10 oggi giovedì 1 maggio 2003

n giorno di festa quel 1˚ ciava alla strage Salvatore Giulia- maggio 1947. Una tradi- no, famigerato bandito ma che

U zione, ormai, per i conta- pure non aveva mai sparato con- dini e i braccianti che ogni anno Per i contadini e Ma quel giorno del 1947 un tro i contadini, chiese: "E lei co- dal 1894 arrivavano con muli e me lo sa?". cavalli bardati da grandi occasio- La poco convincente risposta fu: i braccianti quella di fuoco incrociato, facile ‘‘ ni a Portella della Ginestra da San "È una mia sensazione". Conscio Giuseppe Jato, San Cipirello, Pia- ritrovarsi ogni anno per una dalle alture rocciose attorno al di essersi sbilanciato troppo, Mes- na degli Albanesi. Famiglie, bam- sana cercò di rimediare e commi- bini, musica e vino, per una gran- grande sagra sui prati pianoro falciò nel mucchio se l'ennesima gaffe telefonando af- de sagra sui prati attorno al cippo ‘‘ fannosamente qualche ora più tar- dedicato a , medi- era una tradizione tra le 2000 persone che di a Li Causi: "Senta onorevole, se co di che in questa par- lei vuole, io resto fuori delle inda- te di Sicilia, nella seconda metà che durava dal 1894 ascoltavano il comizio gini su Portella. Mi faccio da par- dell'Ottocento, aveva dato voce al- te". le rivendicazioni di una classe Già a poche ore dalla strage c'era contadina an- chi aveva le cora soggetta al idee molto, potere di baro- troppo chiare. ni e latifondi- il documento Evidentemente sti. era già pronto Erano quasi un colpevole. E duemila le per- quando quella sone radunate sera stessa il mi- a Portella della «So che Scelba vuol nistro dell'In- Ginestra quella terno Mario mattina, tutte Scelba lesse le avevano man- farmi uccidere...» due note infor- giato e bevuto mative recapita- allegramente. tegli sul caso C'era esultanza La mattina del 27 aprile Giuliano mi venne a Portella della nell'aria, e ce trovare nel mio cascinale di Saraceno vicino a Montele- Ginestra decise n'era motivo, pre. C'erano con lui i fratelli Pianelli e Salvatore Ferre- che quella dell' soprattutto ri (…) Mangiarono, poi si sdraiarono. Cominciammo ispettore Mes- quel primo a chiacchierare. Verso le tre del pomeriggio apparve sana, che indi- maggio, perché Pasquale Sciortino, con una lettera per Giuliano; lo cava in Giulia- se con la fine chiamò in disparte. Si trassero dietro una roccia. Lesse- no il solo auto- del fascismo ro insieme la lettera e si misero a bisbigliare fra loro. re della strage, stavano caden- Doveva essere una lettera importante, perché dopo era l'unica pi- do privilegi se- averla letta Giuliano le diede fuoco e la bruciò. Poi, sta a cui dare colari e i brac- Sciortino se ne andò. E allora, Giuliano si rivolse a me credito. Il 2 cianti avevano e mi disse: "È suonata l'ora della nostra liberazione". maggio 1947 di- potuto occupa- Al che, io "Come hai detto?"; e lui: "Bisogna organizza- chiarò infatti re molte delle re un'azione contro comunisti, bisogna sparare in mez- di fronte all'As- terre del latifon- zo a loro i primo maggio a Portella della Ginestra". semblea costi- do, in quei gior- (Il bandito Giovanni Genovese, deposizione del tuente: "Que- ni sembrava 20 gennaio 1948 dinanzi al giudice istruttore di Paler- sto non è un de- che le cose stes- mo. Tratto da Carlo Ruta, Il binomio Giuliano-Scel- litto politico, sero cambian- ba, Rubbettino Editore, 1994). perché nessuna do anche più Giuliano era ormai una santa barbara a orologe- organizzazione velocemente. ria pronta a scoppiare a data imprevedibile. Se Giulia- politica potreb- La svolta erano no avesse parlato, ne sarebbero state compromesse chi be rivendicare state le elezioni sa quante persone con importanti funzioni nella vita a sé la sua ma- del 20 aprile del Paese. Ma se non parlava, la sua vita era in sommo nifestazione e per l'Assem- pericolo. Il gioco di Giuliano aveva come alternativa o la sua organiz- blea regionale la vita nel chiuso di un carcere o la morte. Ad ammo- zazione". Con siciliana, un vo- nirlo in tal senso fu per altro , questo sorpren- to dal quale le segretario regionale del Partito comunista e suo impla- dente sillogi- sinistre del Portella della Ginestra cabile avversario politico. Lo fece parlando a Portella smo il ministro Blocco del po- della Ginestra il 1˚ maggio 1949, quando Giuliano era dell'Interno ri- polo, infliggen- ancora vivo, invitandolo a fare i nomi dei mandanti duceva la stra- do una cocente democratici-cristiani, monarchici e liberali. Giuliano ge a un delitto sconfitta alla rispose: "I nomi possono farli coloro che tengono la comune. Democrazia cri- faccia di bronzo, e non un uomo che, prima della vita, La seconda in- stiana, erano mira a tenere alta la reputazione sociale e che tende a formativa che uscite vincitri- il Primo Maggio far giustizia con le proprie mani". Il dirigente comuni- giaceva trascu- ci. sta gli fece allora presente: "Ma lo capisci che Scelba ti rata sulla sua Quel giorno farà ammazzare? Perché non ti affidi alla giustizia, scrivania, scrit- l'oratore desi- perché continui ad ammazzare i che sono ta dal maggio- gnato per com- figli del popolo come te?". Risposta autografa di Giulia- re Alfredo An- memorare la no, allegata agli atti del processo di Viterbo: "Lo so che grisani dei cara- vittoria, il pre- Scelba vuol farmi uccidere; vuol farmi uccidere perché binieri di Paler- stigioso leader lo tengo nell'incubo di fargli gravare grandi responsabi- mo, esprimeva comunista Gi- di un mistero di Stato lità che possono distruggere la sua carriera politica e invece un ben rolamo Li Cau- finire la vita". Facendo siffatte dichiarazioni, non era diverso parere: si aveva fatto sa- difficile arguire che Giuliano non sarebbe mai stato "Confermo che pere che non avrebbe partecipa- di . Aveva appe- no o fuggire in preda al panico. catturato vivo. azione terrori- to, curiosamente anche France- na iniziato a parlare che si udiro- Dopo qualche minuto gli spari (Tratto da Francesco Renda, Salvatore stica devesi at- sco Renda, giovane dirigente del- no i primi scoppi. cessarono e gli scampati si trova- . Una biografia storica, Sellerio Editore, tribuire ele- la Federterra che doveva sostituir- Non sembravano spari, almeno rono di fronte a una scena ag- Giuliano con , 2002, pp. 101-102) menti reaziona- lo, per un guasto alla moto rag- non subito, ma mortaretti, "il tipi- ghiacciante: decine di persone ri- Gaspare ri in combutta giunse troppo tardi la piana di co rumore dei mortaretti", rac- verse a terra, centinaia quelli alla Pisciotta con mafia".

Portella. Al suo posto, nel primo conteranno i testimoni. Molti ap- disperata ricerca dei propri fami- accusati della de emozione, in Italia e all'estero. Con la strage di Portella si inaugu- pomeriggio, si accostò al cippo plaudirono: sembrava un modo gliari, e ovunque grida, lamenti, strage di Portella Dopo le prime notizie dell'ecci- rava in Italia la lunga teoria dei per il discorso Giacomo Schirò, come un altro per fare festa. Ma sangue. Si conteranno 11 morti, della Ginestra dio, il prefetto di Palermo, preoc- misteri di Stato. segretario della sezione socialista c'era qualcosa di strano e improv- tra cui donne e bambini, e 27 feri- In alto cupato delle possibili ripercussio- Giacomo Sanna

visamente tutti capirono: i muli, i ti; un migliaio i proiettili sparati una scena ni sull'ordine pubblico, indisse cavalli, le persone cadevano, in in quei pochi minuti, senza conta- del film una riunione in prefettura. Tra Dopo la strage silenzio, coperte di sangue; subito re le strane schegge di ordigni di Francesco gli altri l'ispettore generale di poli- In pochi minuti sono ‘‘ ‘‘ altri spari, colpi - questi sì, ricono- esplosivi "non convenzionali" Rosi zia Ettore Messana e Girolamo Li si conteranno scibili - di fucili mitragliatori, di estratte dai corpi delle vittime ma che ricostruisce Causi. Quest'ultimo, mentre il stati sparati un undici morti mitragliatrice pesante addirittu- citate solo nei primissimi referti la storia prefetto si prodigava ad assicura- migliaio di proiettili ra. medici. Cosa era successo? Chi del bandito re ogni sforzo per una rapida giu- tra cui donne e Un fuoco incrociato, facile, dalle aveva osato sparare su un folla stizia, udì Messana sentenziare Sulle vittime anche bambini e ventisette alture rocciose attorno il pianoro, inerme? con inaspettata sicurezza: "Per schegge di ordigni stava falciando nel mucchio. A Se lo chiesero in tanti nei momen- me a sparare sono stati Giuliano e feriti chi non veniva colpito non resta- ti immediatamente successivi la sua banda". Insospettito per la esplosivi va che appiattirsi contro il terre- una strage che suscitò subito gran- certezza con cui l'ispettore asso-

La verità sui mandanti na vittoria del Blocco fa- messe di benefici e le solite garanzie rà tanti fossi che si scave- di impunità, lo si convinceva a sten- «U ranno per i comunisti e dere una "confessione" in cui si di- tanto sangue sarà sparso. I figli non chiarava unico artefice di Portella. Il troveranno il padre e la madre per- Salvatore Giuliano, colpevole annunciato memoriale è datato 28 giugno 1950. ché conoscete chi sono io». Parole Una settimana dopo Salvatore Giulia- dure quelle pronunciate dal capo ma- no venne ucciso. A Viterbo il proces- fioso di San Cipirello, Celeste Salvato- se non proprio insospettabili come il definitivamente allontanato comuni- così gli sarebbe stato fatto credere, di co, un'unica occulta mente coordina- neofascista. Il 27 giugno i carabinieri so per la strage di Portella, in corso re, durante un comizio per le elezio- boss Lucky Luciano o il giornalista sti e socialisti dal governo. Anche in sequestrare e giustiziare sul posto trice, ma un solo capro espiatorio uccisero in un'imboscata quattro uo- già dal 12 giugno, prese una nuova ni del 20 aprile 1947. Parole che appa- Michael Stern. Un rapporto dell'Oss Italia era guerra fredda, con il consen- l'oratore designato, il comunista Gi- certo: Salvatore Giuliano. mini della banda di Fra' Diavolo e piega: l'attenzione si sposta su Gaspa- iono l'annuncio di ciò che sarebbe conferma anche che "Molti elementi so, in Sicilia, del potente ceto agrario, rolamo Li Causi. Nella piana di Por- Il ministro Scelba ancora il 9 maggio fecero prigioniero quest'ultimo che, re Pisciotta, luogotenente di Giulia- successo pochi giorni dopo a Portella neofascisti provenienti dal Nord Ita- reazionario e conservatore. tella le cose andarono diversamente: insistette sul teorema della strage sen- ferito, si arrese gridando: "Sono un no. Evidentemente prima lusingato della Ginestra. C'era chi sapeva, chi lia sono stati inviati in Sicilia": non a E il già leggendario bandito Salvatore Li Causi non si fece vedere, mentre za mandanti: apparve chiaro che si confidente di Messana". Ferreri, che con false promesse e poi arrestato e progettava. La mafia, ma anche alcu- caso diversi ex-membri della Decima Giuliano, come diventò l'unico no- secondo Casarrubea sono diversi i volevano escludere dalle indagini po- si dichiarò "agente segreto" venne messo sotto accusa per la strage, di- ni esponenti delle forze dell'ordine. Mas di Junio Valerio Borghese si riu- me certo in un organigramma tanto soggetti che entrarono in scena quel litici e mafiosi. I colpevoli erano Giu- portato in caserma ma, stando al rap- chiarò: "avendo io personalmente L'ispettore Messana, ad esempio, che niscono proprio a Palermo in un articolato e involuto? Intrappolato in giorno e in quelli precedenti. Se alcu- liano e la sua banda e in breve decine porto, al seguito di una colluttazione concordato con il ministro dell'Inter- a febbraio aveva rivelato a un collabo- Fronte antibolscevico. un gioco più grosso di lui, fu proba- ni vertici mafiosi si assunsero il com- di capimafia arrestati vennero libera- il capitano Renato Giallombardo no , è stato da me ucci- ratore di aver "organizzato un colpo In un'Italia in attesa spasmodica del- bilmente la pedina sacrificabile. An- pito di controllare il territorio, a Sal- ti. "Questo non è un delitto politico", freddò "con due colpi alla fronte il so Salvatore Giuliano". Poco dopo grosso di cui non posso dire niente a le elezioni politiche e in cui molti, zi, scelta con cura proprio a questo vatore Ferreri, a quel Fra' Diavolo aveva detto Scelba, eppure quale al- delinquente". fece i nomi dei politici mandanti del- nessuno perché altrimenti è finita", anche Oltreoceano, guardavano con scopo. Molti studiosi a cominciare informatore dell'ispettore Messana e tra matrice potevano avere gli accadi- Moriva così un possibile esecutore la strage del 1˚ maggio 1947, i deputa- ammettendo anche, dopo la strage, crescente preoccupazione alle vitto- dallo storico Giuseppe Casarrubea si vero protagonista del massacro, ven- menti che continuarono a funestare materiale della strage e soprattutto ti monarchici , di avere da tempo un confidente pre- rie dei partiti di sinistra in diverse dicono convinti che Giuliano venne ne dato il compito di sparare per ucci- l'isola nei giorni successivi? Il 22 e il un ormai pericoloso collegamento Tommaso Leone Marchesano e Gian- zioso. Tal Salvatore Ferreri, detto importanti città e, con il 20 aprile ingannato. Già illuso dalla fallimenta- dere. I proiettili 9 mm estratti dalle 23 giugno, morti e feriti furono il con alcuni settori delle forze dell'ordi- franco Alliata. L'ergastolo non fu per Fra' Diavolo, un ergastolano evaso '47, anche alle regionali siciliane, l'in- re esperienza dei separatisti siciliani vittime appartenevano al suo mitra, risultato degli assalti a colpi di mitra ne. Intanto Giuliano negò pubblica- lui l'unica condanna: il 9 febbraio membro della banda Giuliano. An- tero territorio divenne teatro di attivi- nel '43, complice il suo feroce antico- mentre non c'è traccia di quelli del e bombe a mano delle sezioni comu- mente ogni responsabilità per l'ecci- 1954 un caffè corretto alla stricnina che l'Office Strategic Services (Oss), tà anti-comuniste a vari livelli. Segre- munismo, questa volta si lasciò con- calibro delle armi usate da Giuliano e niste di , , Cinisi, Bor- dio di Portella e minacciò di fare i lo ucciderà in una cella dell'Ucciardo- la futura Cia, era coinvolto: i docu- te e non: d'altra parte De Gasperi vincere a guidare una sorta di eserci- dai suoi. Le strane schegge di bombe, getto, , San Giuseppe Jato. I nomi dei mandanti. Gli si fece pres- ne. menti recentemente desecretati dico- proprio nel febbraio 1947 aveva spo- to "antibolscevico". Con la promessa secondo alcuni ricercatori in dotazio- volantini rinvenuti sono a firma datti- sione: da una parte lo Stato fece inter- Aveva urlato nell'aula di corte d'assi- no che dal 1946 furono molti gli sato la dottrina Truman per il conte- dell'immunità per sé e i suoi uomini, ne esclusivamente all'Oss, hanno fat- loscritta di Giuliano, ma lo stile e il venire in Sicilia il Corpo Repressione se: "Siamo un corpo solo, banditi, agenti segreti statunitensi impiegati nimento dell'influenza sovietica. E il il giorno della strage avrebbe avuto to anche pensare alla presenza di un ritrovamento di altri identici all'inter- Banditismo del colonnello Ugo Lu- polizia e mafia, come il Padre, il Fi- "per operazioni militari" su e giù per 13 maggio dello stesso anno la crisi l'ordine di sparare in aria per creare terzo, autentico commando militare no della sede del Fronte antibolscevi- ca, dall'altra la madre e la sorella del glio e lo Spirito Santo". l'Italia, personaggi anche inaspettati del Tripartito (Dc, Pci, Psi) avrebbe scompiglio tra la folla e permettere, di appoggio. Diversi i gruppi di fuo- co collegarono gli attentati al gruppo bandito venivano arrestate e, con pro- Giacomo Sanna