Andrea Bernardini
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11 FEBBRAIO 2021 Ordine degli Architetti, PPC della Spezia Albo Professionale 2020 sede deontologia Via Manzoni n° 50 - 19121 LA SPEZIA il codice deontologico è scaricabile dal sito Telefono 0187-730359 dell’Ordine nell’area “Istituzionale” Fax 0187-257559 DI LAUDO MARIO domanda consul uffici giudiziari.pdf.p7m e-mail [email protected] elenchi speciali pec le modalità e la modulistica per essere inseriti negli [email protected] sito internet elenchi speciali dell’Ordine sono scaricabili dal sito www.architettisp.it dell’Ordine nell’area “download modulistica” codice fiscale 91020190111 dati statistici n° iscritti al 11 febbraio 2020 534 Orari di apertura al pubblico n° iscritti sezione A 522 dal Lunedì al Venerdì: dalle ore 10,00 alle ore 12,00 n° iscritti sezione B 12 il Lunedì e Venerdì pomeriggio dalle ore 14,00 alle ore 16,00 * Docente Universitario pagina n. 2 Ordine degli Architetti, PPC della Spezia Albo Professionale 2020 AAllbboo PPrrooffeessssiioonnaallee 22002200 Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Spezia * Docente Universitario pagina n. 3 Ordine degli Architetti, PPC della Spezia Albo Professionale 2020 Segreteria Segreteria sede Via Manzoni n° 50 - 19121 LA SPEZIA telefono 0187-730359 fax 0187-257559 e-mail [email protected] pec [email protected] sito internet www.architettisp.it codice fiscale 91020190111 Responsabile Segreteria Cristiano Magri Orari di apertura al pubblico dal Lunedì al Venerdì: dalle ore 10,00 alle ore 12,00 il Lunedì e Venerdì pomeriggio dalle ore 14,00 alle ore 16,00 L’Ordine è stato costituito il 21 dicembre 1991 Albo aggiornato al 11 febbraio 2021 * Docente Universitario pagina n. -
The Gattilusj of Lesbos (1355—1462). «Me Clara Caesar Donat Leebo Ac Mytilene, Caesar, Qui Graio Praesidet Iraperio'
The Gattilusj of Lesbos (1355—1462). «Me clara Caesar donat Leebo ac Mytilene, Caesar, qui Graio praesidet iraperio'. Corsi apud Folieta The Genoese occupation of Chios, Lesbos, and Phokaia by the families of Zaccaria and Cattaneo was not forgotten in the counting- houses of the Ligurian Republic. In 1346, two years after the capture of Smyrna, Chios once more passed under Genoese control, the two Foglie followed suite, and in 1355 the strife between John Cantacuzene and John V Palaiologos for the throne of Byzantium enabled a daring Genoese, Francesco Gattilusio, to found a dynasty in Lesbos, which gradually extended its branches to the islands of the Thracian sea and to the city of Ainos on the opposite mainland, and which lasted in the original seat for more than a Century. Disappointed in a previous attempt to recover his rights, the young Emperor John V was at this time living in retirement on the island of Tenedos, then a portion of the Greek Empire and from its position at the mouth of the Dardanelles both an excellent post of obserration and a good base for a descent upon Constantinople. During his so- journ there, a couple of Genoese galleys arrived, commanded by Fran- cesco Gattilusio, a wealthy freebooter, who had sailed from his native oity to onrvp rmt for himself, annidst the confusion of the Orient, a petty principality in the Thracian Chersonese, äs others of his compa- triots had twice done in Chios, äs the Venetian nobles had done in the Archipelago 150 years earlier. The Emperor found in this chance visi- tor an Instrument to effect his own restoration; the two men came to terms, and John V promised, that if Gattilusio would help him to recover his throne, he would bestow upon him the hand of his sister Maria — an honour similar to that conferred by Michael VIII upon Benedetto Zaccaria. -
Ministero Per I Beni E Le Attività Culturali E Per Il Turismo Archivio Di Stato Di Genova
http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo Archivio di Stato di Genova Instructiones et relationes Inventario n. 11 Regesti a cura di Elena Capra, Giulia Mercuri, Roberta Scordamaglia Genova, settembre 2020, versione 1.1 - 1 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it ISTRUZIONI PER LA RICHIESTA DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nella richiesta occorre indicare il nome del fondo archivistico e il numero della busta: quello che nell’inventario è riportato in neretto. Ad esempio per consultare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. occorre richiedere ARCHIVIO SEGRETO 2707 C SUGGERIMENTI PER LA CITAZIONE DELLE UNITÀ ARCHIVISTICHE Nel citare la documentazione di questo fondo, ferme restando le norme adottate nella sede editoriale di destinazione dello scritto, sarà preferibile indicare la denominazione completa dell’istituto di conservazione e del fondo archivistico seguite dal numero della busta, da quello del documento e, se possibile, dall’intitolazione e dalla data. Ad esempio per citare 2707 C, 87 1510 marzo 20 Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia. Tipologia documentaria: Lettere credenziali. Autorità da cui l’atto è emanato: Consiglio degli Anziani. Località o ambito di pertinenza: Francia. Persone menzionate: Giovanni Battista Lasagna. è bene indicare: Archivio di Stato di Genova, Archivio Segreto, b. 2707 C, doc. 87 «Lettere credenziali a Giovanni Battista Lasagna, inviato in Francia» del 20 marzo 1510. - 2 - http://www.archiviodistatogenova.beniculturali.it SOMMARIO Nota archivistica p. -
Issue 31.Pages
I RACCONTI DI ZIO (ZIO’S NEWS), Pallavicino Family: Issue 31, May 1494 News from Genoa. The port of Genoa is always rife with news and rumor, but never more so than since the return of Paolo di Battista I Fregoso (right), its controversial Cardinal Archbishop. Most Italians remember how Fregoso, who had served several terms as Doge, was forced from office in 1488 by a popular rebellion, which called in the Regent of Milan, Ludovico Maria (il Moro) Sforza. Under il Moro, Milan took an active role in governing Genoa. Fregoso was forced into exile, since his abrasive personality had alienated both his people and the Regent. During the last month, Fregoso has reappeared in Genoa. After a gap of six years, he claims to be Doge, although no election has been held. The young Sforza Duke, Gian Galeazzo, who has recently taken the reins of power in Milan, has apparently reversed his uncle’s policy towards Genoa and seems inclined to accept Fregoso’s grab for control. Fregoso is an interesting figure, part of the extended family of Campofregoso who have contributed many Doges to the Genoese Republic. He first served in 1462, but was ousted after 15 days. The following year after a feud with his cousin, Doge Lodovico Campofregoso, he again became Doge. He imprisoned Lodovico and attacked the Adorno family. A year later the Council of the Elders deposed him, accepting the protection of the House of Sforza, which lasted until 1477. In 1480 he was named cardinal, and served as the Pope’s admiral against the Turks. -
Biagio Assereto
GIOVANNA BALBI UOMINI D’ARME E DI CULTURA NEL QUATTROCENTO GENOVESE: BIAGIO ASSERETO Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 . I • Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 I DA NOTAIO AD AMMIRAGLIO DELLA REPUBBLICA GENOVESE Verso la fine dell agitato secolo XIV in Genova, dopo che le antiche famiglie dei Boccanegra, degli Adorno, dei Fieschi, degli Spinola, avevano esaurito se stesse e le loro sostanze in lotte di ri valità partigiana e favorito l’avvento della prima dominazione stra niera da parte di Carlo VI, re di Francia, emersero nella vita pub blica nuove forze e nuove famiglie che colmarono il vuoto lasciato dagli esuli o dai morti. Fra queste furono gli Assereto, di origine popolare, provenienti dalla Riviera di Levante, e precisamente da Recco e Rapallo, tra sferitisi- da circa cinquanta anni in Genova. Al ramo di Rapallo apparteneva Biagio, colui che diede maggior lustro alla famiglia 1. anche se la sua figura ed il suo operato furono giudicati in modo assai contrastante dai suoi contemporanei e dagli storici1 posteriori. Noi, prima di pronunciarci, desideriamo tracciare un profilo del l’uomo e degli avvenimenti nei quali egli si trovò coinvolto. Già sul nome e sull’attività del padre esistono divergenze di opinioni 1 A giudizio degli stessi Assereto: cfr. R. B. Riccardo, Orazione per l'in coronazione del serenissimo Gerolamo Assereto duce dì Genova, in Orazioni pane giriche di diversi per l'incoronazione dei dogi di Genova. Genova, 1607, p p. 16-18, Alcuni storici genovesi (cfr. F. Federici, Abecedario delle famiglie geno vesi, ms. dei secc. -
La Signoria Dei Campofregoso a Sarzana
ANNA IVALDI LA SIGNORIA DEI CAMPOFREGOSO A SARZANA (1421 - 1484) Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Il presente lavoro fa parte di un piano di studi patrocinato e finanziato dal C.N.R. presso l’istituto di Paleografia e Storia Medievale dell’Università di Genova,, sotto la direzione del prof. Geo Pistarino. Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 P r e m e s s a Molte questioni particolari riguardanti la signoria dei Campofregoso a Sarzana sono state studiate; mancava tuttavia una monografia circa tale argomento. La presente trattazione è stata condotta sugli studi precedenti e sulla documentazione ricavata dagli Archivi di Stato di Genova e Firenze e dagli Archivi comunale e capitolare di Sarzana; molte lacune potranno, però, essere colmate con più approfondite ricerche negli Archivi ricordati e in Quelli comunali, notarili e privati della Lunigiana. Attraverso i molti particolari, i frammenti e gli episodi, di cui Questa storia è intessuta, appare evidente la vitalità della signoria sarzanese, le cui energie e attività non si esauriscono nell’ambito della Lunigiana, ma vanno inquadrate nella storia italiana del Quattrocento. I - L’insediamento d e i C ampofregoso a Sa r z a n a . Nell’estate del 1421 Filippo Maria Visconti preparava un grande esercito, per cacciare da Genova il doge Tommaso da Campofregoso e farsi signore della città, sollecitato da molti genovesi fuorusciti, ostili alla famiglia del doge ’. Genova, politicamente isolata per la lega del duca con Venezia e Firenze e per l’accostamento tra Filippo Maria e Alfonso d’A- ragona, contro il Quale essa combatteva in Corsica, assediata per terra e per mare, dopo la sconfitta navale di Battista, fratello del doge, dovette arrendersi al Carmagnola2. -
Olocausto Sul Mare Di Stefano Aluisini
storie & La Grande Guerra Olocausto sul mare di Stefano Aluisini &18 & urono circa duecento i Marinai spezzi- viene fermata; i superstiti si raccolgono sul ponte mentre le Fni scomparsi con le loro navi durante navi austriache, cessato il fuoco, si avvicinano. Lo Csepel salva la Grande Guerra e i cui corpi non ven- il comandante in seconda, il direttore di macchina e altri tre- nero mai recuperati. Ottanta dalla Spezia, dici uomini mentre il Tatra recupera il comandante Bianchi, una trentina da Lerici, quindici da Ame- ferito, e altri 19 uomini. Gli altri marinai in acqua vengono ab- glia, altrettanti da Arcola, una decina da bandonati a causa dell’approssimarsi del Libia mentre il Lika Vernazza, lo stesso da Porto Venere e così finisce con un siluro la carcassa del Turbine che affonda con via fino ai comuni più piccoli. i suoi morti. Fra loro già il primo giorno di guerra un Caduto Scorrendo gli elenchi dei Caduti non ra- della Spezia, decorato con la medaglia d’argento alla memoria, ramente i loro cognomi si ripetono facen- il Capomeccanico Silvio Cavallini ucciso da una scheggia nella do emergere diversi casi di fratelli e figli sala caldaie. di fratelli tutti scomparsi, chi per mare, altri sui campi di bat- Dopo solo due settimane si compie invece nell’alto Adriatico taglia della terraferma. In queste righe cercheremo di ricordare il destino del sommergibile Medusa, affondato il 10 giugno; le storie di quanti servirono in Marina la quale, fin dall’inizio scompaiono con lui i due spezzini Enrico Fregoso ed Eugenio della guerra, subì numerosi affondamenti ad opera degli infal- Gaggero, entrambi torpedinieri, oltre al marinaio sarzanese libili sommergibili austriaci e dei relativi servizi segreti, molti Luigi Grillo; una targa li ricorderà presso il Sacrario di Re- anche con gravissime perdite umane. -
The Medieval Genoese Consciousness Between Their Government and Their Colonial World
ANZAI, The Medieval Genoese Consciousness between their Government and their Colonial World The Medieval Genoese Consciousness between their Government and their Colonial World in Romania by the Analysis of a Letter Yoko Kamenaga ANZAI* 1. Introduction Recently the historians of medieval and Renaissance Italy often discuss on the view of “political language” (linguaggi politici) as new tendency of political history, in particular, as a way of analysis of political thought in its broad sense.1 In relation to the Genoese medieval history, Giovanna Petti Balbi described the language of power in the governmental ceremony or celebration.2 And some articles of Christine Shaw belong to this category. For example, she examined the various registers of some Genoese counsels and found the Genoese pragmatism based on the sense of the value of money.3 The subject of this paper treats the relationship between the mother city Genoa and its colonial people in Romania, whose world spreads in the coastal area of the Aegean and of the Black Sea largely. I try to reconsider each action and consciousness of the Genoese government staffs and of the Genoese in their colonial world through the analysis of a letter mainly. The letter has its particular style of phrase. In addition to the background and contents themselve, we would clarify their mentality. 2. The sources The sources that we treat here are L. Balletto ed. Liber Officii Provisionis Romanie.4 Officium Provisionis Romanie is an office of the Genoese Commune in charge of its colonial administration. We can find its existence at least in 1377.5 In relation to the circumstance of * Gakushuin University 1 For example, Andrea Gamberini, Lo stato visconteo: linguaggi politici e dinamiche costituzionali, Milano, 2005. -
ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie – Vol
ATTI DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA Nuova Serie – Vol. LV (CXXIX) Fasc. I Vittorio Poggi (1833-1914) tra la Liguria e l’Europa degli studi GENOVA MMXV NELLA SEDE DELLA SOCIETÀ LIGURE DI STORIA PATRIA PALAZZO DUCALE – PIAZZA MATTEOTTI, 5 Referees : i nomi di coloro che hanno contribuito al processo di peer review sono inseriti nell’elenco, regolarmente aggiornato, leggibile all’indirizzo: http://www.storiapatriagenova.it/ref.asp Referees : the list of the peer reviewers is regularly updated at URL: http://www.storiapatriagenova.it/ref.asp I saggi pubblicati in questo volume sono stati sottoposti in forma anonima ad almeno un referente. All articles published in this volume have been anonymously submitted at least to one reviewer. « Atti della Società Ligure di Storia Patria » è presente nei cataloghi di centinaia di biblioteche nel mondo: http://www.storiapatriagenova.it/biblioteche_amiche.asp « Atti della Società Ligure di Storia Patria » is present worldwide in the catalogues of hundreds of academic and research libraries: http://www.storiapatriagenova.it/biblioteche_amiche.asp I saggi contenuti in questo volume sono l’esito della giornata di studi tenutasi a Savona, nel Museo d’Arte di Palazzo Gavotti e Albisola Superiore, a La Pace, Villa Poggi 3 ottobre 2013, in occasione del primo centenario della morte di Vittorio Poggi. Alla sessione mattutina ha presieduto Bruno Massabò (Soprintendente ai Beni Archeo- logici della Liguria), a quella pomeridiana Dino Puncuh (Presidente della Società Ligure di Storia Patria). A cento anni dalla morte di Vittorio Poggi abbiamo voluto ricordare la sua figura poliedrica, espressione di un ceto tipico dei centri minori liguri e di una cultura italiana, che fra la metà dell’Ottocento e il primo Novecento era aperta a tutto campo sull’Europa: possiamo affermare che Vittorio Poggi rappresenti, nei vari aspetti degli studi e delle attività cui si è rivolto, un esempio di quelle personalità che, in tutta la penisola, hanno contribuito a porre le basi per la nascita dell’Italia moderna. -
Reti Medievali E-Book Monografie 4
Reti Medievali E-Book Monografie 4 Reti Medievali E-book Comitato scientifico Claudio Azzara (Università di Salerno) Pietro Corrao (Università di Palermo) Roberto Delle Donne (Università di Napoli Federico II) Stefano Gasparri (Università di Venezia) Paola Guglielmotti (Università di Genova) Gian Maria Varanini (Università di Verona) Andrea Zorzi (Università degli Studi di Firenze) Giovanna Petti Balbi Governare la città. Pratiche sociali e linguaggi politici a Genova in età medievale Firenze University Press 2007 Governare la città : pratiche sociali e linguaggi politici a Genova in età medievale / Giovanna Petti Balbi. – Firenze : Firenze university press, 2007. (Reti Medievali. E-book, Monografie; 4) http://www.storia.unifi.it/_RM/e-book/titoli/PettiBalbi.htm http://digital.casalini.it/9788884536037 ISBN 978-88-8453-603-7 (online) ISBN 978-88-8453-604-4 (print) 945.1804 (ed. 20) Liguria - Medioevo Volume realizzato con il contributo del Prin 2004, Linguaggi e culture politiche nell’Italia del Rinascimento, coordinato da Giuseppe Petralia. Impaginazione: Alberto Pizarro Fernández Editing: Leonardo Raveggi © 2007 Firenze University Press Università degli Studi di Firenze Firenze University Press Borgo Albizi, 28 50122 Firenze, Italy http://epress.unifi.it/ Printed in Italy Indice Introduzione 7 I. Organizzazione familiare 13 1. Strutture familiari nella Liguria medievale 15 2. La vita e la morte: riti e comportamenti in ambito urbano 29 3. I Visconti di Genova: identità e funzioni dei Carmadino (secoli XI-XII) 51 4. I Fieschi: un percorso familiare 83 II. Dinamiche sociali 99 1. Magnati e popolani in area ligure 101 2. L’apogeo della città tra Due e Trecento 127 3. I Gerosolimitani in Liguria in età medievale tra tensioni politiche e compiti istituzionali 145 4. -
Annuario Statistico Edizione 2015
Annuario Statistico Edizione 2015 Sistema Statistico Nazionale Direzione Pianificazione Strategica, Smart City e Statistica Settore Controllo di Gestione e Statistica Comune di Genova GENOVA STATISTICA LXXXIII edizione Direttore: Geronima Pesce Dirigente Responsabile: Gloria Piaggio Responsabile statistiche sociali: Paola Acerbo Responsabile statistiche economiche: Giovanni Profumo Elaborazioni: Mauro Guastavino - Antonella Pesce Pubblicazione ai sensi del D.L. 6 settembre 1989 n.322 e della Delibera 15 ottobre 1991 dell’ISTAT. Si ringraziano tutte le Direzioni del Comune di Genova e gli Enti per i dati forniti. Comune di Genova Direzione Pianificazione Strategica, Smart City e Statistica Settore Controllo di Gestione e Statistica Piazzale Mazzini, 3 - Genova http://statistica.comune.genova.it e-mail: [email protected] Comune di Genova AVVERTENZE Arrotondamenti Gli arrotondamenti delle percentuali nelle tavole della pubblicazione sono effettuati direttamente dal computer e pertanto non sempre si trova realizzata la quadratura verticale o orizzontale nell’ambito della stessa tavola. Fonti I dati, quando non è diversamente indicato, si riferiscono al Comune di Genova. Quando non è indicata la fonte, si tratta di rilevazioni o elaborazioni eseguite direttamente dal Settore Controllo di Gestione e Statistica. Quando è indicata la fonte, i dati possono essere raggruppati ed ordinati in modo diverso da quello della fonte. L’utilizzazione dei dati contenuti nell’Annuario è consentita purchè ne sia indicata chiaramente la fonte. Rettifiche I dati riportati in precedenti pubblicazioni che non coincidono con quelli riportati nel presente volume si intendono rettificati. Alcuni dati possono essere provvisori e quindi suscettibili di rettifiche, anche a seguito di confronto con i dati ufficia- li. Ripartizioni geografiche Nord Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria (Italia nord-occidentale); Trentino-Alto Adige, Veneto, Friulì Venezia Giulia, Emilia-Romagna (Italia nord-orientale). -
L'arte Dei Corallieri Fino Al 1528
ONORATO PÀSTINE j* # j* L’ARTE DEI CORALLIERI NELL’ORDINAMENTO DELLE CORPORAZIONI GENOVESI (SECOLI XV-XVIII) Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 Società Ligure di Storia Patria - biblioteca digitale - 2012 iiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiyiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiniiiiiniiiiiiiiinniniiiiiiiinniniiiininiinimniinniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiyyiiiiiiiiiiiiiiiiiyiiiiiiiiiiii!!!!!:!!!l:!!!!!!!:;!!!!:!!!!i:!!ll"lll,,... ......... ..... ........ ..... ............. ..................... LE CORPORAZIONI GENOVESI E L'ARTE DEI CORALLIERI FINO AL 1528 < j* j t j * r. Origine dell’arte dei corallieri & & Il 24 ottobre 1477 quarantadue maestri corallieri rivolgevano al Go vernatore ducale di Genova, Prospero Adorno, (la città era allora sotto il dominio sforzesco) e al Consiglio degli Anziani del Comune una supplica, con la quale chiedevano di poter essi pure, a somiglianza degli altri artefici genovesi, formare « colegium et universitatem », degnandosi le Loro Signo rie di dare commissione « aliquibus gravibus viris laicis seu jurisperitis », affinchè, uditi i supplicanti ed altri della medesima arte, stabilissero « capi- tuia quae laboratoribus dicte artis coralorum » sembrassero « expedire et honori civitatis convenire ». Il Governatore e gli Anziani davano pertanto incarico ai « Capitulatores » di esaminare l’istanza e di riferire (1). Quando l’Arte si avviava così a costituirsi, in un assettamento regolare ed ufficiale, accanto alle altre corporazioni cittadine, era essa, come si vede