

SOLCÀ SOLCÀ SOLDATI SOLDATI SOLDINI SOLDINI SULMONI SULMONI TORRIANI TORRIANI VALSANGIACOMO VALSANGIACOMO

Nuova Guida storico-artistica: la Casa Rossa di Bellinzona

Una bella pubblicazione della SSAS

62 La Società di storia dell’arte in Svizzera, tive e in parte murate. La Casa Rossa risale 63 SSAS, ha pubblicato una guida dedicata alla alla metà dell’800, per opera della famiglia Casa Rossa di Bellinzona, su iniziativa dell’I- stituto di previdenza del Cantone Ticino terreno e abitazione ai piani superiori. Come proprietario del complesso Cervo, nel nucleo gliVenzi, altri e proprietarifu edificata delle come case farmacia su via Nosetto,al piano storico della capitale. La casa, in via Noset- anche Tranquillo Venzi apparteneva a una to, tra la chiesa Collegiata e il Municipio, è famiglia patrizia di Bellinzona, così come la stata oggetto nel 2018 di un intervento di ri- mamma, Caterina Molo. Il progetto fece sor- strutturazione e restauro conservativo, con il recupero delle facciate, inclusa quella del- precedente, appartenente al quartiere della la Casa Rossa. La pubblicazione della SSAS gere la Casa Rossa trasformando un edificio fa parte della rinomata serie delle «Guide 1864, il progetto fu assegnato all’architetto storico-artistiche della Svizzera». Il libretto, milaneseCervia. Quando Ludovico la casaManzi venne e il edificatadecoro della nel in vendita sul sito della SSAS per 13 franchi, facciata al campionese Andrea Boni. Anche il sarà prossimamente pubblicato anche in for- pregevole mobilio della farmacia è opera di mato elettronico. Si tratta di un’ottima gui- Andrea Boni e in parte richiama i decori dal- - la facciata della casa: le colonnine ne sono un tori con un linguaggio facilmente accessibile bell’esempio. Fortunatamente l’arredo della alda, pubblico, che coniuga corredato la serietà da scientifica pregevoli deglifotogra au- farmacia non è andato perduto. Alla chiusu- - ra della farmacia Venzi fu venduto alla fa- miglia Resinelli, che aveva una farmacia nel Glifie autori,scattate l’architetto dal fotografo bellinzonese bellinzonese Valentina Mas proprio palazzo in viale Stazione. Quando Cimasimo Pacciorini-Jobe lo storico Enrico e da fotografieVenturelli, storiche. sono ri- questa fu chiusa, nel 2012, la proprietaria usciti a presentare in poche pagine una do- Lucia Chicherio Resinelli ha donato l’arredo cumentazione esaustiva storica, artistica e allo Stato del Cantone Ticino, che lo conserva architettonica della facciata della casa, che in un deposito in attesa di restauro. appare oggi, dopo il restauro, in tutta la sua bellezza. pressoché unico in ambito svizzero. L’ornato Della Casa Rossa di Bellinzona oggi rimane inLa cotto Casa che Rossa caratterizza di Bellinzona la facciata è un è edificio ricco e solo la facciata. I palazzi del quartiere Cervia variato; il colore vivace della terracotta ha furono interamente demoliti e ricostruiti ne- così favorito la denominazione popolare di gli anni 70 del secolo scorso. Rimasero solo “Casa Rossa”, nome utilizzato anche per la le facciate sul fronte di via e piazza Nosetto. casa milanese di Gaetano Ciani, demolita nel Purtroppo la ricostruzione non ha mantenu- 1928, ma che rivive a Bellinzona grazie all’u- to le quote e le volumetrie originali per cui le tilizzo degli stessi elementi decorativi. Casa Casa Rossa, via Nosetto, foto Pacciorini-Job - Venzi è inoltre legata alla casa di Alessandro

finestre della facciata sono oggi solo decora Manzoni, dato che pure il grande scritto- ghi ai moti risorgimentali italiani, al di là di altre, sui Castelli, sulla chiesa San Biagio di re lombardo scelse le terrecotte di Andrea una probabile simpatia per tali idee. Ravecchia, sul restauro dell’oratorio Corpus Boni per il decoro della sua dimora. Il deco- La nuova guida della SSAS offre una pano- Domini. Le Guide raggiungono un vasto pub- ro in terracotta della facciata bellinzonese ramica competente e accessibile sulla storia blico e trasmettono importanti conoscenze riprende una moda diffusa in quegli anni in sul ricco patrimonio culturale elvetico. Il Lombardia, dove assumeva anche una con- numero complessivo degli opuscoli stampa- notazione politica. Sul palazzo di Bellinzona, èdell’edificio, dedicata una e sulparte ricco importante apparato deldecorativo volume. ti ammonta a oltre quattro milioni e mezzo. invece dei simboli risorgimentali italiani, Inin particolareterracotta, sullesono documentaticui origini e deiiconografia raffron- Ogni anno escono da 15 a 20 nuovi titoli, in troneggiano Guglielmo Tell e l’Helvetia. Ciò ti con altre opere esistenti in area lombarda; parte disponibili in più lingue. Le Guide sono induce a pensare che anche nelle scelte del essa ci offre uno spaccato di una realtà parti- in vendita presso i relativi beni culturali, patrizio bellinzonese Tranquillo Venzi vi colarmente interessante della Bellinzona di nelle librerie, oppure possono essere richie- fosse un intento politico. Le informazioni al metà Ottocento. ste direttamente alla SSAS. Chi non volesse riguardo sono però scarse; alcuni indizi fan- Cito, per concludere, una curiosità riguardo mancare le novità può abbonarsi alla serie e 64 no supporre che fosse vicino al movimento all’artista e imprenditore Adrea Boni, autore ricevere regolarmente tutti gli opuscoli che 65 liberale, ma non si sono trovate tracce di un delle terrecotte che decorano la Casa Rossa. vengono pubblicati. Attualmente la SSAS suo impegno politico più concreto che lo le- Boni era titolare di una rinomata fabbrica i conta circa 1’000 abbonati alla collana. cui manufatti godettero per un trentennio di notevole successo. Anche alcune decorazioni della Galleria Vittorio Emanuele di Milano provengono dalla sua fabbrica; ciò gli permi- se di avere un negozio espositivo in Galleria

morte, nel 1874. e un appartamento dove visse fino alla sua La Società di storia dell’arte in Svizzera La SSAS documenta, studia e fa conoscere i beni culturali elvetici. Si tratta di una Socie- tà di utilità pubblica, che conta 4000 mem-

nella Svizzera italiana. Dal 1927 coordina, su incaricobri, ha sede della a BernaConfederazione, e dispone dila unrinomata Ufficio collana dei Monumenti d’arte e di storia del- la Svizzera, il primo e più vasto progetto di ricerca del settore concepito in Svizzera. Le Guide storico artistiche della Svizzera sono la collana più venduta nel nostro paese. Il catalogo editoriale della SSAS include otto collane di libri, la rivista specializzata Arte + Architettura in Svizzera e pubblicazioni elettroniche innovative. Le Guide storico- artistiche della Svizzera hanno in catalogo oltre 1025 titoli, dedicati a noti monumenti, ma anche a beni culturali poco conosciuti. Da celebri cattedrali a castelli e conventi, la va- riegata offerta di Guide contempla pure edi-

architettura industriale. Per quanto riguar- dafici Bellinzona,contemporanei ne sono e interessanti già state pubblicateesempi di Casa Rossa, via Nosetto, foto Pacciorini-Job Beato alla popolazione. Un altro avvenimen- to tramandatoci dalle precedenti generazio- Riva San Vitale, la distribuzione ni è la contesa riguardo al luogo della sua se- poltura. Alla sua morte le campane si misero a suonare all’improvviso senza l’intervento del pane benedetto di alcuno, rivelando la triste notizia a tutti gli abitanti dei villaggi circostanti. Dopo il suo decesso diversi paesi attorno al Monte San Giorgio ne rivendicavano le spoglie e non es- Una sagra molto seguita ed amata sendo possibile conciliare gli animi discordi, fu deciso di rimettere il giudizio ai consigli della Divina Provvidenza. Il venerato corpo fu così collocato sopra una slitta trainata da 66 Presso la sede del Patriziato di Riva San Vi- due buoi non ancora domati, e laddove si fos- 67 tale, si è rinnovata la tradizionale distribu- sero fermati la salma avrebbe riposato per i zione del pane benedetto a tutti i fuochi del secoli a venire. Riva San Vitale fu la meta del paese. La cerimonia si è svolta in gennaio, pio e glorioso corteo funebre e così, da allo- inserita nelle manifestazioni della sagra pa- ra, il Beato viene onorato e festeggiato ogni esana del Beato Manfredo Settala, ricca di in- contri ed eventi, molto frequentata, anche da lacustre, dove il 27 gennaio è considerato giornoanno alla festivo. fine di gennaio proprio nel borgo Il Beato Manfredo Settala, le cui spoglie sono custoditeun pubblico in provenienteuna preziosa dai urna paesi collocata limitrofi. sot - to l’altare maggiore della chiesa parrocchia- le di Riva San Vitale, morì il 27 gennaio 1217. Egli apparteneva all’antica famiglia milanese dei Settala e, da parroco di Cuasso (VA), fu ad un certo punto chiamato alla vita eremitica ritirandosi sul Monte San Giorgio, oggi patri- monio dell’Unesco. La fama della sua santità fu presto divulgata e da lui accorrevano così le popolazioni delle regioni circostanti al Monte tra le quali si distinsero, nel 1207, gli

mortale contagio, chiesero al Beato scampo eabitanti conforto. di Olgiate Seguite Comasco le raccomandazioni che, afflitti da delun Beato il morbo scomparve all’improvviso. La storia del Beato Manfredo è ricca di prodigi e - li che materiali che furono attribuiti all’in- tercessioneapportatrice del di graziesanto eremita.e benefici La sia tradizione spiritua ci ricorda infatti dell’orzo maturato pochi giorni dopo la seminazione sull’Alpe Albio sopra Riva San Vitale, in un appezzamento di terreno chiamato ancora oggi “campo del Be- ato” o ancora dei pani moltiplicati in un forno durante una grave e persistente carestia. Da qui la distribuzione del pane benedetto del Patrizi di Arogno in assemblea Coglio presenta i propri archivi

68 Si è tenuta lo scorso dicembre, nella Sala di 500 franchi. Per Arogno questo è l’ultimo Nel mese di novembre 2018 sono stati pre- nostri. Sono descritte attività svolte, orga- 69 comunale dedicata al compianto segreta- preventivo. Dalla primavera 2019 il preven- sentati gli Archivi del Patriziato e della Par- nizzazione degli alpeggi, diritti di pascolo. Il rio Alessandro Vanini, la seconda assem- tivo é quello del nuovo Patriziato aggregato rocchia di Coglio, nella ex casa comunale, con documento più antico è datato 1620 e con- blea ordinaria del Patriziato di Arogno. Arogno-Bissone. Ai lavori assembleari è poi - cerne la gestione dei beni del territorio. La Mosè Cometta è stato nominato presidente seguita una interessante relazione, correda- troduzione di Patrizia Franzoni-Lafranchi, presentazione ha spiegato come sono stati presidenteuna grande di affluenza entrambe di lepubblico. Amministrazioni, Dopo l’in organizzati gli Archivi per facilitare la con- la liquidazione del credito di investimento il funzionamento della Protezione Civile e le è stato illustrato il riordino e la particolarità sultazione e la ricerca. perdell’Ufficio la Selva presidenziale.della Salute, che È hastata registrato approvata un attivitàta da un di filmato: inventario Raoul e diCometta messa hain sicurezzaillustrato della documentazione da parte di France- costo a carico delle casse patriziali legger- dei beni culturali presenti sul territorio. L’in- sca Luisoni e Laura Pedrazzini, collabora- mente inferiore al previsto. Pure approvato contro si è concluso con un aperitivo e con lo il preventivo 2019, che prevede una perdita scambio degli auguri. dell’Archivio di stato. L’archivio Parrocchia- letrici è ricco scientifiche d’informazioni del Servizio che concernono Archivi locali in particolare la Chiesa e i suoi Registri; quel- lo Patriziale è molto documentato a parti-

re dalla metà dell’ottocento e fino ai giorni Patrizi Carasso premia i giovani chiassesi Festeggiati i neodiplomati in assemblea Alla presenza di un centinaio di patrizi si è svolta in dicembre la tradizionale festa del “Premio giovani patrizi carassesi” organiz- zata dalla Fondazione del Patriziato di Caras- 70 Si è tenuta in gennaio l’assemblea ordinaria so. Ogni anno i giovani patrizi che hanno ot- 71 dell’Associazione dei Patrizi di Chiasso. Nella tenuto la maturità o un attestato federale di sua relazione il presidente Sergio Bernasco- capacità vengono premiati dalla Fondazione ni ha illustrato le attività dei patrizi di Chias- del Patriziato di Carasso. La Presidente del- so sul territorio, come la “giornata del verde la Fondazione Katia Marchesi e il Presidente pulito”, con tante famiglie armate di rastrel- del Patriziato Mauro Minotti hanno premia- li, che hanno pulito il sottobosco della selva to: Debora Cippà con un premio speciale per al Penz di Chiasso, raccogliendo foglie, le- l’ottenimento del diploma di Assistente di gna, ricci e legname. Anche parecchi bambi- farmacia e Samuele Chiesa per il diploma di ni hanno partecipato alla giornata, e hanno Operatore in automazione all’Arti e Mestieri. avuto l’opportunità di capire l’importanza di preservare un bene prezioso per risparmiar- lo dal degrado e dall’incuria. La giornata comprendeva pure il pranzo in comune e la la benedizione del pane che viene distribuito Carasso: Mazza casalinga dai patrizi alla popolazione. Si è svolta in gennaio la tradizionale “maz- il momento conviviale e d’incontro che essa za del maiale” casalinga Patriziale, manife- rappresenta, oltre che per l’ottima qualità stazione che si ripete da oltre 25 anni, ed è dei salumi che vengono venduti. Dei 300 kg ben radicata nelle tradizioni della frazione di carne che sono stati lavorati secondo le bellinzonese. La mazza avviene in rispetto antiche tradizioni, la gran parte è già stata e ricordo delle abitudini che contraddistin- venduta al centinaio di persone della frazio- guevano la nostra regione, ovvero l’usanza ne che hanno partecipato all’aperitivo offer- di provvedere, con l’aiuto di un esperto ma- to dal Patriziato. Il rimanente sarà messo a cellaio, al proprio fabbisogno famigliare con disposizione in aprile. Arrivederci al 11 gen- “una mazza del maiale” casalinga. La mani- naio 2020 per il prossimo appuntamento. festazione è particolarmente apprezzata per Quinto: Giornata dei Patrizi, visita ai boschi Inaugurata la centrale di teleriscaldamento 72 Il Patriziato generale di Quinto ha organizza- to la propria tradizionale festa la domenica del Digiuno Federale. Oltre al pranzo in co- mune nei magazzini del Patriziato, i patrizi hanno partecipato ad un’escursione didatti- ca per conoscere i problemi di selvicoltura e i lavori della squadra forestale del Comune: esbosco, piantagione, ripari per valanghe ecc. Negli ultimi anni si erano visitate alcune delle tante “Faure” (I boschi sacri), quella di Lurengo, di Catto e di Deggio. Interrompen- do questo ciclo, che verrà continuato l’anno prossimo, quest’anno, in collaborazione con il Municipio di Quinto, e la Quinto Energia SA, il Patriziato ha inaugurato la nuova cen- trale di teleriscaldamento. Presentiamo que- sto impianto in un altro articolo della Rivi- sta. Dopo il pranzo, il centinaio di persone ha pure partecipato ad una lotteria e ad un’asta -

benefica: all’incanto c’erano oggetti del ma gazzino, motosega, tagliaerba, soffiatore.