La Rassegna Stampa Dioblique Dal Primo Al 31 Luglio 2008 «I Critici Generalmente Leggono Un Libro Solo, E Ripetono Le Loro Opinioni a Ogni Libro Successivo

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

La Rassegna Stampa Dioblique Dal Primo Al 31 Luglio 2008 «I Critici Generalmente Leggono Un Libro Solo, E Ripetono Le Loro Opinioni a Ogni Libro Successivo RS_luglio08.qxp 30/07/2008 16.10 Pagina 1 La rassegna stampa diOblique dal primo al 31 luglio 2008 «I critici generalmente leggono un libro solo, e ripetono le loro opinioni a ogni libro successivo. I critici sono pigri e stupidi, trop- po stupidi per capire la poesia. Sono degli idioti» Michel Houellebecq – Francesco Vietti, «Una lingua d’oltremare» il manifesto, 5 luglio 2008 3 – Massimo Raffaeli, «Il mio viaggio con Céline non finisce mai» Tuttolibri – La Stampa, 5 luglio 2008 6 – Matteo Sacchi, «Paolo Giordano: “Non mi sento più un numero primo”» il Giornale, 5 luglio 2008 11 – Massimo Novelli, «Pavese, l’uomo libro» La Domenica di Repubblica, 6 luglio 2008 13 – Alessandra Iadicicco, «La bellezza dei nuovi cannibali» il Giornale, 7 luglio 2008 17 – Paolo Di Stefano, «Che fatica trattare con Calvino» Corriere della Sera, 7 luglio 2008 19 – Klaus Davi, «Simenon a luci rosse» Panorama, 10 luglio 2008 22 – Francesca Borrelli, «Tra A.M. Homes e la paura. Per mettere ordine nel panico» il manifesto, 12 luglio 2008 25 – Giorgio Montefoschi, «Le vite perdute di Christina Stead» Corriere della Sera, 15 luglio 2008 29 – Vincenzo Nigro, «Franz Kafka, il mistero delle carte perdute» la Repubblica, 18 luglio 2008 31 – Sandra Petrignani, «Va’ dove ti porta il titolo» Panorama, 18 luglio 2008 33 – Elisabetta Rasy, «Gli zelanti forzati dei Festival» Domenica del Sole 24 Ore, 20 luglio 2008 35 – Marek Beylind e Ewa Wielezynska, «Tabù Houellebecq» L’espresso, 24 luglio 2008 37 – Daria Galateria, «La doppia vita di Gary» la Repubblica, 26 luglio 2008 41 RS_luglio08.qxp 30/07/2008 16.10 Pagina 2 RS_luglio08.qxp 30/07/2008 16.10 Pagina 3 UNA LINGUA D’OLTREMARE Francesco Vietti, il manifesto, 5 luglio 2008 Da Ron Kubati a Anilda Ibrahimi, da Artur Spanjolli a Elvira Dones, sono sempre più numerosi gli scrittori provenienti da Tirana che scelgono di scrivere i loro libri in italiano, nella consapevolezza di poter contare su un pubblico vasto e agguerrito anche nel loro paese d’origine. Un sentiero di lettura fra le opere degli autori che, come ha detto Kubati, hanno cercato «l’altrimenti nell’altrove» uando nel ’90 Ismail Kadare chiese asilo politico in Francia sce- più giovani e dotati di un buon gliendo la via dell’esilio volontario, molti albanesi si sentirono livello di istruzione, spesso studen- Q traditi. Nel momento in cui il paese aveva bisogno del suo più ti universitari. I risultati di questo grande scrittore, Kadaré abbandonava il suo popolo: così molti pensarono continuo stimolo appaiono oggi all’epoca, e molti lo pensano ancora. Un sentimento simile è riaffiorato una evidenti. Negli ultimi mesi sono quindicina d’anni più tardi, quando Elvira Dones e Ornela Vorpsi hanno stati numerosi gli autori e le autrici pubblicato i loro primi romanzi in italiano. Mentre la diaspora albanese che si sono imposti con opere di cercava faticosamente di uscire dalla cronaca nera dei quotidiani, due gio- notevole interesse, tanto da affer- vani autrici vendevano con successo dei libri certamente non teneri nei marsi come la prima generazione confronti dei loro compatrioti, descrivendo l’Albania come un paese di di scrittori albanesi di lingua italia- kurvëria (kurva, «prostituta», è un termine ben noto in tutti i Balcani). na. I giovani che hanno cercato «l’altrimenti nell’altrove», come ha L’altrimenti nell’altrove detto di sé Ron Kubati, sono i pro- A differenza di altri loro colleghi, gli scrittori dell’emigrazione albanese si tagonisti di La mano che non mordi sono dovuti confrontare nel corso degli anni non solo con il pubblico ita- di Ornela Vorpsi (Einaudi, pp. 86, liano, ma anche con un ampio numero di lettori loro connazionali, per lo euro 8,80), storia di un viaggio a RS_luglio08.qxp 30/07/2008 16.10 Pagina 4 Oblique Studio Sarajevo e dello spaesamento di uniche coordinate della geografia re la storia di un corpo che soffre, un’intera generazione. Un destino mentale del bambino protagonista di una sessualità negata e abbrutita non solo albanese, ma di tutti della vicenda, un figlio senza nome sotto lo sguardo di montagne «fatte «noialtri dell’ex Est». Rispetto al che dopo aver assistito all’impicca- di occhi che osservano e proibisco- suo precedente Il paese dove non si gione del padre, costruisce una sua no, di silenzi». Dopo quattordici muore mai (Einaudi 2005), lo personale e quotidiana resistenza al anni in cui è stata uomo con il sguardo della Vorpsi ha perso in non senso dell’odio e del lutto, alla nome di Mark, Hana decide di rancore, e guadagnato in limpidez- disperata ricerca di una qualche rompere il giuramento, abbando- za. La prigione da cui scappa non è salvezza. Una ricerca che potrà nare il suo sperduto villaggio e rag- più solamente l’Albania dell’infan- portarlo in fondo o al di là del giungere una cugina emigrata negli zia, ma anche la libertà dell’altra mare. Quel mare che dalla prima Stati Uniti per ritrovare la parte parte, di quell’altrove che ti con- all’ultima pagina rimane misterio- negata di se stessa. Qui la Dones danna a guardare tutto e tutti dal di samente buio e che fa dire, come traccia una serie di ritratti così fuori. Così la sua protagonista, gio- già concludeva Kubati il suo primo smaccatamente «americani» (dalla vane, bella, albanese ed emigrata romanzo, «davanti a noi non si cugina immersa nel consumismo come lei, che da occidentale scende vede niente». all’aspirante fidanzato cinquanten- nei Balcani, può solo annusare Quasi come un contrappunto al ne «abbronzato, disinvolto e di bel- l’odore di quella che era casa sua, mare di Kubati e ai giovani con «le l’aspetto»), dall’andare forse oltre le un odore che sa «di nostalgia, radici in aria» della Vorpsi, appaio- sue intenzioni, facendoci apparire d’amore, di rancore, di desolazione, no dunque le coraggiose donne di la dura vita condotta tra i monti d’impotenza, di lontananza, di vici- montagna protagoniste di Vergine albanesi sotto le spoglie maschili di Mark come più naturale e vera di quella che Hana finisce per trovare «IL SOGNO DI TORNARE DOVE come donna nel sobborgo di Washington DC. La vergine giura- NESSUNO CI ATTENDE» ta è comunque un personaggio da amare senza cedimenti alla commi- nanza». Alla fine, insomma, non giurata di Elvira Dones (Feltrinelli, serazione, e possiede onestà suffi- rimane che ripartire, portando con pp. 240, euro 14) e di Rosso come ciente per riconoscere che in fondo sé qualche etto di byrek, come il una sposa, romanzo d’esordio di è «facile fare l’uomo. La vera souvenir di un turista, con la consa- Anilda Ibrahimi (Einaudi, pp. 260, impresa è vivere da donna, mica pevolezza di poter vivere solo «con euro 16). La Dones che, pur viven- fare il coglione che si ammazza di e tramite la distanza». Non per do negli Stati Uniti, ha deciso di alcol e tabacco». nulla il libro è stato pubblicato in scrivere in italiano, ci porta tra le Francia con il titolo Vert venin, valli dell’Albania del nord, nella Un destino scritto sulla nuca «Verde veleno», ossia il colore del regione di Scutari, dove mette in Una impresa che conoscono bene viso di chi ha preso «troppa scena la vita di Hana Doda, giova- le donne di Anilda Ibrahimi, pro- coscienza della vita affogando nello ne ragazza che sul finire degli anni tagoniste di una saga familiare dai strazio del lussuoso capitalismo». Ottanta, decide di «farsi uomo» per toni epici, raccontata seguendo il Anche Ron Kubati si allontana sottrarsi a un matrimonio combi- filo rosso di un matriarcato che si dall’Albania, o per lo meno, non la nato e salvare l’onore della famiglia. trasmette di madre in figlia, da nomina mai. Il buio del mare Anche se il Kanun, l’antica legge suocera a nuora, dall’alba del ven- (Giunti, pp. 120, euro 12,50) si consuetudinaria dell’Albania clani- tesimo secolo al suo tramonto. gioca tutto sulle sponde di un mare ca, è divenuto tema fin troppo Meliha, Saba, Klementina e Dora, profondo, plumbeo, oscuro, in cui i sfruttato dai documentaristi, la sto- generazione dopo generazione, si «dove» e i «quando» indicano solo ria di Hana sfugge all’interesse muovono tra le case contadine di dove non essere. Queste sono le meramente etnografico, per diveni- Kaltra, piccolo villaggio dell’aspro 4 RS_luglio08.qxp 30/07/2008 16.10 Pagina 5 Rassegna stampa, luglio 2008 entroterra di Valona, lottando con- sulla sua nuca», un destino forte e Anche Velì, il nonno di Gëzim tro un destino che le vuole «vestite amaro come i fondi di caffè che Hajdari, apparteneva ai Bektashì, e di rosso, come il sangue, come un Saba non si stanca di leggere per avrebbe voluto che il nipote studias- sacrificio umano dato agli dèi per indovinare il suo futuro. se il Corano e divenisse un giorno propiziare la pioggia, come una muftì. Hajdari è divenuto invece sposa». Le prime tre partoriranno Tra il Salento e Tirana grande poeta, come dà prova ancora decine di figli e figlie, e li vedran- Per molti scrittori albanesi di lin- una volta in Peligòrga (Besa, pp. 130, no in gran parte morire, uccisi gua italiana, fra cui Kubati e la euro 12), una silloge bilingue che dalla guerra e dalle sventure. Dones, questo singolare passaggio ripercorre in modo spietato la storia L’ultima, Dora, la nipote, metterà da un idioma all’altro è legato della sua vita e della sua vocazione al mondo i suoi due bambini in anche all’incontro con la casa edi- poetica e ci lascia un repertorio di Italia, terra d’immigrazione.
Recommended publications
  • Libri Per Tutti I Gusti
    Consigli di lettura a cura della Biblioteca C. Pave C. se Biblioteca della cura a lettura di Consigli (José Saramago) Saramago) (José La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro altro un di l'inizio solo è viaggio un di fine La SAPORI LONTANI Aleksandr Litvinenko, Jurij Felstinskij, Russia: il complotto del KGB, Bompiani RUSSIA Izzeldin Abuelaish, Non odierò, Piemme PALESTINA Amin Maalouf, I disorientati, Bompiani LIBANO Cingiz Ajtmatov, Occhio di cammello: racconti dalla leggendaria Kirghizia, Besa KIRGHIZISTAN Danilo Manera (a cura di), Vedi Cuba e poi muori: fine secolo all'Avana, Feltrinelli CUBA Shani Boianjiu, La gente come noi non ha paura, Rizzoli ISRAELE Vinicius de Moraes, Per vivere un grande amore, Mondadori BRASILE Laura Boldrini, Solo le montagne non si incontrano mai. Storia di Murayo e dei suoi due padri, Rizzoli SOMALIA Dina Nayeri, Tutto il mare tra di noi, Piemme IRAN Bi Feiyu, I maestri di tuina, Sellerio CINA Virginie Ollagnier, Un posto per ogni cosa, Piemme MAROCCO Will Ferguson, Autostop con Buddha: viaggio attraverso il Giappone, Feltrinelli GIAPPONE Ruth Ozechi, Una storia per l’essere tempo, Ponte alle Grazie GIAPPONE Santiago Gamboa, Preghiere notturne, E/O COLOMBIA Sandra Petrignani, Ultima india, Neri Pozza INDIA Sergio Grea, Saigon addio, Sperling Paperback VIETNAM Tayeb Salih, Le nozze di Al-Zaim, Sellerio SUDAN Conor Grennan, Sette fiori di senape, Piemme NEPAL Preeta Samarasan, Tutto il giorno è sera, Einaudi MALESIA Ryszard Kapu ści ński, Ebano, Feltrinelli AFRICA Ian Holding , Nel mondo insensibiLE, Einaudi ZIMBABWE Naïm Kattan, Addio Babilonia, Manni IRAQ Rafik Schami, La voce della notte, Garzanti SIRIA Yasmina Khadra, Quel che il giorno deve alla notte, Elif Shafak, La casa dei quattro venti , Rizzoli TURCHIA Mondadori ALGERIA Ivan Thays, Un posto chiamato Oreja de Perro, Fawzia Koofi, Lettere alle mie figlie, Fandango PERU Sperling & Kupfer AFGHANISTAN Lucia Vastano, La magnifica felicità imperfetta, Jhumpa Lahiri, La moglie, Guanda INDIA Salani INDIA Consigli di lettura a cura della Biblioteca C.
    [Show full text]
  • Italiani a Parigi
    italiani a Parigi Da Severini a S a v i n i o Da De ChiriCo a CamPigli Birolli Boldini Bucci campigli de chirico de pisis levi magnelli m e n z i o m o d i g l i a n i p a r e s c e pirandello prampolini rossi savinio severini soffici Tozzi zandomeneghi ItalIanI a ParIgI D a S e v e r I n I a S AVI n IO Da De ChIrico a CaMPIGLI Bergamo, 10 - 30 maggio 2014 Palazzo Storico Credito Bergamasco Curatori Angelo Piazzoli Paola Silvia Ubiali Progetto grafico Drive Promotion Design Art Director Eleonora Valtolina Indicazioni cromatiche VERDE BLU ROSSO C100 M40 Y100 C100 M80 Y20 K40 C40 M100 Y100 PANTONE 349 PANTONE 281 PANTONE 187 R39 G105 B59 R32 G45 B80 R123 G45 B41 ItalIanI a ParIgI Da Severini a SAVINIO Da De Chirico a Campigli p r e C u r so r i e D e r e D i Opere da collezioni private Birolli, Boldini, Bucci Campigli, de Chirico de Pisis, Levi, Magnelli Menzio, Modigliani Paresce, Pirandello Prampolini, Rossi Savinio, Severini, Soffici Tozzi, Zandomeneghi 1 I g ri a P a P r e f a z I o n e SaggIo CrItICo I a n li a T I 2 P r e f a z I o n e SaggIo CrItICo 3 Italiani a Parigi: una scoperta affascinante Nelle ricognizioni compiute tra le raccolte private non abbiamo incluso invece chi si mosse dall’Italia del territorio, nell’intento di reperire le opere che soltanto per soggiorni turistici o per brevi comparse.
    [Show full text]
  • Il Caso Gualino a Cura Di Francesca Ponzetti
    Il caso Gualino A cura di Francesca Ponzetti INDICE DEI MATERIALI: Cronologia degli anni torinesi: p. 2 1923 – Teatro Odeon – Programma: p. 8 1925-1929 – Teatrino privato – Programma: p. 9 1925-1930 – Teatro di Torino – Programma: p.10 Recensioni agli spettacoli: p.25 I Diari di Cesarina Gualino: p. 72 1 Riccardo Gualino negli anni torinesi - Cronologia Riccardo Gualino (Biella 1879- Firenze 1964) Cesarina Gurgo Salice (Casale Monferrato 1890-Roma 1992) 1879 Riccardo Gualino nasce a Biella (nel quartiere popolare Riva), decimo di 12 figli. 1896 Si trasferisce a Sestri Ponente. A soli 17 anni si avvia alla vita degli affari alle dipendenze del cognato Attilio Bagnara (marito della sorella Maria Gualino) proprietario di un‟industria all‟avanguardia, nel commercio genovese, per l‟importazione di legname dalla Florida. Riccardo fu assunto in qualità di impiegato addetto alla segheria di Sestri e agli sbarchi e spedizioni da Genova. 1897 Parte per il servizio militare. 1899 Torna a Sestri Ponente dove lavora ancora per il cognato in qualità di “viaggiatore” (retribuito a percentuale) con il compito di curare il collocamento della mercanzia presso i compratori (zona Italia settentrionale). 1901 Lavora presso un‟importante azienda di Milano importatrice di legname d‟abete dalla Carinzia e dal Tirolo come addetto al “controllo della qualità”. 1903 Si trasferisce a Casale Monferrato dove lavora per il cugino Tancredi Gurgo Salice (padre di Cesarina), produttore di cemento, in qualità di “rappresentante autonomo”. 1905 Crea la sua prima impresa, la “Riccardo Gualino & C.”, avente per scopo l‟industria e il commercio dei legnami e dei cementi; l‟impresa nasce dalla collaborazione con i cugini Gurgo Salice (in particolare Tancredi).
    [Show full text]
  • Export / Import: the Promotion of Contemporary Italian Art in the United States, 1935–1969
    City University of New York (CUNY) CUNY Academic Works All Dissertations, Theses, and Capstone Projects Dissertations, Theses, and Capstone Projects 2-2016 Export / Import: The Promotion of Contemporary Italian Art in the United States, 1935–1969 Raffaele Bedarida Graduate Center, City University of New York How does access to this work benefit ou?y Let us know! More information about this work at: https://academicworks.cuny.edu/gc_etds/736 Discover additional works at: https://academicworks.cuny.edu This work is made publicly available by the City University of New York (CUNY). Contact: [email protected] EXPORT / IMPORT: THE PROMOTION OF CONTEMPORARY ITALIAN ART IN THE UNITED STATES, 1935-1969 by RAFFAELE BEDARIDA A dissertation submitted to the Graduate Faculty in Art History in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy, The City University of New York 2016 © 2016 RAFFAELE BEDARIDA All Rights Reserved ii This manuscript has been read and accepted for the Graduate Faculty in Art History in satisfaction of the Dissertation requirement for the degree of Doctor of Philosophy ___________________________________________________________ Date Professor Emily Braun Chair of Examining Committee ___________________________________________________________ Date Professor Rachel Kousser Executive Officer ________________________________ Professor Romy Golan ________________________________ Professor Antonella Pelizzari ________________________________ Professor Lucia Re THE CITY UNIVERSITY OF NEW YORK iii ABSTRACT EXPORT / IMPORT: THE PROMOTION OF CONTEMPORARY ITALIAN ART IN THE UNITED STATES, 1935-1969 by Raffaele Bedarida Advisor: Professor Emily Braun Export / Import examines the exportation of contemporary Italian art to the United States from 1935 to 1969 and how it refashioned Italian national identity in the process.
    [Show full text]
  • Come Un Ministro Per La Cultura. Giulio Einaudi E Le Biblioteche Nel
    Chiara Faggiolani Come un Ministro per la cultura Chiara Faggiolani Come un Ministro per la cultura Giulio Einaudi e le biblioteche nel sistema del libro FIRENZE PRESUNIVERSITYS Biblioteche & bibliotecari / Libraries & librarians ISSN 2612-7709 (PRINT) | ISSN 2704-5889 (ONLINE) – 4 – Biblioteche & bibliotecari / Libraries & librarians Editor-in-Chief Mauro Guerrini, University of Florence, Italy Scientific Board Carlo Bianchini, University of Pavia, Italy Andrea Capaccioni, University of Perugia, Italy Gianfranco Crupi, University of Rome La Sapienza, Italy Tom Delsey, University of Ottawa, Canada Graziano Ruffini, University of Florence, Italy Alberto Salarelli, University of Parma, Italy José Luis Gonzalo Sánchez-Molero, Complutense University of Madrid, Spain Lucia Sardo, University of Bologna, Italy Giovanni Solimine, University of Rome La Sapienza, Italy La collana intende ospitare riflessioni sulla biblioteconomia e le discipline a essa connesse, studi sulla funzione delle biblioteche e sui suoi linguaggi e servizi, monografie sui rapporti fra la storia delle biblioteche, la storia della biblioteconomia e la storia della professione. L’attenzione sarà rivolta in particolare ai bibliotecari che hanno cambiato la storia delle biblioteche e alle biblioteche che hanno accolto e promosso le figure di grandi bibliotecari. The series intends to host reflections on librarianship and related disci- plines, essays on the function of libraries and its languages and services, monographs on the relationships between the history of libraries, the his- tory of library science and the history of the profession. The focus will be on librarians who have changed the history of libraries and libraries that have welcomed and promoted the figures of great librarians. Chiara Faggiolani Come un Ministro per la cultura Giulio Einaudi e le biblioteche nel sistema del libro FIRENZE UNIVERSITY PRESS 2020 Come un Ministro per la cultura : Giulio Einaudi e le biblioteche nel sistema del libro / Chiara Faggiolani.
    [Show full text]
  • Francesco Guadagnuolo Nella Dimensione Storica Dell'arte Italiana
    FRANCESCO GUADAGNUOLO NELLA DIMENSIONE STORICA DELL'ARTE ITALIANA VINICIO SAVIANTONI Per comprendere meglio l’arte di Francesco Guadagnuolo è utile esaminare (anche se in maniera molto succinta) la storia della pittura italiana dal 1900 ad oggi, tramite correnti e stili che hanno vissuto lo sviluppo culturale, con le più svariate conoscenze tecniche e i molteplici modi di espressione, così da permetterci di analizzare e valutare come l’arte di Guadagnuolo si sia formata collocandosi all’interno dei fenomeni artistico-culturali degli ultimi decenni. Nella prima decade del ‟900,quando Michetti, Bistolfi , Sartorio, erano ritenuti fra i migliori artisti italiani, si manifesta in maniera travolgente il movimento Futurista nato nel 1909 con un articolo di Filippo Tommaso Marinetti pubblicato su “Le Figaro”. Il giovane critico Roberto Longhi considera la pittura Futurista come l‟unica valida avanguardia italiana nell‟arte del XX secolo. Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Gino Severini, Carlo Carrà, Luigi Russolo ed Antonio Sant‟Elia contribuiscono a creare l‟importanza del movimento. L‟avanguardia Futurista, dopo la prima guerra mondiale appare dissociata soprattutto per la prematura scomparsa di Boccioni e Sant‟Elia. Il Secondo Futurismo, sempre con alla guida un Marinetti abbastanza rivoluzionario, ha origine a Torino ed esce ben presto dall‟ambito regionale con artisti di grande spessore quali Fortunato Depero, Luigi Fillia, Enrico Prampolini Gerardo Dottori, Bruno Mu nari, Tullio Crali, Osvaldo Peruzzi, Tato e Marasco, ma non avrà più quella forza propria che contraddistingue le grandi avanguardie. Nel frattempo l‟influenza del simbolista svizzero Arnold Böeklin viene assorbita da un giovane pittore, il quale rivela un‟immaginazione malinconica e tormentata insistentemente dal mistero della realtà urbana e delle piazze disabitate.
    [Show full text]
  • PROGRAMMA LETTERARIO Realizzato a Cura Del Centro Per Il
    PROGRAMMA LETTERARIO realizzato a cura del Centro per il Libro e la Lettura della Direzione Generale per i Beni Librari, gli Istituti Culturali ed il Diritto d’Autore - Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell’ AIE - Associazione Italiana Editori Aggiornato al 22 ottobre 2008 SABATO 29 NOVEMBRE Ore 13.30 L’Italia e gli occhi Padiglione Italia Inaugurazione del Padiglione Italia e della mostra fotografica Le città invisibili . Immagini e sguardi Caffè letterario inediti sull’Italia. Intervengono le autorità italiane e gli autori presenti Il Padiglione Italia è connotato da un percorso visivo che rimanda allo slogan della partecipazione Italia e italianidad. La memoria, gli scambi, gli occhi, il desiderio e che è ripreso da Le città invisibili di Italo Calvino. In questo viaggio per immagini il visitatore può immergersi nell’Italia del passato e della memoria, della mescolanza secolare di culture e della nuova integrazione, della bellezza classica e delle nuove frontiere della ricerca tecnologica. Ore 17 L’Italia e la memoria Padiglione Italia Protagonisti: Italo Calvino. Caffè letterario La memoria, gli scambi, gli occhi, il desiderio. Un percorso biografico. Presentazione della mostra dedicata a Italo Calvino. Intervengono Marco Belpoliti , Vincenzo Cerami , Alain Elkann , Ernesto Franco , Paolo Mauri Modera Danilo Manera Omaggio al grande narratore e studioso del Novecento a cui si ispira la partecipazione italiana, che viene ricordato anche in un piccolo percorso per immagini attraverso la sua vita, la sua opera e i suoi rapporti con l’America Latina. DOMENICA 30 NOVEMBRE Ore 10 L’Italia e la memoria Padiglione Italia L’ultima Italia tra prosa e poesia.
    [Show full text]
  • BIOGRAFIA CARLO LEVI Carlo Levi Nasce a Torino Il 29 Novembre
    BIOGRAFIA CARLO LEVI Carlo Levi nasce a Torino il 29 novembre 1902, figlio di Ercole Levi e di Annetta Treves, sorella del leader socialista Claudio. Studia al liceo Alfieri di Torino, frequentato in quegli stessi anni da Leone Ginzburg, Massimo Mila, Giulio Einaudi, Giaime Pintor e Cesare Pavese. Studia poi medicina, laureandosi nel 1924. Nello stesso anno diventa assistente del professor Micheli presso la Clinica Medica dell’Università di Torino e negli anni successivi conduce lavori sperimentali sulle epatopatie e sulle malattie delle vie biliari. Nel 1918 conosce Piero Gobetti e dal 1922 collabora alla sua rivista «La Rivoluzione Liberale»; sin da questa data sono intensi i suoi rapporti con tutta l’area antifascista torinese. Nel 1924-25 presta servizio militare a Monteoliveto, vicino Firenze, poi al Moncenisio; a Firenze frequenta i fratelli Rosselli. Nel 1929 si costituisce a Parigi il gruppo “Giustizia e Libertà” (tra i fondatori, i fratelli Rosselli, Emilio Lussu, Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi); Levi ne diventa importante esponente a Torino, partecipando nel 1931 alla stesura del Programma rivoluzionario di Giustizia e Libertà. Collabora con alcuni articoli, negli anni immediatamente successivi, ai «Quaderni di Giustizia e Libertà» e trasforma i suoi frequenti viaggi a Parigi come pittore in rischiosi contatti con i fuoriusciti antifascisti. Contemporaneamente s’interessa di pittura ed espone per la prima volta nel 1923, nell’ambito della Quadriennale di Torino; nello stesso anno conosce Felice Casorati, tramite Gobetti, e dal 1924 partecipa con regolarità alla Biennale di Venezia. Nel 1925 conosce a Torino il critico Edoardo Persico; iniziano i suoi frequenti soggiorni a Parigi, dove si ferma talvolta per lungo tempo a dipingere.
    [Show full text]
  • La Rivoluzione Delle Piccole Cose. Scorcio Nella Torino Dei Pittori 1920-40 Di Emanuela Genesio
    La rivoluzione delle piccole cose. Scorcio nella Torino dei pittori 1920-40 di Emanuela Genesio “Era una strada strana da percorrere, quella della pittura. Si andava avanti e avanti, sempre più lontano, finché alla fine sembrava di stare su un’asse stretta, perfettamente soli, sul mare aperto”. Virginia Woolf, Gita al faro Con le sue stanze raccolte ed intime, scrigni di affreschi del XIX secolo, la Casa Toesca è un buon luogo per ospitare un’esposizione che si vuole meno studio filologico di un periodo storico ampiamente documentato, che non “passeggiata estetica”, come l’intendeva il Diderot dei Salons. L’occasione nasce dalla sinergia creata con l’altro polo espositivo di Rivarolo Canavese, la Villa Vallero, in cui un dialogo monografico tra due pittori e sposi (Ugo Malvano e Nella Marchesini) apre uno scorcio verticale sulla storia della pittura torinese della prima metà del XX secolo. Entrambi gli artisti sono rappresentati a Casa Toesca, tasselli di un mosaico che esclude nomi rilevanti e che farà perciò scontenti taluni. Tra i presenti, tre pittrici oltre Nella Marchesini – Jessie Boswell, Daphne Maugham, Marisa Mori – compaiono in mostra: a suggerire che questo ventennio del Novecento, forse più dei primi decenni, consente alle donne una visibilità che a Torino diventa ribalta nell’ambito della celebre scuola casoratiana di via Galliari.1 Cino Bozzetti, Felice Casorati, Gigi Chessa, Federico Chiara, Giulio Da Milano, Nicola Galante, Albino Galvano, Carlo Levi, Francesco Menzio, Enrico Paulucci e Luigi Spazzapan completano il ventaglio degli artisti scelti. Una rosa di eletti che potrebbe essere un preludio per un “secondo atto” in cui gli assenti (da Cremona a Treves, da Carena ad Alimandi, e poi Deabate, Quaglino, ecc.) formerebbero un nuovo polo per una “passeggiata” più varia ed esaustiva nella Torino anni ’20-40 .
    [Show full text]
  • Piero Zanetti Archivio E Biblioteca
    PIERO ZANETTI ARCHIVIO E BIBLIOTECA 2007 Scatola nera piccola N. 1 - Piero studente presso il Collegio Carlo Alberto di Moncalieri- anni 1913- 19161 1. Cartellina grigia N. 1: Diario scolastico di Piero Zanetti, alunno del V corso ginnasiale – 1912-19142 2. Cartellina grigia N. 2 con: 1. Annuario scolastico 1915-1916 2. Fascicolo con nomi degli studenti “Licenziati” nelle varie materie. 3. Cartellina grigia N. 3: 1. un foglio con dediche scritte da Piero Zanetti da mettere sotto sua foto da dare ad alcuni compagni di collegio [la prima è priva del nome dell’amico: è possibile che si tratti di Cesare Barucchi]; la seconda per Giovanni [forse Vigliardi Paravia]; la terza per Ernesto [forse Chiara]; la quarta per Fausto [Franco]; la quinta per Ango [De Stefanis]; la sesta per Alfredo [Panzini]. Alcune dediche parlano di comuni ideali di libertà, giustizia, indipendenza, e di lotte intraprese insieme per una giusta causa 2. 1 foglietto con scritti indirizzi di casa di alcuni compagni, tra cui Cornelio Angeli3 , Cesare Barucchi4, Alfredo Panzini5, corrispondenti negli anni della guerra e nel primo dopoguerra; 2) Foglio con indirizzi di alcuni compagni di collegio 4. Cartellina grigia N. 4 con materiale relativo a “punizione di Piero Zanetti in collegio”: 1) 1. lettera di Padre Palma dello 03-11-1915 a Emilia de Giacomi Zanetti, madre di Piero6 2. In busta bianca conservati nell’ordine in cui sono stati trovati 11 fogli con messaggi “clandestini” per Piero in punizione (4 firmati da Alfredo [Panzini] , 7 da altri compagni), allontanato dalla vita comunitaria per fatto grave menzionato in lettera di padre Palma e in una lettera del 1915 di Piero alla madre.
    [Show full text]
  • LINGUA TITOLO AUTORE 1 Albanese Come Dio Comanda Nicolò
    LINGUA TITOLO AUTORE 1 Albanese Come Dio comanda Nicolò Ammaniti 2 Albanese Discorsi sopra la prima decade di Tito Livio Niccolò Machiavelli 3 Albanese I capolavori Dino Buzzati 4 Arabo La coscienza di Zeno Italo Svevo 5 Arabo Il Bell'Antonio Vitaliano Brancati 6 Arabo Il giorno della civetta Leonardo Sciascia 7 Arabo Silvinia Giuseppe Bonaviri 8 Arabo Paesi tuoi Cesare Pavese 9 Arabo Le libere donne Mario Tobino 10 Arabo Gli indifferenti Alberto Moravia 11 Bulgaro Intervista a se stessa Oriana Fallaci 12 Catalano La tripla vita di Michele Sparacino Andrea Camilleri 13 Catalano Un altro giro di giostra Tiziano Terzani 14 Ceco Lector in fabula Umberto Eco 15 Ceco Lontani da dove Claudio Magris 16 Cina Il deserto dei tartari Dino Buzzati 17 Cinese Il nome della rosa Umberto Eco 18 Coreano Conversazione in Sicilia Elio Vittorini 19 Coreano Futuro del "classico" Salvatore Settis 20 Coreano Tonino l'invisibile Gianni Rodari 21 Coreano Il pittore Gianni Rodari 22 Coreano Il visconte dimezzato Italo Calvino 23 Croato La solitudine dei numeri primi Paolo Giordano 24 Croato Alla cieca Claudio Magris 25 Danese La voce del violino Andrea Camilleri 26 Ebraico Come Dio comanda Niccolò Ammaniti 27 Ebraico Corto viaggio sentimentale Italo Svevo 28 Ebraico La bella estate Cesare Pavese 29 Estone Divina Commedia Dante Alighieri 30 Finlandese Novelle Luigi Pirandello 31 Finlandese La lunga attessa dell'angelo Melania G. Mazzucco 32 Francese L'anima e il suo destino Vito Mancuso 33 Georgiano Dizionario Italiano-Georgiano AA.VV. 34 Georgiano Il nome della
    [Show full text]
  • Premio Strega
    VINCITORI E FINALISTI DAL 2000 Agosto – Settembre 2018 BIBLIOTECA NATALIA GINZBURG Via Genova, 10 / Bologna / Bus 19 e 27 B Tel. 051/46.63.07 [email protected] www.bibliotechebologna.it 1 PREMIO STREGA Il Premio Strega è un premio letterario che viene assegnato annualmente all'autore o autrice di un libro pubblicato in Italia, tra il 1º aprile dell'anno precedente ed il 31 marzo dell'anno in corso. Dal 1986 è organizzato e gestito dalla Fondazione Bellonci. È universalmente riconosciuto come il premio letterario più prestigioso d'Italia, oltre a godere di una consolidata fama in Europa e nel resto del mondo. Fonte: Wikipedia 2018 Vincitore: Helena Janeczek, La ragazza con la Leica, Guanda Inv. GIN 34424 - Coll. N JANEH RAG Marco Santagata. :Biografia, romanzo storico, romanzo sentimentale? La ragazza con la Leica è tutte queste cose e, forse, qualcosa di più: è la fotografia di un intero gruppo di giovani esuli, per lo più di origine ebraica, che si incontra e si unisce nella Parigi degli anni Trenta. Benedetta Tobagi :Il 1° agosto 1937 una sfilata piena di bandiere rosse attraversa Parigi. È il corteo funebre per Gerda Taro, la prima fotografa caduta su un campo di battaglia. Finalisti: Carlo D’Amicis, Il gioco, Mondadori. Sandra Petrignani, La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg, Pozza. Inv. GIN 34830 - Col. MAZ 928 GIN Lia Levi, Questa sera è già domani, E/O. Inv. GIN 34732 - Col. N LEVIL QUE Marco Balzano, Resto qui, Einaudi. Inv. GIN 34906 - Col N BALZM RES 2017 Vincitore: Paolo Cognetti , Le otto montagne, Einaudi.
    [Show full text]